I VALORI DELLA VITA
indice
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PRIMA PARTE: I VALORI DELLA VITA
pag 2 Che cosa sono i valori
pag 3 Le cose e il loro valore
pag 6 I valori del cuore
pag 8 Le scale dei valori
11 pagina
SECONDA PARTE: CANTANDO
I VALORI
53 pagina
TERZA PARTE: I VALORI
DEL NATALE
I VALORI DELLA VITA - Livello A di Gisella Gaudenzi
Redazione: Diego Mecenero
Art Director: Letizia Pigini
Progetto grafico: Studio Edipiù
Impaginazione: Elisa Vannini
Illustrazioni: Walter Casiraghi, Stefania Colnaghi, Maurizia Rubino, Vittorio Sedini, Franca Trabacchi
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Foto: Shutterstock, archivio La Spiga
Stampato in Italia presso Tecnostampa Loreto 11.83.357.0
ISBN 978-88-468-3017-3
© ELI - La Spiga Edizioni
Via Soperga, 2 - Milano - Tel. 02 2157240 info@laspigaedizioni.it www.laspigaedizioni.it
E LI s.r.l - Via Brecce - Loreto (AN) - Tel. 071 750701 info@elionline.com www.elionline.com
Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
CHE COSA SONO I VALORI
LA VITA È UN CHE OGNI GIORNO LE
SCOPRONO INSIEME.
QUESTO TESORO È PIÙ PREZIOSO DELL’ , PIÙ SPLENDENTE DEI , PIÙ IMPORTANTE DI TUTTO IL
QUESTO TESORO, NON È COMPOSTO DA COSE, COME
MA DA IDEE, SENTIMENTI, IDEALI,
SCELTE DI VITA DELLE
DEL MONDO.
E DAL LORO DESIDERIO
DI FARE IL BENE: I VALORI DELLA VITA. QUESTI RISCALDANO IL
RENDONO FELICI GLI UOMINI, LI AIUTANO A LAVORARE INSIEME
E AD USARE MEGLIO LE COSE CHE HANNO LA FORTUNA
DI POSSEDERE OGNI GIORNO.
I VALORI DEL CUORE AVVICINANO LE
RICORDANDO CHE IN OGNUNA DI ESSE È PRESENTE UN PO’ DELL’ALTRA.
LE COSE E IL LORO VALORE
L’UOMO AMA CIRCONDARSI DI COSE
DA USARE, DA INDOSSARE, DA MOSTRARE.
Egli sa bene che le persone valgono più delle cose, anche se a volte queste ultime sembrano così importanti e indispensabili per la sua vita da non poterne fare a meno.
Così, un bambino può pensare di avere assolutamente bisogno di:
TANTI MODERNI GIOCATTOLI, PER DIVERTIRSI VERAMENTE UN COMPUTER, PER COMUNICARE CON GLI ALTRI. In realtà, le cose ci servono per vivere più comodamente, ma non possono diventare il motivo principale della nostra vita.
Ciò che può renderla davvero bella è fare il bene, amare, rispettare gli altri, lavorare con intelligenza e passione.
L’angolo delle cose
Esistono vari tipi di cose, tra le quali:
cose particolarmente belle;
cose preziose;
cose semplici, ma alle quali siamo affezionati perché ci ricordano sentimenti e cari ricordi;
cose che ogni giorno sono utili per la vita dell’uomo.
Collega le espressioni che hai appena letto alle immagini corrispondenti, colorando i relativi pallini con i colori proposti.
LE COSE NON HANNO VALORE DI PER SE STESSE.
È L’UOMO CHE ATTRIBUISCE UN PRECISO VALORE AD OGNI COSA.
Perciò, si pensa comunemente che...
un anello di pietre preziose valga di più di una coperta.
Ma se...
una persona fosse costretta a vivere al gelo, senza riparo, a niente servirebbe l’anello e molto, invece, la coperta.
se una persona non mangiasse da tanti giorni, a nulla le servirebbe indossare un bell’abito, mentre il pane le consentirebbe di continuare a sopravvivere.
Unisci i punti: otterrai degli esempi del valore relativo delle cose.
I valori della vita
Leggi ad alta voce il nome delle strade di valori e scegli una tinta diversa con cui colorare ognuna di esse.
RISPETTO
AMORE
AMICIZIA PACE
LIBERTÀ
I VALORI
GIUSTIZIA
TOLLERANZA
GIOIA
L’uomo è stato creato per essere felice attraverso Dio, la vita, le persone, le bellezze della natura, le emozioni. La felicità è un tesoro prezioso che bisogna saper riconoscere, custodire e donare agli altri. Infatti, chi è felice coinvolge chi gli sta attorno, diffondendo buonumore e speranza.
DEL CUORE
SINCERITÀ
DIALOGO
RESPONSABILITÀ
ACCOGLIENZA
GENEROSITÀ
ONESTÀ
FIDUCIA FEDELTÀ
La vera felicità nasce dagli ideali del cuore (i valori del cuore) che una persona porta dentro di sé: essi rendono più bello il mondo e avvicinano gli uomini, facendoli sentire fratelli che camminano sulla stessa strada.
I
LE SCALE DI VALORI AMORE
I valori guidano le decisioni e le azioni della vita e molte volte vengono trasmessi dai genitori, dalla scuola, dagli amici, dal luogo in cui si vive. Ogni persona considera alcuni valori più importanti di altri; essi possono essere rappresentati come una scala composta da tanti gradini. Esistono diverse scale di valori che meritano di essere rispettate, anche se sono differenti dalla nostra.
Non dobbiamo dimenticare, però, che è giusto condividere con gli altri solo i valori che conducono al bene. È importante ricordarsi sempre dei propri valori e difenderli, anche quando è necessario un grande impegno. Rispettare i nostri valori ci fa sentire meglio, ci dona serenità e soddisfazione.
Leggi attentamente le parole qui sotto elencate. Tra di esse compaiono alcune espressioni che sono invece il contrario di alcuni valori. Individuale e cancellale.
ODIO
SCHIAVITÙ
AMORE
GIUSTIZIA
UGUAGLIANZA
GIOIA COMPASSIONE
GENEROSITÀ
GUERRA
Crea una tua scala di valori, servendoti sia dei valori espressi nella pagina accanto, che di altri.
I valori della vita
Spesso, attribuire troppo valore alle cose porta l’uomo a pensare che esse valgano di più delle persone, dei sentimenti, dell’intelligenza e del cuore.
