Donne del mistero

Page 1


Nicole Harrison sta pianificando la proposta di matrimonio del secolo... Peccato che non sia la sua . “Un romanzo dolce e divertente come la sua eroina, Nicole.” Goodreads Reviews Organizzatrice nata e romantica d.o.c., Nicole ha realizzato il lavoro dei suoi sogni quando ha fondato l’agenzia di proposte matrimoniali Sogni &Fantasie. Il suo lavoro la entusiasma profondamente, fino a quando non accetta di organizzare la proposta di nozze per il fotografo Alex Black da parte della sua fidanzata. Alex, infatti, altri non è che l’uomo che lei ha baciato a una festa il Capodanno precedente e che non è mai riuscita a dimenticare. Organizzare la dichiarazione da parte di un’altra non è esattamente l’occasione in cui aveva sperato di rivederlo. Deve scegliere: vivere per sempre efficiente e infelice o disoccupata e contenta?

Vi aspetta in libreria e sul nostro store. Scoprite tutti i dettagli su www.harlequinmondadori.it



Nora Roberts

Donne del mistero


Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: Storm Warning Nightshade Night Shield Silhouette Romance Silhouette Intimate Moments © 1984 Nora Roberts © 1993 Nora Roberts © 2000 Nora Roberts Traduzioni di Saulo Bianco, Tiziana Tursi e Claudia Cavallaro Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 1992 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Collezione Harmony febbraio 1992 Prima edizione Harmony Pack gennaio 1999 Prima edizione Harmony Emozioni dicembre 2001 Questa edizione myLit novembre 2015 Questo volume è stato stampato nell'ottobre 2015 da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd) MYLIT ISSN 2282 - 3549 Periodico mensile n. 27 del 13/11/2015 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 162 del 31/05/2013 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


Uniti per la vita



1

La pensione Bellavista si trovava in un angolo nascosto fra le montagne Blue Ridge. Abbandonata la strada principale, si imboccava un viale sinuoso che, dopo aver attraversato con un ponte in pietra un torrente dalle acque solitamente tranquille, si faceva talmente stretto da lasciar passare solamente un'auto. In lontananza, poco distante dal gorgogliante corso d'acqua, si intravedeva la pensione. Era un grazioso edificio di tre piani sul quale aleggiava un'atmosfera serena. Il tempo aveva sbiadito il colore dei muri di mattone facendoli diventare di un rosa pallido interrotto da finestre con imposte bianchissime. Sul tetto verde a quattro spioventi si innalzavano tre camini, mentre lungo tutto il perimetro della casa correva un ampio porticato di legno bianco. Il prato che circondava la casa sembrava un soffice tappeto verde che dopo pochi metri lasciava posto ad alberi altissimi e speroni di roccia. Pareva quasi che la natura avesse deciso di concedere a quella dimora solo quel fazzoletto di terra. Lo scenario era incantevole. Mentre si avvicinava alla casa, Autumn contò nel parcheggio cinque auto compresa la vecchia Chevy della zia. Anche se mancavano ancora alcune settimane all'inizio della stagione, la pensione aveva già i suoi primi ospiti. Soffiava un frizzante vento primaverile e le giornate si erano allungate. I narcisi stavano prendendo il posto dei crochi che cominciavano ad appassire. I boccioli di azalea si stavano schiudendo, mentre sulle montagne circostanti il co7


