ARCHITECTURE PORTFOLIO edoardo traversa
e d o a r d o
t r a v e r s a
nato il 16.11.1992 a Bologna (BO), Italia residente in via D.Cimarosa 6 Bologna 40141 Italy edo.traversa@gmail.com +39 3341120816
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istruzione 09.2011 | 03.2018
LM-4 C.U. - Laurea Magistrale in Ingegneria Edile - Architettura Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Scuola di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale a Ciclo Unico (5/6 anni) Titolo della tesi: “Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto.” Materie: Architettura e Composizione Architettonica & Storia dell’Architettura Relatori: Prof. Arch. Matteo Agnoletto, Prof.ssa Anna Rosellini 02.2017 - 03.2018 Data di conseguimento: 16.03.2018 Voto di laurea: 101/110
09.2006 | 07.2011
Maturità scientifica Liceo Scientifico “E.Fermi”, Bologna (BO) Piano Nazionale Informatica e Matematica (PNI)
e s p e r i e n z e a l l ’e s t e r o 05.2017 | 06.2017
International Design Seminar 2017 - “Crowded” Workshop at Faculty of Architecture and Building Environment, Delft University of Technology Luogo: Delft - Olanda Ligua/e: Inglese Workshop svolto in occasione di INDESEM 2017, seminario biennale di architettura presso la TU Delft. Workshop incentrato sullo studio degli effetti della densificazione e gentrificazione delle città per studiare e definire un nuovo approccio architettonico per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
09.2016 | 02.2017
LME - Bologna - Ingegneria Edile - Architettura Progetto Unione Europea (Erasmus) all’ Universidade do Minho Luogo: Guimaraes (Braga) - Portogallo Durata: 6 mesi | Lingua/e: Portoghese e Inglese Erasmus presso il Politecnico dell’Universidade do Minho, Campus di Azurem
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esperienze di lavoro 01.2019 | in corso
Tutor didattico, Università di Bologna, Scuola di Lettere e Beni Culturali
07.2018 | 02.2019
Iosa Ghini Associati, Bologna (BO), Studio di architettura e design
05.2018 | 07.2018
diverserighestudio, Bologna (BO), Studio di architettura
06.2018
Fondazione Perpetua N.H. Dott. P.G. Rusconi, Bologna (BO)
03.2018 | 09.2018
La Fabbrica dell’Immagine, Collaborazione didattica, Università di Bologna (BO)
Laboratorio di Graphic design per la comunicazione.
Ho svolto varie mansioni: dalla redazione di progetti esecutivi fino alla progettazione di interni, per edifici a grande scala. Mi sono occupato di vari argomenti, da quelli tecnici a quelli architettonici. Ho svolto attività di ricerca nelle scienze dell’architettura. Ho acquisito la capacità di a progetti, di diverse scale, di tipo architettonico, urbanistico e di design. Studio di ricerca sulla storia e l’architettura del Teatro Comunale di Bologna.
Laboratorio correlato al corso di Architettura Contemporanea (Laurea Magistrale in Arti Visive) a cura della Prof.ssa Anna Rosellini. 09.2017 | in corso
Spazi e attori dell’arte contemporanea, Università di Bologna (BO)
11.2017 | 02.2018
diverserighestudio, Bologna (BO), Studio di architettura
Progetto didattico di ricerca, promosso dalla prof.ssa Anna Rosellini.
“Off-Cells” progetto per un luogo di lavoro per le Foreste Casentinesi, Biennale di Venezia 2018, Padiglione Italia, ARCIPELAGO ITALIA (a cura di Mario Cucinella Architects).
conoscenze linguistiche Madrelingua
Italiano Generale
Comprensione Lettura Ascolto
Parlato Interazione Produzione
Scritto
Inglese
Ottima
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Portoghese
Buona
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eventi & mostre 09.2018 | 10.2018
Le Corbusier. La Fabbrica dell’Immagine. DAMSLab (Bologna) Galleria/Curatore: Anna Rosellini, Stefano Setti, Edoardo Traversa Esposizione dei progetti realizzati durante il laboratorio del corso di Architettura Contemporanea della Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna.
06.2017
InDeSem 2017 “Crowded” - Rotterdamse Dakendagen Groothandelsgebouw (Rotterdam) Galleria/Curatore: InDeSem 2017 Esposizione dei progetti realizzati durante InDeSem2017, seminario biennale di architettura presso TU Delft.
10.2016
Fusion - Design Week Bologna Sala Borsa, Urban Center (Bologna) Galleria/Curatore: Alessio Erioli Reinterpretazione del flagship store per il brand Filicori Zecchini: lo scopo del progetto è espandere la tipologia del flagship store integrandolo nel tessuto dei rituali quotidiani attraverso la fusione di tettonica e funzioni in nuovi amalgami.
http://www.bolognadesignweek.com/archivio/eventi-2/event/design-exhibition/?locale=it 07.2016
Fusion - Boutique FIlicori Zecchini Boutique Filicori Zecchini, Galleria Cavour (Bologna) Galleria/Curatore: Alessio Erioli Fondere tettonica e funzioni da elementi separati in nuovi amalgama, espandendo la tipologia del flagship store per Filicori Zecchini in un aggregatore di conoscenza intrecciato con il tessuto dell’esperienza quotidiana.
https://issuu.com/ale2x72/docs/fusion_issuu
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competenze informatiche Abilità tecnologiche ed informatiche fini alla realizzazione di grafiche digitali ed animazioni per la rappresentazione dell’architettura e di supporto alla progettazione architettonica. IT Skills
Sistemi operativi Disegno al computer Realizzazione siti Web
Softwares
Microsoft Word Microsoft Excel Microsoft Power Point Open Office Autodesk Autocad Adobe InDesign Adobe Photoshop Adobe Illustrator
Ottima Ottima Discreta
Fogli elettronici Navigazione in Internet Multimedia
Ottima Ottima Ottima
Rhinoceros / V-ray Grasshopper / Millipede Google Sketchup Pro / Podium Artlantis Vectorworks Revit Architecture
graphic design Partecipazione a svariati concorsi, a procedura aperta, di graphic design e collaborazione con enti privati per la concezione o lo sviluppo di concept grafici a fini commerciali.
elenco titoli e pubblicazioni In corso di pubblicazione
E. Traversa, Neue Nationalgalerie - Mies van der Rohe, in R. Pinto, A. Rosellini (a cura di), Spazi e Attori dell’Arte Contemporanea, Milano, Postmedia Books , 2019
In corso di pubblicazione
E. Traversa, Guggenheim Museum Bilbao - Frank O. Gehry, in R. Pinto, A. Rosellini (a cura di), Spazi e Attori dell’Arte Contemporanea, Milano, Postmedia Books , 2019
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progetti
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progetti Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto research thesis | architectural composition | history of architecture 2017-18
the ROTTERDAM
form study | anthropology research | workshop | crowded 2017
you talkin’ to me?
