CATHY WILLIAMS
Un erede per il milionario
Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Secret Sanchez Heir Harlequin Mills & Boon Modern Romance © 2017 Cathy Williams Traduzione di Carla Maria De Bello Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2018 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione Collezione Harmony gennaio 2018 Questo volume è stato stampato nel dicembre 2017 da CPI, Barcelona COLLEZIONE HARMONY ISSN 1122 - 5450 Periodico bisettimanale n. 3240 dello 09/01/2018 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 22 del 24/01/1981 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano
1 Attraverso le finestre dello studio, nascosto nell'ala ovest della sua lussuosa residenza di campagna, Leandro Sanchez ebbe una panoramica di quella che sarebbe potuta essere definita come l'inevitabile fine della relazione che ormai portava avanti da sei mesi con Rosalind Duval. Era giusto, pensò, che quella donna viziata ed esigente uscisse di scena in un modo degno del suo dramma esagerato. Erano appena passate le sei di sera, e l'ultimo dei furgoni che solo quella mattina avevano consegnato il cibo e le decorazioni, inclusa una ridicola scultura di ghiaccio da esporsi nell'atrio, stava lasciando la villa insieme a diverse decine di altri lavoranti. Le lanterne in stile cinese, allineate lungo il vialetto che portava alla tenuta, scintillavano nella neve che cadeva lieve e illuminavano le ombre scure dei veicoli che lenti si dileguavano oltre il cancello. La sensuale bocca di Leandro si strinse in una linea di disgusto mentre, con gli occhi della mente, rivedeva gli eventi delle ultime tre ore. Appena rientrato dal viaggio d'affari a New York aveva ricevuto una raffica di messaggi da parte di Ro5
salind, che gli intimava di tornare subito nella casa di campagna dove avrebbe trovato una sorpresa ad aspettarlo. Ma Leandro detestava le sorprese. Ed era particolarmente spento perchÊ, durante il tempo trascorso a New York, aveva già deciso che la relazione con Rosalind Duval fosse giunta al capolinea. Sulla carta lei rispondeva a tutti i requisiti. Era splendida, beneducata e indipendente dal lato economico. I genitori, seppur non finanziariamente al suo stesso livello, costituivano il caposaldo di quella stirpe in estinzione che era l'aristocrazia britannica. Come bonus, inoltre, lei era amica di sua sorella Cecilia, che aveva organizzato il loro primo incontro. Al tempo Leandro non era in cerca di una fidanzata ma sembrava piuttosto inquieto, e Rosalind era entrata a colmare quell'insolito vuoto con la promessa di qualcosa di diverso che poi invece non era arrivato. Il background da cui proveniva l'aveva indotta a credere che qualsiasi richiesta avesse avanzato sarebbe stata accolta con totale sottomissione. Con il privilegio di essere figlia unica, poi, era abituata a ottenere sempre ciò che voleva e nonostante avesse quasi trent'anni, non si vergognava di battere i piedi per terra se le cose non andavano come previsto. Era sempre stata al centro dell'attenzione e non aveva visto motivo per cui Leandro non dovesse adeguarsi e continuare la tradizione. Aveva preteso la sua costante disponibilità , e avendo pieno possesso della sua carta di credito, deciso che non ci fosse nulla di male nell'acquistare qualsiasi cosa potesse soddisfare un suo capriccio, dai gioielli ai vestiti a un'auto sportiva costosa, per poi finire con 6
