Direzione Letture - Scrittura 4

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IMPARIAMO UN METODO PRODUZIONE SCRITTA

2 Frasi semplici, ma chiare

3 Frasi chiare e complete 4 L’ortografi

5 La punteggiatura

6 Collegare le frasi: le parole-legame

8 Le parole-legame

scrittura

GUIDATA

16 Io scrittore • Io scrittrice

RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

10 Arricchire un testo con aggettivi e avverbi

11 Arricchire un testo con frasi o espressioni

12 La concordanza dei tempi: azioni contemporanee

13 La concordanza dei tempi: azioni non contemporanee

14 Il lessico appropriato

15 Correggere un testo

17 La conclusione RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

18 L’introduzione RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

19 Lo svolgimento RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

20 Scrivere un racconto di avventura

RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

22 Scrivere un racconto fantasy RACCONTO FANTASY

24 Scrivere un’autobiografi AUTOBIOGRAFIA

25 Scrivere un diario DIARIO

Come descrivere una persona TESTO DESCRITTIVO

Mi descrivo TESTO DESCRITTIVO

mappa del testo MAPPA DEL TESTO

scaletta SCALETTA

Raccontare un’esperienza personale

UN TESTO

Per scrivere un bel testo, parti dalla scaletta e arricchiscila

Frasi semplici, ma chiare

La GRAMMATICA VALENZIALE insegna che i verbi , per rappresentare una situazione, devono essere accompagnati dai loro “aiutanti”, cioè dagli argomenti

Ah, adesso è chiaro! È arrivato!

1 Per ogni immagine, scrivi una frase che faccia comprendere chiaramente la situazione.

INTELLIGENZA

VISIVA

Prima di scrivere le frasi, immagina la situazione.

2 Partendo dal verbo, scrivi frasi molto semplici, ma chiare.

Ugo è arrivato a Milano da Parigi. giocare tornare partire trasportare mettere spostare dare spedire

Frasi chiare e complete

La SINTASSI aiuta ad arricchire le frasi e a renderle complete, utilizzando i complementi .

L’archeologa ha trovato la mummia.

1 Osserva l’immagine e scrivi una frase che faccia comprendere chiaramente ciò che è accaduto. (Aiutati con queste domande: Chi? Quale azione fanno? Che cosa costruiscono? Con che cosa? Dove? Quando?)

Dopo giorni di ricerche l’archeologa ha trovato la mummia di un faraone egizio in un grande sarcofago decorato con geroglifici.

2 Usa la fantasia e arricchisci le frasi.

Lo gnomo trovò

L’extraterrestre

I pirati arrivarono

La strega entrò

INTELLIGENZA

Prima di scrivere le frasi, immagina la situazione. VISIVA

L’ortografia

L’ORTOGRAFIA insegna a scrivere le parole in modo corretto Dopo aver scritto un testo è necessario rileggerlo per trovare eventuali errori di ortografia e correggerli. Le prime volte fai questa revisione scambiando il quaderno con un compagno o una compagna, perché è molto difficile trovare gli errori su ciò che abbiamo scritto noi stessi.

1 Sottolinea gli errori di ortografia nel testo.

Segui gli esempi.

2 Nel testo ci sono: 8 errori. 15 errori. 20 errori.

Una farfala dalle ali colorate cerca un cespulio per depore le sue uova.

Alquni giorni dopo, dalle uova escono piccoli bruci. Mangiano con voracita tutte le foglie che anno in torno.

Ora i bruchi devono compiere un azione importantissima: si attaccano ha un ramo con un filo di seta che escie dalla loro bocca.

Riescono a filare attorno a se un bozzolo, allinterno del quale i bruchi diventano crisalidi.

A primavera anno terminato la trasformazzione. Le nuove farfalle escono dal bozzolo.

3 Scrivi le parole errate in modo corretto.

Tra le farfalle nate da quei bozzoli ce nera una azzura, con due grosse machie proprio sulla punta delle ali.

Volava quà e là, in sù e in giù.

Ormai, però, si annoiava: conoscieva tutti i fiori. Quel prato non era più una novità. Cosi, dopo cualche giorno pensò di andarsene. Dove arrivo?

Al mare!

4 Un bambino ha continuato la storia. Ma ha commesso 8 errori di ortografia. Sottolineali, poi scrivi le parole in modo corretto.

La punteggiatura

La PUNTEGGIATURA rende più comprensibile ciò che si scrive. È importante imparare a leggere rispettando la punteggiatura; questo ti aiuterà a utilizzarla quando dovrai scrivere. Per inserire i segni di punteggiatura nel punto giusto, devi rileggere ciò che hai scritto cercando di dare intonazione

1 Osserva il disegno. In esso vedi alcuni animali che compiono differenti azioni. Scrivi un testo che descriva ciò che avviene. Utilizza frasi brevi, separate da punti fermi o punti e virgola.

2 Leggi una volta il testo. Rileggilo una seconda volta, cercando di dare intonazione. Questo ti aiuterà a inserire la punteggiatura adatta. Scegli tra: , . : ; ? ! .

Aziz un alunno della 4 a C oggi compie gli anni

I suoi compagni e le sue compagne di classe hanno deciso di fargli una sorpresa la gradirà Certamente

Tutti sono arrivati a scuola con un palloncino colorato

La maestra che era d’accordo con loro ha preparato un lungo filo al quale appendere i palloncini

Il signor Gino il collaboratore scolastico grande amico di tutti i bambini e le bambine è pronto a gonfiare i palloncini

Collegare le frasi: le parole-legame

Gli INDICATORI TEMPORALI servono per collegare le frasi indicando la successione degli eventi nel tempo

1 Osserva i disegni e scrivi le frasi.

Il pizzaiolo il cameriere

L’insegnante nel frattempo in precedenza

INTELLIGENZA

VISIVA

Immagina le situazioni descritte in ogni coppia di frasi.

2 Dai un ordine temporale alle frasi, collegandole con una parola-legame. Segui l’esempio.

Scegli tra: in seguito • più tardi • intanto • durante • quando.

• Nadia e Sergio partecipano a una riunione. Nadia e Sergio tornano a casa.

• Zoe stava per uscire con il cane. Scoppiò un violento temporale. Nadia e Sergio partecipano a una riunione; al termine tornano a casa.

• Antonio prepara i bagagli. Antonio andrà in stazione a prendere il treno.

I CONNETTIVI LOGICI servono per collegare le frasi indicando la relazione tra gli avvenimenti.

3 Osserva i disegni e scrivi le frasi.

nonostante

per cui

4 Dai un ordine logico alle frasi, collegandole con una parola-legame.

Scegli tra: perciò • quindi • sebbene • infatti • eppure. Poni attenzione perché a volte dovrai cambiare il modo del verbo.

• Livio è stato invitato alla festa di Mauro. Livio va a comprare un regalo.

• Clelia è arrivata a scuola in ritardo. Clelia era uscita di casa molto presto.

Immagina le situazioni descritte in ogni coppia di frasi. VISIVA INTELLIGENZA

• Sergio non ricordava la poesia. Sergio l’aveva studiata a memoria il giorno precedente.

Le parole-legame

I CONNETTIVI LOGICI e gli INDICATORI TEMPORALI aiutano a collegare le frasi. Hanno funzioni diverse a seconda del tipo di legame che vogliono stabilire.

Per indicare l’ordine cronologico quando, mentre, alla fine, finché, intanto, prima, poi, nello stesso momento…

Per mettere in evidenza una contrapposizione però, ma, invece, tuttavia, eppure, mentre…

Per introdurre una conclusione quindi, dunque, pertanto, perciò…

Per unire e, anche…

Per chiarire un concetto già espresso cioè, ossia, infatti…

Per indicare una causa perché, affinché, poiché…

Per indicare una condizione quando, se, purché…

Per indicare i luoghi dove si svolgono le azioni all’interno, a destra, di sopra…

1 Collega le frasi inserendo le parole-legame. Segui le indicazioni.

• Ho messo i quaderni nello zaino; (ordine cronologico) avevo riordinato l’astuccio.

• Non hai trovato le chiavi (contrapposizione) erano lì sul tavolo.

• L’orso si svegliò sbadigliando (causa) era arrivata la primavera.

• Passo a prenderti (condizione) tu sia puntuale.

• Sono andato nell’orto ( luogo) …………........................................................………. ho raccolto le carote.

2 Completa scrivendo le parole-legame adatte per collegare le frasi del testo. Scegli tra quelle suggerite.

tuttavia • infatti • nonostante • fortunatamente • sebbene • mentre

Domenica è stata una giornata fantastica: il cielo fosse grigio e nuvoloso, zia Tizi ha proposto una gita in montagna. appena arrivati è apparso un raggio di sole.

La zia ha indicato il sentiero. Io e mia sorella ci siamo messi a correre il sentiero fosse in salita, la zia camminava con passo più lento.

cioè • allora • siccome • all’improvviso • magari • perché

Abbiamo attraversato il bosco. mi sono fermato di colpo ho visto qualcosa che si muoveva tra le rocce. mia sorella mi stava chiamando, le ho fatto segno di tacere. , in assoluto silenzio, ci siamo avvicinati alla roccia e abbiamo scoperto una famiglia di marmotte.

nello stesso momento • da un lato • quando

è arrivata anche la zia, le marmotte si sono insospettite per il rumore e sono sgattaiolate nella tana. sulle nostre teste volava un falchetto.

dopo • in un batter d’occhio • proprio allora • per qualche istante una marmottina ha lasciato il suo rifugio.

Mamma marmotta deve aver intuito il pericolo; è uscita allo scoperto e, con il muso, ha spinto la sua piccola al riparo.

Ecco perché domenica è stata una giornata fantastica!

Arricchire un testo con aggettivi e avverbi

Nella stesura di un testo devi utilizzare AGGETTIVI e AVVERBI , affinché possa essere ricco di informazioni e di particolari. In questo modo, chi legge potrà quasi “vedere” e “sentire” ciò che accade.

1 Arricchisci le frasi inserendo l’avverbio adatto. Scegli tra: furtivamente • precipitosamente • agilmente

Arsenio fugge

Arsenio scappa

2 Arricchisci il testo inserendo gli aggettivi qualificativi adatti. Scegli tra:

Arsenio se ne va

lussuosa • indicata • inaccessibile • grande • sontuoso • bluastra • intermittente • abbagliante • sinistri • buia • fredda • nebbiosa • cupi

Era una notte , e Arsenio Manolesta decise che era proprio la più per effettuare il furto nella ma villa del conte Denarius. I rintocchi e del campanile annunciavano lo scoccare della mezzanotte. Arsenio Manolesta ruppe il vetro di una finestra ed entrò nel e salone delle feste. In un batter d’occhio mise nel sacco tutti gli oggetti d’argento. Si accingeva a fuggire quando vide che in giardino si accendeva una luce , e Erano i fari di un’auto della polizia, che era arrivata chiamata dal conte.

