E SVOLGI LE ATTIVITÀ DELLE PROVE DI INGRESSO: POTRAI COSÌ SCOPRIRE CHE COSA TI RICORDI BENE
E CHE COSA INVECE HAI BISOGNO DI RIVEDERE UN PO’.
FATTO QUESTO, NEL TUO QUADERNO TROVERAI POI
TANTI ESERCIZI PER ALLENARTI DURANTE TUTTO
L’ANNO SUGLI ARGOMENTI DI CLASSE QUINTA.
Le difficoltà ortografiche
• Le parole che terminano in CIA oppure GIA al plurale fanno:
• CIE • GIE se prima di CIA • GIA c’è una vocale: camicie, valigie;
• CE • GE se prima di CIA • GIA c’è una consonante: arance, piogge.
• Il gruppo QU è seguito sempre da una vocale.
• Il gruppo CU è seguito da una consonante tranne in alcune parole che fanno eccezione: cuore, cuoco, cuocere, cuoio, scuola, circuito, riscuotere, scuotere.
• Il suono CCU si trova solo nella parola taccuino.
• Il suono QQU si trova solo nella parola soqquadro.
• Il suono CQU si trova nella parola acqua e nei suoi derivati; nei verbi acquistare, acquisire; nelle forme piacque, nacque, giacque.
• Il gruppo SC ha:
• suono dolce se seguito da E, I: scena, scivolo…
• suono duro se seguito da A, O, U: scatola, scoiattolo, scudo…
• suono duro nei gruppi SCHE, SCHI: scheda, caschi
• Il gruppo SCE si scrive senza I tranne nelle parole scienza e coscienza; nei loro derivati, come scientifico e coscienzioso; nella parola usciere. I verbi che terminano in -SCIARE perdono la I al futuro e al condizionale presente. Nella divisione in sillabe le consonanti del gruppo SC non si dividono: pe / sce cu / sci / no ca / sco
• Il digramma GN non è mai seguito dalla vocale I, tranne che nella parola compagnia e nelle voci verbali che terminano in -iamo (disegniamo, sogniamo…).
• Il suono NI si usa in alcune parole, tra le quali: niente, geranio, macedonia, Antonio, Stefania, riunione, genio, geniale, coniugazione…
• LI si usa: all’inizio di parola (liana, lieto…); quando la L raddoppia (sollievo, allievo…); in alcuni nomi propri (Giulia, Emilio…).
Il raddoppiamento
CONTRA, SOPRA, COSÌ raddoppiano l’iniziale della parola cui sono unite (soprattutto).
Z raddoppia nelle parole con IZZA, OZZO, UZZO, IZZARE. Non raddoppiano mai:
• B davanti a ILE (variabile);
• G davanti a IONE (ragione);
• Z nei suoni ZIO, ZIA, ZIE (grazie, addizione).
La divisione in sillabe
La divisione in sillabe segue queste regole:
• le consonanti doppie si dividono sempre;
• le parole che contengono MB e MP si dividono così: lam / pio / ne;
• nel gruppo CQU la C si divide dalla Q: ac / que / dot / to;
• BL, CL, FL, PL, BR, CR, DR, FR, GR, PR, TR non si dividono mai;
• i gruppi GNA, GNE, GNI, GNO, GNU, GLI, CHE, CHI, GHE, GHI, SCA, SCO, SCU, SCHE, SCHI, SCE, SCI non si dividono mai;
• la S seguita da consonante non si divide mai da quest’ultima.
L’accento
e i monosillabi accentati
L’accento è obbligatorio:
• quando cade sull’ultima (parole tronche): caffè;
• sui composti di TRE, RE, BLU, SU: ventitré, viceré, rossoblù, lassù;
• nei giorni della settimana che finiscono in DÌ;
• in alcuni monosillabi.
Monosillabo accentato
Monosillabo non accentato
È (verbo essere) E (congiunzione)
DÀ (verbo dare) DA (preposizione)
DÌ (nome, parte del giorno) DI (preposizione)
LÀ (avverbio) LA (articolo, pronome, nota musicale)
LÌ (avverbio) LI (pronome)
NÉ (congiunzione) NE (avverbio e particella pronominale)
SÉ (pronome)
SÌ (affermazione)
TÈ (nome, bevanda)
SE (congiunzione e particella pronominale)
SI (pronome e nota musicale)
TE (pronome)
L’apostrofo
L’apostrofo è obbligatorio davanti alle parole che cominciano con vocale:
• con gli articoli LO e LA e con le preposizioni articolate;
• con gli aggettivi QUELLO, BELLO, SANTO;
• con gli aggettivi ALCUNA, NESSUNA davanti ad ALTRA;
• con CI davanti al verbo essere;
• con PO’ quando significa “poco”;
• con DA’ quando significa “dai”;
• con DI’ quando significa “dici”;
• con FA’ quando significa “fai”;
• con STA’ quando significa “stai”;
• con VA’ quando significa “vai”.
L’uso dell’H
Con H Senza H
HO, HAI, HA, HANNO voci del verbo avere:
• indicano il possesso di qualcosa;
• indicano una sensazione;
• sono ausiliari di altri verbi, cioè servono per formare il tempo passato prossimo.
Le esclamazioni: OH!, AHI!, AH!, AHIMÈ!, UH!, EHI!, OHIMÈ!, AHIA!
Per formare i suoni duri di C e G:
CHE, CHI, GHE, GHI
O (congiunzione): significa “oppure”.
AI (preposizione): risponde
alle domande: a chi? A che cosa?
Dove? Quando?
A (preposizione): risponde
alle domande: a chi? A che cosa?
Dove? Quando? A fare che cosa?
Come?
ANNO (nome): indica un periodo di tempo.
LA STRUTTURA DELLE PAROLE
E LE PARTI DEL DISCORSO
In una parola si possono distinguere: radice, desinenza, prefisso, suffisso.
• La radice è la parte della parola che non cambia e ne esprime il significato. ragazz-o radice
• La desinenza è la parte della parola che cambia e fornisce informazioni grammaticali. ragazz-o/a/i/e desinenza
• Il prefisso è la parte che precede la radice della parola e ne altera il significato. bis-nonno prefisso
• Il suffisso è la parte che segue la radice della parola e ne modifica il significato. gelat-aio suffisso
• Le parti variabili del discorso sono quelle la cui desinenza può cambiare.
Sono: nomi, verbi, articoli, aggettivi, pronomi.
• Le parti invariabili del discorso sono quelle che non cambiano mai forma.
Il discorso diretto riporta, in un testo scritto o nel discorso orale, esattamente le parole pronunciate da qualcuno.
Il discorso diretto è evidenziato da questi segni di punteggiatura: : “................” : «................» : – ................
Il discorso indiretto non riporta le parole pronunciate da qualcuno, ma spiega ciò che è stato detto.
Il discorso indiretto è introdotto dai verbi dire, esclamare, chiedere, domandare, rispondere, ribattere…, con le parole di collegamento DI, SE, CHE.
Il nome
Il nome è una parte variabile del discorso che indica una persona, un animale, una cosa. Le cose comprendono anche le piante, i sentimenti, le sensazioni, gli ambienti, i fenomeni atmosferici, i concetti.
In base alla forma, il nome può essere:
• di genere maschile (nonno) o femminile (nonna);
• di numero singolare (nonno/a) o plurale (nonni/e).
In base al significato, il nome si classifica come:
• comune, se indica una persona, un animale, una cosa in generale: in questo caso si scrive con la lettera minuscola;
• proprio, se indica una persona, un animale, una cosa in particolare: in questo caso si scrive con la lettera maiuscola;
• generale (generico), se indica un gruppo di elementi diversi con qualche caratteristica comune (frutta);
• specifico, se indica un elemento particolare di un gruppo o di una categoria (mela);
• concreto, se indica qualcosa che è percepibile con i sensi;
• astratto, se indica qualcosa che non è percepibile con i sensi, come sentimenti, stati d’animo, concetti, virtù.
In base alla struttura, il nome si classifica come:
• primitivo, se non deriva da nessun altro nome ed è composto dalla radice e dalla desinenza (fiore);
• derivato, se ha origine da un nome primitivo, rispetto al quale ha un significato diverso (fioriera);
• alterato, se modifica il significato del nome primitivo esprimendo particolari sfumature di qualità (fiorellino);
• composto, se è formato dall’unione di due o più parole (portafiori);
• collettivo, se indica, anche al singolare, un insieme di elementi della stessa specie (orchestra, stormo); se il nome collettivo è al singolare, il verbo deve essere al singolare.
L’articolo
L’articolo precede il nome e può essere:
• determinativo, se indica una determinata persona, un determinato animale, una determinata cosa (IL, LO, LA, I, GLI, LE);
• indeterminativo, se indica una persona, un animale, una cosa in modo generico (UN, UNO, UNA).
Se il nome comincia con una vocale, gli articoli lo, la e una si apostrofano.
lo albero l’albero la ape l’ape una oca un’oca
L’articolo uno NON si apostrofa mai.
• Gli articoli partitivi sono: DEL, DELLO, DELLA, DEI, DEGLI, DELLE.
Gli articoli partitivi servono per fare il plurale degli articoli indeterminativi: un cane dei cani.
La preposizione
La preposizione collega le parole o le frasi di un testo.
Può essere:
• semplice: DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA;
• articolata (formata dalla preposizione semplice + l’articolo): il lo la i gli le di a da in su del al dal nel sul dello allo dallo nello sullo della alla dalla nella sulla dei ai dai nei sui degli agli dagli negli sugli delle alle dalle nelle sulle
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI E I GRADI DELL’AGGETTIVO
Gli aggettivi qualificativi sono le parti variabili del discorso che si aggiungono al nome per specificarne le qualità e le caratteristiche.
• Gli aggettivi qualificativi concordano nel genere e nel numero con il nome cui si riferiscono.
• Gli aggettivi qualificativi derivati hanno origine da un nome: bellezza, bello.
Gli aggettivi qualificativi alterati esprimono la sfumatura di una qualità: bello bellino.
Gli aggettivi qualificativi possono essere di grado:
• positivo, quando esprimono semplicemente la qualità del nome (bello);
• comparativo, quando con l’aggettivo si vuole esprimere un paragone tra due elementi:
• di maggioranza (più bello di…);
• di minoranza (meno bello di…);
• di uguaglianza (bello come…, tanto bello quanto…);
• superlativo, quando esprimono la qualità del nome a livello massimo (bellissimo, super bello).
Gli aggettivi determinativi
Gli aggettivi determinativi accompagnano i nomi e ne precisano:
• la posizione: aggettivi dimostrativi (questo, codesto, quello…);
• una quantità imprecisa: aggettivi indefiniti (pochi, alcuni, qualche…);
• la quantità precisa o l’ordine: aggettivi numerali (due, triplo, due terzi…);
• il possesso: aggettivi possessivi (mio, tuo, suo…);
Il pronome personale sostituisce un nome e si usa per evitare ripetizioni. Può essere soggetto o complemento.
Persona Soggetto Complemento oggetto
Singolare 1a (la persona che parla)
2a (la persona che ascolta)
3a (la persona di cui si parla)
Plurale 1a (le persone che parlano)
2a (le persone che ascoltano)
3a (le persone di cui si parla)
IO TU
EGLI, ELLA, ESSA (LUI, LEI) ME, MI TE, TI
NOI VOI
ESSI, ESSE (LORO)
LUI, LEI, GLI (A LUI), LE (A LEI), SÉ, SI, NE
CE, CI VE, VI
LI, SI, SÉ, NE, LORO, LE
Il verbo
Il verbo indica un’azione compiuta o subita dal soggetto, uno stato del soggetto, un modo di essere del soggetto. Quando i verbi sono espressi all’infinito hanno la desinenza in:
• -are (1a coniugazione);
• -ere (2a coniugazione);
• -ire (3a coniugazione).
I verbi essere e avere hanno coniugazione propria.
Il tempo indica quando si svolge l’azione:
• il tempo presente indica un’azione che si svolge in questo momento;
• il tempo passato indica un’azione che si è già svolta;
• il tempo futuro indica un’azione che deve ancora accadere.
Il modo indica come si svolge l’azione:
• il modo indicativo indica azioni certe, reali, già avvenute, che stanno accadendo o che accadranno;
• il modo congiuntivo esprime una possibilità, un’incertezza, un dubbio, un timore;
• il modo condizionale esprime azioni che si possono verificare solo a determinate condizioni.
La frase e le espansioni
La frase è un insieme di parole che ha un significato
Nella frase c’è sempre il predicato, cioè l’azione, e un soggetto, cioè la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione.
La frase minima è composta da soggetto e predicato: Luca legge.
La frase minima si può arricchire con le espansioni.
L’espansione diretta (o complemento oggetto) risponde alle domande: chi? che cosa?
Non è introdotta da alcuna preposizione ed è direttamente unita al verbo: Luca legge un libro.
Le espansioni indirette sono introdotte quasi sempre dalle preposizioni.
Possono essere: di tempo (quando?); di luogo (dove?); di specificazione (di chi? di che cosa?); di modo (come?); di mezzo (con che cosa?).
L’avverbio e la congiunzione
L’avverbio è la parte invariabile del discorso che si aggiunge a un verbo, a un aggettivo, a un nome o a un altro avverbio per specificarne meglio il significato.
Interrogazione Come? Dove? Quando? Per quando? Perché?…
La congiunzione è la parte invariabile del discorso che serve per collegare più parole o più frasi. Sono congiunzioni: E, NONOSTANTE, AFFINCHÉ, POICHÉ, PERCHÉ, INFATTI, MA, ANCHE SE, INVECE, PERÒ, DUNQUE, PERCIÒ, CIOÈ.
Il gruppo verbale e il gruppo nominale
• Il gruppo verbale o gruppo del predicato è formato dal predicato e da tutte le espansioni che da esso dipendono.
• Il gruppo nominale o gruppo del soggetto è formato dal soggetto e da tutte le espansioni che da esso dipendono.
• L’espansione diretta (o complemento oggetto) fa parte del gruppo verbale.
Le espansioni di tempo, di luogo, di modo, di mezzo dipendono sempre dal predicato e fanno parte del gruppo verbale.
L’espansione di specificazione può dipendere o dal soggetto o dal predicato e perciò farà parte o del gruppo nominale o del gruppo verbale.
soggetto Il fratello
espansione del soggetto di Lucrezia
predicato gioca
espansione del predicato a nascondino
espansione del predicato con Gaia e Teo
GRUPPO NOMINALE GRUPPO VERBALE
ORTOGRAFIA
1 Dividi in sillabe le seguenti parole. balena pennello bottiglia pavimento cartellone inchiostro rastrello acquazzone
ba-le-na pen-nel-lo bot-ti-glia
car-tel-lo-ne
in-chio-stro
ra-strel-lo
ac-quaz-zo-ne
2 Volgi al plurale le seguenti parole che terminano in -CIA e -GIA bugia frangia spiaggia valigia rinuncia farmacia
valigie rinunce farmacie
3 Sottolinea le parole contenenti GLI o GN scritte in modo sbagliato e riscrivile in modo corretto. migliardo • maglione • familia • fogliame • miglione • talialegna • genio allumigno • cologna • iniezione • ingegnere • ingegnioso • gegnale
miliardo • famiglia • milione • taglialegna • alluminio • colonia • ingegnoso • geniale
Completa.
