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PRESENTAZIONE
Le prove Invalsi servono per monitorare le competenze raggiunte dagli alunni e dalle alunne al termine del percorso nella scuola primaria.
Esse sono anche un ottimo strumento per:
• programmare e strutturare il lavoro;
• favorire l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze nell’area linguistica.
Il testo presenta:
• 3 prove graduate per complessità dei quesiti posti e del testo da leggere, sul modello delle prove ministeriali. Di queste prove, la prima è guidata, per aiutare gli alunni e le alunne nei primi passi;
• le prove ufficiali degli ultimi tre anni. Queste prove sono commentate e aiutano gli alunni e le alunne a trovare i punti su cui dovranno concentrarsi maggiormente;
• una prova finale, simile alle prove ministeriali per numero di item e difficoltà, per poter controllare le competenze e le abilità raggiunte al termine del percorso.
Consigliamo di somministrare agli alunni e alle alunne queste prove scandendole durante tutto l’anno scolastico. In questo modo la preparazione per affrontare le prove ufficiali sarà graduale e aiuterà i bambini e le bambine a superare l’ansia della prova Invalsi.
Le prove contenute in questo testo danno la possibilità ai bambini e alle bambine di acquisire una forma mentale che li aiuta nel percorso di comprensione per raggiungere il vero scopo finale: sapere che cosa vuole dire comprendere un testo. Alcuni testi propongono temi di educazione civica perché il lavoro non sia solo “esercizio di comprensione”, ma anche strumento di crescita personale.
L’insegnante ha a disposizione un percorso propedeutico online con esercizi specifici che riguardano gli aspetti della comprensione del testo. Questo percorso aiuta a individuare il tipo di lavoro che si può proporre per ciascun aspetto di comprensione, anche esportandolo in altre situazioni di lettura di testi.
Le esercitazioni proposte in questo testo permettono inoltre di monitorare, durante tutto l’anno scolastico, i successi e le eventuali difficoltà di alunne e alunni.
Come ti prepara questo testo ad affrontare bene le prove Invalsi?
Questa pagina offre gli strumenti per aiutare i bambini e le bambine ad affrontare le prove Invalsi con maggiore serenità.
MINDFULNESS
Presta attenzione leggendo con calma la consegna.
Concentrati per capire che cosa ti sta chiedendo la consegna e non pensare subito alla risposta.
Metti in azione la curiosità per conoscere quali sono le risposte proposte o per capire come puoi dare tu una risposta.
Sfida te stesso/a convinto/a che sei in grado di “uscire vincitore”.
Pensa positivamente perché “ce la puoi fare”.
LIFE SKILLS
Consapevolezza di sé : sai che come tutti hai punti deboli, ma anche punti di forza. Fai leva su questi ultimi per sentirti forte.
Gestione delle emozioni : non puoi cancellare l’emozione, ma cerca di reagire in modo positivo e con fiducia.
Gestione dello stress: è normale sentirsi stressati di fronte a una prova importante. Cerca di mantenere la calma e sappi che sei pronto/a a risolvere i problemi che ti vengono presentati.
Pensiero creativo : a volte la curiosità e un’idea originale ti possono aiutare a trovare la soluzione.
Prendere decisioni : quando sei sicuro/a dai la tua risposta senza incertezze. Rivedendo poi le tue risposte puoi sempre correggere.
Prova 1 È una prova guidata. Svolgila autonomamente. Leggi con attenzione le indicazioni che ti possono aiutare.
Prova 2 e Prova 3
Prova 4, Prova 5 e Prova 6
In queste prove le difficoltà sono in progressione : dalla più facile alla più difficile.
Sono le “vere” prove Invalsi che i bambini e le bambine come te hanno affrontato nelle prove ufficiali degli anni 2022 – 2023 – 2024. I suggerimenti possono aiutarti a comprendere quale procedimento devi seguire.
Prova 7 È una prova molto simile alle prove ufficiali. Metti in atto tutto ciò che hai imparato.
PROVA 1 • GUIDATA
OBIETTIVO 5
In questa prima prova i quesiti sono suddivisi in tre gruppi per abituarti a lavorare sui differenti aspetti della comprensione su cui si basano le prove Invalsi.
Individuare le informazioni
Ricostruire il significato del testo
Riflettere sul contenuto e la forma del testo
ELIZABETH BENNET, LA SAGGIA RIBELLE
Elizabeth, detta “Lizzy”, ha 21 anni, è nata e cresciuta in una cittadina inglese di provincia, piena di beghe familiari, maldicenze, pettegolezzi, a fine Settecento.
Vivace e allegra (“Adoro ridere!” dice di se stessa), impertinente e intelligente, dolce e maliziosa, ha una gran testa e un gran carattere. Molto decisa, ama dare pareri e consigli. Razionale, sensibile e pratica, sa valutare le persone che incontra.
I complimenti non la ingannano, a differenza della sorella più grande, che ne rimane invece lusingata e pensa bene di ogni persona.
Lizzy è la preferita del padre, da cui ha preso un certo cinismo riguardo al mondo.
È premurosa, però, verso la famiglia e legatissima alle quattro sorelle.
È molto imbarazzata dalla madre che vorrebbe le sue cinque figlie tutte ben sposate. Coerente nella sua ribellione al rigido classismo dell’epoca, Elizabeth ha la forza di rifiutare un matrimonio vantaggioso che non la renderebbe felice.
Sostiene che: “È una vera fortuna avere ancora qualcosa da desiderare.
In che libro si parla di Lizzy?
Orgoglio e pregiudizio è il libro scritto da Jane Austen in cui si narra la storia di Elizabeth Bennet. Orgoglio e pregiudizio fu pubblicato nel 1813, quando Jane Austen aveva 37 anni. Seguendo l’uso del tempo per quanto riguardava i testi scritti da donne – a proposito di pregiudizio – fu presentato anonimo.
Chi è Jane Austen?
C’erano più di 500 libri nella casa dove Jane Austen è nata, penultima di otto fratelli, e non è escluso che, a parte i più noiosi, li abbia letti tutti. Aggiungendo alle letture il suo carattere libero e pensoso, scriverà nella sua breve vita romanzi e racconti fondamentali. Per la prima volta nella letteratura inglese si dedicavano libri al mondo e alla sensibilità femminile.
Lizzy si diverte ad osservare e capire il carattere delle persone, ma talvolta si fa prendere dal pregiudizio.
Un po’ ingenua, ha però il coraggio di maturare, di rimangiarsi opinioni sbagliate e riconoscere i propri errori. Romantica, ricca di emozioni sotto il suo giocoso cinismo, Elizabeth afferma un giorno che “soltanto il vero amore potrà condurmi al matrimonio, ragion per cui rimarrò zitella”.
Ma il finale per questa vivace, libera e divertente creatura sarà diverso.
(Tratto e adattato da: Roberto Piumini, Amici da leggere. Gribaudo)
Leggi tutte le parti del testo. Le informazioni contenute nei due riquadri ti aiuteranno a trovare la risposta alle tre domande seguenti.
A1 Lizzy è:
A. un personaggio inventato da Roberto Piumini
B. X un personaggio inventato da Jane Austen
C. un personaggio realmente esistito
D. una scrittrice del Settecento
A2 Chi è Jane Austen?
A. È la protagonista del libro Orgoglio e pregiudizio
B. X È l’autrice che ha inventato il personaggio di Elizabeth Bennet
C. È una delle sorelle di Elizabeth
D. È il vero nome di Lizzy
A3 Perché il libro Orgoglio e pregiudizio fu pubblicato senza indicare il nome della scrittrice?
A. Perché Jane Austen era molto giovane quando il libro venne pubblicato
B. Perché il libro era pieno di pettegolezzi
C. X Perché in quel periodo si riteneva che un libro scritto da una donna non potesse avere successo
D. Perché in quel periodo non si indicava il nome dell’autore o dell’autrice del libro
A4 Osserva le parti evidenziate nella frase “I complimenti non la ingannano, a differenza della sorella più grande, che ne rimane invece lusingata…”
a) La (ingannano) si riferisce a:
A. la sorella di Lizzy
B. X Lizzy
C. i complimenti
b) Che si riferisce a:
A. X la sorella di Lizzy
B. Lizzy
C. i complimenti
Dal testo comprendi che Lizzy ha una sorella più grande. Chi di loro non si fa ingannare dai complimenti? Chi è lusingata da essi?
A5 Come potresti sostituire la frase “un certo cinismo riguardo al mondo”, senza modificare il senso globale del paragrafo?
A. X Una buona dose di indifferenza nei confronti del mondo
B. Un grande rispetto del mondo
C. Un grande amore nei confronti del mondo
D. Una notevole premura per i problemi del mondo
Il cinismo è una teoria che sostiene che bisogna guardare concretamente la realtà senza farsi coinvolgere dai sogni. Tenendo conto di ciò puoi trovare la risposta corretta.
A6 Alle righe 25-26 i puntini sostituiscono una frase presente nel testo. Qual è la frase?
A. X Se tutto fosse perfetto dovrei aspettarmi qualche delusione!
B. Non desidero nulla perché ho già tutto.
C. Se si ha tutto si è veramente felici.
D. Non bisogna mai avere desideri!
Lizzy ha ancora dei desideri? Ritiene che tutto sia perfetto?
A7
Che cosa vuol far capire l’autore del testo?
Metti una crocetta per ogni riga
Sì No
a) Lizzy è un personaggio rivoluzionario per il suo tempo X
b) Lizzy condivide il modo di pensare dei suoi contemporanei. X
c) Bisogna avere il coraggio di difendere le proprie idee, come fa Lizzy. X
Ora devi riflettere su come l’autore del brano, Roberto Piumini, presenta la protagonista.
A8 Il testo che hai letto è:
A. X un testo informativo perché riporta notizie sulla protagonista di un libro e su chi l’ha scritto
B. una biografia perché narra la vita di Lizzy
C. un racconto storico perché narra una vicenda che si svolge in un preciso momento storico
D. un testo descrittivo perché Lizzy viene descritta in modo particolareggiato
Il testo è accompagnato da due riquadri di approfondimento: ciò ti guida nel riconoscere la tipologia testuale.
A9 A che cosa servono le parti nei riquadri?
A. A conoscere meglio il personaggio di Lizzy
B. X A dare informazioni sull’autrice e sul libro di cui Lizzy è la protagonista
C. A dare informazioni sull’autore che ha scritto il brano
D. A spiegare la condizione della donna nell’Inghilterra del Settecento
Rileggi con attenzione il testo contenuto nei due riquadri per capire qual è la loro funzione.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
La parte relativa alla riflessione linguistica è stata suddivisa in
Ortografia Lessico e semantica
Morfologia Sintassi
Formazione delle parole Punteggiatura
B1 Completa le parole nelle seguenti frasi: scegli tra qu – cu – cqu
a) Ho disegnato un angolo a.........to.
b) La lavatrice ha appena iniziato il riscia.........o.
cu cqu cu
c) Il fotografo ha scelto proprio una bella in.........adratura del paesaggio.
d) In quel parco naturalistico viene protetta la fauna la.........stre.
e) È ar rivato un nuovo in.........ilino nell’appartamento accanto al mio.
Ricorda le regole ortografiche collegate a “qu – cu – cqu”
Ricorda la funzione dell’articolo e quella del pronome. Quale accompagna un nome? Quale lo sostituisce? qu qu
B2 In ogni frase è stata sottolineata una parola. Indica se si tratta di un articolo o di un pronome.
Articolo
Pronome
a) C’è uno scoiattolo. Lo vedi? X
b) Lo scoiattolo è nascosto tra i rami. X
c) Gli piacciono le noci. X
d) Gli animali trovano da soli il cibo. X
B3 Tra le seguenti parole una sola è una parola composta. Quale?
A. Portale
B. Portantina
C. Portamento
D. X Portaordini
Non farti confondere dal fatto che tutte le parole iniziano con “porta”. Solo in una delle quattro la parola “porta” è un verbo.
B4 Le parole sottolineate sono usate in senso proprio o in senso figurato?
Metti una crocetta per ogni riga. Senso proprio Senso figurato
a) Quel film mi è piaciuto un sacco X
b) Ho visitato la mostra sugli Egizi. X
c) Quell’atleta è un mostro di bravura. X
d) Lino si svegliò nel cuore della notte. X
Pensa se le parole sottolineate indicano proprio l’oggetto nominato oppure sono un “modo di dire”.
B5 In quale delle seguenti frasi la divisione in gruppi sintattici (sintagmi) è corretta?
A. L’anno scorso mio zio/ Andrea/ ha partecipato/ al concorso fotografico.
B. X L’anno scorso/ mio zio Andrea/ ha partecipato/ al concorso fotografico.
C. L’anno scorso/ mio zio Andrea/ ha/ partecipato/ al concorso fotografico.
D. L’anno scorso/ mio zio Andrea/ ha partecipato al concorso/ fotografico.
Leggi le quattro opzioni, facendo una brevissima pausa quando trovi una /. Le pause ti aiutano a trovare la frase suddivisa in sintagmi in modo corretto.
B6 Indica in quale frase è possibile sostituire i due punti “:” con “infatti” senza cambiare il senso della frase.
A. Devo preparare la pizza: per piacere, compra la mozzarella, la farina, il lievito.
B. X Ieri la temperatura si è alzata di parecchi gradi: la neve sulla strada si è sciolta.
C. Filippo aprì la portiera: Fuffi scese scodinzolando.
D. Il cielo si è rannuvolato: torniamo a casa prima che piova.
Leggi ogni frase sostituendo la congiunzione “infatti” ai due punti.
GLI INUIT E IL RISCALDAMENTO GLOBALE
“Siila, sei pronta?”
“Sì, mamma, sto infilando gli stivali!”
La mamma la sta aspettando in auto insieme al fratellino Natan: è domenica mattina e stanno andando a pranzo dai nonni. Siila sale di corsa e sistema la cintura di sicurezza. “Eccomi! Quanto ci mettiamo?”
“Mettiti tranquilla, ci vorrà quasi un’ora. Hai portato un libro da leggere?” per raggiungere la cittadina dei nonni, Iqaluit, bisogna attraversare diversi chilometri di steppa.
Siila e la sua famiglia sono Inuit e Iqaluit è la capitale del vastissimo territorio inuit situato a nord del Canada.
“Ho voglia di vedere i nonni: mi mancano molto i loro racconti.”
Soprattutto la nonna, con la sua voce melodiosa, è bravissima a raccontare: è tanto brava che la comunità la invita a scuola una volta alla settimana per parlare della cultura del popolo inuit, quando ancora era nomade. Gli Inuit hanno cominciato a vivere in abitazioni stabili solo cinquant’anni fa: pian piano hanno abbandonato gli igloo, abitati durante l’inverno, e le tende di pelle, che servivano per gli spostamenti durante l’estate, la stagione di caccia.
Quando arriva, Siila non può che travolgerla di domande.
“Nonna, com’era la vita allora?”
“Be’, era molto più scomoda, certo, ma a me piaceva. Bisognava combattere contro tanti nemici: il freddo, la fame, le tempeste di neve. Per procurarci il cibo avevamo solo la caccia e la pesca, o la raccolta di vari tipi di bacca. Imparavamo tutti a cacciare, anche da piccoli. Ora la vita è più semplice: possiamo comperare il cibo al supermarket, le nostre case sono ben riscaldate, abbiamo la televisione e Internet. Ma non abbiamo più quello stretto rapporto con la natura che hanno avuto i nostri antenati per secoli.”
“È per questo che continui a raccontare le vecchie storie ai bambini?”
“Certo, perché non dimentichino le nostre origini, la civiltà da cui siamo venuti e che continua ad appartenerci, anche se sta cambiando molto rapidamente.”
prova 2
Interviene anche il nonno, con un sospiro: “Vedi, Siila, il riscaldamento globale sta mutando il nostro territorio, non ci concede la possibilità di sopravvivere restando legati alle nostre radici e alle nostre tradizioni. La temperatura aumenta in tutto il pianeta, ma per noi la situazione è più difficile. Da un lato, nelle zone vicino ai poli il fenomeno è molto più veloce, tanto che non ci lascia il tempo di adattarci. Dall’altro, noi siamo legati, forse più di altri popoli, alle risorse del territorio in cui viviamo. Per nutrirci, per vestirci utilizziamo soprattutto quello che ci regala la natura. Se si ritirano i ghiacciai, se la stagione invernale diventa più corta, se diminuiscono gli animali che possiamo cacciare, si rompe l’equilibrio grazie al quale siamo sempre vissuti.”
“E noi che cosa possiamo fare, nonno?”
“Possiamo far sentire la nostra voce. Dobbiamo tenere sotto controllo il cambiamento e far capire a tutta l’umanità quale rischio sta correndo il territorio artico. Ma attenzione: il nostro non è un discorso egoistico. Il ghiaccio artico è il condizionatore della Terra: se si sciolgono i ghiacci polari le conseguenze saranno gravi per l’intero pianeta. Perciò è importante che tutto il mondo si impegni per l’ambiente, modificando i comportamenti nella vita quotidiana in ogni luogo. Noi Inuit viviamo prima degli altri gli effetti del cambiamento climatico e, con la nostra esperienza, possiamo essere una guida per il resto del pianeta, indicando anche la strada per uno stile di vita più sostenibile.
(Rossella Köhler, Possiamo cambiare il mondo – L’Educazione Civica raccontata ai bambini. Mondadori)
A1 Siila pronuncia queste parole: “Eccomi! Quanto ci mettiamo?”
Fa questa domanda perché:
A. le piace fare tanti chilometri in macchina
B. X è ansiosa di vedere i nonni
C. non ha voglia di stare tanto tempo in macchina con il fratellino
D. non riesce a stare a lungo seduta
prova 2
A2 La nonna viene invitata spesso nelle scuole a parlare della cultura del popolo inuit perché:
Si ricava dal testo
a) è una brava narratrice. X
b) può dare informazioni sul popolo inuit. X
Non si ricava dal testo
c) ha molto tempo libero. X
d) è l’unica signora inuit che abita in quei luoghi. X
A3
Nelle righe da 20 a 26 la nonna dice che preferisce la vita scomoda del passato a quella più comoda del presente.
Perché?
A. Perché ha nostalgia di quando era giovane
B. Perché nel passato faceva attività interessanti
C. X Perché viveva in equilibrio con l’ambiente
D. Perché ha difficoltà a utilizzare gli strumenti moderni
A4 Quando il nonno dice “La temperatura aumenta in tutto il pianeta, ma per noi la situazione è più difficile” intende dire che:
A. gli Inuit non riescono ad adattarsi alla modernità
B. il loro popolo è più rispettoso di altri dell’ambiente
C. X la vita degli Inuit è strettamente legata alle risorse del territorio
D. gli Inuit possono vivere solo al Polo Nord
prova 2
A5 Per far capire meglio il pensiero del nonno, come potresti completare la frase “Possiamo far sentire la nostra voce”?
A. ... per controllare i cambiamenti climatici
B. X ... per spiegare la situazione
C. ... per diventare famosi
D. ... e spiegare che ci sono ancora comunità inuit
A6 Il nome Inuit indica:
A. più città
B. X una popolazione
C. una famiglia
D. un territorio
A7 Gli Inuit possono indicare un modo di vivere più sostenibile perché:
A. hanno molta esperienza con le difficoltà della vita
B. sono molto legati alle tradizioni
C. non sono egoisti
D. X la loro sopravvivenza è sempre stata strettamente legata alla natura
A8 Le tende che gli Inuit utilizzavano erano di pelle perché:
A. X la pelle era un materiale facilmente reperibile
B. la pelle protegge dal calore meglio del ghiaccio
C. il ghiaccio durante l’estate si scioglie
D. a causa del cambiamento climatico non c’era più ghiaccio a disposizione per costruire gli igloo
prova 2
A9 L’autrice inizia il brano con un breve dialogo tra la mamma e la bambina. Per quale motivo l’autrice inizia in questo modo?
A. Per introdurre subito l’argomento
B. Per presentare i personaggi principali
C. Per far capire il luogo in cui si svolge la vicenda
D. X Per incuriosire il lettore
A10 Lo scopo dell’autrice è:
A. raccontare una storia avventurosa che riguarda gli Inuit
B. raccontare una giornata particolare di una famiglia inuit
C. dare informazioni sulle abitudini di vita degli Inuit
D. X sensibilizzare ai problemi dell’ambiente
A11 Per il nonno che cosa “non concede (a lui e al popolo inuit) la possibilità di sopravvivere restando legati alle nostre radici e alle nostre tradizioni”?
A. L’abolizione della caccia
B. X Il cambiamento climatico
C. La costruzione di case e di supermarket
D. L’abbandono degli igloo
A12 Il ghiaccio artico è:
A. il ghiaccio che si trova in tutto il mondo
B. il ghiaccio perenne
C. X il ghiaccio che ricopre i territori vicino al Polo Nord
D. la definizione di un particolare periodo molto freddo
prova 2
A13 La mamma chiede a Siila: “Hai portato un libro da leggere?”
Quale frase potresti aggiungere per chiarire la sua intenzione?
Così: Ti terrai occupata durante il viaggio.
Saprai quali domande fare alla nonna.
Potrai studiare mentre viaggiamo.
Conoscerai le abitudini degli Inuit.
A. X
C.
B.
D.
Obiettivo 13
FERMARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE
1. La temperatura dell’atmosfera che circonda la Terra sta aumentando sempre di più. Questo modifica il clima di tutto il pianeta, creando il fenomeno conosciuto come riscaldamento globale, che nelle varie zone della Terra può portare a effetti meteorologici diversi, a volte addirittura opposti. In molte aree tropicali assistiamo a lunghi periodi di siccità e alla desertificazione, cioè l’avanzata del deserto; in altre ci sono piogge violentissime. Anche le aree a clima temperato sono sempre più spesso soggette a fenomeni estremi e distruttivi come alluvioni e uragani.
L’effetto più visibile si verifica nelle zone polari, dove le calotte glaciali si stanno lentamente sciogliendo. Questo causa l’innalzamento del livello dei mari che mette in pericolo molte piccole isole e zone costiere continentali.
2. L’effetto serra è un fenomeno dell’atmosfera terrestre. Come in una serra, che trattiene il calore solare e permette di far crescere fiori, frutta e verdura anche in inverno, alcuni gas dell’atmosfera (per esempio l’anidride carbonica) intrappolano i raggi del sole mantenendo caldo e accogliente il nostro pianeta. Se però la quantità di gas è eccessiva, l’effetto diventa troppo forte e la Terra, di conseguenza, sempre più calda.
Ad aumentare l’effetto serra sono i gas di scarico delle automobili, del riscaldamento delle case, le emissioni industriali. A queste cause si aggiunge anche la forte deforestazione che colpisce molte zone: gli alberi, infatti, hanno l’importante funzione di assorbire l’anidride carbonica.
3. Il riscaldamento globale rappresenta una minaccia per l’agricoltura.
Vasti terreni coltivati sono oggi abbandonati a causa delle frequenti inondazioni. Altri hanno perso fertilità per la desertificazione.
