Nel cuore dei saperi - Storia 5

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saperi

Indicatori di civiltà

Storytelling

Debate

Situazioni non note

Educazione civica e al Patrimonio

Sintesi

Mappe attive Verifiche formative

ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability

Gladis Omaira Capponi • Rosanna Imbrogno • Rossella Köhler
5 Storia con QUADERNO OPERATIVO Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale

Storytelling

2 Aria

3 L’importanza dell’aria

Educazione civica

4 Rispettiamo l’aria

6 LE CIVILTÀ DEI FIUMI E DEI MARI

42 I MACEDONI

Dove e Quando

43 Attività economiche

44 Organizzazione

46 Educazione al Patrimonio

Alessandria d’Egitto

47 PAGINA CHIARA

48 TAPPA IN MAPPA

8 I Micenei

Dove e Quando

9 Attività economiche

Organizzazione

Religione

Cultura e Arte

10 I Dori

Dove e Quando Attività economiche

Organizzazione

11 PAGINA CHIARA

12 TAPPA IN MAPPA

49 Facciamo il punto

50 il mio PERCORSO

52 I POPOLI ITALICI

Dove e Quando

53 I Liguri

I Camuni

54 I Celti

I Veneti

Educazione civica

74 Il pericolo degli incendi

76 I ROMANI

Dove e Quando

77 Attività economiche

78 Organizzazione La Monarchia

79 La Repubblica

80 La società Le lotte tra patrizi e plebei

81 Le conquiste della plebe

82 Religione

83 Cultura e Arte

84 Vita quotidiana

86 L’esercito romano

87 Roma conquista l’Italia

88 L’espansione nel Mediterraneo

90 La crisi della Repubblica

91 Caio Giulio Cesare

55 I Terramaricoli

I Villanoviani

I Piceni

13 Facciamo il punto

14 I GRECI

Dove e Quando Attività economiche

15 Organizzazione

16 Sparta

18 Atene

20 Organizzazione

21 La Magna Grecia

22 Attività economiche

23 Vita quotidiana

24 Cultura e Arte

26 Religione

28 Le Olimpiadi

29 Educazione al Patrimonio Olimpia

30 PAGINA CHIARA

31 TAPPA IN MAPPA

32 Facciamo il punto

33 Situazione NON nota

34 I PERSIANI

56 I Latini

I Sabini

57 Gli Umbri

Gli Osci

I Sanniti

58 I Lucani

I Bruzi

Gli Iapigi

59 I Sardi

Dove e Quando Attività economiche

35 Organizzazione

36 Religione

37 Cultura e Arte

38 Le guerre tra Greci e Persiani

40 PAGINA CHIARA

41 TAPPA IN MAPPA

92 PAGINA CHIARA

93 TAPPA IN MAPPA

94 Facciamo il punto

96 L’IMPERO ROMANO

Nasce l’Impero

97 Organizzazione

98 I successori di Ottaviano

99 Cultura e Arte

100 Roma imperiale

102 Scienza e Tecnologia

104 Vita quotidiana

I Siculi e i Sicani

60 PAGINA CHIARA

61

62 GLI ETRUSCHI

Dove e Quando Attività economiche

63 Organizzazione

64 Religione

65

67

105 L’espansione dell’Impero

106 Il commercio

107 Educazione al Patrimonio Leptis Magna

108 Religione

109 Oltre i confini

110 La crisi dell’Impero

112 La divisione dell’Impero

113 La fine dell’Impero

114 PAGINA CHIARA

115 TAPPA IN MAPPA

116 Facciamo il punto

118 il mio PERCORSO

120 Situazione NON nota

121 QUADERNO OPERATIVO

TAPPA IN MAPPA
Cultura
Scienza e Tecnologia
e Arte
quotidiana
66 Vita
Educazione
Tarquinia e Cerveteri
PAGINA CHIARA 69 TAPPA IN MAPPA 70 Facciamo il punto Storytelling 72 Fuoco 73 L’importanza del fuoco Contenuti digitali del volume
al Patrimonio
68

Storytelling

ARIA

Come ormai ben sai, molti popoli hanno cercato di attribuire alle loro divinità il potere sugli elementi e sulle forze naturali. Per i Sumeri, per esempio, Enki era il dio dell’acqua, mentre per i Fenici Baal era il dio delle tempeste. Anche l’aria aveva le sue divinità. Leggi questo racconto che si basa su un mito degli antichi Greci, uno dei popoli che conoscerai a breve.

Aria per tutti

All’inizio il mondo era un meraviglioso uovo d’argento e tutto intorno c’era il nulla. L’uovo splendeva nel vuoto e il Tempo e il Destino, attirati da tanto splendore, presero la forma di un serpente che avvolse l’uovo. Il serpente iniziò a stringere con sempre maggior forza e violenza, fino a spezzarlo. L’uovo si divise, così, in due semisfere da cui uscirono migliaia di piccole particelle. Le più leggere e sottili galleggiarono verso l’alto e divennero l’aria luminosa. Era l’aria superiore, delicata e preziosa, destinata agli dèi affinché potessero respirare. Quest’aria era governata dal dio Etere. Il dio aveva le sembianze di un uomo forte e bello, gentile e sensibile, proprio come l’aria. Per questo motivo Etere decise di concedere l’aria anche agli uomini e alle donne, sapendo che ne avevano bisogno per respirare. Certo, non era l’aria raffinata e delicata degli dèi. Era un’aria semplice, ma uomini e donne ne furono felici, perché grazie a essa potevano respirare. Così, per ringraziarlo della sua gentilezza, dedicarono al dio Etere preghiere e offerte.

2

L’IMPORTANZA DELL’ARIA

Per i popoli antichi, l’aria e il vento erano elementi importanti. Molti di questi popoli commerciavano via fiume o via mare e le loro imbarcazioni erano provviste di vele.

Se il vento soffiava con forza e verso la direzione necessaria, le imbarcazioni potevano procedere velocemente e i rematori facevano meno fatica.

Scrivi il nome di tre popoli studiati lo scorso anno che commerciavano via mare.

Uno dei popoli che studierai a breve, i Persiani, impararono a sfruttare il vento per macinare il grano, spremere le olive, pompare l’acqua dai pozzi o irrigare i campi.

Scopri che cosa inventarono sostituendo a ogni numero la corrispondente lettera dell’alfabeto italiano.

11191091213205121813 1

I popoli antichi avevano anche capito che respirare un’aria salubre era importante e per questo costruivano le loro città sulle alture. Anche nell’antichità, però, c’era il problema dell’inquinamento dell’aria.

Leggi i testi e scrivi a quali due civiltà studiate lo scorso anno fanno riferimento.

Boom dei tessuti di Tiro

Tutti vogliono indossare abiti fatti con i tessuti color porpora provenienti dalla città di Tiro. Purtroppo, i laboratori di lavorazione della porpora rendono la città poco gradevole per viverci. Infatti, durante la lavorazione, le vasche in cui si produce la porpora emanano fumi maleodoranti.

Fumo nei polmoni delle mummie

Facendo alcune ricerche, un gruppo di medici ha trovato particelle lasciate dal fumo industriale nei polmoni delle mummie!

A inquinare l’aria sono stati i fumi neri e densi dei forni che producevano armi e gioielli da mettere nelle piramidi come corredo funebre.

I quattro elementi 3
.................................................................. .................................................................. ..................................................................

Educazione civica

RISPETTIAMO L'ARIA

Respirare aria pulita è un diritto universale, eppure, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, moltissime persone sul Pianeta respirano aria inquinata. L’inquinamento atmosferico è un grande rischio ambientale per la salute umana e ha un impatto negativo sugli ecosistemi. Ce lo ricorda anche l’Agenda 2030.

Obiettivo 3 • Entro il 2030, ridurre sostanzialmente il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da inquinamento e contaminazione di aria, acqua e suolo.

Individua nel crucipuzzle alcune cause dell’inquinamento dell’aria e trascrivile sui puntini.

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INCENDIBOSCHIVI

Ci sono anche altri motivi per cui l’aria è inquinata: l’uso di carbone e petrolio che producono gas nocivi; i rifiuti che, bruciando, producono polveri dannose... Per questo l’ONU ha riconosciuto quanto sia importante ridurre l’inquinamento atmosferico, usando per esempio l’energia rinnovabile.

Queste sono alcune azioni che puoi fare per limitare l’inquinamento dell’aria. Ne conosci altre? Discutine in classe.

• Usare i mezzi pubblici.

• Fare la raccolta differenziata.

• Non accendere fuochi.

• Andare a piedi il più possibile.

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Aria e vento sono molto importanti perché forniscono energia. Questo tipo di energia è detta energia eolica e prende il nome da Eolo, il signore dei venti citato nell’Odissea

Nell’Odissea si racconta che Ulisse con la sua nave approdò sull’isola di Eolia, dove incontrò Eolo, signore dei venti. Eolo consegnò a Ulisse un otre pieno di venti contrari alla navigazione da tenere chiuso. Ma, proprio quando stava per arrivare a destinazione, Ulisse si addormentò e i suoi compagni, aprendo l’otre, fecero uscire i venti, che riportarono l’imbarcazione al largo, in mezzo al mare.

Ricordi a quale popolo apparteneva Ulisse, eroe dell’Odissea? Indicalo con una X Cretesi. Micenei. Fenici. Egizi.

L’energia eolica è considerata pulita perché non inquina l’atmosfera ed è energia rinnovabile, perché il vento che la produce soffia senza esaurirsi.

Il vento non soffia in modo costante ovunque, per cui è necessario installare i generatori eolici in zone molto ventilate.

Indica con una X il generatore eolico.

Completa lo schema con le seguenti parole. pulita • vento • inquina

L’ENERGIA EOLICA

È prodotta dal È considerata energia Non

Per ricordare l’importanza dell’aria pulita, l’ONU ha indicato la data del 7 settembre per celebrare la Giornata Internazionale dell’aria pulita per i cieli blu.

Organizzatevi in piccoli gruppi e realizzate un poster in cui ricordare ad alunne e alunni della vostra scuola quanto l’aria pulita sia importante per il nostro futuro.

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LE CIVILTÀ DEI FIUMI E DEI MARI

Grazie al mito di Etere hai ricordato alcune delle civiltà del passato. Ricorderai che sono inizialmente sorte lungo i corsi di grandi fiumi considerati una risorsa fondamentale per la vita. Le acque servivano per irrigare i campi, abbeverare gli animali, trasportare le merci, ma anche per dissetare le persone, per la loro igiene…

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Oltre ai fiumi, anche il mare divenne una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle civiltà. Così, al commercio via fiume e via terra si affiancò quello marittimo grazie alle invenzioni e alle scoperte che garantivano una navigazione sicura anche in mare aperto. Navigando nel Mar Mediterraneo divenne possibile commerciare anche con Paesi lontani. Tra i popoli iniziò lo scambio di informazioni e conoscenze e nacquero l’alfabeto, le monete...

Nella penisola greca che si affaccia nel Mar Mediterraneo si sviluppò la civiltà degli antichi Greci, considerata ancora oggi la culla della nostra civiltà.

a TU per TU con... LO STUDIO

Lavoriamo insieme

Che cosa vi fa venire in mente l’espressione “culla della nostra civiltà”?

Esprimetevi liberamente, prendendo appunti sulle vostre riflessioni. Poi provate a scrivere una definizione.

Per capire un argomento può essere utile partire dalle informazioni che già conosci Pensa a ciò che hai studiato l’anno scorso e completa la tabella. Poi rispondi.

Commercio via fiume

Commercio via terra

Commercio via mare

• Quale popolo di navigatori

FOTO TIPO DI COMMERCIO POPOLI MEZZI DI TRASPORTO
..................................................................................... .....................................................................................
inventò l’alfabeto e iniziò a usare le monete? Per quali motivi?
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I MICENEI

DOVE QUANDO

La Grecia è una penisola in gran parte montuosa e con una vegetazione di tipo mediterraneo (lecci, sugheri, arbusti...).

Le pianure coltivabili sono scarse e attraversate da corsi d’acqua che in estate restano spesso asciutti. Le coste sono molto frastagliate, ricche di insenature e porti naturali. Intorno a esse si trovano isole e arcipelaghi che hanno sempre favorito la navigazione e l’approdo delle navi.

Il Peloponneso è una penisola minore che si allunga a sud nel Mar Mediterraneo. Le sue coste, che si protendono nel mare come le dita di una mano, sono circondate da numerose isolette.

Il Peloponneso venne abitato dal 2000 a.C. circa dagli Achei, detti anche Micenei, da Micene, la loro città più importante. Intorno al 1100 a.C. la loro civiltà iniziò a decadere per motivi diversi, tra cui l’invasione dei Dori, avvenuta intorno al 1200 a.C.

a TU per TU con... LO

STUDIO

Ordinare le informazioni secondo uno schema ti aiuta a ricordarle. In Storia è importante conoscere il luogo, il periodo, il popolo che stai studiando e cercare di capire il perché di quello che succede, per esempio perché finisce una civiltà. Completa lo schema.

Dove siamo? Nel

1500 a.C. 2000 a.C.

Micenei

Nascita della civiltà micenea 2000 a.C.

1000 a.C.

500 a.C.

Nascita di Cristo

Invasione dei Dori 1200 a.C.

ti i i a i a a Repubblica Ellenica cia a cia c a a ti a i a e che ha come capitale Atene. La risorsa principale è il turismo i ti c a a i ai i ti a a a a delle coste e del mare che la circonda.

Quando? (In quale periodo siamo) Tra il e il

Di quale popolo stiamo parlando?

Per quali motivi finisce questa civiltà?

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ATTIVITÀ ECONOMICHE

I Micenei praticavano l’agricoltura e l’allevamento di pecore e capre. Lavoravano i metalli e la ceramica. Commerciavano via mare.

ORGANIZZAZIONE

I Micenei erano organizzati in città-stato fortificate e costruite su alture. Le città erano circondate da mura possenti e gli edifici più importanti, come il Palazzo Reale, si trovavano sulla parte più alta della città, detta acropoli. Ogni città era governata da un reguerriero Le città più importanti furono Micene, Tebe, Argo, Tirinto e Pilo.

RELIGIONE

La religione era di tipo politeista e si credeva nell’aldilà. I defunti erano seppelliti in tombe con un corredo funebre, cioè con gli oggetti appartenuti alla persona defunta.

CULTURA E ARTE

Approfondimento

Verso il 1250 a.C. i Micenei invasero la città di Troia, chiamata anche Ilio. La guerra contro la città di Troia durò dieci anni. Troia era una città molto ricca, perché si trovava sul Mar Egeo vicino all’imbocco del Mar Nero, dove passavano le navi che commerciavano con i Paesi orientali.

A lungo si credette che questa guerra fosse solo una leggenda, ma l’archeologo Heinrich Schliemann dopo due anni di scavi, nel 1873 trovò quella che riteneva essere la città di Troia.

La scrittura utilizzata per la registrazione delle terre o degli animali allevati è chiamata Lineare B. I fatti storici erano solitamente tramandati a voce dagli aedi, poeti-cantori che accompagnavano con la cetra le gesta degli eroi. I poemi più famosi furono l’Iliade e l’Odissea. Il primo narra la guerra contro la città di Troia, il secondo il viaggio dell’eroe acheo Ulisse. Secondo la tradizione, furono composti da Omero, vissuto tra il IX e l’VIII secolo a.C.

a TU per TU con... LA STORIA

Collega ogni immagine alla didascalia corrispondente.

PORTA DEI LEONI MASCHERA FUNERARIA VASOMICENEO
9 Contenuti digitali I Micenei

I DORI

DOVE QUANDO

I Dori provenivano dalle regioni a nord della penisola greca. Dapprima si stabilirono nel Peloponneso, dove fondarono la città di Sparta. Poi si diffusero in Asia Minore e nelle isole del Mar Egeo.

I Dori invasero i territori abitati dai Micenei intorno al 1200 a.C., provocando la fine della loro civiltà. Il loro dominio durò quattro secoli e fu un periodo di guerra e di arretratezza. Di questo periodo si hanno poche informazioni, ma si sa che si perse l’uso della scrittura, il commercio fu abbandonato, le città furono distrutte e molte persone fuggirono per non diventare schiavi dei Dori.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

I Dori erano esperti artigiani. Eccellevano soprattutto nella lavorazione del ferro, con cui fabbricavano anche le loro armi.

ORGANIZZAZIONE

La loro società era organizzata in famiglie, chiamate ghenoi, e non avevano re. Erano guerrieri valorosi; il loro esercito era dotato di carri da combattimento. Rispetto ad altri popoli del tempo, i Dori avevano maggior considerazione delle donne.

1500 a.C.

500 a.C. Nascita di Cristo 1000 a.C.

Dori

I Dori invadono i territori dei Micenei 1200 a.C.

a TU per TU con... LO STUDIO

Inizio della civiltà greca 800 a.C.

Nello studio della Storia è importante capire quali conseguenze possono avere alcune azioni. Rileggi la parte del testo che riguarda il dominio dei Dori sui Micenei: quali conseguenze può avere provocato la perdita dell’uso della scrittura, l’abbandono del commercio, la distruzione delle città?

Completa l’immagine con le seguenti parole. elsa • lama • punta

a TU per TU con... LA STORIA
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• Usa le sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I MICENEI

PAGINA CHIARA

DOVE QUANDO

• Nella penisola del Peloponneso, nel sud della Grecia.

• Tra il 2000 a.C. e il 1100 a.C.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento. Erano abili nella lavorazione dei metalli e della ceramica. Commerciavano via mare.

ORGANIZZAZIONE

Erano organizzati in città-stato. Ogni città era governata da un re guerriero

RELIGIONE

Erano politeisti . Credevano nell’aldilà e seppellivano i defunti in tombe, nelle quali ponevano anche un corredo funebre.

CULTURA

Usavano una scrittura , la Lineare B, per registrare le merci. I fatti storici erano solitamente tramandati a voce.

I DORI

DOVE QUANDO

• Nella penisola del Peloponneso fondarono la città di Sparta .

• Tra il 1200 a.C. e l’800 a.C.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Erano abili nella lavorazione del ferro.

ORGANIZZAZIONE

Erano organizzati in gruppi di famiglie e non avevano re.

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TAPPA IN MAPPA

I MICENEI

DOVE e QUANDO

• Completa la mappa con le seguenti parole. funebre • Lineare B • città-stato • Peloponneso

• Vissero nel , nel sud della Grecia.

• Tra il 2000 a.C. e il 1100 a.C.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura e l’allevamento; l’artigianato e il commercio.

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in governate da un re-guerriero.

RELIGIONE

• Credevano in molte divinità. Nelle tombe ponevano un corredo

CULTURA

• Usavano una scrittura, detta

• Completa la mappa con le seguenti parole. gruppi • ferro • Peloponneso

I DORI

DOVE e QUANDO

• Vissero nel

• Tra il 1200 a.C. e l’800 a.C.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano la lavorazione del

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in di famiglie.

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FACCIAMO IL PUNTO

1 Osserva la carta e scrivi i nomi al posto giusto.

Mar Egeo

Asia Minore

Troia

Micene

Sparta

2 Completa la linea del tempo.

2000 a.C.

1500 a.C.

1000 a.C.

I Micenei abitano nel Peloponneso

Dal a.C.

3 Rispondi.

I Dori si stanziano nel Peloponneso

Fine della civiltà dei Micenei

• Quali erano le caratteristiche delle città dei Micenei?

• Come era organizzata la società dei Dori?

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

• Ti è piaciuto il percorso su Micenei e Dori?

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

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I GRECI

DOVE

La civiltà dei Greci si sviluppò nella penisola del Peloponneso, sulle isole del Mar Egeo e lungo le coste del Mar Nero.

Le maggior parte delle città furono edificate lungo le coste che, ricche di numerose insenature, erano il luogo ideale per l’approdo delle navi.

QUANDO

Dopo l’invasione dei Dori, il territorio fu diviso in tanti piccoli regni, governati da sovrani. A partire dall’VIII secolo a.C. le diverse popolazioni che vivevano sul territorio della Grecia iniziarono a mescolarsi tra loro, dando inizio alla civiltà greca.

La Grecia venne conquistata prima dai Macedoni, nel 338 a.C., poi dai Romani, nel 146 a.C.

a TU per TU con... LO STUDIO

Guerra del Peoloponneso 431-404 a.C.

1500 a.C.

500 a.C. Nascita di Cristo 1000 a.C.

Greci

I Macedoni conquistano la Grecia

338 a.C.

I Romani conquistano la Grecia 146 a.C.

a TU per TU con... LA STORIA

La Grecia venne conquistata prima dai Romani e poi dai Macedoni. Perché questa affermazione non è corretta?

Spiegalo con parole tue.

Dalla lettura della carta geostorica puoi ottenere informazioni anche non scritte nel testo.

Osserva la carta e completa con le seguenti parole. commercio • isole • montuoso • penisola • pianure • porti

La Grecia è una circondata da numerose

Il territorio è in prevalenza con poche e fiumi navigabili.

La presenza di naturali ha favorito lo sviluppo del e della navigazione.

Invasione dei Dori 1200 a.C.
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ORGANIZZAZIONE

Il territorio della Grecia era suddiviso in città-stato, chiamate poleis (al singolare, polis). Erano città indipendenti, spesso in guerra fra loro, con le proprie divinità protettrici, il proprio governo e le proprie leggi. Avevano però in comune la cultura, la lingua e la religione.

Le poleis

Le città greche assomigliavano a quelle dei Micenei ed erano circondate da mura difensive 1 . I templi 2 dedicati alle divinità più importanti e gli edifici pubblici erano costruiti sull’acropoli 3 , che si trovava su un’altura. Nella parte bassa c’era l’agorà 4 , cioè la piazza principale, dove i cittadini si trovavano per discutere e per commerciare. Alcune poleis avevano il teatro 5 per assistere agli spettacoli, lo stadio 6 e la palestra, chiamata ginnasio, dove ci si allenava in sport come la lotta e il pugilato. Le abitazioni delle persone più ricche erano ai piedi dell’acropoli; quelle degli artigiani, invece, si trovavano nelle zone periferiche. Spesso le poleis si sviluppavano vicino alle coste e alla strada che conduceva al porto 7 . Ogni polis era circondata da un territorio, detto kora 8 , coltivato dai contadini, dove si trovavano le fattorie, i campi, i pascoli e i boschi. Tra le poleis greche le più popolose e potenti furono Sparta e Atene. Vediamone le caratteristiche nelle pagine successive.

Inserisci nell’immagine i numeri degli elementi citati nel testo.

a TU per TU con... LA STORIA 1 2 3 4 5 6 7 8 15 Quaderno p. 122 Contenuti digitali

SPARTA

DOVE QUANDO

Una delle poleis più importanti fu Sparta, città fondata dai Dori nel X secolo a.C. nella Laconia, una regione del Peloponneso, in una valle circondata da montagne. Dopo aver sottomesso i Micenei, gli Spartani conquistarono anche i territori vicini. Per tenere sotto controllo i territori conquistati, occorreva un esercito ben addestrato: gli Spartani furono perciò un popolo di guerrieri

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Gli Spartani si dedicavano principalmente all’agricoltura e all’allevamento, soprattutto di ovini, cioè pecore e capre. Gli artigiani spartani realizzavano oggetti in bronzo e in avorio che venivano venduti in tutti i Paesi che si affacciavano sul Mar Mediterraneo.

ORGANIZZAZIONE

Al vertice della società c’erano gli spartiati, i discendenti dei Dori, che formavano l’aristocrazia guerriera. Gli spartiati governavano la città, possedevano le terre e godevano di tutti i diritti.

I cittadini liberi erano chiamati perieci. Si dedicavano al commercio e all’artigianato e fornivano soldati all’esercito in caso di guerra, ma non partecipavano al governo della città.

Aristocrazia: parola formata da due termini greci (àristos migliore e cratèo comando): indica la classe sociale più ricca e significa “governo dei migliori”.

All’ultimo gradino della società c’erano gli ilioti, gli antichi abitanti della regione o prigionieri di guerra. Erano tenuti in schiavitù, non avevano diritti ed erano costretti a lavorare le terre e a svolgere i lavori più umili.

a TU per TU con... LA STORIA

Questa statua rappresenta un oplita, cioè un guerriero spartano senza cavallo. Leggi e inserisci nell’immagine il numero degli elementi citati.

1. Elmo: copriva il volto e la testa. Era ornato con una criniera.

2. Oplon: scudo rotondo di bronzo.

3. Corazza: proteggeva il busto e le spalla. Era fatta di metallo.

4. Schinieri: proteggevano le gambe. Erano di metallo.

16 Quaderno pp. 123-124

La forma di governo degli Spartani venne chiamata oligarchia, perché a governare erano poche persone:

• due re, discendenti delle famiglie più antiche, che avevano il compito di guida militare e religiosa;

• la Gherusia, un’assemblea di 28 anziani appartenenti alla classe degli spartiati, che proponeva le leggi;

• l’Apella, un’assemblea popolare formata dagli spartiati, che approvava o respingeva le decisioni della Gherusia;

• gli efori, cinque ispettori, che avevano il compito di far osservare le leggi.

VITA QUOTIDIANA

Fin dalla nascita, bambine e bambini, appartenevano alla polis. I bambini, dall’età di sette anni, venivano educati in comunità, per diventare guerrieri forti e coraggiosi e a vent’anni entravano a far parte dell’esercito.

Anche alle bambine venivano insegnati gli sport, affinché crescessero forti e robuste. Nella polis di Sparta le donne potevano partecipare alla vita pubblica e, quando i mariti erano impegnati nelle guerre, diventavano capofamiglia

Oligarchia: parola formata da due termini greci (oligòi pochi e arché governo): significa “governo di pochi”.

Bambina spartana.

Ed u c a z i o n e c ivi c a

Cinisca, un’abitante di origine spartana, fu la prima donna a vincere una gara delle Olimpiadi. Nel 396 a.C. partecipò con quattro cavalli alla corsa dei carri, una delle gare più importanti dei Giochi, e vinse. Cinisca fu un esempio positivo per altre donne di Sparta, che decisero di cimentarsi nelle gare.

Che cosa significa, per te, “essere un esempio”?

Ti piacerebbe esserlo e in che cosa? Oppure pensi che sia molto difficile e che richieda un impegno troppo grande?

Confronta le tue risposte con la classe.

Approfondimento La Musica •

STEM

Gli Spartani amavano la poesia e la musica. Durante le feste si esibivano in canti accompagnati dal suono del barbitos, uno strumento a corde suonato con un plettro, come la chitarra.

• Prova a costruirne uno usando una scatola delle scarpe, dei fermacampioni e degli elastici colorati.

I Greci 17

ATENE

DOVE

Atene era una città micenea sopravvissuta all’arrivo dei Dori. Comprendeva un vasto territorio nella regione dell’Attica e si affacciava sul Mar Egeo. Grazie alla sua posizione strategica e al suo porto, il Pireo, divenne ben presto un fiorente centro commerciale.

ORGANIZZAZIONE

All’inizio Atene fu governata da re e poi da un’oligarchia. Con il tempo i commercianti e gli artigiani chiesero maggiori poteri. Così, nacque un nuovo modo di governare: la democrazia, parola che significa “governo del popolo”.

La democrazia ateniese era una democrazia diretta perché i cittadini ateniesi proponevano le leggi e votavano le decisioni che riguardavano la città partecipando all’Ecclesia, l’assemblea popolare. Dall’Ecclesia, però, erano esclusi le donne, gli stranieri e gli schiavi. Per essere considerati cittadini ateniesi, infatti, era necessario essere uomini liberi e originari della città, avere svolto il servizio militare e avere più di 20 anni.

Le leggi erano preparate da un consiglio di 500 membri, detto Bulè, sorteggiati tra i membri dell’Ecclesia.

Ad amministrare e a governare erano i magistrati, detti arconti, sorteggiati tra i cittadini. Anche i generali dell’esercito, detti strateghi, veniva no sorteggiati. Se qualcuno cercava di prendere il potere con la forza o metteva in pericolo la città, i cittadini votavano per mandarlo in esilio, cioè cacciarlo da Atene. Il voto veniva scritto su un pezzo di coccio, in greco ostrakon: così, la pratica fu detta ostracismo.

a TU per TU con...

LA STORIA

Rileggi il testo e prova a scrivere sul quaderno le definizioni delle seguenti parole. democrazia • Ecclesia • Bulè • arconte • stratega • esilio • ostracismo

Ed u c a z i o n e c ivi c a

La democrazia ateniese non era perfetta perché molte persone non erano considerate cittadini. Nel corso dei secoli questa forma di governo è stata perfezionata e adottata da molti Stati. Fra questi, dal 2 giugno 1946, c’è anche il nostro Paese. Il documento fondamentale su cui si basa la nostra democrazia è la Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. In essa si parla di diritti, ma anche di doveri. Perché? Prima di rispondere, provate a spiegare che cosa sono un diritto e un dovere.

Un ostrakon.

Agorà di Atene.

Quaderno p. 125
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CULTURA E ARTE

Atene era ricca di luoghi dove era possibile parlare, discutere e confrontarsi e attirava filosofi, artisti, poeti e scrittori che arrivavano da tutti i Paesi. I cittadini ateniesi consideravano l’arte un patrimonio comune utile a ricordare la Storia e i valori della propria città, per questo vennero realizzati splendidi edifici pubblici e religiosi. Il più celebre edificio di Atene fu il Partenone. Questo tempio era dedicato alla dea Atena, protettrice della città, rappresentata con una grande statua da Fidia, uno dei più importanti scultori greci.

VITA QUOTIDIANA

L’educazione ad Atene era molto diversa da quella impartita a Sparta. Ad Atene i bambini venivano educati per diventare bravi cittadini. Fino all’età di 7 anni vivevano con la madre e le altre donne di casa. A partire da quell’età, i figli maschi andavano a scuola dove, sotto la guida di un maestro, imparavano a leggere, a scrivere, a contare, a suonare e a recitare poesie. A 18 anni, dopo essersi tagliati i capelli, prestavano servizio militare, fino ai 20 anni. Le bambine, invece, restavano a casa per imparare a cucinare, filare e tessere. Grazie alla madre o alle altre donne con cui vivevano, imparavano a leggere e a scrivere e apprendevano alcune conoscenze scolastiche.

Cittadinanza digitale • STEM

Se vuoi conoscere il Partenone e le sue sculture, insieme a una persona adulta, fai una ricerca in Internet di fotografie e di disegni che rappresentano com’era in passato. Vedrai come, in realtà, i templi e le sculture greche non erano come li vediamo oggi, ma completamente colorati.

Osserva questo particolare di un vaso greco del V secolo a. C. Secondo te, quale dei due personaggi è il maestro? Perché? Confronta la tua risposta con la classe.

Il Partenone.

Quaderno pp. 126-128
Contenuti digitali 19 I Greci

Le colonie

Già durante l’invasione dei Dori, i Greci avevano lasciato la penisola greca e avevano fondato nuove città, dette colonie, sulle coste dell’Asia Minore. Intorno all’VIII sec. a.C. si verificò un forte aumento della migrazione verso altre terre.

I motivi che spinsero i Greci a fondare le colonie furono principalmente due:

• trovare nuove terre da coltivare a causa dell’aumento di popolazione;

• trovare nuovi mercati per sviluppare i commerci. Ogni polis forniva le navi e i mezzi necessari alle persone che intendevano partire. Giunti a destinazione, i coloni fondavano città simili alla propria polis, si dividevano le terre e iniziavano a coltivarle.

