La tentazione del visconte

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MAGGIE ROBINSON

La tentazione del visconte


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Schooling the Viscount Kensington Publishing Corp. This edition is published by arrangement with Kensington Publishing Corp. and Donzelli Fietta Agency srls © 2017 Maggie Robinson Traduzione di Alessandra De Angelis Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2018 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Storici Seduction aprile 2018 Questo volume è stato stampato nel marzo 2018 da CPI, Barcelona I GRANDI STORICI SEDUCTION ISSN 2240 - 1644 Periodico mensile n. 76 del 21/04/2018 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 556 del 18/11/2011 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


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Puddling-on-the-Wold, Gloucestershire, aprile 1881 Era una vera beffa del destino trovarsi esiliato in un paesino delle Cotswolds, un piccolo borgo banale e lezioso, con un nome che sembrava uscito da una filastrocca, e dolci pendii, muretti di recinzione di pietra intiepiditi dal sole, giardinetti curati davanti alle case e fioriere sui davanzali che avrebbero fatto la felicitĂ di qualsiasi giardiniere perchĂŠ straripavano di piante e fiori. Non era il primo nobile confinato in quel paesino da fiaba. A quanto pareva quel Puddling-qualche-cosa era una specie di casa di cura segreta per pazienti altolocati. Passare del tempo lĂŹ era come andare in una stazione termale per rigenerarsi, ma senza l'acqua minerale maleodorante e dal sapore di uova marce. Con un po' di fantasia, avrebbe potuto fingere di essere nella vasca... ma senza le rovine romane. Malgrado i suoi disturbi, fisicamente era sano. Aveva trascorso la prima settimana a bighellonare per il paese, percorrendo in lungo e in largo tutte e cinque le strade, fissando i passanti e chiedendosi chi tra loro fosse costretto a subire la sua stessa triste sorte, e aveva curiosato in tutti e cinque i negozi di Puddling-bla-bla-bla. Aveva sbirciato nelle finestre dei cottage che si affacciavano sulle strade di 5


acciottolato; era impossibile essere discreti e non guardare all'interno delle case, i cui abitanti vivevano praticamente in braccio ai passanti. Avevano tutti la faccia placida e bonaria, apparentemente contenti di vivere in un paesino in cui il tempo sembrava essersi fermato. Era difficile accorgersi che si era quasi alla fine del XIX secolo, per l'amor del cielo! Quando arrivava al piccolo emporio che fungeva anche da ufficio postale in Market Street, i giornali erano già esauriti. Non si vedevano tracce delle invenzioni moderne; niente treni locali né telegrafo... o spogliarelliste, purtroppo. Era completamente tagliato fuori dal mondo che conosceva. L'unico evento mondano che caratterizzava le sue giornate era il tè pomeridiano con il vicario. Tè. Vicario. Due parole che normalmente non erano nel suo vocabolario. Tutti gli abitanti di Puddling avevano l'aria innocente, gioviale, la faccia pulita di chi non è mai stato contaminato da alcuna depravazione o dissolutezza. In fin dei conti, come si poteva essere immorali se si viveva in un villaggio dove c'era un'evidente abbondanza di pecore, aria fresca e sonno? Ogni tentativo di fare due chiacchiere con la gente del posto gli provocava una noia così profonda che aveva la tentazione di conficcarsi una forchetta nell'unico timpano funzionante. Ma era fermamente deciso a non farsi cambiare di una virgola dalla vita che conduceva a Puddling-on-the-Wold. Non potevano rinchiuderlo in eterno in quella prigione che profumava di petunie in fiore. Il suo augusto genitore avrebbe dovuto capitolare prima o poi e farlo tornare alla civiltà. A lui non restava altro da fare che tenersi lontano dai guai e fare buona impressione al vicario, mostrandosi sufficientemente redento, rinato, deciso a impugnare la spada fiammeggiante per fare strage dei suoi demoni, pronto a combattere per diventare veramente una giovane speranza dell'Inghilterra con il cuore immacolato. 6