La perdita di campi agricoli ha gravi conseguenze sulla disponibilità di risorse alimentari. I prezzi dei cibi tendono ad aumentare e questo rende più difficile la sopravvivenza della parte povera della popolazione. Il peggioramento delle condizioni di vita provoca l’aumento del numero di migranti: molte persone si spostano verso zone più ricche, dai terreni fertili e dalle maggiori opportunità di lavoro.
4. Per fermare l’aumento della temperatura ci sono molte cose che si possono fare, ma vanno fatte presto e tutte insieme.
Utilizzare fonti di energia che non producono gas serra, smettere di diboscare e cominciare a piantare nuove foreste.
È però importante agire anche sui nostri comportamenti: come e cosa consumiamo, come ci riscaldiamo e ci spostiamo, quali sono le nostre abitudini alimentari. Nei paesi ricchi, per esempio, il consumo di carne è altissimo, ma i grandi allevamenti producono emissioni di gas che contribuiscono all’effetto serra. Inoltre, per lasciare spazio a nuove coltivazioni di foraggio, si abbattono zone di foresta. Quindi, anche mangiare meno carne può essere un valido aiuto per il pianeta.
5. a) Fermare l’aumento delle temperature agendo sull’agricoltura, sui trasporti, sul consumo di energia, sulla protezione delle foreste.
b) Aumentare la ricerca sul cambiamento climatico, in modo da migliorare le capacità di azione.
c) Aiutare le popolazioni ad affrontare le conseguenze del riscaldamento globale e dei disastri naturali.
d) Fare in modo che tutti i governi inseriscano nei loro piani la lotta al cambiamento climatico.
6. a) Quando cambi l’aria nella tua stanza, lascia la finestra aperta solo per pochi minuti.
b) Non tenere il frigorifero aperto più del necessario: prendi in una volta sola tutto ciò di cui hai bisogno.
c) Metti un coperchio sulle pentole quando cucini insieme ai tuoi genitori: così si raggiungerà più in fretta ................................................ la giusta temperatura.
(Rossella Köhler, Possiamo cambiare il mondo – L’Educazione Civica raccontata ai bambini. Mondadori)
B1
prova 2
Questo testo è stato suddiviso dall’autrice in paragrafi, tutti riferiti al riscaldamento globale.
I titoletti dei paragrafi sono stati tolti. Qual è il titoletto di ciascun paragrafo? Scrivi accanto a ogni titoletto il numero, da 1 a 6, del paragrafo corrispondente:
a) Contrastiamo insieme il riscaldamento globale ...............
b) E tu che cosa puoi fare per raggiungere questo obiettivo? ...............
c) Le conseguenze del riscaldamento globale ...............
d) Le cause del riscaldamento globale ...............
e) Una minaccia per le coltivazioni ...............
f) I traguardi dell’Obiettivo 13 ...............
B2 Secondo l’autrice l’effetto serra è:
A. negativo in qualsiasi caso
B. positivo in qualsiasi caso
C. X negativo se eccessivo
D. positivo se non è prodotto dai gas delle automobili
B3 Nel paragrafo 2 si parla dei fattori che aumentano l’effetto serra. Quale immagine non è appropriata?
prova 2
B4 Nel testo si parla di perdita di campi agricoli e vengono indicate alcune cause e alcune conseguenze di questo fenomeno. Individua se ciascuna parola o gruppo di parole indica una causa o una conseguenza della perdita di campi agricoli.
Metti una crocetta per ogni riga.
Causa Conseguenza
a) Minore disponibilità di cibo X
b) Aumento dei prezzi X
c) Inondazioni X
d) Desertificazione X
e) Migrazioni delle persone X
B5 Nel paragrafo 6 sono indicate azioni positive che aiutano a non aumentare il riscaldamento globale. In una frase sono state tolte alcune parole.
Quali potrebbero essere?
A. e con minor dispersione di umidità
B. X e con minor spreco energetico
C. e con minor aumento della temperatura dell’ambiente
D. e con minor spreco di acqua
B6 Nel paragrafo 4 si parla di come si può contrastare il riscaldamento globale. In esso si afferma che utilizzare differenti fonti di energia e cambiare i nostri comportamenti serve per:
A. X fermare l’aumento della temperatura della Terra
B. smettere di diboscare
C. lasciare meno spazio a coltivazioni di foraggio
D. diminuire il consumo di carne
prova 2
B7 Nel paragrafo 5 sono indicate azioni da compiere.
Alcune prevengono, altre curano i danni del riscaldamento globale.
Metti una crocetta per ogni riga
Cura Previene
a) X b) X
c) X d) X
B8 Nel paragrafo 1 l’autrice afferma che il riscaldamento interessa tutte le zone climatiche del pianeta, portando vari esempi.
Per ciascuna zona scrivi una conseguenza. Copia le parole usate nel testo.
Zona tropicale: ..........................................................................................................................
Zona temperata: .......................................................................................................................
Zona polare: ...............................................................................................................................
B9 Il titolo di questo testo è: Obiettivo 13 - Fermare il riscaldamento globale. Si riferisce a un obiettivo dell’Agenda 2030. In essa però l’Obiettivo 13 è denominato in modo diverso. Quale?
A. Fermare l’effetto serra
B. Cambiare le fonti energetiche
C. Contrasto alle emissioni di CO2
D. X Lotta contro il cambiamento climatico piogge violentissime alluvioni e uragani le calotte glaciali si stanno lentamente sciogliendo
prova 2
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1 “L’autista ha parcheggiato il suo taxi nell’area riservata”. In questa frase “autista” è un nome di genere maschile o femminile?
A. Autista è un nome di genere femminile perché termina con a
B. X Non si può sapere perché è preceduto da l’, che potrebbe essere sia “lo”, sia “la”
C. È maschile perché a lui si riferisce l’aggettivo “suo” che è al maschile
D. È maschile perché il verbo “ha parcheggiato” termina in “o”
C2 Le parole della tabella sono tutte parole composte. Individua da quali parti del discorso è formata ogni parola.
Segui l’esempio.
Es. portaombrelli X
a) cantastorie X
b) mezzaluna X
c) asciugacapelli X
d) saliscendi X
e) agrodolce X
f) pescecane X
prova 2
C3 Nelle frasi che seguono, i verbi sottolineati sono al tempo presente. Leggi le frasi e indica se il verbo sottolineato si riferisce a un evento che accade nel presente, è accaduto nel passato, accadrà nel futuro.
Accade nel presente È accaduto nel passato Accadrà nel futuro
a) Dopo la vittoria, Filippide percorre di corsa la distanza tra Maratona e Atene. X
b) Sono le sette: suona la sveglia. X
c) Tra dieci minuti parte il tuo treno. X
d) Compio gli anni il mese prossimo. X
e) Nel 1879, nasce a Ulma Albert Einstein. X
C4 Per ciascuna espressione riportata nella tabella indica se dopo “un” ci vuole l’apostrofo oppure non ci vuole. Metti una crocetta per ogni riga.
Non ci vuole l’apostrofo Ci vuole l’apostrofo
a) Un alunna silenziosa X
b) Un atleta vittorioso X
c) Un antico vaso X
d) Un ottima cena X
C5 Questi nomi sono tutti derivati. Indica quello che deriva da un aggettivo.
A. Caseggiato
B. X Bellezza
C. Pescheria
D. Marino
prova 2
C6 Nelle frasi che seguono in alcune parole manca la “h”. Scrivila nel quadratino solo se occorre.
a) Gli archeologi a Roma h anno trovato un’iscrizione risalente all’ anno della caduta della monarchia.
b) Se vai a fare la spesa, compra carote o zucchine da portare ai nonni.
C7 In quale gruppo le parole sono scritte in ordine alfabetico?
A. tastiera – tamburo – tappeto – tavolo – tazza
B. peperone – pentola – pedale – peonia – pesce
C. X albero – almeno – altalena – alto – alzare
D. sindaco – sirena – sistema – Siviglia – sipario
C8 Leggi la frase:
L’insegnante ha raccontato agli alunni che il giorno prima ha incontrato in biblioteca il maestro Paolo, il loro maestro di matematica dell’anno precedente.
Ora completa la frase seguente trasformando il discorso indiretto in discorso diretto.
Data: ho incontrato vostro scorso
L’insegnante ha detto ai suoi alunni: “Ieri .................................... in biblioteca il maestro Paolo, il ................... maestro di matematica dell’anno ............................”.
Errori: Valutazione:
prova 3
PROVA 3
LA STANZA SOTTO IL TETTO
La stanza era piccola, col soffitto spiovente. La finestra inclinata sul tetto della mansarda faceva filtrare un chiarore di riflesso sui mobili: un letto, un comodino, un armadio, un tavolo, due sedie.
Nell’angolo un rubinetto gocciolava lentamente sul lavello.
La mamma accese la luce e Teresa si guardò intorno, frastornata. Sentiva ancora negli orecchi il rumore del treno e sulla pelle l’odore di quel viaggio interminabile; rivedeva il buio delle gallerie, il chiasso della stazione di Milano, dove dei vagoni lumaca avevano trasportato lei e la mamma per una notte intera; l’assalto al treno per la Svizzera, pieno di gente come loro stipata sui duri sedili di legno, con altri bambini che correvano nel corridoio…
Quel viaggio lo aveva immaginato molto diverso. Quando la mamma le aveva detto che l’avrebbe portata con sé, era stata felice e aveva contato i giorni che la separavano dalla partenza. Fino ad allora, Teresa era rimasta a casa con nonna Regina, mentre sua madre, dopo la morte del papà, andava per lunghi mesi a lavorare in Svizzera.
Finalmente il giorno era arrivato: erano partite mentre finiva l’anno 1969.
Anna doveva rientrare in fabbrica il due gennaio e non voleva trovare qualche intoppo che la facesse ritardare. Anche la perdita di un giorno poteva creare problemi a un lavoratore stagionale.
All’arrivo nella città svizzera la gente era in giro per andare a festeggiare il nuovo anno nei locali o dagli amici e quella confusione aveva disorientato ancora di più la bambina. C’era la neve sui tetti, ma le strade erano tutte ripulite.
Un vero terrore l’aveva colta quando erano salite sul tram. Nei suoi quasi dieci anni di vita Teresa non si era mai mossa dal suo paesino sperduto nella montagna pistoiese e tutto per lei era una novità. Quel coso sferragliante che le era venuto incontro scivolando su due rotaie l’aveva terrorizzata.
“Sei contenta che siamo arrivate a casa?” la voce della mamma la riscosse. Erano finalmente arrivate in quella stanza che la mamma aveva chiamato casa. Teresa era troppo confusa per guardarla bene e si era limitata a dire coraggiosamente di sì, che era contenta, che non era stanca, che non aveva fame.
Non voleva mostrarle la sua delusione.
“Domani è festa, staremo insieme tutto il giorno e ti spiegherò cosa devi fare” bisbigliò sua madre. “Ora andiamo al gabinetto, è appena fuori dalla porta. Aspetta, prima guardo che non ci sia nessuno.”
Anna aprì piano piano l’uscio e si affacciò sul corridoio. Poi chiamò la figlia con un gesto furtivo e insieme si infilarono in uno stretto sgabuzzino maleodorante. All’uscita la mamma spinse velocemente Teresa in camera.
“Perché mi spingi?” protestò lei.
“Sss… parla sottovoce, non ti deve sentire nessuno!”
Teresa la guardò smarrita. La mamma glielo aveva detto, che doveva stare nascosta perché i lavoratori stagionali come lei non potevano portarsi dietro i figli; però non credeva di non poter nemmeno aprir bocca. Ma era troppo stanca per lamentarsi e si infilò docilmente a letto.
Prima di addormentarsi pensò alla nonna. Non si era accorta che fosse tanto invecchiata da non potersi più occupare di lei. Così la mamma le aveva detto quando era tornata in ottobre dalla Svizzera.
Poco prima della loro partenza l’avevano accompagnata con la corriera nella casa di riposo.
Com’era stato triste l’addio! Però la nonna aveva detto che al loro ritorno sarebbero andate di nuovo a stare insieme, a Pian del Melo, nella loro vecchia casa.
Con questo pensiero consolante, vinta dalla stanchezza, Teresa piombò in un sonno profondo.
Fu destata da un buon odore di pane abbrustolito e da un bacio. C’era nell’angolo, su un ripiano accanto all’acquario, un piccolo fornello a gas su cui la mamma aveva posto una piastra con delle fette di pane.
Bussarono alla porta.
Anna sbiancò, avvolse rapida Teresa in un asciugamano, e la fece stendere nel letto, coprendola velocemente con i vestiti che prima aveva tolto dalla valigia. Fece cenno alla figlia di stare zitta e aprì la porta.
Teresa sentì la mamma esclamare qualcosa in una lingua sconosciuta e un’altra voce femminile che diceva parole incomprensibili. Dopo qualche minuto che le parve un secolo, Anna la fece riemergere dai vestiti. “Chi c’era
alla porta?” chiese la bambina. “Non capivo quello che dicevi...”
“Parlavo in tedesco. Ti insegnerò qualche parola. Così quando andrai a scuola ti capirai con i compagni.”
“Andrò a scuola?” una luce di speranza si accese negli occhi di Teresa.
“Be’... non subito. L’anno prossimo quando avrò il permesso di soggiorno”.
“E ora non ci posso andare? Che cosa dirà la maestra Rosina?”.
“Lei lo sa. Hai visto che ti ha dato i compiti da fare? Le ho spiegato che qui non potevo più mandarti a scuola: .............................................................”
“Allora è per questo che mi hai nascosta quando quella donna ha bussato?”
“Quella è la signora che abita qua sotto. È venuta a salutarmi perché ha sentito che sono tornata. Credo che sia una brava persona e non farebbe la spia. Però è meglio non rischiare.”
Teresa stava zitta. Faceva soltanto sì con la testa.
(Tratto e adattato da: Vanna Cercenà, Non piangere, non ridere, non giocare. Edizioni Lapis)
A1 Qual è l’idea principale di questo testo?
A. La possibilità di trovare lavoro all’estero
B. X Il disagio delle persone che emigrano
C. L’affetto tra una mamma e la figlia
D. L’importanza di frequentare la scuola
A2 A quale obiettivo dell’Agenda 2030 fa pensare questo racconto?
A. Obiettivo 2: Sconfiggere la fame
B. Obiettivo 3: Salute e benessere
C. X Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
D. Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili
A3
prova 3
Alla riga 11 leggi “Quel viaggio lo aveva immaginato molto diverso”.
Per quali motivi Teresa è delusa al suo arrivo in Svizzera?
Metti una crocetta per ogni riga.
Sì No
a) Il viaggio in treno è durato troppo a lungo. X
b) È partita senza la nonna. X
c) La casa è diversa da come la aveva immaginata. X
d) Era il suo primo viaggio in treno. X
A4 Perché la mamma non voleva trovare qualche intoppo che la facesse ritardare?
A. Perché voleva festeggiare il Capodanno in Svizzera
B. Perché temeva una forte nevicata
C. X Perché doveva presentarsi puntuale al lavoro
D. Perché voleva che Teresa si ambientasse nella nuova casa
A5 Alle righe 26-27 si legge “Quel coso sferragliante che le era venuto incontro scivolando su due rotaie l’aveva terrorizzata.” Teresa era terrorizzata perché:
A. il tram era troppo rumoroso
B. il tram era troppo veloce
C. nel suo paese i tram erano diversi
D. X non aveva mai visto un tram
A6 Alla riga 59 si legge la reazione di Anna quando bussano alla porta: “Anna sbiancò”. Quale frase spiega il motivo per cui Anna si spaventa?
A. Avvolse rapida Teresa in un asciugamano
B. Fece cenno alla figlia di stare zitta ed aprì la porta
C. Esclamare qualcosa in una lingua sconosciuta
D. X I lavoratori stagionali come lei non potevano portarsi dietro i figli
prova 3
A7 Anna era arrivata in Toscana a ottobre e ritorna in Svizzera a fine dicembre. Perché?
A. X Anna lavorava solo in alcuni mesi dell’anno
B. Anna voleva portare in Svizzera la nonna e la bambina
C. In quel periodo in Svizzera nevicava
D. Era morto il papà di Teresa
A8 Il testo inizia con la descrizione della casa di Anna. A che cosa serve questa parte?
A. A spiegare perché Teresa è contenta che il viaggio sia finito
B. X A far capire le condizioni in cui sarebbe vissuta Teresa
C. A indicare in quale luogo si svolgerà il racconto
D. A spiegare com’erano le case in Svizzera
A9 In questa parte è stata cancellata una frase.
“Lei lo sa. Hai visto che ti ha dato i compiti da fare? Le ho spiegato che qui non potevo più mandarti a scuola: .............................................................”
Quale potrebbe essere la frase mancante?
A. non ci sono scuole in Svizzera
B. i figli dei migranti non frequentano mai scuola
C. X nessuno deve sapere che ci sei
D. sei troppo piccola per andare a scuola
prova 3
A10 Il racconto termina con la frase “Faceva soltanto sì con la testa”.
Che cosa può aver pensato Teresa in quel momento?
Sono veramente contenta di essere qui con la mia mamma.
Dovrò stare molto attenta per non mettere nei guai la mamma.
La signora del piano di sotto è veramente gentile.
Meno male che tra un anno andrò a scuola.
A11 Nel testo si legge che Teresa “Non voleva mostrarle la sua delusione”.
Copia le parole che spiegano che cosa fa Teresa per non mostrare la sua delusione.
Risposta: ………………….....………………………………………………………
Si era limitata a dire coraggiosamente di sì, che era contenta, che non era stanca, che non aveva fame.
A12 Che cosa teme Anna quando dice che “è meglio non rischiare”?
La vicina:
A. potrebbe denunciare la presenza di una lavoratrice stagionale
B. X potrebbe denunciare la presenza della figlia di Anna
C. potrebbe dire che fanno troppo rumore
D. potrebbe denunciare che Teresa non frequenta la scuola
A. C. X
B.
D.
prova 3
A13 Nel testo vi sono queste due espressioni:
1. “La mamma accese la luce” (riga 5)
2. “una luce di speranza si accese...” (riga 68)
In quale delle due espressioni la parola “luce” è usata
a) in senso proprio: ........................
b) in senso figurato: .......................
A14 L’autrice, per raccontare come si sentiva Teresa quando la mamma l’ha coperta con i vestiti, utilizza l’espressione “dopo qualche minuto che le parve un secolo”.
Che cosa poteva pensare Teresa mentre era coperta dai vestiti?
Metti una crocetta per ogni riga.
Avrebbe potuto pensare Non avrebbe potuto pensare
a) La mamma chiacchiera troppo. X
b) Ho paura che mi scoprano. X
c) Che caldo fa qua sotto. X
d) Chissà chi c’è alla porta. X
A15 Nel testo la mamma dice che Teresa potrà andare a scuola quando avrà “il permesso di soggiorno”.
Il permesso di soggiorno è un documento che viene dato a un cittadino straniero o a una cittadina straniera:
A. per poter visitare tutti i monumenti per turismo
B. X per permettere loro di stare per un certo periodo di tempo nella nazione in cui sono arrivati
C. per documentare che i loro figli frequentano una scuola
D. per documentare che parlano la lingua della nazione in cui sono arrivati
CHE EINSTEIN QUESTO COMPUTER!
1) I computer sono veloci, ma stupidi
Ci hanno ripetuto queste parole per anni, ma oggi non è più vero...
Da sempre libri e film di fantascienza cercano di prevedere il futuro, per esempio immaginando robot indistinguibili dagli esseri umani che ti portano la merenda in camera e prendono il posto del tuo migliore amico.
La realtà però è molto diversa: i robot non ci assomigliano quasi mai, in compenso si nascondono nei nostri telefoni e negli oggetti di casa. E ci aiutano nei compiti di tutti i giorni grazie all’intelligenza artificiale (I.A.), un “cervello” che assomiglia sempre di più a quello umano e che proprio come il nostro è in grado di imparare.
2) I robot che imparano da noi
Lo streaming video, i videogiochi come Pòkemon Go, gli assistenti virtuali: tutti questi servizi sfruttano l’intelligenza artificiale. Funzionano, cioè, grazie alle reti neurali, che imitano il funzionamento dei neuroni umani, riuscendo ad analizzare contemporaneamente milioni di dati. Così, per esempio, riconoscono il tuo volto fra quello di tutti gli altri o imparano i tuoi gusti proponendo cose che ti piacciono. “Grazie ai super computer questi software apprendono in modo esponenziale”, spiega Francesca Rossi, scienziata esperta di intelligenza artificiale. “È come se imparassero a camminare facendo un passo di un metro in un minuto. Al minuto dopo fanno due passi, a quello dopo quattro, a quello dopo ancora sedici, e così via. È una progressione impressionante, perché in questo modo basterebbero ventinove minuti per... raggiungere la Luna!”.
3) In casa? Non ci pensi, ma ci sono
Guardati intorno: tablet, smartphone e i nuovi assistenti virtuali sono tutti oggetti collegati a Internet e con i quali puoi comandare le cose a distanza e far compiere azioni precise: è l’Internet delle cose. In questo modo, ovunque tu sia, lanci un’app (o dai un comando a voce) e, come per magia, il riscaldamento a casa si accende o il videocitofono ti mostra sullo smartphone chi ha suonato alla porta; oppure sulla tv stoppi il programma che tua sorella stava guardando e avvii la Play.
A breve, poi, gli elettrodomestici penseranno da soli: il frigorifero, per esempio,
ordinerà online i cibi mano a mano che finiscono perché imparerà le tue abitudini alimentari, e la lavatrice farà il bucato, riconoscendo da sé il tipo di indumenti che contiene.
4) Le I.A. studiano come a scuola?
In un certo senso sì. Proprio come gli scolari, le I.A. imparano studiando e facendo esercizio su miliardi di informazioni diverse: per esempio le foto e i testi che si trovano in rete, sui siti e sui social. Pensa che solo su Instagram vengono pubblicate, in media, 95 milioni di nuove foto e video al giorno!
Queste immagini vengono periodicamente salvate ed etichettate dai software di intelligenza artificiale, in base alle informazioni che contengono. Usi un’I.A. ogni volta che fai una ricerca su Google, oppure quando cerchi una canzone di cui non ricordi il titolo e la fischietti nello smartphone. Il sistema confronta il suono con milioni di canzoni simili che ha precedentemente “studiato” e scova quella giusta. A volte il successo dell’I.A. inizia proprio giocando contro gli esseri umani. È capitato a Deep Blue, uno dei più famosi super computer, che nel 1996 sconfisse a scacchi l’allora campione del mondo Garry Kasparov analizzando, in un secondo, 200 milioni di possibili mosse.
