SOLO 2 EURO
3,90 euro numero 6 Bimestrale - Anno II - OTTOBRE-NOVEMBRE ‘10 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma Gestione rete di vendita e logistica: Press-Di Diffusione: CDM Roma
FIAT
500 TWINAIR Anteprima elettriche: Renault Fluence, BMW Megacity, Peugeot iOn
Tutte le novità dal Challenge Bibendum a Rio PROVE Mercedes B180 NGT, Mini 1.6 Turbodiesel, Meriva 1.4 GPL Riciclare il vetro e gli oggetti
AURIS IBRIDO PER TUTTI NOVITÀCONSUMIFOCUSLIFESTYLEBENESSEREPERSONAGGIENERGIERINNOVABILIAMBIENTE
EDITORIALE Scrivete al direttore di EcoCar: direttore@ecocaronline.it Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma
Incentivi? È la parola magica. L'automobile è presa tra due fuochi: il mercato in crisi, in primo luogo nel settore delle ecologiche bifuel, e la voglia di elettrico, che ormai ha contagiato costruttori, operatori del settore e, finanche sta incuriosendo sempre di più il pubblico. Tra queste realtà così diverse, la correlazione diretta ha un nome: incentivi! Abbiamo scoperto, infatti, in questo anno di sofferenza per il mondo automotive, che senza tale “condimento” non si va da nessuna parte. Non ce n'è per le ecologiche già pronte nelle concessionarie, e non ce ne sarà per le auto elettriche, quando
arriveranno in un futuro sempre più prossimo anche in Italia. I costi industriali sono ancora altissimi, e in gran parte dovuti alle batterie, come ha puntualizzato Eugenio Razelli, Presidente dell'ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) nel
convegno milanese “Scossa alla città”, tanto che in una city car possono incidere sul prezzo di listino di oltre i 12.000 euro, come nel caso della Peugeot iOn (che fa parte del trittico costruttivo con la C-Zero e la Mitsubishi i-MiEV) che andrà a costare poco meno di 30.000 euro. Anche la Nissan Leaf, che appartiene però al segmento delle berline medie, pur giovandosi delle economie di scala (nasce infatti come “la prima auto elettrica per il mercato di massa” come la definiscono in casa, poi nei vari Paesi dove è stata messa in vendita, quali il Regno Unito, i Paesi Bassi, l'Irlanda e il Portogallo) si muove attorno alla fatidica soglia dei 30.000 euro. Tuttavia l'interesse del pubblico, o meglio dei clienti, è in continua crescita. Ancora l’esempio dell’elettrica giapponese che sta spopolando negli USA, dove le prenotazioni a Nissan North America sono arrivate a quota 20.000 ben in anticipo sull'obiettivo prefissato e molto prima delle consegne, previste per il prossimo dicembre.
Ma l'auto elettrica non è solo un "exploit" sul fronte commerciale, lo è innanzitutto sul fronte dello sviluppo tecnologico. Mirabile in questo campo l'opera intrapresa dalla BMW con il progetto Megacity, nel quale
la carrozzeria dell'auto diventa l'elemento principale per l'impiego della fibra di carbonio come componente primario, con il risultato di non avere più vincoli nel design e un peso della scocca di un terzo inferiore all'alluminio, pur mantenendo la rigidità dell'acciaio. Il programma è piaciuto pure a PSA Peugeot Citroën, partner di BMW in alcuni settori come i motori, per le applicazioni sulle auto elettriche. Tuttavia questo progetto potrebbe essere esteso anche alle auto convenzionali, un po' di peso in meno significa comunque risparmiare sui consumi. Ai primi di ottobre ci sarà il Salone di Parigi e si preannuncia molto interessante proprio sul fronte dell'ecologia. Oltre ai vari prototipi elettrici come il Townpod di Nissan, dal design accattivante e dagli interni spaziosi, che anticipa gli orientamenti della Casa giapponese riguardo alla gamma di veicoli ad emissioni zero, il concept Pop di Kia, le più reali Lexus CT 220h, Toyota
Prius plug-in e la piccola ibrida Honda Jazz (per citarne solo alcune), la corsa verso l'elettrificazione coinvolgerà praticamente tutte le Case presenti, ma i casi più eclatanti vengono dalla Mercedes e dalla Mini, le quali hanno anticipato che porteranno sugli stand parigini addirittura due scooter elettrici, dal nome simile, Smart Escooter e Mini E Scooter: dalle quattro alle due ruote. E questo sì, è downsizing estremo...
SOMMARIO COVER STORY
22
Toyota Auris HSD: l’ibrido Toyota diventa per tutti
6
MERCATO
8
GOOD NEWS
18
48 92
18
La flessione continua, senza incentivi
Le novità dal mondo dell’auto e non solo...
FLASH 18
Gamma Lexus
26
Volvo C30 BEV
30
BMW Serie 5 Touring
32
Infiniti FX30 Diesel
34
BMW Serie 3 Coupé e Cabrio
36
Subaru Impreza XV
22
COVER STORY
38
EVENTI
Toyota Auris HSD
30
48
70
70
ANTEPRIMA 48
Atelier Renault
54
BMW progetto Megacity
58
Toyota Prius PHV plug-in
64
Peugeot iOn
TEST 70
Mini 1.6 One D Abbey Road
38
Infomobility
78
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
40
Smart urban stage
86
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
41
Ecopatente
42
Automotive Dealer Day
43
“Scossa alla città”
44
Michelin Challenge Bibendum
78
ecoCAR
4
92
FOCUS
96
EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Mercedes SLS E-CELL
Fiat 500 TwinAir
100
GREEN MOVING
122
LISTINO
Mercedes Vito E-CELL
Tutte le auto ecologiche
OTTOBRE-NOVEMBRE 2010 numero
104
ecobenessere Nell’abitacolo un nemico in agguato
108
104
ecoenergia Il pieno “green” in casa
110
ecoliving Quando gli scarti prendono forma
112
ecoobiettivi Da vetro nasce vetro
114
112
ecopersonaggio Julia Roberts
116
ecotendenze Fashion Paper
118
ecotech Asfalto e pannelli fotovoltaici
120
ecoletture La natura da sfogliare
121
ecopillole News e appuntamenti dal mondo
116
114 COPERTINA ALESSANDRA SABATINI è nata a Roma nel 1978. Esordisce nel mondo del fumetto underground nella rivista «Kerosene», poi inizia diverse collaborazioni come freelance con magazine e riviste italiane preferendo gradualmente al fumetto l'illustrazione. Affianca all'esperienza di illustratrice quella di traduttrice e designer editoriale. È superappassionata di collage digitale. Nel 2009 per la Newton Compton ha pubblicato Coccole per cuori solitari, il suo primo libro. www.flickr.com/photos/approximatelyme/ Foto di Alessandro Rabboni www.alessandrorabboni.carbonmade.com
sei
Direttore Responsabile Marina Terpolilli Comitato editoriale Roberto Brodolini, Frédéric Lupo, Giovanni Mancini Creative Director Simone Zaccaria Art Director Giovanni Morelli Grafica e impaginazione Andrea Macchioni Photo Editor Igor Gentili, Jacopo Di Barbora Proofreading Roberta Mancini Segreteria Domenico Sofia Hanno collaborato Paolo Barilari, Fabio Belfiori, Morgan Beresford, Giampiero Bottino, Beatrice Campani, Sergio Casagrande, Manuela Ceccarelli, Federica Cingolani, Marco Valerio Condorelli, Benito De Filippis, Alessandro De Ferrari, Massimo Dragone, Claudio Galiena, Stefania Esuperanzi, Marco Macchioni, Francesco Marzeddu, Giovanni Massini, Francesca R. Quarta, Massimo Quarta, Eleonora Saracino, Carlo Sidoli, Susanna Smith, Chiara Tavazza, Massimo Tiberi, Tommaso Tommasi, Piergiorgio Traverso, Manuela Valle Crediti Fotografici Archivio Case auto, Archivio Aziende, Archivio Terpolilli, Archivio Condorelli Illustrazione di copertina Alessandra Sabatini Concessionaria per la Pubblicità Eurosport Editoriale srl Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Tel. +39 06 45.23.15.00 r.a. Fax +39 06 45.23.15.99 adv@eurosposteditoriale.com Advertising manager Rossella Nicoletti Produzione Roberta Avino, Bruno Perino, Luigi Sodano, Claudio Broussard, Ettore Broussard Amministrazione Francesco Ambrosini, Paola Nicoletti amministrazione@eurosporteditoriale.com Tel. +39 06 45.23.15.01 Fax +39 06 45.23.15.99 Stampa Mondadori Printing S.p.A. Via Costarica, 11 - Pomezia (RM) Editore Eurosport Editoriale srl Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Distribuzione C.D.M. Centro Diffusione Media Viale Don P. Borghi, 172 - 00144 Roma Tel. 06 5291419 - Fax 06 5291425 www.cdmitalia.it Gestione rete di vendita e logistica Press-Di Via Cassanese, 224 20090 Segrate (MI) Centro prove Claudio Galiena, Marcello Attolino Equipaggiamenti Datron Correvit, Bilance Tassinari, Banco prova potenza Vamag
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Testata registrata al Tribunale Civile di Roma n. 138/2009 del 10/04/2009 Gli articoli e le fotografie ricevuti anche se non pubblicati non verranno restituiti L’Editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui al Dlgs n. 196/2003, chiedendo la rettifica e/o la cancellazione direttamente al responsabile Giovanni Mancini (mancini@elaborare.org)
MERCATO IL MERCATO DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA IN ITALIA
Top Ten Agosto 2010 TOTALE MERCATO N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO AGOSTO 2010 FIAT PUNTO 5.083 FIAT PANDA 4.877 FORD FIESTA 3.129 FIAT 500 2.703 OPEL CORSA 2.300 CITROEN C3 2.177 VOLKSWAGEN POLO 1.933 LANCIA YPSILON 1.649 TOYOTA YARIS 1.624 VOLKSWAGEN GOLF 1.587
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
DIESEL N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO GEN/AGO. 2010 FIAT PUNTO 112.667 FIAT PANDA 97.715 FORD FIESTA 75.225 FIAT 500 49.226 CITROEN C3 44.631 VOLKSWAGEN GOLF 37.418 OPEL CORSA 37.283 VOLKSWAGEN POLO 33.544 LANCIA YPSILON 32.103 RENAULT CLIO 31.410
MODELLO AGOSTO 2010 FIAT PUNTO 2.167 FORD FIESTA 1.459 VOLKSWAGEN GOLF 1.096 CITROEN C3 916 NISSAN QASHQAI 873 OPEL CORSA 793 FIAT PANDA 750 AUDI A4 706 FORD FOCUS 698 FIAT BRAVO 655
% diesel sul totale mercato
MODELLO AGOSTO 2010 OPEL CORSA 621 FORD FIESTA 571 VOLKSWAGEN POLO 402 FIAT PUNTO 359 FIAT PANDA 316 CITROEN C3 290 OPEL MERIVA 246 CHEVROLET MATIZ 234 TOYOTA YARIS 222 CHEVROLET AVEO 211
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO GEN/AGO. 2010 FORD FIESTA 29.382 FIAT PUNTO 25.110 CITROEN C3 14.338 OPEL CORSA 13.449 FIAT PANDA 11.465 RENAULT CLIO 9.387 DACIA SANDERO 9.294 PEUGEOT 207 8.548 HYUNDAI I10 7.983 LANCIA YPSILON 7.697
MODELLO AGOSTO 2010 FIAT PANDA 527 FIAT PUNTO 181 FIAT MULTIPLA 141 CITROEN C3 131 FIAT QUBO 84 OPEL ZAFIRA 64 VOLKSWAGEN TOURAN 60 MERCEDES CLASSE B 33 CITROEN C4 24 VOLKSWAGEN PASSAT 16
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO AGOSTO 2010 TOYOTA AURIS 98 TOYOTA PRIUS 39 HONDA INSIGHT 32 LEXUS RX 24 PORSCHE CAYENNE 14 HONDA CR-Z 12 VOLKSWAGEN TOUAREG 10 MERCEDES CLASSE S 4 BMW X6 1
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
43,96
Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia. “Questo è un ulteriore aspetto negativo del notevole calo delle vendite, che - come già da noi evidenziato - inciderà anche sul gettito fiscale, con una contrazione che valutiamo attorno ai 2 miliardi di euro”. “La ridotta raccolta di nuovi ordinativi - sottolinea Filipponi - fa emergere con maggiore chiarezza il pessimo trend del mercato, destinato a deteriorarsi ulteriormente nella parte finale dell’anno, che si stima si possa concludere con una raccolta inferiore di almeno 650.000 ordini rispetto al 2009, con pesanti riflessi occupazionali sull’intera filiera dell’automobile in Italia”. Gli analisti dell’UNRAE non sono di fatto ottimisti, in questo scorcio d’anno si è verificato infatti che le autovetture con motorizzazioni tradizionali (benzina e diesel) abbiano evidenziato una flessione del 4,2%, mentre quelle a basso impatto ambientale (GPL, metano e ibride) hanno accusato una riduzione del 64% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In pratica abbiamo potuto toccare con mano che senza una politica strutturata sugli incentivi, il crollo delle vendite è verticale e ancora più accentuato rispetto alla contrazione generale del mercato. Inoltre bisogna notare che la flessione del 20% dell’andamento complessivo del mercato, secondo quanto riportato dagli analisti, sia il risultato mediato di una più pesante contrazione degli acquisti dei privati (-28,5%), che fa da contrappunto ad un incremento del 33% dei noleggi e dell’8,2% delle immatricolazioni a società. Una crisi che tocca soprattutto le famiglie.
MODELLO GEN/AGO. 2010 FIAT PANDA 18.489 FIAT PUNTO 14.613 FIAT QUBO 7.684 FIAT MULTIPLA 3.933 CITROEN C3 1.837 VOLKSWAGEN TOURAN 1.240 OPEL ZAFIRA 1.071 VOLKSWAGEN PASSAT 655 CITROEN C4 569 MERCEDES CLASSE B 527
IBRIDE N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9
% diesel sul totale mercato
“I pessimi dati del mercato delle auto nuove di agosto non fanno che confermare il quadro di forte disagio dell’intera filiera che si riflette fortemente anche sulle Reti di vendita, con molti concessionari in difficoltà”. Così si è espresso
METANO N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO GEN/AGO. 2010 FIAT PUNTO 35.640 FORD FIESTA 26.072 VOLKSWAGEN GOLF 24.234 NISSAN QASHQAI 16.660 FORD FOCUS 15.559 RENAULT MEGANE 15.046 VOLKSWAGEN POLO 13.937 FIAT BRAVO 13.328 CITROEN C3 12.827 AUDI A4 12.517
Senza incentivi per le auto ecologiche il mercato piange
GPL N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
48,92
N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MODELLO GEN/AGO. 2010 TOYOTA PRIUS 1.506 HONDA INSIGHT 766 LEXUS RX 527 HONDA CR-Z 210 TOYOTA AURIS 107 PORSCHE CAYENNE 86 MERCEDES CLASSE S 46 HONDA CIVIC 34 VOLKSWAGEN TOUAREG 32 BMW X6 29
AGOSTO 2010 LA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DELL’AUTOMOBILE / IMMATRICOLAZIONI Alimentazione
DIESEL BENZINA GPL METANO IBRIDE ETANOLO ELETTRICA TOTALE
Ago 2010
Ago 2009
var.% 10/09
Gen/Ago 2010
Gen/Ago 2009
var.% 10/09
% Ago 2010
% Ago 2009
% Gen/Ago 2010
% Gen/Ago 2009
33.618 27.344 6.227 1.284 234 5 6
34.231 29.375 16.159 4.934 419 5 --
-1,79 -6,91 -61,46 -73,98 -44,15 ---
609.669 484.606 237.935 51.180 3.370 60 43
613.802 544.873 173.352 86.299 3.727 89 50
-0,67 -11,06 37,26 -40,69 -9,58 -32,58 -14,00
48,92 39,79 9,06 1,87 0,34 0,01 0,01
40,21 34,51 18,98 5,80 0,49 0,01 --
43,96 34,94 17,16 3,69 0,24 ---
43,16 38,31 12,19 6,07 0,26 0,01 --
68.718
85.123
-19,27
1.386.863
1.422.192
-2,48
100,00
100,00
100,00
100,00
ecoCAR
6
GOOD NEWS
NON SOLO CORSE, MA ANCHE SOSTENIBILITÀ E ATTENZIONE PER L’AMBIENTE... Nei prossimi mesi il polo ACI Vallelunga provvederà all’installazione di un proprio impianto fotovoltaico all’interno del circuito che consentirà all’intera struttura di raggiungere l’autosufficienza energetica coniugando il principio del risparmio economico con la sensibilità verso le tematiche “green”.
CONTATTI
L’impianto sarà realizzato da Greenvision Ambiente Photo-Solar Srl - (realtà leader a livello nazionale nel settore fotovoltaico che può vantare tra le sue referenze la realizzazione di diversi impianti con potenza nell’ordine del MW o superiore) - facendo ricorso alle migliori tecnologie esistenti sul mercato e potrà avvalersi di notevoli benefici in termini di irraggiamento e ventilazione, dovuti al favorevole posizionamento dell’installazione all’interno della struttura del circuito, ovvero su una collina che domina l’Autodromo. Esso, che raggiungerà una potenza di 883 kWp, una volta concluso, produrrà 1.176.500 kWh, mentre l’intera struttura di ACI Vallelunga nell’anno 2008 ha consumato 1.164.992 KWh. L’installazione dell’impianto fotovoltaico, così, permetterà di evitare l’emissione nell’atmosfera di 625 tonnellate di CO2 su base annua e confermerà l'impegno che ACI Vallelunga ha da tempo profuso nei confronti degli aspetti naturalistici e culturali e della salvaguardia dell’ambiente. Prima dell’impianto fotovoltaico, infatti, ACI Vallelunga ha portato alla luce, completamente restaurato e reso visitabile un’importante sito archeologico comprensivo di una strada romana in perfetto stato e una preziosa stazione di posta. L'Autodromo organizza, inoltre, corsi di “eco-drive” nei quali vengono insegnati e messi in pratica gli accorgimenti per una guida più economica ed ecologica; l’acqua utilizzata per lo svolgimento delle esercitazioni del Centro Guida Sicura, infine, viene recuperata e riutilizzata. Tutto all’insegna della cura per l’ambiente. (Marcello Attolino) ACI VALLELUNGA S.p.A. Via Mola Maggiorana, 4/6 - 00063 Campagnano di Roma (RM) Tel.: +39.0690155068 - Fax: +39.069042197 - www.vallelunga.it
IL BIOETANOLO MAGIGAS E LE CORSE ! I BioCarburanti MAGIGAS: una concreta alternativa al petrolio. Il Bio-etanolo è un prodotto dalle grandi qualità “verdi” poiché produce una combustione molto più pulita e completa dei carburanti di origine fossile, tale da rendere i “fumi” allo scarico ricchi di vapore acqueo, con bassissima presenza di monossido di carbonio e ossido di azoto (NOx). Oltretutto è anche un carburante particolarmente adatto ad essere utilizzato nelle competizioni automobilistiche poiché particolarmente ricco di ossigeno, dotato di un alto indice ottanico (Ron 108) e di una grande capacità di raffreddare il motore. Queste caratteristiche favoriscono il riempimento volumetrico nelle camere di combustione e aumentano la potenza erogata dal propulsore. Alcune delle proposte Magigas nell’ambito dei combustibile verdi a base di Bioetanolo sono: BIO RACING FUEL E85, BIO RACING FUEL E60 e TRS BIO. (M. A.)
ecoCAR
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GOOD NEWS
I HAVE A ... ECO DREAM La collaborazione tra Piaggio, Università di Parma, VisLab e Overland, ha dato vita ad un’iniziativa prima al mondo nel suo genere, dimostrando quanto il contributo dei centri di ricerca italiani e l'industria nazionale delle due e quattro ruote possono dare alla progettazione di una mobilità ecocompatibile e sempre più evoluta. Piaggio Porter Electric Power è il veicolo che è stato scelto per la realizzazione di questo affascinante progetto. Esso è utilizzato da numerose flotte di aziende private ed enti pubblici in Italia e in Europa; risulta, infatti, particolarmente adatto per il trasporto di merci e persone, e alla fornitura di servizi urbani, specie nei centri storici dove è interdetta la circolazione ai veicoli inquinanti. Si tratta di un veicolo a zero emissioni, compatto, maneggevole e dotato di grande capacità di carico che, grazie alle ottime prestazioni fornite dalla propulsione elettrica – in grado di garantire una velocità massima di 55 chilometri orari e un'autonomia di 110 km con una ricarica – e alla sua versatilità, è al momento il "quattro ruote" elettrico più diffuso di Europa, con oltre 5.000 esemplari circolanti. Basandosi su queste ottime credenziali Piaggio, l’Università di Parma, VisLab (Artificial Vision and Intelligent Systems Laboratory, spin-off dell'Università di Parma che opera nel campo della visione artificiale e dei sistemi intelligenti per applicazioni auto motive) e Overland hanno deciso di cimentarsi in una sfida mai tentata prima: 2 Porter Electric Power, il 22 luglio, sono partiti da Roma alla volta della Cina attraverso Europa e Asia ed il loro arrivo è previsto per il prossimo 26 ottobre all’Esposizione Internazionale di Shanghai, dopo ben 3 mesi di viaggio e 13.000 km percorsi senza guidatore. I veicoli sono alimentati da pannelli solari posti sul tetto, sono stati integrati con un sistema di visione artificiale, fornito da VisLab/Università di Parma, in grado di garantire la guida in sicurezza senza pilota, e sono continuamente interfacciati con gli altri veicoli della spedizione. Overland, invece, - nota per le sue spedizioni in ogni angolo del globo - ha la responsabilità logistica del viaggio. L'intera impresa, unica nella storia della robotica e della mobilità, può essere seguita in diretta via satellite dal sito www.IntercontinentalChallenge.eu. (Marcello Attolino)
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10
GOOD NEWS
TOYOTA: ECOLOGIA DA RECORD! La Toyota celebra l'inizio della produzione della Auris HSD (acronimo di Hybrid Synergy Drive), la prima vettura full hybrid prodotta in Europa, nella fabbrica di Burnastone, nel Derbyshire, a circa 200 km a nord di Londra. Nel lontano Dicembre 1992, quella di Burnastone fu la prima fabbrica Toyota in Europa e oggi può vantare la produzione di tutta la gamma Auris e Avensis impiegando ben 3.400 dipendenti per un investimento totale di 1,15 miliardi di sterline. Lo stabilimento è stato uno dei primi resi sostenibili in tutto il mondo da Toyota e ciò ha presupposto che venissero avviati dei processi per modificare alcune attività della fabbrica a livello di presse, verniciatura, smaltimento rifiuti e assemblaggio consentendo di ridurre, per ogni auto attualmente prodotta, rispetto ad una del 1993, l'uso di energia elettrica del 68%, il consumo di acqua di oltre il 70%, le emissioni di idrocarburi di oltre il 70%, i rifiuti prodotti di oltre il 60%. Da giugno, inoltre, viene realizzata in questo stabilimento la nuova Auris HSD che utilizza un sistema ibrido, basato su due motori elettrici combinati con un'unità termica di 1.8 litri, azionato automaticamente in base alle esigenze del conducente e alle condizioni di utilizzo in modo perfettamente efficiente sia dal punto di vista dei consumi sia per ottenere le prestazioni massime possibili. Secondo Didier Leroy, presidente di Toyota Motor Europe, infatti, l’Auris HSD offre una sofisticata, confortevole e affidabile esperienza di guida combinata con un'economia di benzina e quantità di CO2 emessa che la pone al vertice delle vetture del segmento “C” producendo, oltretutto, valori di NOx e PM inferiori ad una vettura diesel di pari prestazioni. Si tratta di valori eccellenti che Toyota ha ottenuto grazie alla grande esperienza acquisita sulle vetture ibride in oltre 40 anni di studi su questa tecnologia e potendo vantare oltre 2,5 milioni di auto vendute dotate di questa soluzione (tra le quali Prius, lanciata nel 1997 in Giappone e nel 2000 in Europa). La Casa nipponica auspica di vendere nel mondo circa 1 milione di Auris HSD l'anno e di raggiungere, solo in Europa, il tetto delle 30.000 unità nel 2011 utilizzando quest'auto come base di partenza per i futuri modelli a mobilità sostenibile che verranno prodotti da Toyota entro il 2020. (Marcello Attolino)
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GOOD NEWS
LA MOBILITÀ GREEN APPRODA A MILANO La quinta edizione del MobilityTech, il Forum Internazionale sull’innovazione tecnologica per lo sviluppo della mobilità e il trasporto, quest’anno dedica la sessione di apertura al tema “Cambia il tuo modo di muoverti: le green technologies” e noi di EcoCar, ovviamente, non mancheremo! La manifestazione, che si svolgerà a Milano il prossimo 18 e 19 ottobre nella sede di Palazzo Giureconsulti, nasce dall’esigenza di creare un momento di riunione e confronto a tutto campo sui temi dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo dei sistemi di mobilità e trasporto pubblico in Italia e in Europa. In un periodo di grande rivoluzione tecnologica, con l’affermarsi della Green Economy come via per lo sviluppo futuro, merita un plauso una tale iniziativa che consente di coniugare le esigenze di approfondimento culturale con la possibilità di verificare direttamente sul posto l’evoluzione tecnica raggiunta, potendo contare su un’area espositiva esterna che si svilupperà tra Via dei Mercanti e Piazza Duomo. MobilityTech si conferma, dunque, come uno dei più importanti momenti di incontro tra i professionisti della pubblica amministrazione, gli operatori del settore e i responsabili della progettazione del territorio, che si sono riuniti per confrontarsi sul campo della mobilità e comprendere come l’innovazione tecnologica possa aiutarne uno sviluppo compatibile e in linea con le esigenze dei cittadini. Quest’anno, inoltre, per il secondo anno consecutivo, saranno presenti esponenti del mondo politico industriale e finanziario al fine di confrontare innovazioni, tecnologie ed esperienze su trasporti e mobilità in Italia e in Europa. La manifestazione, che può fregiarsi dell’adesione del Presidente della Repubblica ed il cui Comitato Promotore si è arricchito anche della partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio e di EXPO 2015, ha ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Milano e delle più importanti associazioni di categoria del settore e riceverà, inoltre, una targa coniata dalla Zecca di Stato come riconoscimento del suo alto valore scientifico. L’evento manterrà, anche per la sua quinta edizione, la consueta struttura che consente di riunire e integrare le diverse anime che lo caratterizzano: ● Gli eventi congressuali di profilo internazionale. ● I workshop tematici specialistici arricchiti dalle visite tecniche. ● Il “Salotto della Mobilità”, un’area dedicata agli incontri tra i fornitori di sistemi e tecnologie e i partecipanti al Forum. ● Una esposizione di veicoli nell’area antistante alla sede prescelta con un settore dedicato espressamente a testare i nuovi strumenti di mobilità sostenibile individuale (auto elettriche ed ibride, motocicli e biciclette elettriche), funzionale ad attrarre anche un pubblico più esteso. (Marcello Attolino)
COME ARRIVARE A PIAZZA DEI MERCANTI, 2 In auto Grazie alla prestigiosa posizione centrale, Palazzo Giureconsulti è facilmente raggiungibile da qualsiasi punto della città attraverso numerosi mezzi pubblici, più comodi e rapidi dell'automobile. Si consiglia pertanto a coloro che arrivano a Milano con la propria vettura di parcheggiarla in uno dei numerosi posteggi annessi alle linee metropolitane, e di spostarsi utilizzando i mezzi pubblici.
In treno Dalla stazione Centrale potete prendere la linea metropolitana MM3 (linea gialla) in direzione S. Donato e scendere alla fermata Duomo.
Dall'aeroporto L'aeroporto di Malpensa è servito da un collegamento ferroviario che parte ogni 30 minuti dalla Stazione Cadorna/Ferrovie Nord. Arrivati alla stazione Cadorna si prosegue con la metro MM1 (linea Rossa) e si scende a Duomo. Da Linate prendere il bus-shuttle per la Stazione Centrale, dove si prosegue con la metro linea MM3 (linea Gialla) scendendo a Duomo. Linee metropolitane Linea Rossa MM1: fermata Duomo; Linea Verde MM2: fermata Cadorna, proseguire prendendo la MM1(linea rossa) fino a Duomo; Linea Gialla MM3: fermata Duomo
CONTATTI
Tram Segreteria organizzativa: Via Monte Grappa 16 - 40121 Bologna - tel. 051/2960894 - fax 010-9998683 Segreteria Scientifica: Via all'Opera Pia 11A - 16145 Genova - tel. 010 3532165 - fax 010 3532700
ecoCAR
14
Numero 2, 3, 12, 14, 19, 24, 27
Autobus Numero 50, 58
TEST ECO PER IL PUBBLICO Svincolato dal contesto del Premio Auto Europa, la cui partecipazione è regolamentata dalla UIGA, a “Viva l’Auto” sarà possibile testare alcune auto ecologiche,
VIVA L’AUTO Viva l’auto si presenta a Firenze, in Piazza Ghiberti, dal 15 al 17 ottobre 2010 con l’intento di trattare l’ambiziosa sfida della mobilità sostenibile, ossia quella di poter conciliare il concetto di mobilità con quello della sostenibilità ambientale. Come riuscire a far coesistere il bisogno di mobilità, che contraddistingue sempre più il nostro desiderio di libertà e autonomia, con la sostenibilità dell’ambiente in cui viviamo? E grazie all’innovazione tecnologica, si potrà uscire dalla crisi economica del settore? Su questi e molti altri temi si confronteranno i principali esponenti dell’automotive alla seconda edizione di questa importante manifestazione che vedrà impegnata, tra gli altri, anche l’ACI. Quest’ultima dedicherà ampio spazio ai giovani, tramite corsi di guida sicura e sulla sicurezza stradale al fine di fornire le basi per un corretto approccio al mondo della mobilità potendo contare anche sulla partecipazione attiva di istruttori e personale della Polizia Stradale. È prevista, inoltre, un’aula didattica dove verranno proiettati filmati formativo-educativi, saranno posizionati simulatori di ogni genere ed esposte, insieme ai i più moderni ritrovati del design e della tecnologia, splendide auto d’epoca e quelle candidate di “Auto Europa” (che potranno essere provate dal pubblico). Una serie di talk show, che vedranno la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteoli e l’Onorevole Stefano Saglia, Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, saranno dedicati a temi quali ricerca, innovazione, sicurezza stradale, nuove tecnologie legate all’energia e all’ambiente nonché riguardanti istituzioni, aziende e Case automobilistiche impegnate nel ridurre le cause di incidenti. Si tratta, dunque, di un’importante occasione per richiamare l’attenzione di Istituzioni, media e di coloro che le automobili le utilizzano, le comprano, le sognano, sul lavoro di ricerca, sui risultati raggiunti e sullo sviluppo di ciò che potrà diventare realtà. Incontrandosi direttamente in piazza, come fosse un’agorà moderna, per parlare alla stampa ma anche direttamente alla gente tramite i “laboratori della mobilità”, verrà offerta al pubblico l’opportunità di relazionarsi con ogni partner partecipante alla manifestazione. Ai “laboratori della mobilità” ci si potrà iscrivere gratuitamente registrandosi tramite internet o presso l’info point durante l’evento. (Marcello Attolino)
messe a disposizione dalle Case automobilistiche che si sentono vicine a temi, come l’ambiente e sicurezza, trasmessi dalla manifestazione. È chiaro come ormai, infatti, l’Europa debba concentrare le risorse sulla ricerca: dalla riunione a Bruxelles con i ministri UE incaricati del settore automobilistico è emersa, infatti, la necessità che: “si lavori sulle nuove tecnologie, sull’ibrido ma ancora sulle integrazioni con il motore termico per rispondere alle esigenze immediate del consumatore offrendo una più elevata efficienza energetica”. (M.A.)
Pierluigi Bonora (Presidente dell’UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile
Quali i focus della 2° edizione di “Viva l’Auto”? “Ambiente e sicurezza sono temi diciamo fissi, perché gli investimenti in merito fatti dalle Case automobilistiche non si fermano, continuano. Un altro tema potrebbe essere comunque il tartassamento che il prodotto auto continua a subire da parte dei Comuni, delle amministrazioni.
È sempre il capro espiatorio, l’obiettivo facile da colpire, ma è anche ora di finirla perché una persona che magari a costo di tanti sacrifici ha investito per comprarsi una macchina in regola con le ultime norme non può improvvisamente vedersi vietare l’accesso, come sta accadendo a Milano con i diesel Euro4. Vediamo ancora ad esempio il costo della 15
benzina, che è soggetto a speculazioni. Nel momento in cui stiamo parlando è a più di 1,4 euro al litro, così anche il gasolio” Nel corso di “Viva l’Auto” sarà assegnato il 25° Premio Auto Europa. Qual è il valore aggiunto offerto da una tale cornice? «Serve a valorizzarlo, a dargli il peso che gli compete. Il Premio isti-
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tuito dalla UIGA è cresciuto moltissimo in questi anni, è da migliorare, e lo stiamo facendo, come organizzazione, come formula, come votazione finale. L’anno scorso abbiamo fatto un esperimento creando delle nomination, ma non è riuscito bene, quindi pensiamo di tornare alla precedente formula. Lo deciderà il Consiglio Direttivo.
GOOD NEWS
CONTATTI
5° ECORALLY DA SAN MARINO A CITTÀ DEL VATICANO, RISERVATO ALLE AUTO ECOLOGICHE Sta per partire il 5° Ecorally Internazionale riservato ai veicoli ecologici con lo scopo di promuovere “su strada” l’importante messaggio ambientale che viene dalla mobilità ecosostenibile dimostrando come, quelli attuali, siano efficaci, immediatamente disponibili e performanti.
www.ecomobile.it/ecorally.htm Conosorzio Ecogas Tel. 051/247426
La manifestazione avrà inizio venerdì 22 Ottobre, con partenza dalla Repubblica di San Marino, e si concluderà domenica 24, con arrivo alla Città del Vaticano, in Piazza San Pietro, dove le auto saranno poi esposte fino all’Angelus delle 12.00 di Papa Benedetto XVI. È una manifestazione dalla doppia anima alla quale potranno partecipare anche privati cittadini, con famiglia a bordo e con la propria “auto di tutti i giorni”: è infatti un Rally automobilistico su strada riservato a veicoli ecologici (GPL, metano, elettrici, ibridi, a idrogeno, a celle a combustibile, a biocarburanti), durante il quale sarà necessario cimentarsi in prove di consumo e regolarità, e nello stesso tempo è un percorso eco-gastronomico attraverso l’Italia, poiché verranno toccante le più caratteristiche località di Romagna, Toscana, Umbria e Lazio. Tutti i concorrenti avranno la stessa possibilità di vittoria, in una delle tante categorie previste, affrontandosi in una bella sfida nella quale dovrà essere seguito il classico Road Book dei Rally che prevede controlli di percorso, verifica della velocità media imposta e analisi dei consumi, con calcolo del dispendio energetico in funzione del carburante utilizzato. Il Consorzio Ecogas e AssogasliquidiFederchimica daranno l’assistenza tecnica e organizzativa (M.A.)
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Gamma Lexus
Lexus LS 600h
Questione di stile... il lusso diventa eco Si amplia la gamma Lexus ma sempre nella direzione dell’ibrido, per inquinare meno e soddisfare il cliente, mettendolo alla guida di vetture brillanti e confortevoli, sempre fedele alla propria filosofia di Gian Franco Lepore Dubois
na filosofia, prima ancora che un’automobile: questo è Lexus, il marchio di lusso della Toyota
hybrid’, in grado, cioè, di funzionare anche in modalità solo elettrica, distinguendosi, così, per esclusività ed efficienza ambientale”. “Abbiamo dimostrato - ha continuato - che anche automobili raffinate, ricercate ed estremamente prestigiose possono essere sollevate dalla responsabilità di avere maggiore impatto sull’ambiente, rivoluzionando il segmento di lusso del mercato”. La tecnologia “Lexus Hybrid
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che della soddisfazione del suo cliente di riferimento ha fatto il suo motivo di esistenza. Un cliente di fascia alta, molto selezionato, che cerca non solo una vettura capace di garantire prestazioni e comfort al top, ma in grado anche di identificare uno stile di vita non ostentato, aperto all’innovazione e ispirato al rispetto dell’ambiente. Intorno a questo target,
Drive” combina il più avanzato concetto di motore termico con l’efficienza del propulsore elettrico, dando così la
appunto, la Lexus ha creato la sua filosofia, il suo modo di affrontare il prodotto e fare marketing, mettendo a punto una gamma che nell’ibrido trova la sua massima espressione. Di questa filosofia ha parlato Massimo Gargano,
possibilità ai clienti di distinguersi nello stile e, allo stesso tempo, di convivere in armonia con la propria automobile, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente. È una formula che, in Italia, ha riscosso consenso, tanto che oltre l’80 % dei veicoli Lexus venduti nel nostro Paese sono a tecnologia ibrida e, come ha annunciato lo stesso Gargano, entro due anni l’intera offerta della Lexus in Italia sarà costituita da ibride, cui si aggiungerà anche qualche modello dieselelettrico. Nella strategia della Casa, alla tecnologia avanzata e al
Amministratore Delegato di Lexus e Toyota Motor Italia, illustrando, nella cornice di Forte dei Marmi, gamma, risultati recenti e programmi della Casa giapponese. “La Lexus - ha ricordato Gargano è l’unico marchio ad offrire un’intera gamma di veicoli di lusso ‘full ecoCAR
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Lexus GS 450h
Lexus IS-F Lexus IS 250C
Lexus RX 450h
complessiva di ben 445 Cv. L’effetto in prestazioni è davvero sorprendente, specie se rapportato alle caratteristiche generali di una lussuosa berlina. Del tutto priva di rumori a bassa velocità, grazie alla funzione solo elettrica, il passaggio al motore tradizionale si avverte appena in termini di rumorosità, fino ai regimi e alle velocità più elevate, che si raggiungono in una progressione lineare, grazie al cambio a variazione continua a controllo elettronico. Altrettanto sorprendenti sono il consumo, che nel ciclo
rispetto dell’ambiente, si affianca una cura per il cliente che oltre agli innumerevoli dispositivi volti alla sicurezza attiva e passiva, comprende l’assistenza alla guida, il comfort di chi sta al volante e di chi viaggia con lui: un servizio gratuito di “pick up & delivery”, già sperimentato in migliaia di casi, prevede, infatti, il prelievo, la disponibilità di un’auto sostitutiva e la riconsegna a domicilio dei veicoli acquistati, per qualunque manutenzione, ordinaria o straordinaria. La filosofia Lexus si tocca con mano alla guida della edizione 2010 dell’ammiraglia LS 600h, dotata di un motore
combinato è di 9,3 litri per cento chilometri, e le emissioni di CO2, limitate a 219 g/km, considerando la stazza del veicolo. Ai massimi livelli le dotazioni di dispositivi di sicurezza e assistenza: dal sistema di rilevamento ostacoli a quello di monitoraggio del guidatore e di sterzata di emergenza; dal sistema pre-crash posteriore ai diversi controlli di stabilità, di trazione, di distribuzione della forza frenante; dall’ “Intelligent Park Assistant” al nuovo “Cruise Control Adattativo” capace di funzionare da 0 a 170
benzina V8 da cinque litri di 394 Cv di potenza, abbinato ad un motore elettrico da 225 Cv, per una potenza massima 19
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Gamma Lexus
nuova frontiera della filosofia Lexus, si chiama ora CT 200h. Il nuovo veicolo, sempre a tecnologia ibrida, a partire dai primi mesi del prossimo anno, scenderà in campo nel combattutissimo segmento delle compatte Premium. L’obiettivo è di triplicare in Italia un volume di vendita, che negli ultimi mesi sta soffrendo gli effetti della crisi generale.
km/h. Non è da meno l’RX 450h, il SUV di lusso più venduto al mondo, tradizionale punto di forza della Casa, che giunto alla terza generazione, con il suo V6 a benzina combinato con due motori elettrici che lavorano in sinergia, ha incrementato la potenza del 10 %, riducendo i consumi del 23 % (6,3 litri per cento chilometri) e le emissioni del 32 % (solo 148 grammi per chilometro). Tuttavia la
La nuova Lexus CT 200h Esposta in anteprima al Salone di Ginevra nel marzo scorso, ha cominciato la sua marcia di avvicinamento verso il mercato italiano, dove debutterà all’inizio del prossimo anno. La nuova CT 200h, prima compatta a cinque porte della sua storia, segna l’ingresso della Lexus in uno dei segmenti più competitivi e combattuti, sul quale si dovrà confrontare con una concorrenza del calibro di VW Golf e Audi 3, nelle loro versioni di punta.
Elegante, dinamica, di piglio sobriamente sportivo, la CT 200h giocherà la carta della sua originalità, unica ibrida nel settore, giovandosi della tecnologia evoluta, già largamente sperimentata sulla Prius, per affermarsi e tentare di conquistare anche il pubblico più giovane, puntando sul binomio sportività/ecologia. Esteticamente la vettura conserva l’inconfondibile impronta Lexus, con una griglia semplice, che racchiude il marchio, e il parabrezza molto inclinato, che accompagna l’andamento del cofano. Lateralmente, le fiancate abbastanza alte, la linea filante del tetto e dei cristalli e l’assetto ribassato le conferiscono una sensazione di grande stabi-
lità. La Casa, in attesa della presentazione ufficiale, che avverrà probabilmente in autunno, non ha ancora fornito né prezzi orientativi né dati precisi, ma è certo che la nuova nata assicurerà un drastico taglio nei consumi e nelle emissioni di NOx e di particolato, che risulteranno del 90 % inferiori a quelle di un’automobile diesel equivalente. La CT 200h monterà il sistema ibrido già collaudato della Prius che si compone del motore a benzina 1.8 VVT-i accoppiato a quello elettrico, alimentato da batterie al nichel-metallo idruro ad alte prestazioni, collocate sotto il vano di carico. Entrambi i propulsori sono gestiti da un’unità di controllo della potenza, che
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garantisce benefici sui costi di gestione e prestazioni paragonabili a quelle di una compatta tradizionale. In linea con gli standard Lexus saranno i dispositivi di sicurezza e quelli di assistenza alla guida. Sono previste, tra l’altro, quattro diverse configurazioni di guida: in modalità EV, con l’utilizzo del solo motore elettrico il funzionamento è del tutto silenzioso e privo di emissioni; le modalità ECO e NORMAL puntano ad ottimizzare consumi ed emissioni del sistema ibrido con una conduzione del veicolo più rilassante, mentre l’opzione SPORT asseconda una configurazione di guida più coinvolgente, massimizzando prestazioni e agilità, tipiche del marchio Lexus.
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Toyota Auris HSD
L'ibrido Toyota diventa per tutti È imminente l'arrivo nelle concessionarie della Auris HSD, che segnerà una decisa sterzata nella strategia dell'ibrido da parte della Toyota, marchio leader nel settore, con alle spalle oltre 2,5 veicoli ibridi venduti fino ad oggi di Francesca R. Quarta
giunta l'ora della svolta. La Toyota, la prima a commercializzare su larga scala già nel lontano 1997, la prima vettura ibrida realizzata su un apposito châssis dedicato, ovvero la prima
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generazione di Prius, adesso si cimenta nell’applicazione della propulsione ibrida benzina/elettrico sull'Auris HSD. Con questo modello arriva la prima vettura ibrida da grandi numeri del segmento C, quello che in Europa fa registrare i maggiori volumi (16% del totale con circa 3 milioni di auto l'anno e almeno 1 veicolo venduto su 5) e rappresenta il “core business” per molti costruttori. Questa nuova versione conferma soprattutto la volontà della Toyota di impiegare tale tecnologia sull'intera gamma, come ha annunciato più volte il vicepresidente della Casa giapponese, Takeshi Uchiyamada, dichiarando di voler raggiungere “l'obiettivo di avere dal 2020 una
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Toyota Auris HSD
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Toyota Auris HSD
LA AURIS HSD RISPETTA GLI STANDARD EURO5 ED È GIÀ PRONTA A SODDISFARE I FUTURI STANDARD EURO6. INOLTRE, DURANTE LA MARCIA CON IL SOLO MOTORE ELETTRICO, LE EMISSIONI DI CO2 E DI NOX SCENDONO OVVIAMENTE A ZERO
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Toyota Auris HSD
versione ibrida per ogni modello della sua gamma dei due marchi Toyota e Lexus e di voler vendere dal prossimo anno circa un milione di auto ibride all'anno”. D’altro canto l'Auris HSD è la prima “full hybrid” costruita in uno stabilimento europeo, studiata in maniera esclusiva per l’Europa e fabbricata nell'impianto della Toyota Motor Manufacturing UK di Burnaston, dove è stato necessario un addestramento “ad hoc” delle maestranze, un altro segnale forte lanciato da parte della Casa giapponese. L’Auris HSD debutta questo mese, mentre EcoCar va in stampa, quale protagonista della svolta nella strategia dell'ibrido da parte della Toyota, marchio leader nel settore. Partendo dalla nuova versione HSD dell'Auris, il
marchio nipponico si prepara così a centrare il suo obiettivo di vendere entro pochi anni un milione di veicoli ibridi all'anno. Come anticipa Massimo Gargano, AD di Toyota Motor Italia, valutando che “nel giro di 10 anni il mercato sarà costituito per il 25% da veicoli ibridi, e questo grazie pure all'arrivo sempre più consistente di modelli realizzati anche da altri costruttori”. L’Auris HDS (Hybrid Synergy Drive, il sistema propulsivo
ibrido serie/parallelo della Casa giapponese, presente già sul modello Prius), di fatto è un'inedita versione che si va ad affiancare ai modelli benzina e diesel. Dal punto di vista meccanico l’Auris HSD riprende molti elementi della Auris tradizionale, per altro fresca di restyling, e parallelamente per il sistema propulsivo non ci sono differenze rispetto all'ultima generazione di Prius. Sotto il cofano della berlina media Toyota (lunga 4,24 m ma con un'ottima abitabilità interna) si cela un motore a benzina da 1.8 litri a ciclo Atkinson da 99 Cv al quale si affianca - ma in molti casi si sostituisce - un motore elettrico, per una potenza totale di 136 Cv e una velocità massima di 180 km/h. Ma l'Auris sorprende soprattutto per i dati dei consumi (la media è di 3,8 litri per 100 km), con emissioni ridotte a 89 grammi di CO2 per km, che migliorano nettamente quelli della versione più “pulita” disponibile finora, la turbodiesel 1.4 da 90 Cv. L’Auris HSD rispetta gli standard Euro5 ed è già pronta a soddisfare i futuri standard Euro6, e durante la marcia con il solo motore elettrico le emissioni di CO2 e di NOx scendono ovviamente a zero. L’Auris HSD inoltre propone come nella Prius tre modalità di marcia, oltre alla standard, selezionabili tramite dei pulsanti sulla plancia: Eco,
Power e EV (ovvero in solo elettrico con un'autonomia fino a 2 chilometri, garantiti dalla batteria al Nichel-Metallo idruro come quella della Prius HSD). A basse velocità o premendo il pulsante EV (la sola modalità elettrica) l’Auris HSD procede ad emissioni zero per un massimo di 2 km, ma l'elettrico dà il suo contributo anche nelle accelerazioni, sfruttando l'energia prodotta dal motore termico o immagazzinata durante frenate e decelerazioni. Per prestazioni più dinamiche, invece, è possibile selezionare la modalità “Power”, che migliora del 25 % la risposta dell'acceleratore. Rispetto alla versione tradizionale, l’Auris HSD ha subito una revisione delle sospensioni con un apposito “tuning” per ottenere il bilanciamento ottimale delle masse, modificate dalla presenza della batteria ad alto voltaggio posizionata nel vano bagagli posteriore. Solo pochi elementi permettono di riconoscere su strada l'HSD: il logo Toyota in versione blu, i cerchi in lega specifici per questa versione e, all'interno, la nuova strumentazione e i comandi del cambio. Eppure, sotto la pelle ben 395 elementi (un quarto del
totale) sono esclusivi della HSD, che ha richiesto in fabbrica la modifica del 69% dei processi costruttivi. Sebbene la prevendita sia già iniziata, i prezzi sono ancora orientativi, attestati attorno ai 22mila euro: poco meno di duemila euro in più rispetto alla versione diesel, e cinquemila euro in meno della Prius. Per il 2010 la diffusione prevista è di 14mila unità a livello europeo (di cui 1.000 in Italia) che diventeranno 30mila nel 2011 (1.700 nel nostro mercato).
La leva del cambio, nella pagina a lato a sinistra, ricorda quella della Prius. Si notino i pulsanti per selezionare le tre modalità di marcia. Il quadro strumenti è tipico delle auto ibride ed elettriche, con l’indicatore dei kWh. Qui sopra lo schema che mostra la batteria in basso, dietro i sedili posteriori.
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Volvo C30 BEV
Svedese alla spina Parte a ottobre la sperimentazione dell'auto elettrica della Casa svedese, che non si è limitata alla sola trazione elettrica ma si sta impegnando pure nel settore delle ibride plug-in di Giampiero Bottino
Se non fosse per le serigrafie, non si noterebbero differenze evidenti rispetto alla C30 che siamo abituati a vedere (non troppo, per la verità, dato che la piccola di Torslanda non si può proprio definire un grande successo) sulle nostre strade. Persino la presa a cinque poli che serve per fare il “pieno”, ovviamente di tipo proprietario perché in Europa il tanto auspicato standard resta ancora una chimera, è ben nascosta sotto uno sportello accuratamente camuffato nell’inconfondibile calandra Volvo. E anche una volta accomodati nell’abitacolo della C30 Bev (Battery electric vehicle), la sensazione è di trovarsi in un’automobile vera: il disegno degli interni e lo spazio a disposizione di persone e bagagli sono gli stessi della versione convenzionale. Solo la strana foggia della leva del cambio automatico e il silenzio che avvolge l’operazione di messa in moto (solo le spie del quadro comandi consentono di capire che il motore elettrico da 111 Cv è… acceso) svelano che siamo al volante di una macchina “diversa”. Per il resto, l’accelerazione dovuta ecoCAR
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Volvo C30 BEV
La strategia ambientale Volvo Sempre attenta ai risvolti sociali della motorizzazione, la Volvo si è posta un obiettivo tanto preciso quanto ambizioso: entro il 2020 le emissioni medie di CO2 della sua flotta dovranno scendere sotto gli 80 g/km. Un valore che appare plausibile solo con l’elettrificazione della gamma.
Volvo ReCharge Concept plug-in hybrid
L’elettrico puro interpretato dalla C30 Bev è sì promettente, ma ancora lontano. I manager svedesi non si nascondono i temi ancora aperti, che vanno dai costi alla standardizzazione, dalle dimensioni del mercato all’impatto sulla rete elettrica, dalle batterie (tecnologia, ricarica, durata, riciclaggio, comportamento in relazione alla temperatura) al problema delle omologazioni. “A lungo termine sarà questa la scelta vincente, anche perché - come sostiene Paul Gustavsson, vice presidente responsabile del Business development Volvo - entro il 2020 i costi delle batterie caleranno del 75% e quelli dei motore elettrici del 50%”. Ma non si può aspettare tanto: il mercato e l’ambiente chiedono risposte più rapide. E la risposta si chiama ibrido plug-in. Abbandonato per ora il “range extender” esplorato con la concept car ReCharge del 2007 (perché richiede batterie troppo costose e presuppone tecnologie non ancora sufficientemente affinate), il miglior compromesso per iniziare è stato individuato nella collaborazione tra il diesel e l’elettrico. La tecnologia, sviluppata in collaborazione con Vattenfall, quinto produttore europeo di energia, si
trova per ora allo stadio di prototipo, ma andrà in produzione nel 2012. E nel 2014 è previsto un ulteriore salto di qualità dell’ibrido plug-in, che coinvolgerà anche le motorizzazioni a benzina e potrebbe essere esteso all’intera gamma del costruttore svedese. Il quale, intanto, continua sulla strada del Driv-e, il brand che simboleggia il cammino verso le emissioni zero e che identifica i modelli più puliti, anche se a propulsione convenzionale, che figurano attualmente nel listino Volvo.
alla coppia, disponibile tutta e subito, il silenzio rotto solo dal ronzio delle gomme e il rallentamento immediato al rilascio dell’accelerazione, fanno parte del consueto bagaglio della propulsione elettrica, si tratti di una concept car o di una vettura definitiva come la C30. Entro l’autunno, infatti, partiranno le
consegne della prima tranche (50 vetture) della flotta sperimentale di 250 unità che la Casa svedese metterà a disposizione di clienti selezionati per completare la fase di sperimentazione prima di rivolgersi - sembra con una formula che prevede l’acquisto dell’auto e il leasing delle batterie agli ioni di litio ai consumatori privati. Non prima, però, di tre o quattro anni. Con una velocità massima di 130 km orari, un’autonomia di 150 chilometri e tempi per la ricarica completa di 8 ore con corrente a 16 A e di 10 ore con i 10 Ampére normalmente disponibili in casa, la C30 Bev è ritenuta in grado di soddisfare a emissioni zero le esigenze di trasporto dei commuter (coloro che si spostano abitualmente in 27
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Volvo C30 BEV
Elettrico sì, dunque, ma sempre in chiave Volvo. E quindi con
ambito urbano), che nel 90% dei casi coprono percorrenze giornaliere inferiori ai 100 km. Per le distanze più lunghe, il presidente della divisione Veicoli speciali Volvo, Lennart Stegland, ritiene che la tecnologia non sia ancora pronta, poiché sono ancora necessari dei notevoli progressi nel campo della densità energetica delle batterie. Meglio l’ibrido plug-in, che la Casa svedese intende mettere in produzione nel 2012, abbinando il motore elettrico a uno diesel (e dal 2014 anche al benzina), e di cui abbiamo potuto provare un prototipo su base V70 con 275 Cv, 50 km di autonomia in solo elettrico, tempi di ricarica di 4-6 ore ed emissioni inferiori a 50 g/km di CO2.
la sicurezza in pole position: la C30 Bev condivide con le sorelle convenzionali tutti i sistemi attivi e passivi. Ma l’elettrificazione poneva problemi specifici: bisognava mettere al riparo dagli incidenti, sempre in agguato, le preziosissime (e potenzialmente pericolose in caso di impatto) batterie dal peso complessivo di 280 kg. Il risultato è stato raggiunto collocandole, protette da strutture adeguatamente rinforzate, lungo l’asse di trasmissione e tra le ruote posteriori, senza penalizzare lo spazio complessivo. E i crash test più estremi (frontale a 50 orari e posteriore a 80) hanno confermato la perfetta tenuta del sistema.
A sinistra, il quadro strumenti della Volvo C30 BEV, con il classico misuratore di kWh a destra. Qui sopra, un particolare della presa di ricarica. ecoCAR
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BMW Serie 5 Touring
Arriva la Touring di quarta generazione Le qualità di grande stradista restano intatte nella nuova Serie 5 Touring della Casa di Monaco, che si avvale ora di nuovi motori e delle tecnologie innovative legate alla strategia EfficientDynamics di Gian Franco Lepore Dubois
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iunta alla quarta generazione, la BMW Serie 5 Touring è ormai entrata nel pieno della sua maturità, esprimendo una personalità unica ed
inconfondibile: linee e prestazioni da autentica sportiva, eleganza e stile da berlina, spazio e versatilità da familiare, maneggevolezza e piacere di guida per qualunque tipo di guidatore e un occhio di riguardo per l’ambiente. In più un bagaglio di elettronica a bordo - in gran parte optional, a dire il vero - che non ha nulla da invidiare a vetture di categoria superiore. Sulle tortuose strade della Sardegna, lungo le splendide coste tra Olbia e la Maddalena, dove è stata presentata, la nuova serie 5 Touring ha dimostrato tutte le sue qualità, disimpegnandosi senza nessuna esitazione su un tracciato di per sé ostico per un’automobile lunga quasi cinque metri (4.907 mm) e con il passo più lungo della sua categoria (2.968 mm). Sul mercato italiano la nuova BMW Serie 5 Touring è proposta con quattro motorizzazioni, due benzina e
due diesel (ma entro l’anno se ne aggiungeranno altre due). ecoCAR
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terreno. Quattro, come si è detto, le motorizzazioni disponibili al momento del lancio. La BMW 535i Touring con il 6 cilindri in linea 3.0 Twin power turbo a benzina, capace di 306 Cv a 5.800 giri con una coppia di 400 Nm tra i 1.200 e i 5.000 giri. Arriva a 250 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 6.0 secondi. Sei cilindri a benzina di analoga cilindrata per la BMW 523i Touring, ma senza turbo, per una potenza di 204 Cv a 6.100 giri e una coppia di 270 Nm tra i 1.500 e i 4.250 giri, per una velocità massima di 231 km/h. Particolarmente performante il turbodiesel della 530d: un sei cilindri in linea 3.0 litri, con turbina a geometria variabile e iniezione diretta common rail. Esprime una potenza di 245 Cv a 4.000 giri e una coppia di ben 540 Nm a tra i 1.750 e i 3.000 giri. La velocità massima è di 243 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h è di 6.4 secondi: praticamente come il benzina. Infine la 520d ha un 2.0 litri turbodiesel common rail da 184 Cv e 380 Nm di coppia massima, raggiunge i 220 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8.3 secondi. Un po’ meno sportiva, dunque, delle altre ma, in compenso, più parca: consuma nel combinato 5,1 l/100 km con emissioni di CO2 di appena 135 g/km, i valori migliori della categoria.
La linea, di indiscutibile eleganza, riprende, nella parte anteriore, quella della Serie 5 berlina, con la quale condivide il frontale verticale aggressivo, contenente il caratteristico doppio rene, e il lungo cofano motore, che le conferisce un’impronta di sportività. Lateralmente ha un andamento filante, caratterizzato dalle superfici vetrate allungate che si chiudono a cuneo e dal tetto che scende lievemente verso la coda. A bordo la prima impressione è quella della comodità:
c’è abbondanza di spazio per i passeggeri e le finiture sono quelle secondo tradizione della Casa. Il bagagliaio, da 560 litri, può raggiungere i 1.670 litri abbattendo i sedili posteriori, azionabili anche separatamente nei loro singoli elementi. Alla guida, la nuova Serie 5 Touring mostra tutte le sue qualità. Anche nella versione meno potente, la 520d, ripresa e velocità sono più che soddisfacenti, mentre sorprende la fluidità della guida, costantemente assistita dagli innumerevoli dispositivi che la vettura condivide in gran parte con la Serie 7. Così è possibile passare dall’assetto “comfort” a quello “sport”, quando si vuole esagerare; la traiettoria in curva è facilitata dalle ruote posteriori che sterzano di qualche grado. Inoltre lo sterzo vibra leggermente quando si rischia di superare la linea di mezzeria, e la vettura rallenta automaticamente, ponendosi alla stessa velocità dall’auto che precede, se viene ridotta la soglia della distanza di sicurezza. Al di là dei dispositivi di sicurezza (la Serie 5 Touring ha la certificazione 5 stelle EuroNCap) e di quelli di assistenza alla guida (che, supportati da una serie di telecamere, comprendono anche il parcheggio automatico), il comportamento su strada, anche sui tornanti e su pavimentazione dissestata, è senza pecca: baricentro basso e sospensioni adattative lasciano le ruote sempre aderenti al
Tutte le versioni sono Euro5 e disponibili con cambio automatico a otto rapporti, per migliorare l’efficienza, che si aggiunge alle altre misure di BMW EfficientDynamics, volte a ridurre consumi e emissioni, come il recupero dell’energia in frenata, lo Start & Stop, l’indicatore del punto ottimale di cambiata, il comando dei gruppi secondari in base al fabbisogno, ecc. I prezzi, infine, corrispondono al target cui la vettura è rivolta: partono da un minimo di 46.390 euro per la 320d per arrivare ai 61.190 euro della 535i nella versione top con l’allestimento Futura.
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Infiniti FX30 Diesel
Infiniti: la prima volta del diesel Un sei cilindri estremamente raffinato è stato scelto per il suv FX30d. Come descrive la sigla, si tratta di un tre litri common rail capace di erogare ben 238 Cv, con consumi ed emissioni da berlina media di Gian Franco Lepore Dubois
L’
FX30, il SUV best seller della Infiniti, si fa diesel, assumendosi un ruolo trainante per l’inizio della seconda fase “del quieto assalto” al mercato europeo del marchio di lusso della Nissan. È la prima volta, nella sua ventennale storia
tanto che la Casa punta ad una vendita di 5.500 veicoli, in Europa, nel corso del prossimo anno fiscale, a fronte dei 3.000 venduti dal 2008 ad oggi. E la fiducia nel successo è ben riposta, essendo affidata ad un motore che sembra avere tutti i numeri, sia sotto il profilo delle
prestazioni, sia sotto quello del rispetto ambientale, per soddisfare una clientela disposta a pagare cifre che vanno dai
europea, che l’Infiniti monta un motore diesel su una vettura e lo fa al meglio, con l’ambizione di potersi confrontare senza complessi con le auto più performanti del segmento dei SUV di lusso, come la BMW X6 e l’ultima versione della Porsche Cayenne. Di “quieto assalto al mercato europeo” ha parlato a Barcellona, dove la nuova FX30d è stata presentata ufficialmente in vista del suo debutto in autunno, Aldo Fassina, distributore per l’Italia del marchio Infiniti, secondo il quale la nuova vettura moltiplicherà per cinque il potenziale di vendita dell’FX, considerando che l’80% degli acquirenti di un SUV privilegiano il motore diesel. Con la nuova motorizzazione, insomma, Infiniti si attende grandi risultati, ecoCAR
59.700 Euro della versione più spartana ai 67.200 euro della versione S Premium, dotata di tutti i possibili accessori. Alla guida è difficile percepire la differenza rispetto alla versione a benzina: la rumorosità è minima e la brillantezza non lascia certo a desiderare. D’altra parte i progressi compiuti nell’affinamento dei motori diesel hanno da tempo lasciato alle spalle l’antica pesantezza, il fastidioso rumore delle punterie, la complessiva lentezza, ecc. Il nuovo motore “V9X”, poi, è stato sviluppato appositamente per l’FX30 e calza su misura. 32
consente risparmi dal 17 al 25 per cento, a parità di caratteristiche.
Si tratta di un sei cilindri da tre litri common rail con piezoiniettori ad alta pressione (1.800 bar), capace di sviluppare una potenza massima di 238 Cv e una coppia di ben 550 Nm a soli 1.750 giri, così da consentire di esprimere un’eccezionale capacità di ripresa. Grazie al cambio automatico a sette marce controllato elettronicamente, montato di serie, affondando l’acceleratore si va da 0 a 100 in 8.3 secondi e, strade e polizia permettendo, si può raggiungere una velocità massima di 212 chilometri l’ora, inattesa per un mezzo che, per quanto di segno sportivo, resta un SUV, con la sua dimensione e il suo peso di 2.150 chili. Inatteso anche il consumo di 7,8 litri per cento chilometri in autostrada e 9 nel ciclo misto, che consente un’autonomia fino a 1.100 chilometri con un pieno, e buoni i risultati ottenuti nel controllo delle emissioni di CO2, contenute in 238 g/Km. Omologata Euro 5, la nuova FX30d si distingue, infine, dalla limitata rosa dei concorrenti per il rapporto prezzo/equipaggiamenti, che
Innumerevoli, a questo proposito, sono i dispositivi di sicurezza attiva e passiva, di assistenza alla guida e di intrattenimento presenti di serie; ma viaggiando sulla versione Premium, che li comprende tutti, si può passare il tempo senza pericolo a monitorarli uno ad uno, tanto la macchina va praticamente da sola, mantenendo la distanza di sicurezza su chi la precede, conservando automaticamente la sua posizione sulla carreggiata tra le strisce bianche che delimitano le corsie, mentre avvisa di eventuali ostacoli. Visti i risultati, il diesel verrà presto adottato anche sulla EX e sulla nuova berlina M, l’ammiraglia che sarà lanciata nei prossimi mesi. “E arriverà anche la versione ibrida?” è stato chiesto a Barcellona. Non per i SUV di questa generazione, è giunta puntuale la risposta. L’Infiniti, infatti, è pronta al suo battesimo con l’ibrido, che avverrà tra non molto proprio con la versione di punta della nuova ammiraglia M. 33
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FLASH
BMW Serie 3
A Monaco sportività fa rima con ecologia Le nuove Coupé e Cabrio della BMW si presentano con inediti motori votati alla riduzione dei consumi e delle emissioni, senza che questo incida sulla sportività e sul piacere di guida offerto dai nuovi modelli di Giampiero Bottino
L
a coupé e la cabrio, versioni sportive della Serie 3 BMW, non sembrano le più adatte a sventolare la bandiera dell’ecologia. Eppure il recente restyling da
cui è scaturito il nuovo model year, più che per i limitati aggiornamenti estetici (il più evidente è costituito dal disegno e dalla tecnologia dei gruppi ottici che rendono le vetture inconfondibili anche a distanza), si caratterizza per i progressi
compiuti in termini di contenimento dei consumi e delle emissioni. Il costante affinamento dei concetti ai quali si ispira la filosofia di EfficientDynamics di BMW esibisce anche in questo caso i suoi effetti, nell’ambito di una tendenza ormai irreversibile tra le auto della Casa di Monaco (ben 129 i modelli del Gruppo omologati Euro5, una trentina quelli che vantano emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km) con il fattivo contributo di tre nuovi motori: il 6 cilindri 3.0 Twin power turbo a benzina della 335i top di gamma, ha ridotto i consumi di 0,7 litri/100 km rispetto al predecessore a ecoCAR
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BMW Serie 3
320d ED Edition Ridurre le emissioni senza penalizzare le prestazioni, irrinunciabili per chi compra una BMW. Se questo è il target della strategia EfficientDynamics, la nuova Serie 3 ED Edition berlina ne è il manifesto. In essa hanno trovato applicazione tutti gli accorgimenti (riguardanti motore, materiali,
componentistica, aerodinamica, ecc) che caratterizzano, sia pure con una distribuzione diversa da modello a modello, l’intera linea prodotti del gruppo bavarese. Vettura più bassa di 10 mm, cerchi in lega aerodinamici, Start-Stop automatico, recupero dell’energia in frenata, indicatore del punto ottimale di cambiata, ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia fornita dalla rete di bordo, turbodiesel quattro cilindri e rapporto al ponte più lungo, un innovativo volano a doppia massa con smorzatore centrifugo a pendolo che riduce le vibrazioni a bassi regimi. Il tutto si traduce in una potenza inferiore del 7,7% (163 Cv contro 177) rispetto al propulsore originario (quello della 320d “normale”), ma una coppia cresciuta dell’8,5% da 350 a 380 Nm. Si paga qualcosa nell’accelerazione 0-100 km/h (8 secondi contro 7,8), ma ne vale la pena: consumi ed emissioni sono diminuiti del 14,5%, e la produzione di CO2 si attesta a 109 g/km, livello degno delle più efficienti berline ibride. Il tutto per un listino identico alla gemella convenzionale: 36.650 euro.
parità di potenza (306 Cv); il 6 cilindri diesel 3.0 della 325d ha più potenza (204 Cv, 7 in più) e più coppia (da 400 a 430 Nm) con consumi ridotti (-0,2 litri/100 km) ed emissioni di 151 g/km di CO2, tutt’altro che esagerate per un vettura con queste caratteristiche; le stesse variazioni caratterizzano l’altro diesel inedito, il 4 cilindri 2 litri da 184 Cv che emette 129 g/km di CO2. Dati, quelli relativi a consumi ed emissioni, suscettibili di incrementi (nell’ordine dei 10 g/km) sia nel caso della più pesante cabrio, sia in quello della coupé xDrive a trazione integrale per le versioni che prevedono questa alternativa come la 325i, la 330i e la 335i a benzina, e la 320d e 330d a gasolio. Le nuove sportive, i cui prezzi sono compresi tra 35.500 e 70.700 euro nel caso della coupé (e da 43.650 a 78.350 la cabrio), si inseriscono appieno nella strategia BMW che punta a
conciliare il piacere della guida con una sempre più rigorosa attenzione alle tematiche ambientali e che ha portato la Casa bavarese a ridurre del 27%, tra il 1995 e il 2009, le emissioni di CO2 dell’intera flotta, ora attestate su una media di 150 g/km. Un risultato superiore al 25% stabilito dall’impegno volontario a suo tempo sottoscritto in ambito Acea, l’associazione che rappresenta i costruttori automobilistici europei. (325i, 330i e 335i a benzina, 320d e 330d a gasolio). È una strategia, questa, che trova una sorta di portabandiera in un’altra nuovissima rappresentante della famiglia Serie 3, la 320d berlina EfficientDynamics Edition della quale parliamo a parte. 35
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FLASH
Subaru
Impreza ecologica La Subaru ha ampliato la gamma Impreza con il nuovo crossover XV equipaggiato pure con un propulsore 2.0 bifuel benzina/GPL di Giampiero Bottino
n tempi non facili come quelli che sta attraversando l’industria dell’auto, gli investimenti devono essere valutati con grande attenzione. Soprattutto quando si è
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dell’Impreza crossover. Come vuole la consuetudine Subaru, ogni propulsore è abbinato al cambio più congeniale: un manuale a cinque marce con riduttore Dual Range o un automatico a quattro rapporti per la 2.0 a benzina, un manuale a sei marce per la turbodiesel.
piccoli, il rischio di fare il passo più lungo della gamba è grande, con conseguenze potenzialmente disastrose. Partendo da questo presupposto, alla Subaru hanno ottimizzato le limitate risorse disponibili per arricchire la famiglia Impreza con la versione XV che deve la definizione di crossover soprattutto al look, più avventuroso e meno grintoso rispetto al resto della gamma. Gli interventi in effetti hanno interessato soprattutto l’aspetto esterno (mascherina, frontale, passaruota e mancorrenti sul tetto) e interno, con materiali, colori e configurazioni diverse rispetto al resto della famiglia. Dal punto di vista meccanico, il “cuore” della vettura ha subito degli aggiustamenti, ma nessuno stravolgimento: i propulsori sono gli inconfondibili boxer 4 cilindri 2.0 litri a benzina e diesel da 150 Cv, il primo dei quali, nella variante bifuel a GPL, rappresenta la punta di diamante ambientale ecoCAR
Ovviamente, tutte sono equipaggiate con l’esclusivo ed efficace Symmetrical AWD che ne accentua le capacità in fuoristrada. La XV, che secondo il direttore commerciale di Subaru Italia Armando Pachera, dovrebbe valere su base annua un terzo delle 1.800 vendite della gamma Impreza, costa 22.980 euro nella versione a benzina (25.280 la bifuel) e 24.980 euro la turbodiesel. 36
EVENTI 21 giugno 2010
Infomobility di Marcello Attolino
Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, insieme per l’emergenza emissioni La Federchimica/Assogasliquidi e il Consorzio Ecogas, durante il convegno ICBI (Iniziativa Carburanti a Basso Impatto) di Parma, si sono battuti per la riqualificazione e la valorizzazione dei carburanti alternativi per autotrazione, visti come soluzione rapida e già disponibile per risolvere l’emergenza emissioni del nostro Paese ed evitare all’Italia sanzioni da parte dell’Europa per via dell’alto livello di polveri
sottili presenti nell’aria. Il livello di inquinamento che affligge il nostro Paese ha ormai raggiunto livelli insostenibili, tali che l’Italia dovrà rientrare nei valori imposti dalla Comunità Europea entro il 2011 se non vorrà essere multata. Il Governo sta sviluppando un piano di azione in questo senso sottovalutando però, come sostengono Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, il ruolo che i carburanti gassosi per autotrazione potrebbero svolgere per il raggiungimento di
ecoCAR
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tale obiettivo. Inspiegabilmente, infatti,
l’attuale Governo non ha rinnovato gli incentivi statali tramite i quali, fino a pochi mesi fa, si era registrata un’impennata delle vendite e delle conversioni di autoveicoli a GPL e metano giovando sia all’ambiente, sia alle tasche degli italiani. Nei primi mesi del 2010, quindi, si è assistito ad un forte calo delle vendite e delle conversioni di auto ecologiche (intorno al 40% rispetto al 2009) tale da mettere in
Infomobility Rita Caroselli Direttore Assogasliquidi
Federchimica/Assogasliquidi Nel suo intervento il Direttore di Assogasliquidi ha sottolineato quanto sia necessario “eliminare tutte le barriere tecniche e non, che confinano il GPL ancora al 3,2% del parco autovetture italiano attraverso una promozione dei carburanti gassosi attuabile me-
diante: la riduzione della pressione fiscale che grava sul gpl, ritenuta inadeguata rispetto alle sue caratteristiche ecologiche; maggiori agevolazioni fiscali e finanziarie per chi effettua un intervento di conversione a gas; l’esenzione di questi veicoli al pagamento delle tasse automobilistiche e
pedaggi stradali; una regolamentazione del traffico che consenta alle auto ecologiche di non essere soggette a limiti di circolazione in caso di blocchi del traffico; misure di ‘public procurement’ attraverso le quali le regioni dovrebbero rinnovare il proprio parco auto acquistando vetture verdi; misure che permet-
tano una maggiore e più capillare diffusione degli impianti di rifornimento di GPL e Metano”. “Il GPL è un carburante alternativo ed ecocompatibile che deriva sia dalla raffinazione del petrolio sia dal gas naturale ed è particolarmente adatto a ridurre gli inquinanti che hanno determinato l’at-
tuale stato di emergenza ambientale e le conseguenti infrazioni di legge” ha proseguito Caroselli. “Sul fronte delle problematiche ambientali la situazione è grave: si rischia di non riuscire a rispettare gli impegni presi con l’Unione europea per rientrare nella situazione di normalità”.
Nella foto a sinistra, la Fiat 500 a GPL realizzata dalla italiana Landi Renzo. Qui a lato uno dei serbatoi di sicurezza “a ciambella” per il GPL inseribile al posto della ruota di scorta.
discussione il ruolo che negli ultimi tempi aveva visto assurgere i carburanti alternativi al ruolo di reali competitor di quelli tradizionali. Durante il convegno è stato
ed essere anche adatto a soddisfare una eventuale crescita della domanda del mercato data la sua grande quantità disponibile sul territorio italiano, tale da consentirne addirittura l’esportazione di parte della produzione nazionale. Si è discusso, inoltre, dell’utilità di una proroga degli incentivi a sostegno dei carburanti gassosi e la necessità che vengano attuate, dalle Istituzioni nazionali e locali, nuove politiche fiscali e finanziarie.
dato particolare risalto all’alimentazione a GPL, il quale può vantare emissioni di PM10 estremamente ridotte, essere facilmente fruibile grazie a una rete capillare di distribuzione stradale (2.350 distributori su tutto il territorio),
Alessandro Tramontano Direttore Consorzio Ecogas
Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano ha posto l’attenzione sull’importanza del rinnovo degli incentivi statali alle “conversioni gas”, in quanto agevolerebbero il cittadino (riducendo il costo iniziale dell’operazione) nel passare da un carburante tradizionale ad uno alternativo. I carburanti gassosi sono
combustibili ecologici e dunque molti utenti, soprattutto i meno abbienti, possono rinnovare in senso ecologico il proprio mezzo di trasporto senza essere costretti ad acquistarne uno nuovo: parliamo, pertanto, di una forma di rinnovo ambientale del parco auto circolante immediata e ad alto rapporto costi/benefici. Secondo il Direttore del
Consorzio Ecogas, inoltre, “il risultato di carattere industriale è ancora più importante per il sistema Italia se si considera che la quasi totalità degli impianti di alimentazione a gas è prodotta da aziende italiane: queste piccole e medie aziende sono leader mondiali della tecnologia ed il rafforzamento della domanda interna ha permesso loro di essere 39
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ancora più competitive nei mercati stranieri e, soprattutto, in quelli emergenti; le operazioni di ‘conversione’ a gas costituiscono, poi, la principale fonte di sostentamento di moltissime officine meccaniche che sono escluse dall’attività di riparazione e manutenzione dei veicoli nuovi nei sempre più lunghi periodi coperti dalla garanzia originale; spesso l’agevolazione sta-
tale si caratterizza, quindi, come un intervento ad ampio spettro, così come richiede lo stato di emergenza del sistema economico e finanziario”. Sostenendo la domanda anche nei prossimi anni, dunque, si accelereranno anche i processi di innovazione industriale e si innescheranno economie di scala tali da permettere al mercato di auto sostenersi.
EVENTI 15-31 luglio 2010
Smart Urban Stage di Marcello Attolino Foto Jacopo Di Barbora
Duemila romani sulla Smart ED elettrica Era un’occasione da non perdere, e i romani hanno risposto come un sol uomo all’invito del Gruppo Daimler a provare l’inedita Smart fortwo ED (Electric Drive) per le strade della Capitale. Smart urban stage è stato,
infatti, lo scenario ideale per la presentazione al pubblico romano della Smart ED, la prima vettura completamente elettrica a lasciare gli stand dei Saloni dell’auto per raggiungere le nostre strade. Oltre 13.700 presenze parlano da sole, mostrando il grande successo di smart urban stage, l’esclusivo e innovativo road show di smart presente fino al 31 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Dopo Berlino e prima di Zurigo, Parigi,
Madrid e Londra, Smart urban stage a Roma è stato un punto d’incontro privilegiato e una piattaforma ideale per incontrare realtà creative, opinion maker e trend setter che operano nella Città Eterna, in linea con il carattere innovativo, ecologico e anti conformista che da sempre caratterizza il marchio Smart. Estremamente positivi i commenti rilasciati dal pubblico a margine delle prove: “divertente e facile da guidare”, “grande spunto”, “silenziosissima, per favore non dategli un rumore”, “facile da ricaricare, “mette allegria”, “è bello guidare senza inquinare” sono solo alcune frasi che sottolineano la sensibilità ecologica e lo spirito innovativo dei romani.
ecoCAR
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Allo Smart Urban stage sono state consegnate le 100 Smart ED destinate ai clienti accreditati sul sito. Qui sopra la firma dei contratti e sotto, a sinistra, Giovanni Palazzo (Daimler) durante la consegna delle chiavi.
22 giugno 2010
Ecopatente di Federica Cingolani
Volante Verde: corsi in 1.300 autoscuole italiane Il rispetto dell’ambiente entra in 1.300 autoscuole italiane. Ha preso infatti il via il progetto EcoPatente 2010, il cui fine è quello di creare nei giovani consapevolezza sul tema della mobilità sostenibile, diffondendo informazioni sull'utilizzo intelligente ed ecologico dell'autovettura e sulle tecnologie e soluzioni “green” per le auto. L’iniziativa, al
suo secondo anno di vita, è promossa da Legambiente e Confarca (la Confederazione Autoscuole riunite e Consulenti automobilistici) e ha come partner Fiat, Bosch, Magneti Marelli ed Eni. Il progetto EcoPatente interesserà, come lo scorso anno, i giovani in procinto di
conseguire la patente di guida che si iscriveranno, entro il termine di febbraio 2011, a un corso presso le autoscuole italiane Confarca. Ad ogni autoscuola verrà inviato un kit didattico per formare i ragazzi sulle regole di una guida nel rispetto dell’ambiente. I futuri automobilisti, alla fine dell’ eco-corso, per ottenere l’attestato di eco-guidatore dovranno rispondere correttamente a tutte le domande di un questionario. Solo allora potranno ricevere l’EcoPatente e partecipare ad un concorso a estrazione che premierà sia l’alunno che la scuola guida con un’auto ecologica della Fiat. “L’ EcoPatente -ha detto Severino Damini delle relazioni istituzionali della Fiat- si sposa perfettamente con l’ approccio che ha la Fiat in tema di mobilità sostenibile. Abbiamo puntato sul metano un carburante accessibile,
disponibile ed ecocompatibile e il mercato ha risposto positivamente tanto che nel 2009 sono state vendute 140.000 unità. La Fiat oggi è il brand più ecologico in Europa con emissioni medie di CO2 pari a 127,8 g/km, contro una media di 145,8. I giovani quest’anno avranno anche un motivo in più per iscriversi alla scuola di eco-guida. Alla fine del corso verrà rilasciata infatti una certificazione ai fini della valutazione dei crediti formativi nelle scuole superiori di secondo grado. Nel 2009 il progetto EcoPatente è stato accolto con grande entusiasmo in tutta Italia. Vi hanno
aderito 700 autoscuole che hanno distributo ben 11.000 ecopatenti. Le Autoscuole poi erano distribuite uniformemente sul territorio nazionale: 33,07% (sul totale) al Nord, 24,53% al Centro, 15,66% al Sud e il 26,74% nelle isole. Gli ecopatentati nel 2009 hanno costituito il 15-18% di tutti i patentati italiani. “Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto -ha detto Cinzia Lojodice, marketing
manager Bosch Italia- perché da sempre Bosch contribuisce con la sua tecnologia alla riduzione delle emissioni, all’abbattimento dei consumi, alla riciclabilità dei componenti. Per vincere la sfida ambientale, dei 3,6 miliardi di euro investiti in Ricerca e Sviluppo, Bosch ne ha destinati ben 1,5 miliardi, il 40%, all’ambiente”. Da parte sua Michele
Bellone, Direttore marketing e comunicazione di Magneti Marelli, ha sottolineato come nell'ambito del percorso formativo dell'EcoPatente, sono evidenziate alcune tecnologie per le automobili che consentono di ridurre consumi ed emissioni. “In particolare -ha detto- per quanto riguarda Magneti Marelli, il cambio robotizzato AMT “Freechoice” e l'area dell'infomobilità e della telematica per monitorare l'utilizzo della vettura e i flussi di traffico”. Per il momento il progetto di EcoPatente, che ha il patrocinio del Ministero dell’ Ambiente e della Gioventù, è presente solo in Italia, ma presto è previsto un lancio anche in Germania e Spagna.
La patente si tinge di verde, più ambiente nei quiz I quiz per la patente di guida si tingono di verde. Dal primo gennaio 2011 nei quiz per l'esame di teoria saranno inserite infatti anche domande specifiche sull'ambiente, l'ecosostenibilità e la mobilità sostenibile. Lo ha annunciato il Direttore generale della Motorizzazione, Maurizio Vitelli. All’elaborazione dei nuovi quiz, che entreranno nelle autoscuole con il 2011, ha partecipato anche Confarca. “Oltre alle nuove domande su temi tradizionali -ha detto Pino Russo, presidente di Confarca- ce ne saranno un certo numero dedicate specificamente all’ambiente”. Ma non finisce qui. “Per avviare i neo patentati verso una guida più ecocorretta” ha detto Vitelli, “sarà firmata una convenzione con tutte le associazioni di categoria per fornire le autovetture dedicate all'insegnamento di 500 scatole nere per individuare regimi di guida ecosostenibili”. 41
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EVENTI 26/27 maggio 2010
Automotive Dealer Day di Francesca R. Quarta
Gaetano Thorel, Presidente e AD Ford Italia
Andrea Alessi, AD Nissan Italia
Automotive Dealer Day: focus sul mondo dell'automobile
Lo stato di salute del settore Automotive, la ricetta più efficace per uscire dalla crisi che non sembra voler abbandonare il mondo delle quattro ruote, il futuro che attende i componenti della filiera distributiva. E ancora, la promessa (mantenuta?) dell'elettrico e il giusto approccio nel trattamento con la clientela. Questi sono solo alcuni dei temi proposti durante l'edizione annuale dell'Automotive Dealer Day, organizzato da Quintegia s.r.l. presso gli spazi della Fiera di Verona, fin dal 2003. Ad aprire le danze è toccato al coordinatore tematico Leonardo Buzzavo, che ha aperto la strada ad illustrissimi
oratori tra i quali molti Amministratori Delegati delle Case auto e delle Associazioni del settore. Tra le problematiche emerse ha avuto risalto la grande stagione del metano in Italia, ricordata da Lorenzo Sistino di Fiat Group Automobiles, durante un confronto con il giornalista Luca Ciferri. Fiat ha scaricato l'intero portafoglio e si appresta a mantere un buon trend. Sistino inoltre ha parlato dei veicoli a GPL, per i quali, prevede che la domanda rimarrà. “Ormai è stato sdoganato dalla normativa, prevediamo una domanda nell'ordine del 4/5%. Più complesso il discorso sul metano, che richiede investimenti più alti per adattare questa particolare tecnologia alle auto esistenti”. Riguardo alla mobilità ad emissioni zero, la Mercedes ha portato la propria esperienza. Mentre nei laboratori prosegue la ricerca e gli analisti prospettano scenari da qui a dieci anni, la Mercedes sta verificando sul campo il progetto E-Mobility, sviluppato in collaborazione con ENEL, con la Smart elettrica che entrerà ufficialmente a listino nel 2012 e sarà disponibile presso tutti i dealer che trattano il marchio.
Entro due anni molte Case proporranno la propria soluzione elettrica. D’altronde “quello che è accaduto negli ultimi tre anni con l’elettrico non ha ecoCAR
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eguali in rapporto a nessun’altra nuova tecnologia - ha ricordato Fabio Orecchini, ricercatore dell’Università La Sapienza di Roma. “L’elettrico sta rispettando le promesse, bisognerà vedere la risposta del mercato. Comunque è certo che il mondo dell’auto come lo conosciamo oggi non potrà non cambiare. I prossimi step parlano di un ingresso per il 2012, al più tardi per il 2013 come nel caso di Ford. I numeri saranno ridotti fino al 2015, quando è atteso l’arrivo di una seconda generazione di batterie, pensate per garantire un +30-40% di autonomia. Nel 2020 il cerchio si chiuderà, da decine di migliaia di pezzi si crescerà a centinaia di migliaia sino ad arrivare a milioni di unità”. Per Orecchini nel 2020 la quota di mercato generato dai veicoli elettrici sarà compresa nell’intervallo 812%. Sull’importanza dei concessionari quale anello vitale nella rete distributiva si è espresso Angelo D’Anzi di McGroup, che ha parlato dell’urgenza di prepararsi sin d’ora ai cambiamenti, con “l’operato che deve essere coerente con il prodotto offerto. Il postvendita dovrà essere innovato. Il cliente sarà portato alla scelta quasi esclusivamente se vedrà il concessionario vicino” al mondo e ai valori che ha sposato. “L’immagine, la propria credibilità si costruisce nel tempo”.
30 giugno 2010
Una scossa alla città di Marcello Attolino
Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia
L’auto elettrica, dietro l’angolo, dà una “scossa alle città” Dell’auto elettrica e delle politiche per la sua diffusione se n’è parlato a Milano, al convegno promosso da Espansione, il mensile economico del quotidiano “Il Giornale” diretto da Marco Gatti, “Una scossa alla città: mobilità, energia, ambiente”, al quale sono intervenuti tra gli altri il sindaco Letizia Moratti, il Presidente della Regione Roberto Formigoni. Espansione ha condotto, in collaborazione con Interactive, un sondaggio su mille italiani dal quale è emerso che l'auto elettrica è pulita, silenziosa, moderna, e per l'industria è più di una promessa, è pronta a entrare in produzione. “L'auto elettrica è vista come la soluzione di tutti i problemi di inquinamento e mobilità sostenibile. In passato ha goduto di grandi incentivi, eppure non è mai esistita. Secondo i dati Aci, nel 2008 ne sono state immatricolate 1.232, lo 0,003% del totale” afferma Gian Primo Quagliano di Promotor, il centro studi di GL Events Italia. Eppure l’auto elettrica è molto semplice da costruire, come dichiara il presidente di A2a Giuliano Zuccoli: “In teoria chiunque potrebbe costruirsene una in garage: un telaio, quattro ruote, una carrozzeria e sotto poco: un motore potente due o tre volte quello di una lavatrice, un caricabatterie”. E le batterie, naturalmente! Che da sempre sono il punto dolente dell'auto elettrica. Oggi però manca una cabina di regia
che risolva i due problemi più pesanti: servono leggi, standard e regolamenti per le infrastrutture. E serve una seria politica di ecoincentivi che possa far nascere la mobilità elettrica e sostenerne i primi passi. Ognuno ha la sua ricetta: “Per esempio, incentivi che premino chi crede per primo nell'elettricità, come in Spagna” propone Andrea Baracco di Renault “con incentivi a scalare negli anni”. Guglielmo Consonni di Mitsubishi insiste sull’importanza delle infrastrutture, oltre al livello degli incentivi. E non solo in Europa: “Ho guidato una 500 elettrica” sostiene Eugenio Ranzelli di Anfia, l'associazione delle aziende automobilistiche nazionali. “In America, però, ho visto che Obama ha incentivato di parecchio la vettura elettrica. Che sarà pure semplice, in teoria. Ma richiede lo sviluppo di componenti ‘ad hoc’. Con l'affidabilità e la sicurezza dell'auto non si scherza: così tra batterie al litio da 6-7 mila euro e componenti da ottimizzare, si arriva ai costi finali di 15-20 mila euro per una city car”. Gli incentivi li vogliono anche coloro che l'auto elettrica la dovranno vendere: “Da un nostro sondaggio, il 68% dei concessionari vede positivamente l'introduzione dell'auto elettrica” dice Gian Franco Soranna di Federauto, l’associazione dei concessionari. “Ma per il 92% di loro, gli incentivi saranno fondamentali 43
make it your lifestyle
Marco Gatti, Dir. di Espansione
per venderla”. Però l'auto elettrica non è
solo una questione di qualità della vita e di qualità dell'aria. È anche una questione di sviluppo del sistema Paese. Ne è convinto tra gli altri Simone Cimino, che con la sua Sunny Car intende tenere aperto Termini Imerese non solo per produrre veicoli elettrici, ma anche per trasformare la Sicilia in un enorme laboratorio per una mobilità elettrica basata sull'energia solare.
EVENTI
Il futuro dell'auto riparte dal Brasile Il Michelin Challenge Bibendum rappresenta un momento di discussione sul futuro dell’auto e della mobilità. È un’occasione per dare uno sguardo alle tecnologie in arrivo nei prossimi anni di Marina Terpolilli
ltre 4.000 persone che si vanno ad aggiungere ai quasi 500 giornalisti accreditati hanno dato il via alla decima edizione del Michelin Challenge Bibendum che si è svolta a Rio de Janeiro, dove
O
durante una “quattro giorni” intensa e faticosa, si è discusso del futuro del mondo dell'auto e della mobilità. Ad aprire le danze è stato il presidente del Brasile in persona, Luiz Inácio Lula da Silva, che ha ribadito la necessità per il grande Stato sudamericano di affrancarsi dal giogo
Audi E-tron
del petrolio, continuando sulla via del bioetanolo e del biodiesel per l'autotrazione. Nelle diverse tavole rotonde si sono confrontati scienziati, analisti ed esperti provenienti da tutto il mondo, mentre all'esterno si è svolto il rally vero e proprio che ha visto una competizione serrata tra i prototipi impegnati a contendersi la vittoria tra i veicoli più ecosostenibili, con consumi ed emissioni ridotti ai minimi termini. Al rally hanno partecipato le auto più diverse, alimentate a biocarburanti quali l'etanolo (anche fino al 100%) e il biodiesel, carburanti provenienti da biomasse,
Prototipo solare
ecoCAR
Think elettrica
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Michelin Challenge Bibendum
Qui sopra il presidente del Brasile in persona, Luiz Inรกcio Lula da Silva, ha aperto le danze della decima edizione del Michelin Challenge Bibendum. Nella foto grande Michel Rollier, gerente del Gruppo Michelin, durante un suo intervento.
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EVENTI Qui a lato l’innovativo sistema Michelin Active Wheel, totalmente posizionato nelle ruote che comprende il motore elettrico, le sospensioni e il freno, ed è racchiuso nel diametro del cerchio. I componenti sono azionati tramite un comando elettroidraulico gestito elettronicamente tramite centraline intelligenti. Nella ruota di destra, l’Active Wheel senza la sospensione.
Heuliez Will
ma nello stesso tempo dotati di tecnologie innovative a fuel cell ad idrogeno,
elettriche, ibride, ibride plug-in, a biocarburanti e tretrafuel (alimentabili con quattro carburanti quali benzina, etanolo, miscele di benzina ed etanolo a percentuale variabile e metano, in qualsiasi combinazione), come la Fiat Siena di seconda generazione (la prima aveva debuttato nel 2006). Nelle aree esterne del Riocentro, il polo espositivo di Rio de Janeiro che ha rappresentato il cuore pulsante della manifestazione per i giornalisti ed i delegati, abbiamo avuto
l'occasione di provare alcuni prototipi in anteprima, come l'inedita Audi e-tron elettrica sulla base della sportiva R8, che arriverà nelle concessionarie alla fine del
Peugeot BB1
2012. Michelin tuttavia mantiene da anni una solida partnership con il Gruppo francese PSA Peugeot Citroën, grazie alla quale tra i veicoli da testare a questo 10mo Bibendum, per la prima volta è presente la Peugeot BB1, una city car innovativa che sarà pronta entro due anni, sulla quale debutta un inedito sistema di trazione elettrica (realizzato con Michelin) che vede calettati nelle ruote quattro piccoli motori elettrici, mentre il sistema delle sospensioni prevede una soluzione più tradizionale. In soli 2,5 metri ospita e trasporta in solo elettrico ben 4 persone. Sulle strade attorno a Rio tuttavia circolavano tanti altri prototipi, tutti molto interessanti. Tra questi la concept Citroën Hypnos, dotata di
pneumatici Michelin di grande ecoCAR
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diametro e del sistema ibrido diesel HYbrid4, che utilizzerà il biodiesel brasiliano in luogo del gasolio tradizionale. Molto interessanti ed innovativi quest'anno per le particolari tecnologie propulsive, i prototipi della Michelin realizzati assieme al costruttore francese Heuliez e supportati dalla Orange. I due prototipi Will2 e Will3 sono stati sviluppati partendo dalla base della Opel Agila e Suzuki Splash, e mantengono di queste i cinque posti ma sono totalmente elettrici, dotati di batterie agli ioni di litio (da 15 a 38 kWh, la potenza) e utilizzano
l'innovativo sistema Michelin Active Wheel, totalmente posizionato nelle ruote, che comprende il motore elettrico, le sospensioni e il freno, ed è racchiuso nel
Michelin Challenge Bibendum Fiat Uno Eco-
Magneti Marelli protagonista nella telematica al 10mo Michelin Challenge Bibendum L'ultima frontiera dell'elettronica l'ha proposta la Magneti Marelli: è la T-Box, la scatola telematica che da questo mese sarà obbligatoria in Brasile per la tracciabilità dell'auto, al fine di far fronte ai numerosi furti e rapine di veicoli privati e da lavoro.
diametro del cerchio. I componenti sono azionati tramite un comando elettroidraulico gestito elettronicamente tramite centraline intelligenti. Un salto nel futuro, poiché questo sistema rende inutile il motore dell'auto, sia esso tradizionale ibrido o elettrico, poiché i motori sono appunto nelle ruote. I prototipi della Michelin destinati ad un uso urbano e semi-urbano, arrivano fino a 140 km/h e accelerano da 0 a 100 km/h in meno di 14 secondi. Sono inoltre interattivi e collegati con la rete delle infrastrutture tramite il provider Orange. Michelin inoltre ha posto l'accento sui pneumatici, dimostrando che questi possono offrire un grande contributo in fatto di risparmio energetico. Con PSA è al
lavoro su nuove generazioni di pneumatici Energy Saver e Primacy HP, che consentiranno ai futuri modelli Peugeot e Citroën di risparmiare fino a 5 g/km CO2 e nel padiglione dedicato alle nuove tecnologie è possibile verificare gli ultimi studi e ritrovati in tal senso: pneumatici più stretti e più piccoli di diametro portano vantaggi fino al 20% nel risparmio di carburante ed emissioni. Innovazione e cura per l'ambiente viene anche dal Gruppo Fiat che in Brasile ha uno dei suoi più fertili mercati. In Brasile e, unicamente per questo mercato, il costruttore italiano ha lanciato la nuova Uno Ecology con motori 1.0 e 1.4, in grado di viaggiare con una miscela di carburante tra benzina ed etanolo fino al 100% di etanolo abbinabili ad una tecnologia stop &start. La Fiat Nuova Uno Ecology, progettata e costruita interamente in Brasile, dimostra le possibilità che derivano dall'utilizzazione delle più moderne tecnologie motoristiche abbinate però a soluzioni costruttive molto avanzate che vedono l'impiego di materiali naturali per la realizzazione di componenti per la carrozzeria e l'arredamento interno: si fa un ampio uso anche di plastica riciclata e fibre vegetali, compresi gli scarti della lavorazione della canna da zucchero con cui, in questo Paese, si produce il bioetanolo.
“Può integrare la chiamata automatica di soccorso (iCall), tramite la telemetria e la trasmissione di dati nei due sensi, in caso di panne potrebbe indicare il guasto e ridurre le spese di assistenza” ci ha anticipato l'ing. Paola Carrea, responsabile mondo dei sistemi telematici di Magneti Marelli “e quando sarà presente su un buon numero di auto e veicoli industriali, potrà informare sulla fluidità del traffico (Real Time Traffic Information) suggerendo itinerari alternativi in modo da ridurre consumi ed emissioni, e altro ancora”. T-Box è una scatola telematica che “attraverso l'interazione tra i collegamenti GSM e il posizionamento satellitare GPS, oltre al tracking (cioè la localizzazione del veicolo sul suo percorso), sarà in grado di fornire anche molti altri importanti servizi per il miglioramento della mobilità sostenibile” ha aggiunto l'ing. Carrea “tramite la telemetria e la trasmissione di dati nei due sensi, potrebbe consentire al costruttore in caso di panne qual è il guasto ed intervenire prontamente in loco con una riduzione dei costi di assistenza. Un’accordo con le diverse assicurazioni potrebbe portare ad una sensibile riduzione del premio, naturalmente funziona da antifurto, sostituendosi ai costosi satellitari, ma è in grado di raccogliere
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tutta una serie infinita di dati: dalla telemetria allo stile di guida, alla dinamica di un eventuale incidente. Potrebbe inoltre contribuire, quando sarà presente su un buon numero di auto e veicoli industriali, a fornire informazioni sulla fluidità del traffico e gli ingorghi (Real Time Traffic Information) con le indicazioni del navigatore di bordo, in modo da indirizzare l'itinerario per ridurre consumi ed emissioni”. Questa scatola magica avrà un costo di circa 60 euro e per Magneti Marelli signifi-
cherà una produzione industriale di circa 1,5-1,8 milioni di pezzi l'anno a regime. Tra i diversi impieghi aggiuntivi potrà offrire agli utenti, anche quello di controllo della velocità massima e della tracciabilità dell'auto consegnata ai ragazzi che escono il sabato sera, con una funzione di sicurezza in più, senza contare l'importante funzione che si va diffondendo in Europa: l'i-Call, la chiamata automatica di soccorso in emergenza.
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Renault punta all'elettrico e non solo... La riduzione della CO2 nelle auto passa per l’alimentazione elettrica. La Fluence Z.E. della Casa francese sarà il primo modello della “Régie” ad essere commercializzato di Francesca R. Quarta
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a caccia alla CO2 è iniziata da un pezzo in Casa Renault. Da
tempo, infatti, la "Régie" è impegnata senza posa e su diversi fronti per migliorare le emissioni medie delle proprie auto, che nel 2009 è stata di 138,8 g/km contro una media europea di 146,3 g/km. L'obbligo di ridurre le emissioni colpisce tutte le Case che dovranno scendere a 130 g/km nel 2015 e sotto i 100 (si parla addirittura di 95 g/km) nel 2020. Diventa così gioco forza per tutti pensare all'elettrificazione dei propri modelli, siano ibridi, ibridi plug-in o elettrici. Per il suo progetto di elettrificazione la Renault ha investito 4 milioni di euro per realizzare una intera gamma di modelli, che almeno
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inizialmente saranno quattro, compresa la berlina Fluence Z.E. (dove Z.E. sta per Zero Emission), pronta per essere commercializzata già nel corso del 2011. Tuttavia l'obiettivo della Renault è di posizionarsi al vertice tra i costruttori automobilistici europei in termini di emissioni di CO2, non solo grazie alle vetture elettriche, ma anche al costante miglioramento dei fondamentali dell'automobile (massa, prestazione aerodinamica e attriti), all'introduzione di nuove tecnologie sui motori termici e sulle trasmissioni tradizionali. D'altro canto, sebbene nel 2013 Renault voglia vendere circa 500.000 vetture elettriche all'anno in tutto il mondo, valuta altresì che nel 2020
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A sinistra una vista del nuovo turbodiesel dCi 130 Cv. A destra la nuova trasmissione EDC
ancora 9 veicoli su 10 avranno motori termici. La
soluzione principe per la Régie è il downsizing dei motori diesel e benzina. Ad esempio il noto turbodiesel 1.5 dCi verrà sviluppato ulteriormente e nel 2012 sarà proposto in versioni che consentiranno di ridurre di circa 20 g/km la quantità di CO2. Anche la futura motorizzazione 1.6 dCi 130 darà un decisivo contributo all'abbassamento dei consumi e delle emissioni. Questo nuovo propulsore, sviluppato congiuntamente dall'Alleanza Renault-Nissan, al lancio previsto per il 2011, sarà caratterizzato da una potenza di 130 Cv, corrispondente ad una riduzione della cilindrata del 16% rispetto al turbodiesel 1.9 di potenza equivalente.
Già predisposto per la norma Euro6, questo motore è coperto da oltre 15 brevetti Renault e costituirà il cuore della gamma del segmento C, ma svolgerà un ruolo chiave anche nel segmento D e nei furgoni. Associato ai progressi attesi sulle auto future (massa, aerodinamica, attriti), il nuovo 1.6 dCi consentirà di ridurre le emissioni di CO2 di 30 g/km e di abbassare i consumi di oltre 20% rispetto all'attuale dCi 130. Con le nuove norme Euro6, saranno però i benzina a svolgere un ruolo di spicco. Un esempio viene dalla famiglia TCE che verrà lanciata nel 2012 e andrà a costituire l'85% delle versioni benzina Renault entro il 2015: si compone di motori modulari a 3 e 4 cilindri, con cilindrata compresa tra 0.9 e 1.2 litri, con potenze comprese tra 90 e 115 Cv. Questi nuovi propulsori utilizzati su più modelli avranno emissioni inferiori ai 100 g/km di CO2.
Pure le trasmissioni saranno studiate in chiave "eco" come l'inedita trasmissione automatica a sei rapporti, battezzata EDC (Efficient Dual Clutch), progettata per abbassare i consumi ed emissioni rispetto ai tradizionali cambi automatici fino al 17%, con un risparmio di circa 30 g/km di CO2. Questa tecnologia prevede una doppia frizione a secco, associata ad attuatori elettrici (soluzione che rappresenta un'anteprima mondiale) e una messa a punto focalizzata sul controllo del consumo. La trasmissione EDC ha debuttato questa primavera sulla famiglia Mégane abbinata al motore diesel dCi 110 FAP. Equipaggiate con tale trasmissione automatica, Mégane berlina, coupé e SporTour emettono soltanto 114 g/km di CO2, mentre le emissioni per Scénic XMod, New Scénic e Mégane Coupé-Cabriolet si limitano a 130 g/km di CO2. Si tratta dei primi modelli con trasmissione automatica a ricevere la firma Renault ECO2. Renault, infine, ha anche anticipato gli interventi sulla progettazione dei futuri modelli, per minimizzare la resistenza all'aria, lavorando sul design e applicando particolari elementi per migliorare l'aerodinamica, come spoiler e retrovisori ottimizzati, bocchette chiuse nel vano motore e l'introduzione di minigonne. Queste soluzioni permetteranno di ottimizzare del 10% il Cx, e dunque di limitare i consumi, visto che 0,02 punti nel Cx rappresenta la riduzione di 1 g/km della CO2. ecoCAR
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LA TRASMISSIONE EDC, EFFICIENT DUAL CLUTCH, A DOPPIA FRIZIONE E SEI RAPPORTI, È PROGETTATA PER ABBASSARE CONSUMI ED EMISSIONI DEL 17% RISPETTO AI TRADIZIONALI CAMBI AUTOMATICI
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Renault pioniera della mobilità sostenibile parte con la Fluence Il progetto elettrico a tutto campo di Renault per il quale la “Régie” ha investito 4 milioni di euro è in dirittura d'arrivo con un'intera gamma di modelli formata inizialmente da quattro veicoli, tra i quali la berlina Fluence Z.E. (dove Z.E. sta per Zero Emission) che sarà la prima ad essere commercializzata già nel corso del 2011. La Fluence Z.E., che abbiamo testato recentemente a nord di Parigi, utilizza la stessa piattaforma della berlina tre volumi costruita a Bursa, in Turchia, dove uscirà dalla medesima catena di montaggio. Il motore elettrico sincrono che l'equipaggia, ha una potenza di 70 kW (95 Cv) a 12.000 giri e una coppia massima di 226 Nm. È alimentato da una batteria agli ioni di litio che pesa 250 kg e ha una capacità nominale di 24 kW, dei quali solo 20 kW sono sfruttati nell'uso quotidiano. Nei prossimi modelli di serie che saranno più lunghi degli attuali 4,62 metri, la batteria sarà alloggiata dietro i sedili posteriori per preservare il volume del bagagliaio e favorire il metodo “Quick Drop” di sostituzione rapida della stessa, in soli tre minuti nelle officine o nelle stazioni di servizio abilitate, invece di ricaricarla. Questo sistema che è alla base del progetto Better Place di Shai Agassi, imminente in Israele, consente virtualmente di estendere l'autonomia iniziale di 160 km all'infinito. Sostituzione a parte, la batteria può essere ricaricata in 6-8 ore tramite la consueta presa domestica a 220 V, oppure fare un “pieno” in 30 minuti su colonnine dedicate da 400 V a 32A. Tranne la Tesla Roadster, che “vista dalla parte del volante” ricorda molto da vicino la sportivissima Lotus Elite, la Renault Fluence Z.E. tra tutte le auto provate fin qui, tra elettriche pure e plug-in, è l'elettrica che lascia trasparire di meno il fatto che sia mossa tramite una batteria e un propulsore elettrico. In parole povere “sa molto” di auto tradizionale come quella che siamo abituati a guidare tutti i giorni. Forse è un po' più pronta in accelerazione e terribilmente silenziosa nel suo procedere lungo la strada per l'assenza del propulsore termico. Per il resto sembra di essere su una Fluence tradizionale, a benzina o gasolio, stesso piacere di guida, stesso comfort: navigatore intelligente, telefono con tecnologia bluetooth, climatizzatore automatico bi-zona e tanto altro. Le prime 20 Fluence Z.E. in Italia saranno noleggiate sia a società pubbliche e private, sia a un selezionato gruppo di utenti privati assieme a 40 Kangoo Z.E. nell'ambito di un accordo stretto con l'azienda elettrica A2A. Durante la guida, la Fluence Z.E. non lascia trasparire la sua natura elettrica se non fosse per la completa assenza di rumore, peraltro piacevole, per l'assenza del propulsore termico. Per il resto sembra di essere al volante di una Fluence tradizionale, a benzina o gasolio, stesso piacere di guida, stesso comfort: navigatore intelligente, telefono con tecnologia bluetooth, climatizzatore automatico bi-zona e tanto altro. Come era stato già anticipato da Patrick Pelata, Chief Operating Officier di Renault, della prima berlina 'full electric' della Casa francese potrebbero essere prodotte dalle 20 alle 40 mila unità. Dopo un anno circa dal lancio della Fluence EV - che sarà affiancata dalla Kangoo Be-Bop ZE - Renault introdurrà nell'ambito del programma per la mobilità sostenibile avviato in collaborazione con Better Place un terzo modello elettrico, di dimensioni più cittadine ed ispirato alla Twingo. L’aspetto più interessante, come precisa Autoexpress, saranno i costi di gestione, del 20% inferiori rispetto ad analoghi modelli a benzina o diesel sulla base di una percorrenza annua di 15mila km. (F.R.Q.)
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Gli interni della Fluence Z.E. ricordano quelli della berlina con motore termico. Cambiano gli strumenti: nel particolare a sinistra, il livello di carica della batteria e il consumo istantaneo dei kW richiesti e l’autonomia ancora rimasta
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BMW progetto Megacity
Fibra di carbonio, per la futura elettrica di BMW Batterie super efficienti e scocche ultraleggere ma resistenti, sono i segreti della MegaCity Vehicle in arrivo nel 2013 di Marina Terpolilli
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n BMW si lavora senza posa su quella che a Monaco definiscono "elettromobilità". Messo da parte il
progetto dell'auto a idrogeno, sebbene non in maniera definitiva, l'obiettivo che la Casa tedesca persegue attualmente è l'elettrificazione dell'auto. Iniziata con l'ibridizzazione dei modelli ActiveHybrid X6 e Serie 7 ActiveHybrid, trova ora il "piatto forte" nel Project i, partito nella primavera del 2008
con la Mini E e proseguito con la realizzazione della BMW Concept ActiveE, il prototipo di un'auto che sarà prodotta in serie dal 2011, per poi raggiungere come primo traguardo, la costruzione in serie di quello che ora in
BMW chiamano provvisoriamente Megacity Vehicle (MCV). Nessuna indiscrezione è trapelata sulla tipologia dell'MCV, l'unica anticipazione è sul design molto avveniristico, proposto in un bozzetto.
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BMW progetto Megacity
Qui in basso, sotto il bozzetto della futura Megacity Vehicle di BMW, un elemento della batteria agli ioni di litio, realizzata dalla SB LiMotive, una joint venture tra Bosch e Samsung SDI.
Alle dimensioni si può risalire valutando quelle della cellula di sopravvivenza, e non dovrebbero essere distanti da quelle della Mini Clubman. Il baule posteriore è occupato dalla catena cinematica formata dal motore elettrico e dalla trazione; tuttavia i progettisti garantiscono uno spazio per i bagagli e un ulteriore vano sull'anteriore per contenere, ad esempio, le borse della spesa. Non si sa ancora se avrà due o quattro porte, oppure 3 come
nel caso della Clubman, l'abitacolo però è in grado di ospitare quattro adulti. Il pacco batterie è posizionato in maniera molto ben protetta sotto il pianale leggermente rialzato. Sulla sicurezza non hanno davvero lesinato, inventandosi il rivoluzionario
concetto di carrozzeria "LifeDrive" realizzata in due parti: la scocca (Live) ad altissima resistenza, come gli avanzati cockpit
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BMW progetto Megacity
Dalla “polvere” alla scocca: qui a lato sono illustrati i diversi momenti che portano alla realizzazione della resistentissima scocca in fibra di carbonio della Megacity BMW. Partendo dal componente principale avviene la filatura e la tessitura delle fibre di carbonio che saranno poi intrecciate in un tessuto capace di essere modellato come un guanto per realizzare le curve più ardite e i disegni più complessi della scocca. Qui sopra la scocca appena sottoposta al crash test laterale del palo: si noti che la struttura non ha subito deformazioni e il danno è circoscritto al fascione sottoporta, facilmente riparabile con altra fibra di carbonio.
di Formula 1, costruita in CFRP (plastica e fibra di carbonio), un materiale che ha un peso inferiore del 50% rispetto all'acciaio e del 30% inferiore all'alluminio, un fattore importante per le auto elettriche che devono fronteggiare il maggiore peso dovuto alla presenza delle batterie, mentre la parte deformabile per attutire gli urti (Drive) è costruita in alluminio. Il Megacity Vehicle sarà il primo veicolo del Gruppo BMW progettato per la trazione
creare automobili. Una carta importante si gioca proprio in questo campo, per le possibilità che offre la fibra di carbonio nell'evoluzione delle forme e soprattutto per la robustezza nella direzione delle fibre: forte resistenza allo strappo e alla trazione ma, nello stesso tempo, notevole plasmabilità.
elettrica e realizzato in serie per essere lanciato sul mercato nel 2013, con uno dei sottomarchi di BMW. L'MCV, in
produzione di un tessuto speciale intrecciato che si sviluppa in piano nonostante la sovrapposizione delle fibre, che permette una resistenza nelle
particolare, è lontano anni luce dalle auto che siamo abituati a vedere tutti i giorni sulle nostre strade, per i contenuti tecnologici a dire poco avanzatissimi, e per il design, ripensato al fine di inventare una nuova maniera di
BMW, assieme al partner SGL Automotive Carbon Fibers (che produce fibra di carbonio e tessili in fibra di carbonio), ha siglato una joint venture per la
diverse direzioni senza perdere nella flessibilità, lasciando liberi i progettisti di “disegnare” le curve e le piegature più audaci per la scocca. Un ulteriore vantaggio del CFRP
consiste nella resistenza alla corrosione, non arrugginisce, è notevolmente più longevo del metallo e rimane stabile in qualsiasi condizione climatica. Per la Megacity a Monaco, nel centro studi “e-Werk” per l'elettromobilità, i tecnici della Casa tedesca hanno concepito un tipo di propulsore elettrico evoluto, con le stesse caratteristiche di efficienza ed erogazione della potenza tipiche del Marchio. Le auto elettriche secondo BMW devono convincere pure come esperienza di guida, ed essere agili e divertenti.
L'MCV impiega lo stesso motore elettrico sviluppato da BMW e utilizzato sul Concept ActiveE, con una potenza di circa 125 kW (170 Cv), una coppia di 250 Nm metri e un regime di rotazione massimo di 12.500 giri. Sulla Concept ActiveE questo
Qui sopra due esempi di come cambia il concetto di automobile con l’arrivo dell’auto elettrica. A sinistra è il pacco batterie a formare il pianale al quale si aggiunge il motore elettrico che va a lavorare direttamente sui semiassi per trasferire la trazione. A destra l’auto convenzionale, con il motore termico, i vari semiassi e quant’altro che la rendono costruttivamente più complessa. ecoCAR
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propulsore abbinato alla batteria agli ioni di litio da 32 kWh ha una autonomia di 160 km e raggiunge una velocità massima autolimitata a 145 km/h. Poiché l’MCV verrà utilizzato essenzialmente in aree urbane e suburbane, la sua velocità massima sarà limitata a 150 km/h, anche per non penalizzare l’autonomia, analoga a quella della ActiveE. Gli elementi della catena cinematica sono quelli della Concept ActiveE sulla quale vengono testati in stadio di preserie, essendo stati concepiti per essere utilizzati sul futuro MCV. In BMW tuttavia stanno pensando pure al “Range Extender”: un piccolo motore a scoppio che ricarichi la batteria o la mantenga a carica costante per avere una autonomia supplementare (con consumi di carburante bassisimi), in caso di necessità. Il 2013 è vicino, non ci resta che attendere!
La Mini E elettrica è già su strada La piccola elettrica del gruppo BMW sta completando gli ultimi test in vista della commercializzazione abbiamo avuto l’occasione di provarla durante il Workshop tecnologico di anticipazione sulla prossima Megacity elettrica della Casa di Monaco. La Mini E è spinta da un motore elettrico da 150 kW/204 Cv alimentato da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 35 kWh. In questa fase ancora sperimentale i posti a bordo sono soltanto due e il bagagliaio è quasi del tutto occupato dalla batteria che garantisce una autonomia di 250 chilometri. La velocità massima (limitata elettronicamente) è di 152 km/h con un accelerazione da 0 a 100 km/h di 8.5 secondi.
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Toyota Prius PHV Plug-in
L’auto che si ricarica come un iPhone Bisognerà attendere almeno fino al 2012 prima di vederla nelle concessionarie e avere la possibilità di acquistarla, per i brevi o i lunghi viaggi. Noi di EcoCar abbiamo avuto la possibilità di anticipare il futuro, tenendo tra le mani il volante della Toyota Prius PHV plug-in per un test abbastanza lungo, simulando un uso quotidiano e sfruttando così al massimo la possibilità di viaggiare in solo elettrico di Francesca R. Quarta Foto Igor Gentili
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Toyota Prius PHV Plug-in
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Toyota Prius PHV Plug-in
Il quadro strumenti si comanda dallo sterzo che ha nella parte sinistra i comandi per l'impianto audio (volume e sintonia) e più in basso i pulsanti per i comandi vocali e per il telefono bluetooth. Mentre a destra ci sono i pulsanti per regolare la temperatura, il trip master e il display. Il trip dà notizie sui percorsi parziali A e B e sono azzerabili autonomamente.
a nuova Prius PHV (Plug in Hybrid Vehicle) non lascia trapelare dall'aspetto esteriore la sua particolare caratteristica, ovvero quella di essere ricaricabile come uno smartphone. Dell’attuale Prius HSD
il posteriore che richiedono meno energia durante l'uso, e i cerchi in lega, più leggeri di quelli in acciaio, che strizzano l'occhio alla riduzione del peso e sono abbinati a pneumatici dalla sezione ridotta per un migliore rotolamento che favorisce l'abbattimento dei consumi. Nella Prius
(Hybrid Synergy Drive ) attualmente in vendita nelle concessionarie, ha mantenuto la linea sinuosa ispirata alla concept Eco-Icon, che esalta l'efficienza aerodinamica (ha un Cx di 0,25) contribuendo alla massima efficienza nella marcia e riducendo al minimo i consumi. Ha lo stesso frontale accattivante e sportivo, con i nuovi fari a led per l'anteriore e
PHV la differenza più evidente con l'attuale è legata al vistoso sportellino presente sul parafango dal lato del guidatore, appena sotto il montante, che
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cela la presa di ricarica. Nulla di più si nota esternamente, tranne le scritte "plug in" sulle fiancate. Tuttavia se si è un pochino smaliziati, guardando nel baule attraverso il
lunotto, si può notare la borsa con il cavo per la ricarica. Anche per gli interni, a prima vista, nessuna novità. Stessa plancia e stesso comfort: ribadita anche la comodità dell'ampio vano centrale per ospitare dal telefonino al block notes, dal portafoglio a quant'altro. Quello che salta subito agli occhi, invece, è l'assenza del pulsante EV vicino a quelli dell'Eco mode e Power mode. Perché la Prius PHV non fa decidere il guidatore quando, e se, andare in elettrico. Una volta carica, sfrutta subito i 20 km di autonomia ad emissioni zero per poi passare obbligatoriamente al sistema ibrido che già conosciamo, composto dal propulsore elettrico abbinato al motore termico 1.8 VVT-i a ciclo Atkinson, e in grado di raggiungere i 136 Cv. Lunga 4,460 metri e larga 1,745 metri, ha un bagagliaio da 400 litri, leggermente meno capiente rispetto all'attuale, e pesa 105 kg in più, ma soprattutto è dotata della nuova e potente batteria agli ioni di litio che la Toyota si costruisce in "casa", tramite una propria joint venture con la Panasonic. E proprio grazie a questa batteria aggiuntiva, la Prius PHV è in grado di percorrere circa 20 km in modalità solo elettrica. La Prius PHV, infatti, funziona come una vettura elettrica su distanze ridotte e come un normale veicolo ibrido sulle percorrenze più lunghe. La sua "anima" elettrica le assicura una maggiore autonomia rispetto a una normale ibrida, presenta consumi e emissioni
estremamente ridotti pari a 2,6 l/100 km e solo 59 g/km di CO2. Inoltre,
Un momento della fase di ricarica della batteria principale agli ioni di litio della Prius PHV. Sotto a sinistra il cavo per la ricarica e, a destra, un particolare della plancia dove si nota l’assenza del pulsante EV, tipico nella Prius ibrida attuale. ecoCAR
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La strategia verde di Toyota Con la Prius PHV Toyota vuole dimostrare quanto sia orientata verso le automobili “verdi”. Infatti durante il lancio del nuovo modello alla stampa internazionale, il vicepresidente della Casa giapponese, Takeshi Uchiyamada, ha dichiarato di voler raggiungere “l'obiettivo di avere dal 2020 una versione ibrida per ogni modello della sua gamma dei due marchi Toyota e Lexus e di voler vendere dal prossimo anno circa un milione di auto ibride all'anno” (quest'anno arriverà a circa 800.000). Per quel che riguarda il prezzo della nuova Prius plug-in, quando verrà commercializzata, Uchiyamada ha spiegato che “non sarà molto differente dall'attuale Prius”. Costerà forse un 20% in più per la batteria agli ioni di litio.
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Toyota Prius PHV Plug-in
essendo un veicolo ibrido, può funzionare a prescindere dalla carica della batteria ed è completamente indipendente dalle infrastrutture esterne per la ricarica della batteria, che può avvenire quando si ha la possibilità di attaccarla alla rete. In realtà la Prius PHV ha più di una batteria, quella principale agli ioni di litio che sovrintende alla autonomia in solo elettrico, quella che definiremo secondaria che gestisce il sistema ibrido (al pari della Prius attuale) e naturalmente quella comune a tutte le auto che gestisce l'alimentazione dei servizi, come le luci, il tergicristallo e la ventilazione. Una
volta esaurita la batteria principale, la Prius PHV “diventa” una semplice vettura ibrida al pari dell'attuale. In questa modalità, comunque, viene mantenuto il solito contributo del motore elettrico che interviene come “booster” assieme al propulsore termico e ricarica la batteria secondaria, permettendo le ripartenze e la percorrenza di brevi tratti in solo elettrico, fino ad un massimo di 2 chilometri con velocità inferiore ai 40 km/h.
Le differenze con il modello full hybrid HSD sono tutte nel cruscotto, che presenta alcune schermate in più rispetto alla Prius "standard". Tornando
Qui sopra l’effetto plug-in: più si viaggia in elettrico più alberi compaiono sullo schermo. A lato due schermate del computer di bordo che indicano la percentuale di uso in elettrico (sopra), e i dettagli della ricarica rappresentati dal numero delle automobiline.
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alla nuova Prius, bisogna sottolineare la semplicità d’uso, favorita dalla presenza del cambio automatico di tipo CVT (a variazione continua). Una volta accomodati a
bordo si riscopre la plancia della Prius “standard” con una spia in più, quella verde con la scritta EV che indica il funzionamento dell’auto in modalità totalmente elettrica. Andrà così fino a quando non sarà necessario affondare decisamente per un rapido sorpasso oppure se si tenta di superare i 100 km/h. In questi due casi interverrà il sistema ibrido e dunque pure il motore a benzina. Rallentando e
Toyota Prius PHV Plug-in RILEVAMENTI A BENZINA
SCHEDA TECNICA MOTORE ● Tipo 1.8 HSD VVT-i DOHC (sincrono a magneti permanenti) ● 4 cilindri in linea ciclo Atkinson ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.798 cc ● Alesaggio x corsa 80,5 x 88,3 mm ● Rapporto di compressione 13:1 ● Potenza massima (motore termico) 73/99 (kW/Cv) a 5.200 giri/min ● Potenza massima (motore elettrico) 60/82 (kW/Cv) ● Potenza massima totale 100/136 (kW/Cv) ● Coppia massima (motore termico) 142 (Nm) a 4.000 giri/min ● Coppia massima (motore elettrico) 207 (Nm) ● Alimentazione iniezione elettronica BATTERIA ● alta tensione agli ioni di Litio ● Tensione 3,6 V/cella ● Capacità 5 Ah ● Quantità 288 celle ● Tensione complessiva 345,6 V ● Autonomia massima (in modalita' EV) 20 km ● Tempi di ricarica 100 min a 220 V 16A
PRO
CONTRO
TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio a variazione continua con controllo elettronico (E-CVT) STERZO ● Tipo a cremagliera con servocomando elettrico RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 5,2 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (254 mm) ● Posteriori a disco (259 mm) DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.460 mm ● Larghezza totale 1.745 mm ● Altezza totale 1.490 mm ● Passo 2.700 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 445 litri ● Peso in o.d.m. 1.570 kg ● Capacità serbatoio carburante 45 litri CONSUMI ● Combinato 2,6 l/100 km ● CO2 59 g/km PRESTAZIONI ● Velocità massima 180 km/h (100 km/h) ● Accelerazione 0-100 km/h 11.4 s
EMISSIONI DI CO2
A
ACCELERAZIONE Vel. Tempo uscita (sec.)
Tempo
(km/h)
7.8
100 m
80,6
B
(sec.)
0-60 km/h
4.9 11.2
200 m
11.7 101,3
0-100 km/h
400 m
18.1 126,7
0-120 km/h
16.3
1000 m
32.8 163,8
0-140 km/h
22.5 31.4
0-160 km/h
FRENATA
RIPRESA
Tempo Distanza (m)
50-0 km/h
1.5
10,5
60-100 km/h
6.1
100-0 km/h
3.2
44,4
80-120 km/h
6.8
D
E
A F
G
Peso a vuoto dichiarato 1.500 kg Consumo combinato 2,6 l/100 km
Tempo
(sec.)
C
59 grammi di CO2
(sec.)
per chilometro
50
100
200
300
PESI Peso a vuoto totale 1.502,6 kg 56,4% ant.
43,6 % post.
399,0 kg
334,0 kg
Anteriore DX
Posteriore DX
Autonomia in elettrico interessante ● Facilità di ricarica ● Autonomia illimitata grazie al sistema ibrido ● Comfort a bordo ● Consumi minimi ●
Prezzo non troppo a buon mercato senza incentivi (si presume) ● Costo dell’energia elettrica in Italia elevato ● Tempi di ricarica lunghi ●
rilasciando il pedale dell'acceleratore, finché dura la batteria che si ricarica tramite una normale presa a 220V 16 A (come quella di casa), la Prius andrà di nuovo in solo elettrico, in silenzio e senza inquinare. In mezzo al caotico traffico cittadino, il motore elettrico aiuta tantissimo e permette di mantenere una media inarrivabile per le sue concorrenti. Durante la nostra prova su strada siamo rimasti davvero colpiti dalla sua efficienza. Infatti, guardando ai consumi delle altre vetture da 4 metri e mezzo, la Prius vince l’Oscar! In città siamo riusciti a
fermare i consumi sul valore di 3,2 litri per percorrere 100 km viaggiando anche in elettrico. Un ottimo risultato
funzione il solo motore elettrico, sia quando si sfruttano entrambe le alimentazioni. Il
sistema Hybrid Synergy Drive recupera l'energia cinetica altrimenti dispersa in calore durante la frenata, immagazzinandola nella batteria, un'operazione che viene visualizzata sul monitor nella schermata che mostra i flussi di energia. Inoltre la Prius PHV non soffre le frenate più decise, né le prove ripetute, anche se non garantisce spazi di frenata da regina della categoria, come tutte le auto con dispositivi per il recupero dell'energia.
dovuto pure al sistema ibrido HSD, che le consente inoltre di viaggiare senza alcuna limitazione rifornendosi di benzina, come fa l'attuale Prius. L’ottima aerodinamica e la ridotta resistenza dei pneumatici aiuta anche alle medie andature. Dotata di quattro freni a disco, la Prius vanta da subito un ottimo feeling anche in frenata, sia quando è in
Durante il nostro test, nei tratti in solo elettrico abbiamo superato, sebbene di poco, i 20 km dichiarati, viaggiando però con l'aria condizionata accesa e le luci anabbaglianti. Tuttavia su percorsi meno gravosi e in condizioni più favorevoli per la batteria e con meno servizi in funzione, siamo riusciti più volte a raggiungere i 25 km.
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make it your lifestyle
448,4 kg
321,2 kg
Anteriore SX
Posteriore SX
Ma quanto costa viaggiare in elettrico? Per la ricarica, da una normale presa casalinga, come quella dove si attaccherebbe la lavatrice, la Prius PHV impiega circa un'ora e quaranta minuti e assorbe attorno ai 3,5-4 kWh. Considerando che in Italia un kWh costa in media tutto compreso sui 24 centesimi, ne occorrono quindi da 84-96 centesimi. Impiegata su tragitti brevi (il 55% degli utenti non supera i 10 km al giorno) e visto che per un "pieno" bastano 100 minuti, la Prius PHV potrebbe viaggiare in città e zone limitrofe sempre e solo in elettrico.
ANTEPRIMA
Peugeot iOn
E venne il giorno della svolta elettrica Con l'anteprima per il pubblico al Salone di Parigi si apriranno le danze della prevendita della Peugeot iOn, che arriverĂ nelle concessionarie non prima della fine di dicembre Testo Francesca R. Quarta Foto Igor Gentili
ecoCAR
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Peugeot iOn
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make it your lifestyle
ANTEPRIMA
L
Peugeot iOn
a piccola vettura francese che viene costruita sulla stessa catena di montaggio della Mitsubishi i-MiEV assieme alla Citroën C-Zero, sarà la prima
vettura elettrica equipaggiata con la batteria agli ioni di litio, ad entrare ufficialmente nei listini. Ancora non è stata definita la strategia di vendita, perché parallelamente all'acquisto sarà possibile anche averla in leasing per 5 anni, con un “fee” attorno ai 500 euro al mese, come in Francia. Il mercato delle elettriche, secondo i vertici Peugeot, crescerà gradualmente fino a raggiungere il 4-5% del mercato nel 2020, parallelamente ad un 10% di vetture full hybrid; a seguito di ciò la
produzione della iOn aumenterà di conseguenza e raggiungerà le 50.000 unità entro il 2015.
La diffusione di questa tipologia di auto dipende infatti da numerosi fattori e non ultimi da sussidi e infrastrutture, tanto che l'interesse dei privati nel primo periodo -stimano in Peugeot- non supererà il 10% delle vendite, a favore di flotte aziendali e della pubblica amministrazione. Un altro fattore incentivante potrebbe venire dall'elevato costo del petrolio e dalla necessità di abbattere decisamente le emissioni e, in alcuni Paesi, dal prezzo contenuto della corrente elettrica. Tuttavia resta il prezzo di listino, piuttosto elevato se non intervengono gli incentivi statali, che si aggira sui 30.000 euro, tanti per una city car. La iOn infatti è una quattro porte lunga solo 3,48 metri, ideale per districarsi nel
ecoCAR
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Le principali differenze rispetto a un veicolo termico si riscontrano a livello del quadro strumenti, che possiede un indicatore di livello di carica della batteria sulla sinistra; un wattmetro (powermeter) per favorire una guida economica, che indica istantaneamente i livelli di consumo o di recupero dell’energia in fase di decelerazione e di frenata, grazie a una lancetta che passa davanti alle zone colorate. Quella verde indica che si sta guidando con consumi minimi di energia, la bianca segnala che se ne sta sprecando troppa, mentre la zona blu, “Charge”, mostra quanta corrente si sta recuperando. Il computer di bordo a destra, oltre alle informazioni abituali, indica l’autonomia, calcolata a partire dalle condizioni di guida riscontrate negli ultimi venticinque chilometri. I parametri che influiscono sono il tipo di guida, le condizioni del traffico, la tipologia di percorso, l’utilizzo del riscaldamento o della climatizzazione. La spia con la scritta Ready indica che l’auto è accesa e pronta a partire.
Peugeot iOn
La sfida ambientale di Peugeot La Casa del Leone propone varie tecnologie per rispondere alle sfide ambientali e soddisfare le diverse aspettative dei clienti: a partire dal primo trimestre 2011, saranno commercializzati, nella gamma 508, le prime versioni e-HDi equipaggiate con il sistema Stop & Start di nuova generazione, che permette di ridurre sensibilmente i consumi e le emissioni di CO2; ● in primavera, arriverà la prima vettura ibrida diesel del mondo, la Peugeot 3008 HYbrid4, che offrirà ai suoi utenti prestazioni di alto livello in fatto di consumi ed emissioni: 3,8 l/ 100 km e 99 g/km di CO2; ● iOn non sarà l’unico veicolo elettrico del marchio, è previsto a breve un Ranch Origin sviluppato da Venturi. ●
(F.R.Q.)
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ANTEPRIMA
Peugeot iOn
Le batterie agli ioni di litio non sono tutte uguali
1. Motore elettrico e generatore 2. Pacco batterie 3. Inverter 4. Carica batterie 3
4
1
2
Sono prodotte a Kusatsu, in Giappone, le batterie agli ioni di litio della Peugeot iOn sviluppate dalla LEj (Lithium Energy Japan) una joint venture Mitsubishi/GS-Yuasa.
SCHEDA TECNICA
Questo è il primo stabilimento al mondo dedicato alla produzione di massa di accumulatori agli ioni di litio per i veicoli elettrici. La denominazione “Lithium-ion” riunisce vari tipi di batterie. Per la Peugeot iOn (ma anche per le “sorelle” Mitsubishi i-MiEV e Citroën CZero) è stata scelta la tecnologia a ossido di manganese (catodi a base di ossidi di manganese LiMn2O4) per la disponibilità dei suoi componenti e il buon livello di sicurezza raggiunto. Ogni modulo che comprende 4 o 8 cellule da 3,7 V, è dotato di una capacità di 50 A. Con un totale di 88 cellule collegate in serie, si possono stoccare 16 kWh di energia elettrica a una tensione nominale di 330 V. (F.R.Q.) MOTORE ● Tipo Elettrico reversibile sincrono a magneti permanenti in neodimio ● Potenza massima 47/60 (kW/Cv) da 3.500 a 8.000 giri/min ● Coppia massima 180 (Nm) da 0 a 2.000 giri/min BATTERIE ● Tipo agli ioni di litio ossido di manganese ● Capacità 16 kWh ● Tensione 330 Volts ● Peso del gruppo batterie 230 kg ● Ricarica presa domestica 220V (100% in 6 h) ● Ricarica rapida su terminale specifico 380V (80% in 30 min) TRASMISSIONE ● Trazione posteriore DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 3.474 mm ● Larghezza totale 1.475 mm ● Altezza totale 1.608 mm ● Passo 2.550 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 168 litri ● Peso a vuoto 1.120 kg PRESTAZIONI ● Velocità massima 130 km/h ● Accelerazione 0-100 km/h 15.9 s ● Autonomia 150 km
traffico cittadino, ma pur sempre resta una city car. Le prestazioni sono piuttosto interessanti. “Guidare una iON è un'esperienza entusiasmante - ha sottolineato Martine Faucon, responsabile della comunicazione Peugeot per il progetto auto elettriche - perché la ripresa da 30 a 60 km/h in 3.9 secondi, una situazione tipica della circolazione nelle aree urbane, è migliore rispetto a quella della Peugeot 207 THP con motore da 156 Cv in terza marcia”. E, infatti, la iOn è agile e scattante, spinta dall'efficace motore elettrico da 47 kW (64 Cv), soprattutto se si preme con decisione l’acceleratore e si supera la resistenza che divide a metà la sua corsa. “È una delle
differenze tra la nostra auto e la giapponese Mitsubishi i-MiEV - precisa la Faucon - in quanto abbiamo rielaborato la logica di comando dell'acceleratore, proprio per dare una possibilità a chi vuole sfruttare al massimo l'autonomia evitando che sia troppo semplice spingerlo a fondo”. Se, infatti, non si esagera nell'affondare sull'acceleratore, la franco/giapponese
riesce pure a mantenere la promessa dei 150 km di autonomia calcolati secondo il più severo ciclo europeo. L’assetto e la tenuta di strada, per lo meno in questo esemplare di preserie che abbiamo potuto testare a fondo, sono orientati per un ecoCAR
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uso cittadino, un buon compromesso per chi desidera sempre un velo di sportività. Un vantaggio è dato dal pacco batterie posizionato sotto il pianale per lasciare lo spazio all'abitacolo ed abbassare il baricentro, lo svantaggio sono i 200 kg in più che deve portarsi appresso perché tanto pesano le batterie agli ioni di litio. In questo modello di preserie è possibile selezionare la funzione Eco che aiuta a
contenere i consumi, oppure B (Braking) che accentua il recupero dell'energia in frenata, favorendo la ricarica delle batterie. Queste si ricaricano al 100% in 6 ore, una volta collegate alla corrente
RILEVAMENTI ACCELERAZIONE Vel. Tempo uscita (sec.)
Tempo (sec.)
(km/h)
100 m
9.1
200 m
13.5
73,2
0-60 km/h
5.5
91,8
0-100 km/h
15.8
RIPRESA
FRENATA Tempo Distanza 50-0 km/h
domestica monofase di 220 V, mediante un cavo di 5 metri dotato di una presa standard e di una spina specifica per il collegamento al veicolo. Per una ricarica normale, l’automobilista collega il cavo alla presa domestica o a un terminale standard per strada, mentre l’altra estremità si aggancia alla presa sul lato destro del veicolo. Un simbolo sul cruscotto e un Led sulla scatola di sicurezza del cavo segnalano l’avvio immediato della ricarica, che si interrompe automaticamente quando la batteria è completamente carica. Mediante un terminale specifico alimentato da corrente trifase a 380V, è possibile effettuare una ricarica rapida che richiede invece 15
minuti per un “pieno” al 50% della capacità della batteria, e 30 minuti per una ricarica all’80%. Il cavo specifico per la ricarica rapida, solidale al terminale, viene inserito nella presa sul lato sinistro del veicolo. La ricarica si interrompe automaticamente quando viene raggiunto l’80% della piena carica, ma si può ottenere il 100% con una seconda ricarica. Gli
interni sono abbastanza ampi da ospitare quattro persone e 168 litri di bagaglio e il comfort a bordo è notevole, complice il silenzio assoluto che regna nell'abitacolo. Il posto di guida è sufficientemente regolabile e presenta qualche novità rispetto alle comuni vetture con motore 69
make it your lifestyle
(sec.)
(m)
2.9
18,3
Tempo (sec.)
80-100 km/h
5.4
termico. Prima di tutto è presente un indicatore della carica dove viene mostrata l'autonomia teorica rimanente.
Le dotazioni invece sono quelle di un'automobile “normale” a partire dal climatizzatore e dalla radio, che si alimentano tramite la batteria agli ioni di litio. In grande considerazione sulla Peugeot iOn è tenuta la sicurezza. L’equipaggiamento, infatti, comprende due airbag frontali, due airbag torace, due airbag a tendina e due fissaggi Isofix per i seggiolini dei bambini. Per la sicurezza attiva ci sono l'ESP il controllo della stabilità, il ripartitore elettronico di frenata (REF) e l'assistenza alla frenata di emergenza.
TEST
Mini 1.6 One D Abbey Road
Cuore “eco” per l’evergreen Un mito che non tramonta mai e continua a rinnovarsi per essere sempre più appetibile agli occhi degli appassionati. La versione diesel si presenta molto parca nei consumi e con emissioni di CO2 appena sopra i 100 grammi/km Testo Massimo Tiberi Foto Igor Gentili
ecoCAR
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Mini 1.6 One D Abbey Road
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TEST
Mini 1.6 One D Abbey Road
S
ono ormai passati quasi dieci anni dalla prima apparizione della nuova Mini, ma il fenomeno della piccola vettura britannica, che deve la sua seconda vita alla tedesca BMW, non conosce crisi. La produzione, nella
allestimenti di serie particolari, come la One Abbey Road del test, proposta con motori a benzina e a gasolio. La diesel, oggetto della prova, è equipaggiata con un 1.6 da 90 Cv che dichiara consumi molto limitati (inferiori in media ai 4 l/100 km) ed emissioni di CO2 contenute in 104 g/km, adatta a chi vuole godere delle prerogative d’immagine e di maneggevolezza della Mini, rinunciando all’esuberanza delle Cooper e con qualche attenzione al risparmio. In materia di carburante, però, e non certo riguardo ai prezzi: la Abbey Road a gasolio, infatti, parte da ben 22.050 euro, e nonostante la buona dotazione di accessori standard, è noto che la berlinetta anglo-tedesca è capace di attrarre con una miriade di allettanti costosi optional.
fabbrica di Cowley vicino ad Oxford, viaggia sempre a ritmi sostenuti e le vendite in Europa sono a quota circa 130 mila unità all’anno (già oltre 50 mila nella prima metà del 2010) e, mentre si è aperto positivamente il fronte del difficile mercato statunitense, la domanda non ha subito flessioni preoccupanti in Italia, da sempre terreno fertile per questo modello. E sembrano non impensierire troppo neppure le valide avversarie sopraggiunte da poco, come la Fiat 500, l’Alfa Romeo Mito o l’anticonformista trendy Citroën DS3, mentre all’orizzonte si profila la minaccia della debuttante Audi A1, priva di accenti rétro ma dalla personalità forte e dagli elevati contenuti qualitativi. La Mini ha saputo dunque consolidare le proprie posizioni, via via aggiornandosi, senza snaturare la sua vocazione di compatta elitaria, anche arricchendo la gamma di varianti (dalla cabriolet alla wagon Clubman, alla recentissima crossover Coutryman) e di versioni speciali, caratterizzate da ecoCAR
ESTERNI>>> DISEGNATA CON INDISCUTIBILE MAESTRIA DALLO STAFF DI FRANK STEPHENSON, LA MINI DEGLI ANNI 2000 È RIUSCITA NELLA NON FACILE IMPRESA DI EVOCARE IL MITO DELLA VETTURETTA NATA NEL 1959, e rimasta in corsa per
quarant’anni, proponendo in realtà un’auto moderna, dalla personalità fortissima e destinata anch’essa a durare a lungo nel tempo. Se, infatti, al modello originario ne 72
La Mini One D presenta numerosi modelli e tutta una serie di personalizzazioni, tra le quali la Abbey Road del nostro test, caratterizzata dal logo con la bandiera britannica “Union Jack” in bianco e nero.
Mini 1.6 One D Abbey Road
TRIGGER Assieme alla versione speciale Abbey Road, contraddistinta da allestimenti particolarmente eleganti, è disponibile anche la Mini Trigger, offerta allo stesso prezzo e con meccanica analoga, ma rivolta ad un pubblico più sensibile ai toni sportivi. Per questo modello sono stati scelti cerchi in lega maggiorati da 17 pollici, decorazioni a scacchi bianchi e neri, fari supplementari, spoiler posteriore e terminale di scarico cromato. All’interno, le finiture sono in alluminio spazzolato, mentre restano di serie il cruise-control e l’interfaccia iPod e USB. 73
make it your lifestyle
TEST
Mini 1.6 One D Abbey Road
ACCESSORI Una qualità indiscutibile della Mini, è la possibilità di estrema personalizzazione, dovuta a una interminabile lista di accessori che consente circa 15 mila diverse variazioni sul tema. C’è veramente di tutto, dalle strip colorate ai gadget più sofisticati, al livello delle stesse ammiraglie di Casa BMW. Anche per quanto riguarda gli allestimenti interni, è possibile trasformare la berlinetta anglo-tedesca in una lussuosa super car, con rivestimenti in pelle pregiata e finiture in legno o in alluminio. Non mancano optional tecnici di rilievo, come il cambio automatico o i fari bi-xeno. Periodicamente è poi la Casa stessa a proporre versioni speciali con equipaggiamenti dedicati a tipologie specifiche di clientela, come nel caso della Abbey Road.
sono stati affiancati altri di contorno, che comunque ne rispettano i tratti fondamentali, gli aggiornamenti estetici sono stati nel corso della vita produttiva assai marginali e anche il più corposo restyling del 2007 non ha modificato nulla di sostanziale. D’altra parte, periodicamente vengono presentate Mini con allestimenti speciali, che si distinguono all’esterno per qualche particolare di carrozzeria e si rivolgono a fasce di clientela sensibili al gioco dei dettagli. La Abbey Road, evoluzione più sofisticata della basic One, prende il nome dall’aristocratica strada londinese che dette il titolo a un celebre disco dei Beatles e punta dunque sulle sottolineature eleganti, fatte di cromature e colori classici, siglate dalla presenza del logo con la bandiera britannica “Union Jack” in
bianco e nero. Completano il quadro, i cerchi in lega Bridge Spoke da 16 pollici, a conferma di una impronta dal tono sportivo alla quale la Mini non vuole mai rinunciare. Compatte le proporzioni del corpo vettura, elemento che fa della berlinetta anglo-tedesca un’eccellente city-car (è lunga 3,70 metri), mentre le superfici vetrate consentono una buona percezione degli ingombri (a richiesta i sensori di parcheggio) e il portellone posteriore offre una discreta ampiezza per accedere al piccolo vano bagagli. INTERNI>>> LA SCELTA DI CARATTERIZZARE LA ABBEY ROAD CON TONI ELEGANTI SI CONFERMA NEGLI ALLESTIMENTI INTERNI, DOVE SONO IN EVIDENZA I RIVESTIMENTI IN TESSUTO E PELLE DEI SEDILI, coordinati con quelli della ecoCAR
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plancia e dei fianchi. Rifinito in pelle anche il volante a tre razze, che riunisce comandi multifunzione e quelli del cruise-control, montato di serie. Standard, inoltre, il climatizzatore manuale (per l’automatico bisogna pagare un supplemento), mentre all’impianto radio si aggiungono le interfaccia per iPod e USB. Nulla di nuovo nel design e nella dotazione base della strumentazione: il solito originale strumentone circolare (di non sempre facile lettura) sistemato al centro della plancia, cui si unisce il contagiri collocato invece sul piantone dello sterzo. Quest’ultimo è regolabile sia in altezza che in profondità e favorisce la ricerca del miglior assetto di guida; scomodo invece il movimento dello schienale dei sedili, affidato a una leva, e poco agevole l’accessibilità ai posti posteriori. Del resto, lo spazio abitabile della Mini non è certo ampio: comode le poltrone anteriori, ma dietro si può stare discretamente in due soltanto se non si è troppo alti. Limitate anche le dimensioni del bagagliaio (da 160 a 700 litri), appena sufficiente per un paio di borse in condizioni normali e accettabile quando si viaggia in coppia sfruttando la modulabilità del vano. L’appartenenza alla famiglia BMW si traduce nell’attenzione alla qualità dei materiali utilizzati e all’accuratezza nel montaggio delle componenti, fattori che distinguono la Mini fra le concorrenti e giustificano, almeno in parte, i costi nettamente al di sopra della media. Quasi infinito, inoltre, l’elenco degli optional che consente di allestire ogni Mini, compresa la Abbey Road, su misura. MECCANICA>>> PICCOLA, MOLTO SOFISTICATA SUL PIANO ESTETICO E DEGLI ALLESTIMENTI, LA MINI NON TRADISCE IL
Mini 1.6 One D Abbey Road
Personalissima è la consolle centrale della Mini, che mostra in evidenza il grande tachimetro centrale. In alcuni modelli ospita anche la mappa del navigatore satellitare (i comandi nella foto piccola). Più in basso ospita i comandi dell’impianto audio con lettore CD/MP3, quelli del climatizzatore e le immancabili levette degli alzacristalli, assieme ai comandi dei fendinebbia.
SUO RUOLO “PREMIUM” NEPPURE NELLA TECNICA. Molte soluzioni si distaccano infatti
da quelle scelte dalla maggior parte delle compatte a trazione anteriore. Raffinato, ad esempio, lo schema delle sospensioni, che al McPherson anteriore accoppia una geometria posteriore a bracci multipli. Cura particolare è stata dedicata al comando dello sterzo, per renderlo estremamente preciso e donare così
alla vettura grande maneggevolezza e rapidità di risposta ai comandi. L’attenzione al piacere di guida viene inoltre sottolineata dalla taratura, non troppo morbida, dell’assetto, dal corretto dimensionamento dell’impianto frenante e dalla presenza di cerchi e pneumatici dalle misure generose per la versione Abbey Road. Rispetto alla prima generazione della Mini, inoltre, un netto 75
make it your lifestyle
progresso è stato fatto per quanto riguarda la gamma motori, sfruttando l’accordo di collaborazione con il gruppo PSA PeugeotCitroën. Se, dunque, un benzina 1.600 decisamente avanzato ha sostituito il non troppo entusiasmante pari cilindrata di origini Chrysler, sul fronte dei diesel è sceso in campo, al posto del non vivacissimo 1.400 Toyota, un 1.600 proposto con due diversi
TEST
Mini 1.6 One D Abbey Road
livelli di potenza: 110 Cv per le varianti sportive Cooper e 90 Cv per le altre, fra le quali la One Abbey Road. Economico nei consumi e dalle ridotte emissioni inquinanti, accoppiato ad un cambio manuale a sei rapporti, questo quattro cilindri a gasolio dispone anche del sistema start & stop (disinseribile) che consente di accrescere ulteriormente i risparmi nell’uso urbano. IN MOVIMENTO>>> PREROGATIVA DI TUTTE LE MINI È LA STRAORDINARIA MANEGGEVOLEZZA, CHE LA RENDE APPREZZABILE NELL’USO URBANO ma anche
estremamente appagante nella guida soprattutto sui percorsi misti ricchi di curve. Il
merito è in buona parte della precisione dello sterzo, ma anche la taratura dell’assetto ci mette del suo. La tenuta di strada è notevole e la presenza del controllo elettronico della stabilità è fonte di massima sicurezza. Soltanto sui terreni più sconnessi la vettura fa qualche capriccio. La One diesel, d’altra parte, è abbastanza rigida ma il molleggio non incide poi troppo sul comfort di marcia, tenendo conto inoltre della non eccessiva rumorosità del motore. Efficiente l’impianto frenante, infatti gli spazi di arresto sono contenuti (meno di 40 metri per fermarsi da 100 km/h). Il quattro cilindri della One, dispone di una quantità soltanto discreta di
cavalli in rapporto alla cubatura; tuttavia offre prestazioni più che soddisfacenti, con punte di velocità massima superiori a 180 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 12 secondi. Bene anche la ripresa dai bassi regimi, non fulminea ma assai progressiva. Molto maneggevole e preciso il cambio a sei marce. Decisamente interessanti i valori di consumo, a conferma della vocazione di questa versione della Mini che, sfruttando la presenza dello Start & Stop, si attesta sui 18 km/l di percorrenza media in città, mentre nell’extraurbano, anche con guida vivace, è facile mantenersi sui 23-24 km/lt per avvicinarsi ai 26 con “piede” da economy run.
CONSUMI CONSUMI DICHIARATI
Consumo Urbano 4,7 l/100 km (21,3 km/l) Consumo Extraurbano 3,5 l/100 km (28,3 km/l) Consumo combinato 3,9 l/100 km (25,6 km/l) Emissione di CO2 104 g/km CONSUMI EFFETTIVI
Consumo Urbano 5,6 l/100 km (17,8 km/l) Consumo Extraurbano 4,2 l/100 km (23,8 km/l) Consumo combinato 4,7 l/100 km (21,2 km/l)
ecoCAR
76
Mini 1.6 One D Abbey Road RILEVAMENTI A DIESEL
RULLATA DI POTENZA
Vel. Tempo uscita (sec.)
Tempo
(km/h)
77,5
7.7
100 m
99,6
Nm
Cv
ACCELERAZIONE
0-60 km/h
95
215
90
205
(sec.)
85
5.3
80
175 165
11.8
0-100 km/h
11.9
70
155
400 m
18.2 124,2
0-120 km/h
17.2
65
145
1000 m
33.4 153,9
0-140 km/h
24.1
60
RIPRESA IV Tempo
(m)
115 95
45
85
65 35 30
45
25
35
20
25
1.80
9,6
60-100 km/h
8.70
100-0 km/h
3.0
39,2
80-120 km/h
9.9
POTENZA RELATIVA
75
(sec.)
50-0 km/h
204,5 Nm 2.334 g/m
125
50
40
(sec.)
COPPIA MAX.
135
55
Tempo Distanza
90,3 Cv 3.855 g/m
185 75
200 m
FRENATA
POTENZA MAX.
195
55
57,9 Cv/l
20
15
15
RIPRESA V
10
RIPRESA VI
Tempo
Tempo
(sec.)
(sec.)
60-100 km/h
11.0
60-100 km/h
16.6
80-120 km/h
12.3
80-120 km/h
15.3
CONTRO
2000
2200
2400
2600
2800
3000
3200
3400
3600
3800
4000
4200
4400
4600
4800
-1
g/m
TEMPERATURA 20°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 973 mbar
RAPPORTI DEL CAMBIO
SCHEDA TECNICA
PRO
5
1800
●
MOTORE ● Tipo 1.6 Turbo Diesel ● 4 cilindri in linea ● 2 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.560 cc ● Alesaggio x corsa 75,0 x 88,3 mm ● Rapporto di compressione 18:1 ● Potenza massima 66/90 (kW/Cv) a 4.000 giri/min ● Coppia massima 215 (Nm) a 1.750 giri/min ● Alimentazione iniezione diretta con turbocompressore TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio manuale a 6 rapporti SOSPENSIONI ● Anteriori McPherson a ruote indipendenti ● Posteriori Multilink a ruote indipendenti STERZO ● Tipo a cremagliera elettroassistito RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 5,05 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (280 mm) ● Posteriori a disco (259 mm)
10
5
km/h
DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 3.709 mm ● Larghezza totale 1.683 mm ● Altezza totale 1.410 mm ● Passo 2.465 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 160-680 litri ● Peso in o.d.m. 1.165 kg ● Capacità serbatoio carburante 40 litri CONSUMI ● Urbano 4,7 l/100 km ● Extraurbano 3,5 l/100 km ● Combinato 3,9 l/100 km ● CO2 104 g/km PRESTAZIONI ● Velocità massima 182 km/h ● Accelerazione 0-100 km/h 11.5 s RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 6,5J x 16 pollici ● Pneumatici 195/55 R 16
limitatore
250
RAPPORTI
velocità 232.88
6 200
194.07
LIMITATORE
160.61 150
4.500 g/m 117.42 100
REGIME A 130 KM/H IN V
74.72 50
42.21
2.500 g/m 0 4500 0
1000
2000
3000
4000
g/m-1
EMISSIONI DI CO2
PESI Peso a vuoto totale 1.175,8 kg 64,8% ant.
A
35,2% post.
377,4 kg
210,4 kg
Anteriore DX
Posteriore DX
B
C
D
E
A F
G
Peso a vuoto dichiarato 1.095 kg Consumo combinato 3,9 l/100 km
● Grande maneggevolezza per una guida sempre divertente ● Motore diesel parco nei consumi ● Qualità costruttiva elevata
104 grammi di CO2 per chilometro
Abitabilità posteriore e capienza del vano bagagli limitate ● Regolazioni scomode dei sedili anteriori ● Prezzo elevato
●
CRASH TEST
384,6 kg
203,4 kg
Anteriore SX
Posteriore SX
50
100
200
300
RIVALI ALFA ROMEO MITO>>> Se i parametri riguardano il piacere di guida, l’avversaria per eccellenza della Mini è l’Alfa Romeo Mito. Se, invece, si pensa alle personalizzazioni, Fiat 500 e Citroën DS3 sono le possibili alternative. Ma, attenzione, all’orizzonte si profila minacciosa la nuova Audi A1, una temibile concorrente per la piccola inglese.
Punti
33 ADULTI
PREZZI
Punti
29
Piccola premium che sfrutta come nessun’altra immagine ed effetto moda, la Mini si fa pagare la sua esclusività. La versione speciale Abbey Road, ben equipaggiata ma senza esagerare, ha un listino che parte da 22.050 euro.
BAMBINI
Punti
14 CONCLUSIONI
PEDONI
Preziosa ed esclusiva nella serie a tiratura limitata Abbey Road, la Mini One diesel si apprezza però anche per i bassi consumi del nuovo propulsore turbodiesel 1.600. Lo spazio per passeggeri e bagagli è limitato, ma su strada la guida è sempre appagante. Il prezzo non è tra i più abbordabili; tuttavia acquistando una mini, si compra anche un pezzo di storia.
La struttura della plancia attualmente, in caso di impatto frontale, comporta un rischio di lesioni alle ginocchia e ai femori del guidatore e del passeggero. L’airbag del passeggero può essere disattivato per ospitare contromarcia il seggiolino sul sedile anteriore.
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TEST
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
Viaggiare a tutto gas È soprattutto una confortevole stradista che, grazie
all'alimentazione bifuel benzina-metano, riesce
a mantenere sotto controllo i consumi e quindi le emissioni.
Qualità e sostanza “sono da Mercedes” ma ahimè anche il listino... Testo Massimo Tiberi Foto Igor Gentili
ecoCAR
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Mercedes Classe B 180 NGT Executive
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TEST
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
N
on è stato certo facile l’ingresso della Mercedes nel settore delle auto compatte a trazione anteriore, nel 1997 con le ambizioni di protagonismo della debuttante Classe A, frenate dall’ormai famoso test dell’alce. Ma, una volta imparata la lezione, per la Casa della Stella a tre punte le cose non sono poi andate male. E pure la Classe B, presentata nel 2005, è riuscita a ritagliarsi una nicchia nella popolosa e assai competitiva categoria delle monovolume di taglia media. Aggiornata nel 2008, senza alterazioni della fisionomia estremamente sobria e dei contenuti qualitativi, sempre un po’ superiori alla media delle concorrenti, la più familiare delle “tutto avanti” Mercedes ha superato abbondantemente le 500 mila unità prodotte e ha mantenuto livelli commerciali discreti anche nella fase critica del mercato: circa 85 mila vendute in Europa nel 2009 e intorno alle 30 mila nella prima metà del 2010. In Italia la Classe B non ha mai registrato picchi di consenso esaltanti, tuttavia quest’anno ha visto un incremento delle preferenze anche grazie al modello benzina-metano 180 NGT BlueEFFICIENCY (sigla riservata alle vetture ecologiche della Casa). Un’opportunità, la doppia alimentazione, che si addice in modo particolare a questa vettura, tanto da renderla un’alternativa interessante per chi macina un buon numero di chilometri, pur essendo terminato il periodo d’oro degli incentivi. Conservando, infatti, il normale serbatoio per il carburante (54 litri) e aggiungendo un pieno di 16 kg di gas, la monovolume tedesca è in grado di garantire percorrenze notevoli, senza il timore di non riuscire a trovare distributori di metano. Offerta in tre varianti di allestimento - Executive, Chrome e Premium - la NGT non ha davvero prezzi stracciati (si parte da 28.210 euro), ma bisogna mettere in conto le prerogative del marchio e l’indubbia valida sostanza. ecoCAR
ESTERNI>>> LA MERCEDES, DEPOSITARIA DI GRANDI TRADIZIONI CONSERVATRICI PER QUANTO RIGUARDA IL DESIGN, però, non ha
mancato negli ultimi anni di sorprendere con scelte anticonformiste e le monovolume compatte hanno rappresentato senza dubbio una svolta importante nell’evoluzione della gamma. La Classe B, d’altra parte, non ha 80
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
voluto discostarsi troppo dalle proporzioni e dai tratti convenzionali della categoria, senza lasciarsi andare a soluzioni originali, confermando tuttavia la forte identità del Marchio, soprattutto nel frontale e nella generale cura dei dettagli costruttivi. Lunga poco meno di 4,30 metri, e quindi più compatta dei modelli dalla medesima
vocazione come la Opel Zafira o la Volkswagen Touran, la vettura punta su un’immagine di tono sportiveggiante, ma in realtà a prevalere sono gli aspetti funzionali. Del resto, la Classe B è un’estensione, in chiave di maggiore versatilità, dei concetti alla base della più piccola A, della quale riprende la struttura fondamentale. 81
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Le superfici vetrate sono adeguate tanto da consentire una buona visibilità in marcia (un po’ meno in manovra) ed è utile, per facilitare il carico, l’apertura ben dimensionata del portellone posteriore. Gli specchietti retrovisori ripiegabili sono a richiesta e fra gli optional non manca un sofisticato tetto apribile trasparente a lamelle in policarbonato.
TEST
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
BLUEEFFICIENCY Con la sigla BlueEFFICIENCY la Mercedes identifica i suoi modelli più economici nei consumi e più rispettosi dell’ambiente. Anche la gamma della Classe B può dunque vantare un buon numero di varianti che, a buon diritto, sono in grado di fregiarsi dell’appellativo ecologico. Oltre naturalmente alla 180 NGT, che grazie alla doppia alimentazione benzina-metano è particolarmente adatta a rappresentare la “linea verde” della casa di Stoccarda, sono BlueEFFICIENCY anche le Classe B 160 e 180, con motori a benzina 1.500 e 1.700 da 95 e 116 Cv, caratterizzate da consumi limitati per le rispettive categorie ed emissioni inquinanti da 148 a 152 g/km di CO2.
INTERNI>>> NONOSTANTE LE MISURE ESTERNE POCO INGOMBRANTI, ALL’INTERNO LA CLASSE B DISPONE DI UN ABITACOLO AMPIO PER QUATTRO PERSONE CON LA POSSIBILITÀ DI OSPITARE ANCHE UN QUINTO PASSEGGERO SENZA ECCESSIVI SACRIFICI.
L’ottimo sfruttamento dei volumi mette inoltre a disposizione un bagagliaio capiente, con una capacità che varia da 420 a oltre 1.400 litri; il vano è ben rifinito, completamente rivestito, modulabile e con un pratico sistema di ribaltamento dei sedili posteriori che permette di ottenere un piano di carico perfettamente piatto. Da notare poi che i cinque serbatoi, per la benzina e per il metano, sono sistemati in modo tale da non alterare troppo la disponibilità di spazio sulla 180 NGT, rispetto agli altri modelli della gamma che offrono una cubatura non molto maggiore. Qualità dei materiali utilizzati e accuratezza nel montaggio delle componenti pongono la monovolume Mercedes al vertice della categoria, anche se la vettura della Casa di Stoccarda non può vantare la ricercatezza dei modelli superiori della marca. Buona
sostanza, dunque, ma niente di straordinario, come d’altra parte sul fronte degli equipaggiamenti. La Executive del test, a dispetto della sigla, è in realtà la versione base della Classe B e le dotazioni standard non sono molto ricche, in confronto ad un prezzo superiore alla media del segmento di mercato. Semplice il climatizzatore, alzacristalli elettrici soltanto alle portiere anteriori e normale la strumentazione, cui si aggiunge l’indicatore digitale del livello di metano. Secondo tradizione, invece, è lungo l’elenco degli optional dai prezzi piuttosto salati (oltre 600 euro di supplemento per il condizionatore bi-zona e quasi 3 mila per il navigatore satellitare). MECCANICA>>> UTILIZZANDO LA PIATTAFORMA DI BASE DELLA PIÙ PICCOLA CLASSE A, CON PASSO ALLUNGATO A 2,78 METRI INVECE DI 2,57, LA B MANTIENE LA STESSA IMPOSTAZIONE TECNICA DELLA SORELLA MINORE A TRAZIONE ANTERIORE.
Taratura piuttosto morbida delle sospensioni, quattro freni a disco con gli anteriori ventilati e, di serie, i sistemi di controllo elettronico ecoCAR
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della trazione e della stabilità, sono gli elementi di un complesso tecnico senza lacune. Assistenza elettrica per lo sterzo a cremagliera e cerchi standard da 16 pollici per i pneumatici, completano il quadro, mentre alla sicurezza passiva provvedono anche airbag anteriori e laterali. Il motore scelto per la versione 180 NGT (Natural Gas Technology), a doppia alimentazione benzina-metano, è un quattro cilindri di 2.034 cc dall’impostazione convenzionale che offre una potenza non particolarmente esuberante: 116 Cv a 5.750 g/m e coppia di 165 Nm a 3.500. g/m. Non è previsto in questo caso, come sulle altre B della gamma, il sistema start & stop e il cambio è un manuale a cinque marce (a richiesta l’automatico Autotronic a variazione continua di rapporti). Utilizzando il gas, le emissioni sono contenute entro i 135 g/km di CO2, che salgono a 175 quando si viaggia a benzina. Semplice il passaggio tra l’una e l’altra alimentazione, agendo su pratici tasti sistemati sulle razze del volante, mentre una spia segnala il funzionamento a metano.
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
Senza staccare le mani dal volante, e agendo su semplici tasti sistemati sule razze, è possibile passare rapidamente da un sistema di alimentazione all’altro. Una spia segnala quando si viaggia a gas e sul display digitale, al centro della strumentazione, appare l’indicatore del livello del gas (16 kg disponibili). Normale, a lettura analogica, invece l’indicatore del livello benzina, che fa riferimento ad un pieno da 54 litri.
IN MOVIMENTO>>> DESTINATA A CHI PERCORRE MOLTI CHILOMETRI E DESIDERA UN’AUTO DALLE DIMENSIONI NON ECCESSIVE MA SPAZIOSA E DALLA BUONA VERSATILITÀ D’IMPIEGO, la Classe B NGT può essere
considerata una “stradista” di qualità senza velleità sportive. L’assetto è impostato per garantire un comfort di marcia elevato, con molleggio mai rigido, e anche la rumorosità del motore è contenuta. Su strada, d’altra parte, la monovolume Mercedes non crea problemi quanto a precisione di guida e stabilità: lo sterzo è ben calibrato (leggero senza essere troppo cedevole) e i sistemi elettronici di controllo del comportamento garantiscono elevati livelli di sicurezza, mentre l’impianto frenante ha una buona progressione e gli spazi di arresto sono nella media per un’auto dal peso non certo indifferente (circa 1.400 kg). Peso che influenza anche le prestazioni, a fronte della scelta di un propulsore dal temperamento “tranquillo”, non molto potente per la cilindrata, che punta le sue carte soprattutto sull’affidabilità e sul contenimento dei consumi. Più che sufficiente la velocità massima raggiungibile, superiore ai 180 km/h, ma lo spunto in accelerazione è alla portata di modelli di cubatura inferiore
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TEST
Mercedes Classe B 180 NGT Executive
POCO INCLINE ALLA GUIDA BRILLANTE, LA 180 NGT INVOGLIA AD ANDATURE DA “PIEDE LEGGERO”, A TUTTO VANTAGGIO DEI CONSUMI CHE RISULTANO ESTREMAMENTE CONTENUTI E DELLE EMISSIONI
risparmiare carburante. Poco incline alla guida brillante, la 180 NGT invoglia ad andature con il “piede leggero”, a vantaggio dei consumi che sono limitati per una due litri (facile percorrere a benzina 11-12 km/l) e che, utilizzando il gas, consentono percorrenze elevate con notevoli risparmi sui costi di gestione della vettura.
(da 0 a 100 km/h in 12.2 secondi) e la ripresa dai bassi regimi è un po’ sottotono. In compenso, i valori non mutano troppo quando si passa all’alimentazione a metano. Maneggevole, ma dagli innesti un po’ lenti il cambio a cinque rapporti e, nella strumentazione, c’è un indicatore che suggerisce la marcia giusta da innestare per
CONSUMI CONSUMI DICHIARATI A METANO
CONSUMI DICHIARATI A BENZINA
Consumo Urbano 6,4 l/100 km (15,6 km/l) Consumo Extraurbano 4,1 l/100 km (24,4 km/l) Consumo combinato 4,9 l/100 km (20,4 km/l) Emissione di CO2 135 g/km
Consumo Urbano 9,7 l/100 km (10,3 km/l) Consumo Extraurbano 6,0 l/100 km (16,7 km/l) Consumo combinato 7,3 l/100 km (13,7 km/l) Emissione di CO2 175 g/km
CONSUMI EFFETTIVI A METANO
CONSUMI EFFETTIVI A BENZINA
Consumo Urbano 7,2 l/100 km (13,9 km/l) Consumo Extraurbano 5,6 l/100 km (17,8 km/l) Consumo combinato 6,2 l/100 km (16,1 km/l)
Consumo Urbano 11,2 l/100 km (8,9 km/l) Consumo Extraurbano 6,8 l/100 km (14,7 km/l) Consumo combinato 8,4 l/100 km (11,9 km/l)
ecoCAR
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Mercedes Classe B 180 NGT Executive RILEVAMENTI A BENZINA
RILEVAMENTI A METANO
ACCELERAZIONE
ACCELERAZIONE
Vel. Tempo uscita (sec.)
Vel. Tempo uscita (sec.)
Tempo (sec.)
(km/h)
Tempo (sec.)
(km/h)
100 m
7.8
80,3
0-60 km/h
5.4
100 m
8.0
78,6
0-60 km/h
5.5
200 m
12.0
98,9
0-100 km/h
12.2
200 m
12.0
98,9
0-100 km/h
12.4
400 m
18.3 125,2
0-120 km/h
16.9
400 m
18.5 124,3
0-120 km/h
17.5
1000 m
33.3 158,6
0-140 km/h
23.5
1000 m
33.7 155,8
0-140 km/h
24.6
FRENATA
RIPRESA III
Tempo Distanza (sec.)
(m)
50-0 km/h
1.7
10,0
60-100 km/h
8.4
100-0 km/h
3.1
40,2
80-120 km/h
9.5
RIPRESA IV
Tempo Distanza
(sec.)
RIPRESA V
Tempo
Tempo
(sec.)
(m)
50-0 km/h
1.7
10,0
60-100 km/h
8.4
100-0 km/h
3.1
40,2
80-120 km/h
9.5
RIPRESA IV
Tempo
(sec.)
RIPRESA III
FRENATA
Tempo
(sec.)
(sec.)
SPECIAL THANKS
RIPRESA V
Tempo
Il servizio fotografico di questo articolo è stato fatto all’interno dell’area del nuovo Centro Congressi, che ospita manifestazioni di importanza internazionale, nel comprensorio dell’Autodromo di Vallelunga, il quale recentemente si è dotato di un efficiente impianto fotovoltaico, tale da rendere l’Autodromo indipendente dal punto di vista energetico.
Tempo
(sec.)
(sec.)
60-100 km/h
12.3
60-100 km/h
16.8
60-100 km/h
12.2
60-100 km/h
17.7
80-120 km/h
13.4
80-120 km/h
19.4
80-120 km/h
12.2
80-120 km/h
19.0
RAPPORTI DEL CAMBIO
SCHEDA TECNICA MOTORE ● Tipo 2.0 aspirato ● 4 cilindri in linea ● 2 valvole per cilindro ● Cilindrata 2.034 cc ● Alesaggio x corsa 83,0 x 94,0 mm ● Rapporto di compressione 11:1 ● Potenza massima benzina 85/116 (kW/Cv) a 5.750 giri/min ● Coppia massima benzina 165 (Nm) a 3.500 giri/min ● Potenza massima Metano 85/116 (kW/Cv) a 5.750 giri/min ● Coppia massima Metano 165 (Nm) a 3.500 giri/min ● Alimentazione iniezione elettronica TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio manuale a 5 rapporti SOSPENSIONI ● Anteriori McPherson ● Posteriori a parabola, molle elicoidali con barra stabilizzatrice STERZO ● Tipo a cremagliera elettroassistito
km/h
RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 6,0 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (288 mm) ● Posteriori a disco (258 mm) DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.273 mm ● Larghezza totale 1.777 mm ● Altezza totale 1.624 mm ● Passo 2.778 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 415-1.400 litri ● Peso in o.d.m. 1.470 kg ● Capacità serbatoio benzina 54 litri ● Capacità serbatoio Metano 16 kg CONSUMI METANO (BENZINA) ● Urbano 6,4 kg/100 km (9,7 l/100 km) ● Extraurb. 4,1 kg/100 km (6,0 l/100 km) ● Combinato 4,9 kg/100 km (7,3 l/100 km) ● CO2 135 g/km (175 g/km) PRESTAZIONI METANO (BENZINA) ● Velocità massima 184 km/h (184 km/h) ● Acceleraz. 0-100 km/h 12.4 s (12.4 s) RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 6,0J x 16 pollici ● Pneumatici 205/55 R 16
limitatore
RAPPORTI
250
velocità 228,00
5 200 181,51
LIMITATORE 150 140,57
6.200 g/m
91,65
REGIME A 130 KM/H IN V
100
51,36
50
3.500 g/m 0 0
1000
2000
3000
4000
5000
6200 6000
g/m-1
PESI
EMISSIONI DI CO2 Peso a vuoto totale 1.389,4 kg
56,1% ant.
A
43,9% post.
393,2 kg
307,4 kg
Anteriore DX
Posteriore DX
B
C
D
E
A F
G
Peso a vuoto dichiarato 1.400 kg Consumo combinato 4,9 kg/100 km PRO
CONTRO
● Comfort di marcia notevole ● Spazio interno ben sfruttato rispetto alle dimensioni ● Buone economie d’esercizio ● Buona qualità costruttiva
135 grammi di CO2 per chilometro
Prestazioni limitate ● Finiture ed equipaggiamenti di serie un po’ sottotono rispetto allo standard Mercedes. ● Prezzo elevato
●
CRASH TEST
387,0 kg
301,8 kg
Anteriore SX
Posteriore SX
50
100
200
RIVALI VOLKSWAGEN TOURAN>>> Le Mercedes sono vetture particolari e la Classe B non fa eccezione. La versione bifuel benzina-metano, inoltre, non ha vere e proprie concorrenti dirette. Fra le possibili rivali in evidenza la Volkswagen Touran, la Opel Zafira o la Citroën C4 Grand Picasso. Sta uscendo di scena, invece, la più economica Fiat Multipla Natural Power.
Punti
34 ADULTI
PREZZI
Punti
37
Tre allestimenti disponibili, tutti con prezzi piuttosto elevati, ma il marchio Mercedes si paga sempre di più. La Executive del test parte da 28.210 euro, mentre per la Chrome e la Premium si superano i 30.000 euro.
BAMBINI
Punti
12 CONCLUSIONI
PEDONI
Non costa poco (e non ci sono più gli incentivi), ma il marchio e la qualità costruttiva pongono la B 180 NGT un po’ al di sopra della media della categoria. “Tranquille” le prestazioni, ma il comfort è elevato, lo spazio interno è abbondante e, con il metano, si possono percorrere tanti chilometri risparmiando.
La struttura della plancia presenta qualche rischio per le ginocchia e i femori di guidatore e passeggero. La Classe B ha ottenuto il punteggio massimo nell’urto laterale e del palo. La protezione dei pedoni è massima all’altezza delle gambe, minore nella parte del busto/testa.
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300
TEST
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
Esame di maturità Grazie a un prezzo indubbiamente competitivo, abbinato alla convenienza dell’impianto a GPL, la Opel Meriva è una delle multispazio compatte più allettanti attualmente sul mercato assicurando, oltre a una notevole economicità d’uso, grande flessibilità e spaziosità interna, a fronte di dimensioni esterne estremamente contenute Testo Marcello Attolino Foto Igor Gentili ecoCAR
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Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
P
rodotta a Figueres, nelle vicinanze della città spagnola di Saragozza, la Meriva attualmente in commercio è ormai prossima al pensionamento, essendo in produzione ormai dal lontano 2003, pur avendo subito un leggero lifting nel 2006. Tra pochi mesi, infatti, un nuovo modello soppianterà quello attuale che nonostante l’età, continua ad essere una delle MPV più vendute in Italia.
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TEST
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
Optional La Meriva ha una lunga dotazione di optional; tra questi citiamo il sistema Twin Audio, attraverso il quale i passeggeri posteriori possono scegliere programmi audio, regolare il volume e - tramite due prese per le cuffie diventare assolutamente indipendenti rispetto agli occupanti dei sedili anteriori, i fari alogeni adattivi AFL, i fari allo xenon, il Welcome Pack (fari e luci interne attivabili dal telecomando a distanza), il sistema di riscaldamento rapido abitacolo Quick Heat, il portellone ad apertura elettrica, l’interfaccia bluetooth per cellulari, il lettore DVD, il navigatore satellitare, il telefono GSM, il climatizzatore automatico, l’assistenza al parcheggio e i due tetti apribili in vetro.
ESTERNI>>> MPV È L’ACRONIMO DI MULTIPURPOSE VEHICLE, UN VEICOLO, CIOÈ, CHE PUÒ ESSERE USATO COME UNA STATION WAGON PER I LUNGHI VIAGGI, OPPURE COME MONOVOLUME, SFRUTTANDO LA SUA GRANDE CAPACITÀ DI CARICO, O COME MEZZO DI LAVORO, ABBATTENDO I SEDILI POSTERIORI. Nonostante le sue dimensioni
esterne estremamente contenute, la Meriva può vantare un passo di ben 2.630 millimetri (ricordiamo che quello della sorella maggiore Zafira è di 2.694 mm) valore che va a tutto vantaggio dell’abitabilità interna. Il design non è certo, quindi, di quelli che fanno girare la testa, vincolato dalle caratteristiche di praticità e abitabilità che devono essere le doti principali di questo genere di veicoli. Apprezzabile è, in ogni caso, la caratterizzazione del frontale, reso aggressivo dalla calandra anteriore di forma trapezoidale, dal paraurti con la presa d’aria, suddivisa in tre parti, e dalla profonda nervatura presente sul cofano. Anche al posteriore la Casa tedesca sembra aver voluto trasmettere un senso di dinamicità alla sua piccola monovolume attraverso le ottiche brunite dei fanali e il listello cromato posto alla base del portellone. INTERNI>>> A BORDO LA SENSAZIONE È QUELLA DI ESSERE SU UNA VETTURA DI
ecoCAR
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CATEGORIA SUPERIORE, SIA PER L’UTILIZZO DI MATERIALI DI OTTIMA QUALITÀ, SIA PER LO SPAZIO DISPONIBILE PER GUIDATORE E PASSEGGERI, SIA PER LA CAPACITÀ DI CARICO DISPONIBILE. È proprio quest’ultima,
il punto di forza della piccola Opel: la versatilità offerta dal sistema modulare FlexSpace consente di passare dalla configurazione standard a 5 posti a quella a 2, in poche e semplici mosse, facendo “scomparire” i sedili all’interno del pianale. Grazie a questa speciale soluzione, la capacità di carico può variare dai 350 litri agli oltre 2.000 con due soli posti. Inoltre, adottando quest’ultima soluzione, è possibile caricare all’interno dell’auto colli lunghi ben 2,40 m. Infine ricordiamo la possibilità di poter richiedere il sedile del passeggero anteriore ripiegabile in avanti e il “Travel Assistant”, un accessorio che va installato sul sedile posteriore centrale comprendente un bracciolo, due porta-bicchieri e un capiente scomparto portaoggetti. MECCANICA>>> LA OPEL MERIVA OGGETTO DEL NOSTRO TEST, DOTATA DI DOPPIA ALIMENTAZIONE BENZINA/GPL, È MOTORIZZATA DAL PICCOLO 1.4 16V CAPACE DI EROGARE 90 CV A 5.600 GIRI E 125 NM DI COPPIA MASSIMA A 4.000 GIRI. Si tratta di un'auto sulla quale è stata
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
GPL L'impianto a gas è stato curato dalla italiana Landi Renzo SpA e utilizza un serbatoio toroidale alloggiato nel vano della ruota di scorta (sostituita da un kit di emergenza). Gli impianti Gpl attuali vantano un livello di sicurezza estremamente elevato: la lamiera d’acciaio di 3,5 mm con la quale sono realizzati i serbatoi toroidali, infatti, è trattata termicamente al fine di evitare danni o deformazioni in caso di incidente ed è obbligatorio sostituirli ogni 10 anni; sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, un apposito dispositivo interrompe il riempimento del serbatoio quando al distributore si raggiunge il riembimento dell’80% della capacità, per impedire l’aumento eccessivo della pressione interna a causa di una possibile dilatazione del gas contenuto nella bombola (che potrebbe avvenire, ad esempio, in seguito dell’aumento della temperatura esterna). Infine, tutti i modelli Opel GPL-Tech sono coperti da una garanzia di 3 anni o, se si preferisce, di 100.000 km. Il GPL è ormai un carburante piuttosto diffuso in Italia; ci sono ben 2.300 distributori, presenti anche sulle autostrade, al contrario del metano che ancora non è ben distribuito.
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TEST
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy
CONSUMI CONSUMI DICHIARATI GPL
CONSUMI DICHIARATI BENZINA
Consumo Urbano 10,7 l/100 km (9,3 km/l) Consumo Extraurbano 6,6 l/100 km (15,2 km/l) Consumo combinato 8,1 l/100 km (12,3 km/l) Emissione di CO2 129 g/km
Consumo Urbano 8,1 l/100 km (12,3 km/l) Consumo Extraurbano 5,1 l/100 km (19,6 km/l) Consumo combinato 6,2 l/100 km (16,1 km/l) Emissione di CO2 148 g/km
CONSUMI EFFETTIVI GPL
CONSUMI EFFETTIVI BENZINA
Consumo Urbano 12,3 l/100 km (8,1 km/l) Consumo Extraurbano 7,6 l/100 km (13,2 km/l) Consumo combinato 9,3 l/100 km (10,7 km/l)
Consumo Urbano 9,3 l/100 km (10,7 km/l) Consumo Extraurbano 5,9 l/100 km (16,9 km/l) Consumo combinato 7,1 l/100 km (14,1 km/l)
dedicata una particolare attenzione al fronte sicurezza, tanto da farle raggiungere le ambite quattro stelle nel test EuroNCap: citiamo, ad esempio, l’impianto frenante con quattro freni a disco, assistiti dall’ABS + EBD, il correttore di frenata, il sistema di controllo della trazione TC Plus e il controllo elettronico della stabilità ESP. L’equipaggiamento di serie comprende, inoltre, airbag full-size frontali e laterali, cinque poggiatesta regolabili, cinture di sicurezza a tre punti, pretensionatori e limitatori di forza anteriori, pedaliera sganciabile e due attacchi ISOFIX sui sedili posteriori esterni per i seggiolini di sicurezza
per bambini. Ottima anche la dotazione di airbag che può essere arricchita di elementi full-size a tendina, proposti in combinazione ai poggiatesta anteriori attivi. IN MOVIMENTO>>> AL VOLANTE CI SI RENDE IMMEDIATAMENTE CONTO, VUOI PER L’IMPOSTAZIONE DI GUIDA “TURISTICA” ESTREMAMENTE VERTICALE E RIALZATA, VUOI PER LA REGOLAZIONE DELLE SOSPENSIONI MIRATA PRINCIPALMENTE AL COMFORT, che la Meriva è una vettura
orientata verso un pubblico che non ricerca dalla propria auto prestazioni dinamiche mozzafiato. Il motore, nonostante la cilindrata ecoCAR
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ridotta e la potenza non elevata, garantisce alla Meriva prestazioni tutto sommato accettabili, sia quando si viaggia a benzina, sia a gas. Anzi, la differenza tra le due alimentazioni non è praticamente avvertibile, segno di una taratura dell’impianto a GPL ben curata. La tenuta di strada è molto buona, assistita oltretutto in caso di necessità, dal sistema ESP. L’impianto frenante è molto potente, ma a nostro parere poco modulabile. I consumi, infine, sono piuttosto contenuti: a benzina con un litro di verde siamo riusciti a percorrere mediamente 14 chilometri, mentre a GPL lo standard è sui 10,7 chilometri al litro.
Opel Meriva 1.4 16V GPL-TECH Enjoy RILEVAMENTI A BENZINA
RILEVAMENTI A GPL
ACCELERAZIONE
ACCELERAZIONE
Vel. Tempo uscita (sec.)
Vel. Tempo uscita (sec.)
Tempo (sec.)
(km/h)
RULLATA DI POTENZA
Tempo
(km/h)
90
105
85
100
(sec.)
80
100 m
8.2
73,5
0-60 km/h
6.0
100 m
8.4
72,7
0-60 km/h
6.1
75
200 m
12.5
90,8
0-100 km/h
15.0
200 m
12.6
90,3
0-100 km/h
15.2
70
400 m
19.5 115,8
0-120 km/h
21.0
400 m
19.6 115,7
0-120 km/h
21.2
1000 m
35.8 145,4
0-140 km/h
35.0
1000 m
36.4 142,2
0-140 km/h
35.8
FRENATA
RIPRESA III
Tempo Distanza (sec.)
Tempo
(m)
Tempo Distanza
(sec.)
(sec.)
90
75
60
70
55
65
50
60
45
30
35
25
30
20
25
40,7
60-100 km/h
9.1
50-0 km/h
1.5
40,7
60-100 km/h
10.8
100-0 km/h
3.1
10,5
80-120 km/h
10.9
100-0 km/h
3.1
10,5
80-120 km/h
12.4
100,2 Nm 4.760 g/m
50 35
1.5
COPPIA MAX.
55
40
(sec.)
50-0 km/h
84,4 Cv 6.644 g/m
80
65
45
Tempo
(m)
86,0 Cv 6.519 g/m
95
85
RIPRESA III
FRENATA
POTENZA MAX.
Nm
Cv
100,1 Nm 5.234 g/m
40
POTENZA RELATIVA
20
15
15 10
RIPRESA IV
RIPRESA V
Tempo
Tempo
(sec.)
60-100 km/h 80-120 km/h
RIPRESA IV Tempo
(sec.)
15.2
60-100 km/h
17.0
80-120 km/h
19.5 23.6
80-120 km/h
5 0
Tempo
(sec.)
60-100 km/h
16.2
21.2
CONTRO
3200
3600
4000
4400
4800
17.9
80-120 km/h
23.8
5200
5600
6000
6400
7200
61,88 Cv/l
TEMPERATURA 14°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 977 mbar
RAPPORTI DEL CAMBIO km/h
RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 5,45 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (260 mm) ● Posteriori a disco (240 mm) DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.052 mm ● Larghezza totale 1.694 mm ● Altezza totale 1.620 mm ● Passo 2.630 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 405-1.410 litri ● Peso in o.d.m. 1.369 kg ● Capacità serbatoio benzina 53 litri ● Capacità serbatoio GPL 38,4 litri CONSUMI GPL (BENZINA) ● Urbano 10,7 l/100 km (8,1 l/100 km) ● Extraurbano 6,6 l/100 km (5,1 l/100 km) ● Combinato 8,1 l/100 km (6,2 l/100 km) ● CO2 129 g/km (148 g/km) PRESTAZIONI GPL (BENZINA) ● Velocità massima 149,7 km/h (168 km/h) ● Acceleraz. 0-100 km/h n.d. s (13.8 s) RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 6,0J x 15 pollici ● Pneumatici 185/60 R15
limitatore
velocità
250
RAPPORTI
239.11
5 200 191.28
LIMITATORE 150 138.72
7.100 g/m
92.71
REGIME A 130 KM/H IN V
100
50
48.72
3.860 g/m 0 0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7100 7000
g/m-1
PESI
EMISSIONI DI CO2 Peso a vuoto totale 1.313,2 kg
57% ant.
A
43% post.
368,0 kg
278,6 kg
Anteriore DX
Posteriore DX
B
C
D
E
A F
G
Peso a vuoto dichiarato 1.299 kg Consumo combinato 8,1 l/100 km
● Costi di acquisto e gestione contenuti ● Estrema versatilità e spaziosità degli interni ● Impianto GPL molto efficiente
●
6800
In azzurro i valori a benzina, in verde quelli a GPL
SCHEDA TECNICA
PRO
2800
g/m-1
●
MOTORE ● Tipo 1.4 16V 90 Cv aspirato ● 4 cilindri in linea ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.364 cc ● Alesaggio x corsa 73,4 x 80,6 mm ● Rapporto di compressione 10,5:1 ● Potenza massima benzina 66/90 (kW/Cv) a 5.600 giri/min ● Coppia massima benzina 125 (Nm) a 4.000 giri/min ● Potenza massima GPL 66/90 (kW/Cv) a 5.600 giri/min ● Coppia massima GPL 125 (Nm) a 4.000 giri/min ● Alimentazione iniezione elettronica TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio manuale a 5 rapporti SOSPENSIONI ● Anteriori triangoli trasversali, barra stabilizzatrice ● Posteriori assale semirigido con bracci longitudinali STERZO ● Tipo a cremagliera elettro-idraulico
5
(sec.)
60-100 km/h
63,05 Cv/l
10
RIPRESA V
129 grammi di CO2 per chilometro
Design datato ● Auto giunta a fine carriera e di difficile rivendibilità
CRASH TEST
379,6 kg
287,0 kg
Anteriore SX
Posteriore SX
50
100
200
300
RIVALI FIAT IDEA>>> Giunta ormai a fine carriera, la Opel Meriva vede nell’affidabilità, funzionalità ed economia le sue doti principali, come nella versione bifuel del nostro test. La linea appare ormai datata e la concorrenza è estremamente agguerrita. Tra le possibili concorrenti, ricordiamo la Fiat Idea, la Nissan Note, la Renault Modus, la Hyundai Matrix e, sia pur commercializzate ad un prezzo superiore, Lancia Musa e Mercedes Classe A.
Punti
26 ADULTI
Punti
PREZZI
-
La 1.4 16V GPL-Tech Enjoy, l’allestimento più completo tra quelli disponibili, costa circa 19.750 euro, una cifra che la rende appetibile e “a portata di tasca” di molte famiglie italiane.
BAMBINI
Punti
3 CONCLUSIONI
PEDONI
I costi di gestione contenuti, le ridotte dimensioni e la praticità d’uso, consentono alla piccola Opel di rappresentare una valida alternativa alle consuete utilitarie che non possono certo contare, come nel caso della Meriva, su un’abitabilità da record e un comfort paragonabile a quello di vetture di categoria superiore. A voi la scelta!
La struttura della Meriva ha resistito bene agli impatti frontale e laterali. La porta del guidatore si è aperta bene dopo l’urto, mentre la pedaliera ha subito un cedimento. I pedoni in caso d’urto frontale sono poco protetti.
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make it your lifestyle
FOCUS
Mercedes SLS E-CELL
Il “gabbiano” diventa elettrico Questa speciale versione della SLS “Ali di gabbiano” denominata E-CELL, come ogni vera AMG, regala un grande piacere di guida ed è in grado di emozionare il pilota... ma, a differenza delle altre sportive firmate dal reparto corse Mercedes, la trazione è affidata a quattro motori elettrici! di Marcello Attolino
C
on una potenza totale di 526 Cv e una coppia di ben 880 Nm, questa supercar è un concentrato di avanzata tecnologia ed è in grado di offrire prestazioni straordinarie, fino ad oggi sconosciute alle
auto elettriche di attuale generazione, pur mantenendo i livelli di emissioni nocive pari a zero. Presentata al
pubblico con un’esclusiva verniciatura fluorescente denominata “AMG lumilectric magno”, la SLS E-CELL sarà presumibilmente prodotta in piccola serie tra il 2013 e il 2015 e commercializzata a un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 250.000 euro. Dunque rappresenterà il primo modello di un ambizioso progetto che vede impegnata Mercedes nel ridurre progressivamente e drasticamente il consumo di carburante e le emissioni nocive dei suoi futuri nuovi modelli rafforzando, al tempo stesso, il concetto di sportività racchiuso nel marchio “AMG-performance”. L'intenzione da parte della Casa tedesca di produrre anche una versione a trazione elettrica, infatti, è stata manifestata sin dalla fase progettuale di questo modello, per il quale si è potuta così realizzare simultaneamente sia la versione con propulsore termico, sia quella a motore elettrico con l'intento di non rendere necessario alcun tipo di modifica al leggero “spaceframe” in alluminio della vettura. I quattro motori elettrici e i due cambi sono stati collocati vicino alle singole ruote e nella parte più bassa della vettura, così come la batteria, a struttura modulare, che è stata alloggiata davanti alla parete del cruscotto, nel tunnel centrale e dietro i sedili. Questa soluzione ha permesso di mantenere il baricentro basso e ha assicurato un’ottima ripartizione dei pesi:
ecoCAR
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Mercedes SLS E-CELL
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make it your lifestyle
FOCUS
Mercedes SLS E-CELL
IL SISTEMA E-CELL La SLS AMG E-CELL è dotata di un comando elettronico che trasforma la corrente continua della batteria ad alto voltaggio in corrente alternata (requisito necessario al funzionamento dei motori sincroni); tale batteria è costituita da 324 celle polimeriche agli ioni di litio, è raffreddata a liquido ed è a struttura modulare; è capace inoltre di accumulare energia pari a 48 kWh ed è dotata di una capacità di 40 Ah, un valore di assoluta eccellenza nel settore automobilistico.
Dal punto di vista tecnico, il presupposto per questa notevole capacità è costituito non solo da un intelligente collegamento in parallelo dei singoli moduli della batteria e da uno specifico sistema di recupero di energia durante la marcia in fase di frenata, ma anche dall’utilizzo di due circuiti separati che provvedono al mantenimento della condizione termica ottimale degli accumulatori: in condizioni climatiche particolarmente rigide, questi ultimi vengono rapidamente portati alla temperatura di esercizio da un elemento termico elettrico e durante la stagione più calda, invece, se necessario, le 324 celle vengono raffreddate ulteriormente con l’ausilio del climatizzatore, contribuendo così all'aumento della durata della carica.
CON QUATTRO MOTORI SISTEMATI SUI DUE ASSI, LA SLS E-CELL ACCELERA DA ZERO A 100 KM/H IN SOLI 4.0 SECONDI, UN VALORE CHE LA COLLOCA SOSTANZIALMENTE AL LIVELLO DELLA SLS AMG CON IL POTENTISSIMO MA TRADIZIONALE PROPULSORE V8 A BENZINA
condizioni ideali per una guidabilità sportiva che SLS AMG a propulsione elettrica condivide con la sorella dotata del potente V8. Rispetto a quest’ultima, la versione E-CELL ha subito una sostanziale modifica alle sospensioni anteriori dove si è dovuto optare per un asse multilink con montanti telescopici push rod (in luogo dell’asse a doppio braccio trasversale), in modo da poter lasciar spazio agli alberi motore supplementari necessari alla trazione elettrica anche sulle ruote anteriori. Un’ulteriore caratteristica che contraddistingue questa versione è l’adozione di un servosterzo parametrico (che varia l’azione in funzione della velocità) il quale interviene sulla scatola
dello sterzo a cremagliera tramite un comando elettroidraulico. La decelerazione dell’auto è affidata ad un superbo impianto
frenante costituito da un avanzato sistema ABS ed ESP tarato specificamente per la trazione integrale permanente e da enormi dischi in ceramica e fibra di carbonio (disponibili opzionalmente anche per la versione a benzina) da ben 402 mm di diametro (sull’assale anteriore) e 360 mm (su quello posteriore), in grado di garantire alla vettura spazi di frenata decisamente contenuti. L’adozione di dischi freno in ceramica composita consente, inoltre, una riduzione di peso, rispetto a quelli tradizionali, di circa il 40% migliorando (dato ecoCAR
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l’alleggerimento delle masse rotanti non sospese), agilità e dinamica di marcia della vettura. Esternamente questo prototipo a trazione elettrica si distingue dalla versione a benzina, attualmente in commercio, per la griglia del radiatore di maggiori dimensioni, dotata di lamelle trasversali in luogo dei classici elementi a rombo, bocchette dell’aria sul cofano motore e sulle fiancate modificate per favorire un’aerodinamica ottimale modanature verniciate in nero opaco (anziché cromate o in Silver Shadow come sulla SLS AMG di serie) e fari anteriori a LED con luce di marcia diurna integrata; questi ultimi, oltre a fornire una luminosità eccellente, contribuiscono anche ad ottimizzare
Mercedes SLS E-CELL Mercedes-Benz SLS AMG E-CELL
Batteria ad alto voltaggio
Controllo elettronico della potenza Cambio
SCHEDA TECNICA
Quattro motori elettrici disposti sui due assi
MOTORE ● 4 propulsori elettrici nelle ruote ● Potenza massima 526 Cv / 392 kW ● Coppia massima 880 Nm ● Regime massimo di rotazione 12.000 giri/min BATTERIE ● Agli ioni di litio - 324 Celle polimeriche ● Capacità 48 kWh ● Peso 450 kg TRASMISSIONE ● Trazione integrale permanente ● Cambio doppio automatico DIMENSIONI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.638 mm ● Larghezza totale 1.939 mm ● Altezza totale 1.262 mm ● Passo 2.680 mm ● Peso 2.080 kg PRESTAZIONI ● Acceleraz. 0-100 km/h 4.0 s RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi anteriori 19 pollici ● Cerchi posteriori 20 pollici ● Pneumatici anteriori 265/35 R19 ● Pneumatici posteriori 295/30 R20
l’efficienza energetica poiché, rispetto ai gruppi ottici bixeno utilizzati sul modello con motorizzazione termica, hanno un consumo elettrico inferiore. Lo spoiler anteriore è stato inoltre ridisegnato specificamente per la versione E-CELL, in modo da indirizzare un flusso d’aria ottimale verso il sottoscocca e migliorare la resistenza aerodinamica riducendo la deportanza. Questo effetto è esaltato anche da uno splitter anteriore estraibile e dallo spoiler posteriore che, a partire da una velocità di 120 km/h, fuoriesce automaticamente di sette centimetri verso il basso al fine di convogliare l’aria nella zona sottostante la vettura. In questo modo può giungere un flusso d’aria maggiore al diffusore
LA PROPULSIONE ELETTRICA La propulsione di questa vettura è affidata a quattro motori elettrici che erogano complessivamente 526 Cv e una coppia massima di 880 Nm. Sono sistemati due per ogni asse vicino al singolo gruppo ruota e hanno ciascuno un regime di rotazione massimo di ben 12.000 giri/min.
Questa particolare soluzione tecnica è estremamente innovativa e redditizia in quanto le masse non sospese vengono ridotte notevolmente rispetto allo schema impiegato nella propulsione tradizionale. In questo modo la vettura è in grado di accelerare da zero a 100 km/h in soli 4.0 secondi, un valore che la colloca sostanzialmente al livello della SLS AMG con motore V8, che eroga una potenza pari a 420 kW (571 Cv) e raggiunge i 100 km/h in 3.8 secondi. La risposta all’acceleratore è immediata e l’erogazione della potenza lineare: contrariamente a quanto avviene in un motore a combustione, infatti, il motore elettrico mette a disposizione il massimo livello di coppia a qualunque regime di rotazione stia lavorando. Un’ulteriore qualità offerta dalla propulsione elettrica presente sulla “ali di gabbiano” E-CELL è inoltre la totale assenza di vibrazioni e la trazione integrale permanente che assicura una dinamica di marcia entusiasmante ed elevati livelli di sicurezza attiva, promettendo una perfetta trazione delle quattro ruote motrici in tutte le condizioni atmosferiche e stradali.
posteriore che, considerata la mancanza dell’impianto di scarico, aumenta la deportanza sull’asse posteriore, ottimizzando ulteriormente il bilanciamento aerodinamico. Completano la lista degli interventi eseguiti su questa speciale versione della “ali di gabbiano” i nuovi cerchi in lega AMG a 10 razze a superficie lucida con pneumatici nella misura 265/35 R 19 (anteriori) e 295/30 R 20 (posteriori). La trasformazione della vettura in supersportiva elettrica ha richiesto alcune modifiche anche negli interni. Tra queste spicca, ad esempio, la strumentazione
AMG, che fornisce informazioni su velocità, livello di carica della batteria e autonomia e la consolle centrale 95
make it your lifestyle
ridisegnata, che integra uno schermo touchscreen da 25 centimetri con il compito di permettere a guidatore e passeggero di comandare non solo le tradizionali funzioni audio, di climatizzazione e di navigazione, ma anche di ricevere informazioni in tempo reale sul flusso di potenza fornito dai quattro motori elettrici. Nell’AMG Drive Unit, orientata verso il guidatore, si trovano anche il pulsante di avviamento del motore, quello per le funzioni ESP, quello per la funzione di memoria AMG e quello che attiva lo splitter e l’alettone estraibili. Gli interni, sportivi come in tutte le AMG, sono inoltre completamente rivestiti in pelle di elevata qualità nella combinazione di colore bianco-nero.
L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Fiat cambia la storia con il TwinAir La rivoluzione nel mondo dell’auto inizia proprio da qui, con la realizzazione di una concezione inedita dei nuovi propulsori, che beneficiano del connubio vincente tra il downsizing e la tecnica MultiAir di Marina Terpolilli
ecoCAR
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Fiat 500 TwinAir
ra il luglio 1957 quando la Fiat 500 iniziò a mettere in moto l'Italia e gli italiani spinta da un eccezionale motore bicilindrico raffreddato ad aria, posizionato per la prima volta nella parte posteriore dell’auto. Esattamente 50 anni dopo, la Fiat
E
ha lanciato sempre a Torino l'attuale 500 che ha ottenuto già un enorme successo in tutto il mondo superando il mezzo milione di esemplari venduti e nello stesso tempo è diventata un modello "Cult" nell'immaginario collettivo. Ancora tre anni e il 4 luglio 2010 sempre a Torino sulla 500 è arrivato il motore più avanzato dal punto di vista tecnologico e ambientale, un primato celebrato al Castello del Valentino, il
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L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE più famoso e antico parco pubblico di Torino che fino al 1955 ha ospitato l'omonimo Gran Premio di Formula 1, il luogo ideale per ospitare il binomio "potenza e rispetto ambientale" racchiusi nella tecnologia TwinAir. Il nuovo propulsore del Lingotto che debutta sulla Fiat 500 da questo mese è stato realizzato a tempo di record dagli uomini della
FPT, Fiat Powertrain Technologies, con la partecipazione della Magneti Marelli, uno sforzo che ha portato a risultati eccellenti. Capostipite di una nuova famiglia di propulsori bicilindrici di FPT con prestazioni comprese tra i 65 e i 105 Cv, questo bicilindrico turbo di 900 cc e da 85 Cv, frutto dell’estremizzazione del concetto di
“downsizing”, impiega il rivoluzionario sistema MultiAir abbinato ad una fluidodinamica specifica ed ottimizzata per il massimo rendimento di combustione, tanto da assicurare un vantaggio nelle
emissioni di CO2 fino al 30% in meno rispetto ad un motore di pari prestazioni. Vanta infatti il miglior livello di
L’innovativo bicilindrico TwinAir diventerà un’intera famiglia di propulsori con prestazioni comprese tra 65 Cv, nella versione aspirata, e 105 Cv in quella turbo più performante. Successivamente sarà disponibile pure con la potenza di 120 Cv.
CO2 per un propulsore a benzina (92 g/km con cambio robotizzato Dualogic e 95g/Km con cambio meccanico) senza penalizzare le prestazioni e la piacevolezza di guida. Il merito è delle piccole dimensioni della turbina, abbinate alla particolare gestione delle valvole, che consentono di ottimizzare la risposta e mantenere elevata la potenza massima. Confrontato con il 1.2 8V, il nuovo motore TwinAir Turbo da 85 Cv fa registrare un +23% di potenza e un notevole miglioramento nelle prestazioni, e rispetto al 1.4 16V, le prestazioni del bicilindrico sono equivalenti mentre i consumi scendono addirittura al 30%. La Fiat 500 TwinAir raggiunge la velocità massima di 173 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in appena 11 secondi. A queste performance corrisponde una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni: nel ciclo combinato si registrano rispettivamente 4,1 litri/100 km e 95 g/km (con cambio
Magneti Marelli. Per la realizzazione del motore TwinAir, il primo progettato espressamente per la tecnologia MultiAir, FTP ha investito in totale circa 350 milioni di euro. L'ottimizzazione dei consumi e della CO2 richiede un impegno che va al di là del solo propulsore e noi lo stiamo affrontando con un lavoro approfondito
sia sul versante della tecnologia motoristica, sia su quello del veicolo. I risultati sono il frutto di questo lavoro congiunto: la 500 TwinAir è un'applicazione molto riuscita di un motore straordinariamente efficiente su una vettura di eccellenza riconosciuta, come la Fiat 500”. “TwinAir - ha proseguito Altavilla diventerà una vera e
Alfredo Altavilla, AD di FPT, Fiat Powertrain Technologies
“Il TwinAir rappresenta una pietra miliare della nostra strategia di ‘downsizing’, un'idea forte e altamente sostenibile che fa risparmiare spazio, peso e carburante”. Così si è espresso Alfredo Altavilla, AD di FPT, Fiat Powertrain Technologies, l'azienda del Lingotto che ha
progettato il nuovo propulsore adottato per la prima sulla 500. “Il TwinAir -ha aggiuntoè il primo propulsore ad essere stato realizzato secondo il nuovo ciclo di sviluppo di FPT: lo sviluppo è durato solo 18 mesi dal momento dell'approvazione dell'iniziativa al momento dello start-up produttivo e ha coinvolto 160 persone, di cui 20 di
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propria famiglia di propulsori bicilindrici con prestazioni comprese tra 65 Cv nella versione aspirata e 105 Cv in quella turbo più performante. Tutti e tre i motori avranno una potenza specifica eccellente: 97 Cv/litro per la versione presente sulla 500 TwinAir ma in futuro arriverà a 120 Cv/litro per il top di gamma”.
Fiat 500 TwinAir
Due modalità di guida attivabili: Normale e ECO Nel primo caso il tasto ECO è disattivato e il motopropulsore eroga la massima coppia disponibile (145 Nm) garantendo brillantezza e risposta immediata per una guida quindi più “sportiva”. Anche la servo-assistenza dello sterzo è tarata appositamente e segue la modalità Normale (non è inserito il City), mentre sul quadro strumenti non compare alcuna indicazione specifica. Dunque, questa configurazione è consigliata per chi necessita di massima prontezza e vuole godere appieno della coppia motore.
meccanico) che diventano 4,0 litri/100 km e 92 g/km con cambio robotizzato Dualogic. Inoltre, rispetto ad un 4 cilindri di pari prestazioni e media cilindrata, il nuovo propulsore offre una significativa riduzione di dimensioni longitudinali (-23%) e peso (-10%) aprendo così la strada ad ulteriori sviluppi, come l’alimentazione a metano o l’abbinamento con tecnologie ibride, sempre all’insegna della maggiore attenzione ambientale. Nel prossimo futuro, sarà disponibile una versione del TwinAir a metano che garantirà un’ulteriore riduzione di emissione di CO2, grazie all'adozione di una coppia di iniettori aggiuntivi a quelli per l’alimentazione a benzina sui rami dei condotti del collettore di aspirazione. Difficilmente si
potrà fare di meglio in termini di riduzione dei consumi con i motori a combustione interna e bisognerà quindi sviluppare tecnologie alternative. Tra le più promettenti c’è la combinazione di motori tradizionali con motori elettrici: per le sue
dimensioni ridotte, il TwinAir ben si presta a essere accoppiato a un motore elettrico ed in generale a un dispositivo che, frapposto tra motore e cambio, possa recuperare e immagazzinare l’energia che normalmente viene dissipata durante le frenate. Da sottolineare che sul TwinAir da 85 Cv è di serie lo “Start&Stop”, il dispositivo che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il successivo riavvio garantendo riduzione dei consumi e silenziosità nell’abitacolo. Associato allo “Start&Stop” c'è il dispositivo Gear Shift Indicator (GSI), una vero e proprio “copilota” che suggerisce in modo discreto al guidatore di effettuare un cambio marcia, per un utilizzo più efficiente del propulsore in termini di consumi. Ad esempio, attraverso l’indicatore sul quadro di bordo, il GSI può suggerire di innestare una marcia superiore per permettere al motore di garantire una combustione con miscela più magra e quindi meno ricca di combustibile oppure di scalare marcia per sfruttare al meglio la coppia disponibile.
Invece, con la seconda modalità (ECO) viene privilegiato l’aspetto “ecologico” del propulsore: infatti, la coppia erogata viene “tagliata” a 100 Nm a 1.750 giri per garantire minimi consumi e privilegiare una guida più cittadina. Anche lo sforzo sul volante è più leggero (in automatico si entra in modalità CITY). Per attivare la funzione ECO è necessario premere il tasto specifico sulla plancia. In questo modo sul quadro di bordo comparirà la relativa dicitura ECO (nel caso di cambio robotizzato Dualogic la dicitura sul quadro sarà “E”). Inoltre, in presenza del cambio Dualogic anche la strategia di cambiata entra in modalità ECO, per ottimizzare ulteriormente la riduzione dei consumi.
Lorenzo Sistino, AD di Fiat Automobiles
“La 500 TwinAir è un'altra tappa fondamentale del percorso di innovazione ecotecnologica del brand Fiat”, ha spiegato l'AD di Fiat Automobiles, Lorenzo Sistino, sottolineando che il brand per il terzo anno consecutivo “è quello con le minori emissioni medie di CO2, un primato importante
che si rafforzerà ancora con il lancio di questo nuovo modello”. “TwinAir è il motore con le minori emissioni di CO2 al mondo, il più ecologico in assoluto e il suo lancio dà l'avvio a una vera 'rivoluzione ecologica' per i motori a benzina”. “Il TwinAir è un grande balzo in avanti per l'ambiente: significa che una città popolata solo di motori TwinAir
beneficerebbe di una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 40%. Sono valori che ribadiscono la nostra leadership in campo ecologico ma con importanti risvolti anche economici: il consumo nel ciclo extra-urbano scende addirittura a 3,6 litri/100 km”. “La 500 TwinAir ha la minore cilindrata, la maggiore potenza e i consumi più
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bassi, con un vantaggio per il cliente che supera i 200 euro l’anno di solo carburante per 15mila km di percorrenza”. “È un motore simbolo che abbiamo voluto abbinare ad un altro simbolo del nostro brand: la 500 perché è la più sexy, la più techno, la più eco di tutte”. Il TwinAir, per ora è adottato solo dalla 500, ma nei prossimi anni
sarà declinato su varie gamme di potenza e applicato anche ad altre vetture del Gruppo Fiat. “In Italia il prezzo di lancio per la 500 TwinAir Star&Stop con cambio manuale partirà da 13.250 euro, come per la 1.3 Multijet da 75 Cv. Pensiamo che la nuova versione TwinAir dovrebbe rappresentare il 20% di tutte le 500 immatricolate”.
GREEN MOVING
Porta a porta a emissioni zero Il Mercedes Vito E-CELL è un furgone tradizionale che monta una batteria agli ioni di litio installata direttamente in fase di produzione. Con 130 km di autonomia e una ricarica completa in meno di sei ore, si candida ad essere il primo veicolo commerciale tutto elettrico veramente operativo, per una distribuzione urbana a inquinamento zero di Paolo Barilari
ecoCAR 100
Mercedes Vito E-CELL
G
li esperti non hanno dubbi: in città il futuro è dei veicoli a trazione elettrica. E in città non girano soltanto automobili e motorini, ma anche tanti furgoni che consegnano le merci porta a porta. Furgoni che sono tanti di più da quando è cambiato il nostro comportamento di consumatori: andiamo sempre di meno in macchina al negozio, mentre sempre di più ordiniamo e paghiamo quello che ci serve on-line, dal computer. Risultato: la nostra macchina sta ferma, ma sono sempre di più i furgoni necessari a consegnare porta a porta tutto quello che abbiamo comparto con pochi click, seduti in poltrona. La possibilità di effettuare queste consegne 101
make it your lifestyle
con furgoni elettrici, ad inquinamento acustico e atmosferico azzerato, è una prospettiva entusiasmante, che ci fa respirare immediatamente meglio. Le sperimentazioni di veicoli elettrici stanno aumentando di numero. Tra queste quella che vede coinvolti 100 Mercedes Vito E-CELL elettrici che la Casa tedesca darà in prova ad un gruppo selezionato di clienti che operano nelle aree di Berlino e di Stoccarda e anche in Spagna, a Vitoria, dove il Vito, uno dei due furgoni proposti in listino dalla Mercedes l’altro è lo Sprinter - è costruito. La trasformazione del Vito, effettuata direttamente nella fabbrica Mercedes di Vitoria, in Spagna, avviene con il montaggio
GREEN MOVING
LA TECNICA delle batterie e di tutti gli altri sistemi necessari al passaggio da veicolo diesel a veicolo ZEV. Una trasformazione che non
Al posto dei motori diesel a quattro e sei cilindri del Vito, il Vito E-CELL monta un motore elettrico con una potenza continua di 60 kW e una potenza massima di 70 kW. La coppia massima è di 280 Nm. Considerato il tipico settore di impiego
riduce né la portata utile né il volume di carico del veicolo. Il Vito E-CELL è in tutto
di Vito E-CELL e per favorire la massima autonomia possibile delle batterie, la velocità massima è stata limitata a 80 km/h. La trasmissione della potenza avviene attraverso un cambio monomarcia sulle ruote anteriori, espressamente sviluppato per il Vito E-CELL. Le batterie, 16 moduli con un totale di 192 celle, sono alloggiate sotto il pianale di carico, dove nel Vito si trovano normalmente l’albero di trasmissione ed il serbatoio del carburante. Gli accumulatori di corrente sono moderne batterie agli ioni di litio, ad elevata densità energetica ed una tensione nominale di 360 Volt. La capacità complessiva delle batterie è di 36 kWh, di cui 32 kWh disponibili per la marcia. Batterie, motore elettrico, convertitore ed il resto dei componenti elettrici del gruppo motopropulsore sono raffreddati ad acqua. Il Vito E-CELL è equipaggiato di serie con una Smart Charge Communication Unit (SCCU), per una gestione intelligente delle ricariche del veicolo, per esempio programmando la ricarica nelle ore notturne, quando le aziende energetiche mettono a disposizione elettricità “verde” o nelle fasce orarie più convenienti economicamente. La SCCU consente inoltre il caricamento parallelo di diversi veicoli di una stessa azienda senza sovraccaricare la rete elettrica. Per una maggiore autonomia le batterie sono ricaricate anche durante la marcia, quando si abbassa il pedale del freno e nelle fasi di rilascio e decelerazione, trasformando l’energia frenante in elettricità.
Qui sopra la batteria agli ioni di litio impiegata sul Mercedes Vito. A lato un interruttore industriale dedicato per la ricarica. Si notino il pulsante stop di emergenza, e la particolare spina inserita nella presa dedicata.
e per tutto equivalente al Vito diesel in termini di utilità. Le sue missioni naturali sono le consegne in centri urbani e zone pedonali, il transito in aree con limitazioni alla circolazione, l’accesso a garage sotterranei: il Vito E-CELL è adatto nelle zone con tassi elevati di inquinamento ambientale e nelle aree protette dalle emissioni acustiche. Con un’autonomia di circa 130 km, una velocità massima di 80 km/h e una portata utile di 900 kg, il Vito E-CELL si rivolge ad una clientela che prevede un utilizzo medio in zone urbane di 50-80 km al giorno. Per ora si tratta di una fascia limitata di clientela, ma l’evoluzione delle batterie permetterà progressivamente un impiego sempre più esteso dei furgoni elettrici e un prezzo d’acquisto sempre più ragionevole, quando i volumi di produzione consentiranno la diffusione delle necessarie economie di scala.
RATA DI NOLEGGIO MENSILE FISSA Ma quanto costa un Vito elettrico? Per ora non esiste un prezzo di listino. La sperimentazione presso i clienti è stata predisposta per una durata di quattro anni o di 80.000 km, terminata la quale i 100 Van torneranno alla Mercedes-Benz, a fronte di un noleggio mensile che comprende il servizio di assistenza completo. La flotta di 100 Vito E-CELL percorrerà circa 8 milioni di chilometri, che diventeranno un patrimonio unico di esperienze per l’ulteriore perfezionamento della trazione elettrica nei veicoli commerciali.
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SUPERDISTRIBUTORE MULTIDISPENSER SCARTI IN FORMA DA VETRO NASCE VETRO
ALLERGIE: PERICOLO NELL’ABITACOLO JULIA ROBERTS L’ABITO DI CARTA L’ENERGIA SOLARE PRÊT-À-PORTER
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NELL’ABITACOLO UN NEMICO IN AGGUATO Tra le mille sostanze che entrano dall’esterno o sono già presenti nell’abitacolo, possono nascondersi elementi che causano reazioni allergiche. La Ford sta lavorando per fronteggiare questo pericolo di Gian Franco Lepore Dubois
C’
è un nemico in agguato nell’abitacolo dell’auto, è invisibile e inatteso: si chiama allergia. Quante volte
utilizzato sulla vettura. I potenziali rischi connessi con ciò che si tocca e si respira all’interno dei veicoli sono stati l’oggetto di
in macchina capita di starnutire appena acceso il riscaldamento? Spesso non ci si fa neanche caso, eppure quello starnuto può essere il sintomo di una piccola allergia, che nel tempo si può aggravare, dovuta a qualche sostanza finita nell’aria o per un difetto dei filtri dell’aerazione o, peggio, per le emissioni di qualche materiale
una giornata di studio organizzata dalla Ford, a Colonia, nella sede del “TÜV Rehinland”, uno dei più importanti gruppi mondiali di servizi tecnici all’impresa, fondato nel 1872, cui la stessa Ford affida il compito di testare le proprie vetture, così da poterle garantire come “anallergiche”. ecoCAR 104
LA VIA PER L’“ALLERGY LABEL” TÜV è in tedesco l’acronimo di “Technischer Überwachungs-Verein”, letteralmente, in italiano, Associazione di Controllo Tecnico; si tratta, in sostanza, di società cui viene affidato il compito di verificare la validità tecnica delle lavorazioni industriali. Tra esse, il “TÜV Rehinland”, con sede a Colonia e attivo dal 1872, è uno dei maggiori operatori internazionali nel campo della certificazione di prodotti, servizi e sistemi di gestione, con particolare riguardo allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza alimentare e ambientale.
Per il settore delle allergie collegate all’automobile, il TÜV Rheinland, partendo dalla creazione di un inventario delle sostanze pericolose e allergeniche, ha definito una serie di requisiti da rispettare per la gestione dei materiali utilizzati, per le finiture e gli accessori, per le eventuali sostanze nocive presenti nei materiali e nell’atmosfera dell’abitacolo allo scopo di minimizzare il loro impatto e l’esposizione ad essi.
Le manifestazioni allergiche stanno sempre più divenendo un fenomeno di grande rilevanza sociale: secondo le stime, oltre il
20% della popolazione, in Europa e nei Paesi industrializzati, ne soffre in qualche misura. In Europa, dove il numero è sempre andato crescendo negli ultimi decenni, accompagnando lo sviluppo e i cambiamenti degli stili di vita, si calcola che siano più di 80 milioni le persone affette da qualche forma di allergia, che va dalle più comuni riniti all’asma, alle orticarie, fino alle dermatiti più
complesse, che provocano talora effetti veramente invalidanti, e fino allo shock anafilattico, che mette a rischio la vita. “Per questo” - come afferma il prof. Peter Elsner, Presidente della Dipartimento di Dermatologia e Allergologia dell’Università Friedrich Schiller di Jena - “occorre moltiplicare gli sforzi per evitare l’esposizione ad agenti patogeni. Tanto più che la malattia è subdola, dal momento che la sensibilità ad una sostanza si può manifestare all’improvviso, in soggetti che mai in passato avevano registrato alcun sintomo”. 105
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Conseguentemente viene svolta una serie di testaggi sui veicoli, entro le prime quattro settimane dalla produzione, per verificare l’aderenza dei risultati alle specifiche richieste per i materiali che abbiano contatto con la pelle, per il rilascio di sostanze nell’aria da parte degli stessi materiali, per i limiti di saturazione dell’aria nell’abitacolo, per l’efficienza dei filtri antipolline, ecc. Per verificare i limiti consentiti nell’atmosfera dell’abitacolo – ad esempio – la vettura viene tenuta per almeno otto ore, con porte e finestrini ermeticamente chiusi ad una temperatura di 21 gradi centigradi; vengono quindi prelevati campioni di aria con appositi strumenti e confrontati con altri prelievi compiuti nelle diverse situazioni: dopo 30 minuti di guida, con finestrini o portiere aperte, dopo trenta minuti con finestrini e portiere chiuse e senza ricambio d’aria, ecc. Analoghi test vengono svolti anche su singole parti del veicolo, così da poter garantire la sicurezza sotto il profilo delle allergie riguarda tutti i componenti montati sull’automobile che si fregerà dell’”Allergy Label”.
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Ford, il primo costruttore certificato a prova di allergia Prima, e finora unica, tra le Case automobilistiche, la Ford, fin dal 2004, ha cominciato a richiedere una certificazione antiallergie per gli interni delle proprie vetture “a conferma – come dice Wolfgang Schneider, Vice Presidente della divisione Affari legali, governativi e ambientali di Ford Europa - della tradizione di sostenibilità dei nostri prodotti e a dimostrazione dell’attenzione per i dettagli e la qualità di tutti i più recenti veicoli che escono dalle nostre linee”. Il marchio di qualità rilasciato dalla “TÜV Rheinland” è stato assegnato per la prima volta alla Ford C-MAX appunto nel 2004; successivamente altri otto dei più recenti modelli lanciati da Ford hanno ricevuto la stessa certificazione: ad oggi sono state vendute in Europa ben 4,2 milioni di vetture Ford con il marchio di qualità TÜV. Ai fini del processo di valutazione, sono stati condotti test esaurienti e scientificamente verificabili per identificare sostanze nocive e potenzialmente allergiche. La procedura seguita prevede l’analisi di oltre 100 materiali e componenti. Nell’ambito del programma di sviluppo degli interni anallergici, viene ridotto al minimo l’uso di materiali, quali lattice, cromo e nichel, che in alcune persone possono provocare reazioni allergiche. Tutti i componenti solitamente a contatto diretto e prolungato con la pelle, come ad esempio il volante, i coprisedili e le cinture di sicurezza, vengono testati anche dermatologicamente. Ford ha messo a punto una serie di processi e strumenti, denominati “Global Materials Management”, per la gestione dei materiali lungo tutto il ciclo di vita dei veicoli. I processi e gli strumenti sviluppati consentono a Ford di comunicare ai fornitori le specifiche dei materiali e di tenere sotto controllo le materie da questi utilizzate nella produzione di componenti. I veicoli, infine, sono dotati di filtri antipolline ad alte prestazioni che impediscono ai pollini allergenici di infiltrarsi all’interno dell’auto e assicurano un’elevata qualità dell’aria nell’abitacolo. Gli otto modelli Ford attualmente certificati da TÜV sono la nuova Fiesta, Fusion, Focus (inclusa la versione Coupé-Cabriolet), C-MAX, Kuga, Mondeo, S-MAX e Galaxy. Sui nuovi modelli S-MAX e Galaxy 2010 sono attualmente in corso le verifiche per il conferimento del marchio di qualità. In futuro, tutti i nuovi modelli Ford saranno certificati. Nel febbraio 2008, Ford ha poi ottenuto anche il certificato di qualità del Centro europeo per la ricerca sulle allergie (European Centre for Allergy Research Foundation, www.ecarf.org) di Berlino.
Tra gli otto modelli attualmente certificati dal TÜV spicca anche la Kuga, nella foto a lato e nel particolare degli interni, qui sopra.
In pratica, assai spesso l’allergia è latente e si manifesta solo alla presenza di un fattore scatenante, come l’accumulo o l’overdose. Occorre dunque rivolgere particolare attenzione a quanto avviene all’interno delle auto, dove trascorriamo ogni giorno parecchio tempo e dove la presenza di sostanze potenzialmente fonti di allergia possono minacciare non solo chi ne soffre, ma anche chi ha una semplice tendenza, senza che la patologia sia insorta. L’obiettivo
è minimizzare i rischi per i passeggeri, selezionando i
materiali e limitando le occasioni di esposizione: si tratta in sostanza - ha osservato il prof. Karl Sander, Direttore della Divisione Prodotti della “TÜV Rehinland”- di controllare ciò che i passeggeri possono inalare, toccare o ingerire durante la loro permanenza in auto. Un primo aspetto riguarda l’aria. Indipendentemente dal problema delle allergie, ad esempio, pochi sanno che una persona consuma 450 litri d’aria l’ora. Cinque persone in un abitacolo fanno dunque presto a rendere l’atmosfera irrespirabile e a far
crescere la concentrazione di anidride carbonica che, se supera l’8% in volume, può divenire addirittura letale. L’aria, inoltre, assorbe le sostanze rilasciate dalle tappezzerie e dagli altri materiali usati all’interno del veicolo, che vengono così inalate dai passeggeri.
Un corretto ricambio d’aria è quindi la prima regola, avendo cura di disporre di
adeguati filtri all’apparato di aerazione, capaci di trattenere polveri, pollini e residui di gas di scarico provenienti dall’esterno. Ma il lavoro fondamentale va
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fatto a monte selezionando i materiali con cui i passeggeri o l’aria che essi respirano possono avere contatto, escludendo ogni prodotto nocivo o passibile di scatenare effetti allergici. I parametri cui attenersi in questo lavoro di selezione e scelta dei materiali sono stati messi a punto dal “TÜV Rehinland” che verifica poi, con un minuzioso lavoro di testaggio, l’esito dei risultati ottenuti sui diversi modelli di auto, rilasciando infine il suo “Allergy label”, un sigillo di garanzia per chi sale in macchina.
ecoenergia
IL PIENO “GREEN” IN CASA Alle stazioni di servizio che erogano ogni tipo di carburante, strizzando l'occhio al futuro con colonnine predisposte per l'idrogeno o l'idrometano, fanno da contrappunto gli attacchi domestici per ricaricare le batterie o in alternativa le bombole di metano. Sono strade diverse che portano tutte verso la mobilità "green" di Carlo Sidoli
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naugurato a Bolzano, vicino all’aeroporto e all’autostrada il distributore Agip Alpen Gas di Haimo Staffler, capace di erogare non solo tutti tipi di combustibile attualmente esistenti, ma anche quelli del futuro, come l’idrogeno sotto forma di gas compresso. Ciò significa che se vi transitasse per puro caso una Mercedes, una Nissan o una Renault (le elettriche dotate di fuel cells, definitive, da noi provate in anteprima) potrebbero “fare il pieno” in pochi attimi. Non conosciamo il prezzo del "carburante del futuro" che in teoria potrebbe anche essere
basso perché l’H2 è ottenuto in Alto Adige per elettrolisi dall’acqua, col surplus di energia elettrica notturna di origine idraulica. Restano solo le spese di compressione e di trasporto, inesistenti a Bolzano dove l’elettrolisi si fa nei pressi dell’impianto di erogazione. Ben vedete che siamo già oltre la "fase delle batterie" che invece è quella dei veicoli ibridi attuali, e dei veicoli elettrici prossimi futuri, dove il motore a scoppio uscirà di scena. Il veicolo elettrico a batteria è considerato molto promettente perché è possibile ricaricarlo in casa (o nei parcheggi col sistema plug-in) "alla spina", giocando sul fatto che la rete elettrica è diffusa in tutti gli edifici. Ma pressochè la stessa cosa si potrebbe dire del metano, ora disponibile quasi ovunque. E qualora fosse possibile caricare le bombole “in casa”, l’auto a metano si libererebbe dall’handicap di trovare pochi distributori sul territorio nazionale. In Alto Adige ciò è già ecoCAR 108
possibile, grazie all’agilità con cui si possono prendere un certo tipo di decisioni di carattere locale. Nel resto d’Italia pare potrà esserlo grazie ad un’appendice della prossima legge finanziaria. In sostanza il metano che ci arriva a casa a bassa pressione viene prelevato, compresso e immagazzinato nel serbatoio dell’auto. L’operazione si effettua di notte perché occorrono, nel migliore dei casi, compressori da 1,5 kW di potenza, cioè che da soli assorbono la metà dell’energia elettrica domestica istantanea, impedendo l’uso contemporaneo di certi elettrodomestici come i forni, lavatrici, piastre, ecc. La soluzione viene offerta da I.M.I. che gestisce il “superdistributore” di Bolzano e distribuisce il compressore domestico “Metancompressor” già da lungo tempo sperimentato in Canada ma poi abbandonato in quel Paese perché colà l’auto a metano non ha una tradizione neanche lontanamente paragonabile a quella italiana.
ecoliving
QUANDO GLI SCARTI PRENDONO FORMA Si parte dal rifiuto per restituirlo a nuova vita, magari ancora più dignitosa della prima. Questo è l’impegno di Angela Nocentini, una stilista che pone molta attenzione nell’uso di materiali riciclati pure nella propria creazione di abiti da sposa di Chiara Tavazza
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uello di gettare nella spazzatura oggetti inutilizzati e scarti è un gesto quotidiano, magari
fatto tirando un sospiro di sollievo per lo spazio recuperato. C'è chi invece, con questi materiali, riesce a creare dei veri capolavori: Angela Nocentini
è una stilista che nel suo curriculum mostra un'attenzione particolare all'utilizzo di materiale riciclato nella creazione di abiti. “Ho lavorato costantemente su questo tema, tenendo workshop in cui si partiva dallo stoccaggio, per esempio di ecoCAR 110
materiali elettronici, per arrivare ad una sfilata. È successo in Serbia, a Firenze, a Lecce. Ogni volta ho trovato rifiuti diversi. Con gli studenti siamo partiti proprio dal considerare quello che il territorio ci offriva e poi abbiamo seguito il percorso della trasformazione, smontaggio e
Nelle due pagine, alcuni esercizi di stile della creatrice di moda Angela Nocentini. Qui in alto, due momenti della sfilata alla Biblioteca delle Oblate a Firenze. Nella pagina a lato, due viste del laboratorio a Pancevo (Serbia).
Il matrimonio: bianco ma... green! Se fino a qualche anno fa poteva sembrare un'idea estremamente originale, oggi tutte le agenzie specializzate in matrimoni hanno un ventaglio di opzioni e offerte legate alla cerimonia eco-friendly. Dal mezzo di trasporto alle decorazioni, dall'abito alle bomboniere, dagli inviti al ricevimento: ogni aspetto della cerimonia può essere organizzato in modo tale che il rispetto dell'ambiente appaia tra i sorridenti invitati alle nozze. Prodotti agroalimentari del territorio, invece delle classiche bomboniere, fiori di campo o essiccati per gli addobbi, partecipazioni su carta riciclata, pasta di sale, pannolenci e spezie per decorare semplici sacchetti da donare agli ospiti: c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'ambiente ringrazia.
montaggio degli scarti, adattandoci ai materiali e modellandoli per renderli affini al corpo umano”.
Sono suoi gli abiti realizzati per Trilly in occasione del lancio in Italia dei due film di Walt Disney: scova i materiali da utilizzare tra gli scarti di una azienda toscana che si occupa di rifiuti. Sarà uno dei proprietari a chiederle di dare vita all'abito da sposa per sua moglie: “Ho selezionato i materiali più disparati e ho realizzato un corpetto interamente ricamato con frammenti di rifiuti e una gonna morbida, ampia, fatta di strisce di tessuto non tessuto, eco pelle e pelle, strisce rimaste dal taglio
delle parti utilizzate. Tutto nei toni chiari dal lilla al rosa pallido, al bianco”. Sempre fedele al riciclo. “A me sembra che ormai lo spreco sia generalmente percepito come kitch e fastidioso. Abbiamo chiaro il disastro ecologico di cui siamo artefici ma non possiamo cambiare pianeta, quindi non ci resta che conservare quel che resta di questo”. Crede
che possano diffondersi i matrimoni “green”, o la scelta -sempre più frequente- di prestare attenzione all'ambiente nel giorno più importante della vita, è solo una moda, e non il naturale proseguimento di uno stile di vita? “Il senso di quel giorno, la solennità della promessa, il clima
di affetto che pervade i presenti, tutto sarà vero se sarà eticamente corretto, sobrio, sostenibile, se no rischia di sembrare un reality! Non credo sia una moda. Forse è lo stile di vita green che è una moda, ma anche fosse così... ben venga!”
Ha ricevuto altre richieste per abiti da sposa? “A settembre si sposa Bianca Cappello, esperta di gioiello contemporaneo e curatrice della mostra Fashion paper, abiti, gioielli e oggetti di carta. Mi ha 111
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chiesto il bouquet, anzi due: uno da lanciare e uno da tenere, più il fiore all'occhiello dello sposo. Vicino ai cassonetti ho trovato dei grossi libri, vecchissimi, ingialliti e alcuni illeggibili. Penso di partire da lì”. Se esiste un Paradiso per gli ecologisti, Angela Nocentini è in predicato per un posto in prima fila.
ecoobiettivi
DA VETRO NASCE VETRO In Italia una bottiglia su due è in vetro riciclato. È l’unico imballaggio che non ha bisogno di altri elementi per ospitare i cibi in tutta sicurezza di Federica Cingolani
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apace di conservare inalterati i sapori, il vetro è scelto dal 74% dei consumatori europei. È amico dell’ambiente, non nuoce alla salute: è per questo che il 74% dei consumatori europei preferisce gli imballaggi in vetro per bevande e cibi. Le carte vincenti di bottiglie e barattoli di vetro sono la capacità
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di mantenere inalterato il gusto e la frescezza del prodotto che contengono, lo schermo protettivo contro i batteri e il rispetto per l’ambiente. Il vetro è l’unico imballaggio che non ha bisogno di ulteriori strati o additivi per ospitare in sicurezza cibi e bevande ed è riciclabile al 100% e all’infinito. È una questione di gusto, dicono
10 COSE DA SAPERE
Il vetro è puro al 100%. È fatto di tre diversi elementi naturali e atossici: silice, soda e calce.
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Un contenitore in vetro può passare dalla campana del riciclo allo scaffale del negozio in meno di 30 giorni!
all’Assovetro, l’associazione degli industriali del vetro, se il 72% del vino confezionato in Italia e il 77% della birra è confezionato in vetro e se il 62% dei consumatori opta per il vetro quando si tratta di cibi o bevande. Tanto più che, per venire incontro al bisogno di leggerezza dei consumatori, i contenitori in vetro hanno affrontato una “dieta dimagrante”. Essi sono, infatti, il 40% più leggeri che 20 anni fa.
La percentuale media del riciclo del vetro nei Paesi europei è del 65%, ma in Italia, secondo i dati diffusi da Assovetro, ha raggiunto il 66%. Nel 2009 l’industria italiana del vetro ha aumentato dell’1% il tasso di riciclo rispetto all’anno precedente: più di una bottiglia su due è così stata realizzata in vetro riciclato. Il tasso di riciclo dei contenitori in vetro ha avuto, negli 11 anni di applicazione del decreto Ronchi, un andamento positivo: era del 39% nel 1998 è del 66% nel 2009. Per la raccolta differenziata degli imballaggi in vetro si è registrata nel 2009 una crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente. Il riciclo del vetro rappresenta anche una risorsa
importante per l’economia nazionale: tra il 2000 e il 2007 la raccolta e il riciclo dei rifiuti in vetro hanno generato un attivo pari a 1,2 miliardi di euro.
Le mille vite di un
Poiché è inerte, il vetro protegge al meglio il proprio contenuto. Questo significa che il vetro non interferisce con il sapore e la qualità originari dei cibi e delle bevande.
contenitore in vetro passano per il riutilizzo fatto in casa. Bottiglie, contenitori, barattoli, se non avviati al riciclaggio, possono prendere nuova vita. Una vecchia bottiglia da vino o un barattolo di marmellata, una volta privati delle etichette possono diventare vasi da fiori o portacandele e, in certi casi, anche inaspettati lumi. Se poi sono avvolti in carte particolari si possono trasformare in oggetti decorativi. Perché, poi, non provare un pranzo in barattolo? Durante un pic nic o una gita all’aria aperta, i barattoli di vetro possono contenere i cibi in tutta sicurezza di tenuta. Piccoli barattoli possono diventare porzioni monodose di macedonia o dessert. E anche l’acqua ha più gusto, se consumata in vetro: una vecchia bottiglia con tappo a vite si può trasformare sempre in un nuovo contenitore per l’acqua.
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È uno dei pochissimi materiali da imballaggio riciclabili al 100% e all’infinito. Mediamente la percentuale di riciclo del vetro nei Paesi EU27 è del 65%.
Realizzare “nuovo” vetro da quello riciclato richiede il 40% in meno di energia rispetto alla creazione di vetro dalle materie prime. I contenitori in vetro sono il 40% più leggeri che 20 anni fa.
In Europa nel 2008, c’è stato un risparmio di 13.8 milioni di tonnellate di materie prime; in termini di risparmio di CO2, ciò equivale a rimuovere quasi 4 milioni di auto dalla strada!
Il vetro è inodore: ecco perché i profumi sono confezionati in boccette di vetro: quest’ultimo non interferisce infatti con la fragranza!
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Il vetro, inoltre, è privo di sapore proprio, ed ecco perché è ideale per la degustazione del vino. Il vetro non interferisce con il suo gusto, piuttosto aiuta a rivelare le delicate sfumature e caratteristiche che ciascun vino possiede.
ecopersonaggio
RECYCLED JULIA Ad Hollywood la chiamano così perché è tra le star più convinte e impegnate nella causa ambientalista. La Roberts, madre di tre figli, ha scelto una vita ecocompatibile ad iniziare dalla casa e dall’automobile di Eleonora Saracino
È
stata il volto della campagna “Carburanti per la terra”e vive in modo ecocompatibile, ad iniziare dalla casa, alimentata da pannelli solari che forniscono acqua calda, riscaldamento ed energia. E’ Julia Roberts, già al cinema eroina ambientalista in “Erin Brockovich”, e ora tra le star più convinte nel portare avanti la causa verde. Anche lei, come moltissimi vip di Hollywood e non solo, fa parte dei “Lohas”, ovvero i seguaci di quello che è stato definito il neo-
edonismo sostenibile all’insegna, appunto, del Lifestyle of Health and Sustainability in cui, oltre alla cura di se stessi, non si trascura la tutela del pianeta e ci si impegna per la giustizia sociale. Il volto nuovo del
“politically correct”, insomma, che rispetta l’ambiente e si occupa di salvaguardarlo. Secondo recenti stime, negli Usa i “Lohas” sono circa 50 milioni e pare sia un numero destinato ad aumentare visto che anche il Giappone, ma pure la Germania e altri Paesi europei stanno, man ecoCAR 114
mano, sposando tale stile di vita. Questi consumatori responsabili sono, in gran parte, persone con una notevole disponibilità economica, come i divi del cinema appunto, che vogliono fornire il buon esempio acquistando prodotti dall’appartamento all’automobile - altamente tecnologici ed ecologici. Julia Roberts,
soprannominata ad Hollywood “recycled woman” proprio per il suo strenuo impegno ambientalista , ha dichiarato di essere contro
Golden Julia Julia Fiona Roberts è nata ad Atlanta il 28 ottobre del 1967. Debutta al cinema nel 1988 in Legami di sangue dove recita accanto al fratello Eric e, nello stesso anno, ottiene il ruolo da protagonista in Mystic Pizza. Nel 1989, con Fiori d’acciaio, vince il Golden Globe e ottiene una nomination all’Oscar come Migliore attrice non protagonista. Il successo plantario arriva però nel 1990 con Pretty Woman, accanto a Richard Gere, con il quale vince il secondo Golden Globe. Da quel momento in poi la sua carriera è in costante ascesa. Nel suo nutrito curriculum troviamo film come Ocean’s Eleven, Ocean’s Twelve, Closer, Il matrimonio del mio migliore amico e Tutti dicono I Love You di Woody Allen. La Roberts, madre di tre figli, è tra le attrici più pagate di Hollywood.
ogni forma di spreco energetico e che, soprattutto dopo la maternità, ha scelto di condurre una “green life”. “Diventare madre è stato per me un catalizzatore importante per la tutela dell’ambiente - ha affermato - E dopo anni di riflessione, ho iniziato ad agire”. Con tre figli, la diva si è resa conto che era in grado di produrre una grande quantità di rifiuti e, per questo, ha scelto i pannolini ecologici, senza cloro e senza plastica, usa la busta di tela per fare la spesa e nella sua
villa di Malibù ha utilizzato materiale riciclato per le finestre e per le piastrelle. Un modo di vivere ecocompatibile che applica anche ai suoi spostamenti. “Se con la famiglia ci troviamo nel nostro ranch in Messico - ha detto
- ci spostiamo a cavallo, mentre per la città usiamo la Prius anche se il mio sogno sarebbe poter guidare un’automobile alimentata a biodiesel”. Ecologista non per moda ma per vocazione, la Roberts sta abituando i suoi figli ad agire, iniziando dai piccoli gesti quotidiani, in modo responsabile nei confronti dell’ambiente insegnando loro a separare i rifiuti e a preparare composti da usare nel giardino di casa. “Ogni gesto può essere efficace ha ribadito - se lo si fa collettivamente, smettendo di pensare solo ai nostri comfort ma cambiando il nostro modo di consumare”. Pur consapevole di essere una privilegiata nel poter usufruire di tecnologie sostenibili ma non certamente a buon mercato, la bella attrice ha
sottolineato che “è necessario iniziare a rispettare il nostro ambiente in ogni scelta quotidiana”. “Mi rendo conto - ha dichiarato che certi prodotti mirati ad un consumo ecologico non sono alla portata di tutti ma occorre capire che, anche nella vita di tutti i
giorni, si possono fare scelte sostenibili: dal riciclo agli spostamenti, evitando gli sprechi energetici”. Da Erin Brockovich sullo schermo a strenua ambientalista nella vita reale, quindi… “Interpretare quel ruolo - ha ammesso la Roberts mi ha influenzata non poco. E’ una donna che ha combattuto da sola, contro tutto e tutti ed è riuscita a sconfiggere colossi che si credevano inattaccabili”. E Julia è tenace quanto Erin. Anche, e soprattutto, fuori dal set. 115
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Erin Brockovich. Eroina ambientalista Il film, uscito nel 2000 e firmato da Steven Soderbergh, racconta la storia vera di Erin, segretaria trentenne, divorziata e madre di tre figli, che indaga sulla Pacific Gas and Electric Company, una società responsabile della contaminazione delle falde acquifere di una cittadina californiana che provocarono il tumore di molti residenti. Determinata e disposta a non cedere a nessun compromesso, la Brockovich riuscì a vincere in tribunale facendo ottenere ai 260 querelanti un indennizzo di 333 milioni di dollari. Candidato a 5 premi Oscar, il film Erin Brockovich - Forte come la verità valse la prestigiosa statuetta a Julia Roberts come Miglior Attrice e la vera Erin comparve nella pellicola in un breve cameo.
ecotendenze A sinistra, l’abito di Erica Cerri realizzato con i numeri salvacode del supermercato. Qui sotto, una collana creata con la carta igienica, da Marzia Coronnello. Al centro della pagina a lato, "Sweet white", l’abito da sposa di carta porcellanata, di Serena Andrei. L'abito è frutto di un assemblaggio di numerosi sottotorta, il bordo dei quali dona una sensazione di pizzi preziosi. Con lo stesso tipo di carta è realizzato il bouquet.
QUANDO L’ABITO È DI CARTA È Fashion Paper, una mostra itinerante con abiti e accessori in carta riciclata, disegnati da giovani studenti di design di Beatrice Campani
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n solo materiale e tanta fantasia, sono questi gli ingredienti della mostra itinerante Fashion Paper.
Carta, organizzato da AFOL Milano (Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro della Provincia di Milano) e promosso dalla Provincia di Milano e dalla Provincia di Firenze. Il progetto, ideato da Bianca Cappello, ha come obiettivo principale di comunicare la Moda, l'Arte e il Design attraverso le infinite sfaccettature di carta e cartone, per portare alla luce e sviluppare in maniera accattivante gli attuali temi di eco sostenibilità, recupero dei materiali e compatibilità ambientale. Ecco che la mostra, partita il 29 aprile da Palazzo Isimbardi di Milano, ha già fatto tappa a Firenze (alla Galleria di Via Larga) e Torino (Spazio espositivo Accademia Albertina delle Belle Arti), e proseguirà poi a Madrid, presso l'Istituto di Cultura Italiano a Madrid all'interno dell'evento Semana de l'Arquitectura (dal 7 al 20 ottobre 2010) e infine dal 6 al 14 novembre a Piacenza Expo, all'interno di Casa 2010 e Invito a Nozze 2010. Gli studenti sono
Il materiale è la carta, che diventa tessuto per abiti e accessori, oppure viene plasmata per modellare gioielli e oggetti d’arte contemporanea. La creatività è quella dei giovani studenti di design di tre prestigiose accademie italiane (l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e l’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino). La carta
usata è riciclata e diventa così un nuovo ecodenominatore comune per proporre nuove tendenze di abiti, gioielli e oggetti di design. La carta infatti è un materiale eticamente “buono”, poiché si presta facilmente ad un riuso e con i dovuti accorgimenti può essere utilizzata per donare agli oggetti una nuova vita. Inoltre è un materiale artisticamente affascinante, perché può essere lavorato e modellato in infinite varianti offrendo spunti diversi e risultati sorprendenti. Tutto questo è visibile all’interno della mostra Fashion Paper, un evento di Moda, Arte e Design in ecoCAR 116
Save the sea, linea di beachwear per salvare il mare La boutique virtuale di moda e design “yoox.com” presenta un nuovo progetto per Yooxygen, in partnership con la stilista inglese Katharine Hamnett. La famosa eroina dell’ecologia ha disegnato una capsule collection ecofriendly per il mare.
Si chiama ''Save the sea'' ed è già acquistabile on line. Ispirata agli anni ’50, la linea è composta da 14 pezzi (per uomo e donna) prodotti nel rispetto dell’ambiente. Una percentuale del prezzo di vendita sarà devoluta al progetto “Fashioning a Better Future”, fondato da Katharine Hamnett e seguito da Organic Exchange, una charity americana volta ad aiutare i coltivatori dell’Africa dell’Ovest.
stati seguiti dai docenti Bruna Marchesan e Luisa Scarpini di AFOLModa, Maria Teresa Illuminato (Accademia di Brera), Roberto Zanon (Accademia Albertina di Torino), Edoardo Malagigi e Angela Nocentini (Accademia di Belle Arti di Firenze). I giovani designer hanno dato sfogo alla loro fantasia creando vestiti, abiti da sposa, accessori, gioielli e oggetti di design ri-utilizzando scarti
creati con le carte da filtro del tè usate, con la carta delle riviste, con le etichette utilizzate per gli abiti o le promocard. Mentre con i vecchi francobolli è stato realizzato un kimono. E con la carta proveniente dalle cose che si usano in cucina
realizzato con scarti industriali di fazzoletti di carta bianchi, ma anche particolari e colorati vestitini
attillato è cucito con applicazioni di eliche in carta di riso, mentre un vestito di carta stropicciata tinta con la china ha applicazioni di fiori di carta con bordi bruciati. Le stesse tecniche sono usate anche per gioielli e oggetti d’arte e design. Le collane sono in
carta tinta nel thè o patinata, mentre per gli orecchini vengono proposte infinite varianti come carta di riso, foglia d'oro, cartoncino, filo rosso, o ancora carta abbinata a perline o fogli di giornale. Tante proposte
industriali di qualunque cosa sia fatta di carta. E la fantasia è volata lontano, portando i giovani designer a ideare capi fatti di vecchi francobolli, cartoline, giornali, fazzoletti, etichette e altro ancora. Oppure a lavorare questo materiale in modi particolari: con la resina, con le tinture oppure effettuando pieghe speciali. Tantissime le idee proposte, anche se nella mostra itinerante ci sono gli abiti più interessanti selezionati da una commissione scientifica interna a ciascun istituto. Passeggiando fra i modelli esposti è possibile vedere un moderno abito da sposa
sembrare, a prima vista, un soffice tessuto pregiato. Così un abitino
arrivano vestiti fatti di scarti di tovaglioli di carta rossi, o con scatole di cartone delle uova pressate o addirittura con tetrapak. Tante anche le proposte di abiti in cui la carta viene modellata con particolari lavorazioni, tanto da farla
intelligenti e molto creative, da cui uscirà un giovane talento della moda e del design alla premiazione finale che si terrà il 28 e 29 settembre 2010 presso l’Università degli Studi Bocconi di Milano, all'interno dell'evento “Tra il Dire e il Fare’’ promosso dalla Provincia di Milano. Creatività e nuove tentenze sono il cuore di Fashion Paper, ma la mostra punta anche al mondo del riciclo, per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo del fashion system sull’opportunità di salvare il nostro pianeta. 117
make it your lifestyle
Porta iPad realizzato con teloni in PVC riciclati Segue la moda del riciclo anche il marchio 1D3A5, che lancia il porta iPad fatto con i teloni pubblicitari in PVC riciclati. I teloni vengono lavati e bottalati, tagliati, cuciti e rifiniti in Italia, con una lavorazione artigianale che richiede, per ogni pezzo, oltre due ore di lavoro. Lo “Skinpad” ha una rifinitura anti-graffio sulla cerniera e un cuscinetto che impedisce al prodotto contenuto di essere danneggiato durante la chiusura. È rivestito internamente in velluto, per coccolare il nuovo gioiellino della tecnologia.
ecotech di Manuela Valle
EOLICO MADE IN GOOGLE
Il gigante di Mountain View sempre più vicino all'ambiente. Google rinnova il proprio impegno a favore dell’energia pulita e, ben consapevole dell'inquinamento prodotto dalle attività umane sull'ecosistema, si occuperà di rendere ad impatto zero diversi data center disseminati nel mondo. Per ridurre l'inquinamento delle sue unità organizzative, la società del motore di ricerca più famoso del mondo ha deciso, dunque, di acquistare energia eolica per i prossimi vent’anni da NextEra Energy. La notizia arriva pochi giorni dopo l'annuncio di investimento di ben 39 milioni di dollari in alcuni impianti eolici del Nord Dakota che, complessivamente, sopperiscono al fabbisogno energetico di circa 55.000 famiglie.
L'AUTO GONFIABILE
ASFALTO E PANNELLI FOTOVOLTAICI: L’ENERGIA SOLARE prêt-à-porter Scott Brusaw, fondatore della Solar Roadways, inventa il manto stradale ad energia rinnovabile La strada verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni... quella che porta dritti dritti alla sostenibilità, a quanto pare, è coperta da pannelli fotovoltaici. L’idea di
PER TUTTI I GUSTI Anche Archimede Pitagorico impallidirebbe di fronte al brevetto della micro car gonfiabile. Eppure, c’è chi ci ha già pensato ed è ben convinto che l’idea avrà successo. Consumi, pesi e carrozzeria ridotti al minimo: fin qui nulla di nuovo. A sorprendere del brevetto di Dario Di Camillo, con un passato al centro Design Fiat, sono i rivestimenti che sostituiscono la tradizionale protezione in lamiera. Il guscio rigido esterno è, infatti, formato da cuscini d’aria che arrivano direttamente dai principi della tecnologia degli “inflatable systems” del settore aerospaziale, utilizzata per gli scivoli d'emergenza degli aeromobili, come paracadute o airbag per le sonde aerospaziali. L'intenzione dell’imprenditore è quella di produrre l'auto in due taglie differenti, “small” e “medium”, e di mettere in produzione la piccola micro car al costo di una normale utilitaria. Sulla propulsione nessun segreto: l'auto gonfiabile potrà vantare tre differenti motorizzazioni, endotermica, ibrida
sostituire il comune asfalto con sistemi di immagazzinamento dell’energia solare arriva dall’americano Scott Brusaw, fondatore della start-up Solar Roadways, che, grazie all’originalità e alla genialità della trovata, si è aggiudicato un premio di 100.000 dollari messo in palio dal Dipartimento dei Trasporti USA (US Department of Transportation - DOT). Nel Paese dove tutto appare più grande e sbalorditivo, l’idea si appresta a diventare realtà sui 70 chilometri di strada dell’Idaho che separano Coeur D'Alene e Sandpoint. Ma come funziona il sistema? La tecnologia alla base del progetto di Brusaw è semplice. I pannelli sono composti da tre strati: la base contiene la rete elettrica; lo strato intermedio “ospita” le celle solari, i LED e i supercondensatori in grado di produrre e immagazzinare energia elettrica; il livello superiore è realizzato con un particolare vetro capace di fornire la necessaria trazione per qualsiasi tipo di traffico di superficie. Grazie alla “visione” di Brusaw, ogni ecoCAR 118
miglio di strada potrà soddisfare il fabbisogno di centinaia di famiglie e di immagazzinare il quantitativo di energia sufficiente per garantire una rete di rifornimento capillare per le auto elettriche. I grandi vantaggi del manto stradale immaginato dalla Solar Roadways non riescono a nascondere il più grande ostacolo alla diffusione su larga scala di questa nuova tecnologia: il costo esorbitante dei pannelli, 6.900 euro per ogni elemento di 16 mq, renderà probabilmente difficile, o quantomeno futuristica, l’applicazione di questa particolare modalità di produzione di energia “verde”. Eppure tanti soldi potrebbero essere ben spesi se solo si valutasse con attenzione il potenziale delle novità introdotte da Brusaw: oltre a produrre energia pulita, grazie ai LED inseriti nei pannelli, il nuovo manto stradale potrebbe essere utilizzato per segnalazioni orizzontali improvvise o come fonte di calore per evitare la formazione di ghiaccio con buoni risultati anche in termini di sicurezza. Insomma, l’innovazione non ha prezzo. Se poi aiuta l’ambiente, tutto di guadagnato!
RESTORE: “ECOCELLULARI” CRESCONO
SOLAR IMPULSE: “TINTARELLA” DI LUNA Vola di notte per 26 ore grazie all’energia del sole accumulata durante il giorno. Prossimo obiettivo il giro del mondo Energia solare anche di notte? Il team che ha progettato e costruito Solar Impulse, il primo aereo capace di volare con la sola forza del sole mantenendone accumulata una buona quantità anche dopo il tramonto, ha dimostrato che è possibile. La prova tangibile è
chili senza ricorrere ad alcuna fonte fossile. Ambizioso il progetto di Piccard, primo viaggiatore a poter vantare di aver girato il mondo in mongolfiera senza scalo, che, dopo aver provato il brivido del pallone aerostatico, è deciso a ripetere l’espe-
rienza per il 2013-2014, questa volta a tappe ma rigorosamente senza carburante, con il suo nuovo aereo. “Niente ci può fermare da un altro giorno e una notte di volo... e dal mito del volo perpetuo” ha commentato entusiasta.
stato il volo di 26 ore ininterrotte del velivolo, progettato dall'esploratore svizzero Bertrand Piccard, cofondatore del progetto insieme al suo copilota André Borschberg, ex aviatore di aerei da combattimento. Partito poco prima delle sette dall’aerodromo di Payerne, Solar Impulse ha mantenuto una velocità di circa 35 chilometri orari e, senza produrre inquinamento sonoro e acustico, ha sorvolato le Alpi e il massiccio del Giura ad una quota massima di 8.500 metri per poi ritornare sui suoi passi nei cieli svizzeri alle 9 della mattina successiva. 1.600 kg di peso, che ne fanno poco più di un’automobile, 12.000 celle fotovoltaiche distribuite ad arte sui 63,4 metri di apertura alare e appena 90 metri per decollare: sono questi i numeri del velivolo che, grazie all’energia del sole, mantiene funzionanti i quattro motori elettrici dalla potenza di dieci cavalli ciascuno e ricarica le batterie a litio-polimeri del peso di 400
Il 77% dei materiali è prodotto grazie a processi di riciclo, il design è accattivante e le funzionalità intuitive. Queste le principali caratteristiche di Restore, il nuovo cellulare Samsung che si presenta al pubblico imballato in una confezione totalmente ecologica, recuperabile al 100% e stampata con inchiostro di soia. Completano il profilo di un telefono portatile in linea con l'ambiente il caricabatterie marchiato Energy Star per il risparmio energetico e le istruzioni di utilizzo, non stampate, ma consultabili unicamente on line. Restore, per stupire anche i più integralisti, è dotato di un tasto One Click Green che permetterà agli utenti di accedere ad una ristretta cerchia di siti internet che si occupano di tematiche ambientali. Unico neo la commercializzazione: l'ultimo nato in casa Samsung sarà disponibile solo negli States ad un prezzo fissato a 49 dollari con contratto biennale con l’operatore Sprint.
IL PILOTA AUTOMATICO SCEGLIE L'ENERGIA PULITA Milano-Shangai senza conducente, ma soprattutto con una delegazione di auto totalmente ecologiche. Queste le novità della tredicesima edizione di Overland, viaggio partito a luglio con 11 mezzi e che punta a percorrere ben 13.000 chilometri in tre mesi. New entries dell'avventura 4 veicoli per il trasporto merci totalmente elettrici, alimentati da pannelli solari e dotati dell'innovativa tecnologia VisLab dell'Università di Parma che, grazie ad un pilota automatico capace di riconoscere ed evitare qualsiasi ostacolo, elimina ogni necessità di avere un conducente. Il prossimo appuntamento, dopo il primo step a Mosca il 18 agosto, è programmato a Shanghai il 28 ottobre. La traversata, che interesserà due continenti, sarà un importante banco di prova per le nuove tecnologie impiegate sui veicoli protagonisti del viaggio.
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make it your lifestyle
ecoletture Marco Fedeli (a cura di) GREEN BANKING Il marketing bancario al di là del mercato Prefazione di Luigi Paganetto Franco Angeli Collana: Economia e Management 176 pagine Prezzo: € 24,00
ecoweb Sono in molti a conoscere il fenomeno green e gli ambiti economici che su di esso si fondano. Citiamone alcuni come la green economy oppure il green marketing ma, forse, solo pochi hanno sentito parlare di Green Banking. Cos’è, come funziona, quale scenario propone questa nuova realtà, è racchiuso in questo libro che offre così una nuova prospettiva di grande attualità e al passo coi tempi. Il testo coinvolge soprattutto il cittadino-consumatore con lo scopo di aiutarlo a superare l’atteggiamento di sottile diffidenza nei confronti del sistema bancario in un momento di grave crisi economico-finanziaria globale. Il marketing bancario, disciplina relativamente nuova e certamente follower rispetto ad altri settori merceologici, fatica a individuare modelli di sviluppo in grado di interpretare la complessità della dinamica di mercato, che evolvendo evidenzia continui limiti nella pratica di marketing. Così assistiamo alla trasformazione del servizio bancario in una commodity, alla limitata portata delle politiche di branding, alla difficile conquista di nuovi clienti, alla ambigua ricerca della soddisfazione e della customer experience come viatico per la fidelizzazione, alla crisi reputazionale e di fiducia dell’intero sistema. In questo scenario emergono però opportunità nuove, alcune delle quali con una portata potenziale decisamente superiore alla media. È il caso del Green Banking. Il libro porta all’attenzione del lettore
un approccio di marketing bancario caratterizzato da un fortissimo potenziale di sviluppo e innovazione. Se è vero che, come dice qualcuno, l’ambiente è uno dei più grandi business oggi all’orizzonte, tale è anche per la banca. Il focus è sul cosiddetto impatto indiretto, quello cioè che riguarda la capacità da parte della banca di influenzare in modo virtuoso i comportamenti dei suoi stakeholder e in particolare famiglie, piccole/medie imprese e territori. Senza sostituirsi all’istituzione pubblica ma sviluppando prodotti e servizi in una logica win-win. È in questo contesto che si sviluppa il Green Banking. La responsabilità sociale di impresa viene declinata in approcci economicamente efficienti. Il marketing bancario va oltre il concetto tradizionale di mercato ed entra a pieno titolo nel societing. Si interfaccia con una community ampia, dai comportamenti di consumo ben delineati e culturalmente coesa, che le banche si apprestano a soddisfare con offerte innovative e basate sulla sostenibilità ambientale. Questo libro per primo in Italia delinea e sistematizza l’approccio Green Banking e contribuisce alla definizione della relazione tra sistema bancario e sostenibilità ambientale anche grazie ad una nutrita serie di interventi di personalità eccellenti dei più svariati ambiti culturali e aziendali. Casi concreti e best practice completano l’analisi di questo innovativo fenomeno di marketing. Antonio Dalla (a cura di) RISPARMIARE ENERGIA È POSSIBILE La gestione energetica nell’industria e nei servizi Franco Angeli Collana: SL Quaderni Volumi SL Quaderni 240 pagine Prezzo: € 29,00
Questo libro nasce dal sodalizio tra due importanti associazioni, la AISL (Associazione Italiana di Studio del Lavoro) e Assoutility Srl, società per l’energia promossa da Assolombarda, ed è il primo in Italia sull’argomento della gestione energetica in azienda. È possibile risparmiare energia da parte delle aziende, che ne sono le maggiori consumatrici? “Si è possibile”, afferma Antonio Dalla nella premessa al libro, “l’importante è perseguire i seguenti obiettivi: risparmiare energia, utilizzare bene quella che abbiamo e favorire le fonti alternative”. Questo testo, diretto a progettisti, imprenditori, direttori di produzione ed energy manager, parte dalla certezza che il risparmio energetico è realizzabile attraverso una serie di interventi utili da effettuarsi in azienda per contenere i consumi interni di energia e quindi i costi relativi. In tal modo si contribuisce all’obiettivo generale della riduzione delle emissioni in atmosfera, oggi all’attenzione a livello mondiale. Si tratta della prima
di Susanna Smith
pubblicazione nel nostro Paese che affronta in modo organico la materia del risparmio energetico in azienda, avvalendosi dell’esperienza pluriennale dei maggiori consulenti del settore. Dopo una breve presentazione del fenomeno fisico della trasmissione del calore e delle unità di misura utili per capire meglio gli interventi che possono essere realizzati, vengono analizzate le attività e i fattori significativi influenzanti i consumi e i costi energetici nei seguenti ambiti: audit energetico, edificio, linee, macchine e attrezzature, impianti, layout e logistica, energie alternative, contrattualistica. Per ciascuno dei temi indicati il volume individua i principali punti deboli riscontrati nella maggior parte delle industrie e descrive gli interventi atti a diminuirne gli impatti dal punto di vista energetico. Nel corpo dei capitoli sono inoltre illustrati i casi reali affrontati, gli interventi realizzati e i costi con il ritorno economico collegato ad eventuali rimborsi fiscali/incentivi. ecoCAR 120
MAREVIVO.IT Marevivo.it è il sito giusto per coloro che amano il mare e vogliono sapere tutto sul suo stato di salute. Dai comuni-
cati stampa alle blue news, approfondimenti, eventi, attività, facebook e quant'altro, il sito offre una panoramica in tempo reale sulla situazione dei mari e degli oceani svolgendo la propria missione in difesa e tutela dell'ambiente marino. Marevivo nasce come un’ Associazione Ambientalista fondata nel 1985 da un gruppo di persone unite da un comune denominatore: la passione per il mare. Tutte le attività sono svolte senza fini di lucro con il sostegno economico e l’impegno volontario dei propri soci sparsi in Italia e in Europa. Per l’importanza e la qualità del proprio impegno Marevivo è stata riconosciuta con D.M. del 20 febbraio 1987 come “associazione di protezione ambientale a carattere nazionale”, ai sensi dell’art. 13 della legge n. 349 istitutiva del Ministero dell’Ambiente. Le attività ed iniziative svolte da Marevivo sono numerose e di diversa natura tra cui assumono particolare significato quelle volte all’educazione ambientale, alla ricerca scientifica, alla promozione delle Aree Marine Protette, alla difesa del mare e delle sue risorse, all’informazione ambientale e alla pianificazione territoriale. Particolarmente attiva è la Divisione Sub che si avvale di un Coordinamento Nazionale e di Coordinatori Territoriali distribuiti sul territorio, il cui compito è di raccogliere le adesioni di enti, circoli, diving o singoli subacquei, nonché sostenere gli stessi nell’attuazione di iniziative rivolte alla conoscenza, valorizzazione e divulgazione del patrimonio marino, anche attraverso campagne di ricerca nei fondali italiani di maggior interesse dal punto di vista biologico e archeologico.
Di grande impatto è stata la recente campagna “Chi avvelena il mare uccide tutto il Pianeta” promossa da Marevivo in collaborazione con la RAI, dopo gli 8 quintali di batterie recuperate nei fondali dei porti italiani, in soli 6 interventi di pulizia.
Zero emission vehicles, eco-mobility, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: l’agenda per chi vuole conciliare la passione per le quattro ruote con quella per l’ambiente. di Fabio Belfiori
OTTOBRE ::: Si parte subito con il Motorshow di Parigi, in scena dal 2 al 17 ottobre nella capitale francese. Come ogni anno il Salone d’Oltralpe rappresenta uno degli appuntamenti clou della stagione, indispensabile per fare il punto sull’anno che si avvia a chiudersi e per avere un’idea dei trend su cui punteranno le maggiori Case l’anno prossimo. Non a caso l’edizione di quest’anno vedrà la presenza di una sezione interamente dedicata agli EVs (Electric Vehicles), le auto ecologiche dei prossimi anni, sponsorizzata dal governo francese, che sta puntando molto sulla trazione elettrica, soprattutto in ambito urbano, per far fronte agli obiettivi di riduzione della CO2 previsti dal Protocollo di Kyoto. ::: Sempre sul fronte Saloni internazionali, segnaliamo il Sydney International Motor Show, in programma nella città australiana dal 15 al 24 ottobre (www.motorshow.com.au) e la 50esima edizione dell’Intenational Automobile Trade Show di San Paolo, in Brasile, dal 27 ottobre al 7 novembre (www.salaodoautomovel.com.br).
NOVEMBRE ::: Come ogni anno torna con l’autunno Ecomondo, la principale fiera europea dedicata all’ambiente e alle buone pratiche ecologiche. Al centro di questa edizione: produzione e acquisto sostenibile, tecnologie orientate alla crescita sostenibile, risposta delle città ai cambiamenti climatici e riciclo. Di particolare interesse il focus sul settore dell´autodemolizione e dello smaltimento dei veicoli a fine vita, sulle migliori tecnologie e strumentazione per il recupero dei componenti dell’auto e linee guida per un’efficace applicazione della normativa relativa al fine vita degli autoveicoli. Da mercoledì 3 a sabato 6 novembre alla Fiera di Rimini (www.ecomondo.it). Anche quest’anno la fiera si svolgerà in contemporanea con Key Energy 2010 (www.keyenergy.it) appuntamento da non perdere per fare il punto sulle ultime soluzioni impiantistiche e tecnologiche per il risparmio energetico e il contenimento del riscaldamento globale, con un occhio attento al contributo e all’utilizzo di fonti alternative per la mobilità. ::: Sempre a novembre, infine, dal 9 all’11, torna H2 Roma Energy & Mobility Show, l’evento di riferimento italiano dedicato alla mobilità sostenibile. Tema dell’edizione di quest’anno è “Il Percorso del futuro: i dieci anni, da oggi al 2020, che cambieranno l'auto”. Nella cornice futurista dell’Eur, al Salone delle Fontane, verranno presentate le tecnologie più all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale delle vetture, in un viaggio ideale che dai modelli a ridottissime o zero emissioni, già nel listino dei principali produttori, porta al delinearsi di un nuovo paradigma di mobilità sostenibile. (www.h2roma.org/evento/intro).
ecopillole
RICICLO
BIOETANOLO
Le plastiche nei mari diventano aspirapolvere
Biologico non fa sempre rima con ecologico
SVEZIA Si chiama "Vac from the sea" il progetto di riciclaggio lanciato da un'azienda svedese che sta raccogliendo dalle acque di tutto il mondo enormi isole di rifiuti di plastica galleggianti per trasformarle in aspirapolvere. Con i rifiuti galleggianti raccolti nel Pacifico, nell'Atlantico, nell'Oceano Indiano e da tre mari europei, la ditta fabbricherà sei particolari aspirapolvere destinate ad essere esposte in vetrina e non destinate alla vendita. Lo scopo è quello di portare l'attenzione del pubblico sulla questione dell'inquinamento da plastica, una tragica realtà che mette in serio pericolo l'ambiente e il suo delicato ecosistema: Greenpeace afferma che ogni anno vengono prodotti quasi dieci milioni di tonnellate di plastica, il 10% dei quali finisce in mare. Ma non solo. Obiettivo dell'eco-campagna sarà anche quello di sottolineare la problematica della scarsa offerta di materie plastiche riciclate a fronte di una maggiore domanda delle aziende per costruire elettrodomestici sostenibili.
GERMANIA Non sempre le tecnologie "verdi" sono realmente amiche dell'ambiente, e il caso dei biocarburanti è spesso citato come emblematico in questo senso. Uno studio tedesco pubblicato da Pnas conferma la pessima nomea di bioetanolo e biodiesel: secondo una simulazione, la prevista conversione di parte della foresta amazzonica in coltivazioni per i biocarburanti avrà un saldo negativo della produzione di CO2 che si potrà recuperare solo in 250 anni. “Invece di sottrarre spazio alla foresta - conclude lo studio - bisognerebbe aumentare la resa delle coltivazioni già esistenti, e utilizzare l'olio di palma, che ha una maggiore efficienza energetica, invece degli altri prodotti”.
SMALTIMENTO RIFIUTI Germania al primo posto per import rifiuti GERMANIA Record del business in Germania che non conosce la crisi nel settore dello smaltimento e riciclo dei rifiuti. Per avere un'idea dell'enorme sviluppo di questo settore, basti pensare che dal 1995 al 2009 l'import tedesco di rifiuti dal resto del mondo è aumentato di circa il 2.615%. Per la Germania si tratta di un guadagno a doppio senso. Da una parte, infatti, i Paesi esportatori pagano le imprese tedesche per lo smaltimento dei propri rifiuti; dall'altra queste rivendono le cosiddette materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.) e i composti organici ottenuti dalla lavorazione dei rifiuti nonché l'energia generata dal loro smaltimento nei termovalorizzatori. Ben poco, quindi, finisce in discarica.
CLIMA Brasile il Paese con maggior impatto ambientale
SQUALI Da predatori a vittime MONDO Il 32% degli squali è a rischio di estinzione a causa della pesca eccessiva. È quanto emerge da uno studio globale per determinare lo stato di conservazione delle 64 specie di squali di mare aperto (specie pelagiche) dell'Unione mondiale per la conservazione della natura, costituito dal gruppo di esperti (Shark specialist group). E la percentuale sale al 52% considerando gli squali catturati nella pesca in alto mare. Chissà se Steven Spielberg penserebbe a un ennesimo sequel de "Lo Squalo" avendo letto questa notizia dopo quella del ritrovamento in una discarica nella periferia di Los Angeles del modello in metallo dello squalo, protagonista dell’omonimo film del 1975. 121
make it your lifestyle
BRASILE Il Paese che più incide sul clima del pianeta è il Brasile seguito dagli States, Cina, Indonesia, Giappone e Messico. Questo il dato emerso da uno studio dell’università di Adelaide in Australia. Secondo la ricerca 'Evaluating the Relative Environmental Impact of Countries' (Valutazione dell'impatto ambientale relativo dei Paesi), il Brasile si posiziona al primo posto per il fattore disboscamento, al terzo nella 'trasformazione di habitat naturali', al quarto nel numero di specie a rischio estinzione, e al quarto anche nelle emissioni di CO2. Altri fattori presi in esame sono l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la perdita' di biodiversita', la crescita demografica e quella economica.
di Susanna Smith
ecoappuntamenti
IL LISTINO DI ECOCAR COMPLETO DI TUTTE LE AUTO ECOLOGICHE Fin dal primo numero di EcoCar ci siamo voluti ispirare all'etichettaEnergia, già ampiamente utilizzata in Svizzera per catalogare le automobili secondo criteri assolutamente oggettivi, e in modo da poterle confrontare tra loro secondo i valori di efficienza energetica, prescindendo quindi dalla tipologia e dal segmento di appartenenza. L'etichettaEnergia informa sul consumo di carburante in l/100 km e sulle emissioni di CO2 in g/km. La categoria di efficienza energetica (A – G), inoltre, fornisce informazioni sul consumo (relativo) del veicolo. Il Touring Club Svizzero (TCS) e SvizzeraEnergia hanno realizzato, per la Confederazione Elvetica, il “Catalogo dei consumi 2009 - Elenco dei veicoli con dati relativi al consumo” nel quale è riportata la categoria energetica per ogni vettura. Analogamente, nel listino di EcoCar abbiamo calcolato la Classe Energetica per tutte le vetture, utilizzando per il conteggio gli stessi parametri usati dal TCS e da SvizzeraEnergia, in modo da poter apprezzare immediatamente la “vocazione” ecologica dell’auto presa in considerazione, potendola confrontare con tutte le altre, per quanto concerne l’efficienza energetica. Naturalmente una Classe energetica A o B indica pure che l’auto in questione presenta consumi molto contenuti, mentre se la Classe è F o G, la vettura considerata tende ad avere consumi, e quindi emissioni, piuttosto elevati.
ABBREVIAZIONI
NOTE
B/E85 B/GPL B/M Ibrida B/E/GPL D B
Nei consumi relativi al carburante alternativo i valori sono espressi in l/100 km, per il GPL e l’E85, mentre per il metano il valore è da intendersi in kg/100 km e la capacità del serbatoio in kg. Per il GPL la capacità del serbatoio è quella effettiva, pari a circa l’80% di quella nominale. Le vetture evidenziate in verde hanno emissioni inferiori a 100 g/km di CO2.
Bifuel Benzina e Etanolo all’85% Bifuel Benzina e GPL Bifuel Benzina e Metano Bimodale Benzina / Elettrico Trifuel Benzina, Etanolo all’85% e GPL Diesel Benzina
L’ETICHETTA ENERGETICA PROPOSTA DAL TOURING CLUB SVIZZERO (TCS) E DI SVIZZERA ENERGIA
AGGIORNATO AL 1 SETTEMBRE 2010
BMW Serie 7 Active Hybrid
112.540
Serie 7 Active Hybrid 7LWB
119.240
X6 Active Hybrid
107.040
CADILLAC BLS 2.0 T Flexpower Business
30.790
BLS 2.0 T Flexpower Elegance
33.460
BLS 2.0 T Flexpower Sport Luxury
38.720
BLS 2.0 T Flexpower Wagon Business
32.180
BLS 2.0 T Flexpower Wagon Elegance
34.850
BLS 2.0 T Flexpower Wagon Sport Luxury
40.110
CHEVROLET Spark 1.0 Eco Logic GPL
10.950
Spark+ 1.0 Eco Logic GPL
11.700
Spark 1.0 LS Eco Logic GPL
13.050
Spark 1.2 LS Eco Logic GPL
13.450
Spark 1.2 LT Eco Logic GPL
14.050
Matiz 800 S Smile GPL Eco Logic
10.300
D D C E E E D D D A A A A A B
PASSO mm
PORTE
POSTI
PESO Kg
8,1
5,0
6,1
45
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M5
198
8,8
4063x1720x1446
2511
3
4/5
1197
145
8,1
5,0
6,1
45
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M5
198
8,8
4063x1720x1446
2511
3
4/5
1197
4
B/GPL 131
10,6 6,6
8,1
39
145
8,1
5,0
6,1
45
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M5
198
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4063x1720x1446
2511
3
4/5
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4
B/GPL 131
10,6 6,6
8,1
39
145
8,1
5,0
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45
4L
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120/5000 206/1750
A
M5
198
8,8
4063x1720x1446
2511
3
4/5
1197
4,7
COPPIA MAX. Nm/giri-1
145
39
Urbano Ex.Ur. Comb
POTENZA MAX. Cv/giri-1
39
8,1
Urbano Ex.Ur. Comb
CONSUMI l/100 km
8,1
10,6 6,6
CONSUMI l/100 km 10,6 6,6
B/GPL 131
EMISSIONI CO2 g/km
B/GPL 131
4
ALIMENTAZIONE
4
EURO
DIMENSIONI LxLxA mm
A
A3 1.6 TDIe CR F.A.P. Attraction
ACCELERAZIONE s
26.530
AUDI
VELOCITÀ km/h
21.150
CAMBIO
MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Prem. P.
TRAZIONE
21.150
CILINDRATA CC
MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Sport P.
B B B B
CILINDRI Numero e disposizione
20.200
CAP. SERBATOIO litri
18.600
MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Distinctive
EMISSIONI CO2 g/km
MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Progression
BENZINA
CAP. SERBATOIO litri
ALFA ROMEO
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
5
D
99
-
-
-
-
99
3,3
3,8
55
4L
1598
105/4400 250/1500
A
M5
194 11,4
4238x1765x1421
2578
3
5
1280
5
ibrida
219
-
-
-
-
219 12,6 7,6
9,4
80
8V
4395
465/5500 700/2000
P
S8
250
4,9
5072x1902x1485
3070
4
5
2045
5
ibrida
219
-
-
-
-
219 12,6 7,6
9,4
80
8V
4395
465/5500 700/2000
P
S8
250
4,9
5212x1902x1484
3210
4
5
2070
5
ibrida
231
-
-
-
-
231 10,8 9,4
9,9
85
8V
4395
485/5500 780/1750
I
S7
236
5,6
4877x1983x1697
2933
5
4
2450
4
B/E85
189
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
220
8,5
4680x1800x1470
2680
4
5
1460
4
B/E85
189
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
220
8,5
4680x1800x1470
2680
4
5
1460
4
B/E85
189
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
220
8,5
4680x1800x1470
2680
4
5
1460
4
B/E85
197
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
215
8,8
4720x1800x1540
2680
5
5
1510
4
B/E85
197
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
215
8,8
4720x1800x1540
2680
5
5
1510
4
B/E85
197
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
58
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
215
8,8
4720x1800x1540
2680
5
5
1510
5
B/GPL 110
8,7
5.6
6,8
31
119
6.6
4,2
5,1
35
4L
995
68/6400
93/4800
A
M5
154 15,5
3640x1597x1551
2375
5
5
940
5
B/GPL 110
8,7
5.6
6,8
31
119
6.6
4,2
5,1
35
4L
995
68/6400
93/4800
A
M5
154 15,5
3640x1597x1551
2375
5
5
940
5
B/GPL 110
8,7
5.6
6,8
31
119
6.6
4,2
5,1
35
4L
995
68/6400
93/4800
A
M5
154 15,5
3640x1597x1551
2375
5
5
940
5
B/GPL 113
8,6
5,9
7,0
31
119
6.6
4,2
5,1
35
4L
1206
81/6400
111/4800
A
M5
164 12,1
3640x1597x1551
2375
5
5
945
5
B/GPL 113
8,6
5,9
7,0
31
119
6.6
4,2
5,1
35
4L
1206
81/6400
111/4800
A
M5
164 12,1
3640x1597x1551
2375
5
5
945
4
B/GPL 119
9,5
6,1
7,4
27,2 123
6,9
4,2
5,2
35
3L
796
54/6000
73/4500
A
M5
145 18,2
3500x1500x1500
2350
5
5
835
ecoCAR 122
LISTINO
14.050
Aveo 1.2 5p. LT GPL Eco Logic
14.650
Captiva 2.4 16V 2WD GPL Eco Logic
27.350
Captiva 2.4 16V LT 4WD GPL Eco Logic
29.350
CITROËN C3 1.1 Ideal Eco Energy G
12.800
C3 1.1 Perfect Eco Energy G
13.800
C3 1.4 Ideal Eco Energy M
15.050
C3 1.4 Perfect Eco Energy M
16.050
Nuova C3 1.1 Ideal Eco Energy G
13.720
Nuova C3 1.1 Perfect Eco Energy G
15.070
Nuova C3 1.1 Style Eco Energy G
15.570
Nuova C3 1.1 Exclusive Style Eco Energy G
16.720
Nuova C3 1.4 Ideal Eco Energy G
14.120
Nuova C3 1.4 Perfect Eco Energy G
15.470
Nuova C3 1.4 Style Eco Energy G
15.970
Nuova C3 1.4 Exclusive Style Eco Energy G
17.120
Nuova C3 1.6 Hdi 90CV FAP 99
16.620
DS3 1.6 Hdi 92CV FAP So Chic "99"
18.120
Grand C4 Picasso 1.8 Ideal Eco Energy M
25.690
Grand C4 Picasso 1.8 Perfect Eco Energy M
27.390
DACIA Sandero 1.4 GPL
8.350
Sandero 1.4 GPL Ambiance
9.950
Sandero 1.4 GPL Lauréate
10.950
Logan 1.4 GPL Lauréate
10.520
Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Ambiance
12.470
Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Ambiance
13.020
Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Lauréate
13.170
Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Lauréate
13.720
DAIHATSU Cuore1.0 16V Greenpowered SHO
12.720
Cuore1.0 16V Greenpowered HIRO
13.385
Cuore1.0 16V Greenpowered TAKA
14.915
Sirion 1.0 Sho GreenPowered
13.030
Sirion 1.0 Hiro GreenPowered
14.820
Materia 1.5 Hiro GreenPowered
18.430
Materia 1.5 Taka Green Powered
19.930
Terios 1.5 B EASY GreenPowered
21.860
Terios 1.5 B YOU Green Powered
23.970
Terios 1.5 B YOU O/F Green Powered
24.970
DR dr1 Bi-Fuel GPL
10.830
dr1 Bi-Fuel Metano
11.830
dr2 Bi-Fuel GPL
11.830
dr2 Bi-Fuel Metano
12.830
dr5 1.6 16V Bi-Fuel GPL
18.330
dr5 2.0 Bi-Fuel GPL
20.330
dr5 1.6 16V Bi-Fuel Metano
19.330
dr5 2.0 Bi-Fuel Metano
21.330
FIAT Panda 1.2 Active GPL
11.950
Panda 1.2 Dynamic GPL
12.500
Panda 1.2 Active Natural Power
13.450
Panda 1.2 Dynamic Natural Power
14.000
Panda 1.2 Dynamic Natural Power Mamy
14.600
Panda 1.2 Climbing '10 Natural Power
14.400
A A A A A A A A A A A A A A A A B B B A D D D D A A A A A C C E E E A A A A D C B A B B A A A A
4,2
5,2
35
3L
796
54/6000
73/4500
A
M5
145 18,2
3500x1500x1500
2350
5
5
835
6,9
4,2
5,2
35
3L
796
54/6000
73/4500
A
M5
145 18,2
3500x1500x1500
2350
5
5
835
4
B/GPL 129
10,7 6,4
8,0
27,2 133
7,2
4,7
5,6
35
4L
995
67/5400
91/4200
A
M5
156 14,1
3500x1500x1520
2350
5
5
855
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
3
5
1105
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
3
5
1105
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
3
5
1105
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
5
5
1105
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
3
5
1105
4
B/GPL 116
9,4
5,9
7,2
33,6 132
7,2
4,6
5,5
45
4L
1206
84/6000
114/3800
A
M5
170 12,8
3920x1680x1510
2480
5
5
1105
4
B/GPL 204
17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3
9,3
65
4L
2405
136/5000 220/2200
A
M5
183 11,5
4640x1850x1760
2710
5
7
1730
4
B/GPL 204
17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3
9,3
65
4L
2405
136/5000 220/2200
I
M5
183 11,5
4640x1850x1760
2710
5
7
1780
4
B/GPL 114
9,6
6,1
7,4
n.d. 140
7,5
5,0
6,0
47
4L
1124
60/5000
95/3000
A
M5
153 15,9
3860x1667x1612
2460
5
5
1060
4
B/GPL 114
9,6
6,1
7,4
n.d. 140
7,5
5,0
6,0
47
4L
1124
60/5000
95/3000
A
M5
153 15,9
3860x1667x1612
2460
5
5
1060
5,7
3,5
4,3
8,9
5,3
6,6
47
4L
1360
73/5400
108/3300
A
M5
158 14,5
3860x1667x1612
2460
5
5
1083
5,7
3,5
4,3
4 4
B/M
119
B/M
119
9
154
9
Urbano Ex.Ur. Comb
ACCELERAZIONE s
6,9
27,2 123
CONSUMI l/100 km
27,2 123
7,4
EMISSIONI CO2 g/km
7,4
6,1
Urbano Ex.Ur. Comb
CAP. SERBATOIO litri
6,1
9,5
CONSUMI l/100 km 9,5
B/GPL 119
EMISSIONI CO2 g/km
B/GPL 119
4
ALIMENTAZIONE
4
EURO
PESO Kg
Aveo 1.2 3p. LT GPL Eco Logic
POSTI
13.900
PORTE
Aveo 1.2 5p. LS GPL Eco Logic
PASSO mm
13.300
DIMENSIONI LxLxA mm
13.350
Aveo 1.2 3p. LS GPL Eco Logic
VELOCITÀ km/h
Aveo 1.2 5p. L GPL Eco Logic
CAMBIO
11.900
TRAZIONE
Aveo 1.2 3p. L GPL Eco Logic
COPPIA MAX. Nm/giri-1
12.950
POTENZA MAX. Cv/giri-1
Matiz 1000 SX Energy GPL Eco Logic
B B C A A A A A A D D
CILINDRATA CC
12.550
CILINDRI Numero e disposizione
11.270
Matiz 800 SE Chic GPL Eco Logic
BENZINA CAP. SERBATOIO litri
Matiz 800 SE Planet GPL Eco Logic
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
154
8,9
5,3
6,6
47
4L
1360
73/5400
108/3300
A
M5
158 14,5
3860x1667x1612
2460
5
5
1083
5
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 137
7,9
4,9
5,9
50
4L
1124
60/5500
94/3300
A
M5
155 16,5
3941x1728x1524
2460
5
5
1010
5
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 137
7,9
4,9
5,9
50
4L
1124
60/5500
94/3300
A
M5
155 16,5
3941x1728x1524
2460
5
5
1010
5
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 137
7,9
4,9
5,9
50
4L
1124
60/5500
94/3300
A
M5
155 16,5
3941x1728x1524
2460
5
5
1010
5
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 137
7,9
4,9
5,9
50
4L
1124
60/5500
94/3300
A
M5
155 16,5
3941x1728x1524
2460
5
5
1010
5
B/GPL 119
10,5 6,6
8,0
n.d. 139
8,0
5,0
6,1
50
4L
1360
73/5200
118/3300
A
M5
n.d. n.d.
3941x1728x1524
2460
5
5
1180
5
B/GPL 119
10,5 6,6
8,0
n.d. 139
8,0
5,0
6,1
50
4L
1360
73/5200
118/3300
A
M5
n.d. n.d.
3941x1728x1524
2460
5
5
1180
5
B/GPL 119
10,5 6,6
8,0
n.d. 139
8,0
5,0
6,1
50
4L
1360
73/5200
118/3300
A
M5
n.d. n.d.
3941x1728x1524
2460
5
5
1180
5
B/GPL 119
10,5 6,6
8,0
n.d. 139
8,0
5,0
6,1
50
4L
1360
73/5200
118/3300
A
M5
n.d. n.d.
3941x1728x1524
2460
5
5
1180
99
4,9
3,2
3,8
45
4L
1560
92/3750
230/2000
A
M5
185 11,7
3941x1728x1524
2460
5
5
1080
99
4,8
5
D
99
-
-
-
-
5
D
99
-
-
-
-
3,3
3,8
48
4L
1560
92/3750
230/2000
A
M5
182 11,5
3948x1715x1458
2460
3
5
1075
4
B/M
163
9,2
4,2
6,1
21
190 11,3 6,1
8,0
60
4L
1749
125/6000 170/3750
A
M5
185 11,9
4585x1829x1700
2728
5
5
1510
4
B/M
163
9,2
4,2
6,1
21
190 11,3 6,1
8,0
60
4L
1749
125/6000 170/3750
A
M5
185 11,9
4585x1829x1700
2728
5
5
1510
4
B/GPL 135
11,0 6,7
8,3
33,6 135
9,5
5,6
7,0
50
4L
1390
75/5500
112/3000
A
M5
161 13,0
4020x1750x1530
2590
5
5
1065
4
B/GPL 135
11,0 6,7
8,3
33,6 135
9,5
5,6
7,0
50
4L
1390
75/5500
112/3000
A
M5
161 13,0
4020x1750x1530
2590
5
5
1065
4
B/GPL 135
11,0 6,7
8,3
33,6 135
9,5
5,6
7,0
50
4L
1390
75/5500
112/3000
A
M5
161 13,0
4020x1750x1530
2590
5
5
1065
4
B/GPL 161
9,6
7,0
33,6 165
9,3
5,3
6,8
50
4L
1390
75/5500
112/3000
A
M5
162 13,0
4290x1740x1530
2630
4
5
1000
4
B/GPL 164
13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1
7,6
50
4L
1598
87/5500
128/3000
A
M5
167 13,4
4470x1740x1640
2910
5
5
1205
4
B/GPL 164
13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3
7,8
50
4L
1598
87/5500
128/3000
A
M5
167 13,7
4470x1740x1640
2910
5
7
1205
4
B/GPL 164
13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1
7,6
50
4L
1598
87/5500
128/3000
A
M5
167 13,4
4470x1740x1640
2910
5
5
1205
4
B/GPL 164
13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3
7,8
50
4L
1598
87/5500
128/3000
A
M5
167 13,7
4470x1740x1640
2910
5
7
1205
4
B/GPL 100
7,7
5,4
6,2
20
104
5,5
3,8
4,4
36
3L
998
69/6000
94/3600
A
M5
160 11,1
3470x1475x1530
2490
5
4
765
4
B/GPL 100
7,7
5,4
6,2
20
104
5,5
3,8
4,4
36
3L
998
69/6000
94/3600
A
M5
160 11,1
3470x1475x1530
2490
5
4
765
4
B/GPL 100
7,7
5,4
6,2
20
104
5,5
3,8
4,4
36
3L
998
69/6000
94/3600
A
M5
160 11,1
3470x1475x1530
2490
5
4
765
4
B/GPL 113
8,6
6,1
7,0
27,2 118
6,1
4,4
5,0
40
3L
997
69/6000
94/3600
A
M5
160 13,9
3605x1665x1550
2430
5
5
890
4
B/GPL 113
8,6
6,1
7,0
27,2 118
6,1
4,4
5,0
40
3L
997
69/6000
94/3600
A
M5
160 13,9
3605x1665x1550
2430
5
5
890
4
B/GPL 146
11,6 7,6
9,0
27,2 169
8,9
6,1
7,2
40
4L
1495
103/6000 132/4400
A
M5
170 10,8
3800x1690x1635
2540
5
5
1035
4
B/GPL 146
11,6 7,6
9,0
27,2 169
8,9
6,1
7,2
40
4L
1495
103/6000 132/4400
A
M5
170 10,8
3800x1690x1635
2540
5
5
1035
4
B/GPL 173
12,8 9,4 10,7
28
179
9,0
6,4
7,4
50
4L
1495
105/6000 140/4400
I
M5
160 12,5
4065x1695x1705
2580
5
5
1095
4
B/GPL 173
12,8 9,4 10,7
28
179
9,5
6,6
7,7
50
4L
1495
105/6000 140/4400
I
M5
160 12,5
4065x1695x1705
2580
5
5
1095
4
B/GPL 173
12,8 9,4 10,7
28
179
9,5
6,6
7,7
50
4L
1495
105/6000 140/4400
I
M5
160 12,5
4085x1745x1705
2580
5
5
1115
4
B/GPL 118
1040
4 4 4
5,4
8,7
6,0
7,0
33
138
7,6
4,8
5,8
43
4L
1297
83/6000
114/3800
A
M5
157 12,3
3620x1630x1530
2330
5
4
112
5,1
3,3
4,0
8,6
138
7,6
4,8
5,8
43
4L
1297
83/6000
114/3800
A
M5
157 12,3
3620x1630x1530
2330
5
4
1085
B/GPL 119
8,8
5,9
7,0
36
138
7,5
4,8
5,8
43
4L
1297
83/6000
114/3800
A
M5
157 12,5
3700x1578x1527
2390
5
5
1055
5,2
3,0
3,8
8,6
138
7,5
B/M
4,8
5,8
43
4L
1297
83/6000
114/3800
A
M5
157 12,5
3700x1578x1527
2390
5
5
1100
4
B/GPL 177
B/M
118
14,6 8,7 10,9 42,4 195 10,7 6,7
8,2
55
4L
1579
109/6100 137/4200
A
M5
160 13,5
4290x1770x1700
2510
5
5
1320
4
B/GPL 197
13,7 8,5 10,5 38,4 210
n.d. n.d. n.d.
55
4L
1971
128/5500 180/4000
I
M5
180 12,5
4290x1770x1700
2510
5
5
1405
8,2
55
4L
1579
109/6100 137/4200
A
M5
160 13,5
4290x1770x1700
2510
5
5
1425
210
n.d. n.d. n.d.
55
4L
1971
128/5500 180/4000
I
M5
180 12,5
4290x1770x1700
2510
5
5
1553
31
129
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
155 14,0
3538x1578x1576
2305
5
4
860
31
129
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
155 14,0
3538x1578x1576
2305
5
4
860
4
B/M
163
9,5
5,9
7,3
14
195 10,7 6,7
4
B/M
179
7,4
4,6
5,6
14
4
B/GPL 114
9,2
6
7,2
4
B/GPL 114
9,2
6
7,2
4
B/M
113
5,3
3,5
4,2
12,3 146
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
148 17,0
3538x1578x1576
2305
5
4
1050
4
B/M
113
5,3
3,5
4,2
12,3 146
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
148 17,0
3538x1578x1576
2305
5
4
1050
4
B/M
113
5,3
3,5
4,2
12,3 146
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
148 17,0
3538x1578x1576
2305
5
4
1050
4
B/M
113
5,3
3,5
4,2
12,3 146
7,9
5,2
6,2
30
4L
1242
60/5000
102/2500
A
M5
148 17,0
3538x1578x1576
2305
5
4
1050
123
make it your lifestyle
12.950
Punto Classic 1.2 5p. Nat. Power Active
14.550
Punto Evo1.4 3p Active GPL
14.450
Punto Evo1.4 5p Active GPL
15.250
Punto Evo1.4 3p Dynamic GPL
15.950
Punto Evo1.4 5p Dynamic GPL
16.750
Punto Evo1.4 5p Emotion GPL
18.250
Punto Evo1.4 3p Active Natural Power
15.700
Punto Evo1.4 5p Active Natural Power
16.500
Punto Evo1.4 3p Dynamic Natural Power
17.200
Punto Evo1.4 5p Dynamic Natural Power
18.000
Punto Evo1.4 5p Emotion Natural Power
19.500
Bravo 1.4 16V Active GPL
18.800
Bravo 1.4 16V Dynamic GPL
20.100
Bravo 1.4 16V Emotion GPL
21.100
Idea 1.4 Active GPL
16.650
Idea 1.4 Dynamic GPL
18.150
Qubo 1.4 8V 77 CV Active Natural Power
16.600
Qubo 1.4 8V 77 CV Dynamic Natural Power
18.100
Multipla 1.6 16V Natural Power Active
23.000
Multipla 1.6 16V Natural Power Dynamic
24.000
Multipla 1.6 16V Natural Power Emotion
25.000
FORD Fiesta+ 1.4 16V 92CV 3p. GPL
13.500
Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL
14.250
Fiesta+ 1.4 16V 92CV 3p. GPL Titanium
15.000
Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL Titanium
15.750
Fusion 1.4 16V 80CV GPL
15.500
Focus 1.6 115CV 3p. Ikon GPL
17.750
Focus 1.6 115CV 5p. Ikon GPL
18.500
Focus 1.6 115CV 5p. Titanium GPL
20.000
Focus+ 1.8 125CV 3p. Ikon Benzina-Bioetan.
17.750
Focus+ 1.8 125CV 5p. Ikon Benzina-Bioetan.
18.500
Focus 1.8 125CV 5p. Titanium Benz.-Bioetan.
20.000
Focus 1.6 115CV SW Ikon GPL
19.250
Focus 1.6 115CV SW Titanium GPL
20.750
Focus+ 1.8 125CV SW Benzina-Bioetanolo
19.250
Focus 1.8 125CV SW Titanium Benz.-Bioetan.
20.750
Focus+ 2.0 145CV 3p. Ikon Benzina-Metano 19.250 Focus+ 2.0 145CV 5p. Ikon Benzina-Metano 20.000 Focus 2.0 145CV 5p. Titanium Benz.-Metano
21.500
Mondeo+ 2.0 4p. GPL
25.250
Mondeo+ 2.0 4p. Titanium GPL
26.750
Mondeo+ 2.0 5p. GPL
25.250
Mondeo+ 2.0 5p. Titanium GPL
26.750
Mondeo+ 2.0 SW GPL
26.000
Mondeo+ 2.0 SW Titanium GPL
27.500
C-Max+ 1.8 125CV Ikon Benzina-Bioetanolo
20.750
C-Max 1.8 125CV Titanium Benzina-Bioetan.
22.250
C-Max+ 2.0 145CV Ikon Benzina-GPL
20.750
C-Max 2.0 145CV Titanium Benzina-GPL
22.250
C-Max+ 2.0 145 CV Ikon Benzina-Metano
22.250
C-Max 2.0 145 CV Titanium Benzina-Metano
23.750
GREAT WALL
B A B A A B B B D C C B B C C A A A C C C C C C C C B B A A
DIMENSIONI LxLxA mm
COPPIA MAX. Nm/giri-1
POTENZA MAX. Cv/giri-1
CAP. SERBATOIO litri
CONSUMI l/100 km
1242
60/5000
102/2500
A
M5
148 17,0
3538x1578x1576
2305
5
4
1050
47
4L
1242
60/5500
102/3000
A
M5
155 14,3
3840x1660x1480
2460
3
5
860
4
B/GPL 114
9,2
6,0
7,2
31
133
7,1
4,8
5,6
47
4L
1242
60/5500
102/3000
A
M5
155 14,3
3870x1660x1480
2460
5
5
875
115
5,5
3,7
4,3
11
148
8,0
5,3
6,3
47
4L
1242
60/5000
102/3000
A
M5
151 17,0
3870x1660x1480
2460
5
5
1025
4
B/GPL 114
9,4
6,2
7,4
38
133
7,5
5,0
5,9
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,2
4065x1687x1514
2510
3
5
1025
4
B/GPL 114
9,4
6,2
7,4
38
133
7,5
5,0
5,9
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,2
4065x1687x1514
2510
5
5
1040
4
B/GPL 114
9,4
6,2
7,4
38
133
7,5
5,0
5,9
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,2
4065x1687x1514
2510
3
5
1025
4
B/GPL 114
9,4
6,2
7,4
38
133
7,5
5,0
5,9
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,2
4065x1687x1514
2510
5
5
1040
4
B/GPL 114
9,4
6,2
7,4
38
133
7,5
5,0
5,9
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,2
4065x1687x1514
2510
5
5
1040
4
B/M
PORTE
4L
5,6
PASSO mm
30
4,8
ACCELERAZIONE s
6,3
7,1
VELOCITĂ€ km/h
5,3
133
CAMBIO
8,1
31
12,3 149
TRAZIONE
4,3 7,2
Urbano Ex.Ur. Comb
CILINDRATA CC
3,5 6,0
Urbano Ex.Ur. Comb
EMISSIONI CO2 g/km
5,5 9,2
5
B/M
115
5,4
3,5
4,2
13
149
7,9
5,4
6,3
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
162 14,9
4065x1687x1514
2510
3
5
1170
5
B/M
115
5,4
3,5
4,2
13
149
7,9
5,4
6,3
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
162 14,9
4065x1687x1514
2510
5
5
1185
5
B/M
115
5,4
3,5
4,2
13
149
7,9
5,4
6,3
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
162 14,9
4065x1687x1514
2510
3
5
1170
5
B/M
115
5,4
3,5
4,2
13
149
7,9
5,4
6,3
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
162 14,9
4065x1687x1514
2510
5
5
1185
5
B/M
115
5,4
3,5
4,2
13
149
7,9
5,4
6,3
45
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
162 14,9
4065x1687x1514
2510
5
5
1185
4
B/GPL 134
10,6 7,0
8,3
41
156
8,6
5,5
6,7
58
4L
1368
90/5500
128/4500
A
M6
179 12,5
4340x1790x1500
2600
5
5
1205
4
B/GPL 134
10,6 7,0
8,3
41
156
8,6
5,5
6,7
58
4L
1368
90/5500
128/4500
A
M6
179 12,5
4340x1790x1500
2600
5
5
1205
4
B/GPL 134
10,6 7,0
8,3
41
156
8,6
5,5
6,7
58
4L
1368
90/5500
128/4500
A
M6
179 12,5
4340x1790x1500
2600
5
5
1205
4
B/GPL 114
9,5
6,3
7,4
34
139
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,5
3930x1700x1660
2510
5
5
1155
4
B/GPL 114
34
9,5
6,3
7,4
139
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
165 13,5
3930x1700x1660
2510
5
5
1155
5
B/M
119
5,6
3,6
4,3
13,2 158
8,9
5,6
6,8
45
4L
1368
77/6000
115/3250
A
M5
150 15,8
3959x1716x1735
2513
5
5
1365
5
B/M
119
5,6
3,6
4,3
13,2 158
8,9
5,6
6,8
45
4L
1368
77/6000
115/3250
A
M5
150 15,8
3959x1716x1735
2513
5
5
1365
4
B/M
161
7,9
5,1
6,1
26,5 216 11,9 7,5
9,1
25
4L
1596
103/5750 145/4000
A
M5
168 13,5
4090x1870x1700
2670
5
6
1470
4
B/M
161
7,9
5,1
6,1
26,5 216 11,9 7,5
9,1
25
4L
1596
103/5750 145/4000
A
M5
168 13,5
4090x1870x1700
2670
5
6
1470
4
B/M
161
7,9
5,1
6,1
26,5 216 11,9 7,5
9,1
25
4L
1596
103/5750 145/4000
A
M5
168 13,5
4090x1870x1700
2670
5
6
1470
5
B/GPL 119
9,5
5,7
7,5
33,6 133
7,5
4,6
5,7
45
4L
1388
97/5750
125/4220
A
M5
175 12,2
3950x1722x1480
2490
3
5
990
5
B/GPL 119
9,5
5,7
7,5
33,6 133
7,5
4,6
5,7
45
4L
1388
97/5750
125/4220
A
M5
175 12,2
3950x1722x1480
2490
5
5
1050
5
B/GPL 119
9,5
5,7
7,5
33,6 133
7,5
4,6
5,7
45
4L
1388
97/5750
125/4220
A
M5
175 12,2
3950x1722x1480
2490
3
5
990
5
B/GPL 119
9,5
5,7
7,5
33,6 133
7,5
4,6
5,7
45
4L
1388
97/5750
125/4220
A
M5
175 12,2
3950x1722x1480
2490
5
5
1050
4
B/GPL 129
10,2 6,4
8,0
33,6 154
8,5
5,3
6,5
45
4L
1388
80/5700
124/3500
A
M5
163 13,7
4013x1724x1543
2486
5
5
1167
4
B/GPL 137
12,2 6,4
8,5
42,4 157
8,7
5,4
6,6
55
4L
1596
115/6000 155/4150
A
M5
190 10,8
4337x1839x1500
2640
3
5
1200
4
B/GPL 137
12,2 6,4
8,5
42,4 157
8,7
5,4
6,6
55
4L
1596
115/6000 155/4150
A
M5
190 10,8
4337x1839x1500
2640
5
5
1200
4
B/GPL 137
12,2 6,4
8,5
42,4 157
8,7
5,4
6,6
55
4L
1596
115/6000 155/4150
A
M5
190 10,8
4337x1839x1500
2640
5
5
1200
4
B/E85
n.d.
-
-
-
-
169
9,5
5,6
7,0
53
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
198 10,3
4337x1839x1500
2640
3
5
1114
4
B/E85
n.d.
-
-
-
-
169
9,5
5,6
7,0
53
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
198 10,3
4337x1839x1500
2640
5
5
1232
4
B/E85
n.d.
-
-
-
-
169
9,5
5,6
7,0
53
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
198 10,3
4337x1839x1500
2640
5
5
1232
4
B/GPL 137
12,2 6,4
8,5
42,4 157
8,7
5,4
6,6
53
4L
1596
115/6000 155/4150
A
M5
190 11,0
4468x1839x1501
2640
5
5
1260
4
B/GPL 137
12,2 6,4
8,5
42,4 157
8,7
5,4
6,6
53
4L
1596
115/6000 155/4150
A
M5
190 11,0
4468x1839x1501
2640
5
5
1260
4
B/E85
n.d.
-
-
-
-
169
9,5
5,6
7,0
53
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
198 10,5
4468x1839x1501
2640
5
5
1265
4
B/E85
n.d.
-
-
-
-
169
9,5
5,6
7,0
53
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
198 10,5
4468x1839x1501
2640
5
5
1265
4
B/M
163
7,8
4,4
6,2
15
189
9,8
5,4
7,2
53
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
200
9,5
4337x1839x1500
2640
3
5
1200
4
B/M
163
7,8
4,4
6,2
15
189
9,8
5,4
7,2
53
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
200
9,5
4337x1839x1500
2640
5
5
1200
4
B/M
163
7,8
4,4
6,2
15
189
9,8
5,4
7,2
53
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
200
9,5
4337x1839x1500
2640
5
5
1200
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
50
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
210
9,9
4844x1886x1500
2850
4
5
1454
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
50
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
210
9,9
4844x1886x1500
2850
4
5
1466
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
50
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
210
9,9
4844x1886x1500
2850
5
5
1454
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
50
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
210
9,9
4844x1886x1500
2850
5
5
1466
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
40
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
205 10,3
4830x1886x1512
2850
5
5
1473
4
B/GPL 167
14,1 7,8 10,2
40
189 11,2 6,0
7,9
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
205 10,3
4830x1886x1512
2850
5
5
1485
4
B/E85
n.d.
-
169
7,1
55
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
195 10,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1334
4
B/E85
n.d.
-
169
9,6
5,6
7,1
55
4L
1798
125/6000 165/4000
A
M5
195 10,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1375
4
B/GPL 153
13,2 7,4
9,5
42,4 171
9,9
5,5
7,2
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
203
9,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1400
4
B/GPL 153
-
-
-
-
-
9,6
5,6
13,2 7,4
9,5
42,4 171
9,9
5,5
7,2
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
203
9,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1400
4
B/M
163
8,6
4,8
6,2
14,4 171
9,8
5,4
7,2
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
203
9,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1400
4
B/M
163
8,6
4,8
6,2
14,4 171
9,8
5,4
7,2
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
203
9,8
4372x1825x1596
2640
5
5
1400
21.500
Hover Ecodual Luxury 4WD GPL
23.850
Hover Ecodual Luxury 2WD Metano
22.700
Hover Ecodual Luxury 4WD Metano
25.050
E E B B
Steed Ecodual Luxury 2WD GPL
18.004
-
4
B/GPL 190
Steed Ecodual Super Luxury 4WD GPL
20.463
-
B/GPL 190
19.204
Steed Ecodual Super Luxury 4WD Metano
21.663
C B
4
Steed Ecodual Luxury 2WD Metano
25.780
A
Civic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC 4p.
CAP. SERBATOIO litri
116
B/GPL 114
4
Hover Ecodual Luxury 2WD GPL
HONDA
CONSUMI l/100 km
B/M
4
EURO
PESO Kg
Punto Classic 1.2 5p. Active GPL
A B B A A A A A A A A A A A B B B A A A A A A A
POSTI
12.150
EMISSIONI CO2 g/km
17.100
Punto Classic 1.2 3p. Active GPL
BENZINA
ALIMENTAZIONE
Panda 1.2 Cross Natural Power
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
CILINDRI Numero e disposizione
LISTINO
4
B/GPL 224
16,9 11,2 13,2
64
314 16,7 10,3 12,7
74
4L
2351
133/5250 195/2500
P
M5
160 n.d.
4620x1800x1780
2700
5
4
1630
4
B/GPL 224
16,9 11,2 13,2
64
314 16,7 10,3 12,7
74
4L
2351
133/5250 195/2500
I
M5
160 n.d.
4620x1800x1780
2700
5
4
1670 1785
4
B/M
207
10,2 7,3
8,4
13,0 351 17,0 11,2 13,3
74
4L
2351
133/5250 195/2500
P
M5
160 n.d.
4620x1800x1780
2700
5
4
4
B/M
207
10,2 7,3
8,4
13,0 351 17,0 11,2 13,3
74
4L
2351
133/5250 195/2500
I
M5
160 n.d.
4620x1800x1780
2700
5
4
1925
P
M5
n.d. n.d.
5040x1800x1730
3050
4
5
1735
n.d. 11,9 n.d.
72
n.d.
n.d. n.d. 10,3
70
4L
2378
126/5250 200/2500
n.d. 11,9 n.d.
72
n.d.
n.d. n.d. 10,3
70
4L
2378
126/5250 200/2500
I
M5
n.d. n.d.
5040x1800x1730
3050
4
5
1855
4
B/M
218
12,6 7,1
9,1
19
255
n.d. n.d. 10,7
70
4L
2378
126/5250 200/2500
P
M5
140 n.d.
5040x1800x1730
3050
4
5
1875
4
B/M
218
12,6 7,1
9,1
19
255
n.d. n.d. 10,7
70
4L
2378
126/5250 200/2500
I
M5
140 n.d.
5040x1800x1730
3050
4
5
1996
4
ibrida
109
-
-
109
5,2
50
4L
1339
116/6000 167/2500
A
CVT 185 12,1
4550x1750x1430
2700
4
5
1324
-
-
4,3
ecoCAR 124
4,6
LISTINO
21.800
CR-Z Sport
22.800
CR-Z GT
24.300
CR-Z GT Plus
26.100
CR-Z GT Plus i-Pilot
28.100
HYUNDAI i10 1.1 12V BlueDrive GPL
10.890
i10 1.1 12V BlueDrive GPL Style
11.890
i10 1.1 12V BlueDrive GPL Active
12.790
i10 1.2 16V BlueDrive GPL Active
13.200
i10 1.2 16V BlueDrive GPL Dynamic
14.090
i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Classic
12.700
i20 1.2 5p. BlueDrive GPL Classic
13.200
i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Comfort
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BEST BUY
A A A A A A A A A B B B B B B B B C C C A A A A B B B B B B B B B B D D
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5
1770
Honda CR-Z LA CR-Z È IL PRIMO COUPÉ AD ABBINARE UN CAMBIO MANUALE A 6 RAPPORTI AD UN PROPULSORE IBRIDO. IL MOTORE È DI 1.5 LITRI E SVILUPPA UNA POTENZA DI 124 CV. IL MOTORE ELETTRICO CONFERISCE ALLA CR-Z UNA CURVA DI COPPIA ECCEZIONALMENTE UNIFORME CHE LE PERMETTE DI RAGGIUNGERE LA COPPIA MASSIMA DI 174 NM A SOLI 1.500 GIRI/MIN; UN REGIME INSOLITAMENTE BASSO PER UN MOTORE ASPIRATO. LE EMISSIONI SONO DI 117 G/KM DI CO2. CINQUE LE VERSIONI DISPONIBILI CON PREZZI DA 21.800 A 28.100 EURO.
21.800 EURO
PESO Kg
50
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POSTI
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-
ACCELERAZIONE s
-
-
VELOCITÀ km/h
-
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CAMBIO
-
-
TRAZIONE
-
101
COPPIA MAX. Nm/giri-1
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Urbano Ex.Ur. Comb
POTENZA MAX. Cv/giri-1
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Urbano Ex.Ur. Comb
CONSUMI l/100 km
4
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CILINDRATA CC
CR-Z S
CILINDRI Numero e disposizione
24.000
CAP. SERBATOIO litri
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Insight Exécutive i-Pilot
EMISSIONI CO2 g/km
Insight Exécutive
A A A A A A A A A
CAP. SERBATOIO litri
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EMISSIONI CO2 g/km
28.580
Insight Elegance
ALIMENTAZIONE
Civic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC i-pilot leather
BENZINA
EURO
PREZZO Euro
CLASSE ENERGETICA
CARBUR. ALTERNATIVO
LISTINO
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POTENZA MAX. Cv/giri-1
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TRAZIONE
CAMBIO
VELOCITÀ km/h
DIMENSIONI LxLxA mm
PASSO mm
PORTE
POSTI
PESO Kg
3720x1680x1640
2200
3
4
1210
15.350
Ypsilon 1.4 E-Collection Ecochic GPL
16.000
Ypsilon 1.4 Platino Ecochic GPL
16.650
Musa 1.4 Argento Ecochic GPL
17.600
Musa 1.4 Oro Ecochic GPL
18.850
Musa 1.4 E-Collection Ecochic GPL
19.500
Musa 1.4 Oro Plus Ecochic GPL
20.100
Musa 1.4 Platino Ecochic GPL
21.350
Delta Argento 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL
23.700
Delta Oro 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL
25.300
Delta Platino 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL
26.900
LEXUS
A A A A A A A A A A A A
5,5
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
167 13,5
3810x1704x1530
2388
3
4
975
5,5
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
167 13,5
3810x1704x1530
2388
3
4
975
4,6
5,5
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
167 13,5
3810x1704x1530
2388
3
4
975
7,2
4,6
5,5
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
167 13,5
3810x1704x1530
2388
3
4
975
31,2 146
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
163 13,5
4035x1698x1660
2508
5
5
1155
7,4
31,2 146
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
163 13,5
4035x1698x1660
2508
5
5
1155
7,4
31,2 146
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
163 13,5
4035x1698x1660
2508
5
5
1155
6,2
7,4
31,2 146
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
163 13,5
4035x1698x1660
2508
5
5
1155
6,2
7,4
31,2 146
7,9
5,2
6,2
47
4L
1368
77/6000
115/3000
A
M5
163 13,5
4035x1698x1660
2508
5
5
1155
B/GPL 134
10,8 6,8
8,3
41,6 149
8,3
5,2
6,3
57
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M6
195
9,8
4520x1797x1499
2700
5
5
1320
4
B/GPL 134
10,8 6,8
8,3
41,6 149
8,3
5,2
6,3
57
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M6
195
9,8
4520x1797x1499
2700
5
5
1320
4
B/GPL 134
10,8 6,8
8,3
41,6 149
8,3
5,2
6,3
57
4L
1368
120/5000 206/1750
A
M6
195
9,8
4520x1797x1499
2700
5
5
1320
RX 450h
59.500
RX 450h Ambassador
65.300
RX 450h Luxury
71.500
RX 450h Hi-Tech
71.500
B B B C C C A A A A
15.300
A
GS 450h
61.750
GS 450h Plus
67.450
4
ibrida
179
-
-
-
-
179
9,1
7,0
7,8
65
6V
3456
345/6400 368/4800
P
CVT 240
5,9
4850x1820x1430
2850
4
5
1895
4
ibrida
180
-
-
-
-
180
9,1
7,1
7,8
65
6V
3456
345/6400 368/4800
P
CVT 250
5,9
4850x1820x1430
2850
4
5
GS 450h Ambassador
74.650
1900
4
ibrida
180
-
-
-
-
180
9,1
7,1
7,8
65
6V
3456
345/6400 368/4800
P
CVT 250
5,9
4850x1820x1430
2850
4
5
LS 600h
108.250
1900
5
ibrida
218
-
-
-
-
218 11,2 8,0
9,3
84
8V
4969
445/6400 520/4000
I
E-CVT 250
6,3
5060x1875x1480
2970
4
5
2290
LS 600h Luxury
131.750
LS 600h Luxury L
141.750
5
ibrida
218
-
-
-
-
218 11,2 8,0
9,3
84
8V
4969
445/6400 520/4000
I
E-CVT 250
6,3
5060x1875x1480
2970
4
5
2290
5
ibrida
219
-
-
-
-
219 11,3 8,0
9,3
84
8V
4969
445/6400 520/4000
I
E-CVT 250
6,3
5180x1875x1480
3090
4
4
2410
4
ibrida
148
-
-
-
-
148
6,6
6,0
6,3
65
6V
3456
299/6000 317/4800
I
CVT 200
7,8
4770x1885x1680
2740
5
5
2110
4
ibrida
148
-
-
-
-
148
6,6
6,0
6,3
65
6V
3456
299/6000 317/4800
I
CVT 200
7,8
4770x1890x1680
2740
5
5
2110
4
ibrida
148
-
-
-
-
148
6,6
6,0
6,3
65
6V
3456
299/6000 317/4800
I
CVT 200
7,8
4770x1890x1680
2740
5
5
2205
4
ibrida
148
-
-
-
-
148
6,6
6,0
6,3
65
6V
3456
299/6000 317/4800
I
CVT 200
7,8
4770x1890x1680
2740
5
5
2110
MAZDA
4
B/GPL 119
9,3
6,3
7,4
27,2 138
6,9
4,6
5,4
43
4L
1349
75/6000
121/3500
A
M5
168 14,0
3885x1695x1475
2490
5
5
994
MERCEDES B 180 NGT BlueEFFICIENCY Executive
28.210
B 180 NGT BlueEFFICIENCY Chrome
31.410
B 180 NGT BlueEFFICIENCY Premium
31.430
S 400 HYBRID
95.760 100.560
MITSUBISHI Colt 1.1 12V 3p. GPL Inform
13.500
Colt 1.1 12V 5p. GPL Inform
14.200
Colt 1.1 12V 3p. GPL Invite
14.400
Colt 1.1 12V 5p. GPL Invite
15.100
Colt 1.3 3p. GPL Inform
14.000
Colt 1.3 5p. GPL Inform
14.700
Colt 1.3 5p. GPL Invite
15.600
NISSAN Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Easy
10.090
Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Active
11.190
Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Fun
12.890
Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Matic
12.190
Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Easy
12.800
Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Easy
13.400
Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Active
14.850
Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Active
15.450
Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco n-tec
15.350
Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco n-tec
15950
Note 1.4 16V GPL Eco Visia
15.100
Note 1.4 16V GPL Eco Acenta
17.510
Note 1.4 16V GPL Eco n-tec
18.410
Qashqai 1.6 16V Eco Visia
20.850
Qashqai 1.6 16V Eco Acenta
23.650
OPEL Corsa 1.2 GPL -TECH 3p. Club
13.800
Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Club
14.450
Corsa 1.2 GPL -TECH 3p. Edition
15.100
A A A C C A A A A B B B A A A A B B B B B B A A A C C A A A
CAP. SERBATOIO litri
EMISSIONI CO2 g/km
282 15,1 9,2 11,4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 11,4
4
B/GPL 115
9,1
5,9
7,1
31,2 130
7,2
4,6
4
B/GPL 115
9,1
5,9
7,1
31,2 130
7,2
4,6
4
B/GPL 115
9,1
5,9
7,1
31,2 130
7,2
4
B/GPL 115
9,1
5,9
7,1
31,2 130
4
B/GPL 119
9,4
6,2
7,4
4
B/GPL 119
9,4
6,2
4
B/GPL 119
9,4
6,2
4
B/GPL 119
9,4
4
B/GPL 119
9,4
4
ALIMENTAZIONE
EMISSIONI CO2 g/km
14.050
Ypsilon 1.4 Oro Ecochic GPL
48
Urbano Ex.Ur. Comb
Urbano Ex.Ur. Comb
ACCELERAZIONE s
CILINDRI Numero e disposizione
137 17,0
CONSUMI l/100 km
M5
CONSUMI l/100 km
I
EURO
131/3200
CLASSE ENERGETICA
80/5000
4
Ypsilon 1.4 Argento Ecochic GPL
S 400 HYBRID lunga
1690
E
LANCIA
Mazda 2 1.3 16V 75CV 5p. GPL play
4L
PREZZO Euro Niva 1.7 MPi Dual fuel GPL
70
12.980
LADA
BENZINA CAP. SERBATOIO litri
CARBUR. ALTERNATIVO
4
B/M
135
6,4
4,1
4,9
16
175
9,7
6,0
7,3
54
4L
2034
116/5750 165/3500
A
M5
184 12,4
4273x1777x1624
2778
5
5
1395
4
B/M
135
6,4
4,1
4,9
16
175
9,7
6,0
7,3
54
4L
2034
116/5750 165/3500
A
M5
184 12,4
4273x1777x1624
2778
5
5
1395
4
B/M
135
6,4
4,1
4,9
16
175
9,7
6,0
7,3
54
4L
2034
116/5750 165/3500
A
M5
184 12,4
4273x1777x1624
2778
5
5
1395
5
ibrida
189
-
-
-
- 186-18910,9 6,5
8,1
90
6V
3498
299/6000 385/2400
P
S7
250
7,2
5096x1871x1479
3035
4
5
1880
5
ibrida
191
-
-
-
- 188-19111,0 6,6
8,2
90
6V
3498
299/6000 385/2400
P
S7
250
7,2
5226x1871x1479
3165
4
5
1945
4
B/GPL 118
9,0
6,0
7,1
27,2 130
7,0
4,6
5,5
47
3L
1124
75/6000
100/4000
A
M5
165 12,9
3810x1695x1520
2500
3
5
980
4
B/GPL 118
9,0
6,0
7,1
27,2 130
7,0
4,6
5,5
47
3L
1124
75/6000
100/4000
A
M5
165 13,3
3870x1695x1550
2500
5
5
1015
4
B/GPL 118
9,0
6,0
7,1
27,2 130
7,0
4,6
5,5
47
3L
1124
75/6000
100/4000
A
M5
165 12,9
3810x1695x1520
2500
3
5
980
4
B/GPL 118
9,0
6,0
7,1
27,2 130
7,0
4,6
5,5
47
3L
1124
75/6000
100/4000
A
M5
165 13,3
3870x1695x1550
2500
5
5
980
4
B/GPL 125
9,8
6,6
7,8
27,2 138
7,4
4,8
5,8
47
4L
1332
95/6000
125/4000
A
M5
180 11,0
3810x1695x1520
2500
3
5
1000
4
B/GPL 125
9,8
6,6
7,8
27,2 138
7,4
4,8
5,8
47
4L
1332
95/6000
125/4000
A
M5
180 11,0
3870x1695x1550
2500
5
5
1025
4
B/GPL 125
9,8
6,6
7,8
27,2 138
7,4
4,8
5,8
47
4L
1332
95/6000
125/4000
A
M5
180 11,0
3870x1695x1550
2500
5
5
1000
5
B/GPL
96
7,4
5,1
5,9
24
103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/3400
A
M5
155 14,0
3655x1630x1470
2360
5
4
875
5
B/GPL
96
7,4
5,1
5,9
24
103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/3400
A
M5
155 14,0
3655x1630x1470
2360
5
4
875
5
B/GPL
96
7,4
5,1
5,9
24
103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/3400
A
M5
155 14,0
3655x1630x1470
2360
5
4
875
5
B/GPL 113
8,9
6
6,9
24
103
6,7
4,5
5,2
35
3L
996
68/6000
90/3400
A
Aut
150 17,0
3655x1630x1470
2360
5
4
900
4
B/GPL 126
9,3
6,9
7,8
32
139
7,4
5,1
5,9
46
4L
1240
79/5300
110/3600
A
M5
167 13,5
3720x1660x1540
2430
3
5
1015
4
B/GPL 126
9,3
6,9
7,8
32
139
7,4
5,1
5,9
46
4L
1240
79/5300
110/3600
A
M5
167 13,5
3720x1660x1540
2430
5
5
1015
4
B/GPL 126
9,3
6,9
7,8
32
139
7,4
5,1
5,9
46
4L
1240
79/5300
110/3600
A
M5
167 13,5
3720x1660x1540
2430
3
5
1015
4
B/GPL 126
9,3
6,9
7,8
32
139
7,4
5,1
5,9
46
4L
1240
79/5300
110/3600
A
M5
167 13,5
3720x1660x1540
2430
5
5
1015
4
B/GPL 126
9,3
6,9
7,8
32
139
7,4
5,1
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1386
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B/GPL 119
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Zafira 1.6 16V ecoM 150CV Turbo Cosmo
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Zafira 1.8 GPL-TECH 140CV Edition
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Zafira 1.8 GPL-TECH 140CV Cosmo
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206 Plus Trendy 1,1 8V 5p ECO GPL
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Clio 1.2 16V 3p. GPL Confort
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14.600
Clio 1.2 16V 5p. GPL 20th Anniversario
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Clio 1.2 16V 3p. GPL Dinamique
14.600
Clio 1.2 16V 5p. GPL Dinamique
15.250
Modus 1.2 16V GPL Expression
15.500
Modus 1.2 16V GPL Dynamique
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Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Expression
16.200
Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Dynamique
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Kangoo SL Easy 1.6 105CV GPL
18.250
Kangoo SL Dynamique 1.6 105CV GPL
19.350
Kangoo SL Tom Tom 1.6 105CV GPL
19.850
New Megane Confort 1.6 110CV GPL
19.500
New Megane Dynamique 1.6 110CV GPL
20.500
New Megane Sportour Confort 1.6 110CV GPL 20.100 New Megane Sportour Dynam. 1.6 110CV GPL 21.100
BEST BUY
A A A A A A A B A A B B B B B B B A A A A D D D C C C C
4L
1229
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A
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A
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-
-
-
-
99
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1248
95/4000
190/1750
A
M5
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4
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-
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n.d. 168
9,4
5,7
7,1
60
4L
1598
110/6000 151/4250
A
M6
190 10,5
4295x1808x1471
2641
5
5
1210
5
B/GPL 154
12,9 7,6
9,6
n.d. 168
9,4
5,7
7,1
60
4L
1598
110/6000 151/4250
A
M6
190 10,8
4559x1804x1471
2703
5
5
1260
5
B/GPL 154
12,9 7,6
9,6
n.d. 168
9,4
5,7
7,1
60
4L
1598
110/6000 151/4250
A
M6
190 10,8
4559x1804x1471
2703
5
5
1260
Lancia Delta 1.4 Turbo GPL A COMPLETARE LA GAMMA ECOCHIC DELLA LANCIA SI È AGGIUNTA LA DELTA VERSIONE GPL. LA BLASONATA BERLINA ITALIANA È LA PRIMA VETTURA IN ASSOLUTO SULLA QUALE HA DEBUTTATO IL MOTORE BI-FUEL TURBO A GPL, PERALTRO PROGETTATO, COSTRUITO E GARANTITO DIRETTAMENTE DAL COSTRUTTORE ITALIANO. IL PROPULSORE BI-FUEL SI BASA SUL 1.4 TURBO BENZINA DA 120 CV ED È STATO IMPIEGATO ANCHE SULLA NUOVA ALFA MITO. LA DELTA È DISPONIBILE NEI CLASSICI TRE ALLESTIMENTI, ARGENTO, ORO E PLATINO, TUTTI PIUTTOSTO RICCHI. LA PRESENZA DELL'IMPIANTO A GPL, GRAZIE AL SERBATOIO TOROIDALE AGGIUNTIVO PER IL GAS DA 41 LITRI EFFETTIVI, FA SALIRE L'AUTONOMIA DELLA DELTA FINO A 1.413 KM.
23.700 EURO
ACCELERAZIONE s
45
-
33,6 139
CONSUMI l/100 km 5,8
-
EMISSIONI CO2 g/km
4,7
-
Urbano Ex.Ur. Comb
CAP. SERBATOIO litri
7,7
-
B/GPL 119
CONSUMI l/100 km 7,4
98
EMISSIONI CO2 g/km
6,0
D
4
ALIMENTAZIONE
9,9
4
EURO
PESO Kg
19.950
Zafira 1.6 16V ecoM 94CV Edition
POSTI
Meriva 1.4 16V GPL-TECH 90CV Enjoy
PORTE
18.650
PASSO mm
Meriva 1.4 16V GPL-TECH 90CV Club
DIMENSIONI LxLxA mm
15.050
VELOCITÀ km/h
Agila 1.2 GPL-TECH 86CV 5p. Enjoy
CAMBIO
14.550
TRAZIONE
Agila 1.0 GPL-TECH 65CV 5p. Enjoy
COPPIA MAX. Nm/giri-1
15.750
POTENZA MAX. Cv/giri-1
Corsa 1.3 CDTI 95CV 5p. Edition
A A A A A A A A A A A C C
CILINDRATA CC
15.100
CILINDRI Numero e disposizione
15.750
Corsa 1.3 CDTI 95CV 3p. Edition
BENZINA CAP. SERBATOIO litri
Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Edition
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
LISTINO
37.050
9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Vector
40.450
9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Linear
39.150
9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Vector
42.550
9-3 X 2.0 TS XWD Bio Power
39.950
9-5 2.0 t BioPower S.W. Griffin
38.250
9-5 2.3 t BioPower S.W. Griffin
40.250
9-7X 4.2 L6 Bi-Fuel
54.970
9-7X 5.3 V8 Bi-Fuel
60.160
SEAT Ibiza 1.2 TDI CR 3p. Ecomotive
14.135
Ibiza 1.2 TDI CR 5p. Ecomotive
14.635
Ibiza 1.4 TDI DPF 3p. Ecomotive
14.645
Ibiza 1.4 TDI DPF 5p. Ecomotive
15.145
Leon 1.6 Reference BI FUEL
18.700
Leon 1.6 Style BI FUEL
20.200
Leon 1.6 TDI CR DPF Ecomotive
19.175
Altea 1.6 Reference BI FUEL
19.000
Altea 1.6 Style BI FUEL
20.500
Altea XL 1.6 Reference BI FUEL
19.450
Altea XL 1.6 Style BI FUEL
20.950
A A A A C C A C C C C
Ceo 2.4 16V Basic Bi-Fuel
29.200
Ceo 2.4 16V De Lux Bi-Fuel
31.024
Ceo 2.4 16V aut. Bi-Fuel Ceo 2.4 16V aut. Lux Bi-Fuel
-
-
-
-
181 11,0 5,6
7,6
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,4
4640x1760x1470
2680
4
5
1365
-
-
-
-
-
181 11,0 5,6
7,6
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,4
4640x1760x1470
2680
4
5
1365
4
B/E85
-
-
-
-
-
189 11,1 6,0
7,9
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
230
7,9
4640x1760x1470
2680
4
5
1365
4
B/E85
-
-
-
-
-
189 11,1 6,0
7,9
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
230
7,9
4640x1760x1470
2680
4
5
1365
4
B/E85
-
-
-
-
-
185 10,9 5,9
7,8
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,7
4650x1760x1510
2680
5
5
1425
4
B/E85
-
-
-
-
-
185 10,9 5,9
7,8
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,7
4650x1760x1510
2680
5
5
1425
4
B/E85
-
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
225
8,1
4650x1760x1510
2680
5
5
1425
4
B/E85
-
-
-
-
-
197 11,5 6,4
8,3
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
225
8,1
4650x1760x1510
2680
5
5
1425
4
B/E85
-
-
-
-
-
192 11,3 6,0
8,1
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,9
4640x1760x1430
2680
2
4
1500
4
B/E85
-
-
-
-
-
192 11,3 6,0
8,1
62
4L
1998
175/5500 265/2500
A
M6
210
8,9
4640x1760x1430
2680
2
4
1500
4
B/E85
-
-
-
-
-
203 11,8 6,6
8,5
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
225
8,2
4640x1760x1430
2680
2
4
1500
4
B/E85
-
-
-
-
-
203 11,8 6,6
8,5
62
4L
1998
200/5500 300/2500
A
M6
225
8,2
4640x1760x1430
2680
2
4
1500
4
B/E85
-
-
-
-
-
199 11,5 6,5
8,3
61
4L
1998
210/5300 300/2500
I
M6
230
8,5
4690x1760x1540
2680
5
5
1580
4
B/E85
-
-
-
-
-
214 12,6 6,9
9,0
75
4L
1985
179/5500 280/1800
A
M5
220
9,0
4840x1790x1460
2700
5
5
1603
4
B/E85
-
-
-
-
-
217 13,0 6,8
9,1
75
4L
2290
209/5500 310/1800
A
M5
230
8,5
4840x1790x1460
2700
5
5
1603
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 13,0
n.d. 310 15,8 11,0 13,0
83
6L
4195
295/6000 375/3600
I
Aut
195
9,0
4810x1920x1740
2870
5
5
2066
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 12,3
n.d. 300 15,4 10,2 12,3
83
8V
5328
305/5200 447/4000
I
Aut
198
8,5
4810x1920x1740
2870
5
5
2094
999
COPPIA MAX. Nm/giri-1
-
B/E85
Urbano Ex.Ur. Comb
POTENZA MAX. Cv/giri-1
B/E85
4
Urbano Ex.Ur. Comb
CONSUMI l/100 km
4
CONSUMI l/100 km
PESO Kg
9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Linear
POSTI
35.200
PORTE
9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Vector
PASSO mm
34.050
DIMENSIONI LxLxA mm
9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Linear
ACCELERAZIONE s
32.900
VELOCITÀ km/h
9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Vector
CAMBIO
31.750
TRAZIONE
9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Linear
CILINDRATA CC
33.600
CILINDRI Numero e disposizione
9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Vector
CAP. SERBATOIO litri
32.450
EMISSIONI CO2 g/km
9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Linear
D D D D D D E E D D E E D E E D C
CAP. SERBATOIO litri
31.300
EMISSIONI CO2 g/km
30.150
9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Vector
ALIMENTAZIONE
9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Linear
BENZINA
EURO
SAAB
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
5
D
89
-
-
-
-
89
4,1
3,0
3,4
45
3L
1199
75/4000
180/1500
A
M5
168 16.5
4034x1693x1428
2469
3
5
5
D
89
-
-
-
-
89
4,1
3,0
3,4
45
3L
1199
75/4000
180/1500
A
M5
168 16,5
4052x1693x1445
2469
5
5
999
4
D
98
-
-
-
-
98
4,9
3,0
3,7
45
3L
1422
80/4000
195/1800
A
M5
177 12,9
4034x1693x1428
2469
3
5
1075
D
98
-
-
-
4
98
4,9
3,0
3,7
45
3L
1422
80/4000
195/1800
A
M5
177 12,9
4052x1693x1445
2469
5
5
1150
4
B/GPL 153
12,9 7,4
9,5
46,4 173
9,9
5,8
7,3
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
184 12,2
4315x1768x1455
2578
5
5
1205
4
B/GPL 153
12,9 7,4
9,5
46,4 173
9,9
5,8
7,3
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
184 12,2
4315x1768x1455
2578
5
5
1205
4,7
3,4
3,8
55
4L
1598
105/4400 250/1500
A
M5
190 11,5
4315x1768x1455
2578
5
5
1250
5
D
99
-
-
-
-
-
99
4
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
46,4 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
181 13,2
4282x1768x1576
2578
5
5
1320
4
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
46,4 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
181 13,2
4282x1768x1576
2578
5
5
1320
4
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
n.d. 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
181 13,4
4469x1768x1581
2578
5
5
1359
4
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
n.d. 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
181 13,4
4469x1768x1581
2578
5
5
1359
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 270 14,4 9,7 11,5
60
4L
2351
125/2500 190/2500
I
M5
150 10,5
4710x1870x1820
2850
5
5
1825
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 270 14,4 9,7 11,5
60
4L
2351
125/2500 190/2500
I
M5
150 10,5
4710x1870x1820
2850
5
5
1825
31.180
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 270 14,4 9,7 11,5
60
4L
2351
125/2500 190/2500
I
A4
165 11,5
4710x1870x1820
2850
5
5
1835
33.027
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
n.d. 270 14,4 9,7 11,5
60
4L
2351
125/2500 190/2500
I
A4
165 11,5
4710x1870x1820
2850
5
5
1835
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,1
39
140
7,8
4,8
5,9
45
3L
1198
60/5200
108/3000
A
M5
155 16,5
3992x1642x1498
2462
5
5
1100
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,1
39
140
7,7
4,9
5,9
45
3L
1198
70/5400
112/3000
A
M5
163 14,9
3992x1642x1498
2462
5
5
1100
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,8
39
154
8,6
5,3
6,5
45
4L
1390
86/5000
132/3800
A
M5
174 12,3
3992x1642x1498
2462
5
5
1100
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,1
39
140
7,8
4,8
5,9
45
3L
1198
60/5200
108/3000
A
M5
156 16,8
4239x1642x1498
2462
5
5
1040
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,1
39
140
7,7
4,9
5,9
45
3L
1198
70/5400
112/3000
A
M5
164 15,1
4239x1642x1498
2462
5
5
1070
-
99
4,8
3,3
3,8
45
3L
1199
75/4200
180/2000
A
M5
167 14,3
4239x1642x1498
2462
5
5
1134
8,6
SHUANGHUAN
SKODA Fabia 1.2 60CV 5p. GPLine
11.400
Fabia 1.2 12V 70CV 5p. Style GPLine
14.340
Fabia 1.4 16V 5p. Style GPLine
15.450
Fabia 1.2 60CV Wagon Fabia GPLine
12.030
Fabia 1.2 12V 70CV Wagon Style GPLine
14.970
Fabia 1.2 TDI CR 75CV Wagon GreenLine
15.330
Fabia 1.4 16V Wagon Style GPLine
16.080
Octavia 1.6 Comfort GPLine
20.240
Octavia 1.6 Ambition GPLine
21.640
Octavia 1.6 Elegance GPLine
22.950
Octavia 1.6 Wagon Comfort GPLine
21.140
Octavia 1.6 Wagon Ambition GPLine
22.540
Octavia 1.6 Wagon Elegance GPLine
23.850
Roomster 1.2 12V 70CV GPLine
14.540
SMART fortwo 800 40 kW coupé pure cdi
12.249
fortwo 800 40 kW coupé pulse cdi
13.449
fortwo 800 40 kW coupé passion cdi
13.719
fortwo 800 40 kW cabrio pure cdi
13.889
fortwo 800 40 kW cabrio pulse cdi
15.689
fortwo 800 40 kW cabrio passion cdi
15.939
SUBARU New Justy 1.0 MT Bi-Fuel
14.680
Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Comfort
20.780
Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Trend
23.280
Impreza 2.0 R Bi-Fuel MT Trend
24.780
Impreza XV 2.0R Bi-Fuel MT Trend
25.280
Forester 2.0X Bi-Fuel MT Comfort
31.480
A A A A A A B C C C C C C B A A A A A A A D D D D D
5
D
99
-
-
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 7,8
39
155
5,3
6,5
45
4L
1390
86/5000
132/3800
A
M5
175 12,7
4239x1642x1498
2462
5
5
1075
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
190 12,3
4569x1769x1462
2578
5
5
1250
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
190 12,3
4569x1769x1462
2578
5
5
1250
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
190 12,3
4569x1769x1462
2578
5
5
1250
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 12,4
4569x1769x1468
2578
5
5
1235
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 12,4
4569x1769x1468
2578
5
5
1235
4
B/GPL 149
12,7 7,3
9,2
44
176 10,0 5,8
7,4
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 12,4
4569x1769x1468
2578
5
5
1235
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. 8,0
39
155
8,7
5,3
6,7
55
3L
1198
70/5400
112/3000
A
M5
158 15,9
4205x1684x1607
2617
5
5
1150
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
770
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
770
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
770
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
800
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
800
5
D
89
-
-
-
-
89
3,5
3,3
3,4
33
3L
799
54/3800
130/2100
P
S5
135 16,8
2695x1559x1542
1867
3
2
800
5,9
6,9
27,2 118
4
B/GPL 110
8,4
6,1
4,4
5,0
40
3L
998
69/6000
94/3600
A
M5
160 13,9
3610x1665x1550
2430
5
5
865
4
B/GPL 176
12,8 8,6 10,1
44
176
9,6
6,3
7,5
60
4B
1498
107/6000 142/3200
I
M5
175 14,0
4415x1740x1475
2620
5
5
1235
4
B/GPL 176
12,8 8,6 10,1
44
176
9,6
6,3
7,5
60
4B
1498
107/6000 142/3200
I
M5
175 14,0
4415x1740x1475
2620
5
5
1235
4
B/GPL 178
14,3 9,1 11,0
44
199 11,1 6,9
8,4
60
4B
1994
150/6400 196/3200
I
M5
193
9,6
4415x1740x1475
2620
5
5
127
4
B/GPL 178
14,3 9,1 11,0
44
199 11,4 6,9
8,6
60
4B
1994
150/6400 196/3200
I
M5
196
9,6
4430x1770x1520
2620
5
5
1395
4
B/GPL 181
15,0 9,0 11,2
51
198 10,9 7,0
8,4
60
4B
1994
150/6000 196/3200
I
M5
184 11,0
4560x1780x1700
2615
5
5
1470
ecoCAR 128
32.780
Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Comfort
30.200
Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Trend
34.280
Outback 2.5i Bi-Fuel 6MT Trend
41.780
SUZUKI Alto 1.0 GPL L 5p
9.900
Alto 1.0 GPL GL 5p
11.690
Alto 1.0 GPL GLX 5p
12.890
Splash 1.0 GPL L 5p
11.990
Splash 1.0 GPL GLS 5p
13.140
Splash 1.0 GPL GLS Safety Pack 5p
13.840
Splash 1.2 GPL GLS 5p
13.990
Splash 1.2 GPL GLS Safety Pack 5p
14.690
Swift 1.3 16V GPL GL 3p
14.280
Swift 1.3 16V GPL GL Safety Pack 3p
14.980
Swift 1.3 16V GPL GL Safety Pack 5p
15.390
TATA
A A A A A A B B B B B
Indica 1.4 5p. GLX Bi Fuel GPL Euro 4
10.998
Indica 1.4 5p. GLX Bi Fuel Metano Euro 4
11.838
Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel GPL
13.854
B A C
Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel Metano
15.012
-
TOYOTA iQ 1.0
11.650
iQ 1.0 Sol
12.950
Aygo 1.0 GPL 3p Now
11.950
Aygo 1.0 GPL 5p Now
12.300
Aygo 1.0 GPL 3p Sol
13.050
Aygo 1.0 GPL 5p Sol
13.400
Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Now
13.400
Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Now
14.050
Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Sol
14.900
Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Sol
15.550
Prius 1.8
26.450
Prius 1.8 Active
27.650
Prius 1.8 Executive
33.350
A A A A A A A A A A A A A
Fox 1.4 BiFuel G
12.250
Fox 1.4 Easy BiFuel G
12.700
Fox 1.4 Sport BiFuel G
13.275
Polo 1.4 3p.Comfortline BiFuel
15.975
Polo 1.4 5p.Comfortline BiFuel
16.505
Polo 1.4 3p.Highline BiFuel
17.325
Polo 1.4 5p.Highline BiFuel
17.855
DIMENSIONI LxLxA mm
COPPIA MAX. Nm/giri-1
POTENZA MAX. Cv/giri-1
CAP. SERBATOIO litri
CONSUMI l/100 km
CONSUMI l/100 km
I
M5
184 11,0
4560x1780x1700
2615
5
5
1470
I
M6
210
9,5
4730x1780x1505
2750
4
5
1420
5
B/GPL 173
15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7
8,5
65
4B
1994
150/6000 196/3000
I
M6
210
9,5
4730x1780x1505
2750
4
5
1420
5
B/GPL 173
15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8
8,6
65
4B
1994
150/6000 196/3000
I
M6
206
9,8
4775x1780x1535
2750
5
5
1542
5
B/GPL 173
15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8
8,6
65
4B
1994
150/6000 196/3000
I
M6
206
9,8
4775x1780x1535
2750
5
5
1542
5
B/GPL 172
14,2 8,6 10,6 58,4 199 11,7 6,8
8,6
65
4B
2457
167/5600 229/4000
I
M6
201
9,6
4775x1820x1605
2745
5
5
1585
5
B/GPL
93
7,0
4,9
5,6
24,8 103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/4800
A
M5
155 14,0
3500x1600x1470
2360
5
4
880
5
B/GPL
93
7,0
4,9
5,6
24,8 103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/4800
A
M5
155 14,0
3500x1600x1470
2360
5
4
880
5
B/GPL
93
7,0
4,9
5,6
24,8 103
5,5
3,8
4,4
35
3L
996
68/6000
90/4800
A
M5
155 14,0
3500x1600x1470
2360
5
4
880
4
B/GPL 108
8,0
6,0
6,6
38,4 119
5,9
4,4
5,0
45
3L
996
65/6000
90/4800
A
M5
160 14,7
3715x1680x1590
2360
5
5
1036
4
B/GPL 108
8,0
6,0
6,6
38,4 119
5,9
4,4
5,0
45
3L
996
65/6000
90/4800
A
M5
160 14,7
3715x1680x1590
2360
5
5
1036
4
B/GPL 108
8,0
6,0
6,6
38,4 119
5,9
4,4
5,0
45
3L
996
65/6000
90/4800
A
M5
160 14,7
3715x1680x1590
2360
5
5
1036
4
B/GPL 119
9,8
7,2
8,1
38,4 129
6,9
4,7
5,5
45
4L
1242
86/5500
114/4400
A
M5
175 12,3
3715x1680x1590
2360
5
5
1045
4
B/GPL 119
9,8
7,2
8,1
38,4 129
6,9
4,7
5,5
45
4L
1242
86/5500
114/4400
A
M5
175 12,3
3715x1680x1590
2360
5
5
1045
4
B/GPL 125
10,2 6,4
7,8
32
140
7,4
4,9
5,8
45
4L
1328
92/5800
116/4200
A
M5
175 11,0
3760x1690x1500
2380
3
4
1061
4
B/GPL 125
10,2 6,4
7,8
32
140
7,4
4,9
5,8
45
4L
1328
92/5800
116/4200
A
M5
175 11,0
3760x1690x1500
2380
3
4
1061
4
B/GPL 125
10,2 6,4
7,8
32
140
7,4
4,9
5,8
45
4L
1328
92/5800
116/4200
A
M5
175 11,0
3760x1690x1500
2380
5
5
1089
4
B/GPL 135
11,7 6,5
8,4
37,6 153
8,7
5,1
6,4
42
4L
1405
85/5500
120/3500
A
M5
160 12,0
3675x1665x1500
2400
5
5
1130
7,0
3,7
4,9
11,5 153
8,7
5,1
6,4
42
4L
1405
85/5500
120/3500
A
M5
160 12,0
3675x1665x1500
2400
5
5
1130
13,1 7,3
9,5
37,6 165 10,0 5,5
7,0
42
4L
1405
85/5500
120/3500
A
M5
160 12,0
4130x1665x1575
2450
5
5
1200
165 10,0 5,5
7,0
42
4L
1405
85/5500
120/3500
A
M5
160 12,0
4130x1665x1575
2450
5
5
1200
4 4
B/M
116
B/GPL 152
n.d. n.d. n.d.
12
PESO Kg
150/6000 196/3200 150/6000 196/3000
POSTI
1994 1994
PORTE
4B 4B
PASSO mm
60 65
ACCELERAZIONE s
8,4 8,5
VELOCITÀ km/h
198 10,9 7,0
CAMBIO
51
15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7
TRAZIONE
15,0 9,0 11,2
B/GPL 173
Urbano Ex.Ur. Comb
CILINDRATA CC
B/GPL 181
5
ALIMENTAZIONE
4
EURO
EMISSIONI CO2 g/km
Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Trend
D D D C C C
Urbano Ex.Ur. Comb
CAP. SERBATOIO litri
28.700
EMISSIONI CO2 g/km
33.750
Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Comfort
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro Forester 2.0XS Bi-Fuel MT Trend
BENZINA
CILINDRI Numero e disposizione
LISTINO CARBUR. ALTERNATIVO
4
B/M
n.d.
4
B
99
-
-
-
-
99
4,9
3,9
4,3
32
3L
998
68/6000
91/4800
A
M5
150 14,7
2985x1680x1500
2000
3
4
860
4
B
99
-
-
-
-
99
4,9
3,9
4,3
32
3L
998
68/6000
91/4800
A
M5
150 14,7
2985x1680x1500
2000
3
4
860
4
B/GPL 101
7,5
5,5
6,3
30
106
5,5
3,9
4,5
35
3L
998
68/6000
93/3600
A
M5
157 13,7
3415x1615x1465
2340
3
4
835
4
B/GPL 101
7,5
5,5
6,3
30
106
5,5
3,9
4,5
35
3L
998
68/6000
93/3600
A
M5
157 13,7
3415x1615x1465
2340
5
4
835
4
B/GPL 101
7,5
5,5
6,3
30
106
5,5
3,9
4,5
35
3L
998
68/6000
93/3600
A
M5
157 13,7
3415x1615x1465
2340
3
4
835
4
B/GPL 101
7,5
5,5
6,3
30
106
5,5
3,9
4,5
35
3L
998
68/6000
93/3600
A
M5
157 13,7
3415x1615x1465
2340
5
4
835
4
B/GPL 113
8,1
6,4
7,0
30
118
6,0
4,4
5,0
42
3L
998
69/6000
93/3600
A
M5
155 15,7
3785x1695x1530
2460
3
5
1020
4
B/GPL 113
8,1
6,4
7,0
30
118
6,0
4,4
5,0
42
3L
998
69/6000
93/3600
A
M5
155 15,7
3785x1695x1530
2460
5
5
1035
4
B/GPL 113
8,1
6,4
7,0
30
118
6,0
4,4
5,0
42
3L
998
69/6000
93/3600
A
M5
155 15,7
3785x1695x1530
2460
3
5
1020
4
B/GPL 113
8,1
6,4
7,0
30
118
6,0
4,4
5,0
42
3L
998
69/6000
93/3600
A
M5
155 15,7
3785x1695x1530
2460
5
5
1035
5
ibrida
89
-
-
-
-
89
3,9
3,7
3,9
45
4L
1798
136
142/4000
A E-CVT 180 10,4
4460x1745x1490
2700
5
5
1395
5
ibrida
92
-
-
-
-
92
4,0
3,8
3,9
45
4L
1798
136
142/4000
A E-CVT 180 10,4
4460x1745x1490
2700
5
5
1395
5
ibrida
92
-
-
-
-
92
4,0
3,8
3,9
45
4L
1798
136
142/4000
A E-CVT 180 10,4
4460x1745x1490
2700
5
5
1395
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
37,6 159
8,7
5,6
6,7
50
4L
1390
75/5000
124/2750
A
M5
167 13,0
3828x1660x1544
2465
3
4
1027
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
37,6 159
8,7
5,6
6,7
50
4L
1390
75/5000
124/2750
A
M5
167 13,0
3828x1660x1544
2465
3
4
1027
-
4
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
37,6 159
8,7
5,6
6,7
50
4L
1390
75/5000
124/2750
A
M5
167 13,0
3828x1660x1544
2465
3
4
1027
5
B/GPL 132
10,9 6,5
8,1
n.d. 139
8,0
4,7
5,9
45
4L
1390
85/5000
132/3800
A
M5
177 12,1
3970x1682x1438
2470
3
5
1138
5
B/GPL 132
10,9 6,5
8,1
n.d. 139
8,0
4,7
5,9
45
4L
1390
85/5000
132/3800
A
M5
177 12,1
3970x1682x1438
2470
5
5
1138
5
B/GPL 132
10,9 6,5
8,1
n.d. 139
8,0
4,7
5,9
45
4L
1390
85/5000
132/3800
A
M5
177 12,1
3970x1682x1438
2470
3
5
1138
5
B/GPL 132
10,9 6,5
8,1
n.d. 139
8,0
4,7
5,9
45
4L
1390
85/5000
132/3800
A
M5
177 12,1
3970x1682x1438
2470
5
5
1138
VOLKSWAGEN
BEST BUY
B B B B
Toyota Prius GIUNTA ALLA TERZA GENERAZIONE, LA PRIUS SI PRESENTA TOTALMENTE RINNOVATA E CON UN NUOVO SISTEMA PROPULSIVO, BASATO SUL QUATTRO CILINDRI 1.8 BENZINA DA 100 CV ACCOPPIATO AL MOTORE ELETTRICO. CONVINCE PER LE PRESTAZIONI BRILLANTI E I CONSUMI RIDOTTI, CHE SI ATTESTANO A 3,9 LITRI PER 100 CHILOMETRI, NEANCHE FOSSE UNA CITY-CAR, INVECE CHE UNA COMODA BERLINA, CAPACE DI OSPITARE FINO A CINQUE PERSONE CON I RELATIVI BAGAGLI.
26.450 EURO
LISTINO EMISSIONI CO2 g/km
CAP. SERBATOIO litri
CILINDRI Numero e disposizione
CILINDRATA CC
POTENZA MAX. Cv/giri-1
COPPIA MAX. Nm/giri-1
TRAZIONE
CAMBIO
VELOCITÀ km/h
DIMENSIONI LxLxA mm
PASSO mm
PORTE
POSTI
PESO Kg
-
-
-
-
87
4,0
2,9
3,3
45
3L
1199
75/4000
180/1500
A
M5
173 13,9
3970x1682x1456
2470
3
5
1080
89
-
-
-
-
89
4,1
3,0
3,4
45
3L
1199
75/4000
180/1500
A
M5
173 13,9
3970x1682x1456
2470
3
5
1080
5
D
89
-
-
-
-
89
4,1
3,0
3,4
45
3L
1199
75/4000
180/1500
A
M5
173 13,9
3970x1682x1456
2470
5
5
1080
5
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,9
45
3L
1199
75/4200
180/2000
A
M5
170 13,9
3970x1682x1456
2470
3
5
1057
5
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
45
3L
1199
75/4200
180/2000
A
M5
170 13,9
3970x1682x1456
2470
5
5
1057
5
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
45
3L
1199
75/4200
180/2000
A
M5
170 13,9
3970x1682x1456
2470
3
5
1057
5
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
45
3L
1199
75/4200
180/2000
A
M5
170 13,9
3970x1682x1456
2470
5
5
1057
5
D
96
-
-
-
-
96
4,6
3,2
3,7
45
4L
1598
90/4200
230/1500
A
M5
180 11,5
3970x1682x1462
2470
3
5
1090
5
D
96
-
-
-
-
96
4,6
3,2
3,7
45
4L
1598
90/4200
230/1500
A
M5
180 11,5
3970x1682x1462
2470
5
5
1090
5
D
96
-
-
-
-
96
4,6
3,2
3,7
45
4L
1598
90/4200
230/1500
A
M5
180 11,5
3970x1682x1462
2470
3
5
1090
5
D
96
-
-
-
-
96
4,6
3,2
3,7
45
4L
1598
90/4200
230/1500
A
M5
180 11,5
3970x1682x1462
2470
5
5
1090
Polo 1.2 5p.TDI DPF BlueMotion 89g
17.005
Polo 1.2 3p.TDI DPF Trendline
14.950
Polo 1.2 5p.TDI DPF Trendline
15.480
Polo 1.2 3p.TDI DPF Comfortline
15.575
Polo 1.2 5p.TDI DPF Comfortline
16.105
Polo 1.6 TDI DPF 3p. Comf. BlueMotion Tech.
17.050
Polo 1.6 TDI DPF 5p. Comf. BlueMotion Tech.
17.580
Polo 1.6 TDI DPF 3p. Higt. BlueMotion Tech.
18.400
Polo 1.6 TDI DPF 5p. Higt. BlueMotion Tech.
18.930
Golf 1.6 5p. Trendline BiFuel
19.750
Golf 1.6 5p. Comfortline BiFuel
21.325
Golf 1.6 5p. Highline BiFuel
22.650
Golf 1.6 TDI DPF 3p. BlueMotion
21.100
Golf 1.6 TDI DPF 5p. BlueMotion
21.835
Golf Plus 1.6 Trendline BiFuel
21.525
Golf Plus 1.6 Comfortline BiFuel
23.250
Golf Plus 1.6 Highline BiFuel
24.650
Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel
29.625
Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel DSG
32.025
Passat 1.4 TSI Variant Comfortline EcoFuel
30.600
Passat 1.4 TSI Variant Comfortl. EcoFuel DSG
33.000
A A A A A A A A A A A C C C A A C C C A A A A
Touran 1.6 Conceptline BiFuel G
22.725
-
4
Touran 1.6 Trendline BiFuel G
25.150
-
4
Touran 1.4 TSI Conceptline EcoFuel
25.700
Touran 2.0 Conceptline EcoFuel
24.280
Touran 1.4 TSI Trendline EcoFuel
28.125
Touran 1.4 TSI Trendline EcoFuel DSG
29.800
Touran 2.0 Trendline EcoFuel
26.680
Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel
29.975
Touran 2.0 Highline EcoFuel
28.480
Nuova Touareg 3.0 V6 TSI Tiptronic Hybrid
73.400
VOLVO C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Kinetic
22.520
C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Momentum
24.220
C30 1.6 D DRIVe Start/Stop R-Design
24.020
C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Summum
26.520
V50 2.0 F Tri-Fuel GPL Polar
25.400
V50 2.0 F Tri-Fuel GPL R-design
28.400
V70 2.0 F Polar
31.400
V70 2.5 FT Kinetic
42.700
V70 2.5 FT Momentum
46.000
V70 2.5 FT R-design
45.850
V70 2.5 FT Summum
48.900
S80 2.5 FT Kinetic
41.300
S80 2.5 FT Momentum
44.300
S80 2.5 FT R-design
44.050
S80 2.5 FT Summum
47.300
A A A A B B E E E E E E E E E
Urbano Ex.Ur. Comb
ACCELERAZIONE s
CAP. SERBATOIO litri
87
D
16.475
Urbano Ex.Ur. Comb
CONSUMI l/100 km
EMISSIONI CO2 g/km
D
5
16.475
Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 89g
CONSUMI l/100 km
ALIMENTAZIONE
5
Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 87g
A A A A A A A B
BENZINA
EURO
CLASSE ENERGETICA
PREZZO Euro
CARBUR. ALTERNATIVO
4
B/GPL 149
12,7 7,2
9,2
38
169
9,7
5,6
7,1
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 11,9
4199x1786x1512
2578
5
5
1232
4
B/GPL 149
12,7 7,2
9,2
38
169
9,7
5,6
7,1
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 11,9
4199x1786x1512
2578
5
5
1232
4
B/GPL 149
12,7 7,2
9,2
38
169
9,7
5,6
7,1
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
188 11,9
4199x1786x1512
2578
5
5
1232
-
-
99
4,7
3,4
3,8
55
4L
1598
105/4400 250/1500
A
M5
190 11,3
4213x1786x1501
2578
3
5
1239
-
99
4,7
5 5
D
99
D
99
-
-
-
-
3,4
3,8
55
4L
1598
105/4400 250/1500
A
M5
190 11,3
4213x1786x1501
2578
5
5
1239
5
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
-
35,2 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
184 12,3
4204x1759x1592
2578
5
5
1273
5
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
35,2 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
184 12,3
4204x1759x1592
2578
5
5
1273
5
B/GPL 159
13,1 7,8
9,8
35,2 179 10,2 6,0
7,5
55
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
184 12,3
4204x1759x1592
2578
5
5
1273
5
B/M
123
6,0
3,5
4,5
21
166
9,6
5,7
7,2
31
4L
1390
150/5500 220/1500
A
M6
210
9,8
4765x1820x1470
2710
4
5
1527
5
B/M
119
5,7
3,6
4,4
21
157
8,8
5,6
6,8
31
4L
1390
150/5500 220/1500
A
Aut
210
9,8
4765x1820x1470
2710
4
5
1527
5
B/M
124
6,1
3,6
4,6
21
167
9,6
5,7
7,2
31
4L
1390
150/5500 220/1500
A
M6
210
9,9
4775x1820x1515
2710
5
5
1558
5
B/M
121
5,7
3,6
4,4
21
158
8,8
5,6
6,8
31
4L
1390
150/5500 220/1500
A
Aut
208
9,9
4775x1820x1515
2710
5
5
1558
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
32
193 11,0 6,5
8,1
60
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
179 12,9
4407x1794x1635
2680
5
5
1427
B/GPL n.d.
n.d. n.d. n.d.
32
193 11,0 6,5
8,1
60
4L
1595
102/5600 148/3800
A
M5
179 12,9
4407x1794x1635
2680
5
5
1427
5
B/M
129
6,1
3,9
4,7
18
154
9,0
6,1
7,2
11
4L
1390
150/5500 220/1500
A
M6
203 10,1
4407x1794x1635
2680
5
5
1607
4
B/M
n.d.
8,1
4,5
5,8
18
154
n.d. n.d. n.d.
13
4L
1984
109/5400 160/3500
A
M6
180 13,5
4407x1794x1635
2680
5
5
1563
5
B/M
129
6,1
3,9
4,7
18
154
9,0
7,2
11
4L
1390
150/5500 220/1500
A
M6
203 10,1
4407x1794x1635
2680
5
5
1607
5
B/M
126
6,0
3,8
4,6
18
154
n.d. n.d. n.d.
11
4L
1390
150/5500 220/1500
A
Aut
203 10,1
4407x1794x1635
2680
5
5
1607
4
B/M
154
8,1
4,5
5,8
18
n.d.
n.d. n.d. n.d.
13
4L
1984
109/5400
A
M6
180 13,5
4407x1794x1635
2680
5
5
1563
5
B/M
129
6,1
3,9
4,7
18
154
9,0
7,2
11
4L
1390
150/5500 220/1500
A
M6
203 10,1
4407x1794x1635
2680
5
5
1607
4
B/M
154
8,1
4,5
5,8
18
n.d.
n.d. n.d. n.d.
13
4L
1984
109/5400 160/3500
A
M6
180 13,5
4407x1794x1635
2680
5
5
1563
5
ibrida
193
-
-
-
-
193
8,7
7,9
8,2
85
6V
2995
380/5500 580/3000
I
S8
240
6,5
4795x1940x1709
2893
4
5
2240
4
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
52
4L
1560
109/4000 240/1750
A
M5
190 11,3
4252x1782x1447
2640
3
4
1294
4
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
52
4L
1560
109/4000 240/1750
A
M5
190 11,3
4252x1782x1447
2640
3
4
1294
4
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
52
4L
1560
109/4000 240/1750
A
M5
190 11,3
4252x1782x1447
2640
3
4
1294
4
D
99
-
-
-
-
99
4,6
3,3
3,8
52
4L
1560
109/4000 240/1750
A
M5
190 11,3
4252x1782x1447
2640
3
4
1294
4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40
183 10,9 5,8
7,7
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
210
9,6
4522x1770x1457
2640
5
5
1350
4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40
183 10,9 5,8
7,7
55
4L
1999
145/6000 185/4500
A
M5
210
9,6
4522x1770x1457
2640
5
5
1350
4
B/E85
197
n.d. n.d.
-
-
206 11,7 6,9
8,6
70
4L
1999
145/6000 190/4500
A
M5
200 11,3
4823x1861x1547
2816
5
5
1499
4
B/E85
201
n.d. n.d.
-
-
209 12,5 6,6
8,8
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,7
4823x1861x1547
2816
5
5
1584
4
B/E85
201
n.d. n.d.
-
-
209 12,5 6,6
8,8
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,7
4823x1861x1547
2816
5
5
1584
4
B/E85
201
n.d. n.d.
-
-
209 12,5 6,6
8,8
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,7
4823x1861x1547
2816
5
5
1584
4
B/E85
201
n.d. n.d.
-
-
209 12,5 6,6
8,8
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,7
4823x1861x1547
2816
5
5
1584
4
B/E85
198
n.d. n.d.
-
-
206 12,5 6,3
8,6
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,3
4851x1861x1493
2835
4
5
1550
4
B/E85
198
n.d. n.d.
-
-
206 12,5 6,3
8,6
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,3
4851x1861x1493
2835
4
5
1550
4
B/E85
198
n.d. n.d.
-
-
206 12,5 6,3
8,6
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,3
4851x1861x1493
2835
4
5
1550
4
B/E85
198
n.d. n.d.
-
-
206 12,5 6,3
8,6
70
5L
2521
231/4800 340/1700
A
M6
210
7,3
4851x1861x1493
2835
4
5
1550
6,1
6,1
1603500
Polo 1.2 TDI Blue Motion L’AUTO DELL’ANNO 2010 VANTA IL RECORD PER L’ABBATTIMENTO DEI CONSUMI ED EMISSIONI. CON SOLI 87 G/KM DI CO2 E 75 CV DI POTENZA, LA CINQUE POSTI TEDESCA, DOTATA DI SISTEMA START E STOP E DI RECUPERO DI ENERGIA IN FASE DI FRENATA OLTRE AD ALTRI AVANZATI ACCORGIMENTI VOLTI ALL’OTTIMIZZAZIONE DELL’AERODINAMICA, È LA VETTURA PIÙ ECOLOGICA AL MONDO. È IN GRADO DI PERCORRERE 100 KM CON SOLI 3,3 LITRI DI GASOLIO. IL SERBATOIO DI 45 LITRI LE CONSENTE UN’AUTONOMIA TEORICA DI 1.363 KM.
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