Un principe in incognito

Page 1



1048 - L'errore di Caroline - A. Everett 1049 - Cuori sotto assedio - N. Locke 1050 - Il vicario e la scrittrice - E. Leigh 1051 - Incontri proibiti con il visconte - J. Justiss 1052 - Una debuttante da sposare - V. Lorret 1053 - Per coraggio e per amore - M. Fuller 1054 - Pericolo a corte - J. Landon 1055 - Un bacio sconveniente - C. Kimberly 1056 - Una naufraga per lo sceicco - M. Kaye 1057 - Manuale per zitelle impenitenti - J. McQuiston 1058 - Il rapimento di Lady Fia - T. Brisbin 1059 - Il coraggio di Lily - J. MacLean 1060 - Storie di una lady - M. Rodale 1061 - Un cuore ferito - C. Kelly 1062 - Fra le braccia del guerriero - M. Styles 1063 - Lezioni di francese - B. Scott 1064 - Un amore inaspettato - A. Herries 1065 - Ballo con il libertino - E. Boyle 1066 - Il romanzo di Miss Mary - J. McQuiston 1067 - Il segreto di Tristan - C. Townend 1068 - La sposa veggente - G. Callen 1069 - Occasione d'estate - A. Gracie 1070 - Un principe in incognito - K. Hawkins 1071 - L'uomo venuto dal mare - M. Styles


KAREN HAWKINS

Un principe in incognito


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Mad for the Plaid Pocket Books A Division of Simon & Schuster, Inc. - New York © 2016 Karen Hawkins Traduzione di Federica Isola Pellegrini Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con HarperCollins Publishers, LLC, New York, U.S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. © 2017 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione I Grandi Romanzi Storici giugno 2017 Questo volume è stato stampato nel maggio 2017 da CPI, Barcelona I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410 Periodico settimanale n. 1070 del 15/06/2017 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dello 01/02/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


Prologo

A Sua Altezza Reale Principe Nikolai Romanovin di Oxenburg Holyroodhouse, Edimburgo Vostra Altezza, come certo ricorderete, due settimane or sono avete accompagnato vostra nonna, la Granduchessa Natasha Nikolaevna, a Castle Leod per visitare mia nonna, la Contessa madre di Cromartie. Mi dispiace di non avervi potuto incontrare, ma non è sorprendente, dato che sono stata informata che vi siete trattenuto meno di dieci minuti. Poco dopo la vostra partenza, vostra nonna si è accorta che la sua valigetta di pelle nera non si trovava fra i suoi bagagli. Mi ha assicurato che è di vitale importanza e che deve riaverla con la massima urgenza, perciò vi chiede di spedirgliela appena ne avrete la possibilità. Cordialmente, Lady Ailsa Mackenzie Castle Leod 12 settembre 1824 5


A Lady Ailsa Mackenzie Castle Leod Lady Ailsa, vi prego di informare mia nonna che la valigetta a cui si riferisce è in realtà un enorme e pesantissimo baule e che ci vorranno più di quindici giorni per farglielo recapitare. Dato che per allora la sua visita sarà terminata, dovrà farne a meno. SAR Nikolai di Oxenburg Holyroodhouse, Edimburgo 21 settembre 1824 A Sua Altezza Reale Principe Nikolai Romanovin di Oxenburg Holyroodhouse, Edimburgo Vostra Altezza, ancora una volta vi scrivo per conto di vostra nonna, la Granduchessa Natasha Nikolaevna. Sua Grazia chiede (di nuovo) che le mandiate la valigia nera che contiene le sue lozioni preferite il più presto possibile (di nuovo), dal momento che ne ha un assoluto bisogno. Poiché ha deciso di trattenersi ancora per un mese, o forse di più, avrete tutto il tempo di farle pervenire la valigia (o il baule, se proprio insistete). Cordialmente, Lady Ailsa Mackenzie Castle Leod 2 ottobre 1824 A Lady Ailsa Mackenzie 6


