CAROLE MORTIMER
Tango per una notte
Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: A Taste of the Forbidden Harlequin Mills & Boon Modern Romance © 2013 Carole Mortimer Traduzione di Alessandra De Angelis Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A.. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2014 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Collezione Harmony gennaio 2014 Questo volume è stato stampato nel dicembre 2013 presso la Rotolito Lombarda - Milano COLLEZIONE HARMONY ISSN 1122 - 5450 Periodico bisettimanale n. 2854 dello 07/01/2014 Direttore responsabile: Stefano Blaco Registrazione Tribunale di Milano n. 22 del 24/01/1981 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano
1 «Sei davvero sicura che te la caverai da sola?» «Grace, per l'amor di Dio, smettila di preoccuparti, sali in macchina e parti!» Sua sorella Beth le lanciò un'occhiata affettuosa ma carica di impazienza. «Ho ventitré anni, e sono assolutamente in grado di vivere da sola. E poi non dimenticare che quei soldi ci fanno proprio comodo...» Sì, era vero, ammise Grace fra sé e sé. Si rendeva perfettamente conto che negli ultimi mesi, a causa della malattia della madre, si erano accumulate parecchie bollette che avrebbero dovuto pagare in qualche modo. Per assistere la madre mentre Beth completava gli studi per conseguire un Master all'università di Oxford, Grace era stata costretta a lasciare il lavoro, nonostante avesse una posizione invidiabile come chef pasticciere in un prestigioso albergo londinese. Ora Beth era tornata a vivere a casa e aveva trovato un impiego in una casa editrice a Londra, ma il suo stipendio non sarebbe stato sufficiente per mantenere entrambe e saldare i debiti, perciò Grace stava per partire per lo Hampshire, dove avrebbe lavorato un mese in prova con la prospettiva di essere assunta a tempo indeterminato come cuoca e governante presso la dimora di un ricchissimo imprenditore argentino, Cesar Navarro. «Chissà com'è il tuo futuro datore di lavoro...» disse sua sorella. 5
Grace fece una smorfia. «Dubito che lo vedrò di persona tanto presto.» Beth aggrottò la fronte, perplessa. «Che vuoi dire?» Guardandole vicine, era facile sospettare che le due sorelle non avessero lo stesso sangue. Beth, la minore, era alta e bionda, e aveva gli occhi scuri, mentre Grace era bruna, piccola e con gli occhi verde azzurri. Grace era stata adottata quando aveva solo sei settimane ed era rimasta figlia unica finché, quando aveva otto anni, i genitori adottivi avevano portato a casa con loro la piccola Beth, di cinque anni, dicendole che sarebbe stata la sua sorellina. Tra le due bimbe si era stabilito subito un legame di profondo affetto, che era rimasto inalterato anche quando erano cresciute, e aveva permesso loro di sopportare la tragedia avvenuta quattro anni prima, quando il padre era morto in un incidente d'auto e la madre era rimasta paralizzata, costretta su una sedia a rotelle. L'immobilità forzata aveva causato delle complicazioni polmonari che alla fine avevano provocato la sua morte, due mesi addietro. «Stando a quello che mi ha riferito l'assistente inglese con cui ho sostenuto il colloquio e che mi ha assunta dopo aver eseguito dei severi controlli di sicurezza sul mio conto, ogni mattina dovrò preparare la colazione che un certo Raphael, che lo segue come un'ombra, gli servirà in sala da pranzo alle sette in punto. Dopo questo, avrò accesso alla casa solo dopo che il signor Navarro sarà uscito e mi occuperò delle pulizie in attesa del suo ritorno alla sera, tenendomi accuratamente alla larga dal suo studio che è assolutamente off limits!» le spiegò Grace. «Alla sera, poi, dovrò preparare la cena per le otto, a meno che Raphael non mi informi di un cambio di programma, e dovrò uscire dalla casa invariabilmente entro le nove.» «Forse perché il signor Navarro non vuole che tu assista alle sue feste sfrenate» azzardò Beth. Grace arricciò il naso. «Non credo proprio» rispose 6
