Un uomo di valore

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S. ORWIG - M. CHILD

Un uomo di valore


Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: World's Most Eligible Texan One Night, Two Heirs Silhouette Desire Harlequin Desire © 2001 Harlequin Books S.A. © 2011 Harlequin Books S.A. Traduzioni di Vittoria Erba e Rita Pierangeli Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2002 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prime edizioni Harmony Destiny gennaio 2002; luglio 2014 Questa edizione myDream aprile 2018 MYDREAM ISSN 2532 - 599X Periodico mensile n. 10 del 26/04/2018 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 170 del 26/05/2017 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


Per dovere o per amore



Prologo

«Torni a casa, a Royal?» «Hai capito bene. Puoi mettermi a disposizione l'aereo di famiglia?» Aaron Black attese pazientemente al telefono sapendo di avere scioccato il fratello maggiore con quella richiesta. «Intendi assentarti dal lavoro» ripeté Jeb Black. «Da non credere! Ma ti manderò l'aereo al più presto. Il diplomatico di stanza in Spagna, il mio mondano fratello, si prende una vacanza alla fine di gennaio nella nostra piccola città natale, Royal, nel Texas. Incredibile!» «Il Ministero degli Esteri mi ha dato il permesso, così posso concedermi qualche giorno per andare a casa» replicò Aaron. «Accidenti, anche tu ti prendi le vacanze!» «Sì, con la famiglia e di solito in uno dei posti dove tu lavori. Non lascio certo Houston per tornare a Royal.» «Forse dovresti. Tutto sommato, Royal è una bella cittadina.» «Oh, certamente, se ti piacciono le mucche e gli alberi di mesquite. Scommetto che non resiste rai più di due giorni. Che cosa ne sarà dell'ambasciata, mentre starai via?» Per la prima volta, quel giorno, Aaron sorrise. Sorrise nel buio della sua silenziosa casa di Washington. «L'ambasciata americana in Spagna sopravvivrà anche se il 7


Primo Segretario resterà assente per un po'.» «Non sono sicuro di stare parlando davvero con mio fratello. Aaron, stai bene?» «Benissimo, te lo assicuro.» «Devi ammettere, però, che non è da te questa decisione improvvisa. Aaron, c'entra forse il Texas Cattleman's Club?» «Sì» rispose lui onestamente. Suo fratello non ne era membro, ma sapeva che il Club rappresentava soltanto una facciata per i suoi iscritti impegnati in missioni segrete mirate a salvare vite innocenti. «Perché non me lo hai detto?» ribatté Jeb, adesso più rilassato. «Abbi cura di te.» «Grazie, Jeb.» Aaron riattaccò e fissò la neve che turbinava al di là dei vetri della finestra. No, non è da me, riconobbe. Per via di una texana alta e mora, stava facendo cose che non aveva mai fatto in vita sua. Quasi ipnotizzato dai fiocchi di neve, rammentò la sera del gala al Cattleman's Club, tre settimane prima. Le sue pulsazioni accelerarono mentre ricordava il momento in cui aveva notato la flessuosa bruna fasciata in un semplice abito nero. Quando si era voltata e i loro sguardi si erano incontrati, aveva sentito qualcosa scattargli dentro. Quegli splendidi occhi azzurri avevano scatenato in lui l'impulso irragionevole di fare la sua conoscenza. Aveva creduto di conoscere quasi tutti a Royal, ma quella donna no, non l'aveva mai vista. Si era fatto largo tra la folla e presentato. Due minuti dopo l'aveva avuta tra le braccia, sulla pista da ballo. E poco più tardi aveva assaporato i suoi baci, la sua sensualità. Pamela. Pamela Miles... Irrompendo nei suoi pensieri, una macchina si fermò 8


