Un campione per miss jenna by Harmony

1025 - Gioco d'inganni - L. Ashford 1026 - La promessa del cavaliere - N. Locke 1027 - Scandali, inganni e veritĂ - C. Linden 1028 - Un barone per l'ereditiera - J. MacLean 1029 - La solitudine del visconte - E. Boyle 1030 - I segreti di Wiscombe Chase - C. Merrill 1031 - Un bacio per scommessa - E. Hobbes 1032 - Un amore in sospeso - A. Herries 1033 - La sposa sbagliata - G. Callen 1034 - Il nemico scozzese - N. Locke 1035 - Passione, scandali e segreti - E. Hobbes 1036 - La notte dello scandalo - D. Gaston 1037 - Una sposa da proteggere - T. Brisbin 1038 - Diario di una signorina del ton - J. McQuiston 1039 - Il signore del deserto - M. Kaye 1040 - A spasso con un libertino - E. Leigh 1041 - La missione della novizia - M. Moore 1042 - Passato, scandali e fiori d'arancio - C. Linden 1043 - Per il cuore di un'attrice - E. Redgold 1044 - Un dono inaspettato - A. Burrows 1045 - La maschera del libertino - E. Leigh 1046 - Un campione per Miss Jenna - B. Scott 1047 - Inciso nel cuore - E. Hobbes

BRONWYN SCOTT

Un campione per Miss Jenna

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Reckless Rakes: Hayden Islington HarperImpulse An imprint of HarperCollins Publishers © 2015 Bronwyn Scott Traduzione di Graziella Reggio Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con HarperCollinsPublishers, Ltd, London, UK Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2016 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici dicembre 2016 Questo volume è stato stampato nel novembre 2016 da CPI, Barcelona I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410 Periodico settimanale n. 1046 del 15/12/2016 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dello 01/02/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano

Kendal, vicino al Lake District, inverno 1838 Hayden Islington era convinto che nella vita ci fossero due grandi emozioni: il sesso, quando era ben fatto, e la corsa a cavallo, quando si svolgeva sul ghiaccio. Durante la notte si era dedicato al primo, e quella mattina stava per intraprendere la seconda. A quanto pareva, non era l'unico ad abbracciare questa filosofia, almeno per quanto riguardava l'ultima parte. Altri dodici cavallerizzi spericolati erano infatti radunati insieme a lui sulla superficie gelata del lago Kendal e una folla considerevole aveva abbandonato i propri caldi letti per assistere allo spettacolo dalla riva. Guerre, il suo possente stallone bianco, sbuffava e dilatava le narici cogliendo il sentore dell'eccitazione generale, e spintonava con i fianchi il cavallo sulla sinistra. ÂŤManca pocoÂť gli mormorĂ˛ dalla groppa Hayden, accarezzandogli una spalla robusta. 5

Il pubblico era esaltato per la gara. Uno strillo collettivo di entusiasmo femminile attrasse la sua attenzione. Hayden perlustrò con lo sguardo la costa gremita di spettatori finché non ne trovò la fonte: un gruppo di donne con al centro Miss Notte Scorsa, bionda e splendida in un completo di lana blu brillante. Agitava una mano guantata nella sua direzione. Lui si portò alle labbra due dita, anch'esse coperte dal guanto, e le scoccò da lontano un bacio. La ragazza nascose il viso dietro la spalla di un'amica, come se Hayden le avesse lanciato una pioggia di diamanti anziché di baci immaginari, molto più economici. Lui non si meravigliò della reazione e non ne fu neppure lusingato. I suoi baci, di qualunque genere, reali o di fantasia, erano da tempo giudicati degni di uno svenimento da parte di un determinato tipo di femmine. Era ben consapevole di far colpo sulle signore che seguivano la gara e sapeva di preciso perché: erano affascinate dalla velocità, dal pericolo e soprattutto dalla vittoria, quasi come i partecipanti stessi. Quasi quanto Hayden. Quasi. Loro non avevano davvero bisogno dei preziosi istanti di rapidità fulminea e rischio estremo che reclamavano tutta la sua capacità di concentrazione. Lui, invece, corsa dopo corsa, viveva per quei momenti, che garantivano il suo equilibrio mentale. Inoltre, come ovvio, la vittoria confermava che, almeno in un campo, era il migliore. Le donne adoravano chi trionfava, anche se la venerazione era incostante, pronta a mutare insieme 6