• Può essere a righe o a quadretti: il .
• Abita in un appartamento e paga l’affitto: l’ .
• Qualcuno o qualcosa che non fa del male: .
• È un sinonimo di comprare: .
• Si usa per prendere appunti: il .
• Viene dopo il tredici: il .
5 Metti l’accento dove occorre.
• Oggi fa molto caldo, percio non usciro di casa.
• Luigi va sempre a un supermercato fuori citta a fare la spesa.
• Non si fa cosi: guarda com’e facile!
• Non sempre chi fa da se fa per tre!
• E cosi buona questa mela… Chissa se ce n’e un’altra.
6 Sottolinea gli errori nell’uso dell’accento e correggili.
• Vieni quà tù o passo io di lì, da casa tua?
• Al mio trè partiamo è iniziamo a correre.
pa-vi-men-to bugie frange spiagge quaderno inquilino innocuo acquistare taccuino quattordici qua • tu tre • e
• Stà un pò fermo! Continui a dondolare dà tutte le parti!
• Sono seduto comodamente quì sulla poltrona: mi sento un rè.
• Il nonno di Zoe vive la, dietro là curva.
• Lucia è salita agilmente sù un però.
Sta’ • po’ • da qui • re là • la su • pero ` ` ` ` ` ´ ` ` ` `
ORTOGRAFIA
1 Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso).
6 Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso).
• Il, lo, la, i, gli, le sono articoli indeterminativi. V F
• Un, uno, una sono articoli determinativi. V F
• Del, della, dello sono articoli partitivi e preposizioni articolate. V F
• Di, a, da, in, con, su, per, tra, fra sono preposizioni semplici. V F
MORFOLOGIA
1 Per ogni nome, scrivi tre aggettivi qualificativi adatti.
amica
alunni
cane casa
2 Completa inserendo il pronome personale.
• Ieri sono andato in palestra.
Risposte libere
• Ludovica e Mauro sono miei amici; andiamo anche in vacanza insieme.
• non dovete portare nulla; pensiamo a tutto
io noi Voi noi
3 Sottolinea tutti i verbi, poi completa segnando con una X Una lepre e una tartaruga discutevano su chi fosse la più veloce. Organizzarono una gara: la lepre era sicura di sé e si addormentò. La tartaruga piano piano giunse per prima al traguardo.
I verbi di questo brano sono tutti al: tempo presente. tempo futuro. tempo passato.
Individua le voci verbali e sottolineale in rosso se il tempo è semplice, in blu se il tempo è composto.
Finalmente sono al mare! Sono partito presto questa mattina. Quando avrò indossato il costume farò il bagno.
Se avessi la maschera e le pinne, te li presterei volentieri. È ora! Facciamo una bella nuotata!
5 Completa scegliendo la voce verbale adatta.
• Sarei venuto anch’io se ( avrei potuto/avessi potuto )
avessi potuto andassi
• Fa freddo! E se oggi non ( andassi/andrei ) in piscina?
ripassi X
• È bene che ( ripasserei/ripassi ) il modo congiuntivo: ci sarà la verifica.
venissi
• Mi piacerebbe che tu ( vieni/venissi ) in vacanza con me.
MORFOLOGIA
1 Per ogni nome, scrivi se è concreto o astratto bellezza nuvola cattiveria casa acqua chiave paura giustizia
2 Completa la tabella inserendo i nomi al posto giusto. Possono avere un plurale o due plurali (sovrabbondanti), non avere il plurale (difettivi del plurale), non cambiare forma al plurale (invariabili). casa • miele • bar • maglione • latte • osso • ragnatela • gru • equatore • città • filo • corno • pastiglia • grido • sete • film
Plurale Sovrabbondante Difettivo Invariabile
ossi/ossa fili/fila corni/corna gridi/grida miele latte equatore sete bar gru città film
3 Per ogni nome alterato, scrivi se è accrescitivo, dispregiativo, vezzeggiativo, diminutivo libraccio ragazzina ragazzetto librone quadernone stanzetta stanzina fiumiciattolo
Quali sono i nomi di genere promiscuo, cioè quelli che indicano indifferentemente animali sia di sesso maschile sia di sesso femminile? Sottolineali.
MORFOLOGIA
GENERE E NUMERO DEI NOMI
1 Completa le tabelle cambiando la desinenza dei nomi in modo da cambiare il loro numero
numero SINGOLARE
manico fuoco spiga luogo lumaca amica amico
manici fuochi spighe luoghi lumache amiche amici
2 Attenzione! Alcuni nomi, cambiando numero, cambiano anche genere. Completa la tabella.
numero SINGOLARE
frangia
camicia
goccia
pioggia faggio
straccio antologia
frange
camicie
gocce piogge faggi
stracci antologie
3 Sottolinea i nomi di genere, cioè quelli che mantengono la stessa forma sia al singolare sia al plurale.
dita
dito (MASCH.) (FEMM.)
lenzuolo ( MASCH .) (FEMM.)
centinaio ( MASCH .) (FEMM.)
uovo (MASCH.) (FEMM.)
migliaio (MASCH.) (FEMM.)
paio (MASCH.) (FEMM.)
caffè • gru • drago • re • regine cinema • teatro • radio • musica canzone • bottiglia • bicchiere brindisi • bar • tram • auto • moto treno • città • piazza • comò tribù • ragù • sport
Utilizza correttamente i seguenti nomi sovrabbondanti, cioè quelli che hanno due forme al plurale, per completare le frasi.
1 Per ciascuna coppia di nomi, individua la radice, il suffisso e la desinenza e risali al nome primitivo
giardiniere giardinaggio
candeliere candelabro
giornata giornale
giardin
ier
PRIMITIVO suff. suff. desin. desin. radice
giardin candel
candel
aggi
3
giorn giorn
ier abr at al e o e o a e
PRIMITIVO suff. suff. desin. desin. radice
PRIMITIVO suff. suff. desin. desin. radice
2 Completa la tabella cancellando i falsi derivati, dopo aver individuato la radice. nome PRIMITIVO RADICE
DERIVATI
mano man- manopola • manovale • manipolazione • mantello
pane panificio • paniere • pancetta • panettiere
pan
mare martello • mareggiata • marosi • marinaio
carta cartiera • cartone • caramella • cartolina
mar cart
latt
latte lattaio • latteria • latticini • lattine
Colora nel medesimo modo i derivati appartenenti alla stessa famiglia.
Per ciascun nome, indica almeno tre derivati
giardino candela giorno Risposte
1
NOMI PRIMITIVI, DERIVATI, ALTERATI
Il suffisso presente in ciascun nome serve ad alterare, cioè a modificare l’aspetto di una persona, di un animale o di una cosa, senza cambiarne... la sostanza. Completa la tabella scrivendo la “sfumatura” che assumono i nomi alterati.
ALTERATO SUFFISSO
cappellaccio -accio
librone -one
cucciolotto -otto
fratellino -ino
secchiello -ello
omaccione -one
poetucolo -ucolo
venticello -ello
mediconzolo -onzolo
DIMINUTIVO piccolo
piccolo, carino
grande, grosso
brutto, conciato
2 In ciascuna coppia, cancella il falso aIterato del nome dato.
monte monticello • montone
botte bottone • botticella
viso visone • visetto
matto mattacchione • mattone
posto postino • posticino
tacco tacchino • tacchetto
lima limetta • limone
3 Classifica con quattro colori le diverse forme di alterazione, per indicare i diminutivi, i vezzeggiativi, gli accrescitivi, i dispregiativi
• Durante una passeggiata al lungomare Nico e Sofia hanno avuto un battibecco. (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (SING.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.) (PLUR.)
In ciascuna frase, sottolinea in rosso i nomi composti e in blu i nomi collettivi
• Nico nel bosco ha visto una nidiata di passerotti, un millepiedi e una siepe di biancospino tutta fiorita.
• Nico e Sofia fanno parte dell’orchestra della scuola: Nico suona la grancassa e Sofia il pianoforte.
• La squadra di Nico ha vinto la partita di pallavolo.
NOMI CONCRETI E ASTRATTI
1 Completa la tabella sensoriale dei nomi, per stabilire quali sono concreti e quali astratti, come negli esempi.
1 Completa il cruciverba scrivendo il sinonimo di ciascun nome. Nella colonna evidenziata potrai leggere un omonimo di cui dovrai spiegare i diversi significati, ricorrendo eventualmente all’uso del dizionario.
2 Nel crucipuzzle, in orizzontale, trova e colora il sinonimo di ciascun nome.
E V I S O R
L E G R I A albero mappa voce del verbo piantare Risposte libere
3 Le lettere rimaste bianche nel crucipuzzle dell’esercizio precedente formano tre nomi omonimi Utilizzali per formulare delle frasi in cui ciascuno di essi sia usato con un significato di volta in volta diverso.
GLI ARTICOLI
GIi articoli determinativi e indeterminativi sono parti variabili del discorso; precedono i nomi comuni , ai quali si concordano, e ne facilitano il riconoscimento del genere e del numero.
1
Osserva i disegni e completa scrivendo gli articoli adatti, come negli esempi.
turista lama
turista lama
2 Completa la tabella, indicando l’articolo indeterminativo necessario per stabilire il genere di ciascun nome.
genere MASCHILE genere FEMMINILE collega collega
insegnante insegnante dentista dentista autista autista farmacista farmacista nipote nipote equilibrista equilibrista giornalista giornalista artista artista
3 Quali articoli dovrai usare per completare le seguenti frasi? Scrivili.
• città di Roma e Milano sono molto popolose.
• città di Terni si trova nell’Italia centrale.
• oblò della mia cabina era aperto.
• oblò sono stati chiusi.
• bar del centro sono sempre affollati.
• bar sotto casa mia ha una nuova gestione.
LE PREPOSIZIONI
1
Le preposizioni hanno la funzione di legare in modo logico due elementi della frase e di introdurre le varie espansioni indirette . Le preposizioni si classificano in:
• semplici (parti invariabili );
• articolate (parti variabili , che concordano nel genere e nel numero con il nome che segue).
Quali sono le preposizioni in queste frasi? Circonda in rosso quelle semplici (invariabili) e in verde quelle articolate (variabili).
• Ho trovato posto sul terzo vagone.
• Sei tornato ora da scuola?
• Hai messo lo zucchero nel latte?
• È questo il cappello del nonno?
• Aspettami in palestra alle 17.00!
• A Sofia piace andare sull’altalena.
• Metti pure i libri su quel banco.
• Andrò con la zia al cinema.
• Lo zio è arrivato con il volo delle 20.30.
• È ora di chiudere!
2 Come si formano le preposizioni articolate? Scrivi tra parentesi quali sono i due elementi della loro “fusione” (preposizione semplice + articolo determinativo).
da + lo
di + le su + il
a + i
di + il
• Sofia è rimasta affascinata dallo (= ) spettacolo del (= ) tramonto sul (= ) mare, tanto che ha scattato delle (= ) fotografie per poi mostrarle ai (= ) suoi amici.
di + la a + lo a + gli
di + lo
• All’ (= ) interno dell’ (= ) ufficio postale, davanti agli (= ) sportelli, c’era parecchia gente in coda.
• Alla (= ) radio, zia Luisella ascolta volentieri le canzoni degli (= ) anni della (= ) sua gioventù.
• Nella (= ) valigia, Nico aveva riposto con cura gli indumenti della (= ) sorella.
di + la a + le
• Dal (= ) ghiacciaio si staccò una slavina che scese fino al (= ) fondovalle, fermandosi miracolosamente alle (= ) porte della (= ) cittadina.
3 Completa scrivendo le preposizioni semplici o articolate adatte.
Il gatto Nico e Sofia si è nascosto i vasi terrazzo.
I bambini cercarlo hanno rotto un vaso terracotta che era appoggiato davanzale finestra. quel punto il gatto, spaventato rumore, è scappato casa ed è salito libreria grande agilità.
a + la di + gli in + la di + la da + la di per sul della in sulla con A dal di tra del a + il
1
MORFOLOGIA
GLI AGGETTIVI
Gli aggettivi sono tutte le parole che si riferiscono al nome con la funzione di indicarne una qualità e di determinarne una certa informazione riferita al possesso , alla quantità numerica precisa o imprecisa, alla vicinanza o alla lontananza
Completa scrivendo la qualità più adatta da attribuire a ciascun nome. Sceglila tra quelle proposte tra parentesi.
• Pinocchio aveva il naso (umido • lungo • grosso)
• Lungo le coste, il clima è solitamente (allegro • freddo • mite)
• Le vacanze inizieranno a giugno. (invernali • estive • sagge)
• Charlie Chaplin è stato un attore. (delicato • famoso • antico)
• Il cioccolato è un alimento (costoso • pesante • energetico)
• Gli spettacoli del circo sono (divertenti • freddi • salati)
lungo famoso energetico divertenti estive mite intenso
• All’ora di punta, sulle strade c’è un traffico . (scorrevole • intenso • felice)
2 Scrivi qual è l’aggettivo determinativo da usare per esprimere il concetto di possesso o di appartenenza.
Lo zaino che appartiene a me è pesante.
Il zaino è pesante.
L’astronave in nostro possesso è molto veloce.
La astronave è molto veloce.
3
I pattini che egli possiede sono nuovi.
I pattini sono nuovi.
Le avventure vissute da te mi sembrano incredibili!
Le avventure mi sembrano incredibili.
Quale quantità numerica dovresti utilizzare in ciascuna frase per meglio determinare l’informazione riferita al nome? Completa scrivendo il corrispondente aggettivo determinativo.
• Stiamo vivendo nel Millennio.
• La mia classe è composta da alunni.
• Questo libro costa euro.
• Attualmente io frequento la classe
mio suoi tue nostra terzo dodici ventuno quinta
POSSIBILI RISPOSTE
1
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO
La parte variabile del discorso che ha la funzione di aggiungere una qualità al nome è l’ aggettivo qualificativo . L’aggettivo qualificativo concorda nel genere e nel numero con il nome cui si riferisce.
In ciascuna frase, sostituisci l’espressione sottolineata con il corrispondente aggettivo quaIificativo.
• Ho letto la fiaba di Pinocchio, un burattino che raccontava bugie . (= )
• Il gufo e la civetta sono dei rapaci con abitudini tipiche della notte . (= )
• La pianura Padana è una zona di nebbia . (= )
• Si è soliti dire che le api sono insetti che lavorano . (= )
bugiardo notturne innocuo
• Il fuco, non avendo il pungiglione, è un insetto che non fa alcun male . (= )
laboriosi interessante
• Ho visto un documentario che mi ha interessato . (= )
• Solitamente, nelle fiabe, le streghe sono personaggi
Scrivi il contrario di ciascun aggettivo qualificativo
simpatico pulito
opaco leggero
antipatico sporco limpido pesante nebbiosa
scolastico televisivo acquatiche domestici dolci
• Il giornalista leggeva e commentava le notizie del giorno.
veloce amaro aperto corto
cattivi a o o a o a lento
dolce
chiuso lungo
3 Concorda l’aggettivo qualificativo con il rispettivo nome, scrivendo la desinenza adatta.
• un’automobilista indisciplinat
• un oculista precis
• un acrobata spericolat
• un’insegnante affettuos
• un autista prudentissim
• un’equilibrista agilissim
SUPERLATIVO ASSOLUTO
E SUPERLATIVO RELATIVO
L’ aggettivo qualificativo di grado superlativo assoluto esprime una qualità “insuperabile”, cioè espressa al massimo grado , in senso assoluto, su tutto il resto.
