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laboratorio di

scrittura 3


Uno strano rumore Il fantasma di Canterville Litigio in famiglia Alex Jo La bella addormentata nel bosco Un luogo meraviglioso Rumori nella foresta Il fumetto Mangiafuoco Temporale nel bosco Il lupo e l’agnello La cucina della nonna Tramonto Le streghe Il garage È l’alba ! Il corvo e la volpe La nonna stira Il delfino Una persona particolare Funghi in città Natale

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Sorpresa ! Capelli color carota Fast food Lulu Verso il regno di Oz Il solaio

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La lettera familiare Il volantino Il telegramma I messaggi

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La successione temporale 14enne ladro per amore ! Il tasso Il riccio simpatico e ”pungente” Le formiche La ricetta Spruzzate di pepe contro il crimine

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unicano I testi espressivi com sentimenti. pensieri, emozioni,

Comprendere e produrre testi espressivi attraverso il riconoscimento e l’uso di dati sensoriali, di tecniche narrative e descrittive.

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Uno strano rumore Alle undici e mezzo tutte le luci erano già spente e il signor Otis dormiva tranquillamente. Pochi minuti dopo, però, venne svegliato da un curioso rumore che proveniva dal corridoio, proprio davanti all’uscio di camera sua. Risuonava come uno stridore di metallo che pareva farsi più vicino a ogni istante. Lo strano rumore continuava, accompagnato da un distinto strascicare di passi. Qualche secondo dopo Otis si infilò le pantofole e aprì la porta… O. Wilde, Il fantasma di Canterville adatt., La Spiga

Le parole evidenziate indicano la successione temporale delle varie azioni compiute dal signor Otis in una serata particolare. Esse ti aiuteranno a completare il seguente schema narrativo.

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Alle undici e mezzo il signor Otis .................................................................. ....................................................................................................................

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.................................................................................................................... ....................................................................................................................

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.................................................................................................................... ....................................................................................................................

Cosa vide il signor Otis quando aprì la porta? Cosa fece? Inventa un finale, poi confrontalo con quello scelto dall’autore (che trovi sulla pagina seguente).

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Riconoscere gli indicatori temporali; individuare le sequenze narrative; scrivere il finale di un testo.


Il fantasma di Canterville Diritto davanti a sé, nella pallida luce lunare, vide un uomo dall’aspetto spaventoso. Aveva gli occhi rossi come due carboni ardenti, lunghi capelli grigi gli ricadevano lungo le spalle in ciocche incolte e le vesti, di foggia antica, erano tutte lacere e imbrattate, dai polsi e dalle caviglie, infine, gli pendevano pesanti manette. – Egregio signore – commentò il signor Otis – sono costretto a pregarla di oliare un po’ come si deve quelle catene. Prese quindi una bottiglietta e la posò su un tavolo di marmo, chiuse la porta e si ritirò a riposare. O. Wilde, Il fantasma di Canterville adatt., La Spiga

Com’è il fantasma? Sottolinea nel testo le espressioni che descrivono il suo aspetto. Il signor Otis ti sembra spaventato? Secondo te si tratta di un testo di paura o umoristico? ............................................................................................... Cerchia nel testo tutti i verbi. Qual è il tempo usato nella narrazione? .................................................................

Riscrivi ora il testo al tempo presente.

I verbi sono parole che indicano l’azione o il modo di essere di una persona, di un animale o di una cosa.

Prova a descrivere un fantasma ordinato e pulito seguendo la stessa struttura del testo: occhi – capelli – vestiti… Ricorda, però, che è sempre un fantasma!

Individuare gli elementi descrittivi; riconoscere i verbi; rielaborare un testo; produrre un testo descrittivo.

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Litigio in famiglia Sono le otto di sera. Paola e Luca sono seduti a tavola e aspettano che la mamma serva loro la cena. – Ti avevo chiesto di non usare più il computer, sei piccolo e non fai altro che cancellare i programmi e guastare tutto! – grida Paola rossa in volto. – E io ti avevo chiesto di spiegarmi come si fa, tu non l’hai fatto e ci ho pensato da solo: tanto peggio per te! Vipera! – risponde Luca, con una strana calma apparente. Un attimo di silenzio, poi Luca cerca di riprendere la parola, ma improvvisamente Paola prende un pezzo di pane e lo scaraventa sul viso del fratello. – Vipera sarai tu, mostriciattolo! Poi ammutolisce: sta entrando la mamma! I ragazzi si ricompongono e aspettano la reazione della mamma. – Paola, Luca… mi stupisco di voi, siete peggio dei vostri cani giù in giardino, loro non avrebbero fatto tutto questo baccano! Paola, da domani inizierai ad insegnare a tuo fratello il funzionamento del computer! Intesi? La mamma dice poche parole, ma con una determinazione tale che per Paola e Luca non è possibile replicare.

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Di che cosa parla il testo che hai appena letto? .......................................... ...................................................................................................................... Perché i due fratelli litigano? ....................................................................... ...................................................................................................................... Da cosa capisci che sono arrabbiati? Sottolinea nel testo le parole che te lo fanno capire. Com’è la mamma? ....................................................................................... ......................................................................................................................

Terminata la cena, Paola e Luca vanno in camera loro: cosa fanno? Sono ancora arrabbiati? Continua tu il testo. Ricordi un litigio con un fratello o una sorella, con un amico o un’amica? Racconta cercando di far capire ciò che hai provato in quella situazione.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. ammutolire: ........................... ............................................... ............................................... scaraventare: ........................ ............................................... ............................................... replicare: ............................... ............................................... ...............................................

Aggiungere al testo un’unità espressiva; produrre un testo espressivo; usare il vocabolario.

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Alex Era un bimbo gioviale ed estroverso, si chiamava Alex e frequentava il primo anno di scuola. Gli bastava un niente per conoscere altri bambini e far nascere una vera amicizia. Quando arrivava in un ambiente nuovo subito si guardava intorno, individuava i bambini più vispi e li avvicinava. – Vuoi giocare con me? – E intanto saltellava qua e là, sorridendo. La sua gioia e vivacità sembravano essere contagiose e in breve tempo riusciva a farsi molti amici.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. gioviale: ................................. ............................................... ............................................... estroverso: ............................ ............................................... ............................................... vispo: ..................................... ............................................... ...............................................

Alex è un bambino socievole ed estroverso. Quali parole te lo fanno capire? Sottolineale nel testo.

Riscrivi il testo al tempo presente.

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Jo Jo è un bambino di otto anni, ama giocare da solo, leggere e sfogliare riviste. Quando la mamma gli propone di uscire per andare a prendere una boccata d’aria al parco, si rifiuta, perché ha paura di dover giocare con altri bambini e la sua timidezza lo frena. Spesso è pensieroso e triste e rimane per molte ore alla finestra guardando fuori e immaginando un mondo dove ogni bambino possa rimanersene “per i fatti suoi”, senza che nessuno lo infastidisca.

Jo è molto diverso da Alex. Sottolinea nel testo le parole che descrivono il suo carattere.

Descrivi un amico o un fratello cercando di far capire che tipo è. Decidi prima cosa vuoi far capire della persona che descrivi: simpatia, allegria, timidezza, antipatia… Riscrivi ora il testo al tempo passato. Descrivere una persona seguendo una traccia; riconoscere i tempi verbali; usare il vocabolario.

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La bella addormentata nel bosco

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Le fate buone andarono a renderle omaggio portando ciascuna un dono. Tanto tempo fa un re ed una regina desideravano tantissimo avere una bambina. Il re diede ordine di bruciare tutti i fusi del regno. Nacque una bellissima bambina con la pelle bianca come la neve e i capelli neri come l’ebano. Arrivò anche Malefica e il cielo si oscurò, perché disse che la piccola principessa sarebbe morta a sedici anni per la puntura di un fuso. Un principe che passava di là vide la principessa addormentata e la baciò. Quando compì sedici anni, la principessa si punse con un fuso dimenticato in una torre e si addormentò insieme a tutta la corte. La principessa sposò il principe azzurro.


