VANESSA KELLY
Il riscatto di Aden
Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Secrets for Seducing a Royal Bodyguard This edition is published by arrangement with Kensington Publishing Corp. and Donzelli Fietta Agency srls © 2014 Vanessa Kelly Traduzione di Elena Vezzalini Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2017 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici settembre 2017 Questo volume è stato stampato nell'agosto 2017 da CPI, Barcelona I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410 Periodico settimanale n. 1081 dello 08/09/2017 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dello 01/02/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano
1
Covo di contrabbandieri sulla costa del Kent Ottobre 1814 Aden St. George non fu costretto a uccidere l'uomo di guardia all'interno del covo. Il suo compare all'esterno non era stato altrettanto fortunato, ma aveva cercato di accoltellarlo al ventre perciò nessuno avrebbe biasimato Aden per avere ricambiato il favore. E viste le informazioni che gli erano state date sui rapitori di Lady Vivien Shaw, non si sentiva in colpa per quel gesto brutale quanto necessario. Anche se non era il suo passatempo preferito, solo di rado uccidere gli toglieva il sonno. Nella missione che lo vedeva impegnato quella sera non c'era spazio per il rimorso, perché la posta in gioco erano la vita e l'innocenza di una giovane donna. In realtà secondo i pettegolezzi l'innocenza di Lady Vivien era una questione dubbia. Invece, se Aden avesse fallito, non v'erano dubbi su ciò che le sarebbe capitato. Senza il suo intervento l'aspettava una vita spaventosa, e né la famiglia né gli amici avrebbero potuto proteggerla. Anche ipotizzando che fosse stata rapita per ottenere un riscatto, come il suo facoltoso fratello sospettava, se la notizia della scomparsa si fosse sparsa fra il ton la sua reputazione sarebbe stata in pericolo. Aden si augurò di 5
essere arrivato in tempo per poterle permettere di continuare a condurre una vita privilegiata, e sperò che i suoi guardiani non si fossero approfittati di lei. Mentre spostava il corpo robusto e maleodorante dell'uomo sul pavimento, Aden lanciò un'occhiata veloce al corridoio scarsamente illuminato. Non si udiva alcun rumore, ma era normale dato che lui aveva svolto il suo lavoro correttamente. Non era solito vantarsi della propria bravura, ma dovette riconoscere che l'ultima missione in Francia, dall'esito disastroso, non aveva influito negativamente sul suo istinto o sulle sue capacità. Stringendosi nelle spalle per cacciare la tensione estrasse dalla tasca interna del giaccone un grimaldello e si avvicinò alla massiccia porta di quercia che lo separava dal suo obiettivo. Anche se da dietro i pannelli rozzamente intagliati non proveniva alcun rumore, era sicuro che Lady Vivien si trovasse lì. Esistevano altre tre gallerie che dalla costa portavano al covo dei contrabbandieri, ma solo in quel corridoio c'erano un tavolo, una lampada e una sedia evidentemente destinati a un guardiano. Al pensiero che una donna come Lady Vivien, o qualsiasi donna, fosse tenuta in una grotta lurida scavata nella roccia come una cassa di brandy Aden sentì montare la collera, che si affrettò a scacciare. Non poteva permettersi di indulgere in quel tipo di emozione. La collera era un nemico insidioso che offuscava la capacità di giudizio, come gli era accaduto a Parigi poche settimane prima. Non poteva permetterselo, quando in gioco c'era la vita di una donna. La serratura scattò. Aden varcò la soglia, ignorando l'odore soffocante di muffa e di polvere che gli assalì le narici. Solo dopo qualche secondo gli occhi si abituarono all'oscurità della cella, illuminata da un'unica candela posata su una cassa, e ormai ridotta a un mozzicone. Procedendo a tentoni, sul pavimento davanti alla parete di pietra vide un giaciglio su cui era sdraiata una figura esile, immobile, coperta da un mantello scuro. In silenzio Aden osservò Lady Vivien, sorella del 6
