Che Spasso Leggere - Guida 4

Page 1

4 -468-4084-4

ne: 978-88 CLASSE 4 ISBN per l’adozio

ne Riflessione linguistic 168 pagine

a 4: Educazione Civica 4• 96 pagine

a 4:

CLASSE 5

5:

-1

ISBN per l’adozione: 978-88-468-4085

PER L ’ INSEGNANTE E LA CLASSE Guida Linguaggi con Percorsi facilitati Poster murali CD-Audio Libri digitali in DVD e scaricabili  A richiesta: Percorsi facilitati

Quaderno di scrittur 168 pagine

Letture 5: 288 pagine Riflessione linguistic 168 pagine

a 5:

a 5:

#altuofianco

Didattica Digitale Integrata KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, • facilitati per alunni con BES e DSA e tutto il necessario per il corso. IBRO DIGITALE (scaricalo subito con il codice che trovi • Lall’interno della copertina): v olumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi • • esercizi interattivi extra per tutte le materie • simulazioni di prove nazionali INVALSI • audiolibro per tutti i volumi del corso • tracce audio • libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA • mappe grammaticali interattive, con attività • percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA

GIOCHIAMO tutti insieme con l’EDUCAZIONE CIVICA

CHE SPASSO... Leggere! • Guida per l’insegnante • Linguaggi

Letture 4: 264 pagi

Quaderno di scrittur 168 pagine

. . . O S S A P S E H C

e ! r e g g e L Guida

Progetto didattico Programmazione didattica Programmazione di Educazione Civica Rubriche valutative Didattica dell’ascolto Didattica della lettura Schede operative Laboratori di musica, arte, filosofia Soluzioni degli esercizi: Letture Riflessione linguistica Quadeno di scrittura

Mappe:

tipologie testuali categorie grammaticali

ISBN 978-88-468-4086-8

CAMPIONE GRATUITO FUORI COMMERCIO Fuori campo IVA (D. PR. 26 ottobre 1972, n. 633, ar t. 2, lett. d)

CheSpassoLeggere_Guida_COVER_cl4.indd 1,3

Didattica Digitale Integrata

LIBRO DIGITALE

per l’insegnante

con PERCORSI FACILITATI

4

Linguaggi 18/12/20 15:13



Il progetto CHE SPASSO... LEGGERE! si caratterizza per la circolarità della proposta didattica. didattica Ogni volume rimanda all'altro condividendo il medesimo scopo scopo: educare alla lettura. lettura

Educare alla lettura significa: • far amare la lettura; • formare i futuri “lettori” e le future “lettrici”; • arricchire il lessico per comprendere ciò che si legge; • proporre modelli di scrittura, per sviluppare la capacità espressiva; • desumere le regole per parlare e scrivere meglio.

VOLUME DELLE LETTURE

RIFLESSIONE LINGUISTICA

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 1

QUADERNO DI SCRITTURA

18/12/20 08:45


INDICE IL PROGETTO DIDATTICO

DIDATTICA DELL'ASCOLTO

3 Premessa

Ascoltare per… il piacere di ascoltare

4 La struttura della Guida

42 Lettura dell’insegnante

5 I volumi del Corso

43 Scheda operativa

6 Che spasso… leggere!: il titolo e la copertina

Ascoltare per… informarsi

7 Il volume delle Letture

46 Schede operative

44 Letture dell’insegnante

12 La Riflessione linguistica 14 Il Quaderno di scrittura 16 I Percorsi facilitati 17 Che spasso… leggere!: il metodo della classe capovolta 18 Che spasso… leggere!: l’offerta digitale

, Didattica dell ascolto 20 La didattica dell’ascolto 22 Scheda operativa

Didattica della lettura

DIDATTICA DELLA LETTURA La lettura a mente 50 Schede operative

La lettura espressiva 55 Schede operative

La lettura approfondita 62 Schede operative

LA MERAVIGLIA DELLE ARTI 69 Schede operative

23 La didattica della lettura 24 La lettura corrente 26 La lettura a mente 28 Registrare la velocità di lettura 29 La lettura espressiva 31 La lettura approfondita 34 La lettura collettiva 35 La lettura dialogata

PROGRAMMAZIONE 37 Programmazione annuale • Italiano 41 Programmazione annuale • Educazione Civica

SOLUZIONI 77 Letture 81 Riflessione linguistica 118 Quaderno di scrittura

MAPPE 1 31 Tipologie testuali 149 Grammatica

RUBRICHE VALUTATIVE 1 55 Rubriche valutative

161

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 2

PERCORSI   FACILITATI

18/12/20 14:30


Il progetto didattico

PREMESSA L’idea che ha ispirato la realizzazione di questo progetto è quella di restituire alla lettura il ruolo che le compete. In un periodo in cui le statistiche denunciano il calo del numero di lettori e di lettrici ci chiediamo quali siano le ragioni di questo fenomeno. In prima istanza, sicuramente, il fenomeno è imputabile alla rivoluzione avvenuta nel campo della comunicazione, in cui prevalgono: le notizie “spot”; il concetto del “tutto subito e senza fatica”; l’immediatezza dell’immagine. Tali fattori hanno cambiato totalmente il modo di porsi di fronte al conoscere e al sapere e hanno soppiantato il gusto dello sfogliare un giornale, il piacere di avere tra le mani un libro, la sensazione gradevole di accarezzarne le pagine e di aspirarne il profumo… Ciononostante gli scrittori e le scrittrici non sono scomparsi, ma stanno scomparendo gli/le acquirenti. Se è innegabile la rivoluzione avvenuta nel campo della comunicazione, dobbiamo però ammettere che nella realtà scolastica: all’attività di lettura è riservato poco spazio, con la giustificazione che il tempo a disposizione è sempre troppo poco, demandando così l’esercizio al lavoro autonomo a casa; l’attività di lettura non viene “coltivata” e spesso ci si dimentica che la lettura prevede una sua didattica specifica, come si prevede per le altre discipline. Infatti, non risulta sufficientemente affrontata l’ampia gamma di tipologie in cui l’esercizio della lettura può e dovrebbe attuarsi. L’apprendimento della lettura è la condizione essenziale affinché il bambino e la bambina siano in grado di seguire attivamente e autonomamente lo svolgimento del programma di lingua italiana, ma anche di tutte le altre discipline. Una volta superate le difficoltà della “meccanica della lettura”, l’esercizio del leggere potrebbe o dovrebbe trasformarsi in amore per la lettura. Infatti chi ama la lettura entra in contatto con un gran numero di parole, con un’infinità di punti di vista, con l’esposizione dei pensieri e degli stati d’animo degli altri nei quali si può riconoscere e dai quali impara a ragionare con se stesso/a, a organizzare le proprie esperienze, a costruire discorsi. Avviare alla lettura significa, quindi, “educare” nel senso più alto del termine.

3 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 3

18/12/20 08:45


Il progetto didattico

LA STRUTTURA DELLA GUIDA La parola “Guida” racchiude un concetto che, da un certo punto di vista, potrebbe apparire poco rispettoso nei riguardi dei colleghi e delle colleghe che operano nella scuola, come se ci si volesse, presuntuosamente, arrogare il diritto di insegnare loro “come fare scuola”… Non è però questo lo scopo che si prefigge la presente Guida, la quale invece intende offrire: una panoramica sui volumi che compongono il progetto Che spasso… leggere! per illustrarne le caratteristiche e le motivazioni che ne hanno ispirato la stesura; pagine di approfondimento della didattica della lettura, in cui si propone una carrellata su tutte le varie tipologie di lettura, con l’intento di chiarire sia la valenza didattica sia le caratteristiche che le contraddistinguono. La presentazione di ogni tipologia è corredata da una breve sintesi contenente alcuni suggerimenti per l’applicazione pratica; pagine dedicate alla didattica dell’ascolto, per ragionare insieme sulla valenza educativa di tale attività, completate da una serie di piccoli suggerimenti “giocosi” per incrementarne lo sviluppo; schede a integrazione delle pagine destinate al Saper ascoltare all’interno del volume delle Letture, consci che la capacità di ascolto vada “coltivata” poco alla volta. Ogni lettura proposta per l’insegnante è corredata dalla relativa scheda di comprensione del testo; schede che offrono esercizi riguardanti le tipologie di lettura presentate in questo volume sulla didattica della lettura, per suggerire modelli utili ad accrescere negli alunni e nelle alunne la capacità di lettura; schede operative riguardanti gli inserti La Meraviglia delle Arti presenti nei volumi delle Letture, per integrarne il percorso; la programmazione annuale di classe quarta; le soluzioni degli esercizi al fine di agevolare l’insegnante nella correzione dei compiti; le mappe di tutte le tipologie testuali; le mappe di sintesi delle parti del discorso; un’intera sezione di Percorsi facilitati, grazie ai quali l’insegnante potrà proporre una didattica sempre più personalizzata in base alle esigenze di ogni alunno/a.

4 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 4

18/12/20 14:31


Il progetto didattico

I VOLUMI DEL CORSO Il progetto Che spasso… leggere! si compone di quattro volumi. Il volume delle Letture: un’antologia di testi della migliore letteratura, che riteniamo siano in grado di “catturare” l’interesse di bambini e bambine. Si tratta di letture “leggère” per invogliare a… “lèggere”! Il gioco di parole a cui si presta il verbo “leggere” sottolinea che, sebbene i testi siano raggruppati in base alla tipologia di appartenenza, possono comunque essere letti prescindendo da tale classificazione, per non soffocare sul nascere il gusto di leggere. Ricordiamo inoltre che, attraverso la lettura, è possibile arricchire il bagaglio lessicale, in quanto si incontreranno sia parole conosciute sia parole sconosciute. Il Quaderno di scrittura, strumento didattico molto utile, si articola in quattro sezioni: lessico, riassunto, rielaborazione, produzione. La prima sezione dedicata al lessico, si sviluppa attraverso la puntualizzazione di sinonimi, contrari, modi di dire…, mentre le altre tre sezioni sono pensate in modo da “prendere per mano l’alunno/a” e condurlo/a passo passo, nell’arco del secondo ciclo, a formare e ad affinare la sua capacità di esprimersi nello scritto. Il volume di Riflessione linguistica si articola nelle tre sezioni classiche (ortografia, morfologia, sintassi) all’interno delle quali vengono esposte le regole ortografiche per scrivere meglio, l’approfondimento morfologico per conoscere la funzione delle parole e la sintassi della frase, per imparare a formulare meglio il proprio pensiero. Il volume di Educazione Civica risponde all’esigenza di strutturare un percorso specifico per questa disciplina. I temi proposti e le relative attività sono inerenti ai principi espressi nella Costituzione, all’Agenda 2030 e alla Cittadinanza digitale, in ottemperanza alle Linee Guida del Miur. Il volume è articolato per argomenti che rappresentano lo spunto di riflessione per acquisire competenze di cittadinanza e interiorizzare il valore dell’Educazione Civica. Sono proposti anche brani per sottolineare che la lettura è di per sé Educazione Civica, perché permette di conoscere situazioni, ascoltare idee, pareri, esperienze e confrontarsi con gli altri. Alla base del progetto Che spasso… leggere! vi è la convinzione che, unitamente a favorire la formazione di cittadini e cittadine responsabili e consapevoli attraverso l’Educazione Civica, sia necessario concentrare l’attenzione sulle strumentalità di base: lettura, comprensione, uso corretto dell’ortografia, funzioni della lingua, capacità di sintesi, capacità espressiva. Grazie a questa strutturazione, l’apprendimento sarà davvero completo e incisivo.

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 5

5 18/12/20 08:45


Il progetto didattico

CHE SPASSO… LEGGERE! : IL TITOLO E LA COPERTINA Spendiamo subito qualche parola per analizzare insieme il titolo del progetto: due sole, semplici parole chiave: spasso, cioè divertimento, gioco, ma anche distrazione, svago, passatempo…; leggere, cioè non solo azione meccanica del decifrare un testo, ma anche interpretazione, commento, comprensione, valutazione… Iniziamo, insieme ai nostri alunni e alle nostre alunne, a “leggere” innanzitutto la copertina, che è la prima vera presentazione di un libro. Subito potrebbero sorgere spontanee alcune domande: Perché non è completamente colorata? Perché i colori ce li possiamo mettere noi con la nostra “fantasia”; in questo modo la copertina diventerà non solo originale, ma soprattutto personale, in quanto sarà colorata dalle nostre emozioni, dai nostri pensieri, secondo i nostri gusti… Perché i due bambini stanno a cavalcioni del loro Libro di Lettura? Perché il libro è come un cavallo alato che può far viaggiare con la fantasia più su, sempre più su, sopra il mondo, tra le nuvole e… tra molti altri libri, tutti quelli che si vorranno leggere. Quale messaggio, allora, ci vogliono comunicare il titolo e la copertina? Leggere è: Leggere NON è: • noia; • divertirsi; • esercizio; • fantasticare; • obbligo; • passare il tempo; • compito da svolgere… • apprendere… Dopo aver dedicato spazio alla comprensione delle idee sottese alla copertina, passiamo ad analizzare il contenuto dei volumi che compongono l’intero progetto.

6 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 6

18/12/20 14:31


Il progetto didattico

IL VOLUME DELLE LETTURE Sappiamo che il volume delle Letture è principalmente una raccolta antologica, ma, poiché è lo strumento principale in dotazione all’insegnante di lingua italiana, esso diventa, di conseguenza, anche un “grande contenitore” all’interno del quale devono trovare posto un’ampia gamma di opportunità e di input didattici. Nel nostro volume troveremo: • testi da leggere; • testi per l’ascolto; • prove strutturate secondo la metodologia Invalsi; • un originalissimo percorso di musica, arte e filosofia con inserti inframmezzati alle letture; • diversi momenti di riflessione legati a temi di Educazione Civica; • compiti di realtà; • mappe concettuali; • particolari tipologie di verifiche sotto forma di cruciverba o crucipuzzle. Di seguito, presentiamo l’articolazione interna dei volumi delle Letture.

Ricominciare Il titolo delle Letture, come abbiamo già accennato, ci dice che la lettura è “spasso”, e infatti, già dalla prima sezione, comincia il… divertimento. La sezione Ricominciare è una sezione che vuole iniziare in punta di piedi, che propone una raccolta di letture simpatiche, “leggère”, che servono come “ripasso” delle tipologie testuali già incontrate in classe terza. Il divertimento non sta nel dimostrare di sapere di quale tipo di testo si tratti, ma nello scoprirlo attraverso un “gioco enigmistico” (messaggio cifrato, labirinto, cruciverba…).

Tipologie testuali La raccolta antologica è suddivisa per tipologie testuali. Uno dei compiti del volume delle Letture è infatti quello di avvicinare gli alunni e le alunne, attraverso proposte di testi tratti dalla migliore letteratura, a individuare e a saper riconoscere le caratteristiche che contraddistinguono ogni tipo di testo. Per fare ciò è stato messo a punto un percorso didattico che mira a: approfondire le diverse tipologie testuali. Ogni sezione si apre con una doppia pagina in cui sono illustrate le caratteristiche proprie

7 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 7

18/12/20 14:32


Il progetto didattico di ogni tipologia, ma è formulata in modo che gli alunni e le alunne non si limitino a “leggere e apprendere” in modo passivo, perché sono chiamati a intervenire attivamente, a rispondere e a completare. comprendere ciò che si legge: la rubrica Se leggo, capisco affianca quasi tutte le letture per condurre gli alunni e le alunne a cogliere il significato più evidente del testo e a enucleare le informazioni esplicite o implicite.

analizzare i testi: la rubrica Dentro il testo conduce in modo semplice e graduale a cogliere le differenze tra un tipo di testo e un altro, a individuare il protagonista, l’antagonista, i personaggi secondari, le sequenze, il tipo di conclusione.

conoscere parole. Questa abilità viene sviluppata attraverso la rubrica Di parola in parola. Le attività mirano ora a spiegare le parole più difficili, ora a farne individuare, desumendolo dal contesto, il significato, attraverso una scelta multipla. Altre volte, in vista dell’arricchimento lessicale, propongono la ricerca di sinonimi e contrari, la formazione di parole tramite prefissi o suffissi, modi di dire e proverbi… A una prima fase di conoscenza segue sempre una fase di utilizzo dei termini appena incontrati. In alcune occasioni la rubrica sollecita anche a riconoscere parole desuete e a scoprirne il significato. fare collegamenti con le altre discipline. La rubrica Link a… Storia/Geografia/Scienze/ Matematica si prefigge lo scopo di far comprendere che la lettura dei testi letterari non è fine a se stessa, ma permette di “spaziare” verso altre discipline dando vita così a degli “ipertesti”. Il collegamento tra le varie discipline crea una “rete” che agevola l’apprendimento e un sapere più cosciente. L’intento è quello di far nascere la curiosità di conoscere ciò che è poco conosciuto o sconosciuto. La rubrica Per saperne di più ha l’intento di fornire a volte delle brevi sintesi del romanzo da cui il brano è tratto, al fine di contestualizzarlo, altre volte di offrire approfondimenti sui personaggi nominati.

8 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 8

18/12/20 14:35


Il progetto didattico Produzione All’interno dei volumi delle letture non mancano le proposte per sviluppare l’abilità della produzione. Queste proposte si dividono in due tipologie: una per la produzione orale e una per la produzione scritta. Produzione orale: • Ora parlo io! : serie di input guidati per aiutare l’alunno/a a esporre in modo organico un argomento relativo al proprio vissuto, alle proprie esperienze. • Parliamone insieme: domande a tema che servono a insegnare agli alunni e alle alunne a discutere su un argomento e a confrontare le proprie idee con quelle degli altri. Produzione scritta: • Da lettore a scrittore: rubrica che, attraverso delle domande, fornisce una traccia per svolgere un tema ad argomento, prendendo come modello il testo appena letto. • In breve: rubrica che propone, attraverso il completamento di frasi, il riassunto di quanto letto.

Verso l’Invalsi Ogni sezione relativa a una specifica tipologia testuale si conclude con due pagine all’interno delle quali trova posto: una lettura, su una pagina, con carattere ad alta leggibilità e un’interlinea più marcata, al fine di favorire la lettura e la comprensione del testo e che, come impostazione, rimanda alle prove Invalsi; una serie di domande a scelta multipla (A-B-C-D) che vertono sia sulla tipologia testuale in questione sia sul lessico e sulla comprensione del testo. Questo il percorso didattico per quanto concerne le sezioni riferite alle tipologie testuali. Ma, come abbiamo già anticipato, nei volumi delle Letture sono presenti molti altri input didattici che trovano spazio tra le varie pagine e che rendono l’apprendimento divertente e stimolante. Eccoli a seguire.

9 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 9

18/12/20 14:35


Il progetto didattico Educazione Civica Diverse doppie pagine si prefiggono lo scopo di avvicinare gli alunni e le alunne alla vita sociale e alla lettura ragionata della Costituzione italiana. A conclusione dell’argomento trovano posto le rubriche Apprendimento cooperativo e Parliamone insieme, per imparare a conoscersi, a saper lavorare insieme e a saper discutere su argomenti riguardanti la vita sociale.

Compiti di realtà All’interno di ogni volume delle Letture, due compiti di realtà propongono di ipotizzare un’attività destinata a fruitori diversi. Il suggerimento è quello di realizzare il lavoro a coppie o in gruppo. Attraverso queste attività, bambini e bambine sono invitati a mettere in campo tutta la loro creatività, le loro competenze e la loro capacità di autonomia. Ogni lavoro si conclude con una breve autobiografia cognitiva in cui si invita l’alunno/a a riflettere su diversi aspetti.

Crucimappe La sezione finale dei volumi delle Letture è riservata alle verifiche sulle diverse tipologie testuali incontrate. La caratteristica di questa sezione è quella di proporre il ripasso con “leggerezza e divertimento”. Una mappa riassume graficamente, in modo semplice ma puntuale, gli aspetti di ogni tipologia analizzata e si trova sempre sulla pagina dispari (pagina di destra). Gli alunni e le alunne la leggeranno e “memorizzeranno” i concetti più importanti. Nella mappa è presente un box vuoto che dovrà essere riempito dall’alunno/a una volta risolto il gioco. Nella pagina successiva (pagina di sinistra) si trova il “gioco”, cruciverba o puzzle, risolto il quale emergerà lo scopo della tipologia in questione, che andrà a completare il box lasciato vuoto nella mappa della pagina precedente. Volutamente le due pagine non sono a fronte: in tal modo si intende invitare gli alunni e le alunne a “ricordare” e non a “copiare”. Conclude la sezione un “maxi cruciverba”, che riassume tutte le tipologie.

10 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 10

18/12/20 14:36


Il progetto didattico Saper ascoltare Le pagine dedicate all’ascolto hanno lo scopo di riportare la lettura al ruolo di “momento magico”. L’ascolto è un’abilità che va esercitata e coltivata nel tempo e di cui si devono conoscere tutte le possibili strategie. Ascoltare una fiaba o un racconto letti bene, con le giuste pause e la giusta atmosfera, permette ai bambini e alle bambine di ritornare al tempo della loro prima infanzia, li trascina in un mondo più tranquillo di quello che li circonda, li fa “innamorare” di nuovo della lettura ma, soprattutto, fornisce loro un modello da imitare. Non meno importante è ovviamente la verifica della comprensione del testo. Ogni racconto, che può essere sia letto dall’insegnante sia ascoltato sul CD-Audio, è accompagnato da una serie di domande volte a individuare la tipologia testuale, il tempo, il luogo, il protagonista e l’eventuale antagonista, le informazioni esplicite e/o implicite.

La Meraviglia delle Arti Tre “intermezzi” hanno lo scopo di avvicinare gli alunni e le alunne alla musica, all’arte e alla filosofia. Musica • Si propongono due opere liriche: Il flauto magico di W.A. Mozart in quarta e l’Aida di G. Verdi in quinta. La trama di ogni opera è proposta sotto forma di storia a fumetti, intervallata dalle proposte di alcuni tra i canti più significativi, accompagnati dalla relativa parafrasi e che potranno essere cantati con l’aiuto del CD-Audio e del Libro digitale. Arte • Vengono presentati due artisti: in classe quarta Frida Kahlo e in classe quinta Magritte. Si analizzano i loro quadri più significativi e viene raccontata la loro biografia sotto forma di storia a fumetti, ovvero in un modo assolutamente originale e congeniale ai bambini e alle bambine di questa età. A conclusione di questi intermezzi si trovano i laboratori creativi. L'esperienza della meraviglia

FILOSOFIA

Le domande

LA MERAVIGLIA DELLE ARTI

Filosofia • Potrebbe sembrare una proposta pretenziosa, vista l’età dei bambini e delle bambine. Ma in realtà non lo è affatto! L’intento è quello di far capire l’importanza di indagare, di porsi dei perché, di non fermarsi all’aspetto esteriore degli eventi, ma di cercare sempre di approfondire. L’alunno/a viene guidato/a, anche in questo percorso, da una storia a fumetti.

Gli uomini cominciarono a “fare filosofia” quando iniziarono a meravigliarsi di tutto ciò che accadeva intorno a loro. Iniziarono così a porsi delle domande, cercando delle spiegazioni convincenti. Anche tu hai iniziato molto presto a “fare filosofia”: ricordi quando eri più piccolo e non facevi altro che rivolgere ai tuoi cari mille domande? Tutto era nuovo e tu avevi una grandissima voglia di esplorare e di conoscere il mondo! Non ti accontentavi mai di una sola risposta… Le persone non facevano in tempo a risponderti, che avevi pronta un’altra domanda... E così iniziava un vortice di domande senza fine, fino a quando qualcuno, esausto, passava la palla a un altro con la solita frase: – Chiedilo a lui. Oppure: – Chiedilo a lei.

E PERCHÉ DOBBIAMO BERLA?

PERCHÉ L’ACQUA È BAGNATA?

E PERCHÉ È LIQUIDA?

PERCHÉ È LIQUIDA.

PERCHÉ DOBBIAMO BERLA.

PERCHÉ ABBIAMO SETE E POI PERCHÉ... DOBBIAMO FARE TANTA PIPÌ!

216 che spasso leggere_letture_cl5_182-225.indd 216

11/02/20 14:25

11 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 11

18/12/20 14:36


Il progetto didattico

LA RIFLESSIONE LINGUISTICA I volumi dedicati alla Riflessione linguistica si articolano nello stesso modo sia in classe quarta sia in classe quinta. Elementi distintivi di questi volumi sono: la sezione delle prove d’ingresso per verificare le preconoscenze sia dal punto di vista dell’ortografia sia dal punto di vista della morfologia; la ricchezza di input esercitativi. Ogni argomento affrontato si conclude con quattro pagine di esercizi intitolate Ricapitoliamo, nelle quali si ripercorrono puntualmente tutti gli argomenti spiegati all’interno del capitolo;

una sezione dedicata all’ortografia, che riflette sulle difficoltà ortografiche più comuni per consolidare l’esatta scrittura delle parole, la divisione in sillabe, l’uso dell’h, per arrivare via via fino alle forme che hanno suono simile ma funzione diversa e di conseguenza scrittura diversa (mai/m’hai, sera/s’era, melo/me lo...); in classe quarta, subito dopo l’ortografia, è presente anche un capitolo dedicato alla comunicazione; una sezione dedicata alla morfologia, per conoscere la forma e la funzione di articoli, nomi, verbi... e le regole che ne stanno alla base; le tavole dei verbi, che presentano la coniugazione del verbi essere e avere e delle tre coniugazioni; in classe quinta vengono aggiunte anche le coniugazioni passiva, riflessiva e tre tavole riassuntive dedicate ai verbi irregolari più comuni; una sezione dedicata alla sintassi, per comprendere la struttura della frase e saperla analizzare; con l’aggiunta di un accenno, in quinta, all’analisi del periodo;

12 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 12

18/12/20 08:46


Il progetto didattico la sezione Crucimappe, che, come per i volumi delle Letture, propone le mappe riassuntive di ogni argomento, dalla morfologia alla sintassi, e il relativo gioco enigmistico che serve da ripasso e la cui risoluzione fa scoprire la funzione di quella particolare parte del discorso;

una sezione dedicata alla Verifiche, che si articolano su due livelli (“Un po’ più facile” e “Un po’ più difficile”): si tratta di un’ampia sezione finale utile a stabilire i traguardi raggiunti.

Ogni unità didattica si articola seguendo un preciso schema: • un fumetto di due o tre vignette nel quale vengono evidenziate le parole su cui verterà la spiegazione; • domande guida per aiutare a ragionare e a “scoprire” la funzione delle parole; • un riquadro contenente regole ed esempi; • esercizi applicativi per l’individuazione e l’analisi. Le modalità esercitative saranno molte e varie: esercizi a scelta multipla, completamento di frasi bucate, collegamenti, sottolineature e… giochi enigmistici.

13 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 13

18/12/20 14:37


Il progetto didattico

IL QUADERNO DI SCRITTURA I due Quaderni di scrittura, uno per classe, rappresentano un preziosissimo strumento, molto utile ed efficace, per agevolare l’attività didattica. Si tratta di veri e propri quaderni destinati al lavoro individuale, con molte pagine dedicate alle esercitazioni. Entrambi i volumi sono suddivisi in quattro sezioni: Lessico, Riassunto, Rielaborazione, Produzione.

Lessico La prima sezione è dedicata al Lessico in quanto è nostra convinzione che per essere in grado di esprimersi in modo adeguato e per produrre testi coerenti e ben articolati sia necessario padroneggiare il lessico e saper utilizzare il termine adatto a ogni situazione. Gli argomenti trattati sono: • sinonimi • suoni e parole onomatopeici • contrari • modi di dire • parole generiche • parole in gradazione • parole specifiche • qualità adatta • famiglie di parole • aggettivi in gradazione • campo semantico • senso proprio e figurato Ogni argomento è introdotto da una brevissima spiegazione, seguita da una serie di esercizi pratici e di applicazioni, perché per raggiungere lo scopo di ampliare il lessico è più utile l’attività pratica che l’aspetto teorico.

Riassunto Imparare a riassumere è molto importante, soprattutto per avviare a un metodo di studio, ma è anche una delle abilità più difficili da acquisire. Per questo motivo abbiamo dedicato a questa attività una sezione molto consistente, per poter condurre a poco a poco gli alunni e le alunne ad acquisire questa abilità. Il percorso didattico prevede le seguenti tappe: • relazioni temporali • riassumere con il diagramma • relazioni causali • domande chiave • individuare sequenze • sequenze e titoli • eliminare sequenze • 3a persona singolare • discorso indiretto • riassumere per cancellazione

14 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 14

18/12/20 08:46


Il progetto didattico Rielaborazione Per condurre gli alunni e le alunne a saper produrre testi e ad acquisirne la struttura, risulta molto utile lavorare su testi già esistenti, che rappresentino un “modello” da imitare. All’interno di questa sezione gli alunni e le alunne saranno chiamati a “riscrivere” il testo dato modificandolo secondo questa scansione: • attraverso l’utilizzo di sinonimi • attraverso l’utilizzo di contrari • attraverso l’utilizzo di modi di dire • cambiando o inventando il finale • inventando un’introduzione • rielaborando con il flashback • rielaborando con il flashforward • rielaborando con il dialogo • rielaborando a partire da un punto qualsiasi del racconto • cambiando il tempo e la persona del verbo • passando dal dialogo al discorso indiretto • facendone la parafrasi

Produzione Imparare a esprimersi è un’abilità che deve essere coltivata e “insegnata” nella Scuola Primaria; per questo motivo la sezione destinata alla produzione è la più corposa di tutto il volume. In essa si trovano, infatti, per ogni tipologia testuale affrontata, due proposte di temi ad argomento (le tipologie variano in base alla classe). Ogni unità didattica è articolata nel seguente modo: • sintesi delle caratteristiche proprie della tipologia testuale in oggetto; • schema-guida in cui vengono presentate graficamente le parti principali di un testo (introduzione, sviluppo, conclusione), a cui corrispondono le domande chiave (Dove? Quando? Chi? Che cosa? Perché? Come?) e in cui domande guida, suggerimenti ed esempi guidano gli alunni e le alunne a costruire il pensiero in modo corretto. Nel contempo, stimolano idee al fine di evitare il “blocco” davanti al foglio bianco; • tavola del lessico con sinonimi, contrari, verbi, aggettivi, modi di dire coerenti all’argomento del tema dato; • pagine per la stesura del testo in cui le domande presenti nello schema guida vengono riportate, allo scopo di “prendere per mano” l’alunno/a e condurlo/a a produrre un testo, non dimenticando nessuno dei punti che devono essere affrontati e sviluppati.

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 15

15 18/12/20 08:46


Il progetto didattico

I PERCORSI FACILITATI Includere nel percorso didattico del gruppo classe quei bambini e quelle bambine che hanno Bisogni Educativi Speciali o Disturbi Specifici dell’Apprendimento può essere un’impresa complessa. Parlare di Didattica Inclusiva vuol dire quindi parlare di una didattica attenta ai bisogni particolari di questi/e bambini/e. Anzitutto, bisogna distinguere bambini/e con DSA e bambini/e con BES, perché hanno esigenze diverse e hanno bisogno di percorsi didattici diversi. Il ventaglio di difficoltà è in ogni caso molto ampio e spesso si intreccia con difficoltà relazionali. Per superare queste ultime dovrà subentrare un coinvolgimento nel lavoro della classe con i compagni e con le compagne e una maggiore attenzione al versante emotivo. Alla luce di queste premesse, Che spasso… leggere! tende a essere un corso inclusivo su più fronti: • per tutti i bambini e per tutte le bambine della classe, perché non tutti/e hanno le stesse conoscenze pregresse, le stesse capacità cognitive e attentive; • per i bambini e le bambine con BES e DSA, proponendo una metodologia didattica coinvolgente e adatta alle diverse capacità. Nei volumi delle Letture vi sono testi ed esercizi con font ad alta leggibilità. In tutti i volumi che compongono il progetto sono inoltre presenti mappe riassuntive che aiutano a ricordare gli aspetti principali di quanto appreso e possono essere utilizzate come strumenti compensativi. Il libro digitale è poi un validissimo aiuto nell’ambito di una didattica inclusiva. Riflessione linguistica

Consonanti con suono simile 1 Leggi, pronuncia la parola e completala con la consonante adatta.

C G

.......amba pan.......a .......arota

D T

.......

B P

.......

F V

.......

.......ostume san.......ue .......orilla

ollana omito allina

amicia uancia urva

.......

.......

.......

.......

.......

.......

amburo entista avolo

.......esoro pen.......olo can.......ela

can.......ina .......ocumento .......ombola

an.......are san.......ali pol.......rona

orsa orta am.......ola

.......om.......ola im.......uto .......elliccia

.......ellezza tu.......o tim.......ro

tem.......orale .......ottiglia cam.......ana

ogliame olontà aso

.......ischiare garo.......ano .......ico

.......icolo .......univia in.......idia

carcio.......o la.......andino .......itello

.......

.......

.......

.......

.......

.......

Riassunto

2 Completa eliminando la parola sbagliata. Sono andato in banca panca a prelevare del denaro tenaro .

Relazioni causali

Abbiamo piantato la tenta tenda in un campeggio gampeggio . Quella torta torda in vetrina mi tenta tenda molto. Con la puona buona folontà volontà si riesce a fare tutto.

Il testo è stato suddiviso in: introduzione, sviluppo, conclusione. Lo sviluppo è stato diviso in altre tre sequenze legate le une alle altre da un rapporto causa-effetto (rapporto causale).

Mi sono fatto male al cinocchio ginocchio della camba gamba destra.

L’airone pauroso 8 INTRODUZIONE

Il racconto fantastico

Un giorno, vicino alla palude, vide una stupenda stella alpina che il vento e la pioggia avevano fatto precipitare giù nel fango della palude. La stella alpina gridava: – Aiutatemi, vi prego! Lo stagno mi inghiotte!

Letture

Capitan Uncino .......................................................

Capitan Uncino era a bordo della sua nave. A un tratto la vedetta gridò: – Capitano, guardate… l’isola di Peter Pan! Capitan Uncino guidò la nave verso l’isola.

.......................................................

Una volta sbarcati, corsero verso una casa lì vicino. Nella casa c’erano solo i piccoli amici di Peter Pan, ma lui non c’era… – Catturiamo i bambini! – ordinò il capitano furioso. La fata Campanellino, che aveva visto tutto, appena Peter Pan ritornò gli raccontò ciò che era accaduto. Intanto Capitan Uncino sulla nave pensava come vendicarsi di Peter Pan. Alla fine decise di buttare i bambini giù dalla nave. Ma… un tic-tac d’orologio in lontananza lo fermò. – Il coccodrillo!!! – gridò Uncino e si nascose. Ma… non era il coccodrillo… era Peter Pan, che affrontò i pirati uno per uno. Alla fine affrontò in duello Capitan Uncino. Uncino, spaventatissimo, cercò di mettersi in salvo.

.......................................................

C’era, in un tempo non molto lontano, un airone di un bel colore azzurro, sempre molto solo. Era così pauroso che aveva paura di spiccare il volo come facevano i suoi simili e quindi spesso rimaneva a digiuno, perché non era in grado di procacciarsi il cibo.

Indietreggiò fino al bordo della nave, si tuffò e… si ritrovò nella bocca del suo terribile nemico: il coccodrillo! Il coccodrillo con uno dei suoi dentoni aveva infilzato i pantaloni del pirata, che, penzolando dal suo muso, gridava: – Lasciami, coccodrillo! J.M. Barrie, Peter Pan, Mondadori

50

16 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 16

SVILUPPO

Quasi senza rendersene conto, colpito dal colore bianco candido della stella, l’airone si alzò in volo e, quando fu sull’acqua paludosa, con il suo lungo becco prese il fiore, lo sollevò e lo adagiò a terra. La stella alpina, superato il primo momento di confusione, quando si accorse del suo salvatore lo ringraziò dicendo: – Grazie, airone buono. A te io devo la mia vita.

CONCLUSIONE

L’airone fu doppiamente contento: aveva salvato la vita di un altro essere vivente ed era riuscito a vincere le sue paure. Morale: “Dalle necessità spesso scaturisce il coraggio”. M. Campeggio, www.robertasmedili.it

34

Ulteriore strumento a disposizione sono i Percorsi facilitati presenti in coda alla presente Guida e disponibili su richiesta anche come volumi a parte per ogni classe. Essi sono suddivisi in cinque sezioni: Per iniziare, Riflessione linguistica, Riassunto, Tipologie testuali. Le prime sezioni hanno contenuti pensati espressamente per bambini/e con BES. Presentano un percorso per il superamento delle difficoltà nella lettura, nell’ortografia e per una conoscenza basilare degli aspetti relativi alle principali categorie grammaticali. Le altre sezioni (Riassunto, Tipologie testuali) seguono i contenuti del Libro di Lettura e del Quaderno di scrittura presentati in modo semplificato. È sempre segnalata la pagina corrispondente sul testo della classe, per cui l’insegnante può assegnare la stessa tipologia di lavoro ai bambini e alle bambine con BES. L’intero percorso è scritto in Leggimi, carattere ad alta leggibilità.

18/12/20 08:46


Il progetto didattico

CHE SPASSO… LEGGERE! : IL METODO DELLA CLASSE CAPOVOLTA Il metodo della classe capovolta o flipped classroom prevede l’inversione dei due momenti educativi classici dell’insegnamento: lezione frontale dell’insegnante e studio individuale a casa dell’alunno/a. Tale inversione prevede che l’insegnante condivida con gli alunni e con le alunne del materiale in sostituzione della tradizionale lezione frontale. Questo materiale può essere costituito da video, mappe, infografiche, testi… che l’alunno guarderà o consulterà a casa, seguendo peraltro i suoi personalissimi ritmi, e che poi condividerà il giorno dopo in classe, con l’insegnante, con i compagni e con le compagne. Sarà l’occasione per sottoporre eventuali dubbi, chiedere chiarimenti, risolvere quesiti che dovessero nascere, verificare ipotesi fatte, soddisfare curiosità. Per l’insegnante sarà l’occasione per far svolgere attività di tipo più prettamente laboratoriale, lavori di gruppo, compiti autentici.

I video, gli esercizi interattivi e le risorse per l’insegnamento capovolto Che spasso… leggere! fornisce al docente che volesse tentare un insegnamento capovolto del materiale studiato appositamente per essere di facile fruizione da parte degli alunni e delle alunne, in modo da non andare incontro a problemi difficilmente gestibili a casa durante le ore di studio in autonomia. Questo materiale comprende tutto il corredo di risorse disponibili, tra cui i video e gli esercizi interattivi. Molta importanza in Che spasso… leggere! ricoprono le mappe interattive di sintesi e approfondimento delle diverse categorie grammaticali. Delle vere e proprie videolezioni che, con una grafica accattivante e un audio chiaro e preciso, possono essere utilizzate in classe, secondo le strategie che l’insegnante riterrà più opportune, oppure in autonomia a casa, come valido strumento di ripasso e consolidamento, ma anche di applicazione della classe capovolta. Le mappe sono realizzate con un font ad alta leggibilità e ciò le rende fruibili da tutto il gruppo classe. Dei puntuali esercizi di verifica sono presentati in itinere alle videolezioni, ma possono anche essere saltati, per rendere ogni mappa davvero personalizzabile a seconda dell’esigenza della classe. In un unico oggetto digitale sarà possibile riprodurre il video, esercitarsi e rinforzare le conoscenze, il tutto in un contesto coinvolgente e divertente. Diversi esercizi contenuti nel volume cartaceo sono fruibili anche dal Libro digitale. La digitalizzazione degli esercizi segue il criterio di privilegiare le tipologie più consone all’utilizzo su LIM o computer. Inoltre, il Libro digitale contiene l’intero corredo audio fornito anche su CD-Audio all’insegnante, permettendo quindi, con un solo prodotto, l’utilizzo completo di tutte le risorse disponibili.

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 17

17 18/12/20 14:38


Il progetto didattico

CHE SPASSO… LEGGERE! : , L OFFERTA DIGITALE Il Libro digitale Il progetto Che spasso… leggere! comprende anche l’estensione digitale, interattiva e multimediale: il Libro digitale, ricco di risorse e strumenti da utilizzare in classe – attraverso la LIM o i device a disposizione – oppure a casa, in modo semplice e autonomo. Pensato per potenziare la didattica, facilitare lo studio e rendere più coinvolgente il lavoro in classe e a casa, il Libro digitale contribuisce anche a sviluppare le competenze digitali degli alunni e delle alunne. Le soluzioni digitali in esso presenti sono pensate per essere fruite in modo intuitivo e flessibile da chiunque, a seconda delle proprie attitudini e della propria familiarità con la tecnologia. Questa Guida presenta l’utilizzo base del Libro digitale e delle risorse a disposizione di insegnanti e alunni/e, ma sono disponibili molti altri strumenti, per un utilizzo avanzato dell’offerta digitale. La versione docente, oltre ai contenuti presenti nella versione studente, raccoglie tutta una serie di materiali scaricabili e stampabili, utilizzabili nei modi che si crederanno più opportuni.

Gli strumenti Gli strumenti di lavoro a disposizione nel Libro digitale sono raccolti in una barra dedicata. Dalla barra degli strumenti all’interno della piattaforma è possibile non solo accedere alla tradizionale palette di strumenti (matita, evidenziatore, riquadri per inserire note, gomma), ma anche effettuare ritagli di testo, inserire esercizi o file preparati personalmente, aggiungere note, video, collegamenti ipertestuali. Il Libro digitale diviene quindi uno strumento da personalizzare, che può essere declinato a seconda delle necessità e integrato da ulteriori risorse, funzioni e materiali, in base alle proprie esigenze formative.

Creare mappe concettuali Un utilissimo tool all’interno del Libro digitale è lo strumento che consente di disegnare mappe concettuali usando forme, colori e brevi etichette di testo. Diventerà così immediato e intuitivo organizzare in pochi clic le idee o trasformare in semplici schemi dei concetti complessi: le mappe prodotte potranno essere utilizzate durante una lezione, frontale o a distanza, oppure essere sfruttate per facilitare lo studio a casa. Sarà sufficiente scegliere il titolo della mappa, disegnarla e salvala. Comparirà tra le risorse personali e potrà essere aggiunta a qualsiasi pagina del Libro digitale semplicemente trascinandola sulla pagina; per un utilizzo ancora più personalizzato, la mappa prodotta potrà anche essere esportata come immagine.

18 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 18

18/12/20 14:42


Il progetto didattico L’importanza di Classroom La necessità di fornire strumenti che sempre più riducessero le difficoltà date da una didattica digitale ha fatto sì che nascesse l’idea di Classroom, uno spazio di condivisione tra insegnanti e studenti/studentesse. In questa aula virtuale l’insegnante può assegnare i compiti alla propria classe e controllarne i risultati, condividere le risorse e creare percorsi personalizzati. L’alunno/a può fare i compiti da qualsiasi dispositivo e controllare il proprio andamento. E grazie alla presenza di una “bacheca”, insegnante e alunni/e avranno sempre la possibilità di comunicare, in uno spazio protetto e sicuro. Classroom può essere utilizzato sia nella piattaforma di uso del Libro digitale sia in Google Classroom, aumentando così notevolmente la facilità di uso da parte di tutti/e.

Il Libro liquido Il Libro digitale ha una particolare attenzione per l’accessibilità. Cliccando sull’icona Cambia vista in alto a destra, è possibile passare alla versione accessibile del Libro digitale, conosciuta anche con il nome di libro liquido. In essa, per consentire una lettura fluida e facilitata, è possibile: • visualizzare quali risorse (audio, video, pdf allegati) sono presenti nella pagina; • ascoltare il testo, scegliendo anche la velocità di lettura; • cercare specifiche parole contenute nel testo; • personalizzare l’aspetto grafico del testo selezionando: • il tipo di carattere, tra cui l’Easy Reading, • le dimensioni del carattere, con la possibilità di ingrandirlo o rimpicciolirlo, • la visualizzazione del testo, che può essere trasformato tutto in maiuscolo, • il colore di fondo della pagina.

ELI LINK ELI LINK è un’applicazione gratuita scaricabile dagli store digitali sul proprio smartphone o tablet. Grazie a ELI LINK la realtà che vediamo sotto i nostri occhi si arricchisce degli elementi multimediali del corso, attivabili direttamente da smartphone o da tablet. Dopo aver scaricato l’applicazione, è possibile inquadrare la pagina del proprio volume cartaceo e accedere subito ai contenuti digitali collegati. ELI LINK è uno strumento pensato per aumentare la produttività nel lavoro in classe o a casa e risparmiare tempo, oltre che per mantenere viva l’attenzione degli alunni e delle alunne e coinvolgerli maggiormente grazie all’ausilio della tecnologia: tutti i contenuti multimediali del corso sono sempre a disposizione con un semplice click dal proprio supporto mobile.

Il Grande Gioco dell’Educazione Civica Nell’ottica della didattica partecipata, i temi più sensibili legati all’Educazione Civica e all’Agenda 2030 saranno oggetto di un divertente gioco presente all’interno del Libro digitale da proporre al gruppo classe.

19 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 19

18/12/20 08:46


,

Didattica dell ascolto

LA DIDATTICA DELL’ASCOLTO Abbiamo già accennato, nelle pagine precedenti, all’importanza dell’ascolto e di come anche questa attività necessiti di una sua didattica. Occupati anche troppo spesso a sviluppare una serie di altre abilità, ci dimentichiamo a volte di consolidare la capacità di ascolto; ma se i nostri alunni e le nostre alunne non avranno prima appreso a saper ascoltare, non avranno modo di ricavare i modelli o il bagaglio lessicale adeguati per saper leggere e scrivere. I nostri alunni e le nostre alunne vivono in un mondo fatto di percezioni sonore spesso invasive; sono talmente abituati che ormai non le sentono, anzi non le ascoltano più. Anche la voce dei genitori, quella delle persone che parlano e persino quella dell’insegnante sono spesso percepite come “rumori”. Far compiere loro il passaggio dal semplice “sentire” all’ascoltare è compito di noi insegnanti. Tale passaggio, tuttavia, avviene soltanto nel momento in cui si mette in funzione l’atto volontario di ascolto, che non può avvenire se non vengono messi in campo l’interesse e l’attenzione. Affinché si creino le condizioni necessarie all’ascolto, non ci si può limitare a esprimere una o più esortazioni o a richiamare all’attenzione. È necessario che l’insegnante sappia: creare le condizioni ottimali per l’ascolto, eliminando tutto quello che può distrarre; sollecitare l’interesse degli alunni e delle alunne; suscitare l’attesa, che sta alla base dell’attenzione. Nel contempo, dovrà assicurarsi che gli alunni e le alunne: capiscano quanto viene detto; padroneggino il lessico utilizzato nella lettura proposta. Sintetizziamo con questo schema le operazioni alla base dell’ascolto:

ASCOLTARE È

avere interesse

comprendere

prestare attenzione

per che cosa?

che cosa?

per quale motivo?

• • • •

racconti trasmissioni spiegazioni relazioni

• il contenuto • il lessico

• ricordare • apprendere • prendere appunti

20 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 20

18/12/20 08:46


Didattica dell,ascolto SUGGERIMENTI Ma quali possono essere le attività adatte allo sviluppo della capacità di ascolto? Per verificare che gli alunni e le alunne abbiano compreso la sostanziale differenza che esiste tra “sentire” e “ascoltare”, l’insegnante potrà proporre la scheda della pagina successiva. In più abbiamo predisposto, in questa Guida, una sezione con altri racconti, accompagnati da una scheda per la comprensione, che l’insegnante potrà leggere in aggiunta a quelli presenti nel libro di testo. Per “allenare la capacità di ascolto” suggeriamo invece alcuni giochi. • L’insegnante pronuncia a voce alta un certo numero di nomi di oggetti oppure di nomi di persona o ancora di nomi di città. Al termine, chiede agli alunni e alle alunne di trascrivere tutti i nomi che ricordano. Vince chi ne ricorda di più (è consigliabile cominciare prima solo con una decina di nomi e via via aumentare il numero). • L’insegnante pronuncia un’intera frase, dapprima con parole di uso comune, poi inserendo anche parole più difficili. Al termine, chiede di trascrivere la frase ascoltata. Vince chi è in grado di trascrivere la frase in modo completo o quasi. • L’insegnante legge a voce alta un racconto in cui agiscono più personaggi e, al termine, chiede agli alunni e alle alunne di elencare il nome di tutti i personaggi che compaiono nel racconto. • Una variante dell’esercizio precedente potrebbe essere quella di leggere una prima volta il racconto, poi rileggerlo introducendo delle variazioni, dapprima macroscopiche e in seguito meno evidenti. Si inviteranno gli alunni e le alunne a interrompere il racconto ogniqualvolta si accorgeranno che quanto detto è “diverso” da ciò che hanno ascoltato precedentemente. • L’insegnante fa ascoltare un notiziario precedentemente registrato e chiede alla classe di provare a elencare gli argomenti trattati, naturalmente senza prendere appunti. • Una variante dell’esercizio precedente può essere quella di registrare lo spazio pubblicitario di una rete televisiva e chiedere alla classe di elencare i prodotti pubblicizzati oppure interrogare sullo slogan di uno dei prodotti pubblicizzati. • Al termine di una spiegazione relativa all’attività curricolare, l’insegnante può proporre a un alunno o a un’alunna di relazionare immediatamente sull’argomento di cui si è parlato (sarà opportuno scegliere per le prime volte un argomento di facile comprensione) e chiedere agli altri compagni e alle altre compagne di segnalare le omissioni e/o le interpretazioni errate.

21 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 21

18/12/20 08:46


,

Didattica dell ascolto Nome e cognome

Data

CONOSCI LA DIFFERENZA TRA SENTIRE E ASCOLTARE? Segna con X tutte le espressioni che, secondo te, esprimono il concetto di “ascoltare”.

prestare orecchio rispondere dare ascolto controbattere divagare stare attento aprire le orecchie

stare tutt’orecchi ribattere pendere dalle labbra bere le parole non perdere una sillaba fare orecchie da mercante non sentirci da un orecchio

Per ogni situazione descritta, colora il quadratino: • in rosso se è assolutamente necessario ascoltare; • in verde se è opportuno ascoltare; • in giallo se si “sente” ma non è necessario ascoltare. Poi, per quelle segnate in rosso, spiega perché è necessario ascoltare.

Il trillo del telefono. La conversazione tra due passanti. L’abbaiare di un cane. Il suono della sirena della polizia. La lettura di un racconto. Il rumore di una perforatrice. Le raccomandazioni di un adulto. Le previsioni meteorologiche. Il vociare di ragazzi che giocano. L’interrogazione di un compagno. Il richiamo di un familiare. Una spiegazione dell’insegnante. Il suono del campanello di casa. Il borbottio della caffettiera. Uno spot pubblicitario. Il rumore del traffico. La visione di un film. Le parole di una canzone. Il clacson di un’automobile. Il notiziario.

22 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 22

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA DIDATTICA DELLA LETTURA Nella presentazione del progetto didattico abbiamo sottolineato l’importanza della lettura, pertanto è doveroso dedicare una serie di pagine di questa Guida alla didattica della lettura. La mappa che segue riassume graficamente tutte le tipologie di lettura.

Acquisizione della tecnica di lettura

silenziosa, fatta per se stessi/e

per farsi velocemente un’idea del contenuto

corrente

a mente

orientativa

LETTURA

dialogata

per analizzare il testo approfondita

a più voci, per animare la lettura

per scoprire il significato delle parole o le informazioni esplicite e implicite

a balzi

collettiva

solo uno/a legge, gli altri ascoltano

facendo cadere lo sguardo solo su poche parole, per ricercare in un testo…

… una notizia

espressiva rispettando la punteggiatura

variando il tono di voce

… un argomento

Come si evince dalla mappa, per quanto riguarda la lettura possiamo distinguere otto diverse tipologie: • lettura collettiva; • lettura corrente; • lettura dialogata; • lettura a mente; • lettura orientativa; • lettura espressiva; • lettura a balzi. • lettura approfondita; Ognuna di queste tipologie dovrebbe avere un proprio spazio nella programmazione didattica, anche perché ciò permetterebbe di rendere più interessante questa attività. Vediamo di approfondire, per quanto ci è possibile, quali siano i caratteri distintivi delle principali tipologie, fornendo al tempo stesso dei suggerimenti utili al conseguimento delle abilità richieste.

23 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 23

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA CORRENTE La lettura corrente è il primo traguardo significativo sul piano strumentale e prevede: • velocità di lettura delle parole intere; • correttezza nell’emissione della voce, evitando abbassamenti di tono; • rispetto dei segni di punteggiatura. La conquista di questi tre aspetti deve essere graduale e vi si perviene per tappe successive, senza fretta, senza dimenticare che la lettura è un’abilità complessa, nella quale ha importanza ogni singolo momento. Pur operando nel secondo biennio della Scuola Primaria, a volte occorre riprendere da capo: • l’impostazione e la correzione degli atti respiratori; • la cura del tono della voce; • il superamento della compitazione; • l’acquisizione della sicurezza nell’affrontare la frase intera o almeno gli elementi che stanno fra l’uno e l’altro segno di interpunzione. Purtroppo, alcune mancanze sono imputabili a errori commessi nella scuola in fase propedeutica, cioè di stabilizzazione dei prerequisiti. L’abitudine a conservare la tonalità dell’emissione vocale si ottiene con la ripetizione, a orecchio e per imitazione, di brevi gruppi di vocaboli o meglio ancora di frasi a senso compiuto. Una semplice frase come “l’agricoltore ara il suo campo” dovrebbe essere ripetuta fino a raggiungere un’esposizione scorrevole e nello stesso tempo percepibile in tutti i suoi segmenti sillabici, senza interruzioni tra una parola e l’altra, senza cadute di tono e di voce, come fosse un tutt’uno. Una tale capacità è raggiungibile solo se si è lavorato anche sulla corretta respirazione. Può essere d’aiuto spiegare agli alunni e alle alunne che la posizione più adatta per una buona lettura corrente a voce alta è quella eretta: in tale posizione, infatti, la colonna d’aria necessaria per l’emissione della voce non subisce costrizioni. Piegarsi sul libro, oltre che nuocere alla vista e all’apparato scheletrico, costringe l’apparato respiratorio a un maggiore sforzo, a tutto svantaggio della regolarità e della resistenza all’esercizio.

24 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 24

18/12/20 08:46


Didattica della lettura SUGGERIMENTI Per ovviare all’inconveniente del piegarsi sul libro e per agevolare il controllo nell’emissione della voce, si può ricorrere all’uso di un leggìo, sia a stelo sia da tavolo. L’uso del leggìo permette di: • mantenere la distanza corretta tra occhio e libro; • salvaguardare la posizione eretta del busto; • attribuire al momento della lettura un’importanza e un fascino particolari. A proposito di quest’ultimo punto ci preme sottolineare, per esperienza diretta, come sia atteso e, soprattutto, gradito il momento in cui si utilizza il leggìo, particolarmente in occasione della lettura collettiva, di cui si parlerà più avanti. Per esercitare gli alunni e le alunne nella lettura corrente è consigliabile: • far leggere racconti brevi; • proporre racconti di immediata comprensione da un punto di vista lessicale; • proporre testi con frasi corte; • proporre testi in cui è frequente il ricorso ai segni di punteggiatura più usati, cioè la virgola e il punto, che permettono di mettere meglio in risalto il cambio di espressione; • mettere in evidenza che gli articoli, le particelle pronominali e le preposizioni, nel corso della lettura, si appoggiano al vocabolo che segue, in un’unica emissione di voce.

25 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 25

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA A MENTE Scopo della lettura a mente è quello di mettere l’alunno/a, e quindi la sua competenza strumentale, a confronto diretto con il testo, favorendo l’instaurarsi di un’abitudine destinata a incidere sulle sue capacità di autoformazione. Gli alunni e le alunne ricorrono alla lettura mentale abbastanza di frequente: in classe, durante una ricerca, a casa, per rafforzare e memorizzare le conoscenze acquisite durante la giornata scolastica, per ampliare le informazioni sui diversi argomenti. La lettura a mente è dunque molto importante, ma è comunque una tappa che si raggiunge successivamente rispetto alla lettura corrente. Per poter affrontare la lettura a mente è necessario che gli alunni e le alunne abbiano superato: • la sillabazione, cioè la lettura “a pezzi” delle parole; • la regressione che si verifica quando, una volta letta una parte della parola, si torna indietro per pronunciarla per intero. La capacità di lettura a mente deve svilupparsi gradualmente, ampliando il campo visivo fino ad abbracciare gruppi sempre più ampi di parole. Ciò permette alla mente di capire “prima” il contenuto del testo. Gli esercizi suggeriti alle pagine 50-54 della presente Guida mirano proprio a esercitare gli occhi ad abbracciare via via un numero sempre maggiore di parole. Con l’ampliamento del campo visivo, aumentano di conseguenza anche: • la velocità di lettura; • la comprensione del testo; • la memorizzazione dei contenuti del testo. Per calcolare la velocità di lettura, cioè quante parole si riescono a leggere in un minuto, occorre: 1. contare le parole del testo preso in considerazione; 2. calcolare con un cronometro in quanti secondi si riesce a leggere l’intero testo; 3. calcolare la velocità in base a questa formula: Parole Al Minuto (

P.A.M) = n. parole x 60 : n. secondi impiegati

26 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 26

18/12/20 08:46


Didattica della lettura SUGGERIMENTI Per allenare la lettura a mente e per riuscire a monitorare gli effettivi progressi degli alunni e delle alunne, sono qui proposte una serie di attività. • Fotocopiare la scheda per la registrazione della velocità di lettura, a pagina 28, e consegnarla a ogni alunno/a perché possa registrare i propri progressi nella velocità di lettura. • Fotocopiare e proporre gli esercizi suggeriti nella presente Guida, che cercano di abituare i giovani lettori e le giovani lettrici ad abbracciare più parole con lo sguardo. • Contare le parole che formano i testi che si vogliono proporre. • Procurarsi un cronometro. • Verificare e registrare la velocità di lettura di ogni alunno/a prima degli esercizi. • Dopo aver fatto eseguire tutti gli esercizi proposti, confrontare la velocità di lettura e la comprensione raggiunta. • Proporre la lettura mentale di testi diversi, soprattutto pagine dei Sussidiari delle Discipline, suggerendo di scegliere il punto focale. • Predisporre una serie di domande, da sottoporre a libro chiuso, per verificare la comprensione dei testi letti. • Dedicare 15 minuti all’inizio di ogni giornata scolastica alla lettura silenziosa di un testo della biblioteca o di un altro libro di lettura, al fine di sviluppare il gusto e il piacere di leggere.

