M. Cappelletti • A. De Gianni
CLASSE 4
• Libro digitale scaricabile
o l F Idee LETTURE
• Letture: pp. 168
• Riflessione linguistica: pp. 96 + 72 Laboratorio di grammatica
l
M. Cappelletti • A. De Gianni
Materiali multimediali per LIM, PC e TABLET
de lle
• Audiolibri
• Libri sfogliabili con esercizi interattivi
• Esercizi interattivi extra per tutte le materie • Simulazione di Prove Nazionali INVALSI • Tracce audio
• Percorsi facilitati DSA-BES
• Letture
• Letture: pp. 192
• Riflessione linguistica: pp. 96 + 72 Laboratorio di grammatica • Libro digitale scaricabile
il Filo delle idee 4
CLASSE 5
PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE
• Guida ai volumi dei Linguaggi 4-5 e ai Laboratori espressivi 4-5
CLASSi 4-5
• Poster murali 4-5: analisi grammaticale, tipologie testuali (testo narrativo, testo descrittivo, testo informativo, testo regolativo, testo poetico, testo argomentativo), riassunto, produzione • Cd-Audio 4-5
• Libri sfogliabili interattivi 4-5
• Percorsi facilitati DSA-BES 4-5
• La mia prima antologia: pp. 120
• Laboratori espressivi: pp. 168
FACIL E
ISBN 978-88-468-3405-8
IL 4 RE U TT -8 LE 05 EE -34 ID 68 LE 8-4 EL -8 D 78 9 LO FI SBN I Il filo delle idee LETTURE 4.indd 1
Leg ger e
Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.
PREZZO MINISTERIALE
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VERSIONE DIGITALE Per scaricare la versione digitale di questo volume, consulta la pagina www.elilaspigaedizioni.it/libridigitali e utilizza il codice che trovi qui sotto:
IL FILO DELLE IDEE 4 Letture Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Redazione: Valentina Dell’Aprovitola Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico: ABC Zone – San Donato Milanese (MI) Impaginazione: Carmen Fragnelli, Monica Marzaioli, Alberto Sangiorgi Copertina: I Nani Grafici – Firenze Illustrazioni: S ilvia Bonanni, Chiara Fedele, Madeleine Frochaux, Funnybooks, Ilaria Pigaglio Ricerca iconografica: Emanuela Lazzaroni Referenze iconografiche: Shutterstock, archivio Spiga Stampa: Grafiche Flaminia – Trevi (PG) 15.83.099.0 . Questo testo è realizzato con il carattere Font ad alta leggibilità: strumento compensativo per i lettori con dislessia e facilitante per tutte le categorie di lettori. www.easyreading.it Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI.
Tutti i diritti riservati © 2015 ELI • La Spiga Edizioni Tel. 071 750701 info@elilaspigaedizioni.it
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o l F Idee LETTURE
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FACIL E
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indice percorso di ascolto
Unità
1
esercizi interattivi
ACCOG LI E N ZA
6 Il nuovo compagno di scuola 8 Paroliamo 9 Zaino, ascolta 10 Un anno da scoprire a
Unità
Laborator
io linguistico Comunicare a distanz 12 La lettera 13 Una e-mail 14 Come si scrive una e-mail? 15 SMS
16 Nell’ufficio del dirigente 17 Il primo insegnante 18 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
2
VOG LIA D I CRESCE RE
20 La bicicletta 22 Tacche sul muro
Il racconto
Laboratorio ling uistico
23 Una recita 27 Mappa del testo narrativo
28 Una bella figura 29 Fare sport è crescere 30 Una giornata memorabile 32 Il timidometro 34 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
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Unità
3
AF F ET TI
36 Una dolcissima nonna 38 Good morning, Jill! 40 Teodora, per gli amici Teo 41 Ciao, sono Veronica 42 Cecilia e Felipe 43 Le cose speciali 44 Il nonno
La descrizione
Laboratorio ling uistico
45 Carolina 47 La descrizione delle persone 49 Mappa del testo descrittivo
50 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
Unità
4
52 Achille
AM I CI A N I MALI
54 Brigante 56 Un brutto cane 57 S ono tuo amico
anche sotto l’ombrellone
La descrizione
Laboratorio ling uistico
58 Il fenicottero
60 Lulu
Unità
5
68 Saluto al mondo
PIA N ETA TE RRA
62 Inverno da micio 63 Il caso dei beagles di Montichiari 64 Gli animali, ottimi medici
70 A Parigi Il testo informativo
61 Il ragno La farfalla
Laboratorio ling uistico
72 Il paradiso in 5 cale e 2 stagni 74 Turbante di turco 75 Mappa del testo informativo
66 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
76 Pianeta Acqua 77 Carta Europea dell’Acqua 78 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
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Unità
6
L’ U O M O N E LL A STO RIA
80 L’universo 82 Gilgamesh e l’immortalità 84 La vita di ogni giorno nell’antico Egitto 86 La tomba di Tutankhamon 88 Le lacrime di Iside 89 La porpora dei Fenici 90 Dedalo e Icaro 91 Ercole e i pomi delle esperidi 92 Il vello d’oro
Unità
94 Il cavallo di Troia 96 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
7
98 Il quadro
S PAZ I O A LL A FA NTAS IA
1 00 Alice si trasforma 101 Il robot professore 1 02 La chitarra magica
Il riassunto
Laboratorio ling uistico
1 04 L’incontro 1 07 La Quercia Fatata
Unità
8
E M OZ I O N I
112 Poesia è…
1 08 Il Molliccio
110 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
1 14 Sera d’aprile
Le due farfalle Uccelli Marzo 115 Canzonetta d’amore per il vento
Il testo poetico
Laboratorio ling uistico
116 Poesie in rima
117 1 18
Il vecchio e la bambina Prima di… Dorme una canzone in ogni cosa Mappa del testo poetico
119 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
1 20 Una forma poetica particolare:
l’haiku
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Ascolto e comprendo 6-7, 20-21, 36-37, 52-53, 80-81, 112-113, 122-123, 154-155 Osservo e comprendo 98-99, 138-139 Leggo e comprendo 9, 10, 15, 17, 28, 38-39, 40, 41, 43, 45, 54-55, 58, 60, 61, 70-71, 88, 90, 91, 9495, 100, 107, 109, 125, 127, 128, 129, 131, 134, 135, 140-141, 142-143, 150, 156-157, 158-159, 160-161
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Unità
9
Unità
NATU R A
122 Natura
10
F ESTE N E L M O N DO
140 La festa di Halloween
Pensieri d’autunno
142 Notte di Natale
1 24 La nocciola 125 Passano a stormi
Quando viene l’autunno Pensieri d’inverno
144 Natale nel mondo 145 A Carnevale… 146 Capodanno in Cina
126 Arancia 127 E, improvvisamente, la neve
Magia dell’inverno
Laboratorio ling uistico
Il testo regolativo
1 47 Il dragone cinese 1 49 Mappa del testo regolativo 1 50 Pessach
Pensieri di primavera
128 La fragola 1 29 La gioia della natura
Sussurri di primavera
151 Pasqua nel mondo
152 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
Pensieri d’estate
130 Il mirtillo 131 Solleone
Estate
Descrizione di ambienti
Unità Laboratorio ling uistico
132 Il verde che non t’aspetti 1 33 Ora descrivi tu 1 34 Giardino mediterraneo 135 Una casa per l’estate
136 Verifico le mie competenze Laboratorio Invalsi
11
AV V E NTU R A
154 Nelle cantine 156 Il vecchio mulino 158 Alluvione nella Pampa 160 L’inseguimento 162 Il vecchio bucaniere
Scrivere l’avventura
