Classe 1a
idattici d i t n e im r e sugg Primaria a l o u c Materiali e S se della e l g in i d i t an per insegn
e d i u G s ’ r e h c a e s T
Classe 1a
idattici d i t n e im r e sugg Primaria a l o u c Materiali e S se della e l g in i d i t an per insegn
e d i u G s ’ r e h c a e s T
Indice 4 Introduzione 7
Accoglienza
11 Giochi di carte 15 Flashcard 19 Canzoni 31 Schede lessicali 69 Story Musical - Introduzione 74 Story Musical - Hansel and Gretel 91 Story Card
Introduzione
I primi giorni di scuola, soprattutto se si tratta del primo ingresso nella Scuola Primaria, gli alunni hanno bisogno di tempo per ambientarsi, conoscere i nuovi compagni e le nuove insegnanti, e al tempo stesso essere a proprio agio mentre si apprestano a imparare una lingua straniera. Ecco perché il momento dell’accoglienza è importante: è il primo passo del progetto educativo che sta iniziando.
Quando gli alunni apprendono la lingua madre lo fanno con l’intero corpo. La lingua non è percepita come un sistema formale di parole, strutture sintattiche, pronuncia e intonazione. Al contrario, essi apprendono la lingua in modo globale, all’interno di contesti concreti e operativi, dove alle parole sono associate azioni di chi parla e di chi ascolta.
Varcata la soglia della nuova scuola il bambino viene proiettato in un universo complesso, e certamente non possiamo dare per scontato un suo spontaneo adattamento alla nuova realtà scolastica. Da qui l’esigenza di programmare l’accoglienza attraverso percorsi che valorizzino le individualità di ognuno. È importante accogliere in modo gratificante i nuovi alunni, attraverso azioni volte a trasformare interessi e attitudini proprie di ogni bambino in potenzialità di successo verso i nuovi compiti richiesti.
Le attività di Total Physical Response (TPR) nelle lingue straniere richiamano un metodo di insegnamento elaborato dallo psicologo americano James Asher, e si fondano sullo stesso principio: gli alunni ascoltano istruzioni e le mettono immediatamente in pratica compiendo azioni concrete, secondo l’esempio mostrato dall’insegnante.
Una didattica flessibile, unita all’utilizzazione di materiali che ‘parlano’ linguaggi diversi, permette di instaurare un clima sereno e collaborativo e di dare a tutti la possibilità di esprimersi e di integrarsi. Questo è importante soprattutto perché gli alunni hanno diversi stili di apprendimento. Gli alunni uditivi apprendono meglio quando ascoltano le informazioni. Gli alunni visivi apprendono meglio quando vedono le informazioni. Gli alunni cinestetici apprendono meglio attraverso i movimenti del corpo, quindi hanno bisogno di attività TPR. Prediligete quindi attività multisensoriali (magari alternando quelle in cui bisogna stare fermi o seduti, a quelle che prevedono movimento) che diano modo ad alunni con caratteristiche diverse di sentirsi coinvolti nella lezione e apprendere con facilità: attività cioè che coinvolgano contemporaneamente vista, udito e sistema motorio. L’argomento delle attività motorie merita un approfondimento. È importante infatti proporre giochi motori poiché movimentano la lezione rendendola divertente, ma soprattutto perché veicolano l’apprendimento più di ogni altro mezzo.
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Il metodo si articola nelle seguenti fasi: • L’insegnante impartisce un’istruzione mostrando con la propria gestualità l’attività corrispondente e gli alunni la imitano. Si prosegue nello stesso modo con le indicazioni successive, ripetendo la stessa procedura. • L’insegnante ripete le istruzioni impartite nella prima fase, mantenendo la stessa sequenza, ma senza compiere gesti. Gli alunni eseguono le azioni corrispondenti. • L’insegnante modifica la sequenza delle istruzioni e gli alunni le eseguono senza il modello dell’insegnante. • L’insegnante inserisce una new instruction cioè una nuova istruzione creata sul modello delle precedenti e gli alunni sono in grado di riprodurla senza il modello dell’insegnante. Ecco un esempio in cui viene illustrata una sequenza semplice del metodo da utilizzare nelle prime lezioni: Jump Clap your hands. (Azione mimata) Touch your nose. (Azione mimata) Touch your ears. (Azione mimata) Sit on the floor. (Azione mimata) Touch the floor. (Azione non mimata) In questo caso touch the floor rappresenta la new instruction.
Introduzione
I giochi motori sono adatti a bambini di tutte le età, tuttavia è opportuno adattarli alle loro capacità. È importante elogiare sempre gli alunni per i risultati ottenuti nel gioco, ma anche per essersi comportati in modo corretto e leale con i compagni, rispettando le regole e i turni di gioco. È importante infatti che la gratificazione non riguardi solo il raggiungimento delle competenze linguistiche, ma anche delle competenze personali e sociali che prevedono il saper lavorare con gli altri in maniera costruttiva.
Lingua inglese e lingua madre Prima di passare a suggerire giochi pratici, vorremmo cercare di risolvere un interrogativo che gli insegnanti si pongono da sempre: quanto deve essere presente la lingua madre nell’insegnamento dell’inglese? La risposta oggi è quasi unanime: non è opportuno avvalersi esclusivamente della lingua inglese nella fase iniziale dell’insegnamento o nei primi anni di apprendimento. L’obiettivo primario dell’insegnamento della lingua inglese alla Scuola Primaria è consentire agli alunni di fare le prime esperienze con la lingua d’arrivo intesa come strumento di comunicazione. È quindi importante che, fin dall’inizio, gli insegnanti utilizzino la lingua inglese soprattutto per impartire istruzioni che gli alunni sono in grado di comprendere facilmente, ma anche che utilizzino mimica, gestualità e aiuti visivi per facilitare il processo di comprensione. A questo proposito va ricordato che la capacità di comprensione spesso non coincide con la capacità di riproduzione: spesso gli alunni riescono a comprendere dei messaggi senza essere in grado però di ripeterli. Quando l’insegnante impartisce un comando in inglese e gli alunni riescono a eseguirlo (anche senza aver compreso ogni singola parola) si sentono attivi nel processo di apprendimento e questo aumenta la stima nelle proprie capacità. L’insegnante, da parte sua, contribuisce a questa ‘autostima cognitiva’ elogiando sempre i bambini
per i risultati ottenuti nel gioco, ma anche per essersi comportati in modo corretto e leale con i compagni, rispettando le regole e i turni di gioco: Well done! Super! You’re great! Good job! È importante creare un’atmosfera in cui gli alunni percepiscano la lingua inglese come sfida positiva. Evitate di far sentire gli alunni confusi o frustrati se, nonostante gli sforzi, non riescono a recepire il vostro messaggio: spesso basta una sola parola in italiano per sbloccare la situazione e tornare poi con successo alla lingua inglese.
Quali materiali? Ciò che caratterizza una didattica flessibile è la ricchezza e la varietà di materiali offerti agli alunni che rispettano vari stili di apprendimento: da quello intuitivo a quello analitico, da quello verbale a quello visuale o globale. Del resto, dare una dimensione multisensoriale all'insegnamento è estremamente importante ed è uno dei primi e più importanti presidi per l'inclusività. La lezione tradizionale, o frontale, è maggiormente fruibile dai bambini uditivi o visivi: mentre l'insegnante parla, o mostra immagini e testo sulla LIM o alla lavagna essi ascoltano e attivano l'apprendimento. Al contrario, i bambini cinestetici che hanno bisogno di muoversi non riescono ad apprendere completamente, con conseguenti problemi cognitivi. La lezione frontale, inoltre, presuppone che l'insegnante interagisca con la classe in quanto insieme di alunni ai quali impartisce le proprie conoscenze o avvia con loro un dialogo mantenendo sempre però una posizione centrale. Per passare dalla lezione frontale a quella interattiva dove ogni bambino possa attivare l'apprendimento, occorre lavorare parallelamente sui diversi canali percettivi, associando la parola con l'immagine, l'immagine con il gesto, il gesto con la musica… I materiali che supportano tale lezione sono: • Immagini, che offrono un supporto visivo alla comprensione di nuovi vocaboli. Le immagini, inoltre, sono un ottimo spunto per le attività di verbalizzazione. • Giochi di carte che rappresentano lo strumento ideale per una maggiore interazione tra alunni. • Canzoni, efficaci soprattutto con gli alunni che
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Introduzione
An Easter Bunny Story
20.83.137.0 - ELI Master Kit Poster 1a - Poster 1
hanno la curva dell'attenzione molto breve. Le canzoni ravvivano la lezione e contribuiscono a creare un'atmosfera energica e piena di entusiasmo in classe. • Storie che rappresentano un ottimo strumento educativo perché sollecitano lo sviluppo della mente del bambino e soprattutto raggiungono facilmente la sua intelligenza emotiva e quella interpersonale, fondamentali per la crescita personale. • Musical, che contribuisce a sviluppare la creatività degli alunni coinvolti nella realizzazione di costumi e scenografie.
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Note per l’insegnante
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An Easter Story costruire, invitare gli alunni a osservare Prima di fotocopiare la sezione del libro da le immagini del poster e ad ascoltare la storia: 1. Easter Bunny is happy. egg, a green egg, an orange egg and 2. He’s got six eggs: a blue egg, a red egg, a yellow
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a pink egg. 3. Where’s the orange egg? 4. Where is it? 5. It’s not in the grass. 6. Here it is. 7. What’s that? 8. Oh, it’s a chick! e facendole mimare agli alunni. Raccontare di nuovo la storia mimando le frasi agli studenti di mimare la frase enunciata. Dire le frasi in ordine sparso, chiedendo ogni volta a raccontare la storia. Indicare le vignette nell’ordine e invitare gli studenti agli studenti di dire la frase corrispondente. Indicare le vignette in ordine sparso e chiedere An Easter Book da costruire e consegnarne una copia Fotocopiare la sezione in cui è illustrato il libro libro secondo le istruzioni del modello e a ad ogni alunno. Invitare gli alunni a piegare il Easter book. colorarlo a piacere. Ogni alunno avrà così il suo bigliettino di auguri da regalare alla Il libro ottenuto potrà essere utilizzato come famiglia o ad un amico.
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- ELI Master
Kit Poster 1a
- Poster 2
Talk about the picture anglosassone relativa al coniglietto di Nel poster è illustrata la tradizione pasquale la tradizione anglosassone con Pasqua, Easter bunny. Eventualmente confrontare quella italiana.
It’s Hallow een!
Sezione fotoco
piabile • It’s
Halloween!
