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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 - Sped. Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano - ANNO VII - N. 42 - E 6,19
www.italplanet.it
I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O
Edizione bilingue italiano/inglese
PARTNER EDITORIALE
È stato un vero trionfo lo spettacolo di riapertura del Teatro alla Scala, da molti giustamente considerato il “più importante del mondo”
Ritorna vincitor...! THE SHOW CELEBRATING THE TEATRO ALLA SCALA RE-OPENING, FAIRLY CONSIDERED THE “MOST IMPORTANT OF THE WORLD”, WAS A TRIUMPH
DAL QUIRINALE Il messaggio di fine anno del Presidente Napolitano
SPECIALE FRANCIA
Pubblicato in abbinata con “Economy”
èITALIA FOR USA L’intervento dell’Ambasciatore Castellaneta
ENIT
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SOMMARIO
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ANNO VII - N-42 - NOVEMBRE DICEMBRE 2006 SPORT
Il mondo calcistico “incorona” Fabio Cannavaro SPORT
24 25
Carnera, Primo di nome e di fatto BUONITALIA
Tutti a tavola! Arriva Buonitalia
27
di Ghileana Galli AGRIPROMOS
28
“Gli orti di Napoli”, per salvare le bontà in estinzione di Silvana Genzone
AFII apre le porte agli investimenti in Francia Qui ci facciamo in quattro! a cura di Assocamerestero
Un Italiano a Parigi, anzi 7 milioni Roma-Cannes, liaison d’affari “Douce France...” per la moda italiana
53 54 57 58 59
di Francesco Fusco
Gli Italiani “all’ombra” della Tour Eiffel
62
di Gloriano Mazzè
ÈITALIA FOR ITALY 31 L’Italia? Si rimette in carreggiata! Belle sorprese dal Sistema Italia 33
Una cornice veneziana per la collezione Pinault
63
di Paola Rossi
di Domenico Calabria MADE IN ITALY
34
... e il Bel Paese diventa più globale ASSOCAMERESTERO
EDITORIALE
03
... perchè il 2007 sia l’anno della svolta! di Gaetano Lo Russo NEWS
04
Da www.italplanet.it DAL QUIRINALE
06
Solo con il dialogo si costruisce il futuro dell’Italia DALLA FARNESINA
SACE
SICILIA
07
Il Sistema Italia alla conquista dei cervelli indiani
USA IN ITALIA
40
di Ronald P. Spogli
La pesca siciliana protagonista nel Mediterraneo di Silvana La Bella
Con moda e turismo, un nuovo anno di successi EXPOCTS
L’alta qualità italiana è di scena a Milano
45
08
Verso l’Europa a 27... di Gianni Pittella ITALIANITÀ
SPECIALE FRANCIA Le repubbliche cugine
49
12
GEI
14
CCIE NEW YORK
16
ITALIANI AL TOP
18
di Umberto Mucci ITALICI DI SUCCESSO
Dalla “sbornia” del Natale alla “ubriacatura” di Sanremo
21
Se volare è diventata un’impresa...
di Mauro Aprile
2
22
75 76
Quando la politica americana speaks Italian
Ennio Morricone: una carriera da Oscar
di Luca Damiani
73
New York premia Giancarlo Elia Valori
di Francesco Fusco
Viaggio a Calcutta, tra Cinecittà e Bollywood
72
Il GEI Award a Pier Francesco Guarguaglini
Sono chic... e sanno vendemmiare!
CINEMA & CULTURA
71
Con Global Aeronautica verso il “velivolo del sogno”
di Clara Biazzi
VIAGGIARE
di Umberto Mucci
ALENIA AERONAUTICA
Ritorna vincitor... il Teatro alla Scala
EVENTI IN MUSICA
70
Rutelli negli USA, tra politica e cultura
di Mauro Aprile
10
di Ghileana Galli
EVENTI
69
L’IIC di New York chiude il 2006 tra arte e musica
A battesimo il primo “Transatlantic Award”
Quando la fortuna era subito al di là delle Alpi...
ARTE DELLA TAVOLA
di Antonio Bandini
AMCHAM
09
di Giorgio Mulé
BEL PAESE
68
Lotta alla contraffazione, tema cruciale per le nostre aziende
ITALIA & USA
L’italianità “vola” con Alitalia? L’ALTRA ITALIA
DAL CONSOLATO
di Claudio Angelini
di Mauro Aprile IN EUROPA
67
Cultura e giovani, per rafforzare il rapporto Italia-USA
IIC DI NEW YORK
46
65
di Giovanni Castellaneta
38
Il partner di chi opera nei mercati internazionali
EXPOCTS NEWS
di Domenico Calabria
36
Le Camere di Commercio Italiane all’Estero
ÈITALIA FOR USA Il “Sistema Italia” può ancora crescere negli USA
Nel binomio Roma-Parigi, la Cina è il terzo incomodo
50
“Ma quanto ci accomuna!”
51
di Ludovico Ortona
Roma, nuova “Ville Lumière” di Yves Aubin de la Messuzière
di Francesco Fusco DELTA AIR LINES
di Angelo Di Stasi
52
78
Welcome home, Robert De Niro!
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Viaggi con Delta... e mangi italiano! ARTE ITALIANA
Angela Occhipinti, “l’importante è volare” di Paola Rossi
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IL PRIMO PERIODICO DELL’ITALIA NEL MONDO Promoter Domenico Calabria
Direttore Responsabile Antonino Di Capizzi
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Coordinamento Editoriale e Gestione Contenuti Web-Site Ghileana Galli
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Art Director Federica Pensieri
Grafica Marco Marino
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Aut. Trib. Milano n. 739 del 26/11/1999 Sped. Abb. Post. - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Tiratura media n. 200.000 copie Diffusione media n. 196.000 copie Bimestrale, 6 numeri all’anno. Distribuzione in abbonamento.
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l’Ambasciata USA in Italia, l’Ambasciata d’Italia negli USA, i Consolati, gli Istituti Italiani di Cultura, gli Uffici ICE ed ENIT, le Camere di Commercio e le Associazioni Italo-Americane Media partner del progetto “Partnership for Growth” promosso dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia
…perché il 2007 sia l’anno della svolta! di Gaetano Lo Russo
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uando ero bambino, mia nonna voleva sempre che, a fine anno, tutti buttassero via qualcosa di vecchio; che fosse un piatto scolorito o un paio di calzini logori, non aveva importanza: basta che ognuno “si liberasse” di qualcosa che l’aveva accompagnato nel corso dell’anno che stava per chiudersi. Il significato di questo gesto era chiaro: mettere da parte il passato, quanto ci era accaduto – soprattutto di poco piacevole – nel corso dei precedenti dodici mesi, per ricominciare, in un certo senso, il nuovo anno, con uno spirito fresco e pieno di ottimismo. Il 2006 avrà indubbiamente avuto per tutti voi i suoi “alti” ed i suoi “bassi”, ma il mio auspicio è che il vostro sguardo sia già rivolto all’anno nuovo, e che tutti voi lo iniziate accompagnati dalla volontà di neutralizzare tutte le ombre che si sono allungate sulle vostre strade. Se guardiamo al 2007, tante sono le opportunità che già ci si prospettano di fronte: il 1° gennaio segna infatti l’entrata in UE di due nuovi Paesi, Romania e Bulgaria, che, ci
auguriamo, possano dare un nuovo vigore alla nostra Europa, e un nuovo slancio affinché il nostro “vecchio continente” acquisti un rinvigorito peso a livello internazionale. Anche i dati economici diffusi in queste ultime settimane ci fanno ben sperare: si parla di una ripresa dell’economia, di una maggiore percentuale di occupati, di nuove, brillanti, opportunità per il nostro export. Il nostro augurio è quindi che il 2007 possa rappresentare l’anno della svolta. Ma anche l’anno della rinascita all’insegna della coesione di tutti e dell’efficienza dei singoli che partecipano alla grande gestione del nostro Sistema Paese. Si tratta, indubbiamente, di obiettivi ambiziosi, e non semplici, ma comunque si tratta di obiettivi necessari, che non lasciano spazio all’indugio. È anche una grande sfida, fatta di tante piccole battaglie, più o meno quotidiane e individuali, che dobbiamo impegnarci a vincere. Lo diciamo senza retorica, ma con estrema decisione, e invitiamo tutti voi a condividere con noi questo sforzo, perché il 2007 sia veramente un buon anno per tutti! Tanti auguri!
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NEWS
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DA WWW.ITALPLANET.IT
Rai International: Piero Badaloni nuovo direttore ambio ai vertici di Rai International. Il CdA Rai ha infatti nominato Piero Badaloni nuovo direttore dell’emittente, al posto dell’uscente Massimo Magliaro. Alle sue spalle, Piero Badaloni può contare su una lunga carriera giornalistica, iniziata nel 1971, che l’ha tra l’altro portato per molti anni all’estero, prima come corrispondente Rai da Bruxelles, e successivamente da Berlino. Ora la sfida più difficile: rilanciare Rai International. Un incarico importante e delicato, considerato che avrà il non facile compito di avviare l’atteso processo di riqualificazione dell’emittente per renderla adeguata alle esigenze delle comunità italiane nel mondo.
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L’Italia ha lasciato l’Iraq Dopo tre anni di impegno sul campo, all’inizio di dicembre il Contingente Italiano della missione “Antica Babilonia” ha lasciato definitivamente l’Iraq. Ad accogliere i nostri connazionali al loro rientro, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Rendiamo riconoscente omaggio agli oltre tremila componenti del contingente interforze che ha operato con la missione Antica Babilonia – ha affermato il Capo dello Stato – e ci stringiamo ancora una volta in un commosso abbraccio alle famiglie dei nostri 35 caduti”. Il Capo dello Stato ha inoltre voluto rivolgere un ringraziamento a tutti i “rappresentanti delle Unità impiegate in Iraq. Grazie – ha detto – per aver reso più forte nella coscienza degli Italiani e delle istituzioni che li guidano la consapevolezza del valore delle missioni da compiere fuori dei nostri confini”.
Italy leaves Iraq After three years of service in the field, early December saw the Italian contingent of the “Ancient Babylon” mission permanently leave Iraq. The President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano was there to welcome our countrymen and women on their return. “We pay a due homage of recognition to the more than three thousand members of the inter-forces contingent who worked with the Ancient Babylon mission – said the Head of State – and we once again send a heartfelt embrace to the families of our 35 fallen soldiers”. The Head of State also wanted to thank all the “representatives of the troops deployed in Iraq. Thank you – he said – for strengthening the awareness of the value of the missions to be embarked upon beyond our borders, in both the minds of the Italian people and the institutions who guide them”.
In Giappone, aspettando la “Primavera Italiana”” In tutto, oltre 200 eventi che riguarderanno le tecnologie, la cultura, i prodotti, il turismo, le tradizioni, la creatività, tutto naturalmente Made in Italy. Stiamo parlando della “Primavera Italiana 2007”, manifestazione che, da marzo a giugno del prossimo anno, porterà in Giappone le “eccellenze” del nostro Bel Paese. Forte di eccezionali eventi di grande impatto, come la presentazione in Giappone dell’Annunciazione di Leonardo da Vinci e la mostra – oggi agli Uffizi – sul grande genio italiano, la “Primavera Italiana” porrà in particolare l’accento su due aspetti: le attività di ricerca e innovazione tecnologica, e i valori della nostra contemporaneità, sia culturale che economica.
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Japan awaits “Italian Springtime” verall, more than 200 events that will revolve around technologies, culture, products, tourism, traditions and creativity - naturally, all Made in Italy. We are talking about “Italian Springtime 2007”, an event that will take Italy’s products of excellence to Japan between March and June next year. Strong with exceptional events of great impact, such as the presentation in Japan of the “Annunciation” by Leonardo da Vinci and the exhibition on the great Italian genius – currently running at the Uffizi in Florence – “Italian Springtime” will especially focus on two aspects: technological research and innovation and the values of our contemporaneity, both cultural and economic.
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RAI International: Piero Badaloni appointed new chief hange of guard for RAI International. RAI’s board of directors has appointed Piero Badaloni as the broadcaster’s new director, who will take the place of the exiting Massimo Magliaro. Piero Badaloni has a long-established track record that started in 1971 and which has also meant a long foreign posting, first as the RAI’s Brussels correspondent and then as its Berlin correspondent. Now the challenge gets tougher: to re-launch RAI International. An important and delicate mandate, given that Mr. Badaloni will be charged with the not-so-easy task of launching the broadcaster’s long-awaited restructuring process, aimed at enabling it to better meet the needs of the world’s Italian community.
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DA WWW.ITALPLANET.IT
A Phoenix, alla scoperta del “secolo d’oro” napoletano
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ira aria di Napoli a Phoenix! Fino al 4 marzo 2007 l’americano Phoenix Art Museum ospiterà infatti la mostra “Fierce Reality: Italian Masters from 17th Century Naples”, grande evento organizzato in collaborazione, tra gli altri, dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, e della Sopraintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia di Los Angeles. In mostra, oltre cinquanta capolavori degli artisti del Barocco che hanno lavorato nella città partenopea nel XVII secolo, da molti critici ribattezzato il “secolo d’oro” dell’arte napoletana. Durante questo periodo, vennero infatti realizzati straordinari dipinti, caratterizzati da originalità e qualità, che proiettarono Napoli in una dimensione internazionale.
In Phoenix to discover the “golden century” of Naples he air of Naples is blowing through Phoenix, where the Phoenix Art Museum will host the “Fierce Reality: Italian Masters from 17th Century Naples” exhibition through to 4 March 2007. A major event organised in collaboration with, among others, the Italian institute of Culture of Los Angeles and the Special Superintendence for the Neapolitan Museum Centre, under the aegis of the Italian Consulate General of Los Angeles. The exhibition will show more than 50 masterpieces by Baroque artists who worked in the Neapolitan city in the 17th century – renamed by many critics as the “golden century” of Neapolitan art. Indeed, this was a period that saw the production of some extraordinary paintings, characterised by originality and quality, which projected Naples into an international dimension.
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Ampeleia, un vino come la seta
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re soci, cinque anni di sperimentazioni alle spalle, e un unico, ambizioso, obiettivo: creare un nuovo grande vino. È questo, in estrema sintesi, l’impegno di Ampeleia (www.ampeleia.it), così come sintetizzato anche in una recente presentazione svoltasi presso la prestigiosa International Wine Academy di Roma. Per ora è in corso una serie di studi approfonditi su alcuni vitigni molto diversi fra loro, come merlot, cabernet, mourvèdre, grenache. Ma la via è ormai pronta. Il risultato? L’auspicio è che sia fedele al motto dell’azienda: “Ampeleia, un vino come la seta”.
Ampeleia, a wine like silk hree partners, five years of experiments and one unique ambitious goal: to create a new great wine. In brief, this is the challenge taken on by Ampeleia (www.ampeleia.it), as it also summed up in a recent presentation held at Rome’s prestigious International Wine Academy. At present, the company is conducting a number of in-depth studies of some broadly differing varieties of grapes, such as Merlot, Cabernet, Mourvèdre, Grenache. A road that the company has already paved. And the result? The auspice is that it stays true to the company’s motto: “Ampeleia, a wine like silk”.
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Milano per l’Expo Universale del 2015 Milano la città italiana candidata ad ospitare l’Expo Universale del 2015. Ad annunciare la scelta del capoluogo lombardo – che, tra l’altro, nel lontano 1906 ospitò l’ultima edizione italiana dell’Expo – è stato Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Tema per la candidatura di Milano è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’’ (Feeding the Planet, Energy for Life). Sarà ora il Bureau International des Expositions (BIE), al quale aderiscono ben 98 Stati, a decidere quale delle città candidate sarà la più indicata ad ospitare l’evento di portata mondiale.
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“ITALIA DEL GUSTO”
Tutti uniti a tutela dell’Italian food!
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l gusto italiano punta, unito, verso il mercato americano. È stato infatti presentato ufficialmente a New York “Italia del Gusto”, il consorzio di 21 aziende d’eccellenza del nostro settore alimentare (ma già una trentina di piccole-medie imprese sono intenzionate ad entrarvi il prossimo anno), nato per agevolare l’accesso ai mercati stranieri. Presieduto da Giovanni Rana, il consorzio svolgerà attività comuni di promozione, nonché di lobby e di “controllo” per scovare gli ormai sempre più frequenti falsi agroalimentari. Insomma, “Italia del Gusto” – che in inglese, e quindi per i mercati internazionali, è contrassegnato con l’ulteriore dicitura “Taste of Italy” – diverrà una corposa e qualificata (nonché la prima) multinazionale dell’Italian food.
“Taste of Italy”: all standing together to protect Italian food! talian taste stands united and heads for the American market. Indeed, New York City saw the official presentation of “Taste of Italy”, a consortium of 21 companies of excellence from Italy’s food industry – with another 30 SMEs planning to sign up next year – founded to facilitate access to the foreign markets. With Giovanni Rana at the helm, the group plans to launch joint promotional activities, as well as form lobbies, and to run “checks” aimed at unmasking the increasingly frequent cases of imitation agro-food products. In essence, the “Taste of Italy” will become a full-bodied and qualified (as well as the first) Italian food multinational.
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Milan nominated to host Universal Expo 2015
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he Italian city of Milan has been nominated to host the 2015 Universal Expo. The choice of Lombardy’s capital city – which, by the way, hosted the last Italian edition of the expo in 1906 – was announced by Enrico Letta, Undersecretary to the Cabinet. The theme of Milan’s candidacy is “Feeding the Planet, Energy for Life”. Now it is up to the Bureau International des Expositions (BIE), made up of 98 countries, to decide which candidate is the better suited to host this world-important event.
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DAL QUIRINALE
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IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
Solo con il dialogo si costruisce il futuro dell’Italia di Domenico Calabria
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n appello alla coesione, “all’unità nazionale come bene primario da tutelare e consolidare”. È stato questo il “caposaldo” del messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano, il primo in veste di Presidente della Repubblica. Rivolgendosi “a tutti gli Italiani, in patria e all’estero”, il Capo dello Stato ha affrontato le principali tematiche della politica interna ed estera, puntando ancora una volta l’attenzione sul ruolo e sulle potenzialità dell’Italia, anche in chiave europea e mondiale. Il Presidente Napoletano ha aperto il proprio messaggio di auguri sottolineando il valore del dialogo tra le parti politiche, la necessità di “più ascolto reciproco”. Solo così, del resto, si potrà evitare che gli Italiani si allontanino dalla politica, e si riuscirà non solo a “rispettare i nostri impegni con l’Europa, ma a porre su fondamenta più solide e sane lo sviluppo del nostro paese”. E proprio lo sviluppo dell’Italia è stato uno dei punti al centro del discorso del Capo dello Stato. “Per fortuna – ha affermato – l’Italia non è ferma. Ha già ripreso a crescere”. Tuttavia, ancora molto c’è da fare, come “creare ancora lavoro per molti giovani e donne, specialmente nel Sud: lavoro alla luce del sole e pienamente riconosciuto nei suoi diritti. (…) Sono queste le basi da rafforzare per un nuovo sviluppo del nostro paese”. Alla situazione internazionale è invece dedicata la seconda parte del discorso del Capo dello Stato. “Abbiamo costruito e consolidato la pace nel cuore dell’Europa – ha affermato a tal proposito – ma non c’è ancora pace oltre i suoi confini”. È il caso, come ci dimostrano i recenti fatti di cronaca, dell’Iraq, del Medio Oriente, “della fame e delle malattie che attraversano e flagellano l’Africa. La comunità internazionale, e in particolare l’Europa e l’Italia, non possono assistere inerti. (…) Perciò è giusto intensificare le iniziative di cooperazione internazionale e partecipare alle missioni delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea in aree di crisi, come quella da poco iniziata in Libano. Ed è importante farlo con la carica di professionalità e umanità che contraddistingue le nostre Forze Armate, alle quali anche questa sera esprimo la nostra riconoscenza”. E proprio di fronte alle attuali problematiche, un grande contributo può venire dall’Europa. “Anche l’Italia – ha affermato – conterà nel mondo che si trasforma sotto i nostri occhi solo se conterà di più l’Europa”. In conclusione, il Presidente Napolitano ha quindi richiesto “un impegno di più pacata e costruttiva riflessione, un maggior senso del limite e della responsabilità. È così che potranno essere superate molte difficoltà, rispetto alle quali un paese come il nostro deve e può avere fiducia in sé stesso”. Infine, un saluto particolare è stato rivolto dal Capo dello Stato ai bambini. “È pensando a loro che dobbiamo saper guardare lontano, saper guardare consapevolmente al futuro”.
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FOTO OLIVEIRO
Politica nazionale ed internazionale, crescita del Paese, ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo. Queste alcune delle tematiche al centro del messaggio del Capo dello Stato END OF YEAR MESSAGE FROM THE PRESIDENT GIORGIO NAPOLITANO
Dialogue is the only way Italy can build its future call for cohesion, “to national unity as a major asset to be safeguarded and consolidated”. This was the essence of the year-end message of Giorgio Napolitano, the first in his role as President of the Republic. Speaking to “all Italians, both at home and abroad”, the Head of State addressed the main themes of internal and external policy, focusing attention once again on the role and the potential of Italy, also from a European and global perspective. President Napolitano opened his message of best wishes by underscoring the value of the dialogue between the political parties and the need for “more reciprocal listening”. This, effectively, is the only way to avoid the political distancing of the Italian people and to succeed not only in “respecting our commitments with Europe, but to lay more solid and healthy foundations for the development of our country”. Indeed, the growth of Italy was also a key point in the Head of State’s speech. “Fortunately – he affirmed – Italy has not come to a standstill. It has already returned to growth”. Nevertheless, there is still much to do, such as “creating more National and international jobs for many young people and women, especially in the South of Italy: policy, country growth, the work that is fully transparent and where rights are fully recognised. (…) role of Italy in Europe and These are the bases that we need to strengthen in order to spur anew the the world. These were just development of our country”. On the other hand, the second part of the a few of the key themes Head of State’s speech was dedicated to the international scenario. “We the Head of State have worked for and consolidated peace in the heart of Europe – he said addressed in his message on the subject – but peace has yet to be attained beyond its borders”. This is the case of Iraq, the Middle East and the “scourge of hunger and disease that run rife across Africa. The international community, especially Europe and Italy, cannot stand on the sidelines and do nothing. (…) Therefore, it is right to intensify the international cooperation initiatives and to take part in the missions of the United Nations and the European Union in the crisis areas, such as that just sparked in Lebanon. And it is important that we proceed with the maximum professionalism and humanity that distinguishes our Armed Forces, to whom also this evening we express our recognition”. And on the current issues, a major contribution can come from Europe. “Also Italy – he said – will only count in the visibly changing world if Europe counts more”. Drawing to a close, President Napolitano then called for “ a calmer commitment and constructive reflection, a higher sense of limit and of responsibility. So that we can overcome the many difficulties, for which a country like ours must and can have faith in itself”. The Head of State then signed off with a special greeting to the children. “It is them we must think of by knowing how to look ahead, by knowing how to look to the future with awareness.
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8-01-2007
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L’ITALIA PUNTA UNITA VERSO L’INDIA
DALLA FARNESINA
Il Sistema Italia alla conquista dei cervelli indiani di Mauro Aprile
C È partito a dicembre, con tappa in quattro città indiane, il secondo Roadshow “Invest Your Talent in Italy” In alto, alcuni dei presenti al Road Show “Invest your talent in Italy” guidati da Mauro Battocchi (il primo a sinistra)
ITALY ALL UNITED AND LOOKING TOWARDS INDIA
System Italy out to win Indian minds ho says that Italy doesn’t know how to create a system abroad. The message delivered to the Indian information technology, economics and design students who participated in the second “Invest Your Talent in Italy” Road Show, which travelled to four Indian cities – an initiative organised last December by the Farnesina in collaboration with Unioncamere, ICE and some of Italy’s excellent universities, with the special support of the Indo-Italian Chamber of Commerce – was one that we rarely transmit: Italy as a country oriented to the future, with quality universities, enterprises, and a chamber of commerce and institutional system that works hand in hand and which provides scholarships to attract the best minds and to make them managers and professionals for our companies. A message that made the Italians proud and convinced the Indians. “The 2nd edition of the Road Show saw the students of Bangalore, Chennai, Mumbai and Delhi start to put Italy on their short list of countries in which to invest their human capital”, said Mauro Batocchi, the mission leader for the Ministry for Foreign Affairs. “They December saw the have perceived that Italy offers points of technological and entreprerollout of the second neurial excellence, as well as an attractive lifestyle”. “Invest Your Talent in Scholarships will be given to sixty Indian students in the coming year, Italy” Road Show enabling them to attend Master’s degree courses, complete with job training schemes, at our universities. The seven prestigious universities (Milan Polytechnic, Bocconi University, Turin Polytechnic, the University of Trento, Genoa University, the Sant’Anna School of Higher Education of Pisa and LUISS) competed with each other to seduce the young talents in an atmosphere of healthy collaboration and rivalry, “like a rugby team” joked Professor Merlino of Genoa University. Milan and Turin, the major cities whose Chambers of Commerce are especially committed to the project, competed for the award of technological excellence. “Our area has much to offer and not only in the traditional hi-tech industries of excellence – said Alessandro Barberis, Chairman of Turin’s Chamber of Commerce – as it is enjoying strong growth in new fields, such as the cinema, where Turin can boast a role of international visibility”. Indeed, Turin Polytechnic is the only place in Europe to offer a course in cinematic engineering. Next year’s plans envisage an expanded road show to bring in other chambers, universities and companies from other Regions with the latest digital cinema and multimedia communication. Calcutta and Pune, which are among the best centres of audiovisual excellence in the entire Indian subcontinent, will be essential legs of the journey.And now, starting January 2007, System Italy will take a new stride forward and offer Indian students seeking information and details on how to invest their talent in Italy a permanent information desk at ICE’s Delhi office.
W
hi l’ha detto che l’Italia non sa fare sistema all’estero? Agli studenti indiani di tecnologie dell’informazione, di economia e di design che hanno partecipato al secondo Road Show “Invest Your Talent in Italy”, attraverso quattro città dell’India – organizzato lo scorso dicembre dalla Farnesina in collaborazione con Unioncamere, ICE e alcune delle eccellenze universitarie italiane, con il supporto speciale della Camera di Commercio IndoItaliana – è giunto un messaggio che di rado proiettiamo: l’Italia come Paese orientato al futuro, con Università di qualità, imprese, sistema camerale ed istituzioni, che lavorano fianco a fianco e forniscono borse di studio per attrarre i migliori cervelli e farne manager e professionisti per le nostre imprese. Un messaggio che ha inorgoglito gli Italiani e convinto gli Indiani. “Alla seconda edizione, gli studenti indiani di Bangalore, Chennai, Mumbai e Delhi cominciano a mettere l’Italia nella short list dei Paesi dove investire il proprio capitale umano”, commenta Mauro Battocchi, alla guida della missione per il Ministero degli Affari Esteri. “Si percepisce che da noi ci sono punte di eccellenza tecnologiche ed imprenditoriali oltre ad uno stile di vita attraente”. Saranno sessanta i giovani indiani che otterranno borse di studio nel corso del prossimo anno per frequentare master nelle nostre Università, comprensivi di stage aziendali. I sette prestigiosi atenei partecipanti (Politecnico di Milano, Bocconi, Politecnico di Torino, Università di Trento e Genova, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e LUISS) hanno fatto a gara per sedurre i giovani talenti, in un clima di sana competizione e collaborazione, “come una squadra di rugby”, scherza il Prof. Merlino dell’Università di Genova. Milano e Torino, le grandi città le cui Camere si sono particolarmente impegnate nel progetto, si sono contese la palma dell’eccellenza tecnologica. “Il nostro territorio ha molto da offrire, non solo nei tradizionali settori di eccellenza hi-tech – dice Alessandro Barberis, Presidente della Camera di Commercio del capoluogo piemontese – ma è in forte crescita anche in nuovi ambiti, come quello del cinema, dove Torino può ritagliarsi un ruolo di visibilità internazionale”. Non a caso il Politecnico vanta l’unico corso di ingegneria del cinema in Europa. Per il prossimo anno, si sta già progettando un Road Show allargato ad altre Camere, Università e imprese di altre Regioni, con la novità del cinema digitale e della comunicazione multimediale. Calcutta e Pune, che vantano fra i migliori centri di eccellenza dell’audiovisivo nel continente indiano, saranno tappe fondamentali. Ora, dal gennaio 2007, un nuovo passo in avanti: il Sistema Italia offrirà agli studenti indiani alla ricerca di informazioni e dettagli su come investire il loro talento in Italia, un desk informativo permanente presso l’ufficio dell’ICE di Delhi. Il resto è partita!
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8-01-2007
IN EUROPA
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LE RIFLESSIONI DELL’ON. GIANNI PITTELLA, DEPUTATO AL PARLAMENTO EUROPEO
Verso l’Europa a 27…
Nella foto, l’On. Gianni Pittella
Dal 1° Gennaio, Bulgaria e Romania entreranno a far parte dell’UE. Una decisione “giusta” e “rigorosa”
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enza retorica ringrazio da subito editore e redazione del magazine èItalia per questa agorà di approfondimento internazionale, dedicata ai temi europei. È strategico il ruolo di divulgazione e sensibilizzazione dal basso, e cioè dai cittadini e dalle imprese, connaturato ad iniziative come questa. “Giusta” e “rigorosa”. Ha usato queste due aggettivi il Commissario per l’Allargamento, Olli Rehn, commentando i pareri positivi della Commissione, nelle scorse settimane, in merito all’entrata di Romania e Bulgaria nell’UE a partire dal 1 Gennaio 2007. Una decisione giusta, perché si è preso atto dei progressi raggiunti e si sono riconosciuti i giusti meriti. Rigorosa perché, contestualmente, sono stati imposti, ai due nuovi Paesi membri, precisi meccanismi di controllo. Con un intuibile duplice obiettivo: aiutare quelle economie e quei sistemi sociali, in fase di cambiamento, a raggiungere presto standard tali da non generare disequilibri insostenibili nell’Unione. Preferisco però non usare i termini “sorvegliate speciali”. Certo, il loro ingresso ha imposto alle istituzioni ed ai cittadini europei riflessioni di lungo respiro. Con i due nuovi Paesi dell’ex blocco comunista, l’Unione diventa a 27. La casa comune europea raggiunge quota mezzo miliardo. Bulgaria e Romania diventano i partner più poveri (il loro reddito pro capite è quasi un terzo di quello della media UE). Non solo. C’è da tenere sotto controllo alcuni settori delicati, per i quali la Commissione ha imposto rigide misure di accompagna-
mento: far cadere quelle “barriere invisibili per gli investimenti stranieri” che ancora sussistono; tenere sotto controllo la crescita del deficit; migliorare il funzionamento del sistema giudiziario e lottare contro il crimine organizzato e la corruzione diffusa. Senza dimenticare la protezione dei minori, dei disabili e delle minoranze (rom soprattutto), la riforma dell’amministrazione pubblica, un equilibrato processo di privatizzazione, la restituzione delle proprietà confiscate dal regime comunista e la protezione ambientale. Tale fotografia richiede attenzione e lungimiranza. Sulla prima, l’Europa sarà rigida. Un esempio su tutti: se entro il 31 Marzo 2007 non saranno state sanate le attuali carenze amministrative, Bulgaria e Romania subiranno il taglio dei fondi riservati all’agricoltura. Sulla seconda, è aperto, forse più di ieri, il vero dibattito sul futuro dell’Unione. Anche qui preferisco non parlare di “stop all’allargamento”. Vi sono sicuramente dei “limiti di assorbimento”, come ha precisato il Presidente Barroso, da considerare congiuntamente sia alla soluzione, ormai indilazionabile, della questione costituzionale, sia – aggiungo – alla ricerca a tessitura di una nuova tensione ideale per l’Europa. Un nuovo spirito europeo, insomma, che passa obbligatoriamente, attraverso il rilancio della Strategia di Lisbona. Riteniamoci perciò soddisfatti per l’entrata dei nuovi Paesi membri ma, allo stesso tempo, impegnati, sin da subito, a ridurre i tempi di questa fisiologica pausa di riflessione. Oggi investiamo sull’integrazione. Ma senza attendere.
SPEECH OF GIANNI PITTELLA, EUROPEAN PARLIAMENT DEPUTY
Towards Europe of 27… I’d rather avoid the expression “under surveilirst of all, I’d like to thank sincerely èItaliapublance”. Of course, their accession has led Institulisher and all editorial staff for organizing this tions and European citizens to long-term analysis. international analysis forum dealing with EuThe Union becomes made of 27 with the two new ropean subjects. The role of citizens and enterprisex-communist block Countries. The common Eues together with initiatives like these ones is really ropean house reaches half billion. important to spread and to Bulgaria and Romania became awaken public opinion. Bulgaria and Romania the poorest members (their per “Fair” and “rigorous”. A few will access the UE from capita income is almost one third weeks ago, Olli Rehn, Com1st January. It is a “fair” compared to the UE average). missioner for enlargement and “rigorous” decision. And there is more. used these two adjectives Some delicate sectors, the Comwhen commented upon posimission imposed additional measures on, need to tive opinions of the Commission regarding Romabe kept under control: breaking down “invisible nia and Bulgaria accession to the EU from 1st Janbarriers for foreign investments” that still subsist; uary 2007. It is a “fair” decision because they took keeping under control deficit growth; improving junote of progresses achieved and recognized their diciary system and fighting against organized fair success. crime and spread corruption. It is “rigorous” because at the same time the two We don’t have to forget youngest, disabled and new Member States were imposed precise control minorities protection, public administration remeasures. It is easy to guess a double purpose: form, balanced privatisation process, return of all helping those changing economies and social sysproperty confiscated by communist regime, envitems to achieve high standard soon in order not to ronment protection. cause unsustainable unbalances in the UE.
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These objectives require accurateness and farsightedness. As regards the former, Europe will be rigorous. A fine example at this regard: if Bulgaria and Romania don’t make up their administrative shortcomings by 31st March 2007, their agriculture funds will be cut. The real debate on the UE future is based on the latter, today more than ever. Again, I’d rather avoid the expression “stop enlargement”. As President Barroso underlined, there are some “limits to our absorption” we have to take into consideration together with constitutional matter solution, that now we can’t delay any longer, as well as, I’d like to add, searching and shaping of a new ideal tension for Europe. In short, it is a new European spirit that is forced to go through the re-launching of Lisbon Strategy. So we have to be satisfied with the new Member Countries accession but at the same time we have to commit ourselves to reduce time of this physiologic reflection break. Today we invest on integration. But without delaying.
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LE LACUNE DEL TRASPORTO AEREO NAZIONALE…CONFIDANDO NEL FUTURO
ITALIANITÀ
L’italianità “vola” con Alitalia? di Giorgio Mulé *
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Alitalia si avvia verso la privatizzazione. Decisione saggia, sicuramente al passo con i tempi e, si spera, presa prima di evitare il dissesto della nostra compagnia di bandiera. La strada per arrivare a un controllo slegato dallo Stato è ancora lunga, intendiamoci. Bisognerà aspettare ancora diversi mesi, perciò, prima di dare un giudizio ponderato su tutta l’operazione. Qualcosa si può già dire, però. Adesso, ad esempio, sappiamo che tra i paletti fissati dall’esecutivo c’è quello della salvaguardia dell’italianità (giusto per semplificare). Meno male. Era da tempo (troppo) che al solo sentire la parola italianità molti (troppi) storcevano il naso, saltavano su per sostenere che mai più in tempi di globalizzazione si dovesse parlare di salvaguardia di interessi nazionali. È successo durante la stagione del controllo di alcuni istituti di credito, è proseguito quando si è parlato di telecomunicazioni. Verrebbe da dire che il rinsavimento è arrivato troppo tardi, ma almeno è arrivato. Chiunque ha la fortuna di visitare i nostri operatori che lavorano in giro per il mondo, sa che i punti basilari per poter contare sulla marcia in più rispetto ai concorrenti sono due: una forte connessione dei trasporti con il proprio Paese e un sistema del credito “amico”. In America Latina – ma anche in Russia, per non parlare della Cina e dei mercati asiatici – Ingle-
Le nostre speranze post privatizzazione? Più voli, destinazioni più “mirate”, una nuova politica di gestione
si, Olandesi, Spagnoli e Americani, i due concetti li hanno molto chiari. Prova ne è il fatto che sono stati capaci di sviluppare i propri affari grazie alla facilità di accesso al credito in quelle aree e a una rete di collegamenti che ha sempre privilegiato i contatti con il proprio Paese d’origine. Il risultato è stato sempre premiato da indicatori di sviluppo del commercio estero positivi, dalla capacità di creare impresa e nuove opportunità in Paesi lontani. E noi Italiani? Arranchiamo, purtroppo. Bisogna avere il coraggio e l’onestà di dirlo. Fermiamoci al trasporto aereo. Guardate quante rotte internazionali sono state cancellate da Alitalia. O, se preferite, esercitatevi a vedere con quale facilità, frequenza (sic!) e con quali compagnie (sic!) riuscite a raggiungere dall’Italia il Brasile, il Giappone, l’India, la Cina. E se verificate che il più delle volte è necessario fare scali all’estero, sappiate che quel Paese che vi porterà verso la vostra meta è più avanti del nostro. E che ha saputo guardare al futuro e assicurarsi quote di mercato per le proprie società. Esattamente quello che dovrà fare – se mai nascerà – la nuova Alitalia. *Direttore di Videonews (Mediaset)
ITALY’S AIR TRAVEL GAPS…TRUSTING IN THE FUTURE
Does Italian spirit fly with Alitalia? Our hopes post-privatisation? More flights, more targeted destinations, a new management policy litalia is charting a course to privatisation. A wise decision, very much in step with the times and, one hopes, taken in good time to avoid the collapse of our flagship airline company. There is still a long way to go before the State relinquishes control, we know. Which means we will need to wait another few months before giving a weighted opinion on the whole operation. Nevertheless, some things can already be said. We now know, for example, that the goalposts set by the executive include that of safeguarding the airline’s “Italian spirit” (just to simplify). At least that. For a long time (too long) just hearing the word “Italian spirit” made many (too many) people
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wrinkle their noses, jumping up to sustain that never again in these times of globalisation should we be talking about protecting national interests. This happened during the season when control of the airline was in the hands of some financial institutions and continued when the talk turned to telecommunications. One could say that one has come to one’s senses too late, but that at least sense has finally won out. Those fortunate enough to visit our operators working around the world know that there are two essential points to focus on to stay ahead of the competition: strong connections with the country’s own transportation system and a “friendly” credit system. In Latin America – but also in Russia, not to mention China and the Asian markets – the English, Dutch, Spanish and Americans have these concepts very clear. The proof lies in the fact that they have successfully developed their businesses thanks to easy access to credit facilities in those areas and to a connection
network that has always privileged contacts with their own country of origin. The result has always been rewarded by positive foreign trade growth indicators and by the ability to create enterprise and new opportunities in distant countries. And we Italians? We drag our heels, unfortunately. We need to have the courage and honesty to admit it. Let’s look at air travel. Look how many international routes have been cancelled by Alitalia. Or, if you prefer, have a go at trying to find an easy, and frequent (sic!), and with which airlines (sic!), route to take you from Italy to Brazil, Japan, India, China. And if you discover that more often than not you have to make a stopover abroad, then know that the country that takes you towards your target destination is more advanced than ours. And that it has known how to look forward and ensure the market share of its airline company. Precisely what the new Alitalia – if it ever gets off the ground – will have to do. *Managing Director of Videonews Mediaset)
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L’ALTRA ITALIA
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ALLA SCOPERTA DEL FENOMENO MIGRATORIO ITALIANO VERSO LA VICINA FRANCIA
Quando la fortuna era subito al di là delle Alpi… di Ghileana Galli
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on 325.364 presenze, è il terzo Paese europeo “preferito” dagli Italiani che hanno cercato fortuna all’estero, dopo Germania e Svizzera. Stiamo parlando della Francia, e a fornirci questo dato è il primo Rapporto sugli Italiani nel Mondo stilato dalla Fondazione Migrantes. A spingere oltralpe i nostri connazionali, soprattutto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, è stata prima di tutto la vicinanza geografica, e la sensazione che la Francia costituisse, in particolare in certe zone di confine (si pensi al Nizzardo o alla Savoia) una sorta di “prolungamento” della vicina penisola. Da non tralasciare, inoltre le motivazioni di carattere politico (soprattutto in certi periodi “caldi” della storia), così come quelli di tipo economico: la JEAN PAUL MANGANARO
I grandi della letteratura italiana “parlano” francese Carlo Emilio Gadda e Italo Calvino, Carmelo Bene e Antonio Tabucchi. Sono questi, solo alcuni dei grandi nomi della letteratura italiana che possono essere letti dal pubblico francofono grazie all’opera di uno straordinario studioso, che ha in Italia, oltre che le sue passioni letterarie, anche le sue origini: Jean-Paul Manganaro. Siculo-francese (il padre era originario di Avola, la madre di Bordeaux), classe 1944, Manganaro è un nome noto sia in Italia che in Francia per i suoi lavori di traduzione, ma anche per i suoi saggi, in cui emerge soprattutto la sua passione per il teatro e per il Realismo italiano. Non meno forte è la sua passione per il cinema neorealista e per il suo massimo maestro, Federico Fellini, di cui ha tradotto “Fare un film”, “La Strada” e la prefazione di “Otto e mezzo” (Seuil, 1996) ; attesissimo è inoltre, per il 2007, un ampio studio dedicato al regista italiano dal titolo “Federico Fellini. Romance”, che sarà pubblicato sempre per Seuil. Il suo ruolo centrale nella diffusione della letteratura italiana e francese nei due Paesi attraverso la sua attività di traduzione è stato del resto riconosciuto in più occasioni attraverso diversi riconoscimenti, tra cui è impossibile non citare il 1° Premio della Repubblica Italiana per la Traduzione di opere italiane all’estero, conferitogli nel 2003, ed il Consécration 2005 HalpérineKaminsky, assegnatogli nel 2005. Il 14 luglio 2001 è stato inoltre insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere.