Laboratorio ling uistico
1 64 Mistero al Museo 1 66 Ami l’avventura? 1 68 L’avventura delle vacanze
Leggo e analizzo 24, 46, 59, 72-73, 114, 115, 117, 120, 121, 124, 132 Leggo e organizzo 8, 11, 12, 16, 22, 30-31, 42, 44, 56, 64-65, 82-83, 86-87, 89, 92-93, 126, 130, 146, 147-148 Analizzo le tipologie testuali (Laboratorio linguistico) 12-13-14-15, 23-24-25-26-27, 45-46-47-48-49, 58-59, 72-73-74-75, 104-105-106, 116-117-118, 132-133, 147-148-149, 164-165 Scrivo 14, 25-26, 59, 63, 69, 74, 76, 85, 99, 102-103, 104-105-106, 121, 133, 163, 165
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Parlo di me 7, 21, 28, 31, 41 Rifletto 57, 101, 109, 122-123, 144, 145, 151 Verifico le mie competenze 18-19, 34-35, 50-51, 66-67, 78-79, 96-97, 110-111, 119, 136-137, 152-153 Esercizi interattivi 10, 17, 18-19, 21, 24, 31, 35, 37, 39, 45, 51, 55, 60, 67, 73, 79, 81, 83, 97, 111, 119, 122, 134, 137, 153, 155, 157
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Unità
3
AFFETTI Una dolcissima nonna La nonna viveva sola in una casetta vicino ai boschi. Quella mattina era molto felice dell’arrivo di Michele, che si sarebbe fermato con lei tutto il mese di agosto perché la madre doveva lavorare. Fin dal mattino, con il grembiule addosso, si era messa ad aspettarli sulla porta. Quando la macchina svoltò sull’ultima curva della strada bianca, Michele si sporse dal finestrino e sventolando un braccio cominciò a salutare la nonna; appena fermi scese di corsa per abbracciarla. – Tesoro! – esclamò la nonna baciandolo sulle guance. – Come sei diventato grande! Vieni dentro, che ho appena fatto una crostata con i lamponi. – Mamma! – gridò Angelica che stava scaricando la valigia. – Quante volte te lo devo dire che il bambino è a dieta? – Oddio, è malato? – esclamò la nonna diventando all’improvviso triste. – No mamma, sta benissimo. È soltanto grasso come un tacchino prima di Natale. – Ma no, Angelica, ti sbagli, è solo un po’ robusto... e poi la torta che ho fatto non è proprio una vera torta, una torta vera e propria, è... è... è fatta quasi tutta di frutta... c’è solo un pizzico di farina, un nonnulla di zucchero, sciocchezze, bazzecole e poi, poi lo sai, anche tu da bambina eri così, i bambini devono nutrirsi bene... devono crescere... A ogni parola che diceva la nonna, Michele vicino alle sue gambe annuiva soddisfatto con la testa. La mamma invece non sembrava per niente contenta e, nervosamente, salì sull’automobile sbattendo la portiera. Rimasti soli, la nonna disse a Michele: – Facciamo presto, che deve essere ancora tiepida... In cucina tagliò una bella fetta di torta e gliela mise sul piatto. – Un po’ di panna sopra, tesoro? Mangiarono tre fette di torta a testa; poi, giacché era il tramonto e cominciava a fare un po’ di fresco, la nonna preparò una cioccolata calda.
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Ascolto e comprendo
etti in ordine la storia numerando le sequenze da 1 a 7. M Poi per ognuna scrivi una breve didascalia.
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Affetti
Good morning, Jill! Sono ormai tre anni che studiamo questa lingua a scuola e quest’anno, in particolare, sto viaggiando a velocità supersonica. Un po’ perché ne ho voglia, un po’ perché abbiamo una nuova insegnante che conosce bene la lingua e non ci annoia per niente. Si chiama Jill, ha diciotto anni e, quando è arrivata in classe, ha fulminato soprattutto i maschi. Jill, infatti, è alta, slanciata e ha un sorriso che ti affascina. Si capisce subito che è una che ha voglia di vivere. – Good morning, children. – Good morning, Jill. – It’s a lovely day today, isn’t it? Sì, è proprio una bella giornata, Jill. Mi ricordo la prima volta che Jill entrò in classe. – Che cosa volete imparare? – ci chiese. – Io voglio imparare come si dice “uffa che barba!”. – Io voglio imparare come si dice “chiudi il becco”. – Io voglio sapere come si dice “sono proprio stufo di andare a nuoto tutti i pomeriggi”. – Io voglio sapere come… – Calma, ragazzi, calma. Anzi, keep quiet, please. I’ll do my best so that you can enjoy your English lessons. Poi cominciò a tradurre le frasi e i modi
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Affetti
di dire che i miei compagni volevano conoscere. Li scrisse alla lavagna e da quel giorno cominciai ad annotarli su un grande quaderno per averli sempre a portata di mano. I’m lost. Have a good time. Fancy that! Oh, brother! Shut up! At three sharp! Sorry, the number is engaged. – Non credevo che imparare una lingua straniera potesse essere così divertente – mi disse subito Ottilia. – Jill ci sa proprio fare. A. Petrosino, V come Valentina, Piemme
Leggo e comprendo
Completa indicando con una X. In relazione al contesto in cui è inserita, l’espressione “sto viaggiando a velocità supersonica” significa: uido sulla strada ad alta velocità. g s tudio e imparo molto bene. m i muovo in modo troppo rapido. el brano si parla di un’insegnante di inglese, Jill. N Cerca e trascrivi le espressioni che descrivono:
il suo aspetto fisico:
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il suo modo di suscitare interesse negli alunni:
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Presenta un tuo insegnante nei suoi tratti principali in relazione al:
suo aspetto fisico:
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suo modo di suscitare interesse negli alunni:
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Affetti
Teodora, per gli amici Teo – Nicola, metti lo zaino in camera di Teo. È quella là. Indicò il corridoio con un vago gesto della mano. Il ragazzino procedette titubante nel lungo corridoio. Com’era diversa la sua casa da quella dell’amica! La casa della ragazzina non era disordinata, ma, come dire, sembrava che ognuno avesse il diritto di appoggiare cose in giro e poi la casa sembrava costruita intorno alle librerie. Ce n’erano nell’ingresso, in soggiorno, nel corridoio. Non aveva mai visto tanti libri in una casa. Chissà se li avevano letti tutti! Sulla porta in fondo al corridoio c’era attaccato un segnale di “alta tensione” e sotto Leggo e comprendo un cartello con una scritta cubitale: Chi ti ha detto che puoi entrare? Era la camera di Teo. Si guardò attorno curioso. Quello, dunque, era il regno di Teo. La stanza era grande e piena di luce. Attaccato alla porta c’era un bersaglio per giocare a freccette. – Dopo facciamo una partita – lo sfidò. In cima all’armadio un’intera tribù di orsi di peluche li guardava con occhi di vetro. Lei sentì il bisogno di spiegare. – Preistoria! Li collezionavo da piccola. Pensando che Nicola non la vedesse, diede un calcio a un orsetto che sbucava da sotto il letto. Lui, che invece aveva visto benissimo, sorrise sotto i baffi: – Preistoria, eh? Oh, non preoccuparti, io collezionavo ranocchie e guai a chi me le tocca!