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Senza dubbio la didattica multisensoriale mette l'accento sul bambino, ed è learner-centred, per questo in classe si crea un ambiente collaborativo e rilassato dove ognuno raggiunge l'obiettivo designato con le proprie modalità e i propri tempi.
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4 Note per
Colour the
l’insegnant
e
hats
Fotocopiate a ogni alunno.la sezione dove ci sono i cappelli Chiedete Colour hat delle streghe number one poi di colorare i cappelli: e consegn yellow. Colour red. atene una hat number Colour hat number copia four blue. Colour hat two green. Colour Witches and hat number number five hats three pink. Chiedete agli alunni di ritagliare (Filippo), the i cappelli (Maria), the blue witch is wearing e incollarl i sulla testa (Anna), the brown witch is wearinga green hat. delle streghe: green witch a pink hat. (Roberto), the red witch is wearing a red hat. (Susi), the is wearing pink witch a blue hat. is wearing a yellow hat. Answer and complete Ritagliate i poster, ad pezzi del puzzle in esempio: basso. Poi How many ponete delle witches are domande How many there? di osservaz bats are there? ione sul How many cats are there? What colour are they? Il primo alunno posto giusto. che risponde corretta Quando tutti mente i pezzi saranno può andare a stati incollati incollare un pezzo Talk about the picture del , si formerà Il poster una zucca puzzle al contiene (pumpkin tanti element Invitate gli ). alunni a parlare i collegat What do you i alla know about di questa festività festa di Hallowe Do you celebrat en. Halloween? : in your country? e Halloween
Do you dress What’s your up? costume? favourite
20.83.137.0 - ELI Master Kit Poster 1a - Poster 3
Per rispondere a questa esigenza, ELI Master Kit contiene: Giochi di carte Flashcard digitali Canzoni Storie in musica Musical Schede lessicali Poster
Sezione fotocopiabile • An Easter Bunny Story
It’s Christmas Time!
Sezione fotocopiabile • It’s Christmas Time! .....................................
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FEET
EYES
FINGERS
EARS
TROUSERS
JACKET
NOSE TOES SOCKS
Note per l’insegnante Colour and glue
Natale e distribuirne una copia a ogni Fotocopiare la sezione in cui è illustrato Babbo alunno. relative alle parti del corpo. Chiedete di scrivere al posto giusto le parole Invitate gli alunni a colorare l’illustrazione: Colour the jacket red. Colour the trousers red. Colour the sack brown.
A Christmas Card
mancanti, l’illustrazione di Babbo Natale Una volta colorata e completata con le parole o amici. diventa un bigliettino di auguri da regalare a parenti frase di auguri sul sacco: Chiedere agli alunni di scrivere una semplice
Dear ..................................... Merry Christmas! Lots of love from .....................................
I suggerimenti per attività relative ai poster si trovano sui poster stessi che hanno una sezione ritagliabile dedicata all'insegnante.
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Check the words
alle parti del corpo. Ritagliate le etichette grandi con le parole relative poster e poi chiedete: Invitate gli alunni a osservare l’immagine del (Luca) touch the toes. (Lisa) touch the eyes. (Marco) touch the fingers. (Lorenzo) touch the nose. (Roberta) touch the ears. (Lola) touch the feet. Babbo Natale indicata e ci incolla sopra L’alunno chiamato tocca la parte del corpo di per successive attività. etichette le riutilizzate e Staccate scritta. la parola
Look and find
all’abbigliamento. Ritagliate le etichette grandi con le parole relative poster e poi chiedete: lnvitate gli alunni a osservare l’immagine del Find the socks. Find the trousers. Find the jacket. ci incolla sopra la parola L’alunno che trova l’indumento nascosto nell’immagine, successive attività. scritta. Staccate e riutilizzate le etichette per
Talk about the picture
anglosassone relativa a Father Christmas Nel poster è illustrata la tradizione natalizia la classe le tradizioni anglosassoni con e alla sua renna Rudolph. Confrontate con quelle italiane.
STORY CARD
STORY MUSICAL
SCHEDE LESSICALI
CANZONI
FLASHCARDGIOCHIGIOCHI DI CARTE DI CARTE
Ice-Breaking Games
ACCOGLIENZA
Accoglienza
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Accoglienza
Giochi collettivi The Ball Throwing Greeting (Palla saluto) Occorrente: una palla. Disponete gli alunni in cerchio. Lanciate la palla a un alunno e dite: Hello! Invitatelo a rispondere con lo stesso saluto. Sarà poi il suo turno di lanciare la palla a un compagno e salutarlo. E così via fino a quando tutti si saranno salutati per il benvenuto. Variante: Quando l’alunno riceve la palla dice Hello! Poi la rilancia alla stessa persona dicendo Bye-bye! The Ball Throwing Name (Palla nome) Occorrente: una palla. Disponete gli alunni in cerchio. Lanciate la palla a un alunno e dite: Hello, (Marco)! Invitatelo a rispondere con lo stesso saluto seguito dal nome. Sarà poi il suo turno di lanciare la palla a un compagno e salutarlo dicendone il nome. E così via fino a quando tutti si saranno salutati. Variante: Invece del proprio nome l’alunno che riceve la palla deve dire quello dell' alunno a fianco. Friendship Net (Rete degli amici) Occorrente: un gomitolo di spago o di lana. Disponete gli alunni in cerchio, seduti a terra. Tenete in mano il gomitolo di spago o di lana. Salutate e presentatevi dicendo il vostro nome: Hello, I’m (Maria) e lanciate il gomitolo a un alunno tenendo però l’estremità del filo. L’alunno si presenterà e poi lancerà il gomitolo a un compagno, sempre tenendo il filo, e così via fino a quando tutti i bambini si saranno presentati e il gomitolo avrà formato una ragnatela che chiamerete: the friendship net. Hello, Hello, Hello (Tanti saluti) Lanciate una sfida in classe: entro un tempo limite che può essere la durata di una canzone che andrà in sottofondo, invitate gli alunni a girare per l’aula e salutare usando sia Hello che Bye-bye quanti più compagni possibile dicendone il nome: Hello, (Marco). Bye-bye (Marco)… Ognuno dovrà ricordare quanti compagni ha salutato. Al termine chiedete: How many? Vince il gioco chi è riuscito a salutare più compagni. True or False? (Vero o falso?) Proponete questo gioco solo quando gli alunni avranno già memorizzato tutti i nomi dei compagni. Disponete gli alunni in cerchio.
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Ogni alunno si presenta ai compagni dicendo: Hello, my name’s (Luca), oppure: Hello, I’m (Luca). Se il nome è vero i compagni battono le mani e rispondono: Hello, (Luca). Se il nome è falso battono forte i piedi e si girano di spalle. Let’s Decorate! (Decoriamo la classe) Occorrente: fogli di carta, colori, nastrini, bottoni e materiale vario. Dividete la classe in quattro gruppi, ogni gruppo si occuperà di una parete della classe. Distribuite a ogni gruppo fogli di carta, pennarelli, colori a cera, colori pastelli, carta da collage e piccoli oggetti per decorare, tipo bottoni e nastrini. A questo punto ogni gruppo decorerà i fogli da attaccare poi alle pareti come preferisce: i componenti del gruppo possono scrivere i loro nomi colorati, o disegnare i propri ritratti, o altri simboli che caratterizzino la classe fino alla fine dell’anno. Chinese Whispers (Telefono senza fili) Chiedete alla classe di disporsi in cerchio e sussurrate all’orecchio del primo alunno una parola o una frase: Welcome children. Let’s play! How are you? What’s your name? L’alunno dovrà sussurrarla all’orecchio del compagno accanto a lui e così via fino all’ultimo alunno del cerchio che dovrà pronunciare la frase ad alta voce. Questo gioco è importante per l'ascolto, ma ha un rischio implicito: che agli alunni resti in mente la frase scorretta, se non adeguatamente sussurrata. Per questo motivo, al termine della catena, è consigliabile ripetere sempre in modo corretto la frase di partenza. Guess the drawing (Disegno misterioso) Andate alla lavagna e iniziate a disegnare un oggetto, un animale, un’azione… Poi chiedete: What is it? Continuate il disegno completandolo fino a quando qualcuno indovinerà. Se volete facilitare l’attività, ma anche praticare la forma scritta, corredate il disegno di trattini (tanti trattini quante sono le lettere che compongono la parola). Chi indovina dovrà andare alla lavagna e scrivere la parola corrispondente.
Accoglienza
ACCOGLIENZA GIOCHI DI CARTE FLASHCARD
I giochi di gruppo, soprattutto quelli che prevedono movimento, animano la lezione rendendola divertente, anche per la competizione positiva che si crea tra alunni o tra le squadre di alunni. Di solito è preferibile giocare senza eleggere un vincitore o, peggio ancora, un perdente, affinché la competizione sia sempre positiva.
Simon says… (Simone dice…) Disponete gli alunni in fila davanti a voi e dite che chiederete loro di fare qualcosa, ma dovranno eseguire solo se l’ordine è preceduto dalla frase Simon says, altrimenti dovranno restare immobili. Dite ad esempio: Simon says sit down! e gli alunni dovranno immediatamente sedersi. Se invece dite solo: Sit down! essi dovranno restare immobili. Chi sbaglia viene eliminato dal gioco e diventa controllore. Vince chi resta fino alla fine. Chiedete a un volontario, a turno, di interpretare Simon al posto vostro.
Great Artists (Grandi artisti) Formate gruppi di sei o sette alunni. Distribuite ad ogni gruppo l’immagine di uno o più oggetti di cui conoscono il nome in inglese, ingrandita ma… fatta a pezzi irregolari, come se fosse un puzzle. Date un tempo limite nel quale ogni gruppo tenterà di ricostruire l’immagine e dirne il nome. Vince il gruppo che termina prima e indovina il nome dell’oggetto.
My friends like… (I miei amici amano…) Disponete gli alunni in cerchio. Posizionatevi al centro del cerchio e dite: All my friends like... red! e tutti dovranno toccare qualcosa di rosso. Oppure dite: All my friends like… jump! E tutti devono saltare. Se dite invece: All my friends like… cats! tutti devono mimare il gatto. Chiedete a un volontario a turno di disporsi al centro del cerchio al vostro posto e dire le frasi ai compagni.
Green light go! Red light stop! (Il semaforo) Dividete la classe in tre o quattro gruppi. In ogni gruppo gli alunni si disporranno uno dietro l’altro con le mani sulle spalle del compagno, come a formare un trenino. Ogni componente del gruppo avrà sulla testa un ‘bagaglio’ che può essere un libro, una penna o una gomma, che dovrà tenere in equilibrio. Segnate nell’aula un punto di partenza e uno di arrivo.
