IL RICHIAMO DELLA QUERCIA
È una bellissima notte d’estate. La luminosità della luna piena crea un’atmosfera quasi irreale. La sua luce filtra tra le persiane della cameretta dove dormono Alessia e Ricky, due fratelli di nove e otto anni, insieme a Flash, il labrador di famiglia, che di notte si accuccia ai piedi del letto di Ricky. Tutto tace, ma all’improvviso il cane si riscuote e rizza le orecchie, come se avesse sentito un richiamo speciale. Poi, con un latrato sommesso, si precipita giù dalle scale ed esce in giardino dalla botola della porta d’ingresso. Il trambusto non sfugge a Ricky, che si sveglia di botto e capisce che il cane è uscito.
– Accidenti, Flash è scappato! – mormora balzando giù dal letto e correndo alla finestra.
Un attimo dopo lo raggiunge Alessia. Insieme, vedono il labrador correre in direzione del bosco vicino alla casa dei nonni, dove sono andati a trascorrere qualche settimana. Non c’è tempo da perdere: Flash, di notte, da solo nel bosco, potrebbe correre dei pericoli!
I due fratelli corrono giù dalle scale e, indossate le scarpe che sono vicino alla porta, si lanciano all’inseguimento. Grazie alla luminosità della luna, vedono Flash inoltrarsi nel boschetto e lo seguono. Conoscono bene il bosco: con i nonni, vi fanno spesso lunghe passeggiate. Improvvisamente Flash si ferma davanti a una grande quercia. I due ragazzi lo raggiungono chiamandolo sottovoce, ma Flash non li guarda: con guaiti e mugolii cerca di indicare qualcosa ai padroncini.
LO STRANO POPOLO
All’inizio Alessia e Ricky non capiscono perché Flash si comporti così; dopo qualche minuto, però, si accorgono che dalla quercia giungono rumori simili a uno scalpiccio e a un crepitio di foglie secche.
I due fratelli si nascondono dietro alcuni cespugli. Ed ecco che vicino alla quercia si materializzano degli esseri mai visti: sono piccoli tronchi d’albero con braccia formate da rami sottili, mani fatte di foglie e gambette nodose fatte di radici. I piccoli esseri hanno occhietti vispi, naso prominente e bocche scavate nella corteccia. In cima al tronco, al posto dei capelli, hanno cespugli di rami e foglie.
I ragazzi sono stupefatti: sono Arbus, l’antico popolo protettore dei boschi, quello delle favole che il nonno narra loro! Il nonno dice che questi esseri gentili aiutano le altre creature del bosco, ma si nascondono se arrivano gli uomini.
Alessia e Ricky li riconoscono: ci sono i Nidosi, con la chioma “abitata” da piccoli nidi di uccelli, i Fruttini, carichi di frutti, i Tanosi, che offrono nascondiglio a scoiattoli, ghiri, gufi e topolini, e i Fungaioli, che fanno crescere i funghi di cui si cibano gli animaletti del bosco.
Gli Arbus procedono in fila indiana lungo un sentiero. Arrivati davanti alla quercia, pronunciano queste parole: “Aleas turbinot salimes pac!”.
Le radici della quercia si sollevano dal terreno sino a rivelare un ingresso sotterraneo illuminato da una strana luce verde e gli Arbus vi entrano a piccoli gruppi.
Quando anche l’ultimo è passato, le radici iniziano a riabbassarsi.
Proprio in quel momento Flash, con un balzo, entra nel tunnel, appena prima che le radici tornino a sprofondare nel terreno.
UN TERRIBILE PERICOLO
I due fratelli si guardano sgomenti: devono ritrovare Flash! – Dobbiamo aprire il passaggio ed entrare nel tunnel! –esclama Ricky, guardando preoccupato la sorella. – Ma come possiamo riuscirci?
Alessia riflette un attimo: – Abbiamo ascoltato la formula: non ci resta che ripeterla!
Dopo qualche tentativo andato a vuoto, i due fratelli riescono a ricordare la frase magica pronunciata dagli Arbus.
Così le radici della quercia tornano a sollevarsi e i ragazzi si intrufolano nell’ingresso sotterraneo.
Una volta dentro, le radici si abbassano. Eppure, i due fratelli non si sentono in trappola; anzi, hanno una strana sensazione di sicurezza.
Si incamminano lungo un cunicolo soffuso di luce verde e arrivano a un portone di legno. Qui ritrovano Flash, che li accoglie con salti di gioia.
Alessia e Ricky stanno per tornare indietro, quando si accorgono che dalla porta trapela il suono di due voci. Incuriositi, socchiudono un battente per ascoltare meglio e, con sorpresa, si rendono conto di riuscire a comprendere la lingua degli Arbus.