27 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 27

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

REGISTRARE LA VELOCITÀ DI LETTURA Tabella di registrazione ottobre novembre dicembre gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

aprile

maggio

giugno

n. parole del testo

secondi impiegati

velocità di lettura (parole al minuto)

Grafico dei risultati dei test 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 P.A.M.

ottobre novembre dicembre

gennaio

febbraio

marzo

28 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 28

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA ESPRESSIVA La lettura espressiva è un traguardo che va raggiunto poco alla volta, passo dopo passo e con molto esercizio. Non si tratta, infatti, di dimostrare di aver conseguito la capacità strumentale della lettura corrente per quanto riguarda la scioltezza, la velocità e la correttezza. Non si tratta neppure di dar prova di aver compreso il testo nei suoi valori rappresentativi o lessicali. Una lettura è espressiva quando chi legge dimostra di “aderire affettivamente” al testo. La capacità di leggere con espressione non è verificabile nella lettura a mente, ma lo è nella lettura a voce alta. Per raggiungere questa capacità è necessario innanzitutto che gli alunni e le alunne siano in grado di rispettare la punteggiatura e di dare la giusta intonazione.

Rispettare la punteggiatura I bambini e le bambine, impegnati a decodificare le parole, tendono a ignorare i segni di interpunzione, soprattutto la virgola, il punto e virgola, i due punti. Si accorgono più facilmente del punto perché, spesso, dopo il punto il testo va a capo. E che dire del punto interrogativo ed esclamativo? Sovente i nostri giovani lettori e le nostre giovani lettrici si trovano, quasi improvvisamente e inaspettatamente, di fronte al punto interrogativo quando ormai hanno letto tutta la frase. Questo inconveniente è determinato dal fatto che ancora non sanno “abbracciare con lo sguardo” più parole contemporaneamente. È stata proprio questa riflessione che ci ha suggerito di introdurre le schede delle pagine 50-54 di questa Guida, di cui abbiamo già parlato per la lettura a mente. Tuttavia, per imparare a dare la giusta intonazione sono necessari altri tipi di esercizio. Si vedano a questo proposito le schede che si trovano alle pagine 55-61 di questa Guida (lettura espressiva). Le schede a disposizione non pretendono di fornire una proposta completa, ma sono da ritenersi dei “modelli”, che potranno essere applicati su qualunque lettura fatta in classe. Prima di iniziare a leggere, l’insegnante inviterà gli alunni e le alunne a segnare le pause o le parole chiave così come indicato nelle schede di esempio. Questo tipo di esercizio andrà ripetuto più volte, finché la classe avrà raggiunto la capacità di rispettare la punteggiatura.

Dare la giusta intonazione Un altro aspetto da coltivare per ottenere una lettura espressiva efficace è quello di dare la giusta intonazione, non solo per quanto riguarda la presenza di un punto di domanda o di un punto esclamativo, ma anche per quanto concerne saper usare il tono di voce adatto alle diverse situazioni, oltre naturalmente al ritmo adatto. Non è raro, infatti, che gli alunni e le alunne mantengano lo stesso tono sia quando uno dei personaggi parla, dice, racconta sia quando urla, grida, si lamenta… Questo accade perché essi/e leggono parola per parola e non fanno correre lo sguardo avanti per anticipare le parole che seguono.

29 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 29

18/12/20 08:46


Didattica della lettura Per guidare verso una lettura espressiva sarà utile innanzi tutto: • non avere fretta; • avere la costanza di preparare le letture. Per affinare sempre più la sensibilità al rispetto delle pause non basterà limitare il nostro intervento a una o due letture esemplificative; sarà necessario ripetere più volte, insieme agli alunni e alle alunne, l’esercizio proposto dal testo; • dedicare agli esercizi il tempo necessario, cioè molto di più di quanto in realtà se ne sia dedicato nelle classi precedenti.

SUGGERIMENTI Per affinare la tecnica di lettura espressiva, ogni volta che si affronta la lettura di un nuovo testo l’insegnante potrà: • invitare gli alunni e le alunne a segnare le pause, brevi o lunghe, gli stacchi e i cambi di tono; • chiedere di leggere a mente il testo da affrontare, sottolineando le parole chiave (come proposto nelle schede alle pagine 58-59 della Guida); • promuovere tutti gli esercizi che aiutano ad “allargare lo sguardo”, per abbracciare un numero sempre maggiore di parole; • diventare il “modello” da imitare; durante questo tipo di lettura l’insegnante, con il suo esempio, potrà far notare come, cambiando la natura del testo, mutino anche: l’intonazione, il ritmo e il “colore” dei suoni. Dopo la lettura, sarà possibile dar vita a una brevissima analisi, ponendo una serie di domande stimolo. • Perché ho conservato costante l’intonazione della voce nella lettura del primo periodo? • Perché nella conclusione ho rallentato o affrettato il ritmo della lettura? • Perché in questo punto ho alzato il tono della voce, mentre nella frase precedente l’avevo abbassato?

30 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 30

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA APPROFONDITA Capire le parole La lettura approfondita presuppone innanzitutto un preciso possesso del testo da parte dell’insegnante. Il suo ruolo, come sempre, è particolarmente importante: la conoscenza del brano mette il docente nella condizione di apprezzare in prima persona il testo, scoprendone i valori estetici. In più, proprio come abbiamo annunciato nella presentazione del progetto Che spasso… leggere!, la lettura è uno degli strumenti attraverso cui possiamo ampliare il bagaglio lessicale dei nostri alunni e delle nostre alunne. Per questo motivo tra le schede dedicate alla lettura approfondita (pagine 62-68) abbiamo dedicato due schede in cui si invita ad arrivare al vero significato di tutte le parole, delle espressioni o dei modi di dire. Ed è ancora per questo motivo che, collateralmente alla maggior parte delle letture, compare la rubrica Di parola in parola, dedicata al lessico, che ha il preciso intento di condurre a ragionare sul lessico e ad arrivare a comprendere l’origine e il vero significato delle parole. Tuttavia, non sempre si sono potute evidenziare tutte le parole su cui riflettere, anche perché il bagaglio lessicale di ogni alunno/a non è standardizzabile. In più, potremmo aver commesso l’errore di pensare che alcune parole non avessero necessità di essere spiegate; quindi, sarà opportuno che l’insegnante solleciti gli alunni e le alunne a segnalare ogni parola il cui significato non è chiaro. Il metodo che nel testo è stato utilizzato nella rubrica Di parola in parola è quello della scelta multipla, che offre una serie di definizioni tra le quali scegliere quella che si ritiene più esatta oppure si cerca di analizzare la parola nelle parti che la compongono (prefissi, suffissi, desinenze) per condurre l’alunno/a a ricostruirne il significato o a richiamare l’appartenenza del vocabolo in oggetto a una certa famiglia di parole. Il passo successivo è quello di avviare gli alunni e le alunne a usare il vocabolo preso in considerazione in frasi opportunamente realizzate o in frasi di loro invenzione, perché soltanto riutilizzando e contestualizzando i lemmi si riesce a memorizzarne il senso e ci si appropria dei nuovi vocaboli. Questo tipo di esercitazione è presente in forma precisa e metodica nel Quaderno di Scrittura, nella sezione dedicata al Lessico.

31 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 31

18/12/20 08:46


Didattica della lettura Capire la struttura del testo Abbiamo analizzato il primo passo relativo alla lettura approfondita, cioè quello di riconoscere il vero significato dei vocaboli, ma il lavoro non si ferma qui. Una volta appurato che l’intera classe abbia compreso esattamente il contenuto del testo, si potrà passare ad analizzarne la struttura. All’inizio si tratterà di: • identificare, fra i personaggi, il protagonista, i comprimari, i personaggi secondari, l’eventuale antagonista, la presenza o meno di un narratore sia interno sia esterno; • guidare gli alunni e le alunne ad analizzare il racconto e a individuare le unità di informazione; • condurli a suddividere il testo in: introduzione, sviluppo o fatto centrale e conclusione; • distinguere e riconoscere le azioni della vicenda, assegnandole ai singoli protagonisti; • individuare le sequenze presenti; • mettere le azioni e le vicende in relazione di tempo o di causalità. Tra i fatti narrati esistono delle relazioni diverse dalla pura e semplice analisi sintattica di periodi, proposizioni, segmenti significativi. Tra i fatti di un testo, infatti, è possibile individuare relazioni temporali, spaziali, causali ecc. Le operazioni di analisi proposte dal testo rispondono a queste esigenze. Si tratta di guidare a comprendere che l’analisi di un testo mira all’identificazione di una serie di relazioni. prima RELAZIONI DI TEMPO

dopo durante

RELAZIONI DI CAUSA

effetto

vicino

RELAZIONI DI SPAZIO

dove si svolge il fatto in relazione a chi narra

accanto lontano altrove

32 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 32

18/12/20 08:46


Didattica della lettura Di solito, quando si prende in considerazione un testo, viene richiesto agli alunni e alle alunne di individuare le relazioni temporali, per agevolare il riassunto del contenuto, mentre si tralascia l’analisi sia delle relazioni causali sia di quelle spaziali. Ne deriva la necessità di adottare una linea didattica di ampio respiro, che consenta la possibilità di realizzare l’analisi complessa di tutto un racconto.

SUGGERIMENTI Ogni volta che si affronta la lettura di un testo occorre: • non dare per scontato il significato delle parole; • invitare gli alunni e le alunne a scoprire il significato dei lemmi deducendolo dal contesto; • guidare alla comprensione delle parole per intuizione, per contrapposizione o per raffronto; • avviare gli alunni e le alunne a usare i nuovi vocaboli in altre frasi; • richiamare l’appartenenza dei nuovi vocaboli alle relative famiglie di parole. Mentre l’analisi del testo sotto il profilo lessicale deve essere svolta per ogni nuovo testo, la lettura approfondita per gli altri aspetti può anche non essere eseguita sempre, perché in tal modo rischieremmo di privare la lettura del suo fascino. Tuttavia, il lavoro sul testo deve prevedere questi passaggi: • individuare la struttura (introduzione, svolgimento, conclusione); • identificare il protagonista e gli altri personaggi; • mettere le azioni in relazione di tempo (prima, dopo, mentre, infine, contemporaneamente…); • mettere le azioni in relazione di causalità (quale azione/vicenda può considerarsi la causa e quale l’effetto); • scoprire l’intenzione che ha mosso l’autore/l’autrice alla scelta di quel soggetto.

33 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 33

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA COLLETTIVA La lettura collettiva è detta anche lettura a libro chiuso. Naturalmente almeno un volume deve rimanere aperto: quello sul quale uno degli alunni o una della alunne legge! Di solito, la lettura in comune si fa con tutti i volumi aperti, con l’obbligo per ognuno/a di seguire con il dito le parole lette da un compagno o da una compagna per essere pronti, alla chiamata dell’insegnante, a continuare la lettura, incominciando dal punto in cui chi stava leggendo è stato/a fermato/a. Tuttavia, questa è una delle forme meno vive e partecipate di fare lettura in comune. Chi legge a voce alta segue necessariamente un ritmo più lento di chi legge mentalmente: di conseguenza, pur presupponendo l’attenzione da parte di tutti/e, la lettura diventa una costrizione poco amata. Dopo poche righe c’è chi è più avanti e chi è più indietro: così, un esercizio che dovrebbe essere collettivo si trasforma in un’attività individuale, disordinata e frammentaria.

SUGGERIMENTI Una lettura collettiva apprezzata dagli alunni e dalle alunne e che può diventare un momento simpatico prevede quindi: • il libro aperto, posto sul leggìo e davanti al primo lettore o alla prima lettrice, mentre il resto della classe ascolta, forse con un certo sforzo inizialmente, comunque pronti/e a continuare a loro volta e sempre, in ogni momento, presenti e partecipi allo sviluppo della vicenda. Questa situazione impegna chi legge a: • leggere correttamente; • dare un certo colore alla lettura; • dare risalto al dialogo, rendendolo il più vivace possibile. Si prestano a questo tipo di lettura i racconti in cui le azioni e i dialoghi prevalgono sugli elementi descrittivi. L’esercizio può avere inizio con il volume delle Letture, ma può essere continuato con altri tipi di libri, scelti fra quelli della biblioteca di classe o portati da casa. Sarebbe anche auspicabile evitare di dedicarsi a questo tipo di lettura solo quando si ha tempo, perché, per esperienza diretta, in questo modo il tempo non si trova mai… Invece, stabilire il giorno o il momento della lettura collettiva servirebbe a creare partecipazione e interesse, soprattutto se si sta leggendo un libro, perché la classe sarà coinvolta nell’attesa sia di poter leggere davanti al leggìo sia di sapere “come va a finire” il racconto.

34 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 34

18/12/20 08:46


Didattica della lettura

LA LETTURA DIALOGATA Secondo approfonditi studi sulla psicologia infantile l’attività teatrale ha un grande valore educativo e un’enorme efficacia ai fini dell’apprendimento. Tuttavia, organizzare uno spettacolo o una recita con gli alunni e le alunne non è sempre possibile e richiederebbe troppo tempo, sottratto all’attività didattica complessiva. Un buon compromesso può essere fare ricorso alla lettura dialogata, che non richiede di imparare il testo a memoria né necessita di una preparazione scenica, ma presenta, almeno in parte, gli stessi vantaggi di una rappresentazione teatrale. La lettura dialogata fa appello alla capacità di ogni ragazzino/a di identificarsi con i personaggi, senza bisogno di costumi o di palcoscenico, anche se in qualche caso potrebbe essere divertente ricorrere a dei semplici oggetti simbolici (un cappello, un paio di occhiali, una sciarpa, uno scialle...) che caratterizzino il personaggio e che aiutino chi legge a entrare nella parte. Come ci si deve preparare a questo tipo di lettura? Innanzitutto, sarà opportuno proporre la lettura dialogata quando tutti saranno in grado di leggere a voce alta in modo scorrevole e avranno dimostrato di essere in grado di “abbracciare con lo sguardo” un maggior numero di parole; ecco la ragione per cui le schede relative a questo tipo di lettura sono state proposte nella Guida di classe quinta. Per introdurre gli alunni e le alunne alla lettura dialogata è opportuno seguire alcune semplici regole: • far evidenziare con colori diversi le varie parti: protagonista, comprimario, eventuali personaggi secondari e narratore; • invitare a leggere con attenzione le eventuali didascalie, che possono in qualche modo dare informazioni sui toni da usare per entrare meglio sia nella parte sia nell’atmosfera; • creare l’atmosfera, delineare l’ambiente, definire i caratteri fondamentali dei personaggi. Nel corso della lettura gli attori-lettori e le attrici-lettrici potrebbero variare alcuni toni o modificare gli atteggiamenti suggeriti: ciò sarà la riprova delle loro capacità creative, a tutto vantaggio della comprensione del testo; • proporre una prima lettura da parte dell’insegnante, che potrà in tal modo fornire un modello, anche se non vincolante. Forse l’esercizio avrà come conseguenza il desiderio della classe di ripetere più volte la lettura, variando l’assegnazione delle parti, perché tutti/e vorranno cimentarsi. In questo caso sarebbe opportuno assecondare, perché la richiesta darà all’insegnante la riprova che i bambini e le bambine si sono divertiti, atteggiamento apprezzabile e da incentivare.

35 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 35

18/12/20 08:46


Didattica della lettura SUGGERIMENTI La strategia che consigliamo di adottare per far apprezzare questo tipo di lettura è quella di iniziare con letture brevi, per esempio delle barzellette, dei brevi brani o parte di brani in cui siano presenti dei dialoghi. Nei volumi che compongono il progetto Che spasso… leggere! si trovano diversi testi adatti allo scopo: • nel volume delle Letture di classe quinta si vedano le letture alle pagine: 69-71; 74-75; 109111; 112-113; 151-159 (seconda parte) e tutta la sezione relativa al testo teatrale: 226-233; • nella Guida di classe quinta si vedano le schede destinate alla lettura globale. Sarà compito dell’insegnante: • creare l’atmosfera e… l’attesa; • far immaginare l’ambiente in cui si svolge la vicenda; • definire le caratteristiche fondamentali dei personaggi; • stimolare gli alunni e le alunne a calarsi nel personaggio, a “pensare” e ad “agire” come lui; • individuare il narratore esterno; • affidare a un alunno o a un’alunna il compito di regista, in modo che nessuno perda la battuta.

36 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 36

18/12/20 08:46


Programmazione annuale

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Italiano DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA • LIBRO DIGITALE Far scaricare a tutti gli alunni e a tutte le alunne il Libro digitale sul proprio device (PC, tablet…); il codice si trova all’interno della copertina di ogni volume.

PARLARE

ASCOLTARE

Per prove di ingresso, schede operative, verifiche e didattica inclusiva, utilizzare i materiali a disposizione alla pagina https://www.elilaspigaedizioni.it/altuofianco

TRAGUARDI

CONOSCENZE

ABILITÀ

Comprende testi di tipo diverso, anche trasmessi dai media, in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali.

Strategie essenziali dell’ascolto finalizzato e dell’ascolto attivo. Processi di controllo da mettere in atto durante l’ascolto (rendersi conto di non aver capito, riconoscere una difficoltà). Interazioni fra testo e contesto.

a. Sa ascoltare mantenendo vivi l’interesse e l’attenzione. b. Sa ascoltare in modo intelligente, arricchendo il proprio bagaglio lessicale e culturale. c. Sa ascoltare e comprendere brani narrativi e descrittivi, individuando gli elementi essenziali.

Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Forme più comuni di discorso parlato: racconto, resoconto, lezione, spiegazione, esposizione orale. Pianificazione e organizzazione di contenuti narrativi, descrittivi, informativi, espositivi, regolativi. Altre forme di discorso parlato: interrogazione, dialogo, conversazione, dibattito, discussione. I registri linguistici negli scambi comunicativi. Differenze essenziali tra orale/scritto.

a. Sa esporre le proprie idee e convinzioni in modo efficace. b. Rispetta il proprio turno e sa ascoltare anche il parere degli altri. c. Partecipa in modo attivo ai dialoghi. d. Riassume in modo logico l’intreccio di un racconto ascoltato. e. Espone in modo coerente un argomento studiato. f. Interagisce con gli altri adottando il registro linguistico adatto alla situazione. g. Sa discriminare le caratteristiche della comunicazione orale rispetto a quelle del testo scritto.

Sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale.

37 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 37

18/12/20 08:46


LEGGERE

Programmazione annuale TRAGUARDI

CONOSCENZE

ABILITÀ

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, individuando il senso globale e le informazioni principali e utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Varietà di forme testuali relative ai differenti generi letterari e non. Caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni principali e secondarie, personaggi, tempo, luogo in testi narrativi, descrittivi, informativi, espositivi, regolativi. Alcune figure di significato: onomatopea, similitudine, metafora. Relazione di significato fra parole (sinonimia, iper/iponimia, antinomia, parafrasi), in rapporto alla varietà linguistica: lingua nazionale e dialetti, scritto e orale, informale e formale.

a. Impiega tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. b. Utilizza lo strumento lettura per informarsi. c. Dimostra di aver compreso l’importanza della lettura per chiarire alcune problematiche di interesse personale. d. Ha scoperto che la lettura non è solo un’attività scolastica, ma che può diventare un leggere per il piacere di leggere. e. Segue istruzioni scritte per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. f. Individua le relazioni di significato tra le parole. g. Intuisce l’origine delle parole, individuando radice, desinenza, prefissi e suffissi. h. Costruisce campi semantici. i. Ricostruisce il significato di una parola attraverso il contesto.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione.

Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

j. Legge, analizza e confronta testi letterari come: • testo realistico, fantastico e umoristico; • mito; • diario e lettera; • testo descrittivo, informativo, regolativo; • testo poetico, conte, filastrocche.

38 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 38

18/12/20 08:46


Programmazione annuale

SCRIVERE

TRAGUARDI Produce testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, rielabora testi manipolandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

CONOSCENZE Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Strategie di scrittura adeguate al testo da produrre. Pianificazione elementare di un testo. Operazioni propedeutiche al riassunto e alla sintesi scritta.

ABILITÀ a. Produce testi scritti coerenti per raccontare esperienze personali o altrui. b. Espone per scritto argomenti noti (relazioni, sintesi ecc.). c. Esprime opinioni e stati d’animo. d. Descrive oggetti, animali, persone e ambienti sia in forma oggettiva sia in forma soggettiva, utilizzando dati sensoriali, dati di movimento, similitudini, personificazioni. e. Descrive un’immagine seguendo un ordine spaziale (primo piano, secondo piano, sfondo...). f. Sa produrre testi di diverso genere, in riferimento alle tipologie testuali affrontate. g. Isola e riordina le unità di informazione per riassumere un testo. h. Utilizza il riassunto come fase preliminare alla scrittura di un ipertesto.

39 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 39

18/12/20 08:46


Programmazione annuale

RIFLETTERE SULLA LINGUA

TRAGUARDI Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

CONOSCENZE A livello morfologico Le parti del discorso e le categorie grammaticali.

A livello sintattico Modalità e procedure per strutturare una frase semplice e per riconoscere gli elementi fondamentali della frase minima. Funzione del soggetto, del predicato e delle espansioni.

A livello fonologico La punteggiatura come insieme di segni convenzionali che servono a scandire il flusso delle parole e della frase in modo da riprodurre l’intenzione comunicativa. Pause, intonazione e gestualità come risorse del parlato.

A livello semantico Ampliamento del patrimonio lessicale, relazioni di significato tra le parole (sinonimia, omonimia, polisemia e altro). Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base. Attivare la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

ABILITÀ a. Riconosce, classifica e analizza le parti variabili e invariabili del discorso: nomi, aggettivi, pronomi, preposizioni, avverbi e verbi di modo finito. a. Riconosce le relazioni che intercorrono tra gli elementi di una frase. b. Suddivide le frasi in segmenti funzionali e riconosce la funzione del soggetto, del predicato e delle espansioni. c. Distingue il predicato nominale dal predicato verbale. a. Utilizza in modo corretto il punto, la virgola e il punto e virgola. b. Inserisce in un testo privo di punteggiatura i segni corretti. c. Distingue la funzione del punto interrogativo da quella del punto esclamativo e li sa utilizzare in testi spontanei. d. Riconosce e utilizza i segni di interpunzione del discorso diretto. a. Desume il significato delle parole sconosciute in base al contesto. b. Riconosce e utilizza sinonimi e contrari. c. Utilizza adeguatamente il dizionario per le parole sconosciute. d. Comprende che le parole hanno diverse accezioni e individua l’accezione specifica di una parola in un testo.

40 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 40

18/12/20 08:46


Programmazione annuale

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Educazione Civica Finalità dell’Educazione Civica

• Diventare bravi cittadini e brave cittadine. • V ivere bene con gli altri. • Far stare bene gli altri insieme a noi. • Imparare a utilizzare in modo consapevole ciò che abbiamo. COMPETENZE Comprende l’importanza di prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente. È consapevole che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile. Conosce i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana. Comprende la necessità di uno sviluppo equo e sostenibile, rispettoso dell’ecosistema, nonché di un utilizzo consapevole delle risorse ambientali. Promuove il rispetto verso gli altri, l’ambiente e la natura e sa riconoscere gli effetti del degrado e dell’incuria. È in grado di comprendere i diversi device e di utilizzarli correttamente. È in grado di comprendere il concetto di dato e di individuare le informazioni corrette o errate, anche nel confronto con altre fonti. È consapevole dei rischi della rete e come riuscire a individuarli.

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 41

OBIETTIVI Comprendere che i comportamenti individuali hanno effetti su tutta la collettività. Imparare a rispettare gli altri. Saper rispettare le diversità. Comprendere il concetto di diritto e dovere.

NUCLEI TEMATICI L a Costituzione: diritti e doveri. L’Agenda 2030: assicurare a tutti un’istruzione di qualità. Cittadinanza digitale: la tecnologia informatica e la scuola.

Riflettere sulle conseguenze degli atti di bullismo. Conoscere la storia della Costituzione Italiana. Conoscere i principi fondamentali contenuti nella Costituzione Italiana. Conoscere i simboli dello Stato Italiano (bandiera, inno nazionale). Impegnarsi per diminuire le disuguaglianze. Comprendere l’importanza di assumere comportamenti di rispetto della propria e altrui salute. Conoscere e rispettare alcune regole fondamentali per tutelare la propria e altrui salute. Imparare a non sprecare e a riciclare. Riflettere su alcuni comportamenti discriminanti, propri o altrui. Utilizzare in modo consapevole le risorse tecnologiche a disposizione della scuola.

41 18/12/20 14:44


,

Didattica dell ascolto

Lettura dell’insegnante

ASCOLTARE PER... IL PIACERE DI ASCOLTARE

STELLE CADENTI Era una notte di fine estate. Si sentiva già nell’aria che presto sarebbero arrivati l’autunno e la fine delle vacanze. Barbara e suo fratello Marco guardavano il cielo, stando sotto il portico della fattoria della nonna. – Lassù! – gridò Barbara puntando il dito. – Una stella cadente! Sembrava che una stella molto luminosa si fosse staccata dal cielo, per scendere proprio verso di loro. – È caduta vicinissima! Sono sicura! – aggiunse Barbara. – Sembra sempre che cadano vicino – rispose Marco, – ma non si può dire. Il cielo è così grande… – Forse non è una stella – disse allora Barbara. – Forse è un’astronave che viene dallo spazio! – Dici così perché hai visto in televisione il film di un extraterrestre. Gli extraterrestri non esistono. Ci credono solo i bambini piccoli! – Sì che esistono! – rispose Barbara. – Io lo so! A quel punto avrebbero anche potuto mettersi a litigare. Barbara non aveva nessuna voglia di litigare quella sera, ma non voleva neppure dare ragione al fratello maggiore. Perciò cambiò argomento dicendo: – Non è ancora tanto tardi… Potremmo rientrare e fare le bolle di sapone. C. Lastrengo, F. Testa, Benvenuto Wilko, Einaudi

42 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 42

18/12/20 08:46


Didattica dell,ascolto ASCOLTARE PER... IL PIACERE DI ASCOLTARE

Nome e cognome

Data

STELLE CADENTI Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • È un giorno all’inizio dell’estate.

V

F

• È una notte alla fine delle vacanze estive.

V

F

• Barbara e Marco stanno passeggiando.

V

F

• Barbara e Marco stanno guardando il cielo.

V

F

• Barbara è la sorella maggiore.

V

F

• Il fratello indica una stella cadente.

V

F

• La prima a vedere una stella cadente è Barbara.

V

F

• Secondo Barbara, la stella è caduta vicinissima.

V

F

• Anche secondo Marco la stella è caduta vicinissima.

V

F

• Barbara dice che potrebbe essere un’astronave.

V

F

• Marco non crede all’esistenza degli extraterrestri.

V

F

• Marco afferma che solo i bambini piccoli credono agli extraterrestri.

V

F

• Barbara, offesa, litiga con il fratello.

V

F

• Barbara dà ragione al fratello Marco.

V

F

• Barbara, per non litigare, cambia argomento di conversazione.

V

F

• Marco propone di rientrare, perché è stanco.

V

F

• Barbara propone di rientrare e giocare con le bolle di sapone.

V

F

Cancella le parole che non sono nominate nel testo che hai ascoltato. notte

cielo

stelle

primavera

atmosfera

spazio

litigio

vacanze

bambini

scuola

astronave

cielo

bambolotto

sole

film

extraterrestre

desiderio

fratello

autunno

occhiali

casa

43 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 43

18/12/20 08:46


,

Didattica dell ascolto

Lettura dell’insegnante

ASCOLTARE PER... INFORMARSI

LE CORNA CADUCHE

scheda di comprensione alla pagina 46

Le corna caduche sono caratteristiche dei ruminanti della famiglia dei cervidi. A differenza di quelle permanenti, esse cadono e vengono rinnovate ogni anno. Quando incominciano a spuntare, le corna sono ricoperte da pelle lanuginosa, detta velluto; a crescita ultimata, quest’ultimo si secca e cade a lembi. Per liberarsene, l’animale sfrega sovente la testa contro i tronchi d’albero. Quando le corna sono completamente ripulite dal velluto, il soggetto è pronto a partecipare ai combattimenti, di cui risuona la foresta durante la stagione degli amori. Dopo il “calore” le corna cadono, per rispuntare la primavera seguente. A eccezione della renna, la cui femmina è provvista di corna, queste ultime sono prerogativa dei soli maschi. Le corna caduche più pesanti sono quelle dell’alce che vive nell’America e nell’Europa settentrionali: arrivano a pesare fino a 45 kg. Il fatto che l’alce sia in grado di rigenerare, ogni anno, una simile quantità di tessuto osseo in pochi mesi, è un fatto veramente straordinario. Anche perché le sue corna possono raggiungere i 2 m d’apertura. L’alce è il più grosso e il meno aggraziato tra i cervidi: il maschio pesa fino a 800 kg per 2 m di altezza al garrese. A. Tison - T. Taylor, I denti e le corna, Mondadori

LE PIRAMIDI

scheda di comprensione alla pagina 47

I faraoni, quando erano ancora in vita, si facevano costruire delle immense case-tombe. Erano le piramidi, grandiose costruzioni formate da blocchi di pietra. All’interno si trovava la mastaba, formata da due vestiboli, un cortile, una cappella, una sala per le offerte e infine la camera funebre, nella quale venivano collocati il sarcofago del faraone e gli immensi tesori reali del corredo funebre: oro, pietre preziose e pregiati monili. Per proteggere dai ladri le ricchezze sepolte, le piramidi avevano un sistema complicato di porte e corridoi, alcuni falsi, per depistare gli eventuali profanatori; sulle pareti venivano anche incise delle scritte che maledicevano chiunque volesse profanare le tombe. Vicino alla piramide del faraone era costruita una piramide piccola, per la regina, e i monumenti sepolcrali dei membri della corte. R. Belluschi - A. Cerutti - S. Tarozzi, Itinerari di…, La Spiga Edizioni

44 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 44

18/12/20 08:46


Lettura dell’insegnante

Didattica dell,ascolto ASCOLTARE PER... INFORMARSI

GLI INCENDI NEI BOSCHI scheda di comprensione alla pagina 48 Tra le mille risorse naturali del nostro Paese, una delle più importanti è quella rappresentata dal patrimonio boschivo e forestale. Ma ogni anno si assiste alla distruzione di una parte considerevole di questa ricchezza a causa degli incendi. La maggior parte degli incendi (fino al 97%) è provocata dall’uomo per cause accidentali o con premeditazione. Tra le cause accidentali più comuni vi è la pessima, ma ancora diffusa, abitudine di gettare mozziconi accesi di sigaretta sul ciglio delle strade, con il rischio di appiccare piccoli roghi che poi, in condizioni favorevoli, possono estendersi a dismisura. Anche l’accensione di piccoli fuochi, magari per bruciare sterpaglia o per cuocere cibi all’aperto, può propagarsi con il favore del vento. L’incendio doloso è, invece, una vera e propria piaga che affonda le sue radici nella speculazione edilizia e in altri interessi di tipo criminale. La distruzione delle aree verdi determina anche un pericolo da un punto di vista geologico. Le radici degli alberi, infatti, servono a consolidare il terreno di tipo collinare o montano e a evitare smottamenti durante la stagione piovosa. Per cercare di limitare il potere distruttivo di un incendio è necessaria più che mai la pronta segnalazione di tutti i cittadini. Per questo è stato istituito dal Corpo Forestale dello Stato un numero apposito per la segnalazione di ogni fuoco “sospetto”, il 1515.

INSETTI CHE INSIDIANO I RACCOLTI scheda di comprensione alla pagina 49 È stato l’uomo a favorire la diffusione di coleotteri nocivi alle produzioni agricole. Tra i coleotteri primeggiano i “punteruoli”: attaccano i semi di riso, di frumento e di mais che le femmine perforano per deporvi le uova. Le larve del “cappuccino”, invece, penetrano nei semi dei cereali e li svuotano e possono danneggiare farine, pasta, legumi. Ogni larva dello “struggi-grano” rovina un centinaio di chicchi di frumento. Le femmine dei coleotteri detti “tronchi” depongono le uova sui baccelli e la larva neonata s’introduce nel seme, per rimanervi fino a che il legume è maturo. Le larve delle “tringole” devastano chicchi di grano, funghi secchi e cacao. Come impedire o limitare i danni? I locali in cui si producono o si conservano alimenti devono essere ben aerati, asciutti, puliti e isolati da altre costruzioni, con finestre protette da reticelle fittissime, l’incastellatura metallica e distanziata dai muri, i prodotti sollevati da terra. In più, si possono immettere nei silos polveri a base di farina di alghe che disidratano gli insetti. E. Stella, in Famiglia Cristiana

45 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 45

18/12/20 08:46


,

Didattica dell ascolto ASCOLTARE PER... INFORMARSI

Nome e cognome

Data

LE CORNA CADUCHE Segna con una X il significato esatto.

• Lanuginosa: lana biancastra. coperta di lanugine. lana da filare. • Lembi: tocchi leggeri. brandelli. pezzi di osso. • “Calore”: stagione degli accoppiamenti. stagione molto calda. la febbre che sale. • Caduche: uno scivolone che fa cadere. che restano. che cadono. Segna con X le informazioni che puoi ricavare dal testo.

Le corna dei cervi si chiamano caduche. I cervidi cambiano le corna ogni anno. I cervidi sono carnivori. I cervidi sono erbivori ruminanti. I cervidi usano le corna per combattere. Appartengono alla famiglia dei cervidi la renna, l’alce, il cervo. Tutte le femmine dei cervidi sono sprovviste di corna. Tra i cervidi solo le femmine delle renne hanno le corna. L’alce è il più grosso dei cervidi.

46 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 46

18/12/20 08:46


Didattica dell,ascolto ASCOLTARE PER... INFORMARSI

Nome e cognome

Data

LE PIRAMIDI Segna con una X il significato esatto.

• Sarcofago: operaio adibito alla costruzione delle piramidi. cassa in cui si custodiva il corpo di una persona morta. • Monili: attrezzi per scavare. gioielli. • Profanatori: persone non autorizzate che entrano in luoghi sacri. persone che si dedicavano all’imbalsamazione. • Faraone: il capo supremo di tutti gli Egizi. dio adorato presso gli Egizi. • Mastaba: presso gli Egizi, tomba delle persone poco importanti. costruzione all’interno della piramide, composta da due vestiboli, un cortile, una cappella e la camera funebre. Segna con X le informazioni che puoi ricavare dal testo.

Alla morte del faraone si costruiva una piramide per seppellire il suo corpo. Solo il faraone aveva il diritto di essere sepolto in una piramide. I faraoni, quando erano in vita, ordinavano la costruzione della piramide. La piramide era fatta con enormi blocchi di pietre. La piramide era come una casa-sepolcro. Nella piramide c’era una sola grande stanza. Nella piramide c’erano molte stanze e molti corridoi. Il corpo del faraone, chiuso nel sarcofago, veniva messo nella camera funebre. Nella camera funebre veniva conservato solo il sarcofago del faraone. Insieme al sarcofago del faraone, nella camera funebre venivano messi tutti i suoi tesori e i suoi gioielli. Per evitare che i profanatori trovassero la camera funebre, l’interno della piramide era costruito come un labirinto.

47 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 47

18/12/20 08:46


,

Didattica dell ascolto ASCOLTARE PER... INFORMARSI

Nome e cognome

Data

GLI INCENDI NEI BOSCHI Segna con una X il significato esatto.

• Considerevole: importante, notevole. piccola, scarsa. • Cause accidentali: motivi di caduta. motivi non previsti. • Doloso: molto doloroso. criminoso. • Speculazione: decisione poco onesta per ottenere guadagni. metodo con gli specchi per provocare incendi. • Premeditazione: situazione di incapacità. gesto fatto con intenzione. • A dismisura: senza prendere le misure. in modo esagerato. Segna con X.

• Le

cause accidentali della diffusione degli incendi sono: accensione di piccoli fuochi. presenza di vento. rifiuti abbandonati. grigliate all’aperto. mozziconi di sigaretta accesi. presenza di sterpaglia.

• Le azioni premeditate per la diffusione degli incendi sono: ricerca di territori per costruzioni. interessi economici. appiccare fuochi per gioco. discariche. • La conseguenza della distruzione delle aree verdi è: pericolo di frane del terreno. aumento delle piogge. cambiamento del clima. pericolo di valanghe.

48 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 48

18/12/20 08:46


Didattica dell,ascolto ASCOLTARE PER... INFORMARSI

Nome e cognome

Data

INSETTI CHE INSIDIANO I RACCOLTI Segna con una X il significato esatto.

• Insidiano: ingannano. minacciano. • Diffusione di coleotteri: mezzo per eliminare la presenza di coleotteri. aumento della presenza degli insetti. • Primeggiano: prevalgono, eccellono. si vantano. • Perforano: bucano. mangiano.

Segna con X.

• Quali alimenti vengono danneggiati dagli insetti? Grano. Legno. Sacchi di tela. Noci. Funghi secchi. Mais. Cacao. Legumi. Farina. Riso. • In

che modo gli insetti riescono a danneggiare gli alimenti? Depongono le uova. Depongono i loro escrementi. Rosicchiano i contenitori. Si cibano delle sostanze. Svuotano i semi. Vi fanno il nido.

• Quali sono gli insetti dannosi nominati nel testo? Gatta pelosa. Formiche. Punteruoli. Cappuccino. Struggi-grano. Mosconi. Tringole. Api.

49 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 49

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA A MENTE

L’insegnante propone le prime due schede per migliorare la capacità di lettura per allargamento del campo visivo. Come si può notare, c’è un progressivo aumento del numero di lettere, per un lavoro graduale e utile.

Nome e cognome

Data

Leggi a mente questi gruppi di parole, puntando prima lo sguardo al centro, dove c’è il pallino, poi spingendolo verso i due lati esterni. Copri man mano le righe con un foglio e scrivi che cosa hai letto. Poi rispondi.

Non ti preoccupare.

È arrivato l’inverno.

Sono arrivato in ritardo.

Non essere così impaziente.

Perché non mi hai risposto?

Arrivano tra pochissimi giorni.

A marzo farò un viaggio in crociera.

Le pecore brucano l’erba del prato.

Un terribile uragano ha devastato le nostre coste.

Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due.

• Quanto tempo hai impiegato a leggere tutta la pagina? • Secondo te, la tua capacità di “abbracciare” più parole con lo sguardo sta migliorando?

50 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 50

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA A MENTE

Nome e cognome

Data

Come hai già provato a fare, leggi a mente questi gruppi di parole, puntando prima lo sguardo al centro, dove c’è il pallino, poi spingendolo verso i due lati esterni. Copri man mano le righe con un foglio e scrivi che cosa hai letto. Poi rispondi. Camminate senza far rumore.

Ogni giovedì vado al mercato.

Apparecchio io la tavola, mamma!

Vado nel bosco in cerca di funghi.

Puoi buttare la pasta, sto arrivando.

Il mio gatto si fa le unghie sul tappeto.

Se cade troppa neve, aumenta il pericolo di valanghe.

Nel cantiere davanti a casa vanno e vengono molti camion.

Un forte vento solleva le onde sulla superficie del mare.

La mia squadra di calcio ha vinto con un gol all’ultimo minuto.

• Quanto tempo hai impiegato a leggere tutta la pagina? • Secondo te, la tua capacità di “abbracciare” più parole con lo sguardo sta migliorando?

51 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 51

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA A MENTE

Dopo aver proposto le due precedenti schede, proporre queste letture in cui il testo è stato suddiviso secondo un ritmo che rispetta l’andamento della punteggiatura, per favorire l’allargamento del campo visivo.

Nome e cognome

Data

Il racconto che segue è stato stampato con tanti a capo. Tu dovrai sforzarti di leggere a mente ogni riga con un solo colpo d’occhio, puntando sempre lo sguardo al centro. Al termine, copri il testo con un foglio e rispondi.

NEL BOSCO Luporosso, quando va nel bosco, raccoglie ricordini delle sue passeggiate: fiori, funghi, rametti… Ma non tiene conto che ogni parte del bosco è utile a chi ci abita e così rischia di portar via il cibo (o la casa) a qualcuno. L’ambiente naturale è bello così com’è: limitiamoci ad ammirarlo senza pretendere di riportare a casa un “trofeo”… Sarebbe come se i nostri ospiti ci salutassero portandosi via un pezzo del nostro arredamento! M. Gomboli, Ecogalateo, Fabbri

• Dove va Luporosso? • Che cosa fa? • Perché non è giusto? • Che cosa si deve fare, invece?

Continua tu, completando la frase. Sarebbe come Ora togli il foglio e controlla le tue risposte. Che voto ti dai?

52 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 52

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA A MENTE

Nome e cognome

Data

Il racconto che segue è stato stampato con tanti a capo. Tu dovrai sforzarti di leggere a mente ogni riga con un solo colpo d’occhio, puntando sempre lo sguardo al centro. Al termine, copri il testo con un foglio e rispondi.

AL CONTRARIO! Mangiava il brodo con la forchetta e la carne con il cucchiaio. Si lavava le mani con l’asciugamano, faceva il bagno vestita. Faceva tutto alla rovescia: chiamava mamma il papà, e papà la mamma. – Abbiamo una figlia matta – dicevano i genitori preoccupati. Invece non era matta. Proprio loro, fin da quando era piccolissima, le avevano sempre detto: – Le bambine devono comportarsi diversamente dai maschi… – e lei, ubbidiente, li aveva presi sul serio. M. Argilli, Menù di cento storie, Ed. Riuniti

• Perché la bambina sembra “matta”? • Come mai si comporta così? • Chi ha ragione? Lei o i genitori? Ora togli il foglio e controlla le tue risposte. Che voto ti dai?

53 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 53

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA A MENTE

Nome e cognome

Data

Il racconto che segue è stato stampato con tanti a capo. Tu dovrai sforzarti di leggere a mente ogni riga con un solo colpo d’occhio, puntando sempre lo sguardo al centro. Al termine, copri il testo con un foglio e rispondi.

UNA FAMIGLIA DI RICCI La primavera è arrivata, due ricci si sono incontrati. E quattro piccoli ricci sono nati, al riparo nel loro nido. Adesso succhiano il latte dalla mamma. Mamma riccio porta in giro i suoi piccoli tra i denti. Quando diventano un po’ più grandi, i piccoli escono di notte. In fila indiana, dietro alla loro mamma, scoprono il mondo. E quando attraversano la strada, attenzione alle auto! I piccoli nuotano, si arrampicano, strisciano. I ricci si chiudono come una palla piena di spine davanti a una volpe. Restano così per ore. Allora la volpe si stanca e se ne va. Il riccio, Oplà

• Quanti cuccioli di riccio sono nati? • Dove stanno? • Che cosa fa la mamma? • Come camminano quando escono? • Che cosa fanno quando incontrano una volpe?

54 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 54

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Nome e cognome

Data

LA PUNTEGGIATURA Leggi a voce alta, rispettando i segni. / pausa breve , ; : // pausa lunga . ! ? /// stacco (separazione di parti o puntini di sospensione) ■ cambiamento di tono Ricorda di “abbracciare” con lo sguardo tutte le parole tra un segno e l’altro.

ERRORI DI STAMPA ■ Una notte, / in biblioteca, / un libro si aprì e… /// rotolarono fuori manciate di parole. // ■ Si sparpagliarono nell’aria e si diressero verso gli altri libri. // ■ Facevano strane mosse, / sembrava bussassero, / ma non era il solito bussare, / era una specie di segnale di richiamo: / puff piff paff parapuff parapiff parapaff… /// un segnale scelto, / perché solo alcuni, / quelli che lo conoscevano, / rispondessero. // ■ E, / infatti, / ecco uscire dai libri altre parole. // ■ Quando tutte quelle piccole parole furono libere nell’aria, / ci fu un attimo di silenzio. // ■ Poi le parole si presentarono: / ■ – Sono “fiori”, / ma avrei dovuto essere “fuori”. // ■ – Sono “stalla”, / ma avrei dovuto essere “stella”. // ■ – Sono “tuono”, / ma avrei dovuto essere “trono”. // ■ – Sono “pizza”, / ma avrei dovuto essere “pazza”. // ■ – Sono “topo”, / ma avrei dovuto essere “toro”. // ■ Avete capito, / ragazzi, / chi erano quelle parole? // ■ Esatto, / proprio loro, / gli orrori, / cioè gli errori di stampa, / quelli sfuggiti anche ai correttori di bizze… /// scusate, / avrei dovuto scrivere bozze / (o è più giusto bizze?). // G. Quarenghi, Le memorie di un bibliotecario, Bibliografica

Rispondi sinceramente. • I segni ti sono stati utili? • Hai sempre potuto abbracciare con lo sguardo le parole tra un segno e l’altro? • Hai rispettato il cambio di tono? • Secondo te, come hai letto? Meglio. Peggio. Come prima. • Secondo te, ti servono ancora esercizi di questo tipo?

55 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 55

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Nome e cognome

Data

LA PUNTEGGIATURA Leggi a voce alta, rispettando i segni. / pausa breve , ; : // pausa lunga . ! ? /// stacco (separazione di parti o puntini di sospensione) ■ cambiamento di tono Ricorda di “abbracciare” con lo sguardo tutte le parole tra un segno e l’altro.

I COLORI DELLE PAROLE ■C hi ha mai pensato che anche le parole hanno un colore? // Banana, / canarino, / limone, / mimosa, / di quale colore sono? // ■ È evidente, / no? // ■E così le parole neve, / stracchino, / latte, / ermellino, / panna, / sono bianche, / non c’è dubbio. // ■C ome nere sono le parole carbone, / lutto, / notte, / pantera / (quella nera, / ovviamente). // E si immagina benissimo di quale colore siano fiamma, / lingua, / sole, / cuore. // ■L a cosa strana è che neppure le parole avevano mai pensato al loro colore; / ma il giorno che lo fecero, / si accorsero subito qual era e si arrabbiarono moltissimo. // ■ – Basta con questa ingiustizia! // – gridarono. // – È da secoli che ci offendono! // ■ Si erano accorte, / infatti, / di essere state sempre scritte o stampate tutte in nero. // ■F u così che sulle pagine dei libri, / dei quaderni, / dei giornali, / ognuna prese subito il suo vero colore. // ■L a parola banana divenne d’un giallo squillante, / la parola fuoco tutta rossa, / la parola foglia tutta verde, / la parola ghiaccio così bianca che si distingueva appena. // ■F u come se l’arcobaleno si fosse improvvisamente posato su tutti i giornali, / i libri, / i quaderni… /// M. Argilli, Fiabe di tanti colori, Editori Riuniti

Rispondi sinceramente. • Hai sempre potuto abbracciare con lo sguardo le parole tra un segno e l’altro? • Hai rispettato il cambio di tono? • Secondo te, come hai letto? Meglio. Peggio. Come prima.

56 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 56

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Le seguenti schede possono essere utilizzate come consolidamento dell’abilità di lettura espressiva.

Nome e cognome

Data

,

L INTONAZIONE Sottolinea le parole chiave e gli aggettivi o le espressioni che le accompagnano, come nell’esempio. Poi completa le frasi e leggi usando il tono di voce adatto. – Ai posti di combattimento! – ordina con voce ferma il capitano. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Salendo con fatica verso la cima, Paolo ansimò: – Manca ancora tanto? La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Non me ne va mai bene una! – piagnucola con voce stridula Sara. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Uscendo di corsa dal suo nascondiglio, Marta gridò: – Liberi tutti!!! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Alessia, con voce stridula, si ribellò: – Smettila di tirarmi i capelli! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Zia, passiamo dall’edicola per le figurine? – domanda speranzoso Ale. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

57 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 57

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Nome e cognome

Data

,

L INTONAZIONE Sottolinea le parole chiave e gli aggettivi o le espressioni che le accompagnano, come nell’esempio. Poi completa le frasi e leggi usando il tono di voce adatto. Andrea, senza quasi muovere le labbra, bisbiglia: – Non farti scoprire! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Il pubblico al termine dello spettacolo esplode in un: – Bravi! Bis! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Non mi sento bene! Oggi non mi alzo! – si lamenta Simone. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Buona idea! – esclama entusiasta Margherita. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Gino, con voce implorante, chiede: – Dai, mi compri quel fumetto, papà? La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– In che cosa posso esserle utile? – domanda con cortesia il negoziante. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

58 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 58

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Dopo aver proposto le due schede precedenti, è bene sottoporre queste letture, nelle quali sono segnalate sia le pause della punteggiatura sia le parole chiave. Gli alunni e le alunne leggeranno prima a mente, poi a voce alta, rispettando punteggiatura e intonazione.

Nome e cognome

Data

, LA PUNTEGGIATURA E L INTONAZIONE Osserva le parole chiave sottolineate. Poi, rispettando la punteggiatura, leggi a voce alta usando il tono adatto. Ricorda di “abbracciare” con lo sguardo tutte le parole tra un segno e l’altro.

PARLARE DAVANTI A TUTTI ■ I o detesto parlare di fronte a tutti. // Mi sento stupida, / goffa, / imbranata. // ■T uttavia ho studiato tutta la settimana per non fare una figuraccia: / oggi sono pronta per l’esposizione orale davanti a tutta la classe. // ■A lla cattedra, / con un filo di voce, / comincio la relazione. // Balbetto un po’, / è normale, / ho paura. // – Io vi parlerò delle… /// tartarughe giganti che vivono alle Galapagos. // Il… /// il mare è… /// ■D ’un tratto Luigi mi interrompe esclamando: / – Alza il volume! // ■T utta rossa tento di proseguire, / ma lui subito prendendomi in giro: / – Sembri muta come i nostri pesci… /// ■L o fulmino con un’occhiata furiosa. // Mi sento più furiosa del mare e del cielo in un giorno di tempesta. // ■L ui continua a sorridere. // Un sorriso da orecchio a orecchio. // È evidente: / sta cercando di farmi perdere la concentrazione. // ■P er fortuna interviene la maestra e lo rimprovera davanti a tutti: / – Ora basta, / Luigi! // Lascia che Maria prosegua! // ■ I o riattacco ed è una tirata tutta d’un fiato. // Alla fine guardo la classe, / inquieta. // ■C on mio grande sollievo, / tutti applaudono la mia relazione. // ■T utti tranne Luigi, / ovviamente, / che preferisce fare smorfie. // L. Brousseau, Una mamma su misura, Mondadori

59 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 59

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Nome e cognome

Data

, LA PUNTEGGIATURA E L INTONAZIONE Osserva le parole chiave sottolineate. Poi, rispettando la punteggiatura, leggi a voce alta usando il tono adatto. Ricorda di “abbracciare” con lo sguardo tutte le parole tra un segno e l’altro.

A CAVALLO DI UNA SCOPA ■– Lei vende scope? // – chiese con fare deciso la Piccola Strega. // ■– Certo! // – rispose premuroso Grano di Pepe. // ■– Ne vorrei una. // – proseguì seria la Piccola Strega. // ■– Con il manico o senza? // ■– Con il manico! // – esclamò la Piccola Strega. // ■– Come questa qui? // – chiese gentilmente Grano di Pepe. // ■– Sì, / può andare! // – concluse la Piccola Strega. // ■– La devo legare? // Se lego i rami, / la porta meglio… /// – suggerì dubbioso Grano di Pepe. /// ■ I n tono sbrigativo la Piccola Strega rispose: / – Molto gentile, / ma non ce n’è bisogno. // ■V eloce come un fulmine, / la Piccola Strega filò via sulla scopa nuova. // Con i capelli al vento e il fazzolettone svolazzante, / sorvolò rapida i tetti e i comignoli del paese. // ■ I l corvo Abraxas stava accovacciato sulla sua spalla, / tenendosi aggrappato a fatica. // ■– Attenta! // – gracchiò allarmato d’un tratto. / – Il campanile! // ■L a Piccola Strega riuscì a sterzare appena in tempo, / altrimenti sarebbero rimasti appesi alla punta del campanile. // Soltanto il grembiule s’impigliò nel becco del galletto di ferro. // Scroc! // Si strappò proprio a metà. // ■– Ma vola più piano! // – strillò il corvo. // – Sei impazzita? // ■– Io no! // – gridò la Piccola Strega. // – Ma la scopa sì! // Questa bestiaccia mi è sfuggita di mano! // Con le scope nuove è proprio come con i puledri: / bisogna prima domarle e addestrarle! // O. Preussler, La piccola strega, Nord-Sud Edizioni

60 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 60

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA ESPRESSIVA

Nome e cognome

Data

, LA PUNTEGGIATURA E L INTONAZIONE Osserva le parole chiave sottolineate. Poi, rispettando la punteggiatura, leggi a voce alta usando il tono adatto. Ricorda di “abbracciare” con lo sguardo tutte le parole tra un segno e l’altro.

LEZIONI DI ARITMETICA L’insegnante stava spiegando l’addizione. A un certo punto chiese: – Sentiamo un po’, Gino: quanto fa due più due? – Quattro – rispose sicuro Gino. A sentir quella risposta, Sebastiano cominciò ad agitarsi nel banco. Allora l’insegnante, incuriosita, gli domandò: – Che cosa c’è, Sebastiano? Qualcosa non va? Con una voce un po’ seccata Sebastiano domandò: – Perché due più due deve sempre fare quattro? Non potrebbe fare cinque, una volta tanto? La maestra, stupita, esclamò: – Ma Sebastiano, che cosa ti viene in mente? – Non potrebbe fare almeno quattro e mezzo? – disse lui. La maestra ormai stava perdendo la pazienza: – Ma no, ti dico! A questo punto la maestra decise di passare a una nuova operazione e divise i bambini su due file uguali: dieci di qua e dieci di là. Poi, con fare paziente, si rivolse a Sebastiano: – Avanti, Sebastiano, conta tu ora: quanto fa dieci più dieci? – Fa ventuno – rispose deciso il bambino. La maestra, sempre più stupita disse: – Ma come ventuno? Guarda: dieci di qua, dieci di là. Conta insieme a me… Non sono forse venti? – No, sono ventuno – brontolò testardo Sebastiano. – Ma perché? – Perché ci sono anch’io! – Ma tu non conti! Un po’ seccato, Sebastiano esclamò: – Come non conto? Me l’ha detto lei di contare! A. Gobetti, La storia del gallo Sebastiano, Einaudi Scuola

61 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 61

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

L’insegnante propone le seguenti schede come consolidamento dell’abilità di lettura approfondita. Si vedano poi anche i suggerimenti presentati in questa Guida nella pagine dedicate alla Lettura approfondita.

Nome e cognome

Data

CAPIRE LE PAROLE Prova a scrivere il significato delle espressioni evidenziate. Aiutati con il contesto o consulta il dizionario. Con coraggio Ivan si mise le gambe in spalla e affrontò il lungo cammino. • Questa espressione significa: Stefano assisteva esilarato allo spettacolo dei pagliacci del circo. • Questa espressione significa: Per raggiungere gli altri Elisa si mise a correre all’impazzata. • Questa espressione significa: Il bimbo ascoltava rapito il nonno che gli raccontava una fiaba. • Questa espressione significa: Con il cuore in gola, Camilla si avventurò nella stanza buia. • Questa espressione significa: Giulia udiva dei rumori sinistri provenire dalla camera vicina. • Questa espressione significa: L’esploratore, atterrito dal ruggito del leone, fuggì. • Questa espressione significa: All’ennesima bugia, l’amico perse le staffe. • L’aggettivo ennesimo significa: • L’espressione perse le staffe significa:

62 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 62

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Nome e cognome

Data

CAPIRE LE PAROLE Prova a scrivere il significato dei modi di dire evidenziati. Aiutati con il contesto o consulta il dizionario. I prezzi della frutta e della verdura sono saliti alle stelle. • Questo modo di dire significa: Aveva voluto troppo e così era rimasto con un pugno di mosche. • Questo modo di dire significa: Le parole dell’amico gli avevano fatto saltare la mosca al naso. • Questo modo di dire significa: Aveva rotto il tablet del papà e ora era in un mare di guai. • Questo modo di dire significa: Il tempo stringeva e lui era ormai con l’acqua alla gola. • Questo modo di dire significa: La sentinella, durante il suo turno di guardia, sta all’erta. • Questo modo di dire significa: Camminavano sul sentiero in fila indiana. • Questo modo di dire significa: Rachele è una ragazza con i piedi per terra. • Questo modo di dire significa:

63 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 63

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Le schede che seguono possono essere usate sia come ulteriore esercizio sia come verifica.

Nome e cognome

Data

LA STRUTTURA DEL TESTO Leggi a mente con attenzione, poi rispondi.