Puah. Ci aveva provato in Sudafrica, e cosa ci aveva guadagnato? Dieci rapide e brutali settimane di guerra, una menomazione, la dipendenza dall'alcol e saltuariamente anche da una pipa di oppio. E dalle donne... belle donne formose e lascive, nessuna delle quali avrebbe potuto incarnare la candidata ideale per seguire le orme della sua defunta madre come Marchesa di Harland... Non che fosse ansioso di succedere al padre tanto presto. Non augurava al marchese di andare al Creatore, assolutamente no, nonostante fosse stato rigido e inflessibile nel condannarlo a soggiornare in quel dannato villaggio da favola. Il capitano Lord Henry Challoner aveva un cuore, in fondo... ma proprio in fondo. Henry veramente non era piĂš un capitano, per l'esattezza, nonostante non gli fossero ancora arrivati i documenti che lo dimostravano. Non avrebbe neanche dovuto essere capitano sin dall'inizio, a dire il vero, e non aveva fatto un granchĂŠ per meritarlo. Alcuni degli uomini al suo comando erano morti e lui era stato catturato insieme ai sopravvissuti, e tenuto prigioniero in un fienile che non sarebbe stato una dimora degna neppure per un asino pieno di pulci. Ma, che lui sapesse, non c'erano asini nel Veld, la prateria sudafricana; lui era l'unico. In quel maledetto bel pomeriggio di primavera stava facendo la sua passeggiata quotidiana obbligatoria, attrezzato con un bastone robusto che non era puramente decorativo, perchĂŠ probabilmente avrebbe zoppicato per tutta la vita a causa di una ferita di guerra a un piede. Grazie a Dio non si era sparato da solo al piede, altrimenti sarebbe stata veramente una crudele burla del destino. Doveva anche ritenersi fortunato di averlo ancora, il piede. I contadini boeri che l'avevano tenuto prigioniero per un breve periodo dopo l'imboscata di cui era stato vittima non avevano alcuna dimestichezza con la chirurgia. Se fosse stato una mucca in preda alle doglie, allora sĂŹ che 7


avrebbero potuto aiutarlo a partorire un bel vitellino... Purtroppo però era un soldato e non una vacca! L'assurdità della direzione presa dai suoi pensieri gli strappò una fragorosa risata. Non rideva da una settimana, e udire quel suono lo stupì. Un uccellino trillava allegro, appollaiato su una siepe meticolosamente potata, un sole mite splendeva sereno nel cielo terso... e Henry avrebbe voluto vibrare fendenti con il bastone per sfregio contro quella rivoltante atmosfera idilliaca. Puddling-on-the-Wold era un paesino disgustosamente perfetto. I cottage di pietra erano graziosi e compatti, i negozietti riforniti di tutto il necessario, purché gli avventori avessero fatto voto di morigeratezza. Non si vendevano alcolici in nessun posto; Henry aveva chiesto dappertutto, ma invano. Non erano valsi a nulla i suoi tentativi di corruzione e le sue suppliche. L'intero paese era astemio. Anche il vino usato per la comunione nella chiesetta normanna era succo d'uva, e anche annacquato. La moderazione era comprensibile e accettabile, ma l'astinenza totale? Henry rabbrividì. Forse avrebbe potuto trovare nei cespugli delle bacche da fermentare. Sapeva che esisteva il vino di more e aveva sentito parlare anche del vino di tarassaco, ma non aveva idea di come ricavarlo. Essendo visconte, non aveva mai fatto pratica di cucina, ma sapeva che non avrebbe potuto chiedere delucidazioni a Mrs. Grace, la sua attuale governante, che faceva parte integrante del cottage che gli era stato assegnato ed era severissima riguardo alla sua salute e alla sua alimentazione. Gli sembrava di essere ritornato bambino con la balia che gli preparava brodini, uova strapazzate e mele cotte. A venticinque anni era troppo vecchio per essere trattato come un bambinetto, nonostante si fosse comportato in maniera infantile. Era stato nella guarnigione africana per anni, a tenere a bada Zulu e Boeri. Purtroppo Chelmsford aveva invaso il territorio degli Zulu senza l'autorizzazione 8


