Nel cuore delle parole - Riflessione linguistica 5

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parole

5 Riflessione linguistica

Quaderno operativo integrato Grammatica visiva Logica

Verifiche formative Percorsi interdisciplinari: riflessione linguistica e arte si incontrano

Maria Rosa Benelli
Il piacere di apprendere
ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability
Gruppo
Editoriale

parole

5 Riflessione linguistica

Quaderno operativo integrato

Grammatica visiva Logica

Verifiche formative

Percorsi interdisciplinari: riflessione linguistica e arte si incontrano

Maria Rosa Benelli
Il piacere di apprendere
Editoriale ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability
Gruppo

INDICE

ORTOGRAFIA

4 L’ortografia

6 L’elisione

8 Il troncamento

9 La divisione in sillabe

10 La punteggiatura

11 VERIFICA

12 I LINGUAGGI SI INCONTRANO...

LESSICO

14 La struttura delle parole

15 Le parole derivate, alterate, composte

16 Le famiglie di parole

17 VERIFICA

18 I sinonimi e i contrari

19 Le parole generali e specifiche

20 Gli omonimi

21 Le parole polisemiche • I campi semantici

22 Il linguaggio figurato

23 VERIFICA

24 I LINGUAGGI SI INCONTRANO...

27

31 Per riconoscere

32 VERIFICA

34 L’aggettivo qualificativo

36 VERIFICA

37 I pronomi personali

39 Aggettivi e pronomi determinativi: gli aggettivi e i pronomi possessivi

40 Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi

41 Gli aggettivi e i pronomi indefiniti

42 Gli aggettivi e i pronomi numerali

43 Gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed esclamativi

44 I pronomi relativi

46 VERIFICA

48 Il verbo

49 I verbi essere e avere

50 Il verbo avere e i pronomi personali

52 I modi finiti

53 Il modo indicativo: tempi semplici e composti

54 Il modo congiuntivo

55 Il modo condizionale

56 Il modo imperativo

57 I modi indefiniti

58 VERIFICA

60 I verbi impersonali

61 I verbi servili

62 I verbi transitivi e intransitivi

63 La forma attiva e la forma passiva

64 Dalla forma attiva alla forma passiva • Dalla forma passiva alla forma attiva

65 La forma riflessiva

66 I verbi irregolari

67 VERIFICA

MORFOLOGIA
26 Il nome
Il genere del nome
Il numero del nome • I nomi difettivi
28
Il plurale dei nomi composti
29 I nomi sovrabbondanti •
30 L’articolo
l’articolo

70 Tavole dei verbi

La coniugazione del verbo ESSERE

71 Tavole dei verbi

La coniugazione del verbo AVERE

72 Tavole dei verbi

La prima coniugazione • LODARE

73 Tavole dei verbi

La seconda coniugazione • TEMERE

74 Tavole dei verbi

La terza coniugazione • SENTIRE

75 Tavole dei verbi

La coniugazione PASSIVA del verbo LODARE

76 Tavole dei verbi

La coniugazione RIFLESSIVA del verbo LAVARSI

77 I verbi irregolari

79 Le preposizioni

80 L’avverbio

81 I gradi dell’avverbio

82 Le locuzioni avverbiali

83 Le congiunzioni

85 Le esclamazioni • Le onomatopee

86 VERIFICA

88 I LINGUAGGI SI INCONTRANO... SINTASSI

90 La frase

91 La frase minima

92 Il soggetto e il predicato

93 L’attributo e l’apposizione

94 VERIFICA

95 Il complemento oggetto

96 I complementi indiretti • Il complemento di specificazione

97 Il complemento di termine

98 I complementi di luogo

99 I complementi di tempo

100 I complementi d’agente e di causa efficiente

101 Il complemento di mezzo o strumento • Il complemento di modo o maniera

102 I complemento di causa e di fine o scopo

103 VERIFICA

104 La frase complessa o periodo

105 La frase o proposizione principale

106 La frase o proposizione secondaria

107 VERIFICA

108 I LINGUAGGI SI INCONTRANO... COMUNICAZIONE

110 Il linguaggio e la comunicazione

111 Comunicare per segni • Il linguaggio

113 I registri linguistici

114 Le parole in prestito e le parole nuove

115 Comunicare con gli altri

117 La lingua e i dialetti 118

L’INVALSI VERSO
ESERCIZIARIO
MAPPE VISIVE
123
179
INDICE

L’ O R T I G A A F O R

La grammatica è l’insieme delle “istruzioni” che regolano l’uso della lingua italiana. Essa comprende diversi ambiti che imparerai a conoscere gradualmente all’interno di questo

Libro: l’ortografia, il lessico, la morfologia, la sintassi, la comunicazione.

L’ortografia è l’insieme delle regole che servono per scrivere correttamente.

Ecco un ripasso delle principali regole ortografiche.

Il grafema h viene usato:

• nei suoni duri di c e g (ch, gh);

h

• nelle interiezioni ed esclamazioni;

• in alcune forme del verbo avere;

• in parole di origine straniera.

ce ge

Si usano nel plurale delle parole che finiscono con - cia e - gia, con la i senza accento e precedute da consonante.

Si usa nelle parole elencate a lato e nelle parole con suffisso in -iere/a, -iente, -ienza

• panche, banch i… rughe, gh irlanda…

• a h!, eh i!, a h imè!…

• ho, h ai, h a, h anno

• h amburger, hotel, hostess…

gua nce, bucce, piogge, fra nge cie

• specie, cielo, superficie, cieco, società, socievole;

• arciere, braciere, crociera, sufficiente, efficienza… gie

Si scrive la i tra la g e la e (gie) in alcune parole che riprendono la scrittura latina e nelle parole che terminano in -iera

• effigie, igiene (e i suoi derivati)…

• formaggiera, raggiera…

4 ORTOGRAFIA Esercizi pagg. 124 -126

cie gie

scie

cu qu cqu ccu qqu

Si usano nel plurale delle parole in - cia e - gia, quando c e g sono precedute da vocale oppure nelle parole in cui la i è accentata.

Si usa sempre scie nelle parole elencate a lato.

• Si scrive cu quando il gruppo è seguito da consonante.

• Si scrive qu quando il gruppo è seguito da vocale

• Alcune parole però non rispettano la regola e si scrivono con cu anche se sono seguite da vocale.

• Il raddoppiamento del suono qu è cqu.

• Si usa ccu quando è seguito da una consonante;

fa eccezione la parola taccuino.

• Troviamo qqu soltanto in una parola.

Si usa li nei seguenti casi:

• nelle sillabe iniziali di parola;

• quando il suono l è doppio;

• cam icie, val igie

• farmacìe, magìe

scie (plurale di scia), usciere, scienza, coscienza (e i suoi derivati: scienziato, incosciente…)

• cu f fia, custode, acuto…

• quadro, aqui la, quesito, quota…

• cuore, innocuo, scuola, cuoio, percuotere, cuoco, scuotere…

• acqu isto, acqua (e derivati), nacque…

• accusa, accu rato…

• soqquadro li gli

• in alcune parole che mantengono l’originaria scrittura latina;

• nei nomi propri (tranne Guglielmo e Gigliola).

Si usa gli in tutti gli altri casi.

• Si usa ni nelle parole di origine latina.

• Si usa gn in tutti gli altri casi. Dopo il gruppo gn non si mette mai la i

Fanno eccezione:

• lievito, lieve, lieta, liana…

• al lievo, al lietare, sol lievo…

• ba lia, esi lio, mi lione, vigi lia…

• Emi lia, Giu lia, Virgi lio, Atti lio…

• coniglio, maglia, maniglia… ni gn gni

• le parole in cui la i è accentata;

• alcune forme verbali dei verbi che terminano in - gnare

• scruti nio, genio, colonia, Campa nia…

• ragno, pigna, ognuno, agnello…

• compagn ìa

• sogn iamo, che voi bagn iate… z zz

La z non si raddoppia mai davanti a -ione, -ia, -ie, -io; fanno eccezione le parole derivate da altre che hanno la doppia zeta.

• addizione, abbazia, spezie, nazione…

• carrozziere, pazzia

5 ORTOGRAFIA Esercizi pagg. 124 -126

6 ORTOGRAFIA

L’ E L I I N E S O

L’eliminazione della vocale finale di una parola davanti a un’altra parola che inizia con vocale o per h si chiama elisione e si indica con il segno grafico dell’apostrofo (’).

Un’ape esce dall’arnia e punge l’orecchio dell’orso che vuole rubare il miele.

Con gli articoli singolari lo, la, una e con le preposizioni articolate formate da lo, la

Con gli aggettivi singolari questo/questa, quello/quella, bello/ bella, santo/santa

l’elmo, dell’olio, nell’aria, sull’acqua, dell’elicottero, dell’aranciata…

quest’uomo, quest’erba, quell’orto, quell’arancia, bell’aspetto, bell’idea, sant’Antonio, sant’Anna…

Con i pronomi personali lo, la l’ho finito, l’ha cercata…

Con ci, come, dove davanti al verbo essere c’è, c’era, c’erano, com’è, com’era, com’erano, dov’è, dov’era, dov’erano

Con gli aggettivi indefiniti qualcuna, e nessuna seguiti da altra.

Con le particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi, ne.

qualcun’altra, nessun’altra

m’ama, t’aspetteremo, c’importa, v’interessa, s’alzò, se n’è andato…

Con la congiunzione anche seguita da un pronome personale anch’egli, anch’io, anch’essi…

Con la preposizione di d’oro, d’autunno, d’intesa, d’indole, d’accordo…

Si usa l’apostrofo nei seguenti casi. Esercizi pag. 127
Con gli aggettivi grande e povero grand’uomo, grand’affare, pover’uomo…

L’elisione non si usa nei seguenti casi.

Quando il pronome personale ci è davanti a una parola che comincia con a, o, u, ha.

Con i pronomi personali le (singolare e plurale a lei/loro) e li (plurale).

Con l’articolo determinativo gli seguito da una parola che inizia con le vocali a, e, o, u

L’elisione però è ammessa se gli precede un nome che comincia con i.

Con gli articoli lo e la e le relative preposizioni articolate, davanti a parole che iniziano con ia, ie, io, iu.

Ci a iutiamo (e non c’aiutiamo).

Ci offrì una pasta (e non c’offrì una pasta).

Ci u rlò qualcosa (e non c’urlò).

Ci h anno detto (e non c’hanno detto).

le (a lei) accarezzo le guance, le ammiro, li aspetto…

gli a lberi, gli orsi, gli uomini, gli elefanti… gl’I nglesi, gl’Italiani…

lo iodio, la iella, la iuta, nello Ionio, della iena…

1

Metti l’apostrofo quando occorre.

lo uovo • la anatra • lo orso • lo urlo •

una amica • lo ozio • lo inglese •

un abete • una arancia • la uva •

lo imbuto • una ape • dello occhio •

un albero • sulla auto • un amico

3

2

Metti l’apostrofo quando occorre.

• In quella occasione incontrai un amico.

• Lo atleta scagliò con forza la asta.

• Ti ho aspettato per più di una ora.

• Dove è che hai lasciato la borsa?

• Mi piace molto quello abito.

• Ho nuotato nella acqua del mare.

Riscrivi le seguenti espressioni aggiungendo l’apostrofo.

• niente affatto

• lo altro anno

• da ora in poi

4

Leggi le frasi e colora di verde l’espressione corretta.

• tutto al più

• fino da allora

• a quattro occhi

• Sul tavolo c’era cera un libro. Ora non c’è cè più.

• Le automobili procedevano lente l’ente nel traffico.

• Il tuo amico Fabio non c’entra centra niente in quel pasticcio.

7 ORTOGRAFIA Esercizi pag. 127

IL T R O N A E O N C M T

Il troncamento è la caduta della vocale finale o della sillaba finale, davanti a una parola che inizia per vocale o per consonante. Il troncamento non vuole mai l’apostrofo Si usa il troncamento nei seguenti casi.

Con uno e i suoi composti alcuno, taluno, nessuno, ciascuno.

Che bel libro!

un arco, in alcun caso, talun giocatore, nessun premio, ciascun alunno…

Con l’aggettivo buono davanti a vocale o consonante buon amico, buon piatto…

Con gli aggettivi bello e quello davanti a parole maschili singolari che iniziano per consonante bel lavoro, quel tipo…

Con i nomi signore, professore, ingegnere, dottore, cavaliere seguiti dal nome proprio

il signor Gianni, il professor Boschi, il dottor Belli, l’i ngegner Verdi…

Con tale e quale obbligatorio con il verbo essere qual è, tal era…

Con suora, davanti a un nome proprio, e frate davanti a un nome proprio che inizia per consonante.

Con l’aggettivo santo, ma solo davanti a un nome proprio che inizia per consonante.

ATTENZIONE!

Il troncamento non vuole mai l’apostrofo, tranne in questi casi:

• poco (po’) e modo (mo’): un po’ di pane, a mo’ di esempio;

• nella seconda persona singolare dell’imperativo dei verbi andare, dare, dire, fare, stare: va’ (vai), da’ (dai), di’ (dici), fa’ (fai), sta’ (stai).

suor Angela, suor Maria, fra Matteo…

san Nicola, san Paolo…

1

Esegui il troncamento nelle seguenti espressioni.

• ingegnere Bianchi

• tale è

• frate Guglielmo

• buono compleanno

• nessuno testimone

• quale era

• quello quadro

• suora Cristina

• buono esempio

• grande vento

8 ORTOGRAFIA Esercizi pag. 128

LA IN D S I I V L I L I A N E E S O B

Dividere in sillabe una parola vuol dire separare tutte le sillabe che la compongono. È molto importante saperlo fare, in particolare quando si deve andare a capo a fine di riga.

In base al numero di sillabe le parole si dividono in:

• monosillabe (una sola sillaba): su, che, per...

• bisillabe (due sillabe): so/le, gra /no, a /pe

• trisillabe (tre sillabe): ma /ti /ta, bri /cio/la

• polisillabe (più sillabe): ar/co/ ba /le/no, ec/ce/zio/ne...

Ecco le principali regole base per separare correttamente le sillabe di una parola.

La vocale a inizio di parola, seguita da una consonante o da un gruppo di consonanti non divisibili (str, pr, cr, scr...), fa sillaba da sola.

i /so/ la, a /mo/re, a /cu /to, o/sta /co/ lo, a /tro/ce, i /stri /ce…

VOCALI

I dittonghi e i trittonghi (cioè gruppi di vocali che si pronunciano come se fossero una sola lettera) non si dividono mai.

Le vocali che formano uno iato (cioè che si pronunciano separatamente) vanno separate.

La consonante semplice fa sempre sillaba con la vocale che la segue.

Le consonanti doppie, compreso il gruppo cq, si dividono

La s impura (s + consonante) non si divide mai dalle consonanti che la seguono.

Le consonanti b, c, d, f, g, p, t, v seguite da l oppure da r non si dividono.

gio/co, sie/pe, fiu /me... a /iuo/ la, buoi…

pa /u /ra, po/e/ta, pa /e/se, fa /i /na, le/o/ne… CONSONANTI

I digrammi gl, ch, gh, gn, sc e i trigrammi gli + vocale e sci + vocale non si dividono mai.

I gruppi formati da due consonanti diverse che non possono stare all’inizio di parola (mb, mp, lt, rt, ng, nt, rc, lp…) si dividono.

lu /na, ce/ne/re, pa /re/te…

cap/pel / lo, ac/cet /are, pac/co, tac/chi /no, ac/que/dot /to, pez /zo…

pa /sta, fi /ne/stra, pe/sca /to/re, e/schi /me/se…

ci /clo/ne, fra /go/ la, a /tle/ta, ve/tra /ta, du /pli /ce…

sce/na, fi /glio, scioc/co, pu /gna / le, mar/ghe/ri /te...

ar/co, trom / ba, pon /te, mol /to, al / be/ro, cam /po…

9 ORTOGRAFIA Esercizi pag. 128

LA P I U A A N T T U G E R G

Quando parliamo, diamo alle nostre parole particolari intonazioni espressive facciamo pause, alziamo e abbassiamo il tono della voce, così chi ci ascolta può capire meglio il nostro messaggio. Quando scriviamo però dobbiamo affidare questi “effetti espressivi” alla punteggiatura, che riproduce graficamente i ritmi e le intonazioni del parlato.

La punteggiatura, quindi, serve a rendere un testo comprensibile suddividendolo in parti più o meno piccole; fa risaltare espressioni o frasi; dà ordine all’esposizione; segnala se una certa frase è affermativa, interrogativa o esclamativa.

. punto o punto fermo

, virgola

; punto e virgola

: due punti

? punto interrogativo

! punto esclamativo

… puntini di sospensione

( ) parentesi

– trattino

“”

_ _ virgolette e lineette

* asterisco

Si usa per indicare una pausa lunga, separare due frasi, abbreviare le parole (dott., prof.).

Indica una pausa breve. Si usa negli elenchi, per aprire e chiudere un inciso (Lia, l’amica di Anna, è gentile), per indicare il susseguirsi di azioni.

Indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare le frasi all’interno di un discorso.

Introducono: un elenco, una spiegazione, il discorso diretto.

Chiude una frase che esprime una domanda.

Chiude una frase che esprime stupore, dolore, rabbia...

Si usano per lasciare un discorso in sospeso oppure per creare attesa.

Racchiudono parole che servono a spiegare, commentare, precisare...

Unisce parole legate fra loro oppure separa le sillabe quando si va a capo.

Si usano per aprire e chiudere il discorso diretto.

Le virgolette si usano anche per mettere in evidenza una parola, un titolo…

Indicano una spiegazione aggiunta.

10 ORTOGRAFIA Esercizi pag. 129

Segna con una X il gruppo di parole scritte in modo scorretto.

VERIFICA

pasticciere, usciere, docce, acquerugiola cogniome, provincie, innoquo, fascie sceriffo, insegniamo, geniale, carabiniere effigie, biglietto, taccuino, coscienza

Nella seguente frase sono presenti otto errori. Cerchiali.

3

2 Qual è l’ordine giusto delle parole che servono per completare la frase?

Grandi ragniatele pendevano dalle travi del sofitto e inpedivano il percorso per raggiungere le vecchie scatole grige di polvere dove cerano le mie bambole e gl’altri giocattoli di quando havevo sei o sette hanni.

Oggi Luana portato scuola delle ciliegie raccolte nel suo orto; com’erano buone.

a, ha, ah ha, ah, a ha, a, ah ah, ha, a

5

4 Segna con una X le frasi in cui l’uso dell’apostrofo è corretto.

6

Nelle espressioni “buon affare”, “un’amicizia speciale”, “ciascun alunno” ci sono:

un’elisione, un’elisione, un troncamento. un troncamento, un’elisione, un troncamento.

un troncamento, un’elisione, un’elisione. un’elisione, un troncamento, un’elisione.

Quell’edera è di un verde brillante. Ieri è avvenuto un’importante incontro. Papà ha dimenticato le chiavi nell’auto. Non c’è nessun’esercizio da fare per compito.

Segna con una X il gruppo di parole che è stato diviso in sillabe in modo corretto. rispet/toso, acqu/e/relli, pall/eg/giare, cap/it/om/bolo ri/spetto/so, ac/quere/lli, palleg/gia/re, ca/pito/mbolo ris/petto/so, acq/ue/rel/li, pall/eg/giare, capi/tom/bolo ri/spet/to/so, ac/que/rel/li, pal/leg/gia/re, ca/pi/tom/bo/lo

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

RIFLETTO SUL MIO LAVORO
1
11

ILINGUAGGI SI INCONTRANO...

André Derain, Paesaggio del Mezzogiorno, Les Angles, Parigi, Museo del Louvre

ARTE

Il piccolo André andava sempre in giro armato di righello per cercare di raddrizzare le cose storte del mondo. A lui piacevano le linee dritte e gli angoli dove si nascondeva per disegnare mentre la mamma lo chiamava per fare i compiti. Diventò un pittore famoso e con il suo pennello rese dritto ciò che era storto o troppo curvo.

• Disegna un paesaggio con tante linee dritte come vedi nel dipinto di Derain.

MUSICA

• Mentre disegni, puoi ascoltare Promenade da Quadri di un’esposizione di Modest Petrovicˇ Musorgskij.

ORTOGRAFIA 12

CASETTE

Dormivano le povere casette arrampicate come due file di pecore su per la china erbosa, all’ombra della chiesetta che con il suo esile campanile, riparato a sua volta sotto il ciglione, pareva il pastore appoggiato al suo vincastro.

Grazia Deledda

RIO BO

Tre casettine dai tetti aguzzi un verde praticello un esiguo ruscello: Rio Bo, un vigile cipresso Microscopico paese, è vero… paese da nulla, ma però… c’è sempre sopra una stella, una grande e magnifica stella che a un dipresso occhieggia con la punta del cipresso di Rio Bo.

Aldo Palazzeschi

• Leggi le sei parole sottolineate nel brano di Grazia Deledda, poi riscrivile in ordine alfabetico.

• La parola “ciglione” contiene il gruppo “gli”. Scrivi almeno sei parole con questo gruppo.

• Dividi in sillabe le parole sottolineate nella poesia di Aldo Palazzeschi.

ORTOGRAFIA 13

LA DELLE S P T A R R U O T L R A T U E

La nostra lingua è composta da parole e il loro insieme costituisce il lessico. Il lessico è un sistema in continua evoluzione e trasformazione, si arricchisce sempre per esprimere nuove idee, azioni, scoperte, invenzioni e per definire nuovi oggetti e strumenti.

La maggior parte delle parole della lingua italiana può essere scomposta in due parti: una parte fissa, la radice, e una parte variabile, la desinenza.

• La radice è la parte che contiene il significato fondamentale della parola.

• La desinenza è la parte che fornisce indicazioni di tipo grammaticale: il numero, il genere, il modo, il tempo, la persona.

Le parole costituite unicamente da radice e desinenza si chiamano primitive.

radice

ragazz - i ragazz - e radice desinenza

radice desinenza

Rispetto alle parti di cui si compongono, le parole vengono suddivise in due gruppi:

• parole variabili, formate da radice e desinenza (nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo);

• parole invariabili che, essendo prive di desinenza, non cambiano mai la loro forma (avverbio, congiunzione, preposizione, esclamazione).

1

Sottolinea la radice di ognuna delle seguenti parole.

scarpa • libro • vetro • porta • ridevi • gentile • vendere • ruota • terribile • canterà • panettiere • spezzare • tappeto • tagliarono • contenti • cugine • pavimento • esso

Completa le frasi inserendo la desinenza opportuna.

3

2 Leggi le seguenti parole e sottolinea quelle invariabili.

Paola, la mi compagn di banco, è stat premiat perché il su test era originale e scritt bene. Lei era molto commoss : quel premio era inaspettat .

albero • neppure • ehi! • fratello • esso • pattinavano • sotto • la • cioè • righe • mio

LESSICO 14 Esercizi pag. 130

P

D E R I A E, V T A LT E A E, R T

Nella lingua italiana esistono diversi meccanismi per creare parole nuove partendo da quelle già esistenti; i più importanti sono la derivazione, l’alterazione e la composizione

• Per ottenere le parole derivate si aggiunge alla radice di una parola primitiva un prefisso o un suffisso. Alcune parole possono avere sia un prefisso sia un suffisso. Per esempio dalla parola primitiva “casa” possiamo ottenere queste nuove parole derivate:

rin- cas- are cas- eggiat- o

• Le parole alterate, invece, hanno il compito di esprimere diverse sfumature di significato rispetto alla quantità, alla qualità, alle dimensioni, al valore della parola che si desidera alterare. Utilizzando sempre la parola primitiva “casa”, possiamo ottenere queste parole alterate:

I suffissi con i quali è possibile alterare le parole sono molti. Ecco i più usati.

• diminutivi: -ino, -icello, -icino, -ello, -icciolo, -etto…

• vezzeggiativi: -otto, -uccio, -etto, -uzzo, -ettino…

• accrescitivi: -one, -accione…

• dispregiativi: -accio, -astro, -ucolo, -ercolo, -onzolo…

1

Sottolinea le parole primitive.

acquario cartolaio borsetta porta cittadino barcaccia bosco giornalista pane gattino marinaio campana

2

Scrivi se le seguenti parole sono primitive (P), alterate (A), derivate (D). tazza gelataio libretto terra

erbaccia pescatore carne lettone

15 LESSICO Esercizi pag. 130
LE
A R OLE C T O E M P S O

La composizione consente di produrre parole nuove unendo più parole già esistenti per formare un termine con un nuovo significato.

Le nuove parole ottenute si chiamano parole composte Tutte le categorie grammaticali possono essere utilizzate per formare le parole composte:

nome + nome arcobaleno verbo + nome portafogli

nome + aggettivo cassaforte verbo + verbo saliscendi aggettivo + nome mezzanotte avverbio + aggettivo sempreverde aggettivo + aggettivo agrodolce avverbio + nome sottoscala

nome + preposizione + nome pomodoro preposizione + avverbio dappoco avverbio + verbo benedire verbo + avverbio posapiano

LE DI F A E M I I GL P A R OLE

La radice, che contiene il significato fondamentale della parola, è come un elemento base con cui, aggiungendo suffissi e prefissi, si possono ottenere parole diverse che fanno parte di uno stesso gruppo, ovvero di una stessa famiglia.

gel-o

VERBI

congelare, disgelare surgelare, sgelare, gelare...

NOMI gelato, gelataio, disgelo gelateria, congelatore...

L’insieme delle parole originate dalla stessa radice di una parola primitiva, attraverso l’uso di suffissi e prefissi, costituisce una famiglia di parole.

1 montuoso, montanaro, montano, pedemontano

Costruisci la famiglia di parole dei termini indicati. Segui l’esempio.

• monte

• sole

• terra

AGGETTIVI congelato, surgelato, sgelato, gelido... LESSICO 16 Esercizi pag. 131

1

Quante parole invariabili sono presenti nella seguente frase?

Uscito di casa, andai verso il parco dove giocavo da piccola con Clara.

4 5 6 7

3

2

4

5

VERIFICA

Nelle parole “sfavorevole”, “infiorescenza” e “disattenzione” sono presenti: un prefisso. un suffisso. un prefisso e un suffisso. due suffissi.

Leggi le seguenti serie di parole derivate e completale in modo opportuno inserendo una quarta parola.

• paniere, banchiere, pasticciere,

• ditale, manuale, postale,

• altezza, sicurezza, bellezza,

• caseificio, oleificio, pastificio,

• assortimento, avvertimento, spargimento,

• odioso, succoso, peloso,

Segna con una X la coppia di parole che NON sono alterazioni della parola “paese”. paesino, paesaccio paesello, paesucolo paesano, paesaggio paesetto, paesotto

Tra i seguenti gruppi segna con una X quello in cui le parole composte sono formate da parole appartenenti alle stesse categorie grammaticali. pescespada, pianoforte, capoverso, asciugamano terracotta, dopobarba, cavatappi, biancospino apriscatole, batticarne, spazzacamino, portasapone ferrovia, girasole, retroscena, lavastoviglie

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

RIFLETTO SUL MIO LAVORO
17

E I S I I N O M NI C O R N I TRA

Se prendiamo in considerazione il significato, cioè l’informazione che contengono e ci trasmettono, le parole hanno tra loro relazioni diverse. Infatti possono essere sinonimi, contrari, parole generali specifiche, omonimi, parole polisemiche, oppure costituire campi semantici.

I sinonimi sono parole diverse nella forma, ma con lo stesso significato o significato simile: iniziare / incominciare, alunna / allieva, pauroso / timoroso…

I contrari sono parole che hanno significato opposto: acceso / spento, aprire / chiudere, maschio / femmina, simpatia / antipatia…

1

Scrivi accanto a ogni termine un sinonimo.

• guidatore

• camera

• custode

• tranquillo

• parete

2

Scrivi accanto a ogni termine il suo contrario.

• alto

• illusione

• ridere

• rallentare

• ricordare

LOGICA

• titubante

• cocciuto

• colmo

• sovente

• gioiosamente

• facilmente

• sottile

• trasparente

• maturo

• raramente

Sottolinea i sinonimi e cerchia i contrari delle parole scritte in rosso. Attenzione agli intrusi!

• accelerare velocizzare, accedere, decelerare, rallentare, accendere

• raramente saltuariamente, sempre, spesso, eccezionalmente, casualmente, tranquillamente

• ricordare rammentare, dimenticare, nominare, parlare, scordare, rievocare

I
LESSICO 18 Esercizi pag. 132

LE E P G A E R N L O E I E A L R S P H E E I C C F I

Esistono parole con un significato più ampio, che indicano un gruppo, un insieme di elementi: sono definite parole generali (iperonimi).

agrume (iperonimo)

mandarino • limone • arancia • pompelmo • cedro • bergamotto • mandarancio (iponimi)

Mi piacciano tutti gli agrumi!

Le parole dal significato più ristretto, che possono essere incluse in un gruppo più ampio, sono definite parole specifiche (iponimi).

pianoforte • violino • chitarra • flauto • tromba • contrabbasso • tamburo • arpa (iponimi)

strumento musicale (iperonimo)

A me piacciono solo i mandarini!

Io suono la chitarra, tu quale strumento musicale sai suonare?

Io suono violino

1

Scrivi un’adeguata parola generale accanto a ogni serie di parole specifiche.

• anello, orecchino, collana, braccialetto, catenina

• oro, ferro, rame, argento, stagno, piombo

• Marte, Terra, Venere, Giove, Saturno

• orzo, frumento, segale, avena, riso

• coccinella, farfalla, cimice, formica, zanzara

2

Scrivi almeno tre parole specifiche per ogni parola generale.

• fiore

• verdura

• figura geometrica

• bevanda

• albero

19 LESSICO Esercizi pag. 132-133

GLI OMONIM I

Gli omonimi sono parole uguali nella scrittura e nella pronuncia, ma che hanno significato diverso Gli omonimi possono appartenere alla stessa categoria grammaticale oppure a categorie grammaticali diverse: stagno (nome) metallo (i l) porto nome stagno (nome) specchio d’acqua porto voce del verbo portare

1

Gli omonimi sottolineati sono nomi. Per ognuno di essi scrivi una frase in cui sia usato come verbo. Segui l’esempio.

• Abbiamo acquistato una cucina nuova.

Papà cucina molto bene.

• La porta di casa non chiude bene.

• Questo vestito non è della mia taglia.

• Al museo ho visto una lancia in bronzo.

• Non ricordo più la regola per calcolare l’area.

2

Nelle seguenti frasi sottolinea gli omonimi e indica tra parentesi se sono nomi, aggettivi o verbi.

• Ogni domenica la mamma fa il bucato. (

• Ho bucato un calzino. ( )

• Questa lente è graffiata. (

• Tutti sanno che le lumache sono lente. (

• Hai notato che Luca, quando cammina, striscia i piedi? (

• Per incollare i due fogli usa una striscia di nastro adesivo. ( )

• Abitiamo al decimo piano; per fortuna c’è l’ascensore. ( )

• Mi piacerebbe suonare il piano. ( )

LESSICO 20 Esercizi pag. 133

P E OL I E I C S H M LE P A R OLE

Si parla di parola polisemica quando una parola assume più significati a seconda del contesto comunicativo in cui è inserita.

I diversi significati delle parole sono però collegati tra loro, perché è il significato originario che si è esteso.

Quell’albero è una quercia.

L’albero della nave è stato danneggiato dalla tempesta. Questo è l’albero genealogico della mia famiglia.

Questa cassa è di legno massiccio.

La cassa della banca era chiusa.

Dalla quella cassa esce musica a tutto volume.

S E M A T C I N I I C A M PI

Viene definito campo semantico un gruppo di parole, anche diverse dal punto di vista delle categorie grammaticali, che appartengono per legame logico a una stessa area di significato Osserva per esempio il campo semantico relativo alla parola “cinema”:

CINEMA

regista • inquadratura • attore • film • filmare • cinepresa • recitare • copione • montaggio • pellicola • spettatori • proiettare • sceneggiatura • colonna sonora • comparsa • sala

1

Collega ogni frase al significato con cui è stata usata la parola polisemica.

Dove hai messo la chiave del cancello? Soluzione di un problema.

Troverò la chiave di questo mistero. Oggetto per aprire le porte.

Per svitare il bullone serve una chiave inglese. Attrezzo per meccanici.

Tutto il racconto è scritto in chiave umoristica. Modo di affrontare un tema.

2

Scrivi almeno quattro parole riconducibili ai seguenti campi semantici.

• moda ………………………………………………....................................................................………………………….

• scuola

• viaggio

21 LESSICO Esercizi pag. 133

IL L I I N G G G UA F I O T G O U A R

Il ragazzo, mentre parla, usa parole e frasi che assumono un significato diverso da quello originario. Esse, inserite in questo contesto, si caricano di un nuovo senso e trasmettono in maniera forte la rabbia di chi le pronuncia. Il ragazzo usa un linguaggio figurato

Nella vita di tutti i giorni usiamo molto spesso delle espressioni figurate, perché arricchiscono il nostro linguaggio di tante sfumature di significato. Ecco un esempio: Giovanni è una volpe

Se cerchiamo nel dizionario, oltre al significato proprio della parola “volpe”, troveremo anche i suoi usi figurati. La spiegazione è preceduta dall’abbreviazione Fig. (= figurato):

Volpe (vól-pe) s.f. Mammifero carnivoro con il muso appuntito, il corpo snello e la pelliccia rossiccia molto pregiata; è considerato un animale molto astuto.

Fig. persona molto furba: Non sarà facile convincere quella volpe di Sabrina.

Pertanto la frase “Giovanni è una volpe” significa “Giovanni è molto furbo”.

1

Appena vedrò Luigi gliene dirò di tutti i colori!

Ha cambiato le carte in tavola, sono arrabbiato! Ho un diavolo per capello!

Spiega il significato delle seguenti espressioni figurate. Segui l’esempio.

• affogare in un bicchiere d’acqua

• essere sulle spine

• essere una buona forchetta

• metterci una pietra sopra

• vuotare il sacco

2

spaventarsi davanti alle piccole difficoltà

Segna con una X se la parola sottolineata è usata nel significato proprio (P) o figurato (F).

• Ieri mi sono divertito molto: il tempo è volato! P F

• L’uccellino è volato via! P F

• Nel quadro il pittore ha dipinto un angelo con le ali gialle. P F

• Quel bambino ha i capelli biondi e ricci: sembra un angelo! P F

LESSICO 22 Esercizi pag. 134

Leggi il testo, poi completa e rispondi. 1

Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo mentre sprofondavo in mare con le gambe che sembravano paralizzate e la gola che non riusciva a sputare via quella quantità assurda d’acqua. Pur essendo un provetto nuotatore, non riuscivo a tenermi a galla con le braccia il tempo necessario per uscire con la testa sulla superficie del mare e tirare il fiato.

Per fortuna un’ondata, dopo avermi sospinto per un lungo tratto verso la costa, nel ritirarsi mi lasciò sulla spiaggia, quasi all’asciutto sulla sabbia.

Ero del tutto sfinito, tuttavia trovai ancora la forza di scattare in piedi e di mettermi a correre prima che sopraggiungesse un’altra ondata a risucchiarmi nei flutti marini.

VERIFICA

• I termini ondata, flutti, spiaggia, sabbia, acqua sono riconducibili al campo semantico della parola: vacanza. estate. nuoto. mare.

• Il sinonimo più appropriato della parola provetto è: forte. esperto. coraggioso. furbo.

• Il contrario del verbo sprofondare è: scavare. rialzarsi. emergere. scivolare.

• Quale parola generale può contenere i termini specifici testa, gambe, piedi, braccia? Scheletro. Arto. Busto. Corpo.

• La parola omonima costa può appartenere a due categorie grammaticali. Quali? Un nome e un aggettivo qualificativo. Un nome e un avverbio. Un verbo e un pronome.

• Questa verifica per me è stata?

Un verbo e un nome.

RIFLETTO
23

ILINGUAGGI SI INCONTRANO...

A Van Gogh, oltre alle tante sfumature del blu, piaceva molto il giallo nelle sue diverse varietà di sfumatura: dal giallo limone, al giallo chiaro, al giallo aranciato… I colori dei suoi quadri sono limpidi e intensi, le pennellate precise, fitte ed espressive con aloni di luce chiara e cristallina.

ARTE

• Disegna la tua stanza e dipingila con i colori che più ti piacciono.

MUSICA

• Mentre disegni e dipingi, puoi ascoltare Sera d’estate di Zoltán Kodály.

Vincent van Gogh, La camera di Vincent ad Arles, Van Gogh Museum, Amsterdam
LESSICO 24

A ME UN PAESE DI SOLE

A me un paese di sole, una casa

leggera, un canto di fontana giù nel cortile.

E un sedile di pietra…

e giorni senza nome e la certezza di vivere.

LA STANZA

Le pareti erano quasi lisce e quasi bianche, il pavimento era coperto da grandi mattoni grigi e rossastri… Alcuni mobili primitivi e rozzi stavano deposti, qui e là; seggiole di legno grezzo, una cassa grande, una tavola…

Il letto, largo, alto, monumentale, sostenuto da due panchette di legno, non aveva né veli, né cortine e serviva per la madre e per la figlia insieme.

Navarro

• Scrivi i nomi sottolineati nella poesia “A me un paese di sole”, poi sottolinea la radice e cerchia la desinenza.

• Scrivi gli aggettivi qualificativi sottolineati nella poesia “La stanza” e indica per ognuno il suo contrario.