al vincitore. Hayden lo comprendeva. Se avesse perso, forse sarebbe stato abbandonato al suo destino. Fino ad allora, però, non si era mai verificata una carenza di rappresentanti del gentil sesso disposte a tutto pur di godersi una notte eccitante, e lui era ben felice di accontentarle. Sapeva con esattezza cosa desideravano e perché. Sulla destra, Carrick Pierce, vecchio amico e compagno di gare, rideva in sella al proprio baio, seguendo la direzione del suo sguardo. «Buon Dio, Hayden, un'altra? Sai almeno il suo nome?» «Elaine, Elena, Ella? Qualcosa con la E.» Lui ridacchiò scuotendo il capo. «No. Per rispondere alla tua domanda, non lo so.» Lo starter richiamò l'attenzione generale. Hayden accantonò ogni pensiero riguardo a Miss Notte Scorsa e si focalizzò su Guerre. C'erano tante altre donne come quella, invece lo stallone era unico. La sua sicurezza aveva sempre la priorità. Prese posizione al centro del gruppo mentre i contendenti si disponevano uno accanto all'altro lungo la linea di partenza; impugnò le redini e, in tensione, attese il colpo di pistola. Boom! Allo sparo, Guerre contrasse i muscoli e scattò in avanti, fiducioso nell'affrontare il ghiaccio con le lunghe zampe. Hayden era inebriato dal vento freddo che gli sferzava il volto. Non c'era niente di meglio nella vita. Presto si ritrovò in testa, ma la situazione sarebbe potuta cambiare in ogni istante: il ghiaccio rischiava di incrinarsi, Guerre di scivolare, oppure lasciarsi superare da un altro concorren7

te, il che avrebbe richiesto un'azione immediata e decisiva. Era proprio l'idea delle possibilità illimitate a esaltare Hayden, a indurlo a intraprendere imprese così pericolose. Un'emozione che imponeva di concentrarsi al massimo. La corsa era breve, più una prova di velocità sulla superficie liscia che di resistenza. Guerre era perfetto sulle lunghe distanze, ma questo non significava che fosse lento. Lo stallone era capace di liberare tutta la sua potenza in un galoppo sfrenato, quando era necessario. Hayden lo sentì assestare l'andatura e lo spronò un poco. Quanto sarebbe stato disposto a correre sul ghiaccio? Per il momento i ferri nuovi sugli zoccoli, con la loro aderenza speciale, gli comunicavano fiducia e sicurezza. Imboccò la curva a metà del percorso. Azzardò un'occhiata dietro di sé, da sotto il braccio. Carrick lo seguiva da presso, mantenendo una distanza ben calcolata per impedire comportamenti avventati nelle immediate vicinanze. Era proprio il suo compito fargli da luogotenente e tenere lontani eventuali pericoli da Guerre. Poco dietro di lui, un lustro sauro stava affrontando la svolta in maniera imprudente, tentando di tagliarla per passare avanti. L'uomo in sella tirava le redini con energia eccessiva. «Si schianteranno!» gridò Hayden, figurandosi l'incidente prima ancora che avvenisse, poiché una caduta rovinosa era inevitabile con un angolo così stretto. Comunque Carrick si era già accorto del problema e lo stava aggirando. Il sauro scivolò e si abbatté sul ghiaccio, rotolan8

