parole
4 Riflessione linguistica
Quaderno operativo integrato Grammatica visiva Logica
Verifiche formative Percorsi interdisciplinari: riflessione linguistica e arte si incontrano
4 Riflessione linguistica
Quaderno operativo integrato
Grammatica visiva Logica
Verifiche formative
Percorsi interdisciplinari: riflessione linguistica e arte si incontrano
Gruppo Editoriale
Maria Rosa Benelli • Maria Rosa MontiniINDICE
FONOLOGIA
4 La fonologia e l’ortografia
6 Le maiuscole
7 Le sillabe
8 La divisione in sillabe
10 L’accento
12 L’apostrofo
14 La punteggiatura
18 VERIFICA
20 I LINGUAGGI SI INCONTRANO...
ORTOGRAFIA
22 C e G suoni duri e dolci
23 Suoni dolci CE • CIE • GE • GIE
24 GLI • LI • LL • G + L
25 GN • GNI • NI
26 CU • QU • CQU • CCU • QQU
28 MB • MP • SCE • SCIE
29 L’uso dell’H
30 Le consonanti doppie
32 VERIFICA
LESSICO
34 La radice e la desinenza
35 Le parole derivate
36 Le parole alterate
37 Le parole composte
38 Le famiglie di parole
39 VERIFICA
40 I sinonimi e i contrari
41 Gli omonimi
42 Le parole generali e le parole particolari
43 Le parole polisemiche
44 Il dizionario
45 Come usare il dizionario
46 VERIFICA
48 I LINGUAGGI SI INCONTRANO... MORFOLOGIA
50 La morfologia
51 I nomi comuni e i nomi propri
52 I nomi concreti e i nomi astratti
53 I nomi individuali e i nomi collettivi
54 Il genere: maschile e femminile
57 Il numero del nome: singolare e plurale
58 Forme particolari di plurale
61 I nomi primitivi e i nomi derivati
62 I nomi alterati
63 I nomi composti
64 VERIFICA
66 L’articolo
67 VERIFICA
68 Gli aggettivi qualificativi
70 I gradi dell’aggettivo qualificativo
73 VERIFICA
74 Il pronome
75 I pronomi personali
76 Gli aggettivi e i pronomi possessivi
78 Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi
80 Gli aggettivi e i pronomi indefiniti
82 Gli aggettivi e i pronomi interrogativi
83 Gli aggettivi e i pronomi esclamativi
84 Gli aggettivi e i pronomi numerali
86 VERIFICA
87 I pronomi relativi
89 VERIFICA
90 Il verbo
91 Le tre coniugazioni
92 La persona e il numero del verbo
93 I tempi del verbo
94 I verbi essere e avere
95 I modi del verbo
96 Il modo indicativo
98 Il modo indicativo: tempi semplici e composti
101 Il modo congiuntivo
102 Come si usano i tempi del congiuntivo
103 Il modo condizionale
104 Il modo imperativo
105 I modi indefiniti
106 VERIFICA
108 Tavole dei verbi
La coniugazione del verbo
109 Tavole dei verbi
La coniugazione del verbo AVERE
110 Tavole dei verbi
La prima coniugazione • LODARE
111 Tavole dei verbi:
La seconda coniugazione • TEMERE
112 Tavole dei verbi:
La terza coniugazione • SENTIRE
113 VERIFICA
114 L’avverbio
115 La preposizione
116 La congiunzione
117 Le esclamazioni
118 VERIFICA
120 I LINGUAGGI SI INCONTRANO...
SINTASSI
122 La frase
123 La frase minima
124 Il soggetto
125 Il soggetto sottinteso
126 Il predicato
127 Il predicato verbale e il predicato nominale
128 Le funzioni del verbo essere
129 VERIFICA
130 I complementi
131 Il complemento oggetto
132 I complementi indiretti
134 VERIFICA
136 I LINGUAGGI SI INCONTRANO...
138 L’INVALSI VERSO
144 ESERCIZIARIO
200 MAPPE VISIVE
LA E F O N O O I A L G L’ O R T I G A A F O R
La fonologia è la scienza che studia i fonemi, cioè i suoni che emettiamo quando parliamo.
I fonemi, combinandosi tra loro, formano le parole di una lingua.
L’ortografia è l’insieme delle regole che servono per scrivere correttamente.
I fonemi, quando vengono scritti, si chiamano grafemi o lettere e nel loro insieme formano l’alfabeto.
L’alfabeto italiano è composto da 21 lettere: 5 vocali (a, e, i, o, u) e 16 consonanti a cui ne sono state aggiunte 5 (j, k, w, x, y) che servono per scrivere e pronunciare parole straniere o di origine greca e latina.
L’alfabeto completo è il seguente:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z
Per mettere una serie di parole in ordine albabetico bisogna considerare la prima lettera della parola. Se le parole iniziano con una o più lettere uguali, si considera la prima lettera diversa.
Quando per indicare un certo suono non esiste un grafema corrispondente, se ne utilizzano due e così si forma un digramma, oppure tre grafemi, cioè un trigramma.
Sono digrammi:
• gn seguito da vocale: gnomo, spegnere, legna me…
• sc seguito da e oppure i: ruscello, sci roppo…
• gl seguito da i in finale di sillaba: gigl i, ventagl i
• ch, gh seguiti da e oppure i: chele, ch i mica, streghe, agh i
• ci, gi seguiti da a, o, u: arancia, cioccolata, ciu ffo, giacca, giostra, giudice…
Sono trigrammi:
• gli seguito dalle vocali a, e, o, u: maglia, foglie, migliore, pagliuzza…
• sci seguito da a, o, u: fascia re, sciopero, sciupare…
• sci seguito da e nelle parole: usciere, scienza, coscienza e nei loro derivati.
1
Cambia la lettera iniziale delle parole per formarne altre con significato diverso.
Segui l’esempio.
2
3
4
5
serra: raso: vento:
suono: cono: monte:
mago: porta: gatto:
Cambia la vocale colorata per ottenere nuove parole. Segui l’esempio.
lana: cera: sento:
sacco: tenda: ragno:
pinna: corvo: fiori:
Cambia l’ordine delle lettere nelle seguenti parole (anagramma) per ottenerne delle altre. Segui l’esempio.
vena
nave: nido: mela:
tela: cane: ramo:
cardo: mare: tavola:
Osserva la lettera iniziale e numera le parole secondo l’ordine alfabetico.
Segui gli esempi.
formica orso altalena yoga raggio
quadro kiwi istrice deltaplano cuscino
mosca luce uscita erbario grattugia
terra luna 1 2
nuvola sacco buccia valigia hotel
parco würstel tasca jeep xilofono
Quale lettera manca?
Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole.
cetriolo • cappello • cavallo • cipolla • cassetto • curva • cravatta • corvo • cesto • chiesa
LE MA I U C L E S O
La lettera maiuscola si usa:
• all’inizio di un testo;
Ciao Rebecca, come stai? Ti presento il mio
cagnolino Rocky.
• dopo il punto fermo, il punto interrogativo o esclamativo;
• con tutti i nomi propri di persona o di animale e nei cognomi.
La lettera maiuscola, però, si usa anche in altri casi:
• all’inizio di un discorso diretto: P iero mi chiese: “Posso venire a casa tua?”…
• nei nomi propri geografici o astronomici: Roma, L iguria, G ermania, Marte, Saturno…
• nel nome di una via e di una piazza: via Verdi, piazza Mazzini…
• nei titoli di libri, di film, di giornali: P inocchio, S tar Wars, Topolino, Focus…
• nei nomi di festività: Natale, Pasqua, Capodanno…
• nei nomi che indicano popoli: i Giapponesi, gli S pagnoli, gli A mericani…
• nei nomi di opere d’arte: la Gioconda, il David…
• nei nomi delle squadre o di gruppi musicali: la Juventus, i Måneskin…
1
Sottolinea le parole che si scrivono con la lettera maiuscola.
geppetto • tirreno • gatto • paese • italia • penisola • cervino • fiume • ragazza • filippo • egitto • monte •
ponte • egizi • orco • città • cenerentola • piazza • elba • stella • nonno • napoli • mare • jovanotti • giulio • mamma • capitale • alpi • dolomiti • pianura • giove
2
Segna con una X la frase scritta con le lettere maiuscole corrette.
Il cane di mio cugino Roberto si chiama fido.
il cane di mio cugino roberto si chiama Fido.
Il cane di mio cugino Roberto si chiama Fido.
Riscrivi la seguente frase inserendo le lettere maiuscole dove necessario. a natale siamo stati dai nonni pina e giovanni che abitano in via alfieri a firenze.
LE S I L L AB E
Questo gelato è
FA/VO/LO/SO
La sillaba è un suono o un gruppo di suoni con almeno una vocale all’interno di una parola; ogni gruppo viene pronunciato con una sola emissione di voce.
Le parole sono composte da una o più sillabe; in base al numero delle sillabe che le compongono, le parole si classificano in:
• monosillabe, cioè formate da una sola sillaba: ma, su, sai, da, in, con…
• bisillabe, cioè formate da due sillabe: ca/ne, gat/to, que/sto, gran/chio…
• trisillabe, cioè formate da tre sillabe: pa/re/te, na/sco/sto, im/bu/to…
• quadrisillabe, cioè formate da quattro sillabe: e/le/fan/te, fan/ta/sti/co…
• polisillabe, cioè formate da cinque o più sillabe: tra/ve/sti/men/to…
1
Da ogni parola puoi ricavarne un’altra togliendo una sillaba all’inizio o alla fine. Segui l’esempio.
onda
ondata studente decoro finestra remare strapiombo
2
Ricomponi le sillabe in modo da formare parole di senso compiuto.
na / gior / le go / fe / fri / ro / ri la / rel / ban / ca tri / ac / no / qui te / re / pro / sta stic / re / pa / cie
3
Sottolinea in rosso le parole bisillabe, in blu le trisillabe e in verde le quadrisillabe, poi riscrivile al posto giusto.
libro • pantofola • scrigno • lavandino • terrazzo • lucertola • prato • montagna • lavatrice • prugna • carrozza • bottiglia
bisillabe
trisillabe
quadrisillabe
LA IN D S I I V L I L I A N E E S O B
Dividere una parola in sillabe vuol dire separare tutte le sillabe che la compongono.
Esitono delle regole ben precise per la divisione in sillabe.
• Una vocale a inizio parola, seguita da una o due o più consonanti (non doppie), forma una sillaba: a/mi/co a/qui/lo/ne i/stri/ce
• Una consonante semplice seguita da una vocale forma una sillaba: li/mo/ne pe/co/ra
• Le consonanti doppie, compresi i gruppi cq e qq, si separano sempre: cas/set/to ac/qua/rio
• La s impura, cioè seguita da una o più consonanti, non si separa mai: mo/stro pa/sta di/sprez/zo ri/sciac/quo
• I gruppi di consonanti b, c, d, f, g, p, t, v + l o r non si separano mai: bi/blio/te/ca pi/gro in/cro/cio im/pron/ta
• I gruppi di consonanti ch, gl, gh, gn, sc che si pronunciano con un solo suono non si separano mai: so/glio/la pe/sce di/se/gno o/che
• Le consonanti l, m, n, r seguite da un’altra consonante si separano: pon/te om/bra al/to par/co
• I gruppi di due o tre vocali che si pronunciano come se fossero una sola sillaba non si separano mai: fiu/me piu/ma
• I gruppi di due vocali che si pronunciano separatamente, come se fossero due suoni distinti, si separano sempre: le/o/ne ma/e/stra
1
Dividi in sillabe le seguenti parole. Segui l’esempio.
stra / da sussidiario turismo acquitrino taccuino autista acquisto struzzo abete agnello
Elimina con una X i gruppi che non sono sillabe. Scopri la parola formata dalle sillabe rimaste, lette in successione, poi riscrivila.
5
Alcune delle seguenti parole sono state divise in sillabe in modo errato. Individua gli errori e correggi.
al/te/zza
acq/ua/ti/co
au/gu/ra/re
pes/ci/ve/ndo/lo
min/ie/ra
fi/ne/stra
4 Suddividi le parole in sillabe, poi cancellale da quelle dell’elenco. Le sillabe rimaste formeranno il nome di una bella città italiana. Segui l’esempio. mi • quo • bri • por • om • fi • stra • ghet • li • ta • lo • ren • cio • brel • ac • ne • spa • na • ze • la • ti
3 In ognuna delle seguenti coppie segna con una X la parola suddivisa in sillabe in modo corretto.
di/re/ttri/ce di/ret/tri/ce mi/ne/stro/ne mi/nes/tro/ne con/chi/glia con/chi/gli/a a/cqua/rio ac/qua/rio ri/fle/ssio/ne ri/fles/sio/ne scie/nzia/to scien/zia/to
6
minestra acquolina ombrello porta
spaghetti briciola
La città italiana è
Completa la prima parola con una sillaba facendo sì che essa sia la sillaba iniziale della seconda parola. Segui l’esempio.
scon po par da fine da om ce ciuf ca stre ra
LOGICA
mi / ne / stra to to ali
Suddividi le parole in sillabe, poi elimina con una X una sillaba per ottenere una nuova parola. Segui l’esempio.
a / gnel / li:
tridente:
cerbiatto: ...........................
corrente:
collana:
turchino: puntiglio:
canzone:
robusta: ....................................
ciambella:
intorno: .....................................
pascoli: pistola:
camicia: strumento:
L’ A C C E T N O
Lia, la tua matita è rotolata là, sotto quell’armadio, perciò prendi la mia.
L’accento è il segno che si usa per indicare la sillaba su cui la voce si appoggia con maggiore intensità. Questo tipo di accento si chiama accento tonico È necessario mettere l’accento:
• quando la voce cade sull’ultima vocale di una parola: perciò, libertà, però
• sulle parole formate da una sola sillaba che terminano con due vocali: più, già, ciò
• sulle parole composte con tre, re, blu, sa, su: ventitré, viceré, rossoblù, chissà, lassù
• su alcune parole formate da una sola sillaba che possono essere confuse con altre uguali, ma con significato diverso:
dà
(voce del verbo dare)
è
(voce del verbo essere)
là
(avverbio di luogo)
lì
(avverbio di luogo)
né (congiunzione)
sé (pronome)
sì (avverbio)
tè
(nome di bevanda)
dì (nome)
Questa suoneria mi dà proprio fastidio.
da (preposizione)
È ora di tornare a casa. e (congiunzione)
Ora vado di là in cucina. la (articolo)
Metti pure lì il mio zaino. li (pronome)
Antonio non è né grasso né magro. ne (pronome)
È partita e ha preso con sé la sua gatta. se (congiunzione)
Vuoi che veniamo tutti da te sabato?
Hai invitato Luigi e Susanna.
Hai preso tu la gomma di Amir?
Sto cercando i miei quaderni: li hai visti?
Che buono!
Ne vorrei anch’io.
Se domani farà bello, andrò in piscina.
Sì, Anna, hai ragione! si (pronome) Domani si va in gita?
Nel tè vuoi latte o limone? te (pronome)
Sandro lavora notte e dì al suo progetto. di (preposizione)
Te lo dicevo che era giusto!
La matita di Laura è blu.
Non si mette mai l’accento sulle parole di una sola sillaba che terminano con una sola vocale e non si possono confondere con altre: me, tre blu, su, fra, tra, (io) so, (io) sto, (egli) fu…
1
Segna l’accento sulle parole quando occorre.
domenica • verita • coraggio • trentatre • virtu • sognera • tappa • cioe • dolce • pensano • bonta • cattiveria • musica • pubblicita • quassu • affinche • puo • perche • vicere • paura
2
Correggi gli errori nell’uso dell’accento: aggiungilo dove manca e toglilo dove è stato segnato in modo sbagliato. Riscrivi le frasi corrette.
• Il però che e in giardino e stato piantato da poco, pero e gia fiorito.
• Chissa se Luisa organizzerà una festa per il suo compleanno?
• Io credo chè la liberta sia il bene principale per l’umanità.
• Lassu sullà cima di quella montagna lunedi scorso ho visto un’aquila.
• Trè anni fa il nonno mi porto al portò di Genova per vedere le grandi navi.
• Non dire nò, sei stato tù a fare la spia, non ti parlero mai piu.
3
Nelle seguenti frasi le parole evidenziate non hanno l’accento. Aggiungilo tu soltanto quando è necessario.
• Il treno che arriva da Milano e in ritardo perche c’e stato un problema sui binari.
• La maestra dice che fare da se e meglio rispetto a copiare il lavoro degli altri.
• Ho perso gli occhiali, li hai visti? Eppure li avevo messi li al solito posto.
• Federico non ama le carote ne i carciofi, mangerebbe solo il pure di patate.
• Nicoletta mi da sempre una mano e non si arrabbia mai.
• Per arrivare lassu a quel ripiano della libreria dovro salire su una sedia.
4 donò passato remoto del verbo donare
Riscrivi le parole con l’accento e spiega il diverso significato. Segui l’esempio.
• dono
• gioco
• leggero
A F P O O S R T O
L’apostrofo è il segno grafico che indica l’elisione, cioè l’eliminazione della vocale alla fine di una parola davanti a un’altra parola che inizia anch’essa per vocale.
È necessario usare l’apostrofo:
• con gli articoli determinativi la e lo, le rispettive preposizioni articolate e l’articolo indeterminativo femminile una: l’impronta, l’uomo, dell’aria, nell’angolo, un’elica…
Chi ha scritto questo avviso di certo non sa usare l’apostrofo!
LO ACCESSO ALLA OASI NATURALE È CONSENTITO NELLO ORARIO
INDICATO ALLA ENTRATA DEL PARCO.
• con gli aggettivi bello, bella, santo, santa, quello, quella: bell’oggetto, bell’idea, sant’Antonio, sant’Anna, quell’uomo, quell’uva…
• con ci, come, dove davanti al verbo essere: c’è, c’era, com’è, com’era, com’erano dov’è, dov’era, dov’erano…
• davanti ai numeri la cui pronuncia inizia per vocale: l’8 aprile, l’11 novembre…
• con la parola po’ (forma tronca di poco): un po’ di pane, aspetta un po’
• nella seconda persona singolare dell’imperativo presente di alcuni verbi: (dai) da’ la matita a Paolo!, (fai) fa’ presto!, (vai) va’ a casa!, (stai) sta’ fermo!, (dici) di’ la verità!…
ATTENZIONE!
Non si mette mai l’apostrofo:
• davanti a parole che iniziano con ia, ie, io, iu: la iena, la iuta, nello Ionio…
• con i pronomi personali li, le: li aspetterò, le inviterò…
• con la parola qual (forma tronca di quale) seguita dal verbo essere: qual è, qual era…
1
Scrivi l’articolo determinativo e indeterminativo davanti alle seguenti parole. Segui gli esempi.
l’ un
l’ un’
/ elefante / aquila
/ edicola / ombrello
/ alba / uscio
/ angolo / onda
/ ipotesi / orecchino
/ uovo / elmo
/ attore / esperta
/ unità / attrezzo
/ attrezzatura / errore
/ indizio / idea
2
Inserisci l’apostrofo quando occorre.
• Tornerò sulla isola di Capri lo anno prossimo.
• Quella auto fa uno strano rumore, eppure è appena uscita dalla officina.
• Alla amica di Laura hanno regalato una amaca da mettere sotto lo albero.
• Sei proprio un bello amico! Non mi hai detto che ho fatto quello errore nella verifica.
• Ci è Francesca in casa? Vorrei andare con lei alla edicola.
• Non ricordo come era lo anello di Giulia: era di oro o di argento?
• Quello uomo si muove nella acqua con la agilità di un pesce.
3
Riscrivi l’espressione inserendo l’apostrofo quando occorre. quella amica grande emozione quale era una invenzione
buono uomo santo Agostino lo asino questo anno
senza altro di accordo
4
Scrivi solo le parole che, se apostrofate, cambiano significato. Segui l’esempio.
senza apostrofo con l’apostrofo
sera s’era (si era)
luogo letto
luna
5
Osserva il disegno e completa con l’, nell’, all’, sull’.
senza apostrofo con l’apostrofo
lago loro allora luce
• Mentre Luca stava dondolando altalena, improvviso, si è messo a piovere.
• Il bambino mette i piedi acqua della pozzanghera.
LA P I U A A N T T U G E R G
I segni di punteggiatura sono molto importanti perché segnalano nella lingua scritta le pause, le interruzioni, gli stati d’animo, le emozioni e le sensazioni che noi di solito, mentre parliamo, esprimiamo con il tono della voce.
Spero che la campanella
suoni presto. Oggi sono molto stanca.
Il punto fermo indica una pausa lunga, uno stacco forte che divide tra loro frasi di senso compiuto. Dopo il punto, se il pensiero è concluso, si va a capo.
1Sara mi sembra stanca, annoiata e anche un po’ triste, forse è preoccupata.
La virgola indica la più breve delle pause. Si usa negli elenchi di parole e anche per separare le frasi. Dopo la virgola ci vuole la lettera minuscola.
Soltanto in due frasi il punto fermo e la virgola sono stati usati in modo corretto.
Segna con una X e correggi gli errori nelle altre.
Barbara, conosce bene l’inglese Valentina lo spagnolo.
La mamma mi ha regalato un libro, un paio di scarpe, un maglione e un cappellino.
Domenica ripuliremo il parco. Perché è pieno di cartacce e di rifiuti.
La tua è un’ottima idea per trascorrere il pomeriggio. Come ti è venuta?
Laura. Se posso esserti utile. Chiamami pure quando vuoi.
2
Inserisci il punto fermo o la virgola, correggendo anche le maiuscole.
La neve soffice e silenziosa scendeva dal cielo
i tetti erano coperti da un manto bianco tutt’intorno c‘era silenzio
quiete e tranquillità nelle case del paese quasi addormentato
i camini emanavano un gradevole tepore i bambini giocavano
ridevano erano felici per quella candida e meravigliosa sorpresa
Mi iscriverò al corso di teatro; dicono che sia divertente.
Il punto e virgola indica una pausa maggiore della virgola e si usa per separare due frasi senza interrompere lo sviluppo del discorso. Anche dopo il punto e virgola ci vuole la lettera minuscola.
Maestra Daniela, ho un dubbio: si scrive così la parola soqquadro?
I due punti si usano:
• prima di un elenco o di una spiegazione;
• per introdurre il discorso diretto.
3
Inserisci il punto e virgola in modo opportuno.
• Tempo fa Sara diceva di voler diventare una cantante ora vuole studiare astronomia.
• Luca mi ha raccontato una bugia e io non lo perdonerò anzi per me l’amicizia è finita.
• Ieri mi stavo annoiando per fortuna è arrivato mio cugino e abbiamo giocato a calcio.
• Daniela cantava mentre riordinava la stanza Paolo però le chiese di smettere.
4
Punto e virgola oppure due punti? Segna con una X.
• Devo riordinare la mia stanza ; : lo farò durante le vacanze quando avrò tempo.
• La mamma mi aveva chiesto di comprare il pane ; : io invece ho acquistato il latte.
• La maestra ha un’idea per la fine dell’anno ; : una visita all’Acquario di Genova.
• Sabato scorso siamo andati in montagna ; : è stata una giornata bellissima!
• Antonella è andata dal medico ; : si sentiva poco bene.
Non vorrei deluderti… ma sei proprio un ingenuo a credere che Nicola sia tuo amico.
Che faccia! Che cosa ti è accaduto?
Lascia perdere! Volevo andare al parco, ma devo finire i compiti.
I puntini di sospensione sono sempre tre e si usano per interrompere un discorso e far capire che viene lasciato in sospeso, per creare attesa.
5
Il punto interrogativo si mette al termine di una frase che esprime una domanda.
Il punto esclamativo si usa per esprimere stupore, meraviglia, sorpresa, gioia o un comando.
Concludi i discorsi lasciati in sospeso dai puntini di sospensione. Segui l’esempio.
• Mi piacerebbe essere una mosca…
per sentire che cosa sta dicendo Matteo!
• Stavo per uscire di casa…
• Vorrei tanto telefonargli…
• Se tu volessi...
• In verità, non so se posso rivelartelo…
• Veramente noi…
• Non vorrei dire, ma…
6
Inserisci il punto interrogativo o il punto esclamativo in modo opportuno.
• Come si chiama quel supereroe che sembra un blocco di pietra
• Oh, non ci posso credere È arrivata la bicicletta che volevo
• È stata proprio una bellissima giornata
• Che cosa posso fare per farmi perdonare il pasticcio che ho combinato
• Hai già deciso i gusti del gelato Ti piace il gusto al melone
• Accipicchia Ho dimenticato di comprare i fogli da disegno
Le lineette si usano per aprire o chiudere il discorso diretto (: – …). Al posto delle lineette si possono usare le virgolette (: “…”).
Rebecca afferma di essere la migliore in matematica.
– Ditemi mia regina, che cosa posso fare per voi? –chiese il cavaliere.
La maestra era arrabbiata e ha chiesto ad Alex: “Perché hai copiato?
Ti avrei rispiegato la regola, se me lo avessi chiesto.”
Il discorso indiretto riporta le parole pronunciate da altri, riferite però da un narratore che non dice le parole esatte, ma le riformula. Scompaiono quindi i due punti e le virgolette o le lineette.
7
Il discorso diretto, invece, riporta direttamente le parole di chi parla, così come sono state pronunciate. Affinchè questo sia chiaro, le parole sono sempre introdotte dalle virgolette o dalle lineette.
Segna con una X se la frase contiene un discorso diretto o un discorso indiretto.
• Arianna esclamò: “Che bello rivederti!” D I
• Il presentatore ha annunciato l’inizio dello spettacolo. D I
• La maestra consiglia a tutti di ripassare bene i verbi. D I
• Ieri Alina mi ha chiesto: “Vuoi venire al parco con me?” D I
• Lo scienziato affermò: “Lo spazio è ancora un mistero!” D I
• La nonna domandò che ora fosse. D I
• L’allenatore ordina: “Correte per mezz’ora intorno al campo.” D I
• Sofia ammise di aver sbagliato. D I
• Riccardo si lamenta con Elena del brutto voto in matematica. D I
1
VERIFICA
Scrivi tra parentesi il numero delle sillabe da cui è formata ogni parola.
monte ( ) amica ( ) pianura ( ) più ( ) carrozzone ( ) abbigliamento ( ) giostra ( ) sciare ( )
2
Dividi in sillabe con una barretta le seguenti parole. ottobre trasparente quaderno ciliegia acquitrino artista elementare paese viaggio ringhiare partita aula
3
Segna con una X la frase in cui gli accenti sono stati posti in modo corretto.
Chissa se lo zio Piero riuscirà ad arrivare in tempo per la partita.
L’aria della città è assai più inquinata perche c’e molto traffico.
Devi dire sempre la verità e la gente ti amerà di più.
Daria non sta mai ferma. Salta di quà e di là come un grillo.
4
Nelle seguenti frasi inserisci l’apostrofo quando è necessario.
• Nella acqua dello stagno nuotano una oca e una anatra.
• A questa ora esco sempre con la amica di Giorgia.
• Questo è un bello oggetto di oro, ma quello anello è ancora più prezioso.
• Lo anno scorso abbiamo visitato la basilica di Santo Antonio.
5
Inserisci la punteggiatura che occorre (. , ; : “ “ ! ?) e aggiungi anche le lettere maiuscole dove necessario.
• Vuoi sapere una cosa alla festa è venuto anche Davide il fratello di Pietro
• Il disegno non è venuto bene più tardi lo rifarò
• La maestra esclamò bravissimi sono molto orgogliosa di voi
• Andrea suona la chitarra da anni suo fratello invece preferisce il pianoforte
• Per preparare la torta servono uova farina burro zucchero e latte
• Mi passi il sale per favore
• Durante l’intervallo ho giocato con Luca Davide e Luisa
• Evviva oggi andiamo in gita
6 Segna l’accento sulle parole che lo richiedono.
Tra le seguenti parole, quattro sono state divise in sillabe in modo errato. Segna con una X e riscrivile separando le sillabe correttamente.
fuo/che/rel/lo
i/mpe/rm/ea/bi/le a/cqu/edo/tto le/o/nes/sa no/vem/bre …............................................…… sca/ra/boc/chio ….....................................……
pas/ticc/io mi/ne/stro/ne u/si/gno/lo o/rches/tra/le
8
7 Nelle seguenti frasi sottolinea la forma corretta tra quelle indicate tra parentesi.
• Chissa perche Nicola non vuole piu giocare con me.
• Si, la tua idea e ottima, andro in vacanza a settembre.
• Il libro che cerchi e lassu, su quello scaffale.
• Passero lunedi prossimo a salutarti.
9
• Tutti dicono che il signor Carlo è un (buono • buon’ • buon) uomo.
• (Quello • Quell’ • Quel) albero è un olivo ultracentenario.
• (Quale • Qual’ • Qual) è la tua valigia?
• Gregorio è (un • un’ • uno) alunno preparato e diligente.
Inserisci nella favola tutti i segni di punteggiatura che mancano e aggiungi anche le lettere maiuscole.
Una capretta si era allontanata dal resto del gregge rimasta tutta sola d’un tratto si accorse che un lupo la stava seguendo si voltò ed esclamò buongiorno lupo scommetto che stai pensando di mangiarmi in un sol boccone ma almeno ti prego posso esprimere un ultimo desiderio Il lupo credendo di aver trovato la cena per la sera disse di sì allora la capretta chiese mi suoneresti il flauto così che io possa danzare mentre il lupo suonava alcuni cani sentirono la musica e lo scoprirono allora cominciarono a rincorrerlo il lupo pensò mi sta bene perchè ho voluto fare il musicista e non lo sono ma sono soltanto uno sciocco
Favole di Esopo, Einaudi Ragazzi
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
ILINGUAGGI SI INCONTRANO...
Vincent era un bambino solitario che passava molto tempo a osservare il cielo, le stelle che lo trapuntavano e i grandi campi di grano e di girasoli. Tutti i gialli e i blu rimasero catturati dal suo sguardo. Quando diventò pittore, liberò nei suoi quadri questi colori e creò magie di luci e magie di ombre.
• Usa anche tu i tuoi gialli e i tuoi blu per creare un paesaggio notturno.
MUSICA
Vincent van Gogh, La notte stellata sul Rodano, Parigi, Collezione privata Cristina Coppa Legora, Blu notte, giallo limone, Fabbri • Mentre dipingi, puoi ascoltare Polvere di stelle di Hoagy Carmichael. ARTENEL PRATO DEL CIELO
Il sole è tramontato tra nubi di rame. Dai monti azzurri giunge un’aria dolce Nel prato del cielo tra i fiori di stelle va crescendo la luna come un gancio d’oro.
Federico García Lorca
NOTTE STELLATA
Arrivano sulla collina davanti al fiume e al mare. Il cielo era pieno di stelle e le luci della città lontana si riflettevano nelle acque e in tante e tante luci scintillanti che si accendevano e si spegnevano continuamente.
FedericoGarcía Lorca
LE STELLE
Le stelle sono lontane… sembrano carovane sperdute nell’oscurità.
Ugo Betti
• Scrivi in ordine alfabetico le parole sottolineate, poi suddividile in sillabe. Segui l’esempio.
azzurri az / zur / ri
E C G
D L C I O SU ON D R I I U
Leggi i fumetti. Ti accorgerai che
le consonanti C e G non si pronunciano
Nelle notti di luna piena, i maghi e le streghe si radunano con i loro amici draghi
sempre allo stesso modo: qualche volta hanno un suono duro, altre volte hanno un suono dolce
Sì! Giocano e fanno festa, mangiando gelato, anguria e dolcetti di ci lato.
Nella nostra lingua, infatti, a volte uno stesso grafema può corrispondere a due suoni distinti.
È proprio quello che accade con le lettere C e G che hanno due suoni diversi:
• un suono duro davanti alle vocali a, o, u e davanti alle consonanti: ca ne, corsa, cupola, ga ra, gola, gu fo, crema, gra no…
• un suono dolce se sono seguite da e oppure da i: cena, cipolla, gelato, gi ro…
ATTENZIONE!
Le lettere C e G si pronunciano con un suono duro quando sono seguite da h e dalle vocali e ed i: forchetta, chiodo, ghepardo, ghianda...
1
Sottolinea le parole in cui c e g hanno suono dolce.
gesto • guanto • cenare • celeste •
giustizia • golosone • città • custode •
magia • acuto • racconto • ricetta • strega • manciata • canzone • cubo • giostra • stangata • pace • ingegno
Colora il riquadro con la parola scritta correttamente.
Sottolinea gli animali il cui nome contiene c e g con suono duro.
ghiro • cervo • civetta • grillo • gallo • gorilla • fagiano • lumaca • paguro •
giraffa • gazzella • anguilla • cimice • corvo • capra • tigre • gatto • cernia • rinoceronte • gufo • pernice • oca
3 orologio chiesa fanciulla
orologhio ciesa fanchiulla
incendio bottega spaghetti
alge cerchio albergo
inchendio bottegia spagetti alghe cercio albergio
2SU ON D L C I I O
CE CIE GE GIE
Queste ciliegie sono buone!
Quando sono seguite dalle vocali e ed i, le lettere C e G devono essere pronunciate con un suono dolce. In genere per indicare questa pronuncia non è necessario scrivere la vocale i È necessario mettere la vocale i soltanto:
Posso prendere una ciliegia dal tuo cestino?
• nelle parole: cielo, grattacielo, cieco, superficie, pasticciere, specie, sufficiente, insufficiente, deficiente, efficiente, società, socievole, crociera, arciere, paciere, braciere…
• nelle parole: igiene (e derivati), effigie, formaggiera, raggiera…
• nel plurale dei nomi che al singolare terminano in - cia e - gia, quando questi suoni sono preceduti da una vocale: cam icia / cam icie, acacia / acacie, farmacia / farmacie, bugia / bugie, antologia / antologie
ATTENZIONE!
• Se i nomi al singolare terminano con i suoni -cia e -gia, ma sono preceduti da una consonante, il loro plurale terminerà con -ce e -ge: pancia / pance, freccia / frecce, roccia / rocce, pioggia / piogge, frangia / frange, spiaggia / spiagge...
• Quando -cia e -gia si trovano all’interno di un verbo, la i scompare davanti alle desinenze in -e: baciare: baceremo / bacerebbe, mangiare: mangeremo...
1
Completa le parole con ce • cie / ge • gie.
rchio effi nte i nista superfi can llo ur nte rag ra spe indi stione mento insuffi nte
2
Scrivi il plurale delle seguenti parole. minaccia corteccia valigia energia doccia grattugia
È finito l’olio!
GLI LI LL G + L
Quando il digramma GL seguito dalla vocale i viene pronunciato come un unico suono, si usa GLI coniglio, maglia, foglio, cespuglio, sbadiglio, figlia, lugli Nei seguenti casi invece si usa LI:
• nella sillaba iniziale di parola: liana, lievito, lieve,
• quando la l si raddoppia in ll: sol lievo, al lievo, al li
• nei nomi propri di persona (ma non in Guglielmo e Gigliola): Emi lia, Ceci lia, Giu lio…
• in alcune parole che derivano dal latino: esi lio, mi lione, vigi lia, cava liere…
• in alcuni nomi geografici che derivano dal latino: Emi lia, Sici lia, Ita lia, Versi lia…
ATTENZIONE!
In alcuni casi le due consonanti
G e L hanno un suono distinto e si pronunciano separate (G + L ): glicine, geroglifici, glicerina, negligenza... La parola familiare, che deriva dal latino familia, si può scrivere anche famigliare.
Completa le parole con li, lli oppure gli.
1
Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto.
squadriglia • vegliero • conchilia • imbroglio • aglietare • sonalio • biglietto • saliera • petroglio • voliera • mobigliere • maniglia
ita ano vo a ma one gi o venta o Giu a Virgi o Gi ola
sve a o o riposti o Ama a mi ardo ta ere cande ere pa aio tova a grovi o domici o umi azione sba are evito a evo cespu ana fo o Emi a so baga o germo o esi o
GN GNI NI
Lo sai che noi sogniamo tutte le notti?
Il digramma GN è sempre pronunciato allo stesso modo, indipendentemente dalla vocale che lo segue: campagna, ingegnere, ragno, piagnucolare… Perciò nei suoni gna, gne, gno, gnu non si mette mai la i.
Ci sono però alcune eccezioni:
• la parola compagnia;
Sì, anche se io non ricordo mai niente di quello che sogno!
• i verbi in - gnare (bagnare, insegnare, disegnare, guadagnare, sognare…), alla 1a persona plurale dell’indicativo presente e alla 1a e 2a persona plurale del congiuntivo presente vogliono la i, perché le desinenze di queste voci verbali sono -iamo e -iate: noi bagnia mo, noi insegnia mo, che noi disegnia mo, che voi guadagniate…
ATTENZIONE!
Il gruppo NI va sempre a braccetto con un’altra vocale: ge colonia, Campania, Antonio, riunione, scrutinio, coniugazione...
1
Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto.
gniente • gnomo • convegnienza • campagnia • ragnatela • mignolo • pignia • miniera • falegniame • montagna • compagnio • ignioto • mattiniero • ingegnere • comigniolo • unione • matrimognio • amarognolo • agniello • vignetta • pugnio • castagno • cogniome
Leggi le frasi e completa le parole con gn oppure ni.
• Il cavallo galoppa con la cri era al vento.
• Nel mese di giu o finisce la scuola.
• Sul luogo dell’incidente intervennero i carabi eri.
• Mi piacciono le casta e bollite.
• La casa delle api si chiama ar a.
• Per firmare si deve scrivere nome e co ome.
• Sul terrazzo c’è un gera o fiorito.
CU QU CQU CCU QQU
Si scrive cu quando il gruppo è seguito da consonante: cu f fia, cu bo, cur va, cu l la…
Il gruppo qu invece è sempre seguito da vocale: quadro, quercia, qui ndici, quoziente…
Il gruppo cqu si trova:
• nella parola acqua e nei suoi derivati: acquazzone, acquerello, acqu itrino…
• nelle parole: acqu isto, acqu istare, acqu isire, acqu irente, acqu ietare…
• nei passati remoti: piacque, tacque, nacque, giacque, acquattò…
1
Completa le parole con cu oppure qu.
Sofia mi piace molto, quando la vedo mi
batte forte il cuore!
Si scrivono con cu, anche se il suono è seguito da una vocale, le seguenti parole e quelle derivate: cuore, cuoco, cuoio, circuito, scuola, proficuo, scuotere, arcuare, cospicuo, acuire, percuotere…
Si usa ccu quando subito dopo c’è una consonante: occupare, accurato, accusa… con l’eccezione della parola taccuino. Il gruppo qqu si trova solo nella parola soqquadro.
li ido pola adrante inno o in ieto adrato stode cir ito a to s adra con istare in dine esito os rità cciolo se enza a leo rioso ltura la stre
2
Leggi le frasi e completa le parole con ccu, qqu oppure cqu.
• Zio Paperone ama a mulare denaro e si preo pa dei ladri.
• Dopo il rimprovero, il bambino ta e per molto tempo.
• Il giudice, dopo un’a rata indagine, a sò l’imputato di furto.
• La lavatrice non riscia a più il bucato: dovrò a istarne un’altra.
• Il gattino, per la paura, si è a attato in un angolo.
• Il suba eo si a cciò dietro una roccia per fotografare uno squalo.
• I ladri misero a so adro l’intero appartamento.