Castle Leod Lady Ailsa, ignoravo che mia nonna intendesse trattenersi per un altro mese o, mi auguro, ancora più a lungo. Non so dirvi quanto sia felice di apprenderlo. Quel dannato baule vi sarà recapitato fra circa una settimana. SAR Nikolai Holyroodhouse, Edimburgo 11 ottobre 1824 A Sua Altezza Reale Principe Nikolai Romanovin di Oxenburg Holyroodhouse, Edimburgo Vostra Altezza, mi duole informarvi che la valigia che contiene le lozioni di Sua Grazia non è ancora arrivata e che vostra nonna esige che le sia spedita immediatamente. Desidera che vi ricordi che sono trascorsi una settimana e due giorni da quando è stata impostata la vostra lettera. (Per inciso, le ho fatto notare che evidentemente avevate generalizzato quando avete scritto circa una settimana, e che con ogni probabilità la valigia sarà consegnata prima che questa lettera giunga sulla vostra scrivania, ma lei si è rifiutata di intendere ragioni.) Sono certa che siate consapevole, come dimostra la vostra frettolosa partenza subito dopo aver lasciato vostra nonna davanti alla nostra porta, che Sua Grazia tende a essere oltremodo irritabile quando viene contrariata. Spedite la valigia o il baule, o qualunque cosa sia, appena vi sarà umanamente possibile. 7


Cordialmente, Lady Ailsa Mackenzie Castle Leod 21 ottobre 1824 A Lady Ailsa Mackenzie Castle Leod Lady Ailsa, quando i miei uomini hanno prelevato il baule dalla camera da letto di Sua Grazia, ci siamo accorti che qualcosa stava gocciolando da un angolo. Dopo averlo aperto, siamo stati investiti da un sentore che non riesco a descrivere, sebbene continui ad ammorbare l'aria come un fetido miasma. Il baule non è una valigetta piena di lozioni, ma contiene una grande quantità di pozioni. Una sola lettera può fare un'enorme differenza, non trovate? Purtroppo, alcuni dei flaconi devono essersi rotti l'ultima volta in cui il baule è stato trasportato, e posso solo immaginare che sia stato l'occhio di tritone, o qualunque altra diavoleria usi mia nonna per preparare i suoi maledetti intrugli, a causare quel fetore pestilenziale. Ormai nutro poche speranze che nessuno di noi ne sia stato contaminato o che, cosa assai più probabile, non verrà trasformato in un rospo o in una capra. Prima di essere spedito, il baule deve essere lavato, esposto all'aria e lasciato ad asciugare. Quando avremo provveduto in merito, lo manderò con un corriere privato. Nel frattempo, informate mia nonna che riceverà la sua valigetta entro breve tempo. P.S. Dato che nemmeno lei è in grado di calcolare quanto sia con esattezza entro breve tempo, spero vi8


vamente che la mia promessa metterĂ fine a questa inutile corrispondenza. SAR Nikolai Holyroodhouse 3 novembre 1824

9


1

Castle Leod 8 novembre 1824 «Che cosa significa che è scomparsa?» Lady Ailsa Mackenzie appoggiò i gomiti contro il lucido ripiano della scrivania di mogano e fissò sua nonna al colmo dell'incredulità. Lady Edana MacGregor Mackenzie, Contessa madre di Cromartie, agitò il fazzolettino di pizzo con un aggraziato svolazzo. «Significa ciò che ho detto: la granduchessa è introvabile.» Completamente vestita di nero, un abbigliamento che aveva adottato alla morte del marito, avvenuta più di dieci anni prima, era una donna che non passava certo inosservata. Alta e sottile, con i capelli tinti nella tonalità che avevano avuto un tempo e accuratamente acconciati, si batteva strenuamente per impedire all'età di privarla delle caratteristiche tipiche della rinomata avvenenza delle donne MacGregor, nessuna delle quali era stata ereditata dalla nipote. «Sono terribilmente preoccupata, Ailsa. La povera Natasha non ha idea dei pericoli a cui può andare incontro nella nostra campagna delle Highlands.» «Sua Grazia è una donna adulta, e può andare e ve10


