J2506_ALLA CONQUISTA DELLO SCEICCO

Page 1


Questa primavera, PIÙ LEGGI PIÙ RISPARMI! 2 romanzi “aristocratici” a soli 4,50 €

DALL’11 MAGGIO

3 storie a soli 6.20 € - 1

romanzo è GRATIS!

DAL 17 MAGGIO www.eHarmony.it – Seguici su


ANTOLOGIE da 3 ROMANZI ďŹ rmate dalle autrici delle serie piĂš amate. Il MEGLIO, selezionato per te. Antologia firmata ANNE MATHER: autrice Harmony amatissima, con piĂš di 150 romanzi pubblicati e 100 milioni di copie vendute. Dallo stile inconfondibile, sa raccontare i sentimenti e gli intricati legami di coppia, appassionando la lettrice pagina dopo pagina.

Un unico, imperdibile volume per tre romanzi firmati da grandi autrici appartenenti alla New York Times Bestsellers List. Tre storie dal sapore ardito, impudente, torrido e fantasioso, tutte con personaggi unici che conquistano il cuore. Dal 25 maggio Scoprili su www.eHarmony.it - Seguici su


Melissa James

Alla conquista dello sceicco


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Sheikh's Jewel Harlequin Mills & Boon Romance © 2012 Lisa Chaplin Traduzione di Leonora Sioli Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Serie Jolly maggio 2013 Questo volume è stato stampato nell'aprile 2013 presso la Rotolito Lombarda - Milano HARMONY SERIE JOLLY ISSN 1122 - 5390 Periodico settimanale n. 2506 dello 07/05/2013 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 56 del 13/02/1982 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


1 Sar Abbas, capitale di Abbas al-Din Tre anni fa «È uno scherzo?» Seduta con la schiena dritta su una poltrona imbottita, avvolta in un abito nero in segno di lutto, Amber el-Qurib guardò suo padre incredula. «Per favore, papà, dimmi che non stai parlando seriamente.» Suo padre, lo sceicco Aziz di Araba Numara, la Terra delle Tigri, pure lui vestito a lutto, le rivolse uno sguardo composto. Aveva pianto non appena aveva ricevuto la tremenda notizia, ma poi non si era più concesso di versare una lacrima, se non durante il funerale di Fadi. «Credi davvero che potrei scherzare sul tuo futuro, Amber? O che potrei farlo su una questione che è così importante per la nostra nazione?» Già. In effetti avrebbe dovuto saperlo. Nonostante fosse sempre stato un padre buono, Amber non lo aveva mai sentito scherzare, soprattutto quando si parlava del benessere di Araba Numara. «Il fatto è che il mio fidanzato è morto solamente da sei settimane» gli fece notare lei a quel punto con la voce spezzata dalle lacrime. 5


Fadi aveva voluto partecipare a una gara automobilistica come copilota di suo fratello minore Alim, e quell'unica corsa gli era stata fatale. La presenza dei due sceicchi al rally aveva suscitato un grande interesse sia nella popolazione sia nei media di Abbas al-Din, così come l'imminente matrimonio tra Amber e Fadi. Sembrava tutto così surreale adesso. Com'era possibile che Fadi non ci fosse più? E che suo padre pretendesse che lei sposasse suo fratello minore tra meno di un mese? Com'era possibile prendere una simile decisione proprio mentre Alim stesso era in ospedale con il corpo coperto da ustioni di secondo e terzo grado, a lottare per sopravvivere? «È assurdo» affermò Amber, cercando di usare un tono deciso, anche se in realtà si sentiva sempre infinitamente piccola e fragile di fronte a suo padre. Lui le rivolse quel suo sguardo saggio che, come al solito, la annientò. «Ci sono delle cose più importanti e più grandi di noi, Amber. Lo capisci, vero?» Sì, lo capiva benissimo. Abbas al-Din e Araba Numara erano piombate nel caos dopo che lo sceicco Fadi era morto improvvisamente in un incidente automobilistico. L'amato leader di Abbas al-Din era scomparso prima di essersi sposato e avere avuto un figlio legittimo, e la gente di Araba Numara aveva visto svanire la possibilità di allearsi a una nazione molto più forte e più ricca della loro. Era fondamentale, dunque, che entrambi i paesi ritrovassero la loro stabilità. La popolazione doveva essere rassicurata. Bisognava far capire alla gente di Araba Numara che ci sarebbe stata la tanto agognata alleanza, e a quella di Abbas al-Din che la famiglia el-Kanar avrebbe avuto una discendenza che avrebbe continuato a guidare la nazione. 6