LESSICO 25

La morfologia studia le diverse forme che assumono le parole a seconda della funzione che esse svolgono all’interno del discorso.

Il nome è la parte del discorso che indica persone, animali, piante, cose, oggetti, luoghi, sensazioni, idee, sentimenti, fenomeni atmosferici…

Il nome, in base al significato, può essere:

• comune indica in modo generico una persona, un animale, una cosa: amico, bicicletta, compagne, gatto, pista….

• proprio i ndica in modo particolare una persona, un animale, una cosa: Tommaso, Paola, Cervino, Arno…

• concreto indica qualcosa che è percepibile con i cinque sensi e quindi si può toccare, vedere, annusare, gustare, udire: letto, libro, mare, fischio…

• astratto indica qualcosa che non è percepibile con i sensi come sentimenti, stati d’animo, concetti, difetti, qualità…: pace, fortuna, spavento, affetto…

• individuale i ndica una sola persona, un solo animale, una sola cosa: maestra, zaino, lepre…

• collettivo i ndica un insieme di persone, di animali, di cose pur essendo espresso al singolare: pubblico, squadra, classe, biblioteca…

In base alla struttura, il nome può essere:

• primitivo è formato solo da radice e desinenza: cart-a

• derivato deriva da un nome primitivo a cui si aggiungono prefissi e suffissi: cart-olaio, in-cart-are…

• alterato aggiunge sfumature di significato alla parola da cui ha origine attraverso l’aggiunta di un suffisso: cart-ina, cart-accia…

• composto è formato dall’unione di due parole: cartapesta…

1

Sottolinea i nomi presenti nel seguente elenco di parole.

triste • barca • talpa • sorridere • quindi • musica • allora • gioia • quaderno • dottoressa • senza • colorato

IL N O M E
MORFOLOGIA 26 Esercizi pag. 135

IL DEL N O M E G E E N E R

Se consideriamo un nome dal punto di vista della forma, cioè per come viene pronunciato e scritto, vediamo che esso può avere più forme

Osserva le parole qui a lato:

il ragazzo

la ragazza i ragazzi

Come vedi, nei nomi c’è una parte invariabile, la radice (ragazz-), e una parte variabile, la desinenza (- o, -i, - a, - e), che contiene tutte le informazioni grammaticali (genere e numero).

Il nome può avere generi diversi:

• maschile se indica una persona o un animale maschio: cuoco, leone…

• femminile se indica una persona o un animale femmina: cuoca, leonessa…

La distinzione tra genere maschile e femminile nei nomi che si riferiscono a oggetti, eventi, concetti astratti ha un valore convenzionale perché le cose non hanno sesso.

Ci sono poi nomi particolari:

• nomi di genere indipendente, che hanno forme diverse per il maschile e il femminile: maschio / femmina, uomo / donna, fuco / ape…

• nomi di genere promiscuo, che si riferiscono agli animali e che hanno una sola forma per il maschile e il femminile; per distinguere il maschio dalla femmina, al nome si aggiunge “maschio” o “femmina”: la balena maschio / la balena femmina…

• nomi di genere comune, che hanno un’unica forma per il maschile e il femminile; soltanto l’articolo permette di capirne il genere: il musicista / la musicista il c ustode / la custode il pianista / la pianista il cantante / la cantante

le ragazze

1

Sottolinea in rosso i nomi femminili e in verde i nomi maschili.

auto • porta • clima • caffè • coltello • matita • ipotesi • banco • collina • dottore • attrice • pavimento • elefante • mano • bar • edicola • pittore • latte • città • guanto • direttrice

Leggi e sottolinea gli elementi che permettono di capire il genere dei nomi di genere comune.

• un’esemplare giornalista

• una brava psicoanalista

• una collega gentile

• un esperto farmacista

27 MORFOLOGIA Esercizi pag. 135
LOGICA

IL N O U N M M O E E R DEL

Il nome è singolare quando indica un solo elemento, è plurale quando indica più elementi.

Rispetto al numero, i nomi possono essere:

• variabili: per passare dal singolare al plurale si cambia la desinenza: rospo / rospi, rana / rane, duc a / duch i, leone / leon i, mano / man i, pera / pere, canzone / canzon i

• invariabili: nel passaggio dal singolare al plurale non cambiano. Sono invariabili:

• alcuni nomi che terminano in - a, - o, -ie, -i: il vaglia / i vaglia; la radio / le radio; la serie / le serie; il brindisi / i brindisi…

• i nomi accentati: il caffè / i caffè; la città / le città; la tribù / le tribù…

• i nomi di origine straniera che terminano con una consonante: il bar / i bar; il film / i film…

• i nomi monosillabi: il re / i re; la gru / le gru…

I nomi difettivi

ATTENZIONE!

• Alcuni nomi hanno il plurale

“irregolare” rispetto alla forma singolare: uomo / uomini, dio / dei, tempio / templi…

• Ci sono nomi maschili al singolare e femminili al plurale: il centinaio / le centinaia, il migliaio / le migliaia, il miglio / le miglia, l’uovo / le uova…

I nomi difettivi sono i nomi che possono essere usati soltanto al singolare o soltanto al plurale. Si chiamano “difettivi” perché “difettano”, cioè mancano del singolare o del plurale. Per esempio, sono difettivi del plurale: coraggio, pazienza, povertà, fame, sete, ossigeno, pepe, latte, burro, morbillo, dicembre, aprile, Capodanno, biologia, chimica… Sono nomi difettivi del singolare: forbici, occhiali, pinze, viveri, nozze, stoviglie, ferie, tenebre, redini…

1

Segna con una X i nomi invariabili nei seguenti gruppi di parole.

società giraffa gorilla lunedì radio uomo zaino sport anatra specie imbuto parco stipendio crisi varietà libro MORFOLOGIA 28 Esercizi pag. 136

I nomi sovrabbondanti

I nomi sovrabbondanti, invece, hanno due plurali, uno maschile e uno femminile, con significato diverso:

i bracci (di una bilancia)

il braccio il filo

le braccia (del corpo umano)

i cigli (i margini di un fosso)

il ciglio il gesto

le ciglia (degli occhi)

i labbri (di una ferita)

il labbro il corno

le labbra (della bocca)

Il plurale dei nomi composti

i fili (dell’erba, della luce)

le fila (di un discorso)

i gesti (i movimenti)

le gesta (le imprese)

i corni (strumenti musicali)

le corna (degli animali)

Nel passaggio dal singolare al plurale i nomi composti seguono alcune regole generali, ma poiché presentano anche numerose eccezioni, è sempre bene consultare il dizionario.

Il nome capo è presente in molti nomi composti. Ecco le regole per formare il loro plurale.

• In generale si modifica solo la desinenza finale: il capolavoro / i capolavori; il capogiro / i capogiri; il capoluogo / i capoluoghi.

• Se capo significa “persona che è a capo di…”, al plurale si modifica solo la desinenza di questa parola: il capoclasse / i capiclasse; il capofila / i capi fila; il capostazione / i capistazione.

• Se il nome composto è di genere femminile, nel plurale resta invariato: la capoclasse / le capoclasse; la caposala / le caposala; la capolista / le capolista. Fa eccezione: la capocuoca, che al plurale diventa le capocuoche

1

Con l’aiuto del dizionario, forma il plurale dei seguenti nomi composti.

• l’arcobaleno

• la cassaforte

• l’altopiano ...........................................................

• il portafogli

• il sempreverde

• il pescecane

• la mezzaluna

• la cassapanca

• il pianoforte

• l’autocarro

• il palcoscenico

• il capoufficio

• la piattaforma

• la caposquadra

Esercizi pagg. 136 -137
29 MORFOLOGIA

L’ A R T I O O C L

L’articolo è una parte variabile del discorso:

la ragazza / le ragazze, il cavallo / i cavalli…

L’articolo:

Che buone le caramelle alla fragola che hai portato!

• precede i nomi: la pesca, lo zaino, un alunno, una scolara…

• concorda in genere e numero con il nome: il freddo, la neve, i fiocchi, gli sci, una slitta, un lupo, dei cristalli, delle caramelle…

L’articolo, nella frase, svolge la funzione di indicare:

• il genere (maschile o femminile) e il numero (singolare o plurale) del nome;

• il significato, nei casi in cui il nome abbia una sola forma: la fine (conclusione di qualcosa) / il fine (scopo di azioni o eventi).

Può essere:

• determinativo se introduce un nome in modo preciso, determinato: la compagna di banco di Carla;

• indeterminativo se presenta un nome in modo generico, quindi indeterminato: un compagno di Luca;

Io ho assaggiato la caramella al limone.

• partitivo se introduce un nome che indica una quantità indeterminata; equivale a “un po’” e si usa per formare il plurale dell’articolo indeterminativo: vorrei delle (un po’ di…) ciliegie.

Nel seguente schema sono riportati tutti i tipi di articoli. Nelle seguenti frasi sottolinea con colori diversi gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi.

determinativi

indeterminativi partitivi femminile maschile femminile maschile femminile maschile singolare la (l’) il, lo (l’) una (un’) un, uno della (dell’) del, dello (dell’) plurale le i, gli delledei, degli

1

• Vado a salutare i nonni perché partono per le vacanze.

• Nicola ha piantato delle rose e un cespuglio di lavanda lungo il viale.

• Ho visto una farfalla bellissima: le sue ali erano grandi e colorate.

• Il libro che ho letto parla di uno gnomo che possiede dei poteri magici.

MORFOLOGIA 30 Esercizi pag. 138

Per riconoscere l’articolo

Le parole lo, la, gli, le non hanno solo la funzione di articolo, ma possono assumere anche quella di pronome, cioè possono sostituire un nome:

• Ho comprato il caffè, ma ora non lo trovo nella spesa.

(lo sostituisce il nome caffè è un pronome)

• Mi piace la pizza, perciò il papà la cucina spesso.

(la sostituisce il nome pizza è un pronome)

• Telefono a Giorgio e gli chiedo come sta.

(gli sostituisce il nome Giorgio è un pronome)

• Carla è influenzata e la mamma le ha portato le medicine.

(le sostituisce il nome Carla è un pronome)

In pratica: quando lo, la, gli, le si trovano davanti a un verbo, cioè davanti a parole che esprimono azioni, non sono articoli, ma pronomi

L’articolo può rendere “sostantivo” qualsiasi parte del discorso:

• Il ridere fa bene. (verbo sostantivato)

• Il bello deve ancora venire. (aggettivo sostantivato)

• I miei non mi fanno uscire di sera. (pronome possessivo sostantivato)

• Il sei è un numero pari. ( pronome numerale sostantivo)

• Il tu si usa per rivolgersi a persone con cui si ha confidenza. (pronome personale sostantivato)

• Con tutti i tuoi ma e i tuoi se non si conclude nulla. (congiunzione sostantivata)

Gli articoli indeterminativi un, uno, una e gli articoli partitivi di numero singolare e plurale possono essere confusi con altre parti del discorso: aggettivo, pronome, preposizione articolata. È necessario perciò fare molta attenzione a ciò che comunica la frase!

• Mio fratello ha due biciclette e uno scooter. (aggettivo numerale)

• Luisa ha dieci anni, il suo fratellino ne ha solo uno (pronome numerale)

• Berrei del succo di mela. (articolo partitivo)

• Il giardino del nonno è molto curato. (preposizione articolata)

Nelle caselle scrivi A se lo, la, gli, le sono articoli determinativi, P se sono pronomi.

• Chi ha preso le mie matite? Non le trovo più!

• La stampante non funziona più. La dobbiamo sostituire.

• Lo zaino di Lia è molto capiente. Lo vorrei così anch’io!

• Gli ho detto che gli asparagi non mi piacciono.

• Stamattina ho visto Lia. L’ho incontrata al supermercato.

1
31 MORFOLOGIA Esercizi pag. 138

1

VERIFICA

Segna con una X il gruppo che contiene soltanto nomi individuali.

Idea, classe, luna, costa.

Gioco, sale, latte, vetrata.

Spalliera, flotta, pesca, sciame.

Gregge, cane, libreria, orto.

3

Che cosa hanno in comune i nomi “flora”, “latte”, “pazienza”, “gennaio”, “sangue”, “ossigeno”?

Sono tutti nomi astratti.

Sono tutti nomi maschili.

Sono tutti nomi collettivi.

Sono tutti nomi difettivi.

Segna con una X il gruppo che contiene il plurale corretto dei seguenti nomi composti: “porcospino”, “manoscritto”, “capolavoro”, “arcobaleno”.

Porchispini, maniscritti, capolavori, arcobaleni.

Porcospini, manoscritti, capolavori, arcobaleni.

Porcispini, manoscritti, capilavori, archibaleni.

Porcospini, maniscritti, capilavori, arcobaleni.

4

Trasforma al plurale la seguente frase. Quanti nomi cambiano la loro desinenza?

Segna con una X.

La mamma prepara la colazione per il suo bambino e il caffè per sé, poi esce dalla sua abitazione e con l’auto raggiunge la città per andare nel suo ufficio.

5

Scrivi V (vero) o F (falso) accanto a ogni affermazione.

Equipaggio è un nome collettivo.

Lealtà è un nome astratto.

Manina è un nome derivato.

Radiolina è l’alterato di radio.

Il nome braccio ha due plurali.

Voce è un nome primitivo.

Crisi è un nome variabile.

Tigre è un nome di genere promiscuo.

5 6 7 8
2
32

6

In questo elenco di nomi maschili ce ne sono alcuni che non possono cambiare di genere, altrimenti assumono un significato diverso. Quanti sono? Segna con una X.

sarto • gambo • cuoco • asino • velo • amico • gatto • foglio • signore • pizzo • cassiere • figlio • porto • panno • mostro • bimbo • elefante • suolo • torto

7

Segna con una X la serie esatta degli articoli necessari per completare il seguente dialogo. Luca chiede alla mamma. “Mi racconti favola?”

mamma risponde: “D’accordo, ti racconto favola del ragno che si rintanò nel buco di muro.”

una, una, un, la una, un, la, un una, la, la, un la, un, una, la

8

Segna con una X la frase in cui la parola “della” è un articolo partitivo

Manca l’ultimo foglio della tua ricerca.

Ho sporcato la manica della maglia.

Questo è un formaggio tipico della mia regione.

Devo acquistare della ricotta per fare un dolce.

9

Leggi il seguente testo, poi rispondi.

La fata si arrabbiò molto perché non era stata invitata alla festa e lanciò un terribile incantesimo. Qualche anno dopo, infatti, la principessa si ferì con la punta di un ago e si addormentò. Ma un giorno un principe la trovò, la risvegliò con un bacio e la sposò. Nel testo la parola “la” è ripetuta sei volte, ma con quale funzione grammaticale?

Segna con una X.

Ci sono 4 articoli determinativi e 2 pronomi personali.

Ci sono 3 articoli determinativi e 3 pronomi personali.

Ci sono 2 articoli determinativi e 4 pronomi personali.

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

Ci sono 5 articoli determinativi e 1 pronome personale. 6 7 8 9 33

A T G I G V E O T Q F T U I I A C V L A O I

L’aggettivo qualificativo è la parte variabile del discorso che fornisce informazioni sulle qualità e sulle caratteristiche del nome che accompagna: colore, forma, dimensione, materia, luogo, posizione, comportamento…:

il vestito rosso il grande albero il tavolo quadrato le ore mattutine il fondo marino

• L’aggettivo qualificativo può esprimere l’intensità di una qualità con quattro gradi diversi: positivo: esprime una semplice qualità dolce

maggioranza più dolce comparativo: stabilisce un confronto uguaglianza dolce come minoranza meno dolce

superlativo assoluto esprime una qualità dolcissimo, molto dolce, assai dolce, al massimo grado, senza confronti dolce dolce, superdolce, arcidolce…

superlativo relativo: esprime una qualità

al massimo grado, ma in relazione a un gruppo il più dolce, il meno dolce…

Alcuni aggettivi hanno due forme speciali per il comparativo e due per il superlativo

Grado positivo Comparativo di maggioranza

Superlativo assoluto

buono più buono • migliore buonissimo • ottimo

cattivo più cattivo • peggiore cattivissimo • pessimo

grande più grande • maggiore grandissimo • massimo

piccolo più piccolo • minore piccolissimo • minimo

alto più alto • superiore altissimo • sommo / supremo

basso più basso • inferiore bassissimo • infimo

In ogni gruppo cerchia l’intruso. LOGICA

soave • lieto • aspro • pace • utile • stanco • alto • nuovo

furbastro • magrolino • umidiccio • cartuccia • sapientone • paffutello

baffuto • popolare • energico • fantasioso • celeste • ragazzino

L’
MORFOLOGIA 34 Esercizi pagg. 139 -141

ATTENZIONE!

• Talvolta l’aggettivo qualificativo assume la funzione di nome e viene definito aggettivo sostantivato.

In questo caso l’aggettivo è preceduto dall’articolo.

Il caldo è insopportabile. aggettivo sostantivato

Il tè è caldo. aggettivo qualificativo

• Migliore, peggiore, maggiore e minore sono già di grado comparativo, perciò non devono mai essere preceduti da “più” o “meno”.

Luca è il più maggiore dei miei fratelli. Luca è il maggiore dei miei fratelli.

1

Nelle seguenti frasi sottolinea gli aggettivi qualificativi.

• Alla lotteria si vincevano favolosi premi tra cui una bellissima bicicletta rossa.

• Con le pesche mature dell’orto, Kevin ha preparato una deliziosa marmellata.

• Pietro è un ragazzo disordinato, il suo materiale è sempre rovinato e incompleto.

• Conservo i miei libri preferiti sul ripiano alto della libreria.

• Il gatto rosso di Clara dorme sempre sulla vecchia poltrona del salotto.

• La grande torta era ricoperta da un goloso strato di cioccolato bianco.

2

Completa la tabella con le forme mancanti degli aggettivi qualificativi.

maschile singolare femminile singolare maschile plurale femminile plurale tranquillo simpatica grigi fradicie

3

Segna con una X la frase in cui è presente un errore nell’uso del comparativo.

La verifica era più complessa di quanto avevo previsto.

Mia sorella maggiore l’anno prossimo frequenterà l’università.

L’interrogazione sarebbe stata più migliore se non fossi stato così nervoso.

Questo nastro avrebbe dovuto essere meno largo e più sottile.

35 MORFOLOGIA Esercizi pagg. 139 -141

1

VERIFICA

Leggi la frase e segna con una X il numero degli aggettivi qualificativi

Passeggiavo nel parco silenzioso quando udii una voce allegra pronunciare il mio nome. Mi volsi di scatto, un po’ incuriosito e un po’ sospettoso. Dietro di me c’era una bella ragazza coi capelli lunghi e biondi. Indossava una maglietta rosa, dei jeans nuovissimi e delle scarpette eleganti.

2

8 9 10 11

In quale delle seguenti frasi è presente un aggettivo qualificativo al grado superlativo relativo? Segna con una X.

Gli abiti di seta sono più freschi di quelli di cotone.

L’attore di quel film è molto famoso.

Nicola è il più veloce nella corsa a ostacoli.

Ho ricevuto un regalo bellissimo.

Tra questi aggettivi, quale possiede lo stesso grado di “ottimo”? Segna con una X.

superiore massimo maggiore grande

5

Quale frase contiene un aggettivo al grado superlativo assoluto?

Segna con una X.

Marco è più felice del solito.

Marco è molto felice.

Marco è meno felice di ieri.

Marco è il più felice della classe.

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

4

3 Qual è il plurale dell’aggettivo “serio”?

Segna con una X. serie seri seria serii

6

In quale frase è presente un aggettivo sostantivato?

Segna con una X.

Stamattina hanno aperto un nuovo negozio di mobili.

L’idraulico ha riparato il tubo rotto della lavatrice.

L’azzurro è un colore che mi piace molto.

Questo libro è noioso, non riesco a finirlo.

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

36

P P M N R E I A O R L N S I O O

I pronomi personali sono una parte variabile del discorso e si usano per sostituire i nomi, in modo da evitarne le ripetizioni. Ci sono pronomi personali soggetto che indicano il soggetto della frase, cioè il protagonista dell’azione, e pronomi personali complemento che nella frase svolgono una funzione diversa da quella di soggetto.

Pronomi personali

Io mi chiamo Sara, e tu come ti chiami?

Mi chiamo

Hiro e vorrei giocare con te

persona soggetto complemento forma forte complemento forma debole

1a singolare io me mi

2a singolare tu te ti

3a singolare maschile egli (lui), esso lui, sé lo, gli, ne, si

3a singolare femminile ella (lei), essa lei, sé la, le, ne, si

1a plurale noi noi ci

2a plurale voi voi vi

3a plurale maschile loro, essiloro, essi, sé li, ne, si

3a plurale femminile loro, esseloro, esse, sé le, ne, si

I pronomi personali complemento hanno due forme:

• forme deboli, dette particelle pronominali che possono precedere il verbo o unirsi a esso: mi, ti, lo, gli, la, le, ne, si, ci, vi, li. Ti ho chiamato più volte. Chiama mi spesso mentre sei in vacanza. Le diremo dove incontrarci. Ho visto Luigi e gli ho detto di venire domani.

• forme forti: me, te, lui, lei, noi, voi, essi, loro, sé. È tornata da lui. Posso affidare a voi il mio cagnolino? Davide voleva incontrare me. Ho scelto te come amica del cuore.

ATTENZIONE!

Egli, ella, lui, lei si usano per indicare persone; esso, essa per animali e cose. Ella è sempre sostituito da lei, che si usa quindi con funzione di soggetto: Lei è uscita. Lui sostituisce spesso egli nella funzione di soggetto: Lui dice di sì. Loro si riferisce sempre solo a persone: Loro studiano.

ATTENZIONE!

Gli significa a lui: Se incontri, Paolo non dirgli nulla. Le significa a lei: Se vedi Sara, non dirle nulla. Loro significa a essi, a esse, a loro: Se vai dagli zii, non dire loro nulla.

I
37 MORFOLOGIA Esercizi pagg. 142-143

I pronomi personali soggetto indicano il soggetto di un verbo. Spesso il pronome personale soggetto è sottinteso perché basta la voce verbale a rivelare il soggetto della frase:

( Voi) Dove andrete per Natale?

( Io) Frequenterò un corso di cucina.

I pronomi personali complemento possono essere usati in coppia, uniti o divisi:

Te lo darò domani. Me ne dia un chilo. Glielo hai già detto?

Questo pallone è mio, ridam melo. Prendetene quante ne volete.

Diglielo tu, io non ci riesco. Quel foglietto portatelo qui.

1

Completa le frasi con i seguenti pronomi personali soggetto: io, lui, tu, voi, lei, noi, loro.

• Conosci i miei amici? si chiama Daniela e si chiama Edoardo.

• Mentre finisci di fare i compiti, preparerò la merenda.

• Fabio e Roberta non erano alla festa, hanno preferito andare al cinema.

• crediamo che il vostro progetto sia molto interessante.

• Ci sarete anche alla camminata per la pace?

• Non uscirò più con Anna: è sempre in ritardo.

Cerchia i pronomi personali complemento: sono nove.

• Credi a me e non a quello che ti dicono le altre persone.

• Dov’è il compasso? Lo avevo messo qui. Tu lo hai visto?

• Sara ha incontrato Laura e le ha proposto di fare una passeggiata con lei.

• Il tuo amico mi ha chiesto di prestargli i miei pattini.

• Vorrei telefonare a Marta e invitarla a prendere un tè.

3

Riscrivi le frasi con i pronomi personali complemento esatti. Segui l’esempio.

• Ieri ho visto Matteo e Paolo al parco e ho salutato Matteo e Paolo.

Ieri ho visto Matteo e Paolo al parco e li ho salutati.

• Se vedi Lucia, dici a Lucia che Giovanni cerca lei.

• Non dire a me che hai dimenticato di portare a me il libro!

• Se porti a me la tua bici, gonfio le ruote alla bici.

2
MORFOLOGIA 38 Esercizi pagg. 142 -143

P S O S S I I S V E

Oltre agli aggettivi qualificativi, ai pronomi personali e ai pronomi relativi (che studierai a pag. 44), ci sono anche gli aggettivi e i pronomi determinativi. Essi determinano, precisano, i nomi che accompagnano o ai quali si riferiscono. Si classificano in possessivi, dimostrativi, indefiniti, numerali, interrogativi ed esclamativi

Vorrei avere una bella scrittura come la tua, la mia è incomprensibile.

Gli aggettivi e i pronomi possessivi precisano a chi appartiene ciò che indica il nome a cui si riferiscono. Più precisamente:

• gli aggettivi possessivi accompagnano sempre il nome;

• i pronomi possessivi sostituiscono il nome.

Sono variabili nel genere e nel numero i possessivi: mio, tuo, suo, nostro, vostro, proprio.

Sono invariabili: loro e altrui.

E io vorrei avere la tua memoria, che è prodigiosa!

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi e in blu i pronomi possessivi.

• Spesso le cose altrui ci sembrano più belle delle nostre.

• Per il mio compleanno mi hanno regalato un gattino: il mio è grigio e il tuo?

• Ognuno pensi al proprio esercizio.

• Si è sempre pronti a riconoscere gli errori altrui, mentre non è facile riconoscere i propri.

• Le mie magliette sono nel primo ripiano, le tue nel secondo.

• È necessario avere cura della propria salute.

Nelle seguenti frasi aggiungi i possessivi necessari, poi cerchia i pronomi.

• Ascolta i consigli: egli vuole soltanto il bene.

• Ne hai fatta un’altra delle !

• È necessario occuparsi delle cose e non di quelle .

• Su ogni documento si deve mettere la firma leggibile.

• Ho informato i genitori della gita e hanno dato il consenso.

1
2
E T I V I A G G E T M I P R O N O T I V I: NA MI DE T E R
I
M
O N O
39 MORFOLOGIA Esercizi pag. 144
GLI
E
P
R I
A T G I G V E I T

E I

A I O T V P M R I O N O S A T G I G V E I T

I R M

D T

I dimostrativi indicano la posizione del nome a cui si riferiscono. In particolare:

• gli aggettivi dimostrativi accompagnano sempre il nome;

• i pronomi dimostrativi sostituiscono il nome.

Sono aggettivi e pronomi: questo, codesto, quello

stesso, medesimo

Sono solo pronomi: costui (costei, costoro), colui (colei, coloro), ciò.

1

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi dimostrativi e in verde i pronomi dimostrativi.

• Scegliete tra questo o quel programma.

• Non mi piacciono questi orecchini: sono più belli quelli con la pietra azzurra.

• La pecora ci fornisce lana e latte: di quella ci vestiamo, di questo ci nutriamo.

• Questo è lo stesso gattino che ho visto ieri al parco.

• Questa verifica è andata bene e ciò mi fa tanto piacere.

• Costui è proprio disordinato. Questi quaderni sono inguardabili!

2

Completa con l’aggettivo dimostrativo “quello”: rispetta le concordanze con il nome.

• sbaglio

• aiuto

• sport

• aquilone

• scialle

• …………………………….. gnocchi

3

• cespugli

• zaini

• stivale

• alunno

• sciatore

• …………………………….. orto

Completa le frasi con un dimostrativo adatto.

• Comperi sempre la marca di pasta. Prova , è buona.

• libro è molto interessante. E com’è?

GLI
MORFOLOGIA 40 Esercizi pag. 145

GLI E I P M R I O N O A T G I G V E I T

I I N N D I I E T F

Gli indefiniti indicano la quantità o la qualità in maniera imprecisa.

In particolare:

• gli aggettivi indefiniti accompagnano sempre il nome;

• i pronomi indefiniti sostituiscono il nome.

Dovrò fare molti regali per Natale e quindi mi servono tante scatole e parecchi

Sono aggettivi e pronomi indefiniti: poco, molto, parecchio, tanto, troppo, tutto, nessuno, alcuno, ciascuno, più, taluno, certuno, altro, tale, certo

Sono solo aggettivi: ogni, qualche, qualsiasi, qualunque.

Sono solo pronomi: qualcuno, ognuno, qualcosa, niente, nulla, chiunque

1

Anch’io ne farò tanti!

Alcuni saranno per i miei compagni, gli altri per i miei

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi indefiniti e in blu i pronomi indefiniti.

• Tu hai mangiato solo alcuni pasticcini, mentre tuo fratello ne ha mangiati troppi.

• Hai qualcosa per me? Qualcuno mi ha detto che mi devi consegnare alcune buste.

• Troppi incidenti sulle strade italiane: alcuni sono addirittura mortali, perciò sono necessari tanto rispetto delle regole e molta prudenza.

• Distribuisci un volantino a ciascuno: nessuno deve restare senza.

• Tanti ragazzi hanno partecipato alla maratona, ma solo alcuni l’hanno conclusa.

Completa le frasi con un pronome dimostrativo.

• Dei miei amici soltanto mi hanno aiutato nel lavoro.

• Non sono queste le mie forbici, ma .

• Quella torta mi sembra troppo grande, prendiamo .

• Qual è il tuo cappotto? appoggiato sulla sedia?

• Quale libro hai scelto? o ?

41 MORFOLOGIA Esercizi pag. 146
2

GLI E I N A U L M I E P M R I O N O R A T G I G V E I T

I numerali indicano una quantità numerica (o il posto occupato in una successione) del nome cui si riferiscono o che sostituiscono. Possono essere:

• cardinali se indicano la quantità in maniera precisa o un dato espresso con un numero. Sono invariabili, tranne uno (che ha il femminile una) e mille (che al plurale diventa -mila): uno, due, tre, venti, cento…

• ordinali se indicano la successione o la posizione in maniera precisa. Sono variabili nel genere e nel numero: primo, secondo, decimo, centesimo, ultimo…

• moltiplicativi se indicano di quante volte una quantità è maggiore o minore di un’altra. Sono variabili nel genere e nel numero, ma si usano per lo più al singolare: doppio, triplo, quadruplo… duplice, triplice…

Ricorda:

Maestra Daniela, ho già svolto tre esercizi.

Devo farne altri?

Ce ne sarebbero altri due, il terzo e il quinto della pagina, ma puoi farli come compito a casa.

• gli aggettivi numerali accompagnano sempre il nome;

• i pronomi numerali sostituiscono il nome.

I numeri cardinali si scrivono:

• in cifre nei testi matematici, scientifici, nelle misure di peso, lunghezza e capacità, nelle date o quando la trascrizione in lettere è troppo lunga;

• in lettere negli altri casi.

1

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi numerali e in blu i pronomi numerali.

• Due euro sono pochi: il giornalino ne costa il doppio, cioè quattro.

• Hai tre mandarini per merenda: me ne daresti uno, in cambio di due biscotti?

• Io ho tre biglie, tu ne hai il triplo: se me ne presti tre, avremo sei biglie per ciascuno.

• Il papà di Gabriele ha percorso dieci chilometri in quaranta minuti. MORFOLOGIA 42 Esercizi pag. 147

GLI

G I G V E

E I ED

Quanti ragazzi in giardino oggi!

E che chiasso!

Secondo te, quanti siamo?

Ehi, guarda chi c’è laggiù! È Fabio, il mio amico di 5 A!

Gli interrogativi servono a chiedere, attraverso una domanda, la qualità, l’identità o la quantità del nome a cui si riferiscono.

Gli esclamativi servono per introdurre un’esclamazione

Ricorda che:

• gli aggettivi interrogativi ed esclamativi accompagnano il nome;

• i pronomi interrogativi ed esclamativi sostituiscono il nome.

Sono aggettivi e pronomi interrogativi / aggettivi e pronomi esclamativi: che, quale, quanto È solo pronome: chi

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi interrogativi e in blu i pronomi interrogativi.

• Chi siete? Quale problema avete?

• A che ora avrai finito gli allenamenti?

• Che succede? Per quale motivo litigate?

• Chi mi racconta una bella favola?

• Pronto, chi parla? Con chi vuole parlare?

• Quali libri preferisci leggere?

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli aggettivi esclamativi e in blu i pronomi esclamativi.

• Quanti ricordi sono racchiusi in un diario!

• Quante ore divertenti ho trascorso sulla neve!

• Quanti vorrebbero essere al tuo posto!

• Chi si vede! Quanto mi sei mancata!

• Quale emozione ho provato a salire sulla funivia! Che gioia!

• Che fatica, ma quale gioia raggiungere la vetta! E che bel panorama!

P M R I O N O E M S A I C V T L I A
A T
I T I R N O I T G V T E A I R
1 2
43 MORFOLOGIA Esercizi pag. 147

I P O L I R M A V O I T I N R E

Questi sono i gattini di cui ti parlavo e con loro c’è la mamma gatta, che è molto possessiva, ma anche dolce e premurosa. La cesta, nella quale dormono i micini, è calda e soffice.

Nel testo sono evidenziati i pronomi relativi I pronomi relativi sostituiscono un nome e nello stesso tempo mettono in relazione, cioè collegano, due frasi:

Ho telefonato al mio compagno che sta facendo i compiti.

Ecco i pronomi relativi invariabili nel genere e nel numero:

• che

Il suo significato equivale a il quale, la quale, i quali, le quali

Ho chiesto consiglio alla mamma che ha approvato la mia decisione.

Ho chiesto consiglio alla mamma la quale ha approvato la mia decisone.

• cui

Si usa solo come complemento indiretto, preceduto da una preposizione semplice (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra).

Francesca, a cui (alla quale) ho sempre dato fiducia, mi ha detto una bugia. Questo è il libro di cui (del quale) ti ho parlato.

L’albero su cui (sul quale) c’è un nido è un pino.

• chi

È un pronome invariabile e il suo significato corrisponde a colui il quale, colei la quale

Ha quindi la funzione sia di un pronome dimostrativo, sia di un pronome relativo.

Per questo è detto pronome misto:

Chi (colui il quale) vuole andare in gita deve iscriversi in segreteria.

Ora dirò il nome di chi (colei la quale) si è aggiudicata il primo premio.

MORFOLOGIA 44 Esercizi pagg. 148 -149

Sono invece pronomi relativi variabili nel genere e nel numero:

• il quale, la quale, i quali, le quali

Possono essere usati come soggetto o come complementi indiretti Ho parlato del mio problema con Elisa, la quale ha promesso di aiutarmi.

Le costruzioni con le quali giocavo da bambino sono in soffitta.

ATTENZIONE!

Che è pronome relativo solo se si trova dopo un nome e può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali: Il libro che (= il quale) ho letto è bellissimo.

Quando che si trova dopo un verbo e non può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali, ha funzione di congiunzione: Carmen ha detto che è stanca.

1

2 MORFOLOGIA Esercizi pagg. 148 -149

Completa le frasi con i pronomi relativi appropriati scegliendoli tra quelli elencati.

delle quali • di cui • ai quali • che • per il quale • a cui • sul quale

• Accanto al fiume c’è un sentiero transitano solo biciclette.

• C’è un motivo Alessandro rifiuta di venire con noi?

• Sara e Chiara sono amiche mi fido ciecamente.

• Mio padre dice che ci sono doveri non ci si può sottrarre.

• Ti presento l’amico ti ho tanto parlato.

• Ho macchiato la camicia avevo appena acquistato.

• I dolci sono un cibo non riesco a rinunciare.

Nelle seguenti frasi sottolinea il pronome relativo e cerchia il nome che sostituisce. Segui l’esempio.

• Il disegno che hai fatto è veramente originale.

• Ho incontrato i nuovi vicini che sono venuti ad abitare nel mio palazzo.

• Laura ha perso l’anello al quale teneva molto perché era un regalo della nonna.

• Il film di cui ti parlo è appena uscito al cinema.

• La ragazza che vedi laggiù si chiama Valentina.

• Prima è venuto un signore del quale non ricordo il nome.

• La torta che hai preparato per il mio compleanno era davvero buona.

• La penna che mi hai prestato assomiglia alla biro che ho perso. 45

1

VERIFICA

In quale delle seguenti frasi la parola “la” NON è usata come pronome personale?

Segna con una X.

Vuoi una copia della ricerca? Te la mando per posta elettronica.

Puoi controllare, per favore, se ho lasciato la sciarpa sul divano?

Nicoletta è molto simpatica, vuoi che te la presenti?

Ho vissuto per anni in campagna e adesso la rimpiango per il suo silenzio.

2

Leggi la seguente frase.

Ciascuno di noi preparerà un cartellone per la festa della scuola. Tu, Stefano, invece potresti portare qualcosa per fare uno spuntino durante la pausa?

Segna con una X quanti e quali pronomi sono presenti nella frase.

1 pronome indefinito e 3 pronomi personali

2 pronomi indefiniti e 1 pronome personale

1 pronome indefinito e 1 pronome personale

2 pronomi indefiniti e 2 pronomi personali

In quale delle seguenti frasi “che” è un pronome relativo? Segna con una X.

Ho ritrovato il foglio che avevo perso.

Marco capì subito che quella era una bugia.

Ero così stanco che mi sono addormentato subito.

Una festa in palestra? Il dirigente ha detto che non si può fare.

In quale delle seguenti frasi è presente un pronome indefinito scorretto? Segna con una X.

Hai qualcosa di importante da fare stasera?

Niente e nessuno potrà rovinare questa bella festa.

È inutile: non c’è qualcosa da fare per riparare il televisore.

Alla riunione dei genitori sono intervenuti in parecchi.

6

Sottolinea in rosso i pronomi numerali e in blu i pronomi indefiniti.

• Qui non c’è ancora nessuno, noi siamo i primi.

3 4
• La maestra ha distribuito a ognuno di voi una scheda a me ne ha date due. 46

7

Leggi la seguente frase. Geppetto prese gli arnesi e cominciò a intagliare gli occhi al suo burattino mentre pensava al nome che gli avrebbe dato.