Conte di Blake e una delle giovani donne più ammirate del ton. Era incredibile che una piccola creatura come quella fosse l'oggetto di tanta ammirazione e molti pettegolezzi. Alla luce fioca della candela Aden fu colpito dalla sua bellezza, malgrado l'aspetto disordinato e la sporcizia. I capelli colore del miele, sfuggiti dall'acconciatura, le coprivano le spalle. Il mantello da sera di velluto, inadeguato per proteggerla dal freddo della cella, era scivolato sulla cintura mostrando la pelle morbida del décolleté e le rotondità dei seni che si alzavano e si abbassavano al ritmo del respiro affannoso del sonno agitato. Le maniche appena accennate dell'abito di pizzo bianco e seta gialla, ridicolmente delicato, lasciavano scoperte le braccia e le spalle mentre il corpetto metteva in risalto i seni candidi. Dopo essersi accovacciato accanto al giaciglio, Aden notò le ditate scure sulla pelle chiara delle braccia e delle spalle e i segni lasciati da mani sporche sul corpetto. Era evidente che era stata maltrattata. Un'altra ondata di collera lo assalì, simile a un coltello dalla punta avvelenata piantato nel ventre. Allora temette di non essere arrivato in tempo per salvarla da una vita di ricordi orribili, umiliante, proprio come – due settimane prima – era arrivato troppo tardi in una locanda francese per risparmiare a John Williamson una morte assurda. Ingoiò la frustrazione pensando che almeno le avrebbe risparmiato la morte o altri abusi. Per il momento doveva dedicarsi a quello. E solo dopo avere messo in salvo Lady Vivien si sarebbe vendicato dei rapitori. Il guardiano privo di sensi prima o poi si sarebbe risvegliato, e i suoi compari potevano arrivare da un momento all'altro per dare il cambio a lui o all'altro uomo che giaceva morto tra i cespugli davanti all'ingresso del covo. Chino su Lady Vivien, Aden inspirò a fondo. L'alito aveva un odore dolciastro, il viso era pallido. Era stata drogata, ma forse era una benedizione visto ciò che le era accaduto in quella tana disgustosa. Dopo averle coperto il petto col mantello, fece scivo7
lare le braccia sotto il corpo snello. Mentre la sollevava, lei rinvenne e cominciò ad agitarsi. Aden trasalì; poi, obbedendo all'istinto, aumentò la stretta per tenerla ferma. E si accorse che un braccio era sbucato dal mantello solo quando un pugno lo colpì sullo zigomo. Il turbamento fu più forte del dolore. La fanciulla, cercando di liberarsi, cadde sul giaciglio con un gemito e riprese a divincolarsi. Il corpo esile era un groviglio di arti che scalciavano e spingevano. Gli occhi, spalancati in un'espressione disperata, scintillavano per la collera. Combatteva con l'istinto e la forza di un animale intrappolato che preferiva la morte alla resa. Dopo essersi ripreso dallo stupore che l'aveva paralizzato, la spinse sul giaciglio fermando le gambe e le braccia col proprio corpo. Lei trasse un profondo respiro, quindi si sollevò cercando di dargli una testata. Aden si ritrasse appena in tempo, le portò una mano dietro la nuca e la immobilizzò sulla tela ruvida. Per qualche istante si guardarono negli occhi, mentre i loro respiri affannosi risuonavano nello spazio angusto. Lady Vivien tremava sotto di lui, il fragile corpo coperto solo dalla seta leggera dell'abito da ballo. Un delicato profumo di rose saliva dal petto che si alzava e si abbassava in una serie di rapidi ansiti, accentuando le rotondità dei seni che la scollatura generosa del corpetto offriva alla vista. La fiamma della candela sulla cassa vicina guizzava, illuminando il viso che per lo sforzo si era coperto di rossore. La bocca piena e ben disegnata era socchiusa, come in un invito, e Aden dovette soffocare il bisogno imperioso di assaggiarla, di cedere alla tentazione. Quando lei inspirò a fondo, per prepararsi a emettere un grido, lui le coprì la bocca con una mano. «Calmatevi, Lady Vivien.» Si sollevò lievemente, senza spostare la mano che le teneva chiusa la bocca. «Mi manda Sir Dominic Hunter. Vi porterò via da qui, ma se griderete o continuerete ad agitarvi i vostri carcerieri vi sentiranno.» 8
Lei posò lo sguardo sulla porta e sul corridoio, per poi riportarlo su di lui. «Non dobbiamo preoccuparci dei guardiani» mormorò Aden, rispondendo alla sua domanda inespressa. Il terrore che le offuscava lo sguardo si affievolì appena. Lady Vivien batté le palpebre, come se volesse scacciare la nebbia che le ottenebrava la mente. Aden sostenne il suo sguardo, augurandosi che si fidasse di lui. «Se sposterò la mano, voi non dovete gridare. Se lo farete, metterete in pericolo entrambi. Avete capito?» Quando lei lo fissò, con gli occhi sgranati per il terrore, Aden ebbe come l'impressione di leggere i suoi pensieri. Era immobile, in attesa di prendere una decisione. Dannazione. Se avesse continuato a ribellarsi, l'unico modo per fermarla sarebbe stato tramortirla con un colpo alla mascella. Quando però vide che lo sguardo si era rasserenato, Aden capì che aveva deciso di fidarsi, seppure con cautela. «Sì?» le sussurrò. Il rossore svanì dal viso. Limitandosi ad annuire, Lady Vivien si sistemò sotto di lui, come se aspettasse una risposta. Mentre con prudenza allontanava la mano dalla