E N O I Z A C U ED A C I V CI Per una nuova cittadinanza Educazione ambientale Educazione alla salute e al benessere Educazione stradale
Un ricco quaderno operativo per ciascuna classe della Scuola Primaria finalizzato all’approfondimento della disciplina di recente introdotta nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge 92 del 20 agosto 2019. Ciascun volume è strutturato in quattro sezioni dedicate ai seguenti nuclei tematici: dignità umana, identità e appartenenza, alterità e relazione, partecipazione. Una parte finale è riservata alle verifiche per la valutazione dello studente.
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INDICE PER UNA NUOVA CITTADINANZA ................ 3 La mia autobiografia .................................... 4 Razza? …Umana .......................................... 6 C’è bisogno di regole ................................... 7 Il giovane gambero ...................................... 8 …La storia continua ................................... 10 Ciò che conta davvero ............................... 11 Il gatto e la gabbianella .............................. 12 Siamo tutti bambini .................................... 14 …E abbiamo tutti gli stessi diritti ............... 15 Il diritto al gioco e al riposo ........................ 16 La Costituzione italiana .............................. 17 L’emblema della Repubblica italiana .......... 18 Fratelli d’Italia ............................................. 19 Storia a… due ............................................ 20 Quando ride un bambino ........................... 21 Il treno dei massaggi ................................. 22 EDUCAZIONE AMBIENTALE ........................ Casa - mondo… ......................................... Nel bosco ................................................... Panorami d’Italia ........................................ Un mondo d’arte e di storia ....................... Il bosco non c’è più! .................................. I tre pini ...................................................... Difendiamo il bosco! .................................. I Vigili del Fuoco ......................................... Pericolo incendi ......................................... Calamità naturali ........................................ La Protezione Civile ...................................
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EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE ...................................... Ciò che mi fa stare bene ............................ Le tagliatelle di nonna Pina ........................ Merendine ................................................. Per mangiare bene .................................... Per nutrirsi bene ........................................ Cinque pasti per crescere bene ................. La fame nel mondo .................................... L’UNICEF ................................................... Il cibo non va buttato! ................................
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EDUCAZIONE STRADALE ........................... Impariamo ad essere pedoni prudenti ....... Per attraversare sicuri ................................ Un pedone davvero imprudente! ............... Click! .......................................................... Chi lavora sulla strada? .............................. Cruciverba della strada .............................. Chi cerca trova! ......................................... Ricapitoliamo ............................................. Senso unico ............................................... Doppio senso ............................................. Tante strade ............................................... Le vittime della strada ............................... Il linguaggio dei segnali .............................. Forme geometriche ................................... Forme e colori ............................................ Segnali veri, segnali solo… divertenti ........ Divertiti un po’ ........................................... Giochiamo ancora un po’ ........................... La storia di Codicino .................................. La tua città ................................................. Il piedibus è arrivato! .................................
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Verifiche ..................................................... 77
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PER UNA NUOVA CIT TADINANZA Per l’insegnante L’uomo è un buon cittadino se, nell’ambito delle attuali trasformazioni sociali e culturali, ha consapevolezza del valore della persona umana e dei suoi diritti e doveri, così come sono codificati nelle Carte e nelle Convenzioni a livello locale, nazionale e internazionale. Il valore della multiculturalità e del rispetto del “diverso” costituisce, in tutto questo, il necessario punto di partenza per imparare a vivere insieme e costruire in armonia qualsiasi società. Lo studio della Costituzione Italiana e dei simboli della nostra Nazione dà modo di conoscere le istituzioni locali e nazionali e di analizzare i valori sui quali la nostra comunità si costruisce: la libertà, il lavoro, la solidarietà, la collaborazione e la pari dignità di tutti.
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VA UO A N Z NA PER U DINAN A CI T T
LA MIA AUTOBIOGRAFIA
1 Se tu volessi presentarti e farti conoscere, come ti descriveresti?
Quali fatti della tua vita racconteresti? Prova a pensarci e scrivi quale potrebbe essere il titolo e quale l’indice della tua “autobiografia”.
Titolo: ______________________________________ Indice: ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________
DISEGNA QUI COME VORRESTI LA COPERTINA DEL TUO LIBRO
2 Come inizieresti la tua autobiografia? Pensa a un modo simpatico.
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PE R C I T U NA N TAD UOVA INANZA
3 Prosegui il lavoro fatto nella pagina precedente facendoti conoscere ancora meglio: disegna e completa.
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LE COSE CHE MI PIACCIONO DI PIÙ
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LE COSE CHE RIESCO A FARE MEGLIO
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5 O.A.: approfondire la conoscenza di se stessi, documentando i propri interessi e le proprie capacità.
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RAZZA? ...UMANA
1 Leggi il racconto. Era il lontano 1933 e, nonostante fosse una delle menti più brillanti dell’intero pianeta, Albert aveva dovuto lasciare la Germania e fuggire in America. Solo perché ebreo. Solo perché la furia delirante nazista aveva stabilito che erano gli ariani l’unica razza pura del mondo. Arrivato in America, Albert dovette rispondere ad alcune semplici domande: nome, cognome, eccetera eccetera. Prassi normale. Alla domanda “Razza?”, Albert prima aggrottò serio le sopracciglia, poi, rilasciando un sereno sorriso, rispose: – Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana. L’impiegato bloccò la mano nella quale teneva la penna, si grattò impacciato la testa e cancellò con una grossa X lo spazio che avrebbe dovuto compilare. Era solo un “uomo” chi gli stava dinanzi: Albert Einstein.
2 Ricerca su più dizionari il significato del termine “razza” e riportalo con parole tue. ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Nel 1950, diciassette anni più tardi, L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) fu la prima realtà ad affermare ufficialmente che non ha senso parlare di razze per gli uomini. Esiste semplicemente la “specie umana”.
3 Quali sono quindi le espressioni che è errato usare, ma che ancora oggi si sentono spesso nominare?
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6 O.A.: superare il concetto di “razza” acquisendo la consapevolezza di una comune appartenenza biologica.
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C’È BISOGNO DI REGOLE
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1 Leggi il racconto. Questa è la storia di Scoppietto, un personaggio davvero particolare che viveva all’interno di una Ferrari rossa fiammante. Scoppietto abitava proprio dentro il motore della prestigiosa automobile ed era nientemeno che la scintilla che scoccava dentro al cilindro dei pistoni. Era un tipo davvero “scoppiettante” e carico d’energia, uno che, come si dice, fa scintille! Proprio per questo l’avevano scelto, per la sua grande voglia di… scoppiare! Scoppietto, in effetti, era davvero incontenibile: avrebbe voluto scoppiare e dividersi in mille schegge impazzite verso tutte le direzioni possibili, ma questo non si poteva fare. Perciò gli avevano messo attorno un freddo e rigido cilindro metallico che gli impedisse di schizzare dappertutto e lo indirizzasse verso i pistoni. Solo così la sua preziosa energia non si disperdeva inutilmente ma diveniva quella “forza lavoro” che faceva vincere le gare al famoso cavallino rampante della Ferrari.
2 Che cosa ne sarebbe dell’energia del combustibile
di un motore se non vi fosse il cilindro a contenerla? Con l’aiuto dell’insegnante, fai una ricerca, scopri come funziona il motore di un’automobile e riflettete in classe.
Così è anche con la tua energia e voglia di vivere: è una cosa bellissima ma va “direzionata” con l’aiuto di regole perché possa costruire qualcosa di bello e non disperdersi inutilmente.
3 Quali sono, secondo te, le principali regole da rispettare per realizzare qualcosa di bello e importante nella vita?
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7 O.A.: percepire le regole come necessarie al fine di realizzare se stessi.
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IL GIOVANE GAMBERO
1 Leggi il racconto. Un giovane gambero pensò: “Perché nella mia famiglia tutti camminano all’indietro? Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco!”. Cominciò a esercitarsi di nascosto, tra i sassi del ruscello. Urtava dappertutto, si ammaccava con la corazza e si schiacciava una zampa con l’altra. Ma un po’ alla volta le cose andarono meglio. Quando fu ben sicuro di sé, si presentò alla sua famiglia e disse: – State a vedere! – e fece una magnifica corsetta in avanti. – Figlio mio – scoppiò a piangere la madre, – ti ha dato di volta il cervello? I suoi fratelli però non facevano che sghignazzare. Il padre lo stette a guardare severamente per un pezzo, poi disse: – Basta così, se vuoi restare con noi cammina come gli altri gamberi. Se vuoi fare di testa tua, il ruscello è grande: vattene, non tornare più indietro. Il bravo gambero voleva bene ai suoi, ma era troppo sicuro di essere nel giusto, per avere dei dubbi. Il suo passaggio destò subito la sorpresa di un crocchio di rane… – Il mondo va a rovescio – disse una rana. – Non c’è più rispetto – disse un’altra rana. Ma il gamberetto proseguì diritto per la sua strada. A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gamberone: – Che cosa credi di fare? Anch’io, quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco che cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua piuttosto che rivolgermi la parola. Finché sei in tempo, rassegnati a fare come gli altri.