Rispondi.
D a chi viene accolto Nicola quando va a casa della sua amica? ...................................................................................................... ......................................................................................................
D a che cosa viene colpito Nicola in casa di Teodora? ...................................................................................................... ......................................................................................................
D a che cosa intuisci che Teo considera Nicola un amico? ...................................................................................................... ......................................................................................................
C he cosa Teo vorrebbe nascondere di se stessa a Nicola? Perché? ...................................................................................................... ......................................................................................................
In che modo Nicola la rassicura?
J Carioli - L. Mattia, L’idolo maledetto,
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Lapis Editore
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Affetti
Ciao, sono Veronica Io mi chiamo Veronica e ho una grande passione per gli animali. Mi piacciono tutti, anche quelli che a mia sorella Valentina fanno schifo, tipo ragni, topi, lucertole. Lei dice che ha paura per colpa mia. Mia sorella è una perfida, perché Tippi, nel suo letto, non ce l’ho messo io, c’è andato da solo. Io ho solo aperto la gabbietta per fargli fare una passeggiatina perché aveva la faccia triste. Così mi sono messa a guardarlo mentre correva per la camera. Comunque, mentre guardavo la mia cavia, la mamma mi ha chiamato e io sono uscita. Quando sono tornata, Tippi era sparito. Lo stavo cercando sotto il letto, quando dalla camera di mia sorella sono usciti degli urli che sembravano quelli di un film dell’orrore. Mi sono precipitata da lei: Valentina era tutta rannicchiata sul cuscino, con la bocca spalancata, mentre la coperta del letto si muoveva come se qualcuno le facesse il solletico. Ho capito subito. Mentre lei gridava: – Il topo! Che schifo, m’è salito sulle gambe, avrà fatto la cacca nel letto! Leggo e comprendo Che schifo! – io ho infilato la mano per riprendere Completa. Tippi. Questo racconto è narrato: Ma mi ci è voluto in prima persona. in terza persona. un pochino, perché quella Il narratore è: strega di mia sorella Veronica. Valentina. con quegli strilli lo aveva talmente “sordato” che Veronica ama molto ....................................................................................... non capiva più niente. Valentina detesta molto ...........................................................................
A. Nanetti, Veronica, Signum Scuola
Veronica dice che sua sorella è una strega perché ..................................................................................................................................................
Perfida: molto cattiva, malvagia. Cavia: piccolo topolino. Sordato: assordato, reso sordo.
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e hai un fratello o una sorella rifletti ed esponi S i motivi che vi portano a litigare.
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Affetti
Cecilia e Felipe Felipe e Cecilia sono fratelli e tutti sanno che questo è già un buon motivo per litigare. Inoltre Cecilia e Felipe sono come il sale e lo zucchero, la senape e la crema alla nocciola. Hanno gusti molto diversi e una maniera diversa di vedere le cose. È stato così da sempre, da quando erano piccoli e la mamma li portava a prendere il gelato. A Cecilia piaceva il gelato alla fragola, mentre quello al limone la faceva piangere. Felipe andava pazzo per quello al limone e storceva la bocca con disgusto davanti a quello alla fragola. Non è che i due non si vogliano bene. Quel che succede è che entrambi hanno idee molto precise e molto diverse. Da qui la gestione dei Due Regni. Felipe e Cecilia si dividono una stanza piccolissima. Fra un letto e l’altro c’è una riga tracciata con il gesso bianco: segna il limite della zona di ciascuno. Entrambi hanno il permesso di decorare i loro regni come vogliono. Il regno di Cecilia è dipinto di rosa, di bianco e di blu, e sulla parete c’è un gran mazzo di fiori. Cecilia ritaglia con cura, da vecchie riviste e giornali, gelsomini, gerani, girasoli, gigli e papaveri, che poi appiccica scegliendo con cura il posto migliore per attaccare la sua figurina. Felipe detesta i fiori. Il suo regno è completamente diverso. Per cominciare niente bianco rosa o blu. Una parete rossa e l’altra viola, con un pezzo nero che fa da sfondo alla sua collezione di Schifi e Mostri. Gli Schifi servono a fare schifo, i Mostri a far paura. Felipe adora inventare nomi terrificanti per i suoi Mostri, come Lusingoni Groppolosi o Drubonghi Sbrindellati. G. Montes, Fateconmostri Mostriconfate, Salani Leggo e organizzo
Cecilia e Felipe hanno gusti diversi. Completa la tabella sulle loro preferenze.
Cecilia
Felipe
gelato
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colori del Regno
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abbellimenti
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Affetti
Le cose speciali Non è speciale come Jamie riesce a capire quando sono un po’ troppo triste? Lui è mio fratello e mi amerà per sempre. E quando sono un po’ troppo triste, mi manda un arcobaleno da guardare o una farfalla da rincorrere o una piuma da afferrare. E a volte, mi manda tutte queste cose anche quando non sono tanto triste. Lui vuole soltanto che io sia ancora più felice. M.J.T. Stepanek, Il mio cuore canta, Sperling & Kupfer
Ieri Ieri ho immaginato di essere l’unico uomo del Creato. Completamente solo, piangevo disperato quando a un tratto il telefono è squillato. F. Wittkamp, Nel buio splendeva la luna, Einaudi
Leggo e comprendo
Completa.
Nella prima poesia, quando l’autore è triste suo fratello lo aiuta
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Nella seconda poesia, il poeta è aiutato a superare la solitudine
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Affetti
Il nonno Mio nonno è un simpatico vecchietto dai pochi capelli di un bianco particolare... Ha un gran naso a patata e due baffoni bianchi e grigi. Da lì sotto, la bocca sembra sorridere in continuazione. Gli occhi sono di un azzurro che, con il cattivo tempo, tende al grigio. È capace di fermarsi nel bel mezzo di un discorso e chinarsi a vedere una colonia di formiche al lavoro. – Chissà se le formiche alzano gli occhi per vedere il nostro mondo di giganti... – ha detto una volta. È simpatico, anche. È capace di spiegarti tutta la storia dei Sumeri partendo dai somari che trasportavano comari per monti, mari e valli. È alto, robusto e la pancia forma un bel pallone, sul quale da piccolino mi addormentavo senza problemi. È goloso di torte alla ricotta, ma non lo ammette volentieri. Preferisce dire che mangia dolci per non veder diminuire il proprio pancione: si sacrifica per i nipotini... per farli riposare comodi. Non credo di averlo mai visto arrabbiato, ma ha pianto a lungo quando la nonna se ne è andata. Ha una cicatrice sotto il polso della mano sinistra: sapessi quante avventure ho immaginato, per quel taglio. I. Sciapeconi Leggo e organizzo
Completa lo schema con le informazioni fornite dal brano. IL NONNO carattere
aspetto fisico ........................................................................