un anello di fidanzamento che, con orrore, Leandro aveva scoperto fosse proprio la sorpresa che lo attendeva al ritorno da New York. «Consegna speciale!» aveva sorriso lei mentre orde di persone andavano e venivano, caricando, scaricando e mettendo tutto in ordine per la festa di fidanzamento a sorpresa. «Dovrebbe arrivare giusto in tempo per il brindisi. È tempo di rendere la cosa ufficiale, Leandro. Mamma e papà smaniano dalla voglia di avere un nipotino e io non vedo perché rimandare. Abbiamo entrambi trent'anni, ed è giunto il momento di fare il passo successivo. So che sei un tradizionalista, per cui ho pensato di fare ogni cosa per bene.» Leandro osservò l'ultimo furgone svanire alla vista; poi, flettendo i muscoli agili, uscì dallo studio. Nell'atrio, la ridicola scultura di ghiaccio di una coppia abbracciata era ancora perfettamente intatta e non sarebbe stata rimossa fino al giorno successivo. Avrebbe dovuto assoldare una squadra di addetti alle pulizie per riportare la sua dimora alle condizioni precedenti. In quel momento, però, non desiderava altro che qualcosa di forte da bere. Quel maledetto anello di fidanzamento stava arrivando. Presto ci sarebbe stata un'altra veloce partenza, nonostante fosse in dubbio se tenere l'anello oppure no. Gli era costato una fortuna. Un diamante praticamente perfetto, stando alla ricevuta che gli era stata inviata da Rosalind. Forse avrebbe potuto lasciarglielo. Dopotutto era stata lei a scovare quella gemma dal valore inestimabile nonostante fosse stata pagata con la sua carta di credito. Trovò Julie, la domestica, in cucina, intenta a si7
stemare la stanza e la congedò prima di versarsi qualcosa da bere. «Un'ultima consegna» affermò distrattamente facendo ruotare il liquido color ambra nel bicchiere, quindi spostò lo sguardo sulla donna di mezza età che badava alla tenuta da ormai cinque anni. «Ma devo occuparmene di persona. Sarò nel mio ufficio. Quando arriva il corriere fammelo sapere, Julie. Non dovrebbe trattenersi più di dieci minuti, poi potrai andare. Domani mattina troverai qualcuno che ti aiuterà a riordinare la casa.» Lo infastidiva scoprirsi incapace di tenere a freno la propria mente confusa, perché era un uomo che non perdeva tempo a rivangare inutilmente il passato. Tuttavia Leandro tornò verso il suo ufficio, chiudendo le tende alla vista di una neve che cadeva sempre più fitta e non poté evitare di soffermarsi a pensare. A pensare a Rosalind e agli eventi che l'avevano portata nella sua vita fino a costringerlo a tenerla con sé, nonostante avesse visto comparire fin dall'inizio le prime crepe della relazione. Era stata sua sorella Cecilia a farli incontrare, ed era stato per non contrariare Cecilia se Leandro aveva aspettato tanto prima di decidersi a mettere fine a quella storia. Sospirò, immaginando già la reazione della sorella quando avesse ricevuto l'inevitabile telefonata di Rosalind. Deglutì l'ultimo sorso di whisky e si sedette, allontanando la poltrona dalla massiccia scrivania di mogano. E ripensò agli eventi di diciotto mesi prima, a un'altra donna che aveva attraversato la sua vita per una manciata di settimane e poi scatenato il caos. 8
Una cacciatrice di dote... una bugiarda... una ladra. Si era salvato per un pelo, allontanandosi da lei senza mai voltarsi indietro, e lo mandava su tutte le furie sapere che, per quanto si fosse spinto lontano, lei restava ancora una spina nel fianco. Non era riuscito a liberarsene perché, pur non avendola più rivista, quella donna era responsabile dell'inquietudine che così spesso lo induceva a mettere in discussione le proprie scelte di vita. Pian piano aveva visto le proprie difese abbassarsi, specialmente quando si trattava di contemplare qualcosa di più permanente con una donna. Serrò la mascella e si concentrò sul lavoro, cancellando il ricordo di quella strega dai capelli ramati e gli occhi verdi che gli aveva fatto perdere di vista l'obiettivo. Non c'era motivo di rivangare il passato. Ormai aveva voltato pagina. Una volta rispedito a Londra il corriere il capitolo con Rosalind sarebbe giunto al termine e la sua vita, come sempre, sarebbe continuata. A tal proposito fece ciò che gli riusciva meglio, seppellì se stesso nel lavoro, e nel giro di dieci