Decameron

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Letture Graduate

Giovani

G I O VA N N I B O C C A C C I O

Livello 1

DECAMERON

Una collana di classici e storie originali per lettori che apprendono la lingua italiana.

Giovanni Boccaccio

N OVELLE SCELTE

Decameron

Temi Società

Vita quotidiana

Livello 1

Elementare

A1

Livello 2

Pre-Intermedio

A2

Livello 3

Intermedio

B1

Classico NI VA e IO elt I G sc l. L e -3 .r. E E ell 16 I s AT ov 20 EL DU - N 365 RA N G O 88 E ER 78UR M 9 TT CA BN LE DE IS

Con CD audio

www.eligradedreaders.com

ILS A 1

In questo libro trovi: - dossier di civiltà italiana; - glossario delle parole più difficili; - attività linguistiche di comprensione del testo; - attività CILS; - test finale.

GIOVANNI BOCCACCIO DECAMERON NOVELLE SCELTE Letture Graduate ELI Giovani

Frate Cipolla e la penna dell’Arcangelo Gabriele, Calandrino e l’elitropia, Chichibio e la gru: tre divertenti novelle per conoscere un grande classico della letteratura italiana. Frate Cipolla è un frate poco onesto che fa credere alla gente di avere una penna dell’Arcangelo Gabriele. Calandrino è un pittore un po’ sciocco che cerca una pietra magica che fa diventare invisibili. Chichibio è un cuoco innamorato con la risposta pronta: tre storie per ridere e conoscere meglio la natura umana.

Livello 1

Novelle scelte

ILS A1

Letture Graduate

Giovani


Letture Graduate

G i o v a n i A1

La collana Letture Graduate ELI è una proposta completa di libri per lettori di diverse età e comprende accattivanti storie contemporanee accanto a classici senza tempo. La collana è divisa in: Letture Graduate ELI Bambini, Letture Graduate ELI Giovani, Letture Graduate ELI Giovani Adulti. I libri sono ricchi di attività, sono attentamente editati e illustrati in modo da aiutare a cogliere l’essenza dei personaggi e delle storie. I libri hanno una sezione finale di approfondimenti sul periodo storico e sulla civiltà, oltre a informazioni sull’autore.


La certificazione FSC garantisce che la carta usata per questo libro proviene da foreste certificate, per promuovere l’uso responsabile delle foreste a livello mondiale.

Per questa collana sono stati piantati 5000 alberi


GIOVANNI BOCCACCIO

DECAMERON N OVELLE SCELTE

A D AT TA M E N T O E AT T I V I T À D I G I O R G I O M A S S E I E R O S A N N A S E R A F I N I I LLUSTRAZ ION I DI LUCIA SFORZA

Letture Graduate

Giovani


Giovanni Boccaccio Decameron Novelle scelte Adattamento e attività di Giorgio Massei e Rosanna Serafini Illustrazioni di Lucia Sforza Letture Graduate ELI Curatori della collana Paola Accattoli, Grazia Ancillani, Daniele Garbuglia (Art Director) Progetto grafico Sergio Elisei Impaginazione Airone Comunicazione, Marcello Muzi Direttore di produzione Francesco Capitano Foto Shutterstock, Archivio ELI © 2015 s.r.l. P.O. Box 6 62019 Recanati MC - Italy T +39 071750701 F +39 071977851 info@elionline.com www.elionline.com Il testo è composto in Monotype Dante 13 / 18 Stampato in Italia presso Tecnostampa Recanati – ERT 124.01 ISBN 978-88-536-2016-3 Prima edizione: febbraio 2015 www.elireaders.com


Indice 6 Personaggi principali 8

Prima di leggere

10 L’inizio

Uno strano incontro

12 Capitolo 1 Frate Cipolla e la piuma dell’Arcangelo Gabriele Frate Cipolla arriva a Certaldo 20 Attività 24 Capitolo 2 La reliquia 32 Attività 36 Capitolo 3 Calandrino e l’elitropia La pietra magica 44 Attività 48 Capitolo 4 Pietre e dolori 56 Attività 60 Capitolo 5 Chichibio e la gru 68 Attività 72 Dossier Giovanni Boccaccio 74 Dossier Il Decameron 76 Dossier Vita quotidiana nel Trecento 78 Comprensione finale 79 Sillabo

Le icone indicano le parti registrate. Inizio

Fine


Chichibio Panfilo

Filostrato

Corrado Gianfigliazzi

Giovanni del Bragoniera Frate Cipolla

Biagio Pizzini

Guccio Porco

6


Dioneo Elissa Pampinea

Emilia

Bruno

Maso del Saggio Calandrino

Buffalmacco

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Attività

Lessico 1 Completa il testo con le parole nel box. Alcune lettere sono già scritte per aiutarti.

libro • personaggi • malattia • Firenze • storie scrittore • novelle • morte • settimane

Giovanni Boccaccio è uno (1) S _ _ _ _ _ _ _ E toscano del 1300. Il suo (2) L _ _ _ O più famoso è il Decameron. In questo libro ci sono cento (3) N _ _ _ _ _ E raccontate da dieci (4) P _ _ _ _ _ _ _ _ I . È il 1348 e la peste, una malattia mortale, porta (5) M _ _ _ E e distruzione in tutta Europa. Dieci giovani si incontrano e, per salvarsi da questa brutta (6) M _ _ _ _ _ _ A, vanno via da Firenze. Il gruppo passa due (7) S _ _ _ _ _ _ _ E in campagna: giocano, cantano, suonano e raccontano (8) S _ _ _ _ E . Alla fine tornano a (9) F _ _ _ _ _ E .

2a Scrivi il nome giusto sotto ogni immagine.

carbone • camino • piuma a

b

c

____________ ____________ ____________

2b Ora completa le frasi con le parole dell’esercizio 2a. 1 Gli uccelli hanno le __________________ . 2 Uso il __________________ per fare un fuoco. 3 Mia nonna sta spesso vicino al __________________ perchè ha sempre freddo.

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3 Che piatto è? a ■ pasta b ■ arrosto c ■ dolce

Grammatica 4 Completa le frasi coniugando i verbi al presente indicativo.

1 Gli amici _____________ un espresso e un cornetto al bar. (prendere) 2 Il pubblico _________________ molto interessato la storia. (ascoltare) 3 Quando Paolo balla, tutti _____________________. (ridere) 4 Tu ____________ molto Andrea, ma lui non ti ama. (amare) 5 Questa sera io _________ cucinare un arrosto buonissimo! (volere) 6 ________________ dalla chiesa e torniamo a casa. (uscire) 7 Dov’è? Io non ________ Claudio! Forse è invisibile! (vedere) 8 Quando (tu) ____________________ in vacanza? (andare) 9 Sara non vede arrivare Roberta e _______________ molto preoccupata. (essere) 10 Voi ________ sempre la risposta pronta! (avere)

Comprensione 2

5 Ascolta l’inizio del libro e indica quali frasi sono vere (V) e quali sono false (F). Dopo, controlla le tue risposte. 1 La storia è ambientata in Toscana nel 1348. 2 Un gruppo di amiche si incontra in una chiesa. 3 Le ragazze non hanno paura di rimanere a Firenze. 4 Pampinea propone di andare via da Firenze. 5 Tre ragazzi e alcuni servitori accompagnano le ragazze in campagna. 6 Il gruppo decide di passare il tempo raccontando storie divertenti.

9

V ■ ■ ■ ■

F ■ ■ ■ ■

■ ■ ■ ■


L’inizio

Uno strano incontro 2

Questa storia inizia a Firenze, una bella e famosa città della Toscana, in Italia, nel 1348. Il 1348 è un anno molto triste: una malattia molto pericolosa, la peste, uccide tante persone e porta morte e distruzione. In un grigio e piovoso mattino del 1348, sette ragazze sono nella chiesa di Santa Maria Novella. Le ragazze non si conoscono, non sono amiche, ma sono tutte tristi e preoccupate per la peste. Cominciano a parlare e fanno tutte questa domanda: “Come possiamo salvarci dalla peste?”. ‒ Mie care, – dice Pampinea, una ragazza molto intelligente, – dobbiamo andare via da Firenze! Solo così possiamo salvarci! ‒ Hai ragione Pampinea, qui muoiono tutti! ‒ risponde Filomena. ‒ Ma dove possiamo andare? ‒ chiede Emilia. ‒ Andiamo nella mia casa di campagna, lontano da Firenze! ‒ propone Pampinea. ‒ Stiamo lì per

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Decameron

due settimane e possiamo giocare, cantare, suonare e raccontare storie! ‒ Ma è pericoloso viaggiare da sole*! ‒ dice Elissa. ‒ In questa chiesa ci sono tre buoni giovani: chiediamo a questi giovani di venire con noi e di difenderci, ‒ propone Pampinea. I tre giovani si chiamano Panfilo, Filostrato e Dioneo. Sono ragazzi buoni e gentili. Ascoltano la proposta di Pampinea e accettano di difendere le ragazze: anche loro vogliono salvarsi dalla peste! Il giorno dopo i giovani e alcuni servitori* lasciano Firenze e arrivano nella bella casa di campagna di Pampinea. Sono tutti molto felici: Firenze è lontana e la peste non fa più paura! Ma… come possono passare il tempo? Pampinea propone: ­ ‒ Raccontiamo delle storie! Oggi decido io l’argomento*, poi domani uno di noi decide un argomento diverso. Così tutti i giorni possiamo ascoltare delle “novelle”, cioè delle storie belle e nuove su argomenti diversi! Tutti accettano felici!

da sole senza compagnia, come gruppo di sole donne servitori servi, camerieri, persone

che lavorano nelle case di persone ricche argomento tema, soggetto

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Capitolo 1

Frate* Cipolla e la piuma dell’Arcangelo* Gabriele Frate Cipolla arriva a Certaldo 3