Amber si asciugò gli occhi. Accidenti a te, Fadi! Doveva proprio partecipare a quella maledetta gara giusto una settimana prima che si sposassero? Certo, nessuno dei due in realtà aveva voluto quel matrimonio. La loro unione era stata decisa unicamente per ragioni politiche, come del resto succedeva spesso nelle famiglie nobili. Se non altro, però, tra loro era scattata subito una grande sintonia. Avevano imparato a conoscersi e a rispettarsi. Erano diventati amici e anche se non erano innamorati, avrebbero potuto stare bene insieme. Ormai però era troppo tardi. E forse erano vere le voci che giravano. Vale a dire che Fadi aveva rischiato la vita proprio per evitare di sposarsi con lei. Possibile che fosse così? In fondo Fadi conosceva i suoi doveri e non si era mai tirato indietro davanti alle proprie responsabilità. Già, però era profondamente innamorato della sua amante, una giovane vedova che aspettava un figlio da lui. E magari aveva preferito morire piuttosto che sposare un'altra donna. Con quel gesto impulsivo, tuttavia, l'unico di tutta la sua vita, aveva lasciato la sua nazione nel caos più completo visto che anche suo fratello minore, il suo legittimo successore, stava rischiando la vita. «Amber?» le disse suo padre, questa volta con tono esasperato. «La dinastia degli el-Kanar deve proseguire e molto in fretta, e per noi è fondamentale che sia tu a dare un figlio allo sceicco di Abbas al-Din.» «Perché devo farlo proprio io? Non ho già fatto abbastanza? Non può sposarsi una delle mie sorelle al mio posto?» «E chi suggeriresti? Maya non ha ancora diciassette anni, Nafisah ne ha quattordici e Amal tredici, e le tue 7


cugine hanno più meno la stessa età. Tu sei la più grande e sei già legata alla famiglia el-Kanar, in quanto promessa sposa di Fadi. Loro sono obbligati dalla legge a occuparsi di te e a trovarti un marito all'interno della famiglia. L'onore e il futuro della tua famiglia e dell'intera nazione dipendono da te. Non puoi rifiutarti di accettare questa proposta.» Nonostante fosse infuriata, Amber non aprì bocca. Perché doveva pesare tutto sulle sue spalle? Ho solo diciannove anni!, avrebbe voluto gridare. Per quale ragione lei doveva assumersi tutte quelle responsabilità, mentre altre persone pensavano solo a divertirsi? Alim aveva voltato le spalle ai propri doveri per anni. Non si era mai occupato della nazione. Aveva girato il mondo per partecipare alle sue gare, e si era dedicato alla carriera di geologo, mentre Fadi e suo fratello minore avevano mandato avanti Abbas al-Din. E adesso lei avrebbe dovuto sposare... Un momento. Solo allora Amber si rese conto di quello che effettivamente l'aspettava. Nonostante non riuscisse a concepire l'idea di sposarsi appena dopo avere perso un grande amico come Fadi, doveva ammettere che non le dispiaceva poi così tanto la prospettiva di diventare la moglie di Alim. Quando suo padre le appoggiò una mano sulla spalla, Amber capì che doveva smettere di discutere. In effetti esprimere le proprie emozioni era un lusso che si potevano concedere raramente le donne del suo rango. «Sai bene qual è la situazione, Amber. Abbiamo un disperato bisogno di questo matrimonio. Che cosa importa se sposerai un fratello o l'altro? Conoscevi a malapena Fadi. Sei rimasta qui solo un paio di mesi e la 8