Le colonie, pur essendo indipendenti, avevano un forte legame con la madrepatria, cioè la città da cui erano partiti, e mantenevano lingua, religione e tradizioni. In questo modo, la cultura greca si diffuse in molti territori.

a TU per TU con... LA STORIA I Greci Quaderno p. 129

Rileggi il testo e colora la barra con il colore corrispondente all’argomento trattato in ogni sequenza. Caratteristiche delle colonie

Cause della fondazione delle colonie ORGANIZZAZIONE 20

tempio di Atena

La Magna Grecia

Nell’Italia meridionale e in Sicilia i Greci fondarono molte colonie. Le coste, infatti, erano ricche di porti e di approdi naturali; le pianure erano estese e fertili e il clima era simile a quello greco.

Col tempo le città fondate in Italia dai Greci divennero molto ricche e importanti.

Per indicare la ricchezza delle città e la loro importanza, questo territorio fu chiamato Magna Grecia, un nome che deriva dal termine latino magnum che significa “grande, illustre”.

Importanti colonie greche furono Napoli, Paestum, Taranto, Crotone, Siracusa, Selinunte e Agrigento.

Ed u c a z i o n e a l Pat r i m o n i o

Agrigento venne fondata nel 580 a.C. circa con il nome greco di Akragas. Nel V secolo a.C. vennero costruiti numerosi templi, che possiamo ammirare ancora oggi nella cosiddetta “Valle dei Templi”, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità. Che cosa significa l’acronimo UNESCO? Fai una breve ricerca. Prova a spiegare con parole tue il significato di Patrimonio dell’Umanità.

21 I Greci
Quaderno p. 130
Il a Paestum, una colonia greca in Italia. Il Tempio della Concordia ad Agrigento, nella Valle dei Templi.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Benché le pianure non fossero estese, nelle zone interne della Grecia si coltivava il frumento.

La produzione però non era sufficiente a sfamare la popolazione; fortunatamente, vino e olio erano prodotti in abbondanza e venivano così scambiati con grano e orzo prodotti nei Paesi vicini.

L’allevamento era diffuso, si allevavano soprattutto pecore e capre, ma anche api, che consentivano la produzione di miele, usato per preparare cibi e medicinali.

L’artigianato era fiorente. I prodotti più apprezzati erano vasi, coppe e anfore di ceramica, armi, oggetti di bronzo e ferro, tessuti di lana. Gli oggetti prodotti erano esportati in tutti i Paesi che si affacciavano lungo le coste del Mar Mediterraneo.

Per la vendita dei prodotti si usava la moneta. Le monete prodotte dalle poleis erano in argento o in oro e raffiguravano le divinità protettrici o un eroe mitologico. Le più famose furono quelle della città di Atene, che raffiguravano una civetta e un ramo di ulivo, l’animale e l’albero sacri alla dea Atena.

Il mare era una grandissima risorsa sia perché la pesca era molto praticata sia perché costituiva un’importante via di comunicazione, consentendo il commercio marittimo, l’attività più fiorente dei Greci, in particolare di Atene.

a TU per TU con... LO STUDIO

L’arte greca della ceramica e della pittura su vasi era di altissimo livello. La forma di decorazione più antica era quella con figure nere su fondo rosso; successivamente le figure furono colorate di rosso su fondo nero.

Osserva i due vasi e indica con una X quello più antico.

Fare un elenco per punti aiuta a ricordare e a ripetere le informazioni con maggiore sicurezza.

Completa e continua tu sul quaderno. Se ti è utile, per ogni punto puoi disegnare gli elementi più importanti.

• L’argomento della pagina è

• I principali prodotti dell’agricoltura erano

Contenuti digitali Quaderno p. 131 22 I Greci
Una moneta di Atene.

VITA QUOTIDIANA

Le abitazioni

Gli antichi Greci non avevano case lussuose, perché amavano vivere all’aperto. Le abitazioni delle persone più ricche erano formate da diverse stanze disposte intorno a un cortile interno, con un altare dedicato alle divinità. Erano suddivise in una zona per ricevere gli amici e fare feste e in una riservata alle donne, detta gineceo. Le case del popolo erano semplici, con tetti a terrazza, pavimenti di terra battuta e poche finestre.

L’alimentazione

Il ciboquotidiano era semplice: focacce, olive, verdure, legumi, formaggi, pesce e frutta come fichi, melograni e pere. Per condire i cibi i Greci usavano l’olio di oliva. In occasione di avvenimenti importanti, i più ricchi organizzavano un grande banchetto, chiamato simposio, seguito da spettacoli e intrattenimenti di vario tipo: canti, poesie, giochi di acrobati, danze.

L’abbigliamento

Gli uomini indossavano il chitone, una tunica, in lana o in lino, che arrivava al ginocchio, e il clamide, un mantello che si avvolgeva intorno al corpo.

Le donne indossavano il peplo, un rettangolo di stoffa drappeggiato e fermato con una fibbia sopra le spalle, una tunica più corta che stava direttamente a contatto con la pelle e l’himation, un mantello. Le donne più ricche indossavano collane, orecchini e braccialetti preziosi. Ai piedi indossavano dei sandali

Osserva questo vaso greco del V secolo a.C. che raffigura un simposio. Che cosa sta facendo la donna in piedi?

Dove si trovano gli uomini?

23 I Greci

CULTURA E ARTE

I Greci hanno dato un grandissimo contributo allo sviluppo della conoscenza e ancora oggi godiamo della loro eredità culturale a partire dall’alfabeto che usiamo.

Furono i Greci, infatti, ad aggiungere all’alfabeto fenicio i segni che indicavano le vocali.

La letteratura

I Greci scrissero poemi straordinari e una grande varietà di miti che raccontano le gesta di dèi ed eroi. Scrissero poesie, chiamate liriche, che venivano recitate con l’accompagnamento di strumenti musicali come la cetra.

La filosofia e la storia

I Greci inventarono la filosofia, una disciplina che cerca di spiegare il senso della vita e l’origine dell’Universo. Fra i filosofi greci i più importanti ci furono Socrate, Platone e Aristotele Erodoto nel V secolo a.C. introdusse il termine historein, inventando la Storia così come la intendiamo noi, cioè l’indagine sul passato, per ricostruirlo e conoscerlo.

La medicina e la matematica

Per i Greci la cura del corpo era molto importante e per questo la medicina ebbe un forte sviluppo. Il greco Ippocrate è considerato il fondatore della scienza medica perché fu il primo a pensare che le cause delle malattie fossero da ricercare nell’ambiente e nello stile di vita e non nel volere degli dèi, separando la medicina dalla religione. Matematica e geometria erano discipline molto apprezzate e ancora oggi studiamo le regole definite da Pitagora ed Euclide, due grandi matematici greci.

S I T UA Z I O N E non N OTA

Scegli un personaggio dell’antica Grecia (un/una cittadino/a, un/a bambino/a, un medico, un filosofo, un matematico…) e prova a descriverne la giornata tipo, lavorando in piccoli gruppi.

Utilizza le informazioni del libro di testo, anche nelle pagine successive e, se vuoi, approfondisci con una ricerca. Arricchisci il testo con le descrizioni degli ambienti e dell’abbigliamento utilizzato.

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I Greci c i
Suonatrice di cetra.

L’arte

Gli artisti greci erano molto abili. Furono soprattutto eccellenti scultori. Nelle loro sculture cercarono di rappresentare il corpo umano e i suoi movimenti, rispettando le proporzioni e cercando armonia e perfezione. I Greci furono molto abili anche nelle tecniche di costruzione. Gli architetti si dedicarono soprattutto alla costruzione di edifici pubblici come templi, palestre, teatri.

Il teatro

Per i Greci il teatro era un luogo molto importante dove divertirsi e conoscere i valori della polis.

Per questo veniva edificato in ogni città e tutti potevano assistere agli spettacoli, anche le donne, i bambini e gli schiavi. Le persone bisognose potevano assistere senza pagare il biglietto d’ingresso. Gli spettacoli erano di due tipi: le commedie che raccontavano storie divertenti e le tragedie che raccontavano miti o disavventure di esseri umani ed eroi. Gli autori godevano di grandissimo prestigio. Solo gli uomini potevano recitare e indossavano maschere per interpretare anche i ruoli femminili. Usavano trampoli o scarpe di legno molte alte per essere visibili a tutti.

Le maschere della commedia e della tragedia.

Il colore dei loro vestiti indicava le caratteristiche dei personaggi: i colori scuri erano per quelli tristi; i colori vivaci per quelli più importanti; i colori tenui per personaggi comuni.

Gli attori erano accompagnati dal coro, che raccontava la scena mentre si svolgeva.

Il proscenio era lo spazio su cui recitavano gli attori.

La scena era una costruzione rialzata, dotata di tavole di legno girevoli su cui erano disegnati gli sfondi.

La cavea era formata da gradinate di roccia con scale laterali che permettevano agli spettatori di raggiungere i propri posti. Sulla sommità si trovavano delle terrazze per le donne.

L’orchestra era lo spazio posto in basso, davanti alla scena, dove recitava il coro, suonavano i musici e si esibivano i ballerini.

25 I Greci
Contenuti digitali

RELIGIONE

I Greci erano politeisti e credevano in divinità dotate di immortalità ma simili agli esseri umani nell’aspetto fisico e nei comportamenti. Secondo gli antichi Greci, le divinità vivevano sul MonteOlimpo, la montagna più alta della Grecia, la cui vetta era sempre coperta da nuvole bianche. Ogni divinità era legata a un aspetto della vita umana e a suo piacimento poteva aiutare od ostacolare chi cercava il loro aiuto con riti, preghiere e sacrifici nei templi e nei santuari. Alle divinità erano dedicati racconti e storie che, insieme alle gesta degli eroi, formano la mitologiagreca

ZEUS APOLLO

POSEIDONE AFRODITE

a i dio del cielo e il re degli dèi.

a i dio del Sole e il protettore delle arti.

Fratello di Zeus, era il dio del mare.

a a dea dell’amore e della bellezza.

Nata dalla testa di Zeus, era la dea della sapienza e la protettrice di Atene.

Moglie di Zeus, proteggeva i matrimoni e le nascite.

Sorella di Apollo, era la protettrice della caccia e la dea della Luna

a i messaggero degli dèi e protettore dei mercanti e dei ladri.

Quaderno p. 132 26 I Greci

Il santuario di Delfi.

Frontone decorato con statue.

Il tempio

Il tempio era considerato l’abitazione della divinità a cui era dedicato e veniva edificato in ogni città. Soltanto i sacerdoti e le sacerdotesse potevano entrarvi per eseguire i riti religiosi Le persone comuni potevano assistere ai sacrifici dedicati alle divinità quando venivano celebrati su altari posti all’esterno del tempio.

I templi venivano costruiti su alture o all’interno di vaste aree dedicate ai riti religiosi, detti santuari. I santuari greci più famosi erano quello della città di Delfi, dedicato al dio Apollo, e quello della città di Olimpia, dedicato a Zeus.

Tetto con struttura in legno.

Capitelli, elementi superiori delle colonne.

Fregio con bassorilievi.

Colonne con scanalature.

Cella naos), parte più interna del tempio con la statua della divinità.

Basamento a gradoni che rialza il tempio.

a TU per TU con... LO STUDIO

Architrave che sostiene il tetto.

Pronao, portico d’ingresso, tra le colonne e la cella.

Sei uno studente o una studentessa esperto/a? Hai già trovato una tua strategia personale di studio? Eccone una che ti può essere utile.

Prova a costruire uno schema per ricordare che cos’era un tempio, dove veniva costruito, in quali città si trovavano i templi più famosi e a quali divinità erano dedicati.

Quaderno p. 133 27 I Greci

Le Olimpiadi

Nell’antica Grecia si celebravano molte feste religiose, dedicate alle divinità dell’Olimpo.

Ogni città dedicava feste alla propria divinità protettrice, come le Panatenee dedicate alla dea Atena che si svolgevano ogni anno ad Atene nei mesi estivi.

Altre feste, invece, erano comuni a tutte le città greche ed erano così importanti che le guerre venivano interrotte.

Le feste più famose e importanti erano le Olimpiadi che si svolgevano in onore di Zeus nel santuario di Olimpia, una città del Peloponneso.

Le prime Olimpiadi si svolsero nel 776 a.C. e, ogni quattro anni, questi giochi sportivi coinvolgevano tutte le città e le colonie greche per la durata di sei giorni

Il primo giorno era dedicato ai riti sacri e al giuramento di lealtà a cui si sottoponevano tutti gli atleti. Le gare iniziavano il secondo giorno e si concludevano il quinto.

Il sesto era dedicato all’assegnazione del premio: una corona di ulivo selvatico, pianta considerata sacra a Zeus.

Durante le Olimpiadi si svolgevano diverse gare. Le più importanti erano la corsa veloce, detta stadion, la corsa dei carri trainati da cavalli e il pentathlon, un insieme di cinque prove (lancio del disco, lancio del giavellotto, corsa, lotta, salto in lungo).

Due lottatori impegnati in una gara.

Ed u c a z i o n e c ivi c a

Alla fine del XIX secolo il francese Pierre de Coubertin ebbe l’idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell’antica Grecia. Le prime Olimpiadi moderne si svolsero nel 1896 ad Atene. Da allora si svolgono ogni quattro anni con atleti e atlete che provengono da quasi tutti i Paesi del mondo.

Il simbolo di questa manifestazione sono i cinque anelli che rappresentano i cinquecontinenti: Europa, Africa, Asia, America, Oceania. Qual è il tuo sport preferito? Hai mai visto una gara olimpica?

Quali emozioni hai provato?

Hai mai sentito parlare di Paralimpiadi? Cerca informazioni e confrontati con la classe. Provate insieme a capire perché sono importanti.

Quaderno pp. 134-135 28 I Greci Contenuti digitali

Educazione al Patrimonio

OLIMPIA

Il sito archeologico della città di Olimpia si trova sulle rive del fiume Alfeo e ai piedi del Monte Crono, lungo la costa occidentale del Peloponneso. Il territorio è circondato da verdi colline e boschi rigogliosi e molto probabilmente Olimpia venne scelta come luogo sacro proprio per la bellezza dell’ambiente naturale circostante.

La città di Olimpia ebbe grande importanza sin dall’antichità perché divenne la sede dei Giochi Olimpici, le feste religiose dedicate a Zeus. Al dio era dedicato un grande Tempio e all’interno si trovava un’enorme statua che lo raffigurava, realizzata dal grande scultore Fidia. Questa scultura era considerata una delle sette meraviglie del mondo antico

Purtroppo, in seguito alle guerre e agli incendi, la statua venne distrutta e restano solo le testimonianze di chi ha avuto la possibilità di ammirarla, come la descrizione fatta dal geografo greco Pausania, vissuto nel II secolo d.C. Il dio, fatto d’oro e d’avorio, è seduto in trono. Gli sta sulla testa una corona lavorata in forma di ramoscelli d’ulivo. Nella mano destra regge una Nike (dea alata della vittoria), anch’essa crisoelefantina (statua di oro e avorio), con una benda e, sulla testa, una corona. Nella mano sinistra del dio c’è uno scettro ornato di ogni tipo di metallo, e l’uccello che sta posato sullo scettro è l’aquila. D’oro sono anche i calzari del dio e così pure il manto. Nel manto sono ricamate figurine di animali e fiori di giglio.

Lavoriamo insieme

Altre fonti ci dicono che la statua era alta 12 metri e che Zeus era avvolto da un mantello ricoperto di lamine d’oro, seduto su un trono di ebano, un legno scuro, incastonato da pietre preziose.

Organizzatevi in classe a disegnate la statua in base alla descrizione. Insieme a una persona adulta, fate una ricerca su Internet per trovare immagini della statua e confrontatele con i vostri lavori. Che cosa notate?

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PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I GRECI

DOVE QUANDO

• Nella penisola del Peloponneso, sulle isole del Mar Egeo e lungo le coste del Mar Nero.

• Nel 1200 a.C. i Dori invasero il Peloponneso, ponendo fine alla civiltà micenea. Dopo un periodo di decadenza, verso l’ VIII secolo a.C. iniziò a svilupparsi la civiltà greca. Nel 338 a.C. la Grecia fu conquistata dai Macedoni e nel 146 a.C. dai Romani.

ORGANIZZAZIONE

Erano organizzati in città-stato indipendenti, le poleis, e spesso in guerra fra loro. Le poleis più famose furono Sparta , con un governo oligarchico (potere di pochi uomini), e Atene, con un governo democratico (potere del popolo).

Le città greche fondarono colonie lungo le coste del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.

A Sparta la società si divideva in:

• spartiati, che avevano potere e ricchezze;

• perieci, cioè artigiani e commercianti;

• ilioti, cioè schiavi.

Ad Atene la società era divisa in:

• cittadini, cioè uomini liberi, originari della città;

• non cittadini, cioè stranieri, donne e schiavi.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Le attività principali erano l’agricoltura , la pesca e l’allevamento. Erano molto sviluppati l’artigianato e il commercio marittimo, soprattutto ad Atene.

CULTURA

Si dedicarono a molte discipline, in particolare a filosofia, matematica, medicina, storia, poesia, architettura e arte.

A loro si deve anche l’invenzione del teatro.

RELIGIONE

Erano politeisti . Pensavano che le divinità risiedessero sul Monte Olimpo e consideravano Zeus come re degli dèi.

30

• Completa la mappa con le seguenti parole.

Macedoni • democratico • Peloponneso • Zeus • teatro • Sparta • filosofia • pesca

I GRECI

DOVE e QUANDO

• Nella penisola del

• Dal 1200 a.C. Nel 338 a.C. furono conquistati dai e nel 146 a.C. dai Romani.

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in poleis. Le più importanti furono , con un governo oligarchico, e Atene, con un governo

• Fondarono molte colonie.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura, l’allevamento e la , l’artigianato e il commercio marittimo.

CULTURA

• Svilupparono l’alfabeto e inventarono il

• Si dedicarono a molte discipline, fra cui l’architettura e la

RELIGIONE

• Erano politeisti. era il re degli dèi.

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TAPPA IN MAPPA

1 Osserva la carta e completa il testo con le seguenti parole.

Grecia • Spagna • Mediterraneo • Italia • Africa

La civiltà greca si sviluppò nell’attuale

, ma si diffuse in tutta l’area del Mar : sulle coste e sulle isole della Turchia, della Francia, dell’ meridonale, in e in

2 Indica sulla linea del tempo la conquista dei Macedoni nel 338 a.C. e quella dei Romani nel 146 a.C.

3 Indica con una X.

• Le polis erano: città-stato indipendenti. città appartenenti a un unico Impero.

• Le poleis avevano: governi di erenti. tutte lo stesso governo.

4 Scrivi S se le informazioni si riferiscono a Sparta, A se si riferiscono ad Atene.

È stata la culla della democrazia.

È una città del Peloponneso.

I cittadini maschi si riunivano nell’Ecclesia per le decisioni importanti.

SUL MIO LAVORO

• Ti è piaciuto scoprire la civiltà dei Greci?

• Nelle poleis: si parlava la stessa lingua. si parlavano lingue diverse.

Era governata da un oligarca.

I bambini maschi venivano educati per diventare guerrieri forti. Le bambine restavano a casa per imparare attività femminili.

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

COMPITO di REALTÀ 32 FACCIAMO IL PUNTO
RIFLETTO 1000 a.C. 500 a.C. Nascita di Cristo

Eleggiamo chi ci rappresenta

Ad Atene si praticava una forma di democrazia diretta: i cittadini partecipavano al governo votando direttamente tutte le leggi e le decisioni che riguardavano la città. Oggi non è sempre possibile attuare una forma di democrazia diretta come quella ateniese, perché i cittadini e le cittadine di ogni Paese sono tanti.

La nostra è quindi una democrazia rappresentativa: i cittadini e le cittadine eleggono i propri e le proprie rappresentanti, che costituiscono il Parlamento, dove vengono fatte le leggi. Per partecipare alle operazioni di voto è necessario aver compiuto 18 anni. Voi siete ancora piuttosto lontani da questa età, ma potete esercitarvi per capire che cosa significa votare ed essere eletti. Eleggete quindi il/la vostro/a rappresentante, che diventerà il/la vostro/a portavoce.

I CANDIDATI

Prima di tutto, alcuni e alcune di voi devono volontariamente candidarsi. Ognuno/a dovrà spiegare alla classe perché si candida e qual è il suo programma.

LE OPERAZIONI DI VOTO

Una volta ascoltate le intenzioni dei candidati e delle candidate, si devono organizzare i seggi elettorali, cioè gli spazi per le operazioni di voto.

1. Procuratevi dei foglietti, chiamati schede elettorali, su cui scrivere il nome del candidato o della candidata.

2. Preparate una scatola, chiamata urna, in cui inserire le schede.

3. Nominate chi si occupa della lettura delle schede elettorali (scrutatore o scrutatrice).

4. Nominate chi prenderà nota su una tabella del conteggio dei voti (scrutatore o scrutatrice).

Distribuite una scheda elettorale a ogni componente della classe, che scriverà il nome del/la candidato/a scelto. Ricordate che il voto di ognuno/a di voi è segreto! Infilate la scheda nella scatola.

LO SCRUTINIO

Gli scrutatori e le scrutatrici apriranno la scatola e raccoglieranno i voti in una tabella simile a questa.

Il candidato o la candidata che avrà ricevuto il maggior numero di voti sarà il/la vostro/a rappresentante.

33 SITUAZIONE non NOTA
NOME CANDIDATO/A VOTI TOTALE MICHELE X X X X X X 6 MIRIAM X X X X X X X 7

I PERSIANI

DOVE QUANDO

Nel 1200 a.C. circa, i Persiani si stabilirono in un piccolo territorio affacciato sul Golfo Persico. Nel 550 a.C., sotto la guida del re Ciro, detto Ciro il Grande, iniziarono a espandersi e conquistarono un territorio che si estendeva dal fiume Indo fino al Mar Mediterraneo. Nacque così l’Impero persiano, talmente vasto da avere ben cinque capitali, la più importante delle quali fu Persepoli

Ascesa al trono di Dario I 522 a.C.

Ciro il Grande crea l’Impero 550 a.C.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

I Persiani si dedicavano ad allevamento e agricoltura malgrado i loro territori fossero poco fertili. Impararono a sfruttare l’energia del vento per pompare l’acqua dai pozzi, irrigare i campi, macinare il grano, spremere le olive, inventando i primi mulini a vento, nel V secolo d.C. L’artigianato, invece, non era molto sviluppato. Erano abili commercianti e, grazie all’efficiente rete stradale, i commerci potevano avvenire in modo sicuro con i diversi Paesi confinanti.

a TU per TU con... LA STORIA

Riesci a capire quanto fosse vasto l’Impero persiano?

Cerca sulla carta il Mar Mediterraneo, il fiume Indo, le cinque capitali.

Osserva i fiumi Tigri, Eufrate e la città di Babilonia: quale altro popolo ti ricorda?

Che cosa sarà successo a questo popolo?

Persiani

Persiani sconfitti dalle poleis 479 a.C.

I Macedoni conquistano l’Impero persiano

a ia c i a a a Repubblica Islamica dell’Iran, stato del Medio Oriente, la cui capitale è Teheran a tica ca i a i c i a a a i i a i a a

550 a.C. 300 a.C. 400 a.C. 500 a.C. 331 a.C.
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ORGANIZZAZIONE

I Persiani furono un popolo di abili guerrieri guidati da re che, in poco tempo, si trovarono a governare un vasto Impero.

Per poter amministrare un territorio così ampio, il re Dario I, salito al trono nel 522 a.C., divise l’Impero in venti province, dette satrapie.

A capo di ogni provincia il re nominò i satrapi, governatori locali, che avevano il compito di raccogliere le tasse, amministrare la giustizia e reclutare i soldati.

Il re Dario scelse anche degli ispettori, detti “orecchie e occhi del re”, che lo informavano su quanto accadeva nei diversi territori.

Per collegare le satrapie e comunicare gli ordini del re, furono realizzate le strade regie percorse dai messaggeri reali. La più importante era la Strada Reale, lunga circa 2600 chilometri, che collegava le capitali Susa e Sardi.

L’esercito era molto potente. Era formato da truppe che proteggevano le città e dai “diecimila immortali”, così chiamati perché quando un soldato moriva era subito sostituito, lasciando il numero invariato.

Per amministrare questo territorio fu adottata una lingua comune, l’aramaico, tuttavia i popoli conquistati erano liberi di parlare la propria lingua e seguire le proprie usanze.

a TU per TU con... LA STORIA

Quali particolari ti fanno capire che il personaggio raffigurato è un re? Confronta le tue risposte con il resto della classe.

Chi può avere pronunciato queste frasi? Rileggi il testo e scrivi il nome.

Oggi ho incassato un bel po’ di tasse. Le casse del re sono quasi piene!

Uff, questa Strada Reale non finisce più!

Ho appena assistito a una scena interessante: la racconterò subito al re!

Il mio compito è proteggere la città!

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RELIGIONE

I Persiani erano monoteisti. Seguivano una religione, detta zoroastrismo, predicata da un profeta chiamato Zarathustra. Credevano nel dio Ahura Mazda, creatore del mondo, da cui dipendevano gli spiriti del bene e del male. I sacerdoti, detti magi, avevano un grande potere. Quando conquistavano un popolo, i Persiani lasciavano le persone libere di mantenere la propria religione, praticando la tolleranza religiosa

Ed u c a z i o n e c ivi c a

Secondo te, che cosa significa tolleranza religiosa? Confronta la tua risposta con quella della classe.

Avrai purtroppo notato, nel tuo percorso di studio della Storia, che spesso non è stata praticata la tolleranza religiosa.

Nella Costituzione della Repubblica Italiana sono presenti alcuni articoli che affermano la libertà dei cittadini e delle cittadine di professare la loro religione (Articolo 3 e Articolo 8). Che cosa ne pensi? Confrontati con la classe.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva l’immagine. Il cilindro di Ciro è stato realizzato in argilla. Secondo te, perché è stato usato questo materiale?

Il cilindro di Ciro

Nel 539 a.C. il re Ciro conquistò la città di Babilonia e decise di liberare gli schiavi.

Prese anche altre decisioni, come quella di consentire a tutte le persone di scegliere la propria religione. Le sue decisioni furono scritte in caratteri cuneiformi su un cilindro di argilla, considerato da molti studiosi come la prima carta dei diritti umani al mondo e una sua copia è conservata nella sede dell’ONU a New York.

Contenuti digitali • STEM 36 I Persiani
Il dio Ahura Mazda.

CULTURA E ARTE

I Persiani adottarono la scrittura cuneiforme per registrare le merci e documentare la storia della loro civiltà. Erano interessati all’astronomia e alla medicina. Il re Dario I fece costruire una scuola di medicina ricca di attrezzature e di libri dove erano descritte le diverse malattie e indicati i rimedi più adatti. I Persiani furono abili costruttori, come testimoniano i resti delle loro città.

Persepoli

Persepoli fu una delle capitali dell’Impero persiano; la sua costruzione iniziò nel 520 a.C. circa e durò settant’anni.

La città sorgeva su una grande terrazza a cui si accedeva tramite una scalinata monumentale che portava alla Porta di tutte le Nazioni, una vasta sala quadrata con quattro colonne dalle basi a forma di campana.

Il Palazzo delle 100 colonne era il più grande degli edifici ed era decorato con bassorilievi raffiguranti scene della vita dei re e combattimenti.

L’Apadana, destinato alle udienze ufficiali, era una specie di grande veranda il cui tetto era retto da 72 colonne sormontate da sculture di animali.

Il Tachara era il palazzo reale fatto edificare dal re Dario I.

a TU per TU con... LO STUDIO

Una fonte storica aiuta a mettere a fuoco informazioni sulla vita di un popolo.

Se osservi l’immagine nei particolari, potrai capire molte cose che riguardano un momento della vita a Perseopoli.

• Quale tipo di fonte hai analizzato?

• Secondo te, chi sono i personaggi raffigurati nel bassorilievo?

• Che cosa portano?

• Che cosa rappresentano in realtà, secondo te, queste offerte?

Approfondimento La Musica

Nell’Impero persiano i musicisti avevano creato un sistema musicale basato sui sette giorni della settimana. Ogni giorno aveva un proprio modo musicale (cioè tema, strumento, melodia...). Anche le note musicali sono sette. Organizzatevi a piccoli gruppi e, insieme a una persona adulta, fate una ricerca su Internet per trovare informazioni sulla storia delle note musicali.

Il tar, strumento tipico persiano.

37 I Persiani

Le guerre tra Greci e Persiani

Prima guerra greco-persiana

I Persiani pretendevano il pagamento di pesanti tasse alle colonie greche dell’Asia Minore che si trovavano nei territori da loro conquistati.

Nel 499 a.C. circa la polis di Mileto si ribellò e incendiò Sardi, una delle capitali persiane. I Persiani allora distrussero Mileto e, nel 490 a.C., attaccarono le poleis che l’avevano aiutata.

Dopo alcuni scontri, i Persiani furono sconfitti dall’esercito ateniese a Maratona

Seconda guerra greco-persiana

Nel 480 a.C. i Persiani decisero di attaccare nuovamente i Greci con un esercito imponente e una grande flotta. Sul passo delle Termopili, vicino ad Atene, si svolse la prima battaglia vinta dai Persiani. In mare, però, vicino all’isola di Salamina, la flotta ateniese distrusse quella persiana.

Nel 479 a.C. i Persiani furono definitivamente sconfitti a Platea e firmarono la pace con gli Ateniesi.

Secondo te, quale dei due personaggi è Persiano? Da che cosa lo puoi capire?

Vaso greco a figure rosse con un oplita greco che attacca un soldato persiano (V a.C.).

Approfondimento

La maratona è oggi una gara sportiva, una corsa lunga circa 42 km. Ha origine da un episodio della battaglia di Maratona. Infatti, la distanza della gara ricorda quella che il soldato greco Filippide percorse correndo tra Maratona e Atene per annunciare la vittoria degli Ateniesi sui Persiani.

Quaderno pp. 136-137 I Persiani

La Guerra del Peloponneso

Concluse le guerre con i Persiani, le poleis decisero di aiutarsi in caso di nuove guerre, formando la Lega di Delo

Gli Ateniesi, che avevano sconfitto i Persiani, vollero però imporsi sulle altre poleis.

Nel 431 a.C. iniziò una guerra fra le città greche, detta Guerra del Peloponneso, che vide protagoniste soprattutto le città rivali di Sparta e Atene. La guerra durò fino alla resa di Atene, nel 404 a.C.

Le città greche, però, si erano indebolite per la lunga guerra, la perdita di tante vite e la diffusione di malattie. Per questi motivi non furono in grado di opporsi ai nuovi popoli che invasero i loro territori.

Spartani che combattono contro gli Ateniesi, durante la Guerra del Peloponneso.

a TU per TU con... LA STORIA

Completa la mappa.

Le cause

Atene vuole estendere il suo dominio sulle altre poleis greche.

Sparta e le altre

poleis si uniscono contro

Le conseguenze

Distruzioni e diffusione delle malattie.

Le città greche si indeboliscono.

