La segretaria e il milionario

Page 1



SHARON KENDRICK

La segretaria e il milionario


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Claimed for Makarov's Baby Harlequin Mills & Boon Modern Romance © 2015 Sharon Kendrick Traduzione di Carla Barbara Maria Ferrario Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2017 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione Collezione Harmony ottobre 2017 Questo volume è stato stampato nel settembre 2017 da CPI, Barcelona COLLEZIONE HARMONY ISSN 1122 - 5450 Periodico bisettimanale n. 3214 dello 03/10/2017 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 22 del 24/01/1981 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


1 Non significa niente, è solo il mezzo per raggiungere uno scopo. Poche parole, una firma su un pezzo di carta e dopo... Erin deglutì, mentre il vestito bianco di seta le sfiorava le caviglie nude. Dopo sarebbe riuscita a costruirsi un futuro migliore, un futuro diverso. Soprattutto sarebbe stata al sicuro, e non era proprio quella la ragione di tutto? Sarò al sicuro. Stringeva con le mani sudate il mazzo di fiori che il suo futuro sposo aveva voluto farle comprare. «Darà un tocco di autenticità...» aveva detto. Erin si domandò se il suo sorriso brillante benché forzato avrebbe avuto lo stesso effetto. Ne dubitava... Avvicinandosi al tavolo dell'ufficiale di stato civile si vide riflessa in uno specchio, il viso bianco quasi quanto l'abito da sposa. Al suo fianco un uomo gentile, un caro amico che lei fingeva di amare... almeno fino alla conclusione della cerimonia. E quella era la parte più difficile di tutte. Perché ormai Erin non credeva più nell'amore. Si era innamorata una volta ed era servito solo a confermare quello che già sapeva: che l'amore è per gli sciocchi e lei era stata la più sciocca di tutti. Aveva scelto un uomo della peggior specie, che non meritava 5


il suo amore, che non meritava l'amore di nessuno. I due testimoni stavano seduti tranquilli e anche l'ufficiale di stato civile sorrideva, ma nonostante il sorriso lei percepiva il sospetto nello sguardo di quella elegante donna di mezza età. Ha indovinato qualcosa?, si domandò con apprensione. Ha intuito che sto per infrangere la legge per la prima volta in vita mia? Al suo fianco, Chico tese la mano e strinse le dita attorno al suo polso, dandole una stretta d'incoraggiamento mentre il funzionario cominciava a pronunciare le formule di rito. «Siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio di Chico ed Erin...» Seguì una pausa e si sentì dapprima una porta aprirsi in fondo alla sala, in seguito il suono di passi calibrati. Il cuore le batteva così forte da lasciarla indifferente alla curiosità di sapere chi fosse entrato e le mani così sudate da farle temere che i fiori sarebbero scivolati a terra. E a quel punto venne pronunciata la domanda di rito, quella per cui si era allenata a non lasciar trapelare alcuna reazione che potesse creare sospetti. «Se qualcuno dei presenti è a conoscenza di una ragione per cui questo matrimonio non dovrebbe essere celebrato, parli ora o taccia per sempre.» Osservò l'ufficiale di stato civile annuire, come se a quella domanda potesse seguire solo la solita risposta silenziosa, quando invece all'improvviso una voce ruppe il silenzio. «Da. Io ho qualcosa da dire.» Erin si sentì gelare. Si voltò di scatto, scossa dall'accento russo di quella voce, rifiutandosi di credere a quello che cuore e corpo le stavano dicendo. Do6