3
Per ogni gruppo, segna con una X la parola errata.
occupare taccuino acquedotto aquaragia accuisire acquitrino accuirente acquisto acquistare soqquadro disoccupato liquido risciacquare cirquito cuoio quesito
4
In ogni frase cerchia in verde la parola corretta tra quelle indicate tra parentesi.
• Quando arrivò l’insegnante, tutti gli allievi (taccuero / tacquero).
• Ogni mese nelle scuole si fanno le prove di (evaquazione / evacuazione).
• Mi piacerebbe avere un (acquario / accuario) con dei pesci tropicali.
• Mio cugino ha vinto al lotto una (cospiqua / cospicua) somma di denaro.
• È ora di cena: (risciacquati / risciaqquati) le mani.
• Oggi Roberto mi sembra un po’ (irrecuieto / irrequieto).
5
Scrivi le parole corrispondenti alle definizioni.
• Forte temporale
• Figura geometrica con 4 lati e 4 angoli uguali
• 3a persona singolare del passato remoto di giacere
• Sinonimo di colpire con violenza, bastonare
• Che non fa male
• Rannicchiarsi per non farsi vedere
• Comperare
6
Segna con una X le tre frasi che contengono un errore. Poi correggi le parole errate e riscrivile in modo corretto.
Ognuno di noi deve agire in modo consapevole per non inquinare la Terra.
La mamma prese in braccio il suo bambino che subito si accuietò.
Ogni giorno leggo due quotidiani per tenermi aggiornata.
L’aggettivo profiquo significa vantaggioso, utile.
Il mercurio è l’unico metallo allo stato liquido.
I quadri del pittore piaccuero molto ai visitatori della mostra.
MB MP SCE SCIE
Davanti alle consonanti B e P si usa sempre la consonante M: ba mbola, ombrello, i mpronta, compagno…
Mi impresti il temperino per favore, mi sembrava di averlo e invece...
ATTENZIONE!
Le uniche parole che davanti a P vogliono la N sono quelle composte con ben: benpensante, benparlante…
ATTENZIONE!
Il gruppo SCE si usa sempre senza la i: scena, discesa, ruscello, mascella, strisce, scendere…
Fanno eccezione:
• le parole scienza e coscienza e tutte le parole che da esse derivano: scienziato, scientifico, fantascienza, coscienzioso, incosciente, coscientemente…;
• la parola scie (plurale di scia);
• la parola usciere.
1
Completa le parole con mb, mp, np.
a iente ca iare ca ane te orale i egno i azienza i arazzo be ensante ri rovero a asciatore po iere to ola se rare i ressione i ianchino co asso be arlante co aciare
Leggi le seguenti parole e sottolinea quelle scritte in modo errato. asciesa • conoscente • sceicco • asciella • scenografia • lascieranno • pesce • adolescenza • cresceremo • nasciere • ruggiscie • fuscello • masciella • riconoscienza • lisce • vascello • sceneggiata • coscienzioso • uscere • scegliere • disciesa • crescere • scenziato • fantascientifico • scienario • nascieremo discendente • moscierino • palcoscienico • riconoscente
2DELL’ L’ U S O H
Oh, no! il treno! Arriverò a casa tardi!
Mentre le lettere dell’alfabeto corrispondono ciascuna a un suono, l’ H non si pronuncia, non ha un suono proprio.
Viene usata solo come segno grafico quando si scrive, ma quando si parla è muta.
La lettera H si usa:
• per formare i suoni duri di c e g con le vocali e ed i: chele, barche, chiodo, orchi, ghepardo, righe, ghi ro, funghi
• nelle esclamazioni (di solito è la seconda lettera): Oh! Che sorpresa!, Ahi! Che male!, Ah! Che spavento!, Ahimè! Troppo tardi!
• come lettera iniziale di alcune parole latine: h abitat, homo sapiens, humus…
• come lettera iniziale di alcune parole straniere: hotel, hostess, h angar, help, h amburger…
• in alcune forme del verbo avere che si distinguono così da altre parole con lo stesso suono (o, ai, a, anno): (io) ho un cane / (tu) h ai una penna / (egli) h a fame / (essi) h anno ragione.
1
Trasforma al plurale le seguenti parole.
strega:
lago:
drago:
mosca:
LOGICA
banco:
parco:
mucca:
vanga:
Scopri gli errori in ogni frase e correggili.
• Per caso, ai visto la mia borsa?
• Vai ah destra e poi ha sinistra.
• O dimenticato il libro, torno ha casa.
Togli l’h e scrivi la nuova parola.
falchi rocche
cuoche
lische bocche bachi
• Hai miei gatti piace il salmone.
• Le giraffe anno il collo lungo.
• Tornerò l’hanno prossimo.
LE C D O O N P S P N I N T O I A E
Nella lingua italiana, ci sono parole in cui una consonante che si trova tra due vocali viene pronunciata con particolare intensità Per indicare questo suono intenso, la consonante si raddoppia, cioè si scrive due volte: forchetta, penna, gomm a, tacco…
Tutte le consonanti, tranne la h, possono essere raddoppiate.
È importante non commettere errori nel raddoppiamento perché una consonante raddoppiata può cambiare totalmente il significato di una parola
Osserva questi esempi:
Che bella questa rosa rossa!
pala / palla note / notte casa / cassa sete / sette
Non esistono regole precise nel raddoppiamento e, in caso di dubbio, è sempre bene consultare il dizionario. È possibile però tener conto di alcune indicazioni generali.
Non si raddoppia mai!
• La consonante B non si raddoppia mai nelle parole che terminano in -ile: terri bile, incredi bile, ama bile, dirigi bile, sta bile, mobile
• La consonante G non si raddoppia mai nelle parole che terminano in -ione: relig ione, rag ione, stag ione, reg ione
• La consonante Z non si raddoppia mai nei suoni -zia, -zio, -zie: ringrazia re, strazio, spezie, sottrazione, nazione…
1 renne animali
Scrivi le seguenti parole raddoppiando la consonante e, accanto, scrivi una breve definizione della nuova parola che hai ottenuto. Segui l’esempio. rene nona cane tono polo capello sera dona
Si raddoppia!
• Per eccezione, la consonante Z si raddoppia nelle parole pazzia e razzia, anche se contengono il suono -zia
• La consonante Z si raddoppia anche nei verbi che terminano in -zzare organizzare, immobilizzare, spazzare, minimizzare, concretizzare
• Quando una parola che termina per vocale si unisce a una parola che inizia per consonante, questa consonante si raddoppia: fra tanto frattanto o vero ovvero sopra tutto soprattutto da bene dabbene così detto cosiddetto né pure neppure e come eccome se bene sebbene contra dire contraddire più tosto piuttosto
2
Nelle seguenti coppie di parole cancella quella errata. sotoscala / sottoscala sudivisione / suddivisione incredibile / incredibbile origginale / originale racogliere / raccogliere stabbile / stabile proffessore / professore dapoco / dappoco previssione / previsione eppure / epure contracolpo / contraccolpo sototerra / sottoterra
3
Completa le parole con z oppure zz.
pupa o opera ione poli ia carro a sottra ione addi ione pu ola spru are costru ione ma o spa iale cola ione puni ione cora a sicure a le ione tappe are infe ione giudi io pi aiolo
4
Leggi le seguenti parole. Quanti errori ci sono nell’uso delle doppie? Segna con una X.
pennareli • fazzoleto • mattina • soprattuto • stazione • tabeline • polizzia • nonni
VERIFICA
1
Qual è il plurale corretto della seguente frase? Segna con una X.
La corteccia dell’acacia è liscia, quella della quercia è ruvida.
Le corteccie delle acacie sono liscie, quelle delle quercie sono ruvide.
Le cortecce delle acacie sono lisce, quelle delle querce sono ruvide.
Le cortecce delle acacie sono liscie, quelle delle querce sono ruvide.
Le cortecce delle acacie sono lisce, quelle delle quercie sono ruvide.
2
Nelle seguenti coppie di parole ce ne sono due che contengono un errore.
Segna con una X.
conoscere / ruscello scienza / discesa sceicco / scelta scienario / fasce uscere / pescivendolo coscienza / sceriffo cosce / scendere strisce / ascella
4
Per ogni gruppo, segna con una X la parola scritta in modo corretto. 3
superfice
superficcie
superficie
superfficie
giocoliere
giocolliere
giocogliere
giocoggliere
cirquito circuito circciuto circquito gegnale gegniale geniale gieniale
incosiente
incosciente
incoschente
incoscente
aquazone
accuazzone
acquazzone aqcuazzone
Segna con una X la frase che contiene un errore.
Domenica scorsa sulla spiaggia si è svolta una gara di aquiloni.
Il profumo della torta che sta cuocendo in forno mi fa venire l’acquolina.
Il subaqueo si immerse nel mare per ammirare le bellezze marine.
Siamo state a una mostra di quadri tutti dipinti ad acquarello.
Laura ha acquistato una borsa molto costosa.
5
Nel testo sono presenti alcuni errori. Segna con una X il numero degli errori e correggili.
La nonna di Giuglia possiede un bel casolare in montagnia. In questa casa la nonna trascorre tutta l’estate, da giunio a settenbre. Quando la nipotina, al termine della squola, la raggiunge, insieme fanno lunghe passeggiate fra i castagnieti e i boschi di quercie.
6
Nelle seguenti coppie di parole segna con una X quella corretta. addizzione addizione grattuggiare grattugiare soprattutto sopratutto stagione staggione carroziere carrozziere tacuino taccuino prigioniero priggioniero azionare azzionare staggione stagione ginastica ginnastica
7
Segna con una X la frase che contiene un errore nell’uso dell’h.
Oggi o domani ti chiederò il libro che ti ho prestato.
Ho visto quel film e ho deciso di tornare a vederlo.
Ho, che noia ho provato ieri sera a teatro! Ho sbadigliato in continuazione.
Ti ho portato le foto che mi avevi chiesto: ti piacciono o no?
Quest’anno ho nuotato tanto al mare.
8
Soltanto una delle seguenti frasi è corretta. Segna con una X.
Chi ti a accompagnato ha casa di Martina?
Ieri o invitato Francesca ha giocare ha tennis, ma lei a detto di no.
L’hanno prossimo faremo un viaggio ha Barcellona.
Bea ha chiesto a Marco di aiutarla a ripassare i verbi.
• Questa verifica per me è stata?
Mi sono
più semplici gli esercizi numero
sembrati più difficili gli esercizi numero 33
RIFLETTO SUL MIO LAVOROE LA
LA R E Z A S N A D I I N CE E D
La maggior parte delle parole è formata da due parti:
• la parte iniziale, che rimane sempre invariata e si chiama radice;
• la parte finale, quella che cambia, si chiama desinenza e indica le caratteristiche grammaticali della parola (singolare/plurale, maschile/femminile).
DESINENZA
Il lessico è l’insieme delle parole di una lingua. È un insieme in continua evoluzione, che si arricchisce costantemente per esprimere nuove idee, azioni, oggetti, fenomeni, scoperte.
RADICE
bambin-
o a i e
singolare maschile
singolare femminile
plurale maschile
plurale femminile
Le parole formate soltanto da radice e desinenza si definiscono
Sono chiamate così perchè non derivano da nessun’altra parola.
1
Nei seguenti gruppi di parole sottolinea la radice comune. manette • manopola • manubrio • mani • manufatto marinaio • mareggiata • marino • marittimo • mare erborista • erbe • erbario • erboristeria • erbivoro
2
Nelle seguenti parole sottolinea la radice e cerchia la simpatico albero mago fascia
sentiero montagna pesci armadio
barca disegno scarpe gentile
festa ostinato amaro leggera
LE P E E A R T R I O V LE A D
Alle parole primitive, che possono essere nomi,
verbi, aggettivi, avverbi, è possibile aggiungere prefissi e suffissi e ottenere così le parole derivate.
Stai entrando dal cartolaio?
• I prefissi sono le particelle che si mettono “prima” della radice di una parola e consentono di formare altre parole di significato diverso.
• I suffissi sono le particelle che si mettono “dopo” la radice di una parola e danno un significato diverso da quello della parola di base, anche se appartiene allo stesso ambito di significato.
Sì, devo comprare della carta regalo per incartare una scatola.
in cart are cart olai o
carta
Sia i prefissi sia i suffissi modificano il significato delle parole. Osserva: cartiera, cartoleria, cartoccio, scartare, incartare sono parole (nomi e verbi) ottenute mettendo suffissi e prefissi; ma se ne possono formare tante altre:
• nomi: cartone, cartolaio, cartellonista, carteggio, cartina…
• aggettivi: cartaceo, accartocciato, incartato…
• verbi: accartocciare, scartabellare…
prefisso radice desinenza suffisso radice desinenza parola primitiva scomodo
Per ogni parola, scrivine una nuova ottenuta con un prefisso adeguato. Segui l’esempio. comodo ...............................................................
soddisfatto possibile
logico
2
1 Sottolinea il suffisso delle seguenti parole derivate. Segui l’esempio. giornalista vincitore fischiettare colpevole sceneggiatura mareggiata nebbioso lentamente lottatore piastrellare
legare
LOGICA
Rifletti e scrivi un prefisso adatto alle parole date.
cotto
fiorire
mettere
sicuro
capace variabile
attento ubbidienza approvare
LE P L E A T T R E O R LE A A
Alcuni suffissi non cambiano il significato della parola primitiva, ma lo modificano solo per certi aspetti, gli danno una sfumatura particolare relativa alla quantità, alla qualità, al valore.
Si ottengono così le parole alterate Prendiamo, per esempio, la parola scarpa:
ATTENZIONE!
Esistono parole che sembrano avere un suffisso usato per alterare le parole. Non sono tuttavia parole alterate:
torrone, lampone, grilletto, mattino… Si chiamano falsi alterati. Per riconoscerli, ricorda che i nomi alterati hanno sempre significato simile a quello della parola primitiva da cui derivano.
2
3
1
scarp-ina
scarp- etta scarp- ona scarp- accia
Scrivi la parola primitiva da cui derivano le seguenti parole alterate.
tempaccio cuoricino dolcetto
casupola bestiola
cagnone figuraccia
Per ogni termine, scrivi il maggior numero di parole alterate. Segui l’esempio.
paese:
piede:
vecchio:
strada:
paesino, paesello, paesone, paesucolo
Per ogni parola, indica tra parentesi se è derivata (D) o alterata (A).
grassoccio ( ) fiorista ( ) dentifricio ( ) colpetto ( ) pedalata ( ) calduccio ( ) paesello ( ) acquatico ( )
LOGICA
Individua l’intruso in ogni gruppo di parole alterate e sottolinealo.
botticina
nasino
casina
rapina
manaccia figuraccia
focaccia
ragazzaccia
LE P O E A M T R P O O LE S C
Le parole fermacapelli, madreperla, portafortuna sono parole composte: esse sono formate dall’unione di due o più parole diverse. Le parole composte possono essere formate dall’unione di parole appartenenti a tutte le categorie grammaticali: nome + nome: pescespada nome + aggettivo: terracotta aggettivo + nome: biancospino aggettivo + aggettivo: pianoforte verbo + nome: schiacciapatate verbo + verbo: lasciapassare verbo + avverbio: buttafuori avverbio + nome: dopopranzo avverbio + verbo: benedire avverbio + aggettivo: sempreverde preposizione + nome: soprammobile nome + preposizione + nome: ficodindia
Che bel fermacapelli! È di madreperla?
Sì, lo metto come portafortuna. Oggi c’è la verifica di storia.
1
In questo elenco ci sono quindici parole composte: individuale e sottolineale.
fermacarte peschereccio paracadute controllore dopobarba retromarcia apriscatole caposquadra batticuore frullatore portafoglio mezzogiorno scaldamuscoli lavastoviglie passaporto costellazione parafulmine ferrovia navigazione apribottiglie
frase con ognuna. 2
Scegli cinque parole composte dell’esercizio precedente e scrivi unaLE DI F A E M I I GL P A R OLE
Osserva lo schema.
VERBI
fruttare
fruttificare
sfruttare
NOMI
frutteto
fruttiera
fruttivendolo
frutticoltore
sfruttatore
sfruttamento
fruttino
succo di frutta
fruttosio porta frutta
FRUTTA
AVVERBI
fruttuosamente in fruttosamente
Come vedi, tutte le parole dello schema condividono la stessa radice frutt e hanno un significato che si collega alla parola primitiva frutta, anche se appartengono a categorie grammaticali differenti. Usando prefissi e suffissi e attraverso i meccanismi della “derivazione”, dell’“alterazione” e della “composizione”, si ottengono le famiglie di parole
1
AGGETTIVI
fruttuoso
sfruttato
fruttifero
in fruttoso
Sottolinea con tre colori diversi le parole che appartengono alla stessa famiglia, poi scopri i tre termini primitivi che danno origine a ogni gruppo.
marea • manico • cartiera • marittimo • cartolaio
marinaio • manovratore • maniglia • scartare • cartolina • maremoto • manovella • mareggiata • cartaceo • lungomare • manette
cartella
manovale • cartoleria • marino • manubrio
1
Trasforma al plurale la seguente frase: La gentile commessa consiglia la cliente. Vedrai che cambiano tutte le desinenze. Quali sono corrette? Segna con una X. -e, -e, -e, -iano, -e, -i -e, -i, -i, -gliano, -e, -i -e, -i, -e, -ano, -e, -i -a, -e, -i, -ano, -a, -e
VERIFICA
2
Nella parola incurabile sono presenti:
solo un suffisso solo un prefisso un prefisso e un suffisso un prefisso e una preposizione
3
Le parole manaccia, ombrellino, nasone, campetto sono parole: alterate derivate composte primitive
4
Nel seguente elenco di nomi alterati si sono nascosti alcuni falsi alterati. Scoprili e segna con una X il loro numero.
stradina • tacchino • libretto • scatolona • montone • alberghetto • gattone • bottone • lampone • nuvoletta • orsacchiotto • merletto • regalone • mulino
3 4 5 6
5
Rifletti sui nomi scritti in rosso nella frase: “Mentre passeggio sul marciapiede con il mio cagnolino osservo le vetrine dei negozi.” Segna con una X il loro ordine corretto. primitivo, composto, derivato, alterato composto, alterato, derivato, primitivo derivato, alterato, primitivo, composto alterato, composto, derivato, primitivo
Cancella l’intruso in queste famiglie di parole. solare • assolato • doposole • sole • solitudine • girasole • soleggiato
6 barcaiolo • barca • sbarcare • barcata • barista • imbarcarsi • barcone
RIFLETTO SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati
I E I S I I N O M NI C O R N I TRA
Le parole complicato e complesso hanno
un significato simile, anche se non identico in tutte le sue sfumature: sono sinonimi.
Immaginavo che l’esercizio fosse complicato, ma non così complesso
I sinonimi ci permettono di evitare le ripetizioni di parole già usate in precedenza e di esprimere in modo preciso e vario ciò che vogliamo comunicare.
Le parole difficile e facile invece hanno significati opposti: sono contrari
Possono avere un contrario: i nomi, gli aggettivi i verbi e gli avverbi. Non tutte le parole hanno il loro contrario, per esempio non lo hanno i vocaboli che indicano colori, forme e nazionalità: giallo, quadrato
Nella maggior parte dei casi, i contrari si formano aggiungendo alla parola i prefissi a-, dis-, il-, in-, ir-, s-: normale/a normale, onestà/disonestà, logico/il logico, felice/in felice, ragionevole/ir ragionevole, vestire/svestire…
1
Ma che dici, non è difficile! Secondo me è piuttosto facile.
Individua le coppie di sinonimi mescolate tra loro e sottolineale con colori diversi.
divertimento • spiegare • testa • spifferare • esuberante • negozio • chiasso • rimproverato • facile • vivace • sgridato • illustrare • semplice • capo • spasso • bottega • rivelare • rumore
Per ogni termine, scrivi il suo contrario.
LOGICA
2 Ecco un verbo troppo usato: fare. Sostituiscilo con un sinonimo collegando gli elementi della prima colonna con quelli della seconda.
bollente salire festivo avvicinare esatto dispari difficoltà noia licenziare
• fare il compito tracciare una linea
• fare una domanda rivolgere una domanda
• fare una strada commettere un errore
• fare una casa svolgere un tema
• fare un errore costruire una casa
• fare un tema eseguire il compito
• fare una linea percorrere una strada
GLI OMONIM I
Federico, smetti di parlare o ti assegno una nota sul diario!
Alcune parole hanno la stessa forma, cioè si pronunciano o si scrivono nello stesso modo, ma hanno significati diversi: sono gli omonimi Gli omonimi più importanti sono gli omonimi totali, cioè quelle parole che sono identiche nella scrittura e nella pronuncia. Ecco un esempio:
boa
boa
1
Collega ogni immagine alla frase corrispondente.
2
Il mio gatto ha una coda molto morbida.
Oggi ho raccolto i capelli con una coda.
Quante persone in coda!
Completa le coppie di frasi con gli omonimi opportuni.
• Nei tribunali è scritto “La è uguale per tutti”.
• Mio fratello molti libri di fantascienza.
• Non avevo mai così tanto come in questo spettacolo!
• Stasera abbiamo mangiato il : era davvero buono!
• Chiudi il del giardino.
• Ora tutto perché mi sono accorto di aver sbagliato.
• La dell’ingresso non si chiude bene.
• Se vieni alla festa, con te quel tuo simpatico amico.
Nel seguente elenco cerchia le quattro parole che hanno un omonimo. Segui l’esempio.
viola • castello • banda • cortile • stagno • soffitto • venti • favola • regola
3G E I N E RAL P A R OLE
LE E LE P A A L R R T O IC I P A R OLE
dolce / budino animale / gatto pianta / ciclamino ortaggio / carota
In ogni coppia, la prima parola ha un significato più ampio e generale della seconda, che invece ha un significato più preciso e particolare
Le parole di significato più ampio (dolce, animale, pianta, ortaggio) si chiamano parole generali o iperonimi.
Le parole con significato più ristretto (budino, gatto, ciclamino, carota) si chiamano parole particolari o iponimi
1
Per ogni serie di parole, individua e riscrivi l’iperonimo.
• arancia, mandarino, pompelmo, agrume, limone:
• tennis, sport, calcio, nuoto, basket:
• terzino, mediano, attaccante, difensore, calciatore:
• rondine, falco, uccello, gazza, passero:
• rossetto, cosmetico, cipria, ombretto, fondotinta:
• calzatura, sandalo, zoccolo, stivali, pantofola:
2
Per ogni iperonimo, scrivi tre iponimi. Segui l’esempio.
• elettrodomestico:
• abbigliamento:
• cereale:
• rettile:
• sentimento:
lavastoviglie, frigorifero, lavatrice
LE P A R OLE
P E OL I E I C S H M
Leggi le frasi e osserva le parole evidenziate e i disegni.
Il mio pappagallo ha le penne blu.
Nel mio astuccio ci sono quattro penne
Adoro le penne al pomodoro.
Nelle tre frasi la parola penne assume tre significati diversi: è una parola polisemica, cioè una parola con molti significati, legati però da qualcosa in comune:
• penne (di uccello): significato primario della parola;
• penne (per scrivere): un tempo si usava una piuma d’oca intinta nell’inchiostro;
• penne (tipo di pasta): la forma di questa pasta ricorda quella della penna.
Per individuare il significato di una parola polisemica, occorre tener conto del contesto in cui quella parola è inserita. Osserva gli esempi.
L’operazione ha dato come risultato 235.
Il paziente subirà un’operazione alla spalla.
Per distinguere se una parola è polisemica oppure se si tratta di un omonimo, è sempre bene ricorrere al dizionario.
ATTENZIONE!
Il dizionario riporta i vari significati di una parola polisemica contrassegnandoli con numeri, senza ripetere la parola.
1
Scopri la parola che corrisponde a ogni definizione.
• Cialda per il gelato / Solido geometrico
• Antica arma da caccia con frecce / Struttura architettonica
• Pianta ad alto fusto / Parte di una nave a vela
• Parte del dente / Ortaggio arancione
• Cima di un monte / Merletto, ricamo
• La formano l’acqua e lo zucchero / La trovi in un problema
IL D R I I Z O IONA
Il dizionario (o vocabolario) contiene tutte le parole della nostra lingua. Nel dizionario ogni parola si chiama voce e per ognuna vengono fornite diverse informazioni. Molte informazioni vengono date con abbreviazioni il cui significato si trova in genere nelle prime pagine del dizionario.
La pronuncia e la divisione in sillabe della parola.
La categoria grammaticale e il genere. Nel caso di nomi o verbi irregolari, il dizionario fornisce anche la forma plurale e le principali voci della coniugazione.
La definizione, cioè la spiegazione del significato, e gli esempi di uso
gallo (gal-lo) s. m. (f. gallina) 1. Uccello domestico al canto del gallo all’alba – fare il gallo (fig.) fare il galante con le donne; dim. Galletto
2. Nome di alcune specie di uccelli: gallo cedrone
3. Sport: una delle categorie in cui sono divisi a seconda del peso i pugili, i lottatori e i pesisti.
Il lemma è la parola, scritta in minuscolo (hanno l’iniziale maiuscola solo i nomi propri). Ricorda:
• i nomi sono indicati al singolare e nella forma non alterata;
• i verbi sono all’infinito;
• gli aggettivi e la maggior parte dei pronomi sono alla forma maschile singolare e al grado positivo.
Il significato figurato
Il diminutivo
Altri significati
Perché si consulta il dizionario?
Il dizionario si usa per conoscere di una parola:
• come si scrive e come si divide in sillabe;
• la categoria grammaticale a cui appartiene e la forma del plurale nel caso di plurale irregolare;
• il significato (o i diversi significati);
• il senso figurato;
• i modi di dire e le situazioni in cui è usata;
• eventuali sinonimi e contrari.
Il dizionario inoltre fornisce la corretta coniugazione dei verbi irregolari.
C OME U ARE S
IL D R I I Z O IONA
Nel dizionario le parole seguono l’ordine alfabetico della lettera iniziale. Se le parole iniziano con la stessa lettera, si considera la seconda (gatto, g i raffa, gorilla...). Se è uguale anche la seconda, si considera la terza (ma no, ma re, mat ita...). Se ciò non basta, si considera la quarta lettera (sca mpolo, sca r icare, scatola...) e così via.
Per una ricerca veloce e mirata, il dizionario ci aiuta con le “parole spia parole civetta”, immediatamente visibili perchè disposte in alto sugli angoli delle pagine e scritte in grassetto o con colori differenti:
• la “parola spia” della pagina a sinistra riporta la prima voce della pagina;
• la “parola spia” della pagina di destra riporta l’ultima voce della pagina stessa.
Un esempio pratico
Come già sai, una parola che ha la stessa forma, ma un significato diverso rispetto a un’altra, si definisce omonimo. Se invece una parola (con un’unica origine e storia) possiede più di un significato, si definisce polisemica.
Come fare a distinguere gli omonimi dalle parole polisemiche? Con l’aiuto del dizionario!
Omonimi Il dizionario li indica in modo separato contrassegnandoli con un numero tra parentesi o scritto in alto sopra il termine stesso.
Parole polisemiche Il dizionario riporta i vari significati contrassegnati da numeri, senza però ripetere la parola.
1
riso (1): risata, manifestazione di gioia; riso (2): cereale che produce chicchi bianchi commestibili. battuta: 1. percossa; 2. colpo o serie di colpi sulla superficie di un corpo; 3. nel dialogo teatrale, ciò che dice un attore in una recita; 4. frase spiritosa; 5. caccia fatta con battitori.
Con l’aiuto del dizionario scrivi il plurale delle seguenti parole. tempio specie elastico bue migliaio arancia caffè dio dito
1
VERIFICA
Riscrivi le seguenti parole separando la radice dalla desinenza.
• martello
• case
• vetro
• farfalle
2
3
4
• collina
• ragazzo
• gatta …………………..
• foglio
Nelle seguenti coppie di parole sottolinea in rosso la parola primitiva e in verde la parola derivata.
• elefante
• scarpe
• tavolo …………………..
• busta
5
ombrello / ombra carta / cartiera acquario / acqua fioriera / fiore canto / cantante fornaio / forno pescatore / pesca posta / postino testata / testa bracciale / braccio vento / ventaglio ora / orologio
Nelle seguenti parole cerchia in rosso il prefisso e in blu il suffisso.
scontento • disattento • boscaiolo • inadatto • pigrizia • semicerchio • rivedere • saliera • sleale • calciatore • bisnonna • pineta • straricco
Sottolinea le parole alterate presenti nelle seguenti frasi.
• Quel simpaticone di tuo fratello mi fa sempre ridere con le sue battutine.
• Sulla tua maglietta ci sono delle macchioline scure.
• Il nonno, quando lavora nel suo orticello, mette sempre un cappellaccio per proteggersi dal sole.
• Il mio gattino, con le sue unghiette appuntite, mi ha rovinato il divano.
Sottolinea le parole composte.
mezzaluna • bicicletta • tritacarne • barzelletta • passaporto • cavatappi • portellone • aspirapolvere • cancelletto • doposci • altopiano • mobilificio • sottopassaggio • battitappeto • sempreverde • artista • navigante • rubacuori • granoturco • festicciola
6
In ogni riga sottolinea l’intruso, cioè la parola che non è sinonimo di quella scritta in rosso.
• imparare apprendere • istruirsi • insegnare • conoscere
• fantasia realtà • creatività • immaginazione • inventiva
7
Osserva ogni coppia di parole, poi segna con una X se sono sinonimi o contrari.
SINONIMI CONTRARI
bottega / negozio
bugia / falsità
decollare / atterrare
calmo / agitato
negare / affermare
prendere / afferrare
8
SINONIMI CONTRARI
racconto / storia
lanciare / gettare
rapido / lento semplice / complesso
gioia / dolore
fuggire / scappare
Osserva le parole che sono state evidenziate in rosso nelle frasi, poi segna con una X.
• La notizia è subito finita in rete
• Il pescatore getta la rete.
Il termine rete è: un omonimo un iperonimo una parola polisemica
• Giovanni gioca a calcio
• Il latte è ricco di calcio.
Il termine calcio è: un omonimo un iperonimo un iponimo
9
Nei seguenti gruppi di parole cerchia e riscrivi l’iperonimo di tutte le altre.
pallone
bambola
skateboard giocattolo puzzle
biscia rettile vipera boa cobra
viola rosa primula garofano fiore
violino chitarra flauto tromba strumento
SUL MIO LAVORO
tavolo letto armadio sedia mobile
ILINGUAGGI SI INCONTRANO...
Paul Signac puntualizzava sempre e non dimenticava mai i puntini sulle i. Qualcuno diceva che era un pignolo. In realtà aveva una magia nello sguardo che trasformava tutto ciò che vedeva in tanti piccoli quadratini, uno accanto all’altro, ciascuno con la sua giusta sfumatura di colore. Tutto così diventava fantastico ma precisissimo. Con il tempo la sua magia fu capita e ora è considerato un grande pittore.
Cristina Coppa Legora, Blu notte, giallo limone, Fabbri
ARTE
• Utilizza la tecnica di Signac per disegnare un oggetto o un paesaggio. Invece di usare quadratini puoi essere ancora più preciso/a e usare puntini colorati.
MUSICA
• Mentre dipingi, puoi ascoltare I pini di Roma di Ottorino Respighi.
Paul Signac, Il pino di Bertaud, Mosca, Museo PuškinNEL PRATO DEL CIELO
In alto c’è un pino distorto; sta intento ed ascolta l’abisso col fusto piegato a balestra. Rifugio di uccelli notturni, nell’ora più alta risuona d’un batter d’ali veloce.
Salvatore Quasimodo
ALBERI
In gergo la gente chiama foglie le orecchie come se avvertisse che gli alberi conoscono la musica Ma la lingua verde degli alberi è un ben più antico gergo. Chi può sapere ciò che essi dicono quando parlano agli uomini. Gli alberi parlano albero come i fanciulli parlano fanciullo.
Jacques Prévert• Scrivi gli aggettivi qualificativi sottolineati nella poesia “Nel prato del cielo” e per ognuno scrivi il suo contrario.
• Scrivi quattro parole particolari che si riferiscono alla parola generale “alberi”.
• Scrivi tre parole che appartengono alla famiglia della parola “musica”.
LA M O O G R I F A OL
Le parole che usiamo quando parliamo o scriviamo, non sono tutte uguali. Esse si differenziano per forma, significato, funzione e vengono classificate in nove categorie grammaticali, dette parti del discorso:
• articoli / nomi / aggettivi / pronomi / verbi sono variabili nelle loro desinenze;
• avverbi / preposizioni / congiunzioni / interiezioni invariabili perchè la loro forma non cambia nella desinenza.
Il nome
Il nome è una parte variabile del discorso e serve per indicare:
• persone e animali: studente, nonna, gatto, cane…
• oggetti, piante, luoghi: quercia, insalata, montagna, mare…
• sentimenti: amore, rabbia, tristezza…
• concetti e idee: libertà, democrazia…
La morfologia è la sezione della grammatica che descrive e analizza le parti del discorso, cioè le parole, in rapporto alle forme che assumono a seconda del loro ruolo nel discorso.
1
Colora solo i riquadri che contengono nomi. Segui l’esempio.
gatto colla cadde sedia paura
2
il aperto mano
Aldo fiori
pesca zaino fuoco unghia bontà
Cesare la vaso intanto le
per casa oca mese ho
avuto gli sulla i libri
Sottolinea in rosso i nomi di persona, in verde i nomi di animale e in blu i nomi di cosa.
• Sull’albero del nostro giardino ci sono tantissimi nidi di merli.
• Mio cugino è appena uscito per andare in piscina con il suo amico.
• La bibliotecaria mi ha consigliato un libro molto interessante.
• Mio fratello ha una gran paura dei cani, ma adora gatti e pappagalli.
• La mia maestra ha un acquario con tanti pesci colorati.
città blu nave alcuni penna
I E I
Le parole scritte in blu sono nomi comuni: indicano in modo generico, senza identificarli in particolare, persone, animali, cose. Si scrivono con la lettera iniziale minuscola.
Le parole scritte in rosso sono invece nomi propri: indicano una particolare persona, animale o cosa, distinguendola dalle altre dello stesso gruppo e vengono scritti con la lettera iniziale maiuscola.
Abbiamo trovato Milly nel giardino dell’hotel
Relaix, sull’isola d’Elba.
Mia sorella non l’ha più voluta lasciare.
Beatrice si è affezionata subito a lei perché è una gattina meravigliosa!
1
Sottolinea in blu i nomi comuni e in rosso i nomi propri.
• Le vacanze trascorse in Sicilia sono state belle.
• Il lago Trasimeno si trova in Umbria.
• Le Alpi e gli Appennini sono catene montuose d’Italia.
• Shrek è un orco buono.
• Lo zio Paperone è molto ricco, mentre il nipote Paperino è sempre al verde.
• Simona vive in Germania, ma presto tornerà in Italia.
Completa la tabella. Segui l’esempio. 2
nomi propri nomi comuni nomi comuni nomi propri
Arno fiume vulcano Vesuvio
Garda attore
Amadeus calciatore
Cervino regione
Simona città
I E I
N
Le parole scritte in rosso sono nomi concreti: indicano esseri e cose reali, che si percepiscono attraverso i sensi, cioè si possono vedere, toccare, udire, annusare, gustare, contare, disegnare…
Le parole scritte in blu invece sono nomi astratti: indicano fatti, azioni, idee, concetti, stati, d’animo, sentimenti e tutto ciò che si può raffigurare soltanto con la nostra mente, senza poterlo verificare attraverso i cinque sensi.
1
Nella casella scrivi A se il nome è astratto, C se è concreto.
gentilezza cappello altalena coraggio gomma
campagna delusione rabbia giglio fantasia
fiume aquila interesse noia chirurgo
2
falsità
Trasforma ogni aggettivo in nome astratto. Segui l’esempio. falso buono leale triste facile possibile sincero felice simpatico appetitoso veloce odioso
3
Per ogni verbo, scrivi il nome astratto corrispondente.
amare vincere curiosare educare immaginare impegnare
4
Segna con una X il nome astratto che spiega il seguente modo di dire.
Restare a bocca aperta. Meraviglia. Timidezza. Fretta.
Le parole evidenziate in rosso sono nomi collettivi: questi nomi, pur essendo espressi al singolare, indicano un insieme di persone, animali o cose della stessa specie o categoria.
Le parole evidenziate in blu sono nomi individuali: questi nomi indicano una persona, un animale o una cosa
Nell’uso dei nomi collettivi è importante prestare attenzione alla concordanza; è necessario cioè che i nomi collettivi concordino nel numero e nel genere con le altre parole della frase: Il direttore disse: “La mia orchestra si è esibita a Londra ed
Gentili genitori, vi informo che lunedì prossimo la classe 4a E effettuerà un viaggio d’istruzione al Museo di Torino per visitare le sale della collezione egizia. Ogni studente e ogni studentessa deve trovarsi davanti alla scuola alle ore 7:00.
Sottolinea in verde i nomi collettivi.
2
1 Nell’elenco ci sono Sai abbinarli? Trascrivi le coppie ottenute. Segui l’esempio.
equipaggio • foglio • gruppo • cittadinanza • arancia • nave • compagnia • scatola • flotta • vasellame • libro • argenteria •
galassia • cucchiaio • camicia • scarpa • pinacoteca • alunno • querceto • ape • quadro • biblioteca • ciclista • comitiva
stella
costellazione
pattuglia
ciurma
stella/costellazione
LOGICA
Collega ogni nome individuale al corrispondente collettivo.
pino gregge
vespa flotta
pecora mobilia
nave sciame mobile pineta
IL E
G F E: I N E E M I L N M A L E E M S E C R H I
Qui con me c’è Poldo, un cagnolino molto affettuoso che mi fa tanta compagnia. Ciao zia, come stai? Vedo che accanto a te c’è un nuovo amico.
Tutti i nomi hanno un genere, che può essere maschile o femminile.
• I nomi di persona e di animale hanno sia il genere maschile sia il genere femminile. Per trasformare i nomi di persone e di animali dal maschile al femminile (e vicecersa) in genere basta cambiare la desinenza: cuoc-o / cuoc-a, infermier-e / infermier-a, ors-o / ors-a, lup-o / lup-a
• Per i nomi di cosa il genere è una convenzione puramente linguistica ed è segnalato dall’articolo: lo spuntino, la borsa, la mano, il pugno
ATTENZIONE!
In alcuni casi nomi di genere femminile si riferiscono sia a uomini sia a donne: la guardia, la sentinella, la spia, la recluta, la guida…
Ci sono nomi di genere maschile che di solito indicano donne: soprano, contralto, mezzosoprano…
I nomi indipendenti hanno forme completamente diverse per il maschile e il femminile.
maschile femminile maschile femminile
uomo donna padre madre
fratello sorella frate suora
montone pecora bue mucca
marito moglie genero nuora
1
gatto principe suocero elefante cameriere fratello maestro sciatore uomo
2
Colora in modo diverso i nomi femminili e quelli maschili.
re mano ferro poeta superficie tempo clima biro radio
Forma il femminile dei seguenti nomi.I nomi di genere comune presentano la stessa forma al maschile e al femminile. Gli articoli, gli aggettivi o altre parole presenti nella frase aiutano a individuarne il genere.
il cantante/la cantante
I nomi di genere promiscuo sono per la maggior parte nomi di animali e indicano sia il maschio sia la femmina.
Se si vuole precisare il sesso, occorre aggiungere la parola “maschio” o “femmina”.
Il maschio della volpe aiuta la volpe femmina nella cura dei cuccioli.
il taxista/la taxista
il nipote/la nipote
• I nomi delle piante da frutto sono quasi sempre maschili, mentre i nomi dei frutti sono femminili: il pero/la pera, il melo/la mela, l’arancio/l’arancia…
• I nomi di città e di isole sono prevalentemente di genere femminile.
• I nomi di mari, monti, fiumi e laghi sono per la maggior parte di genere maschile.
Alcuni nomi sembrano possedere una forma maschile e una femminile, ma si tratta in realtà di parole dal significato completamente diverso.
In questi casi si parla di falso cambiamento di genere. Ecco alcuni esempi:
il foglio = pezzo di carta il velo = tessuto la foglia = parte della pianta
la vela = parte della nave
il pianto = lacrime il manico = parte di un tegame la pianta = albero oppure mappa la manica = parte di una giacca
In questo elenco ci sono dieci nomi di genere comune. Cerchiali in rosso. scivolo • pediatra • pietra • insegnante • collega • commesso • turista • madrina • artista • cognato • tavolo • atleta • poeta • astronauta • dottore • autista • infermiera • direttore • custode • ospite • sarta
5
4
Trasforma al femminile o al maschile le seguenti espressioni contenenti nomi di genere comune.
un pianista eccellente una giornalista esperta un testimone attendibile un’automobilista attenta un parente affettuoso una concorrente preparata
Colora la casella con l’articolo adatto al nome di genere comune sottolineato.
Segui l’esempio.
• In quel palazzo c’è lo studio di un una dentista molto preparato.
• Il direttore si complimentò con il la sua assistente per l’ottimo lavoro svolto.
• Al circo abbiamo visto esibirsi al trapezio un un’ acrobata spericolata.
• Lo La stilista, molto emozionato, presentò la sua sfilata al pubblico.
• Il giudice annunciò che il la finalista del concorso era mia sorella.
Scrivi nella casella C se il nome
è di genere comune, P se è promiscuo, I se è indipendente.
negoziante frate
gabbiano violinista
donna rana
padrino barista
delfino farmacista
dirigente giraffa
dentista regista
zebra genero
volpe moglie
7
6 Cerchia in rosso le coppie di parole
costituite da falsi cambiamenti di genere. mostro / mostra sarto / sarta
bimbo / bimba mento / menta
cugino / cugina balena / baleno
sposo / sposa pizzo / pizza
lima / limo figlio / figlia
punto / punta collo / colla
testa / testo amico / amica
torto / torta gambo / gamba
cuoco / cuoca palo / pala
pasto / pasta galletto / galletta
suolo / suola panno / panna
IL
N S P O L L U I L N A E M M N U O R E E: G R E R O A
Le parole in rosso sono nomi singolari perché indicano una sola persona, un solo animale, una sola cosa, un solo sentimento…
Le parole in blu sono nomi plurali perché indicano più persone, più animali, più cose, più pensieri o sentimenti.
Le regole per ottenere il plurale di un nome sono le seguenti:
Cielo azzurro, nuvole bianche, sole luminoso, venticello delizioso, uccellini sugli alberi...
Perché sono qui?
Singolare Plurale Esempi
Nomi che terminano in -a maschile in -i femminile in -e
Nomi che terminano in -o maschile e femminile in -i
Nomi che terminano in -e maschile e femminile in -i
il problema / i problem i
la scarpa / le scarpe
il libro / i libr i
la mano / le man i
il leone / i leon i
la luce / le luci
1
Scrivi nella casella S se il nome è singolare, P se è plurale.
cavallo matite gazzelle leggi divani
nuvole ciliegie diari granchio solaio
petunia astucci giornalista doccia gioco
schermo marciapiede tastiere gomme fiori
2 le poesie
Trasforma al plurale modificando anche l’articolo determinativo. Segui l’esempio.
la poesia l’orso
l’aquilone la tovaglia
lo spettacolo il pilota
l’anatra l’emozione
DIF C O P O R A A L M R R T E I I P L L E U R A
Nella trasformazione dal singolare al plurale si possono incontrare alcune eccezioni.
I nomi che terminano Formano il plurale Esempi in -ca e -ga
I maschili formano il plurale in -chi e -ghi
I femminili formano il plurale in -che e -ghe
duca / duchi collega / colleghi barca / barche strega / streghe in -cia e -gia
Se le consonanti c e g sono precedute da una vocale, formano il plurale in -cie e -gie
Se le consonanti c e g sono precedute da una consonante formano il plurale in -ce e -ge
Se la i è accentata, forma il plurale in -cie e -gie
Formano il plurale in -ci e -gi o -chi e -ghi
in -co e -go
in -logo
in -io
in -scia
Altre particolarità:
Non esiste una regola: in caso di dubbio bisogna consultare il dizionario
Se indicano persone, formano il plurale in -logi
ac acia / ac acie val igia / val igie pa ncia / pa nce fra ngia / fra nge allergìa / allergìe
amico / amici asparago / asparagi cuoco / cuochi albergo / alberghi
Se indicano cose, formano il plurale in -loghi psicologo / psicologi cata logo / cata loghi
Se l’accento cade sulla i, formano il plurale in -ii
fruscìo / fruscìi pend ìo / pend ìi
Formano il plurale in -sce fascia / fasce
• alcuni nomi maschili che terminano in -o al plurale diventano femminili e terminano in -a: uovo / uova, paio / paia, centinaio / centinaia
• i multipli di mille terminano in -mila: tremila, sei mila…
• le parole bue, uomo, dio, tempio al plurale diventano buoi, uomini, dei, templi
1
In questo elenco di nomi plurali ci sono quattro errori. Correggili. farmace • cosce • scheggie • alberghi • corteccie • dialoghi • ciliegie • faccie • boccacce • grattugie • cannucce • elastici
I nomi invariabili conservano la stessa forma al singolare e al plurale. I nomi invariabili sono:
• i nomi accentati sull’ultima sillaba: il caffè / i caffè, la città / le città...
• i nomi formati da una sola sillaba: la gru / le gru, il re / i re, il tè / i tè...
• i nomi che terminano con una consonante: il bar / i bar, il tram / i tram...
• i nomi che al singolare terminano in -i: lo sci / gli sci, la crisi / le crisi...
• i nomi femminili abbreviati che terminano in -o: la foto / le foto, l’auto / le auto, la moto / le moto...
• i nomi maschili che terminano in -a: il cinema / i cinema, il sosia / i sosia, il cobra / i cobra..
• i nomi femminili singolari che terminano in -ie: la serie / le serie, la specie / le specie...
Fanno eccezione: la moglie / le mogli, la superficie / le superfici, l’effigie / le effigi.
I nomi difettivi si usano solo nella forma singolare o in quella plurale
Hanno soltanto il singolare i nomi:
• delle festività e dei mesi: Carnevale, luglio…
• di alcune malattie: varicella, morbillo…
• dei metalli e degli elementi chimici: rame, ossigeno, petrolio…
• delle sensazioni fisiche e molti nomi astratti: fame, sete, orgoglio…
• di alcuni alimenti e bevande: burro, latte, riso, pepe…
Hanno soltanto il plurale i nomi:
• degli oggetti formati da due parti uguali: le forbici, i calzoni, gli occhiali…
• che indicano un insieme di cose: i viveri, le stoviglie…
• derivati dal latino: nozze, ferie, tenebre…
Sottolinea in rosso i nomi invariabili.
Per riconoscere se un nome invariabile è usato al singolare o al plurale occorre considerare il contesto della frase e le concordanze con le altre parole (articoli, aggettivi, verbi...).
• Durante la discesa sulla neve, Andrea ha perso gli sci.
• Vuoi lo zucchero con il caffè?
• L’aula di informatica ha dieci computer collegati tra loro.
• Erica va in piscina tutti i giovedì.
• Questa mattina l’autobus ha fatto un percorso diverso dal solito.
• Mi presti una biro rossa? Ho dimenticato a casa l’astuccio.
• Martina non vuole dire la sua età.
• Giovanni ascolta sempre la radio in macchina.
• Domani guarderemo le foto del tuo compleanno.
I nomi sovrabbondanti hanno due forme di plurale, una maschile e una femminile. Spesso le due forme hanno significati diversi. Ecco alcuni esempi:
Singolare Plurale
il filo i fili (della luce) le fila (di un complotto)
l’osso gli ossi (del cane) le ossa (del corpo umano)
il corno i corni (strumenti musicali) le corna (degli animali)
il braccio i bracci (di una bilancia) le braccia (dell'uomo)
il labbro i labbri (di una ferita) le labbra (della bocca)
il ciglio i cigli (di un fosso) le ciglia (degli occhi)
l’urlo gli urli (degli animali) le urla (delle persone)
il gesto i gesti (i movimenti) le gesta (le imprese)
In alcuni casi i due plurali hanno lo stesso significato:
il sopracciglio i sopraccigli le sopracciglia
il ginocchio i ginocchi le ginocchia l’orecchio gli orecchi le orecchie
3
Colora in azzurro i riquadri con i nomi difettivi che hanno solo il singolare e in rosa quelli con i nomi che hanno solo il plurale. Segui gli esempi.
latte
pantaloni
sangue grano
4
dintorni
Carnevale occhiali buio
tenaglie riso nozze viveri
flora manette tenebre ovest
morbillo platino coraggio mutande
spezie ferie manette equatore
Nelle seguenti frasi sottolinea il plurale corretto dei nomi sovrabbondanti
• La nonna si avvicinò e lo prese tra le sue braccia / i suoi bracci.
• Il bufalo è un grande mammifero con i corni / le corna
• Il freddo intenso dell’inverno mi fa screpolare i labbri / le labbra.
• Per truccare i cigli / le ciglia degli occhi, mia sorella usa il mascara.
Esercizi
redini idrogeno alluminio sonno
N
N P D I T A O O R E I T M M I R V I I M I I I V E I
Il nuovo apparecchio preme troppo su un dente e sento molto dolore: oggi il dentista mi visiterà e risolverà il problema.
La parola dente è un nome primitivo: esso, infatti, non deriva da nessun’altra parola.
• I nomi primitivi sono costituiti da radice e desinenza: dent- e
La parola dentista è un nome derivato, deriva cioè da un nome primitivo.
• I nomi derivati sono formati dalla stessa radice del nome primitivo a cui vengono aggiunti dei suffissi o dei prefissi che ne modificano, almeno in parte, il significato: dent-ifricio, dent- ale, dent-iera, add- dent- are
Da un nome primitivo, come ad esempio “carta”, possono derivare nomi (cartiera, cartolaio, cartoleria…), aggettivi (cartaceo, incartato) e verbi (incartare, scartare…).
Completa la tabella analizzando il nome derivato. Segui l’esempio.
2
1 Sottolinea in rosso i nomi primitivi e in verde i nomi derivati.
nome derivato radice + desinenza nome primitivo
manuale man-uale man-o
libraio
ditata
museruola forchettata pianura boscaiolo scenario vetraio panificio
3
viaggiatore • carta • barba •
teiera • gioielliere • bagnino • gioco • musicista • fornaio • biglietto • muro • fienile • portinaio • foglia • colletto • frutteto • banca • fiorista • mareggiata • ventaglio • arte •
Per ognuno dei seguenti nomi primitivi, scrivi un nome derivato.
latte
mare zucchero
frutta
pasta collo giornale
N L I O T M E I R A A T
Le parole in rosso sono nomi alterati. Questi nomi derivano tutti dalla parola primitiva libro, ma alcuni suffissi (-iccino, -one) ne hanno alterato, cioè ne hanno modificato, il significato esprimendone sfumature diverse. Ecco i suffissi più usati per alterare i nomi.
Nomi alterati Suffissi Esempi
-etto
-ino
Diminutivi
(danno l’idea di piccolo)
Vezzeggiativi
(danno l’idea di piccolo, ma con sfumature di affetto)
Accrescitivi
(danno l’idea di grande)
Peggiorativi
(danno l’idea di brutto e talora piccolo)
-ello
-icello
-icciolo
-icino
-uccio
-acchiotto
-olo
-otto
-one
-accione
-acchione
-accio -astro -ucolo -uncolo -iciattolo
libro libretto
Scegliete con attenzione il libro da leggere durante la settimana.
Io prenderò questo libriccino, così lo leggerò in fretta.
tavolo tavol ino
albero alberello
vento venticello
porto porticciolo
cuore cuor icino
cavallo cavalluccio
orso orsacchiotto
figlio figliolo
cucciolo cucciolotto
quaderno quadernone corpo corpaccione
Rebecca, ma hai scelto un librone, non ce la farai mai!
matto mattacchione
ragazzo ragazzaccio poeta poetastro paese paesucolo ladro ladr uncolo fiume fium iciattolo
ATTENZIONE!
Alcune parole possono sembrare dei nomi alterati, ma non lo sono: bottone (non viene da botte!), lampone (non viene da lampo!), torrone (non viene da torre!)… Essi sono falsi alterati.
Nel seguente elenco di nomi alterati ci sono due intrusi: cerchiali in rosso.
angolino • tavolaccio • macchiolina • torrone • gattone • cestino • bottino • fontanella • pesciolino • foglietto
2
1 In ogni elenco, sottolinea i falsi alterati.
• Viso: visino, visone, visetto
• Cane: cagnolino, cagnone, canotto
• Lupo: lupino, lupetto, lupacchiotto
• Tacco: tocchetto, tacchino, taccone
N C S O O T M M I I P O
I nomi composti sono nomi formati dall’unione di due o più parole. Nascono dalla combinazione di parole che appartengono a diverse categorie grammaticali: nome + nome pescecane aggettivo + nome biancospino verbo + nome scansafatiche avverbio + aggettivo sempreverde avverbio + nome doposcuola preposizione + nome sopracciglia nome + aggettivo cassaforte aggettivo + aggettivo pianoforte verbo + verbo saliscendi
1
2
Stasera diranno i nomi dei vincitori del concorso: avrò il batticuore per tutta la giornata.
Allora dopocena ti telefonerò per sentire come è andata.
verbo + avverbio posapiano avverbio + aggettivo maleducato
nome + preposizione + nome pomodoro
Con una barretta separa le parole da cui sono formati i seguenti nomi composti. Segui l’esempio.
passa/porto • salvagente • anticamera • portaombrelli • tritatutto • battitappeto • dormiveglia • sottoscala • parafulmine • acquamarina • cacciavite • madreperla
Questi nomi composti sono inventati: prova a rimettere a posto le cose scomponendo le parole e abbinando le parti in modo esatto. Scrivi le parole.
francoclasse • portaforte • scaldafurto • salvacenere • tritamarcia • retrocadute • anticarne • parabollo • capobagno • cassagente • taglialuna • mezzalegna
3 passa copri pesta porto scola pasta
Collega le parole della prima colonna con quelle della seconda in modo adatto, poi scrivi i nomi composti che ottieni. Segui l’esempio.
letto carta
NOME COMPOSTO cartapesta
1
VERIFICA
Che cosa hanno in comune i seguenti nomi?
pastasciutta • asciugamano • arcobaleno • agrodolce • autobotte
Sono tutti nomi alterati.
Sono tutti nomi collettivi.
2
Sono tutti nomi composti.
Sono tuti nomi astratti.
Segna con una X il gruppo che contiene il nome indipendente professore, organizzatore, parrucchiere, gallo scrittore, poeta, portinaio, genero elefante, conte, pittore, ballerino principe, infermiera, attore, campione
3
Cancella l’intruso in ogni gruppo di nomi.
comuni gatto, paese, mare, Parigi, attore, automobile astratti odio, fuoco, felicità, coraggio, desiderio, lealtà alterati manona, piedino, boccuccia, ditaccia, bracciolo, visetto collettivi pineta, nave, folla, coro, stormo, bosco derivati libreria, dentista, acquario, latte, fruttiera, paniere
4
Sottolinea i nomi che hanno solo il singolare.
pazienza • manette • coraggio • fame • tenebre • nozze
6
5
Tutti i nomi elencati sono difettivi. Segna con una X se hanno solo il singolare (S) o solo il plurale (P).
sangue S P viveri S P latte S P
rame S P salute S P coraggio S P
spezie S P flora S P tenebre S P
7
Tra queste parole c’è un nome femminile, singolare, alterato accrescitivo. Qual è? Segna con una X. camicetta cappellaccio casona cappottone
8
Che tipo di nomi sono quelli dei seguenti gruppi di parole? Segna con una X.
pinacoteca • stormo • pubblico • clientela composti invariabili collettivi sovrabbondanti
10
olio • terra • acqua • carta alterati derivati primitivi astratti
9
Quanti nomi comuni ci sono nella seguente frase?
L’allenatore della mia squadra di calcio è il papà di Alberto, un mio compagno di scuola. Abita in un palazzo di otto piani in via Garibaldi, poco lontano dal campo sportivo.
7 8 9 10
Quale dei seguente elenchi contiene solo nomi difettivi del plurale?
tazza, mela, zebra, fame limone, merletto, mulino, bottino navi, scarpe, volpi, borse latte, sangue, flora, morbillo
11
Segna con una X solo i nomi invariabili.
gorilla buccia caffè matita biro palla banco classe sport sci parente libertà
12
Ogni serie di nomi contiene un nome di genere promiscuo. Cerchialo in rosso. sorella • pilota • gazzella • sarto • dottore • vipera • orso • infermiere • capra • commessa • tigre • barista volpe • muratore • gatto • cartolaio
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
L’ A R T I O O C L
Ehi, Fede, sai qual è il colmo per un fotografo? Essere un tipo scattante.
Le parole scritte in rosso sono articoli. Essi aiutano a riconoscere il genere e il numero dei nomi che accompagnano e sono indispensabili per distinguere il genere e il numero dei nomi invariabili: la nipote, il nipote, i nipoti, le nipoti…
Inoltre attribuiscono il giusto significato a nomi che si scrivono e si pronunciano nello stesso modo: la lama (del coltello), il lama (animale)… Gli articoli si classificano in:
• articoli determinativi: indicano con precisione la persona, l’animale, la cosa a cui si riferiscono;
• articoli indeterminativi: indicano persone, animali, cose in modo generico. Essi hanno solo la forma singolare;
• articoli partitivi: indicano una quantità indeterminata. Si possono sostituire con un po’ di, alcuni, qualche. Si formano con di + l’articolo determinativo e si usano per fare il plurale degli articoli indeterminativi.
E tu sai qual è il colmo per un astronauta?
Avere gli occhi fuori dalle orbite!
determinativi indeterminativi partitivi
femminile maschile femminile maschile femminile maschile
singolare la (l’) il, lo (l’) una (un’) un, uno della (dell’) del, dello (dell’) plurale le i, gli delle dei, degli
ATTENZIONE!
Gli articoli determinativi lo e gli si usano davanti ai nomi che iniziano per:
• gn: lo gnocco / gli gnocchi...
• ps e pn: lo psicologo / gli psicologi, lo pneumatico / gli pneumatici...
• s + consonante: lo scoglio / gli scogli, lo stivale / gli stivali...
• x, y e z: lo xilofono / gli xilofoni, lo yogurt / gli yogurt, lo zaino / gli zaini...
1
Nelle seguenti frasi inserisci gli articoli determinativi, indeterminativi o partitivi.
• La maestra ha letto belle poesie.
• Per preparare la torta mi serve tegame molto grande.
• Mi piacciono fragole con la panna.
• Vorrei fogli a righe.
• estate è la mia stagione preferita.
• A Paolo piacerebbe avere cane.
• Su questa parola ci vuole accento?
1
Quanti articoli determinativi e indeterminativi ci sono nella seguente frase?
Segna con una X.
Durante l’escursione ci siamo fermati in una trattoria per fare un veloce spuntino e bere una bibita, poi abbiamo ripreso il cammino verso la vetta del monte.
Due articoli determinativi e tre indeterminativi.
Tre articoli determinativi e tre indeterminativi.
Due articoli determinativi e due indeterminativi.
Tre articoli determinativi e due indeterminativi.
2
Segna con una X la frase in cui l’articolo è stato usato in modo scorretto.
L’orso è goloso di miele.
Il mio piatto preferito sono i gnocchi.
Mi sono punta il dito con uno spillo.
Alla TV ho visto un nuovo episodio della serie di Star Wars.
3
VERIFICA
4
Segna con una X le coppie in cui l’articolo partitivo è stato usato in modo scorretto. una valigia / delle valigie uno strofinaccio / dei strofinacci un orologio / degli orologi un’opinione / delle opinioni un dente / dei denti un gradino / degli gradini uno pneumatico / dei pneumatici una rosa / delle rose
Quanti articoli partitivi ci sono nella seguente frase? Segna con una X. Sul tavolo della cucina erano appoggiati dei piatti da portata su cui facevano bella mostra dei biscotti alle mandorle e delle ciambelline alla ricotta e cannella, una specialità del ristorante.
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
•
•
A T G I G V E I T Q F T U I I A C V L A I I
L’aggettivo è quella parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne una qualità o per determinarlo in modo più preciso.
Gli aggettivi si distinguono in:
• aggettivi qualitificativi: aggiungono al nome una particolare qualità;
Il cantante della mia band preferita è bellissimo e la sua voce è la più potente che io abbia mai sentito.
• aggettivi determinativi: aggiungono al nome altre informazioni per precisarlo meglio (possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi, esclamativi, numerali).
Le parole scritte in rosso arricchiscono il significato dei nomi che accompagnano, indicandone una qualità o una caratteristica: sono aggettivi qualificativi
1
Sottolinea gli aggettivi qualificativi (sono undici).
• L’erba fresca è verde.
• Ho trascorso delle vacanze riposanti.
• Beatrice ha dei capelli lunghi e forti.
• La tua maglietta è originale.
2
• Dove hai messo la mia sciarpa rossa?
• Vorrei dell’acqua fresca, per favore.
• Quella sedia è rotta, attento!
• Hai un cane davvero simpatico e affettuoso.
Per ogni serie di aggettivi qualificativi, segna con una X il nome adatto.
• Feroce, aggressiva, minacciosa pianta belva
• Agile, forte, muscoloso atleta libro
• Giovane, spensierato, allegro astuccio ragazzo
• Divertente, comico, emozionante film zaino
LOGICA
Sottolinea l’intruso in ogni serie di aggettivi qualificativi.
• Casa: grande, accogliente, comoda, nuvolosa, spaziosa
• Strada: sterrata, frizzante, statale, sassosa, polverosa
• Automobile: veloce, costosa, accessoriata, sportiva, secca
• Calciatore: abile, scattante, agile, appuntito, robusto
Gli aggettivi qualificativi concordano con il nome a cui si riferiscono nel (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale).
Le regole per formare il maschile o il femminile, il singolare o il plurale si possono riassumere in questa tabella:
Singolare Plurale maschili in -o femminili in -a il quaderno nuovo la matita nuova i quaderni nuov i le matite nuove maschili in -a femminili in -a il bambino altruista la bambina altruista i bambini altruisti le bambine altruiste maschili in -e
femminili in -e il ragazzo vivace la ragazza vivace i ragazzi vivaci le ragazze vivaci
ATTENZIONE!
Quando l’aggettivo si riferisce a più nomi dello stesso genere, la concordanza è semplice:
• femminile se tutti i nomi sono femminili: Metterò una camicia e una cravatta nuove.
• maschile se tutti i nomi sono maschili: Metterò un maglione e un berretto nuovi.
Se però l’aggettivo si riferisce a nomi di genere diverso, il plurale sarà maschile.
Il frigorifero e la lavastoviglie sono nuovi. La lavatrice e l’asciugacapelli sono nuovi.
3
Riscrivi le frasi al plurale.
• La pesca è succosa e vellutata.
• Il gatto è un animale agile.
• Il computer portatile è assai comodo.
• La biblioteca è silenziosa e accogliente.
• Il vaso esposto è antico e raro.
LOGICA
Scrivi l’aggettivo che concorda con i nomi indicati. Segui l’esempio.
• fratello e sorella (generoso)
• pera e mela (maturo)
• Marco e Giulio (gentile)
• bicchiere e bottiglia (pieno)
• rosa e gladiolo (profumato)
generosi
• tazze e ciotole (nuovo)
• panna e latte (bianco)
• Nicola e Sabrina (bravo)
• occhi e capelli (scuro)
• Sara e Anna (alto)
I DELL’
G R A D I A T G I G V E O T Q F T U I I A C V L A O I
Sarò veloce nella corsa!
Pfuiii! Io sarò velocissimo!
Accipicchia!
Sarò meno veloce di Sofia.
E io sarò più veloce di Sofia!
Io sarò veloce come un lampo!
La caratteristica che accomuna i ragazzi è quella di essere veloci, anche se con un’intensità diversa. Essi, infatti, per confrontarsi hanno usato
Ricordatevi che sarò comunque il più veloce di tutti!
lo stesso aggettivo qualificativo (veloce), ma lo hanno espresso utilizzando gradi diversi:
il grado positivo che esprime solo la qualità: Sofia sarà veloce
Rebecca sarà più veloce di Sofia.
il grado comparativo che indica un confronto: Martina sarà veloce come un lampo. Davide sarà meno veloce di Sofia.
il grado superlativo che esprime la qualità
Giacomo sarà il più veloce di tutti. al massimo grado oppure rispetto a un gruppo: Alex sarà velocissimo.
1
Nella casella scrivi P se il grado dell’aggettivo sottolineato è positivo, C se è comparativo, S se è superlativo.
Il tè mi piace zuccherato.
Il compito di oggi è facilissimo
La tua maglia è più morbida della mia.
Giorgia è la più alta della classe.
Livia oggi è meno allegra di ieri. Il parco è affollato di bambini. Sabrina è simpatica come Anna. Ho letto un libro divertentissimo.
La pesca è succosa.
Stefano è più paziente di Livio.
Il grado comparativo stabilisce un confronto e può essere di tre tipi: di maggioranza si forma usando più davanti all’aggettivo e di o che prima del termine che si mette a confronto (secondo termine di paragone): più veloce di, più alto di, più simpatico che bello… di minoranza si forma usando meno prima dell’aggettivo e di o che davanti al secondo termine di paragone: meno veloce di, meno alto di, meno simpatico che bello…
di uguaglianza si forma usando tanto o così prima dell’aggettivo e quanto o come davanti al secondo termine di paragone: veloce come, alto quanto, tanto simpatico quanto bello…
2
Leggi le seguenti frasi e nella casella scrivi il tipo di comparativo presente: MA (maggioranza), MI (minoranza), U (uguaglianza).
Il clima del Trentino è più freddo di quello della Calabria.
Sei acido come un limone, perché sei così arrabbiato?
La giornata di oggi mi è sembrata meno pesante di quella di ieri.
Donatella è intelligente quanto Stefania.
Il Mare Adriatico è meno profondo del Tirreno.
Nicola è testardo esattamente come suo fratello.
La Sicilia è più estesa della Sardegna.
3
Completa la tabella formando i vari tipi di comparativi.
Comparativo di maggioranza Comparativo di minoranza Comparativo di uguaglianza più emozionata
meno delicato di tranquilla come affettuoso come meno piccola
Il superlativo può essere di due tipi: assoluto velocissimo, altissimo, leggerissimo...
relativo il più veloce, il più alto, il più leggero...
Il grado superlativo assoluto indica una qualità al massimo grado (o al minimo grado) senza fare confronti.
Per formare il superlativo assoluto ci sono varie possibilità:
• aggiungere alla radice dell’aggettivo il suffisso -issimo: bellissimo, fortissimo…
• far precedere gli aggettivi da prefissi come extra-, stra-, arci-, ultra-, iper-…: stracomodo, ultrarapido, arcinoto, ipersensibile…
• far precedere gli aggettivi da avverbi come molto, assai, estremamente…: molto vivace, assai delicato, estremamente ricco…
• ripetere l’aggettivo due volte: lungo lungo, grande grande…
• rafforzare l’aggettivo con un altro aggettivo: stanco morto, pieno zeppo…
Il grado superlativo relativo esprime una qualità al massimo o al minimo grado confrontandola in relazione a un gruppo.
Si forma premettendo all’aggettivo l’articolo determinativo assieme agli avverbi più o meno (il più dolce, la più saporita, il meno attento, la meno ordinata).
Il secondo termine di paragone è introdotto da di, tra, fra: il più divertente tra gli amici, la più alta delle amiche…
Alcuni aggettivi qualificativi presentano, accanto alle forme normali del comparativo e del superlativo, delle forme speciali.
Positivo Comparativo Superlativo
buono più buono • migliore buonissimo • ottimo
cattivo più cattivo • peggiore cattivissimo • pessimo
grande più grande • maggiore grandissimo • massimo
piccolo più piccolo • minore piccolissimo • minimo
alto più alto • superiore altissimo • sommo / supremo basso più basso • inferiore bassissimo • infimo
Sottolinea in rosso gli aggettivi al superlativo assoluto, in blu quelli al superlativo relativo.
• Mia cugina è la più abile tra le sue amiche a nuotare a dorso.
• La seta di questa camicetta è molto pregiata.
• L’entrata della grotta sotterranea è stretta stretta.
• La nostra classe è la più numerosa della scuola.
• La fetta di torta di Susanna è la più grossa di tutte.
• La tua stanza è ordinatissima e assai luminosa.
1
2
VERIFICA
Quanti aggettivi qualificativi sono presenti nella seguente frase? Segna con una X.
Il vecchio gatto di Giacomo era acciambellato accanto al fuoco crepitante del camino ed era felice di potersi godere quel bel calduccio.
2 3 4 5
Se trasformi al femminile l’intera frase precedente, quanti aggettivi qualificativi devi cambiare? Segna con una X.
3 Quale delle seguenti frasi NON è corretta?
2 3 4 5
Quale di queste frasi contiene un comparativo di maggioranza? Segna con una X.
Sicuramente il sapore dell’arancia è meno aspro di quello del limone.
Quando parto per il mare la mia valigia è strapiena di vestiti e scarpe.
Paola ha vinto la gara perché era più allenata di Beatrice e Sara. Non credo che quella quercia sia alta come il frassino.
4 Quale delle seguenti frasi NON contiene un superlativo? Segna con una X.
Segna con una X.
Monica è la meno brava di Lucia in Storia.
Ho mangiato un delizioso dolce al cacao.
Il testo di oggi è il più divertente tra quelli che ho scritto.
6
Questo quaderno è disordinatissimo.
Il tuo zaino è più pesante del mio.
Bevi questa bibita: è la più deliziosa che io abbia mai assaggiato!
Leggi le seguenti frasi e nella casella scrivi il tipo di comparativo presente: MA (maggioranza), MI (minoranza), U (uguaglianza).
• Sono più preparata di te perché ho studiato molto.
• Questo esercizio è facile come il precedente.
• L’appartamento della nonna è meno luminoso del nostro.
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
P M R E O N O
Il pronome è una parte variabile del discorso che sostituisce non solo un nome, come suggerisce la stessa parola, ma anche un aggettivo, un verbo e persino un’intera frase.
I pronomi permettono di evitare inutili e fastidiose ripetizioni, rendendo così più scorrevole il discorso o il testo scritto.
Oltre al nome, il pronome sostituisce anche:
• un aggettivo: Pensavo che il mare fosse agitato, invece non lo è. (“lo”sostituisce l’aggettivo “agitato”);
Un momento di attenzione, per favore! Sospendo per ora l’argomento degli aggettivi per presentarvi una nuova parte del discorso: il pronome. Subito dopo riprenderemo lo studio degli aggettivi affiancandoli proprio ai pronomi.
• un verbo: “Vuoi bere?” “No, non lo voglio.” (“lo”sostituisce il verbo “bere”);
• un gruppo di parole: Ho comperato ciliegie e fragole: le vuoi anche tu? (“le” sostituisce “ciliegie e fragole”);
• un’intera frase: Domani pioverà tutto il giorno. Lo dicono le previsioni. (“lo” sostituisce tutta la prima frase).
In base al significato e alla funzione che svolgono, i pronomi si distinguono in:
• personali: io, tu, egli, me, mi…
• possessivi: (il) mio, (le) tue…
• dimostrativi: questo, quello…
• indefiniti: qualcuno, chiunque, tanto…
• numerali: cinque, sei, terzo…
• interrogativi ed esclamativi: chi, che cosa, quale…
• relativi: il quale, che, cui…
1
Segna con una X a quale parola si riferisce il pronome in evidenza.
• La torta di cioccolato di questa pasticceria è squisita. La vuoi assaggiare? torta pasticceria
• I nonni hanno incontrato degli amici e li hanno invitati a pranzo. nonni amici
• Giovanni ha trovato un uccellino e lo ha curato.
Giovanni uccellino
P P M N R E I A O R L N S I O O
Le parole evidenziate sono pronomi personali: permettono di indicare una persona, un animale o una cosa senza ripeterne il nome. Osserva la tabella dei pronomi personali.
Pronomi personali Soggetto Complemento
Noi andiamo al parco.
1a pers. sing. io me, mi
2a pers. sing. tu te, ti
3a pers. sing.
masch. egli, lui, esso lui, lo, gli, ne, sé, si femm. ella, lei, essa lei, la, le, ne, sé, si
1a pers. plur. noi noi, ci
2a pers. plur. voi voi, vi
3a pers. plur.
Se venite anche voi, possiamo organizzare una partita.
Vi piace l’idea? E tu, Davide, vieni con noi?
Ieri io sono andata da Giulia e le ho restituito il libro che mi aveva imprestato, lei me lo ha regalato.
masch. loro, essi loro, essi, sé, li, ne, si femm. loro, esse loro, esse, sé, le, ne, si
• I pronomi personali di 1a e 2a persona io, tu, noi, voi sono invariabili.
• Per la 3a persona:
ATTENZIONE!
gli a lui le a lei loro per il plurale
– egli, lui, ella, lei, loro indicano persone (ella è spesso sostituita da essa o lei);
– esso, essa indicano animali o cose;
– essi, esse indicano persone, animali, cose.
• Quando ha funzione di soggetto, il pronome personale a volte può essere sottinteso, cioè non espresso, essendo ricavabile dal senso del discorso: (Tu) Credi forse che (io) non mi sia accorta che (voi) state dicendo una bugia?
1
Scrivi il pronome personale adatto.
studio leggiamo
canta dormite
giochi corrono ricordo scrivono
GLI E I
P S O S S I I S V P M R I O N O E A T G I G V E I T
Il mio computer si è bloccato proprio adesso, posso usare il tuo per scrivere la ricerca?
Le parole in rosso sono aggettivi possessivi: essi precisano a chi appartiene ciò che è indicato dal nome (mio computer, tuo lavoro). Sono variabili e concordano con il nome a cui si riferiscono nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale).
Gli aggettivi possessivi sono:
Singolare Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile
1a pers. sing. mio mia miei mie
2a pers. sing. tuo tua tuoi tue
3a pers. sing. suo sua suoi sue
1a pers. plur. nostro nostra nostri nostre
2a pers. plur. vostro vostra vostri vostre
3a pers. plur. loro (invariabile)
Fai pure, finisci il tuo lavoro, il mio lo concluderò più tardi.
1
Sottolinea gli aggettivi possessivi.
• Ho regalato a mia sorella, per la sua festa, un bracciale d’argento.
• I loro cani vengono sempre a correre nel nostro giardino.
• I vostri atleti hanno usato tutte le loro energie per vincere la gara.
2
Trascrivi gli aggettivi possessivi dell’esercizio 1 e indica il genere e il numero. Segui l’esempio.
mia: femminile, singolare
Le parole scritte in blu nei fumetti della pagina precedente sono pronomi possessivi Essi sostituiscono un nome di persona, di animale o di cosa indicando al tempo stesso a chi appartiene: il tuo (computer), il mio (lavoro).
Le forme dei pronomi possessivi sono le stesse degli aggettivi possessivi.
L’unica differenza sta nel fatto che, mentre l’aggettivo accompagna sempre il nome, il pronome sta da solo perché lo sostituisce. Ecco la tabella dei pronomi possessivi.
Singolare Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile
1a pers. sing. (il) mio (la) mia (i) miei (le) mie
2a pers. sing. (il) tuo (la) tua (i) tuoi (le) tue
3a pers. sing. (il) suo (la) sua (i) suoi (le) sue
1a pers. plur. (il) nostro (la) nostra (i) nostri (le) nostre
2a pers. plur. (il) vostro (la) vostra (i) vostri (le) vostre
3a pers. plur. (il) loro (la) loro (i) loro (le) loro
ATTENZIONE!
• Alle forme indicate nelle tabelle occorre aggiungere il possessivo proprio che è variabile, cioè si modifica nel genere e nel numero.
• I pronomi loro e altrui, invece, sono invariabili.
• I pronomi possessivi sono variabili e sono sempre preceduti dall’articolo determinativo o dalla preposizione articolata: Ho messo nell’armadio la tua felpa e la mia. Il mio disegno è meno curato del tuo.
3
Completa le frasi con il pronome possessivo adatto.
• L’auto di Giulia si è rotta; per favore, prestatele la
• Abbiamo chiesto la vostra opinione, ora vi diremo la
• Le cose altrui sembrano sempre migliori delle .
• La nostra idea per le vacanze è molto diversa dalla
• Il tuo vestito è bellissimo; il ti piace?
• Ho perso i miei appunti di storia, mi faresti vedere i
GLI E I
D T I R M A I I O T V P M R I O N O S A T G I G V E I T
Quale libro hai scelto?
Questo o quello?
Gli aggettivi dimostrativi, che vedi scritti in rosso, precisano la posizione nello spazio e nel tempo di persone, animali o cose rispetto a chi parla o a chi ascolta. Concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono.
Le parole scritte in blu sono pronomi dimostrativi corrispondono e svolgono la stessa funzione degli aggettivi dimostrativi ma, come tutti i pronomi, sostituiscono il nome.
Ecco la tabella degli aggettivi e dei pronomi dimostrativi.
Singolare
Scelgo questo romanzo, perché
Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile questo questa questi queste codesto codesta codesti codeste quello quella quelli, quegli, quei quelle stesso stessa stessi stesse medesimo medesima medesimi medesime
• Questo/-a /-e/-i indica la persona, l’animale, la cosa vicini nello spazio e nel tempo a chi parla: Questi esercizi sono molto difficili. / Non fare altri disegni, questi sono sufficienti.
• Quello/-a /-e/-i indica la persona, l’animale o la cosa lontani da chi parla e da chi ascolta: Quella ragazza è mia cugina. / Non mi piace questa borsa, vorrei quella nera.
• Codesto-/a /-e/-i indica la persona, l’animale o la cosa vicini a chi ascolta e lontano da chi parla. È poco usato tranne che in Toscana e nel linguaggio burocratico: Codesto pacco è pesante. / Non usare quel pennello, prova invece codesto
• Altri aggettivi e pronomi dimostrativi sono stesso e medesimo con significato di “uguale, identico”: Mi alleno nella stessa palestra da anni ed è la medesima che frequenta Max.
Gli aggettivi dimostrativi questo e quello davanti ai nomi che iniziano per vocale perdono la loro vocale finale, che viene sostituita dall’apostrofo: quest’arancia quell’attrice quest’anno quell’albero…
Il dimostrativo quello si comporta come l’articolo determinativo lo: quello zaino quello strappo quegli amici quegli psicologi…
Oltre a questo, quello, codesto, stesso, medesimo, che possono essere sia aggettivi sia pronomi, ci sono alcune parole che sono soltanto pronomi dimostrativi. Osserva la tabella.
Singolare
Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile costui costei costoro costoro colui colei coloro coloro ciò
• Colui, colei, coloro / costui, costei, costoro si usano soltanto per definire persone:
Voglio proprio sapere chi sono coloro che mi stanno cercando.
• Ciò è un pronome dimostrativo invariabile, significa questa cosa / queste cose oppure quella cosa / quelle cose: Ciò che sento dire da voi è veramente assurdo.
Prendete tutto ciò che vi serve: libri, quaderni, astuccio.
Cerchia in rosso gli aggettivi dimostrativi.
• A chi appartiene questo diario? L’ho trovato su quel banco.
• Non mi piacciono affatto codeste tue arie da sbruffone.
• Vedi quei ragazzi laggiù?
Sono i miei compagni di calcio.
• Dove sono finiti quegli zoccoli di legno che ho comprato al mare?
2
1 Sottolinea i pronomi dimostrativi.
• Se non ti piace quella maglietta, prendi questa.
• Nessuno ha creduto a ciò che hai detto.
• Questo dolce non è quello che mi piace tanto.
• Codesta è una scusa bella e buona.
• Il tuo computer è nuovo oppure è sempre lo stesso?
3
Completa le frasi con l’aggettivo dimostrativo adatto, scegliendo tra quelli dati.
• Luigi, mi presti gomma? (codesta • quella)
• Siamo d’accordo su tutto: abbiamo le idee. (codeste • queste • medesime)
• Ho trovato un traffico che sono arrivato di sera. (tale • medesimo • quel)
• Io e la mia amica frequentiamo lo corso di basket. (medesimo • stesso • questo)
GLI E I
G I G V E I T
Sono rimasti pochi cartoncini per fare i lavoretti.
La parola scritta in rosso è un aggettivo indefinito perché accompagna il nome; quella scritta in blu è un pronome indefinito poiché sostituisce il nome.
Gli aggettivi indefiniti e i pronomi indefiniti indicano in modo impreciso, indefinito, la quantità e la qualità di oggetti, persone o animali di cui si parla.
Per non confonderli, basta ricordare che l’aggettivo indefinito accompagna il nome, mentre il pronome lo sostituisce.
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti sono numerosi, di vari tipi e presentano alcune particolarità, come si vede dalla tabella.
Si usano sia come aggettivi sia come pronomi
È vero, in questi giorni ne abbiamo usati tanti.
poco, molto, parecchio, alquanto, vario, diverso, tutto, alcuno, nessuno, troppo, taluno, ciascuno, certo, altrettanto, tale, altro…
Si usano solo come aggettivi ogni, qualche, qualunque, qualsiasi, qualsivoglia
Si usano solo come pronomi qualcuno, ognuno, chiunque, qualcosa, alcunché, altri, chicchessia, niente, nulla, uno (una)
ATTENZIONE!
• Alcuni aggettivi indefiniti concordano nel genere e nel numero con il nome cui si riferiscono (poco tempo, pochi minuti, poca gente, poche persone), altri sono invariabili (qualche amico, qualche amica, ogni libro, ogni occasione).
• I pronomi indefiniti niente e nulla sono invariabili e significano “nessuna cosa”. Prima del verbo rifiutano la negazione “non”, ma la richiedono se sono collocati dopo il verbo: Niente mi preoccupa. Non è accaduto nulla.
• Uno può essere:
– articolo indeterminativo e in tal caso precede sempre un nome: Sei uno studente ordinato.
– pronome indefinito con il significato di “un tale”: Uno di voi raccolga le schede.
1
Completa la tabella degli aggettivi indefiniti. Segui gli esempi.
AGGETTIVI
maschile sing. femminile sing. maschile plur. femminile plur.
poco poca pochi poche
molto molta
troppo parecchio
tutto
2
Cerchia in rosso gli aggettivi indefiniti.
• C’era molta gente alla festa di Camilla.
• Ho troppo sonno, vado a dormire.
• Barbara ha telefonato parecchie volte.
• Ci sono riuscito dopo vari tentativi.
• A tavola mangio poco pane.
• Non ho alcun desiderio di uscire.
• Vorrei sperimentare sport diversi.
• Hai qualche notizia da darmi?
3
Sottolinea i pronomi indefiniti.
• Non hai nulla da temere se hai detto la verità.
• A nessuno sarebbe venuto in mente di fare uno scherzo così sciocco!
• Di queste figurine ne ho parecchie, ne vuoi alcune?
• Guarda che di pazienza io non ne ho molta, quindi deciditi.
Completa con i seguenti indefiniti. Poi sottolinea gli aggettivi in rosso e i pronomi in blu. alcuni • poca • ogni • tanta • altre • tutti • qualche • parecchie • molte
La mia compagna Agatha viene dal Brasile. Quando è arrivata sapeva solo parola di italiano, ma adesso ne conosce .
A scuola, Agatha impara giorno dagli insegnanti parole nuove, e gliele insegniamo noi compagni mentre giochiamo insieme. Agatha ha voglia di imparare.
i bambini dovrebbero avere voglia di imparare come lei, invece ne hanno proprio
GLI
E I
Chi ha visto la partita?
Sia gli aggettivi interrogativi sia i pronomi interrogativi introducono una domanda, diretta o indiretta, chiedendo informazioni sull’identità, sulla qualità o sulla quantità di persone, animali, cose.
Gli aggettivi interrogativi si trovano sempre prima del nome e non vogliono l’articolo. Si riconoscono perché alla fine della frase c’è sempre il punto interrogativo (?).
Gli interrogativi sono: chi, che, quale, quanto
Aggettivo Pronome
Identità
Qualità
Quantità
Che amico inviterai?
Quale torta preferisci?
Quanta frutta vuoi?
Chi inviterai?
Non sai che dici!
Ecco delle torte, quale preferisci?
C’è della frutta, quanta ne vuoi?
Io! Hai notato quanti gol stupendi ha fatto la nostra squadra?
Che dici? Quelle reti non erano niente di speciale.
ATTENZIONE!
• Chi si usa solo come pronome, si riferisce a persone ed è invariabile.
• Che è invariabile, si riferisce solo a cose e può essere sostituito con “che cosa”.
• Quale è variabile nel numero, ma non nel genere.
• Quanto è variabile nel genere e nel numero.
Sottolinea in rosso gli aggettivi interrogativi e in blu i pronomi interrogativi.
• Quanti cucchiaini di zucchero vuoi nel tè?
• Ho dieci etichette, tu quante ne hai?
• Quanti libri hai letto quest’estate?
• Mi piacciono due abiti: tu quale mi consigli?
• Che si dice dalle tue parti?
• Quale film preferisci vedere?
• Chi sono quei ragazzi?
• Ho delle pizzette: quante ne vuoi?
Scrivi una domanda per ognuna di queste risposte. Utilizza i pronomi interrogativi “chi” e “che”.
• Andrò con la mia amica.
• Penso che abbia ragione Clara.
• Quei guanti sono di Nicola.
• Stiamo finendo di fare le valigie.
GLI E I
M S A I C V T L I P M R I O N O A A T G I G V E I T
Chi si rivede!
Ma che
La parola in rosso è un aggettivo esclamativo, quelle in blu sono pronomi esclamativi.
Stai leggendo un libro?
Gli esclamativi si usano per introdurre un’esclamazione riguardante l’identità, la qualità o la quantità di persone, animali, cose.
Solitamente esprimono felicità, approvazione, disappunto…
Gli esclamativi sono: chi, che, quale, quanto
Aggettivo Pronome
Identità Non sai che cosa dici! Non sai che dici!
ATTENZIONE!
1
Qualità
Quantità
Bravo, so quali prove hai superato!
Quanti spettatori arrivano!
Bravo, so che hai superato delle prove, e quali!
Quanti ne arrivano!
Che spavento mi hai fatto prendere!
• Chi si usa solo come pronome, si riferisce a persone ed è invariabile.
• Che è invariabile, si riferisce solo a cose e può essere sostituito con “che cosa”.
• Quale è variabile nel numero, ma non nel genere.
• Quanto è variabile nel genere e nel numero.
Sottolinea in rosso gli aggettivi interrogativi e in blu gli aggettivi esclamativi.
• Che pace in questo parco!
• Quanti gatti ha Claudia?
• Quanto zucchero vuoi nel tè?
• Quanti colori in questo paesaggio!
2
Completa le frasi con i pronomi esclamativi adatti.
• mi dispiace!
• Ma dite!
• Quale film preferisci vedere?
• Che gioia vederti!
• Quale torta preferisci?
• Quanti libri hai letto quest’estate?
• vuoi sapere ancora!
• ti conosce!
• Ehi, guarda arriva!
• ti voglio bene!
GLI E I
N A U L M I E P M R I O N O R A T G I G V E I T
Le parole scritte in rosso sono aggettivi numerali, quelle scritte in blu sono pronomi numerali.
Gli aggettivi numerali e i pronomi numerali indicano:
Giacomo ha il pettorale con il numero quindici ed è il terzo della fila, mentre Alex è il ventiquattro e si trova in ottava posizione.
• la quantità precisa espressa da un numero (numerali cardinali): Ho tre braccialetti molto graziosi che posso regalare, quale dei tre ti piace di più?
• la posizione d’ordine ben definita (numerali ordinali): La mia squadra occupa il sesto posto in classifica, la tua invece il secondo
I numerali cardinali
• Sono invariabili sia nel genere che nel numero tranne uno e mille: uno/una, mille/mila euro…
• Il numerale tre non vuole l’accento quando è da solo, ma lo vuole nei suoi composti: tre, ventitré, cinquantatré, ottantatré…
• Le parole paio, decina, dozzina, centinaio, milione, miliardo sono nomi, hanno il plurale e vengono preceduti dagli aggettivi numerali cardinali: sei decine, otto centinaia, quattro milioni, due miliardi…
• In un testo scritto i numerali cardinali si scrivono in lettere tranne che:
– nei calcoli (4 + 2 = 6);
– per indicare un anno preciso (2024);
ATTENZIONE!
Per stabilire se uno (un, una) è aggettivo numerale o articolo indeterminativo occorre prestare molta attenzione alla frase in cui è usato.
• Nel vaso ci sono sei rose e un giglio. Si fa riferimento alla quantità precisa: è un aggettivo numerale
• Prendo un giglio dal mazzo di fiori. Si indica un elemento fra tanti che non occorre specificare: è un articolo indeterminativo.
– per precisare le misure (Il Monte Bianco è alto 4 809 metri).
Sottolinea gli aggettivi numerali e cerchia i pronomi numerali.
• Sei compagni hanno finito la ricerca, dieci la stanno terminando e tre non l’hanno neppure iniziata. E dire che l’insegnante glielo ha ricordato mille volte.
• È il terzo allenamento di judo a cui partecipo e credo che sarò presente anche agli altri dodici. Il corso è frequentato da nove persone di cui cinque sono ragazze.
I numerali ordinali
• Definiscono l’ordine di successione di una serie numerica: ma preferirei stare al settimo per godere del panorama.
• Sono variabili nel genere e nel numero: Ho incollato la prima trovo più la seconda. È il terzo invito che ti spedisco, ma non ti invierò il quart
• Sono numerali anche ultimo, penultimo, terzultimo…
• In un testo scritto i numerali ordinali si scrivono in lettere
• Possono essere scritti anche in cifre arabe, ma devono essere accompagnati dal piccolo segno “°” per il maschile e “a” per il femminile: Ho superato il 3° livello del mio videogioco. La mia squadra occupa la 2 a posizione in classifica.
• Tutti i numeri ordinali si possono scrivere anche in cifre romane
– le classi di una scuola: Gli alunni della IV A;
– i capitoli di un libro: Il XII capitolo di “Harry Potter e la Camera dei Segreti”;
– l’ordine di successione di sovrani e pontefici: Francesco I è l’attuale Papa;
– i secoli: Viviamo nel XXI secolo.
2
In ogni frase sottolinea l’aggettivo numerale e riscrivilo al posto giusto nella tabella.
Ha telefonato tre volte, ma non hai risposto.
La tombola ha novanta caselle.
Luca è alto quasi due metri.
Questa è la seconda volta che vengo a casa tua.
L’ultimo giorno di scuola faremo una grande festa.
numerali cardinali
3
Per ogni aggettivo cardinale tra parentesi, scrivi l’aggettivo ordinale corrispondente. Segui l’esempio.
• Ieri sera sono andato per la (1a) prima volta a vedere un’opera a teatro.
• Noi stiamo vivendo nel (21°) secolo.
• Il treno per Venezia parte dal (12°)
• Io abito al (2°) piano del mio condominio.
1
VERIFICA
Segna con una X quali aggettivi sono presenti nel seguente dialogo.
– Per favore, può indicarmi dove si trova questa strada?
– Prosegua per trecento metri e vedrà una villa con alcuni alberi; giri a destra e sarà arrivato.
Un indefinito, un possessivo, un dimostrativo. Un numerale, un dimostrativo, un possessivo.
Un numerale, un indefinito, un possessivo. Un dimostrativo, un numerale, un indefinito.
2 Che cos’hanno in comune le parole sottolineate nella seguente frase?
4
Segna con una X quali aggettivi e quali pronomi sono presenti nella seguente frase.
Alcuni ragazzi studiano in biblioteca, certi si riposano, altri chiacchierano in giardino, qualcuno gioca a pallone.
Due aggettivi indefiniti e due pronomi indefiniti.
Un aggettivo indefinito e tre pronomi indefiniti.
Tre aggettivi indefiniti e un pronome indefinito.
Quattro pronomi indefiniti.
In quale di questi elenchi c’è un intruso?
Segna con una X.
Tanti, ogni, quella, pochi, molte.
Dieci, cento, trentadue, sei, venti.
Questi, quello, quei, codeste, quella.
6
5
Segna con una X.
Prendi questo foglio, non quello; sembrano uguali, ma questo è più resistente.
Sono aggettivi dimostrativi.
Sono aggettivi possessivi.
Sono pronomi dimostrativi.
Sono pronomi possessivi.
Quale sequenza di parole contiene soltanto pronomi possessivi? Segna con una X.
Tanto, alcuni, codesto, vostro.
Questa, parecchi, qualcuno, quale.
Proprio, nostre, altrui, vostri.
Quanti aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi sono presenti nella seguente frase?
Segna con una X.
In quanti corridori siete giunti al traguardo? Ma che mi dici! Siete partiti in trenta e siete arrivati solo in sette. Chi è il primo? E chi è l’ultimo? Quale sfortuna!
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
IP O L I R M A V O I T I N R E
Federico ha adottato un cagnolino. Il cagnolino era stato abbandonato.
Federico ha adottato un cagnolino che era stato abbandonato.
unisce le due frasi
La funzione del pronome che è quella di sostituire il nome (cagnolino), rendendo così il discorso più scorrevole e senza ripetizioni, e di collegare tra loro le due frasi.
I pronomi relativi si distinguono in invariabili e variabili
Invariabili
Variabili
che il quale, la quale, i quali, le quali
cui del quale, al quale, per il quale, con il quale…
Il quale è quindi variabile nel genere e nel numero. Che e cui invece sono invariabili
• Che si usa sempre senza preposizione, e può essere sostituito dalle forme corrispondenti del pronome il quale:
Ho comprato la bici che ( la quale) ho visto in quel negozio.
Ho telefonato a Davide che (il quale) arriverà subito.
Claudia e Ada, che ( le quali) sono appassionate di sport, vanno sempre in palestra.
• Cui invece può sostituire il pronome il quale solo quando è accompagnato da una preposizione:
Hai visto il film di cui (del quale) parlano tutti?
I medici con cui (con i quali) ho parlato sono molto competenti.
Sei sicuro che le amiche di cui (delle quali) ti fidi tanto non ti stiano ingannando?
Segna con una X le due frasi in cui la parola “che” ha la funzione di pronome relativo.
Il film che ho visto ieri è noioso. Spero che tu mi dica la verità.
Che ti succede oggi?
Che bella idea!
Vorrei che venissi anche tu al parco.
La torta che ho mangiato è davvero squisita.
ATTENZIONE!
La parola che può avere diverse funzioni:
• pronome relativo
• aggettivo o pronome interrogativo ed esclamativo
• congiunzione
Per riconoscere se si tratta di un pronome relativo, sostituiscilo con il quale: se la frase non viene stravolta nella logica e nel suo significato, la parola che è proprio un pronome relativo.
Ho visto un gatto che miagolava.
Ho visto un gatto il quale miagolava. che è un pronome relativo
Tutti sanno
Tutti sanno che
Unisci le due frasi, collegandole con i seguenti pronomi relativi. Segui l’esempio. che • il quale • la quale • i quali
• Ho raccolto le margherite. Le margherite erano in giardino. Ho raccolto le margherite erano in giardino.
che / le quali
• Anna, prendi la forchetta. La forchetta è sul tavolo.
• Ho studiato matematica con Mario. Mario mi ha spiegato alcune cose.
• Ho invitato alla festa alcuni amici. Gli amici mi hanno regalato un libro.
• Al parco c’erano delle bambine. Le bambine giocavano a nascondino.
Leggi le frasi e sottolinea “che” soltanto quando è usato come
• Ho preparato la torta al cioccolato che ti piace tanto.
• Non dirmi che non hai ancora finito i compiti!
• La ragazza che sta attraversando la strada è mia sorella.
• Dobbiamo riconoscere che il film è stato orribile.
• Nicholas, che di solito è molto puntuale, ancora non si è visto.
• Non credi che sia ora di finirla con tutte queste storie?
1
Quanti pronomi personali sono presenti nella seguente frase? Segna con una X.
Voi mi avete aiutato e io non vi ho ancora ringraziato, ma lo farò al più presto, ve lo prometto.
2
Nelle seguenti frasi il pronome personale soggetto può essere sottinteso, tranne in una. Quale?
Segna con una X.
Questa sera io uscirò con Sara e noi andremo al cinema.
Voi venite al concerto? Voi avete già comprato i biglietti?
Tu leggerai il racconto e poi tu lo riassumerai.
Mi hanno detto che tu e Fabio siete molto bravi a scuola.
3
Leggi ogni frase e colora SÌ se l’uso dei pronomi personali è corretto, NO in caso contrario.
• Lo so che tu non sei convinto di quello che dico. Sì No
• Se fossi in tu andrei subito a scusarmi. Sì No
• Il mio amico è un genio, come vorrei essere come lui! Sì No
• Vieni anche te alla festa di Giacomo? Sì No
• Davide era molto dimagrito, non sembrava più lui. Sì No
4
Segna con una X le categorie grammaticali cui appartengono le parole evidenziate.
Le mie amiche mi prendono in giro, ma io non le ascolto.
Sono articoli determinativi. Sono pronomi personali.
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
89
V E R B O
Beatrice è nella sua camera e dipinge
La ragazza è molto contenta perché è stata selezionata dalla giuria della scuola: parteciperà al concorso dei giovani artisti e potrebbe vincere il primo premio.
Ogni parola evidenziata nel testo è un verbo, la parte più importante del discorso.
Il termine “verbo” deriva dal latino verbum, che significa “parola”. Senza il verbo non si possono esprimere in modo compiuto i propri pensieri. Tutte le altre informazioni, infatti, si organizzano intorno ad esso.
Il verbo può indicare:
• un’azione compiuta dalla protagonista: Beatrice (che cosa fa?) dipinge, parteciperà, potrebbe vincere;
• un’azione subita dalla protagonista: Beatrice (quale azione subisce?) è stata selezionata;
• un modo di essere della protagonista: La ragazza ( Beatrice) (come è?) è molto contenta;
• la presenza della protagonista: Beatrice (dove si trova?) è nella sua camera.
Il verbo, come tutte le parti variabili del discorso, è formato da due parti:
• una radice, che non cambia e che ci fa capire il significato del verbo;
• una desinenza che si modifica e ci fornisce così altre informazioni sul tempo in cui si svolge l’azione, sul modo, sulla persona e sul numero: mang ia, mangeremo, mang iavo, mang iarono…
1
Per ogni nome, scrivi un’azione e un modo di essere. Segui l’esempio.
nome azione modo d’essere
Il bambino gioca è felice
La pittrice
LOGICA
Sottolinea l’intruso in ogni serie di verbi.
nome azione modo d’essere
La dottoressa
Il cuoco
• Tagliare, disegnare, giocare, dare, care, regalare
• Vedere, sapere, cavaliere, contenere, bere, temere
• Andò, scappò, copiò, falò, giurò, cancellò
• Capivano, divano, finivano, morivano, uscivano
LE T R E C Z G O I A N O I N U I
L’infinito è la forma base di ogni voce verbale: esso esprime il significato dell’azione senza indicare la persona.
I verbi, in relazione alla loro desinenza all’infinito, possono essere classificati in tre grandi gruppi o coniugazioni:
• verbi che terminano in -are prima coniugazione (amare, giocare, suonare…)
• verbi che terminano in -ere seconda coniugazione (cadere, bere, sapere…)
• verbi che terminano in -ire terza coniugazione (dorm ire, capire, colpire…)
ATTENZIONE!
• Tutti quei verbi che non terminano in -are, -ere, -ire come trarre, porre, condurre... appartengono alla seconda coniugazione perchè in latino si diceva trahere, ponere, conducere.
• I verbi essere e avere hanno invece una coniugazione propria.
1
Cerchia in rosso i verbi della prima coniugazione, in verde i verbi della seconda coniugazione e in azzurro i verbi della terza coniugazione.
sentire • mangiare • ottenere • possedere • finire • giocare • ridere • spiegare • riuscire • disegnare • vendere • capire • nuotare • salire • gioire • correre
2
Per ogni voce verbale, scrivi nella tabella l’infinito e la coniugazione. Segui l’esempio.
Voce verbale Infinito Coniugazione passeggiamo passeggiare 1a
volessimo sognando aprendo coltiveranno capivo
LA E IL
V E R B O P N E A R S O
N O U M E R
DEL
Le parole in rosso nei fumetti sono pronomi personali. Indicano la persona su cui il verbo dà delle informazioni e possono essere singolari o plurali.
Il verbo si accorda alla persona a cui si riferisce, cioè cambia la sua desinenza Ecco la tabella delle persone del verbo:
1a persona
2a singolare io plurale noi
Noi andiamo al parco, tu vieni?
Certo!
Però io devo aspettare
Matteo e Giacomo, loro mi hanno detto che arriveranno tra poco.
1
Per ogni forma verbale, scrivi tra parentesi la persona. Segui l’esempio.
egli
volava ( ) piangevate ( ) guadagnammo ( ) proponevo ( ) invidiasti ( ) giocarono ( ) capirebbe ( ) scriverai ( ) recitavate ( ) ragionò ( ) avessero pulito ( ) sbucciava ( ) fu premiato ( ) eri ( ) decideranno ( ) aveste ( )
2
Completa con il pronome personale opportuno e scrivi la persona del verbo.
Segui l’esempio.
• ridete
2a pers. plurale voi
• bevi
• salterò
• camminava
• parlarono
• studiamo
3
Collega con una freccia ogni pronome alla voce verbale corrispondente.
Io
Egli
Noi
Tu Voi
Essi
legge partite
pensi scherzavano
ascolto cuciniamo
V E R B O I DEL T E M P I
I verbi evidenziati esprimono azioni diverse, non solo nel significato (acquistare, mettere, avere), ma anche nel tempo in cui accadono:
ho acquistato indica un’azione già avvenuta rispetto al momento in cui si parla; metto indica un’azione contemporanea rispetto al momento in cui si parla; avrò indica un’azione che deve ancora accadere rispetto al momento in cui si parla.
I tempi verbali fondamentali sono tre:
Qualche tempo fa ho acquistato dei semi di dalia.
Adesso metto i semi nel vaso con la terra.
Fra un po’ di tempo avrò un bel fiore sul mio balcone. passato presente futuro
indica un’azione già avvenuta prima, ieri, nel passato
indica un’azione che avviene ora, adesso, in questo momento
Per quanto riguarda la forma, i tempi verbali si dividono in due gruppi:
indica un’azione che avverrà dopo, domani, fra qualche tempo
• i tempi semplici che sono formati da una sola voce verbale: metto, avrò, corro, ridevo, giocai…
• i tempi composti che sono formati da due voci verbali, di cui la prima è una voce dei verbi ausiliari essere o avere: ho acquistato, avevo scritto, fui promossa, ho corso, avevo riso, ebbi giocato…
1
Sottolinea in rosso i verbi al tempo passato, in verde i verbi al tempo presente e in azzurro i verbi al tempo furturo.
studia • andremo • ballo • ho dormito • chiesero • esci • aveste detto • farò • vivevi • comprate • canterai • disse • avete regalato • miagola • hanno scelto • avrò visto
LOGICA
Presente Passato Futuro
Cancella l’intruso in ogni gruppo di verbi. parlano avevi fatto leggeranno cammina piango disegnerai scriveranno dormivano raccoglierete nevica udimmo chiuse mangi ha visto comprerò perdiamo sorridevi organizzerà
E A E E S V S E E R R V E R B I I E
I verbi scritti in rosso nei fumetti sono formati da tempi composti
Per ottenere i tempi composti dei verbi è necessario l’aiuto dei verbi essere e avere che, proprio per questo, vengono chiamati ausiliari: sono infatti di “ausilio”, cioè di aiuto, a tutti gli altri verbi.
I verbi essere e avere, pur terminando in -ere, non appartengono alla 2° coniugazione, ma hanno una coniugazione propria Chi aiuta i due verbi ausiliari a formare i loro tempi composti? È semplice! Non si deve far altro che aggiungere ai tempi semplici la parola stato (participio passato) per il verbo essere e avuto (participio passato) per il verbo avere.
ATTENZIONE!
I verbi essere e avere non hanno solo la funzione di ausiliari, ma hanno anche significato proprio.
• Essere stare, trovarsi, esistere, appartenere:
Il nonno è (sta) nell’orto. Luisa è (si trova) in piscina.
C’è (esiste) un problema. Quella palla è tua. (appartiene a te)
• Avere possedere, sentire, percepire:
1
Io ho (possiedo) una nuova bici. Luca ha (sente) freddo. Colora in rosso la casella se i verbi essere e avere hanno significato proprio, in verde se sono usati come ausiliari.
• Il gatto aveva paura dell’acqua.
• Non ho fatto ancora i compiti.
• Nicola è scivolato sul ghiaccio.
• Mio fratello ha le lentiggini.
• I nonni sono in montagna.
• Questo libro è di mia sorella.
• Il taxi è arrivato puntuale alla stazione.
Oh, no! Non ho preso il quaderno di italiano!
Ti sei dimenticato anche di riportarmi il compasso.
E la testa?
Hai lasciato a casa anche quella?
2 avere
In ogni frase, sottolinea solo i tempi composti e scrivi l’ausiliare. Segui l’esempio.
• Spedirò il pacco quando avrò ritrovato l’indirizzo. ( )
• Andrai al parco solo dopo che avrai finito di studiare. ( )
• Il mio gatto si mise a correre solo quando gli ebbi lanciato la palla per giocare. ( )
• Oggi non sono andato a scuola perché ieri sera mi è salita la febbre. ( )
DEL M O D I V E R B O
Oggi fa davvero freddo!
Ah, se potessi restare a casa, al calduccio!
Io invece andrei volentieri in montagna!
Osserva le parole scritte in rosso. Come vedi, un’azione può essere presentata come:
• certa, sicura, reale: fa, nevica
• solo ipotizzabile, desiderabile, e quindi non certa: potessi
• possibile solo a certe condizioni: andrei
• un ordine, un comando: guardate!
Il modo dei verbi indica, quindi, come chi parla o scrive presenta un fatto, un’esperienza o una situazione secondo il suo punto di vista o il suo stato d’animo. Nella nostra lingua i modi del verbo sono sette e si distinguono così:
MODI FINITI
Attraverso la desinenza, permettono di individuare la persona e il tempo dell’azione.
Indicativo
è il modo che esprime la certezza dell’azione (fa, nevica)
Congiuntivo
è il modo del desiderio, del dubbio, della possibilità, l’azione non è certa... (potessi)
Condizionale
è il modo della possibilità, solo a certe condizioni (andrei)
Imperativo
è il modo dell’ordine, del comando (guardate!)
MODI INDEFINITI
Attraverso la desinenza, permettono di individuare il tempo dell’azione, ma non la persona.
Infinito
esprime il significato del verbo (disegnare, vedere)
Participio
esprime il significato del verbo come fosse una qualità (disegnato, visto)
Gerundio
esprime il modo in cui avviene un’azione o un fatto (disegnando, vedendo)
IL M O D O
AT I V O I N D I C
I verbi scritti in rosso sono al modo indicativo Questo modo verbale è il più usato perché serve a esprimere fatti certi in situazioni reali, indica azioni che si verificano nel tempo presente, che si sono verificate nel passato, che si verificheranno nel futuro.
I tempi dell’indicativo sono otto, quattro semplici e quattro composti:
• i tempi semplici sono formati da un solo verbo:
• i tempi composti sono formati con l’aiuto degli ausiliari o avere: ho giocato, avevo giocato, ebbi giocato, avrò giocato…
Hai visto che bella bicicletta mi hanno regalato
Trapassato remoto
Futuro anteriore
Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al modo indicativo.
• Non appena la squadra ebbe segnato il gol della vittoria, i tifosi invasero il campo.
• Quando avrai finito di studiare, mi accompagni al parco?
• Anna ha l’influenza. La chiamo domani per sapere se è guarita.
• Regalerò a Marco una scatola di dolci, so che gli piacciono molto.
• L’estate scorsa ho vissuto un’esperienza incredibile: sono salito su una mongolfiera.
• Mi dispiace, ma non sono riuscito ad arrivare prima.
2
Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al modo indicativo (sono dieci).
• Verrò da te solo quando avrò terminato i compiti per domani.
• Oggi non usciamo, restiamo a casa e ci riposiamo un po’.
• Roberta è uscita, ma ha detto che ritornerà tra pochi minuti.
• Francesca chiacchierava di nascosto con Luca e la maestra la rimproverò.
3
Trascrivi le seguenti voci verbali nella tabella.
domandò • ridiamo • aveva dormito • mangerete • era salito parlate • avrai lavorato • corremmo • aprivate • avrete disegnato • piangerà • piangono • accendevo • studiate • credono • scrive • avrete letto
Tempo passato
Tempo presente
Tempo futuro
4
Sottolinea in rosso i tempi semplici e in verde i tempi composti.
• Quando vado dal dentista provo sempre un po’ di paura.
• La maggioranza dei miei compagni ha risolto il problema con facilità.
• Il mio cagnolino abbaia perché ha visto un gatto nel nostro giardino.
• Da piccolo mi divertivo con un peluche che mi avevano regalato i miei nonni.
• La maestra ha detto che andremo in palestra solo dopo la lezione.
5
Completa le frasi coniugando nel modo opportuno il verbo tra parentesi.
• Tra poco il sole (sorgere) e il cielo (diventare) rosa.
• Ieri mi (succedere) una cosa strana, ora ti (raccontare)
• Mentre la nonna (apparecchiare ) la tavola, Sara (leggere)
• (Andare) in vacanza appena (finire) le scuole.
IL A T I V O: I N D I C M O D O L I C I I S E M P T E M P
Nel testo della vignetta i verbi ripasso, ero, andrò sono tempi semplici dell’indicativo; i verbi sono uscita, ho studiato, ha interrogato e avrò finito sono invece tempi composti
I tempi composti sono formati da due voci verbali.
O S T I C O M P E
Ora ripasso le regole di geometria perché ieri sono uscita con Giulia e non ho studiato
Nei tempi composti il significato dell’azione è espresso dal secondo verbo (uscita, studiato, interrogato, finito), mentre il primo verbo (sono, ho, ha, avrò) ha la sola funzione di aiutare la coniugazione. Sono i verbi essere e avere funzione di “aiutanti” e sono detti
Osserva la tabella riassuntiva dei tempi dell’indicativo.
Stamattina a scuola ero preoccupata, ma per fortuna la maestra non ha interrogato.
Quando avrò finito, andrò in giardino a giocare con il mio cane.
Tempi semplici Tempi composti
Il tempo presente indica un’azione, una situazione, uno stato o un modo di essere che avviene nel momento stesso in cui si parla (o si scrive).
Il tempo imperfetto indica una situazione avvenuta nel passato, che ha avuto una certa durata nel tempo.
Il passato remoto indica un evento accaduto nel passato e completamente concluso nel passato.
Il futuro semplice indica un’azione che, nel momento in cui si parla o si scrive, deve ancora avvenire.
Il tempo passato prossimo indica un’azione avvenuta in un passato non molto lontano.
Il tempo trapassato prossimo indica un fatto avvenuto nel passato che è accaduto prima di un altro fatto espresso con un imperfetto, un passato prossimo o un passato remoto.
Il trapassato remoto indica un fatto avvenuto e definitivamente concluso in un periodo molto lontano, prima di un altro fatto espresso con un passato remoto.
Il tempo futuro anteriore indica un evento futuro che avverrà prima di un altro fatto, anch’esso non ancora accaduto.
Le desinenze del participio passato dei verbi, cioè la seconda parola del tempo composto, sono:
• -ato per i verbi della 1° coniugazione: amato, giocato, tagliato, cantato…
• -uto per i verbi della 2° coniugazione: creduto, bevuto, temuto, caduto…
• -ito per i verbi della 3° coniugazione: finito, dormito, seguito, salito…
• il participio passato del verbo essere è STATO, quello del verbo avere è AVUTO.
Ogni verbo richiede il suo ausiliare:
• i verbi che esprimono un’azione e che rispondono alla domanda chi? che cosa? vogliono l’ausilare avere;
• i verbi che esprimono movimento, spostamento, cambiamento vogliono l’ausiliare essere
1 era
ATTENZIONE!
Tra i tempi semplici e quelli composti esiste una relazione di tempo: infatti i tempi composti esprimono azioni avvenute prima dei tempi semplici. Osserva: Quando ebbi finito i compiti, andai al parco. (L’azione di finire i compiti avviene prima di quella di andare al parco.)
2
Completa le frasi con l’ausiliare corretto coniugato al tempo verbale opportuno. Segui l’esempio.
• Ieri Lucia uscita da poco quando Luca passato a trovarci.
• Oggi Daniele eseguito la verifica con facilità.
• Io e i miei amici mangiato un panino.
• Carlo caduto dall’altalena.
Sottolinea i verbi presenti nel seguente brano usando quattro colori diversi, uno per ogni tempo semplice del modo indicativo.
Un giorno un cinghiale si affilava le zanne contro il tronco di un albero.
Passò di lì una volpe, vide il cinghiale e cominciò a osservarlo. Quello lavorava con tanta lena ed energia che scuoteva tutto l’albero e anche i cespugli intorno.
– Ti affili le zanne, – disse la volpe, – ma non vedo neppure l’ombra di un predatore, né un altro tipo di minaccia qui intorno. Perché fatichi tanto?
– Ti darò una risposta molto semplice, – replicò il cinghiale, – se qualcuno mi attaccherà, io non avrò certamente il tempo di affilarmi le zanne. Ma se invece saranno pronte le userò sul mio nemico. La volpe capì che il cinghiale era molto previdente e se ne andò via.
Favole di Esopo, Einaudi Ragazzi, Edizioni EL
3
Riscrivi i verbi nella colonna del tempo semplice corrispondente e cancella i tempi composti.
mangiarono • lavorerò • leggo • tagliavano • crederai • diceste • troveranno • hai visto • giocammo • fate • avete detto • aveva • osservate • avrete bevuto • giocavi • è caduta
Presente Imperfetto Passato remoto Futuro semplice
4
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i tempi semplici e in blu i tempi composti.
• Ti ho detto mille volte che non mi piace il disordine.
• Daniela è stata abituata a tutte le comodità: al mattino, per esempio, fa colazione a letto.
• Quando sarai tornato dall’ufficio, riparleremo del problema.
• Molti credono che siano state avvistate parecchie astronavi extraterrestri.
• Non sono stati loro a combinare lo scherzo: quel giorno mancavano da scuola.
• Perché non avete risposto alla mia lettera? L’avete ricevuta almeno?
5
Riscrivi i verbi nella colonna del tempo composto corrispondente.
hai ritagliato • ebbe costruito • avrete salutato • ho saputo • avevano pensato • hanno detto • furono arrivati • avevamo cantato • ebbero studiato • avrò capito • avevo visto • avrai studiato
Passato prossimo Trapassato prossimo Trapassato remoto Futuro anteriore
LOGICA
Nelle seguenti frasi sottolinea l’azione che avviene prima.
• La mamma ti ha sgridato perché eri uscito senza permesso.
• Ogni giorno, quando avevano finito i compiti, Anna e Lea andavano al parco.
• Ieri ho fatto il bucato e ora devo stirare.
• Ero uscito da poco, quando ho bucato la gomma della bicicletta.
IL M O D O C U O N N I O G T V I
Se riuscissi a fare dieci vasche...
Speriamo che l’acqua sia calda.
I verbi evidenziati non esprimono avvenimenti certi, ma situazioni che potrebbero o sarebbero potute accadere: per questo i verbi sono stati usati al modo congiuntivo.
Il modo congiuntivo è il modo della possibilità, del dubbio, dell’incertezza, del desiderio e indica i fatti come li pensiamo, li sentiamo, li desideriamo o li speriamo.
I tempi del modo congiuntivo sono quattro:
• due semplici: presente e imperfetto;
• due composti: passato e trapassato
Il modo congiuntivo non ha il tempo futuro: per esprimere situazioni che forse accadranno nel futuro si ricorre al suo tempo presente: Credo che la prossima settimana Michela parta per le Maldive.
Giovanni è convinto che domani io partecipi alla gara di salto in alto.
Per riconoscere meglio il congiuntivo possiamo prestare attenzione ad alcune espressioni che spesso lo introducono: bisogna che…, è meglio che…, credo che…, può darsi che…, è necessario che…, affinché…, benché…, purché…, sebbene…, prima che…
1
Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al modo congiuntivo.
• Il gattino continua a miagolare, credo che abbia fame.
• Ah, se i miei mi regalassero una bici da corsa per Natale!
• Chi non è d’accordo sulla proposta, lo dica adesso.
• Pensi che Marco abbia fatto la scelta giusta?
• Nonostante abbia studiato tanto, non ho superato la prova.
Se mi fossi allenata di più…
ATTENZIONE!
Il congiuntivo è sempre meno usato ed è spesso sostituito dall’indicativo. Per esempio si dice “Non so neppure dove abita quel ragazzo” invece di “Non so neppure dove abiti quel ragazzo”. In una frase come questa è sbagliato usare l’indicativo (abita) perché la situazione di cui si parla è dubbia (non so).
T P E I M N O C I O U M S E A S I
DEL C U O N N I O G
Il presente indica un dubbio, una speranza o un desiderio possibili nel momento in cui si parla.
L’imperfetto indica una speranza o un desiderio che è difficile che si realizzi.
Il passato indica un dubbio o una speranza che non sappiamo se si siano avverati
Il trapassato indica un desiderio o un fatto che può essersi avverato o essere rimasto irrealizzato
Che il treno parta in ritardo?
Se almeno partisse in orario!
Che sia già partito?
E se
• Il passato si forma con il congiuntivo presente di essere o avere
+ il participio passato del verbo che indica l’azione: sia partito
• Il trapassato si forma con il congiuntivo imperfetto di essere o avere
+ il participio passato del verbo che indica l’azione: fosse partito.
Colora solo i quadratini dei verbi espressi al modo congiuntivo comprai sapessero realizzeremo hai scritto avessero giocato curiosasti avessimo desiderato credevano leggo affideremo volessimo crediate abbiano fatto accendemmo avrebbe voluto abbia parlato avessero scoperto scoprivate togliessi affidiate avessi pulito viaggia
Completa le frasi coniugando i verbi tra parentesi al tempo del modo congiuntivo opportuno.
• Spero che i miei consigli ti (servire) per il tuo lavoro.
• Certamente Fabio avrebbe vinto la gara se (allenarsi) di più.
• È necessario che tu (sapere) cosa è accaduto.
• Oggi Sara è triste: che (avere) qualche problema?
• Se (partire) subito, sarebbero già arrivati al mare.
• Credevo che tu (capire) la mia spiegazione.
1IL M O D O C Z O I N N L E D O A I
I verbi scritti in rosso sono usati al modo condizionale. Questo modo verbale si usa per indicare un’azione che può verificarsi solo a condizione che se ne verifichi prima un’altra. Il modo condizionale si accompagna spesso al modo congiuntivo.
Come vorrei che tu diventassi più ordinato.
modo condizionale modo congiuntivo
Come vorrei che tu diventassi più ordinato.
Piacerebbe anche a me, ma non ci riesco!
Quando il modo condizionale viene usato da solo, può esprimere:
• un desiderio Mangerei un gelato enorme!
• un’opinione personale Secondo me, meriterebbe un brutto voto.
• un dubbio Che cosa potrei regalare alla zia?
• una richiesta Per favore, potresti stare un po’ zitto?
• una supposizione La causa della frana sarebbe la pioggia.
Il modo condizionale ha solo due tempi:
• uno semplice, il presente, che indica un desiderio che si potrebbe avverare;
• uno composto, il passato, che indica una possibilità che si sarebbe potuta realizzare tempo fa.
Andrei a Milano con il treno.
Sarei andato a Milano con il treno.
Il passato si forma con il condizionale presente dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che esprime l’azione.
1
Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al modo condizionale.
• Che cosa diresti se andassimo al mare per le vacanze?
• Non potrebbe venire neppure se lo volesse perché nevica troppo forte.
• Non vorrei essere scortese, ma sono troppo stanco per uscire.
• Sarebbe meglio se voi diceste la verità.
• Alessandro ha detto che sarebbe andato a casa di Michele.
• Al suo posto io avrei avuto molta paura.
• Mangerei un bel panino con prosciutto crudo e mozzarella.
IL M O D O I A M T P V E I O R
Il modo imperativo si usa per esprimere un comando un ordine, ma anche un invito, un suggerimento Serve, inoltre, per dare istruzioni su come usare un oggetto o su come preparare una ricetta, oppure per indicare come raggiungere un luogo.
È il modo verbale più semplice poiché è formato da un solo tempo: il presente.
Si usano soprattutto due persone del modo imperativo:
• la 2ª persona singolare (tu);
• la 2ª persona plurale (voi).
ATTENZIONE!
Federico, metti via subito quella merendina!
• I verbi andare, dare, fare e stare alla 2° persona singolare del modo imperativo hanno una doppia forma: vai / va’, dai / da’, fai / fa’, stai / sta’. Si può, cioè, elidere (togliere) l’ultima vocale del verbo, ma al suo posto occorre inserire l’apostrofo.
• Per formare l’imperativo negativo alla seconda persona singolare si deve usare l’avverbio non seguito dall’infinito: Non ridere in questo modo!
1
Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi all’imperativo.
• Finché siamo in biblioteca, tieni la voce bassa e non disturbare chi legge.
• Mettete via subito quel pallone! Non è ancora ricreazione.
• Per favore, chiudi gli occhi e aspetta con pazienza la tua sorpresa.
• Cancellate l’ultima frase e ricopiate quella scritta alla lavagna.
Per ogni frase, segna con una X che cosa esprimono i verbi all’imperativo: C se comando, I se invito, E se esortazione, D se divieto.
C I E D
• Interveniamo, presto, ha bisogno di aiuto!
• Andate al posto!
• Siate gentili, aiutatemi con le borse!
• Non andare oltre quella sbarra!
I M O D I I I N N D T E I I F
I modi indefiniti non indicano la persona e il numero e hanno un’unica forma
Essi sono: infinito, participio e gerundio.
I modi indefiniti hanno due tempi:
• il presente (sognare, sognante, sognando);
Come mai ti sei ferito
Ho inciampato e cadendo ho sbattuto contro un sasso.
• il passato (avere sognato, sognato, avendo sognato).
L’infinito è usato come verbo:
• per esprimere un ordine o dare un’istruzione: Non calpestare le aiuole.
Cuocere in forno per un’ora.
• nelle frasi in cui accompagna altri verbi: Propongo di fare un puzzle.
• con funzione di soggetto: Studiare l’inglese è molto utile.
Il participio viene usato in funzione di verbo, di aggettivo o di nome:
Attenzione! Materiale contenente prodotti nocivi.
Lisa ha un bel viso sorridente
Quante volte ti ho ripetuto di non correre così forte!
Preferisco il dolce al salato
verbo aggettivo nome
Il gerundio è sempre usato come verbo: Tornando da scuola, passa qui. / Avendo tardato, abbiamo perso il treno.
ATTENZIONE!
Il participio passato:
• concorda con il nome a cui si riferisce nel genere e nel numero se l’ausiliare è il verbo essere: Fulvio è arrivato. / Ester è salita. / Siamo andati via insieme;
• se invece l’ausiliare è avere, il participio, quasi sempre, rimane invariato: Maria ha ascoltato la maestra. / Abbiamo mangiato la frutta.
1
Sottolinea in rosso i verbi all’infinito, in blu i verbi al participio e in verde quelli al gerundio.
pattinare • avendo terminato • scoperto • fulminante • scrivere • giocando • avere bevuto • essendo caduto • arrivato • apparecchiare • splendente • ritrovato • contenente • arrossire • avendo capito • avere scelto • devastante
1
VERIFICA
Segna con una X la serie che contiene soltanto verbi.
correre / scrivere / pantere / scacchiere frugare / intonare / cercare / zanzare porre / torre / ricomporre / scomporre gioire / dormire / fluire / finire
2
Leggi la seguente frase.
Spesso vado al parco per correre, ma poi dopo un po’ mi siedo su una panchina, osservo gli alberi e mi rilasso.
Se sostituisci “Spesso” con “Ieri”, quante forme verbali dovrai modificare? Segna con una X.
2 3 4 5
3
“Ha creduto”, “piangessimo”, “scrivendo” e “vedrebbero” sono tutti verbi: coniugati alla 3a persona singolare. appartenenti alla stessa coniugazione. coniugati ai tempi semplici dell’indicativo. espressi al modo congiuntivo.
4
Segna con una X se i verbi essere e avere hanno significato proprio o se sono ausiliari.
Significato proprio Ausiliare
Il mio cane ha sempre una gran fame.
Mi sono dimenticato di fare il compito.
Come sei allegro oggi!
Gli scoiattoli hanno raccolto molte noci.
Ieri era proprio una bella giornata di sole.
Il pallone è rotolato in quel cespuglio di more.
Ieri Claudia aveva un forte mal di schiena.
Edo e Anna hanno organizzato una festa.
5
Leggi la seguente frase. Durante l’intervallo gli alunni chiacchieravano tra loro.
Il verbo “chiacchieravano” è espresso al modo: indicativo. condizionale. congiuntivo. imperativo.
6
Segna con una X la frase in cui i verbi sono stati usati in modo corretto.
Se studiassi di più, prenderò dei bei voti.
Se studiassi di più, prendessi dei bei voti.
8
9
7
Leggi la seguente frase.
Se studiassi di più, prenderei dei bei voti.
Se studiassi di più, prendevo dei bei voti.
Ridevo a crepapelle e mi divertivo un sacco, guardando quel film.
Con quale espressione puoi sostituire il verbo “guardando”?
Segna con una X.
affinché guardassi. talvolta guardavo. benché guardassi. mentre guardavo.
Nel seguente elenco sono presenti alcune voci verbali espresse al condizionale. Quante?
Segna con una X.
giochiate • ebbero letto • perdessero • sarei partito • presentavano • avessi finito • avrebbero disegnato • fuggiste • aveva cucinato • vedresti • lavorino • fummo assunti • fossero andati • avresti capito • abbandonassi
4 5 6 7
Segna con una X il modo e il tempo dei seguenti verbi.
Avere studiato infinito presente infinito passato participio presente participio passato
Mangiando gerundio presente infinito presente participio presente infinito passato
Sognato gerundio presente infinito presente infinito passato participio passato
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
MODO INDICATIVO
MODI FINITI
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti
Presente
io sono tu sei
egli è noi siamo voi siete essi sono
Imperfetto
io ero tu eri
egli era
noi eravamo voi eravate essi erano
Passato remoto
io fui
tu fosti
egli fu
noi fummo
voi foste
essi furono
Futuro semplice
io sarò
tu sarai
egli sarà
noi saremo
voi sarete
essi saranno
Passato prossimo
io sono stato
tu sei stato
egli è stato
noi siamo stati voi siete stati essi sono stati
Trapassato prossimo
io ero stato tu eri stato
egli era stato
noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati
Trapassato remoto
io fui stato
tu fosti stato
egli fu stato
noi fummo stati
voi foste stati essi furono stati
Futuro anteriore
io sarò stato
tu sarai stato
egli sarà stato
noi saremo stati
voi sarete stati
essi saranno stati
Presente (che) io sia (che) tu sia (che) egli sia (che) noi siamo (che) voi siate (che) essi siano
Imperfetto
(che) io fossi (che) tu fossi (che) egli fosse (che) noi fossimo (che) voi foste (che) essi fossero
Presente
io sarei
Passato
(che) io sia stato (che) tu sia stato (che) egli sia stato (che) noi siamo stati (che) voi siate stati (che) essi siano stati
Trapassato
(che) io fossi stato (che) tu fossi stato (che) egli fosse stato (che) noi fossimo stati (che) voi foste stati (che) essi fossero stati
MODO CONDIZIONALE
Passato
io sarei stato
tu saresti egli sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero
tu saresti stato
egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati
MODO IMPERATIVO
Presente sii (tu) sia (egli) siamo (noi) siate (voi) siano (essi)
MODI INDEFINITI
MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO
Presente essere Passato essere stato Presente (ente) Passato stato Presente essendo Passato essendo stato
MODO INDICATIVO
MODI FINITI
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti
Presente
io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno
Imperfetto
io avevo tu avevi
egli aveva noi avevamo voi avevate essi avevano
Passato remoto
io ebbi
tu avesti
egli ebbe
noi avemmo voi aveste essi ebbero
Futuro semplice
io avrò
tu avrai
egli avrà noi avremo voi avrete
essi avranno
MODO INFINITO
Passato prossimo
io ho avuto tu hai avuto
egli ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto
Trapassato prossimo
io avevo avuto
tu avevi avuto
egli aveva avuto
noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto
Trapassato remoto
io ebbi avuto
tu avesti avuto
egli ebbe avuto
noi avemmo avuto
voi aveste avuto
essi ebbero avuto
Futuro anteriore
io avrò avuto
tu avrai avuto
egli avrà avuto
noi avremo avuto
voi avrete avuto
essi avranno avuto
Presente (che) io abbia (che) tu abbia (che) egli abbia (che) noi abbiamo (che) voi abbiate (che) essi abbiano
Imperfetto
(che) io avessi (che) tu avessi (che) egli avesse (che) noi avessimo (che) voi aveste (che) essi avessero
Presente
io avrei
Passato
(che) io abbia avuto (che) tu abbia avuto (che) egli abbia avuto
(che) noi abbiamo avuto (che) voi abbiate avuto (che) essi abbiano avuto
Trapassato
(che) io avessi avuto
(che) tu avessi avuto
(che) egli avesse avuto
(che) noi avessimo avuto (che) voi aveste avuto
(che) essi avessero avuto
MODO CONDIZIONALE
Passato
io avrei avuto
tu avresti egli avrebbe noi avremmo voi avreste
essi avrebbero
tu avresti avuto
egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto
essi avrebbero avuto
MODO IMPERATIVO
Presente abbi (tu) abbia (egli) abbiamo (noi) abbiate (voi) abbiano (essi)
MODI INDEFINITI
PARTICIPIO
GERUNDIO
Presente avere Passato avere avuto Presente avente Passato avuto Presente avendo Passato avendo avuto
MODO INDICATIVO
MODI FINITI
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti
Presente
io lodo
tu lodi
egli loda
noi lodiamo
voi lodate
essi lodano
Imperfetto
io lodavo
tu lodavi
egli lodava
noi lodavamo
voi lodavate
essi lodavano
Passato remoto
io lodai
tu lodasti
egli lodò
noi lodammo
voi lodaste
essi lodarono
Futuro semplice
io loderò
tu loderai
egli loderà
noi loderemo
voi loderete
essi loderanno
Passato prossimo
io ho lodato
tu hai lodato
egli ha lodato
noi abbiamo lodato
voi avete lodato
essi hanno lodato
Trapassato prossimo
io avevo lodato
tu avevi lodato
egli aveva lodato
noi avevamo lodato
voi avevate lodato
essi avevano lodato
Trapassato remoto
io ebbi lodato
tu avesti lodato
egli ebbe lodato
noi avemmo lodato
voi aveste lodato
essi ebbero lodato
Futuro anteriore
io avrò lodato
tu avrai lodato
egli avrà lodato
noi avremo lodato
voi avrete lodato
essi avranno lodato
Presente lodare Passato avere lodato
Presente (che) io lodi (che) tu lodi
(che) egli lodi
(che) noi lodiamo (che) voi lodiate (che) essi lodino
Imperfetto
(che) io lodassi (che) tu lodassi
(che) egli lodasse
(che) noi lodassimo (che) voi lodaste
(che) essi lodassero
Presente
io loderei
tu loderesti
Passato
(che) io abbia lodato
(che) tu abbia lodato
(che) egli abbia lodato
(che) noi abbiamo lodato
(che) voi abbiate lodato
(che) essi abbiano lodato
Trapassato
(che) io avessi lodato
(che) tu avessi lodato
(che) egli avesse lodato
(che) noi avessimo lodato
(che) voi aveste lodato
(che) essi avessero lodato
MODO CONDIZIONALE
Passato
io avrei lodato
tu avresti lodato
egli loderebbe
noi loderemmo
voi lodereste
essi loderebbero
egli avrebbe lodato
noi avremmo lodato
voi avreste lodato
essi avrebbero lodato
MODO IMPERATIVO
Presente
loda (tu)
lodi (egli)
lodiamo (noi)
lodate (voi)
lodino (essi)
MODI INDEFINITI
Presente lodante Passato lodato
GERUNDIO
Presente lodando Passato avendo lodato
MODO INDICATIVO
MODI FINITI
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti
Presente
io temo tu temi
egli teme
noi temiamo voi temete essi temono
Imperfetto
io temevo tu temevi
egli temeva
noi temevamo
voi temevate
essi temevano
Passato remoto
io temetti
tu temesti
egli temette
noi tememmo
voi temeste
essi temettero
Futuro semplice
io temerò
tu temerai
egli temerà
noi temeremo
voi temerete
essi temeranno
Passato prossimo
io ho temuto
tu hai temuto
egli ha temuto
noi abbiamo temuto
voi avete temuto essi hanno temuto
Trapassato prossimo
io avevo temuto
tu avevi temuto
egli aveva temuto
noi avevamo temuto
voi avevate temuto
essi avevano temuto
Trapassato remoto
io ebbi temuto
tu avesti temuto
egli ebbe temuto
noi avemmo temuto
voi aveste temuto
essi ebbero temuto
Futuro anteriore
io avrò temuto
tu avrai temuto
egli avrà temuto
noi avremo temuto
voi avrete temuto
essi avranno temuto
Presente (che) io tema (che) tu tema
(che) egli tema
(che) noi temiamo (che) voi temiate (che) essi temano
Imperfetto
(che) io temessi
(che) tu temessi
(che) egli temesse
(che) noi temessimo (che) voi temeste
(che) essi temessero
Presente
io temerei
tu temeresti
Passato
(che) io abbia temuto
(che) tu abbia temuto
(che) egli abbia temuto
(che) noi abbiamo temuto
(che) voi abbiate temuto
(che) essi abbiano temuto
Trapassato
(che) io avessi temuto
(che) tu avessi temuto
(che) egli avesse temuto
(che) noi avessimo temuto
(che) voi aveste temuto
(che) essi avessero temuto
MODO CONDIZIONALE
Passato
io avrei temuto
tu avresti temuto
egli temerebbe
noi temeremmo
voi temereste
essi temerebbero
egli avrebbe temuto
noi avremmo temuto
voi avreste temuto
essi avrebbero temuto
MODO IMPERATIVO
Presente temi (tu) tema (egli) temiamo (noi) temete (voi) temano (essi)
MODI INDEFINITI
MODO INFINITO MODO PARTICIPIO
MODO GERUNDIO
Presente temere Passato avere temuto Presente temente Passato temuto Presente temendo Passato avendo temuto
MODO INDICATIVO
MODI FINITI
MODO CONGIUNTIVO
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti
Presente
io sento
tu senti
egli sente
noi sentiamo
voi sentite
essi sentono
Imperfetto
io sentivo
tu sentivi
egli sentiva
noi sentivamo
voi sentivate
essi sentivano
Passato remoto
io sentii
tu sentisti
egli sentì
noi sentimmo
voi sentiste
essi sentirono
Futuro semplice
io sentirò
tu sentirai
egli sentirà
noi sentiremo
voi sentirete
essi sentiranno
Passato prossimo
io ho sentito
tu hai sentito
egli ha sentito
noi abbiamo sentito
voi avete sentito
essi hanno sentito
Trapassato prossimo
io avevo sentito
tu avevi sentito
egli aveva sentito
noi avevamo sentito
voi avevate sentito
essi avevano sentito
Trapassato remoto
io ebbi sentito
tu avesti sentito
egli ebbe sentito
noi avemmo sentito
voi aveste sentito
essi ebbero sentito
Futuro anteriore
io avrò sentito
tu avrai sentito
egli avrà sentito
noi avremo sentito
voi avrete sentito
essi avranno sentito
Presente (che) io senta (che) tu senta
(che) egli senta
(che) noi sentiamo (che) voi sentiate (che) essi sentano
Imperfetto (che) io sentissi (che) tu sentissi
(che) egli sentisse
(che) noi sentissimo (che) voi sentiste (che) essi sentissero
Presente
io sentirei
tu sentiresti
Passato
(che) io abbia sentito
(che) tu abbia sentito
(che) egli abbia sentito
(che) noi abbiamo sentito
(che) voi abbiate sentito
(che) essi abbiano sentito
Trapassato
(che) io avessi sentito
(che) tu avessi sentito
(che) egli avesse sentito
(che) noi avessimo sentito
(che) voi aveste sentito
(che) essi avessero sentito
MODO CONDIZIONALE
Passato
io avrei sentito
tu avresti sentito
egli sentirebbe
noi sentiremmo
voi sentireste
essi sentirebbero
egli avrebbe sentito
noi avremmo sentito
voi avreste sentito
essi avrebbero sentito
MODO IMPERATIVO
Presente senti (tu) senta (egli) sentiamo (noi) sentite (voi) sentano (essi)
MODI INDEFINITI
MODO INFINITO MODO PARTICIPIO
MODO GERUNDIO
Presente sentire Passato avere sentito Presente senziente Passato sentito Presente sentendo Passato avendo sentito
1
Scrivi la persona e il numero di ogni voce verbale. Segui l’esempio.
• giocaste:
• studia:
voi, 2a pers. pl.
• ebbero letto:
• sono stato:
• siamo passati:
• credesti:
2
VERIFICA
• scaricavano
• ebbi gustato:
• avevi letto:
• saliremo:
• aveste visto:
• sarebbe fuggito:
In ogni frase, sottolinea in azzurro il verbo che indica l’azione avvenuta prima e in verde il verbo che indica l’azione avvenuta dopo. Segui l’esempio.
• Quando ebbi raggiunto la cima, mi riposai.
• Giocherai solo quando avrai rimesso a posto la tua camera.
• Dopo che ebbi ascoltato la barzelletta, scoppiai a ridere.
• Quando mi avrai raccontato l’accaduto, capirò che cosa è successo.
3 indicativo
Coniuga i verbi dati al modo e al tempo indicati. Segui l’esempio.
pass. remoto indicativo futuro anteriore congiuntivo presente condizionale passato giocare io giocai io avrò giocato che io io scrivere tu partire egli salutare noi cantare voi vedere essi
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
L’ A B V I V E O R
Le parole in rosso nel testo sono avverbi
Sara, parla più forte e lentamente, non capisco niente di quello che mi dici.
L’avverbio è una parte invariabile del discorso che di solito si aggiunge a un verbo per specificarne o modificarne il significato: Corre velocemente Oltre a modificare il significato dei verbi, gli avverbi possono modificare anche:
• un nome: Soltanto Marta mi può aiutare.
• un aggettivo: Luca e Giovanni sono troppo disordinati
• un altro avverbio: Siete arrivati molto tardi alla partita.
Gli avverbi possono anche essere formati da un gruppo di parole. In questo caso si chiamano locuzioni avverbiali: a proposito, a poco a poco, di tanto in tanto… La caratteristica degli avverbi di essere invariabili aiuta a non confonderli con gli aggettivi maschili singolari.
Ho fatto molto esercizio. Quel film è stato molto bello.
aggettivo
(se volgi al plurale la frase, “molto” cambia)
avverbio
(se volgi al plurale la frase, “molto” resta invariato)
Gli avverbi possono essere di diverso tipo:
di modo
di tempo
di luogo
di quantità
di affermazione e di negazione
bene, male, piano, forte, volentieri, insieme, soltanto, velocemente, così, quasi, come, dolcemente…
ora, adesso, dopo, presto, domani, ieri, oggi, prima, poi, ancora, spesso, talvolta, subito, raramente, già, tardi…
qui, qua, là, su, giù, lassù, laggiù, davanti, dietro, vicino, lontano, dove, sopra, sotto, fuori, dentro, accanto…
tanto, poco, più, meno, troppo, abbastanza, assai, niente, altrettanto, parecchio, quasi…
sì, certo, certamente, sicuro, sicuramente, davvero, proprio, appunto, pure, neanche, neppure, non, no, nemmeno…
di dubbio forse, probabilmente, circa, magari, eventualmente…
interrogativi ed esclamativi come!, perché?, dove?, quando?, quanto!…
LA P Z S R I I E O P N O E
Le parole in rosso sono preposizioni
La preposizione è una parte invariabile del discorso che si mette davanti ai nomi, ai pronomi, agli avverbi, ai verbi all’infinito per legarli in modo logico alle altre parole della frase, o per legare tra di loro delle frasi:
Ho preso il libro di Anna. / Stasera veniamo da te. / Esco
Le preposizioni possono essere:
• preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, ai pronomi e ai verbi all’infinito. Sono invariabili.
Avevo messo sul tavolo dell’aula
• preposizioni articolate, che nascono dall’unione delle preposizioni semplici con gli articoli determinativi. In questo caso si comportano come gli articoli determinativi e sono variabili Osserva la tabella.
Prep. Articoli
il lo la l’ i gli le
di del dello della dell’ dei degli delle
a al allo alla all’ ai agli alle
da dal dallo dalla dall’ dai dagli dalle
in nel nello nella nell’ nei negli nelle
con (col) (coi)
su sul sullo sulla sull’ sui sugli sulle
Completa le frasi con la preposizione semplice adatta.
Fai attenzione a non confondere l’articolo partitivo con la preposizione articolata! Osserva.
Ho comprato dei fiori per la casa. Il profumo dei fiori era delizioso.
articolo partitivo (un po’ di) preposizione articolata
• Oggi pomeriggio sono andato piscina Luca.
• La maestra ha detto che sarebbe meglio scrivere quaderno righe.
• L’aereo è partito ritardo causa un guasto motore.
• Mi piace molto la torta mele un po’ zucchero superficie.
LA C O N G U Z N I E I N O
Le parole evidenziate sono congiunzioni
La congiunzione è la parte invariabile del discorso che serve a collegare tra loro due o più parole all’interno della stessa frase oppure due o più frasi.
Le congiunzioni sono tante e vengono classificate in due gruppi principali:
Siccome domani
è il compleanno di mia zia, vorrei regalarle dei fiori, ma non so se scegliere delle rose oppure dei tulipani.
• congiunzioni coordinanti se collegano due parole della stessa frase oppure due frasi che hanno la stessa funzione o lo stesso valore: Non ho voglia né di giocare né di correre.
• congiunzioni subordinanti, se collegano due frasi, una delle quali è subordinata all’altra: Siccome piove, non uscirò.
Congiunzioni coordinanti Congiunzioni subordinanti e, anche, inoltre, né, neanche, nemmeno, neppure, o, oppure, ovvero, altrimenti, ma, tuttavia, però, eppure, anzi, dunque, quindi, perciò, allora, cioè, infatti, ossia, e… e, né… né, o… o
perché, affinché, poiché, siccome, così… che, tanto che…, finché, appena, che, come, sebbene, benché, se, purché, quando, come, quasi; mentre, quando, tanto… quanto, così… come, tranne che, eccetto che, senza...
1
Io credo che qualunque fiore sceglierai, lei sarà felice perché glieli avrai regalati tu.
ATTENZIONE!
La parola che può essere:
• congiunzione: Spero che tu venga alla mia festa.
• pronome relativo: Questo è il regalo che ti ho comprato.
• pronome interrogativo: Che hai scelto?
• aggettivo interrogativo: Che regalo hai scelto?
• pronome esclamativo: Che bello!
• aggettivo esclamativo: Che regalo stupendo!
Completa le frasi con la congiunzione adatta, scegliendola tra quelle date. perché • se • né • sebbene • e • poiché • o
• Non ho incontrato Paolo Lorenzo.
• Anna mi ha telefonato mi ha fatto gli auguri.
• non hai studiato, non vedrai la televisione.
• mi dici quando arrivi, vengo a prenderti.
• fossi stanco, non sono andato a riposare.
• Potremmo andare al cinema a teatro.
• Non ho sbagliato il problema mi ha aiutato mio fratello.
LE E Z M S I A C O L N A I
Bambini, per domani farete dieci divisioni in colonna.
Uffa! Ancora divisioni!
Che barba!
Tutto per colpa dei soliti che non stanno attenti!
Ehi! E se le facessimo insieme?
Sigh, dovrò stare a casa e non potrò uscire con le mie amiche.
Le parole evidenziate sono esclamazioni. L’interiezione o esclamazione è una parte invariabile del discorso che esprime stati d’animo, sensazioni, reazioni, sentimenti improvvisi, oppure serve per formulare un ordine, un saluto, un richiamo.
Le esclamazioni sono sempre accompagnate dal punto esclamativo e sono:
• parole che riproducono suoni del parlato: ahi!, ohi!, ahimè!, oh!…
• parole (nomi, aggettivi, verbi, avverbi) usate con tono esclamativo: Bravo!, Forza!, Accidenti!, Attento!, Coraggio!, Peccato!
Alle esclamazioni assomigliano le onomatopee, cioè quelle parole che imitano rumori, suoni, voci, versi di animali e che si trovano soprattutto nei dialoghi dei fumetti. Per esempio, sono onomatopee splash (caduta in acqua), sigh (sospiro), sob (dispiacere), crash (crollo), bum (scoppio), tic -tac (ticchettio dell’orologio)…: Sigh, non era rimasto neanche un pezzetto di torta! / Tic -tac: il tempo scorreva.
1
Completa le frasi con l’esclamazione adatta.
• , che buono questo gelato!
• , come scotta questa minestra!
• , abbiamo visto la partita!
• , sono caduto e mi sono fatto male!
• , fai attenzione!
• , che bella la tua maglietta!
1
VERIFICA
Leggi la seguente frase:
Ieri sono rimasto volentieri a giocare con Gabry. Quanti sono gli avverbi? Segna con una X.
0 1 2 3
2
Solo una delle seguenti serie di parole contiene tutti avverbi. Quale? Segna con una X.
sale, tardi, abbastanza, uguale poco, cioè, presto, veloce rosso, sotto, allegramente, lassù quasi, molto, prima, sicuramente
4
Segna con una X le preposizioni corrette per completare la seguente frase. Non conosco la regola il calcolo
di, con, sul per, della, del nella, su, di
5
Le parole “e, ma, anche, perché, se” sono tutte: articoli. preposizioni. avverbi.
6
In tutte le seguenti frasi “che” è una congiunzione, tranne in una. Quale? Segna con una X.
Fa così freddo che tremo. Ho comprato la giacca che mi piaceva. Credo che me ne andrò a casa.
La maestra vuole che sia ordinato.
7
Con quale esclamazione completeresti la seguente frase? Segna con una X. , ho vinto il primo premio alla lotteria!
Ahimè Uffa
Urrà
Puah
8
10
Segna con una X l’unica frase in cui NON sono presenti avverbi.
Siamo arrivati tardissimo alla stazione e il nostro treno era già partito.
La bambina accarezzava dolcemente il suo gattino.
Il comandante dell’aereo annuncia ai passeggeri l’arrivo a Parigi. Trascorro volentieri l’estate nella casa in campagna.
9
Indica se le parole sottolineate sono preposizioni articolate (P) oppure articoli partitivi (AP).
Chiara ha preparato dei panini al formaggio.
Ieri Elena ha dimenticato le chiavi della macchina in ufficio.
Vorrei delle pesche e un cestino di fragole.
Con un pennarello ho macchiato il divano del salotto.
Quale delle seguenti congiunzioni va scritta al posto dei puntini?
Segna con una X.
Questa mattina mi sono svegliata alle 6:30 alle 7 ero già pronta per andare con Aurora al mare.
ma oppure poiché e
11
Segna con una X quante congiunzioni ci sono nella seguente frase.
Se avessimo seguito le indicazioni stradali, come avevo suggerito io, saremmo già arrivati, ma voi avete voluto scegliere un percorso alternativo, quindi non troveremo più dei buoni posti per assistere al concerto.
4
Segna con una X l’unica frase in cui la parola “che” è usata come congiunzione.
Mi piace quella maglietta che è esposta in vetrina.
Lucia mi ha detto che la prossima settimana verrà a trovarci.
Chi è quel ragazzo che sta parlando con tua sorella?
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
12 5 6 7 119
ILINGUAGGI SI INCONTRANO...
ARTE
• Prova a descrivere il paesaggio dipinto da Paul Klee. Divertiti, poi, a disegnare un paesaggio fantastico.
MUSICA
Paul Klee era un bambino che avrebbe voluto chiamarsi Merlino, fare il mago e avere un cappello a punta e un mantello pieno di stelle. Da grande fece il mago pittore, raccontò con il colore e il pennello come ballano le stelle nelle notti di luna, come è bello passeggiare sul fondo del mare e come volare con un veliero nel cielo.
Cristina Coppa Legora, Blu notte, giallo limone, Fabbri
• Mentre disegni, puoi ascoltare La voliera da Il carnevale degli animali di Charles Camille Saint-Saëns.
Paul Klee, Paesaggio con uccelli gialli, Basilea, R. Doetsch - BenzigerGLI UCCELLI
Gli uccelli nel sole sono fiocchi di lana fiori o pensieri abbandonati al vento.
David Maria TuroldoCANDIDI UCCELLI
Spesso i candidi uccelli volando alla stessa velocità del peschereccio, sembravano immensi aquiloni, tenuti su da misteriosi e invisibili fili.
Bastava un nonnulla però…
… perché il filo invisibile dell’aquilone si spezzasse e il gabbiano, che fino allora pareva immobile, si lasciasse cadere d’ala, precipitando a corpo morto per poi risalire di lì a poco con ripetuti striduli.
Luigi Favero• Scrivi al singolare i due nomi sottolineati nella poesia “Gli uccelli”, poi scrivi i loro alterati.
• Nel secondo testo sottolinea e riscrivi almeno quattro aggettivi qualificativi.
LA E F R A S
I libri leggono il bambino. Non è una frase
un significato logico.
Il bambino leggono i libri. Non è una frase tra di loro.
Libri i bambino legge il. Non è una frase
casuale e quindi il significato non è comprensibile. Il bambino i libri. Non è una frase
l’azione e dà un significato compiuto alla frase.
Il bambino legge i libri. Questa sì che è una frase!
“Il bambino legge i libri” è una frase perché:
• ha un senso compiuto e quindi un suo significato;
• è costruita intorno a un verbo che dà un’informazione precisa;
• in essa le parole sono in accordo tra loro e sono collocate in una giusta sequenza, secondo le regole grammaticali della lingua italiana;
• comincia con una parola che ha la lettera maiuscola di punteggiatura forte.
La frase può essere divisa in “pezzetti” definiti informazioni e precisazioni utili a comprendere meglio, completare e arricchire la situazione espressa dalla frase. Ogni sintagma risponde a una domanda precisa: quando? chi? che cosa fanno?
Durante l’intervallo / gli alunni / giocano / in giardino.
Colora SÌ se le parole formano una frase,
• La farfalla si posa sul fiore azzurro.
• La nel torta cuoce di forno mele.
• Chiara casa mattina di otto esce ogni alle.
• Il cane sul tappeto del salotto.
• I ragazzi sportivi si allena tutti il giorni.
• Il divano si fa le unghie sul mio gatto.
E F R A S LA
M I N I M
Stamattina i ragazzi della 4ª E giocavano a pallavolo nella palestra della scuola con il loro istruttore.
Nella frase è presente un solo verbo o predicato
e un soggetto (i ragazzi). Questi due elementi trasmettono un’informazione ben precisa; questa frase, però, comunica tanti altri particolari.
Proviamo a togliere dalla frase tutte le informazioni non indispensabili, lasciando solo quelle essenziali affinché il messaggio sia comprensibile.
Ecco che cosa è rimasto: i ragazzi giocavano
Questa frase, ridotta al minimo indispensabile perché abbia un senso, si chiama frase minima proprio perché è costituita dal minor numero di informazioni necessarie a rendere comprensibile il messaggio.
Per avere un senso, e quindi per comunicare qualcosa, una frase deve contenere almeno due elementi fondamentali:
• un soggetto, cioè l’elemento di cui si parla, il protagonista della frase;
• un predicato, cioè un verbo che dice qualcosa del soggetto. Il verbo esprime l’azione compiuta o subita dal soggetto, oppure un suo modo di essere.
1
Tra le seguenti frasi segna con una X quelle minime, cioè formate dal minor numero di informazioni necessarie a rendere comprensibile il messaggio.
Nella stalla l’asino raglia.
Le pesche sono mature.
Maria studiò storia con impegno.
Il calciatore fu espulso.
Oggi tornerà Ludovica. Ornella tossì.
Ho dimenticato a casa la sciarpa. L’aereo atterrò.
2
Suddividi in sintagmi la frase, poi scrivi la frase minima e completa.
Il cucciolo di Serena dorme sul tappeto vicino al fuoco.
Frase minima:
Il soggetto è: Il predicato è:
S T O T G O G E
I bambini giocano a calcio nel campetto.
Gli alberi del giardino sono rigogliosi.
Rebecca passeggia nel parco con il suo cane Billy.
Le panchine sono state riverniciate dagli operai.
Le parole evidenziate sono i soggetti delle frasi che descrivono il disegno.
Il soggetto è l’elemento (persona, animale o cosa) della frase di cui il predicato dice qualcosa. Il soggetto può:
• compiere l’azione espressa dal verbo (Rebecca passeggia / I bambini giocano);
• subire l’azione espressa dal verbo (Le panchine sono state riverniciate);
• trovarsi in una certa condizione (Le rose sono nelle aiuole);
• avere una particolare qualità (Gli alberi sono rigogliosi).
Il soggetto concorda con il verbo nella persona, nel numero e, a volte, anche nel genere.
Io studio (soggetto e verbo espressi alla 1a persona singolare)
Noi studiamo (soggetto e verbo espressi alla 1a persona plurale)
Le rose sono nelle aiuole recintate.
Le mie cugine sono partite (soggetto e verbo espressi alla 3a persona plurale femminile)
I miei cugini sono partiti (soggetto e verbo espressi alla 3a persona plurale maschile)
ATTENZIONE!
Il soggetto può essere:
• un nome: Luca dorme.
• un pronome: Egli ride.
• un aggettivo sostantivato: Mi piace il verde.
• un verbo: Fumare fa male.
• una frase: Dormire bene è importante.
1
Nelle seguenti frasi sottolinea il soggetto.
• Il lupo ulula nel bosco.
• L’elicottero atterrò sul prato.
Il soggetto può trovarsi:
• prima del verbo: Monica ha vinto.
• dopo il verbo: Ha vinto Monica.
• Oggi tornerà Filippo.
• Il palloncino scoppiò.
• Leo ha dimenticato il libro.
• Nel bosco c’era una casa.
S T O T G O G E S S N O O T T E T I
In queste frasi il soggetto è sottinteso perché non è necessario esprimerlo: si capisce facilmente quale sia, ricavandolo dal contesto della frase:
Perché sei così abbattuto? Non ti ho mai visto così a terra.
Perché (tu) sei così abbattuto? ( Io) Non ti ho mai visto così a terra.
( Noi) Abbiamo perso la partita perché (io) ho sbagliato l’ultimo tiro.
A volte il soggetto manca del tutto. Questo accade:
• nei verbi che indicano fenomeni atmosferi: grandinava, sta nevicando, è piovuto, lampeggia, tuonò...
• nei verbi preceduti dalla particella “si”: Qui si mangia bene. Si parte subito. Oggi si lavora. Non si capisce nulla…
Il soggetto può essere costituito da una sola parola, ma spesso può essere accompagnato da altre parole che lo precisano o ne arricchiscono il significato.
Abbiamo perso la partita perché ho sbagliato l’ultimo tiro.
L’insieme di queste parole rappresenta il gruppo del soggetto. Ecco un esempio.
Il leone dorme.
Il leone, re della savana, dorme.
Il leone, re della savana dalla folta criniera, dorme.
Il soggetto vero e proprio della frase ( Il leone) è l’elemento che regge tutte le altre parole: senza di esso il gruppo del soggetto non avrebbe senso. Le altre parole, però, aggiungono dei particolari che ci permettono di comprendere meglio le caratteristiche del soggetto.
1
Nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e scrivi il soggetto sottinteso.
• Vieni al cinema con me.
• Quando verrete a casa mia?
• Adoro andare in piscina.
• Osservano la pioggia.
Nelle seguenti frasi sottolinea il gruppo del soggetto.
Nelle seguenti frasi sottolinea solo i predicati il cui soggetto è sottinteso.
• Amo giocare a palla con Lia anche se lei non è molto estroversa.
• Quando verrete in montagna da noi? Noi vi aspettiamo a braccia aperte!
• Il cagnolino dal pelo riccioluto ha combinato un guaio.
• La mia carissima amica Valeria andrà a Madrid.
• La delicata farfalla dalle ali variopinte vola sui fiori.
P C R AT E O D I
Un giorno un lupo gironzolava in una prateria mentre il sole tramontava e disegnava l’ombra dell’animale sull’erba.
Il lupo fu incuriosito dalla propria ombra, la osservò e disse:
– Sono un gigante! D’ora in poi non avrò più paura del leone, così grande e grosso. Sarò il re della foresta e tutti gli animali mi renderanno omaggio.
Mentre stava lì sul prato e si perdeva in questi discorsi, un grosso leone lo vide, gli saltò addosso e lo azzannò.
Allora il lupo, mentre fuggiva, pensò: “Come sono stato stupido! Ho capito che la presunzione è una grande fonte di guai!”
Esopo, Gli animali nelle favole, Giunti del Borgo
Le parole evidenziate sono predicati. Il predicato, cioè il verbo, è l’elemento più importante della frase perché fornisce informazioni fondamentali sul soggetto.
Soggetto e predicato concordano grammaticalmente tra loro.
Il predicato può indicare:
• chi è il soggetto: Io sono un gigante.
• come è il soggetto: Sono stato stupido.
• che cosa fa il soggetto: Gironzolava.
• ciò che subisce il soggetto: Fu incuriosito.
• in che situazione si trova il soggetto: Stava lì sul prato.
Nella maggior parte dei casi il solo predicato è sufficiente a fornire le informazioni sul soggetto. A volte però è necessario aggiungere al predicato ulteriori elementi (i complementi) per arricchirlo e completarlo. Osserva l’esempio.
L’autista guidava.
L’autista guidava con prudenza.
L’autista guidava con prudenza il suo pullman.
L’autista guidava con prudenza il suo pullman nel traffico.
L’autista guidava con prudenza il suo pullman nel traffico della città.
L’insieme degli elementi che si aggiungono al predicato si definisce gruppo del predicato.
1
Nelle seguenti frasi sottolinea i predicati.
• Tu hai comprato un cappotto blu.
• Le tue scarpe sono di pelle.
• Il mio gatto gioca in giardino.
• Laura mangia il gelato.
IL
P C R AT E O D I V L E E R B A
E IL
Sofia sbadigliava
Matteo è stato premiato
Alex sta al suo posto.
In queste frasi i predicati verbali evidenziati sono costituiti da verbi che hanno un senso compiuto e danno da soli un’informazione chiara e precisa sul soggetto: indicano cioè l’azione che il soggetto compie (sbadigliava), che subisce (è stato premiato), il suo stato (
Il pranzo era ottimo
Il Sole è una stella
L’Etna è un vulcano attivo
Il predicato nominale indica chi è, che cos’è, com’è il soggetto. Il predicato nominale è formato da una voce del verbo essere seguito da un aggettivo (ottimo) o da un nome (una stella) o da entrambi (un vulcano attivo).
1
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i predicati verbali e in blu i predicati nominali.
• Il gatto è un felino ed è carnivoro.
• Stefano è un ragazzo gentile.
• Ieri i miei sono partiti per Lisbona.
2
• Il mio libro è stato ritrovato da Lia.
• I miei capelli sono morbidi.
• Lucia è andata a Parigi con la zia.
Completa le frasi con il predicato adatto. Poi scrivi PV se è un predicato verbale, PN se è nominale.
• I cavalieri medioevali pesanti armature di ferro.
• Il cane dei vicini , infatti abbaia a tutti i passanti.
• Ieri Alberto e Dario una nuova automobile.
F O U N N Z I I E E S S E R V E R B O DEL
La nave è partita. La statua è di marmo. Irene è in cabina.
Il verbo essere è usato come ausiliare: aiuta il verbo a formare i tempi composti. Ha quindi la funzione di predicato verbale
Il verbo essere è usato come un verbo che ha un significato proprio: stare, trovarsi...
Ha la funzione di predicato verbale
Il verbo essere è usato come verbo che ha un significato proprio: essere costituito (fatto) di... Ha la funzione di predicato verbale
Ecco le diverse funzioni di questo verbo:
• essere (ausiliare) + participio passato di un verbo predicato verbale
• essere con significato di: appartenere, stare, trovarsi predicato verbale
• essere con significato di: essere costituito (fatto) di predicato verbale
Luciano è felice e soddisfatto
Lia è la sorella di Luciano
Il verbo essere, seguito da un aggettivo o da un nome
che si riferiscono al soggetto, forma un predicato nominale.
Il predicato nominale ci dice chi è, cos’è, com’è il soggetto.
essere + aggettivo o nome (o entrambi)
predicato nominale
Scrivi PN se il verbo essere forma un predicato nominale e PV se ha valore di predicato verbale. Segui l’esempio.
• Giovanni è a Londra per una riunione.
• Il Monte Bianco è il monte più alto delle Alpi.
• Noi siamo ragazzi di classe quarta.
• La mia bicicletta è nel box.
• La bicicletta di Gianni è rossa.
• L’altra domenica siamo stati in montagna.
• Il fiume Po è il più lungo fiume d’Italia.
• Il Colosseo è a Roma.
VERIFICA
1
Segna con una X solo le frasi, cioè quelle che contengono sia il soggetto sia il predicato.
Noi partiamo domani.
Sulle scale della stazione.
La scuola è aperta a tutti.
A primavera tornano le rondini.
2
Sottolinea la frase minima.
• I ballerini danzarono sul palco fino a mezzanotte.
In campagna i prati verdi di.
Il Sistema Solare, i pianeti, il Sole.
Luigi e Antonio arrivano lunedì.
Domenica andrò al cinema.
• In Antartide i pinguini coprono grandi distanze con i loro buffi piedi.
• Durante il viaggio in pullman i ragazzi hanno cantato tante canzoni.
• Domenica nel palazzetto dello sport si terrà la finale di basket.
• In montagna i valligiani piantano alberi contro le frane del terreno.
• Le ninfee aprono i loro bei fiori bianchi sulla superficie dell’acqua.
Per ogni soggetto, scrivi un predicato verbale e uno nominale. Segui l’esempio.
3 indaga è molto scrupoloso
• Il detective (che cosa fa?) (come è?)
• Il ruscello (che cosa fa?) (come è?)
• Il cuoco (che cosa fa?) (come è?)
• L’alpinista (che cosa fa?) (come è?)
• Il medico (che cosa fa?) (come è?)
4
Nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e colora PV se è predicato verbale, PN se è nominale.
• Certe nuvole bianche sembrano panna montata.
• L’aria è indispensabile alla vita di tutti gli esseri viventi.
• Una spaventosa burrasca spezzò l’albero maestro della barca.
• Questo ragazzo è mio fratello maggiore Alessandro.
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
PV PN
PV PN
PV PN
PV PN
C E T O M I M P E L N
Il sole tramonta.
Il sole tramonta dietro le colline.
Verso le 16:00, il sole tramonta dietro le colline
In inverno, verso le 16:00, il sole tramonta dietro le colline.
La prima frase è una frase minima, formata cioè soltanto dal soggetto (Il sole) e dal predicato (tramonta).
Negli altri esempi la frase minima si è arricchita con nuovi elementi che l’hanno completata e precisata in modi diversi.
Tutti gli elementi che arricchiscono il significato dei due nuclei centrali, il soggetto e il predicato, si definiscono complementi.
I complementi si distinguono in:
• complementi diretti, quando si uniscono direttamente al verbo senza l’aiuto di una preposizione;
• complementi indiretti, quando completano le informazioni su soggetto e predicato ai quali si collegano con le preposizioni semplici o articolate.
Completa le frasi con un complemento diretto o indiretto rispondendo alle domande.
• Verrò alla festa (con chi?) (quando?)
• La maestra spiega (che cosa?) (a chi?) .
• Ieri abbiamo camminato (dove?) (per quanto tempo?)
• Carlo è partito (con chi?) (per dove?)
• Ho scritto (che cosa?) (a chi?)
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi diretti e in blu quelli indiretti.
• Oggi Ginevra ha preparato una ciotola di insalata di riso con le verdure.
• In occasione della fiera del paese le strade furono chiuse al traffico delle auto.
• La mamma stringeva tra le sue braccia il bambino con dolcezza.
• Domenica scorsa Riccardo ed io abbiamo fatto una passeggiata nei boschi.
• Il dottore spiega con parole semplici al suo paziente la causa del male alle ossa.
• Il signor Rossi lavora da molto tempo in un ufficio del comune.
• Per la prossima estate Fabio è stato invitato da uno zio nella sua casa al mare.
C E T O M O M P E L N T O T G O G E
Sto cercando le mie scarpette da calcio; ma dove sono?
Le espressioni evidenziate sono complementi oggetto Il complemento oggetto è un complemento che ha la funzione di “accogliere” l’azione compiuta dal soggetto. Infatti il complemento oggetto è l’elemento della frase che completa il predicato verbale indicando l’oggetto (persona, animale, cosa) dell’azione compiuta dal soggetto. Il complemento oggetto risponde alle domande: chi?, che cosa?
1
Anch’io non trovo la mia maglietta! Forse ci hanno fatto uno scherzo?
Segna con una X le frasi che NON hanno il complemento oggetto. Poi sottolinealo nelle altre frasi.
Lucia è la cugina di Lorenzo. Ieri ho incontrato Stefania Gino accarezzò il cane del vicino.
2
Questa notte Lia ha fatto un brutto sogno. Giacomo andrà al parco con Mattia.
L’architetto ha arredato la casa di Gisella.
Nelle seguenti frasi sottolinea il complemento oggetto.
• Ho mandato un messaggio a Filippo.
• La maestra corregge le prove.
• Oggi ho conosciuto un ragazzo simpatico.
• Vorrei tanto un cucciolo.
• Il ciclista concluse la gara in vantaggio.
3
Completa le frasi con un complemento oggetto adatto.
• Alessandro ha incollato sull’album
• Al luna park ho vinto
• In piscina abbiamo incontrato
• In una cartoleria ho comprato
• Per il suo compleanno Alessia desidera
• Adriano per cena ha cucinato
• L’idraulico ripara
• Marco e Giulia studiano
• Ascolto una canzone di Jovanotti.
• Al mercato ho acquistato le fragole.
• Anna ha rotto gli occhiali.
• Il salumiere pesa il prosciutto.
• Abbiamo visitato un museo.
C I E E T O N M T I M D P I E T L R N I
I complementi indiretti sono numerosi e forniscono altre informazioni alla frase minima. Essi sono introdotti quasi sempre da una preposizione. Possono essere formati anche da un avverbio.
• Il complemento di specificazione risponde alle domande di chi? di che cosa? e precisa l’elemento a cui si riferisce.
È introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata.
• Il complemento di compagnia indica la persona o l’animale insieme ai quali il soggetto compie o subisce l’azione.
• Il complemento di unione indica l’oggetto insieme al quale il soggetto compie l’azione.
L’insegnante di storia mostra un papiro.
Le sirene della polizia si avvicinavano sempre più.
Niky uscì con Pulce al guinzaglio.
Irene entrò in sala con la piccola borsa.
Rispondono entrambi alle domande con chi?, in compagnia di chi?, con che cosa? e sono introdotti dalla preposizione con
1
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso il complemento di compagnia e in blu quello di unione.
• Domani andremo al fiume con lo zio.
• Esco sempre con lo zaino.
• Antonio esce con l’ombrello.
• Mi piace il risotto con i funghi.
2
• Vuoi giocare con me?
• Lia va al cinema con la zia.
• Si presentò con un mazzo di fiori.
• Elia gioca con il cane.
Completa le frasi con il complemento di specificazione adatto.
• Matteo andrà a vedere la partita
• Devo comperare la marmellata
• A pranzo vorrei mangiare un piatto
• Ora ripasso alcune pagine
• Il complemento di termine indica la persona, l’animale o la cosa su cui termina l’azione espressa dal predicato.
Risponde alle domande a chi?, a che cosa? ed è introdotto dalla preposizione a, semplice o articolata: Regalerò a Giada un braccialetto d’argento. / La maestra spiega agli alunni la regola grammaticale. / Nicola pensa soltanto al calcio
penna (a chi?) a Niky
Irene pensava (a che cosa?) al suo abito nuovo.
• I complementi di luogo esprimono la collocazione nello spazio di un’azione, oppure indicano dove si trova una persona, un animale, una cosa.
Rispondono a diverse domande dove?, in quale luogo?, verso dove?, verso quale luogo?, da dove?, da quale luogo?, per dove?, attraverso quale luogo?. I complementi di luogo sono introdotti da diverse preposizioni, semplici o articolate: in, su, a, da, tra, fra, per Francesco è seduto sul prato. / Verrò in pizzeria con voi. / Papà esce di casa alle sette di mattina.
Niky e Karim entrarono ( da una porta che immetteva direttamente (dove?)
• I complementi di tempo indicano le diverse circostanze di tempo in cui può svolgersi l’azione o può verificarsi la situazione espressa dal predicato.
Sono introdotti da diverse preposizioni, semplici o articolate: a, tra, per... Rispondono alle domande quando?, in quale tempo?, per quanto tempo?, in quanto tempo?, da quanto tempo?, fino a quando?, ogni quanto tempo?
La nonna mi telefonerà fra un’ora. / Paolo si allenerà almeno per due ore.
(Quando?) Alle otto e mezza iniziò lo spettacolo.
1
VERIFICA
Qual è il soggetto della seguente frase? Segna con una
Al mio amico Luca dico sempre tutto.
Amico. Luca. Io (sottinteso). Tutto.
2
Nella seguente frase sono già stati indicati gli elementi che la compongono.
Sul divano Irene coccolava il suo cagnolino compl. di luogo compl. oggetto sogg. pred. verb.
Segna con una X la frase che è costituita dagli stessi elementi.
Ieri sera un acquazzone ha rovinato tanti alberi.
Al parco i bambini giocano a pallone.
Domenica noi organizzeremo una bella festa.
Sul fondale il subacqueo ha trovato un’anfora antica.
3
Segna con una X la frase che NON contiene il predicato nominale.
Il bambino è caduto dalla bici. Il Sole è una gigantesca stella.
Pietro sarà un bravo avvocato. I Fenici erano abili navigatori.
4
Puoi arricchire le seguenti frasi con un complemento oggetto?
Colora SÌ oppure NO.
La neve scendeva Sì No
La nonna raccolse Sì No
Dario ha litigato Sì No
La torta è cucinata Sì No
Papà leggeva Sì No
Io credetti Sì No
Il regista diresse Sì No
Il fulmine aveva colpito Sì No
Laura cammina Sì No
Il cane ha morso Sì No
I nonni sono arrivati Sì No
Una frana è caduta Sì No
5
Segna con una X il complemento oggetto che completa la frase.
Il contadino coltiva
ogni giorno. ortaggi e verdure. con i suoi attrezzi. nell’orto.
6
Leggi le seguenti frasi e completa segnando con una X.
Lavorare sotto il sole stanca. Cucinare è la passione del nonno.
Per me nuotare è divertente. È importante mangiare sano.
Il soggetto delle frasi che hai letto è:
un nome. un avverbio. un pronome. un verbo.
7
Leggi la seguente frase. Poi segna con una X se le affermazioni sono vere (
Il prossimo anno andrò in Sardegna con i miei compagni e le mie compagne della squadra di nuoto.
• Non è una frase. V F
• È una frase minima. V F
• Il soggetto è sottinteso. V F
• C’è un predicato nominale. V F
• È presente un complemento di luogo. V F
• Non c’è nessun complemento di tempo. V F
• È presente un complemento di compagnia. V F
• C’è un complemento oggetto. V F
• Ci sono due complementi di specificazione. V F
• Il soggetto non è “Il prossimo anno”. V F
Segna con una X il predicato verbale adatto al soggetto “La mia gatta”: È coccolona. È una certosina. È uscita. È grassa.
RIFLETTO
SUL MIO LAVORO
• Questa verifica per me è stata?
• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero
• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero
ILINGUAGGI SI INCONTRANO...
Bruegel era un pittore olandese. La sua vita resta avvolta nel mistero. Sappiamo che ha compiuto un viaggio in Italia. Ce lo dice un suo studioso che scrive: “Durante i suoi viaggi ha disegnato tanti paesaggi da potersi dire che, quand’era sulle Alpi, abbia inghiottito tutti i monti e le rocce, per risputarle poi, tornato a casa, sulle tele”.
ARTE
• Disegna un paesaggio invernale caratterizzato da un particolare fantastico.
MUSICA
• Mentre disegni, puoi ascoltare L’inverno da Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi.
Pieter Bruegel il Vecchio, Cacciatori nella neve, Vienna, Kunsthistorisches MuseumLA NEVE
Giaceva sulla terra e sui tetti sbalordendo tutti con il suo nitore.
Giaceva fresca e scintillante e tutti ne erano abbagliati. Era lei! Quella vera.
L’avevamo aspettata. Era caduta.
Evgenij Aleksandrovicˇ Evtušenko
Pietrino corse via, oltre la collina, dove c’era già l’inverno. La bella pianura era coperta di neve e le montagne erano lontane. I paesi avevano i tetti bianchi, c’era della gente che faceva il fuoco e dei cacciatori con tredici cani e con l’aria di non aver preso niente.
“Saranno proprio tredici cani?” pensò Pietrino.
“Un mezzo cane dietro un albero fa mezzo cane o un cane e mezzo? E un cane dietro mezzo cane?”
Giovanni Gandini• Nella poesia “La neve”, sottolinea e riscrivi le due frasi che NON hanno per soggetto “la neve”.
• Nel secondo testo, sottolinea e riscrivi le due frasi con il predicato nominale.
A1
Qual è la serie in cui tutte le parole sono scritte in modo corretto?
A. pasticcere raggiera ciliegie arancie
B. frange gratuggia freccie quercia
C. sufficiente valigie vigilia ingegnere
D. scentifico cognugazione pugno circuito
A2
Nella seguente frase sono stati eliminati tutti gli spazi fra una parola e l’altra, tutti gli accenti e tutti gli apostrofi. Riscrivila in modo corretto.
Oggiegiovediperciolaltroierieramartedi:noncealcundubbio.
A3
Leggi la seguente frase.
Leo, il pescatore, sollevò la rete colma di pesci e pensò che raramente aveva avuto una simile fortuna.
Quanti nomi sono presenti?
A. 1 B. 3 C. 5 D. 6
Quanti verbi al tempo trapassato prossimo sono presenti?
A. 0 B. 1 C. 2 D. 3
A4
Quale delle seguenti parole è un nome alterato?
A. lampone B. burrone C. omaccione D. tifone
A5
In quale delle seguenti frasi il verbo essere NON è usato come ausiliare?
A. La settimana scorsa sono stato sulle Dolomiti.
B. Ero stata assai male durante l’influenza.
C. Franca è scivolata su un pezzetto di buccia.
D. Nuotare per un’ora è stancante.
A6
Nelle seguenti frasi tutte le parole sono scritte in minuscolo. Leggile e cerchia quelle che devono essere scritte con la lettera iniziale maiuscola.
A. la mamma disse: – mi raccomando, matteo, non uscire a giocare con luca se prima non hai finito i compiti. capito?
B. gianni incontra lo zio piero ogni giovedì all’uscita della piscina in via marconi. poi insieme si recano in piazza verdi per gustare un ottimo gelato alla gelateria “dolci emozioni”.
C. il lago di garda è il più grande d’italia. io lo vidi quando andai a gardaland l’anno scorso.
D. la scuola era diventata una tortura. gli insegnanti la richiamavano in continuazione, la marchini era uno strazio.
A7
In quale frase la punteggiatura NON è usata in modo corretto?
A. Ludovica, guardando il tramonto, esclamò che era una meraviglia di colori.
B. I pescatori, sorpresi dalla tempesta, tirarono su le reti e abbassarono le vele.
C. Per preparare la torta di mele devo comprare: il burro, il lievito, le mele e tre uova.
D. Sono stanca di camminare, ma non posso fermarmi se, voglio raggiungere il rifugio, con la luce del giorno.
A8
Leggi la seguente frase.
L’insegnante propone: “Chi ha terminato il proprio esercizio, può iniziare a svolgere il compito assegnato per domani.”
Trasforma la frase dal discorso diretto al discorso indiretto.
L’insegnante propone a chi ha
A9
Quale delle seguenti parole NON è un nome derivato?
A. giornalaio B. braccialetto C. marmellata D. pasticcino
B1
Solo una parola è divisa correttamente in sillabe. Quale?
A. pes-ca-to-re
B. o-ro-lo-gio
B2
Quale frase NON contiene errori?
B3
B4
B5
B6
C. a-cqui-sto
D. leo-ne
A. Sono sceso a piedi dal quinto piano perché l’asensore è quasto.
B. Paolo è incoscente ad allontanarsi a nuoto con un cielo così minaccioso.
C. L’acqua del ruscello è gelida: mi raccomando, non bagniarti!
D. Luca preferisce lo scivolo che è laggiù vicino alla siepe.
Segna con una X il sinonimo della parola scritta in corsivo.
A. Casa cuccia abitazione parcheggio
B. Castigo premio scherzo punizione
C. Spaventare impaurire guardare cadere
D. Veloce comico rapido ordinato
In quale frase il verbo NON è al modo indicativo?
A. Domani andremo tutti al parco.
B. Avevi chiamato la nonna per avvisarla del tuo arrivo?
C. Io canterei volentieri nel coro del quartiere.
D. Oggi pomeriggio Lucia incontrerà le sue amiche in piscina.
In quale frase le voci verbali sono corrette?
A. Non vorrei che tu incontri Luca perché è di umore nero.
B. Sebbene è stanco e infreddolito, il babbo va a casa dei nonni.
C. Il medico ha spiegato che è opportuno che tu prenda lo sciroppo tre volte al giorno.
D. Adesso scendo in cortile a giocare e, appena mi chiami, io salivo a leggere.
Riordina le parole per formare una frase con significato. poco / perché / bene / Marco / non / ha studiato / sta
B7
In ognuno dei seguenti gruppi di parole segna con una X quella che NON è una parola formata dal prefisso dis- con valore di negazione.
A. discontinuo disciplina disordine disagio
B. disfare disperare disegno disapprovare
C. dispiacere disoccupato disadorno dispetto
D. disonesto diseducato dispensa disattento
B8
Indica se la parola sottolineata ha la funzione di nome o di verbo. Metti una X per ogni riga.
a) Il papà grida: ”Attento! Non avvicinarti; è pericoloso!”
b) Luca si spaventò perché udì delle grida provenire dal fiume.
c) Io amo dipingere con gli acquerelli.
d) Al Gianni piace la pesca con l’amo.
e) Rispetto la tua scelta anche se non la condivido.
f) Tu devi sempre avere rispetto degli altri.
B9
Segna con una X se nelle seguenti frasi c’è un predicato verbale (PV) o un predicato nominale (PN).
a) Il sole è fonte di vita. PV PN
b) Era caduto un fulmine sull’albero.
PV PN
c) La cima del monte è imbiancata dalla neve. PV PN
d) Lo spettacolo fu interessante. PV PN
e) Edoardo era attento alla lezione dell’insegnante. PV PN
Nome Verbo
C1
Attenzione alle doppie! Solo una serie di parole è corretta. Quale?
A. professore • inalzare • costruzzione • parrucchiere
B. accellerare • lezzione • sopratutto • contraccolpo
C. ringraziare • minimizzare • frattanto • dabbene
D. tapezziere • infezione • staggione • immobbile
C2
Qual è l’ordine corretto delle parole che servono per completare la seguente frase?
“ visto Marco con zio al parco?” “ , no! Non proprio visto”.
A. Ai, lo, ho, l’ho
B. Hai, lo, o, l’ho
C. Ahi, lo, oh, l’ho
D. Hai, lo, oh, l’ho
C3
Quanti pronomi relativi sono presenti nella seguente frase?
Il villaggio turistico che abbiamo scelto quest’anno è simile a quello in cui siamo andati l’anno scorso e del quale abbiamo uno splendido ricordo.
A. 2 B. 3 C. 4 D. 5
C4
Leggi con attenzione la seguente frase, poi rispondi.
Non mi interessa la loro opinione, ma la vostra; comunque le rispetterò tutte.
a) Quanti sono i pronomi presenti nella frase? 2 3 4 5
b) Quanti sono gli aggettivi presenti nella frase? 0 1 2 3
C5
Sottolinea in ogni frase il soggetto.
a) Là in fondo al prato c’è una casetta di legno.
b) Dietro la finestra Luca vedeva delle ombre in movimento.
c) Lungo il fiume crescono dei pioppi.
d) Dal pullman sono scesi tre viaggiatori.
e) La bicicletta di Paola è di un bel rosso brillante.
C6
In quale frase è presente il complemento oggetto?
a) A Lia piacciono le vignette dei fumetti. d) Siamo stati al luna park.
b) Quella statua è di marmo. e) Andiamo al mare dalla nonna.
c) Un forte vento spazzò via le nubi. f) Spesso vado in gelateria.
C7
Leggi con attenzione la seguente frase. Quante congiunzioni sono presenti?
Tu e Alice potete uscire per realizzare un pupazzo di neve, ma copritevi bene perché oggi fa molto freddo e non vorrei che prendeste il raffreddore o la tosse.
a) 2 b) 3 c) 4 d) 5 e) 6
C8
Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole. perquisire • perpetuo • pernice • persecuzione • permettere • periodo
C9
Trasforma al plurale o al singolare le seguenti voci verbali nel modo, nel tempo e nella persona corrispondenti.
Singolare Plurale
a) davo
b) parli
c) vanno d) desideravate e) dipingemmo f) finisce g) invitò h) auguriamo
145 Le sillabe • L’accento e l’apostrofo
146 La punteggiatura
147 Le difficoltà ortografiche
151 L’uso dell’H
152 Le consonanti doppie
153 La radice e la desinenza •
Le parole primitive, derivate e alterate
154 Le parole composte •
Le famiglie di parole
155 I sinonimi e i contrari
156 Gli omonimi • Le parole particolari e le parole generali
157 Le parole polisemiche
158 Il dizionario
159 I nomi comuni e i nomi propri
160 I nomi concreti e astratti •
I nomi collettivi
161 Il genere dei nomi
163 I nomi singolari e plurali
165 I nomi primitivi e derivati
166 I nomi alterati
167 I nomi composti
168 Gli aggettivi
169 I gradi dell’aggettivo
170 I pronomi personali
172 Gli aggettivi possessivi
173 I pronomi possessivi
174 Gli aggettivi dimostrativi
175 I pronomi dimostrativi
176 Gli aggettivi indefiniti
177 I pronomi indefiniti
178 Gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi
179 Gli aggettivi e i pronomi numerali
180 I pronomi relativi
181 Il verbo
182 I verbi essere e avere • Il modo indicativo
184 Il modo congiuntivo
186 Il modo condizionale
187 Il modo imperativo
188 I modi indefiniti
189 L’avverbio
190 La preposizione
191 La congiunzione
192 L’esclamazione
193 La frase • Il soggetto
194 Il predicato
196 I complementi • Il complemento oggetto
197 I complementi indiretti
1
Scrivi tra parentesi il numero delle sillabe da cui è formata ogni parola.
2
Dividi in sillabe le seguenti parole usando delle barrette.
pasta ( ) edera ( ) cantante ( ) blu ( ) semaforo ( ) mappamondo ( ) ingegnoso ( ) grano ( ) qui ( ) pranzare ( )
stella arcipelago stoviglie rondine ciurma piuma pentola airone libro isola pirata biblioteca
LE SILLABE L’ACCENTO E L’APOSTROFO
Completa le frasi scegliendo tra i due monosillabi indicati tra parentesi quello corretto.
• Sara (dà / da) sempre dei buoni consigli.
• Quel gatto miagola notte e (dì / di)
• Non voglio mangiare (né / ne) bere.
• (Sé / Se) vuoi, possiamo giocare a palla.
• Il papà ha detto di (sì / si) : comprerà un cane.
• Elena? Non (là / la) vedo da giorni.
• Che cosa penso di te? Ora (tè / te) lo dico.
• Giovanni è uscito (dà / da) casa due ore fa.
• Gli esercizi (lì / li) ho già fatti.
Leggi le frasi e cerchia la forma corretta tra quelle indicate tra parentesi.
• Domani ci sarà l’eclissi di (luna / l’una).
• Il campione ha fatto (centro / c’entro) ancora una volta: è lui il vincitore.
• La (cera / c’era) di quella candela è profumata.
• Dopo (le norme / l’enorme) successo del film, quell’attore vincerà l’Oscar.
• Su quella strada non si possono superare i cinquanta chilometri (allora / all’ora).
• (Lago / L’ago) è troppo piccolo, non riesco a infilare il filo.
• Il capo indiano dissotterrò (lascia / l’ascia) di guerra.
• Sei proprio sicuro che Luca non (centri / c’entri) niente in questa storia?
3 41
LA PUNTEGGIATURA
Per ogni coppia di frasi, segna con una X quella corretta.
Il corpo dell’uomo è sostenuto da un’impalcatura, definita “scheletro”.
Il corpo dell’uomo è sostenuto da un’impalcatura. Definita “scheletro”.
Sono finite le nostre vacanze in montagna. A tutti noi dispiace dover tornare in città!
Sono finite le nostre in montagna a tutti noi. Dispiace dover tornare in città!
Mentre la mamma legge, la rivista cammina in giardino.
Mentre la mamma legge la rivista, cammina in giardino.
Quando Mattia prepara, lo zaino dimentica sempre qualcosa.
Quando Mattia prepara lo zaino, dimentica sempre qualcosa.
2
Segna con una X il segno di punteggiatura esatto.
• Sabato scorso siamo andati al mare , : è stato bellissimo!
• Elisa è andata dal medico ; : si sentiva poco bene.
• Non credo di doverti dire altro , ? adesso devo proprio andare.
• Mio fratello legge di tutto : ; favole , : romanzi gialli , : di avventura e anche horror.
Concludi le frasi lasciate in sospeso dai puntini di sospensione.
• Se anche tu fossi d’accordo…
• Abbiamo visto una cosa…
• Veramente, io…
• Possiamo andare…
Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti e viceversa.
• Marco mi ha raccontato che ieri sera ha vinto la partita di basket.
• Monica promette: – Non dirò più bugie a nessuno!
• L’allenatore ordinò alla squadra di correre intorno al campo per 20 minuti.
3 41
LE DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE
Completa le parole con ce/cie oppure ge/gie. can lleria sticolare farma trac sconvol re i ne negli nte lataio stino stra cro ra ma lleria so vole pa re in gnoso insuffi nte niale lebrità sfug nte lestiale cilie gri provin ener
2
Completa le parole con ce oppure cie, ge oppure gie. pan lan spe pastic re can llo bilan bu aran trec co leste ntile effi lo i nico allu ma suffi nte pro dere so tà
3
Scrivi il plurale delle seguenti parole.
minaccia corteccia roccia fradicia
valigia antologia energia guancia
doccia malvagia
mancia scheggia cuccia borraccia
4
Nelle seguenti parole contenenti i gruppi -cie e -gie, solo una per ogni gruppo è scritta in modo corretto. Segna con una X.
faccie
spiagge
goccie
pioggie
freccie
bugie
acace magie
arancie
grattuge traccie
regge
5
Completa le parole con li oppure gli.
• Davide è mi orato in matematica.
• Mi piace la so ola al forno.
• Luca ha umi ato Fabio davanti a tutti.
• La nave era in ba a delle onde.
• Quella luce così forte ci abba a.
• Andrea non sa sce ersi i vestiti.
• Alla lotteria ci sono in pa o dei bei premi.
• La tova a è macchiata.
• Luigi e Isa hanno organizzato una gri ata per domenica sera.
• Il gioco ere meravi ò il pubblico con il numero degli anelli.
6
Completa le parole con gli, li, lli, gl (suono duro).
meravi oso ana icine gri a utine a evo mani a petro era sbadi o obo gondo ere a etare venta o in ese gioie ere botti a
7
Completa le parole con gn oppure ni.
se ale condomi o pa ere pu ale allumi o casta eto gera o stra ero pa otta carabi ere ra atela compa o conve ente sta o o uno le ame colo a comi olo giu o co are
8
Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto. accompagniare • riugnone • disegniare • scrutigno • impegnarsi • gnomo • castagne • indegno • spugnia • giardignere • ragno • stagno • campagnolo • Daniela • carabignere • ciminiera • paniere • pugnale • stagniola • legniame • crignera • miniera • arnia • bagnare • congegno • cognome • agniello • opinione • iniezione • nomignolo
9
Completa le parole con cu, qu oppure cqu.
adrante per otere a itrinoso ocere pas ale a istare s otere al ni alche indici alificare anna are s ola e estre esito ta e ore ota e ilibrio a aragia adrifoglio a avite in dine se estrare
10 stampare benpensante inporre tamponare grembiule tinbrare inpronta
11
Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto. lampadario
conbattente avanbraccio imboccare
sempre inburrare anplificazione
Nel seguente elenco ci sono dieci parole scritte in modo errato. Sottolinea gli errori e riscrivi le parole in modo corretto.
fascie • sceneggiato • conoscenza • liscia • incoscenza • fusciello • riconosciente • scenziato • crescere • ascendente • scellerato • cosciente • fasceranno • biscie • adolesciente • disciesa • fantascienza • rusciello • scientificamente • usciere • moscierino
12
Per ogni coppia di parole, sottolinea quella scritta in modo corretto.
superfice / superficie
guscio / gusio
giardignere / giardiniere efficiente / efficente
fasce / fascie
ogliera / oliera
grembiule / grenbiule
cuoio / quoio
tacquino / taccuino
tacque / taccue
riunione / riugnone
grige / grigie
discesa / disciesa
13
Completa le parole con sci, sce oppure scie. alle co nza co neggiato ru llo volo ttro di sa olto gliere inco nte u re
14
I suoni sce e scie sono stati usati in modo corretto? Colora SÌ oppure NO.
biscie Sì No moscierino Sì No liscie Sì No
scientifico Sì No ruggisce Sì No incoscenza Sì No
rusciello Sì No scenza Sì No crescere Sì No
uscere Sì No lascieremo Sì No scie Sì No
sceriffo Sì No coscientemente Sì No rinasciere Sì No
15
Per ogni gruppo, sottolinea la parola errata e riscrivila in modo corretto. usciere • coscienza • conosciente • cosciente fantascenza • fasce • scenario • mascella riconoscente • discendenza • ascendente • incoscente ascella • discesa • strisce • coscenziosamente • bisce
16
Nelle seguenti frasi cancella, tra le due proposte, la parola scritta in modo errato.
• Vuoi giocare a scacchi o a Monopoli? A te la scelta / scielta.
• Mia sorella ama studiare storia, ma non scenze / scienze.
• Su quel ramosciello / ramoscello c’è un usignolo.
• La scenografia / scienografia dello spettacolo era fantastica.
17
Trasforma al plurale le seguenti parole.
arancia • freccia • camicia • faccia • farmacia • magia • pelliccia • scia • spiaggia • striscia • fascia • sudicia • lancia • marcia • bilancia • regia • antologia • buccia
L’USO DELL’H
1
Completa le frasi con ho, o oppure oh.
• detto a Marco di spedirmi una cartolina di scrivermi quando sarà a Palermo.
• Questa bicicletta l’ comprata un anno fa.
• , il tuo cucciolo è stupendo! Anch’io vorrei un cagnolino un gattino.
• In frigorifero del succo di pompelmo, preferisci un tè freddo?
• Quando visto il suo nuovo taglio di capelli mi è scappato un di meraviglia.
2
Nelle seguenti frasi sottolinea, tra le due proposte, la forma corretta.
• Ieri hai / ahi / ai giardini pubblici ho incontrato Davide: era insieme hai / ahi / ai suoi amici.
• Perché ce l’hai / ahi / ai con me? Mi hai / ahi / ai evitato per tutta la giornata.
• Hai / Ahi / Ai miei nonni piace venire in vacanza con noi.
• Mi hai / ahi / ai fatto paura con quel travestimento: perché non fai uno scherzo hai / ahi / ai tuoi compagni di scuola?
• Hai / Ahi / Ai visto il nuovo film di Star Wars? Hai / Ahi / Ai miei compagni è piaciuto molto!
3
Completa le frasi con ha, a oppure ah.
• Giulia non preso un bel voto in storia perché non studiato.
• Vorrei andare pattinare, ma sono stanca e preferisco mettermi leggere.
• , che meraviglia questo panorama! te piace?
• , è così che si studia? Con lo stereo tutto volume e i fumetti in mano?
• Mia sorella la febbre alta e il medico le proibito di andare scuola per almeno sette giorni. , che fortunata!
4
Nelle seguenti frasi cancella, tra le due proposte, la forma errata.
• Luca ed Enrica anno / hanno fatto provviste per un anno / hanno intero.
• Sapevi che Anna e Rita anno / hanno deciso di cambiare scuola?
• L’anno / hanno scorso ho visto il concerto di Tiziano Ferro a Firenze.
• Anno / Hanno detto che sono stato maleducato, ma non è vero: sono loro che mi anno / hanno provocato.
LE CONSONANTI DOPPIE
Cambia le consonanti doppie con altre doppie e ottieni nuove parole. Segui l’esempio. bolla
bocca
baffo pelle getto rosso
Completa le parole.
deci ione no ile
2 organi ato ringra iare emo ione spa ioso a raziato
na ione carro eria o ure
masso coppa nozze panna burro
fa oletto poli ia ra ione grattu iare o ero
sottra ione spe ie dirigi ile sta ione mi ione
3
1 Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto.
coltello • rachetta • staggione • righelo • foglietto • acelerare • pazzia • oppure • immobbile • disgrazzia
4
Completa le parole con le consonanti doppie o singole.
B o BB a aco ra ia a ete ba uino
S o SS bu are pul ante sa o na o
D o DD a obbo a izione da o can ele
N o NN diva o capa a ma tello pa a
L o LL cappe o ge ato pa one po trona
R o RR po ta a osto ma e fe o
1
LA RADICE E LA DESINENZA
Nelle seguenti parole separa con una barretta la radice dalla desinenza. Segui l’esempio. libr / o letto fiore nuvola sottile dormita ferita cugina dente terribile notte biglietto sentita sogni fine inverno quaderno matite
2
Completa le parole con la desinenza opportuna.
• Quest stanz è umid e bui
• Ieri il mi amic è partit per le vacanz estiv
• Mi sorell studia all’università, mi fratell , invece, va al liceo.
• Gli occh di Sonia sono un po’ grig e un po’ verd
• Oggi il mar è calm , ma l’acqu è fredd
• I libr a fumetti sono i mie preferit
LE PAROLE PRIMITIVE, DERIVATE E ALTERATE
1
Sottolinea in rosso le parole primitive e in blu le parole derivate. sonnolenza • ferro • vino • incoraggiare • fuoco • latte • postino • erba • candeliere • gelo • incertezza • braccio
2
Sottolinea i falsi nomi alterati.
gattino • borsetta • mattino • focaccia • torrente • somarello • topino • melone • tacchino • ragnetto • visone • orsacchiotto • lampone • merletto • ragazzaccio • mulino • grilletto • secchiello • casetta • muretto • barone • pulcino • occhiacci
3
Per ogni parola, segna con una X se è derivata (D) o alterata (A).
piccoletto D A incolonnare D A dolciastro D A vecchiotto D A
verdastro D A tessitore D A passerotto D A petroliera D A
scarpina D A farmacista D A annodare D A orsetto D A
1
LE PAROLE COMPOSTE
Collega in modo adatto le parole del primo gruppo con quelle del secondo gruppo per ottenere parole composte. Poi scrivile sui puntini.
alto sangue
puro baleno
terra noci
sotto notte
schiaccia capelli
gomma passaggio
asciuga piano
para piuma
arco urti
mezza cotta
2
Completa per ottenere nuove parole composte.
palla
cassa
dopo
capo
tergi
LE FAMIGLIE DI PAROLE
1
Per ogni parola, scrivi almeno quattro termini che appartengano alla stessa famiglia di parole.
monte
cavallo
terra
acqua
2
Per ogni serie, sottoline il termine che NON fa parte della stessa famiglia di parole.
