L'isola del tesoro sample

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Classici

piacere di apprendere

Claudio Riva

Il
Gruppo Editoriale ELi

Classici

Questa avventura piratesca appartiene a

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L’isola del tesoro

Direttore di collana: Mariagrazia Bertarini

Testi: Claudio Riva

Editing: Team redazionale ELI – La Spiga

Redazione: Patrizia Cipelli

Art Director: Letizia Pigini

Progetto grafico: Romina Duranti, Valentina Mazzarini

Illustrazioni: Gustavo Mazali

Foto: Shutterstock

Impaginazione: Carmen Fragnelli, Luce Digitale

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

© 2012 La Spiga - Gruppo Editoriale ELi Via Brecce 100 60025 Loreto (AN) Tel. +39 071750701 info@elionline.com www.alberodeilibri.com

Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 12.83.007.1

ISBN 978-88-468-3012-8

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Il piacere di apprendere

Claudio Riva

indice cap.1 • Il Capitano Bill Bones p. 5 cap.2 • Cane Nero p. 12 cap.3 • Il baule del capitano p. 19 cap.4 • Assalto alla locanda p. 26 cap.5 • La Carta di Flint p. 32 Giochi da pirata p. 38 cap.6 • Long John Silver p. 40 cap.7 • Il complotto p. 49 cap.8 • Il misterioso Ben Gunn p. 59 cap.9 • La scelta p. 66 cap.10 • Il fortino p. 70 Giochi da pirata p. 80 cap.11 • Un’avventura in mare p. 82 cap.12 • Lotta sull’Hispaniola p. 86 cap.13 • Il tesoro p. 98 cap.14 • Scontro finale p. 104 cap.15 • Ritorno a casa p. 110 Giochi da pirata p. 116 Glossario piratesco p. 120

Capitolo 1

La nostra storia incomincia tanto tempo fa, quando i vascelli dei pirati solcavano i mari e assalivano i galeoni nemici rapinandoli di ori e denari.

In una fredda mattina dell’anno del Signore 1758, il giovane Jim Hawkins lavava il pavimento dell’Ammiraglio Benbow, una locanda che sorgeva isolata sulla costa vicino alla città di Bristol, in Inghilterra.

Jim era il figlio della vedova Hawkins, la proprietaria della locanda, e rabbrividì quando, dalla finestra aperta, sentì una voce roca cantare una strana canzone.

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La porta si spalancò e apparve un vecchio ma rinaio, alto e robusto e con una lunga cicatrice sulla guancia destra. «Salve, ragazzo!» tuonò il marinaio.

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Capitolo 1
A Jim quell’uomo sembrava un gigante, con una vecchia divisa da lupo di mare, i lunghi capelli raccolti in un codino intrecciato e un ghigno selvaggio stampato in faccia.
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«Bello questo posto. Ci sono tanti clienti?»

«N-no» balbettò Jim.

«Purtoppo abbiamo pochi ospiti» intervenne la madre del ragazzo, rispondendo alla domanda del misterioso sconosciuto.

«Meglio, perbacco! Mi trovo bene con poca gente intorno».

Poi si rivolse a un uomo che trascinava un carretto: «Porta dentro il baule; penso che mi fermerò per un po’».

La vedova Hawkins sorrise: «Bene, signor... signor?»

«Nessun signore, chiamatemi Capitano, basta e avanza!»

Così quel misterioso lupo di mare andò a vive re all’Ammiraglio Benbow. Trascorreva le sue giornate alla scogliera o sulla collina a scrutare l’orizzonte con un lungo cannocchiale. Al suo rientro, chiedeva sempre:

«Mi ha cercato qualcuno?»

La sera se ne stava in un angolo vicino al camino, in silenzio: beveva molto, osservava i clienti della locanda e si voltava verso la porta ogni volta che qualcuno entrava.

Un giorno domandò a Jim: «Ehi, ragazzo, vuoi guadagnare una bella moneta d’argento? Te ne

8 Capitolo 1

Capitano Bill Bones

darò una ogni mese. In cambio dovrai fare la sentinella e avvisarmi se vedrai un marinaio con una gamba sola».

«Con una gamba sola?»

«Beh, non avrai paura?»

