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La ceramica

L’agricoltura e l’allevamento permisero all’Homo di avere cibo in abbondanza. Ciò che non era consumato subito veniva conservato in appositi contenitori di argilla.

La cottura dei manufatti L’argilla è una particolare terra che si può facilmente lavorare e che si indurisce se fatta essiccare al sole. Era già conosciuta nel Paleolitico, ma nel Neolitico l’Homo scoprì che, cuocendo i manufatti di argilla in particolari forni, i vasi e le ciotole diventavano più resistenti e impermeabili. L’argilla con la cottura si trasforma in ceramica.

Il tornio Con il tempo, inoltre, si scoprì una nuova tecnica per modellare l’argilla. L’impasto umido era posizionato su un disco che veniva fatto girare con i piedi. Le mani bagnate davano forma al vaso. Era stato inventato il tornio, che permetteva di dare diverse forme ai contenitori. Per il trasporto dell’acqua, del latte e del vino i vasi erano stretti, di forma allungata, mentre quelli che contenevano i cereali erano più grandi. Per abbellire i vasi si cominciarono a realizzare le prime decorazioni, prima con semplici incisioni, poi con colori naturali. Le decorazioni servivano a identificare il proprietario e anche il contenuto.

Metodo di studio

1 Punti chiave • La cottura dei manufatti • Il tornio

2 Ricavo informazioni 3 Espongo Rispondi alle domande. Poi organizza le risposte per esporre le tue conoscenze. • Qual era la particolarità dell’argilla e per che cosa veniva usata? • Come si ottenevano gli oggetti in ceramica? • Che cos’era il tornio e come si usava? • Che cosa veniva conservato nei vasi?

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