Palcoscenico bollente

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I tuoi sogni più hot si stanno per avverare…

I romanzi che hai sempre desiderato ma non hai mai osato chiedere U   ,         . I       … “Vorrei che i romanzi di Jo Leigh non finissero mai… una lettura intrigante.“ Goodreads Reviews

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PALCOSCENICO BOLLENTE REGINA KYLE


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Triple Threat Harlequin Blaze © 2014 Denise Smoker Traduzione di Elisabetta Elefante Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2016 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Temptation giugno 2016 Questo volume è stato stampato nel maggio 2016 presso la Rotolito Lombarda - Milano HARMONY TEMPTATION ISSN 1591 - 6707 Periodico mensile n. 348 del 25/06/2016 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 128 dello 07/03/2001 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


1 «Ti ha dato di volta il cervello!?» Nick Damone gettò il copione sulla scrivania. Onore al merito, Garrett Chandler non batté ciglio, soprattutto perché aveva a che fare ogni giorno con clienti impulsivi, irascibili e capricciosi. Nick non era certamente tra questi, ma aveva i suoi buoni motivi per essere irritato. «Ammesso che volessi presentarmi al pubblico sotto le vesti di un farabutto che picchia e cornifica la moglie, e non ne ho nessuna intenzione, la casa di produzione non lo approverà mai.» «Con la Eclipse me la vedo io. Gli hai fatto fare soldi a palate con la saga di Trent Savage.» Garrett si sistemò meglio sulla comoda poltrona di nappa color crema. «Dici che vuoi cambiare aria, che vuoi allontanarti da Los Angeles per un paio di mesi. Allora fallo, no? Torna al teatro: è lì che hai cominciato. Scrollati di dosso il personaggio col quale il tuo pubblico ormai ti identifica e accetta un ruolo antipatico, per una volta.» In effetti, Nick cominciava a stancarsi delle pugnalate alle spalle dei colleghi di Hollywood, di un mondo falso e dorato nel quale gli opportunisti si facevano strada a sgomitate. Inoltre a trentatré anni suonati, 5


Trent Savage, l'eroico personaggio a cui aveva dato il volto, aveva i giorni contati. Doveva scegliersi altri ruoli. Denzel si destreggiava bene nei film drammatici e in quelli più leggeri: aveva vinto un Oscar a trent'anni, un altro a quaranta e collezionava nomination ad anni alterni. Robert Downey Jr riceveva premi a raffica e si permetteva di rifiutare copioni per i quali Nick avrebbe venduto l'anima al demonio. Se voleva quel genere di carriera, doveva fare in modo che il pubblico non lo identificasse solo con Trent Savage. Ma una cosa era cimentarsi con un ruolo difficile, un'altra gettarsi dalla cima dell'Everest senza paracadute, su una scogliera, con la bassa marea recitando di fronte a un pubblico vero otto volte alla settimana! «Fidati, Nick. Se hai fatto tutta questa strada è anche perché ti ho dato sempre le imbeccate giuste, no? Questo è un ruolo che potrebbe valerti un Tony.» Garrett gli fece cenno di accomodarsi dall'altra parte della scrivania e spinse verso di lui il copione. «Rileggilo. Ci troverai tante sfaccettature interessanti.» Nick si sedette, allungò le gambe davanti a sé e accavallò le caviglie. Il volo da Hong Kong, dove aveva appena finito di girare, era stato massacrante: anche la prima classe è scomoda quando superi il metro e novanta di statura. In quel momento, voleva solo farsi una bistecca al sangue, una doccia calda e una bella nottata di sonno. Questo il suo programma, dopo l'acceso scontro col suo agente. Garrett però era la cosa più simile a un amico che potesse dire di aver mai avuto. Nick era fatto così. Le persone? Meglio tenerle a distanza. Si evitano dispiaceri e cocenti delusioni. «E l'autore? Che mi dici di lui?» chiese tracciando con le dita le lettere stampate sulla copertina del co6


pione. Siate Sottomesse di H. N. Ryan. «Non sappiamo granché. È un astro nascente della drammaturgia. Ha studiato nel Connecticut e ha firmato un paio di pièces che hanno riscosso un discreto successo di pubblico nei teatri locali. Ma Ted e Judith sono convinti che la signora abbia talento da vendere. Hanno opzionato questo lavoro prima ancora che lo terminasse. E parliamo di due tra i più quotati produttori di tutta Broadway.» «La signora?» Nick si drizzò sulla sedia. Chissà perché, aveva dato per scontato che quella storia di corna e di percosse fosse stata scritta da un uomo. Sarebbe morto piuttosto che ammetterlo, ma aveva letto il copione tutto d'un fiato durante il volo, invece di dormire. L'autore era riuscito a catturare la sua attenzione dalla prima pagina fino all'ultima. Scoprire adesso che era una donna lo lasciava... sconcertato. Garett non lo sapeva, non lo sospettava nemmeno, ma la violenza domestica era stata un'amara realtà che Nick aveva vissuto in primissima persona, anni prima. Una realtà che ancora lo paralizzava nelle sempre più rare occasioni in cui programmava di tornare a casa e affrontare suo padre. Ci aveva sempre rinunciato, per paura di non riuscire a contenere la propria rabbia. Sua madre aveva già sofferto abbastanza. Perché sottoporla allo strazio di vedere le persone a lei più care che venivano alle mani per pareggiare vecchi conti lasciati in sospeso? «Una donna, quindi» riprese. «Sì, ma non correre troppo: non è il tuo tipo.» Nick non perse tempo a rettificare l'idea di donnaiolo impenitente che Garrett, come tanti, si era fatto di lui. Credevano che fosse pronto ad andare a letto con 7


tutte le donne che si gettavano ai suoi piedi? Liberissimi. La verità era che Nick era un monogamo convinto. Nel senso che stava con una donna... alla volta. E le era fedele, fintanto che durava. Se però la stampa, la sua casa di produzione e persino Garrett preferivano sfruttare la sua fama di sciupafemmine inveterato, perché mostrare il suo vero volto? Tanto nulla di quel che avrebbe potuto dire o fare avrebbe cambiato l'immagine che il mondo si era fatta di lui. «E perché non sarebbe il mio tipo?» «Ted dice che è bassina, intelligente e dolce come il miele. Tre punti a suo sfavore, nelle tue graduatorie.» «Ehi!» fece Nick, con un sorrisetto. «Le ragazze che frequento sono tutte dolcissime.» E alte. E un po' svampite, verissimo. Comunque non aveva intenzione di farsi mettere una fede al dito. Se l'esempio dei suoi genitori non fosse bastato a renderlo allergico al matrimonio, le bugie e i tradimenti che si consumavano quotidianamente tra i suoi colleghi a Hollywood lo avevano convinto a metterci una croce sopra. Cupido avrebbe sprecato invano le sue frecce, se sperava di colpire Nick. «Non sto scherzando.» A differenza di lui, Garrett non rideva. «È una ragazza seria. Non una di quelle fatone bionde che ti piace tanto spupazzarti.» «Non fa differenza» tagliò corto Nick, visto che non avrebbe recitato in quella pièce. Decisione presa. Capitolo chiuso. Sopraffatto da una stanchezza immane, si appoggiò allo schienale della sedia e chiuse gli occhi. Doveva partire al contrattacco, prima che Garrett affilasse le armi per cercare di persuaderlo. «Quindi l'autrice è in gamba e la commedia è un capolavoro. Ma perché dovrei accettare la parte del 8


marito manesco? Perché non quella dello sbirro?» «È una parte secondaria» spiegò Garrett. «Peraltro, l'hanno già data a qualcun altro.» Nick aprì un occhio. «A chi?» Garrett prese a scartabellare tra le scartoffie sparse sulla scrivania. Una tattica che adottava per prendere tempo, prima di dargli una risposta che non avrebbe gradito. «Malcolm Justice.» «Stai scherzando!» Ora fu Nick a spingere il copione sulla scrivania. «Non reciterei con quel pallone gonfiato nemmeno se la mia carriera stesse colando a picco. Nemmeno se fossi io lo sbirro e lui il marito alcolizzato e manesco, e potessi prendere a pugni il suo bel faccino ogni santa sera sul palcoscenico.» «Tutto questo astio non lo capisco, Nick. Gli hai soffiato il ruolo di Trent Savage, che ha fatto la tua fortuna» ricordò Garrett. «E sì, le sue fan più scatenate non te l'hanno ancora perdonata, ma in fondo che cosa te ne importa? Hai tutto un pubblico di fedelissimi ammiratori che ti adora.» «E se la gente si dimenticasse di Trent Savage? Se cominciassero a vedermi come un marito violento e manesco? Mi fermerebbero per strada, mi riconoscerebbero dentro Starbucks mentre bevo un caffè, e verrebbero a coprirmi di insulti...» Prima fra tutti sua madre. Se fosse riuscita a uscire di casa all'insaputa di suo padre per andare a vederlo a teatro, avrebbe rivissuto attimo per attimo i momenti più terribili della sua vita, risentendo ogni colpo che l'aveva stordita, ferita, tramortita. E se poi qualcuno, magari durante un'intervista, avesse fatto allusioni a un qualche lato violento del suo carattere, Vera sarebbe morta di crepacuore. «È il prezzo che deve pagare un artista» fu la filosofica risposta di Garrett. Gli preparò un drink, glielo 9