Le parole sottolineate sono: tre articoli determinativi. due articoli determinativi e un pronome personale. tre pronomi personali. un articolo determinativo e due pronomi personali.

Leggi la seguente frase.

8 un pronome indefinito. un pronome relativo.

È di Alice il gatto che sta miagolando su quell’albero?

La parola “che” è: un pronome interrogativo. una congiunzione.

9

Qual è l’espressione giusta per completare la seguente frase? Segna con una

Quella è la cassaforte ho riposto i miei gioielli. che per cui nella quale a cui

10

Segna con una X la frase in cui è presente un pronome possessivo Non è la mia sciarpa quella che vedo sul tavolo.

Prenderemo la mia auto, è più comoda. La casa ritratta in quella foto è la mia. Sentite che cosa mi ha raccontato la mia amica Francesca.

11

Segna con una X in quale gruppo c’è un intruso. stesso, medesimo, questo, quello molto, troppo, parecchio, qualche

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

proprio, loro, suo, nostro quarto, venti, niente, triplo

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

47

V E R B O IL

Le parole evidenziate nei fumetti sono verbi.

Il verbo costituisce la parte più importante del discorso. Esso rappresenta, infatti, l’elemento indispensabile alla comprensione della frase.

Il verbo indica un’azione compiuta o subita dal soggetto, un modo di essere, uno stato o semplicemente l’esistenza del soggetto.

Le azioni indicate dai verbi:

• sono espresse in modi diversi: modi finiti, quando in tutte le voci si riconoscono persona e numero; modi indefiniti, quando esprimono il significato del verbo in forma indeterminata, senza precisare la persona che agisce;

Non trovo più la felpa rossa. L’hai vista da qualche parte?

È in lavatrice: era macchiata e ho deciso di lavarla, sarà pronta stasera.

• avvengono in tempi diversi: nel presente, se l’azione si svolge nel momento in cui si parla o si scrive; nel passato, se l’azione si è svolta prima del momento in cui si parla o si scrive; nel futuro, se l’azione non è ancora svolta, cioè si svolgerà in un tempo che deve ancora venire;

• sono compiute da persone diverse: 1a , 2a , 3a persona singolare (io, tu, egli / ella, esso, essa); 1a , 2a , 3a persona plurale (noi, voi, essi / esse, loro).

Ogni verbo appartiene a una coniugazione a seconda della desinenza dell’infinito presente. La desinenza può terminare in:

-are 1ª coniugazione: abit-are

-ere 2ª coniugazione: accad-ere

-ire 3ª coniugazione: dorm-ire

I verbi essere e avere hanno coniugazione propria.

1

Nelle seguenti frasi indica il tempo dei verbi indicati (presente, passato, futuro) e la loro persona. Segui l’esempio.

• parlano

presente, 3ª persona plurale

• sbaglierà

• avevo letto

• dicesti

• perderemo

• camminate

• hanno cucinato

• avrei lavorato

MORFOLOGIA 48

E A E E S V S E E R R V E R B I I E

Come ricorderai, i verbi essere e avere possono avere un significato proprio.

In questi casi sono usati da soli ed esprimono diversi significati.

Il verbo essere può esprimere:

• l’appartenenza di qualcosa: Il pallone è di Sandro.

• un modo di essere, apparire, una caratteristica: Lea è felice.

• il significato di trovarsi, stare, abitare: Tra un’ora sarò da te.

• il significato di provenire, abitare: Jack è di Londra.

Il verbo avere può esprimere:

• il possesso di qualcosa: Ho un braccialetto nuovo.

• il significato di provare, sentire: Matteo ha paura dei tuoni.

I verbi essere e avere possono anche avere la funzione di ausiliari di un altro verbo per formarne i tempi composti.

In questi casi non hanno un significato proprio: sono venuto, era caduto, fu rimproverato, ho raccolto, avevi visto, avranno detto, avemmo chiesto…

ATTENZIONE!

Le voci del verbo avere ho, hai, ha, hanno si scrivono sempre con la lettera h, per non confonderle con o (congiunzione), ai (preposizione articolata), a (preposizione semplice), anno (nome), che hanno lo stesso suono, ma funzione e significati diversi.

Nelle seguenti frasi segna se i verbi “essere” e “avere” sono stati usati come ausiliari (A) o con significato proprio (P).

• Avevo dimenticato il dizionario a casa.

• Siete riusciti a trovare il biglietto per il concerto?

• Dov’è il mio fascicolo di scienze?

• Stamattina il sole era luminoso e caldissimo.

• Ho realizzato per mia sorella una festa in giardino.

Completa le frasi con l’ausiliare adatto.

• Oggi Alex ed io giocato e ci divertiti un sacco.

• Domenica scorsa io andato nel bosco e raccolto delle more.

• Voi non vi resi conto del guaio che combinato.

• Noi tornati da Roma dove trascorso una bella vacanza.

1
2 49 MORFOLOGIA
E
IL MORFOLOGIA 50
V E R R I O N O
R B O

Completa le frasi con telo, te lo, te l’ho.

• L’imbianchino prima di tinteggiare le pareti ha coperto i mobili con un ..........................................

• già detto due volte e ripeto ancora: non voglio uscire con te.

• Per la mia vacanza al mare ho acquistato un da spiaggia coloratissimo.

• Se questo profumo ti piace, regalo per il compleanno.

Completa le frasi con vela, ve la, ve l’ha.

• Chi detto che ero ammalato?

• Vedi quella azzurra laggiù vicino alla boa? È la barca di mio padre.

• Se vi piace la pizza alle verdure posso preparare per stasera.

• detto Davide che venerdì ci sarà la mia festa di compleanno?

6

5 Completa le frasi con velo, ve lo, ve l’ho.

• Desiderate un panino? faccio subito.

• Forse non ancora detto, ma ho cambiato lavoro.

• Anna mette sempre sulla ciambella un po’ di zucchero a .

• Lo zaino per l’escursione lasciato vicino alla porta.

• Quel film consiglio.

7

Completa le frasi con ce la, ce l’ha, ce lo, ce l’ho.

• Questa storia non mai raccontata nessuno.

• La palla da rugby? io, ora la vado a prendere.

• .................................... fai vedere la tua nuova casa?

• siamo proprio meritato questo castigo!

Completa le frasi con gliela, gliel’ha, glielo, gliel’ho.

• Matteo ha una bella felpa, regalata la nonna.

• Paolo ora dorme, dico dopo che ha telefonato il suo amico.

• Valeria ha preso la collana della zia e rotta.

• È proprio una bella notizia per Carlotta, comunico subito.

• Il compasso di Giulio? Non ancora restituito.

• La figurina che ha Fabio regalata io.

8
51 MORFOLOGIA
4

Modo indicativo Modo congiuntivo Modo condizionale Modo imperativo

Esprime azioni certe, reali che sono avvenute, avvengono o avverranno.

È il modo del dubbio, dell’incertezza, del desiderio, della possibilità.

Indica la possibilità che un’azione accada a condizione che se ne verifichi un’altra.

Esprime un ordine, un comando, un divieto, un invito o un’esortazione.

1

Matteo studia storia. Spero che Sofia mi telefoni presto.

Giocherei con voi se non avessi il braccio ingessato.

Non correre, per terra c’è il ghiaccio!

Osserva il verbo sottolineato e cerchialo: in rosso se indica un’azione reale, cer ta; in blu se indica un fatto incerto, desiderato; in verde se indica un evento possibile solo a certe condizioni; in nero se indica un comando.

• Tornerò da te stasera, dopo l’allenamento di basket, te lo prometto.

• Rimetti a posto quelle fotografie, sono le mie!

• Andrei alle Maldive, se avessi denaro sufficiente.

• Appoggia subito quel coltello sul tavolo, è pericoloso!

• Non sappiamo se sia stato avvertito della riunione.

• Se sapessi la lezione, mi farei interrogare.

I
MORFOLOGIA 52

IL A T I V O: I N D I C M O D O L I C I S E M P I T E M P

O S T I C O M P E

Il modo indicativo esprime azioni reali, certe, già avvenute nel passato, che avvengono nel presente o che avverranno nel futuro.

Ha otto tempi, quattro semplici e quattro composti

I tempi composti si formano con i tempi semplici dei verbi ausiliari essere e avere uniti al participio passato del verbo che esprime l’azione.

Osserva la tabella riassuntiva dei tempi dell’indicativo.

Tempi semplici

Il tempo presente esprime un’azione, uno stato o un modo di essere che avviene nel momento stesso in cui si parla (o si scrive).

Il tempo imperfetto indica una situazione avvenuta nel passato, che ha avuto una certa durata nel tempo.

Il passato remoto indica un evento accaduto nel passato e completamente concluso nel passato.

Il futuro semplice indica un’azione che, nel momento in cui si parla o si scrive, deve ancora avvenire.

Martina prepara lo zaino.

Il tempo passato prossimo indica un’azione avvenuta in un passato non molto lontano.

Sara ha scritto un bel testo.

1

Alex dipingeva con precisione.

Tempi composti

Il tempo trapassato prossimo indica un fatto avvenuto nel passato prima di un altro evento espresso all’imperfetto, al passato prossimo o al passato remoto.

Rebecca aveva invitato Davide, e lui ha risposto di sì.

Federico perse gli occhiali.

Il trapassato remoto indica un fatto avvenuto in un periodo lontano, prima di un altro fatto espresso al passato remoto.

Quando Matteo fu rimproverato, Giacomo lo difese.

Beatrice gareggerà sabato prossimo.

Il tempo futuro anteriore indica un evento futuro che avverrà prima di un’altra azione espressa al futuro semplice.

Dopo che avrà pranzato, Sofia aiuterà la mamma.

Sottolinea con due colori diversi i tempi semplici e i tempi composti dell’indicativo. giunse • avrete studiato • ascoltavamo • hai pulito • leggete • fu ricordato • riderò • era caduto • ritagliava • avevi domandato • salgo • avranno detto • amarono • ho visto

53 MORFOLOGIA Esercizi pagg. 150 -151

IL M O D O C U O N N I O G T V I

Il modo congiuntivo esprime un desiderio, un’incertezza, un dubbio, una speranza, una possibilità. È spesso introdotto dalle congiunzioni che, affinché, benché, purché, se, nonostante, sebbene… Richiedono il congiuntivo tutti i verbi che esprimono la possibilità, ma non la certezza, che un fatto avvenga: immaginare, sperare, desiderare, credere, supporre, dubitare, temere, pensare, sospettare, sembrare, augurare…

È tardi, dubito che venga Mi sembra che questo vestito costi troppo.

I tempi del modo congiuntivo sono quattro: due tempi semplici e due composti

Tempi semplici

Il presente esprime azioni possibili nel momento in cui si parla o si scrive.

L’imperfetto esprime un’ipotesi desiderata o temuta.

Tempi composti

Il passato si usa per azioni non certe riferite al passato.

Il trapassato esprime una possibilità, un desiderio riferito al passato e che non

Spero che Luca venga al parco con me.

Come farei se perdessi il treno!

Credo che ieri Gaia sia partita

Avrei voluto che avesse detto la verità.

1

Cerchia in rosso i verbi espressi al modo congiuntivo. avessero studiato • corresse • avessimo capito • ricevono • avrei sbagliato • fossimo • avrai pranzato • abbia visto • sapere • giocammo • sia caduto • leggesse • abbiate scoperto

2

Completa le frasi coniugando nel modo congiuntivo al tempo opportuno i verbi tra parentesi.

• Credevo che Giorgio mi (fare) uno scherzo.

• Benché (stare) attento, Massimo non riusciva a capire la lezione.

• La mamma insiste affinché io (telefonare) alla zia.

• Nonostante (ricevere) una brutta notizia, rimase tranquillo.

MORFOLOGIA 54 Esercizi pag. 152

IL M O D O C Z O I N N L E D O A I

Il modo condizionale esprime un’azione “condizionata” da un’altra, cioè un’azione che avverrà solo a certe condizioni espresse con un verbo coniugato al modo congiuntivo. Ha due tempi: uno semplice e uno composto

Tempo semplice

Il presente esprime un’azione che potrebbe realizzarsi, oppure un desiderio, un dubbio, un’opinione personale.

Tempo composto

Il passato esprime un’azione che avrebbe potuto realizzarsi se ne fosse verificata un’altra.

Se smettesse di piovere, andrei al parco. Sarei venuto anch’io, se mi avessi invitato.

Sottolinea i verbi espressi al modo condizionale.

• Ti avrei salutato se ti avessi riconosciuto in quel gruppo di persone.

• Il portiere avrebbe parato quel pallone se non si fosse distratto.

• Berrei volentieri un succo di frutta e mangerei una grossa fetta di ciambella.

• Che nome daresti al tuo cagnolino, se ne avessi uno?

• Saremmo arrivati in tempo all’appuntamento se il taxi non avesse avuto un guasto.

• Pensi davvero che in quella occasione avremmo agito diversamente?

• Se avessi saputo che il treno era in ritardo, ti avrei avvertito.

• Verremmo a trovarti, se tu fossi in casa.

LOGICA

Tra le voci verbali proposte, cerchia quella corretta, poi completa la frase.

Questa sera Carlo

a) con noi se glielo

b) prima.

a) sarà stato sarebbe stato sta

b) chiedessi chiedi avessi chiesto

1
55 MORFOLOGIA Esercizi pag. 153

IL M O D O I A M T P V E I O R

Il modo imperativo esprime un ordine, un comando, un divieto, un suggerimento, una preghiera, un invito, un’esortazione.

Ha solo il presente, perché non è possibile dare ordini per il passato e si utilizzano, di solito, due persone: la 2a singolare e la 2a plurale.

Fai silenzio! Uscite in fila per due!

2a persona singolare

2a persona plurale

Scendete subito!

Riposati

2a persona plurale

2a persona singolare

Per formare l’imperativo negativo, si usa la negazione non davanti all’ presente del verbo.

Non toccare quella pentola, scotta! Non guardare da quella parte, ma da questa!

I verbi andare, dare, fare e stare nella seconda persona dell’imperativo hanno una doppia forma: una normale e una con l’elisione dell’ultima vocale:

vai • va’ dai • da’ stai • sta’ fai • fa’

Te lo porto subito!

1

Sottolinea i verbi espressi al modo imperativo.

• Fa freddo. Esci subito dall’acqua!

• Farai tardi a scuola! Sbrigati a fare colazione!

LOGICA

• Non usare quelle forbici per tagliare la carta!

• Leggi a voce alta, con espressione!

• Per favore mamma, fammi uscire con Marco!

Individua l’intenzione espressa da ogni voce verbale al modo imperativo e riscrivi la frase nel riquadro giusto.

Va’ a chiamare Paolo. Passami l’olio, per piacere. State attenti!

Ti prego, ascoltami! Piove, vieni sotto il mio ombrello. Spegni la TV!

esortazione • richiesta ordine • comando

MORFOLOGIA 56 Esercizi pag. 153

I M O D I I I N N D T E I I F

I modi indefiniti si dicono tali perché tutte le loro voci definiscono l’azione in maniera generica, senza specificarne la persona, ma solo il tempo (presente e passato).

I modi indefiniti sono: l’infinito, il participio, il gerundio

INFINITO PARTICIPIO

Penso di partire stasera per Roma.

Lo spettacolo mi ha divertito

• Il modo infinito esprime il significato del verbo e la sua coniugazione:

essere, avere, ascoltare, vedere, udire…

I suoi tempi sono: il presente (partire) e il passato (essere partito).

L’infinito presente è la forma in cui si trovano i verbi nel dizionario. Esso può assumere anche il ruolo di nome.

Leggere è utile e divertente.

• Il modo participio assume anche la funzione di aggettivo e di nome.

GERUNDIO

Fasciando il braccio, la ferita guarirà presto.

At tenzione! Scatola contenente prodotti nocivi. Il contenuto della scatola è nocivo.

funzione di aggettivo

funzione di nome

I suoi tempi sono: il presente (divertente) e il passato (divertito).

Il participio passato, con i verbi ausiliari essere e avere, è usato per formare i tempi composti.

• Il modo gerundio esprime un’azione che avviene nello stesso momento in cui se ne verifica un’altra, oppure è usato in coppia con il verbo stare ed esprime un’azione in svolgimento.

I suoi tempi sono: il presente (fasciando) e il passato (avendo fasciato).

Pensando alla nonna, Sara si ricordò che doveva comprare il latte. Avendo camminato in fretta, Giada arrivò puntuale. Sto aspettando il mio turno.

57 MORFOLOGIA Esercizi pagg. 154 -155

VERIFICA

3

4

2

Nella seguente frase segna con una X il numero dei verbi coniugati al tempo passato.

Ricordo che un giorno, quando avevo cinque anni, incontrai un piccolo riccio che aveva una zampina ferita. Lo curai e poi lo lasciai libero.

Ancora oggi, se trovo degli animaletti in difficoltà, li aiuto sempre.

Tutti dicono che da grande diventerò un ottimo veterinario.

3 4 5 6

A quale voce verbale corrisponde la seguente analisi? Segna con una X.

Voce del verbo raccogliere, 2a coniugazione, modo indicativo, tempo trapassato prossimo, 3a persona singolare.

Egli ha raccolto. Egli aveva raccolto. Egli ebbe raccolto. Egli avrà raccolto.

In ogni colonna segna con una X la voce verbale che è espressa al modo condizionale. avrei chiesto ha dato abbia visto ebbe fatto hanno riso è caduto nuoti furono andati sono saliti sia sceso pianga ripassarono leggessero saresti venuto seguiremmo correrebbe guardassi donavo bevvero disegnerai

58

5

Leggi la seguente frase.

Giovanna mi permetterà di fare una festa a patto che io poi la aiuti a risistemare tutto. A quale modo è coniugato il verbo “aiuti”?

indicativo congiuntivo condizionale imperativo

6

Segna con una X la frase in cui i verbi sono stati usati in modo corretto.

Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arriverei prima.

Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arrivavo prima.

Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arriverò prima.

Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, sarei arrivato prima.

7

Segna con una X il modo e il tempo dei seguenti verbi.

Avere sognato infinito presente infinito passato participio presente participio passato

Ridendo gerundio presente infinito presente participio presente infinito passato

Dipinto gerundio presente infinito presente infinito passato participio passato

8

Segna con una X la frase che contiene un verbo all’imperativo.

Ora noi mettiamo in ordine la nostra stanza. Coraggio, rimettete in ordine la vostra stanza. Martina rimise in ordine la sua stanza.

Devo rimettere in ordine la stanza, ma lo farò dopo.

9

Segna con una X la serie in cui tutti i verbi sono espressi al participio, presente o passato. passeggiando, avendo cantato, essendo caduto, pensando ridere, avere capito, tagliare, essere partito hai visto, ebbe scritto, era venuto, aveste pulito rimproverato, cadente, bollente, apparso

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

59

V E R B I

I S M O P A E N L I R

I verbi impersonali esprimono un’azione o uno stato che non possono esseri attribuiti a persone o cose determinate. Questi verbi si usano solo alla 3ª persona singolare.

Sono impersonali:

• i verbi che indicano fenomeni atmosferici: piovere, nevicare, far bello, lampeggiare, tuonare, far freddo, grandinare…

• alcuni verbi che esprimono necessità, convenienza, apparenza: sembrare, bisognare, accadere, importare, occorrere, parere…

• tutti i verbi usati alla 3ª persona singolare a cui si premette la particella si: si parte, si diceva, si raccontava…

Nei tempi composti, i verbi impersonali e quelli usati in modo impersonale richiedono l’ausiliare essere: È nevicato.

Ci è sembrato un bel film. Si era detto che non saremmo andati.

Con i verbi che indicano fenomeni atmosferici è ammesso anche avere se si descrive la durata del fenomeno:

Ieri è piovuto. Ha piovuto per tre giorni consecutivi.

Che bello!

Nevica!

1

Completa le frasi coniugando il verbo impersonale indicato tra parentesi.

• (Mangiare) bene in quel ristorante e non (spendere) troppo.

• Iniziò la tempesta: (tuonare) e (grandinare) per due ore.

• Prendi l’ombrello, non vedi che fuori (diluviare) ?

• A casa mia non (cenare) prima delle venti.

• Ieri (piovere) tanto: la passeggiata nel bosco sarà rinviata.

2 Si spera nel bel tempo

Trasforma la forma personale in forma impersonale. Segui l’esempio.

• Tutti sperano nel bel tempo.

• Non sappiamo chi vincerà.

• Pensavamo di arrivare in tempo.

Sembra che stia per piovere.

Si parla di future estati torride.

I
MORFOLOGIA 60 Esercizi pag. 156

V E R B I I S L E R V I I

I verbi potere, volere e dovere sono verbi servili perché introducono un altro verbo coniugato all’infinito, per esprimere un particolare significato di necessità, possibilità o volontà.

Per formare i tempi composti, questi verbi non hanno un ausiliare proprio, ma usano quello richiesto dal verbo che segue.

Posso andare al parco?

Ma io vorrei andare a giocare!

Ho voluto comperare un libro nuovo. Sei voluto uscire senza giacca. Hanno potuto giocare a palla. Non sono potuti andare al mare. Ha dovuto aspettare Giulio. Sono dovuti tornare a casa presto.

I verbi comperare, giocare e aspettare richiedono avere

I verbi uscire, andare e tornare richiedono essere

I verbi servili possono anche essere usati da soli con significato proprio. In questo caso vogliono l’ausiliare avere nella formazione dei tempi composti.

Luca fa quello che può Luca ha fatto quello che ha potuto

Da voi voglio solo la verità. Da voi ho voluto solo la verità. Devo darvi i compiti. Ho dovuto darvi i compiti.

Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi servili.

• La maestra dice sempre che dobbiamo stare attenti quando facciamo i compiti.

• Non vuoi restare a casa mia?

• Non potete pensare di averla fatta franca!

• Vorrei andare in gita a Torino: forse potrò andarci a fine giugno.

Nelle seguenti frasi cerchia in rosso potere, volere, dovere se sono usati come servili, in verde se sono usati con significato proprio.

• Preferisco alzarmi presto, così non devo fare le cose di corsa.

• Se vuoi le mie figurine, dovrai venire a casa mia.

• Non posso partire domani, devo andare dal medico.

Devi prima finire i compiti!

1
61 MORFOLOGIA Esercizi pag. 157
2

V E R B I

Silvia centra il canestro.

In tutte e due le frasi il verbo esprime un’azione compiuta da Silvia.

Silvia corre in palestra.

• Nella prima frase l’azione indicata dal verbo “centra” transita, cioè passa sulla parola “canestro”; se ciò non succedesse, la frase sarebbe incompleta. Il verbo “centra” è transitivo.

Silvia centra il canestro.

soggetto che compie l’azione azione (verbo transitivo) oggetto su cui transita l’azione

• Nella seconda frase l’azione indicata dal verbo “corre” non transita, cioè non passa su qualcosa, ma si riferisce al soggetto stesso. Il verbo “corre” quindi è intransitivo

Silvia corre in pa lestra.

soggetto che compie l’azione azione (verbo intransitivo) elemento che completa la frase

ATTENZIONE!

Per sapere se un verbo è transitivo occorre chiedersi chi? che cosa?

Se la frase suggerisce la risposta, il verbo è transitivo. Osser va:

Andrea vede (chi?) un suo amico. il verbo è transitivo

Il gatto beve (che cosa?) il latte. il verbo è transitivo

Giacomo cammina (dove?) sul lungomare. il verbo è intransitivo

Massimo scherza (con chi?) con sua sorella. il verbo è intransitivo

1

Individua il verbo e segna con una X se è transitivo (T) oppure intransitivo (I).

• Giulia ripassa Scienze. T I

• Pietro nuota in piscina. T I

• Lucilla mangia ogni giorno una mela. T I

• Martina legge velocemente. T I

I
T I R T A V N I I S I N E
T I R T A V N I I S
MORFOLOGIA 62 Esercizi pagg. 158 -159

Il pubblico applaude il pagliaccio.

Il pagliaccio è applaudito dal pubblico.

Le due frasi hanno lo stesso significato, ma la forma del verbo è diversa.

Nella prima frase il soggetto, cioè il pubblico, compie l’azione di applaudire.

Il verbo è espresso in forma attiva.

Nella seconda frase il soggetto, cioè il pagliaccio, subisce l’azione, non la compie.

Il verbo è espresso in forma passiva

Quindi applaude ed è applaudito rappresentano rispettivamente

la forma attiva e passiva dello stesso verbo. Il verbo si dice di:

• forma attiva se il soggetto compie l’azione;

• forma passiva se il soggetto subisce l’azione.

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i verbi di forma attiva e in verde quelli di forma passiva.

• Il dottor Rossi è molto apprezzato dai suoi pazienti.

• Il vigile ha fatto una multa a un automobilista scorretto.

• La nostra classe è stata premiata dal Dirigente per il concorso di poesia.

• Il terreno è lavorato dall’agricoltore con un potente trattore.

1 Completa le frasi con la voce verbale corretta scegliendola tra le due proposte. Poi scrivi A se si tratta di forma attiva, P se è di forma passiva.

• Con molta cura la commessa il regalo per la zia. (incartò / fu incartato)

LOGICA MORFOLOGIA Esercizi pagg. 160 -161

LA
• Le nuvole via dal vento. (hanno spazzato / sono state spazzate) 63

Dalla forma attiva alla forma passiva

Una frase si può trasformare dalla forma attiva alla forma passiva, ma per farlo occorre che il verbo sia transitivo e che ci sia un complemento oggetto espresso chiaramente. Osserva che cosa succede nella trasformazione dalla forma attiva alla forma passiva:

soggetto compie l’azione

Forma attiva

Forma passiva

Il pubblico

Il pagliaccio

soggetto subisce l’azione

La trasformazione è avvenuta in questo modo:

verbo forma attiva verbo forma passiva

applaude

il pagliaccio

complemento oggetto complemento d’agente

• il complemento oggetto della frase attiva è diventato soggetto della frase passiva ed è scritto prima del verbo;

• il verbo di forma attiva è diventato di forma passiva con l’aiuto dell’ausiliare essere e il participio passato del verbo della frase attiva;

• il participio passato concorda nel genere e nel numero con il nuovo soggetto;

• il soggetto della frase attiva è diventato complemento d’agente nella frase passiva preceduto dalla preposizione da ed è stato posto dopo il verbo.

Dalla forma passiva alla forma attiva

Per trasformare una frase dalla forma passiva a quella attiva basta applicare al contrario le regole precedenti:

• trasformare il complemento d’agente in soggetto e porlo prima del verbo, preceduto solo dall’articolo, se la frase lo richiede;

• trasformare il verbo dalla forma passiva a quella attiva;

• trasformare il soggetto in complemento oggetto e spostarlo dopo il verbo.

Forma passiva

Forma attiva

Il pacco Il corriere

è applaudito è stato consegnato ha consegnato

dal pubblico dal corriere. il pacco.

MORFOLOGIA 64 Esercizi pagg. 160 -161

LA F O R M A R I F L

Chiara si alza, si lava, si veste e si pettina Si prepara e fa colazione.

Poi va a scuola, incontra una sua amica e si intrattiene con lei.

I verbi evidenziati in rosso sono usati nella loro forma riflessiva, cioè l’azione ricade sul soggetto della frase che, in questo caso, è Chiara.

I verbi riflessivi sono sempre accompagnati dalle particelle pronominali: mi, ti, si, ci, vi

ATTENZIONE!

Il verbo è riflessivo quando la particella esprime la stessa persona del soggetto, cioè deve significare

Chiara si pettina (pettina se stessa) è un verbo riflessivo La mamma mi pettina (pettina me) non è un verbo riflessivo

1

Scrivi A se il verbo è espresso alla forma attiva, R se è riflessivo.

mi rilasso ti eri vestito si distrae vi alzate

ci accorgiamo vi costruirono mi truccai ci deludi

2

Nelle seguenti frasi completa i verbi di forma riflessiva con le particelle pronominali opportune.

• Bravo, sei sbrigato in fretta.

• Non abbiamo preso l’ombrello e siamo tutti bagnati.

• Mio zio e mia zia sono sposati venti anni fa.

• Ma siete guardati allo specchio?

• Il ragazzo chiuse nella sua camera per studiare.

• I miei capelli restano in ordine anche se non pettino.

65 MORFOLOGIA Esercizi pag. 162

V E R B I R A E R G O I L I R

Ogni coniugazione comprende dei verbi regolari e dei verbi irregolari.

Si chiamano verbi regolari quelli che non cambiano la radice in tutta la loro coniugazione:

am-o, am-avo, am-erò, am-ai, am-assi, am-erei, am-ato tem-o, tem-evo, tem-erò, tem-etti, tem-essi, tem-erei, tem-uto sent-o, sent-ivo, sent-irò, sent-ii, sent-issi, sent-irei, sent-ito

Altri verbi invece, definiti irregolari, in alcuni modi, tempi e persone, non rispettano la regolare coniugazione a cui appartengono. Questi verbi possono cambiare in alcune voci solo la radice, in altre variano sia la radice sia la desinenza

Tu sai coniugare il verbo nascere?

I verbi irregolari della lingua italiana sono moltissimi. La maggior parte di essi appartengono alla seconda coniugazione e presentano irregolarità soprattutto nel passato remoto e nel participio passato: nascere, nacque, nato…

I verbi irregolari della prima coniugazione sono pochissimi: andare, dare, stare… I verbi irregolari della terza coniugazione sono pochi e presentano irregolarità sia nella radice, sia nella desinenza: venire, io vengo, io verrò, apparire io appaio, apparso…

Anche i verbi fare e dire appartengono alla seconda coniugazione, e non alla prima e alla terza, perché derivano dalle forme latine facere e dicere

Il vocabolario fornisce le forme che si distaccano dallo schema regolare, per cui è utile ricorrervi in caso di dubbio.

Non sono sicura, controlliamo sul vocabolario: è un verbo irregolare!

Completa le frasi coniugando i verbi irregolari indicati tra parentesi.

• Il calciatore è stato (espellere) per il brutto fallo commesso.

• Il giudice ha (concedere) la libertà all’imputato.

• Non credo che quella squadra (valere) più della nostra.

• Quando tutti (tacere) parlammo noi.

• Quella notte il campeggiatore (accendere) un fuoco per riscaldarsi.

• Il prestigiatore (trarre) ....................................... un coniglio dal cappello e il pubblico applaudì entusiasta.

I
1 MORFOLOGIA 66 Esercizi pagg. 163 -164

VERIFICA

1

In quale delle seguenti frasi è presente un verbo impersonale? Segna con una

Che caldo! Qui dentro si respira a fatica.

Mia sorella si guarda allo specchio in continuazione.

Dove si è nascosto il gattino?

Dopo pranzo, papà si sdraia un po’ sul divano.

2

Trasforma i verbi sottolineati alla forma impersonale. Segui l’esempio.

• Alla fine delle vacanze andammo tutti in spiaggia e facemmo un bagno.

• Dicono che Lucia sia molto generosa.

• Decidemmo di mettere ai voti la proposta di Gianluca.

• In quel ristorante mangiamo cibi genuini.

4

Una delle seguenti frasi NON contiene un verbo impersonale. Segna con una X.

Che noia! Sta piovendo da tre ore. Non credo che Giada dica tutta la verità.

Sembra che il cielo si stia rasserenando. Si deve tornare a casa subito, sta scurendo.

Segna con una X la frase in cui il verbo servile non ha l’ausiliare corretto.

Valentina non ha potuto partire stamattina molto presto.

Daniele è dovuto tornare a casa perché aveva dimenticato il cellulare.

Milena non ha voluto fare colazione e ora è affamata.

Chiara avrebbe dovuto partecipare alla gara, ma poi ha cambiato idea.

5

Leggi la seguente frase.

Robin Hood si concentrò, tese l’arco con tutta la sua forza, lanciò la freccia, colpì il bersaglio esattamente nel centro ed esultò di gioia.

3 4

3
Quanti verbi transitivi compaiono nella frase? Segna con una X. 5 6
67
Alla fine delle vacanze si andò in spiaggia e si fece un bagno.

VERIFICA

68

11

Segna con una X la frase in cui è presente un verbo alla forma passiva

È arrivato un pacco da Londra per tuo papà.

Pietro è stato premiato per la sua bravura.

Marco ha preparato un dolce per noi.

Riccardo è andato al supermercato per fare la spesa.

12

Per ogni coppia di frasi, segna con una X quella in cui il verbo è alla forma passiva.

Per le vacanze abbiamo affittato una casa vicino al mare.

Una casa vicino al mare è stata affittata da noi per le vacanze.

La mia bicicletta è stata riparata dal ciclista.

Il ciclista ha riparato la mia bicicletta.

Carlotta prepara la marmellata.

La marmellata è preparata da Carlotta.

13

Per ogni coppia di voci verbali, sottolinea quella alla forma passiva.

• È arrivato / È disegnato

• È stato raccolto / È partito

• Fu chiamato / Fu giunto

14

15

Segna con una X la frase che contiene un verbo riflessivo.

Per Carnevale mi travesto da clown.

In questo negozio si vende della frutta freschissima.

Oggi si parla molto di riscaldamento globale.

I soldati si impadronirono del castello.