maggior parte del tempo lui era via per lavoro.» Arrossendo, Amber abbassò lo sguardo sul pavimento. In realtà, spesso Fadi era via perché stava con la sua amante e ogni volta che tornava da lei, con addosso il profumo di Rafa, si scusava e le prometteva che non l'avrebbe più vista, una volta che loro due si fossero sposati. Ma lui amava quella donna e l'idea di rinunciare al loro amore lo torturava. Forse proprio per questo era morto. Fadi era un uomo sensibile, gentile, responsabile che aveva sempre agito nell'interesse della sua gente. Evidentemente, però, in questo caso non era riuscito ad anteporre il dovere ai propri sentimenti. In fondo lo capiva, visto che anche lei provava dei sentimenti per un altro uomo, in maniera del tutto platonica in realtà, visto che l'interessato non ne era nemmeno a conoscenza. Fadi invece lo sapeva bene, e la incoraggiava. Lui era come il rassicurante bagliore della luna nel buio della notte. E adesso che non c'era più, lei si sentiva persa da un lato, ma anche sollevata al pensiero di poter vivere liberamente i propri sentimenti. Fadi, ti volevo bene e mi dispiace così tanto per quello che ti è successo. Ma tu sei l'unico che mi può capire... «Sono ancora in lutto, papà, e pretendi che sposi suo fratello mentre è ancora in ospedale? Non sembrerà un comportamento sconveniente? Daremo l'idea di essere disperati per arrivare a fare una cosa simile» gli fece notare, augurandosi che suo padre non capisse quanto in realtà fosse emozionata all'idea di sposare l'uomo che le aveva fatto perdere la testa. «Non puoi chiedere almeno ad Alim di rimandare il matrimonio di qualche mese?» 9


«Non sposerai Alim» le spiegò suo padre. «Che cosa?» «Mi dispiace, mia cara. Alim è sparito dall'ospedale questa notte, rinunciando così sia a prendere il posto di Fadi sia a sposare quella che sarebbe dovuta diventare la moglie di suo fratello maggiore. Sinceramente dubito che tornerà.» Amber si sarebbe messa a urlare, se solo avesse potuto farlo. Ma una donna del suo rango non poteva farlo, nemmeno se scopriva che l'uomo di cui si era innamorata se n'era andato. «E dove è? Come ha fatto a fuggire?» chiese, cercando di non perdere il controllo. «Ha usato il suo jet privato e lo staff medico che lo seguiva durante le gare per farsi trasferire in una clinica privata. Credo sia andato in Svizzera. Ha bisogno ancora di molte cure ma ha fatto capire in maniera chiara che non tornerà quando si sarà rimesso.» «Doveva essere davvero disperato per scappare da me in questo modo...» borbottò. «Tu non hai niente a che fare con tutto questo, mia cara. Ti conosceva così poco. Credo che lo abbia fatto, piuttosto, per una questione di principio, e anche perché era sconvolto per la scomparsa di suo fratello. È comprensibile. Immagina un po' come dev'essersi sentito quando si è svegliato e ha scoperto che Fadi era morto. Avrà pensato che aveva già tolto troppo a suo fratello e che non poteva prendere il suo posto a capo della nazione e accanto alla donna che avrebbe dovuto sposare Fadi. Qualcuno avrebbe potuto accusarlo di avere progettato tutto.» «Già» confermò tristemente Amber. «In ogni caso» proseguì suo padre a quel punto, «il fratello più giovane, Harun, è stato nominato ufficial10


