Roberto Melchiorre
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Classici Classici
Roberto Melchiorre
Victor Frankenstein è un giovane animato da una smisurata passione per la scienza che lo conduce a coltivare un sogno straordinario: dare vita alla materia inerte. Finalmente, dopo un’infinità di giorni e notti trascorsi a studiare e ricercare, a sezionare cadaveri e a sperimentare soluzioni chimiche, riesce a raggiungere il suo obiettivo. Ma la creatura a cui dà vita è un essere orribile e terrificante. Inizia così tra i due una lotta senza fine, raccontata in una delle storie più coinvolgenti e avventurose della letteratura di tutti i tempi.
ROBERTO MELCHIORRE FRANKENSTEIN
Frankenstein
n i e t s n e k n a r F
Frankenstein, il romanzo di Mary Shelley che ha ispirato il cinema, il teatro, il fumetto e numerosi film d’animazione, riscritto per essere letto e apprezzato dai ragazzi.
ISBN 978-88-468-3728-8
Per tutti i titoli della collana vai al sito: www.alberodeilibri.com cover Frankenstein.indd 1
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indice
cap.1 • Frankenstein salvato dai ghiacci cap.2 • L’incredibile racconto cap.3 • Il sogno proibito di Frankenstein cap.4 • Il Mostro prende vita cap.5 • La prima vittima cap.6 • Un incontro in montagna cap.7 • Il Mostro si difende cap.8 • Il ricatto del Mostro cap.9 • Frankenstein e il nuovo Mostro cap.10 • Un nuovo assassinio cap.11 • Il Mostro colpisce ancora cap.12 • Il folle inseguimento cap.13 • Il discorso del capitano Walton cap.14 • Un finale a sorpresa
Come è nato il romanzo
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Capitolo 1
Frankenstein salvato dai ghiacci Allacciate le cinture di sicurezza ragazzi! E chi non è abituato alle storie forti è meglio che cambi libro e si metta a leggere Biancaneve o qualche altra fiaba per bambini. Questa è una faccenda da far rizzare i capelli, parola del capitano Walton. Chi è il capitano Walton? Ma sono io, il più grande esploratore di sua Maestà, diavolo di un pescecane! E questo che mi scodinzola intorno è Zampa di legno, il mio cane. Un terranova ridotto maluccio, con un occhio di vetro e un pezzo di quercia al posto di una zampa, ma poteva andargli peggio! Avete mai provato a essere masticati da un coccodrillo marino? Beh, lui l’ha fatto, ed è ancora tra di noi. Un vero miracolo, di quelli che
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Capitolo 1
ogni tanto accadono in mare. Ho appena terminato con il mio brigantino un viaggio nei mari del Nord. Non è stata mica una passeggiata: burrasche, onde alte come un campanile, montagne di ghiaccio che da un momento all’altro spuntavano dall’oceano, squali pronti a scendere sottocoperta per sbranarti vivo. Ne avrei di avventure da raccontare… ma se devo essere onesto, niente di tutto ciò è paragonabile a quello che le mie orecchie hanno ascoltato dalla viva voce di un certo dottor Victor Frankenstein.
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Capitolo 2
mentre Zampa di legno abbaiò fiero della cultura mostrata dal suo padrone. «Mi scusi capitano Walton, non volevo offenderla…» disse mortificato.
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L’incredibile racconto
«Scuse accettate, ma continui, la prego». «Deve sapere che la mia è una famiglia importante e mio padre ha ricoperto numerose cariche pubbliche, guadagnandosi il rispetto di tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui.
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Capitolo 4
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Il Mostro prende vita
«Dopo avergli iniettato il contenuto della provetta che racchiudeva il segreto della vita, la mia creatura iniziò a muoversi. Prima un tremore, poi piccoli scatti come se fosse attraversato da leggere scosse elettriche, infine cominciò a respirare anche se con difficoltà. Dopo appena un minuto aprì di scatto le palpebre scoprendo due occhi enormi iniettati di sangue, ma infastidito probabilmente dalla luce della lampada, li richiuse immediatamente.