La storia che hai appena letto è tutta in disordine! Ricostruiscila in ordine cronologico inserendo i numeri nei quadratini.

Riscrivi ora la storia seguendo l’ordine cronologico. Rileggi la storia che hai ricostruito: qual è il tempo usato? presente ■ passato ■ futuro ■ Sottolinea nel testo tutti i verbi. Inserisci nel testo una descrizione di Malefica. Decidi quale sua caratteristica vuoi evidenziare: cattiveria, antipatia… poi descrivila. Qual è il suo aspetto? Com’è vestita? Come si muove? Cosa dice? Puoi cominciare così:

Mentre le fate mostravano i loro doni, apparve… Disegna il momento della storia che ti è piaciuto di più. Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. fuso: ...................................... ............................................... ............................................... ebano: ................................... ............................................... ............................................... corte: ..................................... ............................................... ...............................................

Ricostruire l’ordine cronologico di una storia; riconoscere i verbi; inserire la descrizione di un personaggio; usare il vocabolario.

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Un luogo meraviglioso La bambina emise un grido di stupore e si guardò intorno con occhi sempre più grandi alla vista di uno spettacolo che era meraviglioso. Il ciclone aveva deposto la casa, con molta delicatezza (da parte di un ciclone) in mezzo ad una campagna di bellezza straordinaria. Tutto intorno c’erano bellissime chiazze di verde, con maestosi alberi carichi di frutti succulenti e maturi. Dappertutto c’erano aiuole di fiori sgargianti, e uccelli dalle piume rare e colorate cantavano e svolazzavano sugli alberi e sui cespugli. Poco lontano scorreva un ruscelletto che rimbalzava lucente tra due sponde verdi, sussurrando con una voce molto piacevole per una bambina che aveva passato molto tempo nelle aride e grigie praterie del Kansas… L. F. Baum, Il mago di Oz, BUR

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Com’è il paesaggio descritto? Quale sensazione vuole trasmettere l’autore? ■ confusione bellezza ■ trascuratezza ■ tranquillità ■ Sottolinea nel testo le parole che esprimono tale sensazione. Nel testo sottolinea in azzurro i nomi e cerchia gli aggettivi, poi collega questi ultimi con una freccia ai nomi ai quali si riferiscono, come nell’esempio.

La camicia bianca , le alte montagne I nomi sono parole che indicano persone, animali, cose.

Gli aggettivi sono parole che indicano delle caratteristiche dei nomi.

Immagina ora che l’ambiente sia un posto desolato, tenebroso… Riscrivi il testo modificandolo dove occorre. Continua il testo immaginando che arrivi un gruppo di persone. Puoi cominciare così:

Ad un tratto la bambina vide qualcosa muoversi dietro ad alcuni alberi…

Rielaborare un testo; riconoscere nomi e aggettivi; usare il vocabolario.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. chiazza: ................................. ............................................... ............................................... succulento: ........................... ............................................... ............................................... arido: ..................................... ............................................... ...............................................

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Rumori nella foresta La foresta cominciava a vivere una notte nuova. La pioggia cadeva ora leggera ora più intensa e ritmava sulle fronde una musica dolce, gradevole e sommessa. Stormire di foglie, cigolìo di rami al vento, fruscìo di foglie secche al suolo, rumore di rami secchi, foglie e pigne che cadevano a terra... era il canto del bosco. Lontana si udiva una voce di acque correnti, l’alto frastuono d’ali di un grande uccello che si era alzato in volo, lievi rumori causati dal passaggio di scoiattoli, volpi, faine tra il fogliame del bosco. Si udiva anche il ticchettio degli insetti che urtavano o camminavano sui tronchi; a lunghi intervalli, il ronzio di una grossa zanzara e il fruscìo improvviso di una biscia notturna. Ed ecco l’improvviso grido di una civetta che contrasta con il dolce canto dei grilli. Poi, il silenzio, il vero silenzio degli antichi boschi. D. Buzzati, Il segreto del bosco vecchio, Mondadori

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Di che cosa parla il testo che hai appena letto? ..................................................... ............................................................... ............................................................... È un testo narrativo o descrittivo? ........ ............................................................... Quale atmosfera c’è nella foresta? ....... ............................................................... ............................................................... Sottolinea nel testo le parole che esprimono un senso di pace, di silenzio.

Le parole che hai sottolineato nel testo sono dati uditivi, cioè espressioni usate dall’autore per far capire i suoni, i rumori e la quiete della foresta.

Descrivi un luogo (il mercato; una festa; la spiaggia al mattino…) usando prevalentemente dati uditivi. Cosa vuoi far capire del luogo che hai scelto? Decidi il “vissuto” che vuoi comunicare, poi scegli le parole adatte ad esprimerlo. Riconoscere i dati uditivi; produrre un testo usando in prevalenza dati uditivi.

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Il fumetto è un racconto narrato attraverso parole e immagini disegnate.

La vignetta racchiude: paesaggi, personaggi, suoni (onomatopee), didascalie.

MI SONO ATTREZZATO CONTRO I FURTI CHE STANNO AVVENENDO QUI INTORNO !

?

LUCA , P AO L A

E ... I L L A D R O !! IN QUESTO SALVADANAIO TERRÒ I MIEI RISPARMI !

MA… NON BASTERÀ A FERMARE I LADRI !

PRENDI QUESTO !

BEN DETTO ! IH, IH !!!

AVEVI RAGIONE LUCA ! IL SALVADANAIO È STATO UTILE A FERMARE IL LADRO !

EH, EH !

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Cosa ha comperato Luca? Cosa gli dice Paola? Chi irrompe in casa? Come reagisce Luca? Racconta la storia prima oralmente poi per iscritto, usando il discorso diretto.

Osserva: le parole racchiuse nei balloon (nuvolette) sono sempre scritte in stampato maiuscolo. Il contorno della nuvoletta può variare a seconda del contenuto.

Il personaggio parla con tono di voce normale.

DOVE STAI ANDANDO ?

SSST !!! PIANO, SE NO CI SCOPRONO !

Il personaggio sussurra.

ACQUA… …ACQUA…

Il personaggio pensa o sogna.

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MATTEO E PAOLO SI INCONTRANO DOPO LE VACANZE ESTIVE.

………………… …………………………… ………………………… ………………

VALENTINA VISITA L’ACQUARIO CON IL PAPÀ.

………………… …………………………… ………………………… ………………

……………… ………………………… ……………………… ……………

……………………… ……………………… …………… Riempi i balloon e poi trasforma i fumetti in testo: descrivi le situazioni illustrate utilizzando al posto dei balloon il discorso diretto.

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Conoscere e comprendere il linguaggio del fumetto; usare il discorso diretto; passare da un codice linguistico all’altro: dal fumetto al testo.


Mangiafuoco Allora uscì fuori il burattinaio, un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d’inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra; basta dire che, quando camminava, se la pestava coi piedi. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, col lume acceso di dietro, e con le mani faceva schioccare una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme. C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, La Spiga

Che impressione ti fa il burattinaio? ............................................................ Da quali parole lo capisci? Sottolineale.

“La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso…”: questi paragoni si chiamano similitudini e servono per esprimere in modo più efficace la paura che incute il burattinaio.

Disegna il burattinaio. Conosci qualche persona che ti fa paura, oppure è molto brutta? Descrivila. Giochiamo con il testo: trasforma il burattinaio in un uomo simpatico e gentile. Cambia le parole che hai sottolineato con altre che esprimano le nuove qualità, poi scrivi il testo. Cogliere le similitudini e la loro funzione connotativa; produrre testi espressivi; rielaborare un testo.

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Temporale nel bosco Un giorno andai nel bosco in cerca di funghi. Ne trovai in gran quantità e, dopo averne raccolti parecchi, pensai di fare ritorno a casa. Ma l’aria, quasi all’improvviso, si era fatta scura. Incominciò a piovere e a tempestare, mentre il tuono brontolava lontano. Preso dalla paura, mi rannicchiai sotto un grande albero. A un tratto, un lampo saettò nell’aria così vicino e luminoso che chiusi gli occhi abbagliato. Nello stesso tempo qualcosa scricchiolò sul mio capo. Udii uno schianto, un forte colpo sulla testa e caddi a terra svenuto. Rimasi così a lungo, immobile sotto l’acqua. Quando rinvenni, tutti gli alberi del bosco scintillavano, gocciolavano, mentre il sole gettava sprazzi di luce tra i rami. Gli uccelli cantavano. Ma il grande albero giaceva al suolo schiantato e bruciacchiato; dal suo tronco si levavano ancora pennacchi di fumo. La terra, tutt’intorno, era cosparsa di schegge e frammenti di legno. I miei abiti erano fradici; la testa mi faceva male. Raccolsi in fretta i funghi, raccattai il mio berretto e corsi a casa. L. Tolstoj, Il primo libro di lettura, Fabbri

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Perché il protagonista del racconto va nel bosco? ...................................... ...................................................................................................................... Che cosa accade mentre sta per tornare a casa? ........................................ ...................................................................................................................... Come si ripara dal temporale? ..................................................................... Cosa accade a un tratto? ............................................................................. ...................................................................................................................... Cosa vede quando rinviene? ........................................................................ ...................................................................................................................... In questo testo viene descritto il temporale: cosa prova il protagonista del racconto? ............................................................................................... ...................................................................................................................... Sottolinea nel testo i dati uditivi.

Il testo è scritto in prima persona, il narratore è cioè “dentro” la storia, è lui il protagonista del racconto.

Ora riscrivi il testo in terza persona (egli). Puoi cominciare così:

Un giorno Marco andò nel bosco in cerca di funghi. Ne trovò in gran quantità… Comprendere un testo; rielaborare un testo; usare il vocabolario.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. sprazzo: ................................. ............................................... ............................................... saettare: ................................ ............................................... ............................................... schianto: ............................... ............................................... ...............................................

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Il lupo e l’agnello Un lupo molto affamato vagava per la foresta. Giunto sulla riva di un ruscello, vide un agnellino che beveva e decise di mangiarselo subito, perché un bocconcino così prelibato non gli capitava da un bel pezzo. Corse un poco più in alto e finse di bere anche lui mentre teneva d’occhio l’agnello. Poi, facendo finta di essere molto arrabbiato, esclamò: – Ehi tu! Perché mi sporchi l’acqua? Non vedi che sto bevendo? – Mi dispiace, signor lupo – gli rispose la vocina dell’agnello – ma questo è impossibile. Mi trovo più in basso di lei e l’acqua che io tocco non può risalire a monte. – Tu ce l’hai con me! – disse di nuovo il lupo. – Sei mesi fa hai detto delle cose sul mio conto che non mi piacciono per niente. L’agnello rispose: – È impossibile, signor lupo. A quel tempo io non ero ancora nato! Allora il lupo perse la pazienza e gridò: – Se non sei stato tu, allora sarà stato tuo padre! E con un balzo gli fu addosso e lo sbranò. R. Rucci, Le letture di Topo Bl, Giunti

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Dove si incontrarono il lupo e l’agnello? ....................................................... ..................................................................................................................... Che cosa decise di fare il lupo? ................................................................... Come viene descritto il lupo? ...................................................................... Come appare invece l’agnello? .................................................................... Sottolinea nel testo in rosso le parole pronunciate dal lupo e in azzurro quelle pronunciate dall’agnello.

Trasforma il testo in fumetto inserendo nei balloon le parole del lupo e quelle dell’agnello.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. ruscello: ................................ ............................................... ............................................... giungere: ............................... ............................................... ............................................... balzo: ..................................... ............................................... ...............................................

Comprendere un semplice testo narrativo; riconoscere il discorso diretto; passare da un codice linguistico all’altro: dal testo al fumetto; usare il vocabolario.

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La cucina della nonna I mobiletti erano tutti di colore diverso. Nel centro una grossa piattaia azzurra faceva da regina tra tanti armadi sbiaditi dall’usura e dal tempo. Sotto l’acquaio una tendina a quadretti bianchi e rossi non restava più distesa da molti anni e lasciava intravedere il suo contenuto. Barattoli dalle mille forme, ciotole, cucchiai di legno e mestoli erano sparpagliati un po’ dappertutto. Ovunque un profumo dolce e casalingo metteva a proprio agio. Un grosso gatto bianco e grigio si muoveva a balzi lenti, sentendosi proprio a casa sua.

Che atmosfera c’è nella cucina della nonna? .............................................. Da quali parole lo capisci? Sottolineale.

Inserisci nel testo una descrizione della nonna mentre prepara la cena. Prima di scrivere decidi che cosa vuoi evidenziare della nonna: dolcezza, tranquillità…

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Cogliere gli elementi descrittivi; inserire nel testo un’unità descrittiva.


Tramonto Erano tramonti lentissimi, pieni di tutti i colori più meravigliosi: il rosso del fuoco passava all’arancione, al giallo e a uno strano verde marino pieno d’incanto, e al viola dei fiori, chiaro chiaro come le prime violette di primavera, e poi sempre più cupo e notturno. C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi

Per esprimere la bellezza del tramonto l’autore usa molti dati di colore. Sottolinea nel testo i dati di colore. Il rosso può essere scarlatto, chiaro, fuoco, intenso… E il verde? E il blu? Scrivi alcuni aggettivi per questi due colori.

...................................... ...................................... VERDE ...................................... ......................................

...................................... ...................................... BLU ...................................... ......................................

Descrivi un paesaggio autunnale, usando prevalentemente i dati di colore.

Riconoscere i dati di colore; utilizzare i dati di colore per produrre testi espressivi.

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Le streghe (La nonna mi aveva messo in guardia circa le caratteristiche delle streghe. Sapevo come riconoscerle: tutte por tano i guanti, perché devono nascondere i lunghi ar tigli; la parrucca, perché completamente calve; hanno grandi narici con il bordo roseo, per annusare meglio…) Poi accadde qualcosa di stupefacente. Vidi una delle signore infilare le dita sotto i capelli e... sollevarli tutti insieme, continuando a grattarsi a più non posso! Aveva la parrucca! E portava anche i guanti! Lanciai una rapida occhiata alle altre signore, ormai sedute. Tutte avevano i guanti! Il sangue mi si gelò e cominciai a tremare. Mi guardai disperatamente alle spalle, sperando di scorgere un’uscita di emergenza, ma non ce n’erano. E se fossi corso fuori del mio rifugio per precipitarmi verso la porta? Niente da fare! Era già chiusa e un donnone montava la guardia. Anzi, stava addirittura bloccando le maniglie con una pesante catena.

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– Sta’ calmo, – mi dissi. – Nessuno ti ha visto. Perché mai dovrebbero curiosare dietro il paravento? Ma attenzione: la minima mossa sbagliata, il minimo colpo di tosse, il minimo starnuto… e per te è finita. E non sarà una strega sola a catturarti, ma duecento! A quel punto credo di essere svenuto. Era veramente troppo, per un bambino della mia età. Per fortuna ripresi conoscenza dopo pochi secondi e mi ritrovai sdraiato sulla moquette, dietro il paravento. La sala era immersa in un profondo silenzio. Tremando, mi inginocchiai e tornai a sbirciare attraverso la fessura. R. Dahl, Le streghe, Salani

Cosa prova il protagonista del racconto? ....................... .............................................. Sottolinea nel testo le parole che te lo fanno capire.

Il racconto è scritto in prima persona: riscrivilo in terza persona. Puoi cominciare così:

Il bambino vide una delle signore… Hai mai avuto paura? Racconta.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. stupefacente: ........................ ............................................... ............................................... paravento: ............................. ............................................... ............................................... sbirciare: ............................... ............................................... ...............................................

Produrre testi espressivi; rielaborare un testo; usare il vocabolario.

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Il garage Era un vecchio garage sul retro della casa. Per accedervi si doveva attraversare un boschetto di alberi secolari dalle forme tetre e austere. Il silenzio veniva interrotto da improvvise urla di uccelli, che non si mostravano mai ad anima viva. Arrivati al garage, era impresa non da poco entrarvi: la porta era arrugginita e lo stridio pareva un lamento. Gli attrezzi erano sparpagliati ovunque, l’unico filo che li univa era fatto di ragnatele. La luce era fioca e le ombre si mescolavano creando un orrido spettacolo. Paura e desolazione si potevano quasi respirare insieme all’acre odore di muffa.

Sottolinea nel testo le parole che esprimono lo squallore e la desolazione del luogo.

Trasforma il testo: descrivi il garage come un luogo ordinato, cambiando le parole che hai sottolineato con altre adatte ad esprimere la nuova situazione. Descrivi com’è la tua aula al termine delle lezioni. Prima decidi cosa vuoi evidenziare: disordine, ordine…, poi cerca le parole adatte ad esprimere la condizione che hai scelto.

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Cogliere gli elementi descrittivi; rielaborare un testo; produrre un testo descrittivo.


È l’alba È l’alba: la città si sveglia. In casa di Marcella la giornata ha inizio. Il trillo della sveglia rompe il silenzio. La mamma è in cucina: un delizioso profumo di caffè si diffonde dappertutto, in bagno si sente il ronzio del rasoio del babbo. Marcella si stropiccia gli occhi, fa una carezza al gattino, finché uno strillo della mamma la richiama dalla sonnolenza. Quando è pronta, via svelta dietro al babbo che la accompagnerà a scuola. C. Gardini - A. Novelli, Quaderni di ENNEPI, Edizioni Moderne

Sottolinea nel testo i dati uditivi. Osserva la frase: È l’alba: la città si sveglia. Togliamo le parole e lasciamo solo la punteggiatura. _______________ : ___________________________________ . I due punti (:) introducono una spiegazione. Completa a tuo piacimento queste strutture.

– È sera: ............................................. . – .................................... : ........................................................................... . – .................................... : ........................................................................... .

Descrivi i bambini e le bambine a scuola mentre lavorano: c’è silenzio? Confusione? Cosa fa l’insegnante? Cerca di usare i dati uditivi. Riconoscere i dati uditivi; utilizzare i dati uditivi per produrre un testo espressivo.

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Il corvo e la volpe Un corvo teneva nel becco un pezzo di carne ed era andato a posarsi su un albero per mangiarla. Lo vide una volpe, le venne voglia di quella carne e si avvicinò all’albero pensando: – Adesso ti frego io! Guardò il corvo e disse: – Come sei bello! Potresti essere il re degli uccelli se tu avessi anche la voce! Il corvo, lusingato dalle parole della volpe, si mise a gracchiare con tutte le sue forze e lasciò cadere la carne. La volpe ridendo si precipitò ad afferrare il boccone e disse: – Beh, la voce non ti manca, ma il cervello sì! Favola di Esopo adatt.

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Che cosa aveva nel becco il corvo e da chi fu visto? ................................... ...................................................................................................................... Cosa fece la volpe per riuscire a ingannare il corvo? .................................. ...................................................................................................................... E il corvo? .................................................................................................... Come finisce la storia? ................................................................................ ...................................................................................................................... Trasforma il testo in un fumetto.

i l corvo e la volpe

Comprendere un testo; usare il discorso diretto; passare da un codice linguistico all’altro: dal testo al fumetto.

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La nonna stira La nonna prende una camicia, la mette sull’asse da stiro, la stende con le maniche aperte in modo che non restino pieghe e poi ci passa sopra il ferro rapidamente. Ripassa con attenzione il ferro sulle maniche, poi la piega, la mette via e ne prende un’altra.

Come ti sembra la nonna? ■ attenta stanca ■ distratta ■

Le azioni che compie la nonna sono i dati di movimento (cioè parole che indicano movimenti).

Immagina che la nonna abbia molta fretta e sia nervosa. Riscrivi il testo. Puoi cominciare così:

La nonna prende velocemente una camicia…

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Il delfino Il delfino è un amico dell’uomo. Segue la nave in gara di velocità, compiendo svelte evoluzioni a zig-zag e capriole, quasi volesse divertire il marinaio e meritarsi in premio il getto di un pesce. Questo giullare ha tanta confidenza con l’uomo che, inarcando il corpo e puntando la coda a mezzaluna, balza talvolta sulla tolda del battello per prendere il cibo di mano al marinaio. R. Scaringi, Animali così, SEI

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. Anche in questo testo prevalgono i dati di movimento: sottolineali.

Descrivi usando dati di movimento:

– – –

un gatto che rincorre un topo; la bidella mentre pulisce l’aula; i tuoi compagni e le tue compagne durante l’intervallo.

getto: ..................................... ............................................... ............................................... giullare: ................................. ............................................... ............................................... tolda: ..................................... ............................................... ...............................................

Riconoscere la funzione espressiva dei dati di movimento; manipolare un testo; utilizzare i dati di movimento per produrre un testo; usare il vocabolario.

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Una persona particolare Era un vecchietto arzillo e intelligente, aveva lunghi capelli bianchi arruffati in un disordine che pareva quasi studiato. Aveva sempre un mozzicone di sigaro tra le mani, ma mai nessuno lo aveva visto fumare. Come prima attività insegnava a Monaco il latino e il greco e dicevano che conoscesse molto bene la letteratura tedesca, anglosassone, italiana e francese senza contare che sapeva veramente tutto sulla letteratura del suo paese: l’Ungheria. Conosceva tutte le favole ungheresi e, quando le raccontava, trasmetteva, a chi lo ascoltava, amore per il proprio paese e sembrava quasi che lo rendesse partecipe degli avvenimenti raccontati; questa è una capacità che ben pochi hanno, ma è un grande dono. S. Carrera, La principessa Sissi, La Spiga

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Com’è la persona descritta? Sottolinea nel testo le parole che te lo fanno capire, poi disegnane il ritratto. Da quanti capoversi è formato il testo che hai letto?

diversi. Individuali con colori rte Il capoverso è una pa da del testo che riguar una tappa un aspetto, un fatto, . Alla fine dell’intero argomento

di ogni capoverso si va a capo. Osserva la struttura del testo: nel primo capoverso vengono descritti i caratteri fisici del protagonista; nel secondo capoverso si dice cosa fa nella vita; nel terzo si descrive una sua caratteristica particolare. Quale? .................. ......................................................................................................................

...................................................................................................................... Descrivi una persona che conosci seguendo la struttura del testo che hai letto. Prima di scrivere decidi quale caratteristica vuoi evidenziare: allegria, antipatia, vivacità… Inserisci la descrizione della persona in un racconto. Cosa sta facendo?

Individuare i capoversi; descrivere una persona seguendo una traccia.

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Funghi in città Un mattino, mentre aspettava il tram che lo portava al lavoro, Marcovaldo notò qualcosa di insolito alla base degli alberi: nella terra sembrava si gonfiassero bernoccoli che qua e là s’aprivano. Marcovaldo si chinò a legarsi le scarpe e guardò meglio: erano funghi, funghi veri, che stavano spuntando proprio nel cuore della città. La sera, durante la cena, annunciò trionfante alla moglie e ai figli: – Sapete che vi dico? Entro la settimana mangeremo funghi! Una bella frittura! V’assicuro! La notte tra il sabato e la domenica piovve: come i contadini dopo mesi di siccità si svegliano e balzano di gioia al rumore delle prime gocce, così Marcovaldo, unico in tutta la città, si levò a sedere nel letto, esclamando: – È la pioggia! I miei funghi cresceranno! All’alba, con un cesto preso in prestito, corse all’aiuola. I funghi c’erano, ritti sui loro gambi, con i cappucci alti sulla terra ancora zuppa d’acqua. Erano talmente tanti che Marcovaldo, in un impeto di generosità, si rivolse alle poche persone che a quell’ora stavano aspettando il tram:

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– Ehi, voialtri! Volete farvi un fritto di funghi questa sera? Venite con me! Ce n’è per tutti! – e s’incamminò, seguito da un codazzo di persone. Ne raccolsero tanti e, in mancanza di cesti, li misero negli ombrelli aperti. Qualcuno disse: – Come sarebbe bello fare un pranzo tutti insieme! Invece, ognuno prese i suoi funghi e andò a casa propria. Ma si rividero presto, anzi la sera stessa, nella stessa corsia dell’ospedale, dopo la lavanda gastrica che li aveva salvati dall’avvelenamento ! I. Calvino, Marcovaldo, Mondadori

Che cosa notò un mattino Marcovaldo? Cosa annunciò la sera alla famiglia? Che accadde durante la notte? E la domenica mattina? Chi lo seguì nella raccolta dei funghi? Dove si ritrovarono la sera stessa? Completa lo schema, verbalizzalo prima oralmente, poi per iscritto.

1

Un mattino ................................................................................................. ...................................................................................................................

2

La sera ....................................................................................................... ...................................................................................................................

3

Durante la notte .......................................................................................... ...................................................................................................................

4

Domenica mattina ...................................................................................... ...................................................................................................................

5

La sera stessa ............................................................................................ ................................................................................................................... Ricorda: quando riassumi un testo non usare mai il discorso diretto!

Riconoscere le sequenze di un testo narrativo; riassumere un testo.

37


Natale Sono affacciata alla finestra: i tetti sono vestiti di neve; il fumo che esce dai camini si arrotola nell’aria. Il paese è pieno di alberi di Natale che illuminano le case; i bambini si rotolano nella neve, ridono, si divertono, fanno capriole, costruiscono pupazzi di neve, fanno il girotondo e poi si buttano per terra. Le mamme si siedono sulle panchine e parlano mentre i figli giocano. Più in là la neve scende lentamente: i fiocchi sembrano le lacrime di una persona triste che sta su nel cielo. Chiara (classe III)

Chiara descrive quello che vede dalla finestra. Che atmosfera c’è? ■ pace confusione ■ Nel testo c’è una similitudine: sottolineala.

Che atmosfera c’è a Natale dove abiti tu? Come sono le strade, i negozi? Ci sono alberi di Natale? Descrivi. Il testo è scritto al tempo presente: riscrivilo al tempo passato.

38

Produrre un testo descrittivo; rielaborare un testo.


Sorpresa! La mamma era proprio stanca, dopo avere trascorso l’intero pomeriggio in casa con Paolo e dieci suoi amichetti! Aveva preparato pizzette, panini, riempito decine di bicchieri… E ora dover anche accompagnare a casa i gemelli Pirelli! Non ne poteva più! Mentre tornava a casa, mentalmente ripassava tutto ciò che avrebbe ancora dovuto fare: raccogliere i giocattoli sparsi per terra, buttare via piatti e bicchieri di carta… e, alla fine, preparare la cena. La mamma entrò finalmente in casa. Si guardò intorno stupita. – Ma che sorpresa! È forse passata una fata buona? – esclamò.

Che cosa vide la mamma quando rientrò? Com’era la casa: ordinata o disordinata? Dov’erano tutti i giocattoli? E i piatti e i bicchieri di carta? Chi aveva rimesso tutto in ordine? Continua tu il testo. Il testo è scritto al tempo passato: sottolinea i verbi, poi riscrivilo al tempo presente. Aggiungere al testo un’unità espressiva; riconoscere i verbi; rielaborare un testo.

39


Capelli color carota C’era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina. Nel giardino sorgeva una vecchia casa e nella casa abitava Pippi Calzelunghe. Aveva nove anni. I suoi capelli color carota erano stretti in due treccioline rigide che se ne stavano ritte in fuori, di qua e di là dalla testa; il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di lentiggini. E sotto il naso s’apriva una bocca decisamente grande, con una fila di denti bianchissimi e forti. Originale era il suo vestito: Pippi se l’era cucito da sola. Veramente la sua idea sarebbe stata di farlo blu, ma poi, non bastandole la stoffa, era stata costretta ad applicarvi qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe, una marrone e l’altra nera, copriva le sue gambe magre. Infine non bisogna dimenticare le sue scarpe rosa, lunghe esattamente il doppio dei suoi piedi: gliele aveva comperate il suo papà nel sud America, grandi così perché i piedi di Pippi potessero crescervi a loro agio, e lei non aveva mai voluto calzarne delle altre. Una scimmia sedeva tranquillamente su una spalla della bambina. Era una scimmietta da circo che indossava pantaloni blu e una giacca gialla e portava in testa una paglietta bianca. A. Lindgren, Pippi Calzelunghe, Le Monnier

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Sottolinea nel testo i dati di colore. Pippi è una bambina un po’ buffa: da quali parole lo capisci? Sottolineale. L’autore descrive prima il viso della bambina, poi il suo abbigliamento, infine la scimmietta che sedeva sulla sua spalla. Completa lo schema.

.... .................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .... .................... .... capelli ........ .................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. ............ ...... .................... naso .................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................... ...... bocca ........ .................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .......... .................... denti VISO

ABBIGLIAMENTO

vestito ........................................................ ................................................................... calze .......................................................... ................................................................... scarpe ....................................................... ................................................................... SCIMMIE TTA

pantaloni ........................................................ giacca ............................................................ in testa ...........................................................

Seguendo il testo, disegna Pippi e la sua scimmietta. Conosci una persona buffa? Descrivila seguendo la struttura usata nel testo che hai letto. Riconoscere i dati di colore; descrivere una persona utilizzando strutture descrittive.

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Osserva il disegno e completa il testo utilizzando dati uditivi, olfattivi e di movimento.

Sono le 19.30 di sabato. Nel fast food c’è una grande confusione: ................. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Dietro al banco i camerieri ............................................................................. Tutto intorno si sentono odori di vario genere: ................................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... A un tavolo un ragazzo .................................................................................. ...................................................................................................................... I dati di movimento si colgono con la vista: correre, procedere, ondeggiare, fermarsi, camminare, rallentare, muoversi‌

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Osserva il disegno e continua il testo.

Sono le 24,00. Nel fast food non ci sono più clienti:........................................ ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... o con l’udito: I dati uditivi si colgon o, tonfo, squillo, sentire, udire; baccan , sussurro, scalpiccio, grida, urlo … risata, strillo, fischio

I dati olfattivi si colgono con l’olfatto: odorare, annusare, fiutare, percepire aromi, odori che possono essere buoni, invitanti, aspri, stuzzicanti, nauseabondi, delicati, disgustosi, intensi…

Usare dati sensoriali.

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Lulu Lulu era piccola come una gatta, aveva grandi occhi viola e le zampe così fragili che nel piegarsi e nel distendersi, quando si accucciava o si rialzava, pareva si dovessero spezzare. Aveva le orecchie lisce come seta e il naso nero come un tartufo. Le prime settimane dovette risolvere il problema dei pavimenti a cera: appena si avventurava fuori dai tappeti le gambe le scivolavano nelle quattro direzioni ma in poco tempo imparò a camminare anche là. Con la sua grazia e la sua bellezza, Lulu riuscì a farsi trattare con rispetto da tutti. Anche i miei cani l’accettarono. Li spodestò dalla ciotola del latte e dal loro posto preferito davanti al camino. Quando crebbe Lulu divenne un’antilope di una bellezza incredibile. Una sera Lulu non tornò a casa. Fu un brutto colpo per noi: non potevo fare a meno di pensare ai leopardi e un giorno lo dissi a Kamante. – Tu credi che sia morta, Msabu, – disse – ma non è morta. Si è sposata! K. Blixen, La mia Africa, Adelphi

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Chi è Lulu? ................................................................................................... Com’è? Sottolinea nel testo le parole che la descrivono. Nel testo ci sono tre similitudini: trovale e riscrivile. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... Perché l’autrice ha usato le similitudini? A che cosa servono? ...................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

Inventa qualche similitudine. Per aiutarti, puoi utilizzare le seguenti parole: dolce come…, rosso…, soffice… Descrivi un bambino vispo o un animale simpatico o una persona elegante…

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. accucciarsi: .......................... ............................................... ............................................... avventurare: .......................... ............................................... ............................................... spodestare: ........................... ............................................... ...............................................

Riconoscere le similitudini e la loro funzione espressiva; scrivere semplici similitudini; produrre descrizioni espressive; usare il vocabolario.

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Verso il regno di Oz Oltre lo steccato si stendeva un vasto campo di grano e, proprio nel mezzo, piantato su un lungo palo, c’era uno spaventapasseri fatto con della paglia sagomata a forma d’uomo e rivestita con un vecchio abito blu. La testa, su cui era posato un cappello blu, era fatta di tela di sacco riempita di paglia e gli occhi, la bocca e il naso erano dipinti sulla parte anteriore. Aveva perfino gli stivaletti con il bordo azzurro come s’usavano in quel Paese. Stava appeso al palo che gli era stato infilato sotto la giacca; di lassù dominava il campo come una sentinella. Dorothy stava contemplando la buffa faccia dipinta dello spaventapasseri quando, con sua grande sorpresa, vide che le faceva l’occhiolino. Naturalmente pensò subito di essersi sbagliata, perché nel Kansas gli spaventapasseri non facevano cose simili. Ma ecco che, un istante dopo, Io spaventapasseri chinò due volte la testa in segno di saluto. La bambina saltò giù dallo steccato e gli s’avvicinò per vederlo meglio, mentre Toto, il suo cane, girava intorno al palo abbaiando in modo assordante. – Buongiorno – disse lo spaventapasseri con la voce un po’ roca. – Ma come? – disse Dorothy stupita – Parli? – Si capisce che parlo – rispose lo spaventapasseri come se la cosa fosse la più ovvia del mondo. – Come stai?

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– Bene, grazie – rispose la bambina. – E tu? – Non troppo bene, per la verità – sospirò lo spaventapasseri. – È una bella barba starsene qui appesi giorno e notte per tener lontani gli uccelli. – E non puoi scendere? F. L. Baum, Il mago di Oz, BUR

Qual è il tempo verbale usato nel racconto? ■ passato presente ■ Sottolinea nel testo le parole che descrivono lo spaventapasseri. Ora disegna il tuo spaventapasseri.

Continua tu il dialogo tra Dorothy e lo spaventapasseri e scrivi il finale della storia. Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. steccato: ............................... ............................................... ............................................... anteriore: .............................. ............................................... ............................................... assordante: ........................... ............................................... ...............................................

Cogliere gli elementi descrittivi; continuare un testo; usare il vocabolario.

47


Osserva il disegno: com’è il solaio? ............................................................. Da cosa lo capisci? ...................................................................................... ......................................................................................................................

Descrivi il solaio come appare nel disegno. Ora immagina che qualcuno lo abbia rimesso in ordine. Come sarĂ ? Disegnalo e poi descrivilo.

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Passare dal disegno al testo; rielaborare un testo.


re ano di consiglia rc e c i iv s a u rs e I testi p o di qualcosa. rl e c in v n o c i d qualcuno o ti che cercano s te i e u q è io c oloro Sono ortamento di c p m o c il re a z n di influe ono. ai quali si rivolg

Comprendere e produrre testi persuasivi attraverso il riconoscimento e l’uso di tecniche varie.

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Brallø, 16 giugnø C>arissimi mamma >e papà, >q>ui >al Brallø mi >divertø moltissimø! T>utti >i >giorni >giocø >a >tennis, >a >calciø >e >facciø >un saccø >di >bagni >in >piscina. I maestri sonø simpaticissimi >e non mi >obbliganø >a mangiare >q>uellø >che non mi >piace. P>er >fortuna >hø >portatø >con me >le >figurine >dei >giocatori, >perché >q>ui >le >hannø >tutti >e >così >possiamø scambiarcele (>infatti >hø >già >q>uasi >completatø >l’album!). Hø >tre >compagni >di >camera moltø simpatici: F>rancø >ha >paura >del >buiø >e spessø >la sera >gli >facciamø >degli scherzi! V>oi come state? >Anche se mi >divertø moltø, >hø voglia >di vedervi. V>errete >il >prossimø >fine settimana? V>i >aspettø >per >una >partita >a >tennis (>forse, mamma, >q>uesta volta >ti battø!) Un >bacione! Luigi

La lett era fam ilia destina tario u re ha per na per con cu sona i si è in confide nza.

50


Chi ha scritto questa lettera? ..... .................................................... A chi è indirizzata? ..................... .................................................... Che cosa dice? ........................... .................................................... .................................................... Qual è lo scopo di questo testo? .................................................... .................................................... ....................................................

Nella lettera familiar e in genere ci sono: – il luogo e la data (d i solito in alto a dest ra); – l’indicazione del de stinatario (Caro papà , Cara Lisa…); – il testo della letter a; – i saluti (Ciao, Bacio ni, Ti abbraccio, A pr esto…); – la firma (di solito in basso a destra).

Ora immagina di essere la mamma. Rispondi a Luigi scrivendogli una lettera.

Capire la funzione della lettera; scrivere una lettera.

51


DOMENICA 24 FEBBRAIO ORE 16 IN PIAZZA DUCALE

GRANDE SFILATA DELLE MASCHERINE Tutti i bambini sono invitati a partecipare! Comune di Vigevano

52


Questo volantino è stato dato a tutti i bambini e le bambine della scuola. Chi lo manda? .............................................................................................. Che cosa dice? ............................................................................................ ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

Scrivi una lettera alla nonna per chiederle se ti può accompagnare alla sfilata. Cerca di convincerla, facendole capire che ci tieni moltissimo! Quale vestito vorresti indossare durante la sfilata? Disegna.

Capire il messaggio di un volantino; scrivere una lettera.

53


Ciao amici3_linguaggi+lab.2007

28-02-2007

12:29

Pagina 54

IL TE LEGRAMMA Monica riceve questo telegramma da sua sorella:

Laveno Mombello 26-02-2007 Monica ti aspetto con famiglia per mio compleanno Alessandra

comunicazioni Il telegramma è utilizzato soprattutto per a varia secondo urgenti. Poiché il costo di un telegramm ” per ogni il numero delle parole (si paga un “tanto parole parola), esso contiene in genere solo le ni… indispensabili, senza articoli, preposizio

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Nel telegramma sono in genere indicati: – il nome e l’indirizzo del destinatario; – la data e la località da cui esso è inviato; – il testo del messaggio; – il nome del mittente (chi manda il telegramma).

Chi manda il telegramma? ..................................................................................... Chi è il destinatario? ............................................................................................... Per quale motivo è stato inviato questo telegramma? ...................................... ...................................................................................................................................... Da dove è stato inviato? ......................................................................................... Ora scrivi un telegramma di risposta ad Alessandra immaginando di essere sua sorella.