IL CALICANTO Si narra che in un freddo giorno d’inverno un piccolo pettirosso stanco, affamato e intirizzito, chiedeva invano a tutti gli alberi il permesso di posarsi sui loro rami per riprendere un po’ di fiato: ma tutti gli alberi lo cacciavano. Il pettirosso era ormai esausto, quando un arbusto di calicanto lo vide e lo chiamò. Il pettirosso si avvicinò, si posò sui suoi rami e il calicanto cercò di riscaldarlo avvolgendogli intorno le poche foglie che gli erano rimaste. L’uccellino si scaldò, si riposò e poi riprese il suo volo verso terre più calde. Gli dèi, che dall’alto avevano seguito tutto, vollero premiare il modesto arbusto di calicanto e fecero cadere sui suoi rami una pioggia di stelle dorate e profumate. Da allora, durante l’inverno, i rami spogli del calicanto si rivestono di piccoli profumatissimi fiori! P. Celli, Crescere fra le piante, Edagricole

• Chi è il protagonista? • C’è l’antagonista? Se sì, chi è? • Chi è l’eroe? • Che cosa fa? • Che tipo di racconto è? Una favola. Una fiaba. • Perché?

Una leggenda.

Sottolinea: • in verde l’introduzione; • in rosso la conclusione.

64 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 64

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Nome e cognome

Data

COMPRENDERE IL TESTO Leggi a mente con attenzione.

LA BANDA Quell’estate la nostra banda si riuniva dalle parti dell’Appia Antica, strada ai margini di antiche rovine e cipressi. Al posto dell’asfalto ha dei sassi tondi e grossi come pagnotte. Al chilometro ventesimo c’è un grande locale di mattoni rossi, con l’ingresso sbarrato dai rovi. Dicono che sia una rovina romana. In questa stanza diroccata noi della banda ci riunivamo per giocare a carte e per discutere dei nostri problemi. Lì stavamo bene, freschi e all’ombra, e ci sembrava di essere in una fortezza. Quando non giocavamo a carte davamo sfogo alla nostra fantasia immaginando imprese fantastiche, come partire per l’America per scoprire qualche miniera di uranio e di brillanti. Il bello era che discutevamo in modo così serio, che arrivavamo a litigare se qualcuno metteva in dubbio il coraggio di un altro. Ci illudevamo di essere degli uomini misteriosi, decisi a tutto, terribili, simili a quelli che vedevamo nei film e nelle illustrazioni dei giornali a fumetti. A. Moravia, Racconti romani, Bompiani

Segna con una X le affermazioni esatte.

La banda si era trovata un rifugio per la prima volta quell’estate. La banda cambiava rifugio ogni anno. L’autore e i suoi amici vivevano a Roma. I ragazzi avevano formato la banda per una sola estate. La banda aveva l’abitudine di riunirsi ogni estate. La banda era formata da ragazzi che suonavano degli strumenti. La banda era formata da alcuni ragazzini che si riunivano per giocare. Nel testo è specificato il luogo in cui si è svolto il fatto. Nel testo non è specificato il tempo in cui si è svolto il fatto. Lo scopo del rifugio era quello di avere un posto solo per i ragazzi. Lo scopo del rifugio era quello di preparare un assalto alle bande avversarie.

65 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 65

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Nome e cognome

Data

Leggi a mente con attenzione. Poi copri il testo con un foglio e completa rispettando le relazioni di tempo.

UN TOPO POETA Un topo era solito recarsi nello studio di un poeta, poiché in quello stanzino freddo e semibuio il cestino era sempre gonfio di carta. Il topo Erminio rosicchiava felice quei fogli, senza badare a ciò che in essi vi era scritto, quando gli scappò dalla bocca un: – Cespugli di miele son le tue gote. La moglie arrossì per tanta insospettata tenerezza. Anche Erminio arrossì, sotto il grigio pelo, perché quelle non erano “sue” parole, ma gli erano uscite dalle labbra così, senza che se ne fosse accorto. E le sorprese non finirono lì. Spesso, quando parlava con qualcuno, sul più bello del discorso ecco che gli sgorgavano dalla bocca frasi del tipo: – Il cielo, mare rovesciato di purezza – oppure, – Le gocce sulla margherita, argento siderale – e così via. Gli altri topi si stupivano di conoscere un sorcetto dal cuore così sensibile. Ma perché il topo Erminio si comportava così? È chiaro: era l’effetto del rosicchiamento di quelle carte, contenenti i versi di un poeta! G. Vit, Baia delle favole, Comune di Sestri Levante

• Prima, il poeta butta via nel cestino la carta. • Dopo, il topo • Prima, il topo Erminio • Dopo, gli sfugge dalla bocca: – Cespugli di miele son le tue gote. • Prima, il topo Erminio pronuncia: – Cespugli di miele son le tue gote. • Dopo, la moglie • Prima, il topo Erminio • Dopo, gli altri topi si stupiscono di conoscere un topolino così sensibile.

66 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 66

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Nome e cognome

Data

Leggi a mente con attenzione. Poi copri il testo con un foglio e completa rispettando le relazioni di tempo.

NON APRITE QUELLA SCATOLINA! Larry ha chiuso in una scatola di fiammiferi uno scorpione femmina. La scatola rimane lì finché Larry, inavvertitamente, dopo pranzo apre la scatolina…

Larry sentì un prurito sulla mano, abbassò gli occhi, e da quel momento le cose precipitarono. Lui ruggì di terrore, al che Leslie, il fratello, si lasciò scappare un piatto dalle mani e il cane uscì da sotto il tavolo abbaiando come un forsennato. Con uno scatto della mano Larry fece volare lo scorpione sulla tovaglia. La bestiola, furiosa per il trattamento, si diresse veloce verso Leslie che balzò in piedi, rovesciò la sedia e sventolò disperatamente il tovagliolo, facendo rotolare la bestiaccia verso la mamma, che immediatamente gettò un urlo che qualunque locomotiva sarebbe stata orgogliosa di imitare. – Attenti! Attenti! Vengono qua! – strillava Leslie. – Ci vuole un libro – urlava Larry. – Non spaventarti, colpiscili! – Attento… ce n’è un altro! Presto… presto! – gridò la mamma. Finalmente tutti si spostarono in salotto: io allora passai una mezz’ora a radunare i piccoli dello scorpione usando un cucchiaino da tè. Poi li riportai fuori, sul muro del giardino dove li avevo trovati. G. Durrel, La mia famiglia e altri animali, Adelphi

• Prima, Larry aveva chiuso in una scatola di fiammiferi uno scorpione femmina; dopo pranzo Larry • Mentre Larry gridava per il terrore, il fratello Leslie • Contemporaneamente, il cane • Poi, Larry fece rotolare lo scorpione verso la mamma, mentre la mamma • Infine, Larry

67 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 67

18/12/20 08:46


Didattica della lettura LA LETTURA APPROFONDITA

Nome e cognome

Data

Leggi a mente con attenzione. Poi copri il testo con un foglio e completa rispettando le relazioni di causa.

AVVENTURA NELLA PALUDE Annie era caduta in una pozza di fango. – Sono scivolata – disse. Jack si sfilò lo zainetto, si mise in ginocchio e le mostrò un ciuffo di radici. – Aggrappati a quelle! – le disse. Annie cercò di raggiungere le radici. – Sono troppo lontane – rispose, ansimando per la fatica. Stava sprofondando. Il fango ora le arrivava al collo. Jack si guardò intorno, vide un ramo caduto vicino alla riva. Corse a prenderlo, lo raccolse e lo portò a Annie. Di sua sorella ormai si vedevano solo le braccia e la testa. Jack le tese il ramo e Annie riuscì ad afferrarlo. – Tieniti forte – disse Jack. – Ti trascino vicino alle radici! – Jack, affondo lo stesso! – strillò Annie spaventata. Il fango le arrivava al mento. – Forza! Prova… non mollare, Annie! – ribatté il fratello, cercando di non scivolare. In quel momento un’ombra passò sui due ragazzini. Un enorme avvoltoio volava in cerchio nel cielo sopra le loro teste. “Pensa che Annie non ce la farà…” disse tra sé Jack, preoccupato. – Ehi, tu, brutto! Vattene via di qui! – urlò Annie all’uccellaccio. Per la rabbia lasciò andare il ramo e si gettò verso le radici e le raggiunse! – Sì!!! – gridò Jack. – Tira! Tira forte! Lentamente Annie riuscì a trascinarsi fuori dal fango. Era coperta di melma scura dalla testa ai piedi. – Visto? – urlò Annie all’avvoltoio, agitando un pugno. – Vattene via! M.P. Osborne, Leoni nella savana, Piemme Junior

• Jack dà un bastone ad Annie, perché • Jack incita Annie a non mollare il ramo, perché • Un avvoltoio si aggira sopra la pozza di fango, perché • Annie riesce ad afferrare le radici, perché

68 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 68

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

PER APPROFONDIRE... , LA STORIA DELL OPERA LIRICA L’opera lirica nasce a Firenze verso la fine del ’500, quando un gruppo di amici, appassionato di musica e di poesia, decise di rinnovare gli spettacoli del tempo ispirandosi alla cultura classica. Il gruppo, chiamato “Camerata Bardi”, dal nome del conte Bardi nella cui casa si erano riuniti gli amici, sperimentò così un nuovo genere di spettacolo musicale in cui i cantanti si soffermavano molto sulle parole, scandendole bene, proprio come accadeva nelle tragedie greche. La Camerata Bardi scrisse così la prima opera, Dafne, che aveva come soggetto la storia mitologica della dea Dafne che, per sfuggire al dio Apollo, si trasformò in alloro. Tutto ciò accadde in pieno Rinascimento e la famiglia de’ Medici, da sempre grandi mecenati, appoggiò subito questa nuova forma di spettacolo e ne ospitò tante rappresentazioni all’interno del proprio palazzo dove aveva fatto adattare un grande salone a teatro. L’opera lirica si diffuse in fretta e da spettacolo esclusivo e riservato ai soli nobili divenne molto popolare. Nacquero quindi molti teatri in tutt’Italia e anche all’estero. Oggi i teatri sono veramente tantissimi! Ma come è fatto un teatro? Osserva l’immagine e cerca di memorizzare i nomi delle parti del teatro.

BOCCASCENA LOGGIONI E PALCHI

PLATEA

69 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 69

18/12/20 08:46


CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 70

prova n°3

Piegare a valle

Piegare a valle

PASSAGGIO IN MEZZO ALL’ACQUA

PASSAGGIO IN MEZZO AL FUOCO

SILENZIO

SA RA ST RO

Nome e cognome

Piegare a monte

prova n°2

Piegare a monte

prova n°1

O

N GE

PA PA

IN

O M TA

Piegare a valle

PAMINA

Piegare a monte

TE

EN

RP

SE

MONOSTATOS

La Meraviglia delle Arti Data

LAPBOOK DEL FLAUTO MAGICO

Costruisci il lapbook del Flauto Magico. ASTRIFIAMMANTE

I PERSONAGGI

70

18/12/20 08:46

PAPAGENA


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

Piegare a monte

Piegare a valle

Se suonato, trasforma l’odio in gioia e rende docili le belve feroci.

Piegare a monte

Piegare a valle

Quando viene suonato protegge da ogni pericolo.

Piegare a monte

Piegare a valle

Piegare all’interno e incollare

Piegare all’interno e incollare

Regala il potere assoluto a chi lo possiede.

Piegare all’interno e incollare Ritagliare e inserire nella tasca ottenuta

71 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 71

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

LA MASCHERA DI PAPAGENO Indossa la maschera di Papageno e… trasformati nel più simpatico personaggio del Flauto Magico!

1) Ricalca o riproduci il modello su un cartoncino. 2) Colora la maschera, poi ritaglia le aperture per gli occhi. 3) Pratica dei piccoli fori per infilare gli elastici.

72 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 72

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

GIOCARE CON... LA FILOSOFIA Trova nel crucipuzzle le sei parole del percorso della conoscenza. Le parole possono essere scritte in verticale o in orizzontale.

meraviglia • curiosità • dubbio • ragionamento • conoscenza • verità R

A

G

I

O

N

A

M

E

N

T

O

C

O

N

O

S

C

E

N

Z

A

L

O

U

E

O

L

A

E

M

I

D

U

N

P

R

B

M

E

R

A

V

I

G

L

I

A

I

V

U

A

O

V

D

D

H

I

A

D

O

E

L

G

P

D

U

A

Q

O

F

U

S

R

I

U

E

B

B

I

M

S

P

C

I

I

V

Z

B

H

B

L

O

I

Z

L

T

T

E

I

F

P

I

Z

E

T

A

B

A

A

O

M

O

G

O

N

D

A

O

E

La meraviglia è il primo passo verso la conoscenza. Divertiti a trovare delle espressioni di meraviglia attingendo dal nostro patrimonio dialettale. Continua tu. • Espressione siciliana à Mizzica! • Espressione milanese à Ciumbia! • Espressione romana à An vedi! • Espressione veneta à Ostregheta!

• ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� • ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� • ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� • �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

73 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 73

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

RICOMPONI IL MITO DELLA CAVERNA Colora e ritaglia gli elementi del mito della caverna e incollali nella vignetta, al posto giusto.

74 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 74

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

COME FRIDA Il copricapo di Frida è proprio speciale... come lei. Costruiscilo e indossalo o regalalo a chi vuoi tu.

1) Riproduci su un cartoncino la pettinatura e il copricapo di fiori. 2) Colora e ritaglia. 3) Pratica dei piccoli fori per infilare gli elastici.

75 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 75

18/12/20 08:46


La Meraviglia delle Arti Nome e cognome

Data

FRIDA KAHLO Colora il ritratto di Frida. Scegli i colori più adatti per esprimere tutta la vitalità di questa artista.

F. Kahlo, Autoritratto dedicato a Lev Trockij, The National Museum for Women in the Arts, 1937, Washington.

Segna con una X.

• Da piccola, Frida veniva derisa dai compagni perché: vestiva male. aveva una gamba più corta dell’altra. • Elementi distintivi del viso di Frida erano: le sopracciglia folte. le orecchie grandi.

Durante la sua attività di insegnante, • Frida preferiva svolgere le lezioni: dentro le aule della scuola. in strada, tra la gente. • Frida, nei suoi autoritratti, amava dipingersi insieme a: scimmie e pappagalli. cavalli e pavoni.

76 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_01-76.indd 76

18/12/20 08:46


Soluzioni

Lettu re Pagina 12

RICOMINCIARE

PAROLA NASCOSTA

Pagina 8 LABIRINTO La frase che si ottiene è: Quello che ho letto è un testo narrativo fantastico.

Pagina 9 MESSAGGIO MISTERIOSO La frase che si ottiene è: Questo testo è una fiaba. Es. 1. Risposte: • Uno dei protagonisti è un principe. • Si conclude con un lieto fine. • C’è un elemento magico. • C’è un aiutante.

1 C

R

I

S

2 P

A

C

E

3 A

G

G

4 D

A

5 V

T

A

L

L

I

N

U

A

N

Y

Ò

N

Z

E

A

R

I

O

P

I

N

T

O

6 A

N

D

I

R

I

V

I

E

N

7 L

E

G

A

R

E

O

I

La frase è: Questo testo è una leggenda.

Pagina 13 PAROLA NASCOSTA

Pagina 10 PAROLA NASCOSTA

1 A

S

T

R

E

T

T

E

3 E

S

T

4 S

2 S

O

N

A

T

E

P

L

E

N

I

C

I

N

O

6 O

R

S

A

5 V 7 L

A

T

T

E

8 P

L

A

I

D

I

O

C

C

O

L

10 J

A

C

O

P

O

9 C

O

D

M

O

1 V E R S O 2 S I M I L I T U D 3 R I E N T R A N O

O

R

E

4 A L T E R N A 5 R O N D I N I 6 O N D A 7 S

A

A

T

A

T

T

O

F

A

8 B A

C

I

A

T

S

I

E

S

C

H

E

10 R

I

F

L

E

S

N

E

A

E

R

9 P

T

I

A

La frase è: Il poeta invece di “barche” parla di “vele”, usa “una parte per il tutto”. È una sineddoche.

Pagina 11 PAROLE NASCOSTE

1

R

2

I

3

R

4

E

5

I

7

U M I N

8

N

6 O

C

7

N

I

S

12

C

M 10

F

3

11

V

13

C

G

1

Pagina 14 L

L

O

I

N

E

G

L

E

S

R

A

M

A

N

14

15

E

2

A

17

T

4

H

I

O

R

6

5

S B

9

A I

O

IL… QUIZZONE Testo narrativo realistico Testo narrativo fantastico 1 Fiaba 4 Favola 7 Leggenda 2 Testo informativo 3 Testo descrittivo 6 Testo poetico

5 8

O 16

D

O

La frase che si ottiene è: Il testo è una favola. La morale è: Chi si accontenta gode. Es. 1. Animali che hanno vizi e difetti degli uomini.

77 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 77

18/12/20 08:48


Soluzioni

Lettu re Pagine 134-135 • AUTOBIOGRAFIA

VERSO L'INVALSI Pagine 32-33 • TESTO REALISTICO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5: 6:

C C C D C D

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

7: B 8. C 9: B 10: B 11: A

1: 2: 3: 4: 5: 6:

B B B D C C

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

7: C 8: D 9: C 10: C 11: C

Pagine 74-75 • RACCONTO D'AVVENTURA Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5: 6:

C C B B A D

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

7: A 8: A 9: D 10: C 11: B

Pagine 88-89 • RACCONTO UMORISTICO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

D D B D B

Quesito Quesito Quesito Quesito

6: 7: 8: 9:

C C D C

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

6: C 7: A 8: B 9: C 10: C

Pagine 104-105 • MITO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

B B C C A

Pagine 122 • LETTERA Quesito 1: A Quesito 2: C

1: 2: 3: 4: 5: 6:

C C C B C B

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

7: A 8: C 9: B 10: C 11: C

Pagine 150-151 • TESTO INFORMATIVO

Pagine 48-49 • RACCONTO FANTASTICO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

Quesito 3: B Quesito 4: A

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

C B D C C

Quesito Quesito Quesito Quesito

6: 7: 8: 9:

B A C B

Pagine 164-165 • CRONACA GIORNALISTICA Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

A A D A B

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

6: C 7: B 8: C 9: D 10: C

Pagine 184-185 • TESTO DESCRITTIVO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

B C D B C

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

6: D 7: B 8: A 9: B 10: D

Pagine 208-209 • TESTO REGOLATIVO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

B A B B D

Quesito Quesito Quesito Quesito

6: 7: 8: 9:

B C D B

Pagine 222-223 • TESTO POETICO Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

1: 2: 3: 4: 5:

B B C A C

Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito

6: C 7: B 8: C 9: C 10: B

Pagine 123 • DIARIO Quesito 1: C Quesito 2: C Quesito 3: D

Quesito 4: B Quesito 5: A

78 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 78

18/12/20 08:48


Soluzioni

Lettu re

CRUCIMAPPE

Pagina 246 • RACCONTO UMORISTICO

Pagina 240 • TESTO REALISTICO

1

1

2

3

1

R E

3 4

P R

2

I

2

5

4

A L

N O T T 1 D E T E R M I N A T O O G 4

2

3

6 7 8

5

S E C O N D A R I O U N O Z N I 8 7 C 3 R I F L E S S 10 O T L 4 U N A R R A T E S 5 I D I A L

9 5

T I V A T O R E L

R

A

T

T

O G I C A

E

N

E

E

P

E

R

F

A

R

F

A

N

T

A

S

T

I

C

A

R

E

Lo scopo è: Intrattenere per far fantasticare.

Pagina 244 • RACCONTO D'AVVENTURA 4 S

3 F

1

1

E

2

2

3

4

5

V

C O M P R I M A R I O 6 7 O O L L 5 8 9 A L A Z U 6 10 2 I P S U S P E N S E H O R P T O 11 B A O O N D A C K

I S C E 13

N A

12

G O

E

E S A G E R A Z I O N E C O N C L U S I O N E C A R I C A T U R A

R

I

R

E

D

I

P

O

N

D

E

A

I

G

R

A

N

P

E

R

C

S

H

É

Lo scopo è: Rispondere ai grandi perché.

R

1

R E A L E

Pagina 248 • MITO

Pagina 242 • RACCONTO FANTASTICO T

M A L I N T E S O P R O T A G O N I S T A

Lo scopo è: Scatenare la risata.

9

Lo scopo è: Raccontare fatti reali.

N

I D I C O L O D I A L O G I C A

6

O N E

I

S O R P R E S A R

I

N I

Pagina 250 • LETTERA e DIARIO 1 2

1 P

2 1 C O N G E D O 2 A S

3

4

5

M I T T E N T E 6 4 S A 3 C C 8 9 3 7C R O N O L O G I C O N I N P T C 5 T F R L 11 4 O S A L U T I U 12 13 S D R M U I M 14 A O Z I N O E N E Lo scopo è: Comunicare a distanza.

S T A

Lo scopo è: Coinvolgere ed emozionare.

79 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 79

18/12/20 14:45


Soluzioni

Lettu re

Pagina 252 • AUTOBIOGRAFIA 1 D E F I N I T 2 A U T O R E 3 S E C O N D A 4 P A S S A T O 5 F L A S H B A 6 P E R S O N A

7 R E A L 8 N A R R 9 P R O T 10 P R E S

Pagina 258 • TESTO DESCRITTIVO

1

C K G G I

E A T

I V E

A G O N I

2

S T A

E N T E 11 D I A L O G I C H E 12 V I T A

3

F

O

R

N

I

R

E

C

O

N

O

I

N

F

O

R

M

A

R

E

E

R

D

I

N

E

I

S

T

R

U

Z

A

M

P

L

I

A

R

E

L

E

I

O

N

I

E

R

E

G

O

L

E

C

O

N

O

S

C

E

N

Z

E

Lo scopo è: Fornire con ordine istruzioni e regole.

Pagina 262 • TESTO POETICO

Lo scopo è: Informare e ampliare le conoscenze.

1

Pagina 256 • CRONACA GIORNALISTICA 1

T

I

T O

L

O

C O N C

3

R E

4

C R O N O L O G

8 9

P

E

L

U S

I

O N

E

F U S O R C

1 I

4

P

E

C O

I

O

Q U A N D O T

E

R Z

A

A

P

E R

T U R A

2

C

I

M

2

1

S

E

T

T

T

E

R

A

R

S O N

N

F

A

A

T B A

3

2

7

H É

S O M M A R

A L

2

7

P

4

Pagina 260 • TESTO REGOLATIVO

Pagina 254 • TESTO INFORMATIVO

6

1

2

Lo scopo è: Fotografare con le parole il mondo.

Lo scopo è: Far conoscere la propria vita.

5

S

O T C O L O R E S G A 6 2 5 A G G E T T I V I 7 T Z E 3 O L 8F A T T I V I I 9 T O L 10 11 12 4 U D I T I V I N E V 13 14 5 F O R M A

I

R

3

1

O

A

T

5

I

F

I

8

4

C

5

6 3

R

6

A Z

I

O

A

M

R

L

A

A

L

V

O N

E 9

R S

O

I

A

3

G R

I

10

T M O

A 11

Lo scopo è: Informare.

M M A

Lo scopo è: Esprimere in versi sentimenti ed emozioni.

80 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 80

18/12/20 08:48


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

PROVE D'INGRESSO Pagina 2

1 ombrello • tenda • ponte • tamburo • trampolino pentola • pompiere • pantera • bandiera • tromba ciambella • cometa • cuscino • ancora • lancia cammello • ciuffo • arancia • cuccia • carciofo gufo • giacca • giornale • giudice • fungo tartaruga • gomma • gomitolo • giostra • valigia

Pagina 3

2 • Ripongo la giacca nell’armadio prima di giocare.

• Mentre andavo a scuola sono caduto e mi sono procurato un bernoccolo sulla fronte; per fortuna lo posso nascondere con il ciuffo. • Quando porto il mio cane a fare una passeggiata, gli metto sempre il guinzaglio. • Io e mio cugino giochiamo a calcio nel campetto del parco vicino a casa mia.

3 ghianda • orchestra • girasoli • cipolla • foche chiavi • cestino • streghe • ginocchio • angelo ringhiera • margherite • panchina • pulcino • chiodi oliera • ciliegie • ventaglio • trifoglio • tagliere genio • bagno • ragnatela • Italia • cerniera

Pagina 4

4 Da cancellare:

• gnente • maccio • oglio • maccia • gorni • ce • preccedono • citta • agirano • zampogniari • aglietano • dolcisime • negnie • papa • a • legnio • a • taliate • gusta • inciodate • realizato • scafale • gochi • farfale • svolazano • alegramente • allaltro

5

7

• • • • •

città • riempì lì • caffè È • già • perché C’è • è • così accompagnerà

Pagina 5

1

• • • •

Un • i • i • una • la • L’ • le • una lo • un’ • un • Il • il • uno gli • le • gli una • la

2 Federico • fratello • canarino • balcone • gabbia • tartaruga • giardino • Gilda • sorellina • pesciolino • vaschetta • Billo • casa • arca • Noè • mamma NOMI COMUNI DI COSA

NOMI COMUNI DI ANIMALE

NOMI COMUNI DI PERSONA

Federico

balcone

canarino

fratello

Gilda

gabbia

tartaruga

sorellina

Billo

giardino

pesciolino

mamma

Noè

vaschetta

NOMI PROPRI

casa, arca

3

MASCHILE SINGOLARE

FEMMINILE SINGOLARE

MASCHILE PLURALE

FEMMINILE PLURALE

tappeto

pentola

bicchieri

gonne

lampadario

saponetta

semafori

posate

vigile

camicia

muratori

pantofole

Pagina 6

4 A

I

F

A

T

I

C

O

S

A

A

M

E

L

I

A

E

D

O

N

C

A

E

L

I

T

T

O

S

T

1

B

A

G

N

O

2

S

A

L

I

E

R

A

S

T

N

E

R

A

N

R

E

I

3

M

I

N

I

E

R

A

E

S

A

G

G

I

A

E

R

C

4

T

E

N

A

G

L

I

R

M

O

R

B

I

D

O

E

H

5

T

R

O

M

B

A

F

A

M

O

S

O

F

U

N

I

6

C

I

C

O

G

N

A

A

La parola è barrito ed è il verso dell'elefante.

6 ban/die/ra oc/chia/li o/ce/a/no bar/chet/ta

sal/va/gen/te cam/mel/lo dro/me/da/rio trom/bet/tie/re

Persona saggia Cuscino morbido Motivetto allegro Salita faticosa Cantante famoso Mobili antichi

5 lascio • se ne va • accarezza • sfiorandoli • chiamo • viene • trotterellando • sembra • stia • sorridendo • Mangia • do • piacciono

81 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 81

18/12/20 08:48


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

PASSATO

PRESENTE

COMUNICAZIONE Pagina 9

1

FUTURO

B

segnale

Tu hai nuotato

Noi giochiamo

Io dormirò

C

ciclista

Egli partì

Tu mangi

Voi avrete giocato

D

Paolo

Noi andammo

Essi salgono

Egli fuggirà

Io correvo

Io raccolgo

Essi crederanno

2

Voi finiste

Egli frigge

Voi studierete

Tu avevi piantato

Essi salutano

Noi prenderemo

7

ARTICOLI

AGGETTIVI

VERBI

tovaglia

gli

favoloso

cavalcare

tromba

uno

difficile

brillare

pavone

il

vanitoso

mentire

bottone

lo

terribile

preparare

8 (suggerimenti) NOME

AGGETTIVO

ARTICOLO

NOME

AGGETTIVO

la

pioggia scrosciante

il

fiume

impetuoso

l'

amico

leale

il

mare

mosso

l'

orso

bruno

il

cavallo

docile

l'

albero

grande

il

bambino allegro

9 (suggerimenti)

SCOPO

CODICE

DESTINATARIO

MESSAGGIO

Ciao

Carlo

verbale

DESTINATARIO

medico

paziente

insegnante

alunni

vigile

automobilista

salutare

SITUAZIONE

dopo una visita medica in classe, durante la giornata scolastica dopo un’infrazione commessa dall’automobilista

Pagina 10

NOMI

ARTICOLO

chi guida regolare la strada a iconico e mezzi di circolazione senso unico verbale trasporto stradale segnalare la ho vinto! tutti mimico vittoria, esultare

EMITTENTE

Pagina 7

• Un presentatore intervista. • Un professore spiega. • Uno studente impara. • Un’aquila vola. • Una rosa appassisce. • Un’orchestra suona.

10 • Le rose fioriscono nel mese di maggio.

EMITTENTE

Io raccolgo Io correvo Essi crederanno Voi finiste Egli frigge Tu avevi piantato Voi studierete Noi prenderemo Essi salutano

Noi giochiamo Tu hai nuotato Voi avrete giocato Tu mangi Egli partì Egli fuggirà Noi andammo Essi salgono

VIGNETTA

6 Io dormirò

• Gli scalatori affrontano con coraggio le salite. • Le arance sono dei frutti invernali.

1

I • C • F • I • C • I • I • C

Pagina 11

2 Emittente: autostoppista

Destinatario: automobilisti Messaggio: cerco un passaggio Codice: mimico Scopo: ottenere un passaggio in auto

Emittente: muratore Destinatario: altro muratore Messaggio: abbassa la carrucola Codice: verbale Scopo: fornire indicazioni utili durante l’attività lavorativa Emittente: cliente della banca Destinatario: cassiere della banca Messaggio: devo prelevare 200 euro dal mio conto Codice: verbale Scopo: prelevare una somma in banca

3

L’EMITTENTE

invia

sceglie in base alla

il messaggio

al

destinatario se conosce il codice usato

situazione decodifica il codice • verbale • iconico • mimico

il registro • formale • comune • informale

82 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 82

18/12/20 08:48


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

ORTOGRAFIA

5 • Una camicia tutta macchiata di cioccolato.

Pagina 12

1

• Le spighe di grano ondeggiano al vento. • La chiesa del mio paese ha un campanile con quattro campane; il loro scampanio ci fa compagnia durante tutto il giorno. • Ho schiacciato le noci con lo schiaccianoci, con i gherigli la mamma mi cucinerà una grossa ciambella. • Il gorilla mangiava una grossa banana gustosa.

SUONI DURI

SUONI DOLCI

Che, cosa, Rachele, cerco, cuccia, chi, indicato, negozio, cugino

Ciao, ci, cerco, cuccia, cugino, Giacomo

Pagina 14

2 (suggerimenti) FRUTTI/VERDURE

CA

camelia

pesca

cavallo

Carmen

CO

basilico

albicocca

falco

Giacomo

cuculo

culla

CU

ANIMALI

COSE/ NOMI PROPRI

FIORI/PIANTE

CIA acacia

arancia

bertuccia

bilancia

CIO violacciocca

carciofo

riccio

briciola

acciuga

ciuffo

ceci

cervo

Marcello

CHE ortiche

pesche

tricheco

Rachele

CI

cipolla

civetta

recinto

zucchine

chiocciola

conchiglia

CIU caucciù CE

noce

ciclamino

CHI fichi

1

lieto • sopracciglia • niente • pugni • oliera • annientare • migliore assegno • milione • cerniera • coniglio • quadrifoglio • genio • ragnatela

2 1

P

A

N

I

E

R

E

2

C

E

R

N

I

E

R

A

B

O

T

T

I

G

L

I

A

4

A

R

T

I

G

L

I

I

C

O

G

N

A

6

O

L

I

E

R

A

C

R

I

N

I

E

R

A

8

S

E

G

N

A

L

E

9

C

A

R

A

B

I

N

I

10

I

T

A

L

I

A

3

5

C

7

Pagina 13

3

(suggerimenti) ANIMALI

FRUTTI/VERDURE

GA

garofano

lattuga

gallina

Gaia

GO

fragola

asparago

orango

lago

GU

ligustro

anguria

gufo

figurina

GIA giacinto

ciliegia

fagiano

Giacomo

GIO faggio

fagiolo

maggiolino giocattolo

GE

geranio

Giusy gelso

geco

agenda

GHE margherita

lattughe

acciughe

righello

GI

asparagi

giraffa

pagina

ghianda

cinghiale

ghiaccio

giglio

GHI manghi

4 (suggerimenti)

R

E

COSE/ NOMI PROPRI

FIORI/PIANTE

GIU giunchiglia

E

• Giacomo ha completato il suo album con la figurina del tricheco. • Marcello ha chiuso in un recinto un cavallo, un cervo e un orango, ma è successo un disastro: l’orango ha tirato la coda al cavallo che ha dato un calcio al cervo che ha infilzato l’orango con le sue grandi corna. • Sul balcone la mamma ha molti vasi di gerani e ciclamini, uno di violacciocche.

La parola nella colonna colorata è: petroliera, che significa nave per il trasporto di petrolio.

Pagina 15

1

tasche • bisce • asce • usci • caschi • strisce • chioschi

2 (suggerimenti) ALL’INIZIO

AL CENTRO

ALLA FINE

VERBI

SCA

scatola

riscatto

mosca

intascare

SCIA

sciame

fasciatoio

biscia

rovesciare

SCO

scoperta

biscotto

bosco

ascoltare

SCIO

sciovia

strisciolina

camoscio

sciogliere

SCU

scudetto

discussione

riscuotere

SCIU

sciupato

prosciutto

asciugare

SCE

scena

mascella

pesce

conoscere

SCHE

scheggia

maschera

pesche

scherzare

SCI

scimmia

cuscino

portasci

scivolare

SCHI

schiena

fischietto

tagliaboschi

mischiare

83 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 83

18/12/20 08:48


Soluzioni 3

• • • •

R i fless ione li nguistica

coscienza scienze scienziati scientifico • coscienzioso

Pagina 16

1

curare • aquila • liquore • liquido • cinque • culla • curva • cubo • quindici • quadro • oscurare • scure • quadrato • cuccia • cugino

2 Parole

da cancellare: quore • quoco • cuinto • quoio • squola • cirquito • squotere • cincuanta • risquotere • squoiare • quocere • innoquo

3

• cui • qui • Qui • cui • cui • qui

1

• • • • •

acquedotto acquolina acquitrino acquerelli acquario

• • • • •

risciacquare acquazzone acquaio acque acquavite

2 Parole da inserire: nacque • acquistato • tacque • acquirenti

Pagina 18

1

• • • • • • •

città è • complicità società • papà città • è • quantità semplicità • è • virtù • più è • solidarietà farò • papà

• sarà • Sara • portò • farò • giro

• girò • giocò • gioco • però • pero

• • • •

li • lì lì • li lì! • li li • lì

Pagina 21

1

• ho • o • ho • ho • ho • oh • ho • o

• A • ha • ha • Ah • a • a • ha

• Ahi • hai • Hai • ai • hai • hai • ai • hanno • anno • anno • hanno • hanno • hanno

1 Parole da inserire: lo • la • nella • vocale lo zufolo 2 l’insalata

l’elmo lo struzzo la cartella l’anatra l’anello la libreria l’edera

lo spavento lo gnomo l’inquilino l’edera l’unghia l’albero

3 un’orchidea un orso un’anguilla una cucina un’erba un istrice un’onda un anfiteatro

un’ape un amico un’ortensia un ago un’isola una maniglia un foglio

4 SENZA APOSTROFO

CON L’APOSTROFO

s’era (si era)

luogo

• • • •

è è • e • è è • è • e È • e

• • • •

la là là • la la

Pagina 20

1

• Te • tè • tè • te

sera

Pagina 19

1 • da • dà • da • da • dà

• Sì • si • si • sì • Sì • si

Pagina 23

2 Da cancellare:

• se • Se • sé • sé

Pagina 22

Pagina 17

• ne • né • né • Né • né • ne

SENZA APOSTROFO

lago

CON L’APOSTROFO

l’ago (lo ago)

largo

lava

l’ava (la ava)

santo

luna

l’una (la una)

sode

s’ode (si ode)

cera

c’era (ci era)

sonno lascia

l’ascia (la ascia)

danno

d’anno (di anno)

letto

l’etto (lo etto)

lotto

l’otto (lo otto)

5 Parole

da inserire: l’ago • s’era • luna • lago • Lascia • c’era • l’una • l’ascia • c’è • cera

6 Parole da inserire: nell’ • sull’ • Dall’ • all’ • dell’

84 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 84

18/12/20 08:48


Ri fless ione l i nguistica Pagine 24

1

• c’è • ce • c’è • ce • c’è • c’è

RICAPITOLIAMO • m’è • me • M’è • me • me • M’è • me

Pagina 28

1

Pagine 25

1

• • • • •

tè • te • Te tè • tè • te t’è • te t’è • te te

• Se • sé • s’è • se • se • sé • se

• • • • •

Ne • n’è ne • ne • né • né • ne ne n’è • ne né • né • ne

• • • •

V’è • ve Ve • ve v’è ve • ve

Pagina 26

1

ggi ho festeggiato il mio compleanno. Ho fatto • O una festa e ho ricevuto molti regali: una scatola di costruzioni, un lettore mp3, una macchina telecomandata, un puzzle, un robot e “Il libro della giungla”. • Questa mattina mi sono svegliato tardi. Ho fatto colazione, mi sono lavato, mi sono vestito e, dopo solo dieci minuti, ero già pronto. • Domani andremo in gita: portate un taccuino, i soldi e la merenda.

2 • ?

• • • • •

! ! ?•! ?•! ?•?

Pagina 27

1

• – Ehi! Matteo, guardami! – grida Amelia. • – Che cosa ci fai lassù? – chiede preoccupato Matteo. • – Guardo il panorama! – esclama Amelia. • – Che cosa vedi? – domanda incuriosito Matteo. • – Vedo: il pero, il melo e l’orto del nonno... – elenca Amelia. • – Che meraviglia! – conclude Matteo.

2 • Marco chiede a un passante: – Scusi, che ore

Soluzioni

sono? • Il signore risponde: – Mi spiace, non ho l’orologio! • Marco esclama: – Pazienza, grazie lo stesso!

• I gabbiani si nutrono di pesci. • Tutti i giorni io chiacchiero con la mia amica Giulia. • I raggi del sole d’estate sono caldissimi e accecanti. • I cinghiali si cibano di ghiande, funghi e radici degli alberi. • Oggi indosso la giacca pesante, i guanti e il cappello di lana. • I miei cuginetti si chiamano uno Giacomo e l’altro Giuseppe.

2 compagna com/pa/gna coniugazione co/niu/ga/zio/ne ragioniere ra/gio/nie/re ingegnere in/ge/gne/re miniera mi/nie/ra bagliore ba/glio/re sbagliare sba/glia/re matrimonio ma/tri/mo/nio 3

scienze • scienziato • scherma • coscienza • schiena • coscienzioso • scure • scuola • discesa • cuscino

Pagina 29

4 quaderno

• acquerugiola • quintale • incubo • acquerelli • quaglia • acquitrino • qualcosa • liquido • curvare • acquaio • scurire

5 • cui • qui

• cui • qui • Qui • cui • cui

6 • papà • giù • caffè • sarà • dirò • andrò • porterà

7

Da colorare:

• Hai • ai • Ah • Ah • ha • anno •

a

• ho

• Oh • ha

8 • Io

gli ho risposto: – Non sono stato io a chiamarti! • La maestra mi ha detto: – Ripassa la lezione di storia.

85 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 85

18/12/20 08:48


Soluzioni

R i fless ione li nguistica i videogiochi per più di un’ora, perché hanno paura che io trascuri lo studio! • Che cosa hai fatto ai capelli? Il parrucchiere non te li ha tagliati un po’ troppo? • Ah, dimenticavo, chi non ha potuto presentare il lavoro oggi, lo farà domani.

Pagina 30

1

• cinque • ciliegie • dodici • chicchi • ci • mosche • cicale • lucciole • formiche • coccinelle • che • aggirano • felici • spighe • falce • boschi • ghiande • funghi • nocciole • guscio • noce • dolce • gheriglio

2 • Il silenzio della notte a tratti era rotto dalle dolci

• •

3

• • • •

note di una musica lontana. Una bella pecorella bela per richiamare il suo agnellino. Stasera sono così stanco, che casco dal sonno. Stai attento! Questa colla è liquida e, se ne metti troppa, cola. Avevo talmente sete che ho bevuto ben sette bicchieri d’acqua! Se hai condito l’insalata con l’aceto, non l’accetto. cuoio acquaio acquazzone squadra

• • • •

cuoco quattro subacqueo cinque

MORFOLOGIA Pagina 32

1

• Marco • pompa • gomme • bicicletta • cane • palla

2 (con suggerimenti) NOMI DI PERSONA

NOMI DI ANIMALE

NOMI DI COSA

Marco

cane

gomme

Giulia

gatto

pompa

bambina

delfino

bicicletta

marinaio

leone

palla

Elisa

giraffa

libro

Pagina 33

4 Da colorare: • Se • ne • lì • sé • tè • te • dà • Sì • la • c’è • s’è • ce • dà • ne • e

• acquistare • culla

Pagina 31

• è

• dà

3 Da colorare in verde: cuoco • ballerina Da colorare in rosso: scoiattolo • dromedario • balena • elefante Da colorare in blu: ghiande • abete • forbici • termometro 4 • idraulico • lavandino

• cuccioli • cagnetta • cesta • pilota • aereo • pista • cavalla • istruttore • puledro

NOMI DI PERSONA

• M’è

NOMI DI ANIMALE

NOMI DI COSA

idraulico

cuccioli

lavandino

• ce • n’è

pilota

cagnetta

cesta

• è

istruttore

cavalla

aereo

puledro

pista

• s’è

• T’è • la • te

5 • Quest’anno nella nostra città hanno inaugurato

• •

lo stadio nuovo. Ogni pomeriggio vado ai giardini a giocare a pallone. Oh, che magnifico spettacolo! Ho fatto un po’ di fatica a salire fin quassù, ma adesso ho la possibilità di fare delle splendide foto. Hai telefonato ai tuoi amici per invitarli a cena? Ahi, che botta! Non ho visto l’ultimo gradino e sono caduto come un salame! I miei genitori mi hanno proibito di giocare con

5 • falegname • dottore • cantante • direttore

6 (suggerimenti) NOMI DI PERSONA

NOMI DI ANIMALE

NOMI DI COSA

M

mamma

mulo

maglione

F

farmacista

formica

finestra

V

veterinario

vespa

vassoio

86 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 86

18/12/20 08:48


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Pagina 34

4

scolar•a

scolar•i

scolar•e

alunno

alunn•o

alunn•a

alunn•i

alunn•e

maestr•a

maestr•i

maestr•e

2 FEMMNILE

padre

madre

fratello

sorella

toro

mucca

uomo

donna

Osservando la tabella si nota che alcuni nomi, passando dal maschile al femminile cambiano completamente forma, come padre/madre, fratello/sorella...

Pagina 35

3

MASCHILE

FEMMNILE

leone

leonessa

poeta

poetessa

scrittore

scrittrice

pittore

pittrice

elefante

elefantessa

duca

duchessa

bar

caffè

caffè

città

città

verità

verità

sport

sport

gas

gas

Osservando la tabella si nota che i nomi che terminano con una vocale accentata o con una consonante al plurale non cambiano forma.

5 medici: maschile, plurale

piazza: femminile, singolare vigile: maschile, singolare cucchiai: maschile, plurale foglie: femminile, plurale erba: femminile, singolare racconti: maschile, plurale leggende: femminile, plurale tovaglia: femminile, singolare

6 MASCHILE

MASCHILE

bar

tenaglie

X

viaggio

X

leoni

X

principesse

Osservando la tabella si nota che alcuni nomi di persona o di animale, passando dal maschile al femminile, cambiano la parte finale, cioè la desinenza, come leone/leonessa, scrittore/ scrittrice...

negozianti

X

X X X

cipolla

X

presentatrice

X X

X

pantera

scoiattolo

X

X

X

X

X

X X

X X

X

X X

PLURALE

scolar•o

PLURALE

SINGOLARE

scolaro

maestro maestr•o

SINGOLARE

FEMMINILE PLURALE

COSA

MASCHILE PLURALE

ANIMALE

FEMMINILE SINGOLARE

PERSONA

MASCHILE SINGOLARE

FEMMINILE

1

X

X X X

Pagina 36

1 • • • •

Città: comune, cosa, femminile Verona: proprio, femminile, singolare Brescia: proprio, femminile, singolare Bambina: comune, persona, femminile, singolare • Marta: proprio, femminile, singolare

87 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 87

18/12/20 08:48


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

2 (con suggerimenti) Treno • partenza • nonni • posto • finestrino Capostazione, binari, carrozza, tabellone, sala d’attesa, biglietteria, controllore… Pagina 37

3

2 • A

• • • •

C A C A

C A A C A

• • • • •

C A C A C

Pagina 39

3

4 (suggerimenti) NOMI DI PERSONA COMUNI

NOMI DI ANIMALI

PROPRI

COMUNI

PROPRI

NOMI DI COSA COMUNI

PROPRI

amica

Silvia

gatto

Silvestro città

Napoli

zia

Lucia

orso

Yoghi

monte

Bianco

portiere

Buffon

cane

Pluto

cognome Ferrari

Furia

squadra

cantante Caparezza cavallo

Da sottolineare in verde: • uccelli • gufo • civetta • oscurità • buio • silenzio • grotta • brivido • padre • amico Da sottolineare in rosso: • ozio • vizi • velocità • fonte • pericolo • cordialità • amicizia • gioia

4 2

4

Milan

5 estate • genitori • viaggio • Roma • autostrada •

1

P

A

U

R

A

I

N

V

I

D

I

A

3

R

I

C

C

H

E

Z

Z

A

L

O

D

E

5

S

I

N

C

E

R

I

T

À

6

T

E

R

R

O

R

E

P

A

Z

I

E

N

Z

A

genitori

X

viaggio

X

Roma

X

X

X X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

fiume

X

X

X

X

X

X

X

Bologna

X

X

X

X

Firenze

X

X

X

X

Pagina 38 POSSO RAPPRESENTARLI CON UN DISEGNO

NON POSSO RAPPRESENTARLI CON UN DISEGNO

panorama, valle

bellezza

case, modellini

pace, tranquillità

• Non sono rappresentabili.

5 bontà • cattiveria • dolcezza • amarezza • malva-

X

X

X

Il nome astratto che ho trovato è avidità e significa: desiderio esagerato e incontrollabile.

X

autostrada

Po

7

PLURALE

MASCHILE

COSA

ANIMALE

PERSONA

X

SINGOLARE

X

FEMMINILE

estate

PROPRIO

NOMI

COMUNE

fiume • Po • Bologna • Firenze

1

• • • • •

gità • libertà • magrezza

6 discesa • salita • caduta • attesa • pentimento Pagina 40

1

• bosco • stormo

2 • gregge insieme • cucciolata insieme • frutteto insieme • orchestra insieme • flotta insieme • branco insieme • squadra insieme • sciame insieme 3

• • • •

sciame cucciolata orchestra branco

• fogliame • nuvolaglia

di di di di di di di di

pecore cuccioli alberi da frutto musicisti navi o di aerei animali a quattro zampe giocatori insetti • • • •

frutteto squadra gregge flotta

88 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 88

18/12/20 08:48


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Pagina 41

Pagina 43

4 bosco • classe • banda • mazzo • abetaia • scia-

3

me • comitiva • branco M

O

C

N

A

R

B

I

V

L

A

I

O

S

E

B

O

C

C

E

Z

O

M

C

L

A

S

S

E

B

Z

M

I

I

F

O

C

H

E

A

O

U

T

A

F

I

O

R

I

N

I

C

I

M

U

R

A

O

U

D

R

C

V

E

S

T

I

T

I

A

E

A

A

B

E

T

A

I

A

S

nome + nome

pescespada

capobanda

cassapanca

nome + aggettivo

cassaforte

terracotta

pellerossa

verbo + nome

lavavetri

aspirapolvere battitappeto

verbo + verbo

bagnasciuga dormiveglia

copiaincolla

aggettivo + nome

purosangue

bassopiano altopiano

buongusto mezzanotte

aggettivo + aggettivo pianoforte

4 cavatappi • soprammobile • sottoscala • portapenne

5 I plurali sbagliati sono: pescispade • passiporti •

5

6

A

S

T

2

N

I

D

I

A

T

A

3

F

R

U

T

T

E

T

O

NOMI

S

T

O

R

M

O

5

F

A

M

I

G

L

I

A

comitive

X

C

O

V

A

T

A

scimmie

X

casseforti

X

X

X

cucchiaio

X

X

X

portafogli

X

X

X

Il nome collettivo trovato è ciurma e significa: insieme dei marinai di una nave.

X

X X

X X X X

PLURALE

SINGOLARE

MASCHILE

X

FEMMINILE

COMPOSTO

COLLETTIVO

ASTRATTO

CONCRETO

COSA

ANIMALE

PERSONA

6 PROPRIO

4

C

COMUNE

purosangui • doposcuole • mezzeluna • crocivie

1

X

X

X

X

X

X X

X

X

Pagina 44

X

giaguari

X

gruppo

X

asparagi

X

X

X

flotta

X

X

X

isole

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X X

X

X X X X

X X

Pagina 42

1 Passa+porto • Cassa+forte • Gratta+capo 2 I nomi composti sono: passaporto • pianoforte •

monolocale • capofamiglia • scolapasta • portachiavi • salvagente

NOME DERIVATO

X

X X

1

PLURALE

MASCHILE

COLLETTIVO

X

FEMMINILE

X

SINGOLARE

onestà

ASTRATTO

COSA

CONCRETO

ANIMALE

PERSONA

COMUNE

NOMI

PROPRIO

6

RADICE + DESINENZA

NOME PRIMITIVO

libraio

libr-aio

libr-o

ditata

dit-ata

dit-o

museruola

mus-eruola

mus-o

forchettata

forchett-ata

forchett-a

pianura

pian-ura

pian-o

boscaiolo

bosc-aiolo

bosc-o

scenario

scen-ario

scen-a

vetraio

vetr-aio

vetr-o

Pagina 45

2 • D • • • • •

P D D P D

• • • • • •

D P P P P D

89 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 89

18/12/20 08:48


Soluzioni 3

R i fless ione li nguistica

derivati: salasso • lattuga • storione • casac falsi ca • muschio • pescheto nomi primitivi: sasso • latte • storia • casa • muro • pesca

4

5

1

S

C

I

A

T

A

2

C

O

R

I

S

T

A

3

F

R

E

D

D

E

Z

Z

A

4

O

M

B

R

E

L

L

O

M

A

R

E

G

G

I

A

T

A

6

P

A

R

O

L

I

E

R

E

7

V

I

N

A

I

O

8

R

A

M

A

I

O

L

O

Il nome che è apparso è cremeria; si tratta di un nome comune, derivato.

5 I

falsi alterati sono: visone • canino • lupino • torrone

Pagina 48

1 lo spavento la zattera lo zaino la compagnia l’onestà la pigrizia l’agenda gli spruzzi

Pagina 46

1

• Manacce: il nome primitivo è mano, ma l’aggiunta del suffisso -acce fa pensare a mani brutte. • Manine: il nome primitivo è mano, ma l’aggiunta del suffisso -ine fa pensare a mani piccole. • Parolina: il nome primitivo è parola, ma l’aggiunta del suffisso -ina fa pensare a parola piccola.

2 un libro una pagina un arco uno stormo 3

3

visetto • tavolino • bambinello • diminutivo orticello • porticciolo vezzeggiativo cavalluccio • orsacchiotto • barilotto • fogliuzza accrescitivo portone • pentolona • omaccione dispregiativo gattaccio • giovinastro • mediconzolo • vermiciattolo

uno scivolo un’orchestra un uncino un’aquila

una leonessa uno xilofono un istrice un cuoco

Gli articoli da cancellare sono: • Il • un • una • un • Un • La • l’

4 • Per merenda vorrei una mela e un pezzo di pane.

• Una macchina andava veloce e provocò uno scontro. • Un anno fa mi regalarono la bicicletta nuova. • Si accomodi pure, qui almeno c’è una sedia!

5 1

L

A

S

E

R

2

L

A

P

E

3

G

L

I

S

C

I

4

L

E

O

C

H

E

5

L

E

R

U

O

T

E

6

L

A

G

I

R

A

F

7

I

L

U

P

I

L

A

G

A

T

T

Pagina 47

2 gattaccio • topolino • cagnone • cavalluccio

le formiche i cervi gli stivali gli gnomi le giornate i buoi la cipolla lo stadio

Pagina 49

5 Da sottolineare in rosso: città • acqua • giorni •

spalle • casa • mare • mare • spiaggia Da sottolineare in blu: acquedotto • pineta • mareggiata

lo scudo il cuoco l’acquaio il pagliaccio la frusta l’odore lo zabaione gli uffici

8

A

F

A

A

La parola ottenuta è allegria ed è un nome comune, astratto, derivato.

4 • Il

rubinetto non è un rubino piccolo, ma il dispositivo che regola il flusso dell’acqua. • La focaccia non è una foca cattiva, ma un pane schiacciato e condito con olio. • L’occhiello non è un occhio piccolo, ma il foro in cui passa il bottone.

90 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 90

18/12/20 08:48


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Pagina 50

1

3

PREPOSIZIONI ARTICOLATE

PREPOSIZIONI SEMPLICI

+ IL

+ LO (L’)

+ LA (L’)

+I

+ GLI

+ LE

di

del

dello (dell’) della (dell’) dei

degli delle

a

al

allo (all’)

agli

da

dal

dallo (dall’) dalla (dall’) dai

dagli dalle

in

nel

nello (nell’) nella (nell’) nei

negli nelle

su

sul

sullo (sull’) sulla (sull’) sui

sugli sulle

alla (all’)

ai

alle

5 CAPOSTAZIONE

Da sottolineare in rosso: in • di • in • per • da • a • con

SPAZZANEVE LASCIAPASSARE SORDOMUTO

cassa + forte

nome + aggettivo

capo + stazione

nome + nome

spazza + neve

verbo + nome

lascia + passare

verbo + verbo

sordo + muto

aggettivo + aggettivo

6 Da colorare in azzurro: mare • cavallo • muso Da colorare in giallo: mareggiata • cavaliere • museruola Da eliminare: cartilagine • cavatappi • museo

7

4 • Entrare in una stanza.

C A C A A C

Pagina 53

CASSAFORTE

Nel • da dei • di Con • dall’ • a • di Sulla • in • di Sulla • dalle • al • per al Tra • del

• • • • • •

• arcipelago

2 Da sottolineare in verde: nell’ • dei • nel • della • • • • • • •

A C C A C A

4 Nomi collettivi: squadra • stormi • classi • greggi

Pagina 51

3

• • • • • •

NOMI ALTERATI

• Tra due litiganti il terzo gode. • Una penna sul cappello. • Salire sulla scala. • Andare con un amico. • Una biro del mio amico. • Tornare a casa.

GRADO POSITIVO

TIPOLOGIA

balconcino

balcone

diminutivo

cartaccia

carta

dispregiativo

piedone

piede

accrescitivo

cavalluccio

cavallo

vezzeggiativo

orsacchiotto

orso

vezzeggiativo

RICAPITOLIAMO

trenino

treno

diminutivo

Pagina 52

8 • trenino:

1 COMUNE DI COSA

NOMI

COMUNE DI ANIMALE COMUNE DI PERSONA PROPRIO DI COSA

paese, orto, frutteto, stalla, occhi, fattoria cane, gatto, galline, oche, conigli, mucche, asinello

Valleserena Pinky, Briciola, Oscar

PROPRIO DI PERSONA

Paolo, Fiorella ,Francesco

MASCHILE SINGOLARE

pianeta, missile, astronauta

NOMI

2

FEMMINILE SINGOLARE FEMMINILE PLURALE

zio, fratello, papà

PROPRIO DI ANIMALE

MASCHILE PLURALE

nome comune, concreto, alterato, diminutivo • cartapesta: nome comune, concreto, composto • folla: nome comune, concreto, collettivo • cartacce: nome comune, concreto, alterato, dispregiativo

satelliti, tecnici, scienziati astronomia, compagnia, navicella

Pagina 54

1

• • • • • • • • •

il l’ l ’ l ’ l ’ l a l o l ’ l o

un fabbro un idraulico un’ elica un orso un’ aquila una stella uno stivale un’ allodola uno stambecco

• • • • • • • • •

l ’ l o l ’ l o l ’ l ’ l ’ l o l ’

un elettricista uno scienziato un alunno uno gnomo un’ antenna un’ immagine un elefante uno sciatore un’ unghia

astronavi, stelle, galassie

91 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 91

18/12/20 08:49


Pagina 56

1

4 • Entrare in una stanza.

Uscire da casa. Salire su una scala. Imbarcarsi su una nave. Sdraiarsi a pancia in su. Guidare con prudenza. Correre a perdifiato. Lanciarsi con il paracadute. Andare a Venezia. Ascoltare con attenzione. Studiare per imparare. Rivolgersi a un vigile Conversare con i compagni. Passeggiare in giardino.

10

B

• •

C

O

P

E

N

T

O

L

A

A

N

T

N

T

E

T

E

A

A

L

L

L

Z

A

T

9

I

11

O

L

O

I

A

O

L I

pescecani

X

Luigi

X X X

pellaccia

X

libertà

X

coccodrilli

X

X

nonnina

X

X

cassettiere

X

X

altopiano

X

X

X

X

X

X

X

X

X X X X

X

COSA

X X

X X

X X

X

ANIMALE

X X

X X

X

X X

X X

PLURALE

NOMI

PERSONA

2

6 • Dalla

S

T

•L e parole inserite sono tutte nomi comuni di cosa. • Nella riga colorata è apparsa la parola cantante che è un nome comune, derivato, concreto.

Appendere sul muro Correre all’impazzata. Telefonare ai nonni. Entrare nell’aula Scrivere agli amici. Sciare sulla pista. Cadere dall’alto. Mettere sullo scaffale. Sdraiarsi sul letto. Arrampicarsi sull’albero. Cercare nella cartella quercia del parco è caduta una ghianda proprio tra le zampe di uno scoiattolo. A Capodanno dell’anno scorso ho partecipato alla fiaccolata sulla neve organizzata dallo Sci Club di Madonna di Campiglio. La mamma ha messo sul divano del salotto un copriletto per proteggerlo dai segni delle nostre scarpe. Sono andato in Sardegna partendo da Genova con la nave traghetto. Tra me e te ci sono solo due anni di differenza. Abbiamo raggiunto a piedi il rifugio in montagna prima del tramonto.