Le città non sono più capaci di

Scoppia la guerra

a TU per TU con... LO STUDIO

Quante date! Per ricordarle più facilmente usa la linea del tempo

Rileggi il testo e colloca sulla linea del tempo le date di inizio e di fine della Prima e della Seconda guerra greco-persiana e quelle della Guerra del Peloponneso.

Calcola quanti anni è durata ogni guerra.

39 I Persiani
550 a.C. 400 a.C. 450 a.C. 500 a.C.

PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I PERSIANI

DOVE QUANDO

• Nel 1200 a.C. circa, i Persiani si stabilirono in un territorio affacciato sul Golfo Persico, nell’attuale Iran.

• Dal 550 a.C. crearono un Impero che si estendeva dal fiume Indo al Mar Mediterraneo.

• Nel 331 a.C. furono sconfitti dai Macedoni.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Praticavano l’agricoltura , l’allevamento e il commercio.

ORGANIZZAZIONE

I Persiani erano governati da un unico re . L’Impero era suddiviso in venti province, dette satrapie, governate dai satrapi, che raccoglievano i tributi, amministravano la giustizia e reclutavano i soldati.

RELIGIONE

Si diffuse lo zoroastrismo. Erano monoteisti e la divinità creatrice era Ahura Mazda

I sacerdoti erano detti magi.

CULTURA

Costruirono diverse città monumentali tra cui Persepoli, la più splendida delle cinque capitali dell’Impero.

40

• Completa la mappa con le seguenti parole.

satrapie • Persepoli • zoroastrismo • Persico • Indo

I PERSIANI

DOVE e QUANDO

• Vissero dal 1200 a.C. circa in un territorio affacciato sul Golfo

• Dal 550 a.C. crearono un Impero che andava dall’Asia Minore all’

• Nel 331 a.C. furono sconfitti dai Macedoni.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura, l’allevamento e il commercio.

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in un Impero diviso in venti province, dette

RELIGIONE

• Erano monoteisti e praticavano lo .......................................................................................

CULTURA

• I Persiani costruirono molte città, tra cui la più splendida fu

41 TAPPA IN MAPPA

I MACEDONI

I Macedoni erano originari della Macedonia, una regione a nord-est della penisola greca, il cui territorio era montuoso, ricco di miniere d’oro e d’argento e di boschi. Nel 399 a.C. circa, venne fondata Pella, capitale del regno. Nel 338 a.C. il re Filippo II conquistò le poleis greche per ampliare il regno macedone.

Nel 336 a.C. il figlio Alessandro diventò re e, dopo aver sconfitto i Persiani, diede vita a un grande Impero che dalla Grecia arrivava fino al fiume Indo. Le città più importanti furono Pella, Filippi, Pergamo e Alessandria d’Egitto. Dopo la sua morte, nel 323 a.C., l’Impero macedone fu diviso in quattro regni, chiamati ellenistici.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva la carta geostorica e rispondi.

Macedoni

DOVE QUANDO 400 a.C. Nascita di Cristo 200 a.C. 300 a.C. Alessandro sconfigge i Persiani 331 a.C. Morte di Alessandro Magno 323 a.C. Regni ellenistici 323-31 a.C. Filippo conquista la Grecia 338 a.C.
Dove si trova la Macedonia? Quali territori fanno parte dell’Impero macedone? 42

ATTIVITÀ ECONOMICHE

I Macedoni si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento di ovini e di cavalli, considerati i migliori di tutta la Grecia.

Dai boschi ricavavano il legname usato per costruire le navi greche. Erano anche commercianti e artigiani, ma erano soprattutto guerrieri di professione.

La falange macedone

Pella aveva un grandioso Palazzo reale, con un cortile centrale circondato da portici e da sale per ricevere le delegazioni. Vi erano anche numerosi templi con colonne e pavimenti a mosaico.

S I T UA Z I O N E non N OTA

Come si muovevano i soldati della falange? Per rispondere, provate a dividervi in file, restate il più vicino possibile e muovetevi in avanti tutti insieme.

È una situazione semplice?

Quali difficoltà incontrate?

L’esercito macedone era organizzato in falange, uno schieramento di soldati a piedi. Nella falange macedone il battaglione era formato da 16 file compatte di soldati muniti di lunghe lance, dette sarisse, e protetti da uno scudo fissato al braccio.

Quando la falange avanzava, i soldati della prima fila tenevano le armi abbassate, mentre i soldati delle file successive abbassavano le lance solo quando si scontravano con i nemici. La cavalleria proteggeva la falange ai lati.

a TU per TU con... LA STORIA

Rispondi.

• Come si chiamavano le lance dei soldati?

• I soldati come si muovevano?

Se i soldati avessero aperto un varco, a quale pericolo sarebbero andati incontro?

..........................................................................
43

ORGANIZZAZIONE

I Macedoni erano governati dal re, sostenuto da un’assemblea detta “i compagni del re”, cioè uomini che combattevano al suo fianco per difendere il regno.

Alessandro Magno

Il più conosciuto dei re macedoni fu Alessandro, figlio di Filippo II. Nacque a Pella nel 356 a.C. e quando diventò re, nel 336 a.C., decise di portare avanti il sogno del padre: ampliare il regno macedone, far conoscere la lingua e la cultura greca, unire tutti i popoli conquistati e farli convivere pacificamente.

Nel 333 a.C. sconfisse le truppe del re persiano Dario III nella battaglia di Isso e liberò le città greche sottomesse dai Persiani.

Successivamente, Alessandro conquistò l’Egitto, dove fondò la città di Alessandria

Nel 331 a.C., a Gaugamela, inflisse una decisiva sconfitta ai Persiani. Arrivò fino al fiume Indo e avrebbe voluto proseguire con le sue conquiste verso Oriente, ma si ammalò e morì improvvisamente nel 323 a.C., a soli 33 anni.

Per le sue straordinarie imprese fu chiamato Magno, cioè “Il grande” in latino.

In questo mosaico Alessandro è raffigurato a sinistra in sella al suo cavallo: indossa l’armatura, ma non l’elmo. Lo riconosci? Cerchialo in verde.

Dario III occupa una posizione centrale, è su un carro e non ha armi in mano. Lo hai individuato? Cerchialo in rosso.

a TU per TU con... LA STORIA

Completa i principali eventi della vita di Alessandro Magno, poi riordinali cronologicamente numerando da 1 a 5.

Morì nel all’età di

Nel sconfisse a Isso il re Naque a nel
diventò re. Nel sconfisse definitivamente i Persiani. Quaderno pp. 138-139 44 I Macedoni
Nel
Alessandro Magno.

L’età ellenistica

Alla morte di Alessandro l’Impero fu diviso in quattroregni, chiamati ellenistici: il regno di Macedonia, il regno di Siria e Persia, il regno d’Egitto e il piccolo regno di Pergamo. In tutti questi territori si usava la lingua greca e per questo motivo il periodo successivo alla sua morte è chiamato dagli storici e dalle storiche età ellenistica

Questo periodo fu caratterizzato da grandi scoperte in campo matematico e scientifico. L’astronomo Aristarco di Samo intuì per primo che la Terra gira intorno al Sole e il matematico Eratostene riuscì a calcolare la circonferenza del nostro Pianeta avvicinandosi di molto alla misura reale. Grande sviluppo ebbero la letteratura, la filosofia e l’arte, in particolare la scultura. Gli scultori raggiunsero una grande maestria nel rappresentare i movimenti del corpo con i drappeggi delle vesti scolpite.

Le città

Nell’età ellenistica le città divennero delle vere metropoli, con migliaia di abitanti. Una delle città più importanti fu Pergamo, in Asia Minore, famosa per la produzione della pergamena, ricavata da pelli di animali essiccate al Sole e usata per scrivere. A Pergamo, in età ellenistica, vennero costruiti edifici di grande bellezza, come il tempio di Atena. Qui si trovava un grandioso altare dedicato a Zeus su cui erano scolpiti altorilievi raffiguranti le battaglie tra gli dèi e i Giganti.

Ellenistica: il termine viene dal nome con cui i Greci chiamavano sé stessi, cioè Elleni. Altorilievo: un tipo di scultura in cui le figure sembrano quasi staccate dal fondo sul quale sono scolpite.

a TU per TU con... LO STUDIO

Chi studia attentamente è capace di richiamare alla mente informazioni che ha conosciuto in passato.

Se pensi alla scrittura, ricordi quali supporti furono usati da altri popoli antichi? Completa.

• Sumeri:

• Egizi:

Cinesi:

L’Altare di Zeus, a Pergamo, venne realizzato intorno a a i i a a

Pergamonmuseum di Berlino.

Contenuti digitali

45 I Macedoni
Quaderno p. 140

Educazione al Patrimonio

ALESSANDRIA D’EGITTO

Sull’isola di Faro venne realizzata la prima torre luminosa, chiamata appunto faro a a a ci ca i a a a a a ci a i i a a i a ci ca c i i i i a a i ci ca a i i a a i a a i i i a c i a a a meraviglie del mondo.

Alessandro Magno fondò diverse città chiamate con il suo nome, ma la più importante fu Alessandria d’Egitto, fondata nel 331 a.C. Venne realizzata sul delta del Nilo e, successivamente, fu ingrandita per unirla all’isola di Faro. Nel III secolo a.C., grazie al re Tolomeo, Alessandria divenne la capitale del Regno ellenistico d’Egitto.

Il Museo i a ia i a i i ici dove gli studiosi dell’epoca confrontavano le loro idee e dove erano conservate le opere degli artisti (poeti, scrittori) più famosi.

La biblioteca fu la più ricca del mondo antico. a i a i c c i i i trascritti e copiati sui papiri. Le copie così realizzate erano diffuse nelle altre biblioteche del mondo antico. La biblioteca fu incendiata più volte e poi definitivamente distrutta.

Quale civiltà del mondo antico, studiata lo scorso anno, aveva realizzato una grande biblioteca?

A te piace leggere? Come scegli un libro? Segui il tuo intuito o ti lasci consigliare? Da chi?

Scegli tre libri da consigliare e da condividere con la classe per realizzare la vostra biblioteca.

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Contenuti digitali • STEM

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I Macedoni

PAGINA CHIARA

DOVE QUANDO

Inizialmente vivevano in Macedonia, una regione montuosa della penisola greca. Dal 338 a.C. iniziò la loro espansione fino al fiume Indo e all’Egitto. Nel 323 a.C., alla morte del re Alessandro Magno, l’Impero fu diviso in regni ellenistici.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Allevavano cavalli. Il loro territorio era ricco di legname, oro e argento che vendevano ai Paesi vicini.

ORGANIZZAZIONE

Erano governati da un re, sostenuto da un’assemblea. Con Alessandro Magno si organizzarono in un grande Impero L’esercito aveva grande importanza.

CULTURA TECNOLOGIA

La cultura ellenistica nacque dalla fusione tra la cultura greca e quella dei Paesi conquistati. Le scienze, l’arte, la filosofia, la storia e la letteratura ebbero grande impulso. Inventarono il faro e la pergamena

47

TAPPA IN MAPPA

• Completa la mappa con le seguenti parole.

Grecia • ellenistici • re • cavalli • esercito • India

I MACEDONI

DOVE e QUANDO

• Vissero in Macedonia, una regione a nord della

• A partire dal 338 a.C. crearono un grande Impero. Nel 323 a.C. morì Alessandro Magno e l’Impero fu diviso in quattro regni

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in un Impero governato da un

• L’ aveva grande importanza.

ATTIVITÀ economiche

• Allevavano

• Vendevano ai Paesi vicini legname, oro e argento.

CULTURA e TECNOLOGIA

• Diffusero la lingua e la cultura greche dal Mediterraneo all’

• In età ellenistica costruirono grandi città.

48

FACCIAMO IL PUNTO

1 Osserva le due carte e scrivi per ognuna una breve didascalia.

2 Competa il testo con le seguenti parole.

Impero • Persepoli • Indo • Reale • capitali • Mar Mediterraneo • Persiani

Sotto la guida del re Ciro i iniziarono a espandersi e conquistarono un territorio che si estendeva dal fiume fino al .

Nacque così l’ persiano, talmente vasto da avere ben cinque fu la più splendida fra le capitali dell’Impero persiano. La più importante via di comunicazione era la Strada ........................................................

3 Forma frasi corrette collegando ogni fatto alla sua conseguenza.

Alla morte di Filippo l’Impero fu diviso in quattro regni.

Quando Alessandro diventò re e morì a soli 33 anni.

Alessandro fu chiamato Magno sconfisse i Persiani e creò un grande Impero.

Si ammalò per il coraggio dimostrato nelle sue imprese.

Dopo la morte di Alessandro Magno Alessandro diventò re di Macedonia.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

• Ti è piaciuto il percorso su Persiani e Macedoni?

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

49
......................................................................................................................... .........................................................................................................................

il mio PERCORSO

CHE COSA MI È PIACIUTO

Ti è piaciuto conoscere questo periodo della Storia?

Sì.

No.

Spiega brevemente perché.

Quale civiltà ti ha maggiormente impressionato? Quale meno?

Ordina le tue scelte da 1 (quella che ti è piaciuta di meno) a 4 (quella che ti è piaciuta di più).

I Micenei e i Dori.

I Greci.

I Persiani.

I Macedoni.

Motiva brevemente la tua scelta.

CHE COSA HO IMPARATO PIÙ FACILMENTE

Quali sono le informazioni che hai appreso più facilmente?

50
5
1 2 3 4

I POPOLI ITALICI

DOVE QUANDO

Grazie alla posizione al centro del Mar Mediterraneo, al clima mite e alla grande varietà di ambienti naturali, la penisola italica fu abitata sin dalla Preistoria. Le popolazioni si stabilirono soprattutto sulle alture dove il clima era più salubre e favorevole agli insediamenti a differenza delle zone costiere spesso paludose.

Tra le prime popolazioni che si insediarono in Italia ci furono i Liguri e i Camuni intorno al 4000 a.C.

A queste si aggiunsero popolazioni provenienti dall’Asia via terra, attraversando le Alpi, o via mare, attraverso il Mar Mediterraneo.

Intorno al 42 a.C. i Romani conquistarono tutti i popoli italici, realizzando un unico Impero e assegnando il nome Italia a tutta la penisola.

Inizialmente, infatti, con il nome Italoi i Greci chiamavano i Vituli, una tribù che viveva nell’odierna Calabria.

Caratteristiche comuni

Confrontando il passato con il presente puoi inziare a conoscere la storia del tuo territorio. Osserva la carta: quale popolo viveva nella regione in cui abiti tu? Se può esserti utile, confronta la carta geostorica con una carta politica dell’Italia oggi.

Queste popolazioni vivevano in territori molto vicini e, con il tempo, iniziarono a scambiarsi informazioni, conoscenze e cultura. La lingua osco-umbra, per esempio, univa le diverse popolazioni dell’Italia centrale grazie agli scambi commerciali praticati.

a TU per TU con... LO STUDIO
Contenuti digitali 52

I Liguri

I Liguri furono una delle prime popolazioni a insediarsi nella penisola italiana e hanno dato il loro nome all’odierna regione della Liguria e al Mar Ligure.

Erano divisi in tribù organizzate in villaggi fortificati, detti “castellari”, circondati da alte palizzate di legno o da barriere di rocce e terra, collocati sulla sommità delle alture.

Le abitazioni erano semplici, con base di pietra, realizzate con legno, frasche e argilla.

I Liguri erano un popolo guerriero ed erano molto abili nei combattimenti. Si dedicavano alla navigazione, alla pesca e al commercio di prodotti come il sale, i metalli e l’ambra.

I Camuni

Ambra: resina fossile trasparente di colore giallo, chiaro o scuro, utilizzata per gioielli e ornamenti.

Nel Neolitico i Camuni si stabilirono in Valcamonica, nell’attuale regione Lombardia

Erano agricoltori e allevatori di bestiame, attività favorite dall’ambiente naturale ricco di praterie e di campi fertili. I Camuni si dedicavano anche all’artigianato, producendo attrezzi agricoli in rame.

Lasciarono numerose incisioni rupestri sulle grotte e sui massi della Valcamonica. Queste raffigurano abitazioni, scene di caccia e di lavoro, animali, attrezzi e strumenti utilizzati nelle diverse attività.

Erano politeisti: il Sole e il dio Cernunnos, raffigurato come un uomo di grandi dimensioni con corna di cervo, erano le divinità più importanti. A praticare i riti erano gli sciamani, che avevano anche il ruolo di guaritori e di saggi del villaggio.

Fare collegamenti con altre materie aiuta a capire in modo più completo un argomento. Per esempio, collegare Storia con Geografia ti è utile per capire quanto il territorio può aver influenzato lo sviluppo di un popolo.

Osserva sulla carta la posizione geografica dei Liguri e prova a spiegare perché si dedicavano alla pesca, alla navigazione e al commercio. Controlla dove sono vissuti i Camuni e spiega perché erano agricoltori e allevatori.

a TU per TU con... LO STUDIO Incisioni rupestri dei Camuni.
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Statue di guerrieri liguri.

I Celti

I Celti si erano stabiliti nell’Europa centro-occidentale tra il 2000 a.C. e il 1200 a.C. circa. Intorno al V secolo a.C. attraversarono le Alpi e giunsero nella Pianura Padana. La loro civiltà finì nel I secolo a.C., quando i loro territori furono conquistati dai Romani. I Celti erano nomadi e si spostavano da un territorio all’altro con carri e cavalli. Erano organizzati in tribù formate da clan, cioè grandi famiglie. I sacerdoti, detti druidi, avevano grande importanza perché interpretavano il volere degli dèi e tramandavano le leggi. I Celti si dedicavano alla caccia e all’allevamento ed erano abilissimi nella lavorazione dei metalli

Borchia in argento risalente al III secolo a.C.; i Celti usavano le borchie per decorare le corazze o le briglie dei cavalli. La statuetta che rappresenta un guerriero veneto.

a TU per TU con... LA STORIA POPOLO

Completa.

I Veneti

I Veneti erano originari del Medio Oriente e, intorno al 2000 a.C., si stabilirono in un territorio corrispondente alle attuali regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia.

Erano organizzati in città indipendenti che si univano tra loro per combattere nemici comuni. Le città erano governate da un consiglio di saggi.

I Veneti praticavano l’agricoltura e allevavanocavalli molto apprezzati e richiesti dalle popolazioni vicine.

Il commercio e l’artigianato erano molto sviluppati, perché in questi territori passava la Via dell’ambra, percorsa da mercanti provenienti da diversi Paesi.

Erano politeisti e la divinità più importante era Reitia, protettrice della salute e della fertilità. Credevano nella vita dopo la morte e deponevano le ceneri dei defunti in vasi di bronzo, detti situle. Usavano la scrittura.

Tribù formate da ........................................................... VENETI

Agricoltura, allevamento di cavalli,

PROVENIENZA DOVE SI INSEDIANO ORGANIZZAZIONE SOCIALE
ATTIVITÀ CELTI
54 I popoli italici

I Terramaricoli

La civiltà dei Terramaricoli si sviluppò nella Pianura Padana tra il 1650 e il 1150 a.C. circa. Il loro nome deriva da terra marna, cioè terra fertile.

Vivevano in villaggi fortificati formati da palafitte costruite sulla terraferma. I Terramaricoli praticavano l’agricoltura e l’allevamento Gli artigiani realizzavano soprattutto oggetti in bronzo. Erano politeisti e credevano nella vita dopo la morte; per questo, conservavano le ceneri dei defunti in urne che seppellivano in cimiteri, detti necropoli, lontani dai villaggi.

I Villanoviani

Intorno al 1000 a.C.

Necropoli: il termine, formato da due parole di origine greca

(necro morte e polis città), significa luogo riservato ai defunti.

i Villanoviani si insediarono in un territorio compreso tra le attuali Emilia e Toscana. Il nome deriva da Villanova, una località vicino a Bologna, dove furono trovati i primi resti. I Villanoviani vivevano in villaggi di capanne costruite con legno e rifinite con argilla. Erano allevatori e artigiani esperti nella lavorazione del bronzo e del ferro, che estraevano dalle Colline Metallifere. I Villanoviani credevano nella vita dopo la morte e deponevano un corredo funebre accanto all’urna che conteneva le ceneri del defunto.

I Piceni

Tra il IX e il III secolo a.C. i Piceni vissero lungo le coste delle attuali regioni Marche e Abruzzo. Erano organizzati in tribù e vivevano in piccoli villaggi.

I Piceni praticavano l’artigianato, producendo oggetti in metallo e pregiate ceramiche. Erano abili navigatori e commerciavano con i Paesi che si affacciavano sul Mar

Adriatico. Il loro nome sembra derivare da picchio, l’uccello simbolo del dio Marte, una delle divinità venerate dai Piceni insieme alla dea Cupra

Villaggio di palafitte dei Terramaricoli.

Un’urna villanoviana per le ceneri di un defunto.

a TU per TU con... LA STORIA

Sottolinea nel testo quali erano le attività praticate da questi popoli.

55 I popolli italici

Scavi archeologici nel sito di Satricum.

I Sabini

I Latini

I Latini erano di origine indoeuropea e si stabilirono nell’attuale Lazio nel 2000 a.C. circa, fondando diverse città, come Alba Longa e Satricum. Erano organizzati in gruppi, chiamati populi, governati inizialmente da re e in seguito da magistrati eletti dai cittadini.

I populi erano uniti in federazioni che mettevano in comune gli eserciti per fronteggiare eventuali nemici e per conquistare nuovi territori, che poi dividevano. Praticavano soprattutto l’agricoltura e l’allevamento di bovini. I Latini erano politeisti e avevano feste religiose comuni come la Festa delle Feriae Latinae (si legge “Ferie Latine”) in cui si sacrificava un toro bianco. La loro lingua, il latino, si diffuse in tutto il Lazio e diventò la lingua della città di Roma e dell’Impero romano.

Un vaso sabino.

I Sabini furono un antichissimo popolo che si stabilì in un territorio compre so tra i fiumi Tevere e Nera e l’Appennino Marchigiano. Erano organizza ti in gentes, cioè “famiglie”, governate da un re.

compreorganizza,

Si dedicavano all’agricoltura, in particolare alla coltivazione dell’olivo, e all’allevamento di bovini e ovini. Commerciavano soprattutto il sale, che nell’antichità era un prodotto molto richiesto.

I Sabini erano molto apprezzati dagli altri popoli per l’obbedienza alle leggi Erano politeisti e la divinità principale era la dea Vacuna, protettrice dei campi e della natura.

Approfondimento

a TU per TU con... LA STORIA

Rileggi il testo e rispondi alle domande.

• Quale lingua parlavano i Latini e perché divenne importante?

• Quale importante prodotto commerciavano i Sabini?

Perché il sale era un prodotto così importante nell’antichità?

Nel Neolitico il numero di persone aumentò in modo considerevole e divenne necessario trovare il modo di mantenere cibi e alimenti. Si scoprì che, usando il sale, si potevano conservare la carne e il pesce per lungo tempo.

Per questo il sale divenne molto prezioso e fu una grande risorsa sia per le popolazioni che lo producevano sia per quelle che

lo commerciavano lungo la Via del Sale. Dalla parola “sale” deriva il termine salario, cioè “paga, stipendio”; i soldati dell’esercito romano, infatti, erano pagati con razioni di sale.

56 I popoli italici

Vaso umbro a forma di cervo accovacciato, rinvenuto nella città di Amelia.

Gli Osci

Gli Umbri

Questo popolo antichissimo si stanziò nell’odierna Umbria, in parte delle Marche e della Romagna.

Gli Umbri inizialmente vivevano in villaggi fortificati edificati sulle colline. In seguito, fondarono città-stato sulle aree più fertili e al centro di vie commerciali.

Si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento di ovini. L’artigianato era molto sviluppato: si realizzavano armi, gioielli e ceramiche, poi venduti alle popolazioni vicine.

Gli Umbri erano politeisti e adoravano le divinità nei santuari. La loro religione è stata ricostruita grazie alle Tavole Eugubine, lastre di bronzo scritte in lingua osca-umbra rinvenute nella città di Gubbio nel 1700.

Gli Osci si stabilirono nell’attuale Campania nel I millennio a.C. e dal V secolo a.C. si unirono ai Sanniti.

Erano organizzati in famiglie che si riunivano per prendere decisioni comuni. La città più importante fu Capua

Praticavano l’agricoltura, la pesca e l’allevamento dei bovini.

Gli Osci usavano la lingua osco-umbra e realizzarono le Fabulae

Atellanae (si legge “Fabule Atellane”), brevi commedie in cui gli attori indossavano maschere.

La loro religione era fondata su elementi naturali collegati alla Mater Matuta, dea della terra e della fertilità.

I Sanniti

Il popolo dei Sanniti si stabilì nel Sannio, un territorio tra Abruzzo, Campania e Puglia

I Sanniti erano suddivisi in quattro tribù organizzate in pagi, villaggi, che si univano tra loro in caso di guerre.

Si dedicavano alla pastorizia, praticando la transumanza: d’estate portavano le greggi a pascolare in montagna e d’inverno le riportavano in pianura.

I Sanniti credevano nella vita dopo la morte e, durante i funerali, praticavano giochi tra gladiatori, cioè guerrieri con il gladio, una spada corta. Parlavano la lingua osca ma solo i sacerdoti e gli scribi sapevano leggere e scrivere.

Sottolinea nel testo le informazioni principali sugli Umbri, sugli Osci e sui Sanniti: in giallo quelle relative ai luoghi in cui si svilupparono, in rosso quelle relative alle attività.

a TU per TU con... LA STORIA
Mater Matuta.
57 I popolli italici

Vaso realizzato dai Bruzi.

Gli Iapigi

I Lucani

I Lucani si stabilirono nell’attuale Basilicata a partire dal V secolo a.C. Erano organizzati in comunità indipendenti che si univano in caso di pericolo. Praticavano soprattutto la pastorizia. I Lucani erano politeisti e adoravano in particolare Mamerte, il dio Marte dei Romani, e Mefite, la dea delle acque. Anche i Lucani parlavano la lingua osca

I Bruzi

I Bruzi si insediarono nell’attuale Calabria durante il IV secolo a.C. Si dedicavano soprattutto alla pastorizia e, essendo legati allo spostamento delle greggi, avevano pochi insediamenti stabili. Erano organizzati in villaggi dove i magistrati prendevano le decisioni per la comunità. Nella loro società avevano grande importanza i guerrieri e i sacerdoti. I Bruzi erano conosciuti come popolo bilingue: parlavano, infatti, la lingua osca e quella greca

Gli Iapigi, detti anche Apuli, provenivano dall’Illiria, una regione dell’area balcanica. Si stabilirono nell’attuale Puglia alla fine del secondo millennio a.C. circa, unendosi con le comunità del luogo e dando origine a tre popolazioni: Messapi, Peucezi e Dauni

I Messapi costruirono le loro città vicino agli approdi naturali perché la pesca e il commercio via mare erano le attività economiche più importanti. Praticavano anche l’allevamento, soprattutto di cavalli che venivano venduti nei Paesi del Mediterraneo.

I Dauni vivevano nella parte più a nord della regione ed erano allevatori di ovini dai quali ricavavano una lana pregiatissima.

I Peucezi vivevano nella parte più interna. Si dedicavano all’allevamento dei cavalli e all’artigianato. I prodotti più apprezzati erano le armi e le corazze

a TU per TU con... LO STUDIO

Quando le informazioni sono tante, è utile organizzarle con gli schemi Copia sul quaderno lo schema e completalo. Poi compilalo anche per i Bruzi e gli Iapigi.

.naturali

Elmo e vaso realizzati dagli Iapigi.

DOVE ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ ALTRE INFORMAZIONI
LUCANI
58 I popoli italici

I Sardi

Tra il 1800 a.C. e il 500 a.C. in Sardegna si sviluppò la civiltà nuragica, che prende il nome dai nuraghi, torri alte fino a 20 metri e costruite con grandi blocchi di pietra.

Si pensa che nei nuraghi vivessero le famiglie più potenti, insieme all’esercito. I pastori e i contadini vivevano in capanne, ma potevano rifugiarsi nei nuraghi in caso di pericolo.

Il sottosuolo della Sardegna era ricco di minerali e i suoi abitanti si dedicavano all’estrazione e alla lavorazione dei metalli

Intorno al 500 a.C. in Sardegna si insediarono i Cartaginesi, un popolo che proveniva da Cartagine, una colonia fenicia in Africa.

I Siculi e i Sicani

Intorno al 1000 a.C. la Sicilia era abitata da due diversi popoli: i Siculi a oriente e i Sicani nella parte centrale. Queste popolazioni si dedicavano alla coltivazione del grano e producevano vino e miele. Praticavano l’artigianato realizzando oggetti in bronzo e ceramiche. Anche la pesca e il commercio via mare erano molto sviluppati. Erano politeisti e credevano nell’aldilà, per tale motivo sulle tombe deponevano tavolette di argilla su cui erano incise brevi preghiere. Intorno all’VIII furono fondate le prime colonie greche e l’isola divenne parte della Magna Grecia.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva l’immagine del nuraghe e completa con le seguenti parole. cono • sarda • pietre • ordinato • porta • torri I nuraghi erano costruzioni tipiche della civiltà , realizzate con disposte in modo l’una sull’altra.

I nuraghi hanno l’aspetto di dalla forma a tronco di con una al piano terra che dà accesso, attraverso un corridoio, a una camera di forma circolare.

Ed u c a z i o n e c ivi c a

Come hai visto, sul territorio italiano si sono insediate molte popolazioni. Alcune avevano abitudini, lingua e credenze comuni; altre, invece, erano molto diverse. Oggi tu vivi in un unico Paese che condivide lingua, leggi, cultura... Ti verrebbe da pensare che sia sempre stato così. Invece, l’Italia è considerato un Paese recente. È nato, infatti, nel 1861 quando vennero unificati i diversi Stati e Regni in cui era diviso; ma i confini, le regioni e l’organizzazione furono definiti dopo la Seconda guerra mondiale. Organizzatevi in classe per conoscere meglio la storia dell’Italia.

Un nuraghe.
Quaderno p. 141
59 I popolli italici
Statuetta sicula di bronzo.

PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I POPOLI ITALICI

DOVE

In tutta la penisola italiana.

QUANDO

Tra il 4000 a.C. al I secolo a.C. circa.

ORGANIZZAZIONE

Erano organizzati principalmente in tribù o gruppi di famiglie Fondarono villaggi che con il tempo divennero delle città.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Si dedicavano principalmente all’agricoltura e all’allevamento Praticavano l’artigianato e il commercio.

RELIGIONE

Erano politeisti e molti di questi popoli credevano nella vita dopo la morte.

60

• Completa la mappa con le seguenti parole.

penisola • allevamento • natura • famiglie

I POPOLI ITALICI

DOVE e QUANDO

• Vissero nella italiana.

• Tra il 4000 a.C. e il I secolo a.C. circa.

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in tribù o ....................................................................................... che fondarono villaggi e in seguito città.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura, l’artigianato, l’ e il commercio.

RELIGIONE

• Erano politeisti e le divinità erano legate alla

Molte popolazioni credevano nella vita dopo la morte.

61 TAPPA IN MAPPA

GLI ETRUSCHI

DOVE

Gli Etruschi si insediarono in una zona, detta Etruria, compresa tra le coste tirreniche e le valli dei fiumi Arno e Tevere, dove si fusero con le popolazioni locali. In seguito, si espansero in tutte le direzioni: a nord verso la Pianura Padana, a est verso l’Umbria, a sud fino alla Campania e a ovest fino alle coste tirreniche della Corsica.

