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English meat after Covid-19
Facciamo il punto sul Beef & Lamb made in England, prodotto di una secolare tradizione d’allevamento a pascolo, certifi cata e riconosciuta anche dall’Igp. Tra punti di forza, export e sostenibilità.
di Elena Benedetti
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Il paesaggio rurale inglese, il cosiddetto landscape, trasmette sempre un grande fascino. Saranno i suoi colori con colline verdissime a pascolo, l'aria fresca e pulita e quella sua straordinaria semplicità, dove il tempo scorre lento. L’Inghilterra è così, fatta di pioggia, sole e un territorio vocato all’allevamento. Per questo gli Inglesi sono da sempre grandi estimatori e, soprattutto, produttori di carne.
La zootecnia in Inghilterra ha una tradizione secolare e ancora oggi è una delle principali attività del Paese. L’allevamento di bovini e ovini ha una forte valenza culturale ed è un mestiere tramandato di generazione in generazione
Manzo e agnello rappresentano il connubio fra una cultura tramandata di generazione in generazione e metodi di allevamento innovativi grazie alle moderne tecnologie e al digitale. Questo mix ha fatto sì che la carne bovina e ovina inglese sia apprezzata da chef e consumatori di tutto il mondo.
Il pascolo a sistema misto
I bovini e ovini inglesi sono allevati al pascolo con un sistema misto: ciò signifi ca che trascorrono gran parte del loro tempo all’aperto, mentre vengono portati al coperto solo nei mesi più rigidi. Questo sistema di allevamento naturale garantisce una qualità superiore delle carni, sia in termini di proprietà nutrizionali che di caratteristiche organolettiche, dove la tenerezza e il sapore naturale sono le proprietà più apprezzate. Gli allevamenti estensivi, in cui il bestiame si nutre di erba autoctona e senza forzature, garantiscono poi una carne col giusto equilibrio di grasso, in grado di rispondere perfettamente alle moderne esigenze nutrizionali.
La qualità della carne è la somma della passione e della professionalità che gli allevatori e i macellai applicano al prodotto e ai procedimenti: grazie a continui controlli e norme severe è possibile sapere tutto dell’animale, dalla sua nascita alla macellazione e distribuzione.
Certifi cazioni a tutela dell’intera filiera
Ma per fare un buon prodotto non bastano le pregiate razze da carne, il territorio e la cultura di un Paese. Serve anche un sistema che certifi chi il buon funzionamento dell’intera fi liera, dal pascolo al piatto. Per questo c’è il marchio Quality Standard, istituito nel 2005 dall’ente promotore dell’industria inglese delle carni, AHDB Beef & Lamb, introdotto per garantire al consumatore la sicurezza e la provenienza della carne acquistata. Il Disciplinare impone normative molto rigide: la carne di manzo e agnello contrassegnata da questo marchio viene scelta secondo un rigoroso processo di selezione al fine di garantire gusto e tenerezza, indiscutibili caratteristiche di questi prodotti. L’obiettivo del programma è assicurare la qualità della carne in tutte le fasi produttive, dall’allevatore al rivenditore: per questo motivo l’intera filiera è oggetto di rigidi controlli ed è verificata da ispezioni indipendenti secondo gli standard dell’Unione Europea. Solo la carne di manzo e di agnello prodotta, trasportata e macellata attraverso la catena di produzione garantita da AHDB Beef & Lamb può essere contrassegnata con questo marchio.
West Country Igp
Il manzo inglese vanta anche la denominazione di origine certificata Igp West Country per i bovini allevati ad erba, un foraggio naturale che nella regione del West Country è ricca di Omega-3. Migliorando la composizione chimica del muscolo bovino si ottiene una carne sempre gustosa e una marmorizzazione naturale che, coi suoi tessuti grassi intramuscolari, aggiunge gusto e succulenza.
Una filiera a prova di Covid-19
Anche nei mesi più complessi causa l’acutizzarsi del Covid-19 nel Regno Unito, AHDB Beef & Lamb si è impegnato per garantire lo sviluppo del mercato e supportare agricoltori e clienti. «Da quando la pandemia di coronavirus ha colpito la Gran Bretagna abbiamo lavorato con determinazione per rispondere alle esigenze dei nostri allevatori aggiungendo valore reale laddove conta e contribuendo ad avere un impatto attraverso le nostre campagne di marketing multicanale» hanno dichiarato dalla direzione di AHDB Beef & Lamb.
Make it Steak
Durante il lockdown della ristorazione AHDB ha creato Make It Steak, una campagna che ha visto coinvolti agricoltori e chef per aiutare i consumatori a cucinare a casa la bistecca perfetta. Supportati da una serie di ricette facili da seguire su www. simplybeefandlamb.co.uk e da una campagna sui social media, i consumatori hanno ricreato tra le mura domestiche l’esperienza del “fuori casa” condivisa poi con l’hashtag #SteakNight.