scuotendo la testa. «Probabilmente il mio arrogante datore di lavoro è così snob che non vuole imbattersi neppure casualmente nei domestici, e neanche sentire le loro voci. Secondo me, ci considera tutti la sua servitù, come nell'Ottocento!» Beth fece una risatina. «Mi sembra alquanto esagerato nelle sue esigenze di riservatezza» commentò. «Un multimilionario è abituato ad avere esattamente ciò che vuole, come e quando vuole» sentenziò Grace. Inoltre non poteva certamente fare la schizzinosa. Pur avendo eccellenti referenze, per settimane Grace aveva cercato invano un altro impiego come chef pasticciere a Londra. Nessuno aveva voluto dare fiducia a qualcuno che non lavorava da quasi otto mesi. Per disperazione, Grace si era infine iscritta a un'agenzia di collocamento e la prima offerta decente ricevuta era quella: un mese di prova presso la proprietà del signor Navarro nello Hampshire, con un ottimo stipendio. Come rifiutare? «Però guarda i lati positivi» osservò Beth, sorridendo. «È compreso l'alloggio, e avrai un villino tutto per te all'interno della tenuta. Molto meglio di una squallida stanza nell'ala della servitù...» concluse, ironica. «Secondo me, l'offerta di un alloggio indipendente non è stata fatta per generosità, ma solo per assicurare l'assoluta privacy di Cesar Navarro!» replicò Grace, scrollando le spalle. «Che importa? Uno di questi fine settimana verrò a tenerti compagnia per un paio di giorni» la consolò Beth. «Non vedo l'ora! Sento che ne avrò proprio bisogno» sbuffò Grace, prima di salutare la sorella con un ultimo abbraccio. «In attesa della tua visita, mi raccomando, chiamami al cellulare per qualsiasi cosa di cui tu possa aver bisogno.» «Considerata la situazione, ho l'impressione che sarai tu ad aver bisogno di chiamare me... e anche spesso!» Beth rise. 7
Mentre si dirigeva in macchina verso lo Hampshire, seguendo le indicazioni che le aveva dato Kevin Maddox al telefono, Grace ripensò alle richieste assurde del suo datore di lavoro. Ovviamente conosceva di fama Cesar Navarro; chi non aveva mai sentito nominare il plurimilionario argentino? Pur non avendo superato da molto i trent'anni, il ricchissimo imprenditore possedeva dimore lussuose nelle più importanti città del mondo e un impero che si estendeva in vari paesi, e che spaziava negli ambiti più disparati, dalla tecnologia ai media, dalle linee aeree agli alberghi, dall'enologia alla ristorazione... Cesar Navarro aveva le mani in pasta in così tante attività che Grace dubitava che avesse del tempo libero. Dopo il primo colloquio per l'assunzione, Grace aveva dovuto aspettare un paio di giorni prima di essere richiamata per un secondo incontro, certamente per avere il tempo di eseguire i controlli di sicurezza di cui le aveva parlato l'assistente. Ne aveva approfittato per fare delle ricerche online sull'imperscrutabile e riservato Cesar Navarro. Era veramente una figura ammantata di mistero. Su di lui circolavano scarse e succinte informazioni. Aveva trentatré anni ed era il maggiore dei due figli di una ricchissima coppia ora separata. Di madre americana e padre argentino, era cresciuto nel paese del padre, poi aveva frequentato l'università di Harvard e a soli ventitré anni aveva cominciato a costruire il suo impero, ora di proporzioni tali che Navarro viaggiava in continuazione in elicottero o con il suo jet privato, e aveva case lussuose ai quattro angoli del mondo. In rete c'erano diverse foto di quando era ragazzo. Anche da giovanissimo, era già affascinante. Dotato di una bellezza aristocratica, con il viso spigoloso, penetranti occhi scuri, zigomi alti e labbra ben disegnate, mascelle squadrate e mento volitivo. Tutte le fotografie avevano una caratteristica in comune: Navarro non sorrideva mai, ma proprio mai. 8