lore invernale veniva a poco a poco sostituito dal verde brillante dell'erba. Autumn si mise la borsa della macchina fotografica su una spalla e afferrò la borsetta con l'altra mano. Doveva scaricare anche due pesanti valigie e dopo qualche momento di panico riuscì a organizzarsi e a trasportare tutti i bagagli. Risalì lentamente le scale e come al solito trovò la porta aperta. In casa non c'era nessuno. L'enorme salotto che fungeva da sala da pranzo era vuoto anche se il caminetto era ancora acceso. Autumn appoggiò le valigie a terra e dopo essersi guardata intorno notò subito che nulla era cambiato. Il pavimento era coperto da piccoli tappeti e sui sofà a patchwork erano disposti graziosi centrini fatti a mano. Alle finestre erano appese tendine di chintz e sul ripiano sopra il caminetto la ragazza intravide la collezione di animali imbalsamati. La stanza era pulita ma vagamente in disordine. Qua e là sul pavimento si vedevano mucchi di giornali, su un sofà c'era un cestino da lavoro aperto e su un divano alcuni cuscini stropicciati. In quella stanza si respirava il tocco della zia. Autumn si sentì pervasa da un tenero piacere. Era meraviglioso scoprire che le cose amate non cambiavano mai. Continuò a guardare la stanza passandosi una mano fra i capelli. Il lungo viaggio e i finestrini aperti li avevano scompigliati. Avrebbe dovuto pettinarsi prima che la zia la vedesse ma non ne ebbe il tempo. «Oh, Autumn, bentornata!» La zia la salutò come se fosse appena rientrata dal supermercato e non da New York dopo un anno di assenza. «Sono contenta che tu sia arrivata prima di cena. Ho preparato un bel brasato, il tuo piatto preferito.» Autumn sorrise anche se avrebbe voluto ricordare alla zia che il brasato era il piatto preferito di suo fratello Paul. «Zia Tabby, è un piacere rivederti!» Si avvicinò alla donna per baciarla e venne avvolta da un delicato profumo di lavanda. Dopo un affettuoso abbraccio, Autumn si scostò per guardarla meglio. Zia Tabby era famosa per le sue conversazioni sconclusionate, le frasi lasciate a metà e la sua aria svagata, 8


ma lei l'adorava proprio per quello. «Sei meravigliosa!» esclamò la nipote. Era vero. I capelli corti e ricci che incorniciavano il volto rotondo di zia Tabby erano dello stesso colore castano di Autumn, anche se qualche spruzzo di grigio vi aveva ormai fatto la sua comparsa. Era una bella donna e, pur avvicinandosi alla cinquantina, la sua pelle morbida si rifiutava di invecchiare. Gli occhi erano di un azzurro pallido ed era poco più bassa della nipote. Accanto a quella donna formosa, Autumn si sentiva un vero e proprio stuzzicadenti. «Davvero meravigliosa!» esclamò di nuovo abbracciandola forte. Zia Tabby le sorrise con affetto. «Sei proprio una ragazza deliziosa. Sapevo che saresti diventata una donna affascinante... forse un po' troppo magra.» Autumn pensò ai cinque chili che aveva acquistato dopo avere smesso di fumare, ma emise un sospiro di sollievo nel ricordare che era riuscita a perderli quasi subito. «Anche Nelson era molto magro» aggiunse zia Tabby pensando al padre di Autumn. «Lo è tuttora» sottolineò la nipote appoggiando la borsa sul tavolo. «Mamma lo continua a minacciare di chiedere il divorzio.» «Vorrai scherzare!» esclamò la zia con sguardo preoccupato. «Non credo sia una cosa saggia dopo tutti questi anni di matrimonio. Comunque, ti ho preparato la tua solita stanza che dà sul lago. Tra poco tutto ridiventerà verde e... Ti ricordi quando ci sei caduta dentro, da piccola? Nelson ha dovuto ripescarti.» «È successo a Will» precisò Autumn. «Davvero?» Sul volto di zia Tabby si dipinse un'espressione confusa, ma subito sorrise in modo disarmante. «Ha imparato a nuotare molto bene, non credi? È diventato un uomo, adesso. È un vero peccato che ora non ci siano tanti bambini da queste parti.» «Ho visto parecchie auto. Hai molti ospiti?» Autumn fece qualche passo per muovere i muscoli indolenziti dal lungo viaggio e respirò il delicato profumo di sandalo e limone. 9