comportamento
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La descrizione
Laborato
rio lingu istic
o
Carolina Nella mia classe c’era una bambina che si chiamava Carolina Kuckelmann. Aveva occhi scuri, sopracciglia scure e capelli castano scuro, fissati a destra sulla tempia con un fermaglio. Sulla nuca e nel piccolo incavo tra il lobo dell’orecchio e il collo la sua pelle aveva un accenno di peluria che brillava al sole e talvolta fremeva lievemente al vento. Quando rideva, con una voce stupendamente roca, tendeva il collo in alto, piegava il capo all’indietro e tutto il suo viso era raggiante di gioia, con gli occhi socchiusi. Avrei potuto guardare quel viso in eterno, e lo guardavo non appena potevo, durante le lezioni o nell’intervallo. Ma lo facevo di nascosto e in modo tale che nessuno se ne accorgesse, neppure Carolina, perché ero molto timido. Ero meno timido nei miei sogni. Lì la prendevo per mano e la portavo nel bosco, e con lei mi arrampicavo sugli alberi. P. Suskind, Storia del signor Sommer, Longanesi Leggo e comprendo
Completa indicando con una X.
Questo è un testo: descrittivo. narrativo. poetico. regolativo. informativo. La descrizione è: u n testo in cui si esprimono le emozioni che si provano di fronte a una persona, un animale, un oggetto, un ambiente. u n testo in cui vengono indicate le caratteristiche precise e particolari di una persona, di un animale, di un oggetto, di un ambiente. u n’immagine in cui è rappresentata una persona, un animale, un oggetto, un ambiente. 45 Filo delle idee_Letture 4_36-51.indd 45
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Laborato
La descrizione
rio lingu istic
o
Nella descrizione di una persona si possono individuare l’argomento generale, cioè chi viene descritto, e gli argomenti particolari, che danno informazioni precise sull’aspetto fisico, sul comportamento, sulle caratteristiche della persona stessa.
Leggo e analizzo
Dopo aver letto con attenzione il brano “Carolina”, completa lo schema.
occhi aspetto fisico argomento generale
sopracciglia capelli
.............................................................
.............................................................................
nuca e collo
argomenti particolari voce
..................................................................................
............................................................
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.......................................................
comportamento . .............................................................................. ................................................................................
copri le parti che costituiscono S il brano “Carolina” e indicale con colori diversi.
Presentazione della bambina Descrizione del suo aspetto fisico Comportamento Atteggiamento del narratore verso di lei
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Laborato
La descrizione
rio lingu istic
o
La descrizione delle persone Per descrivere una persona è opportuno osservare e raccogliere gli elementi che la caratterizzano.
Aspetto fisico • corporatura • statura • volto • occhi • capelli • …
Presentazione • chi è • come si chiama • quanti anni ha
Abbigliamento • c ome si presenta di solito • c he impressione dà di sé • q uale tipo di vestiti preferisce
PERSONA
Carattere • com’è in relazione a sé e agli altri
Comportamento • abitudini • interessi • gusti • preferenze
Per realizzare la descrizione di una persona non occorre utilizzare tutte le osservazioni raccolte; è necessario scegliere gli elementi più particolari, i dettagli più significativi e tralasciare gli aspetti banali o comuni. Per rendere la descrizione più vivace si possono utilizzare delle similitudini: • L illa era diritta e asciutta come una giovane betulla. • L e rughe intorno agli occhi sembravano una ragnatela mobile. • A veva occhi grandi, azzurri e tranquilli come una pozza d’acqua. • Era bassa e rotonda come una cipolla. 47 Filo delle idee_Letture 4_36-51.indd 47
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La descrizione
Laborato
rio lingu istic
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Per rendere la descrizione più vivace devi utilizzare aggettivi che esprimano in modo appropriato le qualità degli elementi osservati. Gli schemi che seguono ti possono essere d’aiuto per descrivere con termini appropriati una persona nel suo aspetto fisico.
VOLTO pallido smunto rubicondo cereo paonazzo roseo abbronzato sottile scarno allungato pieno rugoso
SOPRACCIGLIA piene rade folte sottili cespugliose arcuate disegnate
OCCHI chiari limpidi cupi luminosi espressivi allegri sorridenti freddi severi stralunati sporgenti scuri vivaci mobilissimi acquosi azzurri intensi celesti
CORPORATURA snella esile robusta delicata pesante massiccia tozza asciutta minuta
CAPELLI folti radi ondulati crespi soffici stopposi arruffati brizzolati ricci canuti corvini biondi fini lisci neri castani rosso tiziano rosso carota
LABBRA sottili carnose vellutate livide sorridenti esangui
NASO grosso regolare storto sottile a patata a punta aquilino lungo schiacciato all’insù bitorzoluto delicato rincagnato
ESPRESSIONE allegra tranquilla sorridente malinconica pensierosa spaventata meravigliata minacciosa
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Laborato
La descrizione
rio lingu istic
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Mappa del testo descrittivo La DESCRIZIONE
descrive: • persone • animali • oggetti • ambienti
reali o fantastici
può essere: • o ggettiva: mette in evidenza le caratteristiche dell’elemento descritto in modo chiaro e completo usando un linguaggio specifico • soggettiva: oltre alle caratteristiche dell’elemento descritto, evidenzia le impressioni o gli stati d’animo suscitati dall’elemento stesso
utilizza: • dati sensoriali • aggettivi • similitudini • dati statici • dati dinamici
può essere organizzata: • con ordine logico: dal generale al particolare o viceversa • con ordine spaziale: dall’esterno all’interno, dall’alto al basso, da destra a sinistra, da vicino a lontano o viceversa • con ordine temporale evidenziando la successione dei cambiamenti
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Laboratorio Invalsi
Amici per la pelle 1 Daniel era piccolo e grassottello; i suoi capelli erano biondi, e il colorito roseo della sua pelle avrebbe fatto pensare a un ragazzino sportivo, innamorato del movimento e dell’attività all’aria aperta. 5 In realtà, nessuno lo aveva mai visto varcare spontaneamente la soglia del parco per una corsetta o una semplice passeggiata. Daniel aveva i voti migliori di tutta la classe, eppure raramente lo si vedeva studiare né si sarebbe detto che, durante le lezioni, si impegnasse più di tanto nel fare attenzione: rimaneva 10 per lo più incurvato sul banco con gli occhi socchiusi e il pollice in bocca, tanto che pareva sempre sul punto di addormentarsi. Di tanto in tanto persino gli insegnanti, che pure lo conoscevano bene, venivano colti dal dubbio e gli gridavano: – Svegliati, Daniel! 15 Allora Daniel si toglieva il pollice dalla bocca e, con aria leggermente risentita, borbottava: – Non sto dormendo, sto pensando! Il soprannome di Daniel era, infatti, “il Pensatore”. Ottl aveva capelli corti e ispidi di un intenso color rosso carota, 20 e grandi orecchie a sventola sporgenti dal cranio come manici da una tazza. Era alto, magro e ricoperto di lentiggini. Queste però non assomigliavano a quei graziosi punticini che adornano talvolta i delicati nasini delle bambine. Si trattava, nel suo caso, 25 di grosse macchie color caffelatte che ricordavano piuttosto il mantello chiazzato di un cane da caccia. Sulla guancia sinistra ne aveva una che, per forma, ricordava il continente africano. Sulla pancia, proprio di fianco all’ombelico, ce n’era un’altra, 30 enorme, a forma di cuore: un grande cuore con una specie di gambetto sotto, che ricordava l’asso di picche nel gioco delle carte. Per questa ragione Ottl era soprannominato “Asso di Picche”. Il Pensatore e l’Asso di Picche erano amici per la pelle. La loro amicizia risaliva addirittura ai tempi dell’asilo. C. Nöstlinger, Furto a scuola, Piemme
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Laboratorio Invalsi
Completa indicando con una X. 1
Daniel aveva: A. B. C. D.
