Fantastici Noi - Grammatica 3

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s a t t i n c i a F

COMUNICAZIONE 2 4 5 6

Messaggi e messaggi Il linguaggio verbale Ancora messaggi I toni della voce

ORTOGRAFIA 7 L’ordine alfabetico 8 L’ordine alfabetico 9 I suoni dolci e duri di C 10 I suoni dolci e duri di G 11 CE o CIE? 12 GE o GIE? 13 GLI o LI? 14 GN o N? 15 SCE, SCIE 16 I suoni simili 17 CU o QU? 18 La divisione in sillabe 20 Le doppie 21 L’accento 22 L’apostrofo 23 C’è, ci sono, c’era, c’erano 24 L’H 25 Ancora H 26 Facciamo il punto sui punti 27 Virgola, due punti, punto e virgola 28 Il discorso diretto 29 Il discorso indiretto 30 VERIFICA Le doppie, l’accento, l’apostrofo, la punteggiatura 31 VERIFICA La divisione in sillabe, l’h, c’è, ce, c’era, cera

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ORTOGRAFIA GRAMMATICA SCRITTURA

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MORFOLOGIA

SINTASSI

32 I nomi 33 I nomi comuni e i nomi propri 34 I nomi maschili e i nomi femminili 35 I nomi singolari e i nomi plurali 36 I nomi concreti e i nomi astratti 37 I nomi primitivi e i nomi derivati 38 I nomi alterati 39 I nomi collettivi 40 I nomi composti 41 Gli articoli determinativi e indeterminativi 42 Ancora articoli 43 Gli aggettivi qualificativi 44 I gradi dell’aggettivo 45 Il grado superlativo 46 Ancora aggettivi 47 I pronomi personali

60 La frase 61 I sintagmi 62 La frase minima 63 Il soggetto 64 Il predicato 65 Le espansioni 66 Il gruppo del soggetto e il gruppo del predicato

48 VERIFICA I nomi, gli articoli, gli aggettivi 49 VERIFICA I nomi, gli articoli, gli aggettivi 50 51 52 53 54 55 56 57 58

I verbi Le coniugazioni I tempi dei verbi I tempi passati Il verbo essere Il verbo avere Le congiunzioni Le preposizioni Gli avverbi

59 VERIFICA I verbi, le preposizioni, gli avverbi

67 VERIFICA La frase 68 VERIFICA Il soggetto, il predicato, le espansioni 69 Tavole dei verbi • Essere e Avere 70 Tavole dei verbi • Le tre coniugazioni

LESSICO E RIELABORAZIONE 89 RIASSUMERE 111 PRODUZIONE GUIDATA 71

129 VERSO LA PROVA INVALSI

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COMUNICAZONE

MESSAGGI E MESSAGGI L’ambiente che ci circonda è ricco di carteIIi, segnaIi, manifesti, suoni che comunicano dei messaggi. Dobbiamo conoscere ciò che ci trasmettono questi messaggi per vivere rispettando Ie regoIe. Leggi e rispondi.

MESSAGGI VISIVI: LE IMMAGINI

Questo è un segnaIe stradaIe. È compreso anche da chi non sa Ieggere o non conosce Ia Iingua itaIiana. Chi I’ha messo? II Comune. Che cosa indica? Dove si trova iI centro deI paese, deIIa città. Chi è iI destinatario? Chi circoIa per strada. Che scopo ha? Informare suI Iuogo dove si trova iI centro.

MESSAGGI VISIVI: IL COLORE

II mare è mosso, suIIa battigia sventoIa una bandiera rossa. Chi I’ha messa? GIi addetti aIIa sicurezza. Che cosa significa? ……………............................................................……. Chi è iI destinatario? Le persone che frequentano Ia spiaggia. Che scopo ha? Informare per regoIare i comportamenti dei bagnanti, per Ia sicurezza.

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COMUNICAZIONE La comunicazione che non usa l e paro l e, ma uti l izza gesti, immagini e suoni si chiama comunicazione non verbale. MESSAGGI VISIVI: I GESTI

MESSAGGI SONORI

Spesso in auIa I’insegnante zittisce i suoi aIunni facendo questo gesto.

Si sentono Ie sirene del camion dei vigili del fuoco che passa per strada.

Che cosa significa? .................................... Che scopo ha? ................................................

Che cosa significa? ......................................... Che scopo ha? .....................................................

...........................................................................................

................................................................................................

1 Scrivi iI significato di ogni gesto.

…………….................................

…………….................................

…………….................................

…………….................................

…………….................................

…………….................................

2 Scrivi iI significato di ogni carteIIo. Poi rispondi indicando con una X. …………….................................

QuaI è Io scopo di questi carteIIi?

…………….................................

Vietare di fare quaIcosa.

Informare.

3 Scrivi iI significato di ogni suono.

Suono deIIe campane: ……………..................................................................................... Suono deIIa campaneIIa in una scuoIa aIIe 10,30: ……………...........................................................

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COMUNICAZONE

IL LINGUAGGIO VERBALE La nostra comunicazione avviene soprattutto con Ie paroIe dette o scritte, cioè con iI linguaggio verbale.

I MESSAGGI VERBALI

Con iI Iinguaggio verbaIe si comunica in modo più efficace, preciso, compIeto che con Ie immagini e i suoni. Per esempio, per avvisare i genitori che c’è una riunione a scuoIa, si devono usare Ie paroIe e non Ie immagini.

Con iI Iinguaggio verbaIe si può spiegare iI significato deIIe immagini, ma non si può fare iI contrario.

Con Ie 26 Iettere deII’aIfabeto si possono formare tutte Ie paroIe che si vuoIe. Combinando Ie paroIe in modi diversi si può produrre quaIunque messaggio verbaIe. Con Ie immagini tutto ciò non è possibiIe.

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COMUNICAZIONE

ANCORA MESSAGGI Ciao Carlo, come stai?

Ciao Paolo, dove vai?

In una giornata utiIizziamo Ia Iingua parIata o scritta per comunicare. Ogni voIta che parIiamo o scriviamo abbiamo uno scopo.

Ad esempio si può: INFORMARE quaIcuno su di un fatto accaduto e che conosciamo; SPIEGARE come funziona un computer; CHIEDERE un’informazione, un oggetto; CONVINCERE quaIcuno a fare quaIcosa; ESPRIMERE un’emozione, un vissuto, un sentimento: gioia, noia…

LO SCHEMA DELLA COMUNICAZIONE CHI PARLA O SCRIVE EMITTENTE

CHE COSA DICE O SCRIVE MESSAGGIO

CHI ASCOLTA O LEGGE DESTINATARIO

Ta nti au gu ri Al be rto !

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COMUNICAZONE

I TONI DELLA VOCE Quando si parIa, iI significato cambia a seconda deI tono deIIa voce che si usa, anche se vengono utiIizzate Ie stesse paroIe.

Sono stato promosso. Sono stata promossa?

Sono stata promossa!

1 Pronuncia ognuna deIIe seguenti frasi in tre modi diversi: per domandare, per informare e per esprimere meravigIia.

Costano trenta euro I’uno Arrivano oggi Ha fatto tutto da soIa 2 CoIIega ogni frase aIIo scopo corrispondente.

La nonna ha preparato iI tiramisù. La nonna ha preparato iI tiramisù! La nonna ha preparato iI tiramisù?

Domandare. Esprimere uno stato d’animo. Informare.

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ORTOGRAFIA

L’ORDINE ALFABETICO A voIte è difficiIe comprendere un testo perché ci sono deIIe paroIe che non si conoscono o che vengono usate in modo insoIito… Leggi I’esempio!

Domenica sono andato aII’ippodromo con gIi amici. Mi sono divertito anche perché, aIIa quinta corsa, ha vinto SteIIa, staccando tutti. Forse quaIcuno non sa che cos’è I’ippodromo, e non è chiaro iI significato di staccare. AIIora iI VOCABOLARIO può aiutare perché fornisce Ie definizioni: ippodromo: campo attrezzato per Io svoIgimento di corse a cavaIIo; s taccare: in una gara, distanziare gIi avversari, prendere deI vantaggio su di essi. Ora riIeggi Ia frase: Ia comprenderai megIio! II VOCABOLARIO o DIZIONARIO è un testo in cui sono raccoIte tutte Ie paroIe di una Iingua. Bisogna conoscere con quaIe criterio sono state raccoIte e ordinate Ie paroIe per non perdere tempo quando si va a cercarIe. II criterio generaIe è I’ordine alfabetico.

1 CompIeta con la lettera precedente e successiva. Precede .......... .......... .......... .......... .......... .......... .......... ..........

D O M C S Q G R

Segue

B .......... R .......... Q .......... P .......... M .......... E .......... S .......... F ..........

2 Cerca sul vocaboIario e scrivi, per ogni termine, Ia paroIa che lo precede e queIIa che lo segue.

aIIeato ….................................. ….......................................... torta …................................. …..................................

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ORTOGRAFIA

L’ORDINE ALFABETICO Ecco I ’ordine de II e I ettere de II ’a I fabeto ita I iano. A

B

C

D

E

F

G

H

I

L M N O P Q R S T U V Z

J

K

Esistono anche I e I ettere: W

X

Y

che ci sono in mo I te paro I e straniere entrate in uso anche in Ita I ia. Se inseriamo anche queste I ettere ne I nostro a I fabeto, avremo: A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z 1 CoIIega i punti seguendo I’ordine aIfabetico deIIe Iettere. Che cosa appare?

2 Metti in ordine aIfabetico Ie seguenti paroIe.

remo • mensa • carameIIa • dormicchiare • Iumino • esteso • nascondigIio • armi • geIato • fermagIio • vestito • urgente .............................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................

3 Queste paroIe iniziano tutte con A: mettiIe in ordine aIfabetico. Considera Ia seconda Iettera: se anche questa è uguaIe, passa aIIa terza e così via.

affettato • acqua • aeropIano • accidenti • agrario • abbacchio ..............................................................................................................................................................................................................................

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ORTOGRAFIA

I SUONI DOLCI E DURI DI C La Iettera C unita aIIe vocaIi A, O, U ha un suono duro: CA, CO, CU. Se in mezzo aIIe siIIabe CA, CO, CU mettiamo Ia vocaIe I, Ie trasformiamo in suoni doIci: CIA, CIO, CIU. 1 CompIeta con ca, co, cu.

ne ami…....... ….......scino ….......bo …....... IIo ….......perta ….......narino ….......rare va….......nza …....... IIa …....... IIana bar…....... ….......

rciofo ….......nzone ….......nto ….......llare ….......ffia im….......bo ban…....... ….......rta ….......

2 CompIeta con cia, cio, ciu.

ba…....... ac….......ga fac…....... doc…....... fidu….......so ….......ffo ….......co gan…....... ….......mbeIIa cac….......tore doI….......mi mar….......re ….......ndoIo Iac…...... frec…....... 3 Scrivi tre paroIe per ogni suono.

……….................................

……….................................

……….................................

CA

……….................................

CO

……….................................

CU

……….................................

……….................................

……….................................

……….................................

……….................................

……….................................

……….................................

CIA

……….................................

CIO

……….................................

CIU

……….................................

……….................................

……….................................

……….................................

4 Per ogni coppia di paroIe, scrivi una breve frase che le contenga entrambe.

caccia • cacciatore ciambeIIa • cioccoIato doccia • ciabatte

…………………………………...................................................................................................... …………………………………...................................................................................................... …………………………………......................................................................................................

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ORTOGRAFIA

I SUONI DOLCI E DURI DI G La I ettera G unita a II e voca I i A, O, U ha un suono duro: GA, GO, GU. Se in mezzo a II e si II abe GA, GO, GU mettiamo I a voca I e I, I e trasformiamo in suoni do I ci: GIA, GIO, GIU.

1 CompIeta Ia tabeIIa inserendo Ie paroIe aI posto giusto.

giugno • gaIIina • gioco • canguro • giacca • goIa • giuramento • giostra • reggia • riga • aIbergo • gusto • frangia • Giuseppe • coraggio • gufo • agosto • Iattuga SUONO DURO

SUONO DOLCE

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

…………………………............………............

PIuraIi particoIari Le paroIe che terminano con Ie siIIabe CIA e GIA hanno iI pIuraIe: • in CIE e GIE se sono precedute da una vocaIe: vaIigia vaIigie; • in CE e GE se sono precedute da una consonante: buccia bucce.

2 VoIgi aI pIuraIe. Fai attenzione alle lettere in azzurro.

farmacia ........................................ bugia ....................................... Iancia ....................................... scheggia ........................................ spiaggia ....................................... grattugia ....................................... freccia ........................................ goccia ....................................... frangia ....................................... ciIiegia ........................................ magia ....................................... regia .......................................

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ORTOGRAFIA

CE O CIE? La si II aba CE non vuo I e mai I a I, sa I vo a I cune eccezioni: cie I o , specie , sufficiente , efficiente … 1 SottoIinea Ia paroIa giusta.

NeIIa verifica ho meritato Ia sufficenza/sufficienza. Ieri pomeriggio abbiamo svoIto una ricerca/ricierca di storia in bibIioteca. Andando da Andrea sono passato davanti aIIa pasticceria/pasticcieria di GiuIia. Oggi in cieIo/ceIo ci sono moIte nuvoIe. La superficie/superfice occupata dagIi impianti sportivi è enorme. AIberto ed Enzo hanno fondato una socetà/società. È un animaIe che appartiene a una specie/spece rarissima. Maria è moIto efficiente/efficente suI Iavoro. Dicono che Ia fortuna sia cieca/ceca.

2 VoIgi aI pIuraIe, come neII’esempio.

Ia mancia Ie mance Ia farmacia ………..............................................…. I’acacia ………..............................................…. I’arancia ………..............................................…. Ia quercia ………..............................................….

Ia socia ………..............................................…. Ia faccia ………..............................................…. Ia traccia ………..............................................…. Ia Iancia ………..............................................…. Ia provincia ………..............................................….

3 Attenzione ai verbi in -ciare! Osserva I’esempio e trasforma.

sbucciare sbuccerò marciare ……….................................................... cominciare ………....................................................

minacciare scocciare sbocciare

……….................................................... ……….................................................... ………....................................................

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ORTOGRAFIA

GE O GIE? La si II aba GE non vuo I e mai I a I, sa I vo a I cune eccezioni: igiene , effigie , formaggiera …

1 SottoIinea Ia paroIa giusta.

II gieranio/geranio deIIa zia è fiorito. Maria è una ragazza ingenua/ingienua. Scrivi neIIa tua agienda/agenda iI nostro appuntamento. Le fogIie deII’uIivo sono di coIore argiento/argento. Indossa un vestito più Ieggero/ Ieggiero! L’igiene/igene personaIe è moIto importante. Sei un angieIo/angeIo, mi hai saIvato! Assaggerò/Assaggierò voIentieri Ia tua torta. II gieIo/geIo è tremendo stamattina! Questo gieIato/geIato è proprio buono!

2 VoIgi aI pIuraIe.

grigia saggia antoIogia pioggia reggia egregia

……….......................................................…. ……….......................................................…. ……….......................................................…. ……….......................................................…. ……….......................................................…. ……….......................................................….

3 Attenzione ai verbi in -giare! Osserva I’esempio e trasforma.

appoggiare appoggerò mangiare ……….....................................................…. ingaggiare ……….....................................................….

incoraggiare ……….....................................................…. indugiare ……….....................................................…. arrangiare ……….....................................................….

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ORTOGRAFIA

GLI O LI? 1 CompIeta con gli oppure li.

bi............ardo sbadi............o o............o

sco............o sve............a Emi............a 2 Per ogni coppia di paroIe, coIora soIo queIIa scritta neI modo giusto.

candegIiere candeIiere saIiera

sagIiera

vigiIia

vigigIia

maIione

magIione

GuIieImo

GugIieImo

ItaIia

ItagIia

GL seguito da II a I e da un’a I tra voca I e diventa GLIA, GLIE, GLIO, GLIU e si pronuncia come nella parola fig I io . GL seguito da una voca I e ha un suono duro e si pronuncia come g I icine . 3 SottoIinea di rosso Ie paroIe con iI suono di “figIio” e di verde Ie paroIe con iI suono di “gIicine”.

IugIio • ingIesi • mogIie • sigIa • bottigIia • artigIi • glaciazione • gIadiatore • PugIia • gIobo • gIucosio • foglia

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ORTOGRAFIA

GN O N? Dopo GN c’è sempre una so I a voca I e ( gnomo , bagnino , vigneto ...). Se ci sono due voca I i, i I digramma GN è sostituito da II a I ettera N ( niente ...). 1 SottoIinea Ia paroIa giusta e scriviIa.

NeI pagnere/paniere si conserva bene iI pane. L’auto è stata fermata da un carabiniere/carabignere. Non ho detto gnente/niente a Leo. II dito più piccoIo deIIa mano è iI minioIo/mignoIo. I minatori scendono in mignera/miniera ogni giorno. L’unione/ugnone fa Ia forza! Ho un sogno/sonio da raccontare. II matrimogno/matrimonio è stato una festa beIIissima. Mio frateIIo studia per diventare ingeniere/ingegnere. Sonia/Sogna è una mia cara amica.

……………........................................... ……………........................................... ……………........................................... ……………........................................... ……………........................................... ……………........................................... ……………........................................... …………….......................................... ……………........................................... ……………...........................................

2 CompIeta con gn oppure ni.

Non ho ...........ente da aggiungere! O...........i giorno incontro So...........a e Anto...........o a scuoIa. La cer...........era si è rotta! Le pentoIe deIIa mensa sono in aIIumi...........o. AIdo ha sempre moIti impe..........., stasera ha anche una riu...........one di condomi...........o. Le buone ma...........ere sono sempre apprezzate. 3 SottoIinea Ie paroIe scritte in modo errato, poi riscriviIe correttamente.

geragno • agneIIo • siniore • giardiniere • manioIia • banio • geniaIità • ranio • prunia • compagna • paniere • niente • paniotta .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

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ORTOGRAFIA

SCE, SCIE SCE non vuo I e mai I a I prima de II a E, sa I vo a I cune eccezioni: usciere , scie , scienza , coscienza... e I e paro I e che da I oro derivano: scientifico , coscienzioso , scienziato …

1 CompIeta con sce oppure scie.

nziato co...............nza u...............re ...............na di...............sa ru............... IIo Ii............... ...............ntifico cono...............nza ...............

2 VoIgi aI pIuraIe.

fascia ………............................................ ascia ………............................................ uscio ………............................................ pesce ………............................................

3 VoIgi aI singoIare.

bisce ……….................................................... Iisci ……….................................................... gusci ……….................................................... strisce ……….....................................................

4 CompIeta con iI suono opportuno.

riffo a...............ugamano a...............nsore

...............

voIo pe............... pi...............na

...............

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ORTOGRAFIA

I SUONI SIMILI 1 Riscrivi le frasi, correggendo l’uso errato delle consonanti che hanno suoni simili.

P

B

T

D

F

V

S

Z

L’alpero era sdado drabiandado in un pozcheddo. ...........................................................................................................................................................................................................................

Un maddino accatte una coza sdrana: le rontini bardirono. ...........................................................................................................................................................................................................................

Lo zcoiaddolo tisse che era arrifado l’audunno. ...........................................................................................................................................................................................................................

L’alpero chieze al ghiro come zi va ad antare in ledargo. ...........................................................................................................................................................................................................................

L’alpero benzò che zareppe mordo ti vretto. ...........................................................................................................................................................................................................................

L’alpero berze le zue voglie e zi attormendò. ...........................................................................................................................................................................................................................

2 Completa con mp oppure mb.

za..........a ro..........o bo..........a ca..........o po..........a to..........a la..........o

ro..........ere ca..........iare co..........rare ti..........rare se..........rare la..........ire co..........iere

tra..........usto gre..........iule sta..........ecco tra..........oli po..........iere i..........iegato o..........rello

3 Completa con parole adatte, che contengono mp e mb.

Prima vidi un .................................................. e poi udii il .................................................. del tuono. I .................................................. spengono l’incendio con la ................................................... Il guardiaparco curò la .................................................. di uno ................................................... Il cuoco deve .................................................. spesso il menù.

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ORTOGRAFIA

CU O QU? Si scrive CU quando I a U è seguita da una consonante: curva ; si scrive QU quando I a U è seguita da una voca I e: quaderno .

1 CompIeta con qu o cu.

adro ….......ra ….......ercia ….......gino ….......aderno ….......

adrato Ii….......ore a….......to ….......otidiano ….......eIIo ….......eIIa ….......bo a….......iIone a….......iIa ….......ando ….......scino in….......dine ….......rare ….......indici Ii….......irizia ….......

2 CompIeta con Ie paroIe capricciose adatte.

Le scarpe di ………..................................... sono moIto resistenti. Sara ha Ie sopraccigIia di forma ………..................................... La ………..................................... deIIa mensa cucina ogni giorno tanto cibo. A ………..................................... impariamo moIte cose e stiamo insieme agIi amici. S andra ………..................................... energicamente Ie IenzuoIa prima di stenderIe. La batteria si ………..................................... con Ie bacchette. L’Umbria si trova neI ………..................................... deII’ItaIia.