«Una coppia e cinque persone. Uno è francese e adora la mia torta di mele. A proposito, devo andare a controllare la crostata di mirtilli. Nancy cucina il brasato in modo divino, ma non sa fare una torta. E poi, George è a letto con l'influenza.» Autumn rimase confusa da quella valanga di parole. «Mi dispiace per George» cercò di dire mentre la zia usciva dalla stanza. «Sono sola purtroppo, tesoro. Dovrai portarti le valigie oppure ti toccherà aspettare che arrivi qualche gentiluomo.» «Non preoccuparti, zia. Faccio da me.» «Dimenticavo!» esclamò zia Tabby piroettando su se stessa. «Ho una piccola sorpresa per te. Oh, sta rientrando... La signorina Bond ti terrà compagnia. La cena è alla solita ora. Mi raccomando, non tardare.» Contenta di avere sistemato la nipote, zia Tabby si diresse velocemente verso la cucina. Autumn si voltò per vedere la sorpresa promessale dalla zia e rimase a bocca aperta. Sulla soglia c'era Julia Bond. Non esisteva nessuna donna al mondo che fosse più bella di lei. Quante volte, seduta su una comoda poltroncina, aveva tenuto gli occhi incollati allo schermo e aveva segretamente invidiato il fascino prorompente di quella donna. I capelli biondi, il volto perfetto, tutto in lei era splendido. Piccola ma dal corpo proporzionato e pieno, Julia Bond era un tipico esempio di seducente femminilità. I pantaloni di lino color crema e il maglione di cachemire azzurro mettevano in risalto il suo incarnato. Una chioma di morbidi capelli biondi le incorniciava il viso illuminato da occhi di un blu profondo. Le labbra carnose abbozzarono un sorriso compiaciuto mentre le dita giocherellavano distrattamente con il foulard di seta. «Capelli meravigliosi» disse infine la donna con una voce profonda. Autumn udì a malapena il complimento. Era rimasta rapita a osservare la fantastica Julia Bond entrare nella sala di sua zia con un incedere nobile, come se stesse entrando nella hall dell'albergo più lussuoso di New York. «La ringrazio» rispose Autumn con aria trasognata ricam10


biando il sorriso dell'attrice. «Mi rendo conto, signorina Bond, che lei è abituata a venire ammirata da tutti, ma le chiedo scusa per la mia sfrontatezza.» Julia si sedette su una poltrona dallo schienale alto con indolente noncuranza mentre tirava fuori dalla borsetta una sigaretta lunga e sottile. «Gli attori adorano essere guardati» aggiunse invitandola a sedere con un gesto della mano. «Ho l'impressione di avere finalmente trovato qualcuno con cui parlare. Anche tu sei giovane e attraente» proseguì accavallando le gambe e riuscendo con quel semplice gesto a trasformare in un trono persino quella poltrona con un minuscolo rammendo sul bracciolo sinistro. «I colori che madre natura ci ha donato sono fatti per noi. Quanti anni hai, tesoro?» «Venticinque» rispose Autumn senza pensare. La risata divertita di Julia riempì la stanza di un allegro gorgoglio. «Oh, come me! Eternamente ventenne!» La donna appoggiò la testa allo schienale e per un lungo attimo osservò la sua nuova amica. «Come ti chiami e qual è la ragione per cui sei arrivata in questo luogo solitario e dimenticato da tutti?» «Mi chiamo Autumn» rispose lei mettendo a posto un ciuffo ribelle. «Autumn Gallegher, e mia zia è la proprietaria della pensione.» «Tua zia?» ripeté Julia sorpresa. «Quel tesoro di donna è tua zia?» «Sì, la sorella di mio padre» spiegò mentre continuava a osservare Julia Bond cercando di studiare la luce e l'angolazione adatta per una foto. «Incredibile» aggiunse Julia scuotendo leggermente il capo. «Non le assomigli affatto, anche se immagino che i suoi capelli un tempo fossero come i tuoi... Magnifici! Conosco donne che farebbero di tutto per avere il tuo stesso colore.» Con un debole e studiato sospiro Julia aspirò una boccata di fumo. «Allora sei venuta a trovarla?» Nulla nell'atteggiamento di Julia lasciava trasparire il tipico distacco dell'attrice famosa, e Autumn la trovò non solo 11