competition | wall | reflection | urban installation 2017
tower in Emilia
architectural composition | landscape | public space 2014
TopOptFil
architectural composition | parametric | flagship store 2016
Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto research thesis | architectural composition | history of architecture 2017-18
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La forma e la ricerca di nuove soluzioni per la sua conformazione e rappresentazione sono la causa del deragliamento dell’architettura contemporanea. L’unico fine è quello di alimentare l’apatico interesse consumistico delle masse, ed i social network aumentano esponenzialmente questo fenomeno di speculazione visiva, sovraccaricandoci di immagini, spesso illusorie, in cui l’apparenza prende il sopravvento sulla sostanza. Dalla lezione dei grandi maestri del passato possiamo recuperare un ordine che metta al centro del progetto l’uomo ed il ritrovamento di spazi intimi e semplicemente adatti ad esso. Lo scopo è quello
di capire i mezzi della composizione architettonica, attualmente infiniti, reinterpretando la lezione di uno dei grandi maestri del movimento moderno: Mies van de Rohe. Lo studio dei suoi fotocollage compositivi permette la formulazione di una lettura differente della sua architettura, dal quale estrapolare alcuni concetti compositivi alla base della progettazione di ambienti che si avvicinino all’innegabile qualità spaziale di Mies van der Rohe, con l’intento di ristabilire un ordine, partendo proprio da un metodo grafico, in questo caso razionale e non fittizio.
Ludwig Mies van der Rohe, Neue Nationalgaleria, 1962-65
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In una prima fase è stata compiuta un’attività di ricerca e studio storico dall’origine della tecnica del fotomontaggio e del collage, fino ad arrivare alla definizione di fotocollage. Lo studio storico si è poi concentrato sulla figura di Mies van der Rohe, cercando di definire in che maniera si sia avvicinato a questa tecnica per poi cominciare ad utilizzarla, in un primo momento in maniera
Ludwig Mies van der Rohe, Resor House (vista Sud), 1937-38
Ludwig Mies van der Rohe, Court House Project, 1938
Ludwig Mies van der Rohe, Museum for a Small City, 1941-43 12
rappresentativa, ed in un secondo momento a sceglierla come strumento progettuale ed educativo. Questi disegni, raramente pubblicati, sono stati raccolti, studiati ed analizzati singolarmente per capirne il significato compositivo che si nasconde dietro alla loro forza visiva.
Ludwig Mies van der Rohe, Concert Hall, 1942
Ludwig Mies van der Rohe, Convention Hall, 1954
Ludwig Mies van der Rohe, George Schaefer Museum, 1960-63
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Tramite il ricalco critico e la ricostruzione di piante ed assonometrie dei singoli progetti, queste prospettive centrali sono state rese leggibili in una maniera più tradizionale e quindi direttamente confrontabili con i progetti di Mies realizzati o conosciuti ma rimasti su carta. Successivamente i progetti sono stati studiati da un punto di vista spaziale, scomponendo questi grandi ambienti vuoti in spazi più piccoli definiti da pilastri, muri ed opere d’arte. In questa fase è stata riconosciuta un’importanza nella relazione tra gli spazi interni ed esterni: questi ultimi assumono il ruolo di
arrivo visivo, all’interno di un percorso che, partendo dal punto di vista della prospettiva, ci porta all’esterno. Questa lettura dinamica dei progetti di Mies van der Rohe è differente dalla classica analisi del suoi spazi, definibili statici e basati sulla giustapposizione, e ci permettere di distinguere in maniera evidente i pieni ed i vuoti dei suoi progetti. I diagrammi ottenuti sono stati successivamente invertiti in maniera tale che, nella creazione del loro negativo, l’importanza ricadesse sul vuoto, vero protagonista dell’opera architettonica di Mies van der Rohe.
Piante 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Spazi esterni
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Diagrammi L & F 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi dei pieni e dei vuoti 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi dei pieni e dei vuoti (assonometrie) 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
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Diagrammi negativi 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi negativi (assonometrie)
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1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
vista 4
pannelli neri in maniera da volutamente oscurare parzialmente l’arrivo dando vita ad un percorso visivo e fisico. L’operazione è stata reiterata varie volte, ed ogni soluzione è stata studiata e ricontrollata con gli stessi diagrammi con cui è stata studiata l’architettura di Mies. Sono arrivato ad una conformazione di setti murari finale, dal cui studio si ottiene il diagramma del negativo. Dal planivolumetrico e dalla pianta si nota l’analogia tra il diagramma del negativo e la spazialità dell’edificio. Il percorso costruito tramite il fotocollage ha generato un’architettura scavata da questo flusso in cui si nota un’alternanza tra spazi esterni ed interni, tra spazi più intimi e di transizione, e spazi invece più aperti e di sosta. Una cornice riunisce tutti gli ambienti dell’edificio restituendo scatolarità e neutralità, e cercando un azzeramento del linguaggio architettonico che esalti il metodo ed il processo compositivo.
vista 3
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Sulla base di ciò è stato elaborato un progetto, un esercizio compositivo in modo da definire un’architettura senza funzione e senza contesto, come esempio di un metodo che propone una soluzione alla ricerca di ordine tra le infinite possibilità dell’architettura, ponendosi in maniera programmatica e decontestualizzata nella ricerca della qualità spaziale. Il progetto è stato generato lavorando contemporaneamente in pianta su una griglia per avere un controllo planimetrico, ed in prospettiva centrale per avere un controllo percetti. Il fotocollage è stato utilizzato in maniera bivalente: per la ricostruzione delle piante e lo studio dello spazio di Mies; per porsi grazie alla prospettiva centrale a livello della persona, vero protagonista dell’architettura, nella maniera più sterile possibile. Sono state eseguite delle viste successive, dandosi sempre un punto di partenza, il punto di vista della prospettiva, ed un punto di arrivo. Sono stati posizionati dei
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the ROTTERDAM
form study | anthropology research | workshop | crowded 2017 with Ela Zdebel, Eline Degenaar & Sebastien Roy
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Il tema progettuale è il sovrappopolamento e lo scopo è quello di risolvere questo problema con una soluzione architettonica. La città di Rotterdam, negli ultimi anni, sta avendo un incremento demografico particolarmente elevato. Una delle spiegazioni a questo fenomeno è che la vicina città di Amsterdam non è più considerata attraente come era un tempo dai cittadini olandesi, probabilmente a causa della grande quantità di turisti che invadono la città in ogni periodo dell’anno. Allo stesso tempo, anche nella città di Rotterdam la quantità di turisti cresce in maniera spropositata in una città che si sta essa stessa espandendo. L’incremento turistico è particolarmente influenzato dall’invenzione di Airbnb. Questo sito internet ha stravolto le regole del turismo, permettendo a chiunque di affittare la propria casa, il proprio appartamento o anche solo una stanza, ai turisti. Inoltre avendo prezzi molto competitivi, è una delle soluzioni più scelte attualmente dai viaggiatori. Prevedendo un continuo incremento demografico ed un incremento esponenziale del turismo, in pochi anni la città di Rotterdam si troverà invasa dai turisti spingendo i suoi cittadini ad emigrare nelle zone vicine per lucrare sulle loro vecchie case, affittandole. Questo fenomeno sta già accadendo in altre città come ad esempio Venezia. I veneziani hanno cominciato a lasciare le loro case per poterle affittare,
spostandosi ad abitare nella periferia della città. La soluzione progettuale a questo problema è la costruzione di un edificio in grado di poter contenere 600.000 persone, ovvero circa tutta la popolazione di Rotterdam, e che questo edificio possa in seguito essere ampliato in altezza in previsione di un aumento demografico della popolazione locale. Il lotto scelto è nel mezzo del fiume Nieuwe Mass, in una posizione molto centrale della città, nelle vicinanze di altri due edifici simbolici: il ponte Erasmusbridge e il più recente De Rotterdam di OMA. Di quest’ultimo è prevista la demolizione per lasciare posto a questo progetto in maniera tale che esso possa chiamarsi The Rotterdam, dato che ospiterebbe realmente l’intera popolazione della città, e non si limiterebbe a rappresentarla. L’edificio è quindi situato in mezzo all’acqua ed ha una base di 30 x 300m, ed un’altezza di 1600m. Il rivestimento esterno, previsto di colore oro, rende ancora più eclettico questo edificio che immediatamente dopo la sua costruzione diventa un segno distintivo della città, se non dell’intera Olanda. La torre si scaglia nel cielo come una sottile scheggia dorata e riflettente, che da vita a quello che può sembrare un istogramma della popolazione di Rotterdam.