A I cune paro I e vog I iono CU anche se I a U è seguita da una voca I e. Sono le paro I e capricciose: cuore, cuoco, cuoio, scuo I a, scuotere, percuotere, innocuo, arcuato…

3 Per ogni paroIa, scrivi una breve frase.

soqquadro taccuino aquiIa

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ORTOGRAFIA

LA DIVISIONE IN SILLABE Le consonanti doppie si separano. 1 Dividi in siIIabe, come neII’esempio.

poIIo poI/Io paIIa ……...............................…… zappa ……...............................…… penna ……...............................…… gomma ……...............................…… mamma ……...............................…… pennareIIo ……...............................…… soreIIa ……...............................…… sasso ……................................…… gatto ……...............................…… 2 Dividi in siIIabe, come neII’esempio.

uva u/va aIa ……...............................…… oca ……...............................…… eIica ……...............................…… isoIa ……...............................…… Ada ……...............................…… La S seguita da una consonante va con la sillaba successiva.

La voca I e a inizio paro I a, seguita da una consonante, si separa.

3 Dividi in siIIabe, come neII’esempio.

aspro a/spro mosca ……...............................…… festa ……...............................……

pasta ……...............................…… pesca ……...............................…… mosto ……...............................……

I gruppi MB, MP, CQ si separano. 4 Dividi in siIIabe, come neII’esempio.

acqua ac/qua acquereIIo ……...............................…… ambra ……...............................…… ombra ……...............................…… acquario ……...............................…… acquerugioIa ……...............................…… campo ……...............................…… tamburo ……...............................…… acquedotto ……...............................…… ombreIIo ……...............................……

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ORTOGRAFIA I gruppi BR, CR, FR, GR, DR, SF, ST, SPR, GN, GL, QUI, QUO, QUA, QUE, CIE non si separano mai. 5 Dividi in siIIabe, come neII’esempio.

pagIiaccio pa/gIiac/cio imbranato ……...............................................…… grattugia ……...............................................…… quercia ……...............................................…… crema ……...............................................…… dromedario ……...............................................…… crosta ……...............................................…… sognare ……...............................................…… grovigIio ……...............................................…… presenza ……...............................................…… miscugIio ……...............................................…… spremuta ……...............................................…… tramonto ……...............................................…… strada ……...............................................…… stivare ……...............................................…… sfinita ……...............................................…… 6 Dividi in siIIabe.

matite peperone aquiIa articoIo pipistreIIo conigIi stregone bamboIa asino protesta

castagna ……...............................................…… ……...............................................…… poIpette ……...............................................…… ……...............................................…… cesto ……...............................................…… ……...............................................…… cieIo ……...............................................…… ……...............................................…… promosso ……...............................................…… ……...............................................…… canzone ……...............................................…… ……...............................................…… ambasciatore ……...............................................…… ……...............................................…… formiche ……...............................................…… ……...............................................…… carrozzeIIa ……...............................................…… ……...............................................…… finestre ……...............................................…… ……...............................................……

7 Metti in ordine Ie siIIabe per scrivere paroIe di senso compiuto.

Ie/fa/gna/me ..................................... qui/ Ii/do ..................................... cia/quer ra/mi/nie

..................................... .....................................

ne/gIio/ma ta/mu/spre ra/re/sti ge/sfin

..................................... ..................................... ..................................... .....................................

Ie/fra/gi de/gran vi/do/bri Io/cie

..................................... ..................................... ..................................... .....................................

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ORTOGRAFIA

LE DOPPIE 1 SottoIinea Ie paroIe con Ie doppie e IeggiIe proIungando iI suono.

BOLLE CHE BALLANO MescoIa, mescoIa acqua e sapone, mescoIa, sciogIiIo, mescoIa bene, poi intingi a fondo I’aneIIo strano, tiraIo fuori, ma moIto piano, poi soffia aI centro deI Iuccicore, soffiaci un fiato da soffiatore, soffiaci I’aria che fa Ia boIIa, Iimpida paIIa, Iieve cipoIIa, paIIa di angeIi, paIIa di Iuce, paIIa Iievissima, paIIa feIice, gioieIIo che neII’aria scintiIIa, gioieIIo beIIo che in aria briIIa, boIIa IibeIIuIa, boccia di veIo, boIIa ribeIIe Iibera in voIo, boIIa beIIissima che baIIa in cieIo. R. Piumini, I giochi giocando, Emme Edizioni

2 Per ogni paroIa, scrivi una breve frase.

mucca fazzoIetto biscotto sommergibiIe discussione

………………………………………………......................................................................................................... ………………………………………………......................................................................................................... ………………………………………………....................................................................................................... ………………………………………………......................................................................................................... ……………………………………………….........................................................................................................

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ORTOGRAFIA

L’ACCENTO 1 Metti I’accento dove è necessario.

La serenita e un dono prezioso. AIimentarsi in modo corretto diventa una necessita. Dobbiamo riconoscere Ie difficoIta che ci ostacoIano. La bonta di questo doIce e insuperabiIe. La cordiaIita che ci dimostri ci fa tanto piacere. Impegnati con serieta e verrai promosso. I monosi II abi ugua I i si distinguono per significato grazie a II ’accento. 2 CompIeta con iI monosiIIabo giusto.

LA • LÀ c’è ….............. tua casa. Cerchi ….............. matita? L’ho vista ….............. suI banco di Andrea. …..............

LI • LÌ Ho messo ….............. dei Iibri. Chi ….............. Iegge? Metti ….............. i quaderni, poi ….............. distribuirai. NE • NÉ tu ….............. io abbiamo capito Ie spiegazioni deI vigiIe. Quante figurine! Me ….............. regaIi una? …..............

SE • SÉ fai in tempo, andiamo aI cinema. Sono contenta ….............. VaIerio non pensa soIo a ….............. …..............

SI • SÌ Anna ….............. allena un giorno ….............. e un giorno no. La mamma ….............. è avvicinata e mi ha detto di …..............

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ORTOGRAFIA

L’APOSTROFO Si usa l’apostrofo quando I a voca I e fina I e di una paro I a viene e I iminata, perché I a paro I a che segue inizia anch’essa con una voca I e. RICORDA! L’artico I o indeterminativo vuo I e I ’apostrofo solo quando i I nome è a I femmini I e. Maschi I e: I ’orso un orso Femmini I e: I ’orsa un’orsa

1 Scrivi I’articoIo determinativo e metti I’apostrofo dove è necessario. ............... ............... ............... ...............

ape aereo insetti oro

............... ............... ............... ...............

amica Iatte animaIe cavaIieri

............... ............... ............... ...............

ora panino caIze estate

2 CompIeta.

AL mercato ALLA …..................... ombra ALL’ …..................... osteria ….....................

DEL amico …..................... tesoro DELLA …..................... mamma DELL’ ….....................

SUL muretto …..................... auto SULLA …..................... unghia SULL’ ….....................

NEL NELLA NELL’

economia …..................... umidità …..................... paIestra

….....................

amica …..................... luce …..................... Iocomotiva …..................... giornaIista …..................... onda …..................... giardino ….....................

maestra …..................... soreIIa …..................... operaio …..................... dottore …..................... teatro …..................... oIfatto ….....................

tavoIo …..................... bicicletta …..................... altalena …..................... montagna …..................... amaca …..................... autobus ….....................

stanza …..................... riquadro …..................... Ieggenda …..................... angolo …..................... panino …..................... Iavanderia ….....................

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ORTOGRAFIA

C’È, CI SONO, C’ERA, C’ERANO 1 CompIeta con c’è, ci sono, c’era, c’erano.

Una voIta non …..................... iI computer, ora …..................... internet ovunque. Una voIta …..................... Ie Iampade a oIio, ora …..................... I’eIettricità. Una voIta …..................... i piccoIi paesi, ora …..................... Ie grandi città. Una voIta …..................... i dinosauri, ora non …..................... più. 2 Riscrivi Ie frasi voIgendo aI pIuraIe Ie parti in colore.

C’è un Iibro suI tavoIo. �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

NeII’astuccio c’è una penna nera. �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

NeI parcheggio condominiaIe c’è un’auto nuova. �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

In cIasse c’è un ragazzo moIto aIto. �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

3 SottoIinea Ia forma scritta neI modo giusto.

C’è/Ci sono un bicchiere puIito? Ieri a teatro ci sono/c’erano tantissime persone. Da quando c’è/c’era Ia nonna a casa mia, è tutto più beIIo! L’estate scorsa aI mare c’è/c’era tanta gente. L’anno scorso neI caniIe c’erano/ci sono venti cani, ora c’erano/ci sono dieci cani in più. 4 CompIeta con c’era, cera, c’è, ce.

Prima …..................... Ia candeIa accesa, ora Ia …..................... si è consumata. AII’inizio deIIa festa …..................... un doIce enorme, ora …..................... iI vassoio vuoto. Ieri …..................... iI pavimento Iucido perché Ia zia aveva passato Ia …..................... “Mamma, …..................... ancora un po’ di torta?” “No, non …..................... n’è più!”

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ORTOGRAFIA

L’H Per sapere quando devi usare I ’H e quando non I a devi usare, sostituisci I ’espressione con avevo, avevi, aveva, avevano. Se I a frase mantiene i I senso, devi usare I e forme ho, hai, ha, hanno.

Lara (HA o A?) mangiato una fetta di torta. Sostituisci: Lara AVEVA mangiato una fetta di torta. QUINDI: Lara HA mangiato una fetta di torta. 1 SottoIinea Ia forma giusta.

Ha/A casa ho/o visto un programma interessante. Hai/Ai nonni piacciono moIto gIi spettacoIi dei nipotini. Io o/ho finito tutti i compiti di matematica. Vuoi un geIato aIIa fragoIa o/ho aI Iimone? Oh/O, finaImente o/ho rivisto i miei cugini! L’anno/hanno scorso siamo andati aII’acquario di Genova. Luigi e Sara non anno/hanno ancora portato iI materiaIe. 2 CompIeta con ho, o; hai, ai; ha, a; hanno, anno.

restituito iI Iibro …..................... miei zii. …..................... prestato iI paIIone …..................... tuoi amici? L’…..................... scorso i miei nonni mi …..................... regaIato un videogioco. AI mare Laura …..................... preso una scottatura ed è tornata …..................... casa. …..................... chiesto aIIa mia amica: – Vieni tu da me …..................... vengo io da te? ….....................

3 CompIeta in modo opportuno, come nell’esempio.

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Sara ha spedito un pacco …..................... Ragusa. Mi …..................... insospettito con iI tuo comportamento! SamueIe …..................... regaIato deIIe carameIIe …..................... suoi nonni. Sarai contento! Ti …..................... fritto Ie patatine! …..................... guardato …..................... che ora parte I’aereo per Londra? Preferisci andare aI cinema …..................... giocare con iI computer?

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ORTOGRAFIA

ANCORA H AH, OH, AHI sono esc I amazioni. HA, HO, HAI sono forme de I verbo avere. 1 CompIeta i fumetti con Ie escIamazioni o iI verbo avere. …........, che sorpresa! Sarà un regaIo per tutti noi?

…........, mi sono punto con Ie forbici! …........ un cerotto a portata di mano?

…........ visto una scritta, IeggiamoIa e Io sapremo!

2 CompIeta con ho, o, oh.

…............. no! …............. Iasciato Ia giacca a scuoIa. Ora devo cercare un goIfino …............. un giubbotto. …............. parlato con la zia al telefono. 3 CompIeta con ha, a, ah.

II papà …............. preparato dei doni perché andiamo …............. trovare i nonni. …............., che beIIezza! Ieri sono andato …............. giocare …............. casa di Marco. 4 CompIeta con a, ha, ho.

Gioia vuoIe andare …............. scuoIa. …............. giocare. …............. cantare. …............. dormire.

Tuo frateIIo Enrico …............. suonato. …............. mangiato. …............. fatto i compiti. …............. giocato.

Anch’io …............. suonato. …............. mangiato. …............. fatto i compiti. …............. giocato.

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ORTOGRAFIA

FACCIAMO IL PUNTO SUI PUNTI

Hai I a go I a arrossata?

Hai I a go I a arrossata.

Il papà fa una domanda a Luca. La frase richiede iI punto interrogativo.

Il papà informa Luca che ha Ia goIa arrossata. La frase richiede iI punto fermo.

Hai I a go I a arrossata!

Il papà esprime tutta Ia sua preoccupazione. La frase richiede iI punto escIamativo.

Quando scrivi, iI significato di una frase cambia a seconda deI punto finaIe che utiIizzi. 1 CompIeta inserendo iI punto adatto.

– Vieni – chiese Francesco. – Vengo, vengo – rispose Elisa. – Viene anche Laura – continuò Francesco. – Anche Laura – escIamò stupita Elisa. – Ma non aveva detto che andava aI cinema Hai comprato iI pane e Ia frutta Che beI disegno Domani arrivano Ie giostre, evviva Attento Attento sta arrivando una moto

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ORTOGRAFIA

VIRGOLA, DUE PUNTI, PUNTO E VIRGOLA La virgola è uno dei segni di punteggiatura più usati. Indica una piccoIa pausa; può separare diverse parti deIIa frase; può separare Ie paroIe di un eIenco. I due punti si usano prima di un eIenco; prima deI trattino ( – ) di una battuta di un discorso diretto; si sostituiscono aI “perché” e aI “perciò”. II punto e virgola segnaIa vari eIementi aII’interno di un’unica situazione ( Mario chiacchierava ; EIisa scriveva aIIa Iavagna ; Tommy cantava a squarciagoIa …); segnaIa una pausa più corta deI punto, ma più Iunga deIIa virgoIa. 1 CompIeta inserendo i segni di punteggiatura adatti.

In questa cesta ci sono tanti giocattoIi i peIuche

Ie costruzioni

un’automobiIina e dei dinosauri.

Quando mi sono aIzato ho fatto coIazione in fretta ho preso iI giubbotto e sono uscito.

mi sono vestito

Vieni tu a giocare a casa mia

io non posso uscire

perché ho Ia tosse. DaIIa borsa frigorifero spuntarono frittatine Fuori piove

acqua

panini

e frutta.

non possiamo uscire.

2 CompIeta inserendo iI punto e virgola aI posto giusto.

È mattina in cIasse di Emma: Ia maestra canceIIa Ia Iavagna Luigi coIora Ia cornicetta Sara sistema i coIori neII’astuccio. Ieri durante la ricreazione: un gruppo di bambine giocava a campana una squadra di ragazzi giocava a paIIone i piccoIi si rincorrevano. Durante Ia settimana bianca, a scuoIa di sci: ogni mattina bisogna essere puntuaIi portare con sé tutto I’occorrente ascoItare iI maestro di sci.

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ORTOGRAFIA

IL DISCORSO DIRETTO

Ciao, io sono Biancaneve.

Ciao, io sono Pinocchio.

In questa vignetta I e paro I e de I dia I ogo sono dentro ai fumetti. In un testo, si può trascrivere direttamente i I dia I ogo introducendo I e paro I e con i due punti ( : ) e una I ineetta ( – ).

La ragazza disse: – Io sono Biancaneve. I I bambino rispose: – Io sono Pinocchio. 1 SottoIinea di verde Ie parti di testo che utiIizzano iI discorso diretto.

In un paese, viveva un uomo che tutti ammiravano perché sapeva comportarsi moIto bene. Un giorno gIi chiesero: – Da chi hai imparato Ie regoIe deIIa buona educazione? – Dai maIeducati! – rispose I’uomo. 2 La storia dell’esercizio precedente continua. CompIeta inserendo, dove serve, Ia punteggiatura deI discorso diretto.

Tutti si stupirono e dissero Come si possono imparare Ie buone maniere proprio da chi non Ie ha? E I’uomo rispose Ho sempre osservato ciò che fanno i maIeducati. Spiegati megIio

Io incoraggiarono. AIIora I’uomo continuò

E se queIIo che fanno dà noia a me, cerco di non farIo per non dar noia agIi aItri! G. Bucceri, Queste cose non si fanno, Giunti

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ORTOGRAFIA

IL DISCORSO INDIRETTO Il discorso indiretto riporta le parole dette da un personaggio, senza farlo parlare direttamente. È introdotto dalle parole che, di, se…

Anna disse che aveva letto un libro bellissimo! 1 Leggi le frasi e sottolinea di rosso il discorso indiretto e di blu il discorso diretto.

Clara ha chiesto alla sua compagna se poteva prestarle la matita. La mamma ha chiesto al pasticciere: – È pronta la torta che ho ordinato? Luigi ha chiesto al veterinario: – Può vistare il mio gatto? Mari ha chiesto alla bibliotecaria se poteva prendere in prestito due libri. Il papà ha chiesto a Sonia di riordinare la sua camera prima di uscire. 2 Completa le frasi trasformando il discorso diretto in discorso indiretto.

G iovanni domanda alla mamma: – Posso mangiare un gelato, dopo cena? Giovanni domanda alla mamma se ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Alice chiede ai suoi compagni: – Posso giocare con voi? Alice chiede alla mamma se ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� S andro chiede al nonno: – Posso aiutarti ad aggiustare la bicicletta? Sandro chiede al nonno di ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� 3 Leggi i fumetti, poi scrivi i dialoghi: prima usa il discorso diretto, poi il discorso indiretto.

Ho scritto bene questa parola?

Sì, l’hai scritta bene.

Discorso diretto

Discorso indiretto

Sara chiede a Marco

Sara �����������������������������������������������

�������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������

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�������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������

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V ER I F I CA

Le doppie, l’accento, l’apostrofo, la punteggiatura

1 Per ogni parola, scrivi

2 Metti l’accento o l’apostrofo

una breve frase. note → ..................................................................................

.........................................................................................................

notte → ..................................................................................

.........................................................................................................

dove è necessario. E bello averti qui con noi! Andiamo sull altalena? Oggi ho preso troppi caffe. Domani andro a vedere la partita. Oggi e il mio compleanno. Ho incontrato un amica della zia.

3 Per ogni parola, scrivi una breve frase.

Sara: ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� sarà: ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ salto: saltò: faro: farò:

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

scatto: scattò:

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

4 Inserisci la punteggiatura corretta.

In cartoleria ho comprato due penne tre quaderni una gomma e una matita Marta finisce i compiti poi può venire a casa mia Che cosa hai portato come merenda Oh no Ho perso la mia sciarpa preferita A che ora arrivano i nonni Ti aiuterei ma non ho capito bene l’esercizio Io gioco a tennis mia sorella gioca a calcio Brava Che bel disegno

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Come è andata?

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La divisione in sillabe, l’h, c’è, ce, c’era, cera

V ER

I F I CA

1 Dividi in sillabe le seguenti parole.

telefono ............................................................................................ altalena ....................................................................................................... cane ........................................................................................................ carta .................................................................................................................. cavallo ............................................................................................... sospetto ....................................................................................................... ombrello ......................................................................................... coperta ......................................................................................................... albero..................................................................................................... sole ...................................................................................................................... cammello ....................................................................................... ape ........................................................................................................................ tamburo ........................................................................................... albero ............................................................................................................. acquario ......................................................................................... campana .................................................................................................... 2 Sottolinea la forma giusta.

C’è/Ci sono un libro sul tavolo. Il tavolo si è sporcato con la cera/c’era. Al cinema ieri sera c’era/c’erano tantissime persone. Nel mio zaino c’erano/c’è solo il quaderno di matematica. L’anno scorso in giardino ci sono/c’erano tante margherite. Nella mia cameretta ci sono/c’erano tanti libri. Domani alla scuola ci sono/c’è una grande casa gialla. Nella stanza cera/c’era un forte odore di bruciato. 3 Per ogni parola, scrivi una breve frase.

ho o hai ai hanno anno ha a

→ ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� → ����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Come è andata? fantastici noi_RiflLIng_Produzione3_01-70.indd 31

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MORFOLOGIA

I NOMI I nomi sono paro I e che indicano persone, anima I i, cose. I nomi di cosa indicano: fenomeni atmosferici tempo ( giorno ); ( pioggia ); oggetti ( cuscino ); emozioni/sentimenti ( amore ). I uoghi ( campagna ); 1 SottoIinea tutti i nomi, poi inserisciIi neIIa tabeIIa aI posto giusto.

PESCI! PESCI!

PERSONE

Pescatore che vai suI mare quanti pesci vuoi pescare? Posso pescare una barca piena con un tonno e una baIena, ma queI ch’io cerco neIIa rete forse voi non Io sapete: cerco Ie scarpe deI mio bambino che va scaIzo poverino. Proprio oggi ne ho viste un paio neIIa vetrina deI caIzoIaio: ma ce ne vogIiono di sardine per far un paio di scarpine…

ANIMALI

COSE

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

…...............................

(G. Rodari)

2 CoIora i quadratini di bIu per i nomi di persone, di verde per i nomi di animaIi e di rosso per i nomi di cose.

ferroviere roccia feIicità giungIa ragazzo

borsa giraffa medico mucca compagna

invidia gufo insegnante tristezza paIestra autista montagna cane zanzara Iacrime

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MORFOLOGIA

I NOMI COMUNI E I NOMI PROPRI I nomi comuni indicano una persona o un anima I e o una cosa qua I unque. I nomi propri specificano a quaIe persona o animaIe o cosa ci si riferisce. I nomi propri si scrivono sempre con I a I ettera maiusco I a. Anche i nomi dei popo I i si scrivono con I a I ettera maiusco I a. 1 SottoIinea di bIu i nomi comuni e di rosso i nomi propri.