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Il giovane gambero non sapeva che cosa rispondere e stette zitto. Ma dentro di sé pensava: “Ho ragione io”. E, salutato gentilmente il vecchio, riprese fieramente il suo cammino. Andrà lontano? Farà fortuna? Noi non lo sappiamo, perché sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore… buon viaggio! Gianni Rodari, Fra i banchi, Einaudi Ragazzi
2 Rispondi. Che cosa voleva imparare il giovane gambero? __________________________________________________________________________________ Che cosa fece? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Che cosa gli dissero i fratelli e il padre? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Chi incontrò lungo il suo viaggio? __________________________________________________ Che cosa gli disse il vecchio gambero? __________________________________________________________________________________
3 C’è qualcosa in te e nella tua vita che ti rende simile al giovane gambero? Racconta. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
9 O.A.: considerare le differenze come risorsa.
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...LA STORIA CONTINUA
1 Secondo te, che cosa farà il giovane gambero? Chi incontrerà? Che cosa deciderà? Continua tu il racconto, poi fai il disegno.
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10 O.A.: considerare le differenze come risorsa.
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CIÒ CHE CONTA DAVVERO
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1 Leggi il racconto. Mi chiamo Monica, ho dieci anni e frequento la terza Primaria qui in Italia. Siamo venuti qui per il lavoro di mio padre, ma abbiamo molta nostalgia dei nostri parenti lasciati in Camerun. In Camerun abbiamo lasciato i nostri nonni, i nostri zii e i nostri cugini. In Camerun abbiamo lasciato i nostri campi di cacao e di banane. Noi speriamo di tornare al più presto nel nostro Paese, dove non ci sono persone che non ti vogliono perché sei nera. Quando siamo arrivati, abbiamo avuto una bella accoglienza, ma con il passare del tempo io ho capito che alcuni erano gentili con me solo perché glielo avevano detto i genitori e le maestre. Noi dal futuro ci aspettiamo molto e speriamo che quelli che non amano i neri possano capire che il colore della pelle non conta… Dobbiamo dire che tutti dentro abbiamo un cuore che è rosso e un sangue che è rosso… Se la gente capisse che non conta quello che c’è fuori, ma quello che c’è dentro… P. Gabbrielli (a cura di), Sconfiniamoci, La Nuova Italia
2 Completa. Monica vive in _____________________ e frequenta la _______________________________ . Il suo Paese natio è il _____________________. Quando, insieme alla sua famiglia, è venuta in Italia, ha lasciato ___________________ _________________________________________________________________________________ . Monica spera di ___________________________ perché ______________________________ _________________________________________________________________________________ . Monica si è accorta che molti a scuola erano gentili perché _______________________ _________________________________________________________________________________ . Monica spera che _______________________________________________________________ .
11 O.A.: considerare le differenze come risorsa.
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IL GATTO E LA GABBIANELLA
1 Leggi il racconto. Il gatto nero grande e grosso prendeva il sole sul balcone, facendo le fusa e meditando su come si stava bene sì, a pancia all’aria sotto quei raggi tiepidi, con tutte e quattro le zampe ben ritratte e la coda distesa. Nel preciso istante in cui si girava pigramente per farsi scaldare la schiena dal sole, sentì il sibilo provocato da un oggetto volante. Vigile, balzò in piedi sulle zampe e fece appena in tempo a scansarsi per schivare la gabbiana che cadde sul balcone. Era un uccello molto sporco. Aveva tutto il corpo impregnato di una sostanza scura e puzzolente. Zorba (il gatto) si avvicinò e la gabbiana tentò di alzarsi trascinando le ali. – Sono stata raggiunta da un’onda nera. Morirò – stridette accorata la gabbiana. – Non morire! Riposati un po’ e vedrai che ti riprendi – pregò Zorba avvicinandosi alla gabbiana esausta. Vincendo la ripugnanza, il gatto le leccò la testa. Mentre le passava la lingua sul collo notò che la respirazione dell’uccello si faceva sempre più debole. – Senti, amica, io voglio aiutarti, ma non so come. – Voglio deporre un uovo. Con le ultime forze che mi restano voglio deporre un uovo. Amico gatto, si vede che sei un animale buono e di nobili sentimenti. Per questo ti chiedo di farmi tre promesse. Mi accontenterai? – Ti prometto tutto quello che vuoi. Ma ora riposa – miagolò impietosito.
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– Promettimi che non ti mangerai l’uovo – stridette aprendo gli occhi. – Prometto che non mi mangerò l’uovo – ripeté Zorba. – Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo. – Prometto che avrò cura dell’uovo finché non sarà nato il piccolo. – E promettimi che gli insegnerai a volare – stridette guardando fisso negli occhi il gatto. Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto. La gabbiana guardò il cielo, ringraziò tutti i buoni venti che l’avevano accompagnata e, proprio mentre esalava l’ultimo respiro, un ovetto bianco con delle macchioline azzurre rotolò accanto al suo corpo impregnato di petrolio. Luis Sepulveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Salani
2 Riassumi il brano. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
3 Secondo te, che cosa significa prendersi cura di qualcuno? Spiega con parole tue.
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SIAMO TUTTI BAMBINI...
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1 Descrivi le fotografie. 1. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 4. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
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...E ABBIAMO TUTTI GLI STESSI DIRITTI
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1 Descrivi
le fotografie.
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2 Secondo te, i bambini di tutto il mondo vivono allo stesso modo?
Metti a confronto le fotografie di questa pagina con quelle della pagina precedente, rifletti e spiega con parole tue.
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15 O.A.: considerare le differenze come risorsa.
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IL DIRITTO AL GIOCO E AL RIPOSO
1 Sapevi che il gioco, il riposo e il tempo libero sono un diritto di tutti i bambini
del mondo e quindi anche un tuo diritto? Leggi che cosa afferma l’ONU nell’articolo 31 della “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia”, poi rispondi.
Art. 31 Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica.
Quali sono le attività ricreative, sportive, ludiche, culturali e artistiche che pratichi? ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ C’è qualcosa, tra i diritti citati nell’articolo 31, che ti manca? Che cosa vorresti fare? ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________
2 Cerca sui quotidiani o sulle riviste articoli e immagini che mostrino come nel mondo questi diritti non siano spesso rispettati. Incolla un’immagine tra le più esemplificative e commentala.
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INCOLLA QUI L’IMMAGINE
16 O.A.: approfondire la conoscenza dei principali diritti dei fanciulli.
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LA COSTITUZIONE ITALIANA
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1 Leggi l’articolo 8 della Costituzione italiana qui a lato.
2 Vi sono tra i tuoi amici e conoscenti
p ersone che professano fedi diverse? Scrivi le religioni.
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Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. […]
3 Rileggi l’articolo 8 e segna con una X le affermazioni corrette.
La religione cattolica ha una posizione particolare rispetto alle altre religioni. Le altre religioni possono non osservare tutte le leggi della Costituzione italiana. Gli Italiani sono liberi di cambiare religione. Gli stranieri non possono cambiare la loro appartenenza religiosa.
4 Leggi l’articolo 11 della Costituzione, poi rispondi segnando con una X.
Quali sono le situazioni descritte nell’articolo nelle quali l’Italia ripudia espressamente la guerra? uando si viene attaccati da una nazione Q nemica. Quando si vuole espandere il proprio territorio. Quando è un mezzo per risolvere una guerra nel mondo.
Art. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali […].
5 Fai una ricerca su una guerra che esiste attualmente nel mondo e scrivi in breve che cosa ne pensi.
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17 O.A.: approfondire la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione italiana.
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L’EMBLEMA DELLA REPUBBLICA ITALIANA 1 Fai una ricerca e scopri quali sono
i colori dell’Emblema della Repubblica italiana, approvata nel 1948 dall’Assemblea C ostituente che scrisse la Costituzione stessa. Colora.
2 Indaga e rispondi. Perché nell’Emblema vi è una ruota dentata d’acciaio? Leggi l’articolo 1 della Costituzione e rispondi. ______________________________________ ______________________________________ Perché nell’Emblema vi sono dei rami d’ulivo? Leggi l’articolo 11 della Costituzione e rispondi. ______________________________________ ______________________________________ La stella che vedi al centro richiama il modo in cui, fin dal Rinascimento, l’Italia è raffigurata, e cioè come una bella donna con una corona in testa e un astro sopra il suo capo.