porse e si girò ad ammirare la vista spettacolare che si godeva dalla finestra specchiata del suo ufficio, al quarantaquattresimo piano di un modernissimo grattacielo. «Alla faccia dell'artista» sbuffò Nick. «Sono sei anni che recito la parte del playboy giramondo a caccia di fortuna e di belle donne. Nulla a che fare con Shakespeare, mi pare.» Che cavoli! Non era più nemmeno sicuro di poter essere considerato un attore. E ora il suo agente voleva darlo in pasto ai critici più spietati. Gentaglia incompetente, tipo il farabutto che sul Times esternava quotidianamente il suo disgusto per tutti i divi del cinema che si affacciavano a Broadway. Nick detestava dover ammettere che l'idea di cimentarsi di nuovo col teatro lo spaventava. E lo intrigava allo stesso tempo. Erano passati diversi anni dall'ultima volta. E perché negarlo? Non gli sarebbe dispiaciuto ritornare a calcare le scene dove aveva mosso i suoi primi passi; in un qualche teatrino di periferia, magari, dove un eventuale insuccesso non avrebbe rischiato di affossare la sua carriera. Sorseggiò adagio il suo bourbon. Il liquido gli bruciò la gola, ma nemmeno quella sensazione ormai familiare, di solito così rassicurante, lo aiutò a scrollarsi di dosso la sensazione che ormai c'era dentro fino al collo. Broadway. Chi credeva di prendere in giro? La prospettiva lo allettava parecchio... «Qual è quella massima a cui ti ispiri sempre?» Il tono di Garrett era derisorio. «Petto in fuori e agisci?» «Sii audace. E buttati.» Quelle parole riportarono Nick a una sera di quindici anni prima, a un laghetto 10


illuminato dalla luna. Alla ragazza che, pronunciandole, aveva cambiato tutto il corso della sua esistenza. Holly Nelson. ChissĂ se anche lei aveva conservato un ricordo nitido di quella sera. La brezza leggera che le sollevava i capelli castani. La mano calda, insistente, sul suo braccio mentre lo incoraggiava a inseguire il suo grande sogno. Gli occhi verdissimi, trasparenti come smeraldi, che lo scrutavano fin dentro l'anima. Che sembravano mettere a fuoco cosĂŹ nitidamente l'uomo che sarebbe potuto diventare. Ma no, forse lei non ricordava niente di tutto questo. Probabilmente nemmeno il bacio, che invece era rimasto impresso nella memoria di Nick. Intuendo di avere a che fare con una ragazza alle prime esperienze, si era fatto avanti con delicatezza; il suo avrebbe voluto essere un bacio di tenero ringraziamento per aver pronunciato proprio le parole che aveva bisogno di sentirsi dire. Invece nell'attimo in cui le loro labbra si erano incontrate, qualcosa era esploso. Holly si era sciolta tra le sue braccia, dolce e arrendevole. Lui aveva chiuso gli occhi, travolto da un'ondata di puro piacere mentre la bocca di Holly si apriva, le sue mani risalivano timidamente a carezzargli il torace attraverso la maglietta. La mente obnubilata, non si era accorto di Jessie Pagano, che era spuntata dal nulla. Interrompendoli sul piĂš bello, aveva detto di aver smarrito la macchina fotografica... Poteva inventarsene un'altra! Nick aveva pensato spesso a Holly in quegli anni, ma non si era mai preso la briga di chiedere sue notizie. Se la sua carriera era decollata, sapeva di doverlo in parte anche a lei. Eppure ne aveva perso le tracce. La immaginava ancora a Stockton, felicemente sposata con un insegnante, intenta ad accudire due bei bam11


bini a cui non lesinava premure, coccole e baci. «Tutto bene?» La voce di Garrett lo riportò al presente. Ingollò l'ultimo sorso di bourbon e annuì. «Benissimo.» «Allora? Che dico alla produzione? Vogliono un incontro.» Maledizione! «Dove e quando?» «A New York.» Garrett si interruppe per sorseggiare il suo drink: la solita tattica dilatoria prima di gettare la bomba. «Domani pomeriggio.» «Scordatelo. Sono appena sceso da uno stramaledetto aereo. Datemi un paio di giorni di tregua, che diamine!» «Impossibile. Il casting avrebbe dovuto essere ultimato la settimana scorsa e hanno rimandato apposta per darti la possibilità di presentarti al provino. Pare che vogliano te e nessun altro, per quella parte.» «Non esageriamo, adesso.» «È così, ti dico. Per questo ho già prenotato. Sul volo di stasera. Ti accompagno.» «Eri sicuro del fatto tuo, eh?» «Sono sicuro che questo ruolo darà una bella spinta alla tua carriera, se è questo che intendi. Ho saputo che Spielberg ha acquistato i diritti per girare un film su Joe Di Maggio. Tu avresti tutti i numeri giusti per il ruolo e questo lavoro è quel che ti ci vuole per entrare nella rosa dei papabili.» Joe Di Maggio! Praticamente un eroe nazionale! E cosa non avrebbe dato per lavorare con Spielberg! Nick scivolò sulla sedia e si passò una mano tra i capelli. Garrett finiva per spuntarla sempre, ma volle fare comunque un ultimo tentativo. «Ho una fame che non ci vedo, sono distrutto e puzzo come una capra.» «Non c'è problema.» Garrett gli prese il giaccone e 12