do lontano dal proprio cavaliere, verso la traiettoria di Guerre. «Attento, Hayden!» lo avvisò Carrick, spostandosi ancora più lontano dal luogo del disastro. Lui valutò la situazione nel giro di un istante mentre gli altri concorrenti si avvicinavano in fretta. Se avesse descritto un'ampia curva come Carrick, avrebbe perso la posizione di testa; peggio ancora, si sarebbe ritrovato in mezzo al mucchio, il che era assai rischioso. Nella calca poteva accadere qualunque cosa, una scivolata da nulla minacciava di abbattere l'intero gruppo. Quindi rimaneva soltanto una scelta. Hayden si raddrizzò in sella, protese il busto sopra il collo del suo stallone per liberargli la groppa dal peso e identificò il punto del salto, scrutando in mezzo alle sue orecchie. Queste si muovevano avanti e indietro, intente ad ascoltare le istruzioni. Guerre capiva cosa desiderava il padrone. Non potevano aggirare l'incidente; lo dovevano saltare. Stringendo le cosce, Hayden impartì l'ordine; il cavallo raccolse le zampe e spiccò il balzo. La folla lungo la riva impazzì mentre superavano al volo il sauro abbattuto e, con un ultimo scatto, raggiungevano il traguardo appena prima del baio di Carrick. Avevano vinto! E che gara, che sfida! Sostenuto dall'adrenalina, Hayden si lasciò condurre con Guerre verso il podio, in mezzo al pubblico esultante. La vittoria generava un'esaltazione di altro gene9

re. Sconosciuti tendevano le braccia per assestargli pacche sulla schiena, come per accaparrarsi un frammento di celebrità. Miss Notte Scorsa era riuscita ad avvicinarsi con le gote arrossate d'eccitazione. Hayden la ghermì per la vita e la trasse a sé per scoccarle un bacio teatrale che suscitò un boato d'approvazione. La ragazza rimase con lui finché non venne allontanata con discrezione da Logan, quando giunsero al podio. Seguirono una coppa d'argento e un portamonete offerto dalla graziosa figlia del ricco commerciante locale che aveva finanziato buona parte dell'evento. Guerre fu affidato a uno stalliere, mentre Hayden venne accompagnato a far conoscenza con personaggi influenti, che avevano pagato denaro sonante per vederlo vincere ed erano forse disposti a patrocinare altre gare nella loro cittadina. Hayden aveva trionfato e ormai era giunto il momento degli affari. In effetti lui rappresentava soltanto la facciata dell'attività. Si limitava a correre. Era Logan Graeme a occuparsi di tutti gli aspetti pratici. Ed era lui, adesso, a tenerlo per un gomito e a guidarlo con abilità in mezzo alla ressa di spettatori che tentavano di abbordarlo. Tanto per non sbagliare, Hayden strinse un paio di mani al passaggio. L'adrenalina iniziava a calare, lasciando il posto a considerazioni più razionali. «C'è un gruppo di commercianti che ti aspetta» gli mormorò all'orecchio Logan, snocciolando in fretta informazioni chiave. «Vengono dal Derwentwater, un lago che affermano geli ogni inverno. In10