Segna con una X quanti errori sono presenti in questo elenco di voci verbali.

io mettei • noi facemmo • egli cuocette • che tu stassi • essi accesero • tu conclusi • che ella venghi • io finsi • voi decideste • egli anderebbe • tu hai conduciuto • io colsi

5 6 7 8

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

69
RIFLETTO SUL MIO LAVORO

MODO INDICATIVO

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi sempliciTempi composti

Presente

io sono tu sei

egli è noi siamo voi siete essi sono

Imperfetto

io ero tu eri

egli era

noi eravamo voi eravate essi erano

Passato remoto

io fui

tu fosti

egli fu

noi fummo

voi foste

essi furono

Futuro semplice

io sarò

tu sarai

egli sarà

noi saremo

voi sarete

essi saranno

Passato prossimo

io sono stato tu sei stato

egli è stato noi siamo stati voi siete stati essi sono stati

Trapassato prossimo

io ero stato tu eri stato

egli era stato

noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati

Trapassato remoto

io fui stato

tu fosti stato

egli fu stato

noi fummo stati

voi foste stati essi furono stati

Futuro anteriore

io sarò stato

tu sarai stato

egli sarà stato

noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati

Presente (che) io sia (che) tu sia (che) egli sia (che) noi siamo (che) voi siate (che) essi siano

Imperfetto

(che) io fossi (che) tu fossi (che) egli fosse (che) noi fossimo (che) voi foste (che) essi fossero

Presente

io sarei

Passato

(che) io sia stato (che) tu sia stato (che) egli sia stato (che) noi siamo stati (che) voi siate stati (che) essi siano stati

Trapassato

(che) io fossi stato (che) tu fossi stato (che) egli fosse stato (che) noi fossimo stati (che) voi foste stati (che) essi fossero stati

MODO CONDIZIONALE

Passato

io sarei stato

tu saresti egli sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero

tu saresti stato

egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati

MODO IMPERATIVO

Presente sii (tu) sia (egli) siamo (noi) siate (voi) siano (essi)

MODI INDEFINITI

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente essere Passato essere stato Presente (ente) Passato stato Presente essendo Passato essendo stato

E E S S E R V E R B O LA DEL O N E U G A Z I C O N I MORFOLOGIA 70

V E R B O LA DEL O N E U G A Z I C O N I A E V E R

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi sempliciTempi composti

Presente

io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno

Imperfetto

io avevo tu avevi

egli aveva noi avevamo voi avevate essi avevano

Passato remoto

io ebbi

tu avesti

egli ebbe

noi avemmo voi aveste essi ebbero

Futuro semplice

io avrò

tu avrai

egli avrà

noi avremo voi avrete

essi avranno

Passato prossimo

io ho avuto tu hai avuto

egli ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto

Trapassato prossimo

io avevo avuto

tu avevi avuto

egli aveva avuto

noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto

Trapassato remoto

io ebbi avuto

tu avesti avuto

egli ebbe avuto

noi avemmo avuto

voi aveste avuto

essi ebbero avuto

Futuro anteriore

io avrò avuto

tu avrai avuto

egli avrà avuto

noi avremo avuto

voi avrete avuto

essi avranno avuto

Presente (che) io abbia (che) tu abbia (che) egli abbia (che) noi abbiamo (che) voi abbiate (che) essi abbiano

Imperfetto

(che) io avessi (che) tu avessi (che) egli avesse (che) noi avessimo (che) voi aveste (che) essi avessero

Presente

io avrei

tu avresti

Passato

(che) io abbia avuto (che) tu abbia avuto (che) egli abbia avuto (che) noi abbiamo avuto (che) voi abbiate avuto (che) essi abbiano avuto

Trapassato

(che) io avessi avuto (che) tu avessi avuto

(che) egli avesse avuto

(che) noi avessimo avuto (che) voi aveste avuto

(che) essi avessero avuto

MODO CONDIZIONALE

Passato

io avrei avuto

tu avresti avuto

egli avrebbe noi avremmo voi avreste

essi avrebbero

egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto

essi avrebbero avuto

MODO IMPERATIVO

Presente abbi (tu) abbia (egli) abbiamo (noi) abbiate (voi) abbiano (essi)

MODI INDEFINITI

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente avere Passato avere avuto Presente avente Passato avuto Presente avendo Passato avendo avuto

71 MORFOLOGIA

MODO INDICATIVO

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi semplici Tempi composti

Presente

io lodo

tu lodi

egli loda

noi lodiamo

voi lodate

essi lodano

Imperfetto

io lodavo

tu lodavi

egli lodava

noi lodavamo

voi lodavate

essi lodavano

Passato remoto

io lodai

tu lodasti

egli lodò

noi lodammo

voi lodaste

essi lodarono

Futuro semplice

io loderò

tu loderai

egli loderà

noi loderemo

voi loderete

essi loderanno

Passato prossimo

io ho lodato

tu hai lodato

egli ha lodato

noi abbiamo lodato

voi avete lodato

essi hanno lodato

Trapassato prossimo

io avevo lodato

tu avevi lodato

egli aveva lodato

noi avevamo lodato

voi avevate lodato

essi avevano lodato

Trapassato remoto

io ebbi lodato

tu avesti lodato

egli ebbe lodato

noi avemmo lodato

voi aveste lodato

essi ebbero lodato

Futuro anteriore

io avrò lodato

tu avrai lodato

egli avrà lodato

noi avremo lodato

voi avrete lodato

essi avranno lodato

Presente lodare Passato avere lodato

Presente (che) io lodi (che) tu lodi

(che) egli lodi

(che) noi lodiamo (che) voi lodiate (che) essi lodino

Imperfetto

(che) io lodassi (che) tu lodassi

(che) egli lodasse

(che) noi lodassimo (che) voi lodaste

(che) essi lodassero

Presente

io loderei

tu loderesti

Passato

(che) io abbia lodato

(che) tu abbia lodato

(che) egli abbia lodato

(che) noi abbiamo lodato

(che) voi abbiate lodato

(che) essi abbiano lodato

Trapassato

(che) io avessi lodato

(che) tu avessi lodato

(che) egli avesse lodato

(che) noi avessimo lodato

(che) voi aveste lodato

(che) essi avessero lodato

MODO CONDIZIONALE

Passato

io avrei lodato

tu avresti lodato

egli loderebbe

noi loderemmo

voi lodereste

essi loderebbero

egli avrebbe lodato

noi avremmo lodato

voi avreste lodato

essi avrebbero lodato

MODO IMPERATIVO

Presente

loda (tu)

lodi (egli)

lodiamo (noi)

lodate (voi)

lodino (essi)

MODI INDEFINITI

Presente lodante Passato lodato

Presente lodando Passato avendo lodato

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO
E L O D A R
R I M O N E U G A Z I C O N I L A R E: R E G O MORFOLOGIA 72
LA A P

S E D C A O

LA E T E M E R O N E U G A Z I C O N I

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi semplici Tempi composti

Presente

io temo tu temi

egli teme

noi temiamo

voi temete essi temono

Imperfetto

io temevo

tu temevi

egli temeva

noi temevamo

voi temevate

essi temevano

Passato remoto

io temetti

tu temesti

egli temette

noi tememmo

voi temeste

essi temettero

Futuro semplice

io temerò

tu temerai

egli temerà

noi temeremo

voi temerete

essi temeranno

Passato prossimo

io ho temuto

tu hai temuto

egli ha temuto

noi abbiamo temuto

voi avete temuto

essi hanno temuto

Trapassato prossimo

io avevo temuto

tu avevi temuto

egli aveva temuto

noi avevamo temuto

voi avevate temuto

essi avevano temuto

Trapassato remoto

io ebbi temuto

tu avesti temuto

egli ebbe temuto

noi avemmo temuto

voi aveste temuto

essi ebbero temuto

Futuro anteriore

io avrò temuto

tu avrai temuto

egli avrà temuto

noi avremo temuto

voi avrete temuto

essi avranno temuto

Presente (che) io tema (che) tu tema

(che) egli tema

(che) noi temiamo (che) voi temiate (che) essi temano

Imperfetto

(che) io temessi (che) tu temessi

(che) egli temesse

(che) noi temessimo (che) voi temeste

(che) essi temessero

Presente

io temerei

tu temeresti

Passato

(che) io abbia temuto

(che) tu abbia temuto

(che) egli abbia temuto

(che) noi abbiamo temuto

(che) voi abbiate temuto

(che) essi abbiano temuto

Trapassato

(che) io avessi temuto

(che) tu avessi temuto

(che) egli avesse temuto

(che) noi avessimo temuto

(che) voi aveste temuto

(che) essi avessero temuto

MODO CONDIZIONALE

Passato

io avrei temuto

tu avresti temuto

egli temerebbe

noi temeremmo

voi temereste

essi temerebbero

egli avrebbe temuto

noi avremmo temuto

voi avreste temuto

essi avrebbero temuto

MODO IMPERATIVO

Presente

temi (tu) tema (egli) temiamo (noi) temete (voi) temano (essi)

MODI INDEFINITI

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente temere Passato avere temuto Presente temente Passato temuto Presente temendo Passato avendo temuto

73 MORFOLOGIA
L A R E: R E G O N

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi sempliciTempi composti

Presente

io sento

tu senti

egli sente

noi sentiamo

voi sentite

essi sentono

Imperfetto

io sentivo

tu sentivi

egli sentiva

noi sentivamo

voi sentivate

essi sentivano

Passato remoto

io sentii

tu sentisti

egli sentì

noi sentimmo

voi sentiste

essi sentirono

Futuro semplice

io sentirò

tu sentirai

egli sentirà

noi sentiremo

voi sentirete

essi sentiranno

MODO INFINITO

Passato prossimo

io ho sentito

tu hai sentito

egli ha sentito

noi abbiamo sentito

voi avete sentito

essi hanno sentito

Trapassato prossimo

io avevo sentito

tu avevi sentito

egli aveva sentito

noi avevamo sentito

voi avevate sentito

essi avevano sentito

Trapassato remoto

io ebbi sentito

tu avesti sentito

egli ebbe sentito

noi avemmo sentito

voi aveste sentito

essi ebbero sentito

Futuro anteriore

io avrò sentito

tu avrai sentito

egli avrà sentito

noi avremo sentito

voi avrete sentito

essi avranno sentito

Presente (che) io senta (che) tu senta

(che) egli senta

(che) noi sentiamo (che) voi sentiate (che) essi sentano

Imperfetto (che) io sentissi (che) tu sentissi

(che) egli sentisse (che) noi sentissimo (che) voi sentiste (che) essi sentissero

Presente

io sentirei

tu sentiresti

Passato

(che) io abbia sentito

(che) tu abbia sentito

(che) egli abbia sentito

(che) noi abbiamo sentito

(che) voi abbiate sentito

(che) essi abbiano sentito

Trapassato

(che) io avessi sentito

(che) tu avessi sentito

(che) egli avesse sentito

(che) noi avessimo sentito

(che) voi aveste sentito

(che) essi avessero sentito

MODO CONDIZIONALE

Passato

io avrei sentito

tu avresti sentito

egli sentirebbe

noi sentiremmo

voi sentireste

essi sentirebbero

egli avrebbe sentito

noi avremmo sentito

voi avreste sentito

essi avrebbero sentito

MODO IMPERATIVO

Presente senti (tu) senta (egli) sentiamo (noi) sentite (voi) sentano (essi)

MODI INDEFINITI

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente sentire Passato avere sentito Presente senziente Passato sentito Presente sentendo Passato avendo sentito

R S E N T I E LA A T E R Z O N E U G A Z I C O N I L A R E: R E G O MORFOLOGIA 74

MODO INDICATIVO

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi semplici

Presente

io sono lodato

tu sei lodato

egli è lodato

noi siamo lodati

voi siete lodati

essi sono lodati

Imperfetto

io ero lodato

tu eri lodato

egli era lodato

noi eravamo lodati

voi eravate lodati

essi erano lodati

Passato remoto

io fui lodato

tu fosti lodato

egli fu lodato

noi fummo lodati

voi foste lodati

essi furono lodati

Futuro semplice

io sarò lodato

tu sarai lodato

egli sarà lodato

noi saremo lodati

voi sarete lodati

essi saranno lodati

Passato prossimo

io sono stato lodato

tu sei stato lodato

egli è stato lodato

noi siamo stati lodati

voi siete stati lodati

essi sono stati lodati

Trapassato prossimo

io ero stato lodato

tu eri stato lodato

egli era stato lodato

noi eravamo stati lodati

voi eravate stati lodati

essi erano stati lodati

Trapassato remoto

io fui stato lodato

tu fosti stato lodato

egli fu stato lodato

noi fummo stati lodati

voi foste stati lodati

essi furono stati lodati

Futuro anteriore

io sarò stato lodato

tu sarai stato lodato

egli sarà stato lodato

noi saremo stati lodati

voi sarete stati lodati

essi saranno stati lodati

Presente

(che) io sia lodato

(che) tu sia lodato

(che) egli sia lodato

(che) noi siamo lodati

(che) voi siate lodati

(che) essi siano lodati

Imperfetto

(che) io fossi lodato

(che) tu fossi lodato

(che) egli fosse lodato

(che) noi fossimo lodati

(che) voi foste lodati

(che) essi fossero lodati

Presente

io sarei lodato

Tempi composti

Passato

(che) io sia stato lodato

(che) tu sia stato lodato

(che) egli sia stato lodato

(che) noi siamo stati lodati

(che) voi siate stati lodati

(che) essi siano stati lodati

Trapassato

(che) io fossi stato lodato

(che) tu fossi stato lodato

(che) egli fosse stato lodato

(che) noi fossimo stati lodati

(che) voi foste stati lodati

(che) essi fossero stati lodati

MODO CONDIZIONALE

Passato

io sarei stato lodato

tu saresti lodato

egli sarebbe lodato

noi saremmo lodati

voi sareste lodati

essi sarebbero lodati

tu saresti stato lodato

egli sarebbe stato lodato

noi saremmo stati lodati

voi sareste stati lodati

essi sarebbero stati lodati

MODO IMPERATIVO

Presente

sii (tu) lodato

sia (egli) lodato

siamo (noi) lodati

siate (voi) lodati

siano (essi) lodati

MODI INDEFINITI

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente

essere lodato Passato essere stato lodato

Passato stato lodato

Presente essendo lodato Passato essendo stato lodato

E L O D A R LA DEL O N E U G A Z I C O N I I V A P A S S O V E R B 75 MORFOLOGIA

MODO INDICATIVO

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

Tempi sempliciTempi compostiTempi semplici

Presente

io mi lavo

tu ti lavi

egli si lava

noi ci laviamo

voi vi lavate essi si lavano

Imperfetto

io mi lavavo

tu ti lavavi

egli si lavava

noi ci lavavamo

voi vi lavavate

essi si lavavano

Passato remoto

io mi lavai

tu ti lavasti

egli si lavò

noi ci lavammo

voi vi lavaste

essi si lavarono

Futuro semplice

io mi laverò

tu ti laverai

egli si laverà

noi ci laveremo

voi vi laverete

essi si laveranno

Passato prossimo

io mi sono lavato

tu ti sei lavato

egli si è lavato

noi ci siamo lavati

voi vi siete lavati

essi si sono lavati

Trapassato prossimo

io mi ero lavato

tu ti eri lavato

egli si era lavato

noi ci eravamo lavati

voi vi eravate lavati

essi si erano lavati

Trapassato remoto

io mi fui lavato

tu ti fosti lavato

egli si fu lavato

noi ci fummo lavati

voi vi foste lavati

essi si furono lavati

Futuro anteriore

io mi sarò lavato

tu ti sarai lavato

egli si sarà lavato

noi ci saremo lavati

voi vi sarete lavati

essi si saranno lavati

Presente

che io mi lavi che tu ti lavi

che egli si lavi

che noi ci laviamo che voi vi laviate che essi si lavino

Imperfetto

che io mi lavassi che tu ti lavassi

che egli si lavasse

che noi ci lavassimo che voi vi lavaste

che essi si lavassero

Tempi composti

Passato

che io mi sia lavato

che tu ti sia lavato

che egli si sia lavato

che noi ci siamo lavati

che voi vi siate lavati che essi si siano lavati

Trapassato

che io mi fossi lavato

che tu ti fossi lavato

che egli si fosse lavato

che noi ci fossimo lavati

che voi vi foste lavati

che essi si fossero lavati

MODO CONDIZIONALE

Presente

io mi laverei

tu ti laveresti

egli si laverebbe

noi ci laveremmo

voi vi lavereste

essi si laverebbero

Passato

io mi sarei lavato

tu ti saresti lavato

egli si sarebbe lavato

noi ci saremmo lavati

voi vi sareste lavati

essi si sarebbero lavati

MODO IMPERATIVO

Presente lavati (tu) si lavi (egli) laviamoci (noi) lavatevi (voi) si lavino (essi)

MODI INDEFINITI

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente lavarsi Passato essersi lavato Presente lavantesi Passato lavatosi Presente lavandosi Passato essendosi lavato

Z I
N I A E S S I V R I FL O V E R B S
A R I MORFOLOGIA 76
LA DEL O N E U G A
C O
LAV

I V E R B I R A E R G O I L I R

Ecco le principali forme di alcuni verbi irregolari molto comuni. Ricorda, però, che in caso di dubbio è sempre bene usare il dizionario, che riporta tutte le forme dei verbi irregolari.

PRIMA CONIUGAZIONE ANDARE

Presente io vado • tu vai • egli va • noi andiamo • voi andate • essi vanno

INDICATIVO

CONGIUNTIVO

CONDIZIONALE

Passato remoto io andai • tu andasti • egli andò • noi andammo • voi andaste • essi andarono

Futuro semplice io andrò • tu andrai • egli andrà • noi andremo • voi andrete • essi andranno

Presente (che) io vada • tu vada • egli vada • noi andiamo • voi andiate • essi vadano

Presente io andrei • tu andresti • egli andrebbe • noi andremmo • voi andreste • essi andrebbero

IMPERATIVO va’/vai (tu) • andate (voi)

DARE

Presente io do • tu dai • egli dà • noi diamo • voi date • essi danno

INDICATIVO

CONGIUNTIVO

CONDIZIONALE

Passato remoto io diedi • tu desti • egli diede • noi demmo • voi deste • essi diedero

Futuro semplice io darò • tu darai • egli darà • noi daremo • voi darete • essi daranno

Presente (che) io dia • tu dia • egli dia • noi diamo • voi diate • essi diano

Imperfetto (che) io dessi • tu dessi • egli desse • noi dessimo • voi deste • essi dessero

Presente io darei • tu daresti • egli darebbe • noi daremmo • voi dareste • essi darebbero

IMPERATIVO da’/dai (tu) • date (voi)

STARE

Presente io sto • tu stai • egli sta • noi stiamo • voi state • essi stanno

INDICATIVO

CONGIUNTIVO

CONDIZIONALE

Passato remoto io stetti • tu stesti • egli stette • noi stemmo • voi steste • essi stettero

Futuro semplice io starò • tu starai • egli starà • noi staremo • voi starete • essi staranno

Presente (che) io stia • tu stia • egli stia • noi stiamo • voi stiate • essi stiano

Imperfetto (che) io stessi • tu stessi • egli stesse • noi stessimo • voi steste • essi stessero

Presente io starei • tu staresti • egli starebbe • noi staremmo • voi stareste • essi starebbero

IMPERATIVO sta’/stai (tu) • state (voi)

77 MORFOLOGIA

INDICATIVO

Passato remoto

Futuro semplice

CONGIUNTIVO Presente

SECONDA CONIUGAZIONE

CADERE

io caddi • tu cadesti • egli cadde • noi cademmo • voi cadeste • essi caddero

io cadrò • tu cadrai • egli cadrà • noi cadremo • voi cadrete • essi cadranno

io cadrei • tu cadresti • egli cadrebbe • noi cadremmo • voi cadreste • essi cadrebbero

VOLERE

Presente io voglio • tu vuoi • egli vuole • noi vogliamo • voi volete • essi vogliono

INDICATIVO

Passato remoto io volli • tu volesti • egli volle • noi volemmo • voi voleste • essi vollero

Futuro semplice io vorrò • tu vorrai • egli vorrà • noi vorremo • voi vorrete • essi vorranno

CONGIUNTIVO Presente (che) io voglia • tu voglia • egli voglia • noi vogliamo • voi vogliate • essi vogliano

CONDIZIONALE Presente io vorrei • tu vorresti • egli vorrebbe • noi vorremmo • voi vorreste • essi vorrebbero

PARTICIPIO Passato voluto

INDICATIVO

CONGIUNTIVO

DIRE

Presente io dico • tu dici • egli dice • noi diciamo • voi dite • essi dicono

Imperfetto io dicevo • tu dicevi • egli diceva • noi dicevamo • voi dicevate • essi dicevano

Passato remoto io dissi • tu dicesti • egli disse • noi dicemmo • voi diceste • essi dissero

Presente (che) io dica • tu dica • egli dica • noi diciamo • voi diciate • essi dicano

Imperfetto (che) io dicessi • tu dicessi • egli dicesse • noi dicessimo • voi diceste • essi dicessero

IMPERATIVO di’ (tu) • dite (voi)

PARTICIPIO Passato detto

GERUNDIO Presente dicendo

TERZA CONIUGAZIONE

SALIRE

INDICATIVO Presente io salgo • tu sali • egli sale • noi saliamo • voi salite • essi salgono

CONGIUNTIVO Presente (che) io salga • tu salga • egli salga • noi saliamo • voi saliate • essi salgano

MORFOLOGIA 78

LE P Z S R I I E O P N O I

Vado in biblioteca per cercare un libro di poesie.

Le preposizioni sono parti invariabili del discorso e servono a legare tra loro le parole di una frase creando legami di senso.

Le preposizioni semplici sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra Le preposizioni articolate sono formate da una preposizione semplice unita a un articolo determinativo: del, dello, della, dei, degli, delle, al, allo, alla, ai, agli…

Le preposizioni semplici sono invariabili, mentre le preposizioni articolate sono variabili, perché si accordano in genere e numero con il nome a cui si riferiscono: Diego ha portato un mazzo di fiori alla zia e uno ai nonni.

ATTENZIONE!

Non confondere le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle con gli articoli partitivi che si scrivono nello stesso modo.

Per riconoscere gli articoli partitivi occorre sostituirli con le espressioni: alcuni, qualche, un po’, una certa quantità di…

Posso venire con te?

Le locuzioni prepositive sono formate da più parole, tra le quali è sempre presente almeno una preposizione, e svolgono la funzione di preposizione. Le locuzioni prepositive più usate sono: sopra a, sotto a, dietro a, lontano da, per mezzo di, a causa di, in compagnia di, al di là, a forza di, invece di, in base a, al di qua, al di fuori, di fronte a, a proposito di, di fianco a, al di fuori, in confronto a, in cambio di, a favore di, davanti a

LOGICA

Collega gli elementi delle colonne per formare frasi di senso compiuto. Segui l’esempio.

La nonna parla spesso con arrivare presto.

Il dizionario di inglese è per pallavolo.

A Lia piace giocare di quel tavolo.

Vorrei un gelato da un’ora.

Stasera Luca tornerà a Venezia.

L’aereo arriverà su chiedermi un favore.

Speriamo fra dialetto.

Mi ha telefonato in la panna.

79 MORFOLOGIA Esercizi pag. 165

L’ A B V I V E O R

Il gatto entrò silenziosamente in cucina attirato dal profumo dell’arrosto che si cuoceva lentamente nel forno.

Osservò golosamente quel cibo tanto allettante e sperò che presto qualcuno ne offrisse un pezzettino anche a lui.

Le parole evidenziate nel testo sono avverbi. Gli avverbi sono parti invariabili del discorso. Arricchiscono, precisano o modificano il significato delle parole che accompagnano: verbi, nomi, aggettivi, altri avverbi o addirittura un’intera frase.

Eseguì velocemente le divisioni. l’avverbio precisa un verbo

Di te ammiro soprattutto la lealtà. l’avverbio accompagna un nome Questo compito è abbastanza ordinato. l’avverbio modifica un aggettivo

Poco dopo il bambino dormiva già. l’avverbio precisa un altro avverbio

Non sono io il responsabile di questo guaio. l’avverbio modifica un’intera frase

Gli avverbi più comuni si formano aggiungendo il suffisso -mente all’aggettivo qualificativo. dolce + mente = dolcemente / attento + mente = attentamente

Gli avverbi sono di diversi tipi:

di modo (come?)

di luogo (dove?)

di tempo (quando?)

di quantità (quanto?)

bene, male, piano, forte, volentieri, insieme, invano…

qui, qua, lì, là, quaggiù, quassù, sopra, sotto, fuori, dentro, dappertutto, giù, accanto, altrove, dinanzi, dopo…

oggi, adesso, ora, ieri, domani, allora, prima, dopo, sempre, mai, spesso, tardi, subito, presto…

molto, troppo, poco, parecchio, tanto, assai, più, appena, abbastanza, quasi, almeno, meno, altrettanto…

di affermazione sì, certo, certamente, sicuramente, davvero, appunto, proprio…

di negazione no, non, neanche, né, giammai, neppure...

di dubbio forse, probabilmente, circa, magari, eventualmente… interrogativi ed esclamativi come?, perché?, dove?, quando?, quanto!, ecco!, quando!…

MORFOLOGIA 80 Esercizi pag. 166

I G R A D I DELL’ A B V I V E O R

Gli avverbi di modo e alcuni avverbi di tempo e di luogo hanno, come gli aggettivi, i gradi per esprimere l’intensità del loro significato:

• positivo: parlerò forte

• comparativo di maggioranza: parlerò più forte di lui.

• comparativo di minoranza: parlerò meno forte di lui.

• comparativo di uguaglianza: parlerò forte quanto lui.

• superlativo assoluto: parlerò fortissimo / parlerò molto forte

• superlativo relativo: parlerò il più forte possibile.

Alcuni avverbi hanno forme particolari di comparativo di maggioranza e superlativo assoluto. Osserva:

positivo comparativo di maggioranza superlativo assoluto

bene meglio benissimo / ottimamente

male peggio malissimo / pessimamente

molto più moltissimo

poco meno pochissimo / minimamente grandemente maggiormente massimamente / sommamente

1

Nelle seguenti frasi sottolinea gli avverbi.

• Carlotta si è allenata molto per la gara e ha vinto meritatamente.

• Stamattina, prima ho riordinato la stanza, poi mi sono preparata per uscire.

• Michele è arrivato tardi a scuola ed è stato rimproverato parecchio dalla maestra.

• Ho svolto il tema diversamente da te perché volevo approfondire meglio la descrizione.

Nelle seguenti frasi sottolinea l’avverbio e indicane il grado.

• Il giaguaro corre velocissimamente.

• Il rinoceronte corre meno velocemente della pantera.

• Il leone corre velocemente quanto il ghepardo.

81 MORFOLOGIA Esercizi pag. 166
2

L I O O C E U N Z A B V I V E R

Stefi uscì in fretta e furia in cerca di Bix, il suo gatto nero. Chiese a destra e sinistra, cercò nei dintorni, ma di Bix nessuna traccia. Poi, nei pressi di un negozio, lo vide: – Ah, eccoti!

Sei di nuovo scappato per andare in cerca di avventure!

Le parole evidenziate nel testo sono locuzioni avverbiali

Le locuzioni avverbiali sono gruppi di parole che svolgono la funzione di avverbio. Osserva come si formano le locuzioni avverbiali:

• preposizione + aggettivo: di rado, tra breve, di nascosto…

• preposizione + nome: di corsa, a cavallo, in fretta e furia…

• preposizione + avverbio: per sempre, di fuori, di tanto in tanto…

• ripetizioni di aggettivi, nomi, avverbi: pian piano, nottetempo, or ora…

• combinazione di più parole: alla meno peggio, di punto in bianco…

A volte possiamo trovare gli avverbi e le locuzioni avverbiali a coppie.

Prendimi quella scatola lassù in alto. Verremo domani sul tardi

Come gli avverbi, anche le locuzioni avverbiali sono di diversi tipi:

di modo in rovina, di solito, di corsa, a gambe levate, a più non posso, di fretta...

di luogo in alto, in basso, all’orizzonte, nelle vicinanze, nei paraggi, là sopra…

di tempo una volta, all’improvviso, di tanto in tanto, poco fa, per sempre…

di quantità pressappoco, di meno, di più, a bizzeffe, fin troppo, né più né meno…

di affermazione per l’appunto, senz’altro, di sicuro, senza dubbio, di certo…

di negazione neanche per sogno, per niente, per nulla, niente affatto…

di dubbio quasi quasi, se mai, forse forse...

1

Scrivi una frase con ognuna delle seguenti locuzioni avverbiali di tempo.

• tempo fa

• in un batter d’occhio

• d’un tratto

LE
MORFOLOGIA 82 Esercizi pag. 166

LE C O N G U Z N I I I N O

Le parole evidenziate sono congiunzioni. Le congiunzioni servono a unire due o più parole di una stessa frase o due frasi. Sono una parte invariabile del discorso.

Le congiunzioni, rispetto al modo in cui collegano le varie parti del discorso, si classificano in due grandi gruppi:

• le congiunzioni coordinanti;

• le congiunzioni subordinanti.

Le congiunzioni coordinanti si usano per unire:

• due parole della stessa frase: Carlo e Alessandra sono compagni di banco.

e unisce i nomi Carlo / Alessandra

Domenica sarà il compleanno di Giulia e le voglio comprare un regalo bellissimo perché lei è la mia migliore amica. So che le piace un vestito che ha visto in vetrina qualche giorno fa, perciò le prenderò quello.

• due frasi con lo stesso valore, cioè che non dipendono l’una dall’altra: È caldo dunque vado al parco.

dunque unisce le frasi È caldo / vado al parco

Le congiunzioni coordinanti sono tante, ecco le più usate:

• e, anche, pure, inoltre...: Anche noi oggi andiamo in spiaggia.

• né, neanche, neppure, nemmeno…: Neanche a noi è piaciuto il film.

• o, oppure, ovvero, altrimenti...: Preferisci gli spaghetti o la pizza?

• ma, però, anzi, invece, piuttosto, eppure...: Sono stanca ma esco lo stesso.

• dunque, quindi, perciò, allora...: Ero in ritardo, perciò ho preso il taxi.

• cioè, infatti, ossia, ad esempio...: Fa molto freddo, infatti ha nevicato.

• e… e, né… né, sia… sia, o… o...: Non bevo né tè né caffè.

Nelle seguenti frasi sottolinea le congiunzioni coordinanti.

• Sei sordo o fai finta di non sentire?

• Sara andrà a Parigi, ma tra un mese.

• Finisci i compiti altrimenti non uscirai.

• Mi piace sia il calcio sia il basket.

• Siamo pronti, perciò partiamo.

• Ho fame, quindi mi preparo un panino.

• Ora studierò storia e scienze.

• Non esco né con Marco né con Fabio.

1
Esercizi pagg. 167-168 83 MORFOLOGIA

Le congiunzioni subordinanti si usano per unire:

• due frasi che non stanno sullo stesso piano, perché una dipende dall’altra.

Pixi miagolava perché aveva fame.

è frase principale e può stare da sola la frase da sola non ha un senso compiuto

Anche le congiunzioni subordinanti sono molte. Ecco le più frequenti:

• perché, affinché…: L’ho chiamato affinché mi aiutasse.

• poiché, siccome, dato che...: Siccome hai la febbre, chiamerò il dottore.

• così… che, tanto… che…: È così veloce che ha vinto la gara!

• finché, appena, mentre, quando...: Quando esci, spegni la luce.

• che…: Credo che farò uno spuntino.

• sebbene, nonostante, benché…: Benché sia autunno, fa ancora caldo.

• se, purché, qualora…: Se vuoi venire con noi devi sbrigarti!

• come, quasi, come se…: Devi comportarti come se non lo sapessi.

• così… come, tanto… quanto…: Il film non è così bello come pensavo.

• eccetto che, tranne che…: Non ha fatto nulla tranne che dormire.

• per quanto, in quanto a…: Per quanto corra, sono ancora in ritardo.

• senza, senza che…: È scappato via senza mangiare.

ATTENZIONE!

Che può avere molti significati:

• Credo che Fuffi voglia le crocchette. congiunzione

• Questo è il vestito che avrei voluto. pronome relativo (il quale)

• Che hai detto? pronome interrogativo (che cosa)

• Che pastello devo prendere? aggettivo interrogativo

• Che faticaccia! aggettivo esclamativo (quale)

1

Nelle seguenti frasi sottolinea le congiunzioni subordinanti.

• Dovete fare così come dicono le istruzioni.

• È uscito di casa senza prendere la sciarpa.

• Mentre ancora pioveva, apparve l’arcobaleno.

• Verrei con voi, se non avessi questo raffreddore.

• Giacomo ride perché è felice.

Esercizi pagg. 167-168 MORFOLOGIA 84

LE E Z M S I A C O L N A I

Ahi, che male!

Le parole evidenziate nel testo sono esclamazioni parti invariabili del discorso.

Le esclamazioni esprimono sentimenti, emozioni, sensazioni, stati d’animo: paura, gioia, stupore, sorpresa, rabbia, noia…

Sono spesso seguite dal punto esclamativo. Talvolta, per esprimere contemporaneamente sorpresa e incredulità, al punto esclamativo viene aggiunto il punto interrogativo.

Le esclamazioni si distinguono in:

Esclamazioni proprie (semplici suoni)

Esclamazioni improprie (aggettivi, forme verbali, avverbi, parole per salutare…)

Locuzioni esclamative (due o più parole)

Le onomatopee

Ehilà!, Ohi!, Ah!, Eh!, Oh!, Ahi!, Ahimè!, Uh!, Bah!, Puah!, Uffa!, Ehi!, Ohimè!, Toh!, Wow!, Mah!…

Coraggio!, Complimenti!, Bravo!, Ottimo!, Bene!, Meraviglioso!, Via!, Ecco!, Forza!, Accipicchia!, Basta!, Accidenti!, Evviva!, Salve!, Ciao!, Attenti!, Grande!...

Santo cielo!, Che fortuna!, Povero me!, Al ladro!, Mamma mia!, Poveri noi!, Non mi dire!...

Le onomatopee sono simili alle esclamazioni e hanno la funzione di suscitare una sensazione immediata e di attirare l’attenzione. Esse “riproducono”:

• il verso di animali: chicchirichì, bee, cip cip, cra cra, miao…

• i versi umani: etcì, etciù…

• rumori e suoni: din don, tic tac, drin, bam, bang, toc toc, patatrac, zac…

Nel mondo dei fumetti le onomatopee sono numerose e originali: gulp, gasp, crash, sbam, urgh, roaarrr, gnam, sigh, grumble, splash, slurp, crunch, sniff…

Nella lingua italiana esistono anche parole onomatopeiche. Sono nomi, aggettivi e verbi che riproducono i suoni onomatopeici da cui derivano: miagolio (miao), ticchettio (tic tac), fruscio (fru fru), tintinnio (tin tin)…

Coraggio! Prova
85 MORFOLOGIA

VERIFICA

Nella frase “Alessandro indossa la maglietta della squadra della Roma”, le parole sottolineate sono: prima una preposizione articolata, poi un articolo partitivo. due articoli partitivi. prima un articolo partitivo, poi una preposizione articolata. due preposizioni articolate.

Segna con una X la frase in cui la parola “lungo” ha la funzione di aggettivo qualificativo.

Abbiamo fatto un lungo cammino.

Elisa passeggia lungo il fiume.

Ti abbiamo cercato in lungo e in largo.

Lungo il corridoio metteremo dei divani.

Quanti avverbi sono presenti nella seguente frase? Segna con una X.

Stamattina Francesco stava facendo colazione velocemente perché erano passate le otto, quando maldestramente si è rovesciato il caffè sulla camicia appena indossata.

4

In quale gruppo di avverbi c’è un intruso? Segna con una X. Fai attenzione al loro significato.

piano, male, felicemente, chiaramente fuori, lassù, là, accanto abbastanza, poco, prima, troppo sempre, spesso, tardi, presto

5

Segna con una X la frase in cui la parola che è una congiunzione. Ho letto il libro che mi hai prestato. Che cerchi in questa stanza?

Tutti dicono che sarà un’estate caldissima. Dimmi che regalo desideri per il tuo compleanno.

1 2
3 4 5 6 86
3

6

Segna con una X con quale esclamazione completeresti la seguente frase. “.................................., sono perplessa, questo disegno non mi sembra opera tua!”

Ehi Ahimè Puah Mah

7

Segna con una X il gruppo delle congiunzioni.

triste, allegro, pulito, disordinato male, presto, oggi, felicemente della, sulla, nel, dallo ma, oppure, cioè, neanche

8

Segna con una X quale congiunzione devi inserire per completare la seguente frase.

“Di alcuni miei amici non mi dà fastidio la vivacità .................................. la loro superficialità.” perché affinché bensì anche

9

Segna con una X la frase in cui la preposizione è stata usata in modo errato.

Stefania è attenta al suo abbigliamento.

Dario è in ritardo come al solito.

Chiama a Luisa per fissare l’appuntamento.

Riguardo a questa faccenda ti dirò il mio parere.

10

Nella frase “Camminava piano appoggiandosi pesantemente sul suo bastone perché la gamba gli doleva troppo” sono presenti:

due avverbi, una preposizione articolata, una congiunzione tre avverbi, una preposizione articolata, una congiunzione tre avverbi, una preposizione articolata, due congiunzioni due avverbi, due preposizioni articolate, una congiunzione

11

Segna con una X qual è il significato della locuzione avverbiale “di primo acchito” presente nella seguente frase.

“A vederlo vestito così, di primo acchito, sembrava un artista di strada.”

all’incirca come prima impressione in malo modo di nascosto

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

87

ILINGUAGGI SI INCONTRANO...

Paul Cézanne si dedicò alla pittura fin da giovane. La sua opera pittorica fu caratterizzata dalla ricerca, poiché non riusciva a riconoscersi nella pittura del suo tempo. Si trasferì a Parigi, dove si unì ad altri pittori che volevano sperimentare nuovi modi di dipingere. Nei dipinti giovanili usò colori scuri e atmosfere intense; più tardi usò il colore per creare le forme e predilesse le tinte chiare; alla fine la sua ricerca lo spinse a vedere il reale nelle sue linee essenziali, quasi geometriche, gettando le basi di gran parte della pittura moderna.

ARTE

• Sistema alcuni frutti sul tavolo e disegnali.

• Scegli poi come colorarli: con pastelli a cera, tempere, acquerelli…

MUSICA

• Mentre disegni, puoi ascoltare il brano musicale Barcarola da I racconti di Hoffman di Jacques Offenbach.

Paul Cézanne, Pesche e pere, Mosca, Museo Puškin
MORFOLOGIA 88

ESTATE

E l’estate vien cantando, vien cantando alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta?

Nel cestel di bionde pesche vellutate appena tocche e ciliegie lustre e fresche ben divise a mazzi e a ciocche.

Angiolo Silvio Novaro

FRUTTI

Erano sulla tavola frutti imbevuti di luce, alcuni lisci, altri vellutati. La loro forma tonda svelava un turgore fatto di dolci succhi estivi e i colori intensi regalavano chiare visioni di momenti gioiosi. Allungai la mano e rinchiusi, nel tiepido cavo un fresco pomo, per la mia sete di vita e di sole.

Maria Rosa Montini

• Sottolinea i nomi plurali presenti nella poesia di Novaro, poi riscrivili al singolare. Scopri anche i due omonimi presenti, cerchiali e spiega a voce il loro significato.

• Nel testo di Montini, sottolinea in verde gli aggettivi qualificativi. Poi trascrivi l’espressione che contiene due pronomi indefiniti.

MORFOLOGIA 89

LA E F R A S

La sintassi studia il modo in cui le parole si combinano tra loro per formare le frasi e come queste ultime si uniscono per formare i

Tutte le persone, mentre parlano o scrivono, compongono esattamente una frase? Per capirlo, analizziamo i seguenti insiemi di parole:

Francesca la torta di fragole.

manca il verbo che indica che cosa

fa il soggetto

Francesca cucinano la torta di fragole.

il verbo non concorda con il soggetto

La torta di fragole cucina Francesca.

non ha senso, è solo un insieme di parole disposte a caso

La frase pertanto è una sequenza di parole dotata di senso compiuto, costruita intorno a un verbo, organizzata secondo le regole della nostra lingua e compresa tra due pause marcate della voce (nella lingua orale) o fra due segni di punteggiatura forte (nella lingua scritta).

Si distinguono due tipi di frase:

• la frase semplice, in cui è presente un solo verbo: Matteo legge un libro.

• la frase complessa, data dall’unione di più frasi semplici collegate insieme. Ogni frase complessa è formata da tante frasi semplici quanti sono i verbi in essa contenuti: Matteo legge un libro e si diverte perché i suoi eroi vincono sui cattivi.

1

Francesca cucina la torta di fragole.

è una frase

Rifletti sulle seguenti sequenze di parole e segna con una X quelle che costituiscono una frase.

La mamma innaffia le piante di rose.

I gatti della zia miagola in continuazione.

La grandine ha distrutto il raccolto.

Luca di scuola va Maria a ballo con.

Domani in aereo per Cagliari.

I miei amici sono molto divertente.

Trasforma le seguenti sequenze di parole in frasi semplici.

• finito gli di inglese Avete esercizi?

• da Anna tutti per gentilezza la sua ammirata è

Esercizi pag. 169
LOGICA
SINTASSI 90

Segna con una X le frasi minime, formate cioè solo dagli elementi essenziali per avere un senso compiuto.

Scoppiò un temporale.

Io ascolto molta musica.

Il gattino miagolava.

Aveva nevicato per tutta la notte.