minuti tutti i pensieri riguardanti il passato fecero la fine che meritavano: chiusi a chiave in fondo al cuore e incapaci di sopraffarlo, almeno per il momento. Abigail Christie era in ritardo. L'autista, un impiegato fidato di Vanessa, la sua datrice di lavoro, la donna che l'aveva in qualche modo salvata e che possedeva l'esclusiva gioielleria in cui Lady Rosalind Duval aveva acquistato il diamante, aveva ricevuto istruzioni da quest'ultima di arrivare a Greyling Manor entro le cinque, o ne avrebbe risposto con la vita. Sfortunatamente quelle istruzioni non avevano previsto il doppio attacco del tempo avverso e del relativo traffico. 9
Erano partiti da Londra in orario ma si erano presto imbattuti in una serie di problemi già da quando avevano raggiunto Oxford, e da quel momento in poi era stata una frustrante corsa contro il tempo. Abigail non era riuscita a contattare Lady Rosalind per avvisarla del ritardo perché quest'ultima non aveva risposto. L'unico risvolto positivo era il fatto che, nonostante fossero in ritardo di almeno un paio d'ore rispetto alla tabella di marcia, i due si fossero finalmente lasciati il traffico alle spalle e sebbene le strade che conducevano a Greyling Manor fossero buie e pericolose, a causa delle avverse condizioni del tempo, la destinazione era veramente a un passo di distanza. Avrebbe consegnato l'anello a Lady Rosalind per poi rientrare senza ulteriori indugi. Non si sarebbe trattenuta. Nessuna cortese conversazione con il padrone di casa. Non quando era così in ritardo. Il che era un bene, perché concedeva ad Abigail il grande privilegio di non ritrovarsi nelle acque di quel rarefatto mondo di ricchezza e arroganza che in qualche modo le dava la nausea. Aveva constatato lei stessa quanto le persone che lo frequentavano potessero essere crudeli, intravisto come viveva l'altra metà del mondo e sperato di non doverla vedere mai più. Avrebbe tanto voluto non dover essere lei a consegnare quell'anello, e non solo perché non ne aveva gestito personalmente la vendita, ma per Vanessa quello era davvero un brutto momento e Rosalind, la tipica giovane donna abituata a schioccare le dita e a vedere tutti i propri desideri soddisfatti, si era rifiutata di scendere a compromessi. 10
Tuttavia c'erano altre ragioni per cui Abigail avrebbe voluto dire a Hal, l'autista, di tenere acceso il motore mentre lei correva in casa e sbrigava l'affare alla svelta. Per la quarta volta in un'ora aveva controllato il telefono per verificare che Claire non l'avesse cercata, ma nelle campagne di Cotswolds sembrava non esserci alcuna copertura di rete. Con un sospiro carico di frustrazione, Abigail si appoggiò al sedile e osservò il cupo scenario che le passava davanti. C'era qualcosa d'inquietante nel velo di neve che copriva il paesaggio. Era abituata all'inquinamento e ai rumori costanti della città. Lì fuori, invece, si sentiva come su un altro pianeta, e la cosa non le piaceva affatto. Perché la induceva a pensare a Sam, il figlio di nove mesi che l'aspettava a Londra, e che di certo si sarebbe addormentato prima che lei rientrasse a casa. E poi, sulla scia di questo, Abigail iniziò a pensare al tempo, a domandarsi se fosse la sua immaginazione o se la neve si stesse davvero facendo più fitta. Sarebbe stato difficile dirlo con quel buio. E se le strade si fossero rese impraticabili? In quel momento la neve cadeva leggera, ma cosa sarebbe successo se non fosse riuscita a tornare a Londra? Avrebbe dovuto pernottare da qualche parte, e questo avrebbe implicato una notte lontano da Sam. Non riusciva a immaginare di svegliarsi la mattina successiva senza i pianti del suo piccolo che reclamava il biberon. Tornò alla realtà solo quando il veicolo rallentò, oltrepassando un imponente cancello in ferro battuto per poi dirigersi lungo il viale illuminato da una serie di lanterne. Era incredibilmente romantico, ma quando 11
