Logan Belle
Pizzo rosso
Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Naked Angel © 2012 Logan Belle Aphrodisia Books-Kensington Publishing Corp. Italian language rights handled by Agenzia Letteraria Internazionale, Milano, Italy Traduzione di Alessandra De Angelis Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Passion ottobre 2013 Questa edizione Harmony Passion maggio 2014 HARMONY PASSION ISSN 1970 - 9951 Periodico mensile n. 84 del 15/05/2014 Direttore responsabile: Stefano Blaco Registrazione Tribunale di Milano n. 71 del 6/02/2007 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Trentacoste, 7 - 20134 Milano Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano
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«Sei nervosa?» chiese a Mallory Dale il suo compagno, Alec Martin. «No, perché? Dovrei?» Mallory si guardò intorno, scrutando la sala con occhio attento. Finalmente vedeva i risultati tangibili di quasi un anno di lavoro. «È una serata importante» le fece notare Alec. «La prima di molte altre, spero» disse Mallory, cingendolo con le braccia. «E sono pronta.» Di lì a un'ora, avrebbero inaugurato il loro locale. Ferma al centro della sala, stretta ad Alec, Mallory si sentiva sicura della loro creazione. The Painted Lady era diverso da qualsiasi altro club di burlesque di New York. Facendo accurate e scrupolose ricerche, e anche grazie alla generosità dei loro investitori che avevano firmato cospicui assegni senza battere ciglio, Mallory e Alec erano riusciti a ricreare perfettamente l'atmosfera degli anni Venti. Mallory aveva sempre avuto un debole per quell'epoca, che aveva segnato uno spartiacque nella moda attraverso una vera e propria rivoluzione dei costumi. Per certi versi, lo stile in voga negli anni Venti era stato liberatorio per le donne di quel tempo quanto il burlesque lo era stato per lei. Il processo di presa di coscienza era lo stesso, in fondo: dapprima il burlesque l'aveva scandalizzata, poi aveva trasformato irrevocabilmente il modo in cui vedeva se stessa, così come avevano fatto gli anni Venti per la liberazione femminile. 5
E ora Mallory aveva contribuito a creare un ambiente che era un omaggio a quell'epoca trasgressiva. Sarebbe piaciuto persino a Zelda Fitzgerald, ne era sicura! Il locale di burlesque The Painted Lady era in perfetto stile Art Déco. Le pareti erano dipinte di rosso, adorne di ritratti di Josephine Baker e Louise Brooks, oltre a una collezione di fotografie e stampe piccanti d'epoca. I lampadari d'ottone e bronzo erano una fedele riproduzione di quelli usati per l'Esposizione di Parigi del 1925 e l'impianto stereo diffondeva in sottofondo musiche di Irving Berlin e altri compositori in voga. «Sì, sei decisamente pronta» annuì Alec guardando Mallory con aria di apprezzamento. «Sei la più sexy donnina degli anni Venti che abbia mai calcato le scene. Non credevo che a quell'epoca ci fossero ballerine così seducenti...» L'attirò a sé in modo che lei potesse ammirare il proprio riflesso in uno degli specchi appesi alle pareti. Mallory non era mai stata tanto emozionata per un costume. Agnes, l'ex proprietaria del locale di burlesque in cui Mallory lavorava prima, il Blue Angel, era bravissima come costumista e aveva creato per lei l'abito di raso rosa in stile anni Venti con il copricapo di perline. Poi Mallory e Alec avevano saccheggiato i migliori negozi di abbigliamento vintage di New York per trovare gli accessori perfetti per completare il costume: lunghe collane di perle bianche e nere, e scarpe di vernice nera con il cinturino alla caviglia. Anche il trucco si addiceva all'abbigliamento; la sua migliore amica, Bette Noir, nota ballerina di burlesque, modella e attrice, aveva passato un'ora a casa di Mallory per truccarla in modo chic. Alec le diede un bacio sulla nuca e fece scorrere le mani dalla vita ai seni di Mallory. Lei emise un sospiro voluttuoso, sentendosi invadere dal desiderio, ma si sforzò di resistere e lo allontanò con delicatezza. 6