«Ecco... io... ma... n-no, ce-certo che no». In realtà, Jim era rimasto impressionato dal ‘marinaio con una gamba sola’ e lo sognava nelle notti di tempesta. Gli appariva con mille spaventose facce, tutte diverse e con un ghigno feroce. BRRRR, che incubi! Una volta la gamba mancante era la destra, la volta dopo era la sinistra. Capitava anche che gli apparisse come un mostro: con una gamba sola piazzata proprio in mezzo al corpo. Nei suoi sogni, il marinaio mutilato saltel lava, sedeva su una cassa da morto, lo inseguiva, gli urlava parolacce.

Ogni mattina, però, Jim si alzava deciso a fare il suo dovere, ma del marinaio senza una gamba nessuna traccia.

Una sera, all’Ammiraglio Benbow, il capitano stava raccontando una delle sue avventure marinare quando entrò il dottor Livesey. Dopo aver visitato i suoi ammalati, si era fermato a bere un bicchiere e a scambiare due chiacchiere. Il capitano finì il racconto e intonò la solita canzone.

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Il

Dopo due sole strofe si fermò, batté un pugno sul tavolo e gridò a Livesey: «Ehilà, un po’ di silenzio, per mille cannoni!»

«Dite a me, signore?» chiese il dottore.

Il capitano accompagnò il suo ‘sì’ con una parolaccia.

Livesey rispose calmo: «Credo che, se continue rete a bere come una spugna, il mondo si libere rà presto di una canaglia. E non ne sentiremo la mancanza».

Tutti risero. Il capitano scattò in piedi, estrasse un coltellaccio e lo puntò contro il dottore minacciandolo: «Ritirate quello che avete detto o vi inchiodo alla parete!»

«Oltre che medico sono anche magistrato e amministro la giustizia. Se non riponete subito il coltello, vi prometto che domani penzolerete sulla forca».

Il capitano restò immobile per pochi secondi, poi mise via l’arma e si sedette tremando dalla rabbia.

Capitolo 1
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Il Capitano Bill Bones

«I tipacci come voi non mi fanno paura» prose guì il dottore. «Non mi piacete per niente e vi farò tenere d’occhio».

Pagò, salutò i presenti e se ne andò.

Dopo quell’incidente il capitano se ne stette calmo e per alcuni mesi non accadde nulla di nuovo. Finché una mattina, Jim ebbe una sorpresa.

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Quella mattina di gennaio soffiava un vento gelido, ma il capitano uscì di buon’ora.

«Jim, vado alla scogliera. Tornerò per colazio ne» e si incamminò con il cannocchiale sotto il braccio.

Il ragazzo stava apparecchiando la tavola quando uno sconosciuto entrò nella locanda. Era pallido come uno straccio e gli mancavano due dita alla mano sinistra. Però aveva tutte e due le gambe.

«Del rum, ragazzo. Ma prima vieni qui» ordinò. Poi, indicò la tavola imbandita: «Quello è il tavolo del mio amico Bill?»

«O no, signore, è il tavolo del capitano».

«Bill... il capitano... fa lo stesso. Scommetto che

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Capitolo 2

il tuo... capitano ha una cicatrice sulla guancia destra. Dov’è ora?»

«È andato alla scogliera, a passeggiare».

«Bene, vuol dire che gli farò una sorpresa. Lo aspetterò qui. Intanto, portami del rum, lo berrò alla sua salute».

Lo straniero si sedette in un angolo semibuio della stanza, appoggiò sul tavolo un coltello e incominciò a canticchiare sottovoce.

Aveva l’espressione del gatto che sta per balzare sul topo.

Jim notò che, mentre portava il bicchiere alla bocca, la mano gli tremava e la fronte era sudata.

Quando il capitano tornò, si diresse al suo tavo lo senza guardarsi attorno.

«Salve, Bill» esclamò lo sconosciuto.

Il capitano si voltò e impallidì, come se avesse visto un fantasma.

«Dai, Bill, non riconosci il tuo vecchio compagno di mare?» proseguì lo straniero.

«Cane Nero!»

«In persona, sono venuto a trovare il caro amico Bill Bones. Ah, quante ne abbiamo combinate noi due, prima che io perdessi questi artigli» e alzò la mano senza le due dita.

