Corruption

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Corruption

MARIE FORCE


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Fatal Consequences: Book Three Of The Fatal Series Carina Press © 2011 Htjb, Inc. Traduzione di Lucia Rebuscini Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2016 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione HOUSE OF CRIME aprile 2016 Questo volume è stato stampato nel marzo 2016 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd) HOUSE OF CRIME ISSN 2464 - 9503 Periodico mensile n. 3 del 15/04/2016 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 313 del 17/11/2015 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


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«Scommetto che non c'era tanto rosso nemmeno il giorno della Strage di San Valentino» disse il tenente Sam Holland, fermandosi all'entrata della grande sala del sindacato della polizia. «Wow!» Il senatore Nick Cappuano abbracciò con un'occhiata la stanza. «Wow...» Tracy, la sorella di Sam, li raggiunse. «Oh... mio... Dio! Celia e le sue amiche devono avere una vera passione per i fiori e i cuori.» Ogni centimetro quadrato della sala era decorato con fiori rossi, palloncini a forma di cuore e stelle filanti. «Ho visto scene del crimine meno insanguinate di questo ricevimento» osservò Sam. «È il suo primo matrimonio» rammentò loro Nick. «Ha il diritto di dare libero sfogo a tutta la sua fantasia.» Sam si chiese se Nick si aspettasse che anche il suo primo matrimonio sarebbe stato tanto sfarzoso. Lei ci era già passata e non aveva nessuna voglia di replicare. Ma lui... Be', per lui era disposta a fare quasi tutto, ma cuori e fiori proprio no. Aveva una reputazione da difendere! «Cazzo!» esclamò Angela, la seconda sorella di Sam. «Guardate quella scultura di ghiaccio. Gesù!» «È Cupido, non Gesù» mormorò Sam, sorridendo dell'orrore dipinto sul viso delle sorelle. «Su, calmatevi ragazze! Celia è così eccitata! Però, non immaginavo che avesse questi gu5


sti.» Sam si fece strada tra i palloncini e le stelle filanti per raggiungere il bar. Aveva bisogno di bere qualcosa, e ne aveva bisogno subito! «Sei avvisata: tienila lontana, molto lontana, dal tuo matrimonio» le consigliò Tracy. «Non scherzare!» Sam mandò giù un bicchiere di pinot grigio e ne chiese un altro. «Pensate che il papà sapesse qualcosa di tutto questo?» «No» rispose Angela ridacchiando. «È un uomo intelligente» intervenne Nick, «sono sicuro che le ha detto di fare quello che voleva.» «Ah, fanno così gli uomini intelligenti?» chiese Sam, inarcando un sopracciglio. «Non tutti. Se lo facessi io, finiremmo da O'Leary con birra e arachidi.» «Che cosa ci sarebbe di male?» Nick si chinò a baciarla. «Noi due possiamo fare di meglio.» Prima che Sam avesse il tempo di rispondergli che lei non desiderava nulla di meglio di una birra da O'Leary, fu interrotta dall'arrivo degli sposi. Sam non poteva negare che suo padre e la sua seconda moglie erano raggianti. Come poteva criticare la donna che aveva sposato Skip Holland, costretto su una sedia a rotelle, per avere organizzato il ricevimento nuziale dei suoi sogni? Il suo matrimonio, si ripromise Sam, avrebbe mantenuto il profilo più basso possibile. Anzi, fuggire insieme a Nick per andarsi a sposare chissà dove, solo loro due, stava diventando ai suoi occhi un'ipotesi sempre più allettante. Le figliastre di Celia, tutte in abito di seta rossa, si riunirono fedelmente intorno a lei, mentre tagliava la prima fetta della torta red velvet a forma di cuore e ne avvicinava un pezzo alle labbra dello sposo. Le ragazze sopportarono i discorsi, i brindisi e sorrisero diligentemente per non meno di un migliaio di fotografie, ma le attendeva ancora lo sforzo più grande. 6


