Cuori di ghiaccio

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M. SULLIVAN - O. GATES

Cuori di ghiaccio


Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: High-Society Secret Baby Claiming His Own Silhouette Desire Harlequin Desire © 2010 Maxine Sullivan © 2013 Olivia Gates Traduzioni di Eleonora Motta Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prime edizioni Harmony Destiny agosto 2013; agosto 2014 Questa edizione myDream febbraio 2018 MYDREAM ISSN 2532 - 599X Periodico mensile n. 8 del 27/02/2018 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 170 del 26/05/2017 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


Giuramento milionario



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«Sposarti?» Cassandra Roth si accasciò sul divano di pelle. Appoggiato allo stipite della portafinestra che si apriva sulla terrazza, con lo skyline di Melbourne alle spalle, Dominic Roth osservò la bellissima cognata spalancare gli occhi. «Esatto. Tu e io ci sposeremo.» Lei gettò indietro i capelli biondo cenere, lo sguardo turbato. «Ma Liam è morto solo da una settimana.» Il dolore gli attanagliò il cuore. Natale e l'inizio dell'estate, non sarebbero stati più gli stessi sotto il peso di quel ricordo. «Vuoi che non sappia da quanto tempo mio fratello se n'è andato?» «E lui era mio marito» tenne a precisare lei, stringendosi nelle spalle. «Per quasi tre anni, mentre invece è stato mio fratello per ventotto.» Liam era il più giovane, Adam aveva due anni di più e Dominic quattro. Nessuno di loro avrebbe potuto immaginare che una malattia si sarebbe portata via così presto il fratello minore. «È un colpo basso» lo ammonì Cassandra. Nessun accenno di rimorso sul suo viso. Non avrebbe pronunciato quelle parole se lei non fosse stata quella 7


che era. Aveva sposato Liam solo per mettere le grinfie sulla fortuna della famiglia Roth. Il loro bisnonno si sarebbe rotolato nella tomba, se avesse saputo che la Roth's, la catena di grandi magazzini di articoli di lusso da lui fondata, manteneva quella donna, permettendole di vivere come una regina. Dominic infilò una mano nella tasca interna della giacca ed estrasse una busta. «È una lettera di Liam. Mi ha incaricato di dartela per... spiegarti.» «Spiegarmi cosa?» Lei corrugò la fronte. «Perché desiderava che tu mi sposassi.» Cassandra spalancò gli intensi occhi azzurri. «Non ci posso credere! Mio marito voleva che noi...» «Voleva che sua figlia crescesse come una Roth.» La sua espressione divenne ancora più confusa e sconcertata. «Ma Nicole è già una Roth.» Ancora una fitta al cuore. Nessuno più di lui lo sapeva. «Liam esigeva che fosse allevata sotto il nome della famiglia e non sopportava l'idea che tu sposassi qualcuno al di fuori di essa. Era al corrente della tua relazione con Keith Samuels e temeva il peggio.» Lei trattenne il fiato. «Tu cosa ne sai?» «Me lo ha detto Liam.» «Non è come pensava...» Dominic sollevò una mano per zittirla e le porse la lettera. «Niente scuse. Non voglio sentire i dettagli di questa squallida storia.» Con le labbra tremanti, Cassandra alzò lo sguardo ma lui non si lasciò commuovere. Agitò la busta affinché lei si sbrigasse a prenderla e aprirla. Mentre la osservava leggere, Dominic si domandò come una donna di una bellezza tanto straordinaria potesse essere, al tempo stesso, così dura e priva di scrupoli. Il suo aspetto a8