veva trattarsi solo di un errore, non c'era altra spiegazione. Ma che pessimo tempismo! Poi però fu catturata dalla luce brillante di un paio di occhi azzurro ghiaccio e il cuore impazzì. Non si trattava di un errore, quell'uomo era reale quanto l'improvviso flusso di sangue che le pompò il cuore con lo stesso effetto di una salva di fuochi artificiali sparati nella notte più buia. Dimitri Makarov dominava la stanza con un misto di sex appeal e potenza, come sempre, come solo lui sapeva fare. Senza accorgersene, quasi ipnotizzata da quello sguardo, conficcò le unghie negli steli dei fiori. Dimitri indossava un abito grigio argento che sottolineava la sua struttura imponente e la luce artificiale trasformava i suoi capelli in oro fuso. La sua presenza emanava un'aura di prestigio. Non era cambiato nulla dall'ultima volta che lo aveva visto. Eppure Erin lo trovava diverso. Non aveva più gli occhi rossi e il viso era perfettamente rasato. Il suo sguardo era limpido e penetrante. «Dimitri» sussurrò. «Da. In persona» replicò con aria strafottente. «Contenta di vedermi?» Lo sa, pensò Erin. Lo sa. Inutile ripetersi che non poteva saperlo, sentiva che lo sapeva. Non lo vedeva da sei anni, da quando le aveva fatto capire quanto poco contasse per lui. L'atteggiamento nei suoi confronti era stato offensivo e scostante mentre le aveva chiarito quanto fosse stata irrilevante per lui, qualcuno da mettere da parte senza ripensamenti se si avvicinava troppo. Perché era proprio quello che era successo: Erin gli si era avvicinata troppo. 7


Pensò a Leo, al motivo per cui si trovava lì, alla ragione per cui stava combattendo, e si sforzò di sorridere. Se solo si fosse mostrata debole, Dimitri l'avrebbe distrutta. «È un pessimo momento» osservò, fingendo leggerezza. «Non sono d'accordo, è proprio il momento giusto.» «Sto per sposarmi con Chico, Dimitri.» «Non credo proprio.» Il suo sguardo corse a Chico, che se ne stava immobile con la bocca aperta, l'espressione preoccupata. «C'è qualche problema?» domandò l'ufficiale di stato civile in tono tranquillo, anche se Erin si accorse che teneva d'occhio il telefono, come per garantirsi un contatto con l'esterno. «Solo un problema di natura emotiva» rispose Dimitri con disinvoltura, avvicinandosi a Erin. Quando se lo trovò davanti, lei si irrigidì e nonostante il senso di collasso causato da quella vicinanza, non le sfuggì l'ironia delle sue parole. Davvero Dimitri Makarov poteva parlare di un problema di natura emotiva, quando con le emozioni aveva la stessa familiarità di uno squalo con il fuoco acceso per riscaldarsi le pinne? «Signorina Turner?» L'ufficiale di stato civile richiamò la sua attenzione, fissandola con espressione interrogativa, ansiosa che quella commedia avesse una fine. Ma non siamo affatto vicini alla conclusione, fece in tempo a pensare quando Dimitri la sovrastò come una nuvola che copre il sole, privandola di ogni capacità di reazione. E subito fu troppo tardi. La prese tra le braccia e la strinse con forza. Intrappolata dal suo corpo, aveva la sensazione che le sue dita lasciassero 8


la loro impronta sull'abito di seta, penetrando addirittura fino alla pelle. Con il respiro affannato alzò il viso verso di lui, fissando i suoi occhi gelidi. Lui la studiò per un attimo e poi piegò la testa per baciarla. Erin percepiva il suo disprezzo, ma non bastò per impedirle di socchiudere istintivamente le labbra, né di tremare per quel contatto. Sapeva che quel bacio non era dettato da affetto né da lussuria, ma soltanto dal desiderio di lasciare il proprio marchio, di rivendicare una proprietà. Eppure era un bacio troppo potente per resistergli, e ancora le fece desiderare, stupidamente, le cose che non avrebbe mai avuto. L'attirò a sé, stringendola tanto da farle sentire quanto la desiderasse. È scandaloso che lo faccia così platealmente mentre siamo in mezzo ad altra gente, pensò lei, ma al tempo stesso non poté fare a meno di reagire a quella provocazione, al desiderio di averlo dentro di sé. Sentiva il formicolio al seno che tradiva quella smania e cercò di trattenersi dal rispondere a quella pressione con la stessa intensità. Ansimava e il respiro si scioglieva in quello di Dimitri. Sentì la sua lingua sfiorarle le labbra nella promessa di un enorme piacere. Perché solo lui riesce a farmi provare queste sensazioni?, si disperò. Chico farà qualcosa per fermarlo?, si domandò, ma subito si rispose da sola che non c'era molto da fare. Come avrebbe potuto cercare di fermare Dimitri, sapendo che stavano per commettere un illecito? Sapendo che quel matrimonio era solo una finta per poter ottenere il permesso di lavoro? Il bouquet le sfuggì di mano e cadde a terra. Proprio quando si sentiva sul punto di svenire, Dimitri concluse il bacio e si staccò con un'occhiata di avvertimento. Lei capì esattamente che cosa significava. Aveva la9


