Il vicario e la scrittrice

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1029 - La solitudine del visconte - E. Boyle 1030 - I segreti di Wiscombe Chase - C. Merrill 1031 - Un bacio per scommessa - E. Hobbes 1032 - Un amore in sospeso - A. Herries 1033 - La sposa sbagliata - G. Callen 1034 - Il nemico scozzese - N. Locke 1035 - Passione, scandali e segreti - E. Hobbes 1036 - La notte dello scandalo - D. Gaston 1037 - Una sposa da proteggere - T. Brisbin 1038 - Diario di una signorina del ton - J. McQuiston 1039 - Il signore del deserto - M. Kaye 1040 - A spasso con un libertino - E. Leigh 1041 - La missione della novizia - M. Moore 1042 - Passato, scandali e fiori d'arancio - C. Linden 1043 - Per il cuore di un'attrice - E. Redgold 1044 - Un dono inaspettato - A. Burrows 1045 - La maschera del libertino - E. Leigh 1046 - Un campione per Miss Jenna - B. Scott 1047 - Inciso nel cuore - E. Hobbes 1048 - L'errore di Caroline - A. Everett 1049 - Cuori sotto assedio - N. Locke 1050 - Il vicario e la scrittrice - E. Leigh 1051 - Incontri proibiti con il visconte - J. Justiss


EVA LEIGH

Il vicario e la scrittrice


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Temptations of a Wallflower Avon Books An Imprint of HarperCollins Publishers © 2016 Ami Silber Traduzione di Laura Guerra Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con HarperCollins Publishers, LLC, New York, U.S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2017 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici gennaio 2017 Questo volume è stato stampato nel dicembre 2016 da CPI, Barcelona I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410 Periodico settimanale n. 1050 del 17/01/2017 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dello 01/02/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


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Quell'estate Londra era oppressa dal caldo e, cosa ben peggiore, diventava sempre piĂš noiosa a mano a mano che i mesi soffocanti si trascinavano avanti. I miei amanti si erano trasferiti in campagna, lasciando in cittĂ dei villani con una spaventosa ignoranza dell'anatomia femminile. Decisi quindi di andarmene da Londra e di cercare il piacere tra il verde della campagna. Risoluta, con in mente bei contadini vigorosi, feci preparare i bauli e partii per la mia fuga pastorale. Determinata com'ero a trovare sollievo, non tenni conto degli avvertimenti sui briganti che infestavano le strade. Forse invece avrei dovuto prestar loro maggiore attenzione... La seduzione del brigante Londra, 1816 Era passato troppo tempo da che Jeremy Cleland era stato a Londra. Vivere in campagna per mesi aveva cambiato radicalmente la sua vita. Mentre viaggiava nella carrozza 5


del padre diretto al palazzo di famiglia a Mayfair, il giovane si sentì proprio l'umile parroco che era diventato. Le strade gli parvero frastornanti tanto erano trafficate. I suoni rimbalzavano come pallottole fra gli edifici ammassati e l'odore pungente della fuliggine impregnava le vie. Non che a Jeremy desse fastidio quella babele sensoriale. Dopotutto aveva trascorso la gioventù intera a spostarsi fra Londra e varie tenute in campagna, incluso il maniero in Hertfordshire usato come residenza dal padre, il Conte di Hutton. Essere il terzogenito aveva avuto i suoi vantaggi... e i suoi fardelli. Certo, il titolo era stato conferito al conte per il servizio reso alla Corona come paragone morale della nazione, ma ciò non ne aveva diminuito l'influenza. La carrozza svoltò a Berkeley Square. Il contrasto con la parrocchia di campagna fu talmente netto che il giovane trattenne a stento una risata. Che cosa avrebbe pensato Mr. Kinross, il sagrestano, degli imponenti palazzi di marmo che ospitavano decine di servitori ma solo una famiglia? Probabilmente avrebbe scosso il capo e sputato il tabacco a terra, borbottando contro quella gentaglia di città. Mr. Kinross già guardava lui con sospetto. Se il vecchio avesse saputo quanta ricchezza brillasse alle spalle del suo vicario, non ne avrebbe più ascoltato una parola. La carrozza si stava avvicinando a Hutton House e la preoccupazione attanagliò lo stomaco di Jeremy. Che cosa aveva spinto il padre a richiamarlo dal Devonshire? La lettera del genitore era stata vaga. A essere del tutto onesto, Jeremy non era entusiasta all'idea di rivedere il conte. Non era un uomo caloroso, il padre. Prendeva il titolo e le sue responsabilità sul serio, il che significava che i figli erano soprattutto mez6