«Non può obbligarci» protestò Tracy quando il DJ chiese alle tre sorelle e ai loro mariti e fidanzati di dare il via alle danze. «Il papà però sì» disse Angela. «Ha ancora quello sguardo. Sapete quale intendo.» «Non ho mai desiderato tanto come in questo momento di essere chiamata sulla scena di un omicidio» mormorò Sam a denti stretti. «Signore» disse loro Nick con il sorriso affascinante che aveva esibito per tutto il giorno, «è solo un ballo e poi avrete finito.» «So di parlare anche a nome delle mie sorelle dicendoti di stare zitto e di smetterla di difendere le follie della sposa.» Lui rise delle loro espressioni affrante quando le prime note di The Rose di Bette Midler riempirono il salone. «Finirò per vomitarmi sulle scarpe» gemette Angela. Era incinta di tre mesi e mezzo del suo secondo figlio e da settimane soffriva di una nausea incontenibile. «Ehi, quelle sono le mie Jimmy Choo» le ricordò Sam. «Se ci vomiti sopra, ti ammazzo!» «Preferisci che vomiti sulle tue?» Angela indicò le Manolo Blahnik che Nick aveva regalato a Sam per la sera in cui avevano annunciato il loro fidanzamento. Sam abbassò gli occhi sulle sue preziose scarpe. «Non pensarci nemmeno!» «Le mie le ho comprate su Payless» disse Tracy. «Vomitaci pure sopra.» Nick prese la mano di Sam, mentre Spencer, il marito di Angela, e Mike, il marito di Tracy, facevano lo stesso con le loro riluttanti mogli. I tre uomini erano elegantissimi con gli smoking che avevano indossato per fare da testimoni a Skip. Dall'altra parte della sala, i colleghi di Sam, i detective Freddie Cruz e Tommy Gonzo Gonzales e altri agenti, stavano ridendo, senza dubbio, di lei. Sam pensò che avrebbe dovuto fargliela pagare in qualche modo. Non le sfuggì il fatto che 7


Freddie si era presentato al ricevimento con Elin Svendsen, la sua ragazza, e che Gonzo era lì insieme a Christina Billings, capo dello staff di Nick. Sam disapprovava entrambe le relazioni, ma nessuno si era preso la briga di chiedere la sua opinione. Quando si rese conto che non sarebbe riuscita a sfuggire a quel ballo, Sam si rassegnò. Inoltre, stare a stretto contatto con il corpo muscoloso di Nick era una delle cose che più amava al mondo, quindi tanto valeva godersi quel ballo obbligatorio. Alto un metro e novanta, Nick era una delle poche persone che riusciva a torreggiare su di lei. Spalle ampie, capelli color cioccolato che si arricciavano sulla nuca, splendidi occhi nocciola, pelle morbida e ambrata... Sam non aveva mai conosciuto un uomo più sexy di lui. E a proposito di sexy, la sua bocca... wow! «Ecco» disse Nick, avvertendo la sua capitolazione, «non va meglio così?» «Sono ancora arrabbiata con te.» «Potrai punirmi più tardi» disse lui. «Per tutta la notte» aggiunse poi, avvicinando le labbra al suo orecchio. Sam sorrise a quelle parole sussurrate. Non avrebbe voluto, perché stava ballando sulla musica più sdolcinata che la sua matrigna avrebbe potuto scegliere, ma, pazienza, stava ballando abbracciata a Nick, e questo non avrebbe potuto che migliorare le cose tra loro. Sam appoggiò il viso contro il suo petto, ma quel momento magico fu spezzato dal cellulare di Nick che iniziò a vibrare contro la sua guancia. «Ignoralo» disse lui, riferendosi al BlackBerry che teneva nella tasca interna della giacca. «Niente telefonate oggi.» «Non mi sentirai lamentarmi per questo.» Non erano ancora riusciti a passare un'intera giornata insieme nei due mesi in cui si frequentavano, da quando era stato assassinato il senatore John O'Connor, poco prima di Natale. Sei anni dopo la 8


