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Fano Gastronomica Massimiliano Rella

Cottura del brodetto alla fanese al BrodettoFest.All’ultima edizione della manifestazione sono state servite 10.000 porzioni del piatto di pesce simbolo della cittadina marchigiana (photo © Massimiliano Rella).

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Fano Gastronomica

di Massimiliano Rella

La pesca e la ristorazione sono due alleati interdipendenti, ognuno ha bisogno dell’altro e se si può rinsaldare tale sodalizio, migliorare la collaborazione, entrambi ne hanno da guadagnare. Partendo da quest’elementare principio Fano ha di recente creato il primo circuito

dei migliori ristoranti di pesce a

“miglio zero” gettando così la “rete” su un gruppo di locali virtuosi, tradizionali e di qualità, interessati ad assecondare le stagioni e a valorizzare in tavola ciò che offre il mare. Il progetto che prende il nome di “Fano Gastronomica” è stato lanciato a settembre, promosso dal Comune di Fano e “sponsorizzato” in particolare dall’assessorato al turismo, che guarda di buon occhio le sinergie tra i prodotti agroalimentari — in tal caso ittici — e le risorse più ampie del territorio. Fano, infatti, è una cittadina turistica con forti presenze in estate, ma con numeri e spunti di interesse — arte, architetture medievali, archeologia romana, mercatini di Natale, ecc… — che le danno un forte potenziale di destagionalizzazione. Poi c’è la buona cucina, che

Il progetto “Fano Gastronomica” si inserisce nella nuova off erta turistica del comune su impulso del piano per il turismo. Si esplora l’essenza del borgo nel segno della pesca e si conclude il tour a tavola, in “rete”

come si sa può essere un ulteriore volano d’arrivi e presenze; anche solo in giornata con il classico pranzo della domenica. I locali aderenti a Fano Gastronomica propongono piatti a base di pescato locale e ricette della tradizione, anche rivisitate e innovative. L’obiettivo non è soltanto di promuovere la gastronomia come attrattore del turismo marinaro, ma anche la sostenibilità e la valorizzazione dei mestieri legati al mare e al cibo. E ancora: di tutelare qualità, genuinità e unicità dei prodotti ittici locali attraverso una “certifi cazione” dei ristoranti che ne fanno uso; i quali aderiscono alla rete con un impegno uffi ciale al rispetto delle norme di un Disciplinare redatto dal Comune. C’è inoltre una commissione di gastronomi, chef ed esperti di cucina della tradizione che collabora per il riconoscimento di “Ristorante del Mare di Fano”, cui viene assegnato il marchio “Fano Gusto”, da esporre in vetrina. I ristoranti, le trattorie e le osterie selezionate vengono inserite in un sistema di promozione e comunicazione turistica.

La “Strada” dei Ristoranti del Mare di Fano porta dunque in tavola i sapori originali del pescato locale, selezionato e proveniente da attività di pesca artigianale e da acquacoltura del territorio. Le attività commerciali ammesse si impegnano a garantire in menù un’offerta di almeno tre piatti a base di pescato locale, valorizzando le imprese ittiche del territorio; pietanze rigorosamente elaborate con prodotti della piccola pesca come vongole e frutti di mare provenienti dall’Adriatico nell’area di pesca di Rimini-Porto Recanati. Tra i piatti della tradizione marinara fanese troviamo dunque: lo spaghetto alle vongole, il brodetto, le vongole alla pureta (alla poveretta, un modo, come spiega il nome, fatto di ingredienti semplici e facilmente reperibili, che un tempo avevano un costo veramente esiguo), i bombolini in porchetta (le lumachine di mare note anche come bombetti e cucciolette), la razza con i peperoni, la tagliatella con sugo di sogliola, la grigliata (rustita), la frittura di paranza.

Massimiliano Rella

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