CANZONI
Prima di iniziare il gioco spiegate bene le regole, chiarite il ruolo di ognuno (o di ogni squadra) e invitate la classe a fare domande se non ha compreso qualcosa. In questo modo gli alunni saranno liberi di concentrarsi sulla lingua richiesta dal gioco e non sul procedimento.
SCHEDE LESSICALI
Small Jumps, Big Jumps (Piccoli salti, grandi salti) Chiedete agli alunni di saltellare a gambe unite intorno alla stanza, accanto alle pareti. Se un alunno, saltando, viene a contatto con un compagno, questi devono saltellare intorno insieme, tenendosi per mano dopo aver detto: Hop with me! Presto, gruppi di alunni verranno a contatto con un altro gruppo e si formeranno gruppi saltellanti sempre più grandi, fino a quando si formerà un unico gruppo classe saltellante.
Giochi di gruppo
STORY MUSICAL
Walk and do (Cammina e fai) Attaccate dei fogli colorati A4 alle pareti. Chiedete agli alunni di tenere sul banco pastelli o pennarelli dei colori che hanno imparato. Date indicazioni tipo: Walk to red and colour. Gli alunni andranno verso il foglio rosso e lo coloreranno un po’. Potete proporre indicazioni più complesse tipo: Walk to blue and draw a flower….
Ricordate che non tutti i bambini reagiscono subito in maniera positiva ai giochi, qualcuno potrebbe rifiutarsi di partecipare per diverse ragioni: timidezza, problemi di socializzazione con il gruppo classe... Rispettate i loro tempi, non ci vorrà molto perché la curiosità e la voglia di giocare prendano il sopravvento.
STORY CARD
Touch Colour... (Tocca il colore...) Invitate gli alunni ad alzarsi e camminare per l'aula. Date il comando: Touch something blue e spiegate che devono toccare qualcosa del colore indicato.
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Accoglienza
Voi interpretate il vigile e quando dite: Green light go! i treni dovranno muoversi cercando di non far cadere il bagaglio. Se questo cade i componenti si devono fermare a raccoglierlo e ripartire dal punto di partenza. Quando dite: Red light stop! i treni si fermano. Vince il treno che arriva primo al traguardo e scarica il bagaglio nominandolo (a pen, a book…). Changing Race (La corsa a ostacoli) Dividete la classe in due gruppi e disponeteli alle pareti opposte dell’aula. I componenti dei due gruppi devono scambiarsi di posto attraversando un percorso con diversi piccoli oggetti da evitare. Un gruppo è bendato, mentre l’altro, senza benda, gli fornisce delle istruzioni (go straight on, go right, go left, your right foot up…) Se qualcuno dei due gruppi urta un ostacolo, l’intero gruppo deve ricominciare da capo. Variante: Minefield (Il campo minato) Delimitate uno spazio gioco in cui disponete il maggior numero di palle da tennis possibile. Gli alunni sono divisi in coppie o in gruppi: uno di essi ha gli occhi bendati, e ha il compito di attraversare di notte (cioè con gli occhi bendati) una parte del campo minato. I compagni stanno di lato al campo e lo aiutano fornendogli indicazioni sulla direzione da prendere. Si cronometra il tempo impiegato per la traversata. Vengono aggiunti 15 secondi per ogni mina (palla da tennis) toccata. Se svolgete più di una attività a coppie, cambiate ogni volta i componenti. Avere l’opportunità di lavorare con compagni diversi rende l’attività più interessante, oltre ad accrescere l’unione tra gli alunni. Living Theatre (Statue viventi) Dividete la classe in gruppi e consegnate a ognuno un foglio con scritta una parola, che tutta la classe conosce.
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Ogni gruppo deve costruire con i propri corpi la parola sia in forma statica (una figura che la richiami) che in forma dinamica, in cui ogni componente simula una lettera. Naturalmente i gruppi avversari devono indovinare le parole interpretate dai compagni. Variante: Living Shape (Forme viventi) Dividete la classe in gruppi che si posizioneranno abbastanza distanziati l’uno dall’altro. Nominate una forma: Circle! Ogni gruppo dovrà creare un cerchio con i loro corpi, quindi i bambini staranno in piedi e si daranno la mano. Oppure dite: Triangle! I bambini in piedi o seduti dovranno creare un triangolo. The Twin Game (Numeri e azioni) Dividete la classe in due squadre e proponete questo gioco costituito da numeri e azioni, che sono appunto twin (gemelli) e che dovranno sempre andare insieme. Spiegate infatti che chiamerete un numero e ogni squadra dovrà compiere l’azione corrispondente. Scegliete 10 azioni da associare ai numeri che gli alunni conoscono. Ad esempio: 1: stand up 2: clap your hands 3: jump 4: sit down 5: touch your nose 6: shake your head 7: turn right 8: close your eyes 9: touch your ears 10: turn left Spesso i giochi di gruppo diventano molto competitivi e i bambini tendono ad agitarsi un po’ troppo. Introducete il comando freeze e dite loro che quando sentiranno questa parola dovranno bloccarsi nella posizione in cui si trovano, come se fossero congelati. Vi servirà per riportare la calma prima di proseguire il gioco.
Giochi di carte
STORY MUSICAL
SCHEDE LESSICALI
CANZONI
FLASHCARD
GIOCHI DI CARTE
ACCOGLIENZA
Giochi di carte
Obiettivi del gioco Il gioco di carte Bis si rivolge a studenti di livello A1. Permette di apprendere e memorizzare il lessico di base della lingua inglese, abbinando illustrazioni e vocaboli di uso quotidiano. Il gioco può essere utilizzato in classe con l’insegnante o a casa con gli amici.
STORY CARD
Contenuto Il gioco è composto da 132 carte, suddivise in illustrazioni (carte rosse) e vocaboli (carte blu). Carte speciali La carta Jolly: può essere messa da parte senza abbinamento e aiuta l’alunno a vincere. La carta Sorpresa: non può essere abbinata e fa perdere l’alunno.
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Giochi di carte
Food and drinks
Animals
Clothes
Means of transport
The house
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Verbs
Giochi di carte
Dal punto di vista degli insegnanti, i giochi di carte forniscono un feedback immediato da parte degli studenti, grazie al quale è possibile apportare piccoli cambiamenti alla lezione. Quando usare il gioco? Un gioco può essere inserito in vari momenti della lezione: • Per presentare i vocaboli all’inizio dell'unità didattica. • Per verificare l’apprendimento nel corso della lezione. • Per terminare una lezione rinforzando l’apprendimento.
ACCOGLIENZA GIOCHI DI CARTE FLASHCARD CANZONI
Surprise! (Sorpresa!) Mescolate e distribuite tutte le carte agli alunni. Ogni alunno mette da parte le carte abbinate (illustrazioni e vocaboli corrispondenti) e tiene in mano le carte da abbinare, senza farle vedere agli altri alunni. La carta Jolly è messa subito da parte, mentre la carta Sorpresa resta nel gioco. Un alunno inizia il gioco: prende una carta dal giocatore alla sua sinistra. Se la carta si abbina con una delle sue, mette da parte le due carte abbinate, altrimenti tiene la carta e il gioco passa al giocatore successivo. Vince l’alunno che riesce ad abbinare per primo tutte le sue carte. Il gioco può continuare fino all’abbinamento di tutte le carte oppure terminare entro il tempo stabilito. Perde l’alunno che rimane con la carta Sorpresa.
SCHEDE LESSICALI
Imparare qualcosa di nuovo è sempre una grande esperienza e i giochi di carte offrono un modo per apprendere un’abilità che, anche se abbastanza semplice in superficie, può richiedere impegno e concentrazione.
Memory game (Gioco di memoria) Dividete gli alunni in due squadre (A e B) e mettete sul tavolo alcune carte rosse (con l’illustrazione) e le corrispondenti carte blu (con il vocabolo). Lasciate agli alunni almeno 1 minuto per osservare e memorizzare illustrazioni e vocaboli, poi coprite tutte le carte. Un alunno inizia il gioco: prende e scopre una carta rossa, poi prende e scopre una carta blu. Se l’illustrazione e il vocabolo corrispondono, nomina il vocabolo, poi prende e mette da parte le due carte e passa il gioco a un compagno della sua squadra. Se invece non corrispondono, copre nuovamente le due carte e il gioco passa alla squadra avversaria. Vince la squadra che riesce a ottenere il maggior numero di carte abbinate. Il gioco può proseguire fino all’abbinamento di tutte le carte, oppure terminare entro un tempo stabilito.
STORY MUSICAL
La maggior parte dei giochi di carte, inoltre, promuove la memorizzazione, i concetti matematici, la corrispondenza tra immagini e numeri o parole. Essi coinvolgono abilità come statistiche e probabilità. I giocatori quindi impegnano la loro logica mentre cercano nuovi metodi per vincere.
Giochi con le carte del BIS
What is it? (Che cos’è?) Dividete le carte in due mazzi: il mazzo con le illustrazioni e il mazzo con i vocaboli. Eliminate dal gioco la carta Jolly e la carta Sorpresa. Distribuite le carte con i vocaboli agli alunni e mettete al centro del tavolo il mazzo coperto con le illustrazioni. Un alunno scopre la prima carta del mazzo sul tavolo e mostra l’illustrazione agli altri. Chi ha in mano la carta con il vocabolo corrispondente, legge il vocabolo a voce alta e riceve la carta illustrata.
STORY CARD
Perché utilizzare i giochi di carte nell’insegnamento della lingua inglese? Sappiamo che il gioco assume un ruolo fondamentale nella vita del bambino, diventando spesso l’attività che più ne assorbe cuore e mente. Un maggiore utilizzo di giochi di carte durante la lezione di inglese, favorisce senza dubbio una maggiore motivazione grazie alla quale l'alunno sarà veramente coinvolto e interessato nell’apprendimento, non vedendolo come un dovere. I giochi di carte, nello specifico, incrementano la motivazione e offrono l’opportunità agli alunni di usare la lingua inglese per comunicare con i compagni e raggiungere un obiettivo. Durante il gioco, infatti, la lingua straniera viene utilizzata come mezzo per arrivare al termine della partita e per vincere la sfida. I giochi di carte richiedono più giocatori, e quindi forniscono un percorso autentico per una maggiore interazione sociale. Gli alunni hanno la possibilità di interagire con i compagni in un ambiente educativo, mentre partecipano a una sana competizione.