vorato diversi anni per lui, conosceva il suo modo di ragionare e il messaggio dei suoi occhi di ghiaccio era inequivocabile. Lascia fare a me, dicevano, suscitando la sua ribellione. È davvero convinto di poter rientrare nella mia vita e decidere che cosa devo fare dopo tutto il dolore che mi ha fatto patire? Perché lei lo sapeva: Dimitri era uno di quelli che prendono e prendono, senza mai restituire niente. Questa volta però non potrà prendermi niente. Ci sono delle buone ragioni per cui non fa più parte della mia vita e altre addirittura ottime perché non debba più rientrarci. «Come osi?» lo investì. Le tremava la voce. «Che cosa credi di fare?» «Tu sai perfettamente che cosa, Erin.» «Non puoi farlo» obiettò lei, affrontando il suo sguardo a testa alta. «Non puoi.» «No?» la sfidò. «Stai a vedere.» «Qualcuno vuole spiegarmi che cosa sta succedendo?» domandò l'ufficiale di stato civile con un tono che tradiva la sua irritazione. «Dobbiamo celebrare diversi matrimoni dopo questo e questa interruzione...» «Questo matrimonio non si farà» la interruppe Dimitri con calma. «Vero Erin?» Tutti si voltarono verso di lei: Chico, i due testimoni, l'ufficiale di stato civile... Lei però riusciva a vedere solo il viso di Dimitri e l'espressione di sfida dei suoi occhi di ghiaccio. Di colpo diventò difficile ribellarsi. Di colpo le sue certezze andarono in frantumi di fronte alla luce pericolosa degli occhi del russo. Aprì la bocca, secca come una pergamena, e la ri10


chiuse di scatto. Guardò Chico, senza sapere se si rendesse conto che mettendosi contro Dimitri rischiava di perdere tutto. O forse l'umiliazione di quel bacio dato in pubblico aveva zittito ogni obiezione. Non importa. L'unica cosa che conti è Leo e non voglio mettere in pericolo la sua sussistenza. Una madre portata in tribunale per un matrimonio di comodo non sarebbe stata giudicata una buona madre. Immaginò la vergogna e la minaccia di una multa, se non addirittura della prigione. Strinse le labbra: niente l'avrebbe mai separata da suo figlio. Non era solo per lui, per il suo futuro, per garantirgli la sicurezza che le era sempre mancata, che aveva accettato quel matrimonio di facciata? «Temo che sarà necessario rinviare il matrimonio» annunciò in tono di scusa, anche se nessuna parola poteva spiegare quella situazione assurda. Che cosa avrebbe potuto dire? Si guardò attorno nervosa, come un presentatore che deve affrontare un pubblico ostile. «Dimitri è...» «L'unico uomo che lei voglia davvero, come ho appena provato» la interruppe il russo con arroganza e un sorriso ancora più sfrontato, che rimarcava la collera che gli illuminava gli occhi. «Non è così, Erin?» E allora nei suoi occhi lei lesse qualcosa peggiore del pericolo: un lampo di consapevolezza che le strinse il cuore. Lo sapeva davvero, in qualche modo aveva scoperto l'esistenza di Leo! L'istinto l'avrebbe spinta a fuggire, ma si chiese che cosa sarebbe successo se si fosse messa a correre con tutte le sue forze, facendosi inghiottire dal grigiore autunnale di Londra e lasciandosi Dimitri alle spalle. Sarebbe andata a prendere Leo a scuola e gli avrebbe spiegato che la mamma non sarebbe partita per la va11