nire a suo piacimento. Può darsi che sia andata a fare una passeggiata in carrozza o che sia uscita a cavallo, o qualunque altra cosa abbia deciso di fare.» «Cerca di non lasciar trapelare il tuo spaventoso accento scozzese in modo così evidente, mia cara.» Lady Edana emise un pesante sospiro. «Vorrei che tuo padre ti avesse permesso di frequentare un'adeguata scuola di perfezionamento.» «Non potevo allontanarmi da qui dopo che la mamma si era ammalata. Non mi sarei perduta quegli ultimi preziosi momenti per niente al mondo.» Gli occhi di Lady Edana si velarono di lacrime. «La cosa peggiore è che ora che lei non c'è più tuo padre si rifiuta di stare qui. È come se avessi perduto entrambi nello stesso tempo.» «È penoso per lui vivere al castello. Tutto gliela ricorda.» «Ci sta trascurando in modo vergognoso. Avrebbe dovuto mandarti in un buon collegio e permetterti di trascorrere almeno una Stagione a Londra. Saresti sposata a quest'ora, come lo sono le tue sorelle.» Ailsa si astenne dal farle notare che a differenza loro, che avevano ereditato la bellezza dei MacGregor, lei aveva preso dai Mackenzie. Le sue sorelle possedevano capelli d'oro, occhi azzurri, figure flessuose e nasi perfetti, mentre lei aveva i capelli di uno spento biondo cenere, gli occhi grigi, una figura un tantino robusta e un naso che non poteva che essere definito prominente. Inoltre, aveva ormai ventidue anni suonati e nessuna voglia di essere esibita al mercato matrimoniale in mezzo a uno stuolo di sciocche diciassettenni, che l'avrebbero fatta uscire di senno con le loro chiacchiere insulse e i loro bisbigliati pettegolezzi. Era ben contenta di essere stata lasciata a Castle Leod, dove poteva cacciare, cavalcare, pescare e, quando lo desiderava, 11


stendere un mantello sotto un albero e immergersi per ore e ore nella lettura di un libro. C'erano decine di cose divertenti da fare in campagna, e lei le amava tutte. Era più che soddisfatta dell'esistenza che conduceva, specialmente adesso che suo padre le aveva affidato la conduzione del castello e della tenuta. Si trattava di una responsabilità non indifferente e stava ancora imparando a far fronte alle sfide che comportava. «Oh, Ailsa, sono talmente in pena per Sua Grazia. Dovevamo incontrarci un'ora fa per fare colazione insieme, e su sua richiesta, per giunta. Lei però non si è presentata.» Lady Edana tirò su con il naso. «Sono stata costretta a mangiare da sola, dato che nessuno si era ancora alzato.» «Come mai così presto? Non ho mai visto nessuna delle due in piedi a quell'ora.» «Ci siamo rese conto che avevamo entrambe bisogno di scialli nuovi, e ce ne erano alcuni molto graziosi nella bottega del villaggio. Perciò, avevamo deciso di andarci di buonora, in modo da poter prendere il tè prima di rientrare.» «Dunque, vi rivolgete di nuovo la parola.» «Diamine, bambina, è chiaro che ci rivolgiamo la parola.» La donna si accigliò e si affrettò a spianare di nuovo la fronte per non accentuare le rughe fra gli occhi. «Ammetto che abbiamo litigato un paio di volte...» «Un paio?» «Non più di quanto fosse prevedibile.» Lady Edana agitò il fazzoletto, sprigionando una nuvola di profumo di fiori. «La povera Natasha è talmente cambiata. Una volta era piuttosto incantevole. Adesso... be', l'hai vista. È invecchiata di quaranta anni durante la nostra separazione.» Dal momento che erano trascorsi quasi quaranta anni dall'ultima volta in cui la granduchessa e la contessa 12