zi per raggiungere un fine. Erano sue appendici... i suoi rappresentanti nel mondo. Jeremy non invidiava al fratello John l'onere di essere l'erede e non viveva nemmeno nella terribile incertezza dell'essere un secondogenito, come Mark. A lui rimaneva il peso di incarnare i principi morali del conte, un padrone più severo della Chiesa. Da giovane, Jeremy non aveva avuto idee chiare su cosa fare nella vita. Sapeva solo che voleva aiutare la gente. C'erano tante organizzazioni caritatevoli bisognose di addetti che di certo vi avrebbe trovato posto. Tuttavia il padre aveva avuto in serbo altri progetti per lui. Il conte aveva dichiarato che, se il figlio non fosse entrato nella Chiesa, gli avrebbe ridotto all'osso l'assegno. Minacciato in quella maniera, Jeremy non aveva avuto altra scelta se non obbedire e diventare parroco. Un lato positivo in tutto ciò però c'era: aiutava la gente, ma senza la libertà che aveva immaginato da ragazzino. Il suo obbligo principale rimaneva quello di mantenere una scrupolosa esteriorità morale, servendo da esempio non solo ai suoi parrocchiani, ma al mondo intero. Tuttavia i suoi fedeli di provincia non consideravano propriamente virtuosi quei viaggi a Londra. Jeremy non poteva però rifiutare la chiamata del padre. Si trovava perciò in una carrozza costosissima, che stava per fermarsi davanti a una casa antica in uno dei quartieri più esclusivi al mondo. In passato, il migliore amico di Jeremy era stato il cugino Marwood. Tuttavia il conte, non approvando quell'amicizia, gli aveva proibito di vederlo, sempre minacciandolo di diseredarlo. Troppo giovane per farsi strada nel mondo da solo, Jeremy aveva obbedito. 7


Le vecchie abitudini erano dure a morire. Anni dopo ed era ancora agli ordini del padre. Il suo stipendio era modesto e non poteva permettersi di ribellarsi al genitore. Quando il veicolo si fermò e un valletto aprì la portiera, Jeremy smontò e si lisciò la giacca scura. In confronto ai servitori in livrea, aveva un aspetto cupo e austero. Salì i gradini. Aveva appena alzato la mano per bussare che la porta si aprì e Jeffries, il maggiordomo, lo invitò silenziosamente a entrare. L'ingresso era caratterizzato da altissime arcate in marmo, studiate per intimidire il visitatore. Sebbene fosse cresciuto in quella casa, anche Jeremy si sentì piccolo quando alzò gli occhi verso i lampadari di cristallo. «Il mio figlio prediletto!» gridò una voce femminile dalla cima dell'ampia scalinata a chiocciola. La sensazione di non appartenere a quel mondo svanì non appena Jeremy vide la madre scendere le scale con le braccia aperte. Quando gli arrivò di fronte, la baciò sulla guancia. «Lo dite a tutti tre» mormorò lui. «Sì, ma a te lo dico per davvero» rispose lei sorridente. «Dite anche questo» ribatté lui stringendole le mani. «Non voglio che mi si accusi di favoritismo» si difese Lady Hutton. «Tuttavia tu sei quello che ha ricevuto il dono della bellezza. Sei il ritratto di tuo padre. Non c'è da stupirsi che mi abbia rubato il cuore.» La donna sospirò. «Quanto mi invidiarono le altre ragazze quando cominciò a corteggiarmi! Mi feci desiderare, sai, per salvare le apparenze, ma non volli attendere troppo per paura che mi rimpiazzasse con un'altra.» 8