Trasforma il telegramma in una lettera. Immagina di essere Alessandra: hai organizzato una festa per il tuo compleanno e vorresti che tua sorella partecipasse. Cosa scriverai per convincerla? Immagina di essere in vacanza. Scrivi un telegramma alla mamma per farle sapere che stai bene. Capire lo scopo del telegramma; sapere scrivere telegrammi; passare da un codice linguistico all’altro: dal telegramma alla lettera.

55


C>iaø Lorenzø! S>onø venutø >per riprendere >il videogiocø >che >ti >hø >prestatø >ieri, ma non >ti >hø >trovatø. Ne >hø >assolutamente >bisognø >per >q>uesta sera, >perché >hø >organizzatø >un >torneø >con >i miei >cugini. C>hiamami subitø >appena rientri. Mi raccomandø! Grazie! Luca

Questo testo è un biglietto. Chi l’ha scritto? .................... A chi? ...................................................................................... Com’è il testo: breve e semplice o lungo e complicato? ................................................................................................. Qual è il suo scopo? ............................................................. .................................................................................................

Scrivi un messaggio alla mamma per avvertirla che sei uscito/a un attimo a comperare il regalo di compleanno per un amico nel negozio sotto casa. Scrivi un messaggio a tua sorella per dirle che le ha telefonato un’amica che ora aspetta di essere richiamata.

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Cogliere la funzione comunicativa del messaggio; scrivere un messaggio.


azioni, I testi informativi forniscono inform raccontando fatti ed eventi accaduti . o descrivendo qualcuno o qualcosa

Comprendere e produrre testi informativi attraverso l’acquisizione dei concetti temporali, spaziali e causali per narrare, descrivere e argomentare.

57


La mamma ora lascia i bambini davanti alla scuola. Alle sette si era alzata, si era lavata e vestita ed era quindi andata a svegliare i bambini. Aveva poi preparato la colazione. Alle otto era uscita per accompagnarli.

Le frasi seguono l’ordine del tempo dei fatti? .................................................... Cerchia nel testo le parole che indicano la successione temporale: sono gli indicatori di tempo (ora, alle sette…). Sottolinea le azioni che ha compiuto la mamma. Nella prima frase qual è il tempo verbale? Passato o presente? ................................................................ E nelle altre frasi? Perché? .................................................................................... ...................................................................................................................................

58


Disegna ora nello schema i fatti narrati seguendo l’ordine cronologico.

1

2

3

4

5

6

Osserva queste vignette: le frasi sono scritte in ordine cronologico.

1

2

Luca prende i pattini.

Luca esce di casa.

3 Luca gioca con gli amici.

Verbalizziamo ora in un unico testo seguendo l’ordine 1 – 2 – 3.

Luca prende i pattini, poi esce di casa e gioca con gli amici. Riscrivi i fatti seguendo questo ordine: 2 – 3 – 1.

Luca esce di casa e .................................................... ................................................................................... Prima .......................................................................... Ora riscrivi secondo questo ordine: 3 – 2 – 1.

Luca ........................................................................... Prima .......................................................................... dopo aver ...................................................................

Quando “torni indietro nel tempo” devi usare i verbi al passato!

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Disegna.

1 Lisa prende lo zaino.

3

2 Lisa saluta la mamma.

Lisa va a scuola.

Osserva i disegni e verbalizza secondo questi ordini: 1–2–3 2–3–1 3–1–2 Leggi il seguente testo: ti sembra che rispetti la successione temporale?

Francesco ha la gamba rotta, dato che è caduto dalla bicicletta mentre andava a scuola.

Riordina i fatti. 1) ........................................................................................................................... 2) ........................................................................................................................... 3) ...........................................................................................................................

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Riordinare cronologicamente i fatti; individuare i nessi temporali; produrre brevi testi rompendo la fabula e usando i nessi temporali.


14ENNE LADRO PER AMORE ! Mantova – I carabinieri, ieri, hanno trovato uno scooter rubato in via Mazzini 14. Il “ladruncolo” lo aveva posteggiato davanti alla casa dell’amica che era andato a trovare. I due ragazzi stavano chiacchierando quando sono arrivati i carabinieri. F. R., di 14 anni, ha dichiarato che non aveva intenzione di rubare lo scooter, ma solo di “prenderlo in prestito”. Era infatti l’unico modo per poter andare a trovare la sua amica, che abita lontano dal quartiere in cui vive il ragazzo. F. R., spaventatissimo, ha promesso che mai più “prenderà in prestito” un motorino! F. R. aveva rubato lo scooter solo poche ore prima del ritrovamento.

Ricostruisci i fatti come sono narrati nell’articolo di cronaca, poi sistemali in ordine cronologico.

I carabinieri hanno trovato ....................................................................... Il ladruncolo aveva posteggiato lo ........................................................... I due ragazzi .......................................................................................... quando sono arrivati ............................................................................... Il ragazzo aveva .....................................................................................

Riscrivi l’articolo in ordine cronologico. Puoi cominciare così:

Mantova – Ieri un ragazzo di 14 anni, F. R., …

Riordinare cronologicamente fatti.

61


Il tasso Il tasso ha il muso striato di bianco e di nero, è molto elegante. Questo animale vive nei boschi dove la vegetazione non è troppo alta. Mangia mirtilli, bacche varie e tutti i tipi di frutta che può trovare sui cespugli più bassi; infatti non sa arrampicarsi. Mangia anche lumache, lombrichi, insetti e, talvolta, qualche topo. Il tasso costruisce tane molto ampie, piene di cunicoli di entrata e d’uscita, ma molte delle imboccature sono canali per l’areazione.

Qual è lo scopo di questo testo? ................................. ............................................ ............................................ ............................................ In quanti capoversi è diviso? ............................................

62

Il capoverso è una parte del testo che riguarda un aspetto, u n fatto, una tappa de ll’intero argomento. A lla fine di ogn i capoverso si va a capo.


Sottolinea in ogni capoverso le informazioni più importanti e completa la carta d’identità del tasso.

TASSO Aspetto fisico ...................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... Vive ............................................ ...................................................... ...................................................... Si nutre ................................... ...................................................... ...................................................... Tana ............................................ ......................................................

C’è un animale che conosci bene? Completa la sua carta d’identità.

..................... Aspetto fisico ...................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... Vive ............................................ ...................................................... ...................................................... Si nutre ................................... ...................................................... ...................................................... ......................................................

Verbalizza le due carte d’identità: prima oralmente, poi per iscritto. Ricavare informazioni da un testo; completare uno schema e verbalizzarlo.

63


Il riccio simpatico e “pungente” Il riccio ha un corpo grosso e tozzo, zampe robuste adatte per scavare il terreno, muso appuntito e occhi piccoli e brillanti. Ha la vista scarsa, ma l’olfatto molto sviluppato. Si nutre di insetti, larve, vermi, piccoli topi, rane, rospi, uova di uccelli, lumache. Mangia anche frutta, radici e funghi. L’aspetto più curioso di questa specie è la presenza sul dorso di una fittissima copertura protettiva di aculei, impiantati nella cute, che in pratica sono peli modificati. In caso di pericolo, il riccio si arrotola su se stesso, drizza gli aculei e diventa una palla spinosa. I piccoli hanno gli aculei sin dalla nascita, ma questi sono nascosti sotto la pelle del dorso, per non ferire la madre durante il parto. Il riccio è molto fedele al proprio territorio, dove costruisce una tana poco profonda, imbottita di vegetali. Il riccio va in letargo da ottobre ad aprile. In effetti è l’unico mammifero insettivoro che va in letargo. Durante questo periodo, la temperatura corporea scende da 34°C a 4°C e i battiti cardiaci da 120 a soli 20 al minuto! La vita media del riccio si aggira intorno ai 5-7 anni; se, invece, viene tenuto in cattività riesce a vivere anche 10 anni. È facile, infatti, che un riccio rimanga vittima di un incidente stradale: i fari delle auto spesso lo abbagliano in mezzo alla strada. Inoltre questi animali spesso non raggiungono l’età adulta a causa del freddo. M. Paternò, Erasmo

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Qual è lo scopo di questo testo? .................................................................. ...................................................................................................................... Sottolinea nel testo le caratteristiche del riccio, poi completa lo schema.

