CSS70_PASSIONE SCOZZESE

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NOVITÀ 2012

Le collane che stavi aspettando, adesso c’è...

Quando scandalo e seduzione si incontrano nell’alta società. Cinque protagoniste audaci e seducenti per cinque deliziosi racconti ambientati tra il Medioevo e l’Età della Reggenza, firmati da autrici d’eccezione: Elizabeth Rolls, Michelle Willingham, Marguerite Kaye, Ashley Radcliff e Bronwyn Scott. Un’antologia incantevole come una danza sensuale.

Mathilda ammira da sempre Arie De Voss, un pianista di eccezionale talento e, complici le lezioni di musica, i loro incontri si fanno sempre più piccanti. Ma il maestro nasconde un segreto inconfessabile che gli impedisce di abbandonarsi all’amore… Una sensuale melodia di corpi e anime, dipinta sullo sfondo della Salisburgo d’inizio XVII: vi conquisterà.

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Belli come dei. Dannati per l’eternità. Pronti a sedurti per sempre.

Il sesto e ultimo capitolo della graffiante saga firmata da RACHEL VINCENT: il giorno della resa dei conti è arrivato e Faythe dovrà scegliere tra i due uomini che più ama. Sapendo che qualunque sia la decisione, nulla sarà più lo stesso.

La BYRD descrive un’avvincente storia d’amore e al tempo stesso crea un affascinante mondo immaginario, popolato da personaggi incredibilmente reali. Un mix fantastico. -Publishers Weekly-

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DAL 30

MARZO


Ruth Langan

Passione scozzese


Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: Highland Barbarian Highland Heather Highland Fire Harlequin Historical © 1990 Ruth Ryan Langan © 1991 Ruth Ryan Langan © 1991 Ruth Ryan Langan Traduzione di Paola Picasso Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 1993 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione dicembre 1993 Seconda edizione Harmony Special Saga aprile 2012 HARMONY SPECIAL SAGA ISSN 1825 - 5248 Periodico bimestrale n. 70 dello 04/04/2012 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 332 del 02/05/2005 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


Pagina

Romanzo

Sommario

Pagina 7

Fra inganni e tradimenti

Pagina 191

Amare un fuorilegge

Pagina 375

Un'indomita guerriera

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Pagina

Romanzo

Fra inganni e tradimenti

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1 La lunga fila di persone in lutto si allungava a perdita d'occhio. Uomini, donne e bambini del clan MacAlpin aspettavano con pazienza di rendere omaggio, porgendo l'estremo saluto, al loro signore defunto, Alastair MacAlpin. Vestiti con semplici abiti di lana grezza, le mani ruvide e callose a causa di una vita di lavoro, avevano lasciato i loro campi e camminato per chilometri e chilometri per raggiungere il palazzo del loro signore e padrone. La figlia primogenita di Alastair, la diciassettenne Meredith, accoglieva i visitatori seduta accanto alla bara del padre. I folti capelli color mogano le scendevano in larghe onde fino alla cintura e i suoi occhi verdi di tanto in tanto si velavano di lacrime che venivano asciugate con un gesto rapido e furtivo. Accanto a lei sedevano le sorelle minori, Brenna, di sedici anni, dalla chioma bruna come le ali di un corvo e dagli occhi che parevano riverberare la tinta calda della terra e Megan, di quattordici, cui i capelli biondi e gli occhi dorati conferivano la luminosità di un raggio di sole. Il carattere di Brenna era sereno ed equilibrato, ma Meredith non aveva mai visto la sorella più piccola tanto sottomessa e tranquilla. A uno a uno i convenuti sfilavano davanti alle tre fanciulle porgendo le loro condoglianze e confermando la loro fedeltà a colei che adesso era diventata il nuovo capo del clan: Meredith MacAlpin. «Tu hai avuto un ottimo maestro, ragazza.» Duncan MacAlpin, un vecchio grinzoso, si asciugò una lacrima e posò la sua mano no9