arrivarono alla tenuta Abigail non poté soffocare un'avvisaglia di disagio. Il luogo appariva deserto, a parte un paio di automobili nel cortile circolare. La maggior parte della tenuta era avvolta dall'oscurità, tanto che Abigail si ritrovò a chiedere a Hal se per caso avessero sbagliato indirizzo. «Farai meglio a entrare con me» affermò dubbiosa. Ma Hal, spegnendo il motore, si voltò a guardarla con espressione improvvisamente seria. «Se questa è una festa di fidanzamento» le rispose con la solita schiettezza, «allora giuro che mi mangerò il cappello.» Fece segno in direzione del cappello di lana sul sedile accanto e sorrise. «Ho visto più vita in un cimitero.» «Non dire così. Ho un anello da consegnare. Vanessa sarebbe sconvolta se la vendita dovesse in qualche modo sfumare.» «Rimarrò muto, tesoro.» Le sorrise gentilmente. «Probabilmente la festa inizierà domani e i due piccioncini staranno godendosi un po' di pace prima del grande giorno.» Dieci minuti più tardi Abigail scoprì che non avrebbero potuto essere più lontani dalla verità. Al rientro da New York, Leandro aveva le idee perfettamente chiare. Era quella la gioia del lavoro. Metteva tutto nella giusta prospettiva. Era un mondo in cui tutto era chiaro e con una soluzione possibile. Adesso, mentre Julie faceva capolino nel suo ufficio per informarlo che il corriere era arrivato, Leandro comprese che era giunto il momento di affrontare anche l'ultimo, irritante ostacolo che gli avrebbe permes12
so di mettere a tacere la questione una volta per tutte. Fortunatamente lui era in una migliore condizione mentale, adesso. Rosalind aveva urlato, pianto, furiosa che per la prima volta nella vita qualcuno avesse mandato all'aria i suoi piani. Aveva palesato il timore di un'esclusione sociale, e a quel punto Leandro aveva commesso il terribile errore di mettersi a ridere. Subito dopo aveva suggerito che sarebbe stata meglio senza di lui, perché non aveva né l'energia né la pazienza di concederle il genere di attenzioni che lei esigeva. E neppure, aveva aggiunto, la minima intenzione di fare un figlio. In realtà Leandro non riusciva a pensare a nulla di peggio. Per cui la voglia di Rosalind di svegliarsi al rumore di uno scalpiccio di piedini sarebbe rimasta un'ambizione insoddisfatta. Ricordava ancora bene i propri genitori, due persone ricche e viziate travolte in un vortice edonistico, incapaci di crescere e di certo incapaci di badare al figlio che avevano accidentalmente concepito. Ancor meno erano stati in grado di gestire l'arrivo di Cecilia qualche anno più tardi. Il compito di prendersi cura della sorellina più piccola era quindi ricaduto su di lui, e già in giovane età Leandro aveva realizzato che il tumulto di emozioni che un bambino era in grado di generare non faceva per lui. Da lì una salutare avversione al caos, al disordine e all'imprevedibilità. Da adolescente si era perso negli studi, interrompendosi solo per assicurarsi che la sorellina stesse bene. Da adulto il lavoro aveva rimpiazzato gli studi e quando i genitori erano morti, vittime del loro selvaggio e irresponsabile stile di vita – una folle corsa in motoscafo di notte ai Carabi –, il lavoro era diventato 13
ancor più imperativo, perché Leandro aveva dovuto salvare quanto rimasto delle finanze di famiglia. Non c'era stato tempo per rilassarsi. Il lavoro era, e sempre sarebbe stato, la più importante forza motrice della sua vita. E l'isteria di Rosalind glielo aveva semplicemente ricordato. Aveva detto a Julie di far accomodare il corriere nel salotto più piccolo, quello che mostrava meno tracce della festa che non avrebbe mai avuto luogo. Adesso si stava dirigendo proprio lì, la mente ancora concentrata sulla proposta d'affari di cui si stava occupando poco prima di essere