RICCIO Corpo ............................................ ........................................................ Zampe ............................................ ........................................................ Muso .............................................. ........................................................ Vista ............................................ ........................................................ Sul dorso ................................... ........................................................ Si nutre ..................................... ........................................................ In caso di pericolo ............ ........................................................ Tana .............................................. ........................................................ Va in letargo ........................... ........................................................ Vita media ................................. ........................................................

Verbalizza lo schema prima oralmente, poi per iscritto.

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. aculeo: .................................. ............................................... ............................................... cattivitĂ : ................................ ............................................... ............................................... larva: ..................................... ............................................... ............................................... letargo: .................................. ............................................... ...............................................

Ricavare informazioni da un testo; verbalizzare oralmente e per iscritto uno schema; usare il vocabolario.

65


Le formiche Le formiche sono gli animali più numerosi della Terra. Se ne conoscono 8800 specie, che vivono in ogni luogo della Terra escluse le regioni polari. Il loro numero è di circa dieci milioni di miliardi; sono più numerose di tutti i mammiferi, gli uccelli, i rettili e gli anfibi messi insieme. Le formiche sono molto utili all’uomo e all’ambiente per molti motivi: rivoltano il terreno, lo areano, lo drenano e lo fertilizzano; esse infatti costruiscono nidi, scavano canali e trasportano nel sottosuolo foglie, semini e altre sostanze organiche. Seminano perché spargono i semini di molte piante. Spazzano l’ambiente, ripulendo e mangiando più del 90% delle carogne di piccoli animali. E. O. Wilson, Le formiche, Selezione

Da quanti capoversi è formato il testo? ....................................................... Quali informazioni vengono fornite nel primo e nel secondo capoverso? Sottolineale con colori diversi.

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Completa lo schema verbalizzandolo prima oralmente, poi per iscritto.

animali piĂš ................................................................ .................................................................................

FORMICHE

utili perchĂŠ

rivoltano il terreno lo areano lo drenano lo fertilizzano

costruiscono .................................. scavano ......................................... trasportano .................................... ....................................................... ....................................................... spazzano ....................................... ....................................................... .......................................................

Cerca sul dizionario il significato delle seguenti parole. rivoltare: ................................ ............................................... ............................................... areare: ................................... ............................................... ............................................... drenare: ................................. ............................................... ............................................... fertilizzare: ............................ ............................................... ...............................................

Completare uno schema logico; verbalizzare oralmente e per iscritto uno schema; usare il vocabolario.

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Fagioli alla texaNa Ingredienti 2 scatole da 400 g di fagioli borlotti 2 spicchi d’aglio 5 o 6 foglie di salvia 4 cucchiai di passata di pomodoro 2 cucchiai d’olio sale e pepe q.b. Preparazione 1) Scolare i fagioli dal loro liquido. 2) In una padella antiaderente far imbiondire l’aglio nell’olio. 3) Aggiungere i fagioli, la passata di pomodoro, la salvia; regolare di sale e pepe. 4) Far cuocere a fuoco lento per 15 minuti circa.

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Che testo è quello che hai appena letto? ............................................................ A cosa serve? ........................................................................................................... Come sono le frasi? Lunghe o corte? .................................................................. Nel testo i verbi sono all’infinito perché indicano solo l’azione. Sottolineali.

Il testo delle ricette deve esse re chiaro, si deve capire subito. Deve contenere: – gli ingredienti; – le fasi della preparazione; – il tempo della preparazione.

Scrivi una semplice ricetta (per preparare una spremuta, un toast, il tè…).

Ingredienti

Preparazione

Conoscere le ricette; scrivere una ricetta.

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SPRUZZATE DI PEPE CONTRO IL CRIMINE Sarà il pepe l’arma usata dalla polizia britannica contro i criminali più incalliti. A diffondere ufficialmente la notizia è stato lo stesso corpo di polizia. Inoltre, è stato annunciato che la sperimentazione della nuova e già temuta “arma”, una bomboletta spray, avrà inizio nella regione del Sussex. Lo spray conterrà una specie di pepe sintentico creato in laboratorio, che avrà un grande effetto irritante, ma non procurerà danni irreparabili alla salute di chi sarà preso con le mani nel sacco. Il gas, infatti, costringe a chiudere gli occhi, ma la sensazione di bruciore passa nel giro di mezz’ora. Anche i poliziotti italiani sono interessati a questo tipo di armi. Loro però, e non è uno scherzo, preferiscono la versione al peperoncino. da Erasmo

Qual è la nuova arma di cui si parla nell’articolo? ....................................... ...................................................................................................................... Che effetti avrà? .......................................................................................... Chi la userà? ................................................................................................

Scrivi una “promozione pubblicitaria” di questo prodotto. Il tuo testo avrà lo scopo di convincere le varie centrali di polizia ad acquistare la bomboletta. Dovrai illustrare le caratteristiche del prodotto, i suoi effetti, la sua utilità. Ora crea un volantino per promuovere l’acquisto di questa bomboletta spray.

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Produrre un testo persuasivo e un volantino.


Ciao amici3_linguaggi+lab.2007

28-02-2007

12:25

Pagina 71

S O FARE … LA CA M PAGNA Una scacchiera colorata di campi, ordinatamente coltivati. Campi di grano biondo fulvo, di girasoli giallo oro, di viti verde rame. Tutti illuminati dal cocente sole d’agosto. Una stradicciola snodata tra gli alberi che circondano i campi. In fondo una casetta per gli attrezzi, di legno chiaro, con una porticina dipinta di rosso. Un intenso profumo di aromi aleggia nell’aria. Silenzio, pace.

Quale paesaggio viene descritto?................................................................. Che atmosfera c’è? confusione ■ pace ■ Sottolinea i dati di colore presenti nel testo.

Ora descrivi lo stesso paesaggio in una grigia giornata autunnale. ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ...................................................................................................................... ......................................................................................................................

Cogliere gli elementi descrittivi; rielaborare un testo.

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Ciao amici3_linguaggi+lab.2007

28-02-2007

12:56

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S O FARE… DUE TESTI: IL CASTORO E LO SCO R PIONE Esistono 800 specie diverse di scorpione. Il castoro è famoso per la costruzione di dighe, tanto da essere definito “ingegnere”. Vive in Africa, nelle regioni aride dei deserti e delle savane, ma lo si trova anche in quelle a clima temperato. È, infatti, un roditore instancabile: durante tutto l’anno rosicchia i rami degli alberi e li depone sulle sponde dei corsi d’acqua sbarrandone il percorso. Come mai? Perché controlla il livello dell’acqua. È famoso per il pungiglione velenoso, che è solito usare per paralizzare le sue prede. Infatti, la sua tana ha un ingresso subacqueo per evitare che i nemici vi possano entrare. Se il livello dell’acqua si abbassa, la sua tana risulta visibile, se invece si alza, tutta la tana viene sommersa d’acqua. Il veleno di alcune specie è utilizzato anche come medicina.

Sottolinea con colori diversi i due testi che sono stati mischiati. Qual è lo scopo di questi testi? ................................................................... Ora completa le carte d’identità dei due animali descritti. CASTORO

E‘ un ................................. Costruisce .................... .......................................... .......................................... per ................................... .......................................... .......................................... SCORPIONE

Vive.................................. .......................................... il suo pungiglione .......................................... ‘ Il suo veleno puo....... .......................................... ..........................................

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Riordinare due testi; ricavare informazioni da un testo.


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