Un giorno Dioneo decide di raccontare una divertente novella su un frate poco onesto, il suo servitore poco intelligente e una reliquia* molto importante: una piuma delle ali dell’Arcangelo Gabriele! Una calda mattina di agosto Frate Cipolla arriva a Certaldo, un piccolo paese in Toscana. Frate Cipolla è basso, ha i capelli rossi ed è sempre allegro e gentile con tutti. Con lui c’è il suo servitore Guccio Porco. Guccio è sempre sporco e non è molto intelligente. Guccio porta sulle spalle un grande sacco*, molto pesante, ed è arrabbiato: ‒ Questo sacco è pesante! Non posso camminare con questo caldo e con questo sacco tanto pesante! ‒ In quel sacco c’è una cosa molto importante: la reliquia! È la nostra ricchezza! ‒ risponde Frate Cipolla con un sorriso allegro. ‒ Oggi è domenica: frate monaco Arcangelo nella religione cattolica, un tipo di angelo

reliquia nella religione cattolica, una parte del corpo o un oggetto di un santo sacco

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Giovanni Boccaccio

andiamo in chiesa. Lì possiamo trovare molta gente e… molta fortuna! La chiesa è piena di gente: ci sono gli abitanti di Certaldo e gli abitanti dei paesi vicini. Tutti ascoltano la messa*. Quando la messa finisce, Frate Cipolla dice alla gente: ‒ Cari amici, fate la carità*! È importante aiutare i poveri di Sant’Antonio! Questo santo protegge i poveri e gli animali! Fate la carità ai poveri e date quello che potete: cibo, formaggio, pane… tutto va bene! Sicuramente Sant’Antonio è felice di questa carità e, così, protegge i vostri animali: mucche, pecore, galline… Io oggi sono qui per i poveri di Sant’Antonio, ma non solo! Cari amici, ho una cosa molto importante per tutti voi, una sorpresa! Volete vedere questa sorpresa? Allora, tornate davanti a questa bella chiesa nel pomeriggio, quando suonano le campane! Prima preghiamo e poi, cari amici, vi mostro* una preziosa reliquia! Questa reliquia arriva da Gerusalemme ed è… una piuma delle ali dell’Arcangelo Gabriele! Sì, amici, proprio messa nella religione cattolica, rito religioso di preghiera

carità offerta di cibo o denaro ai poveri mostrare far vedere

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Decameron

di Gabriele, l’angelo che annuncia* a Maria la nascita di Gesù! Che notizia! Una reliquia tanto preziosa a Certaldo! Le persone cominciano a parlare tutte insieme, piene di felicità e di meraviglia*! Tutti vogliono vedere e toccare la santa reliquia. Tra le persone in chiesa, ci sono anche due vecchi amici di Frate Cipolla, molto intelligenti e anche un po’ pazzi: Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini. ‒ Senti, senti che cosa racconta oggi Frate Cipolla alla gente! ‒ dice Giovanni e subito inizia a ridere. ‒ Ah! Ah! Ah! Una piuma dell’Arcangelo Gabriele! È solo una delle bugie* di Frate Cipolla per ingannare* la gente e guadagnare soldi! ‒ risponde Biagio allegro. ‒ Sì… una piuma dell’Arcangelo Gabriele! Che bugia! Ah! Ah! Ah! ‒ ride Giovanni. ‒ Ho un’idea! ‒ dice Biagio all’amico. – Inganniamo Frate Cipolla e puniamo* finalmente questo frate bugiardo! Quando viene a Certaldo, annunciare comunicare, dare notizia meraviglia grande sorpresa bugie cose non vere, falsità

ingannare dare agli altri un’idea falsa punire dare una punizione

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Giovanni Boccaccio

lui dorme sempre nell’albergo vicino all’osteria* e va a pranzo da un suo amico al castello. Quando va al castello, sono sicuro, lascia sempre le sue cose in albergo. Sicuramente lascia in albergo anche la reliquia! All’ora di pranzo, possiamo andare nella sua camera e cercare la reliquia. ‒ È una buona idea, ma come facciamo? Il suo servitore Guccio non va al castello e sta sempre in albergo! Dobbiamo ingannare anche Guccio e farlo uscire dall’albergo, ‒ risponde Giovanni. ‒ Hai ragione… Facciamo così, allora: io entro nell’albergo e parlo con Guccio e tu entri nella camera del frate e cerchi la piuma! ‒ dice Biagio. ‒ Bene! Facciamo così! E, senza la piuma, cosa può raccontare Frate Cipolla alla gente, questo pomeriggio? Ah! Ah! Ah! ‒ ride Giovanni. In quel momento Frate Cipolla finisce di parlare alla gente e le persone, piano piano, escono dalla chiesa. Escono anche Biagio e Giovanni. ‒ Guccio, ‒ dice Frate Cipolla, – vai a riposare in albergo e controlla la santa reliquia! osteria povero e semplice ristorante

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Decameron

Stai attento! Nessuno deve entrare! Io vado a mangiare dal mio amico al castello. Torno dopo pranzo. ‒ Certo, Frate Cipolla! ‒ risponde il servitore. – Mangia tranquillo, qui ci sono io! Non ti preoccupare! E così Frate Cipolla parte, anche se un po’ preoccupato… Guccio Porco è un uomo sporco, strano, sciocco* e con poca memoria. Ha vestiti vecchi e sporchi, rotti e puzzolenti*. Ha una sola grande passione: le donne! Tutte sono belle per lui: belle, brutte, alte, basse, brune o bionde. In albergo lavora la cuoca Nuta, una donna bassa, grassa e tanto brutta, sporca e puzzolente, ma per Guccio... è perfetta! Così dimentica subito la reliquia e le parole di Frate Cipolla! Guccio segue la donna in cucina, si siede vicino al camino e comincia a dire dei complimenti*. ‒ Buonasera, mia bella ed elegante signora! Come si chiama? ‒ chiede Guccio tutto dolce. sciocco poco intelligente puzzolenti con un odore molto cattivo

complimenti (qui) parole gentili sulla bellezza di una persona

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Giovanni Boccaccio

‒ Mi chiamo Nuta e sono la cuoca, ‒ risponde la donna. – E tu? ‒ Io sono Guccio Porco, ‒ risponde il servo. ‒ Sono un ricco signore e vengo da un paese lontano… E tu sei la donna più bella del mondo! I tuoi capelli profumano di rosa e i tuoi occhi sono neri come la notte nel deserto. Sposami e andiamo a vivere nel mio castello! ‒ Mmmh... certo sei un po’ strano. Sei un signore nobile e ricco, così dici, ma i tuoi vestiti sono vecchi, sporchi e puzzolenti! Ma… dici la verità? ‒ chiede Nuta. ‒ Ma certo, mia amata! I vestiti non sono importanti! È importante l’amore! ‒ risponde Guccio un po’ arrabbiato e… continua a dire bugie a Nuta.

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Attività

Comprensione 1 Abbina ad ogni personaggio la definizione giusta. 1 2 3 4

■ Frate Cipolla ■ Guccio Porco ■ Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini ■ Nuta

a b c d

È una cuoca brutta, sporca e puzzolente. È il servitore di Frate Cipolla. È un frate poco onesto. Sono due vecchi amici di Frate Cipolla.

2a Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). 1 Frate Cipolla arriva a Certaldo la sera di una calda giornata di agosto. 2 Guccio è il servitore un po’ stupido di Frate Cipolla. 3 Frate Cipolla vuole andare in chiesa perché lì c’è molta gente. 4 Frate Cipolla porta con sé una preziosa reliquia. 5 Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini vogliono aiutare Frate Cipolla. 6 Frate Cipolla va a mangiare a casa di un suo amico. 7 Guccio Porco ha vestiti molto eleganti. 8 Nuta è la cuoca dell’albergo. 9 Guccio Porco dice parole gentili a Nuta. 10 Per Nuta le parole gentili di Guccio sono tutte vere.

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V

F

■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

■ ■ ■ ■

■ ■


2b Ora correggi le frasi false dell’esercizio 2a. _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________ _________________________________________________

Lessico 3a Abbina ogni aggettivo al suo contrario. 1 ■ 2 ■ 3 ■ 4 ■ 5 ■ 6 ■ 7 ■ 8 ■ 9 ■ 10 ■ 11 ■ 12 ■ 13 ■ 14 ■

caldo basso piccolo sporco puzzolente intelligente pesante bello allegro pieno vecchio arrabbiato grasso bugiardo

a grande b sciocco c leggero d triste e tranquillo f brutto g magro h pulito i freddo l profumato m sincero n alto o giovane p vuoto

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3b Ora usa gli aggettivi dell’esercizio 3a e completa le frasi. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Frate Cipolla arriva a Certaldo una __________ mattina di agosto. Certaldo è un __________ paese toscano. Frate Cipolla è __________, ha i capelli rossi ed è sempre __________ e gentile con tutti. Guccio Porco porta un sacco __________ ed è __________________. Guccio Porco è sempre __________ e non è molto intelligente. Tornate davanti a questa __________ chiesa nel pomeriggio, quando suonano le campane. Giovanni e Biagio sono due __________ amici di Frate Cipolla. La cuoca Nuta è brutta, sporca e _________________! Puniamo questo frate __________________! La chiesa è _____________ di gente e tutti ascoltano la messa. Giovanni e Biagio sono ______________ e un po’ pazzi.