In ogni ritratto aveva un'espressione cupa e severa. Di Cesar Navarro da adulto c'erano solo due fotografie; in una era in posa, sicuramente per qualche ritratto ufficiale, l'altra era stata scattata da una certa distanza mentre scendeva dall'aereo privato per salire sull'elicottero che lo attendeva. In entrambe le foto era sempre estremamente aitante, ma, se possibile, ancora più torvo che da ragazzo. Accanto a lui era stato immortalato un uomo di pochi centimetri più basso, anch'esso bruno. Navarro indossava un abito scuro che metteva in evidenza il fisico atletico e le spalle ampie e muscolose. I capelli erano leggermente troppo lunghi e scompigliati dall'elica in movimento; i suoi lineamenti aristocratici erano resi ancora più aspri dagli occhi intensi e dal cipiglio cupo. Considerata la sua incredibile ricchezza, per non parlare del suo fascino indiscutibile, c'era da chiedersi perché non fosse anche un inguaribile playboy. Un uomo come lui avrebbe dovuto comparire su tutte le cronache mondane, ed essere fotografato con una bella donna diversa ogni sera, invece di vivere praticamente da eremita, ossessionato dall'esigenza di salvaguardare la sua privacy. A meno che... Grace pensò che forse poteva esserci un'altra ragione per cui Cesar Navarro non fosse una presenza costante sulle riviste di gossip e non gli venissero attribuiti innumerevoli flirt. E se il motivo per cui teneva tanto alla riservatezza della sua vita privata fosse il fatto che l'uomo bruno al suo fianco non fosse solo un assistente, ma un compagno? Sarebbe stato un vero peccato se uno scapolo tanto ambito quanto affascinante, capace di far battere il cuore a qualsiasi donna, in realtà non fosse attratto dal sesso femminile! Grace fece una risatina per quelle congetture maliziose, ma il sorriso le si spense subito sulle labbra quando 9
si trovò finalmente davanti all'ingresso della tenuta in cui avrebbe lavorato e vissuto per almeno un mese. La proprietà era circondata da un alto muro di cinta e chiusa da un'imponente cancellata in ferro battuto, guardata a vista da due guardie in nero dall'aria minacciosa e diffidente, con i capelli corti dal taglio militaresco e gli occhiali da sole a specchio nonostante il cielo fosse coperto. Quando lei si fermò all'ingresso e abbassò il finestrino, uno dei due si avvicinò e si chinò a scrutarla. «Grace Blake?» «Sì...» rispose lei in tono incerto. Avrebbe dovuto immaginare che le guardie alla porta fossero state avvertite del suo arrivo, dato l'alto livello di sicurezza che circondava il signor Navarro. Tuttavia non poteva fare a meno di essere preoccupata, perché si chiedeva per quale motivo fosse necessario per lui essere tanto inavvicinabile. Oltretutto, durante la telefonata di Kevin Maddox, le era parso di capire che il suo datore di lavoro sarebbe arrivato l'indomani. L'uomo corpulento le fece un cenno di assenso dopo aver guardato attentamente all'interno dell'auto attraverso il finestrino. «Dovrei dare un'occhiata al portabagagli» la informò. «Al portabagagli?» ripeté Grace, sbalordita. «Se non le dispiace.» La guardia si scostò per permetterle di scendere dalla vettura e aprire il bagagliaio. Le fece addirittura aprire la valigia e ne controllò il contenuto, poi disse qualcosa sottovoce al walkie talkie e, pochi secondi dopo, l'enorme cancello cominciò ad aprirsi lentamente. «Svolti subito a destra nel vialetto che la porterà al suo alloggio» l'avvertì prima di tornare a prendere posto accanto all'ingresso. Grace tornò alla guida dell'auto e avanzò fino a fermarsi accanto a lui. «Mi era stato detto che il signor Navarro non sarebbe stato qui prima di domani» osservò, 10