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Capitolo 7
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Il Mostro si difende
ro villaggio: decine di uomini armati di forconi e pietre mi attaccarono costringendomi a scappare. Mi rifugiai in una piccola baracca disabitata. Appena chiusi la porta alle mie spalle, crollai disperato sul pavimento e scoppiai a piangere, maledicendo te e il giorno della mia nascita.
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Capitolo 10
«Una ragazza dolce e sensibile» osservai conquistato dalla delicatezza della lettera. «Ma lei, dottore, amava veramente un’altra donna?» domandai subito dopo. «Che sciocchezza è questa!» esclamò rimproverandomi per la mia assurda domanda. Mi scusai e abbassai lo sguardo imbarazzato. «L’amavo, capitano, l’amavo più che mai, e volevo sposarla, volevo assolutamente che diventasse mia moglie! Ma la lettera mi ricordò la minaccia del Mostro, la più terribile: la promessa di essere con me la notte delle mie nozze. La felicità della donna che amavo e la tranquillità di mio padre dipendevano da come avrei affrontato il Mostro. Mi convinsi che potevo sconfiggerlo, che era possibile affrontarlo ad armi pari per evitare che, uccidendomi, rovinasse per sempre la vita di Elisabeth e quella di mio padre che aveva già sofferto così tanto per la morte della moglie e del piccolo William. Decisi che la resa dei conti con il Mostro non poteva più aspettare. Così presi carta e penna e risposi immediatamente a Elisabeth promettendole di sposarla appena fossi arrivato a Ginevra. Le dissi anche che nascondevo un terribile segreto che le avrei sve-
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Un nuovo assassinio
lato solo il giorno dopo le nozze». «Lei come reagì?» domandai. «Fu felicissima di sapere che l’amavo ancora e che ci saremmo sposati presto. Però, fu colpita dalla storia segreta, che le avrei rivelato il giorno seguente alle nozze.
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Capitolo 13
cogliesse un fiore; infine, il piĂš temibile di tutti: Jack il guercio, che aveva perso un occhio proprio durante un ammutinamento. Erano minacciosi, nervosi, ma anche curiosi di
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Il discorso del capitano Walton
sapere che cosa io volessi dire. Diavolo di un pescecane, non mi facevano paura. Il mio nome è Walton, ragazzi, ricordatelo! E Walton affronta senza tremare qualsiasi situazione!
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la neve lo farà il Mostro!» «È il mio destino, Walton!» rispose. «Anzi, è il nostro destino, quello mio e della mia creatura. Questa dannata storia finirà solo quando terminerà questo inseguimento, con la morte di uno di noi due o di entrambi. Comunque la ringrazio, capitano. È stato un piacere e un onore conoscerla!» Poi, diavolo di un pescecane, si allontanò all’orizzonte, inseguendo il suo Mostro diventato ormai un puntino nero tra i ghiacci eterni.
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C o m e è na to il ro m a nZo Mary Shelley è una poetessa e scrittrice inglese, nata a Londra nel 1797 e morta nella stessa città nel 1851. In realtà il suo vero nome è Mary Wollstonecraft Godwin. Il cognome con il quale noi la conosciamo le viene dato dal marito, il poeta Percy Bysshe Shelley. Subito dopo il matrimonio i due giovani sposi decidono di trascorrere una vacanza sul lago di Ginevra in compagnia di Lord Byron, un altro grande poeta, e la sua fidanzata. Vorrebbero fare passeggiate in campagna e gite in barca, ma la pioggia incessante li costringe a stare chiusi in casa. Per vincere la noia, decidono di sfidarsi in una gara molto particolare: inventare un racconto dell’orrore. Una notte a Mary viene in mente la storia di un giovane con l’ambizione di realizzare uno dei sogni degli scienziati di tutti i tempi. Fu così che nacque Frankenstein. Noi non sapremo mai chi ha vinto la sfida, ma di sicuro il racconto inventato da Mary è quello che ha avuto il maggior successo.
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