Una difficile conquista

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I SEGRETI DEL CATTLEMAN'S CLUB Passioni impetuose e segreti inconfessabili nel club più esclusivo d'America.

Esistono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove certi valori come il buon nome, il rispetto delle regole e della cavalleria non passano mai di moda. È il Texas Cattleman's Club, circolo esclusivo nella città di Royal, in Texas. Gli uomini che vogliono farne parte devono essere milionari di successo, potenti e con un forte senso del dovere. Il loro motto? Onore, rispetto, ambizione. Sono abituati a vincere e a ottenere tutto ciò che desiderano con uno sguardo o un gesto della mano. Ma la donna giusta non si può comprare come si fa con un oggetto di lusso. Va corteggiata, e conquistata, con pazienza e tenacia. Il premio? Il vero amore e una felicità lunga una vita. In UNA DIFFICILE CONQUISTA l'affascinante pediatra Parker Reese è abituato a ottenere ciò che vuole, soprattutto in fatto di donne, e ora ciò che vuole è Clare Connelly, la strepitosa caposala del suo reparto. Ma Clare, benché attratta da lui, decide di respingere ogni avance per salvaguardare la propria reputazione in ospedale.


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MICHELLE CELMER

Una difficile conquista


Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Doctor's Baby Dare Harlequin Desire © 2016 Harlequin Books S.A. Special thanks and acknowledgement are given to Michelle Celmer for her contribution to the Texas Cattleman's Club: Lies and Lullabies miniseries Traduzione di Danila Sorrentino Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Books S.A. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved. © 2017 HarperCollins Italia S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Destiny maggio 2017 Questo volume è stato stampato nell'aprile 2017 da CPI, Barcelona HARMONY DESTINY ISSN 1122 - 5470 Periodico settimanale n. 2231 dello 02/05/2017 Direttore responsabile: Chiara Scaglioni Registrazione Tribunale di Milano n. 413 del 31/08/1983 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - Via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 045.8884400 HarperCollins Italia S.p.A. Viale Monte Nero 84 - 20135 Milano


1 Il dottor Parker Reese sapeva di avere molte qualità. Era un uomo educato, affabile, alla mano, onesto e sempre disposto ad aiutare gli altri. Inoltre aveva un grande senso dell'umorismo. Manteneva sempre la calma durante una crisi ed era un leader nato. Viveva in Texas da soli tre mesi e non sapeva nulla di bovini e cavalli, eppure era stato ammesso al prestigioso Texas Cattleman's Club. Parker era uno di quei rari individui che vanno d'accordo con ogni persona che incontrano. Tutti i cittadini di Royal lo amavano e lo rispettavano. Be', quasi tutti. Osservò la donna seduta a pochi tavoli da lui. Clare Connelly. Si trovavano nella mensa dell'ospedale e Clare stava mangiando mentre ascoltava la musica con le cuffie. Probabilmente non voleva essere disturbata. Parker la trovava affascinante. Era caposala del nuovo reparto di pediatria ed era intelligente e preparata, l'infermiera più brava con cui avesse mai lavorato. Dirigeva il reparto con polso fermo e i suoi colleghi la stimavano moltissimo. Ma, per qualche motivo, lei sembrava trovarlo antipatico. Lucas Wakefield, primario di chirurgia e membro del Texas Cattleman's Club, si sedette accanto a Parker. «Ti dispiace se mi unisco a te?» 5