Era una vita che Jeremy si sorbiva quella storia, ma ogni volta assecondava la madre. «Un'altra ragazza non avrebbe mai potuto prendere il vostro posto!» Lady Hutton gli diede un colpetto sul braccio. «Non sapevo che la Chiesa richiedesse ai parroci di lusingare le vecchie signore.» «Come in tutte le cose, sono scrupolosamente onesto.» Jeremy si inchinò. «Un rischio della professione.» «Oh, ma tu sei sempre stato un ragazzo sincero» commentò la donna. «Sgattaiolavi via di notte per andare a nuotare e poi correvi da noi a confessarti.» Jeremy non aveva perso l'abitudine delle nuotate notturne. La pressione dell'acqua sul corpo, la fatica dei muscoli, il chiarore della luna e la completa solitudine. A volte gli pareva che quella fosse l'unica passione che lo salvava dal precipitare in un'annoiata malinconia. Dopotutto la vita di un parroco era definita da una quotidianità solitaria e tranquilla. «Eri segnato per la Chiesa già da piccolo, mio caro» continuò la madre. «Tuo padre non avrebbe accettato altra possibilità.» E lei non aveva protestato. «Una fortuna, quindi, che non sia diventato un domatore di leoni.» «Hai le anime dei tuoi parrocchiani da domare» rispose Lady Hutton. «Un compito ben più nobile e pericoloso.» Il maggiordomo tossicchiò. «Oh, Jeffries» lo richiamò Lady Hutton alzando gli occhi al cielo. «È triste che una madre non possa trascorrere cinque minuti con il figlio... che non vede da un'eternità, per giunta.» «Vi prometto ore ininterrotte da soli durante il tè» giurò Jeremy. «Quando avrò parlato con mio padre.» 9


«È nello studio con Allam. Non mi hanno detto nulla. Conosci i due fratelli. Silenziosi come lupi.» «I lupi ululano, madre.» «Lupi muti, allora.» La donna lo cacciò via. «Forza. Va' a vedere cosa vuole tuo padre. Prima te ne occupi e prima potremo parlare, soprattutto di mogli.» L'argomento matrimonio era sempre incombente. Le mogli erano essenziali per i parroci, aiutavano a gestire la parrocchia, ma Jeremy aveva desideri che bruciavano in maniera quasi inappropriata. Di notte pregava per resistere al fuoco delle richieste del proprio corpo. Le ammassava da così tanto che minacciavano di consumarlo. Essendo il figlio del virtuosissimo Conte di Hutton, non poteva avvalersi di attrici e donne poco rispettabili. Come vicario men che meno. Si trovava quindi a essere un vulcano di desiderio in subbuglio. Quant'era probabile che trovasse una donna dolce e paziente con l'appetito sensuale di una sirena? Non molto. «Da questa parte» intonò il maggiordomo. «So come arrivare allo studio, Jeffries» replicò Jeremy con un sorriso. Il servitore si inchinò. «Come desiderate, Mr. Jeremy.» Dopo aver baciato la madre, il giovane si diresse allo studio. Si chiese che cosa potesse richiedere la presenza dello zio, il Marchese di Allam. Forse la questione riguardava suo figlio Cameron, Visconte Marwood. Cameron aveva da poco sposato una giovane di umili origini che per di più era una drammaturga. Allam non doveva esserne contento. Raggiunta la porta dello studio, bussò e la voce del padre lo invitò a entrare. 10