Le voci appartengono al re Prunus e alla regina Pinea. I sovrani stanno spiegando agli Arbus che devono prepararsi a fronteggiare un grande pericolo: sta arrivando il terribile Peronosperus, un fungo malefico che con il suo bastone spinoso, dal quale scaturisce una gelida luce viola, ricopre i boschi con uno strato di muschi e licheni che paralizza ogni essere vivente.
– Peronosperus ha imprigionato la Signora delle piante, Floralba, protettrice degli Arbus, e le ha rubato il bastone magico. E ora vuole impossessarsi dei boschi per distruggere ogni forma di vita, esseri umani compresi! –dice re Prunus.
CAVALIERI DEGLI ARBUS
Alessia e Ricky sono sconvolti: tutto il mondo è in pericolo, non solo il popolo degli Arbus!
– Dobbiamo fare qualcosa per aiutarli! – esclama Ricky. Senza pensarci due volte, apre il portone ed entra nella sala, seguito da Alessia e da Flash.
Al loro ingresso, gli Arbus si ritraggono spaventati. I sovrani, però, li rassicurano: non sono stupiti dell’arrivo dei ragazzi. Anzi, dicono che li stavano aspettando da tempo e che la grande quercia li ha accolti proprio perché sono stati scelti per aiutarli in questa battaglia. Perciò salutano Alessia e Ricky con gioia.
– Vi nomino Cavalieri degli Arbus! Ecco due doni che vi aiuteranno a combattere contro Peronosperus: la Bacchetta Imprigionante a te, Ricky, e la Ghianda dell’Annullamento a te, Alessia – dice Prunus.
I due fratelli sono un po’ preoccupati, ma capiscono che non possono negare il loro aiuto. Il re spiega che bisogna andare subito all’albero-reggia di Peronosperus per sconfiggere il fungo distruttore e liberare Floralba, che diventa più debole di ora in ora. Solo se si salva lei, si salverà anche il bosco! Alessia e Ricky, guidati dagli Arbus, si mettono in cammino lungo le gallerie segrete scavate dal piccolo popolo dei boschi. Le gallerie passano tra le radici degli alberi e permettono di percorrere grandi distanze senza essere visti.
I ragazzi riemergono in superficie nella zona più oscura del bosco, nelle vicinanze di un enorme salice piangente, la cui chioma ricade fino al suolo: l’albero-reggia di Peronosperus. La luce della luna non riesce a penetrare nell’oscurità del salice e i suoi rami fruscianti sembrano un intreccio di serpenti sottili e pericolosi. Tutto è avvolto da un inquietante bagliore viola.
LA FURIOSA BATTAGLIA
Alessia e Ricky sentono un lamento. Seguono il suono e vedono Floralba. I rami del salice hanno formato una rete che la avvolge, impedendole di muoversi. – Presto, fate presto: sono allo stremo delle forze! – dice Floralba, con un filo di voce.
Alessia e Ricky stanno per avvicinarsi alla Signora delle piante per liberarla, quando una saetta viola fende l’aria, segnando l’inizio dello scontro.
Dal salice escono tantissimi funghetti velenosi, gli Ovolus Veneficum. Sono un vero esercito, temibile e agguerrito, e attaccano gli Arbus e i loro sovrani, che rispondono sfoderando le saette verdi. La battaglia infuria e mille scie verdi e viola si scontrano nell’aria. Gli Arbus fanno di tutto per proteggere Alessia e Ricky, mentre i due ragazzi cercano di liberare Floralba.
Finalmente riescono a sciogliere l’intrico di rami: la Signora delle piante è libera!
Mentre riprende le forze, gli Arbus hanno la meglio sull’armata di funghetti. Ma proprio ora Peronosperus emerge dall’oscurità con la sua sagoma terrificante e punta dritto sui ragazzi, che con il loro corpo fanno scudo a Floralba.
Peronosperus è un fungo mostruoso, con due piccoli occhi rossi, luminosi e penetranti, e un immenso cappello flaccido marrone. Dalla sua bocca grande e irregolare, senza labbra, sale una risata agghiacciante che taglia l’aria come un vento gelido. Mentre si avvicina minaccioso, la sua risata si trasforma in parole: – Siete in mio potere! Non mi sfuggirete! Quindi, con un colpo del suo bastone spinoso, immobilizza tutti gli Arbus e i due ragazzi con loro.
Ma Floralba mormora una formula magica con cui riesce a liberare se stessa e i ragazzi, proprio mentre
Peronosperus, convinto della vittoria, si avvicina lentamente per ricoprirli di muschi e licheni.
VITTORIA!
Alessia e Ricky sentono di potersi di nuovo muovere, ma capiscono che devono agire d’astuzia: tocca a loro salvare il bosco. Non possono sbagliare!
Restano quindi fermi, lasciando che Peronosperus, credendoli ancora immobilizzati, si avvicini. Poi, mentre Floralba lo colpisce con una luce dorata che lo acceca per un attimo, Ricky alza la sua Bacchetta Imprigionante urlando: – Captivus!