2
il corpo ricoperto di lentiggini. grandi orecchie a sventola. c apelli biondi e colorito roseo. capelli corti e ispidi.
D aniel era soprannominato “il pensatore” perché: A. r ispondeva agli insegnanti che stava pensando. B. era sempre distratto. C. era sempre preoccupato di qualcosa. D. aveva i voti migliori di tutta la classe.
3
Nessuno lo aveva mai visto varcare spontaneamente “ la soglia del parco per una corsetta…” (righe 5-6) significa che: A. non era mai andato al parco. B. aveva corso nel parco solo quando vi era stato costretto. C. t utti i giorni faceva una corsetta nel parco. D. a rrivava alla soglia del parco e tornava indietro.
4
Ottl era: A. B. C. D.
5
e lentiggini di Ottl erano a macchie e ricordavano L il mantello di: A. B. C. D.
6
piccolo e grassottello. s oprannominato “il Pensatore”. s empre con il pollice in bocca. alto e magro.
una mucca. una giraffa. un cane da caccia. un gatto domestico.
e aveva una a forma di cuore sopra l’ombelico che N ricordava un asso: A. B. C. D.
di di di di
cuori. quadri. fiori. picche.
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Unità
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Saluto al mondo
P I A N E TA TERRA
Vedo un grande globo miracoloso che ruota attraverso lo spazio. Vedo minuscole masserie, casupole, rovine, fattorie, palazzi, capanne, tende nomadi sulla superficie. Vedo da un lato l’emisfero buio, in cui i dormienti sognano, e l’altra parte illuminata dal sole. Vedo il curioso e rapido alternarsi dell’ombra e della luce. Vedo i campi della Terra, e crescere su essi erba e fiori e frumento. Vedo le tracce delle antiche e moderne spedizioni. Vedo le steppe dell’Asia, le regioni di neve e di ghiaccio. Vedo tutte le famiglie che lavorano, e saluto gli abitanti della Terra. W. Whitman, da Foglie d’erba, Mondadori
Masserie: fattorie. Emisfero: metà del globo terrestre. Steppe: vaste pianure povere di acqua con erbe e arbusti.
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Osservo e scrivo
Per ogni immagine scrivi i versi che la rappresentano.
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Leggo e racconto
hiudi gli occhi e pensa al pianeta Terra. C Che cosa vedi? Racconta.
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Pianeta Terra
A Parigi Arrivare a Parigi è stato facilissimo. Infatti siamo partiti direttamente da Torino con il TGV Alexandre Dumas. È un treno fantastico: ha il muso come quello di un aereo e in certi tratti viaggi a più di 250 chilometri all’ora… Ti dà l’impressione di volare! Io e Tazio eravamo seduti vicini e ci stringevamo la mano… Alle quattro del pomeriggio il treno è entrato nella Gare de Lyon, una delle stazioni più importanti di Parigi. Dopo aver depositato i bagagli in albergo, prima di cena abbiamo fatto una passeggiata in Boulevard Saint-Michel e ci siamo soffermati davanti alle sue numerose librerie con le vetrine piene di romanzi, di cataloghi d’arte e di libri fotografici. – C’è una cosa che vorresti vedere subito a Parigi? – ho chiesto a Tazio. – La Torre Eiffel. – Anch’io. Chiederemo al maestro di farcela visitare per prima, domani. La mattina dopo, in albergo, davanti alla buonissima prima colazione, il maestro ci ha detto: – Vi accontento! Ci siamo infilati nella metropolitana, siamo usciti al Trocadero ed ecco, davanti a noi, la torre più famosa del mondo. Ero sbalordita. La punta aguzza della Torre Eiffel sembrava bucare il cielo. Alla sua base si affollava gente di ogni nazione: c’era chi passeggiava con il naso all’aria, chi era seduto sulle panchine, chi indugiava davanti alle bancarelle stracolme di souvenir, chi mangiava panini o immergeva il naso in una nuvola di zucchero filato. Quando ho alzato gli occhi per guardare la torre
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Pianeta Terra
dal basso in alto sono quasi caduta all’indietro, ma Tazio è stato veloce a sorreggermi… Non so quante centinaia di scalini abbiamo salito. Ma quando siamo arrivati al primo piano, le gambe mi tremavano. In quel momento il cielo è diventato scuro ed è scoppiato un temporale. Sembrava che la torre vibrasse tutta. Abbiamo deciso di proseguire fino al secondo piano con l’ascensore. Quando siamo arrivati alla terrazza e abbiamo appiccicato il naso alla sua balaustra di ferro, il cielo era tornato azzurro e sotto di noi si era aperto uno stupendo panorama di Parigi. I grattacieli, i lunghi viali, La Tour Eiffel fu edificata fra il 1887 e il 1889 la Senna con le sue chiatte, su progetto dell’ingegnere Gustave Eiffel. i parchi, i giardini, le piazze… I 12.000 pezzi metallici che la compongono Tutto mi faceva restare furono montati da 300 operai, che adoperarono a bocca aperta! ben 2.500.000 bulloni. Allora ho stretto forte la mano Il primo piano è situato a 57 metri di altezza, di Tazio. il secondo a 115, il terzo a 274. A. Petrosino, Il viaggio in Europa di Valentina, Piemme Junior
Attualmente l’accesso al pubblico al terzo piano è consentito soltanto con l’ascensore. Si può andare a piedi fino al primo piano (350 gradini) e al secondo (730 gradini).
Leggo e comprendo
Completa. Il brano “A Parigi” è un testo di tipo I protagonisti sono
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.......................................................................................
La mattina dopo
che parla
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............................................................................................................................................................................................ .
Raggiungono Parigi con alle
...................................................
e arrivano alla
Prima di cena
...........................................................................
.....................................................................................................
..........................................................................................................................................................
del secondo piano vedono
Dalla terrazza
..........................................................................................................................................................................
U tilizza le informazioni sulla Torre Eiffel per completare lo schema.