affascinante ma anche gradevole. «È da un anno che non la vedo. Ho ricevuto una sua lettera dove mi chiedeva di venire da lei e allora ho deciso di trascorrere qui le mie vacanze.» «Che lavoro fai? La modella?» «Oh, no!» esclamò Autumn lusingata. «Sono una fotografa.» «Stupendo! Adoro i fotografi!» esclamò Julia deliziata. «Penso che sia per vanità.» «Immagino che i fotografi l'adorino per lo stesso motivo.» «Sei un tesoro» commentò l'attrice compiaciuta. «È qui da sola, signorina Bond?» chiese Autumn incuriosita. «Chiamami Julia, per favore, altrimenti mi fai sentire più vecchia. Comunque, il colore del tuo maglione ti sta divinamente. Non potrei mai indossare il grigio... Scusami, i vestiti sono il mio debole.» Julia sorrise ammiccando. «Dicevi? Ah, sì. A dire la verità, questa pausa è un misto di affari e piacere. Mi trovo senza mariti al momento. Un simpatico interludio dopotutto. Devo confessare che è una situazione divertente. Gli uomini sono fantastici, ma quando ci sposano inibiscono le nostre menti. Sei mai stata sposata?» «No» rispose Autumn. «Io ho avuto tre mariti» continuò Julia con aria maliziosa. «Il terzo non è stato un bell'affare. Sei mesi con un baronetto inglese sono stati più che sufficienti.» Autumn si ricordò subito di avere visto alcune foto che ritraevano Julia splendidamente vestita accanto a un aristocratico inglese. «Ho fatto voto di astinenza» proseguì Julia guardandosi intorno. «Non dagli uomini, ma dal matrimonio.» «Finché non succederà la prossima volta?» si azzardò a chiedere Autumn. «Esatto» ribatté l'attrice con aria divertita. «Mi trovo qui con Jacques LeFarre per motivi puramente platonici.» «Il produttore?» «Proprio così.» Mentre ascoltava la voce quasi misteriosa di Julia, Autumn avvertì il suo sguardo indagatore. «Scom12


metto che quando ti vedrà deciderà che sei la sua nuova star. La cosa non mi dispiacerebbe, soprattutto perché animerebbe un po' l'ambiente.» «Davvero?» incalzò Autumn rifiutando una sigaretta di Julia con un cenno del capo. «Siamo in pochi ospiti. Ci sono il dottor Spicer e signora» enumerò l'attrice appoggiando un dito contro il bracciolo. «Il dottore è una persona interessante. Alto, con un fisico asciutto, attraente, con le tempie spruzzate di grigio. La moglie è piccolina e sfortunatamente grassoccia. Riesce a rovinare quel poco di carino che ha con un'espressione sempre imbronciata.» Julia mimò la signora Spicer con un'abilità incredibile. «Sei terribile» commentò Autumn cercando di frenare una risata. «Lo so, ma non sopporto le donne che si lasciano andare e poi hanno il coraggio di fulminare con lo sguardo le altre donne che hanno cura del proprio corpo. Il dottore ama camminare per i boschi e sua moglie gli corre dietro come un cagnolino. A te piace passeggiare?» «Tantissimo.» «Perfetto» aggiunse Julia con una scrollata di spalle. «Poi c'è Helen Easterman.» Il dito affusolato tamburellò una seconda volta sul bracciolo della poltrona, mentre lo sguardo di Julia si fissava lontano, oltre la finestra e la distesa di pini e rocce. «Dice di essere una professoressa d'arte e passa interminabili ore a dipingere. Donna abbastanza attraente anche se ha qualche chilo di troppo e un sorriso sgradevole. Steve Anderson, uomo delizioso, spalle ampie, capelli biondi e occhi azzurri da surfer californiano. Disgustosamente ricco. Suo padre è il proprietario...» «Della Anderson Manufacturing?» «Proprio lui.» «Ho letto che aveva intenzione di intraprendere la carriera politica.» «Esatto, e credo che sarebbe la sua strada» ammise Julia. «Ha i modi cortesi e il sorriso disarmante di un ragazzo, de13