memorabile avventura di una notte, Sam e Nick avevano ripreso esattamente da dove avevano interrotto. Da allora Nick era stato scelto per portare a termine l'ultimo anno del mandato di John al Senato, e adesso era nel pieno della campagna elettorale per le elezioni che avrebbero avuto luogo a novembre. Attendevano con ansia quella giornata di libertà da settimane e avevano fatto grandi progetti per festeggiare insieme San Valentino dopo il matrimonio di Skip e Celia. Il cellulare di Nick vibrò di nuovo. «Ignoralo» ripeté lui, questa volta con maggiore determinazione. «E se fosse tuo padre? O se fosse successo un disastro in Virginia? Non puoi ignorarlo.» «Sì che posso.» Con tutti gli impegni della campagna elettorale, Sam sapeva che lui aveva bisogno di una giornata di svago persino più di lei, però se c'era una cosa che non sopportava era proprio il suono incessante del telefono. «Nick...» «Sam...» Lei gli infilò la mano in tasca per prendere il cellulare. «Henry Lightfeather» lesse sul display. Anche lei conosceva il nome del senatore dell'Arizona. «Lavoro.» Nick l'abbracciò più stretta. «Può aspettare fino a lunedì.» «Ha già chiamato due volte.» «Può aspettare.» «Ha lasciato un messaggio in segreteria. Non sei curioso?» «Okay, è ufficiale... sei ancora più stacanovista di me.» «Questo è impossibile. Ehi, ha inviato un SMS: Chiamami, Nick. Emergenza.» «Ecco, ormai l'hai fatto» disse lui con disappunto. «Fatto cosa?» «Se l'avessi ignorato, io non avrei letto l'SMS. Ora non posso fare a meno di richiamarlo.» Sam fece una risatina. «Adesso, perlomeno, potremo fuggire da questa festa da incubo prima che le cose degenerino.» 9


Nick si allontanò dalla pista da ballo, con il cellulare all'orecchio. Arrivato a metà della sala, si fermò e, voltandosi, fece cenno a Sam di avvicinarsi. Incuriosita, lei lo raggiunse. «In realtà, cerca te, tenente.» Nick le porse il telefono e andò a parlare con Skip e Celia. «Senatore» lo salutò Sam. «Sono Sam Holland, cosa posso fare per lei?» «Ho bisogno che venga qui» le disse Lightfeather. Sembrava scosso e spaventato. «Subito. Credo che sia morta. Ho bisogno di lei. Solo di lei. Non chiami nessuno.» «Chi è morta?» «Regina.» La voce gli si incrinò. «Perché dice che è morta?» «C'è tanto sangue, ed è fredda.» «Dove si trova, senatore?» In preda all'agitazione, lui le diede un indirizzo di Columbia Heights, un quartiere popolare situato nella parte nordoccidentale della città. «Arrivo subito. Non la tocchi, non tocchi niente, ha capito?» «Sì» disse lui con la voce rotta. «Faccia in fretta.» Dopo una breve sosta a casa per permettere a Sam di sostituire il mostruoso abito di seta rossa da damigella con un paio di jeans, Nick la accompagnò da Capitol Hill a Columbia Heights. Mentre lui faceva lo slalom nel traffico a bordo della BMW nera, Sam si chiese quando avesse iniziato a guidare come un poliziotto e perché lei non ci avesse mai fatto caso. «Che cosa sai di lui?» gli chiese. «È un amico... È stato uno dei primi a darmi il benvenuto in Senato, il primo a dirmi quello che dovevo sapere, il primo a offrirmi il suo aiuto.» «E?» «E cosa?» 10