madre si erano incontrate, Ailsa non aveva difficoltà a crederlo. «Siete certa che Sua Grazia non sia ancora a letto?» «Ho parlato con la sua cameriera personale e lei mi ha detto che Natasha era uscita questa mattina. Nientemeno che alle prime luci dell'alba.» «Buon Dio, davvero presto.» «È per questo che sono così preoccupata. Ho chiesto alla governante di accertarsi che non si fosse smarrita nei corridoi del castello, poiché è difficile orientarsi per chi non lo conosce bene. Ma Mrs. Attnee afferma che è irreperibile.» «Può darsi che abbia deciso di fare una passeggiata in carrozza.» «MacGill sostiene che tutte le nostre carrozze e tutti i nostri cavalli si trovano nella scuderia. Si tratta di una situazione troppo strana, Ailsa. Natasha è scomparsa. Dobbiamo organizzare una squadra di ricerca.» «Ma le vetture e i cavalli sono tutti qui, ed è impensabile che sia uscita a piedi. Non ha cessato un istante di nevicare da ieri sera.» «Ovvio che non è uscita a piedi. È una granduchessa, in nome del cielo! Tuttavia, se è stata così sciocca, dobbiamo impedirle di...» Lady Edana chiuse di colpo la bocca. Ailsa la osservò, gli occhi stretti a fessura. «Impedirle di fare che cosa? Mi state nascondendo qualcosa.» «Sciocchezze» ribatté bruscamente sua nonna, un lieve rossore che traspariva attraverso il belletto che le copriva le guance. «Sono in pensiero, tutto qui.» «Capisco. Be', se non c'è altro da dire, non c'è altro da fare.» Ailsa avvicinò a sé il fascio di lettere posto su un angolo della scrivania. «La Granduchessa Natasha Nikolaevna non è né un bottone che è stato messo fuori posto né un cucciolo che è scappato. Dovunque si 13


trovi, ci è arrivata di sua spontanea volontà ed è lì che desidera stare.» «Ailsa, ti prego. Dobbiamo assolutamente rintracciarla. Non possiamo perdere una granduchessa! Pensa allo scandalo. La sua famiglia andrà su tutte le furie.» «Ne dubito.» Dal loro scambio di missive e dalle decine di articoli che aveva letto sui giornali, oltre che da quel poco che le aveva raccontato suo padre che lo aveva conosciuto, Ailsa era giunta alla conclusione che il nipote maggiore della granduchessa fosse un uomo dissoluto, un donnaiolo, e poco più. Estrasse un foglio di carta dal cassetto centrale e lo posò davanti a sé. «A giudicare dal tono delle sue lettere, il Principe Nikolai non è troppo ansioso di avere indietro sua nonna. E dopo averla avuta come ospite, riesco a capire la sua riluttanza. Dovunque si trovi, la granduchessa tornerà quando deciderà di farlo.» Intinse la penna nel calamaio. «Adesso, se volete scusarmi, ho del lavoro da fare. Devo rispondere ad almeno dieci lettere, soprintendere alle riparazioni che vengono apportate e...» «Va bene! Ti spiegherò ciò che è accaduto, ma non dare la colpa a me se è successo qualcosa di orribile alla povera Natasha mentre tu gironzolavi per la tenuta per occuparti di una serie di baggianate.» «Sono quelle baggianate che ci consentono di avere un tetto sulla testa.» Ailsa tornò a inserire la penna nel suo supporto. «Che cosa sapete sull'assenza di Sua Grazia che non mi state dicendo?» Lady Edana curvò le spalle. «D'accordo, te lo dirò. Ricordi la prima sera che la granduchessa ha trascorso qui e come civettava spudoratamente con Lord Lyon, che non sembrava affatto gradire le sue attenzioni?» «Vagamente, sì.» «Natasha si comportava come una svergognata. E il mio caro Daffyd... voglio dire, Lord Hamilton... si è 14