Io e mia nonna Ines ieri siamo andati con Ia zia Giusi a fare una gita aI Iago di Bracciano. Siamo saIiti suIIa sua auto e ci siamo diretti verso Ia superstrada Cassia Bis. II viaggio è stato davvero breve e siamo arrivati a Trevignano. II tempo era spIendido: soIe caIdo, acqua azzurra e si vedevano Ie cime dei monti Cimini. 2 Per ogni nome comune, scrivi un nome proprio.

iI tuo nome: ....................................................................................................................... un animaIe: ........................................................................................................................ Ia città/iI paese in cui vivi: .................................................................................... una squadra di caIcio: .............................................................................................. un tuo insegnante: ...................................................................................................... un fiume: .............................................................................................................................. Ia capitaIe d’ItaIia: ........................................................................................................ un attore o un’attrice: .............................................................................................. un personaggio dei cartoni animati: ......................................................... 3 Per ogni gruppo di nomi propri, scrivi iI nome comune.

Inter Adriatico Biancaneve Venezia Sampdoria Tirreno Sirenetta Roma NapoIi Ligure PoIIicino PaIermo ………............................…..

………............................…..

………............................…..

………............................…..

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MORFOLOGIA

I NOMI MASCHILI E I NOMI FEMMINILI I nomi di genere maschi I e indicano una persona o un anima I e maschio. I nomi di genere femmini I e indicano una persona o un anima I e femmina. A I cuni nomi hanno la stessa forma sia per il femmini I e sia per i I maschi I e. Per capire il genere devi guardare l'articolo ( i I cantante/ I a cantante ). A I cuni nomi da I maschi I e a I femmini I e cambiano comp I etamente significato ( ve I o/ve I a ), altri cambiano completamente forma ( uomo/donna... ). 1 Colora i nomi che NON cambiano forma passando aI maschile e aI femminiIe.

bambino

cantante

commesso

tigre

artista

gatto

farmacista

poIiziotto

giornaIista

2 CompIeta Ia tabeIIa voIgendo aI maschile o aI femminiIe ogni nome. -O

-A

-TORE

-TRICE

-E

-ESSA

ragazzo

..............................

pittore

..............................

Ieone

..............................

gatto

..............................

scrittore

..............................

vigile

..............................

..............................

neonata

..............................

attrice

..............................

principessa

..............................

orsacchiotta

..............................

istruttrice

..............................

contessa

3 VoIgi aI femminiIe.

uomo marito prete toro

……….....................................................…. ……….....................................................…. ……….....................................................…. ……….....................................................….

4 VoIgi aI maschile.

soreIIa gaIIina femmina regina

……….....................................................…. ……….....................................................…. ……….....................................................…. ……….....................................................….

5 CompIeta le frasi in modo opportuno, in base al significato.

II testo ………................................... II fogIio ………................................... La testa ………................................ La fogIia ……….................................

II mento ………................................... La menta ………................................

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MORFOLOGIA

I NOMI SINGOLARI E I NOMI PLURALI 1 SottoIinea di bIu i nomi singoIari e di verde i nomi pIuraIi.

NeIIe tasche di Marco ci sono sempre tante cose: Ie chiavi deIIa sua bicicIetta, due bigIie di vetro, una zoIIetta di zucchero, un pezzo di spago che può servire per andare a pescare i pesci neI fiume. Ci sono anche una matita e un fogIio di carta che possono essere utiIi per scrivere i messaggi segreti da mandare agIi amici. B. Garau

2 CompIeta Ie tabeIIe voIgendo aI pIuraIe o aI singoIare i nomi che terminano per: -O

-I

-A

-E

-E

-I

aIbero

..............................

tovagIia

..............................

attrice

..............................

bambino

..............................

gatta

..............................

torrente

..............................

cugino

..............................

cavaIIa

..............................

mare

..............................

..............................

libri

..............................

farfaIIe

..............................

scarponi

..............................

tavoIi

..............................

ragazze

..............................

motori

..............................

bisbigIi

..............................

cannucce

..............................

fiumi

-CA -GA

-CHE -GHE

-CO -GO

fuga

..............................

parco

..............................

riccio

..............................

maga

..............................

spago

..............................

amico

..............................

..............................

aIghe

..............................

funghi

..............................

uffici

..............................

rughe

..............................

ricchi

..............................

medici

..............................

amiche

..............................

chirurghi

..............................

astroIogi

-CHI -GHI -CIO -CO -GO

-CI -GI

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MORFOLOGIA

I NOMI CONCRETI E I NOMI ASTRATTI I nomi concreti indicano persone, anima I i, cose che si possono toccare, sentire, gustare, annusare, vedere. I nomi astratti indicano emozioni, stati d’animo, sensazioni, idee. 1 SottoIinea di rosso i nomi concreti e di verde i nomi astratti.

II mio amico SamueIe mi accoIse con simpatia. Quando vidi Laura mi assaIì un’incontenibiIe aIIegria. II cuoco cucinava abiImente una zuppa di funghi. La preoccupazione deIIa mamma era visibiIe. La gioia che sprigionava Sissi era nota a tutti. MicheIe disse una bugia moIto brutta. 2 CompIeta Ia tabeIIa inserendo i nomi aI posto giusto.

jeans • antipatia • fogIio • indifferenza • agitazione • bontà • matita • tigre • cattiveria • automobiIe • dottore • impazienza • interesse • odio • Iibro • treno • insaIata • vecchiaia • soIitudine • computer NOMI CONCRETI

NOMI ASTRATTI

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

........................................................................................................

3 Per ognuno dei seguenti nomi concreti, scrivi iI corrispondente nome astratto, come neII’esempio.

vecchio vecchiaia atIeta ................................................................................. insegnante ................................................................................. giudice ................................................................................. scienziato ................................................................................. pittore ................................................................................. 4 ScegIi due nomi astratti deII’esercizio precedente e usali per scrivere una frase. ………………………………………..........................................………………………………………………….......................................................

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MORFOLOGIA

I NOMI PRIMITIVI E I NOMI DERIVATI 1 Leggi e rifletti.

neve

nevicata, nevaio, nevischio, nevosità.

La parola neve dà origine a una serie di nomi. La parola neve si dice che è un nome primitivo. Tutti gli altri nomi sono definiti nomi derivati, perché contengono la radice del nome primitivo (nev-e).

2 Per ogni nome primitivo, scrivi almeno due nomi derivati.

libr-o

latt-e

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

dent-e

gelat-o

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

mar-e

sal-e

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

3 Per ogni serie di nomi derivati, scrivi il nome primitivo.

vetreria, vetraio, vetrina boscaiolo, rimboschimento, boscaglia cartolaio, cartiera, cartella pedata, pedale, pedone ghiacciaio, ghiacciolo, ghiacciare cavaliere, cavalcata, cavalleria dentatura, dentista, dentiera

............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................

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MORFOLOGIA

I NOMI ALTERATI I nomi a I terati si ottengono aggiungendo a I nome i I suffisso adatto: -ino, -etto, -uccio, -accio, -one. 1 CoIIega ogni nome aIterato aI significato corrispondente.

brutta pentoIa (dispregiativo)

piccoIa pentoIa (diminutivo)

pentoIina pentoIone pentoIaccia

grossa pentoIa (accrescitivo)

pentoIuccia

pentoIa graziosa (vezzeggiativo)

2 Per ogni definizione, scrivi iI nome aIterato corrispondente.

Un paese grazioso: Un cane brutto: Una brutta strada: Una piccoIa borsa:

…………............………….. …………............…………..

…………............…………..

…………............…………..

Una piccoIa scarpa: …………............………….. Grandi nuvoIe: …………............………….. Un grazioso negozio: …………............………….. Una piccoIa bamboIa: …………............…………..

3 CompIeta Ia tabeIIa. PRIMITIVO

DIMINUTIVO VEZZEGGIATIVO ACCRESCITIVO DISPREGIATIVO

zaino

....................................

................................................

...........................................

...........................................

...................................

gattino

................................................

...........................................

...........................................

...................................

....................................

manuccia

...........................................

...........................................

...................................

....................................

................................................

scarpona

...........................................

...................................

....................................

................................................

...........................................

cagnaccio

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MORFOLOGIA

I NOMI COLLETTIVI I nomi co II ettivi indicano un insieme/un gruppo di persone, anima I i, cose. 1 CoIIega ogni nome coIIettivo aI disegno corrispondente, poi compIeta.

Un’orchestra è ................................................................ ....................................................................................................... Un gregge è .....................................................................

Una nidiata è ................................................................

.......................................................................................................

.....................................................................................................

…………….............................................................................................

Una fIotta è ....................................................................

2 CompIeta coIIegando ogni nome coIIettivo aI significato corrispondente.

MobiIia FogIiame ArcipeIago Sciame Mandria

è un insieme di isoIe. è un insieme di mucche. è un insieme di api. è un insieme di mobiIi. è un insieme di fogIie.

3 Completa ogni definizione scrivendo iI nome coIIettivo corrispondente.

frutteto • esercito • roseto • squadra • scoIaresca Un insieme di soIdati: ……………....................................................…. Un insieme di giocatori: ……………....................................................…. Un insieme di rose: ……………....................................................…. Un insieme di aIberi da frutto: ……………....................................................…. Un insieme di scoIari: ……………....................................................….

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MORFOLOGIA

I NOMI COMPOSTI I nomi formati da due paro I e si chiamano nomi composti. 1 CoIIega Ie paroIe a due a due per formare e scrivere i nomi corrispondenti aIIe definizioni, come neII’esempio.

asciuga Iava

cassa

porta

pesce

spada forte

penne stovigIie mano

La macchina per Iavare Ie stovigIie: IavastovigIie Serve per tenere insieme e raccoIte Ie penne: ...................................................................................................... Stoffa in spugna per asciugare Ie mani: ...................................................................................................................... È iI nome di un tipo di pesce: ................................................................................................................................................ Serve per custodire denaro e oggetti preziosi: ..................................................................................................... 2 Forma i nomi composti unendo un verbo con un nome, come neII’esempio.

schiaccia ghiaccio cava noci batti tappi trita caIorifero copri carne porta panni 3 Per ogni nome composto, scrivi una breve frase.

capogiro capotreno battibecco cassapanca motosega

………………………………………………............................................................................................................ ………………………………………………............................................................................................................ ………………………………………………............................................................................................................ ………………………………………………............................................................................................................ ………………………………………………............................................................................................................

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MORFOLOGIA

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI E INDETERMINATIVI G I i artico I i determinativi indicano que II a persona o que II ’anima I e o que II a cosa in modo preciso. Sono: i I , I o, I a, i, g I i, I e. G I i artico I i indeterminativi indicano in modo generico una persona o un’anima I e o una cosa. Sono: un, uno, una, un’. 1 SottoIinea di bIu gIi articoIi determinativi e di rosso gIi articoIi indeterminativi.

IL LUPO E LA CAPRETTA Una capretta si era aIIontanata daI resto deI gregge. Rimasta tutta soIa, a un tratto si accorse che un Iupo Ia stava seguendo. Si voItò e disse: – Lo so che stai pensando di mangiarmi in un soIo boccone. Ma se devo morire, ti prego, Iasciami esprimere un uItimo desiderio. Mi suoneresti iI fIauto così che io possa danzare un poco? Mentre iI Iupo suonava e Ia capretta danzava, aIcuni cani sentirono Ia musica e presero a rincorrere iI Iupo. II Iupo, correndo a perdifiato per scappare, si voItò un momento per dire aIIa capretta: – Mi sta bene! Ho voIuto fare iI musicista quando non sono che un maceIIaio. Esopo

Davanti ai nomi maschi I i che iniziano con gn, pn, ps, sc, sf, x, y, z si usano lo e gli. 2 Per ogni nome, scrivi I’articoIo determinativo singoIare e voIgi aI pIuraIe, come neII’esempio.

Io scoiattoIo gIi scoiattoIi yogurt ............. gnomo .............

pneumatico ............. psicoIogo ............. zaino .............

……..................................………… ……..................................…………

……….................................... ……….................................... ………....................................

3 CompIeta con lo o la. Metti I’apostrofo dove è necessario.

tigre …................. ippopotamo ….................

orsa …................. edicoIa ….................

usignoIo …................. stivaIe ….................

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MORFOLOGIA

ANCORA ARTICOLI 1 CompIeta con i, gli, le.

aquiIoni …................. aquiIe …................. gaIIi ….................

frateIIi …................. stovigIie …................. nonni ….................

cani …................. spettacoIi …................. infermieri ….................

Davanti ai nomi maschi l i che iniziano con gn, pn, ps, sc, sf, x, y, z devi usare uno. 2 CompIeta con gIi articoIi indeterminativi un o uno.

fogIio …................. edificio …................. cavaIIo …................. studente ….................

xiIofono …................. istrice …................. zoccoIo …................. arancio ….................

3 CompIeta con gIi articoIi indeterminativi una o un’.

spia …................. arca …................. oca …................. orchestra ….................

amica …................. meIa …................. isoIa …................. auto ….................

G I i artico I i indeterminativi sono singo I ari. Per i I p I ura I e si usano g I i artico I i partitivi che sono: dei, deg I i, de II e. 4 VoIgi aI pIuraIe, utiIizzando gIi articoIi partitivi, come neII’esempio.

uno scarpone degIi scarponi una eIica …....................................................................... uno struzzo …....................................................................... un usignoIo …....................................................................... una stoffa …....................................................................... un uomo …....................................................................... una stanza ….......................................................................

5 Per ogni articoIo, scrivi due nomi.

iI …......................................................................................... Ia …......................................................................................... uno …......................................................................................... Io …......................................................................................... una …......................................................................................... un’ …......................................................................................... I’ …......................................................................................... gIi ….........................................................................................

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MORFOLOGIA

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI Leggi e rifletti sulle parole in colore.

Una nuova bicicletta.

Un animale feroce.

• nuova … ci dice come è la bicicletta; • feroce … ci dice come è l’animale. Le parole che si “aggiungono” al nome per esprimere una qualità si chiamano aggettivi qualificativi. 1 Per ogni coppia di parole, sottolinea l’aggettivo qualificativo.

tigre feroce scomode sedie logori stivali

cuscino morbido profumo intenso cielo stellato

vento caldo lenti spesse bucato asciutto

2 Per ogni nome, scrivi un aggettivo qualificativo adatto.

buio voce suono rumore pioggia

............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

terra silenzio peso neve ghianda

............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

3 Completa la tabella con l’aggettivo mancante. SINONIMO

AGGETTIVO QUALIFICATIVO

soffice enorme

morbido

CONTRARIO

piccolo veloce

4 Trova un nome adatto per i seguenti aggettivi qualificativi.

agile pura

sornione liquida

selvatico trasparente

domestico inodore

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MORFOLOGIA

I GRADI DELL’AGGETTIVO Leggi e rifletti sulle parole in colore.

Il nido dell’airone è più grande del nido del passero. Il nido della quaglia è meno eleborato del nido del pendolino. Il nido della cinciallegra è soffice come quello del verdone. Le parole in colore esprimono una qualità del nome al quale si riferiscono, ma stabilendo un confronto, un paragone. Il paragone (comparativo) può essere di: • maggioranza ( più grande ); • minoranza ( meno elaborato ); • uguaglianza ( soffice come ).

1 Colora di giallo il comparativo di maggioranza, di verde il comparativo di uguaglianza e di azzurro il comparativo di minoranza.

Il monte Cervino è

meno alto

del Monte Bianco.

Il mese di agosto è

più caldo

del mese di ottobre.

I conigli sono Il Mar Tirreno è La 3aA è

erbivori come

le pecore.

più profondo

meno numerosa

del Mar Adriatico.

della 3aB.

2 Usa l’aggettivo indicato tra parentesi e scrivi il comparativo più opportuno, come nell’esempio.

Le fate sono (bello) più belle delle streghe. Il vetro è (fragile) ................................................................... della plastica. Il limone è (acidulo) ................................................................... l’aceto. L’acqua è (trasparente) ................................................................... il vetro. Il papà è (anziano) ................................................................... del nonno.

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MORFOLOGIA

IL GRADO SUPERLATIVO Leggi e rifletti sulle parole in colore.

Le nostre mani sono gli “strumenti” più abili in natura. Ci sono nidi molto elaborati. Gli aggettivi in colore sono al grado superlativo, che può essere: • s uperlativo assoluto, quando non ci sono confronti ( molto elaborati , elaboratissimi ); • s uperlativo relativo, quando la qualità è di grado massimo, ma “relativamente” a un gruppo considerato ( gli “strumenti” più abili ). 1 Sottolinea di giallo il superlativo assoluto e di verde il superlativo relativo.

Queste scarpe sono le più comode. Ho trascorso delle vacanze bellissime. Mia mamma è molto affettuosa. La bicicletta è il meno inquinante dei veicoli. Si era levata una nebbia fitta fitta. Il • • • •

superlativo assoluto si può formare in tanti modi diversi: aggiungendo alla radice il suffisso -issimo, -entissimo, -errimo; facendo precedere l’aggettivo da molto, assai, tanto…; ripetendo l’aggettivo (dolce dolce…, leggero leggero…); facendo precedere l’aggettivo da arci-, extra-, stra-, iper-, ultra-, super-…

2 Completa la tabella, come nell’esempio. GRADO POSITIVO

SUPERLATIVO ASSOLUTO

prezioso ricco vecchio misero

preziosissimo, molto prezioso

SUPERLATIVO RELATIVO

il più/il meno misero

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MORFOLOGIA

ANCORA AGGETTIVI Leggi e rifletti sulle parole in colore.

– Vuoi assaggiare una fetta della mia torta? Questo dolce è veramente squisito! Marco ne ha mangiate tre fette! La torta basta per tutti gli invitati. Tutte le parole in colore accompagnano dei nomi e sono, quindi, degli aggettivi. • Mia indica un possesso: è un aggettivo possessivo. • Questo indica la posizione: è un aggettivo dimostrativo (indicativo). • Tre indica una quantità precisa: è un aggettivo numerale. • Tutti non precisa la quantità: è un aggettivo indefinito. 1 Sottolinea l’aggettivo e scrivi P se è possessivo, D se è dimostrativo, N se è numerale, I se è indefinito.

quattro stagioni alcuni doni questa mattina nostro cugino

cinque euro tuo zio questo cane vostra sorella

tutti gli amici tre chili molte auto la tua bici

2 Completa le frasi scrivendo al posto giusto i seguenti aggettivi possessivi.

mie • tuo • sue • nostre • vostro • loro Luca e Lucia giocano con il ......................... cagnolino. Anch’io ho le ......................... ragioni! Non mi avete ancora dato il ......................... indirizzo. Tu sei molto geloso del ......................... cellulare di ultima generazione. Abbiamo depositato le ......................... borse al guardaroba. Stefania è orgogliosa delle ......................... scarpe nuove.

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MORFOLOGIA

I PRONOMI PERSONALI I pronomi persona I i sono paro I e che sostituiscono i nomi di persona, anima I e, cosa. 1 SottoIinea i pronomi personaIi.

Io ho moIta fame, e tu? Domani noi andremo in gita in montagna. A voi hanno fatto un regaIo? A noi sì. Lui è moIto simpatico, racconta sempre barzeIIette. 2 CompIeta con i pronomi personaIi giusti.

La mamma è a casa, …….................….. invece sono uscita. Noi andiamo in paIestra, venite anche …….................…..? Se …….................….. verrete in piscina con noi ci divertiremo moIto! …….................….. hanno dei Iibri interessantissimi! 3 CompIeta con iI pronome gli o le.

Sono andata da Lara e …….................….. ho restituito i pennareIIi. La maestra chiama Roberto e …….................….. consegna Ia verifica. Ho incontrato un amico e …….................….. ho fatto gIi auguri. Ho visto Maria e …….................….. ho dato iI suo Iibro. Abbiamo festeggiato iI papà e …….................….. abbiamo fatto un regaIo. La nonna sgrida Mario e …….................….. proibisce di guardare Ia teIevisione. 4 Correggi Ie frasi e riscriviIe senza errori.

A me mi piace iI geIato. …….................…….................……….................…..……....................................................................................................................…..

A voi vi hanno fatto una beIIa sorpresa! …….................…….................……….................…..……....................................................................................................................…..

Sono andata da MatiIde e gIi ho dato Io sciroppo. …….................…….................……….................…..……....................................................................................................................…..

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I nomi, gli articoli, gli aggettivi

V ER I F I CA 1 Completa la mappa.

I nomi possono essere:

comuni:

.............................................................

propri:

.............................................................

maschili:

.............................................................

femminili:

singolari:

............................................................

plurali:

astratti:

.............................................................

concreti:

............................................................

.............................................................

primitivi:

.............................................................

.............................................................

derivati:

.............................................................

collettivi:

...........................................................

alterati:

.............................................................

composti:

...........................................................

.............................................................................................

.....................................................................

il, lo, la, l’, i, gli, le

Gli articoli possono essere:

.....................................................................

un, uno, una, un’

: .................................................................: .................................................................: .................................................................: .................................................................: .................................................................

Gli aggettivi possono essere di grado:

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più alta meno alta alta come altissima la più alta

Come è andata?

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I nomi, gli articoli, gli aggettivi

V ER

I F I CA

1 Sottolinea i nomi, poi trova gli aggettivi e collegali al nome

che determinano e arricchiscono. ll suo viso è ovale, sottile. ll suo corpo è snello, giovanile. È un uomo alto, magro, brizzolato, elegante. Ha due grandi baffoni grigi. 2 In ogni frase, aggiungi uno o più aggettivi ai nomi.

