Il laird dal passato
Immagine di sfondo in copertina: Daniel_Kay/Shutterstock
Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Lost Laird from Her Past Harlequin Historical © 2022 Jeanine Englert Traduzione di Graziella Reggio
Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises ULC.
Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.
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© 2023 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici Special gennaio 2023
Questo volume è stato stampato nel dicembre 2022 da CPI Moravia Books
I GRANDI ROMANZI STORICI SPECIAL ISSN 1124 - 5379 Periodico mensile n. 333S del 27/01/2023 Direttore responsabile: Sabrina Annoni Registrazione Tribunale di Milano n. 368 del 25/06/1994 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distribuzione canale Edicole Italia: m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Carlo Cazzaniga, 19 - 20132 Milano
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A mia nonna Joanne. Mi hai sempre fatta sentire la persona più amata del mondo. Grazie per avermi ricordato in continuazione il mio valore, anche quando io stessa ne dubitavo. Mi manchi. Ti voglio tanto bene.
Strada per Westmoreland, vicino al Loch Linn he Sc o zia, n o vembre 1743
Un acre odore di fumo aleggiava nell ' aria mentre Ga rrick MacLean, Laird di Westmoreland, tirava le redini del cavallo e raggiungeva la cima de ll 'ultimo ripido pendio , lungo la strada sterrata che l ' avreb be condotto a ca sa, appena oltre il Loch L i nnhe. Le nuvolette grigie che velavano la luna piena , bassa sull ' orizzonte, osc uravano il profilo maestoso del castello e gli concedev ano una tregua, prima di affrontare la dura verità che s ar ebbe stata risvegliata dalla vista de lla dimora avita. E cioè che aveva mancato nei confronti della famiglia ed era venuto meno al p roprio dovere di laird di protegg ere la sorella.
Mentre lo stallone s ' inerpicava per l 'ultimo tratto , Garrick scivolò un po ' all ' indietro sulla sella . Il fre d do crocifisso d ' argento di Ayleen gli premeva sul collo, appeso a una lunga catenella. Il cimelio solitario ra ppresentava un potente memento di ciò che aveva perd uto e di quanto poco pote s se dare a lla madre per aiutarla a trovare la pace. Sapeva che non l ' av r ebbe ri confortata,
tuttavia no n aveva altro da offrirle. Almeno la sorella era stata sepolta nel luogo che avev a difeso a costo de lla vita, anche se lui era in collera con Dio per questo mot i vo.
L'odore di fumo s ' intensificò e un 'ondata di calore gli per corse il corpo , ridestando il ricordo del suo arrivo, un anno prima, a Perth, dov 'era andato a cercare la s orella...
« Ayleen! » urlava Garrick nell ' abbazia incendiata. Si lanci ava verso l ' edificio , ma si scontrava con un muro insuperabile di fiamme e cal o re rovente . Correndo lu ngo il perimetro , cercava un varco nel fuoco.
Il cuore gli sprofondava nel petto. Non c ' era alc u na apertura.
Il panico gli attanagliava le membra. E se fosse arr ivato troppo tardi?
Udiva un o strillo e si voltava. Ayleen.
I razzi atori l ' avevano catturata. I volti c hiazzati di sangue erano duri, crudeli, s travolti dall ' odio .
Lei scalciava e agitava le braccia nel tentativo d i sperato di respingerli. Garrick restava paralizzato, con le gambe simili a tronchi d ' albero e le braccia di pietra. Ayleen incontrava il suo sguardo e sorrideva con i mmenso solli e vo .
Lui sentiva il petto contrarsi , ma ancora non ri u sciva a muoversi. Si limitava a fissarla e vedeva il suo sorr iso spegnersi.
L a udiva gridare : «Garrick!».
Finalmente r ecuperav a la sensibilità d elle gambe e correva verso di lei. A quel punto un o dei predon i le conficcava una lama nel ventre e poi fuggiva. Con lo strazio dipinto sul volto, Ayleen abbassava le palp e bre e si accasciava al suolo. Garrick cor r eva e correva , e infine si lasciava cadere in ginocchio al suo fianco.
« Ti prego, vivi . Ti supplico, Ayleen !» Tutta v ia, me ntre la prendeva in braccio, sapeva che la sua preghiera era stata inascoltata. Ayleen era morta e i suoi occhi vuoti e spalancati erano rivolti al cielo .
L ui gridava fino a sentir bruciare la gola. Cos ' av e va fatto? Avrebbe potuto salvarla, invece non era interv enuto. Proprio ne l momento cruciale , era rimasto par alizzato.
« Perdonami, sorella » le sussurrava all ' orecchio , cu llandola al petto. « Ti ho abbandonat a. »
Garrick cambi ò posizione sulla sella, s errando le br iglie per placare il tremore alle mani e soffocare la ve rgogna e l 'orrore di quel giorno. Se avesse evitato d 'i ncoraggia re la sorella a seguire il cuore e la voc a zione, e le avesse invece procurato un buon partito , secondo il suo dovere di fratello maggiore e capoclan, non l 'a vrebbe esposta al pericolo. Magari , in quello stesso mome nto , Ayleen sarebbe stata una mo glie e una madre felice e lui uno zio. Sentì le v i scere con trarsi e strinse i denti. S oltanto gli idioti asseco n davano il cuore. A quel punto l 'aveva c o m preso .
Un motivo in più per cui, qualche anno prima, s are bbe dovuto morire lui di febbre , invece del primo genito
Lon. Lui era inadatto al ruolo di l aird , proprio come il padre aveva sempre sospettato. Aveva il cuore troppo tenero, sentimenti troppo profondi. Ma o r mai non più. Aveva imparato la dannata lezio ne. Mentre lo stallone scuro proseguiva a passo pesa n te e regolare lungo la strada sterrata, Garrick tentava di l iberarsi dei rimpianti che l ' assillavano come spettri . Il crepuscolo adombrava il cielo e le Highlands iniziavano a nas con dere i loro segreti, con grande cura come se mpre . Lui sollevò il colletto del pastrano per riparare il collo dal vento e si spostò sull ' erba, lungo il cigli o della strada , per evitare le lastre di ghiaccio scivoloso che r iluceva no nei solchi del l a carreggiata ben battu t a . Lo scricchiolio dei fili d ' erba gelati, sotto gli zoccoli del cavall o , segnalava che dicembre era vicino. I venti i nvernali e le prime nevi cate della stagione li avr ebbe ro tormentati senza pietà nelle settima ne a venire.
I villaggi e le cittadine che aveva attraversato al r itorno da Perth non erano cambiati molto , mentre lui sì. Quand o era partito da Westmoreland , oltre un anno a ddietro , si era creduto invincibile, convinto che la se mplice for z a di volontà gli avr ebbe permesso d i salvare la sorella dalle cruente scaramucce d elle zone di confine . I nvece si era sbaglia to . Era arrivato in ritardo per d i fenderla dagli spietati predatori, che par evano essere r i sorti dalle proprie ceneri in quella terra desolata per dev astarla di nuovo.
Da allora null a era più stato lo stesso.
Mentre iniziava la discesa, Garrick scorse lo schel etro di una carrozza ribaltata , in equilibrio precario sul
pendio erb oso dell a valletta sottostante . Strizzò gli o cchi. Le fiamme lambivano i lati dell ' intelaiat u r a di l egno, ormai vicine a spegnersi . I finimenti dei cavalli erano abbandonati a terra, vuoti. Un brivido lo percorse. Cos ' era successo?
A llentò la presa sulle redini e , guardando da sin i stra a destra , perlustrò i dintorni con metodo e attenzione, come avr ebbe fatto su un campo di battaglia. Erano la cautela e l ' istinto a tenere in vita un uomo , non le armi. Lui l ' aveva appreso sin dal pri n cipio.
Notò un 'ombra s ul bordo del sentiero, semicoperto dall ' erba e d ai rovi , e fermò il cavallo. Forse era un tr anello , parte di un ' imboscata. Oppure a terra c ' era un f erito bisognoso di cure. Impossibile scoprirlo senza a vvicinarsi. Tenendo le briglie con la sinistra , Garric k sfo derò la daga con la destra . Ormai si pot e va scordare un tranquillo ritorno a casa , quella sera ste s sa.
Smontò d i sella, legò lo stallone a un vicino arb u sto e s ' incamminò in silenzio , puntando lo sguardo sulla fo rma scura, i cui con torni si andavano delin e ando sempre più a ogni passo. Il suo cuore accelerò il battito. L 'u omo era stato trafitto al petto e al ventre e privato di ogni bene di valore. Era rive rs o al suolo, scalzo e privo di pastrano , come una grande X sul terreno. La posizione innaturale degli arti non lasci a va dubbi : e ra morto .
Quello che all ' inizio, da lontano, gli era parso un incidente, si stava rivelando ben altro.
Garrick si guardò intorno con attenzione e scorse un altro corpo nell ' erba, non lontano dal primo. Se mbrava che quest o secondo uomo avesse tentato di fug gire d a-
gli aggressori per rifugiarsi nella forra e nel bosco, più in basso . Non si era spinto molto lontano, poiché era stato abbattuto da una lama conficcata nel dorso, tirata da un lanciatore esperto , o magari da qual cuno avvezzo a uccidere in fretta, proprio come lui. Garrick girò il corpo inanimato e imprecò. Era un ragazzo, all 'incirca della stessa età di Cairn, suo fratello minore , a malap ena abbastanza adulto da r a dersi la barba.
Gli occhi castani, grandi e vitre i, lo fissarono di rimando, privi di vista e pieni di terrore. Povero lad . Non era spirato da molto . Le membra, infatti, erano ancora flosce e sciolte.
Garrick gli abbassò le palpebre e recitò una breve preghiera da soldati per la pace della sua giovane an ima. Sospirò . Una perdita tremenda e ingiustificata . A nni prima avrebbe forse avvertito una fitta di dolore all ' addome alla vista del fanciullo morto. Al presente, invece, accettava l ' accaduto come un aspetto dell ' es istenza . Le Highlands erano cambiate, così come l ' I nghilterra , e lui insieme a loro. Non era l o stess o uomo che era partit o da quella collina oltre un anno ad d i e tro, pien o di certe zze riguardo all ' avv e nire.
Ormai non era più sicuro... di niente. Un rumore lo fermò sui suoi passi.
Garrick si mise in ascolto, abbassando le palpebre per stabilirne la provenienza . Un fioco mugolio, simile al lamento di un an i male ferito, gli giunse alle orecchie e lo indusse a tr a tt e nere il fiato per concentrarsi sul g emito di dolore . Riaprì di colpo gli occhi . Il suono p r oveniva dalla carcassa della carrozza ribaltata, ancora
fumante. Lui attraversò la strada brandendo la daga. Scivolò sull ' erba umida per una breve discesa e si r itrovò in mezzo a un gruppo di massi, che , a quanto p areva, trattenevano il veico lo. Attento a evitare le fia mme, ormai deboli e intermittenti, spiò attraverso quanto restava del finestrino della carrozza, prima lussuosa. Sentiva l ' odore della vernice nera bruciata e n e vedeva i rimasugli , sui quali si distingueva no i v a ghi contorni d i uno stemma dorato , dipinto sullo sportello .
Garrick si accigliò. Simili raffinatezze si trovavano di rado così a nord, nelle Highlands, e gli stolti occupanti si erano resi un facile bersaglio viaggiando a tarda ora, senza una scorta adeguata. Di quei te mpi gli ab ita n ti della regione erano disperati, affamati e pronti ad appropriarsi di tutto ciò di cui avevano bisogno. Il r iflesso della luna brillava sui frammenti di vetro, sparsi s opra un abito di seta azzurro ghiaccio. Lui prese un r apido respiro.
Mal edizione Nell ' abitacolo c ' era una donna . Come mai era stata abbandonata? Garrick raggelò. Forse perché era morta . R espinse subito l ' idea. Rinfod erò la lama e tirò con forza lo sportello, ma era bloccato. Imprecando tra sé, lo colpì con la spalla, una v olta , due, finché il legno non cedette, frant u mandosi per l ' urto. La carrozza cigolò a causa del movimento improvvis o e m inacciò di rotolare giù per il pendio, travolgendoli entrambi. Garrick vi puntò contro il proprio peso e s 'ins inuò all ' interno. Non l 'a vr ebbe lasciata in pasto alle b estie, anche se era d e funta.
La donna sembrava senza vita , ma dalle sue labbra emerse un mugolio che rivelava altrimenti. Per tutti i santi, è viva !
Lui sentì accelerare il battito del cuore. Westmor eland non era lontan o . Cavalcando in fretta, vi sarebbe potuto arrivare i n meno di un ' ora. Un lato del viso della donna era nascost o da un ciuffo di capelli incr o stati di sangue, proveniente da una ferita alla testa. M a a parte que ll o sembrava illesa. Magari sarebbe riuscito a s a lvarla.
Dopo averle portato un braccio intorno al busto e l ' a ltro sotto le pieghe svolazzanti della gonna di seta, la sollevò , controbilanciando con una gamba il peso del veicolo. Lei si rannicchiò contro il suo petto e gli abbracciò il collo. Il debole soffio del fiato su una g u ancia gli risvegliò nell ' anima un piccolo seme di fiducia in se stesso. Dopo aver avuto per tanto tempo l ' impressione di non essere necessario a nessuno e di aver mancato nei confronti di coloro che avevano bisogno di lui, gli par eva di avere finalmente uno sc o po. Magari l ' avr ebbe tratta in salvo, anche se era stato incapace di soccorr e re la sorella.
La tirò fuori dall 'abitacolo e si spostò in fretta dalla traiettoria della vettura , facendo scudo alla donna con il proprio corpo. A quel punto la carcassa di legno oscillò e poi scivolò sbandando giù per la collina, fino a pio mbare in fondo a un burrone e fracassarsi in mille pezzi. Se avesse atteso pochi secondi in più, si sarebbero schiantati insieme alla carrozza, sul suolo della f oresta. Scacciò il pensiero e proseguì, tenendo str etta la giov a-
ne quanto gli pareva prudente, considerate le possibili lesioni . Profumava di lavan da e di rose... Garrick s ' i mmobilizzò, colpito da frammenti di r i cordi evocati dalla fragranza. Il fisico e il colore dei capelli gli erano noti. Prese un lungo respiro e venne colto da una ventata di nostalgia. La spostò tra le braccia, animato dal des iderio di esporre il viso al chiarore lunare per osse r varlo meglio. Era impossibile, no? Senza dubbio il tempo f aceva strani scherzi ai sensi e l ' estrema stanchezza gli offuscava la ragione. Tuttavia il cuore gli martellava nel petto e la mente gli imponeva di scoprire se la sua paura fosse fondata. Infine una nuvola si spostò e la l uce de lla luna gli permise di g uardarla con maggior chi arezza.
Dio del cielo . Appena ne distinse i lineamenti , Garrick ebbe l ' i mpressione di ricevere un violento pugno all ' addome e sentì le gambe tremare. Sbalordito , con il cuore che sbatteva contro il costato, fissò dall ' alto la donn a che reggeva . «Brenna? » domandò. «Siete voi? » Non ricevette risposta, se non dal proprio animo . S apeva che era lei, con la stessa certezza con la quale c onosceva quella strada e l 'odore delle Highlands in i nverno : la punta impertinente del naso, il picc olo neo sul collo, la sensazione del suo corpo tra le braccia. Ma com ' era possibile? Brenna abitava a sudovest di là, a Glenhaven , insieme al padre e al fratello. E chi erano gli uomini che l 'avevano scortata? Dov 'era la sua cam e-
riera e come mai non era pr otetta dai soldati d el Laird Stewart? Con delicatezza le scostò dal viso i capelli i ncrostati di sangue . Nulla di tutto ciò aveva se n so.
«Svegliatevi. Vi dovete svegliare » la supplicò, affe rrandole il volto con una mano nel tentativo di d e starla.
Non vi posso perdere due volte .
Si chinò per baciarl e una guancia, tuttavia si tra t tenne e si r i trasse in tempo. Non si azzardava. Aveva dovuto appellarsi a tutta la sua forza di volo ntà per lasciare Brenna la prima volta. E l ' aveva fatto con calcolata determin azione in seguito alla morte di Ayleen, quando si era reso conto di non sa per difendere nessuno e di non potersi rendere utile come marito. Non le aveva scritto alcuna missiva, a differenza di quanto promesso alla partenza, e si era limitato a rimanere lo ntano ben oltre la data prevista per il ritorno. Aveva invece offerto le proprie competenze milit a ri per combattere nelle terre di confine. Gli si addiceva molto meglio del nuovo ruolo di laird , come ben sap eva. La collera aveva alimentato ogni colpo di sp ada contro il nemico , e ogni morte l ' aveva aiutato a ritirarsi sempre più nell ' armatura da guerriero e ad allontanarsi dalla vita delle Highlands. Era bravo a uccidere. Bravo a rimanere distaccato. Almeno quando non aveva i mportanza. Invece nei momenti che contav ano rimaneva bloccato, incapace di agire, com ' era accaduto con Ayl een. E via via che era no passati i giorni e le settimane , aveva abbandonato il Garrick di un tempo, al pari di un serpente che muta la pe l le.
Aveva sperato che Brenna lo credesse mor to e si cr e-
asse una nuova vita senza di lui, e l ' unico modo per riuscirci era scomparire per tutti loro. Sarebbe stato meglio scriverle per aiutarla a rinunciare alle speranze che forse riponeva ancora in lui e nel loro futuro? Aye , se nza dubbio. Tuttavia non era stato abbastanza forte per mentirle, fingendo di non provare più nulla per lei . Quindi, anziché ingannarla, aveva preferito privarsi dell ' affetto e dei sentimenti, e ci era riusc i to. Almeno in gran parte.
Era stato un codardo. Un motivo ulteriore per det estare se stesso. L 'avr ebbe aggiunto alla dannata lista dei suoi difetti, che stava diventando lunga quanto un rotolo di pergamena. Non era più capace di amare, vezze ggiare e proteggere Brenna per il resto dei suoi giorni, come invece aveva creduto soltanto un anno prima. Il giorno i n cui aveva perduto la sorella lui a veva rinu nciato alla speranza di un avvenire insieme a Brenna . La giovane meritava la vita piena e felice che le aveva promesso un tempo, con un consorte in grado di difenderla.
Il suo petto si contrasse. Anche se tale felicità sare bbe stata con un altro uomo . Brenna rimaneva immobile , senza destarsi . Il pan i co gli ghermì le spalle . La doveva medicare , e in fretta. Chissà quali altre lesioni aveva , oltre al l a ferita alla t esta? Al mome nto non contava il baratro f ra loro, ma soltanto la sua vita.
Se l 'avesse salvata, si sarebbe riscattato in parte e avrebbe compensato la pena che le aveva inflitto nel co rso dell ' ultimo anno. Gli bastava mantenere le d i stanze.
Ci era già riuscito per tan ti mesi e doveva persistere . Dopo averla portata al sicuro a Westmor eland, avr ebbe inviato un messaggio alla sua famiglia. Il padre e il fr atello sarebbero venut i a prenderla e lo ro due avrebbero continuato con la propria vita, lontani l ' uno dall ' altra, co me previsto.
Senza dubbio Brenna si sarebbe infuriata nel v e derlo vivo. E Garrick avr ebbe sfruttato la sua collera per t enerla lontana. Meritava il suo odio e il suo d isprezzo.
La portò in braccio fino al cavallo e la sistemò di traverso sulla groppa, pr ima di slegare le redini dall 'arb u sto . Poi, con cautela, montò in sella dietro di lei e la prese tra le braccia, avvolgendola in un plaid di r iserva per offrirle calore e protezione. Era gelata fino a lle ossa. Chi sapeva quanto a lungo fosse rimasta esp os ta agli e lementi?
Tenendola stretta al petto, Garrick s i diresse verso Westmoreland alla maggior velocità alla quale si azza rdasse ad andare . Il vento freddo gli sferzava il volto e gli rammentava che era vivo, così come Brenna . Non tutto era pe r duto.
Al meno non ancora.
La principessa ribelle
GEORGIE BLALOCK
Inghilterra, 1868 - La vita della Principessa Luisa, sesta figlia della Regina Vittoria, somiglia più a una prigione dorata che a una fiaba. Dotata di bellezza e talento artistico, però, lei riesce a crearsi un'esistenza al di fuori del palazzo frequentando la National Art Training School, dove impara, in modo del tutto inappropriato, a scolpire modelli nudi, e dove si innamora appassionatamente del famoso scultore Joseph Edgar Boehm. Presto, tuttavia, Luisa si rende conto che nessun reale, per quanto ribelle, può sfuggire alle proprie responsabilità.
Il laird dal passato
JEANINE ENGLERT
Scozia, 1743 - Brenna Stewart non può che sentirsi grata per essere stata tratta in salvo dalla sua carrozza in fiamme. O almeno lo sarebbe se il suo soccorritore non fosse Garrick MacLean, l'uomo che un tempo ha amato e perso, e che ora sembra determinato a proteggerla dal nemico sconosciuto che la sta inseguendo per tutte le Highlands. Tuttavia, con il cuore ancora ferito e amareggiato per il suo abbandono, come potrà Brenna fidarsi di lui?
L'ultimo inganno di Mr. Fox
SOPHIE JORDAN
Inghilterra, 1849 - L'esistenza dell'incorreggibile e impenitente Mr. Kellan Fox è stata un gioco continuo e pericoloso di inganni, che ora lo ha condotto a un passo dalla morte... e dritto fra le braccia di una donna bellissima e coraggiosa. Quando infatti Gwen, il fabbro del villaggio, lo protegge da una folla inferocita, Kellan capisce subito qual è la soluzione perfetta per entrambi: un finto matrimonio che durerà un anno soltanto. Sempre che lui sappia resistere all'ardente attrazione per la meravigliosa moglie.
L'eccezionale Miss Adelaide
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Londra, 1839 - Cresciuta tra i criminali più famigerati di Londra, per uno strano scherzo del destino Adelaide Frampton si è ritrovata a frequentare le luminose sale da ballo di Mayfair, dove finge di essere una scialba zitella, così semplice e senza pretese che nessuno si rende conto che in realtà è la temuta Sfasciamatrimoni, la salvatrice delle giovani future spose che devono evitare di arrivare all'altare. Ma questa volta la sua missione la porta a scontrarsi con un impeccabile duca dalla reputazione e dal viso perfetti, che la fa infuriare eppure sentire viva come mai prima.