tendono organizzare una manifestazione annuale.» Lui annuì e rifletté. Una gara con ricorrenza regolare avrebbe probabilmente generato un mucchio di soldi e contribuito a pubblicizzare il nuovo sport. «Forse un giorno diventeremo importanti come Ascot» commentò con una risata. «Sii serio, Hayden. Sarebbe ottimo per noi» lo ammonì Logan. «Hai qualcosa di interessante in programma?» gli domandò con una strizzata d'occhio. «Voglio dire, dopo i possibili finanziatori? Non che loro non lo siano...» «C'è la graziosa rossa che si è presentata questa mattina affermando di doverti parlare» concesse Logan. «Ero incerto se incoraggiarla. Magari sei ancora affezionato alla bella Emma Stroud.» «Emma!» Hayden schioccò le dita. «Ecco come si chiama. Quando vedi Carrick, avvisalo che mi sono ricordato il nome.» «Sono stato io a rammentartelo» lo smentì subito il vecchio amico. Lui sorrise. «È lo stesso. Per questo ti tengo con me» scherzò. «Sei il cervello dietro l'intera operazione e lo so benissimo.» L'idea delle corse a cavallo sul ghiaccio era venuta a lui, però era stato Logan a pensare a come smerciarla e renderla redditizia. Era anche l'artefice della sua fama, che gli consentiva di mantenersi e di tagliare con il passato. «Significa che desideri incontrarla?» si informò sottovoce Logan mentre si avvicinavano al drappello radunato davanti all'ingresso della taverna. Den11

tro aspettavano di sicuro bevande calde, cibo in abbondanza e una saletta riservata, tutto per avere occasione di conoscerlo e discutere di possibili programmi. «Sì, dopo che avrò finito con i commercianti. Dammi un'ora.» Non ci fu tempo di aggiungere altro. Logan, infatti, lo sospinse avanti con un gesto enfatico e lo presentò con un tono da imbonitore. «Gentiluomini, ecco il campione del lago Kendal, Mr. Hayden Islington.» Seguirono applausi e pacche sulla schiena. Hayden colse il commento: «Che salto!». Intanto venne condotto all'interno e si ritrovò in mano un bicchiere di grog ricco di rum. Miss Oggi Pomeriggio sarebbe arrivata in seguito, quando lui avrebbe avuto la pancia piena e il borsellino gonfio. Oh, sì, era bello essere chi era. Un'ora dopo, come programmato, Logan si insinuò nella saletta e chiuse la discussione. «Mi dispiace interrompervi, gentiluomini, però Mr. Islington si deve occupare di altre questioni. Tuttavia se desiderate parlare con me, sono pronto ad ascoltarvi. Mr. Islington, invece, è atteso nella sala qui accanto.» Tutto svolto con grande abilità. Logan era un maestro di diplomazia. Gli uomini erano su di giri e ansiosi di stendere il contratto. Hayden salutò e si lasciò guidare nella saletta vicina, dove non intendeva trattenersi a lungo. Avrebbe infatti condotto la signorina in camera sua e vi sarebbe rimasto fino al12

l'ora di cena. C'erano modi peggiori per trascorrere un freddo pomeriggio invernale. Varcò quindi la soglia dietro Logan e si fermò di colpo. Caspita! Miss Oggi Pomeriggio era straordinaria. Non solo c'erano giornate più tristi, ma anche persone molto più sgradevoli con cui trascorrerle. Rossa! La definizione non le rendeva giustizia. La chioma era piuttosto di un ricco castano ramato, molto simile a quello del cavallo scivolato sul ghiaccio, una deliziosa combinazione di ruggine e caramello che richiamava la mano di un uomo verso la lucida morbidezza di seta. La giovane donna volgeva loro il profilo e si scaldava le mani al fuoco, mettendo in mostra altre parti del corpo che reclamavano anch'esse le carezze maschili, a partire dai seni. Alti e sodi nell'elegante completo, avrebbero riempito alla perfezione una mano. In particolare quella di Hayden. La giacchetta dal taglio impeccabile, stretta in vita, valorizzava il fisico snello e metteva in evidenza la curva dei fianchi, che invitava la mano a posarvisi. Nel nome di Lucifero, le mani di Hayden avrebbero potuto fare un sacco di belle cose con quel corpo! Il suo lato cinico, cosciente che il sesso era un gioco come tanti altri, si domandò se fosse tutto calcolato. Logan aveva avuto a disposizione soltanto un'ora per rintracciarla e confermare l'incontro, eppure la ragazza era già arrivata e si era tolta il caldo mantello di velluto bruno bordato di pelliccia, che aveva drappeggiato su una sedia, mentre i guanti 13