mente successore di Fadi e ha accettato di sposarti.» «Grazie tante!» replicò Amber, indispettita. «E così, dopo essere stata respinta dal fratello numero uno e dal fratello numero due, ora dovrei essere felice di sposare il numero tre? Quante umiliazioni dovrò subire ancora, papà?» «Farai ciò che ho deciso» reagì lo sceicco, gelido. «Dovresti ringraziarmi per essermi dato tanto da fare per trovarti un marito.» «Certo, papà. Ti sono infinitamente grata per avermi dimostrato che non vedi l'ora di sbarazzarti di me. Ehi, chi vuole Amber? Perché noi qui non sappiamo che cosa farcene di lei!» «Smettila. Sei una splendida donna e ci sono tanti uomini che vorrebbero sposarti, ma io ho scelto i fratelli el-Kanar perché sono uomini straordinari.» «Che però hanno dimostrato in maniera inequivocabile di essere disposti a tutto pur di evitare di sposarmi» affermò lei, facendo un enorme sforzo per non scoppiare in lacrime. «Sono forse così ripugnante, papà? Che cos'ho che non va?» «Capisco che tu abbia bisogno di sfogare i tuoi... sentimenti» replicò suo padre, quasi infastidito dal fatto che lei provasse dei sentimenti, «ma qui non siamo a casa, Amber. E ti ricordo che le nobildonne non si lasciano sopraffare dalla rabbia.» «Ma certo» continuò lei, sempre più risentita. «Magari però dovresti offrirgli in sposa una delle mie sorelle perché, a quanto pare, gli uomini della famiglia el-Kanar sono allergici alla sottoscritta.» «Lo sceicco Harun ha espresso il desiderio di sposare te, Amber» replicò suo padre con tono fermo. «Oh, com'è nobile il fratello numero tre. Ha scelto di sacrificarsi, per assumersi le responsabilità che han11


no rifiutato i suoi due fratelli maggiori. Governerà la nazione e sposerà la donna che nessuno dei due voleva avere accanto.» «Amber, ora basta. Il tuo futuro marito ha un nome e non ti permetto di mancargli di rispetto in questo modo. Non se lo merita» affermò suo padre. «Harun aveva solo otto anni quando suo padre rimase ucciso in un incidente aereo, e sua madre morì tre mesi più tardi. Ora sta piangendo un fratello che è stato un padre per lui e negli ultimi tempi ha dovuto lavorare così tanto che non ha potuto nemmeno rimanere in ospedale accanto ad Alim. Le famiglie più potenti del paese, infatti, hanno cercato di approfittare della situazione per prendere il controllo di Abbas al-Din, e Harun ha dovuto dimostrare di essere un leader forte per difendere il proprio titolo, e tutto questo mentre non sapeva nemmeno se Alim si sarebbe salvato. Adesso Harun è rimasto completamente solo ad affrontare le sue responsabilità. Ha perso tutta la sua famiglia, capisci? Potresti quindi smettere di prenderti gioco di lui e comportarti come una donna invece che come una ragazzina viziata?» Amber sentì le guance arrossire di vergogna. In effetti, tra i due, quello che sicuramente stava affrontando la prova più difficile era Harun. «Io non mi sto prendendo gioco di lui, papà. Davvero. Mi dispiace. È solo che Harun mi fa sentire così... a disagio» affermò, non sapendo quali altre parole usare. «Non parla mai. Le uniche parole che mi ha rivolto da quando sono arrivata sono state buongiorno e buonanotte. Non mi ha mai guardata. Insomma, è un completo estraneo e io dovrò sposarlo tra un mese? Non possiamo avere prima un po' di tempo per conoscerci?» «No. Dovete sposarvi adesso» le rispose suo padre 12


con fermezza. «Gli squali stanno alle costole di Harun. Sai come è stata instabile la regione del Golfo negli ultimi due anni. La famiglia el-Shabbat governò a lungo in passato finché, a causa della follia di Muran, duecentocinquanta anni fa, non salì al potere Aswan, il più grande sceicco della famiglia el-Kanar. Gli elShabbat ritengono gli el-Kanar degli usurpatori e questo è il momento migliore per eliminare definitivamente i loro nemici.» Amber rimase sconvolta. Persa com'era nel suo dolore non si era resa conto che la situazione fosse così delicata. «Cercheranno di uccidere Harun?» Suo padre annuì. «E anche Alim, ora che è così debole. È un bene che nessuno sappia dov'è andato. Basterebbe corrompere un medico e gli el-Shabbat potrebbero impadronirsi di una nazione che attualmente è molto più ricca di quanto non lo sia mai stata durante il loro regno.» «Capisco.» «E noi abbiamo bisogno di questa alleanza, mia cara. Tu eri solo una delle venti ragazze che sono state offerte in sposa a Fadi e ad Harun negli ultimi due anni. Noi siamo una nazione debole eppure loro hanno scelto di allearsi con noi. Questo matrimonio darà speranza alla nostra gente. Inoltre, avendo conosciuto tutti e tre i fratelli, ti confesso che avrei voluto proprio Harun per te, se avessi potuto scegliere.» La sua voce si addolcì quando pronunciò l'ultima frase, ma Amber non se ne rese conto. «E così è stato già tutto deciso...» mormorò lei. «La mia opinione non conta nulla.» «Mi dispiace tanto, mia cara» reagì lo sceicco a quelle parole con voce gentile ma ferma. «È stato stabilito nel momento in cui Harun è stato messo a cono13