«Mi hai scoperto» borbottò il capitano. «Che

Cane Nero
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vuoi da me? Su, sputa l’osso!» «Calma, Bill! Non sei proprio cambiato, ti ar rabbi subito. Siediti e parliamo, da vecchi amici. E tu, ragazzo, portaci altro rum». Jim si diresse in cucina e cercò di ascoltare quello che i due uomini si dicevano. «Maledizione!» gridava il capitano. «No, no e poi no! Se finirò sulla forca, tu mi farai compagnia!» Capitolo 2

Poi accadde il finimondo. Jim sentì un fracasso di tavoli e sedie rovescia te, seguito dal rumore di due lame che si incro ciavano. SBAM! CLING CLANG! Infine, un grido di dolore. Il ragazzo non riuscì a trattenersi: corse nella sala e rimase a bocca aperta. Il capitano impugnava il coltello e inseguiva Cane Nero, che sanguinava dalla spalla sinistra.

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Arrivato alla porta, vibrò un colpo che avrebbe potuto uccidere l’avversario, ma la lama si confic cò nell’insegna della locanda.

Il duello finì.

Cane Nero, malgrado la ferita, corse verso la collina e sparì tra gli alberi. Il capitano fissò per un attimo il pugnale conficcato nel legno, poi rientrò barcollando.

«Jim… del rum... subito!»

Era pallidissimo e aveva gli occhi che fissavano il vuoto davanti a sé.

E Jim, spaventato: «Vi ha ferito?»

«Del rum, ho detto. PORTAMI DEL RUM!» e si allentò il foulard che portava al collo. Respirava a fatica. Poi aggiunse: «Devo andarmene... devo andare via di qui».

Jim corse in cucina, versò del rum nel bicchiere e sentì un tonfo. Tornò indietro e vide il capitano disteso a terra.

Accorse anche sua madre, richiamata dal rumore: «Che cosa è successo? Oh, mio Dio! È... è morto?»

Jim si inginocchiò accanto all’uomo.

«No, ma respira a fatica».

«Presto, Jim, corri a chiamare il dottor Livesey».

Il ragazzo corse come una lepre fino al villaggio

16 Capitolo 2

e dopo una ventina di minuti era di ritorno a ca vallo con il dottore.

«È grave?» chiese la vedova Hawkins.

A Livesey bastò un’occhia ta: «Non ha ferite, gli è venuto un colpo. Glielo avevo detto che beve troppo. Scommetto che questa canaglia ha più rum che sangue nelle vene. Ma vediamo di sal varlo. Jim, portami un catino».

Quando il ragazzo ritornò con il catino, il dotto re rimboccò la manica della camicia del capitano e vide che sul braccio muscoloso c’erano alcuni tatuaggi, fra cui la scritta

BILLY BONES SE NE INFISCHIA e il disegno di un uomo impiccato.

«Vediamo di che colore è il sangue di questo brigante» disse il dottore e con un colpo di bisturi incise una vena del capitano.

Uscì molto sangue prima che il vecchio marinaio aprisse gli occhi. Vide il dottore e fece una smorfia; poi, si accorse di Jim e gli lanciò un

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debole sorriso e disse: «Dov’è Cane Nero?» «Qui non c’è nessun Cane Nero, signor Bones» rispose il dottore. «State calmo. Avete bevuto troppo rum e siete stato male. Avete un piede nella fossa e se volete metterci anche l’altro, continuate a bere. Quindi, da oggi, neppure una goccia di rum!»

Poi, Jim e il dottore sollevarono il capitano, lo portarono in camera sua e, poco dopo, il vecchio marinaio si addormentò.

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Capitolo 2
Scrivi nelle caselle i contrari delle parole date. Nella colonna colorata leggerai il soprannome di Edward Teach, il pirata inglese più famoso di tutti i tempi, vissuto nei primi anni del 1700. NERO BASSO LISCIO BELLO GRASSO VELOCE PIÙ PIANGERE FREDDO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A L V T G E N D L 1 2 3 4 5 7 9 8 6 DEFINIZIONI 116
Il Jolly Roger, la bandiera dei pirati, era il terrore dei Sette Mari! Immagina di essere un pirata e disegna la tua bandiera.
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A tutti i pirati piaceva essere chiamati il terrore dei Sette Mari, ma in realtà qualcun altro terrorizzava anche loro. Ci sono più di 250 specie di squali. Quali esistono? manzo vitello a b mandarino limone baffuto barbuto naso nero naso rosa carino grazioso tappeto poltrona otto branchie sette branchie a b a b a b a b a b a b 118
giaguaro gattopardo zebra giraffa taglierino sega cagnolino gattuccio scalpello martello castano brunospallina calzino seta cotone nervoso irascibile a b a b a b a b a b a b a b a b a b 119