vrebbe ingannato qualsiasi uomo, che sarebbe rimasto ammaliato senza scorgere alcun segno di falsità o menzogna. Indossava un completo pantaloni rosa, una canottiera di seta dello stesso colore, un paio di sandali e una costosa parure di gioielli. Ogni particolare le donava eleganza e grazia. Il trucco era leggero e raffinato. C'era da rimanere incantati a guardarla. Il suo bel viso divenne pallido, una volta terminata la lettura. «Tu ne conosci il contenuto?» «Solo a grandi linee.» Lei si alzò di scatto, con un'espressione imperscrutabile. «Mi dispiace, ma non posso farlo.» «Ritengo che tu non abbia scelta.» «Perché dici questo?» «Domani ci sarà la lettura del testamento di Liam. Pensavo di avvisarti in anticipo per evitare una scenata.» Meno male che suo padre aveva portato la madre a fare un viaggio sul loro yacht per riprendersi dal lutto. «Una... scenata?» «Se non mi sposi entro due settimane, la proprietà andrà interamente a Nicole appena compirà ventun anni, invece di dividerla con te adesso. Fino ad allora, riceverai solamente un vitalizio appena sufficiente per te e ovviamente per il benessere della bambina. Se ciò dovesse accadere, ogni centesimo extra che ti servirà dovrà passare sotto il mio scrutinio.» «Che cosa?» «Liam mi aveva informato dell'ammontare che ricevi ogni mese. Credo che sia stato fin troppo generoso con te. Avresti molto da perdere, non trovi?» La voce le si strozzò in gola. «È ridicolo, anzi, è abominevole! Lo impugnerò!» 9


«Sei libera di farlo. Così come stanno le cose, possiedi abbastanza per tirare avanti ma, di certo, molto al di sotto degli standard a cui sei abituata» la derise lui, con un sorrisetto malvagio, guardandosi attorno. L'ampia casa era l'apoteosi della modernità, progettata con particolare cura, in cui giochi di luce e ombre, decorazioni e tinte, interagivano per donare un senso di magnificenza e perfezione. C'era anche un'area esterna per i ricevimenti. Dominic aveva sempre pensato che fosse l'abitazione ideale per loro ma ora, studiando Cassandra, lei sembrava fuori posto. Accennò una smorfia, fra sé. Che cosa gli importava, poi? Accidenti a Liam che lo aveva coinvolto in quella situazione. Se solo non si fosse recato in ospedale quel giorno, per sostenere il fratello durante il processo d'inseminazione artificiale. Se solo... «Dimentichi che possiedo questa casa, Dominic» affermò lei, con tono più controllato di prima. «Posso sempre venderla. Nicole e io potremmo vivere con il ricavato.» La sua voce lo riportò alla realtà. «Questa casa è intestata a me, Cassandra. Liam l'ha ceduta a me, con un atto legale, circa un mese fa.» «Non ci credo» mormorò lei, sempre più pallida e sconvolta. «Lui non voleva lasciarmi niente, è così?» «È così.» Le diede il tempo per elaborare ciò che stava accadendo. Era arduo accettare che un marito potesse agire in modo tanto crudele, qualunque errore la moglie avesse commesso. Era noto che Cassandra non lo avesse mai amato. Lo aveva dimostrato quando lo aveva rimandato dai genitori negli ultimi momenti della malattia, invece di lasciarlo morire nella propria casa. Oh, lei 10


aveva pianto, disperata, come ci si attende da ogni vedova che si rispetti. Dominic, tuttavia, non credeva affatto che fosse vero dolore. «Era evidente che avesse perso la ragione ultimamente» affermò lei, con voce rotta. «Il suo legale attesterà il contrario.» Lei sbarrò gli occhi, nel panico totale. «Che cosa mi fermerà dallo sposarti, intascare i soldi e andarmene?» Era giunto il momento di concludere. Non desiderava vederla supplicare, a meno che non fosse stata nel suo letto. A quella considerazione, avvertì un fiume di adrenalina scorrergli nelle vene. Come accadeva da sempre, quando pensava a lei. Questo gli procurò la forza per affermare ciò che era necessario che lei sapesse. Cassandra era la madre di una bambina di nove mesi che, al momento, dormiva sonni sereni nella sua cameretta, inconsapevole di quello che stava avvenendo nel salotto. «Se non accetterai questo matrimonio, o lo farai solo per divorziare poco dopo, io lotterò per la custodia di Nicole.» Ancora una volta, Cassandra si lasciò andare contro lo schienale del divano e serrò le palpebre. Era distrutta. Dominic fu tentato di accorrere da lei, ma poi desistette. Non aveva dubbi che lei amasse la figlia. Era la sua unica gioia, sebbene Liam gli avesse confessato quanto fosse restia, all'inizio, all'idea di diventare madre. Comunque fosse, quella bambina aveva il diritto di essere cresciuta come una vera Roth. Se solo avesse potuto rivelarle la verità sulla piccola... Purtroppo, però, non gli era concesso dire una sola parola al riguardo, almeno finché non fosse giunto il momento opportuno. Aveva promesso al fratello di 11