QUANDO

Non si hanno notizie certe sull’origine degli Etruschi. Probabilmente erano discendenti dei Villanoviani. La loro civiltà si sviluppò a partire dall’800 a.C. ed ebbe la sua massima espansione fra il 600 e il 500 a.C. Verso la fine del 300 a.C. il territorio etrusco fu conquistato dai Romani.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Presenza di città-stato etrusche 800 a.C.

1000 a.C.

750 a.C.

I Romani conquistano i territori etruschi 300 a.C.

500 a.C.

Etruschi

Massima espansione etrusca 600-500 a.C.

Inizio del declino 400 a.C.

250 a.C.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva la linea del tempo e rispondi.

• In quale periodo gli Etruschi raggiunsero la massima espansione?

• Quanti secoli durò la civiltà etrusca?

Il territorio dell’Etruria favoriva la coltivazione dell’ulivo e della vite. Le zone pianeggianti paludose furono bonificate e permisero un’agricoltura fiorente. La principale ricchezza derivava dall’estrazione dei metalli delle Colline Metallifere, dell’Isola d’Elba e dell’Argentario. Gli Etruschi furono abili nella lavorazione dei metalli che commerciavano con gli altri popoli. L’artigianato era molto sviluppato, realizzavano gioielli, specchi e il bucchero, una ceramica nera e lucida realizzata con un impasto di argilla e carbone. Le coste, ricche di approdi, permisero agli Etruschi di praticare il commercio via mare.

Bonificate: prosciugate dall’acqua, così da essere coltivabili.

Contenuti digitali Quaderno p. 142
62

ORGANIZZAZIONE

Gli Etruschi non formarono mai uno stato unitario ma erano organizzati in città-stato indipendenti, governate da un re, detto lucumone, che veniva eletto tra gli aristocratici. Il lucumone era anche giudice supremo, sacerdote e capo dell’esercito.

Intorno al VI secolo a.C. la monarchia fu sostituita da un governo oligarchico, formato da magistrati eletti fra i nobili.

Per difendersi dalle popolazioni nemiche, le dodici città più importanti si allearono formando la Lega Etrusca, detta Dodecapoli, che si riuniva una volta all’anno per svolgere dei riti in onore degli dèi.

La società etrusca era suddivisa in:

• aristocratici, proprietari di terre e di fiorenti attività commerciali;

• lavoratori, che vivevano in condizioni modeste;

• schiavi, utilizzati per il lavoro nelle miniere e all’ultimo posto della società.

Le città

Studiando i Greci hai già incontrato la parola oligarchia: indica con una X che cosa significa. Il governo di pochi. Il governo di tutto il popolo.

Dodecapoli: il termine, formato da due parole di origine greca (dodeco dodici e polis città), significa unione di dodici città.

Le città etrusche erano edificate in collina, vicino ai fiumi. Erano circondate da alte mura 1 , su cui si aprivano le porte 2 di accesso, rafforzate da torri di guardia 3 .

Avevano una pianta a scacchiera e le strade lastricate 4 si incrociavano ad angolo retto.

Nella zona più alta sorgevano i templi 5 , in quella bassa c’erano le abitazioni e le botteghe

Le case comuni erano semplici; sul tetto avevano un foro 6 , coperto da un disco mobile, per far uscire il fumo del focolare. Le persone più ricche, invece, abitavano in palazzi.

Le abitazioni erano rifornite d’acqua grazie a un sistema di acquedotti

Quaderno p. 143
per TU con... LA STORIA 1 2 3 4 6 5 63 Contenuti digitali
a TU

RELIGIONE

Gli Etruschi erano politeisti e, oltre alle divinità locali, adoravano anche le divinità greche.

Tra le divinità più venerate c’erano Tinia, dio del cielo e dei fulmini, sua moglie Uni, dea della natura, e Menerva, dea della sapienza e delle arti.

Gli Etruschi credevano che ogni avvenimento dipendesse dalle divinità e ricorrevano ai sacerdoti per prevedere il futuro:

• gli àuguri erano i sacerdoti che interpretavano i fenomeni naturali, come il volo degli uccelli o le cadute dei fulmini;

• gli aruspici, invece, osservavano le viscere, cioè gli organi interni, degli animali offerti in sacrificio.

I templi erano costruiti su basi rialzate in pietra, ma le pareti e i tetti erano realizzati in legno e terracotta e per questo non si sono conservati. Nello stesso tempio si potevano adorare divinità diverse.

Gli Etruschi credevano nella vita dopo la morte e mostravano grande rispetto verso i defunti. Per questo realizzarono le necropoli dove si trovavano tombe formate da stanze arredate e con pareti affrescate, ricoperte da cumuli di terra e pietre. All’interno delle tombe gli Etruschi deponevano oggetti accanto al sarcofago che conteneva il corpo del defunto.

Il fegato era usato dagli aruspici per predire il futuro. Questo modello, detto “fegato di Piacenza”, risale al II secolo a.C.

a TU per TU con... LA STORIA

Necropoli: il termine, formato da due parole di origine greca (necro morte e polis città), significa luogo riservato ai defunti.

Indica con una X se le affermazioni sono vere ( V ) o false (F).

• Gli àuguri imbalsamavano gli uccelli. V F

• Gli aruspici osservavano gli organi interni degli animali offerti in dono. V F

• I templi erano su basi rialzate. V F

• Le necropoli erano le botteghe in cui si preparava il corredo funebre. V F

Tinia e Uni.
Quaderno pp. 144-145 64 Gli Etruschi
Una tomba etrusca a Cerveteri.

Arco

CULTURA E ARTE

SCIENZA E TECNOLOGIA

Gli Etruschi furono abilissimi architetti. Nelle loro costruzioni usarono la tecnica dell’arco a volta, un elemento importantissimo che usiamo ancora oggi. L’arco era costruito collocando al centro una pietra a forma di cuneo, detta chiave di volta, che con il suo peso spingeva i lati dell’arco, impedendo alle altre pietre di crollare.

Gli Etruschi erano molto abili nella lavorazione dell’oro. Inventarono due tecniche in uso ancora oggi: la filigrana e la granulazione. Con la tecnica della filigrana, l’oro era trasformato in sottili filamenti da intrecciare e saldare. Con la tecnica della granulazione, le sferette d’oro, di grandezze diverse, venivano unite l’una all’altra.

Gli Etruschi svilupparono una scrittura che non è stata del tutto decifrata. Derivava dall’alfabeto greco e si scriveva da destra verso sinistra, senza lasciare spazi fra le parole. Poche erano le persone che sapevano leggere e scrivere e la scrittura veniva usata per registrare le merci, descrivere i riti religiosi e fare elenchi di nomi. L’arte etrusca si manifestò soprattutto negli affreschi. Gli artisti usavano colori vivaci e dipingevano scene di vita quotidiana e ambienti naturali.

Il Galletto di Viterbo è un bucchero che serviva per contenere l’inchiostro necessario per scrivere sui papiri. Sul galletto sono state incise le lettere dell’alfabeto etrusco. Secondo te, perché? Confronta le tue ipotesi con quelle del resto della classe.

Approfondimento La Musica • STEM

Gli Etruschi amavano la musica. Lo strumento più apprezzato era l’aulos, un flauto formato da due canne disposte a V, ciascuna dotata di un beccuccio.

• Sai suonare il flauto? A scuola, grazie alla LIM, è diventato più semplice imparare a suonarlo. Ci sono infatti App o programmi gratuiti che puoi usare per questo scopo.

di Volterra.
Contenuti digitali • STEM 65 Gli Etruschi

VITA QUOTIDIANA

Gli affreschi e gli oggetti rinvenuti nelle tombe hanno fornito molte informazioni sulla vita quotidiana degli Etruschi.

Il tempo libero

Gli Etruschi si divertivano a partecipare e a seguire giochi e spettacoli come i combattimenti fra uomini, spesso schiavi, e le corse delle bighe e delle quadrighe, carri con due o quattro cavalli.

a TU per TU con... LO STUDIO

Immaginare aiuta a ricordare.

In questo affresco, osserva gli elementi più importanti (uomini, donne, la loro posizione, servitori, abiti…).

Immagina e descrivi il pranzo di una ricca famiglia etrusca.

L’alimentazione

Il ruolo delle donne

La loro dieta era molto varia: cereali, legumi, formaggi, cacciagione, pesce e salumi. Il pane era senza sale e veniva condito con olio d’oliva. Il vino era molto denso e aromatico, perciò veniva mescolato con l’acqua.

L’abbigliamento

Gli Etruschi curavano molto il loro abbigliamento. Le donne indossavano lunghe tuniche, colorate e ricamate, e mantelli di lana o di lino. Usavano profumi e acconciavano i capelli con pettinini, fermagli e gioielli. Gli uomini indossavano tuniche lunghe fino ai piedi e mettevano anelli nella barba e alle dita. Calzavadalla punta rivolta verso l’alto

no scarpe conistruContenuti

La donna etrusca aveva un ruolo importante nella vita familiare e con tribuiva alle decisioni in completa parità con il proprio marito. Era ita perché le era permesso studiare e imparare a leggere e a scrivere. Partecipava agli avvenimenti sociali come banchetti, spettacoli, cerimonie sacre e gare sportive. Se apparteneva a una classe sociale elevata, firmava documenti ufficiali e poteva avere beni personali come terreni e abitazioni.

66 Gli Etruschi
digitali

Educazione al Patrimonio

TARQUINIA E CERVETERI

Nel Lazio settentrionale, in una zona detta Tuscia, possiamo ammirare alcune fra le testimonianze più interessanti lasciate dagli Etruschi. Qui, tra l’VIII e il II secolo a.C., furono realizzate le necropoli di Tarquinia e di Cerveteri, che dal 2004 sono state riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e fanno parte del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

Tarquinia

A Tarquinia vi sono ben 200 tombe dipinte. Le pareti delle camere sepolcrali, al loro interno, sono ricche di grandi affreschi. I colori sono vivaci: per le figure maschili sono usati soprattutto i toni del rosso; per quelle femminili sono usati i verdi e gli azzurri.

Gli affreschi raffigurano i momenti felici della vita dei defunti: banchetti, feste, scene di caccia e di pesca, danze e giochi.

Una delle tombe più famose è la Tomba dei Leopardi 1 , che risale al V secolo a.C., così chiamata perché sono dipinti due leopardi con le fauci spalancate, ai lati di un albero.

Cerveteri

La necropoli di Cerveteri è organizzata come una vera città etrusca, con le numerosissime tombe disposte lungo strade e piazzette, formando piccoli quartieri che coprono un’area molto vasta. La più famosa è la Tomba dei Rilievi 2 che risale al IV secolo a.C. Al suo interno si trovano 13 nicchie con cuscini rossi, oggetti di uso domestico e raffigurazioni di animali.

Lavoriamo insieme

Visitare un parco archeologico è un’esperienza entusiasmante, ma è necessario osservare delle regole. Organizzatevi in gruppo e realizzate un elenco di 10 regole da seguire durante una visita. Confrontatelo con il regolamento che trovate sul sito del Parco. C’è qualcosa che non avete considerato?

1 2 67

PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

GLI ETRUSCHI

DOVE

In Etruria, in una zona dell’Italia centrale tra Arno e Tevere. Da lì si espansero in Pianura Padana e giunsero fino in Campania e in Corsica.

QUANDO

Tra l’800 a.C. e il 300 a.C., quando tutto il territorio etrusco cadde sotto il dominio dei Romani.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Gli Etruschi praticavano l’agricoltura (soprattutto vite e ulivo), l’artigianato (lavorazione dei metalli e produzione di buccheri) e l’allevamento. La principale attività era l’estrazione dei metalli (rame, piombo, ferro e argento). Erano abili mercanti e marinai.

ORGANIZZAZIONE

Inizialmente ogni città-stato aveva il suo re (il lucumone). In seguito il re fu sostituito da un’oligarchia, formata da magistrati eletti tra i nobili della città.

RELIGIONE

Gli Etruschi erano politeisti e credevano nell’aldilà, per questo seppellivano i defunti nelle necropoli.

Gli àuguri erano i sacerdoti che interpretavano i messaggi divini. Gli aruspici prevedevano il futuro, osservando le viscere degli animali.

CULTURA TECNOLOGIA

Furono abili architetti e costruttori e inventarono l’arco a volta Abbellivano le tombe con splendidi affreschi. La loro scrittura non è stata del tutto decifrata.

68

• Completa la mappa con le seguenti parole.

lucumone • Arno • arco a volta • necropoli • metalli • affreschi • Romani

GLI ETRUSCHI

DOVE e QUANDO

• Vissero in una zona detta Etruria compresa tra le coste tirreniche e i fiumi Tevere e Si espansero fino alla Pianura Padana, alla Campania e alla Corsica.

• La loro civiltà durò dall’800 a.C. al 300 a.C. circa, quando furono conquistati dai

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura, l’artigianato, il commercio via mare, l’estrazione e la lavorazione dei

ORGANIZZAZIONE

• Erano organizzati in città-stato governate da un re, detto

• Nel VI secolo a.C. si instaurò un governo oligarchico.

RELIGIONE

• Erano politeisti. Credevano nella vita dopo la morte e seppellivano i defunti nelle

CULTURA e TECNOLOGIA

• Inventarono l’

• Le tombe erano abbellite da numerosi

• La loro scrittura non è stata del tutto decifrata.

69
TAPPA IN MAPPA

FACCIAMO IL PUNTO

1 Colora solo i nomi dei popoli italici.

2 Indica con una X se le affermazioni sono vere ( V ) o false (F).

• I Liguri erano navigatori e commercianti.

• I Camuni sono famosi per le incisioni rupestri.

• I Celti si stabilirono sulle Alpi.

• I Veneti allevavano i cavalli.

• I Latini parlavano il greco.

• I Sabini commerciavano lo zucchero.

• I Sardi costruivano i nuraghi.

• I Siculi e i Sicani abitavano in Sardegna.

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

V F

3 Osserva le immagini: scrivi che cosa rappresentano e a quali popoli appartenevano.

70
SUMERI
CAMUNI SARDI LATINI EBREI
GRECI SICULI IAPIGI EGIZI

4 Osserva la linea del tempo e inserisci le date al posto giusto.

400 a.C. • 600 a.C • 800 a.C. • 300 a. C

Presenza di città-stato etrusche a.C.

I Romani conquistano i territori etruschi a.C.

Etruschi

Massima espansione etrusca a.C. Inizio del declino a.C.

5 Leggi la seguente descrizione, poi rispondi.

È costruito in pietra, in modo tale che i singoli massi si sorreggano a vicenda. Per mantenere ferma la struttura, al centro viene posta una pietra a forma di cuneo, detta chiave di volta.

Questa sostiene il peso della struttura evitando che crolli.

• Che cosa è?

• Quale civiltà lo inventò?

6 Cancella le affermazioni false.

• La civiltà etrusca si sviluppò nell’Italia meridionale.

• Il re etrusco si chiamava lucumone.

• Le città etrusche erano circondate da mura.

• Il territorio degli Etruschi era povero di metalli.

• Gli Etruschi praticavano il commercio via mare.

• Gli Etruschi erano monoteisti, cioè credevano in un solo dio.

• Le tombe etrusche erano riccamente decorate con affreschi e arredate con oggetti.

7 Collega ogni elemento alla sua definizione.

BUCCHERO

GRANULAZIONE

NECROPOLI

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Complesso di antiche sepolture.

Ceramica nera e lucida.

Tecnica di lavorazione dell’oro.

• Ti è piaciuto il percorso sui popoli italici e sugli Etruschi?

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

71
250
500
750
1250 a.C.
a.C.
a.C.
a.C. 1000 a.C. Nascita di Cristo

FUOCO

Hai già conosciuto le divinità greche, che avevano comportamenti molto simili agli umani.

La religione greca influenzò quella degli altri popoli, tra cui i Romani, che “adottarono” molti dèi greci.

Leggi questo racconto che si basa su un mito degli antichi Greci.

Efesto scopre il potere del fuoco

Era una calda giornata e il piccolo Efesto giocava allegro quando, dall’alto della rupe dove si trovava, cadde nell’Oceano. Teti, la più bella delle ninfe del mare, stava nuotando sul fondale marino e vide quel piccolo fagottino. Lo prese fra le braccia e veloce lo portò nella sua grotta sottomarina. Da quel giorno, considerò Efesto suo figlio, amandolo teneramente. Il bambino cresceva felice, giocava con i delfini e raccoglieva le perle dalle ostriche per usarle come giocattoli. Una mattina fu attirato dai bagliori rossastri di alcune pietre che brillavano sulla spiaggia. Uscì dall’acqua e si accorse che le pietre emanavano calore. Probabilmente erano le braci di un fuoco acceso da qualche pescatore.

Efesto ne restò affascinato, prese le braci e le portò nella sua grotta. Ogni giorno si divertiva a giocare con quel fuoco per sciogliere e modellare le pietre che trovava sulla spiaggia o sul fondo marino nel corso delle sue scorribande.

Fabbricò collane per sua mamma, coltelli, cucchiai e un carro con le briglie per Poseidone, il dio del mare, che, usando i cavallucci marini, si divertiva a cavalcare le onde.

72
Storytelling

L’IMPORTANZA DEL FUOCO

Per i Greci, Efesto divenne maestro nell’arte di fabbricare armi e oggetti e per questo era considerato il dio del fuoco e della lavorazione dei metalli

Il fuoco era importantissimo per fondere i metalli, perché consentiva di raggiungere le alte temperature necessarie alla fusione.

Perché i metalli erano così importanti per i popoli antichi? Prova a scoprirlo inserendo sui puntini il contrario degli aggettivi evidenziati. Sceglili fra i seguenti. resistenti • robuste • indistruttibili • duttili • preziosi • rari

Con la fusione e la lavorazione dei metalli divenne possibile realizzare oggetti più duraturi rispetto a quelli in terracotta.

Le armi di metallo erano più fragili e molli di quelle in legno o in pietra, che si deterioravano e si spezzavano facilmente. Con il ferro si costruirono armi distruttibili che permisero ai popoli che lo sapevano estrarre di essere molto forti in guerra. Alcuni metalli, come l’oro e l’argento, sono comuni e, una volta fusi, sono rigidi e facili da lavorare. I gioielli prodotti con questi metalli erano quindi molto più modesti di quelli realizzati con ossa o conchiglie.

Riordina le fasi di lavorazione dei metalli, numerando da 1 a 4.

Si mettono le pietre nel forno.

Il metallo viene tolto dallo stampo e battuto col martello.

Il metallo si raffredda e si indurisce.

Il metallo fuso viene versato negli stampi di pietra.

Le divinità sono spesso considerate protettrici di alcune professioni. Secondo te, quali lavoratori erano protetti da Efesto? Colora di giallo il riquadro corrispondente e scrivi i motivi della tua scelta.

Contadini, frutticoltori, viticultori.

Perché

Fabbri, fornai, cuochi.

Pescatori, marinai, carpentieri.

I quattro elementi 73

Educazione civica

IL PERICOLO DEGLI INCENDI

I Romani cambiarono il nome della divinità greca Efesto in Vulcano e a lui attribuirono il potere sulla forza del fuoco, dei vulcani e dei terremoti.

I Romani temevano molto il fuoco e i vulcani, soprattutto dopo la distruzione delle città di Pompei ed Ercolano, nei pressi dell’attuale città di Napoli, che furono devastate dalla violentissima eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Nei villaggi e nelle città, le case erano costruite in legno o avevano i tetti ricoperti da paglia. Gli incendi erano frequenti e si diffondevano rapidamente, creando roghi di vaste dimensioni.

Risolvi il cruciverba e sulle colonne evidenziate scoprirai il nome del corpo speciale creato dagli antichi Romani nel I secolo d.C. per difendere gli abitanti dagli incendi.

1 Si stabilirono in Veneto e in Friuli.

2 Provenivano dal Nord Europa e si stabilirono nella Pianura Padana.

3 Realizzarono le Tavole Eugubine.

4 Diedero il nome all’attuale Sicilia.

5 Vivevano in Puglia.

6 Credevano nella dea Matuta.

7 Erano un popolo bilingue.

8 Realizzarono incisioni rupestri.

9 Il popolo che viveva tra Emilia-Romagna e Toscana.

10 Vissero in Lazio e praticavano la pastorizia.

11 Si stabilirono nelle Marche.

12 Costruirono i nuraghi.

13 Era la lingua parlata dai Latini.

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1 2 3 4 5 6 F 7 8 9 10 11 12 13

Oggi il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è un corpo civile della Repubblica italiana che si occupa, su tutto il territorio nazionale, di prestare il servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi, compresi quelli dei boschi. Uno dei compiti chiave è la prevenzione

Che cosa significa la parola prevenzione? Prova a darne una definizione usando parole tue.

Confronta ciò hai scritto con il resto della classe, per arrivare a una definizione condivisa.

Malgrado gli impegni dei Paesi e di tutte le persone che si occupano di prevenire e contrastare incendi, ogni anno, purtroppo, si sviluppano roghi devastanti e di grandi proporzioni in ogni area del mondo. I motivi sono diversi, ma sono troppo spesso causati dalle persone che, di proposito o per disattenzione, danno origine a questi eventi distruttivi. Questi roghi non distruggono solo gli alberi ma interi patrimoni che comprendono piante, fiori, insetti, uccelli, rettili, mammiferi…

Quando specie vegetali e animali scompaiono, l’intero Pianeta subisce gravi conseguenze.

Obiettivo 15 • Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.

Anche noi possiamo contribuire alla salvaguardia della biodiversità. Leggete in classe con attenzione questi comportamenti. Sono tutti corretti? Discutete tra di voi e decidete quali conseguenze, positive o negative, potrebbe avere ognuno di essi.

• Accendere un falò sulla spiaggia.

• Incidere le cortecce degli alberi.

• Partecipare a una grigliata in un bosco.

• Piantare nuove piante nei nostri giardini.

• Fare legna per il camino.

• Adottare un alveare.

75

I ROMANI

Nell’attuale regione Lazio, i Latini avevano fondato i villaggi sui sette colli vicino alla foce del fiume Tevere, dove il clima era più salubre rispetto alle pianure, allora paludose. In questo tratto di fiume si trova l’isola Tiberina che rendeva più facile l’attraversamento, favorendo gli scambi fra i villaggi. Dalla foce del Tevere passava la Via del Sale (Via Salaria) che collegava varie zone dell’Europa. I Latini si trovavano al centro di vie commerciali e questo favorì lo sviluppo dei loro villaggi.

Da un villaggio sul colle Palatino, uno dei sette colli, nasce la civiltà romana. Con il tempo la città di Roma si ingrandì e i Romani conquistarono tutta la penisola italica, gran parte dell’Europa e del Nord Africa fino a giungere in Asia. Roma divenne la capitale di uno degli Imperi più vasti della Storia.

Secondo la leggenda, Roma venne fondata nel 753 a.C. La sua storia può essere suddivisa in tre fasi, ognuna delle quali con una propria organizzazione politica.

Monarchia

Repubblica

I territori che facevano parte dell’Impero romano oggi comprendono l’Italia, parte dell’Europa, dell’Asia Minore e dei Paesi africani affacciati

Impero

DOVE QUANDO 200 a.C. 400 a.C. 600 a.C. 800 a.C. Fondazione di Roma 753 a.C. Fine della Monarchia e inizio della Repubblica 509 a.C. Ottaviano Augusto imperatore 27 a.C. Fine dell’Impero romano d’Occidente 476 d.C. Contenuti digitali
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ATTIVITÀ ECONOMICHE

Gli antichi Romani furono principalmente agricoltori e allevatori. I contadini coltivavano piccoli appezzamenti di terreno e producevano cereali, ortaggi, uva e olio. Allevavano maiali e buoi per il lavoro dei campi, capre e pecore che fornivano lana e latte con cui produrre i formaggi, asini e cavalli per l’esercito e per trasportare carri e merci.

I più ricchi erano proprietari delle villae, grandi residenze di campagna, dove lavoravano gli schiavi.

L’artigianato era fiorente: le persone lavoravano in piccole botteghe o in grandi laboratori. C’erano operai specializzati in prodotti per la costruzione di edifici (mattoni, tegole, tubi...) e altri che producevano oggetti d’uso quotidiano (vasi, tessuti, mobili…). Il commercio era molto praticato. Le strade di Roma erano piene di botteghe e di bancarelle e il commercio con le popolazioni vicine era prospero. Le città affacciate sul mare erano raggiunte dalle navi onerarie. Il loro nome deriva dal latino onus, cioè “peso”, ed erano così chiamate perché trasportavano molti prodotti.

Il mosaico raffigura la vita in una villa romana. Quali attività vengono svolte dai vari personaggi?

Il bassorilievo raffigura una bottega in cui si vendono cuscini. Prova a descrivere quello che vedi.

........................................................................................................................................................ 77

La Monarchia ORGANIZZAZIONE

Dalle origini, nel 753 a.C., fino al 509 a.C. Roma fu una Monarchia. La tradizione ricorda solo sette re ma, considerando che la Monarchia durò circa 250 anni, si pensa che ve ne siano stati altri.

I primi re di cui abbiamo notizia erano re di origine latina e sabina. Probabilmente all’inizio della loro civiltà i Romani si fusero con i Latini e i Sabini già presenti in questi territori. Gli ultimi re, invece, erano di origine etrusca Durante la Monarchia il potere era affidato al re che emanava le leggi, amministrava la giustizia, era capo dell’esercito e sommo sacerdote. Il re era individuato dal Senato, un’assemblea formata da cittadini appartenenti alle famiglie aristocratiche, dette patrizie. Il Senato proponeva le leggi che venivano approvate dal re. Vi erano poi i Comizi curiati, un’assemblea popolare in cui erano rappresentate le tribù, o curie, originarie di Roma. Avevano tre compiti principali: individuare i Senatori, contribuire all’esercito e decidere delle paci e delle guerre.

I SETTE RE DI ROMA

Romolo fu il primo re di Roma. Istituì il Senato, unificò le tribù latine, conquistò i territori dei Sabini e organizzò l’esercitò.

Numa Pompilio innalzò templi e istituì cerimonie e culti per gli dèi. Introdusse un calendario di 12 mesi.

Tullo Ostilio combatté con le città vicine e distrusse la città rivale di Albalonga. Estese il dominio di Roma su tutto il Lazio.

Anco Marzio fondò il porto di Ostia, sulla foce del Tevere, per collegare Roma al mare. Fece costruire il ponte Sublicio, il primo ponte sul Tevere.

Tarquinio Prisco fece costruire grandi opere: il tempio di Giove Capitolino, il Circo Massimo e la Cloaca Massima, un sistema di fognature sotterranee.

Servio Tullio riorganizzò l’esercito e fece edificare le mura, dette “serviane”, intorno ai sette colli.

Tarquinio il Superbo si comportò come un tiranno e nel 509 a.C. fu cacciato dalla città. Con lui finì la Monarchia.

Senato: il termine viene dal latino senex, cioè “anziano”. In origine il Senato era il consiglio dei cittadini anziani. Patrizio: il termine viene dal latino pater, cioè “padre”. I patrizi discendevano dai fondatori della città di Roma.

Dipinto del 1806 che raffigura

Numa Pompilio mentre riceve le leggi di Roma.

Quaderno p. 146 78 I Romani

La Repubblica

Nel 509 a.C. i Romani abolirono la monarchia e proclamarono la Repubblica, parola formata dai termini latini res e publica, cioè “patrimonio di tutti”. In questa forma di governo il potere non era più in mano al re ma ai magistrati che ricoprivano cariche pubbliche di vario genere, per un tempo limitato e senza ricevere alcun compenso.

Due consoli erano a capo della Repubblica e si controllavano a vicenda.

In caso di pericolo veniva eletto un dittatore, che aveva tutti i poteri ma restava in carica solo sei mesi.

Il Senato era l’organo più importante della Repubblica: consigliava i consoli; dava pareri sull’entrata in guerra; decideva le feste e i sacrifici religiosi; approvava le leggi; giudicava l’operato dei magistrati e trattava con i rappresentanti dei Paesi vicini.

I Comizi centuriati sostituirono i Comizi curiati ed erano formati da tutti i cittadini romani.

Soltanto i patrizi, però, potevano essere eletti, diventare magistrati e far parte del Senato. Dal momento che il potere era in mano solo ai patrizi, questa organizzazione viene detta Repubblica aristocratica.

Comizi centuriati: assemblee formate dai cittadini romani raggruppati in centurie, cioè gruppi di cento uomini.

Senato e Comizi centuriati: eleggevano i magistrati. Due consoli: facevano eseguire le leggi e guidavano l’esercito.

Pretori: amministravano la giustizia.

Censori: vigilavano sul comportamento dei senatori e stabilivano le tasse da pagare.

Ed

La forma di governo detta Repubblica si diffuse in molti Paesi. Anche l’Italia è una Repubblica. Per la precisione, è una Repubblica democratica rappresentativa perché le cittadine e i cittadini eleggono i propri e le proprie rappresentanti. Perché è importante che siano i cittadini e le cittadine a eleggere i propri e le proprie rappresentanti? Discutine in classe.

Questori: riscuotevano le tasse e distribuivano i bottini di guerra all’esercito.

Edili: curavano la costruzione e la manutenzione delle opere pubbliche.

Contenuti digitali
u c a z i o n e c ivi c a
79 Dalle origini alla Repubblica
I MAGISTRATI

La società

La società romana era divisa in due gruppi sociali: i patrizi e i plebei. I patrizi erano proprietari delle terre, facevano parte del Senato e governavano la città. Durante il periodo della Repubblica, fu istituito il gruppo dei cavalieri, cittadini ricchi che non avevano origini nobili. I plebei, discendenti delle famiglie arrivate a Roma dopo la fondazione, costituivano la maggior parte della popolazione: erano artigiani, contadini, commercianti ed erano esclusi dal governo di Roma. Fra essi c’erano i clienti, cioè “coloro che ubbidiscono”, che erano al servizio dei patrizi. Infine, c’erano gli schiavi, prigionieri di guerra o plebei caduti in rovina.

Plebeo: il termine deriva dal latino plebs, cioè “appartenente al popolo”.

Un patrizio che regge i ritratti dei suoi antenati.

80

Le lotte tra patrizi e plebei

I plebei, oltre ad essere esclusi dalle cariche della Repubblica, erano impoveriti dalle continue guerre che Roma intraprendeva perché erano costretti a lasciare il lavoro, acquistare le armi e andare a combattere. Per questi motivi iniziarono a rivendicare maggiori diritti, ma le richieste restavano inascoltate. Nel 494 a.C. i plebei decisero di scioperare e si rifugiarono sul colle Aventino. Questa pratica fu chiamata secessione, cioè “separazione”.

Famiglia patrizia.

a

TU per

Riordina l’importanza dei gruppi sociali, numerando da 1 a 4.

Schiavi

Patrizi Plebei Cavalieri TU con...
LA STORIA
Si rifiutarono, inoltre, di prestare il servizio militare proprio quando Roma era minacciata dalla popolazione dei Volsci, un popolo che viveva in una zona a sud della città.

Le conquiste della plebe

Il Senato diede al console Menenio Agrippa l’incarico di cercare un accordo con i plebei. Grazie alle sue parole, i plebei decisero di smettere di protestare e vennero fatte loro alcune concessioni: l’elezione di due magistrati, i tribuni della plebe, che avevano il compito di tutelare i diritti dei plebei; l’annullamento dei debiti; la distribuzione di parte delle terre conquistate durante le guerre.