interrotto. Sulle spine perché la rapida uscita che aveva sperato sembrava al momento fuori questione, Abigail rimase ad aspettare nella stanza in cui era stata relegata come un pacco indesiderato. Rosalind, a quanto aveva capito, non era in casa. Hal avrebbe dovuto attenderla in cucina, dove gli sarebbe stato dato qualcosa da mangiare, mentre lei aspettava il padrone di casa che sperava avrebbe preso in consegna l'anello. Sentì un rumore di passi avvicinarsi. Qualunque cosa stesse accadendo non era un suo problema. Lei aveva portato a termine il lavoro e se i due innamorati avevano avuto un litigio, questo non era certo affar suo. Non sapeva chi né cosa aspettarsi. Particolarmente tesa e con la scatola di metallo che conteneva l'anello stretta al petto, per un attimo Abigail temette che i nervi le avessero provocato un attacco allucinatorio. Perché non era possibile che quel rumore di passi 14
avesse annunciato l'arrivo di quell'esemplare di pura e severa mascolinità. Non era possibile che quegli occhi dolorosamente familiari stessero davvero guardando lei. Non era possibile. Non poteva essere Leandro Sanchez l'uomo appoggiato alla porta del salotto. Abigail sembrava non riuscire ad abbassare lo sguardo. Quell'uomo era il peggiore dei suoi incubi e lei si ritrovò a battere le palpebre, come se in tal modo potesse far svanire la più profonda, cupa e proibita delle sue fantasie. Purtroppo non accadde. Lui rimase esattamente dov'era, un uomo alfa la cui peccaminosa bellezza era tale da strapparle il respiro. Glielo aveva già tolto una volta, quando lo aveva visto più di un anno e mezzo prima. Nonostante fosse passato del tempo dalla loro torrida relazione, l'impatto non si era attenuato. Leandro era il genere di uomo che le donne sognavano. Pelle olivastra, occhi scuri e uno spietato sex appeal. Era alto, snello, muscoloso e Abigail era certa di poter ricordare ogni singolo muscolo e tendine di quel corpo favoloso. Non avrebbe mai immaginato di rivederlo di nuovo, non dopo quello che era accaduto e quando assimilò il pieno terrore di quell'incontro accidentale, la stanza iniziò a girare. Sentì un'ondata di nausea salirle in gola, le gambe vacillare, e comprese che sarebbe svenuta ancor prima di cadere sul pavimento. Si risvegliò su uno dei bassi divani color crema di fronte alla finestra arcuata per trovare Leandro seduto a fissarla. «Bevi questo.» Le allungò un bicchiere colmo di 15
brandy e la costrinse a ingoiarne un sorso. Gli occhi erano guardinghi, la mano fredda, la voce controllata. Non c'era nulla che rivelasse quanto fosse stato scioccante entrare in quella stanza e trovarsi faccia a faccia con la donna che gli era entrata sotto la pelle e che da lì rifiutava di smuoversi. La memoria non lo aveva ingannato su nessun dettaglio. I capelli erano sempre dello stesso colore vivace e da quel che poteva intuire ancora altrettanto lunghi, nonostante fossero stati severamente raccolti in uno chignon. Gli occhi erano verdi come ricordava, con quelle pagliuzze dorate che in realtà erano solo apparenti, se ci si soffermava a guardarle con attenzione. E lui lo aveva fatto. La figura appariva attraente e sensuale, una figura che avrebbe potuto perseguitare i sogni di qualunque uomo. Come mossi da volontà propria gli occhi di Leandro scivolarono verso il basso, indugiando sulla pienezza dei seni che premevano contro l'insulsa camicetta bianca e la lunghezza delle gambe pudicamente nascoste in un paio di pantaloni grigi. Poteva aver fatto qualsiasi cosa, da quando si erano lasciati, ma di certo non era finita tra le braccia di un altro milionario. «Leandro... non può essere vero...» Avrebbe voluto alzarsi, ma le gambe si erano tramutate in gelatina. «E invece sta accadendo davvero.» Raggiunse il caminetto mettendo così un minimo di distanza fra loro, ogni nervo elettrizzato dallo shock di ritrovarsela davanti. «Immagino sia tu il corriere con l'anello.» «Io... sì... lo sono.» Gli occhi di Abigail saettarono verso di lui e con la stessa rapidità si allontanarono. 16