Facciamo il punto sull’export
L’export di carni UK ammonta a 582.490 tonnellate all’anno, per un valore di £ 1,35 miliardi. Con l’accesso al mercato in oltre 50 Paesi per le carni ovine, bovine e suine, è stato fondamentale per AHDB Beef & Lamb proseguire nello sviluppo commerciale, nel rafforzamento dei mercati esistenti e nell’apertura di più mercati al fi ne di aggiungere valore alla catena di approvvigionamento e massimizzare i rendimenti. Le attuali priorità di mercato comprendono Taiwan (per le carni ovine), Messico (suine), Cina (ovine), Vietnam (bovine, ovine e suine) e Stati Uniti (bovine e ovine).
La recente apertura del mercato cinese, con la revoca del divieto di esportazione del beef UK in Cina, l’approvazione dell’export di carne suina a Taiwan e bovina e ovina in Giappone danno impulso all’indu stria delle carni inglesi, assicurando un mercato per tutti i tagli della carcassa.
Beef
Il Regno Unito produce circa 900.000 tonnellate di carne bovina all’anno, di cui 148.000 tonnellate destinate all’export mondiale. Attraverso schemi di garanzia di qualità e sicurezza alimentare consolidati e riconosciuti, la carne bovina del Regno Unito è considerata tra le migliori al mondo. L’UE è il più grande mercato di esportazione, mentre circa l’11% dell’attuale export di carne bovina del Regno Unito, per un valore di 31 milioni di sterline, viene destinato ai mercati extra UE.
Tra i primi 10 importatori di beef UK troviamo Irlanda, Paesi Bassi, Francia, Hong Kong, Italia, Belgio, Filippine, Germania, Spagna e Cina.
Lamb
Sul fronte dell’ovino, il Regno Unito è il quinto produttore mondiale e il terzo esportatore. Con 300.000 tonnellate di agnello e montone prodotte ogni anno la Gran Bretagna esporta 88.000 tonnellate di carne ovina, pari al valore di £ 373,8 milioni. Con la forte concorrenza dell’Australia e del Sud America, il Regno Unito ha ancora forti relazioni commerciali con la Francia, che importa 27.000 tonnellate all’anno, per un valore di £ 123,5 milioni.
Tra i primi 10 importatori di lamb UK ci sono Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Italia, Hong Kong, Giordania, Austria e Ghana.
Progetti speciali di AHDB Beef & Lamb: la strategia Farm Excellence
Farm Excellence è un progetto messo a punto da AHDB Beef & Lamb per sviluppare programmi formativi e di innovazione con gli agricoltori. Come funziona? «In un vasto numero di aziende agricole abbiamo agricoltori che aprono le loro porte ai colleghi per condividere e creare nuove idee in materia di innovazione e incremento della produttività» dicono da AHDB Beef & Lamb. Alla base di Farm Excellence c’è uno studio secondo cui gli agricoltori imparano meglio da coloro di cui si fi dano e hanno maggiori probabilità di apportare cambiamenti e adottare soluzioni innovative se coinvolti da colleghi nel proprio territorio (photo © facebook.com/TheAHDB).
Sul sito www.carneperfetta.it sono riportati i dati del Meat Advisory Panel in materia di sostenibilità ambientale e produzione di proteine animali nel Regno Unito.
L’impatto ambientale delle carni rosse: i numeri
Sul sito www.carneperfetta.it sono riportati i dati del Meat Advisory Panel in materia di sostenibilità ambientale e produzione di proteine animali nel Regno Unito. «Stando ai dati pubblicati nell’ultima relazione pubblicata dalla Commissione per i Cambiamenti Climatici, l’agricoltura britannica è responsabile del 9% delle emissioni totali del Regno Unito, soltanto il 3% delle quali deriva da bovini e ovini. Un dato ben diverso rispetto a quello registrato in altri Paesi a livello globale» ci dice J EFF MARTIN, responsabile AHDB per l’Italia. «Lo studio rimarca inoltre il fatto che nel Regno Unito la maggior parte degli ovini e dei bovini da carne sono allevati al pascolo e quest’ultimo assorbe la CO 2 e la trattiene nel terreno».
Oltre il 60% dei terreni agricoli della Gran Bretagna è oggi utilizzato per la zootecnia. Se non fossero adibite a pascolo queste superfi ci non rientrerebbero nel comparto della produzione alimentare e nella sua gestione e manutenzione. Ricordiamo poi che gli agricoltori britannici hanno un approccio proattivo verso l’ambiente: negli ultimi anni hanno piantato 19.000 ettari di piante da polline e fi ori selvatici e 280.000 km di siepi e fossati nei terreni agricoli, creando così un habitat adatto per la fauna selvatica.
Elena Benedetti