5) Come saranno i robot del futuro
È meglio “pensare ai programmi di intelligenza artificiale come a collaboratori nelle cose importanti, più che come avversari nei giochi”, spiega Marcello Ienca, ricercatore dell’Università di Zurigo (Svizzera). Le potenzialità dei software di intelligenza artificiale sono quasi illimitate, soprattutto se verranno montati in hardware appositi per determinate funzioni. Come piante-robot per ripulire l’ambiente o auto a guida automatica che diminuiranno il rischio di incidenti”. Oppure in robot umanoidi che sostituiranno i prof. “E no, loro sono insostituibili perché gli uomini, oltre alla razionalità, hanno anche istinto ed emozioni che un robot non potrà mai provare”, conclude Ienca. Insomma, la tua prof di matematica può tirare un sospiro di sollievo.
(Focus junior n.204)
prova 3
B1 Il ricercatore Ienca afferma che dovremmo “pensare ai programmi di intelligenza artificiale come a collaboratori nelle cose importanti, più che come avversari nei giochi”.
Questa esortazione ci ricorda un obiettivo dell’Educazione Civica, relativa alla cittadinanza digitale. Quale?
A. Usare in modo veloce i dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale
B. X Usare in modo consapevole i dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale
C. Capire come funzionano i dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale
D. Non utilizzare mai per giocare i dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale
B2 Le reti neurali delle intelligenze artificiali:
A. sono formate da neuroni umani
B. sono artificiali, ma identici nella forma ai neuroni umani
C. X operano nello stesso modo dei neuroni umani
D. sono artificiali perciò si comportano in modo completamente diverso dai neuroni umani
B3 Nel testo c’è scritto “Grazie ai super computer questi software apprendono in modo esponenziale”. Quale frase spiega che cosa significa “modo esponenziale”?
A. È come se imparassero a camminare facendo un passo di un metro in un minuto
B. X Al minuto dopo fanno due passi, a quello dopo quattro, a quello dopo ancora sedici, e così via
C. È una progressione impressionante
D. In questo modo basterebbero ventinove minuti per... raggiungere la Luna!”
prova 3
B4 Nel paragrafo 4 la parola “studiato” è tra virgolette per indicare che un computer non studia come noi, ma può imparare. In quali altri paragrafi si parla di questa particolarità dei computer?
1 – 2 – 3
Nei paragrafi .........................................................................
B5 Deep Blue è:
A. X un computer
B. un campione di scacchi
C. uno degli inventori dei primi computer
D. un giornale scientifico
B6 Come imparano i computer?
A. X Analizzando miliardi di informazioni di diverso tipo
B. Analizzando solo fotografie
C. Per mezzo di Instagram
D. Utilizzando solo comandi vocali
B7 Nel testo si dice che i robot si “nascondono” nei telefoni e negli oggetti di casa perché:
A. solo le persone particolarmente “tecnologiche” possano utilizzarle
B. per controllare le nostre azioni
C. per convincerci che non hanno cattive intenzioni
D. X questi oggetti funzionano per mezzo di intelligenze artificiali
prova 3
B8 Tenendo presente quanto detto in tutto l’articolo indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
a) I computer sono veloci, ma stupidi. X
b) I servizi che usano l’I.A. imparano e si modificano autonomamente. X
c) Utilizziamo quotidianamente dispositivi con I.A. X
d) È bene non utilizzare di frequente dispositivi con I.A. X
e) Nel futuro i robot sostituiranno gli e le insegnanti. X
B9 Il testo è stato tratto da una rivista per ragazzi e ragazze. In una pagina si trova questa foto.
A quale paragrafo è collegata? …………………………………….. Al paragrafo n. 3
Vero Falso
B10
prova 3
Il testo termina con questa frase: “Insomma la tua prof di matematica può tirare un sospiro di sollievo”.
Quattro bambini o bambine commentano questa frase. Chi ne ha compreso maggiormente il significato?
I prof sono insostituibili perché i robot non sanno spiegare.
I robot non riuscirebbero a mettersi in relazione con gli allievi e le allieve.
Non hanno ancora inventato robot che abbiano un aspetto identico agli umani.
Con i robot giocheremmo troppo e staremmo poco attenti.
A.
B. X
C.
D.
prova 3
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1 Nelle frasi che seguono tutti i soggetti sono sottointesi. Scrivi accanto a ciascuna frase il pronome personale che fa da soggetto sottointeso.
Frasi Pronome soggetto
a) Prendi l’ombrello. ..................
b) Andate a casa subito?
c) Partiremo domani.
d) Sono stato scelto per la recita.
e) Mi hanno telefonato ieri.
C2 Quale dei seguenti gruppi contiene solo aggettivi qualificativi?
A. Nuvoloso, poco, sgarbato, verde
B. X Leggero, pesante, trasparente, magnifico
C. Tuo, polveroso, freddo, interessante
D. Molto, quello, nessuno, vuoto
C3 Nelle frasi che seguono indica a quale parola si riferisce il pronome personale sottolineato:
Frasi Il pronome si riferisce a...
a) Il nonno ha regalato a Bea una bicicletta. La desiderava molto! x bicicletta Bea
b) Al cinema ho visto un bel film: lo consiglio a tutti. x film cinema
c) Emma e Vera hanno dato appuntamento alle loro amiche, ma non le hanno incontrate.
d) Ho appeso il cappello all’attaccapanni, ma non lo vedo. attaccapanni x cappello Tu Voi Noi lo Loro
Emma e Vera x amiche
prova 3
C4 Quali tra queste frasi non è completa?
A. Nevica
B. X Sergio ha lavato
C. Emma ha bevuto un’aranciata
D. Il gatto dorme
C5 La “s” davanti a un verbo può avere il valore di prefisso e dare significato contrario al verbo. Ad esempio stappare (togliere un tappo) è il contrario di tappare (mettere un tappo).
In quale di questi verbi la “s” non ha questa funzione?
A. Scongelare
B. Sfiorire
C. Spettinare
D. X Studiare
C6 Indica la trasformazione corretta dal discorso indiretto al discorso diretto della seguente frase:
Tina telefonò alla biglietteria del teatro e chiese se avevano confermato la sua prenotazione.
A. Tina telefonò alla biglietteria del teatro e chiese: “Avete confermato la sua prenotazione?”
B. Tina telefonò alla biglietteria del teatro e chiese: “Avevate confermato la mia prenotazione?”
C. X Tina telefonò alla biglietteria del teatro e chiese: “Avete confermato la mia prenotazione?”
D. Tina telefonò alla biglietteria del teatro e chiese: “Confermate la mia prenotazione?”
C7 Indica in quale gruppo tutti i verbi, oltre al modo e al tempo, indicano anche la persona.
A. X Avrebbe giocato – scenderà – hai finito – partirono
B. Aprirebbe – sentivano – guardando – laverete
C. Hanno visto – avere pulito – sono salito – fosse arrivato
D. Camminerei – scrivere – stamperà – avesse mangiato
c8 In quale frase non ci sono errori ortografici?
A. Aladino strofinò la lampada e uscì il gegnio
B. X Il cameriere risciacquò e asciugò i bicchieri prima di metterli a tavola
C. Serena incontrò un amica al parco e la salutò cordialmente
D. Simone sistemò in ordine tutte le valigie nel bagaliaio dell’automobile
c9 Per ogni parola indica se è variabile oppure invariabile.
Metti una crocetta per ogni riga.
Variabile Invariabile
a) tassista X
b) caffè X
c) lentamente X
d) concerto X
e) breve X
f) decina X
g) dieci X
h) pauroso X
Errori: Valutazione: …………………………………………
Data:
ISTRUZIONI
La prova è composta da due testi che dovrai leggere per poi rispondere alle domande che li seguono e da alcune domande di Riflessione sulla lingua.
Le istruzioni prima di ogni domanda ti diranno come rispondere. Leggile dunque con molta attenzione.
Nella maggior parte dei casi per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.
Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta, come nell’esempio 1.
Esempio 1
Qual è la capitale dell’Italia?
A. Venezia
B. Napoli
C. X Roma
D. Firenze
In qualche caso, però, per rispondere dovrai mettere una crocetta per ogni riga di una tabella, oppure dovrai scrivere tu la risposta alla domanda, come nei due esempi che seguono.
Esempio 2
In base al testo che hai letto, quali sono le caratteristiche del protagonista del racconto?
Metti una crocetta per ogni riga.
Sì No
a) È coraggioso X
b) È timido X
c) Ama lo studio X
d) Gli piace giocare X
e) Non sa mentire X
Esempio 3
Chi è il protagonista del racconto che hai letto?
Risposta: ………………….. Enrico…………………….
Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 4.
Esempio 4
In quale continente si trova l’Italia?
A. In America
NO
B. X In Asia
C. In Africa
D. X In Europa
Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda.
Quale dei seguenti aggettivi ha significato opposto all’aggettivo alto?
A. Largo
B. Basso
C. Stretto
D. Magro
Per svolgere l’intera prova avrai in tutto un’ora e quindici minuti (in totale 75 minuti) di tempo.
«Un albero?»
L’ALBERO AL CENTRO DEL MONDO
Ho guardato Leila incredulo.
Lei ha annuito. «Una witkaree. Nome scientifico: Rhus pendulina.»
«Piacere di conoscerti, albero» ho detto io.
Ho passato una mano sulla corteccia ruvida. «È a rischio estinzione o cose così?»
«Non proprio» ha risposto Leila, senza staccare gli occhi dalla chioma. «C’è un sacco di gente che si pianta una witkaree in giardino. Non hanno bisogno di troppa acqua e crescono in fretta» ha aggiunto con un tono da conduttrice tv.
Ero perplesso. «Ma allora perché hai scritto una petizione per salvarlo?»
È rimasta parecchio a guardarmi, come se stesse cercando di farsi un’opinione su di me.
Chissà che cosa vede, mi chiedevo.
Non avevo i capelli biondi, gli occhi azzurri, i muscoli scolpiti e l’abbronzatura di mio fratello maggiore. Nemmeno il nasino all’insù pieno di lentiggini e il bel faccino adorabile di mio fratello minore.
Io avevo i capelli castani, un po’ troppo lunghi e pieni di ciuffi che non stavano da nessuna parte, e gli occhi verdi. Quand’ero con i miei fratelli, passavo sempre inosservato. Certe volte mi sentivo invisibile.
Senza distogliere lo sguardo da me, Leila ha fatto un lungo respiro. «Quest’albero non è come tutti gli altri» mi ha risposto. «È l’albero al centro del mondo.»
Non sono riuscito a trattenermi e sono scoppiato a ridere. Era fuori di testa. Cosa mi era saltato in mente di seguirla fino a quel parchetto, a tre isolati da casa, perché mi mostrasse un albero?
«L’albero al centro del mondo?» le ho chiesto.
«Lasciamo perdere.» Mi ha lanciato un’occhiataccia. «Pensavo che… Non importa. Chiudiamola qui.»
Sembrava arrabbiatissima, e infatti mi aspettavo che girasse i tacchi e se ne andasse. Ma da come mi guardava era chiaro che a dover smammare ero io.
Non c’era nemmeno da chiederlo. Senza battere ciglio, mi sono incamminato verso casa. E poi avevo da fare in cucina. Prima finivo di lavare i piatti, meglio era.
«Quando ero piccola venivo sempre a giocare in questo parco» ha detto Leila mentre andavo via. Parlava così piano che avevo rischiato di non sentirla.
Mi sono fermato.
«È su questo albero che ho imparato ad arrampicarmi.»
Mi sono voltato verso di lei, ma sembrava non si fosse nemmeno accorta che ero lì in piedi a guardarla.
«Non ci si può arrampicare su tutti gli alberi. Le witkaree hanno la corteccia dura. È facile sbucciarsi quando si scivola, perciò non sono l’ideale. Ma questa qui ha i rami bassi, spessi e anche molto fitti perciò riesci ad arrivare praticamente fino in cima. È perfetta da scalare.»
Poi abbiamo sentito un rumore, ci siamo voltati e abbiamo visto un pick-up bianco che veniva verso di noi passando sul prato.
«Sono loro» ha detto Leila con voce cupa.
II pick-up si è fermato e sono scesi due uomini. Uno aveva in mano una cartelletta con dei fogli che gli davano un’aria importante. L’altro era alto e magro, con la faccia appuntita e i baffetti sottili. Senza degnarci di uno sguardo, ha cominciato subito a esaminare l’albero.
«Ho fatto una petizione» ha detto Leila all’uomo con la cartelletta. «L’hanno già firmata quasi cinquanta persone.»
«Troppo tardi» ha risposto lui senza nemmeno alzare gli occhi, «abbiamo già tutti i permessi.»
«Ma questa è una petizione!» lo ha incalzato Leila fulminandolo con i suoi occhioni azzurri. «Le persone l’hanno firmata perché non vogliono che l’albero venga abbattuto. Sono quasi in cinquanta! Ci tengono! Non potete fare come se niente fosse!» ha aggiunto.
L’uomo ha scrollato le spalle.
Quello magro ha cominciato a girare attorno all’albero con fare meticoloso.
«Quando prevedete di abbatterlo?» La voce di Leila faceva le montagne russe.
«Posa delle tubature i primi di gennaio» ha risposto l’uomo, «l’albero va giù oggi.»
Leila ha fatto un bel respiro. Ha spalancato gli occhi. Si è tolta i sandali e li ha calciati via. Prima che potessi chiederle che cosa stava facendo, si è girata e si è fiondata sull’albero.
«Dove pensi di andare?» ha domandato l’uomo, stupito.
lo sono rimasto lì, assieme ai due tizi del Comune, a guardarla che sgattaiolava su e poi si accomodava su un ramo.
L’uomo con la cartelletta mi ha lanciato un’occhiata implorante, si aspettava che risolvessi io la situazione.
«L’albero era qui da prima!» ha urlato Leila.
Ho guardato su, tra i rami. Di colpo ha cominciato a girarmi la testa. Ho chiuso forte gli occhi.
Ho pensato a mio fratello maggiore e a mio fratello minore. Qualsiasi cosa succedesse, io scomparivo sempre tra i miei fratelli. Ero sempre schiacciato tra loro due e nessuno si accorgeva mai di me.
Quando ho riaperto gli occhi, ho abbassato lo sguardo e mi sono accorto che avevo ancora lo strofinaccio bianco e rosso appoggiato sulla spalla. Me n’ero completamente dimenticato: avevo fatto tre isolati con uno strofinaccio sulla spalla. Era una di quelle cose strane che magari avrebbe potuto fare Leila. Forse la sua stranezza era contagiosa.
Ho pensato alla pila di piatti che mi aspettava a casa. Penso che certe volte si fanno le cose all’improvviso, senza stare a pensarci, cose che ti cambiano la vita. Chiedi alla tua fidanzata di sposarti mentre state guardando un film dell’orrore, come aveva fatto papà con mamma. Oppure segui una ragazza strampalata tra i rami di un albero, con uno strofinaccio appoggiato sulla spalla.
(Tratto e adattato da: Jacobs J., L’albero al centro del mondo, Rizzoli libri, 2019)
A1. A chi l’autore fa narrare la vicenda raccontata?
A. X Al ragazzo
B. A Leila
C. Agli operai del Comune
D. A un narratore esterno al racconto
Se leggi con attenzione fin dalle prime righe ti sarà chiaro chi è il narratore.
A2. Dopo aver letto l’intero testo possiamo ricostruire quello che è successo subito prima della scena iniziale. Che cosa è successo?
A. Il ragazzo incontra Leila mentre torna a casa da scuola e inizia a parlare con lei
B. X Il ragazzo smette di lavare i piatti e segue Leila che lo ha chiamato
C. Il ragazzo ha litigato con i suoi fratelli ed esce di casa per incontrare Leila
D. Il ragazzo ha chiesto a Leila di aiutarlo in cucina e lei in cambio gli chiede di firmare una petizione
Rileggi le righe 31–32.
A3. Dove si svolge la vicenda narrata?
A. Nel giardino di una casa
B. Lungo una strada
C. In un bosco
D. X In un parco pubblico
È una informazione esplicita. Se hai dubbi rileggi la riga 24.
A4. “Ho passato una mano sulla corteccia ruvida. «È a rischio estinzione o cose così?»” (righe 5-6). Per quale motivo il ragazzo fa questa domanda a Leila?
A. X Cerca di capire perché Leila dia tanta importanza a quell’albero
B. Vuole vedere se Leila sa davvero tutto su quell’albero
C. È interessato a imparare da Leila tante cose su quell’albero
D. Vuole trovare una soluzione per aiutare Leila a guarire quell’albero
Questa non è una informazione esplicita, ma puoi ricavarla pensando all’atteggiamento dei due ragazzi e/o rileggendo la riga 10.
La parte di testo riportata a fianco può aiutarti a rispondere alla prossima domanda
A5. “Ero perplesso. «Ma allora perché hai scritto una petizione per salvarlo?»” (riga 10). Che cosa si può aggiungere a questa frase per renderla più chiara?
Ho passato una mano sulla corteccia ruvida. «È a rischio estinzione o cose così?»
«Non proprio» ha risposto Leila, senza staccare gli occhi dalla chioma. «C’è un sacco di gente che si pianta una witkaree in giardino. Non hanno bisogno di troppa acqua e crescono in fretta» ha aggiunto con un tono da conduttrice tv.
Ero perplesso. «Ma allora perché hai scritto una petizione per salvarlo?»
A. “Ma allora, se ha la corteccia ruvida, perché hai scritto una petizione per salvarlo?”
B. X “Ma allora, se non è a rischio di estinzione, perché hai scritto una petizione per salvarlo?”
C. “Ma allora, se non ha bisogno di troppa acqua, perché hai scritto una petizione per salvarlo?”
D. “Ma allora, se sai parlare come una conduttrice tv, perché hai scritto una petizione per salvarlo?”
Non sono le parole precise del testo che ti devono guidare, ma la situazione complessiva. Rifletti sulle parole messe in evidenza nella domanda ripetuta e pensa anche a qual è uno dei principali motivi per il quale spesso si chiede di tutelare un animale o una pianta.
A6. Da riga 14 a riga 19 l’autore ci dice come il ragazzo vede i suoi fratelli e sé stesso. A quale scopo dà queste informazioni?
A. Per mostrare che il ragazzo è sfortunato perché ha due fratelli che sono più belli e simpatici di lui
B. Per mostrare che Leila si rivolge al ragazzo solo perché non conosce i suoi fratelli
C. X Per mostrare che il ragazzo non è abituato a sentirsi considerato ed è stupito dell’attenzione di Leila
D. Per mostrare che Leila preferisce le persone dall’aspetto più disordinato piuttosto che quelle troppo curate
Pensa a come si sente il ragazzo. Nelle righe da 11 a 13 puoi trovare informazioni utili.
A7. Quale informazione del testo aiuta a capire perché per Leila quell’albero “è l’albero al centro del mondo”?
Copia l’informazione dal testo o scrivila con parole tue nello spazio sotto.
“È su questo albero che ho imparato ad arrampicarmi.”
Leila dice con chiarezza perché quell’albero è importante per lei. Se non ricordi bene rileggi le righe da 33 a 36.
A8. Dopo che il ragazzo scoppia a ridere, Leila dice “Pensavo che... Non importa. Chiudiamola qui” (righe 27-28). Tenendo conto del testo, come potrebbe continuare la frase che Leila non finisce?
A. Pensavo che mi avresti lodata
B. Pensavo che fossi più coraggioso
C. X Pensavo che mi avresti capita
D. Pensavo che fossi più furbo
Quando il protagonista scoppia a ridere, Leila gli aveva già spiegato bene la situazione?
A9. “«Ho fatto una petizione» ha detto Leila” (riga 50). Dal testo si capisce che una petizione è un documento scritto. Indica quali sono, in base al testo, le caratteristiche di una petizione.
Metti una crocetta per ogni riga.
La petizione è un documento scritto che... SÌ NO
a) denuncia un reato X
b) contiene una richiesta X
c) viene firmato da più persone X
d) fissa una regola X
Leila spiega con chiarezza la motivazione della petizione e come essa sia stata presentata. Perciò puoi ritrovare queste informazioni con facilità.
A10. Che cosa ci può essere scritto nella petizione di Leila?
Chiediamo che l’albero non venga abbattuto.
Rileggi le righe da 55 a 57 e formula con parole tue la petizione.
A11. Quando Leila dice che ha fatto una petizione, uno dei due uomini le risponde “«Troppo tardi» (...) «abbiamo già tutti i permessi»” (righe 52-53). Di quali permessi parla?
Abbattere l’albero.
Che cosa vogliono fare i due uomini? Se non lo ricordi, rileggi la riga 61.
A12. “L’uomo con la cartelletta mi ha lanciato un’occhiata implorante, si aspettava che risolvessi io la situazione” (righe 69-70). Qual è la situazione che il ragazzo dovrebbe risolvere?
A. Se Leila non rimette i sandali, rischia di ferirsi i piedi
B. X Se Leila resta sull’albero, l’albero non può essere abbattuto
C. Se Leila presenta la petizione, i loro permessi non valgono più niente
D. Se Leila urla ancora, rischia di irritare molte persone
Quale azione di Leila ha messo in difficoltà i due uomini?
A13. In base al testo, quali caratteristiche ha il ragazzo, quali Leila e quali caratteristiche hanno tutti e due? Metti una crocetta per ogni riga.
Il ragazzo Leila Tutti e due
a) Lo spirito di iniziativa X
b) L’impressione di contare meno degli altri X
c) La determinazione X
d) Il fare cose strane X
Mettiti nei panni di Leila e del ragazzo. Pensa alle emozioni e al comportamento di ciascuno di loro.
A14. Sotto sono riportati alcuni eventi della vicenda. Metti questi eventi in ordine cronologico cioè nell’ordine in cui sono successi. Il primo evento è già stato indicato. Scrivi un numero da 2 a 5 per ordinare gli altri eventi.
Ordine in cui gli eventi sono successi
a) Leila presenta la witkaree al ragazzo
Devi numerare gli eventi ricostruendoli in base all’ordine in cui sono avvenuti, non in base all’ordine con cui vengono presentati nel testo. 3 2 4 5
b) Leila scrive una petizione per salvare la witkaree .........
c) Arriva il pick-up con due uomini per abbattere la witkaree .........
d) Il Comune decide di tagliare la witkaree 1
e) Leila si arrampica sulla witkaree e si siede su un ramo .........
A15. Dalle ultime righe del testo si può capire quello che succede alla fine di questo episodio. Che cosa succede?
A. Il ragazzo va a chiamare in aiuto i suoi fratelli
B. Il ragazzo chiede a Leila di sposarlo
C. Il ragazzo torna a casa a lavare i piatti
D. X Il ragazzo raggiunge Leila in cima all’albero
Nelle ultime righe del testo questa informazione è esplicita.
A16. Il ragazzo alla fine di questa vicenda sembra arrivare alla conclusione che a volte...