Parker fece un sorrisetto. «L'hai appena fatto.» Se non fosse stato per Luc, Parker non si sarebbe mai trasferito in Texas. Si erano conosciuti a un convegno quando erano ancora due studenti di medicina. A quei tempi, Parker puntava a diventare un chirurgo plastico per celebrità. Era l'unica carriera che il padre considerasse alla sua altezza. Era un magnate della finanza e si aspettava che il figlio si dedicasse a una professione altrettanto redditizia. Parker sapeva che, se avesse scelto quella strada, non sarebbe mai stato orgoglioso di sé. Il padre era un uomo egoista e aveva sempre messo al primo posto i propri valori, senza pensare alla felicità del figlio. Luc lo aveva convinto a seguire la sua vera passione, la pediatria. Per la prima volta nella vita, Parker si era opposto alla volontà paterna. Ne era seguito un furioso litigio e l'uomo aveva minacciato di diseredarlo. Parker era stato disposto a correre quel rischio e alla fine il padre aveva ceduto. Parker si era sentito indipendente e libero dal suo controllo. Il litigio aveva formato una crepa nel loro rapporto, ma erano riusciti a riconciliarsi prima della morte del padre, avvenuta l'anno precedente. Alla fine Parker era arrivato a ottenere la sua approvazione. E grazie all'eredità poteva fare tutto ciò che desiderava. Era rimasto a New York solo per poter stare vicino al padre malato. A parte il lavoro e qualche amico fidato, non c'erano motivi per cui non avrebbe dovuto trasferirsi. E così era giunto il momento di voltare pagina. Di punto in bianco, Luc l'aveva chiamato per offrirgli un lavoro a Royal. Il dottor Mann, il neonatologo dell'ospedale, era sul punto di andare in pensione e cercava qualcuno che lo sostituisse. Lo stipendio non era granché, ma per Parker non era un problema. Aveva le spalle coperte dall'eredità. 6


E così si era trasferito in Texas. Era stata la decisione migliore della sua vita. «Allora, hai chiamato la ragazza che hai conosciuto al negozio di articoli da regalo?» gli domandò Luc, versandosi dello zucchero nel caffè. «Siamo andati a cena fuori» rispose Parker. «E poi?» «L'ho accompagnata a casa.» «Casa tua o sua?» «Sua.» «Ti ha invitato a entrare?» Parker sospirò. Tutte le ragazze con cui usciva lo invitavano a entrare. Sapeva che, inevitabilmente, la serata si sarebbe conclusa in camera da letto. Un paio di mesi prima avrebbe accettato l'invito senza pensarci su due volte. Tuttavia nell'ultimo periodo quelle relazioni occasionali gli erano sembrate vuote e prive di significato. «Sì, ma ho rifiutato.» Luc sbuffò. «Mi fai morire! Io sono sposato e faccio più sesso di te!» Parker aveva trentotto anni e ormai iniziava a perdere interesse nei confronti delle ventenni con cui usciva di solito. Cercava qualcuno al suo stesso livello. Una donna che gli stimolasse mente e corpo. Il suo sguardo si posò di nuovo su Clare. Luc alzò gli occhi al cielo. «Lasciala perdere! Quante volte le hai chiesto di uscire?» Parker fece spallucce. Aveva perso il conto. Di sicuro una decina di volte. All'inizio lei era stata gentile, però lo aveva rifiutato con fermezza. E poi era diventata sempre più scostante. Lavoravano spesso insieme e la tensione era salita alle stelle. Lui non se ne preoccupava. Sarebbe stata un'esperienza ancora più soddisfacente quando l'avesse portata a letto. Era certo che avrebbe ceduto. Lo facevano tutte. «Secondo te perché mi trova così ripugnante?» 7


«Forse perché non sai accettare un no come risposta» ribatté Luc. «Clare mi vuole. Te lo garantisco.» Lei teneva gli occhi fissi sul piatto, ma Parker sapeva che era consapevole del suo sguardo. Se lo sentiva. Clare era sulla trentina ed era più matura delle ragazze che frequentava. Era una cosa che lo affascinava. «Non riesci proprio a sopportarlo, vero?» esclamò Luc. Parker si voltò verso di lui. «Che cosa?» «Che Clare non si pieghi alla tua volontà come tutte le altre.» Parker era certo che la reticenza di Clare non sarebbe durata a lungo, però doveva ammettere che era abituato a donne che cascavano ai suoi piedi. In realtà non era così piacevole come pensavano tutti. «Clare cambierà idea. Devo solo beccarla al momento giusto.» «Quando il cloroformio farà effetto?» scherzò Luc. Parker non riuscì a trattenere una risata. «Ti racconto una storia. Quando ero piccolo c'era una bambina che veniva a scuola con me, si chiamava Ruth Flanigan. Non sapevo perché, ma mi aveva preso di mira.» «Sei stato vittima di bullismo per colpa di una ragazzina?» rise Luc. «Il karma ti stava punendo per come ti saresti comportato con le donne in futuro.» «Può sembrare divertente ora, tuttavia all'epoca è stato traumatico. Mi strattonava, mi dava calci negli stinchi, mi tirava i capelli e mi spingeva giù dall'altalena. Ho avuto il terrore delle ragazze per anni.» «Evidentemente hai superato questa paura» commentò l'amico. Parker non ne era così sicuro. Nelle relazioni era sempre lui ad avere il controllo della situazione. Usciva solo con ragazze più giovani e meno intelligenti di lui. Forse c'era un motivo ben preciso dietro quelle scelte. «E poi cos'è successo?» lo spronò Luc. 8