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what kind of world we could generate?
Non potendo realmente prevedere lo sviluppo della vita all’interno dell’edificio, la distribuzione dei piani verticalmente non è omogenea ma, seguendo la successione di Fibonacci, troviamo interpiani maggiori e minori. Allo stesso modo i setti murari dividono lo spazio in pianta in maniera tale che rimanga libero e fruibile ma che ci siano ambienti più intimi ed altri più aperti. In questa maniera le persone possono soddisfare ogni loro necessità. In particolare partendo dal centro abbiamo spazi più privati e all’esterno gli spazi più sociali. Sono le persone stesse a scegliere dove e cosa vogliono fare all’interno dell’edificio, in maniera spontanea. I cittadini di Rotterdam sono quasi costretti a passare i tre mesi estivi all’interno di questo edificio, senza dover lavorare, e senza che i loro titoli e la loro condizione sociale sia
riconosciuta. Il progetto diventa, di conseguenza, un esperimento sociale. La domanda che ci si pone è quindi: quale genere di “nuovo mondo” si genererà all’interno dell’edificio? Le piante e i fotocollage mostrano quattro delle possibili situazioni che si possono creare: la popolazione vive la sua vita come la vivrebbe all’esterno, continuando a sentire il bisogno di lavorare e senza riuscire a liberarsi completamente dalla quotidianità; gli abitanti vivono tre mesi in completa serenità senza distinzioni sociali come in un temporaneo e contemporaneo giardino dell’Eden; i cittadini danno libero sfogo indistintamente e senza vergogna ai loro istinti naturali, sia che essi siano positivi che negativi; l’edificio vive un totale conflitto e l’istinto di superiorità prende il sopravvento. Ma cosa succederà una volta tornati alla propria normale vita?
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you talkin’ to me?
competition | wall | reflection | urban installation 2017 with Alessia Copelli, Marco Giamprini & Silvia Massai
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“You “You talkin’ talkin’ to to me?” me?”
piazzetta piazzetta Prendiparte Prendiparte
accesses accesses towers towers
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“you talkin’ to me?” è un muro. “you talkin’ to me?” è uno specchio. “you talkin’ to me?” è un passaggio. “you talkin’ to me?” rigenera la connessione storica tra mura e torri a Bologna. “you talkin’ to me?” genera un open space nella piccola piazzetta Prendiparte. “you talkin’ to me?” è in legno, è modulare, è sostenibile, è rimovibile e rimontabile. “you talkin’ to me?” genera la suggestione di una superspazialità, cambiando la visione del muro da oggetto di divisione, verso una nuova concezione del guardare basata sulla riflessione.
Piazza M ag giore
“Youh.16 talkin’ to me?” - wall “You talkin’ to me?” section line buildings design lines
via Carbo nara
h.57 h.13 h.16
via degli Albari
Piazzett Prendip a arte
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via San
section
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via Carb
h.13 h.16
via degli Albari
surreale passaggio. L’installazione è modulare ed interamente realizzata in legno e plexiglass, in maniera tale da poter essere smontabile e rimontabile, oltre che sostenibile ed economico. Un sistema di incastri permette un veloce assemblaggio che può ripetersi in altri 4m luoghi oltre al sito scelto. 20
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via San
250x20x20 x19
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legno legno legno legno 15 0 x20 x15
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s las xig te ple tten rifle
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plexiglass riflettente
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legno
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2,5m 1,5m
t’Alò
Il concorso di idee “The Wall” propone la riflessione riguardo la reinterpretazione del concetto di muro. Il muro è da sempre considerato elemento di divisione, segna Piazzeuntt confine, definisce a uno spazio: è espressione della stessa ragione umana, che conosce Prenintangibili diparte tassonomie che la realtà per opposti, per astratte ed h.16 erigono muri immaginari fra le diverse espressioni del conosciuto: caldo/freddo, bianco/nero, buono/cattivo; realtà fisiche od h.12 un’entità astratte seseparate da un confine psicologico che distingue ction aa dall’altra. “You talkin’ to me?” vuole invertire questa visione: sfruttando la riflessione un elemento di divisione spaziale può diventare un elemento di apertura delle spazio, andando a creare un’ambiguità tra realtà tangibile e riflessa. Uno spazio molto piccolo, come quello di piazzetta Prendiparte, caratterizzato dalla longilinea h.16 è amplificato dalla presenza di questa torre Prendiparte, installazione. Il doppio muro specchiante crea al suo interno un
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tower in Emilia
architectural composition | landscape | public space 2014
with Matteo Calisesi
Matteo Calisesi Edoardo Traversa
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collegamento con il passaggio del fiume el lotto.
ciclabile che passa clopedonale di dieci gira intorno al paese percorso vengono una manifestazione
zi motorizzati è stato se, e non prevede un al centro urbano.
nogastronomica che ampagne di Finale rettamente correlate alla produzione dei
e distanti circa un storano coloro che sono organizzate in une di Finale Emilia vati cittadini, in cui è rsi e godere del
uno a nord che si di là del Panaro ed lotto anche a mezzi
opedonale è previsto e sull'argine con izzare una mobilità e a cavallo.