accorto che il suo affetto non veniva ricambiato. Era oltremodo patetico e l'intera faccenda aveva messo la povera Natasha di pessimo umore.» «L'ho notato. Tutti lo abbiamo notato.» «Esatto. Sapendo come mi sconvolgono i suoi scatti di collera, Lord Hamilton ha dichiarato che avrebbe voluto conoscere un modo per rasserenarla. Il che mi ha fatto pensare che probabilmente ciò che occorreva a Natasha era una distrazione.» «Una distrazione? Che cosa... Oh, non ditemi che lo avete fatto!» «Ovviamente sì, ed è risultata un'idea brillante» sorrise Lady Edana. «Ho chiesto a Lord Hamilton di coprirla di attenzioni. Ha funzionato, dal momento che da allora il suo umore è molto migliorato, benché...» Il sorriso le morì sulle labbra. «... se avessi saputo ciò che so adesso, non mi sarei mostrata così caritatevole.» «E ciò che sapete adesso... Ah! Lord Hamilton è arrivato a tenere a lei e voi siete furio...» «Non farmi ridere! Si è limitato a recitare una parte, nulla di più. E su mia richiesta.» «A me sembra molto di più. Ieri sera era seduto accanto a lei al tavolo della cena, non è vero?» Ailsa fissò il soffitto, sforzandosi di ricordare tutte le volte in cui aveva visto Lord Hamilton accanto a Sua Grazia. «E durante il picnic e alla serata musicale e...» «Sì, sì.» Lady Edana si raddrizzò sulla poltrona, un sorriso stampato sulle labbra, che però non raggiungeva gli occhi. «Hamilton, è chiaro, ha esagerato, ma solo perché sapeva quanto mi turbino i malumori di Sua Grazia. È innamorato di me da tanti di quegli anni... lo compatisco sinceramente.» «Nonna, so tutto ciò che c'è da sapere su Lord Hamilton. Cena qui così tante volte alla settimana che ha perfino la sua camera da letto.» «In tal caso, non è necessario che ti spieghi quanto 15


mi sia preoccupata quando mi sono accorta che Natasha stava cominciando a scambiare le sue cortesie per qualcosa di più. Naturalmente, ho capito che era mio dovere intervenire, perciò l'ho avvertita di non attribuire alle attenzioni di Lord Hamilton un'importanza maggiore di quella che avevano, che non erano che una dimostrazione di gentilezza.» Ailsa rabbrividì. «Non ci credo.» «L'ho fatto e lei avrebbe dovuto ringraziarmi per essermi presa un simile disturbo. Invece mi ha riso in faccia e mi ha accusata di essere gelosa. Io! Gelosa di una vecchia come lei!» «Avete manifestato i vostri timori a Lord Hamilton?» «Ovviamente. Gli ho detto che correva il rischio di essere molestato da Sua Grazia, perché i suoi sentimenti erano estremamente intensi. Lui è rimasto molto colpito dalle mie osservazioni e mi ha chiesto diverse volte per quale motivo pensassi una cosa simile. È ridicolo, me ne rendo conto... Daffyd e Natasha!» Ailsa rimase saggiamente in silenzio. Lady Edana scoppiò in una risata, che parve vacua. «Perché un uomo dovrebbe prestare attenzione a lei? Non si disturba a stare al riparo dal sole per evitare le lentiggini né indossa abiti che le donino. Come te, si rifiuta di curare il suo aspet...» Si interruppe, lasciando la frase in sospeso. «Conosci la mia opinione al riguardo.» «Oh, sì, la conosco bene. Troppo bene, si potrebbe dire. Quando avete rivelato a Lord Hamilton i vostri sospetti su Sua Grazia?» «Ieri, dopo il pranzo. Lui ha dichiarato che le avrebbe parlato subito. La povera Natasha deve essere rimasta quanto meno costernata per essere stata respinta da ben due uomini in così poco tempo.» «Tuttavia, non manca alcuna carrozza.» Ailsa tam16


burellò con le dita sulla scrivania. «Quando avete interrogato MacGill, vi siete riferita soltanto alle nostre carrozze e ai nostri cavalli, o anche alla vettura e ai cavalli di Lord Hamilton?» «Non puoi insinuare che Daffyd e Natasha siano... No, mi rifiuto di crederci.» «Dobbiamo scoprirlo.» Ailsa tirò il cordone del campanello. «Stai perdendo il tuo tempo» sbuffò sua nonna. Un silenzio carico di disagio calò nella stanza finché un colpetto bussato alla porta non annunciò l'ingresso della governante, una donna grassottella dall'aria bonaria. Mrs. Attnee si illuminò alla vista della contessa madre. «Buongiorno, milady.» Si abbassò in una riverenza prima rivolgersi ad Ailsa. «Avete suonato, Lady Ailsa?» «Mi risulta che abbiate partecipato alle ricerche di Sua Grazia.» La governante aggrottò la fronte. «Infatti. Abbiamo perquisito il castello da cima a fondo, ma non l'abbiamo trovata.» «E Lord Hamilton? Sapete per caso dove si trovi?» «Lord Hamilton è uscito molto presto questa mattina.» «Cosa?» Lady Edana sbatté le palpebre. «Ne siete sicura?» «L'ho visto con i miei occhi. Avevo appena assegnato alle cameriere le faccende che dovevano sbrigare quest'oggi quando lui è sgattaiolato giù dalle scale.» «Sgattaiolato?» trasecolò Ailsa. «Non saprei in che altro modo chiamarlo, dato che era quasi accovacciato e camminava così...» Mrs. Attnee imitò una persona che camminava in punta di piedi. «Sciocchezze» proruppe sua nonna, un lento rossore che saliva a chiazzarle il collo. «Lord Hamilton non si 17