«Credo che Ruth si sia trasferita all'inizio della seconda elementare. Ricordo solo che un giorno sono arrivato a scuola e lei non c'era. L'ho rivista dopo l'università. Ero a casa per le vacanze e l'ho incontrata alla festa di un amico.» «Ti ha tirato un calcio?» «No. Mi ha confessato che aveva una cotta per me in passato e che tormentarmi era il suo modo per dimostrarmelo.» «Non dirmi che hai intenzione di tirare i capelli di Clare.» «No, certo che no.» Se a letto le piace quel genere di cose, glieli tirerò molto volentieri. «Quello che voglio farti capire è che, anche se una donna si comporta come se non le piacessi, non vuol dire che questa sia la verità.» «Pensi davvero che Clare finga di trovarti antipatico?» Parker scrollò le spalle. «È possibile.» «Ci sono moltissime ragazze disposte a uscire con te. Perché ti sei fissato con Clare?» Lei era ammaliante e non solo perché sembrava immune alle sue tecniche di seduzione. Era strano, si sentiva attratto da lei come da una calamita. Voleva abbattere le sue difese e scoprire ogni lato della sua personalità. Clare lavorava in ospedale da dieci anni, ma nessuno la conosceva a fondo. Era una cosa piuttosto bizzarra. Parker trascorreva gran parte del proprio tempo con i colleghi, che erano come una famiglia per lui. D'altro canto, era sempre stato una persona socievole. Clare, invece, non lo era. Mangiava da sola e stava sulle sue quando lavorava. Lui aveva sentito dire che non aveva figli, non si era mai sposata e viveva con una zia nubile sin dai tempi dell'università. Se la immaginava come una bibliotecaria sexy che si nascondeva sotto un com9


pleto classico e modesto. Era intenzionato a eliminare gli strati che nascondevano la vera Clare, una donna sensuale che di certo sapeva come divertirsi. «Vorrei conoscerla meglio, tutto qui» confessò. «Non ti sei mai interessato a una sola donna» replicò Luc. «Sono sconcertato. Mi sembri ossessionato da lei.» Parker non riusciva a capire perché si sentisse così attratto. In passato aveva fatto di tutto per evitare rapporti di quel tipo. Adesso invece gli sembrava naturale cercare qualcosa di significativo. Lui e Clare lavoravano insieme da molto tempo e Parker sapeva quando lei iniziava i turni, a che ora pranzava o quando esaminava le cartelle cliniche dei pazienti. Conosceva il suo sorriso e la sua voce e non aveva potuto fare a meno di notare il tono irritato con cui gli si rivolgeva. Ciononostante, stava facendo progressi. Prima o poi Clare avrebbe ceduto. Forse Luc non si sbagliava. Era leggermente ossessionato da quella donna. «Anche se avessi ragione, e lei non ti odiasse davvero, ti direbbe comunque di no. Tutti sanno che non esce con i colleghi» affermò l'amico. «C'è una prima volta per tutto» ribatté Parker. «Il mio motto è mai dire mai.» «È proprio questo il problema.» Luc poteva prenderlo in giro quanto voleva. Parker era certo che avrebbe convinto Clare a uscire con lui. «Cederà in meno di un mese, vedrai.» Luc gli rivolse un sorrisetto furbo. «Scommettiamo?» «Ti avverto, Luc. Perderai.» «Se sei così sicuro di te, allora passiamo ai fatti.» Non era la prima volta che lui e Luc scommettevano. «Solita cifra?» «Affare fatto» rispose l'amico, battendogli il pugno. 10