dosa sulla spalla della fanciulla. «E hai imparato bene la lezione. Sarai l'orgoglio di tutti i MacAlpin.» «Grazie, Duncan.» Meredith soffocò il dolore che l'attanagliava. Sapeva di non doversi mostrare debole davanti alla gente e di dover offrire un esempio di dignità e di forza alle sorelle minori. Più tardi, quando fosse stata sola, avrebbe dato libero sfogo al suo dolore. Uno scalpitio di zoccoli fece fuggire schiamazzando le galline che razzolavano nel cortile. Un attimo dopo il portone del palazzo si aprì ed entrò Gareth MacKenzie insieme a una dozzina dei suoi uomini. Le terre dei MacKenzie confinavano con quelle dei MacAlpin a nord e poi si estendevano fino al fiume Tweed. «Vi porgo le mie condoglianze, Lady Meredith.» Gareth MacKenzie si chinò sulla delicata mano della ragazza lanciando un'occhiata alle persone riunite intorno a lei. «Immagino che sappiate chi ha ucciso vostro padre.» «Certo, dei codardi. Uomini dell'altopiano che, nascosti da una maschera e con il favore delle tenebre, gli hanno teso un agguato. Duncan afferma che erano una dozzina.» «Li avete visti?» Gareth si voltò verso il vecchio. «Mary e io stavamo ritornando dalla fattoria di nostro nipote dove eravamo andati a festeggiare una nuova nascita, ma quando sono arrivato gli assalitori stavano fuggendo e Alastair MacAlpin giaceva in un lago di sangue.» Il vecchio soffocò un singhiozzo. «Mary e io lo abbiamo portato qui, ma nemmeno le cure di mia moglie sono riuscite a salvarlo.» «Avete potuto dare uno sguardo ai loro cavalli?» La mano di Gareth scivolò verso l'impugnatura della spada e Meredith fu colpita dalla veemenza del suo tono. Sebbene le loro terre fossero confinanti non si era mai accorta che Gareth si interessasse tanto di suo padre. «No.» La voce di Duncan si spezzò. «Era buio e la mia vista non è più acuta. Tuttavia le mie braccia sono ancora forti per combattere e se fossi arrivato prima il nostro capo sarebbe ancora vivo. Oppure» aggiunse stringendo la spalla di Meredith, «sarei morto con lui.» 10


«Non fartene una colpa, Duncan.» La ragazza si alzò e lo abbracciò. Quel vecchio saggio e devoto era stato il braccio destro di suo padre fin dalla giovane età. «Tu e Mary avete fatto tutto il possibile.» «Quelli non erano dei predoni dell'altopiano» dichiarò Gareth a voce alta in modo da essere udito da tutti. «Che cosa state dicendo?» domandò Meredith mentre la folla dei presenti rumoreggiava. «È stato Brice Campbell, il Barbaro delle Highlands.» Meredith s'irrigidì. Il semplice suono di quel nome gettava nel terrore chiunque lo udisse. Campbell viveva nelle Highlands, ossia nell'altopiano, e si diceva che fosse il guerriero più feroce di tutta la Scozia. Gli abitanti del bassopiano, i Lowlanders, e quelli che occupavano le terre di confine, i Borderers, si trovavano spesso a dover fronteggiare gli attacchi degli inglesi e quelli degli Highlanders, loro vicini. «Lo sanno tutti che lui, insieme ai suoi uomini, piomba qui dall'altopiano, colpisce e scompare sulle colline prima che qualcuno abbia la possibilità di vederlo.» «Ma perché i Campbell avrebbero attaccato Alastair MacAlpin?» «Per la terra.» Gareth notò che un silenzio greve era sceso sulla folla. «Quante volte, negli ultimi anni, avete dovuto difendervi dalla razzie notturne di quei predoni?» Era risaputo che i possedimenti dei MacAlpin erano stati attaccati una dozzina di volte. Otto uomini e due bambini sotto i dieci anni erano rimasti uccisi negli scontri, i raccolti erano andati distrutti e il bestiame portato via senza che i predatori lasciassero alcuna traccia. «È stato il Barbaro. Tutti sanno che è lui l'esecutore di queste razzie.» Meredith si accigliò. «Mio padre non ha mai fatto il suo nome.» «Forse non con voi. Ma a me lo ha detto.» Meredith si stupì. Fin da quando aveva memoria lei e suo padre avevano condiviso ogni segreto. Dopo la morte della madre e quella del fratellino Brendan, Alastair si era attaccato a lei e le aveva confi11