«Non abbiamo tempo. Ne riparliamo più tardi, okay?» gli disse nonostante avvertisse un fremito tra le cosce. Alec riusciva sempre a eccitarla, anche quando mancava meno di un'ora all'inizio della serata più importante per lei da quando viveva a New York. «Più tardi ho un'altra cosa per te, a dire il vero» osservò lui in tono malizioso. Mallory si voltò a guardarlo. «Ah, sì? E cos'è?» gli chiese, curiosa. «Ho una sorpresa per te.» «Sai benissimo che non mi piacciono le sorprese» disse Mallory. «Mmh, però l'ultima volta che mi hai detto una cosa del genere, poi è andato tutto a finire bene, no?» obiettò Alec. Mallory capì che si riferiva alla sera in cui lui l'aveva portata per la prima volta ad assistere a uno spettacolo di burlesque al Blue Angel in occasione del suo venticinquesimo compleanno. Da allora erano passati solo due anni e quella sera Mallory avrebbe partecipato all'inaugurazione del suo locale. Tecnicamente The Painted Lady non era proprio suo, però lei l'aveva ideato, insieme ad Alec. Era la loro creatura; avevano curato il locale nei minimi particolari. Oltre a progettarlo, avevano scelto il tema, preparato le coreografie per lo spettacolo e scritto il copione del presentatore... e ora era giunto il momento cruciale. Bette Noir si avvicinò a loro con la sua falcata elegante. Il caschetto lucidissimo di capelli neri la faceva somigliare a una moderna Louise Brooks. Bette porse a Mallory un'imponente composizione di fiori. «Qualcuno qui ha un ammiratore segreto...» disse divertita. «È questa la sorpresa?» chiese Mallory ad Alec. «No, non viene da parte mia» replicò lui sollevando un sopracciglio con aria sospettosa. «Ahi, ahi, hai scoperto il mio amante segreto!» scherzò 7
Mallory, provocandolo. Un anno prima avrebbe anche potuto essere vero, ma ormai si era messa il passato alle spalle. Tolse la carta per scoprire la composizione e ammirò i fiori che erano della stessa sfumatura di rosa del suo costume. «Guarda che belli!» esclamò, toccando le delicate corolle con attenzione. La composizione floreale era quasi una scultura. Un lungo vaso rettangolare di vetro ospitava una dozzina di orchidee, e la base era di erba disposta a cerchi, che sembravano pennellate verdi. Nel complesso l'insieme era molto scenografico. Mallory staccò il biglietto e lesse: «Per Mallory, grazie per l'impegno profuso. Stasera ti vedremo sbocciare in tutto il tuo splendore. Con affetto, Justin e Martha». «Quei due sono fenomenali!» commentò Bette. «Come si può non adorarli?» Justin Baxter e Martha Pike erano gli investitori che avevano reso possibile quell'avventura. Erano un'influente coppia molto nota nell'alta società newyorkese; anticonformisti e trasgressivi, i coniugi erano stimati per le loro attività e ugualmente apprezzati per la loro intensa vita mondana e le feste faraoniche che organizzavano. Martha aveva guadagnato una fortuna nel campo dei... coadiuvanti intimi, per così dire. Aveva inventato le palline vaginali Pike, e molte celebrità avevano ammesso che le avevano trovate di grande aiuto per tonificare i muscoli interni. Justin era un ex playboy bellissimo e affascinante; quando aveva passato da poco la trentina si era sistemato con Martha, che era decisamente bruttina, ma la coppia sembrava estremamente felice. I coniugi condividevano il debole per le belle ragazze e i giochi erotici, ed erano ben contenti di soddisfare insieme i loro appetiti carnali e i loro desideri più lussuriosi. Ma i due non erano solo dediti al 8
piacere sotto tutti gli aspetti, erano anche degli esteti e generosi mecenati delle arti. Quando il loro locale preferito, il Blue Angel, era stato rilevato da una donna senza scrupoli che l'avrebbe affossato, avevano deciso di aprirne un altro e ne avevano affidato la creazione e la gestione a Mallory e ad Alec. Così Mallory e Alec avrebbero avuto il lavoro dei loro sogni e Martha avrebbe firmato gli assegni necessari. «Ora sono tentato di darti quello che avevo pensato...» disse Alec mettendole un braccio intorno alle spalle. Lei sollevò il viso verso di lui per farsi baciare. «Allora dammelo» gli sussurrò in risposta. «Mi piace sentirti dire queste parole!» esclamò lui stringendola a sé. «Però prima dovrai fare lo spettacolo.» «Sei un sadico!» «Però ti piaccio così, no?» Violet Offender camminava inquieta su e giù per il camerino del locale che un tempo era il Blue Angel. Con le gote rosse per l'irritazione, si passò una mano fra i corti capelli biondo platino. «Davvero è solo su invito?» sbottò rivolgendosi alla rossa minuta che si stava affannosamente infilando il costume. Contrariamente al solito, vedere i seni prosperosi della ragazza stretti dal corsetto non fu sufficiente per calmare il nervosismo di Violet. «Ho fatto come mi avevi detto. Sono andata a prendere un biglietto per lo spettacolo di stasera e la donna all'ingresso mi ha detto che l'inaugurazione era solo a inviti e per la stampa.» «Cristo! Perché devo sempre fare tutto da sola qui? Dammi il telefono.» La ragazza si affrettò a porgerle l'iPhone. Violet compose il numero del suo riluttante socio e finanziatore, l'editore Billy Barton. 9