perplessa, pensando che tanta sicurezza fosse dovuta al fatto che l'uomo aveva anticipato il suo arrivo. «Infatti» replicò l'altro, secco. «Oh. Fate tutti questi controlli anche in sua assenza?» «Sì.» «Ah, okay... grazie» si lasciò sfuggire, sempre più sconcertata, mentre l'uomo la fissava a labbra serrate dietro lo schermo enigmatico delle lenti a specchio. «Prima svolta a destra» le ripeté in tono meccanico, con un'espressione impenetrabile. Grace aveva lo stomaco serrato dall'ansia mentre si avviava, accelerando. Dallo specchietto retrovisore, vide il cancello che si chiudeva lentamente alle sue spalle. Benché non la scorgesse, era sicura che una telecamera fosse puntata su di lei mentre percorreva il viale alberato e svoltava a destra, dirigendosi verso il cottage di cui le aveva parlato Kevin e in cui avrebbe abitato almeno per un mese. Grace era abituata all'indipendenza, a fare ciò che voleva e quando voleva, per cui cominciava ad avere dei seri dubbi sulla sua capacità di vivere in quella specie di carcere di massima sicurezza più a lungo del mese di prova... «Non ammetto scuse, Kevin» sbottò Cesar con impazienza mentre, il giorno seguente, entrava nella sua abitazione inglese, stanco dopo il lungo viaggio aereo da Buenos Aires in cui aveva lavorato incessantemente. Non era dell'umore giusto per sopportare dei contrattempi che impedivano la conclusione dell'affare per cui era venuto appositamente in Inghilterra. «Se Dreyfuss non...» Si interruppe e si fermò di colpo davanti al tavolo in mezzo all'atrio. «E questi, che sono?» Kevin fece una smorfia, guardando il grosso vaso decorativo pieno di fiori. «Ehm... gigli?» azzardò. Cesar serrò le mascelle per un istante, contrariato. «Falli togliere immediatamente» ordinò secco prima di 11
avviarsi lungo il corridoio, diretto verso il suo studio. «Subito.» Prudentemente, Kevin non osò chiedergli perché mentre lo seguiva. Cesar attese finché non si fu accomodato dietro l'imponente scrivania di mogano nel suo studio, poi fissò il suo assistente con cipiglio torvo. «Mi sembrava di essere stato chiaro sul fatto che non voglio fiori in casa.» Kevin abbassò lo sguardo. «Mi scuso, è colpa mia. Devo aver dimenticato di dirlo alla signorina Blake.» Cesar sollevò un sopracciglio nerissimo. «La nuova governante?» «Sì, la signora Davies è andata in pensione e...» «Lo so, considerato che ho firmato io l'assegno di liquidazione» precisò Cesar, sarcastico. «Sì, gliel'ho consegnato personalmente» annuì Kevin. «Ovviamente ho mandato la cartella della signorina Blake a Raphael per avere la sua approvazione.» «Ovviamente» ripeté Cesar, asciutto. «Ne hai una copia?» «Certo.» Kevin aprì la valigetta portadocumenti e tirò fuori un fascicolo che gli consegnò. «È un po' giovane, ma ha eccellenti referenze, e i controlli di sicurezza effettuati su di lei hanno avuto esito positivo. È una persona seria e affidabile.» Cesar aprì la cartellina e assunse un'espressione sconcertata quando vide la data di nascita di Grace Blake; aveva solo ventisei anni! «Un po' giovane, non trovi?» Lanciò un'occhiata interrogativa a Kevin che spostò il peso da un piede all'altro, visibilmente a disagio. «Ma ha eccellenti referenze» ripeté. «Sì, lo hai già detto.» Cesar guardò il suo assistente con aria sospettosa. «È anche bella?» Kevin arrossì. «Se pensi per un solo istante che io mi faccia influenzare dal suo aspetto fisico...» cominciò. «Ah, quindi è bella!» tagliò corto Cesar con un sorriso ironico. «È senza lavoro da otto mesi» aggiunse dopo aver scorso nuovamente il curriculum di Grace Blake. 12