quasi davanti alla sua casa e Brad Meadows, il suo tarchiato vicino, ne discese insieme alla moglie e alla figlia di tre anni. Ridevano, mentre si affrettavano verso la loro abitazione. Brad Meadows aveva una famiglia, una bella moglie e un tesoro di bambina. Aaron si passò una mano sulla fronte, mentre l'immagine di Pamela fluttuava nuovamente nei suoi pensieri. Che cosa diavolo gli prendeva? Da quando invidiava un uomo sposato? Si guardò attorno nel silenzioso soggiorno. Una casa vuota, una vita vuota. Perché si sentiva tormentato in quel modo, ultimamente? Eccetto quella notte con Pamela Miles. La solitudine, la sensazione che gli mancasse qualcosa d'importante nella vita, il senso di vuoto che lo aveva oppresso negli ultimi anni erano svaniti nell'attimo in cui l'aveva guardata negli occhi. Sì, l'attrazione tra loro era scattata violenta al primo sguardo ed era esplosa in un amplesso impetuoso. Ma c'era stato qualcosa di più profondo del desiderio fisico. Perlomeno, c'era stato per lui. Il mattino dopo, lei se l'era filata senza una parola. Quando si era svegliato, aveva scoperto che Pamela se n'era andata. Si era sforzato di non dare peso a quella notte. Quando mai aveva permesso a una donna di coinvolgerlo? Se Pamela Miles aveva preferito finirla in quel modo, tanto meglio. Lui sarebbe dovuto comunque partire per tornare a Washington e poi in Spagna. Inoltre aveva saputo che lei sarebbe andata all'estero, nell'Asterland, come insegnante di scambio. Se avesse voluto, avrebbe potuto cercarla là. Aveva lasciato Royal senza rivederla. 9


Due giorni dopo il ballo, un jet privato era decollato da Royal, nel Texas, diretto nell'Asterland, con Pamela Miles a bordo. Non lontano da Royal, l'aereo aveva dovuto compiere un atterraggio d'emergenza. Quando Matt Walker, un rancher membro del Texas Cattleman's Club, lo aveva chiamato per informarlo dell'accaduto e di altri strani fatti capitati a Royal, Aaron aveva tentato di contattare Pamela, ma inutilmente. L'ospedale l'aveva dimessa subito dopo l'atterraggio e Aaron, sapendo così poco di lei, non era riuscito a rintracciarla. Poiché appariva chiaro che quella donna non era interessata a rivederlo, aveva cercato di scacciarla dalla mente. Ma Pamela Miles era rimasta nei suoi pensieri a costituire una continua e costante distrazione. Mentre osservava i fiocchi sciogliersi sulla strada fangosa, una sensazione di vuoto più fredda della neve lo raggelò. Dai servizi segreti dell'esercito era entrato nel corpo diplomatico credendo di poter contribuire a cambiare le cose nel mondo, ma ora aveva perso l'entusiasmo. Ultimamente era stato troppo consapevole dei suoi trentasette anni e di quanto poco avesse di realmente importante nella vita. Ma la notte del ballo, quella desolazione si era dileguata. Pamela lo aveva come resuscitato. Imprecando, socchiuse gli occhi. Quando li riaprì, al di là del vetro non vide più la neve o le case dei vicini illuminate. Vide una distesa di alberi di mesquite e una donna flessuosa dagli occhi azzurri. Maledizione! Pamela, lo so che hai provato qualcosa quanto me. 10


Scosse la testa. Stava reagendo da idiota. Non le importava niente di lui e glielo aveva dimostrato chiaramente. Forse era cosÏ, ma sarebbe andato a Royal per sincerarsene. Il pomeriggio successivo, l'ultimo giorno di gennaio, al volante di una macchina della famiglia lasciata per lui all'aeroporto, Aaron si ritrovò a percorrere a tutta velocità la strada polverosa che portava a un grande ranch. I mesquite, piegati dal vento, punteggiavano la prateria, ma lui riusciva solo a pensare a Pamela. Era a casa e intendeva trovare la sua donna.

