Chiamati al difficile compito di definire la nostra identità, realizzando in noi, nel tempo che ci è concesso, «qualcosa che sia unico e al tempo stesso possa valere, per chiunque lo osservi, come un buon esempio di un’esistenza umana riuscita», spesso volgiamo i nostri occhi alla morale. Questa, però, non può essere una cappa asfittica che rattrappisca le nostre aspettative personali, ma deve nascere dal riferimento a un principio alto, capace di essere stimolo e guida in questo difficile compito. «Solo in questo modo l’etica rimane una ricerca personale, una sfida e un luogo di formazione di sé, invece di divenire una scusa per non pensare, per obbedire a un comando o per confondersi nel conformismo di una tradizione o di una moda».