Torre Eiffel
costruita .......................................................................................................................................................... progettata ..................................................................................................................................................... composta da ............................................................................................................................................... primo piano a ......................................... raggiungibile con ........................................ secondo piano a ......................................... raggiungibile .............................................. terzo piano a ......................................... raggiungibile ....................................................... 71
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Laborato
tivo Il testo informa
rio lingu istic
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a S. eddh R i u p i ch A
i
Il paradiso in 5 cale e 2 stagni Ri u Mi lan
es
Nel golfo di Orosei, sulla costa centro-orientale della Sardegna, a Oasi Biderrosa in h un piccolo paradiso si affaccia sc Pi u Biderrosa sul mare. L’oasi di Biderrosa è Ri un dolce confine tra terra CAGLIARI Monte Biderrosa e acqua, una porzione di mondo fatta di colori e di luci, Stagno lontana dal frastuono estivo. sa Curcurica Monte Davanti ha il blu di un mare Urcatu Stagno che non finisce mai; dietro, Stagno Biderrosa sa Mattanosa la quiete di pini e ginepri Petra interrotti dal rosa del granito. Spiaggia Marchese Biderrosa In mezzo, il litorale di sabbia Cala Spiaggia sa Curcurica Ginepro finissima interrotto da brevi rocce che formano cinque piccole baie da sogno, tanto più preziose per il territorio completamente intatto che le circonda. Un’area unica: 532 ettari di territorio nel comune di Orosei che si è deciso di mantenere integro, senza nessuna costruzione, un patrimonio naturalistico da godere insieme e da proteggere. L’accesso all’oasi si trova presso il Centro della Forestale al chilometro 236,8 della statale 125 in direzione Siniscola. Una piccola strada sterrata conduce sulla sponda di uno stagno così grande da arrivare al mare; è lo stagno Sa Curcurica, che ha una superficie di 38 ettari e una profondità media di 30 cm. Quando si arriva al secondo stagno, quello di Biderrosa, l’aria sa già di salmastro; il mare è a un passo, appena oltre la spiaggetta omonima. Biderrosa è uno stagno grande 6 ettari e in primavera, quando l’oasi apre ai visitatori, s’incontrano ancora i fenicotteri, che vengono qui a svernare dalle lagune francesi della Camargue. Per visitare l’oasi si deve acquistare il biglietto alla Pro Loco di Orosei oppure prenotare telefonicamente allo 0784 998367. Il biglietto costa 10 euro per l’auto, 5 euro per la moto e 2 euro per la bici. L’oasi è aperta da aprile a settembre, con accesso limitato di auto (120 al giorno). Per rischio d’incendi, l’oasi è chiusa quando soffia il maestrale. Olbia
G. Bossolo, da Bell’Italia
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Laborato
rio lingu istic
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Leggo e analizzo
Completa indicando con una X.
Il testo informativo è: u n testo in cui si descrivono in modo preciso le caratteristiche di un elemento. u n testo in cui si espongono informazioni precise su un argomento. u n testo in cui si espongono cronologicamente degli avvenimenti. Il testo informativo ha lo scopo di: convincere chi legge. divertire chi legge. a rricchire le conoscenze di chi legge. Il testo “Il paradiso in 5 cale e 2 stagni” fornisce informazioni su un argomento: s torico. geografico. s cientifico. di cultura generale. Leggi con attenzione, ricava dal testo le informazioni, poi completa lo schema. Di che cosa si parla? Informazioni specifiche
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dove si trova quanto è estesa come arrivarci quando la si può visitare che cosa occorre
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Laborato
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Turbante di turco
Nome scientifico: lilium martagon Nome italiano: riccio di dama Nome popolare: turbante di turco Habitat: boschi radi, prati montani soleggiati, dalla pianura fino ai 2500 metri in tutta Europa e in Asia temperata Periodo di fioritura: luglio e agosto
Altezza: in media tra 30 e 60 cm; raggiunge 150 cm in luoghi favorevoli Fusto: robusto, macchiettato di verde rossiccio Foglie: strette e appuntite Fiore: rosso smorzato con macchie più scure Profumo: penetrante, soprattutto di notte Curiosità: • Il bestiame da pascolo non apprezza questa pianta, ma i camosci ne sono ghiotti • Il bulbo di questo fiore era considerato un amuleto e veniva appeso al collo dei bimbi che mettevano i denti
Leggo e scrivo
tilizzando le informazioni fornite, scrivi un testo U informativo. .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................
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Laborato
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Mappa del testo informativo Il TESTO INFORMATIVO
fornisce informazioni su argomenti: • storici • geografici • scientifici • di cultura generale: arte sport musica società
utilizza: • un linguaggio chiaro e preciso • termini specifici propri della disciplina • disegni o foto con didascalie • tabelle • grafici • cartine
ha una struttura articolata in: • p resentazione di un argomento generale, spesso già detto nel titolo • esposizione degli argomenti particolari • i ntroduzione di informazioni specifiche
può essere organizzato: • con ordine logico • con ordine cronologico • con ordine causale
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Pianeta Terra
Pianeta Acqua Vista dallo spazio, la Terra si presenta come un pianeta azzurro coperto da mari e oceani per i due terzi della sua superficie. Altri pianeti, per esempio Marte e Venere, custodiscono riserve di acqua, ma solo sulla Terra essa è presente allo stato liquido, solido e gassoso. Questa caratteristica fa della Terra un pianeta davvero speciale. Allo stato liquido, l’acqua è semplicemente… acqua, allo stato solido è ghiaccio e allo stato gassoso è vapore acqueo. L’acqua allo stato liquido è indispensabile per la vita. Piante e animali o esseri umani, tutti abbiamo bisogno dell’acqua per vivere. Fra gli esseri viventi, gli uni vivono nell’acqua, gli altri fuori dall’acqua, ma ciascuno vive grazie all’acqua. E l’acqua costituisce circa l’80% di un organismo vivente. Fonte primaria di vita per l’umanità, l’acqua non è distribuita in modo equo sulla superficie terrestre. Mentre gli uni la usano e la sprecano senza misura, altri ne hanno un bisogno penoso. Un miliardo di persone sulla Terra non ha accesso all’acqua potabile; in numerosi Paesi che ne dispongono, il suo inquinamento progredisce. Presso molte popolazioni le case sono prive di acqua e la gente deve camminare a lungo per rifornirsi ai pozzi. F. Michel, L’acqua a piccoli passi, Motta Junior
L’acqua è indispensabile per la salute del nostro corpo. Bisogna berne molta perché trasporta le sostanze all’interno del corpo, elimina le scorie e regola la temperatura. Leggo e scrivo
Quali informazioni sull’acqua puoi ricavare dal testo? ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................
Quali problemi affronta il testo? ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................
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Pianeta Terra
Carta Europea dell’Acqua Non c’è vita se non c’è acqua. L’acqua è un bene
indispensabile per ogni attività umana.
Le risorse d’acqua dolce non sono inesauribili.
È quindi necessario salvaguardarle. Peggiorare la qualità dell’acqua
significa recare danno alla vita dell’uomo e di tutti gli esseri la cui sopravvivenza è legata ad essa. Una volta utilizzata, l’acqua deve
essere restituita all’ambiente naturale in condizioni tali da non comprometterne gli usi successivi. La conservazione delle foreste è
indispensabile per salvaguardare le risorse d’acqua. L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto
da tutti. Ciascuno ha il dovere di usarla con cura e moderazione.