Nel 450 a.C. i plebei ottennero le Leggi delle XII tavole, così chiamate perché incise su dodici tavole di bronzo. Fu un’importante conquista perché le leggi scritte erano consultabili da tutti e i patrizi non potevano interpretarle a proprio vantaggio.

Le lotte fra patrizi e plebei durarono a lungo e ogni volta che venivano proposte leggi svantaggiose per i plebei, questi reagivano con la secessione fino al raggiungimento di un accordo.

a TU per TU con... LA STORIA

Menenio Agrippa.

Le leggi delle XII tavole.

Leggi la linea del tempo e completa il testo con le date relative agli eventi corrispondenti.

Leggi delle XII tavole 450 a.C.

Abolizione del divieto di matrimonio tra patrizi e plebei 445 a.C.

Anche i plebei possono essere eletti consoli 367 a.C.

Abolizione della schiavitù per debiti 326 a.C.

• Le lotte tra patrizi e plebei durarono a lungo, portando all’acquisizione di diversi diritti.

• Nel a.C. fu concesso il matrimonio fra patrizi e plebei.

• Dal a.C. si potevano eleggere consoli plebei.

• Nel a.C. fu abolita la schiavitù per debiti, che rendeva schiavo chi non riusciva a pagare i propri debiti.

Contenuti digitali

500 a.C. 300 a.C. 350 a.C. 400 a.C. 450 a.C.
Quaderno p. 147 81
origini alla Repubblica
Dalle

RELIGIONE

Come molti popoli dell’antichità, i Romani erano politeisti. Le divinità principali erano Giove, Giunone e Minerva, detti la triade capitolina perché sul Colle Capitolino era stato edificato un grande tempio in loro onore. I Romani veneravano anche le divinità greche chiamandole con nomi latini: Zeus divenne Giove, Era divenne Giunone e così via. Oltre a questi, adoravano le divinità dei popoli conquistati, per ottenere i loro favori.

I sacerdoti praticavano cerimonie religiose seguendo un fitto calendario. Il pontefice massimo, la più importante carica religiosa, aveva il compito di osservare il volo degli uccelli per interpretare la volontà divina prima di ogni cerimonia.

I Romani credevano nell’aldilà e seppellivano i defunti in tombe poste al di fuori delle mura della città.

La religione privata

Nelle abitazioni i Romani costruivano il lararium, un altare dedicato ai Lari, le divinità che proteggevano la casa e la famiglia.

I Romani veneravano i Mani, le anime dei defunti a cui erano dedicati feste e riti, e i Penati, le divinità che proteggevano il cibo. Giano era il dio protettore della porta e Vesta era la dea del focolare domestico. A questa dea era dedicato un tempio con un fuoco tenuto sempre acceso dalle sacerdotesse, dette vestali.

Il rilievo raffigura le vestali, sacerdotesse della dea Vesta. Quale particolare ti permette di capirlo? Circondalo in rosso.

La triade capitolina.

a TU per TU con... LA STORIA

Indica con una X se le affermazioni sono vere ( V ) o false (F).

• Solo la religione greca influenzò quella romana. V F

• La triade capitolina era una divinità a tre teste. V F

• Le vestali erano le sacerdotesse di Minerva. V F

• I Lari proteggevano la casa e la famiglia. V F

Quaderno p. 148 82 I Romani

CULTURA E ARTE

I Romani parlavano il latino, che diffusero in tutti i territori conquistati.

Produssero raccolte di leggi scritte e apprezzavano la poesia, in particolare la satira, in cui venivano messi in ridicolo personaggi e comportamenti.

I Romani realizzarono anche un proprio calendario, che subì diversi cambiamenti nel corso del tempo. Il primo giorno del mese, detto calende, era dedicato alla dea Giunone; il quindicesimo, detto idi, era dedicato a Giove.

I Romani furono abili ingegneri e architetti. Ancora oggi è possibile ammirare gli edifici e le strutture da loro realizzate. Furono anche eccellenti scultori. Caratteristici sono i ritratti, statue in cui le persone venivano rappresentate a mezzo busto in modo molto realistico. In pittura erano diffusi gli affreschi e le pareti delle case venivano decorate con giardini, paesaggi e scene di vita all’aperto. Una tecnica artistica molto apprezzata fu il mosaico, usato anche nelle abitazioni comuni.

Mosaico: il termine deriva dal latino opus musivum, cioè “opera delle Muse”, dee delle arti. È una tecnica artistica che consiste nel disporre delle tessere colorate in modo da comporre un’immagine.

Approfondimento La Musica

I Romani usavano la musica in ambito militare per comunicare segnali importanti. Usavano strumenti a fiato come la tuba, per dare il segnale d’attacco o di ritirata, o il cornu, per segnalare i cambi fra i soldati.

• Scegliete 4 strumenti con cui emettere un suono corrispondente a un movimento (correre, saltare...). Organizzatevi in due gruppi: uno suona e l’altro esegue i movimenti relativi. Chi non esegue il movimento corretto viene eliminato. Poi, scambiatevi i ruoli.

Contenuti digitali • STEM 83 Dalle origini alla Repubblica
Mosaico romano.

VITA QUOTIDIANA Le abitazioni

A Roma la popolazione era numerosa e furono costruite abitazioni a più piani per ospitare un maggior numero di famiglie. I caseggiati, detti insulae, erano di legno o di materiale scadente ed erano frequenti i crolli o gli incendi. I più poveri vivevano agli ultimi piani; commercianti e artigiani prendevano in affitto le stanze al piano terra e le usavano anche come laboratori e botteghe.

I Romani più ricchi vivevano nelle domus, case ampie e lussuose, decorate con splendidi affreschi e mosaici. Avevano molte stanze, per i padroni e per la servitù, e magazzini per conservare i cibi.

L’alimentazione

L’alimentazione degli antichi Romani era a base di legumi, cereali, verdure, formaggi, carne di pecora o capra. I cibi venivano conditi con le spezie e l’olio, mentre il miele era usato per dolcificare. Il pasto principale era quello serale. I Romani più ricchi aggiungevano anche carne di manzo e pesce fresco. Durante i banchetti si mangiava distesi su letti, prendendo i cibi serviti su vassoi portati dagli schiavi, e allietati da musica e danze.

a TU per TU con... LO STUDIO I Romani

Al centro della domus c’era l’atrio, con un’apertura sul soffitto e nel mezzo una vasca, detta impluvium, dove si raccoglieva l’acqua piovana. C’era anche un giardino interno circondato dal peristilio, un portico con colonne.

Ecco un mosaico: se lo osservi con attenzione puoi ottenere alcune informazioni sulla vita dei Romani.

Fai un elenco di tutto quello che vedi rappresentato. A quali attività si riferiscono i prodotti del mosaico? Quaderno p. 149 84

L’abbigliamento

Gli uomini indossavano una tunica 1 con le maniche corte che arrivava al ginocchio, poi sopra questa mettevano la toga 2 , un ampio mantello. Anche per le donne la tunica era l’indumento base. Inizialmente era di lana ma col tempo fu confezionata in seta o cotone, importati dall’Oriente. Sopra a questa indossavano la stola 3 fermata in vita da una cintura. Per uscire mettevano il pallio 4 , un largo mantello, e il velo 5 sul capo. Uomini e donne calzavano corti stivali di cuoio, chiusi da nastri o lacci, o sandali 6 fatti con strisce di cuoio.

La famiglia

La società romana si fondava sulla famiglia, che comprendeva i genitori, i figli e le figlie, i parenti che vivevano in casa e gli schiavi. Erano tutti sotto l’autorità del padre, il pater familias, che prendeva tutte le decisioni.

La donna era sottomessa prima al padre e poi al marito. I suoi compiti erano avere figli e occuparsi della famiglia. Se apparteneva a una famiglia ricca, poteva partecipare ai ricevimenti e agli spettacoli pubblici; le donne plebee aiutavano i mariti nel loro lavoro.

A sette anni i bambini andavano a scuola o erano seguiti da maestri privati. Scrivevano su tavolette di legno coperte da uno strato di cera e, più avanti, su rotoli di papiro. Le bambine restavano a casa per imparare a svolgere i lavori domestici.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva l’immagine e scrivi i numeri al posto giusto.

S I T UA Z I O N E non N OTA

Immagina di dover trascorrere una giornata a scuola nell’antica Roma. Quali strumenti porteresti con te? Confronta con la classe le tue risposte. Nell’antica Roma spesso le lezioni erano tenute all’aperto. Se la vostra scuola ha un cortile o un giardino, chiedete all’insegnante di organizzare lì un’ora di studio. Avete incontrato delle difficoltà? È stato semplice mantenere l’attenzione o qualcosa vi ha distratto? È facile fare lezione all’aperto?

Un maestro e dei bambini romani a scuola.

Quaderno pp. 150-152 85 Dalle origini alla Repubblica

L’esercito romano

L’esercito romano era famoso per la sua potenza. I soldati seguivano una disciplina rigidissima e un addestramento faticoso. Durante la Monarchia solo i patrizi facevano parte dell’esercito ma, durante la Repubblica, anche i plebei entrarono nelle truppe. Fare il legionario però era costoso, perché i soldati non erano pagati e dovevano acquistare le armi e l’equipaggiamento necessari. Inoltre, quando l’esercito era chiamato a combattere, i soldati plebei erano costretti a lasciare il lavoro. Con il tempo, fare il soldato diventò un lavoro stipendiato. Il termine soldato deriva proprio dalla parola “soldo”, cioè la moneta con cui si veniva pagati.

L’organizzazione dell’esercito

L’esercito era diviso in legioni, ognuna formata da circa 6 000 soldati e suddivisa in coorti. La coorte era formata da 500 uomini, suddivisi in centurie da 100 uomini.

Le legioni si schieravano su tre linee, difese ai lati dai cavalieri. Nella prima linea c’erano gli astati, i soldati con le aste; nella seconda i principi e nella terza i triarii, soldati esperti. Davanti a tutti, i soldati più poveri provocavano i nemici con giavellotti e fionde.

I soldati usavano macchine da guerra come la balista per lanciare frecce incendiarie, la catapulta per lanciare grossi sassi e l’ariete per abbattere mura e porte delle città. I Romani inventarono la formazione a testuggine, coprendosi completamente con gli scudi per evitare i colpi nemici. Durante le campagne militari i soldati costruivano il castrum, cioè l’accampamento.

Legionario: soldato della legione. Il termine legione viene dal latino legere, cioè “riunire”. Ogni legione, infatti, riuniva più soldati. giavellotto

scudo di legno e cuoio

sandali di cuoio chiodati

a TU per TU con... LO STUDIO

elmo di ferro Dopo aver letto il primo paragrafo del testo, sottolinea le risposte alle seguenti domande.

corazza in lamine di metallo

spada

• Durante la Monarchia chi faceva il soldato?

• Che cosa successe durante la Repubblica?

• Che cosa dovevano fare i soldati plebei in caso di guerra?

• Che cosa cambia con il passare del tempo? Ora esercitati a esporre a voce il testo, aiutandoti con le parti sottolineate.

86 I Romani

La guerra contro Pirro

I Romani decisero di conquistare le città della Magna Grecia, tra cui Taranto che chiese aiuto a Pirro, re dell’Epiro, una zona compresa tra la Grecia e l’attuale Albania. Pirro arrivò in Italia con un forte esercito e con elefanti da combattimento, animali sconosciuti ai Romani. Nel 275 a.C. a Maleventum ci fu la battaglia definitiva vinta dai Romani, che spaventarono gli elefanti con il fuoco. Per celebrare la vittoria il nome della città fu mutato in Beneventum Così, la Magna Grecia cadde sotto il dominio romano

Roma agli inizi del V sec. a.C.

Conquiste romane entro il 343 a.C.

Conquiste romane tra il 343 e il 290 a.C.

Conquiste romane tra il 290 e il 270 a.C.

Roma conquista l’Italia

Grazie al potente esercito Roma riuscì a espandere il suo dominio su tutta l’Italia.

Nel 396 a.C. i Romani conquistarono la città etrusca di Veio e divennero padroni del Lazio Nel 390 a.C. furono minacciati dai Celti, che i Romani chiamavano Galli, che arrivarono fino a Roma, saccheggiandola e chiedendo un forte riscatto in oro per lasciarla.

Dopo aver riorganizzato l’esercito, i Romani iniziarono le guerre di conquista. Nel 343 a.C. si diressero in Campania e iniziarono le guerre contro i Sanniti. Durante una di queste guerre i Sanniti fecero cadere l’esercito romano in un’imboscata e lo costrinsero a passare, disarmato, sotto le loro lance, nell’episodio delle cosiddette “forche caudine”. Nel 290 a.C. i Romani sconfissero i Sanniti e conquistarono l’Italia centrale e la Campania.

a TU per TU con... LO STUDIO

Accanto a ogni data, scrivi l’evento a cui si riferisce.

• 396 a.C.

• 290 a.C.

• 390 a.C.

• 275 a.C.

• 343 a.C.

In classe, disegnate la linea del tempo e inserite le date nel giusto ordine.

87 Dalle origini alla Repubblica
Contenuti digitali

L’espansione del Mediterraneo

Conquistata la Magna Grecia, i Romani decisero di estendere il loro dominio sul Mediterraneo. Questo causò lo scontro con Cartagine, la potente colonia fenicia situata sulle coste dell’Africa, che dominava le rotte commerciali.

Prima guerra punica

Nel 264 a.C. i Romani sbarcarono in Sicilia per difendere la città di Messina da Agrigento e Siracusa, alleate di Cartagine. Iniziò così la prima guerra punica, da Puni, nome con cui i Romani chiamavano i Fenici. Gli scontri si svolsero soprattutto in mare e, nel 241 a.C., i Cartaginesi furono sconfitti definitivamente. Sicilia, Sardegna e Corsica divennero così territorio romano.

Seconda guerra punica

Per contrastare i Romani, nel 218 a.C. il generale cartaginese Annibale partì dalle colonie fenicie in Spagna e, con un grande esercito e numerosi elefanti, superò le Alpi e arrivò in Italia.

Itinerario di Annibale territori di Roma territori di Cartagine

Questo bassorilievo raffigura una nave da guerra romana. Quali particolari ti aiutano a capirlo?

Nel 216 a.C. i Romani furono sconfitti nella battaglia di Canne, in Puglia. Mentre Annibale attendeva nuove truppe per colpire Roma, l’esercito romano attaccò Cartagine e Annibale fu costretto a farvi ritorno. Nel 202 a.C. l’esercito romano, sotto la guida del console Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano, sconfisse i Cartaginesi a Zama, una città vicino a Cartagine. La Spagna passò così sotto il dominio romano.

88 I Romani

Terza guerra punica

Nel 149 a.C. i Romani decisero di attaccare Cartagine e nel 146 a.C., dopo un lungo assedio, distrussero la città. Così Roma, che aveva conquistato i territori fenici, l’Illiria, la Macedonia, la Grecia e l’Asia Minore, divenne padrona del Mediterraneo.

a TU per TU con... LO STUDIO

Le informazioni essenziali sono quelle che aiutano a riassumere il testo e a ricordarlo con facilità.

Cerca nel testo e sottolinea le seguenti parole, poi usale per completare il testo.

Puni • Cartagine • Mediterraneo • fenicia

Roma voleva espandere il dominio nel Mediterraneo, così scoppiò lo scontro con , una potente colonia

Le guerre puniche presero il nome da , il modo in cui i Romani chiamavano i Fenici.

Alla fine delle guerre Roma diventò padrona del Mar ..............................................................

L’elefante da guerra era condotto da un mahout, un addestratore. Portava un gabbiotto, fissato con corde, dove si trovavano gli arcieri muniti di archi, frecce, scudi.

Province intorno al 100 a.C. Guerre puniche

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva la carta. A quali Stati attuali corrispondono i territori conquistati dai Romani?

Quaderno pp. 153-154
89 Dalle origini alla Repubblica

La crisi della Repubblica

Le guerre di conquista impoverivano i plebei e i piccoli proprietari terrieri che, costretti a fare i soldati, non riuscivano a coltivare le terre e le vendevano a poco prezzo. Si arricchivano, invece, i generali dell’esercito, i patrizi, i ricchi plebei che acquistavano i terreni, formando i latifondi, i grandi appezzamenti di terra lavorati dagli schiavi.

A Roma perciò aumentò la disuguaglianza fra i cittadini e crebbe il numero di poveri, che, per nutrirsi, ricorrevano alla distribuzione gratuita dei cereali dello Stato. I fratelli Tiberio e Caio Gracco, tribuni della plebe, proposero una riforma agraria per suddividere i latifondi in piccoli campi da distribuire ai cittadini più poveri. Il Senato, formato da patrizi e ricchi proprietari, si oppose e la riforma non fu approvata.

Le guerre civili e il triumvirato

I contrasti fra i poveri e i ricchi proprietari continuarono portando alle guerre civili, cioè guerre fra cittadini di una stessa città.

a TU per TU con... LA STORIA

Con il tempo si formarono addirittura due gruppi: quello democratico, guidato da Caio Mario che sosteneva i diritti del popolo, e quello aristocratico, guidato da Lucio Cornelio Silla che proteggeva i privilegi dei ricchi. Nell’82 a.C. la guerra civile si concluse con la vittoria di Silla che annullò le riforme a favore dei plebei. Dopo la sua morte, ricominciarono i disordini e uno dei generali, Gneo Pompeo si alleò con due generali, Marco Licinio Crasso e Caio Giulio Cesare, formando il primo triumvirato (cioè governo di tre uomini), per ristabilire l’ordine a Roma. Spiega con parole tue le seguenti espressioni.

• Guerra civile:

• Gruppo aristocratico:

• Triumvirato:

Ed u c a z i o n e c ivi c a

Sconfiggere la fame è l’obiettivo 2 dell’Agenda 2030. Cibarsi è un bisogno primario: ogni essere umano ha il diritto di alimentarsi in modo sufficiente per vivere. È importante che la distribuzione del cibo avvenga in modo giusto per dare a tutti la possibilità di accedere a questa risorsa fondamentale. Eppure oggi, in molte parti del mondo, sprechiamo tonnellate di cibo. In classe, provate a stendere un elenco di azioni per evitare lo spreco alimentare.

• Gruppo democratico: ..........................................................................................................................................................................................................

Contenuti digitali 90 I Romani
Tiberio e Caio Cracco.

Caio Giulio Cesare

Nel 59 a.C. Caio Giulio Cesare divenne console e l’anno dopo, nominato generale, sconfisse i Galli, conquistando i loro territori (l’attuale Francia) e la Britannia (a sud dell’attuale Inghilterra).

I successi militari e il suo impegno a favore dei soldati e dei plebei lo resero molto amato dal popolo, suscitando timori nei politici del suo tempo.

Nel 49 a.C. Cesare decise di tornare a Roma con i suoi soldati. Pompeo, che era rimasto a Roma e che era diventato console unico dopo la morte di Crasso, gli ordinò di tornare disarmato come un comune cittadino. Cesare non ubbidì. Il 10 gennaio del 49 a.C. varcò il fiume Rubicone, che segnava il confine tra i territori romani e quelli stranieri, e marciò verso Roma con il suo esercito, dando inizio a una guerra civile che lo vide vincitore.

Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano: l’anno diventò di 365 giorni e ogni 4 anni venne aggiunto un giorno. Il mese

“Quintilius” venne chiamato “Iulius”, in onore della famiglia Iulia, di cui Cesare faceva parte.

Fu nominato dittatore a vita e governò con saggezza. Distribuì le terre vinte ai soldati; fece costruire edifici e opere pubbliche per dare lavoro alla plebe; fondò colonie in Gallia e Spagna e assegnò terre ai cittadini più poveri; concesse la cittadinanza romana agli abitanti di alcune province. Limitò anche i poteri del Senato e il numero dei Senatori.

Le sue riforme, però, non erano gradite ai patrizi e ai Senatori. Alcuni di essi, capeggiati da Marco Giunio Bruto, figlio adottivo di Cesare, organizzarono una congiura, e il 15 marzo del 44 a.C. lo uccisero in Senato.

Con la morte di Giulio Cesare finì la Repubblica romana e iniziò un periodo di guerre civili che portarono a grandi cambiamenti.

a TU per TU con... LO STUDIO

Dividere il testo in sequenze aiuta a creare una traccia che può essere utile per esporre l’argomento. Rileggi il testo e assegna a ogni sequenza un giusto titolo.

Giulio Cesare dittatore · La congiura · Da console a generale · Il ritorno a Roma

Congiura: patto segreto per danneggiare una persona o rovesciare un governo.

..................................................................................................
Quaderno p. 155 91 Dalle origini alla Repubblica

PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I ROMANI: MONARCHIA E REPUBBLICA

DOVE

La città di Roma fu fondata sui colli vicino alla foce del fiume Tevere, nell’attuale regione Lazio. In seguito, i territori si ampliarono alla penisola italiana, ad alcuni Paesi dell’Europa e a Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

QUANDO

La civiltà romana si sviluppò a partire dal 753 a.C.

La Monarchia durò fino al 509 a.C.; seguì il periodo della Repubblica, fino alla morte di Cesare.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Si dedicarono all’agricoltura e all’allevamento, all’artigianato e al commercio L’esercito era molto potente e quella del soldato era una vera professione.

ORGANIZZAZIONE

Dal 753 a.C. al 509 a.C. Roma fu una Monarchia governata da un re, affiancato dal Senato. Successivamente fu istituita la Repubblica. Il governo era affidato a Magistrati (Consoli, Pretori, Censori, Questori, edili) eletti dal Senato e dai Comizi centuriati

I Romani erano distinti in patrizi (aristocratici) e plebei (contadini, artigiani e mercanti).

Durante la Repubblica si formò la classe dei cavalieri, cittadini ricchi che non avevano origini nobili. Gli schiavi non avevano nessun diritto e svolgevano i lavori più umili.

RELIGIONE

Erano politeisti. Le divinità principali erano Giove, Giunone e Minerva. Le divinità che proteggevano la famiglia erano i Lari, i Mani e i Penati.

CULTURA TECNOLOGIA

I Romani parlavano la lingua latina, che diffusero in tutti i territori conquistati. Erano eccellenti architetti e ingegneri ed esperti in diritto. Gli artisti romani realizzavano sculture, affreschi e mosaici.

92

• Completa la mappa con le seguenti parole.

soldati • Tevere • latina • Repubblica • Giunone • plebei

I ROMANI: MONARCHIA E REPUBBLICA

DOVE e QUANDO

• Inizialmente vissero a Roma sui colli intorno al fiume In seguito, ampliarono i loro confini.

• La loro civiltà iniziò nel 753 a.C.

ATTIVITÀ economiche

• Praticavano l’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato e il commercio.

• Erano ....................................................................................... valorosi.

ORGANIZZAZIONE

• La loro società era suddivisa in classi sociali: patrizi e Gli schiavi non avevano diritti.

• Fino al 509 a.C. furono governati da una Monarchia; poi crearono la .......................................................................................

RELIGIONE

• Erano politeisti. Le divinità più importanti erano Giove, e Minerva.

• Credevano nelle divinità che proteggevano la casa e la famiglia.

CULTURA e TECNOLOGIA

• Usavano la lingua , che diffusero in tutti i territori conquistati.

• Erano eccellenti architetti, ingegneri ed esperti di diritto.

93 TAPPA IN MAPPA

FACCIAMO IL PUNTO

1 Osserva la carta e scrivi i nomi al posto giusto.

Tevere

Primo insediamento romano

Isola Tiberina

2 Completa la tabella.

ELEMENTO GEOGRAFICO VANTAGGI

Colli

Fiume

Isola Tiberina

3 Osserva le date e calcola quanti anni è durata la Monarchia.

• 753 a.C. Fondazione di Roma

• 509 a.C. Fine della Monarchia

• La Monarchia è durata

4 Indica con una X.

• I Romani discendevano dai: Latini.

Greci.

• Per Monarchia si intende: il governo di una famiglia. il governo di un re.

• La prima forma di governo fu: la Monarchia. la Repubblica.

• Il primo re fu: Romolo. Remo.

94

5 Completa il testo con le seguenti parole.

leggi • Comizi • re • pace • Senato

A Roma il potere era affidato al Il re era individuato dal

Il Senato proponeva le che poi venivano approvate dal re.

I curiati avevano tre compiti principali: individuare i Senatori, contribuire all’esercito e decidere della e delle guerre.

6 Collega ogni parola alla sua definizione.

REPUBBLICA

PATRIZI

CAVALIERI

FAMIGLIA

PLEBEI

PATERFAMILIAS

SCHIAVI

Il capo della famiglia

La base della società

Prigionieri di guerra

Cittadini ricchi che non avevano origini nobili

Artigiani, contadini, commercianti

Proprietari delle terre

Forma di governo in cui i cittadini eleggono i propri rappresentanti

7 Numera gli avvenimenti in ordine cronologico.

Primo triumvirato

Conquista della penisola italica

Fine della Repubblica

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

• Ti è piaciuto scoprire la civiltà dei Romani?

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

Uccisione di Giulio Cesare

Nascita della Repubblica

Prima guerra punica

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

95

Dopo la morte di Cesare ripresero le lotte per il potere. Nel 43 a.C. si insediò un secondo triumvirato formato da uomini fedeli a Cesare:

Marco Antonio, Marco Emilio Lepido e Ottaviano, figlio adottivo di Cesare. I tre si suddivisero il potere e i territori conquistati da Roma:

• Marco Antonio ottenne le province orientali;

• Ottaviano le province occidentali;

• Lepido fu nominato pontefice massimo.

Quando Antonio sposò Cleopatra, la regina d’Egitto, il Senato lo accusò di tradimento. Iniziò così la terza guerra civile, che si concluse con la vittoria di Ottaviano nel 31 a.C.

Nasce l’Impero

Nel 27 a.C. Ottaviano diventò il primo imperatore. Finì così la Repubblica e iniziò una nuova forma di governo, l’Impero, dove tutte le cariche e i poteri erano concentrati su un’unica persona, l’imperatore. Ottaviano divenne console, proconsole, pontefice massimo, tribuno della plebe e capo supremo dell’esercito

Il Senato gli assegnò il titolo di Augusto, cioè “degno di grande rispetto”, per sottolineare che era simile a una divinità.

L’imperatore

Ottaviano.

100 a.C.

100 d.C. Nascita di Cristo

a TU per TU con... LO STUDIO

200 d.C.300 d.C.

Ha inzio la crisi dell’Impero 200 d.C.

400 a.C.500 a.C.

Divisione dell’Impero 395 d.C.

Per ricordare più facilmente i personaggi storici e le loro azioni, puoi preparare uno schema in cui indicare il loro nome e il motivo che li ha resi famosi. Ricordati di aggiornare lo schema ogni volta che incontrerai un nuovo personaggio. OTTAVIANO
Imperoromano Massima espansione dell’Impero romano 117 d.C. Fine dell’Impero romano d’Occidente 476 d.C. 96
Ottaviano diventa imperatore 27 a.C.
L'IMPERO ROMANO
La “pax

augustea”

Sotto il governo di Ottaviano Augusto iniziò un periodo di pace, detto “pax augustea”, perché nei territori romani non si verificarono più guerre civili. Ottaviano fece edificare nuovi monumenti, templi e altre opere pubbliche, creando posti di lavoro per migliorare le condizioni dei più poveri, ai quali aumentò i sussidi facendo distribuire grano e denaro. Potenziò le vie di comunicazione con strade, porti e ponti collegando le zone dell’Impero. Avviò anche importanti riforme:

• riorganizzò il territorio suddividendo l’Italia in regioni e l’impero in province, rette da governatori;

• riformò l’esercito assegnando uno stipendio ai soldati e istituì un premio per chi concludeva la carriera militare. Per rafforzare la sicurezza, introdusse la guardia imperiale;

• introdusse il catasto, per registrare le terre possedute e tassare in modo equo i cittadini;

• riformò il sistema di monetazione romana introducendo un cambio fisso tra le diverse monete del nuovo Impero;

• ampliò i confini rafforzando i legami con le popolazioni locali, attraverso la costruzione di opere pubbliche come acquedotti e strade.

Nel 14 d.C. Ottaviano morì e il Senato proclamò la sua apoteosi, cioè la sua glorificazione.

a TU per TU con... LA STORIA

Rileggi queste pagine. Poi, sul quaderno, prova a scrivere un breve riassunto seguendo la traccia.

• Che cosa accadde alla morte di Cesare

• Come si concluse il secondo triumvirato

• Che cos’è la “pax augustea”

• Quali furono le riforme di Ottaviano Augusto

Le regioni volute da Ottaviano.

L’“Ara pacis”, l’altare voluto da Ottaviano Augusto nel 9 a.C. e dedicato alla Pace.

m Mare T yrrhenum Mare Ionium M a r e N o s t r u m Mare Ligusticum Milano (Mediolanum) Genova (Genua) Verona Aquileia Ravenna Arezzo (Arretium) Ancona Roma Benevento (Beneventum) Taranto (Tarentum) TRANSPADANA VENETIA ET HISTRIA AEMI LIA LIGURIA ETRURIA UMBRIA PICENU M SAM NIU M LATI UM ET CAM PANIA APULIA ET CALAB RIA LUCANIA ET BRUTTI UM Torino (Augusta Taurinorum) Quaderno pp. 156-157 97
ORGANIZZAZIONE MareHadriaticu

Il Vallo di Adriano era una fortificazione che proteggeva il confine tra la provincia romana della Britannia e la Caledonia, l’attuale Scozia.

I successori di Ottaviano

Ottaviano Augusto nel testamento indicò Tiberio come futuro imperatore.

Tiberio regnò dal 14 al 37 d.C. e riuscì a mantenere la pace. Come lui, furono molti gli imperatori che ingrandirono i confini dell’Impero, favorirono lo sviluppo della cultura e fecero di Roma il centro del mondo occidentale. Tra questi ricordiamo Claudio, che regnò dal 41 al 54 d.C. e fece realizzare grandi opere pubbliche, come l’acquedotto Claudio. Traiano governò dal 98 al 117 d.C. e ampliò i confini dell’Impero. Creò l’assistenza pubblica per garantire ai più poveri cibo a sufficienza.

Adriano regnò dal 117 al 138 d.C. e fece realizzare un’imponente fortificazione in pietra, detta Vallo, per proteggere i confini settentrionali dell’Impero romano.

Marco Aurelio regnò dal 161 al 180 d.C.; in questo periodo si verificarono epidemie di peste, ma l’imperatore riuscì a fronteggiarle garantendo pace e benessere nei territori.

Caracalla regnò dal 211 al 217 d.C. ed estese la cittadinanza romana a tutti i cittadini dell’Impero, per consentire loro di avere gli stessi diritti dei cittadini romani. Altri imperatori, come Caligola e Nerone, invece regnarono seguendo i propri interessi.

Inizialmente l’imperatore era scelto tra i membri della famiglia imperiale (successione ereditaria). Successivamente, per evitare che il potere finisse in mano a persone incapaci, fu introdotto il sistema dell’adozione: l’imperatore sceglieva, in un testamento, il proprio successore tra chi riteneva degno e lo adottava.

a TU

per TU con... LA STORIA

Rileggi il testo e completa la tabella su come si diventava imperatore.

