Valentina Falanga
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Classici Classici
Valentina Falanga
Canto di Natale, uno dei racconti più famosi e popolari del grande Charles Dickens, riscritto per i ragazzi, racconta del ricco e avaro Scrooge che odia festeggiare il Natale. Ma proprio la notte di Natale, gli appaiono lo Spirito del Natale Passato, lo Spirito del Natale Presente e lo Spirito del Natale Futuro che gli mostrano tutti gli errori che ha compiuto nella sua vita. Deciderà Scrooge di cambiar vita e soprattutto atteggiamento nei confronti del prossimo? Canto di Natale parla direttamente a chi ha dimenticato che cosa sia l’amore per se stesso e per gli altri ed è un incoraggiamento per ogni ragazzo a non trascurare mai l’importanza dell’amore.
ISBN 978-88-468-3466-9
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7,00
VALENTINA FALANGA CANTO DI NATALE
Canto di Natale
Canto di Natale
indice
cap.1 • Scrooge & Marley cap.2 • La visita di Fred cap.3 • L’incontro con Marley cap.4 • Il primo Spirito cap.5 • Il secondo Spirito cap.6 • Il terzo Spirito cap.7 • Finalmente Natale
Dossier Natale
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Capitolo 1
Scrooge & Marley La storia che sto per raccontarvi è una di quelle che lasciano a bocca aperta. Non ci credete? Beh… presto fatto, iniziate a leggere e vedrete che alla fine non potrete che darmi ragione. Bene, non perdiamo tempo con parole inutili, arriviamo ai fatti. Per capire quanto di magico e meraviglioso c’è in questo racconto, purtroppo devo iniziare da Marley e dalla sua morte. Marley, infatti, morì sette anni fa, proprio nella stessa notte in cui ha inizio la nostra fantastica avventura. Jacob Marley e Ebenezer Scrooge, fin dai tempi di cui ho memoria, erano soci in affari nonché grandi amici. Quando Marley morì, Scrooge era il suo unico
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Capitolo 1
amministratore, unico erede, unico amico e l’unico in lutto. A vederlo, Scrooge, non sembrava molto afflitto dalla morte del suo caro socio, tuttavia, anche ora, dopo sette anni dalla scomparsa, l’insegna della loro attività non è mai stata cambiata e riporta entrambi i nomi: Scrooge & Marley. A parte per questo piccolo particolare, che era difficile capire se fosse un segno di gentilezza o di tirchieria, poiché un’insegna nuova avrebbe avuto un costo, Scrooge non parlava mai del suo vecchio socio. Ebenezer non era un uomo che mostrava i propri sentimenti o le proprie emozioni e tale era la sua durezza di carattere che con il passare degli anni aveva preso forma, non solo nei suoi gesti e nelle sue parole, ma anche sul suo corpo. Scrooge aveva lineamenti duri come il granito e freddi come un iceberg, il naso a punta, le guance raggrinzite e una postura rigida. Il freddo che aveva nel cuore trapelava dagli occhi arrossati e dalle labbra bluastre.
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Capitolo 2
biose per lui non era mai facile, figuriamoci poi a Natale. Doveva far cambiare idea a suo zio. «Ti prego» cercò di essere il più gentile possibile, «vieni a cena da noi domani. Natale è l’unico giorno dell’anno in cui tutte le persone, anche se di rango diverso, diventano uguali. È l’unico momento dell’anno in cui la bontà bussa anche ai cuori più duri e freddi e li riscalda con il calore dell’amore. Dai zio, facci compagnia!» L’impiegato, nell’angolino della stanza, iniziò senza pensare ad applaudire alle parole di Fred. «E tu che cosa stai facendo?» gridò Scrooge. «Vuoi che per Natale ti regali un bel posto da disoccupato?» ll signor Cratchit, intimorito, abbassò lo sguardo e con una voce tremolante, quasi impercettibile, disse: «Mi scusi… mi scusi, signor Scrooge».