Promulgata il 6 maggio 1968 dal Consiglio Europeo
Come suggerito dalla carta che hai appena letto, bisogna stare attenti al consumo dell’acqua. Tu sei consapevole di quanta ne consumi al giorno? Sei sicuro di non sprecarla? Ecco alcuni consigli per non sprecare un bene così prezioso.
Fare la doccia piuttosto che il bagno. Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti. Riparare al più presto il rubinetto che perde. Raccogliere l’acqua piovana per innaffiare le piante. U tilizzare l’acqua del lavaggio delle verdure per innaffiare i fiori. Evitare i mezzi carichi della lavatrice e della lavastoviglie.
LO S A I C H E …
er riempire una vasca da bagno p servono 90 litri d’acqua? Quando si va in bagno si scaricano nella fogna quasi 10 litri d’acqua? Per lavare i piatti si consumano 7 litri d’acqua al giorno? Per lavarsi, ogni abitante dell’Europa consuma in media 50 litri d’acqua al giorno?
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Verifico le mie competenze
Laboratorio Invalsi
Viaggio in Patagonia 1 Bahia Blanca è l’ultimo posto importante prima del deserto della Patagonia. Sul deserto si spostano brandelli di nuvole d’argento e la polvere bianca che il vento solleva dalle saline. All’orizzonte, 5 la terra e il cielo si fondono, mescolando e annullando i loro colori. La Patagonia inizia sul Rio Negro. Lungo la riva del fiume i salici sono tutti germogliati e mostrano l’argento che brilla sotto le loro foglie. Gli Indios ne tagliano 10 delle sottili bacchette lasciando sui tronchi delle bianche ferite e nell’aria l’odore della linfa. Le case dei villaggi sono di mattoni, con tubi di stufa neri e, sopra, un intrico di fili elettrici. Dove finiscono le case di mattoni, cominciano 15 le catapecchie degli Indios, fatte con casse da imballaggio, fogli di plastica e tela di sacco. Ogni tanto si incontra una donna indiana, che mastica aglio spandendone intorno l’odore intenso e porta dei tintinnanti 20 orecchini di oro vero e un cappello bianco e rigido appuntato alle trecce con spilloni, e qualche uomo diretto verso la campagna, che ha un cappello di feltro marrone tirato giù sulla faccia 25 e cammina in mezzo a nuvole di polvere bianca. Il fiume, gonfio per lo scioglimento delle nevi sulle Ande, scorre veloce facendo frusciare le canne. Rondini rossastre danno 30 la caccia agli insetti. Quando volano sopra la scogliera, il vento le afferra e ne inverte di colpo il volo, finché calano di nuovo basse sul fiume.
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Verifico le mie competenze
Laboratorio Invalsi
La scogliera si eleva a picco sugli approdi dei traghetti e dall’alto 35 si può guardare controcorrente verso il Cile. Il fiume scorre lucente fra le scogliere bianche come ossa, con strisce di terra coltivata da ogni lato. Lontano dalle scogliere c’è il deserto. Nessun suono tranne quello del vento che sibila tra i cespugli spinosi e l’erba morta, 40 nessun altro segno di vita all’infuori di un falco e di uno scarafaggio immobile su una pietra bianca. B. Chatwin, In Patagonia, Adelphi
Completa indicando con una X. 1
ella frase “sul deserto N si spostano brandelli di nuvole” (righe 2-3) la parola brandelli significa: A. B. C. D.
2
e catapecchie degli Indios L sono fatte con:
La donna indiana porta: A. o recchini di perle e un cappello bianco rigido. B. o recchini di oro vero e un cappello di feltro marrone. C. o recchini di oro finto e un cappello bianco rigido. D. o recchini di oro vero e un cappello bianco rigido.
e rondini volano basse sul fiume L perché: A. è più facile trovare insetti. B. in alto il vento le prende e le riporta in basso. C. in basso fa più caldo. D. la scogliera è a picco sul fiume.
strati. cumuli. pezzetti. filamenti.
A. c asse di imballaggio, mattoni e tela di sacco. B. tela di sacco, casse di imballaggio e fogli di plastica. C. m attoni, fogli di plastica e tela di sacco. D. b acchette di salici, tela di sacco e mattoni. 3
4
5
e scogliere bianche sono L paragonate: A. B. C. D.
6
a mucchi di sale. alle dune del deserto. a delle ossa. a cumuli di neve.
L’unico segno di vita è dato da: A. u n falco e uno scarabeo su una pietra. B. u n’aquila e uno scarabeo su una pietra. C. u n falco e uno scarafaggio su una pietra. D. u n gufo e uno scarafaggio su una pietra.
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Unità
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I N O I Z EMO
Fare poesia significa suggerire, giocando con le parole, immagine e sentimenti. Il poeta guarda alla realtà con occhi pieni di magia e, nelle cose di tutti i giorni, sa vedere anche ciò che è nascosto. Ascolto e comprendo
scolta i testi poetici, associa ognuno di essi all’immagine che lo rappresenta A e di ognuno scrivi l’emozione che suscita in te e il numero corrispondente.
Questa poesia mi trasmette ................................................................................................
Questa poesia mi trasmette ................................................................................................
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Questa poesia mi trasmette ................................................................................................
Q uesta poesia mi trasmette ................................................................................................
Q uesta poesia mi trasmette ................................................................................................
Questa poesia mi trasmette ................................................................................................
Questa poesia mi trasmette ................................................................................................
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Emozioni
Sera d’aprile
Come una grande primula è una similitudine, cioè un paragone fra due cose molto diverse l’una dall’altra, ma con caratteristiche comuni.
Batte la luna soavemente di là dai vetri sul mio vaso di primule: senza vederla la penso come una grande primula anch’essa stupita sola nel prato azzurro del cielo. A. Pozzi, Parole, Mondadori
Le due farfalle
Corro nei campi di primavera come un cerbiatto allegro. Due farfalle svolazzano e io le inseguo.
Uccelli
X. Erkang, Un pesce fossile rinato, Lanfranchi
Gli uccelli nel sole sono fiocchi di lana, fiori o pensieri abbandonati al vento.
D.M. Turoldo, Il grande male, Mondadori
Sono fiocchi di lana è una metafora, cioè un’espressione in cui si trasferisce a una parola il significato di un’altra.
Marzo
Dopo la pioggia la terra è un frutto appena sbucciato.
Leggo e analizzo
Nella poesia Sera d’aprile la luna viene paragonata alla perché
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entrambe
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ella poesia Le due farfalle sottolinea N la similitudine e spiegala. Nella poesia Uccelli gli uccelli sono .........................................................................................................
perché
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ella poesia Marzo sottolinea N la metafora e spiegala.
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Emozioni
Canzonetta d’amore per il vento È beffardo e curioso va sui monti e sul mare è svelto e generoso nulla lo può fermare. S’insinua dappertutto vola insieme agli uccelli riesce a sapere tutto e scompiglia i capelli. È libero e sorride entra in ogni avventura compie mille magie non ha alcuna paura. Fa parlare le foglie porta voci e canzoni non si cura del tempo ed è senza padroni.