mantenere il segreto fino a che Nicole non fosse stata al sicuro e lui non avesse sposato Cassandra. Inoltre, doveva considerare anche i suoi genitori e concedere loro il tempo per assorbire il duro colpo, prima di scaricare su di loro un'altra bomba. «Guardati attorno» la invitò, scrutando il sontuoso salotto. «Tu e Nicole vivete nel lusso. Non pensi che un giudice sia persuaso che denaro e privilegi siano un diritto per tua figlia?» D'improvviso, lei assunse un'espressione di pura ferocia. «Ciò che più conta è l'amore di una madre.» «Sì, se trovi un giudice che crede che questo venga prima di tutto il resto. Per non parlare del ragionevole dubbio che potrebbe sorgere sulla moralità di una moglie infedele, non trovi?» «Io non ho tradito...» iniziò lei a difendersi. «Oh, lascia le tue filippiche per la corte, ti prego.» Cassandra scosse la testa. «Tutto ciò è assurdo.» «Sono d'accordo» convenne lui. «Tuttavia, questa è la volontà di Liam e, per ciò che mi riguarda, farò il possibile affinché essa sia rispettata.» Le sue parole furono seguite da lunghi attimi di silenzio. Quindi lei lo fulminò, stringendo le palpebre in due linee sottili. «Dimmi, Dominic, che cosa ci guadagni da questo matrimonio, oltre a una moglie che non ti ama affatto e a una figlia non tua?» Il suo cuore smise di battere. «Otterrò la soddisfazione di sapere che mia nipote ha un padre.» «Perché tu e non Adam?» Immagini di lei con il fratello gli balenarono nella mente, infastidendolo. Voleva bene ad Adam, ma sapeva che lui non intendeva risposarsi, dopo la tragica 12


perdita della moglie in un incidente stradale, alcuni anni prima. Inoltre, non avrebbe sopportato di struggersi di gelosia per Cassandra. Se il matrimonio era l'unica opzione – e lo era – sarebbe stato lui a sposarla. «Sono il più anziano. Farò ciò che è necessario.» Le gote di lei presero colore. Se per rabbia o imbarazzo, gli fu impossibile comprendere. «Dimentichi i tuoi genitori. Come credi che la prenderanno?» «Hanno perduto un figlio e adesso avranno la possibilità di crescere la loro nipotina. Ne saranno felici.» Lei agitò una mano, stizzita. «Ma se non mi sopportano nemmeno.» «Ti sei comportata male con il loro figlio. Ti aspetteresti un atteggiamento differente?» «Ho sposato tuo fratello per nessun'altra ragione se non per amore» asserì lei, sollevando il mento in segno di sfida. Gli sfuggì una risatina sarcastica. «Oh, certo.» «Tu sei convinto che il mio obiettivo fosse il suo denaro, vero?» sibilò lei. «Non solo. Ci sono molti privilegi nel far parte della famiglia Roth.» Questa volta fu lei ad assumere un'espressione cinica. «Capisco. Io ero una povera bambina rimasta orfana e poi adottata. Quindi, automaticamente, questo mi porterebbe a desiderare ciò che voi avete.» Emise un suono di disgusto. «Ti credevo più intelligente.» Il commento colpì nel segno. «Non stiamo parlando di me qui.» «No, infatti. Qua c'è in gioco il mio futuro e quello di mia figlia.» Il suo sguardo si fece di ghiaccio. «È solo di Nicole che mi preoccupo.» 13