del governo britannico, e il risultato era stato una serie di battaglie sanguinose, ma quegli idioti di Whitehall avevano deciso di annettersi la Repubblica del Transvaal per provocare i Boeri. Henry aveva fatto il suo dovere su entrambi i fronti, e per questo meritava un bell'arrosto succulento, con salsa di rafano e patate novelle condite con burro e prezzemolo, torta soffice ripiena di marmellata, albicocche al brandy... dei cibi saporiti in cui affondare i denti, visto che non gli era più concesso di mordicchiare il collo flessuoso di qualche femmina. Nella settimana di permanenza nel paese non aveva visto neanche una donna sotto i cinquant'anni, e sì che aveva guardato bene! Però... ehi, un attimo, quelle erano voci di bambini! Li sentiva cantare mentre camminava a fatica lungo il sentiero sempre più stretto che sembrava condurre dalla valle di Puddling alla libertà, con colline verdeggianti punteggiate dal vello candido delle pecore e sconfinati spazi aperti, senza neanche una casetta in vista. Dove c'erano dei bambini dovevano pur esserci le madri, no? Le donne in età fertile erano giovani e fra loro forse c'era un'attraente vedovella. Henry si sforzò di aumentare l'andatura, stringendo i denti per sopportare il dolore lancinante al piede. Non si era mai avventurato da quelle parti prima di allora. In effetti stava infrangendo una Regola perché la sua passeggiata aveva un itinerario fisso e prestabilito, che non era quello che stava seguendo. Alla faccia vostra, carcerieri di Puddling! Girato l'angolo, si trovò davanti a un muro di pietra con una cancellata, che racchiudeva una scuola e una decina di mocciosi che ballavano e cantavano facendo il girotondo. Henry non poteva più darsi alle danze, ma poteva bearsi dello spettacolo di quell'entusiastica manifestazione di gioia infantile, per cui si fermò a guardare, appoggiandosi al bastone. Fu individuato immediatamente da una bambinetta di 9


circa sei anni, che lo indicò ed emise un urlo abominevole. Nonostante la menomazione all'udito, fu colpito dalla potenza dei suoi polmoni e le pronosticò un futuro luminoso nella lirica. Non riceveva una simile reazione sin da quando suo padre, Arthur Challoner, Marchese di Harland, aveva scoperto Lysette LaRue e Francie Jones nella sua camera a Harland House una settimana addietro. Henry non avrebbe dovuto portare a casa le ragazze. A quell'ora sarebbe stato ancora a gozzovigliare a Londra, tra fumo, alcol e cene luculliane per stordirsi, se solo avesse tenuto i pantaloni abbottonati. Introdurre di nascosto Lysette e Francie era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso della pazienza di suo padre. Eroe o no – e lui in realtà non poteva vantarsi di esserlo – il genitore aveva decretato che fosse ora di prendere provvedimenti. Perciò aveva deciso per il ritiro a Puddling e la sua rieducazione. Quella stessa mattina Henry era stato infilato in carrozza con armi e bagagli, ma senza il suo valletto, e suo padre aveva predicato lungo tutto il tragitto per arrivare in quel posto dimenticato da Dio. Henry era stato contento di essere quasi sordo dall'orecchio destro, perché si era trovato troppo vicino a un cannone otturato quando si era sbloccato di colpo. Preferiva di gran lunga il suo fidato fucile Martini-Henry, benché fosse dell'opinione che l'esercito britannico non fosse sufficientemente equipaggiato dal punto di vista delle armi, che erano per lo più obsolete, per non parlare del fatto che le uniformi di un bel rosso squillante risaltavano nelle pianure aride. I contadini boeri contro cui avevano combattuto per due mesi brevi ma intensi, erano abili cecchini, esperti cavalieri, bravi a mimetizzarsi con le loro uniformi chiare, coperti di polvere da capo a piedi, e soprattutto pronti a tutto per mantenere la propria indipendenza. Perciò ora Henry era mezzo sordo e mezzo storpio. Fantastico. Sicuramente in quella zona doveva arrivare la ferrovia 10