• zampina, zampetta, zampa, zampillo, zampata
• boccata, bocciata, boccaglio, bocca, boccheggiare
• pastificio, pasticcino, pasticciere, pastorizia, impastare
• muratore, murale, murena, muraglia, muratura
1
I SINONIMI E I CONTRARI
Segna con una X il sinonimo della parola data. insegnante alunno docente dirigente paura gioia tristezza terrore uscio porta finestra cancello attento svogliato allegro concentrato
2
Scrivi il contrario delle seguenti parole.
bollente salire lentezza avvicinare esatto dispari difficoltà noia trasparenza selvatico simpatia tardi
partire silenzioso ordinato alto lentamente asciutto
3
Scrivi il contrario delle seguenti parole utilizzando i prefissi: dis-, in-, il-, s-.
corretto legale giustizia fiducia ordinato sicuro fare cucire
4
Per ogni parola, scrivi una frase, poi trasformala al contrario.
• buono
• facile
• caldo
1
GLI OMONIMI
Gli omonini sottolineati sono nomi. Scrivi una frase in cui essi siano usati come verbi. Segui l’esempio.
• Il porto di Genova è molto importante.
• Devo ripassare questa regola di geometria.
• Di che taglia è questa camicia?
• La cucina di Pietro è superattrezzata.
• Gli uomini primitivi usavano la lancia.
• Alice ha una mente geniale.
2
Per ogni coppia di frasi, scrivi l’omonimo che serve per completarla.
• Le rane gracidano rumorosamente nello .
Per ottenere lo occorre fondere insieme il rame e il bronzo.
• Carla tornerà dal lavoro.
Se vuoi, ti la mia bicicletta.
• La sua azione aveva un nobile.
La sabbia di questa spiaggia è molto .
LE PAROLE PARTICOLARI E LE PAROLE GENERALI
Per ogni serie di parole, scrivi quella che ha il significato più ampio (iperonimo). Segui l’esempio.
2
1 Per ogni coppia di parole, sottolinea l’iponimo.
• insalata, spinaci, sedano, porro
Ora ti porto il foglio che mi hai chiesto. verdura
• commedia, film, concerto
• farfalla, coccinella, mosca, ape
• braccialetto, orecchini, collana
fagiolo / legume animale / tartaruga stagione / inverno cucina / stanza morbillo / malattia scarpe / sandali pantera / felino basket / sport veicolo / camion ciliegia / frutta forchetta / posata salumeria / negozio nonno / parente secchio / recipiente rosa / colore pizzeria / locale fiore / tulipano formaggio / ricotta
1
LE PAROLE POLISEMICHE
Nelle seguenti coppie di frasi le parole polisemiche sottolineate hanno significati diversi. Scrivi una breve spiegazione del loro significato.
• La mia squadra ha segnato un punto.
• Sono le 12 in punto.
• Nel giardino è sbocciata una rosa
• Quella camicia rosa ti sta bene.
• Mio cugino suona la batteria.
• Si è scaricata la batteria del mio cellulare. ……...........……………….............................................……….
2
Per ognuna delle seguenti parole polisemiche, scrivi una frase.
• pelati
• pelati
• nota
• nota
• rete
• rete
• capo
• capo
3
Completa le frasi con la parola polisemica adatta.
• Che brutta mi hai fatto fare con le mie amiche!
Sotto la devi scrivere una breve spiegazione.
• Al dello spettacolo il pubblico applaudì con entusiasmo. Il per riportare il libro in biblioteca è scaduto.
• La parte di una parola che non cambia si chiama .
La della carota è ottima da mangiare anche cruda.
IL DIZIONARIO
Per ogni parola, indica la forma base da ricercare sul dizionario.
2
1 Metti in ordine alfabetico il seguente gruppo di parole numerandole da 1 a 16.
amiche
svegliarono
elefantessa
casetta maestre gattino portavo
bambinetta palliduccio
vecchiaccio
pagliacci
pioggia patata panca pesante pugnale pentagono pillola pestare pagina posto porta purè partenza pericolo
pista punto
Cerca le seguenti parole sul dizionario e scrivi due dei loro possibili significati. cuffia
1) 2) maschera
1) 2) mazzo
1) 2)
tono 1) 2) ponte 1) 2) pianta 1) 2)
3 Spiega i seguenti modi di dire. Se ne hai la necessità, consulta il dizionario.
4
• Avere la testa tra le nuvole
• Non avere peli sulla lingua
• Essere con le spalle al muro
• Avere un asso nella manica
• Essere in un mare di guai
1
I NOMI COMUNI E I NOMI PROPRI
Cerchia i nomi presenti nelle seguenti frasi. Sono diciotto.
Quella ragazza è inglese ma vive nella nostra città da molti anni.
La zia mi ha scritto un messaggio di auguri per il mio compleanno.
Il cane della mia amica ha le orecchie lunghe e le zampe corte.
L’avvocato convinse i giurati dell’innocenza del suo cliente.
Il gatto dormiva tranquillamente fra i cuscini della sua cesta.
2
Nelle seguenti frasi sottolinea i nomi comuni: in rosso quelli di persona, in verde quelli di animale e in blu quelli di cosa.
• Nell’orto di Claudio ho visto un riccio e una talpa.
• Il medico consiglia al paziente di evitare i cibi fritti.
• Il tennista vinse la partita, ma si congratulò con l’avversario.
• Non vado in cantina perché ho paura dei topi, dei ragni e degli scarafaggi.
• Ricorda di mettere in valigia il maglione pesante e gli scarponi.
• Il vigile ha rimproverato i ciclisti perché non usavano la pista ciclabile.
Completa la tabella.
4
3 Sottolinea i nomi propri e correggi la lettera iniziale che diventerà maiuscola.
Nome comune Nome proprio
città
gatta
Adige montagna
Olanda
sardegna • leopardo • matita • cenerentola • spagna • albergo • jovanotti • automobile • mediterraneo • colosseo • libro • torta • leonardo • napoli
1
I NOMI CONCRETI E ASTRATTI
Sottolinea i nomi astratti e completa la frase.
spazzola • libro • pigrizia • ombrello • impegno • fantasia • scrittura • gioia • sedia • ira • aereo • pioggia • prudenza
Tutti gli altri sono nomi
3
1
2
foglio • poeta • ispirazione • memoria
righello • attenzione • banco • sedia
posate • appetito • bicchiere • piatto
libro • quaderno • studio • impegno
Per ogni nome concreto, scrivi un nome astratto. Segui l’esempio. artista scienziato
Per ogni gruppo, sottolinea i nomi concreti. 2 arte
turista giovane
schiavo avaro
esploratore giudice
I NOMI COLLETTIVI
Completa le seguenti espressioni con il nome collettivo adatto scegliendo tra quelli dati. stormo • sciame • coro • complesso • branco • comitiva di lupi di api di uccelli di cantori di turisti di musicisti
Spiega che cosa indica ognuno dei seguenti nomi collettivi. collezione: insieme di giuria: insieme di pubblico: insieme di mandria: insieme di folla: insieme di gregge: insieme di risma: insieme di pineta: insieme di
1
IL GENERE DEI NOMI
Colora M se il nome è maschile, F se è femminile.
camera M F orco M F radio M F vaso M F
orso M F sole M F muro M F luna M F
aceto M F fiore M F Roma M F acqua M F
lunedì M F tavola M F nonno M F bambina M F
2
Inserisci l’articolo determinativo il, lo, la, l’ e indica il genere dei seguenti nomi.
Segui l’esempio.
la femminile
scala cinema fuoco orologio
amaca scoppio stanza romanzo
3
Completa le tabelle.
Maschile
orso
ragazzo studente re pescecane
gatto
leone marito uomo
coccodrillo
Femminile
Maschile
Femminile
agente
scultrice
madrina
vigilessa
commessa
direttrice
atleta
negoziante
mucca
tigre
1
IL GENERE DEI NOMI
Trascrivi nelle tabelle i seguenti nomi indipendenti, di genere comune e di genere promiscuo. ape • ippopotamo • moglie • genero • pediatra • toro • alpinista • giraffa • gabbiano • insegnante • istrice • violinista • ghepardo • adolescente • madrina
Nomi indipendenti Nomi di genere comune Nomi di genere promiscuo
Riscrivi le seguenti frasi trasformando i nomi evidenziati dal maschile al femminile o viceversa.
• Non sapevo che la sorella di Paolo fosse una famosa giornalista.
• L’eroe del film è un re buono e saggio.
• Qual è il tuo attore preferito?
• Mia cugina è un’abile sciatrice.
Individua e cerchia le sei coppie di nomi composte di falsi cambiamenti di genere. cero / cera bambino / bambina cugino / cugina torto / torta sarto / sarta panno / panna baleno / balena cuoco / cuoca colpo / colpa gatto / gatta collo / colla alunno / alunna
Scrivi una breve frase per ogni parola di ogni coppia.
Il foglio / La foglia Il porto / La porta 4
2 31
I NOMI SINGOLARI E PLURALI
Trasforma al plurale.
tazza attore scarpone
libro poeta ragazzo tovagliolo cuoco diploma classe albergo sedia
topo mano legge
2
Per ogni parola, sottolinea il plurale corretto.
fiducia fiducie / fiduce lancia lancie / lance boccia boccie / bocce micia micie / mice
treccia treccie / trecce doccia doccie / docce
camicia camicie / camice quercia quercie / querce
freccia freccie / frecce provincia provincie / province
3
Completa le parole delle seguenti frasi con ge oppure gie.
• Mio fratello dice molte bu
• Nelle favole le matrigne sono sempre delle donne malva
• Le nostre spiag sono molto amate dai turisti stranieri.
• Le fran della mia sciarpa si stanno disfacendo.
• Le piog di questi ultimi giorni hanno danneggiato i campi.
• Mi piacciono molto le fragole e le cilie
• Le tue scarpe sono gri
• Le mie insegnanti sono molto sag .
• Prima di iniziare a lavorare, ricorda di indossare i guanti per proteggerti dalle scheg
4
Forma i plurali delle seguenti espressioni. pendio ripido amica fidata fico maturo mosca noiosa lombrico utile biscia innocua manica larga strega malvagia lago ghiacciato catalogo illustrato
I NOMI SINGOLARI E PLURALI
Sottolinea gli errori nella formazione del plurale.
2
1 Individua e cancella i tre intrusi nel seguente elenco di nomi difettivi.
chirurghi • medichi • frusci • guancie • nostalge • zii • striscie • miagoli • socii • elastichi • goccie • mormorii • fascie • asparagi
3
4
ottobre • sud • burro • miele • sangue • edificio • morbillo • pepe • ferie • congratulazioni • nozze • paura • coraggio • acqua • riso
Sottolinea la forma corretta di plurale tra le due proposte.
• Ho la febbre e mi fanno male le ossa / gli ossi.
• In questo tappeto ci sono migliaia di fila / fili di lana.
• La mamma vuole tinteggiare di azzurro le mura / i muri della mia cameretta.
• Le ruspe hanno scavato le fondamenta / i fondamenti della nuova casa.
• Il papà si massaggiò i bracci / le braccia con una crema alle erbe.
• Quel ragazzo faceva strani gesti / strane gesta per attirare l’attenzione.
Per ogni nome, scrivi se è sovrabbondante (S), difettivo (D), invariabile (I).
orecchio gas
caffè fame
braccio grandine
libertà stoviglie
ciglio hotel
giustizia manette
rame virtù
Natale filo computer radio
5
Segna con una X se i seguenti nomi difettivi hanno solo il singolare (S) o solo il plurale (P). Poi completa con l’articolo adatto.
bretelle S P
equatore S P
varicella S P
ossigeno S P
redini S P
viveri S P
nozze S P
fame S P
occhiali S P
1
I NOMI PRIMITIVI E DERIVATI
Per ogni nome, scrivi P se si tratta di primitivo, D se si tratta di derivato.
bosco prato candelabro gelato
ginocchiera viaggiatore saliera latte
monte pescatore guanciale arco
canile libro portiere orto
Accanto a ogni nome primitivo vi è un nome derivato. Ci sono però quattro errori: individuali e sottolineali.
dente / dentista acqua / acquisto tacco / tacchino pizza / pizzaiolo
piano / pianista libro / libreria
mano / maniglia pollo / pollice
3
2 Per ogni nome primitivo, scrivi due nomi derivati. Segui l’esempio. collo: giorno: pane: braccio: latte: vetro:
4
foca / focaccia dito / ditale
collana, collare
5
Completa le frasi con un nome derivato adatto scegliendo tra quelli dati. Attenzione! Ci sono due intrusi.
zanzariera • scarpa • braccialetto • tettoia • sogliola • scogliera • cassettiera
• Le tue camicie già stirate sono nella
• La nonna mi ha regalato un grazioso d’argento.
• La nave si è arenata a ridosso della
• Come piove! Ripariamoci sotto quella
• Per allontanare gli insetti ho messo una
In ogni serie di nomi c’è un falso derivato. Individualo e cerchialo in rosso.
• pane, panificio, panettiere, panico, panetteria
• pesce, pescivendolo, peschereccio, pescatore, pescheto
• muro, murena, muratore, muratura, muraglia
• bocca, boccaglio, boccia, boccone, boccata
1
Sottolinea i nomi alterati.
I NOMI ALTERATI
scimmietta • fiore • erbaccia • lucina • bambino • bicchierone • bambolotto lepre • anello • batuffolino • tigrotto • finestra • fuocherello • tempaccio lampada • somarello • pacchetto • poltrona • giacchettina • mostriciattolo
2
Scrivi il nome alterato di ogni nome primitivo seguendo le indicazioni date tra parentesi. Segui l’esempio.
• stanza (piccola e graziosa)
• topo (brutto e grosso)
• vento (leggero)
• mano (grande)
3
stanzetta
• porto (piccolo)
• racconto (breve)
• errore (molto grave)
• coniglio (grazioso)
4
Completa le frasi con il nome alterato adatto.
• Il babbo ha letto un (libro) di 500 pagine.
• Cenerentola indossava (scarpe)
• Il tuo (ombrello) è così piccolo che ti bagni tutto.
• In quella baia c’è una (spiaggia)
• Oggi è una (giornata) Mi va tutto storto!
Segna con una X se i nomi sono primitivi (P), derivati
fogliolina P D A ferro P D
borsa P D A fienile P D
nuvolone P D A terra P D
In ogni gruppo di parole c’è un falso alterato. Cancellalo.
• posto, posticino, postino, postaccio
• febbre, febbrone, febbraio, febbriciattola
• cavallo, cavalletto, cavalluccio, cavallino
• monte, monticello, montone, montagnola
51
I NOMI COMPOSTI
Cerchia in rosso i nomi composti. Sono nove.
francobollo • collanina • forestale • copriletto • scaldamuscoli • sottobosco • ballerina • biancospino • spremiagrumi • doloretto • schiaccianoci • cartapesta • tappetino • ferrovia
2
Nelle seguenti frasi sottolinea i nomi composti.
• Ieri Claudio e Giulia hanno rinnovato il loro passaporto.
• La lavastoviglie che abbiamo acquistato è molto silenziosa.
• Facciamo una passeggiata sul lungomare?
• Nella cassapanca della nonna ho trovato dei vecchi giocattoli.
• Mi serve un appendiabiti adatto per questo cappotto.
3
Forma dei nomi composti abbinando ogni elemento del primo gruppo con uno del secondo gruppo. Segui l’esempio.
batti • calza • retro • cava • gira • capo • sotto • sempre
battipanni
4 francobollo
sole • scala • maglia • panni • verde • marcia • squadra • tappi
Scomponi le parole che formano questi fantasiosi nomi composti e riscrivile in modo corretto. Segui l’esempio.
francocava • portaforte • bagnofurto • sottosalva • tritavite • scaldascatole • tappicadute • anticarne • parabollo • cassagente • cacciafoglio • apriscala
5
Separa con una linea le parole che formano i seguenti nomi composti formati da verbo + nome. Attenzione! Ci sono due intrusi: cerchiali.
salvagente schiaccianoci arcobaleno tergicristallo lanciafiamme portachiavi guastafeste pianoforte
1
2
GLI AGGETTIVI
Collega ogni nome del primo gruppo con l’aggettivo qualificativo opportuno del secondo gruppo e scrivi le coppie che ottieni.
cielo • suono • gatto • professore • tessuto • muro • libro • infermiera
alto • acuto • preparata • nuvoloso • morbido • interessante • severo • randagio
Per ogni aggettivo qualificativo, scrivi un sinonimo e un contrario. Segui l’esempio.
sporco silenzioso
educato
freddo
3
sudicio pulito
sbagliato
calmo debole breve
Per ogni nome, segna con una X l’aggettivo qualificativo NON adatto.
albero
secco alto rigoglioso mattiniero
4
maglione
caldo furbo rovinato profumato
torta lenta bruciata delicata gustosa
lucertola scattante agile limpida silenziosa
studente ordinato attento concentrato salato
Concorda l’aggettivo indicato tra parentesi con la coppia di nomi. Segui l’esempio. (veloce) motorini e biciclette (rovinato) matita e gomma (esteso) campi e pianure (spinoso) more e rose (caldo) guanti e sciarpa (antico) vaso e anfora (simpatico) zio e cugino (blindato) porte e cancello
veloci
5
Per ogni aggettivo qualificativo, scrivi il nome da cui deriva.
ideale collinare natalizio festivo invernale panoramico
I GRADI DELL’AGGETTIVO
Segna con una X se gli aggettivi sono espressi al comparativo di maggioranza (MA), di minoranza (MI), di uguaglianza (U).
• Correre è meno faticoso che camminare.
• Le more sono più dolci dei lamponi.
• Oggi Fabio è meno allegro di ieri.
• Il calcio è più praticato rispetto al basket.
• Marco è preparato tanto in Storia quanto in Geografia.
MA MI U
MA MI U
MA MI U
MA MI U
MA MI U
3
2 Forma il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi qualificativi in due diversi modi. Segui l’esempio.
4
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i comparativi di maggioranza e in blu i superlativi relativi.
• Il mio disegno è più colorato del tuo.
• La sala della nonna è più spaziosa della nostra.
• L’Etna è il vulcano più attivo d’Italia.
• La tua recitazione è stata la più divertente.
• amaro:
molto amaro, amarissimo
• intelligente:
• ricco:
• profondo:
• caro:
• delicato:
Per ogni frase, indica con una X il grado dell’aggettivo qualificativo.
Positivo Comparativo Superlativo
Il ghepardo è un animale velocissimo.
Il Po è il fiume più lungo d'Italia.
Il quaderno di Stefania è ordinato.
Laura è simpatica quanto Daniele.
Gli Appennnini sono meno alti delle Alpi.
Hai un'idea più originale della mia?
I PRONOMI PERSONALI
1 ridete gioca ebbi telefonato beve dormiamo avevi visto avevate ballato
Per ogni verbo, scrivi il pronome personale adatto. Poi indica la persona e il numero. Segui l’esempio. ho visto
io, 1a pers. singolare
recitarono lanciava partirete cantiamo leggevi correvano
4
Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi personali soggetto.
3
2 Tra le due possibilità, cancella il pronome personale errato.
• Voi avete suonato bene, noi invece abbiamo un po’ stonato.
• Quando io sono andato a Trieste, ho visto il castello di Miramare.
• Essi hanno avuto quello che meritavano.
• Tu non sei capace di dire bugie, lei invece sa mentire benissimo!
• Vai tu con Sabrina, io rimango con la mamma.
• Lei non desidera aiuto, voi invece lo chiedete sempre.
• Decidi tu / te che cosa vuoi fare.
• Sara mi aiuta spesso: essa / ella è una cara amica.
• Mio fratello è un genio: vorrei diventare come egli / lui.
• Paolo era così ingrassato che non sembrava più esso / lui.
• Lo so che tu / te non sei convinto.
• Oh, povero io / me, come farò?
• Se fossi in tu / te, andrei subito a chiedere scusa a Giorgio.
Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi personali complemento.
• La cantante fu molto applaudita e gli spettatori le chiesero il bis.
• Non gli abbiamo dato ascolto e ora siamo pentiti.
• Vi prego di rispondere alle mie domande.
• L’insegnante di scienze ci ha spiegato che cos’è l’atomo.
• Devi restituire loro il libro di lettura.
5
Completa con il pronome personale adatto.
era pentita partirò avevi letto hai mangiato dormite disegneremo prendono giocavamo parlò
6
Completa con il pronome personale complemento adatto. Ho telefonato…
• ai nonni e ho salutati.
• a Laura e ho chiesto di venire a casa mia.
• al papà e ho detto di tornare presto.
7
Hai incontrato…
• Piero e hai dato un libro.
• degli amici e siete divertiti.
• me e Dario e hai chiesto di farti compagnia.
Riscrivi le frasi sostituendo le parole evidenziate con il pronome adatto. Segui l’esempio.
• Devo ricordare a lei che esco.
Devo ricordarle che esco.
• A voi piace questo vestito?
• Di’ a lei di venire subito!
8
Nelle seguenti frasi sottolinea la, le, lo, gli in blu quando sono pronomi, in rosso quando sono articoli.
• La bambina piangeva, allora il papà la prese in braccio.
• Gli promise che gli avrebbe prestato gli scarponcini da montagna.
• Le scarpe di Diego sono infangate, ma lui non le pulisce mai.
• Se vedrò Maria, le dirò che hai già comperato le mele.
• Abbiamo invitato Nicola alla nostra festa e lo abbiamo accolto con gioia.
9
• Porta a lui il compito.
• Calma te, non capisco!
• Scrivi a me una e-mail.
Completa il testo con i pronomi personali adatti.
Caro diario, ieri sera non ho potuto scriverti, ma ora scriverò di Joseph. Infatti siamo diventati amici. Parliamo un sacco, in cortile e fuori dalla scuola.
I nostri compagni prendono in giro: dicono che siamo fidanzati! Sofia, poi, è insopportabile, fa tutte le smorfie.
1
GLI AGGETTIVI POSSESSIVI
Sostituisci le espressioni tra parentesi con un aggettivo possessivo adatto. Segui l’esempio.
• Il gatto (che ha lui)
• Il libro (che leggi tu)
• Le idee (che essi hanno)
• La casa (in cui vivo io)
• Il disegno (che esse hanno fatto)
• La scuola (che frequentiamo noi)
• I sogni (che fate voi)
• Le paure (che esse hanno)
• I amici (che ho io)
Sottolinea tutti gli aggettivi possessivi presenti nel seguente testo.
La zia di Giovanni ha un rispetto esagerato per le proprie cose, ma non rispetta altrettanto le cose altrui. Per esempio, adora la propria macchina, la spolvera e la lucida ogni volta con cura; ma quando le sue amiche la invitano a salire sulla loro macchina, lei butta sul pavimento la carta delle caramelle e persino i fazzoletti di carta. Non ci si comporta così, vero?
Completa le frasi con aggettivi possessivi adatti.
3
2 Trasforma al plurale le seguenti espressioni.
Il loro gioco
La tua arancia
Il mio dubbio
Il nostro impegno
La sua idea
La vostra parola
La loro faccia
Il tuo banco
La nostra opinione
La mia giacca
• Usate le forbici, non le nostre!
• Hai visto i occhiali?
• Per Alessandra è facile tenere in ordine le cose.
• Silvia e Margherita tengono molto alle amiche.
• Fabrizio deve andare a prendere i nonni alla stazione.
• Il compleanno è a luglio; farai la festa nella casa?
• I genitori sono andati in gita a Roma per tre giorni, ma tu purtroppo sei rimasto a casa.
• Bisogna avere cura dei libri, ma soprattutto di quelli degli altri.
• Bambini, mettete in ordine la camera!
41
I PRONOMI POSSESSIVI
Collega con una freccia ogni espressione della colonna di sinistra al corrispondente pronome possessivo della colonna di destra.
Il cappello che mi appartiene tua
I giocattoli di Sandro e Sara nostri
La palla che ti appartiene suo
La bici tua e di Sofia mio
I libri di tutti noi vostra
Lo skateborard di Luca loro
2
Colora in azzurro soltanto le caselle che contengono i pronomi possessivi. Sono sei.
• Il vostro progetto è buono, che ne pensate del nostro ?
• Non trovo il mio compasso, prestami il tuo , per favore.
• Noi abbiamo già consegnato la nostra relazione, la vostra è pronta?
• Prendiamo il tuo ombrello, è molto più grande del mio
• Quello è il loro posto, non il vostro .
• Occorre pensare non solo al proprio benessere, ma anche a quello altrui .
Completa le frasi con i pronomi possessivi adatti.
3 Nelle seguenti frasi sottolinea una volta gli aggettivi possessivi, due volte i pronomi possessivi.
• Il mio libro ha molte più pagine del
• Se Daniele manterrà la sua promessa, noi manterremo la .
• Il tuo disegno è sul tavolo, il è nel cassetto.
• Rispetta le tue cose e quelle .
• Ho regalato alla mia amica un libro uguale al
• Abbiamo dimenticato a scuola i nostri appunti di storia, ci prestate i vostri?
• Carla e io seguiamo dei corsi di ginnastica, il mio però è più faticoso del suo.
• È facile vedere i difetti altrui, mentre è più difficile rendersi conto dei propri.
• Vorrei che tu esprimessi la tua opinione, poi ti esporrò la mia.
• La tua ricerca mi sembra molto curata, la sua è approssimativa.
GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI
1
Fra gli aggettivi dimostrativi proposti tra parentesi, sottolinea quello adatto a completare ogni frase.
• Fammi vedere (questo / codesto / quel) libro che tieni in mano.
• (Questi / Codesti / Quei) dipinti che ho sistemato in fondo al corridoio sono di mio padre.
• Gentile Dirigente, le invio (questa / codesta / quella) lettera per chiederle un consiglio.
• Non vado più al circo perché (questi / codesti / quegli) animali ammaestrati mi rattristano.
• (Quest’ / Codesta / Quell’) estate è troppo calda e afosa.
• Non riconosco (questa / codesta / quella) voce: chi è l’attore?
• (Quest’ / Codest’ / Quell’) anno l’inverno si preannuncia rigido.
2
Completa le frasi con gli aggettivi dimostrativi adatti.
• La palla è sotto sedia laggiù in fondo alla stanza.
• Di chi è matita che si trova qui sul mio tavolo?
• Ricordi il nome di ragazzi che abbiamo conosciuto l’anno scorso?
• Hai fatto gli errori della volta scorsa.
• Vorrei ombrello che è in vetrina.
• fogli sono i miei, i tuoi sono sulla libreria.
• In momento ero confuso e non ho saputo cosa dire.
3
Trasforma al plurale le seguenti frasi.
• Quel tuo modo di fare non mi piace.
• Dovrei potare quell’albero di ulivo e questa pianta di ciliegio.
• È stato bellissimo quel pomeriggio passato con i tuoi!
• Questa mela e quel ficodindia sono da mangiare.
• Ho trovato difficile questo compito, quell’esercizio di ieri invece era facile.
1
I PRONOMI DIMOSTRATIVI
Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi dimostrativi.
• Se non ti piacciono queste caramelle, assaggia quelle.
• L’insegnante di educazione motoria è la stessa dello scorso anno.
• Questo è un abito molto comodo, mentre quello è troppo stretto.
• Il libro che hai comprato è lo stesso che ho letto anch’io.
• Ho apprezzato il gesto di coloro che mi hanno aiutato.
• Il mio cane è quello marrone con la coda lunga.
Completa con i pronomi dimostrativi adatti scegliendo tra quelli dati.
2 Segna con una se la parola evidenziata è un aggettivo o un pronome dimostrativo.
colui • colei • costui • costoro • ciò • coloro
• che danzerà in modo più elegante, sarà premiato.
• La maestra di matematica mi ha detto che stai attento durante la lezione:
mi ha fatto molto piacere.
• si sono impegnati parecchio durante gli allenamenti, mentre è stato svogliato.
• che risolverà bene questo problema nel tempo più breve prenderà un ottimo punteggio.
• che sanno la verità, la dicano subito.
3 Aggettivo dimostrativo Pronome dimostrativo
Questi amici sono simpatici. Il mio zaino è quello rosso.
Di ciò parleremo domani.
Quello è un divano comodo.
Quella pizza è la mia preferita. Decidi tu, per me è lo stesso.
Questo lavoro è stressante.
Costei non viene con noi.
Non voglio parlare con costoro.
1
GLI AGGETTIVI INDEFINITI
Nelle seguenti frasi sottolinea gli aggettivi indefiniti ed evidenzia il nome a cui si riferiscono. Segui l’esempio.
• In alcuni boschi si trovano parecchi alberi secolari.
• Per pranzo ho cucinato diversi tipi di secondo.
• Certe persone non hanno buon gusto nella scelta degli abiti.
• Qualunque decisione prendiate, fate velocemente.
• Ogni esercizio deve essere svolto con tanta precisione.
• Ho molte idee sul mio futuro: diversi progetti riguardano gli studi che desidero fare, ma ho ricevuto anche alcune proposte di lavoro.
2
Completa le frasi con gli aggettivi indefiniti adatti.
• I bulbi piantati nella terra devono essere innaffiati giorno.
• persona potrebbe confermare ciò che dici!
• Pensa, ieri nella mia classe alunno aveva fatto il compito!
• Nello sport ci vuole impegno.
• Oggi non ho fame, non mi va niente.
• Che disordine in questa stanza! Mettete giocattolo al suo posto!
Completa le frasi con gli aggettivi indefiniti adatti scegliendo tra quelli dati e concordandoli con il nome a cui si riferiscono. Puoi usare lo stesso aggettivo più volte.
alcuno • molto • certo • troppo • tanto • poco • qualsiasi
• consiglio io ti dia, tu non lo segui mai.
• La commessa mi ha mostrato abiti sportivi.
• persone dovrebbero essere più attente mentre guidano l’auto.
• Tra i cantanti famosi, vorrei incontrare i Måneskin.
• Devo mangiare cibi che contengano calorie.
• Ho preso in considerazione proposte di vacanze, ma non sono convinto di nessuna di esse.
• Ho ricevuto complimenti per il mio quadro.
• Per eseguire questo lavoro serve attenzione.
• Alla festa Martina ha mangiato dolci e adesso non si sente bene.
3I PRONOMI INDEFINITI
Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi indefiniti.
2
1 Completa le frasi con i pronomi indefiniti adatti scegliendo tra: tutti, chiunque, alcuni, niente, ognuno, nessuno.
• Nessuno si è ricordato di chiudere le finestre.
• Ho capito tutto, domani la mia verifica sarà positiva.
• Non ricordi niente di ciò che è accaduto?
• Ieri ha talefonato un tale che dice di conoscerti.
• Non comprare il pane, nella dispensa ce n’è parecchio.
• Quel ragazzo non teme e
• Al tuo posto avrebbe fatto la stessa cosa.
• Dei miei amici solo mi hanno aiutato.
• di noi è libero di avere le proprie idee.
• Non ci sono più cioccolatini, li ha mangiati il mio fratellino.
3
Segna con una X se gli indefiniti evidenziati sono pronomi (P) o aggettivi (A).
• La nonna ha troppa pazienza con mia sorella.
• Tutti confermano che hai detto una bugia.
• Qualcuno di voi per favore mi presta la gomma?
• Pochi bambini sono dispettosi come Alberto.
• In questo ragionamento qualcosa non mi convince.
• Ho scambiato con Sonia molte figurine di animali.
• Alessia ha delle collane colorate, io invece nessuna
• Parecchi genitori hanno visto la recita scolastica.
• Io non ho idee per la gita di domenica, tu hai qualche proposta?
• Oggi ho visto qualcosa che mi ha lasciata a bocca aperta.
• Non mi fa paura nulla.
• Chiunque conosce la risposta alla tua domanda!
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
P A
GLI AGGETTIVI E I PRONOMI
INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI
Completa le frasi con l’aggettivo interrogativo o esclamativo più adatto.
• gioco vuoi comprare?
• Spiegami soluzione hai trovato.
• minuti di ritardo ha l’autobus?
• brutta giornata!
• Non immagini gioia provo quando ti vedo!
• amici hai invitato?
• fiato sprecato!
1 Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi interrogativi.
3
2 Nelle seguenti frasi sottolinea i pronomi esclamativi.
• Di che ti lamenti? Non hai quanto desideri?
• Io prendo la pizza al prosciutto; tu quale scegli?
• Che state cercando in cucina?
• Indovina: che c’è qui dentro?
• Ci sono molti spettatori al concerto! Quanti saranno?
• Tra i vari gusti di gelato, tu quale preferisci?
4
• Belli i tuoi videogiochi, e quanti ne hai!
• Quanto sei noioso con tutte queste storie!
• Che mi tocca fare per te!
• Certo che ne avete fatte di fatiche, e quali!
• Stanco? A chi lo dici!
• Ma guarda un po’ chi è venuto a trovarci!
• Quanto pesa lo zaino oggi!
Completa le frasi con i pronomi interrogativi o esclamativi adatti.
• Ma hai fatto?
• Ho assaggiato la torta: mi piace!
• Di è lo zaino?
• mi dispiace!
• non ha capito?
• è la sorpresa?
• state facendo con i miei giochi?
• delle tue amiche è Annarita?
• A regalerai quella sciarpa?
• Ma si vede!
• Ma senti si lamenta!
1
GLI AGGETTIVI E I PRONOMI NUMERALI
Nelle seguenti frasi individua gli aggettivi numerali cardinali e ordinali, poi riscrivili nella tabella insieme al nome cui si riferiscono. Segui l’esempio.
• Per completare l’album mi mancano solo dieci figurine.
• Nella foto, la terza bambina da destra è la mia amica Laura.
• Mi sono classificato al primo posto nella corsa campestre.
• Giorgio ha bevuto tre caffè.
• Un anno è formato da cinquantadue settimane.
• Il secondo giorno della settimana è martedì.
• Devo studiare il quarto capitolo di scienze.
• Monica abita al terzo piano.
• Questo cappotto costa cento euro.
• Alla mia festa ho invitato trenta persone.
• I miei amici sono andati in vacanza a Rimini per la terza volta.
Numerali cardinali Numerali ordinali dieci figurine
2
Segna con una X se i numerali evidenziati sono pronomi (P) o aggettivi (A).
• Nel torneo di tennis la mia squadra è arrivata seconda.
• Per comprare i cioccolatini mi servono cinque euro.
• Marzo è il terzo mese dell’anno.
P A
P A
P A
• Mi hanno regalato delle caramelle: ne vuoi una? P A
• È la quarta volta che ti dico di fare attenzione!
• Giorgia abita all’ultimo piano.
3
P A
P A
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi numerali cardinali e in blu gli aggettivi numerali ordinali.
• Nel mio astuccio ci sono ventiquattro pennarelli e dodici pastelli.
• Nel torneo la mia squadra si è classificata al terzo posto, la tua invece all’ultimo posto.
• Fra quindici giorni mio padre partirà per Tokyo: è il terzo viaggio che fa in quella città.
I
1
PRONOMI RELATIVI
Nelle seguenti frasi sottolinea i nomi ai quali si riferisce il pronome relativo
• Sento la musica che proviene dalla tua camera.
• Malgrado la sveglia, che suonava e suonava, Angelo non si svegliò.
• I pastelli che volevi sono sul mio banco.
• L’animale che ti fa tanta paura è un semplice cagnolino.
• Il cantante che hai conosciuto al concerto è mio cugino.
2
Nelle seguenti frasi sottolinea la parola che solo quando è usata come pronome relativo.
• Dopo che avrai finito di studiare potrai uscire.
• Il rumore che viene dalla strada è assordante.
• Che meraviglia questo vestito nuovo!
• Ho visto un ragazzo che credo di conoscere.
• Devo dirti che me ne andrò presto da qui.
• Fabio ha perso le chiavi dell’auto che teneva in tasca.
• Devi cucire l’orlo della gonna che si è scucito.
• Domani viene l’idraulico che riparerà il tubo del lavandino.
4 il quale
Collega le frasi con un pronome relativo adatto, poi riscrivile.
• Ecco Sandra. Di Sandra ti ho parlato poco fa.
• Ti voglio mostrare una bambola. Sono molto affezionata alla bambola.
• Vi faccio sentire una canzone. Questa canzone mi piace molto.
Nelle seguenti frasi sostituisci i pronomi relativi che e cui con il pronome relativo concordato in modo opportuno. Segui l’esempio.
• Il treno che ( ) sta per arrivare è diretto a Firenze.
• Antonella, di cui ( ) ti ho parlato, è stata premiata.
• La piazza in cui ( ) ci troviamo è ricca di palazzi storici.
• Gli amici con cui ( ) vado in piscina sono molto simpatici.
• La signora che ( ) ci sta salutando è una mia vicina di casa.
Sottolinea i verbi presenti nel seguente testo.
2
1 Scrivi l’infinito di ogni forma verbale evidenziata. Segui l’esempio.
Il riccio aprì gli occhi quando i raggi del sole entrarono nella tana. Scosse delicatamente la sua compagna e le disse: – Svegliati! Il sole splende, la primavera sparge i fiori sui prati.
La femmina si stirò, sbadigliò, raddrizzò i suoi aculei, poi si guardò intorno per cercare i riccetti che dormivano ancora. –Su, piccoli, alzatevi e mettetevi in fila dietro di me.
Tutta la famiglia uscì dalla tana in fila indiana.
3 stringere, 2a coniugazione
• Io sono Niki e amo viaggiare.
Essere
• Ieri sono andata dal veterinario.
• Ho portato Pulce a fare la vaccinazione.
• So che lui è un cagnolino coraggioso.
• Infatti non ha paura del veterinario.
• Pulce è stato bravo e l’ho premiato
Scrivi cinque verbi che indicano le azioni che puoi fare con le mani, poi evidenzia in giallo la desinenza e indica a quale coniugazione appartengono. Segui l’esempio.
4
Completa i verbi con le desinenze -are, -ere, -ire e indica la coniugazione. Segui l’esempio.
ere 2a
prend cap parl part perd serv gioc corr fiut
5
Sottolinea le voci verbali e indicane la persona e il numero. Segui l’esempio.
• Per favore, parla più lentamente.
tu, 2a pers. sing.
• Durante lo show, ridevano di gusto.
• Accese il fuoco nel camino.
• Avevo confidato i miei segreti a Sabrina.
1
1
Nelle seguenti frasi sostituisci i verbi essere e avere con verbi dal significato simile: appartenere, trovarsi, sentire, possedere, stare, coniugati in modo opportuno.
• Nel bosco (ci sono) molti alberi frondosi.
• La collana azzurra, che (è) sul comò, (era) alla nonna.
• (Ho) caldo, speriamo che piova!
• Alcuni miei amici (hanno) una grande casa in montagna.
• Gli orsi (hanno) un olfatto molto sviluppato.
• Quando (sarò) al mare, ti scriverò.
• Questa bella collezione di bambole (è) a Lucia.