«Sua madre è stata gravemente malata e lei ha smesso di lavorare per assisterla.» «Non mi pare di aver chiesto informazioni sulla sua vita privata, Kevin» precisò Cesar, severo. «No, certo, ma volevo solo spiegare...» Un'occhiata truce di Cesar lo fece zittire. «Le dirò dei fiori appena avremo finito qui» aggiunse. «Non dimenticarlo.» A denti stretti, Cesar chiuse la cartellina e la mise da parte per riesaminarla dopo. Raphael era ancora fuori, impegnato a dare disposizioni riguardo alla sicurezza, ma Cesar non aveva alcun dubbio che, quando fosse tornato, si sarebbe assicurato rapidamente che la giovane e bella Grace Blake fosse edotta con precisione riguardo a ciò che Cesar Navarro pretendeva dai suoi dipendenti. Grace stava dando gli ultimi tocchi al dolce che stava preparando per la cena di Cesar Navarro quando Kevin Maddox entrò in cucina. «Mi fa piacere rivederla, signor Maddox!» esclamò Grace con cordialità. «Non ti avevo chiesto di chiamarmi Kevin e darmi del tu?» le ricordò lui, che a suo tempo aveva subito dato un tono informale al colloquio di assunzione proponendole di darsi del tu appena Grace era entrata nell'ufficio, tanto per metterla a suo agio. «Sì, scusami, devo ancora abituarmi...» mormorò lei. Certo l'ambiente in cui si trovava contribuiva a intimidirla ancora di più. Un quarto d'ora prima aveva sentito arrivare l'elicottero e aveva sperato che Kevin avesse accompagnato il signor Navarro, perché sarebbe stata contenta di vedere una persona che reputava normale, dopo aver trascorso due giorni costantemente a disagio, sentendosi osservata dalle guardie da dietro gli occhiali a specchio, e anche dalle telecamere sparse un po' dovunque, sia in casa sia in giro per la tenuta. Esplorando la villa per ambientarsi, quella mattina, aveva trovato 13
nel seminterrato una stanza piena di monitor sorvegliati da altre guardie. Se il cottage in cui alloggiava era comodo e accogliente, la villa padronale era veramente di un lusso faraonico, con eleganti mobili di antiquariato, quadri stupendi alle pareti, raffinati stucchi che ornavano i soffitti e lampadari di cristallo scintillante. La cucina, poi, era il paradiso di ogni cuoco! Se Grace avesse ignorato le due telecamere piazzate strategicamente agli angoli del soffitto e il fatto che doveva digitare un codice di accesso su una pulsantiera accanto alla porta sul retro per entrare e uscire dalla casa, avrebbe potuto apprezzare appieno la stanza arredata con mobili di legno che davano un tocco tradizionale all'ambiente, ma attrezzata con tutto ciò che si potesse desiderare in materia di elettrodomestici. A Grace non mancava proprio niente per cucinare pasti da gourmet per il padrone di casa. Malgrado tutti i lussi e le comodità da cui era circondata, entrare e uscire dalla tenuta era un vero incubo, proprio come Grace temeva. Lo aveva capito subito quella mattina, quando era andata a fare la spesa nella città più vicina. Oltre ai controlli di sicurezza subiti all'ingresso sia all'andata sia al ritorno, le guardie avevano setacciato il contenuto dei sacchetti della spesa e ispezionato l'auto prima di farla entrare. Grace non poteva fare a meno di pensare che o Navarro era paranoico, o aveva parecchi nemici. Nessuna delle due alternative la entusiasmava particolarmente... Ed era anche per questo che vedere una faccia amica la riempiva di sollievo. Kevin Maddox, con il suo viso simpatico e attraente, i corti capelli biondi e gli occhi blu, era una ventata di aria fresca in quell'ambiente soffocante! «Che odorino stuzzicante!» si complimentò Kevin annusando l'aria con un sorriso di approvazione. «Grazie.» Grace si lisciò la gonna di quella che con14
siderava la sua uniforme da lavoro. Per stare in cucina, indossava abitualmente una camicetta bianca e una gonna nera al ginocchio, e legava in una coda i lunghi capelli scuri affinché non le fossero d'impaccio. «Il menu per stasera prevede vellutata di carote, spigola alla griglia con patatine novelle e verdure miste mediterranee saltate» snocciolò con orgoglio. «E per dessert...» «Ah!» la interruppe Kevin facendo una smorfia di disappunto mentre fissava la mousse al cioccolato che Grace stava decorando con riccioli di cioccolato bianco e fondente quando era entrato in cucina. Grace lo fissò, atterrita, nel notare la sua espressione di disapprovazione. «Al signor Navarro non piace il cioccolato?» «Non mangia proprio i dolci.» Grace strabuzzò gli occhi. «Affatto?» «Niente dolci» confermò Kevin. «Ma io sono uno chef pasticciere!» «Lo so.» Kevin scrollò le spalle. «Ma prima della specializzazione hai anche seguito un corso di cucina di altissimo livello a Parigi.» «Però...» Grace si bloccò, rendendosi conto che sarebbe stato inutile protestare. Le serviva quel lavoro e non poteva fare niente per cambiare le cose se Cesar Navarro non mangiava i dolci. «C'è altro che non piace al signor Navarro?» chiese mentre metteva la mousse in frigorifero con un sospiro carico di rammarico. «Non ho detto che non gli piacciono i dolci, solo che non li mangia» precisò Kevin. «Ha paura di mettere su pancia?» scherzò Grace. «Scusa, non volevo essere irrispettosa.» «Non glielo dirò...» disse Kevin ammiccando. «Comunque, giacché siamo in argomento, non gli sono piaciuti i fiori all'ingresso. È colpa mia, avrei dovuto dirtelo, ma mi è passato di mente. La governante, la signora Davies, era al suo servizio molto prima che io fossi assunto, perciò era al corrente di tutte le sue preferenze e 15
delle sue piccole manie. Avrei dovuto informarti durante il secondo colloquio, scusami.» Grace lo fissò, perplessa. «Non gli sono piaciuti i gigli?» «No.» «Allora che fiori preferisce?» «Nessuno.» «Soffre di allergie?» Grace sapeva quanto fosse terribile, perché sua sorella Beth era allergica al polline e per lei la tarda primavera e l'inizio dell'estate erano un vero inferno. «Che io sappia, no.» Grace scosse la testa, frustrata. «Allora cos'ha contro le decorazioni floreali in casa?» Era indispettita, perché era particolarmente fiera della bella composizione di profumatissimi gigli bianchi a gambo lungo che aveva sistemato con cura nel vaso sul tavolino all'ingresso. Kevin si strinse nelle spalle. «Per esperienza, posso dirti che è meglio non mettere in discussione gli ordini del signor Navarro.» «È abituato a farsi obbedire senza battere ciglio, qualsiasi cosa chieda, eh?» «Temo proprio di sì.» «E vuole che tolga i fiori dall'atrio?» «Sì.» «Okay, come desidera.» Grace scrollò le spalle con noncuranza. Kevin emise un sospiro di sollievo. «A parte questi piccoli inconvenienti, ti stai ambientando bene?» Grace esitò. Per essere sincera, avrebbe dovuto dirgli di no. Oltretutto ora era arrivato Cesar Navarro, portando con sé ulteriori limitazioni a quelle che le erano state date prima di essere assunta e che Grace considerava già esagerate, per non parlare degli scrupolosi controlli di sicurezza da parte delle guardie. La presenza del signor Navarro le sembrava opprimente, anche se non lo aveva ancora visto. Anche Kevin Maddox le era parso meno 16