comporterebbe mai in un modo così furtivo.» Ailsa la ignorò. «Ha detto qualcosa?» «Ha detto che aveva appena mandato un valletto a ordinare di portare la sua carrozza davanti alla porta. Non l'ho trovato strano, dato che a volte si reca molto presto a Caskill Manor quando ha intenzione di andare a caccia. Visto che appariva chiaro che non desiderava stare in compagnia, l'ho lasciato nell'atrio. Quando sono tornata poco dopo, se ne era andato.» Ignorando il sibilo proveniente dalla direzione di sua nonna, Ailsa sorrise alla governante. «Quindi non avete idea se è uscito con qualcuno.» «No. Io...» Mrs. Attnee boccheggiò. «Misericordia, non penserete che sia fuggito con Sua Grazia?» Questa volta sua nonna emise un suono strozzato. «Ritengo più probabile che Lord Hamilton abbia invitato la granduchessa a visitare Caskill Manor» ribatté Ailsa. «Ah! Mi pareva che fosse in corso un qualche corteggiamento. Ci sono state chiacchiere e bisbigli, in effetti, benché non abbia mai immaginato che sarebbero fuggiti per sposarsi...» «Basta così!» proruppe Lady Edana, gli occhi lampeggianti. «Mrs. Attnee, vi sarei grata se non divulgaste dei pettegolezzi infondati.» «Pettegolezzi? Ho detto soltanto ciò che ho visto e...» «Basta! Non voglio sentire un'altra parola.» Lady Edana si rivolse a Ailsa. «Non ci crederò mai.» «Su, su» tentò di rabbonirla lei. «Non sempre la verità si presenta in una scatola elegante legata con un bel fiocco. A volte, non è che un pacco raffazzonato che conviene aprire dopo aver bevuto qualcosa di corroborante.» La governante annuì. «Vi servirò uno sherry.» Si diresse verso un tavolo posto accanto alla finestra, versò 18


il vino in un piccolo bicchiere di cristallo e lo porse alla nobildonna. Lady Edana lo vuotò in un'unica sorsata, mandando giù lo sherry come se fosse acqua. «Quell'arpia! È inconcepibile che Daffyd...» Fu interrotta da un colpo bussato alla porta un attimo prima che MacGill varcasse la soglia. Alto e sparuto, il maggiordomo appariva insolitamente pallido e aveva gli occhi sbarrati. «È appena arrivato un messaggio da Caskill Manor, milady.» «No!» Lady Edana alzò una mano. «Non ditemi che Lord Hamilton è davvero fuggito con Sua Grazia.» «No, milady. Niente del genere. Mr. Grant, l'intendente di Caskill, afferma che ieri sera Sua Signoria aveva mandato un biglietto per avvertire che dovevano aspettarlo questa mattina con un'ospite e ordinare di preparare una colazione sontuosa, degna di una regina.» In procinto di soffocarsi, Lady Edana tese il bicchiere per farselo riempire di nuovo. «Sua Signoria e la sua ospite non sono mai arrivati alla villa» continuò MacGill. «Cosa?» Per la prima volta, Ailsa si sentì assalire da un autentico terrore. «Mr. Grant ha mandato qui un valletto a chiedere notizie di Lord Hamilton. Lungo la strada, il ragazzo ha trovato la sua carrozza rovesciata, bloccata da un albero caduto. Lo stalliere ed entrambi i valletti erano stati pestati a sangue e lasciati a terra incoscienti, tre battistrada erano feriti mentre del quarto non c'era traccia.» Ailsa intrecciò strettamente le mani per impedire loro di tremare. Com'era possibile? I loro ospiti erano stati rapiti? «E non è tutto. L'intera fiancata della carrozza era crivellata di pallottole.» 19