Una leggera rete dorata si materializza e avvolge stretto il malefico fungo. Il bastone spinoso cade a terra: Flash corre ad afferrarlo e lo porta a Floralba. Ora tocca ad Alessia, che lancia con forza la sua Ghianda dell’Annullamento gridando: – Evanescet!
Peronosperus urla disperato: sa che la Ghianda lo imprigionerà in una dimensione lontana, dalla quale non riuscirà più a tornare. E infatti il fungo malvagio, appena viene toccato dalla ghianda, si rimpicciolisce sempre più, fino a scomparire.
All’improvviso una pioggia fresca e leggera scende dal cielo. In un attimo, l’atmosfera del bosco cambia.
Il silenzio che regnava fino a quel momento si scioglie, il bosco si anima e alle prime luci dell’alba tutto appare sereno: il salice non è più minaccioso e rivela tutta la sua bellezza, si torna a sentire il chiacchiericcio degli uccelli e il fruscio delle foglie.
I ragazzi sono orgogliosi di essere riusciti ad aiutare i loro amici del bosco, mentre Floralba e gli Arbus li circondano in un grande abbraccio silenzioso.
– Noi e il nostro popolo vi siamo grati, ragazzi: senza il vostro aiuto non saremmo riusciti a vincere Peronosperus – dicono Prunus e Pinea.
Poi Floralba sorride dolcemente e, con uno battito di ciglia dei suoi grandi occhi verdi, fa un ultimo, silenzioso incantesimo…
Il sole, filtrando tra le persiane, disegna strisce di luce sul pavimento. La nonna entra nella cameretta dei ragazzi esclamando: – Forza, dormiglioni, è ora di svegliarsi!
Oggi arrivano i vostri genitori. Non vorrete rimanere a letto sino a mezzogiorno, vero?
Coraggio, è ora di andare a fare la spesa!
Alessia si mette a sedere sul letto e Ricky sbadiglia. Poi i due ragazzi si guardano negli occhi e capiscono che entrambi ricordano perfettamente ciò che è successo durante la notte. O forse è stato solo uno strano sogno? Flash però non si comporta come al solito: li osserva scodinzolando e correndo da un lettino all’altro, con un’aria che non hanno mai visto prima. Chissà come mai... Ora però non c’è tempo! Alessia e Ricky si alzano e si vestono.
Mentre fanno colazione, li raggiunge il nonno.
– Buongiorno, ragazzi! Volevo dirvi che stamattina, mentre tagliavo l’erba del prato, ho rischiato di falciare i giochi che avete lasciato sull’erba. Li ho messi in veranda; sarebbe stato un peccato, sono veramente belli!
Alessia e Ricky si guardano dubbiosi: “Quali giochi?”. Allora corrono in veranda, e… sorpresa! Sul tavolo ci sono una bellissima ghianda dorata che brilla al sole e una bacchetta di un verde brillante, ricavata da un ramoscello!
I due fratelli, felici, rivolgono lo sguardo verso il bosco. Sono sicuri che gli Arbus, invisibili agli occhi umani, stanno osservando i loro coraggiosi Cavalieri, pronti a difenderli ancora, se un altro pericolo tornerà a minacciarli.
IL RICHIAMO DELLA QUERCIA
Ora che hai letto il primo capitolo della storia, alla pagina 4 del libro, scopri com’è la casa di campagna dei nonni, dove Alessia e Ricky sono in vacanza.
Osserva l’immagine e scrivi al posto giusto le lettere corrispondenti ai 6 tasselli mancanti.
LA POESIA • SCE, SCIE
Prima di dormire, la nonna legge ad Alessia e Ricky una poesia dedicata alla luna, che quella sera splende nel cielo. Leggila anche tu, poi rispondi.
SULLA LUNA
Sulla Luna, per piacere, non mandate un generale: ne farebbe una caserma con la tromba e il caporale. Non mandateci un banchiere sul satellite d’argento, o lo mette in cassaforte per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro col suo seguito di uscieri: empirebbe di scartoffie i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta sulla Luna ad allunare: con la testa nella luna lui da un pezzo ci sa stare… A sognar i più bei sogni è da un pezzo abituato: sa sperare l’impossibile anche quando è disperato.
Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi
Secondo il poeta, chi deve andare sulla Luna?
Perché?
Indica con una X.
Nella poesia leggi “con la testa nella luna”. Quale altra espressione ti ricorda?
Avere la testa sulle spalle.
Avere la testa tra le nuvole.
Leggi anche la parola “lunatici”, che qui significa “della luna”.
Quale altro significato ha questa parola?
Si dice di una persona che cambia umore all’improvviso e senza motivo.
Si dice di una persona sempre arrabbiata con tutti.
Il modo di dire “abbaiare alla luna” significa: lamentarsi, brontolare o agitarsi inutilmente. mettersi a cantare a squarciagola nelle notti di luna piena.