I coccodrilli sono animali esotici, ....................................................................................................................................... Lo zio ha acquistato un’auto ............................................................................................................................................................ La maestra è simpatica, ........................................................................................................................................................................... La mamma ha preparato le patatine ............................................................................................................................... Si percepisce il ticchettio degli orologi ..................................................................................................................... 3 Volgi al plurale.

lumaca ............................................................................................ banca ................................................................................................... strega ............................................................................................ cuoco ................................................................................................... mago ............................................................................................ parco ................................................................................................... vanga ............................................................................................ sacco ................................................................................................... stringa ............................................................................................ lago ................................................................................................... 4 Scrivi una frase con un nome concreto, una con un nome astratto

e una con un nome collettivo. …………………………………………………………………………………………………………………....................................................................... …………………………………………………………………………………………………………………....................................................................... ………………………………………………………………………………………………………………….......................................................................

5 Completa con gli articoli determinativi e indeterminativi adatti.

Giorgia ha ..................... bambola e ..................... carrozzina. ..................... bambola è ..................... personaggio dei cartoni animati; ..................... carrozzina è ..................... modello nuovo. Giorgia considera ..................... giocattoli ..................... doni più graditi. Come è andata? fantastici noi_RiflLIng_Produzione3_01-70.indd 49

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MORFOLOGIA

I VERBI I verbi sono paro I e che indicano un’azione ( I eggo ), uno stato ( sono a scuo I a ), un modo di essere ( sono fe I ice ). 1 SottoIinea iI verbo di ogni frase.

II cantante stona rovinosamente. II muratore costruisce una casa. II poIiziotto rincorre un Iadro. Le steIIe briIIano neIIe notti serene. II vigiIe regoIa iI traffico deIIa città. II papà aIIena una squadra di caIcio. La nonna cucina una pietanza speciaIe. L’ingegnere progetta un grattacieIo aItissimo. Le mucche brucano I’erba dei prati di montagna. GIi aIunni coIorano i disegni. 2 CompIeta con modi di essere adatti, come neII’esempio.

La nonna è generosa. La mela ……................................................................................................................................... I bambini ……............................................................................................................................... Noi ……........................................................................................................... di aspettare! II quadro ……................................................................................................................................ 3 Per ogni soggetto, scrivi due azioni adatte.

La zia ..................................................................................... La pecora ���������������������������������������������������������������������������������� II cuoco ............................................................................... L’atIeta ����������������������������������������������������������������������������������������� II topo ................................................................................... La rana ���������������������������������������������������������������������������������������� I Ieoni .................................................................................... GIi aerei �������������������������������������������������������������������������������������� II papà .................................................................................. II canguro ��������������������������������������������������������������������������������� II meccanico ................................................................... L’attore ����������������������������������������������������������������������������������������

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MORFOLOGIA

LE CONIUGAZIONI I verbi si dividono in tre coniugazioni: 1ª coniugazione: -are ( cant-are ); 2ª coniugazione: -ere ( sorrid-ere ); 3ª coniugazione: -ire ( dorm-ire ). 1 CompIeta Ia tabeIIa scrivendo iI modo infinito di ogni verbo e Ia coniugazione corrispondente, come neII’esempio. INFINITO

CONIUGAZIONE

cantiamo

cantare

1a

amo

..................................................................................

..................................................................................

vede

..................................................................................

..................................................................................

finiscono

..................................................................................

..................................................................................

chiedevi

..................................................................................

..................................................................................

aprite

..................................................................................

..................................................................................

comperarono

..................................................................................

..................................................................................

corriamo

..................................................................................

..................................................................................

ridete

..................................................................................

..................................................................................

sorge

..................................................................................

..................................................................................

scrivete

..................................................................................

..................................................................................

2 Scrivi cinque verbi per ogni coniugazione.

1ª coniugazione: ………………....................................................................................................................................................... 2ª coniugazione: ………………....................................................................................................................................................... 3ª coniugazione: ………………....................................................................................................................................................... 3 SottoIinea con tre coIori diversi i verbi deIIe tre coniugazioni.

sorridere • giocare • scendere • dormire • scrivere • sognare • cantare • finire • Ieggere • soffrire • partire • voIare

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MORFOLOGIA

I TEMPI DEI VERBI I verbi ci informano di quando avviene un’azione. I tempi dei verbi sono: • presente: oggi piove ; passato: ieri è piovuto ; futuro: domani pioverà .

1 CoIora i quadratini di rosso se iI verbo è aI presente, di verde se è aI passato, di bIu se è aI futuro.

Marisa puIisce iI pesce. Ieri Gianna ha ascoItato iI concerto deI suo cantante preferito. L’anno scorso sono andato in gita con gIi zii. Tra un anno frequenteremo un corso avanzato di ingIese. Domani Ia mamma andrà a trovare i nonni. Sabrina mangia una pizza margherita. 2 SottoIinea iI tempo giusto.

Domani andrò/sono andata/vado a sciare. Due giorni fa i miei amici festeggiano/hanno festeggiato/festeggeranno Ia promozione. NegIi scorsi anni, Sandra gareggerà/gareggia/gareggiava suIIa pista di atIetica. Ieri PaoIo e Mara vedono/vedranno/hanno visto una partita di rugby. Oggi pomeriggio imparo/ho imparato/imparerò Ie coniugazioni. Una voIta passo/ho passato/passerò Ie vacanze a Roma. Poco fa sento/ho sentito/sentirò un tuono. Ieri sera esco/sono uscito/uscirò con amici che non vedevo da tanto. La mia soreIIina nasce/è nata/nascerà fra due mesi. 3 Scrivi iI tempo deI verbo, come neII’esempio.

Luca parIa presente

Gioia vedrà

……......……….......................................

EIisa cantò

……………........................................….

Noi usammo

……………........................................….

Sergio dirà

……………........................................….

Noi tagIiamo

……………........................................….

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MORFOLOGIA

I TEMPI PASSATI L’anno scorso Tanti anni fa io frequentavo io frequentai Ia cIasse seconda. un corso di baIIo.

imperfetto frequentavo

passato remoto frequentai

Un mese fa ho frequentato un corso di judo.

passato prossimo ho frequentato

1 SottoIinea iI tempo giusto.

Mentre mia nipote nuotava/nuotò, I’istruttore fischiò. Mentre Luca suonava/ha suonato, arrivò Luisa. I primi espIoratori navigarono/navigavano per trovare nuove terre. 2 CompIeta scegIiendo iI tempo giusto.

Durante Ia preistoria i dinosauri (scomparivano/scomparvero) ………................................... daIIa Terra. Quindici anni fa i miei genitori (si sposavano/si sposarono) ……….......................................... a Venezia. GIi uomini primitivi (impararono/imparavano) ……….......................................... ad accendere iI fuoco. Laura aveva così caIdo che (si toIse/si togIieva) ……….......................................... iI magIione. 3 CompIeta coniugando iI verbo aI tempo giusto.

Dieci minuti fa (suonare) ……….......................................... Ia campaneIIa deIIa ricreazione. La settimana scorsa i miei nonni (venire) ……….......................................... a trovarci. Poco fa (teIefonare) ……….......................................... tua madre. Ieri mattina io (uscire) ……….......................................... in giardino con i miei compagni. Cinque anni fa aI caniIe io (prendere) ……….......................................... iI mio cagnoIino.

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MORFOLOGIA

IL VERBO ESSERE I I verbo essere può essere usato: • c on significato proprio quando indica: • stare, trovarsi ( La torta è suI tavoIo ); • appartenenza ( La torta è di Luisa ); • modi di essere ( La torta è buona ); • c ome ausi I iare: si unisce ag I i a I tri verbi per formare i tempi composti ( La torta è cucinata sapientemente ). 1 SottoIinea iI verbo essere solo quando ha Ia funzione di ausiIiare.

Giacomo è forte. AII’improvviso sono arrivati gIi amici. Lara è andata in montagna. Ieri sono arrivati i miei zii da Londra. Domani sarà una giornata piovosa. 2 SottoIinea Ia forma appropriata deI verbo essere.

Siete/Sarete stati studiosi, perciò andrete aI cinema. Le pesche saranno/sono neI frigorifero: prendiIe. È/Sono presto: Ia Iezione non è/sono ancora iniziata. Eravamo/Sono venuti aI negozio, ma non sono/eravate Ià. II quaderno è/sono suIIo scaffaIe deII’auIa di terza. Oggi iI cieIo è/era stato nuvoIoso e cupo. II nonno è/fu andato neIIa vigna a vendemmiare. 3 SottoIinea iI verbo essere di verde quando ha significato proprio e di blu quando è usato come ausiIiare.

CarIo è in negozio a Iavorare. I quaderni sono nella libreria vicino aIIa porta. Ieri siamo andati aI cinema con i cugini. Tu sei iI mio migIior amico. FinaImente sono arrivati i nonni a trovarci.

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MORFOLOGIA

IL VERBO AVERE I I verbo avere può essere usato: • c on significato proprio quando indica: • un possesso ( DanieIa ha un computer nuovo ); • una sensazione ( DanieIa ha sonno ); • c ome ausi I iare: si unisce ag I i a I tri verbi per formare i tempi composti ( Danie I a ha I etto un I ibro ).

1 SottoIinea iI verbo avere di bIu quando è ausiIiare e di rosso quando ha significato proprio.

I nonni mi hanno regaIato uno zaino nuovo. Marta ha sonno: portaIa a Ietto. Sara mi aveva detto che domani sareste andate aIIa fiera deI paese. Le pecore hanno una Iana moIto foIta. Ho moIta fame: preparami un panino super rinforzato! Ho parIato con Anna e mi ha detto che andrete a iscrivervi in piscina. 2 CompIeta Ie tabeIIe.

io ho saItato io ……………..............................…….. io ……………..................................... tu hai saItato tu avevi conosciuto tu …………….................................... egIi …………….....................…..….. egIi aveva conosciuto egIi ……………......................…….. noi ……………........................…….. noi …………..............................…….. noi avremo saputo voi …………….....................…...….. voi ……………...........................…….. voi …………….........................…….. essi ……………....................…..….. essi ………….............................…….. essi …………….......................…….. 3 Scrivi una frase in cui usi iI verbo avere come ausiIiare e una in cui Io usi con significato proprio. ........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

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MORFOLOGIA

LE CONGIUNZIONI Le congiunzioni uniscono due nomi, due verbi, due aggettivi, due frasi. Sono congiunzioni: e, o, però, ma, perché, quindi, se, quando, perciò, mentre, infine, ino I tre, così…

1 Completa con Ie congiunzioni e, o, ma, perciò, anche, se.

Sono moIto preoccupata, ............................. oggi non chiedetemi nuIIa! ............................. avrai bisogno di aiuto, non esitare a chiedermeIo. Vieni ............................. tu a Iezione di piano? L’ho visto, ............................. non I’ho saIutato. Vuoi bere un succo ............................. preferisci una bibita? Ho puIito una pentoIa ............................. Ia friggitrice. 2 SottoIinea Ia congiunzione giusta.

Fa caIdo quindi/però dobbiamo aIIeggerirci. Vado spesso in paIestra così/però sono in forma. Ho paura dei tuoni così/però non vogIio dirIo! Forse pioverà quindi/però indosserò I’impermeabiIe. Hai partecipato aI concorso così/però non sei stata premiata. Ho terminato i compiti quindi/però posso andare aIIa festa. 3 CompIeta in modo opportuno.

La maestra è stanca perché ………………............................................................………....……….. perciò ………………................................................................……..………….. Sono scivoIato dai gradini perché ………………............................................................………....……….. perciò ………………................................................................……..………….. Stasera iI papà tornerà tardi perché ………………............................................................………....……….. perciò ………………................................................................……..…………..

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MORFOLOGIA

LE PREPOSIZIONI Leggi e rifletti sulle parole in colore.

In un angolo del cortile… L’insetto aveva sulla testa delle specie di tenaglie a punta. La formica, arrivata sul bordo dell’imbuto… Le parole in colore sono delle preposizioni. • In, di, a sono preposizioni semplici, come da, con, su, per, tra, fra; •d el, delle, dell’, sulla, sul sono peposizioni articolate, formate cioè dall’unione di una preposizione semplice con un articolo: del = di + il • delle = di + le • dell’ = di + lo • sul = su + il • sulla = su + la Le preposizioni mettono in relazione fra di loro le parole della frase.

1 Completa la tabella delle preposizioni articolate, come nell’esempio. IL

di a da in su

LO

LA

I

GLI

LE

del al dal nel sul

2 Completa con le preposizioni semplici o articolate adatte.

Laura piace andare .................... bicicletta. L’aereo è atterrato .................... orario sulla pista. Il cane è andato sotto .................... tavolo per giocare. Domani .................... alba partiremo per le vacanze. Ho visto un nido .................... albero. Non ho notizie .................... Leo .................... giorno del suo compleanno. ....................

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MORFOLOGIA

GLI AVVERBI Leggi e rifletti sulle parole in colore.

Marco corre velocemente. Il dottore abita lontano. Gli uomini rispettano poco l’ambiente. Oggi è passato il postino. Le parole in colore in queste frasi hanno il compito di precisare l’informazione espressa dal verbo che accompagnano. Sono avverbi ( ad verbum = vicino al verbo). • Corre velocemente come corre? velocemente • Abita lontano dove abita? lontano • Rispettano poco quanto rispettano poco • Oggi è passato quando è passato? oggi 1 Completa la tabella scrivendo gli avverbi adatti, come nell’esempio. VERBI

COME?

DOVE?

QUANTO?

QUANDO?

correre lavorare studiare mangiare giocare parlare

velocemente

lontano

molto

oggi

2 Completa scrivendo al posto giusto i seguenti avverbi.

frettolosamente • lassù • sempre • bene Allo stop bisogna .............................................. fermarsi. Con la scala saliremo .............................................. a liberare il gatto. Si avviò .............................................., perché era in ritardo. Il movimento fisico ci aiuta a stare ..............................................

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I verbi, le preposizioni, gli avverbi

V ER

I F I CA

1 Sottolinea i verbi e circonda di verde quelli che esprimono un’azione.

La mamma prepara la macedonia. Uno scimpanzé spulcia un compagno. Il polipo è un animale intelligente. Giulia si rallegra per il bel voto. 2 Sottolinea i verbi essere e avere di rosso quando hanno

un significato proprio e di verde quando sono ausiliari. Tutti i miei giocattoli sono in camera mia. Sono andato a prendere i giocattoli in camera mia. È pronta la pasta? Ho molta fame. La televisione è rotta. La mamma ha chiamato il tecnico. A cena ho mangiato un piatto di pasta. La bicicletta che è in garage ha i freni nuovi. 3 Completa con la preposizione articolata adatta, poi indica

la preposizione semplice e l’articolo che la formano, come nell’esempio. La mamma spinge il passeggino sul marciapiede. (su + il) Gli alunni tornano ............................ scuola. (............................ + ............................) Samuele ama lo studio ....................... geografia. (............................ + ............................) Andrea si è ben inserito ....................... nuova classe. (............................ + ............................) Ho fatto una nuotata fino ....................... boa. (............................ + ............................) Portammo il cane ....................... caldo in casa. (............................ + ............................) Metti l’acqua ....................... frigorifero. (............................ + ............................) 4 Per ogni avverbio, scrivi una breve frase.

lentamente molto lontano

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Come è andata? fantastici noi_RiflLIng_Produzione3_01-70.indd 59

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SINTASSI

LA FRASE 1 Metti in ordine Ie paroIe per formare frasi di senso compiuto.

sono gIi amici invitati pazienza moIta nonna ha Ia cuoca iI prepara doIce Ia oggi mamma è Ia deIIa festa cane uomo amico iI è deII’ iI coIteIIo maceIIaio usa iI ho una Lucia regaIato sciarpa a un’ ho ape disegnato montagna con andata in sono Luca accompagni a scuoIa? mi tu

…………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. …………………................................................................. ………………….................................................................

2 Tra i seguenti insiemi di paroIe, indica con una X queIIi che costituiscono una frase.

Ia finestra deIIa casa di montagna Ia mucca ha partorito un viteIIo ogni mattina prendo iI cappuccino una gita in campagna iI treno esce daIIa gaIIeria

I’aereo atterra negIi aeroporti i vestiti nuovi deIIa mamma Ie bancareIIe deI mercato Ia mensa a scuoIa Ie autostrade sono sicure

3 CompIeta in modo opportuno.

La maestra spiega ...................................................................................................... Stanotte neI cieIo briIIano .................................................................................. Non mi piace .................................................................................................................. Ho visto ................................................................................................................................ Rido moIto quando .................................................................................................. Tutti possono ................................................................................................................. La mamma aiuta ......................................................................................................... Io ascoIto ............................................................................................................................

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SINTASSI

I SINTAGMI Le frasi sono composte da “pezzi”. Questi pezzi si chiamano sintagmi e forniscono informazioni diverse.

I I eoni vivono chi? che cosa fanno?

ne II a savana dove?

de I continente africano. di che cosa?

1 Dividi Ie frasi in sintagmi, come neII’esempio.

Davide/ha preso/freddo/ai giardini. DaI computer proviene una musica fastidiosa. EIisa ha comperato i quaderni neIIa cartoIeria deI paese. GIi amici di Simone giocano feIici neIIa paIestra deIIa scuoIa. Marco ha vinto iI campionato di caIcetto. Federica era triste per Ia Iontananza dei suoi nonni. II cane abbaia rabbiosamente aI gattino. La bambina giocava con Ie sue amiche. Matteo sta mangiando la pizza con i suoi amici.

2 Metti in ordine i sintagmi per scrivere frasi di senso compiuto.

con Gianni/oggi/storia/studio ...............................................................................................................................................................................................................

suIIa strada/enormi/passano/camion ...............................................................................................................................................................................................................

un quaderno/ho comperato/in cartoIeria/a quadretti ...............................................................................................................................................................................................................

Ia gomma/prestami/per favore ...............................................................................................................................................................................................................

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SINTASSI

LA FRASE MINIMA 1 SottoIinea Ia frase minima, come nell’esempio.

L’auto corre suIIa pista deII’autodromo. Durante Ia mattinata Ia maestra ha spiegato Storia. Ieri iI nonno è partito in nave. La tua gatta ha miagoIato tutta Ia mattina. I bambini giocavano feIici neI parco deIIa città. Due mongoIfiere si sono aIzate in voIo. In autunno Ie fogIie cadono da quasi tutti gIi aIberi. 2 Per ogni immagine, scrivi una frase minima rispondendo aIIe domande.

chi?

chi?

chi?

chi?

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

che cosa fa?

che cosa fa?

che cosa fa?

che cosa fa?

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

………...................................

3 SottoIinea soIo Ie paroIe necessarie per formare Ia frase minima.

Le tartarughe nuotano aI Iargo. NeIIa savana vivono i Ieoni. II neonato beve iI Iatte. Arrivano da Roma i nonni. II gatto caccia iI topo. Mario studia con due amici.

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SINTASSI

IL SOGGETTO I I soggetto risponde a II a domanda: chi compie I ’azione? 1 CompIeta Ia tabeIIa sottoIineando iI soggetto di ogni frase e indicando con una X di quaIe parte deI discorso si tratta, come neII’esempio. NOME PROPRIO NOME COMUNE PRONOME

Aldo serve ai tavoIi deI ristorante.

X

L’agricoItore Iavora ogni giorno nei campi. II vigiIe regoIa iI traffico cittadino. Io vado a scuoIa ogni giorno. II quotidiano esce in edicoIa regoIarmente. Maria saIuta gIi insegnanti con gioia. 2 SottoIinea iI soggetto.

In estate noi andiamo aI mare con i nonni. La pizza è stata infornata poco fa daIIa mamma. Pinocchio racconta tante bugie! In cieIo briIIano Ie steIIe e Ia Iuna. 3 CompIeta con un soggetto adatto.

gracida negIi stagni. …………..................................………. confeziona gIi abiti con abiIità. …………..................................………. andate aI cinema spesso. …………..................................………. giocano aI parco ogni giorno. …………..................................………. sono tanto simpatiche. …………..................................……….

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SINTASSI

IL PREDICATO I I predicato è i I verbo che informa , dice , ciò che fa i I soggetto. È verba I e quando i I verbo risponde a II a domanda: che cosa fa? ( La bambina I egge un I ibro ). È nomina I e quando è formato da I verbo essere unito a un nome o a un aggettivo e risponde a II e domande: chi è? che cos’è? com’è? ( La casa è i I rifugio deg I i uomini. Le case sono diverse ). 1 SottoIinea di verde iI predicato verbaIe.

Sara ha risposto aIIa teIefonata di Maria. SamueIe gioca con un paIIone di cuoio. La vite cresce moIto Ientamente. Per pranzo mangio un panino. Noi, durante la ricreazione, ci scambiamo Ie figurine. 2 SottoIinea di rosso iI predicato nominaIe.

Tania è un’insegnante moIto simpatica. La maestra è attenta e preparata. Giacomo è educato e simpatico. II mio oroIogio è automatico. 3 Che cosa fa? CompIeta con i predicati verbaIi adatti.

II soIe ……….................………. aIIe diciotto. Domani noi ……….................………. in gita scoIastica. Per coIazione io ……….................………. sempre pane e marmeIIata. 4 Chi è? Che cos’è? Com’è? CompIeta con i predicati nominaIi adatti.

L’autunno ........................................................................................................................................................... In estate Ia temperatura ..................................................................................................................... La nonna ............................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ di papà.

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SINTASSI

LE ESPANSIONI Sia i I soggetto sia i I predicato possono essere arricchiti con u I teriori informazioni.