canza programmata e che non si sarebbero più trasferiti in una grande casa in campagna. Se fosse fuggita da Dimitri in qualche modo se la sarebbe cavata. Nessuno dei suoi problemi si sarebbe risolto, ma in quel momento le pareva che avrebbe saputo affrontare qualunque cosa se avesse potuto evitare il suo sguardo severo e il timore di quello che poteva sapere. Lui però le aveva già posato una mano nell'incavo della schiena, un gesto possessivo che suscitò reazioni contrastanti di desiderio e timore. Capì che non sarebbe scappata via, non per il momento. «Sono cose che capitano, da sempre» continuò lui con disinvolta indifferenza. «Quando si rende conto che sta commettendo un grosso errore si fa prendere dalla paura e scappa via.» L'ufficiale di stato civile posò la penna. «Allora vi dispiacerebbe lasciare l'edificio e andare a risolvere i vostri problemi da qualche altra parte?» «È esattamente quello che volevo fare. C'è una stanza dove potremmo parlare in privato?» domandò Dimitri con fare educato ma con trasparente determinazione. Poi sorrise e fu come se il sole squarciasse le nuvole. «Per favore?» L'espressione di disapprovazione della donna si sciolse nell'impatto con quel sorriso inaspettato. «C'è un locale che potreste usare...» rispose riluttante. «Ma vi prego di fare in fretta.» «Oh, non ci vorrà molto. Non ci metterò molto a dirle quello che devo» aggiunse Dimitri a bassa voce, la mano ancora posata nell'incavo della schiena di Erin. «Glielo prometto.» «Allora seguitemi.» Seguirono la donna in corridoio mentre i due testi12


moni, presi dalla strada, si avviavano verso l'uscita, probabilmente diretti al pub più vicino. Erin colse l'espressione scioccata di Chico mentre gli passavano davanti e si sentì completamente impotente. L'ufficiale di stato civile aprì una porta che conduceva in un locale anonimo ed Erin si sforzò di superare lo shock iniziale, cominciando a ritrovare il proprio equilibrio. Non devo dimenticare perché mi sono decisa a questo passo. C'erano delle ottime ragioni, ragioni importanti per farlo, si disse. Fuori c'era un uomo confuso, che per lei era stato sempre e solo un buon amico. Si staccò da Dimitri fulminandolo con lo sguardo. «Devo parlare con Chico, devo spiegargli quello che succede. Aspettami qui.» Dimitri l'afferrò per un polso e strinse con forza. «Parlagli pure se devi, ma fai in fretta. E torna indietro, Erin» le intimò con freddezza. «Perché se pensi di poter scappare, ti sbagli: io ti troverò, di questo puoi stare sicura.» Si staccò da lui per andare a cercare Chico. Quando lo trovò, cercò di spiegargli perché il matrimonio non ci sarebbe stato, sentendosi il cuore straziato nel vedere il suo viso andare a pezzi. Quando tornò da Dimitri, la sua angoscia si era trasformata in collera. Si chiuse la porta alle spalle, scossa da una rabbia incontenibile. «Non avevi nessun diritto di farlo!» lo investì infuriata. «Ne avevo tutti i diritti e lo sai. E comunque quello che conta è che non mi hai resistito con molta convinzione, sbaglio? Se vuoi allontanare un uomo non devi baciarlo come se desiderassi buttarti tra le sue braccia.» «Sei un bastardo.» 13