SUCCESSIONE EREDITARIA

Quando un imperatore moriva, il potere passava a

SISTEMA DI ADOZIONE

L’imperatore in carica sceglieva il nel testamento.

98 L’Impero romano
Marco Aurelio.

CULTURA E ARTE

Nel periodo imperiale Roma divenne anche il centro della cultura: artisti, scrittori e studiosi si incontravano e scambiavano idee e conoscenze che si diffondevano in tutto l’Impero. Sotto l’imperatore Ottaviano Augusto, il patrizio Mecenate, suo amico, aiutava economicamente gli artisti che, in questo modo, potevano dedicarsi alla propria arte. Questa pratica fu detta mecenatismo ed è un termine che si usa ancora oggi. Nelle città romane si diffusero le biblioteche e i testi di altri popoli furono tradotti in latino. Vennero scritte anche molte opere. Una delle più famose è l’Eneide, scritta dal poeta Virgilio, che racconta il viaggio di Enea, principe troiano sfuggito alla distruzione della sua città e arrivato in Lazio.

Furono edificati teatri dove i Romani assistevano a commedie e pantomime, spettacoli dove i mimi interpretavano le storie con i movimenti del corpo.

Tutte le città dell’Impero, anche le più piccole, avevano splendidi edifici pubblici, decorati con sculture, affreschi, mosaici e bassorilievi.

Il mosaico raffigura il poeta Virgilio. Accanto a lui ci sono le muse Calliope e Melpomene, divinità custodi della poesia e della tragedia.

Che cos’ha in mano il poeta?

Che cos’hanno in mano le muse?

Descrivi a voce i tre personaggi.

Le donne

Le donne in età imperiale iniziarono a godere di maggior autonomia e libertà. Grazie alle leggi sul matrimonio promulgate dall’imperatore Ottaviano, le donne potevano chiedere il divorzio, disporre dei propri beni e decidere a chi darli in eredità. Le donne potevano dedicarsi agli studi, assistere agli spettacoli e fare sport.

DEBATE

A Roma e nelle città dell’Impero furono introdotte diverse novità che riguardavano la vita delle persone. Insieme, provate a fare un elenco. Poi discutete tra di voi per comprendere se queste novità hanno migliorato soltanto la vita delle persone più ricche.

99 L’Impero romano
Scultura romana che rappresenta il matrimonio.

Roma imperiale

Nel periodo imperiale Roma superò il milione di abitanti. La città fu arricchita da monumentali edifici pubblici, rivestiti di marmi e decorati con statue e colonne. C’erano templi, terme, circhi, teatri e anfiteatri. Le strade erano affollate e vivaci. Per questo e per il suo vastissimo Impero, Roma fu detta “caput mundi”, cioè capitale del mondo. Ancora oggi possiamo ammirare i resti delle grandi opere sorte in età imperiale.

È il monumento-simbolo di Roma. Aveva una forma circolare ed era circondato da un alto muro. Al centro c’era l’arena in cui si svolgevano gli spettacoli. Tutto intorno c’erano le gradinate che ospitavano circa 50000 persone.

Negli anfiteatri si svolgevano i combatti menti tra i gladiatori, lotte fra animali e uomini e rievocazioni di battaglie. L’arena poteva essere riempita d’acqua per svolge re le naumachie, cioè le battaglie navali.

L’ANFITEATRO FLAVIO (IL COLOSSEO) IL

Il foro era il centro della città dove i cittadini facevano assemblee, concludevano affari e assistevano ai comizi politici. Era formato da due piazze unite tra loro da una via centrale. In una piazza si teneva il mercato e nell’altra le assemblee Nel Foro di Roma si trovano templi dedicati alle divinità e la basilica Giulia, dove si tenevano i processi.

Basilica: il termine deriva dal greco basilike e significa “edificio sostenuto da una doppia fila di colonne”.

IMPERIALE
FORO
Contenuti digitali • STEM Quaderno pp. 158-160 100 L’Impero romano

L’ARCO DI TRIONFO

Il trionfo era una cerimonia in onore di un condottiero che aveva riportato importanti conquiste. Per ricordare questi eventi veniva edificato l’arco di trionfo, una costruzione monumentale a forma di porta ad arco, realizzato in pietra o in marmo. Era ornato con statue e scolpito con bassorilievi.

A Roma si può ammirare l’arco eretto, nel 315 d.C., in onore dell’imperatore Costantino.

LA COLONNA TRAIANA

IL CIRCO MASSIMO

colonne onorarie erano realizzate per lasciare il ricordo di un evento glorioso. Erano in pietra e venivano scolpite con bassorilievi che raccontavano le imprese del condottiero. Sul basamento in pietra venivano incise iscrizioni sull’evento rappresentato. La più famosa è la Colonna Traiana, eretta in onore dell’imperatore Traiano. I bassorilievi avvolgono a spirale il fusto della colonna e raccontano le imprese dell’imperatore.

rac

Il circo era il luogo in cui si svolgevano le gare di corsa dei cocchi trainati da due o quattro cavalli (bighe o quadrighe). Erano gare spettacolari e il pubblico faceva il tifo per gli aurighi, i guidatori dei carri. Il Circo Massimo ospitava circa 300000 spettatori. La pista aveva la forma di un ovale allungato ed era ricoperta di sabbia. Tutto intorno c’erano le gradinate per il pubblico e, al centro, il palco imperiale.

S I T UA Z I O N E non

N OTA

I Romani diedero molta importanza ai momenti di svago, al tempo libero, ai passatempi, alle attività espressive che permettevano di sviluppare doti e capacità umane.

Ritieni che queste attività siano fondamentali per migliorare la qualità della vita?

Quali attività consiglieresti per vivere in armonia?

Nella tua giornata quanto spazio riesci a dare a questi momenti? Qual è la tua attività di svago preferita? Confronta le tue riflessioni con la classe.

101 L’Impero romano

SCIENZA E TECNOLOGIA

Le strade

Con l’espansione dell’Impero diventò necessario collegare le città e le province. Fu così realizzata una fitta rete di strade che ancora oggi costituisce il tracciato su cui passano le principali vie di comunicazione del nostro Paese. Le strade erano dette consolari perché riportavano il nome del console che le aveva fatte costruire.

I Romani costruirono migliaia di chilometri di strade lastricate, cioè coperte di lastre di pietra. Le strade erano ampie e lungo ognuna di queste, ogni 1,5 km di distanza, erano poste le pietre miliari, cippi di pietra che indicavano la distanza da Roma. Per costruire le strade, i Romani scavano un fossato che riempivano con quattro strati sovrapposti.

La Via Appia fu la strada più antica, prese il nome da Appio Claudio e collegava Roma a Capua, in Campania.

I ponti e gli acquedotti

a TU per TU con... LA STORIA

Completa il disegno con le seguenti parole. lastre di pietra • argilla e sassi

pietrisco e ghiaia

pietre, sabbia, mattoni e calce

I Romani furono abilissimi nel costruire ponti e acquedotti, ancora oggi utilizzati. Per realizzarli usarono l’arco, introdotto dagli Etruschi, che permetteva di superare i dislivelli del terreno e di reggere il peso di chi passava sopra ai ponti. I ponti erano in legno o in pietra e poggiavano su piloni infissi nel letto del fiume o su basamenti di pietra. Gli acquedotti servivano a trasportare l’acqua potabile dalle sorgenti fino alla città. L’acqua era convogliata in un sistema di condutture in pietra che scorrevano sotto terra o su parti in muratura fino ad arrivare in una cisterna ai margini delle città, da cui era distribuita con le tubature alle abitazioni. Per rifornire la città di Roma di acqua, furono costruiti ben undici acquedotti

a TU per TU con... LA STORIA L’Impero romano

Acquedotto romano costruito vicino a Nimes, in Francia.

Quaderno p. 161

Sottolinea nel testo con colori diversi i vantaggi di ogni opera di costruzione. 102

Le terme

Le terme erano i bagni pubblici, cioè luoghi nei quali le persone potevano lavarsi e curare la propria igiene personale. Le case dotate di un bagno privato, infatti, erano pochissime e appartenevano ai ricchi. Tutti potevano frequentare le terme, anche le donne, i bambini e le persone più povere, perché molte erano gratuite.

Alle terme era possibile fare ginnastica, giocare, incontrare amici e amiche, chiacchierare, rilassarsi. In tutto l’Impero furono costruiti grandiosi edifici termali: le Terme di Caracalla a Roma erano decorate con stucchi e marmi pregiati e potevano ospitare fino a 1600 persone. Le terme erano costituite da diversi ambienti: lo spogliatoio, le sale per i bagni e per i massaggi e la palestra.

Vi erano tre piscine: il calidarium, con acqua calda, il tepidarium, con acqua tiepida e il frigidarium, con acqua fredda.

Vi erano anche vasche per i bagni di vapore

L’acqua delle piscine era riscaldata da caldaie sotterranee.

tepidarium

calidarium

frigidarium

I resti delle terme di Fordongianus, in Sardegna.

a TU per TU con... LA STORIA

Collega ogni termine alla sua funzione.

Riscaldavano l’acqua.

Conteneva acqua tiepida.

IL TEPIDARIUM

Erano i bagni pubblici.

bagno di vapore
103
caldaie sotterranee spogliatoio
L’Impero romano
LE TERME LE CALDAIE

VITA QUOTIDIANA Vivere nell’Impero: Pompei

ed Ercolano

Un contributo straordinario per conoscere la vita degli antichi Romani lo ha dato la scoperta delle città di Pompei ed Ercolano, nei pressi di Napoli. Dal 1997 questo territorio è considerato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO

Queste due città furono distrutte da una violentissima eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La lava le ricoprì del tutto, fissando, come in una foto, i due fiorenti centri della Campania. Pompei era un porto sul Mediterraneo dove i Romani più ricchi andavano in villeggiatura. Gli edifici portati alla luce conservano le loro decorazioni come colonne, statue, affreschi. Le case prendono il nome dagli oggetti e dalle iscrizioni che vi sono stati rinvenuti e che hanno permesso di risalire a chi le abitava, come la Casa del Chirurgo e la Casa del Poeta

Le ville erano dotate di piscine e ampi giardini ricchi di statue, fontane e colonnati.

A Pompei, un po’ fuori dall’abitato, è stata portata alla luce una villa lussuosa che conserva ancora intatti gli affreschi. Viene detta Villa dei Misteri perché gli affreschi illustrano i riti dedicati al dio Dioniso, detti riti misterici. Anche Ercolano era un luogo molto frequentato dagli antichi Romani che avevano fatto edificare ville lussuose come la Villa dei Papiri, dotata di una biblioteca contenente circa 2000 rotoli di papiri con testi scritti in latino e in greco.

Affresco che rappresenta un giardino, trovato in una villa di Pompei.

a TU per TU con... LA STORIA

Leggi il testo e rispondi.

• Perché i ricchi romani si recavano a Pompei ed Ercolano?

• Che cosa distrusse queste due città?

• Secondo te, perché il loro territorio è considerato Patrimonio dell’UNESCO?

Affreschi con Ercole, Giunone e Minerva, in una villa a Ercolano.

Contenuti digitali

104
romano
L’Impero

L’espansione dell’Impero

Con l’imperatore Traiano l’impero raggiunse la massima estensione. Roma conquistò la Dacia, l’attuale Romania, e altri territori in Asia. Intorno al 117 d.C. per difendere i limes, cioè i confini, furono realizzate delle fortificazioni in cui vivevano i soldati.

Per consolidare il dominio sui territori conquistati, i Romani costruirono nuove città. Realizzarono anche un’efficiente rete stradale per collegare le città dell’Impero con Roma.

I Romani permettevano ai popoli conquistati di mantenere le proprie tradizioni, tuttavia la lingua latina, le leggi e le consuetudini romane, come gli spettacoli e l’uso delle terme, si diffusero in tutto l’Impero.

Stato romano fino al 31 a.C. Massima espansione dell’Impero

Fu introdotta una moneta comune, il sesterzio, che rese più facile il calcolo dei prezzi, favorendo il commercio fra le varie regioni dell’Impero.

La concessione più importante fu quella della cittadinanza romana a tutti gli uomini liberi dell’Impero, concessa dall’imperatore Caracalla nel 212 d.C. Essere cittadino di Roma significava avere doveri come pagare le tasse o fare il servizio militare, ma anche importanti diritti: essere eletti, accedere alle cariche pubbliche, essere processati secondo le leggi dello Stato, pagare tasse eque e avere aiuti economici in caso di bisogno.

a TU per TU con... LA STORIA

Sottolinea nel testo le informazioni e completa.

Un’efficiente rete : per difendere i confini

NELL’IMPERO SI DIFFONDONO

Le consuetudini, come e uso delle

Una moneta comune: il

La lingua e le

La concessione più importante: la , che riconosceva importanti

105
Un sesterzio.

Il commercio

Durante l’Impero i traffici commerciali furono molto intensi e merci di tutti i tipi arrivavano nella città di Roma da ogni Paese. La fitta rete stradale facilitava i trasporti via terra e collegava Roma con i territori posti a nord.

Al porto di Ostia, al centro del Mar Mediterraneo, ogni giorno arrivavano navi provenienti dai Paesi che si affacciavano sul mare. Dalla Cina provenivano i tessuti di seta e dall’India le spezie usate per insaporire e conservare i cibi.

Le navi erano chiamate in modo diverso in base al carico trasportato. Le navi lapidarie, dal latino lapidum che significa “pietra”, trasportavano marmi e altre pietre e minerali pregiati.

Sulle navi bestiarie si trovavano i cavalli o gli animali selvatici impiegati per gli spettacoli al Colosseo.

Pietre da costruzione

Vino

Animali

Spezie

Seta

Grano

DEBATE

Durante l’Impero romano il papiro egizio poteva essere acquistato in Liguria e nell’attuale Francia pagandolo con la stessa moneta. In Asia minore potevi parlare usando la lingua latina che parlavi a Roma. Oggi usiamo la parola globalizzazione per indicare la diffusione di stessi modi di parlare, di mangiare e di vivere. Secondo voi, la globalizzazione può essere considerata un’opportunità per conoscere culture diverse?

Quaderno p. 162 106 L’Impero romano

Educazione al Patrimonio

LEPTIS MAGNA

Segni dell’Impero romano sono ancora presenti nei Paesi che, secoli fa, ne facevano parte. In Libia, in Nord Africa, si trovano i resti di una delle più importanti città dell’Impero: il suo nome è Leptis Magna, dal termine latino magna, cioè illustre, famosa. Venne fondata da coloni fenici provenienti dalla città di Tiro e alla fine della terza guerra punica, nel 146 a.C., divenne parte della Repubblica romana. A Leptis, nel 193 d.C., nacque l’imperatore Lucio Settimio Severo

Dal 1982 Leptis Magna è nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Preservarla non è stato semplice a causa dei conflitti che si sono svolti in Libia. Nel 2011 l’allora direttore del sito archeologico, aiutato dalle famiglie di Leptis schierate davanti ai cancelli, riuscì a impedire che i reperti del museo fossero trasferiti. Grazie alla collaborazione tra le persone, i preziosi reperti di Leptis si sono salvati.

Lavoriamo insieme

Secondo te, in quali altri modi si possono tutelare siti e monumenti? Individuane almeno tre e poi confrontati con il resto della classe.

LA VIA COLONNATA

Era lunga 400 metri e larga 44. Lungo ogni lato della via c’erano 125 colonne di marmo verde su cui poggiavano le arcate. Fu realizzata per mettere in comunicazione il porto con la città.

ARCO DI SETTIMIO SEVERO

Fu eretto nel 203 d.C. in onore dell’imperatore. Era rivestito in marmo ed era riccamente scolpito con decorazioni.

Contenuti digitali

Fu eretto nel

I secolo d.C.

È stato uno dei primi teatri in muratura dell’Impero romano.

107
IL TEATRO

RELIGIONE

I Romani accettavano ogni forma di culto, accogliendo le divinità presenti nei territo ri conquistati. Mostrarono, invece, grande ostilità verso il Cristianesimo ne nata all’inizio del I secolo d.C. e professata da Gesù di Nazareth in Palestina, una provincia romana. Il nuovo messaggio religioso si basava su alcu ni principi: la pace, l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani, il Dio. Il Cristianesimo si diffuse in tutto l’Impero e anche nella città di Roma, dove i cristiani si organizzarono in chiese. Inizialmente le autorità romane tollerarono la nuova religione ma ben presto si accorsero che i princìpi predicati erano in contrasto con quelli romani. I cristiani, infatti, erano monoteisti e si rifiutavano di adorare l’imperatore come una divinità; poiché erano contro la violenza, non intendevano arruolarsi nell’esercito ed erano contrari alla schiavitù.

Chiesa: termine che proviene dal greco ekklesia, che significa “comunità”.

Persecuzione: azione ostile verso qualcuno.

Il pesce è un antico simbolo cristiano.

Le autorità romane proibirono la religione cristiana e diedero il via alle persecuzioni. Per continuare a pregare e a celebrare le cerimonie religiose, i cristiani si radunavano in segreto nelle catacombe (luoghi sotterranei). Malgrado ciò, il Cristianesimo divenne la religione più diffusa nell’Impero. Nel 313 d.C. l’imperatore Costantino emanò l’Editto di Milano, con cui concedeva ai cristiani la libertà di culto, ossia la possibilità di professare liberamente la propria religione. Con l’Editto di Tessalonica, nel 380 d.C., l’imperatore Teodosio, convertito al Cristianesimo, lo dichiarò religione di Stato, cioè l’unica religione ammessa nell’Impero romano.

Quando studi, ricordati che un fatto ha sempre una causa e una conseguenza Ricerca nel testo le informazioni e completa le frasi sul quaderno.

• Le autorità romane diedero il via alle persecuzioni perché

• Quindi i cristiani furono costretti

• Nonostante tutto, il Cristianesimo divenne

• Così, nel 313 d.C., l’imperatore Costantino

• Infine Teodosio, con l’Editto di Tessalonica del 380 d.C., dichiarò

a TU per TU con... LO STUDIO Quaderno pp. 163-164
108 L’Impero romano
Le catacombe di San Gennaro a Napoli.

Oltre i confini

Nei territori a nord e a est dell’Impero romano si trovavano popolazioni, considerate ostili, molto diverse tra loro chiamate Barbari dai Romani. A est si trovavano i Parti, che avevano fondato un Impero nella regione dell’attuale Iran, punto d’incontro di importanti vie commerciali. A nord i confini dell’Impero erano minacciati dai Germani

I Germani

I Germani erano un insieme di popolazioni diverse, come gli Alani, i Visigoti, i Vandali e i Burgundi, che proveniva dall’Europa del Nord.

Erano organizzati in tribù di uomini liberi, detti arimanni, che prendevano le decisioni in assemblee; vi erano poi i semiliberi, uomini senza armi, detti aldii, e gli schiavi. Le tribù erano guidate da capi militari. Ogni tribù era formata da clan, cioè gruppi di famiglie. Non avevano leggi scritte e se un uomo subiva un torto, la famiglia attuava la faida, cioè la vendetta.

Barbaro: termine di origine greca, proviene dalla ripetizione della parola bar-bar. Significa balbuziente e indica lo straniero che parla una lingua diversa, quindi incomprensibile.

Erano feroci guerrieri e si dedicavano alla razzia e al saccheggio. Si stabilivano in terreni che abbandonavano dopo il primo raccolto, dedicandosi alla caccia e alla pesca.

Con il tempo, entrando in contatto con altri popoli, divennero stanziali e suddivisero le terre fra le famiglie, lasciando boschi e pascoli in comune.

Erano molto abili nella lavorazione dei metalli, con cui fabbricavano armi e gioielli.

Credevano in divinità chiamate Asi e Vani. Gli Asi erano legati alla guerra e la divinità principale era Odino, il cui nome era gridato prima delle battaglie. I Vani erano gli dèi della pace, come Njordr, protettore dei viaggi per mare e della pesca.

a TU per TU con... LO STUDIO

Leggi il paragrafo sulle popolazioni germaniche, poi dividilo in sequenze utilizzando i colori indicati, come nell’esempio.

Provenienza

Società

Attività

Religione

Scontro tra un soldato romano e un guerriero germanico. Un elmo germanico.

Contenuti digitali Quaderno p. 165 109 L’Impero romano

La crisi dell’Impero

Intorno al II secolo d.C. l’Impero romano iniziò a mostrare i primi segnali di crisi per una serie di cause che si sommarono fra loro.

Le cause militari e politiche

Le popolazioni barbariche diventavano sempre più ostili ed era necessario tenere i confini sotto stretto controllo.

Con l’espandersi dei territori conquistati, i Romani furono costretti a reclutare i mercenari, soldati stranieri che combattevano in cambio di denaro e che non sempre si dimostrarono fedeli alla città di Roma. I soldati obbedivano agli ordini dei generali che diventarono sempre più potenti minacciando il potere dell’imperatore.

Le province, in cui era suddiviso l’Impero, avevano storie e culture molto diverse tra loro e alcune di queste iniziarono a pretendere una maggior autonomia In diverse zone dell’Impero iniziarono a scoppiare conflitti e disordini.

Il sarcofago, detto “Grande Ludovisi”, è decorato con altorilievi che raffigurano scene di combattimento tra Romani e Barbari.

Il sarcofago risale al 251 d.C. circa e proviene da una tomba romana scoperta nel 1600.

Immagina di dividere il bassorilievo in due fasce orizzontali e rispondi.

I soldati romani indossano elmi e corazze: dove sono disposti?

I guerrieri germani hanno barbe incolte, vestiti strappati e volti sofferenti. Dove si trovano?

Secondo te, perché lo scultore ha realizzato delle figure così aggrovigliate fra loro?

.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
110 L’Impero romano

Le cause economiche

Per pagare i soldati, posti a difesa dei confini, crebbero le spese militari

Ormai le guerre di conquista erano finite e nessun bottino di guerra entrava nelle casse dello Stato. Per trovare il denaro necessario a coprire le spese, venne deciso di aumentare le tasse ai cittadini.

Non arrivavano neppure nuovi schiavi per coltivare i latifondi. I terreni furono abbandonati e lasciati incolti; questo provocò carestie in diverse zone dell’Impero. Nelle città i prodotti alimentari diminuirono quindi, essendo scarsi, il loro prezzo aumentò in modo considerevole. Le persone non potevano acquistare neppure i beni di prima necessità a prezzi così elevati e questo determinò il mercio

Le cause sociali

Le difficoltà economiche e le alte tasse misero in grande difficoltà soprattutto gli artigiani e i piccoli commercianti e la grande maggioranza della popolazione viveva in povertà

A tutto questo si aggiunse un’epidemia di peste una grave malattia contagiosa che si diffuse in poco tempo, provocando moltissimi morti.

Nel bassorilievo è rappresentata la riscossione delle tasse.

a TU per TU con... LA STORIA

La borsa usata per riscuotere le tasse.

Carestia: mancanza o grande scarsità di generi alimentari.

Completa la tabella scrivendo, per ogni effetto, la tipologia di causa corrispondente, come negli esempi.

Confini in pericolo Cause militari e politiche

Abbandono dei terreni

Tasse molto alte

Carestia Cause economiche

Soldati mercenari

Aumento della povertà

Quaderno p. 166 111 L’Impero romano
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La divisione dell’Impero

Nel 284 d.C., dopo un periodo di grande crisi, diventò imperatore Diocleziano Diocleziano si rese conto che l’Impero era troppo vasto e, nel 285 d.C., lo divise in due parti. Tenne per sé la parte orientale dell’Impero e affidò la parte occidentale all’imperatore Massimiano.

I due imperatori, detti Augusti, furono affiancati da due Cesari che, alla morte dei primi due, avrebbero ereditato il trono. Questa forma di governo venne detta tetrarchia, da una parola greca che significa “il comando di quattro”, perché il potere era

diviso fra quattro persone.

Impero romano d’Occidente Impero romano d’Oriente

La terarchia non durò a lungo e si scatenarono violente lotte per il potere. Nel 324 d.C. Costantino si proclamò unico imperatore e riunificò l’Impero, spostando la capitale a Costantinopoli, l’attuale Istanbul, in Turchia. Durante il suo Impero ci fu pace e prosperità, ma alla sua morte, nel 337 d.C., ripresero le lotte.

Nel 395 d.C. l’Impero fu suddiviso dall’imperatore Teodosio in Impero Romano d’Occidente, con capitale Ravenna, e Impero Romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli.

a TU per TU con... LA STORIA

Osserva l’immagine e indica con una X le affermazioni corrette.

Il gruppo raffigura i quattro sovrani.

I personaggi raffigurati non hanno né armi né corone. Impugnano spade con le else a testa di aquila, simbolo del dominio sul mondo.

Si abbracciano a due a due per indicare la fratellanza fra i Cesari e gli Augusti.

Simboleggiano la fratellanza fra i popoli dell’Impero.

Altorilievo che rappresenta i tetrarchi; si trova nella Basilica di San Marco, a Venezia.

112
romano
L’Impero

La fine dell’Impero

Nel IV secolo d.C. l’esercito romano non riuscì più a contenere l’avanzata sui confini dei Germani

Nel 410 d.C. i Visigoti, guidati da Alarico, arrivarono a Roma e la saccheggiarono.

Nel 451 d.C. un popolo dell’Asia centrale, gli Unni, oltrepassò i confini dell’Impero romano d’Occidente e diede inizio alle invasioni barbariche. Guidati dal re Attila, gli Unni invasero l’Impero, devastando le città che trovavano sul loro cammino.

Nel 455 d.C. i Vandali saccheggiarono Roma e nel 476 d.C. l’ultimo imperatore, Romolo Augustolo, poco più che adolescente, fu deposto da Odoacre, capo della tribù degli Eruli.

L’anno 476 d.C. segna la fine dell’Impero romano d’Occidente, che venne diviso in regni romano-germanici

L’Impero romano d’Oriente, invece, durò fino al 1453.

Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente finisce la Storia antica e ha inizio un nuovo periodo storico, detto Medioevo

a TU per TU con... LO STUDIO

Angli, Sassoni

Unni guidati da Attila

Franchi

Vandali

Visigoti

Ostrogoti

Quando studi, è importante ricordare quando accadono i fatti. Ricostruisci i fatti più importanti che riguardano la caduta dell’Impero romano d’Occidente scrivendo accanto a ogni evento la data in cui è avvenuto.

Diocleziano diventò imperatore.

Diocleziano divise l’Impero in due parti.

.........................................................

Costantino si proclamò imperatore e riunificò l’Impero.

Teodosio suddivise l’Impero in Impero romano d’Occidente, e Impero romano d’Oriente.

Fine dell’Impero romano d’Occidente.

Raffigurazione di Odoacre seduto in trono.

113 Quaderno p. 133
L’Impero romano

PAGINA CHIARA

• Usa la sintesi per ripassare le tue conoscenze.

I ROMANI: L’IMPERO

DOVE

L’Impero romano si estendeva su un territorio molto ampio che comprendeva gran parte dell’Europa, dell’Asia Minore e dell’Africa settentrionale.

QUANDO

Nel 27 a.C. Ottaviano fu nominato imperatore. Nel 395 d.C. l’Impero fu diviso definitivamente in due parti: Impero romano d’Oriente e Impero romano d’Occidente. Nel 476 d.C. l’ultimo imperatore fu deposto e l’Impero romano d’Occidente finì.

ORGANIZZAZIONE

Il potere era nelle mani dell’imperatore

I territori dell’Impero furono divisi in regioni e province, rette ognuna da un governatore.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Dopo un primo periodo di fiorenti commerci, via terra e via mare, a partire dal II secolo d.C. con la crisi dell’Impero ci furono carestie ed epidemie.

Le terre non furono più coltivate e i commerci diminuirono.

RELIGIONE

Nel I secolo d.C. si diffuse il Cristianesimo, una religione monoteista.

All’inizio i Cristiani furono perseguitati; poi, nel 380 d.C., il Cristianesimo divenne religione di Stato.

CULTURA TECNOLOGIA

Roma divenne il centro della cultura dell’Impero.

Si diffusero biblioteche e teatri.

Le donne iniziarono a godere di maggior autonomia e libertà.

Furono realizzate grandi opere pubbliche; strade, ponti, acquedotti ed edifici come anfiteatri (per esempio il Colosseo), gli archi di trionfo, le terme, le colonne onorarie, i circhi.

114

• Completa la mappa con le seguenti parole.

province • acquedotti • Africa • monoteista • teatri • carestie

I ROMANI: L’IMPERO

DOVE e QUANDO

• L’Impero romano si estese su un territorio che comprendeva gran parte dell’Europa, parte dell’Asia Minore e dell’ settentrionale.

• L’Impero durò dal 27 a.C. al 476 d.C.

ORGANIZZAZIONE

• Il potere era in mano all’imperatore.

• I territori erano organizzati in regioni e controllate da governatori.

ATTIVITÀ economiche

• Dal II secolo d.C. si verificarono epidemie e

• Le terre non vennero più coltivate e diminuirono i commerci.

RELIGIONE

• Nel I secolo d.C. si diffuse il Cristianesimo, una religione

CULTURA e TECNOLOGIA

• Roma divenne il centro della cultura. Si diffusero e biblioteche.

• I Romani realizzarono grandi opere pubbliche ed edifici, come e anfiteatri.

115 TAPPA IN MAPPA

FACCIAMO IL PUNTO

1 Osserva la carta e indica con una X

• In quale posizione si trovava Roma rispetto all’Impero?

Centrale.

Periferica.

• Perché questa posizione era importante?

Impediva i commerci via mare.

Facilitava i commerci via mare.

• Dove vivevano i popoli dell’Impero romano?

Solo nel continente in cui vivi tu.

Anche in altri continenti.

2 Scrivi sulla linea del tempo la data di inizio dell’Impero romano (27 a.C.) e quella della caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.).

Colora il periodo dell’Impero e rispondi.

• Quanti anni durò l’Impero romano?

• L’anno 27 a.C. a quale secolo appartiene?

Primo secolo d.C. Ultimo secolo a.C.

3 Indica con X solo le frasi corrette riferite a Ottaviano Augusto.

Il senato gli assegnò il titolo di Augusto. Fece costruire strade, porti e ponti per facilitare il turismo.

Difese i con ni dell’Impero.

Fece chiudere molti edi ci pubblici.

Non diede importanza alla cultura e all’arte. Suddivise il territorio in province e regioni.

4 Collega ogni edificio alla sua descrizione.

CIRCO

TERME

ANFITEATRO

Bagni pubblici.

Vi combattevano i gladiatori.

Vi si svolgevano le corse dei cocchi.

116
100 a.C. 100 d.C.200 d.C.300 d.C.400 d.C.500 d.C. Nascita di
Cristo

5 Colora la carta seguendo la legenda, poi rispondi.

Impero romano d’Occidente

Impero romano d’Oriente

• Oltre a Roma, nell’Impero romano d’Occidente, è segnata anche un’altra città, perché?

• Secondo te, perché Costantinopoli aveva questo nome? ......................................................................

6 Inserisci sulla linea del tempo gli eventi elencati.

• 285 d.C. Diocleziano divide l’Impero in due parti.

• 324 d.C. Costantino si proclama imperatore e riunifica l’Impero.

• 395 d.C. Teodosio suddivide l’Impero in Impero romano d’Occidente e Impero romano d’Oriente.

• 476 d.C. Fine dell’Impero romano di Occidente.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

• Ti è piaciuto scoprire i Romani durante l’Impero?

• Quale aspetto ti è piaciuto di più? Perché?