glielo porse. «Abbiamo giusto il tempo di fare un salto a casa tua, così ti dai una rinfrescata e prepari i bagagli. Mangerai e dormirai in aereo.» «E tu?» Garrett sollevò il trolley che aveva posato sotto l'appendiabiti. «Sono pronto.» «Che gran figlio di...» sibilò Nick a denti stretti. «È per questo che faccio soldi a palate.» Garrett spalancò la porta dell'ufficio e uscì. Nick si riprese il copione, prima di seguirlo. Magari era solo una formalità, ma se doveva affrontare un provino, voleva essere preparato. Dormire in aereo? Impossibile. Doveva rileggere il copione almeno due volte, impararne le battute, farsi un quadro preciso del suo personaggio. Un compito tutt'altro che facile per un dislessico. «Spero per te che ne valga la pena» borbottò inforcando un paio di Oakley a specchio. «Altrimenti mi toccherà cercarmi un nuovo agente. E un altro amico.»

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345 Pelle contro pelle di Kira Sinclair Ora che Jackson è vicino a scoprire quello che sta cercando da una vita, ovvero il relitto della leggendaria nave Chimera, non può permettersi di lasciarsi distrarre dalle curve mozzafiato di Lorelai, soprattutto se questo significa concedere un vantaggio alla squadra di ricerche avversaria.

346 Seduzione senza regole di Vicki Lewis Thompson Benvenuti al Thunder Mountain. Quando la famiglia chiama, Damon risponde. Questa volta l'hanno coinvolto in un progetto ambizioso che lo vedrà collaborare fianco a fianco a un carpentiere di nome Phil Turner. L'ultima cosa che Damon si aspetta, però, è di trovarsi faccia a faccia con una donna magnetica e sensuale.

347 Passione ad alta velocità di Samantha Hunter Il pilota Brody Palmer ha bisogno di ripulire la propria immagine. Hannah invece di dare una scossa alla propria vita. Cosa c'è di meglio di un finto fidanzamento per accontentare l'uno e l'altra? Giornate adrenaliniche e notti infuocate, sembra proprio il programma perfetto. A meno che non commettano l'errore di innamorarsi.

348 Palcoscenico bollente di Regina Kyle Per la drammaturga Holly, Broadway potrebbe rappresentare la grande occasione. Per questo non si deve lasciare distrarre da Nick, star dello spettacolo, nonché suo primo amore del liceo. Nick invece può dimostrare di essere un attore di talento e allo stesso tempo esplorare l'alchimia che da sempre lo lega a Holly.


DAL 4 AGOSTO 349 Il mio obiettivo sei tu di Erin McCarthy Emma prende il proprio mestiere di giornalista molto seriamente ed è per questo che, quando in città arriva un celebre fotografo di nudo, lei non ha alcun problema a farsi ritrarre vestita soltanto di pitture. Unica nota stonata in una giornata perfetta: la presenza di Kyle, suo collega e inguaribile seduttore.

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I confini del peccato di Vicki Lewis Thompson Benvenuti al Thunder Mountain. Tornato a casa con l'intento di salvare il ranch dei genitori, Finn si vede costretto a collaborare con un guru del marketing, nonché l'unica donna che l'abbia mai indotto in tentazione. Chelsea intanto si rende conto che Finn si è trasformato da serio imprenditore in cowboy irresistibile.

351 Seduzione ai Caraibi di Jillian Burns Per salvare il suo blog Carly si è dovuta inventare un vero e proprio concorso di bellezza, ma non si aspettava che il vincitore fosse così sexy. Joe è un concentrato di carisma e ormoni, ma se a letto fanno scintille, fuori sono l'uno l'opposto dell'altra. La loro storia è destinata a finire non appena scesi dalla nave, a meno che...

352 Una lista provocante di Susanna Carr Christine ha deciso che è giunta l'ora di spuntare qualche voce dalla sua lista di cose da fare prima di morire risalente a dieci anni prima. A quella lista però si è aggiunta una voce: andare a letto con Travis Cain. Ma quando la sua avventura di una notte si presenta alla sua porta, cominciano i guai.


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