A. comportarsi in modo strano è più divertente che comportarsi nel solito modo
B. X alcune scelte importanti si fanno di slancio senza ragionare troppo a lungo
C. aiutare gli altri è più importante che pensare solo a sé stessi
D. i rapporti con le persone della propria famiglia insegnano come comportarsi con chi non si conosce
Il protagonista, al termine del brano, dice con chiarezza il suo pensiero. Se non lo ricordi rileggi le ultime righe.
UNA CITTADINA SVEDESE TRASFORMA LA SPAZZATURA IN ARCOBALENO
Eskilstuna è la città che ha saputo trasformare la spazzatura in arcobaleno.
Ogni rifiuto ha il suo sacchetto colorato, naturalmente riciclabile. Solo il vetro viene raccolto nella vecchia maniera.
ESKILSTUNA
Certo sotto il lavandino, nelle cucine di questa località a centocinquanta chilometri a Sud-Est di Stoccolma, devono esserci sette secchi della spazzatura. Un bello spazio e un bell’impegno per i suoi settantamila abitanti, che in gran parte hanno accettato il sistema. Il risultato è brillante:
secondo l’azienda municipale della nettezza urbana, ha permesso di dimezzare i costi della raccolta differenziata e in pochissimo tempo ha consentito di raggiungere l’obiettivo dell’Unione europea per il riciclo, cinquanta per cento dei rifiuti. Funziona così: gli operatori ecologici mettono sui camion tutti i sacchetti insieme, ma quando questi arrivano agli impianti di raccolta, passando sui nastri trasportatori, grazie ai colori brillanti vengono riconosciuti da un lettore ottico che comanda ai bracci robotizzati di spingerli di volta in volta verso il giusto container di smaltimento.
I sacchetti vaganti rifanno il giro come i bagagli non riconosciuti agli arrivi dei voli in aeroporto fino al nuovo riconoscimento.
L’umido viene subito trasformato in biogas, carburante per i bus. Miracolo a Eskilstuna? No, la semplice traduzione pratica di una altrettanto semplice sensibilità ecologica.
In questo angolo di Svezia in effetti, tale sensibilità ha già dato vita a un’altra novità: il primo centro commerciale al mondo che vende soltanto oggetti riciclati.
Paragrafo 2
Si chiama RETUNA, RE come recycling (riciclo) e TUNA per la desinenza della città, ed è di proprietà del municipio e ospita quattordici eleganti negozi (giocattoli, libri, arredamento, abbigliamento, fai-da- te, pet shop...) oltre ad un ristorante in cui naturalmente si mangiano solo prodotti coltivati in modo sostenibile. In tutta la zona chi vuole disfarsi di qualsiasi cosa la porta nel deposito sotterraneo: qui gli addetti smistano le donazioni (nessuna vendita) fra i negozianti, che poi valutano se è il caso di trasformare gli oggetti prima di venderli. Non è un mercatino delle pulci1: Anna Bergstrom, che lo dirige, è un’ex manager della moda e punta a rendere anche quel centro commerciale un luogo alla moda. Intanto gli affari girano alla grande: nel 2018 le vendite sono state di 1,2 milioni di euro, con un aumento di oltre il trenta per cento rispetto all’anno precedente. E negli spazi pubblici vengono organizzati corsi per insegnare comportamenti ecologicamente virtuosi.
Paragrafo 3
La raccolta differenziata “arcobaleno” fa già proseliti: a Berna, capitale della Confederazione Elvetica, 2500 persone stanno provando un progetto pilota per adottarla.
Fin da piccoli dobbiamo imparare che copiare è sbagliato e non si fa. Ma forse è arrivato il momento di rivedere questa stigmatizzazione2. Copiare, se il modello è buono, è cosa buona e giusta.
(Tratto e adattato da: Corriere della Sera n. 17/18, 25 aprile 2019, testo di Edoardo Vigna)
1 Mercato in cui si vendono cose vecchie e di scarso valore.
2 Stigmatizzazione significa condanna, forte disapprovazione.
B1. Il testo comincia con un elenco, “Giallo: cartone. Rosso: plastica. Fucsia: tessuti. Blu: giornali...”. Che cosa è di colore giallo, rosso, fucsia oppure blu?
A. I rifiuti
B. I camion della raccolta
C. I contenitori del vetro
D. X I sacchetti della spazzatura
Non fermarti solo all’elenco, ma ripensa a cosa hai letto nelle righe successive.
B2. “Eskilstuna è la città che ha saputo trasformare la spazzatura in arcobaleno” (righe 5-7). Che cosa vuole dire l’autore del testo con questa frase?
Vuol dire che la spazzatura...
A. viene separata in sette gruppi diversi in base al colore dei rifiuti
B. viene colorata con sette diversi colori per essere smaltita meglio
C. X viene messa in sacchetti di sette colori diversi secondo il tipo dei rifiuti
D. viene messa su nastri trasportatori di sette colori diversi
Questa informazione è chiaramente contenuta nel testo.
B3. Quale tipo di rifiuto viene raccolto in modo diverso dagli altri?
A. X Vetro
B. Tessuti
C. Generico
D. Umido
Questa informazione è chiaramente contenuta nel testo.
B4. Dove si trova la cittadina di Eskilstuna? Individua nel testo le informazioni e copiale negli spazi sotto.
Svezia centocinquanta Stoccolma
Eskilstuna si trova in (nome del Paese) ……………...……………. e più precisamente a ……………...……………. chilometri da ……………...…………….
Puoi dedurre queste informazioni dal titolo e dal testo. L’immagine invece ti mostra il continente.
B5. Come hanno reagito gli abitanti all’introduzione di questo sistema di raccolta dei rifiuti? Individua l’informazione nel testo e poi copiala qui sotto.
ln gran parte hanno accettato il sistema.
Rileggi le righe da 17 a 20 per trovare questa informazione.
B6. Nel testo si dice che il risultato di questo sistema di raccolta dei rifiuti “è brillante” (riga 20). Su che cosa si basa questa affermazione dell’autore?
A. Si basa sull’opinione degli abitanti di Eskilstuna
B. X Si basa sui dati forniti dall’azienda responsabile della raccolta dei rifiuti di Eskilstuna
C. Si basa sui controlli fatti dall’Unione europea a Eskilstuna
D. Si basa sulle vendite degli oggetti riciclati nel centro commerciale
Puoi trovare questa informazione subito dopo le parole citate.
B7. Nel testo vengono citati due effetti positivi che spiegano perché il sistema di raccolta dei rifiuti di Eskilstuna è brillante. Quali sono gli effetti positivi?
Trova nel testo le informazioni e scrivile negli spazi qui sotto.
Questo sistema di raccolta dei rifiuti è positivo perché:
Dimezza i costi della raccolta differenziata.
Raggiunge l’obiettivo dell’Unione Europea.
Puoi trovare questa informazione nelle righe che seguono le parole citate. (Righe 22-27)
B8. In base al testo quali sono le caratteristiche innovative della raccolta di rifiuti di Eskilstuna che permettono di avere risultati brillanti?
Metti una crocetta per ogni riga.
È una caratteristica innovativa
Non è una caratteristica innovativa
a) I rifiuti vengono distinti per tipo X
b) I rifiuti vengono differenziati in molti sacchetti diversi X
c) Gli operatori ecologici raccolgono i sacchetti dei rifiuti X
d) I sacchetti dei diversi rifiuti possono essere messi tutti insieme sullo stesso camion X
e) Lo smistamento dei diversi tipi di rifiuti si fa automaticamente con un lettore ottico X
Nel testo è detto in modo chiaro che cosa contraddistingue questa particolare raccolta differenziata.
B9. “Miracolo a Eskilstuna? No, la semplice traduzione pratica di una altrettanto semplice sensibilità ecologica” (righe 44-47). Quale opinione esprime l’autore con queste parole?
A. Quello che succede a Eskilstuna non è proponibile altrove, perché richiede una grande sensibilità ecologica
B. A Eskilstuna è successo un miracolo, perché questa città è riuscita a trovare il modo di tradurre in atti concreti l’attenzione all’ambiente
C. X Non è difficile raggiungere i risultati di Eskilstuna: basta essere sensibili all’ambiente ed essere disposti a fare uno sforzo per prendersene cura
D. Quello che succede a Eskilstuna è il frutto di un grande progresso tecnologico, che può essere sfruttato ovunque
Nella frase che hai letto quale aggettivo viene più volte ripetuto?
B10. Nella città di Eskilstuna c’è anche Retuna. Che cosa è Retuna?
A. Una parte del Municipio aperta al pubblico
B. Un deposito sotterraneo dove vengono portate donazioni dei cittadini
C. Un mercato di alto livello che vende vestiti alla moda
D. X Un centro commerciale in cui si vendono oggetti riciclati
Questa informazione è esplicita ed è anche evidenziata nel testo.
B11. Come potrebbe essere completato il titolo perché includa anche ciò di cui si parla nel secondo paragrafo?
Una cittadina svedese trasforma la spazzatura in arcobaleno e...
A. X inventa un centro commerciale che aiuta l’ambiente
B. diventa più elegante grazie a un’ex manager della moda
C. guadagna una fortuna con i rifiuti
D. apre un ristorante con prodotti biologici
Pensa a qual è l’idea principale del secondo paragrafo e a che cos’è Retuna.
B12. Come si può riassumere l’ultimo paragrafo?
A. X Il sistema di raccolta dei rifiuti di Eskilstuna è convincente e la città di Berna sta giustamente provando a imitarlo
B. La città di Berna protesta contro l’adozione del sistema di raccolta dei rifiuti di Eskilstuna e non vuole copiare questa soluzione
C. A Berna i cittadini stanno raccogliendo firme per copiare il sistema di raccolta dei rifiuti di Eskilstuna, ma c’è chi dice che copiare è sbagliato
D. Eskilstuna ha copiato il suo sistema di raccolta dei rifiuti da quello della città di Berna e questo non è giusto
Rileggi con attenzione il terzo paragrafo. In esso è spiegato con chiarezza che cosa succede a Berna. L’ultima frase rende ancora più chiaro il giudizio dell’autore.
B13. Nel testo mancano i titoletti dei paragrafi. Indica quale titoletto è adatto a ciascun paragrafo. Collega con una freccia ciascun paragrafo con il titoletto corrispondente. Attenzione, ci sono due titoletti in più.
a) Come gestire un centro commerciale
Paragrafo 1
Paragrafo 2
Paragrafo 3
b) In che modo si trasformano i rifiuti in energia a Eskilstuna
c) Come portare l’ecologia anche nel commercio
d) Quando le idee sono buone si diffondono
e) Come avviene la raccolta di rifiuti a Eskilstuna
Tra i 5 titoli cerca quali corrispondono all’idea principale di ciascun paragrafo.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1. Identifica l’unica frase nella quale il soggetto (sottolineato) compie l’azione espressa dal verbo.
A. Grazie alla sua diligenza Anna riceve sempre ottimi voti
B. Stamattina Luca sembra preoccupato
C. L’imperatore proviene da una famiglia antica e nobile
D. X Al concerto di stasera mio fratello suona il violino
Immagina le 4 situazioni. In quale è proprio il soggetto che sta realmente “facendo qualcosa”?
C2. I bambini di una classe fanno una gara linguistica. Ritagliano delle parole dai giornali, le raggruppano e le usano per costruire frasi nuove. Maria ha proposto le seguenti frasi:
1. ragazza abita a Roma
2. cielo è nuvoloso
3. bambina piange
Secondo la maestra le frasi sono incomplete. In quale gruppo, di quelli elencati sotto, bisogna cercare parole per completarle?
A. Aggettivi qualificativi e avverbi di qualità
B. X Articoli e aggettivi determinativi
C. Nomi
D. Congiunzioni
Prova a completare tu le frasi. Se vuoi puoi anche scriverle. Che cosa hai inserito?
C3. I seguenti gruppi di parole sono formati da sinonimi, in ogni gruppo c’è un intruso. Indicalo con una crocetta. Metti una crocetta per ogni riga.
1. (A) libro (B) manuale (C) testo X (D) autore
2. (A) intrappolare (B) imprigionare X (C) introdurre (D) catturare
3. (A) re (B) sovrano X (C) fondatore (D) monarca
4. (A) nascondere X (B) rivelare (C) insabbiare (D) celare
Sinonimo significa “che ha significato uguale o simile”. Quale parola in ogni gruppo ha significato diverso dalle altre?
C4. Nelle seguenti frasi manca il pronome relativo adatto al contesto (es. che, di cui, in cui, a cui ecc.). Scegli l’unica frase che deve essere completata con il pronome relativo “che”.
A. Lo scoiattolo è uscito dal rifugio ? si era rintanato.
B. Viene a trovarmi Maria, la ragazza ? gioco a pallavolo.
C. X Questo è un indovinello ? nessuno sa risolvere.
D. Questa è la linea immaginaria attorno ? ruota il nostro pianeta.
Pronuncia le 4 frasi inserendo il pronome “che”. Quale frase ti sembra corretta e chiara?
C5. In quale delle seguenti frasi il verbo “avere” è usato come ausiliare?
A. Orazio è un gatto dormiglione: ha sonno tutto il giorno
B. X La regina di ghiaccio ha aperto le porte del suo regno
C. Oggi ho le tasche piene di caramelle
D. Dopo l’allenamento ho sempre fame
Ricorda qual è la funzione del verbo ausiliare.
C6. Completa in modo corretto le parole incomplete presenti nelle seguenti frasi.
1. Il mago ha estratto un coni..........io dal cilindro.
Ricorda le regole ortografiche relative ai gruppi consonantici gli - li. gl l gl ll gl l
2. La vita di una stella può durare mi..........ioni di anni.
3. Nel giardino di mio nonno cresce un cespu..........io di rose.
4. Finalmente possiamo tirare un sospiro di so..........ievo.
5. Per questo piatto servono a..........io, ..o..........io e peperoncino.
C7. Nelle seguenti frasi le parole in grassetto sono usate in senso proprio o in senso figurato. Per ognuna indica in quale senso è usata. Metti una crocetta per ogni riga.
Senso proprio
Senso figurato
Esempio: Sei un tesoro X
a) Le colonne di questo tempio sono di granito X
b) Sei la luce della mia vita X
c) Durante la partita mi sentivo un leone X
d) Non posso uscire: ho una montagna di compiti da finire X
e) L’alpinista è scivolato in un burrone e ha sbattuto la testa X
Il senso figurato serve per suggerire un’immagine, una sensazione, non per indicare qualcosa.
C8. Quanti sono i nomi nella frase seguente?
“Quest’anno per il mio compleanno vorrei una slitta, un monopattino, tanta felicità e allegria.”
A. Quattro
B. Cinque
C. X Sei
D. Sette
Per aiutarti, sottolinea nella frase i nomi. Ricorda che possono essere concreti, ma anche astratti.
C9. Scegli l’espressione più adatta per completare il testo che segue.
Evian, un signore francese, in un anno e mezzo ha vinto alla lotteria due volte. Secondo le statistiche, la probabilità che questo accadesse era vicina allo zero. …….?....... ha acquistato entrambi i biglietti dalla sua tabaccaia di fiducia, una signora molto simpatica che si chiama Sandrine.
A. Il nobiluomo
B. Il coraggioso
C. X Il fortunato
D. Il furfante
Pensa a che cosa è capitato a questo signore e mettiti nei suoi panni.
C10. Il suffisso -tore può aggiungere alla parola di base il significato di “persona che compie un’azione”, ad es. vincitore, addestratore, allenatore, fumatore, ammiratore.
In quale delle seguenti parole il suffisso -tore aggiunge quel significato?
A. X Presentatore
B. Radiatore
C. Refrigeratore
D. Ventilatore
Quale tra i 4 nomi si riferisce a una persona?
PROVA UFFICIALE
IL GRAN VIAGGIO DI AGATA
Faceva un caldo micidiale e sul binario regnava il caos.
Bambini esaltati correvano da tutte le parti e la mamma mi salutava piangendo come se non dovesse vedermi più per molti anni. In realtà la gita di classe sarebbe durata solo una settimana. Una settimana a Ulm1 con la maestra, la signora Salici, e il signor Holm, il professore di educazione fisica. Ulm era una città da qualche parte in basso a sinistra...
Finalmente è arrivato il treno.
Io volevo assolutamente mettermi nello scompartimento con Richard, Bernard e Tom, Susanne e Christiana.
Era tutto un gran spintonare e sgomitare. Tom avanzava a fatica dal fondo dello stretto corridoio, aveva una pancia più sporgente del solito. Bernard gli stava dietro. Io e Richard arrivavamo dalla parte opposta, Susanne e Christiana si erano piantate davanti a uno scompartimento vuoto e tenevano i posti.
Abbiamo buttato dentro gli zaini e ci siamo affacciati dal finestrino a salutare i nostri genitori. Il capostazione ha fischiato e il treno è partito, poi ha fatto una curva e sono spariti tutti.
Lo scompartimento era davvero super. Abbiamo tirato in avanti i sedili formando un unico grande letto e ci siamo messi comodi, ma quando Christiana ha posato lo sguardo sulla pancia di Tom ha lanciato un urlo.
La pancia di Tom si muoveva, qualcosa si spostava sotto la sua camicia. Tom ha alzato la stoffa. Sulla pancia cicciottella di Tom una tartarughina si muoveva sulle sue buffe zampette. Questa è Agata ha detto Tom. Il patatrac è successo il quarto giorno.
Cari bambini, ha iniziato la maestra, oggi andremo a fare un’escursione in montagna, al Blautopf, un laghetto molto lontano dall’ostello, con un’acqua tutta blu.
Christiana ha domandato quanto fosse lontano, e il professor Holm ha risposto beh, c’è da fare una camminata di quindici chilometri.
La signora Salici ha sorriso al professore, che l’ha ricambiata con i suoi dentoni bianchi da sportivo.
Quindici chilometri, ha pigolato Susanne. Andata e ritorno sono trenta, ha infierito Christiana.
Quei due sono pazzi, ha bisbigliato Richard.
Non sono pazzi nemmeno un po’, ha commentato Susanne, sono cotti e siamo fortunati che non ci facciano camminare per cento chilometri, perché agli innamorati non importa niente di niente.
Bernard ha chiesto a Susanne come faceva a sapere che erano innamorati.
Susanne lo ha guardato come se fosse la persona più stupida del mondo. Le donne certe cose le sentono, ha bisbigliato. Quando due persone sono innamorate, c’è una vibrazione speciale nell’aria.
Io non avverto nessuna vibrazione, ha confidato Bernard a Susanne.
Aspetta e vedrai.
Cinque ore più tardi Tom era seduto su un tronco d’albero in riva a quello stupido laghetto, che non era per niente azzurro, e piagnucolava che aveva le vesciche ai piedi. Aveva posato accanto a sé lo zaino con dentro Agata. Era rosso per la fatica e sudava da matti.
A me la camminata era piaciuta. C’eravamo raccontati barzellette e avevamo cantato. Ogni tanto osservavamo la signora Salici e il signor Holm per non perderci qualche eventuale vibrazione. Arrivati al Blautopf la signora Salici naturalmente era estasiata, Susanne sosteneva che avrebbe trovato esaltante pure un mucchio di letame, tanto era cotta.
Poi, è successo.
Tom si è alzato sul tronco e mentre saltellava da una vescica all’altra, inavvertitamente ha urtato lo zaino, che ha fatto splash ed è finito nel laghetto. Con Agata dentro.
Christiana ha lanciato un grido.
Tom si è messo a frignare, Agata annega, lui non sapeva nuotare e nemmeno Agata, perché era una tartaruga di terra.
La maestra ha domandato, quale tartaruga?
Poi c’è stato un secondo splash, Bernard si era tuffato al salvataggio dello zaino. Il terzo splash era di Susanne, lanciata dietro Bernard. Il quarto della signora Salici, per seguire i suoi due alunni.
Ci siamo messi tutti a strillare come pazzi, correndo sulla riva. Era uno spettacolo vedere loro tre nuotare in mezzo al laghetto.
Bernard aveva recuperato lo zaino e lo teneva alto sopra la testa, Susanne aveva afferrato Bernard con una vera presa da salvataggio e lo trascinava a riva. Richard li ha aiutati a uscire dall’acqua. La maestra avrebbe anche potuto rimanere là, tanto l’acqua le arrivava solo fino al seno.
Quando tutti ormai erano usciti dall’acqua, il signor Holm è arrivato di corsa.
La signora Salici si è gettata tra le sue braccia, come in un film d’amore, spruzzando gocce d’acqua in tutte le direzioni. Poi il signor Holm l’ha baciata sul serio, mentre diceva Giovanna, amore mio, mia amata!
Tom ha tirato fuori dallo zaino Agata, che si era solo un po’ bagnata, se l’è messa davanti al viso e le ha sussurrato Agata, mio unico grande amore, poi l’ha baciata sul guscio.
Tutti si sono sbellicati dal ridere. Grazie al cielo la maestra e il signor Holm non si sono arrabbiati con Tom per via di Agata. La cuoca dell’ostello ha preparato un piattino di insalata verde apposta per lei.
Dopo cena ho portato Agata in camera. Le ho accarezzato il guscio e lei ha agitato le zampette. Mi sono affacciato alla finestra e sul prato di sotto ho visto Bernard seduto accanto a Susanne, che si tenevano per mano. Quando lei gli ha dato un bacio sulla guancia, ho capito perché quel pomeriggio si era tuffata dietro a lui.
L’aria era piena di vibrazioni.
(Tratto e adattato da: Steinofel A., traduzione di Petrelli A., Dirk e io, BEISLER editore, 2017, Roma)
A1. All’inizio di questo racconto si viene a sapere che una classe sta partendo per una gita scolastica. Raccogli le informazioni relative a questa gita che vengono fornite nelle prime 6 righe e completa il documento che segue.
AVVISO
GITA DI CLASSE
Luogo di ritrovo per la partenza: stazione ferroviaria
Ulm
Destinazione della gita: .....................................................
una settimana
Durata della gita: ...............................................................
Adulti accompagnatori:
• la maestra, signora Salici
educazione fisica
Holm
• il professore di ................................................................ signor ..................................................................................
Non ti affidare solo alla memoria. Controlla bene! Devi inserire anche due parole che si somigliano.
A2. Il testo è scritto in prima persona. Chi racconta la storia?
A. Un insegnante responsabile della classe
B. Un genitore di un alunno della scuola
C. X Un bambino che partecipa alla gita
D. Una persona che osserva i fatti dall’esterno
Dal testo si comprende chiaramente chi è il narratore.
A3. Nella prima parte del racconto si trova la descrizione di come il gruppo di bambini raggiunge lo scompartimento e si sistema al suo interno. Che cosa ci fa capire questa descrizione?
Sono bambini
A. nervosi, che vogliono per sé i posti più comodi del treno
B. maleducati e senza rispetto del mezzo pubblico in cui si trovano
C. X affiatati e desiderosi di fare il viaggio insieme
D. curiosi e interessati a fare il viaggio insieme agli insegnanti
Nelle righe da 8 a 13 trovi la descrizione di cui si parla nella consegna. Immagina i sentimenti dei bambini e delle bambine mentre cercano il posto sul treno.