dato ogni pensiero. Perché mai le aveva taciuto una cosa così grave? Gareth parve leggerle nel pensiero. «Voi siete giovane, signorina. Alastair non voleva gettare sulle vostre spalle un fardello tanto pesante, perciò si confidò con me e mi disse che se gli fosse successo qualcosa voleva essere certo che i MacKenzie si sarebbero presi cura di voi.» «Sono in grado di badare a me stessa.» Meredith si eresse in tutta la sua statura e gli voltò le spalle. «Non oserei intromettermi nella vostra vita in un momento di così grande dolore se non avessi la certezza che si tratta di una faccenda d'importanza vitale.» Conscio dell'attenzione della gente, Gareth le afferrò una spalla costringendola a girarsi. «Le famiglie che vivono sotto la protezione dei MacAlpin devono poter contare su un capo forte e risoluto. Se Brice Campbell ha ucciso vostro padre non si lascerà intimidire da una donna. Vostro padre, inoltre, si aspettava che voi cercaste un partner di indiscusso potere.» Meredith socchiuse gli occhi. «Parlate di matrimonio prima ancora che al suo corpo sia data degna sepoltura?» «Parlo di unire le nostre terre e i nostri due clan al fine di combattere il nemico comune. È un modesto sacrificio necessario per garantire la sicurezza alla gente che è alle vostre dipendenze.» Meredith vide le occhiate che i presenti si passavano e lesse il terrore nei loro sguardi. Il seme della paura e della ribellione era stato gettato e lei non poteva più sradicarlo. «Non vi sto proponendo di sposarmi» proseguì Gareth approfittando del vantaggio conquistato. «Sebbene, essendo il primogenito, sarebbe mio diritto avanzare la mia candidatura.» Meredith rabbrividì. Benché lo conoscesse da quando era piccola, vicino a lui aveva sempre provato una sensazione di disagio. Gareth cinse con un braccio le spalle di un giovanotto della sua stessa statura e lo spinse in avanti. «Mio fratello minore, Desmond, è sempre stato un vostro caro amico. In veste di marito vi offrirà la protezione dell'intero clan MacKenzie.» 12


Meredith si accorse che il ragazzo arrossiva. Il caro, dolce Desmond detestava trovarsi al centro dell'attenzione, ma come sempre ubbidiva alla volontà di Gareth. «Come mio consorte, Desmond acquisirà anche tutte le terre dei MacAlpin» dichiarò con tono di sfida. Il ragazzo arrossì ancora di più. «Credi... credi che i MacKenzie abbiano bisogno delle tue proprietà?» balbettò. Meredith si sentì colmare di vergogna. Era noto a tutti che la vastità delle terre dei MacKenzie era paragonabile solo a quella dei Campbell, ma si sapeva anche che l'ambizione di Gareth era sfrenata. «Mi rifiuto di parlare di questo argomento finché il funerale di mio padre non sarà stato celebrato.» Sorridendo, Gareth le prese una mano e se la portò alle labbra. «Sia come desiderate. Domattina torneremo con una proposta di matrimonio che porterà pace e prosperità alla nostra gente.» Attese che Desmond salutasse la futura sposa e poi con un cenno imperioso ordinò ai suoi uomini di uscire dal palazzo. «Sta' ferma, signorina. Una sposa deve mostrarsi serena il giorno delle sue nozze.» Morna, l'anziana governante che era al servizio di Meredith dalla sua nascita, finì di aggiustarle l'orlo della gonna. «La serenità è una virtù di Brenna.» «Lo so. Tu hai sempre preferito stare al centro della battaglia.» La vecchia si alzò per ammirare il suo lavoro. «Oh, tesoro. Tuo padre sarebbe stato molto orgoglioso di te.» Sentendo nominare Alastair MacAlpin lo sguardo di Meredith si oscurò. Oh, papà, pregò osservando la folla che si stava ammassando nel cortile, è questo che avresti voluto? Devo donarmi a un uomo che non amo per proteggere coloro che sono cari al mio cuore? Il pensiero di Duncan che, insieme alla vecchia moglie Mary, l'aveva spinta ad accettare la proposta dei MacKenzie la rincuorò. «Non parlo per me stesso» aveva dichiarato l'uomo con fervore, «ma per i miei figli e per i miei nipoti. Ci sono state già abbastanza 13