Luca è andato a casa dei suoi amici.

L’insegnante ha dettato il compito.

SINTASSI 91 Esercizi pag. 169
1

IL E IL P C R AT E O D I S T O T G O G E

Il soggetto è l’argomento di cui si parla. Può essere sottinteso e può precedere o seguire il predicato.

( Io) Mi impegno molto. Il sole splende. Brillano le stelle.

Qualunque parola può avere la funzione di soggetto:

• un nome: Il bicchiere è pieno.

• una congiunzione: “Ma” è una congiunzione.

• un aggettivo: Buono è il giudizio che meriti.

Il predicato dice del soggetto:

• un avverbio: Domani segue oggi.

• un verbo: Nuotare fa bene.

• un pronome: Tu corri veloce.

• che cosa fa, che cosa subisce (predicato verbale): Il cane abbaia

• chi è, com’è, che cosa prova (predicato nominale): Il cielo è nuvoloso

Il predicato verbale è formato da un verbo che comunica da solo un significato compiuto.

Il predicato nominale è formato dal verbo essere seguito da un nome o da un aggettivo. Brina (chi è) è il cagnolino di Emma. Brina (com’è) è vivace

Per formare il predicato nominale si usano anche i verbi restare, sembrare, parere, apparire

Luca restò (fu) sorpreso perché Isa sembrava (era) annoiata e Ugo appariva (era) triste.

Il verbo essere quando significa trovarsi, esistere, vivere, appartenere, provenire è predicato verbale

Il Colosseo è (si trova) a Roma. Amed è (proviene da) di Casablanca.

Il pallone è (appartiene a) di Pietro. Giovanni è (vive a) di Rieti.

1

Nelle seguenti frasi sottolinea in blu il predicato verbale e in verde il predicato nominale. Poi cerchia il soggetto.

• L’attore fu intervistato a lungo dai giornalisti.

• A volte Federica risponde in modo sgarbato.

• A causa delle infiltrazioni, i muri della soffitta sono umidi.

• Finalmente la mia squadra ha vinto il campionato.

• Il traffico oggi è veramente caotico.

• Durante l’estate siamo stati ospitati dagli zii a Genova.

Esercizi pag. 169
SINTASSI 92

L’ E L’ AT T R B T O I U

A Carla piace questa borsa.

Ieri abbiamo visto il tuo allenatore.

In analisi logica, qualunque aggettivo che si unisce a un nome e gli “attribuisce” una qualità o una caratteristica prende il nome di attributo. L’attributo concorda con il nome in genere e numero e può riferirsi a qualsiasi termine

Matteo è un bambino vivace Il mio amico Giovanni è ammalato. Sul monte Olimpo vivevano gli dei greci.

L’apposizione è un nome che si unisce a un altro nome per descriverlo meglio. Come accadeva per l’attributo, anche l’apposizione si può riferire a qualsiasi elemento della frase e quindi al soggetto e a tutti i complementi.

1 Nelle seguenti frasi sottolinea le opposizioni.

Ho incontrato diversi amici. Nelle seguenti frasi sottolinea gli attributi.

• Fu servita una gustosa pietanza.

• Metto il berretto verde.

• Ho usato dei colori vivaci.

2

• Andremo a Firenze, capoluogo della Toscana.

• La pasticceria “Dolcezze” produce torte buonissime.

• Angela, l’amica di Giorgia, è molto brava in storia.

Z
O E O I N
SINTASSI 93 Esercizi pagg. 170 - 171
A I P
P
S

1

VERIFICA

Quale delle seguenti è una frase complessa? Segna con una X.

Per tutto il giorno ho ripetuto a memoria la poesia di Giacomo Leopardi.

Andremo in visita al museo e visiteremo le sale delle collezioni romane.

La forte mareggiata ha distrutto completamente i capanni dei pescatori.

La nonna cura con amore le piante di rose del suo giardino.

2

Osserva il soggetto sottolineato nella frase “Ieri è stata una giornata splendida” e segna con una X a quale parte del discorso appartiene.

nome aggettivo pronome avverbio

3

Con quale delle seguenti espressioni si può completare la frase “I vestiti di quello stilista...“ per ottenere un predicato nominale? Segna con una X.

... sono stati esposti in alcuni negozi del centro. ... costano parecchie centinaia di euro. ... sono molto originali nei colori e nei disegni. ... vengono realizzati con stoffe pregiate.

4

Segna con una X il soggetto della frase “Rispetta le persone anziane!”.

Io Tu Egli Voi

5

Nelle seguenti frasi segna con una X la frase minima.

Luigi si ammala spesso.

Ieri la tribuna era gremita di tifosi. Il delfino è un mammifero. Sono arrivato tardi alla festa.

6

Leggi la seguente frase: “L’aroma intenso e invitante della torta al cioccolato si diffondeva per tutta la casa”. A quale parola della frase si riferiscono gli attributi intenso e invitante Segna con una X.

torta cioccolato aroma casa

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

94

IL C E T O M O M P E L N T O T G O G E

Riccardo saluta la maestra Maria legge un libro Il cane mangia un osso

Le parole evidenziate in rosso nelle frasi sono complementi oggetto

Il complemento oggetto o complemento diretto indica la persona, l’animale o la cosa su cui cade direttamente l’azione compiuta dal soggetto.

Il complemento oggetto si collega al predicato senza l’aiuto di alcuna preposizione

Per individuare il complemento oggetto all’interno di una frase è utile, dopo aver scoperto il soggetto e il predicato, porsi le domande chi?, che cosa?: Lucia incontra (chi?) il nonno / Lorenzo guarda (che cosa?) un film / La gatta allatta (chi?) il suo micino

ATTENZIONE!

• Il complemento oggetto completa solo i verbi transitivi: Stiro una camicia./Leggerà un romanzo./Disegneremo un paesaggio.

• A volte il complemento oggetto è preceduto dagli articoli partitivi del, dello, della, dei, degli, delle, che indicano una quantità non definita e possono essere sostituiti da “un po’ di”, “qualche”, “alcuni”: Vuoi dell’insalata? (un po’ di insalata) / Abbiamo visto delle farfalle. (alcune farfalle)

Nelle seguenti frasi sottolinea il complemento oggetto.

• L’autobus percorre una strada trafficata.

• A Roma abbiamo visitato il Colosseo.

• Per i miei capelli uso uno shampoo delicato.

• Nel pomeriggio Irene incontra le sue amiche al parco.

LOGICA

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli articoli partitivi e in blu le preposizioni articolate. Quindi cerchia i complementi oggetto, se ci sono.

• Quando esci compra delle mele, per favore.

• Il suono della suoneria del tuo cellulare è fastidioso.

• La sera amo ascoltare della musica classica.

1
• Dalla nonna ho assaggiato dei pasticcini. SINTASSI 95 Esercizi pag. 172

I C I E E T O N M T I M D P I E T L R N I

I complementi indiretti integrano e arricchiscono il significato della frase minima. Sono solitamente introdotti da una preposizione, semplice o articolata. I complementi indiretti sono tantissimi e vengono classificati in base al significato.

Il complemento di specificazione

Gli elementi evidenziati nelle frasi sono complementi di specificazione. Essi specificano, cioè precisano, il concetto espresso dal termine cui si riferiscono.

Il complemento di specificazione risponde alle domande: di chi?, di che cosa? ed è introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata:

La penna (di chi?) di Cecilia è rossa.

L’albero (di che cosa?) di ciliegie è cresciuto.

La gara (di chi?) dei piloti si svolse sotto la pioggia.

La superficie (di che cosa?) del mare rifletteva la luce.

ATTENZIONE!

Il complemento di specificazione può dipendere da:

• un nome: In questa fotografia di Napoli si vede il Castel dell’Ovo.

• un verbo: Mio padre si occupa di informatica

• un aggettivo: La nostra libreria è piena di libri

I capelli di Luisa sono neri.

Il suono della tromba è squillante.

Completa le frasi con un complemento di specificazione adatto.

• Il caldo ha danneggiato le colture di ortaggi.

• I dipinti sono unici al mondo.

• L’orto è molto curato.

• Ho chiesto un aiuto al fratello

• Sulle colline del mio paese si trovano vaste colture

• La difesa deve interessare tutti.

Esercizi pag. 172
1 SINTASSI 96

Il complemento di termine

Gli elementi evidenziati nelle frasi sono complementi di termine. Essi indicano la persona, l’animale o la cosa su cui termina l’azione espressa dal predicato.

Il complemento di termine risponde alle domande: a chi?, a che cosa? ed è introdotto dalla preposizione a, semplice o articolata:

Ho raccontato (a chi?) a Stefano come sono andate le cose.

Alessia ha messo una toppa (a che cosa?) ai pantaloni

Luca ha portato un mazzo di fiori (a chi?) a mia sorella

Non parteciperemo (a che cosa?) a quella festa

ATTENZIONE!

Il complemento di termine può dipendere da:

• un nome: Mamma ha riferito la notizia agli zii

• un verbo: Ho parlato a tuo fratello

• un aggettivo: Daniela è contraria a questa decisione

La maestra spiega il compito agli alunni

Ho prestato il dizionario a Mario

1

Il complemento di termine può anche essere formato da un complemento: mi, ti, le, gli, ci, vi, loro. Questi pronomi non hanno bisogno della preposizione a; nel caso del pronome “loro”, puoi scegliere se usare la preposizione a oppure no.

I pronomi personali complemento vengono posti prima del oppure collegati al verbo stesso, a formare un’unica parola:

Sono andato da Pietro e gli ho raccontato tutto. (a lui)

Carlo ti ha regalato un fiore. (a te)

Portagli questa lettera per favore. (a lui)

Dimmi la verità! (a me)

Completa le frasi con un complemento di termine adatto.

• Ho riferito la notizia

• Dovresti obbedire .

• Ho mandato un messaggio , ma non mi ha risposto.

• La maestra ha consegnato un libro della biblioteca.

• Ho chiesto di venire con me al cinema.

SINTASSI 97 Esercizi pag. 173

I complementi di luogo

I complementi di luogo indicano il luogo in cui si verifica l’azione o la situazione espressa dal predicato. Si distinguono in:

• complemento di stato in luogo indica il luogo dove si svolge l’azione o in cui si trova qualcuno o qualcosa.

Risponde alle domande: dove?, in quale luogo?

Oggi starò (dove?) a casa

Ci siamo conosciuti (in quale luogo?) a Rimini

• complemento di moto a luogo: indica il luogo verso il quale è diretta l’azione o verso il quale si muove qualcuno o qualcosa.

Risponde alle domande: dove?, verso dove?, verso quale luogo?

Vado (dove?) al parco

Anna si avviò (verso quale luogo?) verso l’uscita

• complemento di moto da luogo indica il luogo da cui prende inizio l’azione o dal quale si muove qualcuno o qualcosa.

Risponde alle domande: da dove?, da quale luogo?

Giovanni è tornato (da dove?) dall’ufficio

Uscirò (da quale luogo?) dalla palestra alle otto.

• complemento di moto per luogo indica il luogo attraverso il quale si passa o attraverso cui ci si muove nel compiere

l’azione espressa dal predicato.

Risponde alle domande: per dove?, attraverso quale luogo?

Siamo passati ( per dove?) per il centro storico

Una lepre è passata (attraverso quale luogo?) tra i cespugli

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di luogo. Poi scrivi di quale complemento si tratta.

• Gli alunni si avviarono verso l’uscita in fila indiana.

• Trovi il libro che cerchi sul tavolo della cucina.

• I ragazzi partirono dal rifugio alpino all’alba.

• Ho visto uno scoiattolo che passava attraverso il prato.

• Il postino ha consegnato un pacco che arriva da Parigi.

• Giulio è andato al mercato della frutta e verdura.

• Dove ti eri nascosto? Ti ho cercato per tutta la città! SINTASSI 98 Esercizi pag. 173

I complementi di tempo

Gli elementi evidenziati sono complementi di tempo: essi, infatti, danno indicazioni rispetto al tempo in cui avviene l’azione.

I complementi di tempo si distinguono in:

• complemento di tempo determinato: indica il momento in cui avviene l’azione o si verifica

la situazione espressa dal predicato.

Risponde alle domande: quando?, in quale momento?, tra quanto tempo?, per quando?

Cerca di essere a casa alle sette

È introdotto da molte preposizioni come di, a, da, in, su, per, tra, fra, durante, dopo… e da locuzioni preposizionali come al tempo di, prima di, dopo di, all’epoca di…

Ci vediamo (quando?) alle otto

Ti telefonerò (tra quanto tempo?) tra un’ora

Ho preso appuntamento ( per quando?) per le venti

Devo prendere una pastiglia (in quale momento?) prima di pranzo

• complemento di tempo continuato: indica per quanto tempo dura l’azione, la situazione espressa dal predicato.

Risponde alle domande: da quanto?, per quanto?, fino a quando?

È introdotto dalle preposizioni per, in, da, durante, oltre e dalle locuzioni prepositive fino a, da allora, a lungo, per sempre…

Vado a lezione di violino (da quanto tempo?) da due mesi

Ho studiato Storia ( per quanto tempo?) per due ore

Resterò al mare (fino a quando?) fino a sabato

1

Lasciami rimanere da Stefano almeno un paio d’ore, tornerò comunque prima delle otto. Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di tempo. Poi segna con una X se sono di tempo determinato (TD) o continuato (TC).

• In due mesi mio fratello ha ottenuto la patente.

• In estate vado al mare per un mese. TD

• Ho appuntamento dal dottore per le dieci.

• Leonora abita a Bologna già da tre anni. TD

• La partenza è prevista per le otto. TD

TD TC
TC
TD TC
TC
TC
SINTASSI 99 Esercizi pag. 174

I complementi d’agente e di causa efficiente

Gli elementi evidenziati in rosso sono complementi d’agente. Essi indicano l’essere animato (persona o animale) che compie l’azione nella frase in cui il verbo è alla forma passiva.

Matteo viene premiato dal giudice di gara.

L’elemento evidenziato in blu è un complemento di causa efficiente Quando l’azione nella frase viene compiuta non da un essere animato, ma da una cosa (concreta o astratta) si parla di complemento di causa efficiente.

I complementi d’agente e di causa efficiente rispondono alle domande da chi?, da che cosa? e sono introdotti dalla preposizione da, semplice o articolata oppure da alcune locuzioni preposizionali: da parte di, per parte di, a opera di, per opera di…

La cena è stata preparata (da chi?) dalla zia. (complemento d’agente)

La stanza è illuminata (da che cosa?) dal sole. (complemento di causa efficiente)

Alice è stata graffiata da un gatto

La cena è stata preparata dalla zia

Il complemento d’agente e di causa efficiente può anche essere costituito dalla particella pronominale ne: Ho visto quel film e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso il complemento d’agente e in blu il complemento di causa efficiente. Quindi cerchia il predicato (ricorda: è sempre una voce verbale coniugata al passivo).

1

La stanza è illuminata dal sole

• L’incidente è stato causato da quell’automobile blu.

• Al concerto, il pianista è stato applaudito a lungo dagli spettatori e dalle spettatrici.

• La squadra di basket che ha vinto il torneo è stata allenata da quel ragazzo.

• Le cabine della spiaggia sono state danneggiate dalla mareggiata.

• Improvvisamente il cielo fu oscurato da nuvoloni carichi di pioggia.

• L’America è stata scoperta da Cristoforo Colombo. SINTASSI 100 Esercizi pag. 175

e improprie con, di, per, in, senza, secondo e dalle locuzioni prepositive alla maniera di, al modo di

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di mezzo o strumento.

• Tramite Laura ti farò avere notizie sul mio viaggio.

• Pietro si reca a scuola da solo in autobus.

• Giovanni ha cucinato una frittata con le uova del pollaio di Carlo.

• Luigi ha tolto dal muro un chiodo arrugginito con le pinze.

Raccontate con calma.
SINTASSI 101 Esercizi pag. 176
Gli alunni camminano in fila indiana
I complementi di causa e di fine o scopo

Gli elementi evidenziati in rosso sono complementi di causa: indicano la causa, il motivo per cui avviene l’azione o si verifica la situazione espressa dal predicato.

Il complemento di causa risponde alle domande: a causa di chi?, a causa di che cosa?, per quale motivo?

È introdotto dalle preposizioni per, di, da, a, con a causa di, per via di, in seguito a, in conseguenza di, a motivo di Gli elementi evidenziati in blu sono complementi di fine o scopo: essi, infatti, indicano il fine, l’obiettivo dell’azione espressa dal predicato, oppure lo scopo a cui è destinato qualcuno o qualcosa.

Il complemento di fine risponde alle domande: per quale fine? con quale scopo? per chi? per che cosa?

È introdotto dalle preposizioni di, da, per, a, in e dalle locuzioni prepositive al fine di, allo scopo di, con il fine di, in vista di

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di causa.

• Carlo, vedendo un topolino, ha urlato per la paura.

• La cerniera dell’astuccio dei colori si è rotta per l’usura.

• In seguito a una caduta dalla bicicletta, mi sono sbucciata un ginocchio.

• Questa sera, per la nebbia, non si vede niente.

2 per il salto. da guardia. da gioco? per Geometria.

Metti in relazione le espressioni della prima colonna con gli adeguati complementi di fine o scopo, in modo da formare frasi di senso compiuto.

• Devo comperare un quaderno

• Luca, dove hai messo le carte

• I Rossi hanno un cane

• L’atleta prese la rincorsa SINTASSI 102 Esercizi pag. 176

1

Segna con una X le due frasi che contengono un complemento oggetto.

Compreremo del prosciutto cotto. Il vetro della finestra è rotto.

VERIFICA

La copertina del libro è sciupata. Al mercato ho visto della bella frutta.

2

Qual è il complemento di specificazione presente nella seguente frase? Segna con una X.

Come regalo per il compleanno, Ada ha chiesto ai suoi amici un libro di ricette.

Per il compleanno. Ai suoi amici. Un libro. Di ricette.

3

Quanti complementi di luogo sono presenti nel seguente testo? Segna con una X.

I ragazzi, usciti da scuola, vanno di corsa nel vicino campo spor tivo a giocare a pallone; restano lì per circa un’ora e poi tornano a casa attraverso il parco.

3 4 5 6

4

Segna con una X la frase in cui la preposizione “a” introduce un complemento di termine.

Il mio nuovo vestito piace molto a tutti i miei amici.

Mia sorella Daniela e il suo fidanzato Fabio si sposeranno a maggio.

In quel negozio vendono dei bellissimi jeans a trenta euro.

Presto andremo per quindici giorni a Ibiza.

5

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi di fine e in blu i complementi di causa.

• Ho scelto il mare a causa della mia allergia.

• Questa non è una palla da pallavolo.

• La strada è chiusa per un incidente.

• Montecatini è una località famosa per le terme.

RIFLETTO

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

6

Completa la seguente frase con il complemento di tempo opportuno. Segna con una X.

Stamattina sono uscito… alle sette e mezza. dall’ufficio. molto in fretta. con il mio cane

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

103

P D E O R I O C E O S M S A P L E F R A S

Leggi le seguenti frasi.

La presentazione terminò.

I ragazzi erano felici.

Avevano assistito a un bello spettacolo.

Queste sono frasi semplici perché ognuna è di senso compiuto ed è costruita intorno a un predicato (terminò, erano felici, avevano assistito).

Ora leghiamo le frasi con le congiunzioni e otteniamo una frase complessa o periodo

La presentazione terminò e i ragazzi erano felici perché avevano assistito a un bello spettacolo

Come puoi osservare, la frase complessa o periodo si è formata unendo le quattro frasi semplici ed è costituita da tante frasi quanti sono i predicati, cioè quante sono le voci verbali:

La presentazione terminò e i ragazzi erano felici perché avevano assistito a un bello spettacolo.

Il periodo è un enunciato di senso compiuto, formato da più frasi semplici in relazione logica fra loro e collegate in vari modi.

Si conclude con un segno di punteggiatura forte ( . / ! / ? ). Le frasi che compongono un periodo si chiamano proposizioni

1

Nelle seguenti frasi scrivi S se la frase è semplice, C se è complessa.

Non c’è frase se non ci sono il verbo e il soggetto, che può essere anche sottinteso.

• Ho comprato questa sciarpa di seta al mercatino settimanale del paese.

• Valentina ha iniziato un corso di nuoto, ma dopo una settimana ha rinunciato.

• Marco e Roberta faranno un viaggio di un mese in Cina.

• I miei genitori hanno detto che andremo a visitare gli scavi di Pompei.

• A scuola, di mattina, abbiamo preparato dei cartelloni.

• Luca promise a Francesca che le avrebbe preparato le lasagne.

Esercizi pag. 177
O
SINTASSI 104
LA

oE F R A S LA P A I R L P I E NC P Z S R I I O O P N O E

Ti racconto una barzelletta che ti farà ridere molto. La mamma mi sgriderà perché ho rovinato il divano.

Luisa ha visitato l’Egitto e mi ha inviato tante belle fotografie.

La frase che è stata sottolineata all’interno di ogni periodo è la frase principale o proposizione principale: ognuna di esse infatti rappresenta l’elemento più importante del discorso perché attorno a essa si dispongono le altre frasi del periodo. Come si riconosce la frase principale? Ecco alcune indicazioni:

• non dipende da nessun’altra, cioè non è introdotta da congiunzioni subordinanti o da pronomi relativi;

• ha il verbo di modo finito;

• è indispensabile affinché la frase, nel suo complesso, abbia un significato compiuto.

Esaminiamo questa frase complessa: Siccome sono stanca perché ho studiato troppo, guarderò un film sgranocchiando dei grissini.

Siccome sono stanca la frase inizia con una congiunzione perché ho studiato troppo la frase inizia con una congiunzione guarderò un film è la frase principale sgranocchiando dei grissini il verbo non è di modo finito

1

Nelle seguenti frasi sottolinea la proposizione principale che la collegano alle altre frasi del periodo. Segui l’esempio.

• Il topo scappò velocemente prima che il gatto lo afferrasse.

• Tornai a casa in fretta perché aveva cominciato a nevicare forte.

• L’indirizzo è sbagliato, quindi la lettera è tornata al mittente.

• Ho saputo che hai vinto la medaglia nel salto in alto.

• Maria è mia amica anche se ogni tanto litighiamo.

• Leo è caduto dalla bici perché non ha visto un sasso.

• Quando è nervoso, Dario fa qualche esercizio di yoga.

SINTASSI 105 Esercizi pag. 177

oS D A E A C O R N I E F R A S LA P Z S R I I O O P N O E

La frase principale può avere attorno a sé altre frasi che si dispongono attorno a lei secondo due modalità: per coordinazione o per subordinazione

La frase complessa che leggi qui accanto è composta da tre proposizioni che corrispondono ai tre verbi. I legami fra le proposizioni sono una virgola e la congiunzione e. Noi potremmo mettere un punto dopo ogni proposizione e il significato del discorso non cambierebbe perché le tre frasi sono indipendenti fra loro e nessuna è più importante dell’altra.

le scrollava e piegava i loro rami.

Le proposizioni coordinate sono indipendenti l’una dall’altra e sono collegate in modo che nessuna sia necessaria all’altra per la completezza del significato. I legami che uniscono le proposizioni coordinate sono:

• i segni di punteggiatura deboli: virgola, punto e virgola, due punti;

• le congiunzioni coordinanti: e, ma, però, o, quindi, invece…

Luigi indossa il maglione perché ha freddo.

Verrei con te se non avessi molti compiti.

Mi lavo i denti dopo aver mangiato.

Scriverò a Sara che è partita per le vacanze.

Ognuna di queste frasi complesse è formata da due proposizioni, che corrispondono a due verbi. Ma le proposizioni che seguono le parole-legame ( perché, se, dopo, che) non sono autonome, dipendono infatti dalle frasi principali che hanno un ruolo più importante.

La proposizione subordinata ha la funzione di espansione e non può reggersi da sola. Essa è sempre collegata alla proposizione principale attraverso le parole-legame che possono essere:

• pronomi relativi: che, per cui, a cui…

• preposizioni: per, da, di…

• congiunzioni subordinanti: perché, poiché, affinché, mentre, sebbene, se…

SINTASSI 106 Esercizi pag. 177

VERIFICA

1

Leggi le seguenti frasi e segna con una X quella complessa.

La partenza per le vacanze purtroppo è stata rimandata di qualche giorno. Dovrei finire questa relazione di Geografia, ma non riesco a concentrarmi.

Il corridore tagliò il traguardo con molto anticipo sugli altri concorrenti.

2

Da quante frasi è formata la seguente frase complessa? Segna con una X.

Mio fratello, poiché è tornato in ritardo, è sgusciato di nascosto in camera sua perché voleva evitare le sgridate che la mamma gli avrebbe certamente dato.

3

Qual è la proposizione principale contenuta nella seguente frase complessa?

Segna con una X.

Quando aprì il frigorifero, Alessandro rimase molto deluso perché non c’erano più succhi di frutta con cui dissetarsi.

Quando aprì il frigorifero Alessandro rimase molto deluso perché non c’erano più succhi di frutta con cui dissetarsi

4

Con quale congiunzione coordinante uniresti le seguenti frasi? Segna con una X.

Francesco pensa solo a giocare a baseball. I suoi risultati scolastici non sono positivi.

eppure tuttavia perciò oppure

5

Collega le proposizioni principali, scritte a sinistra, con le adeguate proposizioni subordinate.

• Sono rimasto a letto tutto il giorno perché è appassionata di fumetti.

• Nicoletta si mise a piangere nonostante fossero passati molti anni.

• Mia sorella compra quel giornalino poiché avevo l’influenza.

• Ho riconosciuto subito Luca quando vide il suo disegno strappato.

SUL MIO LAVORO

• Questa verifica per me è stata?

• Mi sono sembrati più semplici gli esercizi numero

• Mi sono sembrati più difficili gli esercizi numero

RIFLETTO
1 2 3 4
107

ILINGUAGGI SI INCONTRANO...

Paul Gauguin iniziò a dipingere per gioco, poi scoprì di amare tanto la pittura da dedicarsi completamente ad essa. Da Parigi, dove era nato, fece numerosi viaggi in Polinesia e infine vi si stabilì, attirato da quel mondo caldo e dal mare cristallino. Dipinse i paesaggi e le persone con colori intesi, senza sfumature: le forme emergono dal contrasto delle tinte.

ARTE

• Prova a realizzare il ritratto della ragazza descritta nella pagina a fianco.

MUSICA

• Mentre disegni, puoi ascoltare L’estate da La quattro stagioni di Antonio Vivaldi.

Paul Gauguin, Donna col mango, Baltimora, Collezione Cone
SINTASSI 108

UN VISO

La testa, una meraviglia. In un ovale di indescrivibile grazia, mettete due occhi neri sormontati da sopracciglia d’un arco così puro da sembrar dipinto; velate questi occhi di lunghe ciglia che, abbassandosi, gettano ombra sulla tinta rosata delle guance; tracciate un naso fine, dritto, spiritoso, dalle narici leggermente schiuse.

Disegnate una bocca regolare, le cui labbra si aprono con grazia sui denti candidi come il latte; colorite la pelle di quel velluto di pesca che nessuna mano ha mai sfiorato, e avrete l’insieme di quella testa incantevole.

I capelli di un bel nero lucente, ondulati o no che fossero per natura, le s’aprivano sulla fronte in due larghe bande, e si perdevano dietro il capo, lasciando intravedere un poco delle orecchie, dalle quali brillavano due diamanti.

NEL CAMPO

… e nel campo

una ragazza con le ciglia lunghe come spighe d’oro che negli occhi raccoglie i chiari covoni del cielo e canta…

Canta la ragazza e io l’ascolto.

Lucian Blaga

• Riscrivi le frasi sottolineate nel brano di Alexandre Dumas e completa con il soggetto mancante.

• Individua e sottolinea nella poesia di Lucian Blaga le voci verbali che hanno come soggetto “la ragazza”.

SINTASSI 109

E LA L A O I G NG G U I

Z I O I CA

Gli esseri umani entrano in relazione con gli altri per soddisfare le proprie necessità, per instaurare o consolidare rapporti affettivi o di lavoro, per scambiare idee, sentimenti, desideri, informazioni, opinioni, risolvere problemi, raccontare esperienze quotidiane...

Essi possiedono quindi, dentro di sé, la capacità naturale di comunicare.

La comunicazione permette di trasmettere e di ricevere informazioni e messaggi. Il termine comunicare, infatti, significa “mettere qualcosa in comune con gli altri”.

In ogni comunicazione sono sempre presenti sei elementi:

• l’emittente: chi parla, chi emette il messaggio;

• il destinatario: chi riceve il messaggio;

• il messaggio: ciò che viene comunicato, il contenuto;

• il referente: l’argomento a cui si riferisce il messaggio;

• il canale: il mezzo fisico attraverso il quale si trasmette il messaggio (aria, luce, carta, telefono, cavi elettrici, web…);

• il codice: l’insieme dei segni, cioè il linguaggio verbale o non verbale che si usa per formulare il massaggio.

destinatario/a messaggio canale codice

emittente canale messaggio canale destinatario/a

Per far sì che la comunicazione si realizzi pienamente, occorre tener conto anche del contesto, cioè della situazione concreta, in cui essa avviene. IL C
emittente referente M O U N N E
CONTESTO codice COMUNICAZIONE 110 Esercizi pag. 178

U I A O G G L I N G

Quando le persone vogliono entrare in contatto con gli altri, e quindi trasmettere un messaggio, utilizzano dei segni:

• segni gestuali (possono fare dei gesti o dei movimenti con le braccia, gli occhi...);

• segni figurati (possono usare disegni, cartelli, simboli...);

• segni linguistici (possono mandare messaggi orali, cioè a voce, e messaggi scritti).

Con il termine linguaggio si intende la capacità che hanno le persone di comunicare tra loro attraverso segni o insiemi di segni stabiliti da coloro che lo usano e organizzati secondo determinate regole.

Il linguaggio verbale si serve delle parole e ci permette di scambiare messaggi parlando e scrivendo, ma non è l’unico sistema per comunicare.

Esistono infatti numerosi linguaggi non verbali che inviano i messaggi attraverso suoni, gesti, colori, luci, immagini, disegni..., cioè con segni che gli esseri viventi percepiscono attraverso i sensi.

Ciao!

Come stai?

Le congiunzioni servono a unire due o più parole di una stessa frase o due frasi.

I linguaggi non verbali, però, presentano dei limiti: non sono sempre chiari e non riescono a esprimere concetti e messaggi complessi, mentre il linguaggio verbale può trasmettere qualsiasi tipo di comunicazione.

E P E R N I I C A R C S O E M G U N
IL COMUNICAZIONE 111 Esercizi pag. 178

Il linguaggio verbale è:

• ricco: può esprimere ogni messaggio con chiarezza e completezza; può parlare di cose concrete o di concetti astratti; può ricordare esperienze del passato o immaginare progetti futuri;

• creativo: può arricchirsi e ampliarsi all’infinito con nuove parole legate a nuovi contenuti;

• economico: può, con la combinazione di pochi segni, costruire un numero infinito di parole e quindi di messaggi;

• universale: può essere utilizzato da tutti gli esseri viventi.

Matteo ha preso il morbillo, ora gli prescrivo alcuni farmaci.

112 Esercizi pag. 178
COMUNICAZIONE

R T E R G I I S

I L I C I S I N G T U I

Se vogliamo che la nostra comunicazione abbia successo, dobbiamo adeguare il nostro messaggio al contesto, cioè al luogo e alla situazione in cui ci troviamo e alle persone a cui ci rivolgiamo. Perciò usiamo un registro linguistico diverso, cioè modi ed

Per favore, signora Rossi, Sveva può venire a fare i compiti a casa mia?

Datti una mossa!

Vieni a fare i compiti a casa mia.

COMUNICAZIONE 113 Esercizi pag. 178

COMUNICAZIONE

LE P E A R O L P E A R O L P I R T E S O T IN E LE

In questa conversazione, sono presenti molte parole inglesi entrate nell’uso quotidiano.

Alcune si traducono con un solo termine, altre con un insieme di parole.

weekend fine settimana

trekking passeggiata per sentieri pullover maglione

camper furgone attrezzato come abitazione

Allora, dove si va questo weekend?

Molte sono le parole straniere entrate nella nostra lingua. Si tratta di un fenomeno dovuto agli scambi culturali e commerciali fra le nazioni.

Nel nostro lessico sono entrate parole:

• francesi: garage, toilette, peluche, foulard, bignè, gilet, boutique...

• inglesi: camper, scooter, spider, mountain bike, jogging, slalom

• tedesche: wafer, krapfen, wurstel, strudel, emmental... Anche parole italiane, però, sono passate nel lessico di altre lingue.

Ogni lingua è viva, cioè si modifica e si arricchisce di parole nuove per indicare nuovi concetti, nuove idee e invenzioni, nuovi prodotti o strumenti. Queste parole si chiamano neologismi: drone, cliccare, bannare...

Saliremo con il camper fino al Monte Falterona, poi faremo un bel trekking di cinque ore. Prendi con te un pullover e la macchina fotografica.

Alcuni argomenti, legati ad attività, professioni e discipline di studio, vengono trattati con un linguaggio particolare, detto linguaggio settoriale

Ogni linguaggio settoriale usa parole specifiche che indicano con chiarezza e precisione strumenti, concetti, nozioni, operazioni, contenuti relativi a una determinata attività.

I linguaggi settoriali si usano in diversi ambiti: sport, informatica, matematica, giornalismo, scienze, politica, economia, medicina, geografia, cinema, musica, arte, ecologia, meteorologia, botanica, astronomia...

NU OV E
114

C R I O E C A MU N

CON GLI A L T R I

La prima forma di comunicazione era basata sul linguaggio del corpo del volto, insieme a suoni gutturali e grida. Poi, attraverso una graduale evoluzione, l’essere umano maturò anche la capacità di “parlare” attraverso un

Ma la più importante invenzione del genere umano, avvenuta molto tempo dopo la nascita del linguaggio, fu la e consente tuttora, di conservare le parole nel tempo e di inviarle a distanza.

In seguito i Fenici inventarono l’alfabeto: a ogni suono corrispondeva un segno. Era un alfabeto di sole consonanti. I Greci lo perfezionarono aggiungendo le vocali.

I Romani adottarono l’alfabeto greco, modificandolo.

la scrittura cuneiforme,

Da quello romano deriva l’alfabeto che usiamo oggi.

La storia della nostra lingua

Nella nostra penisola, fino a mille anni avanti Cristo, vivevano diversi popoli e ognuno di essi parlava la propria lingua. Poi i Romani conquistarono tutta la penisola italica e quasi tutti i territori d’Europa.

A Roma, città fondata secondo la leggenda da Romolo e Remo nel 753 a.C., si parlava il latino. Roma iniziò la sua espansione conquistando prima tutta l’Italia, poi quasi tutti i territori dell’Europa. I Romani obbligarono i popoli conquistati a parlare il latino che, in ogni regione, si sovrappose alle lingue originarie, parlate dai popoli indicati nella carta qui accanto.

3
COMUNICAZIONE 115

Nacquero così nuove forme di latino chiamate volgari, da “volgo”, che significa ”popolo”. Oggi alcune lingue, come l’italiano, il francese, lo spagnolo e il rumeno, derivano dal latino.

Sao ka kelle terre per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte sancti Benedicti.

Questo è

il primo documento scritto in lingua volgare.

Fu scritto nel 960 per definire la proprietà di un terreno.

Per molto tempo le persone colte continuarono a parlare e a scrivere in latino, ma dopo l’anno Mille alcuni poeti e scrittori composero le loro opere in lingua volgare. Uno di questi componimenti è il “Cantico delle creature” di Francesco d’Assisi:

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione.

Soltanto dopo la Seconda guerra mondiale, quindi circa 80 anni fa, i mezzi di comunicazione (la radio prima e la televisione poi) insieme alla frequenza scolastica divenuta obbligatoria per tutti i bambini e le bambine, hanno permesso che l’italiano si diffondesse come lingua comune dell’intera nazione.

116
COMUNICAZIONE

LA

L A I N G U

D T I T A L I E E I

Le lingue volgari, derivate dalla mescolanza del latino con le lingue originarie delle popolazioni italiche sottomesse, diedero origine ai nostri dialetti.

Fra queste lingue volgari, quella fiorentina venne scelta come lingua nazionale dell’Italia.

La carta ti mostra come si dice “signore” nei diversi dialetti italiani.

Oggi la lingua nazionale è parlata e scritta da tutti i cittadini italiani.

sior sciùr signour

sior monsù signor

sciu sor

signori

L’italiano che parliamo oggi è formato da parole che derivano dalla trasformazione del latino parlato dal popolo: (latino) stella (volgare) stellam (italiano) stella

Alcune parole latine sono però ancora in uso nella lingua italiana: idem (= la stessa cosa) bis (= ancora) gratis (= gratuitamente)

signò

signò

signuri

signeuri

signò

gnuri

sior sor sor signò
COMUNICAZIONE 117

VECCHIO LIBRO

Giulia rimase a bocca aperta quando la vecchia prozia Gertrude le mise tra le mani il misterioso pacchetto. All’interno della sgargiante carta argentata c’era un vecchio libro.

– Ormai sono troppo vecchia per le favole, meglio regalarlo a te, piccola Giulia, sono sicura che ti piacerà – affermò Gertrude con la sua voce raschiante e un guizzo malefico nelle iridi da megera.