«Sono un bastardo? Davvero ne sei convinta, Erin?» «Sai benissimo di esserlo!» «Non dovresti stare attenta a come usi quella particolare parola?» Quella frase a effetto la sconvolse, al punto che cominciò a battere i denti. Cercò di farsi forza per compiere l'ultimo tentativo di ribellione. Non ha niente sul mio conto, non è il mio custode né il mio carceriere e neanche più il mio capo. «Adesso me ne vado» annunciò, guardandolo negli occhi con aria di sfida. «Voglio andare a casa.» Lui scoppiò a ridere. «Per favore, non delirare» la contrastò. «Sappiamo entrambi che non andrai da nessuna parte, almeno non prima di esserci fatti una bella chiacchierata, perciò siediti.» La costrinse a sedersi spingendola su una sedia, e lei avrebbe voluto ribellarsi, ma al tempo stesso gliene fu grata, perché stentava a reggersi in piedi. Vedendo la sua espressione determinata, però, il senso di gratitudine svanì di colpo. Mi stavo dimenticando quanto possa essere privo di scrupoli, come sappia manovrare le persone come fossero solo pedine dei suoi scacchi. Quando era stata la sua segretaria aveva goduto del dono dell'immunità dai suoi capricci, perché gli piaceva e lui la rispettava. Un tempo. Seduta nel suo abito da sposa di una misura troppo grande, si rassegnò a subire quel confronto e alzò lo sguardo verso di lui. «E allora?» «Dimmi qualcosa del tuo amante brasiliano. È davvero bollente sotto le lenzuola?» «Chico non è...» tergiversò, ignorando quanto Dimitri sapesse già. «Chico non è il mio amante, come 14


credo tu abbia già capito da solo, perché è gay.» Lui storse le labbra. «Perciò non sarebbe stato un matrimonio d'amore.» «Non direi.» «Tu vuoi sposare un gay» pronunciò lui lentamente. «Immagino che in questo modo ti stia ricambiando un favore. Forse ha bisogno di ottenere una carta di credito, o un permesso di lavoro.» I suoi occhi scintillarono. «È così?» La mia espressione tradisce la verità? Il senso di colpa mi mette a nudo, per questo lui sorride come chi vede confermati i suoi sospetti? «E questo, come entrambi sappiamo, è contro la legge» continuò lui, scandendo bene le parole. Riscuotendosi dallo stupore, Erin ricordò che la miglior difesa è l'attacco. «Per questo sei ricomparso dal nulla, per darmi lezioni di morale?» Sperava di non tradire la paura che le faceva battere il cuore all'impazzata. «Si tratta di questo, hai intenzione di denunciarmi?» All'improvviso lui cambiò espressione ed Erin seppe immediatamente che anche la sua voce sarebbe stata diversa, che sarebbe diventata fredda e pratica. Si era stancato di giocare a rimpiattino e avrebbe concluso la sua caccia. Lo conosco troppo bene... «Conosci già la risposta a questa domanda, Erin. L'hai capito fin da quando ti sei girata e mi hai visto, anche se non hai avuto il coraggio di uscire allo scoperto e ammetterlo.» Nel locale buio, con gli avvolgibili abbassati come per chiudere fuori il mondo, i suoi occhi scintillarono, come schegge di ghiaccio blu. «Avevi intenzione di tenermi nascosta l'esistenza di mio figlio per sempre? Era questo il tuo piano?» 15


3214 - La segretaria e il milionario di S. Kendrick Quando si tratta di affari e di donne, Dimitri non lascia mai le cose a metà. Non perdere l'INTERNATIONAL T YCOON di questo mese!

3215 - Vendetta dal passato di C. Williams Quando Sophie è uscita dalla vita di Javier lui ha giurato a se stesso che gliel'avrebbe fatta pagare. Ecco a voi una SUBLIME VENDETTA.

3216 - Scandalo a corte di C. Crews Felipe Cairo è il più riluttante erede al trono d'Europa e sa che l'unica possibilità di sottrarsi alle proprie responsabilità è... Torna CONTRATTO D'AMORE.