da qualche parte, ma suo padre non avrebbe potuto fargli il suo sermone se fossero andati in treno. Al loro arrivo, il marchese si era incontrato con il vicario al Rifle and Roses. Non si era mai sentito un pub che non vendesse birra! Per non parlare della bizzarria che un vicario ricevesse al pub. Nel frattempo Henry era imprigionato in carrozza, ma non aveva protestato per il sopruso perché gli doleva troppo la testa. Inoltre sapeva di meritare quel trattamento, da un certo punto di vista. Era quasi contento della punizione. Era una Delusione con la D maiuscola, ed era stufo marcio di se stesso. Era visto anche come una specie di demonio, a giudicare dalla reazione della bambina che aveva strillato nel vederlo, come se gli fossero spuntate le corna. Henry si passò una mano tra i capelli biondi per assicurarsi di non avere veramente le corna da diavolo. Sentendo tutto quel trambusto, qualcuno uscì dalla scuola. Anzi, qualcuna. Era una donna, e non aveva certamente cinquant'anni. Henry avvertì un tuffo al cuore. Era bruna, con le guance rosee e un fisico formoso da campagnola, con i fianchi larghi e il seno procace. Era la creatura più sensuale che avesse visto da quando era arrivato. Henry sorrise trionfante. Le grida continuarono. Era dunque tanto mostruoso?, si chiese. «Su, Mary Ann, fai la brava. È solo uno dei nostri Ospiti» bisbigliò la ragazza in tono rassicurante, inginocchiandosi davanti alla bambina mentre gli altri alunni lanciavano occhiate ostili a Henry. «Buon pomeriggio» disse lui con voce roca, forzata. Non aveva molte occasioni di parlare, tranne quando blandiva Mrs. Grace facendole dei complimenti ipocriti per le sue abilità culinarie o chiedeva in giro se ci fosse dell'alcol a disposizione, benché avesse rinunciato a cercare un goccetto dopo il terzo giorno. I suoi colloqui pomeridiani con 11


il vicario erano principalmente monologhi, e non suoi. I bambini continuarono a fissarlo in silenzio. Forse erano stati messi in guardia contro di lui? Non aveva mai fatto del male a un bambino; agli uomini sì, ma perché era il suo lavoro. Aveva trascorso sei anni nell'esercito, con gran dispiacere di suo padre, e aveva ucciso tante persone. «Sono innocuo, non dovete avere paura di me.» Henry il bonaccione. Non era male come soprannome, nonostante non fosse vero. La ragazza si rialzò in piedi e prese per mano Mary Ann. «Saluta, piccola. Dobbiamo essere educati con gli Ospiti.» Ma cos'era questa faccenda degli Ospiti? Se Henry era davvero in visita e doveva essere messo a suo agio e intrattenuto, la popolazione di Puddling non si stava dimostrando esattamente ospitale.

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La nuova lady del clan ADRIENNE BASSO SCOZIA, 1334 - Quando Malcolm McKenna viene accusato di aver sedotto e abbandonato la giovane figlia di un laird, l'intero clan gli si stringe attorno per sostenerlo, ma il vero aiuto gli arriva inaspettato dall'intelligente Lady Joan Armstrong Fraser. La bellissima Joan ha alle spalle un matrimonio infelice e può contare solo sulla propria forza d'animo, perché non ha una famiglia pronta a schierarsi dalla sua parte... La necessità e la profonda attrazione, che esplode tra Malcolm e Joan, li spingono a un matrimonio repentino, ma le prove che il loro amore dovrà superare sono appena cominciate.

La tentazione del visconte MAGGIE ROBINSON INGHILTERRA, 1881 - Ritornato dalla guerra il Visconte Henry Challoner non riesce a riprendere la sua vita. Nel villaggio di Pudding-on-the-Wold, presso una struttura riabilitativa, potrà rimettersi in sesto in un tranquillo contesto di campagna. La maestra Rachel Everett vive nel villaggio e ha rinunciato ai suoi sogni per dedicarsi alla cura del padre. Quando si incontrano, l'attrazione è immediata e la passione incontrollabile, ma contravviene alle regole della struttura. Oltretutto, nelle vene della donna non scorre sangue blu. I due sapranno aggirare i vincoli sociali e i demoni del passato per stare insieme?


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