A4. “Tom avanzava a fatica dal fondo dello stretto corridoio, aveva una pancia più sporgente del solito” (righe 10 -11). Cerca e scrivi l’informazione del testo che spiega perché la pancia di Tom e il suo modo di avanzare sono diversi dal solito.
Rileggi con attenzione il testo dalla riga 11 fino a quando non trovi l’informazione richiesta.
A5. Riflettendo sulla proposta di escursione, Susanne dice che la signora Salici e il signor Holm “Non sono pazzi nemmeno un po’ ” (riga 34) e fornisce una spiegazione di questa sua affermazione. Come spiega il comportamento degli insegnanti?
Ricopia una frase che chiarisce il pensiero di Susanne riguardo ai due insegnanti.
Sulla pancia cicciottella di Tom una tartarughina si muoveva agli innamorati non importava niente di niente
Non devi dare una spiegazione, ma devi ricopiare solo le parole che chiariscono il pensiero di Susanne.
A6. Nel testo si dice che Susanne guarda Bernard “come se fosse la persona più stupida del mondo” (riga 38). Perché Susanne lo guarda così?
A. Perché Bernard ha un giudizio negativo sugli insegnanti che Susanne non condivide
B. Perché Bernard parla senza riflettere, mentre Susanne riflette molto
C. Perché Bernard fa troppe domande e innervosisce Susanne
D. X Perché Bernard non coglie quello che per Susanne è evidente
Questa informazione non è esplicita, ma puoi ricavare la risposta leggendo con attenzione la frase successiva.
A7. “Ogni tanto osservavamo la signora Salici e il signor Holm per non perderci qualche eventuale vibrazione” (righe 48-49). Che cosa intendono i bambini quando dicono che non vogliono perdersi qualche eventuale vibrazione?
Vogliono essere sicuri di non farsi sfuggire
A. qualche esitazione degli insegnanti sul percorso da fare
B. qualche fenomeno naturale interessante segnalato dagli insegnanti
C. X qualche manifestazione di affetto tra gli insegnanti
D. qualche battuta scherzosa degli insegnanti che rallegri l’atmosfera
Rileggi la frase alle righe 39-40 per trovare la risposta corretta.
A8. Che cosa ci dice il racconto a proposito dell’escursione? Completa la sintesi che segue, inserendo la parola appropriata in ogni spazio.
Durante l’escursione alcuni ragazzi non si accorgono di quanto camminano perché cantano e scherzano. All’arrivo, dopo esattamente cinque ore di strada,
Tom piedi
tartarughina
bambini
…………………………….(1) si siede perché è affaticato e i …………………………….(2) gli fanno male; posa vicino a sé lo zaino con la …………………………………………..(3) dentro. La signora Salici trova straordinario il lago, mentre ai ……………………………………….(4) non sembra niente di speciale.
Ricorda che cosa succede quando i bambini e le bambine arrivano al laghetto.
A9. In cosa consiste il “patatrac” di cui si parla in questo racconto?
A. Nella decisione degli insegnanti di fare una gita troppo lunga che affatica i bambini e li porta sulla riva di un lago pericoloso
B. X In un gesto non voluto che crea una reazione a catena, svelando qualcosa tenuto nascosto fino a quel momento
C. In una serie di azioni spericolate che provoca un severo rimprovero da parte degli insegnanti nei confronti dei bambini
D. In una situazione pericolosa in cui vengono a trovarsi i bambini e gli adulti che hanno partecipato alla gita
Pensa: qual è la situazione che ha portato scompiglio in riva al laghetto?
A10. Dopo la caduta dello zaino “che ha fatto splash ed è finito nel laghetto”, si verificano altri tre “splash”. Tutti e tre questi “splash”, cioè questi tuffi, hanno uno scopo comune. Quale?
A. Dimostrare agli altri il proprio coraggio
B. Cercare qualcosa che non si trova più
C. Raggiungere qualcuno che sta chiedendo aiuto
D. X Aiutare qualcuno a cui si vuole bene
Questa informazione non è esplicita. Rivedi nella mente la scena delle persone che si tuffano nel laghetto. Perché ciascuna di esse lo fa?
A11. Alla fine chi racconta la storia osserva dalla finestra una scena che lo fa riflettere sui fatti della giornata e gli permette di capire qualcosa di più di Susanne. Che cosa gli permette di capire?
A. X Susanne prova una simpatia profonda per uno dei compagni di classe
B. Susanne ama mettersi al centro dell’attenzione ed essere ammirata
C. Susanne è una persona espansiva, disponibile e vuole bene a tutti
D. Susanne è capace di rassicurare un compagno che si sente spaventato e solo
L’informazione è esplicita. Se non ricordi, rileggi le ultime 4 righe del testo.
A12. Agata è un personaggio che, anche se non agisce direttamente, ha un ruolo importante nello sviluppo dell’intero racconto.
Perché è importante il suo ruolo?
Metti una crocetta per ogni riga.
Agata è importante perché
SÌ NO
a) è la presenza inaspettata che crea sorpresa all’inizio del viaggio X
b) è l’elemento che dà inizio alla scena del lago X
c) è il personaggio che fa emergere la diffidenza degli adulti nei confronti degli animali X
Ricorda chi è Agata e quali avvenimenti dipendono dalla sua presenza.
A13. Questo testo, per come è scritto, presenta caratteristiche particolari. Indica quali sono caratteristiche di questo testo e quali no.
Metti una crocetta per ogni riga.
SÌ NO
a) La narrazione viene interrotta da ricordi di fatti accaduti molto tempo prima X
b) In più punti del testo le situazioni descritte sono buffe X
c) Il racconto sviluppa due storie: una realistica e una fantastica X
d) I dialoghi tra i personaggi non sono segnalati dalla punteggiatura tipica del discorso diretto X
Leggi le frasi una alla volta.
Pensa se illustrano caratteristiche della struttura di questo testo.
CHE COS’È IL PESCE D’APRILE?
STORIA E SIGNIFICATO DEL GIORNO
DEGLI SCHERZI
1° aprile, pesce d’aprile… occhio agli scherzi!
Il primo giorno del mese di aprile ne succedono davvero di tutti i colori: può comparire il sale nella zuccheriera o potreste trovare delle monete sul pavimento… ma è impossibile raccoglierle perché sono incollate… ❖ 1 ……….
Ecco, tra storia e curiosità, chi ha deciso che il primo di aprile è il giorno delle burle, e perché il simbolo è un pesce. In inglese la ricorrenza si chiama proprio april fools’ day, giorno degli sciocchi d’aprile.
Ma come è nata questa curiosa tradizione? Per capire come è nata la tradizione di fare gli scherzi nel primo giorno di aprile dobbiamo tornare indietro con la macchina del tempo di almeno cinque secoli e spostarci in Francia. Fu qui che, intorno alla fine del XVI secolo, si contestò la decisione di papa Gregorio XIII il quale aveva cambiato il calendario, adottandone uno nuovo. Il calendario precedente prevedeva che il nuovo anno venisse festeggiato tra il 25 marzo e il 1° aprile, giorno, quest’ultimo, dedicato a banchetti, brindisi e scambio di doni. Con l’avvento del nuovo calendario, il Capodanno fu spostato al primo di gennaio. Come spesso succede davanti alle novità, non tutti accolsero la notizia con entusiasmo e negli anni successivi c’era ancora chi si ostinava a festeggiare il Capodanno il 1° aprile. Fu così che nacque il “pesce d’aprile”: le “teste dure” diventarono bersaglio di burle e scherzi bonari e furono additati da tutti come sciocchi di aprile. La tradizione dalla Francia si diffuse in tutti i Paesi in cui fu adottato il nuovo calendario, chiamato “gregoriano”.
❖ 2
Che cosa c’entrano i pesci? Anche per questo c’è una spiegazione ed è che i pesci abboccano facilmente all’amo, come le vittime delle burle “abboccano” all’inganno. Va detto però che, a volte, è veramente difficile non cascarci, 5
anche perché la fantasia non ha limiti e gli scherzi nemmeno... possono passare dalle aule di scuola ai parco-giochi, dalla televisione ai siti web. Due anni fa, per esempio, un sito di notizie sul calcio riferì che un famosissimo giocatore dell’FC Barcelona aveva accettato un contratto da 500 milioni di euro per passare al Real Madrid, la squadra rivale, per cinque anni.
Nessuno fece caso al fatto che l’articolo era firmato “Lirpa Loof” (Fool April, pesce d’aprile in inglese, scritto al contrario) e tra i tifosi si scatenò il panico.
Qualche anno prima, invece, Patrick Moore, famoso astronomo e conduttore radiofonico inglese, annunciò che un eccezionale allineamento di Plutone e Giove, previsto per le 9 e 47 della mattina del primo aprile, avrebbe annullato gli effetti della gravità terrestre e tutti gli abitanti del pianeta avrebbero iniziato a fluttuare come gli astronauti nello spazio!
Alcuni anni fa un sito inglese presentò la corsa dei cavallucci marini e una compagnia aerea pubblicizzò un aereo che sbatte le ali... Tutto falso!!!
Nel 2008 un presentatore della tv inglese BBC1 mostrò un video su una nuova specie di pinguini: i pinguini volanti! Gli animali, dopo una corsa sul ghiaccio, prendevano il volo e si alzavano in cielo ad ali spiegate. Il filmato lasciò tutti a bocca aperta: mai nessuno prima di allora aveva visto i pinguini volare. E non a caso! Il video infatti era una bufala per il primo di aprile. Nei giorni successivi, in un altro video, spiegarono il trucco: i pinguini volanti non erano veri, ma disegnati copiando quelli di alcune riprese girate in precedenza. In altre parole la corsa dei pinguini era vera ma il volo era stato aggiunto in seguito.
Pesce
1BBC:
d’aprile, anzi pinguini d’aprile!!!!!!
(Tratto e adattato da: Focus Junior n°171/2018, testi di Giuliana Rotondi)
B1. Nelle tre righe introduttive all’inizio dell’articolo si dice “ne succedono... di tutti i colori”. Con quale significato viene usata questa espressione?
A. Avvengono fatti che riguardano tutti
B. Si vedono cose appariscenti
C. X Accadono cose insolite
D. Si verificano fatti che possono spaventare
“Ne succedono di tutti i colori” è un modo di dire. Se non ne conosci il significato, leggi gli esempi riportati dopo questa espressione.
DOMANDE SUL PRIMO PARAGRAFO
B2. “Come spesso succede davanti alle novità, non tutti accolsero la notizia con entusiasmo” (righe 12-13). La notizia di cui si parla è
A. X il cambiamento della data dell’inizio dell’anno
B. la nascita della tradizione del pesce d’aprile
C. il divieto di festeggiare Capodanno a fine marzo
D. il permesso di fare burle e scherzi alle “teste dure”
L’informazione è contenuta nella frase precedente.
B3. In base alle informazioni date nel primo paragrafo, qual è il nome del nuovo calendario e perché è stato chiamato così?
Completa la frase che segue, inserendo in ogni spazio la parola mancante.
Sono tutte informazioni esplicite che trovi nel testo, anche se in un ordine diverso. gregoriano papa Gregorio
Il nuovo calendario è stato chiamato ....................................... (1) perché fu proposto da un ......................................... (2) che si chiamava ........................................... (3).
B4. Nel primo paragrafo, a quali persone si fa riferimento con l’espressione “teste dure” (riga 15)?
A. X Alle persone che continuavano a festeggiare il Capodanno secondo il vecchio calendario
B. Alle persone che disturbavano gli altri facendo scherzi e burle nel giorno di Capodanno
C. Alle persone che avevano accolto con entusiasmo la nuova data del Capodanno
D. Alle persone che consideravano il Capodanno un giorno qualsiasi e non un giorno di festa
L’informazione è contenuta nella frase precedente.
B5. Sotto trovi alcuni dei fatti riportati nel primo paragrafo.
Mettili in ordine cronologico, dal fatto che accade per primo a quello che accade per ultimo, scrivendo al posto giusto la lettera che corrisponde a ciascun fatto. Due dei fatti sono già stati collocati al posto giusto.
A) Il Capodanno viene festeggiato il 1° gennaio
B) In Francia nasce la tradizione del pesce d’aprile
C) Viene cambiato il calendario
D) Il Capodanno viene festeggiato tra il 25 marzo e il 1° aprile
E) L’usanza di fare scherzi il 1° di aprile si diffonde negli altri Paesi
Pensa all’ordine dei fatti A – D – E.
DOMANDE SUL SECONDO PARAGRAFO
B6. Nel secondo paragrafo si afferma che “a volte, è veramente difficile non cascarci”. In base al testo e agli esempi che riporta, indica che cosa rende convincenti le false notizie diffuse il 1° di aprile.
Metti una crocetta per ogni riga.
Rende convincenti le notizie NON rende convincenti le notizie
a) Il fatto che riguardino gli ambiti più vari dove non te le aspetti X
b) Il fatto che siano divertenti X
c) Il fatto che siano date da fonti che normalmente dicono cose vere X
La risposta non è chiaramente contenuta nel testo.
Per rispondere prova a metterti nei panni di chi ascolta le false notizie riportate. Che cosa ti fa credere che quelle notizie siano vere?
B7. In base al testo, perché fu il pesce a essere scelto come simbolo della giornata del 1° aprile?
A. Perché il pesce è un animale presente in tutti i Paesi in cui si è diffusa la tradizione
B. Perché in occasione dei banchetti di Capodanno si era soliti mangiare pesce
C. Perché le persone a cui piace fare scherzi sono vivaci come i pesci
D. X Perché chi cade nello scherzo viene tratto in inganno come il pesce con l’esca
L’informazione è contenuta in modo molto chiaro nel testo.
B8. In base a quello che hai letto nel secondo paragrafo, indica quale tra le seguenti affermazioni è una notizia vera e non uno scherzo.
A. Lirpa Loof è un famoso giornalista sportivo
B. Due anni fa uno dei campioni dell’FC Barcelona è passato al Real Madrid per 500 milioni
C. X Patrick Moore è un astronomo
D. Una compagnia aerea effettua viaggi con aerei che sbattono le ali
L’informazione è esplicita. Se non la ricordi, rileggi con attenzione tutti gli scherzi di cui si parla nel testo.
B9. Nelle ultime righe del testo si parla di un video sui pinguini. Come è stato realizzato questo video?
A. Riprendendo dal vivo la corsa e il volo di un gruppo di pinguini
B. X Unendo il filmato della corsa dei pinguini a una sequenza di disegni di pinguini in volo
C. Facendo riprese di altri uccelli in volo che da lontano potevano essere scambiati per pinguini
D. Utilizzando immagini di pinguini sott’acqua come se fossero immagini di pinguini in volo
Il trucco viene spiegato nelle righe da 47 in poi.
DOMANDE SULL’INTERO TESTO
B10. Quattro ragazzi hanno letto questo articolo e devono dire ai compagni in poche parole che cos’è il “pesce di aprile”. Chi di loro dà la spiegazione corretta?
È il nome dato a chi non vuole festeggiare il 1° aprile
A
È il nome dato ai pesci che vengono regalati per scherzo nella giornata del 1° aprile
C
Qual è l’usanza che caratterizza il 1° di aprile?
È il nome dato alla persona a cui vengono fatti gli scherzi nella giornata del 1° aprile
B
È il nome dato alla tradizione di fare scherzi nella giornata del 1° aprile
D X
B11. Dopo le tre righe introduttive, il testo è diviso in due paragrafi. Qual è il titolo appropriato per ciascun paragrafo?
Collega con una linea il titolo che corrisponde a ciascuno dei due paragrafi. Attenzione: ci sono due titoli in più.
a) Alle origini di un’usanza diffusa
b) Storia di un personaggio famoso
c) Pesce d’aprile: un animale simbolo per tanti scherzi ben riusciti
d) Animali sfortunati e scherzi poco credibili
Rileggi le domande che introducono i due paragrafi.
Primo paragrafo
Secondo paragrafo
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1. In ciascuna delle frasi che seguono c’è una parola sottolineata. Indica se va scritta con l’accento oppure senza.
Metti una crocetta per ogni riga.
Con l’accento
Senza l’accento
Es. Domani il papà torna da Roma. X
a) Da dove sei arrivato? X
b) Luca da una penna a Giorgio. X
c) Ho visto la zia in centro. X
d) I genitori di Anna la mandano spesso in piscina. X
e) I libri sono la, sulla cattedra. X
Nelle frasi “a” e “b”, pensa a quando “da” è preposizione e quando è verbo. Nelle frasi “c”, “d” ed “e”, pensa a quando “la” è articolo o pronome e quando è avverbio.
C2. Indica in quale di queste frasi “lo” ha funzione di pronome.
A. Domenica pomeriggio lo zio ci porterà tutti al cinema.
B. X È arrivato un regalo per te, lo puoi aprire subito.
C. Ho già comprato tutto quello che mi serve per lo sci.
D. Lo scorso anno sono andato in vacanza dai nonni.
“Lo” può essere articolo oppure pronome. Come fai a riconoscere un articolo?
C3. In quale delle seguenti frasi la parola sottolineata ha la funzione di pronome?
A. Aspettiamo un po’: alcuni ragazzi sono in ritardo.
B. X Abbiamo invitato tutta la classe, ma alcuni non vengono.
C. Mio cugino mi ha insegnato alcuni trucchi per lo skateboard.
D. Solo alcuni studenti sono ammessi alle olimpiadi di matematica.
Il pronome è accompagnato da un nome?
C4. Leggi la frase:
“Oggi ogni bambino della classe ha ricevuto un libro dalla maestra”.
Quale delle frasi che seguono ha lo stesso significato?
A. Oggi qualche bambino della classe ha ricevuto un libro dalla maestra.
B. X Oggi tutti i bambini della classe hanno ricevuto un libro dalla maestra.
C. Oggi molti bambini della classe hanno ricevuto un libro dalla maestra.
D. Oggi un bambino della classe ha ricevuto un libro dalla maestra.
Pensa al significato della parola “ogni”.
C5. Quale dei seguenti verbi NON è un verbo alterato, cioè non è formato con un suffisso che si aggiunge al verbo di base?
A. X Picchiare
B. Dormicchiare
C. Canticchiare
D. Mordicchiare
Pensa alla radice di ciascun verbo. Ti sarà facile individuare il suffisso nei tre verbi alterati.
C6. Leggi la frase che segue:
“La sorella della mia amica Francesca, che vive in Germania con la nonna paterna, è veramente simpatica”.
In questa frase, con quale elemento concorda l’aggettivo “simpatica”?
A. X Concorda con “sorella”
B. Concorda con “amica Francesca”
C. Concorda con “Germania”
D. Concorda con “nonna paterna”
Per rispondere alla domanda devi trovare il soggetto della frase principale.
C7. In quale delle seguenti frasi l’elemento sottolineato ha la funzione di complemento oggetto (o complemento diretto)?
A. L’acqua è un bene prezioso.
B. L’acqua è più buona in montagna.
C. X Abbiamo bevuto dell’acqua dalla fontana.
D. La bottiglia dell’acqua è vuota.
Ricorda che il complemento oggetto dipende da un verbo transitivo e risponde alle domande “chi?”, “che cosa?”
C8. Nel testo che segue sono stati tolti tutti i segni di punteggiatura. Inserisci in ogni quadratino il segno di punteggiatura adatto.
Attenzione: alcuni segni possono essere usati più volte.
Durante tutto l’inverno lo scoiattolo Orfeo dormì nella sua tana . (1) Quando arrivò la primavera , (2) mentre i campi si riempivano di fiori colorati , (3) Orfeo si svegliò , (4) si guardò intorno e si chiese – Cosa avranno fatto gli altri animali mentre dormivo ? (5)
Leggi con attenzione. Individua quando devi indicare una pausa lunga, una pausa breve o una domanda.
C9. Metti in scala di intensità le parole che seguono, scrivendo nei riquadri i numeri dal 2 al 4. La prima parola è già stata indicata con il numero 1. Segui l’esempio.
Es. 1. asciutto 3. bagnato 4. fradicio 2. umido
a) 1. minuscolo 3 grande 4 enorme 2 piccolo
b) 1. freddo 2 tiepido 4 bollente 3 caldo
c) 1. tacere 4 strillare 2 bisbigliare 3 parlare
d) 1. chiuso 3 aperto 4 spalancato 2 socchiuso
e) 1. nessuno 3 tanti 2 pochi 4 tutti
Leggi con attenzione l’esempio. Ti guida a comprendere la consegna e l’ordine dato alle parole.
C10. Indica se il pezzo di frase sottolineato è necessario o non è necessario perché la frase sia grammaticalmente completa e corretta. Metti una crocetta per ogni riga. È necessario NON è necessario
Es. Due rondini stanno costruendo il nido sotto il tetto di casa mia. X
a) La mia maestra abita in via Repubblica. X
b) Ieri sera, in piazza, abbiamo rivisto Marco. X
c) Mettete i libri nello zaino, per favore. X
d) Dopo la scuola la mamma mi porta sempre in gelateria. X
e) Il nonno dorme sul divano. X
Leggi le frasi senza la parte sottolineata. Ne capisci ugualmente il significato?
IL LIBRO PIÙ BELLO DEL MONDO
Era la sera dell’open day.
Alec si trascinava da un’aula all’altra, si sedeva, si alzava, rispondeva se gli rivolgevano la parola, sorrideva qua e là. Ma non sentiva quasi niente, non si rendeva conto di niente se non di quanto era arida la sua bocca e di quante volte doveva deglutire. E più si avvicinavano le otto, peggio si sentiva.
La preside fece un annuncio all’altoparlante: «Vi invitiamo a recarvi in palestra per una breve presentazione del Programma di Attività Pomeridiane».
Alec notò con piacere che molti genitori e molti ragazzi andavano verso l’uscita. Ciò nonostante, il corridoio che portava in palestra era affollatissimo.
Alle otto e un quarto la preside fece un breve discorso di benvenuto. Poi disse: «E ora ogni gruppo dirà qualcosa su come passa il pomeriggio».
Alec si avvicinò al tavolo del suo gruppo, il “Club dei perdenti”, che sarebbe stato l’ultimo a fare la presentazione; si asciugò le mani sui pantaloni, ma quelle continuavano a sudare.
I ragazzi del gruppo degli scacchi parlarono a turno delle mosse che avevano imparato, una delle ragazze del Club dell’origami raccontò un po’ di storia dell’origami.
Alec deglutì più volte. Da un momento all’altro sarebbe arrivato il suo turno. Un ragazzo e una ragazza del Club di robotica illustrarono i diversi tipi di circuiti elettronici che avevano usato. I ragazzi del Lego mostrarono un castello che avevano progettato e costruito. Il Club di cinese aveva organizzato una piccola recita. Tutti ricevettero applausi.
Alec si ritrovò a sperare in un terremoto, o in un allarme antincendio, qualunque cosa pur di non alzarsi e parlare davanti a tutta quella gente. Ma non poté fare altro.