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Dal boom di fine Ottocento al calo di flussi che caratterizzò il secondo dopoguerra… ma la Francia continua ad affascinare, soprattutto i giovani studenti
Francia, infatti, si sviluppò più precocemente, e per sostenere il suo sviluppo, così come per mantenere il suo grande impero coloniale, aveva bisogno di manodopera. E quale Paese poteva fornirgliela meglio se non la vicina quanto arretrata – ancora dopo l’unificazione politica – penisola italica? Ed è proprio in quegli anni – tra l’ultimo quarto del XIX secolo e gli anni prebellici – che si situa quella che viene definita la “grande emigrazione”. Ovviamente, dopo il primo “boom” si alternarono anni di maggiore e minore affluenza, ma, in ogni caso, alla vigilia della prima guerra mondiale, gli Italiani in Francia ammontavano a circa mezzo milione di presenze. Con lo scoppio della guerra, i flussi migratori subirono un ridimensionamento,
DISCOVERING ITALIAN MIGRATORY PHENOMENON TOWARDS NEARBY FRANCE
When luck was just beyond the Alps fter Germany and Switzerland, it is the third European “favourite” Country for Italian people that tried their luck abroad. We are talking about France. According to the first Report on Italians in the World promoted by Fondazione Migrantes they are 325,364. Geographical closeness first of all and the feeling, in some boarder areas in particular (Nice or Savoy), it was a kind of extension of the nearby peninsula are the main reasons that led our fellow-countrymen to emigrate beyond the Alps, above all between the XIX and the XX century. Moreover, there were political reasons (mainly during some “troubled” periods of history) along with economical ones: France, in fact, developed earlier and it needed workforce to keep up with its development as well as susFrom the boom at the taining its large colonial empire. What Country could provide it betend of the Nineteenth ter? The nearby underdeveloped - even after political union - Italian century to the decrease peninsula of course. of migration flows of the The so-called “big emigration” can be placed during those years, besecond post-war... tween the last quarter of the XIX century and the pre-war period. Of but France continues course, after the first “boom” bigger flow years alternated with smallto be charming, mainly er ones but just before the First World War Italian people in France tofor young people talled about half million. After war outburst, migration flow decreased but there was a new recovery at the end of it. In fact, at the beginning of the Thirties, Italians in France represented almost one third of population (808 hundred, 27.9%), the first foreigner group of the Country. The new, thriving migration flow was based on the need to rebuild the Country at the end of the Second World War. However, it diminished at the end of the Fifties and our fellow-countrymen were taken a census of in 1962 dropped to
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ALBERT UDERZO
JEAN PAUL MANGANARO
Il “papà” italiano di Asterix & Co. Chi, di fronte alla grande armata guidata da Giulio Cesare, non ha “tifato” per il piccolo villaggio gallico e per i suoi eroi, il furbo Asterix e il suo grosso e generoso amico Obelix? Da bambini – ma anche da adulti – abbiamo seguito le loro gesta prima attraverso i fumetti, poi alla televisione, sia sotto forma di cartoni animati, che, successivamente, con attori in carne e ossa; ma forse non tutti sanno che uno dei due ideatori di Asterix è di origine italiana: stiamo parlando di Albert Uderzo, ideatore dei celebri Galli a fianco dell’amico René Goscinny. Figlio di Silvio e Iria, Uderzo porta esplicitamente traccia delle sue origini nel suo cognome, che deriva infatti da Oderzo, cittadina in provincia di Treviso di cui era originaria la sua famiglia. L’incontro con Goscinny risale all’inizio degli anni Cinquanta, ma è nel ’59 che tengono “a battesimo” la loro creatura: sulla rivista da loro curata, “Pilote” appare infatti “Astérix le Gaulois”. Da qui, l’inizio di un successo esponenziale. Nel corso degli anni, il villaggio gallico si arricchisce di nuovi personaggi, come la bella Falpalà, capace di far innamorare Obelix e milioni di lettori. Un’altra soddisfazione per Uderzo: il personaggio è infatti la caricatura di sua moglie, Ada Milani. Inutile dire che gli appassionati della “BD” (dal francese, “bande dessinée”) gallica si moltiplicavano a vista d’occhio, e la stima per i loro creatori non era da meno, al punto che nel 1970 Uderzo sarà insignito del titolo di Cavaliere delle Lettere e delle Arti. Una strada in salita, quindi, drammaticamente troncata, però, dalla morte precoce dell’amico Goscinny, nel 1977. Un evento difficile da superare per Uderzo, che però non lo ha allontanato dai loro “eroi su carta”: da allora, infatti, ha scritto e disegnato personalmente ogni nuova storia. Da quando Asterix fu ideato, per le oltre 30 diverse storie che sono state sinora vendute in oltre 300 milioni di copie in tutto il mondo, Uderzo ha realizzato più di 14.000 disegni.
ma la sua conclusione segnò una nuova ripresa, al punto che, all’inizio degli anni Trenta, gli Italiani in Francia rappresentavano quasi un terzo della popolazione (808mila, il 27,9%) e il primo gruppo di stranieri presenti nel Paese. La necessità di ricostruire il Paese al termine del secondo conflitto mondiale fu alla base di un nuovo, fiorente, flusso migratorio, che però si smorzò verso la metà degli anni Cinquanta, e già nel 1962 i nostri connazionali censiti erano scesi a 629.000 unità, per diventare, nel 1975, poco meno di 463mila, e diminuire ancor più con il passare degli anni. Del resto, proprio la vicinanza geografica portò i nostri connazionali a considerare la Francia come una “patria a tempo”: un luogo dove rifugiarsi in particolari fasi socio-politi-
co-economiche della storia italiana, ma da “abbandonare” non appena la situazione in patria fosse mutata in positivo. Quella che ci troviamo di fronte oggi è sostanzialmente una comunità “vecchia” – è sempre il Rapporto curato da Migrantes a confermarci che in Francia gli ultrasessantacinquenni rappresentano ormai un quarto della collettività – seppur non manchino fenomeni di “vivacità”. Per esempio, ancora nell’anno accademico 2004-2005, tra tutti gli studenti italiani che hanno preso parte al programma Socrates-Erasmus per trascorrere un periodo di studio all’estero, sono stati 2.600 quelli che hanno scelto la Francia come meta, secondi solo a quelli che hanno preferito la Spagna (6.000).
Great people of Italian literature “speaks” French Carlo Emilio Gadda and Italo Calvino, Carmelo Bene and Antonio Tabucchi. They are just a few great names of Italian literature that can be read by French readers thanks to the work of a remarkable scholar who has Italian origin and is fond of this country's literature: Jean-Paul Manganaro. Manganaro was born in 1944 and he is French-Sicilian (his father was from Avola and his mother from Bordeaux). He is famous both in Italy and in France for his translations as well as for his essays where his love for theatre and Italian realism emerge. He also loves neorealim cinema and his great master, Federico Fellini. He translated “Fare un Film”, “La Strada” and “Otto e mezzo” (Seuil, 1996) introduction and at last in 2007 Seuil will publish a wide study dealing with the Italian director, “Federico Fellini.Romance”. Thanks to his translation work, he plays a central role in spreading Italian and French literature in both countries. His activity has already been awarded many times with several prizes, such as 1st Award of Italian Republic for Translation of Italian foreign works in 2003 and Consécration 2005 HalpérineKaminsky in 2005. On 14th July 2001 he was also awarded Chevalier of the Order of Arts and Letters.
ANCE 629,000 units and less than 463 hundred by 1975 to further diminish as years went by. Besides, geographical closeness led our fellow-countrymen to consider France a “deadline country”: a place where to shelter in during particular social-political-economical period of Italian history but to be “left” once the situation had positively changed in the native country. Today there is basically an “old” community - the Report by Migrantes confirms us again people over sixty-five represent a quarter of community - although there are “vital” trends. For example, during academic years 2004-2005, among Italian students who participated in Socrates-Erasmus programme to study abroad for a period, 2,600 chose France as destination country, just after Spain (6,000).
ALBERTO UDERZO, ITALIAN “FATHER” OF ASTERIX & CO Who wasn't a supporter of the small Gallic village and its heroes, the smart Asterix and his big and generous friend Obelix, against the great army driven by Julio Caesar? When we were children – and now that we are grown-up as well – we used to follow their adventures in comics first, on television then, both in animated cartoons and real actors movies. Maybe not everybody know that one of the two Asterix creators has Italian origins: it is Albert Uderzo author of the famous Gaul together with his friend René Goscinny. Uderzo was son of Silvio and Iria and his surname, deriving from Oderzo, a small city in province of Treviso his parents came from, clearly reveals his origins. He knew Goscinny at the beginning of the Fifties and they “inaugurated” their protagonist in 1959: in fact, “Astérix le Gaulois” was published in “Pi-
lote”, magazine they edited. This was the beginning of a growing success. During the following years, the Gallic village was added with new characters, such as the beautiful Falbala who can make Asterix and thousands of readers fall in love with her. It represents another achievement for Uderzo: his wife, Ada Milani, inspired the caricature of the character. Of course, “BD” (from French, “bande dessinée”) from Gaul grew visibly as well as the appraisal for the authors. In 1979 Uderzo was awarded Chevalier of the Order of Arts and Letters. It was a difficult path dramatically interrupted when his friend Goscinny died in 1977. Uderzo had a tough period to go through but he didn't left his “paper heroes”: since then he has written and drawn alone every new plot. Since the beginning of Asterix, Uderzo has created over 14,000 drawings for over 30 different stories that were sold in over 300 million copies all over the world.
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UNA AIDA INDIMENTICABILE PER REGIA, SCENE, COSTUMI, DIREZIONE E INTERPRETAZIONE
Ritorna vincitor… Il cast dell’Aida con il regista Franco Zeffirelli
di Clara Biazzi
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n “trionfo”, sia quello intonato sul palcoscenico dal coro, al ritorno di Radames vittorioso, sia in sala, dove gli applausi hanno rimbombato per dodici minuti. È ciò a cui hanno potuto assistere i fortunatissimi – e sceltissimi – spettatori del Teatro alla Scala lo scorso 7 dicembre, serata di Sant’Ambrogio, in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione di spettacoli. “Padrone di casa”, Franco Zeffirelli, regista e scenografo dell’Aida verdiana diretta da Riccardo Chailly e con i costumi di Maurizio Millenotti. Uno spettacolo superbo, che conferma l’eccezionale valore del teatro lirico milanese, da molti considerato come il più importante del mondo. Gli interpreti della grande opera di Verdi non sono stati da meno. Marco Spotti (Il Re), Ildiko Komlosi (Amneris), Violeta Urmana (Aida), Roberto Alagna (Radames), Giorgio Giuseppini (Ramfis), Carlo Guelfi (Amonasro), Antonello Ceron (Messaggero), Sae Kyung Rim (Sacerdotessa), ai quali hanno fatto da superba cornice i ballerini Luciana Savignano, Roberto Bolle e Myrna Kamara per le coreografie di Vladimir Vassiliev, che hanno dato il massimo per fare di questa edizione un fatto epocale. Sul palcoscenico oltre trecento tra attori e comparse, in continuo movimento; in sala tutto esaurito, con ospiti d’eccezione quali il Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Cancelliere tedesco Angela Merkel, e il sindaco di Milano Letizia Moratti nel palco d’onore (un tempo palco reale), a mostrare il loro entusiasmo per il grandioso spettacolo che si svolgeva nella sala del Piermarini, completamente rimessa a nuovo. Due anni di lavoro per il restauro conservativo dell’area monumentale, dovuto all’architetto Elisabetta Fabbri, e l’ammodernamento degli impianti meccanici di servizio, con la maestosa ellissi e la nuova torre scenica, entrambe progettate dall’architetto Mario Botta. Un grande investimento che ha restituito, non solo ai milanesi ma al mondo intero, il vero, unico, monumento della lirica . È il caso di intonare assieme ad Aida il suo “ritorna vincitor”.
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È stato un vero trionfo lo spettacolo di riapertura del tempio della lirica, da molti giustamente considerato il “più importante del mondo”
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il Teatro alla Scala
DIRECTION, SETS, COSTUMES AND INTERPRETATION CONTRIBUTED TO MAKE AN UNFORGETTABLE AIDA
Ritorna vincitor…Teatro alla Scala L’esterno del nuovo Teatro alla Scala
The show celebrating the Opera temple re-opening, fairly considered the “most important of the world”, was a triumph.
his term well symbolizes both the “triumph” the chorus sang on stage after victorious Radames return and the audience one, who applauded for 12 minutes. This is what the lucky and selected audience witnessed last 7th December, S. Ambrogio night, in the occasion of the new season opening of Teatro alla Scala. Franco Zeffirelli, “head of the house” is the director and stage designer of Aida by Verdi. Riccardo Chantilly is the conductor and Maurizio Millenotti is the costumes designer. It is a wonderful performance that confirms how much is worth the Milanese opera theatre, considered by many people the most important one in the world. The great Verdi’s opera performers proved their excellent qualities too. Marco Spotti (The King), Ildiko Komlosi (Amneris), Violeta Urmana (Aida), Roberto Alagna (Radames), Giorgio Giuseppini (Ramfis), Carlo Guelfi (Amonasro), Antonello Ceron (Messenger), Sae Kyung Rim (Priestess) together with excellent dancers such as Luciana
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Savignano, Roberto Bolle and Myrna Kamara with Vladimir Vassiliev choreographies that did their best to make it an epoch-making version. There were over three thousand actors and walkon parts continuously moving on stage and all tickets were sold out. Outstanding guests such as Prime Minister Prodi, German Chancellor Angela Merkel and Milan Mayor Letizia Moratti enjoyed it from the royal box where they showed their excitement for the great show took place in the completely refurbished Piermarini hall. Both conservative refurbishment of monumental area by architect Elisabetta Fabbri and modernization of mechanical service equipment, with the majestic ellipse and the stage tower, by architect Mario Botta took two years. It was a great investment that has given the unique and authentic Opera building back to Milanese people and to the world. Now it is time to sing “ritorna vincitor” together with Aida.
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ARTE DELLA TAVOLA ALLA SCOPERTA DELLE “DONNE DEL VINO” ITALIANE
Sono chic e… sanno Un tempo “predominio” maschile, ora l’enologia è appannaggio anche dell’“altra metà del cielo”. E dimostra di saperci fare egregiamente, come riconosce anche uno dei più prestigiosi quotidiani internazionali
di Francesco Fusco
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l New York Times ha dedicato loro un lungo articolo. Perché queste cinque donne eccellono in un mondo maschile, e sono a capo di una “industria” che la tradizione voleva loro estranea, soprattutto quando ci si muove ad alto livello. Stiamo parlando delle “signore” del vino italiano. Belle eleganti, a vederle così nessuno le immagina in mezzo alle zolle che separano i filari di vite, attente a come cresce il raccolto, o intente a scrutare il cielo temendo improvvise gelate. O, ancora, mentre assistono alla pigiatura dei grappoli e seguono la vinificazione nelle cantine. Dalle Alpi alla Sicilia, rappresentano quattro regioni italiane, hanno background ed età differenti, ma un’unica passione: il vino. Il quotidiano della “Grande Mela” le ha classificate sotto il titolo “Vintage chic”, sottolineandone l’allure. Ma Francesca Planeta, Teresa Severini, Chiara Lungarotti, Elisabetta Foradori, Paola Gloder, non sono le so-
le in Italia a produrre vino e ad essere “chic”. Come oltre 700 loro “colleghe” fanno infatti parte dell’associazione “Le Donne del Vino”, che raduna le responsabili in prima persona di tutte le componenti della filiera vitivinicola, dal vigneto alla comunicazione, sparse per tutto il territorio italiano. Insomma, un’Associazione che non riunisce i semplici amanti del vino, ma ammette soltanto chi con il vino lavora quotidianamente, in una maniera o nell’altra. La presidentessa dell’Associazione è Pia Donata Berlucchi, da trent’anni amministratore delegato della F.lli Berlucchi, un’azienda nella quale ogni hanno vengono prodotte 400.000 bottiglie, frutto dei settanta ettari di vigne che l’azienda possiede. Poche, ma di qualità altissima, come dimostra – così come altri marchi della Franciacorta – il distintivo DOCG di cui si fregiano, una denominazione di origine controllata e garantita ottenuta mediante un disciplinare severissi-
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DISCOVERING ITALIAN “WOMEN OF WINE”
They are chic… and they can harvest grapes! he New York Times devoted a long article to them. These five women excel in a man’s world, and they head an “industry” that seemingly had nothing to do with them, mostly at the top of the echelon. We are talking about the “ladies” of Italian wine. They are beautiful and charming and nobody would picture them in the fields separating rows of vines, or paying attention to how the crop is growing or watching the sky fearing sudden frost, or monitoring the wine-pressing and wine-making process in the cellars. From the Alps to Sicily, they represent four different Italian regions, they come from different walks of life and they belong to different age groups, although they share one single passion: the passion for wine. The daily from the “Big Apple” called them “Vintage chic”, emphasising their allure. But Francesca Planeta, Teresa Severini, Chiara Lungarotti, Elisabetta Foradori and Paola Gloder are not the only ones to produce wine in Italy and to be “chic”. Like over 700 “colleagues” of theirs, they are members of the association “Le Donne del Vino”, which gathers the managers of all the components of the wine sector (from vines to communication) that are spread around the Italian territory. In short, the Association does not gather mere wine lovers. Its members work with wine on a daily basis, in one way or another. The president of the association is Pia Donata Berlucchi. She has been the managing director of F.lli Berlucchi for the past thirty years. At present, the company produces 400,000 bottles a year that are obtained from seventy hectares of vines owned by the company. They are only few, but of great quality, as demonstrated by the Guaranteed Quality label that distinguishes them and that is obtained through a very strict set of rules. This is the reason why this wine can only exclusively be found in restaurants and wine shops, rather than in large distribution chains. Talking to Pia Donata Berlucchi about her association means being overwhelmed by a great passion: passion for her job and for the activity of this exclusive “club” and its members. With her elegant voice, which has no inflexions, she praises everybody for the job carried out by her team mates, considering the well deserved results achieved, starting from the vice presidents, Maria Cristina Ascheri and Chiara Lungarotti, or Pia Angela Riccadonna, who is in charge of international activities. Her association gathers many names that are featured on the famous
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Once a man’s world, oenology is now also a prerogative of “the other side of heaven” that has demonstrated to have got what it takes, as one of the most prestigious international dailies also acknowledged labels that Mrs Berlucchi mentions with great enthusiasm, one after the other: Donnafugata, Mastroberardino and Gancia, just to name a few. Not to mention the five ladies featured in the pages of the prestigious American New York Times, starting from Francesca Planeta, who set aside a successful career in the marketing sector to work for the family business. She made nero d’avola and grecanico carrying the Planeta label famous worldwide across twelve years. Teresa Severini’s story is different. She has always been very keen on wine, as shown by her oenology studies and degree, which she obtained at Perugia University. She also attended a master course at Bordeaux University on the same subject. Her father in law, Giorgio Lungarotti, also “took advantage” of her passion. He is a vine-grower from Umbria. He entrusted her with the management of his company together with her daughter Chiara Lungarotti, one of the founders of the Association. Elisabetta Foradori takes the credit for promoting Teroldego, a type of wine that the Italians only knew of in the past, and in particular, those who, like her, live in the Dolomites. This wine has now won international recognition. Finally, Paola Gloder from Poggio Antico, left Milan Stock Exchange, which she worked for, following a brilliant university career at Cornell University, to work for what has been so far her father’s hobby, (he is a banker), promoting Brunello di Montalcino around the world. This goes to show that “Le Donne del Vino” are not just, as someone called them, “the other side” of the cellar, or “the other side” of the vine. “When we were born, we told ourselves that our goal was to contribute positively to the development of a somewhat contradictory relationship between women and wine. And we succeeded. Today, ‘wine female style’ increasingly identifies with the wish to choose top quality products, appreciating wine with more awareness, knowing the characteristics of wine, in order to enjoy wine on our table, excellently combining it with any dish”, concludes Pia Donata Berlucchi.
vendemmiare! mo, e che per questo non è possibile trovare nelle grandi catene di distribuzione, ma esclusivamente nei ristoranti e nelle enoteche. Parlare con Pia Donata Berlucchi della sua associazione significa farsi travolgere da una straordinaria passione: la passione per la sua attività, ma anche per l’operato di questo “club” esclusivo e delle sue socie. Con la sua voce elegante, priva di inflessioni, non risparmia elogi – visti i risultati, tutti meritati – per l’attività delle sue collaboratrici. A cominciare dalle vicepresidenti, Maria Cristina Ascheri e Chiara Lungarotti, o di Pia Angela Riccadonna, incaricata delle attività internazionali. La sua associazione è piena di nomi che si ritrovano su etichette famose, che la signora Berlucchi cita con entusiasmo, una dopo l’altra: da Donnafugata a Mastroberardino, a Gancia, solo per ricordarne alcune fra le tante. Senza dimenticare le cinque signore presenti sulle prestigiose pagine americane del New York Times. A partire da Francesca Pla-
neta, che ha messo da parte una brillante carriera nel mondo del marketing per occuparsi dell’azienda di famiglia, e, in appena dodici anni, ha fatto sì che i vini di nero d’avola e grecanico con l’etichetta Planeta, diventassero noti in tutto il mondo. Diversa la storia di Teresa Severini, che la passione per il vino l’ha sempre avuta nel sangue: lo dimostrano gli studi in enologia e la conseguente laurea presso l’Università di Perugia, poi il master nella stessa materia conseguito all’Università di Bordeaux. E della sua passione ha “approfittato” il suocero Giorgio Lungarotti, viticultore umbro che le ha affidato la gestione della sua azienda assieme alla figlia Chiara Lungarotti, una delle fondatrici dell’Associazione. A Elisabetta Foradori, invece, va il merito di riuscire a valoriz-
zare il suo Teroldego, vino ai tempi noto solo agli Italiani, e in particolare a coloro che, come lei, vivono sulle Dolomiti, fino a fargli tributare il riconoscimento internazionale. Infine Paola Glover, di Poggio Antico, che ha lasciato la Borsa di Milano, raggiunta in seguito ai brillanti studi presso la Cornell University, per dedicarsi a quello che fino ad allora era stato un hobby del padre banchiere, e promuovere il suo Brunello di Montalcino in giro per il mondo. Tutto ciò per dimostrare che “Le Donne del Vino”non sono solo – come alcuni le hanno definite – “l’altra metà” della cantina, o “l’altra metà” della vigna. “Quando siamo nate – spiega in conclusione Pia Donata Berlucchi – ci siamo dette che il nostro obiettivo era contribuire in positivo allo sviluppo del rapporto, a volte contraddittorio, tra donna e vino. E ci siamo riuscite. Oggi ‘vino al femminile’ significa sempre di più desiderio di saper scegliere un prodotto di alta qualità, piacere di gustare in modo consapevole, conoscenza delle caratteristiche dei vini, per gustarli sulle nostre tavole e abbinarli in maniera ottimale a tutti i piatti”.
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EVENTI
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DUE CONCERTI E UNA MOSTRA AL MOMA LO ATTENDONO A FEBBRAIO A NEW YORK
ENNIO MORRICONE, UNA VITA IN MUSICA
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Ennio Morricone: una carriera da Oscar Il grande Maestro riceverà il prossimo 25 febbraio l’ambita statuetta, per cinque volte “sfiorata” nel corso dei suoi quarantacinque anni di attività
IVANA PORTA
Per quattro decadi, il nome di Ennio Morricone è stato sinonimo di film. Con più di 500 colonne sonore – e cinque nomination all’Oscar – alle spalle, il Maestro italiano ha avuto un impatto rivoluzionario sulla maniera in cui i film venivano realizzati. Come sintetizza il regista britannico Sir David Puttnam, per il quale Morricone compose la colonna sonora di “The Mission”, “Ennio ha questa capacità straordinaria di prendere la vitalità di una pellicola – l’essenza di un film – e renderla in musica”. Nato a Roma nel 1928, all’età di 14 anni Ennio Morricone ha iniziato a studiare la tromba al Conservatorio di Santa Cecilia, dove il suo professore lo ricorda come “pupillo attento e diligente”, di potenziale considerevole. Dopo la laurea, ha iniziato come arrangiatore di musica leggera. Grazie al suo rivoluzionario approccio, mescolando generi musicali e incorporando quelli che si potrebbero definire “suoni trovati” – macchine da scrivere, barattoli di latta, fischi e fruste – diventò rapidamente uno degli arrangiatori più importanti “al servizio” di artisti dell’opera, del pop, del jazz, come Mario Lanza e Chet Baker. Queste diverse influenze avrebbero successivamente lasciato i loro segni sulle sue future colonne sonore. “Ho sempre inserito nei miei lavori i suoni concreti, rumori quotidiani”, spiega il Maestro. “Molta gente probabilmente pensa che io sia capriccioso, che metta in musica suoni come le macchine da scrivere ed i barattoli di latta. Ma lo faccio per dare un elemento di realtà”. Morricone iniziò poi a comporre per la televisione ed il teatro, ma solo all’inizio degli anni Sessanta iniziò a occuparsi di colonne sonore per i film. E ben presto ottenne il riconoscimento internazionale quando, nel 1964, l’emergente regista Sergio Leone gli chiese di scrivere la colonna sonora del suo “Per un pugno di dollari”. Il risultato? Una delle più amate colonne sonore mai scritte per il cinema. Non solo Morricone rivoluzionò la maniera di far musica per film, ma il suo stesso metodo. Il successo che ben presto riscosse in tutto il mondo quello che venne ribattezzato il genere “spaghetti-western” a fianco di Leone, aprì a Morricone le porte di Hollywood, permettendogli di diventare uno dei più ricercati compositori di colonne sonore. Un successo che lo portò anche a ricevere per cinque volte la nomination agli Oscar – per “I giorni del cielo” (1979), per “Mission” (1986), per “Gli Intoccabili” (1987), per “Bugsy” (1992) e per “Malèna” (2001). Da allora Morricone ha diviso il suo tempo fra Roma e Hollywood, realizzando probabilmente il maggior numero di colonne sonore nella storia del cinema. Tra i registi con cui ha collaborato, Roman Polanski, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Brian De Palma, Giuseppe Tornatore, Margarethe Von Trotta, Bernardo Bertolucci, Oliver Stone, John Carpenter, Dario Argento, Marco Bellocchio, Franco Zeffirelli, Warren Beatty e Pedro Almodovar, per citarne solo alcuni.
ENNIO MORRICONE, A LIFE IN MUSIC For four decades, the name of Ennio Morricone has been synonymous with the movies. With more than 500 soundtracks – and five Oscar nominations – to his name, the Italian maestro has had a revolutionary impact on the way films are scored. In the succinct words of British film maker Sir David Puttnam, for whom Morricone composed the soundtrack to The Mission: “Ennio has this extraordinary ability to take the vitality of a film – the essence of a film – and set it to music.” Born in Rome in 1928, Ennio Morricone began studying the trumpet at the Santa Cecilia Conservatoire from the age of 14, where his professor recalls him as an “attentive, diligent pupil” of considerable potential. Upon graduation he began writing musical arrangements. With his revolutionary approach, mixing musical genres and incorporating what
would now be called “found” sounds – typewriters, tin cans, whistles and whips – he swiftly became a top studio arranger for stars from opera to jazz and pop, among them Mario Lanza and Chet Baker. These diverse influences would later find their way into his film scores. “I’ve always put concrete sounds, everyday noises, into my works”, explains the Maestro. “Many people probably think I’m capricious, putting sounds like typewriters and tin cans into music. I do it to give an element of actuality”. Morricone moved into composing for television and theatre but it was not until the early 1960s that he began scoring films. International recognition swiftly followed when, in 1964, fledgling director Sergio Leone, asked him to score his movie A Fistful of Dollars. It turned out to be one of the best-loved themes ever written for a film. Not only did Morricone revolutionise the
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n r i c o n o s c i m e n t o a l s u o 2007. Per l’occasione il Maestro eseguirà, in- gli eccezionali spettacoli di Joe Cocker, “straordinario e sfaccettato sieme al repertorio delle sue principali com- Caetano Veloso, Dionne Warwick, Massicontributo all’arte della musica posizioni di musica da film, anche il brano mo Ranieri, Gilberto Gil, Gianni Morandi, da film”. Questa la motivazione “Voci dal silenzio” scritto dopo l’attentato alle Renato Carosone, Lionel Hampton, Renzo che ha guidato il comitato di- Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Arbore, Gigi Proietti, e tantissimi altri. rettivo dell’Academy of Motion Picture Arts I concerti possono contare sull’organizzaI concerti sono inoltre resi possibili grazie and Sciences nella decisione di conferire al zione di Massimo Gallotta, produttore e alla collaborazione con la Fondazione “Gicompositore italiano Ennio manager della Massimo Gallot- ve Them a Hand” di New York, la Missione Morricone l’Oscar alla carrieta Productions Ltd, che vanta Italiana alle Nazioni Unite, la NIAF e l’Istira in occasione della prossima una consolidata esperienza nel tuto Italiano di Cultura di New York, con il cerimonia degli Academy mondo internazionale della patrocinio della Presidenza del Consiglio Awards, in programma il 25 musica e dello spettacolo fin dal dei Ministri e del Ministero per i Beni e le febbraio a Los Angeles. 1976. Attività Culturali. È la prima volta che EnPer il compositore italiano, A lui si devono, del resto, altri nio Morricone si esibisce in America. E, per celeberrimo per il suo lungo straordinari concerti, come l’occasione, il MoMA, Museum of Modern sodalizio artistico con il regista quello, indimenticabile, di Art di New York, organizza dall’1 al 5 febSergio Leone, si tratta della Frank Sinatra e la sua orche- braio una retrospettiva di alcuni tra i film prima statuetta dopo le cinque stra nell’Anfiteatro dell’Area più importanti per i quali il Maestro ha firnomination ricevute in quaArcheologica di Pompei del mato le colonne sonore, tra cui “C’era una rantacinque anni di attività. 1991; ma anche i grandi show volta in America”, “The Untouchables”, “La Un riconoscimento, quindi, di Ray Charles, Gilbert Be- Battaglia di Algeri”, “C’era una volta il West”, di estremo valore: per l’Italia, Massimo Gallotta caud, Manhattan Transfer nel- “The Mission”, “Indagine su un cittadino al per il cinema italiano, per l’Itala splendida baia di Positano; di sopra di ogni sospetto”. lianità. Come ha infatti tenuto a sottolineare il Presidente dell’Academy, Sid Ganis, “si intende in questa maniera riTWO CONCERTS AND AN EXHIBITION AT MOMA IN NEW YORK CITY conoscere non solo l’importante numero di colonne sonore composte da Morricone, ma anche il fatto che molte di queste sono amatissimi e popolari capolavori”. Il conferimento dell’Oscar alla Carriera a Morricone sarà anticipato, negli Stati Uniti, da una serie di importanti eventi, che toccatribute to his “magnificent and multifaceted contributions to the art of film music”. no il loro culmine nel grande concerto che This the reason that guided the Academy of Motion Picture Arts and Sciences Exverrà ospitato il 3 febbraio 2007 al Radio ecutive Committee in its decision to award Italian composer Ennio Morricone with City Music Hall di New York. an Oscar to honour his music career at the next Academy Awards ceremony, slated for In tale occasione, il Maestro, accompa25 February 2007 in Los Angeles. gnato da duecento elementi di orchestra e The Italian composer, famous for his long-standing artistic association with film director Sercoro, si esibirà nel suo magico e sconfinato gio Leone, will receive the award after being nominated five times in his 45-year old career. repertorio delle più belle colonne sonore di Therefore, a recognition of high esteem for Italy, for Italian cinema, for “Italian-ness”. film di tutti i tempi, dando vita ad una delle As the Academy’s President, Sid Ganis, underscored “this is how we want to recognise not più grandi produzioni concertistiche mai only the significant number of film scores composed by Morricone, but also the fact that realizzate prima d’ora. Ennio Morricone in many of these are very much loved and popular masterpieces”. The awarding of the Career concerto al Radio City Music Hall di New Oscar to Morricone will be preceded in the United States by a number of major events, the York è destinato ad essere un ambizioso culmination of which will be the big concert at New York City’s Radio City Music Hall on 3 progetto multimediale per uno straordinaFebruary 2007. The event will see Maestro Morricone – accompanied by a rio ed indimenticabile evento. The grand Maestro 200-piece orchestra and backing group – unfurl his magic and his unlimitQuesto eccezionale evento sarà inoltre prewill receive the ed repertory of the most beautiful sound tracks of all time, giving life to one ceduto da un altro straordinario appuntasought-after statuette of the greatest concert productions ever staged. Ennio Morricone in conmento: il grande compositore italiano è stato next 25 February, cert at New York’s Radio City Music Hall promises to be an ambitious mulinfatti invitato presso la sede dell’Assemblea after already coming timedia project for an extraordinary and unforgettable event. Generale dell’ONU il 2 febbraio a tenere un close five times in his This exceptional event will also be preceded by another key appointment. concerto di benvenuto al nuovo segretario ge45-year long career Indeed, the great Italian composer has been invited to the U.N. General nerale Ban Ki-Moon, in carica dal 1 gennaio
Ennio Morricone: a career worthy of an Oscar
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sound of the movies, but also the method. The worldwide success of the so-called “spaghetti westerns” with Leone opened the doors of Hollywood to Morricone, who rapidly became the most in-demand composer in the movies, going on to receive five Oscar nominations (in 1979 for Days Of Heaven, in 1986 for The Mission, in 1987 for The Untouchables, in 1992 for Bugsy and in 2001 for Malena). Since then Morricone has divided his time between Rome and in Hollywood, accumulating probably the greatest number of composing credits in cinema history. The directors with whom he has collaborated: Roman Polanski, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Brian De Palma, Giuseppe Tornatore, Margarethe Von Trotta, Bernardo Bertolucci, Oliver Stone, John Carpenter, Dario Argento, Marco Bellocchio, Franco Zeffirelli, Warren Beatty and Pedro Almodovar to name but a handful.
Assembly on 2 February to hold a welcome concert for the new Secretary General Ban Ki-Moon, whose mandate started on 1 January 2007. For the event, the Maestro will also perform – along with a programme of his most popular film scores – “Voices from Silence”, written after the attack on the Twin Towers on 11 September 2001. The concerts can count on the organisational flair of Massimo Gallotta, producer and manager of Massimo Gallotta Productions Ltd., who has been part of the international music and entertainment scene since 1976. The same Massimo Gallotta who masterminded such magnificent concerts as the unforgettable Frank Sinatra and his Orchestra in the Amphitheatre of the Pompei Archaeological Area in 1991, the great shows of Ray Charles, Gilbert Becaud, and Manhattan Transfer in the splendid bay of Positano and the remarkable concerts of Joe Cocker, Caetano Veloso, Dionne Warwick, Massimo Ranieri, Gilberto Gil, Gianni Morandi, Renato Carosone, Lionel Hampton, Renzo Arbore, Gigi Proietti and many, many others. The concerts have also been made possible thanks to the collaboration of New York’s “Give them a Hand” Foundation, the Italian Mission to the United Nations, NIAF and the Italian Institute for Culture in New York, under the patronage of the Prime Minister of Italy and the Italian Ministry for the Cultural Heritage and Affairs. In addition, as this will be the first time that Ennio Morricone performs in America, MoMA, New York’s Museum of Modern Art, will hold a retrospective, on 1-5 February 2007 of some of the major films for which the Maestro has composed the film scores, including Once upon a Time in America, The Untouchables, The Battle of Algiers, Once upon a Time in the West, The Mission and Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
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DOPO BACH, CROSBY, MINA… POVIA
Dopo le pregevoli opere che ci ha offerto il Natale, ora lo sguardo è immancabilmente rivolto verso la Riviera dei Fiori, con l’edizione numero 57 del celebre Festival della Canzone
Dalla “sbornia” del Natale alla “ubriacatura” di Sanremo
di Luca Damiani
È Sopra, il Teatro Ariston, sede del Festival di Sanremo. A destra, Pippo Baudo. Sotto, David Crosby e Johann Sebastian Bach. Nella pagina accanto, Michelle Hunziker
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finita la sbornia del Natale e delle strenne che cercano di colmare le falle di un mercato discografico boccheggiante, secondo un principio da veri ubriachi: non si vendono i singoli cd, ma in compenso una bella opera omnia o un tributo che costa dieci volte tanto si dovrebbe vendere come il pane. Detto questo, il Natale è servito anche per ritrovare pregevoli opere come quelle che puntualmente ci regala Mina, questa volta con un maxi cofanetto dal titolo “Ascoltami, guardami”, oppure come David Crosby il cui “meglio” si è potuto ritrovare in “Voyage” con molte previously unreleased version, ovvero versioni mai apparse prima. Nel mondo della classica basterebbe citare la monumentale Bach Edition della Brilliant che replica e bissa il successo della Mozart Edition con 160 cd a un prezzo davvero irrisorio con cui si può acquistare il tout Johann Sebastian. È finita la sbornia del Natale, dicevamo, e stiamo avvicinandoci a grandi passi verso la sbornia omerica del Festival di Sanremo. Non ce ne vogliano i sopra citati per la vicinanza blasfema, ma esiste una sorta di minimo comune denominato-
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AFTER BACH, CROSBY, MINA… POVIA
From the Xmas “hangover” to the “binge” of Sanremo he Xmas hangover and the offerings that seek to plug the leaks of a gasping record market, in line with the principle of real bingers: CDs aren’t selling but, to offset this, a beautiful music omnibus or tribute costing ten times more should sell like hot cakes. That said, Xmas has also served to bring to light some excellent pieces, such as those Mina regularly regales us with, this time a maxiset entitled “Ascoltami, Guardami”, or like David Crosby, the “best” of whom we have been able to find in “Voyage”, along with many previously unreleased versions. In the classical sphere, one only needs to cite the 160-CD bumper Bach Edition by Brilliant – which repeats and encores the success of the Mozart Edition – at a truly ridiculous price that permits one to buy the tout of Johann Sebastian. As we were saying, the Xmas hangover is, well, over, and we are now rapidly approaching the Homeric drunken binge of the Sanremo Song Festival. We shouldn’t really mention the above in such blasphemous closeness, but the two events share a kind of minimum common denominator: the attention of a vast public for a theme, that of music, which does not normally capture more than a poor and marginal interest: attested to by the fact that the generalist television – greedy for sellable topics – takes good care to not propose the works of music makers, interpreters and singers. We know much, indeed almost everything, in advance about the kermis of the next event. We know who will be After an excellent on the artistic panel for the Young Music Xmas offering, our Maker section; we know that Pippo Baudo, attention now MC and artistic director of the 57th Sanremo unfailingly shifts to Festival, has already revealed a great deal, the Riviera of Flowers, anticipating that “Michelle Hunziker will be with the the only female MC of the Sanremo Festi57th edition of the val, the absolute queen. There was never celebrated Sanremo any plan to invite Penelope Cruz for more Song Festival than one evening. Michelle is the one and only for me”. And still more, that Renato Zero has announced he has received an invitation from Pippo Baudo “to the Friday evening show dedicated to Italian music. I think I’ll go because I believe the evening will be good for Italian music. So we can prove to everyone that we are real, and not just a cardboard album cover”. On the whole, all is as agreed, as it is expected to be and as it has already been for more than half a century: a few dramas, a pair of position-takers, half a scandal and little music. The problem might be that the Italian song festival of excellence no longer represents, or might never have represented, Italy and its tastes for the better and the worse, in any event, different tastes. If it is easy to remember the winner of the long-ago 1951 edition – for those few for whom the name escapes, it was Nilla Pizzi – and even the song “Grazie dei fior”, it is already harder to remember who last year’s winner was. It was that Povia, the one who made the language of pigeons famous. The long history of the festival reveals an alternating of dark and chiaroscuro years, but the names repeat themselves: Riccardo Fogli, Tiziana Rivale, Al Bano and Romina, Ricchi e Poveri, Pooh, Anna Oxa, trailed by a few and now-forgotten anchors, such as Mino Vergnaghi, who won in 1979 with “Amare”. Then there have been the noble cases, such as that of Elisa with “Luce” – possibly the least Sanremo type song of them all – and other damningly plebeian, renderings which it is better to skip. But that’s what it’s all about! And now we have to go through it all again this year: without really knowing why, we’ll plop in front of the telly and pretend to favour one rather than another, we’ll bet on doped horses, and, at the end, we’ll all say how disappointing it turned out to be. But maybe there’s an explanation for it all that has escaped us, despite suspecting it from the start: it’s just a way of bingeing and nothing more.
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re tra i due avvenimenti: l’attenzione di un vasto pubblico per un tema, quello musicale, che normalmente non raccoglie intorno a sé che uno scarso e marginale interesse: lo testimonia il fatto che la televisione generalista – avida di argomenti commerciabili – si guarda bene dal proporre le opere di musicisti, interpreti e cantanti. Della kermesse prossima ventura si sa in anticipo moltissimo, quasi tutto. Si sa da chi sarà composta la commissione artistica per la sezione Giovani; sappiamo che Pippo Baudo, conduttore e direttore artistico del 57° Festival di Sanremo, ha già parlato molto anticipando che “Michelle Hunziker sarà l’unica conduttrice femminile del festival di Sanremo, la regina assoluta. Non è mai stata ipotizzata nessuna presenza di più di una serata per Penelope Cruz. Per me Michelle è unica e sola”. E, ancora, che Renato Zero ha annunciato di essere stato invitato da Baudo “ad andare alla serata di venerdì dedicata alla musica italiana. Credo che ci andrò perché sarà una serata che penso faccia bene alla musica italiana. Così facciamo vedere che non siamo cartonati ma siamo veri”. Insomma, tutto come si conviene, come ci si aspetta che sia e come da più di mezzo secolo accade: qualche polemica, un paio di prese di posizione, mezzo scandaletto e poca musica. Il problema, forse, è che il festival per eccellenza della canzone italiana non rappresenta più, o forse non ha mai rappresentato, l’Italia e i suoi gusti, che sono migliori e peggiori, in ogni caso diversi. Se è facile ricordare chi era il vincitore nel lontano 1951 – per i pochi a cui al momento sfugge è stata Nilla Pizzi – e perfino la canzone, “Grazie dei fior”, già è più difficile ricordare chi era il vincitore dello scorso anno. Quel Povia che ha reso celebre il linguaggio dei piccioni. Nella lunga storia del festival, anni bui e anni in chiaroscuro si sono alternati, ma con nomi ricorrenti: Riccardo Fogli, Tiziana Rivale, Al Bano e Romina, Ricchi e Poveri, Pooh, Anna Oxa, si inseguono con qualche punto fermo e ormai dimenticato, come Mino Vergnaghi che nel 1979 vinse con l’imperdibile “Amare”. Ci sono stati, poi, casi nobili come quello di Elisa con “Luce” – forse la meno sanremese di tutte le canzoni – e altri dannatamente plebei su cui è meglio sorvolare. Ma tant’è! Anche quest’anno ci tocca: senza sapere perché, ci metteremo davanti al televisore e faremo finta di preferire uno all’altra, scommetteremo su cavalli dopati, e alla fine diremo che è stata una delusione. Ma forse una spiegazione per tutto questo c’è e ci è sfuggita, pur sospettandola fin dall’inizio: trattasi di ubriacatura e nulla più.
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UN BREVE VADEMECUM PER “SOPRAVVIVERE” AL CHECK-IN
VIAGGIARE
Se volare è diventata un’impresa… Le nuove regole internazionali per chi si reca all’estero in aereo sono divenute più stringenti in seguito agli attentati terroristici. Scopriamo le principali norme adottate
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om’era facile, una volta, viaggiare in aereo! Arrivavi in aeroporto nel tempo limite dell’accettazione, portavi con te, oltre alla valigia, il bagaglio a mano, il documento di identità, e il biglietto. E partivi. Adesso se non conosci tutte le regole, rischi di rimanere a terra o di perdere una parte degli oggetti che intendevi portare con te. Ma vediamo insieme le ultime norme adottate.
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BAGAGLIO A MANO
Non potrà superare complessivamente i 115 centimetri, dovrà avere al massimo una lunghezza di 56 cm., una larghezza di 45 e un’altezza di 25. Fra gli articoli ammessi figurano: una borsetta o borsa portadocumenti, un laptop, un apparecchio fotografico, videocamera o lettore cd, un soprabito o impermeabile, un ombrello o bastone da passeggio, un paio di stampelle, libri e giornali, culle e passeggini e cibo per bambini, acquisti fatti al duty free ma in busta sigillata, medicinali necessari per la durata del viaggio. Acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni, oli, profumi, spray, gel, schiume da barba, deodoranti, dentifrici o pomate, mascara, sono ammessi solo in piccola quantità, cioè in recipienti di 100 millilitri e 100 grammi di peso al massimo, e devono essere contenuti in una busta di plastica trasparente. Vietate forbici, o oggetti appuntiti.
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DOCUMENTI DI VIAGGIO
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PESI E MISURE DEL BAGAGLIO
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TEMPI DI PRESENTAZIONE AL CHECK IN
Se devi recarti negli Stati Uniti e vuoi eliminare il visto, allora è meglio munirsi del nuovo passaporto elettronico, che viene rilasciato da questure e uffici consolari all’estero. È dotato di particolari caratteristiche di stampa anticontraffazione e di un microprocessore contenente i tuoi dati anagrafici e la tua fotografia, oltre all’indicazione dell’autorità che lo ha rilasciato. Quando si richiede tale passaporto – che consente un soggiorno di 90 giorni per turismo o affari – nel modulo di richiesta va specificato “valido per gli Stati Uniti”. Pur esistendo delle regole generali, tuttavia questo aspetto dipende dalla compagnia aerea e dal Paese verso il quale si è destinati. Un consiglio: informarsi bene con la compagnia prima di fare le valigie. I vari controlli di polizia richiedono tempi lunghi. Per i voli nazionali, meglio presentarsi ai banchi check-in almeno un’ora prima dell’orario di partenza previsto; per tutti gli altri voli, bisogna invece arrivare con almeno due ore di anticipo.
A SHORT GUIDELINE TO SURVIVE AT THE CHECK-IN DESK
If flying has became a venture... ntil recently it was so easy travelling by plane! You got to the airport just before the checkin closed with your hand baggage, your Id., your ticket and your baggage. And you just left. Now if you don’t know all the regulations and the rules adopted by others countries and by every flight company you risk not boarding or loosing some items you wanted to bring with you. But let’s take a look at the latest regulations.