La mamma/di Viviana/prepara/ I a torta/per i suoi amici. SOGGETTO L a mamma

PREDICATO prepara

COMPLEMENTO OGGETTO/DIRETTO (che cosa?) I a torta

(di chi?) (per chi?) di Viviana per i suoi amici espande espande i I SOGGETTO i I PREDICATO 1 Di chi? Di che cosa? CompIeta espandendo iI soggetto.

II giardino ………………….........................………… è molto grande e soleggiato. II frateIIo ………………….........................………… neI pomeriggio verrà a trovarci. II caIciatore ………………….........................………… ha segnato iI goI deIIa vittoria. I nonni ………………….........................………… vivono in un’aItra città. GIi aIunni ………………….........................……… sono stati invitati ad assistere a un concerto. 2 CompIeta espandendo iI predicato. Aiutati rispondendo aIIe domande.

II meccanico smonta ………………….........................………… (che cosa?) II Iupo uIuIa ………………….........................………… (a che cosa? quando?) Lara si tuffa ………………….........................………… (da dove?) II giardiniere annaffia ………………….........................………… (che cosa? con che cosa?) AIessandro ammira ………………….........................………… (che cosa?) 3 Per ogni frase, circonda di rosso iI soggetto e di bIu iI predicato. Poi sottoIinea di rosso Ie espansioni deI soggetto e di bIu queIIe deI predicato.

II pizzaioIo/deI quartiere/ha partecipato/aIIa gara/per maestri pizzaioIi. GIi abitanti/deI quartiere/pubbIicizzano/iI nuovo parco/con grande entusiasmo. Le coIIeghe/deIIa mamma/regaIano/fiori e carameIIe/aIIe Ioro amiche.

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SINTASSI

IL GRUPPO DEL SOGGETTO E IL GRUPPO DEL PREDICATO Leggi e rifletti.

Il giovane medico visita con cura i pazienti. 1° gruppo di paro I e Il giovane medico

2° gruppo di paro I e visita con cura i pazienti.

Questo gruppo presenta I a persona di cui si par I a: medico è i I soggetto. I I gruppo di paro I e che arricchisce i I nome medico si chiama gruppo de I soggetto (G.S.).

In questo gruppo c’è un’azione, visita , che è i I predicato. I I gruppo di paro I e che arricchisce i I predicato visita si chiama gruppo de I predicato (G.P.).

1 Sottolinea solo il gruppo del soggetto (G.S.), come nell’esempio.

Le giovani mucche muggiscono neIIa staIIa. II papà di Lara aggiusta iI teIevisore. La casa di Mara si trova in città. La bicicletta nuova di Marco è rossa. Il quaderno di italiano di Sara è molto ordinato. 2 SottoIinea soIo iI gruppo del predicato (G.P.), come neII’esempio.

La mamma stanca rimprovera Ia gattina disobbediente. I vigiIi deI fuoco spengono un furioso incendio. Giorgia prova i nuovi modeIIi di pantaIoni. L’insegnante scrive i compiti alla lavagna. Il veterinario ha visitato il gatto di Giulia. Ieri a pranzo i bambini hanno mangiato voIentieri tutto iI pesce.

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La frase

V ER

I F I CA

1 Accorcia sempre più la frase e illustra i tre momenti in cui puoi

suddividerla. Gli alunni di terza ascoltano in silenzio la lezione di storia.

2 Osserva i disegni ed espandi l’enunciato minimo aggiungendo

delle informazioni. Matilde stira.

Matilde stira il

...............................................................................

Matilde stira il ............................................................................... in ............................................................................... Matilde stira il ............................................................................... in ............................................................ con il ............................................................ 3 Scrivi una frase minima con ogni soggetto.

La rana .................................................................................................... Il dottore ..............................................................................................

Il neonato ........................................................................................... Il sarto ......................................................................................................

Come è andata? fantastici noi_RiflLIng_Produzione3_01-70.indd 67

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Il soggetto, il predicato, le espansioni

V ER I F I CA 1 Completa con un predicato.

Il cane .................................................................................................. La luna ................................................................................................ Il nonno ............................................................................................. L’infermiere ............................................................................... Il canarino ...................................................................................

Io .................................................................................................................... Il leone ................................................................................................ La maestra ................................................................................... La penna .......................................................................................... Il campione .................................................................................

2 Completa le frasi minime con i predicati adatti, come nell’esempio.

SOGGETTO

PREDICATO

SOGGETTO

PREDICATO

Luigi e Mario Mario

dormono dorme

L’automobile Le automobili

sbanda

Caterina La mamma e Stefano

esce

La squadra Le squadre

La giraffa e l’antilope L’antilope

scappano

I bambini Il bambino

ridono

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II nonno I nonni

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I telefoni II telefono

���������������������������������������

���������������������������������������������

giocano ���������������������������������������������

è stanco ���������������������������������������������

squillano ���������������������������������������������

3 Per ogni soggetto, scrivi un predicato verbale e uno nominale.

PV PN PV PN

Il Il Il Il

sole .............................................................................. sole .............................................................................. gatto .............................................................................. gatto ..............................................................................

PV PN PV PN

Il Il Il Il

cuoco .............................................................................. cuoco .............................................................................. mare .............................................................................. mare ..............................................................................

4 Completa con un complemento oggetto.

Luca mangia ........................................................................ Io guardo ................................................................................... La mamma saluta ......................................................

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Il dottore visita .......................................................................... Il pasticciere cuoce ............................................................. La sarta cuce ...................................................................................

Come è andata?

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LE TAVOLE DEI VERBI

I VERBI ESSERE E AVERE MODO INDICATIVO VERBO ESSERE MODO INDICATIVO Presente io sono tu sei eg I i è noi siamo voi siete essi sono

Passato prossimo io sono stato tu sei stato eg I i è stato noi siamo stati voi siete stati essi sono stati

Imperfetto io ero tu eri eg I i era noi eravamo voi eravate essi erano

Trapassato prossimo io ero stato tu eri stato eg I i era stato noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati

Passato remoto io fui tu fosti eg I i fu noi fummo voi foste essi furono

Trapassato remoto io fui stato tu fosti stato eg I i fu stato noi fummo stati voi foste stati essi furono stati

Futuro semp I ice io sarò tu sarai eg I i sarà noi saremo voi sarete essi saranno

Futuro anteriore io sarò stato tu sarai stato eg I i sarà stato noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati

VERBO AVERE MODO INDICATIVO Presente io ho tu hai eg I i ha noi abbiamo voi avete essi hanno

Passato prossimo io ho avuto tu hai avuto eg I i ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto

Imperfetto io avevo tu avevi eg I i aveva noi avevamo voi avevate essi avevano

Trapassato prossimo io avevo avuto tu avevi avuto eg I i aveva avuto noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto

Passato remoto io ebbi tu avesti eg I i ebbe noi avemmo voi aveste essi ebbero

Trapassato remoto io ebbi avuto tu avesti avuto eg I i ebbe avuto noi avemmo avuto voi aveste avuto essi ebbero avuto

Futuro semp I ice io avrò tu avrai eg I i avrà noi avremo voi avrete essi avranno

Futuro anteriore io avrò avuto tu avrai avuto eg I i avrà avuto noi avremo avuto voi avrete avuto essi avranno avuto

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LE TAVOLE DEI VERBI

LE TRE CONIUGAZIONI MODO INDICATIVO ● PRIMA CONIUGAZIONE: PARLARE Presente io parI -o tu parI -i egIi parI -a noi parI -iamo voi parI -ate essi parI -ano Passato remoto io parI -ai tu parI -asti egIi parI -ò noi parI -ammo voi parI -aste essi parI -arono

Passato prossimo io ho parIato tu hai parIato egIi ha parIato noi abbiamo parIato voi avete parIato essi hanno parIato Trapassato remoto io ebbi parIato tu avesti parIato egIi ebbe parIato noi avemmo parIato voi aveste parIato essi ebbero parIato

Imperfetto io parI -avo tu parI -avi egIi parI -ava noi parI -avamo voi parI -avate essi parI -avano Futuro sempIice io parI -erò tu parI -erai egIi parI -erà noi parI -eremo voi parI -erete essi parI -eranno

Trapassato prossimo io avevo parIato tu avevi parIato egIi aveva parIato noi avevamo parIato voi avevate parIato essi avevano parIato Futuro anteriore io avrò parIato tu avrai parIato egIi avrà parIato noi avremo parIato voi avrete parIato essi avranno parIato

MODO INDICATIVO ● SECONDA CONIUGAZIONE: CREDERE Presente io cred-o tu cred-i egIi cred-e noi cred-iamo voi cred-ete essi cred-ono Passato remoto io cred-etti tu cred-esti egIi cred-ette noi cred-emmo voi cred-este essi cred-erono/cred-ettero

Passato prossimo io ho creduto tu hai creduto egIi ha creduto noi abbiamo creduto voi avete creduto essi hanno creduto Trapassato remoto io ebbi creduto tu avesti creduto egIi ebbe creduto noi avemmo creduto voi aveste creduto essi ebbero creduto

Imperfetto io cred-evo tu cred-evi egIi cred-eva noi cred-evamo voi cred-evate essi cred-evano Futuro sempIice io cred-erò tu cred-erai egIi cred-erà noi cred-eremo voi cred-erete essi cred-eranno

Trapassato prossimo io avevo creduto tu avevi creduto egIi aveva creduto noi avevamo creduto voi avevate creduto essi avevano creduto Futuro anteriore io avrò creduto tu avrai creduto egIi avrà creduto noi avremo creduto voi avrete creduto essi avranno creduto

MODO INDICATIVO ● TERZA CONIUGAZIONE: SERVIRE Presente io serv-o tu serv-i egIi serv-e noi serv-iamo voi serv-ite essi serv-ono Passato remoto io serv-ii tu serv-isti egIi serv-ì noi serv-immo voi serv-iste essi serv-irono

Passato prossimo io ho servito tu hai servito egIi ha servito noi abbiamo servito voi avete servito essi hanno servito Trapassato remoto io ebbi servito tu avesti servito egIi ebbe servito noi avemmo servito voi aveste servito essi ebbero servito

Imperfetto io serv-ivo tu serv-ivi egIi serv-iva noi serv-ivamo voi serv-ivate essi serv-ivano Futuro sempIice io serv-irò tu serv-irai egIi serv-irà noi serv-iremo voi serv-irete essi serv-iranno

Trapassato prossimo io avevo servito tu avevi servito egIi aveva servito noi avevamo servito voi avevate servito essi avevano servito Futuro anteriore io avrò servito tu avrai servito egIi avrà servito noi avremo servito voi avrete servito essi avranno servito

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72 Sinonimi di nomi, aggettivi, verbi • Rielaborare un testo sostituendo alcune parole evidenziate con un sinonimo adatto. 76 Contrari di nomi, aggettivi, verbi • Rielaborare un testo sostituendo alcune parole evidenziate con un contrario adatto. 80 Parole generiche e parole specifiche • Rielaborare un testo sostituendo alcune parole generiche con parole specifiche. • Scrivere un testo utilizzando sia parole generiche sia specifiche. 82 Famiglie di parole • Scrivere un testo inserendo più parole appartenenti alla stessa famiglia. 84 Campo semantico • Completare campi semantici dati. • Produrre un testo usando le parole di un campo semantico. 87 Modi di dire • Produrre un testo sostituendo alcune espressioni con i modi di dire adatti.

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Sinonimi

I SINONIMI 1 Leggi con attenzione le seguenti frasi.

Per andare alla festa di compleanno di Sergio ho messo un bel vestito. • Per recarmi al ricevimento per il compleanno di Sergio ho indossato un abito elegante. • Per partecipare ai festeggiamenti per il compleanno di Sergio mi sono vestito con un abbigliamento grazioso. Tutte le frasi esprimono lo stesso concetto, ma sono cambiate alcune parole. Sono stati usati dei sinonimi, cioè delle parole con significato simile alla parola di partenza.

2 Trascrivi qui sotto i sinonimi usati, come nell’esempio.

per andare: per recarmi, ................................................................. festa: ........................................................................................................................ ho messo: ........................................................................................................... bel: ............................................................................................................................. vestito: ....................................................................................................................

3 Colora solo i sinonimi delle parole date.

Nomi casa caserma abitazione edificio palazzo strada via

valle percorso tragitto

corpo corporatura

fisico

Verbi dare

porgere

dire

figura

involucro

prendere consegnare regalare

esporre raccontare ascoltare esclamare

andare recarsi mettere afferrare

dirigersi rispondere procedere porre

collocare

indossare

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Sinonimi Aggettivi bello (bel) magnifico

aggraziato incantevole

ampio

brutto orribile disgustoso magro mostruoso cattivo

usato

grande enorme

perfido prepotente dannoso giovane immenso voluminoso

Per imparare a esprimersi è necessario imparare a usare per ogni nome o situazione il sinonimo adatto. 4 Sottolinea la parola che ti sembra più adatta a completare il senso della frase, come nell’esempio.

Gli atleti hanno un corpo / fisico agile e muscoloso. Nel centro delle città si trovano spesso case / palazzi d’epoca; invece in periferia vi sono case / edifici di nuova costruzione. Il vestito / L’abito non fa il monaco. Ho messo / collocato sulla libreria tutti i miei libri. Per andare / recarmi a scuola impiego poco tempo. Durante la strada / il percorso tra casa e scuola incontro molti semafori. 5 Sostituisci la parola in corsivo con un sinonimo adatto, scegliendolo tra quelli dell’esercizio 3. Fai attenzione alla situazione descritta.

Per la fine dell’anno abbiamo dato ............................................................................ alla nostra insegnante un bel .................................................... mazzo di fiori. La casa ............................................................................ in cui abito si trova in una piccola strada ............................................................................ privata. – Che bel ............................................................................ panorama! – abbiamo detto ............................................................................ appena raggiunta la cima alla montagna. Ho ricevuto dai miei cugini un pacco così grande .................................................................... che non riuscivo neppure a sollevarlo. Spesso nelle fiabe l’antagonista è un orco grande ................................................................., brutto ................................................................................ e cattivo ...............................................................................

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Rielaborare il testo: uso dei sinonimi 6 Riscrivi il testo, sostituendo le parole in colore con un sinonimo adatto. Sceglilo tra quelli proposti, come nell’esempio.

zuccherine la foresta succose mutare

si staccavano fluttuavano gradevoli si adagiavano

nella boscaglia delicatamente un’infinità di molto nutrienti

tiepide si alzava era cambiata amarognole

AUTUNNO In autunno il bosco cominciò a cambiare aspetto. Le foglie venivano via dai rami, ondeggiavano nell’aria e poi si posavano dolcemente al suolo. In quello stesso periodo nella foresta crescevano moltissime bacche: alcune sugose, altre tutta polpa; ce n’erano di dolcissime e alcune un po’ amare, ma erano tutte molto sostanziose e piacevoli al gusto. La temperatura era diventata diversa: le giornate erano ancora abbastanza calde, ma di sera veniva su un bel fresco e di notte, talvolta, faceva già freddo. Walt Disney

In autunno la foresta cominciò a mutare aspetto. Le foglie ..................................................... dai rami, ...................................................................................................... nell’aria e poi ......................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

In quello stesso periodo ............................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Rielaborare il testo: uso dei sinonimi 7 Riscrivi il testo descrittivo sostituendo le parole o le espressioni in colore con un sinonimo adatto. Sceglilo tra quelli proposti, come nell’esempio.

gradevole fragorosa festosa si avverte

umida odorosi frusciare volteggia

a tratti cinguettio viva profumo

impregnata fischio gracchia ronzio

IN MONTAGNA La grande montagna è più vitale che mai. Ce lo dicono la voce allegra e a volte rumorosa dei suoi torrenti, delle sue cascate, il sussurro del vento, il canto degli uccelli, il richiamo lontano delle marmotte, il rumore degli insetti attirati fin quassù dai fiori profumati. Spesso si sente il profumo piacevole della terra bagnata, di tanto in tanto ancora inzuppata del buon odore di erba secca della passata stagione. Sopra di noi ogni tanto svolazza una cornacchia, si avvicina, grida e se ne va. Le mie montagne, Zanichelli

La grande montagna è più viva che mai. Ce lo dicono la voce .................................................................. e a volte ........................................................... dei suoi torrenti, delle sue cascate, il ....................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Contrari

I CONTRARI 1 Leggi con attenzione, poi rispondi.

Oggi a pranzo ho mangiato molto e adesso sono pieno. A Oggi a pranzo ho mangiato poco e adesso sono affamato. B Oggi a pranzo mi sono rimpinzato e adesso sono sazio. C Ieri a cena ho digiunato e oggi ho la pancia vuota. D Oggi a pranzo non ho mangiato molto e adesso non sono pieno. Quale frase esprime lo stesso concetto di quella di partenza? frase A frase B frase C frase D Quali frasi esprimono il concetto contrario rispetto a quella di partenza? frase A frase B frase C frase D Per esprimere lo stesso concetto, si usano i sinonimi. Per esprimere un concetto opposto si usano i contrari. Non sempre, però, esiste la parola contraria, perciò si ricorre all’uso dell’avverbio “non” oppure a intere espressioni. 2 Completa con i contrari delle parole date.

Nomi arrivo tristezza pazienza Verbi ridere chiedere arrivare bagnare

............................................................... ...............................................................

attenzione rumore caldo

............................................................... ............................................................... ...............................................................

mettere salire accendere sprecare

...............................................................

...............................................................

............................................................... ............................................................... ...............................................................

............................................................... ............................................................... ............................................................... ...............................................................

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Contrari Aggettivi moderno triste alto grasso

............................................................... ............................................................... ............................................................... ...............................................................

piccolo attento calmo nuovo

............................................................... ............................................................... ............................................................... ...............................................................

3 Trasforma queste frasi in modo che esprimano un concetto contrario, come nell’esempio. Aiutati con le parole dell’esercizio precedente.

Marco ride sempre. Luca accende la luce. Silvia è triste. È in partenza il treno per Roma. Oggi il mare è calmo. Ho tolto il lucchetto. Gli scolari sono distratti.

Marco piange sempre. Luca ....................................... la luce. Silvia è ....................................... È ....................................... in treno da Roma. Oggi il mare è ....................................... ....................................... il lucchetto. Gli scolari ...................................................

4 Trasforma queste frasi al contrario nei due modi, come nell’esempio.

A Se accendo la luce, consumo energia elettrica. Se non accendo la luce, non consumo energia elettrica. Se spengo la luce, risparmio energia elettrica. B Quell’appartamento è grande e anche luminoso. Quell’appartamento .............................................................. e ................................................................. Quell’appartamento è ................................................................................................................................. C Oggi il cielo è sereno e fa caldo. Oggi il cielo ............................................................................................................................................................. Oggi il cielo ............................................................................................................................................................. D Il cane del mio vicino è di grossa taglia ed è aggressivo. Il cane del mio vicino .................................................................................................................................. Il cane del mio vicino ..................................................................................................................................

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Descrivere “al contrario” 5 Continua tu a trasformare la giovane e carina Candy in una vecchia poco attraente, come nell’esempio.

Candy era una giovane donna. Era dritta come un fuso, con spalle quadrate e gambe lunghe. Aveva capelli ondulati e scuri, scure le sopracciglia e le lunghe ciglia; mentre gli occhi erano chiari. Candy, era una donna molto vecchia. Era curva come un uncino, quasi gobba e aveva spalle ............................................................ ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

6 Ora, invece, continua tu a trasformare l’orribile troll in un simpatico elfo, come nell’esempio.

Alto più di tre metri, aveva la pelle color grigio granito, il corpo bitorzoluto, con in cima una testa piccola e pelata. Le gambe erano corte e tozze come tronchi d’albero e i piedi enormi L’odore che emanava da quella creatura era insopportabile. J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani

Alto poco più di tre spanne, aveva la pelle color bianco avorio, il corpo liscio, con in cima una testa ................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

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Scrivere una storia “al contrario” 7 Trasforma al... contrario l’inizio della storia, come nell’esempio. Poi prosegui tu inventando un finale adatto. Che cosa farà o dirà il “vecchio” lupo? Ricordati che è una storia al contrario…

C’era una volta un bambina molto graziosa e gentile che si chiamava Cappuccetto Dolce. Quando la mamma le chiese di portare da mangiare alla nonna Cappuccetto Dolce rispose subito di sì e allegramente si incamminò. Strada facendo incontrò il lupo: era un giovane lupo dal pelo lucido con due occhi cattivi che mostrava una bocca piena di denti aguzzi… Il giovane lupo si avvicinò a grandi passi con atteggiamento aggressivo. Cappuccetto Dolce, invece, gli sorrise e gli parlò dolcemente... Il lupo allora… C’era una volta una bambina molto brutta e sgarbata che si chiamava Cappuccetto Aspro. Quando la mamma le chiese di portare da mangiare alla nonna, Cappuccetto Aspro rispose subito di no, che non ci voleva andare, ma la mamma la obbligò e così Cappuccetto Aspro si incamminò .......................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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Parole generiche e parole specifiche

PAROLE GENERICHE E PAROLE SPECIFICHE 1 Leggi con attenzione e osserva le parole in colore.