rno del percorso di bili tappe durante le corso dell'anno, organizzate per le
Il tema progettuale propone lo studio e la progettazione di una torre rurale in un lotto situato a sud-ovest del paese di Finale Emilia. Il lotto è isolato ed ha problemi di collegamento con il paese a causa del passaggio del fiume Panaro. Per questo l’intervento prevede la realizzazione di un ponte che si collega all’esistente circuito ciclopedonale. Si è cercato di valorizzare, durante la progettazione, gli elementi del paesaggio agreste, come pioppeti ed altre coltivazioni, disposte in maniera rigorosa e geometrica. Domandandosi cosa possa servire a persone che, dopo il terremoto dell’Emilia del 2012, hanno perso la propria casa, i propri simboli ed in qualche modo una parte della loro identità culturale, il progetto vuole rispondere a questo problema con la realizzazione di uno spazio aggregativo che permetta a queste persone di ritrovare la propria identità favorendo la vita
di comunità. Il progetto è dedicato ai bambini, che potranno svolgere attività ricreative, accompagnati dalle scuole e dalle famiglie, in un centro polifunzionale. Questo spazio reinterpreta la planimetria della corte tradizionale della pianura emiliana in chiave contemporanea. Il complesso è composto da tre edifici: una torre simbolica e commemorativa, all’interno della quale possono essere allestite mostre, quattro laboratori interattivi per i bambini ed un edificio polifunzionale. Questi edifici, che sorgono al posto del “leggendario” bosco della Selvabella, sono simbolicamente protetti dalla natura. Per non alterare il paesaggio attuale e la sua geometria è prevista la piantumazione di un pioppeto a sud-ovest del blocco polifunzionale. La torre ha una funzione simbolicocommemorativa ed al suo interno viene percorsa la storia del paese di Finale Emilia dalle origini fino alla ricostruzione post-sisma. Digramma della mobilità
Percorso della luce
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collega ai percorsi ciclopedonali al di là del Panaro ed uno a sud che permette l'accesso al lotto anche a mezzi Ilmotorizzati. progetto prevede due accessi, uno a nord che si collega ai percorsi ciclopedonali al di là del Panaro ed Per l'allacciamento al percorso ciclopedonale è previsto uno a sud che permette l'accesso al lotto anche a mezzi un attraversamento sul fiume e sull'argine con motorizzati. l'intenzione di promuovere e valorizzare una mobilità sostenibile a piedi,al in bicicletta e a cavallo.è previsto Per l'allacciamento percorso ciclopedonale un attraversamento sul fiume e sull'argine con Il complessodipotrà inserirsi eall'interno deluna percorso di l'intenzione promuovere valorizzare mobilità Magnafinal, acome possibili durante le sostenibile piedi,una in delle bicicletta e a tappe cavallo. manifestazioni organizzate nel corso dell'anno, attività ludiche organizzate per di le Ilpromuovendo complesso potrà inserirsi all'interno del percorso famiglie e icome bambini. Magnafinal, una delle possibili tappe durante le manifestazioni organizzate nel corso dell'anno, promuovendo attività ludiche organizzate per le 1:10 famiglie000 e i bambini.
Pannelli espositivi ed installazioni sono disposti lungo il percorso articolato su cinque livelli da cui è possibile anche apprezzare il paesaggio circostante. La torre si inserisce in maniera delicata nel000 territorio delineando uno spazio in cui il protagonista è il 1:10
1:2 000 1:2 000
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1:500
N
1:500
N
paesaggio che non viene stravolto ma a cui viene aggiunto un simbolo contemporaneo nel rispetto della tradizione.
la suggestione di unconportale d’ingresso culturali.crea E' progettato per dialogare gli edifici alla in corte per chiquello vi accede da sud. con cui circostanti, particolare dei laboratori, crea la suggestione di un portale d’ingresso alla corte per chi vi accede da sud.
21 dicembre | h9 21 dicembre | h9
21 dicembre | h9 21 dicembre | h9
one di tipo suo interno viene e di originitipo fino alla pannelliviene espositivi nterno ini finoarticolato alla su corso, lli espositivi ezzare il paesaggio articolato su il paesaggio
La torre ha una funzione di tipo simbolico-commemorativo e al suo interno viene ripercorsaha la storia luogo dalledi origini La torre una delfunzione tipofino alla ricostruzione post-sisma pannelli simbolico-commemorativo e alattraverso suo interno vieneespositivi e installazioni disposti percorso, su ripercorsa la storia del luogolungo dalleunorigini fino articolato alla cinquepost-sisma livelli, da cui è possibile apprezzare il paesaggio ricostruzione attraverso pannelli espositivi e installazioni disposti lungo un percorso, articolato su circostante. cinque livelli, da cui è possibile apprezzare il paesaggio circostante.
La geometria quadrata della pianta riprende La quadrata della pianta riprende Lageometria quadrata della pianta lageometria forma tradizionale della torre emiliana che lariprende forma tradizionale della torre emiliana viene citata anche nelle sue proporzioni ed la forma tradizionalechedella vieneincitata anche nelle sueinproporzioni ed ci si facciata. Entrando questo spazio torre emiliana che viene citata in facciata. in questo spazio ci si trova inEntrando un percorso espositivo, paesaggistianche sue proporzioni ed in trova in ed unnelle percorso espositivo, paesaggistico architettonico. L'interno dell'edificio è co edcaratterizzato architettonico. L'interno dell'edificio è di facciata. Entrando in questo spazio da una complessa, e ricca caratterizzato da complessa, ricca salendo di ci siintrecci, trova scala in una un percorsoeespositivo, monumentale che, intrecci, scala monumentale che, salendo lungo tutta l'altezza torre, accompagna paesaggistico eddella lungo tutta l'altezza della torre,architettonico. accompagna il visitatore verso una sempre differente ilL’interno visitatore verso unadell’edificio sempre differente è percezione dello spazio interno e del percezione dello spazio interno e del e caratterizzato da una complessa, paesaggio esterno. Le distanze tra i piani paesaggio esterno. Lescala distanze tra i piani ricca di intrecci, monumentale diminuiscono in modo che lo spazio interno diminuiscono in modo che lo spazio interno sia salendo percepito più alto etutta slanciato. I livelli che, lungo sia percepito più alto e slanciato. I l’altezza livelli saturano lo accompagna spazio verticale lasciando liberi della torre, il visitatore saturano lo spazio verticale lasciando liberi solo alcuni punti del piano terra da cui è solo alcuni punti del sempre piano terra dadifferente cui è verso una possibile percepire la reale verticalità della possibile percepire la reale verticalità della e percezione dello spazio interno torre. Sui prospetti esterni abbiamo delle torre. Sui prospetti esterni abbiamo delle lunghe aperture verticali che, partendo del paesaggio esterno. Le distanze lunghe aperture verticali che, partendo da da svelano le altezze la disposizione tra terra, i piani in modo terra, svelano le diminuiscono altezze e la edisposizione interna dei piani. La torre è completamente interna deispazio piani. La interno torre è completamente cherivestita lo sia percepito di intonaco bianco grezzo rivestita di intonaco bianco grezzo ed a ed a più altogrossa, e slanciato. I da livelli saturano interrotto incisioni orizzongranagrana grossa, interrotto da incisioni orizzontali che riflettono la disposizione verticale lo che spazio verticale lasciando liberi tali riflettono la disposizione verticale spazi interni. solodegli alcuni punti del piano terra degli spazi interni. 21 giugno | h12
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Digramma della mobilità Digramma della mobilità
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o è riservato ai
edicati bambini riservatoa ai i a bambini ono il riparo e sono ricreativo riparo e sono ed reativo ed
1:500Digramma della mobilità 1:500Digramma della mobilità
Copertura dei laboratori
Il blocco a sud del complesso è riservato ai laboratori sensoriali e ricreativi dedicati a bambini Il blocco a sud del complesso è riservato ai in visita al centro. laboratori sensoriali e ricreativi dedicati a bambini e i percorsi coperti permettono il riparo e sono in visitaGli alspazi centro. ottimo coperti luogopermettono di sosta, ed Gli spaziune i percorsi il riparo ricreativo e sono aggregativo per chi il centro. un ottimo luogo di visita sosta, ricreativo ed
Copertura dei laboratori
Copertura dei laboratori
Copertura dei laboratori
aggregativo per chi visita il centro.
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i viene stimolata la dei la luoghi eumi stimolata dei luoghi i bambini saranno etti un odore bini con saranno n unsecche, odore pezzi oglie ecche, pezziper poi ed arbusti busti poi si conper i compagni. i compagni.
è strutturato in due urato inadue invitati cercare e ierizzino a cercare la epianura no la pianura maniera divertente, aredivertente, soggetti a loro ggetti a loro i colori. ri.
i bambini vengono bini vengono locali e vengono ittere e vengono sulla differenulla ali: differenamaro, dolce, maro, dolce, di giochi che, nel ochi che, nel molare, in modo e, in modo ferenze individuali e individuali
ettato per offrire al per offrire al ed i n magazzino gazzino ed i
Coni visuali - Viste “paesaggistiche” Coni visuali - Viste “paesaggistiche”
Coni visuali - Viste “paesaggistiche” Coni visuali - Viste “paesaggistiche”
O. Nel laboratorio dedicato agli odori viene stimolata la memoria dedicato sensoriale dei viene profumi deila luoghi O. Nel laboratorio agli odori stimolata e dell'ambiente memoria sensoriale circostante. dei profumi dei luoghi
Il pioppetocircostante. potrà essere esplorato e i bambini saranno e dell'ambiente invitati andare a cercare oggetti saranno con un odore Il pioppeto potràadessere esplorato e i bambini umido, pigne, secche, pezzi invitati particolare: ad andare terreno a cercare oggetti confoglie un odore particolare: terreno umido, foglie secche, pezzi per poi di corteccia, gocce pigne, di resina, piante ed arbusti di corteccia, gocce resina, piante ed arbusticon per ipoi riportarli nel di laboratorio e confrontarsi compagni. riportarli nel laboratorio e confrontarsi con i compagni. C. Il laboratorio dedicato ai colori è strutturato in due C. Il laboratorio dedicato è strutturato in due parti: in prima faseaii colori bambini sono invitati a cercare e parti: indire prima fasecolori i bambini sonoloro invitati a cercare lae pianura quali secondo caratterizzino dire quali colori secondo loro caratterizzino la pianura emiliana; nella seconda fase, in maniera divertente, emiliana; nella seconda fase, in maniera divertente, sono invitati a disegnare e colorare soggetti a loro sono invitati disegnareprincipalmente e colorare soggetti a loro piacerea usando tali colori. piacere usando principalmente tali colori.
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Percorso della luce Percorso della luce
S. Nel laboratorio dedicato ai sapori i bambini vengono S. Nel laboratorio dedicato aisemplici sapori i bambini vengono invitati a preparare ricette locali e vengono invitati svolti a preparare semplici locali e vengono dei giochi che li ricette invitano a riflettere sulla differenPercorso della luce svolti dei li invitano a riflettere della lucesulla differenzagiochi tra Percorso i che quattro sapori fondamentali: amaro, dolce, za tra salato i quattro sapori fondamentali: amaro, dolce,che, nel e piccante. Il tutto all’interno di giochi salato econfronto piccante. Ilcon tuttogliall’interno di giochi che, nelin modo altri possa stimolare, confronto con gli altri possa stimolare, in modo divertente, la riflessione sulle differenze individuali divertente, la riflessione relative al gusto. sulle differenze individuali relative al gusto.
Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio” Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio”
Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio” Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio”
da cui è possibile percepire la reale verticalità della torre. Sui prospetti esterni abbiamo delle lunghe aperture verticali che, partendo da terra, svelano le altezze e la disposizione interna dei piani. La torre è completamente rivestita di intonaco bianco grezzo ed a grana grossa, interrotto da incisioni orizzontali che riflettono la disposizione verticale degli spazi interni. Articolazione volumetrica - Spazio percorribile Articolazione volumetrica - Spazio percorribile
Articolazione volumetrica - Spazio percorribile Articolazione volumetrica - Spazio percorribile
Il quarto blocco dell'edificio è progettato per offrire al Il quartopersonale blocco dell'edificio progettato al ed i un locale ètecnico con per un offrire magazzino personale un igienici, locale tecnico con aiunclienti. magazzino ed i servizi utili anche servizi igienici, utili anche ai clienti.
1:2001:200
Cavedi nella copertura Cavedi nella copertura
Cavedi nella copertura Cavedi nella copertura
1:2001:200
h16mt. la vistala èvista a 360° permette di godere delle delle h16mt. è a e360° e permette di godere viste panoramiche sia sulla finalese che sulche sul viste panoramiche siapianura sulla pianura finalese centrocentro storicostorico del paese di Finale Emilia.Emilia. del paese di Finale
h14mt. la vistala da valarizzare inquadra la campagna h14mt. vista da valarizzare inquadra la campagna circostante e offree offre una vista sottostante circostante una dell’aia vista dell’aia sottostante dall’alto. dall’alto.
h10mt. la vista superasupera l’argine in altezza e può e può h10mt. la vista l’argine in altezza inquadrare lo sky-line del centro storicostorico del paese inquadrare lo sky-line del centro del paese di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro. di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro.
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h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, sconfinata e apprezzabile dal basso. sconfinata e apprezzabile dal basso. N
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h14mt.h14mt. la vistaladavista valarizzare inquadra la campagna da valarizzare inquadra la campagna circostante e offre una vista dell’aia sottostante circostante e offre una vista dell’aia sottostante dall’alto. dall’alto.
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prospetto nord-ovest
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sorregge p1 e le scale tra p2 e p3 e tra p3 e p4 sorregge il p4 e le scale tra p0 e p1, p1 e p2, p2 e p3
sorregge le scale tra p0 e p1, p2 e p3
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p.Ingresso alla torre: porta a bilico con martinetto idraulico
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Soluzione adottata per la finitura delll’intonaco e dei prospetto sud-ovest pacchetti di tamponamento della struttura 1.Rivestimento esterno in intonaco 2.Lastra in EPS 3.Lamiera grecata 4.Staffa strutturale in acciaio zincato 5.Profilo di aggancio e allineamento alle solette 6.Camera d’aria statica 7.Profilo IPE 300 8.Rivestimento interno in cartongesso 9.Pannelo ignifugo di protezione interpiano
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10.Rivestimento di finitura del solaio 11.Lamiera grecata 12.Profilo IPE
A-A
sezione A-A
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sezione B-B
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prospetto nord-ovest prospetto nord-ovest
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prospetto nord-ovest prospetto nord-ovest
prospetto sud-ovest prospetto sud-ovest
prospetto nord-est prospetto nord-est
prospetto sud-est prospetto sud-est
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metri
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N
h14mt. la vista da valarizzare inquadra la campagna circostante e offre una vista dell’aia sottostante dall’alto.
h10mt. la vista supera l’argine in altezza e può inquadrare lo sky-line del centro storico del paese di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro.
h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, sconfinata e apprezzabile dal basso.
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TopOptFil
architectural composition | parametric | flagship store 2016
with TomĂ Canessi & Alessia Copelli
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topological optimization
Il tema progettuale prevede la realizzazione di un flagship store per il brand Filicori Zecchini, nota azienda bolognese produttrice di caffè. Per questo progetto il committente chiedeva la realizzazione di un edificio unico, sorprendente ed eclettico in grado di legare la sua immagine a quella del brand. Il lotto preso in analisi si trova in una posizione angolare, in prossimità di strade trafficate ed affiancato da passaggi pedonali. Si è cercato quindi un modo per creare una nuova circolazione in grado di indurre un flusso più spontaneo e diretto verso l’edificio. La progettazione si è quindi concentrata sullo studio di un processo di ottimizzazione topologica, applicato alle considerazioni scaturite dall’analisi del sito. Si considera quindi un primo confine che include il volume del contesto, ed un secondo confine che, per sottrazione di volumi, permette di incanalare il flusso di persone all’interno del primo volume. Successivamente sono applicati carichi e vincoli agenti sul boundary determinato. Attraverso successivi passaggi si è arrivati alla definizione di una superficie topologicamente ottimizzata. Questa superficie è generata da linee di forza che scaturiscono dall’apposizione dei predetti confini, vincoli e carichi. Gli spazi interni sono nati dall’intento di creare ambienti legati all’esperienza del prodotto parallelamente allo studio dei percorsi che li potessero connettere: si sono distinti percorsi più o meno veloci, principali e di servizio. Al livello 0, al quale si arriva spontaneamente dalla strada, si trova la hall collegata tramite scale con il negozio (livello 1), la zona per l’assaggio autonomo del prodotto (livello 2) ed i laboratori (livello -1). Dai livelli di vendita ed assaggio si a passa a quelli di consumo con un collegamento più veloce attraverso le scale mobili (livello 3 e 4). Tramite altre scale poi si arriva agli ambienti più esclusivi della party room e dell’auditorium, raggiungibili
anche in modo diretto e rapido, direttamente dal livello 0, con un ascensore dedicato. Infine, attraverso una livellazione della forma si è potuto ottenere un’integrazione e continuità tra spazi interni ed esterni, oltre che una personalizzazione ed unicità di questi ambienti data dalla creazione di arredi. Infatti, attraverso una diversa spaziatura tra questi listelli si sono ottenute sedute, scale di collegamento, banconi, tavoli e mensole espositive. Lo studio di ottimizzazione topologica è fondamentale anche per quanto riguarda la struttura portante dell’edificio. Le isocurve, cioè le linee di forza, costituiscono infatti anche la struttura verticale. Otteniamo quindi una griglia, in cui i listelli orizzontali sono incorporati nella livellazione, mentre gli elementi verticali seguono l’andamento delle isocurve. La struttura topologicamente ottimizzata è in acciaio, con collegamenti bullonati che uniscono parti verticali ed orizzontali; l’anima orizzontale è ricoperta con un listello esteriore metallico in cui si innestano anche luci ed infissi. Il grande spazio esterno all’edificio, ma coperto da esso, è considerabile come un grande atrio o una grande piazza dato che è allo stesso tempo all’interno ed all’esterno della costruzione. In questo spazio coperto, ma aperto, è possibile sostare sulle sedute ottenute sempre tramite livellazione, consumando i prodotti acquistabili nello shop Filicori Zecchini, oppure semplicemente passarvi per accedere all’edificio. La spaziatura tra i livelli è tale per cui vi è assoluta permeabilità, e quindi dall’esterno non è solo possibile vedere i prodotti in vendita internamente, ma è anche possibile percepire l’articolazione degli ambienti interni. L’edificio ha un’altezza totale di circa 30m, similmente agli edifici circostanti.
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vecchia circolazione nuova circolazione
N
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strada trafficata
topological optimization
TOPOLOGICAL OPTIMIZATION
0.contesto in un volume limite
1. esclusione di una parte dei limiti del contesto
6. Il metodo delle isocurve (linee di forza) è utilizzato nella meccanica dei solidi per la visualizzazione delle forze interne. Una linea di forza rappresenta graficamente le forze interne agenti su un solido attraverso una superficie. Le linee di forza mostrano le forze interne massime e la loro direzione.
2. posizionamento dei carichi (sopra) e dei vincoli (sotto)
4. risultato dell’ottimizzazione topologica
3. vincoli e carichi lavorano nei confini dati
5. superficie topologicamente ottimizzata ottenuta
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0. oggetto mesh
1. oggetto mesh livellato
2. l’oggetto mesh livellato crea uno spazio piÚ utilizzabile ed accessibile
3. i livelli possono essere usati come scale, sedute e mobili integrati
ascensore scale scale mobili circolazione di emergenza “entrata� allo spazio esterno entrata principale
6. terrazza
party room 5. auditorium
bar 4. libreria
3. servizi
2. tasting space
1. negozio
spazio pubblico 0. hall
-1. laboratori
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+ 31,1 m +31,1m + 29,6 m +29,6m
+23,2m + 23,2 m
+ 19,6 m +19,6m
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+ 3,8 m +3,80m + 2,7 m +2,70m + 1,3 m +1,30m + 00,0 m +0,00m
- 2,5 m -2,50m
SECTION [1:75] UniversitĂ di Bologna - Scuola di Ingegneria e Architettura Architettura e Composizione Architettonica 3 Prof.Ing. Alessio Erioli
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collaborazioni
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collaborazioni diverserighestudio - Off-cells
progettisti: Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti collaboratori: Caterina Spadoni, Edoardo Traversa, Margherita Gavazzi, Elisa Perego, Gionata Carcioffi, Lorenzo Masotti, Riccardo Simioni, Federico Lazzarini Arcipelago Italia - Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018
diverserighestudio | Off-cells
progettisti: Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti collaboratori: Caterina Spadoni, Edoardo Traversa, Margherita Gavazzi, Elisa Perego, Gionata Carcioffi, Lorenzo Masotti, Riccardo Simioni, Federico Lazzarini Arcipelago Italia - Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018
ParisRender | architectural visualization studio
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Diga di di stazione didi Stia Stia Località Diga stazione Diga di stazione di StiaLocalità Località Ridracoli Pratovecchio Montanino Ridracoli Pratovecchio Ridracoli Pratovecchio Montanino Montanino
Santa Santa Santa Sofia Sofia Sofia
Santadidi Vivaio Santa Vivaio Santa Vivaio Sofiadi Cerreta Sofia Cerreta Sofia Cerreta
Eremo didi Eremo Eremo di Camaldoli Camaldoli Camaldoli
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45- Passo Passo EEE 4545-Mandrioli Passo dei dei dei Mandrioli Mandrioli
L’estensione dell’area e la varietà di situazioni che la caratterizzano rendono poco incisiva l’ipotesi di un singolo intervento “esemplare” e suggeriscono l’individuazione di più siti dalle diverse peculiarità, riprendendo la tradizionale struttura “a reti di nuclei” (“popoli” nella semantica locale) che caratterizza storicamente la tipologia d’insediamento nell’area. I siti selezionato sono cinque: due nodi intermodali e tre siti di pregio naturalistico. Il progetto prevede di sviluppare un modulo variamente dimensionabile ed agregabile, che adotti diverse configurazioni funzionali in relazione alle potenzialità e alle esigenze del sito, così da formare una rete di piccoli insediamenti. I moduli concepiti per essere facilmente smontati e riconfigurati, si propongono come catalizzatori di attività e di relazioni in luoghi e tempi differenti, adattandosi al modificarsi delle condizioni, alla comparsa di nuove opportunità o all’esaurimento di quelle oggi emergenti. I sistemi insediativi delle aree montane e dei contesti isolati hanno storicamente sviluppato edifici plurifunzionali, in grado di ospitare ECO ECO ECO
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45-Località Passo Località Santuario de de Bagno didi Santuario EEE 45Passo Bagno 45-Mandrioli Passo Località di Santuario dei Cancellino Bagno La Verna Verna de Romagna dei Cancellino La dei Mandrioli Mandrioli Cancellino Romagna Romagna La Verna
Vivaio didi Vivaio Vivaio Cerretadi Cerreta Cerreta
Santuario de de Eremo didi Località Santuario Eremo Località Santuario de Eremo di Località La Verna Verna Camaldoli Camaldoli Montanino La Montanino La Verna Camaldoli Montanino
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più attività spesso complementari tramite l’utilizzo versatile di spazi talvolta limitati. Il progetto vuole riproporre questa integrazione, sviluppando piccoli insefiamenti in cui convivano spazi destinati a funzioni abitative e produttive - in relazione alla filiera del legno e ad altre risorse della foresta - a cui si possano progressivamente affiancare spazi per la formazione, la ricerca e l’impiego dei materiali o per l’accoglienza dei visitatori. Loperazione ha lo scopo di fornire un supporto e un motivo alla stanzializzazione di abitanti e di attività legate al contesto locale, rafforzando un flusso ancora limitato, ma già presente, di nuovi residenti e turisti attratti dal pregio naturalistico e dall’autenticità rurale del parco.
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stazione diLocalità Stia stazione di Stia Località Pratovecchio Montanino Pratovecchio Montanino
Eremo di di Eremo Camaldoli Camaldoli
stazione diLocalità Stia Pratovecchio Montanino
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Santa Vivaio diSanta Vivaio di Sofia Cerreta Sofia Cerreta
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Diga di di Località Diga Località Ridracoli Cancellino Ridracoli Cancellino
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Diga di Località ECO Ridracoli Cancellino
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Santuario dede Eremo di di Località Santuario Eremo Località LaMontanino Verna Camaldoli Montanino La Verna ECO Camaldoli
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Vivaio diE 45- Passo LocalitàBagno di Cerreta dei Mandrioli Cancellino Romagna
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Santuario de La Verna
E 45- Passo dei Mandrioli
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Bagno di Romagna
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stazione di di Stia Stia stazione stazione di Stia Pratovecchio Pratovecchio Pratovecchio
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Santa Santa Santa Sofia Sofia Sofia
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Diga stazione Digadi di stazionedidiStia StiaLocalità Località Ridracoli Pratovecchio Ridracoli Pratovecchio Montanino Montanino
Santadi Vivaio di Santa Vivaio Santa Vivaio di Sofia Cerreta Sofia Cerreta Sofia Cerreta
Eremo di di Eremo Eremo di Camaldoli Camaldoli Camaldoli
Santa Vivaio didi Santa Vivaio Sofia Cerreta Sofia Cerreta
Eremo Eremodidi Camaldoli Camaldoli
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Diga diLocalità DigaLocalità di Ridracoli Cancellino Ridracoli Cancellino
Diga di Località DigaLocalità di Località Diga di Ridracoli Cancellino Ridracoli Cancellino Ridracoli Cancellino
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Santuario de de Eremo di di Località Santuario Eremo Località Santuario de Eremo di Località La Verna Camaldoli Montanino LaVerna Verna Camaldoli Camaldoli Montanino La Montanino
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attività esistenti
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trasporto legname
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Santuario Eremo Località Santuariode de Eremodidi Località LaLaVerna Montanino Verna Camaldoli Camaldoli Montanino
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Passo Vivaio Bagno 45-Località Passo Vivaiodidi EE45Località Santuariodede BagnodidiSantuario Cerreta Cancellino deiMandrioli Mandrioli Cerreta dei Cancellino Romagna Verna RomagnaLaLaVerna
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EE45Bagno 45-Passo Passo Bagnodidi dei deiMandrioli Mandrioli Romagna Romagna
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Pratovecchio Stia Santa Diga di Sofia Ridracoli
Stazione Località di Eremo di StiaMontanino - Pratovecchio Camaldoli
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Santuario Località de Eremo di LaMontanino Verna Camaldoli
Vivaio E 45 -diPassoLocalità Bagno di dei Mandrioli Cancellino Romagna Cerreta ECO ECO
Santuario de La Verna
E 45 - Passo Bagno di dei Mandrioli Romagna
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diga