A un suo cenno, fu tirato fuori un carrello da uno dei ripostigli e fu portato accanto al tavolo. La palestra rimase in silenzio mentre Alec prendeva dal carrello diciotto scatole di plastica, ciascuna con il suo coperchio.
Su ciascuna scatola era scritto il nome di uno dei membri del suo club e Alec le dispose davanti ai legittimi proprietari: nessuno dei membri del club sapeva che cosa stava per fare. Alec cercò di sorridere, ma era talmente nervoso che gli venne fuori un ghigno da scimpanzé.
Si mise davanti al tavolo e si rivolse alla folla. «Mi chiamo Alec Spencer e… il nostro gruppo ha diciotto membri e si chiama Club dei perdenti». Quando lo disse, una risatina imbarazzata echeggiò tra la folla. «Voglio dire qualcosa a proposito del nome del club, ma prima invito ogni membro ad aprire la scatola che ha davanti, a prendere il primo foglio in cima alla pila e a correre in quella direzione, così!».
Alec tolse il coperchio alla sua scatola. Dentro sembrava che ci fosse una risma di carta, ma in realtà ogni foglio era attaccato al successivo per il margine, con il nastro adesivo, come una lunga fisarmonica. E quando Alec prese il primo foglio e partì di corsa verso l’angolo opposto della palestra, la striscia di carta lo seguì dispiegandosi come la coda di un drago cinese.
Era questa la grande idea che gli era venuta il lunedì precedente. Voleva mostrare a tutti cosa facevano i cosiddetti perdenti durante il pomeriggio. Aveva chiesto ai membri del club di spedirgli per e-mail un elenco di tutti i libri che avevano letto e aveva poi stampato tutte le copertine. La fisarmonica di copertine di Alec era talmente lunga che dovette girare a destra e continuare a tirare i fogli dalla scatola.
Gli altri ragazzi del club scoppiarono a ridere e lo imitarono, tirando fuori i loro fiumi di copertine e attraversando la palestra di corsa. Diciotto lunghissime strisce di carta che partivano dall’angolo della palestra: sembrava l’immagine satellitare dell’enorme delta di un fiume. Quando tutti i ragazzi si fermarono, gli altri alunni e i genitori si avvicinarono per vedere di cosa si trattava. Tutti si misero a parlare, indicando qua e là titoli che ricordavano di aver letto, libri che avevano amato. Alec parlò con voce forte e chiara, una voce che non aveva mai avuto prima. «Potrei riavere la vostra attenzione per un minuto?» Tutti tacquero e lui continuò: «Quelli che state vedendo sono tutti i libri che ognuno di noi ha letto finora nel corso della sua vita. È questo che facciamo nel Club dei perdenti: leggiamo. Nella biblioteca della scuola c’è un vecchio poster che dice “Perdetevi in un libro”. È quello che facciamo noi. Ci perdiamo nei libri per ore e ore… Libri su persone e posti diversi. Quando torniamo, portiamo con noi un sacco di roba interessante perché i libri fanno proprio questo: ci fanno perdere un po’ di ignoranza e un po’ di paura. E perdere la paura significa anche perdere un po’ di rabbia… perciò eccoci. Siamo il Club dei perdenti». Gli applausi furono così fragorosi che Alec si sentì in imbarazzo. Come faceva sempre, una parte della sua mente, cercò di trovare una scena di un libro che descrivesse quel momento pieno di gioia, di intensità, di vita. Ma gli venne in mente un solo pensiero: questo è meglio del più bel libro che abbia mai letto! E aveva ragione.
(Tratto e adattato da: Clements A., Il club dei perdenti, ne Il libro più bello del mondo. Rizzoli, 2018)
A1. Che cosa accade la sera dell’open day nella palestra della scuola di Alec?
A. Gruppi di ragazzi partecipano a giochi e gare di fronte ai genitori
B. Gruppi di ragazzi fanno vedere ai genitori le ricerche svolte nella biblioteca scolastica
C. Gruppi di ragazzi si esibiscono nello spettacolo di fine anno di fronte ai genitori
D. X Gruppi di ragazzi illustrano ai genitori le attività svolte a scuola durante il pomeriggio
L’informazione è esplicita. È espressa chiaramente nelle prime parole pronunciate dalla preside. Se non le ricordi, rileggi la prima parte del testo.
A2. Nella prima parte del testo (da riga 1 a 32) l’autore dà molte informazioni su come si sente Alec all’inizio della sera dell’open day. Come si sente Alec?
A. È tranquillo e a suo agio perché conosce tutti nella scuola
B. X È in ansia per il compito che deve svolgere
C. È eccitato per la presenza di tanti genitori
D. Si annoia perché deve aspettare a lungo prima di parlare
L’autore in questa prima parte del testo descrive in modo chiaro lo stato d’animo di Alec. È di aiuto ricordare i movimenti, le azioni, la reazione del suo corpo.
A3. Di seguito trovi quattro frasi prese dal testo. Quale frase contiene un’informazione che aiuta a capire il motivo dello stato d’animo di Alec la sera dell’open day?
A. “Alec si trascinava da un’aula all’altra, si sedeva, si alzava, rispondeva se gli rivolgevano la parola, sorrideva qua e là”
B. “Alec si avvicinò al tavolo del suo gruppo, il ‘Club dei perdenti’, che sarebbe stato l’ultimo a fare la presentazione; si asciugò le mani sui pantaloni”
C. X “Alec si ritrovò a sperare in un terremoto, o in un allarme antincendio, qualunque cosa pur di non alzarsi e parlare davanti a tutta quella gente”
D. “La palestra rimase in silenzio mentre Alec prendeva dal carrello diciotto scatole di plastica, ciascuna con il suo coperchio”
In una sola di queste frasi c’è scritto quali azioni Alec dovrà fare davanti al pubblico. Queste azioni lo mettono in ansia.
A4. Da riga 15 a riga 22 l’autore racconta come i gruppi che precedono quello di Alec espongono i loro lavori e ricevono applausi. A che cosa serve questa parte nel racconto?
A. X A evidenziare il contrasto tra la disinvoltura degli altri gruppi e il disagio di Alec
B. A far capire che a volte i genitori applaudono anche quando non dovrebbero
C. A mettere in evidenza la partecipazione dei genitori alle iniziative della scuola di Alec
D. A introdurre altri personaggi che interagiscono con Alec la sera dell’open day Leggi con attenzione le quattro opzioni. Nelle righe a cui si riferisce questa domanda si dice con chiarezza come sta Alec. Questa informazione dovrebbe farti capire perché l’autore ha scritto questa parte di testo.
A5. “Si mise davanti al tavolo e si rivolse alla folla. «Mi chiamo Alec Spencer e… il nostro gruppo ha diciotto membri e si chiama Club dei perdenti». Quando lo disse, una risatina imbarazzata echeggiò tra la folla”. (righe 33-35)
Perché quando Alec dice il nome del Club si sente una risatina di imbarazzo tra il pubblico?
A. Il pubblico pensa che con quel nome i ragazzi stiano facendo uno scherzo divertente
B. X Al pubblico sembra strano che i ragazzi abbiano scelto un nome che richiama un’idea di sconfitta
C. Il pubblico non approva che il gruppo di Alec abbia scelto un nome che può offendere chi assiste alla presentazione
D. Nel pubblico, il nome scelto dal gruppo di Alec suscita simpatia e ammirazione
L’aggettivo “imbarazzato” ti guida a trovare la risposta giusta. Ti fa capire qual è il sentimento che prova il pubblico nei confronti di ragazzi che si presentano come “perdenti”.
A6. In che cosa consiste la presentazione che Alec fa dell’attività del Club dei perdenti?
A. Nel distribuire al pubblico le copertine dei libri letti durante l’anno da tutti i membri del Club
B. Nel lanciare in aria fotocopie di pagine di libri, ricoprendo il pavimento di tutta la palestra
C. X Nel correre tirandosi dietro strisce di copertine di libri attaccate tra loro, creando una scena spettacolare
D. Nel mostrare alcuni libri costruiti in modo creativo da Alec e dai suoi compagni nel corso dell’anno
L’informazione è chiaramente espressa nel testo. Se non la ricordi rileggi le righe 50-53.
A7. Quando Alec fa la sua presentazione, gli altri ragazzi del Club scoppiano a ridere e lo imitano. Per quale motivo scoppiano a ridere e lo imitano?
Metti una crocetta per ogni riga.
I ragazzi... Vero Falso
a) apprezzano come Alec ha valorizzato il loro lavoro X
b) hanno voglia di sfogarsi e di muoversi X
c) riconoscono che quella di Alec è un’idea originale X
d) vogliono fare ridere il pubblico X
Queste informazioni non sono chiaramente espresse nel testo. Per rispondere prova a metterti nei panni dei ragazzi del Club dei perdenti che si trovano a dover presentare al pubblico un lavoro fatto con tanto impegno.
A8. Quale risultato produce la presentazione fatta da Alec e dal suo gruppo, quando i ragazzi si fermano?
A. Crea una grande confusione tra i genitori e permette ai ragazzi di infrangere le regole scolastiche
B. Crea un momento di silenzio e di imbarazzo negli altri gruppi di ragazzi e nei genitori
C. X Crea un’occasione di comunicazione e di condivisione con gli altri ragazzi e i genitori
D. Crea una situazione comica in cui ragazzi e genitori non riescono a trattenere le risate
Per rispondere pensa alle azioni che compiono gli altri ragazzi e i genitori presenti quando il Club dei perdenti termina la presentazione.
A9. In base al testo, da che cosa il gruppo di Alec ha preso l’idea del nome “Club dei perdenti”?
un poster
L’idea del nome è stata presa da ……………………………………………………………………….
La risposta è espressa nel testo molto chiaramente. Se hai dubbi rileggi le righe 61-63.
A10. Che cosa intende dire Alec con la frase “Ci perdiamo nei libri per ore e ore”? (riga 64)
A. Non troviamo mai le pagine che ci interessano anche se le cerchiamo a lungo
B. Ci mettiamo molto tempo a ritrovare il punto dove avevamo interrotto la lettura
C. Passiamo così tante ore a studiare che non abbiamo più tempo per noi
D. X Ci immergiamo nella lettura dimenticando dove siamo e il tempo che passa
Per poter rispondere devi leggere le righe da 63 a 70 e capire l’atteggiamento che Alec e i suoi amici hanno nei confronti della lettura.
A11. “Quando torniamo, portiamo con noi un sacco di roba interessante” (righe 6566). Con questa affermazione Alec vuole dire che lui e i suoi amici
A. X dopo aver letto si ritrovano arricchiti di nuove idee, emozioni e conoscenze
B. quando tornano dalla biblioteca sono sempre carichi di libri affascinanti
C. quando escono da scuola si scambiano materiale utile per lo studio
D. dopo aver studiato sono più interessati anche a quello che succede intorno
Se hai compreso qual è l’atteggiamento di Alec e del Club dei perdenti nei confronti della lettura, puoi trovare la risposta giusta.
A12. Alec pensa “questo è meglio del più bel libro che abbia mai letto!” (riga 74) riferendosi a qualcosa che ha raccontato. Come si può sintetizzare ciò che intende Alec con la parola “questo”? “Questo” è tutto quello che…
A. Alec sta leggendo in un libro affascinante
B. i vari gruppi hanno fatto durante le loro presentazioni
C. X Alec vive dopo essersi lanciato nella presentazione
D. il pubblico dice e fa durante la sera dell’open day
Qual è il “momento pieno di gioia, di intensità, di vita” a cui si riferisce Alec? Leggi le quattro opzioni per trovarlo.
A13. Dopo aver letto l’intero racconto si capisce che cosa pensano della lettura i membri del Club dei perdenti. Indica quali potrebbero essere i loro pensieri e quali no.
Metti una crocetta per ogni riga.
La lettura... SÌ NO
a) serve a far passare il tempo quando non si ha altro da fare X
b) è l’attività ideale per chi non ha fantasia X
c) permette di entrare in mondi nuovi e sconosciuti X
d) dà nuove conoscenze e rende più sicuri X
Ricorda che devi segnare ciò che pensano della lettura i membri del Club dei perdenti, non il tuo pensiero sulla lettura.
A14. Dopo aver letto l’intero racconto come si può completare il titolo?
IL LIBRO PIÙ BELLO DEL MONDO…
A. è il libro che Alec legge insieme ai ragazzi del Club dei perdenti
B. X è vivere un’esperienza reale ricca di emozioni
C. è il libro che Alec ha presentato la sera dell’open day
D. è superare le paure grazie all’aiuto di amici veri
Per rispondere devi tenere presente tutto il testo. Soprattutto pensa a come si sentiva Alec prima di fare la sua presentazione e a come si sente alla fine. Che cosa ha modificato il suo stato?
SERENDIPITY: LE INVENZIONI NATE PER CASO
Ti è mai capitato di avere un’illuminazione mentre pensavi ad altro? Allora anche tu sei stato vittima della “serendipità”
Paragrafo 1
Un’antica favola persiana narra di tre principi, figli di Jafer, re di Serendip (antico nome di Ceylon, attuale Sri Lanka), che durante il loro viaggio alla scoperta del mondo scoprono continuamente, per caso e per intuito, cose che non stavano cercando: piante, animali, pietre preziose e oggetti sconosciuti.
Dal titolo della favola “Viaggi e avventure dei tre Principi di Serendip”, lo scrittore britannico Horace Walpole, nel 1754, inventò il termine serendipity per indicare una scoperta fatta per caso mentre si sta cercando qualcos’altro, come accadde ai tre principi.
Il meccanismo di queste scoperte è simile a quello che succede a voi quando vi viene in mente la soluzione a un problema di matematica mentre state pensando a tutt’altro, tipo il compito d’italiano o la partita di calcio.
Un celebre esempio di serendipità ce lo dà Cristoforo Colombo: nel 1492 scoprì l’America mentre cercava un passaggio verso occidente per arrivare alle Indie.
Paragrafo 2. PER CASO, MA STUDIATE
Solo dagli anni Trenta del ‘900, però, grazie a Walter B. Cannon, professore di fisiologia della Harvard Medical School, il termine viene associato alle invenzioni nate per caso (o per sbaglio) in campo scientifico. Se oggi cercate sul dizionario la parola “serendipità”, infatti, trovate questa definizione: “capacità di rilevare e interpretare correttamente un fenomeno occorso in modo del tutto casuale durante una ricerca scientifica orientata verso altri campi di indagine”. Tuttavia il caso non basta per fare scoperte così: lo scienziato francese Louis Pasteur diceva che “nel campo dell’osservazione la casualità favorisce solo le menti preparate”, in grado insomma di notare l’imprevisto e renderlo costruttivo.
Paragrafo
3. DALL’ANTIBIOTICO… AL DOLCE
Oltre al caso, infatti, ci vuole l’intuito, che si affina grazie a una solida preparazione, come quella che avevano Alexander Fleming e Wilhelm Röntgen, inventori rispettivamente della penicillina e dei raggi X (leggi le storie nei riquadri), scoperte per caso, ma comunque nel corso di esperimenti scientifici.
LA PENICILLINA
RAGGI X
L’8 novembre del 1895, 120 anni fa, il fisico tedesco Wilhelm Röntgen scoprì per caso l’esistenza dei raggi X, novità che nel giro di pochi mesi avrebbe rivoluzionato la medicina: l’anno successivo nel Regno Unito era già in funzione il primo dipartimento di radiologia all’interno di un ospedale e nel giro di poco tempo i raggi X cominciarono ad essere usati in tutto il mondo per ottenere immagini delle fratture di ossa e di ferite d’arma da fuoco. Nel 1901 la scoperta fece vincere a Röntgen il premio Nobel.
Qualcuno sostiene che già gli egizi usassero la penicillina per curare le infezioni. Peccato che non avessero scritto la ricetta! Duemila e 500 anni dopo, nel 1929, il medico scozzese Alexander Fleming riparò la dimenticanza. Infatti, si accorse che su un vetrino di coltura batterica contaminato dalla muffa, la crescita dei batteri si era interrotta. Incuriosito volle approfondire la cosa e inventò il primo antibiotico, uno dei mezzi più potenti che abbiamo per curare le malattie!
Fu invece proprio un caso se il chimico James Schlatter nel 1965 scoprì un dolcificante: per girare le pagine di un libro, si leccò il dito sporco di aspartame, che quel giorno aveva sintetizzato per fare esperimenti su un farmaco anti-ulcera. Assaggiandolo scoprì che era dolce come lo zucchero, ma ci vollero quasi 10 anni perché fosse approvato il suo utilizzo in campo alimentare e dietetico.
Paragrafo 4. INVENZIONI CREATIVE
A volte la serendipità non viene dall’essere i primi a vedere qualcosa, ma dall’essere il primo a vederlo in un modo nuovo. Come fece Percy Spencer quando notò che le microonde del magnetron (strumento inventato nel 1921 che generava le microonde del segnale radar) avevano sciolto la barretta di cioccolato nella sua tasca.
Non era stato il primo a notare che le microonde generavano calore, ma è stato l’unico a pensare di utilizzarle per cucinare cibo.
Nella figura del suo brevetto appare la prima cosa che Spencer e i suoi colleghi provarono a cucinare col nuovo forno: il pop-corn.
E come finisce la storia dei principi di Serendip?
A furia di scoprire le cose per caso o per intuito, divennero i più saggi di tutto il regno.
(Tratto e adattato da: www.focusjunior.it; www.ilpost.it)
B1. Nel sottotitolo trovi la parola “illuminazione”. Indica in quale frase questa parola viene usata con lo stesso significato che ha nel testo.
A. Nelle case moderne gli architetti curano molto l’illuminazione degli ambienti
B. Nel mio paese l’illuminazione pubblica spesso funziona male e crea grossi problemi
C. X Sfogliando il libro ho avuto un’illuminazione su come svolgere il tema
D. L’illuminazione era così scarsa che non si potevano distinguere i visi delle persone
La parola illuminare vuol dire “dare luce”. Nel testo la parola illuminazione viene usata in senso figurato perché si riferisce al pensiero. In quale delle quattro opzioni la parola “illuminazione” viene usata in senso figurato?
B2. Nel Paragrafo 1 l’autore parla di un’antica favola persiana per spiegare
A. X da dove viene il termine serendipità
B. che quello che il testo dice sulla serendipità è frutto di fantasia
C. che il concetto di serendipità è poco scientifico
D. in quanto tempo il termine serendipità si è diffuso
Questa informazione è chiaramente contenuta nel paragrafo 1. Leggilo con attenzione.
B3. Come viene definito il termine serendipity nel Paragrafo 1? Copia le parole usate per spiegare questo termine.
Nel testo, dopo il termine serendipity, trovi la sua definizione. una scoperta fatta per caso mentre si sta cercando qualcos’altro
Il termine serendipity indica ………………………………………………………………………........
B4. Qual è l’elemento di novità introdotto nel Paragrafo 2 rispetto al significato della parola serendipità?
A. Viene sottolineato che alla base delle scoperte fatte per caso ci sono degli errori
B. Viene detto che la definizione di serendipità presente nei dizionari è sbagliata
C. Vengono elencati i molti significati che la parola serendipità ha assunto dal ‘900
D. X Viene specificato che a partire dal 1930 il concetto è usato nell’ambito della ricerca scientifica
Leggi con attenzione le prime tre righe del paragrafo 2.
B5. Il titolo del Paragrafo 3 è “DALL’ANTIBIOTICO… AL DOLCE”. In questo paragrafo viene chiarito qual è l’antibiotico e qual è il dolce di cui si parla nel titolo.
Scrivi qual è l’antibiotico e qual è il dolce.
penicillina
Antibiotico: …………………………………….
aspartame
Dolce: ……………………………………………..
Il titolo si riferisce al contenuto di tutta la pagina. Perciò devi tenere conto sia di quanto scritto nei due box, sia di quanto scritto fuori da essi.
B6. Nel box sulla penicillina si dice che il medico Alexander Fleming “riparò la dimenticanza”. A che cosa si riferisce nel testo la parola “dimenticanza”?
A. Al fatto che gli egizi usavano già la penicillina per curare le infezioni
B. X Al fatto che gli egizi non hanno scritto la ricetta della penicillina
C. Al fatto che Fleming ha usato un vetrino contaminato dalla muffa
D. Al fatto che il numero dei batteri sul vetrino non era cresciuto
Leggi con attenzione le quattro risposte. Una sola delle quattro opzioni si riferisce a qualcosa che non è stato fatto.
B7. Nel Paragrafo 4 “INVENZIONI CREATIVE” si parla di quello che ha fatto Percy Spencer. Per quale ragione la sua vicenda è stata inserita in questo testo sulla serendipità? Perché la vicenda di Percy Spencer:
A. X presenta un caso particolare di serendipità, in cui una scoperta già nota viene letta e applicata in modo nuovo
B. chiarisce l’idea che per fare una nuova scoperta è necessario essere esperti in tutti i campi
C. mostra che anche le scoperte fatte per caso devono essere approvate con un brevetto
D. evidenzia la necessità di collaborare con altri anche quando le scoperte sono fatte per caso
Leggi con attenzione le prime due righe del paragrafo. Nel testo trovi le parole che ti possono guidare a trovare la risposta corretta.
B8. Diversi fattori possono favorire la serendipità. In base al testo, quali sono questi fattori?
Metti una crocetta per ogni riga.
FAVORISCE la serendipità NON FAVORISCE la serendipità
a) La capacità di riconoscere un fenomeno inaspettato e riflettere su di esso X
b) L’abitudine a essere organizzati nel lavoro X
c) La capacità di dare una nuova interpretazione a fenomeni noti X
d) La capacità di dialogare con esperti di campi diversi X
e) L’avere molte conoscenze ed essere competenti X
Puoi trovare le risposte esatte se pensi alle definizioni di serendipità: una scoperta fatta per caso e interpretata in modo nuovo. Pensa anche alle parole di Pasteur, riportate nel paragrafo 2.
B9. L’autore ha scritto questo testo per far capire al lettore che cos’è la serendipità. Come ha “costruito” il testo?
u Introduce il termine di serendipità con una fiaba
A. X
u Definisce il concetto di serendipità
u Sviluppa il concetto di serendipità anche con esempi
B.
u Narra una fiaba sulla serendipità
u Spiega il senso della fiaba
u Dimostra il rapporto tra la fiaba e i casi reali di serendipità
C.
u Spiega come il termine serendipità viene usato in una fiaba
u Presenta i personaggi o le persone che hanno utilizzato il termine serendipità
u Mostra in quali casi concreti si può utilizzare il termine serendipità
D.
u Racconta una fiaba sulla serendipità per spiegare alcune scoperte scientifiche
u Illustra l’utilità di queste scoperte
u Spiega che cosa differenzia la fiaba dalla serendipità
“Come ha costruito il testo”, vuol dire quale modo ha usato l’autore per spiegare l’origine del termine, che cosa vuol dire e come esso viene applicato.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1. Indica se davanti a ogni espressione riportata in tabella serve l’articolo UN, UN’ oppure se non ci sono elementi per decidere.