«Oh, grazie tante» proruppe lei. «Dovrei forse consegnarti la mia bambina e lasciare che te ne occupi tu?» «Lo faresti?» ruggì lui. «Neanche per sogno!» «E se ti offrissi un milione per lei?» «Non insultarmi, Dominic.» «Troppo poco?» Sebbene ferita, gli tenne testa. «Si tratta di mia figlia e intendo tenerla con me. Nicole ha bisogno di me. E io di lei.» Un senso di sollievo lo pervase. Per quanto la considerasse un'approfittatrice e un'adultera, era impensabile che potesse abbandonare la bambina. «Allora, non ti rimane che accettare. O il matrimonio, o niente.» Cassandra abbassò lo sguardo sulla lettera che teneva in grembo. «Io...» «Sì o no?» Diversi istanti trascorsero nell'assoluto silenzio, poi lei sospirò, rassegnata. «Sembra che non abbia altra scelta.» «Nemmeno io, se è per questo. Ma qua non si tratta di noi.» «Già, il punto focale è mia figlia. E lei è l'unico motivo per cui ti sposo, Dominic.» Gli sfuggì un mezzo sorriso, sprezzante. «Stai tentando di distruggere il mio ego?» «Non possiedo un'arma tanto potente.» La sua espressione divenne cupa. Nessuno strumento gli faceva paura, se non quel sorriso e quelle labbra morbide che desiderava baciare più di ogni altra cosa al mondo. «Mi occuperò io dei preparativi» replicò bruscamente, prima di lasciare la casa senza dire altro. 14


Doveva tenere a mente che suo fratello era stato ammaliato come un babbeo dalla bellezza di quella donna. Liam le aveva dato il proprio nome, una casa meravigliosa, pellicce e gioielli, e lei si era impossessata di tutto senza scrupoli. Certo, Cassandra gli aveva fatto il dono più bello del mondo e ciò che lui desiderava disperatamente: un figlio che avrebbe rappresentato la sua presenza, una volta che se ne fosse andato. Era stato un sacrificio? Cassandra sapeva che, accettando, sarebbe stata legata per la vita alla famiglia Roth. Ciò che ignorava era che i vincoli di sangue fra i due fratelli – attraverso Nicole – avevano avuto la meglio sulla coscienza. Un giorno Cassandra sarebbe venuta a conoscenza della verità, che la figlia che pensava fosse di suo marito era, in realtà, di Dominic. Cassandra rimase immobile sul divano per diverso tempo, dopo che il cognato se n'era andato, sollevata che Nicole stesse facendo ancora il sonnellino. Sulle gambe, giaceva ancora la lettera del marito. Come aveva potuto Liam farle una cosa del genere? L'uomo che, tre anni prima, l'aveva conquistata dichiarandole il proprio amore folle, che era rimasto colpito da lei sin dalla prima volta che l'aveva vista dietro il bancone del reparto cosmetici, nel principale negozio Roth's della città. Non aveva accettato un suo rifiuto. E ora desiderava che l'avesse fatto. Cassandra, perdonami, ma non ho scelta. Voglio che Nicole venga cresciuta come una Roth. Il loro matrimonio era stato un inganno fin dall'inizio. Lei lo amava, ma Liam non provava nessun sen15


timento. Desiderava solo una moglie bellissima da riempire di regali e da mostrare come trofeo. Come se non bastasse, l'aveva accusata d'avere una relazione con il suo amico Keith. Lei quell'individuo lo detestava con tutta se stessa, ma un giorno in cui era a casa da sola, lo fece entrare poiché – diceva – aveva necessità di parlarle. Una volta giunti in cucina, dove lei si era recata per preparare il caffè, lui l'aveva baciata. Proprio allora, Liam era rientrato inaspettatamente e non ci fu modo di convincerlo che quel bacio era accaduto contro la sua volontà. La cosa incredibile fu il comportamento di Keith che mostrò un'aria innocente e affermò che Cassandra lo aveva sedotto mesi prima e che lui aveva tentato di chiudere la relazione, indubbiamente per difendersi nel caso la moglie lo avesse scoperto. Il giorno seguente, i risultati delle analisi di Liam riportarono pessime notizie e lei non ebbe cuore di lasciarlo. Oltretutto era il loro primo anniversario. Non è solo per Nicole. Voglio che i miei genitori partecipino alla vita della loro nipotina. Alcuni mesi più tardi, lui saltò fuori con il desiderio di avere un figlio così che una parte di sé sopravvivesse, una volta che se ne fosse andato. Indebolito dai trattamenti aggressivi delle cure, l'aveva pregata di sottoporsi a inseminazione artificiale. Nicole sarà di grande conforto per alleviare il loro dolore. E questo consola anche me. All'inizio, lei rifiutò, contraria al mettere al mondo un bambino per ragioni sbagliate. Tuttavia, lui le aveva fatto pressioni e le aveva assicurato che sarebbe stata sostenuta dalla sua famiglia in tutto e per tutto. Ma lei aveva esitato ancora. 16