Era un tronco, generalmente d’abete, robusto e alto, posizionato al centro della nave per sostenere le vele. Le bandiere dei pirati erano chiamate Jolly Roger. La più classica aveva un teschio sovrastante due tibie incrociate su fondo nero. Se il vessillo aveva un fondo rosso significava che i pirati avrebbero ucciso senza alcuna pietà l’intero equipaggio della nave assalita.

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Erano i pirati che vivevano sull’isola di Hispaniola (oggi Haiti e Santo Domingo) nel Mar dei Caraibi. Il loro nome derivava dalle graticole di legno, chiamate bou cans, sopra le quali affumicavano la carne che vendevano alle navi di passaggio. La definizione di ‘bucaniere’ si allargò poi a tutti i pirati che solcavano le acque dei Caraibi.

Erano pirati che non lavoravano ‘in proprio’ bensì alla dipendenza di un governo. Tramite una ‘patente o lettera di corsa’ emanata dal loro sovrano, erano autorizzati ad assalire e saccheggiare le navi delle nazioni nemiche, ricevendo in cambio una parte del bottino. Tra i corsari più celebri vi furono gli inglesi Francis Drake e Henry Morgan.

È l’insieme di tutte le persone che lavorano su una nave agli ordini del comandante.

Veliero da guerra progettato per affrontare le lunghe traversate oceaniche.

È una persona rapita e tenuta in prigionia dai pirati. Viene liberata in seguito al pagamento di un riscatto in oro o denaro.

Robusta asta in legno, posta in posizione perpendicolare agli alberi di una nave con la funzione di sostenere le vele.

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Così veniva chiamato il dollaro spagnolo, la moneta d’argento più diffusa nel mondo durante il XVIII secolo. Il nome derivava dal suo valore, che era di 8 real, moneta spagnola usata per vari secoli a partire dalla metà del 1300.

La parola ‘pirata’ deriva dal greco pyra che significa frode, inganno. I pirati erano i banditi del mare, che attaccavano le navi commerciali per saccheggiarle e impadronirsi del carico, soprattutto denaro e oggetti preziosi in oro e argento. I pirati attaccavano spesso anche città e villaggi costieri. La pirateria si diffuse in Grecia circa 2700 anni fa, ma il ‘periodo d’oro’ dei pirati si sviluppò dopo la scoperta dell’America e si affermò soprattutto tra il 1500 e il 1700.

È la parte scoperta di una nave.

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È la parte interna di una nave dove viene riposto il carico, che consiste in provviste di cibo e acqua.

È una nave munita di vele che per navigare utilizza la forza del vento.

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È la parte posteriore di una nave.
È la parte anteriore di una nave.

1. Alizé contro Perfidia Mariagrazia Bertarini

2. Rosso Rosso. Clic! Stampato maiuscolo Emanuela Orlandini Storie per crescere

3. Tommy, il pesce ciclista Elisa Prati

4. Carletto rock con Audio CD

Mariagrazia Bertarini Musiche di Daniele Cosenza

5. Re e Regine Stampato maiuscolo Valentina Falanga

6. Derby giurassico Stampato maiuscolo Mauro Colombo

7. Lo Scacciapaura Elisa Prati

8. I musicanti di Brema con Audio CD Mariagrazia Bertarini Musiche di Paolo Iotti

9. Mistero alla fattoria Giallogirasole

Stampato maiuscolo con caratteri ad alta leggibilitàaudio disponibile sul sito Maria Giuliana Saletta

10. Super Ugo Alessia Zucchi

11. Strady con Audio CD Federica Castriota Musiche di Paolo Iotti

12. Magicalia e Fantalucio Laura Novello

13. Hansel e Gretel Mariagrazia Bertarini

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18. Voglio un cane! Stampato maiuscolo Roberto Monti

19. Fiabe Classiche Stampato maiuscolo e minuscolo Mariagrazia Bertarini, Valentina Falanga

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22. Una famiglia strana Stampato maiuscolo Francesco Matteuzzi