La “luna di miele” è:
il periodo di tempo in cui una coppia di sposi è in viaggio di nozze.
un dolce tradizionale a forma di luna ricoperto di miele.
Rispondi.
Quanti versi ha la poesia? ...............................................
È divisa in strofe? Sì No
Ci sono rime? Sì No
Nella poesia c’è una parola con scie. Sottolineala.
Sottolinea le parole con sce e scie scritte in modo errato e scrivile correttamente.
RADICE E DESINENZA • GN, GNI, NI
Gioca con Alessia e Ricky: leggi le definizioni, indovina la parola e scrivila sui puntini.
Quindi sottolinea la radice e cerchia la desinenza, come nell’esempio.
L’infinito della voce verbale “corro”. Correre
I tavolini a cui si siedono gli alunni e le alunne, a scuola.
L’animale che dà la sveglia nel pollaio.
Ci passano i treni.
Un sinonimo di “tranquilla”.
Serve per cancellare i tratti a matita.
In ogni coppia di parole, cerchia quella scritta in modo corretto.
alluminio/allumigno • ogniuno/ognuno • ragioniere/ragiognere • riunione/riugnone •
impegnio/impegno • conveniente/convegniente • mignera/miniera • paniere/pagnere
Ricky ha svolto questo esercizio per i compiti delle vacanze. Prova anche tu: leggi e completa le parole con gn, gni o ni.
Piove. Prendi l’ombrello, altrimenti ci ba amo!
Non è successo ente di grave: è solo caduta una sedia.
Dietro la casa c’è una catasta di le
Andate già a casa? Vi accompa amo noi!
A me piace molto il fiore del gera o.
Sul tetto di quella casa c’è un comi olo dalla forma buffa.
Sono andato in piscina in compa a del mio amico Da ele.
Nel mio condomi o abita Anto o, il ge etto della classe.
PAROLE PRIMITIVE E DERIVATE
Ecco un altro gioco che ti propongono Alessia e Ricky. In ogni coppia, sottolinea in la parola primitiva, in la parola derivata.
forno/fornaio • acquario/acqua • latte/latticini • annuale/anno • zuppiera/zuppa •
portiere/porta • fieno/fienile • sport/sportivo • bracciale/braccio • nevoso/neve
Per ogni parola primitiva, scrivi una parola derivata.
barba caldo
vincere correre
cavallo consiglio
zucchero bagno
Per ogni parola, scrivine una derivata con un prefisso (P) o un suffisso (S), come negli esempi.
comodo (P) scomodo colpa (S) colpevole
nebbia (S) dente (S)
onesto (P) olio (S)
mare (S) felice (P)
In ogni gruppo, cancella l’intruso: non è un nome derivato.
portiere
bicchiere
infermiere
parrucchiere
teiera
zuccheriera
cameriera
ringhiera
scolaro
scolastico
scorpione
scolaresca
tappeto
roseto
frutteto
sottaceto
elettricista
autista
lista musicista
Alessia ha un diario. Leggi quello che ha scritto oggi. Poi sottolinea in le parole che contengono li, in quelle che contengono gli.
Martedì 2 luglio
Oggi è stata una giornata strana. Quando mi sono svegliata, mi sentivo di cattivo umore. Ricky si era già alzato e aveva cominciato a fare baccano, e io non lo sopporto. Qui, in campagna dai nonni, devo condividere la camera con quel terremoto di mio fratello. Non c’è un minuto di pace! E ho il sospetto che venga anche a frugare nel mio cassetto, tra i miei fogli. Meno male che ti ho nascosto bene, caro diario!
Poi però la giornata ha preso una piega migliore: è arrivata Giulia, la vicina di casa dei nonni, che mi ha fatto provare a cavalcare: ha messo la briglia e la sella al cavallo e… in groppa! Che emozione!
Mi ha promesso che mi insegnerà: sarò la sua allieva cavallerizza!
Naturalmente Ricky ha dichiarato che diventerà un cavaliere migliore di me, ma ero così felice che l’ho perdonato.
Alla fine del pranzo, la nonna ci ha fatto trovare un bel piatto di ciliegie: che buone! E questo mi ha definitivamente riconciliato con la vita.
Nel pomeriggio il nonno ci ha portato a raccogliere le more. Il cespuglio era carico, così ne abbiamo raccolte un bel cestino e domani faremo la marmellata.
Insomma, alla fine il bilancio della giornata è stato positivo!
Leggi le affermazioni relative al diario e indica con una X quelle corrette.
Il tempo in cui si svolgono i fatti è preciso, indicato dalla data.
È scritto in terza persona.
I fatti sono realmente accaduti.
I personaggi sono persone che non si potrebbero incontrare nella realtà.
La narratrice e l’autrice sono la stessa persona.
I fatti si svolgono in un luogo immaginario.
La protagonista è anche l’autrice del diario.
Il linguaggio è semplice e spontaneo.
I verbi sono tutti espressi al tempo passato remoto dell’indicativo.
Sottolinea le parole in cui le consonanti g e l si pronunciano separatamente.
maglia
pagliaccio
fogliame
negligente
paglia
Leggi le parole e individua i nomi. Attenzione agli intrusi!
Poi colora in questo modo:
nomi comuni di persona nomi comuni di animale nomi comuni di cosa nomi propri
biglia
I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA
Osserva la carta e cerchia la regione della Mesopotamia. Poi cancella con una x i nomi dei popoli che non hanno abitato in questa regione.
Sumeri Assiri
Fenici Babilonesi
Ittiti Egizi
Osserva le immagini e leggi le didascalie. Poi indica con una X gli elementi che non c’entrano con le civiltà della Mesopotamia.
Giardini pensili.
Scrittura cuneiforme.
Scrittura geroglifica. Stendardo di Ur.
Bassorilievo del Palazzo reale di Ninive.
Affresco del Palazzo di Cnosso.
Codice di Hammurabi. Carro da guerra ittita.
Oggetti di vetro.
IL CLIMA IN ITALIA
Quali fattori influiscono sul clima in Italia? Indicali con una X.
La distanza dal mare.
La latitudine (distanza dall’Equatore).
La presenza di vulcani.
La vicinanza a una città.
L’altitudine (altezza sul livello del mare).
L’esposizione al Sole.
Colora la carta dei climi della nostra penisola. Segui la legenda.
regione alpina
regione padana
regione adriatica
regione tirrenica
regione appenninica
regione mediterranea
I GRANDI NUMERI
Nel cielo di questa incredibile notte d’estate le stelle risplendono a migliaia, a decine di migliaia, a centinaia di migliaia... Completa la tabella.
Cerchia in la cifra delle decine di migliaia, in quella delle centinaia di migliaia, come negli esempi.
i numeri, come nell’esempio. Confronta i numeri e inserisci i segni > o <.
corrispondenti, come nell’esempio.
LE PROPRIETÀ DELL’ADDIZIONE
Alessia rivive in sogno la gioia per l’ottimo giudizio ottenuto nella verifica finale di matematica. Ripassa anche tu le proprietà dell’addizione ed esegui i calcoli, come negli esempi.
Proprietà commutativa: cambiando l’ordine degli addendi, la somma non cambia.
35 + 81 = 116 81 + 35 = 116
69 + 73 = + =
72 + 146 = + =
271 + 134 = + =
Proprietà associativa: se a due o più addendi si sostituisce la loro somma, il risultato non cambia.
12 + 18 + 35 = 65 30 + 35 = 65
34 + 19 + 26 = + =
28 + 15 + 35 = + =
73 + 54 + 17 = + =
Proprietà dissociativa: se a uno o più addendi si sostituisce la loro scomposizione,
Risolvi a mente il problema utilizzando la proprietà dell’addizione più comoda per il calcolo veloce.
Alessia colleziona figurine di animali. Nel suo album ne ha 36 con immagini di pesci, 45 di uccelli, 24 di anfibi, 55 di mammiferi e 20 di rettili.
Quante figurine in tutto ha Alessia?
Risposta:
ADDIZIONI IN COLONNA
La verifica di Alessia prevedeva anche tante addizioni in colonna.
Metti in colonna le seguenti addizioni e calcola.
Metti in colonna e verifica il risultato con la prova, come nell’esempio.
Indica con una X.
Se Alessia ha 25 biglie e Ricky ne ha il doppio, quante biglie hanno in tutto?
ADDIZIONI VELOCI
Alessia conosce le strategie che permettono di calcolare velocemente le addizioni. Osserva gli esempi, poi calcola a mente.
LE LINEE
Alessia e Ricky inseguono Flash nel bosco, ma il cane cambia sempre direzione.
Osserva e scrivi il nome delle linee. Scegli tra:
retta • mista • curva • spezzata
Collega ogni linea al nome corrispondente.
linea linea linea linea segmento semiretta retta
Ripassa le linee in questo modo:
rette perpendicolari
rette incidenti
rette parallele
I QUANTIFICATORI
Il bosco accanto alla casa dei nonni è popolato da tante specie di animali. Osservali e completa le frasi con i quantificatori. Scegli tra:
uno • tutti • nessuno • ognuno • almeno uno • alcuni • non tutti • ciascuno
striscia. vola. ha le corna. è un vertebrato. hanno quattro zampe. degli animali ha i polmoni.
Inserisci al posto giusto nel diagramma i nomi dei seguenti animali.
lupo • civetta • pipistrello • scoiattolo • serpente • talpa • merlo • delfino
Mammiferi Non mammiferi
Volano
Non volano
LA CELLULA
Nel bosco vivono animali e vegetali diversi, ma con una caratteristica in comune: sono tutti viventi. Leggi e completa le frasi con le seguenti parole:
energia • respira • ciclo vitale • interagisce • cellule • si riproduce
Ogni vivente ha sei caratteristiche fondamentali: ha un , cioè nasce, cresce, si sviluppa e muore; trasforma le sostanze di cui si nutre in ; , cioè mette al mondo individui simili a lui; ; con l’ambiente attorno a lui e con gli altri esseri; è formato da ................................................................
Osserva la cellula animale e la cellula vegetale, poi collega ogni parola alla definizione corrispondente.
Cellula
Nucleo
Membrana cellulare
Citoplasma
Parete cellulare
È il rivestimento esterno della cellula e permette gli scambi con l’esterno.
È la parte più piccola di un essere vivente.
È un rivestimento rigido che sostiene e protegge la cellula.
È il centro di controllo della cellula.
È un liquido in cui sono immersi il nucleo e gli altri elementi della cellula.
RISPETTIamo GLI ANIMALI
Alessia e Ricky sanno che i rifiuti abbandonati nell’ambiente possono essere pericolosi anche per gli animali. Osserva le immagini e indica con una X. Puoi scegliere più risposte.
Non bisogna abbandonare le lattine nei parchi o nei boschi perché:
gli animali possono bere il liquido rimasto e stare male.
si rischia di coprire l’entrata della loro tana.
gli animali si possono tagliare la lingua.
gli animali possono giocare con le lattine e portarle in giro per i parchi.
Pezzi di cibo buttati in strada rappresentano un pericolo per gli animali perché: sentono l’odore del cibo e si gettano sulla strada.
si abituano, così bisogna sempre portare loro del cibo.
possono rincorrere le persone che hanno del cibo in mano.
le automobili non riescono più a viaggiare per l’arrivo di troppi animali affamati.
Sacchetti di plastica o pezzi di polistirolo sono dannosi per gli animali perché: li fanno inciampare.
gli animali possono strapparli in tanti pezzi con i denti.
possono far soffocare gli animali. se ingeriti, li fanno star male.
LO STRANO POPOLO
Ora che hai letto il secondo capitolo della storia, alla pagina 5 del libro, vuoi sapere dietro quali cespugli si sono nascosti Alessia, Ricky e Flash? Per scoprirlo, trova nello schema i seguenti nomi di alberi: possono essere scritti in orizzontale o in verticale. Cancellali, poi leggi in ordine le lettere rimaste.
Sono cespugli di ............................................................................................. abete • bosso • castagno • olivo • salice • tiglio • betulla • noce
IL TESTO DESCRITTIVO • MB, MP
Alessia è nascosta dietro i cespugli e si guarda intorno: il bosco di notte è meraviglioso, ma anche inquietante! Leggi la descrizione e sottolinea le parole con mb o mp.
La luce della luna illumina il bosco solo a tratti, disegnando delle macchie sul terreno. Non riesce a penetrare tra i rami più fitti degli alberi, che formano ombre indistinte, mentre le radici che affiorano dalla terra, nei punti illuminati, sembrano grossi serpenti addormentati.
Se alzo gli occhi al cielo, nelle radure, vedo la luna brillare, simile a una grande lampada. La sua luce limpida, bianca e fredda, mi rassicura, ma non riesce a restituire i colori alle cose: tutto è di un unico colore scuro.
Se è difficile vedere, gli altri sensi sono all’erta: ogni fruscio arriva amplificato e mi fa sussultare; i profumi sembrano più intensi.
Al buio, il tatto mi aiuta a trovare la strada: la ruvidezza della corteccia di un albero mi dice che c’è un tronco da aggirare; il ramo di un cespuglio indica una svolta…
Indica con una X.
Il testo che hai letto descrive: un ambiente. un personaggio.
Si tratta di una descrizione: soggettiva (sono presenti stati d’animo e osservazioni di chi scrive). oggettiva (non ci sono considerazioni personali di chi scrive).
Nel testo, sottolinea in questo modo: dati visivi dati uditivi dati tattili
Completa le parole con mb o mp.
CU, QU, CQU
Quale rumore sente Flash quando si ferma? Per scoprirlo, scrivi le parole corrispondenti alle definizioni. Poi scrivi in ordine le lettere presenti nelle caselle colorate.
1 Ricoprono la pelle dei pesci.
2 La voce verbale che indica qualcuno nato tanto tempo fa.
3 Ci dormono i neonati.
4 È un grande uccello rapace.
5 È un sinonimo di calma, tranquillità.
6 Viene dopo il tre.
7 Si usa per mangiare la minestra.
8 Una forte pioggia.
Flash sente uno
Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile correttamente sui puntini.
Ricky è un po’ spaventato e gli batte forte il quore. Alessia lo abbraccia; così lui si tranquillizza e si rincuora.
I ragazzi si aqquattano dietro il cespuglio per non farsi vedere.
Alessia ha la gola secca per l’emozione. Come vorrebbe un po’ di acqua per aqquietarsi!
La luce della luna non penetra sotto i rami della cuercia.
La nonna di Alessia e Ricky ha un taqquino dalla copertina rossa.
Il nonno è un ottimo quoco: cucina sempre i pasti per tutti e conosce mille ricette.
I NOMI MASCHILI E FEMMINILI
Flash corre veloce, come se conoscesse la strada. Quale percorso fa per arrivare alla quercia? Traccialo: è quello del sentiero in cui sono scritti solo nomi femminili.
sorella
moglie calza acqua scarpa carta gonna mela sapone sarta Sole noce sella statua pasta fagiolo pianta gatta calore banca stella bontà palla Luna leonessa luce piatto scala zio libreria pesca dente
Per ogni nome, scrivi se è maschile (M), femminile (F) o di genere comune (GC). Poi trasforma, dove è possibile, i nomi maschili in femminili o viceversa, come nell’esempio.
genero (M) nuora pediatra ( )
bue ( ) pittrice ( )
giornalaio ( ) dottore ( )
artista ( ) madre ( )
Alcune parole possono ingannare: sono i falsi cambiamenti di genere.
Sottolinea le parole usate nel significato sbagliato e scrivile correttamente sui puntini.
Ho comprato una maglietta con i manici corti. .........................................................................
A me piace molto il pizzo con la mozzarella. ...............................................................................
Le mie scarpe hanno il suolo di cuoio. ................................................................................................
Nel giardino di mia nonna cresce un palmo molto alto. ....................................................
Ho mangiato un ghiacciolo al mento.
Il RACCONTO REALISTICO •
glI ARTICOLI
A Ricky viene in mente il brano di un libro che parla del bosco. Leggilo e sottolinea in gli articoli determinativi, in gli articoli indeterminativi.
Era domenica mattina e, durante la colazione, papà propose di fare una gita. – Facciamo un picnic? Magari nel bosco dove ci hai già portato… – suggerì Michele. Poi aggiunse: – Però mi piacerebbe invitare anche Stefano… Stefano abitava nella casa accanto alla loro e aveva un anno più di Michele. – Va bene, vai a chiamarlo! – disse il papà.
Durante il viaggio, i due bambini giocarono alle “parole misteriose”: uno suggeriva la lettera iniziale di una parola, l’altro doveva indovinarla ponendo delle domande.
Finalmente arrivarono. Michele schizzò fuori dell’auto gridando: – Entriamo subito nel bosco incantato!
– Incantato? – chiese Stefano con stupore.
Michele lo prese per mano e lo guidò ai piedi di una collina rivestita di verdi betulle. Poi si inoltrarono tutti nel bosco: il cinguettio degli uccelli si alternava a misteriosi fruscii e al rumore leggero dei loro passi.
Raggiunsero una zona con meno vegetazione, così il papà disse:
– E se facessimo qui il nostro picnic?
– Sì! – risposero i bambini, ma piano piano, come se si fossero accordati di non spezzare l’incanto di quel luogo con il rumore delle loro voci.
William McCleery, Papà, mi racconti la storia del lupo?, Nuove Edizioni Romane
Indica con una X.
Questo è un racconto: fantastico. realistico.
I personaggi sono: realistici, che si potrebbero incontrare. fantastici, cioè creature immaginarie.
I fatti che racconta: non potrebbero mai accadere nella realtà. potrebbero accadere a chiunque.
La riga a lato del testo indica l’inizio. Con una riga indica tu lo svolgimento e con una la conclusione.
Che cosa succede, ora? Prova a continuare il racconto descrivendo il picnic di Michele, Stefano e del papà. ....................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................
Trasforma al plurale, usando gli articoli partitivi.
una pagina un’orma un aeroplano una jeep uno zoccolo uno specchio un fuoco un’esplosione un tacchino un fiore
Nelle seguenti frasi, sottolinea lo, la, le e gli in quando sono articoli, in quando sono pronomi personali.
Lo zio di Riccardo è un ottimo chirurgo e tutti lo stimano.
Ho cotto la torta ai mirtilli, così Daria la offrirà agli amici.
Gli hai chiesto perché non ha portato gli appunti di Storia?
Ho dato a Sabrina le fotocopie e lei le ha messe nel suo quaderno.
I GRADI dell'aggettIvo
Leggi le indicazioni e scrivi gli aggettivi qualificativi al grado indicato. Poi usali per completare i fumetti.
coraggioso: femminile, singolare, grado comparativo di maggioranza ............................................................
coraggioso: maschile, singolare, grado comparativo di uguaglianza ..................................................................
intenso: femminile, singolare, grado comparativo di minoranza ...........................................................................
forte: maschile, singolare, grado comparativo di maggioranza ................................................................................
Alessia, tu sei
di me: io ho paura.
Ho sentito un fruscio
degli altri.
Non è vero, tu sei ........................................................... me!
Ssst, guarda lì: la luce della luna sembra di prima.