In mezzo a questo trambusto, accadde che il padre adottivo di Cassandra fosse colpito da infarto e che avesse bisogno di cure intensive. La sorella non aveva mezzi sufficienti e Liam – sempre pronto a cogliere un'opportunità – si offrì di far ricoverare Joe in una costosa clinica e di coprire tutte le spese se lei avesse accettato di avere un bambino. Così lei acconsentì. Voglio che sposi Dominic. Solo così sarò sicuro che Nicole rimarrà una Roth. Lui si prenderà cura di te. Su concessione di Liam, mezzo milione di dollari furono versati sul suo conto corrente per le cure del patrigno, insieme a un'ulteriore somma mensile per lei. E proprio quel giorno aveva scoperto che il versamento di denaro era stato sospeso. Adesso ne conosceva anche il motivo. Se rifiuterai, sappi che ho consegnato al mio legale una lettera per Dominic, contenente tutta la verità. L'ultima cosa che desiderava era legarsi di nuovo a un membro della famiglia Roth. Tuttavia, aveva le mani legate. Era costretta a sposare suo cognato. All'apparenza, Dominic era freddo e arrogante ma, nel profondo, si percepiva la forte attrazione che provava per lei. Sensazione contraccambiata, come se tra loro esistesse una corrente sensuale in grado di mandare entrambi in corto circuito. Elettricità sempre esistita, solo che lei non ci aveva mai dato peso. Era una donna sposata e, nonostante le vili accuse di Liam, non sarebbe mai stata infedele al marito. Né con suo fratello, né con Keith. Ancora adesso non era disposta ad ammettere alcun interesse fisico per un uomo che detestava. Forse era ingenua, ma preferiva credere che amore e sesso an17


dassero di pari passo. Con Dominic non sarebbe stato possibile. Sarebbe stata sensualità allo stato puro. Niente di più. Ti perdono la relazione con Keith. Anzi, biasimo me stesso per questo. E ti perdono, inoltre, per avermi costretto a pagarti per avere un bambino. So bene che l'hai fatto per me. Io conosco la verità e, quando questa verrà rivelata, ti ferirà profondamente. Lei deglutì a fatica. La verità? Non c'era una sola parola vera, né riguardo la sua relazione extraconiugale, né riguardo Nicole. Perché Liam aveva mentito in maniera così meschina? Sposa Dominic e crescete Nicole come una famiglia. Lui sarà un padre meraviglioso e darà alla piccola tutto l'amore che merita. Se rifiuti, mio fratello ha il mio benestare per ottenere la custodia di Nicole. La lettera nelle mani del mio legale contiene tutti i dettagli necessari da usare contro di te in tribunale. La minaccia le gelò il sangue. Era chiaro che gli avvocati di Dominic l'avrebbero messa in cattiva luce. Non avrebbero esitato a stravolgere i fatti, trascinando alla sbarra persino Keith, se necessario. Dopo aver dimostrato la sua colpevolezza come adultera, avrebbero sollevato la questione finanziaria riguardo la casa di cura per il suo patrigno. Il risultato sarebbe stato che lei aveva ricattato il marito. La lettera verrà distrutta sei mesi dopo il tuo matrimonio con Dominic. Considerò di contestare e lottare, ma era consapevole di non avere chance contro la ricca e potente famiglia Roth. Non le restava che accettare quel folle accordo ed evitare di mettere a repentaglio la serenità di sua figlia.

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Questo mese Regali da un milionario - Le vite di Emily Raines e Libby Jost stanno per cambiare grazie a un generoso milionario senza nome e a una sorpresa inaspettata. Cuori di ghiaccio - Dietro una maschera di ghiaccio, Dominic e Maksim nascondono un cuore appassionato, pronto a tutto per conquistare la donna che desiderano.

La prossima uscita il 12 aprile La proposta del milionario - Cat e Grace rischiano di perdere ciò a cui tengono di piÚ, una proposta generosa potrebbe salvarle. Ma in cambio Rafe ed Emilio vogliono il loro cuore. Un uomo di valore - Aaron e Rick sono uomini tutti d'un pezzo, che affrontano sempre le conseguenze delle loro azioni, anche quando si tratta dell'avventura di un notte.







Questo volume è stato stampato nel gennaio 2018 da CPI Moravia Books


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