Arricchire un testo con frasi o espressioni

Un testo si può arricchire anche con FRASI o ESPRESSIONI che rendano ancora più evidente il modo in cui vengono compiute le azioni dai personaggi.

1 Arricchisci il testo inserendo le frasi o le espressioni adatte. Scegli tra: rasente i muri • con una mossa agile • che teneva sulle spalle • tenendosi la testa tra le mani • dalla quale era entrato • dopo che era scattato il sofisticato sistema d’allarme del conte Denarius

Arsenio, , saltò dalla finestra e si ritrovò nell’ampio parco della villa.

Camminò lentamente , per evitare di essere intercettato dai fari delle auto della polizia che erano sopraggiunte

Tenendo ben stretto il sacco della refurtiva, arrivò al muro di cinta. Tentò di salire e di scavalcarlo, ma sentì dietro di sé l’abbaiare dei cani poliziotto. Il sacco gli impediva la fuga.

Arsenio abbandonò il bottino, si arrampicò con destrezza e in un batter d’occhio si ritrovò sulla strada.

Seduto sul bordo del marciapiede, , Arsenio tra sé pensò: “L’ho scampata per un pelo! Meglio cambiare mestiere!”.

2 Osserva il disegno e arricchisci la conclusione del racconto.

Manolesta, , tornò a casa.

Scese in cantina e prese un sacco vuoto. Dopo averlo appeso . Vi mise gli attrezzi del mestiere perché .

La concordanza dei tempi: azioni contemporanee

Nella stesura di un testo, il tempo del verbo indica quando avvengono i fatti narrati. Se le sequenze indicano FATTI CONTEMPORANEI , cioè che avvengono nello stesso tempo, non si deve cambiare il tempo dei verbi.

1 Completa inserendo il verbo scritto tra parentesi al tempo adatto.

L’anno scorso Edoardo ha invitato Giada a trascorrere alcuni giorni di vacanza nella casa in montagna dei nonni. Sono stati giorni indimenticabili, anche perché Giada (fare) per la prima volta l’esperienza di una vacanza senza genitori.

Tutti i giorni i due bambini andavano al maneggio ad accudire i cavalli: (dare) loro da mangiare, (portare) l’acqua, (strigliare) i pony, (sistemare) le selle.

I genitori di Giada stanno programmando le vacanze estive.

La bambina (chiedere) loro di poter invitare Edoardo perché (pensare) di potersi divertire ancora come lo scorso anno.

La mamma e il papà (acconsentire) e subito Giada (telefonare) a Edoardo e lo (invitare) .

Giada già immagina come si (divertire) lei ed Edoardo. ( Fare) lunghe nuotate e (costruire) castelli di sabbia. ( Trascorrere) una vacanza divertentissima.

2 Ora rileggi di seguito le tre parti del testo per capire come si utilizzano i tempi dei verbi in azioni contemporanee.

Il testo racconta un’esperienza che è avvenuta nel passato, perciò le azioni contemporanee devono essere espresse con i verbi al tempo passato.

Il testo racconta un’esperienza che avviene nel presente, perciò le azioni contemporanee devono essere espresse con i verbi al tempo presente.

Il testo racconta un’esperienza che avverrà nel futuro, perciò le azioni contemporanee devono essere espresse con i verbi al tempo futuro.

La concordanza dei tempi: azioni non contemporanee

Se le sequenze indicano FATTI NON CONTEMPORANEI , cioè che avvengono in tempi differenti, si deve utilizzare il tempo dei verbi in modo da far capire se un’azione è avvenuta prima o avverrà in futuro.

1 Completa inserendo il verbo scritto tra parentesi al tempo adatto. Miriam è arrivata a scuola molto contenta e (distribuire) ............................................. gli inviti per la sua festa che si (tenere) tra una settimana.

Li (preparare) ieri pomeriggio con l’aiuto di Lino, suo fratello maggiore.

Ora (chiedere) il permesso alla maestra di distribuirli anche in 4 a C, dove (essere) altri suoi amici e altre sue amiche.

2 In questo testo ci sono cinque verbi coniugati al tempo sbagliato. Sottolineali, poi correggili completando la tabella.

Gioia è stata invitata alla festa di compleanno di Miriam. La settimana scorsa la sua compagna le consegna un biglietto d’invito. Ora Gioia vuole comperarle un regalo e così la mamma la accompagna nel negozio di giocattoli: era un grande spazio su tre piani.

Appena entrata, Gioia non crede ai suoi occhi: scaffali ricolmi di giocattoli, pupazzi, decorazioni.

Gioia gira entusiasta nei reparti e finalmente trovò il regalo adatto: un galeone dei pirati. – Mamma, quel galeone è perfetto!

Gioia prende la scatola, l’ha portata alla cassa, dove le fanno anche una super confezione. Il pacco è pronto e Gioia pensa che da domani Miriam si diverte a immaginare le avventure dei sette mari.

Forma errata
Forma corretta

Il lessico appropriato

Quando scrivi un testo, devi evitare di ripetere

Puoi ricorrere ai SINONIMI , cercando termini specifici che facciano capire a chi legge anche le sfumature di ciò che intendi dire.

Il tuo lessico diventerà più ricco, ma soprattutto appropriato, perché utilizzerai termini adeguati al tema che stai trattando.

1 Sostituisci le parole evidenziate con un termine appropriato

Sabato scorso mamma e papà hanno detto (chiesto/domandato a me e a mio fratello Piero: – Vi andrebbe di andare a mangiare una bella pizza?

Io sono saltata in piedi e ho detto (risposto/gridato/affermato : – Che domanda!

Piero ha detto (suggerito/proposto)

la pizzeria di via Roma.

In dieci minuti eravamo già fuori di casa. Svoltato l’angolo (del palazzo/dell’abitazione/dello stabile)

la pizzeria “Mozzarella e basilico”.

Siamo entrati e il cameriere ci ha dato (assegnato/proposto/indicato un tavolo vicino all’acquario con i pesci colorati.

Piero si è seduto (si è accomodato/ha preso posto/ha scelto la sedia vicino a me.

La mamma si è seduta (si è accomodata/ha preso posto/ha scelto la sedia) vicino al calorifero e il papà si è seduto sulla sedia rimasta libera.

A quel punto ci hanno dato (portato/mostrato/consegnato) il menù e ci hanno dato (offerto/portato/servito) alcune fette di focaccia calda.

Quando è arrivato il cameriere, la mamma ha ordinato una quattro stagioni, io ho ordinato (scelto/preferito/deciso per) la pizza con i funghi, Piero ha ordinato (scelto/preferito/deciso per) quella con le olive e il papà invece ha ordinato (scelto/preferito/deciso per) una margherita.

Correggere un testo

Dopo aver scritto un testo occorre rileggerlo con attenzione per correggere…

gli errori di ortografia

1 Sottolinea gli errori di ortografia e scrivi le parole in modo corretto.

La mia compagna Samira mi a proposto di andare hai giardini.

Io le ho risposto che non posso perché ciò la febre.

gli errori di punteggiatura

Inserisci in rosso i segni di punteggiatura corretti.

Oggi Samira mi ha telefonato e mi ha chiesto Sei guarita

Mi ha raccontato che il maestro li ha portati in giardino per osservare gli alberi

Hanno toccato una corteccia era ruvida umida dura e pungente

Mi è dispiaciuto di non essere stata a scuola.

la concordanza nell’uso dei verbi

Gli errori nella concordanza e nell’uso dei verbi sono stati sottolineati. Scrivi la forma corretta.

Poiché ora non avevo più febbre, la mamma mi ha detto che domani tornavo a scuola.

Finalmente potrò giocare con Samira, che era sempre gentile con me: infatti mi porta i compiti mentre ero malata. Vorrei che lei viene a casa mia domani e che possiamo giocare insieme.

le ripetizioni

4 Sottolinea le ripetizioni e riscrivi in modo corretto usando sinonimi e pronomi.

Io detesto avere la febbre, perché se ho la febbre devo stare in casa senza amici e non posso vedere gli amici. A me piace andare a scuola perché a scuola sono sempre in compagnia.

RACCONTO REALISTICO e FANTASTICO

Io scrittore • Io scrittrice

Quando devi SCRIVERE UN TESTO, probabilmente, puoi incontrare due situazioni diverse:

• molte idee si accavallano nella tua testa;

• nessuna idea fa capolino.

Per trovare una soluzione, occorre progettare con calma e metodo.

PROGETTA UN TESTO

Scegli l’argomento.

Decidi la tipologia : scegli se il racconto sarà realistico o fantastico.

Scegli i personaggi: protagonista ed eventualmente personaggi secondari.

Stabilisci in quale luogo si svolgeranno i fatti.

Decidi il tempo in cui far svolgere i fatti.

Pensa a grandi linee quali sono i fatti che narrerai. Questa sarà la scaletta del tuo testo.

Un testo è importante che abbia una struttura ben precisa, costituita di tre parti:

• introduzione ,

• svolgimento,

• conclusione .

La conclusione

In un testo la CONCLUSIONE è la parte che narra come termina la vicenda.

Deve essere coerente, cioè collegata in modo logico, con il resto del racconto.

1 In questo testo manca la conclusione: scrivila tu.

BASILIO E IL FALCHETTO

Basilio volle andare a trovare sua nonna.

– Segui il sentiero che passa in mezzo al prato –gli consigliò il papà.

– Va bene, papà – annuì Basilio.

– Eccoti una focaccia da mangiare per la strada –disse la mamma.

– Grazie, mamma – ringraziò Basilio. E s’incamminò. Lungo il sentiero incontrò… un lupo, direte voi. E invece no. Incontrò un falchetto affamato.

Allora Basilio, che era un tipo generoso, gli diede un pezzetto della sua focaccia. Il falchetto se la pappò di gusto e volò via. Cammina, cammina, Basilio arrivò dalla nonna. Si abbracciarono, fecero merenda e giocarono, finché per Basilio venne l’ora di tornare a casa.

S’incamminò, ma dopo un po’ cominciò a nevicare. E la neve, fiocco a fiocco, coprì di bianco tutto il prato. Il guaio fu che così il sentiero non si vedeva più. E Basilio si perse nella larga distesa di neve.

Stava per mettersi a piangere quando comparve il

Giuditta Campello, È inverno, Edizioni EL

Guida l’insegnante troverà il testo intero. Potrà così far confrontare ai bambini e alle bambine il testo da loro scritto con quello dell’autrice.

e FANTASTICO

L’introduzione

In un testo l’ INTRODUZIONE è la parte che presenta la situazione iniziale Deve essere coerente, cioè collegata in modo logico, con il resto del racconto.

1 In questo testo manca l’introduzione: scrivila tu. Prima leggi attentamente il brano per capire come può avere inizio.

L’AUTO SPAZIALE

Dunque gli serve un motore nuovo. Cerca e ricerca nel suo magazzino, ma di motori non ne trova neanche uno.