G. Pontremoli, da Rabbia Birabbia, Nuove Edizioni Romane
In questa poesia, al vento si attribuiscono azioni, caratteristiche, comportamenti propri dell’uomo. Questa tecnica poetica si chiama personificazione.
Leggo e analizzo
Rispondi.
Q uali sono le qualità umane attribuite al vento?
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Quali sono le azioni proprie dell’uomo attribuite al vento?
...................................................................
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In questi versi sottolinea e spiega le personificazioni. Mi domando se gli alberi son tristi quando son spogli.
La sera sbadigliando si vestì di freddo.
Pallide stan tutte le case, intorno; tutte le querce mute.
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Laborato
Il testo poetico
rio lingu istic
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Poesie in rima I versi delle poesie possono essere:
liberi
in rima
In estate ogni albero è verde e l’occhio vi si perde; in autunno cambia colore perché la foglia muore.
Il cielo è quel luogo dove la felicità è ovunque.
Il vecchio e la bambina C’è una muta bambina in fondo alla banchina. Ha un bel cane peloso, anche lui silenzioso.
A A B B
Di là dal vasto mare c’è un vecchio ad ascoltare. È un vecchietto fumoso, taciturno e pensoso. Sono lì ad ascoltare ogni storia del mare.
Lo schema della rima è AABB: la rima è baciata.
R. Piumini, Tutta una scivolanda, Einaudi
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Laborato
Il testo poetico
rio lingu istic
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Prima di... Prima di primavera ci sono dei giorni in cui alita già sotto la terra il prato, e sussurrano i rami disadorni e c’è un vento tenero ed alato. Il tuo corpo si muove senza pena, la tua casa non ti par più quella, tu ricanti una vecchia cantilena e ti sembra ancora tanto bella. A. Achmatova, Prima di primavera, Einaudi
A B A B
Lo schema della rima è ABAB: la rima è alternata.
Dorme una canzone in ogni cosa Dorme una canzone in ogni cosa: se ne sta lì, e non smette di sognare. Se la parola magica riuscirai a trovare, dalle cose uscirà la musica armoniosa.
A B B A
J. Von Eichendorff, Nel buio splendeva la luna, Einaudi
Lo schema della rima è ABBA: la rima è incrociata. Leggo e analizzo
eggi queste brevi poesie, analizza L lo schema delle rime con le lettere e scrivi a quale tipo di rima corrispondono.
Codesta bambola dorme ogni qualvolta si adagia sopra la rosa bambagia un dolce sonno uniforme.
L. De Giovanni
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Rima
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............ ............
M. Moretti
Rima
Primavera ride nel vento ............ le colline bevono il sole, ............ l’aria pare d’argento ............ il bosco non trova parole. ............
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Quando è sera sulla città ............ il sole stanco se ne va, ............ nel cielo rosso come un corallo ............ arriva una luna vestita di giallo. ............ S. Missiaggia
Rima
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Laborato
Il testo poetico
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Mappa del testo poetico La POESIA
esprime: • emozioni • sentimenti • idee • stati d’animo • pensieri • sensazioni
descrive: • persone • ambienti • animali • oggetti • fenomeni
racconta: • situazioni • avvenimenti • storie
attraverso un linguaggio particolare fatto di: • versi sciolti o riuniti in strofe • versi in rima o liberi • immagini • musica e ritmo • figure retoriche: • similitudini • metafore • personificazioni
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Verifico le mie competenze
Laboratorio Invalsi
Il balconcino rosso 1 È un balconcino tutto fiorito di gerani rossi come una bocca che rida sulla via. Non c’è malinconia 5 nella stradetta grigia finché tutto quel rosso c’è di lassù che spia. Vecchia è la strada, i muri quasi più vecchi, tutto 10 tetro deserto brutto dai tegoli al selciato. Ma c’è poi quel monello arrampicato lassù che fuga la malinconia 15 con quella sua risata sulla via. L. Fenici Piazza, Lo Specchio, Marzocco
Completa indicando con una X. 1
ella poesia viene fatta N la descrizione di: A. u na finestra piena di gerani rossi. B. un balconcino rosso. C. u n balconcino pieno di gerani rossi. D. una finestra rossa.
2
I gerani vengono paragonati a: A. B. C. D.
un manifesto pubblicitario. una bocca che ride. la risata di un bambino. un campo di papaveri.
3
uei fiori sul balconcino Q allontanano: A. B. C. D.
4
la malinconia. la gioia. i bambini. le spie.
N ella via c’è anche: A. un monello che fugge. B. un monello malinconico. C. u n monello sdraiato in strada. D. un monello che ride.
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Emozioni
Una forma poetica particolare: l’haiku L’haiku è una composizione poetica di origine giapponese formata da tre versi. Esprime emozioni suscitate dalla natura, comunica un’impressione, coglie la bellezza di un fenomeno. Queste poesie rendono magici eventi modesti, apparentemente poco significativi, come il sorgere della luna, lo spuntare di un fiore, il volo di un uccello, la caduta di una foglia, ma che suscitano sensazioni e riflessioni interiori.
Da lontananze freschissime spunta sul mare la luna. Haiku giapponese
Leggo e analizzo
I l poeta vuole suscitare l’immagine di un fiore o di una farfalla? ....................................................................................
Un fiore caduto sembra tornare al suo ramo: una farfalla!
A. Moritake, Cento haiku, Longanesi
piega la metafora usata S per mettere in relazione il fiore e la farfalla. ......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................
Rami come mani levate al cielo. Radici come un’ancora nel terreno. R. Corbella Paciotti
Quale immagine vuole suscitare questo haiku?
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Sono presenti due similitudini. Sottolineale e spiegale. ................................................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................................................
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Emozioni
Per comporre un haiku bisogna seguire alcune regole fisse: • comporre solo tre versi; il primo e il terzo, di solito, hanno la stessa lunghezza, il secondo è più lungo; • usare parole semplici; • fare riferimento a colori, a immagini, a suoni (quindi prevalenza di dati visivi e uditivi); • utilizzare parole onomatopeiche, cioè parole il cui suono imita quello della cosa di cui si vuole parlare. Leggo e analizzo
Rispondi.
Quale immagine suggerisce questo haiku? ............................................................................................................................................
Mentre danzano, son gettate nel turbine le foglie morte. Shiku, Haiku, Rizzoli
Che sensazione suscita la parola “turbine”? ............................................................................................................................................
Quale altra parola è in contrasto con questa? ............................................................................................................................................
Un albero è un fiume, con una foce a delta che germoglia.
E. Zamponi, I draghi locopei, Einaudi
el primo verso c’è una metafora. N Spiegala. ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
Leggo e scrivo
Ora prova a scrivere un haiku sul tuo quaderno. Leggi come. Scegli un elemento naturale di cui conosci bene le caratteristiche (un animale, una pianta, un fiore, un fenomeno atmosferico). Fai compiere a esso un’azione nell’ambiente in cui di solito è inserito. Arricchisci con aggettivi e/o paragoni. Cerca di scegliere parole che diano alla tua composizione musicalità, delicatezza, colore, tenerezza.
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