Sulla copertina era disegnato un castello, un vecchio e logoro maniero dall’aria inquietante. Il maniero era avvolto da un alone intriso di morte e a Giulia parve persino di scorgere qualcuno dietro uno dei grandi finestroni spalancati. Qualcuno che prima non c’era. Le sue mani si aprirono di scatto e il tomo cadde. Il tonfo che produsse attirò l’attenzione della prozia che, come un falco, le puntò addosso i suoi piccoli occhiacci cattivi. La sua bocca era tirata in una smorfia crudele mentre a passi veloci le si accostava.

– Devi custodirlo con cura, piccola peste, altrimenti lo rovinerai! – le sibilò contro raccogliendolo da terra, e glielo porse in maniera assai brusca.

Giulia la fissò annichilita senza nemmeno riuscire ad allungare le mani. Fu la sua amichetta Sofia a prenderlo e a offrirsi di portarlo nella cameretta di Giulia, in modo che nessuno potesse rovinarlo.

Il resto della festa procedette in modo ordinato.

Erano le nove di sera quando anche l’ultimo invitato lasciò la casa. La mamma esortò la sua bambina ad andare a dormire, dopo la faticosa giornata di festeggiamenti.

Giulia si mise sotto le coperte in attesa che la madre arrivasse a darle il bacio della buonanotte, invece la sentì parlare al telefono. Aveva la voce spaventata e Giulia intuì dal tono che parlava di Sofia, la sua compagna di scuola. Quando la mamma entrò nella stanza, Giulia le chiese con un filo di voce: – Mamma, cos’ha Sofia?

– La tua compagna di classe non sta molto bene... L’hanno portata all’ospedale, ma non preoccuparti, sono sicura che non è nulla di grave – le spiegò la madre con un sorriso tirato.

A1

Che cosa hanno in comune i seguenti nomi?

pacchetto • copertina • finestroni • occhiacci

A. Sono tutti derivati.

C. Sono tutti alterati.

B. Sono tutti composti.

D. Sono tutti collettivi.

PROVA 1
1 5 10 15 20 25 IL
Fiorella Rigoni, in Halloween Tales, La Mela Avvelenata
118 VERSO L’INVALSI

A2

Leggi la seguente frase (righe 1-2) e la relativa analisi logica.

La vecchia prozia le mise tra le mani il misterioso pacchetto.

soggetto + attributo compl. di termine predicato verbale compl. di luogo compl. oggetto + attributo

Quale tra le seguenti frasi è formata dalle stesse parti della frase qui sopra?

A. La piccola fatina gli spruzzò sul viso una polverina magica.

B. Un grosso cane gli afferrò con i denti la manica della giacca.

C. L’esperto falegname tagliò il tronco con una sega elettrica.

D. L’agile acrobata si lanciò nell’aria sul suo trapezio oscillante.

A3

Quale funzione svolge la parola “che” nella frase “Giulia si mise sotto le coper te in attesa che la madre arrivasse a darle il bacio della buonanotte” (righe 22-23)?

A. È una congiunzione.

B. È un pronome relativo.

C. È un pronome esclamativo. D. È un aggettivo interrogativo.

A4

A quale grado è espresso l’aggettivo “assai brusca” (riga 15)?

A. Grado positivo.

C. Grado superlativo relativo.

B. Grado comparativo di maggioranza.

D. Grado superlativo assoluto.

A5

A quale categoria grammaticale appartiene la parola “qualcuno” nella frase “A Giulia parve di scorgere qualcuno dietro uno dei grandi finestroni spalancati” (righe 8-9)?

A. È un pronome dimostrativo. B. È un aggettivo dimostrativo.

C. È un pronome indefinito. D. È un aggettivo indefinito.

A6

Che tipo di verbo è quello sottolineato nella frase “Devi custodirlo con cura” (riga 14)?

A. È un verbo impersonale. B. È un verbo ausiliario.

C. È un verbo servile. D. È un verbo riflessivo.

119 VERSO L’INVALSI

B1

B8 VERSO L’INVALSI

B2

In quale gruppo le parole sono state separate in radice e desinenza in modo corretto?

alber-o, frecc-ia, paro-le, carot-a sentier-o, mar-e, mont-e, spiagg-ia pes-ci, gior-no, fuo-chi, stud-io panc-he, chio-do, fredd-o, pae-se

Nella frase “Lucia ha ingerito una caramella”, il sinonimo più appropriato del verbo “ha ingerito” è:

ha mangiato. ha masticato. ha deglutito. ha respirato.

B3

In quale frase il punto è stato inserito correttamente?

I calciatori entrano negli spogliatoi. Indossano la divisa. Ho comprato un chilo di mele al mercato c’erano. Anche delle belle pere.

Giovanni ha guardato la TV: hanno trasmesso. Molti servizi sulla missione spaziale.

Lucia sistema nel vaso. Le rose che ho ricevuto per il suo compleanno.

B4

Nella frase “Il fratello minore di Alice è un ragazzo allegro, sempre disposto a far divertire tutti con le sue battute spassose e le sue imitazioni esilaranti”, quanti sono gli aggettivi qualificativi?

3 4 5 6

B5

Quale frase è espressa in forma attiva?

Giulio è stato lodato dal maestro. Andrea racconta sempre della Spagna. Il tavolo è stato realizzato con legno di noce. Mio fratello è stato visitato dal pediatra.

B6

Quante preposizioni, semplici e articolate, sono presenti nella frase “Siamo saliti sull’autobus che porta al cinema con il cuore in gola per aver fatto la strada di corsa”?

5 6 7 8

B7

Nella frase “Al mattino, prima dell’alba, il cielo si tinge di colore rosa”, il soggetto è: il mattino l’alba il cielo il colore rosa

In quale delle seguenti serie di plurali è presente un errore?

PROVA 2
spiaggie, docce, mance, valigie rocce, malvagie, grigie, bilance magie, schegge, guance, pellicce sudicie, antologie, borracce, piogge 120

B9

B10

Osserva la parola “antipasto”. In quale delle seguenti parole il prefisso -anti ha lo stesso significato?

antifurto antipanico antibagno antipulci

Quale funzione svolgono i due punti (:) nella frase “La maestra Valeria ha un’idea ben precisa sulla gita da proporre ai genitori: una visita all’acquario di Genova”?

Introducono un elenco. Introducono un discorso diretto.

Introducono un esempio. Introducono una spiegazione.

B11

Quale dei seguenti gruppi di nomi contiene soltanto nomi astratti?

energia, noia, genialità, diario golosità, posata, simpatia, virtù fedeltà, malinconia, sipario, violenza allegria, dolore, pazienza, panico

B12

Indica il grado di comparazione dell’aggettivo presente nella frase “Giulia è la meno scontrosa della classe”.

Comparativo di maggioranza

Superlativo relativo

Comparativo di minoranza Superlativo assoluto

B13

Che tipo di verbo è quello sottolineato nella frase “Sembra che Giorgia abbia l’influenza”?

È un verbo impersonale. È un verbo ausiliario. È un verbo servile. È un verbo passivo.

B14

Nel seguente elenco di avverbi di modo c’è un intruso. Qual è?

bene • male • liberamente • facilmente • penzoloni • parecchio • volentieri • attentamente penzoloni volentieri parecchio male

B15

In quale frase la parola “che” è congiunzione?

Che desideri per cena? Ho trovato il regalo che cercavo per mia sorella. Che vestito stupendo! La mamma dice che sono cresciuto di tre centimetri.

B16

Quale serie di predicati verbali può avere il complemento diretto (o oggetto)?

passeggiare, sollevare, ritagliare, andare regalare, socchiudere, strappare, desiderare amare, ascoltare, nascere, tritare attraversare, nevicare, guardare, camminare

121 VERSO L’INVALSI

B17

Quale frase contiene un predicato nominale?

Il gatto era salito sul tetto della casa.

Le chiavi della macchina sono in sala. Purtroppo l’estate ormai è lontana. Tiziano è caduto durante gli allenamenti.

B18

Le parole “rassicurante”, “inquietante”, “illuminante”, che possono essere usate anche come aggettivi, sono verbi espressi con un modo indefinito. Quale?

Infinito presente. Infinito passato.

Participio presente. Participio passato.

B19

In quale gruppo di parole composte c’è un intruso?

contromano, controluce, controllore, controparte, controfigura scaldamuscoli, scaldabagno, scaldavivande, scaldaletto parafulmine, paracadute, paravento, parastinchi, parafango portaombrelli, portacarte, portafogli, portamatite, portabandiera

B20

Solo in una delle seguenti frasi “la” NON ha la funzione di pronome. Quale?

Ho visto Graziella e la vorrei invitare alla mia festa.

Non conosciamo la trama del film, ma ci hanno assicurato che è bello.

Vedi quella scatola sopra l’armadio? Me la puoi prendere, per favore?

Roberta è arrabbiata con Martina e non la saluta più.

B21

Quanti attributi sono presenti nella frase “Su un ripido pendio, tra l’erba fresca e bagnata, spuntavano piccole fragoline di bosco”?

3 4 5 6

B22

A quale voce verbale corrisponde la seguente analisi grammaticale?

Voce del verbo decidere, 2a coniugazione, modo indicativo, tempo trapassato prossimo, 2a persona plurale

voi avete deciso voi decideste voi avrete deciso voi avevate deciso

B23

Qual è l’analisi logica corretta della frase “Il cielo grigio promette pioggia”?

Soggetto, predicato verbale, complemento di causa.

Soggetto, predicato nominale, complemento oggetto.

Soggetto, attributo, predicato verbale, complemento oggetto.

Soggetto, predicato verbale, complemento di specificazione.

PROVA 2
122 VERSO L’INVALSI

124 L’ortografia

127 L’elisione

128 Il troncamento e la divisione in sillabe

129 La punteggiatura

130 La struttura delle parole • Le parole derivate, alterate e composte

131 Le famiglie di parole

132 I sinonimi e i contrari

132 Le parole generali e le parole specifiche

133 Gli omonimi e le parole polisemiche

134 I campi semantici • Il linguaggio figurato

135 Il nome • Il genere del nome

136 Il numero del nome • I nomi difettivi e sovrabbondanti

137 Il plurale dei nomi composti

138 L’articolo

139 L’aggettivo qualificativo

142 I pronomi personali

144 Gli aggettivi e i pronomi possessivi

145 Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi

146 Gli aggettivi e i pronomi indefiniti

147 Gli aggettivi e i pronomi numerali • Gli aggettivi e i pronomi esclamativi e interrogativi

148 I pronomi relativi

150 Il modo indicativo

152 Il modo congiuntivo

153 Il modo condizionale Il modo imperativo

154 I modi indefiniti

156 I verbi impersonali

157 I verbi servili

158 I verbi transitivi e intransitivi

160 I verbi attivi e passivi

162 I verbi riflessivi

163 I verbi irregolari

165 Le preposizioni • Le locuzioni prepositive

166 L’avverbio

167 Le congiunzioni

168 Le congiunzioni coordinanti • Le congiunzioni subordinanti

169 La frase • La frase minima • Il soggetto e il predicato

170 L’attributo

171 L’apposizione

172 Il complemento oggetto • Il complemento di specificazione

173 Il complemento di termine • I complementi di luogo

174 I complementi di tempo

175 I complementi d’agente e di causa efficiente

176 I complementi di mezzo e di modo • I complementi di causa e di fine

177 Il periodo e la frase principale • Le preposizioni coordinate e subordinate

178 Il linguaggio • Gli elementi della comunicazione • I registri linguistici

INDICE

L’ORTOGRAFIA

1

Completa le frasi con ho, o oppure oh.

• detto a Marco di telefonarmi quando arriverà a Palermo.

• Questa bicicletta l’ comprata un anno fa.

• , il tuo cucciolo è stupendo! Anch’io vorrei un cagnolino un gattino.

• In frigorifero del succo di pompelmo, preferisci un tè freddo?

• Non è vero che offeso Luca.

2

Nelle seguenti frasi sottolinea la forma corretta tra quelle proposte.

• Ieri hai / ahi / ai giardini ho incontrato Davide: era insieme hai / ahi / ai suoi amici.

• Perché ce l’ hai / ahi / ai con me? Mi hai / ahi / ai evitato per tutta la giornata.

• Hai / Ahi / Ai miei amici piace andare al cinema.

• Mi hai / ahi / ai fatto paura con quella maschera di Carnevale: perché non fai uno scherzo anche hai / ahi / ai nostri compagni di scuola?

• Hai / Ahi / Ai, che male! Vuoi stare attento con quel bastone?

Completa le frasi con ha, a oppure ah.

• Gianni ricevuto una buona valutazione in Matematica.

• Ieri sera avrei voluto andare teatro, ma ero troppo stanca e così ho preferito mettermi letto leggere qualcosa di rilassante.

• , che meraviglia questo panorama!

• tutti piacerebbe viaggiare e visitare città e paesi lontani.

• Facciamo una bella partita scacchi?

• , è così che si studia? Con lo stereo tutto volume e i fumetti in mano?

Nelle seguenti frasi cancella la forma errata tra quelle proposte.

• Giulio ed Enrica anno / hanno fatto provviste per un anno / hanno intero.

• Sapevi che Anna e Rita anno / hanno deciso di cambiare scuola?

• L’anno / hanno scorso ho visto il concerto di Marco Mengoni a Firenze.

• Anno / Hanno detto che sono stato scortese, ma non è vero, sono loro che anno / hanno messo a dura prova la mia pazienza.

• Un anno / hanno fa ho prestato a Luigi un libro che non mi ha ancora restituito.

3
4
124 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 4-5

5

Trasforma al plurale le seguenti parole. amico manica foca granchio medico orco portico fatica elastico manico arco musica bosco fisico bacio

6

Completa le parole con ge, gi, ghe, ghi.

ranio glio pardo rlanda pre era an lo spa tti pa na rasole catalo accio nerosità in ottire imma nazione ntilezza riglio

7

Completa le frasi trasformando al plurale le parole tra parentesi.

• Al Museo egizio di Torino ho visto molti (sarcofago) di grande interesse.

• Oggi non farò il bagno in mare, ci sono troppe (alga)

• La nonna prepara diversi tipi di (sugo) con le verdure.

• Queste (riga) sono perfette: hai usato il righello?

• Mi piacciono gli (asparago) con le uova sode.

• I (dialogo) della commedia sono scritti con molta cura.

8

Completa le parole con cu oppure qu.

• La stodia nella ale ripongo i miei occhiali si è s cita.

• Il riccio è un animale ricoperto da a lei, ma è inno o.

• L’insegnante mi ha posto un esito a i non ho saputo rispondere.

• I cir iti sui ali corrono le auto della Formula Uno sono sempre più veloci.

• Giulia s ote il tappeto dalla polvere e lo per ote con il battipanni.

• Fabio è un bravo oco e prepara piatti di prima alità.

• Per la s ola ha comperato un aderno a righe uno a adretti.

125 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 4-5

9

Completa le parole con c, q, cq, qq, cc. tran uillo rin uorare e uestre a uolina so uadro ris uotere uestore con uista in uinato a uazzone uota a uario a udire cir uito ta uino Pas ua

10

Sottolinea le parole scritte in modo corretto.

bilietto • maglione • consilio • sciogliere • cammelliere • riglievo • milione • cespulio • soglievo • candeliere • bersalio • cavagliere • foglio • oglio • coniglio

11

Completa le frasi con gli oppure li.

• La squadri a delle Frecce Tricolori si esibì in spericolate acrobazie aeree.

• Il protagonista del film che ho visto ieri era un a eno.

• Quell’uomo mi è sembrato un imbro one e non ho creduto.

• La vigi a di Natale, tutta la mia fami a si riunisce per festeggiare.

• L’o era è caduta e ha macchiato tutta la tova a.

12

Per ogni coppia di parole, sottolinea la forma corretta.

pignia / pigna niente / gnente miniera / mignera disegniamo / disegnamo

vigneto / vinieto gegno / genio cerniera / cergnera giardignere / giardiniere riugnone / riunione spegnere / speniere bagnio / bagno comignolo / cominiolo

13

Completa le parole con z, zz, s, ss. aggre ione competi ione previ ione esposi ione rifle ione medica ione ione ecce ione accen ione

14

Scrivi il nome suggerito dal verbo. Fai attenzione all’uso corretto di -zione, -sione, -ssione. coniugare confessare sopprimere .......................................................... donare ........................................................................ vedere agire pubblicare emergere opprimere evacuare

126 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 4-5

L’ ELISIONE

1

Nelle seguenti frasi inserisci l’apostrofo dove è necessario.

• Lo anno prossimo andrò in Inghilterra, non con lo aereo, ma con la automobile.

• Mi piace la insalata condita con lo olio di oliva e lo aceto balsamico.

• Ho fatto tardi allo appuntamento, a questa ora la mia amica se ne sarà già andata.

• Lo intervallo dura circa venti minuti e di solito si fa fuori dalla aula.

• Alla amica di Roberta hanno regalato un bello anello di oro.

• Ho tirato fuori dallo armadio lo abito che indosserò per la festa.

2

Correggi le espressioni aggiungendo l’apostrofo e riscrivile.

daltra parte tuttal più dora in poi allincirca daltronde senzaltro daccordo tuttaltro

3

Inserisci l’apostrofo dove è necessario.

• Lente che organizza ferie per anziani regala a ciascuno una piccola lente.

• Per la folla in Piazza Duomo si procedeva a passo duomo.

• Hai letto quanto costa il prosciutto? 28 euro letto.

• Rientrai a sera inoltrata: non mi ero accorto che sera fatto tardi.

• Quando l’aereo atterrò era luna e in cielo brillava una luna piena.

Nelle seguenti frasi cerchia la forma corretta, tra le due proposte.

• Quello / Quell’ attimo resterà per sempre nella mia memoria.

• Il tuo comportamento non mi sembra un bello / bell’ esempio di educazione.

• Non voglio più parlarne: quello / quell’ esame è stato un / un’ / una autentica impresa.

• Alla / all’entrata della chiesa si trovava la statua di Sant’ / Santo Antonio.

• Non ho avuto nessun / nessun’ altra occasione per tornare a Roma.

• Ma dove / dov’ era la mia sciarpa? E chi la / l’ ha messa lì?

• Questo / quest’anno mi iscriverò a un corso di karate.

4
127 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 6 - 7

IL TRONCAMENTO E LA DIVISIONE IN SILLABE

Completa le frasi con la forma adatta scegliendola tra quelle tra parentesi.

• Tuo fratello a casa. Tu, invece, a prendere il libro. (va / va’)

• a Giulia questa medicina per la nonna. Sta andando lei, che è malata. (da / da’)

• alla mamma venire a parlare con l’insegnante lunedì. (di / di’)

• presto, siamo già in ritardo! La tua compagna invece non mai tardi e ci starà già aspettando. (fa / fa’)

• seduto qui un attimo! Ada finendo di vestirsi. (sta / sta’)

2

Sottolinea le parole che hanno subito un troncamento e indica tra parentesi la lettera (o le lettere) che è caduta. Segui l’esempio.

o

• L’allenatore, durante la prova di corsa, registrò i tempi di ciascun atleta. ( )

• Non hai alcun motivo di preoccuparti, hai fatto un buon lavoro. ( )

• Questo mal di denti mi procura un gran tormento. (................./.................)

• Tra Gianni e Luca non c’è stato nessun litigio. ( )

• In aula c’era un gran baccano, poi l’insegnante chiese il silenzio.( )

• Per favore, vorrei sapere qual è la casa del signor Verdi. ( )

3

Scrivi tra parentesi il numero delle sillabe da cui è formata ogni parola.

gli ( ) pane ( ) improvvisamente ( ) gomma ( ) vocabolario ( ) per ( ) porta ( ) inarrestabile ( ) cuocere ( ) prosciutto ( ) un (.........) buio (.........) fantascientifico (.........) fiasco (.........) reagire (.........) con ( ) tuorlo ( ) acquazzone ( ) gioia ( ) liquirizia ( )

Dividi in sillabe le seguenti parole. Segui l’esempio.

5

4 Tutte le seguenti divisioni in sillabe sono errate. Riscrivile correttamente.

cor / ren / te • ristagnare • leone • teatrale • abbrustolire • elementare • pasticcione • diagnosi • Europa • annacquare • disprezzo • ignobile • aquilone • alcolico • conquistare

ma/ni/gli/a vir/tu/a/le reu/ma/tis/mo tas/tie/ris/ta inte/rru/zio/ne

1
128 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 8 -9

12

LA PUNTEGGIATURA

Nelle seguenti frasi, il punto fermo è stato collocato in modo errato. Inseriscilo nella posizione opportuna, correggendo le lettere maiuscole.

• Tutti i bambini conoscono bene il cartone animato. “Pinocchio”, pochi però hanno letto il libro di Collodi.

• Se avessi tempo verrei con te a fare una passeggiata purtroppo. Devo scappare a casa.

• Al museo ho ammirato alcuni reperti archeologici. Di grande valore storico essi erano protetti da sofisticati allarmi antifurto.

Nelle seguenti frasi inserisci le virgole mancanti.

• Oggi pomeriggio dopo aver fatto i compiti andrò al cinema con i miei amici.

• Ogni strumento musicale ogni suono ogni rumore ogni voce ha il proprio timbro.

• Le palpebre richiudendosi riparano gli occhi dalle luci violente e dalla polvere.

• C’era molto movimento alla festa: chi ballava chi chiacchierava chi suonava la chitarra e chi pensava solo al buffet.

3

Nelle seguenti frasi inserisci i punti interrogativi e i punti esclamativi mancanti.

• Oh, non posso credere ai miei occhi Ma sei proprio tu

• Dimmi, è già arrivata la lettera che sto aspettando

• Santo cielo Sei sempre il solito

• Mi vuoi raccontare com’è andata la faccenda

• Adesso basta Rimettete la stanza in ordine e cominciate a studiare

Leggi il seguente brano e inserisci la punteggiatura adatta.

Il cane aveva cambiato posizione. Non giaceva più tutto su un fianco ma un po’ sulla pancia e un po’ sul fianco la testa era posata sulle zampe davanti ma la sinistra si vedeva che gli faceva male Buongiorno gli gridammo entrando e lui voltò la testa verso di noi e fece un guaito Ha risposto esclamò Silvano Rossella gli si avvicinò e gli domandò Perché hai buttato via le coper te Non sai che fa freddo Ora te le accomodo io per bene tu fai il bravo e resta sotto a dormire E quando sarai guarito verrai con noi a giocare A ogni complimento il cane agitava il codino così capivamo quel che gli piaceva e non gli piaceva

M. Lodi, Il mistero del cane, Giunti, Firenze

4
129 ORTOGRAFIA ESERCIZIARIO Volume pag. 11

1

LA STRUTTURA DELLE PAROLE

Sottolinea le due parole invariabili presenti nel seguente elenco.

dormono • cortese • una • certi • divano • ballare • dove • nessuno • finirete • questi • la • attore • ridere • quando • dicono • allegro • verde

2

Sottolinea la radice e cerchia la desinenza nelle seguenti parole.

vedono • pilota • simpatici • finestre • regalarono • cuochi • musicale • dolce • fiori • finiranno • paniere • argenteria • cavalli • felicemente • pastello

LE PAROLE DERIVATE, ALTERATE E COMPOSTE

1

Per ogni parola primitiva, scrivi una parola derivata aggiungendo un suffisso opportuno. Segui l’esempio.

2

3

vento latte bocca

dente guancia scoglio

porta bosco legno

orto......................................... polmone ......................................

Cerchia le parole derivate e sottolinea le parole alterate presenti nel seguente elenco.

negoziante • caffettiera • ladruncolo • paesino • giocoso • calduccio • schedario • tipaccio • fruttivendolo • saliera • cassetta • alberello • cartiera • minestrone • boccuccia • farmacista • granchietto • coltellino

Forma i nomi composti inserendo nei riquadri le seguenti parole. Segui l’esempio.

ventilatore barba

barba • chiavi • scuola • riviste • fogli • lavoro

dopo + porta +

....................................... .......................................
130 LESSICO ESERCIZIARIO Volume pagg. 14 -16

4

Sottolinea le parole composte presenti nel seguente elenco.

segnalibro • oliera • oltreoceano • bracciale • fermaporte • portaocchiali • foresta • vetrinista • mozzafiato • biancospino • colonnato • tostapane • capostazione

6

5 fruttiera ( ) • fruttino ( )

nome + nome

Separa con una barretta le due parole che formano ogni nome composto, poi scrivi a quali parti del discorso appartengono. Segui l’esempio. pesce/spada = aspirapolvere = girasole = portachiavi = roccaforte = chiaroscuro = mezzaluna = madreperla = sottoscala = ferrovia = saliscendi = cassapanca =

In ogni gruppo di parole, sottolinea la parola primitiva e scrivi accanto alle altre: A per i nomi alterati, D per i nomi derivati e C per i nomi composti.

frutta ( ) • fruttivendolo ( )

portafrutta ( ) • frutteto ( )

fruttosio ( ) • frutticoltura ( )

testata ( ) • testina ( )

poggiatesta ( ) • testa ( )

testaccia ( ) • testona ( )

testacoda ( ) • testolina ( )

LE FAMIGLIE DI PAROLE

1

Leggi le seguenti famiglie di parole e scrivi la parola primitiva da cui hanno avuto origine.

• marino • mareggiata • marinaresco • marinaio • marinaro

• artistico • artista • artigiano • artisticamente • artigianato

• corporatura • scorpacciata • incorporare • corpetto

• preistoria • storico • storicamente • storiografia • antistorico

2

In ogni famiglia di parole, cancella l’intruso.

• Latte: latteria / lattina / latticino / lattaio / allattare

• Scuola: scolaro / scolastico / scolaresca / scogliera / scolarizzare

• Sci: sciatore / sciovia / doposci / sciame / sciare

131 LESSICO ESERCIZIARIO Volume pagg. 14 -16

1

I SINONIMI E I CONTRARI

Trova un sinonimo per ognuna delle seguenti espressioni straniere. password detective party team omelette shopping weekend .............................................................. foulard ........................................................................

toilette blackout

2

Per ogni coppia di sinonimi di diversa intensità, sottolinea quello di intensità maggiore.

raro / eccezionale triste / depresso luminoso / splendente sporco / lurido pacifico / tranquillo fame / appetito

sorpreso / stupefatto allegro / felice terrore / spavento serenità / felicità

2

Per ogni coppia di parole, sottolinea in verde i sinonimi e in rosso i contrari.

gracile / robusto triste / malinconico rapido / veloce complesso / semplice sorgente / foce minuscolo / enorme affermare / negare variabile / mutevole rallegrarsi / gioire ostacolo / impedimento dolce / amaro soffice / morbido

Molti contrari si formano utilizzando prefissi che cambiano totalmente il significato della parola a cui vengono aggiunti. Scrivi il prefisso che è stato utilizzato per i seguenti aggettivi. Segui l’esempio.

in + capace

incapace disonesto illogico infelice sgradito disattento sleale analcolico anormale inutile scucito sgarbato

LE PAROLE GENERALI E SPECIFICHE

1

Per ogni coppia di parole, sottolinea quella che ha il significato generale.

geranio / fiore palla / giocattolo sport / calcio cane / barboncino mosca / insetto veicolo / motocicletta cugino / parente indumento / pantaloni

4
132 LESSICO ESERCIZIARIO Volume pagg. 18 -19

1

Scrivi accanto a ogni parola generale le parole specifiche tratte dall’elenco.

3 Nelle seguenti coppie di frasi, scrivi P se le parole scritte in blu sono polisemiche oppure O se sono omonime. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.

2

granchio • margherita • abete • fagiolo • dalia • pesca • viola •

aragosta • lenticchia • cipresso • tulipano • gambero • mela • fava • pioppo • scampo • tiglio • orchidea • pisello • arancia • pino • uva • astice • ciliegia • paguro • acero • rosa • castagno • prugna

• legume

• albero

• fiore

• frutto

• crostaceo

GLI OMONIMI E LE PAROLE POLISEMICHE

• Si è rotto il cinturino del mio sandalo.

• Con l’olio estratto dal legno di sandalo si fanno profumi.

• Alla guida dell’auto c’era un vecchio signore.

• Durante la visita la guida ci ha raccontato molti aneddoti.

• Il monumento che vedi in questa foto è l’Arco di Trionfo di Parigi.

• Quell’atleta è campione di tiro con l’arco.

• Luca non porta mai tutto il materiale occorrente.

• Quella porta deve restare sempre chiusa.

• Quel calciatore ha firmato un contratto per tre anni.

• Un turista ha contratto la malaria in Africa.

Scrivi quali significati possono avere le seguenti parole. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.

• piano

• nota

• fiera

• penna

133 LESSICO ESERCIZIARIO Volume pagg. 20-21
2

I CAMPI SEMANTICI

Costruisci un campo semantico partendo dalle parole date.

2

1 Suddividi il campo semantico dato in insiemi più ristretti. Sottolinea le parole con colori diversi, poi rispondi.

bosco

inverno

1

2

fornello • vasca • sedia • letto • lavandino • lavastoviglie • frigo • divano • armadio • lavello • specchio • pensile • tavolo • tappeto • poltrona • tenda • doccia • libreria • forno • lavatrice • televisione

Quali insiemi hai formato?

Ci sono parole usate per più insiemi? Quali?

IL LINGUAGGIO FIGURATO

Nelle seguenti frasi sottolinea le espressioni figurate presenti.

• Per questa volta chiuderò un occhio, ma domani il lavoro deve essere finito.

• Il discorso di Alberto non ha né capo né coda.

• Roberto ha troppi grilli per la testa: prima o poi combinerà qualche pasticcio.

• Claudia mi dice sempre che ho le mani bucate.

Leggi le seguenti frasi e sottolinea la parola evidenziata: in verde se è usata in senso proprio, in rosso se è usata in senso figurato.

• Il rocciatore arrivò in cima dopo nove ore di scalata.

Devo ammetterlo: non sono una cima in matematica.

• Paola è abilissima nel rivoltare la frittata quando vuole avere ragione.

Samuele nella frittata mette sempre un po’ di verdura a pezzetti.

• In montagna ho visto una cascata alta 35 metri.

Ogni volta che ci vediamo, Francesca mi rovescia addosso una cascata di parole.

134 LESSICO ESERCIZIARIO Volume pagg. 21- 22

IL NOME

1

Trascrivi nella tabella i seguenti nomi concreti e nomi astratti.

onestà • gelosia • mela • frullatore • ingiustizia • consiglio • orrore • bicchiere • tartaruga • naso • collaborazione • viaggio • crudeltà • simpatia • invidia • letto • pane • pennarello • ottimismo

2

Per ogni nome collettivo, indica un nome individuale. Segui l’esempio.

squadra arcipelago

Nomi concreti Nomi astratti calciatori

folla branco

gregge stormo

flotta ...................................................................... costellazione ..............................................................

sciame mandria

IL GENERE DEL NOME

Riscrivi i seguenti nomi al femminile. Fai attenzione: alcuni non cambiano, altri hanno forme completamente diverse.

maestro • professore • dottore • scrittore • cantante • marito • pianista • frate • cognato • genero • padre • fratello • maschio • toro • gallo • cavallo

2

1 Riscrivi i nomi separandoli per genere: maschile (M), femminile (F) e promiscuo (P). bue • ragno • gatta • elefantessa • ape • aquila • serpente • rondine • fuco • volpe • scrofa • formica • lupo • leone • pantera • mulo • scorpione • orsa • cane • giraffa M F

P
135 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 26 -27

1

IL NUMERO DEL NOME

Nel seguente gruppo di nomi sottolinea quelli che al plurale restano invariati. Poi scrivi gli altri al plurale, accompagnati dall’articolo determinativo.

uomo • bue • idraulico • tribù • brindisi • amico • sport • mano • scienziata • specie • cobra • cuoco • fruscio • cinema • zio • striscia • alga • lago • sci • gru • analisi

Trasforma al plurale le seguenti espressioni. Segui l’esempio.

Gli alberi secchi

L’albero secco L’acacia profumata

L’atleta affaticato Lo specchio appannato

Il manico dorato L’ombrello bagnato

Il cinema affollato La torta gustosa

I NOMI DIFETTIVI E SOVRABBONDANTI

Sottolinea in rosso i nomi difettivi del singolare e in verde quelli difettivi del plurale.

• Il mio gattino è scappato, ma sicuramente si è rifugiato nei dintorni di casa.

• Quest’anno faremo le ferie in Sicilia.

• Non ho avuto il coraggio di parlare a Marco di quella cosa.

• In alcune parti del mondo il colera è la causa della morte di tante persone.

• Dopo pranzo capita di essere colpiti da una certa sonnolenza.

• Il poliziotto mise le manette al malvivente.

Trasforma al plurale o al singolare, se è possibile, i seguenti nomi.

uovo congratulazioni idrogeno penne buio arco

volontà allegria tenaglie latte

2 1 2
136 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 28 -29

3

Trascrivi nella tabella i seguenti nomi.

miele • fauna • orzo • sangue • vettovaglie • zolfo • forbici • sete • dimissioni • carbonio • nozze • burro • morbillo • pantaloni • oriente • terrore • stoviglie

IL PLURALE DEI NOMI COMPOSTI

1

Scrivi accanto a ogni nome composto da quale tipo di parole è formato. Segui l’esempio.

tagliacarte grattacapo madreperla capogiro

Nomi difettivi del pluraleNomi difettivi del singolare verbo + nome femminile plurale

mezzanotte sottotetto

portapenne

bassorilievo roccaforte parafulmine

2

Scrivi il plurale dei seguenti nomi composti. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.

l’asciugamano

il cavolfiore

il passaporto

il sottopassaggio

la ferrovia

il segnalibro

il malumore

3

il portacenere

il saliscendi

il sottoscala

lo stuzzicadenti

il battipanni

il grattacielo

il pescespada

Scrivi il plurale dei seguenti nomi composti da capo + nome. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario.

il capobanda

la capocuoca

il capobranco

il capoluogo

il capotreno

la capoclasse

la caposala

il caporeparto

137 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 28 -29

1

2

3

4

5

L’ ARTICOLO

Premetti alle seguenti parole l’articolo determinativo corretto. stivale quadrato erba zeri gnocchi zebre zoccolo bisacce ulivo orefici suocero scogli armadio ufficio orma zone psicologo iodio ceppi gnomi

Premetti alle seguenti parole l’articolo indeterminativo corretto. estate dado albergo oca carota operaia urlo uovo idea zufolo orso elica aliante seme eclissi .............. anello .............. antenna .............. organo .............. gnu .............. yacht

Nella seguente frase cerchia in rosso gli articoli partitivi presenti.

Al mercato c’erano delle bancarelle su cui erano esposti frutta e or taggi freschissimi: ho acquistato delle fragole, dei limoni, degli asparagi, dell’aglio e dei pomodori.

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli articoli partitivi e in verde le preposizioni articolate.

• Giulia è uscita per portare alla nonna del latte e del pane fresco.

• Ho fatto degli errori nella verifica perché non avevo capito la regola delle aree.

• Il sapore della rucola non mi piace mentre apprezzo molto quello del basilico.

• Se avessi del denaro mi comprerei dei mobili nuovi per la mia casa.

• Lungo i viali della mia città sono state installate panchine e fontane.

• Al supermercato ho comprato della carne di vitello e del succo di frutta.

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso lo, la, gli, le quando sono articoli, in blu quando sono pronomi personali.

• Ho visto la maestra e le ho spiegato perché non hai fatto le schede.

• Chi ha visto lo straccio per la polvere? Non lo trovo più.

• Daniela compie gli anni: le regalerò una sciarpa con le frange.

• Ora telefono a Nicola e gli dico di portare la palla e le racchette.

• Lo zaino che uso è poco resistente: lo butterò via presto.

138 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 30 -31

1

L’ AGGETTIVO QUALIFICATIVO

Leggi il seguente testo e cerchia i dodici aggettivi qualificativi

Avevo la febbre alta e la testa si faceva pesante. Mi misero nel letto grande con due soffici cuscini dietro la testa e una calda mantellina di lana sulle spalle, perché in casa non c’era il riscaldamento centrale, ma una grande stufa a legna di mattoni rossi.

All’arrivo del dottore la diagnosi fu che avevo il morbillo. Si intravedevano infatti delle piccole macchioline rosa sul corpo. La mamma mi portava la minestrina calda e le mele cotte.

C. Carmagnini, Album di famiglia, Polistampa

2

Nelle seguenti frasi sottolinea gli aggettivi qualificativi e cerchia il nome a cui si riferiscono. Segui l’esempio.

• La nuova moto di Stefano ha un motore potente e può raggiungere

• Ieri al circo abbiamo assistito a uno spettacolo entusiasmante con acrobati incredibili.

• La maestra mi ha rivolto delle domande difficili, ma le mie risposte sono state esaurienti.

• La nonna uscì per fare una breve passeggiata insieme al suo fedele cagnolino.

3

Scrivi al plurale le seguenti coppie formate da un nome e da un aggettivo. antico sarcofago valigia pesante cinema affollato vecchia giacca

barcone carico strega maligna lago ghiacciato lunga striscia

4

Nelle seguenti frasi cancella la forma scorretta tra quelle proposte.

• Il bimbo è caduto nel fango e ora ha le mani e il viso sporche

• Ho raccolto delle rose e dei gigli molto profumate / profumati

• Donatella indossa una gonna e una camicetta neri / nere

• Luigi ha apparecchiato con i bicchieri e le posate nuove

• Anna e Ugo sono delle persone veramente simpatiche /

139 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 34 - 35

5

8 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 34 - 35

6

Nelle seguenti frasi sottolinea solo gli aggettivi sostantivati.