cisamente delle buone qualità per un politico.» «È una cosa rassicurante pensare che i politici vengano eletti per il loro sorriso.» «La politica, mia cara, è sporca. Ho avuto una relazione con un senatore, anni fa, e ti posso assicurare che la politica mi ha nauseata.» «Questo però è un posto molto strano per un incontro fra Julia Bond e Jacques LeFarre!» esclamò Autumn cercando di cambiare discorso. «Affari» spiegò Julia accendendosi un'altra sigaretta. «Rimani fedele alla tua professione, Autumn, indipendentemente dalle promesse che ti farà Jacques. Ci troviamo qui per le bizze del nostro ultimo scrittore. Un vero genio. Ho recitato in un suo lavoro alcuni anni fa e Jacques ha intenzione di produrne un altro e mi vuole come protagonista principale. La proposta è molto interessante, soprattutto perché è difficilissimo trovare un buon copione. Purtroppo, però, il nostro caro scrittore sta ultimando un romanzo e Jacques è convinto che si potrebbe farne la riduzione cinematografica, ma il nostro genio si rifiuta. Ha detto a Jacques che sarebbe venuto qui a scrivere in pace per qualche settimana e che ci avrebbe pensato, ma l'intraprendente LeFarre è riuscito a convincerlo di lasciarci venire a trovarlo.» Autumn rimase ad ascoltare affascinata e confusa. «Avete l'abitudine di inseguire gli scrittori? Io ero convinta che succedesse l'esatto contrario.» «La prassi vorrebbe così» ribatté lei con aria assente. «Jacques è più che mai deciso a produrre il lavoro di quest'uomo ed è riuscito a convincere anche me in un momento di debolezza. Avevo appena finito di leggere un copione orribile. Il mio lavoro è molto redditizio, perciò mi posso permettere di rifiutare ciò che non mi convince pienamente. Ed eccomi qui» concluse con un sorriso. «All'inseguimento di uno scrittore recalcitrante.» «Ha i suoi vantaggi.» Mi piacerebbe farle una foto con un tramonto alle spalle. Il contrasto sarebbe perfetto, si scoprì a pensare Autumn. 14


«Vantaggi?» ripeté lei con fare distratto. «Gli scrittori sono incredibilmente attraenti con quell'aria trasandata e fuori del mondo. Una boccata d'aria così corroborante dopo i baronetti inglesi» aggiunse Julia con aria maliziosa. «Il nostro scrittore è alto e abbronzato, capelli corvini non troppo lunghi, ma sempre arruffati. Due occhi neri terribilmente eloquenti. Insomma, un vero diavolo. Gli uomini arroganti sono davvero irresistibili, non credi?» Autumn mormorò qualcosa con aria distratta mentre stava lottando con tutte le proprie forze per cercare di controllare un terribile sospetto. «Comunque, il talento del nostro Lucas McLean vale pure un briciolo di arroganza.» Autumn sbiancò in volto e si sentì irrigidire i muscoli mentre veniva travolta da un dolore da tempo sepolto. Aveva lottato tutti quegli anni per cercare di dimenticare e trincerarsi dietro le mura dell'oblio, ma quel nome aveva aperto una breccia che lei difficilmente sarebbe riuscita a richiudere. Perché il destino aveva voluto che Lucas McLean ritornasse a tormentarla? «Tesoro, qualcosa non va?» chiese Julia con tono preoccupato. «Nulla. È strano sentire che anche Lucas McLean si trova qui.» Autumn deglutì a fatica e cercò di sostenere lo sguardo di Julia. «Lo conoscevo... molti anni fa.» «Capisco» aggiunse l'attrice incuriosita. «Dubito che si ricordi ancora di me» si affrettò a precisare Autumn con una scrollata di spalle. «Mia cara Autumn, un uomo non dimentica facilmente il tuo bel viso» disse Julia soffiando un filo di fumo. «Eri molto giovane quando ti sei innamorata di lui?» «Sì» rispose lei. «Troppo giovane e troppo ingenua» proseguì con un debole sorriso, e per la prima volta dopo sei mesi accettò una sigaretta. «Ma ho imparato in fretta.» «Ho la vaga impressione che i prossimi giorni saranno davvero interessanti.» «Sì» assentì Autumn senza entusiasmo. Aveva bisogno di 15