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1. Hand baggage. The hand baggage maximum dimensions are as follows: 115 cm in all, with combined dimensions of 56 cm length, 45 cm wide and 25 cm height. The following items are permitted onboard: handbag or paper holder, notebook, camera, video camera and CD player, overcoat or raincoat, umbrella or walking stick, crutches, books and newspapers, pram/buggy for kids, duty free purchases closed in a bag, indispensable medicines for the flight. It is allowed a small quantity of the following items: water and other drinks, soups, syrups, creams, lotions, oils, fragrances, spray, gel, shave foams, deodorants, toothpastes or ointments, mascara. The containers don’t have to exceed 100 ml and 100 gr. and they have to be carried in transpar-
Further to terrorist attacks the new international rules for whoever goes abroad have became stricter. Find out the main measures adopted
ent plastic bags. It is strictly forbidden to carry scissors or sharp items that can be used as dangerous weapons. 2. Passports and Visas. If you are travelling to US and you don’t want to use Visas then it is better to equip yourself with the new electronic passport that is issued by provincial police headquarters and foreign consular offices. It incorporates special anti fraud features and an integrated circuit (computer chip) storing your personal data and your photograph, besides the authority mark that issued it. When you apply for this passport, that allows you a maximum period of 90 days for travel or business purposes, you have to specify in the application form “valid for US”. 3. Baggage measures and weight allowance. This is a more complicated topic to deal with. In fact, although there are general regulations, it mainly depends on the flight company and the country you are flying to. A tip: ask the company you are flying with before packing your baggage. 4. Check in times. Police checks takes a lot. For national flights it is highly recommended to check in at least one hour prior to your scheduled departure time. For all the other flights it is recommended two hours before departure.
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CINEMA & CULTURA
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SATYAJIT RAY, IL NEOREALISMO E LA QUESTIONE DEL CINEMA DIGITALE
Viaggio a Calcutta, tra Cinecittà e Bollywood Nell’ambito di Festa Italiana, un convegno per parlare di cinema e di una futura collaborazione indo-italiana per la formazione audiovisiva
di Mauro Aprile
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ll’interno del ricchissimo quadro di iniziative di Festa Italiana (un centinaio di eventi e tavole rotonde – dal cibo alla seta, dall’industria chimica all’Italian Life Style – svoltosi dalla prima metà di novembre alla metà di dicembre attraverso le città di Mumbai, Delhi, Kolkata, Bangalore, Chennai), un piccolissimo evento, direi alquanto marginale, ha visto l’Italia e l’India discutere anche di cinema. Ci troviamo del resto di fronte al Paese che del cinema ha saputo fare il primo business industrial-culturale, e che guarda all’Italia (per la storia del Neorealismo, per il suo straordinario paesaggio artistico e per lo stile di vita) con un certo occhio di ammirazione. È impressionante scoprire che un gran numero di persone conosce a memoria film come “Ladri di biciclette”o “Umberto D”di De Sica-Zavattini, anche se la ragione è ben nota: il più grande regista della storia della produzione audiovisiva Made in India, la leggenda del cinema almeno per gli Indiani del Bengal, Satyjit Ray, agli albori della sua carriera era SATYAJIT RAY, NEOREALISM AND
ABOU
A journey to Calcutta, b ogether with other Festa Italiana’s initiatives (about one hundred events and round tables ranging from food to silk, from chemical industry to Italian Life Style that took place from the first half of November to half December in several cities: Mumbai, Delhi, Kolkata, Bangalore, Chennai) there was a small, quite marginal event where Italy and India had the chance to talk about cinema. Besides, we are in the country that was able to turn cinema in its first industrial-cultural business considering Italy (because of Neorealism and its wonderful artistic background as well as its life style) worthy of admiration. It is incredible how many people know movies such as De Sica-Zavattini’s “Ladri di biciclette” or “Umberto D” by heart. There is a well-known reason that explains this: the most important director of Made in India audiovisual production, Satyjit Ray, the legend of cinema at least for Bengal’s Indians, was dazzled by Italian Neorealism revolutionary power at the dawn of his career. He considered them as a bible for whoever wanted to make cinema, above-mentioned ones of De Sica-Zanetti in particular. As I said before, I was invited as filmmaker and essayist to a workshop about digital cinema in Indo-Italian experience organized by Roopkala Kendro Film Institute, Consulate General of Italy and Indo-Italian Chamber. Roberto Minini Merot, director and artistic director of Myro Films, representing Italian digital cinema’s independent scene participated in with me. After visiting Roopkala Kendro – Indo-Italian Institute of film and social communication that was established to support audiovisual education of Ben-
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Una scena dal film “Ladri di biciclette”.
stato folgorato proprio dalla potenza rivoluzionaria del Neorealismo italiano, e in particolare dai suddetti film di De Sica-Zavattini, al punto tale da considerarli come una bibbia per chiunque volesse fare il cinema. Come accennavo, sono stato invitato a intervenire come film-maker e saggista ad un seminario sul cinema digitale nell’esperienAND
za indo-italiana, organizzato dal Roopkala Kendro Film Institute insieme al Consolato Generale d’Italia e alla Camera Indo-Italiana. Insieme a me, a rappresentare la scena indipendente del cinema digitale italiano, Roberto Minini Merot, regista e direttore artistico della Myro Films. Dopo aver visitato il Roopkala Kendro - un
ABOUT DIGITAL CINEMA
cutta, between Cinecittà and Bollywood gal’s young people by Satyajit Ray himself (in his both countries’ political Institutions memory the Institute pays its tribute with a big stat- have to start a discussion on cineue set at the entrance as well as original scripts ma cultural industry; and also digikept in the library) and co-financed by Develop- tal matter. Thanks to its technical ment Cooperation of the Ministry of Foreign Af- lightness it is undoubtedly a great fairs, we spent a couple of hours in a kind of non- productive and aesthetic chance stop conference. A group of well-trained young that requires more than ever clear students of arts were our interlocutors. As hospi- ideas, preparation, prospects and tality gift, they showed us their best singing, music choices planning. and photographic performance making us lots of This is an opinion already exquestions about digital cinema power and limits. pressed by Satyajit Ray himself in These young people also expressed the wish to 1968 when interviewed by J. Blue gain experience in Italy even through University for Film Comment: “Careful prepaMauro ration to get a exchange or specialization spontaneous efscholarships until Italian CineIn Festa Italiana fect. This is the real point. Everyma (Political Institutions such convention there was the as Ministries of Culture and change to deal with cinema thing needs to be prepared for that effect. It is not allowed to imInternational Trade, Universiand a future Indo-Italian provise. If you aim at a certain efties, Anica and various catecollaboration for fect all the film, then the preparagories of this sector, from proaudiovisual education tion tend to that purpose too. I’d ducers to directors) understands the importance and the significance to like to improvise more if it only negative matter promote such a cultural exchange that can also weren’t such a problem, but we are not allowed to do it (…) I have to be absolutely sure of what I want. anticipate a future economic income. Afterwards, we visited Nandan II, prestigious Cal- Very, very sure, in terms of acting, shooting, instalcutta International Film Festival centre, where the lation, everything in short.” workshop about cinema in digital era took place. Lastly, the exemplar “Prima della rivoluzione” (1964) Besides Minimi Merot and I the Indian speakers of Bernardo Bertolucci gathered all of us in the dark (among which, Sanjoy Mukhopadhyay, Roopkala dreaming together and waiting for something new Kendro director and teacher; Fr. Gaston in prospect like a contact for a systematic exRoberge, critic and teacher; Nilanjan Gupta, Jad- change between Italian and Indian cinema cultural vpur University teacher; Shamik Bandyopad- industry. This could even happen in 2007, officially hyay, teacher and critic) agreed with our speech: appointed Year of Italy in India.
Istituto indo-italiano per film e comunicazione sociale, nato per incrementare la formazione audiovisiva dei giovani del Bengal e voluto dallo stesso Satyajit Ray (alla cui memoria l’Istituto fa tributo con una grande statua posta all’entrata e con le sceneggiature originali conservate in biblioteca) e co-finanziato dalla Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri – abbiamo trascorso un paio d’ore in una sorta di conferenza non-stop. A farci da interlocutori, un gruppo di studenti di arte giovani e ben preparati, che ci hanno mostrato come dono di ospitalità le loro specifiche expertise del canto, della musica, della fotografia, tempestandoci di domande sulla potenza e i limiti del cinema digitale. E proprio da questi giovani è stato espresso l’interesse per un’esperienza in Italia, magari tramite uno scambio universitario o delle borse di studio di specializzazione, in attesa che il Sistema Italia per il Cinema (Istituzioni politiche come i Ministeri dei Beni Culturali e del Commercio Internazionale, le Università, l’Anica e le varie categorie di settore, dai produttori ai registi) comprenda la portata e lo spessore di favorire un tale scambio culturale, che è foriero anche di un saldo futuro economico. La nostra visita è proseguita al Nandan II, sede del prestigioso Festival Internazionale del Cinema a Calcutta, dove si è tenuto il seminario sul cinema nell’era digitale. Anche gli speakers padroni di casa, oltre me e Minini Merot (tra questi, Sanjoy Mukhopadhyay, docente e direttore del Roopkala Kendro; Fr. Gaston Roberge, docente e critico; Nilanjana Gupta, docente alla Jadvpur University; Shamik Bandyopadhyay, docente e critico) hanno condiviso i nostri interventi: sulla necessità che le Istituzioni politiche dei due Paesi debbano aprire il prima possibile un tavolo speciale sull’industria culturale del cinema; e anche sulla questione del digitale, che costituisce indubbiamente una grande opportunità estetica e produttiva, grazie alla sua leggerezza tecnica, ma che richiede più che mai idee chiare e preparazione, prospettive e un piano di scelte. Una posizione, questa, già espressa dallo stesso Satyajit Ray nel 1968, intervistato da J. Blue per Film Comment: “Preparazione molto accurata per ottenere un effetto spontaneo. Questo è il vero Aprile punto. Occorre preparare tutto per quell’effetto. Non si può improvvisare. Se si mira ad un certo effetto per tutto il film, allora anche la preparazione tende a quel fine. Io amerei improvvisare un pò di più se la questione del negativo non fosse un tale problema, ma non possiamo permettercelo (…) Devo essere molto sicuro di quello che voglio. Molto, molto sicuro, in termini di recitazione, di ripresa, di montaggio, di tutto insomma”. Infine, un esemplare “Prima della rivoluzione” (1964) di Bernardo Bertolucci ci ha riuniti tutti nel buio della sala a sognare insieme, in attesa che qualche segnale all’orizzonte sancisca, magari approfittando del 2007, ufficialmente dichiarato Anno dell’Italia in India, un contatto per un interscambio sistematico tra l’industria culturale del cinema italiano e quella indiana.
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SPORT
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DOPO LA COPPA DEL MONDO, PALLONE D’ORO E FIFA WORLD PLAYER
AFTER THE WORLD CUP, GOLDEN AWARD AND FIFA WORLD PLAYER
Football world “crowns” Fabio Cannavaro After France Football award, the captain of Italian team’s champions in Berlin was also awarded with the most important award in the world nd this is the third one! Apart from being considered the best one in Europe, Fabio Cannavaro was crowned the best in the world too: in fact, the Italian football player was awarded with the Fifa World Player. Unlike the Golden Ball that is just given to players who play in European Championships and it is voted by journalists, the Fifa World Player is an important acknowledgement because it is a world award voted by experts, that is coaches and world national teams’ captains. In addition, Cannavaro ranked first with 498 votes, before Zinedine Zidane (454 votes) and Ronaldinho (380), winner of the two previous editions. The Italian team’s captain was awarded with the Fifa World Player shortly after another important acknowledgement: a few weeks ago, after the World Cup he won in Berlin against France, he was given the Golden Ball by transalpine cousins, given annually by France Football. Indeed, it came as no surprise. Cannavaro had been mentioned at the end of the World Championship together with the goal keeper, Gianluigi Buffon. There seemed to be a second ballot between the two, and the goal keeper came second. When someone suggested it to Fabio Cannavaro in Berlin, he just could not believe it. And he also said so to the press: “I thought: ‘Here we go again, I am still on ‘Scherzi a parte’. Winning the World Cup was a dream come true, but I just did not expect this. My wife did not expect it either, and when I told her she replied: ‘Fabio, but what are you saying?’”, said the captain of the Italian national football team. Fabio Cannavaro is the fourth Italian footballer to have received the trophy from France Football, after Gianni Rivera, Paolo Rossi and Roberto Baggio. He succeeds Ronaldinho, who won the Golden Ball award in 2005. “His victory is unquestionable”, the manager of France Football, Gerard Ernault, pointed out. He also remembered that in actual fact, Fabio Cannavaro is the “first real defender” to have won the Golden Ball; Beckenbauer and Sammer were more like former mid-fielders. When asked to whom the award is dedicated to, Fabio Cannavaro points to his wife, although a special thought goes to children from Naples that he encourages to dream. “My town is somewhat special and it is going through a difficult time. But this is also a town that wants to live and grow. And I would like to say to Neapolitans and to children playing in the street like I used to do that dreams may come true and that one should believe in dreams. What happened to me this year is incredible: as a child I used to dream about lifting this World Cup, and today, this Golden Ball award is frankly unexpected”. To anyone asking him if he has other dreams, he replies: “I am 33 years old, I play for Real Madrid, I am currently playing in the Champions League tournament and I am hoping to win something important”. He also got a kiss from Monica Bellucci, who handed over the coveted trophy to him.
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Il mondo calcistico “incorona” Fabio Cannavaro Al capitano degli Azzurri campioni a Berlino, dopo il trofeo di France Football arriva anche il riconoscimento più ambito a livello mondiale
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tre! Fabio Cannavaro oltre ad essere considerato il migliore in Europa, è stato incoronato anche il migliore nel mondo: proprio al calciatore italiano è stato infatti conferito il Fifa World Player. Un riconoscimento importante, sia perché – a differenza del Pallone d’Oro, che viene assegnato solo a coloro che disputano i campionati europei e viene votato dai giornalisti – il Fifa World Player è esteso a tutto il mondo e viene assegnato dagli “addetti ai lavori”, cioè gli allenatori e i capitani di tutte le nazionali del mondo; sia perché la classifica ha visto Cannavaro in testa, con 498 voti, prima di Zinedine Zidane (454 voti) e di Ronaldinho (380), vincitore delle ultime due edizioni. Per il capitano della nazionale azzurra, il premio viene cronologicamente dopo un altro importante riconoscimento: poche settimane fa, dopo la Coppa del Mondo vinta a Berlino proprio contro la Francia, era infatti arrivato dai cugini transalpini il Pallone d’Oro, annualmente assegnato da France Football. In effetti, non è stata una sorpresa. Il nome di Cannavaro era infatti stato fatto già alla fine del Campionato del Mondo, assieme a quello del portiere azzurro Gianluigi Buffon. Sembrava che ci fosse un ballottaggio fra i due, e infatti il portiere si è classificato secondo. Quando glielo avevano sussurrato all’orecchio a Berlino, Fabio Cannavaro stentava a crederci. E lo ha ammesso anche con la stampa: “Avevo pensato: ‘Ecco, ci risiamo, sono di nuovo su ‘Scherzi a parte’. Già vincere la Coppa del Mondo è stato un sogno che si è avverato, ma questa proprio non me l’aspettavo. Neppure mia moglie, ci credeva – racconta ancora il capitano azzurro – e quando gliel’ho detto ha risposto: ‘Fabio, ma che stai dicendo?’”. Cannavaro è il quarto italiano a ricevere il trofeo di France Football, dopo Gianni Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio; succede a Ronaldinho, Pallone d’Oro nel 2005. “La sua è una vittoria incontestabile”, ha tenuto a sottolineare il direttore di France Football, Gerard Ernault. E ha ricordato che, in realtà, Cannavaro è il “primo vero difensore” a vincere il Pallone d’Oro; Beckenbauer e Sammer erano più ex centrocampisti. Quando gli si chiede a chi dedica il premio, Cannavaro indica sua moglie, ma dedica un pensiero particolare ai ragazzi napoletani, che incita a sognare. “La mia città – ha affermato – è un po’ particolare e sta attraversando un momento difficile. Ma è una città che ha voglia di vivere e crescere. E io dico ai napoletani e ai ragazzi che giocano in strada, così come facevo io, che i sogni possono avverarsi, e che bisogna credere nei sogni. Quello che è successo a me quest’anno è stato incredibile: il sogno di quella Coppa del Mondo da alzare quando ero bambino, ed oggi questo Pallone d’Oro, francamente inaspettato”. A chi gli chiede se ha altri sogni che vorrebbe soddisfare risponde: “Ho 33 anni, gioco nel Real Madrid, sono impegnato in Champions League e spero di vincere qualcosa d’importante”. Poi il bacio di Monica Bellucci che gli consegna l’ambito trofeo.
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CENTO ANNI FA NASCEVA IL “GIGANTE BUONO” DI SEQUALS
Carnera, Primo di nome e di fatto
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cento anni dalla nascita, avvenuta il 25 ottobre 1906, la leggenda di Primo Carnera continua. Leggenda perché l’esistenza, le vicissitudini, l’immagine popolare e le imprese sportive del primo pugile italiano divenuto campione del mondo hanno assunto un aspetto che ha travalicato la realtà, divenendo un simbolo per intere generazioni. Nell’età fascista, Carnera era infatti un mito sia per i suoi concittadini, per i quali, nonostante la massa di muscoli alta 205 centimetri e pesante 126 chili, rimaneva il “gigante buono” di Sequals, sia per i giornalisti che seguivano la noble art del pugilato, sia, soprattutto, per i tanti emigranti italo-americani, che, il 29 giugno 1933, l’avevano applaudito al Garden Bowl di Long Island mentre stendeva al tappeto al 6° round quel Jack Sharkey che sembrava imbattibile. Ma quel mito rimane vivo ancora oggi nella memoria italiana, che intravede dietro la carriera sportiva la semplicità dell’uomo di umili origini arrivato al top. E la dimostrazione ci viene fornita dalla mostra “Primo Carnera, ipotesi di un mito”, aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2007 a Milano – ma che verrà successivamente allestita anche a Roma e Pordenone, per proseguire a New York e Toronto, ed essere successivamente a disposizione del Ministero degli Affari Esteri e degli Istituti Italiani di Cultura. In sostanza, si tratta di un percorso che, come in una sequenza cinematografica, presenta la vita del campione, dai primi passi quando, giovanissimo, tentava la fortuna con il circo, fino ad arrivare ai grandi successi sportivi e non solo. Ampio spazio viene dato anche alla sua storia di emigrante, prima, ancora povero, in Francia, poi, con il successo, negli Stati Uniti. E qui, impossibile non citare i suoi “grandi” nume-
Aveva destato l’entusiasmo di tutti conquistando la corona dei “massimi” contro l’americano Jack Sharkey. Ora una mostra itinerante celebra la vita e i trionfi del mitico pugile italiano ri: 88 vittorie su 103 incontri disputati (70 per KO). A tifare per lui, anche ammiratori di rilievo come il Principe di Galles, Edoardo VIII, e Charlie Chaplin. Nonostante le rovinose sconfitte, prima contro Max Baer, poi nel 1937 contro il rumeno Joseph Zupan, Carnera era un mito inattaccabile, come dimostrano i fumetti che lo vedono eroico protagonista, e la ventina di pellicole da lui interpretate, tra cui “L’idolo delle donne” (1933) e “La corona di ferro” (1941), con Gino Cervi. Fino al 1946 il suo mondo fu il ring; poi l’abbandono e il passaggio al catch, che non gli diede però grandi soddisfazioni. Quando il diabete e la cirrosi epatica aggredirono il suo fisico, abbandonò gli USA per ritornare a Sequals (Udine), là dove era nato e dove morì il 29 giugno 1967, a 34 anni esatti dal suo trionfo mondiale.
THE “GOOD GIANT” FROM SEQUALS WAS BORN ONE HUNDRED YEARS AGOINDUSTRY
Number one champion Primo Carnera
He thrilled everybody when he won the heavyweight championship title against Jack Sharkey. A travelling exhibition now pays tribute to the life and achievements of the legendary Italian boxer
he legend of Primo Carnera, who was born one hundred years ago on October 25 1906, continues. It is a legend, because the life, vicissitudes, popularity and sports achievements of the first Italian world champion boxer have now surpassed reality, becoming a symbol for many generations. During the fascist period Mr Carnera was in fact a myth to his fellow-citizens, who regarded him as the “good giant” from Sequals, despite his muscle mass and height (he was 205 cm tall and weighed 126 kilos), to the press, which reported on the “noble art” of boxing, but most of all, to many Italian-American emigrants that applauded him at the Garden Bowl in Long Island on June 29 1933, when he knocked down a seemingly invincible Jack Sharkey during the 6th round. But that myth is still stuck in the mind of Italian people that perceived the simplicity of a man of humble origin behind his sports achievements. This is corroborated by the exhibition “Primo Carnera, ipotesi di un mito”. Milan will be hosting the exhibition until January 28 2007 and will later tour Rome, Pordenone, New York and Toronto. It will be later available to the Ministry of Foreign Affairs and to Italian Cultural Institutes. In other words, the exhibition is arranged like a film sequence, recounting the life of the champion from the start,
when, as a young lad, he tried his fortune working in a circus, and later achieved some great sports results and much more. Emigration is also amply dealt with. He initially moved to France, when he was still poor. He then moved to the States as a successful man. Important figures must be quoted: 88 victories out of 103 boxing matches (70 knock-out wins). The Prince of Wales Edward VIII and Charlie Chaplin were great fans of his. Despite a number of disastrous defeats, against Max Baer first, and against Romanian Joseph Zupan in 1937, Primo Carnera was an unbeatable myth, as demonstrated by the comic strips depicting him as a hero. He also starred in approximately twenty films, such as “L’idolo delle donne” (1933) (The Ladies Man) and “La corona di ferro” (1941) (The Iron Crown) with Gino Cervi. The boxing ring represented his world until 1946. He then moved on to catch, which was not a source of great satisfaction to him. He left the USA when diabetes and cirrhosis of the liver started damaging his health. He travelled back home, to Sequals (Udine), where he had been born and were he died on June 29 1967, 34 years after achieving worldwide fame.
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oggi
Fino ad ci siamo occupati di ambulatori, scuole, chiese, centri sociali
ora
vorremmo costruire
PERSONE
Grazie! Vorremmo la tua Azienda partner del Progetto Persona di Erapolis perchè ogni anno mille persone, tra bambini e ragazzi, possano continuare a scegliere la pace, la giustizia, la solidarietà e il progetto. Alcuni credono sia un’opera di bene, altri pensano sia prevenzione, altri dicono che è utile per limitare il disagio di ragazzi in difficoltà. Per noi è solo amore per una nuova umanità. Se vuoi aiutarci con il tuo contributo offriremo una vacanzaformazione ad oltre 1000 ragazzi da valorizzare.
Berardo Paradiso e gli altri Governatori di Erapolis Rosario Alessandrello, Carlo Bassi, Fred Bongusto, Luigi Menegatti, Isabella Russinova. Coordinamento: P. Gaetano Lo Russo Per aiuti o contributi: Conto n. 000029444013 ABI: 02008 CAB: 38272 CIN: D UniCredit Assisi Intestato a Città dei Giovani Onlus
www.erapolis.org
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INTERVISTA AL NEO-PRESIDENTE, EMILIO DE PIAZZA
BUONITALIA
Alla scoperta dei mercati esteri e delle strategie che vedranno protagoniste le eccellenze del nostro agroalimentare nei prossimi mesi
Tutti a tavola! Arriva Buonitalia
di Ghileana Galli
Quali, in particolare? Buonitalia sta mettendo a punto una particolare strategia, con un approccio diverso in base alle caratteristiche dei mercati, che verrà applicata sia in quelli che possiamo definire i mercati tradizionali – UE, USA e Giappone – sia laddove le nostre aziende sono assenti o scarsamente presenti – India, Sud Africa, Australia, Canada, Brasile, Russia, Corea del Sud, Argentina. Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli imprenditori italiani a sviluppare relazioni dirette sul luogo. Principalmente verranno messe in campo attività di formazione, necessarie a fornire strumenti adeguati agli operatori a tutti i livelli, e di sviluppo della logistica. Determinante sarà il sostegno alle aziende produttrici con iniziative che evidenzino le differenze tra un prodotto realmente italiano ed una imitazione; ma sono in programma anche interventi e iniziative sulle catene distributive e sui ristoranti di qualità, la prima vetrina all’estero per i prodotti italiani. Da neo-Presidente di Buonitalia, quali sono gli obiettivi che si è preposto? Prima di tutto, favorire la crescita delle quote di export del sistema agroalimentare italiano, così come aumentarne la capacità competitiva attraverso progetti concreti, rilevanti ed efficienti. È fondamentale ricordare che, per poter raggiungere l’obiettivo primario, è necessario rendere più efficiente la distribuzione dei prodotti originali italiani. Solo così si potrà trarre un successivo vantaggio dalle iniziative di promozione sul consumatore.
I
l Made in Italy agroalimentare è ormai noto e apprezzato in tutto il mondo. Vini, formaggi, salumi, pasta, olio, conquistano così ogni anno nuovi spazi di mercato, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Australia alla Cina. E proprio qui si è svolta la missione di Buonitalia, guidata dal nuovo Presidente Emilio De Piazza. La missione a Vinitaly China & Cibus è stata la prima, a livello internazionale, che l’ha vista protagonista in veste di neo-Presidente di Buonitalia. Può farne un primo bilancio? Vista la grande partecipazione registrata durante la manifestazione – oltre seimila tra operatori e visitatori cinesi – posso affermare che il mercato cinese ha delle ottime potenzialità per il nostro Sistema agroalimentare, ma bisogna lavorare ancora molto per ottenere risultati significativi. Anche per quanto riguarda il problema della tutela dei marchi, siamo sulla buona strada. Proprio durante questa missione, infatti, il Ministro De Castro ha incontrato le autorità competenti, manifestando la disponibilità dell’Italia a collaborare su un analogo progetto cinese. Per il settore agroalimentare italiano in Cina si prospetta dunque uno scenario piuttosto favorevole. In più occasioni, è stata ribadita la necessità di un “lavoro di squadra” tra i vari attori istituzionali... Un risultato concreto è stata proprio questa manifestazione, che ha visto diverse realtà, pubbliche e private – Veronafiere, Fiere di Parma, Federalimentare, le Regioni Emilia Romagna e Veneto insieme all’ICE e Buonitalia – unirsi per portare le aziende agroalimentari all’estero attraverso una iniziativa rilevante ed efficiente. Senza dubbio, un approccio efficace da replicare, migliorandolo, anche su altri mercati.
In alto, il Presidente Emilio De Piazza. Sotto, uno stand di Vinitaly China & Cibus, a cui ha partecipato Buonitalia
INTERVIEW WITH NEW CHAIRMAN, EMILIO DE PIAZZA
Table’s Ready! Buonitalia is on its way A voyage of discovery through the foreign markets and strategies that in the next few months will see Italy’s excellent agro-food products play a star role ade in Italy agro-food produce is famous and appreciated the world over. Each year wines, cheeses, cured meats, pasta and olive oil all seize new slices of the market, from Europe to the United States, from Australia to China. Indeed, China was the last stop in the Buonitalia road show, where it recently completed its mission under the guidance of new Chairman, Emilio De Piazza. The mission to Vinitaly China & Cibus was the first at the international level in which Buonitalia’s new chairman played a key role. Can you give us a first reckoning? The major level of participation recorded during the event – which attracted more than 6,000 Chinese professionals and visitors – attests to the excellent potential of the Chinese market for our agro-food system, but we still have a great deal of work ahead of us to achieve significant results. We have also made good headway in terms of protecting our brands. Indeed, the mission enabled the Honourable De Castro to meet with the competent authorities and express Italy’s readiness to collaborate in a similar Chinese project. So we can say that the Chinese scenario for the Italian agro-food industry looks quite favourable. The need for “team work” between the institutional players has been reiterated more than once… This event has produced concrete results as it has brought together a number of
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different organisations, from both the public and the private sector – Veronafiere, Fiere di Parma, Federalimentare, the Regions of Emilia Romagna and Veneto as well as ICE and Buonitalia – to guide the agro-food companies in the foreign markets through a major and efficient initiative. Unquestionably, an effective approach that we can replicate, and improve, also in other markets. Which markets in particular? Buonitalia is fine-tuning a special strategy that calls for a tailored approach based on the market features, applying it both in those that we can define as traditional markets - EU, U.S. and Japan - and in markets where our companies have no or little foothold - India, South Africa, Australia, Canada, Brazil, Russia, South Korea and Argentina. Our goal is to help Italian enterprise to develop relationships directly in the area. Primarily, we will implement training activities, which are needed to provide operators at all levels with the right tools, and develop the logistics side. A determining factor will be the support of the producer companies with initiatives that highlight the differences between an authentic Italian product and an imitation. However, we have also scheduled events and initiatives for the distribution chains and quality restaurants, which are the first showcase for Italian products in the foreign markets. As the new Chairman of Buonitalia, have you set any specific goals? First and foremost, to favour the growth of the export quotas of the Italian agrofood system, to heighten its competitive edge through concrete projects with substantial reach and effectiveness. It is essential to remember that to achieve the first goal we need to improve the distribution efficiency of the original Italian products. This is the only way we will be able to then benefit from the consumer promotion initiatives.
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AGRIPROMOS PARLA IL PRESIDENTE PIETRO MICILLO
AN INTERVIEW WITH THE CHAIRMAN PIETRO MICILLO
“Gli orti di Napoli” to rescue vanishing delicacies Recognizing “skills to support the development of farms and agribusinesses and to promote typical local products as part of a systematic development project of the sector”, as well as “activities and research designed to monitor the risk of ‘extinction’ of past products and flavours”, are the reasons behind the decision of the organizers of the “Profeti in Patria” award to give a special recognition to Agripromos, the agricultural and food company of the Chamber of Commerce of Naples, for the project “Gli orti di Napoli” (Naples’ vegetable gardens). We spoke about this project and its goals with the Chairman, Pietro Micillo.
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Mr Micillo, could you tell us about the project “Gli orti di Napoli”? It is an important project that is designed to “rescue” and to relaunch top quality products that are strictly connected with our land and that have been altered due to continual crossbreeds through time or that are disapPietro Micillo, pearing, like for instance the formella Presidente bean, the torzella, white sponge corn, di Agripromos papaccella riccia or Neapolitan long marrow. What is your project actually about? Thanks to a cooperation agreement with our partners (the regional Council for Productive Activities and the Council for Agriculture, Eureco, the Chemical Product Laboratory of CCIAA in Naples, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, the Faculty of Agricultural Science of Federico II University), we Project goal: have already promoted a number relaunching some of projects. For instance, we are top quality developing some techniques for products in the the natural seasonal adjustment market that are of vegetable products, without strictly connected using any chemical preserving with Campania agents. Also, a number of pilot projects have also been implemented on behalf of farmers taking part in the project. The agreements reached between farmers and producers, restaurants and catering businesses, have also been put into operation. How do you intend to promote the project beyond regional borders? The product basket “Gli orti di Napoli” was recently displayed at Salone del Gusto held in Turin, meeting with remarkable success. Also, several important representatives and professional profiles from the sector attended the award ceremony “Profeti in Patria”. There, we presented a menu that was made using basket products, ranging from starters to the dessert: a small glass of white sponge polenta with San Marzano passatine, ‘fiordilatte’ cubes from ‘monti lattari’ and a basil sauce, and cocottina with formella bean ice cream. Our goal is to work so that Naples will no longer be associated with crime and rubbish only. Promoting typical, top quality products also supports the promotion and upgrading process of our territory.
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“Gli orti di Napoli”, per salvare le bontà in estinzione Obiettivo del progetto: rilanciare sul mercato alcuni prodotti di alta qualità, strettamente legati al territorio campano di Silvana Genzone
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n riconoscimento alla “capacità di dare sostegno allo sviluppo delle imprese agricole ed agroalimentari, e alla valorizzazione dei prodotti tipici locali nell’ambito di un organico progetto di sviluppo del settore”; ma anche al “lavoro di attività e ricerca mirato a monitorare il pericolo di estinzione di prodotti e sapori del passato”. Queste le motivazioni che hanno condotto gli organizzatori del premio “Profeti in Patria” ad assegnare una menzione speciale ad Agripromos, l’Azienda per l’agroalimentare della Camera di Commercio di Napoli, per il progetto “Gli orti di Napoli”. Di questa iniziativa e delle sue finalità abbiamo parlato con il Presidente Pietro Micillo. Presidente Micillo, ci può parlare del progetto “Gli orti di Napoli”? Si tratta di un’iniziativa importante, pensata per “salvare” e rilanciare sul mercato prodotti di alta qualità, strettamente legati alla nostra terra, oggi però snaturati per i ripetuti incroci nel tempo o a rischio estinzione. Si pensi, per esempio, al fagiolo a formella, alla torzella, al mais spogna bianca, alla papaccella riccia o alla zucca lunga di Napoli. In cosa consiste, concretamente, la vostra azione? Grazie alla collaborazione dei nostri partner – l’Assessorato regionale alle Attività Produttive e quello provinciale all’Agricoltura, Eureco, il Laboratorio Chimico Merceologico della CCIAA di Napoli, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, la Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università Federico II – abbiamo già promosso diverse azioni. Per esempio, stiamo sviluppando tecniche per destagionalizzare i prodotti orticoli in maniera naturale e senza aggiunta di conservati chimici, così come sono state avviate azioni pilota per conto degli agricoltori partecipanti al progetto - in questo senso si inseriscono, tra l’altro, gli accordi realizzati tra coltivatori/produttori, e ristoranti ed aziende di catering. Come pensate di far conoscere il progetto anche al di fuori dei confini regionali? Il paniere dei prodotti “Gli orti di Napoli” è stato presentato recentemente al Salone del Gusto di Torino, riscuotendo notevole interesse. Inoltre, in occasione della consegna del premio “Profeti in Patria”, presenti numerose personalità e professionisti del settore, abbiamo proposto un menu che, dall’antipasto al dolce, è stato realizzato con i prodotti del paniere: dal bicchierino di polenta spogna bianca con passatine di San Marzano, cubettata di fiordilatte dei monti lattari e crema di basilico, alla cocottina con gelato di fagiolo a formella. Il nostro obiettivo è quello di lavorare affinché la città di Napoli non sia solo sinonimo di criminalità e spazzatura. Valorizzare prodotti tipici e di alta qualità è funzionale anche alla valorizzazione del nostro territorio e alla sua riqualificazione. AGRIPROMOS Via S. Aspreno, 2 - 80133 Napoli Tel. 081 7607112 - 081 7607623 Fax 081 5527688 E-mail: agripromos@na.camcom.it
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È DEDICATA A “PRODOTTI E CUCINA DELLA TRADIZIONE NAPOLETANA” L’AGENDA 2007
Con Agripromos, un anno a tavola! L
a cultura del cibo è divenuta una componente essenziale del benessere dell’individuo. Sempre più spesso i consumatori si trasformano in viaggiatori del gusto, così come ha preso sempre più piede il turismo enologico e del cibo, oggi considerato un importante fenomeno sociale, economico ed occupazionale. È partendo da questi presupposti che Agripromos, Azienda speciale
della Camera di Commercio di Napoli, ha pubblicato l’Agenda 2007, dedicata a “prodotti e cucina della tradizione napoletana”. Ad accompagnare per i prossimi dodici mesi, la storia di alcuni prodotti strettamente legati al territorio campano, e una serie di ricette che li valorizzano, per gustarli anche sulle nostre tavole. Ecco qualche esempio…
RICETTE
Gnocchi di patate al profumo di limone con vongole e torzelle (a cura di Gennaro Esposito, Chef “Della Torre del Sarracino” Seiano - Vico Equense) 400 gr patate lessate e setacciate 200 gr farina tipo “00” 2 uova 50 gr burro 300 gr vongole veraci 1 limone 350 gr cime di tornelle (borragine) sale e pepe q.b., prezzemolo tritato Impastare le patate con il burro, le uova, la metà della buccia di un limone, il sale ed un pizzico di pepe, dopodiché amalgamare la farina fino ad ottenere un impasto omogeneo e abbastanza consistente. Stendere molto finemente e tagliare in pezzetti di circa 1 cm. A parte soffriggere aglio, olio, saltare le torzelle precedentemente sbollentate e tagliarle grossolanamente, aggiungere il prezzemolo e le vongole, e lasciarle cuocere finché siano aperte del tutto; poi sgusciarle. In una pentola d’acqua bollente e opportunamente salata, cuocere gli gnocchi, versarli nel fondo preparato, mantecare e aggiungere vongole e un pò di pepe. First mix the potatoes, butter, eggs, half the lemon peel, some salt and a dash of pepper, then blend in the flour until the dough is smooth, even and fairly dense. Roll out into a fine layer and then cut into c. 1cm pieces. Separately, lightly fry some garlic and olive oil and sauté the previously blanched borage tops, before cutting these up roughly and adding a bit of parsley and the clams. Leave to cook until the clams open completely and then remove the clams from their shells. Cook the gnocchi in a pan of boiling water, salted to taste, and then put these into the dish prepared, mix, add the clams and a sprinkling of pepper.
Brioche rustica alla zucca (a cura di Agripromos, Azienda Speciale della CCIAA di Napoli)
In alto, la zucca napoletana; a destra, la torzella. Sopra, la copertina dell’Agenda 2007 di Agripromos
THE 2007 DIARY IS DEDICATED TO “TRADITIONAL NEAPOLITAN PRODUCTS AND CUISINE”
Agripromos, a year at the table! ood culture has become a basic ingredient of individual wellbeing. Consumers are turning more and more into “taste and flavour” travellers, similar to the way wine and gastronomic tourism has expanded its foothold, today considered an important social, economic and employment phenomenon. These are the premises that provided the special company of the Naples Chamber of Commerce, Agripromos, with the starting point to launch its 2007 Diary, dedicated to “traditional Neapolitan products and cuisine”. Our companion for the next twelve months will be the history of some products specifically linked to the Campania region and a number of flavour-enhancing recipes to savour also at our tables. We picked out a few examples…
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700 gr patate farinose 600 gr Zucca napoletana già pulita 100 gr grana grattugiato 2 uova + 2 tuorli 70 gr salame napoletano a pezzetti 70 gr Emmental svizzero a pezzetti salvia, sale Lessare le patate; cuocere la zucca con poco olio e salvia, fino ad ottenere una crema densa, poi togliere la salvia. Unire il tutto e passare al mixer; aggiungere il grana ed amalgamare. Lasciare raffreddare aggiustando di sale e poi aggiungere le uova ed i tuorli, il salame napoletano e il formaggio, amalgamare bene. Imburrare generosamente uno stampo del diametro di 20 cm, cospargere un pò di farina e versare il composto. Mettere a cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 25 minuti. Boil the potatoes and at the same time cook the pumpkin in a little olive oil and sage until obtaining a thick cream, take out the sage. Put all the ingredients into the mixer and blend together. Add and mix in the Grana cheese. Leave to cool, salting to taste and then add the eggs and the egg yolks, the Neapolitan salami and the cheese, mix well. Generously grease with butter a 20cm mould, sprinkle with a touch of flour and pour in the mixture. Pre-heat the oven to 180° and cook for about 25 minutes.
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PROMOSSO DA COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL MINISTRO BONINO HA COMMENTATO I DATI DIFFUSI DALL’ISTAT
EDITORIALE
ROSARIO ALESSANDRELLO Presidente del Comitato Consultivo di Assocamerestero
Il 2006, secondo le stime, dovrebbe chiudersi con Sommario un’accelerazione del tasso di crescita del comsommario mercio mondiale a prezzi costanti, che nella media dell’anno (7%) potrebbe risultare tra i più elevati qualche parola di del nuovo decennio. Complessivamente, quindi, il sommario quinquennio 2004-2008 risulterà caratterizzato da un’evoluzione del commercio mondiale che non eccetrea righe per trova precedenti, per intensità e continuità, in tutta storiaedegli ultimi 30autore anni. Dal 2007, inoltre, l’apdi la Nome cognome prezzamento dell’euro nei confronti del dollaro e il progressivo rientro dei costi delle materie prime, eserciteranno un ulteriore effetto di contenimento sui prezzi. Dalla combinazione di tutti questi fattori, si ricava una previsione per l’andamento del commercio mondiale sostanzialmente positiva, che potrà offrire buone opportunità di crescita alle imprese esportatrici italiane. Il fenomeno più rilevante della prima metà del decennio resta quello legato all’espansione dell’area asiatica, divenuta il nuovo baricentro del commercio mondiale. In questo contesto internazionale, il manifatturiero italiano, specializzato in settori caratterizzati dalla progressiva concentrazione produttiva nei Paesi emergenti e da una dimensione media delle imprese non in grado di sfruttare adeguatamente i miglioramenti nell’ICT, ha fatto segnare un progressivo arretramento delle quote sul commercio mondiale dal 2001, sia in valore che in quantità. Tuttavia, non tutti i settori sono apparsi in difficoltà, a dimostrazione di una vitalità del tessuto produttivo e di capacità nel fornire risposte adeguate alle nuove sfide competitive. Con questo non si vuole negare che l’Italia, da dieci anni a questa parte, cresce poco, così come non dobbiamo dimenticare che la bilancia commerciale italiana presenta dei saldi passivi poiché il nostro export non è sufficiente a compensare il forte import energetico (che ci costa più di 30 miliardi di euro rispetto a cinque anni fa). Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare che l’Italia è impegnata in una complessa fase di transizione, che la vede impegnata nella riorganizzazione dell’attività produttiva, necessaria per rispondere a una domanda più differenziata e mutevole, dando maggiore importanza alle funzioni di progettazione e ricerca, di gestione e marketing, di formazione e comunicazione. Da quanto detto finora, si arriva a comprendere che, per trattare gli aspetti che sono al centro della competitività dell’Italia nell’economia internazionale, bisogna prima di tutto capire e affrontare: il processo di riequilibrio dell’economia e del commercio mondiale, già in atto ma destinato a continuare nei prossimi anni; il modello di specializzazione di alcuni settori delle imprese italiane (che contamina i prodotti e i processi con le nuove tecnologie); la collocazione e delocalizzazione (in certi casi inevitabile) di alcuni settori delle imprese italiane – quelli a forte consumo energetico o a forte utilizzo di risorse umane – per mantenere i mercati conquistati con l’export. Da qui, quindi, l’esigenza di attrarre in Italia flussi consistenti di investimento dall’estero, così come di aprire il capitale delle piccole imprese italiane ad altri investitori per avere un patrimonio più elevato e una struttura organizzativa più articolata; inoltre allo scopo di cogliere le grandi opportunità di attrattività, competitività, sviluppo e qualità della vita di un sistema territoriale, ed in particolare del nostro Paese, è necessario un rafforzamento del ruolo di coordinamento da parte del Governo centrale per quanto riguarda il settore
L’Italia? Si rimette in carreggiata! I dati parlano chiaro: i primi nove mesi del 2006 hanno segnato un aumento del PIL e delle esportazioni italiane. Insomma, l’Italia si prepara ad una grande ripresa
Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee
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on accadeva da oltre un anno di vedere tutte le regioni italiane con il segno positivo per le proprie esportazioni. Registriamo questo cambio di passo, di un Paese che sta rialzando la testa, e credo sia importante sottolineare che a fronte di un aumento, nell’ultimo anno, del prodotto interno lordo dell’1,7%, le esportazioni siano cresciute di oltre il 7% laddove la domanda interna è aumentata di poco più dell’1%. Siamo di fronte a una ripresa essenzialmente export-lead: guidata, cioè dalle esportazioni”. Sono, queste, parole del Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee, Emma Bonino, a commento dei dati diffusi dall’Istat in merito all’andamento dell’export regionale nei primi nove mesi del 2006. Dati degni di nota, che fanno indubbiamente ben sperare sia per gli esiti finali di quest’anno appena concluso, sia, soprattutto, per i mesi a venire.
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FOR ITALY
EDITORIALE dell’energia, quello delle infrastrutture, della scuola e del turismo. Infine – ma non meno importante – il Paese deve adoperarsi per far rientrare il debito pubblico, riducendo da una parte le spese “inutili” e dall’altra privatizzando un patrimonio pubblico, ancora consistente, sia a livello locale che nazionale, mal gestito e quindi poco remunerativo. According to estimates, 2006 should close with an acceleration of world trade growth ratio at constant prices that could be one of the highest of the new decade compared to the year average (7%). On the whole, 2004-2008 five-year period will be characterized by a worldwide trade evolution for the first time over the last 30 years both in strength and continuity. Moreover, from 2007 euro appreciation against the dollar and progressive cost slow-down in raw materials that affect the costs’ lowering. Taking into consideration all these elements we basically forecast a positive trend for world trade that will be able to offer good growth chances for Italian export enterprises. The most remarkable phenomenon of the first half of the decade is bound to Asiatic area enlargement that has became the new centre of world trade. In this international background, Italian manufacturing sector specialized in sectors dealing with the growing production concentration in emerging countries and medium enterprises that can’t exploit ICT improvement properly, have marked a growing reduction of shares regarding both the value and the quantity on worldwide market since 2001. Although, there are sectors didn’t seem to be in difficulties proving vitality in production fabric and ability to face the new competitive challenges properly. However we can’t deny Italy has slightly grown for ten years and we can’t forget Italian trade balance has debit balance because of our export that is not powerful enough to offset strong energetic import (compared to five years ago it costs over 30 billions euro). At the same time we can’t forget Italy is going through a complex transition period. It is committed towards reorganization of production activity in order to challenge more differentiated and changing demand, highlighting project and investigation, marketing and management, training and functions of communication. Consequently, in order to deal with aspects representing the main focus of Italian competitiveness in international economy, we have to understand and tackle them first: the process of world trade and economy rebalance that is already being carried out and it is bound to keep growing over the next years; Italian enterprises’ specialization model of some sectors (that influences products and processes with new technologies); localization and delocalisation (sometimes unavoidable) of some sectors of Italian enterprises – high-energy consumption or high use of human resources ones – in order to maintain markets gained through export. So, Italy needs to draw substantial foreign investments as well as opening small Italian enterprises’ capital to other investors to get a higher property and a more differentiated structure. Moreover, coordination role of Government concerning infrastructure, school and tourism sector needs to be strengthen in order to get opportunities of attractive, competitiveness, development and life quality of territorial systems and our Country in particular. Last the Country has to do its best to recover national debt both reducing “useless” costs and privatising public property. The latter is still substantial at a local and national level but it is mismanaged, thus only a few profitable.
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“È importante – ha tenuto a sottolineare ancora il Ministro – che questa crescita avvenga in modo omogeneo, e soprattutto sia verso partner strategici, come la Germania (+6,1%), che verso i nuovi mercati come Cina (+23%) e Russia (+21%), con il recupero sostanziale nell’area del Mercosur (+14%), mentre resta la crisi in Giappone (-1,4%), un mercato che, dopo il boom degli anni Novanta, non attira con lo stesso appeal i nostri prodotti”. Anche per il Ministro Bonino, quindi, il buon andamento dell’export italiano, ma in generale un’economia che sembra rimettere in carreggiata il Paese, “rafforzano la mia convinzione che, terminata la fase della Finanziaria, si debba recuperare lo spirito riformista del Governo così bene disegnato nel DPEF, quel trinomio di risanamento, sviluppo, equità che presupponeva coraggiose riforme strutturali, il cui obiettivo era la competitività delle imprese e il maggiore benessere delle famiglie”.
INTERNATIONAL TRADE: MINISTER BONINO MAKES COMMENTS ON FIGURES RELEASED BY ISTAT
Italy? It gets back on the tracks! The figures are clear: the first 9 months of 2006 registered a growth of GDP and Italian exports. In other words, Italy gets ready for a great recovery
t hadn’t happened for over one year that all Italian regions were marked by positive signs in export sector. We have being recorded this change, the country is emerging again. I think it is worth underlining that over the last year exports have grown by over 7% whereas interior demand has slightly increased by over 1% compared with GDP growth by 1.7%. We are facing a mainly export-lead recovery: that is, led by exports”. Emma Bonino, Minister for International Trade and European Affairs, commented this way on the figures regarding regional export trend of the first nine months of 2006 released by Istat. They are important figures that undoubtedly make us hope for the final outcomes of the year that is about to finish as well as for future months. “It is important – as the Minister highlighted – this growth is occurring smoothly and mainly both towards strategic partners, such as Germany (+6.1%), and new markets, such as China (+23%) and Russia (+21%) with the considerable recovery of Mercosur area (+14%). On the contrary, Japan market (1.4%) is still handling a crisis after the boom of the nineties as it doesn’t appeal our products any longer.” So, according to Minister Bonino the good Italian export trend and economy in general that is contributing to get the Country back on the tracks, “back up my opinion. After the Financial Act period, I think we have to recover Government reformist spirit, as it was in DPEF, made up of three main features: recovery, development, equity that implied bold structural reforms focusing on companies’ competitiveness and a greater family wealth.”
“I Sotto, Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. In basso, Piazza Affari
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UNA REALTÀ INDUSTRIALE RAPPRESENTATA DALLA QUALITÀ
Belle sorprese dal Sistema Italia di Domenico Calabria
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l Sistema Italia, fatto soprattutto di medie e piccole imprese, viene ancora una volta a dare delle magnifiche sorprese, allorché le si osservi da vicino. Così assieme alle grandi aziende, che come la FIAT inanellano successi dopo successi, anche le piccole e medie attività che cospargono il territorio, malgrado gli effetti negativi prodotti dall’invasione cinese e da altri Paesi affluenti a basso costo di manodopera, continuano ad operare con successo e crescere non soltanto in termini di esportazioni ma anche di solidità finanziaria. Una conferma in più ci arriva a chiare lettere da una indagine molto accurata condotta da Unioncamere e dalla Banca d’affari Mediobanca. I dati che emergono dalla osservazione di 3887 imprese sono confortanti e superano di gran lunga le previsioni dei cosiddetti esperti.
L’INDAGINE Ma veniamo ai dati. Il 60% delle imprese poste sotto osservazione ha una elevata solidità finanziaria, le altre una solidità sufficiente e soltanto il 3,9% presenta una situazione di bilancio difficile. Per dare un’idea, tre imprese su cinque ottengono il 110 e lode, mentre soltanto una minima parte non raggiunge la “sufficienza”. Questo significa che l’adozione dei regolamenti di Basilea 2, che entreranno in vigore nel 2008, non affliggerà – attraverso il rating richiesto per gli affidamenti bancari – quello che viene considerato giustamente, assieme alla piccola impresa, l’asse portante del Sistema Italia. Al contrario, si tratta di un sistema molto dinamico che, malgrado la crisi economica attraversata da una buona parte dell’Europa, nei sette anni trascorsi ha fatto registrare un incremento del fatturato del 42%, e del 51,7% per quanto riguarda l’export. Anche nel 2006 le loro esportazioni sono aumentate del 10%. Nella maggior parte dei casi, si tratta di imprese con un assetto societario familiare, che non sentono affatto la necessità di approdare in Borsa. Infatti solo 18% si ritrova nel listino di Piazza Affari. La media e piccola impresa, secondo il presidente di Mediobanca, Gabriele Galateri di Genola, è “una realtà industriale rappresentata da imprenditori di qualità”. In questo quadro, le aziende più solide si trovano nel nordest della penisola (il 67,3% con parametri brillanti), seguite da quelle del Centro Italia (53%). Anche il Sud dimostra di saper crescere: oltre il 20% delle imprese è infatti giudicato decisamente affidabile.
Si tratta di un sistema molto dinamico che, nei sette anni trascorsi, ha fatto registrare un incremento del fatturato del 42% e del 51,7% per quanto riguarda l’export
In base all’ultima indagine condotta da Unioncamere e Mediobanca, le PMI italiane continuano a crescere, sono solide finanziariamente ed esportano sempre di più
AN INDUSTRIAL SPHERE REPRESENTED BY QUALITY
Wonderful Surprises from System Italy The latest survey carried out by Unioncamere and Mediobanca shows that Italian SMEs continue to power growth and spur export sales, in addition to having solid financial structures ystem Italy, primarily made up of small and mediumsized enterprises, once again produces some magnificent surprises, especially when seen from close up. Thus, along with the large companies – which, like FIAT, continue to chalk up success after success – and despite the negative impact of the “Chinese invasion” and that of other countries brimming with low-cost labour, SMEs Italywide also continue to successfully do business and grow not only their export sales but also financial solidity. Further and clear confirmation arrives from a highly accurate survey carried out by Unioncamere and investment bank Mediobanca. A sample basket of 3,887 companies was observed with comforting results that largely surpass the expectations of the would-be experts. But let's get down to the facts. 60% of the companies in the sample basket enjoy a high level of financial solidity, while the rest have an adequate financial position and solely 3.9% present difficult financial statements. To get a better idea, three out of five companies earn full marks with honours, while only a small part pass with an “adequate”. This means that the adoption of the Basle 2 requirements, which come into force in 2008, will not worry – in terms of the rating required to secure bank loans – what is rightly considered, along with the small company, the fundamental axis of System Italy. On the contrary, the system is highly dynamic and, despite the economic crisis faced by most of Europe, has marked a 42% increase in sales and a 51.7% increase in exports in the past seven years. In addition to spurring 10% growth in 2006 exports. The larger part of these companies are family shareholdings, who feel no call to float their companies on the stock exchange. Indeed, just 18% are listed on the Piazza Affari bourse. According to Gabriele Galateri di Genola, Chairman of Mediobanca, System Italy is “an industrial sphere represented by quality enterprise”. In this scenario, the most solid companies are located in the North-East of the Italian peninsula (67.3% with excellent parameters), followed by Central Italy (53%). But Southern Italy has also shown its ability to grow, with more than 20% of companies rated as highly reliable.
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AUMENTANO GLI INVESTIMENTI ALL’ESTERO DELLE NOSTRE AZIENDE La cementeria di Italcementi ad Ankara (Turchia)
Uno stabilimento Pirelli
…e il Bel Paese diventa più globale Chi con nuovi insediamenti, chi con acquisizioni, gli imprenditori italiani accelerano il passo verso l’internazionalizzazione
Lo stabilimento di Ibermapei ad Amposta (Spagna)
FOREIGN INVESTMENTS OF OUR ENTERPRISES KEEP
…and the “Bel Paese” gets more global Italia s'è desta” would be an appropriate quotation of Italian national Anthem, after analysing the rates listed by Minister Emma Bonino or searches carried out by Unioncamere and Mediobanca about solidity of our small and medium enterprises. Then, glancing through international financial news, we find out Italian production system is keeping up faster and faster towards the internationalisation we need for growth. Fine examples at this regard are not just the most famous groups as smaller companies also faced the so-called globalisation with more determination than you would expect. At the beginning of December, Italcementi, with 60 cement facilities in 19 Countries in the world and 17 hundred employees, clinched a partnership agreement with Mercury Group and Sembol Group in Kazakhstan to establish two new facilities. They will integrate Italian group's Skymkent
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Italia s’è desta, verrebbe voglia di dire adottando i versi del nostro Inno nazionale, dopo aver letto i numeri esposti dal Ministro Emma Bonino, o quelli riportati nella ricerca di Unioncamere e Mediobanca sulla solidità delle nostre piccole e medie imprese. Poi, dando una scorsa alle cronache finanziarie internazionali, si scopre che il sistema produttivo italiano marcia a passo sempre più spedito verso quella internazionalizzazione necessaria per la crescita. Spesso i nomi che vengono in mente sono quelli noti dei grandi gruppi, è vero, ma poi si scopre che anche entità di minori dimensioni hanno affrontato la cosiddetta globalizzazione con una grinta maggiore di quella che ci si potrebbe attendere. Italcementi, con 60 cementerie in 19 Paesi del mondo e 17mila dipendenti, ai primi di dicembre ha firmato un accordo di partnership con Mercury Group e Sembol Group in Kazakistan per sviluppare due nuove La cementeria di stabilimenti, che si aggiungeranno alla Italcementi a Pukrang Skymkent Cement del gruppo italiano (Tailandia) in quel Paese; ha inoltre annunciato ulteriori sviluppi in Bulgaria, dove è già presente con due impianti. Lo scorso 14 dicembre, invece, FIAT Autoha annunciato una joint venture in India con Tata Motors presso lo stabilimento FIAT a Ranjangaon, per produrre 100mila vetture e 200mila motori destinati al mercato indiano e all’esportazione. Da quello stabilimento usciranno i modelli Palio e Adventure. Dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti, lo stabilimento di Pirelli Tyre è stato premiato dalla Ford Motor con il prestigioso Q1 Award per la qualità della produzione e per l’attenzione al cliente, mentre Luxottica ha annunciato, lo scorso 5 dicembre, l’accordo con Tiffany, e l’acquisto – dopo il colpo sui mitici RayBan e le catene Lens Crafter e Pearl Vision – di Doc Optics, un network di 100 negozi nel Midwest americano. Un nuovo traguardo, quindi, per il gruppo veneto, dopo le due importanti acquisizioni fatte nel 2006 in Canada; il tutto, già guardando alla Cina, dove Luxottica conta di espandere la sua presenza fatta di 280 negozi nelle varie città. Che dire poi di Brembo, il leader degli impianti frenanti che oggi
opera in tre continenti con sedi produttive in 9 Paesi e una rete commerciale che copre 70 Paesi nel mondo? O di Mapei, presente con 46 stabilimenti produttivi operanti in 23 Paesi nei 5 continenti? Anche per la piccola azienda fondata nel 1937 dalla famiglia Squinzi e diventata colosso mondiale, il 2006 è stata un’ottima annata: ha infatti avviato tre nuove unità produttive, due in Cina, a Canton, per la produzione di adesivi per la posa della ceramica, e uno a Shanghai per la produzione di additivi per calcestruzzo, mentre in Germania ha acquisito la Rasco, specializzata in sistemi bituminosi. Sempre nel settore delle costruzioni si espande all’estero anche il Gruppo Marazzi, che con 20 stabilimenti in 5 nazioni diverse e 14.500 punti vendita, raggiunge 130 Paesi. È presente con propri insediamenti produttivi in USA, Spagna, Francia e Russia, dove ha di recente creato un nuovo grande stabilimento. Se guardiamo al 2006 nel suo complesso, quest’anno ha segnato ben 94 acquisizioni realizzate da aziende italiane all’estero. Fra quelle che si sono particolarmente segnalate, oltre a quelle già citate, non possiamo dimenticare Amplifon, Autogrill, Dada del gruppo RCS, Buzzi Unicem, oltre a Lottomatica, che nell’anno ha chiuso l’operazione di acquisto del colosso statunitense Gtech, spendendo 3,8 miliardi di dollari; e, ancora, Tenaris, che ha speso 2 miliardi per acquisire il controllo dell’italoargentina Maverick. Nel campo del terziario troviamo l’acquisto dei grandi magazzini francesi Printemps da parte della Borletti in associazione con Deutsche Bank, e quello della egiziana Bank of Alexandria da parte del SanPaolo-Imi. E, sempre in materia di istituti di credito, impossibile non citare Unicredit e Intesa, la prima con l’operazione in Germania, che l’ha fatta diventare una delle più importanti banche europee, la seconda espandendo la sua presenza nell’Europa dell’Est e in Russia, e poi creando con SanPaoloImi un altro colosso bancario. Le aziende italiane, quindi, si muovono, mettendosi al passo con i tempi, che vogliono imprese sempre più grandi ed aggressive su tutti i mercati. Sempre più in fretta, come si conviene in un quadro economico in continuo divenire.
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Cement in that country. There will also be a fur- And what about Brembo, braking systems ther development in Bulgaria, where there are leader that today operates in three continents already two facilities. with production facilities in 9 Countries and a FIAT Auto announced last 14th December a joint trade network that covers 70 countries in the venture with Tata Motors in India that will be lo- world? cated at FIAT plant in Ranjangaon in order to And Mapei, company with 46 production produce 100 vehicles and 200 engines for Indi- plants operating in 23 Countries and 5 continents? 2006 was a great an market and export. Palio and year for the small compaAdventure models will be proItalian entrepreneurs are ny established in 1937 by duced in that facility. moving faster towards the Squinzi family that toIn US, the other part of the internationalisation, some day is a worldwide giant: world, Pirelli Tyre facility was with new establishments, in fact, it set up three new awarded with the prestigious Q1 others with takeovers production facilities. The Award by Ford Motor for its protwo Canton facilities, Chiduction quality and its customer na, for adhesives to lay care. In the meantime, last December Luxottica an- ceramics, and the Shanghai one for concrete nounced an agreement with Tiffany and the ac- additives production, while in Germany it took quisition of Doc Optics, network made of 100 over Rasco, specialized in bituminous type shops in the American Midwest, after mythical products. RayBan and Lens Crafter and Pearl Vision As regards construction sector, Marazzi chain stores. So, the group from Veneto hit a Group expands abroad too. It owns 20 facilinew target after the two important acquisitions ties in 5 different nations and 14,500 outlets of 2006 in Canada and it has already being fo- and it is present in 130 Countries. It has procused on China, where Luxottica wants to fur- duction plants in USA, Spain, France and ther expand its presence made up of 280 Russia where it has just established a new facility. shops in various city.
On the whole, 2006 registered 94 foreign takeovers by Italian companies. Besides the above-mentioned ones, it is worth listing Amplifon, Autogrill, Dada of RCS group, Buzzi Unicem as well as Lottomatica that clinched an agreement worth 3.8 billion dollars for US Gtech giant takeover; and ItalianArgentinean Maverick acquisition by Tenaris worth 2 billion. In services sector, Printemps French retail stores acquisition by Borletti in association with Deutsche Bank and Bank of Alexandria takeover by SanPaolo-Imi. Moreover, it is also important to quote Unicredit and Intesa always in banking sector. The former, further to the operation in Germany has become one of the most important European banks; the latter expanded in east Europe and Russia and created another banking giant together with SanPaolo-Imi. So, Italian companies change and keep up with modern time that requires bigger and bigger and determined companies in all the markets. And it has being happened faster and faster, as occurs in a constant developing economic background.
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ASSOCIAZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO VIA G. B. MORGAGNI 30H 00161 ROMA TEL. +39 06 44231314 FAX +39 06 44231070 INFO@ASSOCAMERESTERO.IT WWW.ASSOCAMERESTERO.IT
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BUENOS AIRES
VIENNA
Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina Marcelo T. de Alvear, 1119 - 2 p. C1058AAQ Buenos Aires Tel. 005411 48165900 R.A. Fax 005411 48165902 ccibaires@ccibaires.com.ar www.ccibaires.com.ar
Camera di Commercio Italiana per l’Austria Reisner Strasse, 20 - Vienna A -1030 Tel. 00431 7158782 Fax 00431 7158789 vienna@italcham.at - www.italcham.at/
CORDOBA Cámara de Comercio Italiana Córdoba 27 de Abril 424, 5° Piso “B” X5000AEJ Córdoba Tel. 0054351 4213322, 4242763, Fax 0054351 4213322,4242763,4247083 camitcor@camitcor.com.ar www.camitcor.com.ar
MENDOZA Camera di Commercio Italiana di Mendoza Espejo 680 - 5500 Mendoza Tel. 0054261 4298771, 4290964 Fax 0054261 4298771 camit.mendoza@impsat1.com.ar www.consitalia-mendoza.com.ar
ROSARIO Camera di Commercio Italiana di Rosario Córdoba 1868 - P. 1 - S2000AXD Rosario Tel. 0054341 4266789 Fax 0054341 4266789 info@italrosario.com - www.italrosario.com
AUSTRALIA ADELAIDE ICCI, Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia Inc. Adelaide - 262a Carrington Street, Adelaide - SA 5000 Tel. 00618 8232 4022 Fax 00618 8232 4033 info@italianchamber.net.au www.italianchamber.net.au
BRISBANE Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia - (Queensland) Inc. P.O.B. 2216 - Fortitude Valley BC QLD 4006 Brisbane, Queensland Tel. 00617 33922499 Fax 00617 33921022 info@icci.com.au - www.icci.com.au/
MELBOURNE Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia - Melbourne Inc. Level 5, 499 St. Kilda Road Melbourne VIC. 3004 Tel. 00613 98665433 Fax 00613 98677337 info@italcham.com.au www.italcham.com.au/
PERTH Italian Chamber of Commerce & Industry in Australia - Perth [Inc.] Lev 2 1292 Hay Street - West Perth Perth 6005 Tel. 00618 94814988 Fax 00618 93215733 info@icci.asn.au - www.icci.asn.au
BELGIO BRUXELLES Camera di Commercio Belgo-Italiana Avenue Henri Jaspar, 113 - 1060 Bruxelles Tel. 00322 2302730 - Fax 00322 2302172 info@ccitabel.com - www.ccitabel.com
BRASILE NOVA LIMA Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais Rua Senador Milton Campos, 175 piano M - Vila da Serra 34000-000 Nova Lima Tel. 005531 21234932, 32872212, Fax 005531 21234933 info@italiabrasil.com.br www.italiabrasil.com.br
PORTO ALEGRE Camera di Commercio Italiana per il Rio Grande do Sul-Brasile Avenida Cristovão Colombo, 2240, Complesso 801, Palazzo Unicenter - Zona Floresta 90560-002 Porto Alegre (RS) Tel. 005551 33374575 Fax 005551 33376638 ccirs@ccirs.com.br - www.ccirs.com.br/
RIO DE JANEIRO Camera di Commercio Italo-Brasiliana di Rio de Janeiro Av. Graça Aranha, 1/6° andar 20030-002 Rio de Janeiro Tel. 0055212 2622996, 2629141, Fax 0055212 2622998 info@camaraitaliana.com.br www.camaraitaliana.com.br
SÃO PAULO Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria Av. Paulista, 2073 - Conjunto Nacional Horsa II - 24° andar 01311-940 São Paulo SP Tel. 005511 31790130 Fax 005511 31790131, 31790138 italcam@italcam.com.br www.italcam.com.br/
BULGARIA SOFIA Camera di Commercio Italiana in Bulgaria Via Oborishte 1/B piano 6° -1504 Sofia Tel. 00359 2 8463280/1/2 Fax 00359 2 8463280/1 info@camcomit.bg www.camcomit.bg
CANADA
SYDNEY
MONTREAL
Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia Inc. Level 20, 44 Market Street Sydney NSW 2000 Tel. 00612 92625744 Fax 00612 92625745 info@icciaus.com.au- www.icciaus.com.au
Camera di Commercio Italiana Canada 550, rue Sherbrooke Ouest, Bureau 1150 Montreal Québec H3A 1B9 Tel. 001514 8444249 Fax 001514 8444875 info.montreal@italchamber.qc.ca www.italchamber.qc.ca/
ALL’ESTERO
TORONTO Camera di Commercio Italiana di Toronto 80 Richmond Street West, Suite 1502 M5H 2A4, Toronto Tel.001416 7897169 - Fax 001416 7897160 info.toronto@italchambers.ca www.italchambers.ca
VANCOUVER Italian Chamber of Commerce in Canada - Vancouver Edmonton Calgary - Suite 510, 789 West Pender Street, Vancouver, BC, V6C 1H2 Tel. 001604 6821410 Fax 001604 6822997 iccbc@iccbc.com - www.iccbc.com
Tel. 00593 22274927, 00593 22 459 403 Fax 00593 22 448009 camara@camarait.com.ec
EGITTO IL CAIRO Camera di Commercio Italiana per l’Egitto 33, Rue Abdel Khalek Sarwat P.O.BOX 19 - 11511 Il Cairo Tel. 00202 3937944, 3922275 Fax 00202 3912503 cci@idsc.net.eg - www.cci-egypt.org
FRANCIA
WINNIPEG
LIONE
Camera di Commercio Italiana del Manitoba 1055 Wilkes Ave, Unit 113 Winnipeg, Manitoba, Canada R3P 2L7 Tel. 001204 4876323 Fax 001204 4870164 info@iccm.ca - www.iccm.ca
MARSIGLIA
CILE SANTIAGO Camera di Commercio Italiana del Cile Luis Thayer Ojeda 073 - piso 12 Providencia Santiago de Chile Tel. 00562 2322618 Fax 00562 2330973 info@camit.cl - www.camit.cl
CINA HONG KONG Camera di Commercio Italiana a Hong Kong Wilson House, Suite 902-3 19-27 Wyndham Street, Central, Hong Kong Tel. 00852 25218837 Fax 00852 25374764 icc@icc.org.hk - www.icc.org.hk
PECHINO Camera di Commercio Italiana in Cina Unit 2606-2607, Full Tower 9, Dong San Huan Zhong Lu - Chaoyang District - 100020 Pechino Tel. 008610 85910545 Fax 008610 85910546 info@cameraitacina.com www.cameraitacina.com
COLOMBIA BOGOTÁ Cámara de Comercio Italiana para Colombia Carrera 8^ No. 69-80 - 00100 Bogotá Tel. 00571 3107524 - Fax 00571 2499907 info@ccicolombia.com www.ccicolombia.com
COSTA RICA SAN JOSÉ Cámara de Industria y Comercio Italo-Costarricense Sabana Sur, Condominio Miracruz nº 6 224-1017 San José Tel. 00506 5201643, 5201644, Fax 00506 5201641 direccion@camaraitalocostarricense.com www.camaraitalocostarricense.com
ECUADOR QUITO Camara de Comercio Italiana del Ecuador Calle Carlos Montúfar E 13-318 y Monitor (Bellavista) Quito
Camera di Commercio Italiana di Lione 8, Rue Joseph Serlin - 69001 - Lione Tel. 00334 72003240 Fax 00334 78395214 ccil@ccielyon.com - www.ccielyon.com Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia 2, Rue Henri Barbusse, Immeuble C.M.C.I. - 13001 Marsiglia Tel. 00334 91908117, 91903965 Fax 00334 91904150 ccmarsei@alicemail.fr www.ccif-marseille.com www.med-transtechno.com
NIZZA Camera di Commercio Italiana Nice, Sophia-Antipolis, Cote d’Azur 11, av. Baquis, quartier des Musiciens 06000 Nizza Tel. 00334 97030370 - Fax 00334 97038788 nice@ccinice.org - www.ccinice.org
PARIGI Camera di Commercio Italiana per la Francia 134, Rue du Faubourg St. Honoré 75008 Parigi Tel. 00331 53937373 Fax 00331 42891458 ccif@france-italie.net - www.france-italie.net
GERMANIA FRANCOFORTE Camera di Commercio Italiana per la Germania Kettenhofweg, 65 D-60325 Francoforte sul Meno Tel. 004969 97145210 Fax 004969 97145299 info@ccig.de - www.itkam.de/
MONACO Camera di Commercio Italiana Monaco di Baviera - Ottostraße,1-D 80333 Monaco di Baviera Tel. 004989 96166170 Fax 004989 2904894 ccmonaco@italcam.de - www.italcam.de/
GIAPPONE TOKYO Camera di Commercio Italiana in Giappone Enokizaka Bldg. 3F, 1-12-12 Akasaka, Minato-ku - 107-0052 Tokyo Tel.0081 3 35601100 Fax 0081 3 35601105 iccj@iccj.or.jp - www.iccj.or.jp
GRAN BRETAGNA LONDRA The Italian Chamber of Commerce
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and Industry for the United Kingdom 1 Princes Street - Londra W1B 2AY Tel. 0044 20 74958191 Fax 0044 20 74958194 info@italchamind.org.uk www.italchamind.org.uk/
GRECIA ATENE Camera di Commercio Italo-Ellenica Atene - Ventiri 5 - 11528 Atene Tel. 0030210 7213209 Fax 0030210 7213212 info@italia.gr - www.italia.gr/
SALONICCO Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco - K.Karamanli 47 54639 Salonicco Tel. 00302310 951272, 947744, 947844 - Fax 00302310 951542 camerait@otenet.gr - www.italchamber.gr
HONDURAS TEGUCIGALPA Cámara de Industria y Comercio Italo-Hondureña - CICIH Centro Comercial Unicentro, Local No. 1- Tegucigalpa Tel. 00504 2323190, 2394836 Fax 00504 2390857 informazioni@cicih.com - www.cicih.com
INDIA MUMBAI The Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry Bengal Chemicals Compound - 502, Veer Samarkar Marg, Prabhadevi - 400 025 Mumbai Tel. 0091 222 4368186 Fax 0091 222 4368191 iicci@indiaitaly.com - www.indiaitaly.com
ISRAELE TEL AVIV Camera di Commercio e Industria Israele-Italia Trade Tower, 9th Floor, 25 Hamered Street - Tel Aviv 68125 (P.O. Box: 50278, Tel-Aviv 61500) Tel. 009723 5164292 - Fax 009723 5164306 info@italia-israel.com www.italia-israel.com
LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO Camera di Commercio Italo-Lussemburghese a.s.b.l. 45, Boulevard de la Grande-Duchesse Charlotte L-1331 Lussemburgo Tel. 00352 455083/1 - Fax 00352 448076 info@ccil.lu - www.ccil.lu/
MALTA VALLETTA Maltese-Italian Chamber of Commerce Exchange Buildings, Republic Street VLT 05 Valletta Tel.00356 21 244895 Fax 00356 21 236168 info@micc.org.mt - www.micc.org.mt
MAROCCO CASABLANCA Camera di Commercio Italiana in Marocco 59, rue Moussa Bnou Noussair 20000 Casablanca Tel. 0021222 278217, 265653, 264651 Fax 0021222 278627 info@ccimaroc.com - www.ccimaroc.com
MESSICO CITTÀ DEL MESSICO Cámara de Comercio Italiana en México,A.C. Av. Presidente Mazarik No. 490 Ofna. 801 - Col. Polanco 11550 Città del Messico D.F. Tel. 0052 55 5282-2500 Fax 0052 55 5282-2500 int. 102 info@camaraitaliana.com.mx
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NICARAGUA MANAGUA Camera di Industria e Commercio Italo-Nicaraguense c/o Embajada de Italia - Rotonda El Güegüense, 1c. al lago Managua Tel. 00505 2666486 Fax 00505 2545062 segretariogenerale@camitanica.com www.camitanica.com
OLANDA AMSTERDAM Camera di Commercio Italiana per l’Olanda de Ruyterkade, 5 1013 AA Amsterdam Tel. 003120 7513363 - Fax 003120 7519931 info@italianchamber.nl www.italianchamber.nl
PARAGUAY ASUNCION Camera di Commercio Italo-Paraguaya Calle Chile 639 - Asunción Tel.0059521 449418 Fax 0059521 442520 ccip@camipy.com.py - www.camipy.com.py
PERÚ
RUSSIA MOSCA Camera di Commercio Italo-Russa Malyj Znamensky per., 8/1 119019 Mosca Tel. 007095 9165560 Fax 007095 9165561 ccir@mosca.ru - www.ccir.mosca.ru
SERBIA E MONTENEGRO BELGRADO Camera di Commercio Italo-SerboMontenegrina - Terazije 10/I 11000 Belgrado Tel. 00381 11 3612278, 3612246 Fax 00381 11 3612269 Ital-yu@eunet.yu - www.assItalyu.co.yu
SINGAPORE SINGAPORE Italian Chamber of Commerce (Singapore) ICCS - 89 Neil Road # 01-01 Singapore 088849 Tel. 0065 62230356 Fax 0065 62230357 singapore@italchamber.org.sg www. italchamber.org.sg
SPAGNA BARCELLONA
LIMA Cámara de Comercio Italiana del Perú Ave.28 de Julio 1365 - Miraflores-Lima 18 Tel. 00511 4471785, 4454278 Fax 00511 4471785, 4454278 camerit@cameritpe.com www.cameritpe.com
PORTOGALLO LISBONA Camera di Commercio Italiana per il Portogallo Av. 5 de Outubro, 95-4 Dt. 1050-051 Lisbona Tel. 00351 217950263 Fax 00351 217931984 Videoconferenza 00351 217990129 lisboa@ccitalia.pt - www.ccitalia.pt
REPUBBLICA CECA PRAGA Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca Cermakova 7 - 120 00 Praga Tel. 00420 222015300 Fax 00420 222015301 info@camic.cz - www.camic.cz
REPUBBLICA DOMINICANA SANTO DOMINGO, D.N. Cámara de Comercio Dominico-Italiana (CCDI) - Jardines del Embajador Plaza Comercial El Embajador Piso No. 3, Suite 306 Bella Vista, Santo Domingo D.N. Tel. 001809 5355111 / 5355196 Fax 001809 5328824 c.italiana@verizon.net.do www.camaraitaliana.com.do
REPUBBLICA SLOVACCA BRATISLAVA Camera di Commercio Italo-Slovacca Michalska, 7 - 81101 Bratislava Tel. 00421 259103700 Fax 00421.259103701 info@camitslovakia.sk www.camitslovakia.sk
ROMANIA BUCAREST Camera di Commercio Italiana per la Romania B-dul Corneliu Coposu no. 3, bl. 101, sc.3, et. 6, ap. 56 - 030601 Bucarest Tel. 0040 21 3203127, 3203129, Fax 0040 21 3203108 segreteria@cameradicommercio.ro www.cameradicommercio.ro
Camera di Commercio Italiana-Barcelona Avda Diagonal 419, 1º 2ª - 08008 Barcelona Tel. 003493 3184999 / 98 Fax 003493 3184004 italcambcn@camaraitaliana.com www.camaraitaliana.com/
MADRID Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna Glorieta de Quevedo, 5 - Escalera dcha., 1º dcha. - 28015 Madrid Tel.0034 915 900900 Fax 0034 915 630560 info@italcamara-es.com www.italcamara-es.com
SUD AFRICA JOHANNESBURG Camera di Commercio Italo-Sudafricana Sportello Unico, 42 Chester Road, Parkwood - 21913 Johannesburg Tel. 0027 11 3273888 Fax 0027 11 3273892 italcham@global.co.za www.italcham.co.za/
SVEZIA STOCCOLMA Camera di Commercio Italiana per la Svezia Karlavägen 100 - (Box 24053) S-104 51 Stoccolma Tel. 00468 6112540 - 6112541 Fax 00468 6112542 info@italchamber.se - www.italchamber.se/
SVIZZERA ZURIGO Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Seestrasse 123 - CP - 8027 Zurigo Tel. 00411 2892323 Fax 00411 2015357 info@ccis.ch - www.ccis.ch
THAILANDIA BANGKOK Thai-Italian Chamber of Commerce Vanit BuildingII, 16th fl., Room 1601 B, 1126/2 New - Petchburi Rd. Rajthevee 10400 Bangkok Tel. 00662 2539909, 2558695 Fax 00662 2539896 ticc@loxinfo.co.th - www.thaitch.org/
TUNISIA TUNISI Camera Tuniso-Italiana di Commercio ed Industria 67 Rue Alain Savary - Voie X2 -
www.assocamerestero.it
Residence Jardin 2 - Bloc A - 6 eme Etage - Tunis Belvedere - 1002 Tunisi Tel. 00216 71 283510 Fax 00216 71 283787 info@ctici.org.tn - www.ctici.org.tn
TURCHIA ISTANBUL Camera di Commercio Italiana in Turchia Mesrutiyet Caddesi 161 Tepebasi 80050 Istanbul Tel. 0090212 2442268, 2494191 Fax 0090212 2525885 cciist@cciist.com - www.cciist.com
IZMIR Camera di Commercio Italiana di Izmir Cumhuriyet Bul. No. 123 Kat 5/504 Alsancak Izmir Tel. 0090 232 4647747 Fax 0090 232 4640739 infocciizmir@cciizmir.org - www.cciizmir.org
U.S.A. CHICAGO Italian American Chamber of Commerce Midwest 500, North Michigan Avenue – Suite 506 – IL 60611 Chicago Tel. 001312 5539137 Fax 001312 5539142 info@italianchamber.us www.italianchamber.us
HOUSTON Italy-America Chamber of Commerce of Texas, Inc. 1800 West Loop South Suite 1120 Houston TX 77027 Tel. 001713 6269303-Fax 001713 6269309 info@iacctexas.com - www.iacctexas.com
LOS ANGELES Italy America Chamber of Commerce West, Inc. 10350 Santa Monica Blvd., Suite 210 CA 90025 Los Angeles Tel. 001310 5573017 Fax 001310 5571217 info@iaccw.net - www.iaccw.net
MIAMI Italy-America Chamber of Commerce Southeast 270 N.E., 4th Street, Suite 2-FL 33132 Miami Tel. 001305 577 9868 Fax 001305 577 3956 info@iacc-miami.com www.iacc-miami.com
NEW YORK Italy America Chamber of Commerce 730 Fifth Avenue, Suite 600 New York NY 10019 Tel.001212 4590044-Fax 001212 4590090 info.newyork@italchambers.net www.italchamber.org
UNGHERIA BUDAPEST Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria Váci Utca Center - Váci utca 81. 1056 Budapest Tel. 00361 4850200 - Fax 00361 4861286 info@cciu.com - www.cciu.com/
URUGUAY MONTEVIDEO Cámara de Comercio Italiana del Uruguay Paysandú 816 - 11100 Montevideo Tel. 005982 9015005 Fax 005982 9021421 camitur@camitur.com.uy www.davanet.com.uy/cciu
VENEZUELA CARACAS Cámara de Comercio Venezolano-Italiana Av. San Juan Bosco, Centro Altamira, nivel mezzanina locales 17y20 1061Caracas Tel. 0058212 2632427, 2634614, 2634862, 2642845 Fax 0058212 2647213, 2632427,2634614 info@cavenit.com - www.cavenit.com
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OBIETTIVO: VINCERE LE SFIDE DELLA COMPETITIVITÀ GLOBALE
Gruppo SACE il partner di chi opera nei mercati internazionali
I
l Gruppo SACE offre assicurazione del credito, protezione degli investimenti e garanzie contrattuali ed è il partner delle imprese italiane per vincere le sfide della competitività sui mercati internazionali. Il Gruppo è costituito dalle società SACE, SACE BT e Assedile. SACE svolge un ruolo sempre più importante nel sostenere la crescita dell’economia italiana nel mondo, grazie a un’offerta di servizi ampia e completa, che prevede, oltre a prodotti tradizionali di copertura assicurativa, anche garanzie su finanziamenti, su emissione di titoli e strumenti finanziari connessi al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane. SACE BT è specializzata nella gestione e nella copertura dei rischi di credito a breve termine, quindi che prevedono attività con dilazioni di pagamento fino a 24 mesi. SACE BT coniuga la solidità di un grande Gruppo con la flessibilità di un’azienda giovane e dinamica. Assedile (Assicuratrice Edile) è la compagnia assicurativa specializzata nel ramo Cauzioni e nei rischi della costruzione, controllata al 70% da SACE BT. È una Compagnia di assicurazione che punta sull’efficienza del servizio, grazie ad alcuni suoi punti di forza: la velocità, l’alta specializzazione e la flessibilità. Le tre società operano sul mercato in una logica di Gruppo attraverso un approccio sinergico ed integrato. Nel 2006 il Gruppo SACE ha ottenuto da Moody’s il rating Aa2, pari a quello attribuito da Moody’s alla Repubblica italiana. Tradizionalmente SACE era impegnata a supportare prevalentemente operazioni a medio-lungo termine in paesi non OCSE. Attraverso SACE BT, opera ora anche nel mercato delle esportazioni a breve termine verso paesi OCSE, comparto dinamico dell’export che interessa in particolar modo le aziende di piccole e medie dimensioni. Il nuovo modello produttivo aziendale si articola in 6 linee di business; in questo modo le aziende possono ricorrere a competenze
specializzate a seconda del proprio profilo o del prodotto che si richiede. Per ogni esigenza, la giusta risposta. Linea Banche. Per una condivisione del rischio: ampliamento del plafond Paese e concessione di finanziamenti a medio-lungo termine ad acquirenti esteri e corporate italiane. Linea Aziende. Per una gestione “senza rischi” delle attività commerciali: vendite, investimenti, cauzioni, revoca di commessa. Linea PMI. Per un efficace supporto alle attività d’internazionalizzazione, procedure semplificate e maggiori risorse finanziarie. Linea Prodotti Globali. Dedicata alle imprese con alta vocazione all’internazionalizzazione e a banche che finanziano esportatori italiani o importatori esteri di beni italiani. Offre prodotti come polizze assicurative a copertura degli investimenti, del capitale circolante, servizi di consulenza, e altri prodotti di natura mista assicurativo-finanziaria. Linea Breve Termine. Nata per le operazioni con dilazione di pagamento fino a 24 mesi. Linea Cauzioni che comprende: • Ramo Cauzioni. Un’offerta globale con un focus specifico sulle Polizze fidejussorie in materia di appalti • Ramo Danni. Una linea di prodotti specifici per i rischi tipici della costruzione • Ramo Vita. Prodotti di puro rischio destinati a costruttori e non solo. GRUPPO SACE Piazza Poli, 37/42 - 00187 Roma - Tel +39 06 6736945 - Fax +39 06 6783851 - www.sace.it
WINNING COMPETITIVE CHALLENGES ON THE INTERNATIONAL MARKETS ACE Group offers credit guarantee and protection of investment and agreements and is the partner of Italian enterprises to win competitive challenges on the international markets. The Group consists of SACE, SACE BT and Assedile companies. SACE plays an increasingly important role in the support of the growth of Italian economy in the world thanks to a wide range of services including, in addition to the traditional products of insurance covering, guarantees on financing, equity issues and financial tools linked to the internationalization process of Italian enterprises. SACE BT is dedicated to the management and covering of short-term credit risks, thus including activities with payment extension up to 24 months. SCE BT combines the stability of a big Group with the flexibility of a young and dynamic company. Assedile (Building insurance) is an insurance company specialized in the field of Bonds and building risks, The Company is 70% controlled by SACE BT. That is an insurance Company aimed at efficient service due to some strengths: quickness, high specialization and flexibility. The three companies works on the market with a Group’s logic by means of synergic and integrated ap-
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Sace Group is the partner of people working on international markets proach. In 2006 SACE Group achieved Aa2 rating by Moody’s, the same given by Moody’s to Italian Republic. SACE was traditionally committed in supporting mostly medium-long term operations in non-EDCC countries. Today also short-term export market is working through SACE BT in EDCC countries, dynamic export sector mostly involving small and medium companies. The new business production model is subdivided into 6 business lines, so companies can find specialized skills depending on their outline or the product required. The right response to each need. Bank line. Sharing risks: widening of the Country plafond and medium-long term financing for foreign buyers and Italian corporate. Enterprise line. Managing business activities “without risks”: sales, investments, bonds, cancellation of order.
PMI line. For efficient support to internationalization activities, easier procedures and higher financial resources. Global Product line. Devoted to the enterprises with high vocation to internationalization and banks financing Italian exporters or foreign importers of Italian goods. It offers products as insurance policies to cover investments, circulating capital, consultancy services and other insurance-financing mixed products. Short Term line. For the operations with payment extension up to 24 months. The Bond line includes: • Bond sphere: a global offer with specific focus on guarantee Policies as regards contracts • Damage sphere: a line of specific products for building risks • Life sphere: risk products devoted to builders and not only.
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Assessorato Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato RAFFORZARE L’APPEAL DEL TERRITORIO CON INFRASTRUTTURE E SERVIZI IN GRADO DI ATTIRARE INVESTIMENTI PRIVATI, POTENZIARE GLI STRUMENTI DI CREDITO, DARE PARI OPPORTUNITÀ ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, ESPORTARE LE ECCELLENZE DEL LAZIO E I DISTRETTI INDUSTRIALI, FAVORIRE PROGETTI SU INNOVAZIONE E RICERCA
“Concertazione, semplificazione, sussidiarietà. Su questi principi abbiamo impostato il lavoro di rilancio del tessuto produttivo del Lazio. Un progetto ambizioso in cui crediamo e che portiamo avanti con la collaborazione di tutti gli attori territoriali”. L’Assessore Francesco De Angelis
REGIONE LAZIO Assessorato alle Pmi, Commercio e Artigianato
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PER FAVORIRE GLI SCAMBI DI CONOSCENZE
SICILIA
La pesca siciliana protagonista nel Mediterraneo
FAVOURING THE EXCHANGE OF KNOWLEDGE
Key Mediterranean role for Sicilian fishing industry The Mazara del Vallo Fishing Production District launches Project Central Mediterranean he Mazara del Vallo Fishing Production District with 115 member companies, a 2,100strong workforce and annual sales of t260 million, t44 million of which foreign sales, is an organised form of aggregation between the supply chain companies - from the shipbuilding industry through to the sale of the fishing catch - in the fishing port that has always been the most important in Italy. The impoverishment of the fishing resources along Italy’s coasts combined with the dizzy increase in fuel costs has led the District to consolidate its presence in the international markets on the back of long-term investments, launching an innovative project that calls for not only fishing, but also the construction of a fish storage, treatment and freezing centre in Egypt. In addition, the plan includes the creation of a technological and scientific logistics platform aimed at attracting foreign capital and favouring the exchange of knowledge between the various actors involved. District Chairman Giovanni Tumbiolo, in presenting the Mediterranean Project of a jointly owned company based in Egypt, explained that the only real solution appears to be that of making a manufacturing investment in a country area, of the coastal type, that has not exploited many of its resources, which offers more than competitive fuel costs, which needs to technologically upgrade both its fleet and product processes and, therefore, where it can have a beneficial impact on employment, training and technological diffusion. Not to mention the contribution that the incorporation of a joint Italian-Egyptian company will give to consolidating relations with the central Mediterranean countries, which all share with Italy – and especially Sicily – the same interests in safeguarding and using their resources. The forging of the joint venture will be preceded by a feasibility study, which is scheduled to start soon, also with a public-sector contribution. A number of parties will be involved in the implementation of Mediterranean Project (regional authorities, academics and financial institutions), including, we point out, Simest SpA, the State finance company for the development of Italian enterprise abroad. “The Districts have the power to generate not only wealth – stated the Director General of the Ministry for International Trade, Angelo di Stasi – but also and above all, culture, that culture of which the descendant is the ability to innovate, the genius loci that makes Italy one of the world’s largest economic powers, despite the small and medium size of its companies. However, only if the problem of Italy’s production fabric, characterised by the small size of the companies, is solved through the building of a network, can the District can survive and expand, become a model exportable abroad. This means that we must promote the creation of networks that connect the research system, both that of the public and the private sector. In addition, to ensure that we don’t end up carrying out a purely academic exercise, the technology fleets must apply the research, transferring the results to enterprise and making them compatible with the business needs.”