Il desiderio di possedere cose di valore può portare le persone a divenire: invidiose di ciò che possiedono gli altri; gelose di una cosa che un altro ha e che vorrebbero invece solo per loro; tristi e insoddisfatte della propria vita.
Perciò è giusto pensare alle cose con serenità, conoscerle, servirsene, apprezzarle, ricordando sempre, però, che la vita può essere bella anche senza molte di esse.
Osserva attentamente le foto e scrivi sotto ciascuna con quale atteggiamento i protagonisti fanno uso delle cose. 1
SECONDA PARTE CANTANDO I VALORI
indice
1 pagina
PRIMA PARTE: I VALORI DELLA VITA
11 pagina
SECONDA PARTE: CANTANDO I VALORI
pag 12 L’accoglienza e il rispetto
pag 14 Un papero nero
pag 23 Il dialogo e la comunicazione
pag 24 Parla tu che parlo io
pag 35 La gioia e l’ottimismo
pag 36 Canzone della gioia
pag 45 L’amicizia e la tolleranza
pag 46 Amico nemico
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TERZA PARTE: I VALORI DEL NATALE
UN PAPERO NERO
Perché il mondo è di tutti...
Il papero nero Omar camminava canticchiando lungo la strada soleggiata. Il suo sguardo era sereno, il becco dritto e orgoglioso, gli occhi lucidi e pieni di vita. Quanta strada aveva percorso, dal giorno in cui aveva lasciato la sua casa e la sua famiglia, là nello stagno!
Omar si era fatto coraggio e aveva sorriso ai suoi cari con becco largo e aperto. Andava a cercare lavoro, mica veniva fatto arrosto!
Era un bel tipo, quel papero: a renderlo unico e diverso non era il colore ma la simpatia, la fiducia in se stesso e nel mondo. - Nero da far pauradiceva la gente. - Nero per far brillare le stelle. Qua, qua - ribatteva il papero. - Nero, un colore da evitare - ripeteva la gente. - Nero, un colore da scoprire. Qua, qua - se la rideva il papero. Lavorava duro Omar e quando scendeva la notte si confondeva con essa e si faceva cullare per sentirsi meno solo.
L’accoglienza e il rispetto
Ogni tanto si concedeva freschi bagnetti in verdi laghi, divertendosi a schizzare l’acqua come faceva con i suoi fratellini. Allora i cigni bianchi, dal lungo collo, scivolavano lontano e controllavano le loro penne, quasi per paura di aver preso il suo stesso colore. Ed ecco, un gior no, spuntare dal nulla un pulcino bianco, un po’ spennato.
I due si presero per la zampa e non si lasciarono più.
Si incamminarono per le strade del mondo e i loro rispettivi colori si fusero nella luce del sole, fino a diventare oro.
PAPERO
F. Rinaldi - Edizioni Musicali Briciola S.r.l. / AntonianoUn papero nero, più del carbone
Più nero dei baffi del gatto Mammone
Decise un giorno di andare via
Dal suo villaggio, dallo stagno via...
E il papero nero cammina - qua qua
Andò per paesi e città - qua qua qua
Andava e la gente chiedeva di già:
“Chi è questo papero qua?”
Andava e la gente diceva di già:
“Un papero non può - qua qua qua - qua qua qua...!
Qua qua qua - venne qua, venne a lavorar
Ma il papà e la mammà son rimasti là
Là per aspettare che ritornerà
Ma qua qua qua, lui rimase...
Qua qua qua - venne qua, venne a lavorar
Ma il papà e la mammà son rimasti là
Là per aspettare che ritornerà
Ma qua qua qua, lui rimase qua...
Un giorno allo stagno dei cigni - qua qua
Il papero - splash - si tuffò - qua qua qua
Ma venne il cigno più bianco e gridò:
“Qui non si può. Non si può...”
Poi dissero tutti passando di là:
“Un papero nero non può - qua qua qua - qua qua qua..”
L’accoglienza e il rispetto
Qua qua qua - venne qua, venne a lavorar
Ma il papà e la mammà son rimasti là
Là per aspettare che ritornerà
Ma qua qua qua, lui rimase qua...
Ma ecco un bianco pulcino - qua qua
“Pio pio pio” lo seguì - qua qua qua
Fecero insieme il giro del mondo
Per fare un gran girotondo
Con cani e gatti e coi pipistrelli
Con le balene e tutti gli uccelli...
E una foca e una amica / una nera formica
Una scimmia che balla / una bella farfalla
Un grande leone / un brutto scimmione
Una lepre arrabbiata / una zebra zebrata
E tutti che tutti / che il mondo è di tutti
Di sotto, di sopra / di qua e di là
E di là e di qua / e di qua e di qua
E di qua e di qua / qua qua qua - qua qua qua...
Qua qua qua - venne qua, venne a lavorar
Ma il papà e la mammà son rimasti là
Là per aspettare che ritornerà
Ma qua qua qua qua, lui rimase...
Qua qua qua - venne qua, venne a lavorar
Ma il papà e la mammà son rimasti là
Là per aspettare che ritornerà
Ma qua qua qua qua, lui rimase qua... (tre volte)
Lui rimase qua!
L’accoglienza e il rispetto
Capire e imparare con la canzone
1 2
Il papero protagonista della canzone è proprio un bel tipo.
Tutti ripetono che è
Ma lui ha tante altre belle qualità.
Individuale qui sotto e circondale.
triste coraggiosofducioso lavoratore
Il papero nero ha osato andare a cercare lavoro nel territorio dei bianchi cigni anziché rimanere a casa sua. Completa segnando con una Il papero deve essere...
geloso antipatico
buono simpatico
noioso
CACCIATO ACCOLTO SGRIDATO COMPRESO ACCETTATO AIUTATO IGNORATO
La storia del papero nero ricorda tanto quella di uomini di culture e colori diversi che partono verso terre lontane per lavorare.
Molti di loro vivono anche nel nostro Paese e camminano accanto a noi: insieme dovremmo vivere in armonia, accettando le nostre differenze.
3
Circonda in rosso solo le immagini che si riferiscono al vivere insieme in pace e serenità.
Capire e imparare con la canzone
Nella canzone si comprende bene che il valore di una persona va al di là del colore della sua pelle.
Quali sono le caratteristiche che pensi più importanti nella vita di una persona?
Inseriscile in una classifica, dalla più importante alla meno importante.
1 2
BELLEZZA • INTELLIGENZA
SIMPATIA • GENEROSITÀ
RICCHEZZA • DISPONIBILITÀ
SUCCESSO • GIOVINEZZA
7 8
Il papero nero incontra un amico speciale: un piccolo pulcino bianco, che lo segue tranquillo e fducioso.
Divertiti a scambiare i colori dei due amici, colorando di nero il pulcino e lasciando bianco il papero: scoprirai che sono belli e simpatici ugualmente.
L’accoglienza e il rispetto
La storia del papero nero insegna che il mondo è di tutti, ma proprio di tutti, anche di quelli che pensiamo diversi da noi. Benché il mondo sia di tutti, per qualcuno però è più difficile riuscire a vivere in esso e a stare bene.
Capire e imparare con la canzone
1
Scrivi i nomi di popoli della Terra che sai essere particolarmente poveri e sfortunati.
Anche il qua qua qua di un papero nero può esprimere gioia e vita e quando non c’è più ne sentiamo la mancanza.
2
Cancella con una tutti i qua qua qua della prima strofa e al loro posto metti il segno di Z (zitto), che signifca che bisogna tacere. Poi prova a cantare, quindi rispondi. Come ti sembra ora la canzone?
E IL PAPERO NERO CAMMINA - QUA QUA. ANDÒ PER PAESI E CITTÀ - QUA QUA QUA.
ANDAVA E LA GENTE CHIEDEVA DI GIÀ:
- CHI È QUESTO PAPERO QUA?
ANDAVA E LA GENTE DICEVA DI GIÀ:
- UN PAPERO NERO NON PUÒ - QUA QUA
QUA - QUA - QUA - QUA…
Le persone e i cigni ripetono che
“Un papero nero non può...” e il papero risponde divertito con qua qua..., quasi a voler prendere un po’ in giro chi si crede superiore a lui. Divertiti anche tu: prendi un bel respiro, canta e poi pronuncia l’ultimo qua prolungando la “a” finché riesci.
COSÌ: QUA QUAAAAA...
I sentimenti della canzone
1
Il papà e la mamma del papero nero sono rimasti a casa ad aspettarlo, Immagina che possano inviargli una lettera in cui si parli dei loro sentimenti nei suoi confronti.
Sottolinea le parole che pensi più adatte a comparire nella lettera.
NOIA • GUERRA • NOSTALGIA
TRISTEZZA • ODIO • RABBIA
SPERANZA • AMORE • GELOSIA
PACE • FESTA • GIOIA
SOLITUDINE • INDIFFERENZA
PREOCCUPAZIONE
L’accoglienza e il rispetto
2
Il papero nero manda letterine da varie parti del mondo ai suoi genitori, con il suo messaggio di speranza. Completa.
Cari mamma e papà, vi voglio b e vi porto nel c Sto bene e non vi d . Sto l ________ molto per poter tornare un giorno da voi. Sono molto c________ di aver trovato amici, altri meno, ma fa lo stesso. Sono sempre un b________ papero e cerco di essere c di quello che ho. Qua qua.
Vostro figlio papero
3
Il bianco pulcino ha voluto diventare amico del papero: ha così creato un ponte tra loro, cancellando ogni differenza data dal colore delle piume. Unisci i tratteggi per renderti meglio conto del ponte d’amore che ha avvicinato i due e per capire come i bei cigni bianchi siano rimasti invece soli e tristi.
L’accoglienza e il rispetto
Osserva le immagini, poi scrivi sotto il loro signi 1
Benvenuti!
Posso entrare, Antonio?
Ogni uomo ha gli stessi diritti.
Papà, mi passi un po’ di pane, per favore?
Quante cose sapete!
Pulito è bello.
IL DIALOGO E LA COMUNICAZIONE
Dialogo:
L’azione del conversare tra due o più persone; lo scambio di idee e opinioni tra due o più individui.
Comunicazione:
Capacità e desiderio di mettersi in contatto con l’altro, per esprimergli i nostri pensieri e i nostri sentimenti ed accogliere i suoi. Avere riguardo, considerazione per qualcuno e agire sapendo che non si è soli.
Senza il dialogo e la comunicazione :
LA CHIUSURA
LA SUPERBIA
LA SOLITUDINE
L’INGIUSTIZIA
L’INTOLLERANZA
L’IGNORANZA
LA POVERTÀ
Individua e sottolinea le frasi che ritieni più adatte per invogliare qualcuno a comunicare le proprie idee e a dialogare con te.
Non ho molta voglia di ascoltare... comunque, parla.
Hai cinque secondi di tempo: dimmi pure il tuo pensiero.
Ragioniamoci insieme.
Questo è il mio punto di vista. Tu cosa ne pensi?
Sta’ zitto, che non hai capito niente!
Non sono per niente d’accordo con te
Grazie, per avermi comunicato la tua decisione.
Ci tenevo proprio a sapere che cosa ne pensavi tu!
Forse non mi sono espresso bene.
PARLA TU CHE PARLO IO
Il desiderio di comprendersi
Sono seduto qui da mezz’ora e ho freddo. Ma quando arriverà l’autobus? Stamattina sono uscito troppo tardi. Uffa! Essere alla Secondaria è bello, sa di libertà, ma come vorrei che in questo momento passasse mamma e mi desse un passaggio. Pierfrancesco si avvicina a un ragazzo seduto poco lontano da lui:
- Ciao, son Pier. Hai perso l’autobus anche tu? Dall’altra parte, solo un gran sorriso, due occhi furbetti che lo scrutano con attenzione, un ciao fatto con la mano e...:
- Io, Andrèy. Ora i due ragazzi siedono l’uno accanto all’altro e si osservano con cordialità. Andrèy ha difficoltà con la lingua ma Pier non si ferma davanti a nulla.
Estrae un atlante dal suo magico zaino e con un gesto invita l’altro a indicare la carta geografica del suo Paese. Il viso di Andrèy si illumina di emozione: ecco l’Ungheria, la sua terra. - Quanto verde! Bellaaaaa!!!
- soggiunge Pierfrancesco, che però non l’ha mai vista davvero.
Le mani di Andrèy accarezzano la cartina geografica e i suoi occhi parlano per lui: verdi pianure, foreste naturali, un lungo fiume tutto blu, laghetti splendenti, la casa che ha lasciato.
Pierfrancesco trasforma
le emozioni in parole: che nostalgia di quegli spazi e che divertimento doveva essere giocare a nascondino lì!
Gli occhi di Andrèy sembrano velarsi per un attimo, ma ecco che il mago Pier estrae dallo zaino il suo ipod e cede uno dei due auricolari al ragazzo: ora la musica parla per loro. Ritmi e melodie si armonizzano: i suoni della realtà si fondono con quelli dei ricordi. Poi, le occhiate preoccupate della gente, che non capisce perché quei due siano così felici e si sorridano senza dirsi niente.
L’autobus fa la sua comparsa dal fondo del viale.
Pier sospira: - Parla tu che parlo io, si è fatto tardissimo.... Dai, andiamo a scuola.
tracce nn .
4-5
Il dialogo e la comunicazione
PARLA TU CHE PARLO IO
Beszelj te, hogy beszelhessek - O. Ildiko - A. Testa; rielab. G.B. Martelli), Edizioni Musicali Briciola S.r.l.
Io ti prendo per la mano
Cerco un amico, quello sei tu…
Tu mi guardi, mi sorridi, Hai già capito, parli con me…
La tua lingua non è facile
Ma ascoltando la imparerò…
Il tuo nome, la mia casa
Son contenta: giochi con me…
HEI! HEI!
Parla tu che parlo io
Con la fantasia
Parlo io che parli tu
Fammi compagnia…
Parla tu che parlo io
Con la fantasia
Parlo io che parli tu
Fammi compagnia...
Fogd a kezem, ne tétovázz
Barátra vágyok, legyél te az
Két szemedben mosoly fakad
Megértesz engem, s szólni akarsz.
Megtanulni
biz nem egyszerü
A te nyelved, habár as gyönyörü. A lakásom, a te neved, En boldogan játszom veled.
Parla tu che parlo io Con la fantasia
Parlo io che parli tu Fammi compagnia...
Parla tu che parlo io Con la fantasia
Parlo io che parli tu Fammi compagnia...
Parla tu che parlo io Con la fantasia
Parlo io che parli tu Fammi compagnia...
HEI!
Il dialogo e la comunicazione
1
Il titolo preannuncia il significato profondo di tutta la canzone.
Costruiscilo, scegliendo opportunamente le parole necessarie per formare una frase di senso compiuto.
PARLA TU CHE PARLO IO
Capire e imparare
COMUNICARE • CON • STA • È
ASCOLTARE • TRISTEZZA • GLI ALTRI GIOSTRA • E • ROMPERE • CON
MERENDA • GLI ALTRI • ROMPERE PARLARE • PIANGERE • AUTOMOBILE GUERRA • LAMPADINA
2
Osserva i disegni e collega al titolo solo quelli che ne interpretano il corretto significato.
A volte parliamo, parliamo... eppure le nostre parole sembrano vuote, prive di interesse per chi ci ascolta. Dovremmo forse fermarci, riflettere e porci alcune domande.
Segna con una quelle che ti sembrano corrette.
Sto parlando solo per me stesso o anche per gli altri?
Perché parlo se la persona che ho davanti non capisce niente?
La persona che ho davanti è forse stanca perché sto parlando da troppo tempo?
Ho dato modo all’altro di esprimere la sua opinione?
Chi non mi ascolta crede forse di essere più importante di me?
Parlo perché voglio mettermi in mostra o perché desidero comunicare con l’altro?
Il dialogo e la comunicazione
Nella canzone la parola diventa scambio, regalo e arricchimento reciproco. La parola così intesa assume perciò una sua precisa espressione, proprio come i tratti del nostro viso.
Cerchia in rosso l’espressione più adatta a interpretare la parola che ha bisogno di se stessa ma anche di quella degli altri e completa.
LA PAROLA CHE AN
2
1 3
LA PAROLA CHE ST
E INC
LA PAROLA CHE S
La canzone contiene parole semplici ma molto preziose. Rileggi il testo, individua quelle che ritieni più significative e trascrivile all’inter no del dizionario.
PAROLE PER CAPIRE
La mano, di solito, ci serve per afferrare, per trattenere qualcosa ed esprimere il nostro bisogno di avere, di possedere. Ma nella canzone non è così... Completa. Il protagonista prende qualcuno per la mano per
Il dialogo e la comunicazione
La mano ha bisogno di un amico, l’amico ha bisogno di una mano...
Di quante altre cose ha bisogno l’amicizia per potersi sviluppare e crescere?
Colora le mani in cui sono contenute le definizioni che ritieni corrette.
indifferenza
rancore
comprensione condivisione
amore
ascolto
delusione
ira
Completa. 2
disinteresse
Il dialogo e la comunicazione
1
La canzone sa comunicare a chi la ascolta vari sentimenti. Individuali attraverso la rilettura del testo, poi completa.
Da tanto tempo Andrèy è lontano dal suo Paese. Se pensa ad esso egli prova un sentimento di
Andrèy non riesce a farsi comprendere e nessuno parla con lui. Egli prova un sentimento di
Pierfrancesco parla con Andrèy, vuole comunicare con lui, proprio con lui. Andrèy sente il cuore aprirsi e prova un sentimento di
I due ragazzi riescono a capirsi. Tra loro nasce un sentimento di
Il linguaggio della fantasia rende più leggeri e fa nascere spontaneo un sentimento di
Sapersi ascoltare, non urlare, aiuta a costruire un sentimento di
Quando qualcuno ascolta le tante cose che hai da dire, tu sei
2
I sentimenti si esprimono attraverso le parole. Collega ogni frase al sentimento che ti comunica. Otterrai una specie di dizionario del cuore.
Evviva! Andiamo! Gioia
Forza, un giorno tutto cambierà!
Che peccato, non c’è nessuno!
Una volta sì, che era bello!
Vedere tutto grigio.
Essere alle stelle.
Quanto mi manca!
Entusiasmo
Delusione
Tristezza
Nostalgia
Rimpianto
Speranza
Il dialogo e la comunicazione
Che bello scambiarsi opinioni diverse!
Stasera parliamo noi!
Parlando ci si conosce.
Che bello confrontarsi!
Insieme, per costruire un progetto.
Parlare, per evitare guerre e litigi.
Le schede del valore
LA GIOIA E L’OTTIMISMO
Gioia:
La manifestazione esteriore della piena felicità che si sente nell’animo: essa deriva dall’essere contenti di ciò che siamo e viviamo.
Ottimismo:
La tendenza dell’animo a cogliere della vita soprattutto gli aspetti buoni e a giudicare favorevolmente uomini e avvenimenti, godendo delle piccole cose che ci vengono offerte ogni giorno.
Senza la gioia e l’ottimismo:
LA TRISTEZZA
L’INSODDISFAZIONE
LA CHIUSURA
LA NEGATIVITÀ
LA FRUSTRAZIONE
L’AGGRESSIVITÀ
1
LA SOLITUDINE
LA DEPRESSIONE
LA NOIA
Individua e cerchia di rosso le frasi “sbagliate” per esprimere la gioia e l’ottimismo nella vita
Sono un po’ preoccupato: chissà che cosa mi succederà domani....
Cuor contento, il ciel l’aiuta!
Il segreto della felicità è nelle piccole cose.
Tutto va male... Non c’è proprio via d’uscita.
È sempre possibile fare qualcosa per migliorare il mondo.
La vera felicità si ottiene solo raggiungendo, ogni giorno, grandi obiettivi.
Oggi sto abbastanza bene, ma domani non so cosa potrà accadere, perciò comincio a preoccuparmi fin da ora.
La speranza è un pezzetto di gioia.
Sono contento perché ho una bella maglietta nuova.
Marco, però, ne ha appena acquistate tre. Lui, è sicuramente più fortunato di me.
Se piangi perché hai perduto il sole, le lacrime non ti faranno vedere le stelle (R. Tagore).
La gioia e l’ottimismo
CANZONE DELLA GIOIA
Il tesoro ritrovato
Molto tempo fa, mamma mi regalò un bellissimo diario. Copertina di pelle, cornicetta dorata a ingentilirla, tante pagine bianche e una piccola serratura con chiavetta, messa lì apposta a custodire i miei preziosi sentimenti.
- Ma che devo scrivere, mamma?
- chiesi io, bimba di dieci anni
- Non mi succede mai niente di tanto speciale...
- Mettici la tua gioia - rispose mamma.
- Racconta i tuoi momenti di gioia.
In questo modo scoprirai tanto della tua vita.
Mamma Vilma aveva un sorriso da sbarazzina, con l’aria di chi la sapeva lunga e io avevo finto di avere capito il senso delle sue parole e del suo regalo.
Un dono, però, merita considerazione e così, piano piano, le pagine bianche avevano raccolto le mie occasioni, le mie sensazioni di gioia e il diario si era un po’ consumato e aveva perso un po’ della sua facciata di “bello senz’anima”.
Sono passati trent’anni e oggi rigiro tra le mani quel vecchio amico di cui avevo perso la chiavetta.
Ora gira veloce, come se fosse sempre stata lì. All’improvviso il cuore batte forte: il racconto della gioia mi viene incontro e io la riconosco.
La gioia e l’ottimismo
Il sole del mattino, la luce calda della sera, la notte profonda e calma mi raccontano della gioia dei miei giorni. Una corsa in bicicletta, il vento che mi spettina, una mano protesa ad accarezzare le foglie, i pedali che girano veloci parlano della gioia della mia libertà. Il volto di mamma, di papà e di tanti amici mi fa da ascensore e mi porta in alto, dove posso trovare senz’altro la gioia. Una musica mi frulla nella testa e si trasforma in canto: mi ricorda che la vera gioia non può essere trattenuta, ma deve andare verso gli altri. Va’, canzone della gioia, va’... E il mio diario spicca il volo.
tracce nn .
6-7
CANZONE DELLA GIOIA
M. Soldi - C. Castellari - Edizioni Taitù Music / Antoniano Edizioni Musicali / Briciola Edizioni Musicali S.r.l.
Va’, canzone della gioia va Canzone di felicità
Alleluja!
Va’, canzone della gioia va Canzone di felicità Allelu-u-ja!
Succhiare piano piano una caramella… è gioia è gioia!
Trovare tra le nuvole una stella… è gioia è gioia!
Sentire il vento fresco tra i capelli… è gioia è gioia!
Dormire e fare tanti sogni belli… è gioia è gioia!
Guardare un micio bianco su un cuscino, Avere un rosso e allegro palloncino, Avere tanti amici per giocare È gio-o-ia!
Va’, canzone della gioia va Canzone di felicità Alleluja!
Va’, canzone della gioia va Canzone di felicità
Allelu-u-ja!
Accarezzare un cane sulla testa…
La gioia e l’ottimismo
Va’, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va’, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!
Va’, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va’, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!
Va’, canzone della gioia va…
Va’, canzone della gioia va…
Va’, canzone della gioia va…
Va’…
è gioia è gioia!
Sentire le campane quando è festa… è gioia è gioia!
Avere la speranza per compagna… è gioia è gioia!
Andare ad una gita in campagna… è gioia è gioia!
Giocare a fare bolle di sapone
Cantare con gli amici una canzone, Amare tutti i doni del Signore È gio-o-ia!
La gioia e l’ottimismo
Capire e imparare con la canzone
La canzone ci ricorda che molte volte la gioia ci deriva da cose e gesti semplici, che magari diamo per scontati. Essi costituiscono invece delle perle preziose da custodire con grande cura.
Riconosci e riconduci nello scrigno alcune delle occasioni di gioia di cui si parla nella canzone: ognuna di esse ad una perla.
tenere un gran discorso avere la speranza per compagna
tanticomperaregiocattoli
giocare a fare bolle di sapone andare ad una gita in campagna…
vestire alla moda
accarezzare un cane sulla testa
concantare gli amici una canzone
La gioia si esprime anche attraverso particolari del nostro viso e del nostro corpo.
2
Colora con tinte vivaci e splendenti i segni esteriori della gioia.
1 3
Gioia è...
Esprimi la tua gioia di bambino, elencando sul quaderno ciò che ti fa provare questo sentimento.
La gioia sa portarci verso l’alto, verso cose grandi, che ci rendono migliori. A volte però ci lasciamo condizionare da ostacoli che impediscono la nostra salita.
Individua tali ostacoli tra quelli elencati e trascrivili nelle zavorre della mongolfiera.
TOLLERANZA
La gioia non può essere trattenuta, ha bisogno di andare, di essere raccontata agli altri, perché anche loro possano assaporarla.
La gioia appartiene all’infinito e ha la caratteristica di correre veloce.
Individua l’espressione più volte ripetuta che nella canzone che indica questo movimento e trascrivila nel pentagramma, poi, nella cornice accanto, traccia un segno grafico che bene la rappresenti.
Seguendo il modello offerto dalla canzone scrivi sul quaderno il tuo inno di gioia alla vita.
Nel ritornello della canzone viene più volte ripetuta la parola Alleluia. Trovane il significato sul dizionario e trascrivilo.
A volte la parola Alleluia viene usata anche per esprimere significati non strettamente legati alla religione, ovvero per indicare un “finalmente!”, un “grazie!”, un “che bello!”
Nelle seguenti frasi sottolinea la parola Alleluia solo quando è usata in modo appropriato, anche secondo i signifcati indicati sopra.
2 3
Sono tanto, tanto triste. Alleluia!
Alleluia, finalmente hai terminato i compiti!
È risorto il Signore. Alleluia!
Volevo parlarti della malattia di mia nonna. Alleluia.
Siamo arrivati in albergo dopo cinque ore di viaggio. Alleluia!
Dalla vita non ho avuto niente. Alleluia.
I coristi intonarono il canto dell’Alleluia.
Oggi ho tanti compiti da svolgere. Alleluia, non potrò uscire né vedere gli amici.
Ogni giorno le persone scampate al terremoto innalzavano il loro Alleluia alla vita.
Scegli il segno di punteggiatura più adatto ad accompagnare la parola Alleluia e ripassane i contorni.
I sentimenti della canzone
La gioia e l’ottimismo
Spesso gli uomini faticano a “fidarsi della gioia”. Hanno paura che essa sia qualcosa di troppo breve, che possa deludere e portare qualcosa di negativo. Sono le persone che fanno la differenza: nel prendere in considerazione gli aspetti positivi della vita, nel considerarli un’occasione importante da vivere pienamente, senza concentrarsi necessariamente su ciò che di peggiore potrà accadere.
Prova a completare il quadro del pessimista, come nell’esempio.
Ti accorgerai di come il suo modo di pensare sia in grado di rovinare anche le gioie più belle.
1 2
Trovare tra le nuvole una stella…
E se poi si mettesse a piovere?
Sentire
il vento fresco tra i capelli…
E se poi_________
Guardare
un micio bianco su un cuscino…
E se poi
Dormire e fare tanti sogni belli…
E se poi_________
Giocare a fare bolle di sapone…
E se poi_________
Avere un rosso e allegro palloncino… E se poi_________
Il sentimento di gioia di cui si parla nella canzone è qualcosa di semplice ma grande, che sa rendere meravigliosa la vita delle persone; è qualcosa di unico che si differenzia da sentimenti simili.
Trova sul dizionario il signifcato delle parole
GIOIA, SERENITÀ, TRANQUILLITÀ, poi fa’ un paragone tra i vari signifcati e scrivi le differenze maggiori.
La gioia e l’ottimismo
1
Osserva le immagini, poi scrivi sotto il loro signifcato
Nel mondo
Gioia è giocare insieme
Gioia è godere della natura
Gioia è leggere e scoprire la vita
Gioia è stare in amicizia
Gioia è sapere di aver fatto il proprio dovere
Gioia è aiutare gli altri e stare con loro
L’AMICIZIA E LA TOLLERANZA
Amicizia:
Legame d’affetto tra due o più persone, basato su affinità di idee, spirituali e stima reciproca.
Tolleranza:
Capacità di non aggredire chi la pensa diversamente da noi, di rispettare le diversità, di condividere le differenze con gli altri come qualcosa che arricchisce.
Senza amicizia e tolleranza:
SOLITUDINE
SFIDUCIA
DISARMONIA
INGIUSTIZIA
EGOISMO
CHIUSURA
DIFFIDENZA
DIFFERENZE
TRISTEZZA
INGIUSTIZIA
GUERRE
INSICUREZZA
DISUGUAGLIANZA
Completa adeguatamente.
Due amici si vogliono b_______________.
Gli amici hanno bisogno di d_______________. tra loro e desiderano stare i_______________.
Gli amici pensano l’uno all’altro anche se sono l_______________.
Gli amici si f_______________ l’uno dell’altro e non hanno paura di essere i_______________.
I veri amici si r_______________ , hanno se, a volte, non si capiscono perfettamente.
La vera amicizia rende più r_______________ le persone.
È tollerante chi pensa che ogni persona ha dei pregi e dei d_______________.
È tollerante chi non crede di avere sempre r_______________.
È tollerante chi accetta che esistano vari modi di p_______________.
È tollerante chi è convinto che pur avendo pareri d_______________
è possibile andare d’a_______________.
AMICO NEMICO
Storia per ritrovare gli amici
Ogni giorno Antonio si spingeva fino alla parte estrema del paese e là si fermava davanti al muro. Com’era triste e severo e povero quel muro che divideva in due il paese. Quando era bambino, Antonio aveva chiesto a suo padre: - Pa’, andiamo a vedere che cosa c’è dall’altra parte?
Il papà, serio, aveva evitato di guardarlo negli occhi e aveva risposto: - No, non si può, di là... di là c’è l’uomo nero, c’è il nemico... Il nemico...Che faccia poteva avere il nemico? Forse era un mostro con due teste o forse era una specie di marziano? Mah! Eppure Antonio continuava a passare di là. Era ormai divenuto un giovane uomo e qualcuno gli aveva spiegato che un giorno gli abitanti del paese avevano litigato e che si erano divisi in due parti e che non avevano più voluto dialogare tra di loro e che, per evitare di parlarsi, avevano pensato bene di non vedersi nemmeno, costruendo, appunto il muro. Ma il muro si era portato via delle amicizie, qualcuno che Antonio ricordava benissimo.
L’amicizia e la tolleranza
Quando era piccolo giocava con alcune bambine sue vicine di casa. Ricordava le trecce di Antonella e Gigliola, i giochi nei frutteti verdi e ombrosi, gli scherzi, le risate e la sensazione di un mondo grande e inesplorato davanti a loro. Le parole, le parole dell’amicizia risuonavano ancora nella sua mente, un giuramento fatto: noi saremo amici per sempre. Ma come ritrovarle...? Antonio decise di parlare con gli anziani. - Il muro ci toglie il respiro - aveva detto - ci toglie il ricordo e la possibilità di cambiare. Dietro al muro non c’è l’uomo nero, ma il buio è dentro di noi. Non capite? Noi siamo i veri nemici di noi stessi... Gli anziani lo osservavano muti, gli occhi fissi a terra. Il vecchio Alfonso lo aveva guardato serio negli occhi, le rughe illuminate da uno strano sorriso. Il giorno stava ormai per terminare. La mattina dopo, nel paese tirava un’aria leggera, fresca, come di una finestra aperta sul mondo: il muro non c’era più e Antonio regalava fiori alle bambine di un tempo che fu...
tracce nn . 8-9
AMICO NEMICO
A. e F. Testa - Edizioni Musicali Briciola S.r.l. / Antoniano
Un nemico è un amico
Che ti sembra diverso e non lo è
Un fratello che hai perso
E non sai ritrovare più in te
Una goccia d’acqua azzurra nel mare
In quel mare dove nuoti anche tu
Un nemico è un amico
Lui sei tu.
Un nemico è un amico
Stessa voglia di vita che tu hai
Stessa musica in mente
Le stessissime cose che tu fai
Anche lui avrà un bel pacco di sogni
E speranze che si porta con sé
Un nemico è un amico
Lui è te.
Ma che ti importa del colore
Del passaporto che lui ha
E se non sai che Dio prega
Dimmi un po’ che differenza farà
Un nemico è un amico
Anche se non è l’angelo che vuoi
Alla fine dei conti
Non siamo mica dei santi neanche noi
Una volta che nessuno è perfetto
L’importante è fare il meglio che puoi
Un nemico è un amico. Lui è noi.
Le
Una goccia d’acqua azzurra nel mare
In quel mare dove nuoti anche tu
Un nemico è un amico
L’amicizia e la tolleranza
Un nemico è un amico Che ti sembra diverso e non lo è Un fratello che hai perso
E non sai ritrovare più in te
Una goccia d’acqua azzurra nel mare
In quel mare dove nuoti anche tu
Un nemico è un amico Lui sei tu.
Lui sei…
Noi siamo…
Lui sei…
Noi siamo…
Lui sei…
Noi siamo…
Tutti insieme tu
L’amicizia e la tolleranza
Nella canzone si dice che “un nemico è un amico che ti sembra diverso e non lo è...”. Completa e rifletti.
Un bambino dalla pelle bianca, può sentire diverso chi ha la pelle n
Un bambino dalla pelle nera, può sentire diverso chi ha la pelle b
Un bambino dalla pelle gialla, può sentire diverso chi ha la pelli b e chi ha la pelle n
2
IO
Questo significa che, nel fare paragoni e giudicare le situazioni, molto dipende spesso dal punto di vista da cui si parte.
Prova a spostare il centro del mondo dal tuo IO a quello degli altri, scrivendo le parole “GLI ALTRI” accanto alla parola IO, con caratteri della stessa grandezza, e unendole poi con il segno .
Capire e imparare con la canzone
L’amicizia e la tolleranza
Alcune volte noi proviamo diffidenza e anche un po’ di paura per coloro che non conosciamo e che ci sembrano vivere in modo diverso dal nostro.
Per poter trasformare la diffidenza in amicizia è necessario conoscere e prendere in considerazione il punto di vista degli altri, è necessario dialogare con loro.
Ricordi il signifcato della parola “dialogo”?
Cercalo sul dizionario e trascrivilo.
Completa. 2
1
L’amicizia e la tolleranza
Collega
in modo opportuno.
guerra
comprensione libertà ignoranza
democrazia crescita
Capire e imparare con la canzone
GLI EFFETTI DI UN BUON DIALOGO
cultura chiusura rifuto falsità
silenzio
pace
solitudine
serenità
vita amicizia
Crea un dialogo interessante con tre compagni/e e trascrivilo sul quaderno, ricordandoti di inserire ogni volta il nome proprio di colui/colei cui corrispondono i pensieri.
L’argomento del dialogo è: L’AMICIZIA E LE SUE MANIFESTAZIONI.
Individua e circonda in rosso il “verso-chiave” (cioè il più signifcativo) ripetuto più volte nel testo della canzone e forma con esso una frase di senso compiuto.
UN FRATELLO CHE HAI PERSO UNA GOCCIA D’ACQUA AZZURRA NEL MARE
Nella canzone vengono espressi sentimenti e valori positivi nei confronti dell’umanità tutta. Scegli alcune frasi tra quelle che seguono e scrivile nel cartellone dei bambini.
NO ALLA VIOLENZA!
VIVA LE LITI!
VOGLIAMO COMBATTERE.
NOI SIAMO TUTTI AMICI!
VIVA LA PACE!
IL MONDO È MIO.
OGNI VITA È PREZIOSA.
2
Nella canzone si comunica un desiderio di armonia fra tutti gli uomini. Ma quali effetti hanno le lotte e le guerre all’interno dell’armonia universale? Disegnane almeno tre e specifica quali sentimenti nascono da essi.
3
Individua le intenzioni espressive degli autori della canzone e colorale di rosso.
lite aspra tra i due desiderio di imporre se stessi semplicità esasperazione colloquio tranquillo equilibrio confdenza
1
Osserva le immagini, poi scrivi sotto il loro signifcato
In casa...
Nel
mondo Tolleranza
è saper vivere insieme.
È bello collaborare insieme.
È bello ascoltare un’amica!
Amore è amicizia.
Amicizia è aiutare gli altri.
Costruire la pace è amicizia e tolleranza.
PARTE TERZA I VALORI DEL NATALE
indice
1 pagina
PRIMA PARTE: I VALORI DELLA VITA
11 pagina
SECONDA PARTE: CANTANDO I VALORI
53 pagina
TERZA PARTE: I VALORI DEL NATALE
pag 54 Le profumate gemme dei campi di Betlemme
pag 56 Si sente… tra un po’ sarà Natale
pag 57 A Natale tanti fiori con il cartoncino
pag 58 Pace, fratelli! Pace, sorelle!
pag 59 Suoni e gesti per il Natale
I valori del Natale
LE PROFUMATE GEMME DEI CAMPI DI BETLEMME
tracce nn . 10 -11
(Recitato)
Natale.
F. Rossi - A. Martelli - Ed. Fondazione Mariele VentreCon la sua nascita il bambino Gesù trasforma i campi di Betlemme nel giardino dell’Eden, paradiso perduto in cui rispuntano fiori, i fiori, dono del Signore.
I fiori offerti a Gesù Bambino, da un altro bambino, sono il segno della riconoscenza degli uomini verso Dio per la sua generosa bontà.
Natale.
Nel campo dei pastori spuntaron tanti fiori, chinandosi un bambino ne fece un mazzolino e disse al suo papà: Gesù li gradirà.
(Cantato)
In quella notte santa di quel dicembre gelido, all’improvviso canta dall’alto un coro angelico.
Fu tanto dolce il canto di quella bianca schiera, che a un tratto, per incanto,
scoppiò la primavera. Nei campi di Betlemme, rifugio dei pastori, spuntaron come gemme a mille e a mille i fior.
Spuntarono le primule, le rose e i tulipani, la fiamma dei papaveri, con i timidi gerani.
Spuntarono ranuncoli, mughetti e ciclamini, mimose e viole mammole e gigli cristallini.
I
SI SENTE... TRA UN PO’ SARÀ NATALE
L’aria è ormai fredda. Eppure nelle strade c’è un gran movimento…
Non è successo niente di particolare, ma è come se dovesse succedere...
Non si è fatto vivo nessun personaggio speciale, ma è come se ne dovesse arrivare uno davvero eccezionale.
Chi è povero è come se sentisse nel cuore un gran tesoro...
Chi è ricco è come se si ricordasse improvvisamente che esistono anche altri che non lo sono...
Chi è abituato a pregare, sente come se dovesse giungere qualcuno a prendere la sua preghiera e a portarla con sé...
Chi non prega sente che qualcuno in quel momento lo sta facendo...
Il mondo continua la sua strada di ogni giorno, ma gli occhi si alzano verso l’alto e... sperano: è l’Attesa, è il senso dell’Attesa, è il desiderio di guardare verso la luce, è l’Avvento.
valori del Natale a Natale
AMORE: Dio dona suo figlio Gesù per la salvezza degli uomini. Egli, pur essendo Dio, si fa uomo e viene ad abitare nel mondo.
PACE: la venuta di Gesù rende assurda e inutile ogni guerra.
FRATELLANZA: il bambino Gesù nasce per tutti e ci tiene uniti e vicini proprio come fratelli.
UNIONE: l’amore del bambino Gesù unisce tutti nel suo cuore.
ARMONIA: la venuta di Gesù rende gli uomini più vicini e desiderosi di vivere in collaborazione.
A NATALE TANTI FIORI CON IL CARTONCINO
Nella canzone precedente si parla di fiori che, nonostante il freddo, vogliono sbocciare per stare vicini a Gesù Bambino.
1
Prepara questi fori, con vari cartoncini verdi (che serviranno per i gambi e le foglie), cartoncini di vario colore (che serviranno per fare i fori), forbici, cucitrice:
Preparare una strisciolina di cartoncino verde.
Ripiegarla a metà ottenendo così il gambo dei fiori. La strisciolina non deve essere troppo lunga, altrimenti il fiore non rimarrà dritto.
Ritagliare poi la sagoma dei fiori (fotocopiando quelle proposte di seguito).
Fare due taglietti al centro con le forbici, infilare il gambo e spillare le foglie.
Per ottenere un mazzolino di fiori, costruiscine altri con le diverse sagome e poi ricopri le parti inferiori dei gambi con della carta crespata, per rendere più allegra ed elegante la composizione.
tracce nn . 12 -13
I valori del Natale
PACE, FRATELLI! PACE, SORELLE!
F. Rossi - P. Zavallone - Ed. Fondazione Mariele VentreNel dormitorio del Paradiso, trilla la sveglia all’improvviso. In un baleno un angioletto, le alucce dritte, salta dal letto.
Dietro la porta sta la cometa con la lucente coda di seta.
Nel dormitorio del Paradiso, trilla la sveglia all’improvviso. In un baleno un angioletto, le alucce dritte, salta dal letto.
Dietro la porta sta la cometa con la lucente coda di seta.
Forza ragazzi!
Montiamo in groppa!
Forza, cometa! Forza, galoppa!
Schizza nel cielo, va la cometa, in tre secondi giunge alla meta.
Forza ragazzi!
Montiamo in groppa!
Forza, cometa, Forza galoppa!
Schizza nel cielo, va la cometa, in tre secondi giunge alla meta.
C’è la capanna! Il bambinello!
Guarda che bello!
Guarda che bello!
Guarda che bello!
Guarda che bello!
Ma l’asinello inquieto raglia. Guardate ha freddo sopra la paglia!
Niente paura, fa la cometa: sbottona l’ampia coda di seta e la distende sopra il bambino: dormi, piccino! Dormi piccino!
E gli angioletti presso la culla, con voce dolce, fatta di nulla, cantano in coro la ninna nanna che fora il tetto della capanna e canta al mondo parole belle: Pace, fratelli! Pace, sorelle!
“E canta al mondo parole belle: Pace, fratelli, Pace, sorelle!”
SUONI E GESTI PER IL NATALE
Gesù nasce nella povera capanna di Betlemme, mentre tutti sono nelle proprie case e non immaginano l’avvenimento eccezionale che sta accadendo. La notte di Natale è apparentemente silenziosa: la neve avvolge il paesaggio e sembra cancellare ogni rumore. Eppure tanti suoni e gesti accompagnano la nascita di Gesù che viene, ma per sentirli occorre stare in silenzio ed aprire il nostro cuore a tutto l’amore da cui nascono e a cui sono rivolti.
1
Leggi il racconto, poi, con l’aiuto dell’insegnante, sonorizza e drammatizza.
Una campana suona in lontananza... DIN DON DAN (imita il suono della campana)
Un vento leggero soffia su ogni cosa, scompligliando i capelli dei pastori che dormono all’aperto...UH-UH-UH (imita il suono del vento)
La porta di una stalla abbandonata cigola e si lamenta, con un suono prolungato... Hììììììì- Hìììììììììì- Hììììììììììììììì (imita il cigolìo della porta)
Giuseppe arriva alla porta di un’altra stalla lì accanto e bussa perché vuole essere sicuro di non disturbare nessuno... TOC-TOC-TOC (mima e imita il bussare alla porta)
Giuseppe e Maria entrano nella grotta, il cui pavimento è formato da paglia e rametti spezzati... SCRAC-SCRAC-SCRAC (mima e imita il rumore del pavimento)
I valori del Natale
Maria gli canta una ninna nanna e lo culla dolcemente...
DORMI TESOR, FAI LA NINNA, FAI LA NANNA (mima e imita il canto)
Gli angeli volano dai pastori, ad annunciare la lieta notizia... FRR-FRR-FRR (mima e imita il rumore delle ali)
I pastori si svegliano, spalancano gli occhi, esprimono tutta la loro meraviglia e balzano in piedi...
OHHH-OHHHH
(mima e imita le espressioni di meraviglia dei pastori)
Gli agnelli tremano dall’emozione e belano felici...
BEE-BEEE-BEEEE
(mima e imita il verso delle pecore)
I pastori chiacchierano tra di loro e s’incamminano verso la grotta... BLA-BLA-BLA (mima e imita il rumore dei pastori che parlano)
Il mulo nella stalla si è messo a dormire e russa un po’... RONF HI - RONF HI (mima e imita il rumore del russare)
I pastori arrivano, s’inginocchiano davanti a Gesù, applaudono piano e gli mandano baci...
CLAP-CLAP-CLAP..SMACK-SMACK (mima e imita il rumore delle mani e dei baci)
Maria guarda Gesù, poi con il dito indice appoggiato sulla bocca, sussurra dolcemente... Sssss, il bimbo si è addormentato. (mima)