«Cos'altro sai, che sei indeciso se dirmi o no alla luce di questa telefonata?» «Ci sono momenti in cui è terribilmente irritante rendersi conto che mi conosci tanto bene.» «Lo stesso vale anche per me. E ora parla.» Nick si voltò a guardarla. «Credo che viva in ufficio.» «Perché dici così?» «L'ho visto lì in orari strani, in tuta da ginnastica e T-shirt. Fa la doccia in palestra, ma non l'ho mai visto allenarsi.» «Se ci sei tu in orari strani, perché non ci può essere anche lui?» «Non sembra che sia lì per lavoro, capisci? Fino a questa sera non ci avevo mai riflettuto, a essere sincero.» «Perché dovrebbe vivere in ufficio?» «Molte persone, al Congresso, non riescono a mantenere due case, una nella loro città natale e una qui. Come ben sappiamo, è costoso vivere a Washington, e nonostante quel che pensa la gente, non tutti i politici sono ricchi.» «Ha famiglia?» «Una moglie a Sedona e cinque figli, tutti adottati, alcuni dei quali con problemi.» «Questo spiegherebbe perché non può permettersi un appartamento a Washington.» «Non ne sarei sorpreso.» «Sembra una brava persona.» «Lo è.» «Ma se lo è, che cosa ci fa con una donna morta a Columbia Heights?» «Non ne ho idea.» Henry li aspettava, coperto di sangue, sul pianerottolo del terzo piano, fuori dall'appartamento di Regina. Sam squadrò rapidamente il senatore: altezza media, carnagione olivastra, capelli e occhi neri. Era più giovane di quanto apparisse in televisione: poteva avere tra i quarantotto e i cinquantadue anni. 11


«Sbrigatevi» disse loro quando li vide arrivare. «Per di qua.» Henry afferrò Sam per un braccio e la trascinò all'interno dello squallido appartamento. Lei glielo permise solo perché era un amico di Nick. A qualsiasi altro avrebbe già rotto la mano. «In camera da letto.» Regina giaceva nuda sul pavimento. Aveva una pozza di sangue sotto la testa e una tra le gambe. La gola era tagliata da un orecchio all'altro. Aveva lunghi capelli scuri, era snella, con seni piccoli e sodi, pelle liscia, con alcune smagliature sull'addome che indicavano che probabilmente aveva partorito almeno una volta, oppure aveva perso molto peso. Doveva avere all'incirca trentacinque anni e, nonostante la ferita, era una bella donna. Quando Nick arrivò sulla scena del crimine, trasalì, ma almeno non fu sul punto di svenire, come era accaduto in casi precedenti. Più tempo passava insieme a Sam e più si abituava a quel genere di cose. Lei non avrebbe saputo dire se era un bene o un male. Henry scoppiò a piangere fissando la morta. «Come l'ha conosciuta, senatore?» gli chiese Sam. Lui singhiozzava tanto forte da non riuscire nemmeno a rispondere. «Lavora per l'impresa che si occupa delle pulizie in Campidoglio» rispose Nick, con la voce piatta per lo shock. Sam aveva già sentito quel tono di voce, in seguito agli omicidi di due amici di Nick: John O'Connor e Julian Sinclair. «La conoscevi?» domandò a Nick. «L'ho vista in giro.» Lei capì che c'era dell'altro, ma decise di aspettare che fossero soli per metterlo sotto torchio. «Senatore, devo denunciare l'omicidio alla polizia» comunicò a Henry. «Devo andare» si affrettò a dire lui in preda al panico. «Non posso farmi trovare qui nel momento in cui arriverà la polizia.» «Temo che dovrà restare, signore. Lei è un testimone, se 12