Nelle seguenti frasi, sottolinea in questo modo: comparativi di maggioranza superlativi relativi superlativi assoluti
Quella quercia è l’albero più grande del bosco.
La nonna ha la passione del giardinaggio: i suoi fiori sono bellissimi! Alessia è più grande di Ricky.
Quando sono in vacanza dai nonni, Alessia e Ricky sono strafelici! Ricky è il più piccolo della famiglia.
Il SOGGETTO E Il PREDICATO • le conIugazIonI
Leggi la descrizione degli Arbus e sottolinea in questo modo: soggetti
predicati verbali predicati nominali
Gli Arbus avanzavano silenziosamente. I loro piedi erano formati da lunghe radici e scivolavano sul terreno senza il minimo rumore. Ogni Arbus aveva la sua fisionomia: alcuni avevano il tronco liscio e chiaro; in altri invece il tronco era scuro e pieno di nodi.
Anche le foglie delle mani erano diverse: alcune avevano la forma di cuore, altre erano sottili, altre ancora erano aghi di pino. Ognuno, poi, aveva un viso unico: le bocche di alcuni erano piccole e sottili; quelle di altri sorridevano.
Il naso di un Arbus sembrava un lungo ramo sottile, quello di un altro assomigliava a un grosso bottone. E gli occhi si muovevano velocissimi intorno.
Per ognuno di questi verbi, scrivi l’infinito e la coniugazione, come nell’esempio.
Avanzavano Avanzare, 1a coniugazione
Leggesti
Scivoli
Ho dormito
Formeranno
Coprivate
Avevamo visto
Ebbero bevuto
Avrai cucito
Decifra il messaggio: è scritto in geroglifici, la scrittura degli antichi Egizi.
Scrivi le parole corrispondenti alle definizioni. Nelle caselle colorate leggerai il nome di un dio egizio. .......................................................................................................................................................................................................................................
1 I vasi dove si conservavano gli organi dei morti.
2 Nell’antico Egitto, chi sapeva scrivere.
3 La capitale dell’Antico Regno d’Egitto.
4 La “carta” su cui scrivevano gli antichi Egizi.
5 Monumento con corpo di leone e testa di uomo.
6 Le costruzioni dove venivano sepolti i faraoni.
7 L’altro nome del re Narmer, il primo faraone.
Il dio è
Era il dio: del regno dei morti. della guerra.
Indica con una X.
Come si chiamava, nell’antico Egitto, il dio del Sole? Ra. Iside.
Quale ritrovamento ha permesso di decifrare la scrittura geroglifica? La stele di Rosetta. Un’iscrizione su una piramide.
LE MONTAGNE ITALIANE
Colora sulla cartina le due principali catene montuose dell’Italia, poi scrivi i nomi al posto giusto. Scegli tra:
• Alpi Occidentali
• Appennino Centrale
• Appennino Meridionale
• Alpi Orientali
• Appennino Settentrionale
• Alpi Centrali ....................................................
Quali attività non possono essere svolte in montagna? Indica con una X.
MONTE ROSA MONTE BIANCO BERNINA MARMOLADA CIMONE GRAN SASSOLA PROPRIETÀ DELLA SOTTRAZIONE
Flash è un cane molto amato e i suoi padroncini lo nutrono ogni giorno con ottimi croccantini. Leggi e rispondi.
Ogni mattina Alessia mette nella ciotola rossa di Flash 45 croccantini al pollo e di pomeriggio Ricky mette nella ciotola verde 30 croccantini al manzo.
Qual è la differenza tra i croccantini delle due ciotole? ..................................................
Se Flash, durante il giorno, mangia 19 croccantini al pollo e 19 al manzo, qual è ora la differenza tra i croccantini delle due ciotole? ..................................................
La differenza tra le due ciotole non è cambiata perché ai numeri 45 e 30 è stato tolto lo stesso numero: 19. Infatti la proprietà invariantiva afferma: “Se si toglie o si aggiunge lo stesso numero ai due termini della sottrazione, il risultato non cambia”.
Calcola applicando la proprietà invariantiva nel modo più conveniente, come negli esempi.
67 – 24 = (67 – 4) – (24 – 4) = 63 – 20 = 43
92 – 36 = (92 + 4) – (36 + 4) = 96 – 40 = 56
372 – 52 =
47 =
237
SOTTRAZIONI IN COLONNA
Gli Arbus sono molto numerosi e i ragazzi provano a contarli. Leggi, esegui le operazioni e rispondi.
Se i Nidosi sono 57 240 e i Fruttini sono 37 520, qual è la differenza tra i componenti dei due gruppi?
I Tanosi sono 48 000 e i Fungaioli 65 250. Quanti sono in più i Fungaioli?
Metti in colonna le seguenti sottrazioni e calcola.
Metti in colonna e verifica il risultato con la prova. 8 593
8 519 – 3 924 =