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Conosciamo il territorio: le castagne in cammino
Conosciamo il territorio
Valsugana: Castagne in cammino
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Il Sentiero del Castagno Valsugana è un percorso, frutto dell’impegno di 10 amministrazioni comunali della Valsugana Orientale, la cui vegetazione è fortemente caratterizzata dalla presenza del frutto più gustoso dell’autunno. Questo progetto è stato ideato e ha preso forma grazie al sostegno e al finanziamento del Progetto Leader Plus Valsugana e dei comuni di Roncegno Terme, Ronchi Valsugana, Torcegno, Telve di Sopra, Carzano, Scurelle, Spera, Samone e Strigno.
Se un tempo si riteneva che la castanicoltura fosse stata importata in Europa, oggi la scienza ci ha aiutato a chiarire che si tratta di un frutto che si trova nelle nostre zone da tempi lontanissimi ed era già noto ai greci e ai romani per le sue proprietà nutritive e non solo. Il castagno nell’antichità si era rivelato utile per realizzare pali e come cibo utile a sfamare i poveri nel corso dell’inverno. Nel medioevo verrà fatta una selezione che permetterà di dare spazio alle varietà più produttive, mentre in tempi più recenti il legno inizia a essere utilizzato anche per la realizzazione di arredi e travature. Questa pianta ha attraversato un periodo difficile, in parte per l’ingente uso di legname utile a produrre carbone e tannino richiesti dalle industrie, e poi per le malattie, come il “Mal dell’inchiostro” e il “Cancro corticale” che hanno danneggiato per lungo tempo i raccolti. Oggi le coltivazioni tornano a essere produttive e spuntano nuovi e originali prodotti a base di castagna come creme spalmabili e birre artigianali. Ora grazie all’iniziativa, dei nove comuni valsuganotti, sono anche decoro e colore per un originale percorso. I tracciati percorribili all’ombra dei castagni sono 9 e invitano residenti e turisti a riscoprire la ricchezza paesaggistico-ambientale offerta da questa pianta da frutto, offrendo anche l’occasione di immergersi nel foliage autunnale. Il più breve e semplice è lungo 1,6 km e prende avvio dal paesino di Carzano passando per la chiesa della Madonna della Neve e il torrente Maso per giungere alla centrale idroelettrica, toccando i luoghi della memoria legati al “Sogno di Carzano”. Il secondo sentiero per lunghezza è quello che permette di passeggiare tra i masi alti di Roncegno con i suoi 2,65 km, mentre il percorso che parte da maso Rozzati con una lunghezza di 3,28 km, porta alla scoperta di due splendide chiesette, quella dedicata a San Nicolò e quella affrescata di Santa Brigida. Sempre a Roncegno si colloca il percorso di 3,7 km con partenza nei pressi della chiesa per attraversare il torrente Larganza, passando per il sito delle “Antiche Fonti”, note un tempo per le acque arsenicati e ferruginose del “Monte Tesobbo”, dove si scorgono ancora i resti di un antico maniero. Dall’abitato di Torcegno e più precisamente dal Centro Lagorai Natura, si dipana un sentiero di 4,1 km con visita al castagno secolare passaggio alla cappella dedicata a Maria Ausiliatrice, costruita nel 1836 come voto per essere stati salvati dall’epidemia di colera. L’itinerario numero 7 parte dall’incrocio di Telve per il passo Mandi Chiara Paoli
ghen e conduce all’antico maniero di Castellalto (5,5 km). Sulla cartina sono poi proposti: il giro dei masi di Ronchi Valsugana (5,8 km) con partenza dalla chiesa dei “7 dolori” e quello denominato “tra antichi masi e foreste di conifere” (6,7 km) che parte dal cimitero di Telve e conduce al colle di Santa Giustina con il suo splendido punto panoramico sulla Valsugana. L’ultima proposta per lunghezza con i suoi 7, 1 km porta “sui sentieri della Grande Guerra”, con partenza da Telve di Sopra alla grotta della Madonna di Lourdes e passaggio a Torcegno dove è possibile ammirare il castagno secolare più imponente del Trentino. La mappa in pdf è scaricabile online al sito: