ARCHITECTURE PORTFOLIO edoardo traversa
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e d o a r d o
t r a v e r s a
nato il 16.11.1992 a Bologna (BO), Italia residente in via D.Cimarosa 6 Bologna 40141 Italy edo.traversa@gmail.com +39 3341120816
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i s t r u z i o n e 09.2011 | 03.2018
LM-4 C.U. - Laurea Magistrale in Ingegneria Edile - Architettura Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Scuola di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale a Ciclo Unico (5/6 anni) Titolo della tesi: “Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto.” Materie: Architettura e Composizione Architettonica & Storia dell’Architettura Relatori: Prof. Arch. Matteo Agnoletto, Prof.ssa Anna Rosellini Preparata in 10 mesi Data di conseguimento: 16.03.2018 Voto di laurea: 101/110
09.2006 | 07.2011
Maturità scientifica Liceo Scientifico “E.Fermi”, Bologna (BO) Piano Nazionale Informatica e Matematica (PNI)
c o n o s c e n z e
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l i n g u i s t i c h e
Italiano
madre lingua
Inglese
parlato fluente, scrittura e lettura con alta competenza [livello certificato B2]
Portoghese
buona comprensione orale e scritta, conoscenza grammaticale base [livello certificato B1]
Spagnolo
conoscenza base [livello certificato A2]
e s p e r i e n z e 09.2017 | in corso
Spazi e attori dell’arte contemporanea, Università di Bologna (IT) Progetto didattico di ricerca promosso dalla prof.ssa Anna Rosellini, in collaborazione con il prof. Roberto Pinto.
11.2017 | 02.2018
diverserighestudio, Bologna (IT), Studio di architettura In occasione della Biennale di Venezia 2018 ho lavorato al progetto ARCIPELAGO ITALIA (a cura di Mario Cucinella Architects) dell’area della Appennino Tosco-Emiliano con particolare interesse per il Parco delle Foreste Casentinesi. Mi sono occupato, quindi, di vari argomenti, da quelli progettuali più tecnici a quelli progettuali più architettonici. Ho svolto attività di ricerca nelle scienze dell’architettura. Ho acquisito la capacità di lavorare in gruppo a progetti, di diverse scale, di tipo architettonico, urbanistico, di design, sviluppando la capacità di gestione di progetti e di incarichi di piccola scala.
05.2017 | 06.2017
International Design Seminar 2017 - “Crowded”, Delft (NL) presso la Faculty of Architecture and Building Environment, Delft University of Technology. Workshop svolto in occasione di INDESEM 2017, seminario biennale di architettura presso la TU Delft, incentrato sullo studio degli effetti della densificazione delle città per studiare e definire un nuovo approccio architettonico che possa intervenire per migliorare le condizioni di vita delle persone
09.2016 | 02.2017
LME - Bologna - Ingegneria Edile-Architettura Progetto Unione Europea (Erasmus) presso l’Universidade do Minho (PT) Progetto Erasmus, 6 mesi, svolto presso il politecnico dell’Universidade do Minho nel Campus di Azurem a Guimaraes (Braga) in Portogallo, interamente in lingua portoghese ed inglese.
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e v e n t i 06.2017
&
m o s t r e InDeSem 2017 “Crowded” - Rotterdamse Dakendagen Groothandelsgebouw (Rotterdam) Galleria/Curatore: InDeSem 2017 Esposizione dei progetti realizzati durante InDeSem2017, seminario biennale di architettura presso TU Delft.
10.2016
Fusion - Design Week Bologna Sala Borsa, Urban Center (Bologna) Galleria/Curatore: Alessio Erioli Reinterpretazione del flagship store per il brand Filicori Zecchini: lo scopo del progetto è espandere la tipologia del flagship store integrandolo nel tessuto dei rituali quotidiani attraverso la fusione di tettonica e funzioni in nuovi amalgami.
http://www.bolognadesignweek.com/archivio/eventi-2/event/design-exhibition/?locale=it 07.2016
Fusion - Boutique FIlicori Zecchini Boutique Filicori Zecchini, Galleria Cavour (Bologna) Galleria/Curatore: Alessio Erioli Fondere tettonica e funzioni da elementi separati in nuovi amalgama, espandendo la tipologia del flagship store per Filicori Zecchini in un aggregatore di conoscenza intrecciato con il tessuto dell’esperienza quotidiana.
https://issuu.com/ale2x72/docs/fusion_issuu
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s k i l l s
&
s o f t w a r e s
.laser cutter & model making .teamwork & adaptability softwares adobe photoshop adobe illustrator adobe indesign autodesk autocad sketchup | podium rhinoceros grasshopper | millipede vectorworks revit architecture artlantis microsoft office | open office
a l t r i
i n t e r e s s i
.graphic design .music .photography
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c o n t e n u t i
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p r o g e t t i Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto research thesis | architectural composition | history of architecture 2017-18
the ROTTERDAM form study | anthropology research | workshop | crowded 2017
you talkin’ to me? competition | wall | reflection | urban installation 2017
tower in Emilia architectural composition | landscape | public space 2014
TopOptFil architectural composition | parametric | flagship store 2016
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Fotocollage di Mies van der Rohe: storia, analisi critica, applicazione compositiva, progetto research thesis | architectural composition | history of architecture 2017-18
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La forma e la ricerca di nuove soluzioni per la sua conformazione e rappresentazione sono la causa del deragliamento dell’architettura contemporanea. L’unico fine è quello di alimentare l’apatico interesse consumistico delle masse, ed i social network aumentano esponenzialmente questo fenomeno di speculazione visiva, sovraccaricandoci di immagini, spesso illusorie, in cui l’apparenza prende il sopravvento sulla sostanza. Dalla lezione dei grandi maestri del passato possiamo recuperare un ordine che metta al centro del progetto l’uomo ed il ritrovamento di spazi intimi e semplicemente
adatti ad esso. Lo scopo è quello di capire i mezzi della composizione architettonica, attualmente infiniti, reinterpretando la lezione di uno dei grandi maestri del movimento moderno: Mies van de Rohe. Lo studio dei suoi fotocollage compositivi permette la formulazione di una lettura differente della sua architettura, dal quale estrapolare alcuni concetti compositivi alla base della progettazione di ambienti che si avvicinino all’innegabile qualità spaziale di Mies van der Rohe, con l’intento di ristabilire un ordine, partendo proprio da un metodo grafico, in questo caso razionale e non fittizio.
Ludwig Mies van der Rohe, Neue Nationalgaleria, 1962-65
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In una prima fase è stata compiuta un’attività di ricerca e studio storico dall’origine della tecnica del fotomontaggio e del collage, fino ad arrivare alla definizione di fotocollage. Lo studio storico si è poi concentrato sulla figura di Mies van der Rohe, cercando di definire in che maniera si sia avvicinato a questa tecnica per poi cominciare ad utilizzarla, in un primo momento in maniera rappresentativa, ed
Ludwig Mies van der Rohe, Resor House (vista Sud), 1937-38
Ludwig Mies van der Rohe, Court House Project, 1938
Ludwig Mies van der Rohe, Museum for a Small City, 1941-43 12
in un secondo momento a sceglierla come strumento progettuale ed educativo. Questi disegni, raramente pubblicati, sono stati raccolti, studiati ed analizzati singolarmente per capirne il significato compositivo che si nasconde dietro alla loro forza visiva.
Ludwig Mies van der Rohe, Concert Hall, 1942
Ludwig Mies van der Rohe, Convention Hall, 1954
Ludwig Mies van der Rohe, George Schaefer Museum, 1960-63
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Tramite il ricalco critico e la ricostruzione di piante ed assonometrie dei singoli progetti, queste prospettive centrali sono state rese leggibili in una maniera più tradizionale e quindi direttamente confrontabili con i progetti di Mies realizzati o conosciuti ma rimasti su carta. Successivamente i progetti sono stati studiati da un punto di vista spaziale, scomponendo questi grandi ambienti vuoti in spazi più piccoli definiti da pilastri, muri ed opere d’arte. In questa fase è stata riconosciuta un’importanza nella relazione tra gli spazi interni ed esterni: questi ultimi assumono il ruolo di arrivo visivo, all’interno
di un percorso che, partendo dal punto di vista della prospettiva, ci porta all’esterno. Questa lettura dinamica dei progetti di Mies van der Rohe è differente dalla classica analisi del suoi spazi, definibili statici e basati sulla giustapposizione, e ci permettere di distinguere in maniera evidente i pieni ed i vuoti dei suoi progetti. I diagrammi ottenuti sono stati successivamente invertiti in maniera tale che, nella creazione del loro negativo, l’importanza ricadesse sul vuoto, vero protagonista dell’opera architettonica di Mies van der Rohe.
Piante 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
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7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Spazi esterni
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Diagrammi L & F 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi dei pieni e dei vuoti 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi dei pieni e dei vuoti (assonometrie) 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
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Diagrammi negativi 1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
Diagrammi negativi (assonometrie)
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1 | Resor House
2 | Resor House
3 | Court House
4 | Court House
7 | Row House with interiour Court
8 | Row House with interiour Court
9 | Room for Artwork
10 | Museum for a Small City
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oscurare parzialmente l’arrivo dando vita ad un percorso visivo e fisico. L’operazione è stata reiterata varie volte, ed ogni soluzione è stata studiata e ricontrollata con gli stessi diagrammi con cui è stata studiata l’architettura di Mies. Sono arrivato ad una conformazione di setti murari finale, dal cui studio si ottiene il diagramma del negativo. Dal planivolumetrico e dalla pianta si nota l’analogia tra il diagramma del negativo e la spazialità dell’edificio. Il percorso costruito tramite il fotocollage ha generato un’architettura scavata da questo flusso in cui si nota un’alternanza tra spazi esterni ed interni, tra spazi più intimi e di transizione, e spazi invece più aperti e di sosta. Una cornice riunisce tutti gli ambienti dell’edificio restituendo scatolarità e neutralità, e cercando un azzeramento del linguaggio architettonico che esalti il metodo ed il processo compositivo.
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Sulla base di ciò è stato elaborato un progetto, un esercizio compositivo in modo da definire un’architettura senza funzione e senza contesto, come esempio di un metodo che propone una soluzione alla ricerca di ordine tra le infinite possibilità dell’architettura, ponendosi in maniera programmatica e decontestualizzata nella ricerca della qualità spaziale. Il progetto è stato generato lavorando contemporaneamente in pianta su una griglia per avere un controllo planimetrico, ed in prospettiva centrale per avere un controllo percetti. Il fotocollage è stato utilizzato in maniera bivalente: per la ricostruzione delle piante e lo studio dello spazio di Mies; per porsi grazie alla prospettiva centrale a livello della persona, vero protagonista dell’architettura, nella maniera più sterile possibile. Sono state eseguite delle viste successive, dandosi sempre un punto di partenza, il punto di vista della prospettiva, ed un punto di arrivo. Sono stati posizionati dei pannelli neri in maniera da volutamente
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the ROTTERDAM form study | anthropology research | workshop | crowded 2017 with Ela Zdebel, Eline Degenaar & Sebastien Roy
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Il tema progettuale è il sovrappopolamento e lo scopo è quello di risolvere questo problema con una soluzione architettonica. La città di Rotterdam, negli ultimi anni, sta avendo un incremento demografico particolarmente elevato. Una delle spiegazioni a questo fenomeno è che la vicina città di Amsterdam non è più considerata attraente come era un tempo dai cittadini olandesi, probabilmente a causa della grande quantità di turisti che invadono la città in ogni periodo dell’anno. Allo stesso tempo, anche nella città di Rotterdam la quantità di turisti cresce in maniera spropositata in una città che si sta essa stessa espandendo. L’incremento turistico è particolarmente influenzato dall’invenzione di Airbnb. Questo sito internet ha stravolto le regole del turismo, permettendo a chiunque di affittare la propria casa, il proprio appartamento o anche solo una stanza, ai turisti. Inoltre avendo prezzi molto competitivi, è una delle soluzioni più scelte attualmente dai viaggiatori. Prevedendo un continuo incremento demografico ed un incremento esponenziale del turismo, in pochi anni la città di Rotterdam si troverà invasa dai turisti spingendo i suoi cittadini ad emigrare nelle zone vicine per lucrare sulle loro vecchie case, affittandole. Questo fenomeno sta già accadendo in altre città come ad esempio Venezia. I veneziani hanno cominciato a lasciare le loro case per poterle affittare, spostandosi ad abitare nella periferia
della città. La soluzione progettuale a questo problema è la costruzione di un edificio in grado di poter contenere 600.000 persone, ovvero circa tutta la popolazione di Rotterdam, e che questo edificio possa in seguito essere ampliato in altezza in previsione di un aumento demografico della popolazione locale. Il lotto scelto è nel mezzo del fiume Nieuwe Mass, in una posizione molto centrale della città, nelle vicinanze di altri due edifici simbolici: il ponte Erasmusbridge e il più recente De Rotterdam di OMA. Di quest’ultimo è prevista la demolizione per lasciare posto a questo progetto in maniera tale che esso possa chiamarsi The Rotterdam, dato che ospiterebbe realmente l’intera popolazione della città, e non si limiterebbe a rappresentarla. L’edificio è quindi situato in mezzo all’acqua ed ha una base di 30 x 300m, ed un’altezza di 1600m. Il rivestimento esterno, previsto di colore oro, rende ancora più eclettico questo edificio che immediatamente dopo la sua costruzione diventa un segno distintivo della città, se non dell’intera Olanda. La torre si scaglia nel cielo come una sottile scheggia dorata e riflettente, che da vita a quello che può sembrare un istogramma della popolazione di Rotterdam.
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what kind of world we could generate?
Non potendo realmente prevedere lo sviluppo della vita all’interno dell’edificio, la distribuzione dei piani verticalmente non è omogenea ma, seguendo la successione di Fibonacci, troviamo interpiani maggiori e minori. Allo stesso modo i setti murari dividono lo spazio in pianta in maniera tale che rimanga libero e fruibile ma che ci siano ambienti più intimi ed altri più aperti. In questa maniera le persone possono soddisfare ogni loro necessità. In particolare partendo dal centro abbiamo spazi più privati e all’esterno gli spazi più sociali. Sono le persone stesse a scegliere dove e cosa vogliono fare all’interno dell’edificio, in maniera spontanea. I cittadini di Rotterdam sono quasi costretti a passare i tre mesi estivi all’interno di questo edificio, senza dover lavorare, e senza che i loro titoli e la loro condizione sociale
sia riconosciuta. Il progetto diventa, di conseguenza, un esperimento sociale. La domanda che ci si pone è quindi: quale genere di “nuovo mondo” si genererà all’interno dell’edificio? Le piante e i fotocollage mostrano quattro delle possibili situazioni che si possono creare: la popolazione vive la sua vita come la vivrebbe all’esterno, continuando a sentire il bisogno di lavorare e senza riuscire a liberarsi completamente dalla quotidianità; gli abitanti vivono tre mesi in completa serenità senza distinzioni sociali come in un temporaneo e contemporaneo giardino dell’Eden; i cittadini danno libero sfogo indistintamente e senza vergogna ai loro istinti naturali, sia che essi siano positivi che negativi; l’edificio vive un totale conflitto e l’istinto di superiorità prende il sopravvento. Ma cosa succederà una volta tornati alla propria normale vita?
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you talkin’ to me? competition | wall | reflection | urban installation 2017 with Alessia Copelli, Marco Giamprini & Silvia Massai
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“You “You talkin’ talkin’ to to me?” me?”
piazzetta piazzetta Prendiparte Prendiparte
accesses accesses towers towers
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“you talkin’ to me?” è un muro. “you talkin’ to me?” è uno specchio. “you talkin’ to me?” è un passaggio. “you talkin’ to me?” rigenera la connessione storica tra mura e torri a Bologna. “you talkin’ to me?” genera un open space nella piccola piazzetta Prendiparte. “you talkin’ to me?” è in legno, è modulare, è sostenibile, è rimovibile e rimontabile. “you talkin’ to me?” genera la suggestione di una superspazialità, cambiando la visione del muro da oggetto di divisione, verso una nuova concezione del guardare basata sulla riflessione.
Piazza M ag giore
“Youh.16 talkin’ to me?” - wall “You talkin’ to me?” section line buildings design lines
via Carbo nara
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via degli Albari
L’installazione è modulare ed interamente realizzata in legno e plexiglass, in maniera tale da poter essere smontabile e rimontabile, oltre che sostenibile ed economico. Un sistema di incastri permette un veloce assemblaggio che può ripetersi in altri luoghi oltre al sito 4m scelto. 20
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Il concorso di idee “The Wall” propone la riflessione riguardo la reinterpretazione del concetto di muro. Il muro è da sempre considerato elemento di divisione, segna definisce uno Piaun zzeconfine, tta che conosce la spazio: è espressione della stessa Pragione umana, rendipa rte che erigono h.16 realtà per opposti, per astratte ed intangibili tassonomie muri immaginari fra le diverse espressioni del conosciuto: caldo/ freddo, bianco/nero, buono/cattivo; realtà fisiche od astratte separate h.12 section a-apsicologico che distingue un’entità dall’altra. da un confine “You talkin’ to me?” vuole invertire questa visione: sfruttando la riflessione un elemento di divisione spaziale può diventare un elemento di apertura delle spazio, andando a creare un’ambiguità tra realtà tangibile e riflessa. Uno spazio molto piccolo, come quello di piazzetta Prendiparte, caratterizzato dalla longilinea torre Prendiparte, è amplificato dallah.16 presenza di questa installazione. Il doppio muro specchiante crea al suo interno un surreale passaggio.
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tower in Emilia architectural composition | landscape | public space 2014 with Matteo Calisesi
Matteo Calisesi Edoardo Traversa
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collegamento con il passaggio del fiume el lotto.
ciclabile che passa clopedonale di dieci gira intorno al paese percorso vengono una manifestazione
zi motorizzati è stato se, e non prevede un al centro urbano.
nogastronomica che ampagne di Finale rettamente correlate alla produzione dei
e distanti circa un storano coloro che sono organizzate in une di Finale Emilia vati cittadini, in cui è rsi e godere del
uno a nord che si di là del Panaro ed lotto anche a mezzi
opedonale è previsto e sull'argine con izzare una mobilità e a cavallo.
rno del percorso di bili tappe durante le corso dell'anno, organizzate per le
Il tema progettuale propone lo studio e la progettazione di una torre rurale in un lotto situato a sud-ovest del paese di Finale Emilia. Il lotto è isolato ed ha problemi di collegamento con il paese a causa del passaggio del fiume Panaro. Per questo l’intervento prevede la realizzazione di un ponte che si collega all’esistente circuito ciclopedonale. Si è cercato di valorizzare, durante la progettazione, gli elementi del paesaggio agreste, come pioppeti ed altre coltivazioni, disposte in maniera rigorosa e geometrica. Domandandosi cosa possa servire a persone che, dopo il terremoto dell’Emilia del 2012, hanno perso la propria casa, i propri simboli ed in qualche modo una parte della loro identità culturale, il progetto vuole rispondere a questo problema con la realizzazione di uno spazio aggregativo che permetta a queste persone di ritrovare la propria identità favorendo
la vita di comunità. Il progetto è dedicato ai bambini, che potranno svolgere attività ricreative, accompagnati dalle scuole e dalle famiglie, in un centro polifunzionale. Questo spazio reinterpreta la planimetria della corte tradizionale della pianura emiliana in chiave contemporanea. Il complesso è composto da tre edifici: una torre simbolica e commemorativa, all’interno della quale possono essere allestite mostre, quattro laboratori interattivi per i bambini ed un edificio polifunzionale. Questi edifici, che sorgono al posto del “leggendario” bosco della Selvabella, sono simbolicamente protetti dalla natura. Per non alterare il paesaggio attuale e la sua geometria è prevista la piantumazione di un pioppeto a sud-ovest del blocco polifunzionale. La torre ha una funzione simbolico-commemorativa ed al suo interno viene percorsa la storia del paese di Finale Emilia Digramma della mobilità
Percorso della luce
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collega ai percorsi ciclopedonali al di là del Panaro ed uno a sud che permette l'accesso al lotto anche a mezzi Ilmotorizzati. progetto prevede due accessi, uno a nord che si collega ai percorsi ciclopedonali al di là del Panaro ed Per l'allacciamento al percorso ciclopedonale è previsto uno a sud che permette l'accesso al lotto anche a mezzi un attraversamento sul fiume e sull'argine con motorizzati. l'intenzione di promuovere e valorizzare una mobilità sostenibile a piedi,al in bicicletta e a cavallo.è previsto Per l'allacciamento percorso ciclopedonale un attraversamento sul fiume e sull'argine con Il complessodipotrà inserirsi eall'interno deluna percorso di l'intenzione promuovere valorizzare mobilità Magnafinal, acome possibili durante le sostenibile piedi,una in delle bicicletta e a tappe cavallo. manifestazioni organizzate nel corso dell'anno, attività ludiche organizzate per di le Ilpromuovendo complesso potrà inserirsi all'interno del percorso famiglie e icome bambini. Magnafinal, una delle possibili tappe durante le manifestazioni organizzate nel corso dell'anno, promuovendo attività ludiche organizzate per le 1:10 famiglie000 e i bambini.
dalle origini fino alla ricostruzione post-sisma. Pannelli espositivi ed installazioni sono disposti lungo il percorso articolato su cinque livelli da cui è possibile anche apprezzare il paesaggio circostante. La torre 1:10 si 000 inserisce in maniera delicata nel territorio delineando uno spazio in
1:2 000 1:2 000
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1:500
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cui il protagonista è il paesaggio che non viene stravolto ma a cui viene aggiunto un simbolo contemporaneo nel rispetto della tradizione.
la suggestione di unconportale d’ingresso culturali.crea E' progettato per dialogare gli edifici alla in corte per chiquello vi accede da sud. con cui circostanti, particolare dei laboratori, crea la suggestione di un portale d’ingresso alla corte per chi vi accede da sud.
21 dicembre | h9 21 dicembre | h9
21 dicembre | h9 21 dicembre | h9
one di tipo suo interno viene e di originitipo fino alla pannelliviene espositivi nterno ini finoarticolato alla su corso, lli espositivi ezzare il paesaggio articolato su il paesaggio
La torre ha una funzione di tipo simbolico-commemorativo e al suo interno viene ripercorsaha la storia luogo dalledi origini La torre una delfunzione tipofino alla ricostruzione post-sisma pannelli simbolico-commemorativo e alattraverso suo interno vieneespositivi e installazioni disposti percorso, su ripercorsa la storia del luogolungo dalleunorigini fino articolato alla cinquepost-sisma livelli, da cui è possibile apprezzare il paesaggio ricostruzione attraverso pannelli espositivi e installazioni disposti lungo un percorso, articolato su circostante. cinque livelli, da cui è possibile apprezzare il paesaggio circostante.
La geometria quadrata della pianta riprende La quadrata della pianta riprende Lageometria quadrata della pianta lageometria forma tradizionale della torre emiliana che la forma tradizionale della torresue emiliana che ed viene citata anche nelle proporzioni riprende la forma tradizionale della vieneincitata anche nelle sueinproporzioni ed ci si facciata. Entrando questo spazio emiliana che viene citata intorre facciata. in questo spazio ci anche si trova inEntrando un percorso espositivo, paesaggistitrova in ed un espositivo, nelle suepercorso proporzioni edpaesaggistiindell'edificio facciata.è co architettonico. L'interno co edcaratterizzato architettonico.daL'interno dell'edificio è di unaspazio complessa, ricca Entrando indaquesto ci ricca si etrova in caratterizzato unamonumentale complessa, e che, di intrecci, scala salendo un percorso espositivo,che, paesaggistico intrecci, scala monumentale salendo lungo tutta l'altezza della torre, accompagna lungo l'altezza della torre, accompagna ed il tutta architettonico. visitatore verso una sempre L’interno differente il visitatore verso una sempre differente percezione èdello spazio internoda e una del dell’edificio caratterizzato percezione dello spazio interno e del paesaggio esterno. Ledidistanze tra i piani complessa, e ricca intrecci, paesaggio esterno. Le distanze tra i pianiscala diminuiscono in modo che lo spazio interno diminuiscono in modo che lo spaziolungo interno monumentale salendo sia percepito che, più alto e slanciato. I tutta livelli sia percepito più alto e slanciato. I livelli l’altezza torre, accompagna il saturanodella lo spazio verticale lasciando liberi saturano lo spazio verticale lasciando liberi solo alcuni puntiuna del sempre piano terra da cui è visitatore verso differente solo alcuni punti del piano terra da cui è possibile percepire la reale verticalità della possibile percepire verticalità della percezione dellola reale spazio interno e del torre. Sui prospetti esterni abbiamo delle torre. Sui prospetti esterniLeabbiamo delletra i paesaggio esterno. distanze lunghe aperture verticali che, partendo lunghe aperture verticali che, partendo da da terra, svelano le altezze la disposizione piani diminuiscono modo che lo terra, svelano le altezze e in la edisposizione interna dei piani. La torre è completamente interna deiinterno piani. La torre è completamente spazio sia percepito più alto rivestita di intonaco bianco grezzo rivestita di intonaco bianco grezzo a ed a e slanciato. I livelli saturano loedorizzonspazio grossa, interrotto da incisioni granagrana grossa, interrotto da incisioni orizzontali che riflettono la liberi disposizione verticale verticale lasciando solo alcuni tali che riflettono la disposizione verticale degli interni. punti delspazi piano terra da cui è possibile degli spazi interni. 21 giugno | h12
21 giugno | h12
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Digramma della mobilità Digramma della mobilità
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o è riservato ai
edicati bambini riservatoa ai i a bambini ono il riparo e sono ricreativo riparo e sono ed reativo ed
1:500Digramma della mobilità 1:500Digramma della mobilità
Copertura dei laboratori
Il blocco a sud del complesso è riservato ai laboratori sensoriali e ricreativi dedicati a bambini Il blocco a sud del complesso è riservato ai in visita al centro. laboratori sensoriali e ricreativi dedicati a bambini e i percorsi coperti permettono il riparo e sono in visitaGli alspazi centro. ottimo coperti luogopermettono di sosta, ed Gli spaziune i percorsi il riparo ricreativo e sono aggregativo per chi il centro. un ottimo luogo di visita sosta, ricreativo ed
Copertura dei laboratori
Copertura dei laboratori
Copertura dei laboratori
aggregativo per chi visita il centro.
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è strutturato in due urato inadue invitati cercare e ierizzino a cercare la epianura no la pianura maniera divertente, aredivertente, soggetti a loro ggetti a loro i colori. ri.
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Coni visuali - Viste “paesaggistiche” Coni visuali - Viste “paesaggistiche”
Coni visuali - Viste “paesaggistiche” Coni visuali - Viste “paesaggistiche”
O. Nel laboratorio dedicato agli odori viene stimolata la memoria dedicato sensoriale dei viene profumi deila luoghi O. Nel laboratorio agli odori stimolata e dell'ambiente memoria sensoriale circostante. dei profumi dei luoghi
Il pioppetocircostante. potrà essere esplorato e i bambini saranno e dell'ambiente invitati andare a cercare oggetti saranno con un odore Il pioppeto potràadessere esplorato e i bambini umido, pigne, secche, pezzi invitati particolare: ad andare terreno a cercare oggetti confoglie un odore particolare: terreno umido, foglie secche, pezzi per poi di corteccia, gocce pigne, di resina, piante ed arbusti di corteccia, gocce resina, piante ed arbusticon per ipoi riportarli nel di laboratorio e confrontarsi compagni. riportarli nel laboratorio e confrontarsi con i compagni. C. Il laboratorio dedicato ai colori è strutturato in due C. Il laboratorio dedicato è strutturato in due parti: in prima faseaii colori bambini sono invitati a cercare e parti: indire prima fasecolori i bambini sonoloro invitati a cercare lae pianura quali secondo caratterizzino dire quali colori secondo loro caratterizzino la pianura emiliana; nella seconda fase, in maniera divertente, emiliana; nella seconda fase, in maniera divertente, sono invitati a disegnare e colorare soggetti a loro sono invitati disegnareprincipalmente e colorare soggetti a loro piacerea usando tali colori. piacere usando principalmente tali colori.
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Percorso della luce Percorso della luce
S. Nel laboratorio dedicato ai sapori i bambini vengono S. Nel laboratorio dedicato aisemplici sapori i bambini vengono invitati a preparare ricette locali e vengono invitati svolti a preparare semplici locali e vengono dei giochi che li ricette invitano a riflettere sulla differenPercorso della luce svolti dei li invitano a riflettere della lucesulla differenzagiochi tra Percorso i che quattro sapori fondamentali: amaro, dolce, za tra salato i quattro sapori fondamentali: amaro, dolce,che, nel e piccante. Il tutto all’interno di giochi salato econfronto piccante. Ilcon tuttogliall’interno di giochi che, nelin modo altri possa stimolare, confronto con gli altri possa stimolare, in modo divertente, la riflessione sulle differenze individuali divertente, la riflessione relative al gusto. sulle differenze individuali relative al gusto.
Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio” Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio”
Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio” Traslazione dei blocchi - Disposizione a “villaggio”
percepire la reale verticalità della torre. Sui prospetti esterni abbiamo delle lunghe aperture verticali che, partendo da terra, svelano le altezze e la disposizione interna dei piani. La torre è completamente rivestita di intonaco bianco grezzo ed a grana grossa, interrotto da incisioni orizzontali che riflettono la disposizione verticale degli spazi interni. Articolazione volumetrica - Spazio percorribile Articolazione volumetrica - Spazio percorribile
Articolazione volumetrica - Spazio percorribile Articolazione volumetrica - Spazio percorribile
Il quarto blocco dell'edificio è progettato per offrire al Il quartopersonale blocco dell'edificio progettato al ed i un locale ètecnico con per un offrire magazzino personale un igienici, locale tecnico con aiunclienti. magazzino ed i servizi utili anche servizi igienici, utili anche ai clienti.
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Cavedi nella copertura Cavedi nella copertura
Cavedi nella copertura Cavedi nella copertura
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h16mt. la vistala èvista a 360° permette di godere delle delle h16mt. è a e360° e permette di godere viste panoramiche sia sulla finalese che sulche sul viste panoramiche siapianura sulla pianura finalese centrocentro storicostorico del paese di Finale Emilia.Emilia. del paese di Finale
h14mt. la vistala da valarizzare inquadra la campagna h14mt. vista da valarizzare inquadra la campagna circostante e offree offre una vista sottostante circostante una dell’aia vista dell’aia sottostante dall’alto. dall’alto.
h10mt. la vista superasupera l’argine in altezza e può e può h10mt. la vista l’argine in altezza inquadrare lo sky-line del centro storicostorico del paese inquadrare lo sky-line del centro del paese di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro. di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro.
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h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, sconfinata e apprezzabile dal basso. sconfinata e apprezzabile dal basso. N
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h14mt.h14mt. la vistaladavista valarizzare inquadra la campagna da valarizzare inquadra la campagna circostante e offre una vista dell’aia sottostante circostante e offre una vista dell’aia sottostante dall’alto. dall’alto.
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prospetto nord-ovest
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sorregge p1 e le scale tra p2 e p3 e tra p3 e p4 sorregge il p4 e le scale tra p0 e p1, p1 e p2, p2 e p3
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p.Ingresso alla torre: porta a bilico con martinetto idraulico
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Soluzione adottata per la finitura delll’intonaco e dei prospetto sud-ovest pacchetti di tamponamento della struttura 1.Rivestimento esterno in intonaco 2.Lastra in EPS 3.Lamiera grecata 4.Staffa strutturale in acciaio zincato 5.Profilo di aggancio e allineamento alle solette 6.Camera d’aria statica 7.Profilo IPE 300 8.Rivestimento interno in cartongesso 9.Pannelo ignifugo di protezione interpiano
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10.Rivestimento di finitura del solaio 11.Lamiera grecata 12.Profilo IPE
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prospetto nord-est prospetto nord-est
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h14mt. la vista da valarizzare inquadra la campagna circostante e offre una vista dell’aia sottostante dall’alto.
h10mt. la vista supera l’argine in altezza e può inquadrare lo sky-line del centro storico del paese di Finale Emilia, al di là del fiume Panaro.
h4mt. la vista da valorizzare inquadra la campagna, sconfinata e apprezzabile dal basso.
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TopOptFil architectural composition | parametric | flagship store 2016 with TomĂ Canessi & Alessia Copelli
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topological optimization
Il tema progettuale prevede la realizzazione di un flagship store per il brand Filicori Zecchini, nota azienda bolognese produttrice di caffè. Per questo progetto il committente chiedeva la realizzazione di un edificio unico, sorprendente ed eclettico in grado di legare la sua immagine a quella del brand. Il lotto preso in analisi si trova in una posizione angolare, in prossimità di strade trafficate ed affiancato da passaggi pedonali. Si è cercato quindi un modo per creare una nuova circolazione in grado di indurre un flusso più spontaneo e diretto verso l’edificio. La progettazione si è quindi concentrata sullo studio di un processo di ottimizzazione topologica, applicato alle considerazioni scaturite dall’analisi del sito. Si considera quindi un primo confine che include il volume del contesto, ed un secondo confine che, per sottrazione di volumi, permette di incanalare il flusso di persone all’interno del primo volume. Successivamente sono applicati carichi e vincoli agenti sul boundary determinato. Attraverso successivi passaggi si è arrivati alla definizione di una superficie topologicamente ottimizzata. Questa superficie è generata da linee di forza che scaturiscono dall’apposizione dei predetti confini, vincoli e carichi. Gli spazi interni sono nati dall’intento di creare ambienti legati all’esperienza del prodotto parallelamente allo studio dei percorsi che li potessero connettere: si sono distinti percorsi più o meno veloci, principali e di servizio. Al livello 0, al quale si arriva spontaneamente dalla strada, si trova la hall collegata tramite scale con il negozio (livello 1), la zona per l’assaggio autonomo del prodotto (livello 2) ed i laboratori (livello -1). Dai livelli di vendita ed assaggio si a passa a quelli di consumo con un collegamento più veloce attraverso le scale mobili (livello 3 e 4). Tramite altre scale poi si arriva agli ambienti più esclusivi della
party room e dell’auditorium, raggiungibili anche in modo diretto e rapido, direttamente dal livello 0, con un ascensore dedicato. Infine, attraverso una livellazione della forma si è potuto ottenere un’integrazione e continuità tra spazi interni ed esterni, oltre che una personalizzazione ed unicità di questi ambienti data dalla creazione di arredi. Infatti, attraverso una diversa spaziatura tra questi listelli si sono ottenute sedute, scale di collegamento, banconi, tavoli e mensole espositive. Lo studio di ottimizzazione topologica è fondamentale anche per quanto riguarda la struttura portante dell’edificio. Le isocurve, cioè le linee di forza, costituiscono infatti anche la struttura verticale. Otteniamo quindi una griglia, in cui i listelli orizzontali sono incorporati nella livellazione, mentre gli elementi verticali seguono l’andamento delle isocurve. La struttura topologicamente ottimizzata è in acciaio, con collegamenti bullonati che uniscono parti verticali ed orizzontali; l’anima orizzontale è ricoperta con un listello esteriore metallico in cui si innestano anche luci ed infissi. Il grande spazio esterno all’edificio, ma coperto da esso, è considerabile come un grande atrio o una grande piazza dato che è allo stesso tempo all’interno ed all’esterno della costruzione. In questo spazio coperto, ma aperto, è possibile sostare sulle sedute ottenute sempre tramite livellazione, consumando i prodotti acquistabili nello shop Filicori Zecchini, oppure semplicemente passarvi per accedere all’edificio. La spaziatura tra i livelli è tale per cui vi è assoluta permeabilità, e quindi dall’esterno non è solo possibile vedere i prodotti in vendita internamente, ma è anche possibile percepire l’articolazione degli ambienti interni. L’edificio ha un’altezza totale di circa 30m, similmente agli edifici circostanti. 57
vecchia circolazione nuova circolazione
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strada trafficata
topological optimization
TOPOLOGICAL OPTIMIZATION
0.contesto in un volume limite
1. esclusione di una parte dei limiti del contesto
6. Il metodo delle isocurve (linee di forza) è utilizzato nella meccanica dei solidi per la visualizzazione delle forze interne. Una linea di forza rappresenta graficamente le forze interne agenti su un solido attraverso una superficie. Le linee di forza mostrano le forze interne massime e la loro direzione.
2. posizionamento dei carichi (sopra) e dei vincoli (sotto)
4. risultato dell’ottimizzazione topologica
3. vincoli e carichi lavorano nei confini dati
5. superficie topologicamente ottimizzata ottenuta
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0. oggetto mesh
1. oggetto mesh livellato
2. l’oggetto mesh livellato crea uno spazio piÚ utilizzabile ed accessibile
3. i livelli possono essere usati come scale, sedute e mobili integrati
ascensore scale scale mobili circolazione di emergenza “entrata� allo spazio esterno entrata principale
6. terrazza
party room 5. auditorium
bar 4. libreria
3. servizi
2. tasting space
1. negozio
spazio pubblico 0. hall
-1. laboratori
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+ 31,1 m +31,1m + 29,6 m +29,6m
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+ 19,6 m +19,6m
+ 17,2 m +17,2m + 16,5 m +16,5m
+ 9,1 m +9,10m
+ 3,8 m +3,80m + 2,7 m +2,70m + 1,3 m +1,30m + 00,0 m +0,00m
- 2,5 m -2,50m
SECTION [1:75] UniversitĂ di Bologna - Scuola di Ingegneria e Architettura Architettura e Composizione Architettonica 3 Prof.Ing. Alessio Erioli
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edoardo traversa