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Giochi di carte
Poi mette da parte le due carte abbinate e l’alunno alla sua sinistra continua il gioco. Vince l’alunno che riesce ad abbinare per primo tutte le sue carte. Il gioco può continuare fino all’abbinamento di tutte le carte oppure terminare entro il tempo stabilito. Who’s got the card? (Chi ha la carta?) Mescolate e distribuite tutte le carte agli alunni togliendo dal mazzo la carta Jolly e la carta Sorpresa. Ogni giocatore mette da parte le carte abbinate (illustrazioni e vocaboli corrispondenti) e tiene in mano le carte da abbinare, senza farle vedere agli altri alunni. Un alunno inizia il gioco: può mostrare una carta illustrata oppure una carta con un vocabolo. Chi ha il vocabolo o l’illustrazione corrispondente alza la mano, legge il vocabolo a voce alta e conquista la coppia di carte che mette da parte. L’alunno alla sua sinistra continua il gioco. Vince l’alunno che riesce ad abbinare per primo tutte le sue carte. Il gioco può continuare fino all’abbinamento di tutte le carte oppure terminare entro il tempo stabilito. Go Fish! (Pesca la carta!) Mescolate i due mazzi di carte e distribuiteli agli alunni, lasciando un piccolo mazzo coperto al centro da cui poter pescare una carta. Obiettivo del gioco è formare la coppia immagine-parola per poterla scartare. Ogni alunno può chiedere al proprio vicino se ha una carta che gli serve, di cui magari ha la parola: Have you got the cat? Se il compagno ce l’ha la deve dare, ma se non ce l’ha risponde con Go fish! (pesca dal mazzo). Vince chi finisce per primo tutte le carte che ha in mano. Questo è un ottimo gioco per esercitare domanda e risposta oltre che per consolidare il lessico.
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Taboo (Carta segreta) L'insegnante mette il mazzo di carte con le immagini coperte al centro. Ogni alunno pesca una carta senza farla vedere ai compagni e deve cercare di farla indovinare, senza dirne il nome. Se per esempio pesca l’immagine del gatto può dire: It’s an animal. It’s small. It’s a pet. It’s got four legs…. Chi indovina conquista la carta. Vince il gioco chi riesce a conquistare più carte. Line Bingo (Tombola in fila) Distribuite agli alunni le carte con le immagini. Ognuno le dovrà disporre in riga davanti a sé e tenere per sé il mazzo con le parole. Poi ognuno gira una carta alla volta leggendo la parola. L’alunno che ha quell’immagine copre la carta. Vince chi riesce per primo a coprire tutte le carte. Variante: L'insegnante distribuisce le carte con le parole e tiene il mazzo con le immagini. Gira un'immagine alla volta senza leggerne il nome, ma mostrandola agli alunni. Chi ha la parola corrispondente la nomina e copre la carta. Per incoraggiare gli alunni a parlare, chiedete loro di ripetere la parola pronunciata dal compagno per guadagnare la carta: Right, cat! O di correggerla se la parola pronunciata è sbagliata: Wrong, dog!
Naturalmente, questi sono solo alcuni suggerimenti di attività da svolgere con il gioco del BIS. Gli insegnanti possono utilizzarli al meglio adattandoli al livello linguistico della classe e agli obiettivi che intendono raggiungere. Oltre al gioco BIS, ELI edizioni ha in catalogo altri giochi, consultabili sul sito: www.elilanguagegames.com
STORY CARD
STORY MUSICAL
SCHEDE LESSICALI
CANZONI
FLASHCARD
GIOCHI DI CARTE
Flashcard ACCOGLIENZA
Flashcard
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Flashcard
Le flashcard sono delle carte raffiguranti l’immagine di un oggetto, di una persona, di un animale o di un’azione. L’immagine può essere corredata dalla parola corrispondente situata in basso o nel retro, ma esistono anche versioni ‘mute’ senza parola scritta. Semplici, efficaci e versatili, le flashcard rappresentano un indispensabile strumento nell’insegnamento delle lingue straniere. Scopo delle flashcard è quello di offrire un supporto visivo per introdurre nuovi vocaboli e fornire lo spunto per numerose attività di consolidamento e memorizzazione tra cui giochi individuali, di coppia o di gruppo. Ecco l'elenco di flashcard, suddiviso per argomenti, presenti nel DVD (in formato digitale) contenuto in ELI Master Kit - classe 1ª.
The House bathroom bedroom door floor garden hall house kitchen living room window In The House light chair armchair sofa bed wardrobe curtains television mirror picture lamp In Town bank bus stop hospital lake museum park post office shop street swimming pool town train station
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Vehicles aeroplane bike boat bus car helicopter motorbike ship train The Face ear eye face hair mouth neck nose teeth The Body arm fingers foot hand knee leg toes Feelings angry happy sad scared tired
Clothes cap coat dress jacket scarf shirt skirt socks sweater trainers trousers T-shirt Food and Drink cheese chicken egg fish fruit meat milk orange juice soup tea vegetables water Seasons Autumn Spring Summer Winter
Weather and Nature clouds moon pond rain rainbow sea snow storm sun wind Animals bird butterfly cat cow dog duck fish frog horse mouse rabbit sheep Wild Animals elephant lion hippo rhino giraffe monkey crocodile zebra snake bear seal wolf
Actions run walk speak read write eat drink wake up sleep jump cry laugh Free Time dance listen to music play football play table tennis play the piano ride a bike ride a horse rollerblade sing ski swim watch TV Prepositions behind in in front of on under
Variante digitale: Mostrate una flashcard alla volta sulla LIM. Gli alunni scrivono la parola corrispondente. Al termine verificate quante parole hanno scritto nel modo giusto. Guess the word (La carta mancante) Appendete le flashcard alla lavagna e lasciate alcuni minuti per visualizzarle. Poi chiedete agli alunni di chiudere gli occhi o di voltarsi di spalle per non guardare mentre ne togliete una. Chiedete di guardare di nuovo e indovinare quale manca. Il numero delle flashcard da appendere dipende dal grado di difficoltà che si vuole raggiungere. È possibile togliere più di una flashcard per le classi più avanzate. Inoltre si può velocizzare l’attività in modo da stimolare grande attenzione. Variante: Chiamate un volontario e consegnategli le flashcard relative all’argomento che avete appena affrontato. Senza farsi vedere dai compagni, ne toglie una a scelta e mostra le altre, in ordine sparso, ai compagni che dovranno individuare quella mancante.
GIOCHI DI CARTE FLASHCARD
Guess in a row (Indovinelli in fila indiana) Due squadre si mettono in fila indiana davanti alla maestra. Si formano così delle coppie di sfidanti. L’insegnante mostra a ciascuna coppia una flashcard senza la parola: vince chi la nomina per primo. La squadra che avrà conquistato più carte si aggiudicherà la gara. Variante digitale: L’insegnante mostra a ciascuna coppia la flashcard sulla LIM e il gioco prosegue allo stesso modo. Hit the fly (Colpisci la mosca) Versione digitale: Proiettate sulla LIM tutte le flashcard relative a un argomento appena affrontato e lasciate alcuni minuti per visualizzarle. A ogni alunno viene dato un cartoncino dove è disegnata una paletta per le mosche. L’insegnante fornisce alcuni indizi per indovinare un’immagine: It’s a room of the house. You sleep in it (bedroom) il primo alunno che colpisce l’immagine giusta sulla LIM vince un punto.
CANZONI
Guess in Circle (Indovinelli in cerchio) Disponete la classe in cerchio, e mettete le flashcard al centro, capovolte in modo che le immagini non siano visibili. Un alunno, a turno, dovrà girare una flashcard e pronunciare l’immagine illustrata. Se indovina tiene la flashcard. Se non indovina, prova il suo compagno a nominare l’immagine. Vince chi riesce a conquistare più flashcard.
Variante digitale: Chiedete a un alunno di uscire dall’aula e proiettate per il resto della classe una flashcard. Quando il compagno rientra deve fare domande ai compagni per indovinarla: Is it an animal? Is it in the house? Is it big? se la domanda è sbagliata i compagni dicono Water, se è giusta dicono: Chocolate!
SCHEDE LESSICALI
Variante 1: Mettete una flashcard in una busta su cui avrete praticato dei fori dai quali gli alunni dovranno indovinare di quale immagine si tratta. Variante digitale: ritagliate un cartoncino della stessa dimensione delle flashcard, il cartoncino avrà dei piccoli fori. Mostrate poi la flashcard sulla LIM, dai dettagli dei fori gli alunni dovranno indovinare di quale immagine si tratta.
Water and Chocolate (Acqua e fuoco) Chiedete a un alunno di uscire dall’aula mentre i compagni nascondono una flashcard nell’aula. Quando il compagno rientra deve cercarla mentre la classe dirà: Water se l’alunno sta cercando la carta lontano dal nascondiglio e Chocolate se è vicino o se l’ha trovata. Appena la trova deve nominarla, magari corredata di colore, ad esempio: A red ball!
STORY MUSICAL
Guess the flashcard (Indovina la carta!) Tenete in mano una flashcard coperta da un foglio o dalla mano e mostratene solo un particolare. Gli alunni devono indovinare e nominare l’immagine nascosta.
Variante digitale: Mostrate una sequenza di flashcard sulla LIM, poi mostrate la stessa sequenza senza un’immagine e chiedete agli alunni di nominare l’immagine mancante.
STORY CARD
Giochi con le Flashcard
ACCOGLIENZA
Flashcard
Attenzione: Per evitare che gli alunni inizino a colpire le immagini a caso, fissate la regola che si ha solo un colpo per turno.
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Kim’s game (Scrivi le parole) Versione digitale: Mostrate sulla LIM le flashcard relative a un argomento appena affrontato e lasciate alcuni minuti per visualizzarle in silenzio, cercando di ricordarne le parole. Gli alunni devono osservarle in silenzio e non scrivere nulla. Quando direte: Are you ready? Go! Chiudete l’immagine delle flashcard e contemporaneamente invitate gli alunni a scrivere quante più parole ricordano. Variante: Potete invitare gli alunni a lavorare in coppia e aiutarsi a scrivere tante più parole quante ne ricordano. Pass it on (Passa Parola) Disponete gli alunni in piedi in cerchio e distribuite una flashcard a ogni alunno. Quando il gioco inizia ogni alunno deve passare la flashcard al suo compagno di destra, si creerà così un continuo passaggio di flashcard. Ad un certo punto dite: Stop! e chiedete: Show me the (crayon). Gli alunni che hanno in mano quell’immagine devono alzarla e mostrarla alla classe. Il gioco può poi ripartire. Variante: Questa variante comporta il coinvolgimento motorio degli alunni. Fate partire la musica e dite Let’s dance! Gli alunni iniziano a danzare e a passare le flashcard ai compagni. Interrompete la musica e dite: Show me the (biscuit). L’alunno che ha in mano la flashcard del biscotto, la mostra a tutti. La musica può poi ripartire.