1 Leggi le conversazioni tra Nico e Sofia, sottolinea gli aggettivi qualificativi, circonda i nomi a cui si riferiscono, poi segna con una X le affermazioni esatte.
La nostra regione è molto bella.
Non è vero: è una regione bellissima!
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
I prodotti della nostra regione sono arcinoti a tutti.
A me sembra che siano supernoti.
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
La storia della nostra regione è assai lunga.
A me sembra una storia extralunga.
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
Io sono tanto felice di vivere qui.
A chi lo dici! Io sono ultrafelice!
Hanno lo stesso significato. Hanno un diverso significato.
2 Ora scrivi ciascuna coppia di aggettivi qualificativi di grado superlativo assoluto usati da Nico e Sofia nei vari dialoghi.
1 a coppia:
2 a coppia:
3 a coppia:
4 a coppia:
molto bella assai lunga arcinoti tanto felice
bellissima extralunga supernoti ultrafelice
L’ aggettivo qualificativo di grado superlativo relativo esprime una qualità espressa al massimo grado , ma che viene messa in relazione a un gruppo o a una parte del tutto.
3
Scrivi SA se l’aggettivo qualificativo viene usato con il grado di superlativo assoluto e SR se viene usato con il grado di superlativo relativo.
Questo gelato è buonissimo.
È vero! Non sono stato mai così superattento come oggi!
Sono d’accordo:
è il più buono fra tutti quelli che ho mangiato fino a oggi!
Ho letto che Paperon De’ Paperoni è il più ricco papero dei fumetti.
Oggi sei stato il più attento di tutti: complimenti!
Hai ragione: è un papero straricco.
Per chiarire la differenza tra i gradi dell’aggettivo qualificativo, sottolinea in rosso i superlativi assoluti e in verde i superlativi relativi
• La gazzella è velocissima, ma il più veloce tra i quadrupedi è il ghepardo.
• Abbassa il volume di quella radio: è molto fastidioso!
• Si dice che, per l’uomo, il cane sia il più fedele tra gli animali; invece il gatto è assai fedele alle comodità della casa.
• La mia amica Sandra è supersensibile ed è la più emotiva della classe.
• Il meno vivace della mia compagnia è Alberto, che però è molto disponibile con tutti noi.
• Oggi l’autobus era strapieno.
• I miei cugini Alex e Marco sono i più alti della classe.
• Sapere che verrai a trovarmi è la più bella notizia che potessi ricevere: sono superfelice!
IL GRADO COMPARATIVO
L’ aggettivo qualificativo assume iI grado comparativo di maggioranza , di minoranza o di uguaglianza quando la qualità che esprime ha lo scopo di indicare un paragone fra due elementi
1 Scrivi SR quando l’aggettivo qualificativo è al grado superlativo relativo e C quando è al grado comparativo.
Questa canzone
è più allegra di quella che abbiamo ascoltato prima!
Hai sentito Carlo? È meno intonato di me nel cantare!
Hai ragione: è forse la più allegra di tutte!
È vero, però è più attento di te: non sbaglia una parola!
Mi sembra anche che sia la meno difficile da imparare!
Beh, credo che sia il più attento del nostro coro!
2 Qual è la differenza tra il grado superlativo relativo e il grado comparativo?
Sottolineali con due colori diversi e classificali rispettivamente con SR e C
• La cima del Monte Bianco è più alta di quella del Cervino, ma è meno elevata del K2.
• Il fiume italiano più lungo è il Po, che comunque è meno lungo del Don.
• La pelle dei neonati, solitamente, è morbida come velluto, però è più delicata di quella degli adulti.
• Sbrigati! Sei più lento di una tartaruga che, come tutti sanno, è il rettile più lento.
• L’acqua di quel ruscello era cristallina come un diamante, ma più ghiacciata di un iceberg.
GRADI... SPECIALI
1 Quali sono le forme speciali di alcuni aggettivi qualificativi?
Sceglile tra quelle indicate e completa i fumetti.
L’ aggettivo possessivo determina a chi appartiene “l’oggetto” di cui si sta parlando e si riferisce a un nome indicato. Il pronome possessivo sostituisce il nome (che quindi non è indicato) al quale è riferita l’appartenenza espressa.
1 Riquadra il nome al quale si riferisce ciascun possessivo e metti un dove il possessivo è usato in sostituzione del nome, come nell’esempio.
• Ho usato le tue tempere perché le mie sono finite.
• Ecco i vostri quaderni corretti: ognuno riprenda il proprio.
• I nostri zaini sono così simili che non riesco mai a distinguere il mio dal tuo.
• La mia insegnante e la vostra hanno un modo particolare di ottenere il silenzio dai propri alunni.
• Ognuno ritorni al proprio posto e si metta a lavorare con il suo compagno di banco.
• La loro aula è più spaziosa della nostra.
• Quale dei nostri disegni ti sembra colorato meglio: il mio o il suo?
• Quando si giocherà il derby tra la nostra squadra e la vostra?
2 Distingui la funzione grammaticale dei possessivi, sottolineando in rosso gli aggettivi e in giallo i pronomi
• Le leonesse sono molto affettuose e premurose con i propri cuccioli.
• Il mio disegno era meno particolareggiato del suo.
• Che baccano! I soli rumori che si sentono anche da lontano sono i vostri.
• Il vostro edificio scolastico ha una struttura più funzionale del nostro.
• Calma... calma...! Ciascuno avrà il suo: ce n’è per tutti!
• Tua sorella ha forse telefonato alla mia per mettersi d’accordo su quando andare dalla loro amica Fiorella?
• Le tue osservazioni mi sembrano meno pertinenti delle sue.
• I loro genitori hanno portato questo pacchetto per i nostri.
3 Completa ciascuna frase scrivendo l’aggettivo o il pronome possessivo adatto. Poi colora gli aggettivi in rosso e i pronomi in giallo.
• Il e il cane hanno entrambi il pelo lungo e nero.
• Ma perché devi sempre occuparti dei affari?
• Come mai le scarpe sono infangate e le no?
• La bicicletta appoggiata al muro è la ?
• Alla festa del compleanno i amici erano numerosi, alla ?
I DIMOSTRATIVI: AGGETTIVI E PRONOMI
L’ aggettivo dimostrativo ha la funzione di indicare la vicinanza o la lontananza , nel tempo e nello spazio , di un certo elemento il cui nome è chiaramente indicato. Il pronome dimostrativo ha la funzione di sostituire il nome dell’elemento di cui si vuole indicare la “posizione” rispetto al tempo e allo spazio.
1
Colora in rosso gli aggettivi dimostrativi e in giallo i pronomi
• Non rispondere avventatamente: rifletti su ciò che devi dire!
• Prendi quella scatola di dolci e scegli quello che più ti piace.
• Non fidarti di coloro che, con la pubblicità, promettono sconti eccezionali.
• Ho commesso il tuo medesimo errore, lo stesso dell’altra volta.
• Che confusione: questi diceva una cosa, quegli diceva esattamente l’opposto!
• Per favore, portami codesto libro; sì, proprio quello accanto al tuo!
• Credimi, non ho mai visto costoro prima di oggi!
• Tra quei bambini, c’è anche mio fratello: è quello con la maglietta a righe.
2 Completa ciascuna frase scrivendo i dimostrativi adatti e distinguendoli in aggettivi A e in pronomi P
questo
• Non usate pallone: prendete , rimbalza meglio.
• Sara e Sofia sono nate nello giorno, ma non nel anno.
Questo
• gelato è veramente ottimo, ma vorrei assaggiare anche un po’ di
Ciò
• che ti devo confidare, deve rimanere un segreto.
• che ha scritto bella poesia è un poeta ancora poco conosciuto.
Colui questa quello quello stesso medesimo
3 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in giallo i pronomi dimostrativi e collega questi ultimi al nome a cui si riferiscono.
• Queste forbici non tagliano, per favore dammi quelle.
• Quel maglione di ieri è nuovo? Mi piace più di questo.
• Questi ragazzi sono molto educati, quelli un po’ meno.
• Questa merenda è la stessa di ieri.
• Questo regalo è stupendo! È proprio quello che ho sempre desiderato!
• Quei libri sono più interessanti di questi.
I NUMERALI: AGGETTIVI E PRONOMI
I numerali si classificano in:
• cardinali (determinano una quantità numerica ben precisa );
• ordinali (determinano l’ ordine di successione in una serie);
• moltiplicativi (determinano il prodotto di una certa quantità : doppio, triplo...);
• frazionari (determinano un operatore frazionario : un quarto, un decimo...).
Gli aggettivi numerali determinano una caratteristica del nome cui si riferiscono.
I pronomi numerali sostituiscono il nome.
1 Riconosci i numerali e sottolineali in rosso quando sono aggettivi e in giallo quando sono pronomi.
• Prendimi, per favore, il terzo libro sul primo ripiano e leggimi la spiegazione riportata a pagina 25.
• Al quarto piano del palazzo abita Elena, all’ultimo sua nonna.
• Nel frigorifero era rimasto solo mezzo litro di latte.
• La mia classe è formata da venti alunni, la vostra da diciotto.
• Dovevo essere dall’oculista alle 16.00, ma sono arrivata con tre quarti d’ora di ritardo!
• Marco ha dieci anni, sua sorella ne ha il doppio.
2 Colora seguendo le indicazioni:
• in azzurro i numerali cardinali ;
• in verde chiaro i numerali ordinali ;
• in verde scuro i numerali moltiplicativi ;
• in marrone i numerali frazionari
3 Classifica i numerali evidenziati scrivendo tra parentesi di quale tipo di aggettivo o di pronome si tratta.
• Carla festeggerà il suo decimo ( = ) compleanno tre (= ) giorni prima del mio.
• La mia bicicletta è costata 50 (= ) euro, la tua il doppio ( = ).
• Grazie! Mezzo (= ) litro di acqua e 2 (= ) panini possono bastare.
• Alla mia prima (= ) gara di sci sono arrivato quarto (= ) su 20 (= ) partecipanti.
Gli aggettivi indefiniti determinano la caratteristica indefinita rispetto a un nome indicato; i pronomi indefiniti sostituiscono tale nome.
1 Indica se gli aggettivi presenti in ciascuna frase esprimono una quantità numerica ben definita N oppure una quantità indefinita I .
• Ho letto tanti libri: il più interessante aveva parecchie illustrazioni.
• Qualche sera fa sono venuti a trovarci alcuni amici.
• Non sono disposta a stare a sentire tutte le tue bugie!
• Li aspetterò ancora per pochi minuti! Sono in ritardo di due ore!
• Il primo telegiornale della giornata viene trasmesso alle 7.30 , poi seguono altri notiziari.
• La piccola Ilaria è arrivata a leggere fino a pagina 5 del suo primo libro di fiabe.
2 Completa scrivendo gli indefiniti adatti e indicando se si tratta di aggettivi indefiniti AI o pronomi indefiniti PI
Risposte libere
• Credo tu abbia spiegazioni da darmi!
• Nella sua collezione di figurine di calciatori ce ne sono di quelli italiani e di quelli stranieri.
• Che mal di pancia! Devo aver mangiato dolci!
• Vai alla porta: c’è che bussa!
• di voi avrà la possibilità di lanciare il pallone.
• Mi dispiace: non mi è rimasto più per cui non ti posso dare !
• Sto cercando disposto a darmi consiglio utile per risolvere questa situazione.
GLI ESCLAMATIVI E GLI INTERROGATIVI: AGGETTIVI E PRONOMI
1 Nelle battute che si scambiano, Sofia e Nico hanno usato, senza saperlo, delle parole che danno valore di esclamazione o di interrogazione al nome che accompagnano: sono gli aggettivi esclamativi e interrogativi. Individuali e circondali in rosso.
Che guaio ho combinato!
Quanta acqua hai versato nel bicchiere?
Quale cappellino preferisci?
Mi piace quello, ma... che prezzo!
2 Anche nelle seguenti frasi ci sono degli interrogativi e degli esclamativi. Indica quali hanno funzione di aggettivo A e quali di pronome P .
• Che ore sono?
• Che ne so!
• Quanti sono assenti?
• Quanti libri hai nello zaino?
• Quali dolci preferisci?
• Che freddo e quanta neve!
• Per quale motivo piangi?
• Quale incredibile fortuna!
• Quanto costa?
3 Completa ciascuna frase scrivendo gli esclamativi e gli interrogativi adatti e classificandoli in aggettivi A e in pronomi P .
• pagine hai letto?
• sono contenta!
• peccato!
• ridere!
• Di cosa hai bisogno?
• A spiaggia andrete?
• sonno!
• Caspita, coraggio!
• Con stai parlando?
Quante Come Che che quale Che quanto chi chi Che
• Guarda un po’ c’è!
I PRONOMI PERSONALI
I pronomi personali sono quelle parti variabili del discorso che sostituiscono il nome di persone, animali e cose di cui si sta parlando.
1 Colora i pronomi personali corretti.
• Ho incontrato Nico e ci gli ho chiesto tue notizie.
• Sei stato tu te a sporcare il pavimento con le tempere?
• A me mi piacciono i film di fantascienza.
• Quando la mamma mi ha chiamata, io ci le ho risposto subito.
• Appena avrò terminato questo disegno, lo la consegnerò alla maestra.
• Siccome me mi hanno aiutato, gli li ho ringraziati.
• Sofia ha telefonato a sua cugina e gli le ha raccontato ciò che gli le era successo durante il viaggio.
2 Colora in verde le parti variabili con funzione di pronome e in rosso quelle con funzione di articolo
• Le mie amiche mi hanno fatto un bel regalo e io le ho ringraziate.
• Ho telefonato al mio amico e gli ho chiesto se poteva prestarmi gli sci.
• La nonna mi ha domandato se la potevo aiutare a innaffiare l’orto.
• Hai incontrato lo zio e non lo hai nemmeno salutato!
3 Completa ciascuna frase scrivendo il pronome personale corretto: le, gli, loro. Riscrivi ciascuna frase sostituendo le ripetizioni con un pronome adatto.
• Domenica sarà la festa della mamma: che cosa regalerai?
• La maestra chiamò l’alunna e chiese spiegazioni sul litigio.
• Per le nozze di Miranda e Davide, regalerò un vaso di cristallo.
• Il nonno accompagnò Nico e Sofia al parco, poi comprò il gelato.
• Hai invitato Marco e non hai offerto nemmeno una bibita!
• Telefonerò a Simona e spiegherò il motivo del mio ritardo.
• Se vuoi delle tartarughine d’acqua, dovrai preoccuparti di cambiare l’acqua di frequente.
• Nico ha visto Marta e ha detto a Marta che tu avevi cercato Marta.
le loro loro gli le loro Nico ha visto Marta e le ha detto che tu l’avevi cercata.