E adesso? Adesso è un bel guaio! Come farà Edoardo, anche se è un meccanico esperto, ad aggiustare la sua auto?

Ma a un tratto vede qualcosa, laggiù in fondo, in un angolino. È un motore! Un motore di forma un po’ strana, ma di certo un motore.

E subito (svita, avvita, sposta, infila) monta quel motore sulla sua auto. Ma Edoardo non sa che quello è il motore di un razzo spaziale. Ecco che gira la chiave e… wrooooom, partenza! Anzi, decollo!

Certo, perché l’auto di Edoardo, con il motore del razzo spaziale, vola come un razzo spaziale. E sapete Edoardo che cosa fa? Si spaventa?

Grida aiuto? Scende al volo? Certo che no. Ingrana la marcia e, tutto contento, va a farsi un giro tra le stelle.

Giuditta Campello, È inverno, Lepre, Edizioni EL

In Guida l’insegnante troverà il testo intero. Potrà così far confrontare ai bambini e alle bambine il testo da loro scritto con quello dell’autrice.

Lo svolgimento

In un testo lo SVOLGIMENTO narra i fatti che accadono Modifica la situazione iniziale, ma deve essere coerente sia con la parte iniziale sia con la conclusione.

1 In questo testo manca lo svolgimento: scrivilo tu. Leggi con particolare attenzione la conclusione.

IL LEONE, LA LEPRE E IL CERVO

Un leone stava per divorare una lepre addormentata ai margini di un campo, quando vide passare un cervo e pensò che sarebbe stato un pasto migliore.

– Che questo mi serva di lezione – disse il leone. – Per avere qualcosa di meglio ho perso anche quello che avevo a portata di mano.

Esopo, Favole, Einaudi

In Guida l’insegnante

il

troverà
testo intero. Potrà così far confrontare ai bambini e alle bambine il testo da loro scritto con quello dell’autore.

Scrivere un racconto di avventura

Il RACCONTO DI AVVENTURA narra vicende di personaggi coraggiosi.

• I personaggi affrontano situazioni e nemici pericolosi.

• I luoghi sono ambienti selvaggi e insidiosi.

• La struttura presenta momenti di suspense che possono essere suggeriti dalle descrizioni e dai dialoghi

AVVENTURA NEL DESERTO

1 Prima di scrivere il tuo testo pensa alla scaletta dei fatti principali che vuoi narrare. Leggi le frasi-chiave e immagina le diverse situazioni.

Introduzione Sequenze dello svolgimento Conclusione

Due turisti esperti attraversano il deserto con la jeep. (Chi sono? In quale deserto si trovano? Da quanto tempo stanno viaggiando? È giorno o notte?)

Arriva una tempesta di sabbia.

(Descrivi la tempesta)

La jeep si blocca.

(Perché? Che cosa pensano i protagonisti? Che cosa cercano di fare?)

I protagonisti sentono delle urla lontane.

(Che cosa pensano che siano? Quali sensazioni ed emozioni provano?)

Un gruppo di predoni del deserto sta per assalirli. (Descrivi che cosa accade utilizzando aggettivi e verbi che creino suspense)

Uno dei due protagonisti riesce a mettere in moto la jeep. (Come?)

All’ultimo momento riescono a scappare. (Descrivi la fuga)

2 Ora scrivi il tuo racconto di avventura: arricchisci l’introduzione, le sequenze dello svolgimento e la conclusione con parti descrittive, dialogiche e riflessive.

FANTASY

Scrivere un racconto fantasy

1 Scrivi un racconto fantasy seguendo questa scaletta.

Luigi era immerso nella lettura di un libro fantasy.

All’improvviso sentì un rumore…

(Com’era il rumore? Da dove proveniva?)

Il su o cuore cominciò a battere all’impazzata, ma la curiosità ebbe il sopravvento.

Luigi si diresse verso…

(Verso che cosa si diresse Luigi? Che cosa attraversò?

Dove arrivò? Com’erano i suoi passi? Che cosa temeva di trovare? Perché non accese la luce?)

A un tratto la porta si spalancò e apparve

un uomo ammantato di nero.

L’uomo in testa aveva

Una lunga barba incorniciava il suo .

Gli occhi erano

Il suo mantello era trattenuto in vita da

L’u omo consegnò a Luigi…

Poi con la sua voce forte e decisa disse a Luigi: – Sono il re del Regno Illuminato. Le forze delle tenebre minacciano il mio regno. Sei stato scelto per una missione importante: avrai il compito di difenderci. Prendi la moneta e…

– Ricorda – aggiunse l’uomo, – quando sarai in pericolo, lancia la moneta verso il cielo e l’Esercito del Bene correrà in tuo aiuto.

Luigi attraversò la porta e…

(Che cosa vide? Che cosa stava succedendo? Che cosa fece Luigi? Crea la suspense descrivendo il cielo, l’attacco dei nemici, i rumori)

Luigi si batteva coraggiosamente, ma i nemici erano troppo numerosi e presto si trovò in difficoltà. Allora prese la moneta e la lanciò in alto. Quando la moneta toccò il suolo… (Che cosa si sentì? Chi arrivò? Che cosa accadde?)

All’improvviso apparve l’uomo ammantato di nero che… (Scrivi tu la conclusione)

Scrivere un’autobiografia

L’AUTOBIOGRAFIA è il racconto dei fatti più importanti accaduti al protagonista Non puoi scrivere oggi la tua autobiografia, ma puoi scriverne una pagina. Ricordati di utilizzare sequenze riflessive e descrittive.

IL MIO PRIMO GIORNO DI SCUOLA

1 Segui questa scaletta e scrivi sul quaderno.

INTRODUZIONE

• Scrivi il tuo nome e presentati brevemente.

• Spiega di che cosa parlerai e per quale motivo vuoi raccontare questa tua esperienza.

SVOLGIMENTO

• Che giorno era.

• Chi ti ha accompagnato/a a scuola.

• Come ti sentivi tu. Come si sentiva chi ti ha accompagnato/a.

• Chi hai incontrato davanti all’ingresso della scuola.

• Che cosa avete fatto.

• Chi vi ha accolto nell’atrio della scuola.

• Che cosa hai pensato quando hanno chiamato il tuo nome.

• Con chi sei entrato/a in classe.

• Dove ti sei seduto/a.

CONCLUSIONE

• Concludi con una riflessione sull’inizio del tuo percorso nella Scuola Primaria.

Scrivere un diario

Per scrivere un diario, segui queste indicazioni:

• decidi i fatti che vuoi raccontare:

• un fatto che ti ha suscitato un’emozione forte,

• un’esperienza particolarmente significativa,

• un fatto che vivi tutti i giorni;

• usa un linguaggio semplice;

• utilizza parole inventate o espressioni “che non metteresti mai in un compito”;

• arricchisci la pagina di diario con simboli , disegni o incollando una piccola immagine particolare.

1 Scrivi una pagina di diario: inventa un nome particolare per chiamare il diario.

Come descrivere una persona

Per DESCRIVERE UNA PERSONA occorre mettere in risalto il suo aspetto fisico, il suo carattere, i suoi comportamenti e le sue abitudini . È necessario trovare aggettivi, espressioni e similitudini efficaci.

ASPETTO FISICO

Altezza e corporatura alto/a, basso/a e proporzionato/a, magro/a, rotondetto/a, paffutello/a, robusto/a, gracile...

Viso paffuto e rotondo, magro e scarno, solcato da rughe, con la pelle scura che sembra cotta dal sole, con la pelle chiara come la porcellana, con la pelle olivastra come una perenne abbronzatura, con la barba folta e trascurata, con la barba corta e curata...

Capelli lunghi, morbidi come fili di seta, ricciuti come il pelo di una pecorella, sempre arruffati, colore del grano maturo, scuri come il carbone...

Occhi piccoli, dolci e ridenti, vispi e attenti a ogni cosa, scuri e penetranti, azzurri come due gocce d’acqua, appesantiti dal sonno, pronti a mostrare stupore, con lo sguardo sincero, con espressione arrabbiata, sfuggenti...

Bocca sempre sorridente, con le labbra sottili, con le labbra carnose, con piccoli denti bianchissimi, con grandi denti, sempre aperta per ridere e scherzare...

Voce acuta, grave, profonda, rauca, potente, melodiosa...

Andatura stanca, spedita e veloce, atletica e scattante, felpata come quella di un gatto, dal passo pesante...

CARATTERE E COMPORTAMENTO

Pregi

Hobby

Difetti

Che cosa piace

Che cosa non piace

Mi descrivo

1 Completa la tua descrizione seguendo gli spunti tra parentesi.

Ciao! Sono

Frequento la e ho anni.

Ora mi metto davanti allo specchio e vi descrivo come sono. (Utilizza i dati che trovi nella prima tabella della pagina precedente)

(Utilizza la seconda tabella della pagina precedente)

Che carattere ho? Non spetta a me dirlo, ma

Il mio punto debole è

Sono veramente forte (Che cosa riesci a fare bene?)

Sono invece una schiappa (Che cosa non riesci a fare bene?)

Sapete quali sono le mie preferenze e qual è il mio hobby? (Che cosa ti piace fare?)

Una cosa che detesto fare è

Per concludere vi dico che (Concludi la tua descrizione)

2 Rileggi due volte il testo per individuare eventuali errori.

La descrizione di una persona

Quando scrivi la DESCRIZIONE DI UNA PERSONA devi rappresentare nella tua mente chi vuoi descrivere, come se fosse una fotografia o un filmato. Ti aiuterà a tenere presente tutti i particolari.

1 Leggi le due descrizioni: una è semplice ed essenziale, l’altra è arricchita con aggettivi e similitudini.

Irene è la mia migliore amica.

La sua bocca è piccola.

Sorride spesso e mostra i suoi piccoli denti.

Irene è la mia migliore amica.

Il suo volto è sempre sorridente.

Ciò che la caratterizza è la sua bocca piccola, che ricorda, nella forma, un cuore. Le labbra sono rosse come se fossero dipinte da un rossetto.

Quella piccola bocca è sempre pronta a un sorriso aperto e amichevole.

Tra le labbra fanno capolino i suoi piccoli denti, bianchissimi.

2 Leggi la descrizione breve, osserva l’immagine e scrivi una descrizione ricca di particolari.

La signora Francesca abita vicino a me.

Ha i capelli lunghi.

Porta gli occhiali.

3 Ora descrivi sul quaderno un tuo compagno o una tua compagna o una persona adulta.

La descrizione dell’abbigliamento

1 Leggi due volte il testo.

PAT

Pat stava sempre in pantaloni, i quali, estate o inverno che fosse, erano sempre i blue jeans. Ed erano per lo più pantaloni logori; anzi, più la stoffa sulle ginocchia era schiarita, più i pantaloni erano pregiati e amati. Non le ho mai visto una maglietta stirata addosso, anzi, era sempre vestita in modo trasandato.