23. La panchina degli amici Mirko Montini

24. Il Divoratutto Federica Nuccio, Roberta Vottero

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8. Tanti auguri! Maria Vago

9. Un regalo dal bosco Maria Giuliana Saletta

10. Che spasso la montagna! Annamaria Parravicini

11. Il risveglio della mummia Con caratteri ad alta leggibilità Audio disponibile sul sito Mariagrazia Bertarini

12. Storie dalla preistoria Maria Vago

13. Il libro della giungla Elisa Prati

14. Gulliver a Lilliput Con caratteri ad alta leggibilità Audio disponibile sul sito Gianluca Agnello

15. Il giornalino di Luca Francesco Matteuzzi

16. Emergenza lombrichi Laura Novello

17. Fiabe al rovescio Alessia Faltoni

18. Ma quanto sei cresciuto? Francesco Matteuzzi, Andrea Antonazzo

19. Torno Topodomani Carmine Spera

20. Robin Hood Francesco Matteuzzi

21. Storie Sconclusionate Con caratteri ad alta leggibilità

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22. Storie Classiche Mariagrazia Bertarini, Valentina Falanga

23. Il mondo perduto Gianluca Agnello, Valentina Falanga

24. La forchetta volante Tiziana Bruno

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25. Scuola di mostri Francesco Matteuzzi, Andrea Antonazzo

26. Leonardo Elisa Prati

27. Andrea Maria Giuliana Saletta

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7. Alè-oo! La vittoria più bella anche con DVD Mauro Colombo

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10. L’isola del tesoro Claudio Riva

11. Il segreto di Nicola Giorgio Di Vita

12. Il mistero del tortellino mannaro Mauro Martini Raccasi

13. Zanna Bianca Gianluca Agnello

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14. Mai più!

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15. A tutto sport!

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16. Tre spie per un imperatore Francesco Matteuzzi

17. Tutti a bordo! Analisa Casali

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19. Le frittelle di Pericle Roberto Melchiorre

20. Renzo e Lucia Valentina Falanga

21. Il tesoro del castello Micaela Di Trani

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23. L’avventuroso Enea Gianluca Agnello

24. Il Corsaro Nero Laura Novello

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26. Il furioso Achille Gianluca Agnello

27. Il diario di Anna Frank Maria Giuliana Saletta

28. Vacanze toscane Monica Baccelli

29. Frankenstein Roberto Melchiorre

30. Non parlo più Con caratteri ad alta leggibilità

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31. Il segreto del faraone Mariagrazia Bertarini

32. Il mistero del Topkapi Mariagrazia Bertarini

33. Alla scuola del mare Maria Vago

34. Diario di un giovane rocker Alessandra Stanga

1. 150 candeline Mariagrazia Bertarini L’unità d’Italia

2. Il mondo a cinque cerchi Mariagrazia Bertarini Le Olimpiadi

3. Abbasso lo spreco! Maria Vago Lo spreco alimentare

4. INforma ragazzi Francesco Matteuzzi Roberto Melchiorre Sport e vita sana

Serie oro

1. Ventimila leghe sotto i mari Mauro Martini Raccasi

2. Sherlock Holmes Mauro Martini Raccasi

3. Il gatto della tramvia Elisa Prati

4. Carlo Urbani Una vita per gli altri Ilenia Severini

Serie rossa

Serie arancione
Classici ISBNL'ISOLADELTESORO 978-88-468-3012-8

L’isola del tesoro Claudio Riva

Il famoso romanzo di Robert Louis Stevenson racconta del giovane Jim Hawkins che si ritrova fra le mani la mappa del tesoro del pirata Flint. Da quel momento per il ragazzo incomincia la Grande Avventura sulle tracce del favoloso tesoro dei pirati. Al suo fianco c’è Long John Silver, un uomo misterioso che durante il corso degli avvenimenti getterà la maschera rivelando la sua vera identità. Riuscirà Jim a trovare il tesoro del Capitano Flint?

L’avventurosa ricerca del tesoro nascosto su un’isola deserta rappresenta per Jim Hawkins la conquista di una imprevista ricchezza, ma anche un’importante esperienza di crescita. Infatti, superando con intelligenza, coraggio e astuzia le difficili prove che lo attendono, il ragazzo diventa via via sempre più maturo e consapevole.

Classici www.alberodeilibri.com www.gruppoeli.it

7,00

978-88-468-3012-8

ISBN

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