guerre tra i clan. Ora dobbiamo fare fronte comune contro il Barbaro e unendoci avremo la forza necessaria per sgominarlo. Se i MacKenzie ci promettono pace e prosperità, dovremmo prenderli in considerazione.» Anche gli altri paesani erano andati da lei a piccoli gruppi per perorare la stessa causa ed era stato lo sguardo ansioso delle donne più anziane a farla capitolare. Quelle poverette avevano perduto mariti e figli e non volevano seppellire anche i nipoti. Il pensiero di darsi a un uomo che non amava la spaventava, ma Meredith MacAlpin, discendente da Kenneth MacAlpin, il primo re di Scozia, era stata educata fin dalla più tenera infanzia a tenere conto prima degli altri e poi di se stessa, e quel giorno era decisa a compiere il sacrificio supremo. Avrebbe sposato Desmond MacKenzie e avrebbe cercato di amare quel gentile ragazzo che era stato il suo compagno di giochi. Guardò le due sorelle vestite con abiti identici di un rosa pallido. Lo avrebbe fatto per loro affinché potessero essere, ancora per un po', libere e spensierate in attesa che i ragazzi che vagheggiavano diventassero uomini in grado di dare loro una famiglia e dei figli. «È l'ora.» Mentre il suono di un'arpa s'innalzava nella brezza primaverile, Gareth MacKenzie si tolse il mantello e lo mise sulle spalle del fratello. «Portalo con orgoglio, Desmond.» I due si abbracciarono, poi Gareth si diresse sorridendo verso Meredith che avanzava lungo la navata centrale della chiesa. «Mi sentirei onorato se potessi accompagnarvi all'altare!» esclamò. «Temo che tale onore spetti al più caro amico di mio padre» rispose lei con dolcezza, posando le dita sul braccio di Duncan, mentre Morna le infilava tra le mani un mazzolino di gigli e fiori di campo. Brenna e Megan aprivano il corteo avanzando adagio e gettando petali di fiori sul pavimento della cattedrale. Dietro di loro, l'anziano uomo e la giovane sposa procedevano al suono della marcia nuziale in direzione dell'altare davanti al quale attendeva Desmond MacKenzie. 14


L'antica cattedrale di pietra sorgeva al centro di un prato reso molle dalle recenti piogge. Il sole si era appena levato sopra le colline ammantate di nebbia. Verso est la vasta pianura del bassopiano era interrotta solo da qualche rilievo mentre a ovest le Highlands svettavano alte e selvagge. Durante l'era glaciale le morene avevano scavato il terreno formando profonde vallate e in quella zona aspra e montuosa vivevano solo gli uomini più ardimentosi. Mentre le note dell'arpa si diffondevano nell'aria, figure spettrali circondarono la chiesa: alcune a cavallo altre a piedi. Tutti portavano delle faretre. Uno, chiaramente il loro capo, lanciò una fune sulla guglia più alta della cattedrale, ne saggiò la resistenza e dopo essersi aggiustato la faretra sulle spalle, cominciò la scalata. Quando raggiunse la più alta finestra a ogiva, scivolò all'interno e rimase in piedi sul cornicione di pietra. Il vescovo iniziò a officiare e sollevando le braccia invocò la benedizione di Dio sulla coppia. All'improvviso le parole gli morirono sulle labbra. Una freccia sibilò tagliando l'aria, il giovane sposo parve trasalire e poi cadde per terra. Con un grido di angoscia Meredith s'inginocchiò accanto a lui e vide la macchia di sangue che si allargava sul suo mantello. La folla rumoreggiò scattando in piedi e in quell'istante una voce profonda gridò: «Chiunque mette mano alla spada è un uomo morto». Meredith si voltò e divenne terrea. L'uomo ritto sul cornicione era il più alto che avesse mai visto e aveva una presenza imponente. Sotto una rozza tunica lo sconosciuto indossava una camicia gialla e aveva le gambe nude fino al ginocchio, alla foggia dei selvaggi. Ai piedi calzava comodi stivali e sulle spalle portava un mantello di lana grezza. I suoi capelli scuri erano folti e arruffati. Decine di uomini vestiti nello stesso modo entrarono nella cattedrale impugnando archi e frecce. «Io sono Brice Campbell» dichiarò il loro capo e Meredith lo vide sorridere udendo un mormorio di terrore serpeggiare fra i presenti. Era raro che qualcuno osasse pronunciare quel nome che spaventa15