Si toglieva le scarpe, che erano sempre sneakers coloratissime, anche quando la maestra la interrogava. Il bello era che nei calzini, a fiori, a pallini, a stelline, venivano fuori certi buchi che pareva ci fosse passato un topo.

Era una bambina tanto allegra e gentile che tutti le volevano molto bene e anch’io ne ero rimasto incantato.

Dal colore delle righe delle sue magliette, l’avresti potuta riconoscere tra mille.

Lucia Tumiati, Saltafrontiera, Giunti

2 Continua tu questo testo, descrivendo la nuova Pat.

Un giorno sulla porta si affacciò Pat. Incredibile: non sembrava lei! Il suo abbigliamento era completamente cambiato.

INTELLIGENZA

Visualizza nella tua mente la nuova Pat. Immagina in modo particolare il suo nuovo abbigliamento.

VISIVA

La descrizione di un oggetto

Per DESCRIVERE in modo efficace UN OGGETTO è importante utilizzare i DATI SENSORIALI , cioè quelli che percepisci attraverso i sensi: i dati visivi, olfattivi, uditivi, tattili, gustativi.

UN CAGNOLINO DI PELUCHE

Io ho un bellissimo cagnolino di peluche. È piccolo, posso quasi tenerlo in una sola mano e portarlo sempre con me.

È marrone scuro, ma la sua pancia è quasi bianca. Gli occhi sono due bottoncini neri e lucidi. Se gli schiaccio la pancia, emette un rumore che sembra una risata. Soffrirà il solletico?

È soffice come una coccola, come un batuffolo di cotone.

Profuma di zucchero filato, ma anche un po’ di banana e vaniglia. Quando ero piccolo a volte gli mangiucchiavo le orecchie e mi sembrava di succhiare una caramella alla banana o alla vaniglia.

Dati visivi

forma, dimensione, colore, movimenti

Dati tattili

• temperatura : caldo, freddo, fresco, tiepido…

• consistenza : morbido, ruvido, duro, soffice, fragile, spugnoso...

• umidità : umido, bagnato, fradicio, inzuppato, asciutto…

• superficie superficie: liscio, levigato, ruvido, rugoso, grinzoso, vellutato, peloso, pungente, tagliente…

Dati uditivi

sono riferiti ai suoni e ai rumori: scricchiolio, fracasso, cigolio, suono debole, leggero, assordante, impercettibile, vivace, allegro, squillante, melodioso…

Dati gustativi

sapore delicato, amarognolo, insipido, prelibato, dolciastro, disgustoso…

Dati olfattivi

profumo, fragranza, aroma, tanfo, odore penetrante, pungente, sgradevole, gradevole, aromatico…

1 Descrivi questi oggetti utilizzando i dati sensoriali indicati.

Dati visivi e tattili

Dati olfattivi e tattili

Dati visivi e gustativi

Dati visivi e uditivi

La descrizione di un animale

1 Leggi due volte il testo.

LA TARTARUGA ACHILLE

Io fissavo affascinato le tartarughe che zampettavano sul tappeto.

Quella che mi colpiva era vivace e aveva il guscio color marrone castagna. I suoi occhi erano vispi e il suo passo agile. Le diedi una carezza sulla testolina scagliosa. La bestiolina fu chiamata Achille, e si rivelò intelligente, simpatica. Imparò prestissimo il suo nome, e bastava che lo chiamassimo una o due volte che arrivava, avanzando con la testa e il collo protési. Gli piaceva farsi imboccare e se ne stava regalmente acquattato al sole mentre noi gli porgevamo pezzetti di lattuga o chicchi d’uva.

Ma i frutti che ad Achille piacevano di più erano le fragole selvatiche. Gli bastava soltanto vederle e si muoveva di qua e di là, sporgeva la testa per vedere se gliene davamo qualcuna e ci fissava implorante con quei suoi occhietti che parevano bottoncini.

Se ne trovava una grande come una nocciola, si comportava in modo insolito per una tartaruga. Afferrava il frutto e, tenendolo ben stretto in bocca, arrancava a tutta velocità finché non raggiungeva un posto ben nascosto, lo posava al suolo e se lo mangiava con comodo.

Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, Adelphi

2 Sottolinea nel testo, con i colori corrispondenti, le parti relative alle parole-chiave. Usa la tabella.

PAROLE-CHIAVE

Presentazione di quale animale si tratta

Ambiente di vita animale domestico; animale selvatico

Aspetto fisico colore, dimensioni del corpo, le varie parti del corpo, segni particolari

Modo di muoversi camminare, trotterellare, guizzare, avanzare con passo felpato

Carattere docile, giocherellone, aggressivo

Abitudini che cosa ama fare, che cosa mangia, dove passa il suo tempo

3 Descrivi un gatto.

Ormai sai che, prima di scrivere, devi rappresentare nella tua mente ciò che devi descrivere.

Vi farò conoscere È un e ovviamente è un animale domestico. (Com’è il suo pelo alla vista e al tatto?) Ha un bel

( È un gatto grande o piccolo? descrivi la corporatura)

(Come sono i suoi occhi?) Nel musetto spiccano che

(Come sono le orecchie?)

(Come sono le zampe?) Le sue zampe ............................................................................................................................... .............................

E quando si arrabbia da esse spuntano

(Come si muove?) Riesce a sorprendere sempre per i diversi movimenti che fa con le sue zampette.

Se non vuole farsi sentire, ............................................................................................................................... ..................................................................

Se vuole afferrare un giochino, Se rincorre una pallina, ............................................................................................................................... ............................................................................

(Che cosa mangia?) Il suo cibo preferito , ma non gli piace ............................................................................................................................... .................................................................................................

( D escrivi il carattere)

............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ........................

(Che cosa gli piace fare? Q ual è il suo giochino preferito?) ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ........................

( D ove trascorre la maggior parte della giornata? D ove gli piace dormire?)

(Concludi con una tua riflessione) ............................................................................................................................... ..........................................

............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ........................

Scrivere un testo informativo

Per scrivere un testo informativo devi raccogliere INFORMAZIONI sull’argomento che intendi trattare.

1 Scrivi un testo informativo.

I PROBLEMI DEL CLIMA

I problemi del clima sono di grande attualità perché

Al contrario, l’innalzamento della temperatura

Il cambiamento climatico causa molti problemi.

Le violente precipitazioni hanno come conseguenza

Il cambiamento climatico nelle zone dei ghiacciai

2 Concludi il testo scrivendo che cosa puoi fare tu per il problema del cambiamento climatico. Prendi spunto dalle immagini.

Io sono ancora piccolo/a, ma posso rendermi conto dei problemi e cercare di trovare una soluzione. Ad esempio, tutti noi possiamo segnalare alle persone adulte

Oppure possiamo

La mappa del testo

Il TITOLO (o traccia)

Suggerisce l’argomento che devi trattare.

Fai

una LISTA DELLE IDEE

Scrivi tutto quello che ti viene in mente sull’argomento. Non preoccuparti dell’ordine logico.

Fai “ PULIZIA ”

Rileggi e scarta gli spunti meno importanti o che non sono coerenti con l’argomento. Scarta anche le idee simili.

La scaletta per “ FARE ORDINE ”

Trascrivi le idee in ordine logico e cronologico. Assegna un numero a ciascuna frase-chiave per ricordare la successione in cui si svilupperà il tuo testo.

STENDI IL TESTO

Inizia con un’ introduzione che anticipi il contenuto del testo. Sviluppa le idee che hai elencato nella scaletta. Ricordati di arricchire le frasi utilizzando i complementi (dove, come, quando…) e le descrizioni.

Concludi il testo in modo personale: per esempio, puoi inserire una tua riflessione.

RILEGGI IL TESTO

Controlla che non ci siano errori di ortografia, ma soprattutto ricorda che quello che hai scritto deve essere coerente con il titolo. Per scrivere un testo che parli di te, delle tue emozioni, dei tuoi amici/delle tue amiche, di una tua esperienza, devi imparare a progettarlo

La scaletta

La SCALETTA è l’ordine LOGICO E/O CRONOLOGICO nel quale vuoi esporre l’argomento che devi trattare. Per stendere una scaletta sarà importante utilizzare la visione mentale dei punti che vuoi trattare.

1 Pensa a una volta in cui hai avuto coraggio... Completa lo schema riferito ai punti della scaletta.

LA SCALETTA

1. La situazione.

2. Quando è successo.

3. Dove è successo.

4. Con chi ero.

8. Come hai risolto la situazione?

5. Che cosa è successo.

6. Perché è successo.

7. Come mi sono sentito/sentita.

8. Come ho risolto la situazione.

1. Di quale situazione in cui hai mostrato coraggio parlerai?

2. Quando è successo?

7. Come ti sei sentito/a?

3. Dove ti trovavi?

TITOLO:

Sono orgoglioso/a di me.

Ho avuto coraggio!

6. Perché?

4. Chi era con te?

5. Che cosa è successo?

2 Scrivi il testo sul quaderno sviluppando e collegando le varie parti dello schema. Ricorda di inserire sequenze descrittive, narrative e riflessive.

Raccontare un’esperienza personale

Per parlare di una tua esperienza personale devi riportare alla mente ciò che ti è accaduto in un particolare momento della tua vita.

1 Pensa a un tuo compleanno. Segui la scaletta e lo schema e completa il testo.

INTELLIGENZA

VISIVA

Rivedi nella tua mente l’esperienza che vuoi raccontare ripensando a tutto ciò che è successo, come se fossero le sequenze di un film. Cerca di catturare alcuni particolari che ti serviranno per le sequenze descrittive.

LA SCALETTA

1. Riflessione iniziale

2. Di quale compleanno parlerò

3. Quale regalo desideravo

4. Dove, con chi e come ho festeggiato

5. I regali

6. Le mie riflessioni

1. Perché voglio parlare di quel compleanno…

2. Il giorno in cui ho compiuto…

6. Le mie riflessioni … Un compleanno

5. Che bei regali , ma uno…

IL TESTO

3. Da tempo desideravo…

4. Racconto la mia festa…

A me piace il giorno del mio compleanno perché

Ora vi racconto il giorno in cui ho compiuto

Da tempo desideravo avere e speravo proprio che

Ho festeggiato con ............................................................................................................................... ...

Siamo stati tutti insieme ( D ove?)

Ora vi racconto per filo e per segno che cosa è successo:

Volete sapere quali sono i regali che ho ricevuto?

Il regalo che proprio mi ha lasciato a bocca a aperta è stato

Per farvi capire il mio entusiasmo ve lo descrivo:

Sapete che cosa penso di quella festa di compleanno?

Ora disegno la mia torta di compleanno, per farvi venire

L’amicizia

1 Racconta che cos’è per te l’amicizia e parla del tuo amico o della tua amica del cuore.

Segui la scaletta e lo schema e completa il testo.