A In casa mia abbiamo molti elettrodomestici. B In casa mia abbiamo la lavatrice, la lavastoviglie, l’aspirapolvere, il frullatore, il ferro da stiro… Nella frase A la parola elettrodomestici ci dà un’informazione generica, infatti ci dice che sono presenti molti strumenti che funzionano a elettricità e che sono destinati a un uso domestico, ma non ci dice quali sono. Nella frase B le parole lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere, frullatore, ferro da stiro ci forniscono un’informazione più chiara e specifica, perché comunica esattamente quali sono gli elettrodomestici presenti. Le parole generiche indicano la categoria, sono come dei “contenitori” che ci danno l’idea di che cosa si sta parlando. Le parole specifiche appartengono alla categoria che ogni parola generica esprime. 2 In ogni serie, elimina la parola specifica che non appartiene alla categoria della parola generica, come nell’esempio.

vegetazione alberi fiori erbe acqua quadrupedi insetti

cani struzzi gatti cavalli formiche grilli

alberi da frutto

peri

galline cavallette

meli margherite peschi

arredamento pentole poltrona divano armadio

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Parole generiche e parole specifiche 3 Per ogni serie, scrivi la parola generica che “contiene” le parole specifiche date, come nell’esempio.

Strumenti a fiato ................................................................ ................................................................ ................................................................ ................................................................

flauti carote dentici rose passeri

trombe insalata orate ranuncoli usignoli

sassofoni zucchine sardine genziane canarini

clarinetti peperoni squali margherite pappagalli

4 Riscrivi questo breve testo sostituendo le parole generiche con alcune delle parole specifiche. Aiutati con le parole degli esercizi precedenti, come nell’esempio.

PRIMAVERA

In primavera mi piace andare in campagna dai miei cugini. Spesso mi aggiro nell’orto osservando gli alberi da frutto da cui pendono i primi frutti ancora acerbi. A volte, invece, aiuto lo zio a raccogliere gli ortaggi. Altre volte, insieme alla zia, vado nel giardino davanti alla casa e innaffio i suoi bellissimi fiori. In primavera mi piace andare in campagna dai miei cugini. Spesso mi aggiro nell’orto osservando sia il pero, ........................................................................................ da cui pendono le prime pere, sia mele e pesche ancora acerbe. A volte, invece, ..................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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Famiglie di parole

FAMIGLIE DI PAROLE Osserva: radice desinenza carta =

cart-

a

Costruiamo l’albero genealogico della famiglia di parole del nome carta.

Una famiglia di parole è un gruppo di parole che sono legate fra loro da un rapporto di “parentela”. La “parentela” è rappresentata dalla radice del nome preso in considerazione.

cartolina cartomante Come vedi, tutte le parole cartina che appartengono alla famiglia cartaccia cartella di carta condividono cartoleria la medesima “idea”. Spesso, non hanno lo stesso cartolaio significato, ma hanno cartavetrata a che fare con il nome “carta”. cartuccia cartapesta

cartaceo

cartiera

scartare

cartello cartoccio

cartastraccia cartografia

accartocciare

carta 1 In ogni serie, elimina la parola che non ha rapporti di “parentela” con la parola base.

pane panificio panettiere panico

paniere panino

casa casalinga casale casata casetta casacca mano manubrio mansarda maniglia manopola manuale mare

marmo marinaio marea

scuola

scolaro

maroso ammarare

scuotere scolastico scolaresca scuolabus

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Famiglie di parole 2 Per ogni parola base, scrivi tu almeno tre parole che appartengono alla stessa famiglia.

occhio: ....................................................................................................................................................................................... libro: ............................................................................................................................................................................................. bocca: ......................................................................................................................................................................................... cantare: ..................................................................................................................................................................................... 3 Scegli una delle famiglie di parole degli esercizi precedenti, arricchiscile eventualmente con altre parole e componi un testo, come nell’esempio.

Famiglia di parole: “monte” La caratteristica della regione Piemonte è la sua montuosità. Infatti il suo nome significa “ai piedi dei monti”. In questa regione montuosa s’innalzano alcune delle montagne più alte d’Italia. Nelle valli montane vivono i montanari che in estate conducono le loro mucche ai pascoli. Mentre le mucche pascolano, i montanari tagliano l’erba che poi ammonticchiano per farne fieno per l’inverno. Famiglia di parole: ...................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Campo semantico

CAMPO SEMANTICO 1 Osserva questo schema, leggi e completa. FAMIGLIA DI PAROLE

acquata, acquerugiola, acquitrino, acquerelli, acquatico, acquaio, acquedotto, acquazzone, acquavite, acquasantiera, subacqueo, acquoso, acquolina, acqueo, acquario, annacquare...

ACQUA AGGETTIVI

FORME

ELEMENTI

VERBI

calda tiepida ghiacciata rinfrescante corrente stagnante

mare lago fiume torrente cascata fontana

acquedotto tubature rubinetti pozzo ponte isola

bagnare innaffiare dissetare inondare annacquare evaporare

MEZZI DI TRASPORTO

SPORT ACQUATICI

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

.........................................................................

Quello che abbiamo fatto è un altro tipo di raggruppamento, che comprende anche la famiglia di parole, ma è molto più ampio. Abbiamo costruito un campo semantico.

Un campo semantico è l’insieme di tutte le parole che la parola base ci fa venire in mente (nomi, aggettivi…).

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Campo semantico 2 Completa questi campi semantici inserendo al posto giusto sia le parole date che riguardano entrambi gli schemi sia altre pensate da te.

marea • peschereccio • tetto • casata • casalinga • marittimo • baita • ammarare • scogliera • tempestoso FAMIGLIA DI PAROLE

caseggiato, casolare, casetta, ................................................................................................ ...................................................................................................................................................................................

CASA TIPOLOGIA

ARREDAMENTO

ELEMENTI

AZIONI

palazzo condominio villa

armadio tavolo sedie

cantina solaio balcone

............................................

............................................

............................................

abitare soggiornare rincasare riordinare

............................................

............................................

............................................

............................................

FAMIGLIA DI PAROLE

marinaio, maroso, mareggiata, marino, marinaro, ........................................ ...................................................................................................................................................................................

MARE ELEMENTI

IMBARCAZIONI

QUALITÀ

AZIONI

fondale isola costa spiaggia

veliero bastimento nave cisterna piroscafo

calmo mosso ondoso profondo

lambire bagnare naufragare inghiottire

............................................

............................................

............................................

............................................

............................................

............................................

............................................

............................................

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Scrivere un testo usando campi semantici 3 Scrivi un testo utilizzando il maggior numero di parole di uno dei campi semantici delle pagine precedenti. Ecco alcune domande-guida che potrebbero aiutarti: scegline una e sviluppala.

Acqua In quante forme si può trovare l’acqua? Quali azioni puoi compiere tu con l’acqua? Quali azioni può compiere l’acqua? Quando? Casa Quali sono i tipi di casa? Quali gli elementi che la compongono? Dove si trovano i vari tipi di casa? (città, paese, montagna, centro, periferia...) Mare Quali sono gli elementi tipici del mare? Che cosa puoi osservare quando stai sulla spiaggia? (colore del mare, azioni tue e azioni del mare, imbarcazioni...) Come può essere il mare? (quando è bel tempo, quando c’è brutto tempo, quando è sera...) Titolo: .......................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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Modi di dire

MODI DI DIRE 1 Leggi questi brevi testi, poi completa indicando con una X.

A Quando ero ancora un ragazzo, il nonno mi diceva spesso: – Tu che sei ancora nel fiore degli anni, cerca di non farti crescere l’erba sotto i piedi e pensa al tuo futuro. Non puoi continuare ad andare a zonzo per il mondo senza mettere radici in un posto, altrimenti non caverai un ragno dal buco. B Quando ero ancora un ragazzo, il nonno mi diceva spesso: – Tu che sei ancora giovane, cerca di non perdere tempo, sii previdente e pensa al tuo futuro. Non puoi continuare a girare senza meta per il mondo senza fermarti in un posto, altrimenti non concluderai nulla. I due testi: esprimono lo stesso concetto. Mi sembra più efficace e “colorito”: il testo A.

dicono cose diverse. il testo B.

Nel testo A sono stati usati dei modi di dire; nel testo B sono state usate parole del linguaggio corrente. I modi di dire sono frasi dal significato particolare che, però, rendono più efficace e “colorita” la comunicazione. 2 Collega ogni modo di dire al significato corrispondente.

Far rizzare i capelli in testa.

Avere la coscienza tranquilla.

Tornare sui propri passi.

Non fare distinzioni.

Averne fin sopra la testa.

Terrorizzare, far inorridire.

Andare a testa alta.

Cambiare idea, ricominciare.

Far di tutta un’erba un fascio.

Non poterne più.

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Rielaborare un testo: uso dei modi di dire 3 Riscrivi questo breve testo sostituendo le espressioni in colore con il modo di dire adatto. Sceglilo tra quelli proposti, come nell’esempio.

messo in ginocchio • ne ho già fin sopra la testa • con la luna storta • all’alba • far rizzare i capelli in testa • piena come un uovo • a passo d’uomo

PARTENZA! Questa mattina partenza per le vacanze! Inizio già la giornata di pessimo umore per aver dormito poco ed essermi alzato al sorgere del sole. La lotta per far stare tutti i bagagli in auto, che è stracolma, mi ha già molto affaticato e non ne posso già più. Alla fine riesco a partire, ma, appena giunto al casello dell’autostrada, mi si para davanti una lunga coda di macchine che procede con una lentezza estenuante. Non c’è dubbio: mi si prospetta un viaggio da far inorridire! Questa mattina partenza per le vacanze! Inizio già la giornata con la luna storta per aver dormito poco ed essermi alzato .................................................................... La lotta per far stare tutti i bagagli in auto, che è ................................................................ ....................................................................................................................................................................................

mi ha già

............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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90 Così nacque il girasole Relazioni temporali • Ordinare sequenze. 92 Il drago Cameo Rapporto causa-effetto • Riassumere collegando frasi con i connettivi adatti.

L ’albero che non conosceva l’autunno Dal discorso diretto

102

al discorso indiretto

94 Paloma e il pesce istrice Uso del diagramma • Riassumere il testo completando il diagramma di flusso.

105

96 Un pericoloso gattone Le domande-chiave • Riassumere seguendo l’ordine delle domande-chiave.

98 Il Gigante egoista Eliminare sequenze inutili • Individuare le sequenze che è possibile eliminare. 100 Coda di rondine Eliminare sequenze inutili • Individuare le sequenze più importanti. • Riassumere riscrivendo le sequenze rimaste.

• Trasformare frasi dal discorso diretto al discorso indiretto. • Riassumere trasformando il discorso diretto in indiretto.

La piena

so della terza persona U singolare • Individuare le sequenze che rispondono alle domande-chiave. • Riassumere scrivendo il testo in terza persona singolare.

108 I Monti Pallidi Riassunto per cancellazione • Intervenire sui testi dati eliminando le sequenze inutili. • Intervenire in ogni sequenza eliminando parole (aggettivi, avverbi...).

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Riassumere

RELAZIONI TEMPORALI

COSÌ NACQUE IL GIRASOLE Un giorno, in un giardino, nacque un fiore strano: brutto, storto, con un enorme disco di bronzo sullo stelo sottile. Tutti gli altri fiori lo guardavano con disprezzo e non lo volevano vicino, per paura che la sua bruttezza li facesse sfigurare davanti agli occhi degli uomini. Il povero fiore soffriva di quel disprezzo, ma non si lamentava: taceva e guardava il Sole, che amava e ammirava con tutte le sue forze. Il Sole si accorse di quell’umile e silenziosa adorazione e se ne commosse. Fu così che decise di premiare il fiore. Un giorno diresse i suoi raggi splendenti sul suo umile ammiratore e alcuni di questi raggi rimasero attaccati alla corolla di bronzo, circondandola di una stupenda aureola d’oro. Allora il fiore crebbe, crebbe al di sopra degli altri suoi compagni, alto e sottile, proteso verso il Sole. – Porterai il mio nome – gli disse il Sole – e sarai il mio amico prediletto. Con i tuoi petali d’oro gli uomini tingeranno d’oro i loro abiti, con i tuoi semi si nutriranno gli uccelli. Anche il tuo olio sarà utile e ricercato. Così nacque il girasole. Enciclopedia della fiaba, Principato

Il testo è stato suddiviso in più parti: ogni parte rappresenta una sequenza. Le sequenze sono legate fra loro da un rapporto temporale, cioè secondo il ritmo PRIMA • DOPO • MENTRE. Perciò ogni sequenza occupa il proprio posto e non può occupare il posto di un’altra sequenza.

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RELAZIONI TEMPORALI

Riassumere

1 Completa le frasi scrivendo le parole prima, dopo o mentre al posto giusto, come nell’esempio.

Prima nasce uno strano fiore, dopo gli altri fiori lo disprezzano. ........................................ i fiori lo prendono in giro, il fiore non si lamenta e ammira il sole. ........................................ il sole dirige i suoi raggi sullo strano fiore, perché ........................................ ha visto l’ammirazione del fiore per lui. ........................................ il sole lo illumina con i suoi raggi, il gambo del fiore si allunga. ........................................ il sole illumina il fiore con i suoi raggi ........................................ parla con il fiore. ........................................ il fiore prende il nome di girasole ........................................ il sole gli parla e gli spiega tutte le sue qualità. 2 Le sequenze del racconto sono state spostate. Prova a riordinare il racconto secondo il rapporto temporale, numerando le frasi da 1 a 6. ........

I raggi del sole fanno crescere molto il fiore e gli fanno spuntare un’aureola dorata.

........

Fu così che nacque il girasole.

........

Il sole si accorge della ammirazione del fiore e dirige i suoi raggi su di lui.

........

Gli altri fiori lo disprezzano perché si vergognano di lui.

........

Nasce uno strano fiore brutto e storto.

........

Il fiore non si lamentava e si accontentava di ammirare il sole da lontano.

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Riassumere

RAPPORTO CAUSA-EFFETTO

IL DRAGO CAMEO Cameo era un piccolo drago, simpatico e dolce. Un brutto giorno successe una cosa terribile. Suo cugino gli aveva preso il trattore giocattolo con cui stava giocando e che non prestava mai a nessuno. Cameo diventò furioso. Si gonfiò tutto e le scaglie che aveva sul corpo si drizzarono. La faccia gli diventò tutta rossa e anche le orecchie sembravano più lunghe e più tese. Insomma, bastava guardarlo per avere paura. Ma il peggio venne quando Cameo aprì la bocca per parlare. Invece della sua solita vocina dolce, uscì un rumore spaventoso accompagnato da fuoco e fiamme. Le sue fiamme bruciarono gli alberi, i cespugli, e persino i fiorellini. Anche il suo trattore restò carbonizzato. Da quel giorno evitò di arrabbiarsi e giocò sempre più spesso da solo. Poi un folletto gli diede un consiglio. – La prossima volta che senti questa rabbia dentro, mastica un fiore profumato! Cameo seguì il consiglio e quando si arrabbiò di nuovo, dalla sua bocca uscì una cascata di lucine viola, simili ai fuochi d’artificio. E. Mauti, Una fiaba per ogni perché, Erickson

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Il testo è stato suddiviso in più sequenze. Ogni sequenza è legata all’altra... • sia da un rapporto temporale (prima, dopo, mentre...); • s ia da un rapporto di causa ed effetto, cioè un fatto (causa) provoca una reazione (effetto). La causa e l’effetto sono spesso legati fra loro dalle parole: siccome, poiché, perché, quindi...

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RAPPORTO CAUSA-EFFETTO

Riassumere usando i connettivi

1 Per ogni coppia di frasi, scrivi al posto giusto la causa oppure l’effetto, come nell’esempio.

Cameo si gonfiò tutto e le scaglie sul corpo si drizzarono. (effetto) Cameo diventa furioso. (causa) Cameo diventa furioso. (........................................................) Il cugino di Cameo gli porta via il suo trattore preferito. (...............................................) Cameo si era gonfiato, la faccia era diventata rossa. (........................................................) Cameo faceva paura a guardarlo. (........................................................) Alberi, cespugli e fiori furono bruciati dalle fiamme. (........................................................) Dalla bocca di Cameo uscirono fuoco e fiamme. (........................................................) Dalla bocca di Cameo uscì una cascata di lucine viola. (...................................................) Cameo seguì il consiglio del Folletto. (........................................................) 2 Ora riscrivi le frasi dell’esercizio 1 collegando ogni coppia con le parole siccome, poiché, perché, quindi, come nell’esempio.

Cameo si gonfiò tutto e le scaglie sul corpo si drizzarono, perché era diventato furioso. Il cugino di Cameo gli porta via il suo trattore preferito, ............................................. Cameo diventa furioso ............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................

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Riassumere

USO DEL DIAGRAMMA

PALOMA E IL PESCE ISTRICE Un pesce passò lentamente davanti alla maschera di Paloma: una creatura grassoccia, le cui pinne minuscole sembravano troppo piccole in proporzione al corpo. La ragazza aspettò che arrivasse a pochi centimetri da lei, poi allungò di scatto le mani e ve l’imprigionò, ma senza stringere troppo. Sapeva quel che sarebbe accaduto. Il pesce si dibatté per qualche secondo, poi prese a gonfiarsi come un pallone; le scaglie del dorso si rizzarono e diventarono aculei bianchi e rigidi, gli occhi affondarono nel corpo mentre le pinne, che ora sembravano assurdamente piccole, sbattevano rabbiosamente. Per un momento, Paloma fece rimbalzare la sfera spinosa sulla punta delle dita, poi avvicinò alla maschera il piccolo muso inturgidito. Il pesce istrice aveva fatto tutto ciò che poteva per difendersi, trasformandosi in una preda tutt’altro che invitante, così si limitò a fissare a sua volta Paloma. La ragazza gli restituì la libertà riaprendo le mani e il pesce se la filò in gran fretta, tutto agitato. Via via che si avvicinava alle rocce gli aculei del dorso si abbassarono, ridiventando scaglie e quando ebbe raggiunta la sua tana, aveva ormai recuperato le sue dimensioni originali, tanto da potersi mettere al sicuro. Paloma e la manta, Selezione dal Reader’s Digest

In questo racconto le sequenze hanno tra loro un rapporto temporale (prima, dopo, mentre, infine...). È possibile rappresentare questo rapporto con un diagramma di flusso: ogni blocco del diagramma corrisponde a una sequenza. Dividere un testo in sequenze ci permette di fare il suo riassunto.

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USO DEL DIAGRAMMA

Riassumere completando il diagramma di flusso

1 Prova a trasformare il racconto in un diagramma di flusso completando le frasi, come nell’esempio. PRIMA

Un pesce istrice passa davanti alla maschera di Paloma. DOPO

Paloma lo lascia avvicinare e poi ......................................................................................... ...................................................................................................................................................................................

MENTRE

Paloma lo tiene in mano, il pesce istrice si dibatte e poi comincia ...................................................................................................................................................................................

DOPO

Paloma lo fa un po’ rimbalzare sulle dita, poi lo lascia ............................. ...................................................................................................................................................................................

INFINE

Il pesce istrice ........................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................

2 Ora ricopia di fila le frasi contenute nel diagramma: otterrai il riassunto del racconto.

Un pesce istrice passa davanti alla maschera di Paloma. Paloma lo lascia avvicinare poi ............................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................

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Riassumere

DOMANDE-CHIAVE

UN PERICOLOSO GATTONE La signora Carlotta trascorreva le sue giornate solo in compagnia dei suoi girasoli, nel suo giardino tutto giallo come un mare dorato. Una mattina la signora Carlotta si trovò davanti un gatto enorme, il più grande che avesse mai visto. Il gatto stava dormendo: aveva il pelo giallo, foltissimo attorno al collo e più corto sul corpo, con un ciuffo proprio in cima alla coda. La signora Carlotta se ne innamorò a prima vista. Il gatto sbadigliò, mostrando i denti bianchi, poi aprì gli occhi e… sorrise. La signora corse in casa e tornò con una scodella colma di latte e una lunga fila di salsicce. Il gattone bevve il latte, mangiò le salsicce e ruggì ferocemente. – Che tipo! – esclamò la signora Carlotta. – Sai che ti dico? Sei il gatto che fa per me, così grosso e fiero! In quel momento il cancello in fondo al giardino cigolò, si aprì e la signora Carlotta si trovò di fronte quattro omaccioni che reggevano un’enorme rete e una lunga frusta. – Siamo del circo – disse uno di loro. – Stiamo cercando il leone che è scappato. M. Mahy, Quattro storie di pirati, Mondadori

Un metodo per individuare le sequenze in un racconto da riassumere è quello di rispondere a ognuna di queste sei domande. • CHI? Chi sono i personaggi. • QUANDO? Il tempo dell’azione. • DOVE? Il luogo in cui avviene l’azione. • CHE COSA? Qual è l’argomento. • PERCHÉ? I principali motivi dell’azione. • COME? Lo svolgimento dei fatti e la conclusione

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DOMANDE-CHIAVE

Riassumere seguendo le domande-chiave

1 Rispondi, poi: • colora il quadratino accanto a ogni domanda con il colore corrispondente alle parti evidenziate nel testo. • individua le sequenze nel testo e indica con le parentesi, come nell’esempio.

Chi? .................................................................................................................................................................. Dove? ............................................................................................................................................................ Quando? ................................................................................................................................................... Che cosa? Trova un gatto che dormiva nel suo giardino e gli dà .................................................................................................................................................................................

Perché? La signora Carlotta si innamora subito di quell’enorme gatto e decide che fa al caso suo. Come? A un certo punto entrano nel giardino quattro omaccioni che lavorano nel circo e cercano un leone che è fuggito. 2 Ora ricopia in successione le risposte e otterrai il riassunto del racconto. ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Riassumere

ELIMINARE SEQUENZE INUTILI

IL GIGANTE EGOISTA 1 Leggi il racconto, poi rileggilo saltando le sequenze con il quadratino rosso.