3 Scopri come viene chiamata questa stella dell’Emblema italiano sostituendo ai numeri le rispettive lettere. A 1
B 2
C 3
D 4
E 5
F 6
G 7
H 8
I L M N O P Q R S T U V Z 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
17__18__5__10__10__13__12__5__
4__9__
9__18__1__10__9__1__
4 Hai mai visto questo stendardo? Fai una ricerca,
scopri quale importante personaggio o istituzione lo può usare e segna con una X.
Sindaco Presidente della Repubblica
Senato Parlamento
18 O.A.: approfondire la conoscenza dei simboli iconografici della nazione.
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FRATELLI D’ITALIA
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1 Collega ciascuna riga dell’Inno nazionale italiano alla riga corrispondente della prosa proposta a lato. Ricopia infine la prosa, ricomponendola strofa per strofa.
Fratelli d’Italia L’Italia s’è desta, Dell’elmo di Scipio S’è cinta la testa.
Stringiamoci stretti stretti Porga all’Italia la testa Siamo pronti alla morte Fratelli d’Italia
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Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò.
L’Italia chiamò! L’Italia si è svegliata Dove è la dea Vittoria? Dio la creò
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Stringiamci a coorte, Siam pronti alla morte, Siam pronti alla morte, L’Italia chiamò!
Siamo pronti alla morte Con l’elmo di Scipione L’Italia chiamò! Perché schiava di Roma
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Stringiamci a coorte, Siam pronti alla morte, Siam pronti alla morte, L’Italia chiamò!
Siamo pronti alla morte Stringiamoci stretti stretti Si è coperta il capo Siamo pronti alla morte
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2 Rispondi. Chi scrisse il testo dell’Inno nazionale italiano? ________________________________________________ Nel cerimoniale del canto è espressamente previsto che si canti solo la prima strofa dell’Inno? Sì No Quante sono in tutto le strofe? 2 3 4 5 6
19 O.A.: approfondire la conoscenza dell’Inno nazionale italiano.
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STORIA A‌ DUE
1 Con il tuo compagno di banco inventa un racconto.
Ti elenchiamo gli elementi che non dovranno mancare.
un pallone una panchina un prato una bambola un cagnolino una fontana
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20 O.A.: imparare a cooperare con gli altri.
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QUANDO RIDE UN BAMBINO
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1 Leggi la filastrocca.
Quando ride un bambino sia biondo che bruno la terra prende un punto. Quando ride un bambino sia bianco che nero il mare prende un punto. Quando ride un bambino sia bimbo che bimba il cielo prende un punto. Quando ride un bambino il mondo prende un punto e forse anche di più. R. Piumini, Io mi ricordo, Nuove Edizioni Romane
2 Scrivi quali situazioni ti fanno ridere, cioè quando sei felice. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
3 Su un grande foglio disegna la nostra amata Terra e colorala con tutti i colori
che hai a disposizione. Insieme ai disegni dei compagni e delle compagne, costruisci poi un bel cartellone dal titolo “I colori della Terra”.
21 O.A.: considerare le differenze come risorsa.
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IL TRENO DEI MASSAGGI
1 Ecco un gioco divertente e, nello stesso tempo rilassante, che puoi fare con i tuoi amici e le tue amiche.
COME PROCEDERE I bambini si dispongono in cerchio con un fianco verso il centro. Ogni bambino mette le mani sulle spalle di quello che gli sta davanti e tutti si fanno un gentile ma deciso massaggio sulle spalle e sulla nuca. Dopo tre minuti tutti si girano, in modo che colui che ha ricevuto il massaggio lo possa restituire al bambino che lo ha fatto a lui.
2 Conosci il gioco “passa parola�? Descrivilo e naturalmente giocaci con chi vuoi tu! __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
22 O.A.: condividere esperienze attraverso il gioco.
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EDUCAZIONE AMBIENTALE Per l’insegnante L’uomo è un buon cittadino se sa vivere in maniera integrata e armonica con il proprio vicinato, il proprio quartiere, la propria città e la propria regione. La rinnovata scoperta della bellezza dei diversificati paesaggi naturali italiani, delle meravigliose tradizioni locali in essi incardinate e dell’enorme patrimonio storico-artistico della nostra nazione costituisce un elemento centrale di quella “cultura del bello” che non si limita al giusto rispetto dell’ambiente, ma arriva anche alla capacità di migliorare se stessi e i propri rapporti con l’altro, così come delineato anche nelle recenti Linee guida per l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.
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E ON I Z A EE RL EDUC IVNT EA E I V B A ADM
CASA - MONDO
1 Leggi il racconto. È così bello il mondo! La pioggia lo lava, il sole lo asciuga e lo fa risplendere come oro, la luna lo fa luccicare come argento! È così bella la nostra casa-mondo! Gli alberi sono gentili con noi: ci danno ombra, fiori, frutti, aria pura. E con le radici, come tante mani, abbracciano la terra e la tengono unita, e così la proteggono dalle frane. Rispettiamoli, non abbattiamoli. E tu, mentre passeggi, non strappare foglie e rametti qua e là: sono pezzetti del loro corpo. Forse, in una lingua che non conosciamo, dicono “Ahi!” se li trattiamo male. V. Lamarque - G. Orecchia, Piccoli cittadini del mondo, Emme Edizioni
2 Scrivi i comportamenti sbagliati che ti
v engono in mente tenuti da alcune persone nei confronti dell’ambiente che ci circonda.
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24 O.A.: riconoscere la bellezza e l’importanza della natura che ci circonda.
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NEL BOSCO 1 Leggi la filastrocca. Nel bosco ogni vecchio gigante, sia abete sia quercia sia pino, ha intorno ai suoi piedi un giardino di piccole piante. Son muschi, son felci, son fiori e fragole rosse e licheni, cui l’albero antico vuol bene, suoi teneri amori. E mentre le fronde superbe protende più in su verso i cieli, ci pensa a quegli umili steli nell’ombra tra l’erbe. Lina Schwarz
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2 Leggi e continua aggiungendo altre regole che ritieni fondamentali per il rispetto del bosco.
– Non accendere fuochi. – Non lasciare rifiuti. _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________
3 Disegna un bosco così come lo immagini.
25 O.A.: riconoscere la bellezza e l’importanza della natura che ci circonda.
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PANORAMI D’ITALIA
1 Osserva le fotografie e collegale al relativo pallino rosso sulla cartina geografica. Assegna poi un nome a ciascun tipo di paesaggio.
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2 Rifletti e rispondi. Quale paesaggio naturale è maggiormente presente nella tua zona? ________________________________________________________________________________ Per quali caratteristiche fisiche, secondo te, l’Italia è maggiormente apprezzata? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
3 Visita il sito del Ministero dell’Ambiente (www.minambiente.it) e scrivi il nome del suo attuale ministro.
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26 O.A.: conoscere e apprezzare la varietà dei paesaggi naturali italiani.
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UN MONDO D’ARTE E DI STORIA
1 Il territorio italiano è tra i più ricchi al mondo di tradizioni popolari, storia, arte
e tipicità enogastronomiche. Approfondisci la conoscenza del tuo territorio locale.
Le tradizioni popolari della mia zona: ____________________________ ____________________________ ____________________________ Fatti storici rilevanti della mia zona: ____________________________ ____________________________ ____________________________
Prodotti artigianali della mia zona: _________________________________ _________________________________ _________________________________
L’arte nella mia zona: ____________________________ ____________________________ ____________________________
Enogastronomia della mia zona: _________________________________ _________________________________ _________________________________
2 Presenta ora qualcosa di caratteristico del tuo territorio: incolla una fotografia e descrivi.
INCOLLA QUI LA FOTOGRAFIA
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27 O.A.: a pprofondire le caratteristiche storico-artistiche locali e le tipicità della propria regione.
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IL BOSCO NON C’È PIÙ!
1 Leggi il racconto. Da qualunque parte della città si possono vedere i grattacieli. Sono così alti che incombono su ogni cosa. Una volta incombevano anche sul bosco, quel bosco che ora è sparito, come le colline, le rocce e le capanne, il rifugio e il pozzo, tutto ciò che i bambini amavano. Il bosco era un mondo a parte, che non apparteneva a nessuno, tranne che ai bambini. Là potevano correre ovunque, andare in bicicletta per gli stretti sentieri, saltare sulle colline, guardare nelle buche, parlare con gli uccelli, cercare quadrifogli, erbe e tesori. Ma niente dura per sempre e i bambini lo scoprirono anche troppo presto. Come abbiamo già detto, il bosco era dietro i grattacieli e gli adulti che ci abitavano continuavano a lamentarsi della mancanza di un parcheggio. A volte gli abitanti dei grattacieli dovevano girare a lungo prima di trovare un posto per l’auto e finivano sempre per parcheggiare in un’altra strada, lontano dalla loro abitazione.