LA SCALETTA

1. Che cos’è per me l’amicizia

2. Il mio amico/La mia amica del cuore

3. Dove ci siamo incontrati

4. La descrizione

5. Perché è speciale

6. Che cosa facciamo insieme

7. Un litigio

8. Le mie riflessioni

1. Per me l’amicizia è…

8. Le mie riflessioni…

7. Perché quella volta abbiamo litigato…

6. Che cosa abbiamo vissuto insieme di indimenticabile…

La mia amicizia con...

2. Sapete chi è il mio amico/la mia amica del cuore?...

3. Dove l’ho conosciuto/a?…

4. Com’è? Ve lo/la presento…

5. Perché è speciale per me…

IL TESTO

È bellissimo avere amici e amiche. Non ci si sente

Si ha qualcuno con cui

Per me l’amicizia è

Come dicevo, è bellissimo avere tanti amici e amiche, ma c’è sempre chi è speciale.

Per me è

A volte gli amici e le amiche si incontrano per caso o… per forza: per esempio, se si frequenta la stessa classe. Io sono diventat amic di

Il/La mi amic del cuore però è

Per farvi conoscere , almeno a parole, ora ve l descrivo.

Per me è speciale perché ...............................................................................................

Non posso dimenticare quando

Però abbiamo anche litigato perché

Io senza

La rima

1 Leggi.

FILASTROCCA DELLA RIMA

Prendo la penna e faccio una rima niente è più uguale a come era prima: ora amore diventa colore e lo scrittore fa l’aviatore la melanzana fila la lana mentre la rana sta sulla banana.

Con le mie rime posso giocare dare calore, farle suonare, posso parlare di tutto e di niente o divertirmi solamente.

2 Completa la filastrocca scrivendo una parola in rima.

Voleva andare in bicicletta perché aveva tanta

Voleva andare in motorino perché voleva uscire presto il

Voleva andare in treno per vedere dal finestrino il cielo

Voleva andare in aeroplano per salutare le nuvole con la

1 Leggi.

TRE PICCOLE FANTASMESSE

Tre piccole fantasmesse ridendo come ossesse mangiavano da leonesse panini alle soppresse ma ecco che successe: le vesti appena messe si sporcarono di maionesse!

A cura di Fiona Waters e Chiara Carminati

2 Scrivi tu una poesia nonsense.

Utilizza la parola “vermetto” e parole che con essa fanno rima. Scegli tra queste o trovane altre:

baffetto • cassetto • cerchietto • fiocchetto • fischietto • galletto • smetto • rubinetto • violetto…

Dai un titolo al tuo nonsense:

C’era una volta un vermetto spaghetto ragnetto

Il limerick

1 Leggi.

Un signore molto piccolo di Como una volta salì in cima al Duomo e quando fu in cima era alto come prima quel signore micropiccolo di Como.

2 Modifica il limerick.

Il calligramma

1 Osserva questo calligramma, poi scrivine uno tu che ricordi il vento.

Una signora molto una volta e quando era quella signora ( ) (Q ui fai la tua firma) codnauQ

è’ i ltuoamore,battefort e oimli …

I

RIASSUNTO

46 La mappa del riassunto

47 Le sequenze narrative

48 La trama

49 Le sequenze e le frasi-chiave

50 Le parole-legame

51 Lo smontaggio

52 Le sequenze

54 Il discorso diretto

55 Il discorso diretto e indiretto

56 Le sequenze descrittive

58 Lo smontaggio

60 I testi narrati in prima persona

62 Collegare le frasi-chiave

64 Dallo smontaggio al riassunto

70 Riassumere per studiare

riassunto: CHE COSA VUOL DIRE?

Se impari a riassumere, impari a trovare i fatti principali. Questo è fondamentale per imparare a progettare un testo.

riassumere “spogliare” il testo di ciò che non è fondamentale per capire la trama.

72 Il tuo percorso

testo

La mappa del riassunto

Il RIASSUNTO è il racconto del contenuto di un testo fatto in modo breve , ma chiaro ed esauriente

Per riassumere devi procedere in modo contrario alla stesura di un testo. Di una storia, narrata in modo ricco ed avvincente, devi individuare solo i fatti più importanti che formano la trama. Devi quindi arrivare alla scaletta da cui è partito chi ha scritto la storia che vuoi riassumere.

Leggi più volte il testo per comprendere bene la trama.

“ Vedi ” la trama come se fosse un film.

Fissa l’attenzione sui fatti principali che accadono e cerca di capire esattamente l’ordine cronologico, cioè che cosa avviene prima, in seguito, dopo, ancora, poi, infine.

Elimina le sequenze che contengono descrizioni , riflessioni dell’autore/autrice, i fatti non importanti .

In questo modo individuerai le sequenze narrative importanti.

Fai lo smontaggio, cioè per ogni sequenza narrativa scrivi una frase-chiave chiara. Deve essere una breve frase che faccia capire qual è il fatto accaduto.

Fai il riassunto, cioè lega tra loro le frasi-chiave utilizzando i connettivi logici e gli indicatori temporali per avere un breve racconto.

Le sequenze narrative

1 Leggi attentamente il racconto due volte.

NASREDDIN SALVA LA LUNA

Verso sera, Nasreddin andò a prendere l’acqua. Curvandosi sul pozzo, vide in fondo, nell’acqua, il volto della luna che vi si specchiava.

– La luna è caduta nel pozzo! – gridò Nasreddin. – Presto, tiriamola fuori!

E corse in casa a prendere corda e uncino. Il bravo Nasreddin si diede da fare, ma l’uncino non riusciva proprio ad acchiappare la luna per tirarla su.

Alla fine Nasreddin ebbe l’impressione che l’uncino avesse fatto presa e cominciò a tirare.

– Acciderba, se pesa… – sospirava.

E tirava con tutte le sue forze, puntando i piedi contro il parapetto del pozzo.

A un tratto l’uncino si staccò. Nasreddin cadde sulla schiena, guardò in alto, e vide la luna in mezzo al cielo.

Nasreddin esclamò soddisfatto: – Mi sarò fatto qualche bernoccolo, ma la luna è tornata al suo posto.

Gianni Rodari (a cura di), Favole per bambini a testa in giù, Editori Internazionali Riuniti

2 Leggi le frasi-chiave e osserva i disegni. Ordina le frasi numerando e poi scrivi il numero nel disegno corrispondente.

Nasreddin cercò di tirare fuori la luna dal pozzo.

Nasreddin vide la luna nel pozzo.

Nasreddin cadde e vide la luna in cielo.

Nasreddin prese una corda e un uncino.

La trama

I racconti, i libri, i film, le storie a fumetti hanno una TRAMA . La trama è l’insieme degli eventi più importanti che si susseguono nella narrazione. Quando leggi un racconto, è importante che tu riconosca i fatti più importanti della storia.

1 Leggi due volte il testo.

TRE GALLINE E UN,AUTOMOBILE

Tre galline erano stanche di razzolare solo nel loro pollaio. Decisero di andare in cerca di avventura. Razzolando qua e là arrivarono vicino a una strada.

D’improvviso arrivò un’automobile. La prima gallina corse nel fosso lungo la strada, la seconda svolazzò oltre la staccionata. La terza non sapeva che cosa fare. Prima svolazzò un poco lungo la staccionata, poi attraversò la strada in direzione del fosso. L’uomo dell’auto suonò il clacson. Allora la gallina, spaventatissima, proseguì la corsa dritta nel bel mezzo della strada, poi fece un improvviso dietrofront, e si trovò a correre incontro all’automobile. Si spaventò talmente che si accucciò, ritirò la testa e chiuse gli occhi. L’uomo, che non voleva investire la gallina, si fermò.

La gallina allora si alzò e calma se ne tornò in cortile, allungò il collo e prese a passeggiare con aria superba. – Coo, cooo! – gridava e voleva dire: “Guardatemi tutte! Sono stata io! Io ho fatto fermare quella grande automobile!”.

Ursula Wölfel, 28 storie per ridere, Kalandraka

Le sequenze e le frasi-chiave

Per riassumere un testo occorre individuare la TRAMA . Devi imparare a “vedere” i fatti principali, cioè le diverse sequenze narrative

1 Questi disegni rappresentano la trama del racconto di pag. 48 come se fosse un film. Disegna tu le due sequenze mancanti. Colora le cornici: per l’introduzione; per lo svolgimento; per la conclusione.

2 Nel testo di pag. 48, colora ogni barra come la frase-chiave che a essa si riferisce.

La gallina è convinta di essere stata lei a fermare l’automobile.

Tre galline razzolano vicino a una strada.

La terza gallina va verso l’automobile.

L’automobilista si ferma per non investire la gallina.

Arriva un’automobile e due galline scappano.

La terza gallina attraversa la strada.

Le parole-legame

Le PAROLE-LEGAME scandiscono le diverse sequenze e servono a individuarle.

Indicano:

• il cambiamento di luogo; • i rapporti di causa-effetto;

• l’ordine cronologico; • le condizioni perché i fatti avvengano

1 Leggi due volte il testo.

COME IMPARAI A NUOTARE

Un giorno i miei mi hanno portato al lago d’Orta, sull’isola di San Giulio. Ci siamo arrivati in barca, e quello è stato il mio primo contatto con l’acqua. Da un lato ero spaventato dalla sua profondità, dall’altro mi sarebbe piaciuto tuffarmi e nuotare come un pesce. Ma nessuno mi aveva mai insegnato a farlo. Siccome faceva molto caldo, quando siamo sbarcati sull’isola mi sono tolto la maglietta e mi sono messo a camminare lungo un minuscolo tratto di spiaggia. – Resta sul bordo della riva – si era raccomandata la mamma. Quando lei e mio padre si sono seduti ai piedi di un albero e hanno chiuso gli occhi, sono entrato in acqua, allontanandomi piano piano dalla riva. Prima mezzo metro, poi un metro, poi... A un certo punto ho gettato un urlo e sono sprofondato. Ho cominciato a sbracciarmi e ad agitare le gambe... L’urlo non era abbastanza forte da svegliare i miei e ogni volta che aprivo la bocca per chiamarli, la gola si riempiva d’acqua e mi mancava il respiro.

All’improvviso ho sentito uno sciacquio alla mia destra e ho visto un cane che nuotava verso di me. Quando è arrivato a tiro, gli ho gettato le braccia al collo e mi sono lasciato trascinare da lui.

Dopo un tempo che mi è parso interminabile, abbiamo raggiunto la riva, il cane ha scosso il pelo e se n’è andato. Mio padre e mia madre dormivano ancora e non si erano accorti di niente.

Ecco come ho imparato a nuotare e ad amare i cani.

Angelo Petrosino, Quattro gatti per Valentina, Piemme

2 Sottolinea nel testo le parole-legame che scandiscono le diverse sequenze. Qual è la parola-legame che introduce la conclusione?

Lo smontaggio

La FRASE-CHIAVE è la frase che in breve spiega il fatto importante della sequenza narrativa a cui si riferisce.

L’insieme delle frasi-chiave in successione è lo smontaggio del racconto.

1 Nel racconto di pag. 50, leggi una sequenza per volta e per ognuna indica con x la frase-chiave adatta.

Un bambino e la sua famiglia fanno una gita al lago.

Un bambino è spaventato dalle acque profonde del lago.

Una famiglia si reca in gita.

Il bambino in spiaggia si toglie la maglietta.

La mamma fa le raccomandazioni al bambino.

Il bambino cammina sulla spiaggia.

I genitori si siedono ai piedi di un albero.

I genitori si addormentano.

Il bambino entra in acqua.

Il bambino rischia di annegare.

Il bambino lancia un urlo.

Il bambino agita le gambe.

Un cane salva il bambino.

Il bambino abbraccia il cane.

Il bambino sente un rumore alla sua destra.

A riva il cane se ne va.

A riva il cane si asciuga.

Il tempo sembra interminabile.

2 Indica con una x.

Manca la frase-chiave della conclusione perché:

è una riflessione del bambino.

è una descrizione.

Le sequenze

La SUCCESSIONE DELLE SEQUENZE NARRATIVE costituisce la trama del racconto. Le sequenze descrittive e quelle riflessive non servono per capire la trama.

Generalmente si passa da una sequenza all’altra quando:

• interviene un nuovo personaggio;

• cambia il tempo in cui avviene la vicenda

• cambia il luogo in cui accadono i fatti ;

• accade un fatto nuovo.

1 Leggi due volte il testo. Poi indica con una x da che cosa è scandito il passaggio da una sequenza all’altra.

ALICE CASCHERINA

Una volta Alice Cascherina andò al mare.

Se ne innamorò. Non voleva mai uscire dall’acqua e pensò: “Starò in acqua fino a che non mi cresceranno le pinne e diventerò un pesce”.

In spiaggia incontrò un ragazzo che raccoglieva ricci e telline.

– Tu sai come si fa a diventare un pesce? –gli domandò Alice. – Ti faccio vedere subito – rispose il ragazzo.

Il ragazzo, che era figlio di pescatori, posò su uno scoglio un fazzoletto con i ricci e le telline e si tuffò in mare.

Passò un po’ di tempo, poi ecco comparire un delfino che faceva le capriole tra le onde e lanciava allegri zampilli nell’aria.

Il delfino venne a giocare tra i piedi di Alice.

introduzione

1 a sequenza

svolgimento

2 a sequenza: cambia il luogo interviene un nuovo personaggio

3 a sequenza cambia il tempo avviene un fatto nuovo

4 a sequenza cambia il luogo avviene un fatto nuovo

Dopo circa un’ora il delfino, con un colpo di coda, prese il largo.

Al suo posto riemerse il ragazzo delle telline che, sorridendo, disse: – Hai visto com’è facile?

Alice si tuffò desiderando ardentemente di diventare una stella marina.

Invece cadde in una conchiglia che stava sbadigliando, ma subito richiuse le valve imprigionando Alice e tutti i suoi sogni.

Alice pensò che sarebbe stato bello restare là dentro per sempre, vivere sul fondo del mare, come le sirene di una volta.

Pensò alla mamma e al babbo e decise che voleva tornare a terra. Puntò i piedi e le mani, aprì la conchiglia e risalì a galla.

Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi

5 a sequenza interviene un nuovo personaggio avviene un fatto nuovo

6 a sequenza cambia il tempo interviene un nuovo personaggio

7a sequenza sequenza riflessiva sequenza descrittiva

conclusione

8 a sequenza accade un fatto nuovo interviene un nuovo personaggio

2 Leggi ogni frase-chiave e scrivi il numero della sequenza a cui si riferisce. La sequenza riflessiva non ha la frase-chiave.

Alice Cascherina vuole diventare un pesce.

Un delfino esce dall’acqua e gioca con Alice.

Il ragazzo si tuffa in acqua.

Alice riemerge dal mare.

Riemerge il ragazzo.

Alice si tuffa e cade in una conchiglia.

Alice chiede a un ragazzo se sa come si diventa un pesce.

Il discorso diretto

Le SEQUENZE DIALOGICHE riportano le parole pronunciate dai personaggi. Sono sequenze perché raccontano un fatto attraverso un dialogo.

1 Leggi due volte il testo.

LA LEPRE E LA TARTARUGA

La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: – Nessuno può battermi in velocità! – diceva . – Sfido chiunque a correre come me! – aggiunse.

La tartaruga, con la sua solita calma, ribatté: – Accetto la sfida. – Questa è buona! – esclamò la lepre. E scoppiò a ridere.

– Non vantarti prima di aver vinto – replicò la tartaruga. – Vuoi fare questa gara?

Così fu stabilito un percorso e dato il via. La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana.

Poi si fermò e, per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga, pensò tra sé e sé: “Mi sdraio a fare un sonnellino”.

La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l’altro.

Sospirò: – Quanta strada devo fare, ma con calma arriverò.

Quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo e farfugliò queste parole: – No non è possibile, sta vincendo!

Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara.

La tartaruga sorridendo affermò: – Non serve correre, bisogna partire in tempo.

Esopo

2 Sottolinea i verbi che sono stati usati nel discorso diretto per indicare il modo in cui parlano i personaggi.

3 Ora scrivili al modo infinito. Questi verbi potranno esserti utili quando scriverai i testi, per non utilizzare solo il verbo “dire”.

Il discorso diretto e indiretto

Nel riassunto non devi riportare le parole pronunciate dai personaggi in forma di discorso diretto. Perciò devi trasformare tutte le sequenze dialogiche che contengono le esatte parole pronunciate dai personaggi in sequenze dialogiche che abbiano la forma di DISCORSO INDIRETTO

1 Completa i discorsi indiretti del testo di pag. 54.

La lepre un giorno si vantava con gli altri animali e diceva che nessuno poteva ............................................................................................................................... ...............................................................................

Aggiunse che sfidava chiunque a correre come

La tartaruga, con la sua solita calma, ribatté che ................................................................................

La lepre esclamò che quell’idea era e scoppiò a ridere.

La tartaruga replicò che non doveva vantarsi............................................................................................ e la sfidò a

Così fu stabilito un percorso e dato il via.

La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana.

Poi si fermò e, per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga, pensò tra sé e sé che si sarebbe

La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l’altro. Sospirò che avrebbe dovuto , ma che con calma

Quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo e farfugliò che non era , la tartaruga

Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara.

La tartaruga sorridendo affermò che

2 Leggi le frasi-chiave e colora le barre delle sequenze a cui si riferiscono.

La tartaruga vince la gara.

La lepre sfida gli animali a una gara di corsa.

La lepre vede la tartaruga vicino al traguardo.

La lepre durante la gara si ferma a fare un sonnellino.

La tartaruga accetta la sfida.

3 Rileggi con attenzione ogni sequenza narrativa e la relativa frase-chiave, per imparare come scrivere le frasi-chiave.

Le sequenze descrittive

Nella narrazione si trovano spesso SEQUENZE DESCRITTIVE che chi scrive utilizza per fare immaginare meglio la situazione narrata. Nel riassunto di un racconto, però, non sono necessarie . Devi dunque tralasciarle quando scrivi le frasi-chiave.

1 Leggi due volte il testo.

LA MAESTRA CAROLA

La maestra Carola sembrava che scegliesse e infilasse i vestiti al buio, prendendoli a caso dall’armadio. Si spalmava sulle labbra un bel po’ di rossetto viola acceso, e dello stesso viola si dipingeva anche le unghie, corte come quelle dei bambini. Portava calze coloratissime e scarponcini da montagna. Usava sempre la prima penna o matita che le capitava sotto mano e il risultato erano compiti corretti con un pastello marrone, avvisi sul diario scritti con la penna verde, addizioni e sottrazioni tracciate sulla lavagna con il gesso giallo. E poi aveva un bellissimo sorriso, capace di trasformare una tetra mattina autunnale in un annuncio di primavera.

Quella mattina la maestra Carola si era fermata come al solito all’edicola per comprare il giornale, ma, senza sapere perché, aveva acquistato d’impulso cinque bustine di figurine della serie “Dinosauri e vulcani” e il relativo album. Poi, domandandosi stupita che cosa l’avesse spinta a farlo, si era affrettata a nascondere tutto nello zainetto.

Si era ormai dimenticata di quello strano episodio, quando la campanella dell’intervallo e il fitto mercanteggiare dei suoi alunni, che si scambiavano brontosauri e tirannosauri, la spinsero ad aprire tutte e cinque le bustine, notando, con disappunto, che c’erano ben quattro doppioni e che il velociraptor era addirittura triplo!

Quindi si avvicinò a un gruppetto di bambini, esaminò rapidamente le figurine altrui e, tra lo stupore generale, pronunciò le seguenti parole: – Ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho, doppione, manca!

Fu così che riuscì vantaggiosamente a scambiare i quattro doppioni (ma per il velociraptor niente da fare), senza badare al fatto che la ricreazione fosse finita da un pezzo.

Solo a questo punto tornò in sé, diventò tutta rossa e spiegò che stava aiutando il nipotino di un’amica a completare la raccolta.

Ivano Benini, Virus!, Mondadori

2 Leggi una sequenza per volta, colorala e indica con una x la frase-chiave adatta.

Sequenza descrittiva del personaggio principale. È una modalità per scrivere l’introduzione di un racconto.

La maestra Carola si ferma all’edicola.

La maestra Carola compra le figurine.

La maestra Carola nasconde le figurine nello zainetto.

La maestra Carola trova la figurina del velociraptor.

La maestra Carola in classe apre le bustine di figurine.

Gli alunni della maestra Carola si scambiano le figurine.

La maestra Carola non si accorge che la ricreazione è finita.

La maestra Carola dice quali figurine ha e quali le mancano.

La maestra Carola scambia le figurine doppie con i suoi alunni.

La maestra Carola diventa tutta rossa.

La maestra Carola inventa un motivo per lo scambio di figurine.

La maestra Carola dice che una sua amica ha un nipotino.

3 Scrivi le quattro frasi-chiave che hai scelto, una di seguito all’altra. Poi rileggile.

4 Le frasi-chiave fanno capire la trama del racconto?

Sì. No.

Lo smontaggio

Per fare lo SMONTAGGIO di un racconto devi utilizzare solo le sequenze narrative fondamentali , che permettono di comprendere la trama.

Devi eliminare le sequenze descrittive e le sequenze narrative non importanti.

1 Leggi due volte il testo.

NELLA LIBRERIA DEL NONNO

Fuori pioveva molto forte e il vento strapazzava gli alberi; il cielo, quasi nero, era percorso da lampi seguiti da paurosi rimbombi.

Andrea era nello studio del nonno con Boris, un gatto scuro e misterioso come quelli delle streghe.

La stanza era una stanza grande, piena di libri polverosi sistemati su alti scaffali massicci che sfioravano il soffitto. Quello che incuriosiva di più Andrea era un grande libro che si trovava sulla libreria. Stava sotto il gufo impagliato.