rilassato e disinvolto di quanto fosse stato durante i loro due incontri precedenti e la telefonata che le aveva fatto il giorno prima. Senza dubbio, anche le guardie ora erano sul chi vive, dopo l'arrivo del capo. Grace non riusciva a capacitarsi di come si potesse vivere in quel modo, continuamente protetti e circondati da un muro impenetrabile di sicurezza che teneva lontano il resto del mondo. Sicuramente non era uno stile di vita che avrebbe potuto sopportare. Comunque non era un problema che avrebbe dovuto porsi, considerato che non sarebbe mai stata tanto ricca o importante da preoccuparsene! Per dimostrarsi conciliante, fece un sorriso cordiale a Kevin. «Il villino è molto comodo e questa cucina è favolosa» gli rispose, guardandosi intorno con aria di apprezzamento. «Mi fa piacere» annuì Kevin, soddisfatto. «Fra poco scenderà Raphael per servire la cena al signor Navarro.» Diede un'occhiata all'orologio. «È ora di andare.» «Non resti qui anche tu quando c'è il signor Navarro?» gli chiese Grace, delusa. «Nessuno può fermarsi a dormire nella villa tranne il signor Navarro e Raphael» la informò Kevin. «Raphael sarebbe un tizio alto e muscoloso, sui trent'anni, bruno e con gli occhi azzurri?» gli chiese Grace, incuriosita, descrivendogli l'uomo che aveva visto nella foto con Navarro. «Esatto. E tu come...» Kevin si interruppe sentendo entrare qualcuno in cucina. «Ah, eccolo!» Grace guardò il nuovo arrivato. In effetti, era proprio lui. Mmh... il signor Navarro e Raphael erano gli unici che potevano soggiornare nella villa, eh? Forse i suoi sospetti non erano del tutto infondati... Be', ma a lei cosa importava? Il suo motto era sempre stato vivi e lascia vivere. Aveva diversi conoscenti gay, e le sue due migliori amiche di Parigi erano fidanzate tra loro da anni. Avevano continuato a tenersi in contatto 17
anche dopo il ritorno di Grace in Inghilterra e, a distanza di quattro anni, forse erano la coppia più longeva di sua conoscenza! Tuttavia Grace non ebbe modo di sapere qualcosa di più sul tenebroso Raphael e sul suo datore di lavoro perché, dopo che li ebbe presentati, Kevin se ne andò e Raphael cominciò a fare avanti e indietro tra la cucina e la sala da pranzo per servire Cesar Navarro. La sua espressione cupa non incoraggiava certo la conversazione; Grace aveva cercato invano di attaccare discorso un paio di volte, però aveva ricevuto in risposta solo dei grugniti. Perciò, ormai si era rassegnata, ma era esausta per il lavoro e la continua tensione quando il taciturno Raphael venne a prendere in consegna il vassoio d'argento su cui Grace aveva messo il caffè per Cesar Navarro, preparato usando la miscela particolare che il padrone di casa aveva portato con sé dall'Argentina. Grace non sollevò obiezioni nel momento in cui Raphael la congedò, informandola che per quella sera aveva finito. Troppo stanca per andarsene subito, si sedette su uno dei quattro sgabelli davanti alla penisola con il piano di marmo e si prese la testa fra le mani. Se quella giornata era un esempio attendibile di ciò che l'aspettava nel mese a venire, Grace non era sicura di riuscire ad arrivare alla fine del periodo di prova, indipendentemente dalla necessità di avere uno stipendio così sostanzioso!
18
2854 - Tango per una notte di C. Mortimer Dopo un solo giorno di lavoro con Cesar, tutte le buone maniere di Grace si sono volatilizzate... Prima parte della miniserie BUENOS AIRES NIGHTS.
2855 - Sconveniente desiderio di T. Morey Alesander è l'ultima persona con la quale Simone vorrebbe trovarsi sola, però... Anche questo mese vincolati a un CONTRATTO D'AMORE.
2856 - Ieri è già domani di C. Marinelli Quello di cui Meg non ha tenuto conto è l'irresistibile attrazione che prova per Niklas... Non farti mancare UN NUOVO INIZIO !
2857 - La vendetta del milionario di J. Kenny Nonostante ormai possa avere qualunque donna desideri, ce n'è una che Marco non può togliersi dalla mente... Torna SELF-M ADE M AN.
2858 - L'uomo del mio destino
di M. Milburne Bella, giovane ereditiera, ha scoperto che suo padre ha lasciato ogni cosa a Edoardo Silveri... Vorresti sapere se sei FATTA PER L UI?
2859 - Scelta dallo sceicco
di A. Green Scelta come sposa dello sceicco Sadiq, la principessa Samia non può far altro che... Nuovo appuntamento con I PRINCIPI DEL DESERTO.
