Federico De Rosa
L’isola di Noi Guida al paese dell’autismo
Š EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 2016 Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) www.edizionisanpaolo.it Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) Realizzazione editoriale: studio pym / Milano Illustrazioni e progetto grafico: Andrea Q / studio pym ISBN 978-88-215-9864-7
L’isola di Noi
porto
ospedale di sant’autistico
cittĂ dello studio
1
3 monastero delle piccole sorelle del silenzio
2 parlamento
5
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centro per l’handicap 6
6 10
7
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me la spasso 7
tempo libero corporation
8 parco dei sospiri d’amore
ristorante 10
bosco madre
9 5
11
8 2 A B C D
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n O
E S
Caro viaggiatore, cara viaggiatrice, grazie per aver scelto la nostra agenzia. In questa busta troverai ciò che ti serve per raggiungere la tua destinazione con il massimo comfort e con l’attenzione che sempre dedichiamo a chi viaggia con noi. Siamo certi che la tua settimana di vacanza sarà indimenticabile. Visitare l’isola di Noi, il paese della civiltà autistica, è sicuramente una delle esperienze di viaggio più uniche che si possano fare, un vero percorso esistenziale in uno dei tanti mondi della diversità. Abbiamo selezionato per te i migliori alberghi e ristoranti per un’esperienza davvero unica. Due guide ti aspettano per accompagnare il tuo viaggio. La prima sarà ogni mattina nella hall dell’hotel. Seguila, ma non rivolgerle la parola: non può parlare, è un autistico non verbale, è la tua guida silente. Ti consegnerà ogni giorno il piano della visita della giornata con tutte le informazioni che ti servono, pensate appositamente per te e per il tuo gruppo. Sono testi scritti da una persona, la tua seconda guida, che vive un autismo severo e che da anni è impegnata nel perfezionamento della scrittura. Saranno raccolti in un piccolo libretto che ti verrà consegnato alla fine del viaggio. Ti auguriamo una buona permanenza. Ancora grazie.
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BUON VIAGGIO
Cari viaggiatori, gentili turisti, sono Federico, la vostra guida per l’isola di Noi. Questo è il primo scritto che vi è stato consegnato insieme ai biglietti del traghetto e immagino che starete passando il tempo del vostro viaggio in mare aperto scorrendo queste prime righe. Fate bene, perché ho diverse cose da dirvi. Voi che avete scelto una vacanza così particolare, cioè di visitare l’isola della civiltà autistica, sappiate che questo traghetto è l’ultimo vostro contatto con il mondo come lo avete sempre conosciuto, quello di voi “normali” che noi autistici chiamiamo “neurotipici”, ossia di tipologia mentale prevalente. Da quando sbarcherete sull’isola, il mondo vi sembrerà totalmente diverso, non sempre facile da comprendere, e voi sarete considerati portatori di un handicap per come la vostra mente funziona, e cioè diversamente rispetto agli abitanti dell’isola. Non preoccupatevi per questo, noi autistici sappiamo bene che chi porta in sé una di-
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versità, una difficoltà, deve essere oggetto di una cura e di un’attenzione superiori. Innanzitutto, come certo saprete, l’isola di Noi è un’isola abitata da sempre da una popolazione di persone autistiche, appartenenti alle varie forme dell’autismo. Le recenti statistiche ci dicono che qui solo un bambino ogni duecento nasce iperegocentrico, ipercomunicativo, mentalmente sistematizzante, ossia con l’handicap della neurotipicità, quello di cui voi siete portatori. Per questo viene accolto con grande amore, in modo che possa subito superare i terribili, inquietanti limiti della sua condizione e iniziare a inserirsi nella meravigliosa società autistica dell’isola, così ovattata a livello percettivo e sensoriale, lenta, pacata e tutto sommato abbastanza solidale. Sbarcati sull’isola di Noi, alcuni neurotipici vengono scossi nei loro precari equilibri interiori tanto da diventare preda di paure profonde e quindi del panico. Questi sono reimbarcati in tutta fretta e rimandati a casa. La maggior parte dei neurotipici, invece, regge bene la vacanza nell’isola e torna a casa felicemente gratificata dall’incontro con una società umana così diversa. Se saprete superare le prime difficoltà, la vostra sarà una potente ginnastica per la solidità interiore e la flessibilità culturale. Quando vedrete il traghetto illuminarsi di calde luci verdi, vorrà dire che state per entrare in porto. La nave accende queste particolari luci per segnalare la propria posizione, essendo vietata nell’isola di Noi qualsiasi segnalazione
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acustica. I rumori acuti, violenti, improvvisi, qui da noi sono puniti con sei mesi di reclusione, anche se poi tutti i trasgressori vengono assegnati ai servizi sociali, per fare esperienza nell’impegno a favore di qualcosa di bello e di utile per la società. Per prepararvi opportunamente alla vostra vacanza, dovete anche sapere che gli individui più interessanti di quest’isola sono le cosiddette Persone della Frontiera. Si tratta di uomini e donne nati neurotipici che si sono innamorati così profondamente della civiltà autistica da scegliere di trasferirsi qui da noi. Frequentano corsi di autismo – prima di base, poi avanzati – e diventano così i luminosi custodi di una frontiera invisibile, quella tra due diverse declinazioni della stessa umanità, ossia l’autismo e la neurotipicità. Se avete letto con calma fino a qui, probabilmente siete quasi arrivati. Ricordate di prendere i vostri bagagli e di scendere con calma e in silenzio o quasi. Ricordate che sull’isola l’eccesso di comunicazione non verbale, come l’uso di troppe espressioni del viso o di gesti in rapida sequenza, è sanzionato con una multa di trenta euro. Le urla sono tollerate solo se abbinate ad attacchi di stereotipie. Se non sapete cosa siano le stereotipie, tranquilli: ne farete abbondante esperienza. Cercate di ambientarvi, domani inizieremo le nostre visite. Grazie e buona serata.
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