3217 - L'ultimo segreto di M. Yates Alessandro è noto per essere un uomo freddo e cinico, ciononostante... Ottava e ultima puntata de I PERDUTI AMORI DEI DI SIONE.

3218 - La promessa dello sceicco

di A. Brock La Principessa Annalina è disposta a fare qualsiasi cosa pur di porre fine al suo fidanzamento combinato. Lasciati rapire da I PRINCIPI DEL DESERTO.

3219 - Ricatto fra le lenzuola

di J. Hayward Alla disperata ricerca di un erede, Lorenzo userà ogni mezzo per addomesticare la sua moglie ribelle. Regalati UN NUOVO INIZIO!

3220 - Ancora una notte di M. Milburne Incapace di dargli l'erede che cerca, Maya prende coscienza di non essere la moglie adatta a Giorgio. Secondo episodio de LA DINASTIA DEI SABBATINI.

3221 - La scelta di Helios di M. Smart Da palazzo arriva la notizia di uno scandalo che potrebbe costituire una minaccia per il regno di Agon... Si conclude LA CORONA DEI KALLIAKIS.


Dal 14 novembre

3222 - Il sussurro del deserto di S. Kendrick Lo sceicco Saladin è abituato a ottenere sempre ciò che vuole. Sempre. Lasciati ammaliare da I PRINCIPI DEL DESERTO.

3223 - Patto greco di T. Pammi Stavros capisce che l'unico modo per proteggere il patrimonio di Leah è sposarla. Regalati momenti ardenti con il tuo amato FUOCO GRECO.

3224 - Il destino della principessa di C. Crews Cresciuta in un orfanotrofio, Maggy non ha mai saputo chi fossero i suoi veri genitori... Pensi di essere FATTA PER L UI?

3225 - Il richiamo della corona di N. Anderson La gravidanza, scoperta durante una normale visita, era l'ultima cosa che Stella si aspettava. Prima parte de IL T RONO DI SAN FELIPE.

3226 - Seduzione privata

di M. Smart L'unico sentimento che il milionario Stefano Moretti nutre per Anna è il desiderio di vendetta. Anzi, di una... SUBLIME VENDETTA.

3227 - In trappola col milionario

di C. Williams Doveva essere solo una relazione passeggera, finché Theo non le chiede di fingersi la sua fidanzata. Torna INTERNATIONAL T YCOON.

3228 - Nozze con ricatto di M. Milburne Nic, il minore dei fratelli Sabbatini, reagisce male agli ultimatum... Terzo e ultimo episodio de L A DINASTIA DEI SABBATINI.

3229 - Scatti rubati di R. Thomas Nonostante cerchi in tutti i modi di rimanere concentrata sulla storia che deve raccontare, Emma... Ecco a voi un vero SELF-M ADE M AN!


Finalmente la nuova serie

LOVE & LIPSTICK

Una donna di successo, presidente di un’azienda di cosmetici, un affascinante rivale in affari, segreti dal passato. Questi gli ingredienti dell’ imperdibile e nuovissima miniserie LOVE AND LIPSTICK!

Dal 26 settembre in EDICOLA e sul nostro store www.eHarmony.it - Seguici su


Corri nella tua L’edicola amica delle donne QUI trovi TUTTO IL MONDO HARMONY. QUI puoi richiedere e prenotare le tue collane preferite.

Vai sul nostro sito www.eHarmony.it e clicca su

Troverai l’elenco dei nostri migliori rivenditori ordinati per provincia.


Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con

ABBONATI!

-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS

Sì!

Voglio abbonarmi ad Harmony Collezione. Speditemi mensilmente 6 inediti romanzi al prezzo scontato del 50%: € 9.60 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 16.30 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).

7B0106

Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza i romanzi Harmony Collezione. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2017. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da HarperCollins Italia S.p.A. - Via Viale Monte Nero, 84 – 20135 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con HarperCollins Italia S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso HarperCollins Italia S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.