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L’urlo

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I diari di Munch

I diari di Munch

Edvard Munch, L’Urlo, olio, tempera e pastello su cartone, 1893, Museo Nazionale, Oslo. L’angoscia per il futuro e l’ansia costante di Munch sono perfettamente rappresentate in questo quadro. È l’artista stesso a raccontare che un giorno, mentre stava camminando con due amici, il sole al tramonto aveva tinto di rosso il cielo. In quel paesaggio che sembra invaso dalle fiamme, Munch sente tutto il dolore della natura e dell’essere umano. Per portare sulla tela quel sentimento straziante il pittore si ispira alle immagini di una mummia ritrovata in Perù. L’uomo che urla è solo in quel mondo tutto rosso. Anche le due figure che lo seguono sembrano essere sorde e indifferenti al suo richiamo. È come se, in una realtà dominata dalla solitudine, all’uomo non restasse altra soluzione se non quella di urlare.

Dal punto di vista stilistico, uno degli elementi fondamentali di questo quadro è la linea. A quelle curvilinee degli elementi della natura, turbati dal tramonto, si oppongono le linee diagonali e dritte su cui si muovono i due passeggiatori insensibili.

L’Urlo di Munch è così famoso da essere stato riprodotto da molti artisti, tra cui Andy Warhol. Realizza la tua versione dell’opera partendo dalle poche linee che ti abbiamo suggerito.

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