scenza dei doveri che aveva nei tuoi confronti.» Amber strinse le labbra obbligandosi a ricacciare le lacrime. Forse avrebbe dovuto essere riconoscente nei confronti di Harun, solo che non sopportava l'idea che un altro uomo l'avrebbe sposata solo perché era obbligato a farlo. Se non altro con Fadi aveva avuto una certa complicità. Erano diventati amici. Avevano imparato a capirsi. «Ma è un perfetto estraneo per me. Non mi ha mai guardata, non mi ha mai detto una parola. Non so che cosa pensa, non so quello che prova.» Soprattutto nei miei confronti. «Come farò a passare la mia prima notte di nozze con questo... sconosciuto? Puoi rispondermi, papà?» «Come hanno fatto tante altre donne prima di te, compresa tua madre e mia nonna Kahlidah, l'eroina che hai sempre ammirato tanto. Aveva solo diciassette anni quando sposò mio nonno, che per lei era uno sconosciuto, e un anno dopo, a diciotto anni, mentre era incinta e vedova da poco, evitò che Araba Numara venisse invasa poi governò la nazione con grande determinazione, finché mio padre non fu abbastanza grande da succederle. Segui le sue orme, mia cara. Sii forte e accetta con coraggio il tuo destino. In fondo che cos'è una notte rispetto a tutto quello che ha affrontato e dovrà affrontare Harun?» Mai come in quel momento suo padre la fece sentire infinitamente piccola. «D'accordo, papà. Farò il mio dovere e sosterrò lo sceicco Harun. Magari, nel nostro dolore, riusciremo a comprenderci.» Finalmente suo padre le sorrise. «Questa è la Amber che mi piace. Harun è davvero un bravo ragazzo, nonostante sia così taciturno, credimi. So bene che provavi qualcosa per Alim. D'altra 14


parte quale ragazza non si invaghirebbe di un uomo così affascinante e famoso?» «Per favore, papà...» borbottò lei. «Per favore, non aggiungere altro.» Ma lui continuò imperterrito. «Amber, figlia mia, sei così giovane. Troppo giovane per capire che gli uomini che cambiano la storia non sempre sono personaggi popolari come Alim. I veri eroi, molto spesso, sono quelli che agiscono in silenzio, e credo che Harun sia proprio uno di questi. Secondo te, per quale ragione non ho aspettato che Alim si rimettesse e ho voluto che tu sposassi subito Harun? Sono convinto che se gli darai una possibilità, voi due insieme starete molto bene. Potrete essere felici, se solo riuscirai a mettere da parte la collera che provi in questo momento.» «D'accordo, papà» si arrese lei, sentendosi piombare addosso un peso intollerabile. Come poteva pensare di essere felice con Harun, quando solo un attimo prima aveva avuto l'illusione di poter sposare l'uomo che... l'uomo che avrebbe potuto amare, se solo le fosse stata data la possibilità di farlo. Un rumore improvviso dietro la porta attirò la sua attenzione. Probabilmente era qualche servo che stava origliando per poter poi spettegolare. Si voltò di scatto, rivolgendo uno sguardo gelido verso la porta e sentì l'intruso fare un passo indietro poi un altro ancora. Bene. Chiunque fosse, doveva sapere che la donna che presto sarebbe diventata la loro padrona non aveva paura di niente e di nessuno. «Se non ti dispiace, papà, ora vorrei rimanere un po' da sola.» «D'accordo. Sei ancora in lutto per Fadi. Sei una 15