erano posati sul tavolino accanto. Non aveva esitato a mettersi comoda nella saletta. Senza dubbio una donna così attraente era consapevole del proprio fascino e sapeva come architettare una scena per suscitare determinate reazioni virili. Ma appena lo sguardo di Hayden si spostò sul suo volto, simili ragionamenti si interruppero di colpo. Gli acuti occhi verdi che incontrarono i suoi lasciavano intendere che la giovane sconosciuta sapesse di preciso cosa gli passava per la mente e non lo approvasse. Hayden aveva inoltre la netta impressione che Miss Oggi Pomeriggio non sarebbe svenuta per i suoi baci, idea che stuzzicò ancora di più il desiderio. Quale uomo non bramava ciò che gli era negato? Però non era del tutto vero. In fondo lui era Hayden Islington, campione delle corse a cavallo sul ghiaccio, amante impareggiabile. La poteva avere. Si doveva soltanto impegnare un poco. Le rivolse un fiducioso sorriso. Forse lei si preparava a sfidarlo, in un modo o nell'altro, ma era comunque là. Sfida o no, la conclusione era prevista, e sarebbe stato magnifico, alla fine, liberare le forme voluttuose dagli indumenti, accarezzare i seni nudi, percorrere la curva dei fianchi... Insomma, verificare nella pratica quello che la mente già aveva intuito, ossia che quella giovane avrebbe fatto fuoco e fiamme a letto. Hayden si guardò attorno per valutare le possibilità: magari sopra il tavolo, contro il battente, lunghi distesi sul pavimento. Cominciava a somigliare alle noiose filastrocche dei tempi di scuola, usate dai precettori per inculcare le preposi14

zioni nella testa degli allievi. Se il suo gli avesse insegnato così la grammatica, forse l'avrebbe ricordata meglio. «Hayden, questa è Miss Jenna Priess» la presentò Logan. Lui accantonò i pensieri sulle lezioni erotiche utili per tenere desto l'interesse dei maschi adolescenti. Sarebbe stato un grande maestro, ma al momento non contava. Occorreva concentrarsi sul presente. Sarebbe stato sconveniente dimenticare il nome subito dopo averlo sentito. Si chinò quindi sulla graziosa mano femminile, molto curata e con perfette unghie arrotondate, e fece attenzione a non distogliere lo sguardo dagli occhi verdi mentre sfiorava con le labbra le nocche delle dita. «Miss Priess, Jenna, come state?» «Abbastanza bene, grazie» gli rispose in tono formale lei. Intanto, con il suo sguardo penetrante, lo perlustrò da capo a piedi con tanta discrezione da indurlo a chiedersi se lo stesse immaginando. Comunque lui era Hayden Islington e capiva quando una donna lo guardava con interesse. Era chiaro che Miss Priess stava valutando le sue attrattive. Per giunta, andava notato, in un modo che rivelava una certa esperienza nell'arte dell'osservazione velata. Gli stava prendendo le misure, in senso letterale. Era tanto tempo che una donna non si curava di farlo. Per la maggior parte decidevano che Hayden avrebbe superato l'esame prima ancora di incontrarlo di persona. La buona reputazione tornava utile in quei casi. 15

Infine Miss Priess ritrasse la mano con un lieve strattone e lui la lasciò subito. Poteva pure fingersi indifferente, con quel fare altezzoso, ma Hayden aveva intuito il suo giochino e sapeva come comportarsi. «È tutto di vostro gradimento?» Gli splendidi occhi verdi si strinsero un poco e la postura si irrigidì per l'ammonimento, o forse per l'insinuazione nascosta dietro la domanda. Comunque lo sguardo non vacillò nemmeno un istante per l'imbarazzo né per l'ammissione di essere stata smascherata. «Sono venuta a farvi una proposta.» Hayden allargò il sorriso. «Davvero?» La osservò con attenzione, imitandola. La faccenda diventava più interessante di minuto in minuto. «Prego, continuate pure, Miss Priess. Sono in vena di riceverne.»