Il cellulare di Parker iniziò a vibrare e lo estrasse dalla tasca del camice. Era Vanessa, l'assistente infermiera dell'unità di terapia intensiva neonatale. «Mi dispiace disturbarla, dottore, ma abbiamo bisogno di lei. I parametri vitali di Janey sono di nuovo alterati.» Parker imprecò sottovoce. Janey Doe era stata abbandonata nel bagno di un'area di ristoro. Era arrivata in ospedale un mese prima e aveva conquistato il cuore di tutto il reparto. Stava ricevendo le migliori cure possibili, eppure non era ancora guarita. «Arrivo subito.» Riattaccò e si alzò in piedi, guardando Luc. «Devo andare.» «Janey?» chiese l'amico. Parker annuì e Luc s'incupì. «Nessun miglioramento?» «Non ha alcun senso. Ho fatto un mucchio di test, ho consultato un'infinità di riviste mediche e non c'è niente che corrisponda ai suoi sintomi. Non so proprio cosa fare. E il suo organismo sta cedendo. Temo che la perderemo.» «È una cosa orribile, tuttavia non puoi salvare la vita a tutti.» Parker lo sapeva bene. Aveva già perso dei pazienti in passato. «È vero... però non smetterò mai di provarci.» Clare Connelly era seduta a un tavolo della mensa e non vedeva l'ora che la giornata giungesse al termine. Quella mattina l'auto aveva impiegato un bel po' di tempo prima di partire e si era spenta di nuovo al semaforo, scatenando l'ira delle macchine dietro di lei. All'arrivo, dopo aver parcheggiato, si era beccata un acquazzone mentre entrava in ospedale. Il giorno prima si sarebbe dovuta recare alla fattoria dei genitori, a un'ora da Royal, per la cena che organizzavano ogni mese. Aveva avvisato i fratelli che forse avrebbe dovuto lavorare, tuttavia loro non avevano 11


smesso di chiamarla da quella mattina. Abitavano nella stessa cittadina, perciò si vedevano quasi tutti i giorni. Lei invece era sempre a Royal e, se saltava una cena, si scatenava il finimondo. Tre fratelli e due delle sorelle lavoravano alla fattoria insieme ai genitori. Le altre due erano casalinghe e avevano quattro figli ciascuna. In totale Clare aveva ventidue nipoti. Le sembrava che le sorelle e le cognate fossero sempre incinte e persino i nipoti più grandi, di circa ventisei anni, si erano sposati e aspettavano dei bambini. Una nuova generazione che le ricordava che lei era la pecora nera dei Connelly. Era una donna single e senza figli in una famiglia piuttosto tradizionalista e di conseguenza veniva sempre presa di mira da parte dei parenti. Nessuno riusciva a capire che a lei piaceva essere single e che non aveva deciso di seguire una strada diversa come forma di protesta. Voleva solo fare ciò che la rendeva felice. Dopo il liceo si era rifiutata di lavorare alla fattoria. I genitori erano rimasti sconvolti e da allora Clare veniva considerata una ribelle. Se si fossero presi la briga di conoscerla davvero, si sarebbero accorti che lei aveva sempre sognato di diventare un'infermiera. Da quando si era laureata non avevano fatto altro che prenderla in giro e dirle che aveva scelto quel lavoro solo perché sperava di accaparrarsi un medico ricco e vivere in una grande tenuta. Il suo sguardo si posò automaticamente sul suo capo, Parker Reese. Era un noto filantropo, ricco e attraente. Il sogno di ogni donna. Aveva un fisico da modello, capelli castani che avevano sempre bisogno di una spuntatina e occhi verdi con riflessi marroni. Era molto carino. A dire la verità, era stupendo. Quando le altre infermiere lo avevano visto per la prima volta, si erano comportate come delle ragazzine 12