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«So perché soffri di nausea, Pamela.» Seduta sul lettino da visita, lei fissò il canuto dottor Woodbury, il suo medico da quando era nata, e attese. «Sei incinta.» «Incinta!» Una improvvisa vertigine la colse. Incinta. Era successo una sola volta. Una notte, tre settimane prima. Non poteva essere incinta. Il dottor Woodbury stava parlando, ma lei non sentiva niente. Incinta! Avrebbe avuto un bambino. Impossibile! No, possibile. Quella notte con Aaron Black... «Conoscendoti da tanti anni, immagino che vorrai tenere il bambino.» Le parole del medico penetrarono il suo stordimento. Tenere il bambino... Si posò una mano sullo stomaco con aria istintivamente protettiva. «Certo che terrò il mio bambino» sbottò, risentita che lui potesse avere pensato altrimenti. Il dottor Woodbury la guardò imperturbabile con i glaciali occhi azzurri. «Dopo avere avuto te» osservò a mo' di spiegazione, «tua madre abortì due volte. Non voleva altri bambini.» «Io non sono mia mamma» replicò lei freddamente rendendosi d'un tratto conto di come non soltanto il suo medico, ma chiunque altro in città l'avrebbe giudicata: 12


priva di principi morali come era stata sua madre. La sgualdrina della città. Così Dolly Miles era stata etichettata. Pamela ricordava le frecciatine, i bisbigli e, peggio ancora, il costante viavai di uomini nella loro casa. Era scioccata dinanzi alla notizia dei due aborti. Riflettendoci, però, non ne era del tutto sorpresa. Dolly aveva sempre pensato solo a se stessa. Ovvio che non avesse considerato che alla figlia sarebbe potuto piacere avere fratelli o sorelle. Si premette la mano sullo stomaco, mentre cercava di concentrarsi su quanto il dottor Woodbury stava dicendo. «Intendo tenere il mio bambino.» «Ne ero sicuro» disse lui compiaciuto. «Sei in perfetta salute. Ti prescrivo comunque delle vitamine. Ci vediamo tra un mese per una visita di controllo.» Durante l'ora successiva, Pamela si mosse come in trance mentre sbrigava una serie di commissioni, comprava le vitamine e si dirigeva al Royal Diner per mangiare. Era presto per il pranzo e la tavola calda sarebbe stata deserta. Tanto meglio, considerò lei. Non era in vena di vedere gente. Per fortuna Aaron Black era tornato in Spagna. Avrebbe avuto tre o quattro mesi prima che la gravidanza si notasse, perciò avrebbe dovuto elaborare i suoi piani in quell'arco di tempo. Inseguita dal gelido vento invernale, entrò nella tavola calda. Gettò un'occhiata al lungo bancone di formica, agli sgabelli ricoperti di vinile rosso e andò a sedersi in un séparé addossato alla parete. 13


Si prese la testa tra le mani, i gomiti puntati sul tavolo, e pensò alla sua gravidanza. «Ciao, Pamela» risuonò una voce acuta e lei alzò lo sguardo su Sheila Foster, che le mise in mano un menù plastificato. Lo scorse distrattamente e ordinò uno degli appetitosi hamburger di Manny e un frappé al cioccolato, pur sapendo che avrebbe dovuto cominciare a mangiare in modo sano per via del bambino. Avrebbe avuto un figlio. Era incinta! Non riusciva a crederlo. Lì per lì era stata presa dal terrore perché non sapeva come essere madre e perché essere nubile e incinta era ancora scandaloso a Royal, nel Texas. Ma al terrore era subentrato lo sgomento. Quando poi il dottor Woodbury le aveva chiesto se volesse tenere il bambino, era affiorata la realtà e lei aveva capito di desiderare quella creatura con tutta se stessa. Un bambino tutto suo. Non si era mai aspettata di averne uno. La sua vita sentimentale era pressoché inesistente. Che cosa Aaron Black avesse trovato in lei, anche soltanto per una notte, non riusciva a immaginarlo nemmeno ora. Eppure era caduta facilmente tra le sue braccia, aveva ceduto al fascino di lui, gli si era concessa lasciandosi travolgere da una violenta passione. Mentre attendeva che le servissero il pranzo, tornò con la mente alla magica notte del gala al Texas Cattleman's Club... Il ricevimento era stato organizzato in onore dei delegati di Stato europei in visita a Royal dall'Asterland e Obersbourg e per ringraziare i membri del locale Texas 14


Cattleman's Club per il loro aiuto nel salvataggio della principessa Anna von Oberland, ora sposata con Greg Hunt. Si trattava, insomma, di un rutilante assortimento di diplomatici e nobili, compresa lady Helena Reichard di Asterland. Entrando nella splendente sala da ballo, Pamela si era domandata che cosa ci facesse lĂ . La prospettiva di quella serata le era tuttavia parsa divertente quando, qualche giorno prima, Thad Delner, il suo preside vedovo da poco, le aveva detto che era obbligato a parteciparvi e le aveva proposto di accompagnarlo. Si erano poi separati, Thad per chiacchierare con alcuni amici, lei per intrattenersi con vari conoscenti. Era stato in quel mentre che aveva sentito l'impulso di voltarsi. Gettando un'occhiata all'altro lato della sala, si era ritrovata a ricambiare lo sguardo degli occhi verdi di uno sconosciuto. Affascinante nel suo smoking nero, l'aveva fissata intensamente e a lungo. Spalle larghe, alto, slanciato, corti capelli castano scuro, aveva lineamenti spigolosi. Ma erano stati gli occhi verdi a incantarla. Mentre anche lei lo fissava, il tempo si era come fermato. Le sue pulsazioni erano impazzite, quasi che lui l'avesse toccata. Pamela aveva ravvisato di chi si trattava. Aaron Black. Un diplomatico americano di stanza all'estero, ma nativo di Royal. Tutti in cittĂ conoscevano i Black. Ricchi da generazioni, persone perbene. Cercando di non pensare allo sguardo di quell'uomo, si era voltata per riprendere la conversazione. Un istante dopo si era ritrovata a guardare in quegli occhi verdi a solo un metro di distanza. 15


Lui le aveva teso la mano. «Bella festa, vero? Sono Aaron Black.» Voce profonda e virile. Lei gli aveva dato la mano. «Io sono Pamela Miles.» «Di Royal?» «Sì» aveva risposto, stupita che lui non lo sapesse. Era convinta che tutti in città conoscessero Dolly Miles e sapessero che aveva una figlia. «Non ho ancora individuato il suo lui.» Pamela aveva riso. «Non c'è. Sono qui con Thad Delner, il preside della scuola elementare dove insegno. Thad è rimasto vedovo di recente e, avendo un invito per questa serata come rappresentante della Royal Elementary, mi ha chiesto di accompagnarlo.» «Be', visto che nessun lui mi starà addosso, allora posso forse farmi avanti. Vuole ballare?» Lei aveva annuito sorridendo e, pochi secondi dopo, eccola stretta a lui sulla pista da ballo. Nel profondo di quegli occhi color smeraldo aveva visto un incendio. La tensione sensuale aveva crepitato tra loro. «Dimmi qualcosa di te, Pamela» aveva detto lui passando disinvoltamente al tu. «Il fatto che sia qui con il tuo preside significa che, al momento, non c'è un uomo nella tua vita?» «Proprio così. La mia è una comune vita da insegnante, ma tra un paio di giorni partirò per l'Asterland come docente di scambio.» Inarcando un sopracciglio, Aaron l'aveva scrutata. «È il mio giorno fortunato. Io lavoro per l'ambasciata americana in Spagna. Potremo vederci nei weekend.» Il calore del suo tono le aveva procurato un brivido. «L'Asterland è un bel posto. Molto diverso dal Texas» aveva aggiunto. 16