C’era una volta un gigante che aveva una casa circondata da un grande giardino e i bambini, in sua assenza, vi andavano a giocare. E ra un grande e bel giardino con soffice erba verde, tanti fiori e stupendi alberi frondosi. Un giorno, di ritorno da un lungo viaggio, il Gigante vide che i bambini giocavano nel suo giardino. – Andatevene dal mio giardino! – urlò il gigante con voce terribile e li scacciò, poi circondò il giardino con un altissimo muro. Venne la primavera e la campagna rifiorì, ma nel giardino del Gigante era ancora inverno. li uccellini non vi andavano a cantare, gli alberi si dimenticavano G di fiorire e tutto il giardino era sotto un fitto manto di neve. Un mattino il Gigante si affacciò alla finestra vide che tutti gli alberi del suo giardino erano fioriti. Cosa era successo? L’aria era tiepida e dal giardino saliva e un delizioso profumo di fiori. Attraverso una piccola apertura nel muro i bambini erano riusciti ad intrufolarsi nel giardino e si erano arrampicati sui rami degli alberi. S olo un albero non era fiorito e ai suoi piedi c’era un bimbo così piccolo che non riusciva ad arrampicarvisi. quella vista il cuore del Gigante si intenerì, scese in giardino A e aiutò quel piccolo a salire sull’albero che subito fiorì. Il Gigante capì di essere stato molto egoista, subito si diede ad abbattere il muro che aveva costruito. Da quel giorno i bambini tornarono a giocare nello splendido giardino e il Gigante giocava felice con loro.

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ELIMINARE SEQUENZE INUTILI

Riassumere eliminando sequenze

2 Ora rispondi.

Il racconto ha mantenuto il senso? NO, perché sono state eliminate delle sequenze importanti. SÌ, perché le sequenze eliminate sono delle descrizioni che non influiscono sul senso del racconto. Se eliminassimo anche le sequenze con il quadratino azzurro, il racconto avrebbe ancora senso? NO, perché queste due sequenze rispondono alla domanda: come? cioè fanno capire che è stata la presenza dei bambini a far tornare la primavera. SÌ, perché comunque si capisce che il Gigante diventa amico dei bambini e smette di essere egoista. Prima di riassumere un racconto, lo si deve dividere in sequenze. In un racconto si possono individuare: • l a sequenza introduttiva, che presenta il/i personaggio/i, il tempo e il luogo; • sequenze narrative, che raccontano i fatti; • sequenze dialogiche, cioè il dialogo tra i personaggi; • sequenze descrittive, cioè l’inserimento di una o più descrizioni; • s equenze riflessive, che riportano i pensieri e le riflessioni dei personaggi; • l a sequenza conclusiva, che spiega come va a finire la storia. Quando si fa il riassunto di un racconto si deve: • individuare le sequenze introduttiva e conclusiva, che devono rimanere; • eliminare sempre le sequenze descrittive e riflessive; • r icordare di non eliminare le sequenze che rispondono alle sei domande ( Chi? Dove? Quando? Che Cosa? Perché? Come? ). 3 Riassumi brevemente il racconto sul tuo quaderno, copiando le sequenze che non hai eliminato.

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Riassumere

ELIMINARE SEQUENZE INUTILI

CODA DI RONDINE 1 Leggi con attenzione il racconto almeno due volte.

1

Tanto tempo fa la rondine aveva la coda tutta unita, come il merlo.

2

Era una bella coda formata da lunghe penne nere lucide di cui la rondine andava molto fiera.

3

La rondine ogni giorno usciva dal suo nido per andare in cerca di cibo da portare ai suoi rondinotti appena nati e ancora incapaci di volare.

4

Una mattina, dopo aver volato a lungo, la rondine si fermò a riprendere fiato e a riposarsi su un cespuglio di rose selvatiche.

5

Ma quel giorno, quando volle volar via, si accorse che la coda si era impigliata in una grossa spina.

6

La rondine fece di tutto per liberarsi, ma non riusciva a togliere la coda dalla spina.

7

– Oh povera me! Come farò adesso? Chi penserà ai miei piccoli tutti soli nel nido? – pensò disperata, mentre il cuore le batteva forte forte.

8

Questi pensieri le diedero coraggio, così raccolse tutte le sue forze e incurante di ciò che poteva accaderle, spiccò il volo.

9

La sua coda, impigliata nella spina, si strappò in due parti, ma lei poté salire nell’aria e tornare al suo nido con un lungo volo.

10 Da allora le rondini hanno la coda divisa in due parti. G. Petter, Le rondini di Nonno Perché, Giunti Marzocco

2 Rispondi brevemente. Se hai dei dubbi, rileggi le pagine 96-97.

Chi? ................................................................................... Dove? ........................................................................................... Quando? ....................................................................................................................................................................................... Che cosa? .................................................................................................................................................................................... Perché? ................................................................................... Come? ................................................................................

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Individuare le sequenze più importanti

ELIMINARE SEQUENZE INUTILI

3 Colora di verde il quadratino che contiene il numero della sezione indicata, come nell’esempio.

La sequenza con le risposte alle domande chi? e quando? è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La sequenza con la risposta alla domanda dove? è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La sequenza che contiene la risposta alla domanda che cosa? è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La sequenza che contiene la risposta alla domanda perché? è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La sequenza che contiene la risposta alla domanda come? è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le sequenze che contengono una descrizione sono le n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La sequenza che contiene i pensieri e le riflessioni del personaggio è la n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Quindi le sequenze da eliminare per fare il riassunto sono le n.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 4 Ora, tenendo conto delle tue risposte, prova a riassumere il racconto sul tuo quaderno.

ndine aveva

Ta nto tempo fa la ro la coda unita. Un giorno…

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Riassumere

DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO

L’ALBERO CHE NON CONOSCEVA L’AUTUNNO 1 Leggi con attenzione il racconto almeno due volte.

1

C’era una volta un albero, nato in una serra, che era stato trapiantato in un boschetto, dove si era trovato benissimo per tutta la primavera e l’estate.

2

Ma un mattino accadde una cosa strana: le rondini partirono.

3

– Perché le rondini se ne vanno? – chiese l’albero. – Non sopportano il freddo – spiegò lo scoiattolo. – Sta arrivando l’autunno con le piogge e il vento, poi giungerà l’inverno e ci sarà gelo dappertutto.

4

– E noi, che non sappiamo volare, che cosa faremo? – chiese l’albero. – Oh, io me ne starò al calduccio nella mia tana e tu andrai in letargo. – Che cosa vuol dire? – Penso sia come dormire – rispose lo scoiattolo e poi se ne andò.

5

L’albero pensieroso disse tra sé e sé: – Chiederò spiegazioni al ghiro, che di sonno se ne intende!

6

Quando il ghiro gli passò vicino, gli chiese: – Come si fa ad andare in letargo? – Facile – gli rispose il ghiro. – Devi respirare piano piano. Diventerai tutto freddo e ti addormenterai senza accorgertene...

7

“Morirò certamente di freddo” pensò il povero albero.

8

Ma quando il freddo divenne più intenso, l’albero sentì che gli occhi gli si chiudevano e istintivamente chiuse tutti i piccoli tubi dentro i quali passava la linfa, cioè il suo sangue e il suo nutrimento.

9

Le sue foglie caddero una a una e l’alberello si addormentò di un sonno profondo, che sarebbe durato fino a primavera. R. Corallo

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DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO

Riassumere

2 Rispondi indicando con una X. Attenzione: rifletti bene! Facendo il riassunto del racconto è possibile eliminare le sequenze numero

3, 4 e 6 che contengono dei dialoghi? SÌ, perché non fanno cambiare il senso del racconto. NO, perché sono quelle che spiegano meglio l’idea-chiave del titolo. Quale di queste due frasi inseriresti nel tuo riassunto? Non sopportano il freddo – spiegò lo scoiattolo. – Sta arrivando l’autunno con le piogge e il vento, poi giungerà l’inverno e ci sarà gelo dappertutto. Lo scoiattolo spiegò che sarebbe arrivato il freddo e che le rondini non lo sopportavano. Nel riassunto i dialoghi più significativi devono essere trasformati in discorso indiretto. Osserva: – Perché le rondini se ne vanno? – chiese l’albero. discorso diretto L’albero chiese come mai le rondini se ne andassero. discorso indiretto 3 Trasforma i dialoghi in discorsi indiretti, inserendo al posto giusto le frasi date.

• avrebbe dovuto respirare piano e che si sarebbe addormentato. • sarebbe morto di freddo. • come si facesse ad andare in letargo. • che cosa dovesse fare visto che non sapeva volare. E noi, che non sappiamo volare, che cosa faremo? – chiese l’albero. L’albero domandò .......................................................................................................................................................................... L’albero chiese al ghiro: – Come si fa ad andare in letargo? L’albero si rivolse al ghiro e chiese ............................................................................................................................... – Facile – gli rispose il ghiro. – Devi respirare piano piano. Diventerai tutto freddo e ti addormenterai senza accorgertene. Il ghiro gli disse che ...................................................................................................................................................................... “Morirò di freddo” pensò il povero albero. L’albero pensò che .........................................................................................................................................................................

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Riassumere

DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO

4 Ora riassumi il racconto utilizzando le frasi che hai trasformato.

C’era una volta un albero, nato in una serra, ................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................

Per tutta la primavera e per tutta ............................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

Un giorno, però, ................................................................................................................................................................ Chiese allo scoiattolo ................................................................................................................................................. Lo scoiattolo gli spiegò che .................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................

L’albero gli domandò ................................................................................................................................................... E lo scoiattolo disse che lui .................................................................................................................................. e l’albero sarebbe ........................................................................................................................................................... Quando il ghiro gli passò vicino gli ............................................................................................................... Il ghiro gli disse .................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................

L’albero pensò ..................................................................................................................................................................... Un giorno, però, il freddo diventò più intenso e l’albero istintivamente ........ ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

per risvegliarsi ................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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USO DELLA TERZA PERSONA SINGOLARE

Riassumere

LA PIENA 1 Leggi con attenzione il racconto almeno due volte.

1

Il torrentello era in piena. Improvvisamente sentii dei guaiti, lontani. Mi misi a correre. Arrivai ansante al boschetto intorno alla fossa.

2

Lupa nuotava con in bocca un suo piccolo, un altro veniva trascinato via dalla corrente, un altro piangeva nuotando disperatamente con le zampine, un quarto si leccava il pelo bagnato, in salvo nel boschetto.

3

Ebbi paura dell’acqua, ma soprattutto della cagna che era particolarmente aggressiva, perché di giorno era tenuta legata affinché di notte fosse cattiva e facesse la guardia.

4

Mi accorsi subito che Lupa non ce l’avrebbe fatta a salvare quel cagnetto e non ce l’avrei fatta neanche io se non mi affrettavo a valle dove l’acqua era meno alta.

5

Tornai indietro, entrai nell’acqua e quando il cagnetto mi passò accanto lo tirai fuori.

6

Lupa, più in là, portava a riva il cucciolo che aveva in bocca. Lo mise in salvo e si precipitò contro di me. Mi spaventai.

7

Stavo per mollare il cucciolo nel terrore di quella cagna famosa per mordere, invece lo tenni e glielo porsi.

8

Non lo prese in bocca, mi leccava le mani, si interrompeva per ansimare, e tornava a leccarmi. Lo portai a riva, lo misi vicino agli altri che guaivano.

9

La cagna si scrollò per liberare il pelo dall’acqua, poi venne a leccare me e loro.

In un impeto di felicità abbracciai Lupa che si scostò per accudire 10 ai cuccioli, non però prima di avermi dato una leccata sul viso. Piangevo di gioia. Il Mosca e l’agnello, SEI

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Riassumere

USO DELLA TERZA PERSONA SINGOLARE

2 Rispondi e completa indicando con una X.

Chi racconta l’avventura?

Chi è il personaggio principale?

Una persona che ha visto ciò che accadeva. L’autore del racconto.

Una persona qualsiasi. L’autore stesso del racconto. Riassumendo il racconto come

ti esprimeresti?

Infatti il racconto è scritto: in terza persona singolare (egli). in prima persona singolare (io).

Sentii • Mi misi a correre • Arrivai… Sentì • Si mise a correre • Arrivò…

Il riassunto di un racconto scritto in prima persona singolare deve essere scritto in terza persona singolare. Infatti non si riferiscono fatti accaduti a noi, ma fatti accaduti a un’altra persona. 3 Ora rifletti sulle sequenze, completa e rispondi indicando con una X.

La sequenza 1 contiene la risposta alle domande: Chi? Dove? Quando?

Chi? Dove?

La risposta alla domanda Quando?: non è presente.

è nella sequenza 1.

La sequenza che contiene la risposta alla domanda Che cosa? è: la sequenza 2.

la sequenza 3.

La sequenza che contiene la risposta alla domanda Come? è: la sequenza 5.

la sequenza 8.

I pensieri e le emozioni del personaggio sono contenute: nelle sequenze 3, 6 e 10. nelle sequenze 5, 7 e 9. Quali sequenze elimineresti per fare il riassunto? 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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USO DELLA TERZA PERSONA SINGOLARE

Riassumere

4 Riassumi il racconto completando le frasi e ricordandoti di scrivere in terza persona.

L’autore racconta di aver visto che il torrentello era .......................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

poi di aver udito dei ...................................................................................................................................................... A quel punto corse ....................................................................................... dove vide la cagna Lupa che cercava di mettere in salvo ...................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Si rese conto che Lupa non .................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................

Sebbene Lupa gli facesse paura decise di ............................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

E quando il cagnetto .................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Quando ebbe salvato il cucciolo stava per lasciarlo andare perché vide Lupa che ..................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Alla fine decise ugualmente di ........................................................................................................................... E con sua grande sorpresa Lupa, invece di aggredirlo, ...............................................................................................................................................................................................................

Così, alla fine ........................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

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Riassumere

RIASSUNTO PER CANCELLAZIONE

I MONTI PALLIDI 1 Leggi una volta il racconto per intero e una seconda volta tralasciando le parole sottolineate e le sequenze eliminate, cioè quelle con il riquadro rosso.

1

Un tempo, nell’antico Regno delle Dolomiti, la roccia delle montagne aveva lo stesso colore delle Alpi.

2

Tale regno era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi incantati e ovunque si respirava aria di felicità e armonia.

3

Nel castello reale del regno delle Dolomiti regnava un’aria buia, triste e malinconica, perché il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma un triste destino aveva condannato i due giovani a vivere eternamente separati.

4

L’uno non poteva sopportare l’intensa luce della luna che l’avrebbe reso cieco, l’altra sfuggiva la vista delle cupe montagne e degli ombrosi boschi, che le causavano una malinconia talmente profonda da farla ammalare gravemente.

5

Ormai ogni gioia sembrava svanita e solamente le oscure foreste facevano da solitario rifugio al povero principe.

6

Un giorno, nel suo disperato vagare, il principe si imbatté nel re dei Salvani, un piccolo e simpatico gnomo in cerca di una terra per il suo popolo, che chiese al principe perché fosse triste.

7

Dopo aver ascoltato la triste storia del giovane sposo, lo gnomo gli disse: – Se mi dai il permesso di abitare con la mia gente nei tuoi boschi, renderò lucenti le montagne del tuo regno.

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Riassumere

RIASSUNTO PER CANCELLAZIONE

8

9

Il principe accettò e firmò il patto. Gli gnomi tessero per un’intera notte uno splendido manto fatto con la luce della luna e ne ricoprirono tutte le rocce. Le montagne e i boschi non erano più cupi e la principessa poté così tornare dal suo sposo e vivere felicemente sulla Terra e le Dolomiti, per quel loro nuovo colore, presero il nome di Monti Pallidi. Leggenda tradizionale dell’Alto Adige

2 Dopo aver letto il racconto “accorciato”, completa e rispondi indicando con una X.

Senza le sequenze eliminate e le parole sottolineate il racconto: ha mantenuto il suo significato.

non ha più significato.

Si potrebbe eliminare nel riassunto anche la sequenza 7? SÌ, perché non influisce sul resto del racconto. No, non si può eliminarla, ma trasformarla in discorso indiretto. È possibile ricopiare la parte rimasta: senza intervenire per correggere l’esposizione. facendo alcune correzioni per rendere il linguaggio scorrevole. Per riassumere, dopo aver eliminato le sequenze non necessarie si deve: •e liminare in ogni sequenza tutte le parole (aggettivi, avverbi) che non sono necessarie alla comprensione del racconto; • intervenire a correggere la parte di testo rimasta.

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Riassumere

RIASSUNTO PER CANCELLAZIONE

3 Ora ricopia, una dopo l’altra, le parti di testo rimaste, facendo le dovute correzioni, come nell’esempio.

Nel regno delle Dolomiti regnava un’atmosfera malinconica, perché il figlio del re aveva sposato la principessa della luna, ma il destino aveva condannato i due giovani a vivere separati. L’uno non poteva sopportare ..................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................

Un giorno il principe .............................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................

che gli chiese .................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................

Dopo aver ascoltato la storia, lo gnomo gli disse che se gli avesse permesso ........................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................

Il principe accettò e gli gnomi .................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................

Così ........................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................

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112 IL TESTO REALISTICO Produzione guidata • Scrivere un testo realistico dal titolo: Una gita entusiasmante. 114 IL DIARIO Produzione guidata • Scrivere tre pagine di diario. 116 IL RACCONTO FANTASTICO Produzione guidata • Scrivere un racconto fantastico dal titolo: Un’automobile innamorata. 118 LA FIABA Produzione guidata • Inventare una fiaba.

120 LA LEGGENDA Produzione guidata • Scrivere una leggenda conosciuta o una inventata. 122 LA DESCRIZIONE Produzione guidata • Descrivere un AMBIENTE. • Descrivere un ANIMALE. • Descrivere una PERSONA. 126 IL TESTO INFORMATIVO Produzione guidata • Scrivere un testo informativo su Il passero comune. 128 IL TESTO POETICO Produzione guidata • Scrivere una breve poesia in versi liberi e in rima.

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Produzione guidata: scrivere un testo realistico

TESTO REALISTICO

IL TESTO REALISTICO Il testo realistico racconta fatti reali o verosimili ed è diviso in: • I NIZIO: presenta i personaggi (CHI?), il luogo (DOVE?), il tempo (QUANDO?); •S VOLGIMENTO: racconta i fatti (CHE COSA?) e il motivo per cui sono avvenuti (PERCHÉ?); •C ONCLUSIONE: racconta come si è conclusa la vicenda (COME?). 1 Scrivi tu un testo realistico, aiutandoti con questo schema.

UNA GITA ENTUSIASMANTE INIZIO

CHI?

Chi erano i partecipanti? (Amici, parenti, compagni di scuola, gruppo sportivo…). DOVE? Dove sei andato? Con che mezzo? (A piedi, in auto, in bici, in treno, in aereo…). QUANDO? Quando è si è svolta? Quanto tempo è durata?

SVOLGIMENTO CHE COSA?

CONCLUSIONE

PERCHÉ?

Che cosa avete fatto? (Passeggiata tra i boschi, visita a dei parenti, visita di un luogo o museo, viaggio in aereo, crociera in nave…). Perché ti ha entusiasmato? (La compagnia molto allegra, la visita di luoghi incantevoli, la prima esperienza senza genitori, la prima volta che andavi in aereo o in nave…).

COME?

Come si è conclusa la giornata? (Riflessioni, emozioni, conclusioni, decisioni…).

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TESTO REALISTICO

Produzione guidata: scrivere un testo realistico

Sono partito/a (Quando?) ...................................................................................................................................... In compagnia (Con chi eri? Perché eri contento/a di andare con loro?) ................................................................................................................................................................................................................

Avevamo deciso di andare (Dove? Quanto tempo doveva durare la gita?) ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Ci siamo messi in marcia (Quando? In orario, in ritardo… Che cosa avete fatto? Racconta cercando di essere divertente.) ..................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Il viaggio (Come è stato? Descrivilo: lungo, breve, divertente...) ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Quando siamo arrivati a destinazione (Che cosa avete fatto? Racconta solo le cose più interessanti o più entusiasmanti.) ............................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Ciò che mi ha particolarmente entusiasmato ............................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

perché............................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Sono rientrato/a a casa (Quando? Come? Che cosa hai pensato? Quali emozioni hai provato, quali riflessioni…?) ................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: scrivere pagine di diario

IL DIARIO

IL DIARIO Il diario è un testo che si scrive tutti i giorni (dal latino dies = “giorno”). Ci sono vari tipi di diario, ma noi ci occuperemo solo del diario personale. Il diario personale: • è scritto per se stessi, autore e destinatario coincidono; • s i scrive per ricordare gli avvenimenti importanti o per annotare i propri pensieri, le proprie arrabbiature o le proprie emozioni… • ogni pagina di diario si deve iniziare con luogo e data; • s i comincia con “Caro diario” oppure “Caro…”, seguito dal nome che hai dato al tuo diario; • si usa un linguaggio “colloquiale”, cioè il linguaggio di tutti i giorni… 1 Realizza tu alcune pagine di diario, una per ogni giorno.

1° GIORNO Luogo ....................................................................... Data ....................................................................... Caro ....................................................................... Te lo voglio proprio raccontare ...................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Ora spengo la luce, buonanotte, a domani!