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Cari lettori, spero abbiate gradito la storia di Hayden Islington. Ă&#x2C6; la prima di una serie incentrata sugli sport estremi nell'Ottocento. Il protagonista di questo libro corre a cavallo sui laghi ghiacciati, e non Ă¨ certo un'emozione per deboli di cuore! Per scriverlo sono stata ispirata da una poesia del 1835, Il cavaliere e il lago di Costanza. Non ho dovuto inventare molto. Ancora oggi, tra i ricchi e famosi, si svolgono ogni anno gare a cavallo sul ghiaccio, e a Saint Moritz si tiene da oltre un secolo un festival annuale del ghiaccio e della neve. Desidero comunque chiarire che mi sono concessa due licenze, poichĂŠ si tratta di un'opera di fantasia. Innanzi tutto il lago Kendal non esiste. Se vi recaste oggi nella cittadina, trovereste le fabbriche, il fiume e persino alcune strade descritte nel romanzo. PerĂ˛ non vedreste il lago. Si tratta di una pura invenzione da parte mia. In secondo luogo, se voleste informarvi sulle corse a cavallo sul ghiaccio, scopri314

reste che erano di moda soprattutto nel periodo vittoriano, mentre la nostra storia si svolge qualche anno prima. Non conta molto. Lo sport si praticava giĂ negli anni Trenta dell'Ottocento, e le tecniche per adattare al ghiaccio e alla neve gli zoccoli dei cavalli esistevano giĂ da qualche tempo; inoltre gli Scandinavi utilizzavano cere per gli sci in epoche molto precedenti a quella del racconto, quindi si tratta di un'imprecisione storica piuttosto irrilevante. Spero di sentirvi nel mio sito. SarĂ˛ felice di conoscere la vostra opinione riguardo alla storia di Hayden. Presto arriveranno gli altri due libri della serie, con le avventure di Carrick Pierce e Logan Graeme. Bronwyn

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Un dono inaspettato ANNIE BURROWS LONDRA, 1815 - Julia Whitney decide di sedurre il giovane che ama. Ma non ha considerato di commettere un terribile errore ed essere colta in flagrante con l'uomo sbagliato...

La maschera del libertino EVA LEIGH INGHILTERRA, 1816 - La più grande passione di Cameron Chalton, Visconte Marwood, è il teatro. Assieme a quella per la sua autrice preferita, Margaret Delamere, che però...

Un campione per Miss Jenna BRONWYN SCOTT INGHILTERRA, 1838 - Hayden Islington è un ex investigatore con la fama di seduttore. La bella Miss Jenna Priess gli affida un incarico pericoloso, soprattutto per il suo cuore!

Inciso nel cuore ELISABETH HOBBES INGHILTERRA, 1349 - Joanna viene respinta dal cavaliere che ama e costretta a sposarne il fratellastro. Ma quell'unione forzata diventerà un legame dolce e profondo grazie a...

L'errore di Caroline ALYSSA EVERETT LONDRA, 1821 - La prima notte di nozze, dopo aver consumato il matrimonio, Caroline fugge. Dopo cinque anni di silenzio supplica il marito, Visconte Welford, di fingere che...

Cuori sotto assedio NICOLE LOCKE SCOZIA, 1296 - Lioslath guida il clan dopo la morte del padre. Quando giunge al castello il laird dei Colquhoun, intenzionato ad aiutarla, la missione diviene un assedio. Ma...

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Incontri proibiti con il visconte JULIA JUSTISS LONDRA, 1831 - Dopo la perdita dell'adorato marito, Lady Margaret ha giurato di non cedere più alla passione, se non per la politica. Almeno, sino a quando non incontra Giles Hadley... Dal 3 gennaio

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