Andrea appoggiò la scala di bambù contro la libreria, salì, afferrò il libro e cominciò a tirare, ma a un tratto perse

l’equilibrio e cadde a terra; per fortuna in quel momento tuonò e il nonno, che dormiva, non udì.

Andrea prese il libro, lì vicino ai suoi piedi, e iniziò a sfogliarlo.

Le sue mani voltavano le pagine con cura e delicatezza.

Era rispetto per il libro, o timore di imbattersi in qualcosa di misterioso. I lampi e i tuoni che arrivavano dall’esterno creavano un’atmosfera inquietante.

Il ragazzo vide che ogni pagina raffigurava un diverso disegno di labirinto in cui sinistre figure di mostri si inseguivano per un sentiero intricato.

Anche la scrittura cambiava e anche la carta: spessa, sottile, pergamena, papiro, corteccia d’albero, vecchio tessuto.

Le parole erano incise su un foglio luccicante, sembrava d’argento scuro.

Era una meraviglia. I mostri erano draghi con occhi che parevano muoversi, rossi e verdastri alla luce dei lampi.

Rosa Vismara, Mi piace leggere, Nicola Milano

Maria

2 La sequenza contrassegnata da una barra azzurra è:

una sequenza narrativa, ma non è fondamentale per capire la trama. una sequenza descrittiva fondamentale per capire la trama.

3 Colora in le barre che segnano le cinque sequenze descrittive

4 Fai lo smontaggio: per ognuna delle sequenze narrative fondamentali per comprendere la trama, indica con una x la frase-chiave.

Andrea è con Boris.

Andrea è nello studio del nonno.

Boris è un gatto scuro e misterioso.

Andrea nota un libro.

Andrea è incuriosito.

Un grande libro si trova sotto un gufo impagliato.

Il libro è vicino ai piedi di Andrea.

Il libro cade ai piedi di Andrea.

Andrea prende il libro e lo sfoglia.

Il libro raffigura labirinti e mostri.

I mostri si inseguono nel labirinto.

I labirinti sono intricati.

5 Scrivi le quattro frasi-chiave che hai scelto, una di seguito all’altra. Poi rileggile.

6 Le frasi-chiave fanno capire la trama del racconto?

Sì. No.

I testi narrati in prima persona

Molti testi sono narrati in prima persona. Il riassunto, però, deve essere scritto in TERZA PERSONA .

1 Leggi due volte il testo.

LE INSIDIE DELLA FORESTA

Era tempo di iniziare il viaggio di ritorno. Camminavo, assorto nei miei pensieri, su un pendio a metà strada dall’accampamento, quando la mia mente venne richiamata alla realtà da un rumore sospetto alle mie spalle. Una strana creatura era vicina a me. Il rumore era qualcosa tra un russare e un grugnito, profondo ed estremamente minaccioso. Divenne più forte e più spaventoso.

La bestia aveva un muso lungo e schiacciato, simile a quello di un rospo. Avanzava a grandi balzi e annusava le mie tracce.

Alzai il mio inutile fucile leggero da caccia. Mi guardai intorno, ma non vi era traccia di un albero alto o di una roccia. Non potevo prendere la mira nascondendomi.

Vidi un sentiero davanti a me, gettai il fucile e cominciai a correre. Con quell’orrore dietro di me, corsi, corsi e corsi ancora. Infine mi fermai, quasi incapace di muovermi. Poi improvvisamente udii un frastuono, il rumore sordo dei passi e il respiro del mostro. Era sopra di me. Ero perduto. Con un grido di terrore mi girai, mi divincolai e riuscii a sfuggire al mostro correndo giù, lungo il sentiero. Poi , improvvisamente, stavo cadendo nel nulla . E tutto fu oscurità e pace.

Quando mi svegliai, mi ripresi, sopra di me c’era un cerchio di cielo stellato.

Ero caduto in una buca profonda. Stavo bene e non c’era alcun segno della presenza del mostro. Al centro della buca c’era un palo appuntito: ero in una trappola preparata dagli indios dell’altopiano per catturare gli animali pericolosi.

Risalii facilmente sul bordo della buca e saltai fuori.

Arthur Conan Doyle, Il mondo perduto, Bompiani

2 Colora in la barra che indica la sequenza descrittiva. Serve per comprendere la trama? Sì. No.

3 Le barre indicano sequenze non fondamentali per comprendere la trama. Dovrai scriverne la frase-chiave? Sì. No.

4 Fai lo smontaggio: per ogni sequenza narrativa, osserva le parti evidenziate e completa la frase-chiave. Poi colora la barra nel modo opportuno. Le parti evidenziate non sono le frasi-chiave, ma rappresentano l’idea centrale di quella sequenza. Da queste parti devi ricavare la frase-chiave, utilizzando anche parole tue.

• Il protagonista vede vicino a sé

• Sequenza

• Sequenza non

• Il protagonista si mette a

• Il mostro assale il

• Il protagonista riesce a

• Sequenza non

• Il protagonista cade

• Il protagonista risale e

Collegare le frasi-chiave

Se colleghi le frasi-chiave dello smontaggio utilizzando le parole-legame, ottieni il RIASSUNTO.

1 Prima leggi due volte il testo. Poi, per ogni sequenza, indica con una x la frase-chiave.

GLI UNICORNI E I CAVALLI

All’inizio del tempo, esistevano gli unicorni. Essi erano animali forti e splendidi, con un lungo corno lucente.

Gli uomini restavano incantati a guardarli, ma li temevano. Eppure gli unicorni erano animali generosi e leali, solo che avevano un temperamento impetuoso e i maschi ingaggiavano interminabili duelli per conquistare la guida del branco.

Purtroppo il lungo corno che avevano era più tagliente di una spada e i loro scontri erano spesso sanguinosi. In questo modo ben presto si sarebbero estinti.

Il capobranco chiamò a sé gli unicorni e disse: – Il corno che abbiamo ci rende i più belli del creato, ma in breve ci farà scomparire dalla faccia della Terra.

La soluzione è semplice: chi vuol far morire la nostra specie, terrà il corno; chi vuol farla vivere, rinuncerà a esso.

Gli unicorni discussero a lungo, poi si divisero in due gruppi. Quelli che non volevano rinunciare al loro bellissimo corno si incamminarono verso la spiaggia; lì continuarono le loro battaglie, e quegli unicorni scomparvero per sempre dalla faccia della Terra.

Tanto tempo fa esistevano gli unicorni. Gli unicorni erano animali forti e splendidi.

Sequenza descrittiva

Gli scontri sanguinosi avrebbero fatto estinguere gli unicorni.

Il corno era più tagliente di una spada.

Il capobranco disse agli unicorni che erano i più belli del creato.

Il capobranco disse agli unicorni che per far sopravvivere la specie occorreva rinunciare al corno.

Gli unicorni discussero a lungo. Alcuni unicorni decisero di tenere il corno, continuarono le battaglie e si estinsero.

Quelli che erano disposti a rinunciare al loro corno si incamminarono verso la montagna e lo frantumarono contro la roccia. E vissero.

E continuarono a essere forti e generosi.

Continuarono ad amare le grandi sfide e strinsero amicizia con l’uomo.

Da allora si chiamarono cavalli.

Anna Lavatelli, Quando la luna scelse la notte, Piccoli

Altri unicorni frantumarono il corno contro la roccia e sopravvissero.

Altri unicorni andarono verso la montagna.

Sequenza descrittiva

Gli unicorni sopravvissuti diventarono cavalli.

Gli unicorni cambiarono nome.

2 Scrivi il riassunto. Riporta le frasi-chiave che hai scelto, legandole con parole-legame.

Scegli tra quelle suggerite (dovrai modificare leggermente una frase): a causa degli • nonostante le parole del capobranco • fu così che • un giorno • saggiamente

Dallo smontaggio al riassunto

1 Leggi attentamente il racconto per capire la trama. Poi in ogni sequenza sottolinea i fatti principali. Per individuarli rispondi oralmente alle domande.

LA BATTAGLIA FINALE

Un bagliore d’oro rosso divampò all’improvviso nel soffitto incantato sopra di loro e uno spicchio di sole accecante apparve sul davanzale della finestra più vicina.

La luce colpì i due volti nello stesso momento e quello di Voldemort divenne una macchia infuocata.

Harry udì la voce acuta di Voldemort che, mentre puntava la sua Bacchetta di Sambuco, strillava la più tremenda maledizione che un mago potesse lanciare: – Avada Kedavra!

Urlò anche lui la sua speranza estrema verso il cielo, puntando la bacchetta magica: – Expelliarmus!

Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate si intrecciarono tra loro. Al centro esatto del cerchio che avevano disegnato, segnarono il punto in cui gli incantesimi si scontrarono.

Harry vide il lampo verde di Voldemort urtare il proprio incantesimo, vide la Bacchetta di Sambuco di Voldemort volare in alto, scura contro l’alba, roteante come la testa del serpente Nagini contro il soffitto incantato, verso Harry, il suo nuovo padrone.

Harry la prese al volo con la mano libera.

Sequenza descrittiva

Che cosa fece Voldemort?

Che cosa fece Harry?

Che cosa succede agli incantesimi?

Che cosa vide Harry?

Che cosa fece Harry?

Voldemort cadeva all’indietro, le braccia spalancate, le pupille a fessura degli occhi scarlatti che si giravano verso l’alto. Crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro.

Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico.

J.K. Rowling, Harry Potter e i doni della morte, Salani

2 Completa la frase-chiave di ogni sequenza per fare lo smontaggio.

• Voldemort lanciò

Che cosa successe a Voldemort?

Che cosa fissò Harry?

• Harry lanciò la sua ............................................................................................................................... .........................................................

• Gli incantesimi ............................................................................................................................... .....................................................................

• Harry vide ............................................................................................................................... ...................................................................................

• Harry

• Voldemort

• Harry fissò

3 Collega tra loro le frasi-chiave per fare il riassunto. Con voce acuta Voldemort lanciò .

Anche Harry lanciò la sua Gli incantesimi, magicamente, Harry vide volare e Voldemort e Harry

Dallo smontaggio al riassunto

1 Leggi attentamente il racconto.

UN’AVVENTURA TRA I GHIACCI

La baleniera sfilava sicura tra due alte montagne di ghiaccio quando, con un rumore assordante di lamiere, si arenò. La nave era andata a incastrarsi al centro di un iceberg.

L’immensa montagna galleggiante sporgeva dall’acqua con due vette che sembravano le corna di un toro.

I marinai scesero dalla nave a passeggiare su quell’enorme cubetto di ghiaccio ridendo e piangendo per lo scampato pericolo. Sarebbe stato sufficiente inviare un S.O.S. alla nave più vicina e in poco tempo sarebbero stati soccorsi. Nell’urto, però, era andata distrutta la radio di bordo ed era inservibile.

Ora viaggiavano in groppa a una montagna di ghiaccio verso una destinazione sconosciuta.

Nei giorni successivi il capitano studiò la rotta dell’iceberg e scoprì che viaggiava verso l’estremo nord della Groenlandia. Il capitano e i marinai si misero a studiare una soluzione: cercarono di navigare con l’iceberg.

I marinai pensavano che, se tutto fosse andato bene, sarebbero forse potuti sbarcare su un’isoletta deserta o su una banchina gelata lontana migliaia di chilometri dalla civiltà.

Cucirono insieme vele, lenzuola, federe, asciugamani, tovaglie, canottiere, camicie, sacchi della farina, fazzoletti e tutto il tessuto che poterono usare.

Ne venne fuori una vela enorme e variopinta che, tesa tra uno dei picchi di ghiaccio e la nave, faceva pensare a un vicolo con i panni stesi ad asciugare.

I timoni della strana imbarcazione furono ricavati da due alberi della nave. Con grande perizia e riparando gli strappi che in continuazione si aprivano nella curiosa vela, i marinai riuscirono a raggiungere un villaggio di pescatori.

L’iceberg, dopo essere stato abbandonato, riprese il suo viaggio e sparì lentamente all’orizzonte portandosi via il relitto della nave.

Stefano Bordiglioni, Il mostro mangiatutto, EL

2 In ogni sequenza sottolinea i fatti principali. Per individuarli rispondi oralmente alle domande. Ci sono due sequenze che non sono fondamentali per comprendere la trama. Per queste non trovi la domanda.

• Che cosa accadde alla baleniera?

• Che cosa scoprirono i marinai?

• Che cosa cercarono di fare il capitano e i marinai?

• Che cosa cucirono i marinai?

• Dove arrivarono i marinai?

• Che fine fece il relitto della nave?

3 Colora le parentesi delle due sequenze che non sono narrative.

4 Per fare lo smontaggio, completa la frase-chiave di ogni sequenza fondamentale.

• Una baleniera

• I marinai scoprirono

• I marinai e il capitano cercarono di

• I marinai

• I marinai

• Il relitto della nave

5 Collega tra loro le frasi-chiave per fare il riassunto.

Una baleniera .

Subito dopo i marinai scoprirono .

Nei giorni successivi i marinai e il capitano cercarono di

Perciò i marinai .

Finalmente i marinai .

Lentamente il relitto della nave .

Dallo smontaggio al riassunto

1 Leggi attentamente il racconto.

I SASSOLINI FATATI

Le acque del fiume scorrevano lente e tranquille, mentre i raggi del sole facevano scintillare la superficie, che sembrava colpita da lampi d’argento. Lungo le rive del fiume camminava un povero boscaiolo. Nei suoi occhi si poteva leggere il suo sconforto. Con angoscia pensava quanto era triste la sua vita: non aveva denaro, il lavoro era poco e aveva tante bocche da sfamare.

Dalle acque del fiume uscì un grande luccio che aveva tra i denti tre sassolini lucenti come perle.

– Sono sassolini fatati – disse. – Questo ha il potere di procurare tutti i cibi che si desiderano; quest’altro fornisce armi e armature; quest’ultimo ha il potere di fornire oggetti preziosi. Puoi sceglierne uno solo e domani mi restituirai i due sassolini che non ti interessano.

Giunto a casa, il boscaiolo raccontò quello che era accaduto e mostrò i tre sassolini.

– Voglio il primo – disse la moglie. – Così avremo di che sfamarci.

– Voglio il secondo – urlò il primogenito. – Diventerò un guerriero forte e rispettato.

– Voglio il terzo - urlò il secondogenito. – Diventerò ricco.

Passarono tutta la notte a litigare.

La mattina dopo il boscaiolo tornò in riva al fiume e disse al luccio: – Ti restituisco tutti i sassolini. Non li voglio perché hanno creato discordia nella mia casa.

– Sei onesto e saggio. Per premiarti te li regalerò tutti e tre –disse il luccio. E scomparve.

Il giorno successivo il boscaiolo andò a vendere i tre sassolini lucenti e ne ricavò tanto denaro da vivere felice con la sua famiglia.

Enciclopedia della fiaba, Principato

2 Colora le parentesi della sequenza descrittiva e di quella riflessiva per poterle escludere.

3 Rispondi oralmente alle domande per individuare i fatti principali

• Chi cammina lungo le rive del fiume?

• Chi compare dal fiume?

• Che cosa spiega il luccio?

• Che cosa succede quando il boscaiolo torna a casa?

• Che cosa fa il boscaiolo la mattina seguente?

• Che cosa dice e fa il luccio?

• Che cosa accade il giorno successivo?

4 Utilizza le domande dell’esercizio precedente per scrivere le frasi-chiave e fare lo smontaggio. Ricorda che il discorso diretto dev’essere trasformato in discorso indiretto.

• Lungo il fiume

• Un luccio uscì

• Il luccio spiegò

• I familiari del boscaiolo

• La mattina seguente il boscaiolo

• Il luccio disse che

• Il boscaiolo andò

5 Collega tra loro le frasi-chiave e scrivi il riassunto.

Lungo il fiume . Improvvisamente un luccio uscì .

Porgendo i sassolini il luccio spiegò .

Giunto a casa i familiari del boscaiolo .

Perciò la mattina seguente il boscaiolo . Allora il luccio disse che .

Il giorno successivo il boscaiolo andò .

Riassumere per studiare

Per fare lo smontaggio di un testo informativo devi individuare l’ IDEA PRINCIPALE di ogni paragrafo. Saper fare lo smontaggio di un testo informativo è fondamentale per acquisire un metodo di studio.

1 Leggi il testo due volte. Per ogni paragrafo, indica con X l’idea principale.

DOMANDE E RISPOSTE SUL CLIMA

Se il clima cambia, per noi è un problema?

Beh, a dire il vero è normale che il clima cambi. Ed è sempre cambiato da quando la Terra esiste.

Il clima ha sempre subito modifiche.

Per noi è un problema il cambiamento climatico.

Caldo, freddo, caldo, freddo... Non si sa proprio come vestirsi da un millennio all’altro... Ma il clima cambia in fretta o cambia lentamente?

Non cambia certo dalla sera alla mattina... 11 700 anni fa è cominciato l’Olocene, il periodo caldo nel quale viviamo anche noi: la temperatura in questo periodo ha continuato a oscillare un po’, ma il clima si è mantenuto relativamente stabile e adatto allo sviluppo delle società.

Il clima non cambia velocemente.

Nell’Olocene il clima si è mantenuto abbastanza stabile e ciò ha favorito lo sviluppo delle società.

Non capisco! Allora perché siamo così allarmati dal cambiamento climatico?

Perché sta succedendo qualcosa di strano e pericoloso.

Dalla rivoluzione industriale, e in particolare dalla seconda metà del XX secolo, la Terra ha cominciato a scaldarsi più in fretta che in qualunque altro periodo dell’Olocene.

Gli esseri umani per la prima volta sono stati in grado di modificare profondamente il clima. E le conseguenze possono essere molto preoccupanti!

La Terra ha cominciato a scaldarsi molto rapidamente con conseguenze preoccupanti.

La Terra ha cominciato a scaldarsi dopo la rivoluzione industriale.

Per esempio, che cosa potrebbe succedere con la temperatura troppo alta?

È un lungo elenco, sei pronto? Partiamo dalla montagna: i ghiacciai si ritirano e la neve dura meno, e questo cambia la distribuzione e la qualità delle risorse di acqua dolce, fondamentali per le nostre vite. Poi il mare: il livello si innalza a causa della fusione del ghiaccio nelle calotte polari e nei ghiacciai terrestri, per non parlare dell’espansione termica dell’acqua di mare quando gli oceani si riscaldano. Questo aumenta il rischio di danni alle abitazioni e agli edifici quando si verificano tempeste durante fenomeni meteorologici intensi. Spostandosi verso le coste basse, l’acqua marina può sommergere gradualmente le zone costiere e le isole. E può anche contaminare le sorgenti di acqua dolce rendendola meno buona e più difficilmente reperibile o utilizzabile.

L’acqua marina contamina le sorgenti di acqua dolce.

La temperatura troppo alta crea problemi in montagna per lo scioglimento dei ghiacciai e nei mari per l’innalzamento del livello delle acque.

Aiuto! C’è altro?

Eh, sì! Gli eventi meteorologici estremi si intensificano. Le ondate di calore e la siccità da un lato, che possono aumentare il rischio di incendi o di carestie, e le alluvioni dall’altro, che possono portare a frane e dissesti. Gli oceani diventano più acidi, e questo costituisce una minaccia per la sopravvivenza delle specie marine.

Poi tutti gli effetti negativi sulla salute umana, sull’agricoltura e sulle migrazioni, con intere popolazioni costrette a spostarsi per cercare acqua e cibo.

Il riscaldamento globale causa ondate di calore, siccità e alluvioni con molteplici effetti negativi.

Le acque degli oceani diventano più acide con conseguenze negative sulle specie marine.

Francesco Taddia intervista Elisa Palazzi, Perché la Terra ha la febbre, Editoriale Scienza

Quanto hai lavorato durante quest’anno scolastico! CONFESSALO : a volte hai lavorato bene, a volte così così; a volte con impegno, a volte di malavoglia.

COMUNQUE, HAI FATTO

IL TUO PERCORSO

DALL

’ INIZIO

ALLA FINE.

Qual è il tipo di lavoro che ti è PIACIUTO DI PIÙ ?

Il riassunto. La stesura dei testi.

Qual è il tipo di lavoro nel quale ti senti “zoppicante”?

Qual è il tipo di lavoro nel quale ti senti sicuro/sicura?

Qual è la cosa più importante che ti sembra di aver imparato? ..................................................

Secondo te, ti è stato UTILE ?

Ti diamo alcuni consigli per non disperdere tutta la fatica che hai fatto: durante le vacanze, porta con te un taccuino, cartaceo o digitale.

annota , anche con una sola parola, qualcosa che ti colpisce, che non vuoi dimenticare, che vorresti raccontare.

E poi… leggi , leggi , leggi ! Ti aiuterà nel percorso di riassunto e scrittura del prossimo anno.

Lilli e Alba (le autrici)

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Responsabile di progetto: Sarah Farina

Redazione: Annalisa Pomilio

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: Elisabetta Giovannini

Supervisione grafica: Carmen Fragnelli

Illustrazioni: Annie Caroline Roveyaz

Copertina: Carmen Fragnelli, Elisabetta Giovannini

Illustrazione di copertina: Manuela Leporesi

Ricerca iconografica: Paola Rainaldi

Referenze iconografiche: Shutterstock

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 25.83.078.0

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

Tutti i diritti riservati © 2025 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it

#PROGETTOPARITÀ equilibri

EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione.

Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.

CLASSE

Letture 5

Riflessione linguistica 5

Quaderno di scrittura 5

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ISBN per l’adozione: 978-88-468-4524-5

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GIOCHIAMO INSIEME

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