non altro.» Sam risalì con lo sguardo dalla camicia inzuppata di sangue ai suoi occhi scuri. «Se non altro? Che cosa intende dire?» Sam deglutì, consapevole del potere che quell'uomo aveva in Campidoglio. «Non ho modo di sapere se lei è o non è coinvolto, senza condurre le dovute indagini.» Henry la fissò indignato. «Mi sono rivolto a lei perché pensavo che potesse aiutarmi! Dobbiamo trovare la persona che ha fatto questo a Regina!» Si rivolse a Nick in tono implorante. «Diglielo tu. Mi conosci, Nick, sai che non avrei mai potuto fare una cosa simile!» Nick non aprì bocca. «Non posso crederci! Pensate davvero che sia stato io?» chiese il senatore con rabbia, mentre le lacrime gli rigavano il viso. Sam fissò di nuovo la camicia macchiata di sangue. «Devo poterla escludere dai sospettati. Può aiutarmi in questo o ostacolarmi, ma in ogni caso, non andrà da nessuna parte, senatore. Sono stata chiara?» «Sì» rispose lui con amarezza. «Adesso dovete uscire entrambi dalla stanza.» Rimasta sola, Sam prese il cellulare. «Sono il tenente Holland, devo denunciare un omicidio a Columbia Heights.»

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C OR RU PT I ON - 3 -

MARIE FORCE

L'assassinio di una donna trovata uccisa nelle stanze della Casa Bianca mette in allerta di nuovo il tenente di polizia Sam Holland e il suo team. Il caso, a un primo sguardo, sembra di quelli già risolti in partenza, ma le prove indicano che la donna assassinata aveva una relazione con Henry Lightfeather, senatore irreprensibile dell'Arizona e uomo sposato. Questo dettaglio, unito al fatto che il suo fidanzato Nick Cappuano vede messa in pericolo la sua ricandidatura alle elezioni proprio a causa del personale legame con l'indagato numero uno, spinge Sam a un'analisi più attenta dei fatti. Quando si scava a fondo però c'è il rischio di trovare del marcio e segreti capaci di distruggere anche la carriera più promettente.

C ONS PI R AC Y - 4 -

MARIE FORCE

Di ritorno dal viaggio di nozze, il tenente di polizia Sam Holland e il senatore Nick Cappuano desiderano solo un po' di sana normalità dopo le tensioni antecedenti alle nozze, ma qualcuno ha altri piani in serbo per loro. Quando Sam scopre che alcuni biglietti di auguri contengono velate minacce di morte, non sa se siano indirizzate a Nick o a lei. Nel frattempo, un altro caso si apre per Sam: una serie di omicidi inspiegabili che coinvolgono vittime senza nemici apparenti e lontano dalle dinamiche di potere. Il primo cadavere della serie è quello del diciassettenne Daniel Alvarez ritrovato nella cella frigorifera del locale in cui lavorava, insieme a quello del proprietario. Sembra non ci sia un chiaro movente, ma...


MISSING - 5 -

MARIE FORCE

Un nuovo caso sconvolge la capitale: il brutale assassinio della moglie di Derek Patterson, uno dei consiglieri personali del Presidente della Casa Bianca, e il rapimento della loro bambina, Maeve, di un anno. Il tenente della polizia di Washington, Sam Holland, a capo delle indagini, è costretta a collaborare fianco a fianco con l'Unità Vittime Speciali dell'FBI e nello specifico con Avery Hill, una vera spina nel fianco per Sam e per la sua salute mentale. A darle ulteriori distrazioni si aggiungono nuove rivelazioni riguardo al cold case in cui è coinvolto suo padre. Le indagini si rivelano molto delicate e surriscaldano tutto il mondo della politica, mettendo in pericolo anche la carriera dello stesso Nick Cappuano, che...

F AT ALI T Y - 6 -

MARIE FORCE

Essere il responsabile della perdita della World Series non è un motivo sufficiente per morire. Ma il cadavere di Will Vasquez, giocatore di baseball dei D.C. Federals, viene ritrovato proprio poche ore dopo l'incontro che ha segnato il destino della sua squadra. Il tenente Sam Holland è determinata a svelare i motivi di questa macabra morte. Si potrebbe trattare di un fan deluso, di un'amante non corrisposta o di un compagno di squadra furioso. Ma mentre lei scava tra vari indizi e sospettati, suo marito, il senatore Nick Cappuano, sta lottando per non far tracollare la sua carriera politica a causa di alcune irregolarità finanziarie. A questo si aggiungono le tensioni che entrambi devono affrontare come neo genitori.




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