• Ho mangiato del formaggio fresco. Fermiamoci e godiamoci il fresco all’ombra di quell’albero.

• La ricerca di Scienze è stata utile a tutti. L’utile di questo lavoro è che poi non dovremo studiare domani.

• Ho consumato il pastello verde. Fra qualche decennio il verde del nostro pianeta sarà sempre meno.

• Bisogna rispettare il rosso se non si vogliono fare incidenti. Il berretto rosso è di Andrea.

• Il rapido per Verona è arrivato in ritardo. Il pony express è un servizio rapido.

Nelle seguenti frasi sottolinea gli aggettivi qualificativi di grado comparativo e segna con una X se sono di maggioranza (MA), minoranza (MI) o uguaglianza (

• La rosa è più profumata della viola.

• Barbara è simpatica quanto Giulia.

• Il calcio è più praticato del baseball.

• La città oggi è meno trafficata di ieri.

• Questo zaino è più pesante di quello.

• Il Monte Rosa è meno alto del Monte Bianco.

• Il miele è dolce quanto lo zucchero.

• Il cotone è un tessuto meno pregiato del lino.

MA MI U

MA MI U

MA MI U

MA MI U

MA MI U

MA MI U

MA MI U

MA MI U

7

Scrivi una frase con i nomi e gli aggettivi indicati. Utilizza i comparativi collina • alta • montagna aereo

Storia • interessante • Geografia Po

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i comparativi di maggioranza e in blu i superlativi relativi.

• La domenica per me è il giorno più bello della settimana.

• Maria è più giovane di Giada.

• Queste scarpe da footing sono le più costose tra i vari modelli spor 140

9

Forma il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi in vari modi. Segui l’esempio.

• dolce

dolcissimo, molto dolce, assai dolce, dolce dolce, arcidolce, stradolce

• potente

• agile

• ordinato

10

Nelle seguenti frasi scrivi nella casella SA se l’aggettivo qualificativo è espresso al superlativo assoluto, SR se si tratta invece di un superlativo relativo.

• Oggi è stata una giornata pesantissima.

• Volevo usare questo limone, ma il suo sapore è pessimo.

• Carlo dice che quell’auto è la più confortevole di tutte le utilitarie.

• Le ragazze della nostra squadra di pallavolo sono fortissime.

• La gita più divertente che ho fatto negli ultimi anni è stata quella a Firenze.

• È stata la partita più emozionate a cui abbiamo assistito.

• Questo gelato alla fragola è veramente ottimo.

11

Scrivi una frase con i nomi e gli aggettivi indicati. Utilizza il superlativo relativo.

Po • fiume • Italia • lungo Giovanni • Geografia • classe • bravo

Maria • amiche • simpatica appassionante • anno • film

12

Nelle seguenti frasi sostituisci alla forma regolare del comparativo e del superlativo quella speciale. Segui l’esempio.

• Queste uova al tegamino sono (buonissime)

• Lucia è la sorella (più piccola) di Valeria ed è anche la mia (più buona) amica.

• Neve e gelo: che (cattivissima) giornata!

• Ti sconsiglio quel locale: è di (bassissimo) livello.

• Con un (piccolissimo) sforzo hai ottenuto un (grandissimo) risultato.

• L’appartamento di Guido è al piano (più alto)

141 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 34 - 35
ottime

1

I PRONOMI PERSONALI

Completa le frasi con il pronome personale soggetto e indicane la persona e il numero. Segui l’esempio.

Noi 1a persona plurale

• ( ) non veniamo perché ( ) non ci avete invitato.

• ( ) sei un po’ vagabondo.

• ( ) andranno in piscina con degli amici.

• È probabile che ( ) escano questa sera.

• ( ) non dimentica mai niente, ( ) invece sono una vera frana.

2

Nelle seguenti frasi sottolinea il pronome personale quando svolge la funzione di soggetto.

• Tu dipingi, noi incolliamo le tessere del mosaico e voi ritagliate le sagome.

• C’è tuo fratello? Io ho un pacco per lui, ma tu non puoi firmare la consegna.

• Nonna, io vorrei una fetta di torta, mentre loro vorrebbero pane e marmellata.

3

Nel seguente testo sottolinea solo i pronomi che svolgono la funzione di soggetto.

Un pescatore tirò su un pesciolino. Poiché era molto piccolo, esso pregò il pescatore di lasciarlo libero per il momento.

– Quando io sarò cresciuto e sarò un pesce grosso, tu mi riprenderai e così avrai maggior vantaggio.

– Eh! – osservò il pescatore, – quando tu sarai diventato un pesce grosso, farai finta di non conoscermi e io resterò a mani vuote.

• Mi ha informato lui sul tuo incidente.

• Io sono stanca di aspettarli: loro stanno ritardando troppo.

• Io chiamai Sabrina, ma lei non mi rispose.

• Noi domenica andiamo al cinema. Venite anche voi?

• Anche lei si è divertita tanto allo stadio.

4

Nelle seguenti frasi sottolinea il pronome personale solo quando svolge la funzione di complemento.

• Le piacciono così tanto i bambini che ha scelto di fare la baby-sitter.

• Tu non mi ascolti proprio. Quante volte ti devo ripetere le stesse cose?

• Questa sera noi andiamo a mangiare la pizza. Voi venite con noi?

• Lui è più bravo di me nel calcolo, ma io sono più brava di lui in inglese.

• Lei non gli raccontava nulla, mentre lui/lei diceva tutto.

142 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 37- 38

5

Completa le frasi con il pronome complemento adatto: le, gli, loro.

• Quando arrivò l’idraulico, Paola fece vedere dov’era la perdita.

• Ieri era il compleanno di mia cugina e ho regalato un braccialetto.

• Giocavo con i miei cugini e feci uno scherzo.

• Ho chiamato Giorgia e ho mostrato la mia nuova bici.

• La zia è al telefono: vuoi parlare?

• Ho visto Matteo e ho regalato le figurine che mancavano.

• Sono andato da Gloria e ho raccontato l’accaduto.

6

Completa le frasi con il pronome complemento adatto.

• ha telefonato Giulia; ho detto che più tardi passerò da per salutar .

• Non avere paura: avvicina al gattino e vedrai che farà accarezzare.

• Ho comprato un regalo per . Che ne pare?

• La mamma ha detto che cosa devo comprare, però ora non ricordo più!

7

Elimina con / i pronomi di troppo. Segui l’esempio.

• A Marta le ho prestato l’ombrello perché diluviava.

• A me, lo sai, non mi piace andare a giocare a pallavolo.

• A Sergio non gli ho ancora detto della gita in montagna di domenica prossima.

• A tutti noi ci è simpatica l’insegnante di inglese.

• Anche a te ti piace molto leggere i romanzi di fantascienza?

• Di questa discussione ne ho già sentito parlare troppo.

8

Riscrivi le seguenti frasi sostituendo i nomi ripetuti con il pronome personale adatto.

• Ho telefonato a Lia ma Lia non mi ha risposto.

• I bambini hanno visto un gattino in giardino e hanno portato da mangiare al gattino.

• Il bambino è malato; il dottore ha visitato il bambino e ha prescritto al bambino delle analisi.

143 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 37- 38

1

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI POSSESSIVI

Scrivi, al posto delle espressioni in azzurro, l’aggettivo possessivo adatto. i problemi di te il cane di me e di noi la palla di te e di lui il libro di lei la zia di loro il casco di lui il gioco di te e di me i nonni di lui le amiche di lei la giacca di me le scarpe di te il cappello di me la penna di me i quaderni di essi

2

Sottolinea in blu i pronomi possessivi e in rosso i nomi da loro sostituiti. Segui l’esempio.

• Anna ha perso la gomma, le presti la tua?

• La sua è nuova, mentre la mia tuta è già consumata.

• Voi avete espresso la vostra idea, ora sentite la nostra.

• Prenderemo la loro auto perché la nostra è in officina.

• I propri difetti sembrano meno gravi di quelli altrui.

3

Nelle seguenti frasi cerchia l’aggettivo possessivo corretto.

• Come sempre i nonni hanno fatto la loro / propria passeggiata al parco.

• Mentre ero in centro ho visto Giacomo con i suoi / propri genitori.

• Ognuno è responsabile delle cose sue / proprie.

• Ho fatto gli auguri a Stefano per il suo / proprio compleanno.

• Signor Carlo, per favore, mi presta il proprio / suo martello?

Sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi e in verde i pronomi possessivi Poi cerchia il nome a cui il pronome si riferisce. Segui l’esempio.

• In classe ognuno ha il proprio banco, il mio è quello vicino alla finestra.

• Se avete terminato la verifica, consegnatela. Ognuno mi porti la propria.

• Il tuo quaderno è davvero in ordine, mi spiace che il mio non lo sia altrettanto.

• Le mie finestre sono quelle a destra della facciata, le tue si trovano a sinistra.

• Filippo ha portato il suo computer dal tecnico, il mio invece funziona bene.

• Ho corretto le vostre prove: ora ognuno di voi controlli la propria scheda.

4
144 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 39

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI DIMOSTRATIVI

1

Completa le frasi scrivendo in rosso gli aggettivi dimostrativi e in blu i pronomi dimostrativi.

• gatto ha un anno, mentre ne ha tre.

• Guarda maglione, è più costoso di ?

• Per favore, posso avere pesche?

• Tra e torta non so quale scegliere.

• Tornare su argomento è inutile.

• berretto è molto simile a di Roberto.

2

Nelle seguenti frasi scrivi nella casella A se il dimostrativo è un aggettivo, P se è un pronome.

• Queste verdure non sono fresche come quelle dell’altro negozio.

• Ciò che mi rallegra è che oggi andrò al parco con Gaia.

• Per il mio vestito preferisco questa stoffa a quella .

• Mi sembra che costoro abbiano delle cattive abitudini.

• Da quando ho litigato con Sara, niente è stato più lo stesso

Completa le frasi con i pronomi dimostrativi costui, colui, costoro, coloro, costei, colei, ciò.

• che intendono partecipare alla gara possono iscriversi.

• Improvvisamente si alzò una folata di vento e mi fece spaventare.

• Dite a che non si faccia più vedere.

• Tra le amiche sceglierò che mi dimostrerà sempre lealtà.

• Chi è ? Mi sembra proprio una signora maleducata.

• Non ho niente a che fare con .

• Questo premio è per che otterrà il miglior risultato.

Completa le frasi con un aggettivo o un pronome dimostrativo adatto.

• Non pensare più a che è successo, non serve a niente, pensa a non commettere più gli errori.

• Non riesco a ricordare che mi ha raccontato ieri Carlo.

• paese è bello, ma in cui abitavo prima era più bello.

• che vincerà la gara di corsa, riceverà coppa.

3
4
145 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 40

4

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI INDEFINITI

Nelle seguenti frasi cerchia gli aggettivi indefiniti.

• In alcuni boschi si trovano molti alberi secolari.

• Qualunque decisione tu prenderai, io ti approverò.

• Ogni esercizio deve essere fatto con tanta precisione e molto ordine.

• Ci sono parecchie persone che non amano la vita in città.

• Nessun attore recita meglio di Brad Pitt.

• Nel caffè metto poco zucchero, mentre nel tè aggiungo molto miele.

Segna con una X la frase in cui la parola “nessuno” è usata come pronome indefinito.

Non ho trovato nessuna difficoltà nel problema.

Ho controllato, ma nella giacca non c’era nessun biglietto.

Abbiamo aspettato per un’ora ma non ha telefonato nessuno.

Ti sbagli, Simone non ha nessuna colpa in questo pasticcio.

Completa le frasi con gli aggettivi o i pronomi indefiniti. Scrivi gli aggettivi in rosso e i pronomi in blu.

• hanno definito quel film un capolavoro mentre lo hanno criticato aspramente.

• insetti vivono di giorno, preferiscono le ore notturne.

• Marco colleziona statuette di gufi, di i tipi e di genere.

• di questi quadri mi piace.

• Fabio ha conoscenze, ma di veri amici ne ha .

• ................................. persone sono partite per il fine settimana.

• tempo fa ho visitato Barcellona ma non ho fatto foto.

Sottolinea in rosso gli aggettivi indefiniti e in blu i pronomi indefiniti.

• Tra i miei amici, certi preferiscono il calcio, altri il basket.

• Molte persone aderirono alla maratona, ma poche vi parteciparono.

• Ho piantato parecchi bulbi di tulipano, spero che tutti fioriscano.

• Nulla di quanto dici mi convince veramente.

• Diverse persone mi hanno consigliato lo sci di fondo.

1
3 2
146 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 41

1

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI NUMERALI

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i numerali cardinali, in blu quelli ordinali e in verde quelli moltiplicativi.

• Per l’esame, mia sorella ha già studiato trenta pagine, ma deve studiarne ancora il doppio.

• Cinque alunni della mia classe hanno partecipato alla corsa. Io mi sono classificato al terzo posto, Luigi si è piazzato al secondo.

• Mi sono iscritto in piscina per sei mesi. Per l’iscrizione, ho dovuto presentare il certificato medico in duplice copia.

2

Completa le frasi con aggettivi e pronomi numerali adatti.

• Nel mio astuccio ci sono pastelli e pennarelli.

• Il decimetro è la parte del metro.

• In un anno ci sono mesi di scuola e di vacanza.

• Una squadra di calcio è composta da ............................. calciatori.

• L’esagono ha lati, l’ottagono ne ha

3

Completa le frasi con gli aggettivi numerali adatti.

• In una settimana ci sono giorni.

• Due per due fa .

• Un quinquennio è formato da anni.

• Giugno è il mese.

GLI AGGETTIVI E I PRONOMI ESCLAMATIVI E INTERROGATIVI

1

Tra parentesi scrivi se la parola in azzurro è un aggettivo esclamativo (AE), un pronome esclamativo (PE), un aggettivo interrogativo (AI) oppure un pronome interrogativo (PI).

• Quale ( ) zaino preferisci per questo nuovo anno di scuola?

• Che ( ) fai domenica prossima? Ma che ( ) bella idea!

• Quanti ( ) progetti sta facendo Lorenzo per il suo futuro! Ma quanti ( ) si realizzeranno davvero?

147 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 42- 43

1

I PRONOMI RELATIVI

Completa le frasi con il pronome relativo corretto.

• Gli amici gioco a pallone sono miei compagni di scuola.

• Questo è il nuovo fumetto ti ho parlato.

• Durante le vacanze sono stato a Londra, la città lavora mio zio.

• Molte sono le città italiane vengono visitate dagli stranieri.

• Questo è il motivo non sono venuto al parco giochi.

• Le scarpe ho comprato sono molto comode.

2

Completa ogni periodo aggiungendo una frase con il pronome relativo adatto.

• Francesca compra il libro

• Sulla spiaggia c’erano dei ragazzi

• In quel negozio ho visto un orologio

• Il poliziotto arrestò il ladro

• Ho cucinato quella pietanza

• Papà ha tagliato l’erba del prato

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i pronomi relativi e cerchia la parola cui si riferiscono. Segui l’esempio.

• Il medico a cui ho chiesto un parere mi ha consigliato una cura ricostituente.

• Carlo di cui ti ho parlato si è trasferito in un’altra città.

• Questo libro, da cui ho tratto le notizie per la ricerca, è del nonno.

• Marinella è una ragazza con cui vado molto d’accordo.

• Roberta è l’amica alla quale confido tutti i miei segreti.

• Ho perduto il foglietto su cui avevo segnato il tuo numero di telefono.

In quali delle seguenti frasi la parola “chi” è pronome relativo? Segna con una X.

Chi ha preso la mia matita me la restituisca, per favore.

Pronto, chi parla?

Chi dorme non piglia pesci.

Chi vuole giocare con noi?

Ci sarà un premio per chi vincerà la gara.

3 4
148 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 44- 45

5

Nelle seguenti frasi sostituisci ai pronomi relativi sottolineati il pronome relativo cui preceduto dalla preposizione corretta.

• Il cane del quale ti ho parlato è affettuoso.

• La città dalla quale provengo è Verona.

• La pasticceria nella quale mi servo oggi è chiusa.

• Gli scalini sui quali sono caduto sono quelli della scuola.

• Gli amici con i quali sono uscito sabato sono molto simpatici.

• Il motivo per il quale ho litigato con Piero è la sua testardaggine.

6

Correggi i pronomi relativi sottolineati usati in modo scorretto. Segui l’esempio.

• Mio papà è arrivato all’aeroporto nel momento che l’aereo decollava.

• I quaderni cui ti ho portato sono di Mattia.

• La bicicletta che sono venuto a scuola è quella di mio fratello.

• La casetta sull’albero, che vado a giocare, è stata fatta dal nonno.

• Sandra e Michela sono le compagne che ti ho parlato spesso.

• Ho conosciuto in vacanza le ragazze che sono uscita ieri.

• L’unica materia che ho avuto insufficiente è Geografia.

7

in cui

Nelle seguenti frasi sottolinea la parola che soltanto quando è pronome relativo.

• Simone pensa che dobbiamo impegnarci allo stesso modo in ogni attività.

• È stato divertente il film che abbiamo visto.

• Chiara, che è partita due ore fa, è già arrivata.

• Che temporale è scoppiato!

• La guida turistica ha detto che quella scultura è un tesoro inestimabile.

• Penso che non partirò per il mare, sta cambiando il tempo.

• Tutti quei libri che vedi sugli scaffali sono di mio fratello.

8

Completa le frasi colorando il pronome relativo adatto.

• Non vedo la persona che di cui cui ti volevo presentare.

• È questo il negozio che di cui cui mi parlavi?

• Prima di partire valutate i rischi che a cui dove andate incontro.

• Questa è la bottiglia in cui che cui c’è l’olio.

• Alzati, la sedia che su cui in cui sei seduto è rotta.

149 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 44 - 45

1

IL MODO INDICATIVO

Trascrivi nella tabella i seguenti verbi all’indicativo.

piango • disegnerete • mangiò • correremo • credevi • ascoltava • disse • ridevamo • mangia • osservate • togliemmo • dipingerai

Presente Imperfettto Passato remotoFuturo semplice

2

Nelle seguenti frasi cancella la forma errata, tra le due proposte.

• Quando abitai / abitavo in centro, andai / andavo sempre a scuola a piedi.

• Rimango / Rimasi molto male quando scoprii / scoprivo che mi aveva mentito.

• Non appena arriverò / sarò arrivato a Trieste, ti telefonerò / avrò telefonato.

• Andrai / Sarai andato ad allenarti, come ti ha consigliato l’istruttore di basket?

3

Coniuga i verbi dal tempo presente agli altri tempi indicati.

Presente Imperfettto Passato remotoFuturo semplice

tu raccogli

egli esce noi siamo

4

voi avete presente, 1 pers. sing.

Per ogni voce verbale, indica il tempo e la persona. Segui l’esempio. suono dormirono conoscevi riderete perderà uscimmo camminate leggerò

150 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 53

5

Completa la tabella.

Passato prossimoTrapassato prossimoTrapassato remotoFuturo anteriore ho chiesto

avevi lasciato

ebbe cantato

6

Completa le frasi scrivendo al tempo giusto i verbi indicati tra parentesi.

avremo sentito

• Non appena (ricevere) tue notizie, le comunicai ai tuoi amici.

• Quando (riordinare) la mia stanza, andrò da Francesco.

• Dopo che i ragazzi (scoprire) la grotta, la usarono come nascondiglio.

• Andrete in giardino solo dopo che (finire) gli esercizi.

• Era triste perché (litigare) con il suo amico.

• Dopo che (bere) un po’ d’acqua, si sentì meglio.

7

Leggi le voci verbali e analizzale. Segui l’esempio.

Voce verbale InfinitoConiug. Tempo Persona ha visitato visitare 1a passato prossimo3a sing.

avremo raccolto

ebbero finito

avrò sciato

avevate dormito

eri sceso

8

Riscrivi le seguenti frasi coniugando i verbi dall’imperfetto al trapassato prossimo.

• Carla mangiava una mela.

• Il gatto dormiva nella cesta.

• Roberta e Riccardo riordinavano la cucina.

151 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 53

1

IL MODO CONGIUNTIVO

Completa le frasi inserendo un verbo a tua scelta, coniugato al modo congiuntivo.

• È probabile che tu

• Ci piacerebbe che Daniela .

• Ti avrei aiutato se

• Verremo alla festa a condizione che

• Credo che Francesco

• Non è possibile che io

• I nostri amici pensarono che noi

• La gara ebbe luogo sebbene

• Vorrei che tu .

• Partirei questa mattina se

Nelle seguenti frasi cancella la forma errata del congiuntivo, tra le due proposte.

• Se Francesco studiasse / avesse studiato di più, avrebbe preso un voto migliore.

• Spero che Claudia venisse / venga a trovarmi al più presto.

• Sebbene durante la notte abbia avuto / avesse avuto la febbre, volle andare al lavoro.

• È necessario che usciate / usciste per comprare il pane prima che il negozio chiudesse / chiuda.

• Credevamo che sia stato / fosse stato Roberto a farci quello scherzo.

• Ero convinto che i biglietti per il concerto finissero / fossero finiti.

• Mi auguro che tu sia / fossi già a casa.

• Il gatto tornò verso la ciotola, sperando che tu gli versi / versassi ancora un po’ di latte.

Trascrivi nella tabella i seguenti verbi al congiuntivo. che io studiassi • che egli avesse deciso • che tu parta • che voi siate usciti • che egli nuoti • che essi abbiano mangiato • che noi avessimo provato • che io sia andato • che io ami • che voi foste partiti • che tu dormissi • che essi osservino • che noi leggessimo

Presente Imperfettto Passato Trapassato

2
3
152 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 54

1

IL MODO CONDIZIONALE

Coniuga i verbi al modo condizionale secondo le indicazioni date. Segui l’esempio.

• rispondere: presente 3a pers. singolare

• accusare: presente 2a pers. plurale

• costruire: passato 1a pers. singolare

• essere: passato 3a pers. plurale

• avere: presente 2a pers. singolare

• immaginare: passato 1a pers. plurale

2

3

1

Sottolinea i verbi al modo condizionale e tra parentesi indica il tempo. Segui l’esempio.

• Che colore sceglieresti per dipingere le pareti dello studio? ( )

risponderebbe presente

• Se Lara fosse meno distratta non avrebbe dimenticato tutto a casa. ( )

• Mi impegnerei se sapessi con sicurezza il risultato di questa fatica. ( )

• Sandro avrebbe preferito andare in pizzeria piuttosto che al ristorante. ( )

Nelle seguenti frasi cancella la forma errata del condizionale, tra le due proposte.

• Che cosa diresti / avresti detto se ti proponessi una partita a scacchi?

• Non potrei / avrei potuto raggiungerti nemmeno se lo volessi, sei troppo veloce.

• Daniela, per favore, mi presteresti / avresti prestato un foglio?

• Speravamo tanto che quella gita sarebbe /sarebbe stata magnifica.

• Non speravo che verresti / saresti venuto alla mia festa.

IL MODO IMPERATIVO

Per ogni verbo, scrivi una frase al modo imperativo. Segui l’esempio.

• decidere

• spegnere

• uscire

• ascoltare

• tacere

• salire

Decidi ora che cosa vuoi indossare, è già tardi!

153 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 55 -56

1

I MODI INDEFINITI

Per ogni voce verbale, scrivi l’infinito presente.

mise salga

nacque lessero conobbi potresti fingessimo reso bevve attinsi giocammo mangerà

2

Scrivi nella tabella i verbi all’infinito presente e all’infinito passato.

Indicativo presente Infinito presente Infinito passato dedico dipingo arrivo sento conosco sogno ritorno

Nelle seguenti frasi sottolinea i participi in rosso se hanno funzione di verbo, in blu se hanno funzione di nome, in verde se hanno funzione di aggettivo.

• Il gatto dei nostri vicini è entrato in casa nostra perché c’era la por ta aperta.

• Abbiamo assistito a uno spettacolo divertente.

• Valentina, lavato il vaso, lo asciugò con cura.

• Il pulito è alla base dell’igiene.

• Il volto sorridente di Carlo mi rassicura sempre.

• Nel cesto ci sono i frutti raccolti dal contadino nei campi.

• L’insegnante ci ha chiesto più ordine nei quaderni.

• I quaderni venduti non si possono cambiare.

3
154 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 57

4

Sostituisci le espressioni evidenziate con un participio presente. una bibita che disseta un uomo che soffre un metallo che splende una ragazza che canta uno spettacolo che diverte un risultato che delude un viaggio che stanca un regalo che sorprende una squadra che perde alunni che urlano una persona che pensa stelle che cadono

5

Completa le frasi coniugando il verbo tra parentesi al gerundio presente o passato.

• (Inciampare) per strada, mi sono slogata una caviglia.

• (Rompere) un vaso di cristallo, Luca è stato rimproverato dalla mamma.

• Guarirai soltanto (prendere) questa medicina.

• (Notare) che i suoi alunni si stavano stancando, l’insegnante sospese la lezione per alcuni minuti.

• Uscì infuriato (sbattere) la porta.

• (Guardare) quel film mi sono commossa.

• (Giocare) tutto il pomeriggio, eravamo molto stanchi.

6

Sostituisci le espressioni evidenziate con un gerundio presente o passato.

• Aprì il pacco con il sorriso.

• Poiché aveva sete, bevve acqua e succo.

• Mentre vado a scuola incontro sempre Luca.

• Se continuerai ad allenarti, migliorerai.

• Giacché sono usciti i suoi genitori, Sara è sola.

• Manifestarono la loro gioia con urla.

7

Nelle seguenti frasi sottolinea in verde le voci verbali al modo infinito, e in rosso quelle di modo indefinito (infinito, participio, gerundio).

• Oggi sono andato a una mostra di quadri raffiguranti paesaggi marini.

• La pista fatta con la sabbia, bagnata dal mare, si è distrutta.

• Passeggiando per il parco, ho incontrato i miei amici.

• Avendo acquistato il biglietto in anticipo, ho trovato un posto in prima fila.

• Dopo aver giocato a calcio, ho necessità di fare la doccia.

155 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 57

1

I VERBI IMPERSONALI

Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi impersonali.

• Si invitano i gentili spettatori a spegnere i cellulari.

• Nevica da molti giorni e sembra che il maltempo durerà ancora per molto.

• Bisogna studiare con metodo e impegno.

• Si dice che Fausto sia partito per il mare.

• Fa troppo caldo in questa stanza.

• È necessario chiarire subito questa faccenda.

2

Trasforma i verbi sottolineati alla forma impersonale. Segui l’esempio.

• I compagni mormorano che Lucrezia stia per partire per gli Stati Uniti.

In classe si mormora che Lucrezia stia per partire per gli Stati Uniti.

• Dicono che partirà appena sarà terminata la scuola.

3

• Lucrezia ha detto: – Non date retta a ciò che raccontano! Non andrò da nessuna parte!

In ogni coppia di frasi, segna con una X la frase che contiene un verbo impersonale.

Basta un fiore per far felice la mamma.

Basta che tu glielo chieda.

Sembra un ragazzo sincero.

Sembra che tutto vada bene.

4

Ho freddo con questa maglietta. Qui fuori fa davvero freddo!

Oggi piovono guai con mamma e papà!

Nei deserti non piove quasi mai.

Completa le forme impersonali dei verbi con l’ausiliare appropriato.

• Stamattina si deciso di andare in piscina, o sbaglio?

• opportuno che tu gli chieda scusa.

• Non si mai saputo perché Marta si sia comportata in quel modo.

• piovuto forte per almeno tre ore.

• Ho guardato le previsioni meteorologiche alla televisione e dicono che sulle Alpi già nevicato.

156 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 60

I VERBI SERVILI

1

Completa le frasi con i verbi servili volere, dovere, potere opportunamente coniugati.

• ricordarmi di comprare una nuova matita.

• Se Carlotta ottenere risultati migliori, imparare ad allenarsi con più impegno.

• Non so se domani vederci, studiare molto.

• Noi sapere perché ci hai mentito.

• Non sono arrivare in tempo e perciò vi chiedo scusa.

• giocare con me? Però non fare troppo rumore.

• parlarti un momento o aspettare di vederti domani?

2

Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi servili.

• Devi attraversare sempre sulle strisce pedonali.

• Non posso trattenere le risate quando vedo i film di Stanlio e Ollio.

• Siamo dovuti partire molto presto perché il viaggio era lungo.

• La nostra maestra vuole organizzare la gita a Verona.

• Quel bambino non può fare sempre di testa sua!

• Perché non volevi restare al parco con noi?

3

Completa le frasi scrivendo l’ausiliare adatto ai verbi servili.

• Giovanna non potuto resistere alla tentazione di mangiare la torta che era avanzata.

• Ci dovuti affrettare per non perdere il treno.

• Non voluta venire in piscina perché mi dà fastidio il cloro.

• Chiara dovuto tornare a casa presto.

• I miei amici si voluti iscrivere a un corso di judo.

• Neppure quella brutta influenza potuto fermarti.

• Noi non voluto ascoltare le vostre richieste perché erano molto sciocche.

4

Segna con una X la frase in cui il verbo volere NON è usato come verbo servile.

• Vuoi venire al cinema con me?

• Vorrei un gelato alla fragola.

• Voglio comperare una penna nuova.

• Vorremmo venire, ma non possiamo.

157 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 61

1

I VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI

Sottolinea in rosso i verbi transitivi e in blu quelli intransitivi.

seguire • dire • invecchiare • amare • conoscere • regalare • tossire • uscire • tentare • ragionare • venire • portare • dispiacere • respirare • abbellire • partire • salutare • pulire • arrossire • spezzare • morire • riconoscere • nascere • sbadigliare • camminare • entrare • distruggere • arrivare • correre• attendere • riflettere

2

Completa le frasi con un verbo transitivo appropriato.

• Un rumore improvviso il bambino.

• L’agricoltore i campi.

• Tu una torta alle mele.

• I vigili del fuoco l’incendio.

• Lo scrittore il suo nuovo libro.

• L’atleta la maratona.

• Il giornalista un articolo.

• Nella verifica Francesco un ottimo voto.

• Marco un documentario in TV.

• un libro di fantascienza davvero appassionante.

• un vecchio tavolo in discarica.

3

Completa le seguenti espressioni con un verbo transitivo e un opportuno complemento oggetto.

L’ispettore . L’allenatrice .

Gli alberi La pioggia

La giornalista Il panettiere

Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi intransitivi.

• Ieri abbiamo assistito al concerto di una brava violinista.

• Oggi non sono andato a scuola perché mi sono svegliato tardi.

• Gli alpinisti salgono sulla vetta del monte con agilità e forza.

• La vincitrice del concorso “Giovani artisti” piangeva per l’emozione.

• Gli alunni uscirono dalla classe e scesero le scale di corsa.

• Stasera telefonerò ai miei cugini di Padova e racconterò loro la nostra gita.

4
158 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 62

5

Completa le frasi con un verbo intransitivo.

Chiara troppo.

Francesco per la noia. Il bimbo con la palla. Il sole dietro i monti. Bianca dal lavoro alle venti.

6

Luigi a casa.

Lo zio per Lisbona.

Paolo in piscina.

La maestra in classe.

Maria velocemente.

Completa solo con il soggetto se il verbo è intransitivo, con il soggetto e il complemento oggetto se è transitivo.

• è arrivato

• ……………………..…………................……………….. guardavi

• faranno

• partì

• starnutirono

• dormivo

• canta

• avete telefonato

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i verbi transitivi e in blu l’oggetto sui cui

8

7 Individua il verbo e segna con una X se è transitivo (T) oppure intransitivo (I).

transita l’azione, come nell’esempio. Attenzione: sono presenti due verbi intransitivi.

• Paola chiude a chiave la porta.

• Il ciclista attaccò il suo rivale proprio sulla salita più difficile.

• All’incrocio l’auto svoltò a destra.

• Mio fratello ha migliorato il suo rendimento scolastico.

• Gli invitati ballarono per tutta la notte.

• La commissione esaminerà i progetti entro dieci giorni.

• Non devi innaffiare troppo spesso le piante.

• Giulia dorme nel suo letto. T I

• Pietro nuota ogni giorno in piscina. T I

• Lucilla a pranzo mangia sempre una mela. T I

• Martina legge con attenzione. T I

• Matteo ammira il disegno di sua sorella. T I

• Il cuginetto di Giada è nato ieri. T I

• Voi avete disegnato un paesaggio meraviglioso.

• In gita la nostra classe ha visto tantissime cose.

T I

T I

159 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 61

1

I VERBI ATTIVI E PASSIVI

Sottolinea in rosso i verbi di forma attiva e in verde quelli di forma passiva.

• Il dottor Rossi è molto apprezzato dai suoi pazienti.

• Il vigile ha fatto una multa a un automobilista scorretto.

• La nostra classe è stata premiata per il concorso di poesia.

• Il terreno è lavorato dall’agricoltore con un potente trattore.

• Il gatto salì sul tavolo e velocemente divorò le polpette di carne.

• La strada era bloccata da un grosso tronco caduto dalla montagna.

2

Sottolinea in blu la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione, in rosso la persona, l’animale o la cosa che subisce l’azione.

• Pietro ha mangiato un gelato alla frutta come merenda pomeridiana.

• L’antico affresco della chiesa è stato danneggiato dall’umidità.

• Il cagnolino fu curato dal veterinario per una brutta infezione.

• Dopo cena io e Giacomo abbiamo guardato un film.

• Oggi Valentina sarà interrogata dall’insegnante sull’area dei poligoni.

Nelle seguenti frasi scrivi se il verbo è usato alla forma attiva (A) o passiva (P).

• La macchina sportiva aveva consumato molta benzina.

• I miei cani sono stati disturbati da un forte rumore.

• Le fotocopie sono state fatte da Giacomo.

• Io e la mia classe abbiamo visitato un bel castello.

Trasforma le seguenti frasi dalla forma attiva alla forma passiva. Segui l’esempio.

Fai attenzione! In una frase non ti sarà possibile fare la trasformazione.

• Il bambino accarezza il gatto.

• Federica ha acquistato un’auto.

• Paolo leggeva un romanzo.

• Marta colora con gli acquerelli.

• L’insegnante interroga l’alunno.

• I ladri rubarono dei gioielli.

• La maestra corregge le verifiche.

• Laura ha scritto una favola.

Il gatto è accarezzato dal bambino.

3 4
160 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 63- 64

5

Nel seguente testo sottolinea i verbi usati alla forma passiva. Segui l’esempio. Pinocchio fu attirato nella caverna del pescatore da un delizioso odore di pesci fritti. Ma fu scambiato per un pesce e fu infarinato ben bene dal pescatore, il quale voleva friggerlo insieme agli altri pesci. Per for proprio all’ultimo momento, Pinocchio fu salvato da Alidoro, un cane arrivato a sua volta nella grotta del pescatore, perché era stato attirato anche lui dall’odore della frittura.

6

Trasforma le frasi dalla forma passiva a quella attiva. Segui l’esempio.

Forma passiva Forma attiva

La superficie del lago è nascosta dalla nebbia.

Francesco fu accolto con entusiasmo dai compagni di scuola.

L’aria è stata rinfrescata dalla pioggia di stanotte.

La casa è circondata da un bellissimo giardino.

Il marmo venne inciso dallo scultore.

I panini verranno preparati dalla nonna.

Il valico è ostruito dalla neve.

Il pacco è stato consegnato dal corriere.

7

La nebbia nasconde la superficie del lago.

Soltanto quattro delle seguenti frasi possono essere trasformate da attive a passive. Individuale e scrivile.

• Un rumore improvviso spaventò il bambino.

• Verso sera ci recammo in pizzeria.

• Il pallone ha rotto il vetro della finestra.

• Daniele aiuta spesso Giovanna.

• Le fotografie sono venute molto bene.

• Un ghiro si nasconde nella tana.

• Giacomo accende la radio.

161 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 63- 64

2

I VERBI RIFLESSIVI

Sottolinea i verbi di forma riflessiva.

• Come hai fatto a sporcarti in questo modo?

• Guarda quella cantante, si è truccata troppo!

• Si sono bagnati perché non avevano l’ombrello.

• Vi siete fermati un po’ a casa?

• Mi alleno ogni giorno per due ore.

• Dove vi siete nascosti?

• Ci siamo feriti cadendo dalla bicicletta.

• Nicola si è cacciato in un bel pasticcio.

Sottolinea i verbi riflessivi e scrivi la persona su sui ricade l’azione. Segui l’esempio.

• Riccardo si è lavato.

• Io e Leo ci siamo fermati al bar a fare colazione!

• Lia si pettina davanti allo specchio.

• Mia sorella e io ci vestiamo in modo sportivo.

• Rossella si è tagliata mentre affettava le verdure.

• Giorgio si sta trascurando molto in questo periodo.

• Come avete fatto a pungervi?

3

Completa le frasi con i verbi riflessivi indicati, coniugati al modo e al tempo adatti.

chiudersi • scottarsi • scaldarsi • nascondersi • rinfrescarsi • asciugarsi • alzarsi

• Mi facendo una doccia quasi fredda.

• La mamma mentre stirava le camicie.

• Stamattina non riuscivo proprio ad dal letto.

• La lucertola al sole primaverile.

• Michele nella sua stanza per non essere disturbato

• La lepre dietro la siepe.

• Ora devo per non prendere il raffreddore.