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Capitolo 3
Ma la cosa più sorprendente era il corpo del socio: completamente trasparente! Intorno al viso, invece, aveva un fazzoletto legato sotto il mento. Scrooge lo guardò attentamente, poi prese fiato e con il suo solito tono sgarbato gli chiese: «Dimmi, che cosa vuoi da me?»
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«Molto» rispose la misteriosa entità. «Scusa, ma chi sei?» «Come chi sono? Magari sarebbe più opportuno chiedermi chi ero». «Allora dimmi, chi eri?» replicò in modo scontroso Scrooge.
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Capitolo 6
così magro e alto che assomigliava a una scopa. «Oddio... quando?» chiese l’uomo grassottello dai buffi occhialini calati sul lungo naso, che fino al momento della parola morto sembrava assorto tra i suoi mille pensieri. «Ieri sera… o ieri notte. Ora non lo so con certezza» rispose quello magro e alto. «Ma pensa, sapete che cosa avesse?» chiese di nuovo l’uomo grassottello. «Ah no… forse era solo vecchio» rispose il primo.
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Capitolo 6
Nessuno parlò più e il silenzio fu interrotto solo quando la figlia vide, dalla finestra, l’ombra del padre avvicinarsi. «Eccolo! Eccolo, è arrivato!» Bob entrò e tutti i figli gli corsero incontro; l’ultimo saluto fu per la moglie che gli porse una tazza di tè. L’uomo notò gli abiti rammendati. «Che bel lavoro cara, sono come nuovi! Sicuramente questi abiti saranno pronti prima di domenica!» «Sei andato?» «Sì, e avrei tanto voluto che ci fossi stata anche tu. Dovresti vedere quanto è verde quel posto». «Oh… ne sono contenta» disse la moglie. «Comunque, gli ho promesso che andremo a trovarlo tutte le domeniche, costi quel che costi. Povero bambino mio!» e cadde in un pianto silenzioso e disperato. Non riusciva a smettere di dire «Povero bambino mio!» mentre andava al piano di sopra dove c’era la cameretta di Tiny Tim. Si sedette accanto al letto e diede un bacio al figlio malato. Rimase un po’ lì, vicino al suo angioletto, a scaldargli la piccola mano gelida. Dopo un po’ scese in cucina, e lui e tutta la famiglia si misero intorno al fuoco. «Oggi ho visto Fred, il nipote di Scrooge, è una
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Il terzo Spirito
persona deliziosa e di rara gentilezza. L’ho incontrato pochissime volte, ma lui ha notato subito che ero un po’ giù di morale. Quindi gli ho raccontato tutto e lui... sapete che cosa mi ha detto?» «No, che cosa?» risposero tutti in coro. «Mi dispiace tanto, signor Cratchit, e mi dispiace tantissimo per vostra moglie.
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Australia
Natale in Australia cade in piena estate e, anche se si seguono le tradizioni anglosassoni, è molto facile incontrare Babbo Natale sulla spiaggia o addirittura vederlo fare surf in mare. Il pranzo di Natale è spesso un barbecue di carne sotto l’ombrellone e il dolce tradizionale è una torta stracolma di frutta secca.
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Merry Christmas
Sung Tan Chuk Ha Coreano
Feliz Natal
Inglese
ulup|hi Ruumsaid ju ne Esto
Portoghese
Selamat Hari Natal
jden
Indonesiano
n Gezur Krisli se Albane
Buon Natale Italiano
Chestita Koleda Bulgaro
Feliz Navidad Spagnolo
Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun Turco
uyenna Kala Christo co Gre
Hyvaa joulua Finlandese
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Srozhdestvom Kristovym
Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Ucraino
Ceco
Sarbatori vesele
Sawadee Pee Mai
Rumeno
Gledileg Jol
Tailandese
Fröhliche Weihnachten
Islandese
Tedesco
Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan Cinese
Maligayan Pasko Filippino
Joyeux Noël
Glædelig Jul Danese
Francese
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