Afferrò la scatola di metallo e gliela porse. Leandro ignorò il gesto. A quel punto Abigail gli fornì un'innaturale e agitata spiegazione riguardo al fatto di essere in quella casa, sentendosi per tutto il tempo come un'incauta lepre improvvisamente finita sul sentiero di un vorace predatore. «Sembra...» Leandro tornò a dirigersi verso di lei, gli occhi ridotti a due fessure mentre la guardava sprofondare imbarazzata sul divano. Esattamente com'era giusto che accadesse, pensò, considerato che l'ultima volta in cui erano stati insieme lei si era rivelata per la bugiarda e la ladra che era. «... che il tuo capo abbia preso un abbaglio.» «Scusa?» «L'anello è stato acquistato senza il mio consenso. Sfortunatamente, Rosalind ha male interpretato la profondità della nostra relazione.» «Ma ci avevano parlato di una festa di fidanzamento.» Leandro scrollò le spalle e tornò a fissarla seduto su quella sedia di fronte a lei, troppo vicino perché Abigail potesse sentirsi a proprio agio. «È stato tutto un equivoco» la informò freddamente. «Per cui Rosalind è...? Rosalind ha...?» Abigail si sforzò di dar senso alla situazione, mentre i pensieri non smettevano di vorticare confusi. «Non ho mai detto di volerla sposare.» Leandro liquidò la questione con leggera impazienza. Adesso che Abigail era seduta in quel salotto, incredibile nella sua sensualità, tutti i ricordi che con tanta determinazione aveva soffocato minacciarono di riemergere. 17
Ricordò i gemiti di quando l'aveva toccata, il modo in cui i loro corpi sembravano fatti l'uno per l'altro. Gli era già capitato di incontrare delle ex fidanzate e non aveva provato altro se non un senso di sollievo al pensiero di non averle più intorno. Di certo non aveva mai guardato nessuna di loro continuando a desiderarla. Ma anche nessun'altra relazione era finita nel modo in cui era finita la loro... Sentendosi intrappolata Abigail balzò in piedi e prese a camminare per la stanza nervosamente, le mani dietro la schiena, a stento in grado di pensare. «Per cui questo viaggio è stata una completa perdita di tempo? Cosa dovrei fare, adesso? Con l'anello, intendo.» Concentrati sul perché sei qui, intimò a se stessa febbrilmente, e dimentica qualsiasi altra cosa. «Adesso che hai fatto lo sforzo di portarlo fin qui, faresti meglio a mostrarmelo.» Annuì in direzione della scatola e doverosamente Abigail estrasse l'anello per poi rimanere a osservarlo mentre lui lo esponeva alla luce e lo ispezionava. «Non è un mio problema se hai rotto il fidanzamento con Rosalind» affermò con voce spezzata. «Io non ho fatto proprio nulla. Non c'è mai stato un fidanzamento da rompere. Lei ha comprato l'anello di sua iniziativa perché voleva incastrarmi. Ma la strategia non ha funzionato. Avevo già deciso di mettere fine alla storia prima di sapere di questo ridicolo piano, ed è giusto quello che ho fatto quando sono rientrato dal mio viaggio di lavoro all'estero.» Abigail rabbrividì... perché quello era esattamente il lato spietato di lui che aveva avuto modo di conoscere quando la loro relazione era andata in pezzi. 18
3238 - Una notte col sultano di K. Hewitt La timida Gracie ha sempre sognato di poter vivere un'avventura, e la cosa si avvera tra le braccia di Malik. Prima parte de IL REGNO DI ALAZAR.
3239 - Ricatto e seduzione di L. Fuller Daisy farebbe qualsiasi cosa per suo fratello, anche intrufolarsi nell'ufficio di Rollo per... Assicurati di leggere il nuovo CONTRATTO D'AMORE.
3240 - Un erede per il milionario di C. Williams Leandro non ha mai dimenticato Abigail, la donna che anni prima ha saputo sedurlo come nessun'altra. Torna INTERNATIONAL T YCOON.