I VERBI ESSERE E AVERE IL MODO INDICATIVO
Sottolinea l’intruso in ogni gruppo di verbi.
presente
passato
futuro
parlano • cammina • avevi fatto • piango • leggeranno • vedrai • scriveranno • nevica • dormivano • udimmo • raccoglierà • avrà chiuso • mangi • perdiamo ha visto • sorridevi acquistò • organizzerò
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i tempi semplici e in blu i tempi composti.
• L’allenatore ha detto che tutti gli atleti hanno giocato bene.
• Ho promesso a Lorenzo che nel pomeriggio ci incontreremo al parco.
• Quando sarai tornato dalla piscina, completerai il disegno.
• Mentre l’insegnante correggeva i compiti, gli alunni disegnavano.
3
Completa le frasi coniugando il verbo indicato tra parentesi al tempo adatto.
• Tra poco il sole (sorgere) all’orizzonte e il cielo (diventare) rosa.
• Ieri mi (succedere) una cosa strana: ora ti (raccontare)
• Mentre Elena (apparecchiare) la tavola, Sara (leggere)
24
Nelle seguenti frasi coniuga all’imperfetto o al passato remoto i verbi indicati tra parentesi.
• Quella sera papà (tornare) presto perché (avere) una sorpresa per noi: un delizioso gattino.
• Giorgia (camminare) da un’ora quando (sentire) un dolore al fianco destro.
• È mancata l’energia elettrica mentre io (lavorare) al computer.
• L’estate scorsa, al mare, ogni giorno noi (nuotare) per due ore.
Nel seguente testo sottolinea in blu i verbi all’imperfetto, in verde quelli al passato remoto, in rosso quelli al passato prossimo e in giallo quelli al trapassato prossimo.
– La fata mi perdonerà per la brutta azione che ho commesso? E pensare che ho ricevuto da lei tante attenzioni e tante cure amorose!
Mentre diceva così, Pinocchio impallidì tutt’a un tratto spaventato e fece quattro passi indietro.
Che cosa aveva visto?
Aveva visto un grosso serpente, disteso in mezzo alla strada, che aveva la pelle verde, gli occhi di fuoco e la coda appuntita, che gli fumava come un camino.
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, Newton Compton
7
trapassato prossimo
5 Nelle seguenti frasi coniuga al futuro anteriore il verbo indicato tra parentesi.
• Potrai riposarti solo quando (finire) di sistemare la tua stanza.
• Paolo andrà a dormire appena (tornare) a casa.
• Farò un ottimo lavoro appena (imparare)
come funziona questo programma per il computer.
• Ti telefoneremo non appena (arrivare)
• Partirò per le ferie non appena (consegnare) il progetto.
Scrivi il tempo a cui sono coniugati i seguenti verbi. Segui l’esempio. avevo applaudito siete arrivati è caduto avranno risolto ebbero pianto ha giocato avete detto
6 furono usciti avrà tagliato avevamo chiuso siete scesi erano saliti avete mangiato scriverò
IL MODO CONGIUNTIVO
Completa il testo con i verbi dati espressi al modo congiuntivo.
sia • venisse • piacciano • fossi • avessi letto • preferisca • avessi preso • avessi letto
Credevo che tu in vacanza, invece ho saputo dai compagni che sei ammalata. Non sapevo, infatti, che l’influenza.
Immagino che tu ancora a letto; in tal caso ti lascerò in portineria un bel libro poliziesco da leggere. Non verrò personalmente a portartelo, perché non vorrei che l’influenza anche a me.
Se per caso tu lo , telefonami: te ne manderò uno ugualmente bello.
La mia mamma mi ha chiesto: – Ma sei sicura che alla tua amica
i racconti gialli e non invece un altro genere di lettura?
Io le ho risposto che questa sarà per te l’occasione per apprezzare anche i gialli, se per caso tu non ne mai uno.
Completa le frasi coniugando al modo congiuntivo e al tempo adatto i verbi indicati tra parentesi.
• Potrei riposare un po’ se tu (abbassare) il volume della TV.
• Benché (piovere) molto, i ragazzi andarono al cinema.
• Non sapevo che tu (decidere) ……………..........…………. di fare un corso di inglese.
• Se (sapere) che ti saresti offeso, non avrei mai detto quella frase.
• Ci farebbe piacere se tu (venire) alla nostra festa.
• Credevo che tu (andare) in vacanza al mare.
• È necessario che tu (finire) i compiti prima di uscire.
• Sebbene mi (sentire) stanca, uscirò per fare la spesa.
3
Congiuntivo imperfetto o trapassato? Cancella la forma errata. Segui l’esempio.
• Desidererei che tu mangiassi / avessi mangiato anche un po’ di verdura.
• Avrei desiderato che tu mangiassi / avessi mangiato anche un po’ di verdura.
• Se lei lo sapesse / avesse saputo, si arrabbierebbe con me.
• Se lei lo sapesse / avesse saputo, si sarebbe arrabbiata con me.
• Vorrei tanto che tu partissi / fossi partito con me.
• Avrei tanto voluto che tu partissi / fossi partito con me.
• Non credevo che Lorenzo andasse / fosse andato da solo a scuola.
• Non avrei mai creduto che ieri Lorenzo andasse / fosse andato da solo a scu
4
Riscrivi le frasi usando correttamente il congiuntivo. Segui l’esempio.
• Credevo che tu avevi giocato ieri.
Credevo che tu avessi giocato ieri.
5
• Bisogna che io vado a casa.
• Chiunque ha sporcato il tavolo, lo deve pulire.
• Spero che Dario ha fatto un buon lavoro.
• Dovunque vanno, li raggiungeremo.
• Penso che non hanno bisogno del mio aiuto.
• Pare che Giada è andata al mare coi suoi zii.
• Sebbene è stato avvisato da tutti, Andrea non ha ascoltato nessuno.
Trascrivi nella tabella i seguenti verbi espressi al modo congiuntivo. avessimo giocato • dormiate • temesse • aveste avuto • siano stati • cantino • leggessimo • accettino • avessi chiesto • abbiate saputo • permettessimo • prenda • abbiano letto • mangiassi • avesse letto • sia caduto
Presente Imperfettto Passato Trapassato
1
IL MODO CONDIZIONALE
Completa le frasi coniugando al modo condizionale il verbo indicato tra parentesi.
• Non (cadere) se non si fosse rotta la catena della bicicletta.
• Se la sveglia avesse suonato alle sette non (arrivare) in ritardo a scuola.
• Io (volere) imparare a suonare la chitarra.
• Se ti fossi allenato di più, (ottenere) un risultato migliore.
• Mi (piacere) che la zia mi accompagnasse al cinema.
• Io (preferire) fare da solo, senza nessun aiuto.
• Avevo un gran caldo, (prendere) volentieri un gelato.
• Ti (addormentare) prima se guardassi meno TV la sera.
• Se avessi mangiato a pranzo, adesso non (avere) fame.
Coniuga i seguenti verbi al condizionale seguendo le indicazioni. Segui l’esempio.
2 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i verbi al condizionale presente e in verde quelli al condizionale passato.
• disegnare, pres., 3a pers. sing.
3 egli disegnerebbe
• dormire, pass., 1a pers. plur.
• avere, pres., 2a pers. sing.
• bere, pass., 3a pers. plur.
• ordinare, pres., 2a pers. plur.
• essere, pass., 1a pers. sing.
• credere, pres., 3a pers. plur.
• sentire, pres., 2a pers. plur.
• leggere, pass., 1a pers. plur.
• Avresti fatto una bella azione se tu gli avessi chiesto scusa.
• Perché non dovrei aiutarlo?
• Ascolterei un po’ di musica, se non dovessi studiare.
• Se fossi venuto con noi, ti saresti divertito molto.
• Lo avrei perdonato, se mi avesse chiesto scusa.
• Penso che Claudia si arrabbierebbe molto vedendo questo pasticcio.
• Non avrei mai pensato che questo sport
1
IL MODO IMPERATIVO
Completa il testo coniugando al modo imperativo i verbi indicati tra parentesi.
Fuffy, (venire) subito qui! (Smettere) di miagolare in questo modo! Su, (fare) il bravo! E (lasciare) stare il canarino! Basta! (Andare) subito in giardino, adesso!
Indica il valore dei verbi espressi all’imperativo: C se comando, D E se esortazione, R se richiesta. Segui l’esempio.
Cerca di essere più educata con la zia. E Svegliami alle sette!
Fa’ silenzio! Muoviti! Sei in ritardo!
Non sporgerti dalla finestra! Per favore, aspetta in silenzio.
Non pensarci troppo! Non toccare la spina!
3 Non accendere la TV!
Riscrivi le frasi volgendo i comandi alla forma negativa. Segui l’esempio.
• Accendi la TV!
• Spedisci gli auguri a Cinzia!
• Carica le valigie in macchina!
• Togli l’acqua dal frigo! ..............…..................……................................................................................
• Prendi l’ascensore!
• Mangia tutta la verdura!
• Canta quella canzone!
2 Sostituisci le frasi con un verbo all’imperativo. Segui l’esempio.
4
• Vi consiglio di tornare domani, Chiara non è in casa.
• Ti prego di verificare il tuo lavoro.
• Potresti ripetere l’ultima frase?
• Le chiedo di sedersi e di aspettare.
• Saresti così gentile da portarmi un bicchiere d’acqua?
Tornate domani.
I
MODI INDEFINITI
Leggi i seguenti proverbi e sottolinea i modi indefiniti. Poi indica con I quelli al modo infinito, con P quelli al modo participio e con G quelli al modo gerundio.
Meglio soli che male accompagnati. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Uomo avvisato mezzo salvato. Non tutto il male viene per nuocere.
L’appetito vien mangiando. Male non fare paura non avere.
Sbagliando s’impara. Vedere e non toccare.
Scrivi il participio presente e passato dei seguenti verbi. Segui l’esempio.
3 Participio presente Participio passato
bruciare bruciante bruciato
amare
pensare
dormire
vincere
cadere
derivare
2 Nelle seguenti frasi sostituisci con un gerundio le espressioni evidenziate.
• Non puoi studiare bene mentre guardi la TV. ( )
• Se continuerai ad allenarti, riuscirai a vincere. ( )
• Poiché aveva rotto un vaso, Giorgio è stato punito. ( )
• Poiché aveva pianto, Rita aveva gli occhi arrossati. ( )
• Se leggerai, diventerai sempre più bravo.
)
• Siccome avevo perso le chiavi di casa, ho dovuto dormire in albergo.
4
1 Completa le frasi con i participi presenti adatti. Segui l’esempio.
scrivere parlante
• Nella fiaba di Pinocchio c’è il grillo
• Nella notte di San Lorenzo abbiamo visto le stelle
• A Pisa c’è la Torre ...................................
• In classe abbiamo letto un libro molto sull’Universo.
• Stanno per annunciare qual è il biglietto della lotteria.
L’AVVERBIO
1 prima su dietro vicino silenziosamente
2
Scrivi il contrario dei seguenti avverbi. facilmente bene fuori sempre velocemente
Sottolinea gli avverbi presenti nelle frasi, poi inseriscili nella tabella.
• Oggi è martedì.
• Verrò da te volentieri.
• Dove ci troviamo?
• Qui c’è polvere dappertutto.
• Probabilmente in serata pioverà.
• Esci immediatamente!
• La maestra è molto paziente.
• Questo lavoro lo finirai dopo.
• Forse andrò al cinema.
• Ti servono parecchi fogli?
Dubbio Luogo Tempo Quantità Modo
3
Segna con una X se le parole evidenziate sono aggettivi (AGG) o avverbi (AVV)
• Questo colore è chiaro. AGG AVV
• Mio padre ha parlato chiaro. AGG AVV
• Carlo corre forte: un giorno o l’altro cadrà. AGG AVV
• Dario è forte in storia. AGG AVV
• Il gatto è lento, deve essere stanco. AGG AVV
• Il nonno procede lento: ha male a una gamba. AGG AVV
• La scorsa settimana ho lavorato sodo. AGG AVV
• Ieri ho mangiato solo un uovo sodo. AGG AVV
LA PREPOSIZIONE
1
Nelle seguenti frasi sottolinea le preposizioni semplici.
• Guido è andato da Firenze a Roma in autostop con degli amici.
• Per l’emozione mi sono messa a piangere a dirotto.
• Ci troviamo fra mezz’ora a pranzo nel solito posto di ogni giorno.
• Tra poco saranno le quattro e usciremo a giocare.
• Sono andato da mio cugino in bicicletta su una strada sassosa.
• Ho incontrato Fulvio e mi ha proposto di andare in bici al parco.
2
Completa le frasi con le preposizioni (semplici o articolate) adatte.
• Accanto me sedeva un signore una lunga barba bianca.
• Il cane correva i cespugli ginestre.
• Sono andato centro piedi uno sciopero autobus.
• La luce violenta sole entrava finestre aperte stanza letto.
• Abbiamo abitato lungo via Verdi, cuore città.
• Il vaso porcellana che vedi tavolo salotto è Lucia.
Scegli la preposizione adatta e cancella con una X quella errata.
4
3 Osserva le parole evidenziate e sottolineale in giallo se sono articoli partitivi, in verde se sono preposizioni articolate.
• Ai / Agli scoiattoli piacciono le noccioline.
• Il ramo dell’ / dall’albero è pieno di foglie gialle.
• Sono stata presa dallo / dal sconforto.
• Hai visto quanti granchi c’erano sugli / sui scogli?
• Sui / Sugli marciapiedi non si parcheggia, adesso vado dal / del vigile.
• All’ / Al ora del tè mangio anche i biscotti al / di cioccolato.
• La nonna mi ha portato delle bellissime rose del suo giardino.
• Verranno degli amici del babbo per trascorrere una serata in compagnia.
• Il prezzo degli ortaggi era alto e Kevin ha acquistato solo delle zucchine.
• Nel cortile dello zio c’erano dei ragazzi che schiamazzavano.
• A quest’ora berrei del tè e mangerei una fetta della tua torta di mele.
LA CONGIUNZIONE
1
Completa il testo con le congiunzioni date.
che
• ma • infine • e • infatti • perché • poiché
Luisa uscì di casa perché doveva andare a scuola, poco dopo tornò indietro: aveva dimenticato la merenda.
La mamma le disse era la solita sbadata aveva sempre la testa fra le nuvole; le diede la merenda la baciò scuotendo la testa. Sospirando, pensò che anche quel giorno la maestra avrebbe sgridato Luisa, di certo la ragazzina sarebbe arrivata in ritardo.
2
Nelle seguenti frasi sottolinea le congiunzioni.
• Se ti allenerai con impegno, vincerai la gara perché hai forza e determinazione.
• Chiederò a Sara quando mi restituirà il libro poiché mi serve per studiare.
• Sbrighiamoci, altrimenti arriveremo in ritardo in stazione e perderemo il treno.
• Anziché giocare a scacchi, preferisco fare una passeggiata, vieni anche tu?
• La maestra esige il silenzio mentre spiega affinché tutti possano capire bene.
• Non ti parlerò finché non mi chiederai scusa, infatti sono molto arrabbiato con te.
Scegli la congiunzione adatta e cancella con una X quella errata.
• Luca era molto felice, infatti / sebbene aveva vinto la partita a tennis.
• La mia penna non scrive benché / quindi l’abbia appena comperata.
• Vorrei tanto quel gioco, ma / infatti la mamma non me lo compera.
• Perciò / Se arriverai in ritardo, non ti aspetterò.
• Oggi piove troppo, mentre / quindi salterà l’allenamento di calcio.
• Hai rotto il mio astuccio sebbene / se ti avessi raccomandato di stare attento.
• I fiori sono belli e profumati, infatti / quando ne tengo sempre di fresc
Completa in modo logico le frasi tenendo conto delle congiunzioni sottolineate.
• Siamo molto amici, quindi
• Siamo molto amici, però
31
L’ESCLAMAZIONE
Nelle seguenti frasi sottolinea le esclamazioni.
• Toh! Guarda chi si vede!
• “Che cosa ne pensi di questa mia idea?” “Boh!”
• Accidenti! Hai già finito tutta la marmellata?
• Puah! Le lumache proprio mi disgustano.
• Ahimè, mi sono sbucciata il ginocchio!
• Uffa! Non ho proprio voglia di uscire stasera.
• Finalmente siamo riusciti a fare gol. Evviva!
• Ehi, dico a te, non fingere di non aver sentito!
• Maestra… ehm… non sono stata bene e non ho potuto fare i compiti.
• Ho dimenticato le chiavi di casa, accidenti!
• Oh, che bella giornata di sole!
2
Completa le frasi con l’esclamazione più adatta, scegliendo tra quelle date.
Uffa! • Ehi! • Aiuto! • Sst! • Accidenti! • Attento! • Ahi! • Dai! • Bene!
• Mi sono sbucciata il ginocchio!
• Non fermiamoci!
• Non vedi che c’è lo stop?
• Era da tanto che non la vedevo così triste!
• Parla piano, altrimenti si sveglia!
• Al fuoco!
• Non vedi che non mi hai dato la precedenza?
• Non ce la faccio più, ancora un minuto e crollo!
• Sono contenta che ci siate!
3
Per ogni stato d’animo, scrivi l’esclamazione più adatta scegliendo tra quelle date. puah! • evviva! • ahi! • uffa! • ahimè! • mah!
• noia
• entusiasmo
• dolore fisico
• disgusto
• perplessità
• dispiacere
2
Riordina le parole e scrivi la frase.
LA FRASE
1 Nelle seguenti frasi sottolinea il soggetto.
• La sfoglia una poltrona sulla mamma rivista.
• Oggi squisito cuoco preparato il pranzo ha un.
• Nella buia un strada attraversò notte porcospino una lentamente.
• Gli moltissimo Sandro amici di barzelletta risero della.
Utilizza i seguenti sintagmi per formare cinque frasi diverse. Puoi usare un elemento più volte. Segui l’esempio.
Emma • a scuola • Daniele • insieme • spesso • giocano • Leo e Piero • legge • vicino a casa • a tennis • tardi • è venuta • un libro • ieri • corre • nel campo
Leo e Piero giocano nel campo vicino a casa.
2
1 Nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e indica il soggetto sottinteso.
• Al primo colpo di vento, l’ombrellone volò lontano.
• Ieri è arrivata la nonna da Roma.
• La neve scese sui tetti della città.
• Le rondini preparano il loro nido sotto le grondaie delle case.
• Finalmente nel cielo della notte apparve una stella cadente.
• Veniamo con voi in piscina.
• Andai a consolare mio fratello.
• Arrivarono in ritardo in stazione.
• Hai suonato a lungo il campanello? ...……
• È partita all’improvviso.
• Togli le mani dal piatto!
• Sedetevi!
IL PREDICATO
Nelle seguenti frasi accorda il predicato scritto tra parentesi al soggetto.
• I miei genitori domani (comprare) un’auto nuova.
• Io e Roberto (abitare) nello stesso palazzo.
• Tu e Davide l’anno prossimo (frequentare) la quinta.
• I miei compagni del corso di judo (essere) simpatici.
• Mio fratello Lorenzo e io (immaginare) di fare da grandi professioni diverse: lui il pilota d’aereo, io l’ingegnere.
Completa le frasi con i predicati verbali opportuni.
• Lo scoiattolo velocemente le noccioline.
• Perché qui al freddo? in casa e sul divano.
• Laura i capelli con lo shampoo e li con la spazzola.
• Molte persone in ritardo al lavoro a causa dello sciopero degli autobus.
• Il papà alle sette e la colazione per tutti
Completa le seguenti frasi con i predicati nominali adatti.
• Queste scarpe
• Il naso di Luca ……….....…............…..................
• Il canarino
• Il film
• Il pelo del gatto
• La zanzara
• Gli occhiali ……….....…......................….............
• La torta
• Il pallone
• Gli elefanti
Indica con una X se nelle seguenti frasi si trova un predicato verbale (PV) o un predicato nominale (PN).
• L’acero in giardino è cresciuto in fretta. PV PN
• Il collega del babbo è di Londra. PV PN
• L’aria del mare è salubre. PV PN
• Questo costume è di cotone. PV PN
• L’auto blu è del mio babbo. PV PN
1 2 3 4Nelle seguenti frasi sottolinea il predicato nominale.
6
5 Per ogni coppia di frasi, segna con una X quella in cui il verbo essere ha funzione di predicato verbale.
• I disegni di Nicoletta sono molto espressivi.
• Il tuo consiglio sarà utile a Luigi.
• La zia di Barbara è una signora davvero simpatica.
• Ero preoccupato per il tuo ritardo.
• Tutte le aiuole del parco erano fiorite.
• Paolo sarà il protagonista della recita scolastica.
• I fiori di quella aiuola sono profumatissimi.
7
Il duomo di Milano è un’opera d’arte gotica imponente.
Il duomo di Milano è al centro della città.
La mia casa è molto spaziosa.
La mia casa è alla fine della strada.
La spilla della mamma è sul suo cassettone.
La spilla della mamma è molto preziosa.
Il libro di Momo è molto coinvolgente.
Il libro di Momo è sul mio comodino.
Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i predicati verbali e in verde i predicati nominali
• Stamattina io sono uscito da casa molto presto.
• Stefano questa notte ha dormito molte ore.
• La bicicletta di mio fratello è arrugginita.
• Zucchero è un cantante molto famoso nel mondo.
• Il gatto era salito su un albero del giardino.
• Le panchine del parco erano tutte rovinate.
8 contengono molte vitamine. sono gustose.
Per ogni soggetto, inventa due frasi, la prima con un predicato verbale, la seconda con un predicato nominale. Segui l’esempio.
• Le fragole
Le fragole
• Le auto sportive
Le auto sportive
• Le vacanze estive
Le vacanze estive
• La luna
La luna
• Il gatto Il gatto
Scrivi il numero di complementi diretti e indiretti presenti in ogni frase. Segui l’esempio. 1
Leonardo ha scritto la lista della spesa.
Lo scoiattolo si arrampica sul tronco di un albero.
Un tempo la villa era abitata da una famiglia di nobili.
Ho visto in un negozio del centro una borsa di pelle.
In quel ristorante Fabio ha mangiato una frittura di pesce. diretti indiretti
1 1
IL COMPLEMENTO OGGETTO
1
Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi oggetto.
• Domani Susan farà la sua prima lezione di pattinaggio sul ghiaccio.
• La maestra ha comperato dei libri per la biblioteca della scuola.
• Il falco vide un serpente, scese in picchiata e afferrò la sua preda.
• Laura legge un libro di fiabe.
• Ester mangia la frittata con gli spinaci.
2
Collega con una freccia gli elementi delle tre colonne in modo da formare frasi composte da soggetto, predicato verbale, complemento oggetto.
SOGGETTO
Il parrucchiere
L’insegnante
Lo scienziato
Il sarto
La cuoca
L’idraulico
L’attrice
PREDICATO VERBALE
formula recita arriccia corregge ripara inforna cuce
COMPLEMENTO OGGETTO
le torte
il copione
i capelli
il rubinetto
i pantaloni
una teoria
i compiti
1
I COMPLEMENTI INDIRETTI
Nelle seguenti frasi sottolinea tutti i complementi indiretti.
• L’anno scorso mia sorella ha partecipato alla marcia da Perugia ad Assisi.
• Dopo la scuola andrò a pranzo a casa di Katia.
• Nadia ha visto in un negozio di calzature un paio di stivali con il tacco alto.
• A colazione mangio due fette di pane tostato con burro e marmellata.
2
Nelle seguenti frasi cerchia il complemento di unione adatto.
• Papà ha fatto delle immersioni subacquee / con la maschera.
• Massimo è partito con la valigia / sabato scorso
• Per colazione mangio diverse fette di pane di segale / con la marmellata.
• Mi piace il risotto allo zafferano / con i funghi porcini.
• Stasera indosserò una gonna di velluto nero / con una camicetta.
• Carlo è tornato dal suo viaggio / con tanti regali per Luca e Stefania.
3
Completa le frasi con un complemento di compagnia o di unione adatto.
• Matteo è andato a giocare a baseball
• Sonia ha preparato dei panini
• Abbiamo trascorso la domenica
• A Marta piace fare colazione
• Valentina si trova bene perché è un’amica leale.
4
Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di specificazione.
• Non trovo gli appunti di geografia.
• Stasera annunceranno il vincitore della lotteria.
• Non mi dimenticherò mai di te.
• Gli esercizi di matematica sono difficili.
5
Completa le frasi con i complementi di specificazione adatti.
• Il cane ha rovinato le aiuole
• Mi puoi passare il quaderno ?
• Al mercato Luigi ha acquistato della verdura
• Mi piacciono i fumetti di
• L’orto è molto curato.
6
Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di termine.
• Il brutto voto ha causato a Giorgio una severa sgridata.
• Ho chiesto a Ginevra di accompagnarmi al cinema.
• Abbiamo chiesto a Ilaria se vuole uscire con noi.
• Carlo regalò a Giovanni un bel libro di avventure.
• Sara è molto affezionata al suo cagnolino.
• Il postino consegnò a Giulia una raccomandata.
7
Scrivi una frase per ognuno dei seguenti complementi di termine alla zia • alla gente • al gattino • alla bibliotecaria
8
Nelle seguenti frasi cerchia in rosso i complementi di specificazione e in blu i complementi di termine.
• Per il compleanno manderò alla zia un mazzo di fiori.
• A me la storia degli Egizi piace molto, Chiara preferisce quella dei Fenici.
• Il caldo eccessivo ha rovinato le verdure dell’orto di Marco.
• In camera di Davide c’è sempre un gran disordine.
• Durante le vacanze di Natale andremo a sciare in montagna.
• Le foglie di lattuga piacciono molto alla tua tartaruga.
9
Nelle seguenti frasi sottolinea sottolinea i complementi di luogo
• Abbiamo trascorso una bella vacanza a Taormina.
• È meglio non passare per il parco, ora è buio.
• Domani prenderemo un traghetto per la Sardegna.
• In frigorifero c’è del formaggio e dell’insalata.
• La maestra uscì dall’aula per andare in biblioteca.
• Per andare a Padova usciremo dal casello sei dell’autostrada.
• Il telefono è sul ripiano della libreria.
• Mi è caduto un bicchiere dalle mani.
• L’autostrada si snoda attraverso la pianura.
10
Completa le frasi con un complemento di luogo adatto.
• Il treno parte alle 10,30.
• Luca e Ilaria vivono vicino a
• Filippo è rimasto per tutto il pomeriggio.
• Finita la partita, i giocatori uscirono vittoriosi
• I ladri sono entrati della villa.
• La partenza è stata rimandata per lo sciopero dei treni.
• Andremo passando per
11
Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di tempo.
• Ieri sera al cinema ho visto un bellissimo film.
• La mamma lavora con il computer tutto il giorno.
• La sveglia ogni mattina mi fa sobbalzare con un trillo assordante.
• Francesca ha terminato i suoi compiti in mezz’ora.
• Marco ha compiuto gli anni due settimane fa.
• Ci vediamo domani alle 17 davanti all’edicola.
• Ho studiato per tre ore, pertanto mi riposerò fino alle sette.
12
Crea una frase per ognuno dei seguenti complementi di tempo.
durante le vacanze • di notte • tardi • dopo le venti • fra due ore • in autunno
13
Completa le frasi con i complementi di tempo adatti.
• Sta piovendo
• Siamo rimasti in montagna
• Gli ho telefonato
• La torta deve cuocere nel forno .
• Il concerto si terrà
MAPPE
201 Fonologia
202 Punteggiatura
204 Lessico
206 Nome
207 Articolo
208 Aggettivo
210 Pronome
212 Verbo
214 Parti invariabili
216 Sintassi
COME È FATTO L’ALFABETO?
Noi usiamo 5 vocali, 16 consonanti e 5 lettere che servono per comporre parole straniere .
Queste 26 lettere formano l’alfabeto completo:
A B C D E F G H I J K L M N O
P Q R S T U V W X Y Z
Quando si uniscono due lettere per indicare un suono che non c’è nell’alfabeto, si forma un digramma : gn + vocale gl + i sc + e / i ch, gh + e / i ci, gi + a / o / u
Quando si uniscono tre lettere, si forma un trigramma : gli + vocale, sci + a / o / u, sci + e (scienze, cosciente, coscienza …).
CHE COSA SONO LE SILLABE?
La sillaba è un suono o un gruppo di suoni con almeno una vocale che si pronuncia con una sola emissione di voce.
COME SI CLASSIFICANO LE PAROLE?
Le parole si classificano in base al numero di sillabe .
Monosillabe :
formate da una
sola sillaba: tra , se, con, lei, blu …
Bisillabe :
formate da due sillabe: ca /ne, tap/po, pa /sto...
Trisillabe : formate da tre sillabe: na /tu/ra , i/so/ la ...
Polisillabe : formate da più di tre sillabe: e/di/fi/cio,
A CHE COSA SERVE?
I segni di punteggiatura segnalano nella pagina scritta le pause, le interruzioni, gli stati d’animo e le intonazioni del parlato.
QUALI SONO I SEGNI DI PUNTEGGIATURA?
Virgola (,)
serve a:
• separare le parole di un elenco;
• separare due parti della frase;
• isolare una frase dentro un’altra.
Punto e virgola serve a:
• separare frasi in relazione fra loro.
Due punti (:)
servono a:
• chiarire ciò che è stato detto;
• introdurre il discorso diretto;
• introdurre un elenco, una breve descrizione, una precisazione, una spiegazione.
Due punti e virgolette o lineette (: “…” oppure : –)
servono a:
• riportare una frase così com’è pronunciata (discorso diretto).
Punto fermo (.)
serve a:
• chiudere le frasi.
Puntini di sospensione (…) servono a:
• lasciare in sospeso un pensiero (sono sempre tre).
Punto interrogativo (?)
serve a:
• chiudere una frase che esprime una domanda, un dubbio, un’interrogazione.
Punto esclamativo (!)
serve a:
• chiudere una frase che esprime gioia, stupore, comando, dolore, sdegno.
CHE COSA È LA PAROLA?
La parola è un insieme di segni che trasmette un significato.
COME È FATTA?
La parola formata solo da radice e desinenza si dice primitiva (carta).
COME SI FORMA UNA PAROLA?
La parola primitiva è il punto di partenza per la formazione di nuove parole.
Alla radice si aggiungono prefissi e suffissi per ottenere le parole derivate :
Si uniscono una o più parole per ottenere le parole composte : arco - baleno inprefisso
cartradice
- cartradice - olaisuffisso
-are desinenza - o desinenza
Alcuni suffissi danno una sfumatura particolare alla parola primitiva.
Si formano così le parole alterate (casina , casetta , casona …).
COME SONO LE PAROLE RISPETTO AL SIGNIFICATO?
Quando due o più parole sono simili per significato (vestito / abito) si dicono sinonimi .
Quando, invece, il significato delle parole è tra loro opposto ( pulito / sporco) si dicono contrari .
Le parole che hanno un significato più ampio (felino) e comprendono il significato di altre parole ( gatto) sono dette iperonimi .
Le parole il cui significato (quercia) è compreso in una parola dal significato più ampio (alberi) sono dette iponimi .
Quando alcune parole hanno la stessa forma ma significato differente (riso / riso), si parla di omonimi .
Quando una parola ha più significati legati da qualcosa in comune ( pianta), si dice che quella parola è polisemica .
Le famiglie di parole costituiscono un insieme di parole molto vasto e si collegano tra loro attraverso il meccanismo dell’associazione di idee.
Per SIGNIFICATO
Morfologia parte variabile
CHE COSA SONO?
I NOMI sono una parte variabile del discorso.
COME SI CLASSIFICANO?
comune (città) proprio (Roma)
Per FORMA
Per STRUTTURA
concreto (foglia)
collettivo (gregge) astratto (gioia)
genere maschile (gatto)
numero singolare plurale (uno) (tanti)
primitivo radice + desinenza (cart-a) composto formato da due parole (cassapanca)
e suffissi (scartare, cartolaio)
alterato diminutivo / vezzeggiativo accrescitivo / dispregiativo
CHE COSA SONO?
Gli ARTICOLI sono parti variabili del discorso.
COME POSSONO ESSERE?
Determinativi
Determinano la persona, l’animale, la cosa a cui si riferiscono.
Indeterminativi Indicano persone, animali, cose in modo generico.
Partitivi
Si usano per fare il plurale degli articoli indeterminativi e si formano con di + articolo determinativo.
Singolari : il, lo (l’), la (l’) (il topo, lo zio, l’orso, la mela, l’ape).
Plurali : i, gli, le (i topi, gli zii, gli orsi, le mele, le api).
Singolari : un, uno, una (un’) (un uomo, uno zaino, una pera, un’oca).
plurali : /
Singolari : del, dello (dell’), della (dell’) (del pane, dello zucchero, della frutta, dell’acqua, dell’olio).
Plurali : dei, degli, delle (dei fiori, degli sciatori, delle mele).
CHE COSA SONO?
Gli AGGETTIVI sono parti variabili del discorso che si accompagnano ai nomi cui si riferiscono.
COME POSSONO ESSERE?
Qualificativi
Attribuiscono una qualità al nome che accompagnano (alto, basso, soffice, buono).
I gradi dell’aggettivo qualificativo sono:
grado positivo (alto);
grado comparativo
• di maggioranza (più alto);
• di minoranza (meno alto);
• di uguaglianza (alto come).
grado superlativo
• assoluto (altissimo);
• relativo (il più alto).
Possessivi
Precisano
l’appartenenza (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui).
È il mio regalo per il tuo compleanno.
Dimostrativi
Indicano la posizione nello spazio e nel tempo (questo, quello, codesto, stesso, medesimo, altro).
Grazie, questo libro è davvero avvincente!
Indefiniti
Indicano una quantità o una qualità non precisata (molto, poco, tanto, qualche, qualsiasi, ogni…).
Devo comperare qualche quaderno.
Numerali
Indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine .
Sono:
• cardinali (uno, due, tre, dieci…);
Interrogativi / Esclamativi
Introducono una domanda o un’esclamazione (che?, quale?, quali!, quanto/a?, quanti/e!).
Quanti quaderni bisogna comperare?
Io devo comperare tre quaderni.
CHE COSA SONO?
I PRONOMI sono parti variabili del discorso che sostituiscono nomi, aggettivi, verbi e anche frasi.
COME POSSONO ESSERE?
Personali
Sostituiscono il nome di persona, animale o cosa.
Possono essere:
• soggetto (io, tu, egli, ella, esso, essa, lui, lei, noi, voi, essi, esse,
Io vado al parco. Venite anche voi
e portate una palla.
Possessivi
Sostituiscono il nome e ne indicano il possesso (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio).
Dimostrativi
Indicano la posizione nello spazio e nel tempo (questo, quello, codesto, costui, colei, stesso, medesimo, ciò).
Questa va bene oppure prendo la mia? La tua è sgonfia, perciò dovremo usare quella.
Indefiniti Indicano una quantità o una qualità non precisata del nome che sostituiscono (molto, poco, uno, qualcuno, ognuno, chiunque, altri, qualcosa, niente…).
Non tutti i bambini sono usciti: alcuni sono andati al parco, altri sono rimasti a casa.
Numerali Indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine del nome che sostituiscono.
Possono essere:
• cardinali (uno, due, tre, dieci…);
• ordinali (primo, secondo,
Interrogativi/ esclamativi
Introducono una domanda (?) oppure un’esclamazione (!) (chi?, che?, quale? quali!, quanto/a! quanti/e!).
Relativi Si distinguono in:
• invariabili (che, cui);
• variabili (il quale, la quale, i quali, le quali).
Quanti non hanno voluto uscire?
I ragazzi che sono a casa sono Fabio e Lorena.
CHE COSA ESPRIMONO?
• un’azione • una situazione • una sensazione
• uno stato • un modo di essere
QUALI SONO LE CONIUGAZIONI?
Le coniugazioni sono tre:
• are : 1a coniugazione
• ere : 2a coniugazione
• ire : 3a coniugazione
I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria .
Possono avere un significato proprio o svolgere la funzione di ausiliare per formare i tempi composti
I modi finiti del verbo sono quattro:
QUALI SONO I MODI DEL VERBO?
• indicativo: esprime fatti certi, in situazioni reali;
• congiuntivo: esprime possibilità, dubbio, incertezza, desiderio;
• condizionale : esprime la possibilità che un fatto avvenga solo a certe condizioni;
• imperativo: esprime un ordine, un comando, una esortazione.
I modi indefiniti del verbo sono tre:
• infinito: esprime il significato dell’azione senza indicare la persona;
• participio: ha le caratteristiche sia di un verbo sia di un aggettivo;
• gerundio: esprime un’azione o un modo di essere in rapporto con un’altra azione o modo di essere.
Io canto Cantando a squarciagola torniamo a casa!
Vorrei che tu cantassi con me.
GLI AVVERBI
Gli AVVERBI sono parti invariabili del discorso e servono per precisare, arricchire o modificare il significato di un verbo, di un oggettivo, di un nome, di un altro avverbio o di un’intera frase.
COME POSSONO ESSERE?
• Di modo (delicatamente)
• Di tempo (subito)
• Di luogo (lassù)
• Di quantità (troppo)
• Di affermazione (certamente)
• Di negazione (neanche)
• Di dubbio (forse)
• Interrogativi ed esclamativi (dove?, come!)
Gli avverbi formati da gruppi di parole
Gli atleti raggiunsero velocemente il traguardo.
PREPOSIZIONI
Le preposizioni mettono in relazione tra loro parole e frasi.
COME POSSONO ESSERE?
• Semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra)
• Articolate, cioè formate da preposizioni semplici e da articoli (dello, nella, sullo…)
CONGIUNZIONI
Le congiunzioni collegano tra loro due o più parole della stessa frase o più frasi.
COME POSSONO ESSERE?
• Coordinanti
• Subordinanti
ESCLAMAZIONI E ONOMATOPEE
• Le esclamazioni o interiezioni servono per esprimere emozioni, sentimenti, stati d’animo, sensazioni. Sono sempre accompagnate dal punto esclamativo (Ahi!, Oh!, Bravo!, Forza!).
• Le onomatopee riproducono suoni, rumori e voci di animali (crack, splash, gulp, cip-cip).
SOGGETTO
Ciò di cui si parla.
La FRASE MINIMA è costituita da COME È
COSTITUITA LA FRASE MINIMA?
PREDICATO
Dà informazioni sul soggetto.
Può essere:
• predicato verbale il verbo comunica un significato compiuto;
• predicato nominale è formato da:
verbo essere + un nome o un aggettivo; indica chi è, che cosa è, come è il soggetto.
COME SI ARRICCHISCE LA FRASE?
La FRASE si arricchisce con:
COMPLEMENTI DIRETTI
Complemento oggetto (chi?, che cosa?).
COMPLEMENTI INDIRETTI (introdotti da preposizione semplice o articolata)
• Di specificazione (di chi? di che cosa?)
• Di termine (a chi? a che cosa?)
• Di compagnia (con chi?) e di unione (con che cosa?)
• Di luogo (dove? verso dove? da dove?)
• Di tempo (quando? da quanto tempo?)
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio
Coordinamento e redazione: Sarah Farina
Revisione didattica: Giuseppina Ricucci
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico e impaginazione: Studio grafico AcomeApe di Alessia Zucchi
Illustrazioni: Francesca Galmozzi
Copertina: Studio grafico AcomeApe di Alessia Zucchi
Illustrazione di copertina: Silvia Colombo
Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 24.84.038.0
Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione.
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