Variante digitale: Mostrate sulla LIM le flashcard di uno o due ambiti lessicali e mettete della musica vivace. Mentre la musica va, gli alunni osservano le immagini senza nominarle. All’interruzione della musica, devono nominare la flashcard sullo schermo. The Odd one out (L’intruso) Versione digitale: Scopo di questo gioco è riconoscere parole appartenenti a un determinato ambito lessicale. Mostrate sulla LIM tre flashcard da uno stesso set lessicale e una da uno diverso. Mentre le mostrate nominatele lentamente, per esempio: cat, window, dog, mouse. Gli alunni alzeranno la mano quando avranno riconosciuto l’intruso e lo diranno a voce alta. Variante: Mostrate tre flashcard tratte da un determinato ambito lessicale e incoraggiate gli alunni ad aggiungerne una quarta appartenente allo stesso ambito. The Echo Game (L’eco) Versione digitale: Mostrate sulla LIM le flashcard relative a un ambito lessicale e spiegate agli alunni che dovranno far finta di essere l’eco dell’insegnante, per cui dovranno ripetere le parole nello stesso modo in cui queste vengono dette dall’insegnante. Pronunciate le parole lentamente, o velocemente, con espressione triste o felice, ad alta voce o sottovoce o bisbigliando. Questo gioco è molto utile per esercitare pronuncia ed intonazione.
STORY CARD
STORY MUSICAL
SCHEDE LESSICALI
CANZONI
FLASHCARD
GIOCHI DI CARTE
ACCOGLIENZA
Canzoni
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Canzoni
La musica parla un linguaggio universale, forse per questo possiamo tutti trarne grandi benefici, in particolare nell’ambiente scolastico. È appurato infatti che l’esposizione alla musica può migliorare l’apprendimento e aumentare l’atmosfera positiva in classe. Inoltre, durante le fasi di sviluppo, essa può influire sul modo in cui il cervello elabora le informazioni, migliorando la percezione della lingua e del linguaggio e successivamente migliorando la nostra capacità di comunicare con gli altri. L’uso di canzoni è molto efficace soprattutto nelle Scuole Primarie: in quella fascia d’età gli alunni hanno una curva dell’attenzione molto breve e a volte non riescono a seguire in modo completo le lezioni. Il momento del canto sicuramente riporta l'attenzione e la partecipazione completa di ogni bambino. Il bambino ascolta la canzone, vede le azioni e le riproduce, quindi sperimenta la musica attraverso interpretazioni uditive, visive e cinestetiche. La comprensione del vocabolario si trasforma così immediatamente in riproduzione attiva quando il bambino canta. Inoltre, recenti ricerche sul cervello mostrano che la musica attiva l’emisfero destro del cervello e le parole attivano quello sinistro. Perciò il canto attiva l’intero cervello di ogni bambino. Infine, ma non ultimo, cantare insieme ad altri bambini allena anche il coordinamento, la cooperazione e il lavoro di squadra. Alcuni bambini, inoltre, hanno difficoltà a parlare inglese perché sono timidi. Cantare con i compagni può sicuramente aiutarli. Quali canzoni utilizzare in classe? Le insegnanti possono scegliere la canzone che ha come tema l’argomento affrontato nelle lezioni e poi ne espande il vocabolario e la grammatica correlati. Tuttavia, scegliere una canzone appropriata è difficile perché non tutte le canzoni sono adatte: a volte contengono parole difficili che gli alunni non comprendono o hanno un ritmo troppo veloce che non riescono a seguire.
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Le canzoni indirizzate ai bambini dovrebbero avere queste caratteristiche: • Non essere troppo lunghe (1-3 versi) • Non essere troppo veloci (facili da cantare insieme) • Contenere parole di uso quotidiano • Trattare argomenti familiari e trattati in classe: animali, cibo, azioni, colori… Come utilizzare le canzoni in classe? Cantare insieme può essere una sfida, quindi preparate la classe con questi semplici passaggi: • Prima di far ascoltare la canzone, presentate il tema e il nuovo vocabolario. • Leggete i testi delle canzoni ad alta voce ed eventualmente spiegate le parole sconosciute o difficili. • Pronunciate ogni riga in modo molto ritmico in modo che diventi un chant e chiedete di volta in volta di ripetere quella riga. Battete le mani per enfatizzarne il ritmo. • Fate ascoltare la canzone e leggete i testi contemporaneamente. • Cantate la canzone due righe alla volta che gli alunni ripeteranno. • Cantate la canzone intera e incoraggiate gli alunni a cantare insieme a voi. • Quando gli alunni sono pronti, invitateli a cantare da soli, senza guardare il testo. Potete abbassare il volume in modo da poter sentire chiaramente gli alunni che cantano. Alzate e abbassate spesso il volume, per rendere l’attività di riproduzione canora ancora più divertente. Nelle prime lezioni, inoltre, invitate gli alunni a disporsi in cerchio per cantare: il cerchio tranquillizza e unisce il gruppo classe. Durante il canto spesso i bambini tendono a urlare, invitateli a usare un tono di voce basso, magari facendo sussurrare la canzone la prima volta.
Canzoni
Good Morning (pagina 24)
Disponete gli alunni a coppie. Le coppie fanno finta di dormire, poi quando sentono la frase Good Morning mimano l’azione di svegliarsi. Quando sentono la frase How are you this morning? piegano la testa a destra e sinistra cantando. Quando infine sentono la frase I’m fine si stringono la mano.
I Hear Thunder (pagina 25)
I like to Jump (pagina 26) I LIKE TO JUMP
CANZONI
Gli alunni simulano il rumore di un tuono e poi iniziano la canzone. Quando sentono la frase Patter Go The Rain Drops ognuno tambura le dita sulla propria testa, a simulare la pioggia che cade. Quando invece sentono la frase I’m wet through! trascinano le dita verso il basso a simulare l’acqua che scorre verso il basso e che li bagna. Gli alunni possono fare queste azioni in coppia: prima fingono di avere paura del tuono, poi simulano la pioggia l’uno sull’altro.
SCHEDE LESSICALI
REDNUHT RAEH I
T.4
T.5
Disponete gli alunni in cerchio. Dovranno compiere le azioni quando le sentono nominare nella canzone. La prima volta faranno le azioni come bambini (se stessi), poi fingeranno di essere cani, poi rane, poi come altri animali suggeriti.
If you're happy (pagina 27)
STORY MUSICAL
GOOD MORNING
T.3
GIOCHI DI CARTE
Invitate gli alunni a mettersi in fila di dieci. Assegnate ad ogni bambino un numero da 1 a 10. Quando sentiranno il loro numero nella canzone, dovranno sedersi. Cantate di nuovo, invitando gli alunni a marciare durante la canzone. Questa volta quando sentono il loro numero dovranno fermarsi. Cantate i numeri al contrario e ripetete le attività.
T.6
Disponete gli alunni in cerchio. Dovranno compiere le azioni quando le sentono nominare nella canzone. È possibile aggiungere Snap your fingers. Alla fine della canzone potete dire: Do all together! E gli alunni faranno tutte le azioni in sequenza.
STORY CARD
10 LITTLE INDIANS
T.2
FLASHCARD
10 Little Indians (pagina 23)
ACCOGLIENZA
Suggerimenti di attività per ogni brano contenuto nell’audio CD.
21
Canzoni
What Time is It? (pagina 28) WHAT TIME IS IT ?
T.7
Disponete gli alunni a coppie. Un bambino in ogni coppia interpreta l'orologio muovendo le braccia come lancette. L’altro guarda il polso come se leggesse il suo orologio. Quindi cantano separatamente: gli alunni che interpretano gli orologi cantano le ore, tutti gli altri cantano le domande.
The Wheels of the Bus (pagina 29) THE WHEELS OF THE BUS
Sing, Sing, Sing (pagina 30) SING , SING , SING
22
T.8
Disponete gli alunni in cerchio che dovranno mimare i movimenti del bus mentre cantano. Per mimare le ruote che girano muovono le mani in cerchio. Per mimare la gente che si alza e si siede si alzano sulle punte e si abbassano. Per mimare il motore muovono i polsi come se accelerassero. Per mimare il conducente che suona aprono e chiudono la mano come se suonassero una trombetta. T.9
Disponete gli alunni in cerchio, mentre cantano mimano alcune parole. Per mimare l’arcobaleno disegnano un semicerchio con il braccio sopra la loro testa. Per mimare l’albero di mele mettono le braccia unite sopra la testa a simulare la chioma. Per mimare il sole disegnano un grande cerchio sopra la testa.
STORY CARD
STORY MUSICAL
SCHEDE LESSICALI
CANZONI
FLASHCARD
GIOCHI DI CARTE
ACCOGLIENZA
Canzoni
10 LITTLE INDIANS
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Canzoni
GOOD MORNING
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lorry
living room
stairs
ship
taxi
train
helicopter
aeroplane
pencil
felt-tip pens
exercise book
rubber
pencil case
book
FLASHCARD
bus
pen
ruler
pencil sharpener
CANZONI
car
moped
schoolbag
SCHEDE LESSICALI
bathroom
bedroom
bicycle
STORY MUSICAL
gate
garden
kitchen
door
SCHOOL
STORY CARD
window
roof
GIOCHI DI DI CARTE GIOCHI CARTE
MEANS OF TRANSPORT
HOUSE
ACCOGLIENZA
Schede Lessicali
31
Schede lessicali
Il set di schede contiene 9 temi lessicali. Ognuno propone una scheda a colori per la presentazione del lessico, e 3 schede fotocopiabili per la verifica della memorizzazione. I temi e il lessico proposto:
SCHOOL
ANIMALS
pen rubber
dog donkey
pencil ruler
cat hen
book
pencil sharpener
bird sheep
exercise book
pencil case
horse rabbit
felt-tip pens
schoolbag
cow goose
HOUSE
WILD ANIMALS
roof kitchen
lion crocodile
window bedroom
elephant snake
door
tiger hippopotamus
living room
garden bathroom
giraffe kangaroo
gate stairs
monkey zebra
MEANS OF TRANSPORT bicycle lorry moped train car ship bus helicopter taxi aeroplane
NATURE
FOOD bread cheese meat chicken fish biscuits egg cake chips
ice cream
CLOTHES
mountain lake
shirt jacket
hill sea
T-shirt coat
tree field
trousers hat
flower wood
skirt socks
river grass
pullover shoes
THE WEATHER morning clouds afternoon rain evening wind night fog sun snow
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Schede lessicali
GIOCHI DI CARTE
pencil
book
FLASHCARD
pen
ACCOGLIENZA
SCHOOL
ruler
CANZONI
pencil sharpener
pencil case
STORY CARD
STORY MUSICAL
rubber
felt-tip pens
SCHEDE LESSICALI
exercise book
schoolbag
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Schede lessicali
MATCHING pen
book
pencil
exercise book
felt-tip pens
rubber
ruler
pencil sharpener
pencil case
schoolbag
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ELI Master Kit Š ELI Photocopiable
Schede lessicali
2
ACCOGLIENZA
CROSSWORD 3 4
GIOCHI DI CARTE
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CANZONI
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Schede lessicali
GIOCHI DI CARTE
window
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ACCOGLIENZA
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egg chips
cheese chicken
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bread
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fish GIOCHI DI CARTE
FOOD ACCOGLIENZA
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SCHEDE LESSICALI STORYTELLING
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GIOCHI DI DI CARTE CARTE GIOCHI CARTE
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Story Musical
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Story Musical
Story Musical è una fiaba in lingua inglese destinata alla Scuola Primaria, realizzata secondo un format che fornisce gli strumenti necessari per allestire un musical. All’insegnante viene offerto un prezioso metodo per organizzare le molteplici attività presenti in uno spettacolo, ottimizzandone modi, tempi e luoghi. I soggetti sono ispirati ai classici più conosciuti, ma completamente riscritti, attualizzati, resi “leggeri” e divertenti, pronti per la loro messa in scena: Story Musical sviluppa idee creative realizzate sotto ogni aspetto e le mette a disposizione di ogni attività formativa per bambini. Nel modello previsto, ogni parte necessaria alla realizzazione di un musical è scritta, sviluppata, fissata nel tempo e nelle modalità, nell’esecuzione e nei luoghi di realizzazione. Sono ideati e realizzati: • Il testo teatrale da recitare • La caratterizzazione dei personaggi • I movimenti in scena dei personaggi • Una registrazione del copione recitata da attori come work in progress da consultare e studiare • Le canzoni originali registrate nelle seguenti versioni: a base con voce solista e cori b base con cori c solo base strumentale • I testi delle canzoni • Le illustrazioni raffiguranti le ambientazioni da proiettare come scenografie virtuali • Le coreografie originali • Il video tutorial di attrezzistica per la costruzione di oggetti di scena • Il video tutorial per la realizzazione dei costumi • Il video tutorial per le coreografie dei balletti • Il video tutorial del musical Obiettivo Rendere le realtà didattiche educative (scuola dell’obbligo, scuole private, associazioni) autonome, in grado di allestire un musical senza aiuti aggiuntivi o competenze artistiche particolari e con un impegno economico estremamente contenuto.
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Metodo Fornire tutto il materiale creativo, dall’ideazione dell’opera analizzata e sviluppata in ogni parte alla realizzazione tecnica della stessa tramite supporto multimediale. Selezionate gli alunni in base alle loro attitudini. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti gli alunni che vogliono partecipare al musical, indipendentemente dal loro numero. La struttura del format è modulabile in tal senso, in quanto prevede un numero variabile degli alunni partecipanti. Se ad allestire il musical sarà una classe singola (15/25 bambini), ogni personaggio sarà interpretato da un singolo allievo (un attore per ogni personaggio) e i restanti alunni ricopriranno i ruoli del coro, delle voci recitanti, del corpo di ballo, degli scenografi e degli attrezzisti. Viceversa, se ad allestire il musical saranno più classi (25/150 bambini), ogni personaggio potrà essere interpretato da più allievi cambiandolo anche a ogni quadro, aumentando così la partecipazione a seconda della necessità di fare interagire più bambini nell’allestimento.
Musica Casting Scegliete gli alunni che vogliono cantare facendoli esibire in un brano semplice e orecchiabile. Le audizioni possono essere guidate da un responsabile e attuate nel seguente modo: creare un cerchio con gli alunni, far battere loro le mani a tempo sulla canzone prescelta e a turno fare cantare da solisti una strofa ciascuno. La forma ludica dell’audizione aiuterà ogni bambino ad esprimersi senza paura del giudizio. Metro di valutazione nell’assegnazione delle parti solistiche sarà la naturalezza, l’entusiasmo, la vivacità, la presenza scenica degli alunni e la timbrica vocale adatta al personaggio da interpretare. Dopo aver assegnato i ruoli da cantanti solisti, tutti gli altri faranno parte del coro. È auspicabile, per le parti dei protagonisti della fiaba, che gli alunni sappiano anche recitare, ma non è vincolante, essendo possibile scindere le due attitudini e farle eseguire da due diversi alunni.
Il responsabile, dopo aver fatto disporre gli alunni in cerchio, chiamerà a turno due alunni e proporrà loro diversi stili di interpretazione per valutare la capacità interpretativa. Il dialogo potrà essere interpretato in base a:
Disposizione sul palco Gli alunni saranno disposti seduti a semicerchio con il lato aperto verso il pubblico, creando così un naturale spazio scenico in cui si svolge il musical. Nell’eventualità che i personaggi principali siano in grado di eseguire sia le parti recitative sia le parti canore, al momento della canzone prevista dal copione, essi saranno già presenti in scena. Se invece l’interpretazione dei personaggi principali viene scissa nei due aspetti recitativo e canoro e dunque affidata a due allievi diversi, l’allievo che recita resterà in scena mimando il testo della canzone, mentre l’allievo che canta si alzerà in piedi rimanendo però al suo posto nel semicerchio. È di fondamentale importanza, per ottenere un’esecuzione intonata delle canzoni, che gli alunni che fanno parte del coro siano disposti in modo compatto e ravvicinato al centro del semicerchio. Questo metodo di drammatizzazione consente la continua presenza nella scena virtuale di tutti gli alunni, che si vengono così a trovare costantemente protagonisti, tutti ugualmente parte dello spettacolo.
Tutto ciò ha una forte componente ludica, che coinvolge gli alunni protagonisti e quelli che ascoltano. Metro di valutazione nell’assegnazione delle parti dei protagonisti sarà la capacità di entrare nel personaggio, la chiarezza di dizione, la presenza scenica, la capacità di movimento nello spazio, la naturalezza e la carica empatica. Dopo aver assegnato i ruoli da attori protagonisti, tutti gli altri faranno le voci recitanti corali. È auspicabile, per le parti dei protagonisti della fiaba, che gli alunni sappiano anche cantare, ma non è vincolante, essendo possibile scindere i due compiti e farli eseguire da due bambini diversi.
Casting Scegliete gli alunni che vogliono partecipare facendoli esibire in un brevissimo dialogo da leggere o, meglio, da memorizzare velocemente (durata standard: 4 frasi da suddividere fra i 2 personaggi del dialogo).
FLASHCARD CANZONI SCHEDE LESSICALI STORY MUSICAL
Prove Una volta individuati gli attori protagonisti e le voci recitanti corali, procedere all’ascolto della fiaba recitata da attori professionisti attraverso un piccolo impianto di amplificazione, avendo cura di distribuire a ogni bambino il copione del musical. L’interpretazione registrata dagli attori professionisti sarà un modello di riferimento. Il copione è suddiviso in quadri da recitare e da provare in modo consequenziale, coordinando le battute degli attori con i movimenti scenici presenti nel copione e le entrate in scena e le uscite di scena degli attori stessi. Ogni prova teatrale consiste nel recitare un quadro dall’inizio alla fine ripetendolo più volte e mettendolo sempre più a fuoco. È consigliabile che ogni prova si concentri su un unico quadro.
STORY CARD
Teatro
• un sentimento o uno stato d’animo (dolore, allegria, stupore, indifferenza) • un ritmo diverso (veloce, lento, frenetico) • un timbro vocale (grave, acuto, falsetto) • un difetto di pronuncia (esse sibilante, erre moscia, esse moscia o zeppola) • un cambio di vocali (interpretare le parti usando solo la vocale a, e, i... in tutte le parole) • un uso dei gesti che esprime le frasi da interpretare (mimo).
GIOCHI DI CARTE
Prove Una volta individuati gli interpreti solisti e il coro, procedere all’ascolto delle canzoni che compongono la colonna sonora del musical, attraverso un piccolo impianto di amplificazione, avendo avuto cura di distribuire a ogni bambino il testo delle canzoni. Gli alunni ascolteranno le canzoni interpretate dalla vocal-coach tutte le volte quante necessarie alla memorizzazione e solo successivamente canteranno sulle versioni strumentali delle stesse canzoni. È possibile usufruire delle basi strumentali senza vocal-coach ma solo con i cori registrati, per un miglior impatto sonoro, unendo il coro degli alunni al coro registrato.
ACCOGLIENZA
Story Musical
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Story Musical
Disposizione sul palco Gli alunni saranno disposti seduti a semicerchio con il lato aperto verso il pubblico, creando così un naturale spazio scenico in cui si svolge il musical. I personaggi protagonisti di ogni scena si alzano e vanno al centro del cerchio a seconda delle esigenze del copione e una volta terminata la parte, tornano a sedersi al loro posto. Gli alunni che rimangono seduti in semicerchio possono partecipare ai quadri o alle scene in qualità di voci recitanti (ad esempio folla che disapprova, grida di evviva, brusio di gente...). È importante che gli allievi che compongono le voci recitanti siano suddivisi in due gruppi e posti ai due lati del coro che canta. Questo per dare una spazialità e un’ambientazione sonora al musical più realistica e articolata. Questo metodo di drammatizzazione consente la continua presenza nella scena virtuale di tutti gli alunni, che si vengono così a trovare costantemente protagonisti, tutti ugualmente parte dello spettacolo.
Danza Casting Scegliete gli alunni che vogliono partecipare facendoli esibire in una danza libera per valutare le capacità espressive corporee. All’inizio, proponete una musica tra quelle presenti nel musical e create appositamente per essere interpretate dagli alunni, lasciando a ognuno la libertà di muoversi a proprio piacimento secondo la propria creatività. Successivamente, create un ritmo con le mani tipo marcetta militare disponendo gli alunni in diverse file sfalsate tra di loro. Gli alunni dovranno marciare sul posto seguendo il ritmo alzando a tempo le ginocchia e coordinando un’altra parte del corpo (braccio, mano, testa...). Alternate i movimenti facendoli eseguire sia con la parte destra sia con la parte sinistra del corpo. L’ordine di eseguire il movimento può essere dato vocalmente oppure in modo ancora più esauriente con l’esempio gestuale del coreografo posto di fronte agli allievi. Ripetere dopo qualche minuto l’esercizio senza l’esempio del coreografo per valutare la memorizzazione degli alunni. Tutto ciò ha una forte componente ludica che coinvolge ogni bambino. Metro di valutazione dell’assegnazione delle parti
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principali della danza sarà la capacità espressiva corporea, il senso del ritmo, la coordinazione, la naturalezza, la carica empatica, la capacità di memorizzazione dei movimenti e l’impegno dimostrato dagli alunni nell’esecuzione della prova. Dopo aver assegnato i ruoli da danzatori protagonisti, tutti gli altri andranno a formare i movimenti coreografici d’insieme (ad esempio bambini con le braccia alzate che dondolano ritmicamente saranno gli alberi con i rami mossi dal vento…). I movimenti coreografici fanno da sfondo alla scena che viene rappresentata, quindi gli alunni che li eseguono saranno posti alle spalle degli interpreti principali. Prove Nella proposta Story Musical è presente un video tutorial guidato da una coreografa professionista, dove la canzone viene coreografata e ballata dagli alunni. È quindi possibile, seguendo le video-istruzioni, imparare ogni passo della coreografia fino a essere in grado di eseguire il balletto completo. Per rendere più semplice l’apprendimento dei passi di danza, la canzone presente nel video tutorial è stata suddivisa in diverse parti (introduzione, prima strofa, seconda strofa, ritornello...): ogni parte va studiata singolarmente per poi essere eseguita nel balletto finale in maniera consequenziale. Una scritta posizionata in alto nel video identifica quale parte di canzone è coreografata, facilitando l’apprendimento della stessa. Il video tutorial andrà visionato un numero sufficiente di volte per essere memorizzato ed eseguito correttamente dagli alunni. Disposizione sul palco Gli alunni saranno disposti seduti a semicerchio con il lato aperto verso il pubblico, creando così un naturale spazio scenico in cui si svolge il musical. I ballerini protagonisti delle scene di danza si alzano e vanno all’interno del cerchio secondo le esigenze del copione, mentre gli alunni che eseguono i movimenti coreografici di insieme vanno all’interno del cerchio disponendosi come sfondo alle spalle dei ballerini protagonisti. Una volta terminata la musica e le parti coreografiche, gli alunni tornano a sedersi al loro posto. Gli allievi che interpretano i movimenti coreografici saranno disposti all’interno del semicerchio che delimita lo spazio scenico, ai lati delle voci recitanti, in modo da avere sufficiente spazio e maggiore profondità per la coreografia
GIOCHI DI CARTE FLASHCARD CANZONI SCHEDE LESSICALI
Prove Il primo passo da compiere è reperire i materiali che necessitano alla realizzazione dei costumi e degli oggetti presenti nei quadri. Il materiale previsto è di facile reperibilità, costo contenuto e uso quotidiano, spesso anche di recupero.
Disposizione sul palco Anche gli alunni che si occupano di costumi e attrezzeria saranno presenti in scena all’interno del semicerchio che costituisce lo spazio scenico. È importante precisare che gli oggetti di scena andranno posizionati nello spazio scenico dagli attrezzisti stessi, seguendo le esigenze del copione ed effettuando i cambi di scena a vista, cioè davanti al pubblico. In tal modo gli alunni attrezzisti saranno parte integrante della storia e loro stessi avranno il loro ruolo in scena. Sarà compito dello scenografo stabilire la successione dell’entrata in scena e dell’uscita degli oggetti, in base alla scenografia proiettata nel quadro. I costumisti si preoccuperanno della vestizione di tutti gli allievi a seconda del ruolo interpretato prima dell’inizio del musical. Non è previsto nessun cambio di costume.
STORY MUSICAL
Casting Per questa attività non è necessario il casting vero e proprio come criterio di assegnazione dei ruoli, perché la realizzazione degli oggetti di scena e dei costumi è facilitata e guidata dalla visione dei video tutorial, che spiegano passo dopo passo come procedere. Inoltre, la tempistica di realizzazione varia a seconda del numero degli alunni incaricati di realizzare anche più oggetti o costumi contemporaneamente: ad esempio, mentre alcuni alunni preparano oggetti (legno, fuoco, tesoro…) altri realizzano i costumi (strega, boscaiolo…) velocizzando così i tempi di realizzazione. Per gli alunni che scelgono di partecipare alla realizzazione del musical nel ruolo di costumisti e attrezzisti le varie attività vengono suddivise in base alle loro attitudini di disegno-progettazionemanualità. I ruoli di costumisti e attrezzisti inoltre, sono fondamentali per la buona riuscita dello spettacolo e hanno eguale importanza rispetto agli altri compiti di attori, ballerini o cantanti.
Può essere fornito dalla scuola, ma anche dagli alunni stessi, incentivando così la partecipazione all’allestimento del musical. l video tutorial relativi alla realizzazione dei costumi e degli oggetti di scena spiega minuziosamente i materiali necessari, il loro impiego, la procedura da seguire in modo da raggiungere il miglior risultato possibile. Il video tutorial vuole essere lo stimolo a far emergere la creatività degli alunni: rappresenta quindi una buona base di partenza che è possibile sviluppare e arricchire ulteriormente.
STORY CARD
Costumi e oggetti di scena
ACCOGLIENZA
Story Musical
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Story Musical
RO D A QU
NARRATORE 1
NARRATORE 2 HANSEL: GRETEL: PADRE:
HANSEL: GRETEL: PADRE:
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SCHEDE LESSICALI
CANZONI
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GIOCHI DI CARTE
Hansel and Gretel
RO D A QU
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Story Musical
STORY MUSICAL
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Nel DVD trovi il pdf del copione (completo delle indicazioni utili alla realizzazione del musical) da stampare!
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Story Musical
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STORY MUSICAL
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QU AD RO ACCOGLIENZA
Story Musical
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Story Musical
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Nel DVD trovi i disegni in alta risoluzione da proiettare come scenografie!
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...THE END
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GIOCHI DI CARTE
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Story Musical
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Hansel and Gretel
· GRETEL ·
Hansel and Gretel
· HANSEL ·
The Story Musical
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ELI Master Kit © ELI Photocopiable
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STORY MUSICAL
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GIOCHI DI DI CARTE GIOCHI CARTE
Tell and Sing a Story
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Story Card
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Story Card
Le story card proposte si prestano alla tecnica dello storytelling. Lo storytelling è l’arte di raccontare una storia. La condivisione di storie è praticamente vecchia quanto il linguaggio stesso. Da quando le persone sono state in grado di comunicare, hanno condiviso storie e racconti al fine di trasmettere la propria conoscenza morale e storica. A partire da questa consapevolezza, lo scrittore ed educatore Gianni Rodari ha usato la narrazione per formare le basi del curriculum della scuola negli anni ‘60. D’altra parte, chi lavora con i bambini sa bene quanto questi amino ascoltare storie di ogni genere, siano esse fantastiche o tradizionali, in prosa o in rima. Le ricerche pedagogiche più recenti dimostrano che raccontare storie favorisce l'abilità di intellettuale degli alunni, sviluppa la loro immaginazione e contribuisce al nascere di un vivo interesse per la lettura. Raccontare storie è quindi un ottimo strumento educativo con il quale gli insegnanti propongono situazioni di apprendimento stimolanti ed efficaci che sollecitano lo sviluppo della mente del bambino e soprattutto raggiungono facilmente la sua intelligenza emotiva e quella interpersonale, fondamentali per la crescita personale. L’uso di storie, inoltre offre un’alternativa naturale, giocosa e interattiva alla lezione frontale, con opportunità di apprendimento più significative rispetto alla semplice presentazione di parole, frasi e regole.
Aspetto Emotivo Una buona storia arricchisce emotivamente sia perché chi ascolta può sperimentare personalmente paura, amore, odio, dolore, gioia… sia perché ogni storia porta sempre un altro punto di vista, un’altra immagine, un’altra voce, un’altra canzone, un altro. Quando gli alunni ascoltano storie, si immedesimano con i personaggi e con i conflitti che affrontano diventando emotivamente coinvolti nella storia. Storytelling e inclusione Ogni classe è composta da alunni con diversi stili di apprendimento. Abbiamo visto come la lezione frontale coinvolga solo una parte degli alunni, la tecnica dello storytelling, è invece inclusiva e creativa poiché essa stimola e supporta stili diversi di apprendimento. Lo storytelling è strettamente legato sia al metodo Total Physical Response, sia al principio orale secondo il quale ascoltare e parlare hanno la priorità rispetto a leggere e scrivere. Mentre altri metodi sono diretti a ottenere un risultato dagli alunni (la lingua prodotta), la tecnica dello storytelling raggiunge l’obiettivo dando loro molti input, prima che inizino a parlare. Questi input sono rappresentati dalle immagini e dai suoni diretti verso gli alunni, ad esempio musica, testi e rime che aiutano gli alunni a comprendere la storia.
Anche nell’insegnamento della lingua straniera, infatti, le attività di storytelling rivestono un ruolo importante: ascoltare storie sviluppa l'abilità didi listening e la fantasia. Questi straordinari ed efficaci benefici hanno contribuito al successo e alla popolarità della tecnica dello storytelling.
Durante la narrazione l’insegnante presterà particolare attenzione alle pause, all’intonazione della voce, all’uso di stimoli visivi, alle espressioni del viso e alla possibilità di coinvolgere attivamente gli alunni nella narrazione stessa pur senza chiedere nessuna ripetizione. La fase dell’ascolto, infatti, rappresenta la fase silenziosa durante la quale gli alunni assorbono la lingua e reagiscono non verbalmente.
Aspetto cognitivo La connessione tra narrazione e alfabetizzazione è ben consolidata. Lo storytelling crea amore per il linguaggio e motivazione a leggere. Inoltre esso migliora la capacità di ascolto, ìessenziale nell’apprendimento e nelle relazioni, incoraggia la scrittura creativa, il pensiero creativo e la risoluzione di problemi.