• Telefonerò ai nonni e dirò ai nonni che arriverò in ritardo.
Telefonerò ai nonni e dirò loro che arriverò in ritardo.
MORFOLOGIA
I PRONOMI RELATIVI
Il pronome relativo , oltre a sostituire un nome nel discorso, mette in relazione tra loro due proposizioni
Il pronome relativo CHE è invariabile nel genere e nel numero.
1 Sostituisci il nome sottolineato con il pronome relativo CHE, per ottenere una forma più scorrevole.
Ho appena terminato il disegno.
Il disegno verrà esposto alla mostra.
Abbiamo assaggiato la torta.
La torta era stata cucinata per voi.
La leonessa inseguiva una giovane zebra.
La giovane zebra fuggiva terrorizzata.
Le acque del fiume invasero la campagna.
La campagna fu sommersa in poche ore.
Ho appena terminato il disegno verrà esposto alla mostra.
Abbiamo assaggiato la torta che era stata cucinata per voi.
La leonessa inseguiva una giovane zebra che fuggiva terrorizzata.
Le acque del fiume invasero la campagna che fu sommersa in poche ore.
2
Indica quando il CHE ha funzione di pronome P e quando ha funzione di congiunzione C
• Posso vedere le foto che hai scattato durante la gita?
• La strada era interrotta da una frana che si era staccata dal fianco della collina.
• Mi piacerebbe rivedere le persone che ho conosciuto al mare!
• Da ciò che mi hai raccontato, ho capito che le tue vacanze sono state molto rilassanti.
• So che hai partecipato alla gara di nuoto.
• Credimi, non sapevo che Clara fosse tua cugina!
• Sono certa che potrai farcela senza problemi!
• E questa sarebbe la musica che ti piace così tanto?
Il pronome relativo CUI è invariabile nel genere e nel numero; è preceduto dalle preposizioni semplici e può essere trasformato nelle forme DEL QUALE, AL QUALE, NEL QUALE... Il pronome relativo QUALE , invece, è preceduto dalle preposizioni articolate.
3
In ciascuna frase indica se il pronome relativo ha la funzione di soggetto S o di espansione diretta/complemento oggetto O .
• A cena abbiamo mangiato il pesce che il papà aveva pescato ieri.
• Nico raggiunse a nuoto la piattaforma galleggiante che era ancorata accanto agli scogli.
• Ho già finito di leggere quel libro che tu mi avevi prestato.
• Ho letto un libro che mi è piaciuto molto.
• Hai spedito gli inviti che ho scritto agli amici?
In ciascuna frase, sostituisci la parte evidenziata scrivendo la forma esatta.
• Questo è l’amico in cui ti parlo spesso.
• Le persone per le quali ho viaggiato, erano molto simpatiche.
• È quella l’insegnante sulla quale devi consegnare i disegni?
• La casa in quale abito è di mia nonna.
• Questo è il vaso a cui ho interrato i bulbi dei tulipani.
• Questo è il terreno per cui ho ricavato un piccolo orto.
• Stasera trasmettono il film a cui recitano attori molto famosi.
5 Completa ciascuna frase scrivendo la preposizione semplice necessaria davanti al pronome relativo CUI e l’equivalente forma usando il pronome relativo QUALE, come nell’esempio.
• I cannoli siciliani sono i dolci di cui (= dei quali ) sono maggiormente golosa.
• Castiglioncello è la località toscana cui (= ) mi piacerebbe vivere.
• Questo è l’amico cui (= ) sono andato a pescare.
• Ecco la giostra cui (= ) mi piacerebbe salire!
• Non è questo il motivo cui (= ) ti avevo chiamata.
• Ora ti spiegherò il motivo cui (= ) non sono venuta a casa tua.
• Ti presterò volentieri le riviste cui (= ) ho tratto le informazioni per la relazione sull’uso del computer.
• Lei è Angela, l’amica cui (= ) mi rivolgo spesso, in caso di necessità.
di cui con le quali alla quale nella quale in cui in cui in su per per da a con nella quale sulla quale per il quale per il quale dalle quali alla quale con il quale in cui
LA CONIUGAZIONE E LA PERSONA
1 Colora seguendo le indicazioni:
• in marrone le voci verbali appartenenti alla 1a coniugazione (-are);
• in verde le voci verbali appartenenti alla 2a coniugazione (-ere);
• in azzurro le voci verbali appartenenti alla 3a coniugazione (-ire);
• in giallo le voci verbali con coniugazione propria (ausiliari).
cambiano avete capito
pulirai cantavi hanno creduto hai avuto
ridevano
nitriva avevo finito impallidì
2 Completa la tabella scrivendo il pronome personale-soggetto adatto e segnando con una X la corrispondente persona della voce verbale indicata.
abbiamo sarete uscite cantavo sarai abbaiarono abbiamo capito ebbe suonato avrò risposto piangevi racconterete hanno vinto
VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI
1
Un verbo è transitivo quando permette all’ azione di passare (= transitare) direttamente dal soggetto che la compie all’oggetto che la riceve.
Solo alcune delle azioni “passano” dal soggetto all’oggetto che le può ricevere.
Collega ciascun verbo al rispettivo “oggetto” disegnato.
Il cane abbaiava
Un leone inseguiva .
Sandro ha letto
Il portiere parò .
Il sole tramontava
Clara suona .
Ieri ho mangiato
L’aereo è decollato .
La mamma ha cucinato
Il giardiniere ha potato .
La petroliera procedeva
La cassiera conta .
2 Scrivi i verbi mancanti, poi colora quelli con funzione transitiva, cioè quelli che fanno “transitare” l’azione dal soggetto che la compie all’oggetto che la riceve.
• La maestra i nostri quaderni nel pomeriggio.
correggerà
• Nel mese di luglio, Nico e Sofia in villeggiatura al mare.
• La commessa le T-shirt sugli scaffali.
• I nostri genitori, ieri, alla riunione di classe.
• Un’abbondante nevicata i monti.
riordina hanno partecipato andranno imbiancò
• dalle scale e mi la caviglia destra.
Sono caduta uscirono
sono slogata
• Gli alunni chiassosamente dalla scuola.
3 Indica quali sono le situazioni in cui il verbo ha una funzione transitiva, colorandone il “percorso sintagmatico”.
Io bevo il latte. con la cannuccia.
Sofia ha saltato
alla corda. un ostacolo.
L’arbitro fischiò la punizione. al 90° minuto. Nico ha scritto in modo ordinato. una lettera.
1
MORFOLOGIA
VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI
Un verbo è intransitivo quando l’ azione compiuta dal soggetto non ha la possibilità di passare direttamente a un oggetto , in quanto quest’ultimo non la può “ricevere”.
Classifica i verbi con funzione transitiva T e quelli con funzione intransitiva I . Li riconoscerai facilmente in quanto sono privi dell’oggetto che può “ricevere” l’azione.
• Le auto di Formula 1 sfrecciavano rumorosamente sul circuito.
• Appena avrete terminato l’esercizio, uscirete in giardino.
• Il traghetto attraversò il golfo e attraccò al porto.
• Il sole tramontò all’orizzonte, tingendo il cielo di rosse tonalità.
• La pallina è rimbalzata contro la parete e ha colpito il lampadario.
• Il medico accorse al capezzale del ferito e gli curò alcune ferite.
• Il nonno aveva assunto quello sciroppo e, dopo una settimana, la tosse gli era passata .
2
È stato utilizzato lo stesso verbo per formulare di volta in volta due frasi di significato diverso. Individua quelle di forma transitiva, sottolineandole in rosso, e quelle di forma intransitiva, sottolineandole in giallo.
Gli alunni hanno dipinto un pannello sull’ambiente marino.
DIPINGERE
Gli alunni hanno dipinto con gli acquerelli.
OSSERVARE
LEGGERE
Leggerete più tardi questo libro.
Leggerete a voce alta da pagina 62.
Nico ha osservato con scarsa attenzione.
Nico ha osservato il cielo notturno con il telescopio.
FORMA ATTIVA E FORMA PASSIVA
Il verbo è di forma attiva quando esprime un’ azione compiuta dal soggetto . Il verbo è di forma passiva quando esprime un’ azione subita dal soggetto Solo i verbi transitivi possono avere la forma passiva
1 Colora nello stesso modo ciascuna coppia di frasi con significato realmente uguale.
Nico rincorre un cane.
Un cane rincorre Nico.
Il gatto insegue un topolino.
La mamma ha lavato i jeans.
Un topolino è inseguito dal gatto.
Una fitta nebbia avvolgeva la pianura.
Sofia accarezza il gattino.
Il gattino è accarezzato da Sofia. I jeans sono stati lavati dalla mamma.
La pianura era avvolta da una fitta nebbia.
Il postino ha consegnato la corrispondenza.
Il benzinaio parlava all’automobiIista.
L’usciere chiuderà la porta.
La corrispondenza è stata consegnata daI postino.
L’automobilista parlava al benzinaio.
La porta sarà chiusa dall’usciere.
2 Scrivi A per le frasi in cui il soggetto si attiva per compiere l’azione e P per le frasi in cui il soggetto rimane passivo e subisce l’azione.
La giuria premiò il vincitore.
Il paziente fu visitato dal medico.
Il papà è stato fermato da un vigile.
Ho comprato un nuovo CD.
Il mio computer è stato formattato.
Gli alunni furono rimproverati.
L’insegnante premiò gli scolari.
Il pavimento è stato lavato da poco.
3 Trasforma le seguenti frasi dalla forma attiva a quella passiva
• Sofia ha apparecchiato la tavola.
• I tifosi affollavano lo stadio.
• I carabinieri recuperarono la refurtiva.
La tavola è stata apparecchiata da Sofia. Lo stadio era affollato di tifosi.
La refurtiva fu recuperata dai carabinieri.
FORMA RIFLESSIVA
Il verbo assume la forma riflessiva quando l’azione compiuta dal soggetto “ritorna”, cioè si riflette , sul soggetto stesso . Solo i verbi transitivi possono avere anche la forma riflessiva . I verbi riflessivi sono sempre accompagnati dalle particelle pronominali MI , TI , SI , CI , VI
1
Riscrivi ciascuna frase intervenendo sulle parti sottolineate: circonda la voce verbale che esprime l’azione compiuta dal soggetto ed esprimila in forma riflessiva.
• Bravo, hai tuffato te stesso dal trampolino più alto!
Bravo, ti sei tuffato dal trampolino più alto!
• Abbiamo svegliato noi stessi tardi: la sveglia non è suonata!
Ci siamo svegliati tardi: la sveglia non è suonata!
• Prima di uscire, ha pettinato se stessa con molta cura.
Prima di uscire si è pettinata con molta cura.
• Avete tagliato voi stessi usando le forbici?
Vi siete tagliati usando le forbici?
• Ahimè, colorando con le tempere ho macchiato tutta me stessa!
Ahimè, colorando con le tempere mi sono macchiata tutta!
2 In ciascuna frase, sottolinea i verbi usati in forma riflessiva.
• Mi sembra un fatto incredibile quello che le è capitato!
• Caterina e Mario si amano molto.
• Vi stavamo aspettando da un’ora!
• Nico si lavò e si pettinò.
• Mi guardai allo specchio.
• Sofia, ogni giorno, si alza alle 7.30.
• Prepariamoci per tempo, se non vogliamo farci attendere!
• La luna si specchiava nell’acqua.
3 Per ciascuna coppia di frasi, colora quella in cui il verbo è usato in forma riflessiva.
•
La mamma addormenta il bambino.
Sofia si è spaventata.
Nico mette in ordine.
Sofia ha spaventato Nico.
Nico si mette la tuta. La mamma si addormenta.
Nico e Sofia hanno alzato la mano. Nico e Sofia si sono alzati.
TEMPI SEMPLICI E COMPOSTI
1 Colora seguendo le indicazioni:
• in verde le voci verbali espresse con un tempo semplice;
• in giallo le voci verbali espresse con un tempo composto con l’ausiliare ESSERE;
• in marrone le voci verbali espresse con un tempo composto con l’ausiliare AVERE
canteremo ebbe visto
ci vestiamo mi tuffai
camminavate trovai rideste sei entrato
disegnato
2 Completa la tabella segnando con una X il tipo di tempo e l’ausiliare usato (dove possibile) per ciascuna voce verbale sottolineata.
Non avevamo capito l’argomento spiegato.
A che ora ritornerai ?
L’atleta si tuffò con abilità.
Il bambino si era allacciato le scarpe da solo.
Più tardi vi raggiungeremo allo stadio.
Siamo stati accusati ingiustamente.
Per che ora avrete finito ?
Nico è guarito dall’influenza.
Caspita, ho fatto proprio un brutto sogno!
Completerete l’esercizio per domani.
MORFOLOGIA
IL MODO INDICATIVO
Il modo indicativo comprende quei tempi che indicano la certezza che un fatto sia accaduto, accade o accadrà.
Il modo indicativo comprende otto tempi
Tempi semplici
• PRESENTE
• IMPERFETTO
• PASSATO REMOTO
• FUTURO SEMPLICE
Tempi composti
• PASSATO PROSSIMO
• TRAPASSATO PROSSIMO
• TRAPASSATO REMOTO
• FUTURO ANTERIORE
1 Segna con una X solo quei messaggi che indicano con certezza che l’azione è accaduta, accade o accadrà.
I nostri cugini vivono in montagna.
Grazie allo studio ho imparato a leggere un territorio.
Tanti anni fa i nostri nonni lavorarono all’estero.
Verresti con me a visitare una nuova città?
Mi piacerebbe conoscere la storia di ogni regione.
Alla fine dell’anno scolastico ospiterò un amico e lui apprezzerà le bellezze della mia regione.
2 Completa ciascuna frase scrivendo la voce verbale adatta e aggiungendo il rispettivo tempo del modo indicativo.
• Ieri, Sofia (andare) (tempo: ) a casa di una sua amica.
• Da piccolo, Nico (addormentarsi) (tempo: ) con un orsacchiotto.
• La prossima estate noi (partecipare) (tempo: ) a un campo con i boy scout.
• Più tardi, dopo che Giovanni (sistemare) (tempo: ) la spesa, (preparare) (tempo: ) il pranzo.
è andata passato prossimo parteciperemo futuro semplice avrà sistemato futuro anteriore preparerà futuro semplice si addormentava imperfetto
IL MODO CONGIUNTIVO
Il modo congiuntivo comprende quei tempi che esprimono una possibilità , un desiderio , un timore , un dubbio , un’ incertezza
Il modo congiuntivo comprende quattro tempi
Tempi semplici
• PRESENTE
• IMPERFETTO
Tempi composti
• PASSATO
• TRAPASSATO
1 Per ciascuna frase, sottolinea gli errori e riscrivi la voce verbale corretta.
• Speravo che Nico mi telefonava appena sbarcato a Napoli. ( )
• Mi auguro che tu potrai venire alla mia festa di compleanno. ( )
• Sarebbe stato meglio se avevi terminato prima i compiti. ( )
• La mamma vuole che io vadi a letto presto. ( )
• Sbrigati prima che comincerà di nuovo a piovere. ( )
• Mi piacerebbe se Sofia verrà con me al luna park. ( )
• Se non era così pesante, lo avrei sollevato da solo. ( )
• Credo proprio che tu non mi dici la verità! ( )
2 Completa ciascuna frase scrivendo la voce verbale adatta.
• Che tempaccio: credo proprio che (cominciare) anche a grandinare!