va tutti a morte. La gente preferiva chiamarlo il Barbaro delle Highlands. «Sono venuto a vendicare l'onta che Gareth MacKenzie ha gettato sul mio nome. Non sono io quello che assale le vostre case e uccide i vostri figli e i vostri fratelli. Ora che ho tacitato quella lingua menzognera, dichiaro che la faida è conclusa.» Meredith vide con orrore che Gareth si era nascosto dietro un banco della chiesa e si faceva scudo di Brenna. «Affinché vi ricordiate che Brice Campbell è un uomo giusto» proseguì il ribelle, «risparmierò la vita della moglie di Gareth MacKenzie.» Mentre si voltava per andarsene, una freccia partì fischiando da dietro il banco e uscì dalla finestra aperta mancando di un soffio la testa di Campbell. Immediatamente gli uomini del suo clan risposero con una grandinata di dardi che colpirono più di una decina di persone disposte su entrambi i lati della navata centrale. Le donne dei clan MacKenzie e MacAlpin si ritrovarono vedove nello spazio di un minuto. Meredith si guardò intorno con ansia e vide che le sue sorelle erano illese. Megan si era rifugiata dietro l'altare e Brenna giaceva per terra, nel punto in cui Gareth l'aveva spinta. «Pazzo!» gridò l'uomo sul cornicione. «Questa faida doveva cessare, ma uno di voi ha voluto che continuasse. Ora maledirete il momento in cui avete incontrato Brice Campbell. Il sangue di questa nobildonna macchierà le vostre mani» concluse lanciandosi nel vuoto appeso alla fune e atterrando accanto a Meredith, impietrita dalla paura. Guardandola in viso, Brice Campbell trattenne il respiro. I fiori intrecciati nella sua chioma lussureggiante, lunga fino alla cintura, l'avvolgevano in una nuvola di profumo. Le sue labbra erano protese come se stesse per protestare, la sua pelle era levigata come una porcellana e gli occhi, verdi come le colline delle Highlands, erano immensi e spaventati. Le guardò il seno che si sollevava nel respiro affannoso e tendeva 16


l'abito da sposa di raso bianco, così leggero da sembrare tessuto da un angelo. Meredith si sentì sollevare da due braccia forti e sicure e trasportare in alto fino al cornicione della finestra. «Imbracciate un arco e vedrete questa signora morire per mano mia» gridò lui all'assemblea dei convenuti. Poi, dopo aver lanciato un altro sguardo alla folla sottostante, afferrò di nuovo la fune e stringendo Meredith al suo fianco si lanciò all'esterno. Appena atterrato sul prato la issò di prepotenza su un cavallo e con un balzo fu dietro di lei. Nello stesso istante i suoi uomini sciamarono fuori dalla cattedrale e prima che la gente assiepata all'interno potesse uscire, i cavalli partirono al galoppo e presto furono inghiottiti dalla nebbia che avvolgeva le colline. Stretta tra le braccia di Brice Campbell, Meredith ebbe l'impressione che il possente battito degli zoccoli sul terreno le rimbombasse nel petto. L'uomo che l'aveva fatta prigioniera era il più forte e il più spaventoso essere che avesse mai visto. Nella luce chiara del mattino la sua pelle pareva bruciata dal sole e i capelli, della tonalità delle spighe mature, gli spiovevano in riccioli ribelli sulla fronte. I muscoli delle sue braccia erano tesi e forti come corde. Affascinata, lo guardò spronare lo stallone e lanciarsi in una corsa sfrenata. Ma soprattutto gli occhi l'avevano colpita: erano occhi neri, penetranti, che l'avevano agganciata e le impedivano di volgere lo sguardo altrove. «E così, mia signora, sembra che voi siate rimasta vedova prima di aver potuto assaporare le delizie del talamo nuziale. È un vero peccato che dobbiate trascorrere la vostra prima notte di nozze in una caverna delle Highlands.» Mordendosi le labbra, Meredith abbassò il capo per nascondere il terrore. Era stata rapita da un selvaggio, un essere primitivo delle Highlands e se metà delle storie che aveva udito su Campbell erano vere, non avrebbe mai più rivisto la sua amata terra.

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Incontri d'amore di Barbara Cartland Inghilterra, XIX secolo - Spesso l'amore si insinua nella vita delle persone per caso, imprimendo una direzione nuova e inaspettata alla loro esistenza. E cosĂŹ una proposta di lavoro, un viaggio per mare, un invito alle corse dei cavalli diventano lo strumento con cui il destino mette sulla strada di tre affascinanti gentiluomini l'anima gemella. Nessuno di loro ha intenzione di sposarsi, nĂŠ il volubile Duca di Oswestry, nĂŠ il bel capitano Horn e tantomeno l'inafferrabile Conte di Helstone. Per parte loro neanche l'ingenua Udela, la dolce Delora e l'indipendente Calista pensano al matrimonio. E di certo non immaginano il proprio futuro insieme a quegli intriganti giovanotti. Eppure...

Dal 2 giugno


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