stare da sola e doveva in qualche modo riprendere il controllo di sé. «Devo portare in camera le valigie» disse alzandosi lentamente. «Certo, ci vediamo a cena.» Autumn raccolse i bagagli e si diresse verso il vestibolo. Riuscì a fatica a bilanciare il peso e dopo numerosi tentativi cominciò a salire le scale imprecando a denti stretti. Lucas McLean, qui!, esclamò fra sé, sconvolta. Senza fiato e infuriata riuscì a raggiungere la porta della sua stanza e, spazientita, lasciò cadere le valigie sul pavimento. «Ciao, micina. Non sei riuscita a trovare il fattorino?» Quella voce e quel ridicolo soprannome ebbero il potere di allargare la breccia che si era appena aperta nel suo cuore. Dopo un attimo di esitazione, Autumn si voltò. Il suo viso non tradiva dolore, ma una fitta lancinante al petto le toglieva quasi il respiro. Le sembrò di essere ritornata indietro negli anni, quando suo fratello l'aveva colpita allo stomaco con la mazza da baseball. Adesso però non ho dodici anni, cercò di convincersi osservando il sorriso arrogante di Lucas. «Salve, ho appena saputo che anche tu sei qui. Questa pensione è piena di celebrità.» Lucas non era cambiato. Alto e virile, con un'aria trascurata messa in risalto dalle sopracciglia folte, dagli occhi neri e da un viso che pareva scolpito. Non poteva essere definito bello, ma eccitante, irresistibile e fatale erano aggettivi che a Lucas McLean si addicevano moltissimo. Lo sguardo misterioso e i capelli scompigliati accentuavano la sua aria di artista. Il suo corpo sprigionava un'energia che era difficile non percepire. Lucas si avvicinò lentamente e solo allora Autumn notò l'indicibile stanchezza del suo volto. Gli occhi erano leggermente cerchiati, la barba troppo lunga, ed era sicura che le rughe erano diventate più profonde. «Non sei cambiata affatto» disse lui accarezzandole una ciocca di capelli. «Tu, invece, hai un'aria terribile» ribatté lei aprendo la porta. «Hai bisogno di una bella dormita.» 16


Lucas bloccò la porta con il proprio corpo prima che lei la richiudesse. «Ho problemi con un mio personaggio» spiegò con voce pacata. «È alta e sottile, ha i capelli castani lunghissimi, i fianchi stretti e le gambe slanciate.» Autumn si voltò lentamente e lo guardò con viso inespressivo cercando di mascherare l'effetto che la sua presenza produceva su di lei. «Ha labbra da bambina» proseguì lui fissando la bocca di Autumn. «Un naso delizioso, zigomi alti. La pelle ha la morbida sericità dei petali di rosa. Le ciglia lunghissime incorniciano due occhi verdi, proprio come quelli di un gatto.» Senza commentare Autumn ascoltò quelle parole, ma alla fine gli lanciò un'occhiata annoiata e distratta. «Lei è l'assassina o la vittima?» chiese notando un'espressione allibita dipingersi sul volto di lui. «Te ne manderò una copia.» Dopo un attimo di smarrimento, lo sguardo di Lucas diventò impenetrabile e spietato. «Fallo pure» aggiunse lei trascinando le valigie in camera. «Mi devi scusare, Lucas, ma sono stanca e vorrei farmi un bagno» concluse bruscamente chiudendogli la porta in faccia. Dentro la stanza Autumn si sentì finalmente al sicuro. Doveva disfare i bagagli, farsi un bel bagno e prepararsi per la cena. Avrebbe avuto tutto il tempo necessario per meditare. Quando indossò la biancheria e le calze, la calma era ritornata. Il peggio era passato. Era riuscita a sostenere il suo sguardo, a ribattere alle sue parole, ed era sopravvissuta. Per la prima volta dopo due anni provò l'ebbrezza del successo e si concedette il lusso di ricordare. Si era innamorata perdutamente a causa di un incarico banale, un servizio fotografico su un giovane scrittore di gialli di nome Lucas McLean. Il risultato era stato rappresentato da sei mesi di felicità incredibile seguiti da un periodo di indicibile dolore. Lui l'aveva travolta con l'irruenza della sua personalità. Autumn non aveva mai incontrato un individuo simile ed era sicura che non esistesse nessuno al mondo che potesse egua17