al liceo. Erano arrossite e non avevano fatto altro che ridacchiare. Clare doveva ammettere che era uno dei dottori più bravi con cui avesse mai lavorato. Era affidabile e onesto e non lo aveva mai visto di cattivo umore. Era affascinante e spiritoso e l'aspetto trasandato lo rendeva ancora più bello. Nonostante provenisse dalla costa orientale, conosceva le buone maniere. E cosa ancora più importante, ci sapeva fare con i bambini. Era un pediatra meraviglioso. Purtroppo era anche un playboy della peggior specie. O così le era stato detto. A quanto sembrava, però, Parker era interessato a lei. Impossibile. Clare sapeva per esperienza che le relazioni con i colleghi, soprattutto quelli in una posizione superiore alla sua, non portavano a nulla di buono. Si era imposta di non ripetere gli stessi errori del passato e aveva fatto del suo meglio per ignorare Parker, ma lui continuava a fare battute e a stuzzicarla. La riempiva di attenzioni. E lei si era presa una cotta. Una cotta? Le venne da ridere. Quello era un eufemismo! Si era infatuata di Parker. Poteva ingannare le colleghe e la sua famiglia, ma non se stessa. Sarebbe morta piuttosto che ammetterlo ad alta voce, eppure lo desiderava. La parte migliore della giornata consisteva nel vederlo appena metteva piede in ospedale. Parker aveva sempre i capelli arruffati e la cravatta storta. S'immaginava di spostargli il ciuffo dalla fronte, aggiustargli la cravatta, alzarsi in punta di piedi e... Le sue fantasie si concludevano sempre in quel momento. Non poteva permettersi di andare oltre, altrimenti si sarebbe dimenticata di tutti i motivi per cui doveva stargli alla larga. Non sarebbe uscita con Parker nemmeno se non fosse stato il suo capo. Se la sua fa13


miglia avesse saputo che frequentava un dottore con un notevole patrimonio, non l'avrebbe lasciata in pace. Perché lui non smetteva di guardarla? A dire la verità, la cotta per Parker presentava dei lati positivi. Era sempre agitata e non riusciva a mangiare. Da quando si era trasferito a Royal, Clare era dimagrita di otto chili. Non era così snella dai tempi dell'università. Si sentiva in forma e aveva ricominciato a correre. In quegli anni era ingrassata proprio perché aveva smesso di fare attività fisica. Si era lasciata andare perché non usciva con nessuno. Non aveva né tempo né voglia di cercarsi un ragazzo. Notò che Parker si era alzato e stava salutando il suo amico Lucas Wakefield. Lo stomaco di Clare fece una capriola. L'uscita era dietro di lei e di certo le sarebbe passato di fianco. Di solito trovava sempre una scusa per parlarle di argomenti che non c'entravano nulla con il lavoro, forse perché sapeva che quell'atteggiamento le dava fastidio. O così lei voleva fargli credere. Parker non si fermò. Doveva essere di fretta. Avrebbe dovuto sentirsi felice, invece era delusa. Perché? Non poteva continuare a sentirsi attratta da un uomo che non era adatto a lei e che la mandava in confusione totale. Il cellulare squillò e lei rispose subito. Vanessa, una delle infermiere, le disse che Janey stava peggiorando a vista d'occhio. Clare concentrò tutte le sue attenzioni sul lavoro. Balzò in piedi e si diresse verso l'ascensore. Janey era stata abbandonata subito dopo la nascita e da allora le sue condizioni erano state precarie. Clare sapeva che non poteva farsi coinvolgere emotivamente, eppure quella bambina era diversa da tutti gli altri pazienti che aveva assistito. Non aveva nessuno al mondo. La polizia non era riuscita a risalire ad alcun parente. 14


Ora Janey era sotto la tutela dello Stato. La piccola era sola e inerme. Clare non riusciva a immaginare come ci si dovesse sentire in quella situazione... e non capiva come la madre avesse potuto abbandonare la figlia in quel modo. Lei non aveva bambini e per il momento non intendeva diventare madre, tuttavia le sue sorelle erano sempre state protettive verso i figli. Perché la madre di Janey aveva pensato che la sua bambina sarebbe stata meglio senza di lei? Forse era stata costretta ad abbandonarla. Clare rabbrividì. Svoltò l'angolo e vide che le porte dell'ascensore si stavano chiudendo. «Aspetta!» gridò, iniziando a correre. Una mano le fermò e, quando Clare salì in ascensore, vide che apparteneva proprio alla persona che stava cercando di evitare... Parker. Era sola insieme a lui. L'ultimo posto al mondo in cui avrebbe voluto trovarsi. Parker schiacciò il pulsante del quarto piano, le rivolse uno sguardo che le fece tremare le ginocchia e mormorò: «Ciao, dolcezza».

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2231 - Una difficile conquista di Michelle Celmer L'affascinante dottor Reese è abituato a ottenere ciò che vuole, e ora vuole Clare Connelly, la strepitosa caposala del suo reparto. Ma Clare, benché attratta da lui, decide di respingere ogni avance per salvaguardare la propria reputazione in ospedale. I SEGRETI DEL CATTLEMAN'S CLUB

2232 - Tocco fatale di Dani Wade Un incidente durante una corsa automobilistica costringe Luke Blackstone a un periodo di riabilitazione e al ritorno a casa, dove si ritrova ad avere come fisioterapista Avery Prescott. La ragazzina timida di un tempo è cresciuta e si è trasformata in una donna cui è impossibile resistere.

2233 - Un indimenticabile bacio

di Joss Wood Molti anni prima Mac McCaskill, superstar dell'hockey su ghiaccio, e Rory Kydd si sono scambiati un unico bacio, e per Rory è stato indimenticabile. Ma ora lei è stata assunta come fisioterapista personale di Mac ed è determinata a mantenere il loro rapporto su un piano professionale.

2234 - Un aiuto prezioso di Janice Maynard Per Lila Baxter il lavoro è la cosa più importante, fino al giorno in cui le viene affidata la nipote neonata. Chiedere aiuto all'ex fidanzato è l’ultima cosa che desidera, ma lei non sa nulla di bambini, mentre James sembra avere un dono naturale. Così i tre si ritrovano sotto lo stesso tetto.


dal 27 giugno 2235 - Il peso del passato di Kat Cantrell

Dopo il congedo dai SEAL, Kyle Wade ritorna a Royal. E una nuova sfida lo attende perché, una volta a casa, scopre di essere il padre di due gemelle. I SEGRETI DEL CATTLEMAN'S CLUB

2236 - Una delicata missione di Dani Wade

Alla fotografa Sadie Adams è stata affidata una missione delicata: scoprire eventuali scheletri nell'armadio di Zachary Gatlin e fargli perdere così ogni diritto a un'eredità milionaria.

2237 - Una notte di follie di Joss Wood

Brodie Stewart è bravissima a trovare l'anima gemella per i suoi clienti, ma non ha alcun desiderio di sposarsi. Quindi concedersi una notte di follie con Kade Webb le sembra un'ottima idea.

2238 - Una nobile causa di Andrea Laurence

Carson Newport ha un progetto: costruire un ospedale infantile in memoria della madre. Ad aiutarlo nella nobile impresa c'è l'intraprendente Georgia Adams. LA DINASTIA DEI NEWPORT

2239 - Una moglie quasi perfetta di Karen Booth

Nonostante l'innegabile attrazione tra Marcus e Ashley, lui è determinato a frequentare solo una donna adatta a diventare la madre perfetta della sua piccola Lila.

2240 - Il coraggio di amare di Maureen Child

Per esperienza l'avvocato divorzista Reed Hudson preferisce non abbandonarsi ai sentimenti, ma l'arrivo dallo Utah di Lilah Strong con la piccola Rosie rivoluziona ogni sua certezza.


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