• Nessuno avrebbe immaginato che Nico (fare) una simile figura!
• Speriamo proprio che, per il weekend, (smettere) di piovere!
• L’insegnante si aspettava che almeno tu (rispondere)
• Sarebbe stato meglio se Sofia (aiutare) suo fratello.
• Qualcuno ebbe il dubbio che voi non (capire) le istruzioni.
• Tutti sarebbero contenti se la situazione (risolversi) a tuo favore.
• Speravamo proprio che loro (arrivare) per tempo!
telefonasse possa avessi vada cominci venisse fosse stato dica cominci facesse smetta rispondessi avesse aiutato aveste capito si risolvesse arrivassero
3 Analizza ciascuna voce verbale indicando tempo e persona.
• Che abbia guardato:
• Che scriviamo:
tempo passato, terza pers. sing. tempo presente, prima pers. plu.
• Che avesse pulito:
• Che presentassero:
• Che scendiate:
• Che bagnassimo:
tempo trapassato, terza pers. sing.
tempo imperfetto, terza pers. plu.
tempo presente, seconda pers. plu.
tempo imperfetto, prima pers. plu.
• Che avessi avvertito:
tempo trapassato, prima pers. sing.
MORFOLOGIA
IL MODO CONDIZIONALE
Il modo condizionale comprende quei tempi che esprimono delle situazioni che si possono verificare solo a certe condizioni
Il modo condizionale comprende due tempi
Tempo semplice
• PRESENTE
Tempo composto
• PASSATO
1 Ricostruisci le frasi collegando ciascuna “condizione” alla rispettiva possibilità di realizzazione e viceversa. Sottolinea poi le voci verbali al modo condizionale
Se tu non l’avessi combinata grossa, Se avessimo saputo del tuo ricovero, Vorrei
Saresti contento
Se avessi più tempo libero, saremmo venuti a trovarti. se ti portassimo al cinema. andrei tutti i giorni in piscina. nessuno ti avrebbe rimproverato. che io e te facessimo pace.
2 In ciascuna frase, colora la voce verbale corretta.
• Non avresti avuto avesti avuto il mal di pancia se avessi mangiato meno dolci.
• Franco facesse farebbe salti di gioia se tu lo invitassi.
• Partirei Partirò volentieri con te, se non avessi paura dell’aereo.
• Noi andremo andremmo volentieri a teatro se qualcuno ci accompagnasse.
• Se vi foste comportate meglio, nessuno vi avesse criticate avrebbe criticate !
• Se avesse avuto veramente fame avesse mangiato avrebbe mangiato senza fare tante storie!
3 Completa le seguenti proposizioni “condizionaIi”.
• Se ti avessimo ascoltato,
Risposte libere
• se fossi stato più attento!
• , ma non so nuotare.
• Se ti avessi riconosciuto,
• se tu studiassi.
• , ma devo restare a casa.
1
IL MODO IMPERATIVO
Il modo imperativo esprime un comando , un ordine , un’ esortazione , un consiglio , un invito ; quindi non ha la 1 a persona singolare , dato che non ha alcun senso dare un comando a se stessi.
Completa la tabella segnando con una X, per ciascuna frase, la diversa funzione comunicativa del modo imperativo
SITUAZIONE
Siate più pazienti, in futuro!
Togli subito i piedi dalla poltrona!
Abbia fiducia in me: l’aiuterò!
Ascoltatemi e non vi pentirete!
Smettila di gridare!
Per favore, presta la matita a Claudia!
La prego, si accomodi pure.
Andatevene pure, non ho più bisogno!
2 Qual è la forma troncata delle voci verbali evidenziate in ciascuna frase? Scrivila tra parentesi.
• Fai ( = ) in fretta: è tardi!
Fa’ Da’
• Stai ( = ) ferma, per favore!
• Dai ( = ) le caramelle anche a loro!
• Vai ( = ) via da qui, è pericoloso!
3 Completa ciascuna frase con il modo imperativo del verbo indicato tra parentesi.
• (Correre) ! Capisci che non c’è tempo da perdere?!
I MODI INDEFINITI
I verbi espressi nei modi indefiniti indicano un’azione generica rispetto alla persona. I modi indefiniti sono tre:
• modo infinito • modo participio • modo gerundio
Ciascuno comprende due tempi.
Tempo semplice
• PRESENTE
1 Per ciascuna voce verbale, colora il modo infinito.
• Vado vedere andare
• Ebbe pianto piangere piantare
• Fossimo fossilizzare essere
• Colgono coltivare cogliere
• Attraevano attrarre attraversare
• Vollero voltare volere
Tempo composto
• PASSATO
• Nacquero annacquare nascere
• Facessero fare fasciare
• Possiate passare potere
• Esco escogitare uscire
• Tacque tacere toccare
• Volsi volgere volare
2 Esprimi ciascuna espressione con un solo verbo al modo infinito
• Diventare bianco in viso:
• Dare aiuto:
• Mettere una cornice:
• Sporcare di fango:
• Dare fuoco a qualcosa:
• Mettere in una busta:
• Andare fuori:
• Battere le mani:
• Raccontare una storia:
• Tornare dentro:
3 In ciascuna frase, sostituisci le parti sottolineate con un gerundio presente o passato.
• Siccome non aveva risposto nessuno, pensai che foste usciti.
• Mentre guardavo le fotografie del mare, ripensavo alle passate vacanze estive.
sbiancare aiutare incorniciare infangare incendiare imbustare uscire applaudire narrare indietreggiare Non avendo risposto nessuno, pensai che foste usciti. Guardando le fotografie del mare, ripensavo alle passate vacanze estive.
• Mi sono sbucciato un ginocchio, quando sono caduto in cortile.
Mi sono sbucciato un ginocchio cadendo in cortile.
In ciascuna frase, indica quando il participio assume la funzione di nome N e quando quella di aggettivo A
• Il cantante fu applaudito.
• Lo scrivente della lettera è Nico.
• È tutto tempo perso !
• È uno scritto molto significativo.
• Lo zio è un amante della natura.
• Quel volto dipinto è molto realistico.
GLI AVVERBI
Gli avverbi sono parti invariabili del discorso e hanno la funzione di modificare il significato dei verbi, degli aggettivi, di altri avverbi.
Gli avverbi si possono classificare in base alle seguenti categorie:
• di modo • di tempo • di luogo • di quantità
• di affermazione • di negazione • di dubbio
1 Trova e colora tutti gli avverbi nascosti nel crucipuzzle (sono quattordici).
2 Ora classifica gli avverbi, riscrivendo nella tabella quelli che hai individuato nel crucipuzzle.
DI MODO DI TEMPO DI LUOGO DI QUANTITÀ DI AFFERMAZIONE E NEGAZIONE
3 Completa ciascuna frase scrivendo un avverbio adatto.
• La scimmia si arrampicava sull’albero.
• Sofia e Nico furono sorpresi da un violento temporale.
• verrò a casa tua.
• sono stato io a rompere il vetro!
Probabilmente POSSIBILI RISPOSTE
• questa estate andremo a visitare una località di mare.
• Susanna ha speso per organizzare la festa.
lentamente piano male certamente bene oggi sempre prima mai domani qui niente molto non molto velocemente improvvisamente certamente Domani Non
riconoscere e utilizzare correttamente gli avverbi.
AVVERBI
LE CONGIUNZIONI
Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso e hanno la funzione di congiungere, cioè “saldare”, due parole della stessa frase o due proposizioni.
1 In ciascuna frase, colora la congiunzione adatta.
• Ridevano a crepapelle perché perciò le battute del comico erano spassose.
• Verrò con te al mercato purché benché tu non ti trattenga troppo.
• Luca andò in ufficio quindi nonostante non si sentisse bene.
• Nico e Sofia disegnavano siccome mentre ascoltavano la musica.
2 Completa ciascuna frase con le congiunzioni adatte.
• Indosserò una maglia più pesante comincio ad avere freddo.
• Ascolta con attenzione le mie indicazioni non vuoi sbagliare strada!
• non vuoi arrivare tardi all’appuntamento, sbrigati!
• Simona è andata a teatro, non è riuscita a entrare, la sala era già affollata.
perché se però mentre o Se perché
• Siete stati attenti spiegavo avevate la testa tra le nuvole?
3 In ciascuna frase, individua le congiunzioni e sottolineale.
• Io leggo a voce alta, intanto tu ascolta.
• Vuoi pane e marmellata oppure una fetta di torta?
• Sono stanca, quindi vado a letto.
• Il mio compagno di banco è simpatico, ma troppo vivace.
• Mi piacerebbe visitare sia le città di montagna sia quelle di mare.
• Fatemi sapere se partite per un viaggio!
• Ero in ritardo, perciò non ho fatto in tempo a visitare la mostra.
• Mi sto allenando molto perché fra due settimane ci sarà la gara di nuoto.
Ricomponi le frasi collegandole alla congiunzione adatta.
Fammi sapere
Hai mangiato un panino
Ho sbagliato il compito
Nico non è a casa
Sofia si è svegliata presto
Il concerto è iniziato
Vuoi il gelato
sebbene infatti quando e ma o appena
bevuto una bibita. arriverai.
non ha fatto tardi a scuola. avessi studiato. è in palestra. preferisci la granita? sono arrivato.
PAUSE LUNGHE
• Il punto fermo ( . ) è un segno forte e si utilizza alla fine di una proposizione di senso compiuto, oltre che nell’abbreviazione di alcune parole (pag. /Sig. /tel.) e di alcune sigle (C.O.N.I. /O.N.U.).
• Il punto esclamativo ( ! ) si usa alla fine di una frase per indicare una situazione che esprime sentimenti di stupore, rammarico, gioia, dispiacere...
• Il punto interrogativo ( ? ) segnala una domanda o un dubbio.
• I puntini di sospensione ( ... ) si usano per lasciare in sospeso una frase, segnalando così una possibile e intuibile conclusione, che il lettore può facilmente cogliere o immaginare.
1 Sofia e Nico, dopo aver discusso a lungo sull’uso dei segni di interpunzione da mettere in questa favola, non trovandosi d’accordo, hanno segnato quello che ciascuno riteneva più adatto. Prova tu a leggere il testo e a colorare il quadratino con il segno di interpunzione corretto.
La sveglia incorporata
Stefania è molto brava . ... Quando i grandi parlano di lei dicono sempre che è una bambina molto sveglia ? ! Lo dicono tutti ?
A forza di dirlo, a Stefania sono spuntate le lancette sulla pancia . ?
Una mattina a scuola ha cominciato a lamentarsi ?
– C’è qualcosa che mi punge ? ... – diceva . ?
Sulla pancia c’erano le lancette come quelle degli orologi veri e, a un certo punto, Stefania si è messa anche a trillare . ... Che ridere ? !
La maestra è corsa a telefonare agitatissima ?
– Pronto ... ? Sono la maestra di Stefania ... ?
– Sì, mi dica, sono la mamma È successo qualcosa ?
– A Stefania sono cresciute le lancette sulla pancia ! ?
– Cosa ! ?
– Sì, le lancette, proprio come quelle dell’orologio ! ?
– Corro immediatamente ? Fra due minuti sono lì ?
N. Bellini, Il mondo di Federico rid. e adatt., Feltrinelli
1
SINTASSI ORTOGRAFIA
PAUSE BREVI
La virgola ( , ) indica pause brevi all’interno di un periodo: è il segno di punteggiatura più usato e più espressivo. Anche se l’uso della virgola può essere soggettivo, ci sono delle situazioni in cui è bene utilizzarla:
• in una elencazione , tra un elemento e l’altro;
• in una successione di azioni;
• quando si introduce un inciso (= chiarimento, osservazione, aggiunta);
• nel discorso diretto, quando si chiama per nome una persona con cui si parla ;
• prima o dopo frasi introdotte dalle congiunzioni benché , sebbene , tuttavia , quando , nonostante , anche se ...;
• dopo un avverbio affermativo o negativo e dopo una esclamazione .
Inserisci le virgole, dove necessario, scrivendole in rosso.
• Quando si alza al mattino Nico entra subito in bagno poi va in cucina a fare colazione quindi ritorna in bagno a lavarsi i denti.
• Sofia volle andare a scuola nonostante avesse mal di pancia.
• Il papà arrivò di corsa alla stazione ma il treno era già partito perciò dovette attendere quello successivo.
• Sofia ha deciso di preparare una gustosa macedonia di frutta fresca con pere ciliegie fragole ananas melone e qualche lampone.
• Ahimè temo di aver perso l’orario di inizio del corso di nuoto!
• Mamma mi accompagni tu dai nonni o vado da sola?
• Quando la piccola rovesciò la tazza del latte tutto ciò che c’era sulla tavola si inzuppò: tovaglia tovaglioli fette biscottate e anche la confezione dei biscotti.
• Maestra per favore puoi ripetere la spiegazione?
2 Ora prova a inserire in questi fumetti la punteggiatura necessaria.
Sofia quando vai in cartoleria per favore comprami una penna rossa una blu una matita e una gomma
Scusa Nico ma perché non ci vai direttamente tu in cartoleria
?
I due punti ( : ) si usano per introdurre:
• iI discorso diretto ;
• un elenco , per specificare gli elementi di un “elemento generico” già indicato;
• una spiegazione (possono sostituire le congiunzioni causali poiché , perché , siccome ...);
• la conclusione di quanto è stato affermato in precedenza.
Il punto e virgola ( ; ) è una pausa “mediamente lunga” e spesso si usa in alternativa al punto fermo quando la proposizione successiva si lega alla precedente per contenuto e significato.
3 Sofia e Nico non sono d’accordo sui segni di interpunzione necessari nelle seguenti proposizioni e, ciascuno di loro, ha messo quello che riteneva giusto. Prova a controllare e colora in giallo il quadratino con il segno di interpunzione adatto.
• Sofia è molto entusiasta della pallavolo : ; tre volte la settimana si allena in palestra con le sue compagne di squadra.
• Nico, di ritorno dal supermercato dove è stato con il papà, dice eccitato alla mamma : ; – Abbiamo comprato tutti i dolcetti per la festa di compleanno : ; cioccolatini, caramelle, pasticcini e anche la torta : ; i miei amici avranno di che abbuffarsi!
• L’insegnante stava illustrando sulla carta geografica i confini della Francia : ; a un certo punto si accorse che Nico non stava ascoltando le sue parole : ; probabilmente, come suo solito, stava viaggiando entro i confini... della fantasia!
Indica ai due bambini come si possono riscrivere i seguenti periodi, inserendo i due punti al posto delle congiunzioni.
• Controlla meglio le frasi in quanto ci sono alcuni errori ortografici.
Controlla meglio le frasi: ci sono alcuni errori ortografici.
• Sono stanco perché ho camminato a lungo.
Sono stanco: ho camminato a lungo.
• Sei in ritardo perciò sbrigati!
Sei in ritardo: sbrigati!