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farmacia Camaldolese
farmacia Camaldolese
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laboratorio farmacia erboristeria
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rimboschimento gestione forestale
rimboschimento gestione forestale
intervento
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stazione ferroviaria
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luogo d’incontro
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cultura/biblioteca
cultura/biblioteca
servizio sanità
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residenziale
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trasmissione del sapere
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rimboschimento/ gestione forestale
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sede Parco ECO ECO ECO
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SISTEMA APERTO, TRASMISSIONE DEL SAPERE
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IBRIDO LA MATERIA DI CUI E’ FATTO L’EDIFICIO PROVIENE DAL LUOGO
ADATTABILITA’ AINOMRA
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àtilatipso àtinas
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LAMPADOFORIA LA PROPORZIONE DELLO SPAZIO DI LAVORO EVOCA QUELLA LAMPADOFORIA DEGLI SPAZI RELIGIOSI
ADATTABILITA’
NON PREVEDIBILITA’, DARE SPAZIO
LAMPADOFORIA LA PROPORZIONE DELLO SPAZIO DI LAVORO EVOCA QUELLA LAMPADOFORIA DEGLI SPAZI RELIGIOSI
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lavoro
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Gli edifici sono composti dall’aggregazione di diverse funzioni e s’ispirano a cinque criteri: agevolare la trasmissione del sapere, riproporre l’armonia delle proporzioni degli edifici religiosi, consentire la convivenza e l’integrazione di attività lavorative e residenziali, praticare l’empatia verso la foresta e l’ambiente circostante nella scelta dei materiali e delle geometrie, offrire adattabilità nel tempo prevedendo possibilità di ampliamento o smontaggio e dislocazione del costruito. Rispetto alle configurazioni definite nel progetto è possibile immaginare un’evoluzione proiettata nel futuro che nasce dall’assenza dell’edificio stesso e quindi dall’impronta che rimarrà dalla sua dislocazione. Per l’intervento pilota è stato selezionato il sito che si trova ai margini della foresta e comprende una preesistenza costituita da una costruzione in pietra a due piani che ospitava la stazione di testa della strada ferrata oggi convertita in stra forestale e spazio
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di stoccaggio del legname. Questo luogo può essere facilmente adibito a nodo intermodale a propulsione elettrica. Il progetto colloca in un’area adiacente alla stazione un nuovo edificio multi-ibrido, il cui profilo applica i cinque criteri ispiratori dell’intervento, rappresentandone la sintesi formale. Le funzioni ospitate definiscono le diverse qualità degli spazi che si attestano a loro volta su un’area comune concepita come agorà. accogliendo le attività collettive. La struttura portante è costituita da un’orditura principale di travi in microlamellare di faggio con nodo invisibile, proposta derivante dalla ricerca sulle nuove potenzialità di questa essenza. Oltre l’edificio principale, il progetto prevede lo studio di un modulo indipendente sito nella foresta, di ridotte dimensioni e concepito come moltiplicatore: adatto alla dislocazione in luoghi impervi in innescare l’avvio di un nuovo insediamento o installare attività complementare a servizio del sito già attrezzato.
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referenze
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DIPARTIMENTO DELLE ARTI VISIVE•PERFORMATIVE•MEDIALI
Bologna, 10.02.2019
Oggetto: Lettera di referenza EDOARDO TRAVERSA REFEREE: ANNA ROSELLINI, professoressa associata, Dipartimento delle Arti, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna anna.rosellini@unibo.it Ho incontrato il dottor Edoardo Traversa durante la sua formazione presso il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Ingegneria Edile Architettura dell’Università di Bologna. Nell’anno accademico 2016-2017, ho avuto modo di seguire alcuni dei sui lavori in occasione di un corso monografico sull’opera di Le Corbusier da me tenuto presso il CdS in Arti Visive dell’Università di Bologna e al quale il dottor Traversa ha partecipato attivamente. I sui interventi durante il corso mi hanno permesso di apprezzare l’originalità e la maturità delle sue riflessioni sui possibili rapporti tra arte e architettura. Per l’esame finale il dottor Traversa ha svolto un approfondimento sui rapporti tra le opere di Le Corbusier e quelle di Peter Zumthor dimostrando capacità nello sviluppare ricerche autonome e nell’interpretare criticamente temi anche complessi relativi all’architettura. In qualità di correlatore, ho seguito le ricerche svolte dal dottor Traversa per la sua tesi di Laurea dedicata ai fotomontaggi di Mies van der Rohe. Nel suo lavoro, il dottor Traversa ha ricostruito, a partire da uno studio approfondito della bibliografia, alcuni tratti salienti dei progetti mettendo in evidenza come Mies, attraverso l’uso del fotomontaggio, abbia saputo rivelare il senso dello spazio o interpretare la pittura, la scultura e i loro rapporti reciproci con l’architettura. L’originalità della ricerca proposta dal dottor Traversa risiede anche nell’essere stata redatta a partire da una ricostruzione attenta delle direttrici che guidano segretamente la costruzione dei fotomontaggi, usati da Mies come strumenti di progetto. Ho inoltre avuto modo di apprezzare le capacità didattiche e organizzative del dottor Traversa in occasione di alcune collaborazioni svoltasi nel contesto del laboratorio “La Fabbrica dell’Immagine” da me diretto. Per le capacità dimostrate dal dottor Traversa, appoggio, senza alcune restrizione, la sua candidatura. Firma
Anna Rosellini, Professoressa Associata, Dipartimento delle Arti, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Piazzetta Morandi, n. 2, 40125, Bologna E: anna.rosellini@unibo.it, T: +39 051 2097284
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Bologna, 02 August 2018
Bologna, 02 August 2018 Edoardo Traversa has worked under my direction from February 2017 till March 2018. I have supervised his graduation thesis Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto, which deals with the control of urban growth, a complex and very present topic, spacing from urban planning to the design of a building in a brownfield close to dismissed infrastructures. Edoardo achieved an excellent result, credited with national awards. Edoardo has been professionally and technically an adept member of our team and proved to be very capable of assisting with projects of different scales and complexity: he is diligent, eager and Edoardo Traversa has worked under my direction from February 2017 till March 2018. works well as a team member and was personally appreciated by all members of the office. I confidently recommend him for future employment and other opportunities that he will seek in field I have supervised his graduation thesis Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, of architecture. applicazione compositiva, progetto, which deals with the control of urban growth, a complex and very present topic, spacing from urban planning to the design of a building in a brownfield close to Sincerely dismissed infrastructures. Edoardo achieved an excellent result, credited with national awards. Matteo Agnoletto Edoardo has been professionally and technically an adept member of our team and proved to be very capable of assisting with projects of different scales and complexity: he is diligent, eager and works well as a team member and was personally appreciated by all members of the office. I confidently recommend him for future employment and other opportunities that he will seek in field of architecture. Sincerely Matteo Agnoletto
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA - SEDE DI CESENA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA, VIA CAVALCAVIA, 55 – 47023 CESENA – ITALIA – TEL.0547-338311 matteo.agnoletto@unibo.it
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edoardo traversa