A

A

A

C

SINGOLARE

• • • • • • • • • • •

C

S

A

5 • Riporre nell’armadio

S

C

4

A

6

8

3

C

5

7

P

FEMMINILE

• • • • • • • • • • • • •

2

ALTERATO

1

MASCHILE

Pagina 55

• Il quadrante dell’orologio segna le cinque, devo uscire subito! • Sull’albero di fronte a casa c’è un nido di piccoli passerotti. • Dall’alto della montagna si godeva di una vista stupenda. • È bello in estate fare il riposino all’ombra degli alberi. • A tutti i bambini piace sguazzare nell’acqua. • Mi piace molto dondolarmi sull’altalena.

DERIVATO

• un • una • un • una • la • un • un • una

7

COMPOSTO

i viandanti gli zoccoli i palazzi gli alunni gli ingegneri

ASTRATTO

Da cancellare: • un • la • la • un • una • un • la

gli aviatori • le giacche • i fiori • gli gnomi • gli insegnanti •

PRIMITIVO

3

• gli idraulici • i quaderni • gli imbuti • i cuochi •

CONCRETO

• • • •

COMUNE

2 • gli scienziati

R i fless ione li nguistica

PROPRIO

Soluzioni

X X

X

X

X X

Pagina 57

3

• Da colorare in rosso: gli • il • la • i • l’ • i • le • le • gli • Da colorare in blu: un • una • uno • un’ • un • Da colorare in verde: tra • con • a • tra • di • a • Da colorare in giallo: nel • sul • dell’ • sul • delle • dei

92 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 92

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

5 • nell’ingresso

• • • • •

nell’armadio nell’erba nello sgabuzzino nell’acqua nello stagno

nelle gallerie nell’albergo nella baita nella stazione nell’ufficio nel bagno

6 • Lo zio di Vincenzo domani andrà a Londra, per un’importante riunione. • Per andare alla stazione ho chiamato un taxi, così sono sicuro di non arrivare in ritardo. • Tra qualche giorno sarà il compleanno di Lara. Io e i miei amici abbiamo organizzato per lei una festa a sorpresa. • Alla fine dell’estate io e i miei compagni ritorniamo in città per l’inizio della scuola.

Pagina 58

1

• Una ragazza cortese ed educata. • Un’amica fedele e sincera. • Una gatta giovane e pigra.

li aggettivi qualificativi che terminano con la G vocale e dal maschile al femminile non cambiano forma.

Vestiti bianchi.

Pagina 59

3

Da sottolineare in rosso: bel • forti • serena Da sottolineare in blu: pubblicitario • orecchiabile • divertente • mattacchiona Da sottolineare in verde: umidiccia • freddina Da sottolineare in viola: variopinto • bianconeri • grigioverde

X

X

X

Bevanda verdognola.

X

Bambino grassottello.

X

X X

X

X

Tappeto macchiato.

X X

X X

Arcobaleno variopinto.

X

X

X

X

X

X

Pagina 60

1

Comparativo di • Gaia è meno timida di Alice. minoranza • Anche Lucia è timidissima. Superlativo assoluto • Io sono alto come Luigi. Comparativo di uguaglianza • Alice è la più timida della classe. Superlativo relativo • Giorgio è più paziente di Andrea. Comparativo di maggioranza

Pagina 61

2 (suggerimenti)

3

• Marco è meno alto di Andrea. (Comparativo di minoranza) • Marco è alto come Giovanni. (Comparativo di uguaglianza) • Marco è altissimo. (Superlativo assoluto) • Marco è il più alto della classe. (Superlativo relativo)

Comparativo Comparativo Comparativo Comparativo Comparativo Comparativo Comparativo

di di di di di di di

maggioranza maggioranza uguaglianza minoranza uguaglianza minoranza maggioranza

4 Da sottolineare in blu: il più servizievole • il meno

4 Gli

aggettivi non adatti sono: sgarbato • penetrante • sereno • feroce

5 I nomi adatti sono: belva • atleta • ragazzo • film •

musica

X

Patatine calde.

2 • I treni diretti sono arrivati. • Gli alti e ripidi monti. • Incontri terribili e paurosi. • I film lunghi e noiosi.

X

PLURALE

• • • • • •

Una giornata infelice.

SINGOLARE

6 FEMMINILE

dalla finestra agli studenti nei caminetti allo spiedo nello spettacolo dei libri negli stivali d ell’orso sugli scogli

MASCHILE

• • • • • • • • •

COMPOSTO

ALTERATO

dallo spavento alla partenza sullo scivolo nel ripostiglio degli astronauti al parco sull’altalena nell’acquario all’uscita

DERIVATO

• • • • • • • • •

PRIMITIVO

4 (suggerimenti)

disciplinato Da sottolineare in rosso: più piccoli

5 (suggerimenti)

Contento: assai contento, arcicontento, contentissimo Largo: extralargo, ultralargo, molto largo Dolce: dolce dolce, dolcissimo, superdolce

93 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 93

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 62

1

Pagina 65

SINGOLARE

PERSONA

MASCHILE

FEMMINILE

PLURALE MASCHILE

FEMMINILE

2 • T • T • • • •

T S S•S S

Tu

tuo

tua

tuoi

tue

Egli

suo

sua

suoi

sue

Noi

nostro

nostra

nostri

nostre

S

T

E

S

S

A

S

U

O

I

Voi

vostro

vostra

vostri

vostre

Q

U

E

L

C

U

O

S

C

O

Essi

loro

loro

loro

loro

I

E

N

N

O

S

T

R

I

U

Z

M

E

D

E

S

I

M

O

T

I

S

U

E

I

R

T

S

O

V

O

S

Q

U

E

I

O

I

M

I

• • • • • • •

Le nostre amiche (di noi). Il suo cane (di lui). La loro casa (di essi). La sua borsa (di lei). I vostri golf (di voi). Le tue scarpe (di te). Le loro figurine (di essi).

3

’aggettivo nascosto è coscienziosi ed è un agL gettivo qualificativo, maschile, plurale.

Pagina 63

Pagina 66

2

1

1

M

I

A

2

L

O

R

O

3

T

U

O

I

4

N

O

S

T

5

S

U

O

I

6

V

O

S

T

R

I

R

I

(suggerimento) Non occupate i posti altrui.

3

• • • • •

tua nostri altrui mia • sua loro • suo

Pagina 67

2 AGGETTIVI NUMERALI

4 Da sottolineare in rosso: nostro • tua • suoi • loro •

vostre • miei Da sottolineare in blu: importanti • rossa • comoda • televisivi • preferiti • western

5 Da cancellare: • tuo • altrui • proprio

È apparso un pesce.

Aggettivi da sottolineare:

due

Pagina 64

1

• • • •

codesta questo quel stesso

X X

triplo

X

terzo

X X

ultimo

• • • •

codesta Questa • stessa tale medesime

novanta quarantesimo

MOLTIPLICATIVI

X

secondo

• altrui • propria

ORDINALI

quadruplo

due

CARDINALI

X X X

94 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 94

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

qualche primo

altri

FEMMINILE PLURALE

pochi

poche

molto

molta

molti

molte

tanto

tanta

tanti

tante

troppo

troppa

troppi

troppe

parecchio

parecchia

parecchi

parecchie

tutto

tutta

tutti

tutte

altro

altra

altri

altre

PLURALE

SINGOLARE

FEMMINILE

MASCHILE

INDEFINITO

X

terzo

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

Pagina 70

1

X

X

X

• spiaggia: ampia, sabbiosa • bambini: allegri • pista: tortuosa • nevicata: abbondante, notturna • strato: spesso • traffico: usuale, mattutino • signore: anziano • fatica: enorme • valigia: pesante, ingombrante • sorellina: splendida • carattere: allegro, socievole • sorriso: radioso

2

caldo più corto

X X

meno veloce

X

lento lento migliore pesante quanto

X X X

il più bel libro ultraveloce

SUP. RELATIVO

X

alcuni Molti qualche pochi qualche nessuna

X

SUPERLATIVO ASS.

qualche

• • • • • •

X

UGUAGLIANZA

X

nessuna Ogni ciascun Tutte • qualche troppi Parecchi Certe • altre

X

X

MINORANZA

X

• • • • • • •

X

ultimo

ultimo

X

2 • poche

X

RICAPITOLIAMO

ogni

Pagina 69

X

X

poche

poca

X

X

parecchie

poco

3

X

tre

MASCHILE PLURALE

X

X

due FEMMINILE SINGOLARE

X

X

cinquanta

MASCHILE SINGOLARE

X

troppe

centesima ventunesimo cinquantesimo diciassettesimo quindicesimo • penultimo primo • settimo

Pagina 68

1

X

MAGGIORANZA

• • • • • •

ORDINALE

Aggettivi da sottolineare:

4 • dodicesimo

CARDINALE

4

(con suggerimenti) • quadruplo (moltiplicativo) • due (cardinale) • ultima (ordinale) • cento (cardinale) • 25 (cardinale) • triplo (moltiplicativo)

P POSITIVO

3

X X

95 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 95

18/12/20 08:49


Soluzioni 3

• • • • • •

R i fless ione li nguistica

3

più piccolo minore più basso inferiore più cattivo peggiore più grande maggiore cattivissimo pessimo piccolissimo minimo

Pagina 71

4 • nostro • mia

4 • M

•v ostre • proprio • mio • mia • mio • suo • loro

Pagina 73

5 • questi • vostri • quello

• • • •

cento anni. •U n biennio corrisponde a due anni, un quinquennio a cinque anni, un decennio a dieci anni. • Questi ragazzi, non sono parenti eppure hanno lo stesso cognome. • Una tale fortuna, non capita tutti i giorni! • Ogni giorno per andare a scuola percorro la medesima strada.

• i ndefinito • numerale • indefinito • indefinito • numerale • numerale • indefinito

7

• • • • • • • • • •

codesto: dimostrativo splendente: qualificativo tanti: indefinito sedici: numerale altrui: possessivo sereno: qualificativo quelli: dimostrativo ottavo: numerale parecchi: indefinito tuoi: possessivo

Pagina 72

1

(suggerimenti) • La mia moto è velocissima. (superlativo assoluto) • Mio fratello è meno giovane di me. (comparativo di minoranza) • La casa del mio vicino è la più moderna della via. (superlativo relativo) • Questo maglione è caldo come una coperta. (comparativo di uguaglianza)

2 • minore

• • • • •

inferiore migliore pessima minimo maggiore

loro • quel quel • tuo codeste • vostre nostra

6 • N O

• NO • NC • NC • NO

• NC • NO

7

6 • indefinito • numerale

•M •S R

• SR

5 • Quell’albero laggiù è un albero secolare, cioè ha

(suggerimenti) • bello: bellissimo, molto bello, strabello, bello bello • furbo: molto furbo, furbissimo, furbo furbo • tranquillo: tranquillissimo, molto tranquillo, assai tranquillo • ricco: straricco, molto ricco, ricchissimo, arciricco

• • • •

ultima • terzo ogni • due primo • molte moltissimi

•d ue • tutti • trentun • ultimo • tre

Pagina 74

1

• Questo sta al posto di questo ciliegio. • Tua sta al posto di tua scala. • La sta al posto di la scala.

2 • P • P

•P •A•P •P

Pagina 75

1 1

C

A

M

E

R

A

2

P

E

N

N

A

3

P

A

D

E

L

L

A

4

P

R

E

S

E

P

I

O

5

P

I

S

T

A

6

C

I

T

T

À

7

C

O

M

P

A

G

N

I

8

G

I

O

C

H

I

1. T utte le camere sono occupate, è rimasta libera solo questa. 2. Non trovo la mia penna, mi presti la tua? 3. Questa non va bene, cerca un’altra padella.

96 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 96

18/12/20 08:49


Ri fless ione l i nguistica 4. H o partecipato alla gara dei presepi, ma non hanno premiato il mio. La loro pista delle macchinine è più lunga della 5. nostra. 6. La mia città è Milano, quella degli zii è Firenze. 7. – Quest’anno hai dei nuovi compagni? – No, sono gli stessi. 8. Mia sorella preferisce i miei giochi ai suoi. La parola nascosta è: medesimo. Si tratta di un: aggettivo o pronome dimostrativo.

• • • •

3

• • • • • • •

vostro tua propri delle nostre

• • • •

nostre nostri alla mia nostra

C

3

5

1

I

N

Q

U

2

D

U

E

Q

U

A

L

C

O

4

A

L

T

R

I

E

O

C

I

A

S

C

U

N

6

O

G

N

U

N

O

7

N

O

N

O

8

T

R

O

P

2 • venti • • • • • • •

Da cancellare: • in quel luogo • Luca, Matteo e Alessio • io Matteo • Matteo, Alessio e Luca noi studiamo tu lavori essi ridono voi giocate

• • • •

egli ha vinto io correvo egli saltava essi litigano

Da colorare: • le • la • loro • sé • te • la

Pagina 78

P

• • • •

biglietto gerani parenti compito

2 • coloro S

A

O

La parola nascosta è: qualcuno. Si tratta di un pronome indefinito.

• dieci • tre • altri

RICAPITOLIAMO

1

1

3

Coloro costui quella quello quello quelle Colei

nulla nessuna secondo stesso

Pagina 77

Pagina 76

1

• • • •

2 • • • •

2 (suggerimenti)

3

Soluzioni

aggettivo numerale tutte aggettivo indefinito ultimo pronome numerale ordinale doppio pronome numerale moltiplicativo alcuni aggettivo indefinito Chiunque pronome indefinito molte aggettivo indefinito dieci aggettivo numerale cardinale

• colui • ciò

• quello • questi

3 • Sottolineare in rosso: tre • due • ultima • Sottolineare in verde: molti • tutti • Sottolineare in rosso: venti • dodici • otto; Sottolineare in verde: alcuni • Sottolineare in rosso: due • uno; Sottolineare in verde: chiunque 4 Da colorare: • le • mi • gli • ti • me • le • mi • le • li • loro • mele • me • la

97 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 97

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 79

5 • Noi

siamo in cinque, voi siete in tre, quindi a tavola saremo in otto. Io non ho idea di che cosa tu abbia in mente di fare, perciò spiegamelo. – Chi ti (vi) ha telefonato? – Mi (Ci) ha telefonato la mamma di Giulia per invitarmi (ci) a casa sua. Sara ha un fratello musicista e gli ha chiesto di insegnarle a suonare la chitarra. Tu sei molto generoso e tutti ti vogliono bene.

2 • Einstein era uno AR scienziato.

parlare. •M i comprerò una tavoletta di cioccolato e ne (tavoletta di cioccolato ) mangerò subito un bel pezzo. • Non è colpa mia se si è rotto il vetro! – Adesso non è il momento, ma ne (vetro rotto) parleremo a casa. • Conosci Federico? No, ma ne (Federico) ho sentito parlare spesso. • Di macchine d’epoca quest’estate ne (macchine d’epoca) ho viste molte passare, perché andavano a un raduno.

3

Pagina 80

1

• A mezzogiorno ho mangiato solo il primo. pronome ordinale • Nella scuola ci sono venti classi. aggettivo cardinale • Quest’estate ho ricevuto molte cartoline, questa è l’ultima. pronome ordinale

• • • • • •

troppi pronome tutto aggettivo alcuni aggettivo chiunque pronome qualunque aggettivo nessuno pronome

4 • mio aggettivo

7

• I eri avrebbe dovuto arrivare un pacco, ma non è arrivato nulla speriamo che un giorno o l’altro arrivi! • Qualcuno ha visto Mimmo? L’ho cercato, ma nessuno sa dove sia andato. • Quando qualcuno ti chiama, devi rispondere e non far finta di niente. • Oltre ai quaderni hai bisogno di qualcosa – No, grazie, nient’altro. • Se ognuno mi avesse ascoltato, a quest’ora il lavoro sarebbe finito e non ci sarebbe nulla da fare. • Ciascuno di voi ha sicuramente qualcosa di interessante da raccontare. • Non essere così impaziente, non si può aver tutto subito! • Chiunque vuole partecipare alla gita, deve dare la sua adesione. • Di sera le strade sono deserte, non c’è in giro nessuno. • I nonni hanno regalato a ciascuno di noi due cinque euro, così non litighiamo.

•A l circo c’erano due pagliacci: uno PI altissimo, l’altro grassissimo. • Mangia solo un AG cioccolatino, mi raccomando! • Ho raccolto dei funghi, ma solo uno PI era un porcino. • Ho visto uno AR scoiattolo arrampicarsi. • Nel cesto della frutta ci sono: due pere, tre mele e un AG kiwi.

6 • Conosco quella storia ne (storia) ho già sentito

•Q uante fette di torta hai mangiato? Solo due! pronome cardinale • Per avvertirti ti farò tre squilli di telefono. aggettivo cardinale

• • • • • •

tuoi pronome mio pronome proprio aggettivo nostra aggettivo • vostra pronome propria aggettivo loro aggettivo

Pagina 81

5 • noi PS • lo PC

• • • •

Io PS • tu PS lo PC • gli PC • lo PC Le PC • me PC • la PC me PC • lo PC

6 • La A • la A

•L o A • lo PC • l o A • lo PC

• l e A • Le PC •L a A • la PC

7 PRONOMI POSSESSIVO DIMOSTRATIVO

NUMERALE

INDEFINITO

PERSONALE

mia

ciò

sedici

tutti

vi

vostra

coloro

ultimo

ognuno

gli

tua

quella

diciotto

nessuno

voi

Pagina 82

1

(suggerimenti) • Io leggo il libro. • Io cerco il libro. • Io prenoto il libro. • Io scrivo un libro. • Io ripongo il libro.

Tu Tu Tu Tu Tu

torni a casa. resti a casa. cerchi una casa. costruisci una casa. disegni una casa.

98 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 98

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

ha • indossa si preparano è stato abbattuto è • ha ha

azioni compiute ha spiegato • vivono • indossa • si preparano azioni subite modi di essere possesso modi di sentire

giungendo: I vincevamo: passato ascolti: presente direte: futuro sarà: futuro amato: I

è stato aggredito • è stato abbattuto

3

sono pazienti • è un labrador • è socievole • è piccolo ha fiuto • hanno tante galline • ha una collezione ha freddo • ha paura

3

• Luca legge “Il libro della giungla”. • Ogni giorno io lavoro alla mia costruzione di Lego. • Il nonno pesca le anguille con la canna e il retino. • Io amo passeggiare nei boschi in cerca di funghi. • Viaggio molto volentieri, soprattutto in aereo.

4 (suggerimenti) • Il passero cinguetta. • I fiori sono profumati. • L’atleta corre. • La valigia è pesante.

• Il mare è azzurro. • La poltrona è comoda. • Il bambino sorride. • La stazione è vicina. • Il treno parte.

Pagina 84

1

• • • • • •

• • • •

voi (plur.) scapperete essi (plur.) partiranno io (sing.) avevo pianto essi (plur.) scoprirono

• • • • •

egli (sing.) temeva egli (sing.) salta io (sing.) correvo voi (plur.) finireste egli (sing.) dipingeva

• • • • •

essi (plur.) ebbero letto io (sing.) canterei tu (sing.) osservavi egli (sing.) ha colorato tu (sing.) studierai

4 QUANTI?

VOCE VERBALE

(con suggerimenti) VOCE DEL VERBO E CONIUGAZIONE

VERBO

VERBO

VOCE DEL VERBO E CONIUGAZIONE

guidi

guid-are

-are, 1

preferisco prefer-ire

correre

corr-ere

-ere, 2a

comincia cominci-are -are, 1a

è

essere

propria

dorme

dorm-ire

-ire, 3

acceleri

acceler-are -are, 1

sentono

sent-ire

-ire, 3

prendi

prend-ere

-ere, 2a

mangiate mangi-are

-are, 1a

hanno

avere

propria

piangevano piang-ere

-ere, 2a

a

a

Pagina 85

-ire, 3

a

a

a

correre

-ere 2a

hanno riso

-ere 2a essi

X

giocate

-are 1a voi

X

salutato

-are 1a

mangiando

-are 1

a

QUANDO?

MODO

• • • • •

FUTURO

ha spiegato è stato aggredito è • ha • è vivono • hanno

PRESENTE

• • • •

PASSATO

2 • sono

ebbe lanciato: passato soffrire: I visto: I partirà: futuro ridono: presente credevo: passato

PLURALE

Pagina 83

• • • • • •

SINGOLARE

Tu osservi la casa. Tu progetti una casa. Tu studi a casa.

CHI?

• Io sfoglio un libro. • Io apro il libro. • Io scelgo un libro.

CONIUGAZIONE

indefinito X

finito finito

X

indefinito indefinito

Pagina 86

1

ha • sono • aveva • ebbero • era • ha • siete • sarò • ebbe • è • è

2 • ringrazieremo: futuro • • • • •

avevi visto: passato giochiamo: presente mangiando: I avevano finito: passato studiare: I

99 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 99

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 87

TEMPO COMPOSTO AZIONE AVVENUTA PRIMA

2 • Essi ebbero paura. (significa “provare”)

• Mario è a Londra. (significa “trovarsi”) • Grazia e Mara sono in viaggio. (significa “trovarsi”) • Noi avevamo un libro molto raro. (indica il possesso) • Oggi tu sei particolarmente felice. (indica un modo di sentire) • Prima della gara avremo un po’ di tremarella. (significa “provare”)

3

tu sei stato

noi avremo avuto

essi sono

voi avevate

essi saranno

noi abbiamo

io ero

voi avrete

tu hai

noi fummo

egli sarà

4 Voi avevate

passato

è salita

è

essere

presente

aveva fatto

correva

avere

passato

avrai finito

scenderai

avere

futuro

ebbi lanciato

si tranquillizzò

avere

passato

3

PASSATO

Tu sei

Tu fosti

Egli è

FUTURO

PRESENTE

PASSATO

Tu sarai

Tu hai

Tu avesti Tu avrai

Egli fu

Egli sarà

Egli ha

Egli ebbe Egli avrà

Noi siamo

Noi fummo

Noi saremo

Noi abbiamo

Voi siete

Voi foste

Voi sarete

Essi sono

Essi furono

Essi saranno

Noi avemmo Voi Voi avete aveste Essi Essi hanno ebbero

FUTURO

B

A

V

R

Ó

F

U

M

M

O

3

S

A

R

E

B

I

A

M

O

S

E

I

6

A

V

R

E E

7

A

V

R

E

T

8

S

I

E

T

E

B

B

E

La parola nascosta è ausiliare e si riferisce ai verbi essere e avere, perché aiutano gli altri verbi a formare i tempi composti.

Voi avrete Essi avranno

Pagina 90

1

(con suggerimenti)

TEMPI SEMPLICI

(con suggerimenti) VOCE DEL VERBO CONIUGAZIONE

I

Gli ausiliari da inserire sono: 1. avrò 2. fummo 3. sarei 4. abbiamo 5. sei 6. avrebbe 7. avrete 8. siete

Noi avremo

Pagina 88

VOCI VERBALI

A

5

5 PRESENTE

4

1

L

Voi foste Essi hanno avuto Voi eravate stati Essi saranno

Essi furono Noi avemmo avuto Noi saremo stati

1

avere

FUTURO

egli ha

TEMPO DELL’AUSILIARE

riposai

2 PASSATO

AUSILIARE

ebbi raggiunto

PRESENTE

TEMPO SEMPLICE AZIONE AVVENUTA DOPO

TEMPO

avrò ritrovato

ritrovare

-are 1a

futuro

avevo dato

dare

-are 1a

passato

è sparito

sparire

-ire 3a

passato

avevi messo

mettere

-ere 2a

passato

avevo appoggiato

appoggiare

-are 1a

passato

TEMPI COMPOSTI

leggi

presente

aveva ricevuto

passato

leggerò

futuro

ebbe finito

passato

si mise

passato

avremo fatto

futuro

cresceva

passato

avevo visto

passato

sai

presente

ho avuto

passato

riprenderemo

futuro

saremo saliti

futuro

Pagina 89

2 • ebbi raggiunto • riposai

• • • •

è • è salita Aveva fatto • correva Scenderai • avrai finito si tranquillizzò • ebbi lanciato

100 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 100

18/12/20 08:49


Ri fless ione l i nguistica Pagina 91

Pagina 94

2 (con suggerimenti)

1

1

2

a

Presente

3

a

a

io salt-o

io ricev-o

io dorm-o

Imperfetto

io salt-avo

io tem-evo io ricev-evo

io scopr-ivo io dorm-ivo

Passato remoto

io salt-ai

io ricev-etti

io dorm-ii

Futuro semplice

io salt-erò

Passato prossimo

io sono andato

io tem-erò io ricev-erò

io scopr-irò io dorm-irò

io sono caduto io sono partito

Trapassato prossimo io ero andato io ero caduto

io ero partito

Trapassato remoto

io fui andato

io fui partito

Futuro anteriore

io sarò andato io sarò caduto io sarò partito

3

io fui caduto

Tu ridevi: imperfetto Egli arriverà: futuro semplice Noi eravamo scappati: trapassato prossimo Io avrò lanciato: futuro anteriore Voi foste fuggiti: trapassato remoto

• • • • •

piacerebbe piacerebbe sareste arrivati aiuterebbero avrebbe dormito

2 (con suggerimenti) •S e voi foste arrivati in orario, avreste trovato posto in prima fila. • Se io non fossi stato così impegnato, avrei potuto venire con voi al cinema. • Se voi mi aveste avvertito, sarei venuto a prendervi. • Se Paolo e Guido avessero partecipato alla gara, non saremmo riusciti a vincere. • Se non ci fossimo attardate a guardare le vetrine, non avremmo perso l’ultimo autobus!

Pagina 95

3

(con suggerimenti)

Pagina 92

1

• • • • •

1a

I•I•C I•I•C C•C•I I•C•I C•C•I

io salt-erei

io ricev-erei

Passato

io avrei parlato io sarei caduto

3a io dorm-irei io sarei partito

4 • condizionale • congiuntivo

2 (con suggerimenti) 1a

2a

che io salt-i

che io ricev-a

che io abbia saltato che io fossi Trapassato saltato Passato

TEMPI SEMPLICI

che io dorm-a

che io sia caduto

A

C

E

S

S

2

C

O

R

R

A

3

P

I

A

N

G

I

A

4

U

R

L

A

S

S

I

5

C

A

N

T

I

A

M

6

A

B

B

I

A

7

V

I

N

C

A

N

TEMPO

ind. futuro avrete terminato anteriore

cond. presente

che io sia partito

fosse

cong. imperfetto sarei venuto

è

ind. presente

avesse avvisato cong. trapassato

entriamo

ind. presente

hai telefonato

ind. pass. prossimo

voglia

cong. presente

avrei chiamato

cond. passato

compri

cong. presente

avessi avuto

cong. trapassato

uscirete

ind. futuro semplice

E

T

TEMPI COMPOSTI

disturberei

T

TEMPO

che io dorm-issi

che io fossi caduto che io fossi partito

1

• indicativo • indicativo • congiuntivo • congiuntivo • indicativo • indicativo • condizionale • congiuntivo • indicativo • condizionale • congiuntivo

5

3a

Imperfetto che io salt-assi che io ricev-essi

3

2a

Presente

Pagina 93

Presente

Soluzioni

E

cond. passato

Pagina 96

1

O

O

• • • •

Comando: andate, sedetevi, fermatevi Invito: vieni, entra Esortazione: interveniamo, aiutatemi Divieto: non correte

La parola nascosta è congiuntivo, che è il modo finito del dubbio.

101 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 101

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 97

2 Non venire!

Non guardare! Non leggete! Non portarlo con te! Non sedetevi davanti!

3

2 • O • o Non andare! Non giocate anche voi! Non rimanete con noi! Non comprare una penna! Non andare a letto subito!

• • • • • • •

3

4 2a persona singolare Corri! • Fa’ • Va’ • Esci! • Prendi! • Mangia! • Porta • Continua! 2a persona plurale Entrate • Gridate! • Scappate • Tacete • Venite! • Nuotate! Imperativo negativo Non andare! • Non disturbare! • Non partire Non urlate • Non parlare

Pagina 98

1

• • • • • •

fermamente molto • volentieri Domani non di più Probabilmente • domani davvero

2 (suggerimenti)

• • • • • • • • •

3

• • • • •

RICAPITOLIAMO Pagina 100

1

• • • • •

• • • • • •

studia: egli, 3a pers. sing. ebbero letto: essi, 3a pers. plur. sono stato: io, 1a pers. sing. siete passati: voi, 2a pers. plur. credesti: tu, 2a pers. sing. scaricavano: essi, 3a pers. plur. ebbi gustato: io, 1a pers. sing. avevano letto: essi, 3a pers. plur. salirò: io, 1a pers. sing. avessero visto: essi, 3a pers. plur. sarebbe fuggito: egli, 3a pers. sing.

PASSATO

Ho salutato il papà.

tranquillamente (di modo) troppo poco (di quantità) Certamente (di affermazione) Forse (di dubbio) Quanto (interrogativo)

• oppure • non • Sebbene

(suggerimenti) • Andrò a dormire se sarò stanco. • Andrò a dormire quando avrò finito i compiti. • Andrò a dormire affinché domani sia riposato. • Mi sono allenata a lungo perciò mi sento sicura. • Mi sono allenata a lungo e domani parteciperò alla gara. • Mi sono allenata a lungo ma non sono abbastanza veloce.

2

Arriveranno presto Ho mangiato troppo Risposero educatamente Ho bevuto avidamente Torneremo tardi Sapevano abbastanza Arriveranno domani Si comporta gentilmente Si avvicinava cautamente

Pagina 99

1

né • né e Poiché Se Sebbene o perché

•e • perché • nonostante

Rientraste dal viaggio. Partecipammo alla gara. Avevo bevuto una bibita. Disputarono una gara.

PRESENTE

Saluto il papà.

FUTURO

Saluterò il papà.

Partecipiamo alla gara.

Rientrerete dal viaggio. Parteciperemo alla gara.

Bevo una bibita.

Berrò una bibita.

Disputano una gara.

Disputeranno una gara.

Prendesti il treno.

Prendi il treno.

Prenderai il treno.

Inviaste un SMS.

Inviate un SMS.

Invierete un SMS.

Avevano scritto una lettera.

Scrivono una lettera.

Scriveranno una lettera.

Rientrate dal viaggio.

Ho raccolto la penna. Raccolgo la penna.

Raccoglierò la penna.

Assistemmo a un film. Comprammo il giornale.

Assisteremo a un film. Compreremo il giornale.

Assistiamo a un film. Compriamo il giornale.

102 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 102

18/12/20 08:49


Ri fless ione l i nguistica

3

• • • • • • • • • • •

2

Tu giocherai: futuro semplice Noi camminiamo: presente Egli aveva corso: trapassato prossimo Voi eravate: imperfetto Io avrò creduto: futuro anteriore Essi ebbero: passato remoto Voi avevate visto: trapassato prossimo Tu avesti temuto: trapassato remoto Noi siamo stati: passato prossimo Essi partirono: passato remoto Voi fuggivate: imperfetto

TEMPI SEMPLICI

Pagina 101

4 Azioni

avvenute prima: avrai rimesso, avevano finito, eri, avrai spiegato, ebbi ascoltato Azioni avvenute dopo: giocherai, sono arrivato, ho telefonato, cercherò, scoppiai

5 • Congiuntivo:

sapessi, guardassi, fosse stato, avessi terminato • Condizionale: vorrei, inciamperesti, sarei partito, completerei

6 • IP • IN

• IP • IN • IN • IN

• I P • IP • IN • IN

7

IND. FUTURO ANT.

CONG. PRESENTE

COND. PASSATO

IMPERATIVO

giocare

Io giocai

Io avrò giocato

Che io giochi

Io avrei giocato

scrivere

Tu scrivesti

Tu avrai scritto

Che tu scriva

Tu avresti Scrivete scritto voi Egli sarebbe partito

Gioca tu

partire

Egli partì

Egli sarà partito

Che egli parta

salutare

Noi salutammo

Noi avremo salutato

Noi Che noi Salutate avremmo salutiamo voi salutato

cantare

Voi cantaste

Voi avrete Che voi cantato cantiate

Voi avreste cantato

vedere

Essi videro

Essi avranno visto

Essi Vedete avrebbero voi visto

Che essi vedano

Scrivi tu

Canta tu

Pagina 102

1

ESSERE

AVERE

Io fui

Io ebbi

Tu fosti

Tu avesti

Egli fu

Egli ebbe

Noi fummo

Noi avemmo

Voi foste

Voi aveste

Essi furono

Essi ebbero

TEMPI COMPOSTI

partirai (tu) futuro

sono andati (essi) pass. prossimo

arrivammo (noi) pass. remoto

ero uscito (io) trapass. prossimo

nuotava (egli) imperfetto

avrete scritto (voi) futuro anteriore

crediamo (noi) presente

avevi letto (tu) trapass. prossimo

avevano (essi) imperfetto

ebbero avuto (essi) trapass. remoto

finirà (egli) futuro

avremo visto (noi) futuro anteriore

3

• Avverbi: volentieri, lentamente, lungamente, non, più, troppo, appena, qui, tranquillamente, faticosamente • Congiunzioni: sebbene, mentre, oppure, quando, sebbene

Pagina 103

4 • disperatamente: avverbio di modo

IND. PASS. REMOTO

Soluzioni

• oggi: avverbio di tempo • troppo: avverbio di quantità • sempre: avverbio di tempo • coscienziosamente: avverbio di modo • moltissimo: avverbio di quantità • ininterrottamente: avverbio di modo • non più: avverbio di negazione • mai: avverbio di tempo • forse: avverbio di dubbio

5 • sono corso: ausiliare

• • • • •

ero: forma propria ho frequentato: ausiliare avrò: forma propria avevo sentito: ausiliare era partito: ausiliare

6 parlare • voi parlerete • che tu parlassi credere • egli ebbe creduto • voi credete • noi avremmo creduto finire • noi avevamo finito • che essi finiscano • io finirei

Con il passato remoto del verbo ausiliare si forma il trapassato remoto.

103 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 103

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica Pagina 108

SINTASSI

1

Pagina 104

1 • • • • •

Lorenzo • soggetto uguale pappa diverso verbo

Pagina 105

2 • La serenità regna in questa casa.

• In questa casa regna la serenità.

3

• • • •

• • • •

Il passero saltella su un ramo e Cinguetta e saltella su un ramo Su un ramo il passero saltella e Il passero su un ramo saltella e

cinguetta. il passero. cinguetta. cinguetta.

4 • FC • FC • FS • FS • FC • FC • FC • FS Pagina 106

1

Di chi si parla? alcuni pescatori

Che cosa fa? videro

Che cosa? un giovane delfino

Pagina 107 con i miei genitori alla foce

Con i miei amici •

in aereo 3

vado

al parco

per un’ora

• Io

vado

al parco

per un’ora.

• Io

vado

al parco.

• Io

vado. di Serena

con Mattia.

dorme

sul tappeto vicino al fuoco. Frase minima: Il cucciolo dorme Il soggetto è: Il cucciolo. Il predicato è: dorme. • Al termine

dello spettacolo

la gente

uscì dal teatro. Frase minima: la gente uscì Il soggetto è: la gente. Il predicato è: uscì.

del Po.

io gioco spesso

5 • Sì

a calcio. Nelle vacanze •

• Io

2 • Quest’estate sono andata

Pagina 109

4 • Il cucciolo

La suddivisione in sintagmi esatta è:

Quando? Molti anni fa

Sì soggetto verbo Sì

2 Io vado! (frase minima) Con chi? con Mattia La frase diventa: “Mamma, io vado con Mattia”. Dove? al parco La frase diventa: “Mamma, io vado con Mattia al parco”. Per quanto tempo? per un’ora La frase diventa: “Mamma, io vado con Mattia al parco per un’ora”. 3

Guizza nell’acquario un pesciolino. Nell’acquario guizza un pesciolino. Un pesciolino nell’acquario guizza. Un pesciolino guizza nell’acquario.

• • • •

di Natale

dagli zii

andremo

in Sardegna.

• Sì • Sì, perché il soggetto è soltanto “nascosto”: è sottinteso.

6 • Vengo a casa tua. • • • • •

io State bene? voi Non sei gentile con Luca. tu Mangiano troppe caramelle. essi Stiamo disegnando. noi Ha mal di denti. egli

Di chi si parla? I vigili

Che cosa fa? girano

Dove? per le strade

Quando? di giorno

Di chi si parla? Mio padre

Che cosa fa? corre

Quando? ogni mattina

Per quanto? per mezz’ora

Di chi si parla? Molti libri

Che cosa fa? si trovano

Dove? nella biblioteca

Di che cosa? della scuola

Pagina 110

1

4 (suggerimenti) Di chi si parla? L’aereo

Che cosa fa? atterrerà

Dove? sulla pista

Quando? fra un’ora

Di chi si parla? Il nostro gatto

Che cosa fa? dorme

Quando? Con chi? tutto il pomeriggio con il nonno

Di chi si parla? L’alunno

Che cosa fa? apre

Che cosa? il libro

Dove? in classe

• Sul balcone della zia un nido è stato costruito da una merla. Soggetto: un nido Predicato verbale: è stato costruito (azione subita dal soggetto) • Davanti a casa mia hanno creato un nuovo parcheggio.

104 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 104

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Soggetto: essi (sottinteso) Predicato verbale: hanno creato (azione compiuta dal soggetto) • Mi sono sbucciato le ginocchia sull’asfalto del cortile. Soggetto: io (sottinteso) Predicato verbale: mi sono sbucciato (azione che ricade sul soggetto) • L’altro giorno abbiamo guardato un film tutti insieme. Soggetto: noi (sottinteso) Predicato verbale: abbiamo guardato (azione compiuta dal soggetto)

Pagina 111

2 • in rosso: le uova; in verde: si aprirono • • • •

3

in in in in

rosso: rosso: rosso: rosso:

tre passerotti; in verde: uscirono i passerotti; in verde: allungavano il più piccino; in verde: sbatteva i fratellini; in verde: pigolavano

Da sottolineare: • una formica • Un gruppo • la gallina

• Molta gente • Il concerto • Luca e Marco

Da eliminare: • passeggiano • giocano • covano

• sono uscite • hanno richiamato • partiva

4 • singolare • predicato

2 • • • • • • 3

• • • • • • • • •

l’arbitro fischiò I rami furono strappati L’America fu scoperta Gemma si veste il calciatore fu ammonito il nostro cane si nasconde il papà ascolta i vincitori furono premiati Adele si lava

Pagina 112

1

(suggerimenti) • Roma (come è?) è molto popolata • Roma (che cos’è?) è la capitale d’Italia • Spiderman (come è?) è agile • Spiderman (chi è?) è un supereroe • Il manto di neve (come è?) è candido • Il manto di neve (che cosa sembra?) sembra una soffice coperta • La Terra (come è?) è rotonda • La Terra (che cosa pare?) pare una sfera

• • • •

pareva triste (come pareva?) è stata divertentissima (com’è stata?) Sarò felice (come sarò?) sembriamo sorelle (che cosa sembriamo?) sono molto affiatate (come sono?) è preoccupata (com’è?) Il duomo di Milano è al centro della città. La mia casa è alla fine della strada. La spilla della mamma è sul suo cassettone. Il libro di Momo è in camera mia, vicino al letto.

4 a) PV • PN • PV • PV

c) PN • PN • PV • PV d) PV • PN • PV • PN

b) PN • PV • PV • PV

5 (suggerimenti)

• • • • • • • •

L’orso è bianco. La formica è piccola. Il treno è veloce. La mattina è soleggiata. Le persone sono indaffarate. L’atmosfera è allegra. Gli alunni sono attenti. Il nonno è simpatico.

Pagina 114

1 A A S S R S R A S R

• Il pavimento (come è?) è lucido e liscio • Il pavimento (che cosa sembra?) sembra uno specchio

Pagina 113

• soggetto • plurale

5 • Giorgio impara

Le frasi con la suddivisione in sintagmi esatta sono:

Elisa •

ha regalato

un grande mazzo Sabato mattina • andremo

Stasera •

con i nostri genitori

i contadini

preparano

per la semina. alla televisione

l’ultima puntata Ogni giovedì • un corso

di fiori.

al Museo Egizio.

In autunno • i campi

alla mamma

proietteranno

di un telefilm.

con il mio amico

frequento

di judo.

2 • Sul

divano / del soggiorno / la mamma / ha messo / una coperta colorata. • Sul divano / la mamma / ha messo / una coperta colorata. • la mamma / ha messo / una coperta colorata. • la mamma / ha messo.

105 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 105

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

• Luca e sua cugina / con i loro genitori / domenica / sono andati / alle giostre. • Luca e sua cugina / con i loro genitori / sono andati / alle giostre. • Luca e sua cugina / sono andati / alle giostre. • Luca e sua cugina / sono andati.

2 • F C 3

• A Pasqua / i nonni / hanno nascosto / nel loro giardino / delle uova. • i nonni / hanno nascosto / nel loro giardino / delle uova. • i nonni / hanno nascosto / delle uova. • i nonni / hanno nascosto.

• Nel campo / di calcio / l’arbitro / ammonisce / un giocatore. • Nel campo / l’arbitro / ammonisce / un giocatore. • Nel campo / l’arbitro / ammonisce. • l’arbitro / ammonisce.

3 • Alle 16,30 / gli alunni / escono / da scuola.

Predicato Che cosa fanno? escono

Da dove?

Quando?

da scuola

alle 16,30

• Ogni giorno / all’edicola / arrivano / i giornali nuovi. Soggetto Di chi si parla? i giornali nuovi

Predicato Che cosa fanno? arrivano

Dove?

Quando?

all’edicola

ogni giorno

Predicato Che cosa fa? abbaia

Di chi?

A chi?

di Tommy

ai passanti

Predicato Che cosa fa? è

Dove?

Con chi?

al parco

con i suoi amici

In estate Soggetto Di chi si parla? L’aereo

Di chi si parla? Soggetto noi (sogg. sott.)

Che cosa fa? Predicato andiamo

Dove? al mare

Per dove?

Che cosa fa? Predicato è decollato

Come?

RICAPITOLIAMO Pagina 116

1

• • • •

Partiamo domani. La scuola è aperta a tutti. A primavera tornano le rondini. I nonni arrivano lunedì.

in orario

•F C •F S

• I l ruscello (che cosa fa?) scorre; (che cosa sembra?) sembra un nastro d’argento. • Il cuoco (che cosa fa?) frigge; (come è?) è accaldato. • L’alpinista (che cosa fa?) si arrampica; (come è?) è affaticato. • Il medico (che cosa fa?) ausculta; (come è?) è meticoloso. • Il giardiniere (che cosa fa?) innaffia; (come è?) è attento. • Il sole (che cosa fa?) tramonta; (che cosa sembra?) sembra una palla di fuoco.

Noi siamo ragazzi di classe quarta. La mia bicicletta è nel box. La bicicletta di Gianni è rossa. L’altra domenica siamo stati in montagna. Il fiume Po è il più lungo fiume d’Italia. Il Colosseo è a Roma.

6 • sembrano

per Roma

•F S •F S

(suggerimenti) • Il fornaio impasta • La violinista suona • Il fotografo proietta • Il cuoco cucina • La nuotatrice si tuffa • Il ciclista pedala • La pioggia scroscia • Il tuono rimbomba • Il cantante canta • L’autista guida

• • • • • •

4 Quando?

5 • Il Monte Bianco è il monte più alto delle Alpi. PN

• Marco / è / al parco / con i suoi amici. Soggetto Di chi si parla? Marco

•F S • FC

Pagina 117

• Il cane / di Tommy / abbaia / ai passanti. Soggetto Di chi si parla? Il cane

4 (suggerimenti)

Pagina 115

Soggetto Di chi si parla? gli alunni

• • • • • •

7 • • • • • • •

spezzò è indispensabile è il mio fratello maggiore sono simili svegliano è stato dipinto

PN PV PN PV PN PV

PN PV PN PN PN PV PV

Si trova la statua della libertà. I pinguini coprono. I ragazzi hanno cantato. Si terrà la finale. I valligiani piantano. Le ninfee aprono. Grosse nuvole nere si addensarono.

8 • In

estate / ogni mattina / il giardiniere / con l’innaffiatoio / bagna / i fiori. • Al mare / i bambini piccoli / giocano / con paletta e secchiello.

106 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 106

18/12/20 08:49


Ri fless ione l i nguistica

•L a mamma / ha piantato / sul nostro terrazzo / dei gerani rossi. • In inverno / la neve / ricopre / ogni cosa / con un manto bianco. • Dall’aeroporto / decollano / gli aerei / di linea. • Il pizzaiolo / ritira / la pizza / dal forno / a legna / con la pala.

•C on l’insegnante abbiamo realizzato un grande cartellone.

Noi (sottinteso)

CHE COSA FA? abbiamo realizzato

CHE COSA? un grande cartellone

CON CHI? con l’insegnante

•G li uomini primitivi cacciavano gli animali selvatici con le loro frecce. DI CHI SI PARLA? Gli uomini primitivi

CHE COSA FA? cacciavano

CHE COSA? gli animali selvatici

CON CHE MEZZO? con le loro frecce

•E sploratori coraggiosi hanno scoperto regioni ignote in tempi lontani. DI CHI SI PARLA?

Esploratori coraggiosi

CHE COSA FA? hanno scoperto

CHE COSA? regioni ignote

QUANDO? in tempi lontani

• Abbiamo regalato alla nonna dei cioccolatini. DI CHI SI PARLA? Noi (sottinteso)

CHE COSA FA? abbiamo regalato

CHE COSA? dei cioccolatini

A CHI? alla nonna

•A lcuni alpinisti hanno scalato le pareti rocciose di un monte. DI CHI SI PARLA?

CHE COSA FA?

Alcuni alpinisti

hanno scalato

CHE COSA? le pareti rocciose

DI CHE COSA? di un monte

2 (suggerimenti) DI CHI SI PARLA? L’impiegata

CHE COSA FA? lavora

DOVE? in ufficio

QUANDO? ogni giorno

• Frase Ogni giorno l’impiegata lavora in ufficio. DI CHI SI PARLA? Il carrozziere

CHE COSA FA? si allena

DOVE? in palestra

PER QUANTO TEMPO? per sei ore

• Frase. L’atleta si allena per sei ore in palestra.

Pagina 119

con il treno con quale mezzo?

DI CHI SI PARLA?

L’atleta

3

Pagina 118

1

DI CHI SI PARLA?

Soluzioni

CHE COSA FA? ripara

CHE COSA? il paraurti

DI CHI? dell’auto

• Frase Il carrozziere ripara il paraurti dell’auto.

Con i miei amici in compagnia di chi? con il cacciavite con quale strumento? Sul sentiero dove? del paese di che cosa?

4 DI CHI SI PARLA? Gli alunni QUANDO? In autunno DI CHI SI PARLA? Il capostazione

CHE COSA FA? hanno decorato DI CHI SI PARLA? le foglie CON CHE COSA? con il fischietto

CHE COSA? i vetri CHE COSA FA? cadono CHE COSA FA? dà

DI CHE COSA? delle finestre DA DOVE? dagli alberi CHE COSA? il segnale

5 (suggerimenti) Il boscaiolo abbatte. • Che cosa? il vecchio albero • Con che mezzo? con la motosega • Dove? nel bosco • In che modo? con dispiacere Frase: Il boscaiolo con dispiacere abbatte con la motosega il vecchio albero. Luigi gioca. • Con chi? con i suoi amici • Quando? nel pomeriggio • Dove? nel campetto • A che cosa? a calcio Frase: Luigi gioca a calcio nel campetto con i suoi amici. Il sole illumina. • Che cosa? le cime • Quando? all’alba • Di che cosa? dei monti • Con che cosa? con i suoi raggi • Frase: All’alba il sole con i suoi raggi illumina le cime dei monti.

107 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 107

18/12/20 14:46


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 120

4 Riccardo (chi?) soggetto

1

(suggerimenti) Frase minima: La bicicletta è stata acquistata. • Di che tipo è la bicicletta? da corsa • Di chi è la bicicletta? di Carmen • Quando è stata acquistata? ieri • Da chi è stata acquistata? dagli zii Frase ottenuta: La bicicletta da corsa di Carmen è stata acquistata ieri dagli zii.

è il compagno (chi è?) PN di banco (di che cosa?) espansione di mio fratello (di chi?) espansione

L’aspirapolvere (che cosa?) soggetto è utile (come è?) PN per le pulizie (per che cosa?) espansione di casa (di che cosa?) espansione

Frase minima: Lui torna. • Dove? a casa • Quando? subito • Con quale mezzo? con la bicicletta • Di chi è il mezzo? di Marina Frase ottenuta: Lui torna a casa subito con la bicicletta di Marina.

Pagina 122

Pagina 121

2

Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

La bicicletta

è stata acquistata

Di che tipo? da corsa

3

Di chi? di Carmen

Quando? ieri

Da chi? dagli zii

• L’idraulico / del condominio / questa mattina / è venuto / nel nostro palazzo.

Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

L’idraulico

è venuto

Di chi? del condominio

Dove? nel nostro palazzo

Quando? questa mattina

Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

L’orsetto

è stato lavato

Di chi? della mia sorellina

Dove? in lavatrice

Quando? questa mattina

• Il corso / di informatica / è stato molto utile / agli scolari / di classe quinta.

Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PN

Il corso

è stato molto utile

Di che cosa? di informatica

A chi? agli alunni Di che cosa? di classe quinta

•L a Dirigente / della scuola / si è congratulata / con gli scolari / per i risultati ottenuti. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

La Dirigente

si è congratulata

Di che cosa? della scuola

•L ’orsetto / di pezza / della mia sorellina / è stato lavato / in lavatrice / questa mattina / dalla mamma.

Di che materiale? di pezza

1

Per che cosa? per i risultati ottenuti

•Q uest’estate / la famiglia / di Giacomo / è andata / in Sardegna / con il traghetto. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

la famiglia

è andata

Di chi? di Giacomo Da chi? dalla mamma

Con chi? con gli alunni

Dove? in Sardegna

Quando? Quest’estate

Con quale mezzo? con il traghetto

108 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 108

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Pagina 123

Pagina 125

•L a riunione / dei genitori / di classe quarta / si terrà / giovedì / dalle ore 17 alle 18 / in un’aula / del primo piano. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

La riunione

si terrà

Di chi? dei genitori

Dove? in un’aula

Quando? giovedì

Di che cosa? di classe quarta

Di che cosa? del primo piano

Per quanto tempo? dalle ore 17 alle 18

• I l figlio / del mio vicino / di casa / è stato mio compagno / di banco / per cinque anni / alla Primaria. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PN

Il figlio

è stato mio compagno

2 • NO • SÌ • NO • SÌ • SÌ • SÌ 3 • Il giardiniere / del condominio / innaffia / ogni giorno / le aiuole / nel cortile. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

Il giardiniere

innaffia

Di che cosa? del condominio

Quando? ogni giorno

Di che cosa? di banco

Dove? alla Primaria

Per quanto tempo? per cinque anni

Di che cosa? di casa

•D omenica prossima / nel nostro quartiere / la sorella / di papà / sarà la madrina / dei giochi / della gioventù. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PN

la sorella

sarà la madrina

Dove? nel cortile

• A settembre / i vendemmiatori / tagliano / i grappoli / d’uva / dai tralci. Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

I vendemmiatori

tagliano

Da dove? dai tralci Di chi? del mio vicino

Che cosa? le aiuole

Quando? a settembre

Che cosa? i grappoli

Di che cosa? d’uva

Pagina 126

1

• • • •

(quando?) • (come?) (come?) • (che cosa?) (con che cosa?) • (che cosa?) (che cosa?) • (di quale materiale?)

2 • IN • D

• • • •

IN IN • D • IN IN • IN IN • IN

Pagina 127 Di chi? di papà

Di che cosa? dei giochi

Dove? nel nostro quartiere

Di che cosa? della gioventù

Pagina 124

1

Quando? Domenica prossima

(con suggerimenti) • Tu saluti (Chi?) la maestra. • Egli acquistò (Che cosa?) un paio di sci. • Voi partite (Chi? Che cosa?) X • Io arrivo (Chi? Che cosa?) X • Essi costruiscono (Che cosa?) una torre. • Tu dormi (Chi? Che cosa?) X

3

(suggerimenti) Luogo: Noi siamo a scuola. Questo treno proviene da Bari. Siamo arrivati qui passando per la piazza. L’aereo è decollato verso Parigi. Tempo: Vi scriveremo ogni giorno. So usare il computer da un anno. Rimarrò al mare per un mese. Ti aspetto all’angolo fra mezz’ora. Mezzo: Ho ricevuto una busta per mezzo del postino. Abbiamo traghettato con un battello.

109 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 109

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Modo: Ho ascoltato con attenzione. Compagnia • Unione: Vado al cinema insieme ai miei amici. Preferisco il panino con le verdure. Causa: Vivo all’estero per lavoro. Specificazione: Ho provato la moto di mio fratello. Scendiamo nel cortile del palazzo. Materia: Mi hanno regalato una spilla d’argento. Termine: Ho telefonato a Simonetta. La mamma ha fatto l’orlo ai jeans. Argomento: Luca studia la lezione di storia.

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

che cosa?

Noi (sottinteso)

abbiamo studiato

le civiltà

DI CHE COSA? della Mesopotamia Gruppo del predicato PV

che cosa?

Piero

ha fatto

molte discese

QUANDO?

DOVE?

CON CHE MEZZO?

quest’inverno

in montagna

con gli sci

4 • in

rosso: nell’aprile dell’anno prossimo; in verde: a Roma • in rosso: A Natale; in verde: sotto l’albero • in rosso: Tutti i mercoledì; in verde: in piscina • in verde: dall’aeroporto • in rosso: Tra qualche giorno • in rosso: Domenica; in verde: sugli scaffali; in camera mia

Gruppo del soggetto S

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

che cosa?

L’aumento

ha provocato

una valanga

DI CHE COSA?

QUANDO?

DI CHE COSA?

della temperatura

alla fine

di febbraio

Pagina 128

1

RICAPITOLIAMO

SINTAGMA

DOMANDA

ANALISI

I turisti hanno ringraziato la guida per la sua gentilezza.

Chi? Che cosa fanno? Chi? Che cosa? Per che cosa?

soggetto pred. verbale compl. oggetto compl. di causa

Marcello è caduto sulle scale di casa.

Chi? Che cosa? Che cosa fa? Dove? Di che cosa?

soggetto pred. verbale compl. di luogo compl. di specificazione

In estate molti boschi sono stati distrutti dagli incendi.

Quando? Chi? Che cosa? Che cosa fanno? Da che cosa?

compl. di tempo soggetto pred. verbale compl. causa efficiente

Marco andrà a Roma con l’aereo.

Chi? Che cosa? Che cosa fa? Verso dove? Con che mezzo?

soggetto pred. verbale compl. di luogo compl. di mezzo

Pagina 130

1

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

L’amica

è arrivata

DI CHI?

DOVE?

QUANDO?

della mamma

a casa nostra

questa mattina

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

I mobili

saranno sostituiti

Pagina 129

1

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

Gli animali

si preparano

DI CHE MATERIALE?

DI CHE COSA?

DA CHI?

QUANDO?

di legno

della cucina

dagli addetti

in settimana

DI CHE COSA?

QUANDO?

PER CHE COSA?

DI CHE COSA?

del bosco

in autunno

per l’inverno

del mobilificio

110 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 110

18/12/20 08:49


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

4 • in verde: sono tutte bellissime; è un tranquillo boxer • in rosso: la luce; un maglione nuovo

La via centrale

è tutta illuminata

DI CHE COSA?

PER QUALE MOTIVO?

CRUCIMAPPE

del paese

per la festa

Pagina 140 • IL NOME 1

2 D 4 1 2C O N C 3R 4E T

A

DI CHE COSA?

1

S T

del nostro patrono

O

2 6R R I 7M I

2 • Rossella studia (che cosa?) musica. • La TV trasmette (che cosa?) un documentario. • Il barista apre (che cosa?) la bottiglia. • Harry Potter agita (che cosa?) la bacchetta magica.

A

P

T T

O

I

T

C 5

I

O L

R T

8

9

10

I V I V

3

S

L E

5

P T A A L T E R A T O I I

11

I

I

V I

P 4

Pagina 131

3

3

R 12

C O M U N I

Funzione: Servono a nominare cose, animali, persone.

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

che cosa?

Il cartolaio

ha ricoperto

i nostri nuovi libri

IN CHE MODO? con pazienza

Pagina 142 • ARTICOLI E PREPOSIZIONI C

O

L

L

E

G

A

N

O

G

DI CHE COSA?

L

I

E

L

E

M

E

N

T

I

di scuola

D

E

L

L

A

F

R

A

S

E

Funzione: Collegano gli elementi della frase.

Pagina 144 • GLI AGGETTIVI

1

2

S

D

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

che cosa?

Gli addetti

lavano

le strade

2

DI CHE COSA?

QUANDO?

DI CHE COSA?

del Comune

ogni settimana

della città

Gruppo del soggetto S

Gruppo del predicato PV

Io e mio fratello

abbiamo costruito

una casetta

DOVE?

QUANDO?

DOVE?

in giardino

quest’estate

sull’albero

che cosa?

CON CHE COSA?

DI CHE MATERIALE?

con delle assi

di legno

I M

4

3

O S

I

R D

U

I

P E

N A

1 4N U M E R 5A L I

T

D

A

E I F I

2 Q U A L

6

L

8

C A T I

I

I

I

N I

V O

3 P O 9S S E S S I V I

7

E

A

T

O

O

1

3

V

I

T

4 C O 10M P A R A T I V O

Funzione: Arricchiscono il nome.

111 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 111

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

VERIFICHE

Pagina 146 • I PRONOMI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pagina 152

S O G G E T T O I M O S T R A T I C O S T U I

D

P O S S E S S C O L O R O

V

I

I V O

1 castagna • ciliegia • chitarra • scarpe • scialle • acquario • coniglio • scienziato • cuoco • quindici • cerniera • ghiande • oliera • sciatore • cuscino 2 • dentista

N E S S U N O

N

I E N T E L U I

I N D E F I N I T O M E D E S I M O

Funzione: Sostituiscono il nome.

3

Pagina 148 • IL VERBO 1

I N F

2

I N D I

3

C O N D I Z I O N A L E P A S S A T O R E M O T O I M P E R F E T T O

4 5 6 7 8

I N I

T O

C A Y

I V O

• • • •

I

A I

Pagina 150 • LA FRASE

4

4

E S

S

3 1 N

O

O

6

G G

P 2 8F R 9A S E M N S I

T T 11

O

P R

1 V E 2R B A 3L E 5

C I I N I 10 M A

7

A L E

T O

O

3 12S I N T A G M A

I Funzione: È la forma minima di messaggio.

s celta • coscienza scientifico • scienziati scendere • incosciente usciere • ascensore conoscenze • scienza Daniela • castagne • montagna • Sonia • Antonio • legna

6 • città • è • località • è

D I

M

• • • • • •

1

ignorare • ciminiere • maniera paniere • pigne matrimonio • bomboniere ragioniere • pignolo

5 • scientifico

I O N E

Funzione: Indica il tempo e chi compie l’azione.

2

oliera • tovaglia • olio iulia • coniglietto • trifoglio G Italia • maglia lieve • si scioglierà Giuliana • Liliana • nascondiglio camelie • gigli • dalie • magnolia

4 • ingegnere • riunione • fognatura

N T I V O T I V O

12 C O N I U G A Z

• • • • • •

cambiato • cambiato incendio • pompieri andiamo • campeggio • tenda sventolo • bandiera • contentezza bambini • ampi • temporale impiegato • tempo • riempire • impianto • riscaldamento

Pagina 153

P R E S E N T E C H I E D E V O

C O N G I U 9 I M P E R A 10 T E N E R E 11 S A L T E R

• • • • • •

• • • •

7

avrò finito • verrò riporterò • metà volontà • avversità più • virtù • è • onestà oscurità • ansietà

Da cancellare: • cascò • casco •p asso • passò • f ini • finì • beccò • becco • giocò • gioco • faro • farò • noto • notò • passero • passerò

Pagina 154

1

• • • • • •

L’  L’  L’  L’  L’  L’

Un Un’ Un’ Un Un’ Un

anello ombra amica elefante ape orologio

• • • • • •

L’  L’  L’  L’  L’  L’

Un’ anguilla Un angelo Un’ uva Un’ aranciata Un’ ortensia Un impermeabile

112 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 112

18/12/20 08:49


Ri fless ione l i nguistica

2 Da cancellare:

•u n •u n •u n’

9 • – Chi ti ha scritto? – Non lo so, non ho ancora • un’ •u n •u n

• Ogni sera prima di dormire leggo un libro. • Marco non s’era accorto che io lo stavo seguendo. • Nelle notti di luna piena, si sentono ululare i lupi. • Ho sentito un solo rintocco di campana: è l’una. • Il boscaiolo con l’ascia incide il tronco dell’albero. • L ascia stare la scatola dei miei pennarelli. • Per infilare l’ago la nonna deve mettersi gli occhiali. • Il lago di Como è di origine glaciale, come tutti i laghi alpini.

4 Due

bambini si dondolano sull’amaca all’ombra degli alberi, mentre due loro amici fanno il bagno nell’acqua del laghetto. Dall’acqua spuntano due grossi sassi. Ai piedi dell’albero a destra c’è un cespuglio fiorito e accanto all’albero di sinistra si trova un ciuffo di felci. Sull’altra sponda, i genitori si rilassano nell’area picnic.

Pagina 155

5 • Da troppo tempo Leonardo non mi dà sue notizie, questo lungo silenzio mi dà da pensare! • Quando do un appuntamento vorrei che se si è in ritardo mi si avvisasse. • Quando te l’ho chiesto, mi hai detto di sì e ora dici di no, questo tuo modo di fare è poco educato!

6 • – Uffa, è già ora di alzarsi? Non ne posso più di

7

queste levatacce! •– Fido, vieni subito qui! Mettiti lì a cuccia e non abbaiare più! • – Sali prima su da me, poi scendiamo giù in cortile a giocare. Da cancellare: • Me • M’è • ce • c’è • ne • ce • Te • t’è • n’è

8 Da cancellare:

• • • •

a nno • ha a hanno • anno • anno • a a • ha • hanno • anno

aperto la busta! •– Come hai fatto a farti male? – Sono caduto ai giardini. • L’anno scorso i miei nonni hanno cambiato casa. • Un mio amico mi ha invitato a casa sua a Torino. • – Evviva, mi hanno accettato nei pulcini del Milan! Inizio l’anno prossimo. • Quando ho bisogno di Internet uso il tablet o il computer di papà, perché non ho ancora fatto l’abbonamento. • Se hai del pane raffermo puoi sbriciolarlo e darlo ai passeri.

3

Soluzioni

Pagina 156

1

NOMI DI PERSONA

NOMI DI ANIMALE

NOMI DI COSA

bambino

gatto

pallone

comandante

cane

cestino

2 Fra i nomi di genere maschile cancellare: musica • città Fra i nomi di genere femminile cancellare: coniglio

3

Nomi da cancellare: pianeta • professore • ballerina

4 MASCHILE

FEMMINILE

uomo

donna

marito

moglie

imperatore

imperatrice

operaio

operaia

lettore

lettrice

scultore

scultrice

eroe

eroina

5 SINGOLARE

PLURALE

cuoco

cuochi

medico

medici

baco

bachi

bacio

baci

strascico

strascichi

superficie

superfici

farmacia

farmacie

113 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 113

18/12/20 08:49


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 157

3

6 (con suggerimenti) NOMI COMUNI

NOMI PROPRI

NOMI COMUNI

NOMI PROPRI

cantante

Jovanotti

fiume

Po

nazione

Italia

compagno

Lorenzo

scienziato

Einstein

monti

Alpi

Nomi concreti: serpente • televisione • bottiglia • matita • fiore Nomi astratti: semplicità • povertà • istruzione • altezza • sensibilità • simpatia • velocità

4 Da cancellare: montone • panico • murena • occasione • portuale

5 Da sottolineare: focaccia • mulino • torrone • visone • burrone

7

Da cancellare: 1. Elefante (nomi 2. lucertola (nomi (nomi 3. aula (nomi 4. bufera 5. casacca (nomi 6. manubrio (nomi 7. lattuga (nomi

8 • L’

• • • • •

Lo L’ Il La L’

Un Uno Un’ Un Una Un’

propri) comuni comuni comuni comuni comuni comuni

amico zaino aquila panino verità isola

Pagina 159

di cosa) collettivi) astratti) alterati) primitivi) derivati) • • • • • •

L’ L ’ L ’ L o L o I l

6 Nomi derivati: scarpiera • libraio • libreria Nomi alterati: mazzolino • vasetto • scarpine • scarpette • armadietto Nomi primitivi: fiori • mamma • acqua • vetro • scarpe • sorella • ballo • scuola • danza • fratello • libri • testo

Un Un Un’ Uno Uno Un

anello orso edera studio gnomo nonno

7 Da cancellare: 1. muletto (Non è un nome di animale) 2. giorno (Non è un nome derivato) 3. cassonetto (Non è un nome composto) 4. grembiule (Non è un nome alterato) 8 Nome che corrisponde agli indizi: casalinghe 9 (suggerimenti)

9 alla sera A sulla sdraio A con cura S da Firenze S

tra un giorno S nel bosco A in moto S a casa S

di giorno S dalla nonna A al bar A per mano S

10 • Siamo partiti da Milano di prima mattina e siamo giunti a Roma a mezzogiorno. •T i telefono per avvertirti che arriverò all’appuntamento con un quarto d’ora di ritardo. • Dall’alto del grattacielo si poteva spaziare con lo sguardo su tutta la città. • Con l’aiuto dei miei fratelli abbiamo attaccato l’altalena a un ramo di un albero del nostro giardino. • Per proteggere le nostre piante dal freddo in inverno le abbiamo messe al riparo in una serra di plastica sul terrazzo.

Pagina 158

1

MASCHILE SINGOLARE

FEMMINILE SINGOLARE

MASCHILE PLURALE

FEMMINILE PLURALE

Possibili nomi che corrispondono agli indizi: stormo • branco • gregge • sciame

10 Da cancellare: il • uno • uno • una • il • un • uno • un • un • la • una • una • la • gli • un • un • l’ Da sottolineare in rosso: con • in • con • in • di • in Da sottolineare in verde: sulla • del • del • al

Pagina 160

1

• alcuni amici • il terzo libro • il nostro cane

• • • •

questo libro la roba altrui una cara persona quella penna

• molta gente • l’ultimo arrivato • film divertente

mese

volta

anni

amiche

QUALIFICATIVO POSSESSIVO DIMOSTRATIVO NUMERALE INDEFINITO

compleanno

festa

genitori

patatine

cara

nostro

questo

terzo

alcuni

marzo

classe

amici

bibite

divertente

altrui

quella

ultimo

molta

2 Nomi

invariabili: boa • gorilla • cinema • delta • radio • moto • auto • foto • biro

114 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 114

18/12/20 14:47


Soluzioni

Ri fless ione l i nguistica

2 • La mia bici è nuova.

2

• La mia bici è più nuova della tua. • La tua bici è meno nuova della mia.

• La mia bici è vecchia. • La tua bici è più vecchia della mia. • La mia bici è meno vecchia della tua.

• La nostra casa è alta. • La nostra casa è più alta della vostra. • La vostra casa è meno alta della nostra.

• La vostra casa è bassa. • La vostra casa è più bassa della nostra. • La nostra casa è meno bassa della vostra.

3

• SR • SA

• SR • SA

• • • • •

in quella siepe per questo motivo in quei giorni la propria casa nel suoi interesse

5 • quattro giorni fa

• • • • •

Il tuo caffè è più dolce del mio.

abito al terzo piano ho letto dieci pagine arrivo sempre secondo al quarantesimo minuto ho due sorelle

X

Compra questa insalata, quella è meno fresca. Il temporale di oggi è più forte di quello di ieri.

X X

Sono meno stanco di quanto pensassi.

X

Sei atletico come mio cugino.

X

3 • S • S • M • M • S 4 Da sottolineare in verde: quattro • sette • dicias-

P D D D P P

sette • primo Da sottolineare in rosso: molti • ogni • qualunque • molti • parecchi • tutti

NC NO NC NO NO NC

Pagina 162

1 voi bevete essi studiano noi corriamo tu avevi

io ho sognato voi partireste essi sono usciti tu fosti

essi risero egli darebbe egli ha pianto tu avrai finito

2 • Quando voi arriverete ci troverete ad aspettar-

Pagina 161

1

• Molti giorni fa ho ricevuto una simpatica lettera dal mio amico. • Purtroppo quell’albero di pesche produce pochi frutti. • I partecipanti alla gara di nuoto erano parecchi: io sono arrivato terzo. • Aprile è il quarto mese dell’anno ed è il mese del tuo compleanno. • Questi pantaloni sono troppo lunghi.

QUALIFICATIVO POSSESSIVO DIMOSTRATIVO NUMERALE INDEFINITO

simpatica

lunghi

X

Per questo disguido sono seccato quanto te.

• SA • SR

4 • a vostro fratello

MAGGIORANZA MINORANZA UGUAGLIANZA

mio tuo

quell’ questi

terzo

molti

quarto

pochi parecchi

vi in stazione. •T ieni pure il libro che ti ho prestato, tanto non lo leggerò fino a quest’estate. • Se Riccardo mi avesse ascoltato ora non si troverebbe nei guai. • Mio fratello pensa solo a sé e non mi aiuta riordinare i miei giochi. • Io andrò a visitare il museo con i miei compagni e i miei insegnanti, saranno loro a spiegarci ciò che vedremo. •Q uando io incontrerò Luisa le racconterò quello che è accaduto. • Era così buio che non ci siamo accorti dell’ostacolo.

3 • In rosso: mia • nostra • loro • sua • vostri • In verde: tua • vostro • vostra • tua • miei 4 • In rosso: ultimo • ventotto • decimo • quattro • cinquanta • quarta • In verde: trentuno • ventinove • dodici • quarta

5 • A • A

•A•A•P •A•P•A •A•P

115 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 115

18/12/20 14:48


Soluzioni

R i fless ione li nguistica

Pagina 163

1

2

• Il mio (aggettivo possessivo) cane ha tre (aggettivo num. cardinale) anni come il tuo (pronome possessivo). • Qualche (aggettivo indefinito) giorno fa alcuni (aggettivo indefinito) nostri (aggettivo possessivo) amici sono venuti a trovarci (pronome personale complemento). • Ognuno (pronome indefinito) deve per pensare a sé (pronome personale). • Purtroppo solo alcuni (pronome indefinito) di noi (pronome personale soggetto) potranno essere ammessi alla gara di corsa. • In molti (pronome indefinito) mi hanno telefonato per farmi tanti (aggettivo indefinito) auguri per il mio (aggettivo possessivo) compleanno.

In verde: Noi siamo andati passato prossimo

In giallo: Egli rispose passato remoto

In verde: Noi avevamo scritto trapassato prossimo

In verde: Io avrò studiato futuro anteriore

In giallo: Io fui passato remoto

In giallo: Voi verrete futuro semplice

In verde: Tu avevi avuto trapassato prossimo

In verde: Tu avesti studiato trapassato remoto

In giallo: Essi arrivarono passato remoto

3

2 • Coloro che hanno comprato il biglietto della lotteria controllino se hanno vinto. • Nessuno ha il diritto di appropriarsi delle cose altrui. • Non posso farci nulla se hai perso il tuo astuccio, l’unico consiglio è di cercarlo. • Non possiamo raccontarvi come è andato l’incidente, nessuno era presente. • Ciò di cui ho bisogno è che voi mi diate una mano a finire il lavoro.

3

• • • •

P C A • PC A • PC A • PC

Pagina 164

1

• • • • •

correre partire temere essere salutare

• • • • •

1a 2a 3a coniugazione coniugazione coniugazione

Voi salutaste Io corro Io giocai

1

• • • • •

Sarò • avrò avuto avremo ricevuto • partiremo sono • vieni • vuoi Giocherete • avrete terminato ho avuto

1a coniugazione

avrete terminato

genio. • Ho due cappellini uno PI è rosso, l’altro è blu. • È sparita una AR tavoletta di cioccolato, sicuramente il colpevole è uno PI di voi due golosoni! • Ho bisogno di una AG vaschetta, due pennelli e tre tubetti di tempera.

Pagina 165

giocherete

4 • Leonardo da Vinci è considerato un AR grande

che egli fugga • se io avessi saputo • che voi siate MODO CONGIUNTIVO noi vorremmo • voi parlereste MODO CONDIZIONALE MODO IMPERATIVO parla! • andate! furono presi • ho guardato • sorrideranno MODO INDICATIVO

Noi partiamo

Essi temono Voi finirete

2a coniugazione

3a coniugazione

CONIUGAZIONE PROPRIA

avremo ricevuto

partiremo

sarò

vuoi

vieni

avrò avuto sono • ho avuto

2 • noi diciamo noi abbiamo detto tempo passato prossimo • essi finirono essi ebbero finito tempo trapassato remoto • io sorridevo io avevo sorriso tempo trapassato prossimo • voi partirete voi sarete partiti tempo futuro anteriore

avere finire giocare avere essere ESSERE

Tu sarai

AVERE

Egli aveva avuto

Noi eravamo Che io abbia

116 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 116

18/12/20 08:49


noi avemmo avvisato

FUT. ANT.

FUT. SEMPL.

TRAP. REM.

PASS. REM.

TRAP. PROSS.

PASS. PROSS.

PRESENTE

3

IMPERFETTO

Ri fless ione l i nguistica

X

essi coltivavano

X

io avevo visto

X

egli avrà sentito

X

tu chiamerai

X

voi avete avuto essi furono

X

tu fosti partito

X

io scendo

X

egli nacque

1

• La gru / trasporta / enormi casse / di materiale. • La gru / trasporta / enormi casse. • La gru trasporta.

2 (suggerimenti) in officina • di mattina • con la saldatrice Di mattina un operaio lavora in officina con la saldatrice. 3

Che cosa fa? nascose

Di chi si parla? La nostra classe

Che cosa fa? visiterà

Quando? in verde: al tramonto

Che cosa? in giallo: il sole Che cosa? in giallo: il Museo Egizio

Dove? in verde: a Torino

X Di chi si parla? I primitivi

Pagina 166

1

Pagina 167

Di chi si parla? Un nuvolone nero

X

Soluzioni

Ha finito di nevicare • Vieni con me subito. • Prendi lo zaino. • Come è buio! • Forza, muoviti! • Lo stadio è affollato.

2 Oggi Luisa ha vinto la gara di corsa.

Luisa ha vinto la gara di corsa oggi. Luisa ha vinto oggi la gara di corsa.

Sul bordo della finestra si trova un vaso di fiori. Un vaso di fiori si trova sul bordo della finestra. Si trova sul bordo della finestra un vaso di fiori.

Che cosa fa? praticavano

Che cosa? in giallo: il baratto

Di che cosa? in verde: dei loro prodotti

4 Gruppo del soggetto

Gruppo del predicato

S

PV

Il ricercatore

studia

Di che cosa? dell’Università

Dove? Nel suo laboratorio

Che cosa? le cellule

3

La mia famiglia / per le vacanze / di Natale / andrà / in montagna. Sul giornale / è apparsa / la pubblicità / di un nuovo cellulare.

4 • in blu: una gara ciclistica; in rosso: si svolgerà • in blu: la mamma; in rosso: riscalda • in blu: la comitiva; in rosso: scese • in blu: i mezzi cittadini; in rosso: sono affollatissimi 5 • Un fungo / è spuntato / ai piedi / dell’albero. Di chi si parla? un fungo

Che cosa fa? è spuntato

Dove? ai piedi

Di che cosa? dell’albero

• Ogni mattina / i pendolari / arrivano / con il treno. Di chi si parla? i pendolari

Che cosa fa? arrivano

Quando? ogni mattina

Con che mezzo? con il treno

117 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 117

18/12/20 08:49


Soluzioni

Q uadern o di scrittura Pagina 5

LESSICO

2

Pagina 2

PAROLA

1

Verbi da cancellare: brontolare • raccogliere • trasmettere • tornare • incontrare Nomi da cancellare: fatica • rivale • cortesia • albergo • piagnisteo Aggettivi da cancellare: allegro • mastodontico • mediocre • corto

Pagina 3

2 • s tupendo: un fiore • i ncantevole: un paesaggio •s plendida: una giornata •p iacevole: un pomeriggio •s gradevole: una persona •m ostruoso: un animale • r ipugnante: un odore

3

PAROLA

CONTRARI

bello

brutto

orrendo

abile

incapace

inabile

dentro

fuori

esterno

errato

esatto

giusto

prima

dopo

poi

sincero

falso

lodare

sgridare

rimprovevegliare rare

dormire

assopirsi

ignorare

sapere

conoscere asciugare bagnare

inumidire

pesante

leggero

lieve

digiunare mangiare abbuffarsi

paziente

impaziente

nervoso

sempre

3

(suggerimenti) •L a maestra mi ha interrogato e io le ho esposto la lezione. • La mamma mi ha domandato se avevo svolto tutti i compiti. •M i hanno assegnato l’incarico di tenere in ordine la biblioteca di classe. •H ai commesso un enorme errore a uscire senza permesso. •M entre mi recavo a scuola ho incontrato un signore che teneva al guinzaglio un cane gigantesco, che abbaiava, facendo un baccano infernale. •N ella nostra strada stanno realizzando un ampio scavo per costruire un nuovo palazzo. •T ra me e Giulio è nato uno stupendo cameratismo. • Un conoscente del papà ci ha raccontato di aver provato a pilotare un aereo. • I l capitano della nave scrutava con il cannocchiale l’orizzonte.

CONTRARI

mai

bugiardo

giammai

• Q uando esci da una stanza devi chiudere la porta e spegnere la luce. •O ggi il cielo è nuvoloso e io sono triste. •F a freddo, chiudi la finestra. •D etesto guardare il mare agitato. •D ormi poco, non puoi continuare ad alzarti presto, sarai sempre in anticipo. •E ntrando in casa ho posato il cappotto. •C ammino velocemente perché ho delle scarpe larghe e comode.

Pagina 6

1

PREFISSO A (N) + PAROLA

Prefisso DIS + PAROLA

anormale

disubbidiente

anallergico

disattenzione

anabbagliante

disfare

amorale

disgustoso

atipico

disapprovare

atossico

disattento

analcolico

disarmonico

asimmetrico

disonesto

asociale

discontinuo

Pagina 4

1

Prefisso IN/IM + PAROLA

Prefisso S + PAROLA

inaccessibile

scomodo

imprevisto

sleale

vendere

impreciso

sgarbato

sotto

sopra

insuccesso

lesto

veloce

lento

sporcare

astuto

furbo

ingenuo

dietro

aggressivo

feroce

mansueto

luminoso chiaro

scuro

serrare

chiudere aprire

scongelare

recarsi

tornare

concentrato

infelice

attento

disattento

inutile

scomporre

acciuffare prendere lasciare

chiedere

domandare

rispondere

PAROLA DI CONTRAPARTENZA RIO

SINONIMO

contento

felice

infelice

compeacquistare rare

assai

molto

poco

giù

ardito

coraggioso

pauroso

detergere pulire dinnanzi

SINONIMO

davanti

andare

PAROLA DI CONTRAPARTENZA RIO

indefinito inaffidabile inafferrabile incivile

scomparire smettere sfiducia scucire scoprire scontento

118 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 118

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura Pagina 7

2 • Le mura fortificate e il ponte levatoio rendevano

• •

inaccessibile il castello. La ricevuta che mi hai dato è anormale perché presenta delle irregolarità. La metà sinistra di questa foglia è asimmetrica rispetto all’altra. È disonesto comportarsi in questo modo. Bisogna stare attenti che i giocattoli destinati ai bambini siano atossici, cioè non velenosi. Il gelato del bar all’angolo è disgustoso.

3

(suggerimenti) • Non giocherò più con te perché sei sleale. • Quando fa caldo mia sorella maggiore mi permette di scoprirmi. • Paolo è un ragazzo inaffidabile, quando prende un impegno non lo rispetta mai. • Sono stata disattenta, così non ho saputo rispondere alla domanda. • Chi ignora la raccolta differenziata dei rifiuti dimostra un comportamento incivile. • Trovo che Lucia sia una persona che incute sfiducia. • Non vado d’accordo con la mia compagna di banco perché è sempre sgarbata.

Pagina 8

1

S

carota

G

abbigliamento

G

mammifero

G

ortaggio

S

zucchina

S

gonna

S

pecora

S

grillo

G

frutto

S

uva

S

giallo

S

flauto

G

insetto

G

stoviglia

S

camelia

S

cavallo

S

margherita

G

strumento

G

fiore

G

colore

S

mucca

S

forchetta

S

violino

S

verde

S

pera

S

peperone

S

mosca

2 (suggerimenti) • Ortaggio: carota • zucchina • peperone • Insetto: grillo • mosca • Fiore: margherita • camelia • Abbigliamento: gonna • Stoviglia: forchetta • Colore: giallo • verde • Mammifero: pecora • cavallo • mucca • Frutto: uva • pera • Strumento: violino • flauto

Soluzioni

• – Sparecchia e poi metti nell’acquaio le stoviglie. • I mammiferi partoriscono i piccoli e li allattano. • Mio fratello è ghiotto di dolciumi: tutte cose che fanno male, se si esagera! • Il parco è pieno di persone che fanno fare la passeggiata giornaliera ai loro cani.

4 (suggerimenti)

• Il ladro ha rubato tutte le collane, i braccialetti, gli anelli, le spille. • Nel porticciolo del mio paese sul lago sono ormeggiate molte barche a vela, motoscafi, pescherecci. • Il nostro vicino nel suo orto coltiva zucchine, pomodori, fagiolini, spinaci, carote. • Sugli scaffali della biblioteca scolastica si trova una grande quantità di libri di avventura, libri scolastici, enciclopedie, vocabolari. • In pescheria si acquistano orate, salmoni, polpi, sogliole. • Oggi molti lavori in casa sono facilitati da aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie.

Pagina 10

1 Da cancellare: casa: casacca • casaccio • caseificio bosco: imbastire • pascolare • bossolo mano: mansueto • mandarino • mantello neve: nevralgia • nervoso • nevrosi 2 Da colorare: scarpa: scarpiera gelo: congelare mangiare: manganello Pagina 11

3 piede piovere pane

frutta carta tempo

4 (suggerimenti)

• Giocare: giocoliere • giocatore • giocata • gioco • giocoso • giocattolo • giocherellone • Acqua: acquaio • acquario • acquedotto • acquerelli • Terra: terroso • atterrare • interrare • terriccio • sterrato • terriero • L avare: lavaggio • lavatoio • lavandaia • lavanderia • lavello • lavatrice

Pagina 9

3

(suggerimenti) • Devo andare a fare la spesa perché in frigorifero non ci sono né frutta né verdura.

119 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 119

18/12/20 14:48


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

5 (suggerimenti) •Q uesto territorio un tempo era molto boscoso, con l’andare degli anni, per creare zone edificabili, è stato disboscato e ora è necessario rimboschire per proteggere il suolo dalle frane. • I l mio cagnolino non vuole mai uscire. Quando siamo fuori si impunta e non riesco a fargli fare nemmeno il giro del caseggiato perché vorrebbe rincasare subito: devo dire che è proprio un animale casalingo.

Pagina 12

1 Campo semantico: montagna • F amiglia: montagnoso • montagnola • montagnetta • ammonticchiare • E lementi: ghiacciaio • nevaio • torrente • cascata • vallata • L avori: pastore • mungitore • casaro • guida alpina • maestro di sci • S port: camminate • scalate • sci • slitta • bob • A nimali: stambecco • camoscio • lupo • orso • aquila • A lberi: castagno • faggio • abete • larice • ginepro • F iori: stella alpina • genziana • rododendro • narciso • ciclamino • E difici: chalet • baita • rifugio • fienile • stalla Pagina 13

2 Campo semantico: aeroporto • P ersone: piloti • passeggeri • radaristi • hostess • doganieri • A ttività: controllare • imbarcare • pilotare • atterrare • decollare • P arti dell’aereo: fusoliera • carrello • elica • alettoni • oblò • E lementi: pista • biglietteria • scala mobile • nastro trasportatore • transenne • E difici: hangar • torre di controllo • parcheggio • deposito bagagli 3

(suggerimenti)

SCUOLA parti dell’edificio tipi di scuola

attività

CITTÀ luoghi della città lavoratori

attività

persone

parole specifiche edifici particolari

4 (suggerimento) Amo i monti più del mare perché il paesaggio cambia sempre e le occasioni di divertimento sono sempre diverse. In primavera puoi dedicarti a delle salutari camminate tra i prati per raccogliere narcisi. In autunno puoi percorrere i sentieri e raccogliere funghi, castagne e ciclamini. In inverno, quando tutto è coperto di neve, come è bello scivolare con la slitta o con il bob, oppure lanciarti in veloci discese sugli sci! Ma quando arriva l’estate, durante le tue escursioni, all’improvviso ti trovi di fronte a una piccola cascata, che poi si trasforma in un ruscello gorgogliante. Ti inerpichi sulle cime e, dopo esserti rifocillato presso il rifugio, puoi godere di uno stupendo panorama: ai tuoi piedi si apre una vallata soleggiata le cui pendici sono costellate di graziose baite in legno e i pascoli risuonano dei campanacci delle mucche. Sulle cime più alte vedi luccicare al sole i nevai, e lassù, in alto, i ghiacciai. Il cielo è solcato dai voli delle aquile e, se sei fortunato, puoi osservare anche una famigliola di stambecchi che si muove agilmente tra i sassi. La montagna è davvero magnifica, in qualunque stagione dell’anno. Pagina 14

1 • • • • • • • •

SNIFF SNIFF annusare qualcosa, pianto BLEAH vedere qualcosa di disgustoso BRRR brividi di freddo o di paura CRASH schianto, scontro DRIIN DRIIN suono del telefono GLU GLU rumore che si produce bevendo GULP stupore, sorpresa R ON RON russare di una persona, fusa del gatto • BANG un’arma che spara

Pagina 15

2 ANIMALE

PAROLA ONOMATOPEICA

ANIMALE

PAROLA ONOMATOPEICA

colomba

tubare

oca

starnazzare

gatto

miagolare

cicala

frinire

mucca

muggire

leone

ruggire

pecora

belare

mosca

ronzare

rana

gracidare

cane

abbaiare

maiale

grugnire

lupo

ululare

tipi di servizi

120 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 120

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura Pagina 15

3

3

• PLOF tonfo • PLUFF tuffo • SCIASC SCIASC sciabordio • BOOOM boato • CRASH schianto • FRUSH fruscio • T IC TAC ticchettio • UUUH ululato • VROOM sfrecciare • KRAKKLE crepitio • NGUEEE vagito • TAP TAP tamburellare

Pagina 16

1

• Fare un buco nell’acqua. Compiere un tentativo inutile. • Essere due gocce d’acqua. Essere identici. • A vere l’acqua alla gola. Essere in difficoltà. • L avorare sott’acqua. Fare le cose di nascosto. • G ettare acqua sul fuoco. Calmare un litigio. • T rovarsi in cattive acque. Essere nei guai. • È acqua passata. È una storia vecchia. • P erdersi in un bicchier d’acqua. Agitarsi per una cosa da nulla. • F are acqua da tutte le parti. Avere molti punti deboli. • Portare l’acqua al proprio mulino. Fare il proprio interesse. • S entirsi un pesce fuor d’acqua. Sentirsi a disagio.

Soluzioni

• Se corri così sulle scale rischi di andare a gambe all’aria. • Paolo abita proprio fuori mano, guarda quanto tempo ci vuole per raggiungere casa sua! • - Non ce la faccio da solo, vieni a darmi una mano! • In giardino è arrivato un cucciolo di cane e tutta la famiglia lo ha accolto a braccia aperte. • Si ostina sempre a fare di testa propria, non vuole l’aiuto di nessuno. • Mi piacciono le vacanze, perché posso stare tutto il giorno a pancia all’aria, in completo relax. • Per gioco ci siamo arrampicati su un albero del nostro vicino, ma quando lo abbiamo visto arrivare ce la siamo data a gambe levate per timore che ci vedesse.

Pagina 18

4 • Samuele

è in gamba e non merita mai delle lavate di testa. • Quando ti prendi un impegno non puoi fare le cose un tanto al braccio. • Basta parlare di quel litigio, ormai è acqua passata. • Il nostro vicino è sempre pronto a dare una mano a chi ha bisogno. • Ho conosciuto i nuovi vicini, sono persone alla mano, con cui è facile andare d’accordo. • I nostri amici sono molto ospitali e accolgono tutti a braccia aperte. • Giovanni e Ruggero sono come cane e gatto, per fortuna mia sorella è capace di gettare acqua sul fuoco.

Pagina 17

2 • Trovarsi fuori mano.

Essere difficilmente

raggiungibile. • E ssere a portata di mano. Essere facilmente raggiungibile. • D are una mano. Aiutare. • Accogliere a braccia aperte. Accogliere calorosamente. • D arsela a gambe levate. Fuggire, scappare velocemente. • A ndare a gambe all’aria. Cadere rovinosamente. • S tare a pancia all’aria. Oziare, non far nulla. • Fare di testa propria. Agire autonomamente. • E ssere in gamba. Essere intelligente, capace.

RIASSUNTO Pagina 21

1

• Prima l’uccellino non aveva potuto partire, dopo chiese al faggio di ospitarlo tra i suoi rami. • Dopo l’uccellino si rivolse al castagno chiedendo ospitalità, perché prima il faggio non aveva voluto ospitarlo. • Prima il castagno rifiutò di accogliere l’uccellino, successivamente un piccolo pino gli offrì spontaneamente ospitalità. • L’uccellino accettò l’offerta del pino e dopo un ginepro gli offrì le sue bacche per sfamarsi. • Infine il Mago del Gelo volle premiare il pino e il ginepro per la loro generosità e dopo ordinò al vento di non far più cadere le loro foglie.

121 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 121

18/12/20 14:49


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

2 •

L ’uccellino non è potuto partire per sfuggire all’inverno. (effetto) L’uccellino si era ferito ad un’ala. (causa) Tra questi due fatti esiste un rapporto causale. • Il Mago del Gelo ordina al vento di non far cadere le foglie al pino e al ginepro. (prima) Il pino e il ginepro sono diventati dei sempreverdi. (dopo) Tra questi due fatti esiste un rapporto temporale. • L ’uccellino ringraziò per la loro generosità il pino e il ginepro. (effetto) Grazie a loro aveva superato l’inverno. (causa) Tra questi due fatti esiste un rapporto causale.

Si reca con il suo servitore alla tana del drago e appena il drago mette fuori la testa gli scaglia contro la sua lunga lancia. NEL FRATTEMPO

Nell’attacco, però, la lancia si spezza, ma ormai il drago è ferito a morte. INFINE

La città di Linton, liberata, per riconoscenza verso il cavaliere lo nomina reale falconiere e gli dà il titolo di barone di Linton.

Pagina 23

1

• F etonte prima scopre di essere figlio del Sole, dopo se ne vanta con gli amici. • P rima gli amici non credono che lui sia figlio del Sole, dopo Fetonte si reca dal Sole. • P rima Fetonte si presenta al Sole, suo padre, dopo il Sole gli chiede la ragione della sua visita. • P rima Fetonte chiede al Sole di poter condurre il suo carro, dopo il Sole cerca di dissuaderlo. • P rima Fetonte parte con il carro, dopo i cavalli gli sfuggono di mano. Successivamente Zeus colpisce e incendia Fetonte e il suo carro. • I nfine Zeus tramuta le Eliadi nei pioppi lungo le rive del Po, perché prima le Eliadi, sorelle di Fetonte, avevano pianto sconsolate in riva al fiume.

Pagina 26

3

Pagina 25

1

(suggerimenti) PRIMA

Il cavaliere Somerville viene a conoscenza della presenza di un drago e decide di partire per andare a vederlo.

(suggerimento) IL DRAGO DI LINTON (riassunto) Il cavaliere Somerville viene a conoscenza della presenza di un drago e decide di partire per andare a vederlo. Giunto sul luogo una mattina, si reca alla tana del drago per rendersi conto della sua pericolosità. Qui il giovane cavaliere si mette a studiare le sue abitudini e i suoi movimenti finché escogita un piano. Si fa costruire una lunghissima e robusta lancia sulla cui punta attacca un carbone ardente e si allena con il suo cavallo, perché si abitui a sentirsi soffiare in faccia fumo e fuoco. Successivamente, quando ritiene di essere pronto, si reca con il suo servitore alla tana del drago e appena il drago caccia fuori la testa, il cavaliere si lancia all’attacco e scaglia la sua lancia nella bocca del drago. Durante l’attacco, però, la lancia si spezza, ma ormai il drago è ferito a morte. Sconfitto il drago, la città di Linton, finalmente liberata, per riconoscenza verso il cavaliere lo nomina reale falconiere e gli dà il titolo di barone di Linton.

DOPO

Pagina 28 Giunto sul luogo una mattina, si reca alla tana del drago; il drago si affaccia e lo fissa a lungo.

1

(suggerimenti) PRIMA

INTANTO

Il giovane cavaliere si mette a studiare le abitudini del drago. Si fa costruire una lunga lancia e si allena con il suo cavallo.

Il sultano Salinda viveva chiuso nel palazzo, circondato dai suoi uccelli preferiti. DOPO

SUCCESSIVAMENTE

122 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 122

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura

perché i suoi figli fossero tristi vedendo gli uccelli in gabbia. Infine il Sultano insieme ai figli portò in terrazza le gabbie e liberò gli uccelli. Guardando gli occhi dei suoi figli capì di aver fatto la cosa giusta.

Un giorno si accorse che i suoi uccelli non cantavano più. Diede loro del cibo ma gli uccelli continuavano a non cantare. POI

Provò a cambiare le loro vecchie gabbie con gabbie d’oro, ma gli uccelli continuavano a non cantare. SUCCESSIVAMENTE

Pagina 31

1

INTANTO

Siccome il sultano non capiva, i suoi figli, che invece avevano capito tutto, portarono il padre in giardino. MENTRE

Passeggiava in giardino il sultano capì perché i suoi figli fossero tristi vedendo gli uccelli in gabbia. INFINE

Il Sultano insieme ai figli portò in terrazza le gabbie e liberò gli uccelli. Guardando gli occhi dei suoi figli capì di aver fatto la cosa giusta.

Pagina 29

3

(suggerimento) GLI UCCELLI DEL SULTANO (riassunto) Il sultano Salinda viveva chiuso nel palazzo circondato dai suoi uccelli preferiti. Un giorno si accorse che i suoi uccelli non cantavano più. Pensando che avessero fame, diede loro del cibo, ma gli uccelli continuavano a non cantare. Allora, pensando che fossero scontenti, provò a cambiare le loro gabbie di metallo con gabbie d’oro, ma gli uccelli continuavano a non cantare. Successivamente riempì le gabbie con altri uccelli, pensando che si sentissero soli, ma gli uccelli non solo continuavano a non cantare, anzi facevano un gran baccano. Siccome il sultano non capiva, i suoi figli, che invece avevano capito tutto, portarono il padre in giardino. Mentre passeggiava in giardino il sultano capì

• L’airone rimaneva senza cibo. (effetto) • L’airone aveva paura di spiccare il volo. (causa) • La stella alpina si trovava immersa nella palude. (effetto) • La stella alpina era stata sbatacchiata dal vento. (causa)

Riempì le gabbie con altri uccelli, pensando che si sentissero soli, ma i suoi uccelli continuavano a restare muti.

Soluzioni

• La stella alpina gridava aiuto. (causa) • L’airone spiccò il volo e si diresse sulla palude. (effetto)

2 / 3

(suggerimento)

L'AIRONE PAUROSO (ordine sequenze/riassunto) In un tempo non molto lontano c’era un airone con le penne azzurre che spesso rimaneva a digiuno perché non aveva il coraggio di alzarsi in volo in cerca di cibo. Un giorno, mentre si trovava vicino a una palude, vide una stella alpina che stava affondando nel fango poiché il vento e le intemperie l’avevano sbatacchiata. La stella alpina gridava, chiedendo aiuto, perciò l’airone, colpito dal candore del fiore, spiccò il volo. Quindi con il suo lungo becco prese il fiore e lo adagiò delicatamente a terra. La stella alpina ringraziò l’airone siccome le aveva salvato la vita. L’airone, quindi, rimase doppiamente contento, perché aveva salvato la stella alpina e aveva trovato il coraggio di volare.

4 IN SINTESI Un airone, che aveva paura di volare, per salvare una stella alpina che stava per affondare nel fango, si alza in volo e supera la sua paura.

Pagina 34

1 / 2 INTRODUZIONE: 1. Un cosacco vede un incendio che sta devastando un bosco. SVILUPPO: 2. Una fanciulla è in mezzo all’incendio e chiede al cosacco di salvarla. 3. La principessa si trasforma in serpente e viene salvata dal cosacco. 4. Lo strano serpente si fa condurre dal cosacco in un castello.

123 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 123

18/12/20 14:50


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

5. Il cosacco resta per sette anni in un castello disabitato, ma fatato. 6. Dopo sette anni la principessa riappare al castello. 7. La fanciulla è stata vittima di un incantesimo, ma la fedeltà del cosacco l’ha salvata. CONCLUSIONE: 8. La principessa torna da suo padre e sposa il cosacco.

Pagina 35

3

(suggerimento) LA PRINCIPESSA SERPENTE (riassunto) Un cosacco vede un incendio che sta devastando un bosco. Il cosacco si accorge che una fanciulla è in mezzo all’incendio e gli chiede di salvarla. Il cosacco non sa come fare, ma la fanciulla gli chiede di porgerle la sua lancia. Allora, magicamente, la principessa si trasforma in serpente e viene salvata dal cosacco. Una volta in salvo, lo strano serpente si fa condurre dal cosacco in un castello. Poi si ritrasforma in fanciulla e chiede al cosacco di aspettarla per sette anni. Il cosacco resta per sette anni nel castello disabitato, ma fatato, e finalmente, dopo sette anni, la principessa riappare al castello. La fanciulla spiega al cosacco che è stata vittima di un incantesimo, ma la sua fedeltà l’ha salvata. Infine la principessa torna da suo padre e sposa il cosacco.

Pagina 38/39

1

Pagina 41

1

• I l personaggio principale è l’autore del racconto. • Quindi il narratore è interno. • Infatti il racconto è scritto in prima persona singolare. • Riassumendo come ti esprimeresti? Si era arrampicata…

2 La sequenza da eliminare è la 4. 3

Pagina 37

1

/ 2 / 3 INTRODUZIONE: 1. Durante la creazione, il Creatore dà a tutti gli uccelli penne e ali. SVILUPPO: 2. Il Creatore affida all’ibis il compito di distribuire gli occhi. 3. L’ibis tiene da parte gli occhi più grandi per il suo amico gufo. 4. L’ibis consegna gli occhi al gufo e tutti gli uccelli scoppiano a ridere. 5. Il gufo vergognoso si nasconde. 6. L’ibis lo segue e cerca inutilmente di convincerlo a non nascondersi. CONCLUSIONE: 7. Da allora il gufo esce solo di notte e si lamenta sempre.

• Hai certamente notato che manca il titolo di una sequenza. Secondo te perché? È una sequenza che, anche se manca, non fa cambiare il senso al riassunto.

Le sequenze che si possono eliminare sono quelle descrittive (2- 3- 5- 7).

(suggerimento) AVVENTURA CON PAPÀ (riassunto) La bambina si era arrampicata su un albero davanti alla casa. A un tratto un ramo si ruppe e lei rimase appesa per le braccia. La bambina appoggiò i piedi su un ramo più basso, ma non riusciva a scendere perché avrebbe dovuto fare un salto troppo pericoloso. Poco dopo arrivò il suo papà che, facendo finta di niente, si mise a conversare con lei in maniera disinvolta e, alla fine, le offrì il suo aiuto, ma la bambina lo rifiutò. Allora il padre cominciò a raccontare in modo divertente le sue avventure di vita militare. Finché la bambina, ridendo, scese un po’ più in basso. E finalmente, ridendo a crepapelle, riuscì a essere tratta in salvo dal padre.

Pagina 44

2 •

L ’uomo chiese alla vecchia se potesse cogliere le sue rose, ma la vecchia gli sbatté la porta in faccia. • L a vecchia, quando vide l’uomo che rubava le sue rose, prima lo minacciò di mangiarselo in un boccone, poi alle suppliche del poveretto gli disse che lo risparmiava a condizione che se fosse nata una bambina l’avrebbero data a lei, al compimento dei sedici anni. • Q uando la ragazza ebbe sedici anni la vecchia la chiamò e le disse di ricordare ai suoi genitori la promessa.

Pagina 45

3

(suggerimento) L'INSALATA DI ROSE (riassunto) Una vecchia strega aveva nel suo giardino delle bellissime rose.

124 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 124

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura Un uomo e una donna, suoi vicini, aspettavano la nascita di un figlio. La donna aveva espresso il desiderio al marito di poter mangiare in insalata le rose del giardino della vicina. L’uomo allora chiese alla vecchia se potesse cogliere delle rose, ma la vecchia gli sbatté la porta in faccia. Poiché la moglie era disperata il marito scavalcò il muro, e quando la vecchia vide l’uomo lo minacciò di mangiarselo in un boccone; poi, alle suppliche del poveretto, gli disse che lo avrebbe risparmiato a condizione che se fosse nata una bambina avrebbero dovuto darla a lei al compimento dei sedici anni. Dopo due mesi nacque una bella bambina. Quando la ragazza ebbe sedici anni la vecchia la chiamò e le disse di ricordare ai suoi genitori la promessa. La ragazza lo riferì ai suoi genitori che le suggerirono di rispondere che per la promessa c’era ancora tempo, perché lei era ancora piccolina. Ma siccome la ragazza si sentiva già grandicella, quando incontrò di nuovo la vecchia le disse che era già grande. A questo punto la vecchia la condusse in giardino dove le chiese di pulire il forno e poi di accenderlo. La ragazza eseguì e la strega le chiese allora di sentire se il forno fosse caldo abbastanza, ma la ragazza disse di non sapere come fare, così la strega glielo mostrò. La ragazza non spettava altro; appena la vecchia mise la testa nel forno la spinse dentro, poi velocemente chiuse il forno, la porta del giardino e scappò via per tornare dai suoi genitori.

Pagina 47

1

• L e parti evidenziate in azzurro corrispondono alle sequenze dialogiche. • Le parole sottolineate in rosso sono le parole che si possono eliminare. • La sequenza che può essere eliminata è la 3.

Pagina 48

2 (suggerimento) LA BELLA E LA BESTIA (riassunto) Una notte un mercante stava tornando a casa. A un tratto vide in lontananza un castello. Chiamò, ma nessuno rispose. Allora entrò. Il mercante all’interno trovò una tavola imbandita e un comodo letto, così si rifocillò e si riposò. La mattina dopo si fermò in giardino, dove vide delle splendide rose e si ricordò che gli mancava un dono per Bella, la figlia più piccola. Appena si chinò a coglierne una, una belva orri-

Soluzioni

bile sbucò da un cespuglio e lo rimproverò dicendogli che non era quello il modo di ripagarlo della sua ospitalità. L’uomo si giustificò spiegando che voleva solo cogliere una rosa per la sua figlia più piccola e gli chiese di perdonarlo. Allora il mostro gli disse che lo avrebbe perdonato solo se avesse inviato una delle sue figlie da lui. A casa l’uomo raccontò quello che gli era successo e Bella si offrì di andare lei dal mostro. Quando Bella vide la Bestia pensò che era un mostro molto gentile e cominciò ad apprezzare la sua compagnia. A Bella, però, mancava la sua famiglia, allora la bestia le disse di andare a casa, ma solo per sette giorni. I sette giorni passarono e l’ottavo giorno Bella sognò che il suo compagno era ammalato perciò si precipitò al castello dove trovò la Bestia in fin di vita. Piangendo lo implorò di non morire, perché lei lo amava e lo voleva sposare. A quelle parole la Bestia si trasformò in un principe che, sorridendo, le disse di essere stato sotto l’effetto di un incantesimo e la ringraziò perché il suo amore lo aveva liberato. Così la Bella e la Bestia si sposarono con una magnifica festa.

RIELABORAZIONE Pagina 50

1

• L uisa ha riorganizzato le foto in un raccoglitore. • I l rombo del tuono fece vibrare i vetri delle finestre. • All’inizio del concerto si spense ogni mormorio. • Vibrò un pugno sul tavolo per la collera. •U n raccolto ricco assicura benessere al contadino. • Era una mattinata radiosa e splendeva un sole splendido. • È un uomo molto generoso e soccorre tutti.

Pagina 51

2 PANORAMA DALL´ALTO

La valle era ancora immersa nella nebbia, così ci arrampicammo senza fretta lungo il versante delle colline. Poi, improvvisamente fummo in pieno sole, una mattinata radiosa come non ne avevo mai viste. Contro il cielo di un delicato azzurro le colline si stagliavano maestosamente ammantate di erica violetta.

125 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 125

18/12/20 08:49


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

In basso, il terreno sembrava tuffarsi nelle acque luccicanti del lago. Sostammo in uno spiazzo sul bordo della strada e insieme rimanemmo ad ammirare il panorama. Nell’azzurro del cielo, un falco pellegrino planava lentamente.

gione e non sapeva che pesci pigliare, però aveva promesso che avrebbe dato la figlia in sposa a chi avesse dato una mano a liberarla. Il cavaliere, che la sapeva lunga, decise che avrebbe sconfitto il drago e liberato la principessa Quindi, partendo lancia in resta, andò alla ricerca del drago. Il mostro lo attendeva al varco e, quando il cavaliere comparve, con un colpo di coda lo mandò gambe all’aria. Ma il cavaliere non si diede per vinto, si rialzò velocemente, si gettò su di lui con la spada sguainata ed esclamò: – La vedremo! Il drago, vista la mala parata, in un battibaleno se la diede a gambe levate e da quel giorno non si vide più. Così il cavaliere liberò la principessa. Il re mantenne la promessa e concesse in moglie la propria figlia al cavaliere.

Pagina 52

1

• Durante il ritorno percorsi un sentiero impervio. • Verso l’alba cessò nella valle un vento impetuoso. • Renato rinunciando a quella scalata ha dimostrato molta vigliaccheria. • Il mio fratellino è coraggioso e non ha paura del buio.

2 (suggerimento)

Era una strega molto vecchia e sgarbata come una rana gracidante. Portava una specie di tonaca lunga e larga di un indefinibile color cenere e i suoi piedoni bitorzoluti erano infilati in un paio di zoccolacci di legno. I suoi corti capelli corvini erano spettinati e cosparsi di fili di fieno e pezzetti di legno. I suoi occhi, neri come la pece e sormontati da sopracciglia cespugliose, mandavano lampi minacciosi.

Pagina 56

1

Pagina 53

3

(suggerimento) Mentre stavo scendendo dal treno vidi una donna e, un po’ discosta da lei, una ragazzina di circa dieci anni. Era una bambina ben in carne, con un colorito sano, con i capelli biondi, molto lunghi, sciolti sulle spalle che le accarezzavano il collo un po’ corto e non molto sottile. Indossava un grazioso paio di occhiali con la montatura colorata che le davano l’aria di una piccola ape laboriosa. I capelli così lunghi, gli occhiali, la gonna vaporosa e la giacca di panno rosso la facevano sembrare una giovane donna. E aveva l’aria di essere molto felice.

Pagina 54

1

IL CAVALIERE E IL DRAGO Un cavaliere molto in gamba capitò un giorno in una città e si meravigliò moltissimo perché tutti gli abitanti avevano le lacrime in tasca. Facendo quattro passi per la città venne a sapere che la figlia del re era stata rapita da un drago. Il re per il dolore aveva perso il lume della ra-

(suggerimento) UN PRATO IN TESTA (finale della storia) Fu così che, trascorsa una settimana, il povero barbiere si accorse che i suoi piedi si stavano lentamente trasformando in lunghe radici bitorzolute, sulle braccia spuntavano rametti e piccole gemme, mentre sulla testa stavano crescendo rami frondosi. Il barbiere, disperato, in un primo momento pensò di tagliare rami e radici, ma con suo grande disappunto quelli ricrebbero anche più folti di prima. Sembrava proprio che non ci fosse rimedio. Pensa che ti ripensa al barbiere venne in mente una soluzione ovvia: smettere di usare il concime per le piante e buttare via la lozione contro la caduta dei capelli rimasta. Poi, siccome le piante hanno bisogno di acqua per sopravvivere, decise di non fare più la doccia per un po’ di tempo. Come immaginato, senza più acqua, le sue escrescenze erbose si seccarono e pian piano caddero. In questo modo riuscì a riacquistare il suo aspetto normale… e i capelli? Il barbiere decise che senza capelli non stava poi così male, anzi si trovava addirittura… affascinante!

Pagina 57

1

(suggerimento) UN DRAGO INDECISO (finale della storia) La situazione stava diventando veramente insostenibile. Così un giorno la quinta testa, che era la più saggia e che aveva la voce più forte suggeri-

126 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 126

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura sce di rivolgersi a un grande Saggio di sua conoscenza per chiedere consiglio. Le altre teste, come era prevedibile, hanno ciascuna un’opinione diversa e sembra proprio che non riescano a mettersi d’accordo, finché alla fine, dopo lunghe discussioni, accettano la proposta. Una volta dal Saggio ogni testa cerca di spiegare a suo modo la situazione e si mettono a parlare tutte insieme facendo un tale baccano che alla fine il grande Saggio, stanco di tutta quella baraonda, caccia un grido così forte che le zittisce tutte. A questo punto, ottenuto il silenzio, il Saggio con voce calma dice: – Non ci sono né medicine né filtri magici che possano aiutarvi ad andare d’accordo. Dipende tutto da voi e dalla vostra capacità di rispettarvi l’un l’altra. Perciò l’unico consiglio che posso darvi è quello di stabilire dei turni. Il lunedì sarà il giorno della prima testa e le altre faranno il piacere di starsene zitte. Il martedì sarà il turno della seconda e così via. Restano il sabato e la domenica. In quei due giorni ve ne starete buone buone e tutte zitte: in fondo sono i giorni dedicati al riposo. L’unica cosa che posso concedervi è che, se riuscirete a deciderlo democraticamente, a turno una di voi potrà essere in “servizio” in quei giorni. Fu così che da quel giorno le teste capirono che nessuno poteva aiutarle ad andare d’accordo se non loro stesse e, rispettando i turni, la pace tornò tra di loro.

Pagina 58

1

(suggerimento) UN REGALO INATTESO (introduzione della storia) Lalla e Tammy sono due sorelle: Lalla ha dieci anni, Tammy ne ha otto. Vivono in un appartamento come tanti. Un pomeriggio sono a casa con delle amichette e, mentre stanno facendo la merenda, sentono suonare al citofono. Lalla risponde: è il corriere e le dice che deve consegnare un pacco! Così Lalla si precipita giù per ritirarlo. Una volta al pian terreno il corriere le consegna una scatola enorme. Lalla, con sua grande sorpresa, si accorge che il pacco è indirizzato a lei e a sua sorella Tammy. La cosa è davvero strana e nello stesso tempo… entusiasmante! Lalla non ce la fa a portare su il pacco da sola, così suona al citofono e chiede aiuto alle altre. Tutte insieme, con un po’ di fatica, portano lo scatolone in casa.

Soluzioni

Che cosa ci sarà dentro? Le due sorelle e le amichette gli girano intorno incredule… la tentazione di aprirlo è grande. Chi gliel’avrà inviato? Leggono l’etichetta e scoprono che il pacco è stato inviato dai nonni. Chissà che cosa ci avranno messo dentro! Alla fine, con il cuore a mille e una frenesia inarrestabile, cominciano a scartarlo: ma quanto nastro adesivo e quanta carta! L’operazione sembra interminabile, ma finalmente il pacco, come uno scrigno, si apre…

Pagina 60

1

(suggerimento) IL CUORE DELL´ALBERO (flashback) – Questo va bene! – disse uno dei boscaioli e il grande albero venne tagliato. Il grande albero soffrì molto e così pure gli animali che abitavano tra i suoi rami che ora dovevano trovarsi un’altra casa. L’albero chiuse gli occhi e come in un film ripensò ai giorni passati che non sarebbero più tornati! In particolare si ricordò di quando un bambino, che era in vacanza nel paese vicino, lo aveva scelto per costruire il suo rifugio “segreto”. Era venuto da solo, si era guardato in giro e poi aveva scelto proprio lui, si era arrampicato sui primi rami, li aveva tastati con i piedi per verificarne la solidità e poi aveva esclamato, come se stesse parlando con qualcuno: – Sì, questo è l’albero che fa al caso mio, i suoi rami sono grandi, robusti e solidi. Questo albero diventerà il mio rifugio segreto! – Poi era corso via. Era tornato il giorno dopo e l’albero lo aveva visto andare e venire per più giorni accumulando rami secchi, stuoie, vecchi lenzuoli. Quella compagnia all’albero faceva piacere anche se quel continuo arrampicarsi su e giù gli faceva il solletico… Era stato un periodo meraviglioso, l’albero si era sentito utile e amato… A questo punto l’albero cadde rovinosamente a terra e i boscaioli lo portarono alla segheria, dove il tronco venne tagliato in tanti pezzi di dimensioni diverse. E allora davvero il cuore del grande albero si fece piccolo piccolo per la disperazione.

Pagina 61

2 (suggerimento)

A PESCA CON PAPÀ (flashback) Un sabato io e mio padre siamo usciti al mattino presto. Abbiamo caricato nel bagagliaio le canne da pesca, i panini e un thermos con il tè caldo. – Faremo una gita in un posto segreto! – mi disse mio padre. Siamo saliti in macchina e siamo partiti. Quando ci siamo fermati il papà mi detto: – Senti l’odo-

127 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 127

18/12/20 08:49


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

re del fiume? – poi ha aggiunto: – Quando ero bambino, venivo a trascorrere le vacanze estive dai miei nonni che vivevano in una cascina poco lontano da qui. I nonni mi lasciavano libero di andare dove volevo perché non c’erano pericoli, allora io e i miei cugini, figli del fratello di mio papà, venivamo qui al fiume. Mi ricordo che i primi tempi, io che abitavo in città, avevo un po’ paura, ma poi a lungo andare il fiume è diventato il mio luogo preferito. Mi ricordo che la prima volta che sono venuto qui sono rimasto sbalordito vedendo i miei cugini togliersi scarpe, calze e vestiti e tuffarsi in acqua. Mentre sguazzavano felici mi incitavano a entrare in acqua. Io ero molto titubante anche perché non sapevo nuotare e non mi decidevo a fare il primo passo, così sono rimasto a guardarli avvicinandomi poco alla volta alla riva… finché, camminando sul terreno fangoso, sono scivolato in acqua completamente vestito. Ho incominciato a gridare spaventato annaspando con le braccia, finché uno dei miei cugini si è avvicinato e mi ha convinto a mettere giù i piedi assicurandomi che lì l’acqua non era così alta… Ed era vero! Così anch’io ho cominciato a sguazzare felice. L’unico problema: i vestiti e le scarpe si erano tutti inzuppati. Altre volte venivamo qui a pescare: ci eravamo costruiti delle canne da pesca rudimentali e passavamo ore e ore ad aspettare che un pesce abboccasse, ma quando capitava era una gran festa. Portavamo a casa il nostro bottino e la nonna pazientemente cucinava il nostro pesce: mai più ho provato lo stesso piacere a mangiare del pesce. Altre volte giocavamo a lanciare i sassi a pelo dell’acqua facendo a gara a chi li lanciava più lontano e gli faceva fare più salti… Il papà termina il racconto e io mi sorprendo a invidiarlo per quei tempi in cui aveva l’età che ho io adesso e mi sarebbe piaciuto conoscere il mio papà di allora. Guardo il papà e mi rendo conto che ha voluto portarmi in questo posto perché voleva dividere con me il suo “posto segreto”.

Pagina 62

1

(suggerimento) TORNARE A SCUOLA (flashforward) Mentre ero in vacanza, spesso mi ricordavo dei miei compagni e mi chiedevo che cosa stessero facendo e se si stessero divertendo come me. E adesso non vedo l’ora di incontrali, perché anch’io questa volta ho qualcosa da raccontare. Mi vedo entrare in classe sotto gli sguardi ammirati dei miei compagni che mi si affollano intorno con un sacco di domande e io che comincio a raccontare… Mi immagino attorniata dagli

sguardi ammirati delle mie compagne che si complimentano con me per i miei capelli. Eh, sì, perché quando è finita la scuola avevo i capelli corti che erano la mia disperazione, perché mi facevano sembrare un maschietto. Poi, quest’estate, finalmente la mamma, dopo molte insistenze, mi ha permesso di non tagliarli e così ora ho una folta massa di capelli che mi arrivano quasi sulle spalle! Proprio come Silvia, che da sempre ha dei bellissimi capelli lunghi che può pettinare come vuole. Vedo le mie compagne che mi fanno una quantità di domande su come ho fatto a convincere la mamma, perché anche molte di loro vorrebbero portarli lunghi, ma le mamme dicono che i capelli corti sono più “pratici”. Anch’io quest’anno ho qualcosa da raccontare… E domani si ricomincia! Ho voglia di ritornare a scuola e di rivedere i miei amici e le mie maestre. Spero che tutto vada come immagino!

Pagina 63

2 (suggerimento)

UNA BARCA FAI DA TE (flashforward) Da bambini abitavamo in un paese sulla riva di un lago. Un giorno ci venne l’idea di costruire una barca e così lo spiazzo del nostro giardino fu trasformato in un cantiere. Dario, il più grande dei miei fratelli, era il direttore dei lavori; Fulvio, l’esperto; io, essendo la più piccola, ero l’aiutante. In tre settimane costruimmo la barca, che venne chiamata con il mio nome: “Bianca”. Non vedevo l’ora che giungesse il grande momento del varo, mi vedevo già camminare impettita accanto ai miei fratelli, tutti vestiti con jeans e maglietta bianca e un cappellino blu sulla testa, come dei veri marinai, mentre trasportavamo faticosamente la nostra barca dal giardino alla riva del lago. Vedevo gli sguardi ammirati dei bambini del paese che avevano seguito da lontano, al di là del recinto del nostro giardino, la costruzione della nostra imbarcazione e che al nostro passaggio ci incitavano e ci correvano accanto, per poter partecipare da vicino al grande evento. Mi immaginavo a bordo della barca mollare gli ormeggi, mentre Dario e i miei fratelli prendevano posto ai remi e, accompagnati dai battimani degli spettatori, facevano scivolare lentamente la barca sull’acqua del lago e mi sentivo il cuore gonfio di orgoglio… La domenica successiva, 10 agosto, giunse il sospirato momento del varo. Salimmo sulla barca e, dopo aver mollato la cima, la nostra imbarcazione si staccò dalla banchina. Non avevamo fatto ancora dieci metri, che da una piccola falla cominciò

128 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 128

18/12/20 08:49


Q uad erno d i scrittura a entrare acqua e, in pochi minuti, finimmo tutti a mollo. Tutti i miei sogni di gloria erano affondati miseramente insieme alla nostra barca Bianca. Ad. Bianca Fo Garambois, lo, da grande, mi sposo un partigiano, Einaudi

il disastro che ha combinato e si arrabbi sul serio! Fred è proprio un cucciolo simpatico, ma ne combina sempre una. Questa mattina ha addentato una pantofola di papà, masticandola ben bene. Abbiamo riparato il buco con un po’ di nastro adesivo, speriamo che papà non se ne accorga.

Pagina 65

1

(suggerimento) UN CUCCIOLO (dialogo) Mia sorella ha sempre desiderato un cane. Finalmente è riuscita a mettere da parte i soldi necessari e qualche giorno fa mi ha detto: – Adesso che ho i soldi posso comprarmi un cucciolo. Ho chiesto il permesso e, caso strano, me lo hanno accordato. Però mi hanno detto che me ne devo occupare io, altrimenti me lo faranno restituire! Così il giorno seguente dopo la scuola è andata a comprarlo e l’ha portato a casa. Appena l’ho visto ho esclamato: – Ma è proprio carino, gli hai già dato un nome? E lei esultante ha detto: – Lo chiameremo Fred! – Mi sembra un nome davvero simpatico! – ho concluso io. Poi ho aggiunto: – Ma adesso Fred avrà bisogno di mangiare e quindi servono due ciotole: una per la pappa e una per l’acqua. Dove le troviamo? E poi avrà bisogno di una pappa speciale. Mia sorella mi ha tranquillizzato: – Non ti preoccupare ho già pensato a tutto io, sono o non sono la sua padroncina? Mi sono fatta indicare la pappa giusta e poi ho comprato anche due ciotole: una gialla e una azzurra. – E dove lo mettiamo a dormire? – le ho chiesto preoccupato. Mia sorella con aria sicura ha proposto: – Gli faremo una cuccia con quella vecchia bacinella che nessuno usa più, tanto lui è ancora piccolino, poi quando crescerà si vedrà. Metteremo dentro anche un cuscino per rendere la cuccia calda e comoda. Fred è un giocherellone così io ho provato a dargli una palla e subito mia sorella mi ha fatto notare: – Non vedi che non sa ancora cosa fare con una palla? Ho visto invece che gli piacciono le mie calze e che mordicchia tutto ciò che gli sta intorno. Star dietro a Fred è un vero lavoro. Ieri stavo facendo i compiti, quando sento che mia sorella grida: – Fred, sei un vero disastro! Corro a vedere: aveva rovesciato l’acqua della ciotola e mia sorella mi ordina: – Presto, vai a prendere uno straccio! Dobbiamo asciugare il pavimento prima che la mamma veda

Soluzioni

Pagina 66

1

(suggerimento) UN REGALO A SORPRESA (iniziare il racconto dalla fine) – Non la mamma e neanche il papà e Luca si sono ricordati del mio compleanno! È un’ingiustizia. UNA VERA ING… Valentina si fermò di colpo; di fronte a lei, c’era il più grande, il più gigantesco, il più enorme tappeto elastico che avesse mai visto in vita sua. Non riusciva a credere ai suoi occhi visto come era iniziata la mattina. Infatti quella mattina, quando si era svegliata, Valentina era di ottimo umore, perché quella era una giornata importante: era il suo compleanno e saltando sul letto felice aveva esclamato: – Chissà che regalo mi faranno il papà e la mamma, quest’anno! Poi aveva cominciato a fantasticare: – Forse mi regaleranno una nuova bicicletta, quella dell’anno scorso è diventata un po’ piccola, o forse finalmente mi regaleranno un tablet, la maggior parte dei miei compagni ce l’ha! Forse… Ma con sua grande delusione, quando comparve per la colazione, nessuno le aveva fatto gli auguri, sembrava una giornata qualunque. Ogni componente della famiglia sembrava aver dimenticato quella data così importante! Facendo finta di niente Valentina finì la colazione e attraversò la cucina a passi decisi. Poi, mentre tra sé e sé brontolava: – Nessuno! Proprio nessuno si è ricordato del mio compleanno! – si diresse verso il giardino. Ed è stato proprio in quel momento che Valentina si è trovata davanti al quel magnifico tappeto elastico. Valentina sta per salirci sopra e provarlo, ma poi torna indietro, vuole andare a ringraziare i genitori, ma ecco che, fatti pochi passi, si ritrova fra le braccia di mamma e papà che l’avevano seguita di nascosto, curiosi di vedere la sua reazione! Valentina è senza parole… poi esclama: – Mi avete fatto proprio uno scherzetto coi fiocchi! I genitori ridono divertiti e le dicono: – Desideravamo che fosse un compleanno diverso dagli altri e che tu non potessi dimenticarlo! Volevamo stupirti! – E ci siete riusciti! È davvero un compleanno indimenticabile!

129 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 129

18/12/20 08:49


Soluzioni

Q uadern o di scrittura

Pagina 68

3

(suggerimento) INKIOSTRIK (iniziare il racconto da un punto qualsiasi) – Cartella abbandonata, inchiostro di giornata! – canticchiò di ottimo umore Inkiostrik. Inkiostrik era un piccolo essere mostruoso dal corpo molle, scivoloso ed elastico. Se era a digiuno aveva le sembianze di una virgola, ma quando si alimentava con il suo cibo preferito, l’inchiostro, diventava grosso come una pallina da ping-pong con una serie infinita di piccole protuberanze che fungevano da braccia e gambe. Come abbiamo detto il suo cibo preferito era l’inchiostro che si trovava nei calamai dei banchi di scuola: che bei tempi erano quelli in cui a scuola si usava la penna con il pennino e lui poteva tuffarsi avidamente direttamente nel calamaio. Quando dalla penna con il pennino si era passati alla penna stilografica aveva dovuto rassegnarsi, ma alla fine non era andata così male perché bastava avvicinarsi alla punta del pennino e succhiare avidamente: pazienza se poi il povero scolaro trovava la penna svuotata proprio quando la doveva usare. Quando le penne stilografiche classiche erano state sostituite dalle penne con la cartuccia Inkiostrik si era sentito al settimo cielo, perché succhiare l’inchiostro dalle cartucce era molto più facile, era come succhiarle dal calamaio. Peccato però che nel periodo estivo le scuole erano chiuse e Inkiostrik era ormai giunto allo stremo delle forze, non sembrava neppure più una virgola, si era ridotto a un puntino. Muovendosi a fatica era… entrato di nascosto nella scuola e si era trascinato in una classe seguendo il profumo di inchiostro che lo aveva condotto fino al banco di Lola. Prima di tutto si concentrò sulla cartella che giaceva a terra mezza aperta e vi si intrufolò. Subito trovò quello che cercava: una grande scorta di cartucce di inchiostro. Si attaccò alla cartuccia, come un neonato al biberon, e la scolò avidamente. Finalmente era sazio e di un bel blu scuro!

PRODUZIONE Pagina 123

2 • B iologia

Scienza che studia i modi in cui la vita si manifesta. •R apaci uccelli predatori con becco adunco e unghie ad artiglio. •E semplare Elemento rappresentativo di una specie o di una classe.

•P iumaggio Insieme delle penne e delle piume che ricoprono il corpo di un uccello. •S triato Che presenta striature, cioè strisce sottili. • I ride Membrana colorata dell’occhio con al centro la pupilla. •C repuscolo Periodo serale dopo il tramonto del sole. • Habitat Insieme delle caratteristiche ambientali, che favoriscono l’insediamento di certe specie animali.

Pagina 127

2 • L atifoglia

A foglia larga. •C aduco Che cade, non durevole. •S poradico Raro, poco frequente. •D renato Detto di terreno prosciugato dall’acqua mediante canali o gallerie. •V orticare Girare rapidamente, ruotare, roteare. •D esquamarsi Il distaccarsi di scaglie, cioè di piccoli pezzi di corteccia. •T emperato Detto di clima dolce, mite, tiepido.

Pagina 135

2 • Astrologia • • • • • •

Scienza che studia i corpi celesti e il loro movimento. Astrologo Indovino che predice il futuro. Astronauta Membro dell’equipaggio di una navicella spaziale. Astronomia Arte degli indovini, basata sulla credenza che gli astri influiscano sugli eventi. Astronave Veicolo spaziale progettato per compiere voli interplanetari. Astronautica Teoria e pratica dell’esplorazione spaziale. Astrofisica Settore dell’astronomia che studia i corpi celesti dal punto di vista della fisica.

Pagina 159

3 • q b

• •

• •

quanto basta, consiglio generico che lascia mano libera nei condimenti. Pz un pizzico, riferito a sale o a zucchero. C T cucchiaio da tavola, che corrisponde a circa 15 ml. ct scritto in minuscolo, indica un cucchiaino da tè. tz una tazza, che corrisponde a 250 ml circa di liquido. olio EVO olio extra-vergine d’oliva. BIO prodotti che provengono da coltivazione biologica. DOP Denominazione d’Origine Protetta.

130 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_77-130.indd 130

18/12/20 08:49


Mappe

Ti po l ogie testual i

MAPPA RIASSUNTIVA DEI TESTI NARRATIVI I TESTI NARRATIVI possono essere

REALISTICI

FANTASTICI

• il testo realistico • il diario • la lettera • l’autobiografia • la biografia • il racconto storico • il racconto umoristico • il racconto d’avventura • il racconto del terrore

• il racconto fantastico • la fiaba • la favola • la leggenda • il mito • il racconto fantasy • il racconto di fantascienza • il racconto umoristico • il racconto d’avventura • il racconto del terrore

I TESTI NARRATIVI hanno

luogo reale

titolo • reale • fantastico

tempo

fantastico

struttura • introduzione • sviluppo • sequenze • conclusione

determinato

personaggi • protagonista • comprimario • secondario • antagonista

indeterminato

scopo • narrare • divertire • insegnare

131 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 131

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

MAPPA RIASSUNTIVA DEI TESTI NON NARRATIVI

NON NARRATIVI

DESCRITTIVI

POETICI • conte • ninne nanne • filastrocche • haiku • limerick • poesie • canzoni

all’interno di altri testi e sono descrizioni di: • ambienti • oggetti • persone • animali

REGOLATIVI INFORMATIVI • relazione • verbale • cronaca • enciclopedia • sussidiari

• articoli di legge • manuali • regolamenti • ricette • foglietti dei medicinali • regole di un gioco

132 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 132

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

Mappe

PER RIPASSARE reale titolo di fantasia

LA FAVOLA

luogo

reale

tempo

indeterminato

struttura

personaggi

• • • •

introduzione sviluppo conclusione morale

animali parlanti con difetti e virtù degli uomini

divertire scopo insegnare

133 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 133

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

PER RIPASSARE reale titolo di fantasia

luogo

fantastico

tempo

indeterminato

struttura

• • • • • •

introduzione sviluppo rottura dell’equilibrio prove da superare intervento dell’eroe lieto fine

personaggi

• • • •

protagonista antagonista aiutante eroe

LA FIABA

divertire scopo insegnare

134 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 134

18/12/20 14:51


Ti po l ogie testual i

Mappe

reale titolo di fantasia

luogo

reale o verosimile

tempo

determinato

struttura

IL RACCONTO REALISTICO

personaggi reali o verosimili

scopo

tecniche

• • • •

introduzione sviluppo sequenze conclusione

• protagonista • comprimario • secondari

• • • • • •

intrattenere divertire commuovere incuriosire ricordare riferire

• flashback • flashforward • sequenze: • narrative • descrittive • dialogiche • riflessive

135 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 135

18/12/20 14:52


Mappe

Ti po logie testual i

reale titolo di fantasia

luogo

reale o verosimile

determinato tempo indeterminato

struttura

• introduzione • sviluppo • conclusione con lieto fine

personaggi

• protagonista • comprimario • secondari

IL RACCONTO FANTASTICO

reali o fantastici

scopo

tecniche

• • • •

intrattenere divertire meravigliare fantasticare

sequenze: • narrative • descrittive • dialogiche • riflessive

136 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 136

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

Mappe

fantastico ed esotico luogo reale, con particolari tenebrosi

determinato tempo indeterminato

struttura

IL RACCONTO D’AVVENTURA

personaggi reali o verosimili

• • • •

introduzione sviluppo prove da superare c onclusione, spesso con lieto fine

• protagonista o eroe • antagonista • comprimario • secondari • narratore interno o esterno

scopo

• • • •

divertire emozionare coinvolgere rievocare

tecniche

• • • • •

ritmo incalzante flashback flashforward suspense linguaggio: frasi brevi, molte azioni, verbi di movimento, punti esclamativi

137 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 137

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

luogo

reale o verosimile

determinato tempo indeterminato

struttura

IL RACCONTO UMORISTICO personaggi

scopo

tecniche

• introduzione • sviluppo • conclusione, con colpo di scena che scatena il riso

• protagonista • pasticcione e ridicolo • comprimario • secondari

divertire, far ridere

• • • • • • • •

caricatura azioni inattese esagerazioni equivoci giochi di parole colmo freddura barzelletta

138 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 138

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

Mappe

reale titolo di fantasia

IL MITO

luogo

indefinito spesso fantastico

tempo

indeterminato

struttura

• introduzione • svolgimento • conclusione

personaggi

scopo

•p rotagonista (eroe o figlio di un dio) • antagonista (figura mostruosa o animale) •a iutante (divinità o semidio)

rispondere ai grandi perché: •c reazione del mondo •c reazione dell’uomo •a lternarsi delle stagioni • nascita del fuoco

139 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 139

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

reale titolo di fantasia

luogo

definito, arricchito da elementi di fantasia

tempo

indeterminato

struttura

• introduzione • svolgimento • conclusione

LA LEGGENDA personaggi

fantastici: • orchi • streghe • mostri • maghi reali: • bambini • uomini • donne • animali

scopo

• spiegare i fenomeni naturali • rispondere agli interrogativi degli uomini

140 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 140

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

Mappe

formale registro informale

LA LETTERA

tipologia

• • • • •

lettera personale lettera formale fax e-mail SMS

struttura

• • • • • •

luogo e data introduzione corpo della lettera conclusione firma Post-Scriptum (P.S.)

mittente, chi scrive interlocutori destinatario, chi riceve

scopo

• • • •

raccontare comunicare dare notizie invitare

141 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 141

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

luogo

reale

tempo

determinato

• cronologico • date • tempo presente e passato •p rima persona singolare

IL DIARIO

tipologie

• • • •

struttura

ordine cronologico

dies = giorno

personaggi

scopo

personale di viaggio di bordo blog

•p rotagonista: autore e narratore • secondari • mittente e destinatario coincidono

• • • •

sfogarsi riflettere ricordare tramandare

142 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 142

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

Mappe

reale titolo di fantasia

luogo

reale

tempo

determinato

• cronologico • date • tempo passato

L’AUTOBIOGRAFIA

auto = se stesso bio = vita grafia = scrivere

struttura

personaggi

scopo

racconti in successione ordinata

•p rotagonista: autore e narratore (interno) • secondari

• narrare la propria vita • soddisfare curiosità

143 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 143

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

IL TESTO INFORMATIVO

caratteristiche

• linguaggio specifico • tempo presente • connettivi

struttura

• • • •

ordine cronologico ordine causale paragrafi capoversi

tecniche

• • • • • •

note a margine caratteri stampa tabelle grafici schemi elenchi puntati

scopo

tipologie

• informare • arricchire le conoscenze

• • • • • • • • •

orari programmi annunci enciclopedia testo scolastico articolo verbale manuale guida turistica

144 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 144

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

LA CRONACA

Mappe

caratteristiche

• • • • •

titolazione

• titolo a caratteri grandi • occhiello • sottotitolo

struttura

scopo

tipologie

• • • • • •

linguaggio formale stile semplice frasi brevi e ordinate tempo presente tempo pass. prossimo

who? (chi?) what? (cosa?) where? (dove?) when? (quando?) why? (perché?) how? (come?)

• raccontare • informare • dare notizie

cronaca: • politica • giudiziaria • nera • rosa • bianca

145 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 145

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

tempo

determinato

• presente • imperfetto

oggettiva modalità soggettiva

IL TESTO DESCRITTIVO

tecniche

• • • • •

scopo

lessico preciso similitudini ordine logico ordine spaziale dati sensoriali: • vista • udito • olfatto • gusto • tatto

• f ar “vedere” con le parole •s uscitare rappresentazioni mentali

146 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 146

18/12/20 08:52


Ti po l ogie testual i

IL TESTO REGOLATIVO

orale

• • • •

indicazioni stradali raccomandazioni trasmissioni TV istruzioni

scritto

• • • • •

testi giuridici regolamenti manuali istruzioni ricette

tempo

determinato

Mappe

• imperativo • infinito • congiuntivo

tecniche

scopo

• • • •

struttura lineare lessico preciso immagini elenchi puntati

fornire: • norme • prescrizioni • istruzioni

147 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 147

18/12/20 08:52


Mappe

Ti po logie testual i

IL TESTO POETICO

caratteristiche

• • • • • •

musicalità ritmo l inguaggio figurato versi strofe rima: • baciata (AABB) • alternata (ABAB) • incrociata (ABBA)

figure retoriche

• • • • • • •

personificazione similitudine metafora anafora allitterazione sinestesia ripetizione

scopo

comunicare in versi e in forma soggettiva i propri sentimenti

suscitare emozioni nei lettori

148 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 148

18/12/20 08:52


Grammatica

Mappe

primitivo

mano

derivato

con suffissi: cart-ier-a con prefissi: in-fedeltà

composto

nome + nome: pescespada nome + aggettivo: cassaforte verbo + nome: apribottiglie verbo + verbo: saliscendi

alterato

diminutivo: tavolino vezzeggiativo: libretto accrescitivo: palazzone dispregiativo: ragazzaccio

numero

singolare: campo, casa plurale: campi, case

genere

maschile: fungo femminile: piazza

STRUTTURA

IL NOME

FORMA

SIGNIFICATO

proprio: Parigi (cosa), Furia (animale), Simone (persona) comune: mano (cosa), cane (animale), donna (persona) concreto: pane (cosa), pesce (animale), nonno (persona) astratto: gioventù, pazienza, gioia (nomi di cosa) collettivo: stoviglie (cosa), gregge (animale), folla (persona)

149 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 149

18/12/20 08:52


Mappe

G ra mmatica

L’ARTICOLO

DETERMINATIVO

INDETERMINATIVO

singolare maschile il • lo • l’ il bosco, lo zaino, l’anello

singolare maschile un • uno un bosco, uno zaino

singolare femminile la • l’ la tovaglia, l’oliera

singolare femminile una • un’ una stella, un’aquila

plurale maschile i • gli i boschi, gli zaini, gli anelli plurale femminile le le tovaglie, le oliere

LA PREPOSIZIONE

SEMPLICE

di • a • da • in • con • su • per • tra • fra invariabile

ARTICOLATA

del • dello • della • dei • degli • delle al • allo • alla • ai • agli • alle dal • dallo • dalla • dai • dagli • dalle sul • sullo • sulla • sui • sugli • sulle variabile perché concorda in genere e numero con i nomi a cui si riferisce. Fanno eccezione con, per, tra, fra, che non si fondono con l’articolo.

150 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 150

18/12/20 14:52


Grammatica

Mappe

POSITIVO: bello

grado

COMPARATIVO maggioranza: più bello di minoranza: meno bello di uguaglianza: bello come SUPERLATIVO relativo: il più bello tra assoluto: bellissimo, molto bello, strabello...

QUALIFICATIVO

forma

maschile femminile singolare plurale primitivo: be llo derivato: infelice (da felice) alterato: bellino composto: grigioverde

L’AGGETTIVO

POSSESSIVO

Variabile: mio, tuo, suo, nostro, vostro, proprio Invariabile: altrui, loro

DIMOSTRATIVO

Variabile: questo, codesto, quello, stesso, medesimo, tale

NUMERALE

Cardinale: uno, due, cento, mille… invariabile Ordinale: primo, secondo, ultimo… variabile Moltiplicativo: doppio, triplo, quadruplo… invariabile

INDEFINITO

Variabile: poco, molto, tanto, troppo, parecchio, tutto, altro, certo Invariabile: qualche, ogni Alcuno e taluno si usano solo al plurale. Nessuno e ciascuno si usano solo al singolare.

151 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 151

18/12/20 08:52


Mappe

G ra mmatica

PERSONALE

Complemento indiretto: mi, ti, gli, le, ci, vi, si, ne Complemento diretto: me, te, lui, lei, sé, li, lo, la, le, loro Soggetto: io, tu, egli, noi, voi, essi

POSSESSIVO

Variabile: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio Invariabile: altrui

DIMOSTRATIVO

Variabile: questo, codesto, quello Invariabile: ciò, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro

IL PRONOME

Usato al posto del nome.

NUMERALE

INDEFINITO

Cardinale: uno, due, tre, cento, mille... invariabile Moltiplicativo: il doppio, il triplo, il quadruplo... invariabile Ordinale: primo, secondo, terzo, ultimo... variabile

Variabile: qualcuno, ciascuno, nessuno, ognuno usati solo al singolare Invariabile: chiunque, qualcosa, altri, niente, nulla

152 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 152

18/12/20 08:52


Grammatica

Presente

Tempi semplici

• • • •

Passato prossimo

Tempi composti

• • • •

IL VERBO Essere e avere coniugazione propria

INDICATIVO

1a coniugazione: -ARE

Mappe

2a coniugazione: -ERE

Imperfetto Passato remoto Futuro semplice

Trapassato Prossimo Trapassato remoto Futuro anteriore

3a coniugazione: -IRE Tempi semplici

• Presente • Imperfetto

Tempi composti

• Passato • Trapassato

Tempi semplici

Presente

Tempi composti

Passato

CONGIUNTIVO

MODI FINITI

CONDIZIONALE

IMPERATIVO

Un solo tempo

Presente

MODI INDEFINITI

INFINITO

PARTICIPIO

GERUNDIO

153 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 153

18/12/20 08:52


Mappe

G ra mmatica

LA FRASE è un

divisibile in

SINTAGMI, ciascuno con una funzione

insieme ordinato di parole in relazione logica tra loro

il cui nucleo più importante è

LA FRASE MINIMA

SOGGETTO

espresso: il cane abbaia, il sole tramonta sottinteso: mangio (io), salti (tu)

formata da

verbale può indicare

PREDICATO

nominale formato da

azione compiuta: partite, esce, corrono

verbo essere + nome: è un rettile, è un uomo

azione subita: è stato invitato, fu sgridato

verbo essere + aggettivo: è bello, è buonissimo

azione che ritorna sul soggetto: mi lavo, ti vesti, si specchia

verbo sembrare + nome o aggettivo: sembra una nuvola, sembra difficile verbo parere + nome o aggettivo: pare arrabbiato, pare una tempesta

154 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 154

18/12/20 08:52


Rubriche valutative

RUBRICHE VALUTATIVE La rubrica valutativa è un prospetto che serve a descrivere in modo oggettivo la valutazione dei risultati del processo di apprendimento e di prestazione di ogni alunno/a. Lo scopo ultimo, oltre alla rilevazione delle conoscenze, delle abilità e delle relative competenze, è quello progettuale e orientativo. La rubrica serve ad avere un quadro generale del livello raggiunto da ogni singolo/a alunno/a e dalla classe nel suo insieme e quindi a modulare programmazione e interventi sulle necessità reali degli allievi e delle allieve. La rubrica può essere condivisa con gli alunni e le alunne e diventare uno strumento metacognitivo di autovalutazione. La rubrica offre una scala di livelli in base ai quali può essere garantita l’oggettività. Nulla però impedisce di considerare il percorso personale di ogni alunno/a e di inserire elementi che tengano conto della personalità e delle caratteristiche di ognuno/a.

LIVELLI E INDICATORI ESPLICATIVI LIVELLO

VOTO

Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

In via prima di acquisizione

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

155 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 155

18/12/20 08:52


Rubriche valutative ASCOLTARE E PARLARE

LIVELLO

Comprende in modo corretto, esauriente e approfondito i messaggi verbali. Si esprime oralmente in modo corretto, completo, approfondito e originale.

Avanzato

Comprende in modo corretto ed esauriente messaggi verbali. Si esprime oralmente in modo corretto, coerente e appropriato.

Intermedio

Comprende in modo essenziale messaggi verbali. Si esprime oralmente in modo corretto e abbastanza appropriato e pertinente.

Base

Comprende solo se guidato/a messaggi verbali. Si esprime oralmente In via prima in modo poco chiaro, non rispettando l’argomento di conversazione. di acquisizione

LETTURA AUTONOMA

LIVELLO

Legge speditamente e con intonazione.

Avanzato

Legge correttamente e con intonazione.

Intermedio

Legge correttamente.

Base

Legge lentamente.

In via prima di acquisizione

LEGGERE E COMPRENDERE Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo utilizzando strategie di lettura funzionali allo scopo. Comprende in modo immediato l’argomento. Fa inferenze. Esprime valutazioni critiche e opera collegamenti.

LIVELLO Avanzato

Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo. Comprende e trae Intermedio informazioni in modo completo e autonomo. Fa semplici inferenze. Legge in modo abbastanza corretto, abbastanza scorrevole ed espressivo. Comprende in modo essenziale ma complessivamente Base adeguato. Se guidato/a, fa semplici inferenze. Legge meccanicamente. Comprende solo le informazioni esplicite più semplici di un testo.

In via prima di acquisizione

156 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 156

18/12/20 08:52


Rubriche valutative LEGGERE E RIASSUMERE

LIVELLO

Divide un brano in sequenze; in ognuna individua l’informazione principale e la riporta in forma di frase chiave. Collega le frasi chiave per stendere un riassunto.

Avanzato

Divide un brano in sequenze; in ognuna individua l’informazione principale e la riporta in forma di frase chiave.

Intermedio

Divide un brano in sequenze e in ognuna individua l’informazione principale.

Base

Fatica a individuare anche le sequenze principali.

In via prima di acquisizione

SCRITTURA AUTONOMA Scrive un testo utilizzando frasi complete e ricche, ortograficamente e sintatticamente corrette.

LIVELLO Avanzato

Scrive un testo utilizzando frasi strutturate senza errori di ortografia. Intermedio Scrive un testo utilizzando frasi sufficientemente strutturate con pochi errori di ortografia.

Base

Scrive un testo utilizzando frasi poco strutturate, ortograficamente poco corrette.

In via prima di acquisizione

RIFLESSIONE SULLA LINGUA

LIVELLO

Analizza le categorie della grammatica esplicita in modo corretto, completo e approfondito. Riflette sulla funzione delle parole all’interno della frase. Individua i principali elementi sintattici in frasi complesse.

Avanzato

Analizza le categorie della grammatica esplicita in modo corretto e completo. Individua i principali elementi sintattici anche in frasi complesse.

Intermedio

Analizza le principali categorie della grammatica esplicita in modo corretto. Individua gli elementi della frase minima.

Base

Analizza le principali categorie della grammatica esplicita solo se guidato/a. Individua gli elementi della frase minima solo se guidato/a.

In via prima di acquisizione

157 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 157

18/12/20 08:52


NOME ALUNNO/A

Ascoltare e parlare Leggere

VALUTAZIONE COMPLESSIVA Comprendere Riassumere

Scrivere

Riflettere sulla lingua

Livello complessivo

ANNOTAZIONI

Rubriche valutative

158

CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 158

18/12/20 08:52


Annotazioni ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................

159 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 159

18/12/20 08:52


Annotazioni ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................

160 CheSpassoLeggere_Guida_cl4_131-160.indd 160

18/12/20 08:52


. . . O S S A P S E CH

Leggere!

PERCORSI FACILITATI T IS U G IN L E N IO S S RIFLE RIASSUNTO U T S E T E I G O L O P I T

CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 1

ICA

ALI

18/12/20 08:53


Per iniziare

Riconoscere forme 1 Colora nello stesso modo le forme simili.

2 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 2

18/12/20 08:53


Per iniziare

Confrontare forme 1 Colora:

iin n rosso le forme grandi; i n giallo le forme medie; in i n verde le forme piccole. in

3 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 3

18/12/20 08:53


Per iniziare

La qualità delle forme 1 Circonda il triangolo piccolo, blu e spesso.

2 Circonda il quadrato grande, rosso e sottile.

3 Qual è il cappellino di Mauro? Leggi le indicazioni e circondalo. Il cappellino di Mauro è: 1. azzurro; 2. con il pon pon rosso; 3. con la visiera a destra; 4. a righe gialle e blu.

4 Qual è la barca di Mauro? Leggi le indicazioni e circondala. La sua barca ha: 1. lo scafo marrone; 2. due vele triangolari; 3. la vela di sinistra più piccola e gialla; 4. la vela di destra blu; 5. un tondo giallo sullo scafo.

4 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 4

18/12/20 08:53


Per iniziare

Individuare percorsi 1 Quali percorsi NON portano alle torte? ON portano alle torte N i percorsi dei colori ..........................................................................

.

..........................................................................

2 Aiuta il cane Boby a raggiungere la sua cuccia.

3 Su quale dei tre missili salirà l’astronauta?

5 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 5

18/12/20 08:53


Per iniziare

Confrontare percorsi 1 Tom e Leo sono compagni di scuola. Secondo te, chi dei due impiega più tempo per arrivare a scuola?

Impiega più tempo .

........................................

2 Luca esce per alcune commissioni: deve andare in panetteria, in posta, in banca e in edicola. Decide di evitare il più possibile le strade con il semaforo. Traccia tu il percorso che può fare, poi segna con una X.

L uca riesce a evitare tutti i semafori. Luca non riesce a evitare i semafori. Luca attraversa un solo incrocio con semafori.

3 Ora, usando due colori diversi, traccia: i l percorso più lungo che Luca potrebbe fare per andare in banca, evitando tutti i semafori; il percorso più breve per andare in banca, attraversando gli incroci con i semafori.

6 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 6

18/12/20 08:53


Per iniziare

La posizione e la direzione 1 Osserva questa fila di animali, poi completa e rispondi.

T utti questi animali stanno andando verso I l capofila è

.

..............................................................................

.

..............................................................................

L ’ultimo della fila è

C hi precede la gallina? C hi segue la rana?

.

..............................................................................

.

..............................................................................

.

..............................................................................

C hi è davanti al cane?

.

..............................................................................

L a gallina è tra .................................................................... e ed è la .................................................................... della fila.

....................................................................

2 Scrivi il nome degli animali nell’ordine corretto, rispettando le indicazioni. G li animali stanno andando verso destra. destra Il capo fila è la tartaruga. L’ultimo ultimo della fila è la gallina. La rana precede la gallina. Il cane è dietro la tartaruga. L’anatra è tra la rana e il cane.

...........................................................

...........................................................

...........................................................

...........................................................

...........................................................

7 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 7

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Consonanti con suono simile 1 Leggi, pronuncia la parola e completala con la consonante adatta. amba pan.......a .......arota

C G

.......

D T

.......

B P

.......

F V

.......

amburo .......entista .......avolo

orsa .......orta .......am.......ola

ogliame .......olontà .......aso

ostume san.......ue .......orilla

ollana .......omito .......allina

amicia .......uancia .......urva

.......

.......

.......

esoro pen.......olo can.......ela

can.......ina .......ocumento .......ombola

an.......are san.......ali pol.......rona

ellezza tu.......o tim.......ro

tem.......orale .......ottiglia cam.......ana

icolo .......univia in.......idia

carcio.......o la.......andino .......itello

.......

om.......ola im.......uto .......elliccia

.......

ischiare garo.......ano .......ico

.......

.......

.......

2 Completa eliminando la parola sbagliata. Sono andato in banca panca a prelevare del denaro tenaro . Abbiamo piantato la tenta tenda in un campeggio gampeggio  . Quella torta torda in vetrina mi tenta tenda molto. Con la puona buona folontà volontà si riesce a fare tutto. Mi sono fatto male al cinocchio ginocchio della camba gamba destra.

8 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 8

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Consonanti con suono simile 1 Leggi, pronuncia la parola e completala con la consonante adatta.

M N

o.......brello po.......te ba.......bino

ca.......tina ti.......brare ca.......po

be.......da ca.......cello pa.......tofole

te.......pesta cia.......bella i.......buto

S Z

ri.......ata ri.......otto pa.......ien.......a

gar.......a .......ebra .......ucchero

ca.......erma .......ampa an.......iano

gra.......io.......o .......an.......ara .......ucca

VV FF

cu..............ia a..............itare za..............erano

a..............iso a..............entura gira..............a

tu..............o a..............ersario gra..............io

e..............iva a..............ocato ba..............i

SS ZZ

sa..............i no..............e a..............urro

ta..............ina ba..............otto spe..............are

lu..............uoso a..............altare a..............annare

spe..............o pi..............eria pa..............are

2 Completa eliminando la parola sbagliata. Quando il tenpo tempo è bello posso pozzo giocare in giardino. I miei nonni hanno ancora angora un vecchio posso pozzo . La nave ritira l’ ancora angora e prende prente il largo. Al bar ho preso prezo una tassa tazza di cavvé caffè . Ho pagato la tassa tazza sui rifiuti riviuti .

9 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 9

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Difficoltà ortografiche 1 Leggi, pronuncia la parola e completala con il suono adatto. ntura cuc............aio ciuc............o

tarra con............glia ............udere

fa............lità ginoc............o ............rurgo

bic............ere pan............na ............amare

nere sac............tto pac............tto

eti............tta s............da indi............

CI CHI

............

............

CE CHE

............

rniera luc............tto ............mento

s............rma s............eletro ............rcare

GI GHI

............

nocchio ............accio rin............era

gri............o pre............era cin............a

a............lità ............anda ............gante

ri............llo ............losia un............re

tra............tto ............lateria an............lo

stan............ ............nerosità ............pardo

GE GHE

............

ro In............lterra ............rasole ............

stre............ sag............zza ............rmania

2 Completa scegliendo tra le parole dell’esercizio precedente. Si dice che le st................................e si spostino a cavallo di una scopa. La g................................ria vicino a casa apre solo in estate. Il g................................do è un felino che corre veloce come il vento. Londra si trova in I................................ra. Ho raccolto sulla spiaggia molte c................................ie. Melissa c................................e il suo diario segreto con un l................................o.

10 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 10

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Difficoltà ortografiche 1 Leggi, pronuncia la parola e completala con il suono adatto.

GN N

cer............iera impe............o cico............a

ragio............iere mi............iera compa............ia

pu............ale ma............olia inge............ere

ura............io ma............iera ............iente

GL L

ci............iegia coni............io fo............iame

vigi............ia o............iera pa............iaio

sco............iera tova............ia a............iante

umi............iare ba............ia racco............iere

mitarra ............nziato ............arpa

co............nza ............ntifico u............ta

ma............lla na............ta cono............re

SCI SCE SCIE CU QU CQU

riffo ............neggiato ............volo ............

cinare s............adra Pas............ale a............azzone

............

............

rvare in............dine a............ario a............olina

............

aglia ............rioso li............ore a............erelli ............

ore s............ola ............oco ............aderno ............

2 Completa con il suono adatto. ella torta deve essere s..............isita! Mi viene l’a..............olina in bocca! l..............ni es..............rsionisti hanno raggiunto la cima di un monte. A Un inge..............ere minerario ha fatto un giro di rico..............izione in una mi..............iera. La ..............nziata marina cono.............. tutti i pe.............. . La simpatica fami..............ia che vive accanto a noi non è ita..............iana.

. ..............

11 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 11

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

L’ordine delle lettere Le parole si formano ordinando, in modo sempre diverso, le lettere dell’alfabeto, perciò è molto importante rispettare l’ordine delle lettere. lettere

1 Queste parole sono formate dalle stesse lettere, ma le vocali cambiano posizione. Collega ogni parola al significato corrispondente, come nell’esempio.

tessuto di cotone

cera care

tela

frutto con polpa dolce detto di persone affettuose e amate

tale

che ha valore stesso significato di “sembra”

vela vale

impasto con cui si fanno candele tela triangolare di una barca

pera pare

indica una persona sconosciuta

2 Completa eliminando la parola in cui le vocali non sono nell’ordine corretto. U na mela male al giorno toglie il medico di torno. Non tutto il mela male viene per nuocere. Si dice che i pirati percorrano i sette mari mira con le loro navi. Per colpire il centro del bersaglio devi prendere la mari mira . A Ramo Roma c’è il Colosseo. Il giardiniere ha potato il ramo roma secco del ciliegio.

12 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 12

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica 3 Ora osserva che cosa accade se cambiano posizione due consonanti vicine. Collega ogni parola al significato corrispondente, come nell’esempio.

cingo

terra argillosa, farinosa, bianca

cigno

campi coltivati a verdure

copro

è come dire “avvolgo, circondo”

corpo

recipienti di pelle di animale

creta

fisico e aspetto di una persona

certa

uccello con collo lungo e piumaggio bianco è come dire “rivesto, metto il coperchio”

orti

sicura, precisa

otri

4 Completa eliminando la parola in cui le consonanti non sono scritte nell’ordine corretto.

Che buone le trote torte nella vetrina del pasticciere! Stai tranquillo, mi raccomando, io vado e trono torno  ! Abbiamo giocato a tombola e io ho fatto treno terno . Nei viaggi in treno terno non mi annoio mai, perché guardo dal finestrino. Domani mattina parto prato per il campeggio. Domenica ci siamo fermati in un parto prato per il picnic. Il cavaliere potrò portò il messaggio segreto al re. Siamo andati al ruscello a pescare e ho preso due torte trote . I cavalieri si inchinarono davanti al trono torno del re. Non potrò portò mai dimenticare la mia crociera in nave.

5 E se si inserisce una lettera al posto di un’altra? Osserva, poi prova tu. parette

parerre

mare . ..............are vela . ..............ela

are . ..............ela . ..............

parrente

pattente

carente

suora suo. ..............a suo. ..............a corvo cor. ..............o cor. ..............o

13 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 13

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

L’ordine nella frase Ogni frase comunica un messaggio. Il messaggio è comprensibile preciso se tutte le parole sono disposte secondo un ordine preciso.

1 Segna con una X gli insiemi di parole che comunicano un messaggio, cioè che sono frasi.

gni colazione giorno noi. O Ogni giorno noi facciamo colazione. Tu mi italiano i con compiti di. Tu mi aiuti con i compiti di italiano. Per partecipare alla Maratona mi devo allenare. Maratona devo partecipare per allenare. Oggi salotto polvere in tolto. Oggi ho tolto la polvere in salotto.

2 Riscrivi questi insiemi di parole in modo da formare frasi di senso compiuto. ......................................................................................................................................

a

Oggi fatto ginnastica abbiamo scuola

...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

nonni fine Il settimana i trovare a andremo prossimo

......................................................................................................................................

inglese ci una maestra ha di insegnato canzoncina La

......................................................................................................................................

...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

14 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 14

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica Una frase ha senso se sono presenti due elementi importanti: d di i chi si parla, parla cioè il soggetto (nome o pronome); c he cosa fa o com’è che com’è, cioè il predicato (verbo).

3 Segna con una X le frasi che mantengono lo stesso significato, anche se le parole sono scritte in un ordine diverso.

Quest’anno il mese di aprile è stato molto piovoso. Il mese di aprile quest’anno è stato molto piovoso. Il mese quest’anno di aprile molto piovoso è stato. Tutti gli uccelli a primavera preparano nuovi nidi. Nuovi nidi tutti preparano gli uccelli a primavera. A primavera tutti gli uccelli preparano nuovi nidi. Per realizzare un cartellone ho consumato tutti i pennarelli. Ho consumato tutti i pennarelli per realizzare un cartellone. Un cartellone per realizzare tutti i pennarelli consumato ho.

4 Segna con una X solo le frasi oppure colora S se manca il soggetto e P se manca il predicato.

io fratello maggiore la batteria. M Walt Disney ha realizzato molti cartoni animati. Sulla mensola della libreria ci sono. Nei giorni festivi i mezzi pubblici. Ogni giorno io e mia sorella apparecchiamo la tavola. Sulle panchine del parco si siedono. I contadini in estate mietono il grano. Durante un furioso temporale un fulmine è caduto    su un albero. Durante la ricreazione io e i miei compagni.

S S S S S S S

P P P P P P P

S P S P

15 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 15

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Il nome 1 Cancella i nomi che NON sono stati classificati esattamente.

Nomi di persona

Nomi Nomi di animale di cosa

pittore

coniglio

pesce

pompiere

pollaio

berretto

treno

ghepardo

ruota

escursionista

giraffa

rotaie

capostazione

canarino

macchinista

2 Completa la tabella inserendo i nomi al posto giusto.

zebra leoni bambola lombrico poetessa viaggi galline salumiere foglie fogliame studentesse alpinisti

Maschile singolare

Maschile plurale

Femminile singolare

3 Sottolinea in rosso i nomi concreti e in verde i nomi astratti.

scarpa attenzione paura mestolo

coperchio gioia saggezza ingegnere

coraggio quaderno albero pace

I nomi servono a indicare tutto ciò che ci circonda. Possono essere: di persona persona; di animale animale; di cosa cosa.

I nomi si classificano in: m maschili; aschili s ingolari singolari; f emminili femminili; p plurali. lurali

Femminile plurale

I nomi possono essere: c oncreti se si possono concreti, vedere, toccare, disegnare; a astratti, stratti se esprimono un’idea, un sentimento, un’emozione.

16 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 16

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica 4 Collega ogni nome collettivo al significato corrispondente. classe

insieme di giocatori

frutteto

insieme di api

squadra

insieme di alunni

sciame

insieme di alberi da frutto

I nomi collettivi indicano un insieme di persone, animali, cose.

I nomi possono essere: primitivi se non derivano da altre parole; primitivi, derivati se “assomigliano” ai nomi primitivi, derivati, ma hanno significato diverso.

5 Per ogni serie, elimina il nome che non deriva dal primitivo indicato. carta carta libro libro piede piede candela candela

cartiera cartolaio cartoleria carbone libraio libertà libreria librettista pedata pendolo pedone piedistallo candelabro candeliere candeggina candelotto

I nomi alterati, alterati con l’aggiunta di un suffisso (= messo dopo), modificano in parte il significato del nome primitivo.

6 Completa la tabella inserendo i nomi alterati al posto giusto. casona libretto ragazzaccio Diminutivo (cioè “piccolo”)

sorellina visetto manacce

ombrellino orsacchiotto ditino

Vezzeggiativo (cioè “carino”)

ladruncolo bambinone cagnone

Accrescitivo (cioè “grande”)

Peggiorativo (cioè “brutto”)

17 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 17

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Gli articoli 1 Elimina l’articolo determinativo singolare

Gli articoli si mettono davanti ai nomi comuni comuni. Gli articoli possono essere determinativi se indicano persone, animali, cose ben precisi: singolare maschile: il, lo il lo, l’ l’; singolare femminile: la la, l’ l’; plurale maschile: i, gli gli; plurale femminile: le le.

sbagliato.

il

lo

l’ studio

la

l’ cattedra

il

lo

l’ ombrello

la

l’ anatra

il

lo

l’ contadino

la

l’ serratura

il

lo

l’ airone

la

l’ volpe

il

lo

l’ camoscio

la

l’ uva

il

lo

l’ scoiattolo

la

l’ sciarpa

2 Colora in giallo l’articolo determinativo plurale corretto. i

gli le vitelli

i

gli le scoiattoli

i

gli le costruttori

i

gli le ragazze

i

gli le muratori

i

gli le piatti

i

gli le acquerelli

i

gli le studenti

i

gli le posate

i

gli le streghe

i

gli le persone

i

gli le acquedotti

3 Sottolinea tutti gli articoli e segna con una X se sono maschili (M), femminili (F), singolari (S), plurali (P).

L a maestra ci ha raccontato la storia di Ulisse. Il pianoforte è lo strumento musicale che preferisco. Le galline, le oche e le anatre hanno le piume. I camosci, i cervi e gli ermellini vivono in montagna. Gli studenti a scuola usano i libri e i quaderni. L’arancia contiene la vitamina C. Le campane suonano le ore per le persone. Se uso l’ombrello, non indosso l’impermeabile.

M M M M M M M M

F F F F F F F F

S S S S S S S S

P P P P P P P P

18 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 18

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica Gli articoli possono essere anche indeterminativi se indicano una persona, un animale, una cosa qualsiasi: singolare maschile: un, uno un uno; singolare femminile: una e un’ un’, che si usa solo davanti a nomi femminili che iniziano per vocale.

4 Elimina l’articolo indeterminativo maschile sbagliato.

un uno scimpanzé

un uno missile

un uno gatto

un uno psicologo

un uno anello

un uno ingegnere

un uno starnuto

un uno stambecco

un uno urlo

un uno operaio

un uno zoccolo

un uno zaino

5 Elimina l’articolo indeterminativo femminile sbagliato. un’ una stanza

un’ una elica

un’ una favola

un’ una oca

un’ una ragazza

un’ una borsa

un’ una aquila

un’ una anguria

un’ una arancia

un’ una bambola

un’ una edera

un’ una zanzara

6 Completa con gli articoli determinativi o indeterminativi adatti. giorno ho passeggiato in ........... bosco e ho riempito ........... cestino con ........... mirtilli. . .......... nonna mi ha comprato ........... scatola di pennarelli. . .......... mio compagno di banco mi ha regalato ........... figurina di ........... calciatore della Roma. Ogni classe ha ........... cattedra, ........... LIM, ........... armadio e ........... banchi. . .......... anno scorso abbiamo fatto ........... crociera su ........... grande nave. ...........

19 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 19

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Gli aggettivi 1 Circonda tutti gli aggettivi qualificativi che incontri (sono nove in tutto).

inocchio è un burattino dispettoso e ha un naso lungo. P Preferisco leggere i libri con belle e grandi illustrazioni. Per andare alla festa di Giovanni ho messo un vestito elegante e delle scarpe nuove. Nei giorni feriali le strade cittadine sono molto trafficate.

Gli aggettivi qualificativi “aggiungono” una qualità al nome.

Gli aggettivi qualificativi possono essere espressi al grado comparativo, comparativo se si confronta la stessa qualità tra due elementi: più bello di… (maggioranza maggioranza), meno grande di… (minoranza minoranza), alto come… (uguaglianza uguaglianza).

2 Scrivi se l’aggettivo qualificativo evidenziato è espresso al grado comparativo di maggioranza (MA), di minoranza (MI) o di uguaglianza (U).

arco è più veloce di me nella corsa. M La mia casa è alta come quella vicina. Luigi in cucina è meno abile di Francesco. Nel gioco della tombola io sono meno fortunato di mio fratello. Il mio cane ha il pelo più lungo di quello del tuo cane. Il cuscino è morbido come un peluche.

3 Sottolinea solo gli aggettivi qualificativi espressi al grado superlativo assoluto.

I l sentiero di montagna era sassoso e ripidissimo. Ho scavato nella sabbia una enorme buca molto profonda. Le autostrade sono assai trafficate e molto pericolose. Sono tornato dal mare più alto e abbronzatissimo.

Gli aggettivi qualificativi possono essere espressi anche al grado superlativo assoluto, assoluto quando la qualità non ha confronti: bellissimo, molto grande, assai lungo…

20 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 20

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica Gli aggettivi qualificativi possono essere espressi anche al grado superlativo relativo, quando un elemento supera i componenti di uno stesso gruppo relativo per una qualità particolare: il più veloce tra noi, il più alto monte delle Alpi…

4 Scrivi se l’aggettivo qualificativo evidenziato è espresso al grado superlativo assoluto (SA) o superlativo relativo (SR).

L ’inverno è la stagione più fredda dell’anno. Questa sera sono davvero stanchissimo stanchissimo. L a più lenta tra gli animali è la tartaruga. La I l più alto monte delle Alpi è il Monte Bianco. Il Paolo ha cambiato casa e io sono molto triste. triste I l metallo più prezioso è l’oro. Il

Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene una certa persona, un certo animale, una certa cosa. Sono: m mio, io tuo tuo, suo suo, nostro nostro, vostro vostro, che cambiano a seconda del genere e del numero; l oro che è invariabile loro, invariabile.

5 Completa con gli aggettivi possessivi adatti, come negli esempi. Il mio cane

La

..................

Il tuo cane

La

..................

Il

..................

Il

..................

Il

..................

palla

I

..................

libri

Le

..................

palla

I

..................

cane

La sua palla

I

..................

cane

La

..................

cane

La

..................

Il loro cane

La

..................

mani

libri

Le

.................

libri

Le

..................

palla

I nostri libri

Le

..................

palla

I

..................

libri

Le vostre mani

palla

I

..................

libri

Le

mani

mani mani mani

..................

6 Ora completa con gli aggettivi possessivi mancanti. Fai attenzione al senso delle frasi. I l .......................... giorno preferito è la domenica, perché puoi dormire. È fortunato lui, perché i .......................... genitori gli permettono di giocare in cortile. Marco e Sergio verranno con il .......................... fratellino. Quando verrai a casa .......................... ti mostreremo il .......................... biliardino.

21 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 21

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Gli aggettivi 1 Sottolinea tutti gli aggettivi dimostrativi. i ricordi quella volta in cui siamo T andati a Roma? Queste scarpe sono ormai sciupate. Giulia mi ha inviato questa e-mail. – Portami codesta macchinina, così smetterai di fare rumore. Quest’autunno ci trasferiamo in quella casa laggiù.

Gli aggettivi dimostrativi indicano la posizione di un elemento nel tempo e nello spazio. spazio Sono: questo vicino a chi parla; questo: codesto vicino a chi ascolta; codesto: quello lontano da chi parla quello: e da chi ascolta.

2 Sottolinea tutti gli aggettivi numerali e scrivi se sono cardinali (NC) oppure ordinali (NO).

Ho vinto la gara di sci per la seconda volta. Vado a nuoto due volte alla settimana. L’ultimo della fila chiuda la porta! Noi viviamo nel ventunesimo secolo.

Gli aggettivi numerali indicano la quantità ordine. Sono: o l’ordine cardinali uno, due, cardinali: cento… ordinali primo, ordinali: ultimo…

Il ventuno giugno inizia l’estate.

3 Scrivi se gli aggettivi evidenziati sono numerali (NU) oppure indefiniti (IN).

Q Qualche ualche giorno fa c’è stato un forte temporale. M Molte olte persone lasciano la città ogni weekend. È la terza volta che ti dico di spegnere la TV! entre andavo sui pattini sono caduto M due volte.

Gli aggettivi indefiniti indicano anch’essi una quantità ma non precisata: poco, molto, precisata troppo, tutto, altro, alcuno, qualche, ogni, nessuno…

Alice, non c’è nessuna mela nel frigorifero!

22 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 22

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

I verbi Il verbo è un elemento importante della frase ed esprime l’azione azione del soggetto. soggetto Il verbo ci indica anche: la persona persona, cioè chi compie l’azione; il tempo in cui si svolge l’azione: passato passato, presente presente, futuro futuro.

1 Sottolinea i verbi e analizzali, come nell’esempio. L o sciatore affrontò la discesa con grande velocità. Persona: lo sciatore (egli) Persona Tempo: passato Tempo ella notte è scoppiato un temporale. N Persona: .................................................................. Persona Tempo: Tempo

..................................................................

omani arriveranno i nostri amici. D Persona: .................................................................. Persona Tempo: Tempo

..................................................................

I muratori innalzano il muro della casa. Persona: .................................................................. Persona Tempo: Tempo

..................................................................

I verbi si distinguono per la desinenza del modo infinito: infinito a -are 1 coniugazione; -ere 2a coniugazione; -ire 3a coniugazione. I verbi essere e avere hanno coniugazione propria. propria

2 Scrivi l’infinito delle seguenti voci verbali e a quale coniugazione appartengono, come negli esempi.

ssi partono: partire, -ire, 3a coniugazione E Tu avevi: avere, coniugazione propria Egli rompeva: ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ Io giocherò: ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Voi finite: ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ Noi saremo: ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

23 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 23

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

I verbi 1 Completa la tabella, come nell’esempio. Voce verbale

Voce del verbo

Funzione

hai avuto

avere piangere

propria ausiliare

ha pianto

I verbi essere e avere sono anche ausiliari, detti ausiliari perché “aiutano” gli altri verbi a formare i tempi composti. composti

sono andato siete stati abbiamo corso sono partiti

2 Colora F se le voci verbali sono coniugate a un modo finito e I se sono coniugate al modo indefinito, come negli esempi.

scrivono accelerare ho colorato siete saliti

F F F F

IN IN IN IN

s altando compiuto avevi urlato sono andati

F F F F

IN IN IN IN

I modi del verbo possono essere finiti, quando finiti indicano il tempo e la persona persona, oppure indefiniti indefiniti, quando non indicano né tempo né persona.

Uno dei modi finiti è il modo indicativo, indicativo che ha otto tempi: tempi quattro semplici: quattro semplici presente, imperfetto, passato remoto, futuro; quattro composti: quattro composti passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore.

3 Completa la tabella inserendo le voci verbali al posto giusto. saltammo

Tempi semplici

ebbi studiato sono partito avrà finito mangerai aprivamo eravamo andati

giocano

Tempi composti

24 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 24

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica 4 Completa la tabella coniugando i verbi nei quattro tempi semplici dell’indicativo. Verbo

Presente

Imperfetto

Passato remoto Futuro

parlare

io parlo tu egli

io parlavo

io parlai tu crederesti

credere partire

io parlerò

5 Collega ogni voce verbale al tempo composto dell’indicativo esatto, come nell’esempio.

tu eri partito io sono tornato essi avranno perso io ebbi finito

PASSATO PROSSIMO

egli avrà portato

TRAPASSATO PROSSIMO

voi avete giocato

TRAPASSATO REMOTO

egli aveva chiesto

FUTURO ANTERIORE

voi avrete detto

Il modo congiuntivo è un modo finito ed è chiamato così perché è sempre preceduto da una congiunzione (che, se, sebbene, benché…). Ha quattro tempi: tempi due semplici: due semplici presente, imperfetto;   due due composti: composti passato, trapassato.

6 Elimina la voce verbale sbagliata e circonda la congiunzione, come nell’esempio. on mi piace che tu rispondi risponda male! N Sebbene faceva facesse freddo, siamo usciti ugualmente. Vinsi la corsa benché non mi sono fossi allenata molto. Spero che questi fiori non appassiscono appassiscano troppo presto.

Il modo condizionale è un modo finito ed è chiamato così perché l’azione è possibile solo se esiste la condizione adatta. Ha due tempi: tempi presente e passato.

7 Elimina la voce verbale sbagliata. S e tu mi avessi ascoltato, non sbagliavi avresti sbagliato . V enivo Verrei a prenderti, se la mia auto funzionasse. Se avessi avuto più tempo, avevo finito avrei finito il lavoro.

25 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 25

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

I pronomi I pronomi sono utilizzati al posto dei nomi. nomi I pronomi possessivi sono: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui.

1 Circonda la parola evidenziata solo se è un pronome possessivo, poi scrivi quale nome sostituisce, come nell’esempio.

La mia casa è vicina alla scuola, la sua è lontana. (casa) Il nostro treno è in orario, invece il vostro è in ritardo. (..........................................) Non prendere la roba altrui altrui, ognuno usi la propria propria. (..........................................) La loro auto è nuova, ma la tua è più spaziosa. (..........................................)

2 Colora A se la parola è un aggettivo dimostrativo e P se è un pronome.

L a mia casa è questa A P , quella A P laggiù è di Andrea. Desidero quel A P libro, questo A P l’ho già letto. Non amo coloro A P che dicono bugie. Ciò A P che dici mi sorprende: non sapevo di aver creato questo A P trambusto!

3 Colora A se la parola è un aggettivo numerale e P se è un pronome.

ancano solo due A P settimane alle vacanze M e la prima A P è già quasi passata! Noi siamo tre A P fratelli, io sono l’ultimo A P . Sono in campeggio da dieci A P giorni. In un biennio ci sono due A P anni.

I pronomi dimostrativi sono: questo, codesto, quello, stesso, medesimo; costui, costei, costoro, colui, colei, coloro, ciò.

I pronomi numerali si distinguono in: c ardinali che sono cardinali, invariabili: uno, due, tre, cento…; o ordinali, rdinali che sono variabili: primo, terzo…, ultimo…

26 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 26

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica 4 Colora A se la parola è un aggettivo indefinito e P se è un pronome.

S ul treno ci sono molte A P persone, solo alcune A P sono scese alla prima fermata. Qualcuno A P ha suonato alla porta, ma quando ho aperto non c’era nessuno A P . In estate tutti A P i giorni c’è il sole, ma qualche A P volta scoppia un temporale. Io ho mangiato molte A P ciliegie, ma tu ne hai mangiate troppe A P .

I pronomi indefiniti sono: poco, molto, tanto, troppo, parecchio, tutto, altro, alcuno, qualche, ogni, nessuno, ciascuno, ognuno, qualcuno.

I pronomi personali soggetto sono invariabili e indicano la persona che compie l’azione: io, tu, egli, lui, lei, noi, voi essi, esse, loro.

5 Scrivi il pronome personale soggetto adatto, come nell’esempio. ggi pomeriggio siamo andate in biblioteca. noi O Hai finito di leggere il libro? ....................... Sono partiti per il campeggio. ....................... È arrivata seconda nella gara di corsa. ....................... Mi riposerei volentieri sotto l’ombra di un albero.

.......................

Esistono anche i pronomi personali complemento complemento: me, mi (a me), te, ti (a te), lui, gli (a lui), lei, le (a lei), ci (a noi), vi (a voi), sé, si, lo, la, le, loro, li, le, ne…

6 Elimina il pronome personale complemento sbagliato. S ono andato a casa di Luca e gli le ho portato i compiti. – Chi avvisa gli altri? – Gli Li avviso io! T e Ti sei fatto male? Non piangere, adesso te ti disinfetto. La mamma me mi dice che quando me mi chiama, io le gli devo rispondere. A tu A te non piacciono gli spinaci, invece per io per me sono squisiti.

27 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 27

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

I sintagmi e la frase minima Una frase è formata da più parti o pezzi chiamati sintagmi sintagmi. Ogni sintagma ha una sua funzione e completa il senso della frase stessa.

1 Segna con una X solo le frasi che sono state divise in sintagmi in modo corretto. M oltissimi anni fa / sulla Terra / vivevano / i dinosauri. O gni mattina / il nonno / mi accompagna / a scuola. I n estate / molte / persone vanno / in vacanza al / mare. Io e i miei amici / giochiamo / a calcio / in cortile. M arta ha / portato / la sua / auto dal / meccanico.

2 Colloca i sintagmi nello schema, come nell’esempio. Fai attenzione alle domande. Il giardiniere ha vangato le aiuole nel giardino.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Che cosa?

Dove?

il giardiniere

ha vangato

le aiuole

nel giardino

Che cosa?

Quando?

Guardo la televisione tutte le sere.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

io L’insegnante spiega la storia degli Egizi.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Che cosa?

Di chi?

Che cosa?

Con che cosa?

Pietro scrive un testo con il computer.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Sui rami degli alberi sono spuntate le gemme.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Dove?

Di che cosa?

28 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 28

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica 3 Per ogni segmento di frase, scrivi la domanda adatta, come nell’esempio. Un giorno quando? i miei amici .......................................................................... hanno rimesso ................................................................... nel nido ....................................................................................... un uccellino. .........................................................................

Quel fantoccio ......................................................................... nel campo ..................................................................................... allontana ........................................................................................ gli uccelli ...................................................................................... con il suo buffo aspetto. ..........................................

I sintagmi completano il senso della frase e rendono più comprensibile il messaggio, ma non tutti sono indispensabili. indispensabili

4 Dalla frase di partenza è stato eliminato via via un sintagma. Segna SÌ se la frase ha ancora senso, NO se non ce l’ha più.

La comitiva  comitiva di gitanti  gitanti è partita  partita con il pullman  pullman per Roma. La comitiva  di gitanti  è partita  con il pullman. La comitiva  di gitanti  è partita.

SÌ NO SÌ NO

La comitiva  è partita.

SÌ NO

La comitiva

SÌ NO

è partita SÌ NO

Si possono eliminare tutti i sintagmi fino ad arrivare alla frase minima, minima composta da due soli sintagmi sintagmi: il soggetto (di chi si parla?) e il predicato (che cosa fa?).

5 Ora prova tu a eliminare via via un sintagma fino ad arrivare alla frase minima. I l vento / ha strappato / le foglie / degli alberi / nella notte. ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� (frase minima)

29 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 29

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica

Il soggetto e il predicato Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla; di solito è un nome. sottinteso, cioè non è espresso, ma lo si capisce A volte il soggetto può essere sottinteso comunque dal verbo. Siamo andati.   Di chi si parla?   Di noi.

1 Collega ogni frase al soggetto sottinteso corrispondente. Vengo con te.    Abbiamo aperto la porta.     Ti sei nascosto. Io    Tu    Egli    Noi    Voi    Essi Avete finito?    Piangeva a dirotto.    Partiranno lunedì.

2 Accanto alle seguenti voci verbali manca il soggetto. Scrivi tu il pronome personale adatto, come nell’esempio.

N oi usciamo. . ............. cercavate. . ............. metto.

. ............. vanno. . ............. aprì. .............. raccogliete.

. ............. tagliasti. . ............. ha scritto. .............. avevo capito.

3 Chi compie le seguenti azioni? Scrivi tu il soggetto adatto, come nell’esempio. I l sole tramonta. . .................................................. atterra. . .................................................. miagola.

giocano. . .................................................. spiega. . .................................................. scroscia. ...................................................

4 Sottolinea il soggetto di ogni frase, come nell’esempio. Se è sottinteso, scrivilo tu. I l cane dei nostri vicini abbaia ai passanti. Ogni mattina innaffio i fiori sul mio balcone. ................................................... Sul sentiero di montagna abbiamo raccolto dei funghi. ................................................... La funivia trasporta gli sciatori sulle piste. ................................................... La casa dell’orso polare si trova tra i ghiacci del polo. ................................................... Oggi ho gonfiato le gomme della mia bicicletta. ...................................................

30 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 30

18/12/20 08:53


Riflessione linguistica Il predicato verbale è rappresentato da un verbo e l’azione azione espressa può: essere compiuta: compiuta cammino, ascolti, giocano…; essere subita: subita sono stato sgridato, è stato colpito…; ricadere sul soggetto: ricadere soggetto io mi lavo, tu ti specchi… Mentre il soggetto può essere sottinteso, il predicato è sempre presente. presente

5 Sottolinea il predicato verbale e circonda il soggetto, come nell’esempio. i sera le strade di città sono illuminate dai lampioni. D Oggi l’imbianchino ha dipinto le pareti della mia stanza. Gli scultori scolpiscono statue dai pezzi di marmo. Le onde del mare in burrasca hanno invaso la spiaggia. Stamattina Matteo si è vestito in fretta.

Il predicato nominale è formato dai verbi essere essere, sembrare e parere seguiti da un nome o da un aggettivo e risponde alle domande: Com’è? Che cos’è? Che cosa sembra?

6 Sottolinea il predicato nominale, circonda il soggetto e scrivi la domanda adatta, come nell’esempio.

L a volpe è molto furba. (come è?) In estate le ore del mattino sono le più fresche. (...................................................) L’aspirapolvere è un utile elettrodomestico. (...................................................) Il guscio della tartaruga sembra uno scudo. (...................................................) Il fischio del vento pareva l’ululato di un lupo. (...................................................) Mio nonno da giovane era un alpino. (...................................................)

7 Ora fai attenzione: sottolinea il predicato e poi segna con una X se è verbale (PV) o nominale (PN).

ia cugina è un’appassionata di calcio. PV PN M Luca e Sara sono i miei fratelli. PV PN Domenica io e mio zio siamo andati allo stadio. PV PN Gli alunni sono usciti da scuola per una gita. PV PN

31 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 31

18/12/20 08:53


Riassunto

Relazioni temporali Il testo è stato suddiviso in: introduzione introduzione, sviluppo sviluppo, conclusione conclusione. Lo sviluppo è diviso in sequenze legate le une alle altre da rapporti temporali, temporali cioè secondo il ritmo: prima prima, dopo dopo, successivamente, infine successivamente infine.

I sempreverdi INTRODUZIONE

Una volta, al termine dell’estate, un uccellino si ferì a un’ala, non poté più volare e restò intrappolato nel freddo dell’inverno. Domandò a un enorme faggio di potersi rifugiare tra i suoi grandi rami, ma il faggio rifiutò all’uccellino un piccolo riparo tra le sue fronde. L’uccellino provò a fare la stessa domanda a un grosso castagno, ma anche quest’albero rifiutò all’uccellino la sua protezione.

SVILUPPO

S’incamminò di nuovo nella foresta, finché a un tratto si sentì chiamare da un piccolo pino: – Uccellino, vieni tra i miei rami, affinché tu possa ripararti dal freddo. E subito l’uccellino, felice, si riparò tra i suoi rami. Anche una pianta di ginepro, di lì a poco, offrì all’uccellino le sue bacche come cibo per il lungo inverno. L’uccellino ringraziò il pino e il ginepro più volte per la loro generosità, che gli aveva permesso di superare la brutta stagione senza pericolo.

32 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 32

18/12/20 14:54


Riassunto

CONCLUSIONE

Il Mago del Gelo volle ricompensare la generosità del pino e del ginepro, e ordinò al vento di non far mai più cadere loro le foglie, che, quindi, da quel giorno furono “sempreverdi”. M. Centanino, Uomini, boschi e dei, Tipografia Ferraro

Completa le frasi cancellando le parole del tempo che non sono adatte. 1 Completa

P rima Dopo l’uccellino non aveva potuto partire, prima dopo chiese al faggio di ospitarlo tra i suoi rami. D opo Successivamente l’uccellino chiese ospitalità al castagno, perché prima dopo il faggio non aveva voluto ospitarlo. P rima Dopo il castagno aveva rifiutato di accogliere l’uccellino, prima successivamente un piccolo pino gli offrì ospitalità. L ’uccellino accettò l’offerta del pino e prima dopo un ginepro gli offrì le sue bacche per sfamarsi. P rima Infine il Mago del Gelo volle premiare il pino e il ginepro per la loro generosità e dopo successivamente ordinò al vento di non far più cadere le loro foglie. Scrivi il riassunto del racconto, completando le frasi. Aiutati con le frasi 2 Scrivi dell’esercizio precedente.

Un uccellino si era

...........................................................................................................

e non poteva

��������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Era in arrivo l’inverno così l’uccellino chiese ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������� se ........................................................................................................................., ma ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Allora chiese ospitalità a

, ma anche quest’ultimo

...................................................................................................

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Successivamente un piccolo ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� e dopo un �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Il mago del Gelo volle ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� così ordinò ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Da allora il pino e il �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 20-21 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 33

33 18/12/20 08:53


Riassunto

Relazioni causali Il testo è stato suddiviso in: introduzione introduzione, sviluppo sviluppo, conclusione conclusione. Lo sviluppo è stato diviso in altre tre sequenze legate le une alle altre da un rapporto causa-effetto (rapporto causale).

L’airone pauroso INTRODUZIONE

C’era, in un tempo non molto lontano, un airone di un bel colore azzurro, sempre molto solo. Era così pauroso che aveva paura di spiccare il volo come facevano i suoi simili e quindi spesso rimaneva a digiuno, perché non era in grado di procacciarsi il cibo. Un giorno, vicino alla palude, vide una stupenda stella alpina che il vento e la pioggia avevano fatto precipitare giù nel fango della palude. La stella alpina gridava: – Aiutatemi, vi prego! Lo stagno mi inghiotte!

SVILUPPO

Quasi senza rendersene conto, colpito dal colore bianco candido della stella, l’airone si alzò in volo e, quando fu sull’acqua paludosa, con il suo lungo becco prese il fiore, lo sollevò e lo adagiò a terra. La stella alpina, superato il primo momento di confusione, quando si accorse del suo salvatore lo ringraziò dicendo: – Grazie, airone buono. A te io devo la mia vita.

CONCLUSIONE

L’airone fu doppiamente contento: aveva salvato la vita di un altro essere vivente ed era riuscito a vincere le sue paure. Morale: “Dalle necessità spesso scaturisce il coraggio”. M. Campeggio, www.robertasmedili.it

34 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 34

18/12/20 08:53


Riassunto In ogni coppia di frasi individua la causa e l’effetto, come nell’esempio. 1 In

L’airone rimaneva senza cibo. (effetto) L’airone aveva paura di spiccare il volo. (........................................................) La stella alpina era nel fango della palude. (........................................................) I l vento e la pioggia avevano fatto precipitare la stella alpina nel fango. (........................................................) La stella alpina gridava aiuto. (........................................................) L’airone spiccò il volo e salvò la stella alpina. (........................................................) Completa le sequenze del riassunto cancellando la congiunzione causale 2 Completa che non è adatta. Poi metti in ordine cronologico le sequenze, numerandole da 1 a 6.

........

La stella alpina gridava, chiedendo aiuto, quindi perciò l’airone, colpito dal colore bianco candido del fiore, spiccò il volo.

........

La stella alpina ringraziò l’airone perché perciò le aveva salvato la vita. Un giorno, vicino a una palude, vide una stella alpina che stava

........

affondando nel fango siccome perciò il vento e la pioggia l’avevano fatta precipitare nello stagno. L’airone, quindi perciò , rimase doppiamente contento, quindi

........

........

perché aveva salvato la stella alpina e aveva trovato il coraggio di volare. Quindi Perciò con il suo lungo becco prese il fiore e lo adagiò delicatamente a terra. In un tempo non molto lontano, c’era un airone che spesso

........

rimaneva a digiuno siccome perciò non aveva il coraggio di alzarsi in volo in cerca di cibo.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 30-31 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 35

35 18/12/20 08:53


Riassunto

Sequenze e titoli Sai già che per riassumere un racconto si deve suddividerlo in: introduzione introduzione, sviluppo sviluppo, conclusione conclusione. In seguito bisogna suddividere anche ognuna di queste parti nelle sequenze che la compongono e dare un titolo a ognuna. ognuna

La principessa serpente Un cosacco .................................................

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Un giorno un cosacco, mentre stava tornando a casa, vide un bosco in fiamme. Subito accorse, ma non riuscì a spengere l’incendio. In mezzo

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Mentre stava per andarsene, vide nel fuoco una fanciulla che gli chiedeva di salvarla. La fanciulla gli disse di allungarle la lancia attraverso le fiamme. La fanciulla

����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Quando il cosacco le allungò la sua lancia, come per incanto, la fanciulla si trasformò in un serpente che si arrotolò intorno alla lancia, così il cosacco riuscì a salvarla dall’incendio. .................................................

Il serpente ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Poi, lo strano serpente gli ordinò di condurlo in un castello. Una volta nel castello, il serpente si tramutò di nuovo in fanciulla che gli disse di aspettarla lì per sette anni, poi scomparve. Il cosacco resta sette anni

���������������������������������������������������������������������������������������������������

Il cosacco, anche se un po’ stupito, rimase ad aspettare nel castello. Trascorsi i sette anni, riapparve la principessa-serpente.

36 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 36

18/12/20 08:53


Riassunto La fanciulla è stata

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Una volta tornata dal cosacco, la principessa gli spiegò che era stata vittima di un incantesimo, ma che il suo coraggio e la sua fedeltà avevano rotto l’incantesimo. La principessa .................................................

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Poi la principessa si fece accompagnare da suo padre il re, che, in segno di riconoscenza, concesse al valoroso cosacco l’onore di sposare sua figlia.

Scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge: introduzione introduzione,, 1 Scrivi, sviluppo,, conclusione sviluppo conclusione..

Metti in ordine i titoli, numerandoli. Poi assegna a ogni sequenza il titolo giusto, 2 Metti scrivendolo nel box corrispondente. ........

La principessa torna da suo padre e sposa il cosacco.

........

Il serpente-fanciulla si fa condurre dal cosacco in un castello.

........

Il cosacco resta sette anni nel castello e alla fine la fanciulla riappare.

........

La fanciulla si trasforma in serpente e viene salvata dal cosacco.

........

Un cosacco vede un incendio in un bosco.

........

In mezzo all’incendio c’è una fanciulla che chiede al cosacco di salvarla.

........

La fanciulla è stata vittima di un incantesimo, ma la fedeltà del cosacco l’ha salvata.

Rileggi di seguito i titoli che hai riordinato: scoprirai di avere ottenuto 3 Rileggi il riassunto del racconto.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 33-35 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 37

37 18/12/20 08:53


Riassunto

Eliminare sequenze Quando si fa un riassunto si deve: i ndividuare la sequenza introduttiva e quella conclusiva conclusiva, cioè le parti importanti che devono rimanere; e liminare le sequenze descrittive e riflessive che non eliminare influiscono sul significato complessivo del racconto.

L’onesto taglialegna 1

Un tempo, vicino a un bosco, viveva un povero taglialegna che lavorava duro per mantenere la sua famiglia.

2

Ogni giorno, portando sulle spalle la sua pesante ascia affilata, percorreva il sentiero vicino al fiume spumeggiante, attraverso boschi verdi e silenziosi.

3

Mentre camminava, fischiettava allegramente, perché sapeva che, finché fosse stato in buona salute e avesse avuto con sé la sua ascia, avrebbe guadagnato abbastanza per poter comprare tutto il pane di cui la sua famiglia aveva bisogno.

4

Un giorno, mentre stava tagliando una quercia vicino al fiume, il boscaiolo appoggiò l’ascia al tronco per riposarsi un po’, ma nel sedersi inciampò e la sua ascia scivolò nel fiume.

5

Il povero taglialegna si sedette e, disperato, si mise a piangere perché senza la sua ascia non avrebbe potuto sfamare la sua famiglia.

6

Mentre rifletteva sulle tristi conseguenze della sua distrazione, dall’acqua emerse una bellissima fanciulla.

7

Era una fanciulla con lunghi capelli azzurri, una voce dolce e gentile e due occhi luminosissimi, che lo guardò con comprensione.

8

Era la fata del fiume. Salita in superficie quando aveva sentito il pianto dell’uomo, gli chiese perché fosse così triste.

38 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 38

18/12/20 08:53


Riassunto Il taglialegna le raccontò l’accaduto. Allora la fanciulla si tuffò nell’acqua e riapparve un istante dopo con un’ascia d’argento, ma il taglialegna disse che quella non era la sua ascia, perché la sua era di semplice acciaio.

9

10

La fata del fiume appoggiò l’ascia d’argento sulla riva e si tuffò di nuovo per riapparire, poco dopo, con un’ascia d’oro. Ma il taglialegna disse che anche quella non era la sua.

11

La fata del fiume lasciò l’ascia d’oro sulla riva, si tuffò per la terza volta e riapparve con in mano l’ascia del taglialegna. – Questa è la mia vecchia ascia! – esclamò il taglialegna.

12

La fata del fiume, commossa da tanta onestà, esclamò: – È tua, e sono tue anche le altre due. È un dono del fiume, perché sei stato onesto.

13

Quella sera il taglialegna tornò a casa fischiettando con le tre asce sulle spalle, pensando a tutto ciò che avrebbe potuto comprare per la sua famiglia con quel tesoro. Ad W. J. Bennett, Lo scrigno delle virtù, Garzanti

Colora in verde il quadratino dell’introduzione dell’introduzione.. 1 Colora Colora in rosa il quadratino della conclusione conclusione..

Ora rileggi il racconto saltando sia le sequenze con il quadratino rosso 2 Ora sia quelle con il quadratino arancione. Poi rispondi.

Il racconto ha ancora senso?

SÌ NO

S econdo te, quali sequenze non possono essere eliminate? Quelle con il quadratino rosso. Quelle con il quadratino arancione. C he tipo di sequenze sono quelle che è possibile eliminare? Sequenze narrative. Sequenze descrittive.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 38-39 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 39

39 18/12/20 08:53


Riassunto

Il discorso indiretto Per fare un riassunto bisogna: i ndividuare i dialoghi e stabilire se sono importanti importanti, cioè se servono a mantenere il senso del racconto; t rasformare i dialoghi in discorso indiretto. indiretto

L’insalata di rose Nel giardino di una vecchia strega sbocciavano delle bellissime rose bianche e rosse. Accanto a quel giardino abitava una donna che aspettava il primo figlio e aveva i desideri più strani. Un giorno la donna chiamò il marito e disse: – Morirò se non posso mangiare quelle rose in insalata, con olio, pepe e sale. Il marito bussò alla casa della vicina e chiese un po’ di rose per la moglie, ma la vecchia rispose: – La mia roba non si tocca! – e gli sbatté la porta in faccia. Allora il marito, di notte, scavalcò il muro del giardino. In questo modo la donna ebbe le sue rose, che le piacquero così tanto che il giorno dopo ne voleva ancora. Il marito dovette tornare a rubarle, ma la vecchia lo colse sul fatto: – Allora sei tu che rubi le mie rose! – strillò. – Adesso ti mangio in un boccone! – Pietà! Le rose sono per mia moglie, che aspetta un bimbo! – Ti faccio una proposta: ti lascio andare. Ma se nascerà una bambina, quando avrà sedici anni la darai a me.

40 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 40

18/12/20 08:53


Riassunto Finalmente, due mesi dopo nacque una bambina. Quando la ragazza ebbe sedici anni, la vecchia la vide e le disse: – Senti, devi dire a tuo padre che il tempo è arrivato, e che si ricordi della promessa. La ragazza riferì ciò che le aveva detto la vecchia e i genitori le dissero di rispondere che per la promessa c’era tempo e che lei era ancora piccolina. Lei, però, si sentiva già grande e quando la vecchia le chiese che cosa avevano detto i suoi genitori, lei rispose: – Che sono già grandicella... – Allora vieni, che ti regalo una bella cosa – disse la vecchia. Quindi la portò dove c’era un grande forno pieno di cenere e le ordinò di spazzarlo e accenderlo. Quando la ragazza ebbe finito, la strega, che voleva farla arrosto, le disse di mettere dentro la testa per sentire se era abbastanza caldo. Ma la ragazza rispose: – Non sono capace, come si fa? – Guarda, non è difficile! – disse la vecchia, e mise la testa nel forno. La ragazza allora la prese per le gambe e la gettò dentro, nel fuoco. Poi scappò via per tornare dai genitori, ma prima chiuse a chiave la porta del giardino. E nessuno la riaprì mai più. F. Lazzarato, Mille anni di storie incantate, Einaudi Ragazzi

Dopo aver letto con molta attenzione il racconto e prima di passare al riassunto: 1 Dopo colora in verde il quadratino dell’ dell’introduzione introduzione e in rosa quello della conclusione conclusione,, che non si possono eliminare; c ontinua a evidenziare le sequenze dialogiche, cioè quelle in cui compaiono i dialoghi, come negli esempi.

41 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 41

18/12/20 08:53


Riassunto Completa il riassunto del racconto inserendo i discorsi indiretti al posto giusto. 2 Completa

di ricordare ai suoi genitori la promessa.

che non era capace.

mangiare le rose delle vicina in insalata. di mangiarselo in un boccone. se poteva cogliere le sue rose

che era già grandicella. che non era difficile

se fosse nata una bambina l’avrebbero data a lei. Nel giardino di una vecchia strega c’erano delle bellissime rose. Accanto a quel giardino abitava una donna che aspettava un bambino. Un giorno la donna espresse il desiderio di ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

L’uomo chiese alla vecchia ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� , ma la vecchia gli sbatté la porta in faccia. Allora il marito scavalcò il muro, ma la vecchia lo vide e lo minacciò ������������������������������ �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Alla fine gli disse che lo lasciava andare se prometteva che ��������������������������������������������������������������� ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� al compimento dei sedici anni. Dopo due mesi nacque una bambina. Quando la ragazza ebbe sedici anni la vecchia la chiamò e le disse ��������������������������������������� �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

La ragazza lo riferì ai suoi genitori che le dissero di rispondere che per ora era ancora piccolina. La ragazza, però, rispose alla vecchia ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� A questo punto la vecchia la condusse davanti a un grande forno, le ordinò di pulirlo, di accenderlo e di metterci la testa dentro per sentire se era caldo, con l’intenzione di farla arrosto. Ma la ragazza rispose �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� La vecchia strega le disse ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� e mise la testa dentro al forno. A questo punto la ragazza la prese per le gambe e la gettò nel forno. Chiuse a chiave la porta del giardino e tornò di corsa dai suoi genitori.

42

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 42-45 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4.

CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 42

18/12/20 08:53


Riassunto

Riassumere per cancellazione Per riassumere con il metodo della cancellazione bisogna: e liminare in ogni sequenza le parole (aggettivi, avverbi, eliminare preposizioni...) non necessarie alla comprensione del racconto; ricopiare le parti rimaste collegandole fra loro. ricopiare

La Bella e la Bestia 1

In una notte buia e tempestosa, un mercante stava tornando a casa dopo un lungo viaggio. A un tratto vide in lontananza le luci di un castello e decise di chiedere ospitalità. Chiamò, ma nessuno rispose, poi, visto che il portone era socchiuso, il mercante entrò.

2

Una volta entrato, si trovò davanti una grande tavola apparecchiata con ogni ben di dio e un comodo letto che parevano aspettare solo lui e, non vedendo anima viva, mangiò e si riposò.

3

La mattina dopo, mentre stava per andarsene si fermò nel giardino dove vide delle splendide rose e, poiché gli mancava un dono per Bella, la figlia più piccola, decise di coglierne una.

4

Ma appena si chinò, sentì un rumore e una belva orribile in abiti principeschi sbucò da dietro un cespuglio di rose.

5

La belva era molto arrabbiata per il furto della rosa, ma il mercante lo supplicò: – Non uccidermi, ho preso solo una rosa per mia figlia. La Bestia allora gli disse: – Ti perdono, ma in cambio mi darai una delle tue figlie.

6

Una volta tornato a casa, l’uomo raccontò quello che gli era successo. Allora Bella si offrì di andare lei dal mostro.

43 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 43

18/12/20 08:53


Riassunto 7

Quando Bella vide la Bestia pensò che era davvero un mostro, ma che era anche molto gentile e giorno dopo giorno Bella cominciò ad apprezzare la sua compagnia e si abituò a quella nuova vita.

8

A Bella, però, mancava la sua famiglia, così la Bestia le disse: – Se mi prometti di tornare tra sette giorni, ti lascerò andare a casa.

9

La fanciulla promise e i sette giorni passarono senza che se ne accorgesse, ma l’ottavo giorno Bella sognò che il suo compagno era ammalato e la rimproverava di essersi dimenticata di lui.

10

Appena sveglia Bella, preoccupata per l’amico, si precipitò al castello dove trovò la Bestia in fin di vita. Allora l’abbracciò e piangendo lo implorò di non morire perché lei lo amava e lo voleva sposare.

11

A quelle parole l’orribile muso della Bestia si trasformò nel bellissimo volto di un principe che, sorridendo, le disse: – Grazie, mia adorata! Solo l’amore di una fanciulla che mi volesse sposare poteva liberarmi dall’incantesimo e farmi tornare umano.

12

Così la Bella e la Bestia si sposarono con una magnifica festa e tutta la famiglia di Bella andò a vivere al castello. AA.VV., Storie per tutto l’anno, De Agostini

Osserva attentamente le varie sequenze, poi segna con una X. 1 Osserva

L e parti evidenziate in azzurro corrispondono: alle descrizioni. alle riflessioni. ai dialoghi. L e parole sottolineate in rosso sono: le più importanti. quelle da eliminare.

44 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 44

18/12/20 08:53


Riassunto Completa il riassunto ricopiando le parti non sottolineate. Inserisci in modo 2 Completa corretto i dialoghi trasformati in discorso indiretto. Le parole in rosso rendono più scorrevole il riassunto.

che lo perdonava, ma che voleva una delle sue figlie. con il suo amore aveva rotto l’incantesimo. le permetteva di andare solo per sette giorni. di non ucciderlo perché la rosa era per sua figlia.

La Bella e la Bestia Una notte un mercante stava tornando a casa quando vide un castello. Chiamò, ma nessuno rispose. Allora entrò. Si trovò davanti ....................................................................... e un letto così ������������������������������������������������������������������������������������� La mattina dopo si fermò nel giardino dove vide delle ����������������������������������������������������������������������������������� così decise ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Ma appena si chinò, una belva ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� La belva era ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ma il mercante lo supplicò �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

La bestia allora gli disse

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

A casa l’uomo raccontò quello che gli era successo e

���������������������������������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Quando Bella vide la Bestia ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ma gentile e Bella cominciò ad apprezzare �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� A Bella però mancava ����������������������������������������������������������������������������������������������������������� , allora la Bestia le disse che ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� I sette giorni passarono ma l’ottavo giorno Bella sognò ������������������������������������������������������������������������������� ....................................................................... perciò si precipitò ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Piangendo lo implorò di non morire perché ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� A quelle parole la Bestia ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ che la ringraziò perché �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Così la Bella e la Bestia si sposarono con una magnifica festa.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 46-48 di Che spasso… leggere! , Quaderno di scrittura 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 45

45 18/12/20 08:53


Il testo real istico

Le ttu r e

Una vacanza in campagna .......................................................

.......................................................

FLASHBACK Il racconto si interrompe e un ricordo ci fa tornare indietro nel tempo.

.......................................................

Amy vive in America ed è venuta a trascorrere le vacanze dal nonno in Italia, in campagna… Amy pensa che il suo nonno è poco moderno, così come la sua casa.

C’è la TV, ma è vecchia e i canali sono pochi, perché non c’è l’antenna parabolica. Quando Amy guarda di sottecchi il nonno che lava pentole e piatti, capisce che non c’è nemmeno la lavastoviglie. Quando il nonno la accompagna in camera e Amy s’infila tra le lenzuola, sprofonda in un delizioso odore di pulito, ma anche di una specie di profumo. Un giorno, era piccola, lo sentì per la prima volta quando la nonna aveva tirato fuori un sacchettino che aveva un profumo molto forte. La nonna le aveva detto che erano fiori di lavanda. La nonna metteva i sacchettini fra la biancheria lavata e stirata e le aveva spiegato che, in campagna, ogni casa aveva la sua pianta di lavanda. Il nonno le si avvicina, le dà un grosso bacio e la nipotina lo saluta con un affettuoso: BYE BYE. Amy dorme e sogna di perdersi, mano nella mano della nonna, in una nuvola di fiori di lavanda blu. L. Polo, Ma nonno!, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali

1 Segna con una X il significato di questa espressione. Guarda di sottecchi: sottecchi guarda con gli occhiali.    guarda senza farsi vedere.

46 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 46

18/12/20 08:53


Le ttu r e

Il testo real istico

2 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del testo realistico. Questo è un testo realistico. realistico In un testo realistico i fatti narrati sono veramente accaduti, sono reali o potrebbero accadere, cioè sono verosimili verosimili. I personaggi sono reali reali. Tra i personaggi ci sono: il protagonista protagonista, cioè il personaggio principale; il comprimario comprimario, cioè una persona importante come il protagonista; i personaggi secondari, secondari cioè che compaiono, ma sono meno importanti. Il luogo in cui si svolge il racconto è reale reale. Il tempo è determinato determinato, cioè può indicare il giorno, il mese, l’anno o il periodo (vacanze estive).

3 Leggi con attenzione. Poi scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge.

Un testo realistico si può dividere in tre parti: introduzione: introduzione è la prima parte e presenta il luogo luogo, il tempo tempo, il protagonista (personaggio principale); sviluppo: sviluppo è la parte centrale e racconta ciò che accade, cioè i fatti fatti, personaggi; e in essa compaiono anche gli altri personaggi conclusione conclusione: è l’ultima parte, quella che conclude il racconto.

4 Ora completa segnando con una X. I l protagonista è: il nonno.

Amy.

I l personaggio comprimario è: il nonno. Amy. I l luogo è: reale.

di fantasia.

I l tempo: tempo non viene detto, quindi è indeterminato. è quello delle vacanze estive, quindi è determinato.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 22-23 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 47

47 18/12/20 14:55


Il testo real istico

Ve r s o l ’I nval si

Una chiamata improvvisa 1

5

10

15

20

25

La chiamata giunse durante la notte. Quando arrivai, nella stalla ben illuminata trovai due secchi d’acqua bella calda già pronti e i due stallieri, Stan e Bert, che mi aspettavano insieme al signor Alderson, il loro principale. Candy, una mucca di razza Jersey, era distesa su uno strato di paglia e aveva un’espressione nervosa, come se qualcosa non andasse. Preoccupato m’inginocchiai per visitarla. – È un problema serio. Il vitello c’è, ed è vivo, ma non si sa come farlo venir fuori, perché è girato. Dovremo cercare di raddrizzarlo facendo rotolare la mucca su sé stessa mentre io tengo fermo il vitello. Meno male che siamo in quattro. Ordinai a Bert di reggere le zampe anteriori, a Stan di reggere quelle posteriori e al signor Alderson di tenere la testa dell’animale. Poi infilai la destra nella piccola apertura e afferrai il piede del vitello. – Ora girate la mucca – ansimai, e gli uomini cominciarono a ruotare le zampe in senso orario. Tenevo saldamente il piccolo piede, mentre Candy ricadeva sull’altro fianco. Sembrava che non accadesse un bel niente. Strinsi i denti e aumentai la presa sul piede del vitellino. – Coraggio, provate dall’altra parte. Ripresi fiato per un momento, poi mi stesi a faccia in giù mentre il sudore mi scorreva lungo il dorso. – Forza. Provate ancora un po’! – gridai. Ed ecco che, miracolosamente, tutto si allentò come per magia. Sentii il vitellino che scivolava verso di me. Candy comprese al volo la situazione. Diede una spinta decisa ed espulse il vitello, che mi finì tra le braccia viscido e vispo. J. Herriot, Creature grandi e piccole, BUR Biblioteca Universale Rizzoli

48 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 48

18/12/20 08:53


Il testo real istico

Ve r so l ’I nval si

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Chi è il protagonista? 1 Chi

A. B. C.

Uno stalliere. Un veterinario. Un vitello.

Quando è accaduto il fatto? 2 Quando

A. B. C.

Di mattina presto. Nella notte. All’ora di cena.

Dove si svolge la vicenda? 3 Dove

A. B. C.

In una casa. All’aperto. In una stalla.

Qual è il motivo della chiamata? 4 Qual

A. B. C.

Uno stalliere sta male. Alcune bestie sono scappate. Una mucca deve partorire.

Chi è Candy? 5 Chi

A. B. C.

Una cagnolina. Una mucca. Una cavalla.

In quanti sono presenti? 6 In

A. B. C.

Due. Tre. Quattro.

Stan e Bert (riga 3) sono: 7 Stan

A. B. C.

Come si presenta la situazione 8 Come (riga 8)?

A. B. C.

Seria. Facile. Tranquilla.

9 Qual è il problema che il veterinario deve risolvere (righe 8-9)?

A. B. C.

La mucca non sta ferma. Il vitellino si è girato. La mucca non vuole sdraiarsi.

Che cosa pensa di fare il veterinario 10 Che (righe 9-10)?

A. B. C.

Legare la mucca. Far ruotare la mucca. C ostringere la mucca a sdraiarsi.

Chi tiene il vitellino per una zampa 11 Chi (riga 17)?

A. B. C.

Gli stallieri. Il signor Alderson. Il veterinario.

Quale sentimento esprime la frase 12 Quale “Ed ecco che tutto, miracolosamente, si allentò come per magia” (riga 25)?

A. B. C.

Meraviglia. Delusione. Sollievo.

proprietari della mucca. stallieri della fattoria. aiutanti del veterinario.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 32-33 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 49

49 18/12/20 08:53


Il racconto fantastico

Le ttu r e

Capitan Uncino .......................................................

Capitan Uncino era a bordo della sua nave. A un tratto la vedetta gridò: – Capitano, guardate… l’isola di Peter Pan! Capitan Uncino guidò la nave verso l’isola.

.......................................................

Una volta sbarcati, corsero verso una casa lì vicino. Nella casa c’erano solo i piccoli amici di Peter Pan, ma lui non c’era… – Catturiamo i bambini! – ordinò il capitano furioso. La fata Campanellino, che aveva visto tutto, appena Peter Pan ritornò gli raccontò ciò che era accaduto. Intanto Capitan Uncino sulla nave pensava come vendicarsi di Peter Pan. Alla fine decise di buttare i bambini giù dalla nave. Ma… un tic-tac d’orologio in lontananza lo fermò. – Il coccodrillo!!! – gridò Uncino e si nascose. Ma… non era il coccodrillo… era Peter Pan, che affrontò i pirati uno per uno. Alla fine affrontò in duello Capitan Uncino. Uncino, spaventatissimo, cercò di mettersi in salvo.

.......................................................

Indietreggiò fino al bordo della nave, si tuffò e… si ritrovò nella bocca del suo terribile nemico: il coccodrillo! Il coccodrillo con uno dei suoi dentoni aveva infilzato i pantaloni del pirata, che, penzolando dal suo muso, gridava: – Lasciami, coccodrillo! J.M. Barrie, Peter Pan, Mondadori

50 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 50

18/12/20 08:53


Le ttu r e

Il racconto fantastico

1 Segna con una X il significato di questa parola. Indietreggiò: ndietreggiò si guardò dietro.

andò indietro senza guardare.

2 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del racconto fantastico. uesto è un racconto fantastico. Q fantastico I personaggi sono inventati, cioè sono frutto della fantasia. fantasia Ci sono il protagonista protagonista, l’antagonista antagonista, cioè il “nemico”, e numerosi personaggi secondari. secondari Il racconto fantastico si svolge in un luogo reale o fantastico fantastico. Di solito il racconto fantastico comincia con “C’era una volta”, come nelle fiabe. Per questo, il tempo è indeterminato indeterminato.

3 Leggi con attenzione. Poi scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge.

Anche il racconto fantastico si può dividere in tre parti: introduzione la parte in cui si presenta il luogo introduzione: luogo, il tempo tempo, il protagonista (personaggio principale); sviluppo la parte centrale, con il racconto dei fatti sviluppo: personaggi; e la descrizione degli altri personaggi c onclusione: onclusione l’ultima parte, quella che conclude il racconto e che di solito è a lieto fine.

4 Segna con una X. Il tempo in cui si svolge il fatto: è un giorno qualsiasi. è un giorno ben preciso. Il luogo è reale ed è: la nave dei pirati. l’isola di Peter Pan. I fatti narrati sono: reali e possibili. impossibili e fantastici.

I personaggi del racconto: sono reali. sono fantastici. Il protagonista è: Peter Pan. Capitan Uncino. L’antagonista antagonista è: Capitan Uncino. Peter Pan.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 40-41 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 51

51 18/12/20 08:53


Il testo fantastico

Ve r so l ’I nval si

Un sogno… alato 1

5

10

15

20

25

30

La nebbia intorno al lago si dissolse nella notte e apparve una moltitudine di stelle scintillanti. Mentre fissava ammirata il cielo, Emma sgranò gli occhi vedendo un bagliore infuocato che si muoveva velocemente verso di lei come una stella cadente. Il bagliore dai riflessi dorati passò sfrecciando sulla sua testa, poi fece ritorno con un’ampia virata verso la radura. Emma rimase a bocca aperta: il bagliore era un cavallo alato color argento con le ali di color oro, che scese in picchiata. Ripiegando le ali, il cavallo atterrò davanti a Emma con un rumore secco, nitrì ed Emma notò che i suoi occhi vivaci lampeggiavano come lingue di fuoco dorato. Lo stallone nitrì ancora, girando il capo in direzione di Emma, le ali luccicanti. – Valkrist? – bisbigliò Emma, chiedendosi se stesse vivendo un sogno. Valkrist nitrì. Si chinò poco più avanti, abbassando leggermente le ali, quindi le mandò un invito telepatico ed Emma, improvvisamente, vide l’immagine di se stessa che cavalcava verso le stelle. Come in un sogno, Emma montò in groppa a Valkrist e affondò le dita nella sua soffice criniera. Valkrist si rialzò, guardò dietro di sé per assicurarsi che Emma si tenesse ben salda, aprì le ali e prese la rincorsa verso il laghetto. Prima di toccare l’acqua, Valkrist diede un colpo d’ala, poi un secondo, e si alzarono a mezz’aria, quindi si diresse verso l’alto in ampie spirali. Emma si tenne ben stretta con mani e gambe: era così stupita dalla velocità alla quale salivano e dalla forza dello stallone alato, che doveva ricordare a se stessa di respirare. Nell’arco di pochi istanti erano saliti così in alto, che si erano lasciati ben lontana la Terra. AA.VV., Bella Sara, Il volo di Valkrist, Mondadori

52 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 52

18/12/20 08:53


Il testo fantastico

Ve r so l ’I nval si

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. La vicenda si svolge: 1 La

A. B. C.

in pieno giorno. di notte. all’alba.

Che ruolo svolge Emma? 2 Che

A. B. C.

Comprimario. Protagonista. Narratore.

Che ruolo svolge Valkrist? 3 Che

A. B. C.

Comprimario. Protagonista. Personaggio secondario.

Chi è Valkrist? 4 Chi

A. B. C.

Un giovane cavaliere. Un cavallo parlante. Un cavallo con le ali.

Dove si trova Emma? 5 Dove

A. B. C.

Sulle rive di un lago. Affacciata alla finestra. In un castello.

Che cos’è un’“ampia virata” (riga 7)? 7 Che

A. B. C.

Un salto altissimo. Un pericoloso atterraggio. Una grande svolta.

In che modo Valkrist si fa capire 8 In da Emma?

A. B. C.

C on un invito telepatico, cioè con il solo pensiero. Con un nitrito. Con poche parole.

Emma sale su Valkrist “come 9 Emma in un sogno” (riga 21) perché:

A. B. C.

sta dormendo. ha molta fantasia. è così felice che le pare un sogno.

Si tratta di un testo fantastico 10 Si perché:

A. B. C.

narra un fatto reale. narra un fatto straordinario. u no dei personaggi è fantastico.

Che cos’è un “bagliore” (riga 4)? 6 Che

A. B. C.

Una luce intensa. Un grande fuoco. Una moltitudine.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 48-49 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 53

53 18/12/20 08:53


Il racconto d’avventura

Le ttu r e

Avventura o disavventura? .......................................................

.......................................................

1

Un giorno di agosto stavo seguendo una famiglia di scimpanzé per studiare i loro comportamenti in un Parco in Tanzania. La famigliola era composta dalla madre Passion, dalla figlia Pom e dall’ultimo nato, il piccolo Prof.

2

Pom era la prima della fila; Prof, di tre anni, trotterellava dietro di lei. La madre, Passion, li seguiva a una certa distanza e per ultima, un po’ distaccata, venivo io .

3

A un tratto Pom si fermò: per terra davanti a lei aveva visto un grosso serpente. Pom mandò un breve grido di allarme e, con il pelo che si rizzava dalla paura, si arrampicò svelta su un albero vicino.

4

Il piccolo Prof, la madre e io non sentimmo il grido di allarme e andammo avanti.

5

Quando Pom, dall’alto dell’albero, vide il fratellino avvicinarsi al serpente, con il pelo sempre più sollevato e una smorfia di terrore, saltò a terra, prese Prof in braccio e risalì sull’albero.

6

.......................................................

7

In quel momento arrivammo io e Passion in tempo per vedere il serpente che scivolava via fra l’erba. Eravamo salvi! Poteva essere una disavventura, ma fu solo una brutta avventura! A. Marks - J. Goodall, Con amore, Nord-Sud Edizioni

54 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 54

18/12/20 08:53


Le ttu r e

Il racconto d’avventura

1 Leggi con attenzione. Poi scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge.

uesto è un racconto di avventura. Q Anche il racconto d’avventura si può dividere in tre parti: introduzione, sviluppo introduzione sviluppo, conclusione conclusione. Il racconto di avventura si svolge in un luogo lontano lontano, pieno di pericoli, pericoli misterioso e selvaggio selvaggio, che può essere reale o fantastico fantastico. Il tempo è determinato determinato. I personaggi possono essere reali o fantastici fantastici. Sono: il protagonista protagonista, che di solito è l’eroe eroe; l’antagonista antagonista, cioè il “nemico” da combattere; i personaggi secondari. secondari Nel racconto d’avventura si trovano: il colpo di scena, scena rappresentato dal pericolo; le azioni dell’eroe; dell’eroe il lieto fine, fine cioè l’eroe vince.

2 Nel testo, colora:

iin n i n in i n in i n in i n in

rosa il luogo; arancione il tempo; azzurro l’eroe; verde gli altri personaggi viola il “nemico”.

3 Per ogni situazione, scrivi il numero della sequenza corrispondente, come nell’esempio.

Rottura R ottura dell’equilibrio: dell’equilibrio si verifica un fatto che cambia la situazione di pace e tranquillità. Sequenza n. 3 C Colpo olpo di scena: scena l’eroe, a rischio della vita, interviene a salvare la situazione. Sequenza n. ................. L ieto fine: Lieto fine l’avventura si conclude bene. Sequenza n. .................

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 66-67 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 55

55 18/12/20 08:53


Il racconto d’avventura

Ve r so l ’I nval si

Un incontro… da brivido 1

5

10

15

20

25

Camminai su un pianoro di dune sabbiose e di rocce rosse friabili, pieno di strapiombi difficili da attraversare. Salivo sempre più in alto e, guardando la pianura sotto di me, capii come mai gli abitanti del luogo dipingessero la loro terra a puntini. La terra era proprio a puntini. I puntini bianchi erano erbe spinose, quelli azzurrini erano eucalipti e quelli verde-limone un’altra specie di erba a ciuffo. Vidi dell’erba spinosa e non potei fare a meno di toccarla: vi posai la mano sopra e immediatamente mi ritrovai con le spine conficcate nel palmo della mano. Mentre cercavo di toglierle, mi ricordai una cosa che mi aveva detto un mio amico australiano: – In Australia tutto ha le spine. Le hanno persino le iguane! Mi sedetti, privo di forze, sotto la debole ombra di uno degli alberi. Faceva un caldo infernale. Il sudore mi colava sulle palpebre e faceva sembrare tutto sfocato e deformato. A un tratto sentii dei sassi che rotolavano e, appena alzai gli occhi, vidi che mi si stava avvicinando un mostro. Era il signore della montagna, un gigantesco varano, una lucertolona preistorica, del tempo dei dinosauri. Sarà stato lungo più di due metri. Aveva la pelle color giallo rossiccio chiaro, con macchie di un marrone più scuro. Mi si gelò il sangue e rimasi immobile. La bestia avanzò lentamente: non potevo sapere se mi aveva visto. Mi passò a cinque centimetri dalle scarpe, poi fece dietro front e con uno scatto improvviso se ne andò. “Però, come sono stato calmo!” mi congratulai con me stesso. B. Chatwin, Le vie dei canti, Adelphi

56 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 56

18/12/20 08:53


Il racconto d’avventura

Ve rso l ’I nval si

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Quando si svolge il fatto? 1 Quando

A. B. C.

In una data precisa. Durante la notte. Di giorno.

In quale luogo? 2 In

A. B. C.

In Australia. In Africa. In India.

Il racconto è narrato: 3 Il

A. B. C.

in prima persona plurale. in terza persona singolare. in prima persona singolare.

Il protagonista è: 4 Il

A. B. C.

i l narratore, che è l’esploratore. un varano. un’iguana.

5 È presente un antagonista? A. B. C.

No, non è presente. Sì, è il varano. Sì, sono le spine.

Che cosa sono le “dune” (riga 1)? 6 Che

A. B. C.

Spiagge. Grossi sassi. Collinette.

Come mai il protagonista si siede 8 Come all’ombra?

A. B. C.

Vuole dormire un po’. Ha caldo ed è sudato. Vuole osservare il paesaggio.

Quale fatto rappresenta la “rottura 9 Quale dell’equilibrio”?

A. B. C.

La vista di un’iguana. L e spine conficcate nella mano. Una lucertolona preistorica.

Come reagisce il protagonista 10 Come di fronte al pericolo (riga 23)?

A. B. C.

Scappa di corsa. Lo affronta con coraggio. Se ne sta zitto e immobile.

Qual è il suo stato d’animo? 11 Qual

A. B. C.

Curiosità. Terrore. Stupore.

Questo è un racconto d’avventura, 12 Questo perché:

A. B. C.

è ambientato in un paese fantastico. il racconto ha un lieto fine. c ’è una situazione di suspense.

Che cosa significa “rocce friabili” 7 Che (riga 1)?

A. B. C.

Lisce e scivolose. Fragili, che si sbriciolano. Rosse e calde.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 74-75 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 57

57 18/12/20 08:53


Il racconto umoristico

Le ttu r e

Compito per casa

.......................................................

.......................................................

.......................................................

Margherita, che stava aiutando nostro figlio Albertino a fare il compito, mi chiese: – Che cosa vuol dire: “Scrivere dodici pensierini sul falegname”? – Significa che devi scrivere dodici azioni che il falegname compie di solito. Invitai perciò Albertino a pensare alle azioni che il falegname fa quando lavora e, dopo lunga riflessione, Albertino felice esclamò: – Il falegname muore. – Bravo – approvai. – E allora quale azione compie il fabbro? – Piange, perché è morto il falegname – rispose serio Albertino. – Però,– feci osservare io – se la prima azione del falegname è quella di morire, come può riuscire a compiere le altre undici? Margherita e Albertino discussero un po’. Dopo un po’ decisero che il falegname poteva morire solo alla fine. A questo punto invitai di nuovo Albertino a pensare a una tra le azioni più abituali di un falegname “vivente”, e Albertino disse: – Il falegname respira. – E no! – ribattei vivacemente. – Questa non è un’azione che compie di solito il falegname. Albertino si fece serio e osservò: – Se non respira, vuol dire che è morto. Allora avevo ragione io! G. Guareschi, Io e Margherita, Rizzoli

58 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 58

18/12/20 08:53


Le ttu r e

Il racconto umoristico

1 Leggi con attenzione. Poi scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge.

Q uesto è un racconto umoristico che ha lo scopo di far sorridere il lettore. A nche il racconto umoristico si può dividere in tre parti: introduzione presenta il luogo introduzione: luogo, il tempo e il protagonista protagonista, che di solito ridicolo, pasticcione o crea situazioni imbarazzanti; imbarazzanti è ridicolo sviluppo: descrive ciò che accade; sviluppo c onclusione contiene il colpo di scena, conclusione: scena che è l’elemento principale del racconto. Nel racconto umoristico: i l tempo può essere determinato o indeterminato indeterminato; I l luogo può essere reale o fantastico fantastico.

Completa colorando il riquadro esatto. 2 Completa

I l protagonista è: Margherita Albertino il falegname I l protagonista è: un ragazzo un adulto un bambino L a scena si svolge: di giorno di pomeriggio non si sa Q uindi il tempo è: determinato indeterminato L a scena si svolge: a scuola in casa in un laboratorio Q uindi il luogo è: reale fantastico I l colpo di scena che scatena il riso è: nell’introduzione nello sviluppo nella conclusione L a situazione fa sorridere perché il protagonista: è un pasticcione combina guai inventa scuse ridicole perché non sa che cosa fa il falegname

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 80 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 59

59 18/12/20 08:53


Il racconto umoristico

Ve r so l ’I nval si

Un lavoretto semplice… semplice… 1

5

10

15

20

25

Sembrava una faccenda tanto semplice! Prendevi cinque archi di ferro, li fissavi sulla barca; si stendeva il telo sugli archi e lo si fissava: non occorrevano più di dieci minuti. Assolutamente sbagliato! Quelli non erano archi di ferro, erano dei veri e propri diavoli! Prima di tutto non volevano entrare nei rispettivi fori e fummo costretti a saltarci sopra, a prenderli a calci, a martellarli… finché, una volta entrati, ci accorgemmo di averli messi negli spazi sbagliati e fummo obbligati a toglierli di nuovo. A questo punto non volevano più uscire, poi all’improvviso saltavano fuori e cercavano di buttarci in acqua e di affogarci. Inoltre, mentre eravamo alle prese con una delle estremità degli archi, l’estremità opposta saltava fuori alle nostre spalle e ci colpiva sulla testa. Fu una dura lotta ma alla fine riuscimmo a fissarli; ora non rimaneva che stendere il telo. George srotolò il telo e ne legò un capo alla prua della barca. Harris rimase in piedi al centro per prenderlo da George e poi farlo rotolare verso di me, mentre io mi piazzai a poppa per riceverlo. George svolse il suo compito in modo esatto, ma per Harris si trattava di un lavoro nuovo, tanto che, dopo dieci minuti di enormi sforzi, si trovò tutto arrotolato nel telo. Mentre Harris cercava di liberarsi, andò a finire addosso a George, il quale ben presto si trovò a sua volta imprigionato nel telo. Sul momento, non capivo che cosa stesse succedendo, ma mi era stato detto di restare dove mi trovavo e di aspettare che il telo arrivasse fino a me, così non mi mossi e restai lì ad aspettare. Finché la testa di George spuntò dal telo e disse: – Non puoi venire a darci una mano? Te ne stai lì come una mummia imbalsamata, eppure vedi bene che stiamo soffocando tutti e due! J.K. Jerome, Tre uomini in barca, Mondadori

60 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 60

18/12/20 08:53


Il racconto umoristico

Le ttu r e

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Chi racconta il fatto? 1 Chi

A. B. C.

George. Harris. Il terzo amico.

Che cosa vogliono fare i tre 2 Che personaggi?

A. B. C.

Allenarsi per una gara. Montare una tenda da camping. Preparare la barca per partire per mare.

Come sono i personaggi? 5 Come

A. B. C.

Forti e molto abili. Maldestri e pasticcioni. Pazienti e precisi.

Chi era a poppa della barca? 6 Chi

A. B. C.

George. Harris. I l narratore, cioè il terzo amico.

Chi per primo si trova avvolto 7 Chi nel telo?

3 Dire che gli archi “erano dei veri e propri diavoli” (riga 5) significa che:

A. B.

C.

vevano scoperto che quegli a archi erano sbagliati. sembravano creature maligne che si divertivano a far dispetti. erano degli archi troppo deboli.

“Fummo costretti a saltarci sopra, 4 “Fummo a prenderli a calci…” (righe 6-7) fa sorridere perché:

A. B. C.

l e azioni sono così esagerate che fanno ridere. i tre amici sono degli abili marinai. gli archi erano proprio dispettosi.

A. B. C.

George. Harris. Il narratore.

Come mai il terzo amico non resta 8 Come avvolto nel telo?

A. B. C.

Perché è il più abile. Perché gli hanno detto di stare fermo ad aspettare. Perché si è distratto.

9 L’autore per farci ridere usa: A. B. C.

l’esagerazione delle azioni. il dialogo tra i personaggi. l e caratteristiche dei personaggi.

La parte finale del racconto: 10 La

A. B. C.

contiene il lieto fine. contiene una morale. contiene un colpo di scena.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 88-89 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 61

61 18/12/20 08:53


Il mito

Le t t ure

La vita in un uovo ............................................

............................................

............................................