brava ragazza» le rispose suo padre e se ne andò uscendo dalla porta privata che metteva in comunicazione le loro stanze. Rimasta sola, Amber parlò a voce alta. «Se scopro che qualcuno ha origliato o se sento qualche pettegolezzo riguardo a questa conversazione, giuro che sarete tutti licenziati all'istante. Chiaro?» Solo quando sentì il rumore dei passi di qualcuno che si allontanava, Amber si sedette sul letto e scoppiò in un pianto disperato. Pianse per il suo caro amico che non c'era più. Pianse per il suo sogno infranto. E pianse per l'incubo in cui stava per entrare. Rimasto come paralizzato a pochi passi dalla porta socchiusa della stanza della principessa Amber, l'uomo che era stato al centro della conversazione tra i suoi due ospiti aveva abbassato da qualche minuto la mano che aveva alzato per bussare. Harun el-Kanar non era solito origliare le conversazioni private, e non lo avrebbe fatto nemmeno in questo caso se non fosse rimasto letteralmente impietrito dalle parole disperate della principessa. E così aveva scoperto che cosa pensava di lui la sua futura sposa. In una parola, lo detestava. Ma, in fondo, non avrebbe dovuto essere così sorpreso, no? Voltandosi, andò verso le proprie stanze, per cercare un po' di tranquillità e per poter riflettere. «Sceicco Harun, ha chiamato il principe al-Hassan di Saudi per l'affare degli Emirati. Voleva discutere con lei del ritrovamento del petrolio da parte di Alim.» «Certo, arrivo subito» rispose lui, e tornò con la sua assistente in ufficio. Evidentemente non gli era concesso avere nemmeno un attimo di tregua. Dopo avere terminato la telefonata arrivò il mini16


stro di stato. «Sceicco Harun, in assenza di Alim è necessario che si presenti subito davanti ai suoi sudditi per prestare giuramento. Immagino capirà quanto sia importante per la gente avere la certezza che lei si occuperà del benessere di Abbas al-Din.» La sua assistente, dunque, gli portò gli abiti da cerimonia e lo aiutò a cambiarsi. E nelle successive cinque ore Harun si sedette, si alzò, chinò il capo e fece il suo primo discorso come capo della nazione, senza lasciar trasparire il dolore che provava per avere perso un fratello che per lui era stato un padre. Probabilmente nessuna delle persone presenti comprese quanto si sentisse solo, dopo che anche Alim se n'era andato. D'altra parte lui e tutti gli altri membri della famiglia erano stati educati sin dalla nascita a comportarsi in maniera impeccabile in pubblico, in vista appunto del ruolo che un giorno avrebbero ricoperto. E così Harun mise a frutto tutto ciò che aveva imparato dimostrando che lui sarebbe stato uno sceicco pressoché perfetto. Ci furono alcuni momenti durante la cerimonia, in realtà, in cui si ritrovò a pensare a cose a cui non avrebbe dovuto pensare, a occhi dolci come il miele, a labbra che si piegavano timidamente in un sorriso, a irresistibili fossette e a lunghi capelli scuri. Ogni volta, però, lui si obbligò ad allontanare quelle immagini. La sera, infine, si chiuse nel proprio ufficio a mangiare un panino, lasciando la cena ufficiale pochi minuti dopo che era stato annunciato il suo fidanzamento con Amber. Sapendo che cosa pensava di lui la sua futura sposa, infatti, non aveva voluto obbligarla a sopportare la sua compagnia più del necessario. L'aveva vista guardarlo 17