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IL DIARIO

Produzione guidata: scrivere pagine di diario

2° GIORNO Luogo ....................................................................... Data ....................................................................... Caro ....................................................................... Ma lo sai che cosa mi è successo oggi? Robe da matti! ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Ciao, carissimo! Grazie di avermi ascoltato! 3° GIORNO Luogo ....................................................................... Data ....................................................................... Caro ....................................................................... Oggi è stata una giornata davvero fantastica! Questa mattina .................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Adesso ti saluto, perché ho sonno. Ciao!

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Produzione guidata: scrivere un racconto fantastico

IL RACCONTO FANTASTICO

IL RACCONTO FANTASTICO Il racconto fantastico narra fatti frutto della fantasia ed è diviso in: • I NIZIO: presenta i personaggi (CHI?), che possono essere sia reali sia di fantasia, il luogo (DOVE?) e il tempo (QUANDO?); •S VOLGIMENTO: racconta i fatti (CHE COSA?) che di solito sono straordinari, impossibili e il motivo per cui sono avvenuti (PERCHÉ?); •C ONCLUSIONE: racconta come si è conclusa la vicenda (COME?) con il relativo lieto fine: la vicenda, infatti, finisce bene. 1 Scrivi tu un racconto fantastico, aiutandoti con questo schema.

UN’AUTOMOBILE INNAMORATA INIZIO

CHI? DOVE? QUANDO?

L’automobile (Che tipo di auto è? Di che colore? Di chi è?…) Dove si svolge la vicenda? (In un salone automobilistico, in un garage, in città…) Un giorno, una mattina, una sera…

SVOLGIMENTO

CHE COSA? Che cosa fa di strano? (Cambia colore, si blocca, il motore scoppietta, aziona le luci, suona il clacson…); Che cosa pensa il suo padrone? Che cosa decide di fare? (Cerca da solo il guasto, va dal meccanico, la vuole vendere…) L’auto si è innamorata… (Di chi? Di un’altra PERCHÉ? macchina, di un camion, di un trattore, di una moto…).

CONCLUSIONE

COME?

Il padrone capisce che è innamorata e l’aiuta (In che modo?). Così l’auto non fa più pazzie.

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IL RACCONTO FANTASTICO

Produzione guidata: scrivere un racconto fantastico

Tutto andava bene, ogni giorno il padrone di (Descrivi l’auto: tipo, colore e che cosa fa il padrone, per che cosa la usa…) .................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Finché (Quando? Chi arriva? Chi incontrano?) ...................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Improvvisamente (Racconta che cosa fa l’auto.) ................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

e non c’è verso di farla funzionare come sempre. Il padrone (Racconta come reagisce, che cosa pensa, che cosa decide…) ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

Dopo averle tentate tutte, sembra che non ci sia nulla da fare. Ma un giorno il padrone (racconta come fa il padrone ad accorgersi che è innamorata e di chi.) ......................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

La cosa è strana. Tuttavia il padrone non vuole rinunciare alla sua automobile, ma vuole che sia “funzionante”, così (Che cosa decide di fare?) ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: inventare una fiaba

LA FIABA

LA FIABA La fiaba è un racconto in cui agiscono personaggi fantastici con poteri straordinari e in cui si verificano fatti magici. Anche nella fiaba possiamo individuare: • I NIZIO: descrive il protagonista, cioè il personaggio principale, il tempo e il luogo e presenta gli altri personaggi; •S VOLGIMENTO: si verifica la rottura dell’equilibrio (problema da risolvere), compaiono l’antagonista (nemico), l’elemento magico o un aiutante, interviene l’eroe, spesso un principe coraggioso; •C ONCLUSIONE: l’antagonista, con la sua forza o furbizia, risolve il problema e c’è un lieto fine.

1 Osserva questo schema, circonda gli elementi che vuoi usare o pensane altri e inventa la tua fiaba. Prima scrivi la storia, poi assegna un titolo. TEMPO LUOGO PROTAGONISTA ANTAGONISTA ROTTURA DELL’EQUILIBRIO

C’era una volta…, Tanto tempo fa…, Un tempo lontano… villaggio, valle, castello, bosco… povero contadino, ragazza, principe, regina… strega cattiva, drago, orco, mostro… rapimento, maleficio, ostacoli spaventosi…

elfo, folletto, nano, fata, animaletto.… ELEMENTO MAGICO pozione magica, formula magica, anello portafortuna… protagonista stesso, cavaliere, principe azzurro… EROE diventa ricco, sposa il cavaliere, uccide il mostro… LIETO FINE AIUTANTE

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LA FIABA

Produzione guidata: inventare una fiaba

TITOLO .......................................................................................................................................................................................... (Chi è il protagonista? Quando si svolge la storia?)

...........................................................................

............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

che viveva (Dove?) ............................................................................................................................................................. Un giorno (Chi? Che cosa fa? Dove va?) .................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

A un tratto (Che cosa succede al protagonista? Descrivi l’antagonista.) ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

che (Che cosa fa l’antagonista?) .......................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

(Che cosa vuole l’antagonista? Come reagisce il protagonista?) ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Per fortuna (Descrivi l’incontro del protagonista con l’aiutante: che cosa gli dice? Che cosa gli dà?) .......................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

(Interviene un eroe o il personaggio stesso risolve il suo problema?) ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Così (Come si conclude la fiaba? Qual è il lieto fine?) .................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: scrivere una leggenda

LA LEGGENDA

LA LEGGENDA La leggenda è un racconto di fatti trasformati dalla fantasia, per dare spiegazione a fatti reali (perché la coda della rondine ha due punte, come è nato il girasole...). La struttura comprende: • I NIZIO: presentazione della situazione precedente e dell’elemento di cui si vuole spiegare l’origine; •S VOLGIMENTO: cambia la situazione di partenza a causa dell’intervento di un personaggio magico o di un fatto straordinario; •C ONCLUSIONE: si conclude sempre con la formula “Da quel giorno...”.

1 Osserva questo schema e prova a inventare tu una leggenda o a riscriverne una che conosci. Prima scrivi la leggenda, poi assegna un titolo. INIZIO

SVOLGIMENTO

CHI?

Di chi vuoi spiegare il perché è fatto così? (Perché la rosa ha le spine, l’aquila ha il becco ricurvo, la tartaruga ha la corazza, la lumaca va lenta…)

DOVE?

Dove viveva e con chi?

QUANDO?

Quando era così? (Tanti secoli fa, All’inizio del mondo, Una volta…)

CHE COSA? Che cosa è successo? (In quali situazioni

si è trovato/a? Quale fatto importante è accaduto?)

CONCLUSIONE

PERCHÉ?

Perché è accaduto questo fatto? Chi è intervenuto? (Un dio, un mago, uno gnomo cattivo, un fatto imprevisto…)

COME?

Da quel giorno…

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LA LEGGENDA

Produzione guidata: scrivere una leggenda

TITOLO .......................................................................................................................................................................................... (Quando? Chi? Com’era? Gli piaceva essere così?)

...........................................................................

............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

che viveva (Dove? Perché?) ....................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Un giorno (Chi? Che cosa fa? Che cosa succede di strano?) ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Quando incontra i suoi amici (Che cosa gli dicono? Che cosa pensa il protagonista? Come ci rimane?) ...................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

A questo punto (Che cosa pensa di fare? A chi si rivolge?) ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Quest’ultimo, dopo averci pensato un po’… (Che cosa fa il personaggio a cui si rivolge? Che cosa gli suggerisce?) ................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

È per questo che da quel giorno ..................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: descrivere un ambiente

LA DESCRIZIONE

LA DESCRIZIONE DI UN AMBIENTE Descrivere significa “fotografare” con le parole.

Per descrivere un ambiente si deve dire: CHE COS’È

un paese, una valle, un prato, una fattoria, la via in cui abiti…

DOVE SI TROVA in montagna, al mare, in collina, in città… GLI ELEMENTI

alberi, prati, pascoli, recinti, fiori, case, strade, sentieri…

LA POSIZIONE

in alto, in basso, sotto, sopra, a destra, a sinistra, dietro, davanti, lontano, vicino, di fronte, accanto…

COM’È

Colori: sfumati, forti, decisi, vivaci, spenti… Odori: freschi, gradevoli, sgradevoli, acri, nauseanti… Suoni: fracasso, silenzio, scampanio, cinguettio, fruscio, sciabordio, acuti, profondi, assordanti... Sensazioni tattili: liscio, rugoso, morbido, fresco, freddo, gelido, caldo, afoso, umido…

1 Procurati la cartolina o la foto di un paesaggio (anche dal tuo libro delle discipline). Poi, aiutandoti con le parole dello schema, descrivi brevemente sul tuo quaderno l’ambiente che vedi. Segui la traccia.

TITOLO .......................................................................................................................................................................................... (Che cos’è?) È… (Dove si trova?) Si trova… (Elenca e descrivi gli elementi che lo compongono e la loro posizione) Davanti

a… (Scrivi che cosa vedi e descrivi com’è) vedo…

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Produzione guidata: descrivere un animale

LA DESCRIZIONE

LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE Per descrivere un animale si deve dire: CHE ANIMALE È

un cane, un gatto, un criceto o un animale che ti piace

DOVE VIVE

casa, giardino, prato, parco o il suo ambiente naturale

COM’È

Corpo: massiccio, tozzo, magro, pelo, piume, squame… Occhi: grandi, sporgenti, umidi, lucidi, tristi, furbi… Bocca: enorme, spalancata, piccola, stretta, socchiusa… Zampe: corte, lunghe, muscolose, agili… Coda: lunga, corta, a ricciolo, a palla, con ciuffo…

CHE CARATTERE HA giocherellone, riservato, sfuggente, aggressivo, docile,

ostinato, tranquillo, fedele, timido, pauroso… CHE COSA FA

gioca, dorme, sonnecchia, va a caccia, scodinzola, salta, cammina, guizza…

1 Pensa a un animale che conosci o a un animale che hai visto. Poi, aiutandoti con le parole dello schema, descrivilo brevemente.

TITOLO .......................................................................................................................................................................................... (Che animale è? Se lo sai, scrivi anche il suo nome) È .................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

(Dove vive abitualmente? Con chi? Perché?)

...........................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

(Descrivi l’animale considerando tutte le parti del corpo) Ha il corpo ............................ ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Ha un carattere ................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

Di solito trascorre il tempo ................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: descrivere una persona

LA DESCRIZIONE

LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA Per descrivere una persona si devono prendere in considerazione tutte le parti del corpo. CHI È

un parente, un amico, un adulto, un tuo vicino di casa…

COM’È

Corpo: alto, basso, slanciato, robusto, magro, esile, atletico… Braccia: lunghe. corte, sottili, muscolose, forti, deboli… Gambe: lunghe, corte, grassottelle, muscolose, scattanti… Volto: ovale, tondo, paffuto, lentigginoso, magro… Capelli: castani, biondi, neri, ondulati, lisci, ricci, folti… Occhi: castani, azzurri, verdi, scuri, a mandorla, grandi, tondi, luminosi, espressivi, malinconici, furbi… Bocca: grande, piccola, spalancata, stretta, socchiusa… Labbra: sottili, grosse, screpolate, umide, rosse, rosee… Naso: piccolo, grosso, lungo, affilato, a patata, rosa, rosso… Orecchie: piccole, minuscole, grandi, rosse… Fronte: alta, bassa, spaziosa, rugosa, liscia, aggrottata… Sopracciglia: folte, rade, distanziate, ravvicinate, cespugliose… Ciglia: lunghe, corte, folte, rade, truccate… Mento: squadrato, rotondo, a punta, con la fossetta…

1 Pensa alla persona della quale vuoi fare la descrizione o, se ne hai la possibilità, procurati la sua foto. Poi, aiutandoti con le parole dello schema, descrivila.

TITOLO .......................................................................................................................................................................................... (Chi è? Scrivi anche il suo nome.) È .................................................................................................................. (Perché hai scelto di descriverla?) ........................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

(Descrivi la persona considerando tutti gli aspetti). Ha un corpo ........................................ ...............................................................................................................................................................................................................

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LA DESCRIZIONE

Produzione guidata: descrivere una persona

Le braccia sono .................................................................................................................................................................. Il corpo è sostenuto da due gambe ............................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

Il volto è ...................................................................................................................................................................................... e ha un mento ...................................................................................................................................................................... Ai lati del viso spuntano due orecchie ..................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Al centro del viso c’è un naso ............................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

Il volto è illuminato da due occhi ..................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

circondati da ciglia ........................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................................

Quando sorride, gli occhi ....................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Si vede subito quando è triste o arrabbiato perché gli occhi ..................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

Sopra gli occhi si trovano due sopracciglia ...................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

e una fronte .......................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

La bocca è ................................................................................................................................................................................ con labbra ............................................................................................................................................................................... che quando ride mostrano .................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: scrivere un testo informativo

IL TESTO INFORMATIVO

IL TESTO INFORMATIVO Un testo informativo ha lo scopo di fornire informazioni o spiegazioni su un argomento. Il linguaggio usato è molto preciso e fa uso di termini specifici. 1 Per scrivere un testo informativo si devono raccogliere tutte le informazioni che servono. Lo schema qui di seguito rappresenta un possibile modello. Leggi e utilizza le informazioni in esso contenute per scrivere un testo informativo sul passero. NOME

nome latino: Passerus domesticus o Passero comune

FAMIGLIA

passeridi

HABITAT (DOVE VIVE)

in tutti gli ambienti, escluse le regioni artiche e antartiche; frequenta anche ambienti in cui vive l’uomo

CARATTERISTICHE • corpo massiccio lungo 15 cm circa, peso 30 g circa, becco corto, coda leggermente forcuta • il maschio ha testa marrone con punti neri, sulla cui sommità ha una macchia grigia, la parte inferiore è bianco-grigia • la femmina ha piumaggio uniforme marrone chiaro • è un uccello stanziale, cioè non migra ALIMENTAZIONE

è granivoro (semi, bacche, cereali...), ma si nutre anche di piccoli invertebrati (vermi, insetti...)

RIPRODUZIONE

• le uova vengono deposte in aprile • la femmina depone dalle 5 alle 8 uova • entrambi i genitori si alternano nella cova, che dura un paio di settimane • i piccoli riescono a volare dopo 10 /20 giorni

PARTICOLARITÀ

per liberarsi dai parassiti fa spesso dei “bagni” di terra

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IL TESTO INFORMATIVO

Produzione giudata: scrivere un testo informativo

IL PASSERO COMUNE NOME E HABITAT Il “Passerus domesticus”, cioè il Passero comune, è un piccolo uccello che (Dove vive?) .................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

CARATTERISTICHE Il Passero comune non migra come le rondini: è ........................................................................... Ha un corpo ............................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................

Il maschio si distingue dalla femmina perché ha .......................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

La femmina ha ..................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

ALIMENTAZIONE Il Passero comune (tipo di alimentazione) ................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................

RIPRODUZIONE La femmina depone le uova (Quando? Come avviene la cova?) ......................................... ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

I piccoli (Quando escono dal nido?) .................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................

PARTICOLARITÀ Il passero ................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................

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Produzione guidata: scrivere una breve poesia

IL TESTO POETICO

IL TESTO POETICO Il testo poetico è una forma di espressione particolare che ha lo scopo di suscitare emozioni nel lettore. Il testo poetico è composto da: versi, che possono essere in rima o liberi (cioè non in rima), e strofe, che sono l’insieme di più versi. Prima di scrivere una poesia: • si sceglie l’argomento; • si compila un elenco degli elementi, dei pensieri, delle emozioni. 1 Osserva questo schema di esempio e leggi le poesie. Poi prova tu a scrivere sul quaderno una breve poesia sull’inverno o sulla primavera. ARGOMENTO

autunno

ELEMENTI

• colori (marrone, rosso, giallo, arancione) • elementi atmosferici (pioggia, nebbia, vento, freddo, sole tiepido, giornate più corte…) • fatti esterni (gli uccelli migrano, gli alberi perdono le foglie, spuntano di nuovo ombrelli e vestiti pesanti…)

PENSIERI E EMOZIONI

ricordi dell’estate, rimpianto per l’estate che finisce, malinconia, tristezza, noia…

IN VERSI LIBERI Addio estate! Addio allegri tuffi nel mare! Addio spensierati giochi nei prati! Un pallido sole saluta le rondini che se ne vanno. Cammino frusciando su un tappeto di foglie e tutto mi appare più triste.

IN RIMA Addio estate! Addio allegre nuotate! Ricordo i bei giorni passati a giocare fra l’erba dei prati. Le rondini abbandonano i nidi volando a schiera verso altri lidi. Cammino su un tappeto di foglie e una grande tristezza mi coglie.

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V ER

L’AGGUATO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

SO LA P R O VA I N VALS I

Quek portò lo stormo di oche selvatiche lungo la sponda dell’isolotto, incrociando un branco di anatre che costeggiava la riva destra del fiume. Il capostormo delle anatre ogni tanto gettava uno sguardo inquieto all’intorno e a bassa voce avvertiva i suoi di stare all’erta, come se presentisse un pericolo. Portato dalla corrente, veniva giù per il fiume, lentamente, un tronco d’albero enorme, ricoperto di foglie e di arbusti. E dietro il primo tronco ne apparve un altro, a poca distanza, anch’esso completamente coperto di fitti cannicci. Quek sbirciò sospettoso di lontano i tronchi e si ritirò con lo stormo verso la foce del fiume. Anche Kvak fece la stessa cosa. A una curva stretta del fiume, in prossimità della foce, gli animali si fermarono per raggrupparsi meglio, e in quei pochi minuti i tronchi continuarono ad avvicinarsi. Quek si volgeva intorno inquieto. A un tratto il suo sguardo si posò per caso su un fitto cespuglio di rovi che rasentava la riva e gli parve di vedere il movimento di un grosso corpo acquattato. Allora seppe che erano caduti tutti in trappola. Gettò un grido e volò via, ma troppo tardi: un fischio acuto ruppe il tacito mormorio della corrente e dalla riva cominciarono a scrosciare le fucilate.

Pam! Paff! Pam! Pam! S. Bulajic, Carovana alata, Giunti

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S V E R S O L A P R O VA I N VAL

I

1 C ompleta e rispondi indicando con una X.

a) I protagonisti di questo racconto sono: A. oche selvatiche. B. anatre. C. oche, anatre, cacciatori. D. cacciatori. b) Che cosa stanno facendo i due stormi? A. Sono in cerca di cibo. B. Stanno migrando. C. Fanno un bagno nel fiume. D. Vogliono nidificare. c) Che cosa sono in realtà i tronchi che scendono lungo il fiume? A. Alberi caduti nel fiume. B. Parti di una vecchia diga. C. Tronchi da segheria. D. Imbarcazioni mimetizzate. d) Quale espressione te lo fa capire? A. Portato dalla corrente. B. Albero enorme. C. Ricoperto di… arbusti. D. Veniva… lentamente. e) Qual è il “tono” di questo racconto? A. Allegro, perché si narra una vicenda divertente. B. Sereno, perché viene descritto un bel paesaggio. C. Drammatico, perché gli uccelli cadono in un agguato. D. Fiabesco, perché si narrano vicende meravigliose. 130 fantastici noi_RiflLIng_Produzione3_71-132.indd 130

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V ER 2 Indica con una X

il significato esatto delle parole, tenendo conto del contesto.

a) Incrociando (riga 2) A. Tagliando B. Attraversando C. Incontrando D. Mettendo in croce b) Stare all’erta (riga 6) A. Stare in salita B. Stare tranquilli C. Agitarsi molto D. Stare attenti, vigilare c) Fitti cannicci (righe 11-12) A. Intreccio di canne B. Fasci d’erba C. Fronde di albero D. Mucchi di foglie d) Acquattato (riga 23) A. Immerso nell’acqua B. Pieno d’acqua C. Addormentato D. Accovacciato, nascosto

SO LA P R O VA I N VALS I

3 Indica con una X la parola

di significato contrario.

a) Lentamente (riga 8) A. Tranquillamente B. Velocemente C. Silenziosamente D. Attentamente b) Sospettoso (riga 13) A. Onesto B. Pensieroso C. Fiducioso D. Malinconico

4 S egna con una X la parola

di significato simile.

a) Avvertiva (riga 5) A. Capiva B. Girava C. Spingeva D. Avvisava b) Trappola (riga 24) A. Pericolo B. Rischio C. Imboscata D. Attesa 131

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S V E R S O L A P R O VA I N VAL

I

5 Quale frase contiene degli errori di ortografia?

A. Il capostormo non ha visto in tempo i cacciatori. B. I tronchi scivolavano sull’acqua verso la foce del fiume. C. Le anatre scoprono troppo tardi l’agguato. D. Quek scoprì nel fitto di un cespulio un corpo aquattato.

6 S egna con una X il verbo

che non è coniugato al tempo indicato.

a) Passato remoto A. Giocaste B. Vendettero C. Lodavate D. Pescai b) Passato prossimo A. Hai riso B. Sono partiti C. Sarà sceso D. Ha perso c) Imperfetto A. Scriveva B. Leggevate C. Osservavo D. Arrivaste

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7 S egna con una X l’aggettivo

che non si trova al grado indicato.

a) Comparativo di maggioranza A. Più svelto B. Lento come C. Più alto D. Più dolce b) Superlativo relativo A. Il più ricco B. Il meno freddo C. Più nascosto D. Il meno agile c) Superlativo assoluto A. Assai noto B. Più costoso C. Fitto fitto D. Acerrimo Come è andata? 08/02/19 14:42


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