• Quali esercizi ti sono sembrati più semplici? Colora il quadratino di verde.

• Quali ti sono sembrati più difficili? Colora il quadratino di rosso.

117
100 a.C. 400 a.C.500 a.C. 200 d.C.300 d.C. 100 d.C. Nascita di Cristo Imperoromano

il mio PERCORSO

CHE COSA MI È PIACIUTO

Ti è piaciuto conoscere questo periodo della Storia?

Sì.

No.

Spiega brevemente perché.

Quale civiltà ti ha maggiormente impressionato? Quale meno?

Ordina le tue scelte da 1 (quella che ti è piaciuta di meno) a 4 (quella che ti è piaciuta di più).

I popoli italici.

Gli Etruschi.

I Romani durante la Monarchia e la Repubblica.

I Romani durante l’Impero.

Motiva brevemente la tua scelta.

CHE COSA HO IMPARATO PIÙ FACILMENTE

Quali sono le informazioni che hai appreso più facilmente? 1

118
4
2 3
5

A Roma...

I Romani avevano costruito nei secoli un’articolata rete stradale che in parte esiste ancora oggi. Per conoscere i nomi delle strade principali e renderti conto di quanto fosse fitta questa rete, fai un’indagine utilizzando Internet, insieme a una persona adulta. Apri un motore di ricerca e scrivi “principali strade romane antiche”. Leggi con attenzione i loro nomi. Se poi apri la scheda immagini, puoi osservare alcune carte geografiche che le rappresentano e capire verso dove erano dirette.

Per vedere come erano costruite, cerca nelle mappe “via Appia antica”, attiva la vista da satellite, poi fai un giro attraverso lo Street View.

Immagina di essere un antico mercante romano.

Per i tuoi commerci devi spostarti da Roma verso Capua. Pensi che il tuo viaggio sarà facile?

Per capirlo, prova a giocare con la via Appia. Possono giocare da 2 a 4 partecipanti.

Ognuno prepara 10 o più domande sui Romani, che dovrà fare agli altri. Procuratevi un dado, stabilite chi tirerà per prima, poi date il via al viaggio.

Ecco le regole!

• Chi è di turno lancia il dado, ma potrà raggiungere la casella corrispondente al numero del dado solo se risponderà correttamente alla domanda di chi è alla sua destra.

• Se la risposta è sbagliata, cederà il turno a chi gli ha fatto la domanda.

• Se si arriva nella casella con la pietra miliare, si torna indietro di due caselle.

• Vince chi arriverà prima a Capua.

• Se la partita è lunga e finite le domande, potete scriverne altre.

120 SITUAZIONE non NOTA

I Greci

I Romani

122 Nella polis greca

123 Sparta, una polis aristocratica

124 Il soldato spartano

125 Nasce la Democrazia

126 La scuola di Atene

127 Poleis a confronto

128 Le donne nelle poleis greche

129 Le colonie greche

130 Il Tempio della Concordia

131 Il mercato greco

132 Le divinità dell’Olimpo

133 L’oracolo di Delfi

134 Gli sport nell’antica Grecia

146 Roma: le origini e la Monarchia

147 Menenio Agrippa

148 Divinità romane

149 Ville di campagna

150 La scuola

151 Donne coraggiose

152 Versi dall’antica Roma

135 Il Discobolo di Mirone

I Persiani

136 I Greci e i Persiani

137 La battaglia delle Termopili

I Macedoni

138 Alessandro Magno

139 Persiani contro Macedoni

La civiltà greca

140 La civiltà greca

I popoli italici

141 I popoli italici

Gli Etruschi

153 L’accampamento romano

154 Le guerre puniche

155 Caio Giulio Cesare

L’Impero romano

156 Ottaviano Augusto

157 Le regioni romane

158 Ancient Rome CLIL

160 L’anfiteatro

161 Le strade di Roma imperiale

162 Il commercio durante l’Impero

163 Il Cristianesimo

164 Il Cristianesimo si diffonde

165 I popoli germanici

166 La crisi dell’Impero

167 Gli Unni

142 Le attività degli Etruschi

143 L’organizzazione etrusca

144 La religione etrusca

145 La Tomba dei Rilievi

Per divertirsi

168 Cruciverba delle civiltà

Nella polis greca

1 Collega ogni termine alla sua descrizione.

Acropoli

Palestra

Agorà

Kora

2 Completa con le seguenti parole.

Era il territorio coltivato dai contadini che circondava la polis.

Era la parte alta della polis dove si trovavano gli edifici pubblici e i templi.

Era il luogo in cui ci si esercitava in discipline sportive come la lotta e il pugilato.

Era la piazza principale, dove i cittadini si trovavano per discutere e per commerciare.

kora • agorà • acropoli

122 Obiettivo di apprendimento Utilizzare il lessico specifico.
I Greci

Sparta, una polis aristocratica

1 Leggi le descrizioni dei gruppi in cui era distinta la società di Sparta e inserisci i nomi al posto giusto. perieci • iloti • spartiati

Erano uomini liberi, ma non potevano partecipare al governo della città. Si dedicavano al commercio e all’artigianato e fornivano soldati all’esercito in caso di guerra.

Erano circa 5000 persone e costituivano l’aristocrazia spartana. Governavano la città, possedevano tutte le terre e si dedicavano alla vita militare.

Vivevano in schiavitù, lavorando le terre e svolgendo i lavori più umili. Erano trattati con estrema durezza e venivano uccisi o severamente puniti se si ribellavano.

2 Osserva le immagini, leggi i testi e scrivi a quali gruppi sociali fanno riferimento.

Non erano cittadini a pieno titolo: si occupavano dell’artigianato e del commercio, ma non avevano diritti politici.

Questi soldati si chiamavano opliti ed erano famosi per il loro valore e per il modo di combattere.

Erano privi di ogni diritto e vivevano in una condizione di semischiavitù.

123 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni tra informazioni ricavate da testi storiografici e da fonti materiali.
I Greci

Il soldato spartano

1 Leggi il testo con attenzione.

Quando i soldati Spartani combattono singolarmente non sono inferiori a nessuno al mondo, ma quando sono uniti sono fra i più valorosi tra gli uomini.

Anche se sono uomini liberi, su di loro domina la legge verso la quale nutrono grande rispetto, seguendola senza discutere. E la loro legge ordina di non fuggire dal campo di battaglia qualunque sia il numero dei nemici che si trovano di fronte, ma di restare al proprio posto senza paura, con l’obiettivo di vincere o morire.

2 Osserva l’immagine e descrivi le dotazioni dei soldati spartani.

3 Indica con una X quali aggettivi descrivono i soldati spartani.

Coraggiosi Ribelli

Obbedienti Indisciplinati

4 Spiega con parole tue il significato della frase: “Restare al proprio posto senza paura, con l’obiettivo di vincere o morire”.

Timorosi Disciplinati

......................................................................... .........................................................................
124 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti.
I Greci

Nasce la Democrazia

1 Leggi il testo con attenzione. Si tratta di un discorso pronunciato da Pericle, che governò la città di Atene nel V secolo a.C., riportato dallo storico Tucidide. Sottolinea le caratteristiche principali della Costituzione ateniese.

La nostra Costituzione non imita quella delle città vicine, anzi è un esempio per loro e, poiché è fatta in modo tale che i diritti non spettino a poche persone ma alla maggioranza, è detta democratica.

Grazie a essa, nelle liti private tutti sono uguali davanti alle leggi; nella vita pubblica ognuno è considerato per i propri meriti e non per le proprie ricchezze.

La nostra città è d’esempio per l’intera Grecia.

Senza danneggiare nessuno, usiamo i diritti nella vita privata e in quella pubblica, obbedendo alle leggi e rispettando le autorità e le istituzioni che proteggono chi subisce ingiustizie. Ci dedichiamo alla cura dei nostri affari privati, ma seguiamo e abbiamo a cuore gli affari pubblici della città. Noi Ateniesi riteniamo importante conoscere i vari problemi e pensiamo sia conveniente informarsi e discutere prima di agire.

Tucidide, La guerra del Peloponneso

2 Indica con una X.

• Di quale città si parla?

Sparta. Atene.

• La Costituzione di Atene è detta democratica perché: tutti i cittadini sono uguali davanti alle leggi. si merita rispetto solo chi è ricco. chi subisce ingiustizie non è protetto dalle leggi. gli a ari privati sono più importanti di quelli pubblici. è importante conoscere i problemi della città.

• Quali sono gli affari pubblici di una città?

La costruzione di una nuova strada.

La ristrutturazione di un ospedale.

L’acquisto di nuovi mobili per la cucina. L’acquisto di libri per la biblioteca comunale.

La ristrutturazione del bagno in camera.

La piantumazione di alberi nel parco comunale.

125 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni dirette e indirette da una fonte scritta.
I Greci

La scuola ad Atene

1 Osserva l’immagine e sottolinea l’alternativa corretta.

Nella scuola ateniese insegnavano soltanto insegnanti uomini/donne.

Uno degli insegnanti mostra un libro/papiro e indica le lettere da leggere.

Un altro insegnante ha in mano una chitarra/cetra e lo studente una cetra.

Gli insegnanti siedono su alti sgabelli/tavoli e davanti a loro si trovano

gli studenti/amici che sono di dimensioni maggiori/minori

Si notano altri strumenti musicali come tamburo/tamburelli e trombe/flauti

C’è un terzo uomo seduto che ha in mano un bastone/fiore

Tutte le persone raffigurate indossano una gonna/tunica.

In questa immagine non ci sono donne/uomini

2 Queste sono le discipline insegnate nelle scuole ateniesi. Colora quelle che studi anche tu.

Scrittura

Lettura

Musica

Ginnastica

Poemi omerici

Aritmetica

126
Obiettivo di apprendimento Ricavare informazione da una fonte iconografica. I Greci

Poleis a confronto

1 Queste informazioni si riferiscono a Sparta, ad Atene oppure a entrambe? Collega.

Si trovava in una zona interna del Peloponneso.

Gli abitanti si dedicavano principalmente ad attività militari.

SPARTA

La forma di governo era la democrazia, cioè il potere del popolo.

La dea protettrice era Atena, che veniva celebrata con una grande festa.

Gli abitanti erano politeisti.

Le bambine imparavano a filare, tessere e cucinare.

Avevano una Costituzione.

I bambini erano educati dallo Stato. Anche le bambine praticavano attività sportive.

La forma di governo era oligarchica, cioè il potere era di pochi.

I bambini delle famiglie più ricche a sette anni andavano a scuola. Erano presenti gli schiavi.

2 Colora di giallo i termini che si riferiscono ad Atene e di azzurro quelli che si riferiscono a Sparta.

Democrazia Arconte

Apella Bulè I Greci

3 Indica con una X a quale aspetto di una civiltà fanno riferimento i termini dell’esercizio precedente.

Attività economiche. Religione. Organizzazione politica.

Oligarchia Ostracismo 127

Obiettivo di apprendimento Riutilizzare conoscenze.
ATENE ENTRAMBE
Ecclesia Gherusia

Le donne nelle poleis greche

1 Leggi il testo con attenzione. Poi indica con una X se le informazioni si riferiscono alle bambine spartane o a quelle ateniesi.

Le bambine spartane, a differenza dei maschi, rimanevano a vivere in famiglia, ma facevano anche parte di una squadra con la quale si esercitavano nella corsa, nella lotta e nel lancio del giavellotto.

Si insegnava loro a essere coraggiose e a mantenere sano il proprio corpo.

Si sposavano giovanissime e il loro compito era generare figli per la gloria e la potenza di Sparta. Le ragazze spartane imparavano anche a leggere, a scrivere, a danzare e a cantare in coro.

Le bambine ateniesi non imparavano a leggere e a scrivere, ma soltanto a tessere e filare. Le ragazze si sposavano in giovane età e il marito era scelto dal padre.

Ad Atene le donne erano costrette a vivere in casa nel gineceo, l’insieme di stanze a loro riservate. Potevano uscire soltanto per partecipare alle cerimonie religiose e alle feste più importanti.

LE DONNE SPARTANE ATENIESI

Si esercitavano negli sport.

Il futuro marito era scelto dal padre.

Vivevano nel gineceo.

Dovevano avere figli per la gloria della loro città.

Imparavano a cantare in coro.

Uscivano solo per le cerimonie e le feste religiose.

2 Collega le immagini al soggetto che raffigurano.

Bambina ateniese
Bambina spartana
128 Obiettivo di apprendimento Trarre informazioni da un testo storiografico.
I Greci

Le colonie greche

1 Leggi il testo con attenzione.

I cittadini pronti a lasciare la loro città scelgono l’ecista, il capo responsabile del gruppo e del mantenimento delle tradizioni della loro polis.

Prima della partenza, l’ecista scelto consulta un oracolo, un sacerdote che metteva in comunicazione con gli dèi per conoscere la sorte del viaggio e il luogo di destinazione assegnato dalla divinità.

Dopo aver consultato l’oracolo, i futuri coloni organizzano il viaggio caricando sulle navi armi, provviste, arnesi e i simboli della divinità protettrice.

Preparate le navi, i futuri coloni vanno sull’acropoli per i riti. Nel tempio della dea

Hestia l’ecista prende un fuoco sacro per il nuovo tempio che sarà costruito nella colonia.

Arrivati sul luogo da colonizzare, l’ecista e i suoi compagni fondano la nuova città tracciando con un solco lo spazio necessario per edificarla.

Infine l’ecista divide le terre tra i coloni e suddivide lo spazio in privato, per case e botteghe, in pubblico, per l’agorà, e in sacro, per acropoli e templi.

2 Osserva la carta e rispondi.

• Quali colonie i Greci fondarono in Asia Minore?

• Quale sulle coste dell’Africa?

• Quali, invece, in Italia?

.................................................................................... 129 I Greci
Obiettivo di apprendimento Leggere carte geostoriche.

Il Tempio della Concordia

1 Osserva l’immagine, leggi e rispondi.

Il Tempio della Concordia fu costruito nel V secolo a.C. nell’antica città di Akragas (Agrigento). È uno dei templi meglio conservati di tutto il mondo greco.

• Quale altro famoso tempio greco ti ricorda?

• Secondo te i templi greci venivano costruiti con una struttura simile?

• Come mai il Tempio della Concordia fu costruito in Sicilia?

2 Sottolinea le città che non facevano parte della Magna Grecia.

Napoli • Milano • Agrigento • Sibari • Taranto • Torino • Trento • Selinunte

3 Indica con una X i motivi delle tue scelte.

I Greci fondarono le colonie nell’Italia meridionale e nelle grandi isole.

Le colonie greche venivano fondate soprattutto sulle catene montuose come le Alpi.

I Greci fondarono le loro colonie in Italia settentrionale.

Le colonie greche venivano fondate soprattutto lungo le coste marine.

130 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti.
I Greci

Il mercato greco

1 Leggi il testo con attenzione. Poi completa la tabella.

È una bella giornata oggi nell’agorà. I cittadini ateniesi sono sotto i portici intenti a discutere sulla vita politica e tutto intorno è un vociare di venditori, clienti e versi di animali.

Alcuni schiavi trasportano i prodotti dei campi da loro lavorati: lattuga, fave, lenticchie, piselli, orzo, fichi e melograni. Li sistemano con cura sulle bancarelle dove i loro padroni, ricchi agricoltori, li venderanno. Molti clienti contrattano lepri e fagiani con un vecchio cacciatore.

Più avanti un altro agricoltore vende anfore piene di olio e cesti di olive che i suoi schiavi hanno raccolto nei campi.

Lì accanto sono esposte stoffe di lana, calde e morbide, tessute al telaio dalle donne; ci sono anche scialli con lunghe frange e mantelli decorati.

Un artigiano vende raffinati gioielli realizzati con l’oro e l’argento estratti nelle miniere.

A fianco un allevatore mostra i capi del suo gregge: pecore, arieti e agnellini sono pronti per essere venduti al miglior offerente; intanto i suoi schiavi dispongono sul banco formaggi e vasi pieni di latte appena munto.

I pescatori vendono il pesce fresco: le acciughe provenienti dal porto Falero; i chichiballi, gustose conchiglie; i polpi, le triglie e le orate.

Su una bancarella il vasaio mostra i suoi crateri e le sue anfore in rosso e nero e tutti si affollano per acquistare quei pezzi pregiati.

Agricoltura

Artigianato

Allevamento

Pesca e caccia

PRODOTTI
....................................................................................................................................................................................................................................................................
131 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da testi storiografici. • Sistematizzare informazioni.
I Greci

Le divinità dell’Olimpo

1 Scrivi i nomi delle divinità e collegali alle loro descrizioni.

, padre degli dèi, ha barba e capelli bianchi. Regge in mano i fulmini che scaglia contro chi incorre nella sua ira.

, moglie di Zeus, ha una melagrana in mano, simbolo di fecondità. Protegge il matrimonio e il parto.

è la dea dell’amore e della bellezza. Secondo il mito, era nata dalla spuma del mare.

è il dio del Sole, delle arti e della scienza. Suona la cetra.

è la dea della conoscenza e della sapienza, simboleggiata dalla civetta.

, dea

della caccia, ha sulle spalle una faretra che contiene archi e frecce.

è il dio del mare. Stringe in mano un tridente con cui domina i venti marini e le acque del mondo.

Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da fonti iconografiche.
132 I Greci

L’oracolo di Delfi

1 Completa con le seguenti parole.

cella • contatto • risposte • importanza • sacerdotessa • inverno • sgabello • consultazioni • responsi • vapori • decisione • oracolo

Prima di prendere una importante, i Greci interrogavano le divinità.

Le alle loro domande venivano date per il tramite di sacerdoti e sacerdotesse che si chiamavano oracoli. Con questo termine si indicava anche il luogo in cui gli dèi venivano consultati. Il più famoso è l’ di Delfi, dove dal suo santuario il dio Apollo rispondeva attraverso una , chiamata Pizia. La cerimonia si svolgeva nella più interna del tempio; la Pizia, nascosta allo sguardo, stava seduta su un alto a tre piedi, il tripode. Avvolta da una nube di che uscivano da una fessura del terreno, la Pizia entrava in con il dio Apollo e forniva i alle domande poste.

All’inizio queste avvenivano una volta all’anno. Poi, quando l’oracolo accrebbe la sua , si tenevano anche una volta al mese, ma mai in , perché si credeva che in tale stagione Apollo lasciasse il santuario.

2 Osserva l’immagine: quale tra i due personaggi è la Pizia?

Descrivi il suo aspetto e racconta che cosa rappresenta questa scena.

Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti.
........................................................................................................................................................................... 133 I Greci

Gli sport nell’antica Grecia

1 Osserva le immagini e scrivi a quale gara fanno riferimento.

corsa dei carri • pugilato • corsa • salto in lungo • lancio del giavellotto

134 Obiettivo di apprendimento Leggere una fonte iconica.
I Greci

Il Discobolo di Mirone

1 Completa con le seguenti parole.

bronzo • scultore • atleta • marmo • cera • Sparta

La statua fu realizzata dallo ........................................................ Mirone nel 455 a.C. circa, probabilmente su commissione della città di Rappresenta un , il discobolo (cioè il lanciatore di disco), colto nel momento in cui sta per scagliare il disco: il suo corpo, dopo essersi rannicchiato per prendere lo slancio, sta per liberare tutta la tensione.

La scultura originale fu realizzata in bronzo usando la tecnica della ........................................................ persa: si realizzava un modello di creta sul quale era modellata della cera; questa poi era ricoperta a sua volta da un impasto di argilla in cui erano praticati dei fori.

Il modello veniva scaldato, la cera si scioglieva e usciva dai fori; al suo posto si versava il fuso.

Quando il metallo si raffreddava, l’argilla veniva rotta e si otteneva una scultura di bronzo vuota al suo interno.

Del Discobolo oggi sono rimaste solo le copie realizzate in da scultori romani, costretti ad aggiungere un tronco d’appoggio per consentirgli di restare in equilibrio, poiché il marmo è un materiale più pesante del bronzo.

2 Osserva l’immagine e rispondi.

• Quale disciplina sportiva rappresenta?

• Quali sono, secondo te, le caratteristiche dell’arte greca che vedi espresse in questa scultura?

L’armonia delle forme.

L’immobilità.

L’imperfezione dei particolari.

L’idea di movimento.

135 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti.
I Greci

I Greci e i Persiani

1 Completa con le seguenti parole.

satrapo • Strada • Impero • messaggeri • province • tributi • mercanti • religione

Per governare il vasto che aveva creato, re Dario I lo divise in venti , ciascuna delle quali governata da un ...........................................................

Ai popoli vinti fu concesso di praticare la propria , ma erano costretti a versare sotto forma di bestiame o di prodotti agricoli.

Dario fece costruire la Reale, lunga più di 2600 chilometri. Percorrendola, e .............................................................. potevano raggiungere rapidamente le loro destinazioni.

2 Colora di giallo i riquadri che si riferiscono ai Greci e di rosso quelli che descrivono i Persiani.

Erano organizzati in città-stato. Crearono un vasto Impero. Il loro governo era democratico.

Erano governati da un re. Avevano un grande esercito. Erano abili navigatori.

3 Collega le date ai fatti corrispondenti.

Inizio delle guerre persiane.

Sconfitta definitiva dei Persiani.

Rivolta delle colonie greche dell’Asia Minore.

499 a.C. 490 a.C.
136 Obiettivo di apprendimento Riutilizzare conoscenze.
479 a.C.
I Persiani

La battaglia delle Termopili

1 Leggi il testo con attenzione.

Lo scontro tra Greci e Persiani era inevitabile, perché i due popoli miravano entrambi ad allargare sempre di più i confini dei propri territori. Dopo la prima sconfitta, nel 490 a.C. a Maratona, i Persiani non rinunciarono alla conquista della Grecia; così il re Serse, nel 480 a.C., arrivò in Tessaglia con l’intento di oltrepassare il passo delle Termopili e raggiungere le più importanti poleis. Le Termopili erano uno stretto passaggio costiero, importante per i Greci perché costituiva una sorta di protezione “naturale” del loro territorio. Inoltre era l’unica via attraverso la quale i Persiani potevano arrivare in Grecia. Qui si era accampato un piccolo esercito comandato dal generale spartano Leonida. Leonida, con i suoi soldati, aveva il compito di difendere il passo e in un primo momento ci riuscì, ma fu tradito da un abitante del luogo.

2 Leggi il testo dello storico Erodoto.

Mentre il re Serse non sapeva che cosa decidere, venne da lui Efialte, il quale, convinto di ricevere una grande ricompensa, gli segnalò il sentiero che attraverso le montagne portava alle Termopili.

Così provocò la rovina dei Greci.

3 Ora rispondi.

• Perché i Greci e i Persiani si scontrarono?

• Secondo Erodoto, chi indicò al re Serse come raggiungere il passo?

• Perché lo fece?

• Perché per i Greci era importante difendere il passo delle Termopili?

Il vaso raffigura un soldato persiano e un soldato greco in battaglia.

4 Sulla linea del tempo, segna l’inizio e la fine delle guerre persiane. Poi colora l’intero periodo e rispondi.

• Quanto durarono le guerre persiane?

500 a.C. 490 a.C. 480 a.C. 470 a.C. 460 a.C. 450 a.C.
137 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da testi storiografici. • Stabilire durate e periodi.
I Persiani

Alessandro Magno

1 Leggi il testo con attenzione. Poi rispondi.

Una volta a Filippo, re di Macedonia, fu mandato in dono un cavallo di nome Bucefalo, straordinario per bellezza, ma ribelle per carattere. Quando Filippo e gli altri nobili tentavano di cavalcarlo, venivano gettati a terra. Allora Alessandro, il giovane figlio del re, si avvicinò al cavallo e osservò attentamente i suoi movimenti. Poi, trascinando l’animale verso di sé con le briglie, lo fece voltare verso il Sole, perché aveva capito che il cavallo era spaventato dalla sua ombra. In seguito salì sul dorso di Bucefalo e, tenendo le briglie morbide, dolcemente iniziò a domarlo. Quando capì che l’animale era abbastanza tranquillo allentò le briglie e spronò lo straordinario animale a una corsa sfrenata.

Il padre Filippo e gli altri nobili, vedendo il coraggio di Alessandro e temendo per la sua vita, aspettavano il suo ritorno con grande preoccupazione, ma quando lo videro tornare sul cavallo ormai domato, lo salutarono con applausi. Allora Filippo piangendo di gioia esclamò: – Chiedi agli dèi un regno degno della tua grandezza, perché la Macedonia è troppo piccola.

Plutarco, Vite Parallele

• Perché Alessandro volta il cavallo verso il Sole?

• Quando Alessandro decide di spronare il cavallo a correre?

• Perché il padre era preoccupato?

• Perché il padre crede che Alessandro meriti un regno più grande della Macedonia?

• Come definiresti il comportamento di Alessandro Magno con il cavallo? Sottolinea gli aggettivi.

Coraggioso Riflessivo Prudente Timoroso Aggressivo

2 Completa la carta d’identità di Alessandro.

Nome: Detto:

Figlio di:

Paese di origine:

Professione:

Carattere:

..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
138 Obiettivo di apprendimento Tematizzare informazioni.
I Macedoni

Persiani contro Macedoni

Erano governati dal re, sostenuto da un’assemblea di uomini, detta “i compagni del re”.

Usarono l’aramaico come lingua comune per amministrare lo Stato.

La loro prima capitale fu Pella.

Realizzarono le strade regie per collegare le province del loro vasto territorio.

Inizialmente si stabilirono nel Golfo Persico e nel corso della loro storia realizzarono un vasto Impero.

Allevavano cavalli.

Introdussero la tecnica della falange: il battaglione era formato da 16 file di soldati muniti di lunghe lance, protetto ai fianchi da soldati a cavallo.

Una delle loro capitali fu Persepoli, residenza reale a partire da re Dario I.

Organizzarono il proprio territorio in venti province, dette satrapie, rette da satrapi, governatori locali.

Alessandro Magno fu il più famoso dei loro re. Professavano lo zoroastrismo e ritenevano il dio Ahura Mazda il creatore del mondo.

Vivevano in una regione della penisola greca e da lì si espansero creando un Impero che arrivò fino all’India.

Persepoli.

1 Indica con una X a quale civiltà si riferiscono le informazioni.
139 Obiettivo di apprendimento Effettuare comparazioni. • Selezionare informazioni.
Le rovine di Pella.
I Macedoni

La civiltà greca

1 Leggi il testo con attenzione. Poi completa la linea del tempo scrivendo il nome dei periodi.

Dal 1200 a.C., con l’arrivo dei Dori, la Grecia è sconvolta da guerre e carestie: questo periodo di crisi e regressione è detto Medioevo Ellenico.

Dall’800 a.C. inizia il periodo detto Età Arcaica e nascono le poleis, tra cui Atene e Sparta. A causa del forte sviluppo, il territorio non è più sufficiente per sfamare la popolazione e vengono fondate le colonie lungo le coste del Mar Mediterraneo.

Dal 480 a.C. incomincia l’Età classica: è il periodo di massimo splendore della civiltà greca e la sua cultura viene riconosciuta e ammirata in tutto il mondo antico. Le poleis greche sconfiggono i Persiani dopo lunghe e sanguinose battaglie, ma poi iniziano un periodo di lotte fra loro che le indebolisce.

Nel 338 a.C. i Macedoni conquistano la Grecia, che diventa parte dell’Impero macedone, un territorio immenso che il loro re Alessandro Magno estende fino all’India.

Nel 323 a.C. muore Alessandro Magno e inizia il periodo, detto Età Ellenistica, in cui la cultura greca si fonde con quella orientale. L’Impero viene suddiviso in tanti piccoli regni e perde la sua forza; nel 31 a.C. diventa parte dell’Impero romano.

2 Quale periodo è stato più breve e quale più lungo?

3 Collega ogni periodo alla sua caratteristica principale.

Medioevo Ellenico

Età classica

Età arcaica

Età ellenistica

Periodo di massimo splendore.

Periodo di crisi.

Periodo in cui la cultura greca si fonde con quella orientale.

Periodo in cui nascono le poleis.

1200 a. C.1100 a. C.1000 a. C.900 a. C.800 a. C.700 a. C. 500 a. C.400 a. C.300 a. C. 600 a. C. 200 a. C.100 a. C.
140 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni di successione, durata e periodizzazione.
Nascita
di Cristo
La civiltà greca

1 Inserisci nei cerchiolini sulla carta i numeri corrispondenti ai seguenti popoli italici.

Sardi 1 Lucani 3 Latini 5 Terramaricoli 7

Veneti 2 Piceni 4 6 Camuni Villanoviani 8 Liguri 9 Sanniti

Bruzi 10 11

2 Rispondi.

• Quale popolo si stabilì sulle coste del Mar Ligure?

• Quali popoli abitavano lungo le coste del Mar Adriatico?

• E quali lungo le coste del Mar Ionio?

• Quali popoli si stabilirono lontano dalle coste?

• Quali popoli abitavano in Sicilia?

...................................................................................................................................................................................
141 Obiettivo di apprendimento Leggere carte geostoriche. I
I popoli italici
popoli italici

Le attività degli Etruschi

1 Scrivi nei cerchiolini il numero corrispondente all’attività economica descritta.

1

Il territorio dell’Etruria era molto fertile. I campi, bonificati e irrigati tramite canali, erano suddivisi in grandi proprietà, lavorate da contadini pagati con una parte del raccolto.

2

Gli artigiani erano abilissimi e i loro raffinati prodotti furono molto apprezzati. Inventarono anche una tecnica particolare che rendeva lucida e nera l’argilla facendola sembrare metallo.

3

Per favorire il commercio via terra gli Etruschi realizzarono una fitta rete di strade. Molto sviluppato fu il commercio via mare. Gli Etruschi avevano intensi scambi commerciali con le popolazioni del Mediterraneo.

4

L’Etruria era ricca di risorse minerarie. Nelle miniere e nelle cave furono usati gli schiavi perché il lavoro era molto faticoso.

Estrazione di minerali come rame, piombo, argento, zinco, mercurio, stagno, ferro e rocce come marmo, tufo, alabastro, travertino.

Per i loro commerci inizialmente usarono il baratto, poi le monete coniate nella città etrusca di Populonia.

Produzione di buccheri, gioielli, armi, attrezzi da lavoro (zappe, falci...), candelabri, specchi, tessuti.

Coltivazione di cereali (farro, orzo, grano…), legumi (ceci, lenticchie, fave...), vino e olio.

142 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni tra informazioni ricavate da testi storiografici.
Gli Etruschi

L’organizzazione etrusca

1 Leggi il testo con attenzione.

Gli Etruschi vivevano in città-stato indipendenti come le poleis greche che, per motivi religiosi o militari, si riunivano in confederazioni, come la Lega delle Dodecapoli. Ogni città era governata da un re-sacerdote chiamato lucumone, che veniva scelto tra i proprietari terrieri da un’assemblea di nobili

Aveva moltopotere perché era il capo dell’esercito, della religione, dello stato e amministrava la giustizia. In seguito, questi re-sacerdoti furono sostituiti da un gruppo ristretto di uomini scelti tra i nobili della città, detti magistrati

Questa forma di governo è detta oligarchia. Oltre ai nobili, che erano al vertice della società, c’erano i commercianti, gli artigiani, gli allevatori, i contadini e, infine, gli schiavi.