Metti una crocetta per ogni riga.
UN’ NON ci sono elementi per decidere
Es. acrobata agile
a) atleta straordinario
b) oculista competente
c) astronauta famosa X
d) insegnante simpatico
e) artista stravagante
Alcuni nomi e aggettivi non cambiano forma al maschile o al femminile. In questi casi sai quale articolo devi usare solo se ti guida la concordanza con l’aggettivo o il verbo.
C2. Leggi la frase:
“Luca raccontò a Sara che aveva visto una stella marina sugli scogli”.
Nella frase che hai letto si dice che Luca compie due azioni: “racconta a Sara” e “vede una stella marina”. In quale ordine Luca compie le due azioni nella realtà?
A. Prima racconta a Sara e poi vede una stella marina
B. Racconta a Sara che vedrà una stella marina
C. X Prima vede una stella marina e poi lo racconta a Sara
D. Mentre vede una stella marina, lo racconta a Sara
Mettiti nei panni di Luca e comprendi l’ordine delle sue azioni.
C3. In quale delle seguenti frasi l’articolo determinativo “il” è usato per indicare non un singolo gatto ma tutti i gatti?
A. Il gatto si è rotto la zampa
B. Il gatto sta dormendo sul divano
C. X Il gatto ha quattro zampe
D. Il gatto di mia zia si chiama Baby
Pensa a quale delle quattro frasi può essere riferita a tutti i gatti, non solo a un gatto in particolare.
C4. Quali di questi nomi può essere anche un verbo?
A. Circo
B. Dito
C. Lago
D. X Bagno
Quale di queste parole indica anche un’azione?
C5. Indica in quale di queste parole stra- NON è un prefisso.
A. X Straniero
B. Straricco
C. Strafelice
D. Stracarico
Pensa a quale tra queste parole non ha senso compiuto se togli “stra”.
C6. In ogni riga c’è una sola parola derivata, con suffisso. Indica qual è.
Metti una crocetta per ogni riga.
Es. (A) allegro (B) solare (C) giallo (D) caldo
1) (A) leggero X (B) misterioso (C) felice (D) contento
2) X (A) ridacchiare (B) parlare (C) trovare (D) portare
3) (A) estate X (B) cattiveria (C) bottone (D) pipistrello
4) (A) segreto (B) tappeto (C) criceto X (D) frutteto
5) (A) banale (B) buono X (C) nazionale (D) veloce
Ricorda che cosa vuol dire “parola derivata”.
C7. Indica se l’espressione evidenziata è il soggetto della frase oppure non è il soggetto della frase.
Metti una crocetta per ogni riga. È il soggetto NON è il soggetto
Es. Domani arriveranno Lucia e Paolo
a) La zia Giovanna mi ha regalato un bel gioco X
b) Ieri è nato il mio fratellino X
c) Lungo la strada sono cresciute delle margherite X
Cerca il verbo e pensa a chi compie quell’azione. X X
d) Qualcuno vuole un altro panino? X
e) Emma legge moltissimi libri di avventura X
C8. Indica la frase che ha la virgola al posto giusto.
A. Quando vanno, in montagna Sara e Luca fanno lunghe passeggiate nei boschi
B. X Quando vanno in montagna, Sara e Luca fanno lunghe passeggiate nei boschi
C. Quando vanno in montagna Sara e Luca, fanno lunghe passeggiate nei boschi
D. Quando vanno in montagna Sara e Luca fanno, lunghe passeggiate nei boschi
Leggi le quattro frasi, facendo la pausa dove c’è la virgola. Capirai qual è la frase con la punteggiatura corretta.
C9. Le parole che seguono sono tutte formate con il prefisso in- per indicare il contrario dell’aggettivo di base (es. in-felice = non felice).
Perché in alcune parole il prefisso in- diventa im-?
A. X Perché in quelle parole in- è davanti a una p
B. Perché si tratta di parole molto lunghe
C. Perché quelle parole oggi sono poco usate
D. Perché quelle parole terminano in -bile
Ricorda una regola ortografica che hai imparato fin dalla classe prima.
C10. Indica in quale frase la parola “pietra” è usata in senso figurato, cioè non indica la pietra vera e propria.
A. La mia vecchia casa ha i muri di pietra
B. Lo smeraldo è una pietra preziosa
C. X Ci sono persone che hanno il cuore di pietra
D. In giardino ho un grande tavolo in pietra
Usare una parola in senso figurato significa usarla con un significato diverso da quello che normalmente ha. In quale delle quattro frasi si parla di qualcosa che non è realmente di pietra?
IL MIO PRIMO TEMA IN LINGUA ITALIANA
– Milan, te lo ricordi il primo tema che hai fatto in classe in lingua italiana? –mi ha chiesto la maestra all’intervallo.
– Chi se lo dimentica – le ho risposto – Avevo una fifa blu che mi è passata cinque minuti fa, dopo due anni… So dirle anche la data: 13 ottobre 1995.
– Perché tanta paura? – mi ha domandato ancora.
– Come perché? – le ho chiesto io. – Era il mio primo tema nella lingua nuova, ero appena arrivato da Sarajevo senza una mamma e senza una gamba. Mica un’impresa facile, signora maestra. Se Chiara non mi avesse aiutato avrei scritto certi strafalcioni, tipo pelle d’anatra invece di pelle d’oca… Poi ero anche andato fuori tema.
– Già, me lo ricordo… – ha sorriso la maestra. – Io stavo scrivendo alla lavagna il titolo del tema, Se fossi uno spaventapasseri, e tu ti sei messo a scrivere dopo il primo pezzo di frase: “Se fossi uno”. Pensavi che significasse “Se fossi il numero 1”, cioè il portiere di una squadra di calcio.
– Ero teso come la corda di un violino – ho ribadito. – Succede anche a quelli che corrono i 100 metri: per il nervosismo partono prima dello sparo e li squalificano. Si chiama falsa partenza. Però, dopo la falsa partenza, ho scritto un bel tema.
– Quello della falsa partenza era ancora più bello – mi ha svelato la maestra. – Come fa a saperlo? – ho domandato sorpreso. – Ho appallottolato il foglio e l’ho buttato nel cestino.
– Ho recuperato la pallottola dal cestino – ha spiegato lei con un sorriso furbo.
– È per questo che te ne parlo dopo due anni. Me lo faresti un regalo? –Be’, non capita tutti i giorni che la maestra ti chieda un regalo. – Volentieri, se posso – ho risposto gentile, anche perché, sotto scrutini, è sempre consigliabile tenersi buona la maestra.
– Nel tema della falsa partenza sei arrivato fino a 5: se fossi 1, se fossi 2, se fossi 3… Mi piacerebbe che completassi la squadra fino a 11 – ha spiegato lei. Terrei il tuo tema per ricordo. Tra poco finirai la quinta, poi tornerai nella tua bella Sarajevo, vero Milan?
– Non vedo l’ora! – ho risposto di getto, poi mi è venuto in mente che in quel primo tema, al posto di scrivere ‘non vedo l’ora’, scrissi ‘non guardo l’orologio’.
Per fortuna, Chiara me lo ha corretto.
Comunque, alla maestra ho detto di sì, che il regalo gliel’avrei fatto volentieri e le ho spiegato che probabilmente avrei scritto meglio il tema se non mi avesse dato compiti per tutta la settimana. Lei si è messa a ridere, ha accettato e mi ha detto che Sarajevo è sempre stata terra di buoni mercanti. Una settimana senza compiti, non so se mi spiego…
Tema. Milano, 20 maggio 1997
Se fossi 6, sarei un libero di quelli eleganti che escono dall’area palla al piede a testa alta, che se avessero un bicchiere d’acqua sui capelli non ne rovescerebbero una goccia.
È curioso che il libero abbia il numero 6 sulla maglia e che la parola ‘sei’ in italiano sia anche un verbo. Così si può formare la frase “Sei libero”.
Come un giorno hanno detto al mio vecchio papà, che ha fatto la guerra sulle montagne di Sarajevo contro quelli che buttavano le bombe sulla nostra città ed è stato fatto prigioniero.
Sono morte più di 12000 persone per colpa di quelle bombe, comprese mia mamma e la mia gamba destra, un giorno che eravamo al mercato. Ma, per una volta, il dio che prego sulle panche della chiesa e quello della moschea mi hanno dato retta e a papà qualcuno ha detto “Sei libero”. Così un anno fa mi ha telefonato da Sarajevo.
Io stavo ripetendo la lezione di storia a Carla, la mia mamma nuova, quando Angelo, il mio papà nuovo, con una faccia strana, quasi spaventata, mi ha detto: “È per te”.
Boh… Sante, Chiara e i miei amici in genere non chiamano dopo cena.
“Milan, sono io” mi ha detto papà, quello vero. Non sentivo quella voce da quattro anni. Da quattro anni scacciavo una mosca che mi ronzava in testa e ripeteva che non lo avrei rivisto mai più. Da due anni avevo perso la mamma e una gamba. Insomma, come ve lo spiego quanto ero felice quella sera con la cornetta all’orecchio? Io non ce la faccio, scusatemi. Dovete arrangiarvi da soli.
Vi dico soltanto che se un giorno riusciranno a mettere in bottiglia la gioia che ho provato in quel momento, be’, fate di tutto per comprare quella bottiglia perché più felici di così non si può essere. Date retta a un buon mercante di Sarajevo.
prova 7 • AL TRAGUARDO
Una settimana dopo, il mio papà nuovo mi ha portato all’aeroporto ad accogliere quello vecchio. Quasi non lo riconoscevo, così magro e pelato. Era come se gli avessero dato una pelle di due misure inferiori rispetto alle ossa. Ma gli occhi erano sempre uguali e quando mi ha riconosciuto si sono incendiati di colpo come i bracieri delle Olimpiadi. Gli sono saltato in braccio, anche se era così magro che avevo paura di romperlo. Mi ha stretto forte, poi mi ha messo a terra, si è inginocchiato, mi ha rimboccato la gamba del pantalone destro e ha cominciato a baciarmi la gamba di ferro, piangendo silenziosamente. La gente in transito si fermava a guardare.
Angelo lo ha aiutato a rialzarsi.
– Guarda, papà, con questa gamba faccio tutto lo stesso – gli ho garantito.
– Sono il numero 10 di una squadra forte. Faccio la luce del centrocampo.
Lo vedrai!
(L. Garlando, Ti racconto una storia. PIEMME)
A1 Nel testo dalla riga 40 alla riga 44 il bambino dà all’espressione “sei libero” due significati. Quali?
Risposta:
• essere non prigioniero
• avere il ruolo di “libero” e indossare la maglia numero 6 • nel gioco del calcio
A2 Perché il bambino era “andato fuori tema” (riga 10)?
A. Perché non aveva capito il significato della parola spaventapasseri
B. Perché temeva di scrivere strafalcioni
C. X Perché aveva confuso un articolo con un numero
D. Perché era molto teso
prova 7 • AL TRAGUARDO
Le domande 3, 4 e 5 si riferiscono alla parte di testo riportata.
A3 In che anno si svolge il dialogo tra la maestra e il bambino?
Risposta:
A4 “Ricordi il primo tema che hai fatto in classe in lingua italiana?”.
La domanda rivolta dalla maestra a Milan serve a introdurre una richiesta successiva. Quale?
A. Dargli dei compiti per una settimana
B. X Far fare al bambino un altro tema
C. Ottenere un ricordo del bambino
D. Correggere gli errori del primo tema
A5 Perché il bambino si chiama Milan?
A. Perché il racconto si svolge a Milano
B. X Perché il bambino ha un nome straniero
C. Perché il bambino gioca bene a calcio
– Milan, te lo ricordi il primo tema che hai fatto in classe in lingua italiana? – mi ha chiesto la maestra all’intervallo.
– Chi se lo dimentica? – le ho risposto. –Avevo una fifa blu che mi è passata cinque minuti fa, dopo due anni… So dirle anche la data: 13 ottobre 1995.
D. Perché al bambino è stato dato questo soprannome a causa della squadra per cui tifa
prova 7 • AL TRAGUARDO
A6 Il bambino, riferendosi al momento in cui doveva fare il tema, dice: “Ero teso come la corda di un violino” (riga 15). In quale altra situazione descritta nel brano potrebbe essere utilizzata questa espressione?
A. Quando il bambino gioca a pallone
B. X Quando Milan aspetta il papà all’aeroporto
C. Quando Angelo gli dice che c’è una telefonata per lui
D. Quando Milan ripete la lezione con Carla
A7 Quali tra queste parti del testo fanno capire che siamo alla fine dell’anno scolastico?
Metti una crocetta per ogni riga.
Lo fa capire Non lo fa capire
a) “Tra poco finirai la quinta” X
b) La data del tema, regalo per la maestra X
c) “sotto scrutini” X
d) “Terrei il tuo tema per ricordo” X
A8 Il ragazzo dice: “Da quattro anni scacciavo una mosca che mi ronzava in testa…” (righe 58-59).
Che cosa signifi ca?
A. X Milan temeva che il papà fosse morto
B. Milan sentiva delle voci nella sua testa
C. Milan aveva sempre delle mosche intorno
D. Milan ricordava il rumore delle bombe
A9 Con le sue parole, nella parte finale del racconto, il bambino vuole rassicurare il papà.
– Guarda, papà, con questa gamba faccio tutto lo stesso – gli ho garantito. – Sono il 10 di una squadra forte. Faccio la luce del centrocampo. Lo vedrai!
Che cosa avrebbe potuto aggiungere per chiarire meglio il suo pensiero?
A. Sarò di sicuro un famoso calciatore
B. X Anche con una gamba artificiale posso avere una vita come tutti gli altri
C. Diventerò più forte degli altri
D. Andremo a vedere le partite insieme
A10 Alle righe 64-65 Milan dice: “Fate di tutto per comprare quella bottiglia perché più felici di così non si può essere”. Perché?
Copialo dal testo oppure riscrivilo con parole tue.
Non sentiva quella voce da quattro anni
A11 Leggi queste frasi.
Quali intenzioni potrebbero essere attribuite all’autore del brano?
Metti una crocetta per ogni riga
Potrebbe essere attribuita all’autore Non potrebbe essere attribuita all’autore
a) Raccontare che anche un evento drammatico può essere superato. X
b) Narrare le difficoltà dei bambini che terminano la scuola primaria. X
c) Narrare un rapporto profondo tra la maestra e il bambino. X
d) Parlare delle conseguenze della guerra sulla popolazione. X
prova 7 • AL TRAGUARDO
A12 Come definiresti questa storia?
A. La storia di una guerra
B. Una storia di calcio
C. X Una storia di accoglienza
D. Una storia di razzismo
A13 In questa frase che riassume una parte del testo mancano alcune parole. Scrivile, mettendo una sola parola in ogni spazio, dove ci sono i puntini.
La maestra chiede a Milan di ….....................….. un tema che aveva iniziato due ….....................….. prima. In questo modo la maestra potrà avere un ….....................….. del suo allievo che sta per rientrare nella sua ….....................….. . Il bambino ….....................….. di svolgere il tema.
A14 Milan dice: “Non capita tutti i giorni che la maestra ti chieda un regalo” (riga 24).
La frase fa intuire i sentimenti che prova il bambino. Quali sono?
A. Sorpresa e irritazione
B. Paura e rabbia
C. X Soddisfazione e sorpresa
D. Gioia e preoccupazione
A15 La maestra afferma che Sarajevo è sempre stata una terra di buoni mercanti. La maestra dice questo per sottolineare che:
A. sin dall’antichità a Sarajevo si teneva un grande mercato
B. X Milan è riuscito a ottenere una settimana senza compiti
C. gli abitanti di Sarajevo sono imbroglioni
D. nel tema Milan invita a comprare una bottiglia speciale scrivere anni ricordo nazione accetta (decide)
prova 7 • AL TRAGUARDO
A16 Milan, parlando di suo padre, afferma che “era come se gli avessero dato una pelle di due misure inferiori rispetto alle ossa” (riga 69).
Che cosa signifi ca questa frase?
A. Il padre era talmente magro che la pelle cadeva da tutte le parti
B. X Il padre era talmente magro che si vedevano le ossa sotto la pelle
C. Il padre era molto grasso e la pelle era “tirata”
D. Il padre indossava un abito di due misure inferiori alla sua taglia
A17 Quale dio prega Milan?
A. Non prega alcun dio
B. X Il dio dei cristiani e il dio dei musulmani
C. Solo il dio dei cristiani
D. Solo il dio dei musulmani
A18 Perché Milan appallottola il suo primo tema e lo getta nel cestino?
A. Perché glielo aveva detto Chiara
B. X Perché si era accorto di essere andato fuori tema
C. Perché voleva fare una palla con cui giocare a calcio
D. Perché sapeva che la maestra lo avrebbe recuperato
A19 In questo contesto, con quali parole è possibile cambiare l’espressione “falsa partenza” (riga 17)?
A. Scatto di nervi
B. Enorme errore
C. X Errore iniziale
D. Bugia iniziale
L’AUTOMOBILE: UN MEZZO LENTO E INGOMBRANTE
Il problema dell’uso dei mezzi di trasporto alternativi chiama in causa la presenza nei centri abitati di un numero eccessivo di automobili. Innanzitutto, le automobili sono le responsabili principali dell’inquinamento cittadino, ma ormai l’automobile ha perso la sua funzione originaria, che doveva essere quella di permettere a chi la possedeva di arrivare in un luogo liberamente e in poco tempo. I lunghi ingorghi che invece vediamo quotidianamente nelle nostre città dimostrano tutto il contrario. Pertanto, nonostante i nostri occhi siano ormai abituati a questo tipo di panorama, dovremmo cominciare a ripensare le nostre strade e i nostri marciapiedi non più affollati da ingombranti “scatole di lamiera”.
Altri
mezzi di trasporto
Un modo per ridurre il traffico e lo smog è l’uso della bicicletta. È un mezzo che può aiutare a mantenerti in forma, ma stai attento a usare la mascherina antismog se sei in una zona in cui l’inquinamento da traffico è intenso e, soprattutto, pretendi che la tua città sia dotata di ampi e sicuri percorsi ciclabili.
Un altro modo per rendere le città meno soffocate dal traffico automobilistico è quello di usare i mezzi pubblici, possibilmente elettrici: autobus, tram e, nelle grandi città, la comoda e veloce metropolitana.
L’auto ibrida è considerata il veicolo del futuro. Può far consumare meno petrolio e ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città. Nel cofano convivono il tradizionale motore a scoppio che consuma benzina e il motore elettrico che va a batteria. Il primo viene utilizzato sulle grandi distanze, il secondo nei percorsi cittadini.
prova 7 • AL TRAGUARDO
Le batterie costituiscono uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’auto ibrida, perché sono molto ingombranti.
Oltre a fare bene alla salute e a non inquinare, muoversi a piedi è un modo per stabilire un contatto più profondo con la città in cui si vive e con le persone che vivono intorno a noi.
Un futuro all’idrogeno?
E se la nostra auto andasse a idrogeno, cosa uscirebbe dal tubo di scappamento? I soliti gas inquinanti? No: vapore acqueo. Sono ormai anni che gli scienziati dibattono se sia possibile usare l’idrogeno come risorsa energetica.
Lo studioso Jeremy Rifkin sostiene che esso è presente sulla Terra in quantità pressoché illimitata, produce energia e acqua ed è pure conservabile.
Chi si oppone, invece, sostiene che l’idrogeno, non trovandosi in natura allo stato puro, va prodotto industrialmente con un notevole dispendio di energia.
Il Car Sharing
Il Car Sharing è un nuovo e importante servizio attraverso il quale una persona ha la possibilità di noleggiare un’auto anche solo per qualche ora. Questo sistema permette a persone diverse di usare la stessa auto nel corso di una giornata.
Il mercato automobilistico offre ampie possibilità di scelta a chi desidera acquistare un veicolo, ma concede poche alternative, economiche e funzionali,
prova 7 • AL TRAGUARDO
a chi ne fa un uso occasionale. Il Car Sharing si rivolge proprio a quest’ultima categoria di automobilisti. La possibilità di muoversi senza sostenere i disagi e i costi legati al possesso dell’automobile rappresenta una valida alternativa all’acquisto. Potrebbero diminuire, inoltre, le auto in circolazione, l’inquinamento dell’aria e aumenterebbe invece la disponibilità di parcheggi.
(Da Touring Junior, Atlante delle risorse Junior)
B1 Nel paragrafo “Altri mezzi di trasporto” si dice che l’uso della bicicletta ha tre conseguenze positive.
Quali? 1. 2.
Riduce il traffico
Riduce lo smog
Aiuta a mantenersi in forma
B2 Trova nel terzo paragrafo le argomentazioni che porta Rifkin per sostenere l’uso dell’idrogeno come risorsa energetica e scrivile.
Rifkin sostiene che l’idrogeno è una risorsa energetica quasi illimitata, produce energia, produce acqua, è conservabile.
B3 Se tu volessi pubblicare i quattro paragrafi insieme, in un unico fascicolo, quale titolo sceglieresti per la copertina?
Titolo: ……………………………………………………………………………………….
Accettabili tutte le risposte che hanno a che fare con i problemi dell’ambiente collegati ai mezzi di trasporto.
prova 7 • AL TRAGUARDO
B4 Nel secondo paragrafo si parla di “auto ibrida”.
Tenendo conto di quanto dice il paragrafo, indica se ogni affermazione è vera o falsa.
Metti una crocetta per ogni riga.
a) L’auto ibrida ha un solo motore che funziona a benzina e a batteria. X
b) L’auto ibrida ha due motori, ognuno dei quali funziona con un’energia diversa. X
c) L’auto ibrida permette di utilizzare energie differenti a seconda delle distanze che si devono percorrere. X
d) L’auto ibrida è poco diffusa perché necessita di grandi batterie. X
e) Con l’uso dell’auto ibrida non si riduce l’inquinamento dell’aria. X
B5 I disegni che corredano i quattro paragrafi:
A. illustrano la situazione reale
B. X illustrano la situazione auspicata dall’autore
C. danno informazioni aggiuntive
D. hanno il solo scopo di abbellire le pagine
B6 Nel primo paragrafo si parla della funzione originaria dell’automobile. Qual era?
A. Permettere di muoversi in città
B. X Permettere di raggiungere luoghi lontani in modo autonomo e veloce
C. Evitare gli ingorghi quotidiani
D. Evitare l’inquinamento cittadino
Vero Falso
prova 7 • AL TRAGUARDO
B7 Quale tra questi problemi collegati all’uso dell’automobile non è menzionato nel primo paragrafo?
A. Gli ingorghi
B. X L’eccessivo consumo delle risorse petrolifere
C. L’inquinamento
D. La difficoltà di circolazione sui marciapiedi
B8 Nel secondo paragrafo si auspica l’uso di mezzi pubblici. Perché questi automezzi dovrebbero essere elettrici?