Lo aveva ascoltato parlare mentre facevano altri due balli, poi lui l'aveva stretta ancora di più e avevano danzato a guancia a guancia. Pamela aveva ballato una volta con Matt Walker, un rancher suo vecchio amico, poi Aaron l'aveva reclamata per un altro ballo. E lei si era resa conto delle numerose donne che guardavano Aaron desiderose di ballare con lui. Comprensibilmente desiderose. Aveva notato i loro costosi ed eleganti vestiti mentre lei indossava un semplice abitino nero da cinquanta dollari. Era sbalordita che Aaron stesse ballando con lei. Sì, sbalordita, ma contenta. E stranamente le era parsa la cosa più naturale del mondo ritrovarsi tra le sue braccia. Dopo un'ora, fra un ballo e l'altro, Thad le si era avvicinato per dirle che intendeva andare via. Lo aveva presentato ad Aaron, il quale si era affrettato a dire: «Accompagnerò io Pamela a casa, signor Delner». Thad Delner l'aveva fissata con sguardo interrogativo. «Sei d'accordo, Pamela?» Lei aveva annuito, meravigliata che Aaron si fosse offerto di accompagnarla. Era riuscita a malapena a salutare Thad, prima che Aaron l'attirasse nuovamente a sé per un altro ballo. Quando lui l'aveva invitata a passare da casa sua per un drink e lei aveva accettato, l'atmosfera di sogno della serata non si era affatto dissolta. Anzi. Ma giunti a Pine Valley, l'esclusiva zona residenziale protetta da cancelli e guardie dove lui abitava, la vista delle lussuose case in stile georgiano circondate da prati ben curati l'aveva riscossa. L'universo di ricchezza e privilegi di Aaron era sembrato distante anni luce dal suo banale e misero mondo d'insegnante. 17


«Perché sei così silenziosa?» aveva chiesto Aaron, il volto appena visibile nelle fioche luci del cruscotto. «Stavo pensando alle differenze fra le nostre vite. Siamo molto diversi, tu e io.» «Per fortuna» aveva commentato lui stringendole la mano. «Se tu fossi come me, ora non ti starei portando a casa mia, te lo assicuro.» Lei aveva sorriso e si era rilassata, ma l'imbarazzo era riaffiorato quando erano entrati in casa e lui aveva disinserito l'allarme e acceso le luci. «Cancelli, guardie, allarmi. Sei ben protetto.» Lui aveva scrollato le spalle. «È una casa di famiglia. Non ci vive quasi mai nessuno, qui.» «Mi dispiace che tu abbia perso i tuoi genitori» gli aveva detto rammentando i titoli dei giornali di parecchi anni prima sull'incidente aereo in Danimarca in cui erano deceduti i Black e altri sei texani. «Grazie. E i tuoi?» «Sono morti» gli aveva risposto freddamente, ancora stupita che lui non sapesse di sua madre. Lei non aveva mai conosciuto suo padre e aveva il sospetto che sua madre stessa ignorasse con quale uomo l'aveva concepita. Aaron l'aveva guidata in un accogliente soggiorno elegantemente arredato. Divano e poltrone di pelle blu mare, mobili di ciliegio, un grande camino di mattoni rossi, tappeti orientali sul parquet di quercia... Mentre lui accendeva il fuoco, lei aveva gironzolato per la stanza osservando curiosa i quadri che ritraevano scenari western. Quando si era voltata, aveva trovato Aaron senza più la giacca dello smoking né la cravatta e con il colletto della camicia sbottonato. 18


Questo mese La proposta del milionario - Cat e Grace rischiano di perdere ciò a cui tengono di più, una proposta generosa potrebbe salvarle. Ma in cambio Rafe ed Emilio vogliono il loro cuore. Un uomo di valore - Aaron e Rick sono uomini tutti d'un pezzo, che affrontano sempre le conseguenze delle loro azioni, anche quando si tratta dell'avventura di una notte.

La prossima uscita il 12 giugno Il ritorno del milionario - Ci sono donne che non si dimenticano, come sanno bene Maxwell e Christopher, uomini ricchi e potenti, il cui unico obiettivo è rivivere quell'unica notte di passione. Maestri di seduzione - La loro massima abilità non consiste tanto nel sedurre, bensì nel trovare la donna degna di essere sedotta.


Questo volume è stato stampato nel marzo 2018 da CPI Moravia Books


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