2 Trova nello schema le cinque parole che si riferiscono alla società etrusca.

3 Completa con le seguenti parole.

Proprietari di terre e di attività commerciali.

schiavi • aristocratici • lavoratori

Lavorano nelle miniere.

Contadini, artigiani e piccoli mercanti.

NOBILIBRSOA SCHISTFAVIL RESACERDOTE POVIRSORICL MOLIGARCHIA CITTASTATOR VERTSTOSIME MALUCUMONEI 143 Obiettivo di apprendimento Usare il lessico specifico.
Gli Etruschi

La religione etrusca

1 Leggi il testo con attenzione. Poi collega i libri ai loro argomenti.

Molti libri etruschi che trattavano la religione e i rituali di questo popolo sono andati perduti. Oggi ne conosciamo solo tre.

I Libri Aruspicini trattavano l’interpretazione dei segni divini attraverso lo studio delle viscere animali.

Nei Libri Fulgurales si affrontava lo studio dei fulmini.

Per gli Etruschi il fulmine era un segno divino importante perché era scagliato dal cielo da Tinia, il dio più temuto. Tinia disponeva di tre fulmini: il primo era un avvertimento; il secondo un segno di minaccia; il terzo indicava la distruzione.

Infine c’erano i Libri Rituales, che contenevano l’elenco dei riti religiosi da seguire nelle diverse occasioni, come quello della fondazione di una nuova città.

Nei Libri Rituales erano compresi i Libri Acherontici, dove era descritto il mondo dell’oltretomba, e i Libri Fatales, sulla durata della vita dell’uomo, della donna e degli Stati.

Libri Aruspicini

Libri Aruspicini

Libri Aruspicini Libri Fulgurales

Libri Aruspicini Libri Rituales

Libri Aruspicini Libri Acherontici

Libri Aruspicini Libri Fatales

Vita degli uomini e delle donne.

Mondo dell’oltretomba.

Studio delle viscere degli animali.

Elenco dei riti religiosi. Studio dei fulmini.

144 Obiettivo di apprendimento Trarre informazioni da fonti scritte indirette.
Divinità etrusche.
Gli Etruschi

La Tomba dei Rilievi

1 Leggi il testo e la descrizione di alcuni oggetti rinvenuti nella Tomba dei Rilievi.

La Tomba dei Rilievi, scoperta a Cerveteri, è uno dei reperti più importanti relativi alla civiltà etrusca. Si chiama così perché le pareti sono decorate da rilievi di stucco colorato.

Su un lato della nicchia centrale 1 ci sono un busto maschile, una brocca, una coppa e un forziere.

Sull’altro lato della nicchia 2 si trovano un busto femminile, delle collane, un ventaglio e un bastone.

In alto, lungo tutte le pareti 3 , sono raffigurati scudi, corazze, schinieri, elmi, lance e spade.

2 Completa la tabella inserendo gli oggetti citati nei testi.

Sui pilastri 4 sono rappresentati alcuni utensili da cucina, una brocca per il vino, strumenti per lavorare i campi, corde, tenaglie e una tavola da gioco con il sacchetto per conservare i dadi e le rispettive pedine.

Nelle pareti 5 sono scavate tredici nicchie per le sepolture. Sulla loro base 6 sono scolpiti dei cuscini e dipinte delle coperte, come se fossero letti veri.

OGGETTI PER LA VITA QUOTIDIANA ARMI
....................................................................................................... ......................................................... ......................................................... ........................................................................ 1 4 4 6 5 2 3 145 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni tra informazioni ricavate da testi storiografici e da fonti materiali.
GIOELLI STRUMENTI DI LAVORO
Gli Etruschi

Roma: le origini e la Monarchia

1 Completa con le seguenti parole.

Tarquinio il Superbo • re • sommo sacerdote • sette • monarchico • colli • Repubblica • etrusca • Monarchia

Roma nacque dall’unione di villaggi situati su sette

Inizialmente fu una città con un governo

Il rimaneva in carica tutta la vita e aveva poteri molto ampi: era

il capo dell’esercito, amministrava le ricchezze della città, emanava le leggi proposte dal Senato ed era anche il cioè il capo dei sacerdoti. Secondo la tradizione, i re di Roma furono ................................................

I primi erano di origine latina e sabina, mentre gli ultimi tre erano di origine

L’ultimo re, fu considerato un tiranno e cacciato da Roma nel 509 a.C.

Questa data segna la fine della e l’inizio della

2 Osserva la carta, rileggi il testo e indica con una X.

• L’isola Tiberina era importante perché: era un’isola forti cata.

permetteva di attraversare il Tevere da una sponda all’altra. ospitava molte locande dove i mercanti potevano riposare.

• I re di Roma furono: soltanto Latini. Latini, Sabini, Etruschi. soltanto Etruschi.

• La prima forma di governo della città di Roma fu: la Repubblica. la Monarchia. l’Impero.

• Per Monarchia si intende:

il governo di una famiglia. il governo di una sola persona. il governo di un gruppo di persone.

146 Obiettivo di apprendimento Utilizzare conoscenze.
I Romani

Menenio Agrippa

1 Leggi il testo con attenzione. Poi rispondi.

Nel 494 a.C. i plebei si ritirarono sul colle Aventino, stanchi di lavorare per i patrizi, che diventavano sempre più ricchi a loro discapito.

Inizialmente i patrizi non diedero molta importanza al fatto, ma si resero conto ben presto che senza i plebei la vita era impossibile: non c’era più chi coltivava la terra, chi cucinava il pane, chi vendeva i generi di prima necessità.

Fu deciso di inviare il console Menenio Agrippa, un uomo giusto e molto amato, con il compito di persuadere i plebei a ritornare in città.

Giunto sul colle, Menenio Agrippa raccontò questo “apologo”, cioè una favola istruttiva.

“Una volta le braccia, le gambe, la bocca e i denti decisero di non lavorare più per lo stomaco, che si nutriva e restava in ozio. Lo stomaco così restò vuoto ma, dopo alcuni giorni, le gambe e le braccia si accorsero di non potersi muovere, perché erano diventate deboli. Allora capirono che anche lo stomaco lavorava e dava loro forza restituendo, sotto forma di sangue, il cibo che essi gli avevano procurato”.

I plebei capirono il paragone e tornarono a Roma.

• Perché i plebei si ritirarono sul colle Aventino?

• Quali problemi creò la secessione dei plebei nella vita della città?

• Chi era Menenio Agrippa?

• Quale compito gli fu dato?

• Che cos’è un apologo?

• Secondo te, chi sono “le gambe, le braccia, la bocca e i denti”?

• E chi simboleggia “lo stomaco”?

• Qual è la morale della favola raccontata da Menenio Agrippa?

Il colle Aventino, a Roma.

.......................................................................................................................................................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
147 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da testi storiografici.
I Romani

Divinità romane

1 Collega le divinità romane alle corrispondenti greche.

Poi completa le definizioni mancanti.

NETTUNO

Dio del mare e degli esseri che lo abitano.

GIOVE

Re e padre degli dèi. Dio del cielo e dei fulmini.

MINERVA

Dea della saggezza.

VENERE

DIANA

Dea della caccia e della natura.

2 Completa la tabella.

GIUNONE

Zeus

Afrodite

Artemide

Era

Atena

Poseidone

PROTEGGEVANO

Penati

Lari

.......................................................................................................................................
DIVINITÀ
148 Obiettivo di apprendimento Riutilizzare conoscenze.
I Romani

Ville di campagna

1 Leggi il testo con attenzione. Poi completa i riquadri con le parole adatte.

Con l’obbligo del servizio militare, molti piccoli proprietari avevano venduto i loro terreni ai più ricchi, che così si trovarono con vasti appezzamenti, detti latifondi, destinati alle attività agricole.

Ogni latifondo aveva una grande fattoria, detta “villa rustica”, dove oltre ai proprietari viveva un numero consistente di schiavi che lavorava nei campi.

La villa era divisa in tre settori.

La Pars Dominica era la zona residenziale, destinata al dominus, il proprietario, e alla sua famiglia.

Vi era poi la Pars Rustica, che era la zona destinata alla servitù. Qui si trovavano le stanze da letto ma anche l’ergastulum, una specie di prigione per gli schiavi che erano stati puniti per qualche mancanza.

Infine c’era la Pars Fructuaria, che era destinata alla lavorazione dei prodotti, dove si trovavano anche i magazzini.

149 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da testi
conoscenze.
storiografici. • Riutilizzare
I Romani

La scuola

1 Leggi il testo con attenzione. Poi completa la tabella.

Dai sette ai dodici anni i bambini andavano a scuola. Le lezioni duravano un anno e le vacanze coincidevano con le festività più importanti.

Ogni giorno i bambini si svegliavano molto presto perché le lezioni cominciavano all’alba.

Per tenere tutto l’occorrente per scrivere usavano una cassettina di forma cilindrica, la capsa, chiusa da un coperchio.

Il magister (maestro) li attendeva seduto sulla cathedra, una sedia con la spalliera. Per insegnare matematica usava i sassolini, i calculi, e l’abaco, un pallottoliere in cui venivano segnati i numeri. Per scrivere, gli scolari tenevano sulle ginocchia le tavolette spalmate di cera che incidevano con lo stilo, uno strumento d’osso o di metallo con un’estremità a punta per scrivere e con un’altra larga e piatta per cancellare.

Oltre alle tavolette, gli scolari usavano i rotoli di carta di papiro o le pergamene, su cui scrivevano con una cannuccia appuntita o una penna d’oca intinte nell’inchiostro.

I maestri punivano gli scolari più indisciplinati con colpi di bacchetta sulle mani o di frusta sulla schiena.

Le lezioni si interrompevano a mezzogiorno per il pranzo e riprendevano nel pomeriggio.

Durata

Materiale scolastico

Disciplina

SCUOLA AL TEMPO DEI ROMANI SCUOLA OGGI
....................................................................................................................... .......................................................................................................................
150 Obiettivo di apprendimento Effettuare comparazioni. I Romani

Donne coraggiose

1 Leggi il testo e colora di azzurro i fumetti contenenti le frasi che avrebbe potuto dire Hortensia.

Hortensia, vissuta a Roma nel I secolo a.C., è ricordata come una delle prime avvocate della Storia. In quel periodo alle donne era vietato parlare in pubblico e ciò che fece Hortensia fu qualcosa di davvero eccezionale.

Il padre era un famoso oratore e, grazie a lui, studiò per imparare a costruire i discorsi da usare nelle cause.

Alle donne romane più ricche era stata imposta una forte tassa per contribuire alle spese dell’esercito impegnato in guerra. Decisero di presentare la loro causa nel Foro Romano, dove si tenevano i comizi.

Hortensia venne scelta per parlare a nome delle 1400 donne romane, dal momento che nessun uomo aveva voluto rappresentarle.

Quando iniziò a parlare, tutti l’ascoltarono con molta attenzione.

Hortensia disse che era ingiusto chiedere soldi alle donne che avevano già perso i loro figli, mariti e padri e anche tutti i loro averi, proprio a causa delle guerre.

Concluse infine il suo discorso facendo notare che le guerre erano fatte dagli uomini e non era giusto che a pagarle fossero le donne.

Il discorso colpì molto i triumviri, che decisero di imporre la tassa solo alle 400 donne più ricche e di toglierla a tutte le altre. Per Hortensia fu davvero una grande vittoria.

Le guerre sono fatte da voi uomini e non è giusto che siano le donne a pagare!

Le tasse sono necessarie per sostenere le guerre e anche le donne devono pagarle.

Ho deciso di diventare avvocato per difendere i diritti delle donne.

Le donne dovrebbero restare a casa e non parlare in pubblico!

Cari signori, noi donne abbiamo perso mariti e figli per colpa della guerra e ora ci chiedete soldi!

Non vi preoccupate. Se nessuno vuole rappresentarci, lo farò io che ho studiato grazie a mio padre.

151 Obiettivo di apprendimento Selezionare informazioni. I Romani

Versi dall’antica Roma

1 Leggi il testo con attenzione. Poi ricostruisci la vita della poetessa romana Sulpicia. Indica con una X.

Sulpicia è l’unica poetessa romana di cui si siano conservati alcuni componimenti.

Visse nel I secolo a.C. e fece parte del circolo letterario dello zio Valerio Messalla Corvino.

2 Leggi questi versi di una poesia di Sulpicia.

• In quale secolo visse la poetessa romana Sulpicia?

Nel decimo secolo a.C.

Nel primo secolo d.C.

• A quale gruppo apparteneva la poetessa Sulpicia?

Al circolo letterario.

Al circolo degli scacchi.

• Secondo te, quali abilità possedeva Sulpicia per diventare poetessa?

Sapeva nuotare e tirare con l’arco.

Sapeva leggere e scrivere.

Io non vorrei affidare parola a tavolette sigillate, per il timore che qualcuno le legga prima del mio amore.

Di quali tavolette parla? Colora il riquadro che ti fornisce l’informazione necessaria.

Gli antichi Romani usavano tavolette di legno per la costruzione delle imbarcazioni. Lo scafo tondo delle barche era formato da tavolette legate insieme.

Gli antichi Romani usavano tavolette di legno, imbiancate con il gesso e ricoperte di cera, come materiale scrittorio. Venivano usate per prendere appunti o per i documenti.

Gli antichi Romani usavano tavolette di legno per realizzare le porte. Furono tra i primi a costruire porte interne per separare le camere da letto e a realizzare serrature di ferro con chiave.

152 Obiettivo di apprendimento Selezionare informazioni. I Romani
L’accampamento romano

1 Leggi il testo e osserva l’immagine.

L’accampamento romano aveva una forma quadrangolare. Per realizzarlo i Romani spianavano il terreno e in seguito scavavano un fossato tutto intorno. Poi alzavano una palizzata fatta di tronchi lungo i lati.

A ogni lato dell’accampamento c’era una via di uscita, da cui partivano due vie principali che si incrociavano tra loro in modo da dividere l’accampamento in quattro grandi rettangoli.

Le due vie principali erano dette cardo e decumano Nel punto di incontro si trovava il centro dell’accampamento, il forum, una piazza che aveva al centro un altare per i sacrifici e la tenda del comandante.

Le altre tende erano destinate alle truppe.

Con il tempo le tende vennero sostituite da costruzioni in muratura e le palizzate da mura fortificate. Nacquero, così, vere e proprie città.

2 Rispondi.

• Quale forma aveva l’accampamento romano?

• Da che cosa era circondato?

• Secondo te, perché?

• Come si chiamavano le due strade principali dell’accampamento?

• Che cos’era il forum?

• Dove erano alloggiati i soldati?

• A tuo avviso, questo accampamento era sicuro? Motiva la tua risposta.

....................................................................................................................................................................................................................................................................
153 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti. I Romani

Le guerre puniche

1 Collega le date agli eventi corrispondenti.

146 a.C.

216 a.C.

264 a.C.

202 a.C.

2 Scrivi al posto giusto i seguenti nomi.

Distruzione di Cartagine.

I Romani sono sconfitti a Canne.

I Cartaginesi sono sconfitti a Zama.

Inizio della Prima guerra punica.

Cartagine • Zama • Canne • Alpi

154 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni all’interno di un sistema di datazione. • Leggere carte geostoriche.
I Romani

Caio Giulio Cesare

1 Leggi il testo con attenzione.

Dopo la vittoria in Gallia, Cesare decise di tornare a Roma con i suoi soldati. Pompeo gli ordinò di tornare disarmato. Cesare non ubbidì e fu allora dichiarato nemico di Roma e si trovò di fronte a una difficile scelta: subire un processo e rischiare la condanna a morte oppure combattere per la vita.

Dopo aver parlato ai suoi legionari, disse: – Si vada dove i prodigi degli dèi e la malvagità dei nemici ci chiamano. Il dado è tratto.

Con queste parole, nel 49 a.C. varcò il fiume Rubicone, considerato un confine sacro perché si trovava su un solco scavato da Romolo e santificato come zona dove era vietata ogni forma di violenza. Superarlo costituiva una minaccia contro Roma e con il suo gesto Cesare fece capire che non si sarebbe fermato davanti a nulla.

Pompeo, venuto a sapere che Cesare insieme ai suoi legionari era entrato nel territorio romano e stava marciando verso Roma, fuggì dalla città.

Così, Giulio Cesare entrò vittorioso a Roma.

2 Rileggi il testo, poi riordina i fatti più importanti, numerando da 1 a 6.

Cesare varcò il ume Rubicone.

Pompeo chiese a Cesare di tornare disarmato.

Cesare fu dichiarato nemico di Roma.

Pompeo fuggì dalla città.

Cesare decise di tornare a Roma con i suoi soldati.

Giulio Cesare entrò vittorioso a Roma.

155 Obiettivo di apprendimento Ordinare eventi in successione.
I Romani

Ottaviano Augusto

1 Collega le descrizioni ai corrispondenti elementi dell’immagine che raffigura l’imperatore Ottaviano Augusto.

Il paludamentum era il mantello usato durante i combattimenti.

Il braccio destro e il dito indice teso indicano la richiesta di silenzio e di attenzione che veniva fatta ai soldati prima di combattere.

La lorica era la corazza imperiale, realizzata in pelle con inserti di metallo.

I rilievi sulla corazza indicano le sue conquiste militari.

Il dio Eros, figlio di Venere, seduto su un delfino, indica che Ottaviano apparteneva alla gens Iulia, la famiglia che discendeva dalla dea.

2 Riordina gli avvenimenti della vita di Ottaviano, numerando da 1 a 4.

La terza guerra civile si conclude con la vittoria di Ottaviano su Antonio. Nel testamento Ottaviano nomina suo successore Tiberio.

Ottaviano entra a far parte del secondo triumvirato con Marco Antonio e Marco Emilio Lepido.

Ottaviano diventa il primo imperatore di Roma.

156 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da fonti materiali. • Stabilire relazioni all’interno del sistema di datazione. L’Impero romano

Le regioni romane

1 Osserva le carte e completa la tabella con il nome delle corrispondenti regioni italiane attuali.

REGIONI INDIVIDUATE DA OTTAVIANO AUGUSTO

REGIO I: Latium et Campania

REGIO II: Apulia et Calabria

REGIO III: Lucania et Bruttium

REGIO IV: Samnium

REGIO V: Picenum

REGIO VI: Umbria

REGIO VII: Etruria

REGIO VIII: Aemilia

REGIO IX: Liguria

REGIO X: Venetia et Histria

REGIO XI: Transpadana

PROVINCIA: Sardinia et Corsica

PROVINCIA: Sicilia

2 Rispondi.

REGIONI ATTUALI

MareHadriatic um

• Hai individuato la regione in cui abiti?

Quale nome le aveva attribuito Ottaviano?

Mare Ty r rhenum Mare Ionium M a r e N o s Mare Ligusticum Milano (Mediolanum) Genova (Genua) Verona Aquileia Ravenna Arezzo (Arretium) Ancona Roma Benevento (Beneventum) Taranto (Tarentum) TRANSPADANA VENETIA ET HISTRIA AEMI LIA LIGURIA ETRURIA UMBRIA PICENU M SAM NIU M LATI UM ET CAM PANIA APULIA ET CALAB RIA LUCANIA ET BRUTTI UM Torino (Augusta Taurinorum) SARDINIA ET CORSICA SICILIA
.....................................................................
157 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti. L’Impero romano

ANCIENT ROME

This

In this picture we can see Octavius, the first Roman emperor.

This is the statue of Minerva, one of the many Roman goddesses and gods.

2 4
This is the statue of Romulus and Remus, founders of Rome. They are twins. is Julius Caesar, a famous Roman general and politician.
1 3
CLIL 158

FREE TIME IN ANCIENT ROME

1 Read and tick true ( T ) or false (F).

THE ROMANS LIKE TO WATCH GAMES IN THE STADIUM OR PLAYS AT THE THEATRE. GLADIATOR GAMES ARE A FAMOUS ATTRACTION. THE GLADIATORS ARE SLAVES OR PRISONERS.

THE ROMANS ALSO LIKE TO GO TO THE THEATRE. THERE ARE ACTORS BUT NO ACTRESSES THERE. THE ACTORS WEAR MASKS.

The Romans like games and theatres. T F

The gladiators are prisoners or slaves. T F

There are actresses in the theatres. T F

Actors don’t wear masks. T F

159

L’anfiteatro

1 Leggi il testo con attenzione.

Nella Roma imperiale, un edificio molto im portante era l’anfiteatro. Qui si svolgevano spettacoli di diverso tipo: caccia alle belve feroci, combattimenti tra gladiatori, batta glie navali.

La struttura aveva forma ellittica e questo edificio era composto da varie parti. L’anfiteatro di epoca romana più grande del mondo è l’anfiteatro Flavio di Roma, chia mato anche Colosseo.

2 Osserva l’immagine, poi trova in ogni gruppo di affermazioni la parola scorretta. Scrivi quella giusta nel riquadro.

3 La parola gladiatore deriva da gladio, un oggetto che veniva usato durante il combattimento. Sai che cos’è? Circondalo nell’immagine.

Anfiteatro

Era l’edificio in cui si svolgevano spettacoli

Aveva una struttura a forma quadrata Era composto da varie parti

Gli spettacoli erano di diverso tipo Caccia alle belve feroci. Battaglie navali

Combattimento tra pescatori

L’Impero romano Obiettivo di apprendimento Ricavare e rielaborare informazioni. 160

Le strade di Roma imperiale

1 Leggi i due testi di Giovenale, uno scrittore dell’epoca imperiale, con attenzione. Poi indica con una X.

Le strade di Roma

Durante il giorno, quando il ricco va a svolgere i suoi doveri, la folla gli cede il passo e la lettiga, trasportata dagli schiavi, passa veloce. Intanto al suo interno il ricco legge, scrive o dorme perché la lettiga con le tende chiuse protegge dalla confusione.

Invece, io sono circondato dalla folla: chi mi spinge, chi mi dà una gomitata, un altro mi colpisce con la sbarra della lettiga e un altro con un’anfora. I miei piedi sono piantati nel fango della strada e un soldato mi calpesta un piede, piantandovi un chiodo della suola dei suoi calzari.

Anche di notte le strade romane sono pericolose.

Dalle finestre delle case cadono vasi di terracotta che ti colpiscono alla testa. Sono così grandi che quando cadono spezzano il selciato delle strade.

Se hai deciso di uscire fuori a cena, ricordati di fare testamento, perché in ogni finestra è in agguato la morte. Allora prega perché chi è alla finestra ti versi addosso solo il contenuto dei suoi vasi da notte.

• Come ti sembrano le strade romane descritte da Giovenale?

Sicure e tranquille.

Caotiche e insicure.

• Quali informazioni storiche ti fornisce il primo testo?

I più ricchi hanno schiavi e usano la lettiga per spostarsi.

I più ricchi indossano abiti costosi fatti con tessuti di seta.

• Perché le strade romane sono insicure anche di notte?

Perché sono infestate dai ladri.

Perché i Romani sono soliti gettare oggetti dalle nestre.

• Quali informazioni storiche ti fornisce il secondo brano?

Non avendo i servizi igienici negli appartamenti, i Romani usano vasi da notte.

Ogni appartamento ha uno o più servizi igienici.

da fonti dirette.

161 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni
L’Impero romano

Il commercio durante l’Impero

1 Leggi il testo con attenzione.

In epoca imperiale, il trasporto delle merci avveniva prevalentemente via mare e il porto più grande dell’Impero si trovava a Ostia, sulla foce del Tevere. Le navi che vi attraccavano erano specializzate nel trasporto di merci diverse.

C’erano le navi lapidariae, le navi frumentariae, le navi vinariae e le navi bestiariae.

2 Osserva la carta e la legenda, poi rispondi.

• Quali prodotti trasportavano le varie navi? Da dove provenivano?

LEGENDA

Prodotti e provenienza

Pietre per costruzione:

Grecia, Turchia, Egitto, Algeria

Frumento:

Africa settentrionale, Sicilia

Vino:

Grecia, Spagna, Sicilia, Animali:

Africa settentrionale

Navi bestiariae: trasportavano provenienti da Navi frumentariae: trasportavano provenienti da Navi lapidariae: trasportavano provenienti da Navi vinariae: trasportavano

provenienti da

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162
L’Impero romano Obiettivo di apprendimento Leggere carte geostoriche.

1 Completa.

Il Cristianesimo

Erano monoteisti.

I Cristiani

Non intendevano arruolarsi nell΄

Erano contrari alla

I Romani

Erano

Praticavano la guerra. Ammettevano la schiavitù.

2 Completa con le seguenti parole. Attenzione, ci sono alcune parole in più. Editto di Diocleziano • persecuzioni • centurie • catacombe • legioni • Editto di Milano

• I Cristiani si rifiutavano di adorare gli dèi e l’imperatore, quindi i Romani diedero inizio alle

• Per praticare la loro religione, i Cristiani si rifugiarono nelle ................................................................................

• Le persecuzioni continuarono fino al 313 d.C., quando fu emesso l’

163
L’Impero romano Obiettivo di apprendimento Usare le proprie conoscenze.

Il Cristianesimo si diffonde

1 Leggi i testi che parlano della città di Aquileia. Poi, per ogni immagine, scrivi 2 il numero che corrisponde alla sua descrizione.

1. Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia, fu fondata dai Romani nel 181 a.C. e divenne un centro molto importante e la capitale della regione augustea X.

Da Aquileia partiva la Via Postumia, importante via consolare; qui, nel II secolo a.C., fu costruito un grande porto fluviale sul fiume Natissa con moli, magazzini e strade che lo collegavano con la città.

2. Ad Aquileia il Cristianesimo fu predicato dall’apostolo San Marco. Durante le persecuzioni ci furono molti martiri, i primi dei quali furono Ermagora e Fortunato.

3. Con la fine delle persecuzioni, fu edificato un centro per il culto composto da tre grandi sale con splendidi mosaici che rappresentavano simboli ed episodi religiosi. Tra i tanti c’è la lotta tra il gallo, simbolo di Cristo perché indica la prima luce del giorno, e la tartaruga, il cui nome greco significa “abitatore delle tenebre”, che perciò simboleggia il Maligno. I mosaici raffigurano anche diversi episodi biblici.

Il centro per il culto fu distrutto più volte, anche a causa delle invasioni barbariche, come quelle degli Unni guidati da Attila, che devastarono l’intera città.

4. Nel luogo dove sorgeva questo primo centro di culto fu edificata l’attuale basilica, che conserva l’antico pavimento a mosaico

164
Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da una pluralità di fonti. L’Impero romano

I popoli germanici

1 Leggi il testo con attenzione. Poi rispondi.

I Greci chiamavano “Barbari” tutti coloro che non parlavano greco, a causa del balbettìo duro e aspro che a loro sembrava emettessero. Il termine veniva usato in modo dispregiativo per indicare una civiltà di cultura inferiore.

Il termine fu poi adottato dai Romani per designare tutti coloro che non erano né Greci né Romani. Per i Romani erano “Barbari” soprattutto i popoli di origine germanica che premevano ai confini dell’impero. Come i Greci prima, anche i Romani usavano il termine in senso dispregiativo, perché ritenevano che quei popoli avessero un modo di vivere non all’altezza di una società civile.

La parola “barbaro” è così giunta fino a noi e continua a essere sinonimo di “incivile”. In realtà, i popoli germanici disprezzati dai Romani hanno contribuito anch’essi allo sviluppo della civiltà europea. Per esempio, i Romani usavano come abbigliamento principale la tunica, un indumento scomodissimo che impacciava i movimenti. I Barbari, invece, sotto una corta veste indossavano le brache, una specie di pantaloni che avvolgevano le gambe. Furono proprio i pantaloni, molto più pratici della tunica, ad affermarsi nei secoli successivi.

• Qual è l’origine del termine “barbaro”?

• Con quale significato si usa ancora oggi il termine “barbaro”?

• Quale indumento fu introdotto dai Barbari?

165 Obiettivo di apprendimento Ricavare informazioni da un testo storiografico. L’Impero romano

LEGENDA

Cause militari

Cause politiche

Cause economiche

Cause sociali

La crisi dell’Impero

Aumento delle tasse per cittadini e contadini.

Conflitti con i popoli ai confini dell’Impero.

Impero troppo esteso.

Aumento delle spese militari.

Con la fine delle guerre di conquista, diminuizione degli schiavi e dei bottini di guerra.

Aumento della povertà.

Diffusione di carestie ed epidemie.

Crisi dei commerci.

Invasioni barbariche.

Utilizzo di soldati mercenari, non fedeli a Roma.

1 Colora le cause della crisi dell’Impero romano seguendo la legenda.
166 Obiettivo di apprendimento Stabilire relazioni causa-effetto.
L’Impero romano

Gli Unni

1 Leggi il testo con attenzione.

Il popolo degli Unni era originario dell’Asia ma, essendo nomade e dedito alle razzie, si spostava alla ricerca di villaggi e paesi da saccheggiare.

Gli Unni erano allevatori di cavalli e cacciatori e, non praticando l’agricoltura, non avevano abitazioni stabili. Vivevano su grandi carri con le loro famiglie e a cavallo, andando alla ricerca di pascoli e di acqua.

Indossavano pelli di animali e tuniche di stoffa e si nutrivano di radici e di carne. Erano suddivisi in gruppi con propri capi guerrieri. Erano guerrieri temibili e nel V secolo costituirono un regno nell’Europa orientale.

Da qui Attila, diventato unico re degli Unni nel 445 d.C., iniziò a devastare i territori delle province dell’Impero romano, tanto da essere soprannominato “Flagello di Dio”.

Nel 452 d.C. Attila decise di scendere in Italia per saccheggiare Roma, ma, a Mantova, il Papa Leone lo convinse a ritirarsi.

2 Chi può aver pronunciato queste frasi? Collega i fumetti all’immagine corrispondente.

Che popolo incivile!

Bisogna allontanarli dai confini dell’Impero!

Possiamo conquistare il loro Impero.

Se il loro re arriva a Roma, siamo spacciati!

Siamo pronti a saccheggiare Roma!

Non sarà scomodo indossare quella tunica?

Cittadino romano.
167
Attila.
L’Impero romano Obiettivo di apprendimento Riutilizzare conoscenze.

Cruciverba delle civiltà

1 La loro civiltà si sviluppò nell’Etruria.

2 Durante il loro dominio ci furono guerre e arretratezza.

3 Formarono un grande Impero che comprendeva la Grecia e arrivava fino al fiume Indo.

4 Inventarono la democrazia.

5 Ebbero tre forme di governo diverse: la Monarchia, la Repubblica e l’Impero.

6 Erano di origine indoeuropea e si stabilirono nel Lazio.

7 La capitale del loro Impero fu Persepoli.

1 2 3 4 5 6 7
1 Risolvi il cruciverba. 2 Quale di queste civiltà ti ha particolarmente affascinato? Perché?
4 168
3 Quale, invece, ti è sembrata più complicata da studiare? Perché?
Per divertirsi Obiettivo di apprendimento Riutilizzare conoscenze.

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Coordinamento redazionale: Valentina Dell’Aprovitola

Redazione: Cecilia Barletta, Giulia De Giorgi

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: Ilaria Raboni

Illustrazioni: Studio Balbo-Gozzelino

Cartografia: Studio Balbo-Gozzelino, Archivio Cetem

Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi

Illustrazione di copertina: Silvia Colombo

Ricerca iconografica: Paola Rainaldi

Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Cetem

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Ambiente di apprendimento interattivo per la verifica delle competenze disciplinari.

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