Jeremy prese un bel respiro. Da piccolo essere chiamato dal genitore non era mai stato piacevole e poco era cambiato. Entrò. La stanza pannellata in legno scuro era piena di libri... e di austerità. Una scrivania enorme ne occupava un angolo e lo zio vi era seduto di fronte. Il padre invece era in piedi dietro il tavolo con un libro in mano. Lord Hutton avanzò e Allam si alzò. Jeremy diede la mano a entrambi e li salutò. I due fratelli avevano lo stesso contegno orgoglioso ed entrambi portavano bene i loro anni. A Jeremy pareva davvero di guardarsi attraverso le lenti del tempo ogni volta che osservava il padre. Avevano lo stesso volto allungato, gli stessi occhi azzurri e gli stessi capelli biondi e ricci. Tuttavia, mentre Jeremy leggeva apertura e curiosità nei propri occhi, quelli del padre erano duri, esigenti. Ebbe la sensazione che l'uomo lo stesse valutando. Il conte si vantava di avere un figlio nella Chiesa, il futuro arcivescovo. Quello scrutinio ricordò al giovane che doveva rimanere sempre vigile o la sua aureola si sarebbe offuscata. «Hai fatto buon viaggio, spero» iniziò il padre. «Le strade dissestate sono state rese migliori dalla vostra carrozza.» Lord Hutton annuì, sebbene l'eccellenza dei suoi mezzi non fosse mai stata messa in discussione. «È bello rivederti, giovanotto» disse Allam gioviale, dando una pacca sulla spalla del nipote. A ventotto anni Jeremy non era proprio un giovanotto, ma accettò il complimento dello zio. «È passato troppo tempo.» Il matrimonio di Marwood era stato intimo e celebrato in fretta e Jeremy non era riuscito a partire da Rosemead in tempo per l'evento. 11


«È vero. Devi venire a cena da noi» lo invitò Allam. «Però non posso garantire la presenza del mio primogenito.» «Sicuramente è molto indaffarato» rispose Jeremy con diplomazia. «Quando i miei parrocchiani si sposano, per i primi mesi sono molto... occupati.» Lo sguardo dello zio si ombrò. Il padre allora gli domandò: «Vuoi bere qualcosa? Mangiare? Il viaggio dal Devonshire è stato lungo». «Ho promesso a mia madre di prendere il tè con lei dopo il nostro... incontro.» «Forse dovremmo arrivare al sodo, Hutton» suggerì Allam. «Sì, hai ragione. Accomodati, Jeremy.» «Posso rimanere in piedi? Ho le gambe intorpidite dal viaggio.» Sebbene essere alto fosse vantaggioso per celebrare la messa, aveva anche i suoi svantaggi. Il giovane si avvicinò quindi al camino per scaldarsi. «Come preferisci.» Anche il conte rimase in piedi, mentre Allam, appoggiandosi sul bastone, si accomodava. «Sarò breve» disse il padre alzando il libro che aveva in mano. «Conosci per caso... esito a definirla un'autrice... la persona che si fa chiamare Gentildonna di dubbia moralità?» «Come può conoscerla?» intervenne Allam prima che Jeremy potesse rispondere che effettivamente era a conoscenza della sua opera. «È un religioso! Perché mai dovrebbe leggere certa robaccia?» Jeremy rimase zitto. Non molto tempo prima era andato a trovare Cam per offrirgli consiglio e il cugino gli aveva dato una copia de La seduzione del brigante, l'ultimo romanzo erotico scritto dalla Gentildonna di dubbia moralità. Era stata la prima volta che Jeremy aveva sentito parlare di lei... ma non l'ultima. 12


