Gianluca Agnello Valentina Falanga
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La macchina del tempo La macchina del tempo
Gianluca Agnello • Valentina Falanga
Tutti sanno che Dante Alighieri è il padre della lingua italiana, ma in questo racconto tu scoprirai molto di più. Passeggiando tra le vie di Firenze, andremo alla ricerca delle tracce lasciate dal Sommo Poeta. Scopriremo dove è nato, che bambino era, che cosa gli piaceva fare e la storia della sua avventurosa vita tra amori, amicizie, battaglie e... libri! Ma leggerai anche che cos’è la famosa Divina Commedia e di che cosa parla questo affascinante viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. La vita e le principali opere di Dante Alighieri raccontate in modo semplice, ma coinvolgente, per far conoscere e amare ai bambini il più grande poeta del nostro paese.
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€ 6,00
GIANLUCA AGNELLO • VALENTINA FALANGA SULLE TRACCE DI DANTE
Sulle tracce di Dante
ISBN 978-88-468-4221-3
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi 06/05/21 15:08
La macchina del tempo
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indice
Cap. 1 • Un nome importante La casa di Dante Il fiorino Cap. 2 • Che memoria! Il Sasso di Dante Cap. 3 • Amicizia e batticuore La chiesa di Dante Cap. 4 • Amore senza tempo Dante e Beatrice Cap. 5 • Studente e combattente La Vita Nova Cap. 6 • Esilio! Guelfi bianchi e Guelfi neri Cap. 7 • L’alloro mai concesso e la piccola vendetta Ritratti di Dante Il ritorno in patria Cap. 8 • Il genio tormentato La tomba di Dante Le ossa di Dante Cap. 9 • La Divina Commedia – Inferno Cap. 10 • La Divina Commedia – Purgatorio Cap. 11 • La Divina Commedia – Paradiso La Commedia illumina Firenze Sulle tracce di Dante
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Capitolo 1
Un nome importante Era una tiepida sera di primavera quando a Firenze, nel 1265, nacque un bambino che sarebbe diventato il più grande poeta di tutti i tempi: Durante di Alighiero degli Alighieri. A quell’epoca non venivano registrate le nascite e quindi non sappiamo con esattezza il giorno in cui è nato. Siamo però sicuri che era primavera e che era un giorno tra il 21 maggio e il 21 giugno, perché egli stesso afferma nella sua opera più importante di essere del segno zodiacale dei gemelli. Come dicevamo, Durante nacque a
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Capitolo 1
Firenze e, più precisamente, in una casa in Via Santa Margherita a pochi passi da quella che sarebbe diventata una delle piazze più famose del mondo: Piazza del Duomo. Firenze in quel periodo era una città potente e importante. Era piena di commercianti, di artigiani e di artisti eccezionali: pittori, scultori, scrittori. Durante era un bambino intelligente, con lo sguardo furbo e soprattutto molto curioso. Fin da piccolo andava a spasso da solo per le vie del centro di Firenze ed entrava in tutte le botteghe degli artigiani e degli artisti per curiosare e fare tantissime domande.
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Capitolo 1
Passava ore a osservare gli artigiani lavorare. Studiava ogni loro movimento perché voleva capire. Voleva imparare. Voleva sapere tutto. Nonostante la sua grande curiosità, tutti erano felici di vedere quel bambino dall’aspetto buffo con l’aria da grande, perché era molto educato, rispettoso e gentile. Infatti, quando qualcuno aveva bisogno, si offriva sempre per andare a fare consegne e commissioni e spesso veniva ricambiato con una arancia o un biscotto. Anche se il suo vero nome era Durante di Alighiero degli Alighieri, tutti lo conoscevano come Dante. A scegliere questo nome fu lui stesso quando era ancora bambino e, chissà, forse le cose sono andate più o meno così... Una fresca mattina d’autunno, stava camminando insieme a suo padre sulla riva dell’Arno e si divertiva a lanciare sassi piatti facendoli saltellare sull’acqua del fiume, quando gli chiese: – Babbo, perché
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Un nome importante
mi hai chiamato Durante di Alighiero degli Alighieri? – La mamma e io abbiamo scelto per te questo nome perché siamo sicuri che diventerai un uomo famoso e vogliamo che tu abbia un nome importante. – rispose suo padre. – Ma Alighiero è un nome troppo lungo! – ribatté il bambino indispettito. – Preferiresti essere chiamato con un diminutivo o con un nomignolo? – chiese incuriosito il padre. – Sì! – replicò lui sicuro. – Va bene… – concesse il papà pensando che si trattasse soltanto di un capriccio passeggero – allora, che cosa ne pensi di: Alighio? – Alighio?! – chiese sbigottito il bambino sgranando gli occhi. – Ma che nome sarebbe Alighio? – E allora, tu che cosa proponi? – Dante! Voglio che tutti mi conoscano come Dante.