con espressione meravigliata quando lui aveva spiegato che doveva assentarsi per sbrigare alcune importanti questioni ma, come al solito, aveva distolto subito lo sguardo da lei. Amber aveva ragione. Durante la sua permanenza a palazzo lui le aveva parlato pochissimo e aveva sempre cercato di evitare il suo sguardo. Ma quello che lei ignorava era che si era comportato in quel modo perchÊ pensava a lei giorno e notte e si rendeva conto di non avere alcun diritto di desiderare cosÏ tanto la donna che sarebbe dovuta diventare la moglie di suo fratello. In effetti, almeno fino al giorno prima, non aveva mai osato pensare che Amber sarebbe potuta diventare sua moglie. Poi, proprio quando aveva capito di essere completamente solo di fronte al resto della nazione, lo sceicco Aziz gli aveva chiesto di sposare Amber e a quel punto si era sentito rinascere. Dopo mesi, anzi, dopo anni, per la prima volta si era sentito di nuovo pieno di speranza. Aveva pensato che anche se lei non ricambiava i suoi sentimenti, gli sarebbe stata vicina e lo avrebbe aiutato ad affrontare quell'incubo. Che avrebbero attraversato insieme la bufera. Allora, però, aveva sentito la conversazione tra Amber e suo padre e di nuovo si era sentito crollare il mondo addosso. Amber non ne voleva sapere di sposarlo. Lei voleva Alim. Ovvio. Come aveva fatto notare peraltro lo sceicco Aziz, quale ragazza non avrebbe sognato di avere accanto Alim? Alim era affascinante, carismatico ed era l'eroe nazionale. E cosÏ, un sogno durato poche ore adesso si era trasformato in un nuovo incubo. Non c'erano vie d'uscita. La donna che gli faceva battere forte il cuore lo consi18


derava solo l'ultima scelta, il fratello numero tre. Che sciocco. Avrebbe dovuto capire già da tempo che i sogni erano fatti per le altre persone, non per lui. Fadi era cresciuto sapendo che un giorno avrebbe governato il paese. Alim si era dedicato alle sue passioni: le corse, il lusso, le donne, ed era diventato il pupillo della famiglia e dell'intera nazione dopo che aveva salvato Abbas al-Din dal fallimento scoprendo il petrolio nella loro parte del Golfo, e il gas naturale nel deserto. I loro genitori sarebbero stati così orgogliosi di lui. Avevano sempre saputo che Alim era destinato a fare grandi cose. E lo aveva sempre pensato anche Fadi. Siamo così orgogliosi di te, Alim. Tutti adoravano Alim. Era naturale, dunque, che anche Amber fosse pazza di lui. Ed era altrettanto naturale che lui se ne fosse andato, senza pensare alle conseguenze. Era sparito, infatti, spezzando il cuore a lei e obbligando lui a rivestire un ruolo che non gli apparteneva. Aveva voltato le spalle a tutti e due buttandoli in una situazione che entrambi detestavano, senza un saluto, senza una spiegazione. Eppure lui continuava ad amare Alim e sarebbe stato disposto a tutto per suo fratello. Alim lo sapeva e per questo era scomparso senza dire una parola. Harun lo farà meglio di me, ripeteva sempre quando Fadi gli chiedeva di occuparsi di qualche questione che riguardava il paese. Lui è bravo in queste faccende. Certo che era bravo. Perché era cresciuto pensando che il proprio dovere venisse prima di tutto il resto. Non so mai che cosa pensa. Per Amber, lui era solo un obbligo, un modo per arricchire la sua gente. Lei aveva accettato di sposarlo solo perché suo padre l'aveva obbligata a farlo, e perché si era impietosi19


ta dopo che aveva ascoltato la sua triste storia. Ormai non poteva rifiutarsi di sposarla. Ma a lui non interessava avere gli scarti di suo fratello. Troppe volte aveva cercato di consolare le donne che Alim aveva abbandonato. Questa volta non lo farò. Non lo farò mai più. La sposerò perché devo farlo, ma non la sfiorerò nemmeno con un dito. Era attratto da lei. Non poteva negarlo. Ma si trattava solo, appunto, di attrazione. Si sarebbe controllato. Poteva farcela. Preferiva soffocare i propri sentimenti, piuttosto che lasciarsi travolgere dalla passione, sapendo che lei, in realtà, desiderava Alim. Avvertì una stretta allo stomaco e rendendosi conto che gli era passato l'appetito, buttò via il sandwich. Era passata la mezzanotte quando finalmente si ritirò nelle proprie stanze. Si sedette sul suo grande letto a baldacchino e guardò fuori dalla finestra, rimanendo in silenzio, anche se avrebbe avuto una gran voglia di mettersi a urlare. Fadi, fratello mio, padre mio! Fai che Alim si salvi e che torni qui. Solo tre giorni più tardi i ribelli armati dalla famiglia el-Shabbat invasero Sar Abbas.