2860 - Il duca e la cameriera di S. Kendrick Roxanne era abituata a essere al centro dell'attenzione maschile, ma di fronte a Titus... Cosa ne dici di ritrovarti A L ETTO COL CAPO?
2861 - Fra le braccia del nemico di S. Morgan Stefan potrà anche essere il più acerrimo rivale in affari della sua famiglia, ma è anche l'unico uomo a... Torna ad ardere il FUOCO GRECO.
Dall'11 febbraio
2862 - Abbraccio argentino di C. Mortimer Beth conduce una normale esistenza a Londra, finché non si ritrova catapultata a Buenos Aires... Ultima parte della miniserie BUENOS AIRES NIGHTS.
2863 - Il prezzo della vendetta di A. Green Sono passati anni dal suo incontro con Sienna, e per tutto quel tempo Andreas ha atteso il momento della sua rivincita... Torna SUBLIME VENDETTA.
2864 - Il piano della principessa di V. Parker Lucas non pensava che la missione affidatagli dal re, riportare sua figlia Claudine ad Arunthia, potesse nascondere tante insidie. Sei FATTA PER LUI?
2865 - Dolce sbaglio di L. Armstrong Mia sapeva bene che il suo interesse per Carlos era del tutto insensato. Lui apparteneva a un altro mondo... Concediti UN NUOVO INIZIO.
2866 - La fidanzata del greco
di M. Cox Per salvaguardare il futuro di suo padre Natalie è costretta ad accettare l'oltraggiosa proposta di Ludovic. Fatti scaldare dal FUOCO GRECO.
2867 - Il richiamo del deserto
di T. Morey Scampata dalla grinfie di un principe lascivo, Aisha si rende conto di essere caduta dalla padella nella brace. Prima parte de I FRATELLI DEL DESERTO.
2868 - Indomabile passione di C. Crews Nel suo libro di successo, Miranda ha appiccicato a Ivan una pessima etichetta, e ora lui deve cancellare quell'immagine. Ma come?
2869 - Uno scandalo per il milionario di S. Kendrick Dante è l'ultima persona al mondo che Justina vorrebbe incontrare al matrimonio della sua migliora amica. Ecco a voi un INTERNATIONAL TYCOON.
Buoni propositi per l’anno nuovo?
RISPARMIARE!
Con i promozionali Harmony: 2 romanzi Vendetta e Passione a solo 4,50 €
DALL’11 GENNAIO
Antologie 3 in 1 delle serie più amate ,
35% di risparmio: 1 STORIA È GRATIS!
DAL 17 GENNAIO www.eHarmony.it – Seguici su
INCONFONDIBILI: le storie più appassionanti, le autrici più prestigiose, le copertine più eleganti.
Un amore intenso e combattuto, un intreccio avvincente in un’ambientazione mozzafiato.
Quando il Conte di Donnelly, arriva a Hadley Green per conoscere la nuova Contessa di Ashwood, gli basta una sola occhiata per capire che la graziosa nobildonna che gli dà il benvenuto non è chi dovrebbe essere. Ma allora chi è questa seducente bugiarda? Finalmente JULIA LONDON, entra a far parte delle grandi autrici Harlequin Mondadori con una nuova serie da non perdere: I segreti di Hadley Green.
Dal 18 settembre
Leggi le trame su www.eHarmony.it - Seguici su
ABBONATI! PER TE UNA SORPRESA MISTERIOSA!
Sì!
Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O Brescia CMP - 25126 Brescia
Sì Voglio abbonarmi ad Harmony Collezione. Speditemi mensilmente 6 inediti romanzi e la sorpresa misteriosa che resterà comunque mia al prezzo scontato del 15%: € 16.30 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10 gg. (Diritto di recesso Art. 64 Dlg. 206/2005).
4B0106 Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza i romanzi Harmony Collezione. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2014. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Harlequin Mondadori S.p.A. - Via Marco d’Aviano, 2 – 20131 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con Harlequin Mondadori S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso Harlequin Mondadori S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO
Regalo non condizionato all’acquisto ed esente dalla disciplina delle operazioni a premio