A. Perché sono più veloci
B. Perché sono meno costosi
C. X Perché sono meno inquinanti
D. Perché si muovono su rotaie
B9 Nel contesto del brano, l’espressione “ripensare le nostre strade e i nostri marciapiedi” (righe 12-13) vuol dire:
A. X immaginare e progettare una città diversa, con meno automobili
B. soffermarsi a riflettere sui problemi dell’inquinamento
C. ricordare come sono le strade che percorriamo ogni giorno
D. ammirare il panorama delle “scatole di lamiera”
prova 7 • AL TRAGUARDO
B10 A quali di queste domande può trovare risposta nel quarto paragrafo una persona che si interroga su che cosa sia il Car Sharing? Metti una crocetta per ogni riga.
Nel paragrafo trova risposta Nel paragrafo NON trova risposta
a) Che cos’è il Car Sharing? X
b) Quanto costa il Car Sharing? X
c) Devo utilizzare l’auto per tutta la giornata? X
d) Uso poco l’auto: mi conviene il Car Sharing? X
e) Esistono parcheggi riservati? X
B11
Il Car Sharing è:
A. la possibilità di guidare un’automobile anche senza patente
B. X il noleggio di un’automobile per un tempo limitato
C. la possibilità di condividere l’auto nello stesso momento con molte persone
D. l’acquisto di un’automobile insieme ad altre persone
B12 Da quanto hai letto nel quarto paragrafo, puoi intuire che l’espressione
“Car Sharing” signif ica:
A. acquisto di un’automobile
B. X condivisione di un’automobile
C. uso di un’automobile economica
D. muoversi senza un’automobile
B13 Tra queste affermazioni, contenute nel terzo paragrafo, quale NON è attribuibile a chi è contrario all’uso dell’idrogeno come combustibile?
A. L’idrogeno non si trova in natura allo stato puro
B. X L’idrogeno è conservabile
C. L’idrogeno va prodotto artificialmente
D. La produzione di idrogeno richiede energia
B14 Con quale espressione puoi sostituire le parole “chiama in causa la presenza” (righe 1-2)?
A. Aiuta la presenza
B. Favorisce la presenza
C. X Sottolinea la presenza
D. Nasconde la presenza
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1 In questo brano mancano alcuni segni di punteggiatura. Inserisci negli spazi vuoti la punteggiatura adatta.
Matias , nell’oscurità della soffitta , vide muoversi qualcosa .
Sobbalzò , mosse la torcia in quella direzione , fece uno scatto scomposto e urlò : ”Ahhhh ! ”
Due piccolissimi occhi spalancati , freddi , verdi lo fissavano .
Di che cosa si trattava ?
C2 In quale dei seguenti gruppi di sinonimi c’è un intruso?
A. Litigio, contrasto, disputa, lite
B. Casa, abitazione, dimora, alloggio
C. Consiglio, suggerimento, avvertimento, parere
D. X Ricchezza, benessere, salute, agiatezza
C3 Solo una di queste frasi è scritta in modo corretto. Indicala.
A. Alla riugnione del condominio si è discusso l’acquisto di un irrigatore
B. X Alla riunione del condominio si è discusso l’acquisto di un irrigatore
C. Alla riunione del condomigno si è discusso l’acquisto di un irrigatore
D. Alla riunione del condominio si è discusso l’aquisto di un irrigatore
C4 Indica quali sono i tempi dei verbi nella seguente frase complessa.
“Sono felice: fi nalmente ho visto i luoghi in cui il nonno visse da bambino, quando abitava in campagna.”
A. Presente, passato prossimo, trapassato remoto, futuro
B. Presente, trapassato prossimo, trapassato remoto, imperfetto
C. X Presente, passato prossimo, passato remoto, imperfetto
D. Passato prossimo, passato prossimo, passato remoto, imperfetto
prova 7 • AL TRAGUARDO
C5 In ognuna di queste serie di nomi, indica quale NON è un nome alterato.
a) X cerotto bambolotto passerotto giovanotto
b) casetta X forchetta barchetta bimbetta
c) figuraccia X focaccia linguaccia bustaccia
d) bagnetto pezzetto rametto X colletto
C6 Quali sono i soggetti delle due frasi di questo periodo?
Al supermercato ho incontrato prima Luca e poi Matilde che comperava il detersivo.
A. Matilde, detersivo
B. Io, Luca
C. Luca, Matilde
D. X Io, che
C7 Riscrivi queste parole in ordine alfabetico. casetta • castello
carro
casa
castoro
Errori: Valutazione:
Data:
castano
castagna
castano
castello
GUIDA DOCENTE Invalsi 5 ITALIANO
Gruppo Editoriale ELi
GRIGLIA DI CORREZIONE
PROVA 1 • GUIDATA
Numero item Risposta corretta
Elizabeth Bennet, la saggia ribelle
A1. B
A2. B
A3. C
A4. a) B b) A
A5. A
A6. A
A7. a) Sì b) No c) Sì
A8. A
A9. B
Riflessione sulla lingua
B1.
a) acuto b) risciacquo c) inquadratura d) lacustre e) inquilino
B2. 1. Pronome
2. Articolo
3. Pronome
4. Articolo
B3. D
B4. a) Senso figurato
b) Senso proprio c) Senso figurato
d) Senso figurato
Corretta se tutte le risposte sono corrette
B5. B
B6. B
PROVA 1 • GUIDATA
Numero errori
0 - 2
2 - 6
tabella di valutazione
Valutazione
Avanzato
Intermedio
7 - 12 Base
Più di 12 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini. Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha formulato le prove.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più di uno, è 25. Nelle risposte che prevedono più parti, vanno conteggiati tutti gli errori. Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
PROVA 2
GRIGLIA DI CORREZIONE
Numero item Risposta corretta
Gli Inuit e il riscaldamento globale
A2.
a) Si ricava dal testo
b) Si ricava dal testo
c) Non si ricava dal testo
d) Non si ricava dal testo
A1. B
A3. C
A4. C
A5. B
A6. B
A7. D
A8. A
A9. D
A10. D
A11. B
A12. C
A13. A
GRIGLIA DI CORREZIONE
Obiettivo 13: Fermare il riscaldamento globale
a) Contrastiamo insieme il riscaldamento globale – 4
b) E tu che cosa puoi fare per raggiungere questo obiettivo? – 6
B1.
c) Le conseguenze del riscaldamento globale – 1
d) La causa del riscaldamento globale – 2
e) Una minaccia per le coltivazioni – 3
f) I traguardi dell’Obiettivo 13 – 5
B2. C
B3. D B4.
a) Conseguenza
b) Conseguenza
c) Causa
d) Causa
e) Conseguenza
B5. B
B6. A
a) Previene
B7.
B8.
b) Previene
c) Cura
d) Previene
Zona tropicale: piogge violentissime.
Accettabile anche lunghi periodi di siccità e alla desertificazione; in altre ci sono piogge violentissime.
oppure lunghi periodi di siccità e alla desertificazione, cioè l’avanzata del deserto; in altre ci sono piogge violentissime.
Zona temperata: alluvioni e uragani.
Accettabile anche fenomeni estremi e distruttivi come alluvioni e uragani.
Zona polare: le calotte glaciali si stanno lentamente sciogliendo.
Accettabile anche le calotte glaciali si stanno lentamente sciogliendo. Questo causa l’innalzamento del livello dei mari che mette in pericolo molte piccole isole e zone costiere continentali.
B9. D
GRIGLIA DI CORREZIONE
Riflessione sulla lingua
C1. B
a) Verbo + nome
b) Aggettivo + nome
C2.
C3.
C4.
c) Verbo + nome
d) Verbo + verbo
e) Aggettivo + aggettivo
f) Nome + nome
a) È accaduto nel passato
b) Accade nel presente
c) Accadrà nel futuro
d) Accadrà nel futuro
e) È accaduto nel passato
a) Ci vuole l’apostrofo
b) Non ci vuole l’apostrofo
c) Non ci vuole l’apostrofo
d) Ci vuole l’apostrofo
C5. B
C6.
a) Gli archeologi a Roma h anno trovato un’iscrizione risalente all’ anno della caduta della monarchia.
b) Se vai a fare la spesa, compra carote o zucchine da portare ai nonni
C7. C
C8. L’insegnante ha detto ai suoi alunni: “Ieri ho incontrato in biblioteca il maestro Paolo, il vostro maestro di matematica dell’anno scorso
Corretto se sono state inserite tutte le parole adatte
PROVA 2
tabella di valutazione
Numero errori Valutazione
0 - 4 Avanzato
5 - 13 Intermedio
14 - 28 Base
Più di 28 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha formulato le prove.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più d’uno, è 58. Nelle risposte che prevedono più parti, vanno conteggiati tutti gli errori. Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
PROVA 3
GRIGLIA DI CORREZIONE
Numero item Risposta corretta
La stanza sotto il tetto
A1. B
A2. C
a) Sì
A3.
b) No
c) Sì
d) No
A4. C
A5. D
A6. D
A7. A
A8. B
A9. C
A10. C
A11. Si era limitata a dire coraggiosamente di sì, che era contenta, che non era stanca, che non aveva fame.
A12. B
a) In senso proprio: 1
A13.
b) In senso figurato: 2
Corretto anche se l’alunno/alunna riporta l’espressione o una sua parte
a) Non avrebbe potuto pensare
A14.
b) Avrebbe potuto pensare
c) Non avrebbe potuto pensare
d) Avrebbe potuto pensare
A15. B
GRIGLIA DI CORREZIONE
Che Einstein questo computer!
B1. B
B2. C
B3. B
B4. Nei paragrafi 1-2-3
B5. A
B6. A
B7. D
a) Falso
b) Vero
B8.
c) Vero
d) Falso
e) Falso
B9. Al paragrafo n. 3 oppure In casa? Non ci pensi, ma ci sono
B10. B
Riflessione sulla lingua
a) Tu
b) Voi
C1.
c) Noi
d) Io
e) Loro (essi o esse)
C2. B
a) bicicletta
C3.
b) film
c) amiche
d) cappello
C4. B
GRIGLIA DI CORREZIONE
a) Variabile
b) Invariabile
c) Invariabile
d) Variabile
e) Variabile
f) Variabile
g) Invariabile
h) Variabile
C5. D
C6. C
C7. A
C8. B
C9.
PROVA 3
tabella di valutazione
Numero errori Valutazione
0 - 4 Avanzato
5 - 13 Intermedio
14 - 29 Base
Più di 29 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha formulato le prove.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più d’uno, è 59. Nelle risposte che prevedono più parti, vanno conteggiati tutti gli errori. Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
GRIGLIA DI CORREZIONE
PROVA 4 • PROVA UFFICIALE 2024
Numero item Risposta corretta
L’albero al centro del mondo
A1. A
A2. B
A3. D
A4. A
A5. B
A6. C
“È su questo albero che ho imparato ad arrampicarmi”:
A7.
Accettabili anche parafrasi sia in discorso diretto che indiretto che contengano anche altre informazioni purché sia evidenziato che è l’albero su cui ha imparato ad arrampicarsi.
A8. C
a) No
b) Sì
A9.
A10.
A11.
c) Sì
d) No
Corretta: quando corrette 4 su 4
“chiediamo che l’albero non venga abbattuto”
Oppure
“chiediamo che l’albero non sia tagliato” “chiediamo che i lavori vengano bloccati”
O parafrasi delle risposte precedenti
“abbattere l’albero” o “procedere con i lavori” o “posare le tubature”
Accettabili anche parafrasi
A12. B
a) Leila
b) Il ragazzo
A13.
A14.
c) Leila
d) Tutti e due
Corretta: quando corrette 3 su 4
a) 3
b) 2
c) 4
d) 1
e) 5
Corretta: quando tutti gli eventi vengono riportati nell’ordine corretto
A15. D
A16. B
GRIGLIA DI CORREZIONE
Una cittadina svedese trasforma la spazzatura in arcobaleno
B1. D
B2. C
B3. A
B4.
Svezia; centocinquanta (150); Stoccolma (accettabile anche Sud-est di Stoccolma).
Corretta: quando tutte le parole sono inserite correttamente
B5. “In gran parte hanno accettato il sistema”
Accettabili anche parafrasi
B6. B
“Dimezza i costi della raccolta differenziata”
“Raggiunge l’obiettivo dell’Unione europea” e/o “Ricicla il cinquanta per cento dei rifiuti”
B7.
B8.
Accettabili anche parafrasi
Corretta: quando vengono inserite entrambe le risposte indipendentemente dall’ordine di inserimento (posizione 1 o 2)
a) Non è una caratteristica innovativa
b) È una caratteristica innovativa
c) Non è una caratteristica innovativa
d) È una caratteristica innovativa
e) È una caratteristica innovativa
Corretta: quando corrette 4 su 5
B9. C
B10. D
B11. A
B12. A
Paragrafo 1: e)
Paragrafo 2: c)
B13.
Paragrafo 3: d)
Corretta: quando tutti i titoli sono associati correttamente ai rispettivi paragrafi
GRIGLIA DI CORREZIONE
Riflessione sulla lingua
C1. D
C2. B
C3. 1. D 2. C 3. C 4. B
Corretta: quando corrette 3 su 4
C4. C
C5. B
1. coniglio
2. milioni
3. cespuglio
C6.
C7.
4. sollievo
5. aglio, olio
Corretta: quando corrette 4 su 5
a) Senso proprio
b) Senso figurato
c) Senso figurato
d) Senso figurato
e) Senso proprio
C8. C
C9. C
A
C10.
GRIGLIA DI CORREZIONE
PROVA 4 • PROVA UFFICIALE 2024
Numero errori
0 - 3 Avanzato
4 - 9 Intermedio
10 - 19 Base
Più di 19 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha commentato questa prova.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più di uno, è 39. Nelle risposte che prevedono più parti, vanno conteggiati tutti gli errori. Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
Corretta quando tutte le informazioni dell’avviso sono inserite correttamente
C
C
Risposta corretta:
Sulla pancia cicciottella di Tom una tartarughina si muoveva.
Accettabile anche qualunque risposta in cui si menzioni la tartarughina. Anche solo “tartarughina” o “tartaruga”; qualunque risposta contenente “Agata”. Non accettabile ad esempio: “La pancia di Tom si muoveva, qualcosa si spostava sotto alla sua camicia” (perché non c’è riferimento esplicito alla tartaruga)
Risposte corrette: tutte le risposte letterali, cioè ricopiate dal testo, di seguito riportate: “sono cotti” (sono innamorati); “agli innamorati non importa niente di niente”; “siamo fortunati che non ci facciano camminare cento chilometri, perché agli innamorati non importa niente di niente”.
Accettabile anche: qualsiasi espressione del testo che fa riferimento agli “innamorati”
A6. D
A7. C
A8. 1. Tom
2. piedi
3. tartarughina (tartaruga)
4. bambini (ragazzi)
Corretta: quando tutte le parole della sintesi sono inserite correttamente
A9. B
A10. D
A11. A
A2.
A3.
A12.
A13.
GRIGLIA DI CORREZIONE
a) Sì
b) Sì
c) No
a) No
b) Sì
c) No
d) Sì
Che cos’è il pesce d’aprile?
B1. C
B2. A
B3. 1. gregoriano
2. papa
3. Gregorio XIII oppure Gregorio
Corretta: quando tutte le parole della frase sono inserite correttamente
B4. A
B5. D – C – A – B – E
Corretta: quando l’ordine cronologico dei fatti è compilato correttamente
a) Rende convincenti le notizie
B6.
b) Non rende convincenti le notizie
c) Rende convincenti le notizie
B7. D
B8. C
B9. B
B10. D B11.
a) Alle origini di un’usanza diffusa – Primo paragrafo
b) Pesce d’aprile: un animale simbolo per tanti scherzi ben riusciti –Secondo paragrafo
Corretta: quando tutti i collegamenti sono corretti
Riflessione sulla lingua
a) Senza l’accento.
b) Con l’accento.
C1.
c) Senza l’accento.
d) Senza l’accento.
e) Con l’accento.
GRIGLIA DI CORREZIONE
C2. B
C3. B
C4. B
C5. A
C6. A
C7. C
1. Punto
2. Virgola
3. Virgola
C8.
C9.
C10.
4. Virgola
5. Punto interrogativo
Corretta: quando tutti i segni di punteggiatura sono inseriti correttamente
Corretta: quando tutte le sequenze numeriche sono indicate correttamente
a) È necessario.
b) Non è necessario.
c) È necessario.
d) È necessario.
e) Non è necessario.
tabella di valutazione
PROVA 5 • PROVA UFFICIALE 2023
Numero errori Valutazione
0 - 3 Avanzato
4 - 12 Intermedio
13 - 24 Base
Più di 24 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha commentato questa prova.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più di uno, è 49. Nelle risposte che prevedono più parti, se non indicato diversamente, vanno conteggiati tutti gli errori.
Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
GRIGLIA DI CORREZIONE
PROVA 6 • PROVA UFFICIALE 2022
Numero item Risposta corretta
Il libro più bello del mondo
A1. D
A2. B
A3. C
A4. A
A5. B
A6. C
a) Vero
b) Falso
A7.
c) Vero
d) Falso
Corretta 4 su 4
A8. C
A9. “Poster”, “vecchio poster (in biblioteca)”, tutto quello che fa riferimento a poster
Accettabile anche: “Perdetevi in un libro” e simili
Non accettabile: solo “biblioteca”
A10. D
A11. A
A12. C
A13.
a) No b) No c) Sì d) Sì
A14. B
Serendipity
B1. C
B2. A
B3. “Scoperta fatta per caso mentre si sta cercando qualcos’altro”, (come accadde ai tre principi)
Accettabile anche: “Scoperta fatta per caso”
B4. D
B5.
GRIGLIA DI CORREZIONE
1. Antibiotico: “PENICILLINA”
2. Dolce: “ASPARTAME oppure DOLCIFICANTE”
Corretta quando entrambe corrette
B6. B
B7. A
a) Favorisce
b) Non favorisce
B8.
c) Favorisce
d) Non favorisce
e) Favorisce
B9. A
Riflessione sulla lingua
a) Un
b) Non ci sono elementi per decidere
c) Un’
C1.
d) Un
e) Non ci sono elementi per decidere
Corretta 5 su 5
C2. C
C3. C
C4. D
C5. A
1) Misterioso (B)
2) Ridacchiare (A)
C6.
C7.
3) Cattiveria (B)
4) Frutteto (D)
5) Nazionale (C)
a) Non è il soggetto
b) È il soggetto
c) È il soggetto
d) Non è il soggetto
e) Non è il soggetto
C8. B
C9. A
C10. C
tabella di valutazione
PROVA 6 • PROVA UFFICIALE 2022
Numero errori Valutazione
0 - 3 Avanzato
4 - 12 Intermedio
13 - 24 Base
Più di 24 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha commentato questa prova.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più di uno, è 48. Nelle risposte che prevedono più parti, se non indicato diversamente, vanno conteggiati tutti gli errori.
Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.
GRIGLIA DI CORREZIONE
PROVA 7 • AL TRAGUARDO
Numero item Risposta corretta
Il mio primo tema in lingua italiana
Significa:
• essere non prigioniero.
A1.
• avere il ruolo di “libero” e indossare la maglia numero 6 nel gioco del calcio.
(Accettabili anche altre formulazioni di significato analogo.)
La risposta è giusta se e solo se sono esplicitati entrambi i significati.
A2. C
A3. 1997
A4. B
A5. B
A6. B
a) Lo fa capire
b) Lo fa capire
A7.
c) Lo fa capire
d) Non lo fa capire
A8. A
A9. B
A10. “Non sentivo quella voce da quattro anni.”
Oppure
Milan è felice perché ha finalmente sentito suo padre dopo quattro anni.
(Accettabili anche altre formulazioni di significato analogo.)
(Accettabili anche altre formulazioni di significato analogo.)
La risposta è corretta se e solo se sono inserite correttamente tutte le parole.
A14. C
A15. B
A16. B
A17. B
A18. B
A19. C
L’automobile: un mezzo lento e ingombrante
1. Riduce il traffico.
2. Riduce lo smog.
3. Aiuta a mantenersi in forma.
B1.
B2.
(Accettabili anche altre formulazioni di significato analogo.)
La risposta è corretta se e solo se sono espresse in modo corretto tutte le risposte.
Rifkin sostiene che l’idrogeno: è una risorsa energetica quasi illimitata • produce energia • produce acqua • è conservabile
(Accettabili anche altre formulazioni di significato analogo.)
La risposta è corretta se e solo se sono espresse in modo corretto tutte le risposte.
B3.
B4.
GRIGLIA DI CORREZIONE
Accettabili tutte le risposte che hanno a che fare con i problemi dell’ambiente collegati ai mezzi di trasporto. Il titolo scelto non deve essere uguale a uno dei titoli dei paragrafi.
Esempi: Mezzi di trasporto alternativi • Mezzi di trasporto: risorse e problemi • I trasporti e l’ambiente
a) Falso
b) Vero
c) Vero
d) Vero
e) Falso
B5. b) B
B6. c) B
B7. d) B
B8. e) C
B9. A
a) Nel paragrafo trova risposta
b) Nel paragrafo NON trova risposta
B10.
c) Nel paragrafo trova risposta
d) Nel paragrafo trova risposta
e) Nel paragrafo NON trova risposta
B11. B
B12. B
B13. B
B14. C
GRIGLIA DI CORREZIONE
Riflessione sulla lingua
Matias , nell’oscurità della soffitta , vide muoversi qualcosa .
Sobbalzò , mosse la torcia in quella direzione , fece uno scatto scomposto e urlò : “Ahhhh ! ”
C1.
Due piccolissimi occhi spalancati , freddi , verdi lo fissavano .
Di che cosa si trattava ?
La risposta è corretta se e solo se sono stati inseriti almeno 8 segni di punteggiatura corretti.
La risposta è corretta se e solo se tutte le parole sono trascritte nel corretto ordine alfabetico.
C2.
C3.
C6.
tabella di valutazione
PROVA 7 • AL TRAGUARDO
Numero errori Valutazione
0 - 3 Avanzato
4 - 13 Intermedio
14 - 28 Base
Più di 28 In via di prima acquisizione
Nelle rilevazioni nazionali INVALSI non viene richiesto agli insegnanti di valutare le prove eseguite dai bambini.
Poiché esse, però, possono essere un valido strumento per la valutazione periodica, viene qui fornita una tabella di valutazione elaborata dal team didattico che ha formulato le prove.
In questa prova il numero di item complessivi, considerando che alcuni quesiti ne prevedono più d’uno, è 57. Nelle risposte che prevedono più parti, vanno conteggiati tutti gli errori. Ogni insegnante, se lo ritiene più opportuno, potrà utilizzare un diverso e personale sistema di valutazione, basato sulle consuetudini in uso nella sua classe, sul lavoro svolto, sulle situazioni di partenza di ogni singolo allievo e sulle esigenze specifiche.