4 Abbina ogni parola alla definizione corretta. 1 2 3 4 5 6 7

■ reliquia ■ messa ■ carità ■ bugia ■ osteria ■ complimenti ■ puzzolente

a povero e semplice ristorante b una cosa non vera c rito religioso di preghiera d parole gentili e offerta di denaro ai poveri f una parte del corpo o un oggetto di un santo g con un odore molto cattivo

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Grammatica 5 Completa le frasi con le preposizioni semplici e articolate. a • per • in (x 4) • dalla • dal • tra 1 Frate Cipolla arriva _____ Certaldo, _____ Toscana. 2 Frate Cipolla e Guccio Porco vanno _____ chiesa. 3 _____ le persone in chiesa ci sono due vecchi amici di Frate Cipolla. 4 Giovanni e Biagio vogliono ingannare Frate Cipolla _____ divertimento. 5 Le persone escono _____ chiesa. 6 Frate Cipolla e Guccio Porco alloggiano _____ un albergo vicino all’osteria. 7 Frate Cipolla lascia sempre le sue cose _____ albergo. 8 Frate Cipolla va a mangiare _____ suo amico al castello.

Scriviamo 6 Guccio Porco si presenta alla cuoca Nuta. Che cosa dici quando vuoi domandare a una persona... 1 2 3 4 5

il nome? ______________________________ l’età? ______________________________ la nazionalità? ______________________________ la città dove vive? ______________________________ il lavoro? ______________________________

Prima della lettura 7 Secondo te, che cosa succede nel Capitolo 2? Scegli una ipotesi e poi controlla. a ■ Guccio scopre che Giovanni e Biagio vogliono ingannare Frate Cipolla. b ■ Giovanni e Biagio ingannano Frate Cipolla ma il monaco risolve il problema. c ■ Nuta ruba la reliquia e per miracolo diventa molto bella.

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Capitolo 2

La reliquia

4

Mentre Guccio parla con Nuta, Giovanni e Biagio arrivano all’albergo. ‒ Bene, bene, Guccio è molto occupato! Ora possiamo entrare nella stanza di Frate Cipolla e cercare la reliquia, ‒ dice Giovanni felice. La porta della camera di Frate Cipolla è aperta: Guccio non la chiude mai! ‒ Dove cerchiamo? ‒ domanda Biagio. ‒ Nel sacco! ‒ risponde Giovanni. I due aprono il sacco, cercano dentro e subito Biagio grida*: ‒ C’è una scatola! La piuma è sicuramente qui dentro! Ecco! È questa! ‒ Che frate bugiardo! Questa non è la piuma dell’Arcangelo Gabriele! Questa è la piuma di un pappagallo! ‒ ride Giovanni. ‒ Di che cosa?! ‒ chiede Biagio. ‒ Di un pappagallo: è un uccello che vive in Paesi lontani, qui non è comune. I pappagalli gridare parlare a voce molto alta

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Decameron

hanno piume molto colorate, ‒ spiega Giovanni. ‒ Prendiamo la piuma! E poi vediamo cosa dice il frate in chiesa! ‒ ride Biagio. ‒ Prendi la piuma e metti dentro la scatola quei pezzi di carbone che sono nel camino, ‒ ordina Giovanni. Biagio mette il carbone nella scatola, poi mette la scatola nel sacco e… fatto! I due ragazzi corrono via. ‒ Adesso ci divertiamo! Andiamo subito in chiesa! ‒ ride Giovanni. I due escono dall’albergo e vedono Guccio che, tranquillo e felice, cerca ancora di conquistare la brutta e puzzolente Nuta. ===

Frate Cipolla, dopo un buon pranzo nel castello del suo amico, va in chiesa. La piazza davanti alla chiesa è piena di gente, ma Guccio non c’è. Frate Cipolla chiede a un uomo di chiamare il servitore. L’uomo corre all’osteria, dove Guccio è ancora vicino al camino con Nuta.

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Giovanni Boccaccio

‒ Guccio, servo sciocco! Vai subito in chiesa e porta la reliquia! Corri! La gente aspetta! ‒ gli ordina l’uomo. Guccio corre nella camera di Frate Cipolla, apre il sacco, prende la scatola e corre in chiesa. ‒ Sei qui, finalmente! ‒­ dice Frate Cipolla. ‒ Guarda quanta gente! Suona la campana, così fanno silenzio e io posso parlare. Guccio suona la campana e tutti fanno silenzio. Frate Cipolla, serio, comincia a parlare: ‒ Cari amici, volete vedere la reliquia, vero? Bene! Ma prima pregate! Tutti in chiesa cominciano a pregare, a testa bassa, con fede. Con calma, Frate Cipolla prende la scatola, fa accendere le candele, prega con devozione e dice parole di lode a Dio. Infine, ringrazia l’arcangelo Gabriele per la sua reliquia e per i suoi miracoli futuri. Mentre le persone pregano, Frate Cipolla apre la scatola ma la piuma non c’è! Nella scatola ci

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Giovanni Boccaccio

sono solo pezzi di carbone! Dov’è la piuma?! La sorpresa è grande, ma Frate Cipolla resta calmo. Con grande meraviglia di tutti, non fa vedere la piuma ma chiude la scatola. Poi, serio, guarda il cielo e grida: ‒ Oh, mio Dio! Tu sei grande e forte! ‒ È vero! ‒ risponde tutta la gente. ‒ Cari amici, ‒ continua serio il frate, ‒ la mia vita è un lungo e difficile viaggio per trovare sante reliquie! Io vado a cercarle in tutto il mondo! Vado nel regno di Garbo* e Baldacca! Vado nel Parione e arrivo a Truffia e Buffia! Vado nelle montagne dei Baschi, dove i fiumi vanno al contrario! E arrivo fino a Pastinaca, dove gli asini* volano! Quanti Paesi e quante persone incontro! E ho incontrato* anche il santo uomo Nonmiblasmete Sevoipiace a Gerusalemme. Lui protegge molte sante reliquie: il dito dello Spirito Santo, i capelli dell’angelo Serafino, un’unghia* dell’angelo Cherubino, i raggi della cometa* dei Re Magi, una piuma delle ali dell’Arcangelo Gabriele e… anche i carboni del fuoco dove nel regno di Garbo… frate Cipolla fa un lungo elenco di luoghi di fantasia asino

ho incontrato 1a persona singolare del Passato Prossimo di “incontrare” unghia cometa ★

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Decameron

hanno ucciso* San Lorenzo*! La piuma e i carboni! Due doni preziosi! Le due reliquie più preziose sono sempre state con me nelle chiese, grazie al permesso speciale di Nonmiblasmete Sevoipiace. Lui è un santo uomo e sa che è molto importante. La piuma e i carboni, infatti, fanno grandi miracoli! E questa è una cosa certa, amici! Potete chiedere a tutti nel mondo, perché tanti e tanto grandi sono i miracoli di queste reliquie! Tutti ascoltano Frate Cipolla con grande meraviglia e in grande silenzio… che uomo santo! Che frate coraggioso! Che reliquie preziose! Il frate continua serio a parlare: ‒ La piuma dell’Arcangelo Gabriele e i carboni di San Lorenzo sono reliquie sante e fanno miracoli! Per questo, io le porto sempre con me! La piuma e i carboni sono in due scatole uguali. Ecco: qui c’è la scatola dei carboni e non la scatola della piuma, ma non è un errore! Dio vuole così, perché la festa di San Lorenzo, il 10 agosto, è vicina! Mettetevi in ginocchio e pregate San Lorenzo: Dio vuole hanno ucciso 3a persona plurale del Passato Prossimo di “uccidere”

San Lorenzo il santo, ucciso con il fuoco, protegge le persone dal fuoco

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Giovanni Boccaccio

così! Pregate e toccate i carboni del santo e, per un anno, potete toccare anche il fuoco senza farvi male! Lentamente, le persone vanno a toccare i carboni, con grande fede, in silenzio e in preghiera. Poi tutti lasciano cibo, frutta, soldi e galline a Frate Cipolla, come carità per i poveri, e ricevono felici la sua benedizione. E Biagio e Giovanni? Ridono e ridono e ridono, perché il “santo” frate trova sempre una soluzione a tutti i problemi.

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Attività

Comprensione 1 Leggi il riassunto di tutta la novella di Frate Cipolla e scegli le parole per completarlo.

Frate Cipolla (1) __________ a Certaldo con il suo servitore Guccio Porco. Frate Cipolla è (2) __________ uomo sempre allegro e gentile. Guccio Porco è invece (3) __________ e sempre sporco. Frate Cipolla (4) __________ nella chiesa di Certaldo per chiedere la carità agli abitanti del (5) __________. Il frate dice di avere una santa reliquia: una piuma dell’Arcangelo Gabriele. Il monaco invita le persone a tornare (6) __________ chiesa il pomeriggio per vedere la reliquia. Giovanni e Biagio, due vecchi (7) __________ del frate, decidono di fare uno scherzo al religioso. Frate Cipolla va a mangiare nel (8) __________ di un suo amico, mentre Guccio torna in (9) __________ per controllare la reliquia. In albergo Guccio incontra Nuta, la (10) __________, e inizia a dire complimenti. Nello stesso momento, Giovanni e Biagio, entrano nella (11) __________ di Frate Cipolla, rubano la reliquia e mettono nella scatola del carbone. Più tardi Frate Cipolla vede il problema, inventa una soluzione e tutte le persone sono contente di (12) __________ i carboni di San Lorenzo invece della piuma dell’Arcangelo Gabriele.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

a a a a a a a a a a a a

arrivo b arriva c arrivi un b un’ c uno bella b intelligente c santa anda b vai c va città b paese c quartiere dalla b in c a amici b parenti c frati bar b osteria c ristorante casa b chiesa c albergo proprietaria b serva c cuoca soffitta b cucina c sala toccare b rubare c mangiare

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d arrive d una d sciocco d vanno d regione d per d pittori d castello d osteria d cameriera d camera d prendere


2 Rispondi alle seguenti domande.

1 Perché Giovanni e Biagio riescono ad entrare nella camera di Frate Cipolla? ______________________________________________ 2 Che cos’è in realtà la piuma dell’Arcangelo Gabriele? ______________________________________________ 3 Che cosa mettono Giovanni e Biagio dentro la scatola che contiene la piuma? ______________________________________________ 4 Che cosa fa Frate Cipolla quando vede che nella scatola non c’è la piuma? ______________________________________________ 5 Chi è e che cosa fa Nonmiblasmete Sevoipiace? ______________________________________________ 6 Che giorno è la festa di San Lorenzo? ______________________________________________ 7 Che cosa fanno le persone dopo il racconto di Frate Cipolla? ______________________________________________

Lessico 3 Trova le parole nella griglia.

■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

camera arcangelo asino ridere carbone cometa festa gridare regno unghia

C Q W G R I D A R E A C X S D U F G H J R A R C A N G E L O B M I Z S G X V N N O E D M I H N B A G N R E Q N I I P T E E A R S O A R G S R N E E A D I R G E Y M N E B T E D T F J R V W H A T E M O C

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4 Leggi le definizioni e scrivi la parola corretta. 1

2

3 4 5 6

1 Parlare a voce molto alta. 2 Frate Cipolla ha quelli di San Lorenzo. 3 Sta sulla punta di ogni dito. 4 Guccio Porco e Nuta stanno vicino al… 5 L’uccello di Paesi lontani con le piume colorate. 6 Mentre Frate Cipolla è in chiesa, Guccio è ancora all’…

Grammatica 5 Completa le frasi con gli avverbi di tempo.

mai • mentre • ora (x 2) • subito (x 2) 1 _____________ Guccio parla con Nuta, Giovanni e Biagio arrivano all’albergo. 2 “_____________ possiamo entrare nella stanza e cercare la reliquia”. 3 Guccio Porco non chiude _____________ la porta. 4 Giovanni e Biagio cercano nel sacco e trovano _____________ la scatola. 5 “_____________ ci divertiamo! Andiamo _____________ in chiesa!”

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Scriviamo 6 Sai risolvere bene i problemi come Frate Cipolla? Inventa

qualche soluzione fantasiosa per queste situazioni.

1 Hai completamente dimenticato il tuo anniversario di matrimonio e tua moglie/tuo marito si arrabbia. ______________________________________________ ______________________________________________ 2 Vai ad una festa elegante ma, quando entri, ti sporchi subito il vestito. ______________________________________________ ______________________________________________ 3 Inviti degli amici a cena. La sera arriva ma tu… non hai niente nel frigorifero! ______________________________________________ ______________________________________________ 4 Vai a una festa di compleanno ma... hai dimenticato il regalo a casa. ______________________________________________ ______________________________________________

Prima della lettura 7 Prova a ordinare le frasi cronologicamente e scopri cosa succede nel Capitolo 3.

A ■ Bruno e Buffalmacco vogliono fare uno scherzo a Calandrino. B ■ Calandrino incontra i suoi amici Bruno e Buffalmacco. C ■ Maso del Saggio, per fare un scherzo a Calandrino, parla di luoghi lontani e pietre magiche. D ■ Calandrino è in una chiesa. E ■ Calandrino decide di cercare le pietre magiche.

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Capitolo 3

Calandrino e l’elitropia La pietra magica

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Un giorno, Elissa racconta questa storia. È la storia dello sciocco Calandrino e dell’elitropia, una pietra magica: se tieni l’elitropia sulla testa diventi invisibile e nessuno può vedere dove sei! Nella bella Firenze vive il pittore Calandrino, un uomo semplice e un po’ sciocco. Calandrino è amico di altri due pittori, Bruno e Buffalmacco, due uomini che amano divertirsi e che, spesso, fanno scherzi* terribili al povero Calandrino. A Firenze vive anche Maso del Saggio, uomo molto bello e intelligente, che tutti amano e ammirano. Anche Maso conosce Calandrino e sa che è un uomo semplice e sciocco. Un giorno Maso del Saggio è nella chiesa di San Giovanni e vede il povero Calandrino. Il pittore guarda con grande attenzione i dipinti* nella chiesa. scherzi azioni per ridere di qualcuno

dipinti quadri, disegni

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Decameron

‒ Ah, interessante, c’è Calandrino! Questa è l’occasione giusta per divertirsi un po’! ‒ pensa Maso del Saggio e corre a chiamare un suo amico per fare uno scherzo allo sciocco pittore. Dopo pochi minuti, Maso del Saggio e il suo amico entrano nella chiesa, vanno vicino a Calandrino e cominciano a parlare di alcune pietre molto speciali! Pietre magiche! Calandrino ascolta i loro discorsi e, curioso, chiede informazioni ai due uomini: ‒ Pietre magiche? E dove è possibile trovare queste pietre? ‒ Sono a Berlinzone*, nella terra dei Baschi, in un posto che si chiama Bengodi, dove le salsicce* nascono sugli alberi. Lì c’è anche una montagna di formaggio parmigiano! Lì gli abitanti cucinano sempre gnocchi e ravioli* e poi danno la pasta alla gente e tutti mangiano senza pagare! Lì c’è anche un fiume dove non c’è acqua, ma vino Vernaccia! ‒ risponde Maso molto serio. ‒ Che paese fantastico! E tu, come conosci questo luogo? ‒ chiede Calandrino. Berlinzone… Maso inventa luoghi che non esistono salsicce

gnocchi e ravioli tipi di pasta italiana

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Giovanni Boccaccio

‒ Io vado spesso a Bengodi! ‒ risponde Maso. ‒ È lontano? ‒ chiede il pittore. ‒ Oh! È molto, molto, molto lontano! È più lontano dell’Abruzzo*! ‒ risponde molto seriamente Maso. Il povero Calandrino vede Maso del Saggio molto serio e crede a tutte le sue bugie. ‒ Vorrei visitare questo paese e mangiare tanti gnocchi e ravioli! Ma se è così lontano, non posso andare… ‒ dice Calandrino triste. ‒ Beh, se vuoi le pietre magiche... forse… qui vicino… ‒ dice Maso del Saggio. ‒ Vuoi dire che… ci sono pietre magiche anche qui?! ‒ chiede felice il pittore. ‒ Non qui a Firenze, ma qui vicino… forse a Settignano o a Montisci. In questi paesi la gente parla spesso di una pietra speciale, con poteri magici. Si chiama “elitropia”: se tieni la pietra sulla testa, diventi invisibile, nessuno può vedere dove sei! ‒ risponde Maso. ‒ E dov’è questa pietra? ‒ domanda Calandrino. ‒ Forse vicino al fiume Mugnone, ma ci sono Abruzzo una regione italiana

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Giovanni Boccaccio

poche elitropie e trovare una pietra non è facile! ‒ dice Maso, sempre molto serio. ‒ Com’è l’elitropia? Grande? Piccola? Di che colore è? Che forma ha? – chiede ancora Calandrino. ‒ Beh… L’elitropia può essere grande o piccola… non ha una forma particolare. Il suo colore è nero… quasi sempre. ‒ Molto interessante... ‒ pensa Calandrino. ‒ Beh, adesso devo andare via, è tardi! Buona giornata e a presto! ‒ saluta gentilmente il pittore. ‒ Buona giornata anche a te! ‒ rispondono Maso e il suo amico, con occhi che ridono. Calandrino, molto nervoso ed emozionato, esce dalla chiesa di San Giovanni e pensa: ‒ Che fortuna incontrare Maso! L’elitropia ha un potere eccezionale! Con l’elitropia posso diventare invisibile! Devo trovare questa pietra magica... ma non posso trovarla da solo! Ecco! Posso chiedere aiuto a Bruno e Buffalmacco, i miei cari amici pittori! Calandrino cerca i suoi amici per tutta la città,

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Decameron

ma non ci sono. Poi finalmente, nel pomeriggio, trova i suoi amici! ‒ Bruno! Buffalmacco! Amici miei! Ho una notizia incredibile! ‒ grida Calandrino. ‒ Possiamo diventare ricchi! Tanto ricchi! ‒ E come? ‒ chiedono. ‒ Maso del Saggio dice che vicino al fiume Mugnone è possibile trovare una pietra magica: se metti questa pietra sulla testa, diventi invisibile! ‒ Ma che dici? ‒ chiede Bruno. ‒ Sì, è così! Maso dice la verità! Ascoltate! Noi mettiamo sulla testa la pietra magica, diventiamo invisibili e andiamo ai banchi dei cambiavalute*! Quando siamo davanti ai banchi, nessuno può vedere cosa facciamo: possiamo prendere tutto il denaro dei cambiavalute senza problemi! Bruno e Buffalmacco sentono questa storia e iniziano a ridere; ma poi Buffalmacco, curioso, domanda: ‒ E come si chiama questa pietra? ‒ Il nome non è importante, non mi ricordo! ‒ risponde Calandrino – Il suo potere è importante! cambiavalute antichi banchieri che lavoravano su piccoli tavoli, per strada

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Giovanni Boccaccio

Andiamo subito a vedere dove può essere! ‒ Va bene, ma… com’è fatta questa pietra? Di che colore è? È grande o piccola? ‒ Forse è grande, forse è piccola… non lo so… però è nera! Andiamo, presto! Bruno e Buffalmacco non sono sciocchi e naturalmente non credono alla storia di Calandrino. Capiscono che è uno scherzo e decidono di fare anche loro uno scherzo al loro sciocco amico. Così, Buffalmacco comincia a dire, molto serio: ‒ Forse l’idea di Calandrino può funzionare… se la pietra ha davvero un potere magico, possiamo diventare ricchi! ‒ dice Bruno a Buffalmacco. – Ora però è tardi ed è difficile vedere delle pietre nere senza luce. E poi, a quest’ora, molte persone lavorano vicino al fiume… Dobbiamo partire la mattina presto, di domenica. La domenica mattina nessuno lavora e c’è luce! ‒ Sì, facciamo così! Allora, andiamo domenica! E non dite questa cosa a nessuno! È il nostro segreto! ‒ ordina Calandrino. E così Calandrino, felice, torna a casa. I suoi amici, invece, pensano a come fare lo scherzo.