Quali storie raccontare? La scelta delle storie può esser fatta in base a vari criteri: i bambini preferiscono e assorbono maggiormente le storie che hanno rima, ritmo e ripetizione. Infatti, uno dei modi in cui i bambini imparano è attraverso la ripetizione e la rima. Anche la lunghezza è importante: storie troppo
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Story Card
Prima della lettura Prima di leggere la storia, l’insegnante suscita curiosità per provocare un ascolto attivo: mostra la copertina del libro alla classe e chiede agli alunni di provare a indovinare il contenuto o la trama della storia che andrà a raccontare. Può chiedere loro di indovinare come si chiamano i personaggi illustrati in copertina, suggerendo: il nome del cavallo inizia con la lettera… Per introdurre gli alunni al tema della rima, l’insegnante chiede: conoscete una parola che fa rima con cat? (hat, bat...) Durante la lettura Quando gli alunni hanno preso confidenza con i personaggi della storia, l’insegnante inizia la lettura o la narrazione.
ACCOGLIENZA GIOCHI DI CARTE FLASHCARD
Un’attività che sicuramente piacerà agli alunni è la drammatizzazione della storia ascoltata. Essa rappresenta un momento importante del racconto sia perché risponde alla naturale tendenza degli alunni a recitare, sia perché è un gioco di comunicazione che li spinge a praticare la lingua appresa. Naturalmente la drammatizzazione non avverrà in rima. Almeno in un primo momento essa rappresenta la trasformazione in prosa del racconto ascoltato. La costruzione del libro L’insegnante può invitare gli alunni a disegnare i diversi personaggi, colorarli, ritagliarli e costruire il libro della storia ascoltata. Questa attività può essere svolta sia individualmente che in gruppo, come momento conclusivo del percorso.
CANZONI
Alcuni suggerimenti per la presentazione delle storie
SCHEDE LESSICALI
Le schede Tell and Sing a Story rispettano queste caratteristiche, e inoltre sono corredate di un Audio CD in cui la storia viene drammatizzata da attori che interpretano i vari personaggi, offrendo un modello fonetico corretto. La storia poi diventa una canzone, attivando la memorizzazione in modo ancora più giocoso.
Dopo la lettura Dopo aver letto la storia, l’insegnante può porre alcune domande agli alunni, sia legate alla comprensione vera e propria della storia, sia legate a come ogni bambino ha vissuto il rapporto con la trama o con i diversi personaggi: What's the horse's name? Where does he live? What's the cow's name? Where's the cat? Is the cat happy? Do you like cats? Where's the mouse? Is the mouse big or small? What's your favourite animal?
STORY MUSICAL
Le immagini giocano naturalmente un ruolo importante: sono proprio le immagini che parlano ai piccoli lettori cercando di coinvolgerli. Per questo, è bene scegliere immagini colorate ma semplici da leggere e facili da vedere.
Naturalmente in questa fase, l’adulto gioca un ruolo essenziale: si raccomanda quindi di interpretare con diversi toni di voce i personaggi laddove vi siano dialoghi e di sottolineare con le pause le parole in rima. È inoltre importante creare un clima di attesa negli alunni mostrando ogni scheda lentamente, non senza prima aver chiesto loro: che cosa accadrà?
STORY CARD
lunghe potrebbero annoiare o mettere in difficoltà chi ascolta. Infine, è importante scegliere testi che presentino situazioni quotidiane e già conosciute per attivare l'empatia tra l'ascoltatore e i personaggi della storia.
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Story Card
Narrazione della storia Quando la classe ha familiarizzato con la maggior parte del lessico, l’insegnante può iniziare a raccontare la storia. Durante la narrazione si consiglia di giocare con la voce dando ad ogni animale un tono e un’intonazione diversi. Potete anche creare momenti di suspence in classe girando le pagine molto lentamente in modo che gli alunni abbiano il tempo di concentrarsi su quanto si sta dicendo. Infine raccontate nuovamente la storia mentre gli alunni, tutti insieme, mimano, o ripetono. Ecco un gioco per rendere questa fase più divertente. Il pappagallo: Mostrate le diverse illustrazioni della storia. Gli alunni devono ripetere la storia con l’insegnante solo quando ciò che dice è vero. Per esempio, si può alzare la prima immagine che mostra un cavallo e dire: Hello, my name is Mrs.Cow. In questo caso gli alunni non devono ripetere. Se però l’insegnante dice: Hello, my name is Mr. Horse, essi devono ripetere: Hello, my name is Mr. Horse. Strutture e lessico presentati • Presentazioni • Where’s… • What’s • animali della fattoria Presentazione della storia Mostrate alla classe la terza immagine nel libro dove ci sono tutti gli animali e presentateli dicendo: This is a farm, and these are the animals on the farm, I can see a cat, a horse…. Potete anche indicare il gatto e chiedere: Is this a horse? Oppure indicare il cavallo e chiedere: Is this a dog? Poi chiedete agli alunni qual è il loro animale preferito. Ognuno può dire il nome o mimarlo ai compagni che devono indovinare di quale animale si tratta. Un’altra attività divertente è nominare diversi animali e invitare la classe a riprodurne il verso.
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Drammatizzazione e canto In questa fase gli alunni ascoltano la storia cantata e poi la drammatizzano. Potete suggerire di realizzare delle maschere che rappresentano i personaggi della storia e di indossarle durante lo spettacolo. Estensione e rafforzamento Raccontate di nuovo la storia e invitate gli alunni ad aggiungere un nuovo elemento a ogni immagine, o un aggettivo o un colore. Per esempio, si può iniziare dicendo: Hello, my name is Mr. Horse. I’m a BIG horse. I live on a NICE farm. On the farm there are many HAPPY animals…
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Dov’è?: Chiedete a un bambino di andare fuori dall’aula e, con l’aiuto di un compagno, nascondete un pezzo di gesso colorato. Poi chiedete al bambino di rientrare e chiedere ai compagni: Where’s the chalk? Ogni bambino deve dargli un indizio: The chalk is under the desk. The chalk is on the teacher’s desk. Ovviamente solo un indizio sarà vero, e ogni volta il cercatore dovrà verificare e rispondere: Yes, it is o No, it isn’t. La ricerca continuerà finché il gesso non verrà trovato.
Narrazione della storia Quando la classe ha familiarizzato con la maggior parte del lessico, l’insegnante può iniziare a raccontare la storia. In questa fase, l’insegnante ha un ruolo importante: può dare una diversa intonazione a ciascun animale e creare momenti di suspence in classe girando le pagine molto lentamente in modo che gli alunni abbiano il tempo di concentrarsi su quanto si sta dicendo. Inoltre, poiché questa storia può essere collegata
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Estensione e rafforzamento Gli alunni possono guardare le schede e raccontare di nuovo la storia aggiungendo nuovi dettagli e introducendo anche nuovi animali.
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Drammatizzazione e canto In questa fase gli alunni ascoltano la storia cantata e poi la drammatizzano. Recitare è importante perché soddisfa l’attore naturale presente in ogni bambino e perché è un gioco comunicativo. Per rendere tutto più vivace, si può ampliare il gioco inserendo il nascondino. Il bambino che deve cercare deve anche spiegare in inglese dove sono nascosti i suoi compagni: (Paolo) is under the desk.
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Presentazione della storia Mostrate alla classe l’immagine della copertina con tutti gli animali e ponete domande per ricordare loro la storia precedente o per presentare i vari animali.
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Strutture e lessico presentati • Who is it? • There’s… • preposizioni e animali della fattoria
Il postino: Assegnate a ogni alunno il nome di un animale, includendone alcuni non menzionati nella storia. Poi la classe forma un cerchio e l’insegnante inizia a recitare la parte del postino dicendo: A letter for Mr. Horse. Is Mr. Horse at home? Il bambino che interpreta la parte del cavallo prende la lettera e risponde: Yes, I’m at home, poi il bambino o la bambina diventano il postino e chiamano un altro animale.
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Ecco alcuni simpatici giochi da presentare in questa fase.
GIOCHI DI CARTE
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alla precedente, potete chiedere agli alunni di identificare il personaggio nascosto. Così la classe può dire chi c'è dietro la porta, sulla lampada…
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La linea misteriosa: Disegnate alcune linee alla lavagna che rappresentano l’inizio del disegno di uno degli oggetti nominati nella storia. Poi chiedete: What is it? Se nessun bambino risponde, disegnate un’altra linea e continuate così finché qualcuno non riconosce l’oggetto e dice il nome. Questi giochi si possono proporre anche a squadre. Narrazione della storia Quando la classe ha familiarizzato con la maggior parte del lessico, potete iniziare a raccontare la storia. Se è possibile, mettete i bambini in cerchio attorno a voi o fateli sedere più vicino, in modo che possano vedere bene le immagini e capire così il testo. Durante la narrazione, potete creare voci diverse per i due personaggi: in questa fase il ruolo dell'insegnante è importante perché deve aiutare i bambini a comprendere la storia dal modo in cui la racconta. Al termine invitate i bambini a drammatizzare insieme la storia. Ecco un gioco da proporre in questa fase.
Strutture e lessico presentati • How are you? • verbo have • le stagioni, il tempo atmosferico Presentazione della storia Mostrate la copertina e iniziate a raccontare la storia: This is the story of a little girl and a tree. The tree has green leaves and red apples. There are some flowers near the tree… Poiché alcuni dei vocaboli presentati si basano sui colori, questi giochi possono essere suggeriti all’inizio. I can see: Iniziate dicendo: I can see something red, e gli alunni indicano la mela. I can see something green, e indicano le foglie… Potete farli esercitare con i numeri chiedendo: How many butterflies can you see? How many apples?
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Il gioco dell’aereo: Dividete la classe in due gruppi e chiedete loro di costruire un aereo di carta. Fissate un traguardo che il loro aereo deve raggiungere. Mostrate un’immagine della storia e ponete una domanda di osservazione. Il gruppo che indovina ha l’opportunità di lanciare l’aereo verso il traguardo. Il primo aereo che tocca la linea del traguardo, vince la gara. Drammatizzazione e canto In questa fase gli alunni ascoltano la storia cantata e poi la drammatizzano. L’insegnante può invitare gli alunni a costruire delle maschere che rappresentano l’albero nelle diverse stagioni. Estensione e rafforzamento Proponete un gioco che coinvolge le writing skills, in modo da verificare le abilità di scrittura degli alunni. What can you see? Dividete la classe in due gruppi, mostrate un'immagine della storia alla volta e invitate gli alunni a scrivere i nomi degli oggetti che vedono. Il gruppo che scrive i nomi di più oggetti correttamente, vince.
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T.10 narrazione T.11 canzone
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