bocca, Aden tese le orecchie e si impose di non farsi distrarre per concentrarsi sui pericoli che potevano attenderli nel corridoio. «Chi siete?» domandò lei con voce roca. «Conoscete Sir Dominic?» «Sì, sono un amico.» Per il momento non aveva bisogno di sapere altro. Rotolando su un fianco Aden scese dal giaciglio, e portò il corpo esile con sé quando si alzò in piedi. Con un gemito Lady Vivien vacillò ma lui la sostenne, l'avvolse nel mantello di velluto e la sollevò stringendola al petto come se fosse un fragile involto. Il fatto che avesse cercato di opporsi, che avesse lottato così disperatamente per difendersi era la dimostrazione di un coraggio un po' sconsiderato che lo riempiva di sgomento. Se si era 9
comportata allo stesso modo con i suoi rapitori, solo Dio sapeva cosa potevano averle fatto. La giovane, che si era irrigidita tra le sue braccia, lo scrutava con un'espressione guardinga. Cercò di rassicurarla con un sorriso, ma lei sgranò gli occhi e si chiuse in se stessa con un'espressione disgustata disegnata sul viso. Bene. Avrebbe dovuto fidarsi di lui, altrimenti sarebbe stato costretto a tramortirla come aveva pensato. Fino a quel momento l'aveva stupito col suo contegno pacato, ma quanto sarebbe durato? Dopo essersi umettata le labbra secche con la lingua, una distrazione di cui lui non aveva bisogno, Lady Vivien sussurrò con voce roca: «Come potremo...». Aden non rispose e continuò ad avanzare verso la porta. Percorsa da un brivido, lei si zittì e restò immobile contro il suo petto. Quando furono nel corridoio, Aden guardò il corpo del guardiano sdraiato sul pavimento e lo colpì con la punta dello stivale. «È morto?» mormorò Lady Vivien. Lui scosse il capo. Dopo ciò che quell'uomo con ogni probabilità le aveva fatto, Aden immaginò che fosse un auspicio. Invece le parve sollevata dalla sua muta risposta. Mentre percorrevano il corridoio, gli sussurrò in un orecchio: «Sono in grado di camminare». Il respiro caldo che gli scivolò sulla pelle come una carezza, le labbra che sfiorarono il lobo costrinsero Aden a reprimere un brivido di piacere. Contrariato da quella reazione incontrollata, le rispose in tono seccato: «Siamo quasi arrivati». «Comunque preferirei camminare» sibilò lei. Giunto al punto in cui il corridoio si diramava in diverse gallerie, si fermò e si accostò alla parete. Dato che ormai erano arrivati all'uscita, decise di ignorare il borbottio di Lady Vivien. Quegli stupidi che l'avevano rapita non avevano approfittato dell'opportunità che la rete di gallerie offriva. Avrebbero potuto nasconderla in un re10
cesso in fondo al covo, in modo che fosse difficile trovarla e ancora di più portarla fuori. Invece l'avevano lasciata in una cella facilmente accessibile, in una delle prime gallerie del corridoio principale, e per completare la loro stupidità avevano lasciato un solo uomo di guardia. Aden si augurò che tanta inettitudine durasse per il resto della notte. Non che lui non fosse in grado di affrontare eventuali problemi che potevano sorgere. Dominic avrebbe voluto mandare più uomini, ma lui si era opposto. Non c'era molto tempo a disposizione, e comunque preferiva lavorare da solo. Era il tipo di missione perfetta per le sue capacità e il suo carattere: agire velocemente, usando tutta la forza necessaria. Aden abbassò lo sguardo sul fagotto di femminilità che teneva tra le braccia. Se avesse dovuto uccidere qualcuno, non voleva che una donna isterica gli complicasse il lavoro. Lady Vivien non sembrava quel genere di persona, tuttavia era turbata. E un bravo agente non rischiava mai. O non avrebbe dovuto, come di recente gli era capitato. Appoggiato alla parete, vagamente consapevole del profumo di rose di Lady Vivien, rifletté sul da farsi. Dopo un istante abbassò la testa per accostarle la bocca all'orecchio, soffiando via le ciocche di capelli biondi che si erano impigliate nel collo del giaccone. Lei trasalì prima di guardarlo con gli occhi azzurri spalancati. «Siete sicura di riuscire a camminare?» mormorò. Tirando un respiro di sollievo, Vivien annuì. Dopo averla posata con delicatezza a terra, Aden si rese conto che gli arrivava al mento. Quando sentì che traeva un respiro profondo, abbassò lo sguardo e imprecò fra sé. I rapitori le avevano tolto le scarpe, e i piedi coperti solo dalle calze erano sul terreno freddo e sporco. Le circondò la vita con un braccio per prenderla di nuovo in braccio, ma lei lo fermò puntandogli una mano sul petto. 11