3241 - Conquista argentina di B. Frances Lucinda appartiene alla più nobile aristocrazia inglese, e non si lascia avvicinare da nessuno. Ora, però... Ecco una donna FATTA PER L UI!
3242 - Un segreto tra le labbra
di J. Porter Mentre lui le dice che la sua vita è in pericolo, Logan riesce solo a pensare che quell'uomo è lo stesso che... Sta per arrivare UN NUOVO INIZIO.
3243 - Un capo indimenticabile
di M. Blake Quando Sienna perde la memoria, l'unica cosa che ricorda sono le notti trascorse con Emiliano, il suo ex capo. Non perdere A LETTO COL CAPO!
3244 - In balia del greco di L. Graham Cinico e seduttore, Apollo Metraxis ha fatto del celibato una vera arte, ma ora è costretto a trovare moglie... Fatti scaldare dal FUOCO GRECO.
3245 - La sposa perduta di N. Anderson Il matrimonio tra Zara e Tomas è durato solo una notte, troppo poco per lasciare il segno. Ma Zara non avrebbe mai immaginato che lui...
Dal 9 febbraio
3246 - Arresa allo sceicco di K. Hewitt Rapito alcuni anni prima, Azim sconvolge il sultanato di Alazar con il suo improvviso ritorno... Seconda e ultima parte de IL REGNO DI ALAZAR.
3247 - La sfida del milionario di S. Stephens Luca ha trascorso l'intera esistenza a prendere le distanze dal padre, ma ora si trova costretto a... Non lasciarti sfuggire un nuovo INTERNATIONAL TYCOON!
3248 - Un seducente ostaggio di N. Anderson Catriona non si sarebbe mai aspettata di essere costretta a fingersi la fidanzata di Alejandro... Ogni donna potrebbe essere FATTA PER L UI!
3249 - Il profumo della vendetta di B. Frances Marco è stato il primo uomo a insegnare a Stacey cosa fosse la passione... per poi spezzarle il cuore. Gustati una SUBLIME VENDETTA.
3250 - A letto col greco
di A. Brock L'ultima persona che Calista si aspetta di vedere è Lukas, l'arrogante milionario che cinque anni prima... Ancora una volta arde il FUOCO GRECO.
3251 - Principessa per finta
di C. Crews La vita di Natalie cambia quando scopre di avere una sorella gemella identica a lei, che è anche una principessa... Prima parte di SPOSE REALI.
3252 - Sposa a contratto di M. Milburne Quando Cristiano propone alla sua ex amante di sposarlo, entrambi sanno che l'accordo prevede una scadenza. Siete pronte per UN NUOVO INIZIO?
3253 - Un anello per la corona di K. Lawrence Il matrimonio tra Sabrina e Luis porterà alla riunificazione del regno di Vela, e per questo lei lo accetta di buon grado... Torna CONTRATTO D'AMORE.
IL COFANETTO San Valentino A UN PREZZO SUPERSCONTATO!
6 AL PREZZO DI 3! Dal 24 GENNAIO in EDICOLA e sul nostro store www.eHarmony.it - Seguici su
NOVITÀ “Una storia fresca e originale e soprattutto un personaggio femminile che non sviene al primo battito di ciglia maschili”
“Consigliato a tutti coloro che credono nell’amore vero, dolce, scoppiettante e mai banale”
LE AUTRICI ITALIANE DI SUCCESSO dal DIGITALE FINALMENTE in EDICOLA! Dal 19 GENNAIO in EDICOLA www.eHarmony.it - Seguici su PROSSIMA USCITA: 21 MARZO
Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con
ABBONATI!
-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS
Sì!
Voglio abbonarmi ad Harmony Collezione. Speditemi mensilmente 6 inediti romanzi al prezzo scontato del 50%: € 9.60 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 16.30 più € 1.80 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).
8B0106
Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza i romanzi Harmony Collezione. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2018. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da HarperCollins Italia S.p.A. - Via Viale Monte Nero, 84 – 20135 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con HarperCollins Italia S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso HarperCollins Italia S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO