Ecocar7

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SOLO 2 EURO

COMERISPARMIARECONL’AUTO

3,90 euro numero 7 Bimestrale - Anno II - DICEMBRE-GENNAIO ‘10 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma Gestione rete di vendita e logistica: Press-Di Diffusione: CDM Roma

FUTURO A PER LA NAUTICA

GPL

PROVE Toyota Yaris GPL, Subaru Legacy GPL, Mazda3 i-Stop Anteprime elettriche: Citroën C-Zero, Nissan Leaf, GM EN-V

Viaggiare in elettrico costa 1 euro per 100 km

LI

NOVITÀCONSUMIFOCUSLIFESTYLEBENESSEREPERSONAGGIENERGIERINNOVABILI NOVITÀ FOCUS BENESSERE ENERGIERINNOVABILI

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Telai superleggeri per inquinare meno



EDITORIALE Scrivete al direttore di EcoCar: direttore@ecocaronline.it Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma

Quando il futuro ci corre dietro... Dalla prima metà del 1800 ad oggi, ne è corsa di acqua sotto i ponti! E già allora si parlava di automobili (o meglio carrozze) elettriche. Sembrava avessero la strada spianata per un successo inarrestabile e invece, nonostante i record ottenuti (uno su tutti quello della Jamais Contente che ha raggiunto i 105,88 km orari il 29 aprile del 1899 guidata dall'inventore francese Camille Jenatzy), il sogno si è infranto quasi subito, con lo sviluppo dei motori a combustione interna. Il motivo è semplice: efficienza e funzionalità dei nuovi propulsori hanno penalizzato l'uso della trazione elettrica. Ci ha

provato la GM molti anni dopo nel 1996 con la GM EV1; bastarono tre anni e 1.000 vetture costruite per la California e l'Arizona a segnare la seconda sconfitta dell'auto elettrica. Era un esperimento, non furono vendute ma date in leasing e distrutte subito dopo. In realtà furono disattese le aspettative che avrebbero permesso una forte espansione delle auto elettriche in questi Stati, come sussidi per l'acquisto e infrastrutture. Ci hanno poi provato, in Europa, PSA e anche la Fiat in un momento ancora troppo in anticipo sui tempi: il peso e l'ingombro delle batterie, peraltro poco efficienti, hanno spinto questa generazione di auto elettriche verso l'oblio. Dunque, perché oggi si dovrebbe inneggiare alle auto elettriche? La risposta è altrettanto semplice, sono cambiate le carte in tavola! Intanto l'elettrificazione dell'automobile è diventata massiccia, a partire dal 1996 quando la Toyota iniziò a

commercializzare la prima

Prius ibrida. Sempre più auto impiegano oggi dispositivi elettrici per il recupero dell'energia e per l'impiego con lo start & stop, il numero delle vetture ibride sta aumentando esponenzialmente ed è trasversale a tutti i marchi. Ma ci sono anche altre motivazioni etiche ed economiche che giocano a favore delle elettriche.

La necessità di ridurre la media delle emissioni di CO2 nella propria gamma, fissata a 130 g/km nel 2012 e a 95 g/km nel 2020, impone giocoforza l'introduzione nella gamma di vetture a emissione zero o bassissime (ibride). Un altro argomento è dato dalla maggiore sensibilità dell'opinione pubblica che richiede un comportamento più etico verso l'ambiente. Pertanto i costruttori di automobili vogliono ripulire ancora di più gli scarichi delle proprie auto, assieme alla propria coscienza, ottenendo in cambio un'immagine gratificante come quella che può dare loro la difesa dell'ambiente. L'altro aiuto, quello più importante viene poi dalle nuove tecnologie che portano in dote motori elettrici sempre più efficienti, batterie agli ioni di litio altrettanto, e sistemi di gestione di carica/scarica che le conserva al meglio e più a lungo. Sarà per tutti questi motivi che gli analisti sono così ottimisti. Secondo uno studio stilato dalla Reuters, nel quale sono state messe a confronto le dichiarazioni dei costruttori e le valutazioni di esperti del settore, emerge che entro il 2020 i veicoli elettrici rappresenteranno il 4,5% di tutte le vendite mondiali, che per quella data dovrebbero arrivare a circa 100 milioni di unità all'anno. Renault e Nissan sono ancora più ottimisti

e fissano "l'asticella" al 10% delle loro vendite, tanto da aver investito 4 miliardi di euro in una gamma completa di modelli che sarà disponibile già tra il 2011 e il 2012. Più prudenziale la stima di PSA, che per i suoi modelli

Peugeot iOn e Citroën C-Zero valuta una quota del 5% di elettriche entro il 2020, nell'ambito delle proprie vendite. Mentre Volkswagen prevede per il 2020 una quota di auto elettriche a livello mondiale limitata tra l'1,5 e il 2%. D'altro canto JD Power stima a sua volta in 740.000 unità le auto elettriche che circoleranno in Europa entro il 2020, e in 330.000 quelle che saranno vendute in Cina e "appena" 108.000 negli Stati Uniti. Cina e Europa saranno l'ago della bilancia. La Cina, buona ultima nell'ambito delle auto ecologiche vuole essere la prima nel campo delle elettriche. Entro il 2020 la produzione di veicoli elettrici in Cina raggiungerà quota 1 milione, secondo quanto afferma

l’agenzia ufficiale Xinhua citando fonti governative. E dunque sarà alto anche il numero di auto elettriche circolanti, acquistate anche grazie a robusti incentivi governativi fino a 9.000 dollari. L’Europa lo sarà per necessità: le città adatte ad ospitare le elettriche sono molte nel Continente, come quelle che richiedono a gran voce la chiusura dei centri storici, favorendo così la diffusione delle elettriche. E come abbiamo già potuto verificare, nulla meglio di un incentivo economico o di una spinta normativa può accelerare e sostenere il mercato. Chi vivrà vedrà...


SOMMARIO COVER STORY

56

Kia Forte: una vettura da primato, elettrica / GPL

98 38

26 6

MERCATO

8

GOOD NEWS

16

EVENTI 38

H2Roma 2010

40

Viva l’Auto

42

Michelin

44

5° EcoRally S. Marino - Vaticano

Senza incentivi la flessione continua

48

EXPÒ 2010

Le novità dal mondo dell’auto e non solo...

48

GM EN-V

FLASH

54

Il Made in Italy a Shanghai

37

16

Nissan Micra

18

Opel Meriva

20

Ford C-Max

22

Suzuki Swift

62

Citroën C-Zero

24

Volvo V60

68

Nissan Leaf

26

Citroën C4

28

Peugeot 5008

30

Gamma Skoda

32

Volvo S60

33

Mercedes CLS

34

Kia Sportage

36

Infiniti M

37

Mini Countryman

42

56

COVER STORY

62

ANTEPRIMA

72

68

ecoCAR

4

Kia Forte LPi Hybrid

TEST 72

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

80

Mazda3 I-Stop 2.0

88

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend L.

96

FOCUS

98

EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Smile

Telai superleggeri Inrekor

100

GREEN MOVING

122

LISTINO

“Smarter Cities”

Tutte le auto ecologiche


DICEMBRE 2010 - GENNAIO 2011 numero

104

108

ecomobilità Parma diventa elettrica

106

sette

ecosicurezza Il lusso moderno di Infiniti

108

ecoinnovazione Magic Sky Control di Mercedes

110

econautica Ecocarburanti

112

ecoliving Oslo capitale ecologica

114

ecopersonaggio Daryl Hannah

116

ecotendenze Fibre naturali per il 2011

118

ecotech

112

La monorotaia a pedali

120

ecoletture

114

La natura da sfogliare

121

ecopillole News e appuntamenti dal mondo

118

COPERTINA GIOVANNI MORELLI nasce a Roma nel 1975. Da più di dieci anni è impegnato nel settore della comunicazione e delle arti visive. Inizia la sua carriera come fotografo fino ad affermarsi nella progettazione visiva di numerosi magazine. Oggi continua a sperimentare in varie espressioni creative l’utilizzo di mezzi alternativi alla parola. Appassionato di musica elettronica, fa di “Paint like music” (Brian Eno) il primo dogma del suo manifesto. www.lostinlayout.com

FOTO DI COPERTINA IGOR GENTILI nasce a Roma nel 1975. Inizia a fotografare per gioco spinto dalla curiosità di vedere come possa un istante essere evocativo di mille pensieri differenti per mille persone diverse. Dopo la formazione alla “vecchia maniera” lavorando in pellicola e assistendo i più noti fotografi italiani si specializza nel settore automotive. Collabora da anni con le più quotate riviste del settore calcando spesso la scena dei più famosi set cinematografici come fotografo di scena. Nel 2010 vince il ClikCiak festival per il lavoro svolto sul set dell’“Uomo nero” di Sergio Rubini. Sta preparando una sua personale sul tema del nudo, invitato dalla cittadina di Arles per il tradizionale Festival della fotografia.

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make it your lifestyle

Direttore Responsabile Marina Terpolilli Comitato editoriale Roberto Brodolini, Frédéric Lupo, Giovanni Mancini Creative Director Simone Zaccaria Art Director Giovanni Morelli Grafica e impaginazione Andrea Macchioni Photo Editor Igor Gentili, Jacopo Di Barbora Proofreading Roberta Mancini Segreteria Domenico Sofia Hanno collaborato Marcello Attolino, Paolo Barilari, Fabio Belfiori, Morgan Beresford, Giampiero Bottino, Beatrice Campani, Sergio Casagrande, Manuela Ceccarelli, Federica Cingolani, Marco Valerio Condorelli, Benito De Filippis, Alessandro De Ferrari, Massimo Dragone, Claudio Galiena, Stefania Esuperanzi, Marco Macchioni, Francesco Marzeddu, Giovanni Massini, Francesca R. Quarta, Massimo Quarta, Eleonora Saracino, Carlo Sidoli, Susanna Smith, Chiara Tavazza, Massimo Tiberi, Tommaso Tommasi, Piergiorgio Traverso, Manuela Valle Crediti Fotografici Archivio Case auto, Archivio Aziende, Archivio Terpolilli, Archivio Condorelli Illustrazione di copertina Giovanni Morelli Concessionaria per la Pubblicità Eurosport Editoriale srl Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Tel. +39 06 45.23.15.00 r.a. Fax +39 06 45.23.15.99 adv@eurosposteditoriale.com Advertising manager Rossella Nicoletti Produzione Roberta Avino, Claudio Broussard, Ettore Broussard, Bruno Perino, Luigi Sodano Amministrazione Francesco Ambrosini, Paola Nicoletti amministrazione@eurosporteditoriale.com Tel. +39 06 45.23.15.01 Fax +39 06 45.23.15.99 Stampa Mondadori Printing S.p.A. Via Costarica, 11 - Pomezia (RM) Editore Eurosport Editoriale srl Via della Bufalotta, 378 - 00139 Roma Distribuzione C.D.M. Centro Diffusione Media Viale Don P. Borghi, 172 - 00144 Roma Tel. 06 5291419 - Fax 06 5291425 www.cdmitalia.it Gestione rete di vendita e logistica Press-Di Via Cassanese, 224 20090 Segrate (MI) Centro prove Marcello Attolino, Claudio Galiena Equipaggiamenti Datron Correvit, Bilance Tassinari, Banco prova potenza Vamag

ECOCAR UTILIZZA CARTA ECOLOGICA BURGO CERTIFICATA PEFC www.pefc.it PEFC/18-31-104

Testata registrata al Tribunale Civile di Roma n. 138/2009 del 10/04/2009 Gli articoli e le fotografie ricevuti anche se non pubblicati non verranno restituiti L’Editore garantisce la riservatezza dei dati forniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di cui al Dlgs n. 196/2003, chiedendo la rettifica e/o la cancellazione direttamente al responsabile Giovanni Mancini (mancini@elaborare.org)


MERCATO IL MERCATO DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA IN ITALIA

Top Ten Ottobre 2010 TOTALE MERCATO N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO OTTOBRE 2010 FIAT PUNTO 10.189 FIAT PANDA 9.294 FORD FIESTA 5.061 VOLKSWAGEN POLO 4.269 FIAT 500 3.816 CITROEN C3 3.603 VOLKSWAGEN GOLF 3.470 LANCIA YPSILON 3.451 OPEL CORSA 3.044 NISSAN QASHQAI 3.022

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

DIESEL N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO GEN/OTT. 2010 FIAT PUNTO 133.718 FIAT PANDA 117.131 FORD FIESTA 86.435 FIAT 500 59.569 CITROEN C3 52.496 VOLKSWAGEN GOLF 44.911 OPEL CORSA 43.577 VOLKSWAGEN POLO 41.779 LANCIA YPSILON 39.094 RENAULT CLIO 36.687

MODELLO OTTOBRE 2010 FIAT PUNTO 4.141 NISSAN QASHQAI 2.501 FORD FIESTA 2.459 VOLKSWAGEN GOLF 2.179 ALFA ROMEO GIULIETTA 1.771 FORD FOCUS 1.685 CITROËN C3 1.592 RENAULT MEGANE 1.523 RENAULT SCENIC 1.376 AUDI A4 1.364

% diesel sul totale mercato

MODELLO OTTOBRE 2010 VOLKSWAGEN POLO 877 FIAT PUNTO 844 OPEL CORSA 618 FIAT PANDA 581 OPEL MERIVA 565 VOLKSWAGEN GOLF 561 FORD FIESTA 514 CHEVROLET AVEO 404 CITROEN C3 380 CHEVROLET SPARK 347

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO FORD FIESTA FIAT PUNTO CITROEN C3 OPEL CORSA FIAT PANDA DACIA SANDERO RENAULT CLIO PEUGEOT 207 HYUNDAI I10 LANCIA YPSILON

GEN/OTT. 2010 30.722 26.675 15.194 14.955 12.882 9.815 9.790 8.843 8.326 8.192

MODELLO OTTOBRE 2010 FIAT PANDA 3.028 FIAT PUNTO 525 FIAT MULTIPLA 260 FIAT QUBO 116 CITROEN C3 104 OPEL ZAFIRA 76 FIAT DOBLO 62 VOLKSWAGEN TOURAN 57 MERCEDES CLASSE B 36 VOLKSWAGEN PASSAT 22

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO OTTOBRE 2010 TOYOTA AURIS 114 TOYOTA PRIUS 94 LEXUS RX 45 HONDA INSIGHT 27 PORSCHE CAYENNE 12 HONDA CR-Z 10 HONDA CIVIC 6 VOLKSWAGEN TOUAREG 4 LEXUS GS 2 MERCEDES CLASSE S 2

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

45,13

“Queste notevoli flessioni, che comunque fotografano un andamento non positivo – afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere che operano in Italia – sono amplificate anche dal confronto con un numero molto elevato di immatricolazioni realizzate nel corso della parte finale dello scorso anno, grazie alla spinta degli incentivi in scadenza con la fine del 2009”. E aggiunge “Resta il fatto che il mercato 2010 rimarrà al di sotto dei 2 milioni, come ampiamente previsto già da molti mesi dagli analisti della nostra Associazione”. “È evidente – prosegue Filipponi – che soltanto un programma strutturale e pluriennale di rinnovo del parco, che in Italia è costituito ancora da quasi 14 milioni di vetture con oltre 10 anni, può garantire il raggiungimento degli obiettivi europei, in termini di riduzione della CO2”. Passando al consuntivo dei primi 10 mesi del mercato, le immatricolazioni hanno raggiunto le 1.683.119 unità, con una flessione del 6,95% rispetto alle 1.808.905 dello scorso anno. Il diesel prosegue la sua corsa portandosi sui livelli di 2 anni e mezzo fa (maggio 2008) al 51% del mercato (rispetto al 39% dell’ottobre 2009); le vetture a benzina si posizionano in crescita al 38,6%, mentre quelle a basso impatto ambientale continuano la frenata, perdendo oltre 16 punti di rappresentatività e posizionandosi al 10,4%. Infine, per quanto riguarda l’usato, secondo il Ministero, nei primi 10 mesi, il mercato dell’usato mantiene un leggero attivo (+1%), con 3.713.229 unità.

MODELLO GEN/OTT. 2010 FIAT PANDA 22.903 FIAT PUNTO 15.569 FIAT QUBO 7.926 FIAT MULTIPLA 4.464 CITROEN C3 2.131 VOLKSWAGEN TOURAN 1.327 OPEL ZAFIRA 1.265 VOLKSWAGEN PASSAT 695 MERCEDES CLASSE B 611 CITROEN C4 591

IBRIDE N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

% diesel sul totale mercato

Continua il processo di contrazione delle immatricolazioni di auto nuove in Italia anche nel mese di ottobre – secondo quanto reso noto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - che si è chiuso con una flessione del 28,8% a 139.740 targhe rispetto alle 196.323 di un anno fa.

METANO N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO GEN/OTT. 2010 FIAT PUNTO 44.965 FORD FIESTA 31.451 VOLKSWAGEN GOLF 29.037 NISSAN QASHQAI 20.838 FORD FOCUS 19.088 RENAULT MEGANE 18.199 VOLKSWAGEN POLO 16.433 FIAT BRAVO 16.224 CITROËN C3 16.090 AUDI A4 15.582

Mercato in discesa, è impari il confronto con gli incentivi

GPL N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

50,97

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MODELLO GEN/OTT. 2010 TOYOTA PRIUS 1.757 HONDA INSIGHT 849 LEXUS RX 613 TOYOTA AURIS 302 HONDA CR-Z 225 PORSCHE CAYENNE 116 MERCEDES CLASSE S 52 HONDA CIVIC 41 VOLKSWAGEN TOUAREG 41 BMW X6 31

OTTOBRE 2010 LA STRUTTURA DEL MERCATO ITALIANO DELL’AUTOMOBILE / IMMATRICOLAZIONI Alimentazione

DIESEL BENZINA GPL METANO IBRIDE ELETTRICA ETANOLO TOTALE

Ott 2010

Ott 2009

var.% 10/09

Gen/Ott 2010

Gen/Ott 2009

var.% 10/09

% Ott 2010

% Ott 2009

% Gen/Ott 2010

% Gen/Ott 2009

71.232 53.923 9.940 4.300 319 22 4

76.482 67.581 41.714 9.525 1.014 2 5

-6,87 -20,21 -76,17 -54,86 -68,54 999,99 -20,00

759.548 600.765 260.433 58.179 4.061 68 65

766.986 675.132 254.757 105.935 5.934 53 108

-0,97 -11,02 2,23 -45,08 -31,56 28,29 -39,82

50,97 38,59 7,11 3,08 0,23 0,02 0,00

38,96 34,42 21,25 4,85 0,52 0,00 0,00

45,13 35,69 15,47 3,46 0,24 0,00 0,00

42,40 37,32 14,08 5,86 0,33 0,00 0,01

139.740

196.323

28,82

1.683.119

1.808.905

-6,95

100,00

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GOOD NEWS

DALLO IAAD UN CORSO DI DESIGN CHE GUARDA ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE Il mondo dell'auto sta attraversando un periodo di profonda evoluzione: cambiano i motori, le fonti energetiche, i materiali, e anche l'occhio però vuole la sua parte. L'Istituto di Arte Applicata e Design (IAAD), scuola di design di Torino che vanta l'apertura del primo corso in Italia di “Architettura della Carrozzeria” nel 1978, ha inaugurato lo scorso 18 ottobre, il nuovo corso “Design della mobilità sostenibile e dei mezzi di trasporto” del dipartimento di Transportation Design “Andrea Pininfarina”, ideato in collaborazione con l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Firenze. Il corso triennale, a numero chiuso, al quale seguiranno in futuro dei master per completare la formazione dello studente, sarà equivalente a una laurea di primo livello, e provvederà a “formare giovani professionisti con mente aperta, in grado di individuare problemi e trovare soluzioni” dice Laura Milani, Direttore IAAD. I nuovi progettisti quindi saranno in grado di migliorare la mobilità nella società moderna, ponendo una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Importante sarà la collaborazione tra il mondo dell'industria e quello della ricerca e della sperimentazione attraverso lo studio di progetti patrocinati dall'industria stessa. Attualmente sono molte le aziende partner del nuovo corso, Fiat Group, Volkswagen, Renault, Yamaha, NTV, Italdesign Giugiaro e Lamborghini. La collaborazione con le aziende, consentirà agli studenti di ottenere una formazione costantemente aggiornata attraverso progetti di studio, seminari e stage in un ambiente diverso da quello puramente didattico. (Francesca R. Quarta)

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GOOD NEWS

BIMBI PIÙ SICURI IN AUTO È giunta al terzo anno “Bimbisicuramente”, la campagna - promossa da Fiat, ACIF (Associazione Concessionari Fiat), con il patrocinio del Ministero della Gioventù, la collaborazione di Bosch e Giunti Progetti Educativi - che, attraverso le scuole e le concessionarie Fiat, vuole sensibilizzare sul tema della sicurezza dei bambini in auto. In base alle statistiche nazionali gli incidenti stradali sono la causa principale di morte per i bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Oltre 10.000 bambini all'anno sono coinvolti in incidenti stradali, praticamente 30 al giorno, e ogni tre giorni muore un bimbo in auto. Per sensibilizzare e far riflettere le famiglie su questi terrificanti dati è nato nel 2008 il progetto “BimbiSicuramente” che quest'anno, per la prima volta, è affiancato all'iniziativa “BimbiAmbiente”. Questo progetto coinvolge direttamente 600 concessionari Fiat in tutta Italia che lo promuovono, attraverso materiale informativo, temi quali mobilità sostenibile e salvaguardia dell'ambiente, interessando sia le famiglie sia i bambini, per rendere i genitori più consapevoli e responsabili e i figli stessi testimonial in casa di concetti fondamentali legati a queste tematiche attraverso libricini e giochi on line a loro disposizione. L’iniziativa scaturisce, anche, dall'analisi degli ultimi dati estrapolati in 7 città campione (Bologna, Mestre, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino) che rappresentano una situazione allarmante e per certi versi impensabile: oltre il 62% dei bambini viaggia in auto senza alcun tipo di sistema di sicurezza e anche fra gli adulti il 32% di essi non indossa le cinture. Altrettanto allarmanti sono le risposte dei trasgressori intervistati: si passa da un “sono pochi minuti di viaggio” a “non ho ancora acquistato il seggiolino” o “ci vuole molto tempo per mettere il bambino nel seggiolino e non lo sopporta” e anche “uso la cintura dell'auto perché è più comoda” e, incredibile a dirsi “in auto preferisco portare mio figlio in braccio!”. Ciò fa capire quanto lavoro ci sia ancora da fare in termini di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie, nonostante i dati raccolti quest'anno siano migliori rispetto alla stessa rilevazione compiuta nel 2009. (M.A.)

VALENTINA VEZZALI, DALLA PEDANA AL VETRO La campionessa olimpica di scherma è la testimonial della campagna di sensibilizzazione all’uso del vetro, il materiale più antico utilizzato per la conservazione degli alimenti... La campagna che è stata lanciata dal Forum dei Consumatori Europei, Friends of Glass e da Assovetro, l’associazione italiana dei produttori di vetro, ha come slogan “niente da nascondere”, proprio perché i contenitori di vetro non riservano sorprese, non alterano il gusto né la qualità di ciò che contengono e non nuocciono alla salute, non avendo bisogno di additivi chimici, né di strati protettivi interni per conservare al meglio i cibi che contengono. Come è nato il coinvolgimento di Valentina Vezzali a favore del vetro? Vezzali: Ho accolto la proposta con entusiasmo. Ho sempre apprezzato le caratteristiche di questo materiale così puro, così tradizionale, così eco-friendly. Per noi sportivi è molto importante il rapporto fra salute e alimentazione

e ritengo che il cibo conservato in vetro sia più affidabile. Quando sceglie gli alimenti per suo figlio Pietro è una consumatrice consapevole? Vezzali: Pietro è il perno intorno al quale ruota tutta la mia esistenza. I figli sono l’essenza della vita. E riuscire a tirarli su con amore è la cosa più bella del mondo, ma

l’amore non basta: è necessario badare anche al loro benessere fisico. Perciò quando scelgo sugli scaffali dei supermarket bibite e alimenti per lui, cerco sempre le cose più sane e meno elaborate; proprio per questo la mia scelta si orienta su confezioni in vetro. Anche se, con rammarico, mi accorgo che per molti prodotti è

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sempre più complicato trovarle. Quindi sapeva già che il vetro non nuoce alla salute? Vezzali: Come sportiva ho sempre scelto il vetro perché conosco le qualità che lo legano alla salute. Da quando poi ho deciso di aderire a questa campagna, ho scoperto altre virtù e proprietà di questo materiale... (F.C.)



GOOD NEWS

UN ALBERO SOLARE “NUTRE” L’AUTO ELETTRICA Costerà più o meno quanto un’automobile, ma è la risposta più concreta alle esigenze di rifornimento per un’auto veramente ecologica, almeno in attesa che venga risolto il problema principale, che rende critica la diffusione su larga scala di questa tipologia di veicoli a emissioni zero: l’esistenza di una rete di rifornimento diffusa sul territorio. È la stazione di ricarica solare proposta dalla Toyota, in occasione della presentazione ufficiale della nuova Prius PHEV “plug-in”, ultima nata della famiglia, che, al consueto sistema ibrido, aggiunge la capacità di viaggiare per circa venti chilometri a una velocità che raggiunge i cento chilometri orari, spinta dall’energia fornita da un pacchetto di tre batterie al litio di ultima generazione, la prima al servizio del ciclo ibrido e le altre due ricaricabili, ricorrendo ad una normale presa elettrica di uso domestico. Si tratta di una struttura in legno, ad imitazione di un albero, le cui fronde sono costituite da pannelli fotovoltaici, capaci di distribuire l’elettricità necessaria a ricaricare le batterie agli ioni di litio della Prius PHEV plug-in e di cogliere così l’obiettivo di ottenere zero emissioni e zero spesa: in modalità elettrica la vettura non solo non emetterà CO2 allo scarico ma, utilizzando l’energia tratta dal sole, non dovrà ricorrere a quella prodotta da centrali convenzionali, costosa e comunque inquinante. Per completare il circolo virtuoso, la tettoia fotovoltaica è stata costruita con materiali per il 99% completamente riciclabili, compresi i pannelli che la ditta produttrice (la Scheuten Solar, certificata ISO 14001) si impegna a ritirare per il recupero e il riutilizzo. Il costo della struttura – dicono i tecnici della Toyota – è stato di circa 40mila euro, ma, occorre considerare che per il momento si tratta solo di un prototipo: nell’ipotesi di una commercializzazione, esso risulterà certamente assai più basso. La stazione solare, evidentemente, si rivolge solo parzialmente a un pubblico di privati, per lo spazio all’aperto che esige, ma potrà rappresentare un ottimo investimento per i gestori di flotte aziendali, che ne potrebbero ammortizzare rapidamente il costo grazie al risparmio energetico ottenuto, tanto più vista l’esistenza degli incentivi pubblici al solare. La struttura ideata dalla Toyota costituisce quindi un importante contributo alla creazione di una prospettiva realistica della diffusione dell’auto elettrica, spostando anche sui privati la responsabilità di contribuire alla creazione di una rete di rifornimento affidata, per ora, solo all’impegno delle amministrazioni locali, dell’Enel e delle Case automobilistiche. Esperienze positive in questo campo già sono maturate, ad esempio, negli Stati Uniti dove, anche grazie ad un’edilizia residenziale basata per lo più su villette uni o bifamiliari, già da tempo l’industria ha potuto proporre kit di pannelli fotovoltaici da montare sui tetti dei garage, al servizio delle auto elettriche. Sempre negli Stati Uniti esistono anche progetti più ambiziosi, come quello avviato dalla “SolarCity”, un’azienda leader nel solare, in accordo con la Tesla Motor e una banca californiana, la “Robobank”, per dotare di “pompe elettriche” solari ad alta velocità l’autostrada che collega San Francisco a Los Angeles, creando così un vero e proprio ecocorridoio di 550 chilometri per le vetture elettriche. La stessa “SolarCity”, d’altronde, ha già installato oltre cento stazioni solari domestiche a proprietari di auto Tesla, negli USA, ovviamente. (Gian Franco Lepore Dubois)

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20MILA CHILOMETRI L’ANNO GRATIS E SENZA EMISSIONI Il punto di ricarica solare della Toyota ha una potenza di 2,71 kWp (potenza massima di picco) che gli consente di produrre 3.105 kWh l’anno. Il collegamento avviene attraverso una colonnina che, durante la giornata, è in grado di fornire, nella media dell’anno, quasi tre ricariche, di ricaricare cioè tre Prius PHEV plug-in, o tre volte la stessa vettura (l’energia necessaria per la ricarica delle batterie è pari a tre kWh). Questo, appunto, nella media, perché in giornate particolarmente soleggiate, nella migliore stagione (luglio e agosto), la capacità giunge fino a cinque ricariche. In pratica, ricorrendo alla stazione sarà possibile percorrere dai 60 ai cento chilometri al giorno, cioè più di 20mila chilometri l’anno, gratis e senza emissioni, risparmiando annualmente ben 2.547 chili di CO2. La colonnina di rifornimento è dotata di un monitor nel quale si può controllare visivamente la quantità di energia erogata, il tempo di ricarica e il quantitativo di emissioni risparmiate grazie all’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici. Il punto di ricarica, come qualunque impianto fotovoltaico, viene collegato alla rete elettrica generale in maniera che, quando l’energia prodotta non viene richiesta dalla colonnina, essa venga immessa nella rete del gestore, generando un credito in conto energia, che potrà essere sfruttato nel momento in cui il fotovoltaico non è in grado di produrre (notte o insolazione minima). (G.L.F.D.)


GOOD NEWS

DEBUTTA SU STRADA, A ROMA, LA PININFARINA NIDO EV Il Sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha tenuto a battesimo la piccola citycar elettrica al Campidoglio. La Nido EV realizzata dalla Pinifarina, dal centro di Roma con a bordo Paolo Pininfarina e il Sindaco ha poi raggiunto il Quirinale, dove il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto i due passeggeri d'eccezione. Proseguono così i festeggiamenti degli ottant'anni di attività della famosa carrozzeria italiana, impegnata per la prima volta a realizzare un'auto interamente disegnata, progettata e costruita nel proprio centro stile. La Nido EV è frutto della scelta operata da Pininfarina di sviluppare auto a mobilità sostenibile, elettriche o ibride, utilizzando materiali alternativi, leggeri e riciclabili e dimostrando, ancora una volta, la propria creatività e lungimiranza, doti che hanno permesso all'azienda italiana di evolversi da carrozziere artigiano a gruppo internazionale e partner globale dell'industria automobilistica. Derivata dal prototipo esposto nel tempio dell’arte moderna, il MoMA di New York, che ha ricevuto i premi “L’Automobile più bella del mondo” per la categoria prototipi e concept car nel 2004 e il “Compasso d’oro” nel 2008, la Nido è lunga 2,8 metri, dotata di 2 posti e ha un propulsore capace di erogare una potenza massima di 30 cavalli che la spinge fino a 120 km/h con un’accelerazione da 0 a 60 km/h in 6.7 secondi, con un'autonomia massima di 140 km. La vettura è stata sviluppata partendo da un pianale modulare che permetterà di poter realizzare quattro differenti veicoli elettrici o ibridi 2 posti, 2+2, pickup e van leggero. Citando il Sindaco di Roma: “Senza fare torti a nessuno, mi sembra l'auto elettrica più bella che ho visto finora, con un design fantastico, degno di Pininfarina. Credo possa davvero essere un'auto che si affermerà nel settore della mobilità sostenibile. Mi auguro che questo prototipo venga presto lanciato sul mercato e che possa essere utilizzato nella fase di pedonalizzazione del centro storico, anche attraverso il car sharing”. (Marcello Attolino)

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GOOD NEWS

IL SALONE DEL QATAR PARLA ITALIANO, ANZI FRANCESE La prima edizione del Qatar Motor Show, Salone internazionale dedicato all'automobile e al mondo dei motori che si terrà a Doha dal 26 al 29 gennaio 2011, sarà organizzato dal Qatar Tourism Authority (QTA) in collaborazione con Q.media Events e GL events e sotto il patrocinio di HE Sheikh Hamad Bin Jassim Bin Jabor Al Thani, Premier e Ministro degli Affari esteri in Qatar. Ad anticipare i contenuti del Salone è stata Giada Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, assieme a Ahmed Al Nuaimi, Presidente del Qatar Tourism Authority, Al Hussein bin Ali bin Ahmad Al Thani, ceo di Q.media e Olivier Ferraton, amministratore delegato di GL events Services. Il Salone intende posizionarsi da subito ai vertici del panorama internazionale degli show dedicati ai motori. Con un parco autovetture stimato in circa 5,8 milioni di unità, (fonte Global Insight) il Qatar, l'Arabia Saudita, il Bahrain, gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, l'Oman, a luglio 2010 hanno registrato un aumento delle vendite di auto in media del 12% (fonte Global Insight) rispetto al 2009. L'elevato potere d'acquisto dei clienti, l'orientamento verso l'alto di gamma, la preferenza verso i marchi di lusso, le auto sportive, le fuori-serie o extra-serie sono caratteristiche peculiari di questi mercati. Il Doha Exhibitions Center che ospiterà la prima edizione del Qatar Motor Show sarà dunque il palcoscenico per il lancio sui mercati del Middle-East degli ultimi modelli dei più prestigiosi brand automobilistici mondiali nel segmento premium. In collaborazione con il Gruppo Carrozzieri Autovetture dell'Anfia, Associazione nazionale italiana Filiera Industria Automobilistica, il Qatar Motor Show ospiterà un'area dedicata alle concept car, alle supercar e ai prototipi di alcune prestigiose firme del design automobilistico e della produzione di carrozzerie speciali Made in Italy: Autostudi, Bertone, Castagna, Fioravanti, Pininfarina, Salt, Spada, Touring Superleggera. Nella zona circostante il Doha Exhibition Center saranno allestite diverse aree che ospiteranno dimostrazioni di vetture off-road, i funamboli del freestyle ed esibizioni di drifting. I visitatori potranno inoltre effettuare test drive con gli ultimi modelli di auto e di SUV e avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con esperti di guida per consigli sul miglior stile di guida da adottare nelle diverse condizioni.

ANFIA, RAZELLI: “LA UE NON SI SBILANCI” Per il presidente dell’Anfia è necessario che l’Unione Europea mantenga gli equilibri. “A livello europeo è fondamentale per le

Eugenio Razelli

Sergio Marchionne

imprese poter contare su un sistema tariffario equo. Riteniamo che l'UE debba rivedere la sua politica commerciale, che fino ad oggi si è concretizzata in concessioni troppo spesso ingiustificate ai nostri partner commerciali esteri”. Così si è espresso Eugenio Razelli, presidente dell'Anfia (associazione nazionale filiera industria automobilistica) aprendo l'assemblea annuale dell'associazione incentrata sulle strategie per il rilancio della filiera automotive nella sfida del mercato globale in tempi di crisi. Quella della competitività del settore, secondo Razelli, è una sfida su cui, per avere successo, “occorre l'impegno sia dell'industria, sia delle istituzioni e degli altri partner della filiera”. Se la Ue deve quindi correggere il tiro su tariffe che non siano sbilanciate a favore dei competitor stranieri, “a livello nazionale - ha aggiunto Razelli - le istituzioni devono creare le condizioni socio-economiche favorevoli alla competitività delle imprese, lavorare allo snellimento della macchina burocratica riformare il fisco, investire sul rinnovamento infrastrutturale e aprirsi al nucleare”. “Per l'automobile, a livello mondiale, è arrivata la resa dei conti e la situazione in cui ci troviamo, in Italia, è estremamente seria”. Questo, invece, ha puntualizzato l’AD di Fiat Automobiles, Sergio Marchionne. “Dobbiamo avere l'onestà intellettuale per riconoscere quello che non funziona e dobbiamo trovare il coraggio di cambiarlo per andare avanti - ha chiosato Marchionne- dobbiamo essere abbastanza lucidi per renderci conto che non ci sarà data una seconda opportunità. Anche in Italia siamo arrivati ad uno snodo cruciale”.

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“AUTO E AMBIENTE VERE BUGIE E FALSE VERITÀ” Quando il metro non è uguale per tutti, potrebbe verificarsi una querelle come quella insorta a Padova dove il Comune vorrebbe vietare ai Suv il transito all'interno delle mura urbane. Il motivo? L'ingombro e i possibili danni causati alla pavimentazione. Al dibattito promosso da Porsche Italia, in collaborazione con l’Unrae, l’Unione delle Case estere, e l’Uiga (unione italiana giornalisti automotive), hanno partecipato accademici, giornalisti, tecnici di settore e rappresentanti delle istituzioni alla ricerca di un punto d'accordo. “Si tratta di accuse ha spiegato Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae - che non stanno in piedi. In primo luogo perché dalle statistiche dell'immatricolato italiano nei primi dieci mesi del 2010 emerge che le lunghezze medie ponderate dei Suv e delle auto station wagon corrispondono rispettivamente a 4,5 e 4,6 metri, mentre gli ingombri equivalgono agli 8,1 m degli uni contro gli 8,3 m delle altre; e un dato del tutto analogo vale per i veicoli immatricolati nella provincia padovana”. Alla stessa stregua di fuoristrada e crossover, allora, l'eventuale divieto dovrebbe penalizzare anche giardinette e familiari. Ma come la mettiamo con la fragilità della pavimentazione delle vie del centro? “Un semplice calcolo eseguito dagli addetti ai lavori - ha osservato il consigliere alla Provincia di Padova Carlo Emanuele Pepe - ci dice che il Suv medio, con pneumatici di primo equipaggiamento, più grandi rispetto a quelli montati su una vettura media, e dunque con una maggiore impronta a terra, grava per circa 1,67 kg per cm , mentre quest'ultima esercita un carico al suolo pari a 1,97 kg per cm ”. Ecco allora che, con il medesimo metro, si potrebbero punire tutti i cittadini sovrappeso che, inforcata la bicicletta, pedalano verso il centro. L'importanza del dibattito è fuori discussione, “Invece di ricorrere a divieti frettolosi e superficiali ha aggiunto Loris Casadei, direttore generale di Porsche Italia - è opportuno affrontare la complessità che vi si lega. Ed è giusto riconoscere l'impegno delle Case che ogni anno investono complessivamente 50 miliardi di euro a vantaggio della sicurezza e dell'ambiente. Tutto questo anche nel difficile contesto attuale, stringendo i denti per mantenere l'occupazione: in caso contrario l'impatto sull'economia sarebbe devastante”. 2

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PIENO DI ENERGIA PER OPEL Alla base del rilancio di Opel c'è il nuovo piano di sostenibilità delineato da Nick Reilly, Presidente GM Europe & CEO Adam Opel, che prevede investimenti per 11 miliardi di euro nei prossimi 5 anni e il rinnovo dell’80% della gamma che avrà tre anni o meno nel 2014. Intrapreso per ritornare al punto di pareggio nel 2011 e all’utile nel 2012, tiene conto di una riduzione della capacità produttiva al livello della domanda attesa; un investimento nelle fabbriche per migliorare l’efficienza e aumentare la flessibilità degli impianti; un’espansione nei mercati extra europei in forte crescita; infine un forte investimento nel prodotto e nelle nuove tecnologie. “Undici miliardi di euro saranno stanziati nei prossimi 5 anni per rinnovare la gamma Opel e sviluppare in maniera significativa le propulsioni alternative. Nel 2014 l’80% della gamma Opel avrà 3 anni o meno”, ha dichiarato Nick Reilly. Oltre a ciò sul fronte delle propulsioni alternative Opel investirà 1 miliardo di euro per migliorare l’efficienza dei motori ad alimentazione tradizionale e introdurre nuovi prodotti innovativi ecocompatibili, quali: Ampera, l’elettrica ad autonomia estesa, veicoli a batteria nel segmento delle piccole, lo sviluppo della tecnologia GPL e Metano, l’introduzione dello start/stop, inclusa la ricerca sull’idrogeno attualmente sviluppato per l’HydroGen4 in fase di test a Berlino.

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Nissan Micra

La giapponesina diventa globale Debutto europeo per la city car giapponese che si appresta a diventare a tutti gli effetti una world car per far fronte alle pressanti richieste dei mercati emergenti di Marina Terpolilli

l mondo dell'auto cambia in fretta e la Micra pure. Dall'esordio della prima generazione in Giappone, nel lontano 1982, quando si chiamava March e non è mai arrivata in Italia, adesso è pronta al debutto in Europa con la quarta generazione, figlia di un mondo globalizzato che la vedrà commercializzata in 160 Paesi e prodotta in quattro diversi impianti dislocati in Cina, Thailandia, Messico e India. E proprio dallo stabilimento indiano di Chennai le nuove Micra partiranno per “invadere” il nostro Continente. Un'invasione pacifica e inevitabile, visto il successo ottenuto dalle generazioni precedenti, che finora sono state vendute in oltre 5,65 milioni di unità in tutto il mondo, delle quali ben 400.000 in Italia. “Pensiamo di immatricolarne sulle 25.000 all'anno” valuta Andrea Alessi AD di Nissan Italia “meno delle 45.000 registrate nell'anno record 2003 con l'attuale modello, perché oggi la Micra non è più il nostro unico veicolo nel segmento B, ma va a completare un'offerta che

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Nissan Micra

Rispettosa verso l’ambiente Dal punto di vista della tecnologia la nuova Micra stupisce per l’eccezionale motore tre cilindri 1.2 da 80 Cv capace di emissioni straordinariamente basse per un benzina: 115 g/km di CO2.

comprende anche Juke, Cube, Note”. La nuova Micra potrebbe avere tutte le carte in regola: è una vettura razionale, soprattutto nel design che ricorda il modello precedente

Contrariamente alle aspettative dovute alla sua architettura tre cilindri, non vibra e non fa rumore durante la guida, neppure se abbinato al cambio automatico CVT. L'agilità della nuova Micra è da manuale, brillante e scattante nel traffico, si difende bene nello slalom cittadino quotidiano e ha una buona tenuta nelle strade extraurbane, frutto di un'accurata messa a punto dell'assetto, curato per affrontare le strade europee e le maggiori velocità preferite dagli italiani. Il punto di forza della nuova Micra è dovuto all'inedita piattaforma V (dove V sta per versatile) che sarà la base anche per i prossimi modelli della Nissan nel segmento delle compatte e verrà utilizzata anche dalla Renault, nell'ambito dell'Alleanza.

all'attuale tanto piaciuto agli italiani; è flessibile e confortevole, adatta alla mobilità cittadina e in grado di soddisfare le esigenze di ogni cliente: tanto per chi desidera un modello più emozionale dal punto di vista estetico c'è sempre il crossover Juke, sbarazzino e impertinente al punto giusto.

In Italia è appena partita la prevendita, mentre il lancio ufficiale è stabilito per la prima metà di settembre. È prevista una sola carrozzeria cinque porte, la sola motorizzazione 1.2 benzina e quattro livelli di allestimento Visia, Comfort, Acenta e Tekna. A partire dalla primavera 2011 si aggiungerà anche il 1.2 sovralimentato da 99 Cv capace di raggiungere i 95 g/km di CO2. In pratica è una variante di potenza del 1.2 aspirato che beneficia del compressore volumetrico per ottenere più cavalli. I consumi, che già sono minimi nell'aspirato, si ridurranno a 4 litri per 100 chilometri a fronte, peraltro, di una maggiore coppia. Sicurezza e dotazioni sulla nuova Micra sono ai massimi livelli rispetto alle concorrenti del proprio segmento: la dotazione prevede 6 airbag e l'ESP, la centralizzata con il telecomando e il computer di bordo di serie per tutte le Micra, a fronte di un listino piuttosto contenuto. Tra gli optional più gradevoli dispone dell'assistenza al parcheggio (Simpli Parking Pak) che valuta se lo spazio a disposizione è sufficiente per la manovra, ideale in città. 17

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Opel Meriva

Campionessa di flessibilità La seconda generazione della piccola monovolume Opel si affaccia sul mercato in una nuova veste dallo stile elegante e dinamico, proponendo interni ergonomici e nuove motorizzazioni “pulite” di Marcello Attolino

al lancio della prima generazione di Meriva nel 2003, Opel è stata leader nel mercato delle monovolume compatte con circa un milione di esemplari venduti. Con questa seconda generazione,

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presentata al Salone di Ginevra nel marzo scorso, punta a vendere, entro il 2011, 130.000 unità. L’aspetto dinamico, in netta controtendenza con le linee squadrate del modello precedente, è rappresentato dalla linea del tetto allungata e abbassata, dal frontale aggressivo - in cui spicca la griglia con l’evidente marchio Opel e i gruppi ottici ad “occhio d’aquila” - e dall’innovativa linea di cintura a onda, che sottolinea la praticità delle FlexDoors posteriori e delimita la linea del finestrino posteriore, abbassata di cinque centimetri per migliorare la visibilità dei passeggeri posteriori. Il mutamento estetico più radicale

consiste proprio nell'inedito taglio delle portiere posteriori incernierate all’indietro, che consentono un più facile accesso ecoCAR

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Opel Meriva

Il sistema ErgoFlex Sviluppata per essere campionessa di flessibilità, la Opel Meriva mostra una notevole versatilità accompagnata da una spiccata ergonomia grazie al sistema ErgoFLEX System di cui fanno parte:

all'interno della vettura. Come l’esterno, l’interno è inedito ed estremamente funzionale. La plancia avvolgente si allunga fino alle portiere creando un ambiente caldo e accogliente; sono stati utilizzati materiali di ottimo livello e qualità ed è aumentata in modo rilevante la capacità di stivaggio grazie al sistema FlexSpace (vedi box). Ulteriore novità di Meriva riguarda il tetto panoramico lungo quasi 2 metri - il più grande del segmento - e dotato di tendina parasole elettrica. Per quanto riguarda le motorizzazioni disponibili si può scegliere tra cinque diesel e tre benzina, con potenze comprese tra 55 kW e 75 cv e 96 kW/140 cv; tra queste poniamo in evidenza la presenza della nuova motorizzazione 1.3 CDTI in versione ecoFLEX, che sviluppa una potenza di 70 kW/95 cv e vanta consumi estremamente ridotti e un livello di emissioni nell’ordine di 119 g/km CO2. Rispetto alla versione precedente migliora anche la dinamica di guida grazie alla carreggiata più larga, alle nuove sospensioni, all’innovativo servosterzo elettroidraulico, ai freni più grandi e al nuovo ESPPlus. Sono disponibili inoltre i fari anteriori con sistema Dynamic Curve Light (il fascio di luce segue la strada in curva) e quelli posteriori dotati di Adaptive brake lights (lampeggiano cinque volte al secondo quando entra in funzione l’ABS), gli airbag laterali e a tendina a doppio stadio per torace e bacino, il sistema di rilascio dei pedali brevettato da Opel (i pedali collassano in caso di incidente frontale) e infine il piantone dello sterzo ad assorbimento di energia.

il rinnovato sistema FlexSpace per i sedili posteriori che permette di regolarli in modo tale da offrire maggiore spazio sia per le gambe che per le spalle, qualora i passeggeri siano solo due; le portiere posteriori FlexDoors che ottimizzano l’accesso; i sedili anteriori certificati AGR che prevedono quattro regolazioni per i poggiatesta, il supporto lombare e un supporto per le gambe regolabile; il porta biciclette FlexFix (disponibile a richiesta) integrato nel paraurti posteriore e, infine, il FlexRail composto da una serie di cassetti intercambiabili che scorrono lungo due binari di alluminio collocati tra i sedili anteriori.

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Ford C-Max

Cuore ecologico per la compatta di Ford Con una C-Max completamente rinnovata, comoda, versatile, ben accessoriata e per di più caratterizzata da un invitante listino, la Ford tenta la scalata al primato nel segmento delle monovolume compatte di Gian Franco Lepore Dubois

rima espressione della nuova piattaforma globale Ford del segmento C, quella sulla quale nascerà all’inizio del prossimo anno la nuova Focus, è certamente la C-Max che si presenta in due versioni, a cinque e a sette posti, entrambe

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esteticamente contrassegnate dal medesimo e ormai inconfondibile look del “kinetic design”, che accomuna i prodotti più recenti della Casa dell’Ovale Blu. Più sportiva e aggressiva, la cinque posti ha dimensioni analoghe alla precedente (4,38 m), mentre la sette posti, destinata ad un pubblico prettamente familiare, di linea identica fino al montante, è più alta di 58 mm, ha un passo più lungo di 140 mm, raggiungendo i 4,52 metri, e si caratterizza per le porte posteriori scorrevoli, estremamente pratiche, che consentono la massima accessibilità all’abitacolo anche in spazi angusti. Ben studiati in tutte le versioni gli interni, con i sedili posteriori,

ribaltabili facilmente con una sola mano per creare un vano ecoCAR

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bagagli più ampio e completamente piano, e per di più con la possibilità di ripiegare il sedile centrale posteriore sotto quello esterno per creare, nella cinque posti, una configurazione 2+2 e, nella sette posti, un corridoio centrale che sarà particolarmente apprezzato dalle mamme per controllare meglio i bambini in terza fila. Altrettanto gradito risulterà il portellone posteriore ad apertura elettrica. Tra le motorizzazioni (tre benzina e tre diesel da 125 a 180 Cv) debutta il nuovo 1.6 EcoBoost. Si tratta di un quattro cilindri ad alta efficienza e basse emissioni, ad iniezione diretta, dotato di un turbocompressore a bassa inerzia, che consente una coppia elevata già a bassi regimi. Con l’EcoBoost, a prestazioni sensibilmente migliorate, corrispondono consumi di carburante ed emissioni di CO2 ridotte del 10% rispetto al precedente 2.0 litri. Equipaggiata con l’EcoBoost da 180 Cv, la nuova C-Max vanta un consumo sul combinato di 6,6 litri/100 km ed emissioni di CO2 limitate a 154 g/km. Dotata già di serie di un buon livello di accessori che rendono facile e sicura la guida, come l’ESP, 6 airbag, climatizzatore, cerchi in acciaio da 16", computer di bordo e impianto stereo base, sulla C-Max esordisce anche il sistema che comanda lo sterzo automaticamente durante le manovre di parcheggio in parallelo. A rendere ancor più semplice la guida c’è anche la possibilità di avere, nelle versioni a gasolio, invece del normale cambio manuale a sei rapporti, il cambio automatico a doppia frizione e a sei rapporti. Particolarmente interessanti i prezzi che partono dai 19mila euro della C-Max Plus di base con motore 1.6 aspirato e cambio a cinque rapporti, per giungere ai 26.500 euro della C-Max Titanium con il confortevole cambio automatico.

Non solo motore Il rispetto dell’ambiente nella C-Max non riguarda solo il nuovo motore EcoBoost. La vettura, infatti, è stata realizzata tenendo conto del “PSI”, il Product Sustainability Index” (indice di sostenibilità del prodotto) messo a punto dalla Casa americana per valutare le modalità di gestione dell’impatto ambientale, sociale ed economico dei veicoli. La nuova C-Max offre prestazioni migliori, in base a questo indice, rispetto alla precedente. Gli elementi presi in considerazione dall’indice sono: ● il potenziale di surriscaldamento globale e il potenziale di inquinamento dell’aria durante il ciclo di vita ● l’uso di materiali sostenibili (riciclati e rinnovabili) ● la gestione delle sostanze (tra cui la certificazione antiallergica degli interni) ● l’impatto del rumore esterno ● la sicurezza (per occupanti e pedoni) ● la capacità di mobilità (capacità di carico di passeggeri e bagagli rapportata alle dimensioni) ● i costi di possesso durante il ciclo di vita Nell’intento di migliorare sempre più il “PSI”, la Ford ha creato fino ad oggi oltre 300 nuovi componenti realizzati con materiali riciclabili, riducendo, così, di circa 20.000 tonnellate l’anno la massa di rifiuti destinati in discarica. La nuova C-Max, in particolare, monta una serie di componenti realizzati usando prodotti riciclati come, ad esempio, materiali per isolamento acustico ricavati con tessuti di cotone e denim riciclati, numerosi componenti in plastica prodotti con vari rifiuti industriali e di consumo, fra cui l’alloggiamento, il coperchio e la piastra di base della batteria, la ventola e la maschera del radiatore, il gruppo calotta del motore, il collettore di aspirazione e il coperchio della presa d’aria, lo schermo protettivo del sottoscocca posteriore e il deflettore inferiore del radiatore. 21

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Suzuki Swift

La nuova Swift cresce con consumi ridotti Un modello importante per il brand giapponese che conta di imporsi sul mercato europeo. La Swift si presenta con un look sportivo, ma con un animo rispettoso e gentile verso l’ambiente di Gian Franco Lepore Dubois

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iù grande, più potente, più sicura, ma più leggera e, soprattutto, più rispettosa dell’ambiente. Così si

presenta la nuova Suzuki “Swift” edizione 2010, quarta generazione della vettura di maggior diffusione della Casa giapponese che punta, con una sempre più aggressiva politica commerciale, a venderne centomila esemplari l’anno in Europa e a raggiungere, in Italia, l’obiettivo del 2% del mercato (oggi sfiora l’1,6%). “Quello che ci ha guidato nel progettare la nuova Swift - afferma il Direttore generale di Suzuki Italia, Massimo Nalli - è stata la volontà di rivoluzionarne i contenuti, lasciando immutato lo stile sportivo che ha caratterizzato la vettura sin dalla sua nascita e che ne ha decretato il successo”. In effetti l’auto, che abbiamo provato sulle strade tortuose che costeggiano il lago di Como, si pone in perfetta continuità rispetto alle precedenti generazioni, conservando sostanzialmente la sua caratteristica estetica compatta.

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Suzuki Swift

Le maggiori novità sono all’interno e alla guida. Più lunga di

e cinque porte e in quattro allestimenti (L, GL, GL style e TOP) con cambio manuale a cinque marce. La motorizzazione a benzina è equipaggiata, su richiesta, di cambio automatico a quattro rapporti e, rispettando la tradizione Suzuki, è disponibile anche in versione 4x4. Una vettura, dunque, di gestione economica, rivolta soprattutto

nove centimetri rispetto alla precedente versione (3,85 m contro 3,76) e di pochi millimetri più alta e più larga, la nuova “Swift” offre un’abitabilità inaspettata, se rapportata alle sue dimensioni, anche per i passeggeri sul sedile posteriore. Rimane un bagagliaio da 211 litri, non troppo spazioso, ma ampliabile fino a 512 litri ribaltando i sedili. Tutti nuovi anche gli interni, neri e alluminio, dal look sportivo, ma senza rinunciare alla praticità di numerose tasche e portaoggetti. Comodo il posto di guida con il volante regolabile in altezza (in optional anche in profondità), il cambio posizionato in modo ottimale e tutta la strumentazione visibile a colpo d’occhio. Su strada si colgono i risultati del pianale completamente riprogettato e del lavoro svolto su carrozzeria e sospensioni: la nuova “Swift” risulta, infatti, non solo estremamente maneggevole ma anche dotata, grazie alla maggior rigidità conferita al telaio, di un assetto sportivo che non pregiudica il comfort. Nuove anche le due motorizzazioni entrambe Euro5 che assicurano, grazie anche al minor peso della vettura (20 chili meno del modello precedente) e al sistema Start & Stop, buone prestazioni sotto il profilo dinamico e ambientale. Il benzina 1.2 da 94 Cv permette di fare venti chilometri a litro con emissioni limitate a 113 g/km di CO2; il diesel 1.3 da 75 Cv quasi 24 chilometri con 109 g/km di CO2. Con cinque stelle EuroNCap, dotata di serie di sette airbag, ABS, ESP, EDB, TCS e climatizzatore manuale, la nuova Swift è proposta a tre

ad un pubblico giovane, pronta a confrontarsi nel combattuto segmento B in cui si muovono competitor come la Ford Fiesta, la Toyota Yaris e la Opel Corsa, facendo leva anche su un’incisiva politica commerciale: pur in assenza di incentivi pubblici, il prezzo di lancio della versione di base è di soli 9.490 euro (con rottamazione) con un risparmio di 2.200 euro sul prezzo di listino, che parte da 11.690 euro per giungere fino a 16.090 euro.

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Volvo V60

La Station Wagon cambia pelle La svedese Volvo cerca nuovi sbocchi e opportunità con i nuovi modelli. La V60, versione Station Wagon dell’apprezzata S60, vive di vita propria con le sue linee che ricordano quelle di una coupé di Gian Franco Lepore Dubois

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a Volvo cambia pelle e, senza trascurare il suo mercato di riferimento, cerca nuovi sbocchi in un

Nel 2010, peraltro, la Volvo è andata in controtendenza con un più 19% (da gennaio ad agosto), portando dallo 0.73 allo 0,90% la sua quota sul mercato italiano. Con la nuova gamma “60”, dunque, l’1% è a portata di mano, visto che la previsione è di venderne 8.000 esemplari (2.000 S60 e 6.000 V60). Basata sullo stesso telaio dinamico della S60, con selettore tra tre diversi assetti (comfort, sport e advanced), che opzionalmente può essere dotato di un sistema di autoregolazione controllato da sensori, la nuova V60, disponibile con cambio manuale a sei rapporti o automatico e con trazione solo anteriore o integrale, accoglie tutti i più recenti e sofisticati congegni di sicurezza e di assistenza alla guida. Su strada si ha una sensazione di perfetta aderenza grazie anche al “Corner Traction Control”, un dispositivo che, rallentando la ruota interna alla curva, permette maggior potenza a quella esterna, eliminando qualunque tendenza alla sottosterzata. Fluida e comoda, se si eccettua il fatto che, nella versione a cambio manuale, stranamente,

pubblico che vuole sì, spazio e sicurezza, tradizionali pilastri della Casa, ma anche qualcosa in più in termini di sportività e piacere di guida. Il segno della svolta, che avviene proprio nel momento in cui il marchio svedese è stato acquisito dai cinesi, è la V60, versione familiare ma non troppo, della S60. In realtà la nuova vettura,

per la sua linea cuneiforme e filante, si avvicina più ad una coupé che ad una familiare, pur assicurando ai passeggeri e al bagaglio invidiabili volumi. “Abbiamo aggiunto ai due elementi tradizionali delle nostre auto -design e sicurezza- l’elemento della sportività - spiega Michele Crisci, Amministratore delegato di Volvo Italia - con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la nostra quota di mercato in un anno, il 2011, che si prospetta particolarmente difficile, dopo il 2010 che, almeno, ha goduto inizialmente dell’effetto di trascinamento degli incentivi statali”. ecoCAR

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Volvo V60

Motori più raffinati per contenere i consumi Lunga oltre quattro metri e mezzo con un peso, a pieno carico, sulle due tonnellate, la V60 non può certo pretendere di essere annoverata tra le vetture più ecologiche, tanto più considerando i consumi che necessariamente si collegano a tutte le tecnologie in essa adottate che evidentemente richiedono energia di alimentazione. Restano comunque gli sforzi compiuti dai progettisti per abbattere il più possibile i consumi convinti, loro come noi, che il rispetto dell’ambiente passi anche per il portafogli degli automobilisti: meno consumi, meno spesa, meno CO2. In questo ambito il fiore all’occhiello sarà la versione “DRIVe”, disponibile durante il 2011, dotata di un motore diesel, perfetto interprete della filosofia del downsizing, quella che impone di ottenere il massimo dal minimo. Si tratta di un 1.6 litri, capace di erogare 115 Cv e con una coppia di 270 Nm, cui sarà abbinato un cambio manuale a sei rapporti. La vettura consumerà solo 4,3 litri per cento chilometri nel combinato e promette di contenere le emissioni di CO2 al di sotto dei 115 g/km, una misura già di per sé non elevata, ancor più se rapportata alla tipologia di vettura. Significativi sforzi sono stati compiuti, però, su tutti i motori della gamma, i cui consumi sono stati generalmente abbattuti. In particolare è stato migliorato il T6 benzina da tre litri, fino a portarlo ad erogare 304 Cv con una coppia di 440 Nm da 2.100 a 4.200 giri, così da consentire un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6.5 secondi. Allo stesso tempo è stato ridotto il consumo del 10%, limitato ora sotto i dieci litri per cento chilometri. Analoga operazione è stata compiuta sul due litri benzina che offre 203 Cv con una coppia di 399 Nm per un consumo di 8,1 l/100 km con emissioni di 189 g/km di CO2, del quale il Direttore di progetto della V60, Thomas Ahlborg, è orgoglioso: “Siamo riusciti a creare - dice - un motore a quattro cilindri equivalente a un cinque cilindri, ma con maggiore rendimento energetico”.

la leva è in posizione troppo arretrata, può essere guidata in assoluta tranquillità: la vettura, infatti, con l’uso di telecamere, radar e laser, rallenta quando il veicolo che la precede è troppo vicino e adegua ad esso la propria velocità; mantiene automaticamente la distanza impostata rispetto al veicolo che precede; impedisce di superare una velocità predefinita; frena fino a fermarsi in presenza di un pedone grazie al “pedestrian detection”; avvisa in caso di variazione incontrollata di guida e quando si superano i limiti di carreggiata. La Volvo, insomma, ha fatto ricorso a tutte le più moderne tecnologie, per garantire il massimo della sicurezza non solo ai passeggeri, ma anche ai pedoni e agli altri automobilisti, seguendo un ambizioso programma che per il 2020 prevede di azzerare il numero di morti e feriti gravi sulle proprie auto. Anche negli interni appare chiaro lo sforzo di arricchire la semplicità e la funzionalità della tradizione scandinava con elementi di vivacità. Il vano di carico è di 430 litri con i sedili posteriori divisibili 40/20/40 e quello del passeggero anteriore

Il sistema pedestrian detection

completamente abbattibile, per consentire trasporti particolarmente ingombranti. Otto le motorizzazioni che saranno disponibili: cinque motori a benzina e tre diesel per potenze che vanno da 115 Cv fino ai 304 CV del tre litri benzina a sei cilindri. Il listino parte da 32.100 euro, 1.200 euro più elevato di quello della S60, per arrivare ai 46mila euro del modello top di gamma. 25

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Citroën C4

Elegantemente ecologica Tutto cambia, tranne il nome, per la nuova berlina francese sulla quale debutta un sistema totalmente innovativo per la funzione di Start & Stop che viene elevato alla funzione di microibrido di Giovanni Massini

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a Citroën ci ha abituato, fin dalle origini, a soluzioni d’avanguardia, tipo le sospensioni pneumatiche, quando molte auto utilizzavano ancora le balestre e anche con questa C4 ha mantenuto il punto.

Un punto che si traduce: sistema “Stop & Start Microibrido” e che andremo a sviscerare meglio in uno spazietto dedicato. Per il momento diciamo che, grazie a questa trovata tecnologica, si risparmiano circa 5 grammi di CO2 a km. Tornando alla nuova C4, ci si trova di fronte ad un’auto straordinariamente matura, vestita di un elegantissimo abito di foggia classica, oseremmo dire quasi teutonica. La nuova versione risulta leggermente cresciuta: lunghezza 4.33 metri (+ 5 cm), larghezza 1.79 metri (+ 2 cm) e altezza 1.49 metri (+ 3 cm), per un bagagliaio da 408 litri, calcolato con tutti i sedili al loro posto (un valore che la proietta al top della categoria). La strumentazione è un riuscito compromesso tra moderno e rétro e utilizza tre elementi circolari, con il centrale prominente, evidenziati

ecoCAR

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Citroën C4

da una luminescenza azzurrognola. Gli amanti del “tecno” hanno “pane per i loro denti”: oltre ad una pressa Usb e una Jack e al navigatore “eMyWay” con schermo da 7 pollici, c’è la possibilità di ascoltare i brani memorizzati sul cellulare tramite Bluetooth e si può optare per un modulo di collegamento internet con sistema “eTouch”, utile per la chiamata automatica d’emergenza. In marcia si nota subito un ottimo comfort interno, frutto di un notevole lavoro di insonorizzazione e filtraggio: il parabrezza è di tipo stratificato, integrato da una pellicola insonorizzante; ci sono nuove guarnizioni per scocca e portiere e nuovi elementi insonorizzanti per il vano motore, per il tunnel centrale e per la chiusura del portellone posteriore. L’assetto mantiene avantreno a ruote indipendenti e retrotreno a traversa deformabile, ma è stato rivisto ed equilibrato. La scocca perde circa 90 Kg, ma risulta più rigida e prestante. La C4, tra l’altro, adotta lo stesso “Intelligent Traction Control” della C5, in grado di ottimizzare la trazione in funzione delle condizioni del manto stradale. La gamma motori si articola su 6 unità, 3 benzina e 3 turbodiesel, per potenze comprese tra i 95 e i 155 Cv ed è disponibile un nuovo cambio semiautomatico (manuale pilotato) a 6 rapporti. Interessante il sistema di controllo dell’angolo morto laterale: monitorizza uno spazio che arriva a 5 metri dietro e 3,5 laterali, funziona tra i 12 e i 140 km/h e avvisa il guidatore tramite un led sullo specchietto. I prezzi vanno dai 16.300 euro della base benzina 1.4 da 95 Cv, ai 24.250 euro della 2.0 litri turbodiesel da 150 Cv.

Il sistema Stop & Start alla francese La Citroën è riuscita a mettere a punto un innovativo sistema “Stop & Start” che, non a caso, ha battezzato con l’appellativo di: “microibrido”. Chiariamo che non abbiamo a che fare con un modulo di ausilio al motore termico, per lo meno nell’accezione tradizionale, anche se lo schema di funzionamento ci si avvicina molto. Generalmente, sistemi di questo tipo funzionano tramite “motorini elettrici rinforzati”, che operano il riavvio a circa 300350 giri, consumando una minima quantità di carburante rispetto all’avviamento a freddo. Ora passiamo alla rivoluzione Citroën che, oltre a declinare il concetto in versione diesel, ha adottato un “alternatore reversibile”: un alternatore che, invertendo le sue funzioni, si trasforma in un vero e proprio motore elettrico in grado di operare a 600-700 giri, praticamente il doppio di un normale “motorino rinforzato”, con un abbattimento dei consumi che arriva quasi al 40%. La convenienza di un riavvio è matematicamente testata ogni “3” secondi. Questo sistema, abbinato al 110 turbodiesel e al cambio pilotato a 6 rapporti, è in grado di abbattere le emissioni di CO2 a 109 g/km.

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Peugeot 5008

Una 5008 da crociera tutta automatica Comfort e tecnologia fanno il paio con il nuovo efficiente cambio automatico che consente alla monovolume francese di stare sui 180 g/km di CO2, un valore che la rende competitiva verso le concorrenti di Gian Franco Lepore Dubois

on un nuovo e più potente motore diesel, munito di cambio automatico a sei rapporti per la gioia di

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chi guida, e due schermi al plasma da sette pollici per il divertimento di chi viaggia è giunta sul mercato, in unica versione “Féline” la 5008, top di gamma della Peugeot. Provata sui 450 chilometri che, attraversando la Svizzera, separano Milano da Sochaux, la località della Francia orientale dove la Casa del Leone è nata esattamente duecento anni fa e dove sono situati, uno accanto all’altro, il moderno stabilimento di produzione della 5008 e il museo storico della Peugeot, la nuova vettura ha dimostrato tutte le sue qualità di spaziosità, comodità e scioltezza di guida.

Classificata dai responsabili della Casa come “monovolume compatta”, la 5008 è in realtà qualcosa di più, forte dei suoi quattro metri e sessanta di lunghezza, ma non per questo è meno agile e maneggevole, grazie ad una posizione di guida particolarmente studiata e in nulla dissimile, solo un po’ rialzata, da quella di una ecoCAR

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Peugeot 5008

Al museo a scuola di industria Incastonato nella Franca Contea, la regione della Francia dell’Est al confine con la Svizzera, il piccolo comune di Sochaux, di soli cinquemila abitanti, è la culla della Peugeot... Qui duecento anni fa, nel 1810, è nata la prima iniziativa industriale della famiglia Peugeot, quando i fratelli Jean Pierre e Jean Frédéric decisero di trasformare in acciaieria il mulino di famiglia. Da allora, e sempre sotto la guida della famiglia che ancora oggi ne detiene il controllo, la società è cresciuta sperimentando le più svariate produzioni, dalla metallurgia al tessile, all’utensileria, per trovare infine, agli albori dell’epoca della motorizzazione, la propria vocazione nell’automobile, dopo un passaggio per le due ruote, anch’esse mai più abbandonate. Il legame con questo territorio d’origine non si è mai spezzato, tanto che qui sorge una moderna linea di produzione che occupa

comoda berlina e agli innumerevoli dispositivi a disposizione per rendere più confortevole la guida, dall’head up display alle luci e ai tergicristalli automatici, dal distance alert al limitatore di velocità, dall’assistenza nelle partenze in salita al dispositivo antipattinamento aggiunto all’ESP. Il nuovo motore di cui la 5008 è equipaggiata

è il due litri HDi FAP, di 1997 cc, dotato di turbocompressore a geometria variabile e di pompa ad alta pressione, capace di esprimere una potenza di 163 Cv e una coppia, a duemila giri, di ben 340 Nm. Quanto basta per permettere prestazioni di tutto rispetto come la velocità masima di 190 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10.4 secondi, con una progressione continua, grazie alla trasmissione automatica a comando sequenziale a sei rapporti. Provato in autostrada e su percorso misto, il cambio si è rivelato dolce, preciso e sufficientemente rapido quando viene comandato manualmente agendo sulla leva perché non ci sono le alette al volante. Omologata Euro5 e dotata di filtro antiparticolato, la vettura consuma un po’ più delle sorelle “manuali”: 6,9 litri per cento chilometri con soli 181 g/km di CO2. Si tratta, comunque, di valori, sempre buoni rispetto ai più diretti concorrenti. Per chi è seduto dietro, infine, allo spazio disponibile e alla comodità dei sedili si aggiunge lo svago del pack video: due schermi a colori da 7 pollici inseriti nel retro del poggiatesta, muniti di cuffie, e azionati da una consolle di connessione che accetta tutti i dispositivi audio/video mobili adesso in commercio (lettore videoportatile, videogiochi, lettore di DVD ecc.). I due schermi possono anche essere collegati a fonti differenti, dando così la possibilità ad un passeggero di guardarsi un film, mentre l’altro si diverte con un videogioco. La 5008 “Féline” automatica costa 30.290 Euro; per il pack video occorrono 600 euro in più.

oltre 11mila dipendenti e sforna 1.673 esemplari al giorno di “308”, 3008” e “5008”. Inoltre è sempre in questa zona che opera un centro di sviluppo e di sperimentazione con un’area prove di 430 ettari e la direzione sistemi informatici del gruppo, ed è in questo sito storico che Pierre Peugeot ha voluto creare il Museo della Casa, a testimonianza di un’avventura industriale riassunta nella frase pronunciata dal suo antenato Armand nel gennaio del 1892: “Sono convinto che il trasporto automobilistico sia destinato ad un enorme sviluppo: se noi saremo abbastanza audaci ed abili, faremo della Peugeot una delle più grandi imprese industriali della Francia”. L’ambizione del “Museo de l’Aventure Peugeot” è conservare un esemplare di ogni prodotto della Casa del Leone. Una passeggiata nei suoi saloni, ancor prima che un percorso attraverso la storia della motorizzazione, è una lezione di iniziativa industriale, che ha consentito ad una famiglia della provincia francese di cogliere lo spirito dei tempi, senza mai perdere il passo rispetto alla sfida dell’innovazione. 29

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Roomster

Gamma Skoda

La Skoda diventa sempre più verde La vocazione ecologista della Casa Boema ha fatto sì che l’intera gamma abbia acquistato versioni “Green Line” su ogni modello. Il punto nodale di questa evoluzione si basa sui nuovi motori Diesel di Gian Franco Lepore Dubois

iunge alla seconda generazione e si allarga all’intera gamma la versione “Green line” della Skoda, votata all’economia e al rispetto dell’ambiente, attraverso il massimo controllo dei

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consumi e delle emissioni. Lanciata nel 2008, la

tecnologia “Green line” si basa su una serie di accorgimenti volti alla riduzione dei consumi senza penalizzare il livello di prestazioni delle vetture. Il punto di partenza sono due nuovi motori diesel, il primo di 1200 cc da 75 Cv, montato su Fabia, Fabia Wagon e Roomster, e il secondo da 1600 cc e 105 Cv, che equipaggia i modelli più grandi, quali Yeti, Octavia e Superb. Provati lungo le strade di campagna intorno a Praga, i due motori si sono dimostrati elastici e silenziosi e, soprattutto, grazie alla sovralimentazione turbo e all’iniezione diretta, particolarmente parsimoniosi. Molto omogeneo è risultato anche lo sviluppo della coppia, che per il 1.6 è di 250 Nm tra 1.500 e 2.500 giri e per la 1.2 di

Fabia ecoCAR

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Gamma Skoda Superb Wagon 4x4

Octavia Scout

Motori potenti, minori consumi La ricerca della maggiore efficienza, per ottenere prodotti quanto più rispettosi dell’ambiente, nella linea “Green line” della Skoda ha condotto la Casa ceca a introdurre numerosi accorgimenti sulle vetture della propria gamma, non ultimo un nuovo sistema Start/stop.

Yeti 4x4

Oltre alle nuove motorizzazioni, la versione “Green line” monta un sistema di Start/stop che fa risparmiare fino al 10% dei consumi. Il sistema, che può essere disinserito manualmente con un pulsante e si disattiva automaticamente quando il guidatore si slaccia la cintura o quando sono aperte le porte o il cofano motore, spegne il motore ad ogni sosta e lo riavvia quando viene spinta la frizione, quando le ruote cominciano a girare o quando è necessario ricaricare la batteria. I modelli “Green line” sono poi in grado di recuperare l’energia sviluppata in fase di frenata, accumulando energia nella batteria con l’inversione della polarità dell’alternatore. Inoltre sono dotati di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e hanno subito una particolare taratura della centralina motore. Ad essi sono state poi apportate alcune modifiche aerodinamiche alla carrozzeria e al sottoscocca, per abbattere le resistenze dinamiche. Per rendere più efficace la guida, infine, è stato anche inserito sul display l’indicatore della marcia consigliata, che segnala il momento più opportuno per effettuare la cambiata.

180 Nm a 2.000 giri. Significativo il contenimento dei consumi che secondo i dati della Casa - nel ciclo misto si limitano per la Fabia, che risulta la più ecologica, a soli 3,4 litri per cento chilometri con emissioni di 89 g/km di CO2. Più elevati, ma sempre contenuti, i consumi dichiarati per l’ammiraglia Superb: 4,2 litri con soli 109 g/km di emissioni, una misura davvero bassa se rapportata alle dimensioni dell’automobile. Altrettanto buono, con 3,8 litri e 99 g/km, il risultato dell’Octavia, che viene offerta anche in una versione “Green tec” che recepisce solo una parte dei dispositivi del pacchetto “Green line” e, quindi, denuncia un consumo un po’ più elevato (4,2 litri per cento chilometri e 109 g/km di CO2). Per quanto riguarda la Yeti, sono stati raggiunti risultati del massimo livello per un SUV, con emissioni di soli 119 g/km per un consumo di 4,6 litri. Tutto ciò conservando le caratteristiche di una vettura dinamica, capace di raggiungere i 176 km/h e di andare da 0 a 100 km/h in 12.1 secondi. Buone prestazioni conserva anche la Superb, con una velocità massima di 192 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 12.5 secondi. I dati di consumo forniti dalla Casa li abbiamo verificati sul percorso misto intorno a Praga, trovandone conferma: con una guida particolarmente attenta alla velocità e alle inutili accelerazioni, siamo riusciti a contenere il consumo di una Superb Wagon in soli 3,7 litri per cento chilometri. Il miglior risultato, insomma, si ottiene se alle caratteristiche tecniche del mezzo riusciamo ad aggiungere anche uno stile di guida orientato al risparmio.

Fabia GreenLine

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Volvo S60

Protezione svedese La nuova Volvo S60 è la vettura più sportiva mai realizzata dalla Casa svedese. Il design rielabora il concetto di berlina sotto il profilo degli esterni, dell’architettura d’interni, delle prestazioni e della sicurezza di Marina Terpolilli

elegante design da coupé a quattro porte rende la Volvo S60 attraente e piacevole già al primo sguardo. Esternamente le linee conferiscono un

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coppia, disponibili a partire da 1.750 giri al minuto. La gamma motori, inoltre, comprende anche due turbodiesel cinque cilindri: il D5 bi-turbo ad alte prestazioni con 205 Cv e 420 Nm di coppia e il nuovo D3 2.0 litri da 163 Cv di potenza e 400 Nm di coppia. Entrambi i turbodiesel sono disponibili con cambio automatico o manuale, a sei rapporti. Con il propulsore D5 è ottenibile anche la trazione integrale. Rispetto alla generazione precedente, la nuova berlina quattro posti di Volvo è stata curata nei minimi dettagli. Grandissima cura e attenzione anche per gli interni che trasmettono ora un'idea di qualità esclusiva. Tra le novità, il divano posteriore disegnato per offrire anche a chi siede al centro un adeguato comfort e un buon sostegno laterale. Ma il vero colpo di genio è sicuramente legato alla tecnologia che su quest'auto è stata portata ai massimi livelli con il Pedestrian Detection: il sistema è in grado di rilevare i pedoni che si immettono sulla strada davanti all'auto, di avvisare il guidatore e di frenare automaticamente.

carattere fluido a questa vettura che per il mercato europeo è disponibile con un innovativo telaio dinamico. Su strada , infatti, si apprezzano la silenziosità, l’assenza di vibrazioni e le prestazioni del nuovo motore D3, il 5 cilindri 2.0 litri da 163 cavalli, accoppiato al cambio automatico Geartronic a 6 rapporti. Con questa configurazione, la S60 accelera da 0 a 100 km/h in 9.2 secondi e raggiunge la velocità massima di 215 km/h. Il consumo medio dichiarato è limitato a 5,9 l/100 km, mentre le emissioni di CO2 restano a 154 g/km. Attualmente sono disponibili quattro motorizzazioni: è possibile scegliere tra il benzina T6 3.0 litri che vanta una potenza di 304 Cv e ben 440 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 km/h in 6.5 secondi e raggiunge i 250 km/h; oppure il nuovo motore quattro cilindri 2.0 GTDi che eroga 203 Cv e 300 Nm di ecoCAR

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Mercedes CLS

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Unica e inimitabile La nuova CLS rafforza il concetto, introdotto con il modello precedente, di coupé a quattro porte, elegante, raffinata ma anche dinamica e sportiva, strizzando l'occhio all'ambiente, all'efficienza e alla sicurezza di Marcello Attolino

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nuova CLS è un'auto “moderna”, rappresenta cioè l'evoluzione diretta del modello precedente pur mantenendo nel proprio DNA tutte quelle caratteristiche che hanno fatto della sua progenitrice il punto di riferimento nella categoria,

sistemi di assistenza alla guida che aiutano a prevenire incidenti e a ridurne la gravità in caso di impatto. Tra questi citiamo il Blind Spot Assist, che avvisa il guidatore (con una leggera vibrazione del volante e con l'accensione di una spia sul cruscotto) nel caso stia cambiando corsia in modo anomalo e corregge automaticamente la traiettoria dell’auto. Nella costruzione di questa vettura sono stati utilizzati materiali più robusti e leggeri di quelli impiegati sulla prima serie. Ciò ha permesso di contenere il peso e migliorare qualità e affidabilità ma soprattutto di ridurre consumi ed emissioni inquinanti. Sono realizzati in alluminio, ad esempio, le portiere, il cofano, i parafanghi e molti componenti del telaio e del motore. Le motorizzazioni previste vantano valori di potenza e coppia superiori a quelli dei modelli che vanno a sostituire; ciononostante i consumi sono scesi drasticamente, grazie alla tecnologia blueEfficiency, alla funzione Start/stop, all'ottimizzazione dell'aerodinamica e al rivoluzionario servosterzo elettromeccanico.

conquistando il favore di oltre 170.000 acquirenti in tutto il mondo. Nel design del frontale spicca la mascherina anteriore, caratterizzata dalla grande stella centrale, e il lungo cofano solcato dalle profonde nervature laterali che partono dai fari anteriori e, giunte al posteriore, delimitano le “spalle” della sinuosa e personale coda. Gli interni, arricchiti da inserti in legno pregiato o carbonio e dall'avveniristico quadro strumenti, trasmettono un'immagine di sportività raffinata. Una grande iniezione di tecnologia è rappresentata dal sistema, unico al mondo, di fari a LED High Performance - che affianca alla tecnologia LED la funzione degli abbaglianti adattivi, prerogativa, fino ad oggi, dei soli fari bixeno - e da una dozzina di 33

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Kia Sportage

Rivoluzione coreana Dalla prima generazione del 1991, la Sportage ha rinnovato aspetto e contenuti rimanendo fedele all'innovativo concetto di “crossover-suv” introdotto, fin dall’origine, dall’apprezzato marchio di Seul di Marcello Attolino

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nuova KIA Sportage fa girare la testa! È bella, moderna, dotata di una linea filante, accattivante, compatta e, allo stesso tempo, slanciata e ricca di equipaggiamenti di classe superiore che la catapultano

Particolare attenzione è stata rivolta dai tecnici coreani per contenere le emissioni di CO2 della nuova Sportage, sia riducendo il peso rispetto alla versione precedente (fino anche a 160 kg, a seconda della versione) grazie anche ad una scocca di nuova progettazione, sia attraverso le nuove motorizzazioni. Al vertice della gamma a benzina troviamo il 2 litri da 163 cv al quale verrà presto affiancato un inedito 1.600 ad iniezione diretta da 135 cv. I diesel disponibili sono invece il 2.000 da 136 cv e il 1.700 da 115 cv e ben 255 Nm di coppia. Tutte le versioni sono dotate di cambio manuale a sei marce o, solo per le 2.0 diesel e benzina, è previsto un moderno automatico, anch'esso a sei rapporti. Ancora solo per le 2.0 è disponibile la trazione integrale con sistema TOD (torque on demand) che trasferisce automaticamente la trazione alle ruote posteriori solo quando necessario (con un evidente risparmio di carburante e dunque di emissioni inquinanti). Per ultimo lo sterzo elettrico che, quando non azionato, non richiede alcun tipo di assorbimento energetico.

in un segmento di mercato sovraffollato di agguerrite concorrenti. Nulla a che vedere con la piccola fuoristrada di prima generazione e anche rispetto alla seconda, quella del 2004 viste le numerose novità. La nuova Sportage ora è più lunga (+90 mm), più larga (+ 55 mm), più bassa (- 60 mm) e più aerodinamica (+ 7%); possiede un frontale personale e aggressivo, caratterizzato dagli imponenti gruppi ottici anteriori che vanno a raccordarsi idealmente con quelli posteriori attraverso la profonda nervatura che percorre la fiancata, appena sotto i finestrini. All'interno dell'abitacolo possiamo apprezzare la sinuosa plancia avvolgente, caratterizzata dalla consolle centrale dal design pulito e razionale, gli ottimi materiali utilizzati e una strumentazione completa e ben leggibile. ecoCAR

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Infiniti M

Il lusso abbraccia la tecnologia Il marchio di lusso giapponese continua l’ascesa in Europa presentando la nuova serie M e il tanto atteso propulsore Diesel di Piergiorgio Traverso

concerto con i sistemi di prevenzione di deviazione dalla corsia (LDP), di controllo della distanza di sicurezza (DCA) e di avviso di collisione anteriore (FCW). È anche disponibile il sistema di sterzata attiva sulle quattro ruote, per un controllo impeccabile e sicuro nella guida sportiva e nelle manovre di emergenza. Per contenere i consumi nella versione benzina ci pensa l’Eco Pedal, variando il grado di resistenza del pedale dell’acceleratore, incoraggiando così una guida più controllata ed evitando gli sprechi inutili. All’interno troviamo il lusso tipico di una vettura di questo segmento, ma anche particolari tocchi ispirati alla tradizione giapponese, come ad esempio l’avanzato climatizzatore dotato di diffusore di fragranze che favoriscono il relax e la concentrazione, o la lavorazione degli inserti in legno con polvere d’argento, tipica dei maestri artigiani nipponici. Un’auto convincente e, grazie al propulsore diesel, anche in grado di far sentire la sua voce tra gli altri grandi del lusso. Prezzi a partire da € 52.800.

nfiniti. Un marchio di lusso non ancora noto a molti, ma in costante crescita in Europa, che ora con la nuova serie M tenta il salto di qualità e di volume, un’impresa potenzialmente possibile date le caratteristiche di questo nuovo modello. Una berlina di classe medio alta, dal design sinuoso e lussuosamente sportivo, delicatamente sottotono ma molto elegante, muscoli presenti ma non invadenti. Due eccellenti motori, un benzina V6 3.7 da 320 Cv e l’interessante diesel V6 (il primo per Infiniti) da 238 kW, 550 Nm di coppia e 7,5 l/100 km nel ciclo misto. Il tutto abbinato ad un’eccellente trasmissione automatica/sequenziale a 7 rapporti, così precisa che i cambi di marcia, anche in caso di successive rapide scalate, risultano praticamente impercettibili. Altro punto di forza della nuova M, è la tecnologia al servizio della sicurezza e del benessere a bordo: molto efficace il Blind Spot Intervention, un sistema che non solo segnala la presenza di vetture nell’angolo di visuale cieco, ma interviene attivamente modificando la traiettoria della vettura, lavorando di

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Mini Countryman

La Mini va oltre i quattro metri La Countryman va a completare la gamma della brillante berlina inglese, disponibile ora anche con la trazione integrale di Gian Franco Lepore Dubois

volume del bagagliaio da 350 a 1.170 litri. Curatissimi gli interni, con innumerevoli dispositivi per l’entertainment, che comprendono la possibilità di integrare completamente l’Apple iPhone e altri smartphone. Cinque le motorizzazioni disponibili, tutte Euro 5: tre benzina, dai 98 CV della ONE ai 122 CV della Cooper e ai 135 CV della Cooper S, e due diesel, da 90 CV per la ONE D e da 112 CV per la Cooper D. Tutte le versioni sono dotate di cambio manuale a sei marce; sui modelli benzina è disponibile anche il cambio automatico a sei rapporti con paddle al volante; i modelli Cooper S e Cooper D possono, poi, essere equipaggiati con la trazione integrale permanente. Anche l’economia dei consumi non è stata trascurata: di serie su tutte le versioni lo Start & Stop, il recupero dell’energia in frenata, l’indicatore del punto ottimale di cambiata e il controllo dei gruppi secondari in base al fabbisogno. I prezzi partono da un entry level di 21.000 euro per la ONE, per giungere ai 28.950 euro della Cooper S ALL 4.

na Mini non mini, per la prima volta sopra i quattro metri, con quattro sportelli e dotata di un ampio portellone posteriore per un vano bagagli più ampio, rialzata, ma non troppo, abbastanza spaziosa anche per cinque persone, con caratteristiche da Sports Activity Vehicle - e quindi disponibile anche in versione 4x4 - ma conservando intatto il suo inconfondibile “feeling Mini”, nella sua caratteristica linea e nel piacere della guida sportiva. E’ questo l’identikit della nuova “Mini Countryman”, una sorella maggiore delle altre versioni, un po’ più grande e muscolosa, adatta ad un pubblico in cerca di maggiore spazio e flessibilità, per la famiglia e il tempo libero. La scocca maggiorata ha consentito di creare un abitacolo estremamente versatile nel quale sono disponibili due allestimenti a prezzo invariato: uno più sportivo, con due sedili posteriori separati e l’altro con un comodo divanetto a tre posti. Entrambi sono spostabili e reclinabili, così da aumentare il

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EVENTI 10-11 novembre 2010

H2Roma 2010 di Piergiorgio Traverso

L’auto elettrica? A corrente alternata L’anno scorso eravamo rimasti con un dubbio sull’effettivo impegno di alcune Case europee ad introdurre rapidamente qualche forma di alimentazione elettrica nel prossimo futuro, complici non solo strategie tecnologiche e commerciali delle Case stesse, ma anche realtà oggettive delle infrastrutture presenti e dell’impulso dato dai vari enti governativi. Cos’è cambiato in un anno? Possiamo davvero dire, come recita il titolo del workshop a cui hanno partecipato alcuni produttori mondiali, che i prossimi dieci anni “cambieranno l’auto”? Sicuramente qualcosa si è mosso, e anche dall’Europa arrivano nuovi segnali, accompagnati però allo stesso tempo anche da uno scontro con la realtà che potrebbe portarci a dover rivedere profondamente le aspettative sui tempi e

sull’ibrido (dopo anni di lavoro sull’idrogeno, da cui siamo ancora un po’ lontani), il gruppo PSA (grazie a Mitsubishi) lancia le piccole totalmente elettriche, Fiat - finora molto lontana da qualsiasi progetto reale di elettrificazione - finalmente dichiara che su alcune piccole potrebbe presto esserci un option che renderebbe la vettura ibrida. E la Smart arriva anche elettrica, se pur in pochissimi esemplari affidati ad una clientela già selezionata. Insomma, il divario tra

Europee e Giapponesi sembra

modi della diffusione dell’elettrico in auto. È vero, innanzitutto, che alcuni degli Europei che fino all’anno scorso preferivano sostenere che i tradizionali motori a combustione interna avranno ancora vita molto lunga, ora sono già pronti a lanciare le loro novità ibride o elettriche, forse schiavi di una spinta all’essere a qualsiasi costo “ecologici”. Come Volkswagen, BMW si lancia ecoCAR

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colmarsi sempre più e molto rapidamente, anche se comunque queste ultime non stanno a guardare e cominciano già a prendere ordini per le loro nuove vetture elettriche (ad esempio con la nuova Nissan Leaf). E allora, dov’è il problema? I tempi. Chi si aspettava di arrivare al 2020 e trovare un’offerta di veicoli unicamente elettrici ne rimarrà probabilmente deluso: le Case prevedono


Il sondaggio di InterAutoNews Nell’ambito del workshop H2Roma, tra le tante tavole rotonde tenute durante i due giorni dell’evento, anche i concessionari hanno espresso il proprio parere sulle possibilità che avranno le auto elettriche.

che tra 10 anni la diffusione delle elettriche sarà dell’1,5% e nel migliore dei casi del 10%. E per le ibride un 5-15%... Secondo molti costruttori nel prossimo futuro l’elettrico non potrà ancora essere l’unica soluzione per la mobilità in auto, per problemi di realizzazione delle infrastrutture erogatrici di corrente elettrica, i lunghi tempi di ricarica, la scarsa autonomia di marcia, il notevole incremento di peso e i costi ancora troppo alti (si pensi ad esempio alle batterie agli ioni di Litio). Tutti fattori che limiteranno l’uso dell’elettrico “puro” solamente all’ambito metropolitano. Ad oggi, la realtà contro cui tutti si stanno scontrando (e soprattutto i Giapponesi che tanto hanno investito in questo settore) è che le vetture elettriche in arrivo sul mercato in questi mesi avranno dei prezzi di vendita a dir poco esorbitanti, in media oltre i 30.000 euro per una piccola city car, e le Case stesse non sembra che trarranno alcun profitto da queste vendite. Per carità, è un buon inizio, e bisogna lodare chi sta investendo ora per aprire la strada ad un futuro sempre più verde, ma siamo ancora agli albori e

pretendere di essere solo elettrici e subito non è altro che una chimera; è per questo motivo che tra le Case vediamo

I concessionari italiani si avvicinano ogni giorno di più all’auto elettrica, ma lo fanno con circospezione e quel tanto di distacco suggerito da alcuni fattori non risolti, come (e non è cosa da poco) l’assenza totale dello Stato (c’è solo una proposta di legge che per ora non è nelle pagine iniziali dell’agenda governativa) sul fronte delle strutture di ricarica e su quello ancora più importante degli incentivi, provvedimento già varato da molti altri Paesi che sull’auto elettrica hanno voluto scommettere. Il mensile InterAutoNews, sempre molto vicino ai concessionari, ha voluto raccogliere i loro giudizi su alcuni aspetti di questa nuova tipologia di motorizzazione, che specie fra i giovani raccoglie molto entusiasmo. Dopo aver ricevuto 270 risposte alle 1.109 schede inviate a concessionari di marche che presto potranno proporre ai loro clienti auto batterie, il mensile ha così potuto stilare una serie di indicazioni precise sul “sentiment” (per dirla all’inglese) degli operatori che vendono le auto e che quindi presumibilmente sono in grado di immaginare quale sarà l’atteggiamento del consumatore. Molti i segnali interessanti emersi dall’indagine, a cominciare dal fatto che la maggioranza di coloro che hanno risposto collocano la dimensione del mercato dell’auto elettrica fra il 2 e il 5% del totale di quello che sarà il mercato italiano del nuovo fra 5 anni. Traducendo le percentuali in numeri reali, dando per certo che nel volgere di 5 anni si torneranno a vendere circa 2 milioni di auto, il mercato italiano dell’auto elettrica si collocherà fra un minimo di 40.000 e un massimo di 100.000 unità. Previsione interessante, che ci dice come nel 2015 il mercato dell’elettrico sarà solo una ridotta nicchia, che avrà pur sempre una ragione d’essere e sarà il primo passo verso una più ampia diffusione quando i prezzi delle auto a batterie scenderanno a livelli più abbordabili, quando le strutture di ricarica cominceranno a essere contate non sulle dita di una sola mano e quando il Governo avrà forse deciso di favorire lo sviluppo di una motorizzazione alternativa che risponda meglio e di più al bisogno di respirare aria meno inquinata nelle città. Partendo dunque dall’indicazione delle potenzialità del mercato, i Concessionari hanno poi risposto a una serie di altre domande, facendo emergere la convinzione che il business dell’elettrico è ancora lungi dal poter essere definito interessante. Va detto, per concludere, che spesso il nuovo che avanza non ha dato subito benessere a tutti, ma certamente ha aperto nuove strade, meritevoli (anche in termini commerciali) di essere percorse. Tommaso Tommasi (Direttore di InterAutoNews)

ancora tante incertezze e varie tipologie di soluzioni. Forse chi ha meglio interpretato come affrontare il mercato in questo periodo di transizione è la Chevrolet Volt (come anche la gemella Opel Ampera), una vettura che associa alla trazione esclusivamente elettrica un motore a combustione interna che ha l’unico ruolo di fare da generatore per ricaricare le batterie. Si riesce così a risolvere uno dei maggiori ostacoli, l’ansia da autonomia tipica delle vetture solo elettriche, permettendo anche di fare lunghi viaggi. Certo, non ad emissioni zero, ma si potrà scegliere quando andare solo sfruttando le batterie, ad esempio quando si entrerà in un centro cittadino, garantendo sufficiente mobilità in tale modalità. Probabilmente, meglio di un’ibrida. Abbiamo di fronte un cambiamento epocale, che richiederà di 39

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salire tanti gradini, e in tanti anni, non un semplice decennio, aggrappandosi di volta in volta ad una nuova tecnologia di transizione fino a che - tra vari decenni -

potremo dire veramente addio ai motori a combustione interna. E poi, abbiamo veramente così tanta fretta di andare da subito totalmente elettrici? Le emissioni della vettura sono, sì, zero, ma oggi in molti casi per produrre l’energia necessaria a ricaricare le batterie si ricorre a carburanti fossili. Esistono Paesi in cui le rinnovabili sono ancora lontane dall’essere una realtà e fino al 98% dell’energia viene prodotta bruciando carbone: il paradosso in questi casi è che forse sarebbe meglio una vettura a benzina o anche diesel, piuttosto che elettrica! La strada è aperta, l’impegno c’è, ma dovremo avere ancora un po’ di pazienza…


EVENTI 15/17 ottobre 2010

Viva l’Auto di Francesca R. Quarta

L’auto si apre al pubblico al centro di Firenze

Il pubblico è stato il vero protagonista della seconda edizione di Viva l’Auto svolta a Firenze lo scorso ottobre. Coinvolto nelle varie tavole rotonde e workshop succedute nella tre giorni toscana, ha trovato la massima soddisfazione nella corposa serie di test drive sulle vetture ecologiche organizzati dalla nostra rivista EcoCar. Oltre 1.000 persone si sono “accomodate” alla

guida delle auto più ecosostenibili, tra le quali la Smart ED elettrica e in prima mondiale la Citroën C-Zero elettrica, affiancate dalla Toyota Auris HSD e dalla Kia Forte LPi Hybrid, dalle BMW ActiveHybrid alle Fiat TwinAir. In mostra permanente pure le 41 vetture “nominate” per il Premio Auto Europa 2011 assegnato da una selezionata giuria di giornalisti dell'UIGA (Unione Italiana

ecoCAR

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Giornalisti Automotive), tra le quali ha prevalso l'Alfa Romeo Giulietta. Tuttavia non sono mancati altri prestigiosi riconoscimenti. Durante la consegna del premio nelle mani di

Giorgio Gianuzzi, dell’Ufficio Stampa Fiat, si è infatti proceduto anche all'attribuzione dei premi voluti da alcuni sponsor dell'evento “Viva l'Auto”, aziende leader nel rispettivo ambito di attività e


Viva l’Auto

Alcuni momenti della manifestazione “Viva l’Auto”. Qui sotto e al lato il “garage” di EcoCar nel quale sono transitate oltre 1.000 persone nella tre giorni toscana per testare le auto ecologiche proposte dal nostro magazine, tra le quali, in prima mondiale, la Citroën C-Zero elettrica. In basso da sinistra le vetture in esposizione e un momento della consegna del Premio UIGA Auto Europa 2011 alla Alfa Romeo Giulietta, ricevuto da Giorgio Gianuzzi, dell’Ufficio Stampa Fiat.

Non solo premi a “Viva l’Auto”: particolarmente interessante tra i vari workshop, l’intervento di Andrea da Lisca, Direttore Generale di Dekra Revisioni a “Oggi l’auto è pulita…e gli altri?”, dove ha posto l’accento sulle apparecchiature di controllo dei gas di scarico. Queste si stanno rivelando sempre più inadeguate e per i vecchi opacimetri, in particolare, sembra arrivato il momento della pensione. Lisca nel presentare i risultati di una ricerca sui sistemi di post trattamento sugli inquinanti dei veicoli diesel condotta dal Gruppo a livello europeo, con test compiuti su oltre mille veicoli di fascia compresa tra Euro2 ed Euro5,

ha ripreso un tema particolarmente sentito: la qualità dell’aria. È emerso che

appartenenti all'ampio indotto industriale o commerciale della mobilità automobilistica. La ARVAL ha consegnato alla Fiat il premio che le derivava dalla preferenza accordata alla Punto Evo dalle flotte aziendali nel 2010; il sito Internet Autoscout 24.it ha assegnato alla 458 Italia della Ferrari la "patente" di macchina più cliccata sulla rete da parte di utenti residenti nel Belpaese; la Dekra

Revisioni ha invece premiato l'Opel Corsa D in quanto modello più affidabile tra quelli verificati nelle officine convenzionate. Francesco Boldini è invece il lettore del quotidiano “La Nazione” prescelto nel concorso messo in palio dal Centro Internazionale di Guida Sicura di Andrea de Adamich a Varano de' Melegari (Parma): potrà partecipare a un corso di guida evoluta.

gli attuali opacimetri andrebbero sostituiti con attrezzature tecnologicamente più avanzate, come i nuovi analizzatori a lettura laser LLPS che rilevano le particelle di particolato sempre più sottili emesse da Euro4 ed Euro5. Sarebbe auspicabile pure l’adeguamento dei valori soglia, oggi così alti che persino un veicolo che non mostri una particolare efficienza o che addirittura funzioni male riesce agevolmente a ottenere la necessaria omologazione.

Auto Europa 2011 Il prestigioso premio assegnato da una giuria composta dai soci della UIGA (Unione Italiana Giornalisti Automotive) è andato in questa edizione all’Alfa Romeo Giulietta che ha prevalso su una quarantina di candidate. La nuova nata del Biscione è stata la più votata come la miglior macchina costruita nel Vecchio Continente nel corso degli ultimi dodici mesi. La giuria stando alle preferenze indicate sui tagliandi di votazione, ha preferito la vincitrice essenzialmente per tre dei cinque parametri previsti: "design e aerodinamica", "prestazioni, consumi ed emissioni" nonché "tecnologia, sicurezza e innovazione". L'Alfa Romeo Giulietta ha totalizzato 349 punti contro i 300 della Citroën DS3, mentre molto più distaccate in classifica si sono posizionate Peugeot RCZ (125), Volvo S60 (122), BMW Serie 5 (100), BMW X1 (76), Opel Meriva (74), Dacia Duster (67), Peugeot 5008 (66), Ford S-Max (64).

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EVENTI 17/19 settembre 2010

18o Week End Verde di Marina Terpolilli

Tecnologia avanzata per motori e pneumatici Il tradizionale incontro di Citroën e Michelin, organizzato quest'anno sulle colline senesi, ha ribadito l'impegno dei due colossi francesi nello sviluppo e la diffusione di automobili sempre più “green”. In attesa di soluzioni definitive in fatto veicoli puliti, Citroën e

Michelin, da tempo alleate nel campo della mobilità sostenibile, focalizzano l'attenzione sull'utilizzo intelligente di ciò che già usiamo in ambito giornaliero, auto e pneumatici prima di tutto. Durante questa 18ma edizione del Week End Verde la Citroën ha puntato sul suo

nuovo sistema Star&stop di nuova

generazione impiegato sulla C5 e sulla C4 Picasso e presto pure sulla nuova C4. Frutto di investimenti per oltre 300 milioni di euro questa inedita tecnologia denominata e-HDi, per differenziarla da tutti i sistemi già presenti sul mercato, ha debuttato dunque sui propulsori diesel 1.4 da 70 e 1.6 da 92 Cv. La Casa francese, che ha depositato più di trenta brevetti per il suo sistema e-HDi, assicura una riduzione dei consumi fino al 15% nel traffico cittadino e un analogo abbattimento delle emissioni di CO2. Rispetto ai precedenti, che utilizzano una batteria maggiorata, o una seconda batteria ausiliaria, e un motorino d'avviamento rinforzato, Citroën ha messo a punto il sistema, ribattezzato “mini ibrido”, che impiega un alternatore reversibile Valeo

da 2,2 kW in grado di recuperare l'energia in decelerazione e in frenata, che non grava sulla batteria o sul motorino d'avviamento. Il sistema si è rivelato particolarmente efficace, durante il test sulle colline senesi. Durante il circuito di prova il motore è rimasto spento per oltre 8 minuti,

C4 Picasso

ecoCAR

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18o Week End Verde

Gran C4 Picasso

Nuova C4

C4 Picasso

C5

ALPIN 4

come rivela il display, invece di consumare e inquinare nelle code o nelle soste ai semafori. Sul fronte pneumatici, la Michelin ha

proposto i nuovi Energy Saver di ultima generazione che debuttano in anteprima mondiale sulle versioni eHDi della nuova C4. Questi pneumatici hanno una bassissima resistenza al rotolamento e permettono di ridurre le emissioni di CO2 della nuova C4 di 5 g/km rispetto a un qualsiasi pneumatico standard disponibile sul mercato, e di risparmiare 0,2 litri di gasolio ogni 100 km percorsi, per un totale di 90 litri sulla durata di vita dei pneumatici. Rinnovato anche il pneumatico generalista Alpin, ormai alla quarta generazione, adatto ad ogni tipo di vettura dalle utilitarie alle monovolume e station wagon. “In qualsiasi condizione climatica invernale, pioggia, neve o ghiaccio - ha spiegato in conclusione Marco Do, direttore della comunicazione di Michelin Italia - l'Alpin A4 sviluppa performance fino a oggi ineguagliate in termini di aderenza, durata chilometrica ed efficienza energetica. Concretamente, la

maggiore aderenza si traduce in uno spunto da fermo facilitato del 10% e nello spazio di frenata ridotto del 5%. La maggiore durata è comprovata da una percorrenza chilometrica media superiore al 35% rispetto ai principali concorrenti, che si traduce nell'opportunità di utilizzare il pneumatico un inverno in più”. 1a. e-Booster: Sistema di pilotaggio elttronico 1b. e-Booster: Ultracapacità 5V 2. Batteria sigillata 12V 70A 3. Centralina 4. Alternatore reversibile 5. Motore HDi

1a 1b 2 5 4

Sistema e-HDi

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EVENTI 22/24 ottobre 2010

5° EcoRally S. Marino - Città del Vaticano di Marcello Attolino

Quando a vincere è l'ambiente Grande successo per il 5° Ecorally Internazionale San Marino - Città del Vaticano riservato ai veicoli ecologici, una gara speciale di regolarità e consumi che ha visto impegnate in un severo test vetture “green” alimentate con carburanti alternativi. Le auto ecologiche vanno pubblicizzate “su strada” e promosse con vigore per testimoniare

l'importante messaggio ambientale basato sulla mobilità ecosostenibile. Questo è il concetto che i promotori del 5° Ecorally hanno voluto trasmettere, con questa singolare manifestazione, per dimostrare, ancora una volta, come questi veicoli siano già efficaci, immediatamente disponibili e performanti. La competizione si è svolta con la sorveglianza degli Ufficiali di Gara della ecoCAR

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FAMS (Federazione Auto Motoristica Sammarinese) e i rilevamenti cronometrici della F.S.Cr. (Federazione Sammarinese Cronometristi). Il Consorzio Ecogas e

Assogasliquidi-Federchimica hanno fornito, invece, l'assistenza tecnica offrendo, inoltre, un fondamentale contributo organizzativo a testimonianza dell'impegno e della competenza delle imprese costruttrici di


5° EcoRally S. Marino

Alcuni momenti fondamentali dell’5 Ecorally San Marino -Città del Vaticano- Qui sopra le auto del team EcoCar, accolte come le altre vetture concorrenti in Piazza San Pietro da Santo Padre al momento dell’Angelus. In alto a destra a Sansepolcro tra gli sbandieratori e le damigelle in abito medioevale, sotto al parco chiuso di Sansepolcro in attesa della ripartenza. Qui a lato la Kia Forte dell’equipaggio Cerni-Baroni e in basso il palco partenza a San Marino.

impianti a GPL e metano per autotrazione. Si è trattato di una manifestazione dalla doppia anima: un Rally automobilistico su strada - inserito nel calendario Coppa FIA Energie Alternative - e, nello stesso tempo, un percorso eco-gastronomico attraverso l'Italia, che ha toccato le più caratteristiche località dell’Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio. Noi del “team

EcoCar” abbiamo partecipato con una

Lancia Delta 1.4 turbo alimentata a GPL, completamente di serie, e con l'innovativa Kia Forte ibrida GPL/elettrica: due auto capaci di ottime prestazioni e consumi irrisori. Anche se quello di una gara su strada potrebbe sembrare un concetto in forte contrapposizione con quello del rispetto 45

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ambientale, la competizione a cui abbiamo partecipato ha dimostrato come, grazie allo sviluppo tecnologico raggiunto dalle Case automobilistiche e dai costruttori di impianti a gas, sia possibile contenere i consumi, pur mantenendo le medie “allegre” imposte dal regolamento su qualunque tipologia di percorso, dall'autostrada alla città, dalla tortuosa strada di montagna alla trafficata


EVENTI CLASSIFICA ASSOLUTA

CLASSIFICA RALLY PRESS

La “solita” Prius Nella classifica assoluta relativa ai consumi di carburante si è aggiudicato il primo posto al quinto Ecorally di San Marino l'equipaggio spagnolo formato da Jesus Echave e Juanan Delgrado a bordo della Toyota Prius conquistando, inoltre, il terzo posto in quella generale, frutto della combinazione tra la graduatoria consumi e quella di regolarità. Per coprire l'intero percorso, di circa 500 km, sono riusciti a contenere il consumo di benzina ampiamente entro i 4 litri per cento chilometri.

PENALITÀ

1

Chiodi/Chiodi

Fiat Marea

2

Ventura/Porta

Fiat Doblò

3

Brambilla/Formato

Ford Focus

4

Cauli/Benevolo

Fiat Grande Punto

5

Pauletta/Pizzo

Nissan Pixo

6

Panzeri/Favali

Peugeot 107

7

Caprino/Dall'Oglio

Fiat Panda

8

Bolognini/Jaansoo

Fiat 500

9

Attolino/Volpe

Lancia Delta Gpl

10 Terpolilli/Quarta

Kia Forte Hybrid

139 417 542 685 1182 3347 3412 3544 3647 4243

PUNTI

1

Liverani/Strada

Fiat Croma JTD

2

Di Bella/Collovà

Citroën C5

3

Echave/Delgado

Toyota Prius Hybrid

4

Pezzi/Muccini

Fiat 500 1.2

5

Guerrini/Calchetti

Citroën C5

6

Sorghi/Poggioli

Kia Sorento

7

Zonzini/Zanotti

Alfa Mito

8

Ielo/Olivoni

Gonow GX6 Ecomode

9

Cerni/Baroni

Kia Forte Hybrid

10 Terpolilli/Quarta

Kia Forte Hybrid

20 16 12 10 8 6 4 2 0 0

con serbatoi sigillati, controlli di percorso, verifica della velocità media imposta e analisi dei consumi, basati sul

S.Marino. I controlli a tempo disseminati lungo il percorso, infatti, non hanno permesso ai partecipanti andature a “rallentatore” (ma pur sempre nel rispetto delle norme del Codice della Strada), pena la squalifica o forti penalità. La gara di consumo e di regolarità è risultata, dunque, essere una bella sfida, con i concorrenti obbligati a

calcolo del dispendio energetico in funzione del carburante utilizzato. Al termine della competizione, secondo il programma le automobili hanno raggiunto la Capitale fino all’ultima sosta in Piazza San Pietro, dove i

seguire il classico Road Book dei Rally

concorrenti sono stati accolti, ai piedi

UNA DELLE PROTAGONISTE CHE SI È DISTINTA PER IL PARTICOLARE TIPO DI ALIMENTAZIONE È STATA LA NOSTRA KIA FORTE LPI HYBRID CHE SI È AGGIUDICATA IL PRIMO POSTO NELLA CATEGORIA IBRIDE DELL’ECORALLY PRESS

ecoCAR

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Delta maiuscola! Pur in configurazione completamente di serie, la nostra Delta ha “fatto un figurone”, ottenendo un eccellente risultato in termini di consumi di carburante. Dotata di un propulsore particolarmente adatto

CLASSIFICA CONSUMI

1

Echave/Delgado

Toyota Prius Hybrid

2

Liverani/Strada

Fiat Croma JTD

3

Di Bella/Collovà

Citroën C5

4

Cerni/Baroni

Kia Forte Hybrid

5

Terpolilli/Quarta

Kia Forte Hybrid

6

Sorghi/Poggioli

Kia Sorento

7

Attolino/Volpe

Lancia Delta Gpl

8

Pezzi/Muccini

Fiat 500 1.2

9

Guerrini/Calchetti

Citroën C5

10 Romani/Schwienbacher Opel Zafira

kWh

C.I.

175,89 206,30 258,04 219,40 233,46 314,33 259,47 208,84 329,68 332,36

216,0 216,9 235,1 288,0 301,2 302,9 307,6 330,3 350,8 00000

all’alimentazione alternativa (il Gruppo FIAT, infatti, lo utilizza su svariati modelli bifuel sia GPL che metano), la nostra Lancia, tra tutte le auto alimentate a solo GPL partecipanti alla competizione, è stata quella che ha utilizzato minor combustibile percorrendo i circa 500 km previsti con meno di 33 litri di gas. Gran parte del merito va all’ottimo propulsore 1.4 bifuel sovralimentato da 120 Cv, dotato di un notevole quantitativo di coppia sin dai regimi più bassi, all’impianto prodotto dalla Landi Renzo, tarato alla perfezione e… al nostro equipaggio, Attolino/Volpe, dal piede “green”, impegnato per la prima volta in una competizione come questa.

La nostra Delta ha ottenuto il minor consumo di carburante tra le vetture alimentate a GPL, come testimoniato dal rifornimento al distributore a fine gara. In alcune tappe siamo addirittura riusciti a sfiorare i 20 km/litro, rilevati dal preciso e completo computer di bordo.

del Colonnato del Bernini, per assistere all'Angelus delle 12.00, quando il Santo Padre ha benedetto e salutato dal balcone tutti i concorrenti. Vincitore assoluto di questa quinta edizione, secondo la classifica che tiene conto sia dei consumi sia dei tempi ottenuti nella gara di regolarità, è stato il duo Liverani/Strada a bordo della Fiat Croma alimentata a biodiesel, forte dell'esperienza acquisita con l’assidua

partecipazione al campionato FIA energie alternative. Anche il nostro team non ha per nulla sfigurato vincendo la categoria

riservata alle vetture ibride nell’Ecorally-Press, riservato ai soli giornalisti, con la Kia Forte LPi Hybrid, portata al traguardo dall'equipaggio formato da Massimo Quarta e Marina Terpolilli, che per altro si sono aggiudicati anche quinti assoluti nella classifica che riguarda i 47

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consumi. L’altro importante risultato è stato il primato assoluto tra le vetture bi-fuel a GPL.

A ottenere il minore consumo di carburante, in questa categoria, consumando poco meno di 33 litri di GPL per percorrere circa 500 km, è stata la Lancia Delta 1.4 Turbo condotta da Marcello Attolino e Fabrizio Volpe. Tuttavia l’Ecorally è stata l’occasione per testare in maniera diversa queste vetture, sfruttandone le capacità.


EXPÒ 2010

Il futuro a due ruote per GM si chiama EN-V Cambierà lo stile di vita, le infrastrutture e pure la tipologia dei veicoli per la mobilità individuale. Forse dovremo attendere più a lungo del fatidico 2030 ricordato da molti analisti, ma certamente il futuro elettrico è sempre più vicino di Marina Terpolilli

ecoCAR

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GM EN-V

A

nno 2030, Shanghai. La megalopoli che meglio si presta ad ospitare il futuro,

visto lo sviluppo a dir poco esponenziale che ha subito a partire dall'inizio del terzo millennio. Basta premere un pulsante per richiamare fino al 47mo piano del grattacielo più alto dove abitiamo, la propria auto -o meglio veicolo per la mobilità individuale- aprire la finestra e, una volta al volante, farsi portare al piano terra, pronti a partire per raggiungere la meta prefissata. Il veicolo potrebbe essere

l'EN-V (che sta per Electric NetworkedVehicle). I comandi a bordo ci sono, ma è più confortevole lasciarsi portare da questo veicolo totalmente elettrico

a due ruote parallele realizzato dalla GM in Joint con la cinese SAIC (Shanghai Automotive Industry Corp. Group). Salta le code, si aggancia ad altri veicoli simili, interagisce con le infrastrutture, viaggia alla massima velocità in tutta sicurezza e con incidenti zero. Basta dettare l'indirizzo ed è come avere Schumacher per autista.

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EXPÒ 2010

Solo un assaggio di quello che tra vent'anni potrebbe essere realtà. Tuttavia il veicolo,

l'EN-V, esiste e lo abbiamo provato al Word Expò 2010 a Shanghai. La tecnologia di base riprende quella del P.U.M.A. (Personal Urban Mobility and Accessibility), il prototipo che ha debuttato nell'aprile 2009, sviluppato sul Segway. “EN-V reinventa l'automobile, creando un nuovo DNA del veicolo con un mix di elettrificazione e connettività. Fornisce una soluzione ideale per la mobilità urbana: libero dal petrolio e dalle emissioni, liberi da congestione e incidenti, ed è più divertente e alla moda che mai”, così lo ha descritto

Kevin Wale, presidente e AD di GM China Group. I materiali impiegati per la realizzazione della struttura e la calotta dell'EN-V sono la fibra di carbonio, il Lexan (policarbonato) in diverse colorazioni e materiali acrilici, tutti componenti impiegati per le auto da corsa e per usi militari e aeronautici. Per il telaio è stato fatto ampio uso di elementi in magnesio e alluminio con inserti in acciaio. Del P.U.M.A conserva i fattori essenziali. Questo prototipo si presenta con tre diverse carrozzerie disegnate da altrettanti

centri di design di GM nel mondo. La propulsione dipende da due motori posizionati nelle due ruote e da un complesso sistema di giroscopi che lo tiene in equilibrio (come nel Segway). Per la direzionalità è stato scelto una sorta di monitor, che assomiglia alla PS2, dotato di accelerometri che ne individuano il movimento. Questo agisce direttamente sui motori quando il pilota lo ruota a mo' di volante, permettendo così all’EN-V di seguire fedelente qualsiasi traiettoria. Al centro il monitor offre informazioni sulla carica della batteria, la velocità del veicolo e quant'altro. Per accelerare e frenare basta spingerlo avanti o indietro, come nel Segway, appunto. La peculiarità è nel diametro di sterzata che è lo stesso del Segway e del P.U.M.A.: "è capace di sterzare su una moneta da un centesimo" puntualizzano in

ecoCAR

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Qui sopra un particolare del prototipo che ha portato alla realizzazione dell’EN-V. Al centro della pagina, il sistema di apertura frontale che permette ai due occupanti di accomodarsi a bordo. In basso l’EN-V all’opera: in primo piano il “volante”, un monitor dotato di accelerometri che oltre alla direzionalità permette di controllare la velocità e di ricevere tutta una serie di informazioni sul viaggio e il veicolo.


GM EN-V

GM, infatti, in pratica ruota sul proprio asse. L'EN-V si muove a emissioni zero spinto dai due motori alimentati da una batteria agli ioni di litio che si ricarica a sua volta tramite una normale presa della rete domestica, negli orari ritenuti più convenienti.

Kevin Wale, presidente e AD di GM China Group, a bordo dell’EN-V (a sinistra).

L'autonomia dichiarata, per adesso. è di 40 km. Pesa poco più di 400 kg, è lungo 1,5 metri e può trasportare due persone, con un consumo minimo di elettricità, fornita dalle batterie litio-ione fosfato, pari a 70 Wh/km. L'EN-V, inoltre,

utilizza una combinazione tra la tecnologia Global Positioning System (GPS), la connettività con gli altri veicoli e con la rete e un sistema di valutazione delle distanze che gli permette di essere guidato manualmente o in modalità automatica, ovvero senza alcun intervento da parte del guidatore. Con la guida automatica l’EN-V può contribuire alla riduzione degli ingorghi stradali, scegliendo il percorso più veloce in base alle informazioni ricevute in tempo reale. Con l’utilizzo di connessioni

In Cina la Chevrolet Volt apre la via all’elettrico Da qui al 2030, l'auto elettrica farà concreti passi avanti: in Europa, sulla spinta delle Case costruttrici che necessitano di offrire veicoli con emissioni zero per abbassare la media di CO2 della gamma offerta; in Cina perché l'elettrificazione dell'auto ha la priorità, come indicano i numerosi programmi di sviluppo in atto che comprendono pure vetture ibride e fuel cell a idrogeno. L’obiettivo è quello di avere 500mila/un milione di veicoli elettrici in strada entro il 2015. A traghettare le elettriche verso il successo, oltre le ibride e le ibride plug-in, come la Toyota Prius PHEV che ha un’autonomia in solo a emissioni zero di circa 20 km, arriveranno le innovative E-Rev, auto elettriche dotate

di Range Extender, che associano alla trazione elettrica un motore a combustione, con l'unico ruolo di fare da generatore per ricaricare le batterie, risolvendo l'ansia da autonomia, sebbene non a

emissioni zero. La prima ad arrivare sul mercato sarà la Opel Ampera per la quale è già partita la prevendita con tanto di listino, pari a 42.900 euro chiavi in mano. Lo farà a fine 2011 assieme alla gemella Chevrolet Volt con la

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quale condivide piattaforma e meccanica del sistema Voltec, che si compone di un propulsore elettrico da 111 kW (149 Cv) alimentato da una batteria agli ioni di litio da 16 kWh, che le consente di percorrere 40-80 km. Il

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range extender, di fatto, è un motore 1.4 a benzina da 84 Cv con il ruolo di generatore per mantenere costante la carica della batteria, aumentando l'autonomia per altri 500 km, o all'infinito, facendo rifornimento.


EXPÒ 2010

La nota dolente: le batterie attuali Ma se le auto sono pronte, non si può dire lo stesso delle batterie. Dimenticate le obsolete al piombo-acido, e archiviate quelle al Ni-Cd, attualmente in circolazione ci sono le Zebra, impiegate prevalentemente per uso industriale perché più economiche e prodotte pure dalla italiana Fiamm; quelle al NiMH (Nichel metallo idruro) utilizzate dalla Toyota Prius HSD; o quelle agli ioni di litio impiegate sulla maggioranza delle auto elettriche. Le batterie attuali hanno una densità energetica tra i 50-80 Wh al kg. Questo oggi è ancora il punto nodale che determinerà il successo o meno dell'auto elettrica. In pochi anni lo sviluppo degli accumula-

tori è stato rapido, e in GM valutano che entro 5 anni raggiungeranno una efficienza pari al doppio, con un abbattimento dei costi del 50%, ma l'obiettivo finale è la batteria chimica Litio/Fluoro che ha una

wireless, guidatori e passeggeri potranno essere sempre connessi alla rete durante i viaggi, in un vero e proprio social network. Questa capacità di “dialogare” dell'EN-V, sia con gli altri veicoli sia con le infrastrutture, potrebbe determinare una decisa riduzione del numero di incidenti automobilistici. Tramite appositi sensori e telecamere, l’EN-V, infatti, può “accorgersi” di quanto sta succedendo intorno e reagire nel modo più opportuno rispetto a eventuali ostacoli o repentini cambiamenti delle condizioni di guida. Per esempio, se un pedone dovesse

potenzialità di 6.100 Wh al chilo, però non sarà pronta prima del 2030. In fase ancora sperimentale sono ancora le litio ione polimero, le zincoaria, la Stair (St Andrews Air) alimentata ad aria e

mille altre tipologie, tutte votate ad innalzare verticalmente l'efficienza. Se ce la faranno le batterie, si imporrà parimenti l'auto elettrica, che potrà avere anche una connotazione italiana: a portare la ban-

improvvisamente trovarsi davanti al veicolo, questo automaticamente decelererà fino a raggiungere una velocità più sicura per poi fermarsi in tempi molto più brevi rispetto agli veicoli attuali. Infine è molto economico: percorrerebbe 40 km con un costo di ricarica pari a 35 centesimi (negli States), spendendo invece circa un euro in Cina (ma per 255 km). Il prezzo di questo innovativo veicolo a due ruote parallele, invece equivale a circa un quarto/un terzo del costo sostenuto per acquistare e usare un'automobile attualmente in commercio.

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diera nello sviluppo della trazione elettrica è la Magneti Marelli che si avvale della collaborazione della marchigiana Faam per le batterie al litio e per i sistemi di gestione (carica/scarica) dell stesse.

L’EN-V è stato realizzato con tre diverse carrozzerie. Si chiama Xiao (Risata) quello blu realizzato da GM Holden Australia; Jiao (Orgoglio), in rosso, è legato alla fantasia del centro stile di GM Europe che ha voluto tributare un omaggio alle maschere del teatro cinese; Miao (Magia), in nero, è invece frutto del lavoro del GM Advanced Design Studio in California, USA.


GM EN-V

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EXPÒ 2010

Il Made in Italy prima stupisce e poi conquista Shanghai All' Expò 2010 il padiglione italiano ha affascinato oltre 7 milioni di visitatori giunti da tutto il mondo per scoprire le eccellenze del Made in Italy di Marcello Attolino

La Città dell’Uomo” è

stato il tema che ha fatto da sfondo a tutte le iniziative che per sei mesi hanno caratterizzato la partecipazione dell’Italia a questa Esposizione Universale. In un'area espositiva di ben 11.300 m di superficie - la seconda più grande dell’Expò dopo quella cinese - il padiglione italiano è stato realizzato per parlare degli italiani, della creatività, della cultura millenaria esaltandone le peculiarità tecniche, storiche e artistiche, per offrire ai visitatori la suggestione di attraversare l’intera Penisola e poterne apprezzare le ultime evoluzioni artistiche e tecnologiche attraverso celebri opere d’arte ma anche sistemi avanzati per 2

costruzioni eco-sostenibili studiate mediante tecnologie che vanno dall’illuminotecnica alle scienze dei materiali, dalle case passive ai migliori progetti in fatto di riciclo domestico. È stato possibile conoscere anche parte del nostro immenso patrimonio culturale tramite degustazioni della cucina tipica nazionale, sottolineando sempre l’importanza della tracciabilità e della genuinità dei prodotti. Sono state esposte, inoltre, celebri opere d’arte, la più lussuosa automobile della storia, una Isotta Fraschini, la Ferrari ibrida HY-KERS ma anche abiti disegnati da Dolce&Gabbana, Versace, Prada e Zegna. Si è potuto assistere anche ad appuntamenti culturali, esibizioni di artisti di fama mondiale - capaci con le loro opere di celebrare l’immagine del nostro Paese ecoCAR

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- come Ennio Morricone e i maestri dell’Orchestra della Scala di Milano; e ancora sono state preparate tavole rotonde e meeting dedicati all’economia, all’industria e alla tecnologia in ottica better city e better life (armonia tra salute, corpo e spirito, design, turismo, sport e benessere, architettura e materiali da costruzione, trasporto e mobilità). L’attenzione dei media di tutto il mondo ha confermato il successo della formula

espositiva basata sull'Italian “Way of Life” e, possiamo affermare, che la musica popolare, la cucina, l’artigianato di ogni regione hanno formato le tessere di un unico grande mosaico capace di offrire alla Cina l’immagine di un’Italia vera, genuina, creativa e soprattutto viva e attraente.


Expò 2010

LA SFIDA DEL VISLAB SI È CONCLUSA CON SUCCESSO Il 28 ottobre 4 Piaggio Porter elettrici a guida autonoma (privi di conducente) hanno raggiunto l’Expo di Shanghai dopo aver attraversato, in più di 3 mesi di viaggio, due continenti. A meno di un anno dall’annuncio ufficiale della missione da parte del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, la spedizione Overland 13 è giunta al traguardo, nei tempi prestabiliti, presso il Padiglione Italiano dell'Expo 2010 di Shanghai, in Cina, calorosamente accolta dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dal Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Questo esperimento – unico nella storia della mobilità e della robotica - si è svolto all'insegna di un'avventura, per lo più tec-

nologica, con l'intento di mostrare il meglio della ricerca italiana nel campo della mobilità e dell'ecologia. L'impresa è il frutto di un progetto nato dalla collaborazione tra Piaggio, Università di Parma e VisLab (Artificial Vision and Intelligent Systems Laboratory), spin-off dell'Università di Parma che opera nel campo della visione artificiale. Overland, invece, celebre per le sue spedizioni in ogni angolo del globo, ha avuto la responsabilità logistica del viaggio. Protagonisti dell'avventura da Milano a Shanghai sono stati quattro Piaggio Porter Electric Power (al momento il "quattro ruote" elettrico più diffuso

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di Europa, con oltre 5.000 esemplari circolanti) che, spinti dalla motorizzazione di serie che permette una velocità massima di 55 chilometri orari e un'autonomia di 110 km, sono stati integrati da una tecnologia in grado di interfacciarsi, grazie ad un sistema di visione artificiale, con gli altri veicoli della spedizione garantendo la guida in sicurezza senza pilota anche, come è stato dimostrato, lungo un percorso estremamente impegnativo di circa 15.000 km attraverso Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Ungheria, Ucraina, Russia, Kazakistan e Cina. L'impresa, non priva di eventi curiosi (come quando due auto-

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stoppisti russi hanno chiesto un “passaggio” verso Shanghai o quando un ufficiale di polizia ha tentato di elevare una multa ai veicoli per guida in zona pedonale pur non trovando alcun conducente a cui indirizzare la contravvenzione), ha voluto simboleggiare il contributo che i centri di ricerca italiani e l'industria nazionale delle due e quattro ruote possono dare alla progettazione di una mobilità ecocompatibile e sempre più evoluta.


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Kia Forte LPi Hybrid

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Una vettura da primato per la soluzione ibrida che impiega solo il GPL per il motore termico accoppiato all'elettrico. Consumi minimi e prestazioni eccellenti sono il suo segno distintivo. Attualmente è commercializzata solo in Corea di Francesca R. Quarta

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Kia Forte LPi Hybrid

SCHEDA TECNICA

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I

n Corea la Kia Forte LPi Hybrid è già famosa. Infatti è la prima vettura al mondo a propulsione ibrida GPL/elettrico. Rappresenta

l'ultima frontiera tecnologica del brand coreano, che per aumentare l'efficienza e ridurre i consumi della propria berlina di riferimento, ha investito ben 240 miliardi di Won (circa 136 milioni di euro) e impiegato 25 mesi di ricerca e sviluppo. Venduta liberamente nelle concessionarie asiatiche, la Forte LPi Hybrid è molto apprezzata dal pubblico, che in Corea impiega questo carburante ecologico in maniera massiccia, rispetto al gasolio richiesto solo in modica quantità. Abbiamo avuto l'occasione di testarla a lungo in anteprima assoluta e di metterla alla frusta addirittura in una gara di

consumi, l'EcoRally San Marino-Città del Vaticano che si è svolto verso la fine di ottobre. I risultati sono andati ben oltre le aspettative. Rispetto alla Forte con motore a combustione interna, la versione LPi Hybrid non differisce molto, tranne alcuni dettagli estetici che contribuiscono a migliorarne l'aerodinamica (il Cx infatti scende a 0,26), oltre all'inedita configurazione ibrido/parallelo che vede accoppiati un piccolo propulsore termico di 1.6 litri, alimentato esclusivamente a GPL, e un motore elettrico da 20 Cv alimentato a 180 V tramite la batteria polimeri - ioni di litio. Quest’ultimo integra un sistema per il recupero dell'energia in frenata, e ha il compito di assistere il motore termico quando necessità di una maggiore potenza

LA KIA HA INVESTITO BEN 240 MILIARDI DI WON (CIRCA 136 MILIONI DI EURO) E HA IMPIEGATO 25 MESI DI RICERCA E SVILUPPO PER REALIZZARE LA FORTE LPI HYBRID, VENDUTA ESCLUSIVAMENTE NELLE CONCESSIONARIE ASIATICHE

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MOTORE TERMICO ● 1.6 LPi DOHC GPL ● 4 cilindri in linea ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.591 cc ● Alesaggio x corsa 77,0x85,4 mm ● Rapporto di compressione 12,0:1 ● Potenza massima 84/114 (kW/Cv) a 5.800 giri/min ● Coppia massima 148 (Nm) a 4.500 giri/min ● Sistema Idle Stop and Go (ISG) MOTORE ELETTRICO ● sincrono a magneti permanenti ● Peso 20,5 kg ● Potenza massima 15 kW (20 Cv) ● Coppia massima 105 Nm BATTERIE ● Tipo Polimeri-Ioni di Litio ● Peso 22 kg ● Potenza 17,8 kW ● Densità 0,85 kW/kg ● Capacità 5,3 Ah ● Tensione complessiva 180 V TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio a variazione continua con controllo elettronico (E-CVT) con funzione E-gear (Eco-Drive) SOSPENSIONI ● Anteriori a triangoli contrapposti ● Posteriori ad assale semirigido STERZO ● a cremagliera FRENI ● Anteriori a disco ventilati (280 mm) ● Posteriori a disco (262 mm) DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.550 mm ● Larghezza totale 1.775 mm ● Altezza totale 1.460 mm ● Passo 2.650 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 300 litri ● Peso in o.d.m. 1.297 kg ● Capacità serbatoio GPL 53 l nominali (45,4 l effettivi) CONSUMI ● Combinato 5,6 l/100 km ● CO2 94 g/km PRESTAZIONI ● Velocità massima 182 km/h ● Accelerazione 0-100 km/h 12.0 s RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi in lega 5,5Jx15” ● Pneumatici 195/65 R15 M+S

A sinistra, il pulsante che disattiva il sistema ISG start/stop a quello che indica il tipo di alimentazione scelta (in questo caso solo GPL). Al centro, a fianco al tachimetro, l’indicatore del livello del GPL e della batteria, e la lettera che indica la marcia inserita. Qui sotto il pulsante d avviamento.


Il sistema Idle Stop and Go (ISG) La Kia Forte è equipaggiata con un sistema che provvede automaticamente allo spegnimento del propulsore a GPL durante le soste, quando non è necessario, e al suo riavviamento al momento della ripartenza. L’ISG spegne il motore pure quando la vettura rallenta sotto i 9 km/h per più di 2 secondi.

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Kia Forte LPi Hybrid

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E se sei bravo... un mazzo di fiori! La Kia Forte LPi Hybrid nella parte sinistra del cruscotto presenta un particolare indicatore che segnala l'Eco Driving Point, ovvero le condizioni di guida ottimali in rapporto alla velocità, ai giri del motore e alla posizione dell'acceleratore. Questo indicatore in pratica mostra il consumo istantaneo, mentre al centro presenta un'icona di un fiore che si compone mano a mano che si adotta uno stile di guida virtuoso fino a diventare addirittura un intero mazzo.

istantanea, come ad esempio nelle fasi di accelerazione. Il propulsore a GPL, che ha una potenza di 114 Cv, lavora in abbinamento ad un cambio CVT (a Variazione Continua) piuttosto rapido nelle cambiate e silenzioso. Il suo compito è di

adeguare il regime del motore alle condizioni di marcia. Con la funzione E-gear (Eco Drive) a gestione elettronica, inoltre, contribuisce in maniera sensibile al contenimento dei consumi, ottimizzando il rendimento del propulsore termico. Pensando solo per un attimo alla presenza delle batterie e del doppio propulsore, è stupefacente verificare sul campo la tenuta di strada che non tradisce anche nelle situazioni più impegnative. Agile su ogni tipo di percorso, la Forte LPi Hybrid si è distinta per lo spazio interno

ampio per cinque persone e con un bagagliaio rimarchevole, grazie anche all'assenza totale del serbatoio della benzina, che ha lasciato lo spazio a quello del GPL. Solo i sedili avrebbero potuto essere migliori, magari con la possibilità di regolare il supporto lombare. Per il resto ogni lungo viaggio è alla portata della berlina coreana.

La presenza delle numerose stazioni di servizio con il GPL presenti sul territorio italiano, permettono di rifornirsi ogni volta che occorre. I consumi sono estremamente contenuti, pari a 5,6 l/100 km (17,8 km/l) secondo i dati di omologazione, mentre le emissioni scendono a 94 g/km di CO2. Come in tutte le automobili, i dati di omologazione differiscono da quelli reali; tuttavia bisogna notare che la Kia Forte LPi Hybrid consuma comunque poco. Durante il nostro test abbiamo verificato un minimo e un massimo che spaziano da 6,8 a 9,3 litri/100 km (da 14,8 a 10,8 km/litro), che in soldoni significano poter percorrere quasi 500 chilometri, spendendo poco più di 24 euro. 61

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Citroën C-Zero

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Citroën C-Zero

La prima elettrica arriva sulla strada La Citroën è il primo brand in Italia a commercializzare le auto elettriche di nuova generazione dotate di batterie agli ioni di litio. Delle 4.000 previste per l'Europa nel primo anno di commercializzazione, in Italia ne arriveranno solo 300

di Francesca R. Quarta

ncora una volta siamo stati chiamati a guidare il futuro. La Citroën C-Zero, infatti, è la prima elettrica deputata a sdoganare questo tipo di vetture, dimostrando quanto siano funzionali ed economiche per alcuni usi

A

specifici, come ad esempio l'impiego prevalentemente cittadino. Mettersi al volante della C-Zero, non ci dà apprensione; non è un prototipo ma un'auto reale, in vendita già dal prossimo febbraio con un listino ufficiale di 35.960 euro. La conosciamo anche un po': abbiamo già guidato la Mitsubishi i-MiEV e la Peugeot iOn. E la C-Zero è la terza sorella che esce dalla stessa catena di montaggio della Casa giapponese che si è occupata dell'industrializzazione di tutti e tre i modelli

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con la stessa piattaforma. Notiamo subito le differenze: il cambio non ha la posizione B (Brake) della i-MiEV, che accentua il recupero dell'energia in frenata; PSA Peugeot Citroën, proprietaria dei due marchi francesi, ha preferito inserire questa funzione nel pedale del freno. L'estetica invece è molto simile, solo alcune sfumature permetteranno di distinguere i tre diversi modelli quando saranno tutti in giro per le strade. Di primo acchito sedersi al volante è un'esperienza entusiasmante. Scoprire che si tratta di automobili vere senza dubbio è fantastico, se poi si prova a strapazzarla un po' allora sale pure l'adrenalina. È una vettura leggera che pesa 1.195 chili, compreso il guidatore e le batterie da 16 kW; quindi i 64 Cv e i 180 Nm di coppia del motore sono

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Citroën C-Zero

La ricarica La batteria si ricarica al 100% in 6 ore, collegandosi alla corrente domestica monofase di 220 V, mediante un cavo di 5 metri dotato di una presa standard (come quella della lavatrice) e di una spina specifica per il collegamento al veicolo. A questo punto un simbolo sul cruscotto e un LED sulla scatola di sicurezza del cavo segnalano l’avvio immediato della ricarica, che si interrompe automaticamente quando la batteria è completamente carica. È possibile effettuare una ricarica rapida tramite la presa situata sul lato sinistro dell'auto, mediante una colonnina specifica capace di erogare corrente trifase a 380 V: richiede 15 minuti per arrivare al 50% della capacità della batteria e trenta minuti per riempirla all’80%, ma si può ottenere il 100% con una seconda ricarica.

abbondantemente sufficienti. Certo non valgono per ottenere velocità da supercar ma, per quanto riguarda le accelerazioni, sono davvero brucianti: passa da 0 a 60 km/h in circa 5.5 secondi e pure sulla ripresa il motore elettrico, con la sua coppia massima sempre in presa, dà delle soddisfazioni, accelerando da 30 a 60 km/h in meno di 4 secondi. È sorprendente come ai semafori, volendo fare una partenza da gara, tutti guardino queste vetture con stupore, schizzare via nel silenzio più assoluto. La seconda fase dell’approccio è la gara con sé stessi, viaggiando per mantenere l'indice dei consumi (che fa il paio con il contagiri), sempre nella zona di massimo risparmio, oppure di recupero dell'energia.

Insomma in città è perfetta, meglio di una piccola a benzina che peraltro consuma molto di più. E nelle “sgambate” fuori città è pure divertente, per nulla penalizzata dalla presenza del pacco batterie anche nel misto. Le auto elettriche, infatti, per

la loro natura sono vetture nate per districarsi nelle città in mezzo al traffico. Sono scattanti, grazie alla gran coppia del proprio motore elettrico, hanno un'ottima ripresa, e sono in grado di risparmiare “energia” durante

le pause ai semafori o nelle code. Nella C-Zero la resistenza dell'acceleratore non invoglia a strafare nella spinta a tutto vantaggio di una maggiore autonomia dell'auto. Infatti la piccola franco/giapponese riesce pure a mantenere la promessa dei 150 km di autonomia secondo il più severo ciclo europeo. L'assetto e la tenuta di strada, che abbiamo potuto testare per le strade di Malmo in Svezia, sono orientati per l’uso cittadino, con un buon compromesso per chi desidera sempre un velo di sportività. Un vantaggio è dato dal pacco batterie posizionato

sotto il pianale, per lasciare lo spazio all'abitacolo e abbassare il baricentro. Lo svantaggio sono i 200 kg in più che deve portarsi appresso perché tanto pesano le ecoCAR

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SCHEDA TECNICA

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MOTORE ● Elettrico sincrono a magneti permanenti in neodimio ● Potenza massima 47 kW (64 CV) da 3.500 a 8.000 giri/min ● Coppia massima 180 Nm da 0 a 2.000 giri/min BATTERIE ● Tipo agli ioni di litio ossido di manganese ● 88 celle da 50 Ah ● Capacità 16 kW/h ● Tensione 330 V ● Tempo di ricarica 6 ore a 220V; 30 min. all'80% con ricarica dalla colonnina dedicata TRASMISSIONE ● Trazione posteriore ● Cambio riduttore monovelocità SOSPENSIONI ● Anteriori pseudo McPherson ● Posteriori a ponte De Dion STERZO ● Tra marciapiedi 4,75 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati ● Posteriori a tamburo DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 3.475 mm ● Larghezza totale 1.475 mm ● Altezza totale 1.608 mm ● Passo 2.550 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 166 litri ● Peso in o.d.m. 1.195 kg (con conducente) ● Capacità serbatoio GPL 53 l nominali (45,4 l effettivi) AUTONOMIA ● circa 150 km CONSUMI ● ciclo misto 135 Wh/km (13,5 kWh/100 km) PRESTAZIONI ● Velocità massima 130 km/h ● Accelerazione 0-100 km/h 15,9 s RUOTE E PNEUMATICI ● Pneumatici anteriori 145/65 R15 ● Pneumatici posteriori 175/55 R15


CitroĂŤn C-Zero

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Citroën C-Zero

batterie agli ioni di litio. Gli interni sono abbastanza ampi da ospitare quattro persone e 166 litri di bagaglio e il comfort a bordo è notevole, complice il silenzio assoluto che regna nell'abitacolo. Le dotazioni, invece, sono quelle di un'automobile "normale" a partire dal climatizzatore e dalla radio. In grande considerazione è tenuta la sicurezza;

sono presenti infatti due airbag frontali, due airbag torace, due airbag a tendina e due fissaggi Isofix. Per la sicurezza attiva ci sono l'ESP il controllo della stabilità, il ripartitore elettronico di frenata (REF) e l'assistenza alla frenata di emergenza. Il posto di guida è sufficientemente regolabile e presenta qualche novità rispetto alle comuni vetture con motore termico. Prima di tutto è presente un indicatore della carica e viene mostrata l'autonomia teorica rimanente. Le principali

differenze rispetto a un veicolo termico si riscontrano a livello del quadro strumenti che mostra: un indicatore di livello di carica della batteria (composto da 16 tacche); un wattmetro (power-meter) che indica istantaneamente i livelli di consumo o di recupero dell’energia in fase di decelerazione e di frenata, grazie alla lancetta che passa davanti a zone colorate (la zona verde, indica una guida "risparmiosa", la bianca che si sta spingendo troppo, mentre la blu, “Charge”, che si sta recuperando energia). Inoltre è in bella

evidenza il computer di bordo che, oltre alle consuete informazioni, indica l’autonomia calcolata a partire dalle condizioni di guida riscontrate negli ultimi venticinque chilometri. I parametri che influiscono sono il tipo di guida, le condizioni del traffico, la tipologia di percorso, l’uso del riscaldamento o del climatizzatore.

IL QUADRO STRUMENTI MOSTRA IL LIVELLO DI CARICA DELLA BATTERIA, UN WATTMETRO CHE INDICA I LIVELLI DI CONSUMO O DI RECUPERO DELL’ENERGIA E IN BELLA VISTA L’AUTONOMIA RESIDUA

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Nella foto a lato, a sinistra, la plancia della C-Zero con l’indicatore del consumo istantaneo che circonda il tachimetro, posto tra il livello di carica della batteria a sinistra e dell’autonomia a destra. Nella pagina a lato, sopra, una vista d’insieme del cruscotto e un particolare della presa per la ricarica con il cavo dedicato.


Citroën C-Zero

Viaggiare in "riserva" È impossibile esaurire la carica, dopo aver percorso circa 150 chilometri la vettura mette in atto tutta una serie di strategie per avvertire il guidatore che è tempo di ricaricare le batterie. Quando il livello di carica raggiunge le due "tacche", il simbolo “indicatore” lampeggia per avvisare che è necessario effettuare la ricarica (circa il 15% di energia rimanente); quando ne resta soltanto una, questa inizia a lampeggiare insieme al simbolo “indicatore” ed è indispensabile effettuare la ricarica. Quando pure l'ultima "tacca" non viene più visualizzata, il simbolo “indicatore” rimane acceso e il computer di bordo non indica più l’autonomia. La strategia di “soccorso” spegne il riscaldamento o la climatizzazione. La potenza del motore si riduce progressivamente e, inoltre, a una maggiore richiesta di accelerazione sul cruscotto si illumina il simbolo “tartaruga” e il veicolo avanza lentamente. L’arresto del veicolo avviene quando si raggiunge la soglia minima di energia delle batterie, ma a questo punto anche i più sbadati saranno riusciti a tornare a casa o avranno raggiunto una delle (ancora poche) colonnine per la ricarica. 67

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Nissan Leaf

Una foglia che farà respirare il mondo In vendita in Giappone e negli Usa, recentemente ha debuttato in Europa in alcuni Paesi pilota come Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi e Portogallo. In Italia arriverà solo alla fine dell'anno e quasi certamente senza incentivi statali di Marina Terpolilli

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issan Leaf è Car Of The Year 2011, un risultato importante per un’automobile elettrica che

sulla carta dovrebbe essere ancora catalogata sotto la voce "Prototipi" ancora da commercializzare. Il premio invece è assegnato solo a vetture presenti nei listini, pronte per essere vendute nelle concessionarie, come la Leaf, appunto. In Italia dovremo attendere un po’ poiché il

prezzo non è proprio a buon mercato; si parla di circa 30.000 euro se ci fossero gli incentivi, svaniti nel nulla all'inizio di quest'anno e per questo la Casa Giapponese ha preferito privilegiare altri mercati. La Leaf porta la vocazione ecologica nel nome che significa foglia, e in questa chiave è stata progettata e realizzata. È una berlina media, come la Golf, per intendersi le sue dimensioni sono infatti di 4,445 metri di lunghezza, 1,770 m di

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Nissan Leaf

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Nissan Leaf

larghezza e 1,550 m di altezza e un passo di 2,700 metri con un bagagliaio di 330 litri, ed è in grado di scarrozzare per circa 160 km un'intera famiglia di 4 persone prima di necessitare di una ricarica. È un’automobile

piacevole e rassicurante già a prima vista. La guida è piacevole come per Qui in alto, la tessera della Mobi per ricaricare tramite le colonnine predisposte. Qui in basso, da sinistra, la particolare leva del cambio automatico, il cruscotto con le speciali indicazioni tipiche delle auto elettriche come la carica della batteria sulla destra e l’autonomia residua, l’indice della potenza utilizzata o recuperata in frenata sopra e la temperatura della batteria a sinistra. Nel display superiore oltre al tachimetro c’è un piccolo albero che indica il livello di virtuosismo alla guida. Nella foto a destra una vista della plancia dove spicca il navigatore satellitare.

tutte le automobili elettriche che si avvantaggiano della notevole coppia offerta dal propulsore elettrico disponibile immediatamente appena si schiaccia sul pedale dell’acceleratore. La presenza del massiccio pacco a batteria disposto sotto il pianale la rende più stabile, abbassando così il baricentro, e gradevole nei repentini cambi di corsia, come

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abbiamo appurato in Portogallo, sotto un acquazzone da record. Gli spazi e il comfort interno sono adatti ad un uso da prima vettura in famiglia, ma avendo un'autonomia limitata, alla Nissan stanno valutando un noleggio agevolato di un'auto tradizionale per i lunghi viaggi. Il propulsore elettrico ha una potenza di 80 kW (pari a 109 CV) e una notevole coppia di 280 Nm. Grazie alle batterie al litio utilizzate per lo stoccaggio dell’energia, ha un’autonomia di 160 km e raggiunge la velocità massima di oltre 140 km/h. Un “pieno” di elettricità potrà essere eseguito in circa 30 minuti attraverso uno speciale caricatore ad alta velocità, mentre utilizzando la normale presa casalinga saranno necessarie 8 ore.


Nissan Leaf

A tutto elettrico La Leaf, la prima di un’intera gamma di veicoli elettrici, viene costruita a partire dall’autunno 2010 nello stabilimento di Oppama, in Giappone,

IL SISTEMA DI RICARICA DELLA LEAF PREVEDE PURE LA POSSIBILITÀ DI RICARICA RAPIDA TRAMITE LE COLONNINE AD ALTO VOLTAGGIO IN SOLI 30 MINUTI

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che ha una capacità produttiva iniziale di 50.000 unità all’anno, e successivamente anche a Smyrna, Tennessee, negli USA, quando nel 2012 secondo Nissan partirà la commercializzazione di massa degli EV. La Casa giapponese, infatti, valuta che dal 2016 almeno il 10% delle proprie vendite saranno rappresentate da veicoli elettrici e la percentuale è destinata a salire con gli anni. La produzione delle batterie invece è già iniziata dalla scorsa primavera a Zama, in Giappone, per conto della Automotive Energy Supply Corporation (AESC), la Joint venture creata appositamente da Nissan e Nec, al ritmo di 65.000 unità all’anno, per coprire pure le esigenze di altri costruttori. Più avanti si estenderà negli USA, in UK e in Portogallo e in altri siti strategici nel mondo.


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Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

Cittadina perfetta! La Yaris è una delle utilitarie di maggior successo presenti sul mercato e, con questa versione bifuel benzina/GPL, entra di diritto tra le auto più economiche ed ecologiche disponibili sui nostri listini. L’abbiamo provata su strada e ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi: l'abbinamento del

piccolo 3 cilindri e l'impianto a gas la rendono una “cittadina” perfetta!

Testo Marcello Attolino Foto Igor Gentili

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Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

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in dalla sua presentazione la Yaris, che viene assemblata nello stabilimento francese di Valenciennes, ha riscosso un grande successo nel nostro Paese, potendo contare sull'aspetto simpatico e giovanile, ma al contempo gradevole ed elegante. L'ultimo restyling - che in casa Toyota chiamano "zerodieci" - le ha conferito la “maturità” necessaria per renderla una perfetta cittadina nonché una versatilità tale da permettere ai suoi occupanti di affrontare comodamente anche lunghi viaggi. Tutto ciò è stato possibile grazie ad alcuni ritocchi esterni e interni, all'aggiunta del Comfort Pack e all'ottimizzazione dell'efficienza dei motori attraverso l'adozione del Toyota Optimal Drive. ESTERNI>>> LA YARIS ZERODIECI È LEGGERMENTE PIÙ LUNGA (3,78 METRI) DEL MODELLO PRECEDENTE E SI DISTINGUE ALL'ESTERNO PER UNA SERIE DI PICCOLE MODIFICHE come le parabole dei

fari anteriori brunite, i nuovi cerchi in lega, le luci posteriori ristilizzate e le maniglie con finitura silver satinata. Per il resto nulla di nuovo; la sua linea da quasi monovolume che ha conquistato il mercato italiano è nota a tutti e la qualità costruttiva, in particolare negli accoppiamenti di lamierati e guarnizioni, è esente da critiche. La versione GPL (disponibile esclusivamente negli allestimenti Now e Sol) oggetto del nostro test, anche agli occhi di un osservatore attento, non è facilmente distinguibile da quella a benzina, anche perché il bocchettone di riempimento dell'impianto a gas non è visibile, opportunamente celato all'interno dello sportello per il rifornimento della benzina.

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Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

LEGGERMENTE PIÙ LUNGA DEL MODELLO PRECEDENTE, SI DISTINGUE ALL'ESTERNO PER UNA SERIE DI PICCOLE MODIFICHE COME LE PARABOLE DEI FARI ANTERIORI BRUNITE, I NUOVI CERCHI IN LEGA, LE LUCI POSTERIORI RISTILIZZATE E LE MANIGLIE CON FINITURA SILVER SATINATA

L'impianto GPL in collaborazione con la Landi Renzo Il modello a GPL è stato sviluppato sulla base della motorizzazione più piccola tra quelle disponibili, ossia il 1.000 cc 3 cilindri da 68 Cv che, abbinato al cambio manuale a cinque rapporti e, grazie all'utilizzo della tecnologia Toyota Optimal Drive, garantisce consumi contenuti ed emissioni di CO2 ridotte. La Toyota infatti dichiara emissioni di 113 g/km, un consumo medio di 12,3 km con un litro nel ciclo urbano e di 14,3 km/l in quello combinato, assicurando anche una grande autonomia (col pieno di benzina e GPL si possono percorrere oltre 1.400 km). Per questo progetto, sviluppato dal settore ricerca e sviluppo Toyota, la Casa nipponica si è affidata alla Landi Renzo, leader mondiale nella produzione di impianti a GPL. Come spiegano alla Casa giapponese “gli ingegneri e tecnici Toyota hanno seguito direttamente tutta le fase di progettazione e realizzazione, eseguendo e superando una serie di severi test per verificare la qualità, garantire la durata, e assicurare gli standard di sicurezza più elevati. In particolare, sono stati effettuati diversi test di lunga durata, su strada e al banco, e sono stati ripetuti i crash test con le vetture dotate di impianto GPL, oltre ad un meticoloso studio relativo alla qualità di realizzazione”.

INTERNI>>> CON QUESTO ULTIMO RESTYLING SONO STATI RIVISTI ANCHE GLI INTERNI: la consolle centrale e le razze del

volante possiedono rifiniture in plastica tipo alluminio, l'autoradio è dotata di ingresso per lettori Mp3 ed è disponibile la porta USB. Inoltre sono stati adottati nuovi tessuti dei sedili, una piacevole pelle traforata che ricopre il volante e il pomello del cambio, ed è stato introdotto l'inedito Comfort Pack, disponibile a richiesta con l'allestimento Sol, che comprende climatizzatore automatico e fari fendinebbia. La strumentazione, leggermente orientata verso il conducente, è di tipo analogico, di facile lettura e perfettamente visibile al centro della plancia. ecoCAR

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Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

L'abitacolo è sufficientemente spazioso e comodo, anche per cinque occupanti, nonostante la panca posteriore sia fissa e non regolabile come sulle versioni monofuel benzina e diesel. Per quanto riguarda il bagagliaio, inoltre, dispone di una discreta volumetria utile grazie alla presenza del serbatoio GPL toroidale che non “ruba” spazio ai bagagli. La grande quantità di vani e cassetti portaoggetti favorisce versatilità, funzionalità e praticità per gli occupanti che possono trovare sempre uno scomparto libero per depositare i propri oggetti. MECCANICA>>> MECCANICAMENTE LA TOYOTA YARIS È DA ANNI UNA DELLE CITYCAR PIÙ AFFIDABILI PRESENTI SUL

MERCATO, ED INFATTI LA SUA PROVERBIALE ROBUSTEZZA HA CONTRIBUITO NON POCO AL SUCCESSO CONQUISTATO NEGLI ANNI.

Con la gamma “zerodieci” la Toyota introduce su tutte le motorizzazioni della Yaris la tecnologia denominata “Toyota Optimal Drive”, che permette di massimizzare le prestazioni e contenere consumi ed emissioni di CO2, contando su componenti meccanici a basso attrito, una maggiore efficienza di combustione e una trasmissione perfezionata. L'ulteriore innovazione proposta su questo modello è rappresentata senza dubbio dall'auto del nostro test, frutto dell'abbinamento della moderna motorizzazione 1.0 VVT-i 12 V 3 cilindri da 77

make it your lifestyle

68 Cv e cambio manuale a 5 rapporti, con l'impianto GPL sviluppato in collaborazione con l'italiana Landi Renzo che promette e mantiene consumi contenuti ed emissioni di CO2 estremamente ridotte. IN MOVIMENTO>>> AL VOLANTE DELLA YARIS L'IMPOSTAZIONE ALTA DEL CORPO VETTURA E LA SEDUTA RIALZATA NE CARATTERIZZANO LA POSIZIONE DI GUIDA, PIÙ VICINA AD UNA MONOVOLUME CHE A UNA DINAMICA CITTADINA. Ciò non toglie,

però, che grazie alle numerose regolazioni di sedile e sterzo, il guidatore possa comunque raggiungere una postura corretta, contando oltretutto sull'ottima pedaliera ben allineata al piantone dello sterzo (quest'ultimo


TEST

Toyota Yaris 1.0 GPL 5p

regolabile anche in profondità oltre che in altezza). Una volta avviato il propulsore non si può fare a meno di notare la leggera vibrazione proveniente dal piccolo tre cilindri che, per sua natura, non vanta la massima rotondità di funzionamento. Nonostante tutto, però, la presenza dei grandi supporti motore riesce ad assorbire bene le vibrazioni e, una volta in marcia e col salire dei giri, la situazione tende a migliorare notevolmente mettendo in luce un propulsore dotato di un brio inaspettato, specie verso la zona rossa del contagiri, favorito in questo dalla rapportatura “corta” e da una spaziatura ravvicinata del cambio. Il piccolo 12 valvole gira come un "frullino" all'interno del cofano della Yaris garantendo prestazioni più che dignitose con entrambi i tipi di combustibile, specie se gli si “tira un po' il collo”, anzi non è avvertibile alcuna differenza di brillantezza tra l'alimentazione a benzina e quella a GPL. Nonostante ciò i consumi di carburante sono molto ridotti, in particolare nel ciclo urbano, dove la leggerezza del corpo vettura avvantaggia la piccola Toyota; nei percorsi extraurbani, invece, il cambio corto non consente percorrenze da record, ma in ogni caso sono più che accettabili. La tenuta di strada inoltre è più che rassicurante e la stabilità

eccellente. Merito di una taratura delle sospensioni piuttosto rigida che però penalizza leggermente il comfort di marcia. Un'ultima considerazione va riservata all'impianto frenante, sempre sicuro ed efficiente in ogni condizione e in grado di garantire spazi di arresto contenuti.

CONSUMI DICHIARATI GPL

CONSUMI DICHIARATI BENZINA

Consumo Urbano 8,1 l/100 km (12,3 km/l) Consumo Extraurbano 6,4 l/100 km (15,6 km/l) Consumo combinato 7,0 l/100 km (14,3 km/l) Emissione di CO2 113 g/km

Consumo Urbano 6,0 l/100 km (16,7 km/l) Consumo Extraurbano 4,4 l/100 km (22,7 km/l) Consumo combinato 5,0 l/100 km (20,0 km/l) Emissione di CO2 118 g/km

CONSUMI EFFETTIVI GPL

CONSUMI EFFETTIVI BENZINA

Consumo Urbano 9,0 l/100 km (11,1 km/l) Consumo Extraurbano 6,7 l/100 km (14,9 km/l) Consumo combinato 7,5 l/100 km (13,3 km/l)

Consumo Urbano 8,3 l/100 km (12,1 km/l) Consumo Extraurbano 5,0 l/100 km (20,0 km/l) Consumo combinato 6,2 l/100 km (16,1 km/l)

ecoCAR

78


Toyota Yaris 1.0 GPL 5p RILEVAMENTI A BENZINA

RILEVAMENTI A GPL

ACCELERAZIONE

ACCELERAZIONE

Vel. Tempo uscita (sec.)

(sec.)

8.5

70,7

0-60 km/h

6.6

100 m

8.6

69.9

0-60 km/h

6.7

200 m

12.9

90,8

0-100 km/h

15.8

200 m

13.0

89,7

0-100 km/h

16.2

64

85

19.9 112,5

0-120 km/h

23.0

400 m

20.1 111,8

0-120 km/h

23.2

1000 m

36.7 142,3

0-140 km/h

35.2

1000 m

36.9 140,9

0-140 km/h

35.9

67,1 Cv 6.063 g/m

80

59

400 m

70,5 Cv 6.060 g/m

95 90

(sec.)

100 m

100

69

Tempo

(km/h)

POTENZA MAX.

Nm

74

Vel. Tempo uscita (sec.)

Tempo

(km/h)

RULLATA DI POTENZA Cv

75

54

70 49

65

44

60

COPPIA MAX.

55

FRENATA

RIPRESA III

50 34

Tempo Distanza

Tempo

Tempo Distanza

45

Tempo

(sec.)

(m)

(sec.)

(m)

(sec.)

29

50-0 km/h

1.4

9,7

60-100 km/h

10.9

50-0 km/h

1.4

9,7

60-100 km/h

12.5

24

100-0 km/h

2.9

40,1

80-120 km/h

14.6

100-0 km/h

2.9

40,1

80-120 km/h

14.8

19

130-0 km/h

-

130-0 km/h

-

-

(sec.)

95,0 Nm 3.599 g/m

39

RIPRESA III

FRENATA

40

91,8 Nm 3.718 g/m

35 30 25

POTENZA RELATIVA

20

14

15 9

RIPRESA IV

RIPRESA V

RIPRESA IV

RIPRESA V

Tempo

Tempo

Tempo

Tempo

(sec.)

(sec.)

(sec.)

(sec.)

60-100 km/h

15.4

60-100 km/h

20.6

60-100 km/h

16.3

60-100 km/h

21.8

80-120 km/h

14.9

80-120 km/h

24.0

80-120 km/h

19.4

80-120 km/h

28.1

CONTRO

2800

3200

3600

4000

4400

4800

5200

5600

6000

6800

67,2 Cv/l

In azzurro i valori a benzina, in verde quelli a GPL TEMPERATURA 27°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 976 mbar

RAPPORTI DEL CAMBIO km/h

RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 4,7 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (258 mm) ● Posteriori a tamburo DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 3.785 mm ● Larghezza totale 1.695 mm ● Altezza totale 1.530 mm ● Passo 2.460 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 272-363 litri ● Peso in o.d.m. 1.340 kg ● Capacità serbatoio benzina 42 litri ● Capacità serbatoio GPL 30 litri CONSUMI GPL (BENZINA) ● Urbano 8,1 l/100 km (6,0 l/100 km) ● Extraurbano 6,4 l/100 km (4,4 l/100 km) ● Combinato 7,0 l/100 km (5,0 l/100 km) ● CO2 113 g/km (118 g/km) PRESTAZIONI GPL (BENZINA) ● Velocità massima 155 km/h (155 km/h) ● Acceleraz. 0-100 km/h 15.7 s (15.7 s) RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 5,5J x 15 pollici ● Pneumatici 185/60 R 15

limitatore

RAPPORTI

200

velocità 174,31

5

160 143,85

LIMITATORE

120 113,10

80

77,57

40

41,74

6.600 g/m REGIME A 130 KM/H IN V

4.000 g/m 0

000 0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

6.600 7000

g/m-1

PESI

EMISSIONI DI CO2 Peso a vuoto totale 1.249,8 kg

43,3% ant.

A

56,7 % post.

338,4 kg

259,6 kg

Anteriore DX

Posteriore DX

B

C

D

E

A F

G

Peso a vuoto dichiarato 1.265 kg Consumo combinato 7,0 l/100 km

● Prezzo molto competitivo ● Consumi, specie in ciclo urbano, estremamente contenuti ● Efficienza a GPL sorprendente

6400

g/m-1

SCHEDA TECNICA

PRO

70,6 Cv/l

5 2400

MOTORE ● Tipo 1.0 69 Cv bi-fuel ● 3 cilindri in linea ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 998 cc ● Alesaggio x corsa 71,0 x 84,0 mm ● Rapporto di compressione 10,5:1 ● Potenza massima benzina 51/69 (kW/Cv) a 6.000 giri/min ● Coppia massima benzina 93 (Nm) a 3.600 giri/min ● Potenza massima GPL 51/69 (kW/Cv) a 5.600 giri/min ● Coppia massima GPL 93 (Nm) a 3.600 giri/min ● Alimentazione iniezione elettronica Multipoint sequenziale TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio manuale a 5 rapporti SOSPENSIONI ● Anteriori McPherson ● Posteriori assale torcente con funzioni stabilizzatrici integrate STERZO ● Tipo a cremagliera elettroassistito

10

4

113 grammi di CO2 per chilometro

Ripresa dai bassi giri lenta ● Taratura sospensioni lievemente rigida

CRASH TEST

370,2 kg

281,6 kg

Anteriore SX

Posteriore SX

50

100

200

300

RIVALI Ford Fiesta 1.4 GPL>>> Gemella dell'ottima e riuscitissima Mazda2, la Fiesta a nostro parere è la rivale più accreditata grazie al potente motore da ben 92 Cv e al prezzo competitivo: 14.250 euro nella versione a 5 porte. Lo stesso vale per la Renault Clio 1.2 GPL (12.700 euro) che però è un modello più datato, nonostante il recente leggero restyling.

Punti

35 ADULTI

PREZZI Punti

Grazie al recente ritocco, che la rende ancora più appetibile, si parte da 11.400 euro della versione 3 porte, fino ai 13.550 euro del modello a 5 porte SOL da noi provato.

34 BAMBINI

Punti

CONCLUSIONI

18

La Toyota Yaris a GPL si è rivelata un'auto “completa”, un’agile cittadina che all'occorrenza può trovarsi a suo agio anche nell'affrontare percorsi extraurbani e autostradali, con consumi e spese di gestione irrisorie. L’ottimo impianto della Landi Renzo, infatti, non penalizza affatto il piccolo tre cilindri, che resta brillante anche alimentato a GPL, con un prezzo ben inferiore a quello della benzina e livelli di emissioni decisamente inferiori e non solo nella CO2.

PEDONI

L'airbag per le ginocchia protegge bene le gambe del guidatore. Secondo l'EuroNCap non ci sono parti del cruscotto che potrebbero rappresentare un pericolo per le gambe del passeggero.

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make it your lifestyle


TEST

Mazda3 I-Stop 2.0

Mosca bianca!

Mazda propone sulla “3” un innovativo sistema start/stop che, in combinazione con l'iniezione diretta di benzina, è in grado di assicurare un notevole risparmio di carburante e ripartenze al fulmicotone! ...in futuro speriamo di vederne in giro qualcuna in più! di Marcello Attolino foto Igor Gentili

ecoCAR

80


Mazda3 I-Stop 2.0

81

make it your lifestyle


TEST

Mazda3 I-Stop 2.0

I

n commercio da metà 2009, la Mazda3, fino ad oggi, non ha riscosso il successo che merita. È un'auto giovane,

dal design accattivante, dotata di propulsori moderni e un rapporto qualità prezzo invidiabile. Eppure, “da noi”, ancora non è riuscita ad imporsi sul mercato. In questa ultima versione, poi, estremamente innovativa grazie al sistema di arresto/avviamento, unico nel suo genere, denominato “I-Stop”, abbinato all'ottimo propulsore a benzina due litri a iniezione diretta, al cambio a sei rapporti e all'ottimizzazione dell'aerodinamica, la Mazda3 MZR 2.0 DISI è un vero concentrato di tecnologia e promette di abbinare a consumi contenuti e rispetto per l'ambiente, prestazioni convincenti.

ESTERNI>>> LUNGA 4,43 E LARGA 1,75 METRI LA MAZDA3 È UN'AUTO “GIOVANE”, DAL DESIGN ACCATTIVANTE E INNOVATIVO E DI CHIARA INTONAZIONE SPORTIVA. Vuoi per

Sul frontale della Mazda3 spiccano i caratteristici fari anteriori allungati verso la fiancata (foto in basso). Dietro, nel faro posteriore destro, è inserito il pulsante nero, premendo il quale si chiudono con un solo tocco tutte le serrature.

l'aggressiva mascherina anteriore a nido d'ape, per il taglio dei fari sfuggente e allungato, per le prese d'aria annegate nel paraurti anteriore, per l'ala posizionata sul lunotto posteriore o per le profonde nervature che scorrono sulle fiancate, la linea della media nipponica trasmette dinamismo e sportività, ma al contempo sa essere elegante e sinuosa.. quasi ammaliante. Rispetto al modello precedente ha acquistato quel pizzico di personalità che le mancava pur senza scadere nell’ostentazione e tantomeno nella banalità, operazione sicuramente impegnativa all'interno di un segmento “affollato” come quello delle medie compatte a cui appartiene.

ecoCAR

82


Mazda3 I-Stop 2.0

L'AGGRESSIVA MASCHERINA ANTERIORE A NIDO D'APE, IL TAGLIO DEI FARI SFUGGENTE E ALLUNGATO E LE PROFONDE NERVATURE CHE SCORRONO SULLE FIANCATE LE DONANO UN PIGLIO SPORTIVO MA NELLO STESSO TEMPO ELEGANTE

Start & Stop alla giapponese Il sistema I-Stop, lo Start & Stop di nuova concezione proposto da Mazda, si basa su una tecnologia unica al mondo e si attiva automaticamente ogni volta che si avvia la vettura. Esso è sempre in funzione, eccetto quando viene disinserito manualmente tramite l'apposito pulsante posto sul cruscotto a sinistra del volante o l'auto è in fase di riscaldamento o quando rileva una pendenza superiore al 14% (per facilitarne la ripartenza). La novità rispetto ai sistemi tradizionali visti fino ad oggi, consiste nel fatto che, per riavviare il motore, non si affida al solo sfruttamento della forza propulsiva del motorino di avviamento, altrimenti continuamente messo sotto sforzo, ma utilizza i gas di scarico racchiusi nella camera di combustione, facendo arrestare il motore solo quando il volume d'aria (nel cilindro in fase di compressione e dei pistoni in fase di espansione) è equivalente, predisponendo, dunque, il motore alla ripartenza prima ancora di essere riavviato e, di conseguenza, limitando lo sforzo e il tempo richiesto al motorino di avviamento per la messa in moto. Quando il sistema è attivato tutte le utenze elettriche, quali ad esempio autoradio, sistema di navigazione e climatizzatore, restano in funzione contribuendo alla qualità della vita a bordo offerta da questa soluzione. 83

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TEST

Mazda3 I-Stop 2.0

INTERNI>>> UNA DELLE PECULIARITÀ DI QUESTA NUOVA MAZDA 3 È QUELLA DI OFFRIRE AGLI OCCUPANTI INTERNI ESTREMAMENTE SPAZIOSI ED ACCOGLIENTI, SPECIE IN RELAZIONE ALLE DIMENSIONI RELATIVAMENTE COMPATTE DEL CORPO VETTURA. L'architettura a 5

porte la rende un'auto pratica e facilita le operazioni di “trasferimento” all'interno dell'abitacolo. Quest'ultimo è comodo, anche per i 5 occupanti, i quali possono contare, oltretutto, su un bagagliaio di generose dimensioni (ben 430 litri), rendendo quest'auto particolarmente adatta anche alle lunghe percorrenze autostradali. Il posto guida è caratterizzato da una

strumentazione frutto del connubio tra indicatori analogici (per contachilometri, contagiri, temperatura acqua e livello benzina) e digitali. Questi ultimi, disposti sotto una palpebra posizionata al centro del cruscotto, forniscono le informazioni secondarie nonché quelle relative al computer di bordo e, quando presente, al sistema di navigazione. La posizione di guida è comoda, i sedili avvolgenti, ed è tutto a portata di mano, nonostante l'abbondanza di pulsanti che azionano le utenze più ricorrenti. Questi sono disposti anche sul volante in modo da non distogliere l'attenzione del guidatore dalla “strada”.

La strumentazione della berlina giapponese è chiara e ben visibile. I comandi principali sono raggruppati tutti nella consolle centrale e facilmente accessibili. Nella parte inferiore del bagagliaio è riposta la ruota di scorta che ospita al centro, in questa versione, parte dell’efficace sistema audio Hi-Fi della Bose.

ecoCAR

84

IN MOVIMENTO>>> DINAMICAMENTE QUEST'AUTO È UN VERO GIOIELLO! La

geometria delle sospensioni, rispetto al modello precedente, è stata rivista in chiave sportiva e l'assetto rigido offre una tenuta di strada eccellente. L'impianto frenante, dotato di 4 dischi di generose dimensioni, risulta quasi sempre all'altezza della situazione, mostrando un lieve affaticamento solo nelle condizioni più gravose e nelle decelerazioni più violente. Il motore è un moderno 4 cilindri due litri plurivalvole ad iniezione diretta di benzina, in linea con le normative Euro5, che, con i suoi 150 Cv, assicura alla Mazda3 una discreta agilità.


Mazda3 I-Stop 2.0

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make it your lifestyle


TEST

Mazda3 I-Stop 2.0

Ma la vera innovazione è il sistema I-Stop di nuova generazione, introdotto per la prima volta su questo modello, che consente di spegnere il motore quando la vettura è ferma e quando, dunque, non è necessario “bruciare” inutilmente carburante. Esso assicura un notevole risparmio di benzina senza, però, penalizzare le ripartenze al semaforo o nelle sempre più difficili situazioni di traffico delle grandi città. L'I-stop di Mazda è infatti due volte più rapido nel riavviare il propulsore rispetto a quelli installati sulle vetture dotate di soluzioni similari e consente di riprendere la marcia da fermi in poco più di mezzo secondo.

Ciò si traduce in una fluidità di guida sconosciuta ai sistemi tradizionali fino ad oggi in commercio, facendo quasi dimenticare agli occupanti, ma soprattutto al conducente, di essere alla guida di un'auto dotata di questo accorgimento per il risparmio di carburante.

CONSUMI DICHIARATI

Consumo Urbano 9,3 l/100 km (10,7 km/l) Consumo Extraurbano 5,4 l/100 km (18,5 km/l) Consumo combinato 6,8 l/100 km (14,7 km/l) Emissione di CO2 159 g/km CONSUMI EFFETTIVI

Consumo Urbano 10,5 l/100 km (9,5 km/l) Consumo Extraurbano 6,2 l/100 km (16,1 km/l) Consumo combinato 7,8 l/100 km (12,8 km/l) ecoCAR

86


Mazda3 I-Stop 2.0 RILEVAMENTI A BENZINA

RULLATA DI POTENZA Cv

Nm

ACCELERAZIONE

163

180

155

171

147

162

139

153

131

144

Vel. Tempo uscita (sec.)

Tempo (sec.)

(km/h)

7.0

100 m

90,8

3.8

0-60 km/h

200 m

10.6 112,6

0-100 km/h

8.8

123

135

400 m

16.4 140,6

0-120 km/h

12.2

115

126

107

117

99

108

91

99

83

90

30.1 176,0

1000 m

FRENATA

0-140 km/h

16.7

RIPRESA IV

75

81

Tempo

67

72

(sec.)

59

63

60-100 km/h

9.6

51

54

80-120 km/h

10.5

43

45

35

36

Tempo Distanza (sec.)

(m)

50-0 km/h

1.9

10,0

100-0 km/h

3.3

39,6

-

130-0 km/h

-

RIPRESA V

27

27

19

18

11

RIPRESA VI Tempo

(sec.)

(sec.)

60-100 km/h

13.0

60-100 km/h

15.6

80-120 km/h

14.1

80-120 km/h

16.6

CONTRO

3000

3400

3800

4200

4600

5000

5400

5800

POTENZA RELATIVA

77,78 Cv/l

6200

6600

7000

TEMPERATURA 22°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 976 mbar

RAPPORTI DEL CAMBIO km/h

DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.460 mm ● Larghezza totale 1.775 mm ● Altezza totale 1.470 mm ● Passo 2.640 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 340-1.360 litri ● Peso in o.d.m. 1.340 kg ● Capacità serbatoio carburante 55 litri CONSUMI ● Urbano 9,3 l/100 km ● Extraurbano 5,4 l/100 km ● Combinato 6,8 l/100 km ● CO2 159 g/km PRESTAZIONI ● Velocità massima 206 km/h ● Accelerazione 0-100 km/h 10.4 s RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 7,0J x 17 pollici ● Pneumatici 205/50 R 17

limitatore

velocità

300

RAPPORTI

279,07 250

6

245,04

207,14

200

LIMITATORE

7.000 g/m

153,38 150 109,20

REGIME A 130 KM/H IN VI

100 58,24 50

3.300 g/m 0

000 0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000 7000

8000

g/m-1

PESI

EMISSIONI DI CO2 Peso a vuoto totale 1.303,8 kg

62,7% ant.

A

37,3 % post.

403,2 kg

246,0 kg

Anteriore DX

Posteriore DX

B

C

D

E

A F

G

Peso a vuoto dichiarato 1.270 kg Consumo combinato 6,8 l/100 km

Sistema I-Stop innovativo ● Tenuta di strada esemplare Design accattivante

Scarsa rivendibilità sul mercato dell'usato

171,1 Nm 5.410 g/m

g/m-1

SCHEDA TECNICA

PRO

COPPIA MAX.

0

2400

MOTORE ● Tipo 2.0 benzina DOHC ● 4 cilindri in linea ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.999 cc ● Alesaggio x corsa 87,5 x 83,1 mm ● Rapporto di compressione 11:1 ● Potenza massima 111/151 (kW/Cv) a 6.200 giri/min ● Coppia massima 191 (Nm) a 4.500 giri/min ● Sistema start-stop I-Stop TRASMISSIONE ● Trazione anteriore ● Cambio manuale a 6 rapporti SOSPENSIONI ● Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson ● Posteriori Multilink E-type STERZO ● Tipo a cremagliera elettroidraulico RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 5,45 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati (300 mm) ● Posteriori a disco (280 mm)

155,5 Cv 6.955 g/m

9

3

Tempo

POTENZA MAX.

159 grammi di CO2 per chilometro

CRASH TEST

414,0 kg

240,6 kg

Anteriore SX

Posteriore SX

50

100

200

300

RIVALI Volkswagen Golf>>> In realtà non ha concorrenti dirette, vista la presenza dello Start & Stop, caso raro su una media. Per prezzo, dimensioni e prestazioni possiamo paragonarla alla VW Golf 1.4 TSI Highline, Fiat Bravo 1.4 T-Jet Emotion, Honda Civic 1.8 Elegance, Opel Astra 1.4 T Cosmo e Seat Leon 1.8 TSI Style, tutte tra i 20.000 e i 22.000 euro.

86% Punti ADULTI

31

PREZZI

84%

Commercializzata a 21.820 euro, il prezzo della Mazda3 è da considerarsi particolarmente competitivo e appetibile in relazione alla qualità e alla tecnologia offerta da questo modello.

Punti BAMBINI

41

51%

CONCLUSIONI

Punti PEDONI

L'abitacolo è rimasto stabile nel test dell’urto frontale. La vettura ha ottenuto il punteggio massimo dall’EuroNCap per l’ottima protezione del guidatore. Anche il passeggero non ha subito particolari lesioni.

L'inedita accoppiata tra motore a benzina di grossa cilindrata e il sistema I-Stop (sebbene inedito e innovativo nel suo funzionamento) potrebbe, in prima battuta, lasciare interdetti, ma solo fino a quando non si ha l’occasione di fare un giro di prova su questa concreta e interessante vettura, unica nel suo genere. A quel punto sarà troppo tardi e capirete di esserne già conquistati.

18

71% Punti SICUREZZA

5

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make it your lifestyle


TEST

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

Ecologia integrale La trazione integrale è un “must” per

la Casa giapponese delle Pleiadi che ne ha fatto il suo punto di forza. In particolare la Legacy del nostro

test abbina questa meccanica raffinata ad un efficacissimo impianto bi-fuel a GPL che non la penalizza

affatto nelle prestazioni e nello stesso tempo la rende assai economica

Testo Massimo Tiberi Foto Igor Gentili

S

ubaru e trazione integrale: un binomio che ha fatto la storia della Casa nipponica, nata nel 1953 e dal 2005 entrata nell’orbita Toyota dopo una fase di apparentamento con la General Motors. Marca di nicchia che ha saputo

distribuzione dei pesi, possibilità di abbassare il baricentro a vantaggio della tenuta di strada e migliore contenimento delle vibrazioni. Trazione integrale permanente e caratteristiche del propulsore che vengono naturalmente confermate nell’ultima generazione della Legacy, modello alto di gamma della casa delle Pleiadi (Subaru, appunto, in giapponese), aggiornato di recente con interventi di rilievo sul piano stilistico e degli allestimenti, uniti ad un arricchimento della gamma che comprende varianti berlina e wagon. Quest’ultima certo preferita sul mercato italiano, ma ora affiancata da una quattro porte, la protagonista del test, di sobria eleganza e in grado di rappresentare una credibile alternativa alle affermate rivali europee di scuola tedesca, grazie alla tecnologia raffinata, alla valida qualità costruttiva e ai prezzi competitivi.

capitalizzare una grande esperienza nel campo delle quattro ruote motrici, destinate in particolare alle vetture stradali, a partire dai modelli di classe medio-inferiore come la 1000 o la Leone apparse all’inizio degli anni Settanta, ben prima dunque che l’Audi portasse alla definitiva affermazione sul piano internazionale le auto 4x4 a fianco delle più specialistiche off-road. Ma la Subaru si è anche distinta per la fedeltà assoluta ad un’altra prerogativa tecnica non comune, come l’impiego dei motori boxer a cilindri contrapposti, più complessi e costosi da realizzare rispetto ai più diffusi in linea o a V ma capaci di garantire equilibrio nella ecoCAR

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Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

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make it your lifestyle


TEST

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

In evidenza, oltre al diesel (sempre in configurazione boxer, rarità assoluta nella categoria), un due litri aspirato con alimentazione bi-fuel, benzina e GPL, dalla buona potenza, dai consumi non eccessivi considerando la stazza della Legacy e con emissioni inquinanti limitate (scegliendo il gas) a 173 g/km di CO2. ESTERNI>>> IMMAGINE LEGATA SOPRATTUTTO AI CONTENUTI, LA SUBARU NON HA MAI BRILLATO PER L’ORIGINALITÀ STILISTICA DELLE PROPRIE AUTO, IMPOSTATE PIÙ IN CHIAVE PRAGMATICA CHE SECONDO LE

TENDENZE MODAIOLE. La quinta generazione della Legacy, però, riesce a segnare una netta discontinuità, in materia di estetica, rispetto ai tratti piuttosto convenzionali e un po’ “pesanti” dei modelli che l’hanno preceduta. La berlina ora ha un look decisamente sportivo, senza sottolineature d’effetto ma dai forti toni dinamici. Il frontale, con fari allo xeno e fendinebbia, esprime una notevole grinta; l’impronta a terra è bassa e sono montati cerchi in lega multirazze con pneumatici 205/60 R16. La coda è più massiccia ed è caratterizzata dalla insolita ecoCAR

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scritta in sovrimpressione su un fascione in materiale plastico che riveste la parte superiore del paraurti e facilita l’accesso al vano bagagli. Nella vista laterale, inoltre, sono scomparsi i cristalli privi di cornici della vecchia tradizione, mentre il profilo risulta di notevole slancio. Ben dimensionate le superfici vetrate, ma la visibilità posteriore è limitata dal lunotto spostato in alto che non permette di valutare al meglio gli ingombri in manovra (non ci sono i sensori di parcheggio). Nel complesso, l’ultima ammiraglia della Casa nipponica abbandona


Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

Trazione integrale La Subaru è stata la prima casa automobilistica a credere fermamente nelle potenzialità della trazione integrale anche per le normali vetture stradali. Già all’inizio degli anni Settanta, con la compatta 1000, la marca delle Pleiadi proponeva nella gamma una variante 4x4 con sistema inseribile, che verrà ripreso sulla media Leone, vettura dalla più ampia diffusione a livello internazionale. E, a partire da questo modello, inizia lo sviluppo tecnologico che porterà alle quattro ruote motrici permanenti e ad una sempre più ampia offerta, dalla Legacy alla SUV Forester. Intanto, la trazione integrale Subaru trovava conferma delle sue doti nelle grandi affermazioni sportive, che porteranno la Impreza a trionfare nei rally degli anni Novanta (mondiale piloti e costruttori nel 1995, titolo costruttori nel 1996 e 1997).

così la filosofia forse troppo under statement del passato, per puntare con maggiore determinazione al cuore del suo segmento di mercato, alla ricerca di una clientela non soltanto di affezionati del marchio e con maggiori ambizioni da vettura premium. INTERNI>>> LUNGA 4,73 METRI, LA LEGACY BERLINA È UN’AUTO CERTAMENTE DI GRANDI DIMENSIONI MA NON TROPPO INGOMBRANTE IN RIFERIMENTO ALLA CONCORRENZA e, inoltre, l’abitacolo è anche

più spazioso di quanto ci si aspetti. Quattro persone viaggiano comodissime e un quinto

passeggero può essere ospitato senza eccessive rinunce. È facile trovare il migliore assetto di guida, grazie alle regolazioni elettriche per il sedile del pilota e al volante registrabile sia in altezza che in profondità. Ben disposti i comandi principali, ma un po’ meno alcuni secondari, come quelli degli specchietti retrovisori (anche ripiegabili automaticamente) o dell’apertura dall’interno del bagagliaio. Un po’ nascosta anche la levetta che agisce elettronicamente sul freno di stazionamento. Chiara nella grafica la strumentazione che, oltre ai 91

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normali indicatori, prevede il segnalatore del consumo istantaneo. In posizione evidente, sul tunnel centrale, il tasto del sistema di alimentazione bi-fuel. Capiente e ben accessibile il vano di carico, interamente rivestito e con una capacità vicina ai 500 litri. Manca la ruota di scorta (sostituita dal non sempre sufficiente kit di riparazione), per far posto al serbatoio di forma toroidale del gas. Numerosi i piccoli vani ripostiglio e non mancano tasche portacarte e i portabicchieri. Notevole il progresso, rispetto alle serie precedenti, in materia di qualità degli


TEST

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

OUTBACK La base meccanica della Legacy viene utilizzata anche per un modello con caratteristiche più adatte all’off-road, la crossover Outback. Derivata dalla versione wagon della Legacy, la vettura si distingue per sottolineature estetiche di tono fuoristradistico e per la maggiore altezza da terra, mentre il sistema di trazione integrale Symmetrical AWD viene qui valorizzato per l’impiego su terreni più difficili. La gamma motori (sempre boxer naturalmente) comprende il 2.000 a gasolio e due benzina: un quattro cilindri 2.500 (anche bi-fuel GPL) e un 6 cilindri 3.600, quest’ultimo con potenza di 260 Cv e con sistema SI-DRIVE, che consente di scegliere fra tre diverse mappature per motore e cambio. Prezzi a partire da 39.630 euro.

allestimenti e dei materiali impiegati. Niente di lussuoso o particolarmente sofisticato (molta plastica rigida), ma piacevole sobrietà nel design e cura nel montaggio delle componenti. A richiesta, i rivestimenti in pelle. Sulla versione Trend del test, la dotazione di accessori è ampia ma con qualche lacuna importante. Nulla da dire sugli equipaggiamenti per la protezione dei passeggeri (sei airbag) e sono di serie climatizzatore bi-zona, cruise control, tergi con sensori pioggia, accensione automatica dei fari e tanto altro; sorprende però l’assenza del navigatore satellitare e dei sensori di parcheggio. MECCANICA>>> I CARATTERI FONDAMENTALI DEL DNA TECNICO SUBARU SONO PIENAMENTE CONFERMATI NELL’ULTIMA GENERAZIONE DELLA LEGACY.

A partire dal quattro cilindri bialbero boxer due litri a 16 valvole, qui in variante aspirata da 150 Cv, che nel confronto con i più moderni motori rivali sconta qualcosa sul piano dei consumi e delle emissioni inquinanti, ma comunque si mantiene sul livello dei 185 g/km di CO2 marciando a

benzina e dei 173 g/km se si passa al gas. Favorevoli i dati di coppia con 196 Nm a 3.000 giri, ancor più valorizzati se si sceglie, in alternativa al meccanico a sei marce, il cambio automatico Lineartronic a variazione continua montato sull’auto del test. Un CVT di ultima generazione che prevede anche la possibilità di utilizzo manuale di cinque rapporti predefiniti, agendo su comode “palette” al volante. Studiato per offrire un comportamento su strada sicuro e precisione di guida, il sistema di trazione integrale della nuova Legacy è la più recente evoluzione di quello che la Casa giapponese ha definito “Symmetrical All Wheel Drive”, capace di distribuire la potenza sempre in modo equilibrato reagendo istantaneamente alle perdite di aderenza. In questo caso, dunque, non un impianto destinato ai ruoli più impegnativi in off-road, ma pensato in funzione di un impiego stradale che consente di muoversi in tranquillità. Schema attento al comfort anche quello delle sospensioni, con avantreno McPherson e retrotreno a doppi bracci, mentre l’impianto frenante a quattro ecoCAR

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dischi prevede gli anteriori ventilati e il freno di stazionamento elettrico come, pure, il servosterzo. Non manca, naturalmente, il controllo della stabilità e l’Hill Older (assistenza per le partenze in pendenza) comandato da un pulsante sotto la plancia. IN MOVIMENTO>>> SICUREZZA NEL COMPORTAMENTO SU STRADA E COMFORT DI LIVELLO SONO I CONNOTATI FONDAMENTALI DI UNA STRADISTA CHE AMA I VIAGGI IN RELAX anche quando le

condizioni atmosferiche sono negative. Rassicurante e affidabile nella risposta ai comandi, la Legacy non si nega neppure un temperamento discretamente brillante. Il quattro cilindri boxer 2.000, silenzioso e fluido nel funzionamento, mette infatti a disposizione una potenza più che sufficiente (150 Cv) e buoni valori di coppia che consentono prontezza nelle riprese dai bassi regimi. Certo, la trasmissione automatica Lineartronic fa perdere qualcosa negli spunti rispetto al cambio tradizionale, ma si confermano i grandi progressi compiuti negli ultimi anni dalle trasmissioni CVT a


Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

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TEST

Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic

CONSUMI DICHIARATI GPL

CONSUMI DICHIARATI BENZINA

Consumo Urbano 14,1 l/100 km (7,1 km/l) Consumo Extraurbano 8,1 l/100 km (12,3 km/l) Consumo combinato 10,2 l/100 km (9,8 km/l) Emissione di CO2 166 g/km

Consumo Urbano 10,8 l/100 km (9,3 km/l) Consumo Extraurbano 6,4 l/100 km (15,6 km/l) Consumo combinato 8,0 l/100 km (12,5 km/l) Emissione di CO2 185 g/km

CONSUMI EFFETTIVI GPL

CONSUMI EFFETTIVI BENZINA

Consumo Urbano 16,6 l/100 km (6,0 km/l) Consumo Extraurbano 9,5 l/100 km (10,5 km/l) Consumo combinato 12,2 l/100 km (8,2 km/l)

Consumo Urbano 12,4 l/100 km (8,1 km/l) Consumo Extraurbano 7,4 l/100 km (13,5 km/l) Consumo combinato 9,2 l/100 km (10,9 km/l)

UTILIZZANDO LA SELEZIONE MANUALE DEL CVT CON SEI MARCE DISPONIBILI, AGENDO SULLE COMODE “PALETTE” AL VOLANTE, CI SI PUÒ TOGLIERE QUALCHE SODDISFAZIONE SPORTIVA

variazione continua di rapporti, ormai prive della rumorosità e dell’effetto “trascinamento” che penalizzavano i vecchi sistemi. Comunque, la berlina nipponica è in grado di superare i 200 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in poco più di 10 secondi, mentre utilizzando la selezione manuale del CVT con sei marce disponibili, ci si può togliere qualche soddisfazione sportiva. Scegliendo il gas, inoltre, le prestazioni non subiscono pesanti contraccolpi. Precisa nelle traiettorie, grazie ad uno sterzo servoassistito elettricamente che asseconda bene le intenzioni del pilota, la Legacy è stabile e ben frenata, con sospensioni non troppo morbide ma che

garantiscono un efficace assorbimento dei dislivelli stradali. La presenza delle quattro ruote motrici, d’altra parte, non invoglia all’off-road: questa è una Subaru destinata ad offrire il meglio del 4x4 sui percorsi normali. Non proprio un peso piuma (siamo intorno ai 1.500 kg), generosa nelle dimensioni e con un motore che non disdegna vivacità, la Legacy non ha consumi da utilitaria, ma la buona efficienza aerodinamica e il Lineartronic (più risparmioso del manuale una volta presa confidenza) consentono medie discrete (8 l/100 km nel ciclo misto) e la presenza dell’impianto GPL si rivela opportuna almeno per avvicinare un po’ i costi a quelli delle versioni diesel.

ecoCAR

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Subaru Legacy 2.0 Bi-Fuel Trend Lineartronic RILEVAMENTI A BENZINA

RILEVAMENTI A GPL

ACCELERAZIONE

ACCELERAZIONE

Vel. Tempo uscita (sec.)

(sec.)

(km/h)

7.7

100 m

83,4

Vel. Tempo uscita (sec.)

Tempo

Tempo (sec.)

(km/h)

0-60 km/h

5.1

100 m

10.4

200 m

8.0

79,6

0-60 km/h

5.4

11.8 104,0

0-100 km/h

10.7

200 m

11.5 106,1

0-100 km/h

400 m

17.5 132,1

0-120 km/h

14.5

400 m

17.9 129,8

0-120 km/h

14.7

1000 m

31.8 165,3

0-140 km/h

20.4 29.2

1000 m

32.4 163,8

0-140 km/h

20.6 29.6

0-160 km/h

FRENATA

RIPRESA IV

Tempo Distanza

0-160 km/h

FRENATA

Tempo

RIPRESA IV

Tempo Distanza

(m)

(sec.)

(m)

1.8

10,1

60-100 km/h

12.1

50-0 km/h

1.8

10,1

60-100 km/h

13.5

100-0 km/h

2.9

40,5

80-120 km/h

14.1

100-0 km/h

2.9

40,5

80-120 km/h

15.3

130-0 km/h

-

-

130-0 km/h

-

-

RIPRESA V

(sec.)

Tempo

(sec.)

50-0 km/h

RIPRESA VI

RIPRESA V

Tempo

Tempo

Tempo

(sec.)

(sec.)

(sec.)

(sec.)

RIPRESA VI Tempo (sec.)

60-100 km/h

15.2

60-100 km/h

32.6

60-100 km/h

18.5

60-100 km/h

36.3

80-120 km/h

15.5

80-120 km/h

31.2

80-120 km/h

18.7

80-120 km/h

35.2

RAPPORTI DEL CAMBIO

SCHEDA TECNICA MOTORE ● Tipo 2.0 Boxer 150 Cv ● 4 cilindri boxer ● 4 valvole per cilindro ● Cilindrata 1.994 cc ● Alesaggio x corsa 92,0 x 75,0 mm ● Rapporto di compressione 10,2:1 ● Potenza massima benzina 110/150 (kW/Cv) a 6.000 giri/min ● Coppia massima benzina 196 (Nm) a 3.000 giri/min ● Potenza massima GPL 108/145 (kW/Cv) a 6.000 giri/min ● Coppia massima GPL N.D. ● Alimentazione iniezione elettronica Multipoint TRASMISSIONE ● Trazione integrale permanente con giunto viscoso posteriore ● Cambio automatico Lineartronic a variazione continua S SOSPENSIONI ● Anteriori McPherson, barra stabilizzatrice ● Posteriori ruote indipendenti, doppio braccio oscillante trasversale, barra stabilizzatrice

PRO

CONTRO

STERZO ● Tipo a cremagliera elettro-idraulico RAGGIO DI STERZATA ● Tra marciapiedi 5,50 m FRENI ● Anteriori a disco ventilati ● Posteriori a disco DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ ● Lunghezza totale 4.730 mm ● Larghezza totale 1.780 mm ● Altezza totale 1.505 mm ● Passo 2.750 mm ● Capacità bagagliaio (VDA) 486 litri ● Peso in o.d.m. 1.530 kg ● Capacità serbatoio benzina 65 litri ● Capacità serbatoio GPL 58,4 litri CONSUMI GPL (BENZINA) ● Urbano 14,1 l/100 km (10,8 l/100 km) ● Extraurbano 8,1 l/100 km (6,4 l/100 km) ● Combinato 10,2 l/100 km (8,0 l/100 km) ● CO2 166 g/km (185 g/km) PRESTAZIONI GPL (BENZINA) ● Velocità massima 195 km/h (203 km/h) ● Acceleraz. 0-100 km/h N.D. (11.1 s) RUOTE E PNEUMATICI ● Cerchi 7,5J x 17 pollici ● Pneumatici 215/50 R 17

km/h

limitatore

velocità

350

RAPPORTI

(332,24)

6

300

250

200

(238,82)

LIMITATORE

179,65

6.500 g/m

134,44

150

REGIME A 130 KM/H IN IV

90,71

100

57,59 50

2.550 g/m 0

000 6500 0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

g/m-1

PESI

EMISSIONI DI CO2 Peso a vuoto totale 1.519,2 kg

58,72% ant.

A

41,28% post.

433,6 kg

306,4 kg

Anteriore DX

Posteriore DX

B

C

D

E

A F

G

Peso a vuoto dichiarato 1.460 kg Consumo combinato 10,2 l/100 km

● Alta qualità del comportamento su strada ● Abitacolo e bagagliaio spaziosi ● Trasmissione automatica efficiente

166 grammi di CO2 per chilometro

Qualche lacuna nelle dotazioni ● Visibilità posteriore limitata ● Manca la ruota di scorta (nella bi-fuel è presente il kit di riparazione) ●

CRASH TEST

458,6 kg

320,6 kg

Anteriore SX

Posteriore SX

50

100

200

300

RIVALI BMW Serie 3>>> La Legacy spicca nella propria categoria per la presenza della trazione integrale per l’intera gamma, caratteristica rara tra la concorrenza. Le ambizioni dell’ultima generazione guardano alle premium tedesche come BMW Serie 3 o Audi A4, comunque più costose, ma nel mirino ci sono anche Ford Mondeo e VW Passat.

79% Punti ADULTI

29

PREZZI

73%

La Legacy nella configurazione bi-fuel Trend Lineartronic, con impianto GPL e trasmissione automatica, supera i 35.000 euro e se si aggiungono vernice metallizzata e interni in pelle, come sull’auto del test, bisogna fare un ulteriore sforzo per 2.500 euro. Non è poco in assoluto, ma a volte molte rivali costano decisamente di più a parità di accessori.

Punti BAMBINI

36

58% Punti PEDONI

Il crash test riguarda la versione SW, paragonabile negli effetti alla berlina. L’abitacolo è rimasto stabile nell’impatto frontale, mentre la struttura del cruscotto presenta un leggero rischio di lesioni per ginocchia e gambe.

21

CONCLUSIONI Chi vuole una stradista di rango per distinguersi dalle “solite” berline tedesche, trova nella Legacy una compagna affidabile su strada e spaziosa nell’abitacolo. D’altra parte, bisogna rinunciare a qualche accessorio importante, mentre in fatto di consumi il GPL dà una mano a contenere decisamente i costi di gestine nell’uso quotidiano.

71% Punti SICUREZZA

5

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FOCUS

SMILE, un sorriso per l'ambiente Dalle batterie ai veicoli elettrici il passo è stato breve per l’italiana FAAM che oggi produce lo Smile con batterie agli ioni di litio, che commercializzerà in Italia tramite il distributore Fattori & Montani di Marina Terpolilli

N

el settore dell'elettrico

l'affermazione delle automobili elettriche in realtà segue il successo meno noto ma già radicato dei veicoli commerciali a trazione elettrica. In questo campo diverse aziende hanno realizzato solidi business in Italia e all'estero, in un mercato fiorente e in costante sviluppo, come il Gruppo FAAM, una solida realtà industriale radicata nelle Marche con 4 stabilimenti produttivi, dei quali due in Italia, uno in Cina e l'ultimo in America Latina che adesso ha intrapreso pure l'attività di produzione e vendita di piccoli veicoli

commerciali elettrici. Il core business dell’azienda di Monterubbiano, infatti, è

la produzione di batterie (stazionarie e di trazione), anche agli ioni di litio, ed è stato semplice per il Presidente della FAAM Federico Vitali ampliare il giro d'affari. Partner in questa nuova attività per quanto riguarda la distribuzione in Italia di questi inediti veicoli tra i quali spicca lo Smile, è la Fattori & Montani di Roma che si incaricherà di vendere anche la gamma Ecomile, sempre prodotta dal Gruppo FAAM, con motorizzazioni che spaziano dall'elettrico al metano, al GPL. L'obiettivo è quello di ampliare la gamma in un prossimo futuro,

ecoCAR

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Chi è F&M Il gruppo “Fattori & Montani” che figura tra i pionieri della distribuzione di veicoli esteri nel nostro Paese, conta oltre 62 anni d’esperienza:

sempre con veicoli realizzati dal Gruppo marchigiano attraverso una rete di 40 concessionari specializzati nel settore dei veicoli commerciali, per vendere 500 veicoli nei primi 12 mesi. Un obiettivo che salirà a 4.500 a partire dal secondo anno di commercializzazione, pari al 3% del segmento che conta 150.000 immatricolazioni l'anno. Lo Smile è una

sorta di pick-up totalmente elettrico, un quadriciclo pesante, “cassone” o “furgonato”, agile e dalle dimensioni ridotte, che lo rendono ideale per i piccoli spostamenti all'interno di strutture private, aeroporti, centri urbani. Equipaggiato inizialmente con batterie al piombo, prodotte dalla FAAM, si rivolge soprattutto ad una

clientela professionale e assieme al furgoncino EcoMile elettrico, dotato di batterie agli ioni di litio-polimeri, rappresenta per l'azienda una vera e propria “prova tecnica di auto elettrica”. È notizia recente, infatti, l'accordo che la FAAM ha stretto con la Magneti Marelli per la fornitura di batterie al litio per autotrazione e i relativi sistemi di gestione BMS (Battery Management System), destinati all'area dei trasporti e della mobilità verso il mondo dell'auto, delle moto, dei bus e dei veicoli industriale,

ha importato marchi storici e prestigiosi, come: MG, Toyota, Jaguar e Daewoo. L’azienda capitolina ha appositamente creato la “Fattori & Montani Team”, per gestire la distribuzione di veicoli a basso e nullo impatto ambientale. Attualmente è presente sul mercato con 7 concessionarie per i marchi: Daihatsu, DR e Great Wall. Stare al passo con i tempi ha spinto la Fattori & Montani a firmare un accordo di distribuzione con la FAAM che riguarda la vendita dei suoi prodotti attraverso la rete commerciale di F&M per i privati e le aziende. In particolare dei veicoli Ecomile e Smile dei quali è distributore per l'Italia. L'obiettivo è quello di costituire una rete di 40 concessionari specializzati nel settore dei commerciali entro un anno per vendere 500 veicoli in 12 mesi.

Nella pagina a lato e qui sopra, alcune viste dello Smile, il veicolo elettrico prodotto dalla FAAM e distribuito assieme all’EcoMile alimentato a metano, GPL o elettrico. In basso, l’EcoMile in versione telaio con in vista il pacco batterie agli ioni di litio posizionato nella parte centrale del telaio.

nonché verso i settori della nautica e dei mezzi industriali e agricoli. Le previsioni degli analisti in questo campo variano parecchio, dalle più caute espresse dalla BCG che valuta in mezzo milione di auto elettriche entro il 2015, alle più ottimistiche espresse dalla Frost & Sullivan che “vedono” 13 milioni di veicoli “Zero Emission” entro il 2020 nel mondo. Per i veicoli a trazione elettrica, la questione nodale è legata soprattutto alle batterie e ai sistemi di ricarica, e su questo fronte l'azienda marchigiana “gioca in casa”, producendo in proprio le batterie e disponendo di un efficiente centro

R&D, che attualmente gli ha permesso di arrivare alla “Batteria in grado di

Batterie L'ostacolo più grande che deve affrontare un'auto elettrica è rappresentato dalle batterie, accumulatori o celle energetiche, secondo la definizione che si preferisce. Per le batterie invece l'impedimento viene dal separatore elettrolitico, in pratica quella membrana, solida o liquida che separa il catodo dall'anodo, e impedisce il rapido passaggio degli elettroni. Con l'arrivo sul mercato degli accumulatori agli ioni di litio, il salto di qualità rispetto alle precedenti batterie al piombo, che pesavano almeno sei volte di più, tuttavia è stato fatto. Eppure i veicoli per uso industriale come i carrelli elevatori, oppure i quadricicli che circolano in luoghi dove è fondamentale avere emissioni zero utilizzano ancora batterie di trazione al piombo. In questo campo, il Gruppo italiano FAAM, che ha sede nelle Marche ma pure uno stabilimento in Cina, dove sforna accumulatori per uso industriale che coprono ben il 9% di quell'enorme mercato, ha fatto passi da gigante con quella che definiscono la "batteria che risparmia energia", ovvero offre il 27% di energia in più, fa risparmiare 6,5 kWh per ciclo rispetto alla batteria di riferimento al piombo da 40V 600Ah, e dunque, a fine vita, l'accumulatore risulta a costo zero. 97

make it your lifestyle

Chi è FAAM S.p.A. Opera nel settore delle batterie di accumulatori al piombo sin dagli inizi degli anni ’70. Dalla fine degli anni ’80 produce batterie industriali (trazione e stazionarie). Dal 2000 è attiva nella tecnologia Fuel Cell, sia nel campo dei trasporti che per usi stazionari, realiazzando lo Smile Fuel Cell, utilizzato nelle Olimpiadi di Pechino 2008 per la rilevazione delle polveri sottili all’interno dei parchi olimpici. Nel 2007, con l’Università Politecnica delle Marche, ha brevettato “la batteria che risparmia energia”, un sistema in grado ottenere il 27% di risparmio energetico. Nel 2009 ha realizzato propri BMS (Battery Management Systems), per le batterie al litio, che permettono di ottenerne il massimo rendimento con elevati standard di sicurezza. Da questo è nato l’accordo con Magneti Marelli che prevede lo sviluppo congiunto dei prodotti e la loro commercializzazione entro la seconda metà del 2010. L’intesa propone sul mercato globale un Power Train tutto Italiano per i veicoli elettrici.

risparmiare energia” al piombo con un'efficienza del 27% superiore allo standard per la bassa impedenza interna che, abbinata ad un altrettanto efficiente sistema BMS, permette di far risparmiare all'utente 6,5 kWh per ciclo, che a fine vita della batteria, in soldoni, è pari al prezzo della batteria stessa. Guardando al futuro, il Gruppo sta portando avanti sperimentazioni su quelle che saranno le batterie di domani, a partire da quelle al litio-silicio che hanno una potenza dalle 3 alle 5 volte superiori alle attuali ioni di litio, quelle al litio ferro fosfato, per arrivare , (occorrerà attendere almeno fino al 2025), a quelle litio/aria, super efficienti, decisamente meno costose e pesanti.


EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Un telaio per abbattere la CO2 Tecnologie avanzate combinate all’impiego di materiali innovativi permettono di ridurre il peso della scocca, migliorando i valori dei consumi e delle emissioni. Una “cura” che fa bene all’ambiente di Francesca R. Quarta Nella foto grande, il prototipo Porsche 356 Speedster realizzato con il telaio Inrekor e una vista laterale dello stesso. Qui sopra e nella pagina a lato alcuni particolari.

idurre le emissioni di CO2. L'obiettivo rimane sempre questo. In Europa si producono in media 145,6 g/km di CO2 per ogni veicolo, ovvero quasi 3 milioni di tonnellate di biossido di carbonio ogni anno. Per raggiungere questa quantità sono

R

già stati sviluppati motori più efficienti, in grado di attuare una migliore combustione

del carburante e ridurre le quantità di incombusti, dannosi per l'ambiente e per il portafoglio. Sono stati adottati, poi, materiali polimerici per gli interni dei veicoli, al fine di ridurne il peso. Un ulteriore passo avanti oggi viene dalla Inrekor, la nuova tecnologia per la costruzione di auto, che permette di ridurre il peso del veicolo fino al 30%, agendo sulla parte più importante: il telaio. Ridurre il peso della struttura permette di

ecoCAR

98

utilizzare un motore più piccolo e leggero ottenendo le stesse prestazioni; a sua volta questo richiede una struttura meno massiccia per essere sostenuto, quindi anche sospensioni e ruote più piccole e leggere. Inoltre un telaio meno pesante risulta adatto anche per l’impiego su veicoli elettrici. La struttura a sandwich del telaio Inrekor è costituita da due lamine di alluminio tra le quali è inserito un pannello di polipropilene


Telai superleggeri

espanso ARPRO®, sviluppato da JSP. La facilità nel recuperare questi due elementi consente al telaio di essere totalmente riciclabile. Il polipropilene ARPRO®, in particolare, è stato studiato e ottimizzato in modo da offrire pannelli con un'elevata resistenza e nello stesso tempo con un peso molto basso. Per conferire alla struttura una maggiore rigidità, i vari elementi sono uniti perpendicolarmente tramite incastri e bullonature. Questo tipo di assemblaggio, che non utilizza alcuna saldatura, può essere eseguito ovunque e permette di poter stampare pezzi di varie dimensioni, trasportabili in un imballo piatto, risparmiando così le spese del trasporto, oltre ai costi e alle emissioni di CO2 derivanti dalla saldatura. La semplicità del processo di produzione e di assemblaggio consente inoltre di ottenere telai versatili, di ogni dimensione e forma, in modo che possa essere il telaio ad adattarsi alla macchina e non viceversa, permettendo quindi di

progettare in poco tempo veicoli dal design più innovativo e particolare. Il prototipo realizzato da Inrekor con carrozzeria in fibra di vetro è stato progettato e costruito in sole 13 settimane sul modello di una Porsche 356 Speedster degli anni '50, e ha un telaio di soli 48 kg anziché i 120 kg dell'analogo in metallo. Ciò consente di ridurre nel complesso il peso da 300 kg a 160 kg. Inrekor ha inoltre realizzato un telaio per una generica family car a quattro posti di soli 67 kg che, unito ai risparmi di peso degli altri componenti, potrebbe comportare una riduzione di peso fino a 300 kg assicurando una riduzione di CO2 di circa 30 g/km per veicolo. Questa riduzione permetterebbe

di raggiungere con semplicità il limite imposto alle Case dalla commissione europea di 95 g/km di CO2 entro il 2020. I crash test (effettuati in collaborazione con MIRA) hanno messo a confronto un veicolo con 5 stelle EuroNCap di 105 kg con un altro con tecnologia Inrekor

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di 69 kg mostrando che i due veicoli ottengono lo stesso comportamento in caso di impatto. La cella dell'abitacolo rimane intatta, perché il polipropilene è un materiale in grado di assorbire l'energia di impatto rilasciandola elasticamente senza quindi arrivare a rottura. Questo materiale, infatti, è solitamente utilizzato nei paraurti delle auto proprio per la sua capacità di assorbire gli urti. Inoltre il polipropilene è un materiale isolante e questo consente di ridurre ulteriormente il peso del veicolo poiché è la struttura stessa ad agire da isolante termico e acustico, e non è necessario inserire ulteriori componenti atti a questo scopo. “Per poter vedere in commercio veicoli con questo tipo di tecnologia si dovrà aspettare ancora 2-3 anni” afferma Freddy PageRoberts direttore vendite di Inrekor, che è già in contatto con alcune Case. Nell'attesa cercheremo di ridurre il peso del veicolo partendo dal guidatore, facendogli fare un po' di dieta.


GREEN MOVING

“Smarter Cities”, come cambiano le città del XXI secolo L’urbanizzazione di massa è un fenomeno che coinvolge ormai la stragrande maggioranza dei Paesi che vedono crescere e svilupparsi megalopoli di dimensioni gigantesche poco gestibili di Paolo Barilari

I

mmaginate il vostro computer sulla scrivania nello studio, la sedia sulla quale lavorate in camera da letto, gli appunti dei quali avete bisogno in cucina, la stampante in bagno e la lampada che serve a illuminare il vostro lavoro al piano di sopra, in casa del vostro vicino. Certamente rinuncereste a

lavorare, pensando di trovarvi in un incubo dal quale vorreste svegliarvi il più presto possibile. Eppure questa è la pessima situazione che miliardi di esseri umani quotidianamente affrontano nelle metropoli.

Entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città ed esisteranno almeno 27 megalopoli con almeno 10 milioni di abitanti, rispetto alle 19 attuali. La migrazione dalle campagne è sempre crescente e il numero dei "cittadini" aumenta di continuo, come le dimensioni delle aree urbane. Nel 1950 solo un’ottantina di città al mondo superavano il milione di persone. Oggi sono quasi cinquecento e le aree metropolitane con oltre dieci milioni di abitanti sono una più di trenta. Questi agglomerati urbani, piccoli, ecoCAR 100

grandi o immensi come una regione, sono un enorme contenitore di inesauribili potenzialità tuttavia divise l’una dall’altra, separate dallo spazio e dal tempo. Metterle in contatto e farle funzionare insieme costa ogni giorno un notevole sforzo collettivo e un grande dispendio di energie. Manca un flusso globale di comunicazione, un'interazione costante che ponga rimedio alla scarsa efficienza, alla congestione, all’inquinamento, alla perdita di risorse e alle mancate sinergie che sono il risultato di questo stato di cose.


Smart Cities nel mondo Nel mondo sono ormai molte le città che hanno adottato dei sistemi integrati sviluppati in collaborazione tra enti locali, centri di ricerca, università, aziende private e l’IBM, per gestire meglio la città e i trasporti. Singapore, Kyoto, Brisbane e Stoccolma stanno lavorando per ridurre la congestione e l’inquinamento grazie a soluzioni di trasporto intelligenti.

STOCCOLMA Nella città svedese un sistema di interconnessione dei pedaggi basato sulla regolazione dei flussi di veicoli in ingresso e in uscita ha fatto diminuire del 20% il traffico nel centro cittadino, ridotto del 12% le emissioni nocive e spinto i cittadini a un uso più ampio dei mezzi pubblici.

SINGAPORE Le centrali che controllano la viabilità ricevono dati in tempo reale grazie a un sistema di sensori intelligenti, e utilizzano i dati per render più efficiente il trasporto pubblico in una città che su una superficie molto piccola concentra 4,5 milioni di abitanti.

KYOTO Chi deve pianificare lo sviluppo della rete viaria può avvalersi di simulazioni di traffico su vasta scala per analizzarne l’impatto sulla viabilità urbana. Nella città giapponese si studiano anche le problematiche dovute all’innalzamento dell’età media degli automobilisti sul comportamento di guida e sul traffico.

BRISBANE Il traffico costa ad un automobilista 400 dollari australiani (circa 300 euro) di carburante bruciato invano, ma soprattutto 258 ore di vita perse seduti in macchina. Il progetto Smart City di Brisbane opera sul sistema di pedaggio dell’autostrada urbana, che con un’automazione spinta può gestire pedaggi diversificati secondo l’ora del giorno e ridurre al minimo le code al casello.

Smarter Town italiane Sono 11 le città coinvolte nel progetto. Molte non sono legate al traffico, ma la razionalizzazione dei servizi ha come conseguenza spostamenti più brevi, strade più sicure e minore traffico e inquinamento.

PARMA Dialogo con i cittadini attraverso video sportelli in giro per la città dove collegarsi con un operatore per sbrigare le pratiche. Saranno associati servizi erogati dal Comune, l'accesso ai servizi di mobilità e il pagamento di contributi locali.

REGGIO EMILIA "Classroom 2.0" un progetto di formazione per gli istituti scolastici. Studenti, insegnanti, genitori avranno una piattaforma per interagire e scambiare informazioni sulle attività della classe, sugli interessi e i risultati degli studenti.

ANCONA Semplificazione e diffusione su tutto il territorio urbano di servizi al cittadino, catasto digitale, gestione programmata delle attività sulle strade.

SALERNO Rendere accessibile agli ipovedenti il Teatro municipale Giuseppe Verdi e una guida innovativa per il Giardino della Minerva, tramite smart phone.

BOLZANO Telemedicina. Un progetto pilota, partito ad ottobre 2010, che per 6 mesi coinvolgerà 30 persone anziane, in un sistema di tele-monitoraggio e tele-assistenza domiciliare. Metà del gruppo comunicherà tramite sistemi touch screen, il resto con attrezzature mobili.

PISA Turismo e beni culturali, mobilità urbana e ottimizzazione dei flussi delle acque.

FIRENZE Salvaguardia e promozione dei beni culturali, gestione dei flussi turistici e integrazione della macchina comunale.

BERGAMO Semplificazione e diffusione dei servizi al cittadino, sicurezza e servizi al turista.

LA STRADA VERSO LE CITTÀ “SMART” Smart significa intelligente, rapido, svelto. Avere il computer in una stanza, il tavolo in un’altra e la stampante in una terza, tutto è fuorché smart. E poco smart sono anche tantissime città male organizzate nel loro funzionamento quotidiano. Eppure esistono le conoscenze e le tecnologie che possono ottimizzare l'impiego di tutte le "energie" che convivono nelle città, più fluidamente, in maniera naturale e con un minore dispendio di forze. Cosa si può fare per rendere le città, soprattutto quelle italiane, più efficienti, più

simile a piattaforme di energia rapidamente distribuita, piuttosto che a paludi di sabbie mobili? La IBM dal gennaio 2009 sta proponendo la sua idea di “Smarter Cities”, una serie di soluzioni per rendere più efficiente il loro funzionamento. Un progetto complesso, quello delle “Smarter Cities” che è tornato al centro dell’attenzione in occasione dell’Expo

2010 di Shanghai, la gigantesca manifestazione globale proiettata verso il futuro, ospitata da una delle più grandi megalopoli del mondo, in continua e rapida crescita, un laboratorio ideale per studiare 101

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VENEZIA Rete wi-fi realizzata per guidare i turisti alla scoperta della città e prevenire un eccessivo affollamento delle “calli”.

NETTUNO Con tag e smartphone le persone disabili potranno accedere a negozi, uffici, ristoranti, guidate passo passo nel proprio percorso.

VERONA Videosorveglianza intelligente integrando 70 telecamere, 20 di telecontrollo del traffico ai principali incroci stradali e 13 ai varchi di accesso a ZTL e corsie preferenziali.


GREEN MOVING

Samuel J. Palmisano, il Presidente e CEO di IBM Corporation mentre illustra nel simposio di Shanghai il progetto Smarter Cities.

Abbattere il traffico Tutto questo non è intelligente, ma può diventarlo. La natura sistemica dei trasporti urbani è la chiave che porta alla soluzione. Dobbiamo smettere di concentrarci solo su singoli elementi del problema: aggiungere un ponte, allargare una strada, potenziare la segnaletica, creare corsie preferenziali o incoraggiare il car pooling non basta. È indispensabile, invece, considerare i rapporti tra le varie componenti del sistema e di questo con gli altri elementi con i quali interagisce: le supply chain, l’ambiente, le industrie…tutto quell’insieme di cose che fa vivere le persone e funzionare le città. Perché il traffico non è solo una serie di veicoli in fila: è una rete di collegamenti. Vie, ponti, svincoli, segnali e punti di accesso che possono essere tutti collegati tra loro e resi più smart. I sistemi per il traffico intelligente possono agevolare gli spostamenti degli automobilisti, fornire informazioni utili a chi progetta le città, aumentare la produttività delle aziende e migliorare la qualità della vita degli abitanti. Possono ridurre la congestione del traffico, il consumo di carburante e l’emissione di CO2. Se nel XX secolo la risposta era costruire autostrade che collegavano regioni e nazioni, nel XXI secolo la chiave del successo sarà un sistema di traffico intelligente.

soluzioni per una vita collettiva. A Shanghai oltre 800 delegati, sindaci di tutto il mondo, esperti di urbanistica dei cinque continenti, si sono confrontati sul modo di rendere più intelligenti e vivibili le gigantesche città del XXI secolo. GESTIRE LE INFORMAZIONI L’ideale IBM di Smarter City prevede miglioramenti consistenti in almeno otto settori della vita in città e tra questi quello dei trasporti. Gli altri campi sono la sicurezza, lo sviluppo economico, la sanità, le acque, i servizi amministrativi, l’energia e

l’educazione. Il principio del progetto Smarter Cities dell’IBM è la gestione integrata di tutte le informazioni, che si possono ottenere in grande quantità grazie alle tecnologie, così da tradurle in servizi di qualità e in un migliore governo del territorio. È questa la premessa per avere città più intelligenti, secondo l’IBM. In cooperazione con le amministrazioni delle città, l’IBM ha messo a disposizione il suo know-how hardware e software per realizzare sistemi in grado di mettere in comunicazione tra loro i vari elementi, fissi e in movimento, che ne compongono il corpo ecoCAR 102

vitale. Esempi di questi primi esperimenti rivolti alla realizzazione di smarter cities sono localizzati all’estero ma anche in Italia. Undici comuni italiani, Salerno, Nettuno, Ancona, Firenze Pisa, Parma, Reggio Emilia, Bergamo, Verona, Venezia e Bolzano, hanno firmato con IBM dei protocolli per l’innovazione con l’obiettivo di mettere le tecnologie innovative al servizio del cittadino per garantire una migliore qualità della vita. Vivere in città può essere bello, e ancora meglio se una città intelligente ci faciliterà la vita, ci offrirà più servizi, più sicurezza, meno traffico e aria più pulita.


PARMA DIVENTA ELETTRICA KACCHU, MAKIE E... FOREST AIR MAGIC SKY PER LA SLK

IL GPL PER LA NAUTICA OSLO CAPITALE ECOLOGICA DARYL HANNAH FILATI NATURALI PEDALARE NEL VUOTO

ecolifestyle


ecomobilità

PARMA DIVENTA ELETTRICA La città emiliana, tra le più sostenibili in Italia e dal maggiore livello di qualità della vita, guarda con interesse alle auto elettriche accingendosi a realizzare un progetto per favorirne la diffusione sul territorio di Francesca R. Quarta

L’

auto elettrica ormai è una realtà concreta e tra pochi mesi non sarà difficile vedere in circolazione veicoli elettrici da utilizzare per i normali spostamenti cittadini. A sostegno della mobilità elettrica, nella città di Parma sta partendo il progetto “Parma città elettrica”, all'interno del piano locale Zero Emission City, che vuole portare la città emiliana alla leadership

nazionale della sostenibilità. La prima fase del progetto prevede l'installazione di 100 colonnine di ricarica tra il 2011 e il 2012, che diventeranno 300 nella seconda fase (entro il 2015). Ed erogheranno corrente ricavata da fonti rinnovabili, consentendo il raggiungimento dell’emissione zero nel ciclo globale. A questo scopo, nella seconda parte del progetto, sarà possibile sfruttare anche l'energia ricavata dal parco ecoCAR 104

solare della Città dell'Energia che nascerà nella zona nord-est di Parma. I veicoli elettrici, 100 stimati nella prima fase e 900 nella seconda, saranno

acquistati dalla locale agenzia di mobilità, Infomobility, che le fornirà in noleggio, comodato d'uso o vendita ad aziende o privati, con un incentivo per l'acquisto di un'auto elettrica di 6.000 euro. Una parte delle auto elettriche


NUMERI DEL PROGETTO Z.E.C. IN BREVE 0 emissioni a ciclo chiuso previste dal progetto mediante l'utilizzo di energie rinnovabili 2 tipologie di prese: Mennekes trifase 400 VAC 32A e Scame 230 VAC 16A 9 milioni di euro di spesa totale, di cui 1,9 milioni nella prima fase di start up 100 colonnine di ricarica entro il 2012, 300 entro il 2015 100 veicoli nella prima fase del progetto, che diventeranno 900 al termine della seconda fase 6.000 euro di incentivo per l'acquisto di un'auto elettrica

Destinatari progetto Tipologia di utenti: Car sharing Infomobility Per coprire sia le zone periferiche prive di servizi flessibili o frequenti, sia il centro storico.

Aziende pubbliche e private Le aziende pubbliche potranno utilizzare i veicoli sia per la propria mobilità che per i servizi da erogare al pubblico; è prevista la distribuzione anche nei centri commerciali, che consentirà di effettuare un servizio di ricarica dei veicoli che raggiungono i parcheggi.

Privati Cittadini o liberi professionisti che potranno utilizzare i veicoli sia per scopi personali sia lavorativi. Un bando di concorso permetterà di selezionare i cittadini interessati che dovranno avere la disponibilità di un posto auto e la possibilità di coprire le spese per un noleggio a lungo termine o per l'acquisto. Sopra la Smart ED e un esempio della colonnina della tedesca RWE e qui sotto il prototipo Renault Kangoo Z.E.

CARATTERISTICHE DELLE COLONNINE A PARMA • Compatibilità con diverse tipologie di veicoli vista la partecipazione al progetto di diverse Case automobilistiche • Numero di punti di ricarica sufficiente rispetto al numero di veicoli partecipanti al progetto • Rispetto delle condizioni di sicurezza dell'impianto • Facilità di accesso e utilizzo da parte dell'utente

andrà inoltre ad integrare il parco del servizio di car sharing di Infomobility. Innovativo l'approccio, come spiega l'ingegnere Alessandro Marchetti Tricamo, uno degli autori del progetto: “sarà una piattaforma Open source a sviluppo orizzontale, ovvero aperta a tutte le industrie produttrici di veicoli elettrici. A quattro, tre e due ruote, senza accordi preferenziali”. Interessate

al progetto, infatti, sono diverse Case, quali Chevrolet, Citroën, Mitsubishi, Nissan, Opel, Peugeot, Pininfarina, Renault e Toyota, oltre a Ducati Energia come produttore di colonnine, che nei prossimi mesi lanceranno auto elettriche e hanno dato grande disponibilità a partecipare al progetto con la propria offerta di veicoli elettrici. “L’entusiasmo manifestato dal mondo dell’industria” spiega

Carlo Iacovini, responsabile del progetto “è un segnale molto positivo per la concretezza dell’iniziativa. Dal confronto sono emersi importanti sviluppi come la possibilità di realizzare un servizio di manutenzione locale per autoveicoli elettrici in accordo con 105

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le singole case automobilistiche”. E mentre le auto elettriche si accingono, appunto, al debutto in società, non di meno sono in dirittura di arrivo le prime infrastrutture di ricarica dalle quali potrebbe dipendere il loro successo.


ecosicurezza

KACCHU, MAKIE E… FOREST AIR Con una sapiente fusione di tecnologie moderne, ricerca del benessere e applicazione di tecniche decorative derivate dalla tradizione artigiana giapponese, Infiniti propone una nuova interpretazione del lusso moderno di Piergiorgio Traverso

È

possibile farsi accarezzare da una leggera brezza profumata quando ci si trova seduti all’interno di una berlina, nel bel mezzo del traffico cittadino? Infiniti

crede fermamente nel diretto influsso della qualità dell’aria all’interno dell’abitacolo sul benessere degli occupanti, e per questo ha sviluppato il sistema Forest Air. Non chiamatelo

semplicemente “climatizzatore”... è molto di più. L’aria viene pulita da un particolare filtro trattato con polifenoli estratti dai semi d'uva; e poi ionizzata dal sistema Plasmacluster, per eliminare completamente i cattivi odori e rendere inattivi vari allergeni, virus, muffe e batteri, e l’umidità viene regolata per mantenere sempre i livelli ottimali. E, per creare un’atmosfera degna di un centro benessere, il flusso d’aria non esce a gran forza dalle bocchette, ma viene diffuso con l’intensità di una leggera brezza… profumata! Proprio così, nella nuova serie M, Infiniti aggiunge un diffusore di

tropicali del Borneo, con un effetto calmante che allo stesso tempo favorisce la concentrazione, oppure il profumo delle foglie, capace di ridurre l’affaticamento. È questo il risultato non di una semplice nuova idea di marketing, ma di specifici studi sull’influsso di particolari profumazioni sul cervello umano, alla ricerca delle combinazioni più efficaci per far rilasciare lo stress , contribuendo così all’aumento della sicurezza di guida. Per un’esperienza che coinvolga e appaghi anche il tatto e la vista, Infiniti scava nelle

tradizioni giapponesi e ne riscopre la maestria artigiana. Di legno, nelle vetture di lusso, c’è n’è tanto e delle tipologie più esotiche. Infiniti, per aggiungere un tocco di esclusività, introduce la finitura del legno con

fragranze, scelte appositamente per le loro proprietà favorevoli alla guida, un’alternanza di profumi tipici di una foresta: alberi

ecoCAR 106

polvere d’argento. Si tratta di un particolare

processo derivato all’antica tecnica del Makie, in cui i disegni venivano riportati su una superficie laccata con resina di alberi Urushi, per poi essere ricoperti di una fine polvere d’oro e d’argento. L’interpretazione della Infiniti sulla nuova serie M prevede un procedimento a sei stadi in cui il legno di frassino viene trattato con


ecosicurezza

argento in polvere e lucidato a mano, dando agli inserti una finitura preziosa, come in un raro strumento musicale. Nemmeno l’antica tradizione Samurai viene esclusa dalla ricerca della Infiniti… I guerrieri giapponesi indossavano una particolare

armatura - Kacchu - creata con placche di ferro e bronzo cucite nei tessuti, per garantire allo stesso tempo flessibilità, leggerezza e protezione. La loro produzione richiedeva una particolare abilità nel combinare una grande moltitudine di colori e forme, e i Kacchu più elaborati rappresentavano un segno evidente di potenza e ricchezza. Infiniti ripropone questa tecnica

negli inserti applicati all’interno della concept car IPL G Convertible, caratterizzati da una trama intessuta di fili metallici. Sono ormai lontani i tempi in cui era fin troppo facile associare ai costruttori automobilistici giapponesi la pratica di “copiare” design e caratteristiche specifiche di marchi di successo occidentali, senza alcun intento creativo. E’ ora maturato il tempo di far valere le proprie radici e regalare al guidatore e ai passeggeri tutte le emozioni, i profumi e i colori delle antiche tradizioni d’oriente. Con Infiniti si fa strada un nuovo concetto di lusso, non più solo necessariamente utilizzatore di moderne tecnologie, ma anche saldamente legato a un passato glorioso e artisticamente affascinante.

Nella foto di apertura, un particolare della finitura dello sportello che ricorda le singolari armature dei Samurai, negli inserti formati da una trama intessuta da fili metallici. Qui sopra a sinistra il pulsante per attivare l’innovativo sistema Forest Air, che depura e profuma l’ambiente. A destra, un dettaglio della plancia che utilizza motivi in legno trattati con polvere d’argento che ne esalta le venature.

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ecoinnovazione

TETTO INNOVATIVO PER LA NUOVA SLK In anteprima la Mercedes ha svelato il Magic Sky Control, un avveniristico tetto rigido ripiegabile in cristallo, che troveremo sulla nuova SLK in arrivo il prossimo anno, in grado di oscurarsi o diventare trasparente con la semplice pressione di un pulsante di Marcello Attolino

L

a futura Mercedes SLK attesa per il prossimo anno, sarà la prima a utilizzare un hard-top innovativo, che in

pochi secondi potrà passare dalla modalità trasparente a quella oscurata schermando l'abitacolo dai raggi solari con maggiore efficienza rispetto ai convenzionali vetri atermici o alle tendine parasole, offrendo massimo comfort climatico e un'ottima illuminazione. La modalità trasparente, particolarmente adatta nelle

giornate fredde e poco assolate, regala una sensazione di guida open-air altrimenti sconosciuta con i tradizionali tetti “chiusi”; nelle giornate estive invece, attivando la modalità oscurata, offre una piacevole protezione dai raggi solari, evitando il surriscaldamento dell'abitacolo, con indubbi vantaggi non solo per i passeggeri ma anche per il climatizzatore, che essendo meno sollecitato, produrrà minori emissioni di CO2. In ogni ecoCAR 108

caso i raggi UV e infrarossi vengono comunque efficacemente schermati anche nella modalità trasparente ma, ovviamente, l'effetto isolante è ancora più accentuato e visibile in quella oscurata. Infatti è in grado di abbassare la temperatura in alcune parti dell'abitacolo, come i braccioli, anche di 10 °C rispetto ai valori registrati con i vetri atermici tradizionali. Questo inedito accessorio sarà proposto a richiesta a circa 2.000 euro.

MAGIC SKY CONTROL La spiegazione della “magia” del tetto Mercedes è dovuta alle proprietà fisiche del condensatore a piastre:

applicando, infatti, una tensione elettrica alla struttura in vetro, le particelle in essa contenute si orientano in modo tale che la luce filtri attraverso il cristallo. Viceversa, se l'alimentazione di corrente viene interrotta, le particelle si dispongono in modo casuale, bloccando parzialmente il passaggio della luce e oscurando così il vetro. La centralina di comando e il trasformatore di corrente sono integrati nella parte anteriore del tetto, mentre l'interruttore si trova nel gruppo comandi sul cielo dell’auto.



ecocarburanti

L’ALTERNATIVA ECOLOGICA A GPL Al 50° Salone nautico di Genova si parla di GPL per la nautica e si affronta il nodo dei mezzi nautici da lavoro e da diporto di Giovanni Massini

G

eneralmente, in tema di motorizzazioni possibili, è sempre la nautica a fare da trendsetter: se un sistema

funziona su una nave, poi lo si affina per la trazione su terra e in ultima analisi passa in zona avio. In questo caso, lo sviluppo parte dalle 4 ruote. Stiamo parlando di GPL, un carburante ecologico ed economico, che rappresenta una risposta immediatamente disponibile al problema “inquinamento”. I possibili ostacoli, fortunatamente, sono stati quasi tutti risolti. All’inizio, per una strana e incomprensibile alchimia legislativa, è stato approvato l’utilizzo del GPL su

motori nautici, soltanto per imbarcazioni da diporto, ma non sui mezzi da lavoro, escludendo così proprio quella tipologia di imbarcazioni che ne avrebbe maggiore necessità, con consistenti vantaggi in tema di emissioni e inquinamento delle acque. Ora, la questione sembrerebbe in via di risoluzione, stante l’apertura di un tavolo ministeriale dedicato. A darne notizia è stato Enrico Maria Pujia, direttore generale per il Trasporto Marittimo del Ministero Infrastrutture e Trasporti, in occasione del seminario: “Il GPL per la

nautica, un esempio di propulsione a basso ecoCAR 110

impatto” (organizzato da Ucina in collaborazione con Consorzio Ecogas e Assogasliquidi, al 50° Salone nautico di Genova). Altro scoglio, quello delle stazioni di rifornimento, è stato risolto lo scorso anno. Nel 2009, in Italia, è stata pubblicata la norma UNI EN 15609, che stabilisce le specifiche tecniche per la progettazione e la costruzione di imbarcazioni alimentate a GPL e per la conversione a GPL delle

Una vista del Porto di Genova (in alto) dove si riconoscono i padiglioni e l’approdo del 50° Salone nautico. Qui sopra alcune barche a vela (a impatto zero) esposte negli spazi esterni della mostra.


Il GPL visto da vicino Il “gas di petrolio liquefatto” è una miscela di due gas: propano e butano.

unità già in uso. Prodotta sotto il mandato della Commissione Europea, la normativa è stata già armonizzata nella Direttiva 94/25, attraverso la Comunicazione della stessa Commissione del 4 marzo 2009 (OJ C 51, 4.3.2009, p. 12). Tradotto in soldoni, significa che si può passare dalle parole ai fatti, visto che è stato risolto anche l’altro grosso problema: quello delle stazioni di

rifornimento. A sciogliere il nodo è stato il Decreto del Ministero degli

Interni del 6 ottobre 2009: “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l´esercizio degli impianti di distribuzione di gas di petrolio liquefatto ad uso nautico”. Frutto di un ampio insieme di progetti, promossi da Agire (Agenzia Veneziana per l’Energia) e dalla Regione Veneto, il primo impianto Gpl nautico ha fatto la sua comparsa a Venezia, in laguna, alla convergenza dei canali Giudecca e Scomenzera.

Un grosso contributo è stato dato dal CCTS (Comitato Centrale Tecnico Scientifico) del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per la produzione di un capitolato specifico per la prevenzione incendi. Oltre all’utilizzo di specifici raccordi rapidi a minima dispersione, per le connessioni alle autocisterne e per i rifornimenti, è stato espressamente vietato l’utilizzo per le auto ed è stata richiesta una separazione fisica dell’impianto dalla strada.

In alto, un momento del Convegno organizzato da Ucina cui hanno partecipato i rappresentanti dell’Assogasliquidi Rita Caroselli e del Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano (a sinistra nella foto). Qui a lato un motore da diporto adatto all’impiego del GPL, sotto un natante che viaggia in acque circoscritte, spinto da un propulsore alimentato a gas.

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make it your lifestyle

Al contrario di ciò che credono in molti, l’origine di questo composto non è legata esclusivamente alla lavorazione del petrolio, ma per un buon 55% arriva dalle sacche di gas naturale, che contengono: al 90% metano, al 5% propano e per la restante percentuale butano ed etano. Il GPL in sé è inodore, ma viene “odorizzato” per legge, mediante opportune sostanze, onde renderne avvertibile la presenza in caso di perdita. Rispetto alla benzina, il GPL riduce del 20% gli ossidi d’azoto e del 50-60% il monossido di carbonio. Inoltre, non produce polveri sottili ed è privo di benzene e dei velenosissimi Ipa (i composti policiclici aromatici), inquinanti molto gravosi quando si parla di nautica: queste sostanze, soprattutto in presenza di bacini chiusi, o con ricambio inadeguato, possono facilmente permeare il terreno e inquinare le falde. Il GPL produce scarichi con una percentuale molto bassa di CO2, ma non ne è totalmente esente. Se ecologicamente ed economicamente parlando è tutto “rose e fiori”, qualche svantaggio con il GPL c’è: innanzitutto una maggiore usura delle sedi valvole, che in motori non predisposti costringe a revisioni e interventi più ravvicinati; il serbatoio del GPL deve essere sostituito ogni 10 anni, mentre quelli per la benzina o il gasolio non necessitano di rotazione; infine ha una resa leggermente inferiore alla benzina, con un costo decisamente più basso.


ecoliving

CAPITALE SOSTENIBILE Oslo, la capitale della Norvegia è da sempre ai primi posti tra le città più attente all'ambiente. Infrastrutture mirate la rendono tra le più sostenibili di Chiara Tavazza

L’

amore per l'ecologia si respira in ogni angolo della città grazie ai numerosi spazi

verdi che si intercalano ai bassi palazzi e alle costruzioni tipiche del nord Europa, ma anche attraverso postazioni che ricordano l'impegno di questo Paese per la sostenibilità. Paline per le auto elettriche in car sharing, biciclette in ogni dove, zero traffico: Oslo da anni si distingue per la sua anima ecologica che l'ha portata a vincere alcuni prestigiosi premi; infatti è una città a misura d'uomo, dove il verde e il mare la fanno da padrone. Gli abitanti amano muoversi in bicicletta: le

piste ciclabili corrono parallele a quasi tutti i marciapiedi del centro città e, con un abbonamento annuale, si può approfittare delle oltre mille biciclette comunali disponibili nei punti focali della città. Ovunque cartelli

pubblicitari ricordano l'importanza del riciclo della plastica e cassonetti per la raccolta differenziata sono ad ogni angolo delle strade. Da Oslo parte inoltre la prima autostrada HyNor (dalle parole Hydrogen e Norway) con più di 12 distributori di idrogeno lungo i suoi 580 km: dal 2015, infatti, nel Paese potrebbe essere proibito vendere auto alimentate con combustibili fossili. ecoCAR 112

Le biciclette sono il mezzo di trasporto che i cittadini preferiscono. Nei punti nevralgici della città sono disponibili numerosi parcheggi di quelle destinate al Car Sharing. Moltissime sono pure le auto elettriche che circolano soprattutto in centro, dove sono disposte parecchie colonnine per la ricarica.



ecopersonaggio

LA GUERRIERA VERDE Daryl Hannah è impegnata da sempre nella causa ambientalista che le è costata anche due arresti. Vegetariana, vive in una fattoria concepita secondo principi ecosostenibili e guida una macchina che macina chilometri con litri d’olio vegetale di Eleonora Saracino

A

lta, bionda e dice sempre… “no”: agli sprechi e all’inquinamento! Stiamo

parlando di Daryl Hannah, diva di Hollywood, classe 1960 che, dopo aver fatto Splash come “Sirena a Manhattan”, si è tuffata letteralmente nella causa ambientalista, diventandone una vera e propria paladina. Non è certo una delle star dell’ultima ora a portare avanti uno stile di vita ecosostenbile visto che, già da molti anni, ha scelto di

diventare vegetariana e di occuparsi della salvaguardia del nostro pianeta. Risoluta e disposta ad impiegare la celebrità per attirare l’attenzione sui problemi dell’ambiente, la bella Daryl non ha esitato a farsi addirittura arrestare, nel 2006,

per salvare la “fattoria urbana” più grande di Los Angeles, un’area verde di 5 chilometri quadrati che stava per essere trasformata in un grande magazzino. In compagnia di altri personaggi famosi, come Danny Glover, Laura Dern e Ben Harper, la Hannah si è arrampicata su un vecchio noce per giorni, dando vita ad un pacifico sit-in che purtroppo le è costato quattro

giorni di carcere come ecoterrorista. “Sono sempre stata convinta - ha dichiarato - che protestare per una giusta causa sia un vero e proprio imperativo morale”. Non paga di questa esperienza, Daryl è finita di nuovo in manette nel 2009 per aver bloccato il traffico durante una manifestazione di protesta ecoCAR 114

contro lo sfruttamento minerario della montagna da parte di una fabbrica della Massey Energy, una compagnia produttrice di carbone. “Vedere quello che sta succedendo in questo Paese, l’ambiente che viene sistematicamente distrutto mi fa davvero infuriare” ha affermato in un’intervista l’attrice, che non esita a mettersi in gioco e a passare ai fatti quando si tratta di ambiente. “Stiamo distruggendo il pianeta - avverte - e siamo così miopi da non capire che stiamo facendo una cosa stupida finendo i combustibili fossili”. Anche sull’auto, la scelta di Daryl è, ovviamente, verde. “Ho due auto diesel che non utilizzano gasolio bensì l’olio riciclato dai fastfood, ma non è nulla di rivoluzionario.

DARYL HANNAH Nasce a Chicago, Illinois. Dopo aver frequentato la scuola di recitazione Francis W. Parker School ha esordito giovanissima nell’horror Fury (1978) di Brian De Palma. Fu la replicante Pris in Blade Runner (1982) per poi interpretare ruoli fantastici: Splash - Una sirena a Manhattan (1984); High Spirits - Fantasmi da legare (1988); e Avventure di un uomo invisibile (1992).


ecopersonaggio

La paladina verde non si arrende Le sue battaglie ambientaliste sostengono un corretto modo di agire per noi e per la Terra. “Possiedo e guido una Chevrolet El Camino del 1983, il cui motore beve olio vegetale, quello con cui i fast-food friggono le patatine. Ne gettano via milioni di litri l’anno, è lì che mi rifornisco. Il motore a gasolio era stato concepito per una combustione a olio vegetale non inquinante. È ancora possibile farlo, come io cerco di dimostrare. Il biodiesel, il biocarburante in generale , è una soluzione se il procedimento è fatto in modo sostenibile, altrimenti diventa come il petrolio. Per questo ho fondato un’organizzazione chiamata Sustainable Biodiesel che aiuta a spiegare alla gente di cosa si tratta. Per esempio il riutilizzo dei grassi è una risorsa sostenibile per il biocarburante, perché andrebbe buttato via comunque. Invece bruciare le foreste non lo è affatto”.

Già Rudolf Diesel, infatti, all’inizio del Novecento, aveva proposto di utilizzare l’olio di noccioline visto che il motore diesel può funzionare con qualunque tipo: di semi, di oliva… Inoltre è pulito, ha un buono odore e non produce danni all’ambiente”. La sua Chevrolet

El Camino dell’83 macina chilometri su chilometri con litri d’olio vegetale e, sempre in tema di olio, l’attrice è anche fondatrice dell’organizzazione “Sustainable Biodiesel” che promuove campagne d’informazione sull’utilizzo dei grassi come carburante. La Hannah vive in una fattoria sulle Rocky Mountains, concepita e realizzata secondo i principi ecosostenibili. La sua è una vera e propria “vocazione” che applica

nel vivere quotidiano. Nei vestiti, per esempio. Contrariamente a molte sue colleghe, testimonial viventi di glamour e di moda, Daryl non usa comprare abiti nuovi ma preferisce indossare quelli di sua madre e riciclare i suoi. “Visto che entro ancora nei vestiti che portavo a 17 anni ho ancora un nutrito guardaroba e trovo tutto quello che mi serve nei negozi dell’usato”. Solo per gli eventi importanti si concede uno “strappo” ma, anche quello, è coerente al suo stile di vita: il prestito. “Ultimamente, per una serata, è stata la mia amica Stella McCartney a prestarmi un bellissimo abito nero” ha dichiarato orgogliosa. Strenua oppositrice della passata amministrazione Bush, l’attrice ha sostenuto

l’elezione di Obama, ha appoggiato la battaglia dell’oceanografa Sylvia Earle, denunciando lo sterminio dei pesci e della barriera corallina e ha immerso le mani nel greggio di Sucumbios per mostrare lo sfacelo ambientale che affligge i cittadini ecuadoregni a causa delle speculazioni petrolifere della “Usa Texaco”. Dal suo sito, www.hdlovelife.com, Daryl spiega come vivere in modo sano. “In agricoltura -dice- dovremmo rinunciare alle grandi serre industriali per adottare strutture più piccole e il cibo deve venire dalla propria regione , così come l’energia dovrebbe essere generata in loco. Dobbiamo allontanarci dai sistemi di energia centralizzati”. Delle auto elettriche pensa che sarebbero la 115

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soluzione più efficiente, soprattutto se si potessero caricare con energia solare o eolica e, anche qui, non risparmia una “bordata” alla Toyota alla quale consiglierebbe di trasformare in elettriche le sue auto ibride. Guerriera “verde” per eccellenza, la Hannah si è guadagnata sul campo il soprannome di “EcoDaryl” e a chi le chiede se, come attrice, sceglie ogni volta film che possano lanciare un messaggio non esita a rispondere: “Non ho un gran potere di scelta ed è già un miracolo riuscire a lavorare con chi condivide le tue idee. Non smetterò mai di combattere per l’ambiente, né di informare la gente ma il dovere di tutti è quello di mettersi al posto di guida perché cambiare il mondo dipende solo da noi”.


ecotendenze

LUCE E LEGGEREZZA NEI FILATI PER IL 2011 Fibre naturali, ecologiche e innovative stanno dando nuovo stimolo alle aziende del settore, che scelgono con cura prodotti e provenienza di Beatrice Campani

S

arà una primavera-estate, quella del 2011, piena di luce e intense rifrazioni, di colori morbidi e brillanti, ma soprattutto di fibre naturali. I filati ecologici rappresentano un settore in grande sviluppo, una strada che potrebbe ridare speranza e competitività ad una filiera oppressa dalla crisi economica ma ancora piena di risorse. È una tendenza, quella dei filati ecologici, che vede aumentare gli investimenti delle aziende, sia italiane che estere. Oggi non è più strano parlare di

fibra di bambù o di filato di argento fino al 10% (dal potere antibatterico), o ancora di fibre tessili biologiche ricavate da risorse naturali come alghe, soia, caseina, ortica, sughero,

mais e juta. Le aziende investono sui nuovi prodotti, ma anche sui luoghi di provenienza delle materie prime, scegliendo terreni concimati in modo naturale e semi che non hanno subito modificazioni genetiche. L’azienda scozzese Toss&Duncan ha da poco lanciato un filato di cashmere ottenuto con il 100% di fibra organica. Per questo filato viene usato il vello di capre che pascolano libere su campi non contaminati da pesticidi a Qinghai (in Cina), in un'area dalle condizioni atmosferiche estreme che produce gran parte della migliore fibra di cashmere white e brown. C’è poi il cotone organico prodotto dalla Manifattura di Legnano, che continua ad investire sul "bio-etico". I processi ecoCAR 116

di tintura di questo cotone sono del tutto naturali e realizzati con foglie, fiori, bacche e radici, mentre il finissaggio è ottenuto con sapone neutro di Marsiglia. Mentre Cariaggi si fa testimone del programma Alpine Lake, in accordo con la New Zealand Merino Company per l’acquisto di lana merino certificata Zque. La caratteristica di queste lane è la provenienza da pecore che vivono presso i laghi ad alta quota del Sud della Nuova Zelanda, dove ci sono acque purissime, pascoli incontaminati e aria non inquinata. In questi luoghi il vello delle pecore procura una fibra particolarmente bianca e dalle speciali caratteristiche. Ecoalpa è invece il filato ecologico del Lanificio dell’Olivo. L’alpaca e la lana che ne fanno

Qui in alto i filati presentati alla 66° edizione di Pitti Immagine (Foto Francesco Guazzelli, courtesy Pitti Immagine)


ecotendenze

Helly Hansen e il progetto Ekolab Mantella e abito sono rispettosi dell’ambiente

Il casco eco-fashion di Hell’s Kitchen È fatto con camere d’aria riciclate

Con la collezione Ekolab Helly, Hansen lancia una nuova sfida: unire l’eleganza urbana all’attenzione sulle problematiche ambientali. Tutti i capi (giacche, pantaloni, pile e abbigliamento sportswear) devono rispondere a severi parametri di qualità basati sull'impatto ambientale, l'utilizzo di materie riciclate, la logistica ravvicinata e un design funzionale a ridurre gli sprechi. Tra i capi della collezione, la BC Jumpsuit è un miniabito realizzato in cotone biologico coltivato in Turchia. Invece per le serate fredde c’è la mantella BC Rain Cape, la cui membrana protettiva viene realizzata con materie ottenute da bottiglie di plastica riciclate.

parte non sono state sottoposte a processi chimici e inquinanti con cloro o altre sostanze nocive, e per la loro conservazione non vengono impiegati pesticidi dannosi per l’aria e nocivi per la pelle. Ecco allora che le tendenze dei filati utilizzati per le collezioni della primavera-estate 2011 rimandano a un nuovo lusso,

esotico e allo stesso tempo naturale, rispettoso dell’ambiente e della persona. La tendenza predominante tra le aziende della filatura italiana è quella di sperimentare mischie innovative tra materiali pregiati (come la preziosità della seta, il fascino del lino, la versatilità delle lane, l’impalpabilità dei cashmere), ma con l’obiettivo finale di realizzare un filato che rispetti il pianeta. La prossima

estate indosseremo abiti fatti di filati leggerissimi, capi che assecondano i movimenti del corpo e rivelano lievi trasparenze. Non ci saranno solo sete e lini, ma anche le lane, pensate per abbinare leggerezza e funzionalità, con una consistenza materica quasi inesistente. Leggerezza e trasparenza sono le caratteristiche dei nuovi filati. Prodotti artigianali realizzati con cura maniacale, specializzazione estrema e una continua ricerca che mira a dare sempre più importanza all’aspetto ‘’eco’’ della lavorazione. I filati dell’estate

2011 saranno leggerissimi e avranno un aspetto organico, rustico, naturale, che riproduce l’hand made. Sarà un trionfo di cotoni 100% (anche in versione crepe) e cotoni organici, lini croccanti, misti lino e cotone dall’aspetto organico,

misti lino e seta dall’effetto serico, ma anche viscosa 100% pura vegetale e canapa 100% naturale. Tutti filati caratterizzati da una mano ultrasoft, fluida e croccante (su lini, canapa, misti seta e misti bamboo). Anche i colori preferiti per la prossima estate saranno il più naturale possibile. Se da un lato trionfa la sperimentazione di nuove tecniche di lavorazione che rendano i filati sempre più ecologici, dall’altro anche i cromatismi preferiti sono quelli che si rifanno al mondo della natura. Indosseremo abiti in colori pastello, fragili, trasparenti (come verde menta, rosa cipria, azzurro, polvere), con alcuni tratti di colori pieni ma lievemente annebbiati. Le tonalità chiare saranno rese brillanti da alcuni tocchi di luce, come grigi perlati, carta zucchero, naturale sabbiato, avorio.

Per tutti i centauri che ambiscono ad uno stile che sia al medesimo tempo “eco” & “fashion”, Hell’s Kitchen ha da poco lanciato il casco Conchiglioni, fatto con le camere d’aria dei pneumatici ricilcate. Resistenti, tecnici e confortevoli, e ovviamente... a prova d'intemperie, poiché la gomma è naturalmente impermeabile. L'attenzione per l'ambiente va d'accordo anche con la sicurezza: tutti i caschi sono omologati in Italia (E3) secondo la normativa ECE 22-05, valida per tutti i Paesi UE.

La borsa “buona” di Coccinelle. Sostiene il progetto “Maternità sicura” per le mamme e i bimbi di Haiti. Dopo aver contribuito alla costruzione, ad Haiti, della “Casa dei Piccoli Angeli”, primo centro di riabilitazione per bimbi disabili, e di “Francisville - la città dei mestieri”, nata per insegnare un lavoro ai ragazzi della poverissima isola, con la nuova Goodie Bag, Coccinelle si pone nuovi traguardi. Parteciperà infatti al nuovo progetto “Maternità Sicura”, che assiste tutte le donne in età fertile e prevede un forte coinvolgimento di personale ostetrico e pediatrico volontario italiano, per ridurre il tasso haitiano di mortalità materna e neonatale, tra i più alti al mondo, il tasso di trasmissione di HIV e di altre patologie dalla mamma al feto. Acquistandola si sostiene il progetto. 117

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ecotech di Manuela Valle

OVETTO: LA SPAZZATURA DI DESIGN

Unisce tutti i vantaggi della raccolta differenziata strizzando, allo stesso tempo, l’occhio al design, il nuovo cestino per gestire la spazzatura nel pieno rispetto dell’ambiente. Piccolo, ma capiente, Ovetto ospita in un unico spazio tre “porte” colorate, personalizzabili in base ai colori utilizzati per i cassonetti cittadini, e un utilissimo schiaccia bottiglie di plastica destinato a diminuire l’ingombro dei rifiuti. Perfetto elemento d’arredo in ogni contesto, rispetta l’ambiente non solo concettualmente, ma anche nella forma: il cestino è realizzato in ABS e polipropilene i cui polimeri provengono da materiale riciclato da un minimo del 40% ad un massimo del 70%. E per massimizzare il più possibile le sue qualità educative, l’azienda produttrice di Ovetto cura particolarmente i rapporti con i più piccoli organizzando incontri con le scuole e dedicando ai bambini una filastrocca divertente sull’importanza del riciclo.

ROLLON E LA MUSICA “A PEDALI”

È ispirato alla dinamo di una bicicletta il nuovo RollOn, lettore Mp3 ricaricabile senza alcun ricorso a pile o energia elettrica: facendo semplicemente girare la rotellina alla base dell’apparecchio sulle mani, sulle gambe o in qualsiasi posto disponibile all’occorrenza, il piccolo dispositivo sfrutta tutti i vantaggi dell’energia cinetica senza spreco di altre risorse. Attento al design e all’ambiente RollOn, che promette un utilizzo senza limiti di spazio e di tempo, è un vero e proprio concentrato di tecnologia e fantasia, capace di colpire i più nostalgici con il ricordo delle lunghe passeggiate in bicicletta e di catturare l’interesse dei più curiosi.

PEDALANDO NEL VUOTO PER LIBERARSI DAL TRAFFICO Google finanzia con un milione di euro Shweeb, la monorotaia a pedali amica dell’ambiente che punta a rivoluzionare la mobilità del futuro Il futuro non è poi così lontano e ha il sapore dei cartoni stile Hanna&Barbera, con automobili sinusoidali senza motori e tubo di scappamento che sfrecciano su strade sospese nel vuoto. È quello che a qualcuno potrebbe venire in mente gettando uno sguardo su Shweeb, la monorotaia a pedali per liberarsi dal traffico della città a suon di fatica e sudore, ma godendosi il panorama. Il progetto è piaciuto,

sistema di mobilità privato, completamente gratuito e in linea con l’ambiente. Il sistema di capsule sospese, inoltre, rende impossibile provocare incidenti o subire tamponamenti: nessun ostacolo sulla strada, nessuna buca, nessun semaforo e, se in coda qualcuno è più veloce, le capsule in prossimità si uniscono a formare un tandem rendendo il viaggio ancora più veloce e divertente. Per gli “sfaticati”, invece, è previsto l'aiuto di un nastro

tanto da piazzarsi tra i cinque vincitori del concorso “10 alla centesima” indetto da Google per premiare le 10 migliori idee per rivoluzionare la mobilità in chiave “sostenibile”. La bizzarra funivia, sbaragliando la concorrenza di altri 150 mila partecipanti, è stata finanziata dal gigante di Mountain View con un milione di dollari. L’idea nasce a Tokyo. La città, con i suoi treni puntuali e gli hotel a capsula, ha ispirato Geoff Barnett, l’inventore di Shweeb che con una monorotaia a pedali su diversi livelli di altezza era sicuro di poter fornire l’unica vera soluzione sicura e veloce per un’area urbana densamente popolata come la capitale giapponese. Gli abitanti, muovendosi con Shweeb, avrebbero potuto beneficiare di un sistema di trasporto estremamente ecologico e utile per tenersi in forma. Ma i benefici di Shweeb non sarebbero apprezzati solo nel Paese del Sol levante. La monorotaia garantisce, infatti, tutti i vantaggi di un ecoCAR 118

trasportatore alimentato ad energia solare che assiste la pedalata, soprattutto nei tratti in salita. A breve sarà annunciata la location che, per prima, si aggiudicherà il primo tratto di rotaia per uso pubblico. Nel frattempo, per provare il brivido di una pedalata ad alta quota e in totale sospensione, basta prendere un aereo e raggiungere il parco di divertimenti agricolo "Agroventures Park" di Rotorua in Nuova Zelanda, dove Shweeb è a disposizione degli ospiti.


UN POSTO AL SOLE PER IPAD

VELOCI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE, ARRIVANO GLI INNOVATIVI SCI E SNOWBOARD PER IL TEAM HEAD La nuova tecnologia applicata a tutti i prodotti Racing è ispirata al Kers usato nell’automobilismo La scorsa stagione il team Head Racing è stato tra i più veloci della Coppa del Mondo, ma da questa stagione invernale (2010-11) l’azienda vuole migliorare ancora le sue performance. Per raggiungere questo obiettivo Head ha preso spunto dalle tecnologie usate in Formula 1 ed ha sviluppato la Kers Technology (Kinetic Energy Recovery System), applicata su tutti i prodotti racing (sci e tavole da snowboard). Questa tecnologia funziona come una sorta di caricatore di energia che trasmette una maggior potenza, irrigidendo la coda degli sci in uscita dalla curva. Le fibre piezoelettriche posizionate a 0° nella zona della coda trasformano l’energia meccanica in

energia elettrica. Questa viene immagazzinata in un microchip e rilasciata allo sci quando è necessario (il tempo di rilascio é controllato da uno speciale sensore programmato secondo le esigenze). In questo modo lo sci ha la massima flessione alla fine della curva, ma anche una forte accelerazione. Il Kers può essere considerato come un turbo nello sci, un acceleratore che fornisce maggior potenza. Veloci sì, ma anche rispettosi dell’ambiente; infatti dal 2007 Head collabora con l’organizzazione ambientalistica internazionale Cool Earth, che ha l’obiettivo di combattere la crisi climatica tutelando la foresta pluviale (la foresta assorbe il carbonio, ma è attualmente a grave rischio). Head compensa il decuplo delle sue emissioni annuali di carbonio acquisendo crediti di emissione, cioè lottando contro il disboscamento. Head si sta impegnando per salvare ogni anno oltre 28 km2 di antica foresta pluviale dalla distruzione, il che equivale alle dimensioni di oltre 100.000 campi da tennis e di circa 3000 campi da calcio. “Sensibilizzare gli appassionati di sport sugli effetti delle emissioni di carbonio è una motivazione importante alla base della nostra scelta,” ha detto Johan Eliasch, il CEO della società Head “Noi tutti dipendiamo da un clima stabile per poter sciare, giocare a tennis o fare immersioni. Se non ci svegliamo e non facciamo la differenza ora, non riusciremo più a praticare queste attività nel loro ambiente naturale.” Beatrice Campani

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Nuova tecnologia, nuovo contenitore ecologico: è quanto succede quando dallo smart phone si passa all’iPad e le custodie riciclabili dell’iPhone lasciano spazio a futuristici e stilosi contenitori per la più celebre via di mezzo tra il telefono cellulare iper tecnologico e un normale Laptop. E per evitare che il “gioiellino” si rovini, arriva un contenitore bello e attento all’ambiente. Sviluppato dal progettista Seo Eul Hwa, il pratico zainetto protegge dagli urti e dai graffi attraverso un involucro formato da cellule fotovoltaiche che, oltre a salvaguardare l’iPad, lo ricaricano senza alcun bisogno di ulteriori fonti di energia. Le cellule fotovoltaiche riproducono inoltre la sagoma della celebre mela della Apple, firmando con classe questo nuovo accessorio non ancora disponibile sul mercato.

STOP AGLI SPRECHI CON VISION CLOCK

Avere sempre le idee chiare su quanto si sta consumando per riuscire a limitare l’utilizzo energetico e risparmiare sulla bolletta. Questo l’obiettivo di Vision Clock, il nuovo orologio prodotto da Tendril, azienda leader negli USA nel settore dell'home energy management. Ultima novità sul mercato promette risparmi tra il 10 e il 15% sulla bolletta, evitando inutili sprechi. Connettendosi alla rete elettrica, Vision Clock fornisce informazioni in tempo reale sul consumo energetico dell'abitazione attraverso un'interfaccia semplice e accattivante. Il dispositivo tiene conto anche delle eventuali fluttuazioni del costo dell'energia durante il giorno, sensibilizzando così gli utenti a gestire oculatamente i propri consumi energetici e limitando l'utilizzo di energia nei periodi in cui le tariffe sono maggiori.


ecoletture Chiara Tonelli Umberto Veronesi ACQUA E CIBO: LA RIVOLUZIONE NECESSARIA I piani della scienza per nutrire il pianeta Sperling & Kupfer (collana The future of Science) Curatore E. Casadei Prezzo: € 13,50

ecoweb Umberto Veronesi scrive a quattro mani con la genetista Chiara Tonelli “Acqua e cibo”, due parole semplici che rimandano a una delle emergenze che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Ma il titolo del libro non si ferma qui: “la rivoluzione necessaria. I piani della scienza per nutrire il pianeta”. Che fare allora, da dove cominciare? La parola agli autori. Due sono gli obiettivi proposti dalla comunità scientifica: ridurre nei Paesi occidentali il consumo eccessivo di carne che sottrae all'alimentazione umana un'enorme quantità di cereali per destinarla agli animali da allevamento; incrementare la produzione agricola in quantità e qualità. Se il primo obiettivo richiede soprattutto un cambiamento nello stile di vita di una parte degli abitanti del pianeta, il secondo rappresenta una sfida complessa che la scienza ha già accolto. Con le più attuali e sperimentate

tecniche di ingegneria genetica si sono ottenute piante non solo resistenti alla scarsità di acqua e agli insetti, ma anche arricchite di elementi importanti per la dieta. Per esempio il golden rice, il riso contenente più ferro e vitamina A che, in Cina e in India, potrà salvare dall'anemia e dalla cecità migliaia di persone. Presto saranno disponibili piante fortificate con vaccini e anticorpi, e ricche di micronutrienti capaci di prevenire i tumori, l'obesità e l'infarto. Una nuova frontiera che gli autori invitano a scoprire per superare i pregiudizi che ancora pesano sulle tecniche di miglioramento genetico delle piante, un patrimonio di conoscenze che si sta velocemente ampliando e che costituisce forse lo strumento più efficace per sconfiggere i problemi della denutrizione e della malnutrizione. Accanto alle proposte dei maggiori esperti mondiali presentate dai due scienziati impegnati da sempre nel dialogo con la società, continua la missione di Veronesi a favore della ricerca verso gli obiettivi essenziali per l'umanità, come la fame nel mondo, la mortalità infantile, la denutrizione e la malnutrizione, l'ecosistema e l'approvvigionamento dell'acqua.

Vincenzo Borgomeo 101 STORIE SULLA FERRARI CHE NON TI HANNO MAI RACCONTATO

Newton Compton Editori 288 pagine

di Susanna Smith

Prezzo: € 12,90

La Ferrari e il fondatore, Enzo Ferrari: la passione per le corse, le vittorie, i trionfi di un simbolo che è diventato un mito. Quando ci si avvicina ai limiti dell’impossibile, nascono le leggende. Ma l’intera epopea della Ferrari non ha eguali nel mondo dell’automobile: il suo nome è scritto da sempre negli annali della F.1, grazie a piloti come Ascari, Fangio, Lauda e Schumacher, mentre le linee sinuose dei bolidi rossi sono ormai sinonimo di lusso, sportività, velocità senza pari. Le 101 storie raccontate nel

volume scritto dal giornalista Vincenzo Borgomeo restituiscono l’aura mitologica che avvolge il Cavallino Rampante, proponendo una selezione di eventi, aneddoti, curiosità che hanno dell’incredibile. Dalla miliardaria americana che si fece seppellire in una Daytona allo stile di guida di Nuvolari, dalle manie di Schumacher alla favola di Mara e Nello, fino alla realizzazione della pista privata di Fiorano, una specie di piramide per il faraone Enzo Ferrari. Storie che affascineranno ed emozioneranno tutti gli amanti e gli appassionati di automobilismo. Ecco un breve assaggio: “Un cieco a 300 chilometri orari”. È completamente cieco dall’età di tre anni, ma è riuscito a raggiungere i 300 km/h (292,89 per la precisione) al volante di una Ferrari. Questa l’impresa del noto cantante pop turco Metin Senturk, che è diventato così il più veloce pilota cieco del mondo grazie all’incredibile performance sulla pista dell’aeroporto di Sanliurfa, nella Turchia sud-orientale. Ovviamente la sua corsa è stata omologata da funzionari della britannica Guinness per essere inserita nel prossimo libro dei record. Sarebbe troppo facile dire che questa performance è una prova lampante di come le GT di Maranello siano facili da guidare. Ma, in realtà, il record di Senturk è stato tutt’altro che semplice da raggiungere: un’altra auto, guidata dall’ex pilota di rally, Volkan Isik, ha seguito il pilota cieco. Per poi fornirgli indicazioni via radio sulla direzione da dare alla Ferrari. In ogni caso Metin Senturk ha coronato il suo sogno e ha dimostrato che ormai nulla è impossibile per i diversamente abili: “Vorrei dedicare questo record”, ha dichiarato il cantante in una conferenza stampa, “al mio bellissimo Paese e a tutti i miei amici non vedenti. Non credo che ci siano parole per descrivere quello che ho provato. Ora faccio appello a tutti i disabili, a quelle persone che se ne stanno chiuse in casa: uscite e rimuovete tutti gli ostacoli lungo la vostra strada”. Se lo dice lui…

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LA SALUTE DEI VULCANI SU WWW.OV.INVG.IT L’attività dei vulcani è tenuta sotto osservazione 24 ore su 24 e molti siti web sono in grado di fornire in tempo reale le performance e la situazione dei vulcani nel mondo. In Italia, il Vesuvio, Stromboli, Ischia e Campi Flegrei rappresentano i vulcani più osservati e va da sé che la nostra attenzione si diriga in primis sullo stato di sonno o di veglia di questi fenomeni della natura a noi così vicini. At-

traverso il sito dell’Osservatorio Vesuviano (www.ov.invg.it) è possibile monitorare in tempo reale lo stato di salute dei nostri vulcani. Allo stato attuale si può controllare, per esempio, che il Vesuvio non evidenzia variazioni significative nello stato di attività dell’area vulcanica, così come ad Ischia, ed è confortante sapere che sono installati strumenti per il monitoraggio continuo della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle emissioni di gas dal suolo e dalle fumarole. Inoltre si effettuano periodiche campagne per la misura di particolari parametri geofisici e geochimici. I dati prodotti dagli strumenti in continuo e dalle campagne di misura sono analizzati da sistemi automatici e controllati dai ricercatori dei diversi settori. Dunque la situazione non desta al momento grosse preoccupazioni soprattutto visitando l’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ovvero l'istituzione scientifica che opera nel settore della ricerca geofisica e vulcanologica e della sorveglianza dei vulcani. Fondato nel

1841, l'Osservatorio Vesuviano è il più antico osservatorio vulcanologico del mondo. All’interno del sito si possono approfondire tutti gli argomenti legati alla storia eruttiva e alla genesi dei vulcani fino alla geochimica, geodesia e sismicità delle situazioni presenti nel nostro territorio e non solo. Fotografie, grafici, dispense e articoli arricchiscono il sito fornendo informazioni su terremoti, tsunami, eruzioni recenti, seminari e notizie dal mondo su tutti questi fenomeni legati tra loro. Al di là del timore della forza della natura in questa sua manifestazione, va ricordato che il Vesuvio è rientrato tra i 28 luoghi candidati per individuare le nuove sette meraviglie naturali del mondo.


ecopillole

Zero emission vehicles, eco-mobility, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: l’agenda per chi vuole conciliare la passione per le quattro ruote con quella per l’ambiente.

DISCARICHE Il corretto smaltimento dei rifiuti protegge le cellule ITALIA Secondo uno studio di Francesco Cecconi, , ricercatore Telethon presso l'IRCCS Fondazione Santa Lucia e l'Università Tor Vergata di Roma, un corretto smaltimento dei rifiuti tossici protegge dalle malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. E il processo di pulizia in futuro potrebbe essere aiutato dai farmaci. Il ricercatore ha infatti chiarito molti aspetti sui meccanismi con i quali le cellule si ripuliscono da molecole tossiche.

di Fabio Belfiori Con novembre si sono chiusi alcuni dei principali appuntamenti sul fronte della sostenibilità ambientale e della mobilità a basso impatto. Dopo la grande attenzione suscitata dai modelli elettrici ed ibridi presentati al Salone di Parigi, l’orientamento delle Case a proporre modelli low e zero emission è stato confermato anche dal buon riscontro di H2 Roma Energy & Mobility Show e dalle iniziative di singoli produttori, come Renault che ha appena chiuso il suo roadshow milanese di presentazione della gamma elettrica che metterà in commercio a partire dal prossimo anno. Ma l’inverno non ci riserva solo freddo e brutto tempo. Anzi, settate l’agenda perché gli eco-appuntamenti non vanno mai in letargo.

DICEMBRE ::: A conferma che è sempre più lei la star del momento, anche il MOTOR SHOW DI BOLOGNA dedica una sezione ad hoc all’auto elettrica. Dal 4 al 12 dicembre arriva infatti nella città delle due torri Electric City, l’iniziativa “powered by Enel” totalmente dedicata alla mobilità, alla trazione elettrica. Spazio quindi ai modelli in esposizione (tra le novità più succose Citroën C-Zero, Mitsubishi i-Miev, Smart, Renault Kangoo Express Z.E., Nissan Leaf, Fiat 500 elettrica e Micro-Vett) e, novità per il pubblico, la possibilità di testare le auto esposte direttamente all’interno degli 8.000 metri quadrati del padiglione espositivo. Mai come stavolta, quindi, possiamo dire: provare per credere! www.motorshow.it

di Susanna Smith

ecoappuntamenti

CAMBIAMENTI CLIMATICI Attendibili anche dai fiori secchi GRAN BRETAGNA Secondo uno studio pubblicato da "The Wall Street Journal Economy", anche dai fiori secchi custoditi negli album possono venire informazioni sui cambiamenti climatici: lo ha dimostrato uno studio di esperti che a partire da esemplari di orchidee di diversi musei britannici ha ricostruito il comportamento della pianta al variare della temperatura media. I ricercatori hanno studiato 77 esemplari collezionati tra il 1848 e il 1958, che avevano tutti indicata con precisione la data e il luogo della raccolta, confrontandoli con i dati sulle temperature medie di quegli anni. Le osservazioni sui fiori sono state confrontate con quelle fatte sulle orchidee della stessa specie che crescono ai giorni nostri, che hanno mostrato un identico comportamento: per ogni grado in più di temperatura media la fioritura avviene sei giorni prima.

ENERGIA DI RECUPERO L'aria calda del métro per riscaldare la città FRANCIA L'aria calda delle metropolitane potrebbe presto contribuire a scaldare le case della capitale francese. Secondo il quotidiano Le Monde, il riciclaggio del calore disperso nelle reti del trasporto pubblico sotterraneo interessa sempre più le realtà locali. Soprattutto in Francia, dove Paris Habitat-OPH, prima società europea nel settore delle case popolari, studia questa fonte energetica per uno dei suoi palazzi parigini. In pratica, spiega Le Monde, la scommessa è di riuscire a combinare con le energie rinnovabili una parte delle colossali quantità di energia termica dispersa nelle linee del métro.

ALLARME CICLONI ::: Di altro tenore, ma dal sapore decisamente più esotico, se non altro per la location, il FUTURE OF ELECTRIC VEHICLES in scena il 7 e 8 dicembre a San Jose, California. Un appuntamento a tutto tondo sui veicoli elettrici e sulle loro applicazioni, nessuna esclusa (terra, acqua e aria!), con un ricco programma di approfondimenti, conferenze e un completo spazio espositivo. Piccola anticipazione, a giugno prossimo l’evento sbarcherà in Europa, in Germania. www.idtechex.com/electric-vehiclesusa-10/

In aumento gli uragani tropicali nel Pacifico HAWAII Bollettino nero per il paradiso delle Hawaii. Secondo un nuovo studio, a causa del riscaldamento globale, "il paradiso" dell'Oceano Pacifico andrà incontro a cicloni sempre più frequenti. Attraverso l'utilizzo di modelli climatici per prevedere la formazione dei cicloni, un gruppo di ricerca dell'Università delle Hawaii a Honolulu, come riferito dal New Scientist, ha rivelato un cambio drastico nelle "normali" previsioni meteorologiche: per la fine di questo secolo la frequenza degli uragani tropicali sarà diminuita del 31% sull'Asia sud orientale, mentre sarà cresciuta di circa il 65% nel Pacifico settentrionale centrale. Attualmente, circa 85 cicloni tropicali si formano ogni anno, ma solo uno o due colpisce le Hawaii ogni decade. I ricercatori spiegano che attraverso un effetto simile a quello del Nino, le temperature della superficie dei mari aumenteranno più nel Pacifico centrale e orientale che in quello occidentale, creando le condizioni "perfette" per la formazione di tempeste tropicali.

GENNAIO ::: Respiro più ampio per il primo appuntamento del nuovo anno, il WORLD FUTURE ENERGY SUMMIT 2011 che si terrà ad Abu Dhabi dal 17 al 20 gennaio, raccogliendo, come ogni anno da quando è stato istituito nel 2008, il gotha degli esperti internazionali e delle imprese impegnate nella ricerca di soluzioni tecnologiche per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Obiettivo fondamentale: dare visibilità alle più recenti innovazioni e progetti di sviluppo nel settore, con un occhio sempre attento alle soluzioni concrete e perseguibili per contrastare i cambiamenti climatici e porre un freno al riscaldamento globale. www.worldfutureenergysummit.com

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IL LISTINO DI ECOCAR COMPLETO DI TUTTE LE AUTO ECOLOGICHE Fin dal primo numero di EcoCar ci siamo voluti ispirare all'etichettaEnergia, già ampiamente utilizzata in Svizzera per catalogare le automobili secondo criteri assolutamente oggettivi, e in modo da poterle confrontare tra loro secondo i valori di efficienza energetica, prescindendo quindi dalla tipologia e dal segmento di appartenenza. L'etichettaEnergia informa sul consumo di carburante in l/100 km e sulle emissioni di CO2 in g/km. La categoria di efficienza energetica (A – G), inoltre, fornisce informazioni sul consumo (relativo) del veicolo. Il Touring Club Svizzero (TCS) e SvizzeraEnergia hanno realizzato, per la Confederazione Elvetica, il “Catalogo dei consumi - Elenco dei veicoli con dati relativi al consumo” nel quale è riportata la categoria energetica per ogni vettura. Analogamente, nel listino di EcoCar abbiamo calcolato la Classe Energetica per tutte le vetture, utilizzando per il conteggio gli stessi parametri usati dal TCS e da SvizzeraEnergia, in modo da poter apprezzare immediatamente la “vocazione” ecologica dell’auto presa in considerazione, potendola confrontare con tutte le altre, per quanto concerne l’efficienza energetica. Naturalmente una Classe energetica A o B indica pure che l’auto in questione presenta consumi molto contenuti, mentre se la Classe è F o G, la vettura considerata tende ad avere consumi, e quindi emissioni, piuttosto elevati. I parametri utilizzati per l’Etichetta Energetica sono adeguati ai nuovi criteri e saranno validi fino a giugno 2012. Inoltre tengono conto del peso dell’auto compreso il conducente (75 kg).

ABBREVIAZIONI

NOTE

B/E85 B/GPL B/M Ibrida B/E/GPL D B

Nei consumi relativi al carburante alternativo, i valori sono espressi in l/100 km, per il GPL e l’E85, mentre per il metano il valore è da intendersi in kg/100 km e la capacità del serbatoio in kg. Per il GPL la capacità del serbatoio è quella effettiva, pari a circa l’80% di quella nominale. Le vetture evidenziate in verde hanno emissioni inferiori a 100 g/km di CO2.

Bifuel Benzina e Etanolo all’85% Bifuel Benzina e GPL Bifuel Benzina e Metano Bimodale Benzina / Elettrico Trifuel Benzina, Etanolo all’85% e GPL Diesel Benzina

L’ETICHETTA ENERGETICA PROPOSTA DAL TOURING CLUB SVIZZERO (TCS) E DI SVIZZERA ENERGIA

AGGIORNATO AL 15 NOVEMBRE 2010

BMW Serie 7 Active Hybrid

112.540

Serie 7 Active Hybrid 7LWB

119.240

X6 Active Hybrid

107.040

BENTLEY Continental Supersports

250.000

Continental GTC Supersports Convertible

265.000

CHEVROLET Spark 1.0 Eco Logic GPL

10.950

Spark+ 1.0 Eco Logic GPL

11.700

Spark 1.0 LS Eco Logic GPL

13.050

Spark 1.2 LS Eco Logic GPL

13.450

Spark 1.2 LT Eco Logic GPL

14.050

Matiz 800 S Smile GPL Eco Logic

10.300

Matiz 800 SE Planet GPL Eco Logic

11.270

Matiz 800 SE Chic GPL Eco Logic

12.550

Matiz 1000 SX Energy GPL Eco Logic

12.950

D D D G G A A A A A B B B C

POSTI

PESO Kg (compreso conducente)

8,1

5,0

6,1

45

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M5

198

8,8

4063x1720x1446

2511

3

4/5

1272

145

8,1

5,0

6,1

45

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M5

198

8,8

4063x1720x1446

2511

3

4/5

1272

4

B/GPL 131

10,6 6,6

8,1

39

145

8,1

5,0

6,1

45

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M5

198

8,8

4063x1720x1446

2511

3

4/5

1272

4

B/GPL 131

10,6 6,6

8,1

39

145

8,1

5,0

6,1

45

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M5

198

8,8

4063x1720x1446

2511

3

4/5

1272

4

B/GPL 131

10,6 6,6

8,1

39

145

8,1

5,0

6,1

45

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M5

198

8,8

4063x1720x1446

2511

3

4/5

1272

4,7

COPPIA MAX. Nm/giri-1

145

39

Urbano Ex.Ur. Comb

POTENZA MAX. Cv/giri-1

39

8,1

Urbano Ex.Ur. Comb

CONSUMI l/100 km

8,1

10,6 6,6

CONSUMI l/100 km 10,6 6,6

B/GPL 131

EMISSIONI CO2 g/km

B/GPL 131

4

ALIMENTAZIONE

4

EURO

PORTE

A

A3 1.6 TDIe CR F.A.P. Attraction

PASSO mm

26.530

AUDI

DIMENSIONI LxLxA mm

21.150

ACCELERAZIONE s

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Prem. P.

VELOCITÀ km/h

21.150

CAMBIO

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Dist. Sport P.

TRAZIONE

20.200

CILINDRATA CC

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Distinctive

B B B B B

CILINDRI Numero e disposizione

19.850

CAP. SERBATOIO litri

18.600

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Black Collect. SS

EMISSIONI CO2 g/km

MiTo 1.4 Turbo 120CV GPL Progression

BENZINA

CAP. SERBATOIO litri

ALFA ROMEO

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

5

D

99

-

-

-

-

99

3,3

3,8

55

4L

1598

105/4400 250/1500

A

M5

194 11,4

4238x1765x1421

2578

3

5

1355

5

ibrida

219

-

-

-

-

219 12,6 7,6

9,4

80

8V

4395

465/5500 700/2000

P

S8

250

4,9

5072x1902x1485

3070

4

5

2120

5

ibrida

219

-

-

-

-

219 12,6 7,6

9,4

80

8V

4395

465/5500 700/2000

P

S8

250

4,9

5212x1902x1484

3210

4

5

2145

5

ibrida

231

-

-

-

-

231 10,8 9,4

9,9

85

8V

4395

485/5500 780/1750

I

S7

236

5,6

4877x1983x1697

2933

5

4

2525

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

388 24,5 11,6 16,3

90

12W 5998

630/6000 800/1700

I

S6

329

3,9

4804x1945x1380

2745

2

2

2315

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

388 25,5 11,6 16,7

90

12W 5998

630/6000 800/2000

I

S6

325

4,2

4804x1945x1388

2745

2

4

2470

5

B/GPL 110

8,7

5.6

6,8

31

119

6.6

4,2

5,1

35

4L

995

68/6400

93/4800

A

M5

154 15,5

3640x1597x1551

2375

5

5

1015

5

B/GPL 110

8,7

5.6

6,8

31

119

6.6

4,2

5,1

35

4L

995

68/6400

93/4800

A

M5

154 15,5

3640x1597x1551

2375

5

5

1015

5

B/GPL 110

8,7

5.6

6,8

31

119

6.6

4,2

5,1

35

4L

995

68/6400

93/4800

A

M5

154 15,5

3640x1597x1551

2375

5

5

1015

5

B/GPL 113

8,6

5,9

7,0

31

119

6.6

4,2

5,1

35

4L

1206

81/6400

111/4800

A

M5

164 12,1

3640x1597x1551

2375

5

5

1020

5

B/GPL 113

8,6

5,9

7,0

31

119

6.6

4,2

5,1

35

4L

1206

81/6400

111/4800

A

M5

164 12,1

3640x1597x1551

2375

5

5

1020

4

B/GPL 119

9,5

6,1

7,4

27,2 123

6,9

4,2

5,2

35

3L

796

54/6000

73/4500

A

M5

145 18,2

3500x1500x1500

2350

5

5

910

4

B/GPL 119

9,5

6,1

7,4

27,2 123

6,9

4,2

5,2

35

3L

796

54/6000

73/4500

A

M5

145 18,2

3500x1500x1500

2350

5

5

910

4

B/GPL 119

9,5

6,1

7,4

27,2 123

6,9

4,2

5,2

35

3L

796

54/6000

73/4500

A

M5

145 18,2

3500x1500x1500

2350

5

5

910

4

B/GPL 129

10,7 6,4

8,0

27,2 133

7,2

4,7

5,6

35

4L

995

67/5400

91/4200

A

M5

156 14,1

3500x1500x1520

2350

5

5

930

ecoCAR 122


LISTINO

Captiva 2.4 16V LT 4WD GPL Eco Logic

29.350

CITROËN

A A A A A

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

3

5

1180

7,2

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

3

5

1180

4

B/GPL 116

9,4

5,9

7,2

33,6 132

7,2

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

3

5

1180

4

B/GPL 116

9,4

5,9

7,2

33,6 132

7,2

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

5

5

1180

4

B/GPL 116

9,4

5,9

7,2

33,6 132

7,2

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

3

5

1180

4

B/GPL 116

9,4

5,9

7,2

33,6 132

7,2

4,6

5,5

45

4L

1206

84/6000

114/3800

A

M5

170 12,8

3920x1680x1510

2480

5

5

1180

4

B/GPL 204

17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3

9,3

65

4L

2405

136/5000 220/2200

A

M5

183 11,5

4640x1850x1760

2710

5

7

1805

4

B/GPL 204

17,4 9,9 12,6 36,8 222 12,6 7,3

9,3

65

4L

2405

136/5000 220/2200

I

M5

183 11,5

4640x1850x1760

2710

5

7

1855

64/3,5/8000 180/0/2000 P

C-Zero Airdream

35.960

C3 1.1 Ideal Eco Energy G

12.800

C3 1.1 Perfect Eco Energy G

13.800

C3 1.4 Ideal Eco Energy M

15.050

C3 1.4 Perfect Eco Energy M

16.050

Nuova C3 1.1 Ideal Eco Energy G

13.750

5

B/GPL 118

n.d. n.d. n.d.

Nuova C3 1.1 Perfect Eco Energy G

15.100

5

B/GPL 118

n.d. n.d. n.d.

Nuova C3 1.1 Style Eco Energy G

15.600

5

B/GPL 118

Nuova C3 1.1 Exclusive Style Eco Energy G

16.750

5

Nuova C3 1.4 Ideal Eco Energy G

14.150

Nuova C3 1.4 Perfect Eco Energy G

15.500

Nuova C3 1.4 Style Eco Energy G

16.000

Nuova C3 1.4 Exclusive Style Eco Energy G

17.150

Nuova C3 1.6 Hdi 90CV FAP 99

16.650

DS3 1.6 Hdi 90CV FAP So Chic "99"

18.300

Grand C4 Picasso 1.8 Ideal Eco Energy M

25.690

Grand C4 Picasso 1.8 Perfect Eco Energy M

27.390

DACIA Sandero 1.4 GPL

8.350

Sandero 1.4 GPL Ambiance

9.950

Sandero 1.4 GPL Lauréate

10.950

Logan 1.4 GPL Lauréate

10.520

Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Ambiance

12.470

Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Ambiance

13.020

Logan MCV 1.6 GPL 5 posti Lauréate

13.170

Logan MCV 1.6 GPL 7 posti Lauréate

13.720

DAIHATSU Cuore1.0 16V Greenpowered SHO

12.720

Cuore1.0 16V Greenpowered HIRO

13.385

Sirion 1.0 Sho GreenPowered

13.030

Sirion 1.0 Hiro GreenPowered

14.820

Materia 1.5 Hiro GreenPowered

18.430

Materia 1.5 Taka Green Powered

19.930

Terios 1.5 Be EASY GreenPowered

21.860

Terios 1.5 Be YOU Green Powered

23.970

Terios 1.5 Be YOU O/F Green Powered

24.970

DR dr1 Bi-Fuel GPL

10.830

dr1 Bi-Fuel Metano

11.830

dr2 Bi-Fuel GPL

11.830

BEST BUY

B B B B A A A A C C C A D D D D A A B B D D F F F A A A

-

-

-

-

-

-

-

Aut

130 15,9

3475x1475x1608

2550

5

4

1195

4

B/GPL 114

9,6

6,1

7,4

n.d. 140

7,5

5,0

6,0

47

4L

1124

60/5000

95/3000

A

M5

153 15,9

3860x1667x1612

2460

5

5

1135

4

B/GPL 114

9,6

6,1

7,4

n.d. 140

7,5

5,0

6,0

47

4L

1124

60/5000

95/3000

A

M5

153 15,9

3860x1667x1612

2460

5

5

1135

5,7

3,5

4,3

8,9

5,3

6,6

47

4L

1360

73/5400

108/3300

A

M5

158 14,5

3860x1667x1612

2460

5

5

1158

5,7

3,5

4,3

4

E

0

B/M

119

0

154

9

154

8,9

5,3

6,6

47

4L

1360

73/5400

108/3300

A

M5

158 14,5

3860x1667x1612

2460

5

5

1158

n.d. 137

7,9

4,9

5,9

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

155 16,5

3941x1728x1524

2460

5

5

1085

n.d. 137

7,9

4,9

5,9

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

155 16,5

3941x1728x1524

2460

5

5

1085

n.d. n.d. n.d.

n.d. 137

7,9

4,9

5,9

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

155 16,5

3941x1728x1524

2460

5

5

1085

B/GPL 118

n.d. n.d. n.d.

n.d. 137

7,9

4,9

5,9

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

155 16,5

3941x1728x1524

2460

5

5

1085

5

B/GPL 119

10,5 6,6

8,0

n.d. 139

8,0

5,0

6,1

50

4L

1360

73/5200

118/3300

A

M5

n.d. n.d.

3941x1728x1524

2460

5

5

1255

5

B/GPL 119

10,5 6,6

8,0

n.d. 139

8,0

5,0

6,1

50

4L

1360

73/5200

118/3300

A

M5

n.d. n.d.

3941x1728x1524

2460

5

5

1255

5

B/GPL 119

10,5 6,6

8,0

n.d. 139

8,0

5,0

6,1

50

4L

1360

73/5200

118/3300

A

M5

n.d. n.d.

3941x1728x1524

2460

5

5

1255

5

B/GPL 119

10,5 6,6

8,0

n.d. 139

8,0

5,0

6,1

50

4L

1360

73/5200

118/3300

A

M5

n.d. n.d.

3941x1728x1524

2460

5

5

1255

99

4,9

3,2

3,8

45

4L

1560

92/3750

230/2000

A

M5

185 11,7

3941x1728x1524

2460

5

5

1155

99

4,8

5

119

-

9

4

B/M

13,5kWh/100km

Urbano Ex.Ur. Comb

D

99

-

-

-

-

5

D

99

-

-

-

-

3,3

3,8

48

4L

1560

92/3750

230/2000

A

M5

182 11,5

3948x1715x1458

2460

3

5

1150

4

B/M

163

9,2

4,2

6,1

21

190 11,3 6,1

8,0

60

4L

1749

125/6000 170/3750

A

M5

185 11,9

4585x1829x1700

2728

5

5

1585

4

B/M

163

9,2

4,2

6,1

21

190 11,3 6,1

8,0

60

4L

1749

125/6000 170/3750

A

M5

185 11,9

4585x1829x1700

2728

5

5

1585

4

B/GPL 135

11,0 6,7

8,3

33,6 135

9,5

5,6

7,0

50

4L

1390

75/5500

112/3000

A

M5

161 13,0

4020x1750x1530

2590

5

5

1140

4

B/GPL 135

11,0 6,7

8,3

33,6 135

9,5

5,6

7,0

50

4L

1390

75/5500

112/3000

A

M5

161 13,0

4020x1750x1530

2590

5

5

1140

4

B/GPL 135

11,0 6,7

8,3

33,6 135

9,5

5,6

7,0

50

4L

1390

75/5500

112/3000

A

M5

161 13,0

4020x1750x1530

2590

5

5

1140

4

B/GPL 161

9,6

7,0

33,6 165

9,3

5,3

6,8

50

4L

1390

75/5500

112/3000

A

M5

162 13,0

4290x1740x1530

2630

4

5

1075

4

B/GPL 164

13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1

7,6

50

4L

1598

87/5500

128/3000

A

M5

167 13,4

4470x1740x1640

2910

5

5

1280

4

B/GPL 164

13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3

7,8

50

4L

1598

87/5500

128/3000

A

M5

167 13,7

4470x1740x1640

2910

5

7

1280

4

B/GPL 164

13,2 8,2 10,1 33,6 180 10,2 6,1

7,6

50

4L

1598

87/5500

128/3000

A

M5

167 13,4

4470x1740x1640

2910

5

5

1280

4

B/GPL 164

13,2 8,2 10,1 33,6 185 10,3 6,3

7,8

50

4L

1598

87/5500

128/3000

A

M5

167 13,7

4470x1740x1640

2910

5

7

1280

4

B/GPL 100

7,7

5,4

6,2

20

104

5,5

3,8

4,4

36

3L

998

69/6000

94/3600

A

M5

160 11,1

3470x1475x1530

2490

5

4

840

4

B/GPL 100

7,7

5,4

6,2

20

104

5,5

3,8

4,4

36

3L

998

69/6000

94/3600

A

M5

160 11,1

3470x1475x1530

2490

5

4

840

4

B/GPL 113

8,6

6,1

7,0

27,2 118

6,1

4,4

5,0

40

3L

997

69/6000

94/3600

A

M5

160 13,9

3605x1665x1550

2430

5

5

965

4

B/GPL 113

8,6

6,1

7,0

27,2 118

6,1

4,4

5,0

40

3L

997

69/6000

94/3600

A

M5

160 13,9

3605x1665x1550

2430

5

5

965

4

B/GPL 146

11,6 7,6

9,0

27,2 169

8,9

6,1

7,2

40

4L

1495

103/6000 132/4400

A

M5

170 10,8

3800x1690x1635

2540

5

5

1110

4

B/GPL 146

11,6 7,6

9,0

27,2 169

8,9

6,1

7,2

40

4L

1495

103/6000 132/4400

A

M5

170 10,8

3800x1690x1635

2540

5

5

1110

4

B/GPL 173

12,8 9,4 10,7

28

179

9,0

6,4

7,4

50

4L

1495

105/6000 140/4400

I

M5

160 12,5

4065x1695x1705

2580

5

5

1170

4

B/GPL 173

12,8 9,4 10,7

28

179

9,5

6,6

7,7

50

4L

1495

105/6000 140/4400

I

M5

160 12,5

4065x1695x1705

2580

5

5

1170

4

B/GPL 173

12,8 9,4 10,7

28

179

9,5

6,6

7,7

50

4L

1495

105/6000 140/4400

I

M5

160 12,5

4085x1745x1705

2580

5

5

1190

4

B/GPL 118

1115

4 4

5,4

8,7

6,0

7,0

33

138

7,6

4,8

5,8

43

4L

1297

83/6000

114/3800

A

M5

157 12,3

3620x1630x1530

2330

5

4

112

5,1

3,3

4,0

8,6

138

7,6

4,8

5,8

43

4L

1297

83/6000

114/3800

A

M5

157 12,3

3620x1630x1530

2330

5

4

1160

B/GPL 119

8,8

5,9

7,0

36

138

7,5

4,8

5,8

43

4L

1297

83/6000

114/3800

A

M5

157 12,5

3700x1578x1527

2390

5

5

1130

B/M

Citroën C-Zero È LA PRIMA VETTURA ELETTRICA CON BATTERIA AGLI IONI DI LITIO AD ENTRARE UFFICIALMENTE NEI LISTINI. CERTAMENTE IL PREZZO È ANCORA PROIBITIVO, TUTTAVIA SARÀ POSSIBILE ANCHE AVERALA IN LEASING CON UN CANONE MENSILE AL DI SOTTO DEI 500 EURO. LE PRESTAZIONI DI QUESTA CITYCAR SONO MOLTO INTERESSANTI. È BRILLANTE NELL’AMBITO URBANO E ADATTA ANCHE A BREVI SPOSTAMENTI APPENA FUORI CITTÀ, GRAZIE ALL’AUTONOMIA DI 150 KM CHE CALA INESORABILMENTE SE SI PRETENDE DI VIAGGIARE SEMPRE ALLA MASSIMA VELOCITÀ. È CONFORTEVOLE, OSPITA FINO A QUATTRO PERSONE CON UN PICCOLO BAGAGLIAIO.

35.960 EURO

ACCELERAZIONE s

7,2

33,6 132

CONSUMI l/100 km

33,6 132

7,2

EMISSIONI CO2 g/km

7,2

5,9

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

5,9

9,4

CONSUMI l/100 km 9,4

B/GPL 116

EMISSIONI CO2 g/km

B/GPL 116

4

ALIMENTAZIONE

4

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

27.350

POSTI

Captiva 2.4 16V 2WD GPL Eco Logic

PORTE

14.650

PASSO mm

Aveo 1.2 5p. LT GPL Eco Logic

DIMENSIONI LxLxA mm

14.050

VELOCITÀ km/h

Aveo 1.2 3p. LT GPL Eco Logic

CAMBIO

13.900

TRAZIONE

Aveo 1.2 5p. LS GPL Eco Logic

COPPIA MAX. Nm/giri-1

13.300

POTENZA MAX. Cv/giri-1

Aveo 1.2 3p. LS GPL Eco Logic

A A A A A A E E

CILINDRATA CC

13.350

CILINDRI Numero e disposizione

11.900

Aveo 1.2 5p. L GPL Eco Logic

BENZINA CAP. SERBATOIO litri

Aveo 1.2 3p. L GPL Eco Logic

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO


dr5 2.0 Bi-Fuel Metano

20.830

FIAT 500 0.9 TwinAir 85 CV Pop

13.250

500 0.9 TwinAir 85 CV Sport

15.050

500 0.9 TwinAir 85 CV Luonge

15.050

500 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel

16.850

500 0.9 TwinAir 85 CV Pop Dualogic

14.050

500 0.9 TwinAir 85 CV Sport Dualogic

15.850

500 0.9 TwinAir 85 CV Luonge Dualogic

15.850

500 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel Dualogic

17.650

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Pop

16.750

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Longue

18.550

500 C 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel

19.650

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Rock

20.750

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Pop Dualogic

17.550

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Longue Dualogic

19.350

500 C 0.9 TwinAir 85 CV by Diesel Dualogic

20.450

500 C 0.9 TwinAir 85 CV Rock Dualogic

21.550

Panda 1.2 Active GPL

11.950

Panda 1.2 Dynamic GPL

12.500

Panda 1.2 Active Natural Power

13.450

Panda 1.2 Dynamic Natural Power

14.000

Panda 1.2 Dynamic Natural Power Mamy

14.600

Panda 1.2 Climbing '10 Natural Power

14.400

Panda 1.2 Cross Natural Power

17.100

Punto Classic 1.2 3p. Active GPL

12.150

Punto Classic 1.2 5p. Active GPL

12.950

Punto Classic 1.2 5p. Nat. Power Active

12.150

Grande Punto 1.4 3p. Actual GPL

14.150

Grande Punto 1.4 5p. Actual GPL

14.950

Grande Punto 1.4 3p. Actual Natural Power

15.400

Grande Punto 1.4 5p. Actual Natural Power

16.200

Punto Evo1.4 3p Active GPL

14.450

Punto Evo1.4 5p Active GPL

15.250

Punto Evo1.4 3p Dynamic GPL

15.950

Punto Evo1.4 5p Dynamic GPL

16.750

Punto Evo1.4 5p Emotion GPL

18.250

Punto Evo1.4 3p Active Natural Power

15.700

Punto Evo1.4 5p Active Natural Power

16.500

Punto Evo1.4 3p Dynamic Natural Power

17.200

Punto Evo1.4 5p Dynamic Natural Power

18.000

Punto Evo1.4 5p Emotion Natural Power

19.500

Bravo 1.4 16V Active GPL

18.800

Bravo 1.4 16V Dynamic GPL

20.100

Bravo 1.4 16V Emotion GPL

21.100

Idea 1.4 Active GPL

16.650

A A A A A A A A A A A A A A A A B B A A A A A B B A B A A A B A B A A A A A A A B B B A

PESO Kg (compreso conducente)

5

1175

5

5

1395

4

B/GPL 197

13,7 8,5 10,5 38,4 210

n.d. n.d. n.d.

POSTI

5

2510

PORTE

2390

4290x1770x1700

PASSO mm

3700x1578x1527

160 13,5

DIMENSIONI LxLxA mm

157 12,5

M5

7,5

ACCELERAZIONE s

M5

A

138

VELOCITÀ km/h

A

109/6100 137/4200

8,6

CAMBIO

114/3800

1579

3,8

TRAZIONE

83/6000

4L

3,0

CILINDRATA CC 1297

55

5,2

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

4L

8,2

118

CONSUMI l/100 km

43

14,6 8,7 10,9 42,4 195 10,7 6,7

B/M

CONSUMI l/100 km

5,8

B/GPL 177

EURO

COPPIA MAX. Nm/giri-1

18.830

POTENZA MAX. Cv/giri-1

19.830

dr5 1.6 16V Bi-Fuel Metano

4,8

4

4

Urbano Ex.Ur. Comb

EMISSIONI CO2 g/km

dr5 2.0 Bi-Fuel GPL

A E D B A

BENZINA

CAP. SERBATOIO litri

17.830

EMISSIONI CO2 g/km

12.830

dr5 1.6 16V Bi-Fuel GPL

ALIMENTAZIONE

dr2 Bi-Fuel Metano

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

CILINDRI Numero e disposizione

LISTINO

55

4L

1971

128/5500 180/4000

I

M5

180 12,5

4290x1770x1700

2510

5

5

1480

8,2

55

4L

1579

109/6100 137/4200

A

M5

160 13,5

4290x1770x1700

2510

5

5

1500

210

n.d. n.d. n.d.

55

4L

1971

128/5500 180/4000

I

M5

180 12,5

4290x1770x1700

2510

5

5

1628

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

-

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

5

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

3

4

975

5

B

95

-

-

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

95

-

-

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

95

-

-

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

95

-

-

-

-

95

4,9

3,7

4,1

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

M5

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

3550x1630x1490

2300

2

4

980

5

B

92

-

-

-

-

92

4,6

3,6

4,0

35

2L

875

85/5500

145/1900

A

Aut

173 11,0

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2300

2

4

980

6

7,2

31

129

7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

155 14,0

3538x1578x1576

2305

5

4

935

31

4

B/M

163

9,5

5,9

7,3

14

195 10,7 6,7

4

B/M

179

7,4

4,6

5,6

14

5

B

95

-

-

-

5

B

95

-

-

-

5

B

95

-

-

5

B

95

-

5

B

92

5

B

5

4

B/GPL 114

9,2

4

B/GPL 114

9,2

6

7,2

129

7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

155 14,0

3538x1578x1576

2305

5

4

935

4

B/M

113

5,3

3,5

4,2

12,3 146

7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

148 17,0

3538x1578x1576

2305

5

4

1125

4

B/M

113

5,3

3,5

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7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

148 17,0

3538x1578x1576

2305

5

4

1125

4

B/M

113

5,3

3,5

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7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

148 17,0

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2305

5

4

1125

4

B/M

113

5,3

3,5

4,2

12,3 146

7,9

5,2

6,2

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

148 17,0

3538x1578x1576

2305

5

4

1125

4

B/M

116

5,5

3,5

4,3

12,3 149

8,1

5,3

6,3

30

4L

1242

60/5000

102/2500

A

M5

148 17,0

3538x1578x1576

2305

5

4

1125

4

B/GPL 114

9,2

6,0

7,2

31

133

7,1

4,8

5,6

47

4L

1242

60/5500

102/3000

A

M5

155 14,3

3840x1660x1480

2460

3

5

935

4

B/GPL 114

9,2

6,0

7,2

31

133

7,1

4,8

5,6

47

4L

1242

60/5500

102/3000

A

M5

155 14,3

3870x1660x1480

2460

5

5

950

115

5,5

3,7

4,3

11

148

8,0

5,3

6,3

47

4L

1242

60/5000

102/3000

A

M5

151 17,0

3870x1660x1480

2460

5

5

1100

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

4030x1690x1490

2510

3

4

1100

4

B/GPL 119

9,4

6,2

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38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

4030x1690x1490

2510

5

5

1115 1245

4

B/M

5

B/M

115

5,4

3,5

4,2

13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

4030x1690x1490

2510

3

4

5

B/M

115

5,4

3,5

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13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

4030x1690x1490

2510

5

4

1260

4

B/GPL 119

9,4

6,2

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38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

4065x1687x1514

2510

3

5

1100

4

B/GPL 119

9,4

6,2

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38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

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2510

5

5

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4

B/GPL 119

9,4

6,2

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38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

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2510

3

5

1100

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

4065x1687x1514

2510

5

5

1115

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

38

139

7,5

5,0

5,9

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,2

4065x1687x1514

2510

5

5

1115

5

B/M

115

5,4

3,5

4,2

13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

4065x1687x1514

2510

3

5

1245

5

B/M

115

5,4

3,5

4,2

13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

4065x1687x1514

2510

5

5

1260

5

B/M

115

5,4

3,5

4,2

13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

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2510

3

5

1245

5

B/M

115

5,4

3,5

4,2

13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

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5

5

1260

5

B/M

115

5,4

3,5

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13

149

7,9

5,4

6,3

45

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

162 14,9

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2510

5

5

1260

4

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10,6 7,0

8,3

41

156

8,6

5,5

6,7

58

4L

1368

90/5500

128/4500

A

M6

179 12,5

4340x1790x1500

2600

5

5

1280

4

B/GPL 134

10,6 7,0

8,3

41

156

8,6

5,5

6,7

58

4L

1368

90/5500

128/4500

A

M6

179 12,5

4340x1790x1500

2600

5

5

1280

4

B/GPL 134

10,6 7,0

8,3

41

156

8,6

5,5

6,7

58

4L

1368

90/5500

128/4500

A

M6

179 12,5

4340x1790x1500

2600

5

5

1280

4

B/GPL 119

9,5

7,4

34

146

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,5

3930x1700x1660

2510

5

5

1230

6,3

Fiat 500 TwinAir SULLA 500 È ARRIVATO IL MOTORE PIÙ AVANZATO DAL PUNTO DI VISTA TECNOLOGICO E AMBIENTALE. REALIZZATO A TEMPO DI RECORD DAGLI UOMINI DELLA FPT, FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES, CON LA PARTECIPAZIONE DELLA MAGNETI MARELLI, QUESTO BICILINDRICO TURBO DI 900 CC E DA 85 CV IMPIEGA IL RIVOLUZIONARIO SISTEMA MULTIAIR ABBINATO AD UNA FLUIDODINAMICA SPECIFICA ED OTTIMIZZATA PER IL MASSIMO RENDIMENTO DI COMBUSTIONE, TANTO DA ASSICURARE UN VANTAGGIO NELLE EMISSIONI DI CO2 FINO AL 30% IN MENO RISPETTO AD UN MOTORE DI PARI PRESTAZIONI. VANTA ADDIRITTURA UN 92 G/KM DI CO2 CON IL CAMBIO ROBOTIZZATO DUALOGIC (95G/KM CON CAMBIO MECCANICO) SENZA PENALIZZARE LE PRESTAZIONI E LA PIACEVOLEZZA DI GUIDA.

13.250 EURO

BEST BUY


LISTINO

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24.000

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25.000

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Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL

14.500

Fiesta+ 1.4 16V 92CV 3p. GPL Titanium

15.250

Fiesta+ 1.4 16V 92CV 5p. GPL Titanium

16.000

Fusion 1.4 16V 80CV GPL

15.750

Focus 1.6 115CV 3p. Ikon GPL

18.000

Focus 1.6 115CV 5p. Ikon GPL

18.750

Focus 1.6 115CV 5p. Titanium GPL

20.250

Focus+ 1.8 125CV 3p. Ikon Benzina-Bioetan.

18.000

Focus+ 1.8 125CV 5p. Ikon Benzina-Bioetan.

18.750

Focus 1.8 125CV 5p. Titanium Benz.-Bioetan.

20.250

Focus 1.6 115CV SW Ikon GPL

19.500

Focus 1.6 115CV SW Titanium GPL

21.000

Focus+ 1.8 125CV SW Benzina-Bioetanolo

19.500

Focus 1.8 125CV SW Titanium Benz.-Bioetan.

21.000

Focus+ 2.0 145CV 3p. Ikon Benzina-Metano 19.500 Focus+ 2.0 145CV 5p. Ikon Benzina-Metano 20.250 Focus 2.0 145CV 5p. Titanium Benz.-Metano

21.750

Mondeo+ 2.0 4p. GPL

26.000

Mondeo+ 2.0 4p. Titanium GPL

27.500

Mondeo+ 2.0 5p. GPL

26.000

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28.250

GONOW A200 Pick Up d.c. 4x4 EcoMode

17.440

GX6 Off Road 4x4 EcoMode

19.490

GREAT WALL Hover 5 Ecodual Luxury 2WD GPL

22.405

Hover 5 Ecodual Super Luxury 4WD GPL

25.501

Hover 5 Ecodual Super Luxury Sport 4WD GPL

27.501

Steed Ecodual single cab Luxury 2WD GPL

17.101

Steed Ecodual single cab Luxury 4WD GPL

18.601

Steed Ecodual double cab Luxury 2WD GPL

18.104

Steed Ecodual double cab S.Luxury 4WD GPL

20.563

Steed Ecodual single cab Luxury 2WD Met.

n.d.

Steed Ecodual single cab Luxury 4WD Met.

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Steed Ecodual double cab S.Luxury 4WD Met.

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HONDA Civic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC 4p.

25.780

Civic Hybrid 1.3 i-Dsi i-VTEC i-pilot leather

28.580

Insight Elegance

21.000

Insight Exécutive

22.000

Insight Exécutive i-Pilot

24.000

CR-Z S

21.800

CR-Z Sport

22.800

CR-Z GT

24.300

CR-Z GT Plus

26.100

CR-Z GT Plus i-Pilot

28.100

HYUNDAI i10 1.1 12V BlueDrive GPL

10.890

i10 1.1 12V BlueDrive GPL Style

11.890

B B B B B B B B D D D B B D D A A A C C C C C C G G F E E G G G G B B B B A A A A A A A A A A A A

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

165 13,5

3930x1700x1660

2510

5

5

1230

4,3

13,2 152

8,9

5,6

6,8

45

4L

1368

77/6000

115/3250

A

M5

150 15,8

3959x1716x1735

2513

5

5

1440

5

B/M

114

5,6

3,6

4,3

13,2 152

8,9

5,6

6,8

45

4L

1368

77/6000

115/3250

A

M5

150 15,8

3959x1716x1735

2513

5

5

1440

5

B/M

134

6,5

4,0

4,9

16,1 173

9,7

6,1

7,4

22

4L

1368

120/5000 206/2000

A

M6

172 12,3

4390x1832x1849

2755

5

5

1615

5

B/M

134

6,5

4,0

4,9

16,1 173

9,7

6,1

7,4

22

4L

1368

120/5000 206/2000

A

M6

172 12,3

4390x1832x1849

2755

5

5

1615

5

B/M

134

6,5

4,0

4,9

16,1 173

9,7

6,1

7,4

22

4L

1368

120/5000 206/2000

A

M6

172 12,3

4390x1832x1849

2755

5

5

1615

4

B/M

161

7,9

5,1

6,1

26,5 216 11,9 7,5

9,1

25

4L

1596

103/5750 145/4000

A

M5

168 13,5

4090x1870x1700

2670

5

6

1545

4

B/M

161

7,9

5,1

6,1

26,5 216 11,9 7,5

9,1

25

4L

1596

103/5750 145/4000

A

M5

168 13,5

4090x1870x1700

2670

5

6

1545

4

B/M

161

7,9

5,1

6,1

26,5 216 11,9 7,5

9,1

25

4L

1596

103/5750 145/4000

A

M5

168 13,5

4090x1870x1700

2670

5

6

1545

4

B/M

161

7,9

5,1

6,1

26,5 216 11,9 7,5

9,1

25

4L

1596

103/5750 145/4000

A

M5

168 13,5

4090x1870x1700

2670

5

6

1545

5

B/GPL 119

9,5

5,7

7,5

33,6 133

7,5

4,6

5,7

45

4L

1388

97/5750

125/4220

A

M5

175 12,2

3950x1722x1480

2490

3

5

1065

5

B/GPL 119

9,5

5,7

7,5

33,6 133

7,5

4,6

5,7

45

4L

1388

97/5750

125/4220

A

M5

175 12,2

3950x1722x1480

2490

5

5

1125

5

B/GPL 119

9,5

5,7

7,5

33,6 133

7,5

4,6

5,7

45

4L

1388

97/5750

125/4220

A

M5

175 12,2

3950x1722x1480

2490

3

5

1065

5

B/GPL 119

9,5

5,7

7,5

33,6 133

7,5

4,6

5,7

45

4L

1388

97/5750

125/4220

A

M5

175 12,2

3950x1722x1480

2490

5

5

1125

5

B/GPL 129

10,2 6,4

8,0

33,6 154

8,5

5,3

6,5

45

4L

1388

80/5700

124/3500

A

M5

163 13,7

4013x1724x1543

2486

5

5

1242

4

B/GPL 137

12,2 6,4

8,5

42,4 157

8,7

5,4

6,6

55

4L

1596

115/6000 155/4150

A

M5

190 10,8

4337x1839x1500

2640

3

5

1275

4

B/GPL 137

12,2 6,4

8,5

42,4 157

8,7

5,4

6,6

55

4L

1596

115/6000 155/4150

A

M5

190 10,8

4337x1839x1500

2640

5

5

1275

4

B/GPL 137

12,2 6,4

8,5

42,4 157

8,7

5,4

6,6

55

4L

1596

115/6000 155/4150

A

M5

190 10,8

4337x1839x1500

2640

5

5

1275

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

169

9,5

5,6

7,0

55

4L

1798

125/6000 165/4000

A

M5

198 10,3

4337x1839x1500

2640

3

5

1189

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

169

9,5

5,6

7,0

55

4L

1798

125/6000 165/4000

A

M5

198 10,3

4337x1839x1500

2640

5

5

1307

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

169

9,5

5,6

7,0

55

4L

1798

125/6000 165/4000

A

M5

198 10,3

4337x1839x1500

2640

5

5

1307

4

B/GPL 137

12,2 6,4

8,5

42,4 157

8,7

5,4

6,6

55

4L

1596

115/6000 155/4150

A

M5

190 11,0

4468x1839x1501

2640

5

5

1335

4

B/GPL 137

12,2 6,4

8,5

42,4 157

8,7

5,4

6,6

55

4L

1596

115/6000 155/4150

A

M5

190 11,0

4468x1839x1501

2640

5

5

1335

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

169

9,5

5,6

7,0

55

4L

1798

125/6000 165/4000

A

M5

198 10,5

4468x1839x1501

2640

5

5

1340

4

B/E85

n.d.

-

-

-

-

169

9,5

5,6

7,0

55

4L

1798

125/6000 165/4000

A

M5

198 10,5

4468x1839x1501

2640

5

5

1340

4

B/M

163

7,8

4,4

6,2

15

189

9,8

5,4

7,2

55

4L

1999

145/6000 185/4500

A

M5

200

9,5

4337x1839x1500

2640

3

5

1275

4

B/M

163

7,8

4,4

6,2

15

189

9,8

5,4

7,2

55

4L

1999

145/6000 185/4500

A

M5

200

9,5

4337x1839x1500

2640

5

5

1275

4

B/M

163

7,8

4,4

6,2

15

189

9,8

5,4

7,2

55

4L

1999

145/6000 185/4500

A

M5

200

9,5

4337x1839x1500

2640

5

5

1275

Urbano Ex.Ur. Comb

ACCELERAZIONE s

146

3,6

Urbano Ex.Ur. Comb

CONSUMI l/100 km

34

5,6

B/GPL 119

CONSUMI l/100 km 7,4

114

EMISSIONI CO2 g/km

6,3

B/M

4

ALIMENTAZIONE

9,5

5

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

23.700

POSTI

Multipla 1.6 16V Natural Power Taxi

PORTE

23.000

PASSO mm

Multipla 1.6 16V Natural Power Active

DIMENSIONI LxLxA mm

23.500

VELOCITÀ km/h

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Emotion

CAMBIO

22.000

TRAZIONE

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Dynamic

COPPIA MAX. Nm/giri-1

20.500

POTENZA MAX. Cv/giri-1

Doblò 1.4 T-Jet Natural Power Active

CILINDRATA CC

18.200

CILINDRI Numero e disposizione

Qubo 1.4 8V 77 CV Dynamic Natural Power

A A A A A A A A A A

CAP. SERBATOIO litri

16.700

EMISSIONI CO2 g/km

18.150

Qubo 1.4 8V 77 CV Active Natural Power

BENZINA

CAP. SERBATOIO litri

Idea 1.4 Dynamic GPL

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

50

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

210

9,9

4844x1886x1500

2850

4

5

1529

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

50

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

210

9,9

4844x1886x1500

2850

4

5

1541

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

50

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

210

9,9

4844x1886x1500

2850

5

5

1529

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

50

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

210

9,9

4844x1886x1500

2850

5

5

1541

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

40

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

205 10,3

4830x1886x1512

2850

5

5

1548

4

B/GPL 167

14,1 7,8 10,2

40

189 11,2 6,0

7,9

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

205 10,3

4830x1886x1512

2850

5

5

1560

4

B/GPL n.d.

20,3 13,3 15,8

70

261 14,2 9,05 11,0

57

4L

1997

126/6000 165/4500

P

M5

160 n.d.

5100x1710x1700

3020

4

5

1760

4

B/GPL n.d.

20,3 13,3 15,8

40

261 14,2 9,05 11,0

57

4L

1997

126/6000 165/4500

I

M5

160 n.d.

4970x1780x1840

2740

5

5

1855

4

B/GPL 222

n.d. n.d. 13,8

56

242

n.d. n.d. 10,3

70

4L

2378

126/5250 200/2500

P

M5

160 n.d.

4649x1810x1745

2700

5

5

1930

4

B/GPL 222

n.d. n.d. 13,8

56

242

n.d. n.d. 10,3

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

160 n.d.

4649x1810x1735

2700

5

5

2015

4

B/GPL 222

n.d. n.d. 13,8

56

242

n.d. n.d. 10,3

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

160 n.d.

4649x1810x1735

2700

5

5

2015

4

B/GPL 236

n.d. n.d. 14,6

57

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

P

M5

n.d. n.d.

5040x1800x1730

3050

2

5

1810

4

B/GPL 236

n.d. n.d. 14,6

57

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

n.d. n.d.

5040x1800x1730

3050

2

5

1930

4

B/GPL 236

n.d. n.d. 14,6

57

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

P

M5

n.d. n.d.

5040x1800x1730

3050

4

5

1810

4

B/GPL 236

n.d. n.d. 14,6

57

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

n.d. n.d.

5040x1800x1730

3050

4

5

1930

4

B/M

218

n.d. n.d. 8,33

19

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

P

M5

140 n.d.

5040x1800x1730

3050

2

5

2025

4

B/M

218

n.d. n.d. 8,33

19

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

140 n.d.

5040x1800x1730

3050

2

5

2145

4

B/M

218

n.d. n.d. 8,33

19

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

P

M5

140 n.d.

5040x1800x1730

3050

4

5

2025

4

B/M

218

n.d. n.d. 8,33

19

251

n.d. n.d. 10,7

70

4L

2378

126/5250 200/2500

I

M5

140 n.d.

5040x1800x1730

3050

4

5

2145

4

ibrida

109

-

-

-

-

109

5,2

4,3

4,6

50

4L

1339

116/6000 167/2500

A

CVT 185 12,1

4550x1750x1430

2700

4

5

1399

4

ibrida

109

-

-

-

-

109

5,2

4,3

4,6

50

4L

1339

116/6000 167/2500

A

CVT 185 12,1

4550x1750x1430

2700

4

5

1399

5

ibrida

101

-

-

-

-

101

4,6

4,2

4,4

40

4L

1339

98/5800

167/1000

A

CVT 186 12,6

4400x1700x1430

2250

5

5

1279

5

ibrida

101

-

-

-

-

101

4,6

4,2

4,4

40

4L

1339

98/5800

167/1000

A

CVT 186 12,6

4400x1700x1430

2250

5

5

1279

5

ibrida

101

-

-

-

-

101

4,6

4,2

4,4

40

4L

1339

98/5800

167/1000

A

CVT 186 12,6

4400x1700x1430

2250

5

5

1279

5

ibrida

117

-

-

-

-

117

6,1

4,4

5,0

n.d.

4L

1497

124/6100 174/1500

A

M6

200

9,9

4080x1740x1395

2435

3

4

1222

5

ibrida

117

-

-

-

-

117

6,1

4,4

5,0

n.d.

4L

1497

124/6100 174/1500

A

M6

200

9,9

4080x1740x1395

2435

3

4

1222

5

ibrida

117

-

-

-

-

117

6,1

4,4

5,0

n.d.

4L

1497

124/6100 174/1500

A

M6

200

9,9

4080x1740x1395

2435

3

4

1222

5

ibrida

117

-

-

-

-

117

6,1

4,4

5,0

n.d.

4L

1497

124/6100 174/1500

A

M6

200

9,9

4080x1740x1395

2435

3

4

1222

5

ibrida

117

-

-

-

-

117

6,1

4,4

5,0

n.d.

4L

1497

124/6100 174/1500

A

M6

200

9,9

4080x1740x1395

2435

3

4

1222

4

B/GPL 115

9,0

6,0

7,2

27,2 119

6,1

4,4

5,0

35

4L

1086

66/5500

99/2800

A

M5

151 15,6

3565x1595x1540

2380

5

5

1050

4

B/GPL 115

9,0

6,0

7,2

27,2 119

6,1

4,4

5,0

35

4L

1086

66/5500

99/2800

A

M5

151 15,6

3565x1595x1540

2380

5

5

1050

125

make it your lifestyle


LISTINO

i30 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Special

16.240

i30 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Active Sp.

17.540

i30 CW 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Spec.

16.740

i30 CW 1.4 16V 109CV BlueDrive GPL Act. Sp.

18.040

KIA Picanto 1.0 12V Easy Bi-Fuel

10.500

Picanto 1.0 12V Town Bi-Fuel

11.450

Picanto 1.0 12V Life Bi-Fuel

12.350

Picanto 1.1 12V Trendy Bi-Fuel

13.650

ceed 1.4 90CV 5p. Face Lift LX Bi-Fuel

17.350

ceed 1.4 90CV 5p. Face Lift EX Bi-Fuel

19.050

ceed Sp. Wag. 1.4 90CV LX Bi-Fuel

17.950

ceed Sp. Wag. 1.4 90CV EX Bi-Fuel

19.650

ceed Sp. Wag. 1.6 120CV EX Bi-Fuel

20.350

Soul 1.6 CVVT Cool Bi-Fuel

17.850

Soul 1.6 CVVT Active Bi-Fuel

20.050

Sorento EcoSuv 2WD GPL

29.900

Sorento EcoSuv 4WD GPL

31.900

A A A A B B B B B B B E D

12.980

G

LADA Niva 1.7 MPi Dual fuel GPL

LANCIA Ypsilon 1.4 Diva Ecochic GPL

14.400

Ypsilon 1.4 New Oro Ecochic GPL

15.000

Ypsilon 1.4 Platino Ecochic GPL

16.100

Musa 1.4 8V Diva Ecochic GPL

17.600

Musa 1.4 Oro Ecochic GPL

18.850

Musa 1.4 Oro Plus Ecochic GPL

20.100

Musa 1.4 Platino Ecochic GPL

21.350

Delta Argento 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL

23.700

Delta Oro 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL

25.300

Delta Platino 1.4 T-Jet 120CV Ecochic GPL

26.900

LEXUS

A A A A A A A B B B

RX 450h FWD

55.200

RX 450h

59.750

RX 450h Ambassador

65.550

RX 450h Luxury

71.750

RX 450h Hi-Tech

71.750

RX 450h Platinum

72.450

C C C D D C A A A A A A

15.300

B

GS 450h

61.750

GS 450h Plus

67.450

GS 450h Ambassador

74.650

LS 600h

108.250

LS 600h Luxury

131.750

LS 600h Luxury L

141.750

MAZDA Mazda 2 1.3 16V 75CV 5p. GPL play

MERCEDES B 180 NGT BlueEFFICIENCY Executive

28.210

B 180 NGT BlueEFFICIENCY Chrome

31.410

B 180 NGT BlueEFFICIENCY Premium

31.430

S 400 HYBRID

95.760

S 400 HYBRID lunga

100.560

MINI Mini One D

19.850

Mini Cooper D

21.800

A A A C C A A

4,4

5,0

35

4L

1086

66/5500

99/2800

A

M5

151 15,6

3565x1595x1540

2380

5

5

1050

6,3

4,3

5,0

35

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

164 12,8

3565x1595x1540

2380

5

5

1055

4

B/GPL 113

9,2

6,3

7,3

27,2 124

6,4

4,6

5,2

35

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

164 12,8

3565x1595x1540

2380

5

5

1055

4

B/GPL 118

8,8

6,0

7,0

37,6 124

6,4

4,5

5,2

45

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

165 12,9

3940x1710x1490

2525

3

5

1085

4

B/GPL 118

8,8

6,0

7,0

37,6 124

6,4

4,5

5,2

45

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

165 12,9

3940x1710x1490

2525

5

5

1095

4

B/GPL 118

8,8

6,0

7,0

37,6 124

6,4

4,5

5,2

45

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

165 12,9

3940x1710x1490

2525

3

5

1085

4

B/GPL 118

8,8

6,0

7,0

37,6 124

6,4

4,5

5,2

45

4L

1248

78/6000

118/4000

A

M5

165 12,9

3940x1710x1490

2525

5

5

1095

4

B/GPL 136

12,0 6,9

8,7

n.d. 145

7,6

5,2

6,1

53

4L

1396

109/6200 137/5000

A

M5

187 12,6

4245x1775x1480

2650

5

5

1343

4

B/GPL 136

12,0 6,9

8,7

n.d. 145

7,6

5,2

6,1

53

4L

1396

109/6200 137/5000

A

M5

187 12,6

4245x1775x1480

2650

5

5

1343

4

B/GPL 136

12,0 6,9

8,7

n.d. 138

7,1

5,0

5,8

53

4L

1396

109/6200 137/5000

A

M5

187 12,7

4475x1775x1565

2700

5

5

1338

4

B/GPL 136

12,0 6,9

8,7

n.d. 138

7,1

5,0

5,8

53

4L

1396

109/6200 137/5000

A

M5

187 12,7

4475x1775x1565

2700

5

5

1338

4

B/GPL 112

8,4

6,2

6,9

27,2 117

6,1

4,5

5,1

35

4L

999

61/5600

87/3000

A

M5

150 15,8

3535x1595x1480

2370

5

5

1075

4

B/GPL 112

8,4

6,2

6,9

27,2 117

6,1

4,5

5,1

35

4L

999

61/5600

87/3000

A

M5

150 15,8

3535x1595x1480

2370

5

5

1075

4

B/GPL 112

8,4

6,2

6,9

27,2 117

6,1

4,5

5,1

35

4L

999

61/5600

87/3000

A

M5

150 15,8

3535x1595x1480

2370

5

5

1075

4

B/GPL 111

8,6

6,2

6,9

27,2 123

6,3

4,5

5,2

35

4L

1086

64/5500

97/2800

A

M5

154 15,1

3535x1595x1480

2370

5

5

1075

5

B/GPL 132

10,9 7,2

8,5

40

139

7,2

5,1

5,8

53

4L

1396

90/6000

136/5000

A

M5

180 13,0

4260x1790x1480

2650

5

5

1338

5

B/GPL 132

10,9 7,2

8,5

40

139

7,2

5,1

5,8

53

4L

1396

90/6000

136/5000

A

M5

180 13,0

4260x1790x1480

2650

5

5

1338

5

B/GPL 132

10,9 7,2

8,5

40

143

7,4

5,4

6,1

53

4L

1396

90/6000

136/5000

A

M5

180 13,4

4490x1790x1525

2650

5

5

1392

5

B/GPL 132

10,9 7,2

8,5

40

143

7,4

5,4

6,1

53

4L

1396

90/6000

136/5000

A

M5

180 13,4

4490x1790x1525

2650

5

5

1392

5

B/GPL 140

11,3 7,7

9,0

40

148

7,9

5,3

6,2

53

4L

1591

125/6300 154/5200

A

M5

192 10,8

4490x1790x1525

2650

5

5

1412

4

B/GPL 135

10,5 7,1

8,3

56

153

7,9

5,7

6,5

48

4L

1591

126/6300 156/4200

A

M5

177 11,0

4105x1785x1610

2550

5

5

1295

4

B/GPL 135

10,5 7,1

8,3

56

153

7,9

5,7

6,5

48

4L

1591

126/6300 156/4200

A

M5

177 11,0

4105x1785x1610

2550

5

5

1295

5

B/GPL 190

16,4 9,8 12,2

n.d. 203 11,2 6,9

8,5

70

4L

2359

174/6000 225/3750

A

M6

190 10,5

4685x1885x1745

2700

5

5

1785

5

B/GPL 190

16,4 9,8 12,2

n.d. 208 11,4 7,1

8,7

70

4L

2359

174/6000 225/3750

I

M6

190 11,1

4685x1885x1745

2700

5

5

1845

4

B/GPL 199

n.d. n.d. 12,3

48

9,5

70

4L

1690

82/5000

131/3200

I

M5

137 19,0

3720x1680x1640

2200

3

4

1285

4

B/GPL 115

9,1

5,9

7,1

31,2 130

7,2

4,6

5,5

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

167 13,5

3810x1704x1530

2388

3

4

1050

4

B/GPL 115

9,1

5,9

7,1

31,2 130

7,2

4,6

5,5

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

167 13,5

3810x1704x1530

2388

3

4

1050

4

B/GPL 115

9,1

5,9

7,1

31,2 130

7,2

4,6

5,5

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

167 13,5

3810x1704x1530

2388

3

4

1050

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

31,2 146

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

163 13,5

4035x1698x1660

2508

5

5

1230

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

31,2 146

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

163 13,5

4035x1698x1660

2508

5

5

1230

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

31,2 146

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

163 13,5

4035x1698x1660

2508

5

5

1230

4

B/GPL 119

9,4

6,2

7,4

31,2 146

7,9

5,2

6,2

47

4L

1368

77/6000

115/3000

A

M5

163 13,5

4035x1698x1660

2508

5

5

1230

4

B/GPL 134

10,8 6,8

8,3

41,6 149

8,3

5,2

6,3

57

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M6

195

9,8

4520x1797x1499

2700

5

5

1395

4

B/GPL 134

10,8 6,8

8,3

41,6 149

8,3

5,2

6,3

57

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M6

195

9,8

4520x1797x1499

2700

5

5

1395

4

B/GPL 134

10,8 6,8

8,3

41,6 149

8,3

5,2

6,3

57

4L

1368

120/5000 206/1750

A

M6

195

9,8

4520x1797x1499

2700

5

5

1395

4

ibrida

179

-

-

-

-

179

9,1

7,0

7,8

65

6V

3456

345/6400 368/4800

P

CVT 240

5,9

4850x1820x1430

2850

4

5

1970

4

ibrida

180

-

-

-

-

180

9,1

7,1

7,8

65

6V

3456

345/6400 368/4800

P

CVT 250

5,9

4850x1820x1430

2850

4

5

1975

4

ibrida

180

-

-

-

-

180

9,1

7,1

7,8

65

6V

3456

345/6400 368/4800

P

CVT 250

5,9

4850x1820x1430

2850

4

5

1975

5

ibrida

218

-

-

-

-

218 11,2 8,0

9,3

84

8V

4969

445/6400 520/4000

I

E-CVT 250

6,3

5060x1875x1480

2970

4

5

2365

5

ibrida

218

-

-

-

-

218 11,2 8,0

9,3

84

8V

4969

445/6400 520/4000

I

E-CVT 250

6,3

5060x1875x1480

2970

4

5

2365

5

ibrida

219

-

-

-

-

219 11,3 8,0

9,3

84

8V

4969

445/6400 520/4000

I

E-CVT 250

6,3

5180x1875x1480

3090

4

4

2485

5

ibrida

140

-

-

-

-

140

6,2

6,0

6,1

65

6V

3456

299/6000 317/4800

A

CVT 180

8,2

4770x1885x1685

2740

5

5

2125

5

ibrida

145

-

-

-

-

145

6,5

6,0

6,3

65

6V

3456

299/6000 317/4800

I

CVT 200

7,8

4770x1885x1685

2740

5

5

2185

5

ibrida

145

-

-

-

-

145

6,5

6,0

6,3

65

6V

3456

299/6000 317/4800

I

CVT 200

7,8

4770x1885x1685

2740

5

5

2185

5

ibrida

145

-

-

-

-

145

6,5

6,0

6,3

65

6V

3456

299/6000 317/4800

I

CVT 200

7,8

4770x1885x1685

2740

5

5

2280

5

ibrida

145

-

-

-

-

145

6,5

6,0

6,3

65

6V

3456

299/6000 317/4800

I

CVT 200

7,8

4770x1885x1685

2740

5

5

2185

5

ibrida

145

-

-

-

-

145

6,5

6,0

6,3

65

6V

3456

299/6000 317/4800

I

CVT 200

7,8

4770x1885x1685

2740

5

5

2185

4

B/GPL 119

9,3

6,3

7,4

27,2 138

6,9

4,6

5,4

43

4L

1349

75/6000

121/3500

A

M5

168 14,0

3885x1695x1475

2490

5

5

1069

Urbano Ex.Ur. Comb

282 12,0 8,0

ACCELERAZIONE s

6,1

27,2 119

CONSUMI l/100 km

27,2 119

7,3

EMISSIONI CO2 g/km

7,2

6,3

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

6,0

9,2

CONSUMI l/100 km 9,0

B/GPL 113

EMISSIONI CO2 g/km

B/GPL 115

4

ALIMENTAZIONE

4

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

14.700

POSTI

i20 1.2 5p. BlueDrive GPL Comfort

PORTE

14.200

PASSO mm

i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Comfort

DIMENSIONI LxLxA mm

13.200

VELOCITÀ km/h

i20 1.2 5p. BlueDrive GPL Classic

CAMBIO

12.700

TRAZIONE

i20 1.2 3p. BlueDrive GPL Classic

COPPIA MAX. Nm/giri-1

14.090

POTENZA MAX. Cv/giri-1

i10 1.2 16V BlueDrive GPL Dynamic

A B B A A A A B B B B

CILINDRATA CC

13.200

CILINDRI Numero e disposizione

12.790

i10 1.2 16V BlueDrive GPL Active

BENZINA CAP. SERBATOIO litri

i10 1.1 12V BlueDrive GPL Active

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

4

B/M

135

6,4

4,1

4,9

16

175

9,7

6,0

7,3

54

4L

2034

116/5750 165/3500

A

M5

184 12,4

4273x1777x1624

2778

5

5

1470

4

B/M

135

6,4

4,1

4,9

16

175

9,7

6,0

7,3

54

4L

2034

116/5750 165/3500

A

M5

184 12,4

4273x1777x1624

2778

5

5

1470

4

B/M

135

6,4

4,1

4,9

16

175

9,7

6,0

7,3

54

4L

2034

116/5750 165/3500

A

M5

184 12,4

4273x1777x1624

2778

5

5

1470

5

ibrida

189

-

-

-

- 186-18910,9 6,5

8,1

90

6V

3498

299/6000 385/2400

P

S7

250

7,2

5096x1871x1479

3035

4

5

1955

5

ibrida

191

-

-

-

- 188-19111,0 6,6

8,2

90

6V

3498

299/6000 385/2400

P

S7

250

7,2

5226x1871x1479

3165

4

5

2020

D

99

-

-

-

-

99

4,2

3,5

3,8

40

4L

1598

90/4000

215/1750

A

M6

184 11,4

3723x1683x1407

2467

3

4

1165

D

99

-

-

-

-

99

4,2

3,5

3,8

40

4L

1598

112/4000 270/1750

A

M6

197

3723x1683x1407

2467

3

4

1165

ecoCAR 126

9,7


LISTINO

15.600

NISSAN Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Easy

10.090

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Active

11.190

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Fun

12.890

Pixo 1.0 GPL 5p. Eco Matic

12.190

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Easy

12.800

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Easy

13.400

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco Active

14.850

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco Active

15.450

Micra 1.2 16V GPL 3p. Eco n-tec

15.350

Micra 1.2 16V GPL 5p. Eco n-tec

15.950

Note 1.4 16V GPL Eco Visia

15.100

Note 1.4 16V GPL Eco Acenta

17.510

Note 1.4 16V GPL Eco n-tec

18.410

Qashqai 1.6 16V Eco Visia

20.850

Qashqai 1.6 16V Eco Acenta

23.650

OPEL Corsa 1.2 GPL -TECH 3p. Club

14.000

Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Club

14.750

Corsa 1.2 GPL -TECH 3p. Edition

15.300

Corsa 1.2 GPL -TECH 5p. Edition

16.050

Corsa 1.3 CDTI 95CV 3p. Edition

15.300

Corsa 1.3 CDTI 95CV 5p. Edition

16.050

Corsa 1.3 CDTI 95CV 5p. Cosmo

17.600

Agila 1.0 GPL-TECH 65CV 5p. Enjoy

14.550

Agila 1.2 GPL-TECH 86CV 5p. Enjoy

15.050

Zafira 1.6 16V ecoM 150CV Turbo Edition

27.000

Zafira 1.6 16V ecoM 150CV Turbo Cosmo

29.000

PEUGEOT

A A A A B B B B B B A A A C C A A A A A A A A B A A

206 Plus 1,1 8V 3p ECO GPL

12.200

206 Urban 1,1 8V 3p ECO GPL

12.950

206 Urban 1,1 8V 5p ECO GPL

13.650

206 Plus Trendy 1,1 8V 3p ECO GPL

14.000

206 Plus Trendy 1,1 8V 5p ECO GPL

14.700

207 1.4 8V 75CV 3p. X Line ECO GPL

15.475

207 1.4 8V 75CV 5p. X Line ECO GPL

16.125

207 1.4 8V 75CV SW X Line ECO GPL

16.775

207 1.6 Hdi 90 CV FAP 3p.

17.375

207 1.6 Hdi 90 CV FAP 5p.

18.025

A A A A A B A B A A

81.600

B

PORSCHE Cayenne 3.0 S Hybrid

RENAULT Clio Storia 1.2 5p. GPL Confort

12.700

Modus 1.2 16V GPL Expression

15.500

Modus 1.2 16V GPL Dynamique

16.500

Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Expression

16.200

Grand Modus 1.2 16V GPL Grand Dynamique

17.200

Kangoo SL Easy 1.6 105CV GPL

18.250

Kangoo SL Tom Tom 1.6 105CV GPL

19.850

New Megane Confort 1.6 110CV GPL

19.500

New Megane Dynamique 1.6 110CV GPL

20.500

New Megane Sportour Confort 1.6 110CV GPL

20.100

New Megane Sportour Dynam. 1.6 110CV GPL 21.100

SAAB 9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Linear

29.150

B A A A A D D D D C C D

4,6

5,5

47

3L

1124

75/6000

100/4000

A

M5

165 12,9

3810x1695x1520

2500

3

5

1055

7,0

4,6

5,5

47

3L

1124

75/6000

100/4000

A

M5

165 13,3

3870x1695x1550

2500

5

5

1090

4

B/GPL 118

9,0

6,0

7,1

27,2 130

7,0

4,6

5,5

47

3L

1124

75/6000

100/4000

A

M5

165 12,9

3810x1695x1520

2500

3

5

1055

4

B/GPL 118

9,0

6,0

7,1

27,2 130

7,0

4,6

5,5

47

3L

1124

75/6000

100/4000

A

M5

165 13,3

3870x1695x1550

2500

5

5

1055

4

B/GPL 125

9,8

6,6

7,8

27,2 138

7,4

4,8

5,8

47

4L

1332

95/6000

125/4000

A

M5

180 11,0

3810x1695x1520

2500

3

5

1075

4

B/GPL 125

9,8

6,6

7,8

27,2 138

7,4

4,8

5,8

47

4L

1332

95/6000

125/4000

A

M5

180 11,0

3870x1695x1550

2500

5

5

1100

4

B/GPL 125

9,8

6,6

7,8

27,2 138

7,4

4,8

5,8

47

4L

1332

95/6000

125/4000

A

M5

180 11,0

3870x1695x1550

2500

5

5

1075

5

B/GPL

96

7,4

5,1

5,9

24

103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/3400

A

M5

155 14,0

3655x1630x1470

2360

5

4

950

5

B/GPL

96

7,4

5,1

5,9

24

103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/3400

A

M5

155 14,0

3655x1630x1470

2360

5

4

950

5

B/GPL

96

7,4

5,1

5,9

24

103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/3400

A

M5

155 14,0

3655x1630x1470

2360

5

4

950

5

B/GPL 113

8,9

6

6,9

24

103

6,7

4,5

5,2

35

3L

996

68/6000

90/3400

A

Aut

150 17,0

3655x1630x1470

2360

5

4

975

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

3

5

1090

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

5

5

1090

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

3

5

1090

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

5

5

1090

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

3

5

1090

4

B/GPL 126

9,3

6,9

7,8

32

139

7,4

5,1

5,9

46

4L

1240

79/5300

110/3600

A

M5

167 13,5

3720x1660x1540

2430

5

5

1090

4

B/GPL 135

6,9

5,2

5,6

38,4 139

7,3

5,1

5,9

46

4L

1386

88/5200

128/3200

A

M5

165 13,1

4083x1691x1550

2600

5

5

1200

4

B/GPL 135

6,9

5,2

5,6

38,4 139

7,3

5,1

5,9

46

4L

1386

88/5200

128/3200

A

M5

165 13,1

4083x1691x1550

2600

5

5

1200

4

B/GPL 135

6,9

5,2

5,6

38,4 139

7,3

5,1

5,9

46

4L

1386

88/5200

128/3200

A

M5

165 13,1

4083x1691x1550

2600

5

5

1200

4

B/GPL 159

13,1 8,3 10,0

n.d. 162

8,4

5,7

6,7

65

4L

1598

115/6000 156/4400

A

M5

175 12,0

4315x1783x1606

2631

5

5

1450

4

B/GPL 159

13,1 8,3 10,0

n.d. 162

8,4

5,7

6,7

65

4L

1598

115/6000 156/4400

A

M5

175 12,0

4315x1783x1606

2631

5

5

1450

4

B/GPL 119

9,9

6,0

7,4

33,6 139

7,7

4,7

5,8

45

4L

1229

80/5600

110/4000

A

M5

168 13,9

4000x1710x1490

2510

3

5

1209

4

B/GPL 119

9,9

6,0

7,4

33,6 139

7,7

4,7

5,8

45

4L

1229

80/5600

110/4000

A

M5

168 13,9

4000x1710x1490

2510

5

5

1240

4

B/GPL 119

9,9

6,0

7,4

33,6 139

7,7

4,7

5,8

45

4L

1229

80/5600

110/4000

A

M5

168 13,9

4000x1710x1490

2510

3

5

1209

4

B/GPL 119

9,9

6,0

7,4

33,6 139

7,7

4,7

5,8

45

4L

1229

80/5600

110/4000

A

M5

168 13,9

4000x1710x1490

2510

5

5

1240

Urbano Ex.Ur. Comb

ACCELERAZIONE s

7,0

27,2 130

CONSUMI l/100 km

27,2 130

7,1

EMISSIONI CO2 g/km

7,1

6,0

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

6,0

9,0

CONSUMI l/100 km 9,0

B/GPL 118

EMISSIONI CO2 g/km

B/GPL 118

4

ALIMENTAZIONE

4

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

Colt 1.3 5p. GPL Invite

POSTI

14.700

PORTE

Colt 1.3 5p. GPL Inform

PASSO mm

14.000

DIMENSIONI LxLxA mm

Colt 1.3 3p. GPL Inform

VELOCITÀ km/h

15.100

CAMBIO

Colt 1.1 12V 5p. GPL Invite

TRAZIONE

14.400

COPPIA MAX. Nm/giri-1

Colt 1.1 12V 3p. GPL Invite

A A A A B B B

POTENZA MAX. Cv/giri-1

14.200

CILINDRATA CC

13.500

Colt 1.1 12V 5p. GPL Inform

CILINDRI Numero e disposizione

Colt 1.1 12V 3p. GPL Inform

BENZINA CAP. SERBATOIO litri

MITSUBISHI

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

4

D

98

-

-

-

-

98

4,6

3,2

3,7

45

4L

1248

95/4000

190/1750

A

M5

177 12,3

3999x1737x1488

2511

3

5

1205

4

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,2

3,7

45

4L

1248

95/4000

190/1750

A

M5

177 12,3

3999x1737x1488

2511

5

5

1235

4

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,2

3,7

45

4L

1248

95/4000

190/1750

A

M5

177 12,3

3999x1737x1488

2511

5

5

1235 1075

4

B/GPL 108

8,0

6,0

6,6

n.d. 120

5,9

4,4

5,0

45

3L

996

65/6000

90/4800

A

M5

160 14,7

3740x1680x1590

2360

5

5

4

B/GPL 119

8,8

6,5

7,4

n.d. 131

6,9

4,7

5,5

45

4L

1242

86/5500

114/4400

A

M5

175 12,3

3740x1680x1590

2360

5

5

1090

4

B/M

139

7,1

3,9

5,1

21

144 11,2 6,3

8,1

14

4L

1598

150/5000 210/2300

A

M5

200 11,5

4503x1801x1635

2703

5

7

1735

4

B/M

139

7,1

3,9

5,1

21

144 11,2 6,3

8,1

14

4L

1598

150/5000 210/2300

A

M5

200 11,5

4503x1801x1635

2703

5

7

1735

5

B/GPL 114

9,8

5,8

6,2

28,8 133

7,8

4,6

5,8

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

159 16,1

3872x1669x1453

2443

3

5

1010

5

B/GPL 114

9,8

5,8

6,2

28,8 133

7,8

4,6

5,8

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

159 16,1

3872x1669x1453

2443

3

5

1010

5

B/GPL 114

9,8

5,8

6,2

28,8 133

7,8

4,6

5,8

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

159 16,1

3872x1669x1453

2443

5

5

1010

5

B/GPL 114

9,8

5,8

6,2

28,8 133

7,8

4,6

5,8

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

159 16,1

3872x1669x1453

2443

3

5

1010

5

B/GPL 114

9,8

5,8

6,2

28,8 133

7,8

4,6

5,8

50

4L

1124

60/5500

94/3300

A

M5

159 16,1

3872x1669x1453

2443

5

5

1010

5

B/GPL 127

10,5 6,3

7,8

37,6 145

8,6

4,9

6,3

50

4L

1360

73/5400

118/3300

A

M5

170 13,9

4045x1750x1472

2540

3

5

1253

5

B/GPL 127

10,5 6,3

7,8

37,6 145

8,6

4,9

6,3

50

4L

1360

73/5400

118/3300

A

M5

170 13,9

4045x1750x1472

2540

5

5

1263

5

B/GPL 129

11,3 6,6

8,3

37,6 152

8,8

5,3

6,5

50

4L

1360

73/5400

118/3300

A

M5

170 14,2

4164x1748x1527

2540

5

5

1311

4

D

99

-

-

-

-

99

4,9

3,2

3,8

50

4L

1560

90/4000

215/1750

A

M5

185 11,7

4030x1720x1472

2540

3

5

1204

4

D

99

-

-

-

-

99

4,9

3,2

3,8

50

4L

1560

90/4000

215/1750

A

M5

185 11,7

4045x1750x1472

2540

5

5

1204

5

ibrida

193

-

-

-

-

193

8,7

7,9

8,2

85

6V

2995

380/5500 580/1000

I

S8

242

4846X1939X1705

2895

5

5

2315

4

B/GPL 126

10,1 6,3

35

143

7,7

5,0

6,0

50

4L

1149

60/5250

91/2500

A

M5

158 16,2

3818x1639x1417

2472

5

5

1070

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 5,9

33,6 140

7,6

4,9

5,9

49

4L

1149

75/5500

105/3500

A

M5

163 13,5

3874x11695x1586 2482

5

5

1205

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 5,9

33,6 140

7,6

4,9

5,9

49

4L

1149

75/5500

105/3500

A

M5

163 13,5

3874x11695x1586 2482

5

5

1205

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 5,9

33,6 140

7,6

4,9

5,9

51

4L

1149

75/5500

105/3500

A

M5

163 13,7

4034x1695x1586

2575

5

5

1275

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 5,9

33,6 140

7,6

4,9

5,9

51

4L

1149

75/5500

105/3500

A

M5

163 13,7

4034x1695x1586

2575

5

5

1275

4

B/GPL 170

13,8 8,8 10,6

n.d. 192 10,5 6,7

8,1

60

4L

1598

105/5000 148/3750

A

M5

170 13,0

4213x1829x1799

2697

5

5

1495

4

B/GPL 170

13,8 8,8 10,6

n.d. 192 10,5 6,7

8,1

60

4L

1598

105/5000 148/3750

A

M5

170 13,0

4213x1829x1799

2697

5

5

1495

5

B/GPL 154

12,9 7,6

9,6

n.d. 168

9,4

5,7

7,1

60

4L

1598

110/6000 151/4250

A

M6

190 10,5

4295x1808x1471

2641

5

5

1285

5

B/GPL 154

12,9 7,6

9,6

n.d. 168

9,4

5,7

7,1

60

4L

1598

110/6000 151/4250

A

M6

190 10,5

4295x1808x1471

2641

5

5

1285

5

B/GPL 154

12,9 7,6

9,6

n.d. 168

9,4

5,7

7,1

60

4L

1598

110/6000 151/4250

A

M6

190 10,8

4559x1804x1471

2703

5

5

1335

5

B/GPL 154

12,9 7,6

9,6

n.d. 168

9,4

5,7

7,1

60

4L

1598

110/6000 151/4250

A

M6

190 10,8

4559x1804x1471

2703

5

5

1335

4

B/E85

181 11,0 5,6

7,6

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

4640x1760x1470

2680

4

5

1440

-

-

-

7,7

-

-

127

make it your lifestyle

6,5

8,4


LISTINO

9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Linear

38.150

9-3 Cabriolet 2.0 t BioPower Vector

41.550

9-3 X 2.0 TS XWD Bio Power

39.950

9-5 2.0 t BioPower S.W. Griffin

38.250

9-5 2.3 t BioPower S.W. Griffin

40.250

9-7X 4.2 L6 Bi-Fuel

54.970

9-7X 5.3 V8 Bi-Fuel

60.160

SEAT Ibiza 1.2 TDI CR 3p. Ecomotive

14.135

Ibiza 1.2 TDI CR 5p. Ecomotive

15.285

Ibiza 1.4 TDI DPF 3p. Ecomotive

14.645

Ibiza 1.4 TDI DPF 5p. Ecomotive

15.145

Leon 1.6 Reference BI FUEL

18.700

Leon 1.6 Style BI FUEL

20.200

Leon 1.6 TDI CR DPF Ecomotive

19.175

Altea 1.6 Reference BI FUEL

19.000

Altea 1.6 Style BI FUEL

20.500

Altea XL 1.6 Reference BI FUEL

19.450

Altea XL 1.6 Style BI FUEL

20.950

A A A A D D A C C C C

Ceo 2.4 16V Basic Bi-Fuel

29.200

Ceo 2.4 16V De Lux Bi-Fuel

31.024

Ceo 2.4 16V aut. Bi-Fuel Ceo 2.4 16V aut. Lux Bi-Fuel

-

-

-

-

181 11,0 5,6

7,6

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

8,4

4640x1760x1470

2680

4

5

1440

-

-

-

-

-

189 11,1 6,0

7,9

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

230

7,9

4640x1760x1470

2680

4

5

1440

4

B/E85

-

-

-

-

-

189 11,1 6,0

7,9

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

230

7,9

4640x1760x1470

2680

4

5

1440

4

B/E85

-

-

-

-

-

185 10,9 5,9

7,8

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

8,7

4650x1760x1510

2680

5

5

1500

4

B/E85

-

-

-

-

-

185 10,9 5,9

7,8

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

8,7

4650x1760x1510

2680

5

5

1500

4

B/E85

-

-

-

-

-

197 11,5 6,4

8,3

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

225

8,1

4650x1760x1510

2680

5

5

1500

4

B/E85

-

-

-

-

-

197 11,5 6,4

8,3

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

225

8,1

4650x1760x1510

2680

5

5

1500

4

B/E85

-

-

-

-

-

192 11,3 6,0

8,1

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

8,9

4640x1760x1430

2680

2

4

1575

4

B/E85

-

-

-

-

-

192 11,3 6,0

8,1

62

4L

1998

175/5500 265/2500

A

M6

210

8,9

4640x1760x1430

2680

2

4

1575

4

B/E85

-

-

-

-

-

203 11,8 6,6

8,5

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

225

8,2

4640x1760x1430

2680

2

4

1575

4

B/E85

-

-

-

-

-

203 11,8 6,6

8,5

62

4L

1998

200/5500 300/2500

A

M6

225

8,2

4640x1760x1430

2680

2

4

1575

4

B/E85

-

-

-

-

-

199 11,5 6,5

8,3

61

4L

1998

210/5300 300/2500

I

M6

230

8,5

4690x1760x1540

2680

5

5

1655

4

B/E85

-

-

-

-

-

214 12,6 6,9

9,0

75

4L

1985

179/5500 280/1800

A

M5

220

9,0

4840x1790x1460

2700

5

5

1678

4

B/E85

-

-

-

-

-

217 13,0 6,8

9,1

75

4L

2290

209/5500 310/1800

A

M5

230

8,5

4840x1790x1460

2700

5

5

1678

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 13,0

n.d. 310 15,8 11,0 13,0

83

6L

4195

295/6000 375/3600

I

Aut

195

9,0

4810x1920x1740

2870

5

5

2141

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 12,3

n.d. 300 15,4 10,2 12,3

83

8V

5328

305/5200 447/4000

I

Aut

198

8,5

4810x1920x1740

2870

5

5

2169

COPPIA MAX. Nm/giri-1

-

B/E85

Urbano Ex.Ur. Comb

POTENZA MAX. Cv/giri-1

B/E85

4

Urbano Ex.Ur. Comb

CONSUMI l/100 km

4

CONSUMI l/100 km

PESO Kg (compreso conducente)

39.450

POSTI

9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Vector

PORTE

36.050

PASSO mm

9-3 Cabriolet 1.8 t BioPower Linear

DIMENSIONI LxLxA mm

34.200

ACCELERAZIONE s

9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Vector

VELOCITÀ km/h

33.050

CAMBIO

9-3 SportHatch 2.0 t BioPower Linear

TRAZIONE

31.900

CILINDRATA CC

9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Vector

CILINDRI Numero e disposizione

30.750

CAP. SERBATOIO litri

9-3 SportHatch 1.8 t BioPower Linear

EMISSIONI CO2 g/km

32.600

CAP. SERBATOIO litri

9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Vector

D E E D D E E D D E E E E F D C

EMISSIONI CO2 g/km

31.450

ALIMENTAZIONE

30.300

9-3 Sport Sedan 2.0 t BioPower Linear

BENZINA

EURO

9-3 Sport Sedan 1.8 t BioPower Vector

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

5

D

89

-

-

-

-

89

4,1

3,0

3,4

45

3L

1199

75/4000

180/1500

A

M5

168 16.5

4034x1693x1428

2469

3

5

1074

5

D

89

-

-

-

-

89

4,1

3,0

3,4

45

3L

1199

75/4000

180/1500

A

M5

168 16,5

4052x1693x1445

2469

5

5

1074

4

D

98

-

-

-

-

98

4,9

3,0

3,7

45

3L

1422

80/4000

195/1800

A

M5

177 12,9

4034x1693x1428

2469

3

5

1150

4

D

98

-

-

-

-

98

4,9

3,0

3,7

45

3L

1422

80/4000

195/1800

A

M5

177 12,9

4052x1693x1445

2469

5

5

1225 1280

4

B/GPL 153

12,9 7,4

9,5

46,4 173

9,9

5,8

7,3

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

184 12,2

4315x1768x1455

2578

5

5

4

B/GPL 153

12,9 7,4

9,5

46,4 173

9,9

5,8

7,3

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

184 12,2

4315x1768x1455

2578

5

5

1280

4,7

3,4

3,8

55

4L

1598

105/4400 250/1500

A

M5

190 11,5

4315x1768x1455

2578

5

5

1325

5

D

99

-

-

-

-

99

4

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

46,4 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

181 13,2

4282x1768x1576

2578

5

5

1395

4

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

46,4 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

181 13,2

4282x1768x1576

2578

5

5

1395

4

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

n.d. 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

181 13,4

4469x1768x1581

2578

5

5

1434

4

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

n.d. 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

181 13,4

4469x1768x1581

2578

5

5

1434

-

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. n.d.

n.d. 270 14,4 9,7 11,5

60

4L

2351

125/2500 190/2500

I

M5

150 10,5

4710x1870x1820

2850

5

5

1900

-

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. n.d.

n.d. 270 14,4 9,7 11,5

60

4L

2351

125/2500 190/2500

I

M5

150 10,5

4710x1870x1820

2850

5

5

1900

31.180

-

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. n.d.

n.d. 270 14,4 9,7 11,5

60

4L

2351

125/2500 190/2500

I

A4

165 11,5

4710x1870x1820

2850

5

5

1910

33.027

-

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. n.d.

n.d. 270 14,4 9,7 11,5

60

4L

2351

125/2500 190/2500

I

A4

165 11,5

4710x1870x1820

2850

5

5

1910

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,1

39

140

7,8

4,8

5,9

45

3L

1198

60/5200

108/3000

A

M5

155 16,5

3992x1642x1498

2462

5

5

1175

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,1

39

140

7,7

4,9

5,9

45

3L

1198

70/5400

112/3000

A

M5

163 14,9

3992x1642x1498

2462

5

5

1175

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,8

39

154

8,6

5,3

6,5

45

4L

1390

86/5000

132/3800

A

M5

17412,33992x1642x1498

2462

5

5

1175

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,1

39

140

7,8

4,8

5,9

45

3L

1198

60/5200

108/3000

A

M5

156 16,8

4239x1642x1498

2462

5

5

1115

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,1

39

140

7,7

4,9

5,9

45

3L

1198

70/5400

112/3000

A

M5

164 15,1

4239x1642x1498

2462

5

5

1145

-

99

4,8

3,3

3,8

45

3L

1199

75/4200

180/2000

A

M5

167 14,3

4239x1642x1498

2462

5

5

1209

8,6

SHUANGHUAN

SKODA Fabia 1.2 60CV 5p. GPLine

11.400

Fabia 1.2 12V 70CV 5p. Style GPLine

14.340

Fabia 1.4 16V 5p. Style GPLine

15.450

Fabia 1.2 60CV Wagon Fabia GPLine

12.030

Fabia 1.2 12V 70CV Wagon Style GPLine

14.970

Fabia 1.2 TDI CR 75CV Wagon GreenLine

15.330

Fabia 1.4 16V Wagon Style GPLine

16.080

Octavia 1.6 Comfort GPLine

20.240

Octavia 1.6 Ambition GPLine

21.640

Octavia 1.6 Elegance GPLine

22.950

Octavia 1.6 Wagon Comfort GPLine

21.140

Octavia 1.6 Wagon Ambition GPLine

22.540

Octavia 1.6 Wagon Elegance GPLine

23.850

Roomster 1.2 12V 70CV GPLine

14.540

SMART

A A B A A A B C C C C C C B

fortwo 999 45 kW coupé pure mhd

10.059

fortwo 999 52 kW coupé pure mhd

11.174

fortwo 999 52 kW coupé pulse mhd

12.416

fortwo 999 52 kW coupé passion mhd

12.770

fortwo 999 52 kW cabrio pure mhd

12.884

fortwo 999 52 kW cabrio pulse mhd

14.684

fortwo 999 52 kW cabrio passion mhd

14.933

fortwo 800 40 kW coupé pure cdi

12.249

fortwo 800 40 kW coupé pulse cdi

13.449

fortwo 800 40 kW coupé passion cdi

13.719

fortwo 800 40 kW cabrio pure cdi

13.889

fortwo 800 40 kW cabrio pulse cdi

15.689

fortwo 800 40 kW cabrio passion cdi

15.939

A A A A A A A A A A A A A

14.680

A

SUBARU New Justy 1.0 MT Bi-Fuel

5

D

99

-

-

-

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 7,8

39

155

5,3

6,5

45

4L

1390

86/5000

132/3800

A

M5

175 12,7

4239x1642x1498

2462

5

5

1150

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

190 12,3

4569x1769x1462

2578

5

5

1325

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

190 12,3

4569x1769x1462

2578

5

5

1325

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

190 12,3

4569x1769x1462

2578

5

5

1325

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 12,4

4569x1769x1468

2578

5

5

1310

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 12,4

4569x1769x1468

2578

5

5

1310

4

B/GPL 149

12,7 7,3

9,2

44

176 10,0 5,8

7,4

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 12,4

4569x1769x1468

2578

5

5

1310

4

B/GPL n.d.

n.d. n.d. 8,0

39

155

8,7

5,3

6,7

55

3L

1198

70/5400

112/3000

A

M5

158 15,9

4205x1684x1607

2617

5

5

1225

5

B

97

-

-

-

-

97

4,5

3,9

4,2

33

3L

999

61/5800

89/2800

P

S5

145 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

825

5

B

97

-

-

-

-

97

4,5

3,9

4,2

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

825

5

B

97

-

-

-

-

97

4,5

3,9

4,2

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

825

5

B

97

-

-

-

-

97

4,5

3,9

4,2

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

825

5

B

99

-

-

-

-

99

4,6

4,0

4,3

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

855

5

B

99

-

-

-

-

99

4,6

4,0

4,3

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

855

5

B

99

-

-

-

-

99

4,6

4,0

4,3

33

3L

999

71/5800

92/2800

P

S5

145 13,7

2695x1559x1542

1867

3

2

855

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

845

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

845

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

845

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

875

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

875

5

D

89

-

-

-

-

89

3,5

3,3

3,4

33

3L

799

54/3800

130/2100

P

S5

135 16,8

2695x1559x1542

1867

3

2

875

8,4

5,9

6,9

27,2 118

6,1

4,4

5,0

40

3L

998

69/6000

94/3600

A

M5

160 13,9

3610x1665x1550

2430

5

5

940

4

B/GPL 110

ecoCAR 128


LISTINO

32.780

Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Comfort

30.200

Legacy 2.0i SW Bi-Fuel 6MT Trend

34.280

Outback 2.5i Bi-Fuel 6MT Trend

41.780

SUZUKI

6,3

7,5

60

4B

1498

107/6000 142/3200

I

M5

175 14,0

4415x1740x1475

2620

5

5

1310

9,6

6,3

7,5

60

4B

1498

107/6000 142/3200

I

M5

175 14,0

4415x1740x1475

2620

5

5

1310

4

B/GPL 178

14,3 9,1 11,0

44

199 11,1 6,9

8,4

60

4B

1994

150/6400 196/3200

I

M5

193

9,6

4415x1740x1475

2620

5

5

1345

4

B/GPL 178

14,3 9,1 11,0

44

199 11,4 6,9

8,6

60

4B

1994

150/6400 196/3200

I

M5

196

9,6

4430x1770x1520

2620

5

5

1470

4

B/GPL 181

15,0 9,0 11,2

51

198 10,9 7,0

8,4

60

4B

1994

150/6000 196/3200

I

M5

184 11,0

4560x1780x1700

2615

5

5

1545

4

B/GPL 181

15,0 9,0 11,2

51

198 10,9 7,0

8,4

60

4B

1994

150/6000 196/3200

I

M5

184 11,0

4560x1780x1700

2615

5

5

1545

5

B/GPL 173

15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7

8,5

65

4B

1994

150/6000 196/3000

I

M6

210

9,5

4730x1780x1505

2750

4

5

1495

5

B/GPL 173

15,1 8,2 10,7 58,4 198 11,8 6,7

8,5

65

4B

1994

150/6000 196/3000

I

M6

210

9,5

4730x1780x1505

2750

4

5

1495

5

B/GPL 173

15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8

8,6

65

4B

1994

150/6000 196/3000

I

M6

206

9,8

4775x1780x1535

2750

5

5

1617

5

B/GPL 173

15,1 8,2 10,7 58,4 199 11,7 6,8

8,6

65

4B

1994

150/6000 196/3000

I

M6

206

9,8

4775x1780x1535

2750

5

5

1617

5

B/GPL 172

14,2 8,6 10,6 58,4 199 11,7 6,8

8,6

65

4B

2457

167/5600 229/4000

I

M6

201

9,6

4775x1820x1605

2745

5

5

1660

5

B/GPL

93

7,0

4,9

5,6

24,8 103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/4800

A

M5

155 14,0

3500x1600x1470

2360

5

4

955

5

B/GPL

93

7,0

4,9

5,6

24,8 103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/4800

A

M5

155 14,0

3500x1600x1470

2360

5

4

955

5

B/GPL

93

7,0

4,9

5,6

24,8 103

5,5

3,8

4,4

35

3L

996

68/6000

90/4800

A

M5

155 14,0

3500x1600x1470

2360

5

4

955

4

B/GPL 108

8,0

6,0

6,6

38,4 119

5,9

4,4

5,0

45

3L

996

65/6000

90/4800

A

M5

160 14,7

3715x1680x1590

2360

5

5

1111

4

B/GPL 108

8,0

6,0

6,6

38,4 119

5,9

4,4

5,0

45

3L

996

65/6000

90/4800

A

M5

160 14,7

3715x1680x1590

2360

5

5

1111

4

B/GPL 108

8,0

6,0

6,6

38,4 119

5,9

4,4

5,0

45

3L

996

65/6000

90/4800

A

M5

160 14,7

3715x1680x1590

2360

5

5

1111

ACCELERAZIONE s

9,6

176

COPPIA MAX. Nm/giri-1

176

44

Urbano Ex.Ur. Comb

POTENZA MAX. Cv/giri-1

44

12,8 8,6 10,1

CONSUMI l/100 km

12,8 8,6 10,1

B/GPL 176

CONSUMI l/100 km

B/GPL 176

4

ALIMENTAZIONE

4

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Trend

POSTI

28.700

PORTE

Legacy 2.0i Berlina Bi-Fuel 6MT Comfort

PASSO mm

33.750

DIMENSIONI LxLxA mm

Forester 2.0XS Bi-Fuel MT Trend

VELOCITÀ km/h

31.480

CAMBIO

Forester 2.0X Bi-Fuel MT Comfort

TRAZIONE

25.280

CILINDRATA CC

Impreza XV 2.0R Bi-Fuel MT Trend

CILINDRI Numero e disposizione

24.780

CAP. SERBATOIO litri

Impreza 2.0 R Bi-Fuel MT Trend

D D E E D D D D D D C

EMISSIONI CO2 g/km

23.280

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

20.780

Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Trend

BENZINA

EMISSIONI CO2 g/km

Impreza 1.5R Bi-Fuel MT Comfort

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

Alto 1.0 GPL L 5p

9.900

Alto 1.0 GPL GL 5p

11.690

Alto 1.0 GPL GLX 5p

12.890

Splash 1.0 GPL L 5p

11.990

Splash 1.0 GPL GLS 5p

13.140

Splash 1.0 GPL GLS Safety Pack 5p

13.840

A A A A A A

Splash 1.2 GPL GLS 5p

13.990

B

4

B/GPL 119

9,8

7,2

8,1

38,4 129

6,9

4,7

5,5

45

4L

1242

86/5500

114/4400

A

M5

175 12,3

3715x1680x1590

2360

5

5

1120

Splash 1.2 GPL GLS Safety Pack 5p

14.690

B

4

B/GPL 119

9,8

7,2

8,1

38,4 129

6,9

4,7

5,5

45

4L

1242

86/5500

114/4400

A

M5

175 12,3

3715x1680x1590

2360

5

5

1120

4

B/GPL 135

11,7 6,5

8,4

37,6 153

8,7

5,1

6,4

42

4L

1405

85/5500

120/3500

A

M5

160 12,0

3675x1665x1500

2400

5

5

1205

7,0

3,7

4,9

11,5 153

8,7

5,1

6,4

42

4L

1405

85/5500

120/3500

A

M5

160 12,0

3675x1665x1500

2400

5

5

1205

10,4 6,6

8,1

n.d. 139

7,9

4,8

5,9

44

4L

1368

55/6000

114/3250

A

M5

170 n.d.

3795x1695x1550

2470

5

5

1230

5,7

3,6

4,4

n.d. 139

7,9

4,8

5,9

44

4L

1368

55/6000

114/3250

A

M5

170 n.d.

3795x1695x1550

2470

5

5

1230

13,1 7,3

9,5

37,6 165 10,0 5,5

7,0

42

4L

1405

85/5500

120/3500

A

M5

160 12,0

4130x1665x1575

2450

5

5

1275

7,0

42

4L

1405

85/5500

120/3500

A

M5

160 12,0

4130x1665x1575

2450

5

5

1275

TATA Indica 1.4 5p. GLX Bi Fuel GPL

10.998

Indica 1.4 5p. GLX Bi Fuel Metano

11.838

A

4

Vista 1.4 5p. Bi Fuel GPL

11.520

B

Vista 1.4 5p. Bi Fuel Metano

12.360

A

4 4

Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel GPL

13.854

D

4

Indigo 1.4 S.W. GLX Bi Fuel Metano

15.012

TESLA Tesla Roadster

100.800

Tesla Roadster S

118.800

TOYOTA iQ 1.0

11.800

iQ 1.0 Sol

13.100

iQ 1.0 High

14.500

iQ 1.0 High Collection

14.500

Aygo 1.0 GPL 3p Now

11.950

Aygo 1.0 GPL 5p Now

12.300

Aygo 1.0 GPL 3p Sol

13.050

Aygo 1.0 GPL 5p Sol

13.400

Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Now

11.400

Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Now

12.050

Yaris 1.0 VVT-i GPL 3p Sol

12.900

Yaris 1.0 VVT-i GPL 5p Sol

13.550

Auris 1.8 HSD Active

21.900

Auris 1.8 HSD Executive

23.700

Prius 1.8

26.450

Prius 1.8 Active

27.650

Prius 1.8 Executive

33.350

BEST BUY

B

A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A

B/M

116

B/GPL 131 B/M

124

B/GPL 152

4

B/M

131

n.d. n.d. 5,2

12

165 10,0 5,5

-

E

0

n.d.

-

0

-

-

-

-

-

-

288/6000 379/0-5400 P

Aut

212

3,9

3940x1851x1126

2351

2

2

1310

-

E

0

n.d.

-

0

-

-

-

-

-

-

288/6000 400/0-5100 P

Aut

212

3,7

3940x1851x1126

2351

2

2

1310

4

B

99

-

-

-

-

99

4,9

3,9

4,3

32

3L

998

68/6000

91/4800

A

M5

150 14,7

2985x1680x1500

2000

3

4

935

4

B

99

-

-

-

-

99

4,9

3,9

4,3

32

3L

998

68/6000

91/4800

A

M5

150 14,7

2985x1680x1500

2000

3

4

935

4

B

99

-

-

-

-

99

4,9

3,9

4,3

32

3L

998

68/6000

91/4800

A

M5

150 14,7

2985x1680x1500

2000

3

4

935

4

B

99

-

-

-

-

99

4,9

3,9

4,3

32

3L

998

68/6000

91/4800

A

M5

150 14,7

2985x1680x1500

2000

3

4

935

4

B/GPL 101

7,5

5,5

6,3

30

106

5,5

3,9

4,5

35

3L

998

68/6000

93/3600

A

M5

157 13,7

3415x1615x1465

2340

3

4

910

4

B/GPL 101

7,5

5,5

6,3

30

106

5,5

3,9

4,5

35

3L

998

68/6000

93/3600

A

M5

157 13,7

3415x1615x1465

2340

5

4

910

4

B/GPL 101

7,5

5,5

6,3

30

106

5,5

3,9

4,5

35

3L

998

68/6000

93/3600

A

M5

157 13,7

3415x1615x1465

2340

3

4

910

4

B/GPL 101

7,5

5,5

6,3

30

106

5,5

3,9

4,5

35

3L

998

68/6000

93/3600

A

M5

157 13,7

3415x1615x1465

2340

5

4

910

4

B/GPL 113

8,1

6,4

7,0

30

118

6,0

4,4

5,0

42

3L

998

69/6000

93/3600

A

M5

155 15,7

3785x1695x1530

2460

3

5

1095

4

B/GPL 113

8,1

6,4

7,0

30

118

6,0

4,4

5,0

42

3L

998

69/6000

93/3600

A

M5

155 15,7

3785x1695x1530

2460

5

5

1110

4

B/GPL 113

8,1

6,4

7,0

30

118

6,0

4,4

5,0

42

3L

998

69/6000

93/3600

A

M5

155 15,7

3785x1695x1530

2460

3

5

1095

4

B/GPL 113

8,1

6,4

7,0

30

118

6,0

4,4

5,0

42

3L

998

69/6000

93/3600

A

M5

155 15,7

3785x1695x1530

2460

5

5

1110

5

ibrida

89

-

-

-

-

89

3,9

3,7

3,8

45

4L

1798

136

142/4000

A E-CVT 180 11,4

4245x1760x1510

2600

5

5

1455

5

ibrida

93

-

-

-

-

89

4,1

3,9

4,0

45

4L

1798

136

142/4000

A E-CVT 180 11,4

4245x1760x1510

2600

5

5

1455

5

ibrida

89

-

-

-

-

89

3,9

3,7

3,8

45

4L

1798

136

142/4000

A E-CVT 180 10,4

4460x1745x1490

2700

5

5

1470

5

ibrida

92

-

-

-

-

92

4,0

3,8

3,9

45

4L

1798

136

142/4000

A E-CVT 180 10,4

4460x1745x1490

2700

5

5

1470

5

ibrida

92

-

-

-

-

92

4,0

3,8

3,9

45

4L

1798

136

142/4000

A E-CVT 180 10,4

4460x1745x1490

2700

5

5

1470

Smart fortwo 800 SOLO 89 G/KM DI CO2 PER LA SMART EQUIPAGGIATA CON IL PROPULSORE DIESEL CDI DA 54 CV CHE SI MUOVE CON DISINVOLTURA NELLE CONGESTIONATE METROPOLI, RIUSCENDO A TROVARE (QUASI) SEMPRE UN PARCHEGGIO GRAZIE ALLE SUE DIMENSIONI CONTENUTE. COMFORT (PER DUE) E SICUREZZA SONO AI MASSIMI LIVELLI, COME DA COPIONE ESSENDO UN’AUTOMOBILE DEL GRUPPO DAIMLER. C’È PURE UNA VERSIONE MICRO IBRIDA A BENZINA CON LO START&STOP CHE LE CONSENTE DI ABBASSARE NOTEVOLMENTE I CONSUMI NEI PERCORSI URBANI, AVVICINANDOSI MOLTO AI DATI DI OMOLOGAZIONE .

12.250 EURO


LISTINO

Polo 1.2 3p.TDI DPF Comfortline

15.575

Polo 1.2 5p.TDI DPF Comfortline

16.105

Polo 1.6 TDI DPF 3p. Comf. BlueMotion Tech.

17.050

Polo 1.6 TDI DPF 5p. Comf. BlueMotion Tech. 17.580 Polo 1.6 TDI DPF 3p. Higt. BlueMotion Tech.

18.400

Polo 1.6 TDI DPF 5p. Higt. BlueMotion Tech.

18.930

Golf 1.6 5p. Trendline BiFuel

20.485

Golf 1.6 5p. Comfortline BiFuel

22.060

Golf 1.6 5p. Highline BiFuel

23.385

Golf 1.6 TDI DPF 3p. BlueMotion

21.100

Golf 1.6 TDI DPF 5p. BlueMotion

21.835

Golf Plus 1.6 Trendline BiFuel

21.525

Golf Plus 1.6 Comfortline BiFuel

23.250

Golf Plus 1.6 Highline BiFuel

24.650

Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel

30.150

Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel DSG

32.550

Passat 1.4 TSI Variant Comfortline EcoFuel

31.250

Passat 1.4 TSI Variant Comfortl. EcoFuel DSG

33.650

Touran 1.4 TSI Comfortline EcoFuel

27.850

Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel

30.300

Touran 1.4 TSI DSG EcoFuel Highline

32.025

Nuova Touareg 3.0 V6 TSI Tiptronic Hybrid

73.400

VOLVO C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Kinetic

23.300

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Momentum

25.000

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop R-Design

24.800

C30 1.6 D DRIVe Start/Stop Summum

27.300

V50 2.0 F Tri-Fuel GPL Polar

25.400

V50 2.0 F Tri-Fuel GPL R-design

28.400

V70 2.0 F Polar

31.400

V70 2.5 FT Kinetic

42.700

V70 2.5 FT Momentum

46.000

V70 2.5 FT R-design

45.850

V70 2.5 FT Summum

48.900

S40 DRIVe Start/Stop Kinetic

25.550

S40 DRIVe Start/Stop Momentum

27.350

S40 DRIVe Start/Stop R.design

27.050

S40 DRIVe Start/Stop Summum

29.750

S80 2.5 FT Kinetic

41.300

S80 2.5 FT Momentum

44.300

S80 2.5 FT R-design

44.050

S80 2.5 FT Summum

47.300

A A A A C C E E E E E A A A A E E E E

5,9

45

4L

1390

85/5000

132/3800

A

M5

177 12,1

3970x1682x1438

2470

3

5

1213

4,7

5,9

45

4L

1390

85/5000

132/3800

A

M5

177 12,1

3970x1682x1438

2470

3

5

1213

Urbano Ex.Ur. Comb

ACCELERAZIONE s

4,7

8,0

CONSUMI l/100 km 8,0

n.d. 139

EMISSIONI CO2 g/km

n.d. 139

8,1

Urbano Ex.Ur. Comb

CAP. SERBATOIO litri

8,1

10,9 6,5

CONSUMI l/100 km 10,9 6,5

B/GPL 132

EMISSIONI CO2 g/km

B/GPL 132

5

ALIMENTAZIONE

5

EURO

PESO Kg (compreso conducente)

15.480

POSTI

Polo 1.2 5p.TDI DPF Trendline

PORTE

14.950

PASSO mm

Polo 1.2 3p.TDI DPF Trendline

DIMENSIONI LxLxA mm

17.005

VELOCITÀ km/h

16.475

Polo 1.2 5p.TDI DPF BlueMotion 89g

CAMBIO

Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 89g

TRAZIONE

16.475

COPPIA MAX. Nm/giri-1

Polo 1.2 3p.TDI DPF BlueMotion 87g

B B A A A A A A A A A A A C C C A A D D D A A A A A A A B

POTENZA MAX. Cv/giri-1

17.325

CILINDRATA CC

15.975

Polo 1.4 3p.Highline BiFuel

CILINDRI Numero e disposizione

Polo 1.4 3p.Comfortline BiFuel

BENZINA CAP. SERBATOIO litri

VOLKSWAGEN

CLASSE ENERGETICA

PREZZO Euro

CARBUR. ALTERNATIVO

5

D

87

-

-

-

-

87

4,0

2,9

3,3

45

3L

1199

75/4000

180/1500

A

M5

173 13,9

3970x1682x1456

2470

3

5

1155

5

D

89

-

-

-

-

89

4,1

3,0

3,4

45

3L

1199

75/4000

180/1500

A

M5

173 13,9

3970x1682x1456

2470

3

5

1155

5

D

89

-

-

-

-

89

4,1

3,0

3,4

45

3L

1199

75/4000

180/1500

A

M5

173 13,9

3970x1682x1456

2470

5

5

1155

5

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,3

3,9

45

3L

1199

75/4200

180/2000

A

M5

170 13,9

3970x1682x1456

2470

3

5

1132

5

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,3

3,8

45

3L

1199

75/4200

180/2000

A

M5

170 13,9

3970x1682x1456

2470

5

5

1132

5

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,3

3,8

45

3L

1199

75/4200

180/2000

A

M5

170 13,9

3970x1682x1456

2470

3

5

1132

5

D

99

-

-

-

-

99

4,6

3,3

3,8

45

3L

1199

75/4200

180/2000

A

M5

170 13,9

3970x1682x1456

2470

5

5

1132

5

D

96

-

-

-

-

96

4,6

3,2

3,7

45

4L

1598

90/4200

230/1500

A

M5

180 11,5

3970x1682x1462

2470

3

5

1165

5

D

96

-

-

-

-

96

4,6

3,2

3,7

45

4L

1598

90/4200

230/1500

A

M5

180 11,5

3970x1682x1462

2470

5

5

1165

5

D

96

-

-

-

-

96

4,6

3,2

3,7

45

4L

1598

90/4200

230/1500

A

M5

180 11,5

3970x1682x1462

2470

3

5

1165

5

D

96

-

-

-

-

96

4,6

3,2

3,7

45

4L

1598

90/4200

230/1500

A

M5

180 11,5

3970x1682x1462

2470

5

5

1165

4

B/GPL 149

12,7 7,2

9,2

38

169

9,7

5,6

7,1

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 11,9

4199x1786x1512

2578

5

5

1307

4

B/GPL 149

12,7 7,2

9,2

38

169

9,7

5,6

7,1

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 11,9

4199x1786x1512

2578

5

5

1307

4

B/GPL 149

12,7 7,2

9,2

38

169

9,7

5,6

7,1

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

188 11,9

4199x1786x1512

2578

5

5

1307

-

-

99

4,7

3,4

3,8

55

4L

1598

105/4400 250/1500

A

M5

190 11,3

4213x1786x1501

2578

3

5

1314

-

99

4,7

5 5

D

99

D

99

-

-

-

-

3,4

3,8

55

4L

1598

105/4400 250/1500

A

M5

190 11,3

4213x1786x1501

2578

5

5

1314

5

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

-

35,2 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

184 12,3

4204x1759x1592

2578

5

5

1348

5

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

35,2 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

184 12,3

4204x1759x1592

2578

5

5

1348

5

B/GPL 159

13,1 7,8

9,8

35,2 179 10,2 6,0

7,5

55

4L

1595

102/5600 148/3800

A

M5

184 12,3

4204x1759x1592

2578

5

5

1348

5

B/M

123

6,0

3,5

4,5

21

166

9,6

5,7

7,2

31

4L

1390

150/5500 220/1500

A

M6

210

9,8

4765x1820x1470

2710

4

5

1602

5

B/M

119

5,7

3,6

4,4

21

157

8,8

5,6

6,8

31

4L

1390

150/5500 220/1500

A

Aut

210

9,8

4765x1820x1470

2710

4

5

1602

5

B/M

124

6,1

3,6

4,6

21

167

9,6

5,7

7,2

31

4L

1390

150/5500 220/1500

A

M6

210

9,9

4775x1820x1515

2710

5

5

1633

5

B/M

121

5,7

3,6

4,4

21

158

8,8

5,6

6,8

31

4L

1390

150/5500 220/1500

A

Aut

208

9,9

4775x1820x1515

2710

5

5

1633

5

B/M

128

6,2

3,8

4,7

18

154

9,0

6,1

7,2

60

4L

1390

150/5500 220/1500

A

M6

204 10,2

4397x1794x1634

2678

5

5

1711

5

B/M

128

6,2

3,8

4,7

18

154

9,0

6,1

7,2

60

4L

1390

150/5500 220/1500

A

M6

204 10,2

4397x1794x1634

2678

5

5

1711

5

B/M

125

6,2

3,8

4,6

18

154

9,0

6,1

7,2

60

4L

1390

150/5500 220/1500

A

Aut

204 10,2

4397x1794x1634

2678

5

5

1711

5

ibrida

193

-

-

-

-

193

8,7

7,9

8,2

85

6V

2995

380/5500 580/3000

I

S8

240

6,5

4795x1940x1709

2893

4

5

2315

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,3

4252x1782x1447

2640

3

4

1369

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,3

4252x1782x1447

2640

3

4

1369

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,3

4252x1782x1447

2640

3

4

1369

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,3

4252x1782x1447

2640

3

4

1369

4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40

183 10,9 5,8

7,7

55

4L

1999

145/6000 185/4500

A

M5

210

9,6

4522x1770x1457

2640

5

5

1425

4 B/E/GPL176-164n.d. n.d.10,8-9,0 40

183 10,9 5,8

7,7

55

4L

1999

145/6000 185/4500

A

M5

210

9,6

4522x1770x1457

2640

5

5

1425

4

B/E85

197

n.d. n.d.

-

-

206 11,7 6,9

8,6

70

4L

1999

145/6000 190/4500

A

M5

200 11,3

4823x1861x1547

2816

5

5

1574

4

B/E85

201

n.d. n.d.

-

-

209 12,5 6,6

8,8

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,7

4823x1861x1547

2816

5

5

1659

4

B/E85

201

n.d. n.d.

-

-

209 12,5 6,6

8,8

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,7

4823x1861x1547

2816

5

5

1659

4

B/E85

201

n.d. n.d.

-

-

209 12,5 6,6

8,8

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,7

4823x1861x1547

2816

5

5

1659

4

B/E85

201

n.d. n.d.

-

-

209 12,5 6,6

8,8

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,7

4823x1861x1547

2816

5

5

1659

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,4

4476x2022x1845

2640

4

5

1350

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,4

4476x2022x1845

2640

4

5

1350

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,4

4476x2022x1845

2640

4

5

1350

5

D

99

-

-

-

-

99

4,3

3,5

3,8

52

4L

1560

115/4000 270/1750

A

M6

195 11,4

4476x2022x1845

2640

4

5

1350

4

B/E85

198

n.d. n.d.

-

-

206 12,5 6,3

8,6

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,3

4851x1861x1493

2835

4

5

1625

4

B/E85

198

n.d. n.d.

-

-

206 12,5 6,3

8,6

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,3

4851x1861x1493

2835

4

5

1625

4

B/E85

198

n.d. n.d.

-

-

206 12,5 6,3

8,6

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,3

4851x1861x1493

2835

4

5

1625

4

B/E85

198

n.d. n.d.

-

-

206 12,5 6,3

8,6

70

5L

2521

231/4800 340/1700

A

M6

210

7,3

4851x1861x1493

2835

4

5

1625

Toyota Auris HSD LA NUOVA IBRIDA PER TUTTI, COSÌ L’HANNO DEFINITA IN TOYOTA, PERCHÉ L’EFFICIENTE SISTEMA FULL HYBRID DELLA CASA GIAPPONESE IMPIEGATO SULLA PRIUS, FINALMENTE È APPRODATO SU UNA VETTURA DI SEGMENTO C, QUELLO CHE CONTA IL MAGGIOR NUMERO DI IMMATRICOLAZIONI IN EUROPA. LA GUIDABILITÀ DELLA MEDIA GIAPPONESE È OTTIMA GRAZIE AL SUPPORTO E ALL’INTEGRAZIONE TOTALE DEL MOTORE ELETTRICO CON IL PROPULSORE TERMICO. SE NE GIOVANO I CONSUMI RIDOTTISSIMI SOPRATTUTTO IN CITTÀ. INOLTRE L’AURIS HSD PUÒ PERCORRERE QUANDO OCCORRE FINO A 2 KM IN SOLO ELETTRICO.

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