Scrivi la forma riflessiva dei seguenti verbi. Segui l’esempio.

tagliare tuffare lavare salutare ferire allontanare dondolare spazzolare riparare pulire sciacquare gettare pettinare riposare guardare

1
4
Riccardo tagliarsi
Volume pag. 65 162 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO

1

I VERBI IRREGOLARI

Coniuga i seguenti verbi irregolari al passato remoto.

Crescere Venire Cogliere Nascere Cuocere io io io io io tu tu tu tu tu egli egli egli egli egli noi noi noi noi noi voi voi voi voi voi essi essi essi essi essi

2

Coniuga i seguenti verbi irregolari al congiuntivo presente.

Andare Uscire Dovere Potere che io che io che io che io che tu che tu che tu che tu che egli che egli che egli che egli che noi che noi che noi che noi che voi che voi che voi che voi che essi che essi che essi che essi

3

Scrivi l’infinito presente delle seguenti voci di verbi irregolari. piacque tenessi vengano muoia apparve berranno corsero scomparve visse giungano

163 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 66

4

Scrivi il participio passato dei seguenti verbi irregolari.

cuocere dire chiudere stare raccogliere nascere ardere spegnere leggere mettere escludere fingere perdere ridere stringere

5

In ognuno dei seguenti gruppi di verbi irregolari c’è una forma scorretta. Individuala e correggila. condotto • coprito • risolto • tinto .................................................. corse • spenduto • mise • sofferto morse • rise • romputo • bagnato apparito • taciuto • veduto • andato friggiuto • amato • assunto • festeggiato

6 Voce verbale Infinito

Per ognuno dei seguenti verbi irregolari della seconda coniugazione, scrivi l’infinito presente. Segui l’esempio.

poniamo porre

condussi punsero dipinse cossero ardemmo bevete

7

Voce verbale Infinito nociamo scelga piacquero tendesti traiamo scosse volsero

Completa le frasi coniugando il verbo tra parentesi al tempo adatto.

• Sarebbe bello se ogni tanto tu mi (dare) ragione.

• Con questo raffreddore è meglio che tu non (andare) in piscina.

• Penso che sia giusto che le regole (valere) per tutti.

164 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 66

1

2

1

2

LE PREPOSIZIONI

Completa le frasi con la preposizione adatta. Poi cerchia quelle articolate.

• cima colle sorge una chiesetta antica.

• Hai fatto bene andare subito medico.

• Venerdì piazza mercato c’era tanta gente.

• Il torrente scende montagna valle.

• Beppe abita una casa ultimo piano un palazzo antico.

• Il Po è un fiume Italia settentrionale: nasce Monviso, sfocia mare Adriatico ed è il maggiore i fiumi italiani.

Cerchia le preposizioni in rosso e gli articoli partitivi in blu.

• Delle coccinelle s’erano posate al centro delle corolle dei tulipani.

• Ho messo dello zucchero nel caffè di Carlo.

• Vorrei regalare dei fiori per il compleanno di Giulia.

• Dal laghetto del parco si alzarono delle anatre.

• Della luce filtrava sotto la porta dello studio del medico.

• Sul mare, intorno alle barche dei pescatori, volavano dei gabbiani.

LE LOCUZIONI PREPOSITIVE

Nelle seguenti frasi sottolinea le locuzioni prepositive.

• Vicino a quell’albero ho visto uno strano insetto.

• Di fronte a casa mia è stata aperta da poco tempo una pizzeria napoletana.

• In mezzo a noi c’è uno che non dice sempre la verità.

• Al di là del ponte si estende il parco dove mi ritrovo spesso con i miei amici.

• Al centro della piazza del paese c’è una bellissima fontana.

Per ognuna delle seguenti locuzioni prepositive, scrivi una frase.

• a causa della

• insieme con

• in mezzo a

165 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pag. 79

L’ AVVERBIO

Osserva gli avverbi sottolineati. Poi indica di quale tipo sono: di luogo (L), di modo (M), di tempo (T), di quantità (Q).

2

1 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli avverbi di affermazione, in blu quelli di negazione e in verde quelli di dubbio.

• È qui ( ) che devo venire?

• Milù mangia avidamente. ( )

• Non è suonata la sveglia e mi sono alzata tardi. ( )

• Ne vuoi ancora? ( )

• Ho mangiato troppo: non riesco ad alzarmi. ( )

• L’ho messo proprio lì, possibile che non lo vedi? ( )

• Vengo subito! ( )

• Sono andata sulla torre di Pisa, da lassù si vede l’intera città. ( )

3

4 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 80 - 82

• Il dizionario che mi hai prestato è davvero completo.

• Non è questo il negozio di cui ti parlavo!

• Probabilmente Paolo è ammalato.

• Tu non mi ascolti neppure.

• Eventualmente telefoneremo domani.

• Certamente Luca conosce la strada.

• No, non accetto le tue scuse.

• Forse domani andrò al mare.

Segna con una X il grado a cui sono espressi gli avverbi nelle seguenti frasi: positivo (P), comparativo (C), superlativo assoluto o relativo (S).

• Giovanni arriverà il più presto possibile. P C S

• Cercherò di tornare presto a casa.

P C S

• In quel ristorante ho cenato ottimamente. P C S

• Lia si ammala meno frequentemente di Giulia. P C S

• Finirò il disegno il più rapidamente possibile.

P C S

Completa le frasi con le locuzioni avverbiali di tempo indicate. tempo fa • in un batter d’occhio • sul tardi • poco fa

• si usava la cenere per fare il bucato.

• il gatto divorò il pezzo di carne.

• Cercavi Luigi? È uscito dall’ufficio

• Verrò da te perché prima devo terminare un lavoro. 166

1

LE CONGIUNZIONI

Completa le frasi con la congiunzione adatta.

• È così nervoso non sta fermo un attimo.

• Non vi sgrido, ve lo meritereste.

• Stavo rientrando mi ha chiamato al cellulare.

• Giorgio ha telefonato per dire rientrerà tardi.

• Marco riordina la cucina Alessandro stende il bucato.

2

Completa le frasi facendo attenzione alla congiunzione.

• Non ci fermammo, benché

• Laura ha sonno, ma

• Paolo non ha fame perché

• Potrebbe uscire se

• Marta ascoltava la musica mentre

• Raffaele si svegliò tardi, perciò

Nelle seguenti frasi sottolinea le congiunzioni.

• Credi che la zia mi potrà accompagnare al laboratorio di ceramica?

• Ho studiato con impegno e mi sento preparato per la verifica.

• Porta con te l’ombrello perché potrebbe piovere.

• Alice si emoziona quando viene interrogata.

• La lavastoviglie è rotta, perciò bisogna chiamare il tecnico.

• A merenda Sara mangia un frutto oppure uno yogurt.

4

Completa le frasi con la congiunzione adatta tra quelle proposte. però • perciò • finché • tuttavia • quando • mentre

• Potremo andare al parco avremo finito di fare i compiti.

• Domani è domenica, non si va a scuola.

• Sono partita in anticipo, sono arrivata tardi all’appuntamento.

• Il computer si è spento stavo scrivendo la relazione.

• Le uova saranno covate non si schiuderanno.

• Ho dormito molto, sono ancora stanco.

3
167 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 83- 84

1

LE CONGIUNZIONI COORDINANTI

Completa le frasi con la congiunzione coordinante opportuna.

• Non sono affatto stanco, correrò ancora per mezz’ora.

• L’altro giorno Grazia ha detto una grossa bugia io l’ho perdonata.

• Quando sono arrivato era troppo tardi, se ne erano andati tutti.

• Davide ha un fisico robusto, estremamente agile.

Collega ogni coppia di frasi con una congiunzione coordinante opportuna, elimina le ripetizioni e riscrivi la frase. Segui l’esempio.

Il mio gatto non vuole mangiare. Non vuole bere.

Il mio gatto non vuole né mangiare né bere.

C’era molta nebbia allo stadio. La partita di calcio è stata sospesa.

Abbiamo trascorso ore per negozi. Non abbiamo trovato il vestito adatto.

Si vede che Valentina ha riposato bene. Valentina ha un bell’aspetto.

LE CONGIUNZIONI SUBORDINANTI

1

Nelle seguenti frasi cancella la congiunzione subordinante errata tra le due proposte.

• Angela nuota bene, qualora / nonostante frequenti il corso di nuoto da poco.

• Porterò Tobia al parco, sebbene / purché sia molto stanca.

• Occorre prestare molta attenzione finché / mentre si attraversa la strada.

• Ti accompagnerei volentieri al corso di danza sebbene / se mi fosse possibile.

Completa le frasi sottolineando la congiunzione subordinante adatta tra le due proposte.

• Si deve insegnare ai bambini a stare attenti finché / mentre attraversano la strada.

• Abbiamo riordinato la nostra stanza perché / sebbene fosse già molto tardi.

• Oggi partirò per il mare, a meno che / benché non ci sia lo sciopero dei treni.

• È meglio uscire adesso purché / finché c’è ancora luce.

2
...............................................................................................................................................................................
168 MORFOLOGIA ESERCIZIARIO Volume pagg. 83-84
2

1

LA FRASE

Riordina le parole e scrivi la frase che ottieni.

• Diego suoi zaino i quaderni a nello e ripone i casaccio libri suoi.

• un stata La attimo da è rana una inghiottita in biscia.

• Sull’ cantavano inno della autobus loro i tifosi l’ squadra.

LA FRASE MINIMA

Segna con una X le frasi minime, cioè costituite dal minor numero di informazioni necessarie a rendere comprensibile il messaggio.

La piazza era affollata. Elena si lamenta sempre.

Io sono partito presto. Voi avete fame?

Monica piangeva. Il pavimento è rovinato.

Loro sono stati multati. Stanotte i ladri hanno svaligiato la banca.

Il cobra è velenoso. Il cane dei vicini ha abbaiato tutto il giorno.

IL SOGGETTO E IL PREDICATO

Cerca i soggetti e sottolineali.

1 Individua il soggetto sottinteso e scrivilo sui puntini.

• Degli amici di mio fratello hanno già il motorino.

• “Lo” si apostrofa davanti alle vocali.

• I “se” e i “forse” non risolvono i problemi.

• Il “no” energico dell’arbitro bloccò ogni contestazione dei giocatori.

• Tutti rimasero stupiti per i meravigliosi fuochi d’artificio della sagra del paese.

• Il verde mi piace molto.

• Durante la festa ballarono e cantarono per parecchie ore. ( )

• Compra la copertina del quaderno di italiano! ( )

• Domani pranzeremo insieme al ristorante. ( )

• Camminava lentamente lungo la spiaggia. ( )

1
2
169 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 90 -92

3

Completa le frasi con un predicato opportuno.

• I turisti stranieri le città d’arte italiane.

• L’acqua dalla sorgente.

• Dopo il temporale l’aria

• Il vincitore con una medaglia d’oro.

• L’autunno ma le giornate ancora calde.

• La zia i gioielli in una cassetta di sicurezza.

5

4 Nelle seguenti frasi individua il predicato e scrivi se si tratta di predicato verbale (PV) o predicato nominale (PN).

Nelle seguenti frasi individua il predicato e sottolinealo in rosso se si tratta di un predicato verbale e in blu se si tratta di un predicato nominale.

• Davide, il fratello di Silvia, è malato.

• In questa piccola città il traffico aumenta di giorno in giorno.

• Stamattina presto Ivana è partita con sua figlia Valentina.

• Il cane abbaiava rabbiosamente.

• Nel cassetto della mia scrivania non trovo più il libro di inglese.

• Le melanzane del nostro orto quest’anno sono enormi.

• I due ragazzi, senza amici, erano annoiati.

• Questa borsa è della nonna. ( )

• La zia è molto elegante. ( )

• Il nuovo compagno è del Marocco. ( )

• Il palazzo dello sport è a destra della piscina comunale. ( )

• La disciplina è fondamentale nei giochi di squadra. ( )

• Quella cartolina è della Polinesia? ( )

• Il nonno è in casa? ( )

Nelle seguenti frasi sottolinea gli attributi.

• Un pallido sole illuminava la fredda giornata invernale.

• La ragazza indossava un abito estivo semplice e colorato.

• Il giovane atleta superò l’ostacolo con estrema facilità.

• Il tuo nuovo profumo ha un aroma fresco e delicato.

• Ho comprato uno zaino rosso, molto capiente, per andare in piscina.

• Quest’anno andrò in montagna per la settimana bianca.

1 L’ ATTRIBUTO 170 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pag. 93

2

Nelle seguenti frasi sottolinea gli attributi ed evidenzia l’elemento a cui si riferiscono. Segui gli esempi.

• Un vivace scoiattolo si arrampicava sull’alto tronco del vecchio castagno.

• Dalla casa silenziosa provenivano strani rumori.

• Quel ragazzo ha un carattere tranquillo.

• La giornata si preannunciava caldissima, afosa e umida.

• La cameretta di Marco ha bisogno di una pulizia accurata e di una nuova tinteggiatura.

• Durante la breve vacanza sul lago di Garda, ho conosciuto delle persone simpatiche.

3

Nelle seguenti frasi sottolinea gli attributi ed evidenzia il nome a cui si riferiscono. Fai attenzione alla presenza di predicati nominali.

• Giorgio è felicissimo del simpatico dono ricevuto dall’amico preferito.

• Nel bosco il babbo ha raccolto profumati porcini e un cestino di saporite more.

• Chiara è stanca, perciò non parteciperà alla divertente gita al lago.

• La brina trasforma le ragnatele in pizzi leggeri, sottili e fragili.

• Camilla è simpatica e si diverte con tutti con una spontaneità gioiosa.

• Il giorno del suo compleanno Carmen era bellissima con il suo vestito nuovo.

• Ho ricevuto in dono un puzzle complesso, però, quando l’avrò completato, sarà meraviglioso.

1

Nelle seguenti frasi sottolinea solo le apposizioni.

• Il Mar Adriatico è un mare stretto e lungo.

• Anna, la cugina di Maria, mi ha dato da leggere un romanzo avvincente.

• Molti stranieri visitano Roma, affascinante capitale italiana.

• Enrico, il maestro di Giorgia, ha assegnato un compito molto difficile.

• Sono andato al cinema con James e Chiara, gli zii di Londra.

• Silvia, l’amica della mamma, ha da poco cambiato lavoro.

Nelle seguenti frasi sottolinea le apposizioni presenti ed evidenzia le parole a cui si riferiscono.

• Il Danubio, fiume dell’Europa centroorientale, bagna diversi Paesi prima di sfociare con un ampio delta nel Mar Nero.

• Claudio, mio compagno di banco fin dalla prima, dovrà trasferirsi in un’altra scuola.

• La nostra squadra di atletica ha assunto per alcuni mesi Piero come sostituto di Dario, allenatore titolare.

2 L’ APPOSIZIONE 171 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pag. 93

IL COMPLEMENTO OGGETTO

Solo quattro delle seguenti frasi contengono un complemento oggetto. Segna con una X.

2

1 Completa le frasi con un complemento oggetto adeguato.

Non trovo più il mio quaderno di matematica.

Marinella è andata al supermercato con la mamma.

Nel camino bruciava un grosso pezzo di legno.

Nel giardino ho piantato dei bulbi di tulipano.

Laura è stata premiata per il disegno più originale.

Per favore, compra le uova per la maionese.

Dopo le vacanze, Maria tornò a scuola con un nuovo zaino.

Cenerentola perse la sua scarpetta di cristallo.

• Il pittore dipinge

• Alice indossa ogni giorno .

• Per pranzo mangerò

• Daniela vorrebbe .

• Lorenzo regalò alla mamma

IL COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di specificazione.

• Domani andrò al palasport per vedere il concerto del mio cantante preferito.

• Questa sera usciranno i numeri vincenti della lotteria.

• Allo stadio ho visto una partita di calcio tra la squadra dei cantanti e quella dei giornalisti.

• Non scorderemo mai quella vacanza trascorsa a casa di Valentina.

• L’insegnante di italiano ci ha letto alcune filastrocche di Gianni Rodari.

Con l’aiuto delle domande, completa con i complementi di specificazione adeguati.

• Sulla cima (di che cosa?) c’è un castello.

• Hai visto le scarpe nuove (di chi?) ?

• La zia (di chi?) mi ospiterà per due giorni.

• Non trovo più le schede (di che cosa?) .

• I capelli (di chi?) sono ricci e ribelli.

• La recinzione (di che cosa?) è da riparare.

2
172 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 95 -96

IL COMPLEMENTO DI TERMINE

1

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi di termine.

• Abbiamo regalato ad Alice una borsetta di tela.

• Devo restituire al più presto a Tommaso i suoi libri.

• Barbara vuole molto bene al suo gattino.

2

• Alla mia amica Rossana non piacciono i carciofi.

• Il postino deve consegnare questo pacco al signor Rossi.

• Gli studenti si preparano alle prove di verifica.

Completa le frasi con un complemento di termine adeguato.

• Non so dove si trovi questa strada, chiederò informazioni

• Abbiamo inviato un regalo per il suo compleanno.

• Gabriele ha assistito , ma si è annoiato molto.

• Non dare retta , non è una persona sincera.

• La coppa è stata assegnata , che ha vinto la gara.

I COMPLEMENTI DI LUOGO

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di stato in luogo.

• Ho incontrato Anna in un negozio di scarpe del centro commerciale.

• Abbiamo trascorso una bella settimana di vacanza a Lampedusa.

• Per ospitare mio cugino ho dovuto dormire sul divano.

• Alberto ora abita in Piazza Verdi, al terzo piano di un palazzo moderno.

• Il nonno spesso si riposa sulla sedia a sdraio in giardino.

• La casa di montagna dello zio si trova in una tranquilla vallata alpina.

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di moto a luogo.

• Lo zio arriverà a Milano in serata e alloggerà in un hotel del centro.

• Il Po sfocia con un ampio delta nel Mare Adriatico.

• Mio padre va spesso a Roma per lavoro.

• Avviamoci verso il binario, il treno per Torino sta per partire.

• Non è stato ancora annunciato l’imbarco sul volo per Londra.

173 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 97- 98
2

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di moto da luogo.

4

3 Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di moto per luogo.

• Tornando da Palermo, papà ci ha portato dei dolci alla pasta di mandorle.

• Mi sembra di sentire uno strano odore di gas proveniente dalla cucina.

• Quel vestito arriva sicuramente da un negozio di alta moda.

• L’avvocato uscì dal suo ufficio per dirigersi in Tribunale.

• È tornato dal mare all’inizio di settembre.

• Il ladro è passato da lassù, attraverso la finestra del solaio.

• È meglio non passare per il centro storico, c’è un ingorgo.

• Il transito per la Svizzera è sospeso per i veicoli pesanti.

• Ti ho cercata per tutta la città, ma tu sembravi scomparsa.

• Passa dal giardino, farai prima!

I COMPLEMENTI DI TEMPO

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di tempo.

• Renato ha lavorato al computer tutto il giorno.

• Ogni mattina la sveglia suona implacabile alle sette.

• Verremo a casa tua tra un’ora.

• Dal 15 al 30 ottobre il negozio di calzature farà una vendita promozionale.

• In due settimane Sara ha fatto ben nove giorni di assenza da scuola.

• Alle dieci di sera nella nostra scuola si attiva l’allarme antifurto.

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi di tempo determinato e in blu quelli di tempo continuato.

• Giacomo rifletté per almeno venti minuti prima di cominciare il suo testo.

• Il corso di danza moderna inizierà il prossimo 16 settembre.

• Mezz’ora prima di pranzo la nonna deve prendere una medicina.

• Quel povero cagnolino è rimasto senza cibo per tre giorni.

• Ho prestato a Davide il vocabolario una settimana fa, me lo restituirà domani.

• Abbiamo percorso il tratto di strada da casa a scuola in venti minuti.

• D’inverno mi piace leggere un bel libro sdraiato sul divano.

1
2
174 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 98 -99

1

I COMPLEMENTI D’AGENTE E DI CAUSA EFFICIENTE

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi d’agente e in blu i complementi di causa efficiente. Ricorda di porti le domande “da chi? da che cosa?”.

• Al termine del concerto la famosa rockstar è stata acclamata dai suoi fan.

• Martina, dopo l’interrogazione, è stata lodata dall’insegnante per l’ottima preparazione.

• È stato annunciato dal telegiornale uno sciopero dei mezzi pubblici.

• Durante il suo spettacolo l’attore fu interrotto più volte da scroscianti applausi.

• Anticamente la città di Pompei fu distrutta dalla lava del Vesuvio.

2

Completa le frasi con un complemento d’agente o di causa efficiente opportuno.

• Sono stato svegliato improvvisamente

• L’albero fu sradicato

• La squadra sarà allenata

• Mio fratello è stato morso

• Gianni, durante la partita, è stato espulso

3

Per ognuna delle seguenti espressioni, scrivi una frase con un complemento d’agente o di causa efficiente.

dalla neve • dal postino • dagli studenti • dalle onde • dalla pioggia

4

Segna con una X solo i complementi d’agente o di causa efficiente.

Claudia saltava e ballava dalla gioia. Marco è uscito dal cinema soddisfatto. Giulia ha una collana di conchiglie. Il torneo è stato vinto dalla mia squadra.

Le foglie sono mosse dal vento.

Claudia ha scritto una lettera.

La mela è stata mangiata dal bambino. Non mi scrivi da un mese.

175 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pag. 100

2

I COMPLEMENTI DI MEZZO E DI MODO

Completa le frasi con un complemento di mezzo opportuno. Ricorda di porti le domande “per mezzo di che cosa? con che cosa?”.

• Abbiamo deciso che raggiungeremo il luogo delle vacanze

• Il giardiniere falcia l’erba del giardino

• Abbiamo confezionato il regalo

• Per fare arrivare velocemente una lettera, basta spedirla

• Puoi alleviare il tuo mal di testa

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi di modo. Ricorda di porti le domande “in che modo? come?”.

• Francesco parla sempre velocemente e ad alta voce.

• Gli studenti ascoltavano con vivo interesse la lezione di Scienze.

• L’insegnante ha detto che mi esprimo con molta chiarezza.

• La nostra squadra ha giocato con molta grinta.

I COMPLEMENTI DI CAUSA E DI FINE

1

Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di causa. Ricorda di porti le domande “a causa di che cosa? per quale motivo?”.

• A causa di un forte incendio, intervennero i vigili del fuoco.

• Federica si è ritirata dalla gara per un crampo al polpaccio.

• Stanotte non ho dormito per il caldo insopportabile.

• Dopo la salita ero sfinito per la fatica.

Completa le frasi con un complemento di fine o scopo adeguato. Ricorda di porti le domande “a che scopo? per che cosa?”.

• Maria ha acquistato un nuovo costume

• Ho comprato un paio di scarpe

• La nonna prende delle medicine

• Faremo una bella festa

• Il mio compagno Andrea è arrivato in ritardo

2
1
176 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 101-102

1

IL PERIODO E LA FRASE PRINCIPALE

Trasforma le seguenti frasi semplici in frasi complesse. Osserva l’esempio.

• Giorgia siede sul divano

e accende la TV perché è molto stanca.

• Ho indossato un paio di scarpe comode

• L’insegnante scrive alla lavagna

Nelle seguenti frasi sono state separate tutte le proposizioni. Sottolinea quella principale.

• Mentre entravo in casa / ho sentito un buon profumo di pasta al forno / che mi ha fatto venire l’acquolina in bocca.

• Nicoletta aveva fretta di tornare a casa / perché non si sentiva bene / e aveva la febbre alta.

• In spiaggia mi diverto con i miei amici /giocando a pallavolo sulla sabbia / oppure organizzando tornei di freesby.

LE PROPOSIZIONI COORDINATE E SUBORDINATE

Evidenzia la congiunzione adeguata fra quelle proposte, in modo da unire le due proposizioni coordinate.

• Stai dicendo la verità e / oppure stai scherzando?

• L’auto era nel garage però / pertanto il suo proprietario non era in casa.

• Trovammo un hotel quindi / invece ci fermammo per la notte.

Sottolinea in rosso le proposizioni principali e in blu le subordinate.

• Stefano si è stancato di giocare a palla.

• Nel cielo comparve l’arcobaleno dopo che ebbe piovuto forte.

• Non ti ho detto nulla del mio problema per non farti preoccupare.

1 2 2
177 SINTASSI ESERCIZIARIO Volume pagg. 104 -106

1

IL LINGUAGGIO

1 controllore del treno

Segna con una X il tipo di linguaggio usato nelle seguenti situazioni: V se si tratta di linguaggio verbale, NV se si tratta di linguaggio non verbale

• Indicare la strada a un signore che non conosce la città. V

• Indicare all’autista che si vuole scendere alla prossima fermata. V

• Mandare un whatsapp a un’amica per confermare l’appuntamento. V

• Dare il via a una gara automobilistica. V NV

• Raccontare una favola. V NV

GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE

In ognuna delle seguenti situazioni comunicative, scrivi l’emittente. Segui l’esempio.

• Buongiorno signori. Biglietto, prego.

• Vorrei due etti di ricotta, per favore.

• Le faccio il pieno, signore?

• Prenda due compresse al giorno.

• Come preferisce la carne alla griglia?

• Il tuo tema è ben sviluppato e corretto.

Leggi attentamente i seguenti messaggi e segna con una X se il registro è formale, informale o medio. Segui l’esempio. 1

Mi può prenotare una camera per tre giorni all’Albergo Stella?

Ehilà, gente! Che si fa stasera? Bowling o cinema?

Si informano i signori viaggiatori che è severamente vietato attraversare i binari.

X

FormaleInformaleMedio
I
178 COMUNICAZIONE ESERCIZIARIO Volume pagg. 110 -113
REGISTRI LINGUISTICI

MAPPE

180 Parola

182 Nome

183 Aggettivo

184 Pronome

186 Verbo

187 Preposizione

188 Avverbio

189 Congiunzione

190 Esclamazione

191 Frase

192 Complemento

COME SI CLASSIFICANO LE PAROLE?

Le PAROLE , in relazione alla loro struttura, vengono classificate in due gruppi.

Le parole variabili sono formate da radice + desinenza e cambiano forma (nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo).

Le parole invariabili sono prive di desinenza e quindi non cambiano forma (avverbio, congiunzione, preposizione, esclamazione).

COME È FATTA LA PAROLA?

La parola formata solo da radice e desinenza si dice primitiva (carta).

COME SI FORMA?

La parola primitiva è il punto di partenza per la formazione di nuove parole.

Alla radice si aggiungono prefissi e suffissi per ottenere le parole derivate :

inprefisso

cartradice

- cartradice - olaisuffisso

-are desinenza - o desinenza

Alcuni suffissi danno una sfumatura particolare alla parola primitiva. Si formano le parole alterate (scarpina , scarpetta , scarpaccia ...).

Si uniscono una o più parole per ottenere le parole composte : piano -

MAPPA 180 Lessico
PAROLA

COME SONO LE PAROLE RISPETTO AL SIGNIFICATO?

Quando due o più parole sono simili per significato (freddo / gelido) si dicono sinonimi .

Quando, invece, il significato delle parole è tra loro opposto (freddo / caldo) si dicono contrari .

Le parole che hanno un significato più ampio (felino) e comprendono il significato più ristretto di altre parole (tigre, leone, gatto) sono dette iperonimi .

Le parole il cui significato ( budino) è compreso in una parola dal significato più ampio (dolce) sono dette iponimi .

Quando alcune parole hanno la stessa forma ma significato differente (riso), si parla di omonimi .

Quando una parola ha più significati legati da qualcosa in comune ( penna), si dice che quella parola è polisemica .

Le famiglie di parole costituiscono un insieme di parole molto vasto e si collegano tra loro attraverso il meccanismo dell’associazione di idee.

181

Per SIGNIFICATO

Morfologia parte variabile

CHE COSA SONO?

I NOMI sono una parte variabile del discorso.

COME SI CLASSIFICANO?

concreto (foglia)

collettivo (biblioteca)

comune (città) proprio (Roma)

Per FORMA

Per STRUTTURA

genere maschile (cuoco)

numero singolare (uno)

primitivo radice + desinenza (cart-a) composto formato da due parole (cassapanca)

derivato primitivo + prefissi e suffissi (scartare, cartolaio)

alterato diminutivo / vezzeggiativo accrescitivo / dispregiativo

NOME MAPPA 182

MAPPA

Morfologia parte variabile AGGETTIVO

CHE COSA SONO?

Gli AGGETTIVI sono una parte variabile del discorso che si accompagnano ai nomi cui si riferiscono.

COME POSSONO ESSERE?

Qualificativi

Attribuiscono una qualità al nome che accompagnano (felice, alto, basso, soffice).

I gradi dell’aggettivo qualificativo sono:

• grado positivo (felice)

• grado comparativo

• di maggioranza (più felice)

• di minoranza (meno felice)

• di uguaglianza (felice come)

• grado superlativo

• assoluto (felicissimo)

• relativo (il più felice)

Determinativi

Specificano alcuni aspetti del nome e possono essere:

• possessivi precisano l’appartenenza (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui)

• dimostrativi indicano la posizione nello spazio e nel tempo (questo, quello, codesto, stesso, medesimo)

• indefiniti indicano una quantità o una qualità non precisata (molto, poco, tanto, qualche, qualsiasi, ogni...)

• numerali indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine. Possono essere:

• cardinali (uno, due, tre, dieci...)

• ordinali (primo, secondo, terzo, decimo...)

• interrogativi / esclamativi introducono una domanda o un’esclamazione (che?, quale?, quali!, quanto/a?, quanti/e!)

183

CHE COSA SONO?

I PRONOMI sono una parte variabile del discorso che sostituiscono nomi, aggettivi, verbi e anche frasi.

COME POSSONO ESSERE?

Personali

Sostituiscono il nome di persona, animale o cosa.

Possono essere:

• soggetto (io, tu, egli, ella, esso, essa, lui, lei, noi, voi, essi, esse, loro)

Io suono la chitarra, e tu? Se prendo lo spartito, suoniamo insieme?

Possessivi Sostituiscono il nome e ne indicano il possesso (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio).

Io suono la tromba. Prendiamo il tuo spartito perché

il mio non lo trovo più.

Dimostrativi Indicano la posizione nello spazio e nel tempo del nome che sostituiscono (questo, quello, codesto, costui, colei, stesso, medesimo, ciò).

Questo è il mio violino! Suono anch’io con voi! Che ne dite?

Morfologia parte variabile
MAPPA 184
PRONOME

Indefiniti

Indicano una quantità o una qualità non precisata del nome che sostituiscono (molto, poco, uno, qualcuno, ognuno, chiunque, altri, qualcosa, niente...).

Tra i ragazzi

Numerali

Indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine del nome che sostituiscono.

Possono essere:

• cardinali (uno, due, tre, dieci...)

• ordinali (primo,

Interrogativi/ Esclamativi

Introducono una domanda (?) o una esclamazione (!) (chi, che, quale quali, quanto/a quanti/e).

Perciò quanti saranno quelli che suoneranno?

Relativi Si distinguono in:

• invariabili (che, cui, chi)

• variabili (il quale, la quale, i quali, le quali)

I ragazzi che suoneranno sono tutti qui e sono quattro!

185

CHE COSA ESPRIMONO?

I VERBI esprimono un’azione, una situazione, una sensazione, uno stato, un modo di essere .

QUALI SONO LE CONIUGAZIONI?

Le coniugazioni sono tre:

• are : 1a coniugazione

• ere : 2a coniugazione

• ire : 3a coniugazione

Essere e avere hanno una coniugazione propria .

Possono avere un significato proprio o svolgere la funzione di ausiliare per formare i tempi composti di altri verbi.

COME POSSONO ESSERE I VERBI?

• Transitivi

• Intransitivi

• Impersonali

• Attivi

• Passivi

• Riflessivi

QUALI SONO I MODI E I TEMPI DEL VERBO?

I modi finiti del verbo sono quattro:

• indicativo: ha quattro tempi semplici (presente, imperfetto, passato prossimo, futuro semplice) e quattro tempi composti (passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore)

• congiuntivo: ha due tempi semplici (presente, imperfetto) e due tempi composti (passato, trapassato)

• condizionale : ha due tempi (presente, passato)

• imperativo: ha solo il tempo presente

I modi indefiniti del verbo sono tre:

• infinito: ha due tempi (presente, passato)

• participio: ha due tempi (presente, passato)

• gerundio: ha due tempi (presente, passato) Giocando con voi, mi divertirò!

Noi giochiamo a basket. Vorremmo che tu giocassi con noi.

Morfologia parte variabile
VERBO MAPPA 186

MAPPA Morfologia

CHE COSA SONO?

Le PREPOSIZIONI sono una parte invariabile del discorso e servono a legare tra loro le parole di una frase creando legami di senso.

COME POSSONO ESSERE?

Proprie

Sono usate solo ed esclusivamente con valore di preposizione.

Possono essere:

• semplici : di, a, da, in, con, su, per, tra, fra

• articolate (costituite

Locuzioni prepositive

Sono formate da più parole, tra le quali è sempre presente almeno una preposizione: sopra a, invece di, a proposito di, al di lá, davanti a, a causa di...

parte invariabile
PREPOSIZIONE
187

CHE COSA SONO?

Gli AVVERBI sono una parte invariabile del discorso, precisano e completano il significato di verbi, nomi, aggettivi.

COME POSSONO ESSERE?

Di modo

Rispondono alla domanda: come? (delicatamente)

Di luogo

Rispondono alla domanda: dove? (lassù)

Di tempo

Rispondono alla domanda: quando? (subito)

Di quantità

Rispondono alla domanda: quanto? (troppo)

Di affermazione

Sì, certo, già , davvero…

Di dubbio

Forse, magari …

Di negazione

No, non, giammai …

Interrogativi ed esclamativi

Come?/!, dove?/!, quando?/!, perché?/!

QUALI SONO I GRADI DELL’AVVERBIO?

Positivo Comparativo

Morfologia parte invariabile AVVERBIO
MAPPA 188

MAPPA

Morfologia parte invariabile CONGIUNZIONE

CHE COSA SONO?

Le CONGIUNZIONI sono una parte invariabile del discorso e uniscono tra loro parole e frasi.

COME POSSONO ESSERE?

Coordinanti

• Collegano parole della stessa frase.

• Collegano frasi con lo stesso valore, che cioè non dipendono l’una dall’altra: e, anche, inoltre, né, neanche, neppure, o, oppure, altrimenti, dunque, ma, cioè…

Subordinanti

• Collegano due frasi che non stanno sullo stesso piano, cioè che dipendono l’una dall’altra: perché, affinché, poiché, siccome, finché, appena, sebbene, per quanto…

189

CHE COSA SONO?

Le ESCLAMAZIONI sono una parte invariabile del discorso e esprimono stati d’animo, sensazioni, emozioni, reazioni, sentimenti improvvisi .

COME POSSONO ESSERE?

Proprie

Quando sono semplici suoni che hanno la funzione di esclamazione:

Ehilà!, Ohi!, Ah!, Eh!, Oh!, Ahi!…

Improprie

Quando sono nomi, aggettivi, forme verbali, avverbi usati come esclamazioni:

Bravo!, Ottimo!…

Locuzioni esclamative

Quando sono due o più parole usate come esclamazioni: Povero me!, Mamma mia!…

parte invariabile ESCLAMAZIONE MAPPA 190
Morfologia

COME È COSTITUITA LA FRASE SEMPLICE?

La FRASE SEMPLICE è costituita da:

SOGGETTO

Indica l’argomento di cui si parla.

PREDICATO

Fornisce informazioni sul soggetto.

COME PUÒ ESSERE IL PREDICATO?

Verbale : è costituito da un verbo che comunica un senso compiuto.

• Attributi (aggettivi che accompagnano il nome).

• Apposizioni (nomi che si uniscono ad altri nomi per specificarli meglio).

Nominale : è costituito da una voce del verbo essere seguita da un aggettivo o da un nome

COMPLEMENTI
191 Sintassi
MAPPA FRASE

COME PUÒ ESPANDERSI LA FRASE MINIMA?

La FRASE MINIMA può espandersi attraverso:

il COMPLEMENTO OGGETTO

Si collega direttamente al verbo senza preposizioni.

i COMPLEMENTI INDIRETTI

Si collegano al termine a cui si riferiscono con una preposizione semplice o articolata.

chi? che cosa?

Vorrei tanto un cucciolo!

I complementi indiretti possono essere:

• di specificazione : di chi? di che cosa?

Le ali della farfalla sono delicate.

• di termine : a chi? a che cosa?

Scrivo una e-mail a Martina .

• di luogo: dove? in quale luogo?

Vengo al parco con voi.

• di tempo: quando? in quale tempo?

Luigi arriva tra un’ora .

• d’agente e di causa efficiente : da chi? da che cosa?

La torta è preparata dallo zio.

Sono stata svegliata da un tuono.

• di mezzo: per mezzo di chi o di che cosa?

Ho chiuso la porta con la chiave .

• di modo: come? in che modo?

Leggo i libri con piacere .

• di causa : a causa di chi o di che cosa?

L’aereo non parte a causa di un guasto.

• di fine o scopo: per quale fine?

Devi studiare per la verifica .

Sintassi COMPLEMENTO
MAPPA 192

Le attività di logica e il percorso “I linguaggi si incontrano” sono a cura di Maria Rosa Montini.

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Coordinamento e redazione: Sarah Farina

Revisione didattica: Giuseppina Ricucci

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: Studio grafico AcomeApe di Alessia Zucchi

Illustrazioni: Francesca Galmozzi

Copertina: Studio grafico AcomeApe di Alessia Zucchi

Illustrazione di copertina: Silvia Colombo

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 24.84.042.0

Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione.

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

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EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.

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