gliarlo. Era un uomo brillante, irresistibile, egoista e capriccioso. Quando aveva capito di avere suscitato il suo interesse, Autumn si era ritrovata prigioniera di un sentimento forte e irriducibile. Non aveva saputo resistere alla sua arroganza. Le sue telefonate alle tre di notte e i suoi baci irruenti avevano il potere di farle perdere il lume della ragione. Era caduta nel suo letto come un frutto maturo e gli aveva donato la propria innocenza con la cecità tipica di un'innamorata. Ricordò che non gli aveva mai sentito pronunciare quelle parole che tanto desiderava udire, ma era consapevole che le parole non erano importanti. Gli inaspettati mazzi di rose, i picnic a sorpresa sulla spiaggia, le ore di passione, tutto era stato consumato con ardore e intensità. Che senso avevano le parole? Ma il sogno era durato poco, e la fine aveva portato con sé la più cupa desolazione. Autumn aveva dato la colpa al romanzo a cui lui stava lavorando a quel tempo, ma non aveva mai sospettato che Lucas si stesse annoiando. Era diventata un'abitudine che lei andasse a casa sua a preparare la cena il mercoledì sera. Si trattava di un avvenimento molto intimo e forse insignificante, ma che lei apprezzava più di ogni altro. Quella sera era arrivata puntuale come al solito e lo aveva trovato vestito con un elegantissimo smoking. «Che ci fai qui, micina?» Quella domanda inaspettata l'aveva folgorata. «Accidenti, avevo dimenticato che è mercoledì. Mi dispiace, ma ho altri programmi per la serata.» Il tono brusco e vagamente seccato della sua voce l'aveva fatta trasalire. «Altri programmi?» aveva ripetuto lei interdetta. «Avrei dovuto telefonarti per risparmiarti il viaggio. Mi dispiace, micina, ma sto uscendo.» «Uscendo?» La terribile verità aveva cominciato a farsi strada nella sua mente sconvolta. «Sì, esco.» Lucas aveva attraversato la stanza con lo sguardo fisso sul suo volto. Autumn aveva tremato nello 18


scoprire che quegli occhi che avevano il potere di riscaldarle il cuore potevano anche ucciderla. «Cerca di capire, Autumn. Non voglio farti del male.» Autumn aveva lottato invano per ricacciare cocenti lacrime di dolore, e quelle lacrime lo avevano fatto infuriare. «Smettila, non ho tempo per consolarti. È stata una bella storia, e l'esperienza serve sempre.» Imprecando a denti stretti Lucas aveva spento la sigaretta. Lei era rimasta paralizzata a piangere in silenzio. «Non renderti ridicola, Autumn» le aveva detto lui con voce calma ma implacabile. «Anche se una storia finisce, la vita prosegue» aveva aggiunto voltandole le spalle. «Non mi vuoi più?» Autumn aveva atteso la risposta col fiato sospeso. «Non preoccuparti» aveva risposto lui distrattamente dopo un attimo di esitazione. «Ci saranno altri uomini nella tua vita.» Autumn ricordò lo smarrimento e la fuga disperata giù per le scale, e il terribile e lunghissimo anno durante il quale aveva cercato di relegare i ricordi in un cantuccio del suo essere. Era sopravvissuta, pensò con un sospiro infilandosi un vestito verde, e avrebbe continuato a farlo. L'aria ingenua era scomparsa e non si sarebbe più fatta prendere in giro facilmente. Si ravviò i capelli soddisfatta del modo in cui era riuscita ad affrontarlo. Autumn Gallegher era cambiata. I suoi pensieri ritornarono allo strano assortimento di ospiti e si chiese quale fosse la ragione per cui personaggi ricchi e famosi si erano riuniti in una pensione anonima come quella di sua zia. Non aveva molto tempo a disposizione per pensare, perché era già ora di cena e non doveva assolutamente disobbedire agli ordini di zia Tabby.

19


Questo mese Nora Roberts, la scrittrice di romance più conosciuta al mondo, chiude l'anno di Mylit con un romanzo che terrà incollati sino all'ultima pagina. Leanne Banks è per le donne che vogliono andare oltre il romanticismo, che vogliono osare ma sempre con classe.

La prossima uscita il 21 gennaio Di Diana Palmer si è già detto tutto. Autrice poliedrica, sa sempre come catturare l'attenzione delle lettrici. Lynne Graham ci condurrà alla scoperta di un sentimento che in tanti provano ma che in pochi sanno gestire. La vendetta.


Barbados, 1837 - Una piantagione , un luogo paradisiaco e Lei, l’affascinante ed enigmatica Emma Ward. Sarà possibile per Ren Dryden, Conte di Dartmoor, non mescolare affari e piacere?

Inghilterra, 1837 - Per far colpo sulle amiche del club Caccia al marito, Eugenie Belmont annuncia che intende sposare Sinclair St. John, Duca di Somerton, un uomo molto diverso dai membri della sua eccentrica famiglia. L’impresa però si rivela ambiziosa...

Caraibi - Londra, 1812 - Kit North ha giurato a se stesso che laverà la macchia che offusca il suo buon nome e per farlo darà la caccia a uno dei più pericolosi bucanieri del Mar dei Caraibi: il famigerato La Voile.

Inghilterra, 1145 - Per Richard di Dunstan Isabella è solo uno strumento, l’esca con cui intende attirare il malvagio Glenforde. Ma l’amore può sbocciare anche tra le tenebre dell’anima...

In edicola dal 2 novembre

www.harlequinmondadori.it - Seguici su


Frenetica, travolgente, adrenalinica. Questa sembra essere la vita all’Eastern Beaches Hospital… basta poco per far scoppiare una scintilla in corsia! Ruby, Tilly, Ellie e Jess sono quattro infermiere giovani, carine e libere, almeno per il momento! Questo è il diario della loro ultima estate da single.

NURSES DIARY La nuova serie medical che vi terrà compagnia fino a Dicembre con quattro irresistibili appuntamenti!

Le regole dell’infermiera vi aspetta in edicola e su www.harlequinmondadori.it

Dal 17 novembre in edicola

www.harlequinmondadori.it – Seguici su


I bestseller della narrativa storica, le autrici piĂš prestigiose. Inconfondibili.

Inghilterra, 1821. Uno scapolo impenitente, una moglie imperfetta, un eccitante scontro di volontĂ .

Un nuovo appuntamento con la serie Conti, scapoli e libertini vi aspetta!

Inghilterra - Scozia, 1829. Una sciocchezza, una speranza, un nuovo sentimento nel cuore...

Non perdete il nuovo avvincente episodio della saga dedicata alla famiglia Cynster.

In edicola dal 18 novembre

www.harlequinmondadori.it - Seguici su


CREATURE FANTASTICHE, IRONIA, SUPERPOTERI: L’ULTIMO IRRIVERENTE APPUNTAMENTO CON LA SERIE

monster paradise “Monster Paradise ha tutto, suspense, romanticismo e un’interessante protagonista. Volevo sapere tutto di Zoey, era sempre nella mia mente, qualsiasi cosa facessi.” The Reading Diaries

RISCOPRITE I PRIMI DUE APPUNTAMENTI IN EBOOK SUL NOSTRO STORE!

In edicola dal 27 novembre www.harlequinmondadori.it - Seguici su


Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con

A B B ON ATI!

-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS

Sì!

Voglio abbonarmi a My Lit. Speditemi bimestralmente 2 romanzi al prezzo scontato del 50%: € 7.50 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 12.00 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).

5B0222

Cognome.............................................................Nome................................................................................ Via.....................................................................................................................N°...................................... Località.............................................................................Prov...................CAP............................................. Prefisso....................Telefono....................................e-mail.......................................................................... Firma............................................................................................Data........................................................ Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza i romanzi Harmony Romance. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2015. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Harlequin Mondadori S.p.A. - Via Marco d’Aviano, 2 – 20131 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con Harlequin Mondadori S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso Harlequin Mondadori S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.