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Il piccolo inventore

Il piccolo inventoreIL/LA PROTAGONISTA IL RACCONTO UMORIST ICO

Il/La PROTAGONISTA può essere un individuo pasticcione, a volte goffo e sprovveduto. Una tecnica per far ridere è il contrasto fra le sue buone intenzioni e il risultato disastroso che ottiene.

Conosco le parole

• La parola estatica significa: affascinata, piena di ammirazione. attenta, in cerca di eventuali difetti.

Leggo come a teatro

Leggi il racconto: alza e abbassa il tono della voce quando serve.

– Ci siamo quasi! – esultò Ciccio, controllando con espressione estatica la sua ultima creazione. – Il Bolide Lavatutto è quasi pronto a partire! – E vai! – esultò accanto a lui il fido Ivo Manetta. – Inzuppo ancora gli zerbini? Ciccio si passò il dorso della mano sulle labbra, valutando che cosa rispondergli. – Va bene! Ma non esagerare, Ivo. – Sissignore, signorsì! – rispose l’amico. Il Bolide Lavatutto era composto essenzialmente dal vecchio bob rosso di Ciccio sotto il quale il nostro inventore aveva assicurato con diversi giri di spago due zerbini inzuppati di acqua saponata. Ed erano proprio quei due zerbini, sgocciolanti e soffici come spugne, che Ivo stava finendo d’inzuppare. – Ecco fatto! – dichiarò, dopo aver praticamente terminato il secchiello d’acqua in cui avevano versato un’intera confezione di detersivo “Lindoflash – Pulito definitivo”. – Siamo pronti! – decretò Ciccio. E spinsero il bob fino alla soglia della soffitta, dove iniziava la prima rampa di scale. – Siamo sicuri che quest’affare sia in grado di cambiare direzione? – domandò Ivo, turbato dall’idea che il Bolide Lavatutto si sarebbe schiantato al primo pianerottolo anziché prendere velocità piano dopo piano, come ipotizzato da Ciccio, per terminare al piano terra in un’“esplosione di pulito!”. – Altroché se ne è in grado! – decise Ciccio, sedendosi ai comandi sul davanti del bob. Afferrò le due manopole dei freni, li tirò entrambi e rimase in equilibrio precario sul più alto degli scalini. – Allora, sei con me o contro di me?

IL RACCONTO UMORISTICO

– Sono con te, Ciccio! – rispose con fierezza Ivo mettendo da parte ogni dubbio. Ciccio aspettò che l’amico si piazzasse alle sue spalle, si fissò gli occhiali sul naso e domandò: – Abbiamo avvertito Lele? – Affermativo. Il portone d’ingresso è aperto – confermò Ivo Manetta. – E allora… tre! Due! Uno! VIAAAAA! Ciccio lasciò andare i freni e lanciò il bob giù dalle scale. Il singolare veicolo schizzò lungo la prima rampa e svoltò sul pianerottolo tra spruzzi di schiuma profumata, ritornando subito a sfrecciare a velocità inaudita giù dalla rampa successiva. – PIIISTAAA! – urlava Ciccio ai comandi dell’infermale veicolo. Come Ciccio aveva ipotizzato, il Bolide Lavatutto prese a poco a poco velocità, arrivando fino a saltare quasi in un sol colpo l’intera rampa di scale seguente. – UUUAAAAAAAAAAAA… – gridava ora Ciccio, elettrizzato per la grande velocità. – Ops! Scusi! – fece invece Ivo. Raggiunsero l’atrio del palazzo a velocità da record olimpico e, nel vedere Lele Mosina che li osservava con la sua consueta aria severa, Ciccio si lasciò prendere dall’agitazione e perse il controllo del bob. SBADABRAAAAANG!!! fece il Bolide Lavatutto, centrando in pieno uno spigolo dell’ingresso. In seguito all’impatto, Ciccio e Ivo furono catapultati in due diverse direzioni, mentre il bob si spezzava in due metà perfette che si impennarono fino a raggiungere le cassette della posta del condominio, schiantandone più di una, in un allegro fragore di vetri infranti. Gli zerbini, invece, travolsero una malcapitata pianta di ficus, ricoprendola di schiuma e acqua saponata, poi scivolarono mestamente a terra, e lì rimasero, come meduse afflosciate sulla sabbia. Analizzo

Chi è il protagonista?

Un bambino ordinato e perfettino.

Un bambino creativo ma pasticcione. Quand’è che la situazione diventa comica? Sottolinea in rosso nel testo.

Scrivo

Se dovessi inventare un oggetto, che cosa costruiresti? Racconta sul quaderno.

Pierdomenico Baccalario - Alessandro Gatti, Ciccio Frittata e il diluvio condominiale, Edizioni EL

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