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Attività

Comprensione 1 Completa le frasi nel modo giusto.

1 Calandrino è a ■ un pittore. b ■ uno scultore.

2 Bruno e Buffalmacco a ■ sono amici di Maso. b ■ sono amici di Calandrino.

3 Maso del Saggio a ■ dice bugie. b ■ non dice bugie.

4 Vicino al fiume Mugnone ci sono a ■ gnocchi e ravioli. b ■ pietre magiche.

5 Calandrino chiede aiuto a a ■ sua moglie. b ■ Bruno e Buffalmacco.

6 Bruno e Buffalmacco a ■ credono a Calandrino. b ■ non credono a Calandrino.

Lessico 2 Metti in ordine le parole. Le iniziali sono già date.

1 2 3 4 5 6

SICLASCE S _ _ _ _ _ _ _ RZICHES S _ _ _ _ _ _ ETULAVAIBMAC C _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ GIAMIPARNO P _ _ _ _ _ _ _ _ _ OLIVIRA R _ _ _ _ _ _ IAPOELITR E _ _ _ _ _ _ _ _

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Grammatica 3 Completa le domande con gli avverbi interrogativi. Poi

abbina ad ogni domanda la risposta giusta. chi • come • quando • che cosa (x 2) • dove • di che • perché

1 ■ _______________ vive Calandrino? 2 ■ _______________ fanno Bruno e Buffalmacco? 3 ■ _______________ è Maso del Saggio? 4 ■ _______________ fanno le persone a Bengodi? 5 ■ _______________ si chiama la pietra magica? 6 ■ _______________ Calandrino vuole trovare la pietra? 7 ■ _______________ colore è la pietra? 8 ■ _______________ si incontrano Calandrino, Bruno e Buffalmacco per andare al fiume?

a b c d e f g h

Un uomo molto bello che tutti amano. Elitropia. Nera. La domenica mattina. Cucinano sempre gnocchi e ravioli. A Firenze. Sono pittori. Perché chi ha la pietra diventa invisibile.

Lessico 4a Abbina le parole date con la definizione opposta al loro significato. 1 2 3 4 5 6

■ sciocco a b ■ invisibile ■ interessante c ■ amico d ■ ricco e ■ segreto f

noioso una storia che tutti conoscono una persona che non amo una persona che ha pochi soldi una persona intelligente tutti lo possono vedere

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4b Ora scrivi la definizione giusta.

1 2 3 4 5 6

sciocco ___________________________________ invisibile ___________________________________ interessante ___________________________________ amico ___________________________________ ricco ___________________________________ segreto ___________________________________

4c Ora scrivi una frase per ogni parola.

1 2 3 4 5 6

______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________

Grammatica 5 Completa le frasi con il presente indicativo del verbo corretto.

sentire • essere • chiedere • abitare • guardare fare • decidere • credere • fare

Calandrino (1) __________ un pittore un po’ sciocco e (2) __________ a Firenze. Un giorno, mentre (3) __________ i dipinti della chiesa di San Giovanni, (4) __________ Maso del Saggio parlare di una pietra magica. Questa pietra (5) __________ diventare invisibili. Calandrino (6) __________ informazioni a Maso e (7) __________ di cercare la pietra con l’aiuto di due amici: Bruno e Buffalmacco. Questi due pittori non (8) __________ a Calandrino e (9) __________ uno scherzo al loro sciocco amico.

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Parliamo 6 Calandrino vuole trovare l’elitropia per essere invisibile e diventare ricco. Immagina di trovare l’elitropia. Decidi 3 cose che puoi fare se sei invisibile e confronta le tue idee con quelle di un compagno.

Prima della lettura 7 Secondo te, che cosa succede nel Capitolo 4? Scegli una ipotesi. a ■ Calandrino, Bruno e Buffalmacco trovano l’elitropia e diventano ricchi. b ■ La moglie di Calandrino ruba l’elitropia al marito e va via di casa. c ■ L’elitropia non esiste e Bruno e Buffalmacco tirano pietre a Calandrino per scherzo.

8 Chi dice queste frasi? Segna la persona secondo te giusta.

C = Calandrino, B = Bruno o Buffalmacco, M = la moglie di Calandrino

1 2 3 4 5 6 7

È proprio uno sciocco! Devo stare zitto e tornare in città, così solo io ho la pietra magica! Ah, Calandrino! Se ti prendo... Bene! Sei a casa, finalmente! Sei in ritardo per il pranzo! Certo che ti vedo! Ma che dici? Tu, strega, sei la mia rovina, la mia rovina! Le donne possono cancellare i poteri magici delle pietre, lo sai!

9 Ora leggi il Capitolo 4 e controlla le tue risposte. 47

■ ■ ■ ■ ■ ■ ■


Capitolo 4

Pietre e dolori

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Finalmente arriva la domenica mattina! Calandrino è pronto molto presto e corre a chiamare i suoi due amici pittori. ‒ Bruno! Buffalmacco! È ora! Dobbiamo andare! I due arrivano subito e tutti insieme vanno al fiume. Qui Calandrino vede tante pietre nere e, tutto emozionato, comincia a correre e a saltare ora qui, ora là per raccoglierle*. ‒ Ecco, una pietra! Ecco, un’altra pietra! Forse l’elitropia è questa! No, è questa! Ecco, questa è l’elitropia! ‒ grida il pittore. Calandrino raccoglie tante pietre, ma non ha un sacco e così mette le pietre dentro alla camicia e ai vestiti. Bruno e Buffalmacco, invece, non raccolgono pietre davvero: fingono* di raccoglierle! E mentre fingono di raccoglierle, ridono dell’emozione di Calandrino. ‒ È proprio uno sciocco! ‒ ride Bruno. raccogliere (qui) prendere le pietre che stanno in terra

fingere far credere agli altri di fare qualcosa, fare qualcosa ma non davvero

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Decameron

‒ Sì, un vero sciocco! Raccoglie, raccoglie ma non ha un sacco dove mettere le pietre! ‒ risponde Buffalmacco. ‒ Bene! È quasi ora di fargli lo scherzo… ‒ dice Bruno e lui e Buffalmacco cominciano a ridere. È ora di pranzo. Bruno è vicino a Calandarino, ma finge di non poter vedere dov’è e chiede: ‒ Ehi! Dov’è Calandrino? Non c’è più! Anche Buffalmacco finge di non vedere il pittore e risponde serio: ‒ Non lo so! Strano… sicuramente è qui vicino, ma non c’è più. ‒ Ehi, Calandrino! Dove sei? ‒ grida Bruno. ‒ Non risponde… forse ora è già a casa a mangiare e noi, invece, siamo ancora qui a cercare queste stupide pietre! ‒ Per me questa storia è uno scherzo! Siamo proprio stupidi! Questa storia delle pietre magiche è falsa! ‒ continua a fingere Buffalmacco. Calandrino sente queste parole e ora è sicuro: ha in mano l’elitropia! È invisibile!

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Giovanni Boccaccio

‒ Devo stare zitto e tornare in città... ‒ pensa Calandrino, – così solo io ho la pietra magica! Il suo potere è solo mio! E va via in silenzio. Bruno e Buffalmacco, naturalmente, vedono bene Calandrino che va via e continuano con lo scherzo. ‒ Beh? Che facciamo ancora qui? ‒ chiede Buffalmacco. ‒ Andiamo, andiamo... ma questa è l’ultima volta che Calandrino scherza con noi! – risponde Bruno. ‒ Sono veramente arrabbiato con lui! Se torna qui ora, io… io… tiro una pietra sulla sua testa! Tira la pietra davvero e colpisce Calandrino su un piede! Il pittore, però, è sicuro di essere invisibile e, anche se il piede gli fa molto male, sta zitto. ‒ Proprio un brutto scherzo! Ah, Calandrino! Se ti prendo… ‒ dice arrabbiato Buffalmacco e continua a tirare pietre sui piedi e sulla schiena del povero Calandrino. Le pietre di Buffalmacco fanno veramente male e Calandrino comincia a correre. I suoi amici, però, fingono di essere arrabbiati con lui e

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Giovanni Boccaccio

continuano a tirare pietre. E, in questo modo, i tre arrivano a Firenze. In città, Bruno e Buffalmacco, lasciano in pace Calandrino. Lui, stanco e pieno di dolori, torna a casa. Sua moglie Tessa lo aspetta alla finestra. Quando lo vede, gli grida: ­‒ Bene! Sei a casa, finalmente! Sei in ritardo per il pranzo! Calandrino è veramente sorpreso! Sua moglie può vedere dov’è?! E come è possibile? Lui è invisibile! ‒ Tu mi vedi? ‒ grida meravigliato alla moglie. ‒ Certo che ti vedo! Ma che dici? ­‒ chiede sorpresa la moglie. ‒ Ah, Tessa! Strega* maledetta*! La pietra magica con te non funziona, perché tu sei una strega! Una strega maledetta! ‒ grida Calandrino, arrabbiato e disperato, poi corre in casa, butta tutte le pietre per terra e inizia a picchiare* la povera Tessa. ‒ Ma sei pazzo? Che cosa fai?! ‒ grida la moglie spaventata. strega persona con poteri magici cattivi maledetta (qui) molto cattiva

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picchiare colpire con le mani, fare male


Decameron

‒ Tu, strega, sei la mia rovina*, la mia rovina! ‒ continua Calandrino. Fortunatamente, proprio in quel momento, Bruno e Buffalmacco arrivano a casa di Calandrino. Dalla strada, sentono grida e un gran rumore e, per un po’, restano ad ascoltare. Poi capiscono! ‒ Calandrino! Calandrino! ‒ grida Bruno dalla strada. – Ma che fai? Sei pazzo? Calandrino va alla finestra e dice: ‒ Venite! Venite dentro! Questa strega... questa strega maledetta è la mia rovina! ‒ risponde Calandrino. Bruno e Buffalmacco entrano in casa, vedono tutte le pietre per terra e la povera Tessa che piange. Calandrino è rosso di rabbia. ‒ Ma cosa sono tutte queste pietre? Vuoi costruire un muro? E perché picchi la povera e buona Tessa? ‒ chiede Buffalmacco. ‒ Sei proprio cattivo, Calandrino! Picchi tua moglie e fai dei brutti scherzi ai tuoi amici! Perché fai degli scherzi così? ‒­ chiede triste Bruno. Calandrino sorpreso risponde: rovina (qui) distruzione, fine

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Giovanni Boccaccio

‒ Non è così! Io non faccio brutti scherzi! Io ho l’elitropia! È vero! Prima, al Mugnone, voi non mi avete visto* più perché io sono diventato* invisibile! Mi avete anche tirato* tante pietre!!! ‒ Davvero?! ‒ fingono di essere sorpresi i due amici. ‒ Sì, davvero! E poi… la rovina! Questa strega, con i suoi poteri maledetti, cancella il potere della pietra! Capite? La pietra non funziona più ed è colpa sua! ‒ dice disperato Calandrino e si avvicina alla povera Tessa. ‒ Fermo Calandrino! Fermo! ‒ dice Buffalmacco. ‒ Non è colpa di tua moglie! Le donne possono cancellare i poteri magici delle pietre, lo sai! È normale, lo sanno tutti! ‒ grida Bruno. ‒ E questa è anche la punizione giusta per un cattivo amico come te! Un amico che trova l’elitropia e va via senza dire niente! ‒ risponde Buffalmacco. Calandrino ora è molto triste: chiede scusa a sua moglie e ai suoi amici. Tessa però è molto arrabbiata e perdona il marito solo dopo molte scuse. E così, quando Bruno e Buffalmacco vanno via, Calandrino resta solo, con tanti dolori nel corpo e tante stupide pietre in casa. avete visto 2a persona plurale del Passato Prossimo di “vedere” sono diventato 1a persona singolare del Passato Prossimo di “diventare”

avete tirato 2a persona plurale del Passato Prossimo di “tirare”

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Attività

CILS - Comprensione 1 Segna la risposta corretta. 1 Quando si sveglia Calandrino la domenica mattina? a ■ Molto tardi. b ■ Molto presto. c ■ A mezzogiorno. 2 Che cosa fa Calandrino quando arriva al fiume? a ■ È triste perché non ci sono pietre. b ■ Chiede a Bruno e Buffalmacco di raccogliere le pietre mentre lui si mette a dormire. c ■ È molto felice e raccoglie tutte le pietre che vede. 3 Che cosa fanno Bruno e Buffalmacco? a ■ Fingono di non vedere Calandrino. b ■ Trovano l’elitropia. c ■ Vanno via perché non ci sono pietre. 4 Che cosa decide di fare Calandrino? a ■ Torna a casa in silenzio. b ■ Dice a Bruno e Buffalmacco che ha l’elitropia. c ■ Tira le pietre a Bruno e Buffalmacco. 5 Perché Calandrino si arrabbia con la moglie? a ■ Perché lei può vederlo. b ■ Perché lei ruba l’elitropia. c ■ Perché lei invita Bruno e Buffalmacco a casa. 6 Cosa fa alla fine Calandrino? a ■ Va via di casa. b ■ Chiede scusa a tutti. c ■ Torna a cercare l’elitropia.

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2 Metti in ordine le frasi. 1 molte/Calandrino/sacco/raccoglie/non/ha/un/ma/ pietre ______________________________________________ 2 Bruno/e/fingono/non/Buffalmacco/vedere/di/ Calandrino ______________________________________________ 3 sicuro/è/di/mano/in/l’/elitropia/Calandrino/avere ______________________________________________ 4 Bruno/pietra/tira/una/Calandrino/e/su/colpisce/ piede/un ______________________________________________ 5 perché/Calandrino/sua/è/lo/sorpreso/moglie/vede ______________________________________________ 6 Calandrino,/chiede/tutti/triste,/scusa/molto/a ______________________________________________

Scriviamo 3 Alla fine della storia Calandrino è molto triste perché non ha l’elitropia. Cambia la storia: Calandrino trova la vera elitropia. Che cosa succede? Scrivi almeno 50 parole. ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________

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Lessico 4 Leggi le definizioni e completa lo schema.

1 2 3 4 5 6 7 8 9

Prendere una cosa che sta in terra. Calandrino è in… per il pranzo. Distruzione, fine. Tessa è quella di Calandrino. Bruno e Buffalmacco fanno uno... a Calandrino. Donna con poteri magici cattivi. Fare qualcosa ma non davvero. Molto nervoso. Separa due stanze. 1 2 3

4 5 6 7

8 9

5 Immagina di entrare nella casa di Calandrino. Che cosa vedi? Inserisci gli oggetti dati nella colonna secondo te giusta.

un letto • tre finestre • un tavolo • molte pietre • quattro sedie • un lavandino • due forchette • una porta • una candela • due vasi di fiori C’È

CI SONO

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Grammatica 6 Completa le frasi con la preposizione giusta.

1 Calandrino corre ____ chiamare i suoi amici. 2 Comincia ____ correre e ____ saltare ora qui, ora là ____ raccogliere le pietre. 3 Bruno e Buffalmacco fingono ____ raccogliere le pietre. 4 Calandrino è sicuro ____ essere invisibile. 5 Buffalmacco continua ____ tirare pietre a Calandrino. 6 Calandrino inizia ____ picchiare la povera Tessa.

7 Completa le frasi con il pronome giusto.

1 Calandrino vede tante pietre e comincia a raccoglier___. 2 Non ha un sacco per mettere le pietre e cosĂŹ ____ mette nella camicia. 3 I suoi amici non raccolgono le pietre: fingono di raccoglier____. 4 Gli amici di Calandrino fingono di non veder____. 5 Bruno tira una pietra a Calandrino e ____ colpisce su un piede. 6 Calandrino si arrabbia con Tessa e ____ picchia.

Prima della lettura 8 Nella prossima novella ci sono tre personaggi principali: il cuoco Chichibio, il nobile Corrado e la bella ragazza Brunetta. Secondo te, a chi si riferiscono questi aggettivi? Poi controlla le tue risposte.

A = Chichibio, B = Corrado, C = Brunetta

ricco arrabbiato sciocco veneziano curioso allegro

____ ____ ____ ____ ____ ____

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Capitolo 5

Chichibio e la gru* 7

Un giorno, la bella Neifile racconta una novella sulla preziosa arte di saper parlare bene per risolvere un grande problema. Corrado Gianfigliazzi è un nobile e ricco cavaliere* di Firenze. La sua passione è la caccia* e organizza sempre giornate di caccia con i suoi amici e i suoi cani. Va spesso nei boschi vicino Firenze a cacciare gli uccelli e porta anche il suo falcone*. Un giorno Corrado, con gli amici, i cani e il falcone, va a caccia in un bosco vicino Firenze. Vicino a un fiume, dove abitano in genere le gru, il falcone uccide uno di questi uccelli. È una gru grassa e bella! ‒ Questa gru è bellissima! È veramente un piatto da re*! ‒ dice Corrado, felice, ai suoi amici. – Voglio organizzare un grande banchetto*! falcone uccello simile all’aquila un piatto da re un cibo molto buono e ricco banchetto pranzo o cena per gli ospiti con molti piatti diversi

gru cavaliere (qui) soldato a cavallo caccia cercare e uccidere animali selvatici

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Decameron

‒ Bella idea, Corrado! Bravo! ‒ risponde un altro cavaliere. ‒ Portiamo questa gru al mio cuoco Chichibio. È molto bravo e sicuramente sa arrostire* questa carne in modo perfetto! ‒ dice Corrado. A casa, Corrado fa portare la gru a Chichibio e dice serio: ‒ Chichibio, fai attenzione! Questa gru è veramente un piatto da re! Cucinala bene: stasera voglio un grande banchetto per me e i miei amici! Un banchetto perfetto! ‒ Certamente, mio signore! ‒ risponde serio Chichibio. – Un banchetto da re! Non c’è problema! Chichibio è un cuoco veneziano, forse è un po’ sciocco, ma in cucina è davvero bravo! Prende la gru e prepara tutto per fare un arrosto. Prima pulisce bene l’animale e poi mette il sale, il pepe, il rosmarino e l’aglio. Infine accende un grande fuoco nel camino e inizia ad arrostire la gru, ma… Brunetta è una bella ragazza che abita vicino al palazzo di Corrado. Mentre la gru arrostisce nel camino, Brunetta arriva sotto le finestre arrostire cuocere sul fuoco o in forno

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Giovanni Boccaccio

della cucina e sente un buon profumo di arrosto. ­‒ Che buonissimo profumo! Sembra arrosto… Ma cosa cucina Chichibio? Ora vado a vedere… ‒ pensa la ragazza, sempre curiosa di tutto. E così entra nella cucina e saluta allegramente Chichibio: ‒ Chichibio! Amico mio! Che bello vederti! – Oh, mia dolce Brunetta…! ‒ risponde Chichibio sorpreso: lui è innamorato di Brunetta ed è sempre molto felice di stare con lei. Brunetta lo sa e pensa di usare il suo amore per avere un buon pranzo: ‒ Che buon profumo d’arrosto! Ma che cucini? Mmmh… questa carne ha proprio un bel colore: ho l’acquolina in bocca*! Posso avere un pezzo di questo buon arrosto? ‒ Brunetta, mia amata, mi dispiace, ma oggi non posso... il mio signore organizza un banchetto e vuole tutto perfetto, ‒ risponde serio Chichibio. ‒ Ma Chichibio, amore mio, solo un pezzo piccolo... è così buono... ‒ insiste* Brunetta. ‒ No, no! Non posso! Davvero non posso! ‒ risponde il cuoco deciso. avere l’acquolina in bocca avere molta voglia di mangiare un cibo buono

insiste continua a dire

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Decameron

Allora Brunetta va vicino a Chichibio e dice dolcemente: ‒ Per favore amore mio... solo un pezzo... ‒ Mia cara, non è possibile! È un banchetto importante...! ‒ risponde Chichibio meno deciso di prima. ‒ Tu non vuoi darmi nemmeno un pezzo di arrosto! Allora tu non mi ami! ‒ grida offesa Brunetta. ‒ Bene, allora! Dimentica il nostro amore! La nostra storia finisce qui, oggi! Chichibio vede Brunetta arrabbiata e offesa e, allora, taglia una delle cosce* della gru per Brunetta. Lei, molto soddisfatta*, mangia la coscia, poi si pulisce la bocca e, senza nemmeno dire “grazie”, va via. Chichibio resta solo e triste in cucina. All’ora di cena tutto è pronto e gli ospiti arrivano e si siedono a tavola. Il banchetto comincia e, mentre Corrado racconta storie di caccia, tutti aspettano, con l’acquolina in bocca, la bella e grassa gru. E, finalmente, due servitori entrano e portano il magnifico arrosto. coscia soddisfatta (qui) felice perché ha avuto il cibo

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Giovanni Boccaccio

Corrado guarda l’arrosto e… ‒ Ma è uno scherzo?! ‒ grida arrabbiato. – Qui c’è solo una coscia della gru! Dov’è l’altra? Andate a chiamare Chichibio! I camerieri corrono in cucina e dicono a Chichibio che Corrado è molto arrabbiato, perché la gru ha una coscia sola. Chichibio, preoccupato, va da Corrado. ‒ Chichibio! Questa gru ha una coscia sola! Dov’è l’altra? ‒ chiede Corrado. Il povero Chichibio capisce il suo errore, ha paura e cerca velocemente una soluzione: ‒ Ehm… ma mio signore, le gru hanno una gamba sola! Lo sanno tutti! ‒ Ma che dici? So bene come sono le gru! Hanno due gambe! ‒ grida Corrado, ma poi si calma: ci sono ospiti e lui non vuole rovinare la cena. Più tranquillo dice: ‒ Ah, sì? Bene, allora domani mattina andiamo al fiume insieme per vedere come sono le gru. Ma fai attenzione, Chichibio... se hanno due gambe, allora tu sei in un brutto guaio*! guaio problema molto serio

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Decameron

Dopo queste parole, il banchetto continua senza problemi. Gli ospiti sono allegri e tutti dimenticano presto il problema delle gru. Ma Corrado, no! La mattina dopo Corrado è ancora arrabbiato e Chichibio comincia a preoccuparsi seriamente. Quando arrivano al fiume, i due vedono dodici gru: dormono ferme su una gamba sola! ‒ Vedi, mio signore? Hanno una gamba sola! ‒ esclama Chichibio. ‒ Vuoi vedere la seconda gamba? Guarda! ‒ risponde Corrado. Così va vicino alle gru, grida “Oh! Oh!” e batte forte le mani. Quando gli uccelli sentono quel rumore, hanno paura, mettono giù l’altra gamba e volano via. ‒ Vedi? Cuoco bugiardo! Le gru hanno due gambe! – dice Corrado. – Sei in un brutto guaio! Chichibio subito risponde: ‒ Ma signore mio, ieri sera non hai gridato* “Oh! Oh!”. Se non gridi, le gru non tirano giù l’altra gamba! Capisci? hai gridato 2a persona singolare del Passato Prossimo di “gridare”

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Giovanni Boccaccio

Corrado, sorpreso per la risposta pronta di Chichibio, comincia a ridere, a ridere, a ridere e‌ Chichibio si salva da un brutto guaio!

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Attività

Comprensione 1 Metti gli eventi in ordine cronologico.

A ■ Corrado comincia a ridere e Chichibio si salva da un brutto guaio. B ■ Corrado e Chichibio vanno insieme al fiume per vedere quante gambe hanno le gru. C ■ Chichibio deve cucinare la gru per il banchetto organizzato da Corrado. D ■ Corrado va a caccia e uccide una gru. E ■ Brunetta mangia un pezzo d’arrosto. F ■ Corrado è molto arrabbiato con Chichibio.

2 Leggi il riassunto della novella, trova i 6 errori e correggili.

Corrado Gianfigliazzi è un nobile e ricco cavaliere di Venezia. Corrado ama molto la caccia e un giorno, vicino a un lago, uccide una gru. Decide di organizzare un banchetto e dice al suo cuoco fiorentino, Chichibio, di cucinare la gru molto bene. Mentre Chichibio cucina, arriva Brunetta, una bella ragazza che Chichibio ama. Lei vuole un pezzo dell’arrosto e Chichibio, senza problemi, lo dà alla ragazza. Quando Corrado, durante il banchetto, vede che non c’è un pezzo dell’arrosto è molto tranquillo. Chichibio capisce il suo errore e cerca una soluzione. Il giorno dopo, Corrado e Chichibio, sono vicino al fiume per vedere le gru. Quando le gru sono ferme, i due vedono solo una gamba; quando le gru volano si vedono le due gambe. Chichibio ha subito una risposta pronta e Corrado inizia a piangere.

1 2 3 4 5 6

______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________

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Lessico 3 Scrivi la definizione o un sinonimo delle parole o espressioni date.

1 2 3 4 5 6 7 8

soddisfatto _______________________ guaio _______________________ banchetto _______________________ caccia _______________________ arrostire _______________________ piatto da re _______________________ avere l’acquolina in bocca _______________________ bugiardo _______________________

4 Leggi le definizioni e completa lo schema. 1

2

3

4 6 5

7 8

1 2 3 4 5 6 7 8

Chichibio dice che le gru hanno una sola… Il verbo dell’arrosto. Chichibio dà una… della gru a Brunetta. Lo usi spesso insieme all’aglio per condire. Grande cena con molti ospiti. È la passione di Corrado Gianfigliazzi. Un cibo buono fa venire l’… in bocca. Grave e serio problema.

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5 Abbina ogni modo di dire al suo significato. 1 2 3 4 5 6

■ Essere un piatto da re. ■ Avere l’acquolina in bocca. ■ Essere buono come il pane. ■ Essere un salame. ■ Essere come il cacio (formaggio) sui maccheroni. ■ Fare un minestrone.

Mettere tutto insieme, in una grande confusione. Essere molto adatto a una situazione. Essere un cibo molto buono. Avere molta voglia di mangiare qualcosa di buono. Essere una brava e onesta persona. Essere sciocco.

a b c d e f

Grammatica 6 Completa le frasi con il verbo giusto, “dovere”, “volere” o “potere”.

1 Corrado Gianfigliazzi __________ organizzare un grande banchetto. 2 Chichibio __________ cucinare la gru in modo perfetto. 3 Brunetta __________ mangiare un pezzo di arrosto. 4 Chichibio non __________ dare a Brunetta il pezzo di arrosto. 5 Brunetta è offesa perché Chichibio non __________ darle l’arrosto. 6 Chichibio __________ trovare una soluzione al suo errore. 7 Corrado non __________ rovinare la cena ai suoi ospiti. 8 Corrado comincia a ridere e Chichibio __________ salvarsi da un brutto guaio.

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7 Completa gli aggettivi delle frasi.

1 2 3 4 5 6 7 8

Neifile racconta una novella sulla prezios__ arte di parlare bene. Il falcone di Corrado uccide una gru grass__ e bell__. Corrado vuole organizzare un grand__ banchetto. Chichibio deve cucinare la gru in modo perfett__. Chichibio, cuoco venezian__, è un po’ sciocc__, ma in cucina è brav__. Brunetta è arrabbiat__ e offes__. Corrado è molto arrabbiat__ perché la gru ha una coscia sol__. Le gru dormono ferm__ su una gamba sol__.

Parliamo 8 Spiega ad un compagno come Chichibio condisce e cuoce la gru.

Prima della lettura 9 Secondo te, come si conclude la vicenda di Pampinea e i suoi amici? Tornano a Firenze? La peste li uccide? Restano in campagna per sempre? Parlane con un tuo compagno.

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Dossier

La vita di Giovanni Boccaccio I primi anni Giovanni Boccaccio nasce a Certaldo, vicino Firenze, nel 1313. Secondo alcuni studiosi è nato, invece, a Firenze e secondo altri a Parigi, perché la madre è francese. Non sappiamo niente di questa donna, ma sappiamo che il padre di Giovanni è molto severo e molto duro. Giovanni ama molto studiare: fa i suoi primi studi a Firenze, ma il padre non

è d’accordo con l’amore del figlio per la letteratura e lo manda a Napoli per lavorare con alcuni banchieri. Giovanni non ama questo lavoro, preferisce studiare il latino, la letteratura italiana e quella francese. Passa a Napoli 12 anni e qui scrive le sue prime opere come il Filocolo, la Caccia di Diana e le Rime. A Napoli frequenta molto anche la corte del re Roberto d’Angiò. Giovanni Boccaccio, Andrea del Castagno

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L’amore A Napoli Giovanni studia da solo, senza insegnanti, ma con l’aiuto dei letterati della corte. Qui si innamora di Fiammetta (un nome inventato), figlia naturale di Roberto d’Angiò. Fiammetta, di cui però nessun documento parla, fa molto soffrire Giovanni e diventa il personaggio principale delle sue poesie e delle sue opere. Nel 1340 Giovanni deve tornare a Firenze per problemi economici della sua famiglia. Giovanni lavora e vive tra Firenze e l’Emilia Romagna e, con il tempo, ha incarichi pubblici sempre più importanti in varie città, ma continua ad avere problemi economici.

A vision of Fiammetta, Dante Gabriel Rossetti

L’amicizia Nel 1350 Giovanni fa un incontro molto importante: incontra il grande poeta Francesco Petrarca, il primo letterato “europeo”, sempre in contatto con letterati italiani e di altri Paesi, esperto di letteratura latina e italiana. Nasce una grande amicizia tra Giovanni, l’allievo, e Francesco, il maestro. Nel 1351 esce il Decameron.

Gli ultimi anni Le difficoltà economiche e la cattiva salute rendono questi anni molto difficili. Il carattere di Giovanni diventa sempre più serio e religioso e pensa addirittura

Il poeta Francesco Petrarca

di bruciare le sue opere e di vendere la sua biblioteca. Per fortuna Petrarca gli fa cambiare idea. Torna a Napoli, ma è deluso dalla città. Poi va in Francia, come ambasciatore di Papa Urbano V. Muore a Certaldo il 21 dicembre 1375.

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Dossier

Un racconto dal Decameron, John William Waterhouse

Il Decameron

Un argomento al giorno Il Decameron non è diviso in capitoli, ma in “giornate” e le novelle di ogni giornata hanno argomenti diversi, come la Fortuna, l’Amore felice o infelice, il Coraggio o l’Inganno. Con il Decameron, Boccaccio vuole descrivere la società del Trecento. Le novelle, infatti, parlano di tutte le classi sociali del tempo: dalla nobiltà alla nuova ricca borghesia di mercanti e banchieri, dal piccolo negoziante ai servi, dalle donne ai religiosi. Donne e religiosi sono molto particolari nel Decameron: la donna è sempre un personaggio attivo e indipendente, mentre i religiosi hanno molti difetti e vizi. Con il Decameron Boccaccio vuole dare ai lettori esempi di virtù da imitare ed esempi di vizi da evitare.

Come è nata questa opera Il Decameron è una raccolta di novelle, cioè storie mai sentite prima, nuove e sorprendenti. Questi racconti sono scritti in volgare (italiano antico) dopo la peste che ha colpito l’Italia e l’Europa nel 1348. Boccaccio dice che con il suo libro vuole dare allegria a chi è sopravvissuto alla peste. Il libro è dedicato soprattutto alle donne innamorate. Il nome Decameron viene dal greco e significa “dieci giorni”. Infatti, nel libro, dieci ragazzi scappano da Firenze per paura della peste, e vanno a Fiesole, dove passano dieci giorni cantando, giocando e raccontando storie.

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Il successo dell’opera Il Decameron ha avuto subito uno straordinario successo nel Rinascimento, come modello di lingua volgare da imitare. Invece, durante il periodo della Controriforma (nella seconda metà del Cinquecento), la Chiesa giudica l’opera immorale e vieta di leggerla, stamparla o venderla.

Ai nostri giorni, ci sono moltissimi film tratti dal Decameron. Pier Paolo Pasolini, per esempio, gira nel 1971 il film Il Decameron ispirandosi all’opera di Boccaccio. Il film fa parte di una trilogia, chiamata Trilogia della vita, che comprende altri due film: I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte.

Una illustrazione del Decameron di Jean Foquet

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Dossier

Vita quotidiana nel Trecento Firenze

Nel 1300 Firenze è una città mercantile molto ricca e molto importante. Purtroppo è anche il simbolo delle lotte politiche. La dura lotta tra i due partiti dei Guelfi (favorevoli al Papa) e dei Ghibellini (favorevoli all’imperatore) è un serio problema per la città. I Guelfi stessi sono divisi in due partiti: i Neri e i Bianchi e, in città, tutti sono contro tutti. Ma Firenze è anche la città dell’arte: nel 1320, per esempio, Giotto progetta il campanile del Duomo.

Lotta tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri

Buongiorno e… buonanotte Le campane delle chiese svegliano la città alle 6 del mattino. Come in tutte le città europee, nel Medio Evo, lavarsi non è… di moda. Le persone vanno a letto vestite e, quando si svegliano, si lavano solo le parti del corpo che si vedono, cioè mani e faccia. D’inverno la giornata finisce alle 18, perché fa buio. D’estate la gente resta fuori a parlare con i vicini finché c’è il sole. Ma alle 21… tutti a dormire!

I vestiti

Uomini e donne indossano una camicia e, sopra, un abito. Quello degli uomini arriva a metà gamba, quello delle donne è lungo fino a terra. La persone possono cambiare le maniche di questi vestiti: lunghe o corte, di lana, di cotone, eleganti o semplici a seconda delle situazioni. Da qui nasce il modo di dire “è un altro paio di maniche”, cioè “è una situazione molto diversa”. Come scarpe, gli uomini hanno delle calze di lana con la suola di cuoio sotto o degli stivali lunghi o corti. Le donne hanno scarpe più femminili, spesso molto alte sotto per non sporcarsi con la terra delle strade.

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Le case Le case dei ricchi hanno due piani: sotto c’è il negozio o il magazzino e sopra le poche stanze della casa. In mezzo alla cucina c’è un fuoco per cucinare e scaldarsi: i camini arrivano solo molto dopo. I mobili sono pochi e molto robusti: un tavolo, delle sedie, delle casse e un letto. Le case dei poveri, spesso, sono solo delle capanne.

Il cibo

Un pasto in cucina

A parte i banchetti per i matrimoni o eventi importanti, la gente non mangia molto. I ricchi mangiano carne, uova, formaggi e dolci. I poveri mangiano soprattutto zuppe di verdure o fagioli. Se sanno pescare, mangiano pesce. A tavola c’è un bicchiere solo ogni due persone, il cibo si taglia con un grande coltello e non ci sono le forchette, solo i cucchiai. I tovaglioli non esistono, ma c’è una ciotola d’acqua per lavarsi le mani.

Abiti per i giorni di lavoro

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Test finale Vero o Falso? V F 1 La storia inizia a Firenze nel 1348 durante la peste. ■ ■ 2 Il gruppo di giovani lascia Firenze per andare al mare. ■ ■ 3 Frate Cipolla è basso, ha i capelli rossi ed è sempre triste. ■ ■ 4 Frate Cipolla dice di avere una reliquia molto importante con sé. ■ ■ 5 Tutti vogliono vedere e toccare la reliquia. ■ ■ 6 Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini organizzano uno scherzo a frate Cipolla. ■ ■ 7 Guccio Porco chiude sempre la porta della camera in albergo. ■ ■ 8 Biagio e Giovanni rubano la piuma e mettono del carbone nella scatola. ■ ■ 9 Calandrino è un uomo molto intelligente. ■ ■ 10 Maso del Saggio parla di luoghi reali. ■ ■ 11 L’elitropia può essere grande o piccola e è nera. ■ ■ 12 Calandrino chiede aiuto a Bruno e Buffalmacco. ■ ■ 13 Bruno e Buffalmacco credono alla storia di Calandrino. ■ ■ 14 Calandrino picchia la moglie Tessa. ■ ■ 15 A Corrado Gianfigliazzi non piace andare a caccia. ■ ■ 16 Chichibio è un po’ sciocco ma in cucina è molto bravo. ■ ■ 17 A Brunetta non piace l’arrosto preparato da Chichibio. ■ ■ 18 Corrado è molto arrabbiato quando vede che la gru ha una sola coscia. ■ ■ 19 Corrado e Chichibio vanno insieme al fiume per vedere le gru. ■ ■ 20 Chichibio ha la risposta pronta e Corrado inizia a ridere. ■ ■

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Sillabo dei contenuti morfosintattici Lessico Dati anagrafici e personali. Il corpo, l’aspetto fisico, l’abbigliamento. Pasti e bevande. Luoghi della vita quotidiana. Verbi di altissima frequenza, compresi i servili (dovere, potere, volere). Elementi grammaticali di base Nomi comuni regolari: numero e genere. Articolo determinativo e indeterminativo. Aggettivi e pronomi dimostrativi: questo/quello. Principali elementi che esprimono quantità: poco, molto, tutto, niente. Pronomi personali soggetto. Pronomi personali oggetto in relazione alle costruzioni più comuni (mi piace/ti do…). Numerali cardinali. Preposizioni semplici: di, da, in, a, con, per. Preposizioni articolate con di, da, in, a, con, per. Principali connettivi: anche, ancora. Avverbi di tempo e luogo di uso quotidiano: prima, poi, presto, tardi, sempre, spesso, oggi, domani. Formule di cortesia e di contatto. Saluti: Signore/Signora, grazie, prego, scusa/ scusi/scusate, per favore, per piacere. Esclamazioni e interiezioni di uso frequente Il verbo L’infinito presente. L’indicativo presente dei principali verbi regolari ed irregolari. L’imperativo presente. 79


Letture Graduate

Giovani

Livello 1 Giovanni Boccaccio, Decameron – Novelle scelte Livello 2 Mary Flagan, Il souvenir egizio Emilio Salgari, Le Tigri di Mompracem Livello 3 Maureen Simpson, Destinazione Karminia LETTURE GRADUATE

GIOVANI ADULTI

Livello 2 Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio Luigi Pirandello, Novelle per un anno – Una scelta Livello 3 Giovanni Verga, I Malavoglia Alessandro Manzoni, I promessi sposi


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