«Billy, per una volta muovi le chiappe e fai qualcosa per questo locale. Ci servono dei pass per la stampa per l'inaugurazione del The Painted Lady. Sembra proprio che da queste parti io sia l'unica a sapere che la concorrenza apre i battenti stasera. Non ho comprato questo buco per essere soppiantata da Mallory Dale sei mesi dopo. Richiamami subito!» esclamò lasciando un messaggio sulla segreteria telefonica di Billy. «Non devi preoccuparti» la rassicurò la rossa, mentre si vestiva da amazzone sexy, con stivali, cappellino e frustino. «Siamo già aperti da mesi!» «Non essere stupida. Debuttare per primi non significa niente in questo ambiente, se non che si diventa obsoleti molto in fretta. Togliti il costume e rivestiti. In un modo o nell'altro ti farò entrare lì stasera, e voglio che tu mi riferisca tutto per filo e per segno, costumi, ragazze, musica, coreografie... voglio sapere tutto! Fai delle foto.» «Probabilmente non è permesso fotografare» obiettò l'altra. «Non ti sto dicendo di chiedere il permesso, ti sto ordinando di procurarti delle immagini. Dio, come sono nervosa!» sbuffò Violet. Sapeva che c'era un solo modo per allentare la tensione. Ora che gestiva un locale, non aveva quasi più tempo per il suo ex lavoro, che per lei era anche un hobby divertente: fare la dominatrice. Per fortuna la sua ultima conquista, la minuta ex bancaria dai seni enormi, il cui nome d'arte era Cookie, era sempre disponibile a concederle i suoi favori per soddisfare le proprie voglie. Violet chiuse a chiave la porta del camerino. «Spogliati» le ordinò. «Tieni addosso solo gli stivali.» Cookie obbedì senza aprire bocca. Si slacciò il corsetto e si tolse il perizoma di pizzo, restando in stivali da equitazione neri. «Girati.» La donna prese il frustino mentre Cookie ob10
bediva remissiva, lasciando che Violet la spingesse fino a chinarsi sulla toeletta, con le natiche all'aria. «Non muoverti.» Si soffermò per qualche istante a contemplare il fondoschiena burroso della ragazza. Tra le gambe era appena visibile una strisciolina di peli pubici ramati. Violet resistette all'impulso d'inginocchiarsi per leccarla. Sapeva che per essere veramente appagata avrebbe dovuto fare tutto a suo tempo. Nei giochi erotici avere il controllo era essenziale per il piacere. Sollevò il braccio e colpì una natica di Cookie. La ragazza emise un grido soffocato, ma non mosse neanche un muscolo. Violet la colpì di nuovo sull'altra natica, poi buttò a terra il frustino e s'inginocchiò alle spalle di Cookie, le infilò un dito dentro e sorrise compiaciuta nel sentirla bagnata. Con sorpresa si accorse di essere anche lei eccitatissima. Cookie le faceva sempre quell'effetto; era un miracolo non essersi ancora stancata di godere delle sue grazie. Mosse il dito a stantuffo e le accarezzò il clitoride, poi riprese a penetrarla mentre infilava l'altra mano negli slip per ripetere gli stessi gesti su di sé. Sentì la vagina di Cookie contrarsi e serrarle il dito, e la ragazza gridò quando raggiunse l'orgasmo. Violet si tolse i jeans freneticamente, poi tirò Cookie per i capelli per farla girare. Si sedette su una sedia e allargò le gambe. Cookie si piegò davanti a lei, le mise le mani sulle cosce e cominciò a lambirla con la lingua. «Voglio sentirti dentro» le intimò. Cookie le infilò la lingua dardeggiante nella vagina e Violet l'afferrò alla nuca per farsi penetrare più profondamente. Poi Cookie spostò le labbra verso il clitoride e le insinuò dentro un dito che mosse rapidamente, bruscamente, dentro e fuori, dentro e fuori, come piaceva a Violet. Ben presto Violet fu scossa dai brividi dell'estasi. 11
Cookie si sedette sui talloni e fece una smorfia di dolore quando il fondoschiena premette sugli stivali. Violet notò il suo disagio e dichiarò: «Se pensi che ti faccia male adesso, non hai idea di quanto sarà peggiore il fastidio se stasera tornerai senza le foto dello spettacolo che ti ho chiesto».
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Pizzo rosso di Logan Belle Mallory Dale riceve, durante lo spettacolo inaugurale del suo locale The Painted Lady, una plateale proposta di matrimonio da parte del fidanzato Alec. Ma lei non è pronta ad abbandonare piume e corsetti per diventare una brava mogliettina, anzi... Sullo sfondo eccitante di spettacoli erotici e stuzzicanti, s'intrecciano i destini delle ballerine e del loro entourage. Oltre a Mallory, anche Nadia Grant è combattuta tra l'amore e il burlesque, una carriera che ha intrapreso dopo aver dovuto rinunciare alla sua grande passione, la danza classica. Mentre vecchie conoscenze di Mallory si danno battaglia senza esclusione di colpi, nuove figure appaiono a rendere ancora più torbide le acque. E tra ricatti, incontri trasgressivi, balli sexy, peccati nascosti e vizi segreti, lo spettacolo arriva a Las Vegas...
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