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Ecco perché volevano che il bosco fosse abbattuto e che al suo posto venisse costruito un parcheggio di cemento per le automobili. Gli adulti scrissero una lettera ai giornali e raccolsero firme da consegnare al sindaco. Così fu deciso che il bosco sarebbe stato abbattuto per costruire un parcheggio. Nessuno domandò che cosa volessero i bambini, che non avevano un rappresentante nel consiglio comunale. Gli operai rimossero le rocce, abbatterono gli alberi e spianarono il terreno, tutto sotto gli occhi dei bambini che vedevano distruggere quello che era stato il posto dei loro giochi più belli. Dopo qualche giorno il parcheggio venne costruito. E il bosco uscì dalla storia. Einar Mar Guamundsson, Il popolo delle rocce, Einaudi Ragazzi
2 Osserva questi due disegni che rappresentano un ambiente prima e dopo l’intervento dell’uomo: che cosa è cambiato?
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29 O.A.: conoscere le principali cause di distruzione di un ambiente naturale.
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I TRE PINI
1 Leggi il racconto. Su una montagna vivevano tre pini. Chi alzava lo sguardo poteva distinguerli anche da molto lontano, perché erano nati un po’ più in là degli altri. I tre pini crescevano insieme e si volevano bene. Due erano pini maschi e si chiamavano Verdescuro e Moltoverde. L’altro, un po’ più piccolo, era un pino femmina e si chiamava Verdementa. La felicità dei tre pini durava però solo undici mesi all’anno: il dodicesimo mese, dicembre, ricominciava sulle montagne la caccia agli alberi di Natale. Per giorni e giorni i tre pini se ne stavano zitti zitti sotto la neve, sperando di non dare troppo nell’occhio. Ma un anno non servì non parlare e nascondersi sotto la neve: un brutto mattino i tre pini si svegliarono di soprassalto per un rumore infernale. Le seghe elettriche erano vicinissime. Verdescuro, Moltoverde e Verdementa, insieme agli altri pini, si misero a piangere. Fu proprio in quel momento che uno degli uomini pensò: “Quasi quasi questi tre pini li prendo con le radici e li pianto nel prato davanti a casa mia”. I tre pini non vennero tagliati come gli altri, ma sradicati dalla terra e caricati su un furgoncino. Quando arrivò a casa, Cleto, l’uomo che aveva salvato i tre pini, scavò tre bei buchi profondi e ci mise dentro i pini che, sentendo di nuovo la terra sotto i piedi, respirarono di gioia. Il mattino dopo Cleto e sua moglie misero sui loro rami luci, candeline di vetro rosse, fili d’argento e una stella cometa. Da allora i tre pini vissero felici nel prato di Cleto per tutti e dodici i mesi dell’anno. V. Lamarque, La bambina di ghiaccio, Emme Edizioni
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2 Mettiti al posto di Cleto, il protagonista, insieme agli altri tre pini, della storia e inventa un altro finale.
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3 Nel rispetto della vita dei pini e degli abeti, realizza
con i compagni e le compagne un albero di Natale con oggetti poveri riciclati come la carta e la plastica.
INCOLLA QUI LA FOTOGRAFIA DELL’ALBERO
31 O.A.: difendere la natura che ci circonda.
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DIFENDIAMO IL BOSCO!
1 Leggi il racconto. Questa è una storia vera. Ora ve la racconto. Questa estate sono stata in campeggio, in una bellissima pineta, proprio vicino al mare. A pochi chilometri c’era anche un grande bosco, sulle pendici di un monte. In mezzo al bosco una piccola chiesa e una fontana di acqua purissima. Con mamma, papà e mio fratello siamo arrivati fin lassù: che meraviglia! E che pace! Per non parlare del panorama e della freschissima acqua che naturalmente abbiamo bevuto. Abbiamo anche riempito le nostre borracce e alcune bottiglie! I primi giorni sono passati in fretta e non sono mai stata tanto bene in vacanza. Poi, una sera, che spero di dimenticare presto, mentre stavamo dormendo, abbiamo sentito delle sirene: tante sirene che venivano da ogni parte. Ci siamo subito alzati e siamo usciti dal nostro camper e, come noi, anche tutti gli altri campeggiatori. Alzati gli occhi abbiamo visto il bosco bruciare! Le sirene che sentivamo erano dei mezzi dei vigili del fuoco. C’erano anche carabinieri e vigili urbani.
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Ci hanno fatto allontanare perché il fuoco avrebbe potuto arrivare fino alla pineta. Le fiamme illuminavano la notte: era davvero terrificante. I vigili del fuoco, con le loro autobotti, hanno raggiunto i tanti focolai. Avevano in testa dei grandi caschi e indossavano delle strane tute. Hanno lavorato tutta la notte senza mai fermarsi. Noi guardavamo senza parole. Alle prime luci dell’alba il pericolo era stato scongiurato: l’incendio era stato domato. Si vedeva solo fumo. Quando questi uomini e queste donne dei vigili del fuoco ci hanno raggiunto, erano stremati, sporchi e alcuni con delle ferite. Nei loro visi, però, si intravedeva una grande gioia: erano riusciti a salvare parte del bosco. Qualche giorno dopo abbiamo saputo che l’incendio era doloso. Io non sapevo che cosa significasse quella parola, allora papà mi ha detto: – È stato un uomo o forse più di uno a incendiare il bosco! Molti campeggiatori se ne erano già andati e molti se ne sono andati dopo l’incendio. Noi siamo rimasti fino alla fine della vacanza. I vigili del fuoco con tanti volontari hanno continuato a lavorare per tanti altri giorni. Il prossimo anno torneremo proprio in quella pineta e potremo vedere i piccoli alberi che sono stati piantati al posto di quelli bruciati.
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2 Colora nel modo opportuno il disegno che rappresenta un incendio.
3 Secondo te, perchĂŠ un uomo ha il coraggio di fare un gesto cosĂŹ grave quale quello di incendiare un bosco? Rifletti, scrivi, poi discutine in classe.
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4 Quali sono le conseguenze provocate dagli incendi dolosi? ________________________________________________________ ________________________________________________________ ________________________________________________________ ________________________________________________________ ________________________________________________________
34 O.A.: conoscere le principali cause di distruzione di un ambiente naturale.
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I VIGILI DEL FUOCO
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1 Leggi e completa facendo un esempio per ciascuna situazione elencata. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, questo il suo nome completo, è stato istituito nel 1939, prima ancora quindi della nascita della Repubblica italiana. I suoi compiti erano all’inizio quasi esclusivamente legati all’estinzione degli incendi, ma, con il tempo, si sono ampliati ad altri tre settori: • il soccorso di persone: ________________________________________________________________________________ • la salvaguardia dei beni: ________________________________________________________________________________ • la tutela dell’ambiente: ________________________________________________________________________________
2 Osserva lo stemma dei Vigili del Fuoco, nomina gli elementi
di cui è composto e spiega perché, secondo te, sono stati scelti proprio questi.
____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________
3 Qual è il numero di telefono che bisogna comporre
per chiamare i Vigili del Fuoco? Segnalo con una X e colora i numeri sul telefono qui a lato. 112
113
114
115
118
4 Conosci a chi appartengono gli altri numeri? Fai una ricerca e spiega.
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35 O.A.: approfondire la conoscenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
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PERICOLO INCENDI
1 Leggi attentamente su questa pagina e sulla successiva i consigli del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco contro il pericolo di incendi.
Quando chiami il 115 per l’avvistamento di un incendio: mantieni la calma e parla con chiarezza; indica con precisione la località, il Comune e la Provincia in cui ricade l’area che sta bruciando; riferisci se sono presenti persone già impegnate nello spegnimento; non riagganciare fino a che l’operatore non abbia recepito il messaggio. Se possibile, fornisci ulteriori informazioni, come: • l’entità del fumo: fumo leggero, colonna decisa di fumo, più fumi, fumi poco visibili, colore del fumo; • la presenza di abitazioni civili, di tralicci ad alta tensione, di strade e ferrovie; • le strade utilizzabili da mezzi di soccorso e dai mezzi meccanici; • il tipo di vegetazione e bosco: incolti, pascoli, pinete, querceti, macchia mediterranea…
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Che cosa fare in caso di incendio: tenta di spegnere il fuoco solo se si tratta di un principio di incendio e se hai una via di fuga, tenendo le spalle al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle; non sostare in luoghi sovrastanti l’incendio o in aree verso le quali soffia il vento; non attraversare la strada invasa dal fumo o dalle fiamme; non parcheggiare lungo le strade di accesso al luogo dell’incendio per non ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso; se il traffico è fermo, non metterti in coda e cerca di tornare indietro; indica alle squadre antincendio le strade e i sentieri che conosci; metti a disposizione riserve d’acqua ed eventuali attrezzature; se sei circondato dal fuoco, cerca una via di fuga sicura (una strada o un corso d’acqua); attraversa il fronte del fuoco dove è meno intenso e passa dalla parte già bruciata; stenditi a terra dove non c’è vegetazione incendiabile, cospargiti di acqua o copriti di terra; cerca di difenderti dal fumo respirando con un panno bagnato sulla bocca; se ti trovi sulla spiaggia, immergiti in acqua e non tentare di recuperare i tuoi effetti personali (auto, moto, tende o bagagli); se ti trovi in casa, segnala la tua presenza, non uscire se non sei certo che la via di fuga sia aperta, e sigilla porte e finestre con carta adesiva e panni bagnati; se ti trovi in automobile, non abbandonarla, chiudi i finestrini e il sistema di ventilazione e segnala la tua presenza con il clacson e con i fari.
2 Fai una ricerca nella tua famiglia per scoprire se le regole che hai appena letto sono conosciute da tutti i membri. Poi commenta in classe i risultati.
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O.A.: conoscere l’importanza del lavoro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
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CALAMITÀ NATURALI
1 Osserva le fotografie e scrivi quali calamità sono rappresentate.
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2 Rispondi. Quale tra questi eventi è successo o è più verosimile che succeda nella tua zona? ________________________________________________________________________________ Che comportamento bisogna tenere in quel caso? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
38 O.A.: approfondire la conoscenza di alcune calamità naturali e dei comportamenti da tenere in relazione ad esse.
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LA PROTEZIONE CIVILE
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1 Avrai spesso sentito parlare di Protezione Civile, magari in televisione in riferimento purtroppo a catastrofi naturali o di altro genere. Scopri qual è il nome ufficiale di questa istituzione: segnalo con una X.
Associazione della Protezione Civile Comunità della Protezione Civile Dipartimento della Protezione Civile Gruppo Volontari della Protezione Civile
2 Scopri lo slogan della protezione civile sostituendo ai numeri le rispettive lettere. A 1
B 2
C 3
D 4
E 5
F 6
G 7
H 8
I L M N O P Q R S T U V Z 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
10__ 1__
14__ 16__ 13__ 18__ 5__ 21__ 9__ 13__ 12__ 5__ 3__ 9__ 20__ 9__ 10__ 5__ 17__ 5__ 9__ 1__ 12__ 3__ 8__ 5__ 18__ 19__
3 Organizza una visita alla sede della Protezione Civile più vicina a te. Appunta quali domande porre ai volontari.
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39 O.A.: approfondire la conoscenza del Dipartimento della Protezione Civile.
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EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE Per l’insegnante L’uomo è un buon cittadino se è in armonia innanzitutto con se stesso, a cominciare dal proprio corpo. Una sana alimentazione, un’adeguata cura della propria salute psicofisica, una corretta attenzione all’uso degli spazi e degli strumenti della modernità, una sana pratica dello sport e una gustosa riscoperta delle tradizioni enogastronomiche della propria nazione e della propria regione, contribuiscono a creare quello stato di ben-essere che è necessario a costruire rapporti corretti con se stessi, con gli altri e con l’ambiente in cui si vive.
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ED UC AZ I E ONE A LL AL BENE A SALUTE SSERE
CIÒ CHE MI FA STARE BENE 1 Rifletti e rispondi.
Quali sono le cose che più ti piace fare e che ti mettono di buon umore? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________
2 Confronta la tua risposta con quella dei compagni e delle compagne e discutine il risultato con l’insegnante. Poi segna con una X solo le indicazioni che sono pertinenti ai discorsi che avete fatto.
Giocare con gli amici. Viaggiare. Guardare la TV. Giocare con i videogiochi. Fare sport.
Passeggiare tra la natura. Andare in vacanza. Riposare. _________________________ _________________________
3 Ti interessa il parere dei “grandi” sulle realtà che hai elencato? Prova a raccontarle all’insegnante o ai tuoi genitori e completa la tabella. QUELLO CHE CONDIVIDONO
QUELLO CHE NON CONDIVIDONO
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4 Se hai scritto qualcosa nella colonna di destra, chiediti: perché questa cosa non ha convinto i grandi? Prova a rispondere.
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41 O.A.: discriminare tra abitudini e comportamenti che creano o non creano benessere psicofisico.
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LE TAGLIATELLE DI NONNA PINA
Di certo tante volte avrai sentito e canticchiato il celebre ritornello della canzone vincitrice della 46ª edizione dello Zecchino d’Oro. Si tratta di “Le tagliatelle di nonna Pina”, scritta nel 2003 da Gian Marco Gualandi e cantata da Ottavia Dorrucci.
1 Qui di seguito te ne proponiamo un estratto. Recupera tu la versione integrale della canzone, poi rispondi.
La sveglia sta suonando Ma fatela tacere Perché di andare a scuola Proprio voglia non ne ho. Alzarsi così presto Non è poi salutare Ragazzi prima o poi mi ammalerò. Invece oltre la scuola Cento cose devo far Inglese, pallavolo e perfino latin-dance E a fine settimana Non ne posso proprio più Mi serve una ricarica per tirarmi su. Ma un sistema rapido, infallibile e geniale Fortunatamente io ce l’ho. Se me lo chiedete per favore Il segreto io vi svelerò. Sono le tagliatelle di nonna Pina Un pieno di energia, effetto vitamina Mangiate calde col ragù Col ragù!
Di che cosa ci si lamenta nella canzone? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Come si vorrebbe invece la propria vita? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
42 O.A.: riconoscere e apprezzare un sano modo di vivere privo di stress.
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MERENDINE 1 Leggi il racconto. La mamma di Paolo era “moderna”. La mattina per colazione gli dava uno snack senza neanche togliere la carta. Per merenda, nel panierino, Paolo trovava tutti i giorni i biscotti farciti e per cena, la sera, di solito c’erano surgelati o ai funghi o al formaggio e le verdure surgelate. Anche il pane era sempre surgelato e siccome la mamma si dimenticava spesso di tirarlo fuori in tempo dal freezer, era duro come un sasso. Paolo invidiava Claudio che a scuola, per merenda, aveva sempre pane e pomodoro oppure pane e prosciutto e una volta che era andato a pranzo a casa sua aveva mangiato la pasta fatta con il sugo di carne, il pollo arrosto con le patate al forno che erano proprio croccanti e una crostata di more che aveva fatto sua nonna. Paolo pensava che quei sapori e quegli odori erano più buoni di quelli dei cibi che gli comperava la sua mamma. Anzi, a pensarci bene, non avevano né sapore né odore. Chiara Rapaccini, Merendine, Giunti
2 Rispondi. Che cosa mangiava Paolo a colazione, a merenda e a cena? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Com’era il pane che mangiava Paolo? __________________________________________________________________________________ Chi invidiava Paolo? Perché? __________________________________________________________________________________ Che cosa mangia Paolo a casa di Claudio? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Che cosa pensa Paolo? __________________________________________________________________________________
43 O.A.: apprezzare cibi sani e naturali.
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PER MANGIARE BENE
1 Leggi il racconto. Se vuoi davvero mangiare bene, devi mangiare un po’ di tutto. Sai che cosa succederebbe se un bambino mangiasse solo cioccolata o patatine fritte? Si ammalerebbe. Ogni alimento, infatti, serve per qualcosa. La carne, per esempio, contiene tante proteine, che sono come piccolissimi e complicati mattoncini: noi siamo fatti di proteine e mangiando carne cresciamo, aggiungiamo nel nostro corpo nuovi mattoncini. Se la carne ti piace poco, ogni tanto puoi sostituirla con il pesce, il formaggio o le uova, perché anche questi cibi contengono molte proteine. Il pane e la pastasciutta, ma anche il riso e la polenta sono cibi che ti danno l’energia per correre, per giocare, per imparare; contengono un tipo di zucchero, il glucosio, che per noi è un po’ come la benzina per l’automobile. Poi c’è la frutta, che può essere dolce come una caramella o fresca come un gelato; se la bevi sotto forma di succo, ti disseta. Nella frutta, oltre agli zuccheri, ci sono le vitamine, che sono sostanze piccolissime e si chiamano con delle lettere: A, B, C, D, E, PP… Vuoi vedere meglio al buio? Vuoi avere una pelle sana? Mangia albicocche, pesche, meloni, banane, che hanno molta vitamina A. Vuoi avere gengive e denti sani? Vuoi prendere meno raffreddori? Mangia limoni, arance, kiwi e fragole: contengono tanta vitamina C. Anche le verdure contengono tante vitamine, inoltre sono composte anche da sostanze un po’ dure e un po’ rigide: le fibre, che aiutano a eliminare i rifiuti del corpo. P. Rodari - A. Curti, Tutti a tavola!, Giunti
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2 Osserva gli alimenti rappresentati e scrivi quali proprietĂ hanno.
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3 Scrivi quali dei cibi nominati nel racconto non ti piacciono. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
4 Ora scrivi quali cibi non hai mai assaggiato. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
45 O.A.: conoscere le principali regole per una sana alimentazione.
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PER NUTRIRSI BENE
1 Leggi con attenzione. Mangiare è una necessità, lo sanno tutti. Ma nutrirsi bene è un’abitudine da conquistare. Sai riconoscere quando hai fame? Il languorino che senti quando è un po’ che non mangi non è altro che il richiamo del tuo stomaco che chiede di essere riempito. Vediamo insieme le regole per nutrirsi bene.
Abituati a mangiare a determinate ore della giornata e non a spiluccare continuamente. Così non costringerai il tuo stomaco a essere sempre al lavoro.
Fai una buona colazione alla mattina. Dopo il lungo digiuno della notte, anche se a te sembra di non avere fame, il tuo corpo ha bisogno di una buona carica energetica per cominciare la giornata.
Distribuisci bene le quantità di cibo a ogni pasto: non mangiare troppo o troppo poco. Il corpo ha bisogno di essere nutrito in giusta misura per assimilare bene le sostanze utili.
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Impara a scegliere cibi sani e a mangiare un po’ di tutto, verdure comprese. Il corpo ha bisogno di sostanze diverse per crescere sano.
Giusi Quarenghi - Tullia Colombo, Mi fa bene, mi fa male, Giunti
2 Rispondi. Perché mangiamo? ____________________________________________________________ Che cos’è il languorino che a volte senti? ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Perché non dobbiamo spiluccare continuamente? ____________________________________________________________ Perché dobbiamo fare una buona colazione? ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Perché dobbiamo distribuire le quantità di cibo durante i pasti? ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Di che cosa ha bisogno il nostro corpo per crescere sano? ____________________________________________________________
47 O.A.: conoscere le principali regole per una sana alimentazione.
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CINQUE PASTI PER CRESCERE BENE
1 Costruisci una giornata alimentare tipo ritagliando i cibi da giornali e riviste e incollandoli negli appositi spazi. Confrontala poi con quella dei compagni e delle compagne e discutine in classe.
COLAZIONE
MERENDA
2 Per ciascuna immagine di cibo scrivi un numero da 0 a 10 in relazione al tuo indice di gradimento.
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PRANZO
MERENDA
CENA
3 Somma tutti i voti che hai dato
ai cibi e dividi il risultato per il numero dei cibi che hai votato: otterrai la media del tuo gradimento nel mangiare! DA 0 a 3: SCHIZZINOSO DA 3 a 5: DELICATO DA 6 a 8: SODDISFATTO DA 8 a 10: BUONGUSTAIO
49 O.A.: conoscere le principali regole per una sana alimentazione.
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LA FAME NEL MONDO
1 Leggi. Abbiamo imparato come una sana e sufficiente alimentazione sia indispensabile per crescere non solo sani, ma anche felici. Non tutti nel mondo, però, hanno accesso alla stessa quantità di benessere di cui noi possiamo disporre. Oggi, circa 850 milioni di persone sono cronicamente sottoalimentate e, tra queste, 200 milioni sono bambini e bambine proprio come te.
2 Scrivi il consiglio che daresti ai tuoi compagni per evitare di sprecare il cibo.
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3 Se tu fossi un bambino che vive in uno dei Paesi in cui si muore per fame e malnutrizione, che cosa chiederesti ai potenti della Terra? Scrivi sotto forma di lettera.
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50 O.A.: conoscere alcuni problemi causati dall’incuria dell’uomo.
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ED UC AZ I E ONE A LL AL BENE A SALUTE SSERE
L’UNICEF
1 Leggi e, facendoti aiutare dall’insegnante di inglese, completa. L’Unicef è una realtà direttamente connessa all’ONU, la cui sigla sta per “United Nations Children’s Emergency Fund”. Questa espressione significa: ____________________________________________________________ L’Unicef è presente in 190 nazioni nelle quali aiuta i governi a preparare progetti concreti a favore dei bambini, come servizi sanitari, costruzioni di scuole, campagne di vaccinazioni, spedizioni di alimenti e medicinali. “Adotta una pigotta” è una bella iniziativa dell’UNICEF che, dal 1988, permette di garantire ai bambini bisognosi un ciclo di vaccinazioni contro le principali malattie. Tu sei stato vaccinato, perché non fare in modo che lo siano anche i bambini che nel mondo non ne hanno avuto ancora la possibilità?
2 Ricerca da dove viene il termine “pigotta” e che cosa significa. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
3 Sei disposto a rinunciare a pochi
spiccioli della tua paghetta per adottare, assieme ai compagni e alle compagne, una pigotta? Cerca nel sito www.unicef.it qual è il “Comitato” UNICEF più vicino a te e, con l’aiuto dell’insegnante, fai la richiesta di acquistare una pigotta. Che nome le darete?
INCOLLA QUI LA FOTOGRAFIA DELLA PIGOT TA ADOT TATA
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51 O.A.: conoscere proposte concrete per risolvere problemi alimentari nel mondo.
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UT AL S LLA SERE A E EDUCAZION BENES E AL
E
IL CIBO NON VA BUTTATO!
1 Leggi il racconto. Fino a qualche mese fa avevo una brutta abitudine: se non mi piaceva la merenda che mi aveva preparato la mamma, la buttavo nel cestino. Non ero l’unico a farlo, ma questa non è una giustificazione. Un giorno la maestra ci ha parlato di un grande paese, l’Africa, dove ogni giorno milioni di bambini muoiono di fame. Per poter sopravvivere cercano nella spazzatura pezzi di pane, verdura buttata ecc. Molti vivono solo di riso (io non lo mangiavo mai) e, purtroppo, a volte non basta e muoiono. Per me è stata una bella lezione, mi sono detto: – Butto via ciò che potrebbe salvare un bambino! Ora mangio tutto, anche il riso che mi prepara la mamma. Non dico: – Questo non lo voglio! Questo non mi piace! A scuola abbiamo iniziato anche una raccolta di cibo per bambini: una iniziativa dell’UNICEF. Abbiamo già riempito tre scatoloni, ma c’è ancora molto da fare.
2 Osserva le fotografie e descrivile facendo le tue riflessioni.
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52 O.A.: cooperare insieme per scopi di solidarietà.
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EDUCAZIONE STRADALE Per l’insegnante L’uomo è un buon cittadino se sa muoversi attraverso gli spazi geografici e istituzionali della società con piena coscienza del valore della propria vita e di quella degli altri. La conoscenza e il rispetto del codice della strada, con particolare attenzione a quanto riguarda i pedoni e i ciclisti, può e deve contribuire a sconfiggere una statistica che vede ancora come prima causa di mortalità in età giovanile proprio gli incidenti stradali. La conoscenza del proprio territorio, anche in termini di caratteristiche della viabilità, porta inoltre a una più consapevole e attenta appartenenza alla propria regione.
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IMPARIAMO AD ESSERE PEDONI PRUDENTI
1 Osserva bene i disegni e descrivi le azioni dei pedoni.
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2 In quali scenette i pedoni sono attenti e rispettano le regole? Motiva la tua risposta.
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54 O.A.: comprendere le regole principali per Âessere un bravo pedone.
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PER ATTRAVERSARE SICURI
1 Leggi con attenzione le regole valide per attraversare sia quando ci sono le strisce sia quando non ci sono.
Quando ci sono, re attraversa semp sulle strisce pedonali.
Se esiste Sii prudente il semaforo e fai attenzione per i pedoni, durante attraversa quando l’attravers amento. si accende la luce verde.
Non attraversare mai in diagonale.
Non attraversare correndo.
Guarda di nuovo a sinistra e, se oli, non arrivano veic vai fino al centro della strada.
Prima di muoverti guarda bene a sinistra e a destra
Al centro della strada guarda di nuo vo a destra e finisci di attraversare .
2 Non tutti i pedoni rispettano queste regole. Osserva il comportamento di alcuni di loro nel quartiere in cui abiti, poi descrivi che cosa hai visto e fai le tue riflessioni.
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55 O.A.: capire le regole da rispettare per attraversare sicuri.
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UN PEDONE DAVVERO IMPRUDENTE!
1 Completa il racconto con le parole date. veicoli
disattento
strisce pedonali
trafficata
investe
Agente di Polizia Municipale
Oggi Pino è a piedi. In città la strada è molto _________________________ da tanti __________________ e pedoni. Pino, come al solito, è troppo ____________________________ e frettoloso. Attraversa correndo e non usa le _____________________________________. Un camion per poco non lo _______________________. Ma un ___________________________________ ________________________________________, che ha assistito alla scena, lo ferma e lo rimprovera.
2 Come si sarebbe dovuto comportare Pino? ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________
3 Riscrivi sul tuo quaderno il breve racconto facendo eseguire al personaggio i comportamenti corretti e dando quindi un finale diverso alla storia.
56 O.A.: capire quali sono i comportamenti corretti da adottare per la strada.
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CLICK!
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1 Osserva bene le fotografie scattate dal nostro amico Pino e colora le cornici in verde quando i comportamenti sono corretti, in rosso quando non lo sono.
2 Spesso notiamo auto parcheggiate sul marciapiede. Scrivi quali sono i pericoli in cui incorrono i pedoni.
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57 O.A.: capire quali sono i comportamenti corretti da adottare per la strada.
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CHI LAVORA SULLA STRADA?
Polizia, Carabinieri, Vigili svolgono compiti di polizia stradale.
1 Chi svolge questi compiti? Collega.
Aiutano e consigliano chi usa la strada.
Polizia
Operano con prontezza e capacità per la sicurezza di tutti noi.
Dirigono il traffico.
Carabinieri
Intervengono quando si verificano incidenti.
Controllano la circolazione stradale.
Vigili
Collaborano con tutte le scuole per l’educazione stradale.
2 Intervista uno degli Agenti di Polizia Municipale della tua città facendoti raccontare in che cosa consiste il suo lavoro. Poi riassumi qui la sua risposta.
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58 O.A.: conoscere il lavoro degli operatori di polizia stradale.
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CRUCIVERBA DELLA STRADA
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1 Risolvi il cruciverba. 1. La forma di un segnale di indicazione. 2. La forma del segnale di STOP. 3. Ci sono quelle pedonali. 4. Ha 3 luci colorate. 5. Lo indicano i segnali rotondi con lo sfondo blu. 1 2 3 4 5
2 Quale luce è accesa sul semaforo?
Colora la prima colonna verticale del cruciverba che hai risolto e lo saprai!
3 A volte i semafori non funzionano: chi dirige
il traffico in questo caso se la strada è molto trafficata? Quale deve essere il tuo atteggiamento di pedone?
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59 O.A.: conoscere il linguaggio del semaforo.
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CHI CERCA TROVA!
1 Osserva con attenzione le due illustrazioni: sembrano uguali, ma sulla seconda mancano sei elementi. Cercali e segnali con una X.
2 Leggi con attenzione ed esegui. Il nostro amico Pino ha fatto un po’ di confusione. In ogni macchinetta fotografica ci sono delle lettere in disordine che, riordinate, daranno il nome di quattro parole appartenenti al mondo della strada. Sei capace di scoprirle tutte?
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60 O.A.: individuare elementi che rendono sicuro l’uso della strada.
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RICAPITOLIAMO
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1 Leggi con attenzione. La strada è quello spazio destinato alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Il marciapiede e la carreggiata sono le sue parti principali. Il marciapiede è quella zona rialzata o delimitata da strisce, destinata alla circolazione dei pedoni; la carreggiata è la parte riservata alla circolazione dei veicoli e degli animali. Quanto agli animali, però, bisogna fare una differenza: i cani o i gatti possono camminare sul marciapiede, ma gli altri devono utilizzare la carreggiata. I pedoni sono tutti coloro che si muovono a piedi; i veicoli sono tutte le macchine, di qualsiasi specie, guidate dall’uomo.
2 Colora nel primo disegno la carreggiata, nel secondo il marciapiede, nel terzo i veicoli, nel quarto i pedoni e gli animali.
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61 O.A.: definire la strada e le parti principali che la compongono.
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SENSO UNICO
1 Leggi con attenzione. La strada illustrata è a senso unico e quindi i veicoli possono circolare in una sola direzione. In una strada a senso unico vi sono precise regole da osservare al fine di garantire la sicurezza di tutti. In Italia e in molti altri Paesi i veicoli circolano sul lato destro della carreggiata.
2 Confronta i disegni e rispondi.
Quale differenza importante esiste tra queste due strade? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
3 Fai una ricerca per scoprire in quali Paesi i veicoli circolano sul lato sinistro della carreggiata.
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62 O.A.: comprendere le parti della carreggiata e alcune regole per circolare.
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DOPPIO SENSO 1 Leggi con attenzione.
La strada illustrata è formata da una carreggiata a doppio senso di circolazione; ci sono quindi due corsie di marcia, per consentire ai veicoli di circolare nelle due direzioni. Essa possiede anche una pista ciclabile, che consente di circolare soltanto alle biciclette, ed è provvista di marciapiede per consentire ai pedoni di camminare sicuri.
2 Osserva bene il disegno e completa i cartellini. p_________ ________________
c_______________ c_________ di ____________
m_______________
63 O.A.: comprendere le parti della carreggiata e alcune regole per circolare.
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TANTE STRADE
1 Leggi con attenzione. Le strade si differenziano anche per le loro peculiari caratteristiche. In particolare, si chiamano urbane quelle dentro i centri abitati ed extraurbane quelle che collegano i centri abitati tra loro. Possono esserci strade di città, strade di campagna e strade di montagna.
2 Osserva bene i disegni e scrivi per ognuno di che tipo è la strada.
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3 Sai che cos’è un centro abitato? Prova a dare la definizione. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
64 O.A.: capire che esistono strade con diverse caratteristiche.
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LE VITTIME DELLA STRADA
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1 Leggi, poi rispondi. Sono tanti in Italia coloro che perdono la vita in incidenti stradali e, purtroppo, molti sono giovani. Pensa che ogni anno è come se sparisse dalla nostra nazione un paese intero di 7000 persone. Quali sono secondo te le principali cause degli incidenti stradali? ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________
2 L’ONU ha stabilito che ogni anno si celebri una Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada: scopri di quale giorno si tratta.
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3 Cerca sui quotidiani un articolo
nella cronaca che riguardi un indicente stradale e incollalo qui a lato. Analizza poi la causa principale dell’incidente.
INCOLLA QUI L’ARTICOLO
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4 Ora scrivi sul tuo quaderno
un articolo di “cronaca bianca” nel quale immagini che le cose che hai analizzato siano andate diversamente, nel rispetto delle regole del Codice Stradale.
65 O.A.: essere consapevoli dei rischi che si corrono quando non si rispetta il codice della strada.
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IL LINGUAGGIO DEI SEGNALI
1 Leggi con attenzione. Le strade hanno bisogno di regole per essere percorse. I segnali fanno parte della strada, ci ricordano importanti regole da rispettare per la nostra sicurezza, vietano alcune manovre e obbligano certi comportamenti a tutti coloro che usano la strada. I cartelli stradali ci parlano con le forme, attraverso le quali, infatti, proibiscono, obbligano, informano, indicano. Il semaforo ci parla con i colori, gli Agenti di Polizia Stradale con i gesti, la carreggiata con i segni dipinti a terra. Vediamo insieme qualche esempio. VI VIETO LA MANOVRA DI SORPASSO.
VIA LIBERA!
VI OBBLIGO AD ANDARE DIRITTO.
NON DEVO MAI ESSERE OLTREPASSATA.
VI OBBLIGO A FERMARVI SEMPRE.
ALT!
2 Completa. Il semaforo ci parla con i _____________________ ; gli Agenti di Polizia Stradale con i ___________________ ; la carreggiata con i _____________________________ .
3 Dove vedi gli Agenti di Polizia Municipale tutte le mattine? Che cosa fanno? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
66 O.A.: comprendere il linguaggio e la funzione della segnaletica stradale.
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FORME GEOMETRICHE
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1 Osserva bene i segnali stradali “in piedi� ai lati delle strade.
2 Quali forme geometriche hanno i cartelli stradali illustrati? Descrivili. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
3 Disegna un segnale di pericolo, uno di divieto, uno di indicazione.
67 O.A.: riconoscere la forma dei segnali stradali.
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FORME E COLORI
Prima di imparare il messaggio contenuto in ogni simbolo disegnato all’interno del cartello, è importante capire bene la loro geometria e il colore dei vari segnali. Queste caratteristiche ci indicano il comportamento da tenere.
1 Leggi e osserva con attenzione. Il triangolo equilatero (tutti e tre i lati sono uguali) con il bordo rosso indica sempre un pericolo e quindi segnala di usare la massima prudenza e di rallentare. Il cerchio con il bordo rosso indica sempre un divieto, cioè quello che non si deve fare. Il cerchio con lo sfondo blu indica sempre un obbligo, cioè un comportamento da tenere. Rettangoli e quadrati con superfici di vari colori (blu, verde, marrone) sono segnali di indicazione: aiutano a trovare i servizi e le località da raggiungere.
2 Scrivi a quale gruppo appartengono i seguenti segnali.
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68 O.A.: comprendere il significato delle forme e dei colori dei segnali stradali.
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SEGNALI VERI, SEGNALI SOLO... DIVERTENTI
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1 Osserva con molta attenzione i segnali illustrati. Alcuni sono molto carini
e divertenti, ma non sono dei veri segnali stradali. Cerchiali e spiega che cosa potrebbero significare.
69 O.A.: comprendere il significato delle forme e dei colori dei segnali stradali.
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DIVERTITI UN PO’
L’ingegner Sensocontrario ha fatto una gran confusione!
1 Osserva attentamente il disegno: alcuni cartelli stradali sono veramente strani. Evidenziali e spiega il perché.
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2 E ora divertiti a colorare correttamente!
70 O.A.: comprendere il significato delle forme e dei colori dei segnali stradali.
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GIOCHIAMO ANCORA UN PO’
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1 L’ingegner Sensocontrario è a bordo della sua autovettura sportiva. Osserviamolo alla guida.
2 Prova a spiegare quale regola importante l’ingegnere non rispetta nelle due scenette.
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3 Che cosa potrebbe succedere al signor Sensocontrario nelle due situazioni? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
4 Collega ciascun segnale al suo significato. obbligo
pericolo
indicazione
divieto
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LA STORIA DI CODICINO
1 Leggi il racconto. Codicino era un bambino come voi: andava a scuola, in palestra, guardava la televisione e, soprattutto, giocava. Quando usciva con i propri genitori, rimaneva stupito nel vedere il comportamento della gente: chi con la bicicletta circolava sul marciapiede, chi con l’auto passava con il semaforo rosso, chi faceva le capriole e correva per la strada. Insomma: nella città di Codicino regnava una gran confusione. Un giorno, mentre era a spasso con la mamma, fu investito da un’auto. Immaginatevi che grande spavento per quella povera donna quando vide il bambino sotto l’auto che non si muoveva più. Fu subito chiamato un soccorso, ma per il gran trambusto che c’era in città, l’ambulanza fece molta fatica ad arrivare sul posto e a trasportare Codicino all’ospedale. Per diversi giorni egli rimase tra la vita e la morte e solo per un miracolo riuscì a salvarsi. In seguito a quell’esperienza qualcosa cambiò in lui. Cominciò a scrivere su un piccolo quaderno tutto quello che gli sembrava giusto fare per strada: i pedoni dovevano camminare sul marciapiede e attraversare sulle strisce pedonali, le automobili dovevano circolare sulle apposite corsie e le biciclette sulla pista ciclabile. Codicino chiamò queste cose regole e col tempo esse divennero talmente tante che il suo quaderno diventò un libricino: il Libricino di Codicino. Il tempo intanto passava; egli diventò un bel giovanotto. La gente incominciò a chiamarlo con il suo vero nome, cioè Codice. Codice non si dimenticò mai del suo libricino, anzi, continuò ad aggiungere altre regole che, una dopo l’altra, riempirono un vero e proprio libro, il Codice della Strada.
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Fu proprio un grande successo perché serviva per circolare senza pericoli, a piedi, in bicicletta, in moto, in auto. Se anche noi vogliamo muoverci senza pericoli, tutti dobbiamo imparare le sue regole. Ormai il signor Codice non c’è più; nessuno sa dove sia andato, forse in un paese più tranquillo. Esistono però delle persone che hanno studiato il suo libro e fanno rispettare le regole scritte dal signor Codice della Strada. Queste persone siamo proprio noi, Agenti della Polizia Municipale o Vigili Urbani come qualcuno ci chiama. Maurizio Agresti - Emilia Sedicino
2 Prova a scrivere anche tu un racconto che possa aiutare le persone a diventare bravi e prudenti pedoni.
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73 O.A.: conoscere le principali norme del Codice della Strada.
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LA TUA CITTĂ€
1 Disegna una cittĂ con strade, auto e autobus, marciapiedi, piste ciclabili e pedoni. Naturalmente non dimenticare di inserire anche i segnali stradali opportuni. Fai in modo che tutti si comportino correttamente. Ispirati agli elementi disegnati in basso a questa pagina e alla successiva.
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75 O.A.: realizzare un percorso stradale per verificare le proprie conoscenze relative alla sicurezza sulla strada.
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IL PIEDIBUS È ARRIVATO!
1 Leggi la filastrocca. Il piedibus è arrivato e al traffico abbiamo rinunciato. Come una tartaruga che ci porta fino a scuola s’impara tutto in fretta e la giornata vola. Si entra un po’ svogliati e si esce rinnovati. Rinunciando alle comodità che si ripercuotono su tutta la città. Col nostro PIEDIBUS soddisfatti si torna a casa a conti fatti con la speranza che il nostro contributo sia stato d’aiuto. Daisy Peluso - Erika Zuccalà
2 Con i compagni e le compagne trova uno slogan per invitare tutti a utilizzare i mezzi pubblici o a camminare: ci guadagnerebbero molto in salute!
3 Appendi lo slogan che avete creato
in prossimità dell’ingresso della scuola, per farlo conoscere a tutti. E non dimenticare di firmarlo con tutta la tua classe!
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76 O.A.: comprendere l’importanza di camminare o di utilizzare i mezzi pubblici per salvaguardare l’ambiente.
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VE RIF
1 Scrivi cinque regole che secondo te sono
importanti per vivere bene insieme agli altri. Poi confrontale con quelle scritte dai tuoi compagni. 1. ___________________________________ ___________________________________ 2. ___________________________________ ___________________________________ 3. ___________________________________ ___________________________________ 4. ___________________________________ ___________________________________ 5. ___________________________________ ___________________________________
ICA
2 Scrivi tutte le “cose” che non
ti piacciono di te, poi rispondi.
____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ Faresti qualcosa per essere diverso o ti piaci così come sei? ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________
3 Che cosa significa “Se la gente capisse che non conta quello che c’è fuori, ma quello che c’è dentro ognuno di noi…”? Spiega con parole tue.
__________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________
4 Segna con una X solo le affermazioni che ritieni giuste. Tutti i bambini hanno gli stessi diritti. Solo chi abita in Paesi ricchi deve andare a scuola. Non tutti i bambini devono giocare, ma alcuni devono andare a lavorare. Ogni bambino, indipendentemente dalla propria situazione economica, ha il diritto di giocare, studiare, avere una famiglia, avere l’assistenza medica.
5 Sottolinea solo le affermazioni giuste. • La Costituzione italiana è un insieme di leggi. • La Costituzione italiana è la legge fondamentale dello Stato. • La Costituzione italiana è costituita da una sola legge. • Nella Costituzione italiana vengono affermati i diritti solo di alcuni. • Nella Costituzione italiana vengono affermati i diritti di tutti.
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I CA F I R VE
6 Rispondi.
7 Scrivi uno slogan per comunicare
Qual è l’Inno nazionale italiano? __________________________________ Da chi è stato scritto? __________________________________ Sai perché è stato scritto? __________________________________ __________________________________
quanto sia importante la nostra Terra e tutto ciò che le appartiene. ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
8 Per fortuna alcuni Corpi dello Stato sono preposti alla salvaguardia dell’ambiente, delle cose e delle persone. Scrivi quali sono i compiti di:
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: __________________________________________ __________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ Protezione Civile: ___________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________
9 Quanti pasti bisognerebbe fare in un giorno per avere una sana alimentazione e da quali cibi dovrebbero essere costituiti?
__________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________
10 Per crescere sani… Colora solo le affermazioni che ritieni giuste. Si deve mangiare quello che ci piace. Si devono fare pasti equilibrati.
Non è necessario fare sport. Si devono variare gli alimenti.
Non è importante mangiare frutta e verdura.
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VE RIF
ICA
11 Rispondi. Qual è l’associazione che aiuta i governi a progettare interventi a favore dei bambini? __________________________________________________________________________ Che cos’è una Pigotta? __________________________________________________________________________
12 Scrivi le regole che si devono seguire per attraversare in sicurezza la strada.
________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________
13 Scrivi quali sono i compiti di: Polizia e Carabinieri: ________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ Vigili Urbani: _______________________________________________________________ ___________________________________________________________________________
14 Rispondi. Che cosa indicano i segnali triangolari con il bordo rosso? __________________________________________________________________________ Che cosa indicano i segnali rettangolari e quadrati? ____________________________ ______________________________________________ Che cosa indicano i segnali rotondi con bordo rosso? ___________________________ _______________________________________________ Che cosa indicano i segnali rotondi con bordo blu? __________________________________________________________________________
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EDUCAZIONE CIVICA 3 Testi: Lucia Russo Diego Mecenero (per le pagine 4, 5, 6, 7, 16, 17, 18, 19, 26, 27, 35, 38, 39, 41, 42, 51, 65) Progetto grafico: Studio Oplà Impaginazione: No Code – Torino Illustrazioni: Marzia Giordano Referenze iconografiche: Shutterstock, archivio Spiga Copertina: Carmen Fragnelli Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 19.83.524.0 ISBN 978-88-468-4048-6 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI.
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