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Il Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo lancia il progetto Mediterraneo Centrale di Silvana La Bella
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on 115 imprese associate, 2100 addetti, un fatturato annuo di 260 milioni di euro, di cui 44 milioni realizzati sui mercati esteri, il Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo rappresenta una forma organizzata di aggregazione tra le imprese della filiera, che va dalla cantieristica fino alla vendita del pescato, in quello che da sempre è il porto peschereccio più importante del nostro Paese. A causa del depauperamento delle risorse ittiche delle nostre coste e del vertiginoso aumento dei costi del carburante, il Distretto mira alla presenza sui mercati internazionali con investimenti di lungo periodo, lanciando un progetto innovativo che prevede la pesca nonché la realizzazione di un centro di stoccaggio, trattamento e surgelamento del pesce in Egitto; e, ancora, la creazione di una piattaforma logistica tecnologica e scientifica, al fine di attrarre capitali esteri e favorire gli scambi di conoscenze tra i diversi attori coinvolti. Come ha spiegato il Presidente del Distretto Giovanni Tumbiolo, presentando il Progetto Mediterraneo di una società mista in Egitto, l’unica vera soluzione sembra essere quella di effettuare un investimento manifatturiero in un’area paese, come quella rivierasca, che ha scarsamente sfruttato le sue risorse, che dispone di carburante a costi più che competitivi, che necessita di ammodernamento tecnologico nel naviglio e nella lavorazione del prodotto e che può quindi produrre ricadute sul piano occupazionale, della formazione, della diffusione tecnologica. Senza contare il contributo che la costituzione di una società mista italo-egiziana darà all’intensificazione dei rapporti con i Paesi del Mediterraneo centrale, che condividono con l’Italia – e con la Sicilia in particolare – gli stessi interessi di salvaguardia e sfruttamento delle risorse. La realizzazione della joint venture sarà preceduta da uno studio di fattibilità, che dovrebbe partire a breve, giovandosi anche di un contributo pubblico. Diversi i soggetti coinvolti nella realizzazione del Progetto Mediterraneo (autorità regionali, del mondo accademico e delle istituzioni finanziarie); tra queste, degne di nota è la Simest SpA, la finanziaria pubblica di sviluppo delle imprese italiane all’estero. “I distretti non soltanto sono in grado di generare ricchezza – ha dichiarato da parte sua il Direttore Generale del Ministero del Commercio Internazionale, Angelo Di Stasi – ma anche e soprattutto cultura, quella cultura da cui discende la capacità di innovazione, il genius loci che rende l’Italia una delle potenze economiche più grandi del mondo, nonostante la dimensione piccola e media delle aziende. Solo però se il problema del tessuto produttivo caratterizzato da ridotte dimensioni aziendali viene superato attraverso la rete, il distretto è in grado di sopravvivere e di espandersi, di essere un modello esportabile all’estero. Per questo, dobbiamo promuovere la creazione di reti che connettano il sistema della ricerca, pubblica e privata; inoltre, affinché non si tratti solo di un puro esercizio accademico, i parchi tecnologici devono fare ricerca applicata, trasferendone i risultati alle aziende, rendendoli compatibili con le necessità aziendali”.
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Gli italiani non collezionano solo Coppe del Mondo.
La passione per i Mondiali di calcio e quella per il collezionismo finalmen te si incontrano. Infatti, celebriamo la vittoria della Coppa del Mondo 2006 da parte dell'Italia con l’emissione di un franco bollo da non perdere, proprio come una finale. Per informazioni chiama il numero gratuito 803 160.
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CALENDARIO MANIFESTAZIONI 22-25 FEBBRAIO 2007
22-25 GIUGNO 2007
19-23 OTTOBRE 2007
BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO
PRESENTAZIONE INTERNAZIONALE DI ABITI DA SPOSA E CERIMONIA
SALONE INTERNAZIONALE DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE
www.sposaitaliacollezioni.expocts.it sposaitaliacollezioni@expocts.it
www.host.expocts.it host@expocts.it
www.bit.expocts.it bit@expocts.it IN CONTEMPORANEA
IN CONTEMPORANEA
BUYITALY - WORKSHOP DELL’OFFERTA TURISTICA ITALIANA www.buyitaly.expocts.it buyitaly@expocts.it
NEW
SIC - SALONE INTERNAZIONALE DEL CAFFÈ
NEW
www.sic.expocts.it sic@expocts.it
21-24 SETTEMBRE 2007 MUSIC, EVENTS AND ENTERTAINMENT TECHNOLOGY
SALONE DELL'OPEN AIR, CAMPER, CARAVAN, CAMPEGGIO E ATTREZZATURE
HOTEL EMOTION SALONE DELL’INDUSTRIA ALBERGHIERA
www.meetmilano.expocts.it meetmilano@expocts.it
www.travelmotion.expocts.it travelmotion@expocts.it
www.hotelemotion.expocts.it hotelemotion@expocts.it
IN CONTEMPORANEA
NEW
BOAT VILLAGE SALONE DEL NATANTE DA DIPORTO www.boatvillage.expocts.it boatvillage@expocts.it
NEW
NEW SETTEMBRE 2007
MILANO - SALONE PANE PIZZA PASTA www.mippp.expocts.it mippp@expocts.it
MILANOVENDEMODA PRÊT À PORTER DONNA Primavera/Estate
www.milanovendemoda.expocts.it milanovendemoda@expocts.it IN CONTEMPORANEA
MOSTRA MERCATO PER IL VIAGGIATORE
IL PRIMO SALONE DELLE TAGLIE COMODE
NOVEMBRE 2007
www.plusize.expocts.it plusize@expocts.it
MILANO ARTE ANTICA MODERNA
23-26 FEBBRAIO 2007
OTTOBRE 2007
NOVEMBRE 2007
MILANOVENDEMODA PRÊT À PORTER DONNA Autunno/Inverno
INTERNATIONAL CONGRESS INCENTIVE & EVENTS MARKETPLACE
www.milanovendemoda.expocts.it milanovendemoda@expocts.it
SALONE DEL BROCANTAGE, MODERNARIATO E COLLEZIONISMO
www.ici.expocts.it ici@expocts.it
www.lapiazzadeimercanti.expocts.it lapiazzadeimercanti@expocts.it
www.bitdutyfree.expocts.it bitdutyfree@expocts.it
IN CONTEMPORANEA
IL PRIMO SALONE DELLE TAGLIE COMODE www.plusize.expocts.it plusize@expocts.it
www.mamantiquaria.expocts.it art@expocts.it
NEW 19-22 OTTOBRE 2007
22-25 NOVEMBRE 2007
SALONE INTERNAZIONALE DEL FRANCHISING E DEL COMMERCIO
SALONE DELLE QUALITÀ ITALIANE - FIERA DELLA SOFT ECONOMY
www.franchising.expocts.it franchising@expocts.it
www.lacampionaria.expocts.it lacampionaria@expocts.it
NEW 19-22 APRILE 2007
19-22 OTTOBRE 2007
SALONE DEL BRICOLAGE E DELLA CREATIVITÀ HOBBISTICA E PROFESSIONALE
SALONE DEL WELLNESS E DEL FITNESS
www.bricolare.expocts.it bricolare@expocts.it
EXPOCTS S.p.A. MANIFESTAZIONI • EXHIBITIONS
www.wellness.expocts.it wellness@expocts.it
Via Generale G.Govone, 66 - 20155 Milano - Italy Tel. +39 02 34984.1 - Fax +39 02 33600493
www.expocts.it
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NEWS/BIT 2007 E MILANOVENDEMODA
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l 2007 di EXPOCTS si aprirà con due eventi che rappresentano altrettanti momenti consolidati nell’agenda fieristica milanese: Bit e MilanoVendeModa. In entrambi i casi, però, non mancheranno novità e segnali di rinnovamento. Cambiano le date, cambiano le location, ma soprattutto nascono – o, come nel caso di “46…52 PLUSIZE”, si riconfermano – nuovi importanti appuntamenti. Il tutto, con un occhio di riguardo agli operatori, ma anche con la volontà di offrire nuove opportunità ai visitatori. E di dare nuovo slancio a livello internazionale a due settori chiave del Made in Italy: la moda e il turismo.
Bit 2007 …e il viaggiatore è servito!
EXPOCTS
Con moda e turismo, un nuovo anno di successi
Dal 22 al 25 febbraio, Milano diventerà la capitale mondiale del turismo, grazie anche a tre nuovi appuntamenti: Travel&Motion, Boat Village e Bit DutyFree Anche per il 2007, il mondo del turismo si dà appuntamento a Milano, grazie all’immancabile appuntamento con Bit-Borsa Internazionale del Turismo, in programma dal 22 al 25 febbraio. Ormai considerata la più grande esposizione al mondo dedicata al prodotto turistico italiano, oltre che una completa rassegna della migliore offerta internazionale di oltre 130 Paesi, Bit 2007 fa già parlare di sé per le numerose novità che l’accompagneranno, prime fra tutte la location, ossia il nuovo polo espositivo di fieramilano a Rho. In tutto, 9 padiglioni, estesi su oltre 60.000 metri quadrati. Tra le novità di quest’anno, anche l’area Bit2B, riservata esclusivamente agli Operatori. Domenica 25 febbraio, inoltre, si festeggerà la Giornata Internazionale del Turismo, nell’ambito della quale sarà consegnato il primo Tourism Award, il premio agli Operatori e alle destinazioni più votate dai viaggiatori. Ma non solo. Quest’anno, infatti, in concomitanza con Bit 2007, EXPOCTS terrà a battesimo due nuovi eventi: Travel&Motion, il Salone dell’Open Air, Camper, Caravan, Campeggio e Attrezzature, e Boat Village, l’area dedicata alla piccola nautica sia a vela sia a motore. Da segnalare Bit DutyFree, la grande Mostra Mercato dedicata allo shopping del Viaggiatore e del Turista, dove sarà possibile trovare tutto ciò che può servire per il viaggio e la vacanza.
Tutti a Milano, per fare e vendere moda A fianco di MilanoVendeModa, torna anche l’appuntamento con “46…52 PLUSIZE” Aziende produttrici, stilisti, buyer specializzati e media si danno appuntamento dal 23 al 26 febbraio 2007 a MilanoVendeModa, la più prestigiosa vetrina al mondo del prêt-à-porter. La principale novità del 2007, consiste nelle date: visto l’insistente suggerimento emerso dagli operatori, EXPOCTS ha infatti deciso di anticipare l’appuntamento dedicato alle Collezioni Donna Autunno/Inverno 2007-2008, inserendolo così nel palinsesto milanese delle presentazioni del settore. Forte invece del successo della sua prima edizione, torna, nell’ambito di MVM, “46…52 PLUSIZE”, il Salone dedicato trasversalmente al mondo delle taglie comode, ovvero a tutte le aziende che producono abbigliamento femminile nei segmenti elegante, sportswear, cerimonia, maglieria, con proposte alla moda declinate in un ampio range di taglie con una particolare attenzione alla vestibilità. Una nuova sfida per le griffe, ma una realtà già consolidata per “46…52 PLUSIZE” che si propone come un Salone autonomo, in concomitanza con tutti i più importanti eventi dedicati alla moda.
BIT 2007 AND MILANOVENDEMODA
Fashion and Tourism herald a new year of successes XPOCTS will open 2007 with two equally consolidated events in the Milanese expo calendar: Bit and MilanoVendeModa. Both trade shows will feature new developments and signs of renewal. The dates change, as does the location, but mainly new key appointments have been scheduled or, as in the case of “46…52 PLUSIZE”, reconfirmed. All designed with the exhibitors in mind, but with the desire to also offer new opportunities to the visitors. And to give fresh international momentum to two key Made in Italy markets: fashion and tourism.
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Bit 2007… and the traveller is served!
total of nine pavilions, extending across more than 60,000 sq.m. Among this year’s news we also find the BIT2B area, reserved exclusively for the exMilan will become the capital of tourism hibitors. In addition, Sunday 25 February will celeon 22-25 February 2007, also thanks to three brate the International Day of Tourism, in the sphere new diary dates: Travel&Motion, of which the exhibitors and destinations that receive Boat Village and BIT DutyFree the most travellers’ votes will be presented with the The world of tourism will once again make a date first Tourism Award.And that’s not all. Indeed, this in Milan in 2007, thanks to the indispensable apyear EXPOCTS will roll out two new events in paralpointment with Bit-Borsa Internazionale del lel with Bit 2007: Travel&Motion, the Open Air, Tourismo, slated for 22-25 February. Now hailed Camper, Caravan, Camping and Equipment trade as the planet’s largest expo dedicated to the Italian fair, and Boat Village, the small tourism product and a complete boat show for both sailing and review of the best international motor craft. We also highlight Bit offering of more than 130 counDutyFree, the large Expo-Martries, the Bit 2007 trade fair is alket event dedicated to traveller ready much talked about for the and tourist shopping, where it numerous new developments will be possible to find everythat will accompany it. First and thing that is needed for both the foremost, its location at the new Adalberto Corsi, journey and the stay. fieramilano expo hub in Rho – a Presidente EXPOCTS
All in Milan to make and sell fashion In tandem with MilanoVendeModa, a return of the appointment with “46…52 PLUSIZE” Manufacturers, designers, specialist buyers and the media have all earmarked the MilanoVendeModa appointment on 23-26 February 2007, the world’s most prestigious window onto the prêt-aporter collections. The main news centres on the dates. Indeed, the insistent prompting of the exhibitors has led EXPOCTS to bring forward the appointment dedicated to the Autumn/Winter 2007-2008 Women’s Collections, thus inserting it into the Milanese programming schedule of the sector presentations. Cresting on the wave of success of its debut edition, “46…52 PLUSIZE” also returns at the same time as MVM, in a transversal trade show dedicated to the world of the larger sizes, by which we mean all those companies that produce women’s clothing in the elegant, sportswear, ceremonial and knitwear segments, with fashion proposals phased over a wide range of sizes and a special attention to wearability. A new challenge for the labels, but an already consolidated venture for “46…52 PLUSIZE”, will propose itself as a standalone trade fair to run in tandem with all the key fashion events.
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NEL NOVEMBRE 2007, FIERA MILANO OSPITERÀ, NEL NUOVO POLO DI RHO, LA CAMPIONARIA DELLE
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L’alta qualità italiana
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he l’Italia debba puntare sull’innovazione, e soprattutto sulla qualità, per sconfiggere la concorrenza asiatica – cinese in primis – è un dato ormai appurato, ribadito da più parti e in più occasioni. Ma quali sono, concretamente, le espressioni dell’alta qualità italiana? E, soprattutto, è possibile racchiudere in un unico ideale contenitore, che ha nella qualità il comune denominatore, le produzioni manifatturiere e artigianali e quelle industriali di punta, la ricerca scientifica e il marketing territoriale, l’architettura e il design e il turismo, le nuove tecnologie e le eccellenze enologiche e agroalimentari, la moda e le produzioni culturali e dell’informazione, i servizi territoriali e i distretti, i parchi e le innovative esperienze sociali e imprenditoriali del terzo settore? A parere di EXPOCTS-Fiera Milano e Symbola la risposta non può che essere affermativa, e la riprova di quanto detto verrà fornita nel novembre 2007, quando verrà tenuta a battesimo, nel nuovo polo di Rho, La Campionaria delle Qualità Italiane, una straordinaria vetrina dedicata al nuovo Made in Italy e alla soft economy: degli oggetti e delle emozioni, in cui si incontreranno modo di vivere, identità, storia, creatività, conoscenza e innovazione ma anche responsabilità verso i cittadini, i consumatori, l’ambiente e la società. Ma cosa si intende per “nuovo Made in Italy”? Per Ermete Realacci, Presidente di Symbola, si tratta della massima espressione della qualità italiana, “una sorta di missione per il Paese che trova la sua manifestazione compiuta quando territorio, società e imprese lavorano insieme per un obiettivo
Se è la qualità a rendere l’Italia unica al mondo, allora è a questa che dobbiamo mirare per rendere ancora più forte sui mercati internazionali il nostro made in Italy. Ed è questo l’obiettivo comune a cui devono lavorare insieme territorio, società e imprese
FIERA MILANO IN THE NEW HEADQUARTERS IN RHO WILL HOST IN NOVEMBER 2007 LA CAMPIONARIA
High Italian quality is on stage in Milan Quality makes Italy unique in the world so we have to focus on it to further strengthen our made in Italy in international markets. Territory, society and enterprises have to work together on this common objective
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taly has to focus on innovation and above all on quality to fight off Asiatic competition, mainly the Chinese one. This is a proven fact confirmed many times by different people. What are in real terms high Italian quality expressions? And, above all, is it possible to enclose ideally together manufacturing, craft made and leading industrial production, scientific research and territorial marketing, architecture, design, tourism, new technologies, wine and agricultural and food excellence, fashion, cultural and information production, territorial services, districts, parks, social and entrepreneurial innovative experiences in services sector with quality as common feature? According to EXPOCTS-Fiera Milano and Symbola the answer is just positive. This will be proven in November 2007 when it is inaugurated La Campionaria delle Qualità Italiane, wonderful showcase for new made in Italy and soft economy: objects and emotions where way of life, identity, history, creativity, knowledge and innovation along with responsibility towards citizens, consumers, environment and society will blend with. What does “new made in Italy” mean? Ermete Realacci, President of Symbola, explains it as the greatest expression of Italian quality, “it is a kind of mission for the Country, whose purpose is accomplished when territory, society and enterprises work together focusing on a common objective. Of course, institutions have to get involved in. They have to support enterprises and society providing political tools in order to highlight talented people of our territory. In short, we have to encourage the Country, giving it incentives and boosting the better resources we have.” So, Realacci thinks “Made in Italy” concept has to be worked out again and “widened”: territory, for example, where we have tourism or origin brands, mainly in agricul-
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DEL
LLE
ARIA
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QUALITÀ ITALIANE
è di scena a Milano
La vela di vetro dell’architetto italiano Massimiliano Fuksas, che si è aggiudicato l’Awards for Excellence 2006 Europe (Premio per l'eccellenza architettonica), simbolo del nuovo polo fieristico di Rho-Pero.
DELLE QUALITÀ ITALIANE tural and food market (DOC, DOP, etc.), or companies (Fiat, Tod’s, Max Mara, Brembo, Artemide), people (Prada, Versace, Armani, etc.), talented people (Pavarotti, Cannavaro, etc.). In order to make this background not too much indefinite, all actors/main characters of quality need to focus on one objective sharing, at the same time, a common agreement. La Campionaria delle Qualità Italiane aims at accomplishing this objective, as it is a meeting and reference point for our “Qualities”. At this regard, Fiera Milano, the greatest Italian trade fair centre located in Lombardy chief town, represents the perfect location. As Claudio Artusi, Fiera Milano CEO, underlines, “Fiera Milano is developing and anticipating worldwide trends. Campionaria is moving towards the same objective as well. Fiera Milano in Rho was chosen as showcase of this fair because it is perfectly in tune with its organizers’ ideas.” “Quality is deeply rooted in our Country – confirms Carlo Bassi, EXPOCTS CEO – It is a value that made Italy unique in the world. So, globalisation is a natural opportunity for economy but at the same time it is important to get differentiated. In our enterprises there are lots of fine examples at this regards. This is what Italy can do better.” This is the idea La Campionaria delle Qualità Italiane is based on, “a chance to introduce a new Quality vision. We want to gather enterprises, more than you would expect, and we want to turn it into the world reference point for their sector; territory of our Country that usually stand out due to their peculiarity. We want to describe a new Italy through realities that understood development is not always a consequence of Quality but improvement of their own history. It is a good challenge. But we believe in it.”
comune. Questo richiede, ovviamente, anche un grande coinvolgimento da parte delle istituzioni, che devono accompagnare imprese e società fornendo strumenti politici per valorizzare i talenti del nostro territorio. C’è bisogno, insomma, di dare coraggio al Paese, facendo leva e dando impulso alle risorse migliori che abbiamo”. Per Realacci, quindi il concetto di Made in Italy deve essere rielaborato e, in un certo senso, “ampliato”: può essere un territorio, pensiamo al turismo o ai tanti marchi legati all’origine, soprattutto nel mercato agro-alimentare (i DOC, i DOP, ecc.), ma anche un’azienda (Fiat, Tod’s, Max Mara, Brembo, Artemide), una persona (Prada, Versace, Armani, ecc.), un talento (Pavarotti, Cannavaro, ecc). E, per far sì che questo scenario non risulti poi troppo indefinito, è necessario che tutti gli attori/protagonisti della qualità non si dividano in varie correnti, ma definiscano un patto di azione comune. E proprio La Campionaria delle Qualità Italiane punta ad assurgere a questo scopo, ponendosi come punto di incontro e di confronto di quelle che sono le nostre “Qualità”. Da qui, anche la scelta della location, ossia il capoluogo lombardo, e del massimo centro fieristico italiano, Fiera Milano. Come tiene infatti a sottolineare il suo Amministratore Delegato, Claudio Artusi, “Fiera Milano sta evolvendo, e non può che essere anticipatrice delle tendenze di tutto il mondo. Ecco che allora anche la Campionaria si muove Claudio Artusi nella stessa direzione. Si è AD di Fiera Milano scelto come vetrina per l’esibizione il quartiere di Fiera Milano a Rho, perché è in perfetta sintonia con le intuizioni degli ideatori dell’esposizione”. “La qualità è nel DNA del nostro Paese – gli fa eco Carlo Bassi, Amministratore Delegato di EXPOCTS – è un valore che ha reso l’Italia unica al mondo. Così, se è vero che la globalizzazione per l’economia è una naturale opportunità, allo stesso tempo è importante emergere dall’omologazione. In questo senso, ci sono moltissimi esempi tra le nostre imprese. Questo è ciò che l’Italia migliore sa fare al meglio”. Da qui, l’idea di promuovere La Campionaria delle Qualità Italiane, “un’occasione per presentare una visione nuova di Qualità. Vogliamo raccogliere imprese, e ce ne sono molte di più di quanto si pensi, diventate di riferimento mondiale per il loro settore; territori del nostro Paese capaci di salire alle cronache mondiali per la loro unicità. Vogliamo raccontare un’Italia nuova, attraverso realtà che hanno compreso che non sempre lo sviluppo è da ricercare nella Quantità, ma nella valorizzazione della propria storia. È una bella sfida. Ma noi ci crediamo”.
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INFORMARE per COMPETERE
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per portare l’ECCELLENZA ITALIANA nel Mondo Nel prossimo numero
Speciale
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Gli Speciali Paese di èItalia sono una grande opportunità per la promozione del Sistema Italia nel Mondo. Promossi da Assocamerestero, sono realizzati in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane del Paese di riferimento, con l’Area Internazionalizzazione dei Ministeri degli Esteri e del Commercio Internazionale, con le Ambasciate e i Consolati.
Lo Speciale Russia prevede: 1 Pagina a colori su èItalia 1 Pagina a colori su Panorama Economy 1 Convegno-Workshop “Informare per Competere” Per Informazioni:
VOICeS Via F.lli Bronzetti, 21 - 20129 Milano - Tel. 02.70003310 - Fax 02.70003909 - www.italplanet.it - voices@italplanet.it
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SPECIALE FRANCIA
Le repubbliche cugine 49
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PARLA ANGELO DI STASI, DG PER LE POLITICHE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL MINCOMES
Nel binomio Roma-Parigi la Cina è il terzo incomodo L’Italia è il secondo tra i Paesi fornitori della Francia, ma l’avanzata cinese sul mercato d’oltralpe, specie in settori come la moda, deve farci riflettere
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a Francia è una delle principali taria a -18.391 milioni di euro. Germania, economie del mondo, con un Spagna e Italia sono i principali mercati di prodotto interno lordo superiosbocco. L’Italia occupa il terzo posto, assorre a 1500 miliardi di euro ed un bendo il 9% dell’export francese, e conserreddito pro capite al di sopra vando quindi il suo ruolo di mercato stratedella media europea. gico per la Francia, che ha anPer quanto riguarda il comche promosso un piano trienmercio con l’estero, pur renale di promozione verso il stando la quinta economia nostro Paese. mondiale per esportazioni, la L’Italia è invece in seconda Francia continua però a perposizione tra i Paesi fornitori, dere quote di mercato: la bicon un incremento del 6%, lancia commerciale per il dovuto alle apparecchiature 2005 risulta ampiamente neelettroniche e alle automobili. gativa con un deficit pari a 35 Nonostante ciò, la quota delmiliardi di euro, circa il dopl’Italia è diminuita a fronte di pio rispetto al 2004. un forte incremento delle La causa della debolezza esportazioni cinesi (+16%), dell’export è legata alla speciaverificatosi soprattutto da lizzazione settoriale delle quando è stato liberalizzato il esportazioni francesi, orientaAngelo Di Stasi, Direttore settore tessile. te verso beni di consumo che Generale per le Politiche Le importazioni dall’Italia di Internazionalizzazione subiscono la forte concorrendifferiscono parzialmente del Ministero del za di Paesi a basso costo di madalle importazioni francesi Commercio Internazionale nodopera. dal mondo: fra i principali setPer il 2006, i dati sui primi 6 tori di acquisto di prodotti itamesi mostrano degli andaliani, dopo il settore della mecmenti di decisa crescita e identici per le imcanica, specie apparecchi per uso domestiportazioni e le esportazioni (+10,9%) con co, si trova il comparto moda nel suo comuna bilancia commerciale che resta deficiplesso, calzature e prodotti in cuoio ai primi
A MESSAGE FROM ANGELO DI STASI, DIRECTOR GENERAL OF INTERNATIONALISATION POL
“Between Rome and Paris, China plays gooseberry”
Italy is France’s second-ranking trade supplier, but the Chinese advance into the transalpine market, especially in segments such as fashion, must give us food for thought
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rance is one of the world’s major economies with a GDP of more than t1,500 billion and a higher per capita income than the European average. In terms of foreign trade, while remaining the world’s fifth-largest export economy, France continues to lose overall market share: the trade balance for 2005 was broadly negative, with a t35 billion deficit, about twofold that of 2004. The reason for the weakening export scenario is linked to the sector specialisation of French exports, oriented more to the consumer goods that are suffering fierce competition from countries with low labour costs. The data for the first six months of 2006 show a marked growth trend, identical for both imports and exports (+10.9%) with a trade balance that remains in the red at -t18,391 million. Germany, Spain and Italy are France’s main outlet markets. In third place, Italy absorbs 9% of French exports and retains its strategic market role for France, which has also crafted a three-year plan to promote Italy. Italy ranks second among France’s trade supplier countries, marking a 6% increase driven by electronic equipment and motor vehicles. Despite this, Italy’s market share has been dented by the sharp growth in Chinese exports (+16%), especially since the liberalisation of the textile quota system. Imports from Italy partly differ from France’s worldwide imports: one of the main markets to buy Italian products, after the engineering sector, especially domestic appliances, is fashion generally - with
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Ludovico Ortona: “Ma quanto ci accomuna!”
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rapporti fra Italia e Francia sono intensissimi in ogni settore. Sul piano politico, abbiamo visioni strategiche comuni (si pensi al Medio Oriente e al Mediterraneo), così come ottime sono le nostre relazioni, come dimostrato in occasione del Vertice intergovernativo di Lucca del 24 novembre. Sul piano culturale, le iniziative, spesso di altissimo livello, sono numerosissime. Basti pensare alle due esposizioni allestite attualmente a Parigi (la mostra su Tiziano e quella sui rapporti fra Venezia e l’Oriente) che stanno riscuotendo un grande successo. Più in generale, l’Italia è un Paese che affascina i Francesi: se ne studia la storia, l’arte, le bellezze paesaggistiche. Per quanto riguarda lo stato dei rapporti economici bilaterali, tanti sono i punti di forza, che derivano da un interscambio commerciale imponente ed in crescita. Nel 2005 l’Italia è stata il secondo Paese esportatore in Francia, mentre la Francia vede nell’Italia il suo terzo mercato di sbocco. Un ulteriore valore è dato dalla presenza di oltre 900 società italiane che operano in Francia, e di 962 società francesi attive in Italia. A ciò si affianca lo spirito imprenditoriale della nostra comunità italiana, che negli anni ha saputo integrarsi ed affermarsi. Un altro punto di forza sono le cooperazioni industriali, come quelle tra STMicroelectronics, Alcatel Alenia Space e Telespazio, le
posti, seguiti da filati, tessuti ed accessori. Tuttavia nel 2005 si è registrata una crescita moderata delle importazioni dall’Italia (+0,3%), mentre quelle dalla Cina hanno registrato un aumento record del 39,2%; in particolare nel settore dei prodotti finiti (abbigliamento, scarpe ed occhiali), l’Italia ha subìto il sorpasso da parte della Cina. In crescita anche le importazioni dalla Turchia (+8%) e dall’India (+20,4%). Per quanto riguarda invece i prodotti intermedi (filati, tessuti, pelli e cuoi per pellicceria), l’Italia mantiene il primo posto asso-
NALISATION POLICIES OF THE MINISTRY FOR INTERNATIONAL TRADE footwear and leather goods in first place, followed by yarns, textiles and accessories. Nevertheless, while imports from Italy saw some slight growth (+0.3%), imports from China marked a record 39.2% increase and Italy, especially in the finished goods segment (clothing, footwear, eyewear) was overtaken by China. Increases were also recorded in imports from Turkey (+8%) and from India (+20.4%). On the other hand, Italy retained its Number One ranking in the export to France of intermediate goods yarns, textiles, leathers and skins for the fur industry - with more than 23% market share. Although China remains in eighth place, it is swiftly gaining ground - indeed, it is the only country among France’s main suppliers, to mark a positive performance (+32.2%). China’s advance in the French market, in particular, its encroachment in the Italian specialisation sectors such as fashion, must force us to reflect on the need to defend our productions by working on the quality and innovation front. The incumbent risk of our production system – characterised by a corporate landscape of SMEs – losing its competitive edge means that we must favour the linking up of companies into associations, to give these the power to face the challenges of the global marketplace, counting on innovation and technological progress. Innovation is the only way to expand Italy’s international reach, without innovation, we will fall behind, submerged by the relentless competition, sometimes disloyal - just think of the counterfeits and the dumping of which many of our products are victim.
L’intervento dell’Ambasciatore d’Italia a Parigi intese tra Fiat e Peugeot PSA, tra Alstom ed Ansaldo Breda per i treni ad alta velocità, tra Alenia e EADS per l’ATR. I punti di debolezza vanno individuati nella complementarietà delle nostre produzioni, che rischiano spesso di porci in competizione sui mercati internazionali; ma anche nella diversa struttura industriale, con l’Italia forte nella piccola e media industria e la Francia che può contare su società globali. I nostri Paesi devono poi modernizzare i collegamenti transfrontalieri, condividendo la realizzazione di opere infrastrutturali prioritarie, come la Torino-Lione. Vorrei infine porre l’accento sulla passione che i Francesi dimostrano per i prodotti italiani, espressione anch’essi della creatività e del gusto del nostro Paese. Il Made in Italy – moda, tessile, food, interior design – è infatti apprezzato e ricercato. Un segno concreto, questo, del consenso che le nostre aziende riscuotono ogni giorno oltralpe.
SPEECH OF ITALIAN AMBASSADOR IN PARIS
Ludovido Ortona: “Look how many things we have in common!” he relations between France and Italy are very intense in every sector. In the politic field, we share the same strategic vision (concerning Middle East and Mediterranean for example) and we are maintaining good relations, as proved in occasion of Lucca Inter-Governmental Summit on 24th November. In the cultural field, we often promote lots of high-level initiatives. In that regard, it is worth listing two exhibitions currently displayed in Paris (the Tiziano exhibition and the one about relations between Venice and East) that are both meeting with great success. In general, Italy is a country French people are fascinated by: history, art and landscape beauties are frequent subjects of interest. As regards the state of bilateral economic relations there are lots of strengths coming from an impressive growing commercial exchange. In 2005, Italy ranked second among France exporters and it is the third opportunities market France can count on. Moreover, more than 900 Italian enterprises operating in France as well as 962 French companies in Italy give it a further added value. In addition, our Italian community entrepreneurial spirit has integrated and established over the last years. Another strength is represented by industrial co-operations, such as STMicroelectronics, Alcatel Alenia Space and Telespazio or the agreements between Fiat and Peugeot PSA, Alstom and Ansaldo Breda for high speed trains, Alenia and EADS for ATR. The weaknesses can be identified in our production complementarities that run the risk of making us compete in international markets as well as our different industrial structure. Italy, in fact, has a strong position in the small and medium enterprise, whereas France can rely on global companies. Our countries have also to update their cross boarder connections, sharing the development of civil infrastructures, such as the Turin-Lyon one. In conclusion, I’d like to highlight the passion French people show for Italian products that symbolize our country creativity and taste. Made in Italy products - fashion, textiles, food, interior design - are pursued and appreciated. This is a clear signal of approval our enterprises manage to get everyday in the transalpine country.
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SPECIALE FRANCIA
Roma, nuova “Ville Lumière” I
l XXV Vertice Italo-Francese di Lucca, che ha avuto luogo il 24 novembre scorso, ha dato un nuovo slancio alla cooperazione tra i nostri due Paesi, grazie alle numerose convergenze condivise dal Presidente della Repubblica francese e dal Presidente del Consiglio italiano. Questo clima di armonia tra i nostri due Paesi si è concretizzato con la firma di una dichiarazione politica relativa a dei finanziamenti innovatori per lo sviluppo, la creazione del Consiglio franco-italiano di difesa e di sicurezza, nonché la firma di una decina di accordi di cooperazione tecnica, che vanno dal rafforzamento della sicurezza e della protezione dell’ambiente per i nostri collegamenti transalpini al nuovo trattamento delle scorie nucleari. Nel vicino Oriente, i nostri due Paesi sono i principali A MESSAGE FROM YVES AUBIN DE LA MESSUZIÈRE, THE FRENCH AMBASSADOR TO ITALY
Rome will be the new “Ville Lumière” he 25th Italo-French summit of Lucca, held November 24 last, put a new slant on the cooperation between our two countries, thanks to the many convergences shared by the President of the French Republic and Italy’s Premier. The harmonious climate nurtured between our two countries was sealed with the signing of a policy statement calling for innovative development funding, the creation of a Franco-Italian Defence and Security Council and the stipulation of about ten technical cooperation agreements, ranging from strengthening the security and protection of the environment of the transalpine connections to the new treatment of nuclear waste. The Near East sees our two countries as the main contributors to the boosted UNIFIL. In Europe, we have played a leading role in the drive to implement this peacekeeping force. Our cooperation will naturally extend to the United Nations Security Council, which Italy will join starting 1 January. Founding members of the European Union, both our countries hold a key position of responsibility on the continent. For the 50th anniversary of the Treaty of Rome, we hope to adopt an ambitious policy statement. On the eve of important elections, in France, for the future of Europe, I am cheered by the great interest shown by the people of Italy in these topics. It is a sign, like many others, of the great depth of our exchanges. On the economic front, both our countries have achieved a balance in their crossover investment stocks, which amount to about t20 billion from both parts. In preparing for the future, we have decided to put the emphasis on the research and innovation needed to drive growth and employment. Concretely, this will translate into the pursuit and the launch of new partnerships between France’s competitive centres and Italy’s technological districts and the participation of Italian companies in the common projects presented in the framework of the Agency for Industrial Innovation. Aside from these policy issues, and perhaps even more so, a Europe of culture is essential. The visit to Rome by France’s Cultural Minister during the “White Night” and the creation of the “Nuovi Mecenati” (New Patrons) foundation, which has the goal of promoting contemporary art, have enabled us to further strengthen our cooperation. This has led me to personally highlight contemporary French and Italian creativity through the “Luce di Pietra” (Light of Stone) exhibition, to be held in Spring 2007, which will centre on the ephemeral illumination of various Roman monuments, including Palazzo Farnese, between 22 March and 15 April 2007. It is my hope that our two countries, rich in history, strong from their common heritage of Latin civilisation and proud of their rightful and shared ambition to serve tomorrow’s Europe, will become increasingly united on the pathway of the future
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Il punto di vista dell’Ambasciatore di Francia in Italia, Yves Aubin de la Messuzière contribuenti della UNIFIL rafforzata. Abbiamo svolto un ruolo motore, a livello europeo, per mettere in atto questa forza. La nostra cooperazione si estenderà naturalmente fino al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove l’Italia farà il suo ingresso il 1° gennaio. Membri fondatori dell’Unione Europea, i nostri due Paesi hanno una particolare responsabilità sul continente. In occasione del 50° anniversario del Trattato di Roma, speriamo nell’adozione di una dichiarazione politica ambiziosa. Alla vigilia di elezioni importanti per il futuro dell’Europa, in Francia, mi rallegro del grande interesse che constato in Italia intorno a questi argomenti. È un segno, come tanti altri, dell’intensità dei nostri scambi. Sul piano economico, i nostri due Paesi hanno registrato l’equilibrio dei loro stocks di investimenti incrociati, che ammontano a circa 20 miliardi di euro da entrambe le parti. Per preparare il futuro, abbiamo deciso di mettere l’accento sulla ricerca e l’innovazione, necessari per la crescita e l’impiego. Questo si tradurrà concretamente con il proseguimento e l’avvio di nuovi partenariati tra i poli di competitività francesi e i distretti tecnologici italiani e la partecipazione di imprese italiane a progetti comuni presentati nel quadro dell’Agenzia per l’innovazione industriale. Al di là di tali questioni politiche, e forse ancora di più, è essenziale l’Europa della cultura. La visita a Roma del Ministro francese della Cultura, durante la Notte bianca, la creazione della fondazione “Nuovi Mecenati”, che ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea, hanno permesso di rafforzare la nostra cooperazione. Quindi, ho deciso personalmente di dare risalto alla creatività contemporanea francese e italiana, a primavera 2007, con lo svolgimento della manifestazione “Luce di Pietra”, che consisterà nell’illuminare, in modo effimero, vari monumenti romani, tra cui Palazzo Farnese, dal 22 marzo al 15 aprile 2007. Mi auguro che i nostri due Paesi, ricchi della loro storia, forti della loro appartenenza comune alla civiltà latina, e fieri della loro ambizione legittima e condivisa al servizio dell’Europa di domani, siano sempre più strettamente uniti sul cammino del futuro. luto per export in Francia, con oltre il 23% di quota di mercato. La Cina è al momento all’ottavo posto ma in forte crescita: è infatti il solo Paese tra i principali fornitori della Francia a registrare un andamento positivo (+32,2%). L’avanzata della Cina sul mercato francese, specie nei settori di specializzazione italiana come la moda, deve far riflettere sulla necessità di difendere le nostre produzioni agendo sul fronte della qualità e dell’innovazione. L’incombente pericolo di una perdita di competitività del nostro apparato produttivo, caratterizzato da un tessuto di imprese di modeste dimensioni, impone che si favorisca l’associazionismo tra aziende, affinché esse siano in grado di affrontare le sfide del mercato globale, puntando su innovazione e progresso tecnologico. Innovare è necessario per internazionalizzarsi, senza innovazione si rimane indietro, sommersi da una concorrenza agguerrita, a volte sleale – basti pensare alle contraffazioni e al dumping di cui molte delle nostre produzioni sono vittime.
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PARLA IL DIRETTORE GIOVANNI GALEAZZI
AFII apre le porte agli investimenti in Francia
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iù di 500 aziende, di cui trenta di grandi dimensioni, con 800 siti produttivi, oltre 100mila posti di lavoro assicurati. Sono queste le cifre che condensano la presenza delle imprese italiane in terra di Francia. Non è poco, e non si tratta di un fenomeno passeggero, così come conferma il Direttore dell’AFII (Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali), Giovanni Galeazzi, visto che dal 1996 al 2005 si è avuta una media di 39 progetti di insediamento, alla base di circa 2100 nuovi posti di lavoro ogni anno. Dalla sua sede di Milano, l’Agenzia, una propaggine dell’Ambasciata di Francia, si propone come interlocutore privilegiato fra le imprese italiane desiderose di opportunità di investimento nella nazione confinante, e le proposte più interessanti provenienti dalle regioni transalpine. A questa prima fase di attività segue l’accompagnamento delle aziende interessate all’insediamento oltralpe, facilitandone l’iter burocratico. La sua attenzione è rivolta soprattutto alle piccole e medie imprese, visto che le maggiori, per potenzialità e rapporti già esistenti, da tempo si muovono con maggiore agilità. Tuttavia anche i “grandi nomi” delle imprese italiane interagiscono con AFII. Basti citare il caso di Iveco, l’azienda del gruppo Fiat produttrice di mezzi commerciali, che ha di recente investito a Bourbon-Lancy per creare una nuova linea di produzione per motori di piccola cilindrata, con un centro ricerca e 200 nuovi posti di lavoro; oppure a Telecom Italia, che ha invece colto l’opportu-
Sono già tantissime le aziende italiane – di grandi, ma anche di piccole e medie dimensioni – che si sono rivolte all’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali per cercare uno sbocco oltralpe
Giovanni Galeazzi, Direttore dell’AFII
nità del risanamento del porto di Marsiglia per installare un nuovo call center per le sue attività francesi. Ma non si tratta degli unici casi. Merloni TermoSanitari possiede 6 linee di produzione con 6.500 addetti, mentre Pirelli ha in Francia più di 2.000 dipendenti, e Italcementi, attraverso l’acquisizione di Ciment Français, controlla 27 siti e impiega 3.300 persone. Vi è poi STMicroelectronics con 6.000 persone impiegate oltralpe, e, ancora, Giannoni, la Cartiera Lucchese, la Siac, Yogitech e Technogym con le sue attrezzature sportive. “I settori industriali nei quali le aziende italiane investono in Francia - spiega il Direttore Giovanni Galeazzi - vedono in testa, sia per progetti che per risorse umane impegnate la meccanica, seguita dal settore della plastica, dall’informatica e dal riciclaggio. Gli investimenti – aggiunge – dapprima erano concentrati solo nelle zone di Parigi e Lione, ma, tra il 1996 e il 2003, le medie imprese del Nord Italia hanno iniziato ad investire anche nel Nord-Est della Francia, lungo il confine con il Belgio e il Lussemburgo. Oggi le imprese italiane sono ormai presenti in tutto il Paese, e non si limitano soltanto a nuovi progetti, ma mostrano una tendenza all’acquisizione di aziende già esistenti.
A SPEECH OF DIRECTOR GIOVANNI GALEAZZI
It is easier to invest in France with IFA he figures that summarize Italian enterprises presence in France are the following ones: over 500 companies, 30 of which are big ones, with 800 production implants and over 100 hundred guaranteed jobs. These are not small numbers and it is not a temporary phenomenon, as confirmed by Giovanni Galeazzi, IFA’s Director (Invest in France Agency). In fact, this has been proven by an average 39 establishment projects from 1996 to 2005 with about 2,100 new jobs every year. The Agency, a branch of the French Embassy, has its headquarters in Milan. It aims at being a special intermediate between Italian enterprises keen to get investment opportunities in the neighbouring country and the most interesting proposals coming from the transalpine country. Afterwards, it follows interested companies to establish their business beyond the Alps helping them in bureaucratic procedures. It mainly focuses on small-medium enterprises as biggest ones have already managed to do business more easily for long because of their potentials and existing relations. Nevertheless, the “great brands” of Italian enterprises interacts with AFI as well. A fine example at this respect is Iveco, Fiat Group’s company producing commercial vehicles that has recently invested in Bourbon-Lancy in order to create a new production line of small-powered engines with a research centre and 200 new jobs. Or Telecom Italia that in the occasion of
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Marseille harbour redevelopment seized this opportunity to establish a new call centre for its French business. But these are not the only examples. Merloni TermoSanitari owns 6 production lines with 6,500 employees, whereas Pirelli has over 2,000 employees in France and Italcementi manages 27 branches with 3,300 employees after Ciment Français take over. Lots of Italian We also have STMicroelectronics with 6,000 enterprises, both big people recruited in the transalpine country, and small-medium Giannoni, Cartiera Lucchese, Siac, Yogitech ones, have already and Technogym with its sport equipment. contacted the French “Industrial sectors in France, Italian enterprises Agency for invest in – explains Director Giovanni Galeazzi International – range from mechanics, that ranks first both Investments to for projects and human resources, to plastic establish their sector, IT and recycling.” And, he adds: “Firstly, business in France the investments were mainly in Paris and Lyon areas but, between 1996 and 2003, North Italy medium-enterprises started investing in the North-East of France along Belgium and Luxemburg boarders. Nowadays, Italian enterprises are everywhere in the Country. Moreover, they don’t just design new projects, but they tend to take over existing companies in order to strengthen them.”
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DA PARIGI A MARSIGLIA, PASSANDO ATTRAVERSO NIZZA E LIONE
Alla scoperta dell’attività delle Camere di Commercio Italiane che operano in Francia a cura di Assocamerestero
Qui ci facciamo
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l bilancio 2005-2006 degli investimenti esteri in Francia conferma l’importanza del Paese d’oltralpe come destinazione europea privilegiata per gli investimenti esteri. E la riprova ci arriva dalle quattro Camere di Commercio Italiane che da decenni operano sul mercato francese, da Parigi a Marsiglia, dalla Costa Azzurra al Rhône-Alpes. “L’Italia si conferma il secondo partner commerciale della Francia”, spiega a tal proposito Gaetano Fausto Esposito, Direttore di Assocamerestero, promoter degli Speciali Paese pubblicati da Panorama Economy ed èItalia. “Oltre ai settori tradizionali del Made in Italy (si pensi all’industria automobilistica e meccanica, chimica e siderurgica), altri prodotti si stanno imponendo in alcuni segmenti del mercato francese, come quello dell’agroalimentare, del design, del tessile e della moda. E la rete delle Camere di Commercio Italiane ha, in questo senso, un valore centrale”. La Camera di Commercio Italiana per la Francia di Parigi. Fondata nel 1886, quella di Parigi è, cronologicamente, la prima Camera di Commercio Italiana sorta in Francia. Guidata dal Presidente Corrado Provera e dal Segretario Generale Laura Kavafyan, svolge un ruolo di primario rilievo nella promozione del sistema paese all’interno del mercato transalpino. La sua posizione privilegiata si fonda sulla sua radicata presenza, ma anche sullo sviluppo di specifiche professionalità e di una
FROM PARIS TO MARSEILLE VIA NICE AND LYON
Four helping hands for Italian enterprise A look at the activities of the Italian Chambers of Commerce in France he 2005-2006 foreign investment balance confirms the importance of the transalpine country as a preferred European destination for foreign investments. A fact that is also confirmed by the four Italian Chambers of Commerce, which for decades have been operating in the French market – from Paris to Marseille and from the French Riviera to the Rhône-Alpes. “Italy has reaffirmed its position as France’s second trade partner”, explains Gaetano Fausto Esposito, Director of Assocamerestero, promoter of Speciali Paesi (Special Countries) published by Panorama Economy and èItalia. “In addition to the traditional Made in Italy markets (think the automobile and mechanical engineering, chemical and metal industries), other products are penetrating several segments of the French market, such as agro-food, design, textile and fashion. In this sense, the Italian Chambers of Commerce network is of key value”. The Italian Chamber of Commerce for France in Paris. Founded in 1886, the Paris chamber was, chronologically, the first Italian Cham-
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ber of Commerce to plant its roots in France. Guided by Chairman Corrado Provera and by Secretary General Laura Kavafvan, it plays an important role in promoting the Italian system in the transalpine market. The chamber’s privileged position is underpinned by its firmly established presence, as well as by its development of specific professional skills and the cementing of a close working relationship with a network of experts and specialists: features that guarantee the quality and the targeted effectiveness of the activities coordinated by the Chamber, working hand in hand with both companies and institutions. The collaboration with the extensive Italian Chambers of Commerce network is essential, as is that with the industry, regional and provincial associations and other major private operators. The Italian Chamber of Commerce for France in Marseille. The presence of the Italian Chamber of Commerce in Marseille, founded in 1901, is also of historical importance and is currently guided by Chairman Franco Bottiglioni and Secretary General Marie Bottai. The mission of the Marseille chamber is to provide companies with assistance, information, promotional and training tools and to promote tourism. 2006 saw the chamber launch an important number of projects that will come to fruition in 2007. These include the creation of a tourism portal and a tourism service; accompanying the three Competitive Centres on the occasion of the Euro-Mediterranean Meetings (to be held in Naples in October); and supporting the film industry.
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in quattro! stretta collaborazione con un network di professionisti: caratteristiche che garantiscono qualità ed una sicura efficacia delle azioni coordinate dalla Camera in collaborazione con soggetti economici ed istituzionali. Fondamentale risulta anche la collaborazione con l’estesa rete delle Camere di Commercio italiane, oltre che con Associazioni di Categoria, Regioni, Province ed altri operatori privati di primaria rilevanza. La Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia. Storicamente importante è anche la presenza della Camera di Marsiglia, fondata nel 1901, e oggi guidata dal Presidente Franco Bottiglioni e dal Segretario Generale Marie Bottai. Assistenza alle imprese, Informazione, Promozione, Formazione e Turismo, sono le “mission” della Camera di Marsiglia. In particolare, nel 2006 è stato avviato un numero importante di progetti, che saranno finalizzati nel 2007. Tra questi, la creazione di un portale turistico e di un servizio Turismo, l’accompagnamento di tre Poli di competitività in occasione degli Incontri Euromediterranei (a Napoli nel mese di ottobre), il sostegno all’industria cinematografica. La Camera di Commercio Italiana Nice, SophiaAntipolis, Cote d’Azur. Sull’importante mercato della Costa Azzurra – regione che oggi rappresenta il primo partner commerciale dell’Italia - opera in-
The Italian Chamber of Commerce in Nice, Sophia-Antipolis, Cote d’Azur. The important market of the French Riviera - a region that today is Italy’s Number One trade partner - is served by the Italian Chamber of Commerce in Nice. Boating, new technologies and agro-food are the key markets in which its operates, in addition, naturally, to tourism. In particular, as Chairman Nicola Caprioni and Secretary General Agostino Pesce both affirm, agro-food enjoys huge success, as attested to by the “L’Italie a Table” expo-and-market event organised by the chamber, which for three years and in the span of just three days has attracted more than 100,000 visitors to Nice’s legendary Promenade des Anglais. The Italian Chamber of Commerce in Lyon. Rhône-Alpes, France’s second-largest region by surface area and number of inhabitants, is highly dynamic and the base of operations for the Italian Chamber of Commerce in Lyon, led by Chairman Achille Lanzuolo and Secretary General Mirco Iadarola. A reliable gateway for the trade between this area and Italy, the chamber offers a number of services ranging from training solutions to the search for business and trade partners, from the commercialisation of expo spaces to the organisation of workshops. The chamber runs a busy activities schedule, organising ad hoc institutional and business missions to promote Italy’s local areas and their enterprises and enabling the Lyon chamber to deliver an increasingly effective and concrete action of promoting and spurring trade between the Rhône-Alpes and Italy.
vece la Camera di Commercio Italiana di Nizza; nautica, nuove tecnologie e agroalimentare sono i settori chiave della sua attività, oltre, naturalmente, al turismo. In particolare, come confermano il Presidente Nicola Caprioni ed il Segretario Generale Agostino Pesce, l’agroalimentare riscuote enorme successo, come dimostra la mostra mercato “L’Italie a Table” organizzata dalla stessa Camera, che da ormai tre anni raduna sulla leggendaria Promenade des Anglais di Nizza in soli tre giorni più di 100.000 visitatori. La Camera di Commercio Italiana di Lione. Estremamente dinamico è infine il Rhône-Alpes, seconda regione francese per superficie e per numero di abitanti, dove opera la Camera di Commercio Italiana di Lione, diretta dal Presidente Achille Lanzuolo e dal Segretario Generale Mirco Iadarola. Portale affidabile degli scambi tra la regione e l’Italia, la Camera offre diversi servizi, che spaziano dalla formazione alla ricerca di partner economici e commerciali, dalla commercializzazione di spazi espositivi all’organizzazione di workshop. Particolarmente intensa, inoltre, è l’attività di organizzazione di missioni istituzionali ed economiche ad hoc per la promozione dei territori italiani e delle loro realtà economiche, che consentono alla Camera di Lione di svolgere in modo sempre più efficace una concreta azione di promozione ed incremento degli scambi tra Rhône-Alpes e il nostro Paese.
LE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE IN FRANCIA Camera di Commercio Italiana di Lione 8, Rue Joseph Serlin - 69001 Lione Tel. +33 472003240 Fax: +33 478395214 e-mail: ccil@ccielyon.com - www.ccielyon.com Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia 2, Rue Henri Barbusse - 13001 Marsiglia Tel. +33 4 91 90 81 17, 91 90 39 65 Fax: +33 4 91 90 41 50 e-mail: ccmarsei@alicemail.fr - www.ccif-marseille.com Camera di Commercio Italiana Nice, Sophia-Antipolis, Cote d´Azur 11, Avenue Baquis, quartier des Musiciens - 06000 Nizza Tel. +33 4 97 03 03 70 Fax: +33 4 97 03 87 88 e-mail: nice@ccinice.org - www.ccinice.org Camera di Commercio Italiana per la Francia 134, Rue du Faubourg St. Honoré - 75008 Parigi Tel. +33 1 53 93 73 73 Fax: +33 1 42 89 14 58 e-mail: ccif@france-italie.net - www.france-italie.net
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Simest è la finanziaria pubblico-privata che dal 1991 sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a realizzare progetti di internazionalizzazione al di fuori dell’Unione Europea. Suo azionista di maggioranza è il Ministero del Commercio Internazionale, affiancato dalle principali banche italiane, da Confindustria e da altre entità associative.
SIMEST, da quindici anni al servizio delle imprese italiane
SETTORI DI INTERVENTO PER GLI INVESTIMENTI ALL’ESTERO - sottoscrive fino al 25% del capitale delle società estere partecipate da imprese italiane; - gestisce fondi di venture capital, indirizzati ad aree strategiche al di fuori dell’Unione Europea, per ampliare la partecipazione complessiva (SIMEST + Fondo di Venture Capital) fino a un massimo del 49% del capitale sociale dell’impresa estera, in: • ESTREMO ORIENTE (Repubblica Popolare Cinese, India, Indonesia, Malaysia, Maldive, Sri Lanka, Thailandia) • EST EUROPA (Federazione Russa, Ucraina, Moldova, Armenia, Azerbaijan, Georgia) • BALCANI (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Serbia, Montenegro) • AFRICA E MEDIO ORIENTE (Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Israele, Libano, Giordania, Siria, Autorità Palestinese, Turchia, Iraq); Paesi confinanti con l’Iraq; tutti i restanti Paesi dell’Africa, compresi quelli insulari • AMERICA CENTRALE E MERIDIONALE (Paesi dell’America Centrale e Meridionale ad esclusione dei territori e possedimenti d’oltremare dei Paesi dell’Unione Europea - PTOM - e dei dipartimenti francesi d’oltremare - DOM) - agevola il finanziamento di quote sottoscritte dal partner italiano in società all’estero; - agevola la realizzazione di studi di prefattibilità e fattibilità; - finanzia programmi di assistenza tecnica
PER LE ALTRE ATTIVITÀ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE - Agevola i crediti all’esportazione - Al di fuori dell’Unione Europea finanzia: • programmi di penetrazione commerciale • spese di partecipazione a gare internazionali SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE IMPRESE Alle aziende italiane che attuano processi di internazionalizzazione, SIMEST fornisce anche servizi di assistenza tecnica e di consulenza professionale. La gamma dei servizi include attività di scouting (ricerca di opportunità all’estero), iniziative di matchmaking (reperimento di soci), studi di prefattibilità/fattibilità, assistenza finanziaria, legale e societaria relativa a progetti di investimento all’estero per i quali è prevista una successiva partecipazione di SIMEST.
Contattateci per avere maggiori informazioni e per sottoporci i vostri quesiti SIMEST S.p.A. Dipartimento Promozione e Marketing Tel. 06/686351 - info@simest.it
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L’INDUSTRIA DELLE VACANZE - IL BOOM DEI CONNAZIONALI OLTRALPE
Un Italiano a Parigi, anzi sette milioni Prima “Il Codice da Vinci” ambientato a Parigi, poi “Marie Antoinette” a Versailles e ora “Un’ottima annata”, in Provenza. Anche il cinema dà un contributo a far scoprire il Paese
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rancia e turismo sono un binomio perfetto. Da Parigi, sempre di tendenza, alla provincia, così autentica e di charme, alla Costa Azzurra più glamour, oltre ai grandi musei e alla grande gastronomia degli chef più “stellati” del mondo, la Francia offre occasioni di viaggio per tutte le esigenze e i budget. E sempre qualche novità. La reggia di Versailles, scenario dell’ultimo film di Sofia Coppola su Maria Antonietta, è tornata agli antichi splendori, e, per rimanere in tema cinema, c’è da riscoprire la Provenza con il film di Ridley Scott, “Un’ottima annata”, con Russell Crowe. Cultura, ma anche natura. In decisa crescita il wellness, un settore di tendenza in cui la Francia è una protagonista assoluta, dalla talassoterapia (nata in Bretagna) alla balneoterapia, al termalismo, con centri benessere e spa di altissimo livello, nello scenario di grandi alberghi famosi: la Spa Givenchy del Grand Hotel Martinez di Cannes, la Spa Shiseido del Mas de Candille di Mougins, alle spalle di Cannes, la Spa Sources de Caudalie. E poi la nuovissima ed esclusiva Spa Mosaïc Carita e Décléor al relais di Georges Blanc a Vonnas, uno dei ristoranti più famosi del mondo, l’ultima spa firmata Lucien Barrière ad Enghien les Bains, appena fuori Parigi, senza dimenticare le formule golf e benessere in resort esclusivi, come il classico Royal Club di Evian, o il nuovo Domaine de Saint Endréol, Golf & Spa Resort fra Provenza e Costa Azzurra. Grazie a questa varietà di offerte, la Francia può chiudere il 2006 con un bilancio ampiamente positivo, che ha registrato fino a oggi (escluse quindi le feste di fine anno, tradizionalmente un successo) un incremento del 5% per quanto riguarda gli arrivi dall’Italia. IN PRIMA FILA. La Francia rimane la prima destinazione per il turismo italiano: sono circa 7 milioni i connazionali che ogni anno la scelgono per le proprie vacanze. Meta prediletta rimane Parigi, che gli Italiani amano riscoprire attraverso itinerari tematici. Per esempio hanno avuto molto successo quest’anno i tour sui luoghi del “Codice da Vinci”. E tutto lascia pensare che la Provenza di “Un’ottima annata” – di cui Maison de la France ha organizzato l’anteprima italiana, in collaborazione con gli enti turistici locali e con la casa di produzione Medusa– avrà lo stesso successo nel 2007. L’impegno di Maison de la France per la promozione della MAISON DE LA FRANCE Via Larga 7 - 20122 MILANO Tel : 899.199.072 (0,52 Euros/mn + IVA) Fax : (39) 02 58 48 62 21 E-mail : info.it@franceguide.com http://it.franceguide.com
Michelle Peyre, Direttore per l’Italia di Maison de la France
destinazione Francia cerca sempre nuove strade. Per esempio, per due regioni come il Poitou-Charentes e Loira Atlantica la collaborazione con le Guide Verdi Michelin ha portato alla pubblicazione di guide in italiano create su misura per il mercato italiano, e non semplici traduzioni delle edizioni francesi. La guida della Loira Atlantica è già uscita nel 2006, e quella del Poitou uscirà nel 2007, in primavera. E proprio con la Loira Atlantica e le marmellate Bonne Maman, Maison de la France ha organizzato un concorso che proseguirà sino a febbraio 2007. Un eccellente canale di comunicazione e di promozione è infine offerto dal sito internet www.franceguide.com, in italiano, e dalla enewsletter, sempre in italiano, una vera miniera di informazioni, notizie, offerte speciali rivolte espressamente al pubblico italiano. Strategie di intervento di vario livello con un unico obiettivo: promuovere sempre meglio la Francia.
THE HOLIDAY INDUSTRY - BOOM IN TRANS-ALPINE ITALIANS
An Italian in Paris, seven million actually rance and tourism make a winning couple. From ever-directional Paris to the authenticity and charm of the provinces to the more glamorous French Riviera, taking in the great museums and the gastronomic delights of the chefs boasting the most “stars” in the world, France has a travel offering to suit all needs and budgets – as well as something new each time. Versailles Palace, the original film set of Sofia Coppola's latest movie on Marie Antoinette, has returned to its ancient splendour and, staying on the film trail, why not discover Provence with the Ridley Scott film, starring Russell Crowe, “An Excellent Year”. Culture, but also nature. Wellness, a trend market that sees France at the vanguard, is enjoying marked growth – from thalassotherapy (born in Brittany) to balneotherapy to beauty spas – with top-ranking wellbeing centres and thermal spas set in the backdrop of great and famous hotels: the Givenchy Spa of the Grand Hotel Martinez in Cannes, the Shiseido Spa of Mas de Candille in Mougins and, behind Cannes, the Sources de Caudalie Spa. And what about the brand new and exclusive Mosaïc Carita and Décléor Spa at the Georges Blanc relais in Vonnas, one of the world's most famous restaurants, not to mention the latest spa designed by Lucien Barrière at Enghien les Bains, just outside Paris, nor forgetting the golf and wellness formula offered in exclusive resorts such as the classic Royal Club of Evian or the new Domaine de Saint Endréol, Golf & Spa Resort located between Provence and the French Riviera. Thanks to the range of its offering, France can close 2006 with a broadly positive result, which shows a 5% increase in Italian inflows to date (not counting the traditionally very successful year-end holidays). FRONT ROW. France remains the first destination of choice for Italian tourists, of whom some 7 million choose it for their holidays. The preferred destination is Paris, which Italians love to discover through thematic itineraries. For example, among this year's successes were the tours to the “Da Vinci Code” places. And everything indicates that the Provence of “An Excellent Year” will enjoy the same success in 2007 – indeed, Maison de la France has organised the Italian premiere in collaboration with the local tourist organisations and the film production company Medusa. The commitment of Maison de la France in promoting France as a destination means it is always looking for new avenues. For example, the collaboration established by the two regions of Poitou-Charentes and Loira Atlantica with the Michelin Green Guides has led to the publication of tailor-made guides in the Italian language, created specially and not just mere translations of the French editions, to serve the Italian market. The Loira Atlantica guide was already launched in 2006, while that of Poitou will come out in spring 2007. Indeed, Loira Atlantica and the Bonne Maman brand of jams and preserves has joined forces with Maison de la France to organise a competition that will run through February 2007. An excellent communication and promotional channel can also be found in the website www.franceguide.com, Italian version, and the e-newsletter, which is a real mine of information, news and special offers aimed expressly at the Italian market. Strategic initiatives that span various levels with one sole objective: to better promote France, always.
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LE INIZIATIVE DELL’AGENZIA SVILUPPO LAZIO
Roma-Cannes, liaison d’affari
Al salone francese del Mapic sono state presentate tutte le opportunità di business, dal turismo all’hi-tech. Il prossimo appuntamento è ancora a Cannes, al Mipim, con Regione, Provincia e Comune
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romuovere il “Brand Lazio” e presentare con 162 aziende, è stata quest’anno al secondo pole nuove opportunità d’insediamento, sto dopo la Francia per numero di espositori. Oltre espansione e consolidamento del busi- sessanta gli incontri tenuti da Sviluppo Lazio con ness agli investitori internazionali. Que- buyer e investitori, nell’ambito dei quali sono stati sti gli obiettivi che, in questi ultimi mesi, illustrati i punti di forza del sistema regionale. hanno spinto Sviluppo Lazio, l’Agenzia di Svilup“Gli investitori hanno mostrato grande interesse po della Regione Lazio, a partecipare a tre impor- per i progetti territoriali e per la volontà di creare tanti appuntamenti: a Monaco di Baviera per l’Ex- sinergie attraverso proposte per lo sviluppo di aree po Real (23-25 ottobre), a Cannes per il Mapic (15- commerciali e progetti di bioedilizia”, ha spiegato 17 novembre) e a Dubai per CityScape Stefano Cortini, responsabile dell’a(4-6 dicembre). rea Marketing Territoriale di Sviluppo La partecipazione di Sviluppo Lazio Lazio. “In particolare, i nostri interlosi è strutturata attraverso due mocutori hanno apprezzato l’impegno menti centrali: da una parte, lo stand delle istituzioni che accompagnano le dove, insieme alle azioni di Marketing imprese, dall’analisi di fattibilità del territoriale avviate dalla Regione con progetto fino alla realizzazione finale. il cofinanziamento della CommissioMa in tutte le occasioni, in generale, ne europea per la valorizzazione delle abbiamo dimostrato che sono numearee dell’Obiettivo 2, sono state prerosi e concreti gli elementi di attrattisentate le nuove opportunità di invevità che il nostro sistema regionale ofstimento nel Lazio, in particolare nei fre al mercato degli investimenti diretsettori hi-tech, logistica, turismo e Giancarlo Elia ti esteri”. parchi industriali, i più dinamici a liValori, Presidente In particolare, venti gli interventi di Sviluppo Lazio vello internazionale insieme all’aeroproposti: il nuovo Tecnopolo Tiburtispaziale e alle bioscienze; dall’altra, il no, otto progetti che riguardano alcune workshop “Lazio: un ponte per il Medifra le principali infrastrutture della reterraneo, una piattaforma per l’Europa”, nell’ambi- gione, sei interventi che interessano lo sviluppo del to del quale sono stati illustrati i punti di forza che settore turistico, a cui si aggiunge la proposta di caratterizzano il sistema economico del Lazio. Un aree disponibili per insediamenti produttivi con territorio che, negli ultimi anni, è stato interessato cinque location d’interesse. da importanti interventi di carattere strategico per Particolarmente significativa la partecipazione quanto riguarda la dotazione delle infrastrutture e congiunta di Sviluppo Lazio e della Provincia di lo sviluppo dei settori tecnologicamente avanzati. Roma al workshop di Dubai, che segna il primo Per quanto riguarda il mercato europeo, in par- passo per la presentazione dell’intero Sistema-Laticolare il Mapic è stato uno dei più importanti ap- zio al prossimo Mipim di Cannes dove Regione, puntamenti dedicati al real estate, con più di 800 Provincia e Comune di Roma parteciperanno con espositori registrati e oltre 8500 presenze. L’Italia, un unico stand.
SVILUPPO LAZIO Sviluppo Lazio nasce nel 1999 come strumento di attuazione della programmazione regionale in materia economica e territoriale. Oggi rappresenta un indispensabile mezzo operativo per il potenziamento delle infrastrutture regionali e delle attività produttive, nonché per l’incremento dell’occupazione. L’impegno di Sviluppo Lazio si concretizza attraverso diverse forme d’intervento: promuove la cultura d’impresa, sostiene programmi di sviluppo territoriale, partecipa a progetti d’investimento nelle infrastrutture anche attraverso la promozione di partnership tra soggetti pubblici e privati. Per un reale sostegno alle attività produttive, Sviluppo Lazio opera per l’acquisizione e l’ottimizzazione di risorse finanziarie comunitarie, nazionali e private, favorendo al tempo stesso l’internazionalizzazione del sistema economico regionale e gli interscambi commerciali con l’estero. Sviluppo Lazio in questi anni ha contribuito alla straordinaria crescita socio-economica della regione anche attraverso studi, ricerche, analisi sul territorio e sul suo tessuto produttivo, fornendo un supporto di notevole efficacia alla Regione stessa e agli altri soggetti attivi in materia di sviluppo.
THE INITIATIVES OF THE SVILUPPO LAZIO DEVELOPMENT AGENCY o promote the Lazio Brand and present the new opportunities to establish, expand and consolidate business with the international investors are the goals that spurred Sviluppo Lazio, the Lazio Region’s development agency, to take part in three key diary dates: Expo Real in Munich (23-25 October), Mapic in Cannes (15-17 November) and CityScape in Dubai (4-6 December). Sviluppo Lazio’s participation revolved around two focal points: the stand, where the local area marketing actions launched by the Regione and co-financed by the European Commission for the Valorisation of the Objective 2 Areas presented the new investment opportunities offered in Lazio, especially in the hi-tech, logistics, tourism and industrial parks segments, the most dynamic, along with aerospace and biosciences, at the international level; and the workshop “Lazio: a Mediterranean
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Rome-Cannes, business liaison bridge, a platform for Europe”, which illustrated the strengths of the Lazio economic system. An area that has seen major strategic developments in recent years in terms of creating infrastructures and developing technologically advanced industries. Mapic, with 800 registered exhibitors and more than 8,500 visitors, was one of the most important real estate appointments, especially for the European market. Italy, with 162 companies, ranked second after France by number of exhibitors. More than 60 meetings were held by Sviluppo Lazio with buyers and investors, in which the agency underscored the strengths and features of the regional system. “The investors have expressed great interest in the area projects and a desire to create synergies
through proposals for developing commercial areas and bio-construction projects”, explained Stefano Cortini, Head of Area Marketing for Sviluppo Lazio. “In particular, the professionals appreciated the efforts of the institutions to accompany the companies through each step, from the feasibility analysis through to completion. But, generally, each occasion enabled us to demonstrate the many, concrete elements of attraction that our regional system offers the market of direct foreign investment”. Indeed, the agency put forward 20 proposals: the new Tecnopolo Tiburtino; eight projects for some of the Regione’s major infrastructures; six tourism development projects; and the areas proposed for production facilities available in five select locations. The joint participation of Sviluppo Lazio and the Provincia di Roma in the Dubai workshop was especially significant as this marks the first step prior to presenting the full Lazio System at the next appointment with Mipim in Cannes, which will see the Region, the Province and the City team up in one and the same stand.
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IL BILANCIO 2006 DI MARIO BOSELLI
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n saldo attivo 2006 di 17 miliardi di euro della bilancia commerciale della moda italiana, contro un saldo negativo di quella francese di circa 3 miliardi. Con un export che nel 2006 andrà oltre i 65 miliardi di euro, superando di un buon 3% quello dell’anno precedente”. È questo, in cifre, il raffronto che Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda, fa tra i due settori industriali, quello di casa nostra e quello dei cugini d’oltralpe. Ma poiché per Boselli non si può parlare di rivalità con i transalpini che stima, egli, con il solito charme che lo distingue, spiega che “in effetti la Moda italiana nasce dopo quella francese, con la ‘sala bianca’ di Palazzo Pitti del 12 febbraio 1951. I Francesi erano già presenti da tempo, il fenomeno italiano, perché non possiamo definire altrimenti la robustezza del nostro sistema moda, nasce dalla capacità tutta nostra di arrivare all’eccellenza de ‘il bello ben fatto’, ben diverso dal concetto di lusso tutto francese”. “La genialità dei nostri stilisti, capaci di creare un prêt à porter di alta classe – spiega Boselli – ha dato questi risultati. Oggi Francia e Italia sono i due unici sistemi capaci di fare moda, anche se in modo diverso, e di proiettarla nel mondo”. Scendendo sul piano delle politiche economiche e industriali, secondo il nostro interlocutore “i due sistemi sono collegati da due importanti accordi, firmati alla presenza dei ministri dei due Paesi, il 26 giugno del 2000 e il 17 gennaio del 2005”. Quindi, dal suo punto di vista privilegiato, “sono molte di più le cose che legano la Francia e l’Italia della moda che non quelle che le separano”. Dopo gli anni di sofferenza che vanno dal 2002 al 2005, che hanno prodotto una sorta di selezione naturale, il Sistema Italia conta oggi oltre 80mila imprese e 800mila addetti, impegnati in una produzione di alto livello, anche per le maison francesi più importanti. In Francia sono stati chiusi molti centri produttivi, e i creatori di moda d’Oltralpe si rivolgono all’Italia, dove, chiarisce Boselli, “viene concentrata la produzione più sofisticata e di alta qualità, mentre alla Cina rimane tutto ciò che è massificato”. Naturalmente ciò ha richiesto agli Italiani investimenti per migliorare qualità e tecnologie impiegate. “Nel settore tessile, e in quello conciario, dove maggiore è stata la sofferenza, si è verificata una scrematura, una sorta di selezione darwiniana, a detrimento di quelle aziende meno specializzate, ma questo ha dato luogo a un sistema più solido che nel passato”. E prosegue: “È iniziato un trend positivo. Anche la previsione di un rallentamento dell’economia mondiale nel 2007 non deve far paura al settore, perché dopo un 2007 comunque buono ci si può attendere un 2008 ancora migliore”. Le eventuali incertezze potrebbero nascere dal rapporto di cambio euro-dollaro, che penalizza le imprese, la tenuta della crescita tedesca e le scelte di politica fiscale e monetaria dell’Italia e degli altri Paesi europei. “Ma per ora diciamo che non solo l’export è cresciuto nel 2006, anche il fatturato globale delle imprese ha registrato un miglioramento passando dai 63,75 miliardi di euro ai quasi 66miliardi del 2006, grazie a una ritrovata fiducia dei consumatori, che ha dato segni positivi”. E allora, la Francia? “Douce France...”, è la conclusione di Boselli.
“Douce France” per la moda italiana di Francesco Fusco
2006 RESULTS BY MARIO BOSELLI
I numeri parlano chiaro: la nostra industria chiude il 2006 con un saldo commerciale attivo di 17 miliardi, il Made in France invece è in rosso. Eppure tra i due sistemi ci sono eccellenti possibilità di integrazione
“Douce France” for the Italian fashion
Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda
CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA Via Gerolamo Morone, 6 20121 Milano tel. 02/777108.1 fax 02/777108.50 www.cameramoda.it info@cameramoda.it
The numbers speak loud and clear: our industry closes 2006 with a positive trade balance of t17 billion, while Made in France has plunged into the red. Yet the two systems foster excellent potential for integration. 2006 trade active balance worth 17 billions euro in Italian fashion sector compared with French slow down worth about 3 billions. Moreover, our export will top 65 billions euro in 2006 overshooting by 3% last year rate.” Mario Boselli, Chairman of the National Chamber of Fashion, compares in this way the ratio between Italian and French industrial sectors. As Mr. Boselli appreciates the transalpine cousins and doesn’t want to raise any rivalry, he explains with his usual charm, “the Italian fashion emerged after the French one on 12 February 1951 with the ‘white room’ of Palazzo Pitti. The French had already been operating for long time. Because of the strength of our fashion sector, I love defining it as Italian phenomenon. It arises from our particular capacity to get the excellence of ‘a well made nice product’, different from the French luxury idea.” “The brilliance of our fashion designers, who succeed in creating top class prêt à porter garments, give these results.” Mr. Boselli explains: “France and Italy are two unique skilful systems. They just operate and spread fashion worldwide in different ways.” As regards industrial and economic policies, Mr. Boselli says, “our systems are linked together by two important agreements, clinched on 26th June 2000 and 17th January 2005 before the Ministers of the two countries.” So, from his special point of view, “in fashion, Italy and France have much more things in common than you think.” After 2002-2005 crisis that led to a kind of natural selection, nowadays the Italian system can rely on more than 80 thousands enterprises and 800 thousands employees working to get a top class production, even for the most important French maison. In France many production implants were closed and transalpine fashion designers turned their attention to Italy, where, as Mr Boselli underlines, “there is the major combination of the most sophisticated and top market production, while China keeps symbolizing standardized production.” Of course, Italians had to invest to boost qualities and technologies. “In textile and leather sector, where the crisis was tougher, there was a market skimming against less specialized enterprises leading to a healthier system.” He continues: “A positive trend has started. The sector doesn’t have to be scared of the world economy slowdown forecast for 2007. After a good 2007 we just have to expect a better 2008.” Prospective uncertainties could arise from the Euro Dollar exchange rate penalizing for enterprises, from German growth and fiscal and monetary policy choices in Italy and in the other European counties. “Besides export, enterprises’ global turnover has increased in 2006 too. Further to the recovered consumers’ trust, it managed to pass from t 63,75 billion to almost t 66 billion in 2006.”
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ALLA SCOPERTA DI COLORO CHE TENGONO ALTO IL NOME DELL’ITALIA IN TERRA FRANCESE
Italian people “in the shade” of the Tour Eiffel
Pierre Cardin, Monica Bellucci, Renzo Piano, Giorgio Forattini, Flavio Briatore, sono solo alcuni dei nostri connazionali che hanno meritato la stima e l’affetto dei “cugini” d’Oltralpe
Pierre Cardin, Monica Bellucci, Renzo Piano, Giorgio Forattini and Flavio Briatore are only some of our compatriots that deserve the esteem and affection of their “cousins” from the other side of the Alps is name is very Italian, but has now long been considered one of five top most famous Frenchmen worldwide. He was born in Veneto, at San Biagio di Callalta. He moved to Paris aged 23. There, he started working with fashion shows, becoming one of the most renowned haute couture designers. We are talking about Pierre Cardin, now a middle-aged man that as a very young man shortly became the protagonist of what is considered to be the only temple of fashion, alongside important names like Coco Chanel or Christian Dior. But Pierre Cardin is only one of many Italians who made a name for themselves in France, due to professional reasons or as a result of the appreciation shown by the “cousins” from the other side of the Alps. The very long list includes men and women involved in different sectors. I should like to mention a woman to start with: actress Monica Bellucci, who is happily married to French actor Vincent Cassel. She is considered to be one of the most beautiful protagonists of the European stardom system. From cinema to architecture, we cannot possibly neglect to mention Renzo Piano, who back in the Seventies designed the Parisian Beaubourg, namely the Centre Georges Pompidou, both an art museum and a cultural centre that was immediately considered a kind of manifesto of high-tech architecture of the time. Mr Piano has since kept designing and creating stunning building structures in France, choosing Paris as his second home, in the Marais area. He works in the drawing sector, although his talent tends to mock the establishment, particularly politics. We are talking about Giorgio Forattini, who now lives between Milan and Paris, where he is just as renowned as in Italy. Flavio Briatore is undoubtedly yet another important name. Although he lives in London and not in Paris, he is nonetheless adored by French motor racing fans, as he managed to bring the French brand Renault to victory in Formula 1 racing, thanks to pilot Fernando Alonso. Still in the motor racing sector, we cannot possibly neglect to mention Sergio Pininfarina, the son of Battista Pininfarina called “Pinin”, who was famous in France for designing different models like Peugeot 405 and 106, but also for acquiring Matra, a famous French company, in 1973. However, famous Italians in France do not only belong to the fashion industry, architecture and design. With reference to the financial world, one of our compatriots is an experienced banker and a member of the executive committee of the largest French bank: Crédit Agricole. His name is Ariberto Fassati, an elegant and highly competent man. His competence is the result of many years of experience developed working for French banks, like Indosuez and Calyon. He also lives between Paris and Milan, where he represents the shareholder Crédit Agricole, sitting on the board of directors of Banca Intesa. Ah, les Italiens…
Gli Italiani “all’ombra” della Tour Eiffel
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di Gloriano Mazzè
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l suo nome è italianissimo, ma da tempo è considerato uno dei cinque Francesi più famosi nel mondo. Lui è nato in Veneto, a San Biagio di Callalta, e solo a 23 anni si è trasferito a Parigi, dove ha intrapreso la via delle passerelle, fino a diventare uno dei nomi più celebri dell’alta moda. Stiamo parlando proprio di lui, Pierre Cardin, un uomo oggi maturo, ma all’epoca, giovanissimo, in grado di entrare, in poco tempo, da protagonista in quello che era considerato l’unico tempio della moda, a fianco di grandi nomi come Coco Chanel o Christian Dior. Ma Pierre Cardin è solo uno dei tanti personaggi italiani che, per ragioni professionali o per apprezzamento dei cugini transalpini, hanno imposto il loro nome e la loro italianità all’ombra della Tour Eiffel. Un elenco molto lungo, fatto di uomini e donne impegnati nei settori più diversi. E per prima vogliamo citare proprio una donna, l’attrice Monica Bellucci, felicemente sposata con il francese Vincent Cassel, e considerata una delle più belle protagoniste dello star system europeo. Se vogliamo fare un salto dall’arte cinematografica al mondo dell’architettura, allora impossibile non citare Renzo Piano, al quale si deve, negli anni Settanta, il parigino Beaubourg, ovvero il Centre Georges Pompidou, museo d’arte e polo di cultura subito considerato come una sorta di manifesto dell’architettura high-tech dell’epoca. Da allora Piano continua a progettare e creare bellissime strutture in Francia, tanto da scegliersi una seconda residenza a Parigi, nel Marais. Si muove sempre nel campo del disegno, ma la sua vena è diretta allo sbeffeggiamento del potere, specialmente quello politico. Stiamo parlando di Giorgio Forattini, che oggi divide la sua vita tra Milano e Parigi, dove è altrettanto noto che in Italia. Altro nome indubbiamente illustre è quello di Flavio Briatore, che, se è vero che abita a Londra e non a Parigi, è pur sempre idolatrato dagli appassionati d’automobilismo d’oltralpe per aver portato ben due volte il marchio francese Renault sul gradino più alto del podio di Formula 1 grazie al suo pilota Fernando Alonso. E, se restiamo in campo automobilistico, non possiamo non citare il nome di Sergio Pininfarina, figlio di quel Battista, chiamato “Pinin”, noto in Francia non solo per aver disegnato diverse modelli come le Peugeot 405 e 106, ma anche per aver acquistato nel 1973 la famosa azienda francese Matra. Tuttavia la presenza di Italiani in Francia non è solo fatta di moda, architettura, design. Anche l’alta finanza vede un nostro connazionale, banchiere di lungo corso, nel comitato esecutivo della più grande banca francese, il Crédit Agricole. Si tratta di Ariberto Fassati, un personaggio non solo elegante nei modi ma dotato di una grande competenza, maturata nei tanti anni di esperienza sempre in banche francesi, come la Indosuez e la Calyon. Anche lui si spartisce fra Parigi e Milano, dove siede in rappresentanza dell’azionista Crédit Agricole in seno al consiglio di Banca Intesa. Ah, les Italiens…
A lato, Flavio Briatore e l’architetto Renzo Piano. Sopra, l’attrice Monica Bellucci.
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A PALAZZO GRASSI “ON PARLE FRANÇAIS”
Sopra, l’esterno di Palazzo Grassi. A sinistra, un’installazione di Jeff Koons, “Ballon Dog”. In basso, sempre di Jeff Koons, “Hanging Heat”
di Paola Rossi
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Palazzo Grassi, novembre è stato dedicato a Pablo Picasso, alle sue opere giovanili, alla sua storia. L’ha voluto il nuovo proprietario del prestigioso palazzo veneziano, un altro “monsieur” che ama l’Italia e i prodotti italiani. Stiamo parlando di François Pinault, uno dei maggiori collezionisti di arte del ventesimo secolo. Oggi Presidente della Palazzo Grassi SpA, responsabilità che era già stata del suo amico Giovanni Agnelli, Pinault è il fondatore di PPR, gruppo leader in Europa nel retail e protagonista nel mondo dei beni di lusso, con marchi come Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Sergio Rossi, Boucheron, Stella Mc Cartney, Alexander McQueen. Attraverso la holding Artemis, Pinault è impegnato su numerosi altri fronti con attività internazionali, tra cui la prestigiosa casa francese di vini Chateau Latour, e Christie’s, leader mondiale delle case d’asta. Pinault ha voluto Palazzo Grassi per installarvi buona parte della sua collezione di arte moderna. Prima ha affidato all’architetto giapponese Tadao Ando la ristrutturazione e il restyling degli interni, e, grazie ai lavori, durati un anno, i 3.000 metri quadrati di spazi sono stati trasformati per dare vita a un ambiente ideale per l’esposizione di opere d’arte moderna e contemporanea. Così il 30 aprile scorso ha celebrato la riapertura del prestigioso edificio con l’inaugurazione dell’esposizione dal titolo “Where Are We Going?”. In mostra, duecento opere di arte moderna e contemporanea della collezione Pinault, mai esposte in pubblico, a firma di oltre cinquanta artisti: da grandi maestri del dopoguerra come Mark Rothko, Piero Manzoni e Donal Judd, a star internazionali come Damien Hirst, Pierre Huyghe, Cindy Shermann e Maurizio Cattelan, fino ad artisti più giovani come Urs Fischer, Piotr Uklanski e Rudolf Stingel. Le opere della collezione Pinault coprono un periodo cronologico che va dal dopoguerra ad oggi, e rappresentano varie correnti artistiche, come la Scuola di New York e l’Astrattismo europeo, l’Arte Povera, il Minimalismo, il Post Minimalismo e la Pop Art. La natura evocativa e provocatoria delle opere esposte propone una riflessione sulla condizione umana, sulla cultura contemporanea e sul futuro del mondo in cui viviamo. Il tutto in una cornice unica come Venezia.
Una cornice veneziana per la collezione Pinault “ON PARLE FRANÇAIS” AT PALAZZO GRASSI
A Venetian frame for the Pinault collection François Pinot bought the 18th century building and renovated it. The building now hosts his precious art collection, which is the object of prestigious exhibitions t Palazzo Grassi, November was devoted to Pablo Picasso, to his early works and history. The new owner of the prestigious Venetian building promoted the event. He is another “monsieur” that loves Italy and Italian products. We are talking about François Pinault, one of the most important art collectors of the twentieth century. Mr Pinault is the Chairman of Palazzo Grassi SPA, which was once chaired by his friend Giovanni Agnelli. He is the founder of PPR, a European retail leader and the protagonist in the sector of luxury goods, with brands such as Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Sergio Rossi, Boucheron, Stella Mc Cartney and Alexander McQueen. Through the holding Artemis, Mr Pinault is busy working in many sectors and international activities, including the prestigious French wine company Chateau Latour and Christie’s, a leading world auction house. Mr Pinault wanted Palazzo Grassi to place the majority of his modern art collection in. He initially entrusted Japanese architect Tadao Ando with the renovation and restyling of the interiors, and thanks to the renovation project, which lasted a year, 3000 sq m worth of space were transformed to create a suitable exhibition area for modern and contemporary works of art. Hence, on 30 April, the prestigious building was reopened with the inauguration of the exhibition “Where Are We Going?”. A total of two hundred modern and contemporary works of art belonging to the Pinault collection were exhibited. The works had never been shown to the public before and were the work of over fifty artists, like great masters from the post war period like Mark Rothko, Piero Manzoni and Donald Judd, or international stars like Damien Hirst, Pierre Huyghe, Cindy Shermann and Maurizio Cattelan, or younger artists like Urs Fischer, Piotr Uklanski and Rudolf Stingel. The works included in the Pinault collection cover the post war period through to the present day, representing different artistic movements like the New York School and European Abstractionism, Humble Art, Minimalism, Post Minimalism and Pop Art. The evocative and provocative nature of the works displayed suggests a number of thoughts on the human condition, on contemporary culture and on the future of the world we live in, against the unique background provided by Venice.