Mrs. Attnee boccheggiò, Lady Edana impallidì. Ailsa balzò in piedi. «La granduchessa e Lord Hamilton non erano...» «No, milady. C'era del sangue sul sedile della carrozza, solo alcune gocce, non di più.» MacGill assunse un'espressione ancora più cupa. «Ma gli uomini di Lord Hamilton hanno trovato un minuscolo brandello di tartan incastrato sotto una ruota. Il tartan dei Mackenzie.» «È assurdo!» sbottò Lady Edana. «Noi non faremmo mai del male a Lord Hamilton.» «Mr. Grant lo sa. Tuttavia, è stato costretto a informare il fratello del suo signore del rapimento.» «Oh, no!» Ailsa si premette le dita contro le tempie. Il Conte di Arran e suo padre non erano mai andati d'accordo e litigavano da decenni per alcune questioni che riguardavano i vari confini delle rispettive proprietà. Se l'uomo li avesse ritenuti colpevoli, si sarebbe vendicato. «C'era un biglietto per caso, MacGill? Una richiesta di riscatto?» «No, milady.» Lady Edana prese il bicchiere appena riempito che le stava porgendo la governante. «Cromartie deve tornare a casa immediatamente e occuparsi di questa faccenda.» I due domestici rivolsero ad Ailsa uno sguardo interrogativo. Lasciando ricadere le mani lungo i fianchi, lei si sforzò di soffocare l'impulso pressoché irresistibile di acconsentire. Sarebbe stato facile mandare a chiamare suo padre e lasciare che fosse lui a occuparsi di quella crisi, ma così facendo avrebbe ammesso di essere incapace di affrontare da sola la situazione. Non era disposta a farlo. Le era stata affidata la gestione di Castle Leod e tutto ciò che comportava, compresa l'incolumità dei suoi ospiti. «Tocca a me svelare questo mistero» dichiarò 20


con tono risoluto. «Dobbiamo trovare Lord Hamilton e Sua Grazia.» Un'impresa quasi disperata. Chiunque avesse organizzato quella specie di farsa avrebbe tenuto i prigionieri accuratamente nascosti. Lady Edana sospirò, poi scrollò le spalle. «D'accordo. C'è una cosa che non capisco però. Il valore di Lord Hamilton è evidente, ma perché rapire anche Sua Grazia?» «Perché si trovava dove non si aspettavano che fosse, vale a dire nella carrozza di Lord Hamilton.» Ailsa appoggiò le mani sulla scrivania e si sporse in avanti. «Fate sellare un cavallo, MacGill. Voglio vedere la carrozza e la prova che è stata lasciata sul luogo del sequestro. E dite a Mr. Greer che dovrà accompagnarmi.» Il suo guardiacaccia era abilissimo nell'individuare le tracce. «Bene, milady.» Palesemente rincuorato, il maggiordomo si inchinò e lasciò la stanza. Lady Edana si abbandonò contro lo schienale della poltrona, pallida quanto glielo consentiva il viso imbellettato. «Che Dio ci aiuti! Il mondo si è capovolto.» Ailsa riuscì a mettere insieme un sorriso rassicurante. «Andrà tutto bene, ve lo prometto.» Anche se sua nonna parve confortata da quelle parole, lei doveva ammettere con se stessa quella che sospettava fosse la verità: qualcuno stava tentando di scatenare una guerra fra i clan. Era possibile che Arran, stanco di vedersi impedire di arraffare altre terre dei Mackenzie a causa dell'amicizia del fratello con Lady Edana, avesse inscenato l'intera faccenda? Sebbene sembrasse l'unica risposta plausibile, appariva talmente ovvia che Ailsa provò la sgradevole sensazione che si trattasse di qualcosa di assai più complesso. L'occhio le cadde sulla pila di lettere sulla scrivania. Fece una smorfia. Oltre a scrivere un biglietto ad Arran, avrebbe dovuto informare anche il principe della 21


situazione che si era creata. Benché detestasse quella prospettiva, dal momento che scambiare alcune missive riguardo al baule di Sua Grazia era già stato un contatto eccessivo con quell'uomo, non poteva esimersi. Che a lui piacesse o meno, era il parente più prossimo della granduchessa e Ailsa aveva il dovere di avvertirlo. Poteva solo augurarsi che non gli venisse in mente di fare irruzione al castello con la consueta arroganza ed esigere di attuare personalmente il piano per rintracciare i prigionieri che lei avrebbe ideato con tanta cura. Sospirando, si lasciò ricadere sulla sedia e avvicinò a sé un foglio di carta da lettere, anche se trascorse diverso tempo prima che intingesse la penna nel calamaio e cominciasse a scrivere.

22


La sposa veggente GAYLE CALLEN SCOZIA, 1727 - Maggie è tormentata da visioni che annunciano la morte di Owen, suo futuro sposo. Decisa a salvargli la vita, fa di tutto pur di convincerlo a non sposarla.

Occasione d'estate ANNE GRACIE LONDRA, 1817 - Daisy è fiera dell'indipendenza conquistata a caro prezzo. Patrick ha ottenuto un'invidiabile ricchezza e cerca una moglie nobile. Non sono fatti l'uno per l'altra, ma...

Un principe in incognito KAREN HAWKINS SCOZIA, 1824 - Il Principe Nikolai Romanovin di Oxenburg indaga sulla scomparsa della nonna. L'intrigante Lady Ailsa lo affianca nella missione. Mettendo a rischio i loro cuori.

L'uomo venuto dal mare MICHELLE STYLES NORTHUMBRIA, 795 - Alwynn aiuta un naufrago ferito, il bel Valdar. Ma quando una nave vichinga attacca il suo villaggio, lei scopre l'amara verità sull'uomo che ormai ama...


La fuga di Lady Kyra CAROLINE KIMBERLY LONDRA-SCOZIA, 1821 - Lady Kyra, una delle dame più amate del ton, viene assegnata per errore dal padre a un tutore malvagio. Lei fugge in Scozia ignara che lì l'attenda...

Appuntamento con la duchessa JULIA JUSTISS INGHILTERRA, 1831 - David salva una donna da due furfanti e scopre che si tratta di Faith. Ora vedova di un duca, purtroppo non è più la ragazza che lui aveva amato anni prima.

Strada verso la libertà SHARON CULLEN SCOZIA, 1746 - Brice Sutherland rischia la vita per aiutare la causa scozzese. Quando incontra per strada una giovane inglese ferita non ha cuore di abbandonarla. E inizia così...

Dalla parte dell'amore JENNI FLETCHER INGHILTERRA, 1067 - Lady Aediva farebbe di tutto per proteggere la sorella. Quando i conquistatori attaccano il villaggio, lei si consegna come prigioniera al bellissimo cavaliere nemico... Dal 5 luglio




Ti è piaciuto questo libro? Continua a vivere indimenticabili emozioni con

ABBONATI!

-50% sulla prima spedizione Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONY C/O CMP Brescia - Via Dalmazia 13 - 25126 Brescia BS

Sì!

Voglio abbonarmi a I Grandi Romanzi Storici. Speditemi mensilmente 4 inediti romanzi al prezzo scontato del 50%: € 12.00 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Dalla seconda spedizione mensile sconto del 15%: € 20.50 più € 1.60 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i romanzi ricevuti a pagamento per posta entro 10gg. (diritto di recesso Art. 64 dlg. 206/2005).

7B0144

Cognome.............................................................Nome.................................................................. Via.....................................................................................................................N°........................ Località.............................................................................Prov...................CAP............................... Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................ Firma............................................................................................Data.......................................... Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corrispondenza I Grandi Romanzi Storici. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2017. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa. I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da HarperCollins Italia S.p.A. - Viale Monte Nero, 84 – 20135 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con HarperCollins Italia S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato. I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informativi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamento mailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso HarperCollins Italia S.p.A. all’indirizzo indicato. Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’informativa? SI NO Acconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.