1
SINTASSI ORTOGRAFIA
ALTRI SEGNI DI PUNTEGGIATURA
Le virgolette basse ( << >> ) e le lineette ( – – ) hanno lo scopo di introdurre le battute del discorso diretto , precedute dai due punti.
Le virgolette basse devono essere sempre chiuse alla fine del discorso. Le lineette vanno chiuse quando dopo la battuta pronunciata segue una parte narrativa. Se invece il discorso diretto si conclude proprio con la battuta del discorso diretto, le lineette non vengono chiuse.
Prova a trasformare in forma di discorso diretto il seguente fumetto umoristico, utilizzando prima le virgolette e poi le lineette.
Sai come si chiama il direttore dello zoo di Londra? No, dimmelo tu.
Nico rivolge a Sofia questo indovinello:
<<Sai come si chiama il direttore dello zoo di Londra?>> Sofia risponde: <<No, dimmelo tu.>> - Sai come si chiama il direttore dello zoo di Londra? - Sofia risponde: - No, dimmelo tu.
Si chiama Ser-pent!
Nico risponde:
<<Si chiama Ser-pent!>>
- Si chiama Ser-pent!
2 3
Sofia ha scritto questo dialogo: verifica la punteggiatura del discorso diretto e correggila.
<<A che ora sei tornato dagli allenamenti? chiede Sofia a Nico. Alle 16,00 risponde Nico Come mai così tardi?>> si informa Sofia. <<Abbiamo parlato>> della difesa da attuare nella prossima partita.
Nico ha scritto questo dialogo: verifica la punteggiatura del discorso diretto e correggila.
– Ascoltami bene disse l’allenatore, chiamandoci al centro del campo. La squadra avversaria, – quella che incontreremo domenica, – è molto forte nella difesa – ci avvertì.
X
Dopo un attimo di silenzio, tutti noi esclamammo: ma noi siamo imbattibili in attacco!
Le virgolette alte ( “ ” ) vengono usate per introdurre:
• un pensiero non dichiarato;
• titoli di film, canzoni, libri...;
• parti di un testo scritto da altri;
• un proverbio o una frase celebre.
Le parentesi ( ) generalmente si utilizzano per racchiudere:
• un commento personale di chi scrive;
• una precisazione introdotta da chi scrive.
Inserisci le virgolette alte (“ ”), scrivendole in rosso.
• Walt Disney per il suo film a cartoni animati Pinocchio, si è ispirato al celebre romanzo di Collodi Le avventure di Pinocchio.
• Sul cancello dei miei nuovi vicini di casa c’è una piccola targa metallica con la scritta Cave canem; chissà che cosa significa?
• I miei genitori sono soliti ricordarmi che Chi dorme non piglia pesci.
• Entrando a scuola, Sofia pensò tra sé: Accipicchia, ho dimenticato la merenda a casa!
• Zia Adele è una grande fan dei mitici Beatles e canticchia spesso il loro brano Yellow Submarine.
• Questo giovanotto aveva ormai novant’anni!
• Spero il mio regalo ti piaccia… anche perché a caval donato non si guarda in bocca!
5 Quali sono le parti che nei seguenti periodi vanno racchiuse nelle parentesi ( )? Inseriscile in rosso.
• Quando lo zio mostrò la sua nuova auto sportiva caspita, che bolide!, i miei genitori restarono senza parole.
• Ricordando il giorno del loro matrimonio era il 19 ottobre 1946 i nonni si commossero.
• Mamma e papà stanno progettando dove trascorreremo la villeggiatura estiva avranno le ferie nel mese di agosto e sono indecisi se rimanere in Italia o andare all’estero.
• A un tratto chissà da dove era scbucato! apparve un cane.
• Le amiche di Sofia purtroppo quelle più antipatiche sono venute a trovarci.
• Ieri ho preso freddo si è abbassata all’improvviso la temperatura esterna, così oggi sono a letto con la febbre.
” “ “ ” ” “ ” “ ” ( ( ( ( ( ( ) ) ) ) ) ) “ ” “
di Apprendimento: consolidare l’uso dei segni di interpunzione.
IL PERIODO
Il periodo è la parte di un testo compresa tra due pause lunghe , che possono essere:
• il punto fermo .
• il punto esclamativo !
1 Riconosci il periodo, segnandolo con //.
Momo
M. Ende, Momo, Longanesi 1 2 3
• il punto interrogativo ?
• i puntini di sospensione ...
L’aspetto di Momo era davvero insolito e forse poteva allarmare quelle persone che danno molta importanza all’ordine e alla pulizia. Era piccola e magrolina, di modo che, anche con la migliore buona volontà, non si poteva decidere se avesse otto oppure dieci anni. Aveva una testa ricciuta e nera come la pece, palesemente mai sfiorata da pettini o forbici.
2 Riscrivi tutti i segni di interpunzione presenti nel testo, come nell’esempio.
. punto fermo
virgola
virgola
virgola
punto fermo
virgola
3 Dal diario ritrovato. La pioggia ha reso illeggibili alcune parti: ricostruisci i periodi inserendo i segni di punteggiatura adatti.
Avevo viaggiato a lungo ero stanco e anche un po’ affamato Mi ero assopito non ricordo da quanto tempo Dai finestrini intravedo tra la condensa frammenti di paesaggi
– Siamo in orario – chiedo al viaggiatore che mi siede accanto – Viaggiamo con qualche minuto di ritardo
Tra me e me penso “Tanto non ho fretta”
punto fermo // // // , , , , , , , , ? . . :
PERIODO... ALLA FRASE
La frase o proposizione o enunciato è la più piccola parte di un testo; è quell’ unità logica di parole che concordano tra loro per esprimere in modo compiuto un’idea, cioè per comunicare un pensiero comprensibile.
1 Leggi ciascun periodo e individua le frasi (= proposizioni) da cui è composto, segnalandole con /.
Ci sono 5 frasi.
Per me le frasi sono 3.
Mentre la mamma prepara la colazione per tutti, il papà sveglia Sofia e Nico, che ancora dormono beatamente.
Ti sbagli: le proposizioni sono 5. In questo periodo ci sono 2 frasi.
La mamma fu svegliata dai ripetuti squilli del telefono: si precipitò giù dal letto e corse in soggiorno; quando afferrò il ricevitore, il telefono ammutolì di colpo.
Ho contato 3 proposizioni.
(proposizione). / / / / /
Io, invece, dico che sono 4.
Appena entrato in classe, Nico si avvicinò al suo compagno di banco e gli confidò avvilito: – Ho dimenticato a casa il cartellone sullo sport che abbiamo preparato insieme ieri pomeriggio!
2 Chi ha ragione tra Nico e Sofia? In ciascuna vignetta, colora il fumetto di chi ha identificato il numero giusto di frasi.
1
FRASI… IN ORDINE!
Sofia ha trascritto questa favola che ha ascoltato da una sua amica... ma ha fatto un po’ di confusione: le sue frasi non sono in ordine! Prova tu a capire in quale sequenza vanno scritte e, dopo averle numerate, ricomponi la favola sul quaderno. Potrai così leggerla nel modo corretto.
La gazza vanitosa
poi uscì per farsi ammirare da tutti gli animali del bosco. e si mise in mezzo a loro.
Anche con quel travestimento, fu subito riconosciuta
Un giorno una gazza vanitosa trovò le penne di un pavone
Purtroppo, anche le gazze la scacciarono,
Capitò in un giardino pieno di pavoni e se le sistemò addosso con cura e i pavoni prima la spinsero
Così la gazza vanitosa si ritrovò sola. perché non la riconobbero.
così volò via,
poi la beccarono e andò a rifugiarsi tra i suoi simili.
J. de la Fontaine, Le più belle favole adatt., Eurolibri
2
Anche Nico ha fatto confusione con una favola.
Riordina le sequenze numerandole e riscrivi la favola sul quaderno, così potrai leggerla nel modo corretto.
Il leone e il topo
Un leone dormiva nel bosco.
Poi lo salutò dicendo che anche i piccoli possono essere di aiuto ai grandi.
Il leone si svegliò e lo afferrò per sbranarlo.
Un topolino finì a sbattere contro di lui.
Il topolino lo supplicò di risparmiarlo, così gli sarebbe stato riconoscente.
Un giorno il leone cadde in una trappola dei cacciatori.
Il re della foresta lo lasciò andare, ridendo.
Il topolino accorse in suo aiuto e lo liberò.
LA FRASE
La frase (= proposizione , enunciato ) può essere “delimitata” da:
• segni di interpunzione ;
• congiunzioni ;
• pronomi relativi
1
SINTASSI
In questo testo descrittivo, Sofia ha individuato i capoversi e i periodi, ma ha difficoltà nel riconoscere le frasi. Mostragliele tu: sottolineale usando alternativamente due colori diversi.
Il mio gatto
Non c’era gatto più bello di lui: era tutto candido, bianco e pulito; aveva un occhio verde e uno azzurro./ ( 1° periodo )
Lo chiamavo semplicemente Micio./ ( 2° periodo )
3
Spesso al mattino scendeva nell’orto; compiva adagio un giro di ispezione attorno alla rete del pollaio, poi si arrampicava con destrezza sul pergolato e lo percorreva da capo a fondo; infine si sdraiava sul muro di cinta e si godeva il sole./ ( 3° periodo )
A mezzogiorno, rientrava puntuale e si metteva accanto alla mia sedia./ Se aveva fame e io tardavo a dargli la sua parte, mi poggiava addosso le zampe e alzava la testa./ ( 4° e 5° periodo ).
I. Drago, Animali adatt., Giunti
2
Nico crede di aver individuato esattamente le proposizioni di questo testo descrittivo, segnandole con //. Controllale tu e correggi se necessario.
Primavera nel bosco
Il bosco echeggiava di voci diverse. // Il rigogolo lanciava incessanti grida di gioia, i piccioni tubavano senza tregua, // i merli fischiavano, // i fringuelli trillavano, i pettirossi cinguettavano, le cinciallegre pigolavano. //
A tratti, // su quelle voci, // dominava il grido squillante e breve del picchio e si intervallava quello acuto e lieto del falco. //
F. Salten, Bambi adatt., Valardi
LA FRASE
La frase o enunciato o proposizione è l’insieme ordinato di parole unite tra loro da rapporti di concordanza e da legami di significato
Ciascuna frase ha, dunque, una sua struttura logica
1 I due bambini hanno ancora le idee un po’ confuse: non sanno distinguere un periodo da una frase. Mostra loro la differenza, scrivendo P se si tratta di un periodo e F se si tratta di una frase.
Claudia scese in cantina e accese la luce.
Sara, la mia sorellina di quattro anni, non scende mai in cantina da sola.
Hai già terminato l’esercizio?
Prima di completare l’esercizio, leggete bene ciò che vi si richiede e pensate alle regole ortografiche che dovete applicare.
Quando avete terminato il problema, consegnatemi il quaderno.
Qualcuno ha sbagliato la soluzione del problema.
Ci vengo volentieri.
Finalmente siete arrivati!
2 Tra questi gruppi di parole scritti da Sofia e Nico, sottolinea in giallo quelli che hanno un senso logico.
• Il telefono del lago illumina le formiche.
• Il telefono squillò a lungo nell’appartamento accanto al nostro.
• I nipotini erano in vacanza al lago con i nonni.
• Dove siete andati?
• Dove, come, quando il gallo del pollaio?
• Per televisione della abbassa il favore volume.
• Sei arrivato in anticipo!
3 Per ciascun gruppo, riordina le parole in modo da formare delle frasi
• Un fatto ho viaggio faticoso bicicletta in.
Ho fatto un viaggio faticoso in bicicletta.
• Nico sarà giovanile nella di calcio inserito squadra.
Nico sarà inserito nella squadra giovanile di calcio.
• Sofia della estiva sua ha vacanza agli raccontato amici.
Sofia ha raccontato agli amici della sua vacanza estiva.
• Il caricato gli papà ha sci auto sull’.
Il papà ha caricato gli sci sull’auto.
• E Sofia Nico preparati una per montagna gita sono si in.
Sofia e Nico si sono preparati per una gita in montagna.
(proposizione).
LA STRUTTURA LOGICA DELLA FRASE
1 Riordina ciascun gruppo di sintagmi secondo una successione logica, trovando almeno tre soluzioni, per poi rappresentarne una nella struttura logica predisposta sotto.
Una nave da crociera salperà in serata dal porto di Genova.
In serata una nave da crociera salperà dal porto di Genova.
Una nave da crociera salperà dal porto di Genova in serata.
in serata di nuoto di Genova un compagno una nave ieri dal porto di Sofia da crociera la gara salperà di classe ha vinto
Chi? Da che cosa?
Una nave da crociera
Che cosa fa? Quando? Dove? Di dove?
Ieri un compagno di classe di Sofia ha vinto la gara di nuoto. Un compagno di classe di Sofia ieri ha vinto la gara di nuoto.
Un compagno di classe di Sofia ha vinto ieri la gara di nuoto.
Chi?
Di che cosa? Quando? Che cosa? Di chi? Di che cosa? Che cosa fa?
Un compagno di classe ieri la gara di nuoto di Sofia ha vinto salperà in serata dal porto di Genova.
LA FUNZIONE LOGICA DEI SINTAGMI
In una frase, il soggetto e i sintagmi a esso riferiti costituiscono iI gruppo del soggetto ( G.S. ) o gruppo nominale ( G.N. ); iI predicato e i sintagmi a esso riferiti formano il gruppo verbale ( G.V. ). I sintagmi che arricchiscono il soggetto e il predicato si chiamano espansioni Solitamente il G.V. è il più ricco di espansioni.
1 Separa i sintagmi e poi inseriscili nella rispettiva struttura, in base alla loro specifica funzione logica
• Il coro degli Alpini si esibirà più tardi al centro della piazza.
Sogg.
Pred.
Il coro degli Alpini
Esp. del sogg.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
Esp. dell’esp.
• In autunno il contadino arò i campi per la semina del grano.
Sogg. Pred. Esp. del pred.
Esp. dell’esp. Esp. del pred. Esp. del pred.
• I figli dei nostri vicini di casa giocano spesso in giardino.
Sogg.
Il contadino arò in autunno i campi per la semina del grano giocano
Pred.
I figli spesso in giardino di casa dei nostri vicini si esibirà più tardi al centro della piazza / / / / / / / / / / / / / / /
Esp. dell’esp. Esp. del sogg.
Esp. del pred.
Esp. del pred.
1
SOGGETTO ESPRESSO
Il soggetto di una frase corrisponde alla persona o all’ animale o alla cosa di cui si parla Il soggetto è espresso quando è presente nell’enunciato.
Sai riconoscere il soggetto di ciascuna frase? Sottolinealo in rosso. Fai attenzione perché non sempre si trova all’inizio.
• Alla maratona di New York partecipano ogni anno migliaia di persone.
• Su Saturno, il vento può soffiare a 1800 chilometri orari.
• Durante le prossime vacanze estive, Antonella e Piero visiteranno la Sicilia.
• La musica risuonava per tutto il locale con un rimbombo assordante.
• Sulla pista dell’eliporto, atterrò rumorosamente un elicottero.
• Dietro le quinte del palcoscenico, gli attori si preparavano per la rappresentazione.
• Tra i frondosi rami di una quercia, saltellava rapido un fulvo scoiattolo.
• Sul circuito di Monza, ogni anno si svolge il Gran Premio di Formula 1.
2 Tra tutti i soggetti proposti, individua quelli più coerenti rispetto al G.V. colorandoli in rosso.
3
• Lungo la spiaggia sabbiosa si aprivano file di ombrelloni. guizzò rapidamente da un punto all’altro.
Un jet
L’aquilone
Il palloncino
Una mongolfiera
L’aquila
volava ad alta quota, oltre la catena montuosa.
Il pesce Lo sguardo
Una farfalla Un lampo
L’automobile
Inventa delle proposizioni con le seguenti forme verbali, sottolineando il soggetto
• Sapeva
• Hai risposto
• Avete messo
• Sono arrivati
• Insegna
• Abbiamo incontrato
Risposte libere
SINTASSI
SOGGETTO SOTTINTESO
Se il soggetto non è esplicitamente espresso , ma è deducibile dal contesto, si tratta di soggetto sottinteso
1 Segna con una X le frasi in cui il soggetto è sottinteso
La prossima settimana visiteremo una pinacoteca. Qualcuno bussava insistentemente alla porta.
Sono partite per Catania, con il volo delle 6.55.
Alla fine del pranzo, mi piace sempre bere il caffè.
Più tardi andrò agli allenamenti settimanali di pallavolo.
Per il maltempo, la partita di calcio fu rinviata.
Ti sei coperto bene prima di uscire?
Si nascose dietro una siepe per non farsi vedere.
Ieri sera siamo andate a teatro.
2 Qual è il soggetto sottinteso? Colora in rosso quello adatto a ciascuna proposizione.
io voi essi Avete già terminato l’esercizio di matematica? egli esso lui Aveva guaito tremante per tutta la notte.
tu essa ella È la mia migliore amica!
io voi essi Vi avevo visto al mercato.
io tu egli Vuoi venire a giocare con me?
noi voi essi Abbiamo percorso tutto il viale di corsa.
io voi noi Ti ho preparato la colazione.
3 Cancella il soggetto espresso e riscrivi ciascuna frase con un soggetto sottinteso
• Ieri noi siamo stati al cinema.
• Il prossimo anno io vincerò la gara.
• A settembre gli alunni tornano a scuola.
• Nico è andato in campagna con Sofia.
Ieri siamo stati al cinema. Il prossimo anno vincerò la gara. A settembre tornano a scuola. È andato in campagna con Sofia.
• Nella fretta voi avete smarrito i biglietti per il concerto.
Nella fretta avete smarrito i biglietti per il concerto.
• Al telegiornale i cronisti trasmettono i risultati delle gare sportive.
Al telegiornale trasmettono i risultati delle gare.
• Federico non ha studiato storia.
Non ha studiato storia.
• Con la sua altezza Luca non ha difficoltà a fare canestro.
Con la sua altezza non ha dificoltà a fare canestro.
SINTASSI
IL PREDICATO VERBALE
E IL PREDICATO NOMINALE
Il predicato verbale ( P.V. ) indica l’ azione compiuta o subita dal soggetto. Il verbo ESSERE ha funzione di predicato verbale quando ha il significato di esistere , stare , appartenere , essere fatto di Il predicato nominale ( P.N. ) indica chi è , che cos’è o com’è il soggetto; è costituito dal verbo ESSERE seguito da un nome o da un aggettivo
1
Collega ciascun G.S. al rispettivo G.V., poi circonda in verde il P.V. e in azzurro il P.N.
La casa di mia nonna
Una mosca noiosa
La mosca Il corpo di ballo
I calciatori di entrambe le squadre
L’edificio accanto alla scuola mi ronzava intorno con insistenza. è in via Dante. sono stati molto bravi. è la biblioteca comunale. è un insetto noioso. è stato accolto con un lungo applauso.
2 In ciascuna frase è stato sottolineato il predicato. Distingui quando il verbo ESSERE ha la funzione di P.V. e quando ha la funzione di P.N. scrivendolo tra parentesi.
P.N.
• Ieri il cielo era nuvoloso ( ).
P.V.
• La statua era ( ) al centro della piazza.
P.V.
• La mamma era arrivata ( ) tardi in ufficio.
P.V.
• Quel libro è ( ) di Nico.
P.N.
• Nico è mio fratello ( ).
P.V.
• Il bambino è caduto ( ) dallo scivolo.
P.N.
• L’acqua di quel ruscello è limpida ( )
P.V.
• L’acqua frizzante è ( ) su quello scaffale.
P.N.
• Noi eravamo stanchi ( ).
P.N.
• Noi eravamo ( ) in trepida attesa.
P.V.
• Su quel fiore c’è ( ) un’ape.
P.V.
• L’ape si è posata ( ) su un fiore.
P.N.
• L’ape è un insetto ( ).
Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del predicato (verbale e nominale).
1
IL PREDICATO VERBALE E IL PREDICATO NOMINALE
Leggi queste frasi nominali, cioè prive del predicato che esprime l’azione, individua il predicato verbale sottinteso e scrivilo tra parentesi.
andate • c’è • è caduta • pratichiamo • ha soffiato • andiamo • ci sono
• Che libecciata, su tutta la costa! ( )
• Da oggi, sconto del 30%. ( )
ha soffiato pratichiamo
ci sono
• Attenzione: lavori in corso! ( )
c’è
• Finalmente un po’ di sole! ( )
• Quanta neve, anche a bassa quota. ( )
• Presto, via da lì! ( )
è caduta andate andiamo
• Tutti al mare! ( )
2 Scrivi il predicato verbale più adatto per esprimere l’azione compiuta o subita dal soggetto.
• La prossima estate, Nico in Francia per una vacanza studio.
• Il pilota della scuderia Ferrari il traguardo per primo.
• Un motociclista sprovvisto di casco dal vigile.
• Quasi tutti i quaderni dall’insegnante.
• Ieri mattina, Sofia a scuola in ritardo.
• La nostra squadra dagli avversari.
• In piscina, mi dal trampolino.
• Lo scorso inverno a sciare.
3 Distingui le frasi nominali F.N. dalle frasi verbali F.V.
F.N.
F.V.
F.V.
F.N.
F.N.
F.V.
F.N.
F.V.
Che profumino!
Ho sonno.
Venite qua!
Che sonno!
Arrivederci a domani.
Mettiti un po’ di profumo.
Tanti cari saluti.
Arrivo!
Risposte libere
F.V.
F.N.
F.N.
F.V.
F.N.
F.N.
F.V.
F.V.
La strada è sdrucciolevole.
Da oggi aumento dei pedaggi autostradali!
Strada sdrucciolevole!
Non ho appetito oggi.
Attenti al cane!
Buon appetito!
Fai attenzione al cane.
Aumentano i costi dei pedaggi autostradali.
Per ciascuna frase nominale, scrivi la relativa frase verbale
• Da domani vacanza!
• Bambini, una partita?
• Mare in burrasca!
• Al lavoro!
Da domani siamo tutti in vacanza! Bambini, vi va di fare una partita?
C’è mare in burrasca!
Mettiamoci al lavoro!
Obiettivo di Apprendimento: consolidare la funzione logica del predicato (verbale e nominale).
SINTASSI
ENUNCIATI MINIMI ED ESPANSI
L’ enunciato minimo è l’unità linguistica che esprime il minimo necessario per comunicare un messaggio; può essere formato da soggetto e predicato oppure solo dal predicato
1
Collega ciascun cartello al rispettivo contesto.
CHIUSO GUASTO NON POTABILE CARICO PERICOLOSO
2 Verbalizza ciascuna delle precedenti situazioni, scrivendo il corrispondente enunciato. Poi aggiungi anche da quanti sintagmi è formata ciascuna frase.
1 a situazione
2 a situazione
3 a situazione
4 a situazione
distributore
3 Completa ciascun enunciato con la parte mancante, scrivendola in rosso quando si tratta del soggetto e in verde quando si tratta del predicato.
• Le rondini
• giocheremo.
• I turisti
• È suonato
• Qualcuno
Quali sono gli enunciati che si possono definire minimi? Sottolineali in giallo.
• Ho perso il mio orologio.
• L’orologio è rotto.
• Telefonerò alla mamma.
• La mamma ha telefonato.
• Hai telefonato?
• L’autostrada era interrotta.
ENUNCIATI MINIMI ED ESPANSI
Le espansioni sono tutte le informazioni che si aggiungono per arricchire e completare un’informazione minima.
1 Aggiungi delle espansioni per arricchire gli enunciati minimi
• Il carico (di che cosa?) è pericoloso.
• Il negozio è chiuso (per quale motivo?)
• Il distributore (di che cosa?) è guasto (da quando?)
• L’acqua (di che cosa?) non è potabile.
Risposte libere
2 Formula degli enunciati espansi, arricchendo la frase minima con le informazioni richieste.
Sofia mangia
(in che modo?) (che cosa?) (dove?)
Nico legge
Frase completa: (in che modo?) (che cosa?) (da quanto tempo?)
Frase completa:
Il cameriere serve
Frase completa:
(in che modo?) (che cosa?) (a chi?)
Risposte libere
Risposte libere
Risposte libere
1
LE ESPANSIONI DIRETTE
L’ espansione diretta o complemento oggetto (solo i verbi transitivi possono avere il complemento oggetto) è l’informazione che indica qual è il sintagma che “riceve” l’azione compiuta dal soggetto
Individua l’oggetto che riceve in modo diretto l’azione compiuta dal soggetto, collegando ciascun enunciato minimo al rispettivo oggetto disegnato.
• Il meccanico ha riparato (che cosa?)...
• La cassiera consegna (che cosa?)...
• Il medico ha prescritto (che cosa?)...
• La giuria ha premiato (chi?)...
• Il pasticciere ha preparato (che cosa?)...
• L’arbitro ammonisce (chi?)...
• Il motociclista ha indossato (che cosa?)...
2 Nico ha individuato i sintagmi che formano ciascun enunciato, ma è in difficoltà nel riconoscere l’espansione diretta. Mostragliela tu, colorandola in giallo.
Al supermercato Laura aveva acquistato delle pesche deliziose.
• L’insegnante di Sofia ieri ha letto una filastrocca di Gianni Rodari.
• I tifosi festeggiano la vittoria della propria squadra del cuore.
• Durante la ricreazione alcuni alunni consumano uno spuntino.
• Sulla riva del mare avevo trovato una conchiglia dalla forma strana.
• Nessuno di voi ha risolto esattamente il problema di geometria.
• Il presentatore dello show annunciò l’esibizione di un noto comico.
•
• Per la scarsa attenzione Nico ha sbagliato parecchie divisioni.
•
In un documentario ho visto la ricostruzione al computer dell’origine della Terra.
1
LE ESPANSIONI INDIRETTE
Le espansioni indirette sono le informazioni che arricchiscono l’enunciato minimo rispetto al tempo, al luogo, al modo in cui si svolge l’azione.
Completa gli schemi arricchendo gli enunciati con espansioni che si colleghino in modo indiretto agli altri sintagmi.
Sogg. Di che cosa?
L’insegnante ha realizzato un cartellone
P.V. Quando? Esp. dir. Su quale argomento?
POSSIBILI RISPOSTE
di scienze martedì sul ciclo dell’acqua di vento ieri di un albero di avventure con attenzione la sera di Simone
Sogg. Di che cosa?
Sogg. Di chi?
Un forte colpo ha spezzato un ramo
P.V. Quando? Esp. dir. Di che cosa?
La sorellla legge un libro
P.V. Quando? Esp. dir. In che modo? Di che cosa?
2 Sottolinea in giallo le espansioni dirette e in blu le espansioni indirette
• L’auto di Luca è stata tamponata.
• La nave da crociera solca il mare.
• Ho imparato bene la poesia a memoria.
• Io pratico diversi sport.
• Stamani Sofia è andata dal dentista.
• La borsa della mamma è nuova.
• Il meccanico ripara l’auto dello zio dopo l’incidente.
• Nico, da anni, colleziona figurine.
• I turisti visiteranno l’isola d’Elba.
• I pescatori calarono le reti in mare.
• Al tramonto, il sole rosseggia nel cielo.
• Il nonno ha raccolto l’insalata.
• Il parrucchiere ha tagliato i capelli alla zia.
• L’insegnante scrive il breve dettato alla lavagna.
COMPITO di REALTÀ
VIAGGIO IN ITALIA
Hai la possibilità di organizzare una visita d’istruzione di un giorno.
Per questo compito suddividi il lavoro in più fasi e tieni conto di alcune indicazioni.
Stabilisci la destinazione della visita, scegliendo una città d’Italia.
Ricorda che dovrai motivare la scelta della località: per la presenza di ambienti naturali e parchi tematici; per monumenti ed edifici, musei e mostre; per partecipare a un laboratorio; altro...
Scrivi qui la località e la motivazione.
Consulta l’atlante geografico.
Risposte libere
Tieni conto della distanza.
Scegli il mezzo di trasporto che utilizzerete e descrivi il percorso fino alla destinazione e il ritorno.
Come si svolgerà la giornata? Scrivi un programma specificando nel dettaglio i tempi destinati a ciascuna attività.
Risposte libere
Considera anche i tempi necessari allo spostamento.
Risposte libere
COMPITO di REALTÀ
Scegli un titolo adatto a questa visita d’istruzione.
Descrivi con un’immagine una sintesi di questa giornata.
Risposte libere
Presenta il tuo lavoro alla classe, confrontandoti con i compagni e le compagne sulle mete e sulle motivazioni date.
Risposte libere
Ora che il progetto è ultimato, esprimi una valutazione sul tuo lavoro.
Come hai trovato questo compito?
Non mi è piaciuto Noioso Divertente
Entusiasmante Stellare
saper organizzare e realizzare un compito di realtà.
PREPARIAMOCI PER LE PROVE INVALSI
Ciao!
IN QUESTE PAGINE TROVERAI UN PERCORSO
CHE TI AIUTERÀ A PREPARARTI ALLA PROVA INVALSI
CHE AFFRONTERAI ALLA FINE DELL’ANNO.
USA QUESTE PAGINE PER ALLENARTI E PER SCOPRIRE COME SARÀ LA PROVA, IN MODO DA POTERLA SVOLGERE CON CALMA E SERENITÀ QUANDO SARÀ IL MOMENTO.
DIVERTITI A ESEGUIRE GLI ESERCIZI E A RIPASSARE TUTTO QUELLO CHE TI PUÒ SERVIRE.
INTRODUZIONE
Le prove nazionali INVALSI che affronterai alla fine della classe quinta hanno lo scopo di monitorare le competenze e le abilità acquisite dai bambini e dalle bambine delle Scuole Primarie di tutta Italia. Non ti devi preoccupare: queste prove non sono un esame e non hanno un voto finale, ma sono utili per ripassare e per allenarti con tutto quanto hai appreso in questi anni.
Il Percorso
Le prove che troverai nelle prossime pagine sono strutturate come quelle ufficiali. Questa simulazione serve come allenamento per arrivare ad affrontare le prove alla fine della quinta nel miglior modo possibile.
Il percorso prevede tre parti:
• nella prima dovrai leggere un testo narrativo e rispondere alle domande di comprensione,
• nella seconda dovrai leggere un testo informativo e rispondere alle domande di comprensione,
• nella terza e ultima parte troverai invece alcuni esercizi di riflessione sulla lingua.
I Tempi
Puoi svolgere la prova un pezzetto per volta, nel corso dell’anno, oppure tutta insieme e tenere conto del tempo che ci metti per ciascuna delle sue parti.
La prova che affronterai alla fine dell’ultimo anno della Scuola Primaria sarà simile a questa e ti verrà dato un tempo per svolgerla, ma, grazie all’allenamento che avrai fatto, vedrai che la affronterai in tutta serenità.
TESTO NARRATIVO
1 Leggi il racconto e poi rispondi alle domande che troverai subito dopo. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta.
IL LUPO RACCONTA...
1 La foresta era la mia casa. Ci vivevo e ne avevo cura. Cercavo di tenerla linda e pulita. Un giorno di sole, mentre stavo ripulendo la foresta dalla spazzatura che un camper aveva lasciato dietro di sé, udii dei passi.
5 Mi nascosi dietro un albero e vidi una ragazzina piuttosto insignificante, che scendeva lungo il sentiero portando un cestino.
Vestiva in modo buffo, tutta in rosso, con la testa nascosta come se non volesse farsi riconoscere.
10 Naturalmente mi fermai e le chiesi chi fosse e dove stesse andando.
Mi raccontò che stava andando a casa di sua nonna a portarle il pranzo.
Mi sembrò una persona fondamentalmente onesta, 15 così decisi di insegnarle semplicemente quanto fosse pericoloso attraversare la foresta senza farsi annunciare e vestita in modo così buffo. La lasciai andare per la sua strada, ma corsi avanti alla casa di sua nonna. Quando vidi quella simpatica vecchietta, le spiegai il mio problema e anche lei fu d’accordo: 20 sua nipote aveva bisogno di una lezione!
Così accettò di stare fuori casa fino a che non l’avessi richiamata. Quando arrivò la ragazza, la invitai nella camera da letto mentre io mi ero coricato vestito da sua nonna.
La ragazza, tutta bianca e rossa, entrò e disse qualcosa di poco simpatico sulle mie 25 grosse orecchie. Ero già stato insultato prima di allora. Mi controllai e le dissi che le mie grosse orecchie mi avrebbero permesso di udire meglio.
INVALSI
Lei fece un altro commento sui miei occhi sporgenti.
Visto che per me è ormai un atteggiamento acquisito porgere l’altra guancia, le dissi che i miei grossi occhi
30 mi servivano per vederla meglio.
L’insulto successivo mi ferì veramente.
Ho infatti questo problema dei denti grossi. E quella ragazzina fece un commento insultante riferito a loro.
35 Lo so che avrei dovuto controllarmi, ma saltai giù dal letto e ringhiai che i miei denti mi sarebbero serviti per mangiarla meglio.
Quella pazza di una ragazza incominciò a correre per casa urlando, con me che la inseguivo
40 per cercare di calmarla.
Mi ero tolto i vestiti della nonna, ma è stato peggio. Improvvisamente la porta si aprì di schianto ed ecco un grosso guardiacaccia con un’ascia. Lo guardai e fu chiaro che ero nei pasticci. C’era una finestra
45 aperta dietro di me e scappai fuori. Mi piacerebbe dire che fu la fine di tutta la faccenda, ma quella nonna non raccontò mai la mia versione della storia.
Dopo poco cominciò a circolare la voce che io ero un tipo cattivo e antipatico e tutti
50 incominciarono a evitarmi.
Non so più niente della ragazzina con quel buffo cappuccio rosso, ma dopo quel fatto non ho più vissuto felicemente.
L. Fearn, Il lupo calunniato, Tamburi di pace
A1. Che cosa lasciano intendere le due frasi
“La foresta era la mia casa. Ci vivevo e ne avevo cura”?
A. La foresta è la dimora comune di molti animali
B. Il lupo concede ospitalità nella foresta anche ad altre creature
C. La foresta deve restare un ambiente incontaminato
D. Il lupo considera la foresta sua dimora esclusiva
A2. Il racconto del lupo
A. è del tutto originale
B. ci ricorda una famosa fiaba
C. narra un fatto vero
D. è una pagina di diario
A3. “Mi sembrò una persona fondamentalmente onesta” (riga 14) significa:
A. mi sembrò disorientata
B. mi sembrò molto astuta
C. non mi sembrò pericolosa
D. non mi sembrò affamata
INVALSI
A4. Secondo te, quale fumetto è più adatto all’incontro tra il lupo e la nonna?
Credo che una bambina stia venendo qui per derubarti, nasconditi!
Tua nipote ha una mantella proprio buffa.
Tua nipote dovrebbe sapere che andare in giro nel bosco da sola è pericoloso.
Hai voglia di fare a metà delle cose da mangiare che sta portando tua nipote?
A5. Qual è l’intenzione “vera” del lupo?
A. Insegnare a Cappuccetto a non perdere la strada
B. Spiegare a Cappuccetto quali sono i pericoli della foresta
C. Suggerire a Cappuccetto in che modo vestirsi
D. Tendere un agguato a Cappuccetto
A.
C.
B. D. X X
A6. Dalla riga 12 in poi, qual è il tono generale del racconto?
A. Freddo e distaccato
B. Ironico
C. Drammatico
D. Comico
A7. “Un atteggiamento acquisito” (riga 28) è:
A. un comportamento naturale
B. la capacità di fingere
C. il risultato di un’educazione
D. il saper fare acquisti
A8. “Porgere l’altra guancia” (riga 29) significa
A. non reagire alle offese
B. girarsi dall’altra parte
C. rispondere per le rime
D. reagire alle offese
A9. Perché il lupo dice “L’insulto successivo mi ferì veramente”?
A. Perché superava il suo limite di sopportazione
B. Perché il tono era particolarmente offensivo
C. Perché questo insulto riguardava un suo complesso
D. Perché questo insulto era ingiustificato
INVALSI
A10. “Lo guardai e fu chiaro che ero nei pasticci” (righe 43-44)
significa:
A. mi accorsi di non essere più solo
B. mi accorsi di essere in pericolo
C. si accese improvvisamente una forte luce
D. inciampai in modo disastroso
A11. Quale espressione può sostituire nel testo “le chiesi chi fosse e dove stesse andando”?
A. Le chiesi chi era e dove stava andando
B. Le chiesi: – Chi sei? Dove stai andando?
C. Le chiesi chi sei e dove stai andando
D. – Chi sei? Dove stai andando? – chiese il lupo
A12. Come si conclude il racconto del lupo?
A. Da quel giorno non volle più incontrare la nonna
B. Cappuccetto divenne padrona della foresta
C. Cappuccetto e il lupo diventarono amici
D. Da quel giorno il lupo non ha più vissuto felicemente
A13. Perché il lupo insegue la ragazza che scappa per casa urlando?
A. Perché ha fame e vuole mangiarla
B. Per calmarla
C. Perché lei ha insultato i suoi denti
D. Per gioco
A14. Dopo l’incontro con Cappuccetto Rosso, quale voce cominciò a circolare sul lupo?
A. Che era un tipo simpatico e burlone
B. Che era un amico del guardiacaccia
C. Che era un tipo cattivo e antipatico
D. Che faceva scherzi molto divertenti
A15. Quale espressione può essere considerata vera?
A. Nella fiaba la vittima è Cappuccetto, nel racconto è il lupo
B. Sia nella fiaba sia in questo racconto la vittima finale è sempre il lupo
C. La vittima nella fiaba è la nonna, nel racconto è Cappuccetto
D. Nella fiaba la vittima è il lupo, nel racconto è la nonna
A16. Qual è l’intenzione dell’autore?
A. Informarci sulla vera vicenda di Cappuccetto Rosso e il lupo
B. Darci una versione divertente della fiaba conosciuta
C. Aggiungere drammaticità alla fiaba conosciuta
D. Farci capire quanto sia feroce il lupo
INVALSI TESTO INFORMATIVO
2 Leggi il testo e poi rispondi alle domande che troverai subito dopo. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta. Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta.
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
UNA SANA ALIMENTAZIONE
Il cibo è come il mondo, è bello perché è vario e, per apprezzarne la bontà e i vantaggi (sia del cibo sia del mondo), è bene conoscerlo e assaggiarlo tutto, dall’arancia alla zucca. L’organismo ha bisogno
di ingredienti precisi, al momento giusto e nella quantità giusta, ma non per forza polpettoni o ravanelli.
Ci servono proteine? Le troviamo in ogni tipo di carne, in tutti i pesci, nei formaggi, nel latte, nelle uova e anche nella soia e nei legumi.
Ci servono carboidrati? Soprattutto al mattino pane e marmellata vanno benissimo e durante la giornata possiamo scegliere tra pane, pasta o riso. Sono altrettanto indispensabili anche i grassi, ma non troppi e preferibilmente vegetali come l’olio d’oliva, le vitamine della frutta e della verdura e i minerali che sono sparpagliati un po’ ovunque.
CONCLUDENDO
Con la grande quantità di alimenti che si hanno a disposizione, l’ideale sarebbe mangiare un po’ di tutto, senza esagerazioni, e non tutto insieme contemporaneamente. Se l’alimentazione quotidiana è costituita da piatti semplici, per l’organismo è più facile digerire e trasformare il cibo in energia. I benefici di una sana alimentazione sono evidenti per il corpo e per la mente, tutto funziona meglio: con una colazione ricca di carboidrati si carbura meglio; a pranzo un piatto di pasta o di riso dà l’energia necessaria per fare anche dell’attività fisica; la sera, pane e latticini o uova o carne o pesce con verdure ci aiutano a reintegrare quello che si è perso durante il giorno.
Regione Lazio, Buono a sapersi, Roma
INVALSI
B1. Il cibo viene paragonato al mondo. Perché?
A. Entrambi sono interessanti, ma non ci sono somiglianze
B. Entrambi sono belli e vari. Per apprezzarli occorre conoscerli in tutte le loro parti
C. Ogni parte del mondo ha una propria alimentazione
D. Non è vero. Il cibo non viene paragonato al mondo
B2. Di che cosa ha bisogno il nostro organismo?
A. Ha bisogno di ingredienti precisi, al momento giusto e nella quantità giusta
B. Ha bisogno di tutti gli ingredienti, in tutti i momenti
C. Ha bisogno solo di alcuni ingredienti
D. Ha bisogno di alcuni ingredienti, solo in precisi momenti della giornata
B3. Dove troviamo le proteine?
Nella carne, nel pesce, nei formaggi, nel latte, nelle uova, nella soia e nei legumi.
B4. Quali grassi è meglio consumare?
A. Nessun tipo di grasso
B. I grassi di origine animale
C. I grassi di origine vegetale
D. Qualsiasi tipo di grasso va bene
B5. Pesce e latte sono rappresentati affiancati, al centro della piramide. Perché?
A. È una questione di comodità. Nella piramide non c’era posto per disegnare tutto
B. Sono composti dalle stesse sostanze nutritive
C. Hanno la stessa importanza nella nostra alimentazione
D. L’autore ha fatto un errore
B6. Avendo tanti alimenti a disposizione, qual è la cosa ideale da fare?
A. L’ideale sarebbe mangiare un po’ di tutto, senza esagerazioni, e non tutto insieme contemporaneamente
B. L’ideale sarebbe mangiare solo frutta e verdura
C. L’ideale sarebbe mangiare solo carne e pesce
D. L’ideale sarebbe mangiare solo dolci
B7. Quando è più facile digerire i cibi per l’organismo?
A. Quando l’alimentazione quotidiana è costituita solo da frutta e verdura
B. Quando l’alimentazione quotidiana è costituita da piatti semplici e da piatti complessi
C. Quando l’alimentazione quotidiana è costituita da piatti semplici
D. Quando l’alimentazione quotidiana è costituita da piatti elaborati
B8. Una sana alimentazione quali benefici dà?
A. Il corpo e la mente funzionano meglio
B. La mente funziona meglio
C. Il corpo funziona meglio
D. L’alimentazione non influisce sul funzionamento del corpo e della mente
B9. Completa le seguenti frasi.
A colazione è preferibile consumare
carboidrati pasta o riso
A pranzo è preferibile consumare
A cena è preferibile consumare
pane e latticini, uova oppure carne o pesce con delle verdure
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
C1. Completa nel modo corretto le parole incomplete nelle seguenti frasi.
a) Il gera............... cresce bene sui balconi.
b) Nella fale..........meria, il falegname sta tagliando un grosso tronco.
c) Le vipere, quando mordono, i...............ettano veleno.
d) Quel bambino è ecce..............nale nello svolgere le operazioni in colonna.
e) Luca e Marta sono partiti per una cro............ra nel Mediterraneo.
f) Valentino Rossi ha vinto sul cir..............to del Mugello.
C2. Nella seguente frase metti i segni di interpunzione che mancano.
Il papà arrivò al supermercato entrò e disse: Devo fare presto
A casa i ragazzi mi aspettano In poco tempo il papà fece la spesa
e di corsa rientrò
C3. Quanti aggettivi ci sono nella seguente frase?
Oggi nel cielo azzurro e terso splende un meraviglioso sole giallo e caldo.
A. Tre
B. Quattro
C. Cinque
D. Sei
C4. Se cerchi sul dizionario la parola “quadernetti” non la trovi.
C5. Che cosa hanno in comune i seguenti aggettivi?
QUESTO CODESTO QUELLO STESSO
A. Sono tutti superlativi assoluti
B. Sono tutti qualificativi
C. Sono tutti comparativi di maggioranza
D. Sono tutti dimostrativi
nio ni cie cui quaderno , « ! . . » zio gna X X
C6. Indica con una X se le parole concordano in genere e numero con il nome “altalena”. Metti una crocetta per ogni riga.
Sì No
a) enorme
b) l’
c) forte
d) pericoloso
e) le
f) splendide
g) delle
C7. Qual è il soggetto nella seguente frase?
Questa notte nel mare blu una barchetta veleggia.
A. Nel mare
B. Una barchetta
C. Blu
D. Questa notte
C8. Qual è il predicato verbale nella seguente frase?
Il giardiniere Paolino taglia l’erba nel giardino di Laura.
A. Taglia
B. Giardino
C. Erba
D. Laura
INVALSI
C9. Leggi la seguente frase: “Questa sera Carlotta scrive un documento nello studio”. La frase è formata da varie parti, ognuna con una propria funzione, come vedi nella seguente tabella:
Complemento di tempo + attributo Soggetto
Predicato verbale
Complemento oggetto
Complemento di luogo
Questa sera Carlotta scrive un documento nello studio
Indica, tra le seguenti frasi, quella che è formata dalle stesse parti della frase sopra (che ha cioè la stessa struttura sintattica).
A. Maurizio corre in bicicletta
B. Leonardo è andato all’università
C. Questa sera noi mangeremo una piadina al parco
D. I miei cani corrono felici in giardino
C10. In analisi logica l’aggettivo prende il nome di
A. predicato
B. complemento di modo
C. apposizione
D. attributo
C11. Indica in quale delle seguenti frasi il verbo è espresso alla forma passiva.