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Edizione bilingue italiano/inglese
I L P R I M O P E R I O D I C O D E L L’ I TA L I A N E L M O N D O
L’obiettivo è quello di mantenere vivo il legame tra la Madrepatria e gli Italiani che vivono fuori dai suoi confini difendendo la lingua e la cultura italiana, promuovendo la capacità lavorativa e imprenditoriale degli Italiani nel mondo, attraverso uno strumento informativo in grado di offrire notizie, analisi e approfondimenti e un costante punto di vista sull’Italia. L’apprezzamento del Presidente della Repubblica Italiana con un messaggio appositamente scritto per il primo numero e l’interesse mostrato da parte del Ministero degli Affari Esteri e delle Istituzioni Italiane all’estero, confermano il prezioso ruolo di èItalia presso le comunità dei nostri connazionali. èItalia è un bimestrale diffuso in Italia e all’estero presso: Istituzioni e loro Rappresentanti (Ambasciate, Consolati, Camere di Commercio, Istituti Italiani di Cultura, Uffici ICE e ENIT); Associazioni imprenditoriali e di categoria; esponenti del mondo dell’arte, della cultura e famiglie di origine italiana; Associazioni di Italiani. Inoltre è on-line all’interno del sito www.italplanet.it. èItalia for USA supplemento di èITALIA diffuso con èItalia viene editata in edizione locale negli USA con una sezione interamente dedicata alla promozione e all’informazione da parte delle istituzioni italiane pubbliche e private operanti in USA, nonché sugli aspetti socio-culturali riguardanti la numerosa comunità italo-americana, a cui si offre contemporaneamente, attraverso i contenuti generali della rivista, anche una percezione aggiornata del nostro Sistema Paese. èItalia for USA, coordinata e diretta da Berardo Paradiso (Past President della Camera di Commercio Italiana di New York), viene distribuita in abbinata ad America Oggi, l’unico e autorevole quotidiano in lingua italiana pubblicato negli Stati Uniti. Lo sviluppo del piano editoriale contiene delle rubriche fisse curate in collaborazione con l’Ambasciata Americana in Italia e con quella Italiana di Washington, con i Consolati, con l’Istituto Italiano di Cultura, con gli uffici dell’ICE e dell’ENIT, con le Camere di Commercio Italiane in USA, con la American Chamber of Commerce in Italia e con le associazioni italo-americane, come la NIAF e l’OSIA. Concludono il periodico importanti servizi redazionali in collaborazione con la redazione di Panorama Economy, che approfondiscono gli aspetti socio-economici e di interscambio tra i due Paesi, a testimonianza dell’obiettivo dell’iniziativa volta ad “…incrementare la conoscenza reciproca, la cultura e l’informazione tra le due sponde dell’Oceano”, come afferma l’Ambasciatore Spogli nel suo messaggio augurale su questa rivista.
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Its goal is to keep strong ties with the mother country and with Italian citizens living outside its boundaries, by defending Italian language and culture. It promotes Italian labour and business skills around the world through an information tool that offers news, analyses, further discussions and a constant point of view on Italy. The appreciation demonstrated by the President of the Italian Republic through a message written for the first magazine issue, and the interest shown by the Ministry of Foreign Affairs and Italian Institutions operating abroad, confirms the crucial role of èItalia for our compatriots directly in their countries. èItalia is a bimonthly magazine distributed in Italy and abroad to: Institutions and their Representatives (Embassies, Consulates, Chambers of Commerce, Italian Institutes of Culture, ICE’s and ENIT’s offices); business and trade associations; exponents from the art world, from culture and families of Italian origin; Associations of Italian citizens. It is also available online on www.italplanet.it. èItalia for USA èItalia supplement sold with AMERICA OGGI A local edition of èItalia is edited in the USA with a section entirely devoted to promotion and information provided by public and private Italian institutions working in the USA, next to the socio-cultural aspects concerning the large Italian-American community. The general contents of the magazine also offer an updated overview of our Country System. èItalia for USA is coordinated and directed by Berardo Paradiso (he is the Past President of the Italian Chamber of Commerce in New York). The magazine is distributed together with America Oggi, the only authoritative Italian daily edited in the United States. The editorial plan includes a number of regular columns that are edited in partnership with the American Embassy in Italy and with the Italian Embassy in Washington, with Consulates, with the Italian Institute of Culture, with ICE’s and ENIT’s offices, with Italian Chambers of Commerce in USA, with the American Chamber of Commerce in Italy and with ItalianAmerican associations as NIAF and OSIA. A number of important editorial features complete the magazine. They are edited in partnership with the editorial office of Panorama Economy. They deal with socioeconomic aspects and trade relations between the two countries, in an attempt to fulfil the goal of the project, which aims to “...promote mutual knowledge, culture and information on both sides of the Ocean”, said Ambassador Spogli in his message of good wishes featured in the first magazine issue.
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USA IL PUNTO DI VISTA DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA NEGLI STATI UNITI
EDITORIALE
BERARDO PARADISO
È con grande piacere e sincero orgoglio che ci possiamo dire arrivati all’ambizioso traguardo del primo anno di èItalia for USA. E non possiamo nascondere la nostra soddisfazione e il nostro di Nome e cognome autoreimpresa, entusiasmo per questa nonostante le difficoltà che ogni nuova avventura comporta. La sezione speciale USA del magazine èItalia è comparsa infatti con il primo bimestre del 2006 sulla scia di un sogno – in primis quello del nostro editore, Domenico Calabria, che qui ringrazio particolarmente per averci creduto più di tutti – nato dopo un workshop tenutosi a New York, presso la Camera di Commercio, insieme alla business community operante nell’area NAFTA, per promuovere lo scambio di informazione e di comunicazione, di dialogo e di valori, di cultura e di business tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America. A darci forza, oltre alla speciale collaborazione di un gruppo affiatato, accomunato dalla stessa passione per gli USA, la media partnership distributiva di America Oggi e di Panorama Economy. In questa traversata oceanica, di servizio e di ritorno, sulla rotta ItaliaUSA, alcune Istituzioni ci hanno fatto particolarmente da guida in modo sistematico: prima fra tutte l’Ambasciata Americana a Roma, con i preziosi interventi dell’Ambasciatore Ronald Spogli e la collaborazione di tutto il suo staff per la comunicazione – in questo numero non si poteva non ricordare il suo ultimo speech per l’eccellente e lungimirante Fondazione Fulbright – con il quale abbiamo condiviso e tuttora promuoviamo la collaborazione al programma Partnership For Growth. Sul versante corrispettivo, l’Ambasciatore italiano a Washington, Giovanni Castellaneta, e tutto il suo rinnovato staff non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto per consigli e contributi editoriali di primo livello. Da New York hanno accompagnato con rigore, mese dopo mese, la nostra nascita e la nostra crescita il Console Generale Ministro Antonio
Il “Sistema Italia” può ancora crescere negli USA di Giovanni Castellaneta
Lungi dall’essere un “mercato maturo” per il nostro export, gli Stati Uniti offrono ancora molte possibilità alle nostre imprese, soprattutto nel settore degli investimenti
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nche nel 2006 il nostro export continua a crescere (più 4,95% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2005). Nel 2005 il nostro interscambio commerciale con gli USA è stato di oltre 42 miliardi di dollari, con un saldo attivo per l’Italia di quasi 20 miliardi di dollari, equivalenti ad oltre un punto del nostro PIL. Gli Stati Uniti sono il più grande mercato al mondo, ma anche un mercato molto competitivo, dove non ci sono posizioni acquisite. Benché il nostro export sia in continua crescita (da 25 miliardi di dollari nel 2003 a 31 nel 2005), la nostra quota rispetto alle importazioni dal resto del mondo è in leggero calo (dal 2% all’1,86% negli stessi anni) anche perchè le imGiovanni Castellaneta portazioni americane dal resto del mondo crescono al ritmo del 12%. Ambasciatore d’Italia Questo significa che gli Stati Uniti sono ben lontani dall’essere un “mera Washington cato maturo” per il nostro export e che quindi ci sono ancora dei chiari margini di crescita per i quali l’intero Sistema Italia si deve impegnare. Dobbiamo, invece, fare ancora molto – ed in questo concordo con l’amico Ambasciatore Ronald Spogli – nel settore degli investimenti, che allo stato attuale non riflettono tutte le potenzialità dei rispettivi mercati: dobbiamo, innanzitutto, promuovere una maggiore collaborazione tra Università ed impresa per incrementare il trasferimento tecnologico e la creazione di nuoEDITORIAL It is with great pleasure and genuine pride that we can announce we have achieved our ambitious goal of the first year of our magazine with this sixth issue of èItalia for USA.An enterprise for which we cannot hide our satisfaction and enthusiasm, despite all the challenges faced by every new venture. Indeed, the special USA section of èItalia magazine made its debut with the first two-monthly edition of 2006 on the crest of a dream – first and foremost that of our publisher, Domenico Calabria, to whom we offer our special thanks for having believed in it more than anyone. The result of a workshop in New York City, held at the Chamber of Commerce along with the NAFTA area business community, the objective of the USA supplement is to promote the communication and exchange of cultural and business information, creating dialogues and values, between Italy and the United States of America. Supported and strengthened not only by the special collaboration of a close-knit team, who all share the same passion for the U.S., but also by the media distribution partnership forged with America Oggi and Panorama Economy. This transatlantic voyage of service and delivery between Italy-USA has particularly enjoyed the systematic guidance of several institutions, above all the American Embassy in Rome, with the precious assistance provided by Ambassador Ronald Spogli and the collaboration of his entire communications staff – and this issue duly reports his last speech for the excellent and forward-looking Fulbright Foundation – with whom we have shared and continue to promote the collaboration with the Partnership for Growth programme.
On the corresponding side, Italy’s Ambassador to Washington, Giovanni Castellaneta, and his renewed staff have never failed to lend us their support with toplevel editorial advice and contributions. From New York, our enterprise has been carefully accompanied, month by month since its inception, by the Consul General Minister Antonio Bandini and his staff and by the Italian Institute for Culture directed by Claudio Angelini, who has always transmitted even the slightest changes in the rhythm and beat of the city that never sleeps. So many people and institutions have helped us, issue by issue, and all of these have earned the heartfelt thanks of both myself and my colleagues. Special thanks go to the Director of ENIT North America, Riccardo Strano, to the Director of ICE North America, Aniello Musello, to Italy’s foreign chamber of commerce system (Assocamerestero), most of all to that of the NAFTA area for all the ideas and contents it has provided, and to the United States chamber of commerce system in Italy, AmCham, which this issue remembers with admiration for the recent establishment of the first AmCham Translatlantic Award. The year ahead will see èItalia for USAreturn with even greater drive, when it will extend its reach to six large regions of the U.S., to each of which we will dedicate a two-monthly special issue, enabling us to provide more detailed and specific information also on areas that are less well-known than the East and West Coasts, thus giving an even deeper voice to the System Italy players operating there (Consulates, IIC, companies). Naturally, our warmest thanks go to all our readers – especially the critics – along with our very best wishes to you all for a happy and prosperous 2007.
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EDITORIALE Bandini e il suo staff, e l’Istituto Italiano di Cultura diretto da Claudio Angelini, che ci ha sempre dato l’esatto polso mutante della città che non dorme mai. Tante sono le persone e le Istituzioni che ci hanno aiutato di numero in numero, e a tutte queste vanno i ringraziamenti miei e di tutti i miei collaboratori. Un grazie particolare va al Direttore dell’ENIT Nord America, Riccardo Strano, al Direttore dell’ICE Nord America, Aniello Musello, al sistema camerale italiano all’estero di Nome e cognome autore (Assocamerestero), in particolare a quello dell’area NAFTA per gli spunti e i contenuti fornitici, e a quello statunitense in Italia, l’AmCham, di cui in questo numero ricordiamo con ammirazione la recente istituzione del primo AmCham Transatlantic Award. Per il prossimo anno èItalia for USA tornerà con maggiore determinazione e si dividerà in sei grandi aree degli Stati Uniti, una per ogni monografia bimestrale, di modo tale da poter fornire informazioni più dettagliate e specifiche anche di regioni meno note rispetto alle East and West Coasts, dando così voce approfondita al Sistema Italia ivi operante (Consolati, IIC, Imprese). Un grazie particolare va a tutti i nostri lettori – quelli critici, soprattutto! – e tanti Auguri a tutti di un Felice 2007.
Il Toro (Bull) di Wall Street. In Borsa si parla di Bull Market quando le quotazioni e gli indici sono in rialzo
ve imprese. Dobbiamo, infine, sviluppare nuovi strumenti finanziari, in particolare del mercato dei capitali di rischio, favorendo al contempo una maggiore tutela dei diritti di proprietà intellettuale ed industriale per incoraggiare l’innovazione. L’Italia è la sesta più grande economia di mercato al mondo, con un PIL nel 2005 pari a 1.700 miliardi di dollari. Eppure, la capitalizzazione del mercato in percentuale del PIL è inferiore rispetto alle grandi economie europee, ciò perché molte delle aziende che contribuiscono a creare il PIL italiano non sono quotate, e sono invece a capitale privato. Questo è proprio il terreno fertile per il private equity: proprio gli investimenti di private equity possono fornire alle aziende italiane gli strumenti manageriali, finanziari e tecnici necessari per competere ed essere vincenti sul mercato globale.
THE POINT OF VIEW OF GIOVANNI CASTELLANETA, ITALIAN EMBASSADOR IN USA
“Italian System” can still increase in USA that investments sector doesn’t currently mirror our n 2006 our export has continued to grow (more than respective markets. 4,95% in the first nine months of the year compared to the First of all, we have to promote a greater collaboration same period of 2005). between University and enterprise in order to boost a In 2005 our USA trade exchange totalled more than $ 42 technological exchange and the establishment of new billion with almost $ 20 billion active balance for Italy enterprises. Eventually, we have to develop new financial corresponding to more than one point of our GDP. USA tools, mainly in risk capital market, and at the market is the biggest in the world but it is same time we have to promote a greater also very competitive where nothing has Although USA market protection of intellectual and manufacturing to be taken for granted. is far from being rights in order to support innovation. Although our export keeps rising (from $ “developed” for our Italy ranks sixth among the greatest world 23 billion in 2003 to $ 31 in 2005), our export market, it still economies, with a 2005 GDP that totals import rate, compared to the rest of the offers lots of possibilities $ 1.700 billion. world, is slightly decreasing (from 2% to for our enterprises, Nevertheless, GDP market capitalization rate 1,86% the same years). This is also due mainly in the investment is lower than the great European economies, to American exports of the rest of the sector because most of the enterprises that world that have being increased at a rate contribute to create Italian GDP are not listed of 12%. and they are private capital. This implies that USA is far from being a “developed market” This is fertile ground for private equity: private equity for our export and Italian System still has wide growth investments can provide management, financial and margins to struggle for. technical tools to Italian enterprises in order to compete and However, we still have to work on it. At this respect, I agree succeed in the global market. with our friend Ambassador Ronald Spogli who maintains
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L’INTERVENTO DELL’AMBASCIATORE RONALD P. SPOGLI
USA IN ITALIA
Cultura e giovani, per rafforzare il rapporto Italia-USA A SPEECH BY RONALD P. SPOGLI
Culture and youth to strengthen relations between Italy and the USA he Fulbright programme has just celebrated its sixtieth anniversary, but doesn’t look it. Over the years, the programme has preserved its valuable task, acting as a link between different countries, cultures and traditions. In 1946, at the end of the tragic experience represented by the Second World War, the American Congress passed a scholarship programme with the aim of promoting cultural exchanges between different countries around the world. The bill was presented by Senator J. William Fulbright, believing that bringing different civilizations closer through culture was the only way to avoid other conflicts. Over 250,000 people have joined the Fulbright programme since it first started. The list of Italian scholarship holders includes people that stood out for their professional achievements: scientists, economists, jurists, journalists and internationally famed artists. Many of them entertain a special relationship with the United States, realizing that the Fulbright programme afforded them the opportunity The BEST Program of travelling beyond national borders alwill commence so from a cultural point of view. in 2007, based I was a member of the Fulbright scholon the success arship Committee for a few years. I am of the Fulbright very proud of this experience, as it led me programme, which to the full realization of the importance of has been carried these programmes. out over the past Recently, the Department of State ansixty years. nounced a new project for Italy called The Programme “Fulbright English Teaching Assistants”. includes study trips Starting from 2007, the United States will offer 15 scholarships to recent American to the United States for Italian university graduates to travel to Italy and graduates and work for a whole school year with teachyoung managers ers of English in order to help Italian students acquire a better grasp of the language. The American Embassy in Italy is very busy promoting these exchange programmes. Developing more awareness in young people, companies and universities is one of our main goals, so as to show just to what extent these programmes may help culture, research activities and the business drive of a whole nation to grow. This is the reason why one of the mainstays of the Partnership for Growth, the project promoted by the Embassy to spur economic growth in Italy, is the BEST Program (Business Exchange and Student Training), which includes study trips to the United States for Italian graduates and young managers, with the aim of investigating the American business system further and links between universities and companies. The pilot project was launched this year, allowing five young Italians to join a stage project working for American colleges and companies. The BEST Program applies the great concept of international exchange that was first launched in 1946 by Senator Fulbright to the new international context, where economy and research are becoming increasingly crucial factors. Today, after sixty years from the time when that farsighted project was first implemented, in a by now globalized and boundless world, cultural exchanges are still key to promoting peace and mutual understanding between different countries.
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Visto il successo che da sessant’anni riscuote il programma Fulbright, nel 2007 verrà dato il via al BEST Program, che consentirà viaggi di studio negli Stati Uniti a laureati italiani e giovani manager
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l programma Fulbright ha appena compiuto sessanta anni, ma non li dimostra. In questi lunghi anni ha conservato intatta la sua preziosa funzione di ponte che unisce Paesi, culture e tradizioni diverse. Nel 1946, al termine della tragica esperienza della Seconda Guerra Mondiale, il Congresso americano approvò un programma di borse di studio con l’obiettivo di promuovere scambi culturali tra i vari Paesi del mondo. Il disegno di legge fu presentato dal Senatore J. William Fulbright, fermamente convinto che l’unica maniera per scongiurare altri conflitti fosse quella di avvicinare i popoli tra loro attraverso la strada maestra della cultura. Dal suo esordio oltre 250.000 persone hanno preso parte al programma Fulbright. Nell’elenco dei borsisti italiani ci sono persone che si sono distinte nelle loro rispettive carriere professionali: scienziati, economisti, giuristi, giornalisti e artisti di fama internazionale. Molti di loro mantengono un rapporto speciale con gli Stati Uniti e riconoscono che il programma Fulbright ha dato loro l’opportunità di uscire non solo dai propri confini territoriali, ma anche culturali. Per alcuni anni ho fatto parte del Consiglio per l’assegnazione delle borse Fulbright. Sono molto orgoglioso di questa esperienza, che mi ha fatto comprendere ancora di più l’importanza di questi programmi. Recentemente il Dipartimento di Stato ha annunciato una nuova iniziativa per l’Italia chiamata “Fulbright English Teaching Assistants”. A partire dal 2007, gli Stati Uniti offriranno 15 borse di studio a neolaureati americani per venire in Italia e collaborare per un intero anno scolastico con insegnanti di inglese per far conoscere meglio la lingua agli studenti italiani. L’Ambasciata Americana in Italia è particolarmente impegnata nella proRonald P. Spogli, mozione di questi programmi di scamAmbasciatore degli bio. Tra i nostri principali obiettivi c’è inUSA in Italia fatti quello di sensibilizzare i giovani, ma anche le imprese e le università, per dimostrare quanto questi programmi possano far crescere la cultura, la ricerca e lo spirito imprenditoriale di un intero Paese. Per questo motivo uno dei pilastri della Partnership for Growth, l’iniziativa promossa dall’Ambasciata per stimolare la crescita economica in Italia, è il BEST Program (Business Exchange and Student Training), che consente viaggi di studio negli Stati Uniti per laureati italiani e per giovani manager per approfondire il sistema imprenditoriale americano e i collegamenti tra università e aziende. Il progetto pilota lanciato quest’anno consentirà a cinque giovani italiani di fare uno stage presso college e imprese americane. Il BEST Program applica la grande idea dello scambio internazionale lanciata nel 1946 dal senatore Fulbright al nuovo contesto mondiale in cui l’economia e la ricerca sono sempre più fattori determinanti. Oggi, a sessant’anni di distanza da quella lungimirante iniziativa, in un mondo ormai globalizzato e senza confini, lo scambio culturale continua a svolgere un ruolo fondamentale per promuovere la pace e la reciproca comprensione tra i Paesi.
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CONTRAFFAZIONE E PIRATERIA: NEL 2005 UN GIRO D’AFFARI PARI A CIRCA 500 MILIARDI DI DOLLARI
Lotta alla contraffazione, tema cruciale per le nostre aziende di Antonio Bandini
Alcune norme da conoscere per contrastare tali fenomeni e difendere così i nostri prodotti
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a lotta alla contraffazione è tema di particolare interesse per le aziende italiane che si affacciano sul mercato americano, in particolare per quelle che operano nel settore agroalimentare. La riproduzione di simboli che in qualche modo (bandiera, nome, etc.) richiamano il nostro Paese, è pratica molto diffusa nel mondo: un qualsiasi riferimento all’Italia è infatti garanzia di visibilità e commerciabilità del prodotto. Tuttavia, accade spesso che siano commercializzate merci che recano – illecitamente – un marchio simile ad un marchio italiano registrato. Talvolta, ed è il caso più grave, ci si spinge sino alla “pirateria”, ossia alla produzione di beni che costituiscono riproduzioni illecite di prodotti coperti da copyright. La contraffazione e la pirateria sono realtà ben note negli Stati Uniti, dove del resto, ormai da almeno tre decenni, si registra un forte e crescente impegno nel contrastare tali fenomeni. La legislazione statunitense in tema di protezione di brevetti e marchi commerciali, nonché di lotta alla contraffazione ed alla pirateria, è pertanto attualmente una delle più avanzate a livello mondiale. Nondimeno, nel corso degli ultimi anni l’industria della contraffazione è Antonio Bandini, cresciuta costantemente, registrando, secondo le ulConsole Generale time stime dell’USPTO (United States Patent and Trad’Italia a New York demark Office), un giro d’affari pari a circa 500 miliardi di dollari USA nel 2005. Per contrastare questo fenomeno, a livello nazionale sono stati adottati provvedimenti legislativi, iniziative e proposte di legge, tra i quali il Programma STOP! (Strategy, Targeting Organized Piracy), lanciato nell’ottobre 2004 al fine di impedire la circolazione di beni contraffatti all’interno degli Stati Uniti e, al contempo, di sostenere le aziende americane nella tutela dei loro diritti sui mercati internazionali. Da quanto detto, emerge quindi l’esigenza di rafforzare il coordinamento istituzionale tra Italia e USA per individuare le strategie più appropriate per combattere tali fenomeni. Dal canto loro, le aziende italiane che intendono entrare nel mercato americano dovranno provvedere in primo luogo al deposito ed alla registrazione di un marchio commerciale presso i competenti uffici statunitensi (vedi la Guida “Gli Stati Uniti e il Marchio Commerciale: Politiche ed Orientamenti Legali”, presente nel sito web del Consolato Generale). Infatti, uno degli immediati vantaggi della registrazione di un marchio commerciale negli USA presso l’USPTO, è quello di poter ottenere la collaborazione ed il supporto operativo dell’U.S. Customs and Border Protection.
COUNTERFEITING AND PIRACY: A 2005 TURNOVER WORTH ABOUT $ 500 BILLION
Fight against counterfeiting: crucial subject for our enterprises It is worth knowing some regulations to fight this phenomenon and to defend our products.
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he fight against counterfeiting is a subject of crucial importance for Italian enterprises that are about to break into American market, especially for companies operating in agro industrial sector. Symbols reproduction that in some way recalls our country (flag, name, etc.) is a spread custom worldwide. Any reference to Italy is guarantee of product visibility and marketability. Nevertheless, it often happens that are marketed products illegally provided with a brand similar to the Italian registered one. In the worse cases, we have the so-called “piracy”, that is the production of goods that are illegal reproductions of copyrighted products. Counterfeiting and piracy are two well-known realities in US where there has been a strong and increasing effort to fight against this phenomenon for at least three decades. As regards patents protection, commercial brands and fight against counterfeiting, US laws are currently the most advanced ones at global scale. However, counterfeit-
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ing industry has been constantly growing over the last few years. According to USPTO (United States Patent and Trademark Office), counterfeiting recorded an estimated 2005 turnover of US $ 500 billion. In order to impede this phenomenon various legislative measures, initiatives and bills have been launched at national scale. For instance, in October 2004 it was launched Programme STOP (Strategy, Targeting Organized Piracy) in order to hamper counterfeited goods circulation in USA as well as support American enterprises fight to protect their rights in international markets. So, it comes out the need to strengthen the institutional relation between Italy and USA to find proper strategies to fight against this phenomenon. As for Italian enterprises that want to break into American market, firstly they will have to register their trademark in US appropriate offices (see “US and Commercial Brand: Policy and Legal Orientation”, in Consulate general website). In fact, further to trademark registration at USA USPTO you have the immediate advantage to get U.S. Customs and Border Protection service and operative assistance.
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IIC PARLA IL DIRETTORE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA, CLAUDIO ANGELINI DI NEW YORK
L’IIC di New York chiude il 2006 tra arte e musica
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razie alle visite del Vice Presidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli e del Vice Presidente del Senato Mario Baccini, l’Istituto Italiano di Cultura di New York si è trasformato, alla fine dell’anno, in una sorta di sala stampa culturale. Dinanzi ai giornalisti, Rutelli ha fatto il punto sulla lotta del nostro governo ai furti d’arte, un malanno che ci perseguita dei tempi di Napoleone. Una quantità indescrivibile di quadri, sculture, vasi, strappati al nostro Paese che finiscono in altre mani. Nel suo intervento, Rutelli è stato categorico: quello che è accaduto finora non deve più ripetersi. Al Senatore Baccini è invece spettato il compito di illustrare i valori della cultura cattolica, e annunciare la nascita del portale elettronico Paoloditarso.it. Con un clic, ci si trova di fronte a un tesoro di incomparabile bellezza come la Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma. Di cattolicesimo, e più in genere di religione e ateismo, si è parlato anche nel corso di un incontro-dibattito tra alcuni filosofi non credenti come Maurizio Ferraris e Piergiorgio Odifreddi e il credente Antonio Monda. Tutto esaurito anche per il panel sull’intelligenza artificiale con il premio Pulitzer Douglas Hofstadter e lo scienziato Tomaso Poggio, co-direttore del laboratorio del Massachusetts Institute of Technology. Niente vacanze o quasi per l’Istituto, che sta preparando il suo contributo alle celebrazioni di Toscanini, in programma per i l 1 6 g e n n a i o , q u a n d o l a N e w Yo r k
Dopo le importanti visite del Ministro Rutelli e del Vice Presidente del Senato Baccini, ora si guarda al 2007, per le celebrazioni in onore di Arturo Toscanini
In alto, l’home page del sito Paoloditarso.it. Sopra, il Maestro Toscanini all’opera. A lato, Claudio Angelini, Direttore dell’IIC di New York
Philarmonic aprirà le proprie porte per un omaggio al grande Maestro. Oltre che di musica, però, Toscanini era anche un grande appassionato d’arte, come conferma la mostra allestita fino al 20 gennaio 2007 presso la New York Public Library. La sua collezione farebbe felice il direttore di un museo: vi si trovano infatti Umberto Boccioni, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati. È quest’ultimo, con la sua “Allegoria della Musica”, il tramite tra le due muse predilette da Toscanini. Le opere sono circa cinquanta: oli, acquerelli, composizioni con matita e penna e tecnica mista, bronzi, ceramiche. C’è anche un omaggio a New York, un tramonto di Gorge Inness. E fu proprio New York la città che Toscanini predilesse, nei tempi della sua maturità. E la Capitale del Mondo rende oggi il giusto tributo a un genio che considera un suo figlio.
SPEECH OF CLAUDIO ANGELINI, DIRECTOR OF ITALIAN CULTURAL INSTITUTE
IIC of New York closes 2006 with art and music urther to the visits of Francesco Rutelli, Deputy Prime Minister and Minister of Culture, and Mario Baccini, Vice President of Senate, the Italian Cultural Institute of New York has became a kind of cultural press office at the end of the year. Before the journalists, Mr. Rutelli outlined our Government fight against art theft, harmful situation that has been chasing us since Napoleon times. An incredible quantity of canvas, sculptures, vases have been taken from our country ending up in other places. During his speech Mr. Rutelli was peremptory: what has happened till know doesn’t have to continue. On the contrary, it was Senator Baccini’s responsibility to highlight some catholic culture values as well as presenting Paoloditarso.it website. You can have in front of your eyes a treasure of unique beauty such as Santa Maria degli Angeli in Rome with just a click. During a meeting-debate between some no believer philosophers such as Maurizio Ferraris and Piergiorgio Odifreddi and the believer Antonio Monda the main subject was again Catholicism, religion and atheism in general.
F After the important visits of Minister Rutelli and Mr. Baccini, Vice President of Senate, we are currently thinking of 2007 celebrations in honour of Arturo Toscanini
The panel on artificial intelligence coordinated by Douglas Hofstadter, Pulitzer Prize winner, and Tomaso Poggio, scientist and co-director of Massachusetts Institute of Technology laboratory, was sold out. The Institute has nearly no days off. In fact, it has being organizing its contribution for Toscanini celebration scheduled for 16th January, when New York Philarmonic pays its tribute to the great Master Toscanini. Apart from music, Toscanini was very fond of art, as confirmed by our exhibition opened to the public till 20th January 2007 at New York Public Library. A museum director would be satisfied with the collection: there are, in fact, Umberto Boccioni, Giovanni Fattori, Silvestro lega, Gaetano Previati. The latter, through his “Allegoria della Musica”, is the mediator between the two Toscanini favourite muses. There are about 50 pieces displayed: oil and watercolour canvas, pen and pencil compositions, mixed technique, bronzes, and ceramics. There is also a tribute to New York, a sunset by George Inness. In his maturity age, it was New York Toscanini favourite city. And today the World Capital pays the right tribute to a genius as if he were a son.
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GIORNATE FITTE DI INCONTRI, PER RIAFFERMARE IL FORTE LEGAME TRA I NOSTRI DUE PAESI
Rutelli negli USA, tra politica e cultura
Centrale, nell’agenda del Vicepresidente del Consiglio, il colloquio con Nancy Pelosi, Speaker democratico alla Camera
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di Umberto Mucci
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i è concluso il primo impegno ufficiale negli Stati Uniti per il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Attività Culturali, Francesco Rutelli. Tra gli appuntamenti in agenda, centrale quello alla Casa Bianca con il Vicepresidente degli Stati Uniti, Dick Cheney. “Cambiano i governi e le maggioranze – ha dichiarato il vicepresidente al termine dell’incontro – ma l’amicizia e la grande collaborazione tra i nostri due Paesi rimangono nel tempo”. Di particolare rilievo è stato poi l’incontro con Nancy Pelosi, neo-eletta Speaker democratico della Camera. Rutelli è stato infatti il primo leader internazionale ricevuto da Nancy Pelosi dopo il suo trionfo alle elezioni del 7 novembre, che hanno consentito ai Democratici di conquistare la maggioranza al Congresso. Il Ministro italiano si è complimentato più volte con lei: per l’incarico appena otte-
Il Ministro Rutelli in visita alla sede ENIT di New York. Con lui (da sin.) il Direttore ENIT Nord America Riccardo Strano, il Presidente ENIT di NY Umberto Paolucci e il Responsabile Eugenio Magnani
nuto, per la vittoria politica, per il fatto che è la prima donna a diventare Presidente della Camera negli Stati Uniti, per le sue origini italiane. Ampio spazio è stato dedicato anche alla cultura. Il Vicepresidente Rutelli ha infatti colto l’occasione per presentare, presso l’Istituto Italiano di Cultura, un fil-
mato ancora inedito in Italia nel quale si mostrano i vessilli imperiali rinvenuti durante alcuni scavi archeologici sul Colle Palatino in Roma, risalenti al tardo Impero Romano. A seguire, Rutelli ha incontrato Philippe De Montebello, Direttore del Metropolitan Museum di New York, con il quale ha ribadito che la cooperazione tra il Met e il Ministero della Cultura italiano contiMEETING-PACKED DAYS TO REAFFIRM THE STRONG RELATIONSHIP nuerà, con nuovi progetti, nuove mostre e BETWEEN ITALY AND THE UNITED STATES nuove iniziative. All’incremento del turismo tra Italia e USA è stato invece dedicato l’incontro promosso presso gli uffici dell’ENIT, dove Rutelli ha tra l’altro assistito alla tradizionale cerimonia di accensione dell’albero di Natale di Rockfeller Plaza. The meeting scheduled with Nancy Pelosi, the House I rappresentanti del turismo italiano hanDemocratic Speaker, was a key moment for Francesco Rutelli, no espresso compiacimento sull’operato Deputy Prime Minister and Minister of Culture of Italy della Delegazione ENIT Nord America (nel 2006, circa 4,5 milioni di turisti americani hanno scelto come meta l’Italia); unanimerancesco Rutelli, the Italian Deputy Prime Minister and Minister of Culture, has just completed his first official visit to the United States. A priority item on his agenda was his meeting at the mente è stata anche espressa la volontà di White House with U.S. Vice President, Dick Cheney. “Governments and madare ulteriore dinamijorities both change – said the Vice President at the end of the meeting – but friendsmo all’azione promoship and the great cooperation between our two countries remain steadfast in Il grande albero di zionale sul territorio time”. Rutelli’s next meeting with Nancy Pelosi, new House Democratic Speaker, Natale in Rockfeller nordamericano, nella was also of key importance. Indeed, Rutelli was the first international leader to be Plaza consapevolezza che al received by Nancy Pelosi after her 7 November election victory, which enabled the sistema turistico itaDemocrats to win the majority in Congress. The Italian Minister congratulated Mrs. liano si offrono grandi Pelosi several times: on her recent mandate, on her political victory, on the fact that possibilità in questo she is the first woman to become the Leader of the House in the United States and importante mercato. on her Italian origins. Rutelli dedicated much time also to culture. Indeed, he preA chiudere la missented at the Italian Institute of Culture a film, not yet shown in Italy, of the imperial sione americana del banners unearthed during the archaeological excavations at Colle Palatino in Ministro Rutelli, la Rome, which date back to the late Roman Empire. partecipazione alla Rutelli then met with Philippe De Montebello, Director of the Metropolitan Museum cerimonia di consein NYC, with whom he reiterated the desire to continue the cooperation cemented gna dei Premi d’Eccelbetween the Met and the Italian Ministry of Culture, buoyed by new projects, new lenza della Foundaexhibitions and new initiatives. The growth in tourism between Italy and the U.S. tion for Italian Art and was the theme of a meeting at the ENIT offices, where Rutelli also took part in the Culture. I premi sono traditional ceremony for the switching on of the Rockfeller Plaza Christmas tree conferiti ogni anno a lights. Italian tourism representatives expressed their satisfaction on the work of the North American figure di spicco che abbiano contribuito alENIT Delegation. In addition, the desire to give further momentum to the North American promotionla diffusione della cultura e dell’arte italiaal activities was unanimously expressed, in the knowledge of the great potential that this key market na negli Stati Uniti e in Italia. I vincitori di fosters for the Italian tourist system. The Hon. Rutelli then ended his American mission by taking part quest’anno sono stati il direttore della in the Foundation for Italian Art and Culture “Awards of Excellence” prize-giving ceremony. The Scuola Normale Superiore di Pisa, Salvaawards are given each year to key figures who have contributed to the diffusion of Italian culture and tore Settis, ex direttore del Getty Research art in the United States and in Italy. The winners this year were Salvatore Settis, the Director of the Institute, e David Allan Brown, curatore di Scuola Normale Superiore of Pisa, the ex-director of the Getty Research Institute, and David Allan pittura italiana alla National Gallery of Art Brown, curator of Italian painting at the National Gallery of Art in Washington. di Washington.
Rutelli dedicates U.S. visit to politics and culture
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DA NOVANT’ANNI AL SERVIZIO DEL BUSINESS ITALO-AMERICANO American Chamber of Commerce in Italy Via Cantù 1 - 20123 Milano
Tel. 02.86.90.661 Fax 02.80.57.737 amcham@amcham.it www.amcham.it
A battesimo il primo “Transantlantic Award” di Mauro Aprile
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a superato i novant’anni, e non li dimostra, anzi: sguardo sempre in avanti, in perfetta forma al ritmo della globalizzazione, dinamica, fiera e scattante verso l’anniversario del primo secolo di vita. È l’AmCham, l’American Chamber of Commerce in Italy, fondata nel 1915 con uno scopo preciso: promuovere e favorire le relazioni economiche e culturali fra Stati Uniti e Italia. Un obiettivo reso possibile grazie all’affiliazione alla American Chamber of Commerce of the United States, un network di 100 camere di commercio americane operante in 91 Paesi con oltre 3 milioni di aziende affiliate. “Un alleato prezioso per chi lavora fra le due sponde dell’Atlantico, ma anche un alleato insostituibile per il programma dell’Ambasciata Americana, Partnership for Growth”, come tiene a sottolineare l’Ambasciatore Americano Ronald Spogli, presenziando a Milano, insieme al Console Generale Deborah Graze e a tutti i membri del Board di AmCham allo spe-
Un riconoscimento che “nasce dalla volontà di dare il meritato rilievo a quegli esempi di successo ed eccellenza che caratterizzano la dialettica Italia-USA” I vincitori del primo AmCham Transatlantic Award
ciale Gala Dinner di quest’anno, presso il magnifico Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Proprio in tale occasione, è stato tenuto a battesimo il primo AmCham Transatlantic Award, un “contributo allo sviluppo dei rapporti economici, artistici e culturali fra le
IT HAS BEEN SERVING ITALIAN-AMERICAN BUSINESS FOR 90 YEARS
AmCham inaugurates the first “Transantlantic Award” It is an award that “raises from the need to highlight the examples of success and excellence that symbolize relations between Italy and USA” ven though it is over 90 years old, it doesn’t seem so: it always looks ahead keeping up with globalisation, it is dynamic, proud and ready to celebrate its first century. It is AmCham, American Chamber of Commerce in Italy, established in 1915 with a precise purpose: promoting and helping economic and cultural relations between US and Italy. It succeeded thanks to the affiliation with the American Chamber of Commerce of the United States, network made of one hundred American chambers of commerce operating in 91 Countries with over 3 million affiliated companies. “It is a precious partner for whoever works in both Atlantic countries as well as an irreplaceable partner for Partnership for Growth, American Embassy program”, underlines Ronald Spogli, American Ambassador, during the special Gala Dinner that took place this year at the wonderful Museum of Science and Technology “Leonardo da Vinci” in Milan. He participated in together with Deborah Graze, Consul General, and all AmCham Board’s members. During this event, the first AmCham Transatlantic Award was inaugurated. It is a “contribution to support the development of economic, artistic and cultural relations between the two Atlantic countries”, CEO Paolo Catalfamo explained. “It is a chance to promote our Country’s skilled entrepreneurs in business community and to celebrate their excellence in various different sectors.” In fact, the winners were awarded in five different fields: Rossella Bisazza, Bisazza Communication Manager for “Creativity and Luxury” category; Beppe Severgnini (best-seller in UK and USA with some books), writer and journalist for “Media and Entertainment” category; Giuseppe Masera, Director of Paediatric Hospital of the University of Milan at San Gerardo Hospital of Monza for “Scientific Research” category; Piccolo Teatro of Milan for “Art and Culture” category and Mauro del Rio, President of Buongiorno Spa, for “Industry” category. Antonella Carnelli de Micheli Camerana, President of Missoni Sogni Onlus, was awarded with a “Special Award” for its commitment towards the defence of children’s dreams and wishes. “This award raises from the need to highlight those examples of success and excellence that symbolize relations between Italy and USA – Mr Catalfamo explained – This excellence has always been achieved at various levels and not just mainly in industrial sectors. In this way, the award becomes an important proof of deep socio-cultural relations binding US to Italy: it is a vital alliance, full of incentives that has always been based on a common patrimony of historical-cultural references’ sharing.” Institutional and business relations developed over the last ninety years of AmCham activity as well as bilateral governmental contacts both at local and federal scale are a great value the partners have at their disposal. The tree main activity areas of American Chamber of Commerce, that according to its statute is a non-political and non-profit organization, are Networking, Lobbying and Business Support.
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AMCHAM
due sponde dell’Atlantico”, come ha spiegato l’AD Paolo Catalfamo. “Un’occasione per promuovere i talenti manageriali del nostro Paese presso la business community e per celebrarne l’eccellenza in settori molto diversi fra loro”. Cinque, infatti, i campi in cui sono stati premiati i vincitori: Rossella Bisazza, Direttore comunicazione di Bisazza, per la categoria “Creatività e Lusso”; lo scrittore e giornalista Beppe Severgnini (best-seller con diversi libri in UK e USA) per la categoria “Media e Entertainment”; Giuseppe Masera, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, per la categoria “Ricerca scientifica”; e, ancora, il Piccolo Teatro di Milano per la categoria “Arte e Cultura”, e Mauro Del Rio, Presidente di Buongiorno Spa, per la categoria “Industria”. Infine, è stato assegnato un “Premio speciale” al Presidente della Missione Sogni Onlus, Antonella Carnelli de Micheli Camerana, per il suo impegno per la tutela dei sogni e dei desideri dei bambini. “Questo Premio nasce dalla volontà di dare il meritato rilievo a quegli esempi di successo ed eccellenza che caratterizzano la dialettica Italia-USA – ha spiegato Catalfamo – eccellenza che da sempre si esprime a diversi livelli, non soltanto e non prevalentemente in settori industriali. Il Premio diventa così una testimonianza sostanziale del profondo vincolo socio-culturale che lega gli Stati Uniti all’Italia: un connubio vitale, ricco di stimoli e da sempre fondato sulla condivisione di un patrimonio di riferimenti storicoculturali comuni”. L’AmCham rappresenta un vero faro di riferimento per chiunque è interessato ad operare sulle due sponde dell’Atlantico. Le relazioni istituzionali e di business sviluppate nel corso di novant’anni di attività sono un grande valore messo a disposizione dei soci, così come bilateralmente i contatti governativi a livello locale e federale. Networking, Lobbying, e Supporto al business sono le tre aree d’attività prioritarie della Camera di Commercio Americana che, per statuto, è apolitica e senza fini di lucro.
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ALENIA AERONAUTICA L’AZIENDA DEL GRUPPO FINMECCANICA CRESCE ANCORA IN NORD AMERICA
Con Global Aeronautica verso il “velivolo del sogno”
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n altro passo in avanti verso la realizzazione del “sogno”. Una parola che entra a pieno diritto, visto il nome del nuovo velivolo, “Boeing 787Dreamliner” – che, tradotto, significa appunto “velivolo del sogno”. Un wide-body bimotore che entrerà in servizio nel 2008 e alla cui costruzione partecipa attivamente Alenia Aeronautica, azienda del Gruppo Finmeccanica, realizzando una buona parte della fusoliera in Italia, presso lo stabilimento di Grottaglie, e occupandosi negli USA del suo assemblaggio e dell’integrazione con altre componenti provenienti dai siti di Fuji Heavy Industries, Kawasaki Heavy Industries, Boeing e Vought. A questo scopo Alenia Aeronautica ha creato “Global Aeronautica”, una joint venture paritetica con l’americana Vought Aircraft Industries, con sede a Charleston nel South Carolina. Proprio a Charleston è sorto il nuovo stabilimento, inaugurato alla presenza delle maggiori autorità federali e dello Stato della Carolina del Sud, oltre che dei più alti rappresentanti delle aziende partecipanti al progetto per la costruzione del nuovo velivolo che, a seconda delle configurazioni, potrà trasportare da 210 a
330 passeggeri e la cui caratteristica – dovuta in particolare alle tecnologie dell’azienda italiana – è quella di essere il primo velivolo di grandi dimensioni a utilizzare materiale composito per la maggior parte della sua struttura. Il nuovo stabilimento di Global Aeronautica copre una superficie di oltre 100 mila metri quadri oltre ad un’immensa area di servizio, e dedica oltre 80 mila metri quadri alla produzione, 9 mila alla verniciatura e finitura e 8 mila a uffici, e ha richiesto quasi due anni per la sua costruzione, iniziata nel febbraio 2005. Grazie a questa nuova sede, Alenia Aeronautica consolida ulteriormente la sua presenza nel Nord America, dove è già presente con la sua Alenia North America a Washington, Seattle, Long Beach e Fort Worth, e con una controllata a Ottawa, in Canada. Inoltre Alenia North America è azionista della joint venture GMAS (Global Military Aircraft Systems) con la statunitense L3 Communications Integrated Systems. Con base a Huntsville, Alabama, GMAS opera come centro di eccellenza per il supporto alle attività legate alla gara per i velivoli da trasporto tattico C-27J per l’aeronautica e l’esercito degli Stati Uniti. È il caso di augurare “buon volo, Alenia!”.
Alenia Aeronautica, società di Finmeccanica, in joint venture con Vought inaugura un nuovo stabilimento per l’assemblaggio e l’integrazione del Boeing 787 Dreamliner ALENIA AERONAUTICA KEEPS GROWING IN NORTH AMERICA
Together with Global Aeronautica towards the “dream aircraft” first big-sized aircraft to employ composite materials for most of its t is a further step forward to accomplish a “dream”, word perfectly structure. The new Global Aeronautica facility covers an area over 100 in tune with the name of the new aircraft, “787 Dreamliner hundred sq.m. besides a huge service area and it reserves over 80 Boeing”. It is a twin-engined, wide-body aircraft will be working in hundred sq.m. to production, 9 hundred to painting and finishing and 2008. Alenia Aeronautica, Finmeccanica Group company, is actively 8 hundred to offices. Its construction that started in February 2005 participating in its construction producing most of the fuselage in Italy, took almost two years. at Grottaglie facility, and dealing with Thanks to this new facility, Alenia its assembly and other components' Aeronautica further strengthen its integration coming from Fuji Heavy position in North America, where it Industries, Kawasaki Heavy Industries, Alenia Aeronautica, a Finmeccanica company, joined already has Alenia North America in Boeing and Vought in USA. Vought in opening a new assembly and integration Washington, Seattle, Long Beach, For this reason Alenia Aeronautica facility for 787 Dreamliner Boeing Forth Worth and a controlled plant established “Global Aeronautica”, joint in Ottawa, Canada. In addition, venture equal to American Vought Alenia North America is shareholder Aircraft Industries, whose headquarters of GMAS (Global Military Aircraft is in Charleston, South Carolina. Systems) joint venture with US L3 The new facility was set up in Communications Integrated Charleston and it was inaugurated Systems. before the most important federal and GMAS, whose headquarters is in South Carolina authorities, besides the Huntsville, Alabama, operates as highest companies' representatives excellence centre in order to supcollaborating to the project for new airport some activities linked to C-27J craft construction. Depending on its tactical transport aircrafts for US Air configuration, it will be able to carry Force and Army tender. from 210 to 330 passengers, and its It is time to wish “have a nice flight, main feature, thanks to special Italian Alenia!”. enterprise technology, is that it is the
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LA CERIMONIA DI CONSEGNA AL PIERRE HOTEL DI NEW YORK
Il GEI Award a Pier Francesco Guarguaglini Un riconoscimento del Gruppo Esponenti Italiani per il contributo dato dal Presidente di Finmeccanica e dalla sua società allo sviluppo delle relazioni industriali tra Italia e USA
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ier Francesco Guarguaglini, Presidente ed Amministratore Delegato della Finmeccanica S.p.A., ha ricevuto quest’anno il GEI Award durante una prestigiosa cerimonia tenutasi nella Ball Room del Pierre Hotel di New York. L’evento si è svolto alla presenza di oltre 350 invitati, tra i quali il Console Generale Antonio Bandini, l’Arcivescovo Celestino Migliore rappresentante permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, l’Ambasciatore Marcello Spatafora rappresentante permanente presso le Nazioni Unite, il Giudice Dominic Massaro della Corte Suprema dello Stato di New York, l’Ambasciatore Richard Gardner, Mrs. Claudia Massimo Berns e Mr. Kelly Jones, rappresentanti del Governatore. Il premio – una prestigiosa scultura in edizione limitata dell’artista italiano Arnaldo Pomodoro – è stato consegnato dal Presidente del GEI (Gruppo Esponenti Italiani) Lucio Caputo, in riconoscimento del contributo dato dall’Ing. Guarguaglini e da Finmeccanica allo sviluppo delle relazioni industriali tra l’Italia e gli USA. Finmeccanica S.p.A., guidata da Pier Francesco Guarguaglini dall’aprile 2002, è la prima realtà italiana operante a livello globale nei settori aerospazio, difesa e sicurezza. È inoltre uno dei principali operatori al mondo nell’elicotteristica e nell’elettronica per la difesa, oltre ad essere leader europeo nei servizi satellitari e spaziali. Finmeccanica è partner in importanti progetti militari americani ed europei, fra i quali di particolare rilevanza l’elicottero civile e da combattimento 14-ton US 101 creato per la U.S. Air Force, e l’elicottero ufficiale del Presidente degli Stati Uniti.
Pier Francesco Guarguaglini riceve il GEI Award dal Presidente Caputo. Con loro (da sinistra): Mario Platero, Giannandrea Falchi, Carlo Tunioli, Carlo Persico, George Pavia
LA PAROLA A PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI a nostra presenza negli Stati Uniti è progressivamente cresciuta, e le nostre radici stanno andando sempre più in profondità nel suolo americano. Abbiamo avviato una forte e duratura alleanza con aziende statunitensi sulla base delle nostre eccellenze e della competitività. Siamo riusciti a convincere le istituzioni del Nord America che siamo un fornitore affidabile nei settori sensibili, rispettando le regole e la trasparenza delle competizioni che si svolgono negli USA. L’Italia ha qualcosa in più da dire non solo sul buon cibo e sul calcio, ma anche nel settore dell’alta tecnologia, della competitività e dell’innovazione, e Finmeccanica ha avuto la sua parte di responsabilità per dimostrarlo in tutto il mondo. Questa eccellenza è stata ottenuta grazie agli enormi investimenti fatti nella ricerca, che hanno consentito a Finmeccanica di entrare nella Top 50 nel ‘2005 International R&D Scoreboard’ indicato dal Ministero del Commercio e Industria della Gran Bretagna. Sono assolutamente convinto che il futuro dell’industria italiana si farà strada attraverso la competitività. Accettando questa sfida e affrontandola con la voglia di investire in innovazione, sarà possibile per l’Italia mantenere un posto nel cambiamento del mondo”.
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GEI
AWARDS CEREMONY IN NEW YORK, PIERRE HOTEL
The GEI Award to Pier Francesco Guarguaglini It’s an award of Gruppo Esponenti Italiani for Finmeccanica President and his company contribution to furthering industrial exchange development between Italy and USA ier Francesco Guarguaglini, Chairman and Chief Executive Officer of Finmeccanica S.p.A, has received the GEI Award this year during a prestigious ceremony held at Pierre Hotel Ball Room in New York. The event took place in front of more than 350 guests, among which there were Antonio Bandini, Consul General, Archbishop Celestino Migliore, Permanent Observer of the Holy See to the United Nation, Ambassador Marcello Spatafora, Permanent Representative to the United Nation, Dominic Massaro, Judge of the Supreme Court of New York, Ambassador Richard Gardner, Mrs. Claudia Massimo Berns and Mr. Kelly Jones, both Governor Representatives. The award (the prestigious limited series sculpture by Italian artist Arnaldo Pomodoro) was presented by Lucio Caputo, GEI (Gruppo Esponenti Italiani - Group of Italian Representatives) President, to engineer Guarguaglini and Finmeccanica for their contribution to furthering industrial exchange between Italy and USA. Finmeccanica S.p.A., managed by Pier Francesco Guarguaglini since April 2002, is the first Italian industrial group operating globally in aerospace, defence and security sectors. It is also one of the world’s leading groups in the field of helicopters and defence electronics, as well as being the European leader for satellite and space services. Finmeccanica is partner of outstanding American and European military projects, among which it’s worth listing the 14-ton US 101 helicopter for civil and military use, created for U.S. Air Force, and the official helicopter of USA President.
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Pier Francesco Guarguaglini speech “Our presence in USA is continuously growing and our roots are getting deeper and deeper in American ground. We have started a strong and lasting partnership with USA companies based on our excellence and our competitiveness. We have succeed in convincing North American Institution we are a reliable supplier for sensitive sectors thanks to our respect for rules and the transparency we employ in USA competition. Italy is not a cut above just for food and soccer, but it is getting more and more important in high technology, competitiveness and innovation sector as well. Finmeccanica has taken an important part to prove it all over the world. This excellence has been achieved thanks to huge investments in research that have allowed Finmeccanica to rank in the top 50 of “2005 International R&D Scorboard” according to UK Minister of Trade and Industry. I am absolutely sure Italian industry future will succeed through competitiveness. If we accept this challenge and we face it willingly to invest in innovation, Italy will be able to keep its role in world change”.
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Antille olandesi Australia
4500 punti vendita di ristorazione, retail & duty free in 31 Paesi nel mondo
Austria Belgio Canada Capo Verde Cile Colombia Danimarca Francia Germania Giordania Grecia India Irlanda Italia Kuwait Lussemburgo Malesia Marocco Messico Nuova Zelanda Olanda Panama PerĂš Portogallo Slovenia Spagna Stati Uniti Svezia Svizzera
Autogrill S.p.A. Centro Direzionale Milanofiori Palazzo Z, Strada 5 20089 Rozzano, Milano - Italia Tel: +39.02.4826.1 Fax: +39.02.4826.3443 www.autogrill.com
800 milioni di clienti 290 milioni di caffè 270 milioni di pasti 100 milioni di panini 62 milioni di tranci di pizza 7 milioni di articoli di lusso 6 milioni di libri
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“AMBASCIATORE DI IMPRENDITORIALITÀ, DI CULTURA E SOLIDARIETÀ ITALIANA NEL MONDO”
New York premia Giancarlo Elia Valori
CCIE NEW YORK
Al Presidente di Sviluppo Lazio e Confindustria Lazio il “Business and Culture Award”, conferitogli dall’American Chamber of Commerce
Nella foto, il Presidente Giancarlo Elia Valori tra Alberto Comini, Presidente della Italy-America Chamber of Commerce, e l’Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti Giovanni Castellaneta
L’
8 dicembre scorso, il Presidente di Sviluppo Lazio e Confindustria Lazio, Giancarlo Elia Valori, ha ricevuto il “Business and Culture Award”, il prestigioso premio della Italy-America Chamber of Commerce, la più antica Camera italiana negli Stati Uniti, che viene assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte per il loro impegno imprenditoriale e manageriale. Al Presidente di Sviluppo Lazio è stato riconosciuto il produttivo e apprezzato ruolo di “ambasciatore dell’imprenditorialità, della cultura e della solidarietà italiana nel mondo, per aver offerto una costante e appassionata opera allo sviluppo delle relazioni economiche internazionali, che hanno avuto notevoli e positivi riflessi d’immagine per il Sistema Italia”. “Questo riconoscimento – ha commentato Valori nel corso della cerimonia – mi riempie di orgoglio perché è un grande segno di stima che testimonia l’identificazione del mio impegno dedicato a imprimere un nuovo corso per il sostegno all’internazionalizzazione delle nostre imprese, al fine di recuperare competitività al sistema Italia per affrontare compatti la sfida della globalizzazione dei mercati”. Secondo il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, “il riconoscimento che la Camera di Commercio Italo-Americana ha conferito a Giancarlo Elia Valori è un segno dell’ottimo lavoro che il Presidente di Sviluppo Lazio sta svolgendo. L’idea di dare proprio a lui le redini di una delle più importanti società partecipate dalla Regione si dimostra scelta di qualità per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese laziali. A Valori vanno le mie felicitazioni per il premio, che è un riconoscimento per l’impegno e i risultati ottenuti finora nella sua brillante carriera”. Il conferimento del premio è avvenuto nell’ambito della missione di Sviluppo Lazio a New York, guidata da Giancarlo Elia Valori e dall’Assessore regionale a PMI, Commercio e Artigianato Francesco De Angelis. In tale occasione, Regione e Sviluppo Lazio hanno siglato un accordo di collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Americana per sostenere iniziative a favore delle piccole e medie imprese nel processo di internazionalizzazione puntando “sulla capacità di operare come sistema”, attraverso uno scambio permanente di informazioni sui mercati e l’assistenza reciproca delle imprese.
“WORLD AMBASSADOR OF ITALIAN ENTERPRISE, CULTURE AND SOLIDARITY”
New York pays tribute to Giancarlo Elia Valori The Chairman of Sviluppo Lazio and Confindustria Lazio has received the “Business and Culture Award” from the American Chamber of Commerce iancarlo Elia Valori, the Chairman of Sviluppo Lazio and Confindustria Lazio was selected by the oldest Italian chamber of commerce in the United States, the Italy-America Chamber of Commerce, to receive its prestigious “Business and Culture Award”. The annual award is given to those figures who have distinguished themselves for their commitment to enterprise and management. The Sviluppo Laziochairman was recognised for his productive and valuable role of “world ambassador of Italian enterprise, culture and solidarity” and for having provided an ongoing and impassioned contribution to the development of international business relations, which have reflected in a significant and positive way on the image of System Italy”. “This recognition – said Valori during the ceremony – fills me with pride because it is a great mark of esteem that attests to the identification of my efforts, dedicated to the charting of a new course to support the internationalisation of our companies, aimed at enabling System Italy to regain its competitive edge and to face the challenge of market globalisation as a united front”. According to the Chairman of the Regione Lazio, Piero Marrazzo, “the Italy-America Chamber of Commerce award to Giancarlo Elia Valori recognises and acknowledges the excellent job being done by the Sviluppo Lazio chairman. The idea of giving him the reigns of one of the most important companies in which the Regione has an interest attests to the choice of quality for the development and internationalisation of the Lazio-based companies. I congratulate Valori on his award, which distinguishes the efforts and the results achieved to date in his brilliant career”. The award was presented during the Sviluppo Lazio mission to New York, guided by Giancarlo Elia Valori and by the Regional Councillor for SMEs, Commerce and Crafts, Francesco De Angelis. The occasion also saw the striking of a cooperation agreement between the Regione and Sviluppo Lazio with the Italy-America Chamber of Commerce that calls for supporting initiatives in favour of the small and medium-sized companies in the internationalisation process, counting “on the capacity to operate as a system”, through the permanent exchange of market information and the reciprocal provision of assistance to companies.
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DOPO LE ELEZIONI DI MID-TERM IN USA, L’ITALO-AMERICANA NANCY PELOSI È STATA NOMINATA
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di Umberto Mucci
Quando C la politica americana speaks Italian... Oggi come ieri, sono tanti gli Italo-Americani che hanno guidato il Paese a stelle e strisce: da Rudolph Giuliani a Ella Grasso, da Mario Cuomo a Fiorello La Guardia, solo per citare i più famosi
on le elezioni di mid-term dello scorso novembre, è assurta a terza carica degli Stati Uniti d’America una italoamericana, la combattiva deputata democratica Nancy Pelosi, che da gennaio avrà l’incarico di Speaker della Camera. Si tratta della carica politica più alta alla quale sia stata mai chiamata una personalità italoamericana eletta dal popolo. L’occasione ci dà lo spunto per ricordare quali altri italoamericani siano o siano stati presenti nelle istituzioni americane, a partire da William Paca e Caesar Rodney, che parteciparono alla stesura e alla firma della Dichiarazione d’Indipendenza degli USA rispettivamente per conto del Maryland e del Delaware. Due sono i Giudici della Corte Suprema di origini italiane: Antonin Scalia, che ricopre questa responsabilità dal 1986, quando vi fu chiamato dal Presidente Reagan, e Samuel Alito, nominato dal Presidente Bush. Attualmente sono cinque i senatori di origine italiana: i democratici Mary Landrieu in Louisiana e Patrick Leahy nel Vermont, ed i repubblicani John Ensign del Nevada, Pete Domenici del New Mexico e Mike Enzi del Wyoming. Alla Camera sono 29 i rappresentanti italoamericani, 17 democratici e 12 repubblicani: geograficamente è in testa il New Jersey con 5 deputati, seguito dalla Pennsylvania con 4, dalla California e dall’Ohio con 3, e da Colorado, Florida, Illinois e New York con 2; un deputato nostro connazionale è eletto in Arizona, Connecticut, Massachusetts, Minnesota, Oregon e Texas. Quattro governatori hanno origini italiane: i democratici Janet Napoletano in Arizona, John Baldacci nel Maine, John Corzine nel New Jersey ed il repubblicano Don Carcieri nel Rhode Island. Tre grandi città sono amministrate da esponenti della nostra comunità: si tratta di Boston, dove il democratico Thomas Menino è sin-
FOLLOWING MID-TERM ELECTIONS IN THE USA, ITALIAN AMERICAN NANCY PELOSI HAS BEEN ELECTED HOUSE
When American politics speaks “Italian”... ighting democratic MP Nancy Pelosi, the third highest elected official, Ensign from Nevada, Pete Domenici from New Mexico and Mike Enzi was elected in the USA following the mid-term elections held last from Wyoming. A total of 29 Italian American representatives sit in the November. Nancy Pelosi will be the official House Speaker as of House of Representatives, respectively 17 democrats and 12 republicans. January next year. This is the highest political position that an Italian Geographically, New Jersey ranks first with 5 congressmen, followed by Pennsylvania with 4, by California and Ohio with 3, by Colorado, Florida, American personality elected by the people has ever held. Illinois and New York with 2. One representative of The occasion is an opportunity to remember Italian origin is elected in Arizona, Connecticut, other Italian Americans that are currently holding a Today, like in the past, many Italian Massachusetts, Minnesota, Oregon and Texas. position working for American institutions or that Americans have led the Stars and Four governors are of Italian origin: democrats once worked for them, starting from William Paca Stripes country, like Rudolph Janet Napoletano in Arizona, John Baldacci in and Caesar Rodney that took part in drawing up Giuliani, Ella Grasso, Mario Cuomo, Maine, John Corzine in New Jersey, and republican and signing the Declaration of Independence of the Fiorello La Guardia, only to name Don Carcieri in Rhode Island. Three large cities are USA respectively on behalf of Maryland and the most famous ones governed by representatives of our community: Delaware. democrat Thomas Menino has been the mayor of the Two Supreme Court Justices are of Italian origin: Antonin Scalia, who has held this position since 1986, when he was city of Boston since 1993, becoming the first non-Irishman to hold the post appointed by the President of the United States, Mr Reagan, and Samuel since 1884. Democrat John DeStefano Jr has been at the head of the local government since 1994, while independent Pam Iorio has been the mayor of Alito, who was elected by President Bush. There are currently five senators of Italian origin: democrats Mary Tampa since 2003. The Head of the American Armed Forces, General Peter Pace, is also Landrieu in Louisiana and Patrick Leahy in Vermont, and republicans John
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SPEAKER ALLA CAMERA
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daco dal 1993, primo non irlandese dal 1884 a ricoprire questa cari- di questa meravigliosa città e degli Stati Uniti in generale; il terzo sinca; di New Haven, dove il democratico John DeStefano jr guida daco italoamericano, Vincent Impellittieri, va ricordato perché nel l’amministrazione comunale dal 1994; e di Tampa, dove Pam Iorio, 1950 vinse le elezioni contro due rivali entrambi di origine italiana: indipendente, è sindaco dal 2003. Edward Corsi e Ferdinand Pecora. Le altre grandi città in passato Italiano è il nuovo Capo delle Forze Armate statunitensi, il Gene- amministrate da Italiani sono state Augusta (dove John Phinizy nel rale Peter Pace, che è stato Grand Marshall alla recente Columbus 1837 fu il primo sindaco italoamericano di una grande città statuniWeek.Di origine italiana è anche Andrew Cuomo, eletto Attorney Ge- tense), Baltimore (il padre e poi il fratello di Nancy Pelosi), Buffalo, neral dello Stato di New York. Cleveland, Honolulu, New Orleans, Philadelphia, Providence, San Anche in passato sono stati molti gli italoamericani che hanno ben Francisco e Tampa. rappresentato la nostra comunità nelle istituzioPer concludere, non possiamo dimentini americane. Numerosi i senatori ed i deputati care qualche altro illustre personaggio itaeletti nel corso degli anni: il primo fu a New York 1 Ella Grasso 2 Mario Cuomo 3 Il Giudice loamericano che ha tenuto alta la nostra il democratico Francis Spinola nel 1897, mentre Samuel Alito con il Presidente Bush tradizione in questi settori: l’FBI fu fondail primo senatore nel 1945 fu il democratico John 4 Il Generale Peter Pace ta dall’italoamericano Charles BonaparOrlando Pastore del Rhode Island. Andrew 5 Rudolph Giuliani 6 Fiorello LaGuardia te nel 1908, poi in seguito US Attorney GeLongino fu il primo italoamericano ad essere 7 Il Giudice Antonin Scalia neral sotto il Presidente Theodore Rooseeletto Governatore di uno Stato: era il 1900, nel 8 Nancy Pelosi velt; la prima e finora unica candidata alla Mississippi. Anche il Governatore che per il miVice Presidenza fu la democratica italoanor numero di giorni ha ricoperto questa carica mericana Geraldine Ferraro nel 1984. fu un italiano: si tratta di Charles Poletti, che nel 1942 rimase in ca- Italoamericani erano Peter Rodino, che nel 1974 guidò la Commisrica per soli 29 giorni. Ella Grasso, dello Stato del Connecticut, fu la sione Giustizia della Camera che deliberò l’impeachment per Richard prima italoamericana a vincere le elezioni per il Congresso, nel 1952, Nixon, e John Sirica, che presiedette il processo Watergate e fu eletto e poi la prima donna in assoluto ad essere eletta governatore di uno dal Time Uomo dell’anno nel 1973. John Basilone, morto a 29 anni degli Stati federali, nel 1975. New York è anche lo Stato che ha visto ad Iwo Jima, è stato l’unico Marine partecipante alla Seconda guerra il maggior numero di Governatori italoamericani, ben 4 (tra questi, mondiale ad essere decorato con la Medal of Honor, la Navy Cross e il Mario Cuomo vinse nel 1986 con il record dei voti percentuali, il Purple Heart; furono 4 gli Americani di origine italiana che partecipa64%); ma anche Connecticut, Massachusetts, Mississippi, New Jer- rono alla battaglia di Little Big Horn a fianco del Generale Custer. Insey, Ohio, Rhode Island e Washington sono stati guidati almeno una fine, dai 5.000 ai 10.000 Italoamericani combatterono, da entrambe volta da nostri connazionali. le parti, nella Guerra Civile: il più alto in grado fu il Generale Luigi Anche per le grandi città è New York in testa. Fiorello LaGuardia Palma di Cesnola, che ricevette la Medal of Honor e divenne poi il prie Rudolph Giuliani sono due personaggi che hanno fatto la storia mo direttore del New York’s Metropolitan Museum of Art.
SPEAKER Italian. He was Grand Marshall during the recent Columbus Week celebrations. Andrew Cuomo is also of Italian origin. He was elected Attorney General of the State of New York. Also in the past, many Italian Americans well represented our community in relation to American institutions. Many senators and congressmen were elected over the years. The first one was Democrat Francis Spinola. He was elected in 1897 in New York, while democrat John Orlando Pastore from Rhode Island was the first senator to be elected in 1945. Andrew Longino was the first Italian American to be elected Governor of a State: it was the year 1900, in Mississippi. Another Italian held the position of Governor for the shortest period of time. His name is Charles Poletti. Back in 1942 he held the post for 29 days only. Ella Grasso from Connecticut was the first Italian American to win the elections for Congress in 1952. She was also the first woman to be elected governor of one of the federal States in 1975. New York is also the State with the highest number of Italian American Governors, namely 4 (including Mario Cuomo, who back in 1986 won a high voting percentage record: 64%); but also Connecticut, Massachusetts, Mississippi, New Jersey, Ohio, Rhode Island and Washington were governed at least once by our fellow-countrymen. Also with reference to large cities, New York is at the top. Fiorello LaGuardia and Rudolph Giuliani made the history of this wonderful city and of the United States in general. The third Italian American mayor, Vincent Impellittieri, must be remembered for winning the elections in 1950
against two rivals of Italian origin: Edward Corsi and Ferdinand Pecora. Other large cities were governed by Italians in the past. They are: Augusta (John Phinizy was the first Italian American mayor of a large American city in 1837), Baltimore (Nancy Pelosi’s father and brother), Buffalo, Cleveland, Honolulu, New Orleans, Philadelphia, Providence, San Francisco and Tampa. Finally, we must not forget some other important Italian American personalities that preserved our tradition in these sectors: FBI was founded by Italian American Charles Bonaparte in 1908. He then became US Attorney General under President Theodore Roosevelt. The first and so far only candidate to the Vice Presidency was democrat Italian American Geraldine Ferraro in 1984. In 1974, Italian American Peter Rodino headed the Justice Department of the House of Representatives that deliberated an impeachment for Richard Nixon, while John Sirica chaired the Watergate trial and was elected Man of the year in 1973 by Time. John Basilone died fighting at Iwo Jima at the age of 29. He was the only Marine taking part in the Second World War to earn a Medal of Honour, the Navy Cross and the Purple Heart. Four Americans of Italian origin fought in the battle of Little Big Horn with General Custer. Finally, something like 5000 to 10,000 Italian Americans fought on both sides during the Civil War: General Luigi Palma di Cesnola was the highest ranking officer. He earned the Medal of Honour and then became the first director of the New York’s Metropolitan Museum of Art.
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ITALICI DI SUCCESSO QUEI BRAVI... ITALO-AMERICANI (SECONDA PUNTATA)
di Francesco Fusco
I Welcome home, Robert De Niro!
Il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, mentre consegna il passaporto italiano a Robert De Niro
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l 21 ottobre 2006 è stata per lui una data da non dimenticare, un grande desiderio appagato, forse ancor più dei due premi Oscar vinti per le sue interpretazioni e delle numerose nominations. Robert De Niro, un altro di “Quei bravi ragazzi” di cui abbiamo parlato nel numero precedente, ha infatti ricevuto dalle mani del sindaco di Roma, Walter Veltroni, e del Vice Ministro agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, Franco Danieli, il passaporto italiano. “È un cerchio che si chiude – è stato il commento dell’attore – si compie il destino di una famiglia. Finalmente posso dire di essere tornato a casa. Ma sono contento soprattutto per i miei figli, così saranno italiani come me”. Un desiderio, questo, che portava con sé da tempo, ricordando i racconti del nonno paterno, originario del Molise, emigrato in America, per stabilirsi in quella Little Italy, dove Bob vide la luce il 17 agosto 1943. Un quartiere chiassoso, dove la lingua italiana era un miscuglio di dialetti delle diverse regioni sovrapposto allo slang americano. Robert frequentava la scuola locale e la parrocchia, come si conveniva a tutti gli emigrati italiani del tempo. Timido e introverso, la sua magrezza e il suo pallore gli avevano procurato il sopran-
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nome di “Bobby Milk”. Ma non gli avevano impedito di seguire la vocazione di fare l’attore. Il suo fu un inizio precoce: a dieci anni recita in teatro nel “Mago di Oz”, a sedici nell’“Orso” di Anton Checov. I palcoscenici che calca, senza trascurare gli studi, sono quelli offBroadway, e, mentre segue le lezioni di Stella Adler e Lee Strasberg, si laurea alla Little Red School House. I suoi primi film arrivano alla fine degli anni Settanta grazie al regista Brian De Palma, che lo vuole in "Oggi sposi", "Ciao America" e "Hi, Mom"; poi, un altro grande regista italo-americano, Martin Scorsese, ne scopre il talento grazie a “Mean Street”. Ma il vero “salto” sarà l’interpretazione del giovane Vito Corleone ne “Il Padrino parte II” di Francis Ford Coppola, che gli vale l’Oscar come migliore attore non protagonista; e quindi di nuovo con Scorsese, per il quale interpreterà Travis Bicle in “Taxi driver”, che gli riserva un’altra nomination per l’ambita statuetta. Con lo stesso regista ha il ruolo principale in “New York, New York”, e poi in “Toro scatenato”, che con l’interpretazione del pugile Jake La Motta gli vale il secondo Oscar; e, ancora, “Re per una notte”, “Quei bravi ragazzi”, “Cape Fear – Il promontorio della paura” e “Casinò”: tutti film difficili, in cui De Niro è chiamato ad interpretare ruoli impegnativi di personaggi psichicamente instabili. Memo-
Con due Oscar, tante nomination, 70 film all’attivo, è considerato uno dei più grandi attori del cinema mondiale. E dallo scorso 21 ottobre scorso, è Italiano a pieno diritto
rabile la sua interpretazione di Michael ne “Il Cacciatore” di Cimino, che gli vale un’altra nomination. Poi negli anni Ottanta si rivolge alla commedia: ecco allora “Brazil”, “Prima di mezzanotte”, “Sesso & Potere”, “Terapia e pallottole” e “Ti presento i miei”, che lo vedono in ruoli sempre diversi. In tutto, settanta film all’attivo come interprete, ventuno come produttore (nel 1989 ha infatti fondato la casa di produzione TriBeCa Film Center), tre come regista: questo il palmares di un italiano “grande” del cinema mondiale, capace di limarsi i denti per interpretare il ruolo del pazzo Max Cady in “Cape Fear”, o di rischiare la pelle per acquistare peso, 30 chili, per il ruolo di La Motta, o abile nell’imparare a suonare il sassofono per “New York, New York”. Non a caso è considerato fra i cinque più grandi attori della storia, non solo da chi ama il cinema. Rivedere i suoi film una seconda volta aiuta a scoprire il perché del suo talento, fatto di dettagli, di sguardi, di atteggiamenti e mobilità del viso, di un piegamento del capo, che nascono da un serio, duro lavoro, per giungere non alla recita ma all’interpretazione dei suoi personaggi. Adesso ce lo ritroviamo a pieno diritto, non solo per discendenza, completamente Italiano. Welcome home, Robert! Benvenuto fra noi!
Welcome home, Robert De Niro! However, the actual “leap” came with “The Godfather, part II”, dictober 21 2006 undoubtedly represented an unforgettable date rected by Francis Ford Coppola, where he played Vito Corleone. The to him, a dream come true, perhaps even more so than the two role won him an Oscar for best supporting actor. With Martin ScorsAcademy Awards that he won for his interpretations and nuese he interpreted Travis Bicle in “Taxi driver”, winning an Oscar merous nominations. Robert De Niro is yet another one of those nomination for the part. “GoodFellas” that we spoke about in the previous With the same director he starred in “New York, magazine issue. The mayor of Rome, Mr Walter VelNew York” and in “Raging Bull”, playing the part of troni, and the Deputy Minister of Foreign Affairs in boxer Jake La Motta, for which he won his second charge of Italians in the World, Mr Franco Danieli, Oscar award. He also starred in “The king of comhanded over the Italian passport to Mr De Niro. “The edy”, “Good Fellas”, “Cape Fear” and “Casino”. circle is closing, fulfilling the fate of a family. At long They were all difficult films, where he played psylast, I can say I am back home. But I am mostly hapchologically unstable characters. py for my children, as they will also become Italian His memorable interpretation of Michael in “The like me”. Deer Hunter” by Michael Cimino won him another This is a long standing wish, when recalling the nomination. He then approached comedy in the stories of his paternal grandfather, who was originalEighties with “Brazil”, “Midnight run”, “Wag the ly from Molise and who immigrated to America to Dog”, “Analyze This”, “Meet the Parents”, where settle in Little Italy, where Bob was born on August he starred in different roles. 17 1943. Little Italy was a noisy area, where the Italian He has so far starred in seventy films, has prolanguage mixed different dialects from different reduced twenty (in 1989 he founded the TriBeCa gions with American slang. Film Centre) and has directed three. This is the Robert attended the local school and the church, record of a “great” world-famed Italian actor that as all Italian immigrants used to do at the time. A shy filed his teeth to play mad Max Cady in “Cape and introvert boy, his thin appearance and paleness Fear”, risking his life to put on 30 kilos to play La earned him the nickname of “Bobby Milk”. However, Motta or learning to play the saxophone in “New that did not stop him from fulfilling his dream to become Two-time Academy an actor. Award Winner Robert York, New York”. He is in fact considered to be one of the five greatHe started out at a very young age: he starred in “The De Niro has also won est actors in history, and not just by music lovers. Wizard of Oz” at the age of ten, while at sixteen, he many nominations Watching his films for the second time helps underplayed in Anton Chekhov’s play “The Bear”. He treaded over time. He starred stand the reason for his talent, which is made of dethe boards off-Broadway while studying and graduated tails, looks, manners and facial expressions or the at the Little Red School House while attending Stella in 70 films and he is way he tilts his head. Adler and Lee Strasberg’s classes. considered to be one All such elements actually hide hard work, in an atHe began his film career in the late Seventies thanks to of the greatest actors tempt to interpret his characters. He is now an Italian film director Brian De Palma, starring in films like “The in the world. He is citizen through and through, and not just by descent. wedding party”, “Greetings” and “Hi, Mom”. Then, analso an Italian citizen Welcome home Robert, you are Welcome among other important Italian-American film director called friends! Martin Scorsese revealed his talent in “Mean Street”. since October 21
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IL GUSTO DEL BEL PAESE “VOLA” IN ALTO
Viaggi con Delta… e mangi italiano!
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enogastronomia italiana è famosa e amata in tutto il mondo. Materie prime genuine, sapori legati alla tradizione territoriale, vocazione alla qualità, cura del dettaglio e metodi di lavorazione all’avanguardia, sono tra le caratteristiche dei fornitori che selezioniamo e che ci consentono di offrire ai nostri passeggeri prodotti di altissima qualità, che aggiungono un autentico ‘tocco’ italiano su ogni volo internazionale in classe BusinessElite”. A parlare è Patrizia Ribaga, Direttore Commerciale di Delta Air Lines in Italia, che ha annunciato negli scorsi giorni questa nuova iniziativa della maggiore compagnia aerea statunitense. Del resto, come tiene a sottolineare lei stessa, i prodotti Made in Italy non sono solo graditi “dai passeggeri italiani, che amano trovare i sapori di casa anche quando viaggiano, ma anche dai viaggiatori di tutto il mondo, che apprezzano lo stile e il gusto italiano”.
Per chi, nei prossimi mesi, viaggerà a bordo della classe BusinessElite, una gustosa sorpresa: un menù all’insegna dei migliori prodotti della nostra tradizione enogastronomica
A bordo della classe BusinessElite internazionale, sarà così possibile gustare una scelta gastronomica che include portate di cucina regionale, accompagnate da prodotti di qualità quali vini piemontesi dell’Azienda Agricola Icardi di Castiglione Tinella, l’olio extravergine d’oliva umbro “Villa Sereni”, e, ancora, la vinaigrette Villa Sereni composta per il 70% di olio extra vergine umbro e per il 30% di aceto balsamico di Modena. E, per chi avesse voglia di uno spuntino pomeridiano, ecco arrivare bella calda una fetta di pizza dell’azienda italiana Food2Go, cucinata con ingredienti esclusivamente nostrani e preparata in confezioni elaborate appositamente per Delta. Delta Air Lines è la compagnia aerea che offre collegamenti per il maggior numero di destinazioni, coprendo 303 mete in 52 Paesi. Solo nell’ultimo anno, ha inaugurato oltre 50 nuove rotte internazionali, confermandosi come la compagnia americana in più rapida crescita. La compagnia – che nel 2006 ha festeggiato il 15° anniversario in Italia – vola non-stop da Milano e Venezia per Atlanta e New York, e da Roma per Atlanta, New York e Cincinnati, ed è la compagnia americana che offre il maggior numero di collegamenti non-stop tra Italia e Stati Uniti. Di recente ha annunciato un nuovo volo Pisa-New York, che sarà effettivo dal 1 giugno 2007.
ITALIAN FLAVOUR “FLIES” HIGH
Fly with Delta… and eat Italian! The coming months have a tasty surprise in store for BusinessElite class travellers: a menu that takes its cue from the best of Italy’s traditional wine and gastronomic products
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talian food and wine is renowned and loved the world over. Genuine ingredients, flavours linked to local traditions, a vocation for quality, attention to detail and advanced working methods are just some of the features of the suppliers selected by us, who enable us to offer our passengers high quality products that add an authentic Italian touch to every international flight in BusinessElite class”. Says Patrizia Ribaga, Commercial Director of Delta Air Lines in Italy, who recently announced the new initiative of America’s biggest airline. On the other hand, as she would like to underscore, the Made in Italy products are not only appreciated by “the Italian passengers, who love to find the tastes of home also when travelling, but also by the rest of the world’s travellers, who enjoy Italian style and tastes”. It will thus be possible to savour a gastronomic choice when flying in Delta’s international BusinessElite class, including regional dishes accompanied by quality products such as the Piedmont wines of the Azienda Agricola Icardi of Castiglione Tinella, the extra virgin olive oil from Umbria’s Villa Sereni brand and the Villa Sereni vinaigrette, made 70% from Umbrian extra virgin olive oil and 30% from Modena balsamic vinegar. And for those who fancy an afternoon snack, there is the piping hot pizza made by Italian company Food2Go, baked with exclusively Italian ingredients and prepared in special Delta packaging. Delta Airlines is the company that offers connections to the highest number of destinations, flying to 303 cities in 52 countries. The past year alone saw the airline inaugurate 50 new international routes, confirming it as America’s fastest growing airline. The company, which in 2006 celebrated the 15th anniversary of its Italian operations, flies non-stop from Milan and Venice to Atlanta and New York and from Rome to Atlanta, New York and Cincinnati and is the airline that offers the highest number of non-stop connections between Italy and the United States. In addition, the company recently announced the opening of a new route between Pisa-New York, slated to start on 1 June, 2007.
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ALL’AEROPORTO DI CHICAGO SI “RESPIRA” ARIA ITALIANA
ARTE ITALIANA
Angela Occhipinti, “l’importante è volare” Da Milano a Chicago, passando per il Brasile e l’Argentina, alla scoperta di una straordinaria artista e della sua “impalpabile” arte di Paola Rossi
CHICAGO AIRPORT ACQUIRES AN ITALIAN FLAVOUR
Angela Occhipinti: “the main thing is to fly”
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e i numerosissimi passeggeri che transitano da uno dei più movimentati aeroporti del mondo, l’O’Hare di Chicago, si soffermassero a chiedere chi è l’autore del grande affresco murale che decora la hall, scoprirebbero che si tratta di un’italiana di grande talento: Angela Occhipinti. Nata a Perugia, l’artista vive e lavora a Milano, dove dal 1978 è titolare della Cattedra di Tecniche di Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. In tale veste, è stata invitata a tenere lezioni presso le Università di mezzo mondo, tra cui quelle di Chicago e di Buenos Aires. Nella capitale argentina ha inoltre organizzato numerose mostre in spazi pubblici tra cui il Museo Recoleta, che ha ospitato una serie di sue opere recenti. Inizialmente (in seguito a lunghi soggiorni in Nepal, in Tibet e in Cina) il lavoro di Angela Occhipinti era basato sul fare pittura attraverso l’incisione, usando carte leggere ed impalpabili: una tecnica che l’ha resa famosa presso critici e galleristi, italiani e stranieri. I suoi raffinati “aquiloni” raffiguranti immagini astratto-geometriche, pronti per innalzarsi nell’aria, sono delle esplicite sollecitazioni a delle riflessioni ideologiche e trascendentali, trascinano alla ricerca di un contatto con entità supreme, vibrando liberi nel vuoto assoluto.
IL VIAGGIO Dopo la sua esposizione a Buenos Aires è partita per la Terra del Fuoco per vivere immersa nella magia dell’infinito e nella primordialità degli elementi naturali. Arricchita da queste sensazioni, una volta rientrata in Italia ha materializzato i suoi pensieri in maniera più energetica e massiva. Le opere che ne sono nate hanno un titolo emblematico, “Il Viaggio”, e sono state esposte a Brasilia e San Paolo, prima di diventare parte di una mostra itinerante che ha già fatto tappa in diverse città del mondo – e di recente, anche a Milano, presso la Fondazione Stelline. L’arrendevole morbidezza delle sue carte di riso ha lasciato il posto al duro legno, al ferro acidato e al piombo, ma la poesia è sempre presente. Analizzando queste nuove proposte, andando oltre il visibile, scopriamo infatti la lievità ora intrinseca. Il fascino di queste opere semplici e scabre, ma pregnanti di avventura e contemplazione, di fuoco vitale e di malinconico distacco, scatena nel fruitore sensazioni di pura matrice animistico-surrealista. Guardando i suoi quadri, sogniamo a occhi aperti, voliamo aggrappati ai suoi “cervi volanti” in cerca di verità, tentando di cogliere la profondità dei suoi messaggi umanistici. Angela Occhipinti ha tenuto più di sessanta personali presso gallerie e musei di Europa, America e Oriente. Ma non finisce qui! Chissà dove la porteranno tra breve la nostalgia dell’infinito e il desiderio di nuove intuizioni…
f any of the numerous passengers transiting through Chicago’s O’Hare Airport, one of the world’s busiest airports, were to stop and wonder who created the large mural fresco that decorates the hall, they would discover that it is by a highly talented Italian artist, Angela Occhipinti. Born in Perugia, the artist lives and works in Milan, where she is a tenured professor of engraving techniques at the Accademia di Belle Arti, the fine arts academy, in Brera. A position that has led to invitations to hold classes at half the world’s universities, including those of Chicago and Buenos Aires. She has also organised several exhibitions in the Argentine capital’s public spaces, such as the Recoleta Museum, which showed some of her most recent work. Initially – after long sojourns in Nepal, Tibet and China – the work of Angela Occhipinti was based on painting through engraving, using light and impalpable paper: a technique that made her famous with critics and gallery owners alike, both Italian and foreign. Her refined “kites” representing abstract-geometric images, poised to take flight, explicitly solicit ideological and transcendental reflection, pushing one into the search for a contact with a supreme being, vibrating freely in an absolute void. THE JOURNEY After her show in Buenos Aires, she headed for Terra del Fuego to live immersed in the magic of infinity and the primordial world of natural elements. Once back in Italy, enriched by these feelings, she materialised her thoughts in a more energetic and massive way. The works born from this have an emblematic title, “The Journey” and were exhibited in both Brasilia and Sao Paulo before becoming part of a travelling show that has already stopped off in various cities of the world – recently also in Milan at the Fondazione Stelline. The pliable softness of her rice paper has been followed by hard wood, acidified iron and lead, but the poetry is still there. Analysing these new proposals, going beyond the visible, we actually discover the present intrinsic levity. The appeal of these works that are simple and rough, yet filled with adventure and contemplation, a vital fire and melancholy detachment, sparks feelings in the observer of a pure animistic-surrealist matrix. Looking at her paintings enables us to daydream, clutching her “flying deer” we soar in the quest for truth, trying to capture the depth of her humanist messages. Angela Occhipinti has held personal exhibitions in more than sixty galleries and museums in Europe, America and the Far East. But it doesn’t stop here, who knows where nostalgia for the infinite and the desire for new intuitions will soon take her …
I From Milan to Chicago, via Brazil and Argentina, to discover a remarkable artist and her “impalpable” art
Angela Occhipinti, “Strutture di memoria” (2004). In alto, “The shadow of the lake” (2003). È l’opera che decora la hall dell’aeroporto O’Hare di Chicago
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LUGLIO Lunedì
2 9 16 23 30 Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano
MARZO
IL PORTALE DELL’ITALIA NEL MONDO
VICINI AI SIMBOLI DELLO STATO Il Tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civiltà.
Martedì
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AGOSTO Lunedì
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SETTEMBRE
Fratelli d’Italia
Lunedì
di Goffredo Mameli
Fratelli d’Italia,
Uniamoci, amiamoci,
l’Italia s’è desta,
l’Unione, e l’amore
dell’elmo di Scipio
rivelano ai popoli
s’è cinta la testa.
le vie del Signore;
Dov’è la vittoria?
giuriamo far libero
Le porga la chioma,
il suolo natio:
che schiava di Roma
uniti per Dio
Iddio la creò.
chi vincer ci può?
rit. Stringiamoci a coorte,
Dall’Alpi a Sicilia
siam pronti alla morte.
dovunque è Legnano;
Siam pronti alla morte,
ogn’uom di Ferruccio
l’Italia chiamò.
ha il core, ha la mano,
Stringiamoci a coorte,
i bimbi d’Italia
siam pronti alla morte.
si chiaman Balilla,
Siam pronti alla morte,
il suon d’ogni squilla
l’Italia chiamò, sì!
i Vespri suonò.
Noi siamo da secoli
Son giunchi che piegano
calpesti, derisi,
le spade vendute:
perché non siam popolo,
già l’Aquila d’Austria
perché siam divisi.
le penne ha perdute.
Raccolgaci un’unica
Il sangue d’Italia,
bandiera, una speme:
il sangue Polacco
di fonderci insieme
bevé, col Cosacco,
già l’ora suonò.
ma il cor le bruciò.
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Martedì
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Giovedì
OTTOBRE Lunedì
Martedì
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NOVEMBRE Lunedì
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DICEMBRE Lunedì
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