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Capitolo 1
Di fronte a tanta sicurezza, il padre non riuscì a fare altro che accettare e commentare: – Come vuoi tu… Dante! Da quel giorno, tutti lo chiamarono Dante e ancora oggi noi lo chiamiamo così. A dire il vero, quasi nessuno sa che il suo vero nome è Durante di Alighiero degli Alighieri. I genitori di Dante erano Alighiero di Bellincione e Gabriella degli Abati. Alighiero era un uomo ricco e faceva uno strano lavoro: il cambiavalute. Il suo compito era quello di cambiare le monete straniere con il denaro fiorentino. Era un lavoro molto importante perché a quell’epoca arrivavano a Firenze mercanti da terre lontane per comprare e vendere merci. Ma per poterlo fare, avevano bisogno di soldi fiorentini e quindi andavano dal cambiavalute che scambiava le loro monete con i fiorini, ovvero il denaro che si usava a Firenze. Anche la mamma di Dante apparteneva a una famiglia importante. Si chiamava
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Un nome importante
Gabriella Degli Abati ma era conosciuta come Donna Bella e questo ci fa pensare che fosse davvero bellissima. Senz’altro doveva amare molto il piccolo Dante e una leggenda racconta che poco prima che lui nascesse Bella fece un sogno particolare da cui capì che suo figlio sarebbe diventato un poeta importante e famoso. Purtroppo, però, Bella morì molto giovane, quando Dante era ancora bambino. Dopo qualche anno, il papà di Dante si innamorò perdutamente di un’altra donna: Lapa di Chiarissimo Cialuffi. Ben presto Alighiero e Lapa si sposarono e dal loro matrimonio nacquero due bambini: Francesco e Gaetana, i fratelli di Dante.
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La casa di Dante
A Firenze, in Via Santa Margherita, a pochi passi da Piazza del Duomo, c’è, proprio davanti alla Torre della Castagna, la ricostruzione della casa di Dante. Ora è un museo che ogni anno viene visitato da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
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Sulla Torre della Castagna c’è un busto di Dante, ma un particolare interessante e misterioso che caratterizza la piazzetta è un’incisione realizzata da un artista ignoto. Poco lontano dal pozzo, su una lastra del pavimento, si trova infatti l’immagine del profilo del poeta. L’incisione viene bagnata ogni giorno in modo da essere ben visibile a chiunque passi di lì...
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Il fiorino Il fiorino, la moneta usata da Dante, viene per la prima volta coniato a Firenze nel 1252 e diventa una moneta di scambio importantissima in tutta Europa. I fiorini si coniavano nella Torre della Zecca che esiste ancora e che sorge vicino al fiume Arno. I macchinari che fabbricavano le monete venivano fatti funzionare dalla forza dell’acqua.
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Il fiorino è una piccola moneta d’oro a 24 carati, dal peso di circa 3,5 grammi. Il suo nome, fiorino, viene dal giglio che è impresso su un lato della moneta e che è anche il simbolo della città. Sull’altro lato è impressa l’immagine del santo patrono di Firenze, San Giovanni Battista, che garantisce che la moneta è autentica. “San Giovanni non vuole inganni”, è un antico detto fiorentino ancora oggi molto usato in tutta Italia. Il detto parte proprio dall’immagine impressa sul fiorino e metteva in guardia i falsari. La punizione per chi falsificava i fiorini era spesso la pena di morte.
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