20


2506 - Alla conquista dello sceicco di M. James La principessa Amber non crede alle proprie orecchie! Suo padre le ha appena comunicato che il suo sposo non sarà più il principe Fadi, ma suo fratello, il timido e taciturno Harun. E se lui non la volesse? Dopo le nozze, Amber farà di tutto per convincerlo del contrario. E una moglie sa che cosa fare! 2507 - Un amore di passaggio di C. Anderson Massimo Valtieri vuole solo tornare a casa sua in Toscana, ha lavorato molto e ora ha le pile completamente scariche. Il suo aereo privato sta per partire, ma come si fa a non notare quell'angelo vestito da sposa che sta cercando un passaggio? Primo appuntamento con la CASATA VALTIERI. 2508 - All'altare con il capo di S. Connelly Allison Warner ha solo bisogno di lavorare e quando trova un impiego nella sua città natale torna a casa senza indugi. Ad attenderla, però, c'è il suo nuovo capo, l'affascinante e tenebroso Zach Wilder. Ad Allison lavorare sino a tardi non è mai pesato, figurarsi con un fusto del genere nei paraggi. 2509 - Una famiglia per il milionario di S. Meier Max Montgomery ha tutto ciò che un pluri milionario potrebbe desiderare. Ma è veramente così? Lui se lo chiede quando rivede la sua ex moglie Kate Hunter, accompagnata da una bambina. Il ritratto di lui in miniatura. È sua figlia? Primo appuntamento con i FRATELLI MONTGOMERY.


dal 4 giugno 2510 - Ballo per due di F. Harper Allegra adora danzare, ma non riesce più a incantare la sua platea. Forse partecipare a un reality su un'isola deserta con l'affascinante Finn potrebbe darle nuovi stimoli. C'ERA UNA VOLTA UN BACIO... Quando la realtà è più "favolosa"della fantasia. 2511 - Un'amicizia compromettente di C. Anderson Giovanni si è appena rotto una gamba e addio alla settimana sulla neve. Non c'è nessuno che possa aiutarlo se non Anita, la sua cara e vecchia amica, con cui però è andato ben oltre la pura amicizia. Sarà disposto ad aiutarlo? Secondo e ultimo appuntamento con la CASATA VALTIERI. 2512 - Il capo ha scelto me di R. Winters Geena ne è certa, i miracoli esistono e nel suo caso hanno un nome e cognome, oltre a un fisico mozzafiato: Colt Brannigan. Lei sarà la nuova governante della sua immensa tenuta. Geena farà di tutto per non deluderlo. 2513 - Milionario cerca aiuto di S. Meier Chance deve risolvere un delicato problema, i suoi due gemelli ora reclamano una figura materna. Lui, però, non vuole sposarsi, quindi ha bisogno di una brava tata, Tory è perfetta: viso dolce, corpo sensuale... Secondo e ultimo appuntamento con i FRATELLI MONTGOMERY.


PIÙ LEGGI, PIÙ RISPARMI! LE OFFERTE DEL MESE: Le collane più sexy, in formato 3 in 1 1 è GRATIS

DAL

19 APRILE Antologie di 4 romanzi, per una MAXI convenienza.

DAL

27 APRILE

www.eHarmony.it – Seguici su


Per una persona speciale, un cofanetto speciale:

Dal 24 aprile Leggi le trame su www.eHarmony.it - Seguici su


ABBONATI! PER TE UNA SORPRESA MISTERIOSA!

Sì!

Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O Brescia CMP - 25126 Brescia

Voglio abbonarmi ad Harmony Jolly. Speditemi mensilmente 4 inediti romanzi e la sorpresa misteriosa che resterà comunque mia al prezzo scontato del 15%: € 10.50 più € 1.50 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10 gg. (Diritto di recesso Art. 64 Dlg. 206/2005).

YB0114 Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza i romanzi Harmony Jolly. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2013. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Harlequin Mondadori S.p.A. - Via Marco d’Aviano, 2 – 20131 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con Harlequin Mondadori S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso Harlequin Mondadori S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO

Regalo non condizionato all’acquisto ed esente dalla disciplina delle operazioni a premio


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.