Un tempo esisteva solo Luonnotar , la bella figlia dell’aria. Viveva sola su nel cielo , ma si annoiava ed era stanca di osservare dall’alto la piatta distesa del mare. Un giorno scese dal cielo e si tuffò nel mare , lasciandosi cullare dalle onde e trasportare dalle correnti. Qualche tempo dopo arrivò in volo un’anatra che da molti giorni cercava un luogo dove posarsi e dove fare il nido. Era ormai senza forza, così Luonnotar quando la vide sollevò un ginocchio dall’acqua. L’anatra pensò che quella sporgenza fosse un’isoletta e subito vi si posò e vi preparò il nido. Poi vi depose 6 uova d’oro e uno di ferro e cominciò a covarle. Luonnotar sentiva un calore sempre più forte al ginocchio. Cercò di resistere e di non muoversi, per non disturbare l’uccello che covava le sue uova, alla fine non ce la fece più a star ferma e mosse il ginocchio. Le uova caddero nel mare e si ruppero. La metà di un guscio diventò improvvisamente la terra e l’altra metà divenne il cielo. Il giallo dell’uovo si trasformò nel sole, il bianco diventò la luna e i neri pezzetti dei gusci di metallo diventarono nuvole nel cielo. Luonnotar rimase nelle acque del mare per nove anni, finché decise di alzarsi. Dove toccava con le mani sorgevano le insenature e i promontori. Dove i suoi piedi premevano il terreno si formavano le valli e le profondità marine. Si distese sulla terra e con le braccia formò le pianure. Tornò nel mare e, nuotando sul dorso, distribuì isolette e scogli. Così nacque tutto il mondo. T.H. Gaster, Le più antiche storie del mondo, Einaudi

62 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 62

18/12/20 08:53


Le ttu r e

Il mito

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del mito. uesto testo è un mito Q mito. Il mito racconta fatti fantastici e straordinari straordinari. Lo scopo è rispondere ai grandi PERCHÉ: PERCHÉ la creazione del mondo o dell’uomo; la nascita dei corpi celesti (Sole, Luna, pianeti…); l’avvicendarsi del giorno e della notte, delle stagioni; la scoperta del fuoco. Il tempo è indeterminato (un tempo, una volta…). Il luogo può essere reale o fantastico fantastico. Il protagonista è di solito un dio buono o un eroe eroe. A volte c’è anche un antagonista antagonista, che può essere un dio cattivo o un mostro. mostro Può esserci un comprimario comprimario, che ha importanza come il protagonista. I personaggi secondari sono presenti ma non hanno molta importanza e possono essere anche loro dèi dèi, semidei semidei, mostri mostri…

2 Scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge: introduzione,, sviluppo introduzione sviluppo,, conclusione conclusione..

3 Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole corrispondenti, come nell’esempio.

Protagonista

Comprimario

Tempo

Luogo

4 Segna con una X. Qual è lo scopo di questo mito? Raccontarci una bella favola. Spiegare con fantasia la nascita del mondo. Spiegare come nascono i piccoli delle anatre.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 96-97 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_01-63.indd 63

63 18/12/20 08:53


Il mito

Ve rso l ’I nv al si

Il ratto di Proserpina 1

5

10

15

20

25

All’inizio dei tempi sulla Terra splendeva sempre il sole, mentre la Dea Cerere seminava e faceva sì che gli alberi fiorissero e dessero frutti. Un giorno Plutone, il dio dei morti che regnava sotto terra, al freddo e al buio, vide Proserpina, la bella figlia della Dea Cerere, se ne innamorò e la rapì, con il permesso di Giove. Al tramonto Cerere cercò invano la figlia, finché il dio Sole rivelò a Cerere ciò che era accaduto. Per il dolore, Cerere non si curò più della terra e quindi i campi non diedero più frutti e si diffuse la fame e la morte. Giove, vedendo che intere popolazioni morivano per la fame, mandò i suoi messaggeri per convincere Cerere a riprendere il suo lavoro, ma lei rispondeva che si sarebbe curata della terra solo se Proserpina fosse tornata. Giove pensò allora d’inviare il veloce dio Mercurio a dire a Proserpina di non toccare cibo, perché, secondo la legge divina, se avesse mangiato anche un solo boccone, mentre si trovava nel regno dei morti, non avrebbe più potuto ritornare sulla Terra. Ma Mercurio arrivò troppo tardi: Proserpina aveva già assaggiato sei dei dodici chicchi di melograno che Plutone, furbescamente, le aveva messo nella mano. Proserpina si disperò e gridò il suo odio verso Plutone che l’aveva ingannata. Giove, vedendo il dolore di Proserpina, decise che, poiché aveva mangiato solo sei chicchi di melograno, avrebbe vissuto sei mesi all’anno nel regno dei morti insieme a Plutone e sei mesi sulla Terra insieme alla madre Cerere. Da allora l’arrivo della Primavera coincide con l’arrivo di Proserpina sulla Terra, che porta con sé la vita e l’abbondanza, e il suo ritorno nel mondo dei morti con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno. www.proserpina.it

64 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 64

18/12/20 08:57


Ve r so l ’I nval si

Il mito

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Il fatto si svolge: 1 Il

A. B. C.

all’inizio dei tempi. alcuni anni fa. un secolo fa.

Perché Giove manda Mercurio 7 Perché nel regno dei morti?

A. B.

Chi era Cerere? 2 Chi

A. B. C.

La dea della bellezza. La moglie di Giove. La dea della Terra.

Chi è Proserpina? 3 Chi

A. B. C.

La figlia di Giove. La figlia di Cerere. La figlia di Nettuno.

4 Perché Cerere smette

C.

Che cosa succede dopo? 8 Che

A. B. C.

di occuparsi della terra?

A. B. C.

Ha perso il suo potere. Nettuno ha rapito sua figlia. Vuole riposarsi.

B. C.

L a terra non dà più frutti e la gente muore. Gli dèi litigano tra loro per il potere. Si diffondono le malattie.

Dove vive il dio Plutone? 6 Dove

A. B. C.

In fondo al mare. Sotto terra, nel regno dei morti. Sul monte Olimpo.

P lutone va da Giove a scusarsi. P roserpina ha già mangiato sei chicchi di melograno. P roserpina non vuole seguire Mercurio.

Quale decisione prende Giove? 9 Quale

A. B.

Che cosa succede dopo sulla Terra? 5 Che

A.

P er avvisare Proserpina di non toccare cibo. P er avvisare Nettuno dell’ira di Giove. P er riportare Proserpina da Cerere.

C.

Punisce Plutone. P ermette a Proserpina di tornare ogni sei mesi sulla Terra. Se la prende con Mercurio.

10 A quale dei “grandi perché” risponde questo mito?

A. B. C.

L a causa della stagione delle piogge. L’alternarsi delle stagioni. L’immortalità degli dèi.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 104-105 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 65

65 18/12/20 08:57


La lettera

Le t t ure

Appuntamento al rifugio Luogo e data .......................................................

.......................................................

......................................................................................................................

Caro Henry , partiamo oggi! Papà ha deciso di passare prima un paio di giorni in un grande hotel con piscina calda, terme e TV satellitare. Dice che abbiamo bisogno di comodità prima di affrontare la vita semplice e faticosa del rifugio. Papà ha parlato del rifugio con dei conoscenti di lavoro. Gli hanno detto che è un posto dove non ci sono camere singole. Le camere sono delle stanze grandi con dentro molti letti a castello, cioè uno sopra l’altro. Quindi nella stessa stanza ci stanno più persone e devi dividerla con chi ti capita. Noi arriveremo al rifugio prima di voi, perciò cercherò di prenotare due letti per voi nella nostra stessa camera. Sembra anche che si debba cucinare con un fornello comune, cioè che serve per tutti! I nostri genitori avranno la possibilità di conoscersi mentre sbucciano le cipolle! Porterò una candela, così potranno cenare a lume di candela mentre noi due giochiamo a carte. Mi porto anche il nostro computer portatile con qualche CD di giochi.

.......................................................

A prestissimo ,

.......................................................

Lesley P.S. . ............................................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................

J. Marriott, Lettere segrete a Lesley, Piemme

66 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 66

18/12/20 08:57


Le ttu r e

La lettera

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche della lettera. La lettera serve per comunicare con qualcuno che è lontano. lontano Il linguaggio usato può essere: familiare, se si scrive a parenti o ad amici; familiare formale, se si scrive a persone importanti o che non si conoscono. formale Chi la scrive è il mittente mittente. Chi la riceve è il destinatario destinatario. Nella lettera troviamo questi elementi: il luogo luogo, cioè da quale posto si scrive; la data data, cioè il giorno, il mese e l’anno in cui viene scritta; l’intestazione intestazione, cioè il nome della persona a cui si scrive, preceduta   da “Caro”, “Carissimo”, oppure da “Gentile”, “Egregio”; il corpo della lettera, lettera cioè il messaggio; Il congedo e i saluti saluti; la firma firma; il P.S. (Post-Scriptum): è ciò che si scrive dopo la firma se ci si è dimenticati di dire qualcosa.

2 Scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge: intestazione,, corpo della lettera, intestazione lettera, congedo e saluti, saluti, firma firma..

3 Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole corrispondenti, come nell’esempio.

Mittente

Destinatario

Congedo e saluti

4 Ora completa la lettera inventando le parti mancanti: l uogo e data P.S. (Post-Scriptum)

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 116 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 67

67 18/12/20 08:57


Il diario

Le t t ure

Una giornata come tante Lunedì, 10 aprile 2017

..........................................

..........................................

..........................................

Caro diario , come al solito, mia madre, brontolando, mi ha svegliato alle 7 e un quarto. Avevo puntato la sveglia alle 7… ma mi sono riaddormentato Non si dovrebbe andare a scuola di mattina. Alzarsi presto, soprattutto in primavera, diventa uno strazio. strazio Con gli occhi ancora mezzi chiusi ho bevuto il cappuccino, ho accarezzato il gatto, poi ho preparato lo zaino con i libri e i quaderni. In camera, per darmi la carica per la giornata, ho ascoltato un po’ di musica. Mia madre mi ha accompagnato a scuola in macchina. Lei guida tranquilla; mio padre, invece, quando guida nel traffico è sempre nervoso. Preferisco la guida calma e prudente della mamma. A scuola le solite facce. Scherziamo per farci coraggio, xché oggi c’è il compito in classe di matematica. La prof oggi è un po’ nervosa, ma per fortuna il compito non era poi così difficile. Nelle ultime due ore la prof di italiano ha spiegato e io, guardando fuori dalla finestra, ho cominciato a inseguire i miei pensieri, e a pensare al profumo dei tigli e al canto degli uccelli. Sono ritornato in me solo quando è suonata la campanella. E per oggi è tutto! Ti saluto! www.interruzioni.com

68 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 68

18/12/20 08:57


Le ttu r e

Il diario

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del diario. I l diario è una specie di “lettera” che si scrive tutti i giorni a... se stessi. stessi I l linguaggio è familiare e si possono trovare delle abbreviazioni e delle faccine (emoji). Il racconto è scritto in prima persona singolare (io). M Mittente ittente e destinatario sono la stessa persona. persona C ome nella lettera, anche nel diario si trovano: il luogo e la data data: dove e quando si scrive; l’introduzione introduzione (Caro diario); il corpo del testo: testo i fatti della giornata e le riflessioni personali; personali la conclusione conclusione: i saluti e, a volte, anche la firma. I fatti sono in ordine cronologico, cronologico cioè nell’ordine in cui sono avvenuti (prima, dopo, infine).

2 Scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge: introduzione,, corpo del testo, introduzione testo, conclusione conclusione..

3 Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole corrispondenti, come nell’esempio.

Luogo e data

Introduzione

Abbreviazioni

Faccine

4 Completa colorando il riquadro esatto. Diventa D iventa uno strazio significa: diventa una tortura  diventa bellissimo In questo diario manca: l’introduzione  la conclusione L e parti di testo segnate con la parentesi rossa sono: parti inutili  i fatti più importanti  le riflessioni personali C hi scrive è: un bambino della Primaria  un ragazzo della Secondaria L o si capisce perché: ascolta la musica  parla di professori  usa lo zaino

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 119 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 69

69 18/12/20 08:57


La lettera

Ve rso l ’I nval si

Saluti da Cherbourg Cherbourg, 7 luglio 1

5

10

14

Ciao cugino, finalmente riesco a scriverti! Sono in albergo, a Cherbourg, nella bassa Normandia, in Francia! Il viaggio è andato bene, anche se è stato molto lungo e alla fine... non ne potevo proprio più! Ieri siamo andati a Mont Saint-Michel. Sono rimasto senza parole, perché sembra un’isola che è collegata alla riva con una specie di striscia di sabbia che scompare con l’alta marea e con la bassa marea riappare! Forte, no?! Tu come stai? Scommetto che starai tutto il giorno in spiaggia… Scrivimi quando puoi! Ciao! Ci vediamo tra pochi giorni. Giovanni P.S. Rispondimi, altrimenti non ti scrivo più!

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. “Ciao cugino” (riga 1) è: 1 “Ciao

A. B. C.

l ’intestazione. la data. i saluti.

Dove si trova il destinatario, 2 Dove cioè il cugino di Giovanni?

A. B. C.

I n Normandia. Al mare. A Mont Saint-Michel.

Chi scrive la lettera (il mittente)? 3 Chi

A. B. C.

70

Di che cosa si lamenta Giovanni 4 Di (righe 4-5)?

A. B. C.

D i essere senza amici. D ei posti visitati. D ella lunghezza del viaggio.

Questa è una lettera perché: 5 Questa

A. B. C.

s erve per comunicare a distanza. s erve per scrivere le proprie riflessioni. f a ridere.

Il cugino di Giovanni. Giovanni. Un compagno di scuola. Verifica semplificata corrispondente alla pagina 122 di Che spasso… leggere! , Letture 4.

CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 70

18/12/20 14:57


Ve r so l ’I nval si

Il diario

Caro diario… 9 settembre 1

5

10

Caro diario, la mamma e la nonna sono arrabbiate con me. Mi annoiavo tanto e allora ho preso il pallone che era nascosto nella cassapanca e sono andato in cortile. Nel cortile mi sono allenato con tiri da undici metri. Purtroppo ho tirato una cannonata che è finita contro la finestra della cucina della portinaia. Ma non capisco perché si sia arrabbiata così tanto. La finestra della sua cucina è composta da sei lastre di vetro. Solo una si è rotta. E la mamma sicuramente gliela ripagherà. E non fa neanche così freddo da dire che questa notte, a causa del buco nella finestra, lei morirà congelata. In casa nostra nessuno fa tutte queste storie per un piccolo vetro!

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Qual è l’argomento del testo? 1 Qual

A. B. C.

na giornata divertente. U Una monelleria. Una grande delusione.

La “cannonata” (riga 6) è: 2 La

A. B. C.

n boato fragoroso. u un tiro di pallone violento. un colpo di cannone.

Che cosa ha combinato 3 Che

Perché si lamenta? 4 Perché

A. B. C.

Per te, ha ragione di lamentarsi? 5 Per

A. B. C.

il protagonista?

A. B. C.

a calpestato un’aiuola. H Ha rotto un gioco del fratello. Ha rotto un vetro.

L a mamma è arrabbiata. L a portinaia è infuriata. N on può vedere la TV.

S ì, perché stava solo giocando. S ì, perché la portinaia ha esagerato. N o, perché non capisce di aver sbagliato.

A che cosa gli serve scrivere 6 A ciò che gli è accaduto?

A. B. C.

A ricordarsi del torto subito. A sfogare la sua irritazione. A riflettere sulle sue azioni.

Verifica semplificata corrispondente alla pagina 123 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 71

71 18/12/20 08:57


L’autobiografia

Le t tu r e

Che bei ricordi! Tutte le estati io andavo in vacanza con la mia famiglia all’ isola di Tjorn . Eravamo accompagnati dalla mamma. La mattina, dopo colazione, prendevamo i costumi da bagno e tutti e dieci ci stipavamo nella barca. Mia madre e il mio fratellastro remavano e non si interrompevano mai per tutta la durata del viaggio. Noi sedevamo immergendo le dita nell’acqua e cercavamo di avvistare le meduse. Passavamo tra stretti canali e isole rocciose finché arrivavamo a una piccola spiaggia sabbiosa su un’isoletta lontana. Tutti i giorni, regolarmente, per alcune estati. Sull’isoletta passavamo tre o quattro ore pasticciando nell’acqua e nelle pozzanghere che si formavano tra le rocce. Quando tutti fummo un po’ più grandi e avevamo imparato a nuotare, acquistammo una barca a motore. tempestoso. Ogni tanto, quando eravamo al largo, il mare diventava tempestoso In quei momenti ci arrampicavamo sulle sponde della nostra barchetta che filava veloce tra enormi onde bagnati fino all’osso, mentre mia madre teneva il timone. Quelli, sì, erano bei tempi! R. Dahl, Boy, Salani

1 Segna con una X. Ci stipavamo significa: Ci ci mettevamo stretti, stretti, uno vicino all’altro. ognuno si sedeva comodo al suo posto. Tempestoso significa: calmo, tranquillo e senza onde. molto agitato, con onde altissime.

72 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 72

18/12/20 08:57


Le ttu r e

L’autobiografia

2 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche dell’autobiografia. uesto brano fa parte di una autobiografia Q autobiografia. Nell’autobiografia autobiografia, chi scrive racconta la propria vita. vita Il protagonista è l’autore autore stesso e scrive in prima persona singolare (io) o plurale (noi). Gli altri personaggi sono tutti secondari secondari. Il tempo è determinato determinato: sono gli anni della vita dell’autore. date. A volte nel racconto ci sono anche alcune date I luoghi sono tutti reali reali: sono quelli in cui ha vissuto l’autore. Lo scopo di un’autobiografia è quello di far conoscere la propria vita, vita le proprie esperienze.

3 Segna con una X. I fatti raccontati dal protagonista sono: ricordi di quando era bambino. esperienze della vita da adulto. Il racconto parla di: una sola estate. tante estati. Nel racconto: è presente solo l’autore. sono nominati anche altri personaggi. L’autore: era figlio unico. aveva altri fratelli. Il luogo è: un’isola. una spiaggia. una barca. L’autore ricorda quei tempi con: tristezza. piacere. nostalgia.

4 Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole corrispondenti, come nell’esempio.

Luogo

Tempo

Personaggi secondari

Protagonista Riflessioni personali

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 126 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 73

73 18/12/20 08:57


L’autobiografia

Ve rs o l ’I nval si

Ricordi di scuola 1

5

10

15

20

25

Il professore di musica suonava bene il piano, spiegava anche bene, ma io ero una frana: non riuscivo a solfeggiare, e per salvarmi scrivevo sotto le note il loro nome. Quando provavamo il canto, anche se ero nascosto nel gruppo e cantavo piano, alzava subito lo sguardo su di me, e mi mandava al posto perché stonavo. Questo mi faceva sentire umiliato, emarginato. Un giorno, in soffitta, trovai in un vecchio cassettone uno strumento musicale: un mandolino. Lo osservai ammirando la bella forma, i motivi ornamentali a incastro, la leggerezza, la meccanica. Mio padre lo fece mettere a posto da un suonatore di chitarra e violino che abitava vicino a noi. Uno mio compagno mi disegnò la tastiera su un foglio e mise il nome delle note sui tasti da premere. Le note in questo modo diventarono concrete: un tasto premuto, una corda accorciata, vibrando mi dava il suono, la sua voce. Provai e riprovai e scoprii da solo le note di tutte le corde e il rapporto fra le note. Incominciai così a suonare i brevi esercizi dei solfeggi e scoprii che era facile e bello. A poco a poco da quello strumento uscirono le voci dei miei sentimenti. E il solfeggio diventò una cosa facilissima. E se cantavo le note, la voce si educava a poco a poco, sentivo io le stonature e mi correggevo. Il mandolino, e più tardi la mandola (uno strumento con un suono più profondo, più dolce), diventarono i miei strumenti: con alcuni amici suonai in una orchestrina a plettro, ma soprattutto mi servirono poi a scuola per educare le voci dei bambini al canto, a sostenerle nei canoni a più voci. C.I. Salviati, Mario Lodi maestro, Giunti

74 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 74

18/12/20 08:57


Ve r s o l ’I nval si

L’autobiografia

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo.

1 Dal titolo capisco che il fatto: A. B. C.

è appena avvenuto. è accaduto tempo fa. accadrà tra non molto.

Il racconto è scritto: 2 Il

A. B. C.

i n prima persona plurale. in terza persona singolare. in prima persona singolare.

Chi racconta è: 3 Chi

A. B. C.

n amico del protagonista. u il protagonista stesso. il papà del protagonista.

Chi racconta ricorda: 4 Chi

A. B. C.

l a severità dei professori. il suo compagno di banco. le difficoltà nel cantare.

Che cosa significa “ero una frana” 5 Che (riga 2)?

A. B. C.

ro indisciplinato. E Ero un pasticcione. Cadevo spesso.

Che cosa significa “solfeggiare” 6 Che (riga 2)?

A. B. C.

antare le note. C Tenere il tempo. Cantare in coro.

Che cosa trova il protagonista 7 Che in soffitta?

A. B. C.

U n libro di musica. U n mandolino. U n vecchio cassettone.

Perché è importante per lui quello 8 Perché che ha trovato?

A. B. C.

S copre uno strumento che non conosceva. H a voglia di imparare le note per suonarlo. L o può portare a scuola.

Che cosa significa “uscirono le voci 9 Che dei miei sentimenti” (righe 21-22)?

A. B. C.

I mparai a parlare di me. R iuscii a esprimere i miei stati d’animo. I mparai a non stonare.

Alla fine del racconto (riga 28) 10 Alla si capisce che il protagonista da adulto è diventato:

A. B. C.

u n musicista. u n cantante. u n insegnante.

Questo testo è: 11 Questo

A. B. C.

u n racconto realistico. u n’autobiografia. u na pagina di diario.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 134-135 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 75

75 18/12/20 08:57


Il testo informativo

Le ttu r e

C’è coda e coda

PRIMO PARAGRAFO

CAPOVERSI

SECONDO PARAGRAFO

Sapete già che se si cerca di catturare un lucertola per la coda, questa si stacca con facilità e così l’animaletto riesce a scappare. E lo sapete, invece, che un trucco come questo lo sanno usare anche una quindicina di roditori? Per esempio il topolino delle case egiziane non si deve mai prendere per la coda. Perché la coda di questo topolino, come quella delle lucertole, è fatta in modo da staccarsi facilmente. Ma quante sono le funzioni della coda? Molte, e certo alcune stravaganti stravaganti. Proverò a fare un elenco. L a coda del canguro serve da appoggio, è come una terza gamba. L’ornitorinco ornitorinco usa la sua coda piatta per fare mucchi di terra per chiudere la sua tana. A volte, addirittura, la ripiega sotto la pancia come un vassoio, per trasportare la vegetazione con cui si fabbrica il nido. Per gli scoiattoli volanti la coda è un timone. Il cavallo cavallo, con la coda, scaccia le mosche. Per il castoro la coda è un deposito di grasso. La volpe si avvolge nella coda per ripararsi dal freddo. Alcune scimmiette non si tengono per mano, ma per la coda, attorcigliata, come una treccia. P oi c’è l’ippopotamo l’ippopotamo, che muove la sua corta coda come fosse un ventilatore per segnare il territorio di sua proprietà con i suoi escrementi. In pratica, è come se scrivesse con la coda questo avvertimento per gli altri animali: “Attenzione, questa zona è mia!”. D. Mainardi, Lo zoo aperto, Rizzoli

76 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 76

18/12/20 08:57


Le ttu r e

Il testo informativo

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del testo informativo. uando un testo ci dà delle informazioni Q informazioni, si dice che è un testo informativo. informativo Un testo informativo: informativo ha sempre un titolo titolo, che ci presenta l’argomento in generale; ha una introduzione che dice quello di cui si vuole parlare; usa sempre il tempo presente; presente è diviso in paragrafi paragrafi, cioè in più parti; o gni paragrafo può essere diviso in più capoversi capoversi, dati da tutti gli “a capo”, ognuno dei quali contiene una notizia in più; usa un linguaggio preciso preciso, con parole specifiche; specifiche può essere arricchito da immagini o da schemi schemi. Un testo informativo può essere di storia storia, di geografia geografia, di scienze scienze… Sono testi informativi le enciclopedie, le riviste, i sussidiari delle discipline e le spiegazioni dell’insegnante.

2 Segna con una X. Stravaganti significa: venuti da un altro mondo. strani, particolari.

Questo testo ci spiega: a che cosa serve la coda. le abitudini degli animali.

Vegetazione significa: insieme di erbe e piante. insieme di cibi.

uesto testo informativo è Q composto da: un solo paragrafo. due paragrafi.

Questo è un testo informativo di: storia. scienze.

Il secondo paragrafo: contiene più capoversi. è un testo unico.

3 Segna con delle X gli animali che NON sono nominati nel testo. cavallo giraffa

merlo lucertola

elefante scoiattolo

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 140 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 77

ornitorinco topolino

77 18/12/20 08:58


Il testo informativo

Ve r so l ’I nval si

Il cedro del Libano 1

5

10

15

Il cedro del Libano (Cedrus libani) appartiene alla famiglia dei sempreverdi. MORFOLOGIA È una pianta arborea, che si distingue per alcuni rami che ricordano un candelabro, ossia formano un angolo di 90 gradi e salgono verso l’alto. La cima con il passare del tempo si appiattisce. Nelle zone d’origine arriva a 40 metri di altezza. Corteccia prima liscia, poi con fessure verticali, di colore marrone Corteccia: scuro, da cui partono molti rami. Foglie aghiformi, lunghe fino a 3 cm, di colore verde scuro portate Foglie: sia singolarmente, sia in ciuffi di 20-30 aghi su corti rametti laterali. Fiori non ha i fiori, ma coni legnosi (strobili Fiori: strobili): grigio-verdastri i maschili, verdastri i femminili, che si trovano sulla stessa pianta (monoica monoica). Frutto non ha frutti, ma coni marroni di consistenza legnosa (pigne Frutto: pigne) che, maturando, disperdono i semi (pinoli). MOLTIPLICAZIONE La moltiplicazione avviene per seme, utilizzando in primavera i semi dell’anno precedente, o per talea.

20

HABITAT Vive in zone montane a clima fresco, sui versanti esposti a nord, dai 1300 ai 3000 metri di altitudine. DISTRIBUZIONE Cresce spontaneo nelle montagne del Libano, della Siria e in Turchia meridionale (monti Tauro).

25

STORIA Il cedro del Libano è stato un albero fondamentale per diverse civiltà. Il suo legno era utilizzato dai Fenici per la costruzione di navi. La sua resina, molto profumata, era utilizzata per l’imbalsamazione dagli Egizi Egizi.

78 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 78

18/12/20 08:58


Ver so l ’I nval si

Il testo informativo

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Il cedro del Libano è: 1 Il

A. B. C.

n albero antico, u ora scomparso. un albero con molte spine. un albero sempreverde.

Questo testo: 2 Questo

A. B. C.

à informazioni sul cedro d in modo scientifico. narra una leggenda sul cedro. fornisce regole di coltivazione.

La “morfologia” (riga 3) studia: 3 La

A. B. C.

l ’origine del nome delle piante. l’ambiente adatto alla pianta. la forma e la struttura di una pianta.

Il cedro vive: 5 Il

A. B. C.

6 I fiori del cedro (riga 12): A. B. C.

B. C.

l a zona in cui viene trovata una pianta. le zone dove si allevano gli animali. l’ambiente adatto alla vita di un essere vivente.

s ono rossi e tondi. s ono strobili, cioè coni legnosi. s ono a grappolo.

Il cedro (riga 14): 7 Il

A. B. C.

h a frutti avvolti in un riccio. h a pigne, ma senza semi. h a pigne che, quando maturano, fanno uscire i semi.

Il cedro è stato usato: 8 Il

A. B.

L’habitat (riga 19) è: 4 L’habitat

A.

i n pianura, vicino ai fiumi. n elle zone di mare. i n zone fresche di montagna.

C.

d ai Fenici per costruire navi. d a nessuno perché non era conosciuto. c ome legno da ardere.

Questo è un testo informativo, perché: 9 Questo

A. B. C.

f ornisce notizie di attualità. è suddiviso in paragrafi e capoversi. h a un lieto fine.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 150-151 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 79

79 18/12/20 08:58


La cronaca giornalistica

Le ttu r e

Il nuovo simbolo del mondo che ha voglia di cambiare

Greta Thunberg La sua protesta è iniziata lo scorso settembre dopo un’estate contraddistinta da un caldo sopra la media Ogni venerdì, fuori dal Parlamento svedese, ci si può imbattere in una manifestante insolita. Faccia dolce e tenera età: si tratta di Greta Thunberg, una ragazza di sedici anni che vive a Stoccolma, in Svezia. Greta protesta affinché il governo svedese cominci a occuparsi seriamente del cambiamento climatico. Greta ha messo in atto un vero e proprio sciopero rinunciando ad andare a scuola, una scelta che spiega così: «Che senso ha studiare per il nostro futuro, se c’è il pericolo che il futuro per noi non ci sia?» Greta con il suo sciopero intende chiedere al governo di combattere il “cambiamento climatico”. La soluzione del problema clima avverrà solo se la Svezia e tutti i Paesi metteranno in pratica le indicazioni dell’Accordo di Parigi (2015), che invita i Paesi che hanno firmato l’Accordo a ridurre le emissioni di anidride carbonica (Co2) che è la causa principale dell’aumento delle temperature. Se tutti i Paesi rispettassero questi accordi si potrebbero evitare gli stravolgimenti del clima, come, per esempio, il caldo eccessivo di questa estate in Svezia. Greta è riuscita a trascinare nella sua lotta migliaia di studenti, che hanno incominciato, come lei, a scendere in piazza ogni venerdì, aderendo al FridaysForFuture (venerdì per il futuro) proprio per chiedere maggior impegno da parte dei governi in difesa dell’ambiente. Greta è riuscita anche a essere ascoltata dai “Grandi Grandi della Terra”. Terra In un suo intervento, durante la Conferenza mondiale sul clima ha affermato: “Nel 2078 festeggerò i miei 75 anni. Forse, se avrò figli, loro mi chiederanno di voi. Forse mi chiederanno perché non avete agito quando ancora potevate farlo”. D. Brunetti, www.nonsprecare.it

80 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 80

18/12/20 08:58


La cronaca giornalistica

Le ttu r e

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche della cronaca giornalistica. L a cronaca giornalistica è un tipo di testo usato nei giornali quotidiani o nelle riviste. Questo tipo di testo ha lo scopo di dare delle notizie notizie. È sempre scritta in forma oggettiva, oggettiva cioè senza commenti personali. L’autore si limita a riportare la notizia seguendo uno schema preciso detto delle 5W + H. H 1. WHO (Chi)? 3. WHEN (Quando)? 5. WHY (Perché)? 2. WHAT (Che cosa?) 4. WHERE (Dove)? 6. HOW (Come)? In un giornale di solito la cronaca è introdotta da: A. occhiello: occhiello sta sopra il titolo e introduce l’argomento; B. titolo: titolo scritto in grande per attirare l’attenzione; C. sommario: ommario breve riassunto sotto il titolo che dice in poche parole il contenuto dell’articolo. Nella pagina precedente, scrivi nei quadratini le lettere corrispondenti 2 Nella all’occhiello (A), al titolo (B) e al sommario (C). Segna con una X il significato di queste espressioni. 3 Segna

Ci si può imbattere significa: si può combattere. si può incontrare.

SScendere cendere in piazza significa: riunirsi per manifestare. passeggiare nella piazza principale. Grandi G randi della Terra sono: tutti i capi dei governi, le persone più importanti. le persone molto alte. Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole 4 Scegli corrispondenti, come nell’esempio.

WHO (Chi)?

WHERE (Dove)?

WHAT (Che cosa?)

WHY (Perché)?

WHEN (Quando)?

HOW (Come)?

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 156-157 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 81

81 18/12/20 08:58


La cronaca giornalistica

Ve r so l ’I nval si

I cuccioli di volpe nati a Villa Pamphilj 1

5

10

15

20

25

Prime passeggiate per gli ultimi esemplari nati in primavera. Dovrebbero essere i figli di mamma Olimpia, la volpe socievole che accoglie i visitatori in ore e luoghi fissi. «Mentre la volpe Penny gironzola nel giardino segreto, Lupin e i suoi fratelli guardano con curiosità le persone che li osservano». Penny, Lupin e gli altri sono le ultime volpi nate a Villa Pamphilj a Roma (Lazio). L’Associazione per Villa Pamphilj fa sapere: «La primavera ci ha portato diversi nuovi esemplari di volpe e in estate hanno iniziato ad affrontare le prime passeggiate». La mamma è Olimpia. Gli esemplari di volpe presenti nel parco supera la decina. «La maggior parte non si fa vedere, solo due, Giglio e Olimpia, si fanno vedere ogni giorno». Penny e Lupin dovrebbero essere i figli di Olimpia e Giglio. Infatti Olimpia, in aprile, che è il periodo delle nascite, improvvisamente non si è più vista. E i cuccioli sono stati visti appena un mese più tardi, quando i piccoli hanno iniziato a mettere il muso fuori dalle tane». Una decina di volpi. Quelli dell’associazione spiegano: «La presenza delle volpi a Villa Pamphilj è normale e naturale: da sempre i grandi spazi verdi vicino alle abitazioni degli uomini sono popolati da questi animali che sono onnivori e che vanno in cerca di cibo tra i nostri rifiuti». Le volpi abitavano in queste zone molto prima che la città si allargasse. «Nessuna volpe è fuori posto e deve essere presa e portata via – spiegano i volontari dell’associazione. Nessuna volpe corre dei rischi a essere fotografata o pubblicata sui social. Basta rispettare i loro spazi e le distanze necessarie, perché si tratta comunque di animali selvatici». C. De Leo, Corriere della Sera

82 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 82

18/12/20 08:58


La cronaca giornalistica

Ve rso l ’I n val si

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. In questo articolo di giornale: 1 In

A. B. C.

c i sono titolo e sommario. c’è solo l’occhiello. c’è solo il titolo.

Perché si pensa che Olimpia 6 Perché sia la madre dei volpacchiotti?

A. B. C.

Che cosa risponde alla domanda 2 Che

L e assomigliano. S tanno sempre con lei. O limpia è sparita nel periodo delle nascite.

Who? (Chi? )?

A. B. C.

ssociazione A per Villa Pamphilj. Penny e i fratelli. Olimpia e Giglio.

Che cosa risponde alla domanda 3 Che

What? (Che cosa? )?

A. B. C.

L a presenza delle volpi a Villa Pamphilj. La sparizione di Olimpia. La nascita di Penny e i fratelli.

Qual è il periodo delle nascite 4 Qual

“Esemplari” (riga 9) significa: 7 “Esemplari”

A. B. C.

8 ÈÈ strano che le volpi si stabiliscano vicino alle case degli uomini?

A. B. C.

delle volpi?

A. B. C.

arzo. M Aprile. Maggio.

In che periodo Olimpia non si è fatta 5 In più vedere?

A. B. C.

I n marzo. In aprile. I n maggio.

a nimali bellissimi. a nimali che appartengono a una specie. a nimali selvatici.

S ì, perché di solito sono animali selvatici. S ì, perché hanno paura degli uomini. N o, perché lì vicino trovano cibo.

Infatti le volpi sono animali: 9 Infatti

A. B. C.

c arnivori. i nsettivori. o nnivori.

Le volpi quindi mangiano: 10 Le

A. B. C.

s olo insetti. u n po’ di tutto. s olo carne.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 164-165 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 83

83 18/12/20 08:58


Il testo descrittivo

Le ttu r e

La città ............................................

............................................

............................................

La nostra città è malinconica per sua natura. Nelle mattine d’inverno ha un odore particolare di stazione e di fumo, che si diffonde dappertutto, in tutte le strade e in tutti i viali, è grigia di nebbia e tutta avvolta in quel suo odore sgradevole. Qualche volta si vede uscire a fatica, attraverso la nebbia, un sole debole, che tinge tutto di rosa e di lilla. Qui e là si vedono mucchi di neve e i rami spogli delle piante. La neve, nelle strade e sui viali, è stata spalata e radunata in piccoli cumuli, cumuli ma i giardini pubblici sono ancora sepolti sotto una grande coperta intatta e soffice, alta un dito, che copre le panchine abbandonate e gli orli delle fontane. Il vecchio orologio del maneggio è sempre fermo sulle undici meno un quarto, ormai da tanto tanto tempo. Di là dal fiume c’è la collina, anch’essa bianca di neve, ma chiazzata qua e là da cespugli spinosi e rossastri. In cima alla collina spicca un fabbricato color arancione, di forma circolare. Se c’è un po’ di sole, il fiume scorre con un luccichio verde sotto ai grandi ponti di pietra e la città può anche sembrare, per un attimo, ridente e ospitale: ma è un’impressione fuggevole fuggevole. N. Ginzburg, Le piccole virtù, Einaudi

84 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 84

18/12/20 08:58


Le ttu r e

Il testo descrittivo

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del testo descrittivo. Il testo descrittivo ha lo scopo di far conoscere agli altri ciò che l’autore vede, ascolta, sente, odora, gusta. Si può dire che il testo descrittivo “fotografa” con le parole la realtà: realtà l’ambiente, le persone, gli animali, le cose. Il testo descrittivo può essere: o oggettivo: ggettivo se l’autore si limita a elencare le caratteristiche di ciò che lo circonda, senza aggiungere nessun suo commento; soggettivo se nella descrizione ci sono anche alcune riflessioni soggettivo: o stati d’animo dell’autore. Per descrivere, l’autore usa i suoi cinque sensi (dati dati sensoriali), sensoriali che possono essere: visivi (occhi); tattili (mani, pelle); gustativi (bocca). uditivi (orecchie); olfattivi (naso); Scrivi, accanto a ogni parte del testo, quale funzione svolge: 2 Scrivi, introduzione,, sviluppo introduzione sviluppo,, conclusione conclusione.. Segna con una X. 3 Segna

Radunata in piccoli cumuli significa: raccolta di piccoli sassi. raccolta in montagnole. IIntatta ntatta significa: non sciupata, pulita. tutta sporca, grigia. FFuggevole uggevole significa: che passa in un momento. che è bugiarda. Q uesta descrizione è soggettiva perché: descrive i sentimenti e gli stati d’animo dell’autore. elenca solo le caratteristiche dell’ambiente. Scegli un colore per ogni elemento indicato, poi colora nel testo le parole 4 Scegli corrispondenti.

Dati visivi

Dati olfattivi

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 168 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 85

85 18/12/20 15:00


Il testo descrittivo

Ve r so l ’I nval si

Tempo di vendemmia 1

5

Oltre i filari si sentono grida e risate; i cani balzano, accucciandosi sulle zampe davanti, da questo a quel gruppo di vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati. Le labbra e il mento sono appiccicose di miele. E ci si lava, pigiando a palme aperte gli scricchiolanti grappoli profumati. Buona è l’uva, addentata a grani dal tralcio, ne assapori la dolcezza un po’ acidula. E, tornati giù si gode della bella tovaglia bianca profumata di bucato sotto la lampada. S. Slataper, Il mio Carso, A. Mondadori

Il ballo delle foglie 10

15

Mucchi di foglie rosse e dorate sussurravano e ridacchiavano tra loro con voci fruscianti; facevano qualche piccola corsa come cerchi colorati in mezzo agli alberi. Poi arrivava il vento a piccoli soffi: si intrufolava tra gli ulivi… le foglie tremavano, diventavano d’argento, cullava i cipressi che si mettevano a dondolare gentilmente e trascinava le foglie morte in piccole danze giocose e turbinanti. G. Durrell, La mia famiglia e altri animali, Adelphi

Il respiro del mare

20

Mattino al mare, che musica! Le onde danzavano, un promontorio si specchiava nel mare, la sabbia bianca, liscia come seta, era accarezzata dall’acqua. Le onde si sollevavano e ricadevano a ritmo lungo la riva. La canzone fresca e allegra che gorgogliava tra gli scogli del molo vicino, il tonfo dell’onda sui massi grandi e lisci. A.E. Grosso - G. Abba, Finalmente musica, Suvini Zerboni

86 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 86

18/12/20 08:58


Ve r so l ’I nval si

Il testo descrittivo

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Qual è lo scopo di tutti i testi letti? 1 Qual

A. B. C.

F ornire informazioni. “Fotografare” con le parole. Narrare storie fantastiche.

Quindi sono: 2 Quindi

A. B. C.

t esti realistici. racconti fantastici. descrizioni.

“Si sentono grida e risate” (riga 1) 3 “Si è un dato:

A. B. C.

lfattivo. o visivo. uditivo.

L’espressione “appiccicose di miele” 4 L’espressione (riga 4) è un dato:

A. B. C.

t attile. gustativo. olfattivo.

“Addentata a grani” (riga 6) 5 “Addentata

L’espressione “dolcezza 6 L’espressione un po’ acidula” (righe 6-7) è:

A. B. C.

u n dato olfattivo. u n dato visivo. u n dato gustativo.

“ Tovaglia bianca profumata 7 “Tovaglia di bucato” (righe 7-8) contiene:

A. B. C.

u n dato visivo e gustativo. u n dato visivo di colore. u n dato visivo e olfattivo.

“Foglie rosse e dorate sussurravano 8 “Foglie e ridacchiavano” (riga 9) contiene:

A. B. C.

u n dato visivo e tattile. u n dato visivo e uditivo. u n dato uditivo e olfattivo.

“Si sollevavano e ricadevano 9 “Si a ritmo” (riga 19) è:

A. B. C.

u n dato di movimento. u n dato tattile. u n dato uditivo.

è un dato:

A. B. C.

t attile. gustativo. olfattivo.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 184-185 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 87

87 18/12/20 08:58


Il testo regolativo

Le ttu r e

Passeggiando in un Parco Nazionale on fate rumori. Non gridate , non usate né la macchina N né il clacson. Ascoltate invece le musiche della montagna. Camminare pulisce il cervello e rende allegri. imenticate le preoccupazioni ma... non dimenticate in giro D i barattoli vuoti. Un visitatore intelligente non lascia tracce del suo passaggio. Non fate incisioni sui tronchi degli alberi. Non lasciate in giro i vostri rifiuti. Le cartacce sono i biglietti da visita dei maleducati. accogliete bei ricordi, ma non strappate rami, foglie o fiori. R Soprattutto, non sradicate le piante: spunterebbero pietre. Chi rovina un bosco è cattivo cittadino. Chi distrugge un nido rende vuoto il cielo. Chi è nemico degli animali è nemico della vita. Uccelli, marmotte, ermellini, camosci, stambecchi e tutto il piccolo popolo di pelo e di piuma hanno bisogno della vostra amicizia per sopravvivere. on disturbate gli animali nelle loro faccende. N Qui è vietata la caccia, andate solo a caccia di immagini. on accendete fuochi: a volte i gesti di persone distratte possono N provocare disastri. Il Parco Nazionale è il “grande giardino” di tutti. Accettate coscientemente e volentieri le sue regole. Diventate voi stessi custodi del Parco Nazionale e dichiarate guerra agli atti vandalici e all’ignoranza. Durand-Busset-Gralhon, Boschi e foreste: un patrimonio da salvare, WWF

88 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 88

18/12/20 08:58


Le ttu r e

Il testo regolativo

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del testo regolativo. Lo scopo del testo regolativo è quello di farci conoscere i comportamenti da seguire. seguire Il testo regolativo può indicare: le regole della vita sociale (diritti e doveri dei cittadini, strade e autostrade, condomini…); i comportamenti corretti (Parchi Nazionali, Musei, Giardini pubblici…); le istruzioni per l’uso (lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere…); le ricette di cucina (ingredienti, dosi, procedimento…); le istruzioni per svolgere alcune attività (realizzare un lavoretto, montare un mobile, cucire un vestito…); Le regole possono essere scritte: all’indicativo indicativo presente, 3a persona singolare (il bravo cittadino rispetta…); all’infinito infinito presente (fare, non distruggere…); all’imperativo imperativo presente, 2a persona plurale (raccogliete, mettete…); al congiuntivo presente (si prenda, si metta…).

2 Segna con una X. Atti A tti vandalici significa: azioni rumorose. distruzioni, devastazioni. Questo testo contiene: regole di comportamento. istruzioni per l’uso.

3 Colora: in rosa i verbi all’imperativo; i n verde i verbi all’indicativo presente.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alla pagina 202 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 89

89 18/12/20 15:00


Il testo regolativo

Ve r so l ’I nval si

La lettera misteriosa 1

Ecco un modo veramente sicuro per scrivere messaggi segreti agli amici: la lettera misteriosa, anche se finisce nelle mani degli adulti, risulta a prima vista veramente incomprensibile! Infatti puoi leggerla solo se conosci il metodo per decifrarla.

5

OCCORRENTE u na matita nera a carboncino o a cera a lcuni fogli di carta bianca u na penna biro scarica a lcuni fermagli (graffette)

10

15

20

PROCEDIMENTO A. Con la matita a carboncino oppure a cera colora di nero una parte o tutto il foglio di carta bianco. B. Sovrapponi al foglio che hai colorato di nero un foglio bianco e, per evitare che scivoli, blocca i due fogli con quattro fermagli. C. Con una penna biro scarica (cioè che non ha più inchiostro) scrivi, sul foglio bianco, la lettera misteriosa, che non vuoi far leggere ad altri D. La facciata del foglio su cui hai scritto resterà bianca. E. Girando il foglio vedrai una scrittura a prima vista incomprensibile. È solo la copia rovesciata della tua scrittura. F. Devi munirti di uno specchio per poterla leggere, infatti solo così la tua scrittura diventa nuovamente comprensibile!

90 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 90

18/12/20 08:58


Ve r s o l ’I nval si

Il testo regolativo

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Questo brano è: 1 Questo

A. B. C.

na lettera perché inizia u con “Caro...”. un testo regolativo perché dà istruzioni. un racconto umoristico perché insegna a fare uno scherzo.

“A prima vista” (riga 3) significa: 2 “A

A. B. C.

ederci molto bene. v conoscere qualcuno per la prima volta. dopo una prima occhiata veloce.

“Sovrapponi” (riga 13) significa: 6 “Sovrapponi”

A. B. C.

“Munirti” (riga 21) vuol dire: 7 “Munirti”

A. B. C.

A.

“Decifrarla” (riga 4) significa: 3 “Decifrarla”

i mparare a scriverla. riuscire a nasconderla. riuscire a leggerla.

L’“occorrente” (riga 5) indica: 4 L’“occorrente”

A. B. C.

t utto ciò che non si deve fare. tutto il materiale che serve. tutte le azioni che si devono compiere.

Il “procedimento” (riga 10) indica: 5 Il

A. B. C.

p rocurati. p roteggiti. t oglierti.

A che cosa serve lo specchio? 8 A

B. A. B. C.

c opia. m etti sopra. m etti dopo.

C.

V a messo sotto al foglio quando si colora perché è liscio. P er riuscire a rileggere ciò che si è scritto. N on è spiegato bene a cosa serve.

Il brano si può trovare: 9 Il

A. B. C.

i n un manuale per elettrodomestici. i n un libro di ricette di cucina. i n un libro di istruzioni di giochi.

i n ordine di tempo le azioni da compiere. tutto il materiale che ci si deve procurare. le azioni che bisogna evitare di fare.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 208-209 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 91

91 18/12/20 15:01


Il testo poetico

Le t tu r e

La conta Questa è la conta dell’ allegria che ogni dolore lei porta via . L’allegria va con la risata vuole trovare una bella giornata . La giornata è andata dal sole e ha trovato un po’ di calore . Il colore è rosso e giallo vuole imparare il canto del gallo . Siccome il gallo ce l’ha solo il re A star sotto tocca a te !!!

A A B B

rima baciata

www.filastrocche.it

Ninna nanna delle stelle cadenti Lune lucenti, code comete Stelle cadenti, dove cadete? Cadono a stormi stormi, cadono a frotte frotte Sono cadute, ma non si son rotte Sono cadute sopra le foglie Mamma le vede, ma non le raccoglie Dormi bambino, dormi bambina Le raccogliamo domani mattina.

rima

.....................................................................................

rima

.....................................................................................

B. Tognolini, Rima rimani, Salani

La prima pioggia Scendon le gocce della prima pioggia che sui selciati ancor timida batte, mentre settembre lietamente sfoggia l’ardore delle sue bacche scarlatte. E le foglie chiacchierine parlano dell’autunno che ritorna e che sotto la pioggia fine fine di pampini e di bacche agile s’adorna.

A B A B

M. Moretti, Poesie scritte col lapis, Mondadori

92 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 92

18/12/20 08:58


Le ttu r e

Il testo poetico

1 Leggi con attenzione e scopri le caratteristiche del testo poetico. Il testo poetico è un modo di comunicare molto particolare. È un testo che va sempre a capo ed è formato da: versi: le righe che compongono la poesia; versi s trofe i raggruppamenti di più versi, che possono essere raggruppati strofe: a tre a tre, a quattro a quattro…;    parole p arole in rima: rima cioè parole che hanno la parte finale formata dalle stesse lettere (stella/bella, cuore/amore). Sono testi poetici: le poesie (in rima o a versi liberi, cioè senza rima); le conte conte, le filastrocche e le ninne nanne (sempre in rima). La rima può essere: baciata alternata incrociata (AABB) (ABAB) (ABBA) A volte la rima non è perfetta perfetta: allora si ha un’assonanza assonanza, quando le vocali sono uguali e la consonante è diversa (sole/calore).

2 Nei testi della pagina precedente, circonda e colora nello stesso modo le parole che sono in rima, poi inserisci le lettere esatte accanto a ogni verso, come negli esempi.

3 Ora scrivi il tipo di rima, dove manca.

4 Segna con una X il significato di queste espressioni. Stormi significa: rumori fastidiosi. gruppi di uccelli in volo. frotte significa: A a gruppi numerosi. a gran velocità.

Lettura e attività semplificate corrispondenti alle pagine 212 e 218 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 93

93 18/12/20 08:58


Il testo poetico

Ve r s o l ’I nval si

Al mare 1

5

10

Onda che vieni, onda che vai, onda che fai? T’appressi alla terra, che il mare rinserra, gli scogli lambisci, li baci, lenisci, li sciacqui, risciacqui, ti frulli, ti culli poi torni al tuo mare contenta, a sognare.

G. Bonomi, Tizzoni ardenti, Tipografica Vestonese

Foresta fischiona 15

Frutti di bosco 20

25

Il vento soffia suona foglie e flauti. Nella foresta frugano sei puffi mentre fate e folletti un poco incauti fra le farfalle e i fiori fanno i tuffi.

G. Pontremoli

Lungo il sentiero che porta nel bosco raccolgo solo ciò che conosco. I frutti più dolci e saporiti guarniti. da mille spine sono guarniti Un’armatura molto intricata che va con prudenza superata.

C. Albaut

DI PAROLA IN PAROLA Leggi il significato di alcune parole che potresti non conoscere. Incauti imprudenti. Incauti: Guarniti ornati, circondati. Guarniti: Intricata molto fitta, difficile Intricata: da sciogliere.

94 CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 94

18/12/20 08:58


Ve r s o l ’I nval si

Il testo poetico

Dopo aver letto con attenzione, segna con una X. Se hai dei dubbi, torna al testo. Le tre poesie: 1 Le

A. B. C.

anno tutte una sola strofa. h sono due con una strofa e una con tre. hanno tutte tre strofe.

Nella poesia “Al mare”: 2 Nella

A. B. C.

l ’onda è vista come una persona (personificazione). l’onda è vista come un treno che va e viene (similitudine). la parola “onda” è all’inizio di ogni verso (anafora).

“T’appressi” (riga 3) significa: 3 “T’appressi”

A. B. C.

t i avvicini. ti allontani. ti scagli.

4 I due versi “T’appressi alla terra / che il mare rinserra” (righe 3-4):

A. B. C.

on sono in rima. n le parole in rima sono vicine, è una rima baciata (AABB). le parole in rima non sono vicine, è una rima incrociata (ABBA).

La disposizione dei versi nella poesia 5 La “Al mare”:

A. B. C.

à un senso di disordine. d aiuta il ritmo della lettura. fa pensare al movimento delle onde.

Il verbo “lenisci” (riga 6) in questo 6 Il caso significa:

A. B. C.

c almi, accarezzi. a ggredisci, spezzi. l avi, bagni.

Il verbo “ti frulli” (riga 9) in questo 7 Il caso significa:

A. B. C.

t i asciughi, evapori. a pri le ali per volare. t i giri velocemente, ruoti.

La poesia “Foresta fischiona” 8 La parla di:

A. B. C.

a lberi con tante foglie. v ento che soffia. m usica.

Il poeta nella poesia “Foresta 9 Il

fischiona” usa:

A. B. C.

i l suono “f”, per imitare il rumore del vento. s uoni che imitano la voce delle persone. s uoni che imitano il rumore dell’acqua.

Quali frutti “da mille spine 10 Quali sono guarniti” (riga 25)?

A. B. C.

I funghetti. L e fragole e i mirtilli. L e more e i lamponi.

11 A che cosa sono paragonate le spine? A. B. C.

A un’armatura resistente. A un sentiero sassoso. A un bosco molto fitto.

Verifica semplificata corrispondente alle pagine 222-223 di Che spasso… leggere! , Letture 4. CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 95

95 18/12/20 08:58


INDICE

PERCORSI FACILITATI

PER INIZIARE

TIPOLOGIE TESTUALI

2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 7 7

46 Il testo realistico • Letture 46 48 Il testo realistico • Verso l’Invalsi 48 50 Il racconto fantastico • Letture 50 52 Il racconto fantastico 52 Verso l’Invalsi 54 Il racconto d’avventura • Letture 54 56 Il racconto d’avventura 56 Verso l’Invalsi 58 Il racconto umoristico • Letture 58 60 0 Il racconto umoristico Verso l’Invalsi 62 Il mito • Letture 62 64 Il mito • Verso l’Invalsi 64 66 6 La lettera • Letture 68 Il diario • Letture 68 70 La lettera • Verso l’Invalsi 70 71 Il diario • Verso l’Invalsi 71 72 L’autobiografia • Letture 72 74 L’autobiografia • Verso l’Invalsi 74 76 Il testo informativo • Letture 76 78 Il testo informativo 78 Verso l’Invalsi 80 La cronaca giornalistica • Letture 80 82 La cronaca giornalistica 82 Verso l’Invalsi 84 Il testo descrittivo • Letture 84 86 Il testo descrittivo 86 Verso l’Invalsi 88 Il testo regolativo • Letture 88 90 Il testo regolativo • Verso l’Invalsi 90 92 Il testo poetico • Letture 92 94 Il testo poetico • Verso l’Invalsi 94

Riconoscere forme Confrontare forme La qualità delle forme Individuare percorsi Confrontare percorsi La posizione e la direzione

RIFLESSIONE LINGUISTICA 8 8 9 9 10 10 11 11 12 12 14 14 16 16 18 18 20 20 22 22 23 23 24 24 26 26 28 28 30 30

Consonanti con suono simile Consonanti con suono simile Difficoltà ortografiche Difficoltà ortografiche L’ordine delle lettere L’ordine nella frase Il nome Gli articoli Gli aggettivi Gli aggettivi I verbi I verbi I pronomi I sintagmi e la frase minima Il soggetto e il predicato

RIASSUNTO 32 32 34 34 36 36 38 38 40 40 43 43

Relazioni temporali Relazioni causali Sequenze e titoli Eliminare sequenze Il discorso indiretto Riassumere per cancellazione

CheSpassoLeggere_Percorsi facilitati_64-96.indd 96

18/12/20 08:58


4 -468-4084-4

ne: 978-88 CLASSE 4 ISBN per l’adozio

ne Riflessione linguistic 168 pagine

a 4: Educazione Civica 4• 96 pagine

a 4:

CLASSE 5

5:

-1

ISBN per l’adozione: 978-88-468-4085

PER L ’ INSEGNANTE E LA CLASSE Guida Linguaggi con Percorsi facilitati Poster murali CD-Audio Libri digitali in DVD e scaricabili  A richiesta: Percorsi facilitati

Quaderno di scrittur 168 pagine

Letture 5: 288 pagine Riflessione linguistic 168 pagine

a 5:

a 5:

#altuofianco

Didattica Digitale Integrata KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, • facilitati per alunni con BES e DSA e tutto il necessario per il corso. IBRO DIGITALE (scaricalo subito con il codice che trovi • Lall’interno della copertina): v olumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi • • esercizi interattivi extra per tutte le materie • simulazioni di prove nazionali INVALSI • audiolibro per tutti i volumi del corso • tracce audio • libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA • mappe grammaticali interattive, con attività • percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA

GIOCHIAMO tutti insieme con l’EDUCAZIONE CIVICA

CHE SPASSO... Leggere! • Guida per l’insegnante • Linguaggi

Letture 4: 264 pagi

Quaderno di scrittur 168 pagine

. . . O S S A P S E H C

e ! r e g g e L Guida

Progetto didattico Programmazione didattica Programmazione di Educazione Civica Rubriche valutative Didattica dell’ascolto Didattica della lettura Schede operative Laboratori di musica, arte, filosofia Soluzioni degli esercizi: Letture Riflessione linguistica Quadeno di scrittura

Mappe:

tipologie testuali categorie grammaticali

ISBN 978-88-468-4086-8

CAMPIONE GRATUITO FUORI COMMERCIO Fuori campo IVA (D. PR. 26 ottobre 1972, n. 633, ar t. 2, lett. d)

CheSpassoLeggere_Guida_COVER_cl4.indd 1,3

Didattica Digitale Integrata

LIBRO DIGITALE

per l’insegnante

con PERCORSI FACILITATI

4

Linguaggi 18/12/20 15:13


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.