Sotto il letto, nascosti in una cassa chiusa a chiave, aveva tutti i libri dell'autrice. Un segreto che non avrebbe svelato a nessuno. «Hai ragione.» Il padre ridacchiò. «Perdonami, Jeremy. Non avrei dovuto supporre che tu, fra tutti, fossi a conoscenza di libri tanto indecenti.» «Non c'è nulla da perdonare» rispose Jeremy. «Questi... obbrobri» continuò il padre, «sono pieni di immagini riprovevoli. Fornicazione. Minano le fondamenta della morale inglese, la stessa morale che io ho difeso con scrupolo per decenni.» L'uomo gonfiò il petto. «Il nostro virtuoso Re Giorgio mi ha ringraziato con il titolo di conte per i miei sforzi.» Jeremy sapeva bene che il titolo era stato il risultato della costante campagna condotta dal padre contro i bordelli e le prostitute. Era una vita che se lo sentiva ripetere. «Non avevo idea che un solo libro potesse avere tanto potere» disse. «La Bibbia ha potere, no?» domandò Allam. «Ed è un libro solo.» «Ma è il libro, zio, non una semplice postilla nelle cronache della letteratura.» «Letteratura?» sbottò il conte. «Macché! Questo è un abominio, ecco cos'è. E non è certo una postilla. Questi libri sono popolarissimi. Vanno a ruba in libreria.» «Per quanto possiamo opporci al contenuto delle opere» intervenne Jeremy, «dobbiamo congratularci con l'autrice per il suo successo. Ci vogliono grande coraggio e determinazione per fiorire nel mondo dell'editoria.» «Non farò mai una cosa del genere» ruggì Lord Hutton. «Non c'è niente da lodare nello spaccio di queste oscenità.» 13


Non c'era modo di ragionare con il padre. Aveva preso una decisione e anche il Signore avrebbe faticato a fargliela cambiare. «In che modo mi riguarda questa faccenda, padre?» domandò Jeremy. Un brivido di paura gli salì su per la schiena. La governante aveva forse scoperto la cassa con i libri proibiti e aveva denunciato l'accaduto a Lord Hutton? Disastro. «Questa persona, questa cosiddetta Gentildonna, si nasconde dietro uno pseudonimo. È chiaro che sta cercando di ripararsi dallo scandalo, il che significa che deve avere un certo rango nella comunità. Deve sapere che non potrà nascondersi per sempre. Se si ostinerà a corrompere i principi morali inglesi, ne pagherà il prezzo.» «Questo prezzo sarebbe...?» domandò Jeremy. «La sua identità» rispose Allam. E il padre continuò: «Tu, Jeremy, scoprirai chi è».

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L'errore di Caroline ALYSSA EVERETT LONDRA, 1821 - La prima notte di nozze, dopo aver consumato il matrimonio, Caroline fugge. Dopo cinque anni di silenzio supplica il marito, Visconte Welford, di fingere che...

Cuori sotto assedio NICOLE LOCKE SCOZIA, 1296 - Lioslath guida il clan dopo la morte del padre. Quando giunge al castello il laird dei Colquhoun, intenzionato ad aiutarla, la missione diviene un assedio. Ma...

Il vicario e la scrittrice EVA LEIGH LONDRA, 1816 - Jeremy è un parroco e Sarah la timida figlia di un duca. In realtà, lei è una scandalosa autrice di romanzi erotici... e lui l'uomo incaricato di scoprirne l'identità!

Incontri proibiti con il visconte JULIA JUSTISS LONDRA, 1831 - Dopo la perdita dell'adorato marito, Lady Margaret ha giurato di non cedere più alla passione, se non per la politica. Almeno sino a quando non incontra Giles Hadley...


Una debuttante da sposare VIVIENNE LORRET LONDRA, XIX SEC. - Lilah è alla disperata ricerca di un marito prima della fine della Stagione. Jack Marlow si impegna ad aiutarla. Ma riuscirà davvero a cederla a un altro?

Per coraggio e per amore MERIEL FULLER INGHILTERRA, 1265 - Alinor lavora in un convento e si prende cura dei malati. Guilhem è il braccio destro del Principe Edoardo. E il destino sembra deciso a intrecciare le loro vite.

Pericolo a corte JULIET LANDON LONDRA, 1559 - Etta, figlia illegittima di Re Enrico VIII, ha un solo desiderio: entrare a corte. Il Barone di Somerville realizza il suo sogno, ma una volta a palazzo i pericoli...

Un bacio sconveniente CAROLINE KIMBERLY INGHILTERRA-INDIA, 1814 - La bella Georgiana cade in disgrazia per un semplice bacio. Bandita dal ton inizia a viaggiare... e incontra di nuovo Simon, l'uomo che l'ha rovinata! Dall'1 febbraio




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