«Non preoccupatevi» sussurrò Vivien, «posso camminare.» Un sorriso sardonico sollevò gli angoli della bocca graziosa. «I miei piedi sono talmente freddi che non sento niente.» Divertito da quell'atteggiamento stoico, Aden inarcò le sopracciglia prima di osservare il pavimento della galleria. Era sporco e sicuramente freddo, ma non c'erano molti detriti. L'uscita era vicina, e l'avrebbero raggiunta senza difficoltà se qualcuno non aveva trovato il cadavere del guardiano nei cespugli. «Restate dietro di me» le sussurrò in un orecchio. «Se dovessero esserci dei problemi, correte nel bosco e procedete sempre diritto fino una radura a circa quattrocento iarde da qui, dove troverete il mio cavallo. Se invece non riuscirete a fuggire, nascondetevi laggiù» spiegò, indicando una galleria sulla destra. «E aspettate che venga a prendervi.» Mentre lo fissava con uno sguardo terrorizzato, Aden percepì la paura che le immobilizzava gli arti. Ignorando l'urgenza della situazione, le prese il viso tra le mani coperte dai guanti e si chinò per guardarla negli occhi finché le pupille non si contrassero e si concentrarono su di lui. «Siete al sicuro con me» disse in tono calmo. «Non permetterò a nessuno di farvi di nuovo del male. Avete capito?» Lei sollevò le mani affusolate per toccargli i polsi, creando un legame invisibile che riempì lo spazio circostante. Il tempo parve rallentare, mentre la tensione di Aden si dissolse nella folata di aria fredda che proveniva dall'imboccatura della galleria. Il mondo esterno svanì, c'era soltanto lei con gli occhi color zaffiro, il respiro accelerato, il viso bellissimo e preoccupato. I bisogni di Lady Vivien, e il suo bisogno che si fidasse di lui, erano più importanti di ogni altra cosa. In quel momento lei batté le palpebre un paio di volte, e spezzò il filo che li univa. Ritraendo le mani, fece un cenno di assenso. 12
«Bene.» Mentre con gesto istintivo le scostava una ciocca di capelli dalla fronte, Aden avvertì una stretta al cuore. Una sensazione sconosciuta per lui, che si affrettò a scacciare per prepararsi ad affrontare ciò che li aspettava al di fuori delle gallerie.
13
Ritratto d'artista JULIANNE MACLEAN EUROPA-AMERICA, 1892 - Dopo tredici anni di silenzio, Annabelle riceve una lettera dall'uomo che le ha rubato il cuore e l'innocenza da fanciulla. Magnus Wallis vuole infatti...
Il riscatto di Aden VANESSA KELLY LONDRA, 1814 - Figlio illegittimo del Principe Reggente, Aden St. George deve ritornare in società per proteggere Lady Vivien. Ma tale vicinanza sarà una deliziosa agonia.
La rinascita dell'highlander SHARON CULLEN SCOZIA, 1746 - Catturato dagli inglesi, Colin MacLean viene liberato dal silenzioso compagno di cella, che è in realtà una donna bellissima! Diviso tra l'attrazione e il dovere...
Schiava del vichingo MICHELLE STYLES SCOZIA, 873 - Eilidith viene venduta a un cupo guerriero vichingo, accanto al quale non si sente una schiava, bensì una donna finalmente desiderata e benedetta dal destino.
Un eroe per Bella CAROLINE KIMBERLY GIAMAICA-LONDRA, 1820 - Isabella ha bisogno di un eroe e il capitano Ashford, mercenario arrogante, ubriacone e incredibilmente avvenente, è l'unica scelta a sua disposizione!
La nuova strada di Lady Sybil MARGARET MALLORY SCOZIA, 1522 - La bellissima Sybil Douglas, ostaggio della regina, viene salvata da un guerriero scozzese, che pretende di essere vincolato a lei da un contratto di matrimonio.
L'occasione di Griffin VANESSA KELLY LONDRA, 1815 - Noto libertino proprietario di case da gioco e di piacere, l'ultima cosa che Griffin si aspetterebbe è di trovarsi affidato un neonato. Chiede quindi aiuto a Justine...
Il guerriero solitario NICOLE LOCKE GALLES, 1290 - Figlio di padre inglese e di madre gallese, Teague non appartiene a nessuno dei due popoli. Il bizzarro incontro con una sconosciuta mette fine ai suoi giorni solitari. Dal 4 ottobre
Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con
ABBONATI!
-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS
Sì!
Voglio abbonarmi a I Grandi Romanzi Storici. Speditemi mensilmente 4 inediti romanzi al prezzo scontato del 50%: € 12.00 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 20.50 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).
7B0144
Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza I Grandi Romanzi Storici. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2017. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da HarperCollins Italia S.p.A. - Viale Monte Nero, 84 – 20135 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con HarperCollins Italia S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso HarperCollins Italia S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO